n.11 febbraio 2005 mensile di intrattenimento intelligente 2 EDITORIALE bazar 02 2005 MAra Codalli Direttore arTistico RoBerta FABrizi REsponsaBile Servizi WEB www.bazarweb.info Eugenia ROmanelli Direttore responsabile Vera RIsi conDirettore CRIstiana SCoppA REsponsaBile Comunicazione www.bazarweb.info bazar 02 2005 laboratori studenti la sapienza 3 CCRITICAL LIVING: ONSUMO ETICO RESPONSABILE E Tutti conoscono il commercio equo e solid moltissimi ne parlano, tanti lo praticano quotidianamente. Ma quanti di noiale, sann dove è nato? E quando? E cosa sono i Gas? E i Res? Sconosciute sigle chimoiche ? No, piuttosto soggetti economici tradizionali (commercianti, produttori, pers one) che operano in maniera rivoluzionaria. Perché il mondo si cambia a partire dalle busta della spes a Degli Studenti de l’Università La Sapienza di Roma 4 studenti la sapienza laboratori bazar 02 2005 Il CEeS Il CEeS (commercio equo e solidale), o Fair trade, secondo la dizione anglosassone adottata a livello internazionale, nasce in Olanda negli anni Sessanta per poi diffondersi in tutti gli altri paesi europei. Il principio di fondo è quello di garantire un compenso equo e servizi socio-sanitari ai piccoli produttori dell’America latina, dell’Africa, dell’Asia e dei Paesi dell’Est. Tutti i prodotti del CEeS sono corredati di unai scheda tecnica che ne spiega le caratteristiche e illustra i passagg economici intervenuti. In tal modo i consumatori possono conoscere in piena trasparenza le spese che hanno determinato il prezzo di vendita. L’uso delle materie prime e le tecniche di produzione tengono conto della salvaguardia dell’ambiente e della salute di produttori e consumatori. Dunque, occhio al marchio. Per la certificazione dei prodotti del Sud del mondo commerciati a un prezzo equo, venduti attraverso i canali della grande distribuzione in Europa, ci sono marchi come Fair Trade Mark, TransFair (in Italia) e Max Havelaar. I prodotti sono acquistabili nelle Botteghe del Mondo, presso cooperative di prodotti naturali, artigianali e biologici, in alcuni supermercati, e on-line. Consumo etico non è solo quello di prodotti come caffè e riso, ma è anche di turismo. Perché anche il soggetto che decide di partire un consumatore. Esiste il “Turismo Responsabile”: un viaggiare alternativo che va incontro ai paesi di destinazione e alle popolazioni locali; un turismo a basso impatto ambientale, equo nella distribuzione dei proventi. Questi sono i principi dell’A.I.T.R. (Associazione Italiana Turismo Responsabile) della quale fanno parte associazioni no profit che si occupano a diverso titolo di turismo, e diversi soci individuali. I consumatori, però, sono anche risparmiatori. Da diversi anni sono nate in Italia le MAG (Mutua Auto Gestione), cooperative finanziarie che raccolgono i risparmi dei soci e li investono in attività di forte contenuto etico e sociale. Alcune di queste MAG hanno dato vita alla Banca Etica. Chi crede che i paesi più poveri debbano avere pari opportunità rispetto a quelli economicamente avanzati, può fare una scelta: aderire all’equosolidale, in tutte le sue forme. Di Laura Armillotta Commercio e&s: la risposta italiana La posta in gioco è elevata, l’obiettivo è nobile: creare una rete di commercio di dimensione mondiale, nel rispetto delle condizioni sociopolitiche di tutti quei popoli solitamente inquadrati come deboli e poco attivi nel partecipare agli assetti economici globali. Sì alla globalizzazione, dunque, ma in modo intelligente permettendo anche ai più piccoli e svantaggiati produttori del mondo un futuro attraverso condizioni di lavoro degne e un giusto guadagno finale. In Italia nel 1994 nasce TransFair, marchio di garanzia del CEeS e consorzio costituito da organismi che, in cooperazione internazionale, si occupano di diffondere nella grande distribuzione i prodotti del giusto commercio. Le grandi catene commerciali, quali Coop, GS, Carrefour, Panorama, Pam insieme ad altri minori, aderendo a questa iniziativa, hanno permesso l’ingresso nei propri punti vendita di prodotti certificati Transfair. e Il panorama italiano è ampio e articolato, e molte sono le associazioni cooperative che cercano di curare, eticamente, gli interessi commerciali del sud del mondo. Eccone alcune: Cooperativa Equo Mercato (Cantù): è una centrale di importazione. L’import è da produttori presenti in Africa, Asia e America Latina. Numerosi i generi trattati, dall’arredamento, alla bigiotteria, alla cosmetica. Si occupa anche di comunicazione, producendo materiale informativo e organizzando incontri a tema. www.equomercato.it Cooperativa Equoland (Firenze): importa direttamente da circa 30 Paesi del sud del mondo, grande presenza nel settore alimentare e in, particolare in quello dolciario. Fanno parte della linea “Dolce & Solidale” realizzata con materie prime provenienti dall’Ecuador, il cioccolatoi Ciocador in tavolette, le praline Perlita, la crema Estrella primera, Gianduiotti, il cacao in polvere. www.equoland.it Cooperativa Pangea (Roma): artigianato e alimentare sono i settori di riferimento per questa associazione che, nata nel 1991, è ormai e affermata realtà anche per quanto riguarda attività di formazion , culturale. I due negozi romani sono anche punti di incontro e confrontoà per capire meglio come ogni prodotto abbia una sua storia di solidariet e giustizia. www.commercioequo.org Associazione Botteghe del Mondo: come riportato sul sito, “è l’anima del Commercio Equo e Solidale in Italia... uno spazio in cui produttori e consumatori si incontrano, costruendo insieme l’altro mondo possibile...”. E’ per eccellenza la rete di vendita diretta, presente su tutto il territorio e nazionale, con 110 botteghe affiliate, vari i generi commerciali trattati, uso delle materie prime derivanti dal paese d’origine. Di Francesco Moriconi www.bazarweb.info Quando la qualità diventa etica: prod otti “buoni”, equi e solidali Non saranno scintillanti e addomesticati come quelli che ci ammiccano dagli scaffali dei supermercati, ma dalla loro hanno una marcia in più: l’eticità. prodotti alimentari (caffè, tè, cacao, miele, frutta secca, cioccolata, spezie,I etc.etc.…) sono coltivati nel rispetto delle persone e dell’ambiente, molti provengono da agricoltura biologica, e, soprattutto, nascono da una riconosce nei produttori dei soggetti della relazione economica, e nonlogica che oggetti da sfruttare. Da Asia, Africa e America Latina provengono anchedegli oggetti d’artigianato realizzati seguendo tecniche di lavorazione tradizionali: giochi per bambini, fatti con materiali naturali, strumenti musicali, borse, gioielli, arazzi, cesti di banano, giunco o bambù. E inoltre libri, abiti coloratissimi e quaderni fatti a mano. Ogni prodotto è avvolto dal fascino della terra da cui proviene e ne racconta la storia, racchiudendo in sé arti antiche e lontane. Il prezzo di tutto questo? Equo e solidale, appunto: tutela i produttori e comprend margine da investire nello sviluppo della produzione o per sostenere e un progetti di solidarietà. Prezzi che non si discostano da quelli che normalmente (per esempio un pacco di biscotti –300 gr- costa 1,85 euro), ma che sosteniamo in più ci garantiscono giustizia commerciale, né sfruttamento né beneficen za. Principali paesi produttori Africa: Benin,Camerun,Etiopia,Ghana,Kenya,Marocco,Mozambico, Ruanda,Ta nzania, Uganda, Zambia America Latina: Bolivia,Brasile,Colombia,Ecuador,Guatemala,Messico,Peru’, Uruguay, Venezuela Asia: Bangladesh, Cambogia, Cina, Filippine, India, Indonesia, Nepal, Pakistan, Thailandia,Vietnam Europa: Albania, Croazia, Francia, Germania, Italia, Romania Di Emily Menza Mercato solidale o beneficenza? La volontà di aiutare i paesi del Sud del mondo accomuna molti ma, a differenza di altre opere a scopo umanitario, il commercio equo e solidale, non dona gratuitamente, bensì tende a valorizzare capacità produttive già nelle zone interessate. In un gesto quotidiano e inevitabile c’è il mezzoesistenti per fare della solidarietà, garantendo maggiore dignità al produttore e massima trasparenza al consumatore. Questa è la testimonianza di Eliana Irato, cliente e commerciante del CEeS. Da quanto tempo aderisci al CEeS? Io ne utilizzo i prodotti quotidianamente da quasi due anni, ma molti non ne hanno mai sentito parlare e questo assicura un alto potenziale di sviluppo. Che garanzia hai sulla qualità dei prodotti? Molti portano il marchio BIO che, al di là del circuito equo, è una garanzia riconosciuta. So, comunque, che uno degli scopi del CEeS è la tutela dell’ambiente e ciò comporta il minimo utilizzo di pesticidi. Il commerciante guadagna o lo scopo è esclusivamente umanitari o? I guadagni non vanno in toto ai produttori. Le botteghe sono tutte cooperativ no profit ma devono coprire le spese. Il prezzo del prodotto viene stabilito e dei margini che lo consentano, senza ricavi per noi e con introiti dignitosi con per i produttori. Proprio per questo alcuni articoli costano di più. Perché scegli questa forma di solidarietà? Credo che la carità, per quanto gesto nobile, non sia il mezzo più adatto aiutare i paesi in via di sviluppo. Attraverso la valorizzazione delle loro per hanno la possibilità di sostenersi indipendentemente dagli aiuti dei attività possono farsi strada nel mercato locale ed in quello internazionale. “ricchi” e Di Irene Caporale A tutto GAS… Se il gas vi fa pensare a qualcosa di nocivo o inquinante… cambiate subito idea. In questo caso GAS sta per “gruppi di acquisto solidale”. Un primo esempio di GAS si afferma in Italia nel 1993, con l’operazione Bilanci di Giustizia, che chiede alle famiglie di verificare sul bilancio familiare l’incidenza delle modifiche al loro stile di vita. Nascono così gruppi di famiglie che, insieme, praticano comportamenti equi nella loro zona (tra i quali, acquisti collettivi). Ma il primo GAS vero e proprio nasce nel ‘94 a Fidenza (Reggio Emilia). Oggi esistono oltre 150 GAS nel nostro Paese, alcuni autonomi , altri collegati tra loro, una vera e propria “rete di acquisto solidale”. ricordiamo InterGAS milanese (MI), GASTorino (TO), Ass. Ecolandia Tra i tanti (SR), Ass. EticaMENTE (FI), GAS Appia Antica (Rieti), GAABE (RM), Club Natura&S alute (BR). I prodotti acquistati devono provenire da piccoli produttori locali (che si conoscono direttamente, riducendo così anche l’inquinamento e lo spreco di energia dovuti al trasporto) e devono essere biologici ed ecologici… Ciao ciao, OGM…! Ogni GAS nasce autonomamente, ma alla base vi è sempre una sorta di critica verso l’attuale modello di consumo e di economia globale dominante , e, parallelamente, la ricerca di un’alternativa immediata a tale modello. entri a far parte di un GAS, capisce di non essere più solo nella Chiunque pratica del consumo, riuscendo anche, attraverso il confronto, a verificare le proprie scelte. Di Antonio Micali www.bazarweb.info bazar 02 2005 laboratori studenti la sapienza 5 Una rete solidale e una nuova moneta Nata da un’idea della Rete di Lilliput, la RES (Rete di dell’equo-solidale: Botteghe del Mondo, GAS, cooper Economia Solidale) ha presto ottenuto il sostegno di numerosi soggetti del vasto mondo nuovo modo di fare economia che non ha nel profittoative sociali, associazioni di finanza etica e di turismo responsabile. La Res promuove un diretto tra produttore e consumatore nel rispetto dell’ame nella speculazione i suoi principali obiettivi, ma, piuttosto, tende a creare un rapporto Organi primari dalla Res sono i DES (distretti di econombiente e delle persone. costituiti da soggetti economici tradizionali (clienti, ia solidale). I neonati Des, la prima iniziativa risale agli ultimi mesi del 2003, sono gruppi maniera rivoluzionaria. Il meccanismo messo in attocommercianti, produttori, finanziatori etc.) che operano e sono presenti sul mercato in avvengano secondo i principi primi dell’equo-solidale: prevede la costituzione di distretti, per l’appunto, in cui le operazioni di compra-vendita giustizia sociale, sostenibilità ambientale e valoriz A questo proposito merita un accenno l’iniziativa “Eco-A zazione del territorio. popolare Etica di Padova. L’Eco-Aspromonte é una monet spromonte” promossa dal Parco dell’Aspromonte in collaborazione con la Banca a locale a circola zione limitata, il suo valore è pari a un euro; sono stati coniati tagli: Eco 1-2-5 e 10. Eco-Aspromonte nasce per rilancia quattro quali viene effettuato uno sconto, e per dare nuovo impulsre una zona economicamente depressa, per incentivare l’acquisto di prodotti tipici, sui o al turismo . Di Serena Cama Mercatini dell’usato: nuova filosofia di vita Scarpe, occhiali, strumenti musicali, macchine…ne avete bisogno ma i soldi non bastano mai? La soluzione: i mercatini dell’usato, ve ne sono veramente di tutti i tipi e dislocati ovunque. I mercatini degli oggetti usati e la formula commerciale del “conto vendita” proliferano giorno dopo giorno. La ragione di tanto successo e’ quasi certamente dovuta all’inversione di tendenza degli ultimi anni, quando, dopo il boom economico degli anni ‘60 e l’era del consumismo degli anni ‘80, nel 2000 gioco forza, e facendo di necessità virtù, si e’ man mano diffusa la nuova cultura ambientalista del recupero intelligente e del riciclaggio. Così c’è chi decide di spendere poco ma bene. Una vera e propria filosofia di vita, la possibilità di trovare tra tanti oggetti quello che risponda ai propri gusti senza alleggerire troppo il portafoglio. Mercatini p.za di Porta Portese – tutte le domeniche 8 – 14 Roma: via Sannio – dal lunedì al sabato 8 – 14 via Collatina e via Palmiro Togliatti “Porta Portese 2” – tutte le domeniche Milano: p.za della Cooperazione, Cinisello Balsamo – ogni seconda domenica del mese piazzale Mercato Sud, Desio – ogni secondo sabato del mese Genova: p.za dei Macelli – tutti i giorni Firenze: p.za dei Ciompi – tutti i giorni Napoli: via Poggioreale – tutte le domeniche Mercato delle pezze di Resina (Pugliano NA) to Fiera del Baratto e dell’Usa mille stand, mostre e laboratori danno vita al più grande mercato dell’usato Oltre 700 collezionisti ed espositori, “garantito” ; una manifestazione che insegna, ai visitatori di tutte le età, a riciclare e risparmiare con piccoli accorgimenti quotidiani. Unica manifestazione del genere in Italia, ideata ed organizzata dall’ Associazione Un Bidonville, nasce dal principio che spesso ciò che appare inutile può essere ancora usato. Qualche esempio? la frullatore rotto può tornare a nuova vita e ospitare un pesciolino rosso,un giocattolo in disuso può ancora fare di felicità di un altro bambino, (o di un vecchio collezionista) , il passeggino abbandonato in soffitta che consente far risparmiare i nuovi genitori… Non a caso lo slogan dell’associazione Bidonville è “l’Associazione che riutilizza tutto. Anche la testa! Dal 7 febbraio 2005 è possibile iscriversi per partecipare alla 18ma edizione. Info: www.bidonville.org – tel. 08115529988 Di Annarita Lone Usa e …riusa Dalla cooperativa “Triciclo” a “Gli amici dello scarto”. Come e dove fare acquisti solidali e a basso prezzo. Nell’epoca dell’usa e getta, del consumismo sfrenato e delle moda da seguire a tutti i “costi”, c’è chi va in contro-tendenza e fa dell’usa e riusa il proprio stile di consumo. Dietro i mercatini dell’usato vi sono spesso iniziative di solidarietà e sostegno ai poveri, ai paesi in via di sviluppo e agli emarginati che vivono nel nostro paese ( tossicodipendenti, extracomunitari etc...). A Torino la cooperativa Triciclo ha dato vita a un “Centro pilota per il riuso e il riciclaggio” e organizza, ogni sabato, un mercatino nel quale si può trovare davvero di tutto. Triciclo è solo un esempio. Tante sono le opportunità per il consumatore intelligente che vuol fare acquisti convenienti, con una mano nel portafoglio e l’altra sul cuore. Triciclo via Regaldi 7/11 (Torino) tel.011 2476311 Di mano in mano via delle Leghe 16 (Milano) tel.02 95761810 Emmaus via Mattaranetta 41 (Verona) tel.045 976024 via Baldelli 36 (Roma) tel.06 5431544 via Don Cavallera 13, Boves (Cuneo) tel.0171 387834 Mani tese via Aretina 230/b (Firenze) tel.055 6504262 via Imbriani 17 (Milano tel.02 39321340 Gli amici dello scarto via Palazzo 1, Montirone (Brescia) tel.030 2171051 Di Serena Cama 6 studenti la sapienza laboratori bazar 02 2005 www.bazarweb.info La mia banca e’ differente Un nuovo tipo di economia è possibile. Un’ economia che - come sostiene Amartya Sen economista e premio Nobel - al valore della ricchezza aggiunga anche la felicità, un concetto diverso dal benessere. Una persona è più ricca di un’altra quando è più felice e ha ottenuto una migliore qualità della vita; la qualità della vita diviene quindi una variabile algebrica nei calcoli economici. Il mercato è vero mercato quando non produce solo ricchezza ma soddisfa anche attese e valori etici. Proprio su questa sinergia tra economia e etica si fonda l’operato di banche come l’italiana Banca Etica, Grameen Bank del Bangladesh o le europee Oekobank, Triodos BK, e molte altre nel mondo che con il loro operato rendono “bancabili” quei 2,5 miliardi di persone escluse dai circuiti bancari tradizionali. Si tratta di un punto d’incontro tra risparmiatori che condividono l’esigenza di una più responsabile e consapevole gestione del proprio denaro e progetti che s’ispirano ai principi di un modello di sviluppo sostenibile e solidale. I settori in cui le banche etiche investono sono la cooperazione internazionale e sociale, la tutela ambientale, l’associazionismo, il commercio equo-solidale, la valorizzazione dei beni culturali. I risparmiatori al momento della sottoscrizione possono scegliere il settore in cui investire e il tasso d’interesse da applicare. Le zone d’azione che le banche etiche privilegiano sono naturalmente quelle sottosviluppate del sud del mondo, martoriate da decenni di sfruttamento coloniale e costrette ancora ad alimentare con la loro povertà la nostra ricchezza. Di Massimiliano Porretta Equo-solidale: dove, come, cosa e quando Dal corso universitario a quello full immersion di 2 giorni. E poi siti, libri e mostre. Ecco quello che vi serve per entrare nel mondo dell’ e&s. A scuola di bio Primo Master in CEeS, certificazione etica e biologica dei sistemi agro-alimentari dell’Università di Bologna. Per iscrizioni: Alma Mater Studiorum Università di Bologna, ufficio Master via Zamboni 34, Bologna tel.0512098037-8 www.reggio.unibo.it. Si apre la nuova stagione dedicata alle iniziative formative del Formin’ di Roma. Sono previsti corsi di consumo critico, comunicazione, educazione allo sviluppo, PCM - metodologia della progettazione. A breve anche un corso per operatori umanitari e un laboratorio teatrale. I corsi si terranno presso la sede di Formin’ in Roma, via Tibullo 11. Info: [email protected] - 0668136437 Eventi Biofach 2005: dal 24 al 27 febbraio 2005 a Norimberga. Fiera del prodotto biologico e non solo. www.biofach.de. Mostra-convegno internazionale Terra Futura: dall’8 al 10 aprile 2005 a Firenze, Fortezza da Basso, www.terrafutura.it. Global Week of Action (GWA): dal 10 al 16 aprile 2005 iniziativa che si svolgerà in tutti i paesi del pianeta, un’azione unitaria che attira l’attenzione sul CEeS. Tutti gli organismi partecipanti promuoveranno campagne nazionali e regionali www.april2005.org, [email protected]. Siti www.altromercato.com www.equo.it - www.asso www.commercioalternativo.it www.aitr.org - www.banc bdm.it aetica.com di Giovanna Silvestri Libri i. 152 pp, 13.30 euro) o) le - David Ransom ( Carocc ci (Feltrinelli. 168pp, 8 eur nuc Commercio equo e solida dag Gua o enz Lor e io Gavelli La crisi di crescita - Fab Muhammad Yunus (Feltrinelli. 272pp, 7.50 euro) Il Banchiere dei poveri - Sei uno studente, liceale o universitario? Vuoi scrivere e collaborare con noi? Hai dubbi, critiche o complimenti da farci, delle novità da segnalarci? SCRIVI A: [email protected] bazar 02 2005 www.bazarweb.info Studenti la Sapienza Roma - LABORATORI Critical living: consumo etico e responsabile Roberto Pisoni VISIONI - Il lato sinistro dell’America Alessandro Benvenuti - VISIONI (IN PILLOLE) - Datevi al rosso Giuseppe Mottola - VIDEOGIOCANDO Vintage computing Caterina Gonnelli ONDE - I nuovi confini dello schermo Giulia Baldi - SINTONIE - Scelte d’ascolto molto… ragionate Gabriella Serusi - SCENE - Il fuoco della danza e i teatri dell’impossibile Enrico Lo Verso SCENE (SALMONI) - Laboratorio di Teatro SOMMARIO 7 Nancy Brilli - LEGGERE (BRILLETTURE) - Ero secca di pensieri Giulia Premilli - AVERE - Design ad alto tasso di adrenalina Andrea Lisi - NOTTE Signore e signori: Sua Eccellenza Legowelt Agnese Ananasso - HITECH - Easy to Use! Le nuove frontiere dell’hitech Marcello Amoruso NOTTE - Nomadismi notturni Alberto Traversi NOTTE - Clubbing: new swarowski style Claudio Coccoluto - NOTTE (NOTTETEMPO) - Vi sembro spudorato? Fabio Canino - TRASH CULT - Ma cosa è davvero TRASH? Antonio Incorvaia - TRASH CULT - Fatima… ndaredallamamma! Chiara Spegni - GUSTI - Agnello! Chiara Tacconi GUSTI - Per valli e per monti Oliva Muratore ARCHITETTURE - Roma, una città che t’irretisce Matteo Bianchini PICCOLI - Pulcinella aveva un gallo… Valerio Cammarano - SPORT - Triathlon: 3 volte campioni! Angelita Peyretti SCIOCCHINA - Quel santo di Valentino Valeria Cecilia - CORSI - La magia di scrivere un libro Giuliano Cangiano FENOMENI - Paladini delle libertà Pietro D’Ottavio SUONI - In esclusiva per Bazar: Tiromancino! Eva Buiatti - GUSTI (MANGIA COME LEGGI) - Fatevi tentare dall’agnello farcito Valeria Cecilia - NET Alternative possibili Marcello Amoruso - SUONI - Il gusto noir dei Daunbailò Lorella Scacco - ARTI - Tra la vita e la morte? La paura Guido Dolara - NOI - Il nuovo lusso? E’ tutto naturale Fabrizio Gianuario SUONI - L’ondeggiare sonoro di Steve Reich Luca Beatrice - ARTI - Ciò che sembra e ciò che è Fabio Murru - SUONI - (RECENSIONI) - Lasciarsi rapire dai suoni Marzia di Mento ARTI - La preistoria? Raccontata dal futuro Johnson Righeira - SUONI (CONTROCANTO) Just a groovy sound Ciro Bertini - LEGGERE - (RECENSIONI) - Tra giovani scrittori e “bambini prodigio” Marco Begani LEGGERE (FUMETTI) - La rinuncia a capire Vladimir Luxuria - ARTI - CONTROPIEDE - Dall’Abbruzzo alla Giamaica Luca Carboni - ARTI - (SKIZZI) -Love Andrea Mugnaini VIAGGI - Bahia, anima africana Agnese Ananasso - ESSERE - Quanto siamo giovani dentro? Franco Andreucci LORO - Baseball USA: urban sport Cristiana Scoppa MIGRAZIONI - Ostetrica senza confini Giulia Premilli - GENDER - Il viagra di Pompei Eva Robin’s CONTAMINAZIONI Where 2 go? Mario Morcellini CORTEI - Notti bianche: il bianco e il nero delle 10 di roberto pisoni visioni bazar 02 2005 www.bazarweb.info Il lato sinistro dell’America Lui è uno che non si lascia addomesticare facilmente. Nemmeno quando qualche casae cinematografica gli ha imposto qualche attor non di successo… Eppure Alexander PayneI suoi . ha pregiudizi sul cinema commerciale maestri? Visconti, Antonioni, Fellini. E intanto si prepara a fare qualcosa di memorabile… Alexander Arrivato al mainstream dalla scena indipendente, in dieci anni di carriera americani di Payne si è affermato come uno dei più notevoli autori izzano il suo commedie. I dialoghi sapidi e la velenosa analisi sociale che caratterSturges e Billy Preston di classici nomi i are scomod a critici i tocco hanno indotto commedie nella Wilder. Originario del Nebraska, Payne ha ambientato le prime tre zza edulcorata sua città natale, Omaha, per descrivere il Midwest senza la lucente che piaga i film di Hollywood sulla vita quotidiana tra le due coste.d’ispirazione Il “cupo patetismo della vita su questo pianeta” è il principioRuth (1996) alla più generale che governa i suoi lavori: dall’esordio Citizen (2001), Payne satira di Election (1999) fino al più celebre e amaro About Schmidt io medio è il feroce entomologo della crisi di mezza età del masch rtabili, ma insoppo talvolta loser sono storie sue delle nisti americano. I protago insanabile tra la loro misantropia e i loro fallimenti sono il segno di una frattura l’individuo, le sue aspirazioni e la società contemporanea. blishment dei Sideways, ultimo film incredibilmente amato anche dall’esta Miles (lo fallito, e scrittor un nista protago per ha Oscar, degli Golden Globe e Church) Hayden s (Thoma Jack l’amico ge coinvol strepitoso Paul Giamatti) che iche e derive in una scalcinata vacanza on the road tra degustazioni enologs è l’opera più esistenziali. Centrata sull’amicizia di due buffi anti-eroi, Sidewayze e le virtù di calda e meno cerebrale di Payne, un trattato affettuoso sulle debolez un’umanità marginale ma piena di dignità. film, Payne ha Tra i vigneti della valle di Santa Barbara in California, set del di cinema scuola della anni agli risale che vino il per e passion la rto riscope cucinare e a ato cominci ho film, primo mio il ndo progetta stavo e all’UCLA: “Mentr più cucinavo più avevo bisogno di sapeva abbastanza. informazioni accurate sul vino. All’epoca avevo una fidanzata che ne essere prigioniero di smesso ho te finalmen che è s Sideway e realizzar nel bella più cosa La ri e visitando i delle riviste e dei negozi specializzati. Trattando direttamente con i produttopiù interno, da giudizio di metro un con vino del vigneti ho imparato a valutare la qualità suoi film non esploratore sul campo”. Il crescente successo commerciale e critico deifino ad ora ha che Payne, di carriera alla i pression ari particol messo aver sembra completa nella sempre avuto il final cut (l’ultima parola sul montaggio) e libertà unt cercò Paramo la , Election diresse quando scelta del cast. Soltanto una volta, del protagonista, di imporre Tom Cruise al posto di Matthew Broderick nella parte nel loro business non perché fosse più adatto al ruolo ma semplicemente perché, fine però, anche plan, avrebbe garantito maggiore successo al botteghino. Alla devi utilizzare gli in quella circostanza Payne l’ebbe vinta: “Gli studios pensano chevalutare quali ruoli attori sulla cresta dell’onda per dare un valore aggiunto all’opera, senza Schmidt avevo e facce richieda la sceneggiatura. E’ un gioco talvolta divertente. In About Jack Nicholson, una star, ma era anche l’attore perfetto per il ruolo”. Payne non ha pregiudizi sul cinema commerciale in sé e valuta positivamente la tendenza che spinge le major a commissionare molti dei recenti blockbuster a dei registi dalla forte personalità: “Quando gli studi affidano i blockbuster a registi intelligenti come Steven Soderbergh (Ocean’s Eleven e Twelve), Sam Raimi (i due Spider-Man) Alfonso Cuarón (l’ultimo Harry Potter), mi dico: ‘Dio li benedica”, perché saranno comunque film interessanti che potrebbero anche superare l’esame del tempo. Ma quando licenziano dei semplici “prodotti” ispirati al marketing, come Van Helsing e Catwoman, il risultato non può che essere disastroso”. Come scrittore Payne ha spesso collaborato con Hollywood, ripulendo la stesura finale di Ti presento i miei (non accreditato) e, meno gloriosamente, ritoccando Jurassic Park III (accreditato). Ma è sempre più orientato a realizzare progetti personali, dedicandogli tutto il tempo di cui hanno bisogno: “Voglio che tutti i miei film appartengano a me e basta. C’è un pubblico adatto a questo genere di opere più pacate, più contemplative, più umane vorrei dire. Per questo sono contento che Sideways abbia successo, per incoraggiare altri filmaker a percorrere strade alternative, oblique”. A dispetto delle accoglienze entusiastiche Payne non è convinto che Sideways sia un capolavoro. Gli piace chiamarlo un “lavoro minore”, come i film precedenti. A differenza del prossimo progetto che sarà un film in bianco e nero, in Cinemascope, con un cast importante e una storia polifonica, ispirato a La dolce vita. Payne infatti non ama misurarsi con i talenti contemporanei, David O. Russell (un amico), Sofia Coppola o Paul Thomas Anderson, ma con i grandi maestri italiani - Visconti, Antonioni, Fellini: “Avrò realizzato un qualcosa di memorabile solo dopo aver diretto un film delle dimensioni de Il gattopardo o de L’avventura”. Nel frattempo c’è Sideways, film arguto e commovente sull’amicizia maschile, il fallimento e la rieducazione ai sentimenti. E un’appassionata lettera d’amore al vino. www.bazarweb.info bazar 02 2005 visioni di roberto pisoni 11 E’ tipico dei grandi maestri: a forza di “riconoscersi” e perfezionarsi, fanno sempre lo stesso film. Si citano, non sperimentano più sul cinema in generale ma su se stessi. Così accade da un po’ di tempo a Martin Scorsese che usa ormai un suo idioletto, una grammatica cinematografica personale, viaggia attraverso la sua opera per costruire nuove “frasi”, per raccontare nuove storie, storie altrui. Il suo stile è arrivato alla piena maturità e dopo l’exploit di Gangs of New York, la sensazione che quel film abbia detto tutto