Terapia riabilitativa nello scompenso cardiaco Anna Caparra La Cardiologia Riabilitativa è definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: Un processo multifattoriale che ha come fine quello • di favorire la stabilità clinica • di ridurre la disabilità conseguente alla malattia • di supportare il mantenimento e la ripresa di un ruolo attivo nella società Ha l’obiettivo • di ridurre il rischio di successivi eventi cardiovascolari • di migliorare la qualità della vita • di incidere in modo positivo sulla sopravvivenza La Cardiologia Riabilitativa rappresenta: • Un intervento strutturato che riguarda in maniera particolare la gestione della fase post-acuta di malattia • Prevede percorsi specifici per la prevenzione secondaria • Pianifica, in continuità assistenziale, un intervento a lungo termine Equipe riabilitativa cardiologo infermiere fisioterapista Equipe riabilitativa psicologo dietista consulenti diabetologo internista fisiatra nefrologo BENEFICI DELLA RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA Miglioramento della tolleranza allo sforzo e dell’autonomia funzionale con riduzione dei sintomi anginosi o equivalenti Raggiungimento della stabilizzazione clinica, miglioramento del profilo di rischio e dello stato psico-sociale Riduzione di mortalità e morbilità Riduzione delle re-ospedalizzazioni e dei costi Ripresa del lavoro e minor ricorso al pensionamento Indicazioni alla Riabilitazione Cardiologica Monaldi Arch Chest Dis 2008; 70: e1-e31. L’epidemiologia dello scompenso cardiaco • Prevalenza – 1-2% della popolazione totale /// 6-10% > 65 anni • Trend temporale – Incremento della prevalenza • Causa di ospedalizzazione – 5% di tutte le cause di ricovero – la causa più frequente per >65 anni • Costi – 2% del totale delle spese sanitarie • Qualità di vita scadente / Alta mortalita’ Sta cambiando il profilo nei pazienti che entrano in riabilitazione per scompenso cardiaco N = 29996 % Pazienti età > 75 aa Età Media (aa) 66 65 64 63 62 61 60 2000 2001 2002 Istituto Scientifico di Montescano 2003 2004 20 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 2000 2001 2002 2003 P Giannuzzi et al; Advances in Rehab 2005 2004 COMORBILITA’ Dati epidemiologici in pazienti con insufficienza cardiaca (confronto tra data base ANMCO, casistica ospedaliera, casistica di cardiologia ambulatoriale o di Day Hospital): comorbidità. B.P.C.O.: broncopneumopatia cronica ostruttiva; * Dato non riportato. Treatment of Stages A to D Nonpharmacological Interventions Stage C: Nonpharmacological Interventions I IIa IIb III Patients with HF should receive specific education to facilitate HF self-care. I IIa IIb III Exercise training (or regular physical activity) is recommended as safe and effective for patients with HF who are able to participate to improve functional status. I IIa IIb III Sodium restriction is reasonable for patients with symptomatic HF to reduce congestive symptoms. CARDIOLOGIA RIABILITATIVA TRE FASI • I – Fase acuta della malattia (UTIC/terapia intensiva) con stabilizzazione clinica, individuazione fattori di rischio, mobilizzazione precoce e ginnastica respiratoria • II - Fase post-acuta, ricovero in reparto di cardiologia riabilitativa, day-hospital, regime ambulatoriale: controllo delle complicanze, training monitorato in palestra, prevenzione secondaria con incontri di counseling, invito al cambiamento dello stile di vita, stratificazione prognostica, valutazione psicologica • III – Follow-up a lungo termine: proseguimento delle attività riabilitative eseguite autonomamente dai pazienti Pazienti che hanno priorità per la Riabilitazione Cardiologica Riabilitazione degenziale per pazienti ad elevato rischio clinico - Scompenso o disfunzione ventricolare sinistra ( FE <= 40%). - Ricoveri prolungati o con complicanze, comorbidità o in sedentari/ anziani Riabilitazione ambulatoriale per pazienti con elevato rischio cardiovascolare - Giovani con fattori di rischio multipli, persistente abitudine al fumo - Elevato rischio clinico-cardiovascolare ( rivascolarizzazione incompleta, coronaropatia diffusa o critica e multipli fattori di rischio) - Sindromi ansioso – depressive reattive Per tutti gli altri pazienti - Corretta informazione/educazione sulla propria malattia e sulle abitudini di vita da seguire Commissione ANMCO-GICR IAPR Training fisico ospedaliero Cardiologia Riabilitativa Pazienti con cardiopatia ischemica stabile Pazienti operati di rivascolarizzazione miocardica Pazienti con