LO SPORTELLO - Provincia di Biella

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LO SPORTELLO
ENERGIA
OPUSCOLO PER MIGLIORARE
L’EFFICIENZA ENERGETICA
NELLE NOSTRE ABITAZIONI
In collaborazione con:
Comune di Cossato, Comunità Montana Bassa Valle Elvo, Comune di
Occhieppo Inferiore, Comune di Occhieppo Superiore, Comune di Mongrando
e Comune di Camburzano
1
CENTRO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE DELLA
PROVINCIA DI BIELLA
ORARI DI APERTURA DEL SERVIZIO
“SPORTELLO ENERGIA”
COSSATO PRESSO VILLA BERLANGHINO
Martedì: 09.00 – 13.00
Giovedi: 14.30 – 18.00
Telefono e fax: 015.9893509
E-mail: [email protected]
OCCHIEPPO INFERIORE PRESSO CASCINA SAN
CLEMENTE
Venerdì: 14.00 – 18.00
Telefono: 015.590233
E-mail: [email protected]
2
Sommario
Premessa
4
Le fonti rinnovabili
Solare termico
Solare fotovoltaico
Geotermia
Biomassa
5
7
11
18
20
Impianti di riscaldamento
Caldaia
Caldaia a condensazione
Teleriscaldamento
23
24
24
27
La riqualificazione dell’involucro edilizio
Pareti verticali
Coperture
Serramenti
31
32
33
35
I materiali isolanti
39
La certificazione energetica
degli edifici
49
Comportamenti virtuosi
per risparmiare energia
L’illuminazione
Il frigorifero e il congelatore
Scaldabagni elettrci
La lavastoviglie
La lavatrice
Il risparmio idrico
55
56
66
69
70
72
73
3
PREMESSA
Il tema maggiormente trattato oggigiorno è “ L’ ENERGIA “, perché
come sappiamo dobbiamo salvaguardare il nostro pianeta, dato che
le emissioni prodotte dai combustibili fossili ne stanno cambiando
drasticamente il clima.
La concentrazione progressiva nell’atmosfera di gas inquinanti
provocati dalla combustione di fonti fossili (petrolio, gas e carbone)
impedisce ai raggi solari di fuoriuscire, rimanendo “intrappolati” nello
strato tra Terra e atmosfera e causando un innalzamento medio
della temperatura del globo. Le conseguenze a noi visibili sono ad
esempio l’aumento delle zone che vanno incontro a desertificazione,
l’aumento di precipitazioni intense in un breve arco di tempo, lo
scioglimento dei ghiacci e conseguente innalzamento del livello dei
mari, la sommersione delle coste; insomma una vera e propria
“catastrofe” per il nostro equilibrio ecologico.
Per evitare che questo accada la Regione Piemonte si sta attivando
affinché entro il 2020, si riducano del 20% le emissioni dei gas
serra, si aumentino l’utilizzo delle fonti rinnovabili del 20% ed infine si
arrivi ad un risparmio di energia del 20% rispetto agli attuali consumi.
È giusto che ciascuno si impegni per raggiungere questi obiettivi
perché:
le fonti primarie di cui facciamo abitualmente uso sono esauribili;
anche se fossero inesauribili usare meno fonti fossili fa bene
all’ambiente;
per renderci un po’ più autonomi dalle altre Nazioni, soprattutto
per il petrolio;
i nostri soldi è meglio utilizzarli al meglio piuttosto che sprecarli;
pagheremmo bollette meno care.
4
LE FONTI
RINNOVABILI
5
LE FONTI RINNOVABILI DI
ENERGIA
Le fonti rinnovabili
sono così chiamate, perché a
differenza dei combustibili fossili, sono fonti inesauribili e
hanno un impatto sull’ambiente trascurabile.
In questo opuscolo parleremo anche dell’energia proveniente
dal sole e dalla terra, quindi tratteremo l’utilizzo del solare
termico e del fotovoltaico per quanto riguarda l’utilizzo del
sole, e della geotermia per quanto riguarda l’utilizzo del calore
proveniente dalla terra.
La legge italiana prevede l’utilizzo di energia da fonti
rinnovabili per la produzione di energia termica ed energia
elettrica.
Il Dlgs 311 / 06 specifica che nelle nuove costruzioni e
nell’installazione di nuovi impianti termici, nonché di
ristrutturazione di impianti termici esistenti, almeno il 50% del
fabbisogno annuo di acqua calda sanitaria sia garantita dai
pannelli solari termici. Inoltre è previsto l’obbligo di installare
l’impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica nei
nuovi edifici con superficie utile uguale o superiore ai 1000 m2
e nei casi di ristrutturazione integrale oppure demolizione e
ricostruzione di edifici esistenti, con superficie uguale o
superiori a 1000 m2.
6
SOLARE TERMICO
Il solare termico sfrutta l’irraggiamento del sole per produrre
acqua calda per uso sanitario e per l’integrazione al
riscaldamento.
Il sistema è composto da un pannello o collettore, costituito
da un corpo nero assorbente entro il quale scorre un fluido
(con la funzione di captare l'energia irradiata dal sole
attraverso la superficie scura e trasferirla sotto forma di
energia termica al fluido) e una copertura selettiva trasparente
sulla parte esposta al sole (con la funzione di limitare le
dispersioni
per
irraggiamento verso
l'ambiente esterno),
tutto racchiuso in un
un
contenitore
opportunamente
isolato sulle pareti
laterali e sulla parete
opposta a quella di
ricezione
della
radiazione.
L’acqua
calda
prodotta dai collettori durante il giorno, viene accumulata in un
serbatoio per poter essere usata nelle ore notturne.
7
TIPOLOGIE DI SOLARE TERMICO
•
Pannelli solari piani vetrati:
I collettori piani sono la tecnologia più diffusa e più
adattabile. Offrono una resa buona tutto l'anno.
Da un punto di vista costruttivo sono disponibili varie
soluzioni che si distinguono per la selettività della piastra
assorbente, per i materiali (rame, acciaio inox e alluminio
anodizzato) e per l'essere idonee all'uso in impianti a
circolazione forzata o naturale.
Le dimensioni, pur essendo
presenti sul mercato soluzioni
particolari, prevedono di solito
un ingombro vicino al classico
100x200 cm2.
• Pannelli solari sottovuoto:
I collettori sottovuoto presentano il rendimento migliore in tutte
le stagioni (circa un 15-20% di aumento di produzione
energetica). I pannelli solari sottovuoto sono costituiti da una
serie di tubi in vetro borosilicato a
doppia intercapedine, il cui interno
è sottovuoto. Il costo maggiore
rispetto alla soluzione piana,
comunque, si consiglia l'adozione
solo
in
casi
particolari
(temperature
dell'acqua
più
elevate e/o clima rigido). Sono
nella maggior parte dei casi di
forma
tubolare,
permettendo
l'inclinazione ottimale della piastra captante, anche se disposti
secondo superfici orizzontali o verticali
8
L’impianto a pannelli solari si differenzia in base al tipo di
circolazione del fluido termovettore all’interno dello
scambiatore.
La circolazione può essere:
Naturale: il fluido riscaldato, risale verso l’alto dove è
presente il serbatoio di accumulo integrato al panello;
Forzata: il flusso del liquido è agevolato da una pompa
elettrica, consentendo di installare il serbatoio
separatamente.