sui suoi interessi e le sue angosce è dominante. Ma nonostante il manierismo maniacale, Scorsese è troppo essere licenziato semplicemente come un film summa di questo talentuoso per limitarsi a saccheggiare il suo cinema. Così The Aviator non può e là, ma come una nuova appendice al suo universo, una nuova qua affiorano che che narcisisti ni savoir-faire, a dispetto delle numerose concessio precisione matematica, il suo temperamento ossessivo – prolunga declinazione d’un medesimo verbo. Il personaggio di Howard Hughes – la sua bravi ragazzi, i numerosi flash che esplodono in faccia quello di Sam Rothstein (Casinò), il montaggio rinvia spesso a quello di Quei all’aereo di Hughes oscillano con la stessa dinamica delle riprese al protagonista fanno eco a Toro scatenato, i movimenti indiavolati attorno lunga. sarebbe lista la aeree sull’ambulanza di Al di là della vita e così via… Schoonmaker, moltiplicano i rimandi alla loro filmografia Scorsese, e con lui il direttore della fotografia Robert Richardson e la montatrice Thelma nell’autocompiacimento. Perché ogni effetto è perfettamente comune. Il lavoro confina dunque con il déjà-vu reiterato, senza peraltro cadere giustificato, ed efficace, sempre. alla sceneggiatura di un Paul Schrader, di un Jay Cocks o di un Quello che manca in The Aviator è il caos anarchico dei primi film o l’apporto , offre un perfetto veicolo agli oscar per i tecnici o gli attori racconto di ore tre le Nicholas Pileggi. La sceneggiatura di Logan, ben ritmata malgrado che condensarla in alcune scene maggiori e incontestabili. ma preferisce tirare all’esaustività della vita tumultuosa del suo personaggio, piuttosto dei momenti “vuoti” del suo personaggio, quando è lato a passando ma materiale del a appropri si te, fedelmen E il regista segue queste linee (da Jake La Motta in Toro scatenato al Dalai Lama biopic del singolare così io all’eserciz rodato sulla soglia del malessere o della paranoia. Ben nte, forse anche il più divertente di sfolgora più risultato suo il qui di Kundun, passando per Cristo in persona), Scorsese raggiunge con poca anima e molto talento su ogni ment, divertisse co tutti, ma allo stesso tempo il meno complesso. Alla fine The Aviator è un magnifi una volta di più convincente e a una Caprio Di un a bello, così o spettacol uno a arsi abbandon non stupido sarebbe fotogramma di pellicola. Ma Cate Blanchett/Katharine Hepburn sublime. Scorsese e il suo “citizen Hughes” Intervista ad Arnaud Desplechins L’amore e’ un memoriale In Francia Arnaud Desplechins è un autore di culto controverso e discusso, in Italia un perfetto sconosciuto. Non sono bastate le attestazioni di stima al suo film Roi et reine, che ha rischiato di vincere l’ultimo festival di Venezia, per garantirgli una distribuzione immediata. Lanciato da Comment je me suis disputé... (ma vie sexuelle), questo regista di 44 anni è quasi un modello “aggiornato” del classico cinema d’autore alla francese con tutti gli ingredienti al punto giusto (i patemi d’amore, i tempi rilassati, gli spaesamenti giovanili), ma sa sempre donargli un ampiezza romanzesca e un respiro corale di grande fluidità. Rois et reine è un melodramma burlesco o una commedia tragica? Le due definizioni condensate insieme mi sembrano più adatte. Amo i generi, confrontarmi con dei modelli, attento a tenermi alla giusta distanza per non copiare. All’inizio l’idea era questa: vedere una donna che comincia un film senza che sia un uomo a raccontarla. E’ lei che parla, che si prende carico del racconto. Un personaggio femminile solare che a poco a poco diventa nero. Dal momento che doveva percorrere un lungo cammino ho pensato a un compagno che potesse chiarire allo spettatore alcune cose e farlo ridere. Ecco dunque Ismaël. Due personaggi bloccati, lei nella città, lui in un “asilo”, che il film deve far muovere. All’inizio Nora ha soltanto delle certezze alla fine ha guadagnato il dubbio. Ismaël, invece, ha conquistato delle certezze. Scoprendo il dubbio Nora ha scoperto la libertà. L’amore è il loro memoriale di riscoperta. Perché questo ricorso al mito, in particolare Leda e il cigno ed Ercole ? Sono delle associazioni di idee, come dei giochi di parole in una poesia di Apollinaire. Che siano spiegati o meno allo spettatore non ha alcuna importanza. Un bambino, quando vede Biancaneve, assiste alla scena in cui mangia una mela avvelenata, ma non sa a cosa rinvia quella mela, per lui è soltanto una mela e pensa che non ha bisogno di giustificazioni per stare in un film. Come il bicchiere di latte ne Il sospetto di Hitchcock, anche chi non conosce il film, quando lo vede sa che succederà qualcosa con quel bicchiere di latte, è questo che conta. Lo stesso per Ercole, lo spettatore sa soltanto che deve fare dei lavori ed è questo l’importante. Il film interroga le origini, i luoghi familiari, dal momento che i personaggi sono molto soli. Compito del film è riunirli? Sì, è un modo di leggerlo. Il film li isola e li riunisce. Io credo “davvero” ai personaggi. Per me esistono veramente. Mi chiedo chi siano i loro amici i loro familiari. Ed è un aspetto decisivo per la riuscita e la felicità del film. In Rois et reine vorrei che i personaggi di fiction ci permettessero di scoprire le nostre vite. Ho visto tre volte il film di Clint Eastwood, Mystic River, e dalla prima visione ho avuto l’impressione di conoscere quei personaggi da sempre. Non li avevo visti da nessuna parte se non al cinema, ma già li conoscevo. Hitchcock Minore La filmografia in dvd di Alfred Hitchcock si arricchisce di quattro nuovi titoli pubblicati da Warner (Il ladro, Paura in palcoscenico, Delitto perfetto, Io confesso), ai quali si accompagna una riedizione di Delitto per delitto, già pubblicato in un Dvd doppio lato, singolo strato e adesso ripropos in una splendida confezione a due dischi. A questo punto della fitta to e dorata filmografia del maestro della suspense mancano all’appello soltanto pochissimi film - Notorious, Prigionieri dell’oceano e Rebecca la prima moglie più importanti. Di questi nuovi titoli, eccetto Io confesso che è notevolm i deludente, sono state approntate edizioni realizzate con cura e, considerente l’età dei film, con un audio video scintillante. In particolare, e a differenzata di molti titoli Universal, è interessante la produzione dei contenu a extra: su tutti il documentario abbinato a Paura in palcoscenico, ti con interviste a storici del cinema, Jane Wyman e la figlia di Sir Alfred, Patricia e gli speciali su Delitto perfetto (il primo molto breve che l’avventura del 3D, il secondo di venti minuti ripercorre i segreti delracconta in compagnia, tra gli altri, di Peter Bogdanovich e M. Night Shyamalan). film occasione imperdibile per verificare quanto, anche in film consider Un ati minori, il cinema di Hitchcock sia ancora fonte inesausta di stile, figure e modelli per l’occhio contemporaneo. Collezione Hitchcock, 4dvd, Warner Home Video, euro 19.90 cad. DVD www.bazarweb.info bazar 02 2005 videogiocando di giuseppe mottola 13 Lancette indietro Parlando dell’emulazione non possiamo non menzio nare il SIMH. Sigla non molto nota che sta a indicare il Compu ter History Simulation system, ovvero un’inte rfaccia in grado di simulare fino a venti computer differen riproducendone le esatte caratteristiche. Il fascino del ti, utilizzo è propriamente di carattere storico, infatti moltisssuo ime tecnologie del passato sono scomparse insieme ideatori, molte documentazioni sono state cestinate ai loro diventate illeggibili, e molte altre sono cadute nell’ob o sono Grazie a questa tecnologia, ideata nel 1993 dalio. Stewart con l’intento di preservare le tecniche informaLarry conosciute a partire dalla fine degli anni 50’ fino alla fine tiche anni 80’, chiunque è in possesso di un “desktop-compdegli uter” può compiere un suggestivo salto nel passato, provan do ad esempio un IBM 1130 del 1965. I Simh sono stati accolti dalle comunità del settore con entusiasmo, e sono reperib ili su molti siti specializzati, tra cui www.simh.tra ilingedge.com. Toga e martelletto Prima di mettere alla frusta il vostro modem per scarica ROM come se non ci fosse un domani, è bene ripassare insieme un po’ di giurisprudenza. Copiare le ROM re è illegale, essendo esse veri e propri giochi, come i trovate scatolati sugli scaffali dei negozi. Il possessocd che ROM sul vostro hard disk è concesso solo se avete la di una originale del gioco, perchè in questo modo agli occhicopia della Legge quella ROM diventa una legalissima copia di backup Ripetiamo, nel caso vi fosse sfuggito: è assolutament . e vietato scaricare la ROM di un gioco che non avete regolarmente acquistato, nemmeno (come erroneamente riportato nelle aree download di molti siti) per valutar ore. In aggiunta, Bleem! e PsEmu Pro, due emulatori la 24 prima Playstation, richiedono il cd del gioco origina della funzionare; senza, non partono. Le ROM hanno un le per piede nella legalità e l’altro nella pirateria, così non sono manca te le crociate in Terra Ludica per eliminarle. Sony portò in tribunale i programmatori del Bleem ma perse la causa. E l’IDSA (Interactive Digital Softwa !, re Association) si batte da anni contro la distribuzione ROM. State attenti, quindi. I ferri tra le corporazionidelle videogiochi e i giocatori/sviluppatori di ROM si fanno dei giorno più corti. Rispettate le regole, o incrocerete ogni quelle lame. Vintage computing Siamo già al restauro di vecchi software e hardwar e? Pare proprio di si. E’ esploso il vintage dei pc, e tutti a gara per rius are il caro vecchio sistema operativo di un tempo. Nostalgia canaglia! Il poeta Esiodo divideva il tempo in 5 età. Alla quinta, l’età del ferro, quella della fatica e della miseria, è arrivato quasi tutto il mondo. Quasi. Noi videogiocatori siamo ancora fermi seconda, l’età dell’argento, in cui gli uomini restano bambini alla per cent’anni. E ci struggiamo nel ricordo della prima, l’età dell’oro, l’eterna primavera delle consolle e dei computer degli anni ’80 e ’90. Queste macchine leggendarie, e gli arcade da bar, rinascon con gli emulatori, programmi che riproducono l’hardware o di sistemi obsoleti consentendoci di riusare il loro vecchio software (dai giochi ai sistemi operativi) sotto forma di files, le ROM. macchine emulate sono decine, dall’Amiga alla Playstation. Le Una volta scaricato l’emulatore della piattaforma scelta, lo si per caricare la ROM del gioco desiderato, con un occhio usa alla Legge (vedi box). Con la diffusione di emulatori come Mame e Simh (altri box) è nato il vintage computing (o retro computing), la pratica di restaurare e collezionare vecchie glorie software hardware, attività poco costosa (più vecchio il pezzo, minore e prezzo) che permette di impiegare i supporti originali (dischet il ti, cartucce e altro). Se voi fanciulli secolari sentite l’esigenza di un ritorno all’età dorata, i siti www.emuita.it, www.emuitalia.com e www.emula3.co possono istradarvi sulla giusta via. Con buona pace di Esiodom e della sua cetra. Salvate il soldato PacMan Il mercato dei videogiochi è in continua espansione sin dagli anni ’80, e ha dovuto sempre stare al passo con il parallelo proliferare di computer e consolle; dopo pochi anni i giochi “classici” e i loro supporti originari erano ormai obsoleti e iniziarono a sparire dalla circolazione. Nicola Salmoria, come molti altri appassionati di videogames, capiva l’importanza di poter conservare (l’aspetto ludico è secondario) vecchi hardware e software, e a questo scopo creò il MAME (Multiple Arcade Machine Emulator, www.mame.net). La prima versione, uscita all’inizio del 1997, supportava solamente cinque giochi (tra cui l’indimenticato PacMan), ma con il passare del tempo il programma mostrò la sua vera grandezza: il codice creato da Salmoria era open source, ossia utilizzabile gratuitamente da chiunque e, cosa ancora più importante, era riscrivibile, il che permise a un numero crescente di appassionati (a oggi circa un centinaio) di contribuire allo sviluppo e al miglioramento del progetto. Dopo quasi 8 anni di funzionamento il MAME permette di giocare a più di 3000 videogiochi, e Mr. PacMan è ancora vivo. 14 di caterina gonnelli onde bazar 02 2005 www.bazarweb.info tari I nuovi eroi televisivi? I volon tre moschettieri Vizi e virtù su Canal Jimmy Dopo anni di tabù il mondo omosessuale sembra avere una vera e propria rivincita anche in tv: da quella on sat a quella generalista ( vedi La 7 con la trasmissione I fantastici 5 che vede protagonisti 5 gay con il compito di rifare il look e ridare ossigeno a un maschio trasandato e Cronache Marziane, su Italia 1, spesso concentrata sul tema della sessualità con ospiti omo o bisex) fatti e misfatti omosessuali rappresentano un sicuro intrattenimento. Canal Jimmy, da maggio, trasmetterà per la seconda inedita stagione “The L World-Passione per le donne”, la nuova serie che ha sconvolto i media americani e che è stata definita la Sex and the City lesbica. Ironica, pungente e divertente mette a nudo vizi e virtù del mondo omosessuale femminile, dove spicca il personaggio di Bette e le sue amiche, e che permette di trattare argomenti anche scottanti alternando momenti di profonda riflessione ad altri di leggerezza con stile e fluidità. Più esplicita, diretta e irriverente invece la prima serie gay tv dedicata ai maschietti “Queer as Folk “che dopo essere stata trasmessa inizialmente su Channel 4 in lingua originale e successivamente su Gay Tv ora approda in lingua italiana su Canal Jimmy il giovedì in seconda serata alle 22.50. Il fortunato programma si svolge in Inghilterra, più esattamente nel quartiere omosessuale di Manchester, e tratta di rapporti e avventure di due trentenni che si conoscono sin dall’infanzia e un quindicenne che sconvolge la loro “amicizia”. In un triangolo ricco di sorprese, tra dettagli, storie di droga e sesso, lo “scandalo” è assicurato. “Uno per tutti, tutti per uno”: e’il famoso slogan dei che con Dartagnan erano legati a un patto di amicizia e solidarietà e che agivano per proteggere gli altri. Uno slogan di altri tempi che mai come in questo momento sembra essere di grande attualità e contemporaneità. Tra guerre, catastrofi naturali, terrorismo e povertà il bisogno di aiuto e protezione vede sempre più protagonisti, anche sul piccolo schermo, i documentari sulle zone di guerra, troppo spesso dimenticate, in Africa e in Sud America, su aree povere come i Caraibi stroncati dall’Aids o il Sud Est Asiatico, che spazzato via dallo Tsunami, chiede e riceve aiuto da tutto il mondo. Star di questi documentari non sono i grandi conduttori tv, i noti giornalisti e le grandi firme ma i volontari, i medici, le associazioni che senza particolari linee politiche o religiose ogni giorno intervengono sul campo dimostrando grande solidarietà e coraggio. In anteprima europea su A1, tutti i lunedì alle ore 21.00, va in onda “Crisis Zone” serie tv che racconta l’attività di Medici Senza Frontiere, l’associazione internazionale, della quale fanno parte anche numerosi italiani, che offre soccorso sanitario, acqua e aiuti alimentari alle popolazioni in pericolo. Sono gli eroi del nostro secolo, che troppo a lungo non hanno fatto notizia, che come delle formichine hanno agito e costruito in silenzio e ora meritano la degna attenzione. Anche il canale satellitare Planet è particolarmente sensibile a questi temi: con “What’s going on”, in onda ogni giovedì alle ore 21.00, fa luce su cosa sta accadendo nel mondo con documentari scioccanti realizzati in collaborazione con le Nazioni Unite e che vedono la partecipazione dei divi di Hollywood in qualità di testimonial di situazioni troppo terribili per essere dimenticate. Tra le star “solidali” Richard Gere, Michael Douglas, Glenn Close, Meg Ryan e Tim Robbins alle quali speriamo si aggiungano presto anche qualche stella tricolore. I nuovi confini dello schermo Dal sesso omosessuale raccontato in modo ironico e leggero alla solidarietà vista come nuova fonte di audience. E infine un nuovo canale “fanta-scientifico” che mischia con briosa confusione streghe, scienziati, miracoli e ufo. Vedere per credere! Fantascienza e scienza prendono spazio in tv Un canale tutto dedicato al fantastico? Si! Si chiamerà Sci Fi Channel , accordi permettendo tra Sky e Studio Universal. Non è la sigla di un program ma rivolto al mondo dello sci ma la possibilità reale di trasformare il sogno di tanti telespettatori in realtà. Si tratta di un canale che dà spazio, è il caso di dirlo, a tutto ciò che supera il “normale” abbracciando il mondo della fantascienza tradizionale, dell’horro r e del fantasy ma anche personaggi di scienza che spiegano il rapporto tra realtà quotidiana e fantasia i cui confini sembrano assottigliarsi sempre più. Non mancher anno i film, preferibilmente inediti o perle rare della cinematografia, serie tv, scenegg iati rispolverati da magazzini e soffitte Rai per poi affrontare anche storie di miracoli, streghe e Ufo. Un canale atteso che farà parlare di sé visto il grande numero di appassio nati di fanta e scienza ai quali consigliamo di tenere le antenne alzate. www.bazarweb.info bazar 02 2005 sintonie di giulia baldi 15 sfogliare tutto il mondonatoda Le radio diparticolar entrare in contatto e impegnato e i professionisti del settore radio-tv che vogliono o devono mente appassio L’ascoltatore radio una preziosa guida, il World Radio TV Handbook, pubblicata in con operatori radiofonici di tutto il mondo hanno da anni a disposizione, è quello di fornire al lettore quante più informazioni possibili inglese ma pensata per un pubblico internazionale. L’intento, raggiunto corte e sui relativi broadcaster. Nell’edizione 2005, la 59ma e sempre più aggiornate sulle trasmissioni in onde medie e in ondecanali radiofonici, le schede delle emissioni, i dettagli su tutti gli enti e consecutiva, sono inclusi come sempre i dettagli, paese per paese, dei essenziali sulla propagazione, le antenne e i ricevitori. Inoltre, sono società televisive che trasmettono via etere, oltre a informazioni tecniche a quelli, già inclusi da anni, in inglese, tedesco e spagnolo. Infine, stati aggiunti gli orari delle emissioni internazionali in francese insieme arricchiscono la pubblicazione più di 80 articoli tematici. World Radio Tv Handbook 2005 - 59ma edizione Pagine: 690 - Lingua: inglese Data di pubblicazione: dicembre 2004 Distributore in Italia: Media Age srl – Milano http://www.wrth.com Loser: la musica indie dal web all’etere indipendente e alternativa, 60 minuti settimanali di musica italiana e internazionale: ecco Loser/web rock radio, trasmissione già da qualche anno diffusa in rete e ora approdata sulle frequenze di alcune delle più seguite radio libere italiane. Loser è un idea e un’iniziativa del giornalista musicale Andrea Girolami, che la realizza in collaborazione con Tiscali. Nata nel 1999, è stata trasmessa fin dagli inizi in streaming da un sito ricco di molto altro: numerose e accurate recensioni e brani editi e inediti in free download. Ora si sono aggiunti anche originali mix/bootlegs in perfetto stile bastard pop e uno shop per le produzioni in vendita; e poi l’archivio delle migliori trasmissioni di questi anni, che propone interviste e live di artisti come 24 Grana, Assalti Frontali, Casinò Royale, Frankie Hi Nrg, Giardini di Mirò, Julie’s Haircut, Marlene Kuntz, Motel Connection, One Dimensional Man, Paolo Benvegnù, Riccardo Sinigallia, The Dining Rooms, Verdena, Zu… Non stupisce, perciò, che Loser sia diventato un luogo di incontro virtuale per tutti gli appassionati di indie; e da quando è anche in FM, anche uno dei canali di musica alternativa più capillarmente diffusi in Italia. http://musica.tiscali.it/loser/ Radio Torino Popolare - Zona: Torino, Ivrea, Biella Frequenze fm: 97 (TO) 88.6 (BI) Radio Città Del Capo - Zona: Bologna e provincia Frequenze fm: 96.250 Radio Città Aperta - Zona: Lazio centrale Frequenze fm: 88.9/88.850 Radio Libera Bisognano - Zona: Calabria, Basilicata Frequenze fm: 89.2/100.3/104.3 Scelte d’ascolto molto… ragionate Radio X - Zona: Cagliari e provincia Frequenze fm: 96.8 Scegliere musica indie, con l’ascolto di originali bootleg e interviste ad artisti alternativi. O ascoltare le sonorità della New York anni ’80 su una delle radio + alternative dell’etere. E per scegliere meglio… una preziosa guida sul mondo radio-tv! Generation 80s Per oltre 3 anni è stata la stazione radio alternativa più ascoltata tra quelle incluse nel più importante network internazionale di web radio, www.live365.com. E rimane una delle web radio preferite Generation 80’s, trasmette da New York, ed è dedicata esclusivamente dal pubblico di ascoltatori più smaliziati. E’ alla musica alternativa degli anni ’80. Lo slogan è “New Wave and Alternative Classix for the 80’s Initiated”. Non è una radio di grandi successi (anche se molti dei brani trasmessi sono stati dei grandi successi), ma una radio che mira più innovative degli anni ’80. Con Generation 80’s si possono ascoltarea riprodurre le atmosfere delle radio americane playlist che rappresentano the web’s best mix of New Wave, Synthpobrani che vanno più o meno dal 1979 al 1992 e p, Dark Wave, New Romantics, MoDeRn RoCk, Brit Pop and Alternative Club Classics from the ultra popular to the obscure. Nata come hobby e archivio personale di un misterioso (almeno per chi scrive...) personaggio dal nome Java ogni giorno da migliaia di appassionati e/o curiosi. Ma non mancano Jane, Generation 80’s è ormai una radio seguita i problemi: da quando il webcasting è diventato più costoso (per la tecnologia e per i diritti d’autore si deve spendere sempre semplice, è un po’ più a rischio e complesso. Per non perdersi l’opportu più), l’ascolto, che è sempre stato gratuito e nità di viaggiare con la fantasia nella New York più alternativa degli anni ’80, perciò, non c’è più tempo da perdere! http://www.live365.com/stations/javajanedm 16 di gabriella serusi scene bazar 02 2005 www.bazarweb.info Teatri dell’impossibile E’ possibile rappresentare il tragico a teatro? Su questo si interr ogano attori, registi e scenografi attraverso percorsi artistici che sfiora no l’impossibile A proposito della tragedia accaduta nella scuola di Beslan, qualche mese fa sulle pagine di un accreditato quotidiano nazionale, il poeta russo Evgenij Evtushenko, cercando di dare un senso a ciò che senso non ha, scriveva: “…a niente serve la vendetta. Salvaci, Dio dai molti nomi, dalla vendetta; affinché non ci dimentichiamo la parola insieme”. Di fronte all’impossibilità di razionalizzare la tragedia, l’autore ricorreva al perdono come ultima spiaggia per mettere pace al cordoglio dei tanti sconfitti dell’umanità. “Perdono” è anche il titolo emblematico scelto dall’editore Raffaello Cortina per la traduzione italiana del saggio del filosofo francese da poco scomparso Jacques Derrida. Citerò solo una frase perché penso che raccolga almeno tre differenti concetti su cui oggi vale la pena di riflettere a tutto tondo. Le parole sono: perdono, possibile, impossibile. La frase dice: “…la tragedia non appartiene veramente mai all’ordine del possibile. Il perdono non è mai perdono del perdonabile. Si può solo perdonare l’imperdonabile…” Ho riflettuto molto in questi giorni e ho perdonato la Terra per avere umiliato e ucciso milioni di persone che avevano chiesto soltanto la possibilità di vivere. Marilù e l’orchestra spettacolo dei Mar(cido) Sfida, sempre sfida, ancora sfida, quella lanciata dai Marcido Marcidoris e Famosa Mimosa contro il teatro e le sue convenzioni. Siano parole o contenuti, la compagnia sperimentale torinese capitanata da Marco Isidori è testarda e rumorosa e continua a voler sfidare. Vengano in scena allora gli attori, partano le musiche assordanti e scanzonate, si dissacrino pure i mostri sacri del teatro – Brecht compreso, che tanta parte ha nello spettacolo/concerto – si cerci di cavare musica dalle parole secche e raggrinzite delle moderne drammaturgie, si storpino volentieri voci, armonie e suoni, si acceleri e si rallenti la corsa verso il finale, si comprimano i movimenti fino a ridurli a ignobili gesti meccanici. Si rida, si sorrida, si strabuzzi la vista di fronte allo spettacolo che illustra gioiosamente e grottescamente il non-sense della vita, più simile a un circo che a un salotto. Che strana sensazione quando cala il sipario: ti senti un po’ clown e un po’ burattino, un po’ pierrot e un po’ Capitan Uncino. MARILU DEI MAR(CIDO) E L’ORCHESTRA SPETTACOLO DEGLI STESSI MAR(CIDO). Concerto/spettacolo dall’Opera da tre soldi di Weill/Brecht Con Maria Luisa Abate, Alessandro Curti,Roberta Cavallo, Davide Barbato, Elena Serra, Paolo Oricco, Isidora Pei, Grazia di Giorgio, Carlino Sorrentino Direzione: Marco Isidori Teatro Vittoria, via Gramsci 4, Torino Dal 22 al 27 febbraio 2005 Info: 011547048 Biglietti da 13 a 10 Euro B.#03 BERLIN - III episodio della tragedia Endogonidia il progetto senza esitazione si può definire Il titolo è indubbiamente enigmatico, mutante. L’obiettivo è quello di creare una nuova scrittura teatrale, e, attraverso questa una nuova lingua. Per l’ambizioso progetto della più sperimentale delle compagnie teatrali italiane, La Societas Raffaello Sanzio, mettere in scena “Tragedia Endogonidia” significa affrontare il tema dell’impossibilità di rappresentare il tragico a teatro. Di fatto, il bellissimo quanto enigmatico lavoro di Romeo Castellucci (da poco direttore in carica della prossima Biennale Teatro di Venezia) si va rivelando, di città in città e di tappa in tappa, come un’odissea nello spazio del teatro che affonda nel tempo antico del tragico e guarda lontano a un interrogativo futuro dell’arte scenica. Attraverso l’arcaismo del titolo, lo spettacolo si dipana in tre episodi simili a quadri pittorici. Difficile appellarsi al senso narrativo; la storia sfugge di mano, si sfalda, si scolora nella luce della scena rapidamente ingoiata dalle parole, dalle facce, dalle maschere e dalle espressioni degli attori, grandi – anzi grandissimi – che gradualmente portano davanti al pubblico la loro insufficienza del pensiero, l’incapacità di mettere ordine nel dramma interiore di ognuno di noi. Scena dopo scena, quadro dopo quadro, si profila all’orizzonte la tragica ammissione dell’inconciliabilità degli opposti, il dramma misterioso della fine della vita che già all’inizio si professa incomprensibile. Sguardo, stupore, tortura della mente, paura, orrore, piacere. Non ricordo altro a parte l’oggetto criptico che cala dall’alto (una vasca da bagno ribollente di liquido) come ultimo segno di una cabala impazzita che prelude il finale. È’ vero, non ricordo altro, ma il cumulo di emozioni portate a casa mi pare già sufficiente per ritornare a vedere Tragedia Endogonidia di Romeo Castellucci. B.