Domenico La Sala INTERAZIONE TRA GLIA E DRG INTRODUZIONE I gangli della radice dorsale (DRG) rappresentano il punto di transito delle afferenze sensitive e sensoriali. Si compongono di neuroni pseudo unipolari associati strettamente alla glia periferica. Studi recenti fanno emergere uno specifico “cross-talk” tra le due popolazioni cellulari sia in condizioni fisiologiche che patologiche. In effetti, appurato che molte neuropatie abbiano una base infiammatoria, ci si sta interrogando non solo sulle molecole coinvolte ma anche sul ruolo svolto dalle popolazioni cellulari neuro-gliali. Questo lavoro avrà come scopo quello di chiarire come la glia periferica partecipi alla nascita e al mantenimento del dolore cronico neuropatico interagendo chimicamente con i neuroni nocicettivi dei DRG. DISCUSSIONE A seguito di una lesione che coinvolga le terminazioni nervose vengono rilasciate le citochine TNF-α, IL-1β e IL-6. Queste ultime mediano la liberazione di altre citochine e chemochine (citochine chemotattiche). E’ stato appurato come alcuni di questi mediatori “a valle” rilasciati dalla glia periferica non solo richiamino leucociti nel luogo dell’infiammazione ma interferiscano anche con i normali processi di trasmissione neuronale. La chemochina MCP-1, ad esempio, legandosi ai propri recettori presenti sui neuroni nocicettori dei DRG, provoca depolarizzazione, mobilizzazione di calcio e, dunque, ipereccitazione. Si tratta di processi che, se prolungati, conducono alla neuropatia. La glia è inoltre centrale nello sviluppo della neuropatia conseguente all’AIDS. ECCITABILITA’ NEURONALE AUMENTATA NEURO NE MCP-1 ,SDF1, RANTES GLIA HIV attiva le cellule gliali. La chemochina RANTES rilasciata a seguito di ciò dalle stesse ha come target nuovamente i neuroni nocicettori dei DRG che vengono ipereccitati. Qualcosa di analogo avviene in seguito a trattamento dell’AIDS con la zalcitabina. Essa ha come effetto collaterale quello di stimolare la glia alla liberazione della chemochina SDF-1, il cui effetto secondario è quello di alterare l’eccitabilità dei neuroni del dolore con la comparsa di iperalgesia e iperallodinia. CONCLUSIONE Le ricerche sui meccanismi di interazione glia-neurone nella fisiologia e nella patologia neuronale non sono terminate. Questi primi risultati, tuttavia, sono significativi per un possibile utilizzo della glia come bersaglio farmacologico nella cura delle neuropatie. REFERENZE BIBLIOGRAFICHE Cytokine and chemokine regulation of sensory neuron function. Miller RJ, Jung H, Bhangoo SK, White FA.Molecular Pharmacology and Structural Biochemistry, Northwestern University, Chicago, IL, USA. [email protected]