CONDIZIONI DA VERIFICARE
Per una resa ottimale, il pannello solare termico deve essere
orientato verso sud o, se non è possibile, con scostamenti ad
est o ovest massimo di 15° – 20°.
Il collettore deve avere un inclinazione pari alla latitudine del
luogo.
Non devono esserci ostacoli che creano ombreggiamento.
9
PROGETTAZIONE
I criteri più importanti per verificare se è possibile installare un
impianto solare termico sono riportati qui di seguito.
•
Esiste un impianto centrale per il riscaldamento
dell’acqua sanitaria, oppure si può pensare di installare
un impianto simile?
•
La superficie del tetto a disposizione è sufficiente?
•
Il tetto ha un orientamento adeguato?
•
Il tetto viene messo in ombra da parti di edificio, alberi
o altro?
•
Lo stato del tetto rende possibile l’installazione dei
collettori?
•
Il tetto lascia la possibilità di accesso ai collettori per
una successiva manutenzione?
•
Le dimensioni delle porte, scale e cantina permettono il
trasporto e il passaggio del serbatoio?
Fonte:. Franco Vialardi ,2008 - Biella
VANTAGGI
•
Visto l’aumento del costo del combustibile, sfruttare
una fonte naturale per produrre energia termica
costituisce una forma di risparmio.
•
Hanno dei costi che possono essere ammortizzati in
breve tempo.
10
SOLARE FOTOVOLTAICO
Gli impianti fotovoltaici consentono di trasformare,
direttamente l’energia solare in energia elettrica, senza l’uso di
alcun combustibile.
Essa sfrutta il cosiddetto “ effetto fotoelettrico “, cioè la
capacità che hanno alcuni semiconduttori opportunamente
trattati, di generare elettricità se esposti alla radiazione
luminosa.
11
COMPONENTI DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO
Il componente principale è la cella, dove avviene la
conversione della radiazione solare in corrente elettrica.
o La cella è composta da una fetta di semiconduttore, il
silicio trattato.
o In commercio troviamo i moduli fotovoltaici che sono
formati da un insieme di celle.
o Più moduli collegati in serie formano un pannello.
o Più pannelli collegati assieme costituiscono una
stringa.
o Più stringhe collegate assieme formano un generatore
fotovoltaico.
La corrente prodotta da un pannello fotovoltaico è continua,
per cui serve un inverter per trasformarla in corrente alternata.
12
TIPOLOGIE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI
IMPIANTI COLLEGATI ALLA RETE
( GRID – CONNECT )
Sono
impianti
collegati alla rete
elettrica. L’energia
prodotta
dal
pannello
viene
immessa nella rete
in parallelo alla rete
pubblica.
A seconda dei casi
può
essere
consumata o ceduta
alla rete stessa.
IMPIANTI ISOLATI ( STAND – ALONE )
Sono impianti non collegati alla rete, per cui necessitano di
una batteria che accumuli l’energia elettrica e la metta a
disposizione nel momento del bisogno.
13
LE POSSIBILI INSTALLAZIONI DI UN IMPIANTO
L’istallazione dei moduli può avvenire in tre modalità differenti.
INTEGRAZIONE
ARCHITETTONICA:
i
moduli
fotovoltaici sostituiscono il materiale di costruzione
dell’involucro edilizio, diventando parte integrante della
struttura stessa.
INTEGRAZIONE PARZIALE: i moduli fotovoltaici sono
appoggiati sulla superficie senza sostituire il materiale
stesso.
NON INTEGRATO: rispetto ai due precedenti, non
viene installato sulle coperture, facciate, tetti, ecc. ma
ad esempio per terra.
CONDIZIONI DA VERIFICARE
Per l’installazione dei moduli bisogna verificare che ci sia la
disponibilità di superficie.
Una corretta esposizione che permetta una resa maggiore
dell’impianto.
Il miglior orientamento è quello verso sud ( oppure sud-est o
sud-ovest ).
Un’ inclinazione di 30° - 35°.
Non
ci
devono
essere
ostacoli,
perché
ombreggiamento e di conseguenza una minore resa.
creano
14
CONTO ENERGIA
Appena inizi a produrre energia fotovoltaica il Gestore dei
Servizi Elettrici ( GSE ) conteggia quanta energia viene
prodotta e la paga ad una tariffa incentivante, quasi tre volte a
quello che normalmente si paga ai fornitori di energia elettrica
per comprarla.
Il “Conto Energia” ha una durata di 20 anni e possono
beneficiare delle tariffe incentivanti privati, aziende, enti
pubblici.
In base hai kW e al tipo d’istallazione dell’impianto l’energia viene
pagata in diverso modo, nella tabella qui di seguito riportata troviamo
le diverse tariffe incentivanti.
TARIFFE INCENTIVANTI PER TIPOLOGIA E DIMENSIONE
Impianto
P
[ kWp]
Schema base
INCENTIVI
€ / Kwh
2007 - 2008
INCENTIVI
€ / Kwh
2009
Non
integrato
0,400
Parz.
integrato
0,440
Integrato
0,490
P≤3
0,380
0,420
0,460
3 < P ≤ 20
0,360
0,400
0,440
P > 20
0,392
0,431
0,480
P≤3
0,372
0,411
0,450
3 < P ≤ 20
0,352
0,392
0,431
P > 20
15
DIMENSIONI E COSTI DELL’IMPIANTO
La dimensione e i costi saranno in funzione dell’energia
richiesta, questa infatti determinerà la potenza da installare e i
moduli necessari per l’impianto.
ll costo di un impianto è fotovoltaico è all’incirca di 7000,00 € /
kWp
16
VANTAGGI DEL FOTOVOLTAICO
-
COSTO: il costo di produzione dell’energia elettrica
dell’impianto fotovoltaico è FISSO e quindi indipendente dai
rialzi del prezzo del petrolio o altri combustibili.
-
INVESTIMENTO: la tariffa incentivante rende l’investimento
molto conveniente ( tempo di ritorno dell’investimento da 6 –
10 anni ).
-
FINANZIAMENTO: facilità nel finanziare l’investimento,
grazie al CONTO ENERGIA.
-
AFFIDABILITÀ : i costruttori di pannelli fotovoltaici
garantiscono che dopo 25 anni il rendimento degli stessi non
scende sotto dell’80% rispetto a quello iniziale.
-
AMBIENTALE: rispetta l’ambiente e non produce nessun
tipo di inquinante.
Impianto fotovoltaico da 18 kW dell’Itis di Biella
realizzato da Ener.bit
17
GEOTERMIA
Prima di parlare degli impianti geotermici è opportuno spiegare
che cos’è la geotermia.
La geotermia è la disciplina della geologia che studia
l’insieme dei fenomeni naturali coinvolti nella produzione e nel
trasferimento di calore proveniente dalla terra.
Questo calore proveniente dal sottosuolo può dunque essere
sfruttato per produrre energia, scaldando la nostra abitazione.
Un esempio dell’utilizzo di questa energia è la geotermia a
bassa entalpia, che sfrutta il sottosuolo come serbatoio
termico dal quale estrarre calore in inverno e rilasciarlo in
estate.
VANTAGGI DELLA GEOTERMIA
-
FONTE
INESAURIBILE:
l’energia
geotermica
rappresenta una delle fonti energetiche rinnovabili più
promettenti, perché è praticamente inesauribile.
-
INQUINAMENTO: l’inquinamento è quasi inesistente.