#03 BERLIN III EPISODIO DELLA TRAGEDIA ENDOGONIDIA Regia, scene, luci, costumi di Romeo Castellucci Drammaturgia musicale e composizione vocale di Chiara Guidi Traiettorie e scritture di Claudia Castellucci Musiche originali di Scott Gibbons Mercadante Teatro stabile di Napoli, Piazza francese 46. Dal 12 al 13 febbraio 2005 Info 0815524214 – 0815510336, www.teatrostabilenapoli.it Tierno Bokar Tierno Bokar è uno spettacolo totalmente» africano tratto da una vicenda realmente accaduta. Ma Tierno Bokar è anche il coronamento del lungo cammino umano, spirituale e professionale del pluripremiato regista inglese Peter Brook. Dopo un viaggio ideale che dal Mali giunge fino in Brasile, alle sorgenti del teatro, il celebre métèur en scène torna ora, all’apice del successo, ad affondare nella tradizione e nella cultura islamica dell’Africa nera. A ispirarlo sono le parole del Profeta e le atmosfere del Mali, Allah e il Burkina Faso, il colonialismo francese (contro il quale lo spettacolo è durissimo) e la sacra semplicità dell’animismo africano, del sufismo, dell’umiltà e del sapere. Gli ingredienti scenici dello spettacolo sono sempre quelli di un teatro essenziale, “povero”, fatto di attori e di gesti, di costumi tradizionali e di voci più che di sontuosità e arredi. Pochi i segni distribuiti sulla scena come messaggi mistici: il grande “tatami” per esempio, che fa da tappeto per la recitazione mutandosi in interno ed esterno, in spazio sacro e luogo di passaggio, le percussioni di varia origine, un angolo ricavato sul boccascena che può rimandare a una specie di capanna, un albero volutamente stilizzato e senza rami. Scarna la storia, cadenzati e rituali i gesti degli attori per lo più immersi nella preghiera, strabiliante la magia liberata da uno spettacolo che, partendo dagli orrori della guerra civile, dal massacro, dall’esilio e dalla brama di vendetta diventa un invito alla tolleranza e al confronto fra i popoli. TIERNO BOKAR da «Vie et enseignement de Tierno Bokar _ Le sage de Bandiagara» di Amadou Hampaté Bâ regia Peter Brook adattamento teatrale Marie-Hélène Estienne con Habib Dembélé, Rachid Djaïdani, Djénéba Koné, Sotigui Kouyaté, Bruce Myers, Yoshi Oïda, Abdou Ouologuem, Hélène Patarot, Dorcy Rugamba, Pitcho Womba Konga. Musiche: Toshi Tsuchitori, Antonin Stahly, Philippe Vialatte Mercadante Teatro stabile di Napoli, Piazza francese 46 Dal 1 al 6 febbraio 2005 prima italiana www.bazarweb.info bazar 02 2005 scene di gabriella serusi 17 Le Vertige du Papillon Corpi in trincea Corpi come proiettili lanciati al centr danza di ultima generazione è un o della scena. La e agguerrito che va costruendo passosistema compatto rete fitta di movimenti e intrecci senso dopo passo una riali. Il corpo alla ribalta è sempre più spesso un corpo teso e sganciato dai costrutti narrativi, prodigo di sensazioni ma refrattario alle definizioni. Guardando alle pratiche lingui ai contenuti, Gigi Cristoforetti ha costru stiche più che ito per Torino un festival di danza contemporanea intern rivela oggi come uno dei palcoscenici azionale che si interessanti del momento. L’ha intitolato della visibilità più Focus ed è ormai alla settima edizione. Se passate da Torin di presenziare almeno a qualche appuntamo non mancate ento. Lì c’è un fuoco che brucia: è quello della danza , dei corpi e della poesia in movimento. L’Africa è l’ombelico del mondo e la patria deputata del movimento. Lì è nata molti milioni d’anni fa la danza come pratica quotidi Dal Mali, cuore dell’Africa Nera arriva Fatou Traorè, la ana ed esercizio vitale. che ci aveva stupiti l’anno scorso con lo spettacolo coreografa e danzatrice la compagnia Feria Musica si esibisce in una prova La Syncope du 7. Ora ambiziosa, omaggio elaborato alla musica, alla tradizio altrettanto vertiginosa e Ma non chiamatelo concerto, né spettacolo di danzane circense e alla danza. papillon è un disegno tracciato fra cielo e terra dai né circo. Le vertige du corpi protesi e tesi verso l’infinito. È piuttosto un elogio dell’instabilità, uno stato nello spazio scenico del teatro a tempo di salti, capriol di ebbrezza respirabile e e aeree silhouettes. LE VERTIGE DU PAPILLON – COMPAGNIE FERIA MUSIC A Coreografia e regia di Fatou Traoré FOCUS 7 - Teatro Nuovo, Torino, c.so Massimo D’Azeg lio 17 Dal 9 al 10 febbraio, ore 21. Info 011 8815259 www.comune.torino.it/torinodanza biglietti: da 15 a 8 Euro Il fuoco della danza Disegni di corpi protesi verso l’infinito. Reti di intrecci sensoriali . Commoventi leggerezze. Ritmi sinuosi e sintesi gestuali. Non chiamateli solo spettacoli di danza! Mavin Khoo Dance Broken Man – City of Twist THE ISLAND OF MISFIT TOYS È una trilogia, o meglio una parabola esistenziale quella proposta da Stephen Petronio al Teatro Nuovo di Torino come commento visivo ai fatti dell’11 settembre. A quanto pare anche la danza non può prescindere da quella tragica esperienza che ha modificato il modo di vivere e di intendere la vita. Ne emerge una forte tensione, una rabbia recondita, una disperazione che monta al cervello. Ma come sempre accade quando una tragedia si consuma sotto i nostri occhi, il risvolto della medaglia è un crogiolo di banalità e di ottusità, di aspettative e delusioni, ideali traditi e superficialità umane. Tutto questo Petronio ce lo racconta in musica e danza, aggiungendo anche un tocco di glamour. BROKEN MAN Musica di Blixa Bargeld CITY OF TWIST Musica di Laurie Anderson THE ISLAND OF MISFIT TOYS Musica di Lou Reed Coreografie di Stephen Petronio Prima italiana Teatro Nuovo, Torino, c.so Massimo D’Azeglio 17 Dal 22 al 23 febbraio 2005 biglietti: da 15 a 8 Euro Info 011 8815259 www.comune.torino.it/torinodanza CHANDRA/LUNA È un affascinante incontro fra oriente e occidente questa nuova creazione del coreografo malese Mavin Khoo presentata a Torino in collaborazione con il festival “Afro e Oltre…e Altro”. Intriso di vivacità e di sensualità, lo spettacolo porta un sigillo di eleganza e raffinatezza dove si sposano magnificamente i ritmi lenti e sinuosi della tradizione coreutica indiana e le sintesi gestuali della contemporaneità occidentale. Da vedere con sorpresa per capire cosa accade su un palcoscenico quando NY incontra Bombay. MAVIN KHOO DANCE CHANDRA/LUNA Coreografie di Mavin Khoo C.V. Chandrasekhar, Liz Lea e Laurent Cavanna Teatro Juvarra, Torino, v. Juvarra 15 Dal 25 al 26 febbraio 2005 biglietti: da 15 a 8 Euro Info 011 8815259 www.comune.torino.it/torinodanza La Camera di Isabella NEEDCOMPANY& JAN lAWERS Isabella sogna l’Africa, dove è nascosto il segreto di suo padre, racconta la storia del suo vagare e delle sue passioni. Isabella è semplice e bella come il suo racconto, come il segreto che porta dentro di sé. Lo dice con poche parole e tanti in fondo la vita non si può raccontare: si può solo vivere o rivivere. gesti, perché una piuma, Isabella danza su una musica commovente e lo spettacol Leggera come o ci emoziona fino all’ultimo minuto. LA CAMERA DI ISABELLA NEEDCOMPANY& JAN lAWERS Di JAN lAWERS Prima italiana Teatro Nuovo, Torino, c.so Massimo D’Azeglio 17 Sabato 19 febbraio Info 011 8815259 www.comune.torino.it/torinodanza biglietti: da 15 a 8 Euro www.bazarweb.info bazar 02 2005 suoni di pietro d,ottavio 21 In Esclusiva per Bazar: Tiromancino! Nello studio dove nascono i ruvidi ritmi rock dei Tiromancino, Baza r esplora l’attesa prima del grande tour FRANCO BATTIATO 1, BOLOGNA – Paladozza; 4, GENOVA – Mazdapalace; 5, CUNEO – Palasport; 7, NAPOLI – Palapartenope; 9, REGGIO CALABRIA – Palasport; 12, RIMINI – Palazzetto dello Sport; 21, TREVISO – Palaverde info: www.battiato.it GINO PAOLI & ORNELLA VANONI 1, ROMA – Sistina info: www.ginopaoli.it ELISA 1, TRIESTE – Palatrieste; 4, TRENTO – Palasport; 5, PADOVA – San Lazzaro; 7, BERGAMO – Palazzetto dello Sport; 10, TREVISO – Palaverde; 12, PARMA – Palazzetto dello Sport; 13, VARESE – Palaignis; 15 LIVORNO – PalaAlgida; 17, RIMINI – Palazzetto dello Sport; 19, BOLOGNA – Paladozza; 23, VERONA – Palasport; 24, BRESCIA – Palafiera; 26, ANCONA - Palarossini info: www.elisaweb.net FRANKIE HI NRG 4, CORTEMAGGIORE (PC) – Fillmore; 18 TANETO DI GATTICO (RE) – Fuori Orario; 25, CASTIONE (Svizzera) – Garage; 26, TORINO – Hiroshima info: www.bmg.it ELVIS COSTELLO 5, MILANO – Auditorium; 6, ROMA – Auditorium info: www.elviscostello.com URI CAINE 5, ROMA – Auditorium; 7, PRATO – Metastasio www.uricaine.com ANASTACIA 9, BOLOGNA – Palamaguti; 11, BOLZANO – Palaonda info: www.anastacia.com PATRIZIA LAQUIDARA 9, PADOVA – Università; 12, CASALMAGGIORE (CR) – Comunale; 15, ROMA – The Place info: www.patrizialaquidara.it DANIELE SEPE 11, FOGGIA – Oda Teatro info: www.danielesepe.com STEFANO BOLLANI 14, PARTO – Metastasio info: www.stefanobollani.com PAOLO CONTE 15, 16, 17, 18, 19, 20, MILANO – Teatro Smeraldo info: paoloconte.warnermusic.it MAURIZIO URBANI 15, ROMA – Alexanderplatz info: www.alexanderplatz.it STEVE REICH 22, GORIZIA – Teatro Comunale di Monfalcone; 24, ROMA – Auditorium info: www.stevereich.com FENNESZ 23, ROMA – Palladium info: www.fennesz.com RAMMSTEIN 24, MILANO – Forum info: www.rammstein.com “La musica è come il mare, con le onde a volte più pacate, a volte più tempestose. Un musicista – sia quando compone che quando suona dal vivo – deve riuscire a prendere l’onda, un po’ come fa un surfista. Seguendo quell’onda, quella vibrazione, riesci ad entrare in una sorta di luogo-non-luogo mentale, vera e propria altra dimensione”. Pensieri e parole di Federico Zampagli una filo conduttore fin dall’inizio del film Tiromancino, pronto a partire per one, unico un intenso viaggio, cioè il tour di concerti che si annuncia ad alto tasso di emozioni. La band che 15 anni fa muoveva i primi passi nelle cantine rock della capitale ha inciso sette dischi, affrontato numerosi cambi di formazione e indirizzo sonoro, e infine conquistato un posto di grande rilievo nel panorama della migliore e più originale canzone rock italiana. Federico Zampaglione apre a Bazar le porte dello studio dove sta ultimando le prove e racconta che concerto sarà: “La scaletta si snoderà soprattutto lungo gli episodi degli ultimi tre album, La descrizione di un attimo, In Movimento e Illusioni Parallele, ma ho voluto riprendere anche brani Continuo del passato – come Conchiglia, che stava in Alone Alieno – per rileggerli in una nuova chiave. E c’è una grande energia e un grande amalgama con i ragazzi del gruppo, compreso il nuovo acquisto, Santi, a lungo chitarrista di Carmen Consoli”. Il calendario dei concerti è una cavalcata lungo quasi tutta la penisola, per andare in scena nel luogo della musica per eccellenza in ciascuna delle città toccate da quello che si annuncia quantomeno come il tour del mese. Un live compatto che alterna momenti di grande tiro rock a frammenti più sognanti fatti di impalpabili canzoni d’autore, che poi è la cifra sonora di Tiromancino (ovvero, oggi, a fianco di Federico Zampaglione, Luigi Pulcinelli e Andrea Pesce). “La sfida sarà riuscire a coinvolgere il pubblico sia quando suonerem più conosciuti come La Descrizione Di Un Attimo, Amore Impossibo pezzi Imparare Dal Vento, sia quando proporremo brani più sperimentali ile o La Distanza o Illusioni Parallele, cercando di far fluire il tutto in un e ostici, come percorso continuo, senza alti e bassi”. E a sentire le prove, Zampaglione & Co. sulla strada giusta per raggiungere il risultato, con una scaletta che sono già primo piano anche Strade, Due Destini, Il Peggio Non E’ Tranquillo, metterà in E’ Necessario, Imparare Dal Vento e ancora molte altre canzoni, messe in sequenza mosaico di ruvidi ritmi rock quanto di morbide incedenze reggae, o in un riuscito avvolgenti atmosfere pop e ipnotiche venature elettroniche. E non è ancora di escluso che nei successivi concerti, da marzo in poi, alla lista dei brani potrà aggiunge rsi la ballad che Zampaglione ha scritto per Franco Califano, in gara proprio con quella canzone al festival di Sanremo. Le date: 4, NAPOLI – Palapartenope; 6, TERNI – Politeama; 8, MILANO – 9, FIRENZE – Saschall; 10, CESENA – Carisport; 12, MACERATAMazdapalace; 13,ROMA – Auditorium; 19, PADOVA – Palasport; 20, VERONA – – Palasport; Estravagario; 22, TORINO – Mazadapalace; 23, GENOVA – Mazadapalace info: www.tiromancino.com Dee Dee Bridgewater E’ la “voce” femminile del grande jazz mainstream, per molti l’erede di Ella Fritzgerald (alla quale Dee Dee ha dedicato l’album tributo “Dear Ella”), insomma un’artista purosangue che ha percorso tante strade della musica nera e nel 1990 si è persino permessa il “lusso” di vincere un festival di Sanremo in “abbinata” con i Pooh, con quella che resta la più bella canzone scritta dal gruppo italiano, Uomini soli. In quella occasione Dee Dee dimostrò di avere un bel coraggio: l’unica altra volta che un grande del jazz aveva calcato il palcoscenico dell’Ariston finì per essere interrotto mentre suonava. La gaffe, era il ’68, fu opera di Pippo Baudo, che stoppò nientemeno che sua maestà Satchmo, Louis Armstrong. Ma Dee Dee aveva – ed ha – grinta da vendere e nella versione inglese da lei cantata, Uomini soli sembrò uno standard internazionale. Per la Bridgewater, che fino ad allora in Italia era conosciuta soltanto dalla critica e dai jazz-fan, fu l’inizio di una lunga luna di miele con il grande pubblico italiano. In quindici anni la cantante afroamericana è tornata spesso e volentieri nella penisola e in queste settimane è di nuovo pronta a presentare dal vivo il suo ultimo progetto, che dimostra ancora un volta la sua passione per questo spicchio di mediterraneo: un disco di canzoni d’amore francesi che ha per titolo J’ai deux amoreux. Un titolo che spiega anche l’estremo eclettismo di questa cantante, in grado di spaziare dai grandi standard jazz alle contaminazioni “latin” e alla canzone d’autore italiana e transalpina. Una versatilità che merita di essere apprezzata dal vivo nelle quattro tappe italiane del tour. Le date: 18, BERGAMO – Donizetti; 19, ROMA – Auditorium; 21, NARNI – Metronome; 24, RIMINI – Novelli info: www.auditoriumroma.com - www.deedeebridgewater.com 22 di marcello amoruso suoni bazar 02 2005 www.bazarweb.info Il gusto noir dei Daubailò Blues sdentato, melodie mediterranee e interventi elettronici, questi gli ingredienti della musica dei Daunbailò. La band emi lian a trac cia d’autore, passando per le terre di confine dei Calexicouna via inedita alla canzone e gli immaginari esotici dei Latin Playboys Il loro quartiere generale è San Piero in Bagno e il progetto Daunbailò nasce nel 2003 da un’idea di Mirco Mariani (che firma musiche e arrangiamenti) e Valerio Corzani (testi): due guru della scena indipendente emiliana, già impegnati nel precedente gruppo dei Mazapegul, scioltosi in seguito alla morte di uno dei componenti, Dido. Il progetto Daunbailò è giovanissimo ma nasce già con una storia dietro: tant’è che Arezzo Wave e il Mei sono due palchi sui quali la band non troverà grosse difficoltà a salire. Sarà pur vero che hanno scelto Daunbailò perché “ha un bel suono”, tuttavia della poetica del film di Jarmusch il gruppo emiliano sembra prendere tanto. Quelle atmosfere noir e decadenti che hanno reso famoso Tom Waits (interprete del film), quella visionarietà che sempre caratterizza lo spirito di chi abita al confine (Calexico), e sempre col cuore generoso dei Latin playboys. Se non altro, una ricerca ha sempre un punto di partenza, e per i Daunbailò si nutre di una via inedita alla canzone d’autore italiana, già anticipata dai Mazapegul ma senza ancora l’uso dell’elettronica, che entra tra i suoni della band proprio quando i due ideatori del progetto decidono di restare fuori dalla scena live, dedicandosi anima e corpo al “laboratorio creativo” della Strafactory, di cui i Daunbailò sono il primo clone. Massi Amadori (chitarre-synth), Alfredo Nuti (chitarre), Corky Veggiani (basso), Mocambo (batterie), Al Fabrizio (voce), Davide Ruffilli (mixer) e Roberto Greggi (voce special-guest): questi i primi componenti della factory, attorno ai quali nell’omonimo album di esordio (Storie di Note, 2003) della band si sono aggirati altri venti musicisti “amici”. Gli stessi con cui Mirco aveva suonato ai concerti di Capossela e Valerio ai tempi dei Mao Mao. Giunto al secondo round, EtnaFest riapre con una novità: uno spazio interamente dedicato alla ica indipendente: “Altre voci, altre stanze”... altremus anco ra Il giovane festival siciliano giunge quest’anno alla seconda edizione una novità: “Era quasi una necessità inserire nella programmazione, rimescola le carte in gioco e si riapre con di EtnaFest una sezione che riguardasse la musica indipendente, quella, per intenderci, dell’undergroun etichette, dei concerti low-cost e delle autoproduzioni”. Questad italiano e internazionale, delle piccole la precisazione entusiasta di Floriana Grassa, che ne ha curato interamente la programmazione artistica. I concerti (www.mercatigenerali.org). Due le date di febbraio: il 7, Larsen avranno luogo presso i Mercati Generali Sieben, ad aprire il concerto i Diane and the shell. Il 23 suonera feat. Julia Kent & Matt Howden + (Usa), introdotti dai locali e acclamati Hoovers. Prezzo di ingressonno i The Bassholes & Jeffrey Evans 3 euro. Che dire, davvero underground! Sensoralia Festival Proseguono le selezioni elettroniche del Sensoralia Festival, tutti i mercoledì del mese al Teatro Palladium di Roma. La rassegna curata da Renato Criscuolo e Maurizio Martuscie elettronica sperimentale, ospita il 2 febbraio le atmosfere raffinata llo, dedicata alle ultime derive della scena duo canadese Skoltz Kolgen, impegnati nel loro ultimo lavoromente black di Jimi Tenor e in coda il ovattata dalle atmosfere cupe, 55 minuti divisi in 11 impercettibili Fluux Terminal nella version 5.0: un ambient Laptop Orchestra. Si finisce il 23, ma solo per questo mese, conepisodi. Il 9 è la volta del collettivo Avatar il guitar-processing dell’austriaco Fennesz. Reduce dall’album Summer of my youth, Motion si dedica adesso alla sonorizzazione di cultSlow giap ponesi: live set elettronici preparati ad hoc Ultimamente hai fatto da colonna sonora a diverse proiezioni al cineclub Detour di Roma, puoi descriverci l’esperienza? Si tratta di lavori ad hoc? Si è sempre trattato di lavori fatti ad hoc, ho sonorizz ato dei film Emperor Tomato Ketchup di S. Terayama, film giapponese che pone underground anni 60/70. Per la precisione modello educativo giapponese, e Flaming Creatures di Jack Smith, in risalto le contraddizioni e le storture del quanto è la cronaca psichedelica di un’orgia improbabile frequenun film che all’epoca suscitò scalpore in recente ho sonorizzato dei film del regista di culto Kenneth Anger.tata da personaggi curiosi e bizzarri. Più di Qual è il tuo rapporto con l’immagine, quanto e come l’imma gine, il video, condiziona il tuo lavoro sui suoni? Quando ascolto musica la trasformo sempre in un’immagine, per questo Slow Motion, sin dal nome, richiama sequenze cinemat me il suono è immagine, proprio per nostro live set delle video installazioni create appositamente. ografiche. Stiamo lavorando per abbinare al Arezzo Wave Italia vola a Londra! La fondazione Arezzo Wave Italia sarà presente a Londra presso l’International Live Music Conference (ILMC), l’incontro e lo scambio commerciale tra promotori e agenti di booking a raggio europeo. L’11 marzo, i promoter dell’Arezzo Wave daranno luogo a uno showcase presso la Lancaster Suite del Royal Garden Hotel con Elio E Le Storie Tese e i Negramaro. Per dare visibilità al Made in Italy, inoltre è previsto l’allestimento di un buffet con i migliori prodotti enogastronomici toscani. Affrettatevi a prenotare, l’11 Marzo è alle porte se di voli si parla! www.bazarweb.info bazar 02 2005 suoni di fabrizio gianuario 23 Books: Stefano Benni e il jazz italiano insieme in Baldanders Non è la prima volta che Stefano Benni si cimenta in reading jazz dei propri scritti, come testimonia anche la registrazione del live che nel 1998 tenne al Festival di Roccella Ionica insieme a Paolo Damiani, Diana Torto, Filiberto Palermini, Antonio Iasevoli e Paolo Corsi. Ma Baldanders, edito per la collana Krono dalla Full Color Sound, rappresenta la sua prima esperienza in studio. Un’esperienza che lo ha visto collaborare con il quintetto composto da cinque dei musicisti più noti del jazz italiano – Paolo Damiani, Roberto Dani, Paolo Fresu, Umberto Petrin e Gianluigi Trovesi – e in cui Benni ha letto brani tratti da Saltatempo, Blues in Sedici, Bar Sport, L’ultima lacrima, Elianto e altri scritti. www.fullcolorsound.it/krono3.htm www.stefanobenni.it Karate in tour per presentare Pockets e Maximilian Hecker con Lady Sleep Di seguito sono indicate le date che i Karate terranno in Italia nel mese di febbraio in occasione del tour di presentazione del loro nuovo album Pockets edito dalla Southern Records. Un post-rock d’autore in cui i piani sonori degli strumenti risultano distinti e nitidi, secondo tradizione, e che non disdegna ammiccamenti melodici 3 Ancona – Thermos; 4 Mestre (Venezia) – Rivolta; 5 Rimini – Velvet; 6 Napoli - Toledo; 7 Roma - Circolo Degli Artisti; 9 Perugia – Teatro; 10 Torino – Hiroshima; 11 Pordenone - Deposito Giordani; 12 Firenze – Flog; 13 Pescara – Maraja; 22 Catania – ZO; 23 Reggio Calabria – Primarosa; 24 Milano – Rainbow; 25 Bologna – Tpo; 26 Verona - Interzona L’algido romanticismo di Maximilian Hacker Lo scorso mese ha pubblicato per l’etichetta tedesca Kitty-Yo il suo terzo lavoro Lady Slee:12 Torino – Hiroshima; 13 Roma - Circolo degli Artisti; 14 Ravenna - Magazzino dello Zolfo ich Re ve Ste di oro son iare egg nd L’o c For 18 Musi Steve Reich in Italia per eseguire la sua opera più conosciuta oltre a musicians. Il tour europeo del musicista statunitense toccherà infatti, Francia e Germania, anche l’Italia. Ma who’s S. R.? Se il 1976 può indubbiamente essere considerato come il ‘momento o/24_gianuario_testo_gi.htm), non esiste solo l’Einstein on the Beach di Philip critico’ della musica minimalista (cfr: http://www.bazarweb.info/testi_giugn che contribuì a donare un nuovo sentiero di sviluppo alle rigorose ricerche opera Reich, Steve di musicians 18 for Glass: quello stesso anno infatti vide la luce Music minimaliste inaugurate nei primi Sessanta. fine nel momento stesso in cui si accingeva a sperimentare percorsi musicali più La minimal music, per bocca dei suoi stessi padri fondatori, decretò così la propria opere. proprie articolati e ambiziosi per la realizzazione delle complessità le loro primarie esigenze minimaliste, si resero conto che quelle Nel momento stesso in cui Reich e Glass riuscivano a sintetizzare in una crescente con sé un mutamento di prospettiva stilistica, decretando così o portavan ioni composiz nuove ‘trasgressioni alla regola’ impiegate nelle di sancire il sorgere di un nuovo genere musicale. permesso aveva che comune un’irrevocabile cesura con quel senso di ricerca le comuni esigenze estetiche dei suoi vari attori, la sua fine – a livello luce alla portare di permise – artistico to Se la nascita del minimalismo – come movimen sensibilità, una nuova via minimalista del musicale. Fattore, propria la secondo ognuno ricercare, di di comunità artistica – diede modo ai singoli musicisti riscontrare nell’ascoltare composizioni di Young, Riley, Reich possono si che sonore e stilistiche differenze quest’ultimo, che contribuisce a spiegare le molteplici di riferimento, dal momento che questa si costituì musicale ca grammati loro la con te criticamen dialogare di e Glass. Compositori che non hanno mai cessato a, che al tempo rappresentava l’ala conservatrice accademic comunità nte intransige sua alla e serialismo del proprio in opposizione al soffocante rigore scolastico dell’avanguardia. guardando oltre le tradizioni, di ricercare una nuova identità della materia La libertà di esplorare culture musicali geograficamente diverse, di tornare al passato tutto questo si può trovare in un’opera come Music for 18 musicians di partenza: di ti minimalis vi compositi principi sonora, di estendere il campo di potenzialità dei febbraio). (23 Catania a e febbraio) (18 ne Monfalco a Steve Reich, che verrà eseguita oltre che a Roma, prima, come disse egli stesso, e la cui influenza sonora e modulare può essere Un’opera in cui Reich realizzò qualcosa che non aveva mai ascoltato rintracciata anche in gruppi come i Tortoise. in sequenza all’inizio, costituiscono ognuno la base per uno sviluppo musicale La composizione si costituisce di undici accordi che, dopo essere stati esposti e sonoro generato dal rifluire delle voci e dei clarinetti sul ritmo costante ondeggiar un è struttura, della autonomo. Il risultato, senza addentrarci nei particolari delle più belle opere del minimalismo musicale, e il suo valore d’ascolto una è musicians 18 For Music dubbio Senza del pianoforte e degli strumenti a percussione. accade dal 1966, da quando cioè Reich comprese che suonare la come Così ensemble. suo il con Reich Steve cresce insieme al fatto che sarà suonata dallo stesso sul piano musicale occorre riunire le funzioni di compositore e di sana situazione una creare “per poiché scriverla lo propria musica era un atto importante quanto interprete” Coubertin. www.stevereich.com Da non perdere la data del 24 febbraio all’Auditorium di Roma Viale Pietro de 24 di fabio murru suoni.recensioni bazar 02 2005 www.bazarweb.info imoderni, o quelli di Ennio on su i da e pir ra si iar sc La e tali Quelli dei Blues Explosion, così sperimen ni Svampa Morricone, ironici e audaci. Dai suoni poetici di Nan e travolgenti di Santana e Metheny a quelli esplosivi Blues Explosion Damage Mute dei non e mai entrato in contatto con i suoni Per chi grande Blues Explosion di Jon Spencer ecco una a diversa occasione per farsi rapire da un’esperienz grande un ed entusiasmante. Il nuovo lavoro dei è sibile disco e fortunatamente e anche il più acces sono stati della loro carriera. Spencer e compagni ale e il per anni trascurati nella loro ricerca music tto non ha tentativo di rinascita blues da loro prodo nuovo album, ottenuto il consenso che meritava. Nel da Martina anche grazie all’intervento di grandi ospiti (Massive Topley ex partner di alcuni dischi di Tricky James Attack per intenderci), al grande sassofonista y il loro lavoro Chance fino a Chuck d dei Public Enemun blues rock sembra essere arrivato al compimento: inventiva che moderno, originalissimo con grandi ideei a lungo. rimarrà nelle orecchie degli appassionat Ennio Morricone Once Upon a Time Silva Screen musicale di Ennio Morricone Ad entrare nel mondo la rotta tanta la si rischia fortemente di perderede maestro ha quantità e la qualità che il granOra esce nei negozi messo al servizio del cinema. pur non potendo questa raccolta in due cd che rappresentativa. E’ essere esaustiva è fortemente ascoltare uno solo grazie ad essa che possiamo brani che sono dietro l’altro molti indimenticabili icale mentre i entrati nella nostra memoria mus agini altrettanto nostri occhi erano pieni delle imm rappresentano. Chi meravigliose dei film che essi enti note che potrebbe dimenticare le coinvolg o, il brutto e il cattivo” accompagnano il film “Il buon note de “Gli di Sergio Leone? O le suadentie Robert De Niro, Intoccabili” con Sean Connery ar? Ci si rende film per il quale ha sfiorato l’Osc patrimonio artistico conto in un solo istante che il regalato alla settima di Morricone è un dono divino to a un compositore arte. Un cd che è un vero tribu unico e ineguagliabile. Santana Legacy Edition Columbia legacy Il 16 agosto del 1969 sul palcos Nanni Svampa Donne Gorilla Fantasmi E Lillà Gold Retro anni di attività artistica dedicata Milanese,40 alla canzone d’autore e al teatro. Il suo nome può essere sconosciuto a molti in virtù del carattere tipicamente regionale della quasi totalità della sua opera artistica. Ma Svampa oltre ad essere una personalità di spicco nell’ambito dello spettacolo milanese e anche un sensibile menestrello che ha contribuito alla diffusione dell’opera di George Brassens fin dagli esordi della sua carriera ha cantato in milanese innumerevoli traduzioni delle canzoni di Brassens. Ora esce Donne Gorilla Fantasmi E Lillà, un doppio cd che contiene 25 canzoni del celebre cantautore francese interpretate per la prima volta in italiano. La voce di Svampa è come sempre leggera e bellissima, addirittura migliorata con il passare degli anni. Il tessuto musicale costruito da Ettore Cenci è raffinato e ricco di variazioni musicali. Una musica davvero bella e gradevole che non tradisce lo spirito degli originali. Svampa inserisce anche tre brani tradotti dal grande Fabrizio De Andrè altro diffusore della poesia di Brassens. Un lavoro maturo quello di Svampa, più facilmente accessibile ai suoi innumerevoli fan ma che dovrebbe interessare tutti, anche i giovani che sono interessati alla poesia. cenico di sconosciuto Carlos Santana e il suo gruppWoodstock il quasi alla storia della musica rock per sempre. o si consegnano l’emozione e lo stupore che Santana portòDifficile descrivere al suo enorme talento chitarristico e alla sul palco grazie di rock, musica afrocubana e jazz elettricesplosiva miscela in progress di quell’indimenticabile musico. Ora l’intero work una bella confezione che contiene due cd.a è racchiuso in presenti i brani, completamente rimasterizzaNel primo sono to, di grande spessore come Waiting, Savor e Jingo, nel secondo cd troviamo le sessio portarono poi alla stesura definitiva della ni originali che gruppo propose a Woodstock. E infine lemusica che il della famosa esibizione dell’agosto del 69incisioni live sfolgorante e potentissima Soul Sacrifice compresa la ipnotico coinvolse completamente il pubblche col suo vortice ico e portò la band nella leggenda. Pat Metheny Group The Way Up cords NonesuchMethRe eny Group viene sempre Ogni uscita del Pat appassionati del attesa con gran trepidazione dagli in tante altre geniale chitarrista. E l’attesa, come Way Up è un album occasioni, non è stata vana: The o in continua straordinario, un imponente lavor arabile compagno, espansione. Metheny e il suo insep ne il più superbo il pianista Lyle Mays, portano a termi ica e ininterrotta e coesivo sforzo musicale: un’un profondità strutturale composizione di 68 minuti d’una inventiva. La musica senza precedenti e di sconfinata enti tipici del jazz, scritta lascia ampio spazio agli elem cità tecniche improvvisazione, e straordinarie capa bri consolidati del dei musicisti tra i quali, oltre ai mem ero americano svizz sta onici l’arm e anch c’è po, grup un disco imperdibile, Gregoire Maret. Siamo di fronte a si aggiunge al già sorprendente, di valore eccelso che Metheny ha saputo prezioso patrimonio artistico che arci. regal 26 di ciro bertini leggere.recensioni bazar 02 2005 www.bazarweb.info Tra giovani scrittori e mbini prodigio” “ba Dal romanzo cult del 42ennne Foster Wallace al decimo romanzo della 37enne Amélie Nothomb. Fino al 26enne Paolo Cognetti. Con un libro che davvero non t’aspetti… BAZAR SEGNALA OBLIO – David Foster Wallace (Einaudi. 