Settore Aria Viale Restelli, 3/1 – 20124 Milano RAPPORTO

Settore Aria
Viale Restelli, 3/1 – 20124 Milano
RAPPORTO RIUNIONE
Riunione coordinamento INEMAR
Bari – Arpa Puglia
5 e 6 Ottobre 2010
14.00 – 18; 9.00 – 12.30
 Stefano Caserini (ARPA Lombardia)
 Federico Antognazza (ARPA Lombardia)
 Alessandro Marongiu (ARPA Lombardia)
 Francesco Matera (Regione Piemonte)
 Andrea Cemin (Cisma, prov. Trento e Bolzano)
 Tommaso Pinat (ARPA Friuli Venezia Giulia)
 Loredana Freddari (Regione Marche)
 Roberto Giua (ARPA Puglia)
 Stefano Spagnolo (ARPA Puglia)
 Simonetta Tugnoli (ARPA Emilia Romagna)
 Monica Bevere (ARPA Puglia)
 Ettore Valentini (ARPA Puglia)
 Ketty Lorenzet (ARPA Veneto)
Redatto da Antognazza Federico, Stefano Caserini, Alessandro Marongiu
Distribuito a: Scaricabile dal sito
http://inemar.terraria.com/xwiki/bin/view/InemarWiki/Riunioni/Bari10
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Partecipanti:
Stato Convenzioni Pagamenti
Caserini aggiorna l’ordine degli argomenti per le due giornate di incontri presso la sede di ARPA
Puglia e con Spagnolo danno il benvenuto ai partecipanti. Viene data comunicazione che è stata
avviata la procedura di gara per la manutenzione informatica di Inemar da parte di ARPA
Lombardia. Viene sollecitato ad ARPA Lombardia l’invio di una richiesta di pagamento per la
convenzione.
Regione Marche ricorda nuovamente le difficoltà nell’effettuare il pagamento ad ARPA Lombardia
invece della Regione Lombardia a causa di una loro precedente disposizione di spesa regionale. Si
sollecita, un ulteriore controllo con la tesoreria di ARPA Lombardia. ARPA Puglia e Piemonte
comunicano che per motivi legati alla chiusura dei bilanci annuali effettueranno il pagamento della
convenzione in ritardo.
Analisi Normativa
Caserini presenta i dettagli relativi allo sviluppo degli inventari delle emissioni regionali riportati
nelle recenti normative appena approvate.
D.Lgs. 155/10 art. 22 – comma 3: le regioni e le provincie autonome sono tenute alla realizzazione
dell’inventario delle emissioni. Il primo anno di riferimento secondo tale normativa è il 2010. In
questo ambito:
 Gli inventari locali devono essere il più possibile armonizzati con l’inventario nazionale.
 ENEA e ISPRA sono depositarie della realizzazione degli scenari.
 E’ competenza del MATTM il coordinamento con altre autorità per eseguire dei gruppi di
coordinamento
 I dati utili agli inventari devono essere disponibili al ministero e agli enti che sono depositari
di realizzare gli inventari
D.Lgs. 128/10 art. 22 – comma d: da adottare entro il 31 dicembre 2010, sono disciplinati i
requisiti, le procedure e le competenze per il rilascio di una certificazione di impianti di
combustione di piccola taglia a biomassa con limiti di polveri ed ossidi di azoto e specifiche classi
di qualità.
Utilizzo dei catasti emissivi in Puglia
Valentini e Bevere presentano le attività di ARPA Puglia nell’ambito dello sviluppo del Catasto
Emissioni Territoriali Puglia CET (http://www.cet.arpa.puglia.it).
Il catasto è considerato uno strumento di raccolta per il PRQA e secondo un’apposita delibera
regionale i gestori degli impianti sono tenuti alla compilazione delle schede nel sistema informatico
del CET.
Le aziende soggette a tale compilazione sono quelle soggette ad altre normative quali: il D.Lgs 133,
impianti AIA, ETS, INES, grandi impianti combustione, sansifici, impianti di produzione di energia
elettrica da biomasse, impianti di compostaggio ed impianti RIR (circa 200 impianti).
Il sistema permette di elaborare informazioni su dati di emissione reali, generalmente in assenza di
grandi outliers. I dati sulle emissioni sono consultabili via Web e sono georeferenziati.
La struttura del database nasce dalla base di dati di Inemar per le emissioni puntuali, dove
comunque persistono delle difficoltà di interfacciamento con il modulo puntuali.