-
COSTO: una volta che la sorgente è catturata, è
gratuita.
18
POMPE DI CALORE
La pompa di calore trasforma il calore a bassa temperatura
proveniente dall’esterno in calore ad una temperatura più alta
per riscaldare la nostra abitazione.
Può essere utilizzata sia per il riscaldamento che per l’acqua
sanitaria.
Le diverse pompe di calore
-
ARIA – ACQUA: si utilizza come sorgente fredda l’aria
e quindi ha il vantaggio di essere utilizzata ovunque.
Sotto i 2°C si abbassa il rendimento della pompa di
calore.
-
ACQUA – ACQUA: si utilizza come sorgente fredda
l’acqua. Costo addizionale delle tubazioni.
-
TERRA – ACQUA: si utilizza come sorgente fredda il
terreno. Minori sbalzi di temperatura rispetto all’aria.
Le
tubazioni
possono
essere
posizionate
orizzontalmente o verticalmente nel terreno.
In entrambi i casi è il costo è elevato.
19
IMPIANTI A BIOMASSA
Per biomassa si intende le sostanze di origine biologica in
forma non fossile, ossia l’insieme delle coltivazioni, degli scarti
agricoli e forestali, dei reflui di origine zootecnica, dei
biocarburanti, dei biogas e dei rifiuti utilizzabili per scopi
energetici. I principali combustibili di questa tipologia per
l’utilzzo nella nostra abitazione sono: la legna, il cippato e il
pellets.
STUFE A PELLETS
Il pellets è un combustibile ricavato dalla segatura vergine
essiccata, residuo delle lavorazioni del legno, compresso ad
altissima temperatura, in modo da ottenere piccoli cilindri con
pochissima umidità residua.
Le stufe a pellets a differenza di quelle a legna hanno avuto
un’evoluzione tale da permettere una gestione della
produzione del calore come quella di una caldaia a gas.
Il pellets caricato nell’apposito serbatoio vene prelevato
automaticamente e utilizzato per la combustione, inoltre è
possibile programmare l’accensione e lo spegimento della
stufa. Il rendimento di questi apparecchi è all’incirca dell’85%.
VANTAGGI DEL PELLETS
COSTO: a parità di calore prodotto il costo è circa il 30%
in meno rispetto a quello del gas.
EMISSIONI: sono pari a zero, perché la quantità di CO2
emessa durante la combustione è pari a quella assorbita
da un albero attraverso la fotosintesi clorofiliana.
20
L’installazione di questi apparecchi è da
prendere in considerazione durante la
riqualificazione di un edificio.
21
Testo tratto da: www.enea.it (opuscoli sullo sviluppo sostenibile)
www.casarinnovabile.it
www.romaenergia.org
Immagini tratte da: www.romaenergia.org
www.pannellisoalriroma.it
www.enea.it
www.energie-rinnovabili.net
www.sunlite.it
www.aekingegneria.it
22
IMPIANTI
DI
RISCALDAMENTO
23
IMPIANTI DI RISCALDAMENTO
LA CALDAIA
La caldaia è il cuore dell’impianto, dove il combustibile viene
bruciato per scaldare l’acqua che poi circolerà nell’impianto.
Deve essere dimensionata in modo corretto, perché altrimenti
si ha uno spreco di energia che equivale ad una diminuzione
dell’efficienza con un conseguente consumo e un maggior
inquinamento.
La caldaia è composta da:
- un bruciatore che alimenta la camera di combustione
attraverso la miscelazione dell’aria con il combustibile;
- la camera di combustione ha il compito di riscaldare
l’acqua presente nell’impianto.
L’efficienza di una caldaia è qualificata in base al rendimento,
cioè alla percentuale di energia della combustione che viene
fornita al sistema.
Le caldaie sono classificate in quattro classi di
rendimento, da 1 a 4 stelle.
Un esempio di una caldaia a 4 stelle e la caldaia a
condensazione.
LA CALDAIA A CONDENSAZIONE
Le caldaie a condensazione si differenziano da quelle
tradizionali, perché recuperano il calore contenuto nei fumi,
raggiungendo rendimenti nettamente superiori, attraverso uno
scambiatore di calore.
24
L’installazione di una caldaia a condensazione permette di :
- rispettare i valori di rendimento imposti dalla normativa;
- conseguire un maggior risparmio economico;
- conseguire un minor consumo di combustibile con una
successiva riduzione delle emissioni inquinanti.
Le caldaie a condensazione hanno una migliore prestazione
quando vengono utilizzate con il riscaldamento a pavimento,
ma funzionano bene anche con i radiatori, purché le
temperature di ritorno dell’acqua siano al di sotto dei 55°C.
La manutenzione dell’impianto
Con il passare del tempo la corrosione, la formazione e il
deposito di calcare danneggiano i componenti riducendo
l’efficienza globale del sistema, procurando un abbassamento
del confort abitativo e uno spreco di energia fino alla rottura
dell’impianto.
Per evitare tutto questo bisogna effettuare un lavaggio delle
tubazioni dell’impianto con una sostanza che protegge le
tubazioni dalla corrosione e dall’ossidazione.
Calcolo di convenienza per l’installazione di una
caldaia a condensazione
o Il costo di una caldaia a condensazione è di circa 4000
€ con un costo iniziale rispetto a una caldaia
tradizionale del 25 – 30 %.
o Il risparmio del combustibile è di circa un 30 %.
o La durata media di una caldaia è di circa 15 anni.
o Il tempo di ammortamento varia dai 3 – 5 anni.
Possiamo quindi dedurre che installare una caldaia a
condensazione è conveniente, perche si ha un risparmio sul
combustibile.
25
LA TERMOREGOLAZIONE DEL CALORE
Per utilizzare al meglio l’impianto di riscaldamento e
risparmiare energia bisogna:
- assicurare una temperatura costante nell’abitazione,
( 20 – 22° C );
- utilizzare gli apporti gratuiti ( il sole attraverso le
finestre, gli elettrodomestici, le persone, ecc. ).
Lo strumento per regolare la temperatura all’interno
dell’edificio è la valvola termostatica, che installata sui
radiatori permette di regolarne la temperatura, quindi rende
indipendente il funzionamento dei termosifoni.
L’utilizzo di questi apparecchi consente fino ad un risparmio di
energia del 10%.
L’installazione delle valvole termostatiche è obbligatoria
nei nuovi edifici e nelle ristrutturazioni.
26
TELERISCALDAMENTO
Il teleriscaldamento è una forma di riscaldamento che
consiste nella distribuzione, attraverso una rete di tubazioni
isolate e interrate, di acqua calda, acqua
surriscaldata o vapore, provenienti da
una grossa centrale di produzione alle
abitazioni e ritorno alla stessa centrale.
Le centrali di produzione possono
sfruttare diversi combustibili per produrre
il calore necessario: gas naturale,
carbone, biomassa e rifiuti.
La produzione di calore può essere
anche associata a quella dell’energia
elettrica: si parla in questo caso di
cogenerazione.
A destinazione il fluido termovettore riscalda, attraverso uno
scambiatore di calore a piastre, l’acqua dell’impianto di
riscaldamento dell’abitazione.
27
VANTAGGI DEL TELERISCALDAMENTO
ENERGETICI:
-
-
riduzioni del consumo di fonti primarie
fossili;
abbattimento dell’impatto dovuto al trasporto dei combustibili
fossili;
centrale tecnologicamente avanzata che limita le emissioni;
maggiore efficienza del processo cogenerativo utilizzando il
metano, portando quindi ad utilizzarne un quantitativo
minore.