396 pp., 15 euro) Non si può prescindere da Foster Wallace. E non tanto per l’alone iano, di leggenda che già lo circonda, a soli 42 anni. Californ in già giovane promessa del tennis, dopo una brillante laurea filosofia ha scritto Infinite Jest romanzo cult di 1.434 pagine anche (nell’edizione italiana edita da Fandango, da cui è uscito o, prolific molto è più In . sistema) del scopa La mo il bellissi i essendo autore di una serie di saggi sugli argomenti più disparat i oltre a varie raccolte di racconti dai toni caustici e corrosiv dalla (pubblicati da Minimum fax e Einaudi). Ormai è considerato critica pressoché unanime il più valido epigono dei grandi maestri Ma se del romanzo postmoderno americano: Barth, Pynchon, Delillo. non si può fare a meno di affrontarlo, è perché è davvero bravo. della Spesso in maniera stupefacente, in pratica un virtuoso che sione l’impres ura addiritt dà volte A a. narrativ one costruzi tutto non ci siano limiti al suo talento, che possa occuparsi di à ai – dalle questioni socio-politiche che coinvolgono l’umanit della dubbi metafisici che affliggono l’individuo, dai problemi re creazione artistica a quelli dell’indagine scientifica, dall’amo più alla disperazione - sapendo tutto rappresentare con lo stile appropriato. Prendiamo a riprova Oblio. Otto racconti, di lunghezza e respiro altro variabili. Un paio potremmo classificarli romanzi brevi. Un una paio short stories. Gli argomenti? Strategie di marketing per erà nuova merendina. Un episodio scolastico traumatico che influenz e di la vita di quattro compagni. La confessione di un impostor nome David Wallace. Problemi coniugali derivanti dal russare. e Un artista che compone opere di merda - nel senso letteral . del termine – che gli fuoriescono per così dire già sagomate L’impotenza di un padre di fronte alla morte per ustione del figlio i neonato. Si tratta quasi sempre di racconti torrenziali, infarcit poiché E pagina. ogni a corso il deviarne ro potrebbe di idee che è sprizzano intelligenza in ogni direzione, per gustarli appieno consigliata la rilettura. Colonna Sonora: BECK Odelay TALENT SCOUTING PENSARE LEGGENDO SATURDAY NIGHT LIVE – T. Shales/J. A. Miller (Kowalsk i editore. 656 pp., 22 euro) E’ un rito, che a ottobre compie 30 anni. Viene officiato ogni sabato alle 23.30. Via etere sul network NBC, in diretta per il pubblico pagante. Il suo nome è: Saturday Night Live. La ricetta del suo successo è semplice. Si chiama una personal ità dello show-business - che di solito fa tutto fuorché il bravo presentatore - e gli si mette in mano un microfono con l’incarico di condurre la serata. Poi si scelgono i migliori gruppi della scena rock del momento e li si invita a esibirsi sul palco (live, of course!) Infine si coltiva un vivaio di promesse della comicità e gli si offre una chance di darsi in pasto a qualche milione di spettatori. Naturalmente, come accade in cucina, il vero segreto per ottenere un risultato eccellente risiede nell’accurata selezione delle materie prime. Fallirne qualcuna o usarne una riciclata può compromettere l’intero esito. Questo lo sanno talmente bene le menti che sovrintendono il SNL, che non c’è praticamente comico americano di valore che non abbia partecipato al programma. Qualche nome? John Belushi, Dan Aykroyd, Chevy Chase, Bill Murray, Steve Martin, Billy Cristal, Mike Myers, Eddie Murphy, Ben Stiller e Adam Sandler. E i musicisti? Dai Rolling Stones ai Nirvana, fino a Sinead O’Connor che proprio su quel palco strappò la foto di Giovanni Paolo II, dando vita nel 1992 a uno scandalo che fece epoca. Finalmente – complice Kowalski, l’editore dei comici televisivi più gettonati – arriva un libro che ne ripercor re la vita, dando voce direttamente ai protagonisti. Dalle loro parole trapela l’entusiasmo partecipativo e l’atmosf era di elettrizzante creatività, data dal sapiente mix di organizzazione e improvvisazioni. Ma, quasi inevitabilmente, l’elemento più stuzzicante è dato dal gossip. Argomento? In linea con il SNL: sesso, droga e rock’n’roll. Colonna sonora: PIZZICATO FIVE Made in Usa 120 pp., 8,50 euro) MANUALE PER RAGAZZE DI SUCCESSO – Paolo Cognetti (Minimum fax. resto sempre elevata in Il libro che non ti aspetti. Non certo per la sua qualità, del italiani. Semmai per la casa Minimum fax, anche quando si tratti di far esordire autori no in rapporto all’età maturità stilistica di tutti e sette i racconti che lo compongo da chiedersi, in un’epoca viene E anni. 26 solo ha Cognetti Paolo Infatti ore. dell’aut giovani scrittori, lui storica che etichetta la generazione dei 40enni ancora come fare a meno, in più di puoi non lo, leggendo Eppure ? prodigio bambino che cosa sia. Un la data di nascita. re verifica e a copertin di quarta la are un’occasione, di controll l’essenziale. Però lo fa Delle protagoniste ad esempio, le ragazze di successo, ti dice ittori e riproducendo con una totale immedesimazione nei loro pensieri spesso contradd di Flaubert, che potrebbe millimetricamente il loro agire impulsivo. Insomma una specie fuori sono quelli di dichiarare: “le ragazze ce sont moi”. I ritratti che ne vengono momento. Insegnanti dato quel in solo ma ili afferrab azione, trasform continua in donne autogrill, disoccupate che di matematica, pubblicitarie in carriera, cameriere in un ricerca di strategie per alla sempre ma disagio, a spesso , inquiete danno feste. Tutte sono esseri inadeguati, accanto hanno che maschi i loro, a o stare meglio. In confront alle prime difficoltà, superficiali: se capita che si interroghino, si bloccano a Nicola: la vasca da lasciandosi facilmente distrarre dall’inessenziale. Come accade sorprendere dalla compagna bagno gli va a fuoco e lui, la casa inondata di fumo, si fa . Alla fine, il bello di a guardare la televisione senza neanche aver aperto le finestre - tutto può accadere inatezza indeterm di senso un da pervasi sono che è racconti questi a. Come nella vita, rarefatt stesso tempo al e a compless è realtà la che e come no – quella vera. Colonna sonora: CORNELIUS Fantasma www.bazarweb.info bazar 02 2005 leggere.recensioni di ciro bertini 27 UPPER READERS OLD FASHION DIARIO Volume I (1953-1958) – Witold Gombrowicz (Feltrinelli. 446 pp., 30 euro) Un evento letterario. Come definire altrimenti la prima edizione completa in Italia del diario di uno dei più grandi scrittori del ‘900, il polacco Gombrowicz? Attenzione però: non aspettatevi di trovarci confessioni intime o, meno che mai, rivelazioni scandalose. Questo è un diario solo in teoria. Ad esempio, la scansione temporale è inventata di sana pianta, nel senso che è stata innestata a posteriori dall’autore nella maniera più confacente al discorso che egli intendeva portare avanti. Si intuisce subito, allora, come questo procedimento abbia a che fare più con la struttura romanzesca che non con la registrazione di tipo diaristico. Tanto da far considerare il Diario come un’opera a parte nella produzione del nostro, per alcuni il capolavoro. Cosa potete trovarci allora? Innanzitutto una sublime autenticità, quella che può darvi solo uno che come Gombrowicz abbia il coraggio di mettersi al centro del testo dichiarando: “io sono il più importante e forse l’unico dei miei problemi, l’unico dei miei protagonisti dei quali veramente m‘importi”. Poi delle filosofiche, investigazioni profonde originate da eventi quotidiani – reali o frutto della sua fervida fantasia – nel tentativo disperato di ordinare il caos della vita. Come dimenticare il racconto dello scarabeo rovesciato sulla corazza? Rigirandolo, Gombrowicz pone fine alla sua agonia, ma solo per accorgersi che ce n’è un altro nelle stesse condizioni. E poi un altro e un altro ancora, in una sequenza che non ha fine. Quando smettere di salvarli? Quando dire la parola basta e lasciare l’ultimo in preda a una morte certa? E perché proprio quello e non quello prima o quello dopo? Così doveva sentirsi proprio del consapevole Gombrowicz, genio, schiavo della propria sensibilità artistica come di uno scarabeo. AUBELE FEDERICO sonora: Colonna GranHotelBuenosAires ANTICHRISTA – Amélie Nothomb (Voland. 118 pp., 13 Eccola! Amélie Nothomb è tornata. Fa la sua compar euro) sa una volta l’anno, con puntualità ossessiva. Dopo aver congegnato una nuova trappola narrativa, breve ma inesorabile. Infatti, la sua scrittura è come la tela di un ragno. Ti attira incuriosendoti con poche frasi secche: “Il primo giorno la vidi sorridere. Subito deside rai conoscerla. Sapevo bene che non sarebbe accaduto”. E senza neanche che te ne accorga ti ha già avvolto nel suo bozzolo. Poi, stordendoti, ti costringe a un tour de force che ti priva della volontà di distri carti. Un procedimento che avrebbe un che di vampiresco, non fosse che alla fine ti risputa fuori e tu sei uguale a quello di prima. Anzi, una critica, il punto è proprio questo. La sua volendole muovere è senz’altro ottima letteratura, ma di intrattenimento. Straor dinari se non pretendi che un romanzo ti faccia penetr amente efficace, are qualche mistero oppure uscirne con un diverso grado di consap evolezza. La protagonista del suo decimo romanzo – a 37 anni, per altri un’età da esordio letterario - è l’adolescent e Blanche. Solitaria per necessità, essendo tutt’altro che avvene nte e brillante, è attratta irresistibilmente da una compagna di università, Christa, che in pratica è il suo opposto. Blanche immagina Christa irragg iungibile. Invece è proprio lei a cercarla, piombando in casa sua e scompaginand o via via le poche certezze su cui si fonda l’esistenza di Blanche. Come nel peggiore degli incubi, Christa è capace contemporaneamente di accattivarsi l’affe tto dei genitori di Blanche e metterla ai loro occhi in cattiva luce. Se Blanch e di fronte a un simile attacco è incapace di reagire, non è solo per inetti tudine, ma perché si interroga e le affiora il dubbio di essere lei tra le due quella sbagliata. Dovrà quindi cercare in fondo a se stessa delle motivazioni per Christa. Insomma, come spesso accade nelle storie trasformarsi in una antidella Nothomb, i personaggi più che entità reali sembrano incarnare scissi oni di principale, aspetti duplici che si fronteggiano personalità del personaggio fino a che uno dei due non soccombe. Quale? Leggetelo per scoprirlo. Colonna sonora: BRAN VAN 3000 Discosis BAZAR COLLECTION I PREMI IG NOBEL – Marc Abrahams (Garzanti. 368 pp., 18.50 euro) Indovina indovinello: che cos’hanno in comune le seguenti tre storie? Un uomo, dopo essersi punto un dito, emana un fetore putrido anni. Un altro somministra del Prozac a delle cozze rendendo per cinque le felici. La criminalità a Washington cala drasticamente grazie alle emanazioni mentali emesse congiuntamente da quattromila meditatori yogi. Sbagliat o: non si tratta dell’ultima raccolta di racconti dello scrittore american o più cool del momento, ma di uno dei più bizzarri campionari che ci siano mai capitati sotto gli occhi. Si chiama I premi Ig Nobel ed è il resoconto annuale di premiazione che si tiene a Cambridge e parodia di quella estremamuna farsesca di Stoccolma ricalcandone gli argomenti (economia, letterat ente seriosa ura, medicina, fisica, ecc.). La giuria è composta dai redattori di una rivista di satira scientifica diretta dall’autore del libro – “Annals of Improbab ile Research”, www.improbable.com per saperne di più – e da un manipolo di scienziati, giornalisti e altri professionisti provenienti da tutto il mondo. Tanto per rimescolare le carte, a consegnare i premi Ig e quindi a enunciare le più strampalate motivazioni che hanno portato ai conferimenti spesso ci sono premi Nobel in carne e ossa. Elemento comune alle ricerche premiate è senz’altro la loro inutilità: forse con l’unica eccezione dell’Ig per la pace “assegnato alla Marina Britannica per l’ordine dato alle sue truppe di limitarsi a gridare ‘Bang!’ invece di usare proiettili” di cui sarebbe da auspicare una tempestiva applicazione. A creare ilarità poi ci pensano le astruse dimostrazioni con pretesa di inoppugnabile scientificità: pensate che con un po’ di pazienza potete persino calcolare le probabilità che avete di andare all’Inferno! Quantomeno ci finirete ridendo. Colonna sonora: BILL FRISELL Unspeakable 28 di marco begani leggere.fumetti bazar 02 2005 www.bazarweb.info La rinuncia a capire Accettare verità che non si capiscono, e lasciare che penetrino nelle fessure della mente. O sforzarsi di capire feno men i di dalla nostra logica. Tra pinguini che ci salvano e fum costume lontani etti gay che conquistano lettrici in tutto il mondo Wazem, PASSEGGIATE, Liza rd edizioni 2004 Questa storia Online nel sito di Torino Comics (www.torinocomics.com) il bando dell'ottava edizione del Premio Pietro Miccia 2005 (con il patrocinio dell'Associazione Culturale Anonima Fumetti). Il tema del 2005 è "Cinema & Fumetto". La scadenza è 4 marzo 2005. C’è tempo fino al 12 febbraio per andare a vedere la personale di un guru della versatilità, fluttuante intorno al limite fra fumetto, animazione, fotoillustrazione, web-design e inquietudine. Anche chi non ha mai sentito parlare di Dave McKean certamente le sue opere le ha avute sotto gli occhi. Nella sua carriera ha ideato centinaia di copertine per CD, ha lavorato per varie campagne pubblicitarie (Nike, Kodak, BMW), ha pubblicato su testate come New Yorker, Playboy, Blur, ha collaborato alla realizzazione di pellicole (Alien 4), ha disegnato fumetti (sue le copertine della serie a fumetti inglese The Dreaming) e illustrato le pagine – fra gli altri - di Neil Gaiman. La mostra retrospettiva Narcolepsy, a lui dedicata, è organizzata dall’Associazione Trattodunione e da Hazard Edizioni con il patrocinio del Comune di Milano. L’universo proposto da McKean si articola attraverso poco meno di 400 opere originali, in un percorso che a partire da una camera da letto esplora foto, illustrazioni, copertine, film d’animazione, video-clip, libri per bambini e altri formati. Fatevi stupire. Per farvi un’idea: www.dreamline.nu Info: www.hazardedizioni.it/mostre è stata disegnata nel 2001 e pubblicata Pierre Wazem è nato trentacinque anni fa a Ginevra, in Italia lo scorso anno. la scuola di Arti Decorative. Nel 2002 ha pubblicatodove ha studiato presso un album di successo intitolato Presque Sarajevo (Quasi Sarajevo), dopo un’espe rienza di scambio culturale nella capitale bosniaca, della quale – dice – E riporta un episodio, noto alla città e a chi ci capita,non ha capito nulla. insospettabile vecchietta che durante la guerra facevadell’arresto di una il cecchino dalla finestra di casa sua. La sostanza di questo album è del tutto diversa, ma non è diverso l’atteggiamento: la rinuncia a capire, e il grande coraggi o di lasciare che la verità delle cose, degli avvenimenti e del dolore penetri con dolcezza nelle fessure della mente. Wazem ci racconta la sua vita (tutta) attraverso da dopo–sbronza, in cui rievoca immagini, ricordiun sogno, una visione si rivelano per quello che sono: vere radici dell’esise persone (i genitori tenza) per rimontare tutta la percezione della propria identità, e anche della propria solitudine. Questa autobiografica confidenza è di un’intimità quasi imbarazzante. Ma a sgombrare il campo da ogni sospetto di invadenza (sua nei nostri confronti, perché la nostra nei suoi è sancita e accettata fin dalla prima vignetta) è la leggerezza del linguaggio, che pervade il disegno e viaggio mentale la madre ha una testa di topo, cosai personaggi. Nel suo che lei non riconosce e che rapidamente passa in secondo piano, quando cui lo ha abbandonato bambino, o gli confessa che porta il figlio al luogo in ha rinunciato ad averlo con sé per una gomma bucata. E lui non riesce a confess arle che ha bevuto sconciamente la sera prima, sarebbe troppo comple sso; lo suggerisce a noi raffigurando uno schema articolato del processo della distillazi one. È’ l’ironia, infatti, che toglie peso alla condivisione del suo segreto . Anche graficamente, tutto è impalpabile, accennato. I volti stilizzati ci invitano a interpretare la nostra parte, a partecipare degli stessi avvenimenti; disegni dei bambini e ci proiettano istantaneamente gli ambienti ricordano i nella dimensi one onirica e malinconica del suo percorso. Un percorso analitico di enorme importanza, in cui l’autore - protagonista si sveste delle menzogne che usava raccontarsi per non sentire male, dei riti e dei falsi ricordi, in cui credeva esistesse tutto, e in cui invece nulla esiste. Un processo di distillazione, appunto, da cui alla fine gocciolano soltanto il perdono e la consapevolezza, come alla fine di una storia da bagno vuota in cui si è risvegliato dai fumi dell’alco d’amore. La vasca l può infine essere riempita di acqua calda e accogliente. Riempita di sé. e doloroso intorno al mondo privato è accompagnatoQuesto cammino dolce pinguino con le orecchie. Non prendetelo sottogamba: da un certo spassoso è la parte che ci salva, e che alla fine ci lava la schiena. Shonen Ai. Libri per fanciulle? Da questa parte del mondo, i termini giapponesi Shonen ai o oscuri. Il primo in inglese viene tradotto come boys’ love, cioèYAOI restano apparentemente mentre il secondo è l’acronimo di YAma nashi, Ochi nashi, Imi di amore tra giovani maschi, nashi, che letteralmente vuol dire ‘senza tensione, senza soggetto, senza trama’. L’equivalente (Plot? What plot? ovvero ‘Trama? Quale trama?). Entrambi sono dell’anglosassone PWP generi di fumetto, il primo prodotto da autori professionisti, il secondo da amatori, dai contenut i sessuali più espliciti (sempre fra uomini), e sono i fumetti più letti dalle teen-agers giapponesi. Il primo fumetto di questo genere, June, vide la nascita negli anni ’70 e viene pubblica Lo studioso di gender Mark McLelland (http://www.cult-media.com)to tuttora. del fenomeno, su una base storica (ad esempio, i ruoli delle attrici fa un’analisi molto attenta nel teatro tradizionale giapponese erano ricoperti da uomini) e anche su una base di confronto di categorie di media. Infatti, il fumetto costituisce in Giappone una fetta importan il 40%), ed è un fenomeno di costume estremamente rilevante. tissima dell’editoria (quasi E se questo genere di storie non esiste nel nostro fumetto, dice Come la televisione da noi. come Star Trek o Starsky and Hutch il rapporto (quasi intimo) McLelland, in serie televisive fra i protagonisti maschili è comunque il fulcro essenziale delle storie. Fenomeno solo giapponese? Affatto: la Kappa Edizioni pubblica 8) di Kazuma Kodaka e CHE CARINO! (seconda serie) di Kawaii KIZUNA (arrivato al n. Hito. Per la saggistica, Castelvecchi ha pubblicato un paio di anni fa Shonen Ai di Veruska Sabucco. E siamo in Italia. Ma il genere conquista lettrici in tutto il mondo. Se ne parla? Certo, in rete. Sul sito www.forumfree.net Ainely scrive: Mamma mia !!!!! Ma dico io , i genitori dovrebbero capire ! In generale tutti dovrebbero capire , sopratutto quelli che se la prendono con le ragazze che leggono gli yaoi .... Non c'è nulla di male se li leggiamo , perchè agli uomini è concesso guardare riviste e filmini con le lesbiche , e a noi non è concesso di leggere un fumettino ? Ricordo ancora la faccia di alcuni miei amici quando hanno saputo cosa leggevo ... Erano tutti lì scandaliz zati e increduli . Al che io gli ho detto , ma perchè prima di criticare non guardate cosa leggete può trovare interessante un fumetto con due gay protagonisti? voi ? Perché una ragazza non www.bazarweb.info bazar 02 2005 notte di andrea lisi 31 Signore e signori: Sua Eccellenza Legowelt Uno che rovista teneramente nella spazzatura tecnologica frammenti di emozioni a buon mercato di cui la nostra adolescenza è piena. Per suoni cerebrali che diventano fisici Decostruisco ergo sum. Ha un nome che è tutto un programma, Legowelt, sì esattamente quelle compo nenti di plastica con cui da piccolini noi della generazione cresciu ta tra gli anni ‘70 e ‘80 ci siamo spacciati per costruttori (!!!!). Ormai un giochino da culto degli appassionati del modernariato, per cui l’apertura che prende a prestito un concetto della teoria architettonica non giunge peregrina. Al secolo Danny Wolfers da L’Aja, Olanda do la migliore etichetta del settore sopravvissuta, malgra falcidia dell’ultimo anno, groove, abbia eletto la sua alla route migliore traccia del 2002, è uno dei grandissimi disco“dance evolution” a cavallo degli ultimi due secoli meno della riconosciuti. Di una prolificità impressionante, ha inciso anche sotto innumerevoli pseudonimi, Catnip, Macho cat garage, Squadra Blanco, Gladio slave of Rome, ha rallentato la produz ione solo nell’anemico 2004, vero anno di crisi per la creativi tà musicale in tutti i generi. Ma è sempre sulla scena; on the road in America per tutto gennaio con un tour impegnativo insieme agli altri membr i della squadra Bunker, sua etichetta di riferime poi a febbraio la fatidica data di Napoli all’Arabesk che nto, spinta a più non posso per una serie innumerevole di motivi.va Perché ha il classico look nerd autistico che è sempre stato appann aggio dei migliori inventori della techno, quelli che sperimentano e lasciano ai “front-men superstar djs” la preocc ne di essere adorati, di estendere al dance floor l’assilloupazio di piacere; perché ha compreso precocemente che l’elettro nica da sballo virava verso la nostalgia già con le sue prime uscite ufficiali del ‘98, e perché di questa comprensione ha dato una rappresentazione incredibilmente densa, comple ta dietro l’apparente semplicità del suo linguaggio synth, di una plasticità vintage sul filo dell’ironia ma mai slittante la pura ironia, con quelle riedizioni dei soundtrack daverso film di horror all’italiana sublimati epicamente grazie a un’ossa tura techno electro degna del miglior Detroit Sound. La sua musica è la desacralizzazione delle pretese d’immortalità del genere umano pre 11 settembre, abbagliato dalla potenz a dell’impero digitale, è il rovistamento tenero nella spazzatura tecnologica di frammenti di emozioni a buon mercat o di cui è stracolma la nostra adolescenza, è la sontuo barocca (a tratti stucchevole) di chi non intende arrendersisità deriva da basso profilo dell’era del trash, all’inevitabile compositiva puerile e struggente al tempo stesso. è genialità Infilatevi nei timpani pezzi come strange girl, sturmv disco rout, dirty love, disco tron e lasciate che realizzino ilogel, miracolo di sognare classico il banale, di provare fisico un suono cerebralissimo, di sentire nell’anima cosa stiamo Il 4 febbraio all’Arabesk di Napoli (via Campana).vivendo. Qasi qasi...ancooora!!! Avanti febbraio. Ancora il Qasi di Modena!! Beh ci andate regolarmente, non mi pagano :) ma mi già lo conoscete, forse scelte di un’organizzazione che sta segnando altri appagano moltissimo le colpacci a proprio favore per aggiudicarsi il titolo di locale più cool dell’anno. Tanto per cominciare il 9 febbraio arriva Steve Bug, uno dei campioni europe i della tech-house, genere evergreen degli ultimi anni che non accenn e continua a essere molto amato dai dance-mania a ad accusare stanchezza Se volete farvi un’idea del genere suonato acquis c meno sprovveduti. tate Bugnology, raccolta mixata dal suddetto su Pokerflat, etichetta di tenden za: bella dimostrazione Mala Tempora... Per il 12 febbraio è da confermare l’arrivo al Maffia di Reggio Emilia di Richard Fearless dei Death in Vegas, gruppo fondamentale per l’avvicinamento fra dance e rock, che già si muoveva su questi territori di confine, oggi attualissimi, nella seconda metà degli anni ‘90. I Death in Vegas hanno prodotto un album, sul finire del 2004, Satan’s Circle, che evidenzia la comune matrice elegiaca della electro e dell’indie rock più psichedelico. Nella loro recente apparizione romana, in una sorta di show case di lusso, hanno smorzato i toni mondani della serata creando una colonna sonora dai toni cupi crepuscolari. Mala Tempora Currunt! Maffia – Illicit Music Club, circolo arci v.le Ramazzini, 33 Reggio Emilia. Tel. 0522922280 32 di marcello amoruso notte bazar 02 2005 www.bazarweb.info Nomadismi notturni Percorsi obliqui tra concerti, dj set, seminari, labo ratori, teatro e mostre. Per imettere ogni volta tutto in gioco E’ stato già tutto inventato? Allora… “revisited your night life!” Quand o è nato Re:Life tutti ne avranno apprezzato il anni quel nome è diventato un fatto e ha dato vigore nome, e a distanza di tre al tessuto morfologico che lo costruisce: Re: come revisited, rivisitato, e life come vita. Un nome, un programma. Se tutto è già stato inventato, bisogna rifarlo, rimettendosi in gioco, ricominciando da capo. Giunto alla sua terza stagione senza battere consacra per il terzo anno consecutivo Raffaele Costanciglio, il club romano per questo mese invita ospiti eccezionali. Il 5 Nicola tino padrone di casa e Conte Jazz Combo feat Till Bronner (Blue Note Rec.), il 19 Michael Rutten / Soulpa trol (Compost Rec.), il 26 Daniel Givens (Aesthetics Records). Bazar incontra Raffaele Costantino Vieni riconfermato resident per la terza stagione consec utiva, qual è il tuo rapporto con Re Life? Il mio rapporto con Re:life è molto intimo, questa serata è cresciuta con me. Il nostro pubblico è molto attento e per fortuna anche molto esigente e questo fa si che il resident della serata debba essere sempre all’altez za degli ospiti che si alternano sul palco de La Palma. Non è facile fare da padrone di casa con personaggi come Amon Tobin, Groove Armada, Nicola Conte, ma a un dj è la migliore scuola che si possa augurare. Che rapporto c’è tra Re life e il tuo progetto Xcoast? Grazie ad Hertzz prima, e Re:life dopo, ho avuto la fortuna con molti dj, produttori e musicisti, che mi hanno ispirato di avere a che fare al momento in cui sono arrivato a focalizzare il mio suonogiorno dopo giorno fino come dj e poi come produttore: Xcoast ne è il risultato. La Palma, via Giuseppe Mirri 35, Roma. Info: 064359 9029 Teatro polivalente occupato di Bologna: serate di elettronica e jazz Locanda Atlantide, contenitore multiculturale a portata di flaneur Collocata nel cuore del quartiere S. Lorenzo, avamposto della flanerie capitolina, la Locanda Atlantide non ha mai avuto vita facile, percorsa da una storia alquanto turbolenta. Due anni fa mettono i sigilli, resta chiusa per dieci mesi, ma gli animatori non ci stanno. E dopo una estenuante lotta con gli apparati burocratici riottengono l’apertura: sperata da più parti e acclamata a viva voce. Eccoci qua, all’interno di uno spazio semplice ma funzionale alla versatilità del palco, prestatosi a ospitare concerti, teatro, danza e reading letterari. L’attività del centro si concentra anche su dibattiti, seminari, laboratori, presentazioni di libri e dischi, seguendo una logica che non tradisce mai gli intenti: “Anche là dove la Locanda si avvicinava a esperienze già consolidate o di maggior richiamo si è sempre avuta attenzione a un tipo di spettacolo che non fosse esclusivamente un modo per passare il tempo, senza comunicare alcun vero stimolo al pubblico”. La Locanda ritorna in grande stile, e a pieno regime continua nella “estenuante”, ma in questo caso accorata, ricerca di interventi culturali di spessore, investendo i linguaggi dell’arte a tutto spiano. Il 4, sul palco della Locanda, Daniele Sepe; il 6 suonerà Canio Loguercio. Per i prossimi appuntamenti contattare l’infoline. Locanda Atlantide, via dei lucani 22b, Roma. Info: 0644704540 Se il nomadismo è una chiara marca di identificazione notte, la storia del Tpo si erge a paladina di tale tensiondi realtà underground della l’occupazione da parte di un gruppo di artisti e studen e randagia. Partito con ti del Teatro dell’Accademia di Belle Arti di via Irnerio, l’edificio viene sgomberato dopo 5 anni di attività culturali e politiche nel 2000, il collettivo costretto al trasloco si trasferi sce “temporaneamente” all’ex Euraquarium di viale Lenin. Dopo quasi 10 anni di attività, al Tpo converge oggi una cui includere realtà quali Indymedia, H2O dj’s Crew, rete associazionistica in Gruppo Elettrogeno. A questi si è aggiunto da poco Sexy Shock, Ya BAsta!, Visual city virus: laboratorio multimediale formatosi all’interno del centro. Dai labora proiezioni al teatro-danza, con un’attenzione partico tori ai work-shop, dalle lare ai concerti e ai dj set di ricerca. Tra gli appuntamenti fissi, Metronotte: la serata elettronica del giovedì dedicata alle sonorità urbane più ricercate, con live act nel rinnovato bar “I love TPO”. Sonorità dei Ma-Ri, la di musicisti, dj e produttori ha già visto sul palco del locale il pianista americano rassegna settimanale di jazz, Uri Caine e il duo giapponese The Ruins. Se provate a chiedere quali sono i parame tri di scelta dei musicisti