Tugnoli ha fatto presente che ARPA Emilia Romagna stia cercando di sviluppare un metodo diretto
per estrarre i dati dalle differenti compilazioni per inserirli in automatico in INEMAR. (attività
camino, portata fumi …). In questo ambito la procedura è funzionante inserisce correttamente i dati
mentre persistono delle difficoltà in fase di aggiornamento che cancella alcuni record. Viene fatta
anche notare una certa difficoltà nel reperire alcuni dati relativi ai combustibili che comunque dove
richiesto devono essere sempre associate alle emissioni.
Con riferimento alla Lombardia, Caserini riporta che l’accesso diretto del gruppo Inemar alla bas
dati AIDA, simile al CET, non è ancora operativo. Nell’ambito delle basi dati per le aziende
soggette ad AIA c’è stata una certa collaborazione del gruppo INEMAR nell’inserimento di alcuni
vincoli sul database (es. nome inquinanti) mentre persistono ancora alcune lacune sulla coerenza di
unità di misura.
Valentini ha completato la presentazione del lavoro sul CET menzionando le principali criticità
riscontrate ed i punti attuali di lavoro nello sviluppo del sistema. Nel sistema gis le coordinate e lo
snap sono relative allo stabilimento e non ancora alla linea. Mentre sono previste ulteriori attività
che permettano: inserimento di documentazioni relative ad altre certificazioni, la tracciabilità di
volture e cessioni delle aziende, delle modalità per delle procedure offline e l’inserimento del
modulo discariche.
E’ stata richiesta da parte Lombardia una password per visualizzare il db del CET, al fine di
estendere alcune peculiarità all’interno del db AIA di ARPA Lombardia (AIDA).
Sulla scorta della collaborazione del gruppo INEMAR con AIDA si suggerisce la stesura di
procedure di controllo standard sui dati dei catasti delle emissioni, per esempio verificando i minimi
e massimi dei dati numerici, la compatibilità del prodotto di portata fumi e ore di lavorazione
rispetto alle concentrazioni dichiarate. Si suggerisce inoltre l’inserimento di informazioni relative
sulle tecnologie di abbattimento rispetto alle categorie normalizzate di impianti.
Inventario delle emissioni da porti 2007 – Regione Puglia
Pastore ha presentato il lavoro svolto da ARPA Puglia in questo ambito, utilizzando l’apposito
modulo di Inemar. L’inventario è stato sviluppato tramite applicazione della metodologia del
Guidebook EEA – MEET.
La Puglia comprende 3 sub-sistemi territoriali portuali ed in questo ambito sono state inviate alle
apposite autorità le schede di censimento con la definizione del numero di movimenti per
imbarcazioni e loro caratteristiche. Nel 2007 le emissioni da porti in Puglia sono state circa 13.000 t
per SO2, 14.000 t per NOx e 1.800 t per le PTS. Queste sono originate principalmente più dalla fase
di stazionamento che da quella di manovra, dove i tempi sono relativamente molto ridotti (15 min).
Una possibile riduzione delle emissioni potrebbe essere raggiunta con l’installazione di punti di
fornitura di energia elettrica in ambito portuale. Il porto di Taranto ha un ruolo principale nelle
emissioni, dove si concentrano i principali movimenti di merci.
Si ricorda che il traffico internazionale riguarda ciò che naviga in acque internazionali. Quindi le
emissioni considerate sono quelle in acque nazionali.
Viene nuovamente rilevata una difficoltà nel reperire tramite le schede di censimento i dettagli delle
navi (tipo imbarcazione, motore e combustibile).
Aggiornamento metodologia modulo porti
Marongiu presenta l’aggiornamento metodologico dell’algoritmo del modulo porti proposto dalla
versione del Guidebook di giugno 2010. Viene presentato un confronto tra la metodologia EEAMEET implementata in Inemar e quanto proposto del Guidebook, effettuando una valutazione sui
possibili aggiornamenti al modulo.
Viene evidenziata la necessità di dati sulle caratteristiche delle imbarcazioni per avere una
fotografia del “parco navi” eventualmente da condividere con ISPRA, mentre tali dati
rappresentativi di flotte sul mediterraneo sono disponibili a livello indicativo nel Guidebook.
Si concorda che ARPA Puglia invierà una copia del proprio database per meglio realizzare la fase
demo e l’applicazione degli eventuali aggiornamenti.
Chiarimenti su modulo biogeniche
Antognazza ha esposto le criticità sulla rappresentazione a livello comunale delle macrospecie e
specie senza disaggregare il dato. In particolare si rileva come la tabella di default
B_MACROSPECIE_SPECIE sia stata proposta per garantire una ripartizione media delle specie
forestali all’interno delle macrospecie anche in quei casi in cui non si disponga di un profondo dato
di dettaglio a livello di specie. Nel caso in cui si disponga di un dettaglio comunale e per specie
relativo alle superfici forestali si è consigliato di inserire le specie presenti nel territorio indagato
come macrospecie (assegnando priorità 1) e assegnando un coefficiente di ripartizione nella tabella
B_MACROSPECIE_SPECIE pari a 1. Risulta essere quindi fondamentale l’aver inserito il campo
priorità nella tabella B_MACROSPECIE, al fine di garantire la maggior flessibilità a ciascun
partner di Inemar.