ECONOMICI:
-
- riduzione dei costi di gestione;
la manutenzione del locale tecnico è eliminata, ( il
generatore di calore viene sostituito con uno scambiatore a
piastre e gestito dalla società );
costo dell’energia termica fornita più basso.
SICUREZZA:
- il combustibile all’interno dell’abitazione
viene sostituito con dell’acqua calda proveniente dal
teleriscaldamento evitando scoppi e incendi.
AMBIENTALI:
-
- vengono eliminate le centrali termiche
poste nelle abitazioni;
riduzioni delle emissioni di anidride carbonica, biossidi di
zolfo prodotte dalle caldaie poste nei singoli stabili o nei
singoli appartamenti.
28
IL TELERISCALDAMENTO NELLA
PROVINCIA DI BIELLA
Il PIANO D’AZIONE ENERGETICO (PAE) provinciale
prevede anche per la città di Biella le riduzione delle emissioni
di CO2, così come dal protocollo di KYOTO.
Una di queste azioni è il TELERISCALDAMENTO che
Ener.bit ha scelto di adottare.
L’impianto sarà costituito da una centrale di cogenerazione
ubicata in un’area posta alla periferia della città, produrrà
acqua calda a 90° e allo stesso tempo energia elettrica con
due motori endotermici alimentati a gas metano. L’acqua calda
verrà accumulata in due serbatoi e distribuita in rete attraverso
le aposite tubazioni.
Si prevede di alimentare le prime utenze nella stagione
termica 2009 – 2010.
29
Testo tratto da: www.enea.it ( opuscoli sviluppo sostenibile )
www.enerbuilding.eu
www.regione.piemonte.it/energia
www.provincia.biella.it
Immagini tratte da: www.enea.it
www.casapassiva.com
30
LA RIQUALIFICAZIONE
DELL’ INVOLUCRO EDILIZIO
31
LA RIQUALIFICAZIONE
DELL’INVOLUCRO EDILIZIO
Un edificio mal isolato fa aumentare le spese del
riscaldamento, per questo è molto importante eliminare le
dispersioni di calore isolando l’abitazione.
Isolando in modo adeguato l’edificio si può risparmiare
notevolmente sul costo del riscaldamento ed i costi per
recuperare l’investimento normalmente non superano i 3 – 8
anni.
LE PARETI VERITICALI
Isolamento esterno
Isolamento a cappotto: è uno dei sistemi più efficaci;
l’intervento consiste nell’applicare sulle pareti, lastre di isolante
ed un nuovo strato di intonaco. In questo modo si riduce
innanzi tutto l’effetto dei ponti termici causati da travi o pilastri,
evitando il formarsi delle muffe ed aumentando la capacità
termica dell’edificio.
Isolamento tramite intonaco isolante: viene ricoperto il
paramento
esterno
delle
facciate con un intonaco
isolante.
Sopra
l’intonaco
isolante vengono applicati dei
rivestimenti traspiranti con la
funzione di finitura e di
protezione
dagli
agenti
atmosferici
32
Isolamento interno
- L’intervento consiste nell’inserire dei pannelli composti da
isolante + cartongesso sulla parete interna. L’isolante
impiegato per questi interventi può
essere polistirene espanso o estruso,
fibra minerale e sughero.
È
un
intervento
abbastanza
economico, in quanto si interviene
sugli ambienti in maniera selettiva.
Isolamento dell’intercapedine
- L’intervento consiste nell’iniettare
all’interno dell’intercapedine, se questa è
idonea, un materiale isolante
(solitamente schiuma, granuli di
polistirene espanso o granuli minerali ).
COPERTURE
Tra tutte le superfici, il tetto è quella che disperde
maggiormente il calore, non è difficile isolarlo e nella maggior
parte dei casi è poco costoso.
Se la copertura è stata isolata da più di 10 anni è opportuno
controllare lo stato dell’isolante: deve essere asciutto, non
lacerato e deve avere lo stesso spessore iniziale.
Nel caso contrario è meglio provvedere ad un nuovo
isolamento.
33
Copertura piana
- Isolata dall’interno: l’intervento prevede la posa di opportuni
pannelli isolanti, mediante il collaggio, sull’intradosso della
soletta. Lo spessore dell’isolante è in funzione delle
dispersioni termiche.
- Isolata dall’esterno: l’intervento
prevede l’applicazione di un
nuovo strato isolante al di sopra
della struttura, con un manto
impermeabile
e
con
una
protezione del manto stesso (
che può essere in ghiaia ed
argilla espansa se il manto non è
praticabile,
oppure
pavimentazione se è praticabile).
Coperture a falde
- Isolamento con sottotetto abitabile: l’intervento prevede di
fissare l’isolante ( polistirene espanso o poliuretano )
parallelamente alla pendenza del tetto.
- Isolamento con sottotetto non abitabile: l’intervento consiste
nella posa in opera a
secco di una barriera al
vapore costituita da
fogli di polietilene, dove
al di sopra verrà poi
collocato un materiale
isolante ( fibre minerali
in feltro, lana di roccia,
ecc.).
34
SERRAMENTI
Il calore oltre alle pareti perimetrali e alla
copertura può fuoriuscire dai serramenti
( superficie vetrata + telaio ) e dai
cassonetti; inoltre l’aria fredda può
entrare dalle fessure.
Per migliorare la tenuta all’aria e ridurre
le dispersioni di calore è opportuno
sostituire i serramenti o per lo meno
realizzare delle piccole operazioni che
dopo vedremo.
Sostituzione dei serramenti: l’intervento migliore è la
sostituzione di tutti i serramenti con altri già predisposti di
vetrocamera ( vetro, una camera d’aria o di un gas ed
infine un altro vetro ) tenendo conto dei limiti di legge.
Tuttavia la sostituzione dei serramenti ha un notevole
svantaggio: il costo. E’ necessario quindi valutare se i
serramenti sono molto vecchi o danneggiati.
Operazioni per ridurre le dispersioni di calore e migliorare
la tenuta all’aria: sono degli interventi poco costosi e non
necessitano di un personale specializzato.
- Applicare delle guarnizioni sui serramenti e attaccare il
silicone sulle fessure per migliorare la tenuta all’aria.
- Inserire sul cassonetto un pannello isolante per ridurre le
infiltrazioni d’aria.
- Aggiungere un secondo serramento dietro o davanti al
vecchio.
- Inserire un altro vetro ottenendo un vetro doppio.
- Applicare tendaggi pesanti davanti alle finestre.
35
Tipologie di infissi
-
-
Telai in alluminio con taglio termico: buon comportamento
meccanico, buona tenuta all’acqua e all’aria, leggeri.
Telai in legno: buon comportamento termico, discreta
resistenza meccanica, scarsa tenuta l’acqua e all’aria,
costi elevati.
Telai in PVC: buon comportamento termico, si possono
deformare con la variazione di temperatura.
Dopo ogni intervento di isolamento, l’impianto di riscaldamento
va nuovamente regolato, altrimenti si rischia di produrre troppo
calore.
Tabella delle trasmittanze per tutte le tipologie di edificio.