scompenso cardiaco, dopo stabilizzazione clinica - Valutazione basale del rischio con ecocardiogramma e test ergometrico/ergospirometrico. - Impostazione di programma di training personalizzato con frequenza giornaliera, monitoraggio ecgrafico in presenza di Terapista della Riabilitazione con supervisione del Cardiologo. Training fisico ambulatoriale Cardiologia Riabilitativa Pazienti con cardiopatia ischemica stabile Pazienti operati di rivascolarizzazione miocardica Pazienti con scompenso cardiaco, dopo stabilizzazione clinica •Periodica valutazione clinico-strumentale cardiologica . • Consegna di opuscoli informativi con adeguate istruzioni all’autogestione e programma di allenamento a domicilio. •Outpatients: sedute trisettimanali di training con Terapista della Riabilitazione presso la palestra del reparto. AZIONI DEL TRAINING FISICO SULL’ENDOTELIO NELLO SCOMPENSO CARDIACO SC: basale e dopo 6 mesi di training Gruppo di controllo: basale e dopo 6 mesi R. Hambrecht,Circulation: 1998;98:2709 Effects of Exercise-Based Cardiac Rehabilitation on Study End Points Outcome Mean Difference, % 95% Confidence Limit Statistical Difference Total mortality -20 -7% to –32% P=0.005 Cardiac mortality -26 -10% to –29% P=0.002 Nonfatal MI -21 -43% to 9% P=0.150 CABG -13 -35% to 16% P=0.400 PTCA -19 -51% to 34% P=0.400 Taylor et al. Am J Med. 2004;116:682-697 O’Connor - 3318 Efficacy and Safety of Exercise Training as a Treatment Modality in Patients With Chronic Heart Failure: Results of A Randomized Controlled Trial Investigating Outcomes of Exercise TraiNing (HF-ACTION) David J. Whellan, MD, MHS Jefferson Medical College, Philadelphia, PA Christopher M. O’Connor, MD Duke University Medical Center, Durham, NC on behalf of the HF-ACTION Steering Committee, Investigators, and Coordinators Funded by NHLBI Ancillary studies funded by GE Healthcare and Roche Diagnostics Financial Disclosures: Research Support: GE Healthcare, Roche Diagnostics Time to All-Cause Mortality or All-Cause Hospitalization 0.8 0.7 0.6 Event Rate 0.5 0.4 0.3 HR 0.93 (95% CI: 0.84, 1.02), P=0.13 0.2 0.1 0.0 0.0 0.50 1.00 1.50 2.00 2.50 Years from Randomization Usual Care Exercise 3.00 3.50 4.00 CARDIOLOGIA RIABILITATIVA 2) Controllo dei livelli di lipidi: • consigli dietetici, attitività fisica, terapia farmacologica • obiettivi primari: portare il colesterolo LDL sotto 100 mg/dl • obiettivi secondari: portare il colesterolo Hdl > 45 e i trigliceridi < 200 3) Controllo della pressione arteriosa: • controllo della pressione arteriosa di base e da sforzo • se la pressione a riposo è 130-139/ 85-89 raccomandazioni sullo stile di vita, compreso l’esercizio fisico, il controllo del peso corporeo, la restrizione di sodio e di alcolici. Se il paziente è diabetico, con insuf. renale o con insuff. cardiaca riconsiderare lo schema terapeutico. • Se la pressione a riposo è > 140/ 90 considerare la terapia antiipertensiva • Obiettivi: portare la PAO < 135/85 o < 120/80 se diabetico CARDIOLOGIA RIABILITATIVA 4) Cessazione del fumo di sigarette: • • • • documentare il tipo di fumatore considerare i sostituti della nicotina counseling sulla terapia di gruppo, individuale e ambientale Scopo: ottenimento della astinenza al fumo a lungo termine 5) Controllo del peso corporeo: cercare di ottenere una circonferenza addominale negli uomini < a 102 cm e nelle donne < a 88cm particolarmente se associati ipertensione, a diabete, dislipidemia o insulino resistenza CARDIOLOGIA RIABILITATIVA 6) Controllo e trattamento del diabete: • sviluppo e modificazione del regime dietetico alimentare, del controllo del peso corporeo e della attività fisica in combinazione con la terapia ipoglicemizzante orale o insulinica • monitoraggio del controllo glicemico prima e dopo le sessioni dell’esercizio fisico che vanno cominucate ai sanitari che hanno in cura il controllo glicemico farmacologico • per la comparsa di diabete di nuova insorgenza, comunicare con i sanitari che hanno in cura paziente per la creazione del protocollo farmacologico • obiettivi: normalizzazione del livello glicemico a riposo tra 80 e 110 o dell’emoglobina glicosilata < 7, e controllo della associata obesità, ipertensione e iperlipemia CARDIOLOGIA RIABILITATIVA 7) Controllo delle problematiche psicologiche: • identificazione dei problemi psicosociali, come la depressione, l’ansia, l’isolamento sociale, l’opposizione agli interventi terapeutici ecc.. • attuazione di interventi di counseling individuali o di gruppo, riduzione