Periodico dell’A.S.A.C. Veneto 31033 Castelfranco Veneto via Vittorio Veneto, 10 Musica insieme GIUGNO 2014 n. 105 Editoriale Musica insieme Periodico dell’A.S.A.C. Veneto Iscritto al Tribunale di Venezia il 13/8/1985 al n. 833 R.S. Sede: Via Vittorio Veneto, 10 31033 Castelfranco Veneto (TV) Tel. 0423 498941 - Fax. 0423 465022 www.asac-cori.it [email protected] Direttore Responsabile Dino Bridda Direttore Editoriale Lorenzo Fattambrini Redazione Luca Fiorio Piervito Malusà Alberto Opalio Michele Pan Claudio Sartorato Segreteria di Redazione Candy Cauilan Collaborazioni Commissione Artistica Segreteria Regionale Consulte Provinciali dell’A.S.A.C. Veneto Progetto grafico e realizzazione CS point sas associazione per lo sviluppo delle attività corali Presidente Alessandro Raschi SOMMARIO Editoriale Relazione morale del presidente Claudio Abbado 3 5 Verbale Assemblea generale ASAC 13 Go... Gospel!! 20 Dal 48° Concorso Corale Nazionale 25 8° Festival della Coralità Veneta Corso Residenziale per direttori V° Meeting Bassano Gli allievi Coro Tre Pini Study Tour La dignità del canto di fede 14 18 22 24 26 28 “Vergine Madre” di M. Santoiemma 30 Dolomiti in Coro 2013 54 Disegno di legge n. 1365 60 Un Gloria per le “Figlie del Coro” 50° Coro Sante Zanon Rassegna musica sacra a Lentiai 30° Coro Polifonico San Biagio Le schede dei cori 34 53 55 56 66 Apriamo questo numero 105 di Musica Insieme con una opportuna citazione del M° Claudio Abbado, scomparso il 20 gennaio scorso. E' inevitabile non andare con la mente a quanto suggeriva Robert Schumann nelle sue "Regole di vita musicale": <<Cerca di cantare in coro. Soprattutto le parti interne. Questo ti renderà musicale!>> L'affermazione del Maestro Abbado, sognatore e visionario che seppe riconoscere della Musica il potere terapeutico e sociale ravvisando in essa un linguaggio universale in grado di curare e salvare l'essere umano dalla degradazione, va ben oltre all'indicazione tendenzialmente tecnica del romantico tedesco, dichiarando senza mezzi termini che "il Coro, come l’Orchestra, è l’espressione più valida di ciò che sta alla base della società: la conoscenza e il rispetto del prossimo, attraverso l’ascolto reciproco e la generosità nel mettere le proprie risorse migliori a servizio degli altri…" Mettere le risorse migliori a servizio degli altri per creare una società più giusta, basata sul rispetto e sull'ascolto reciproco. «L’educazione al canto, a cantare in coro, non è solo un esercizio dell’udito esteriore e della voce; è anche un’educazione dell’udito interiore, l’udito del cuore, un esercizio e un’educazione alla vita e alla pace. Cantare insieme, in coro, e tutti i cori insieme, esige attenzione all’altro, attenzione al compositore, attenzione al maestro, attenzione a questa totalità che chiamiamo musica e cultura, e, in tal modo, cantare in coro è un’educazione alla vita, un’educazione alla pace, un camminare insieme...» ribadiva Papa Ratzinger. L'Associazionismo in generale ha questo scopo. Il volontariato ne è espressione esemplare. Ma è l'Associazionismo artistico, e quello corale in particolare, che ha potenzialità maggiori potendo contare sulla forza di un linguaggio, quello delle emozioni, che accomuna tutto il genere umano. Far parte di un Coro è certamente una occasione unica di crescita culturale e spirituale, offrendo possibilità di socializzazione e gratificazione artistica. Esso diventa voce del mondo che valica frontiere, riassumendo echi e suoni, idee e sentimenti di ciò che chiamiamo "Umanità". Un coro che canta ha una missione e una responsabilità. Un coro EDUCA. PROVOCA. STIMOLA. AFFASCINA. E permette così di avvicinarsi alla "bellezza" dell'universo che ci circonda. Non dimentichiamolo mai. Forse non a caso si apre con il canto di un coro il film italiano "La grande bellezza" del regista Sorrentino, fresco vincitore dell'Oscar. Si tratta dell'ottimo Torino Vocalensemble, giovane coro amatoriale fondato da Carlo Pavese, che nel film esegue il brano "I Lie" di David Lang. Un coro amatoriale. Nel senso più nobile del termine: un coro che "ama" ciò che canta. Un'amatorialità che si riscatta e non cede il passo alla superficialità e all'approssimazione, facendo un buon servizio alla causa artistica, facendo passare il messaggio che è possibile fare le cose bene e con cura. Insomma, cantare in una Associazione Corale prevede un senso di responsabilità verso tutto ciò che è umano. Con queste premesse do il via alla mia avventura in qualità di Direttore Artistico di “Musica Insieme”, nella speranza di poter incuriosire il lettore, invitandolo a sfogliare in modo attivo e partecipativo le pagine on line della Rivista Associativa, provocandolo ad intervenire con proprie visioni di vita corale, sollecitandolo a farsi il più possibile promotore di occasioni generatrici di Cultura e di Bellezza. Editoriale giugno 2014 n. 105 di Lorenzo Fattambrini "Il canto è l’espressione musicale più spontanea e naturale e il coro è la forma più immediata del fare musica insieme. In un coro ogni persona è sempre concentrata sulla relazione della propria voce con le altre. L’ascolto dell’altro è quindi alla base del canto corale e in generale del fare musica insieme. Imparare a cantare insieme significa imparare ad ascoltarsi l’un l’altro..." 3 Assemblea generale dell’ ASAC – Veneto 2014 Stimatissimi Signore e Signori Delegati corali, Direttori e Presidenti di coro, Signori Maestri Commissari e Consulenti Artistici, Consiglieri Regionali, Membri del Collegio dei Sindaci, autorità ed amici intervenuti, porgo a tutti voi il più cordiale saluto e benvenuto all’Assemblea Generale annuale dell’Associazione che riunisce, coordina e sostiene la coralità veneta: l’ASAC Veneto. E’ questo il momento più alto e importante del nostro sodalizio e luogo di analisi e sintesi delle attività realizzate e in progetto, occasione di confronto e condivisione dei valori e degli obiettivi che ci accomunano. Si è svolta ad Adria l'Assemblea Ordinaria Generale dell'ASAC, lo scorso 16 marzo 2014. Momento consuntivo e programmatico importante per la vita dell'Associazione, ha registrato una presenza di delegati dei vari Cori Veneti significativa se pur di sotto delle auspicabili previsioni. Pubblichiamo l'integrale relazione del Presidente, Alessandro Raschi e il Verbale dell'Assemblea redatto da Mara Bellettato Siamo quest’oggi ad Adria ospiti della Consulta ASAC di Rovigo, proseguendo nella determinazione di rendere questo incontro itinerante, avvicinandolo alle nostre realtà provinciali e rendendole di volta in volta partecipi a questo privilegiato momento. Ringrazio sentitamente quanti si sono adoperati per l’organizzazione di questa giornata e in particolare i nostri Consiglieri Osvaldo Fedini e Cristiano Roccato. Un plauso e un ringraziamento a quanti dei cori rodigini, alcuni impegnati anche nel servizio d’ordine, sono qui oggi in rappresentanza del proprio coro anche indossandone la divisa sociale, importante segno di appartenenza e testimonianza del proprio orgoglio ed impegno in una delle nostre formazioni corali, ciascuna con le proprie identità e peculiarità, riunite tutte nella grande famiglia dell’ASAC. Ringrazio per la sua presenza il Presidente FENIARCO Sante Fornasier, particolarmente significativa nel 30° anniversario dalla fondazione della Federazione Nazionale Italiana delle Associazioni Regionali Corali. Ringrazio il Sindaco di Adria, Massimo Barbujani e il Consigliere Regionale Mauro Mainardi. La vostra presenza è un segno di attenzione e omaggio da parte Adria 16 marzo 2014 dei nostri amministratori che apprezziamo e a cui vogliamo dare un significato non solo di presenza e saluto, ma soprattutto di stima e apprezzamento per le migliaia di persone che quotidianamente sono impegnate nei nostri cori, per la forza e la costanza con cui proseguono un’opera di diffusione della cultura musicale e corale e dei valori di cui la coralità è portatrice. Sono valori di solidarietà, impegno sociale, aggregazione, serietà e cultura che nella nostra società sono sempre più difficili da trovare, tanto più se riuniti in uno stesso organismo associativo. A voi amministratori pubblici, in particolare agli amministratori della Regione Veneto rivolgo ancora una volta, temo non per l’ultima, un appello a considerare sempre con attenzione nella programmazione dei propri progetti in ambito culturale, sociale e didattico, la realtà corale, supportandola e valutandone le peculiarità, le capacità e le competenze. Nel nostro paese, e intendo considerare ogni livello amministrativo comunale, provinciale, regionale e nazionale, ognuno con le sue specifiche responsabilità, troppo spesso ci si accorge, quando lo si fa, delle importanti istanze che provengono direttamente dal territorio e dal mondo volontaristico e culturale rispondendo solo con provvedimenti parziali e disorganici. Sempre però se ne godono più o meno consapevolmente i frutti, dati dal sacrificio, impegno e abnegazione di tanti nei settori più diversi. Vi ricordo che la coralità veneta ha dato e continua a dare tantissimo con risultati che potrete constatare anche quest’oggi con noi. La coralità ha un bilancio sociale che non credo abbia eguali nel mondo culturale e musicale veneto, ma è considerato dalla nostra Regione Veneto in modo assolutamente inadeguato, i dati di bilancio che vedrete lo dimostrano ampiamente e dimostrano ancor di più come tutto il peso delle attività gravi direttamente sul mondo corale. Diecimila coristi impegnati tutto l’anno per decine di migliaia di ore nella pratica corale, nella concertistica, nelle iniziative sociali e culturali sul territorio, almeno 3000 concerti realizzati nelle grandi città come nei più piccoli paesi, oltre 500.000 persone tra il pubblico, capillare alfabetizzazione musicale per giovani, adulti e anziani, tutela e Relazione morale del presidente di Alessandro Raschi 5 Assemblea generale ASAC 2014 e ammirazione, servono interventi concreti e una progettualità a lungo termine che ci coinvolga con il giusto peso in una programmazione di sostegno a tutte le ricchezze culturali e musicali che la nostra terra può vantare. Possiamo moltiplicare cento, mille volte ogni investimento su di noi e non parliamo certo di cifre paragonabili a quelle dei grandi enti lirici e sinfonici ma nemmeno di cifre che assumono un carattere irrisorio se paragonate al volume e al valore delle iniziative attribuendovi un realistico valore economico oggi praticamente auto sostenuto. Conosciamo la situazione di crisi e la viviamo sulla nostra pelle ogni giorno e come imprenditore so benissimo di cosa parlo ma non si può mortificare in tal modo la possibilità di fare cultura e musica arricchendo in modo significativo e prezioso la nostra società, senza di cui l’impoverimento oltre che materiale è anche spirituale e morale. Sono al mio ottavo anno di Presidenza dell’ASAC e ancora un ultimo anno mi impegna alla guida di questa grande associazione, con rinnovato impegno e spirito di servizio, confidando di concludere questa importante esperienza nel migliore dei modi possibili. A voi l’onere di dare un giudizio sul lavoro svolto in questi anni e su quanto ancora si farà nel prossimo. In passato, molte volte, nelle mie relazioni in Assemblea ma anche negli editoriali sulla rivista, ho toccato gli argomenti più diversi riguardanti la nostra Associazione e la coralità nel suo complesso. In alcuni casi con obiettivi di proposta, in altri di stimolo e crescita, altre volte per sottolineare il lavoro fatto e la progettualità che sta alla base di esso. Forse apparentemente con finalità riepilogative ma in realtà di proposta e stimolo, recentemente ho voluto realizzare una 6 pubblicazione in fase di stampa, scaricabile sul nostro sito e inviatavi con il bando di iscrizione. E’ una pubblicazione che nel 35° anniversario dalla fondazione dell’ASAC raccoglie e sintetizza quella che è la nostra struttura organizzativa, le iniziative suddivise fra concertistica, didattica ed editoria, evidenziando anche i numeri delle attività descritte. Considerando quindi che la maggior parte di voi conosca ormai il mio pragmatismo, non penso di perdermi in inutili chiacchere nell’affrontare argomenti meno “pratici”. Non possono certo essere confusi da nessuno come la consueta cortina fumogena a cui nel nostro paese siamo così spesso abituati a nascondere con le parole l’assenza di fatti. I fatti ci sono eccome, ma vorrei analizzare brevemente con voi anche le finalità di scopo ed artistiche che stanno alla base del nostro operare. Al fine di una valutazione corretta non sono necessari solo i dati economici ne è sufficiente analizzare la qualità della proposta dal punto di vista della sua realizzazione e da quello del progetto. E’ importante anche valutare quale impatto si è riusciti ad ottenere e quanto l’attività incide nel nostro caso, sul mondo corale e al di fuori di esso. Le difficoltà sono sempre molte intendiamoci. L’aspetto economico frena moltissimo le nostre possibilità ma non mi ha mai impedito di continuare ad elaborare e verificare le possibilità di sviluppo, sempre tenendo ben presente quanto sia fondamentale che ogni nuova idea e ogni attività oramai consolidata siano inserite in un disegno generale organico e con delle finalità precise. In caso contrario si rischia di disperdere risorse economiche ed umane, entrambe molto limitate. Qualcuno di voi ricorderà quante volte ho chiesto a tutti i nostri soci di condividere con l’ASAC e quindi con il mondo corale nel suo complesso, le proprie migliori risorse umane nell’interesse di tutti, ma anche proprio. Questo rimane un freno importante quanto quello economico alla realizzazione dei progetti e uno scoglio che andrà nuovamente e duramente affrontato il prossimo anno, quando la fine del mandato del Consiglio direttivo e Commissione artistica coinciderà con il termine del mio terzo e ultimo incarico alla presidenza, imponendo la ricerca di nuove professionalità, adeguate ad affrontare una mole di attività e una struttura che, senza false ed inutili modestie, non è alla portata di tutti e che non richiedono una sola presenza rappresentativa ma attiva, dinamica, propositiva e priva di interessi personalistici. Devo qui interrompere per un attimo il ragionamento per rivolgermi ancora una volta con gratitudine a quanti collaborano fattivamente alla realizzazione dell’enorme massa di lavoro che comporta la nostra complessa macchina organizzativa, permettendone il funzionamento e consentendo di portare a compimento le numerosissime iniziative poste in essere. Siano essi membri del Consiglio Direttivo, della Commissione Artistica, del Collegio dei Sindaci, dei Consulenti Artistici, del Comitato di Redazione, Direttori e Presidenti di coro, Coristi e intere formazioni corali, a tutti desidero esprimere la nostra gratitudine per l’impegno e la disponibilità donata alla coralità intera. Avevo detto nella scorsa relazione come l’esigenza di portare a compimento gli obiettivi che avevo identificato fin dall’inizio e i progetti approntati è stato uno dei motivi che mi hanno convito a proseguire il lavoro per questo ultimo triennio. Ora credo che il quadro sia ben delineato anche se alcune iniziative hanno ancora bisogno di assestarsi per decollare a livelli adeguati. Altri nuovi progetti stanno prendendo il via e si concretizzeranno nel 2014 e nel 2015. Quali sono quindi le linee guida sulle quali fin dall’inizio è stato impostato il lavoro e la programmazione con i Consigli direttivi e le Commissioni artistiche susseguitesi in questi anni? La didattica prima di tutto. Ho sempre ritenuto importante e necessaria la crescita artistica della coralità, anche per i gruppi che tra le proprie finalità non pongono grande cura all’aspetto artistico/ musicale insistendo con maggiore attenzione agli aspetti sociali e di gruppo. Sono aspetti molto importanti questi, che distinguono il mondo corale amatoriale che è il nostro, da tante altre realtà culturali musicali e non. Tuttavia lo stare insieme con gioia e amicizia non è antitetico, anzi, all’impegno per il raggiungimento di un risultato artistico; apprezzabile prima di tutto per noi stessi, che troviamo gratificazione e orgoglio nel farlo, ma anche per il nostro pubblico, che dobbiamo aiutare a crescere con noi nell’amare la musica: bella musica e ben eseguita. Quindi importantissimo a livello regionale realizzare iniziative che puntino soprattutto sulla formazione dei direttori, primo motore di ogni coro per quanto riguarda l’aspetto artistico. Un buon direttore fa un buon coro, assioma che ho avuto modo di verificare innumerevoli volte nella mia trentennale esperienza corale, come corista, presidente di coro, dirigente e poi Presidente ASAC. Con quali modalità operare è un altro aspetto importante e l’esperienza verificata in tanti anni di iniziative nella nostra regione, anche nelle iniziative che ho avuto modo di esaminare e confrontare proposte da altre realtà in Italia e nel mondo. L’impostazione data è quella di realizzare a livello regionale corsi di formazione e specializzazione dedicati ai direttori, riuscendo spesso a coinvolgere anche musicisti da fuori regione che pur giovandosi di nostre iniziative contribuiscono anch’essi portando visioni e esperienze diverse con cui è sempre bene confrontarsi e aprirsi. Iniziative specialistiche di carattere didattico come queste non possono che puntare ad un bacino più ampio di interessati per tendere al raggiungimento di numeri che ne consentano la realizzazione e ne garantiscano un alto livello qualitativo. Ecco il perché di un corso residenziale estivo per direttori sempre più completo e articolato e dell’Accademia “Piergiorgio Righele” per direttori di coro di cui si concluderà in giugno il primo anno proseguendo da settembre con il secondo anno e l’avvio di un nuovo primo anno a cui tra poco apriremo le iscrizioni. Da considerare che l’Accademia è aperta anche alla partecipazione alle singole Masterclass e Corsi Accademici per chi fosse interessato ad approfondire particolari repertori o argomenti. Come dicevo prima fatti concreti, non parole e mi piace credere che i risultati di tanti anni di lavoro siano palesi nel progresso della nostra coralità, sempre più in evidenza nel panorama corale italiano. Un’altra importante proposta per i nostri direttori, temo ancora sottovalutata dai più, è lo Study Tour al concorso di Vittorio Veneto. E’ l’opportunità giusta per ascoltare cori e repertori nuovi, analizzare le partiture, la prassi esecutiva, la vocalità, l’espressività e tanti altri aspetti che un coro deve considerare nel propriopercorso artistico. Accompagnati da un nostro tutor e confrontandosi con i propri colleghi si può vivere un’interessante esperienza di approfondimento e avvicinarsi al mondo dei concorsi corali. Partecipando allo Study tour sarà possibile anche ai direttori meno esperti nelle competizioni corali, apprenderne i meccanismi e valutare con attenzione il programma con cui presentarsi e le modalità di preparazione a questa importante occasione. Relazione morale del presidente promozione del patrimonio musicale di tradizione popolare e colta, sacro e profano: questi sono i nostri numeri e le nostre credenziali. Confutati da un’organizzazione seria, responsabile e democraticamente condivisa rappresentata dall’associazione di riferimento che è l’ASAC. Cosa dobbiamo fare di più per riuscire a penetrare il muro di gomma che in questi anni mi sono sempre trovato davanti? Non bastano gli attestati di stima 7 Assemblea generale ASAC 2014 Già avviato da diversi anni e reduce da un’edizione particolarmente partecipata, il Meeting per voci bianche e cori giovanili di Bassano del Grappa è giunto alla 5° edizione. Tre docenti di alto livello, oltre 220 iscritti e tre giorni di musica insieme con centinaia di presenze ai concerti di apertura e chiusura del corso: questi i numeri del Meeting. Molto altro dovremmo e potremmo fare, soprattutto con il mondo della scuola con cui è sempre difficile rapportarsi soprattutto in mancanza assoluta di finanziamenti in tal senso. I ripetuti tentativi di accedere ai finanziamenti previsti dal bando della Regione Veneto per la promozione della Musica giovanile, sono sempre stati respinti poiché la musica corale non è considerata pertinente ne in essa son stati rilevati elementi di sperimentazione che a quanto pare sono ritenuti essenziali. La coralità dovrebbe entrare a pieno diritto nel mondo della scuola, come lo è in tutti i paesi più evoluti e dove tra i cori scolastici è possibile trovare delle eccellenze assolute. Alcune importanti realtà corali scolastiche di rilievo sono certamente più l’eccezione che la regola e tendere a moltiplicarle in modo esponenziale dovrà essere uno dei nostri futuri obiettivi. Quasi miracolosa è la diffusione corale in Italia, particolarmente rilevante nelle regioni del nord/est, se consideriamo l’assenza pressoché assoluta del coro nell’insegnamento scolastico a ogni livello. E’ una presenza che evidentemente viene dal desiderio della gente di esprimersi con il canto e di stare insieme per farlo. La formazione dei giovani coristi è demandata quasi unicamente alle associazioni volontaristiche e dobbiamo renderci consapevoli quindi dell’importante ruolo di cui volenti o nolenti siamo investiti. E’ nostra responsabilità e onere; dobbiamo perdere ogni illusione che, almeno in tempi relativamente brevi, le istituzioni si occupino di noi se noi stessi non lo facciamo. 