ospiti rispondono così: “Ci sono state serate in cui il pubblic o era veramente minimo in altre era eccessivamente numeroso tanto da dover abbiamo mai pensato che un buon concerto si potesschiudere l’ingresso. Non e giudicare dal numero di spettatori”. Per i prossimi appuntamenti: www.ecn.org/tpo. Viale Lenin 3, Bologna. Info 051 6241854 Il Vicoletto un anno po: tra burle e raffinatezza autenticdo a Soprannomi nato La locanda e una sfilza di appuntamenti dell’arte, il Vicoletto compie adesso un anno. 365 gior ni un’atmosfera burlesca e raffi dedicati all’intrattenimento culturale a tutto tondo in Ad animare gli spazi del locanatamente casalinga: musica, cinema, teatro e mostre. le è l’associazione culturale inequivocabile è quello di “cre Omniart, il cui obiettivo di tutti gli appassionati in gen are uno spazio vissuto e vivo, a disposizione degli artis ere” ti e . Buo n compleanno! Cortile Lo Presti 1, Palermo. Info: 3887630113 bazar 02 2005 www.bazarweb.info notte di alberto traversi 33 Clubbing: new Swarowski style ceramica. Pezzi Gocce Swarowski e superfici in cemento di riso e vetro e marocchine. chier spec e ò di design e cuscini di seta. Poltrone rococ cimentali. rinas ri quad di onici Dettagli in legni pregiati e affreschi elettr età sobri osa L’ultimo trend del club-design è una lussu Buone nuove dal mondo della notte nazionale. La prima riguarda la sempreverde Riccione. Il “suo” Pascià, storico locale, bandiera della nouvelle-vague negli anni Novanta, si ripropone al pubblico, dopo due anni e mezzo di lavori, con un’immagine totalmente rinnovata. L’architetto Marco Lucchi ne ha ridisegnato completamente gli spazi, ampliandone la superficie totale che adesso si sviluppa su 4 piani. Della vecchia struttura è rimasto solamente il lampadario-simbolo “rubato” al set del film “Il barone di Munchausen” con i suoi angeli d’oro, le gocce Swarovski e le mille lampadine a candela. Nel nuovo Pascià si riconoscono due aree ben distinte. La prima riguarda il dancefloor dove tra vetrate panoramiche, giardini pensili, fontane e piscine ci si immerge in un total-white look, le cui pareti variano di colore a seconda delle nuance delle luci. Qui, i pavimenti sono in cemento di riso con inserimenti in vetroceramica di Positano e i banchi bar non sono altro che elaborate sculture di pressofusione in alluminio realizzate per l’occasione. La direzione artistica di quest’area è affidata a Gianluca Tantini, il dj resident è Luca Agnelli. L’altra zona è caratterizzata dal LaLTO: ristorante lounge bar in cui si possono gustare i piatti raffinati firmati da Moreno Cedroni, uno degli chef più creativi della zona. Un capitolo a parte va aperto per lo spazio toilette: un vero e proprio locale nel locale, con tanto di pista, consolle, bar e una zona antibagno unisex con angoli per trucco e shopping di merchandising. All’ultimo piano, e come potrebbe essere altrimenti, c’è il terrazzo, area aperta solamente in estate creata per respirare la notte come un grande attico da cui si domina tutta la riviera. Sempre in zona, tutti parlano della novità Sali & Tabacchi: casa colonica di fine 800 a due passi dal centro storico di Reggio Emilia trasformata da poco in locale a 360 gradi caratterizzato da un ambiente accogliente e sofisticato. Le scelte architettoniche e l’arredamento sono sobrie e il lusso, non ostentato, si rivela con comodi divani in pelle di varie specie. Lo spazio complessivo si sviluppa in due livelli: il piano terra, con l’ingresso generale, il ristorante e un bar a isola circolare in vetro e acciaio, accoglie opere d’arte pittorica che vengono esposte per promuovere giovani artisti italiani. Al piano superiore invece trovano spazio due bar e una pista da ballo sovrastata da uno spettacolare soffitto a travi di legno. Il legno è il materiale scelto anche per pavimento e bancone bar proveniente da un vecchio club cubano. Il Sali e Tabacchi fa parte di un circuito di locali che, per comunanza di tipologia, clientela e prodotto artistico, si sono trovati a condividere le stesse esperienze, gli stessi artisti, gli stessi strumenti di marketing realizzando una sinergia che ha risvolti a livello nazionale. La musica spazia dalla lounge chill-out, alla house melodica e commerciale. Tra le sue pareti è facile incontrarsi vis-à-vis con Fernanda Lessa, Costantino Vitaliano o Beppe Grillo. Dalla East alla West Coast, un altro simbolo delle notti che furono e di quelle che saranno, grazie ad un’altra massiccia rimodellazione, è il Meccanò di Firenze. Il suo stile aspro e underground fatto di ferro e pareti metalliche è stato rivisto dallo “specialista” Gianni Gavioli, celebre architetto di locali, che l’ha reso più raffinato e un po’ più elegante rispetto al passato. I complementi d’arredo riflettono un perfetto mix tra oriente e occidente e comprendono pezzi di design, moderne sculture, cornici di legno pregiato, divani ricolmi di cuscini di seta, grandi vasi, specchiere classiche provenienti da mercatini etnici e marocchini, poltrone rococò e grandissimi paralumi. Al successo di critica il Meccanò associa gran successo di pubblico. Sulle sue piste da ballo, sovrastate da grandi lampadari Swarovski e circondate da ben quattro american bar, gravitano in media duemila persone a sera. Un’altra città che negli ultimi tempi sta facendo parlare molto di sé è Padova, luogo in cui, a detta degli habitué della notte, non si dorme mai. Il locale del momento a Padova si chiama The Klub. Nato lo scorso anno da un’idea di Mauro Ferrucci e Alex D’Este, il locale si riconferma come una delle mete più ambite della nightlife veneta. Un vecchio hangar con soffitto a volta su cui vengono proiettati come affreschi elettronici quadri antichi dai colori caldi raffiguranti scene religiose rinascimentali. Vicinissimo all’uscita autostradale di Padova Est, il locale sta diventando un must per i cultori della house di qualità, apprezzata anche da vip e stelline di casa, da citare per tutti Martina Stella e Lapo Elkann. Più di 2.500 persone si possono divertire contemporaneamente ogni sabato sera nelle tre sale arredate in pelle nera, marmi bianchi e metallo. Si passa da tranquille sonorità chill-out al meglio della produzione musicale house firmata Airplane records, per finire nella terza sala con il sound commerciale della scatenata coppia Max Braghi e Stefano Mattara del team di Radio Company. Nella sala principale il dj resident Keller spesso divide la consolle con il Tommy Vee nazionale con cui ha dato vita al progetto Moltosugo: sulle loro note ad animare la nottata è la voce melodiosa di Moony. Pascià viale Sardegna, 30 Riccione. Tel. 0541697844 Sali & Tabacchi via Einstein, 26 Reggio Emilia. Tel. 0522558494 Meccanò via Degli Olmi, Parco delle Cascine Firenze. Tel. 0553313 71. The Klub via San Marco, 106 Padova. Tel. 3296114887 36 di antonio incorvaia tito Tit olo l pezz deolo o titol lo Tito zo pez del trash cult bazar 02 2005 www.bazarweb.info Titolo tito de l pezz olo bazar 02 2005 www.bazarweb.info Jan Van Eych, Adorazione dell’Agnello. 1432 gusti di chiara spegni 37 Agnello Tra epigrammi impanati di sapore storico, mechoui al cumino di matrice marocchina, coratella coi carciofi di gusto romano, ziryab di origine andalusa scoprire… e o’ Pignati di tradizione lucana l’agnello è tutto un mondo da religiose. Alimento diffuso tra i Vittima sacrificale da offrire alle divinità, simbolo di purezza, l’agnello è spesso un piatto tradizionale delle feste preparazioni e in Asia, specie nostri pastori, abruzzesi e sardi in particolare, si mangia nella famosa moussakà greca, nel Maghreb in svariate nelle regioni dominate dai mongoli, come nel nord della Cina. Leggende di alta cucina Ada Boni riporta nel suo “Talismano della felicità” l’origine di un’antica ricetta a base di agnello. Pare che un “assiduo di Madame du Barry, pranzando una sera presso una famiglia di nuovi arricchiti ebbe a dire che alla tavola della famosa favorita si facevano spesso degli epigrammi”. La padrona di casa rimproverò il suo cuoco di non averne mai cucinati e il malcapitato chef, per evitare il licenziamento, cercò disperatamente la ricetta, ma senza successo. Creò allora un piatto ex novo, a base di costolettine d’agnello alternate con pezzetti triangolari di petto d’agnello, il tutto impanato e cotto sulla gratella. Spacciati naturalmente per i “famosi” epigrammi di Madame du Barry, probabilmente mai esistiti, questa ricetta è arrivata fino ai giorni nostri. ricetta antica Una La pecora nel coccio o “Pignati” è una preparazione caratteristica lucana. 1 Ingredienti: 1kg di pecora, 300gr di patate, sedano, 3 cucchiai di pecorino,e cuocerla bicchiere di vino rosso, olio, sale e pepe. Tagliare la carne in piccoli pezzi Mettere rosso. vino di per 15 minuti in una pentola con un filo d’olio e 1⁄2 bicchiere la nel “coccio” le cipolle tritate, il sedano, le patate schiacciate con una forchetta, lentamente carne, sale, pepe, il vino rimanente, un bicchiere di acqua e far cuocere . a fuoco basso per 40 minuti. Solo alla fine aggiungere il pecorino grattugiato Libri per curiosare Un giro su www.amazon.com suggerisce buone ispirazioni, dalla cucina etnica al barbecue: The everything indian cookbook: 300 tantalizing recipes – from sizzling tandoori chicken to fiery lamb vindaloo di Monica Bhide; Secrets of fat-free Indian cooking: over 150 low fat and fat-free traditional recipes – from samosas to mulligatawny to sout of lamb curry di Priya Kulkarni; Pork & Lamb di Joanne Weir; The world encyclopedia of meat, game and poultry: essential visual guide includes everything you need to know about beef and veal, lamb, pork, game and poultry di Lucy Knox; Fresh ways with Lamb (healthy home cooking); Cook’s guide to meat: all you need to know about choosing, preparing, and cooking with meat, plus delicious recipes featuring beef, lamb, pork, sausages and cured meats di Lucy Knox; Barbecuing and sasusage making secrets: how to buy beef, pork, poultry, lamb, fish and sausage di Charlie Knote. Romanità Nel vocabolario romanesco abbacchio è il figlio della pecora ancora lattante o da poco slattato, l’agnello invece ha quasi un anno di età. A Roma la stagione degli abbacchi comincia in autunno e finisce in primavera; quella degli agnelli comincia a Pasqua e finisce il 24 giugno, per San Giovanni. Ovvio che chi è “abbacchiato” sia giù di morale: “abbacchiare” significa “abbattere”, ovvero macellare l’animale. Piatto bandiera della Pasqua romana è il capretto “brodettato”, cioè con una salsa a base di tuorlo d’uovo e limone; altro caposaldo è la coratella con i carciofi (l’insieme delle interiora vicino al cuore di agnello, abbacchio e capretto: milza, polmone, fegato, cuore e rognone). Specialità dal mondo In Marocco l’agnello cotto sui carboni ardenti, noto come “mechoui”, è servito secondo la tradizione durante il festival Aid Al Kebir, alla fine del Ramadan. La ricetta è a base di agnello, peperoncino, cumino, zafferano, sale, limone, olio e burro fuso (http://www.cookaround.com/cucina/marocco/index.php). Altro piatto tipico è l’agnello con uova e mandorle, piatto che pare sia stato introdotto in Andalusia da un musicista nato in Iraq, Ziryab, e poi esportato nel Maghreb dopo l’espulsione di ebrei e musulmani dalla Spagna nel 1492. Anche il Kashmir è famoso per l’agnello: questo animale viene celebrato con un banchetto di 24 portate, il “wazwan”, in cui ogni piatto ha come ingrediente principale questo tipo di carne. Uno dei piatti forti della ricca cucina indiana è l’agnello biryani, dove la carne viene condita con yogurt, zafferano, semi di cumino, garofano in polvere, burro, cipolle, cannella, zenzero, cardamono, aglio e sale (http://www.cookaround.com/cucina/india/confro-1.php?ID=1064). Alla pizzeria e ristorante “Collevento” la specialità sono i famosi arrosticini abruzzesi, serviti caldi, mano a mano che sono pronti, naturalmente in abbondanza, e distribuiti su carta oleata. Consigliato per allegre spedizioni di degustazione della specialità locale. Incluso il vino si spendono circa 15 euro a persona. L’indirizzo è Ristorante Collevento, ctr. Cona della Stella 3, a Montesilvano Colle (PE); tel. 0854683525. Altro indirizzo, a Scurcola Marsicana è “da Renzo”, via Tiburtina Valeria al km 104,5; tel. 0863561030. 38 di chiara tacconi gusti bazar 02 2005 www.bazarweb.info Nord Pace Via Umberto I, 32, Sambuco (Cuneo). Tel. 017196628. Chiuso il lunedì. Spesa media 30 euro Un’osteria che salva una razza. È successo nella Valle Stura: la famiglia Bruna proprietaria da generazioni dell’albergo-ristorante Pace ha continuato a proporre i piatti a base di agnello, rigorosamente di razza rustica del luogo, impedendone l’estinzione. L’agnello sambucano, che prende il nome dal luogo di allevamento, oggi è ricercato per la lana e soprattutto per la carne saporita. Qui viene cucinato al forno o stufato, ma anche in più delicate versioni, come il filetto in salsa tonnata o il patè di fegato con castagne. Centro Ristorante Adolfo Frazione Chiesa, 7 54029 Zeri (Massa Carrara). Tel. 0187449024. Sempre aperto. Spesa media 35 euro Basta salire quassù, a 700 metri d’altezza e a mille miglia da inquinam ento e confusione, per capire come mai l’agnello di Zeri è diventato così prezioso e apprezzato dai gourmet di tutta Italia per le carni tenerissime, quasi dolci, senza sapore di selvatico. Nella minuscola frazione del piccolo comune di Zeri, questo propone piatti “dal produttore al consumatore”, nel senso che gli agnelli ristorante in proprio nei pascoli del luogo. Nel menu, bistecche di agnello accompali allevano gnate da verdure di stagione, o il classico arrosto. Sud Atelier della Carne Via Roma 51, Laterza (Taranto). Tel. 0998218788. Chiuso il giovedì e la domenica. Spesa media 15 euro Una macelleria in cui si può anche mangiare. O in una parola, un “fornello”, termine locale per indicare proprio questi particolarissimi locali in cui si può ordinare al banco-carni il pezzo da mangiare, farlo cuocere nel forno a legna e gustarlo subito. Se cercate l’agnello, qui avrete polpa e frattaglie di ottime razze allevate sulla Murgia. Fatevi consigliare, scegliete i pezzi migliori, e aspettate che siano cotti. Magari provate anche gli gnumuridde, involtini fatti con interiora ovine. Per valli e per monti Razze quasi estinte, allevamenti fuori dal tempo. Sarà dura oggi proporre l’agnello, ma i ristoranti che continuano la tradizione dei piatti a base di agnello non mancano… Basta trovarli! Etnico Teheran Pars Via Ponte della Fabbrica 67, Abano Terme (Padova). Tel. 049812869. Chiuso il martedì. Tipo di cucina persiana Specialità del locale ciolokabab soltanì (spiedino di carne con riso allo zafferano e pomodoro) Spesa media 18 euro Dolci della casa (3 tipi) Vino consigliato Tocai Piatti dietetici vegetariani Numero coperti 60 Carte di credito no Musica tradizionale iraniana Servizi per disabili no Illuminazione soffusa Sala per fumatori no Gentilezza personale ottima Particolarità danza del ventre venerdì e sabato sera Eat & go Vinandro Piazza Mino 33, Fiesole (Firenze). Tel. 05559121. Chiuso il lunedì Tipo di cucina toscana Specialità del locale peposo (spezzatino al pepe cotto nel vino); assaggi di salumi e formaggi toscani Spesa media cena 20 euro; spuntino 6 euro Dolci della casa Vino consigliato sangiovese barriccato Piatti dietetici per vegetariani Numero coperti 20 Carte di credito tutte Musica sottofondo Servizi per disabili sì Illuminazione la sera candele Sala per fumatori no Gentilezza personale ottima Particolarità piccolo e accogliente; atmosfera da osteria (vino a mescita, si gioca a carte) Tradizionale Osteria dell’oca Via Trieste 37, Mantova. Tel. 0376327171. Chiuso il martedì Tipo di cucina “del popolo e dei principi” (quotidiana e più ricercata) Specialità del locale trippa in brodo Spesa media 25 euro Dolci della casa (ottima la sbrisolona) Vino consigliato dalla carta Piatti dietetici no Numero coperti 40 Carte di credito sì Musica no Servizi per disabili no Illuminazione soffusa Sala per fumatori no Gentilezza personale buona Particolarità porzioni abbondanti bazar 02 2005 www.bazarweb.info gusti di chiara tacconi 39 Guardare, progettare, mangiare: è il food design Fra i cinque sensi, quello della vista guadagna spazio e consens tendenza è miscelare le discipline, stupire gli avventori, sovverti i sulla tavola e nei menu. La dei cibi. Non si tratta però solo di creare piatti esteticamente re consistenze e accostamenti facendo interprete di una ricerca più ampia anche se sfugge a gradevoli. Il food design si sta di architettura, chef, artisti. In Italia, un laboratorio di architett ogni definizione e raggruppa studi ura alimentare ha intelligentemente registrato il marchio (www.foodesign.it) avviando una riflession Fra i cuochi spicca Davide Scabin del ristorante Combal.zero e interdisciplinare. cucina per tenere corsi di Food design al politecnico torinese di Torino (che lascia ogni tanto la , e che sorprende con invenzioni come il cyber egg (uovo “artificiale” formato da plastica comme caviale). I designer, però, non restano a guardare e inventano stibile che contiene tuorlo e il cibo e con il cibo: oggetti per la tavola, strane morfologie pernuove forme e nuovi usi per alimenti industriali – come le patatine Pringles – e pazienza se gusto e nutrimento sono quello che sono. La frangia più artistica del “movimento” food design plasma gli alimenti per scarpe di frutta o la radio di biscotto; più riuscita la collezione creare oggetti improbabili come le gioielli commestibili, come gli anelli e le collane in cioccolato di Barbara Uderzo che propone (Vicenza, tel. 0444 520032). foto J. Keniewsky Una banca ad alta gradazione C’è un caveau che conserva le bottiglie più preziose del vino che raccoglie il patrimonio enologico nazion d’Italia. È la Banca ale mettendo al riparo dalla globalizzazione del gusto, dalle mode passeg gere, dai rovesci – climatici e finanziari – nelle nostre vigne. Questa straordinaria invenzione di Slow Food, sosten uta da centinaia di soci piccoli e grandi, ha entusiasmato oltre duecento produttori (ma sono destina ti ad aumentare) che hanno accettato con entusiasmo di stoccare 180 bottiglie all’anno dei loro tesori più preziosi in questa meravigliosa cantina. Ma non è una cassaforte inviolabile: scopo della l’immenso patrimonio italiano. Tutti i giorni eccetto il lunedìBanca è anche far conoscere a tutti la Banca del vino apre al pubblico dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18; il biglietto costa 5 euro e dà diritto, oltre alla visita, a ricevere un poster della Banca del Vino e a degustare un vino a scelta fra quelli in carta. Per informazioni (degustazioni, visite per gruppi, eventi). La Banca del Vino, Piazza Vittorio Emanuele 13, Pollen zo, Bra (Cuneo). Tel. 0172458418, Natural Il girasole Via Vincenzo Monti 32, Milano. Tel. 0289697459. Chiuso la domenica Tipo di cucina vegetariana italiana e internazionale Specialità del locale bavarese di porcini al mascarpone Spesa media 28 euro Dolci della casa Vino consigliato italiani biologici (carta con circa 30 vini) Piatti dietetici per vegetariani e celiaci Numero coperti 75 Carte di credito tutte eccetto Diners Musica sottofondo Servizi per disabili no Illuminazione soffusa Sala per fumatori no Gentilezza personale buona Particolarità piatti di ispirazione giapponese a base di tofu, seitan, alghe Enoteca Enotria Wine Bar - Ristorante - Enoteca Via delle Porte Nuove 50r, Firenze. Tel. 055354350. Chiuso la domenica e il lunedì sera Tipo di cucina toscana rivisitata Specialità del locale controfiletto al ristretto di Nobile Spesa media a cena 35 euro Dolci della casa Vino consigliato suggeriti abbinamenti al bicchiere Piatti dietetici vegetariani Numero coperti 45 Carte di credito sì Musica no Servizi per disabili no Illuminazione soffusa Sala per fumatori no Gentilezza personale buona Particolarità pranzi di lavoro con menu di qualità a prezzi ragionevoli Design Chatulle Via Piero della Francesca 68, Milano. Tel 02342008. Sempre aperto Tipo di cucina italiana, tradizionale Specialità del locale bistecca alla fiorentina Spesa media 35 euro Dolci artigianali della casa Vino consigliato Barolo Piatti dietetici vegetariani Numero coperti 100 Carte di credito tutte Musica sottofondo, lounge, nu jazz Servizi per disabili sì Illuminazione soffusa, candele la sera Sala per fumatori no Gentilezza personale buona Particolarità arredi tutti bianchi; portate servite su grandi piatti trasparenti New entry Noodles Corso Podestà Andrea 51/R, Genova. Tel. 0105955390. Sempre aperto Tipo di cucina ispirata al film C’era una volta in America Specialità del locale spaghetti Spesa media 35 euro Dolci dello chef Vino consigliato Pinot nero Piatti dietetici vegetariani Numero coperti 48 Carte di credito tutte Musica live jazz anni ‘20-‘30-‘40 Servizi per disabili sì Illuminazione soffusa Sala per fumatori veranda Gentilezza personale buona Particolarità anche l’ambiente è ispirato al film di Sergio Leone (Noodles è il protagonista) 40 di eva buiatti gusti.mangia come leggi bazar 02 2005 Libri da mangiare e piatti da leggere da tutti i Paesi del mondo per occasioni www.bazarweb.info diverse i tentare dall’agnello farcito Fatev “Un boccone di cosciotto lesso, una goccia di salsa di menta, un un dito salame, di puntina una gelatina, in farcito agnello di cino campion pezzetto un ta, affumica trota di o di patè di pernice, una fettina di salmone di formaggio, un’ombra di pudding...” H. Monteilhet, Di professione fantasma ,ed. PIEMME Junior. Mi perdonerete se, nello scegliere l’agnello fra tutte le buone cose che il “fantasma” incontra nel suo festino notturno, l’ ho modificato proponendolo farcito sì, ma senza gelatina: l’ho fatto per voi cuochi autodidatti, per non gettarvi nella depressione! Fatevi preparare dal macellaio un bel pezzo di agnello da fare ripieno, meglio se sulla coscia, ma va bene anche il petto. Fate rinvenire nell’acqua bollente 50 grammi di cous cous. Preparate: due cucchiaini di semi di coriandolo e di cumino macinati; 50 grammi di pinoli e 50 di mandorle sbucciate, indorati in padella con un velo d’olio d’oliva; una cipolla grande tritata e soffritta. Mettete tutto nella stessa padella con ancora un cucchiaio d’olio, e aggiungete due spicchi d’aglio a fettine, una manciata di foglie di menta secca (o fresca, o surgelata), una manciata di foglie di coriandolo fresco (se non lo trovate fresco sostituite con un cucchiaino in polvere), un cucchiaino di cannella in polvere e 50 grammi di uvetta che avrete fatto rinvenire nell’acqua. Soffriggete ancora per due minuti mescolando, e il ripieno è pronto. Aprite l’ agnello, salate, pepate e spalmate il ripieno sul lato interno (quello senza “pellicola”). Arrotolate e legate con spago da cucina facendone un salsiccione, che metterete in una teglia da forno non troppo bassa insieme a un fondo d’olio e una cipolla tritata. Rotolate il salsiccione nella teglia, così si impregna di olio e cipolla, e bagnate la superficie con il succo di due limoni. L’agnello va cotto per un’ora abbondante nel forno caldo, ma non caldissimo, girandolo spesso, e va tagliato tiepido. Si può servire con broccoletti ripassati aglio e olio, oppure con carote e cipolline in agrodolce. Da bere vino rosso corposo oppure, per gli astemi, tè alla menta caldissimo e zuccherato. Questo è un piatto goduriosissimo per i mesi invernali, che verrà complimentato da grandi, piccini, vecchietti e adolescenti. Lo apprezzeranno soprattutto ragazzi e ragazze ardimentosi e voraci che potrete soddisfare completamente se aggiungerete all’agnello abbondante pita araba calda e se lascerete che lo facciano fuori tutto senza se e senza ma. Preparatelo nel tardo pomeriggio di un sabato ancora corto di febbraio, e andate al cinema o a teatro con i vostri ragazzi ( o mandateli da soli, se non vi vogliono fra i piedi). Al ritorno, con l’appetito della tarda serata, l’ agnello farcito troneggerà sulla vostra tavola come un re fra tutti i piatti. Se invece non avete adolescenti in casa, ma siete single o coppia, anche se saltuaria o addirittura sporadica, allora andate in barba a tutti: andateci voi a teatro, o a sentire musica, o a chiacchiera con gli amici, proteggendo l’agnello farcito dal gatto (gli piace moltissimo, anche se è un gatto onesto non sa resistere) e divoratelo poi in versione notturna alla maniera medioorientale, con le mani. Questo libretto mi stato proposto da una lettrice di Bazar, che lo ha scelto insieme a suo figlio ragazzino e si fatta conquistare soprattutto, credo, dalla fame genuina vitale e ottimista del protagonista, aspirante fantasma, che per mezza trama cerca disperatamente di mangiare manicaretti pi attraenti e deliziosi da cui circondato, non li acchiappa mai ma insiste, insiste in tutti i modi. E’ un sollievo quando alla fine ci riesce: la sua voracit soddisfatta, che segna il suo destino professionale di fantasma, riguarda tutti noi, ai quali nel frattempo venuto un certo appetito. E’ consigliabile per ragazzi e ragazze disappetenti, ma attenti! Dovete essere pronti con i piatti in tavola alla fine della lettura, altrimenti siete a rischio di antropofagia. Se c’ è un libro che vi piace, con un personaggio che mangia con gusto, e vi siete sempre domandati che sapore avrebbe il suo piatto, scrivete a: [email protected] Troverete prossimo la ricetta sul numero di Bazar! 42 di lorella scacco arti bazar 02 2005 www.bazarweb.info asottile ur pa La ? rte mo la e a vit la a Tr sul d r-Woo Taylo Sam di Sembra questo il viaggio attraverso le opere della diversità o di confine tra la vita e la morte, di Türkyilmaz sulla paura rie… O di Fulton perife delle le un nuovo progetto artistico sul disagio socia sulla paura-attrazione per la natura Sam Taylor-Wood In questa nuova serie di grandi fotografie, dal titolo “Self Portrait Suspended”, e nei piccoli lightbox intitolati “The Passion Cycle”, è sempre il sottile confine tra la vita e la morte ad imporsi all’attenzione. Particolari riflessioni e immagini sono infatti scaturite dal contatto diretto della nota artista inglese con una grave malattia. È così è la stessa Sam Taylor-Wood a presentarsi sospesa nello spazio del suo atelier come un angelo in assenza di gravità. E anche nella sensualità delle immagini erotiche dei lightbox si percepisce sempre la nota religiosa e sacrificale della Via Crucis. Galleria Lorcan O’Neill, via Orti d’Alibert 1E, Roma, tel. 0668892980, orario: dal lunedì al venerdì 12 - 20; sabato 14 – 20, fino al 12 marzo La geografia della paura Un titolo attuale e ricco di significati quello scelto dall’artista turca Mürüvvet Türkyilmaz per la sua prima mostra personale in Italia. Nata nel 1968 a Izmir e residente a Istanbul, l’autrice cerca da diversi anni con la sua ricerca artistica di scardinare la distanza geopolitica per approdare a un “sentire universale”. Una videoinstallazione e dodici disegni su carta che si ‘muovono’ in ambito multiculturale e semantico saranno presentati per l’occasione. La mostra è a cura di Roberto Annecchini e si arricchisce dei contributi critici di Irene Amore, Fulya Erdemci e di Aysegul Guchan. Change+Partner Contemporary Art, Via Di S.Chiara 57, Roma, orario: martedì – venerdì ore 14.30 18.30, info: +39.06.6833599, [email protected], fino al 22 febbraio Block Notes PITTURA Daniele Bordoni, Galleria Battaglia, Via Ciovasso 5, Milano, info: tel. 0236514048, [email protected], orari: martedì – sabato 16 – 19.30, dal 3 febbraio al 1 marzo Born Out “Born Out - Specificità e globalità delle periferie del mondo” è un progetto espositivo nato nel 2003 per reinterpretare le dimensioni periferiche del vivere attraverso l’immagine artistica. Gli artisti invitati quest’anno sono giovanissimi e tutti interessati alla ripercussione sociale del gesto artistico. L’arte può e deve tornare ad essere “stimolo sociale”. Fenomeni rituali del nostro tempo, condizionamenti, anomalie sono al centro dei quattro artisti campani invitati, Federico Del Vecchio, Zak Manzi, Cristina Rauso, Eugenio Tibaldi, a cui si sono aggiunti poi Riccardo Albanese, Ambra Caminito, Alfonso Chianese, Danilo Donzelli, Pino Falcone, Anna Fusco, Barbara La Ragione, Domenico Antonio Mancini, Massimo Pianese, Vincenzo Rusciano. La mostra appartiene a un progetto, fortemente voluto da Umberto Di Marino, che coinvolge critici e artisti italiani e stranieri, e che analizza la reazione collettiva di fronte all’opera d’arte e al suo perdurare nel tempo sotto forma di ripercussione, denuncia o riflessione personale. Ex Chiesa delle Concezioniste, Via Concezione, Giugliano, Napoli, dal lunedì al sabato ore 10.00 – 13.00/16.00 –19.00, info: tel. 0818951818, [email protected]. it - [email protected], fino al 13 febbraio (in foto: Eugenio Tibaldi, Abitazioni n°1, 2004, acrilico su foto, cm. 80 x 130) FOTOGRAFIA Marco Baroncelli, Teatro del Lido, via delle Sirene 22, Ostia, info: 0656339753, orari: martedì – domenica 15 – 19, fino al 6 febbraio VIDEO Mauro Santucci, Caffetteria del Chiostro del Bramante, via della Pace, Roma, info: tel. 0668803227, orari: martedì – venerdì 10 – 19, sabato 10 – 23, domenica 10 – 20.30, fino al 13 febbraio MEDIA 0100101110101101.ORG, Galleria Fabio Paris, via Alessandro Monti 13, Brescia, orario: 15 – 19, tel. 0303756139, www.fabioparisartgaller y.com, fino al 19 febbraio INSTALLAZIONE Marcus Harvey, Galleria Marabini, vicolo della Neve 5, Bologna, tel. 0516440029, fino al 30 aprile Hamish Fultonartist”, Hamish Fulton ha realizzato alcune escursioni vicino Soprannominato “walking per le opere in Corvara durante l’estate scorsa facendole diventare ‘tema d’ispirazione’ stessi e con la sé con contatto il , emozioni le paesaggi, I Bolzano. di Museion al mostra ni rappresentano natura trasformati in immagini, fotografie, testi e segni. Le sue installazio insieme allo 2001 nel praticate già e, altoatesin i escursion sue delle l’essenza dunque sportivo Reinhold Messner. 1, Bolzano, MUSEION – Museo d’arte moderna e contemporanea di Bolzano, via Sernesi info: 20, dal 18 www.museion.it , orari d’apertura: ma-do ore 10 alle 18, gio ore 10 alle maggio all’8 febbraio bazar 02 2005 www.bazarweb.info arti di luca beatrice 43 Ciò che sembra e ciò che è Immagini che sembrano dipinti e non lo sono Oggetti che rievo cano Hitler e Mussolini ma senza la loro effige. Un .Totò ined ito che appare come un povero vecchio Gal Weinstein Disorientamento, contaminazione e ambiguità percettiva sono fra i principali ingredienti delle opere di Gal Weinstein, giovane artista nato in Israele nel 1970 e che ha studiato recitazione all’Università di Tel Aviv e alla Bezalel Academy of Arts and Design di Gerusalemme. Gal Weinstein ha creato appositamente per lo spazio torinese immagini che sembrano essere dipinti o disegni, ma che ad un’analisi più accurata rivelano essere realizzati con una spugna di acciaio delicatamente adagiata con differenti densità su una superficie adesiva. E questa è la prima di una serie di mostre che la Galleria Tedeschi dedicherà all’arte in Israele, territorio oggi fervido di tensioni e creatività. Gail Weinstein, Ermanno Tedeschi Gallery, via C.I. Giulio 6, Torino, tel. 0114369917, fino al 28 febbraio 2005, orario: martedì-sabato 11-13, 16-20, chiuso lunedì e festivi. Diego Perrone/ Visioni in viaggio Due libri: Warhol e Postproduction Belle novità editoriali per il settore saggistico che sembra finalmente in via d’espansione anche in Italia. Meridiano Zero, casa editrice specializzata nella giovane narrativa e nell’hard boiler, traduce Pop. Andy Warhol racconta gli anni ’60 che il “re della Factory” compilò con l’aiuto di Pat Hackett, segretaria, assistente tuttofare e qualcosa di più: un elenco di celebrities, star and starlett che popolano la vita quotidiana di Warhol, scintillante di sublime noia ( 17). Postmedia dà invece alle stampe un testo critico fondamentale per capire l’arte dei nostri tempi. E’ Postproduction di Nicolas Bourriaud, condirettore del Palais de Tokyo a Parigi, che in meno di cento pagine ci spiega come gli artisti di oggi creino sulla base di opere già esistenti, allo stesso modo di un dj o di un programmatore elettronico, capaci di selezionare oggetti culturali e includerli in nuovi contesti. Tra i nomi più cool di tale tendenza: Pierre Huyghe, Rirkrit Tiravanija, Douglas Gordon e Maurizio Cattelan ( 14,50). Dopo un 2004 al femminile, la nuova programmazione della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo promette un anno incentrato sulla giovane arte italiana e sul cinema indipendente, quello che non passa quasi mai nelle sale. Si comincia a febbraio con Diego Perrone, che vanta un importante curriculum internazionale nonostante la verde età. Perrone presenta due opere inedite, l’animazione digitale Totò nudo in cui il mito comico napoletano appare svestito come un povero vecchio, e la scultura in vetroresina e catrame La fusione della campana che evoca visioni catastrofiche. Visioni in viaggio è invece il ciclo di film a cura di Emanuela De Cecco in programma il giovedì sera alle 21 (dal 17 febbraio al 10 marzo) che proietta in anteprima italiana Fast, Cheap & Out of Control di Errol Morris, regista americano di documentari, A Certain Kind of Death di Blue Hadaegh e Glover Babcock premiato all’ultimo Sundance Festival, Decasia Film di Bill Morrison, film musicale su tracce di pellicola prossime alla sparizione e Les Soviets plus l’electricité del francese Nicolas Rey, un viaggio attraverso la Siberia dei deportati durante il regime comunista. Diego Perrone, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, via Modane 16, Torino tel. 01119831600 www.fondsrr.org, 1 febbraio – 10 marzo 2005, orario: martedì-domenica 12-20, giovedì 12-23, chiuso lunedì. 5-3. Visioni in viaggio, proiezioni 17 e 24 febbraio, 3 e 10 marzo alle 21, ingresso libero Marcus Harvey ta più scandaloso di Prima personale italiana dell’artis del ritratto di Myrna, re auto to” igera Sensation, il “fam le ire del pubblico nò la babysitter assassina che scate prolifico e assai poco re pitto vey, Har londinese. Marcus serie di dipinti una con ricercato, torna a far parlare di sé a Mussolini e ti lega one pers e etti ogg che raffigurano a per lasciare pars scom è Hitler. Ma l’effige dei due dittatori se cornici visto da i ndat circo ienti amb tri il posto a cupi e sinis kitsch e tra uno tutt’ un di vetroresina che compongono una chiesa o, sitiv espo ario scen lo e anch re tragedia. Particola va sede della Galleria sconsacrata diventata di recente la nuo Marabini. lo della Neve 5, Marcus Harvey, Galleria Marabini, vico e, orario: martedìapril 30 al fino 82, 4474 Bologna, tel. 0516 vi. festi e sabato 11-13, 15-19, chiuso lunedì 44 di marzia di mento arti bazar 02 2005 www.bazarweb.info otra ur fut l da ta nta cco Ra ia? tor eis pr La asti contr di i Architetture sofisticate, allestimenti di gusto contemporaneo, gioch ute milioni di anni fa. Quando antichissimo e moderno per raccontare cose accad l’antico flirta con il moderno, sotto sotto c’è sempre un po’ d’amore… Per fare un museo… ci vuole amore! vale una deviazione: Museo Et voilà: la nouvelle préhistoire! Riapre, ampliato e interamente rinnovato, il Museo Nazionale di Les Eyzies-de-Tayac, vicino a Bordeaux, uno dei primi musei dedicatiPreistoria di alle antiche culture umane. I lavori di ristrutturazione, iniziati nel 1984, hanno dato vita ad un’opera di architettura contemporanea estremamente sofisticata, caratteriz zata dalle tonalità dell’ocra e del grigio. Nelle sale, illuminate a regola d’arte, ognuna con un’atmosfera diversa sono stati collocati 18.000 dei 6 milioni di reperti della collezione del dalle altre, museo, dalle scoperte di 400.000 anni fa ai tempi glaciali, ripercorrendo i diversi aspetti della vita quotidiana, l’habitat, le sepolture e le arti. Tra gli altri, sono esposti lo scheletro di un bisonte delle steppe di fa e la replica in bronzo del celebre paleosuolo scoperto in Tanzania 400.000 anni su cui sono conservate le impronte di due o tre individui di 3,7 e i 3,5 milioni di anni sezioni stratigrafiche forniscono una sequenza ideale di oltre 1 milione fa circa. Le anni, in modo da offrire termini di riferimento essenziali per compren e 800 000 reperti esposti. Nel museo è inoltre ospitata una delle più importanti dere meglio i biblioteche del mondo per quanto riguarda la preistoria. Musée national de Préhistoire - 1, rue du Musée – 24620 Les Eyzies-d e-Tayac, France. Tel. 0033 5 53064545 [email protected]; www.musee-prehistoire-eyzies.fr Ingresso: da settembre a giugno, dal mercoledì al lunedì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30, luglio e agosto tutti i giorni dalle 9.30 alle 18.30. Biglietto: 4.5 , studenti e sopra i 65 anni 3 , la domenica 3 , gratuito la prima domenica del mese, studenti sotto i 18 anni. Voli Luftansa da Roma a Bordeaux 417.91 , da Milano 417.77 Il Museu do Abade de Baçal di archeologia, etnografia e arti regionali tra i migliori del Portogallo. Aperto nel 1925, è situato nell’antico Palazzo Episcopale, a Bragança, nel nord del paese. Il nucleo originario della collezione è stato raccolto dall’abate di Baçal (1865-1947), archeologo e ricercatore, da cui il museo prende il nome. Al pian terreno antiche terrecotte e utensili, maiali e altre figure totemiche di animali oltre a lapidi funerarie romane. Al primo piano statue lignee a soggetto religioso e altri arredi. Poi carrozze, bracieri, letti e maschere cultuali, su supporti e sfondi neri che creano un contrasto netto con le pareti delle sale, rigorosamente bianche. Bella l’illuminazione, luci soffuse che si limitano a illuminare le opere e lasciano il resto nella penombra. Nel giardino le famose scrofe in pietra (berroes), le cui origini si dice affondino nella preistoria. Un piccolo museo di provincia insomma, privo di capolavori veri e propri, ma carico dell’amore con cui sono stati scelti, raccolti e infine esposti gli oggetti. Al primo piano è stato allestito il Museo dei Bambini con una collezione di oggetti creata dai ragazzi. In ogni sala dell’edificio a disposizione matite colorate e fogli per disegnare. Museu do Abade de Baçal - Rua Conselheiro Abilio Beça 27. Bragança. Tel. 351 273 331595 [email protected]; www.ipmuseus.pt Ingresso: dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 17.00, il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 18.00. Chiuso il lunedì, il giorno di Pasqua, il 1° maggio, il 25 dicembre e il 1° gennaio. Biglietto: Adulti 2 , 1 tra i 15 e i 25 anni e sopra i 65 anni, gratuito sotto i 14 anni e domenica e festivi fino alle 14.00. Voli TAP da Roma a Porto 332.12 , PGA da Milano 311.08 . Poi autolinee fino a Bragança. Zampogna Il trend della a Villa Latina (FR), sede della più antica bottega della Inaugurato nel 2001 in zampogna, il museo dedicato all’antico strumento della zampogna si trova, un ex edificio scolastico interamente ristrutturato; l’allestimento è moderno intenzionalmente in contrasto con gli oggetti esposti. da Si compone di due sale soltanto: nella prima le immagini, accompagnate La brani musicali popolari, jazz e d’avanguardia, raccontano i luoghi e i volti. io seconda, con una parete completamente trasparente aperta sul paesagg circostante, ospita una collezione di zampogne e cennamelle (antico io strumento a fiato) con esemplari rari e storici. Il museo è anche un laborator secondo didattico per imparare a suonare questo antico strumento e a costruirlo le tecniche tradizionali. 29 Museo della Zampogna - Piazza Pacitti Villa Latina (Frosinone). Tel. 07766887 Il Carnevale? Si visita al museo Il museo multimediale della cartapesta è stato allestito all’interno della Cittadella del Carnevale a Viareggio (LU), inaugurata il 15 Dicembre 2001. Curato dal giornalista e documentarista Folco Quilici, si trova all’interno della struttura della cittadella, accanto ai capannoni dei laboratori. Nel museo, che ricrea l’atmosfera allegra e colorata del carnevale, sono esposti i modelli dei carri vincitori e i pezzi di particolare rilievo: così i visitatori potranno scoprire il mondo della cartapesta e dei carri allegorici, il lavoro e i preparativi. Info: 0584962568. 46 di luca carboni arti.skizzi bazar 02 2005 www.bazarweb.info www.bazarweb.info bazar 02 2005 viaggi di andrea mugnaini 47 Bahia, anima africana E’ la + africana delle città brasiliane. Tra strane storie di chiese incompiute, danze bell iche e barriere coralline, si svela tra i versi di Jorge Ama le tradizioni degli Indios e gli antichi riti propdo, iziatori… Cosa vedere 5 cose da non perdere “Le strade in salita erano le braccia della città levate 1. Il Pelourinho, quartiere vecchio di al cielo”: così Jorge Amado parla di Salvador da Bahia Bahia in uno dei tanti romanzi che ha dedicato 2. La musica dal vivo durante il a questi luoghi. La frase è tratta da Sudore, la cui Carnevale a Bahia trama si svolge nel quartiere storico di Bahia, 3. Un’esibizione di capoeira il Pelourinho. E’ questo il cuore della città con 4. Le tartarughe giganti di Praia do gli edifici color pastello, le chiese barocche, i negozi di souvenir, le ampie piazze e le strade acciottolate. Non lasciatevi confondere dai nomi: in Brasile viene chiamata Bahia sia lo stato del Nordeste sia la città città il cui centro storico è un esempio unico al mondo di architedi Salvador. Nella ttura coloniale, due chiese hanno storie curiose: alla Igreja Sao Pedro dos Clerigos manca una delle due torri, chi l’ha costruita ha voluto evitare il pagamento della tassa terminate; mentre la splendida facciata della Igreja da Ordem Terceiraimposta alle chiese rimasta nascosta fino agli Anni Trenta del Novecento quando de Sao Francisco è un operaio intaccò l’intonaco scoprendo l’originale. Salvador da Bahia è una delle città del Brasile che ha conser vato ancora viva e presente la sua anima africana. Questa influenza la ritroviam con i riti del candomblé, danza propiziatoria in onore degli dei che lega o nella religione della natura e in cui le donne ballano e cadono in trance. Di origine religione e forze africana è anche la capoeira; nata come arte marziale sviluppata dagli schiavi per combat tere i propri padroni, nel corso del tempo si è trasformata in una sorta di danza acroba tica che unisce le forme del combattimento e del gioco (spettacoli dimostrativi alla Academia de Mestre Bimba, in Rua das Laranjeiras n.01). Bahia fa parte del Nordeste, una delle regioni più affascinanti del gravi problemi sociali ma piena di attrazioni per il turista: gli oltre Brasile. Afflitta da sono popolate di spiagge che sono veri e propri paradisi tropicali. 2.000 km di costa Proseguendo verso nord si arriva a Olinda una piccola e bellissim a città coloniale, dichiarata patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco. A pochi distanza si trova Recife, capitale dello stato di Pernambuco. Soprann chilometri di paragone inaccettabile la Venezia del Brasile, è una città dai forti ominata con un pena visitarla per le sue chiese ormai assorbite e quasi nascoste dallo contrasti. Vale la sviluppo urbano come la Igreja da Ordem Terceira de São Francisco. foto di andrea mugnaini Acquisti Salvador da Bahia è il luogo migliore dove fare acquisti. Al Mercato Modelo, nella Ciudade Baixa vicino al porto si possono trovare oggetti d’artigianato in cuoio e legno. Nell’Atelier di Lua, in Rua Inácio Ociole n.3, potete comprare splendidi strumenti musicali, in particolare i birimbao, archi musicali a cui è assicurata una cassa di risonanza, usualmente costituita da una zucca vuota. Nelle strade intorno al Terreiro de Jesus gli acquisti migliori sono i quadri delle donne bahiane e capi d’abbigliamento: tshirt, ciabatte, pantaloni. Tutto dominato dai colori verde-oro della bandiera brasiliana. Il Carnevale Il Carnevale di Salvador da Bahia è entrato nel Guinness dei primati 2005 come il più affollato carnevale di strada del mondo. Genuino e autentico, durante i giorni del Carnevale (quest’anno si svolge dal 3 all’8 febbraio) tutta la popolazione è assorbita dai festeggiamenti guidati dai “Trio Electricos”. Su camioncini con impianto elettrico i cantanti più famosi del Brasile si esibiscono portando la loro musica per le vie della città, seguiti da una folla entusiasta che balla e canta in modo sfrenato. Le spiagge Godere dell’estate assolata dell’emisfero sud sulle splendide spiagge del Nordest del Brasile è semplicemente fantastico. Partendo da Bahia, verso nord la prima località che si incontra è Praia do Forte dove si può visitare la riserva di tartarughe marine. A nord di Maceio ci sono magnifiche spiagge orlate di palme. Tra tutte segnaliamo quelle di Paripueira. A Pajuçara la barriera corallina dista solo un chilometro dalla costa e con una barca a noleggio potrete andare a fare il bagno in mezzo all’oceano in piscine naturali. Infine Porto de Galinhas, 60 km a sud di Recife, piccola cittadina con una spiaggia lunghissima e bellissima. http://www.emtursa.ba.gov.br Sito dell’Ufficio del Turismo di Bahia http://www.bahia-online.net Grafica pessima ma informazioni ottime su Salvador da Bahia http://www.capoeira.com Luogo di ritrovo online della comunità degli amanti della capoeira http://www.carnaval.salvador.ba.gov.br sito ufficiale del Carnevale di Bahia http://www.fundacaojorgeamado.com.br Fondazione Casa de Jorge Amado essere bazar 02 2005 Quanto siamo giovani e ove scoperte dentro? Nu radicali liberi 48 di agnese ananasso www.bazarweb.info Quel “dentro” non coinvolge solo spirito e sfera emozionale ma anche sangue, cellule, cervello, ossa. Lasciando da parte i “trucchi”, ecco le cause dell’invecchiamento fisico. Ci sono modi per rimandare l’appuntamento con il tempo? Per ciò che concerne l’invecchiamento cellulare si è sempre pensato che il processo dipendesse dall’incapacità della cellula di dividersi e produrne di nuove. Ma recentemente un’équipe di ricercatori di San Diego (Scripps Institute of Research e Genomics Institute of the Novartis Research Foundation) hanno proposto una nuova teoria che ipotizza che le cellule continuino a dividersi anche in tarda età ma per un difetto genetico lo facciano male. I ricercatori hanno analizzato geni di particolari cellule appartenenti a soggetti di età differente e di bambini affetti da progeria infantile, una malattia che causa invecchiamento precoce. Esisterebbero 61 geni che subiscono significativi cambiamenti con l’età e che sarebbero danneggiati dai radicali liberi. I radicali liberi sono molecole o parti di molecole che determinano reazioni chimiche dannose. Si formano sia nei processi energetici sia nei processi di difesa dell’organismo e vanno a colpire strutture proteiche, lipidiche e Dna. Fumo, inquinamento e radiazioni completano l’opera. Il panorama Secondo una ricerca condotta all’interno del Progetto Finalizzato Invecchiamento condotta dal Consiglio Nazionale delle Ricerche l’invecchiamento è un fenomeno che riguarda soprattutto i Paesi a sviluppo avanzato, dove risiede il 42% (206,5 milioni su 489,3) degli ultrasessantenni e il 59% degli ultraottantenni (31,3 milioni su 52,9). Nei Paesi in via di sviluppo il fenomeno è attualmente di scarsa rilevanza ma tende a crescere a velocità fortissima, maggiore di quella dei Paesi industrializzati. Infatti, secondo le proiezioni formulate, gli ultrasessantenni nei Paesi in via di sviluppo dovrebbero passare, fra il 1990 e il 2020, da 283 a 712 milioni con un incremento del 151%; nei Paesi a sviluppo avanzato invece dovrebbero salire da 206,5 a 317 milioni con un incremento del 53%. La Svezia è il Paese sviluppato più vecchio del mondo, con il 22,8% di ultrasessantenni e il 4,2% di ultraottantenni. Il Giappone è il Paese che invecchierà con la maggiore velocità: la proporzione di ultraottantenni pari al 2,2% nel 1990 dovrebbe arrivare al 6,5% nel 2020. All’interno dell’UE l’Italia, con Germania e Regno Unito, è uno dei Paesi più vecchi, con valori pari rispettivamente al 19,8% e 3,0% della popolazione totale, valori che tendono a crescere assai rapidamente. Perché si invecchia? Le cause principali dell’invecchiamento risiedono nel comportamento dei nostri cromosomi su cui non si può ancora intervenire ma un ruolo determinante nel processo dell’invecchiamento è svolto dal nostro stile di vita, su cui invece si può intervenire: stress, fumo, alcool, alimentazione, esposizione a campi magnetici, sono tutti fattori che accelerano la corsa verso la vecchiaia. Secondo uno studio condotto dal team della dottoressa Epel (pubblicato sulla rivista dell’Accademia Americana delle Scienze Pnas) presso l’Università di San Francisco su un campione di 58 donne, le cellule esaminate delle donne che avevano bambini malati - quindi più sottoposte a stress - apparivano dieci anni più vecchie, infatti le estremità dei cromosomi erano più corte e il loro enzima protettivo era scarso. Quindi ridurre innanzitutto le cause di stress emotivo e fisico aiuta a rallenta il fenomeno dell’invecchiamento. Come prevenire la proliferazione di questi radicali liberi? antiossidanti Innanzitutto introducendo nel nostro organismo sostanze (contenute in cibi ricchi di vitamine C, E, betacarotene) sostanze vegetali, micronutrienti come il selenio, gli acidi grassi omega 3 (salmone, sgombro, acciughe) e omega 6 (olio di semi di girasole, di mais, verdure, cibi proteici, cereali). In effetti il beneficio è minimo perché bisognerebbe mangiare quantità enormi di queste sostanze per ridurre significativamente la quantità di radicali liberi presenti nel nostro organismo (basti pensare che una sigaretta produce dieci miliardi di radicali liberi). Comunque secondo gli studi condotti dal Dipartimento dell’Agricoltura il frutto più “efficace” è la prugna nera, la verdura invece il cavolo. Onde evitare di fare indigestione di cavoli e prugne, si può ricorrere agli integratori alimentari, sebbene anche la loro efficacia rimanga limitata. Sono intanto in fase di ricerca i Synthetic Catalytic Scavengers (pulitori catalitici sintetici) che possono trasformare i radicali liberi in sostanze non dannose. Fattore colesterolo Il colesterolo, il grasso che si deposita sulle pareti dei nostri vasi sanguigni, è un grande alleato dell’invecchiamento. E’ importante ridurlo seguendo una dieta povera di grassi e riducendo la quantità di carboidrati. Esiste però un colesterolo buono (Hdl), che anzi protegge dall’invecchiamento. Si può aumentarlo con un’attività fisica aerobica (corsa, ciclismo, sci di fondo, nuoto) a media intensità, almeno 4-5 ore a settimana. Non bisogna comunque esagerare altrimenti si alzano i livelli di stress e anche di colesterolo (un atleta professionista ha un invecchiamento osseo e cellulare molto più veloce di chi svolge attività amatoriale). Fumare inoltre abbassa i livelli di Hdl nel sangue. Occorre quindi ridurre l’introduzione di nicotina. Ricorrere ai farmaci deve essere solo l’ultima spiaggia, quando gli altri provvedimenti per la riduzione del colesterolo cattivo e per l’innalzamento di quello buono falliscono. Qualche riferimento utile www.anti-aging.it – sito di informazione tecnico-scientifica sull’invecchiamento www.bazarweb.info bazar 02 2005 avere di giulia premilli 49 Design ad alto tasso di adrenalina Lavagne frigorifero, poltrone con gli occhi e un flipper strepitoso da 4mila euro. Design eccitante e tecnologia avanzatissima. Ma la chicca delle chicche si vende solo a Londra, e regala stupefacenti magie tecnologiche… Scrivi sul ghiaccio? No, sul frigo un per spennellare di scritte la tua casa? Hai Sei un grafomane? Non perdi occasione li? Indesit ha creato l’elettrodomestico che mobi i tutti e diping ti bambino monello che ifero dove ci puoi disegnare sopra (non fa per te: è Indesit Teaa 5 pgf bianco, il frigor ini…. dentro!). l’elettrodomestico più in voga tra i bamb Provvisto di un kit di pennarelli lavabili è inato a due porte con comb latore onge frigoc il Ha i? tecnic Capacità dopo la televisione. I dati AirCooler. E capacità totale lorda 415 lt. efficienza energetica “A+”. Ventilazione euro se acquistato su www.misterprice.it. 652 o: Prezz cm. frigo 283 lt. Altezza 190 La poltrona con l’occhio Non per niente è stata chiamata Poliremo, la poltrona dall’unico occhio che illumina la casa. E’ una sorta di Barbapapà al contrario. Si allunga verso l’alto e illumina la stanza. Come fa? Con un led che si alimenta a batteria. Le misure? Da Miss Italia! Alta centosessantotto centimetri pesa pochissimo, solo 25,5 chili. C’è anche una curiosa versione “fantozziana” in o pouf che ne pesa solo 7. Dove? A Milan da ET Etnico Trend, viale Filippetti 41 tel. 0258431836. Prezzo 2.292 euro Quando Londra chiama l’hi-tech risponde! Si sta parlando di un oggettino tanto mega straordinario quanto costoso. E’ il primo Creato schermo olografico d’appartamento. ra e in soli 50 esemplari lo si trova solo a Lond IN più precisamente nei grandi magazzini piùttrice del Regno Unito: Harrod’s. La casa produso è la Claro Holographic tv che ha già riscos il gradimento del pubblico. L’avveniristico poter schermo trasparente è creato in modo da essere posizionato nel bel mezzo della vostra io stanza da pranzo o camera da letto (prev ttore, averle belle grandi). Grazie a un microproie le immagini vengono lanciate verso il vetro film trasparente rendendolo “vivo”. Da qui il prende vita, come per una fantasmagorica magia! 15 mila Quanto costa il gingillino? Si parte dalle o. prezz ha non to risulta il ma e… sterlin La riscossa delle palle d’acciaio! Amanti dei flipper unitevi! E’ il grido di battaglia di www.tilt.it uno dei più forniti siti per patiti delle palline d’acciaio. Nella home page ( un po’ datata) si trova di tutto di più: dagli ultimi appuntamenti per acquistare un flipper vintage alla pagina delle “furenti macchine” nel cinema italiano. Ma ci sono anche tante curiosità: lo sapevate che è rimasto un unico produttoreil di flipper in tutto il mondo? E’ la Stern che ha appena presentato l’ultimo gioiello di casa nuovo coloratissimo “Elvis”. Per soli 4 mila euro più spese di istallazione ve lo potete mettere in sala da pranzo! Se invece volete qualcosa di più economico con www.ebay.it si trovano anche pezzi degli anni ’50 e ’60 dai 1500 ai 1600 euro. 50 di agnese ananasso hi-tech bazar 02 2005 www.bazarweb.info Easy-to-use! Le nuove frontiere dell’hi-tech Giocattoli per cose serie o sofisticata tecnologia per giochi divertenti? Se il dubbio ci attanaglia meglio chiarirsi le idee… Un divano multimodale Il wi-fi non solo rende meno “ingombrante” la tecnologia ma anche più accogliente ed elegante la casa. Lo sanno bene arredatori di interni e designer. Proprio per gli amanti del cinema in casa, una delle maggiori aziende di arredamento italiane, Cassina, ha prodotto un divano “multimediale”, M.I.S.S., disegnato da Philip Starck. E’ un divano angolare che “contiene” delle casse stereo all’interno dei braccioli mentre nella spalliera c’è un videoproiettore. Lo schermo è dotato di uno chassis sottostante che contiene altre casse stereo a scomparsa. Fili e cavi passano sotto il tappeto. Un wireless esclusivo. Per informazioni sul prezzo e i modelli: www.cassina.it Guai in vista per i software multimediali Chi C’è chi lo chiama entertainment. Sia come sia, la gente vuole tutti gli strumenti e le opportunità che la tecnologia mette divertirsi, con a disposizione. Ma senza impazzire dietro manuali di istruzione, fili, cavi e quant’a consumatori chiedono tutta la tecnologia possibile ma a portata ltro. I di mano, easy-to-use, e le aziende rispondono con schermi piatti da appende quadri, pc che “parlano” con la tv, lettori dvd da portare in tasca. re come E per di più, elemento non trascurabile, a prezzi accessibili. E’ l’anno del Windows Media Center Bill Gates ne ha messa a segno un’altra delle sue. Infatti alla ha lanciato un nuovo software, il Windows Media Center, chefine del 2004 consente di avere nel salotto di casa, una vera e propria “stazione” del divertim ento. Con gli hardware opportuni (Microsoft ha siglato accordi con Hp, Samsung etc) è possibile ascoltare musica, vedere la tv, aziende tipo e visionare foto e filmati, navigare in internet, guardare i dvd, elaborare registrare film, stando comodamente seduti sul divano del salotto e usando solo un telecomando per tutte le funzioni. Il software si basa su estremamente intuitivo e la grafica è quella tipica di Windowun sistema comodità, che non costa neanche troppo. Infatti, a seconda s. Una bella dell’hardware che si acquista, il prezzo va dai mille euro in su. Attenzione però, anche se è vero che di per sé il software la tower e il telecom perché costano poi molto è anche vero che lo schermo da utilizzare ando non abbastanza grande, possibilmente piatto, ancor meglio se Lcddeve essere E il pc deve essere di ultima generazione. E questo sicuram o al plasma. la spesa. Il software si trova nei maggiori centri di informaticaente fa alzare ed elettronica della città. Per saperne di più www.microsoft.com Fili e cavi dappertutto? Non più Finalmente pc, televisore e stereo possono comunicare ma fili. La risposta è già arrivata. Infatti esistono in commerciosi inciampa nei dispositivi Wi-fi che permettono di collegare gli apparecchii cosiddetti necessità di cavi: il segnale passa, tramite una centralina, senza la viceversa, anche attraverso i muri, in certi casi. Il criterio è da pc a tv e mouse e della tastiera wireless. Uno di questi dispositivi è il lo stesso del Linksys Media Center Extender, che consente, anche se il pc si trova in una stanza e la tv col sistema hi-fi in un’altra, di poter ascoltare file Mp3, vedere film e foto scaricati nel pc o navigare in internet, usando solo il telecom ovviamente, il software Windows Media Center (vedi sopra), ando. Occorre, la centralina radio internet e il ripetitore, oltre al pc e alla tv. Sono facili da installare e da usare. L’unico neo è che dei film registrati si possono vedere solo quelli sull’hard disk e non i dvd. Per informazioni www.linksys.co m ha acquistato ultimamente il sistema operativo Windows Xp per il proprio pc, versione Home o Professional, avrà notato che nel pacchetto era compreso anche il programma Media Player, il software per la lettura dei file multimediali. Bene, dallo scorso febbraio la Commissione Europea ha obbligato la Microsoft a produrre una versione del sistema operativo senza Media Player, per lasciare possibilità agli utenti di scegliere quale software specifico utilizzare. Le due versioni avranno lo stesso prezzo quindi quando si acquista un nuovo computer con piattaforma Windows Xp è bene specificare se si vuole acquistare la versione con o senza Media Player. Se non si possiede già un software con le stesse funzioni, tipo il Roxio, sarebbe meglio acquistare la versione completa, per sfruttare al meglio l’integrazione multimediale tra le varie applicazioni (e-mail, instant messaging, browser). Video di ghiaccio Il televisore in cucina non ci sta? No problem, si mette nel frigo. La LG ha infatti messo in commercio dallo scorso settembre un frigorifero side by side (quello a due sportelli) con un televisore Lcd 13 pollici incorporato in una delle due ante. Il televisore è dotato di telecomando e può essere anche connesso a un lettore Dvd o Vhs. L’altro sportello è dotato di drink dispenser collegato direttamente al sistema idrico e che fornisce acqua depurata o ghiaccio, sia in cubetti sia tritato. Una buona soluzione per chi, pur non avendo molto spazio, non vuole rinunciare a guardare la tv in cucina. Il prezzo si aggira sui 3.500 euro. www.lg.com Gli italiani preferiscono i videogiochi Tra tutte le forme di intrattenimento multimediale gli italiani preferiscono i videogiochi, un settore in netta crescita che sta facendo registrare incrementi annui di 112 milioni euro anno su anno (da “Il mercato italiano dei videogiochi”, edizione 2004, pubblicato dalla rivista Trade Interactive Multimedia). Da una recente indagine risulta in particolare che i videogiochi preferiti siano quelli per pc e console ( 82,2% delle vendite sul totale dei software multimediali). Il genere più venduto rimane quello di azione sia per pc (22,7%), sia per console (26,8%). www.bazarweb.info bazar 02 2005 architetture di oliva muratore 51 “Non esiste una sola Roma. Ce ne sono 100, mille, infiniti volti che si sovrappongono e tracciano stratiginfinite. Ci sono Roma è questo, e insieme qualcos’altro di diverso rafie dell’anima. , di non ancora scoperto. Roma non la trovi, non la conquisti, del tutto. Mentre è qui, Roma è già altrove, non la domini mai un altrove che non raggiungerai mai. E’ la città che t’irretisce, che ti perde nei suoi poetici profili. Non sei tu a scegliere Roma, ma è la città a volerti, il labirinto a vincerti”. E’ proprio questa intuizione a domin are le pagine di Perdersi a Roma, di Roberto Carvelli (edizioni Interc Un testo particolare che si presta a differenti lettureulturali, 2004). sociologiche e a più livelli d’indagine ermeneutica. Uno studio che dalla sua toponomastica, dalle strade, dai quartiparte dalla città, eri, dalle chiese, dai monumenti; che parte dalla pietra, dalla polvere, dall’acqua. Alla parola l’autore affida il compito di ritrarre Roma, dove lui stesso vive e che ogni giorno cerca di scoprire sotto una luce differente. Ad accompagnarci in questo itinerario pittorico intinto nella tavolozza cromatica della più mediorientale delle capitali europee, ma anche nella più drammaticamente vera, umanamente nuda e profeticamente spietata, i racconti dei grandi artisti, le testimonianze dei massimi scrittori viventi, ma anche di quelli che hanno semplicemente scelto Roma come patria d’elezione. Roma sembra fuoriuscire, d’improvviso, dalla sontuosa cornice architettonica dei secoli e dei millenni, per ritrovarci all’angolo di un baretto, nella luce declinante di un tardo pomeriggio, nella densità rosa di un cielo che sfiora le algebre dei terrazzi. Roma è questo ed è anche la culla del pensiero, del cinema, della cultura contemporanea. Roma è il nido che ciascuno di noi si porta dentro, “l’architrave magica che ci consente di accedere alle leggi dell’eterno ritorno”, l’Itaca che la scrittura misurata di Roberto Carvelli elegge a rifugio del vivere, del sentire, qualche volta del morire. Roma, una città che t’irretisce La più mediorientale delle capitali europee vista con gli occhi di un autore che sceglie di perdersi in questa città per raccontarla… Ri-impiangere e ri-impiantare L’indagine artistica di Alberto Di Fabio è incentrata su tematiche ambientali. Il suo lavoro si sviluppa attraverso grandi installazioni, composte da particolari pitture su carte cinesi, che rappresentano una vera e propria esplorazione nella struttura della materia e una riscoperta degli elementi che compongono la natura, proponendo in tal modo un’alternativa al degrado ambientale dovuto all’inquinamento dell’uomo. L’impegno dell’artista per l’ecologia diventa attivo quando, scoperta una discarica di rifiuti in uno dei paesaggi più belli e incontaminati d’Italia, l’isola di Ponza, decide di intraprendere una faticosa performance: piantare, lungo il perimetro della discarica, circa trecento piante di vario genere, con l’intento di un progressivo rimboschimento del territorio. Nasce così il titolo di questa mostra durante la quale, accanto alle installazioni pittoriche, verranno proiettate le immagini della performance: riimpianto, rimpiangendo il danno che l’uomo ha arrecato alla natura, rimpianta la natura stessa affinché riconquisti la propria bellezza e il proprio territorio. Informazioni: 390818951818 -0818958052, [email protected], www.umbertodimarino.com. Ri-impianto mostra di Alberto Di Fabio Museo di Arte Contemporanea Umberto Di Marino Via Colonne 2b - Giuliano in Campania (NA) Fino al 26 febbraio 2005 Una mostra-concorso x confrontare le creatività La Fondazione Romualdo Del Bianco, nell’ottica delle iniziative volte a promuovere l’incontro, lo scambio di conoscenze, la reciproca comprensione e il mutuo arricchimento tra giovani di paesi e culture diversi, organizza la II Edizione della Mostra-Concorso Internazionale delle Migliori Tesi di Laurea “For an ecological future: Architecture, Environment and Design”. L’iniziativa ha dato l’opportunità a diversi Istituti di insegnamento nel campo dell’Architettura, dell’Ambiente/ Ecologia e del Design di ambito internazionale, di esporre le tesi di laurea dei loro studenti e di confrontare quindi materiali inediti che spesso rappresentano l’innovazione e la creatività di giovani architetti, altrimenti poco conosciuti. 2° Edizione della Mostra Concorso Internazionale delle Migliori Tesi di Laurea “for an ecological future:architecture, environment and design” Fondazione Romualdo Del Bianco – Firenze. Dal 17 febbraio al 17 marzo 2005 Informazioni: www.fondazione-delbianco.org. Sottsass tutto da leggere Volume pubblicato in occasione della grande mostra dedicata all’architetto Sottsass presso il Mart (Rovereto, dal 26 febbraio al 22 maggio 2005). Con l’introduzione dell’architetto Hans Hollein, la monografia si presenta come una sequenza ininterrotta di 700 disegni di design, paesaggi, appunti e architettura che raccontano la vita e il complesso percorso artistico di Ettore Sottsass, animatore prima della scena Radical internazionale e poi della stagione Postmoderna con la fondazione del gruppo Alchimia e oggi considerato unanimemente uno dei padri nobili del design contemporaneo. Ettore Sottsass , di Ettore Sottsass, Skirà 2005 52 di matteo bianchini piccoli bazar 02 2005 www.bazarweb.info Carnevale di Viareggio Viareggio festeggia 132 anni di carnevale, cultura e turismo. L’edizion e di quest’anno prevede un grande coinvolgimento internazionale in collaborazione con numerose città europee sedi di importanti manifestazioni carnevalesche. Il Carnevale 2005 è una festa all’insegn della pace, dell’amore e della solidarietà. Protagonisti indiscussi delle a spettacolari parate sono ancora una volta i giganti di cartapesta. La manifestazione, in programma dal 23 gennaio al 13 febbraio, propone una serie di appuntamenti di grande interesse per adulti e bambini .Il 23 e 30 gennaio, il 6, 8 e 13 febbraio i carri allegorici sfileranno sul grande palcoscenico dei viali al mare. Sono attesissime anche le feste rionali ei veglioni in maschera organizzati dai migliori locali della Versilia. Di rilievo il programma riservato agli spettacoli e alla cultura, le commedie musicali in vernacolo, gli appuntamenti enogastronomici nei migliori ristoranti della città, e tante altre importanti iniziative. Dove: Viareggio (LU), La Cittadella del Carnevale Informazioni, curiosità e programma completo di tutte le iniziative collegate al Carnevale 2005 le troverete su internet al sito www.ilcarnevale.com Le grandi sfilate dei carri allegorici del Carnevale 2005 in programm a per il 6, 7, 8 e 13 febbraio avranno tutte inizio alle ore 14.30. Ingresso gratuito per i bambini fino a 10 anni. Imperdibili i carri, e l’atmosfera che si respira per tutti i giorni di festa è irresistibile per tutta la famiglia Carnevale di Ivrea Famoso per la sua storica battaglia delle arance, appuntamento dedicato ai ragazzi e che ha luogo nella piazza del centro (le reti di protezione consentono ai turisti di godersi lo spettacolo), inoltre si possono degustare i piatti tipici della tradizione canavesana e assistere alla parata che si intitola Prise du drapeau in cui saranno protagonisti pifferi e tamburi. Da segnalare, per i bambini: Giovedì 3 febbraio 2005 ORE 15,00 - Piazza Ottinetti; organizzata dagli “Amis ad Piassa dla Granaja”, festa dei bambini con giochi intrattenimenti e distribuzione di dolci e merendine Dove: Ivrea, strade e piazze della città Per infomazioni: Consorzio per l’Organizzazione dello Storico Carneval e d’Ivrea Antico Palazzo della Credenza 10015 IVREA (TO). Tel. 0125641521 [email protected] Pulcinella aveva un gallo... Tutto il giorno vi andava a cavallo, con la briglia e con la sella. Viva il galletto di Pulcinella! Carnevale come festa magica e fantasiosa che stimola il gioco simbolico, il far finta di, elemento indispensabile non solo per stimolare l’immaginazione ma soprattutto per la crescita dell’identità personale. Festeggiate gente, festeggiate! E….travestitevi! Carnevale di Putignano Carnevale di Venezia Un Carnevale ricco di colore e fantasia con molti appuntamenti dedicati ai bambini: vari punti della città saranno animati da clown e artisti di strada che proporranno spettacoli a tema. Il Carnevale di Venezia 2005 si svolgerà dal 28 gennaio all’8 febbraio prossimi. Il liston delle maschere e la festa dei teatri è il tema scelto per l’edizione 2005, che vedrà il ritorno in laguna di Maurizio Scaparro, ideatore del Carnevale del Teatro dei primi anni ’80. Dove: Città di Venezia, Lido, Mestre Marghera Per informazioni: [email protected] - Tel. 0415201959 www.carnevale.venezia.it Carnevale Dei Bambini Assolutamente da non perdere questa bella festa di San Stino Di Livenza, in programma per sabato 5 febbraio 2005, sfilata carnascialesca con la partecipazione di gruppi folkloristici e carri allegorici. Dove: San Stino Di Livenza (Venezia) per le vie del centro. Per informazioni: COMITATO FESTEGGIAMENTI LA SALUTE DI LIVENZA www.sanstino.it - www.portogruaroturismo.it Tel: 0421800024 fax: 042180110 Quest’anno la festa è dedicata alla memoria di “Mest Pit Scialame”, propagginante scomparso di recente. L’apertura della Festa, è a cura storico di un gruppo fuori concorso di bambini delle classi V^ C e D della Scuola Elementa che completano così un laboratorio didattico sul dialetto. A seguire benre Minzele, gruppi: “U ciuccenat”, “Gruppo d’Elia”, “Ceim, Ceim de rape i ciuqueresei Zizzania”, “A fezz” e, per la prima volta sul palco, “I Zannier”, gruppo ”, “La composto da sole donne. C/O Piazza Plebiscito. Dopo gli eventi del 23 e 30 gennaio gli appuntam enti per seguire i corsi mascherati sono domenica 6 febbraio dalle ore 11 e martedì 8 febbraio, in cui si festeggerà il funerale del carnevale, dalle ore 18. Dove: Putignano (BA), strade e piazze della città Per informazioni Fondazione “CARNEVALE DI PUTIGNANO”, via Conversa no n.3/f 70017 Putignano (BA). Tel 0804911532 - 0804058017 E-mail: [email protected] L’ingresso è libero e si può assistere sia dalle strade che dalle tribune per godersi lo spettacolo in tutta la sua bellezza Carnevale di Cento Accanto al divertimento per gli adulti, i piccoli non possono perdere una visita al Giardino Incantato. Un’oasi di divertimento a misura di bambino all’intern una delle manifestazioni di Carnevale più famose d’Europa: un magico o di animato da magia, miniparate, minidisco, tanti giochi e ancora fiabe, mondo dei cartoni animati e maschere a tema. I più piccoli possono assistere personaggi alle sfilate di questo Carnevale, gemellato con quello di Rio de Janeiro, da un’area protetta e dedicata solo a loro. Dove: Cento (FE), il Giardino Incantato - giardini di v. U. Bassi INFOLINE: TEL 051904252-57 E.mail: [email protected] www.carnevalecento.com sport bazar 02 2005 di valerio cammarano 53 Triathlon: 3 volte campioni! Una gara che una volta si chiamava Ironman, ovvero uomo d’acciaio. E non a www.bazarweb.info caso. Provate a pensare quanto debba essere forte colui che decida di sfidare prima l’acqua, poi l’aria e infine la terra … Narra la leggenda che verso la fine degli anni ’70 un gruppetto di amici discutesse di sport su una spiaggia delle Appuntamenti Triathlon Hawaii. Motivo del contendere la scommessa su quale fosse la gara più faticosa tra la “Waikiki Rough Water Swim” (quasi quattro chilometri a nuoto), la “112 mile Bike Race Around Oahu” (180 chilometri in bici) e la Febbraio “Honolulu Marathon”. Visto che non riuscivano a trovare un accordo, uno degli amici propose una soluzione che di primo acchito a tutti parve dettata o da incipiente pazzia o da qualche bicchiere di troppo: combinare le tre prove summenzionate in una sola. Superato l’iniziale sconcerto, il gruppetto decise di testare l’idea. Nacque così una gara dal nome emblematico, “Ironman” (uomo d’acciaio) e con essa una nuova disciplina sportiva, il triathlon, che in meno di vent’anni ha conosciuto uno sviluppo impressionante, fino a raggiungere nel 2000 a Sydney l’ammissione ai Giochi Olimpici. Traguardo che per altri sport, magari molto più antichi, rimane un miraggio. Vera o falsa che sia la leggenda di cui sopra – ma conoscendo il gusto tipicamente americano per le sfide ai limiti della follia propendiamo per la sua autenticità – è certo che il triathlon è nato alle Hawaii. Come dice il nome si tratta di uno sport multidisciplinare che combina corsa, ciclismo e nuoto e costituisce una sfida quasi ideologica alle leggi della resistenza fisica del corpo umano. A differenza del pentathlon, che unisce cinque diversi sport – corsa, nuoto, scherma, equitazione e tiro al bersaglio – da disputarsi in differenti momenti, nel triathlon tra una prova e l’altra non c’è soluzione di continuità. Si comincia con il nuoto, usciti dall’acqua si sale in bicicletta e scesi dal sellino si comincia a correre, sfidando prima l’acqua, poi la terra e infine l’aria con l’aerodinamicità del ciclismo. Il tutto su distanze che fanno davvero paura. Nella gara olimpica si nuota per 1,5 chilometri, si pedala per 20 e, per concludere in bellezza, si corre per 10. Ma esistono anche prove più dure, come l’Ironman (mai nome fu più azzeccato): 3,8 chilometri di bracciate, 180 di pedalate e 42 di corsa. Dal momento che a questi livelli possono cimentarsi solo superuomini e superdonne, onde evitare la relegazione nel ghetto degli sport per pochi eletti, nel corso degli anni il triathlon si è evoluto, differenziando le distanze e divenendo accessibile a tutti. La gara sprint, ad esempio, prevede 750 metri a nuoto, 20 chilometri in bici e 5 di corsa. In più, accanto al triathlon propriamente detto è stato introdotto il duathlon, una variante che possiamo definire “invernale” e che non prevede la prova di nuoto. Anche nella sua versione “ridotta” il triathlon fa abbastanza paura. Ma con un po’ di allenamento diventa possibile provare. Per chi volesse tentare, in Italia ci sono oltre 200 società (l’elenco sul sito ufficiale della Federazione Italiana Triathlon, www.fitri.it). Chi invece volesse farsi semplicemente un’idea sullo svolgimento delle gare, può consultare il box con gli appuntamenti più importanti del mese di febbraio. foto: www.oltremara.com Mondiali di sci Grande appuntamento per gli appassionati di sci tra il 28 gennaio e il 13 febbraio con i Campionati Mondiali di Bormio. È la quarta volta che l’Italia ospita la manifestazione dopo le edizioni di Val Gardena (1970), Alta Valtellina (1985) e Sestriere (1997). Le gare si svolgeranno tra Bormio, con la pista Stelvio a ospitare le prove maschili, e Santa Caterina Valfurva, con la pista intitolata a Deborah Compagnoni a ospitare le gare femminili. Per il nostro paese si tratta di un evento importante soprattutto dal punto di vista organizzativo. La manifestazione, che, tanto per non farci mancare nulla, è stata preceduta da feroci polemiche tra la Federazione Italiana Sport Invernali e il CONI per questioni economiche, può infatti essere considerata una sorta di prova generale in vista delle Olimpiadi invernali che il prossimo anno saranno ospitate da Torino. Altro grande evento per il quale governo nazionale e regionale, comitato organizzatore e Comitato olimpico non hanno perso occasione per scannarsi allegramente a vicenda, sotto gli occhi prima stupiti poi sempre più irritati dei vertici dello sport mondiale. Speriamo bene. Intanto, chi può si goda l’opportunità di vedere all’opera i più grandi campioni dello sci mondiale, dalla stella statunitense Bode Miller al fuoriclasse austriaco Hermann Maier, detto Herminator per l’incredibile (e discussa) potenza dei suoi muscoli. Insieme con loro parteciperanno atleti di 60 nazioni. Passati i tempi d’oro di Alberto Tomba e di Deborah Compagnoni, le speranze azzurre sono puntate soprattutto su Giorgio Rocca in speciale e gigante e Isolde Kostner in discesa e supergigante. Chi non si potrà permettere di essere sul posto avrà comunque la possibilità di seguire le gare in diretta sulla Rai, mentre i patiti del computer potranno essere aggiornati in tempo reale sull’andamento dei Mondiali collegandosi con il sito ufficiale della manifestazione (www.bormio2005.com) oppure con il sito della Federazione Italiana Sport Invernali (www.fisi.it). 13 febbraio ALBINO (BG) – Duathlon Corto MTB 20 febbraio SAPPADA (BL) – Belluno Winter Triathlon 27 febbraio CAMERI (NO) – Villa Picchetta Duathlon Corto MTB SIGNA (FI) – Duathlon Sprint MTB SIGNA (FI) – Duathlon Kids Programma Mondiali di sci Venerdì 28 gennaio Cerimonia d’apertura – Bormio (ore 18.00) Sabato 29 gennaio Supergigante maschile – Bormio (ore 11.45) Domenica 30 gennaio Supergigante femminile – Santa Caterina Valfurva (ore 11.45) Lunedì 31 gennaio Discesa libera femminile (1ª prova) – Santa Caterina Valfurva (ore 11.45) Discesa libera maschile (1ª prova) – Bormio (ore 11.45) Martedì 1° febbraio Discesa libera femminile (2ª prova) – Santa Caterina Valfurva (ore 11.45) Discesa libera maschile (2ª prova) – Bormio (ore 11.45) Mercoledì 2 febbraio Discesa libera maschile (3ª prova) – Bormio (ore 11.45) Discesa libera femminile (3ª prova) – Santa Caterina Valfurva (ore 11.45) Giovedì 3 febbraio Discesa combinata maschile – Bormio (ore 11.45) Slalom combinata maschile (1ª manche) – Bormio (ore 15.30) Slalom combinata maschile (2ª manche) – Bormio (ore 18.00) Venerdì 4 febbraio Discesa combinata femminile - Santa Caterina Valfurva (ore 11.45) Slalom combinata femminile (1ª manche) – Santa Caterina Valfurva (ore 15.30) Slalom combinata femminile (2ª manche) – Santa Caterina Valfurva (ore 18.00) Discesa libera maschile (4ª prova) – Bormio (ore 11.45) Sabato 5 febbraio Discesa libera maschile – Bormio (ore 11.45) Domenica 6 febbraio Discesa libera femminile – Santa Caterina Valfurva (ore 11.45) Martedì 8 febbraio Slalom Gigante femminile (1ª manche) – Santa Caterina Valfurva (ore 9.30) Slalom Gigante femminile (2ª manche) – Santa Caterina Valfurva (ore 13.00) Mercoledì 9 febbraio Slalom Gigante maschile (1ª manche) – Bormio (ore 9.30) Slalom Gigante maschile (2ª manche) – Bormio (ore 13.00) Venerdì 11 febbraio Slalom femminile (1ª manche) – Santa Caterina Valfurva (ore 14.30) Slalom femminile (2ª manche) – Santa Caterina Valfurva (ore 17.00) Sabato 12 febbraio Slalom maschile (1ª manche) – Santa Caterina Valfurva (ore 10.00) Slalom maschile (2ª manche) – Bormio (ore 13.00) Domenica 13 febbraio Nations Team Event – Supergigante – Bormio (ore 9.30) Nations Team Event – Slalom – Bormio (ore 13.00) Cerimonia di chiusura – Bormio 54 di angelita peyretti sciocchina bazar 02 2005 www.bazarweb.info “i vicini” di marco begani QUEL SANTO DI VALENTINO Dirovvi ora qual sia la verace et secura istoria de lo santo de li Valentini che tanta speme incendia ne lo torace ad tante genti de lo orbe interamente Lo raccunto encomencia in la città di Ternide, di fama assai vergonzosa por causa di vizioserrimi pagani rituali in essa frequenterrimi. Quivi conducea vita assai modesta et pudica lo Abate Valente, Abate gnomo che por issa causante nomato fu da qualchedun impudente, Valentino. Al principiare de lo raccunto poco santo apparia lo tal prelato, et anzi nu poco profano lo avria detto se incontratolo nel foltume de lo fitto bosco davanti casa in una aubscura notte como solo ve ne erano al tempo. Et fu di ritorno da una di codeste sue gite porcine ne lo bosco che lo abatino rinvenne uno fagotto di picciola dimensione davante de lo portone di sua dimora. Lo aperse e con sua gran sorpresa vi scorse una criaturina. Immantinente isso fu colto da illuminazion, non proprio divina, epperò di grande umano ingegno, pensò: “Se qui la crescerò, presto non mi farà bisogna di far tante gite ne lo bosco!” Et de buon augurio Pulcrezia la nomò. La infanta, a lo principio un poco incomoda per lo abate che tanto avea de pregare sera e mattin, crebbe in clandestina dimora e infine addivenne signorina sanza che un sol giovinotto la abesse mai concupiscita. Giunta era la ora de tratar essa al pari di una isposa, ma ella por lo contrario de portarse ben e modestamente, pretendea licenziose libertà. “Abate!” pregava, “Concedetemi ir ne lo marciapiede a dar un passo o due, di grazia!” Ma lo abate, che cresciutala la abea no por li altrui appetiti, nol concedea, impensierendosi che alcuno la bramasse. Eppur la giovinetta, inconscia di tanto periglio, un dì risolse sé medesima a uscìer finalmente per la via in sotto de lo cielo aperso. La innocianta camminava in ispensierati atteggiamenti, quando lo primo masculo che videla passar diggià la volle. Non dispiacque a la Pulcrezia lo trattamento, sicut intentò destar la medesima attenzion in quello e quello altro giovinotto ne li giorni a venire. Indi no solamente cum onesti omini, sibben cum canibus et purcus issa iba piacevolissamente. Niuno sapea chi fusse e donde venisse ella, nondimeno gradiban. “Mala ventura!” si disisperava lo infelice abate, “Siffatta puta ho cresciuto! Ah, covava una serpe in pectore! Chi mai le diede un tal esemplo?!” E de lo nanetto che erat, no podia cursar dietro lei a gran velocità per impedire cotanti inganni, et molto si daba da fare su le piccine zampette, sed giammai arrivava per tempo. Giunse uno ancor più tristo giorno per lo abate, che diggià forse in odor di santità avea tanto pregato Iddio che ella abbandonasse tanto dubia costumanza. Lo infausto giorno fu quello in che ella conobbe lo mal uomo scuro. Era egli uno viandante venditor de pitre focaie d’ogni color, di pagano costume e poco avvezzo a le buone maniere, sicut quando ella li fu sotto la negra mano, immantinente l’afferrò al pari di uno bestio con sua degna preda. La fanciulla, tanto ebbe riecognoscienza all’uomo, che pregollo volerla isposar. Lo negro nol negò, e subitamente si apparecchiò por lo cerimoniale. “Temporeggia!” ella pregò, “Lo abate mio ne morrà! Deberemo aber un poco de tatto cum isso!” Lo abate Valentino tanto lagrimò, epperò non li facea difetto lo affetto caro versus la donzella un poco zozza, sicut la benedicò con suo isposo. Li cristiani, al tempo ancor esigui sed non di piccina voluntà, venutisi a conoscienza de lo turpe fatto, al rogo ambedue li volean portare, lo infedele uomo, dal color di tenebra, e la femmina audace che creduta fu strega por no aber parenti. Già si preparava la pira per li amanti empii, che lo abate si risolse a lo gesto eroico che la santità gli valse: “Fermi!” aggridò, “issa non è megera! Mio seme generolla!” Toda la gente non sapea donde volger lo guardo, poiché udia la voce però no scorgea la fonte tanto si levava da una infima altura. “Qui mi trovo!” Ello insistè, e lo videro infine, in grande agitazione dietro uno sgabello intentar montarvi sopra. “Isso? Lo abate gnomo? E como es fattibile cotanta ventura?” “Venne da me una granda donna”, continuò Valentino, “di beltà irresistenda, che fu da me ingravidata. Issa, dopo partorita la sventurata che vorreste ardere, disse uscire un attimo e sue ampie carni mai più rividi.” Le genti, se la bevvero la gran balla, e riecognobbero la fanciulla qual sua prole. Salvaro cum issa anco lo suo compare, e furo essi indicati como “coppia de facto”. Epperò de lo abate si disfarono in gran fretta por la dissoluta vita che ebbe avuta. Passaro li seculi, e prima o poi qualcheduno scoperse e intese lo ben che avea fatto lo abate sacrificando sua istessa vita in favore di quelle de li amanti, proteggendo de tal maniera l’amor loro. Fu così che si decise che isso era santo et beato, non si sabe se por aber supportato cotanta zoccola, o por lo sacrifizio. E ancor adesso, a tuttodì, si suole con gran biscotti e cioccolati e floreanze li grandi amori festeggiare, che sean sotto lo sacro sigillo de le religiose credenze, che sean profani e un poco cumplicati. www.bazarweb.info bazar 02 2005 corsi di valeria cecilia 55 La magia di scrivere un libro Scrivere un romanzo è il sogno di tant Ma anche partecipare alla nascita di un libro, contribuire alla stesura, colli.abo rare alla il manoscritto di uno scrittore famoso, o lavorare al correzione, trascrivere di un nuovo titolo. E’ il magico mondo dell’editoria lancio promozionale … L’idea di lavorare al fianco di scrittori, di parteci pare alla nascita e alle trasformazioni di un libro indubbiamente. Di corsi di formazione per apprendere fino al suo arrivo in libreria affascina, i mestieri dell’editoria ce ne sono di tutti i tipi: univers Ultimamente anche alcune case editrici hanno iniziato itari, a propor re corsi. “Ma far parte dello staff di un editore può signific master, professionali, finanziati. redattore, l’editor o occuparsi di marketing” racconta are tante cose diverse: dal fare il Leonar do Palmisano, della casa editrice romana Minimum Fax ci spiega che i loro corsi sono specifici per ognuna delle e responsabile dei corsi. Palmisano di esperienza. “C’è un modulo comune a tutti gli indirizz figure professionali necessarie in una casa editrice e sono tenuti direttamente dal loro staff, ricco ognuno dei ruoli possibili”. Ma quali sono le figure più i che è introduttivo e spiega la struttura aziendale di un editore, ma poi ogni corso è specifico per ambite e richieste? “Una figura molto ambita è quella - che lavora affianco allo scrittore per ottimizzare la scrittur dell’editor - racconta sempre Palmisano un grande ritmo narrativo. Altro ruolo è quello del redatto a e i contenuti del manoscritto”. L’editor di solito è una persona che ha letto tantissimo e ha re, che invece cura l’ultima fase del libro, controllando e contribuendo anche all’impaginazione a braccetto con i grafici. Presso la Minimum Fax si possono anche il testo a livello grammaticale e sintattico nell’ufficio stampa, nella direzione editoriale o nel settore seguire corsi per operare nel marketing, grafico e c’è anche un utile corso sui diritti di autore. Minimum Fax, piazzale di ponte Milvio 28, Roma. www.m inimumfax.com Altri corsi promossi da Case Editrici Il piccolo editore Edizioni Clandestine di Marina di Massa, specializzato in letteratura e saggi “radical” ma anche ironici, propone corsi intensivi individuali, della durata di 3 giorni, per apprendere come avviene il processo di produzione e distribuzione del libro, non trascurando nozioni fondamentali di impaginazione e pubblicità. Il costo complessivo è di 324 euro. Edzioni Clandestine, via Baracchini 182/a, Marina