36
37
Testo tratto da:
www.enerbuilding.eu
www.regione.piemonte.it/energia
www.ingegneribiella.it
Immagini tratte da:
www.diecipro.it
www.staeng.com
www.planetcostruzioni.eu
www.edilportale.com
www.cejama.it
www.enerbuilding.eu
www.ingegneribiella.it
38
I MATERIALI ISOLANTI
39
MATERIALI ISOLANTI
Per ridurre le dispersioni di calore dell’edificio e aumentare la
resistenza al passaggio del calore attraverso l’involucro,
vengono utilizzati materiali isolanti.
La scelta del materiale da utilizzare e la determinazione dei
relativi spessori vengono effettuate rispettando le normative
vigenti e sulla base di precise valutazioni tecnico-economiche.
LA BIOEDILIZIA
La bioedilizia nasce per tutelare l’ambiente, cioè vengono
utilizzate nella costruzione determinati materiali che non
inquinano l’ambiente e non sono nocivi all’uomo.
Qui di seguito troviamo alcuni materiali utilizzati nell’ambito edilizio.
POLISTIROLO ESPANSO
È un prodotto che si ricava dallo stirene ( sostanza derivata
dal petrolio), possiamo trovarlo sotto forma di palline che a
contatto con il pentano, che è un idrocarburo, si gonfiano.
Inoltre si può presentare sotto forma di lastre tagliate da
blocchi o lastre perforate.
Viene utilizzato per: isolazioni perimetrali, tetti, solai,
scantinati e facciate.
Vantaggi:
- Leggero
- Isolante
- Permeabile al vapore
- Riciclabile
- Mantiene inalterate le caratteristiche
40
Svantaggi:
- La produzione dal punto di vista ambientale è molto critica
- Elevato fabbisogno energetico
POLISTIROLO ESTRUSO
Viene prodotto dal petrolio, ricavando delle perle che vengono
schiumate con un propellente ( anidride carbonica ).
Viene impiegato per le isolazioni perimetrali, tetti alla
rovescia e platee.
Vantaggi:
- Leggero
- Resistente alla pressione
- Impermeabile al vapore
- Mantiene inalterate le caratteristiche
Svantaggi:
- La produzione ha un alto impatto ambientale
- Elevato fabbisogno energetico
POLIURETANO ESPANSO
È uno dei materiali isolanti più noti, perché è un buon
materiale coibente. Il materiale viene prodotto mediante
iniezione di componenti a rapida espansione fino a formare
delle lastre piane di vario spessore.
Viene utilizzato per isolare:
pavimenti, solette, solai e
murature.
41
PANNELLI MINERALI
Il materiale è composto da legno, silicio, silicato di sodio e
cemento.
Viene utilizzato per gli isolamenti perimetrali, tramezze, tetti
e solai.
Vantaggi:
- Resistente alla pressione
- Ottime qualità termo isolanti
- Ottimo isolante acustico
- Permeabile al vapore
- Ottima resistenza al fuoco
- Mantiene inalterate le caratteristiche
SUGHERO
Viene prodotto dalla quercia da sughero in seguito viene
macinato e depurato dalle scorie e successivamente riscaldato
a 400°C. A questa temperatura i granuli di sughero si saldano
fra di loro grazie all’espulsione della resina contenuta nei
granuli stessi.
Si trova sotto forma di pannelli e viene utilizzato per isolare le
parti perimetrali, i massetti, i tetti e i solai.
Si suggerisce l’applicazione con il riscaldamento a pavimento.
Vantaggi:
- resistente alla pressione
- ottime qualità isolanti
- permeabile al vapore
- basso fabbisogno energetico
- elevata capacità di accumulo del calore
- mantiene inalterate le caratteristiche
42
LANA DI CELLULOSA
Viene macerata della carta di giornale con aggiunta di acqua e
sali minerali con funzione antiparassitaria.
Questo procedimento non dovrebbe creare rifiuti, né emissioni
nocive nell’aria e nell’acqua.
Viene commercializzata in sacchi e si presenta sotto forma di
fiocchi soffici e lanosi che vengono spruzzati o insufflati.
In caso di incendio, pur diventando incandescenti non si
sciolgono, non colano e non liberano gas tossici.
Viene impiegata per l’isolamento dei tetti, dei pavimenti e
delle pareti perimetrali.
Vantaggi:
- resistente alla pressione
- ottime qualità termo isolanti
- ottimo isolante acustico
- permeabile al vapore
- non provoca dermatiti
- non è tossica
- inodore
- impatto ambientale pressoché nullo
LINO E CANAPA
Sono fibre naturali.
Si possono trovare sotto forma di rotoli, fasce di fibre e fiocchi
si utilizzano per imbottire le giunture delle finestre e delle
porte.
Si impiegano per l’isolamento del sottotetto, dei pavimenti
e dei solai.
43
Vantaggi:
- materiale rinnovabile
- riciclabile
- ottimo isolante acustico e termico
- permeabile al vapore
- non è tossico
- impatto ambientale pressoché nullo
PAGLIA
È un materiale che si trova in natura.
Viene impiegato soprattutto per l’isolamento delle pareti
perimetrali.
Vantaggi:
- materiale rinnovabile
- riciclabile
- ottime qualità termoisolanti
- permeabile al vapore
- non è tossico
- impatto ambientale nullo
44
FIBRA DI LEGNO
Viene impiegato lo scarto del legno.
Si utilizza il vapore acqueo per sfibrare il materiale e la resina
contenuta nel legno viene usata come collante.
Vantaggi:
- materiale rinnovabile
- riciclabile
- resistente alla pressione
- ottime qualità termo – fono isolanti
- non è tossico
- privo di emissioni nocive
Svantaggi:
- elevato fabbisogno energetico
- inquinamento dell’acqua causato dalle sostanze idrosolubili di
degradazione del materiale
45
FIBRA DI COCCO
Si ricava dalle fibre della noce di cocco che vengono immerse
in acqua e fango per circa 5 – 6 mesi, dopo di ché vengono
essiccate, battute e ammassate in balle.
Vengono impiegate per isolare le pareti perimetrali.
Vantaggi:
-
ottimo isolante termo-acustico
riciclabile
mantiene inalterate le sue caratteristiche
non è tossico
ottimo contro i campi elettromagnetici
Svantaggi:
-
non è un prodotto locale
elevato dispendio di energia per il trasporto
46
ARGILLA ESPANSA
Viene ottenuta in diverse granulometrie dalla cottura a circa
1200°C di particolari tipi di argilla. A quella elevata
temperature si gonfia e prende la forma di piccole sfere.
Viene utilizzata per l’intonaco.
Vantaggi:
- materia in gradi quantità
- riciclabile
- resistente alla pressione
- ottime qualità termoisolanti
- permeabile al vapore
- non è tossico
- emissione nulle
LANA DI VETRO
Viene ottenuta dagli stessi componenti minerali usati per la
produzione del vetro. Questi vengono fusi ricavandone fibre di
vetro.
Vengono impiegati per isolare i solai
non calpestabili, intradossi.
Da evitare la posa in opera sotto caldana
in calcestruzzo, in pavimentazioni
calpestabili e negli isolamenti in
intercapedine.
47
Testo tratto da: Arch. Filippo Corbellaro, 2008 - BIELLA
Immagini tratte da: Motore di ricerca google
48
LA CERTIFICAZIONE
ENERGETICA
49
LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA
DEGLI EDIFICI
La certificazione energetica è un documento che descrive
come è stato realizzato l’edificio sia a livello strutturale che
impiantistico, cioè indica qual è il fabbisogno annuo di energia
necessaria a soddisfare la climatizzazione invernale ed estiva,
il riscaldamento dell’acqua sanitaria, la ventilazione e
l’illuminazione.
È interesse del consumatore sapere quanto consuma l’edificio
e se si possono apportare dei miglioramenti per ridurre il
consumo di energia.
Il D. Lgs 192 / 05, integrato al D. Lgs 311 / 06, disciplina la
certificazione energetica dell’edificio. È obbligatoria per tutti gli
edifici di nuova costruzione e per grandi interventi ristrutturali,
di seguito troviamo la graduatoria temporale:
- dal 1 luglio 2007, per gli edifici di superficie utile superiore a
1000 mq, nel caso di trasferimento a titolo oneroso dell’intero
immobile;
-a decorrere dal 1 luglio 2008 per gli edifici di superficie utile
fino a 1000 mq, nel caso di trasferimento a titolo oneroso
dell’intero immobile;
-a decorrere dal 1 luglio 2009, per tutte le singole unità
immobiliari, in caso di trasferimento a titolo oneroso.
50
La certificazione è stata introdotta per informare il pubblico e
per rendere trasparente il mercato immobiliare. L’attestato ha
una validità di 10 anni e deve essere aggiornato ad ogni
intervento di ristrutturazione che modifichi la prestazione
energetica dell’edificio o dell’impianto.
Nel caso di edifici residenziali tutti gli indici sono espressi in
kWh/mq/anno, mentre negli altri edifici (collettivi, terziario,
industria) tutti gli indici sono espressi in kWh/mc/anno.
L’indice di prestazione complessiva dell’edificio (EP)
determina la classe energetica, ovvero l’etichetta di efficienza
attribuita all’edificio.
Se a livello regionale non è ancora applicabile la certificazione
si utilizza l’attestato di qualificazione energetica, asseverato da
professionisti abilitati. Verrà poi sostituito quando entrerà in
vigore la l’attestato di certificazione.
Un sistema di certificazione energetica è composto da:
- una metodologia per il calcolo del rendimento energetico integrato
degli edifici;
- i criteri e le modalità per il rilascio della certificazione;
- un modello di attestato con l’indicazione dei suoi elementi
essenziali;
- i requisiti professionali per deliberare l’attestato.
Etichetta energetica con le relative classi
51
CALCOLO DELL’INDICE DI PRESTAZIONE
ENERGETICA REALE
QUANTO COMBUSTIBILE CONSUMI IN UN ANNO?
Prendi le bollette del combustibile degli ultimi tre anni e somma i metri
cubi, i litri, o i chilogrammi, dopodiche fai la media. Moltiplica questo
valore per il potere calorifico e ottieni il consumo energetico (CC)
espresso in kWh.
Nota: per questo calcolo puoi utilizzare la tabella di conversione
energetica dei combustibili
QUANTA ENERGIA ELETTRICA CONSUMI ALL’ANNO?
Prendi le bollette dell’energia elettrica degli ultimi tre anni e somma i
kWh, dopodiche fai la media annua.(CE)
CALCOLA IL CONSUMO TOTALE DI ENERGIA (CT)
Fai la somma dei consumi del riscaldamento e dell’energia elettrica.
CT = CC + CE
CALCOLA LA SUPERFICIE DELLA TUA ABITAZIONE
Misura la superficie della tua abitazione. Di solito si preferisce
considerare i valori “ lordi “, cioè comprensivi dello spessore delle
pareti che delimitano gli ambienti
CALCOLA IL TUO INDICE DI PRESTAZIONE ENERGETICA REALE
L’indice di prestazione enegetica è un valore che esprime il consumo
medio annuo di energia dell’abitazione per ogni metro quadrato di
superficie. EPI = CT / S
CC=
……
kWh
CE=
…….
kWh
CT
…….
kWh
S=
…….
mc
EPI
…….
kWh/m2a
52
TABELLA DI CONVERSIONE ENERGETICA
DEI COMBUSTIBILI PIU’ COMUNI
Per calcolare l’energia (espressa in kWh ) corrispondente alla
quantità di combustibile consumata, puoi utilizzare la seguente
procedura:
- scegli la tipologia di combustibile ( colonna 1)
- inserisci nella colonna 2 il valore medio di consumo che
hai calcolato
- verifica nella colonna 3 l’unità di misura
- moltiplica il valore della colonna 2 per il potere calorifico
inferiore ( colonna 4 )
- inserisci il risultato nella colonna 5
Tipolgia di
combustibile
Consumo Unità
medio
di
annuo
misura
Gasolio
(l)
X
Gas metano
( mc )
X
GPL
( kg )
X
GPL
(l)
x
GPL
( mc )
x
Legna
( kg )
X
( kg )
x
( umidità 20% )
Pellets
( umidità 10% )
Potere
Energia
calorifico consumata
inferiore ( CC )
( p.c.i. )
10,0
kWh
kWh/l
9,6
kWh
kW/mc
12,8
kWh
kWh/kg
6,5
kWh
kWh/l
23,7
kWh
kWh/mc
4,0
kWh
kWh/kg
4,7
kWh
kWh/kg
53
Testo tratto da: www.enerbuilding.eu
www.ingegneribiella.it
Immagini tratte da: www.ingegneribiella.it
54
COMPORTAMENTI VIRTUOSI
PER RISPARMIARE ENERGIA
RISPARMIO ENERGETICO
CON L’ILLUMINAZIONE
55
IL RISPARMIO ENERGETICO CON
L’ILLUMINAZIONE
L’ 80% di tutta l‘energia elettrica che
consumiamo serve ad illuminare la
nostra casa.
Questi consumi possono essere ridotti
fino al 20%.
Come??
Utilizzando lampade a basso consumo, ma soprattutto
distribuendo meglio l’illuminazione.
Prima di comprare una lampada bisogna valutare:
•
quale ambiente deve essere illuminato (salotto,
camera da letto, ecc.).
•
Per quante ore la lampada rimane accesa.
Sono consigliate le lampade alogene, che consumano fino al
50% in meno delle lampade ad incandescenza, e le lampade
fluorescenti che fanno risparmiare fino al 70%.
56
I DIVERSI TIPI DI LAMPADA
LAMPADE AD INCANDESCENZA
Sono le più diffuse nelle nostre case .
Sono costituite da un bulbo in vetro dal quale viene tolta l’aria
e sostituita con un gas; al suo interno, un filamento di
tungsteno attraversato dalla corrente
elettrica diventa incandescente ed emette
luce.
Queste lampadine producono per il 95%
calore e per il restante 5% luce, quindi
possiamo immaginare
che sono le più costose per quanto
riguarda i consumi.
La durata di vita è di circa 1.000 ore e
possono essere smaltite tra i rifiuti
indifferenziati, perché non contengono
sostanze tossiche.
LAMPADE ALOGENE
Sono sempre lampade ad incandescenza
ma sono stati superati i problemi
dell’eccessivo
riscaldamento
e
dell’emissione dei raggi ultravioletti.
Le lampade alogene hanno una efficienza
luminosa che è quasi il doppio di quelle
tradizionali.
Possono
essere
smaltite
nei
rifiuti
indifferenziati, perché non contengono
sostanze tossiche.
57
LAMPADE FLUORESCENTI
Le lampade fluorescenti sono costituite
da un tubo in vetro che contiene vapore
di mercurio a bassa pressione.
All’estremità vi sono due elettrodi che al
passaggio della corrente generano una
scarica a cui è associata l’emissione di
radiazioni luminose.
Queste lampade hanno un’ elevata efficienza
luminosa e una lunga durata di vita. Se usate correttamente
permettono di far risparmiare fino al 70% i consumi di energia.
Queste lampadine vanno smaltite consegnandole alle imprese
specializzate in quanto contengono piccole quantità di
mercurio.
LED
Sono diodi che emettono luce; sono costituiti
da materiali semiconduttori e quando sono
attraversati da corrente elettrica emettono
energia luminosa.
Permettono di risparmiare fino all’ 80% di
energia elettrica.
Hanno una durata di vita che può arrivare fino alle 100.000
ore, non riscaldano, si accendono immediatamente e
l’assenza di mercurio e piombo ne consente lo smaltimento tra
i rifiuti indifferenziati.
L’acquisto di una lampada con un maggiore costo
iniziale, in generale, corrisponde ad un minor costo
di gestione dovuto a minori consumi e a una vita più
lunga.
58
Nella tabella di seguito mostrata vengono riportate i vari tipi di
lampada con il suo rispettivo utilizzo.
Nella tabella sottostante vengono mostrati le caratteristiche dei
diversi tipi di lampade.
59
DOVE E COME ILLUMINARE
Bisogna adattare l’illuminazione in base alle proprie esigenze,
prestando attenzione alle attività come leggere, cucinare,
cucire, ecc., dove si ha bisogno di una luce maggiore.
La soluzione migliore consiste nel creare una luce soffusa in
tutto l’ambiente e intervenire con fonti luminose nelle zone
destinate alle attività sopra elencate ( come studiare, cucinare,
leggere, cucire, ecc.).
ALCUNI CONSIGLI PER UTILIZZARE AL
MEGLIO L’ILLUMINAZIONE
Le pareti degli ambienti devono essere tinteggiate con
colori chiari per favorire una migliore illuminazione.
Invece di un unico lampadario centrale, conviene
posizionare più punti luce distribuiti in base alle proprie
esigenze nel locale (attenzione però: una lampada ad
incandescenza da 100 watt fornisce la stessa
illuminazione di 6 lampadine da 25 watt, ma queste
ultime consumano il 50% in più di energia elettrica!!).
Il televisore non va mai guardato al buio, perché può
provocare disturbi alla vista.
Nella sala da pranzo è opportuno utilizzare una luce
sospesa concentrata sul tavolo, per avere
un’illuminazione migliore e concentrata. Le lampade a
bassa consumo sono l’ideale se la zona viene
illuminata per lunghi periodi.
60
In cucina, oltre all’illuminazione generale, occorre
prevedere luci sotto i pensili, sui piani di lavoro e sul
piano di cottura da utilizzare solo quando servono.
Le lampade ad incandescenza possono essere
sostituite con lampade a fluorescenza e alogene.
In camera da letto, oltre all’illuminazione generale
prodotta con un lampadario situato in una zona
centrale, bisogna disporre anche delle luci sugli
eventuali comodini per consentire una migliore lettura e
fare in modo di non disturbare chi eventualmente sta
dormendo.
Nei bagni, sono sufficienti delle lampade alogene,
perché è richiesta una luce istantanea.
Nei corridoi e nelle scale è opportuno applicare
plafoniere; dal momento che la luce non rimane mai
accesa per ore si possono utilizzare le lampade
alogene.
Anche nei condomini si può risparmiare energia
elettrica. In scale, cantine, garage, dove la luce rimane
accesa per molto tempo, sarebbe meglio utilizzare
lampade fluorescenti e installare degli interruttori a
tempo. Applicando questi accorgimenti il risparmio è
elevato.
Per illuminare giardini e vialetti, essendo luoghi che è
necessario illuminare anche tutta la notte, è
consigliabile applicare lampade a basso consumo,
magari comandate da una fotocellula. Si possono
inoltre utilizzare anche lampioncini fotovoltaici.
61
ALCUNI ESEMPI SU COME RISPARMIARE
ENERGIA ELETTRICA
UTILIZZARE MULTI-PRESE CON
INTERRUTTORE
Intervento:
Riduzione dei consumi per “stand-by”:
Consumo per stand-by : 0,6 kWh / giorno
Potenza elettrica: 25 W ( 5 led da 5 W / cad per 24 h / giorno )
•
•
Risparmio energetico: 220 kWh / a
Riduzioni emissioni CO2 : 130 kg / a
Risparmio annuo energia elettrica: 220 kWh / a
Costo medio energia elettrica: 0,20 € / kWh
Risparmio economico annuo: 44, 00 € / a
Costo intervento: 10,00 €
62
UTILIZZARE LAMPADINE AD ALTA
EFFICIENZA
Intervento:
Sostituzione di 3 lampadine ad incandescenza da 100 W / cad
con 3 lampade ad alta efficienza da 20 W / cad
•
•
Risparmio energetico : 350 kWh / a
Riduzione emissioni CO2: 200 kg / a
Risparmio energia elettrica all’anno: 350 kWh/a
Costo medio dell’energia elettrica : 0,20 €/kWh
Risparmio economico annuo: 70,00 € / a
Costo intervento: 30,00 €
63
UTILIZZARE I RIDUTTORI DI FLUSSO
Intervento:
Istallando i riduttori di flusso nei rubinetti e nella doccia, si
ha una riduzione dei consumi di circa il 40% di acqua
potabile
• Risparmio energetico acqua calda
sanitaria: 1000 kWh / anno
• Riduzione emissioni CO2 : 290 kg / anno
Risparmio annuo sul combustibile (gas metano)
: 130 m3 / anno
Costo medio gas metano: 0,75 € / a
Risparmio economico annuo: 100,00 € / a
Costo intervento: 26,00 € ( 2,00 € / cad + 20,00 € /
doccia )
64
RISPARMIO ENERGETICO CON GLI
ELETTRODOMESTICI
IL CONSUMO DEGLI APPARECCHI ELETTRICI
Gli elettrodomestici rappresentano almeno l'80% della bolletta
elettrica.
Un valido motivo per sceglierli bene e per imparare ad
utilizzarli al meglio.
scaldabagno 20% consumo energia
frigorifero 18% consumo energia
illuminazione 15% consumo energia
lavatrice 13% consumo energia
televisore 11% consumo energia
lavastoviglie 4% consumo energia
forno elettrico 4% consumo energia
altri utensili 15% consumo energia
Il consumo medio per abitazione nel 2004 è stato di
3500 kw per un costo di circa 680€
680€
65
FRIGORIFERO E CONGELATORE
• Se si deve cambiare il frigorifero o il congelatore, si
consiglia di acquistare un modello di classe A+ o A++, ( si
può usufruire della detrazione del 20% ), che consuma circa
la metà di energia elettrica rispetto ad un vecchio modello.
• Posizionare gli apparecchi possibilmente nel punto più
fresco della cucina, lontano dai fornelli, dal termosifone e
dalla finestra. Per quanto riguarda il congelatore sarebbe
opportuno, se possibile, collocarlo in cantina o nel garage.
• Lasciare uno spazio di almeno 10 cm tra la parete e il
retro dell’apparecchio per avere una buona ventilazione.
• Bisogna
regolare il termostato sulla temperatura
intermedia, perché le posizioni troppo fredde aumentano del
10 – 15 % i consumi e sono inutili per le conservazioni dei
cibi.
• Posizionare gli alimenti secondo le loro esigenze di
conservazione, ricordando che la zona più fredda è situata
nella parte bassa del frigorifero.
• Evitare di riempire troppo il frigorifero per favorire la
circolazione dell’aria.
• Non introdurre cibi caldi nel frigorifero o nel congelatore,
perché favoriscono la formazione di ghiaccio sulle pareti.
• Aprire il frigorifero e il congelatore solo quando
necessario.
66
Capacità del frigorifero
Un elemento fondamentale è la capacità del frigorifero, cioè lo
spazio che può essere utilizzato.
I CONSUMI DEI DIVERSI FRIGORIFERI
67
LA MANUTENZIONE
Dedicando piccole attenzioni al nostro frigorifero e al nostro
congelatore, di seguito elencate, la vita di questi può essere
allungata, con un conseguente risparmio economico.
•
Controllare che le guarnizioni di gomma delle porte siano
in buono stato, in caso contrario, è opportuno sostituirle.
•
Pulire la serpentina posta sul retro del frigo: lo strato di
polvere che si forma fa aumentare i consumi e non
permette un buon riscaldamento.
•
Sbrinare l’apparecchio: la brina forma uno strato di
isolante facendo aumentare i consumi e riducendo lo
spazio.
•
Leggere il libretto delle istruzioni, che ci consente di
conoscere a fondo il nostro elettrodomestico, dandoci
ulteriori consigli.
68
SCALDABAGNI ELETTRICI
Lo scaldabagno elettrico è una delle maggiori fonti di consumo
di energia elettrica in casa, ed è consigliato solo quando non vi
è alcuna possibilità di produrre acqua calda con altri sistemi
più economici ( ad esempio caldaia a gas).
Se non si può far diversamente si consiglia:
•
utilizzare un apparecchio di capacità adeguata alle
esigenze, cioè dimensionato in base al nucleo
familiare.
•
Prevedere una installazione vicino al punto di maggiore
utilizzo per evitare inutili dispersioni di calore attraverso
il percorso delle tubazioni.
•
Non tenere permanentemente inserito lo scaldabagno.
•
Non tenere una regolazione del termostato troppo alta
( 40°C d'estate e 60°C d'inverno ).
•
Coibentare con un buon materiale isolante il boiler per
evitare che il calore venga disperso.
69
LAVASTOVIGLIE
La lavastoviglie è un elettrodomestico che si usa tutti i giorni,
quindi è opportuno utilizzarla al meglio.
•
Se si deve cambiare la lavastoviglie, si consiglia di
acquistarne una nuova in classe A+, perché questi
modelli consumano circa la metà di energia elettrica
rispetto a quelli vecchi.
•
Verificare che sull'etichetta energetica sia indicato il
consumo di energia elettrica ( espresso in kWh/ciclo ) e
quello dell'acqua ( espresso in litri per ogni ciclo di
lavaggio ) e scegliere quello che consuma meno.
•
Asportare i residui più grossi delle pietanze dalle
stoviglie per non intasare il filtro.
•
Far funzionare la lavastoviglie solo a pieno carico.
•
Utilizzare il ciclo intensivo solo nei casi in cui le
stoviglie siano particolarmente sporche, poiché
consuma più energia.
•
Usare il lavaggio a freddo quando ci sono poche
stoviglie da lavare. Questo ciclo consentirà poi di
ultimare il carico a fine giornata
•
Adottare il programma economico quando si hanno le
stoviglie poco sporche.
•
Utilizzare detersivi specifici e le dosi consigliate,
perché una quantità maggiore di detersivo non lava di
più, ma inquina di più.
70
I CONSUMI DELLA LAVASTOVIGLIE
LA MANUTENZIONE
Bastano poche attenzioni per allungare la vita alla nostra
lavastoviglie.
•
Pulire il filtro, perché le impurità e i depositi
impediscono lo scarico dell’acqua.
•
Usare con regolarità il sale apposito o anche quello da
cucina per prevenire la formazione di incrostazioni
calcaree.
•
Assicurarsi che i forellini dei bracci rotanti siano liberi,
perché se sono ostruiti l’acqua non raggiunge
efficacemente tutte le stoviglie.
•
Staccare tutti i collegamenti elettrici e idrici in caso di
lunghi periodi di inattività della lavastoviglie.
•
Leggere il libretto delle istruzioni, perché ci consente di
conoscere a fondo il nostro elettrodomestico, dandoci
ulteriori consigli.
71
LAVATRICE
La lavatrice è responsabile di una quota cospicua dei consumi
elettrici delle nostre abitazioni; questo consumo è dovuto
soprattutto al riscaldamento dell’acqua.
Alcune lavatrici possono essere alimentate direttamente con
l’acqua calda prelevata da un’altra fonte (scalda acqua a gas ).
In questo modo si può risparmiare sull’energia elettrica e i
tempi di lavaggio diminuiscono, perché non bisogna aspettare
che l’acqua si scaldi.
•
Valutare la convenienza a sostituire la vecchia lavatrice
con una nuova di classe A+, perché questi modelli
consumano circa la metà dell'energia elettrica rispetto
a un vecchio modello.
•
Prima di acquistare l'elettrodomestico verificare
sull'etichetta energetica il consumo di energia elettrica (
espresso in kWh/ciclo ) e quello dell'acqua ( espresso
in litri per ogni ciclo di lavaggio ) e scegliere quello che
consuma meno.
•
Utilizzare la lavatrice solo a pieno carico, se la
biancheria è poca, azionare il tasto metà carico.
•
Utilizzare programmi a basse temperature (40°- 60°C ):
i detersivi attuali ottengono ottimi risultati, inoltre i
tessuti durano di più e i colori non sbiadiscono.
•
Separare il bucato in base al tessuto e al tipo di
sporco.
•
Non superare le dosi di detersivo consigliate dalle case
produttrici, perché il detersivo incide molto sui costi e
inquina l'ambiente.
72
RISPARMIO IDRICO
Per utilizzare al meglio l’acqua calda e ridurre notevolmente i
consumi e necessario:
•
tenere bassa la temperatura dell’acqua calda sanitaria
evitando tutte le volte che è possibile la miscelazione
con l’acqua fredda.
•
Installare i riduttori di flusso nella doccia e nei rubinetti,
riducendo i consumi di acqua e di energia per
riscaldarla.
•
Preferire la doccia al bagno: per la doccia si utilizzano
circa il 30–50 litri d’acqua, mentre per la vasca ne
servono quasi il triplo.
•
Se possibile sostituire lo scaldabagno elettrico con un
istantaneo a gas. Se la sostituzione non è possibile
bisogna cercare di tenerlo acceso solo quando serve.
•
Non lasciare scorrere l’acqua inutilmente.
73
Testo tratto da: www.enea.it ( opuscoli sviluppo sostenibile )
www.enerbuilding.eu
Immagini tratte da: www.ecoconsigli.com
www.enea.it ( opuscoli sviluppo sostenibile )
www.empolipertutti.com
www.solarledlight.it
www.ep-spa.it
www.solarledlight.it
www.commercioetico.it
www.baronhats.com
www.enerbuliding.eu
www.griffini.lo.it
www.guidaacquisti.net
74
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75
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