8 Di qui ribadisco ancora una volta l’importanza di essere Associazione corale e di operare a stretto contatto con il territorio sia direttamente sia attraverso le nostre Consulte provinciali, ancora più capillarmente vicine a tutti i cori. Solo insieme possiamo creare le condizioni necessarie allo sviluppo delle nostre finalità artistiche e sociali. Abbiate pazienza nell’ascoltare queste mie parole come cerco di averne io quando ancora mi sento chiedere a cosa serva essere iscritto all’ASAC. Inoltre le Associazioni regionali insieme possono operare attraverso una forte Federazione italiana per realizzare iniziative di rilievo nazionale e internazionale e per portare le nostre istanze in sede istituzionale con tutto il peso necessario. Proprio tramite la Federazione nazionale anche le regioni più deboli e meno strutturate possono vedere veicolate nuove proposte sul proprio territorio, all’interno di un disegno organico di sviluppo e cooperazione. Un altro settore della coralità al quale desideriamo porre attenzione è quello della coralità spirituale, gospel, pop e jazz, di cui abbiamo assistito uno sviluppo notevole e a cui crediamo sia importante offrire degli strumenti che tengano conto delle peculiarità di questi repertori. Quindi aggiungiamo un’ulteriore proposta al panorama delle nostre iniziative con un work-shop dedicato a gruppi corali, veneti e non, che si terrà ad Abano Terme a fine giugno 2014 e denominata Go..Gospel!!. L’iniziativa è aperta ai gruppi che vorranno partecipare al completo ma anche ai singoli direttori e coristi. I gruppi partecipanti potranno esibirsi con il proprio repertorio sia durante il concerto di apertura ad Abano Terme che nelle serate seguenti nei centri limitrofi. Durante il concerto finale sarà eseguito il repertorio approntato durante il workshop. Tre docenti di alto livello e molto conosciuti nell’ambiente saranno alla guida dell’iniziativa affrontando tutte le tematiche relative al repertorio in oggetto con particolare cura anche dell’aspetto vocale a cui si dedicherà uno dei tre insegnanti, selezionato per la propria specializzazione sull’argomento. Il M° Andrea D’Alpaos sarà uno dei tre docenti e nostro coordinatore interno. I due docenti provenienti dall’esterno e famosi specialisti del genere saranno il Maestro americano Nehemia Brown e il londinese M° Daniel Thomas. Altre due iniziative didattico-formative aperte a tutti sono il corso di Lonigo sul Metodo Rohmert e psicofonia, iniziativa già giunta alla 10° edizione, e la nuova proposta del Laboratorio di Canto Gregoriano a Vittorio Veneto. Quest’ultima proposta, localizzata a Vittorio Veneto è “rivolta a quanti sino interessati al canto gregoriano a qualsiasi titolo, per interesse musicale, per approfondimento culturale per adesione di fede” come da bando. Nonostante l’ampia platea alla quale è destinata, ad oggi non ha avuto una risposta sufficiente ad avviarsi. Sono stati prorogati i termini di iscrizione e confido che soprattutto i residenti nelle località contigue al vittoriese considerino questa interessantissima opportunità. Ho fiducia che attraverso l’opera di diffusione della proposta, in particolare con la collaborazione delle consulte territorialmente più vicine di Treviso e Belluno, si riesca un numero adeguato ad avviare il Laboratorio (purtroppo, nonostante gli auspici, non è stato possibile attivare il Laboratorio, dato il numero assai esiguo di richieste, ndr). Abbiamo visto quindi quanto la proposta sia ampia e variegata rivolta sia ai direttori, ai cori, ai giovani distribuita sul territorio e pensata per dare risposte sia specialistiche che di base a vari livelli, integrate a livello regionale e sovra regionale che locale. Un aspetto che non ho evidenziato fino ad ora è come a queste attività spesso siano presenti cori laboratorio, selezionati tra i più qualificati e preparati, per mettere a disposizione degli iscritti e docenti gli strumenti di apprendimento migliori possibili. Da osservare come anche questi cori ne ricavino per loro stessi un importante momento di crescita e confronto, utile a migliorarsi e progredire, anche quando si sono raggiunti livelli artistici molto elevati. A tutti loro esprimo la profonda gratitudine per la splendida disponibilità e pazienza nel sottoporsi al “supplizio” degli studenti che ogni volta dimostrano. Infine, a costo di essere ripetitivo, invito i presidenti di coro a supportare anche economicamente i propri direttori o vice o allievi direttori nel partecipare a questi corsi. E’ un investimento sul futuro del proprio coro. Allo stesso modo invito i Direttori a partecipare personalmente e ove possibile con i propri cori alle iniziative di formazione. Una coralità dinamica, attenta, curiosa e aperta alle novità ma legata ad una forte tradizione: questi alcuni degli ingredienti necessari per proseguire nel percorso di sviluppo e diffusione che insieme abbiamo intrapreso 35 anni fa. La parte concertistica è un altro aspetto molto importante della nostra programmazione annuale. Una pregiudiziale importante alla base delle scelte operative è sempre stata che ogni coro, di ogni tipo di organico, repertorio e livello artistico deve poter trovare spazio e gratificazione nella partecipazione agli eventi che l’ASAC promuove e organizza, spesso in collaborazione con i cori stessi, sul territorio veneto. Siano esse le rassegne provinciali che ogni consulta organizza annualmente, anche a carattere natalizio o sacro, o Venezia in coro, o Veneto Canta o il Festival della Coralità Veneta. Questa impostazione se da una lato offre ampio spazio partecipativo nel pieno rispetto delle prerogative di tutti i soci, dall’altro deve sempre tendere al rispetto di quelle che sono le nostre finalità statutarie che prevedono di “favorire per fini sociali iniziative e momenti di incontro attraverso l’animazione corale” ma anche lo “sviluppo delle attività corali”. In questo senso se Venezia in coro offre una impagabile opportunità di canto e incontro nella nostra splendida città lagunare e Veneto Canta vuole aprire tutto il territorio del Veneto e i nostri cori alla coralità italiana e internazionale, il Festival della Coralità Veneta si pone come momento di crescita e confronto ai massimi livelli della nostra coralità. Quest’anno, a fine ottobre come consuetudine, si terrà l’8° Festival della Coralità Veneta proprio a Venezia, città quindi che si troverà al centro di diverse iniziative dell’ASAC quest’anno. Avrete notato alcune piccole ma sostanziali modifiche al bando di partecipazione.Viene istituita una nuova categoria, quella per Composizioni, elaborazioni o arrangiamenti vocal popjazz, gospel e spirituals, un ulteriore segno di sensibilità verso questi generi già evidenziato precedentemente e risposta concreta al cospicuo numero di cori con questi repertori iscritti nella precedente edizione. Il Festival prevede la possibilità che possa svolgersi in due giorni, sabato e domenica 25 e 26 ottobre, o nell’unica giornata di domenica 26, in base al numero degli iscritti. Anche Relazione morale del presidente All’internodelle nostre proposte per la formazione vi è un altro reparto dedicato non solo ai direttori ma ai gruppi nel suo complesso o anche ai singoli coristi. Molte di queste proposte sono realizzate di anno in anno con docenti e modalità diverse dalle nostre Consulte provinciali che integrano così in modo determinante il quadro complessivo. A livello regionale le iniziative proposte affrontano settori della coralità ove l’impostazione di questo tipo è ritenuta adatta al raggiungimento degli scopi prefissi. Tra questi settori quello della coralità giovanile e dei cori di voci bianche è certamente uno dei più importanti e delicati e al quale rivolgiamo particolare attenzione. 9 Assemblea generale ASAC 2014 Mi auguro che anche a questa ottava edizione ci sia una partecipazione numerosa e qualificata come alle edizioni precedenti, ricordando che per chi non si sentisse ancora in grado di sottoporsi al giudizio della qualificata Giuria del Festival, sarà possibile partecipare alla categoria non competitiva, che prevede l’esibizione dei cori in concerti, in base agli iscritti, distribuiti su tutto il territorio veneto, ove vi sarà il giudizio di una Commissione d’ascolto ad esclusiva utilità e indirizzo del Direttore e del Coro partecipante. Mi ripeto ancora, abbiate pazienza: anche solo partecipare al Festival, come a qualsiasi concorso, se il percorso di preparazione è stato serio e diligente, porta ad una crescita del coro, indipendentemente dai risultati di classifica; aiuta a scoprire nuovi orizzonti e porsi obiettivi importanti, ci insegna a confrontarsi con gli altri, senza rivalità o supponenza, ma con rispetto e ammirazione per quanti riescono a esprimersi meglio di noi. Per questo proponiamo un Festival così strutturato, severo ma obiettivo, vera cartina di tornasole della Coralità veneta. I cori giunti in eccellenza al Festival hanno sempre ottenute vittorie o piazzamenti di prestigio ai concorsi Nazionali e Internazionali che hanno frequentato, portando alta la nostra bandiera 10 corale e rendendoci orgogliosi del lavoro che tutti insieme stiamo facendo. L’edizione dello scorso anno di Venezia in Coro ha visto l’esordio della nuova proposta del Festival Corale Internazionale, Veneto Canta, abbinato alla storica manifestazione veneziana. Al Festival Veneto Canta, hanno partecipato due cori inglesi e quattro cori italiani, equamente divisi tra il programma a quattro e quello a due giorni. In totale quindi hanno partecipato al Festival 73 cori. Una partecipazione straordinaria e potrete vederne gli effetti positivi anche nel bilancio consuntivo. Devo tuttavia sottolineare la difficoltà che troviamo ad ottenere una risposta di adesioni adeguata alla qualità della proposta per Veneto Canta. Quest’anno in particolare abbiamo ad oggi pochissime richieste al programma lungo, mentre molto numerose si prefigurano le richieste per quello più breve, più legato a Venezia in coro. Ho l’impressione che il nostro messaggio non sempre giunga a destinazione, nonostante sia in nostro possesso l’indirizzario pressoché completo delle mail dei cori italiani, che ci siamo costruiti autonomamente negli anni, come un nutrito indirizzario europeo e mondiale. Feniarco quest’anno ha concesso alla nostra iniziativa una pagina sulla rivista Choraliter, anche se quest’ultima è purtroppo giunta ai cori a iscrizioni praticamente già chiuse. Non siamo ancora presenti tra le manifestazioni europee promosse da ECA sul sito e sulla sua rivista, per il quale avevamo anche qui chiesto l’intercessione della nostra Federazione Nazionale. Faccio presente che tra le proposte elencate sul sito e sulla rivista ECA sono presenti numerose iniziative proposte da entità con finalità esclusivamente lucrative e al di fuori dal circuito corale associativo. Questo amareggia ancor di più ma, preso atto della situazione, si evidenzia la necessità di percorrere strade diverse per ottenere il risultato prefisso. Sono stati avviati contatti per entrare nei canali di informazione che possano promuovere all’estero le nostre iniziative a carattere turistico-corale. A proposito delle attività svolte a supporto della Federazione Nazionale, FENIARCO, il 14 e 15 giugno ospiteremo in Veneto la prossima Assemblea delle Commissioni Artistiche. Per i delegati che giungeranno da tutta Italia stiamo predisponendo una adeguata accoglienza e offriremo loro un saggio della nostra coralità con un concerto la sera di sabato 14 giugno a celebrazione del compleanno dei 30 anni della Federazione Nazionale. Auguri FENIARCO! A ulteriore suggello del nostro impegno in favore della Federazione, molto probabilmente ospiteremo per un concerto il Coro Giovanile Italiano a Venezia in occasione del nostro Festival. Un’altra occasione importante per festeggiare il trentennale all’interno della nostra manifestazione più importante e in un luogo di elevato prestigio. Riepilogando quindi avete potuto vedere quante siano le iniziative avviate nel settore concertistico a cui possiamo aggiungere a buon titolo i 5 concerti delle Masterclass dell’Accademia “Piergiorgio Righele”, il concerto conclusivo del corso residenziale di Mel con i cori laboratorio oltre ai concerti di Go..Gospel!!. In più le numerose rassegne, concerti e progetti a più cori proposti dalle consulte provinciali, importante opportunità per tutti di partecipare alla vita associativa, di incontrarsi e farsi conoscere dagli altri cori e da un nuovo pubblico. Da alcuni mesi sono stati avviati contatti con un gruppo di cori veronesi dediti al “canto spontaneo” e all’esecuzione di canti della tradizione orale. E’ quindi in fase di costituzione una apposita commissione congiunta che possa valutare e proporre iniziative dedicate a questo settore. Un nuovo grande progetto sta prendendo il via ed è in fase di elaborazione oramai da alcuni mesi. Si tratta di una iniziativa che avviandosi nel 2014 con un concorso di composizione ed elaborazione di musica corale, avrà realizzazione nel 2015 per il centenario dall’inizio della Grande Guerra 191518. Il Veneto è certamente una delle regioni che maggiormente è stata segnata dalle tragedie del primo conflitto mondiale e in collaborazione con il Comune di Verona, nella splendida Arena, sarà il 24 maggio il giorno deputato a questo evento. Saranno approntati tre repertori, studiati da una apposita commissione artistica di cui fa parte il nostro Alessandro Kirchner, repertori che saranno eseguiti nell’Arena di Verona durante il concerto del 24 maggio 2015 da tre formazioni corali, una mista, una maschile e una giovanile-voci bianche composte ciascuna da alcune centinaia di coristi. A tale scopo ho coinvolto le Associazioni regionali delle Regioni confinanti e come il Veneto fortemente interessate un secolo fa dall’evento bellico. Ciascuna di queste regioni ospiterà analoghi eventi sul proprio territorio offrendo ai cori o coristi partecipanti l’opportunità di ripetere alcune volte l’entusiasmante esperienza corale che offre questo progetto. Vorrei ringraziare a questo proposito il Presidente del Coro San Giorgio di Verona, Roberto Bertolazzi, per averci dato l’input di questa opportunità e per il lavoro che sta svolgendo per portarla a compimento e il dott. Rosario Russo, Presidente della Commissione Cultura del Comune di Verona, per il concreto sostegno all’iniziativa e il tempo ad essa dedicato. Una persona che ci fa ancora confidare sulla possibilità di trovare politici attenti e sensibili alle nostre istanze, capaci di valutarne la portata e le finalità. Ringrazio anche il Sindaco di Verona Flavio Tosi per la sensibilità e apprezzamento dimostrati nei nostri confronti nei due incontri intercorsi in questi ultimi mesi, l’ultimo solo una settimana fa. Non appena saremo in grado di proporvi concretamente la partecipazione a questa iniziativa ve ne invieremo informativa e sono certo che vorrete aderire numerosi a questo importante progetto. Per informare e aggiornare sulle iniziative, sugli avvenimenti più importanti, dare spazio alle notizie e attività dei nostri cori e musicisti, approfondire argomenti di carattere musicale e tecnico, gli strumenti a disposizione sono il nostro sito e la nostra rivista “Musica insieme”. Il sito oramai da alcuni anni, rinunciando al nostro precedente spazio internet autonomo, è stato inserito nella ampia struttura della rete nazionale creata con Feniarco attraverso un progetto APS. In questo modo contribuiamo al mantenimento della struttura comune e abbiamo creato un interconnessione in tempo reale con tutte le altre realtà nazionale e regionali italiane. Ringrazio ancora una volta Giorgio Penzo, il nostro webmaster per il costante impegno di aggiornamento e cura del sito. Ogni coro all’interno del sito ha la possibilità di avere una propria pagina web aggiornabile autonomamente, possibilità di cui molti hanno approfittato, anche linkandola agli eventuali propri siti. Relazione morale del presidente questa è una risposta concreta alle indicazioni giunte dalla scorsa edizione di Treviso, molto partecipata, affinché la giuria assista al completo alle esibizioni di tutti i gruppi. Inoltre questa modifica consentirà che il luogo delle audizioni sia lo stesso per tutti i cori evitando problemi di differenze di acustica e spazi. A tale scopo è stata prenotata la magnifica sala della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista a Venezia, garanzia di ottima acustica e ambiente prestigioso. Tra i premi viene reinserito il primo premio per ciascuna sezione per meglio sottolineare il valore dell’eccellenza raggiunta e il premio del pubblico fra i partecipanti al concerto di Gala. I cori che giungono in eccellenza al nostro Festival hanno ottenuto un punteggio almeno di 9 decimi e sono quindi cori che partecipando a concorsi nazionali possono certamente puntare al podio, credo sia questo il giusto livello a cui porre l’asticella data la qualità espressa dalla coralità veneta nel panorama nazionale. Nell’occasione verrà attribuito il PREMIO ASAC PER LA MUSICA CORALE 2014, un riconoscimento del mondo corale veneto che l’ASAC attribuisce a una figura di spicco del panorama musicale regionale, per la prestigiosa attività e il contribuito al mondo della coralità italiana e internazionale. Il Premio è stato assegnato al M° Pierangelo Valtinoni ed è stato inserito tra i premi speciali del festival quello per la migliore esecuzione di una sua composizione. 11 Assemblea generale ASAC 2014 La nostra rivista “Musica insieme”, dopo un lungo periodo di sede vacante, ha ora un nuovo direttore artistico nel Maestro Lorenzo Fattambrini, che ringrazio per aver accettato l’incarico e per il lavoro che con il Comitato di Redazione ha iniziato a predisporre. Come saprete la rivista è ora consultabile e scaricabile on-line, scelta che se da un lato si rendeva obbligata per ridurre le spese assorbite da stampa e spedizione, oramai insostenibili, dall’altra offre nuove opportunità di spazio, colore e interrelazione che sono sicuro che i nostri redattori sapranno sfruttare. A tutti voi, direttori coristi o semplici appassionati, il ruolo di pungolo e proposta con lettere, richieste, articoli e informazioni sulle iniziative affinché il comitato di redazione senta di avere di fronte una platea di lettori vivace e interessata. Comprendo la difficoltà per quanti, magari di una certa età, non hanno dimestichezza con il mezzo informatico, ma il drammatico crollo del sostegno pubblico unito alla crescita esponenziale dei costi, in particolare quelli di distribuzione, ci hanno indotti a tale scelta. E’ una scelta che offre altresì spazi teoricamente illimitati e la possibilità di utilizzare il colore per foto e grafica, precedentemente limitati alla copertina. La rete ci viene poi in soccorso offrendoci la possibilità di stampare anche poche decine o centinaia di copie della rivista a prezzi decisamente accessibili. Questo potrebbe consentire, qualora ce ne fosse la richiesta, di rendere disponibili alcune copie cartacee. 