di Massa (MS). Tel. 0585784698 www.edizioniclandestine.com Tra febbraio e marzo, la casa editrice torinese Lindau, nota soprattutto per la saggistica cinematografica e per i testi di filosofia orientale ed esoterismo, offre corsi intensivi (3 week end) a Roma, Torino, Milano. Le lezioni vertono su tutte le professionalità dell’editoria. www.lindau.it Via B. Galliari 15 bis Torino. Tel. 0116693910 Per chi vuol fare il capo: l’editore Il corso per chi vuole aprire una casa editrice è organizzato dall’Associazione Italiana Editori, con sede a Milano. Materie del corso sono le normative e la prassi da seguire per avviare una casa editrice, le competenze per prendere le giuste direzioni dell’azienda, la sua crescita: le codifiche internazionali del libro, del diritto d’autore, delle disposizioni giuridiche, fiscali, postali e, perché no, della distribuzione. Il corso dura una giornata e il costo complessivo è di 200 euro. Prossima edizione: febbraio 2005. Associazione Italiana Editori, via Delle Erbe 2 - Milano www.aie.it/Formazione Master post laurea Master in editoria cartacea, diretto da Umberto Eco Questo master nasce dall’esigenza di creare specializzazione nel settore dell’editoria che il mercato registra in forte espansione. Sulla presentazione del corso si legge infatti che anche “alla figura del tradizionale commesso si sta sostituendo la figura del libraio laureato”. Il master, diretto da Umberto Eco, ha durata biennale a frequenza obbligatoria ed è aperto a laureati presso qualsiasi facoltà. Si accede previo test di ammissione che verifichi il possesso di alcune competenze di base. Sono ammessi venticinque studenti. Le materie trattate vanno dalla Filologia alla Storia della stampa e dell’editoria, dalla Tecnica della produzione del Libro, alla Teoria dell’ipertesto e Progettazione Ipermediale, sino alla organizzazione della libreria. www.sssub.unibo.it/master/ Master gratuito in editoria, a Milano Organizzato dal l’Università degli Studi di Milano in collaborazione con l’AIE e la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondatori, il corso è di 800 ore complessive, di cui 500 di insegnamento e 300 di stage presso le maggiori aziende editoriali. La partecipazione, riservata 20 iscritti, è gratuita. www.fondazionemondadori.it 56 di GIULIANO CANGIANO fenomeni bazar 02 2005 www.bazarweb.info PALADINI ‘ TA R BE LI A LL DE Se la scena underground milanese spazia dallo ska-reggae al rock-noir, Napoli si muove su sonorità post-rock/camera dalla spiccata attitudine all’improvvisazione. E girando per centri sociali si scopre uno spazio di pornografia autogestito. Da sole donne. Precario: eccedere, creare… San Dirottando il buon vecchio e disilluso San Valentino verso lidi diversi e più spensierati, l’Italia degli spazi sociali si prepara ad affrontare il mese dell’amore sotto l’egida di un “aureolato” meno sfavillante, non alato, ma decisamente più rappresentativo, almeno di questi tempi: San Precario. Il web riferisce di una sua recente “apparizione” (si parla del 30 novembre dell’anno da poco sfuggitoci) nel celeberrimo quartiere San Lorenzo a Roma, dove ha guidato le manine di studenti e precari un po’ snervati che, come novelli crociati, “in hoc signo vinces” si sono detti e, scope e ramazze alla mano, si sono ripresi uno spazio abbandonato per dargli nuova vita. Lo scopo è esplicito e complesso, il nome chiarificatore e bivalente: ESC è stato ribattezzato lo spazio, acronimo per “Eccedi, Sottrai, Crea” e si farà paladino delle “pratiche del comune”, occupandosi di reddito, libero accesso a saperi e tecnologie e relativa ciclonica circolazione della cultura e della conoscenza. Ufficialmente questa missione è già cominciata il 15 dicembre, ma il tutto si muove ancora in maniera un po’ sotterranea: i primi vagiti non hanno ancora avuto molta risonanza, ma bisogna avere fiducia laddove appare già confortante l’idea che ancora qualcuno si renda conto di esigenze e lacune della nostra terra e si prenda la briga di creare nuovi spazi e dar vita a iniziative fuori dal semplice entertainment. Anche in questo senso il “cheek to cheek” con Global Project fa ben sperare. Ripromettendoci/vi un’intervista ai ragazzi per il mese prossimo intanto vi forniamo un po’ di coordinate. C.S. ESC, via dei Reti, 15 (San Lorenzo) Roma. Global Project: http://www.globalproject.info/ e boicottare la Coca Cola! … Insistendo sempre sotto la guida di San Precario, che tra l’altro anche il settimanale Carta aveva scelto come “Person of the year”, ci occupiamo adesso dei lavoratori delle imprese imbottigliatrici per la Coca-Cola in Colombia. Pare che la multinazionale si sia resa promotrice di politiche repressive nei loro confronti e che abbia avuto modo di continuare a farlo impunemente anche grazie all’appoggio del governo locale e di gruppi paramilitari, interessati a cancellare qualsiasi movimento d’opposizione sociale (a partire dai sindacati). Per questo nel 2003 è partita una campagna mondiale di boicottaggio (che presto sarà affiancata anche da un processo nei confronti di Coca-Cola negli U.S.A.) a difesa dei basilari diritti umani, alla quale hanno preso parte anche decine di comuni italiani bandendo la celebre bevanda dai distributori presenti nelle proprie strutture. “Artisti contro la Coca-Cola” è lo stato dell’arte di questa battaglia: è assieme una rassegna e un’esposizione e sarà ospitata al Forte Prenestino di Roma dal 4 al 13 di questo mese. Artisti di ogni ambito e formazione sono chiamati a mettersi in gioco in quello che un gioco non è, “per la vita e la dignità del popolo colombiano”. Forte Predestino, via Federico Delpino 189, zona Centocelle Roma. C.S.O.A. Forte Prenestino http://www.forteprenestino.net sulla campagna di boicottaggio http://www.nococacola.info il sindacato colombiano http://www.sinaltrainal.org per rivoluzionare Recitare Iniziato il 20 gennaio scorso si protrarrà fino al 17 di questo mese al C.S.A. Intifada di Empoli il Tributo a Gian Maria Volonté. La proiezione di cinque film che lo hanno visto protagonista (nei giorni 3, 10 e 17 febbraio a partire dalle 22) serve a rendere omaggio a questo grande attore, scomparso da 10 anni, che è sempre stato in prima linea rispetto alle problematiche del “movimento”. “Essere un attore è una questione di scelta che si pone innanzitutto a livello esistenziale: o si esprimono le strutture conservatrici della società e ci si accontenta di essere un robot nelle mani del potere, oppure ci si rivolge verso le componenti progressive di questa società per tentare di stabilire un rapporto rivoluzionario fra l’arte e la vita”. hop e crossover Hip Ancora all’Intifada ci aspettano sabato 5 e sabato 19 le presentazioni di due nuovi CD, rispettivamente Vago incerto di Acid One e Feedback dei Metal Music Machine. Si tratta di hip-hop nel primo caso e di crossover (tra metal, pop ed elettronica) nel secondo. In italiano. Da provare. C.S.A. Intifada, via XXV Aprile Ponte a Elsa, Empoli. C.S.A. Intifada http://www.ecn.org/intifada i à go go! Concert Se vi trovate dalle parti di Firenze non prendete impegni per tutti i venerdì e sabato (a partire da giorno 4) di febbraio: il vostro calendario sarà scandito dall’iperattività del Centro Popolare Autonomo Firenze Sud che ha previsto una scaletta strabordante di concerti e dance hall per tutti i gusti. Giusto per darvi un’idea proprio giorno 4 vi aspetta una magnifica serata fatta di “Canzoni di Rivolta” cantate da Pino Masi e accompagnate dal buon etno-folk pisano dei Tribal Karma. C.P.A. FiSUD, via Villamagna, 27/a Firenze C.P.A. FiSUD http://www.cpafisud.org Pino Masi + Tribal Karma http://www.repubblicapisana.it/pagine/artexpo3.htm www.bazarweb.info bazar 02 2005 net di valeria cecilia 57 Alternative possibili Movimenti di controinformazione, recupero di rifiu ti tecnologici, inedite forme di open source… alimentari. E un nuovo provider: etico e sociale L’attivismo tecnologico-politico italiano va in mostra Se è vero che in Italia regna l’accentramento mediat controinformazione e la sperimentazione sono realtà ico, anche la radicate. La questione piuttosto è capire se questi movimenti “altra” riescono a offrire una concreta alternativadi informazione sociale e politica, o rimangono come delle performance, margin alizzate in fondo agli ambienti underground. Questi sono interrogativi a cui la mostra evento hack.it.art, alcuni degli (fino al 27 febbraio presso il Kunstraum Kreuzberg/Bethanie tenta di rispondere. L’evento, curato da Tatiana n a Berlino) romana, ideatrice della mailing list italiana AHA Bazzichelli, sull’hacking (www.ecn.org/aha) consiste in una rassegna sull’at politico, tecnologico e artistico italiano, che sembr tivismo per forza e diffusione tra quello degli altri paesi. a spiccare produzione artistica e mediatica italiana indipen Le forme di farsi strada sin dagli anni Ottanta (era il movim denti iniziano a tramite la lotta per l’uso libero e auto-gestito ento cyberpunk), dei media e tecnologia. Si trattava dei primi movimenti dell’et intesa come desiderio di diffusione democratica ica hacker, attraverso l’uso della tecnologia. Ecco che nascedel sapere va la pratica dell’hacktivism (fusione di hacking e activism), attivis mo tecnologico e politico appunto. L’evento berlinese una visione più possibile compatta ed eterogenea riunisce in i soggetti di queste pratiche: incontri, workshop, installazioni, corsi e incontri con gli esponenti italiani e internaziona quali le comunità hacker, il cyberfemminismo, il li di movimenti free software, le telestreet indipendenti, le radio on line autonome. presenti nelle reti italiane: le ragazze del sexysh Tra i principali ock di Bologna (www.ecn.org/sexyshock), il network di telestreet (www.telestreet.it), Nikky di deliriouniversale.com,di Senigallia Tommaso Tozzi, docente dell’università di Firenze, Franca Formenti, artista di Varese che ha inventato la bio doll, la donna del Tatiana ha anche realizzato una bellissima mappa futuro clonata. che ricalca e unisce i principali nodi attivi italian in stile Matrix i della rete. Per informazioni www.kunstraumkreuzberg.de www.ecn.org/aha/hackitart.htm Quando il pc è vecchio riciclalo su Internet E’in rete che sta avendo luce il più grande progetto di smaltimento dei rifiuti tecnologici. L’iniziativa è di eBay, noto portale di aste on line, appoggiato in questo progetto dalle agenzie per l’ambiente americane e dagli ambientalisti. Ma sembra che anche le grandi case quali Apple e IBM, da HP a Gateway e Intel si siano interessate all’iniziativa. eBay ha realizzato il sito web Rethink, che dà informazioni sulle metodologie e programmi di smaltimento attivati dalle imprese che partecipano all’iniziativa. E’ possibile anche rivendere su eBay i computer utilizzati o partecipare a progetti di scambio, donazione e riciclaggio attivati dalle diverse comunità locali statunitensi. L’iniziativa per ora è limitata al territorio americano, ma è auspicabile che presto arrivi anche in Europa. http://pages.ebay.com/rethink Se l’open source scivola nella birra… E’ nata una nuova birra rilasciata sotto licenza delle creative commons…liberi di usare (bere in questo caso), gustare, riprodurre, modificare, diffondere…. basta rilasciare la ricetta derivata sotto la stessa licenza citando gli autori originari. La birra open source non è uno scherzo, ma una classica bionda fermentata con l’aggiunta del guaranà. La ricetta e il marchio sono della Vores Øl disponibili sul sito ufficiale della Vores Øl. www.voresoel.dk Consumo critico nella tecnologia: arriva Lillinet Un altro provider è possibile: la rete dei Lilliput ha dato vita Lillinet, a un provider etico e sociale, che si pone come alternativa ai vari Libero, Tiscali, Yahoo, e a tutte quelle società che gratuitamente offrono la connessione alla rete e la casella di posta. Questi servizi sono realizzati dalla rete lilliput grazie alla cooperativa Sociale Il Gabbiano di Pisa. www.lillinet.org Tutti gli indirizzi per sostenere i paesi colpiti dallo Tzunami UNICEF www.unicef.it MEDICI SENZA FRONTIERE www.medicisenzafrontiere.it CROCE ROSSA ITALIANA http://www.cri.it CARITAS ITALIANA www.caritasitaliana.it 58 di guido dolara noi bazar 02 2005 Il nuovo lusso? E’ tutto naturale www.bazarweb.info Esperienze low-tech, confort artigianale, essenzialità, calore, tradizione. Queste le parole d’ordine del decennio in corso. Da Parigi a Trieste, da Londra a Helsinki tutti cercano la sobrietà. Tutti? Tutti tranne i chav… Il 2005 segna la metà di questo decennio, e gli anni novanta sono definitivamente finiti, con i loro stili, tendenze e parole d’ordine. Nelle capitali contrappongono quest’anno nuove tendenze intrise di identità anni d’Europa si naughties), che hanno perso l’ odore e le sembianze dell’ ottimismo zero (i naughty postmoderno dell’ ultima decade dello scorso millennio. Nel 2005 è fortissimo il richiamo naturali, degli usi e colori caldi e semplici, delle tendenze salutiste degli istinti alla tradizione. È come se in questi anni politicamente e socialmente e dei richiami incerti, intimiditi da guerre e terremoti, si ritrovasse il piacere delle esperienze low-tech , preferendo il confort al minimalismo sintetico, tecnologico e modernista che ha dominato la scorsa decade. Prima di tutto lo si vede nelle novità delle capitali d’Europa , dalla moda, all’arredamento, ai modi di socializzare. Si privilegiano le fibre naturali, nell’ interior design, i colori caldi nell’arredamento. Basta guardare l’artigianato al successo di stilisti come il francese Nicolas Ghesquiere (di Balenciaga) o Jacobs (www.marcjacobs.com) nei grandi magazzini di Londra el’ americano Marc ai profumi con una essenza singola, un fiore o un frutto, non Parigi. O il ritorno lussuosissimi di Miller Harris al limone o al mandarino, o le lineemescolati, come i (www.penhaligons.co.uk) al legno o alle spezie. E il ritorno alle di Penhalingons piuttosto che al cibo fusion, accompagnato dalla passione per ricette tradizionali non da supermercato (testimoniati dal successo di mercati come il i cibi biologici e Londra, il Marche du Midi di Bruxelles o il mercato Raspail a Parigi). Borough Market a Al rush di caffeina tipico del boom internet degli anni novanta preferisce prendere il tè, possibilmente in sale da tè tradizionali , quest’anno si come abbondano nel nostro vecchio continente, a partire dalle bellissime sale storiche centro europee (dallo Slavia di Praga al San Marco di Trieste), fino alle sale da tè tradizionali londinesi (come il Ritz o il Savoy). Alle grandi discotecdei grandi alberghi he si preferiscono locali piccoli e musica dal vivo. Healing! Forse l’esperienza simbolo di questo nuovo stato d’animo è rapprese ntata dallo stabilimento termale e dal centro salute che vivono un vero revival. tutti i paesi europei, ma assolutamente da segnalare le terme di Vals Numerosissimi in foto, www.therme-vals.ch), uno stabilimento alpino di proprietà dellain Svizzera (nella disegnato dall’architetto Peter Zumthor. Uno spazio in pietra inserito comunità locale di cui riprende motivi e materiali, a detta dello stesso architetto con nella montagna sentire a casa, fare sentire libero dando un sostegno sottile”. Oppureun intento di “fare picco sul mare delle terme Thalassa nell’Hotel Anassa sull’isola gli stabilimenti a di Cipro, uno dei nuovi membri dell’ Unione europea (www.thanoshotels.com/ans/ans Sempre più popolari le saune finlandesi, anche grazie al fatto che frm.html). Helsinki è ormai una meta di turismo cool per tutti gli europei. Da segnalare la sauna in stile liberty di Yrjönkatu a Helsinki (www.hel.fi/liv/eng/yrjonkatu.html), dove nuota nudi in piscina (il costume da bagno è permesso ma poco oltre alla sauna si donne usano la piscina a giorni alterni). Sempre a Helsinki, il Sauna usato, e uomini e Bar (a Eerikinkatu 27, www.saunabar.net), dove metà del bar è dedicato alla sauna, in barba a chi pensa che i bar sono fatti solo per cose poco salutari come ubriacars i e ascoltare musica a tutto volume. Da non dimenticare i centri di bellezza in Aveda che abbondano in tutte le capitali europee, o anche i centricittà, come i centri uomini, in particolare ai metrosexuals, uomini per lo più eteroses dedicati solo agli prodotti di bellezza, le cure e i massaggi. Da segnalare la G-Roomsuali che amano i londinese (http: //shop.theg-room.com), centro di bellezza per uomini che offre qualsiasi di bellezza e porta tutti prodotti a base naturale di marche specializzate. trattamento I Chav Il ritorno al lusso naturale non è apprezzato da tutti. Dall’altra parte gusto ci sono quelli che gli inglesi chiamano Chavs, descritta dai del barometro del media come una delle parole simbolo del 2004 (resa nota dal celeberrimo sito www.Ch I Chav sono il prodotto della reality TV e del culto delle celebrities avScum.co.uk). e in forme diverse sono presenti in tutte le città europee. Indossano marche vistosiss ime, anelli e collane da rapper, scarpe da ginnastica sempre e solo bianche veloce, l’alcol e i paparazzi. Vengono dai bordi delle grandi città, le , e amano la vita periferie di Londra e Parigi, e idolatrano Christina Aguilera e David Beckham. Vanno orgogliosi delle loro origini poco esclusive, e preferiscono la ricchezza acquisita a quella ereditata. Sulla stessa onda sono alcuni dei “nuovi russi”, miliardari ricchissim di gas e petrolio che vivono in yacht attraccati ai porti più esclusivi del i di commercio mediterraneo, o nelle zone più esclusive di Londra. 60 di cristiana scoppa migrazioni bazar 02 2005 fini za con sen ica tetr Os na Sestito, Rosan di diario il r, Baza per siva esclu In che in Angola con Medécins sans frontières ha toccato con mano il dolore di un’emergenza che da lungo tempo non arriva più sulle prime pagine dei giornali e cose lungo le coste La terra si scuote e travolge, nel suo corrugarsi in fondo all’oceano, uomini case condizione da di paesi che con sforzo immenso negli ultimi dieci anni hanno mutato la propria a. Quando l’onda, Thailandi , Indonesia Lanka, Sri India, sviluppo”: di via in “paesi a mondo” “terzo lasciando dietro così anomala da mancare parola nelle lingue occidentali per nominarla, si ritira verso quell’Oriente di sé centinaia di migliaia di vittime, un’onda di emozione solidale si riversa milioni di sms da lontano, così diverso dalle immagini dei depliant turistici: prende la forma di di persone pronte a decine comune, al o condomin dal fondi raccolta di eventi di centinaia 1 euro, isivi. radiotelev servizi e giornale di articoli di tonnellate partire “per dare una mano”, organizzazione non Di fronte a questa mobilitazione impressionante Medécins sans frontières, la lista delle dieci o preparat ha zona, nella amente immediat ta intervenu è che a governativ Congo, Uganda, emergenze di cui i media non parlano più o parlano troppo poco: Colombia, Sudan, Angola… Rosanna Sestito. E proprio come Medécins sans frontières, in Angola c’è stata anche un’ostetrica, bensì dalla guerra , imparziale ma crudele natura, dalla arrivata è non za Un paese dove l’emergen Che ha spezzato gli durata quarant’anni. Un’emergenza che ha lasciato una semina di mine. è il suo diario. animi delle persone, ridefinendone i contorni dietro il nome di “rifugiati”. Questo 28 aprile 2004 capanne e basta. Sono arrivata a Cuemba alle 14 e dal mio piccolo aereo vedevo solo natura, Lavoro con Arrivata ho dovuto trattenere il respiro: non pensavo fosse così isolato!!! è completamente però maternità La Congo. del chirurgo un e belga logista un belga, iera un’inferm andata a conoscere nelle mie mani: non so se piangere o ridere. Oggi pomeriggio con l’autista sono La gente vive vicino i posti che posso frequentare...il resto del territorio è in mano alle mine. a noi e questo dà sicurezza. 4 maggio 2004 andare a Caita. Le Siamo partiti da Cuemba questa mattina alle 7,45 con la clinica mobile per e è arrivare. A Caita condizioni della strada non sono per niente buone ma la cosa più important Due infermieri MSF fornisce servizio di cure prenatali, pediatria, vaccinazioni e medicina generale. e subito le individuar di o Cerchiam locale. lingua la traducono e nano del posto mi accompag le gravidanze non a gravidanze a rischio per riuscire a portarle in tempo in ospedale, mentre per la prevenzione di rischio che saranno assistite sul posto dalle ostetriche locali forniamo un kit per di queste donne Alcune volato. è tempo il e 16 alle 10 dalle sodo lavorato Abbiamo infezioni. farsi controllare. affrontano due giorni di cammino per arrivare a Caita al martedì e proprio spaccato Mi basta pensare a ciò per non avvertire la fame e la stanchezza. Il mondo è era anche a fine in due: la donna incinta più grossa che ho visitato pesava solo 48 kg, ed za. gravidan 27 maggio 2004 Sono partita Scrivo al ritorno dal mio incontro con le ostetriche tradizionali nel Bairro Popular. 23 anni, la caposala solo Francisca: maternità, della personale del ile responsab e collega mia la con agitata, per me è per intenderci. Il bairro è un agglomerato di capanne. Sono molto aria nella una prova, la parteira (levatrice tradizionale) ha un’importanza straordin di donne sedute in comunità. Francisca mi dice “Sono lì”, indicandomi con il dito un gruppo mi mette a cerchio che aspettano. Il fatto di vederle sedute in cerchio mi rende felice, la circolarità traduce. Francisca e u” “kimbund Parlano loro. con sediamo Ci gerarchie. mio agio, cancella le za della consulta Ho preparato insieme a Francisca dei cartelloni con disegni per spiegare l’importan a fare la consulta prenatale e la necessità del parto “complicato” in ospedale. Se la donna viene con la parteira capanna sua nella partorire per kit il riceve a, gravidanz fine a medica) visita la (cioè le abbiamo cartelloni sui disegnare a riuscite siamo non che cose Le tetano. per evitare almeno il tracciate sulla sabbia con un bastoncino. Tutte abbiamo imparato qualcosa. Chi assiste i rifugiati Alto Commissariato per i rifugiati www.acnur.org (sito spagnolo) www.unhcr.ch (sito inglese) Medici senza frontiere: www.msf.org Intersos: www.intersos.org Emergency: www.emergency.org www.bazarweb.info 12 settembre 2004 Oggi è sabato e ho appena finito di scrivere un rapporto per la polizia per una ragazzina di 14 anni picchiata e violentata. È stata portata da un infermiere dal bairro popolare. Quando l’ho vista arrivare pensavo fosse incinta. Poi ho visto il sangue alla bocca. La violenza contro le donne è un male diffuso, patito e sopportato dalle stesse donne come destino inevitabile. Io ne parlo sempre quando con l’equipe andiamo nei bairros per fare le palestre teatrali, ma ho l’impressione di parlare di cose che non appartengono a questo mondo. Oggi quando ho cominciato a parlare con Domingas ero triste per lei. Ma mi ha dato forza la sua decisione di denunciare la violenza. 9 ottobre 2004 Sono le 10,30 e mi avvio verso la frontiera congolese per ricevere una “colonna” di rifugiati. In realtà non so cosa mi aspetta e non riesco a immaginare. Sono accompagnata da alcuni colleghi e dalla mia collega infermiera. Fa caldo. Il fiume Luau divide l’Angola dal Congo. La gente dice che questo fiume, se potesse parlare, racconterebbe di uomini, donne e bambini che durante la guerra hanno perso la vita cercando di attraversarlo per rifugiarsi in Congo. Il paesaggio è splendido ma è un’area minata. A un certo punto oltre il punto dove il governo fa il controllo dei documenti intravedo l’”Apocalisse”. Vedo una fila di camion. Davanti due autobus con i vulnerabili, cioè anziani, bambini e malati, dietro otto camion pieni di gente. I trasporti sono garantiti dall’ACNUR, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Aspettiamo che i camion attraversino la frontiera: il nostro compito è controllare se vi sono malati da trasportare d’urgenza in ospedale. Mi sento strana, non pensavo fosse così terribile. Salgo sul primo autobus. Il caldo e l’odore sgradevole mi incomodano un po’. Sui gradini stanno appollaiate tre galline. “Bonjour maman”, chiedo alla prima donna come sta. È proprio l’Apocalisse. Ognuna di noi resta in un autobus per affrontare il viaggio verso Luau e controllare un po’ la situazione., Io e la mia collega siamo collegate via radio alla nostra macchina nel caso si debba trasferire qualcuno d’urgenza. Resto in piedi, di fronte ho una bellissima donna con due bambini. L’autobus e’ incredibilmente vecchio ma ha due ventilatori sul tetto per fare un po’ d’aria. Ci avviamo. Qual e’ il futuro di questa gente, che arriva da un campo di rifugiati per andare in un altro? Non ha nulla, come può ricominciare una vita decente? A un certo punto una donna comincia a cantare. Non capisco le parole, tranne “Angola”. Tutti la seguono. La donna che ho di fronte e che tanto mi aveva colpita comincia a piangere. Non so cosa mi succede, ma le lacrime cominciano a segnare il mio viso e non riesco e non voglio trattenerle. Alle porte di Luau la gente comincia a salutare e i rifugiati non smettono di cantare. Arrivati al campo il nostro compito è registrare i nuovi ospiti, dargli un tetto, ricoverare i malati gravi. Alle 16,30 finiamo il lavoro. Domattina alle 7 cominciamo le vaccinazioni. Missione compiuta. Ma non è finita, perché alle 19 arrivano i rifugiati dello Zambia. Fino a quando? www.bazarweb.info bazar 02 2005 Per il 2005 Bazar vuole segnalare ai cultori del buon vivere un San Valentino indimenticabile . Nell’avvolgente Pompei, a pochi passi dagli scavi, e per solo due date (Sabato 12 e lunedì 14 febbraio) si svolgerà la serata a tem a: “La cena dell’Amore, gli Afrodisiaci”. Al ristorante Pre side nt diretto dall’Executive Chef Paolo Gramaglia e da Ornella Gramaglia Pastry Chef e Sommelier, non solo saranno espressamente create dai Gramag presentate le squisite portate ma si potrà godere di una stimolante escursione nella storia lia e nell a tradizione della cucina afrodisiaca. Iniziamo a parlarvi ’intrigante menu: per aprire, coppe di Venere, ostriche, carpdell accio di sarago e gamberi su letto di insalatine selvatiche in emu oliva e limoni amalfitani. A seguire:lsione di olio extravergine di rubacuore con asparagi. Per seco riccioli di Eros e crespella : astice ubriaca alla moda del President, verdurine degli innando mor fondente e semi di peperoncino tutto ati e mousse al cioccolato accompagnato da: Prosecco di Valdobbiadene, Vermentino ilArg iola Passito Pellegrino. Ogni piatto stato s Costamolino e Moscato creato espressamente con lo scopo di essere il giusto afrodisièaco per Ma cos’è un afrodisiaco? Ce lo la notte di San Valentino. spiega Paolo Gramaglia instancabile inventore di squisite prel ibat ci spinge a concepirlo come un qua ezze: “Il senso comune lcosa che risveglia la sfera dell’eros, della passione secondo prin cipi concordare con un’altra teoria che non scientifici. A me piace ha limiti né scientifici né morali, secondo cui un afro disi aco è un qualcosa che esplora la sfera dell’immaginazi one, che a contatto con qualsiasi nostro senso è capace di risvegliare le passioni più assopite e dimenticate”. Quindi durante l’incontro si avrà mod sia il nostro viagra naturale. Qualcho di scoprire come il cibo e esempio? Il peperoncino provoca una forte vasodilatazione nell a zona lombosacrale, le ostriche favoriscono la contraz muscolare grazie glicogeno contenuto nei sali minerali di ione cui sono ricche. Ma anche la cioccolata farà la sua bella figura visto contiene feniletilamina, sostanza che il cervello produce quando per gli innamorati, sarà una cena da nonci innamoriamo. Insomma, perdere. Ristorante President, Piazza Schettini, 12 POMPEI (Na). Tel. 0818507245 Fax 0818638147 Sito Internet www.ristorantepres ide gender di giulia premilli 61 Mozart in Braille Si cercano 20mila euro per stampare un bassorilievo in 1000 copie di uno spartito originariamente composto da Mozart per una musicista cieca. L’iniziativa davvero speciale è stata promossa dal Centro internazionale del libro parlato con l’approvazione della Regione Veneto. Il direttore del centro, Gualtiero Munerol, intende riuscire, entro il gennaio del 2006, a portare a termine l’opera in braille da mettere a disposizione dei non vedenti. Con l’occasione lo spartito verrebbe presentato all’Assemblea mondiale delle associazioni mozartiane che si riuniranno proprio il prossimo anno a Salisburgo. L’originale dello spartito è attualmente a Parigi. Il viagra diPompei Altro che code in farmacia o dal medico… frigorifero o nella dispensa. Parola di chef!il vero viagra lo troviamo in Meno burro, siamo olandesi! In Olanda la compagnia Vgz ha chiesto ai suoi clienti di eliminare completamente il burro dalle loro tavole, così da avere una dieta equilibrata e non incorrere più in problemi cardiovascolari. Con questo giochetto gli olandesi possono godere di un buono sconto sulla polizza sulla vita. Meno grassi, più vivi!