Off Road
Antognazza ha presentato gli aggiornamenti della nuova versione del Guidebook per quanto
riguarda gli off-road. E’ necessario verificare la disponibilità di dati per implementare la
metodologia del Tier 2, in quanto il livello di dettaglio richiesto è molto alto. Per quanto riguarda
Inemar è possibile aggiornare i fattori di emissione degli off-road secondo l’approccio tier 1.
Emissioni di IPA all’ILVA di Taranto
Giua e Spagnolo hanno presentato il rapporto di ARPA Puglia sulle emissioni di IPA presso
l’ILVA. Il quadro normativo è quello del valore obbiettivo per il BaP previsto dal D.Lgs. 155/10
entro il 2012. A Taranto questo limite di 1ng/m3 è superato con un valore medio di 1,35ng/m3.
La Relazione su QA ha riguardato le emissioni ed una valutazione modellistica presso l’area
dell’ILVA dove sono presenti nella limitrofa: ILVA, ENI, RAFFINERIA, CEMINTIFICIO ed
INCENERITORI.
Le emissioni in questa zona di Taranto da dati INES sono le maggiori in Italia. Nell’ultimo anno
sono in questo registro sono crollate le emissioni di IPA, probabilmente perché si è adottato un
nuovo FE.
Lo studio è stato eseguito sulla zona di Taranto considerando i differenti impianti, il traffico ed i
porti. L’ILVA è risultata la principale sorgente di emissione di IPA.
Bevere ha presentato un’analisi delle emissioni di IPA per singoli processi. Ha segnalato una forte
diversità tra gli FE dei BREF e FE del Guidebook. Il ruolo predominante nelle emissioni di IPA è il
forno di cockeria. Il BREF non considera le emissioni diffuse da altoforno e laminatoi. Il trend
emissivo è comunque in crollo tra 2006 – 2007 e 2008 – 2009.
L’aggiornamento dei FE da siderurgia è necessario in questo ambito a seguito di analisi
approfondita dei processi produttivi.
ARPA Puglia ha chiesto a ISPRA un tavolo di confronto sui catasti emissivi.
Metodologia di caricamento dati nel modulo traffico
Viene illustrata da Caserini la metodologia di caricamento dati nel modulo traffico a seguito di
specifiche richieste giunte da ARPA Puglia. Si ricorda che tarare e aggiornare le curve di
distribuzione è fondamentale. In Veneto sono stati evidenziati i dati su strade con flusso turistico
estivo festivo.
La Regione Lombardia intende avviare una nuova gara per la realizzazione di un nuovo grafi di rete
relativo al 2010.
Aggiornamenti
Viene richiesto da più partecipanti di prevedere un elenco delle tabelle che vengono cambiate ad
ogni aggiornamento di Inemar (listato di struttura ed altro). Di tali modifiche si dovrebbe lasciare
traccia anche nel Wiki, come è necessario aggiornare su Wiki le informazioni sul modulo
biogeniche.
Agricoltura
Antognazza presentata delle criticità relative ai fattori di emissioni BREF e Guidebook che
richiedono degli approfondimenti, con riferimento alle emissioni di particolato collegate agli
allevamenti, in quanto si sono riscontrati valori discordanti tra quanto proposto da ISPRA per
l’inventario nazionale e quanto presente in Inemar.
Ricalcolo
Caserini illustra una bozza metodologica su come implementare il ricalcolo delle emissioni,
evidenziando le possibilità e le criticità; la discussione è aperta ad ulteriori contributi.
Avanzamento Inventari
Lombardia  entro l’anno il 2008.
Puglia  entro marzo il 2007.
Friuli Venezia Giulia  entro l’anno il 2007.
Piemonte  massimo entro febbraio il 2008 (incremento delle puntuali – progetto strategico)
Veneto  chiuso il 2005, stanno lavorando al 2007 (non è stato richiesto, avanzano lenti
probabilmente verso l’inventario del 2010 (?))
Trentino  finito 2005-2007 – test sul 2006 – incarichi su scenari, non definito quale inventario da
fare in futuro.
Marche  devono iniziare – mancanza fondi e persone
Emilia Romagna  finito il 2007 online entro anno. Hanno l’intenzione di fare il 2010 – La regione
vorrebbe riprendersi inemar. No risorse.