12 La comunicazione oggi avviene quasi esclusivamente attraverso il mezzo informatico e per questo diventa essenziale poter inviare e raggiungere i Soci con le comunicazioni in modo diretto e il più esteso possibile. Con la scheda di iscrizione a tutti i cori già da alcuni anni viene richiesto l’invio di un modulo con la mailing-list di tutti i componenti del coro, aggiornabile di anno in anno e utilissima Credo di avervi tediato a sufficienza e mi auguro di essere stato abbastanza chiaro nell’esporre la nostra linea progettuale e le motivazioni che ne sono alla base, legandola alle iniziative in essere e in divenire. Fra un anno, come ho già anticipato, dovremo provvedere a un rinnovo degli organi istituzionali della nostra Associazione e questo porterà un conseguente importante e diretto riscontro nelle attività e nella progettualità nel mondo corale veneto. Di qui il mio rinnovato appello ad un impegno in favore della nostra realtà corale e ad avviare fin da ora la ricerca delle figure più qualificate e appassionate disponibili a rivestire gli incarichi necessari a vario livello per la nostra struttura. Abbiamo alla nostra base valori e ideali importanti, ma senza persone appassionate e capaci è sempre più difficile superare le difficoltà e il disinteresse che la società dell’immagine e del rapido consumo ci impongono. Vi ringrazio ancora nella fiducia che mi è stata data nel condurre per tanti anni l’ASAC, esperienza che se da una parte mi ha impegnato moltissimo dall’altra mi ha dato modo di avere esperienze umane rare e preziose e di crescere come uomo. Auguro a tutti i nostri cori e musicisti un anno di proficuo lavoro e di soddisfazioni artistiche e umane, come solo lo stare in coro può dare; ringrazio ancora quanti hanno consentito, consentono e consentiranno con il proprio impegno la realizzazione dello straordinario mosaico di iniziative posto in essere nella nostra regione sia tramite la nostra Associazione che dai singoli gruppi corali. Insieme abbiamo fatto cose bellissime e tante altre potremo continuare a farne. Basta crederci e partecipare con amicizia e passione, la musica farà il resto. Grazie. Il Presidente ASAC Veneto Alessandro Raschi Verbale assemblea generale dell’ ASAC – Veneto 2014 Il 16 marzo 2014 alle ore 10 presso il teatro Politeama, Corso Vittorio Emanuele II n° 211, ad Adria (Ro) si è tenuta in seconda convocazione l’assemblea generale ordinaria dell’ASAC Veneto, con il seguente o.d.g.: 1) Nomina del Presidente, del Segretario dell’Assemblea e degli scrutatori 2) Relazione morale del Presidente dell’ASAC 3) Relazione finanziaria: consuntivo 2013. Preventivo 2014 e relazione del collegio dei Sindaci 4) Interventi dei delegati 5) Votazione di approvazione della relazione morale e finanziaria 6) Varie ed eventuali Dopo i saluti iniziali del Segretario dell’Associazione, Caludio Sartorato, si procede all’analisi del’ordine del giorno. 1) Nomina del Presidente, del Segretario dell’Assemblea e degli scrutatori Con voto unanime dei presenti vengono nominate rispettivamente Presidente e Segretario dell’Assemblea le prof. Silvia Azzolin e Mara Bellettato. Fa fede delle presenze il foglio di registrazione compilato dai partecipanti. La Presidente Azzolin invita il Sindaco di Adria Massimo Barbujani, il Consigliere Regionale Mauro Mainardi e il Presidente di FENIARCO Fornasier a rivolgere un saluto alla platea. Inoltre la Presidente della Provincia Tiziana Virgili interviene portando i saluti dell’Amministrazione Provinciale, dicendosi felice che l’Asac abbia scelto per la sua assemblea Adria. 2) Relazione morale del Presidente dell’ASAC Il Presidente Regionale dell’ASAC Alessandro Raschi espone la sua dettagliata relazione morale. 3) Consuntivo 2013, preventivo 2014, relazione collegio dei sindaci Il Segretario dell’ASAC Claudio Sartorato, illustra la sua relazione finanziaria che precedentemente era stata distribuita in copia ai partecipanti. Il dott. Zennaro presenta la relazione del collegio dei sindaci. La documentazione relativa ai punti 2 e 3 sarà allegata al presente verbale. Alle ore 11 il Venezze Consort, diretto dal M° Giorgio Mazzuccato, propone un intermezzo corale molto apprezzato dal numeroso pubblico presente in sala. I lavori dell’Assemblea riprendono alle ore 11,30. 4) Interventi dei delegati Il primo intervento è di Daniela Coralaita che dà voce ad una accorata lettera del maestro De Marzi (vedi articolo nelle pagine seguenti, ndr), che si dimostra amareggiato per la mancata attivazione del corso di canto gregoriano, vedendo in ciò una ulteriore sconfitta della fede, della poesia e della buona musica. Il Maestro invita i parroci a istituire piccoli spazi durante almeno una messa domenicale per il canto gregoriano a difesa della fede e della nostra tradizione musicale. Interviene poi il presidente della Corale Zumellese di Mel (BL), Massimo Corriani, puntando il dito contro i mezzi di comunicazione (canali televisivi e radio), in quanto non rendono la giusta visibilità al canto corale se non, quando lo fanno, in quota millesimale piegando la scelta dei repertori presentati alle esigenze di audience. Lamenta inoltre la poca considerazione per il canto corale nella società attuale. La risposta al secondo intervento è affidata al presidente Sante Fornasier, che esprime la sua condivisione con quanto esposto dal direttore del coro di Mel. Appare chiaro a tutti, afferma il presidente FENIARCO, come in Italia ci sia poca considerazione per la cultura e ancor meno per la musica. L’educazione musicale è tristemente assente nella scuola italiana e anche testate giornalistiche prestigiose come “la Repubblica” hanno della coralità concetti vecchi e stereotipati. Anche il presidente ASAC conferma che i contatti avuti con la Rai di Venezia non hanno portato ad alcun risultato. Infine il presidente Raschi risponde brevemente ad alcune puntualizzazioni espresse dal dott. Zennaro, riguardanti la partecipazione del collegio dei sindaci alle riunione di Consiglio. 5) L’assemblea è invitata a votare sui punti 2 e 3 La relazione morale e quella finanziaria vengono approvate all’unanimità con distinte votazioni. 6) Varie ed eventuali. IL presidente prima di salutare i delegati e di ringraziarli per la partecipazione qualificata invita i presenti a partecipare al seminario pomeridiano tenuto dalla prof. Righini sulla “Comunicazione verbale e non verbale del direttore di coro” L’assemblea chiude i propri lavori alle ore 12,35. Il segretario verbalizzatore Mara Bellettato Verbale dell’assemblea a diffondere capillarmente ogni informazione. E’ molto importante che la nostra comunicazione sia ampiamente diffusa nell’interesse dei singoli e dei gruppi e per un funzionamento il più trasparente, democratico e partecipativo possibile. L’informazione è libertà di scelta. Anche di deviare le comunicazioni nella cartella spam se si vuole. Da ultimo voglio anticipare un importante accordo che l’ASAC sta concludendo con un grande Istituto Bancario veneto che se da una parte ci consentirà di avviare un nuovo sistema informatizzato per le operazioni di pagamento (per quote annuali, partecipazioni corsi, altro…) dall’altra potrà offrire a tutti i cori la possibilità di aprire un CC con accesso anche in rete con costi assolutamente concorrenziali. Molto importante il sostegno economico che ci attendiamo dalla domanda che abbiamo rivolto a questa banca, quantificato spero prudenzialmente, nel bilancio preventivo e che ci auguriamo possa avere seguito anche nei prossimi anni. 13 L’ottava In partenza il Festival della Coralità Veneta 2014 Sono già trascorsi due anni dall'ultima edizione del Festival (2012) ed è giunto il momento di cominciare a scaldare i motori per partecipare ad un appuntamento che sottolinea in modo inequivocabile la vivacità del mondo corale Veneto. TUTTI I CORI VENETI POSSONO PARTECIPARE. Invitiamo il mondo corale regionale a considerare seriamente il Festival come una concreta opportunità di crescita stilistica ed umana, un pretesto per migliorare il proprio assetto qualitativo, un'occasione per approfondire lo studio di brani "conosciuti" o per affrontarne di nuovi. Anche la possibilità di ricevere una valutazione tecnica e dei consigli per la propria crescita artistica da parte della Commissione Valutatrice, può essere motivo di sprono per la partecipazione al Festival. Nelle scorse edizioni si sono sempre più evidenziate una grande varietà e qualità da parte dei cori partecipanti, con programmi decisamente differenziati nello stile e nel genere peraltro spesso ben caratterizzati nella stesura dei propri progetti artistici. Anche l'organizzazione stessa del Festival ha affinato nel tempo il proprio assetto, attuando migliorie e novità che ad oggi rendono la manifestazione un evento di altissimo livello culturale. In particolare viene introdotta la categoria "Canto ed elaborazioni di carattere pop-jazz, gospel, spiritual" in modo da poter offrire uno spazio specifico alle numerose formazioni corali del territorio che si dedicano a questi generi. La presenza all'appuntamento, come cantore di un Coro in esibizione o come semplice ascoltatore, è vivamente consigliata a tutti i Soci dell'ASAC: anche questo può essere un modo per promuovere e valorizzare il grande lavoro che la coralità veneta svolge da anni sul fronte culturale e sociale. L’A.S.A.C. Veneto e la Regione del Veneto promuovono ed organizzano l’8° Festival della Coralità Veneta con il patrocinio del Comune e della Provincia di Venezia. La manifestazione sarà suddivisa in due categorie e si svolgerà a Venezia e in importanti città del Veneto nel mese di ottobre 2014. Il Festival si svolge a cadenza biennale. Scopi del Festival Favorire la crescita e l’affermazione dei cori veneti; stimolare e valorizzare nuove esperienze e repertori nell’ambito dell’esecuzione corale, della composizione, dell’arrangiamento e dell’elaborazione. I cori potranno aderire alla categoria 1 o 2 e potranno iscriversi presentando un progetto relativo a una delle seguenti sezioni: • SEZIONE A: Composizioni d’autore sacre e/o profane • SEZIONE B: Composizioni, elaborazioni o arrangiamenti su temi di ispirazione popolare • SEZIONE C: Composizioni per cori di voci bianche e cori scolastici • SEZIONE D: Composizioni, elaborazioni o arrangiamenti vocal pop-jazz, gospel e spirituals Il Festival prevede un concorso per i progetti a cui concorrono entrambe le categorie e un concorso con valutazione dell’esecuzione a cui concorre la categoria 2 I cori ammessi alla categoria 1 si esibiranno in un concerto presentando il proprio progetto (sabato 4, 11 e 18 ottobre 2014); i cori ammessi alla categoria 2 parteciperanno alle audizioni con il proprio progetto (in base al numero di iscritti le audizioni si terranno a Venezia sabato 25 e domenica 26 ottobre 2014 o solamente domenica 26 ottobre), saranno valutati dalla giuria e suddivisi in fasce di merito. I cori della categoria 2 selezionati nella fascia di eccellenza dalla giuria parteciperanno al concerto finale ove sarà attribuito il “Gran Premio dell’8° Festival della Coralità Veneta”. Durante il concerto finale saranno consegnati i premi relativi ai progetti, a cui concorreranno unitamente le due categorie. Regolamento Art.1 – Requisiti per l’ammissione Al Festival possono partecipare tutti i complessi corali o gruppi vocali amatoriali veneti con organico misto, maschile, femminile, di voci bianche. I coristi dei cori di voci bianche dovranno essere nati non prima del 31/12/1999. Il requisito dell’amatorialità non è richiesto per il direttore e per eventuali strumentisti. Per i cori soci ASAC l’iscrizione è gratuita Ai cori non iscritti ASAC è richiesta una quota d’iscrizione pari a € 150,00 da versare a ASAC Veneto tramite bollettino postale sul CCP 12067302 o con bonifico bancario sul conto UNICREDIT BANCA – agenzia Mestre Torre Belfredo IBAN: IT25P 02008 02020 000100050555. In caso di mancata accettazione dell’iscrizione dalla Commissione Artistica del Festival la quota sarà restituita. La 8° Festival della Coralità Veneta Il Bando 15 Art. 2 – Categorie 8° Festival della Coralità Veneta I cori potranno richiedere l’iscrizione alle categorie 1 o 2. I cori che richiederanno di partecipare alla categoria 1 parteciperanno a uno dei concerti previsti nei giorni 4, 11 e 18 ottobre 2014 e dovranno presentare un progetto relativo ai brani come da art 3. Ai concerti sarà presente una commissione d’ascolto composta da alcuni membri della commissione artistica dell’ASAC, i quali avranno cura di relazionare brevemente in merito all’esecuzione di ciascun coro. Le schede con le relazioni verranno inviate al direttore del coro. Essendo la categoria 1 non competitiva, le valutazioni sono espresse ad esclusivo uso e interesse del Coro e del Direttore. I cori che richiederanno di partecipare alla categoria 2 dovranno presentare un progetto relativo ai brani come da art 3 e parteciperanno alle audizioni a Venezia (in base al numero di iscritti le audizioni si terranno domenica sabato 25 e domenica 26 ottobre 2014 o solamente domenica 26 ottobre) per l’attribuzione della fascia, di eventuali premi speciali e del Gran Premio dell’8° Festival della Coralità Veneta. I cori selezionati in fascia di eccellenza parteciperanno al concerto finale, eseguendo uno o più brani, per l’assegnazione del Gran Premio dell’8° Festival della Coralità Veneta. Durante il concerto finale saranno rese note le fasce assegnate, i punteggi e consegnati eventuali premi speciali e il Gran Premio dell’8° Festival della Coralità Veneta. Entrambe le categorie parteciperanno unitamente alla valutazione dei progetti presentati e le premiazioni avranno luogo domenica 26 ottobre 2014 durante il concerto finale. Art. 3 – Formazione del repertorio 16 Il tempo a disposizione di ciascun coro è di 15 minuti circa, pause comprese per i cori della categoria 2, di 20 minuti circa, pause comprese, per i cori della categoria 1. I tempi previsti dovranno essere rigorosamente rispettati. Il repertorio presentato, allo scopo di stimolare e valorizzare nuove esperienze nel campo della composizione e dell’esecuzione corale sacra e profana e promuovere repertori nuovi e tradizionali, colti e d’ispirazione popolare, dovrà essere presentato in forma di “Progetto” con una precisa denominazione (titolo) e accompagnato dalla documentazione che ne descriva le motivazioni e le connessioni tra e con le partiture presentate. I progetti dovranno essere presentati in forma grafica chiara e leggibile, sia in copia stampata che informatica (file Word, ecc...) Il programma può prevedere anche l’accompagnamento strumentale, purché questo non sia preponderante rispetto a quello corale; la Commissione Artistica di cui al seguente art. 4 ne valuterà l’ammissibilità. Il programma e il progetto potranno essere realizzati in collaborazione con autori o musicisti non appartenenti al complesso che lo presenta indicando il nominativo dell’estensore. Il progetto, unitamente al curriculum e alla foto del coro e del direttore, saranno stampati nel catalogo del Festival. Art. 4 – Commissione artistica L’ammissibilità dei cori sarà espressa da una Commissione artistica che avrà la facoltà di accettare, respingere o chiedere modifiche o integrazioni ai progetti proposti. Sarà data preferenza ai progetti che presenteranno maggiori elementi di interesse compositivo, di originalità, di novità o di valorizzazione della cultura e della tradizione musicale del Veneto. La commissione artistica sarà composta da tre membri nominati dall’ASAC, che non potranno far parte della Giuria, di cui al seguente art. 5. La commissione, valutati gli elaborati presentati sia dalla categoria 1 che dalla 2, assegnerà i premi ai progetti ritenuti meritevoli in ciascuna sezione. Art. 5 – Giuria La Giuria sarà composta da cinque esperti, di chiara fama nel campo della direzione, della composizione e della critica musicale, tre dei quali scelti al di fuori della Regione Veneto, che non si trovino in condizioni di incompatibilità con le funzioni loro assegnate. Tra i cinque membri sarà nominato il Presidente della Giuria. La Giuria sarà presente alle Selezioni e al Concerto finale di premiazione. Al termine della prima fase, valutate le esecuzioni di tutti i cori ammessi, la Giuria, a suo insindacabile giudizio, assegnerà la fascia di appartenenza ai cori che avranno raggiunto i punteggi previsti tra: Eccellenza (da 90 centesimi) Distinzione (da 80 a 89,99 centesimi) Merito (da 70 a 79,99 centesimi) Tutti i cori della categoria 2 posizionati nella fascia di eccellenza di tutte le sezioni acquisiranno il diritto a concorrere e saranno chiamati a esibirsi durante il Concerto finale di premiazione per l’assegnazione del “Gran Premio dell’8° Festival della Coralità Veneta”. Art. 6 – Riconoscimenti e premi Durante il concerto finale di premiazione ad ogni coro sarà consegnato un Attestato di partecipazione e ai cori della categoria 2 che avranno raggiunto i punteggi necessari sarà assegnata la fascia di merito conseguita e comunicati i punteggi raggiunti. Sarà inoltre assegnato il “Premio del pubblico dell’8° Festival della Coralità Veneta” con la raccolta e conteggio delle schede di votazione distribuite tra il pubblico presente al concerto finale. Al Coro vincitore del “Gran Premio” del Festival sarà assegnato il Trofeo ed un premio in denaro di 1.000,00 euro. Inoltre il coro parteciperà di diritto al Concorso Nazionale di Vittorio Veneto nell’anno successivo, con un contributo spese di euro 500,00, se iscritto ASAC. I cori che raggiungeranno la fascia di eccellenza con il maggior punteggio per ogni sezione riceveranno il Premio (diploma) di primo classificato della relativa sezione. I cori classificatisi in fascia di eccellenza parteciperanno di diritto al Concorso Nazionale di Vittorio Veneto nell’anno successivo, con un contributo spese di euro 500,00 riservato ai cori iscritti ASAC. L’ammissione ai concorsi è subordinata al rispetto dei regolamenti degli stessi e l’erogazione del contributo avverrà dopo la partecipazione ai concorsi in oggetto. Durante il concerto finale di premiazione saranno consegnati diploma ai progetti eventualmente segnalati e premio di euro 500,00 al progetto vincitore. In caso di ex-aequo, i premi saranno equamente suddivisi. La mancata partecipazione al Concerto finale da parte di un coro in fascia di eccellenza comporterà l’esclusione dello stesso coro dalla classifica. I cori classificati in fascia d’eccellenza saranno indicati prioritariamente per la partecipazione a concerti di prestigio a livello regionale, nazionale e internazionale. Potranno essere assegnati inoltre i seguenti Premi (diploma) speciali: • per la miglior interpretazione di un brano nella Sezione A; per la miglior interpretazione di un brano nella Sezione B; per la miglior interpretazione di un brano nella Sezione C; per la miglior interpretazione di un brano nella Sezione D; per la migliore esecuzione di un programma storico comprendente brani dal XVI, XVII-XXVIII-XXIX-XX, XXI secolo) • per la scelta della composizione d’autore ritenuta più interessante; • per l’esecuzione di un brano composto o armonizzato dal M° Pierangelo Valtinoni; • per la scelta dell’arrangiamento corale ritenuto più interessante; • premio speciale per il ha dimostrato particolari interpretative direttore che doti tecnico- Tutti i cori della seconda categoria, anche se non finalisti, possono essere selezionati all’assegnazione di uno dei Premi speciali. Art. 7 – Spese di viaggio Ai cori partecipanti al Festival saranno parzialmente rimborsate le spese di viaggio, previo invio della relativa documentazione, nella misura del 20% delle spese documentate (fino a un max di € 600). Ai cori partecipanti ai concerti della categoria 1 e al concerto finale di premiazione (categoria 2) sarà offerta la cena o un rinfresco. Art. 8 – Presentazione delle domande Le domande di partecipazione, conformemente a quanto previsto all’Art. 3, unitamente al progetto ed alle relative partiture in tre copie ordinatamente rilegate, dovranno esser inviate alla Segreteria dell’A.S.A.C. (Via Vittorio Veneto 10 – 31033 Castelfranco Veneto ), entro e non oltre il 15 giugno 2014. È ammesso l’invio di tutta la documentazione richiesta via e-mail, entro i termini indicati, nei formati di uso più comune e suddivisa in file ordinati e facilmente riconoscibili. La sola domanda di partecipazione dovrà comunque pervenire in originale e firmata nei termini indicati. Nella domanda dovranno essere allegati: • modulo di iscrizione, correttamente compilato (scaricabile dal sito dell’Associazione) • breve curriculum e foto del coro e del direttore • elaborati di Progetto su supporto cartaceo ed informatico • programma con titolo e autore di ogni brano presentato completo con l’indicazione del tempo di esecuzione in minuti primi • CD-audio contenente registrazioni recenti del coro. Entro il 31 luglio 2014, l’ A.S.A.C. comunicherà ai cori l’esito delle ammissioni al Festival, le date e le località in cui si terrà la manifestazione. I cori selezionati nella categoria 2 dovranno inviare entro il 15 settembre 2014, 5 copie delle partiture presentate al festival o file in pdf delle partiture in oggetto (se non già inviato). Art. 9 – Diritti di registrazione e trasmissione L’ASAC si riserva ogni diritto di registrazione e di trasmissione audiovisiva delle esecuzioni, senza che ai complessi partecipanti spetti alcun compenso. I brani eseguiti durante le Selezioni e durante il Concerto Finale di Premiazione potranno essere interamente registrati in audio con la conseguente possibilità per l’ASAC di produrre e distribuire una compilation su compact-disc composta dalle migliori esecuzioni dei cori partecipanti al Festival, a prescindere dalla loro ammissione o meno al Concerto di Premiazione finale. La scelta dei suddetti brani sarà fatta insindacabilmente dalla Commissione artistica dell’ASAC. 8° Festival della Coralità Veneta Commissione artistica nominata per il Festival (vedi art. 4), ammetterà, a suo insindacabile giudizio, i cori che inoltreranno domanda di partecipazione entro il 15 giugno 2014, valutando una recente registrazione, presentata su supporto CD-audio, e la validità dei progetti presentati (vedi art. 3). Sarà data preferenza al repertorio che presenterà maggiori elementi di interesse compositivo, di originalità, di novità o di valorizzazione della cultura e della tradizione musicale del Veneto. La Commissione si riserva la facoltà di chiedere modifiche o integrazioni dei repertori proposti. 17 L’opportunita’ della formazione Il corso residenziale per direttori e allievi direttori di coro •Corso A, propedeutico: 18-19-20-24 agosto Massimo 30 iscritti. Dedicato a coloro che desiderano avviarsi alla direzione non avendo mai diretto un coro o, pur avendo una certa esperienza di direzione e una certa conoscenza della musica, volessero rafforzare l’apprendimento delle basi della direzione corale ed apprendere elementi di vocalità. • Corso B, avanzato: 21-22-23-24 agosto Massimo 15 iscritti. Per i Direttori di consolidata esperienza interessati ad affrontare ed analizzare nuovi repertori, vocalità e metodologie di gestione delle prove ed esecutive. La selezione dei due gruppi, ove necessaria, si baserà sui curriculum inviati. Le lezioni e le esercitazioni si svolgeranno sia in forma individuale che collettiva ed i corsisti avranno la possibilità di avvicendarsi anche nella direzione del coro-laboratorio con esecuzione di alcuni brani le cui partiture saranno fornite ad ogni corsista con la comunicazione di accettazione. I corsi si articoleranno, di massima, in n°. 32 ore di lavoro cadauno, e saranno condotti dal M° Pasquale Veleno e dal vocalista M° Sandro Naglia, affiancati dal Maestro Manolo Da Rold per lo studio della tecnica di base della gestualità nella direzione. Rispetto alle ultime edizioni dei corsi, già profondamente modificate rispetto al tradizione corso con l’introduzione dei due livelli, sono state inserite ulteriori migliorie. Le ore di corso sono aumentate in modo considerevole e viene diversificata e ampliata la gamma di lezioni che parallelamente ed individualmente, in gruppo e con i singoli sono tenute dai diversi docenti. Ai due corsi sarà dedicato uno spazio per l’approfondimento del repertorio e incontro con importanti compositori domenica 24 mattina con una conferenza e dibattito. La giornata di domenica 24 agosto è comune per i due corsi (facoltativa per il corso A) ed è riservata nel pomeriggio alla concertazione finale dei brani con i cori laboratorio per il concerto pubblico che si terrà alle 21,00 in un prestigioso luogo del bellunese. I corsisti selezionati dai docenti saranno impegnati nella direzione dei cori durante il concerto. Entrambi i corsi si avvarranno quindi della collaborazione di diversi cori laboratorio di ottimo livello artistico e di organico femminile, maschile e misto, con repertorio sacro, profano e popolare. Sicuramente la presenza di questi cori rappresenta un grosso sforzo organizzativo ed economico per l’ASAC ma garantisce un salto di qualità notevole nel lavoro dei corsi. Sede del corso sarà il Palazzo delle Contesse, in piazza Papa Luciani a Mel (BL) e il vitto e alloggio sarà assicurato presso un vicino albergo che si trova sempre in piazza Papa Luciani a Mel. È possibile la partecipazione ai corsi per gli uditori (non iscritti ai corsi) sia residenti che non, ed è possibile prenotare l’alloggio per eventuali accompagnatori non partecipanti ai corsi. A Mel (BL) 18/24 Agosto 2014 I numeri del CORSO RESIDENZIALE (in base ai dati 2013): 7 giorni di lezione 1 corso base 1 corso avanzato 32 ore di lezione ogni corso 3 docenti, 1 coordinatore, 1 segretario 1 compositore-relatore 40 direttori di coro iscritti 8 uditori iscritti 3 cori laboratorio 90 Coristi 1 conferenza-dibattito 70 Persone pubblico alla conferenza 300 Persone pubblico al concerto finale Corso Residenziale 2014 L’A.S.A.C. ogni anno nel mese di agosto organizza un corso residenziale per Direttori e Allievi Direttori di Coro volto alla formazione ed aggiornamento sulle materie indispensabili e fondamentali per migliorare la preparazione individuale indirizzata alla direzione di un coro. La formazione riguarda vocalità, tecnica di direzione, gestualità, intonazione e suono corale, gestione della prova, repertorio, analisi della partitura ed esecuzione. Nel 2014 saranno istituiti due corsi: 19 GO... GOSPEL !!! I° Workshop gospel, spiritual e vocal pop-jazz In questi ultimi anni si è verificata una eccezionale e spontanea proliferazione di cori che si dedicano al repertorio vocal pop-jazz, gospel e spiritual. Ne sono testimonianza sia le iscrizioni di cori che giungono all’ASAC, sia le numerose manifestazioni che li vedono protagonisti. Anche le partecipazioni di cori con questo repertorio al 7° Festival della Coralità Veneta, caratterizzate da un elevato livello artistico valutato dalla Giuria, sono un ulteriore importante segnale che ci ha spinti a individuare nel bando dell’edizione del Festival 2014 una sezione dedicata a questo specifico repertorio. Si è ritenuto opportuno inserire quindi tra le numerose attività dell’ASAC un’iniziativa dedicata a questo settore, coinvolgendo alcuni tra i musicisti più qualificati. L’ASAC, associazione che coordina l’attività di 320 cori di tutto il Veneto, ricca della sua trentacinquennale esperienza, ritiene importante fornire ai gruppi che lo desiderano, compresi i cori non iscritti a cui viene ampliata la presente proposta, un prezioso supporto formativo e associativo in favore di un’attività concertistica più articolata, secondo il livello e le aspirazioni di ciascun coro, anche in un contesto più ampio e gratificante. In questa ottica l’ASAC, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Abano Terme organizza “Go Gospel! I° Workshop gospel, spiritual e vocal pop-jazz” che si terrà dal pomeriggio di giovedì 26 giugno a domenica 29 giugno ad Abano Terme. Gli interessati dovranno dare la loro adesione entro il 25 maggio 2014 e presentarsi entro le ore 15.00 di giovedì 26 giugno 2014 in modo da consentire la sistemazione in camera prima dell’inizio del corso. Il corso sarà avviato con un minimo di 90 partecipanti. In caso di annullamento le quote versate saranno restituite. L’albergo principale che ospiterà i corsisti residenti, di grande prestigio e dotato di tutti confort, è il quattro stelle Ariston Molino Buja, in pieno centro di Abano Terme. In caso di un numero di richieste superiore alla disponibilità saranno disponibili spazi in analoghi Hotels limitrofi. È possibile la partecipazione di gruppi corali, ma anche di singoli direttori, insegnanti o coristi eventualmente con accompagnatori non partecipanti ai laboratori, viste le attrattive della località e dei 20 dintorni e le dotazioni dell’albergo. Inoltre è possibile la partecipazione di singoli o gruppi con la formula non residenti. La quota di partecipazione, da versare all’adesione comprende vitto (cena del giovedì, colazione, pranzo e cena di venerdì e sabato, colazione e pranzo della domenica), alloggio, supporti didattici e competenze artistiche. Eventualmente è possibile integrare con alcune iscrizioni prima dell’inizio dello stage compatibilmente con le disponibilità di spazi. I direttori, oltre che assistere alle lezioni dei vari gruppi, potranno usufruire della consulenza dei docenti in merito a orientamenti didattici e scelte repertoriali. Sarà inoltre possibile ospitare eventuali accompagnatori, alle condizioni di seguito indicate, senza la partecipazione ai laboratori corali. Go... Gospel!!! Il workshop è dedicato a cori, gruppi vocali, direttori e singoli coristi. Il meeting sarà articolato in lezioni parallele con tre docenti che seguiranno programmi e repertori diversi che saranno eseguiti dai partecipanti (cori completi, gruppi di coristi o singoli coristi o direttori di coro) durante il concerto conclusivo del meeting. I cori completi iscritti al laboratorio potranno esibirsi durante le serate di venerdì e sabato in concerti organizzati appositamente ad Abano e nei centri limitrofi. Il laboratorio sarà condotto dai maestri NEHEMIAH H. BROWN, DANIEL THOMAS e ANDREA D’ALPAOS. 21 Bassano fucina della futura musica corale di Elisa Artuso 5° Meeting Bassano È calato il sipario sulla V° edizione del Meeting per Cori di Voci Bianche e Cori Giovanili, organizzato dall’ASAC (associazione che coordina l’attività di 340 realtà corali di tutto il Veneto) in collaborazione con il Coro Giovani Voci Bassano e con il patrocinio del comune di Bassano del Grappa. L’evento si è svolto sotto la direzione artistica della professoressa Cinzia Zanon che ha coinvolto nella manifestazione docenti di elevato spessore professionale e di grande carisma: Stefania Piccardi, Carlo Pavese e Lorenzo Fattambrini infatti hanno reso unico questo momento di formazione per i 230 bambini e ragazzi coinvolti. Tanta energia, tante emozioni e un grande desidero di condividere la passione per la musica corale hanno caratterizzato la tre giorni bassanese, che si è svolta da venerdì 7 a domenica 9 febbraio 2014, presso l’Istituto Scalabrini, nel cuore della città. “Musiche bellissime, maestri bravi e professionali e il piacere di stare insieme”: così rispondono alcuni allievi della sezione cori giovanili a cui abbiamo chiesto cosa porteranno a casa dopo il meeting. L’attività è stata molto intensa: i 15 cori partecipanti, provenienti da tutta Italia, sono stati suddivisi in tre sezioni a seconda dell’età; le voci bianche in un gruppo dai 6 agli 10 anni e in uno dai 11 ai 15 anni, mentre i ragazzi nati dal 1997 in poi hanno costituito un coro giovanile. Sabato sera alcune delle formazioni corali partecipanti si sono esibite con brani del proprio repertorio, mentre nel pomeriggio di domenica, sempre presso la chiesa dell’Istituto Scalabrini, si è svolto il concerto conclusivo in cui le tre sezioni hanno presentato il lavoro svolto nei laboratori. Il gruppo dei bambini ha eseguito una meravigliosa fiaba musicale, I Musicanti di Brema, adattata da Anna Galliano, sotto la direzione della docente Stefania Piccardi, con l’accompagnamento al pianoforte di Cristina Capano e con la voce narrante di Elisa Maroso. In poche ore di prove i bambini sono stati letteralmente stregati dalla fiaba. “Porterò con me la gioia e la freschezza di questi giovani interpreti – ha affermato la M° Stefania Piccardi – solo apparentemente piccoli ma già grandi e forti nell’animo! Hanno saputo affrontare un laboratorio di tre giorni molto intenso e hanno dimostrato la loro voglia di cantare e di stare assieme. La musica è comunicazione e il coinvolgimento nella storia dei musicanti di Brema mi ha permesso di creare con i bimbi una grande empatia: voce, corpo, mente e cuore lavorano insieme e i bambini l’hanno dimostrato con la loro grande espressività e voglia di mettersi in gioco”. Successivamente il pubblico ha potuto apprezzare la passione trasmessa dal docente Carlo Pavese ai 22 cantori dagli 11 ai 15 anni. L’emozione della platea e dei ragazzi era palpabile: durante l’esibizione dei cinque brani, ritmo e movimento sono stati abbinati a performance corali inedite. Il M° Carlo Pavese, accompagnato al pianoforte dal M° Massimo Zulpo e alle percussioni da Enrico Cenci, si detto emozionato per l’entusiasmo che ha visto nei giovani allievi e per la positività con cui hanno affrontato la costruzione di brani per nulla semplici, imparandoli tutti a memoria Echi dalla quinta edizione del meeting per cori di voci bianche e giovanili in così poco tempo. “Già dal primo incontro mi sono reso conto che il gruppo era molto motivato, ha colto stimoli e superato difficoltà, sostenendo ben sette ore di laboratorio in un solo giorno e riservando incredibili energie per la serata”. Infine, il gruppo dei cori giovanili ha chiuso la manifestazione, interpretando un Medley da “Les Miserables”, tratto dall’omonimo musical nonché film di recente produzione. Il maestro Lorenzo Fattambrini ha guidato gli allievi in un lavoro impegnativo e intenso. “Il livello di questo gruppo, seppur composito, si avvicina a quello professionistico – ha affermato il Maestro – e la loro voglia di impegnarsi nel costruire un pezzo complesso come questo Medley è stata palpabile fin dalle prime prove. Porterò con me la loro energia: mi hanno letteralmente ricaricato le pile!”. Al concerto conclusivo era presente il Presidente di Asac, Alessandro Raschi, piacevolmente meravigliato per la massiccia presenza di cori e per l’entusiasmo contagioso che si respirava al Meeting. “Questo evento ha dimostrato ancora una volta che la musica corale per i giovani è una grande opportunità di crescita personale e rappresenta un’occasione formativa gratificante, densa di incontri positivi e di momenti come questo che si trasformano in un bagaglio ricco per gli adulti del futuro. Un motivo in più per guardare al domani con ottimismo, nella speranza che cresca anche da parte delle istituzione scolastiche l’attenzione per la musica corale”. Infine Cinzia Zanon, che ha curato la direzione artistica dell’evento, ha sottolineato quanto la responsabilità e l’impegno nell’organizzare una manifestazione come il Meeting sia pienamente appagata dalla partecipazione viva e crescente, dall’energia, dall’impegno e dai risultati tangibili della V edizione. Il pubblico e i ragazzi sono stati congedati con l’augurio di un prossimo Meeting 2015 ancora più ricco e gratificante. 23 Tre Pini di Padova: si riparte con un coro del liceo Coro Tre Pini (PD) La nostra coralità veneta sta invecchiando? La risposta non è affermativa per il Coro Tre Pini di Padova. Gianni Malatesta ci stupisce ancora una volta non solo come valente armonizzatore e compositore ma come attrattore di “nuove leve” che vanno a dar vita ad una nuova formazione corale: Il Coro degli allievi del Coro Tre Pini di Padova (vedi foto) è sorto nell’aprile del 2013. All’invidiabile età di 88 anni, Malatesta ha intrapreso una nuova esperienza musicale grazie all’entusiasmo di due allievi del liceo scientifico Nievo…ebbene la storia si ripete. Infatti egli afferma: Nel '57 dirigevo il coro del Cai di Padova da nove anni. Tuttavia nello stesso anno un gruppo di studenti universitari mi chiese di creare una nuova formazione. Nacque così il Coro Tre Pini. Con questi ragazzi ho fatto lo stesso». «Circa un anno fa mi ha contattato la mamma di un ragazzo che studia al Conservatorio Pollini, chiedendo se poteva entrare nel coro», racconta Gianni, «Alle prove si è presentato con un compagno di classe. La volta dopo hanno portato altri due amici. Vedendo che si erano appassionati, ho proposto di fondare un gruppo di giovani. Ed eccoci qua». Metà 24 di Massimo Zulpo degli allievi cantori, frequenta la stessa classe, la quinta C dello scientifico Nievo. Tra loro Francesco Valandro e Tommaso Piron, i primi ad avvicinare il maestro, dopo aver creato il coro scolastico "Fatidici Vati" in seconda superiore, intonando in classe alcuni canti alpini tra la meraviglia generale. Il ricambio generazionale dei cori veneti Gli altri otto frequentano altri licei, istituti superiori o corsi universitari. I nuovi allievi apprendono le parti velocemente, con passione e trasmettono nuova vitalità che ha fatto ringiovanire anche il maestro. Il gruppo degli allievi prova ogni martedì e venerdì prima del “gruppo storico” e col quale si è già esibito in alcuni concerti. Un avvenimento così piacevole, pone anche la riflessione a chi è ai vertici dell’associazione dei cori veneti, di poter valorizzare o far istituire dove mancanti i cori nelle scuole di ogni ordine e grado al fine di favorire nelle nostre formazioni un naturale ricambio generazionale. Il Teatro da Ponte è gremito. Con un ritardo accademico probabilmente eccessivo comincia lo spettacolo. La parte introduttiva è decisamente troppo lunga e cerimoniosa e solo dopo quasi un'ora dall'inizio programmato della serata si riescono ad ascoltare le prime note. Il Coro Giovanile "Artemusica" di Valperga (TO) colpisce subito nel brano a cappella 'La bella al ballo' per una vocalità matura che richiama in parte il colore delle voci bianche dei cori di matrice tedesca. I tre brani successivi, ottimamente accompagnati al pianoforte, sono dei classici ma per precisione nel fraseggio, nella pronuncia e per la chiarezza delle idee segnano da subito la differenza. Nulla sembra essere lasciato al caso, i brani di Britten, da "Ceremony of Carols", ormai un 'must' per i cori di voci bianche, hanno comunque un qualcosa di originale e di mai sentito. E' poi la volta del Coro Montecimon di Miane (TV). Cambiano le sonorità e il nuovo ambiente virato al grave è cosa gradita. Il coro canta in modo molto curato. I tenori primi, in particolare nei primi 2 brani, sono spinti dalle partiture proposte a cantare su una tessitura molto, forse troppo alta e la voce di testa perde in parte di fusione con le restanti 3 voci. Tuttavia l'esecuzione risulta assai piacevole ed il pubblico apprezza salutando l'ultimo brano, la filastrocca Anda Petanda, con un applauso fragoroso. È la volta del Coro Kolbe di Mestre (VE). Il coro è composto di una ventina di bambini. Colpisce fin da subito il suono di questo coro. È un suono molto più chiaro rispetto a quello del coro giovanile precedente, ma la quantità di armonici che queste giovani voci sanno mettere in evidenza fornisce al coro un suono luminoso e potente. Sembra impossibile che senza fatica, senza spinta, voci così giovani possano produrre una tale massa sonora. Esecuzioni precise e dettagliate. Data la qualità dei Cori che competono al Gran Premio "Efrem Casagrande" ci si chiede, tra amici del pubblico, come farà la Giuria a decidere il vincitore: scelta né facile né scontata. Durante la pausa in cui la Giuria si ritira a deliberare, il Coro Artemusica intrattiene il pubblico dando nuovamente saggio del proprio virtuosismo eseguendo 2 brani del romanticismo tedesco. Encomiabile il tentativo (ben riuscito) di eseguire questo repertorio poco frequentato ed ostico alla coralità italiana. Se per un pianista di Conservatorio è normale suonare opere di Schumann, Brahms, Mendelssohn, per quasi nessun coro in Italia è normale affrontare autori di questo tipo. Segno che il progetto Artemusica è più che un Coro: una vera scuola di musica, quasi un piccolo Conservatorio del canto corale. Ottima esibizione infine del Coro Voci Bianche Fran Venturini di Domio - S. Dorligo d. Valle (TS). Per certi versi dà sollievo ascoltare bambini che finalmente cantano canzoni da bambini. Non si tratta certo di un repertorio che permetta la conquista di un concorso come quello della Città della Vittoria, ma la qualità e lo spirito - non solo la simpatia - con cui questi brani vengono cantati offre forse il momento più frizzante di tutta la serata musicale. Nell'ambito del Concerto di Gala, e dell'intero Concorso Nazionale, si sente forte la mancanza di qualche coro misto in più. L'espressione più completa della coralità sembra essere del tutto assente in questa edizione del Concorso Nazionale e la sensazione che manchi qualcosa rimane forte. Infine, spettacolo nello spettacolo: la fluida e sempre fascinosa ars rhetorica di Bepi De Marzi. Le sue parole sono sempre poesia e musica. Anche quando racconta di una serata tra amici e vino rosso passata con l'amico Efrem Casagrande… 48° Concorso Corale Nazionale di Matteo Morgan (già corista dei Tre Pini) Echi dal concerto di gala del 48° Concorso Corale Nazionale 25 In diretta dal concorso nazionale di Vittorio Veneto 2014 di PierLuigi Comparin Per il secondo anno l’A.S.A.C ha organizzato uno study tour al 48° Concorso Nazionale di Vittorio Veneto, un’importante iniziativa di studio e formazione che permette a direttori e coristi di seguire questo importante evento corale in maniera attiva e non da semplice spettatore. La partecipazione a questa iniziativa prevedeva l’ascolto delle audizioni dei cori iscritti al concorso seguiti da momenti di dibattito con il maestro PierLuigi Comparin, docente-tutor incaricato dall’A.S.A.C. per accompagnare i partecipanti in un percorso di analisi e confronto. I partecipanti a questo secondo study tour sono stati: Alessandro Camillo (Corale S. Maria Assunta, Pieve di Soligo), Miriam Comito (Assisi), Beatrice Fioretti (Coro Diverse Voci, Treviso), Stefano Granzotto e Gino Victor Ruoso (Coro Cadore, Pieve di Cadore). Un doveroso ringraziamento va senz’altro agli organizzatori del Concorso e in particolare al M° Stefano Da Ros per la collaborazione e la cortese disponibilità. Tutti i partecipanti sono concordi nell’affermare che lo Study Tour si è rivelato un’opportunità di formazione utile fornire conoscenze tecniche importanti, seguendo attivamente i cori che provengono da esperienze diverse e che propongono organici e programmi davvero molteplici. E’ stato un momento estremamente utile anche per prendere le misure rispetto al proprio lavoro e comprendere quanto, uscendo dal personale ambiente canoro, vi sia di interessante e di stimolante nei percorsi altrui. Abbiamo particolarmente apprezzato il Coro giovanile “Artemusica”, ensemble dalle voci curatissime, espressive, ottimamente fuse e ben diretto da Debora Bria, direttore con personalità magnetica e scattante che si è distinto in tutti i progetti presentati con particolare aderenza stilistica. Study Tour Ottimo anche il “Kolbe Children’s Choir” diretto da Alessandro Toffolo. Coro dal buon impasto vocale, ricco di freschezza, bel timbro vocale e dal fraseggio sempre interessante e fluido. Molto bene anche il coro Montecimon diretto da Paolo Vian, gruppo dalle buone voci, calde e morbide, che si sono messe particolarmente in luce nei brani di Roberto Padoin, grazie alla musicalità e al buon gusto del maestro. 26 “Ho trovato molto interessante l’opportunità, sfruttata il più possibile, di restare in sala per assistere alle prove prima dell’esibizione. In questa occasione è stato possibile cogliere la cura, l'impegno, l'affetto e la dolcezza con cui ogni direttore si rapporta con i propri cantori (penso ai gruppi di voci bianche in particolare). Ho colto il tentativo di ogni direttore di motivare e sostenere la convinzione dei coristi, trasmettendo fiducia, spendendo al meglio le proprie competenze gestuali, correggendo le ultime incertezze, giocando e accarezzando i più piccoli.“ (Gino Victor Ruoso). “Questa esperienza è stata molto arricchente e utile in quanto ci ha permesso di seguire il concorso in modo attivo, con le partiture alla mano. Grazie alla guida di un maestro esperto, abbiamo potuto notare degli aspetti meno lampanti riguardo alla vocalità, all’interpretazione della varia letteratura proposta, con una chiave di lettura diversa dalla nostra. E’ stato anche piacevole incontrare altri direttori con cui confrontarci e scambiare opinioni, pareri ed esperienze. In merito a questo, mi è dispiaciuto molto che fossimo così in pochi, tenuto conto di quanti cori ci sono anche nella nostra zona. Purtroppo erano pochi anche i cori iscritti al concorso.“ (Beatrice Fioretti) In qualità di tutor ringrazio i partecipanti a questo secondo study tour per aver partecipato con entusiasmo e competenze a questi due giorni intensi ma costruttivi. Speriamo che queste iniziative possano continuare e abbiano sempre più seguito, nonostante i tempi non siano dei migliori. Ascoltare e confrontarsi con altre realtà corali è sicuramente un’importante tappa per la nostra crescita corale. 48° Vittorio Veneto: LE CLASSIFICHE GRAN PREMIO "EFREM CASAGRANDE" al Coro "Artemusica" di Valperga (TO) La giuria esaminatrice del 48° Concorso Nazionale Corale di Vittorio Veneto, composta da Bepi De Marzi (Presidente), Roberto Gabbiani, Fabrizio Barchi, Paola Versetti e Cinzia Zanon, ha deliberato la seguente classifica: Ecco i cori vincitori degli altri premi speciali: Cat. A – Progetto-programma: musiche originali d’autore 1° premio: non assegnato 2° Coro “Artemusica” di Valperga (TO) 3° premio: non assegnato Cat. B – Progetto-programma: Canto polifonico di ispirazione popolare 1° Coro “Montecimon” di Miane (TV) 2° premio: non assegnato 3° “Corale Barbisano” di Barbisano (TV) Cat. C – Progetto-programma riservato a cori giovanili 1° Coro Giovanile “Artemusica” di Valperga (TO) 2° “Giovani Cantori” dell’Accademia Vocale di Genova 3° ex aequo “Kolbe Children’s Choir” di Mestre e Gruppo Vocale “Vogliam Cantare” di Trento Cat. D – Progetto-programma: riservato ai cori di voci bianche 1° Kolbe Children’s Choir di Mestre (VE) 2° Coro di voci bianche “Artemusica” di Valperga (TO) 3° Coro di voci bianche “Fran Venturini” di Domio – S. Dorligo della Valle (TS) Premio Coro A.N.A. e della Sezione A.N.A. di Vittorio Veneto, in memoria del maestro Efrem Casagrande è andato al direttore di coro Alessandro Toffolo del Coro “Kolbe Children’s Choir” di Mestre (VE). Il Premio per il Miglior Coro Scolastico è stato assegnato al Coro del Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Trieste, diretto da Daniele Pilato. Il vincitore del Premio per il Miglior Programma è andato al Coro “Giovani Cantori” dell’Accademia Vocale di Genova diretto da Roberta Paraninfo. Il Premio speciale Aspettando il Giro, istituito in occasione dell’arrivo a Vittorio Veneto della 17^ Tappa del 97° Giro d’Italia il prossimo 28 maggio 2014, è stato assegnato al Coro “Montecimon” di Miane (TV), diretto da Paolo Vian. Infine, la commissione giudicatrice ha ritenuto di assegnare un premio speciale in memoria del maestro Orlando Dipiazza, scomparso nel 2013, al Coro “Artemusica” di Valperga (TO) per la migliore esecuzione del brano “Magnificat” di Dipiazza. Il Premio A.S.A.C. al miglior coro veneto iscritto alla stessa Associazione è stato assegnato al “Kolbe Children’s Choir” di Mestre (VE), diretto da Alessandro Toffolo. Provenienti da varie province della Regione, i cori veneti concorrenti in diverse categorie erano sei: il Coro Scolastico "Voci Gioiose" (dir. Barbara Zugno Brunetti) dell'Istituto Comprensivo Arsiero in provincia di Vicenza, il Coro "Nova Cantica" di Belluno (dir. Luciano Borin), il "Kolbe Children's Choir" di Venezia-Mestre (dir. Alessandro Toffolo), il coro "Progetto Musica" di Valdagno (VI) diretto da Claudio Ferro, il Coro "Montecimon" di Miane (dir. Paolo Vian) e la Corale "Barbisano" (dir. Rinaldo Padoin) dell'omonima città trevigiana. Ancora una volta la coralità veneta è stata presente al concorso di Vittorio Veneto in modo significativo, a testimonianza di una realtà culturale e associativa di tutto rilievo. Study Tour Study Tour, secondo capitolo Riportiamo ora alcune considerazioni di due partecipanti allo Study Tour. 27 Il Gregoriano e il canto di fede 28 L’ASAC, Associazione di riferimento della coralità veneta, in collaborazione con l’Istituto Musicale Corelli di Vittorio Veneto, ha proposto per il 2014 un LABORATORIO DI CANTO GREGORIANO rivolto a quanti fossero interessati al canto liturgico monodico cristiano a qualsiasi titolo, per interesse musicale, per approfondimento culturale, per adesione di fede. Il corso, tenuto dall'esperto Maestro Sandro Bergamo, avrebbe condotto i partecipanti alla scoperta delle forme più semplici del canto dell'Ufficio fino alle forme più complesse della Messa, attraverso conoscenze teoriche (con particolare attenzione allo studio della notazione neumatica in campo aperto) e con la pratica di un repertorio scelto. Il numero minimo di corsisti per attivare il Laboratorio era stato fissato in almeno 12 iscritti; non essendo stato raggiunto il numero sufficiente di partecipanti il corso purtroppo non ha avuto luogo. Le ragioni per questa mancata realizzazione del progetto possono essere molteplici; sarebbe anche interessante ricevere un feedback al riguardo da chi tra i soci dell'ASAC abbia qualche elemento utile per permetterci di capire un così scarso interesse. Pubblichiamo a tal proposito una lettera accorata di Bepi De Marzi, letta da Daniela Corolaita in occasione della Assemblea Ordinaria Asac del 16 marzo scorso. Nella lettera si trae spunto dalla mancata attivazione del corso, vista con preoccupata amarezza dall'autore, per poi tentare di rispondere ancora una volta e con forza alla domanda "Ma a cosa serve il Gregoriano se non si usa più in chiesa?": tutto è nelle mani di maestri e cantori che fortemente ancora abbiano ben chiara la responsabilità del proprio ruolo. Un ulteriore contributo alla difesa "della poesia, della fede e della buona musica" per il quale ringraziamo il maestro De Marzi. Il Gregoriano e la dignita’ del canto di fede di Bepi De Marzi Affido alla voce coraggiosa di Daniela Corolaita, cantante, corista e organizzatrice di eventi musicali, un particolare pensiero che, per chi mi conosce, ribadisce ciò che sto dicendo da tanti anni, soprattutto nell'ambito della nostra Associazione. Il fatto che non sia stato possibile realizzare il Laboratorio di Canto Gregoriano mi ha molto amareggiato, oserei dire che addirittura mi ha addolorato. E l'ho detto subito al generoso e amico nostro Presidente Raschi. Questa è una ulteriore sconfitta della poesia, della fede e della buona musica. Riflessioni sopra un’occasione perduta I nuovi compositori, anche i puntigliosi della dissonanza, avrebbero trovato nel Canto che la nostra Chiesa Cattolica ha dimenticato, infinite possibilità ispirative: una strada sicura per la cantabilità che dovrebbe rianimare la nostra coralità giunta a un punto critico. I nostri gruppi corali, e lo auspico da tempo, devono, dico DEVONO, e non "dovrebbero", devono provocare all'interno delle parrocchie venete una riflessione profonda. E il Gregoriano, proposto anche in minimissime espressioni, come qualche parte fissa della messa, anche un Gloria tra i più facili, un Agnus Dei, un'Antifona nell'attesa, deve essere il veicolo prezioso per il ritorno alla poesia della fede e al decoro dopo tanto sfacelo. Tante volte mi sono sentito chiedere dai diplomandi: "Ma a cosa serve il Gregoriano se non si usa più in chiesa?". Rispondevo, e ancora rispondo quando mi chiamano: "Andate a imporvi in parrocchia, andate a suonare, a far cantare la dignità della fede e soprattutto a difendere la storia". Ecco, amici maestri e cantori: tutto è nelle nostre mani. Cominciate subito: occupate le cantorie, fate suonare gli organi, fate cantare la gente con l'esempio. Le nostre chiese saranno, ma tutte, anche dove ci sono parroci insensibili o paurosi, i nostri luoghi di espressione corale per essere ancora luoghi di fede, poi di speranza e, se occorre, anche luoghi privilegiati per i nostri concerti. Grazie per l'attenzione. Grazie amica Corolaita per aver dato voce alla mia speranza, alla mia malinconia. Potrei anche dire, alla mia disperazione per come la Chiesa ha distrutto la buona musica. Basterebbe "distaccare" un gruppetto ogni domenica che si possa inserire nelle messe parrocchiali, anche una messa soltanto, ma che divenga un appuntamento fisso, immancabile. Perciò desiderato come una tradizione. E aggiungere un passaggio polivocale durante la Comunione. Tutti fatti possibili, da sostenere con coraggio, con decisione, oltre le resistenze dei nostri poveri parroci sempre più stanchi e demotivati. Tutti sappiamo che nell'esame di Diploma di Organo in Conservatorio, dopo dieci anni di studio faticosissimo, che comprende le grandi composizioni, l'armonia e il contrappunto, la composizione di Mottetti sacri, l'improvvisazione e altro, c'è anche da cantare, accompagnando, un difficile passo del Gregoriano 29 Maurizio Santoiemma Note d’autore 30 “Vergine Madre”, per coro SATB a cappella dal canto XXXIII del Paradiso di Dante. Vergine Madre, figlia del tuo figlio, umile e alta più che creatura, termine fisso d’etterno consiglio, tu se’ colei che l’umana natura nobilitasti sì, che’l suo fattore non disdegnò di farsi sua fattura. Nel ventre tuo si raccese l’amore, per lo cui caldo ne l’etterna pace così è germinato questo fiore. ... Donna, se’ tanto grande e tanto vali, che qual vuol grazia e a te non ricorre sua disianza vuol volar sanz’ali. ... In te misericordia, in te pietate, in te magnificenza Ho scritto questo motetto nel 2010 per il primo Concoso di Composizione della Corale Monteverdi di Cles diretta da Caterina Centofante, dove è stato selezionato ed eseguito come finalista. Nel musicare le terzine di Dante ho inserito, quasi per gioco, dei riferimenti numerici e simbolici alla Commedia. Il motetto comincia con un alleluia introduttivo delle voci femminili, composto su una serie di nove note che simboleggiano le nove sfere celesti, formata dalle note della scala di si maggiore a cui si aggiungono il mi diesis e il si diesis. La sovrapposizione delle due voci femminili produce una varietà di intervalli armonici e un senso di staticità che rappresenta la beatitudine eterna. L’interpretazione dovrà essere molto uniforme, senza accenti e senza differenze fra le due voci. La ripetizione della serie è disturbata dalla preghiera di San Bernardo (tenore) che porta la sua richiesta a nome del mortale Dante, interrompendo la quiete celeste. Le altre voci, inizialmente disomogenee, si fondono a poco a poco in un’armonia più definita, che vuole suggerire l’accoglimento della preghiera. Questa prima parte va eseguita con molta libertà ritmica, dando rilievo soprattutto al testo parlato, pronunciando e legando le frasi magari ispirandosi al canto gregoriano, senza però perdere mai il sincronismo fra le parti. A battuta 7 si ripete la serie iniziale, con l’aggiunta di un pedale delle voci maschili che rappresenta l’avvicinarsi dell’uomo al Divino. Ad esso si sostituisce il pedale dei soprani sulla nota si diesis che, trasformandosi enarmonicamente in do, simboleggia l’Empireo. Le successive frasi dei contralti e dei tenori (fino a battuta 13) vanno eseguite con tempo abbastanza costante e curando la dinamica in modo che le parti vocalizzate rimangano sempre sullo sfondo rispetto al testo. Il pezzo comprende 33 battute (come i canti del Paradiso) di lunghezza sempre variabile in funzione dei versi. Non ho ritenuto necessario indicare il numero di battiti all’inizio di ogni misura per non appesantire la scrittura. Questo non dovrebbe creare problemi nell’esecuzione, che andrà fatta battendo la minima, con l’accento forte all’inizio di ogni battuta e rispettando per gli accenti secondari la metrica del testo dantesco. Le ultime tre note del soprano nella prima battuta, che salgono per toni interi al si diesis, sono il nucleo che genera la conclusione di tutte le frasi. A battuta 6 (tenore) diventano: Il tritono risultante è evidenziato dall’armonia, che pure procede per accordi che salgono di tono intero. Ho voluto in questo modo assegnare al tritono ascendente la rappresentazione simbolica della Trinità. Tutte le frasi si concludono in questo modo o con una sua variazione. L’episodio che inizia a battuta 14 col verso “Donna, se’ tanto grande e tanto vali”, deve essere interpretato con slancio e partecipazione, senza però eccedere nel lirismo e mantenendo bene il tempo (i tenori, che hanno effetto di eco, evitino di imitare le campane). L’armonia si ripropone a mo’ di progressione modulante per toni interi discendenti mentre i bassi eseguono le sette note diatoniche della serie iniziale (dal contralto, più il sol diesis). La tensione andrà stemperandosi nel verso finale “sua disianza vuol volar sanz’ali”. Anche questo finale procede per toni interi, ma per descrivere il concetto espresso da Dante la melodia e l’armonia procedono per moto contrario e diventano discendenti (battuta 20). Le parole “in te misericordia, in te pietate, in te magnificenza” concludono la citazione del testo dantesco con un crescendo omoritmico. Alla fine riappare la serie iniziale di nove note, accompagnata dalle voci maschili per sottolineare l’avvenuto contatto fra il Divino e l’umano. La falsa relazione mi diesis - mi naturale fra contralto e tenore a battuta 31 vuole comunque sottolineare l’impossibilità dell’uomo di avvicinare e comprendere totalmente il Divino. Il brano non contiene particolari difficoltà né di estensione né di polifonia, mentre è più difficile dal punto di vista dell’intonazione, visto l’utilizzo dell’intera gamma cromatica e le frequenti modulazioni interne. Ogni voce dovrà essere sicura della parte, in particolare il basso nell’episodio da battuta 14 a battuta 20. Per la corretta intonazione della serie della prima battuta ritengo utile che i soprani e i contralti lo studino bene assieme, prestando attenzione sia agli intervalli melodici che a quelli armonici fra le due voci. Questa ed altre partiture sono scaricabili dal sito www.mauriziosantoiemma.it Carte da musica I nostri compositori Nato nel 1955, si è laureato in ingegneria a Padova con una tesi sulla musica elettronica. Negli anni ’80 ha collaborato col Centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova nella messa a punto di programmi per la produzione di musica elettronica. Fra gli anni ’80 e ’90 ha lavorato con varie società private nello studio, progettazione e realizzazione di componenti elettronici e programmi per la produzione e riproduzione del suono digitale. Come ingegnere ha realizzato per la ditta Audiologic di Padova un programma di sintesi vocale per ausilio ai non vedenti e ipovedenti. Parallelamente all’attività di ingegnere ha studiato chitarra classica, pianoforte, armonia jazz, canto corale e composizione, ha partecipato a seminari e corsi e ha sostenuto alcuni esami al conservatorio. Attualmente è insegnante di elettronica all’Istituto Tecnico Antonio Meucci di Cittadella, dove ha recentemente fondato un piccolo coro scolastico. Canta nel coro Misani di Camisano Vicentino diretto da Raffaele Furin. Nel tempo libero si dedica alla composizione e dipinge quadri. La sua produzione musicale comprende lavori strumentali solistici o per piccoli ensemble, composizioni vocali, musiche e canzoni per spettacoli teatrali, arrangiamenti ed orchestrazioni. Ha collaborato con alcuni cori con armonizzazioni ed elaborazioni di canti popolari e brani originali. Ha ricevuto segnalazioni e premi in diversi concorsi di composizione di musica corale. Nel 2009 ha vinto il premio unico di composizione di una scena mimica al Concorso Internazionale di Composizione “Suoni di Fiaba” di Vittorio Veneto. Nel 2013 ha vinto il secondo premio al Concorso Nazionale di Composizione EdizioniCorali.it nella categoria coro misto. 31 5 Vergine Madre S per coro SATB a cappella - dal canto XXXIII del Paradiso di Dante & A Durata 4' 30" ca. Maurizio Santoiemma - 2010 ADAGIO, con massima libertà ritmica (≅) #### C Ó & # Alto #### C V # Tenore S & A V T 3 A T B #### #### ? #### B S & #### & & V #### #### #### ? #### Al w le - w Al w Al - le - w w - - le ∑ # - - lu w - lu ˙ ja ja - lu w lu - w ja ja - # w Al P # ˙ ˙ Al - le # N˙. fi ˙ - - le - w ∑ Al - - w Al w. lu w - lu - œ œ œ ˙ glia del tuo fi ∑ w. w w. w ˙. (espressivo) # # le w le le w - lu - - #w #w lu - #˙ ja - - gi - ne ˙ ja Ma ∑ , , ja - ˙ Ver w - - ˙. œ œ œ ˙ , w glio, 7 ja S 1 f Al f - ˙ A œ œ œ - p , ˙ #˙ ˙ pW dre, S A w œ œ w A ˙ ˙ A ˙. ˙ A - W w al œ œ w al - mi - le e œ œ œ ˙ al B - - ˙ - ta - w ta w ta ˙ œ œ Al - le - #### #### #### ? #### 8 , W V B , le - lu - ja & & T T u p w #### b & b bb Ó # œ œ œ œ ˙ ˙ w. più che cre - a - tu - ra, cre a - tu - ra, più che cre - a - tu - ra, # ˙ . - # # # # - Ó - - - (come all'inizio) p w p π U̇ Al › - le le - w - Al π w w Ó w. - Al ˙. - ter - › W ja w - lu w lu - ja w ter - w ja A T B d'et - ter le - lu - œ œ œ w mi- ne fis Al - - ˙. - w w so - so le le - w œ w , no - w. ja œ œ œ œ œ ˙ , w , d'et - ter - no con - si - glio, w. w - #w. ˙ œ ˙ ˙. ˙ ˙ ˙. Al w - lu - lu - #w #w nnnn bb b n b nnnn bb b n b #˙ ja nnnn bb b n b ja nnnn bb b n b m › m ˙ W. (più in tempo) (vocalizzato) p 3 3 bb b U & b Ó nœ œ œ ˙ œ œ œ œ œ œ œ œ œ ˙ P tu se' co - lei che l'u - ma - na na - tu - ra bbb U W. 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Dal 2010 il Coro Femminile Harmònia ha intrapreso un lavoro di ricerca sulla coralità femminile che si svolgeva a Venezia negli ospedali maggiori (Pietà, Incurabili, Derelitti, Mendicanti) trascrivendo ed eseguendo partiture anche inedite di vari compositori come Galuppi, Jommelli, Porpora, Vivaldi. Il progetto prende il nome dal titolo che Nicola Porpora si attribuisce nei suoi Un Gloria per le “Figlie del Coro” La coralità femminile negli ospedali veneziani tra Porpora e Vivaldi di Michele Peguri Premessa Ci sono poche testimonianze nella storia della musica di una diffusa attività musicale corale, tantomeno sacra, destinata o fatta da donne. In un ambiente nobile e con un impegno professionale troviamo le Dame di Ferrara, giovani virtuose che verso la fine del’500 animavano la corte Estense (il noto Concerto delle donne): per le Dame scrissero illustri musicisti come Monteverdi e Gesualdo da Venosa. Per altre esperienze, almeno fino a ora conosciute, dobbiamo aspettare il periodo degli Ospedali Maggiori di Venezia: Pietà, Mendicanti, Derelitti e Incurabili. 1In queste Istituzioni, che si presentano come orfanotrofi femminili, fin dalla seconda metà del ’500 sono già noti i cori di ragazze e le loro orchestre. Sono soprattutto i cori, le voci, che destano la maggior curiosità. Questi gruppi divengono ben presto attrazione per molti e importanti musicisti dell’epoca: Hasse, Porpora, Jommelli, Galuppi, Vivaldi, Haydn, Cimarosa.2 Per caratteristiche d’organico e per affinità geografica, da alcuni anni il laboratorio Harmònia ha iniziato un lavoro di studio e approfondimento sulla musica veneziana dedicata alla coralità femminile. Con l’acquisizione di una cospicua quantità di autografi e manoscritti sparsi in Italia e soprattutto all’estero (Vienna, Londra, Dresda, Boston etc.), l’ensemble femminile Harmònia esegue regolarmente opere inedite e raramente ascoltate dei compositori che scrissero per gli ospedali. La presenza di Vivaldi alla Pietà e la composizione in Venezia di alcune sue opere sacre (Credo, Gloria, Magnificat etc.) ha destato un’evidente curiosità riguardo l’annoso interrogativo dell’organico corale utilizzato effettivamente in quegli spazi. Infatti le partiture a noi giunte prevedono un organico corale a voci miste sebbene le voci maschili fossero escluse a priori nell’attività musicale di quegli istituti. Nonostante siano stati compiuti molti studi per comprendere i motivi di tale anomalia, ancora oggi è possibile avanzare solo delle ipotesi. autografi: Nicola Porpora, Maestro delle Figlie del Coro. Il coro Femminile Harmònia, per la realizzazione del progetto Alle figlie del coro, si avvale di più collaborazioni specialistiche: Michele Peguri, compositore e direttore d’orchestra, docente di direzione di coro presso il Conservatorio di Rovigo; dell’Orchestra Barocca GB Tiepolo; dell’Orchestra Barocca I Musicali Affetti; di voci soliste come la soprano Roberta Canzian, Paola Crema e la mezzosoprano Elena Traversi e Maria Zalloni. Tornando alla proposta del Gloria RV 589 in versione femminile offriamo di seguito la ricerca che ci ha portato a scegliere la via intrapresa proprio partendo dal manoscritto fondo Giordano 32, ff. 90-129, Biblioteca Nazionale, Torino. Un assaggio: https://www.youtube.com/watch?v=TUtMcBDLkg0 1.2 La relazione coro-orchestra d’archi nella scrittura dell’epoca Per tracciare un percorso verso l’esecuzione del Gloria per coro femminile, la ricerca ha chiesto alcuni approfondimenti riguardo il rapporto che s’instaura abitualmente tra gli organici coinvolti: il coro e l’orchestra. Rammentiamo che il contrappunto storico si esprime compiutamente a quattro voci-parti diverse e complementari:3 Cantus /Soprano = acuta femminile Altus /Contralto =grave femminile Tenor /Tenore = acuta maschile Bassus /Basso = grave maschile Esse rispondono ad una logica fisiologica e di sistema. Le voci distano tra loro grossomodo un intervallo quarta/quinta; la rispettiva corrispondenza tra le voci acute (Soprano e Tenore) e le gravi (Contralto e Basso) è indicativamente di un’ottava. Soprano Contralto 8° 8° Tenore Basso Le voci rappresentano quattro ruoli il cui rispetto della funzione è dato dall’indipendenza del movimento: ciò è disciplinato dalla tecnica contrappuntistica. Bach scrisse “L’arte della Fuga” in partitura per queste quattro voci-parti. Ogni voce ha una tessitura, uno spazio d’azione che le garantisce l’autonomia di movimento. Quando il movimento di una linea si sovrappone a un'altra avviene un incrocio di parti. L’incrocio tra le linee è possibile sin tanto che non vada a compromettere l’identificazione delle linee nell’ordito polifonico e soprattutto non generi errori nella sintassi contrappuntistica e armonica. Esempio: J.S. Bach, Contrappunto I da “L’arte della Fuga” 1. La ricerca parte prima: i dati di partenza 1.1 Vivaldi e il Gloria La prima testimonianza dell’impegno di Vivaldi come maestro di coro, carica che ricoprirà fino al 1719, la troviamo nel 1714 con un’opera nuova per il coro della Pietà: l’imponente Moyses Deus Pharaonis. Seguirà, nel 1716, Juditha triumphans devicta Holophernis barbarie. Ciononostante, come ci ricorda Michael Talbot (uno dei più importanti studiosi di Vivaldi), egli non fu mai incaricato ufficialmente, alla Pietà, nel ruolo di direttore di coro; fu solo supplente negli interregni, tra Francesco Gasparini e Carlo Pietragrua (1713-1719) e tra i mandati di Giovanni Porta e Gennaro d’Alessandro (tra il 1737 e il 1739). Nella metà della prima decade del 1700 Vivaldi compone due Gloria, l’RV588 e RV589. Quali siano le destinazioni non ne siamo certi. Sempre secondo Talbot, il Gloria RV589 potrebbe essere il perfezionamento del precedente, oppure l’occasione di una celebrazione per la vittoria di Venezia sui Turchi. Comunque sia il Gloria RV589 rappresenta un momento di maggiore maturità rispetto al RV588. Sono stati composti per la Pietà? Anche questo non è dato a sapere. Francesco Caffi, storico del XIX secolo, ci racconta che una Messa per coro e strumenti di Vivaldi fu eseguita per un certo periodo alla Pietà ad ogni grande festa. Il Gloria RV588, che prove bibliografiche legano al Credo RV591, può essere stato parte di questa famosa Messa. Il Gloria RV589, oggi meglio conosciuto, può essere stato una sostituzione del precedente RV588. 1 Per approfondimenti Gillio Pier Giuseppe L’attività musicale negli ospedali di Venezia nel Settecento Firenze Leo S. Olschky, 2006 (Quaderni Vivaldiani 12) 2 Nel ’600 documentazioni non musicali testimoniano un’attività di coralità femminile sostenuta dalla famiglia Contarini a Piazzola sul Brenta (Pd) probabilmente analoga a ciò che succedeva già da tempo a Venezia. 3 Non è questa la sede per esaminare la natura originaria delle voci (Cantus, Altus, Tenor, Bassus), che prescindeva dalla reale corrispondenza delle tessiture vocali modernamente conosciute. 1 36 2 37 Quando le voci sono accompagnate dall’orchestra d’archi si creano delle naturali corrispondenze di tessitura tra voci e strumenti. Voci Strumenti Soprano Violino I Alto Violino II Tenore Viola Bassi Cello e b.c. Nel seguente esempio, tratto dal Crucifixus del Credo di Vivaldi, è chiaro che gli strumenti raddoppiano (ovvero suonano le stesse note) le singole linee vocali secondo l’esempio testé descritto. Da notare che la linea su cui si basa il tutto (quella del basso strumentale) è presente anche dove manca la linea corrispondente corale. La relazione voce-strumento è ancora più decisa nei Corali di J.S.Bach. Spesso in queste partiture le linee strumentali non sono scritte in quanto ricavabili leggendo quelle vocali. Come si può notare ci sono incroci, mis. 9-11-13 che, data la loro brevità non nuocciono al percorso contrappuntistico. 3 38 4 39 Esempio A. Vivaldi “Dixit Dominus Le corrispondenze voce-strumento sono fisiologiche e quindi non rigide, ma indicative per riconoscere funzioni e famiglie strumentali d’appartenenza. Come esempio: la linea più grave è il sostegno armonicomusicale, quella più acuta è quella che più spesso possiede un’esposizione melodica. Tali relazioni, però, possono essere superate o disattese. Nei raddoppi di linea Vivaldi, a differenza dell’esempio sopra citato, accomuna molto spesso la voce degli Alti con i Violini II (o con i Violini I) ad un’ottava superiore, cioè utilizza una linea strumentale, teoricamente interna, a mo’ di controcanto superiore, creando un incrocio tra le parti strumentali: Coro Orchestra Violini II (ottava superiore degli Alti) Soprani Alti Tenori Bassi Violini I La percezione totale delle linee dalla più acuta alla grave sarà Violini II Violini I-Soprani Alti Viole-Tenori Celli-Bassi (Voci) Contrabbasso Viola Celli Bassi (B.C) linea b (ottava acuta) linea a linea b linea c linea d linea d (ottava grave) È una scelta timbrica tipica nella coralità con accompagnamento strumentale nella scrittura di Vivaldi, che con questo procedimento tende a evidenziare una linea vocale interna moltiplicandola verso l’acuto. Sottolineiamo ancora questo procedimento (l’incrocio) quale elemento cruciale nella tecnica compositiva: l’incrocio rappresenta un punto nodale nel momento in cui s’interviene in una scelta d’organico con tessiture differenti da quelle previste nell’originale. 5 40 6 41 3. La “non esecuzione” delle parti maschili. In questo caso la partitura scritta conservava i requisiti compositivi ma l’esecuzione musicale, pur concretizzandone la realizzazione, non ne era la sua stretta rappresentazione. 4. L’uso di “chiavette” ovvero lo spostamento di tutta la tessitura. Questa modalità, abituale nel rinascimento, se applicata con strumenti pone serie questioni di cambi di tonalità. 1.3 Le ipotesi esecutive del Gloria per coro femminile L’autografo di Torino (coll. fondo Giordano 32, cc. 90-129) offre una scrittura corale per voci miste. Considerato il contesto, può Vivaldi aver scritto il Gloria per voci miste sottintendendo o perlomeno dando per scontata la fattibilità di un esecuzione per coro femminile? Questo è l’interrogativo che riguarda ogni studioso che si avvicina all’opera di Vivaldi e alla sua probabile destinazione originaria, ovvero gli ospedali femminili.4 Grazie agli studi filologici e a una sempre più attenta prassi rispettosa delle modalità esecutive originarie, numerosi e diversi sono gli approcci per poter dare una risposta comunque persuasiva sui procedimenti esecutivi di quel tempo. La documentazione e i risultati disponibili al pubblico sono numerosi. a) Voci femminili gravi. Una possibilità è stata proposta tramite una lettura dove le sezioni dei tenori e bassi sono sostituite da voci femminili particolarmente gravi. Si veda ad es.: http://www.youtube.com/watch?v=153WVp8QJQ0&feature=youtu.be, b) Spostamento di una voce d’ottava In altre esperienze viene compiuto uno spostamento d’ottava acuta di una voce (bassi) la cui parte viene ora eseguita da una seconda linea di contralti, la ex parte dei tenori viene quindi eseguita da contralti III in quanto la tessitura originaria è (quasi sempre) eseguibile dal registro di Alto. Con questa soluzione sono presenti una linea di Soprani, una di Alti (quelle originali) e altre due di Alti “gravi” che sostituiscono Bassi e Tenori. Originale Soprani Alti Tenori Bassi Trasposizione S1 A1 A2 A3 Percezione delle linee vocali Soprani Alti Ex Bassi (ottava acuta) Ex Tenori (note reali) Come si vede dallo schema le due linee superiori rimangono al loro livello, quella degli ex Tenori pure, ma quella degli ex Bassi, essendo trasportata d’ottava, si viene a trovare sopra quella dei tenori. La linea precedentemente data ai tenori funge quindi da Basso (esclusivamente per l’organico vocale). Con questa possibilità, ossia ponendo una voce originariamente inferiore sopra a un'altra precedentemente superiore, si compie un incrocio. Questo è un passaggio importante perché, come già accennato, quando da una posizione originale (vedi colonna sinistra esempio precedente) si fa uno scambio tra le parti, viene a mutare l’impalcatura polifonica. Ciò non rappresenta un problema se in tale mutamento la scrittura mantiene una sostanziale correttezza grammaticale oltre ad una plausibilità esecutiva. 2) La ricerca parte seconda: un Gloria secondo Porpora? 2.1 La coralità femminile degli ospedali Lo studio del repertorio composto espressamente per la coralità femminile degli ospedali, ha fornito un’ampia prospettiva della musica ideata per le “Figlie del coro”. In esso, precisiamo, l’organico è concepito specificamente per 4 voci femminili; a priori questo potrebbe rappresentare un analogia del quartetto a quattro voci maschili utilizzato nella storia musicale in modo molto più frequente.5 Ma altre sono le peculiarità dell’organico a voci femminili. Per propria natura non è possibile fare adattamenti tramite trasporto (verso l’acuto evidentemente) della tradizionale organizzazione vocale in quattro registri: Soprano, Alto, Tenore e Basso; il quartetto femminile richiede una nuova ed esclusiva modalità compositiva connaturata alle sue particolarità. Per la maggior parte degli autori (Galuppi, Hasse e anche Jommelli) la scrittura si muove all’interno di un contesto di trasparenza e sostanziale accordalità armonica. Nell’esempio tratto dal Miserere di Hasse, si possono individuare almeno due costanti che riguardano la tecnica compositiva per coro femminile e orchestra: 1) La voce grave (A2) è raddoppiata dai bassi in modo analogo dell’organico a voci miste, dove la voce dei bassi si relaziona appunto con la sezione dei bassi orchestrali. Ovviamente la distanza rispetto al basso più vicino (violoncello) per la voce femminile è almeno di un’ottava. 2) Tutte le linee vocali si muovono a prescindere dal possibile incrocio6 con le altre voci: possiamo notare -l’unisono nell’ultima misura tra Alti II e Soprani I (voci estreme) -i soprani II che dalla prima misura sono la linea esposta più acuta -la voce di Alto I (ultima misura) funge da voce grave del coro. c) Elaborazioni ex novo Sono pubblicate rielaborazioni del Gloria di Vivaldi per coro femminile, spesso a tre voci. Questa scelta assume il carattere di arrangiamento, dove non si perseguono obiettivi filologici, ma semplici adattamenti pratici per l’esecuzione con organico femminile. Si vedano ad es.: http://www.youtube.com/watch?v=C_A7LnxnxTQ, http://www.youtube.com/watch?v=bW1j-pCUkxU. Oltre alle possibilità descritte nei punti precedenti, documentazioni e scritti indicano altre ipotesi esecutive: 1. La presenza di voci maschili (uomini nascosti) 2. La sostituzione delle voci di tenori e bassi con strumenti (in quell’epoca erano numerosissimi negli ospedali) Lo stesso Talbot, nell’edizione critica del Gloria, fa presente che l’organico fissato della partitura può non aver rappresentato per forza l’unico organico utilizzato in quel tempo; questo secondo le condizioni, i luoghi e le circostanze che di volta in volta si presentavano. Molta musica rinascimentale, se eseguita con criteri filologici, si trasporta verso il grave (una quarta/quinta) facendo sì che l’estensione fissata teoricamente su pentagramma per CATB (circa da sol 1 a mi/fa 4), sia eseguibile da quattro voci maschili con contraltista nella parte acuta. In questo caso l’uso delle cosiddette chiavette in armatura fornisce indicazioni preziose. Il quartetto maschile in sostanza è in grado di eseguire una partitura il cui range scritto sarebbe per voci miste. 6 Dalla lettura di decine di brani risulta che l’incrocio delle parti nella scrittura femminile è un procedimento aproblematico. Questa peculiarità amplia prospettive e soluzioni tecniche precluse al contrappunto storico. 7 8 4 42 5 43 Delimitando qui l’attenzione solo alle estensioni delle voci e degli strumenti, osserviamo che il coro si trova in una tessitura medio-acuta, mancando la parte medio-grave: le voci maschili. Le corrispondenze d’estensione (non di ruolo) voci-orchestra sono quindi: Coro (SSAA)=Violini primi e secondi, non escludendo la viola: Tessitura media e acuta Voci Strumenti Sop I Sop II Alti I Alti II Violini I Violini II (Viola) Tessitura media e acuta Viole Celli e B.C. Tessitura media e grave Tessitura media e grave 2) Rende decorativa e brillante la sezione dei Violini primi e secondi I violini instaurano cioè un rapporto fatto d’infinite combinazioni con le voci: Qualche esempio 1) Raddoppio Porpora “Credidi Propter” mis. 1 Tali presupposti hanno rappresentato una nuova cornice sintattica nella quale in modo più o meno analogo hanno composto (quasi) tutti i musicisti degli ospedali. 2.2 Porpora: la scuola napoletana, il coro femminile e l’orchestra. In un autore almeno, a fronte dell’organico sopra descritto, spinta creativa e obiettivi più ambiziosi hanno portato l’elaborazione compositiva a indirizzarsi verso l’estetica e le aspettative dell’ascoltatore cosmopolita di quel tempo: luminosità, sorpresa, meraviglia, virtuosismo, tutti elementi mutuati dall’esperienza teatrale che dal meraviglioso traeva la sua inesauribile vitalità. Elementi già abituali nelle arie solistiche, nel virtuosismo del violino settecentesco, nell’orchestra che in questo tempo, grazie anche a Vivaldi, sviluppa ulteriormente le proprie potenzialità in direzione di quegli affetti che sono la sostanza propria dell’estetica barocca. Non è un caso che il compositore più prolifico negli ospedali di quel tempo sia Nicola Porpora (1686-1768) operista tra i più titolati tanto da contendere a G.F.Haendel il primato di miglior musicista quando più tardi si trasferisce a Londra. Egli lavora come titolare in tre periodi e in diverse sedi veneziane, componendo moltissimo per coro (e soli) a voci femminili e orchestra. Porpora scrive soprattutto decine di salmi, ciò che ci lascia è un patrimonio consistente e variegato. La mole di lavori (oltre a studi monografici e specialistici) consente di tracciarne un profilo completo e di ottenere uno spettro ampio della sua scrittura. Abile conoscitore della voce (maestro di Farinelli) coniuga il suo incarico di compositore con quello d’insegnante grazie a lavori che siano artisticamente alti e didatticamente efficaci. Caposcuola della tradizione napoletana possiede tecnica compositiva sopraffina: facilità d’ispirazione melodica e virtuosismo contrappuntistico; elementi che imprimono all’opera di Porpora per coro femminile una dimensione singolare tanto da ravvisare in essa quasi una riformulazione tecnicocompositiva. 2) Controcanto “decorato” Porpora “Domine Probasti me” mis.1 Alcune caratteristiche. Come in altri napoletani la scrittura orchestrale è spesso semplificata in tre linee principali Violini I Violini II Viola+Celli (ottava grave)+B.C.(due ottave più gravi). A questo punto l’insieme coro femminile - orchestra “napoletana” presenta alcune situazioni complementari e speculari: - quella corale che contiene le frequenze medio acute (indicativamente da Fa2 a Sol4) - quella orchestrale che: 1) Enfatizza la zona grave con viole celli e bassi con un unico percorso. 9 44 10 45 3) Accompagnamento virtuosistico Porpora “Domine Probasti me” Relazione coro misto-orchestra Relazione coro femminile-orchestra Voci Strumenti Voci Soprano Violino I Alto Violino II Soprani I Soprani II Alti I Tenore Viola Alti II Bassi Cello e b.c. Strumenti Violini I/II Viola+Cello +Bassi Ora poniamo nuovamente a confronto i due insiemi corali: misto e femminile CORO A 4 VOCI MISTE CORO A 4 VOCI FEMMINILI Soprano acuta femminile Soprano I Soprano II Alto I Alto II Alto grave femminile Tenore acuta maschile acuta femminile acuta “ grave femminile grave “ Basso grave maschile Semplificando possiamo dire inoltre che: - sia i Violini primi, sia i Violini secondi possono essere di raddoppio delle voci acute (Soprani I e II) più gli Alti I (i Violini possiedono un’estensione acuta maggiore delle voci, tale possibilità è spesso utilizzata per procedimenti musicali “sopra” il coro, vedi sempre esempio precedente), - gli Alti II intonano quasi sempre la linea del Basso, ma in tessiture anche medio acute (a due e anche tre ottave dal contrabbasso). Soprani I Soprani II Alti I Violini I/II Alti II Viola+Cello+Bassi Nella parte destra ci sono quattro voci, ma non quattro tessiture complementari (mancando il timbro maschile) Sfuma cioè la netta differenziazione tra le voci e quindi viene meno la percezione di riconoscimento “gerarchico”. Motivazione questa a avvalorare il nuovo trattamento che i musicisti degli ospedali e, con maggior incisività, Porpora, riservano al coro femminile. Qualche conseguenza La linea più acuta (Soprani I) condivide quasi perennemente con Soprani II (quindi incrociandosi) il livello più esposto del percorso musicale, quello melodico. Dopo le relazioni coro orchestra qualche precisazione sul coro femminile di Porpora. Affianchiamo schematicamente la disposizione delle formazioni mista e femminile e le relazioni di tessitura con strumenti ad arco. 11 46 12 47 Porpora “Domine Probasti me” Porpora “Domine probasti me” Da fine misura 37 la nota persistente (mi) viene intonata in continuo scambio da Soprani I e da Soprani II. Le conseguenze sono almeno due: 1) La nota melodicamente più importante non si associa ad una linea-voce preponderante 2) La stessa essendo intonata da voci diverse (in spazi veramente brevi) assume un timbro continuamente mutevole. Gli Alti I e II, la parte inferiore del gruppo, distribuiscono il loro percorso in almeno 2 modi: raddoppio del basso armonico (vedi esempio sopra) e/o raddoppiandosi vicendevolmente (vedi tutti i “la “dell’Alto I sono intonati dall’Alto II). Oppure ancora integrandosi con le altre voci anche su frequenze medio acute. Come si vede l’utilizzo aproblematico dell’incrocio delle parti consente (ultimo quarto di mis. 124) di far intonare il Do 4 agli Alti II in unisono con i Soprani II, gli Alti I rappresentano il basso (virtuale) del coro, ma non viene compromessa la percezione del basso armonico che è garantita dai celli e basso continuo. (Il medesimo Do degli alti II e Soprani II eseguito a un’ottava inferiore).7 Rimangono, come nel coro misto, tutte le varietà di raggruppamenti; solo come esempio la suddivisione in semicori. Nell’esempio tra estremi (SI AII) e medi (SII e AI). 7 Per i motivi sopra esposti un incrocio analogo tra tenori e bassi (voci inferiori del coro misto) nel repertorio barocco rappresenterebbe una singolarità se non una deroga difficilmente comprensibile. 13 48 14 49 N. Porpora “Credidi propter” Verificata la correttezza del percorso armonico nei brani accordali, nonché l’effetto sonoro, si è proceduto a utilizzare i medesimi criteri per i brani con scrittura imitativa (vedi esempio successivo). In questi si è riscontrata notevole coincidenza con i procedimenti contrappuntistici già visti più volte in Porpora. E anche in questa fase s’è verificato che il risultato non producesse errori di condotta (quinte a ottave). 2.3 Sintesi di un prodotto tra Porpora e Vivaldi La conoscenza e la frequentazione di autori degli ospedali e soprattutto di Porpora sono stati un forte incentivo per realizzare una ricerca e un’idea esecutiva del Gloria di Vivaldi. L’ipotesi, che oggi affianca le altre, è il risultato di una lavoro che il coro Harmònia ha svolto “attorno” al Gloria: si è cercato cioè di cogliere il sound di quel cosmo musicale all’interno del quale il Gloria, probabilmente, è stato composto. Mediando tra la partitura originale e la nuova destinazione ci si è dati dei criteri di affinità. Il mantenimento di due sezioni acute (Soprani ed ex tenori) e di due gravi (Contralti ed ex Bassi); questo per mantenere l’originale complementarietà e tensione tra i registri vocali. Quindi si è voluto garantire una tessitura “naturale” a tutte le sezioni, come si osserva nel seguente esempio. Anche durante questa elaborazione alla ricerca di efficacia sonora si è assommata la necessità che il nuovo risultato contrappuntistico fosse sostanzialmente corretto. E anche in questo passaggio, le linee musicali, pur trovandosi in posizioni diverse e variamente combinate, hanno dimostrato la possibilità di reversione, 15 50 16 51 16 Novembre 2013 Chiesa di San Lorenzo Mestre (Ve) -A. Vivaldi Gloria per soli, coro femminile e orchestra Coro Femminile Harmònia di Marghera Venezia Orchestra barocca Tiepolo e I Musicali Affetti Soprano: Paola Crema, Mezzosoprano Maria Zalloni Maestro del coro: Nicola Ardolino Direttore: Michele Peguri http://nuke.laboratorioharmonia.it/Home/tabid/466/Default.aspx 17 52 I primi cinquant’anni del coro Filarmonico Trevigiano “Sante Zanon” 1964/2014 E’ il lontano 1964, anno in cui un gruppo di amici, guidati dal M° Corrado Girardi, e uniti dall'amore e dall'entusiasmo per la musica e il canto, decisero di iniziare l'attività corale. L'anno successivo intitolarono il sodalizio all'illustre musicista Sante Zanon, nato a Fonte, in provincia di Treviso, compositore, già allievo di Malipiero, Maestro del Coro del Teatro "La Fenice" di Venezia, scomparso proprio nel 1965. Con il M° Corrado Girardi, che ne curò la direzione fino al 1984, i primi timidi passi diventarono spediti e il coro si affermò raccogliendo un successo di pubblico e di critica crescenti, in concerti e rassegne di musica polifonica ed operistica di livello nazionale. Dopo un rinnovamento, sia in parte dei componenti che nel repertorio, si aprì una seconda stagione con l'arrivo del giovane M° Stefano Mazzoleni, sotto la cui direzione il coro avviò proficue collaborazioni con orchestre e gruppi strumentali. Iniziarono le esecuzioni di opere complete, con accompagnamento strumentale e l'intervento di solisti: dal Gloria e Credo di Vivaldi alla Messa da Requiem di G. Faurè, registrata per la settimana Santa del 1991 da Rai3, dal Cristo sul Monte degli Ulivi di Beethoven, al San Francesco di Sante Zanon, solo per citarne alcune. I concerti si moltiplicarono, si avviò il gemellaggio con Orlèans e si giunse alle prime registrazioni - Opere corali e strumentali di Sante Zanon con l'orchestra di Zagabria , Frammenti di favole : Canti Natalizi per coro e orchestra. Nel frattempo iniziava all'interno del coro una scuola di perfezionamento corale, guidata da solisti e professionisti del Coro " La Fenice" e si rinnovavano appuntamenti periodici nei momenti forti dell'anno liturgico. Dopo l'addio, per motivi professionali, del M° Mazzoleni, si susseguirono altri validi maestri che con le loro personalità e professionalità seppero tener vivo l'amore per il canto. Giungiamo infine ad una nuova stagione: siamo nel 2006, sotto la direzione del M° Michele Lo Russo, si avviano una serie di progetti in cui accanto al coro si sono succeduti solisti ed orchestre di fama nazionale ed internazionale e giovani talenti della musica: a Treviso, al Teatro Comunale , in Piazza dei Signori, al Teatro Eden , alla Chiesa di S. Francesco , alla Chiesa di Santa Maria Maggiore, alla Fondazione Benetton, a Palazzo Bomben; all’Auditorium Mario del Monaco di Villorba; a Villa Lattes di Istrana; alla Basilica di Motta di Livenza; ad Orlèans, con il rinnovato gemellaggio dopo vent'anni dal primo; alla Basilica Superiore di Assisi, alla Cattedrale di Vieste (FG); l’accompagnamento della Messa Solenne a San Giovanni Rotondo nel 2008, in occasione dei 40 anni dalla morte di Padre Pio; a Vienna, con i Wiener Kammersymphonie presso la sala “Gläserne Saal” al Musikverein. Ad ottobre 2011 inizia la collaborazione con un maestro - donna, il soprano di origine coreana Hyeon-Jeong Koo, già laureata alla facoltà di musica dell’Università “Hanyang” di Seoul e diplomata in canto lirico presso il conservatorio “ B. Marcello” di Venezia. E nel 2014 quindi il coro festeggia il 50° Anniversario dalla sua fondazione, ed è cresciuto anche numericamente, raggiungendo ora 60 iscritti. L’impegnativo progetto che stiamo organizzando si articola in: - Un concerto di opere sacre di Sante Zanon, con un’orchestra polifonica (Gruppo d’Archi Veneto) di 48 elementi nella Chiesa di San Nicolò a Treviso, il 24 maggio 2014. - Un concerto, sempre con orchestra, a Riese Pio X, il 18 maggio 2014 in quanto proprio nel 2014 ricorrono i 100 anni della morte di Papa Pio X (Papa Sarto), in onore del quale Sante Zanon scrisse la Missa IV (1935) nel centenario della nascita. - Una mostra con documentazione, foto ecc. che hanno fatto la storia del coro e che rimarrà aperta alla cittadinanza dall’11 al 31 maggio 2014 al Chiostro Piccolo del Museo di Santa Caterina a Treviso. - Un libro che raccolga documentazione, anche inedita, nonché gli eventi più importanti del coro, con testimonianze raccolte anche dai coristi stessi. Nei due concerti di Polifonia Sacra di Sante Zanon, avremo ospite il Coro Stella Alpina di Treviso, diretto dal M.° Diego Basso, che eseguirà dei brani di canti popolari di Sante Zanon. E inoltre i Maestri e i pianisti che sono stati più rappresentativi e più hanno inciso nel percorso formativo del coro, si alterneranno nell’accompagnamento e nella direzione dei concerti. Anniversari tecnicamente scritte in contrappunto doppio. A tutto ciò si sono aggiunti piccoli aggiustamenti e raddoppi utili al perfezionamento dell’elaborazione. Si è infine verificato il rapporto generale con il gruppo strumentale. Anche il confronto con musicisti del settore che hanno ascoltato il risultato è stata una preziosa opportunità per avanzare nel lavoro con maggiori elementi di comparazione. L’esperienza e la ricerca hanno via via assunto l’aspetto di riscoperta stilistica; l’opera non ha subìto la fisionomia di adattamento o di arrangiamento, ma si è inserita in una dimensione fonica precisa e specifica. La coralità femminile a contatto con il Gloria ha conseguito una valorizzazione già ravvisata nell’opera di Porpora, e questo con un lessico e stile di un autore profondamente diverso. Con questa realizzazione le prospettive indicate dal Talbot (vedi nota 3) trovano corrispondenza concreta. L’approccio all’esecuzione della musica del passato oggi richiede una sempre più ampia prospettiva d’indagine rispondente a un (possibile) avvicinamento del concetto di performance di quei tempi. La partitura, a fronte di un approfondimento filologico, dimostra la sua genuina vitalità se la sua lettura restituisce, oltre al suo codice notazionale, quelle informazioni non scritte alle quali i musicisti dell’epoca evidentemente aderivano in modo scontato. 53 Dolomiti in Coro 2013 di Andrea Colaiacomo (corrispondente de “I Musici” dell’Istituto Comprensivo di Agordo) L'evento si è articolato in cinque concerti, in diverse località, ed ha visto complessivamente la partecipazione di quindici cori. Uno degli scopi principali della rassegna è creare occasione d'incontro tra i vari cori del territorio, mettendo in relazione anche vari tipi di organici, che spaziano dai cori di voci bianche a quelli interamente femminili, fino ai cori a voci miste. Nel corso di questi eventi un motivo di interesse è costituito anche dal confronto fra repertori di tipo diverso, che dà sempre spunti per crescere a livello artistico. I vari gruppi corali, poi, muovendosi all'interno della provincia, hanno avuto la possibilità di presentarsi a un nuovo pubblico, offrendo l'opportunità di apprezzarne anche la vocalità, frutto del proprio lavoro e del proprio impegno. Dolomiti in Coro 2013 Il pubblico si è dimostrato ancora una volta entusiasta dei concerti, perché hanno messo in luce sia i vari punti in comune, sia interessanti differenze fra un coro e l'altro. Gli appuntamenti infatti sono stati decisamente variegati: a Santo Stefano di Cadore erano presenti il Coro Comelico, il coro “Numeri Atque Voces” e il Coro Polifonico “Zardini”; a Lamon si sono esibiti il Coro Polifonico di Trichiana, la Corale San Marco e il Coro Cadore; nella chiesa arcidiaconale di Agordo hanno cantato i Musici dell'Istituto Comprensivo di Agordo e il Coro Volinvoce di Tai di Cadore; a Pieve di Cadore si sono presentati il Coro Cortina, il Coro Bianche Cime C.O.S.M. e il Coro Minimo Bellunese. Nell'ultimo appuntamento, a Quero, 54 ad allietare la serata c'erano il Coro San Giorgio, il Coro Val Biois, il Coro femminile Vocincanto e la Corale Zumellese. Il valore formativo di questa iniziativa è stato ulteriormente rafforzato dai suggerimenti forniti dalla Commissione Artistica, presente nelle serate. La nutrita affluenza ai concerti e l'entusiasmo dimostrato dal pubblico, avvalorano la bontà di un'iniziativa che si auspica possa regolarmente riproporsi negli anni a venire. XV rassegna di Musica Sacra a Lentiai di Gabriella Genova Domenica 20 ottobre 2013, nella bellissima Chiesa Arcipretale di Lentiai, si è tenuto il concerto per la Rassegna di Musica Sacra. All'ormai tradizionale appuntamento della Consulta Provinciale di Belluno, giunto alla sua XV edizione, hanno partecipato tre cori cadorini: la Corale San Marco di Venas di Cadore, diretta da Silvia Dall'Asta, con un programma che ha spaziato dalla Missa Lauda Sion di Palestrina al Virgo Mitis di Maurizio Santoiemma; la Schola Cantorum di Lorenzago, diretta da Francesco Piazza, che ha presentato grandi classici come O salutaris Hostia di Perosi e Bogoroditse Devo di Rachmaninoff; il Coro Volinvoce di Tai di Cadore, diretto da Gabriella Genova, con una serie di brani dedicati alla Madonna tra cui due composizioni del grande Maestro Orlando Dipiazza che ci ha lasciati lo scorso mese di agosto. Il pubblico, seppur non molto numeroso a causa della serata piovosa, si è dimostrato molto attento e coinvolto e gli stessi cori hanno avuto una bella opportunità di ascoltarsi con reciproco interesse. Sicuramente gradita e molta apprezzata la presenza dei Maestri Gian Martino Durighello e Giovanni Piol che hanno giudicato le esibizioni dei tre cori, valutato il lavoro svolto e incoraggiato i direttori con preziosissimi consigli. Momento questo di grande utilità, occasione di confronto costruttivo e un’ulteriore forma di attenzione che l’Asac rivolge ai maestri di coro, insieme ai numerosi corsi e attività volte a soddisfare il bisogno di imparare, di crescere e di aggiornarsi che ogni direttore sente, nel rispetto dei propri coristi e della Musica. Musica Sacra Si è svolto anche lo scorso autunno 2013 l'ormai consueto appuntamento con la manifestazione Dolomiti in Coro, organizzato dalla consulta Bellunese dell'ASAC. 55 1984-2014: il trentennale del Coro Polifonico San Biagio territorio. Nel 2014, per festeggiare degnamente i trenta anni di attività raggiunti, ed intendendo condividere questo particolare traguardo con la comunità di Montorso e con tutti coloro che sempre ci hanno sostenuto, il coro (attraverso un comitato appositamente costituito), sta lavorando alla realizzazione di un programma di manifestazioni ed attività da svolgersi durante tutto il 2014 che prevede, accanto ad appuntamenti ormai consolidati come il “Concerto diS.Biagio” (01/02/2014) ed il “Concerto in villa” (11/10/2014), numerose altre proposte come il concerto “Meditativo” (21/03/2014) con l’esecuzione della “Via Crucis” di F. Liszt, il “Gloria” di John Rutter (10/05/2014) con la partecipazione de “I Cantori di Trissino” e del gruppo di ottoni “Vicenza Brass”, un “Incontro con il Maestro Fabrizio Barchi” (28/06/2014) in cui il coro avrà modo di sviluppare ulteriormente le proprie capacità avvalendosi della collaborazione di uno dei migliori direttori italiani ed europei. Nel periodo 01-30/07/2014 vorremmo proporre agli interessati, con modalità e data da stabilirsi, dei “Concerti in Azienda”, allo scopo di creare una sorta di “Ponte” fra cultura del lavoro e cultura musicale e di gettare le basi per una nuova forma di interazione fra realtà diverse ma complementari. A fine Settembre il coro sarà a Sassari per partecipare ad uno dei festival canori più importanti d’Italia e d’Europa grazie al gentile invito degli organizzatori. In occasione della prima Domenica di Avvento, proporremo una messa rigorosamente filologica nei contenuti con miniconcerto a chiusura. Nel “Concerto Revival”, previsto per il 13/12/2014, cercheremo di coinvolgere, facendoli tornare protagonisti, i coristi/e che nel corso degli anni hanno contribuito a far diventare il coro la bella realtà di oggi e presenteremo, a chiusura delle manifestazioni per il trentennale il primo CD “live” del nostro Coro, tratto da alcune delle migliori esecuzioni durante i nostri concerti. Anniversari Il Coro Polifonico S. Biagio, nasce nel 1984 per volontà dell’allora arciprete don Giovanni Guerra principalmente con finalità liturgiche. Nel corso degli anni e particolarmente dal 2006, sotto la guida del maestro Francesco Grigolo, si è posto come realtà di eccellenza nel panorama corale Veneto e Nazionale raggiungendo importanti risultati quali il I°Premio al Concorso Nazionale Corale “E. Martignon” di S. Maria di Sala (Ve) e la” fascia di distinzione” categoria polifonia sacra nel VI° Festival della coralità Veneta nel 2010 e la”Fascia Argento”,sezione polifonia sacra/programma storico/, al XXX° Concorso Nazionale Corale “F. Gaffurio” di Quartiano (Lo) nel 2012. Dal 2013, in collaborazione con l’HYPERLINK "http://ass.ne/"ass.ne “Panta Rhei” di Vicenza e grazie ad una convenzione con l’Amministrazione Comunale ha avviato una Scuola di Musica presso la sede del coro a Montorso allo scopo di promuovere e incentivare la cultura musicale nel proprio 56 57 Curriculum Coro Polifonico San Biagio Il Coro polifonico S. BIAGIO di Montorso Vic.no (VI) è nato nel 1984. Dal 2006 il coro è diretto M° Francesco Grigolo, attualmente spazia dalla polifonia classica alla polifonia moderna sia sacra che profana includendo brani di polifonia antica, canto gregoriano e canto popolare, proponendo con cura programmi a tema. Si dedica ai vari stili e periodi musicali potendo contare su diverse formazioni (schola gregoriana, ensemble madrigalistico, sezione giovanile) ma prediligendo, di norma, l’esibizione con la formazione corale al completo. Si avvale inoltre di validi giovani strumentisti presentando repertori vocali-strumentali che spaziano dal rinascimento al contemporaneo. Svolge un'intensa attività concertistica, nel 2010 ha ottenuto il I° premio al Concorso nazionale corale "E. Martignon" a Caltana di Santa Maria di Sala (VE) e nello stesso anno la "fascia di distinzione" categoria polifonia sacra nel 6° festival della coralità veneta; nel 2012 la "fascia d'argento" sezione polifonia sacra programma storico al XXX Concorso nazionale corale "F. Gaffurio" Quartiano (LO). Ha inciso per l’importante casa editrice Carrara di Bergamo brani di Mario Lanaro del suo metodo “Esperienze Corali”. Ogni anno a Montorso il coro organizza due importanti appuntamenti corali: il “Concerto in villa” e il “Concerto di San Biagio”, occasione per valorizzare la musica vocale sia sacra che profana ospitando cori di chiara fama nazionale ed internazionale. HYPERLINK "http://www.coropolifonicosanbiagio.it" www.coropolifonicosanbiagio.it Il Direttore: Francesco Grigolo 58 Nato nel 1981 si è diplomato brillantemente in Organo e Composizione Organistica sotto la guida del prof. Roberto Antonello e con il massimo dei voti in Canto sotto la guida della prof. ssa Elisabetta Andreani presso il Conservatorio Arrigo Pedrollo di Vicenza, successivamente si è perfezionato in Organo nella classe del prof. Pier Damiano Peretti presso l'Universitat fur Musik un Darstellende Kunst (università della musica) di Vienna. Ha frequentato corsi di perfezionamento con docenti di fama internazionale sia per quanto riguarda la musica organistica (J-Raas, M.C. Alain, J. Essl, R. Antonello, P. Peretti, C. Mantoux) e per quanto riguarda la direzione corale (J. Busto, S. Kuret, M. Lanaro, L. Donati, P. Comparin, P. Crabb). Vincitore nel 2010 della borsa di studio “Premio Associazione musicale fr. Terenzio Zardini” svolge un' intensa attività concertistica sia come direttore delle sue formazioni corali, che come solista all'organo, ospite di prestigiosi festival o come accompagnatore di importanti complessi corali e strumentali. Fin dagli inizi dei suoi studi musicali ha conciliato lo studio dell'organo con il canto e la direzione corale, attualmente è direttore del coro maschile “Gruppo corale di Bolzano Vicentino” e del coro misto “Coro Polifonico San Biagio” di Montorso Vicentino (VI) con il quale ha effettuato numerose produzioni musicali e ottenuto lusinghieri risultati a concorsi nazionali: - il 1° premio assoluto categoria programma riservato a cori maschili, 3° premio ex aequo categoria programma canto popolare, PREMIO al miglior coro veneto iscritto all’A.S.A.C. Veneto e PREMIO al Direttore di coro dalle particolari doti interpretative al 47° Concorso Nazionale Corale Trofei “Città di Vittorio Veneto”. (Gruppo Corale Bolzano Vicentino 2013); - Fascia di distinzione categoria musica popolare nel 7° festival della coralità veneta a Treviso. (Gruppo Corale Bolzano Vicentino 2012); - Fascia d'argento “sezione polifonia sacra programma storico” al XXX Concorso nazionale corale "F. Gaffurio" Quartiano LO. (Coro Polifonico San Biagio 2012); - Fascia di distinzione categoria polifonia sacra nel 6° festival della coralità veneta a Vicenza. (Coro Polifonico San Biagio 2010); - 1° premio al Concorso nazionale corale “E. Martignon” a Caltana di Santa Maria di Sala VE (Coro Polifonico San Biagio 2010). Dal 2012 è componente del sestetto vocale maschile “Esa Consort”. Ha inciso per la casa editrice Carrara di Bergamo musiche di Terenzio Zardini. È consulente artistico dell’ASAC Veneto (Associazione per lo sviluppo delle attività corali). Dal 2001 è organista del Duomo di Ognissanti di Arzignano (VI). È docente alla Scuola “Dame inglesi” di Vicenza e alla Scuola di musica “San Biagio” di Montorso Vicentino (VI) della quale è anche direttore. E' fondatore e direttore artistico del Festival Organistico “Città di Arzignano”, manifestazione ove si esibiscono in più serate i migliori organisti italiani e stranieri. www.francescogrigolo.com 59 Disegno di legge n.1365: eppur qualcosa si muove! Prospettive per l’espressione musicale ed artistica nel sistema dell’Istruzione Italiana. Per iniziativa della Senatrice Elena Ferrara è stato depositato il DdL “Disposizioni in materia di valorizzazione dell’espressione musicale e artistica nel sistema dell’istruzione“ (atto Senato 1365). Hanno sottoscritto il DdL Senatrici e Senatori di tutte le forze politiche. Come scritto nella presentazione del DdL, «Il presente disegno di legge vuole anche essere un tributo all’impegno che il grande Maestro Claudio Abbado ha inteso lasciarci quale irrinunciabile eredità culturale. Per tale ragione il disegno di legge trae ispirazione dall’insegnamento valido per tutto il campo artistico, quello che deriva dal saper interrogare il passato e il presente attraverso lo sviluppo dei linguaggi artistici per poter guardare tanto al futuro della musica, quanto alla musica del futuro senza perdere di vista il suo rapporto con la società e l’impegno civile». Il DdL 1365 costituisce senza dubbio un’importante iniziativa legislativa atta a: • garantire a ogni livello d’età occasioni formative nel campo delle arti performative • favorire l’implementazione e il potenziamento dell’educazione musicale e artistica nelle sue varie forme in ogni ordine e grado di scuola con modifiche degli ordinamenti didattici, prevedendo anche interventi per la formazione dei docenti, • sostenere proficui raccordi tra scuola e associazioni del territorio negli ambiti musicale, coreutico e teatrale • prevedere detrazioni fiscali per la frequenza a corsi di formazione in campo artistico • coordinare le politiche di offerta culturale a livello territoriale • promuovere interventi a favore dell’edilizia scolastica di qualità per le arti performative. E’ possibile sostenere l’iter del DdL sottoscrivendolo e inviando commenti e proposte al sito: http://faremusicatutti.altervista.org/disegno-di-legge-atto-senato-1365-disposizioni-materia-divalorizzazione-dellespressione-musicale-e-artistica-nel-sistema-dellistruzione/ Riportiamo per conoscenza il testo del Disegno di Legge n.1365 Comunicato alla Presidenza il 5 marzo 2014 Disposizioni in materia di valorizzazione dell’espressione musicale e artistica nel sistema dell’istruzione Carte da Musica Onorevoli senatori. - "Da tempo la comunità scientifica afferma che la capacità creativa sia la caratteristica fondamentale della specie Homo sapiens: essa non è prerogativa di pochi ma di tutti; non appartiene solo ad artisti o scienziati, ma esiste in ogni individuo e si manifesta in vari ambiti, nelle relazioni famigliari e sociali, nel lavoro e nella comunità, purché venga stimolata adeguatamente da condizioni favorevoli" [cit. Ri-creazione. Una scuola di qualità per e per ciascuno - di Luigi Berlinguer]. Nel corso del XX secolo, illustri musicisti e pedagogisti hanno dimostrato l’importanza di considerare lo sviluppo umano a partire da due particolari forme di pensiero: quello scientifico e quello narrativo. Minore attenzione è stata invece riservata, sinora, a un modo di espressione intellettuale altrettanto importante: quello artistico. Una modalità di rappresentazione del mondo capace di connettere, in modo spesso originale e sorprendente (e solo in apparenza illogico), dati scientifici con aspetti discorsivi. È da questo vasto campo di coltivazione dello “stupore” immaginifico, avente valore, forza e natura estetica, che hanno spesso attinto le grandi scoperte che hanno cambiato il corso della 60 storia dell’umanità. Non tenerne conto oggi, in un momento di crisi sociale, dei modelli di sviluppo, di sostenibilità ambientale, e in generale di forte decadenza culturale, sarebbe un atto politico ingiustificabile, soprattutto in un Paese come l’Italia che ha dato un contributo di primissimo piano allo sviluppo del pensiero artistico e alla creazione di un patrimonio di opere e di stili performativi. È quindi importante che da subito il Parlamento si impegni nella valorizzazione dell’espressione artistica musica, danza, teatro, architettura, arti visive e plastiche, cinema ecc. - quale motore strategico dello sviluppo non solo della società italiana, ma dell’intera umanità. Anche al fine di contrastare la decadenza culturale, il presente disegno di legge si pone l’obiettivo di fissare alcune norme essenziali atte a garantire a ogni livello d’età occasioni formative nel campo delle arti performative basate sull’acquisizione di una piena consapevolezza degli aspetti pratici, teorico-analitici e storico-culturali in senso lato, del fenomeno artistico osservato nelle sue molteplici forme espressive e nelle possibili intersecazioni tra linguaggi. In particolare, si ravvisa la necessità di definire con legge ordinaria alcuni principi volti a garantire a ogni cittadina e cittadino le necessarie opportunità formative nel campo dell’espressione artistica, asse portante dello sviluppo del senso civico improntato secondo una cultura in grado di coniugare produttivamente pensiero artistico, umanistico e tecnologico-scientifico. Si tratta peraltro di una competenza-chiave raccomandata dal Parlamento Europeo [18.12.2006 - 2006/962/CE] ed esplicitata esattamente nei termini di una: "Consapevolezza dell’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive". Il presente disegno di legge vuole anche essere un tributo all’impegno che il grande Maestro Claudio Abbado ha inteso lasciarci quale irrinunciabile eredità culturale. Per tale ragione il disegno di legge trae ispirazione dall’insegnamento valido per tutto il campo artistico, quello che deriva dal saper interrogare il passato e il presente attraverso lo sviluppo dei linguaggi artistici per poter guardare tanto al futuro della musica, quanto alla musica del futuro senza perdere di vista il suo rapporto con la società e l’impegno civile. Il Maestro Abbado, come sappiamo, si è riconosciuto nei principi etici base del Sistema delle orchestre infantili e giovanili promosso in Venezuela dal Maestro José Antonio Abreu (nel solco di una tradizione sudamericana già testimoniata dal lavoro del Maestro Jorge Peña Hen, assassinato dal regime militare dopo il colpo di stato in Cile, nel 1973). Mirando ad organizzarne sistematicamente la diffusione anche in Italia, il Maestro ha contribuito in maniera decisiva a diffondere nel mondo i principi ispiratori di quel modello educativo, la cui enorme portata socio- culturale muove dalla consapevolezza della valenza formativa ed educativa della pratica collettiva della musica, ovvero dal fatto che l’arte rende migliori le società. Sappiamo peraltro come in Italia esista una vasta e lunga tradizione grazie alla quale si è prodotta una articolata offerta formativa nel campo delle arti performative sul territorio. In particolare nel campo dell'educazione musicale indicazioni innovative si sono avute nei programmi della scuola media del 1979, negli ordinamenti della scuola elementare del 1985 e negli orientamenti per la scuola dell'infanzia del 1991, oltre alla messa in ordinamento delle scuole medie a indirizzo musicale (SMIM) nel 1999. Tali innovazioni hanno attivato nelle scuole buone prassi in relazione al fare musica, come è emerso anche dalla ricerca promossa dal Comitato nazionale per l'apprendimento pratico della musica nel 2008. Oggi, le nuove Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola d'infanzia e del primo ciclo di istruzione, nonché provvedimenti quali il DM 8/2011, costituiscono riconoscimento tangibile dell'importante valenza educativa delle esperienze perfomative. Non va dimenticato poi l’apporto delle Scuole popolari e civiche di musica, delle Bande, dei Cori, delle Scuole di danza, dei Laboratori teatrali e di quanto promosso dal terzo settore, dall’associazionismo e dal mondo del volontariato. Un capillare patrimonio sociale e artistico prezioso, che la legge vuole non solo formalmente riconoscere ma anche impegnarsi a sostenere concretamente. Il disegno di legge intende definire i princìpi atti a garantire a ogni cittadina e cittadino le essenziali opportunità formative nel campo dell’espressione artistica. A tal fine alcune definizioni sono utili per intendere il senso profondo dell’iniziativa parlamentare: con espressione artistica vengono intese tutte le forme possibili del fare artistico ovvero del processo creativo connesso alla sfera estetica. Questo sia in termini di patrimonio culturale (colto o popolare, in qualche modo storicizzato), sia come opportunità espressiva ovvero processo/prodotto creativo originale, che deve essere reso accessibile a tutti. Con arti performative (o arti dello spettacolo) si intendono invece tutte le forme di espressione artistica (linguaggi) che si esplicano mediante azioni sceniche dal vivo di qualunque genere, compresi i principali linguaggi codificati della Musica, della Danza, e del Teatro, nonché tutte le forme ibride e sperimentali di espressione artistica anche di tipo multimediale. Con formazione artistica infine si intende qualsiasi tipo di percorso formativo mirato all’acquisizione integrata di competenze pratiche, teorico-analitiche e storico-culturali in campo artistico. L’articolo 1 stabilisce le finalità del disegno di legge prevedendo, nell’ambito delle finalità di formazione artistica e culturale della persona, nonché di promozione e sviluppo della cultura, disposizioni atte a garantire a ogni persona l’accesso alla formazione artistica nelle sue varie declinazioni amatoriali e professionali, a implementare la formazione artistica nel curriculum delle scuole di ogni ordine e grado, a realizzare un sistema formativo della professionalità dei docenti e degli operatori del settore improntato a criteri di qualità. L’articolo 2 disciplina la formazione artistica nelle scuole di ogni ordine e grado stabilendo che la stessa, consistente nell’acquisizione contestuale di conoscenze e nell’esercizio di pratiche connesse alle espressioni artistiche musicali, coreutiche e teatrali, sia garantita nelle scuole da docenti in possesso di specifiche abilitazioni definite con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca. L’articolo 2 prevede inoltre che: a) la formazione artistica sia assicurata in nidi e scuole d’infanzia, nelle attività educative quotidiane secondo un approccio globale allo sviluppo armonico della corporeità nelle sue varie dimensioni espressive, nei curricula scolastici per almeno 100 ore annuali nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado e per almeno 50 ore annuali nella scuola secondaria di secondo grado in relazione ai vari indirizzi e alle forme di flessibilità curricolare adottabili; b) i Licei musicali e coreutici siano trasformati in Licei delle arti performative, articolati in sezioni a indirizzo 61 “musicale”, “coreutico”, “teatrale” e, per tutti, in indirizzi interpretativi, compositivi, tecnicotecnologici e storico-scientifici; c) gli Istituti Comprensivi, nell’ambito dell’autonomia scolastica, possano costituirsi in Poli formativi artistici; d) le istituzioni scolastiche, per garantire l’offerta formativa, possano attivare accordi e collaborazioni di rete anche con soggetti terzi, accreditati dal Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, dalle regioni o dalle province autonome di Trento e Bolzano; e) le Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica Musicale (AFAM), in raccordo con le istituzioni scolastiche e gli enti locali, predispongano piani integrati per la formazione musicale e coreutica di base funzionali anche alla creazione di formazioni di musica d’insieme e di sistemi di orchestre. L’articolo 3 disciplina la formazione artistica nei settori della educazione non formalizzata prevedendo, tra l’altro, che entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano adottino i necessari provvedimenti normativi per il potenziamento e il coordinamento, a livello territoriale di competenza, dell’offerta formativa extrascolastica e integrata negli ambiti musicale, coreutico e teatrale. L’articolo prevede inoltre che, al fine di garantire un’adeguata, qualificata e omogenea offerta formativa, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, definiscano i requisiti minimi di qualità che le scuole di musica e i centri di formazione artistica devono possedere ai fini del loro accreditamento nei sistemi regionali e delle province autonome. 62 L’articolo 4 disciplina la formazione artisticoculturale continua e ricorrente prevedendo che, nell’ambito del riparto dello stanziamento del Fondo unico per lo spettacolo, il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca attribuisca una parte della quota riservata al settore delle attività musicali e artistiche sulla base dei seguenti criteri: a) l’offerta di cartelloni di stagioni specifiche per le scuole e le iniziative volte alla formazione del giovane pubblico; b) lo svolgimento di interventi mirati alla prevenzione del disagio sociale e psicologico, nonché della devianza giovanile, mediante la promozione di mirate attività in contesti a rischio o comunque volti al generale recupero del benessere psicofisico e sociale; c) l’accesso a prezzo ridotto a rappresentazioni musicali, teatrali e coreutiche per le scuole, i gruppi o le famiglie con minori; d) l’accesso a prezzo ridotto a rappresentazioni musicali, teatrali e coreutiche per insegnanti e operatori del settore; e) la promozione e la realizzazione di attività a carattere laboratoriale destinata alle scuole, ai docenti e al giovane pubblico. L’articolo 5 prevede l’introduzione delle “cArt”, tessere destinate ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado, per l’accesso gratuito ai musei e per l’acceso ridotto, di almeno il 30%, ai cartelloni di Teatri ed Enti Lirici che ricevano contributi pubblici, statali o da parte di Enti Locali. Le cArt hanno valore triennale rinnovabile automaticamente per educatrici e educatori di nidi e scuole dell’infanzia, per docenti in ruolo e, su domanda, per docenti in servizio a tempo determinato all’atto della richiesta. L’articolo 6 prevede detrazioni delle spese sostenute per i figli minorenni per l’iscrizione e la frequenza di corsi per la formazione artistica amatoriale musicale, teatrale e coreutica effettuati presso strutture accreditate e riconosciute dalla Pubblica Amministrazione. L’articolo 7 prevede interventi architettonici di qualità a sostegno della formazione artistica, nel quadro degli interventi pluriennali previsti a favore dell’edilizia scolastica, per la riqualificazione, con vincolo di destinazione d’uso, di ambienti scolastici sulla base di specifici progetti presentati dagli enti locali; la costruzione di nuove strutture, o la riqualificazione di strutture esistenti, atte ad accogliere i Licei delle arti performative; l’individuazione di adeguate strutture, o la costruzione di nuove, destinate alla creazione di Centri polivalenti per le arti performative; l’individuazione di adeguate strutture, o la costruzione di nuove, da destinarsi alla realizzazione dei Politecnici delle arti. L’articolo 8 prevede la copertura finanziaria. Art. 1 Finalità e definizioni 1. La presente legge, nell'ambito delle finalità di formazione artistica e culturale della persona, nonché di promozione e sviluppo della cultura, prevede disposizioni atte a garantire a ogni persona l’accesso alla formazione artistica nelle sue varie declinazioni amatoriali e professionali, a implementare la formazione artistica nel curriculum delle scuole di ogni ordine e grado, a realizzare un sistema formativo della professionalità dei docenti e degli operatori del settore improntato a criteri di qualità. 2. Ai fini della presente legge si intende per: a) "formazione artistica": qualsiasi tipo di percorso formativo finalizzato all’acquisizione integrata di competenze pratiche, teorico-analitiche e storicoculturali in campo artistico; b) "arti performative": ogni forma di espressione artistica che si esplica mediante azioni sceniche dal vivo di qualunque genere ricomprendendo i linguaggi codificati della Musica, della Danza e del Teatro, nonché tutte le forme ibride di espressione artistica anche di tipo multimediale; c) "Poli Formativi Artistici": gli Istituti Comprensivi nei quali l’insegnamento delle arti performative costituisce tratto caratterizzante del curriculum. Art. 2 Formazione artistica nelle scuole di ogni ordine e grado 1. La formazione artistica consistente nell’acquisizione contestuale di conoscenze e nell’esercizio di pratiche connesse alle espressioni artistiche musicali, coreutiche e teatrali è garantita nelle scuole di ogni ordine e grado da docenti in possesso di specifiche abilitazioni definite con il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca di cui al comma 7. 2. Nel rispetto dell’autonomia scolastica, la formazione artistica di cui al comma 1 è assicurata: a) in nidi e scuole d’infanzia, nelle attività educative quotidiane secondo un approccio globale allo sviluppo armonico della corporeità nelle sue varie dimensioni espressive; b) nei curricola scolastici per almeno 100 ore annuali nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado; c) per almeno 50 ore annuali nella scuola secondaria di secondo grado, in relazione ai vari indirizzi e alle forme di flessibilità curricolare adottabili. 3. I Licei musicali e coreutici di cui all’articolo 7 del DPR 15 marzo 2010, n. 89, sono trasformati in Licei delle arti performative, articolati in sezioni a indirizzo “musicale”, “coreutico”, “teatrale” e, per tutti, in indirizzi interpretativi, compositivi, tecnicotecnologici e storico-scientifici. 4. Nell’ambito dell’autonomia scolastica gli Istituti Comprensivi possono costituirsi in Poli formativi artistici. Per la realizzazione dei primi 500 Poli Formativi Artistici è autorizzata la spesa, per ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017 di 50 milioni di euro a valere sulle risorse di cui all’articolo 8. 5. Per garantire l’offerta formativa di cui al presente articolo, le istituzioni scolastiche possono attivare accordi e collaborazioni di rete anche con soggetti terzi, accreditati dal Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, dalle regioni o dalle province autonome di Trento e Bolzano. A tal fine, a decorrere dall’anno 2015 è autorizzata la spesa di 5 milioni di euro a valere sulle risorse di cui all’articolo 8. 6. Le Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica Musicale (AFAM), in raccordo con le istituzioni scolastiche e gli enti locali predispongono piani integrati per la formazione musicale e coreutica di base di cui all’articolo 2, comma 8, lettera d, della legge 21 dicembre 1999, n. 508, funzionali anche alla creazione di formazioni di musica d’insieme e di sistemi di orchestre. 7. Con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturali, sentiti il Comitato nazionale della Pubblica Istruzione (CNPI), il Consiglio Nazionale per l’Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica (CNAM) e il Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica, da adottare entro 180 giorni dall’entrata in vigore della presente legge: a) sono definite le modalità di attuazione del comma 1 del presente articolo mediante la modifica degli ordinamenti didattici del primo ciclo d’istruzione di cui al DPR 20 marzo 2009, n. 89, del secondo ciclo d’istruzione di cui al DPR 15 marzo 2010, n. 89, nonché delle indicazioni nazionali di cui al DM 16 novembre 2012, n. 254, con attenzione alla realizzazione di curricula verticali che prevedano raccordi a livello interdisciplinare e interartistico; b) sono definite le modalità di attuazione del comma 3 del presente articolo garantendo l’attivazione di non meno di un liceo ogni 5.000 studenti tramite la pianificazione a livello territoriale in accordo con gli enti locali di competenza; c) è potenziata l’offerta formativa dei corsi ad indirizzo musicale di cui al DM n. 201 del 1999, con l’estensione a tutte le specialità strumentali e vocali, nonché il riordino delle relative classi di concorso; d) sono individuati gli specifici profili professionali e relativi percorsi formativi basati sull’integrazione di competenze pratico-teoriche, disciplinari e interdisciplinari, metodologico- didattiche, del personale docente chiamato a svolgere le attività curricolari di cui al comma 1. Art. 3 Formazione artistica nei settori della educazione non formalizzata 1. Entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano adottano i necessari provvedimenti normativi per il potenziamento e il coordinamento, a livello territoriale di competenza, dell’offerta formativa extrascolastica e integrata negli ambiti musicale, coreutico e teatrale. 2. Al fine di garantire un’adeguata, qualificata e omogenea offerta formativa, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, definiscono i requisiti minimi di qualità che le scuole di musica e i centri di formazione artistica devono possedere ai fini del loro accreditamento nei sistemi regionali e delle province autonome. In particolare, le scuole di musica e i centri di formazione artistica devono: a) disporre di locali idonei e a norma di legge e, in particolare, di aule per la didattica collettiva e individuale, nonché di adeguati spazi atti a ospitare saggi e manifestazioni pubbliche; b) disporre di un corpo docente la cui formazione ed esperienza siano attestate da adeguati titoli nei settori artistico-didattici di riferimento e la cui contrattualizzazione avvenga mediante la stipula di contratti di lavoro ai sensi dalla normativa vigente, nel rispetto della libertà di insegnamento e della continuità didattica; c) espletare la pianificazione e la realizzazione dell’offerta formativa e dell’organizzazione didattica attraverso appositi organismi di gestione collegiale in grado di garantire, oltre alla specifica formazione artistica, il costante dialogo tra i diversi 63 linguaggi espressivi e la ricerca artistica; d) proporre attività laboratoriali che consentano lo sviluppo e la ricerca di metodologie innovative e sperimentali; e) documentare l’attività didattica favorendone la programmazione collegiale e la sua verifica; f) essere legalmente costituite da almeno 3 anni e possedere uno statuto o un regolamento che stabiliscono l’organizzazione didattica e amministrativa interna. 3. A seguito dell’emanazione di appositi bandi, gli enti locali sostengono progetti relativi ad attività artistiche performative attraverso: a) specifici finanziamenti; b) la cessione temporanea a titolo non oneroso di spazi e attrezzature per prove e rappresentazioni. Per l’accesso agli interventi di sostegno, i progetti devono prevedere accordi di rete tra più soggetti quali: Enti lirici, Fondazioni, Teatri, Istituzioni Afam, Università, Licei delle arti performative, