Padova, 22 Novembre 2016
DEPARTMENT OF PHILOSOPHY, SOCIOLOGY, PEDAGOGY AND
APPLIED PSYCHOLOGY (FISPPA)
Francesco Cerchiaro
Università degli studi di Padova
Ph.D
Padova, 22 Novembre 2016
È POSSIBILE UNA SOCIOLOGIA DELL’AMORE?
Francesco Cerchiaro
Università degli studi di Padova
Ph.D
Per una sociologia dell’amore
STUDIARE LA COPPIA
•
Sebbene l’esperienza della famiglia sembri essere la più comune nel
tempo e nello spazio, essa differisce sensibilmente a seconda dei
contesti culturali e dei gruppi sociali che chiama in causa, svelando
così anche le pretese di controllo nella definizione dei modi e dei
significati stessi delle trasformazioni sociali (Saraceno e Naldini 2013).
•
Chiara Saraceno (2012) afferma che non c’è niente di meno naturale e
più socialmente costruito del concetto di famiglia.
•
La pluralizzazione dei modi di fare famiglia, infatti, non riguarda solo il
confronto tra differenti società e differenti periodi storici, ma sempre
più si verifica all’interno di una singola società (Saraceno e Naldini
2013).
Per una sociologia dell’amore
La scelta del coniuge
•
La coppia comincia con la scelta del coniuge (sposato o convivente)
•
Gli studi nazionali e internazionali sul «mercato matrimoniale» ci
indicano come, nei meccanismi di scelta del coniuge, sia rilevabile
ovunque una tendenza al mantenimento di «livelli molto elevati di
omogamia sociale e culturale» e di endogamia geografica fra gli sposi.
•
L’omogamia è particolarmente forte alle due estremità della scala
sociale (ci si sposa tra simili in termini di livello di reddito, posizione
sociale, affinità culturali)
•
La ricerca di prossimità non è limitata allo status sociale. Riguarda il
livello culturale ma anche quei dettagli della vita quotidiana tra cui i
gusti, i modi di fare in cui si scopre di possedere un linguaggio comune
Per una sociologia dell’amore
L’amore è l’esatto contrario della scelta. Rappresenta il rifiuto di
valutazioni di tipo scientifico, il rifiuto di guardare in faccia la realtà
per poter vedere soltanto il lato positivo delle cose; è un atto
arbitrario e accecante che distingue la persona amata da tutte le
altre, che crea legame. Più l’atto è arbitrario, più la negazione della
realtà è forte, più il legame è potente (il che non significa che sia
duraturo). Sono poco numerosi coloro che vivono intensamente
l’amore passionale come nei racconti. Ma egualmente rari sono
coloro che non utilizzano almeno una parte dell’ideologia amorosa
per non andare troppo oltre nell’analisi delle ragioni della scelta, per
rinforzare il legame coniugale.
(Kaufmann J-C.1993: 36)
Per una sociologia dell’amore
Si attinge all’amore nel racconto di coppia per:
•
Respinge l’idea del «mercato matrimoniale» e della valutazione
dell’alter come merce disponibile
•
Respinge l’idea della scelta all’interno di una strategia per l’avvenire
che difende i proprio interessi personali
•
Permette di valorizzare il ruolo del sentimento amoroso nell’incontro
•
Ecco che il mistero dell’innamoramento e il matrimonio trovano una
loro «naturale» congiuntura: MATRIMONIO D’AMORE
Per una sociologia dell’amore
«La semantica dell’amore, quale di volta in volta si definisce può
aprirci un accesso alla comprensione del rapporto tra mezzo di
comunicazione e struttura sociale» (Luhmann 2006:12)
L’amore come medium, non in quanto sentimento ma come
‘codice di comunicazione’ «secondo le cui regole si possono
esprimere, formare, simulare sentimenti, subordinarne, negarne
altri»
L’amore può esser compreso e vissuto non a partire dal suo piano
tematico ma proprio a partire da una sua codificazione nel discorso.
Per una sociologia dell’amore
L’amore contro il matrimonio
• Seneca diceva che «niente è più immondo che amare la propria
moglie come un’amante» (il sentimento amoroso era
antitetico all’istituzione coniugale) – le radici del nostro
pensiero affondano nel disprezzo platonico-neoplatonico del
corpo, in cui l’anima sta incarcerata; disprezzo poi gnostico e
manicheo.
•
Lo stoicismo, la più importante corrente del pensiero antico,
che pervade il mondo greco e romano dal III sec. A.C. al III sec.
D.C. non concepiva il sentimento amoroso e l’unione coniugale
come coincidenti.
Per una sociologia dell’amore
L’amore contro il matrimonio
• De Rougemont: l’amore come lo intendiamo oggi nasce nel XII
secolo, con il mito di Tristano e Isotta.
• Siamo nel Medioevo, la società feudale è rigida e gerarchica,
organizzata in categorie sociali chiuse.
• La lirica cortese irrompe in questo contesto e all’amorematrimonio, con le sue leggi e il suo carattere istituzionale,
contrappone l’amore-passione, un sentimento che è estasi,
vertigine, abbandono: amor fou.
Per una sociologia dell’amore
L’AMORE E L’OCCIDENTE
De Rougemont avanza due tesi:
1: sostiene che la rappresentazione dell’amore nelle letterature
occidentali è stata fortemente influenzata dal mito di Tristano e
Isotta e con esso, da tutta la letteratura provenzale.
2: L’origine del mito nasce da un’eresia: esso nasce nel XII secolo
come resoconto metaforico e allusivo di concezioni eretiche
radicali, catare e meanichee, eredi della concezione gnostica di
origine orientale. Nasce da eresie che negano la procreazione e la
materia, opponendosi alla Chiesa Cattolica e al suo ruolo
istituzionale per condurre alla salvezza. La donna esaltata allora è
solo una trasfigurazione dell'anima, la parte spirituale dell'uomo
che è prigioniera della carne e con la quale egli potrà
ricongiungersi solo dopo la morte.
Per una sociologia dell’amore
Tristano e Isotta: ideal-tipo di amor cortese
La loro storia incarna bene l’ideale dell’amore cortese che è :
• Culto: l’amante vede la donna che ama come una creatura
degno di venerazione
• Sentimento inappagato:
irraggiungibile
il
possesso
della
donna
è
• Carattere rivoluzionario: al di fuori del matrimonio, adultero,
condannato dalla Chiesa come fonte di peccato.
Per una sociologia dell’amore
L’AMORE CONTRO IL MATRIMONIO
•
Questo spiega perché nella concezione cortese dell’amore la donna è
assente. L’amante cerca quasi un ostacolo che si frapponga tra lui e
l’amata
•
Secondo De Rougemont quindi l’amore di Isotta (sposata) per Tristano
è un amore eretico, che rifiuta l’appartenenza visibile alla Chiesa
cattolica. La fedeltà a questo amore supera il vincolo della fedeltà
coniugale
•
L’amore passione si oppone al matrimonio come fredda convenzione
sociale. E’ l’amore per l’amore, con una forte tendenza alla morte
L’unione può avvenire solo nel dissolvimento, nella morte (è
annullamento di se stessi, ardore folle, malattia, veleno).
•
La concezione dell’amore di Tristano e Isotta si tramanda nelle
letterature (Romeo e Giulietta, Don Giovanni, Romanticismo
tedesco…)
Per una sociologia dell’amore
AMORE E MATRIMONIO: una lenta transizione
•
Il mito permane ma si impoverisce nei secoli. Approda attraverso i film
americani del dopoguerra all’happy ending che è l’ultimo stadio – per De
Rougemont – della decadenza. Si sintetizzano in esso due desideri contrapposti
«desiderio che nulla s’accomodi e desiderio che tutto s’accomodi, desiderio
romantico e desiderio borghese».
•
Si «libera così il pubblico dalle sue intime contraddizioni», si «dissimula il
passaggio alla vita quotidiana, e compensa il disinganno del romantico col
sollievo del borghese» (281)
•
Siamo per De Rougemont giunti alla «crisi del matrimionio» proprio perché
abbiamo cercato di mettere assieme due morali contrapposte ma compresenti
nella nostra storia: quella della passione e quella coniugale. La genesi della
passione amorosa dipende proprio dalla sua antitesi, dal matrimonio,
dall’intento di negarlo.