dello stress e dei fattori scatenanti • scopo: riduzione dell’effetto dei fattori psicologici e acquisizione di abilità nel controllo dello stress CARDIOLOGIA RIABILITATIVA 8) Counseling sulla attività fisica e sul training dell’esercizio fisico: • valutazione della tolleranza psicologica alla ripresa della attività fisica • sviluppo e individualizzazione del regime di tolleranza al training aerobico, specificando frequenza, intensità, durata e tipo di esercizio • Obiettivi: aumento della regolare resistenza alla attività fisica I modelli operativi della Telemedicina Telemonitoraggio domiciliare in autonomia: il Paziente utilizza i dispositivi di rilevazione e gli apparati di comunicazione per controllarsi, secondo il programma del Medico che lo segue. È indicato per Pazienti con un buon grado di autonomia ed empowerment, affetti da patologie croniche, che vanno tenuti sotto osservazione per un periodo più o meno lungo, a seconda del percorso in cui sono inseriti. Telemonitoraggio domiciliare con Tutor: l’Operatore Sanitario si reca presso le abitazioni per effettuare il controllo dei parametri clinici dei Cittadini meno autonomi, inseriti nel percorso assistenziale. È indicato per decongestionare le attività ospedaliere a favore di Pazienti inseriti in percorsi di controllo periodico o per contingenti esigenze diagnostiche, da sviluppare presso ambulatori distrettuali o di medicina di base. Telemonitoraggio ambulatoriale: i Cittadini hanno un Ambulatorio dove recarsi per i controlli di routine, compreso lo screening. È indicato quando la situazione logistica è sfavorevole per un accesso diretto all’Ospedale e le prime prestazioni sono messe a disposizione del territorio; a valle del primo contatto, il Medico indicherà il percorso possibile in cui inserire il Paziente: nessuno, ulteriori controlli, monitoraggio, ricovero programmato, ricovero in urgenza. Il ricorso alla Telemedicina in Cardiologia Riabilitativa Molteplicità di beneficio: risparmio e razionalizzazione per le strutture sanitarie, diffusione della prevenzione, maggiore benessere per il paziente Per gli Ospedali, possibilità di dimissioni anticipate a seguito di un ricovero. Risparmio Un paziente in ospedale costa dai 500 ai 700 Euro; un paziente in telemonitoraggio costa 2 Euro (più i costi fissi della struttura sanitaria) Per Regioni, ASL e Distretti Sanitari, possibilità di razionalizzare l’offerta di servizio sul territorio, incrementando l’ADI (oggi serve soltanto il 4% dei cronici) Razionalizzazione Per far fronte alla chiusura dei piccoli ospedali, garantendo il controllo delle principali cronicità sul territorio. Per estendere il controllo sanitario alle località disagiate o a specifiche categorie (es. popolazione carceraria, sedi estere di organizzazioni multinazionali, ecc.) Prevenzione Benessere Per contenere l’accesso improprio ai Pronto Soccorso o la riospedalizzazione dei pazienti cronici Per gli Ospedali e per la medicina del territorio (MMG singoli o in associazione), possibilità di condurre campagne di screening sulle principali cronicità (ipertensione, diabete, asma, ecc.) in ottica preventiva. per i pazienti cronici, maggiore comfort e tranquillità (sentirsi costantemente seguiti) per i cittadini, garanzie di servizio (a fronte della chiusura delle strutture minori) benefici indiretti: meno code, meno spostamenti, meno spreco di tempo Il ricorso alla Telemedicina nella Cardiologia Riabilitativa Esempi Cellulare Symbian 8: Nokia 6680, 6630, 6682, 6681,N70,N72,N90 Esempi Cellulare Symbian 9: Nokia N73, N95, E65, E71, E63, C500, E72, etc. (*) Progetto ISYDE 2008/2013 Italian SurveY on carDiac rEhabilitation Report su strutture, organizzazione e programmi di Cardiologia Riabilitativa in Italia a cura del GICR-IACPR e SICOA Distribuzione regionale dei centri di Cardiologia Riabilitativa ed evoluzione dal 1996 al 2013 (Griffo R et al G.Ital.Cardiol 2016) Numero medio di posti letto di degenza ordinaria di Cardiologia Riabilitativa (n=3153) (Griffo R et al G.Ital.Cardiol 2016) Distribuzione del tipo di contesto riabilitativo (Griffo R et al G.Ital.Cardiol 2016) LA REALTÀ ITALIANA Fabbisogno assistenziale Dimessi dopo infarto miocardico 90.175 persone Dimessi dopo scompenso cardiaco 134.937 persone Dimessi dopo angioplastica coronarica 115.000 persone Dimessi dopo cardiochirurgia Totale 50.000 persone 250.000/300.000 Potenziale delle riabilitazioni cardiologiche 60.000 ricoveri/anno Greco C. Giornale Italiano di Cardiologia 2016