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L’ occhio
2 B Scuola Secondaria 1° Grado - San Genesio ed Uniti
I ragazzi, divisi in gruppi che si alternano, effettuano delle attività riguardanti l’occhio.
1° gruppo) Ricostruzione di un modello di occhio umano partendo dalle sue parti principali con relativa
spiegazione sull’anatomia e fisiologia dell’occhio.
2° gruppo) Si parte da una domanda: “Sei sicuro che il mondo sia come lo vedi?” e si propone un gioco
“Indovina l’occhio: gli occhi degli animali sono molto vari, prova a riconoscerli, partendo da tre alternative” e
si spiega la visione di dieci animali. Si scopre che ogni animale vede a modo suo e che ognuno interpreta
quello che vede del suo mondo, secondo la sua forma di vita e i suoi bisogni.
3° gruppo) Si parte dal quesito: “Noi vediamo fiori dai bellissimi colori, ma il colore dei fiori è stato
creato per i nostri occhi?” Per avere un’idea di come si pensa che i colori dei fiori vengano visti dagli insetti
impollinatori i ragazzi presentano un esperimento.
Utilizzando una lampada che produce raggi ultravioletti e, in una camera oscura, si dirige questa luce verso
dei fiori costruiti dai ragazzi. Si scopre che gli insetti impollinatori percepiscono gli ultravioletti e vedono stami
e polline luminescenti, in questo modo riescono a trovare polline e nettare; c’è quindi una coevoluzione tra
gli occhi degli insetti e il colore dei fiori entomofili.
Ora si può rispondere alla domanda iniziale: “Il colore dei fiori non è stato creato per i nostri occhi, bensì per
gli occhi degli insetti impollinatori”.
4° gruppo) “Mettiamo alla prova i nostri occhi” con i seguenti giochi:
“Il punto cieco” (si scopre che sulla nostra retina è presente una piccola area dove si forma il nervo ottico e
non ci sono fotorecettori, quindi in questa area non si formano le immagini);
“Il buco nella mano” (mettendo vicino agli occhi un tubo arrotolato e la nostra mano vedremo un buco nella
mano);
“Il taumatropio” (gioco formato da un disco di cartoncino con due fili appesi in posizione opposta, che ha
raffigurati sulle due facce dei disegni, che si completano a vicenda. Se lo facciamo girare velocemente si
vedono le due immagini sovrapposte, per il fenomeno della persistenza retinica);
“Il cineografo” dal titolo: “Pino gioca a golf” (è un libro tascabile molto piccolo, che presenta una brevissima
storia, i cui fogli si fanno scorrere velocemente tra le dita. Per il fenomeno della persistenza retinica, noi
vediamo la sovrapposizione delle immagini, che ci fornisce l’illusione del movimento, come in un cartone
animato).
Da questi esperimenti si scopre che il mondo non e’ come noi lo vediamo, ma come il nostro cervello
lo percepisce.
Lucia Marini
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