Per una sociologia dell’amore
DALL’AMORE PASSIONE ALL’AMORE ROMANTICO
•
L’amore romantico come base del matrimonio esplode nella letteratura del
Settecento e si generalizza in tutte le classi sociali dei paesi occidentali solo a
partire dall’800
•
La nascita dell’amore romantico coincide con la nascita del romanzo
•
Se l’amore passione era opposto all’istituzione, alla routine quotidiana, alla
durevolezza. L’amore romantico, nel senso ottocentesco del termine, risente
dell’illuminismo e dell’idea della supremazia della ragione. All’idealizzazione
dell’altro dell’amore passione si aggiunge un coinvolgimento permanente con
l’oggetto amoroso
•
L’amore si dissocia dalla sessualità pur inglobandola in un racconto
individualizzato e altamente riflessivo in cui l’io e l’altro si fondono in una
narrazione privata che rende l’altro «speciale» e la nostra vita «completa» solo
con lei/lui
Per una sociologia dell’amore
DALL’AMORE PASSIONE ALL’AMORE ROMANTICO
• «Alla fine del XVIII secolo si riconosce l’unità di matrimonio
d’amore e amore coniugale come principio del naturale
perfezionamento dell’uomo» (Luhmann 1982: 195)
• Differenza e unanimità vengono inserite in un nuovo rapporto
di reciproco accrescimento
• Si giunge così al problema di spiegare i matrimoni infelici. Non
può più dipendere dal fatto che i figli si sposano sulla base di
considerazioni di proprietà e ceto
• «L’“amore romantico” deve, perciò, incaricarsi di spiegare allo
stesso tempo felicità e infelicità nel matrimonio» (Luhmann,
2006: 196)
Per una sociologia dell’amore
Amore e matrimonio
•
E’ solo dagli inizi del XX secolo che il matrimonio d’amore diviene la norma di
comportamento più diffusa nella società
•
Tra il 1910 e il 1960 secondo Francois de Singly amore e matrimonio sembrano
«una buona coppia», l’uno sembra rafforzare l’altro. Poi la contraddizione
riappare
•
Se prima il rapporto sembra «stabile» perciò virtuoso, ora il sentimento diventa
la ragione della sua «instabilità». Centrale è la qualità del rapporto.
•
Ritorna l’antagonismo tra la stabilità della coppia costituita e l’imprevedibilità
perturbatrice dell’amore. «La coppia è sottomessa all’immaginario amoroso dei
due partner» (Kaufmann 1996)
•
Nella prospettiva sociologica dobbiamo affrontare un paradosso: l’amore
socialmente prodotto e iscritto nell’interazione / l’amore individuale, costruito
dall’immaginario personale
Per una sociologia dell’amore
AMORE ROMANTICO CONTRO AMORE CONVERGENTE
•
Giddens, parte dall’assunto che, se prima l’amore romantico era il sentimento che
aveva come naturale decorso l’unione matrimoniale, oggi, invece, l’instabilità che
caratterizza la coppia moderna comporta una «relazione pura» che si basa su un
amore che definisce «convergente».
•
La nascita del paradigma dell’amore romantico si accompagna a tre trasformazioni di
inizio ‘800: il focolare domestico, il mutamento del rapporto genitori figli; l’invenzione
della maternità
•
Il raggiungimento di quella che Giddens chiama «relazione pura», legame basato sulla
parità sessuale e sentimentale tra uomini e donne, implica una democratizzazione su
vasta scala dei rapporti interpersonali in modo assimilabile alla democrazia nella sfera
pubblica
•
Le relazioni sono divenute oggetto di continua contrattazione. È lo scambio a
determinare il destino della relazione in quanto «ciò che tiene in piedi la relazione pura
è l’accettazione da parte di entrambi i partner, fino a nuovo avviso, del fatto che
ciascuno trae dei benefici per cui vale la pena di continuare la relazione»
Per una sociologia dell’amore
AMORE ROMANTICO CONTRO AMORE CONVERGENTE
•
E’ esattamente questo l’aspetto che differenzia l’amore convergente dall’amore
romantico, che si basa sulla disparità dei sessi, nel senso di dipendenza dalla
persona amata. L’individuo contemporaneo non deve dipendere dal suo
partner, così come non deve confondersi con esso.
•
L’amore convergente è un amore lucido in cui ogni individuo rimane
indipendente. La relazione convergente è una relazione sessualmente ed
emotivamente egualitaria, che favorisce l’autonomia individuale e l’intensità
emotiva.
•
«L’amore convergente è amore attivo, contingente e quindi non fa rima con i
‘per sempre’ e gli ‘unico e solo’ tipici del paradigma dell’amore romantico. La
società ‘separante e divorziante’ di oggi diventa la conseguenza piuttosto che la
causa della nascita dell’amore convergente» (Giddens 1995: 72).
Per una sociologia dell’amore
Le forme dell’amore per Simmel
• Nel suo “Frammento postumo sull’amore” anche Simmel si sofferma
sull’amore come oggetto sociologico rilevante proprio perché gli attori
implicati nel sentimento amoroso creano una relazione sociale, base
della vita collettiva
• L’agire per amore contrappone l’io e il tu, laddove la distinzione
irriducibile tra due soggetti che si incontrano è presupposto dell’amore
che spinge i partner a superare tale barriera (Simmel, 2001).
• L’amore, sentimento principe della socialità nel suo riguardare l’intimo
per eccellenza, consente il passaggio dal piano individuale a quello
sovra-individuale, in quanto «percezione di sé e dell’altro come unità e
nello stesso tempo come due irriducibili individualità».
Per una sociologia dell’amore
Le forme dell’amore per Simmel
•Secondo l’autore, è il sentimento amoroso, che lui definisce «miracolo»,
a consentire il superamento di quella barriera rappresentata dalla
reciproca diversità, favorendo l’incontro tra l’io e il tu (Simmel 2001).
•L’amore trasforma sia l’oggetto del sentimento, sia colui il quale provi
tale sentimento.
•Questo sentimento è possibile perché è interno al soggetto che ama,
come una risorsa che fino a quel momento è rimasta in uno stato latente.
Per una sociologia dell’amore
Le forme dell’amore per Simmel
•Fin quando si è nella fase della passione, la relazione viene percepita come un
qualcosa senza eguali, ma quando il senso di esclusività e di unicità viene
ridimensionato, assume caratteri più generali, si avvia un processo di
oggettivazione del sentimento amoroso.
• L’amore, secondo Simmel, è un modo per spiegare come si costruisce la
socialità a partire dall’intersoggettività, su un piano individuale, per poi passare
ad un piano sovra-individuale, realizzando la vita collettiva. Per far sì che ciò
avvenga, abbiamo bisogno di assecondare, scavare, scomporre e frammentare
l’amore, per trovare il significato profondo della vita.
•Si cercano rapporti pieni d’amore, ma in cui ognuno conservi la propria
indipendenza. L’amore diventa necessario come non mai, ma anche
apparentemente impossibile da trovare e da realizzare.
Per una sociologia dell’amore
Le forme dell’amore per Simmel
•“Nel matrimonio, così come nelle relazioni libere di tipo matrimoniale, è sempre
presente la tentazione di risolversi subito completamente l’uno nell’altro, di
lasciar cadere le ultime riserve dell’anima dietro a quelle del corpo, di perdersi
incondizionatamente l’uno nell’altro. Ciò però nella maggior parte dei casi
minaccia la relazione in misura considerevole. Senza pericolo possono darsi per
intero solo coloro che in assoluto non possono mai darsi affatto per intero […]”
(Simmel, 1996: 87-88).
•L’amore è il luogo dove si manifesta il paradosso che vive l’individuo nella
società contemporanea, che si muove tra spinte all’individualizzazione e la
ricerca di una relazione attraverso cui diminuire quel senso di incertezza e
fragilità che è un prodotto della stessa individualizzazione della società.
Grazie
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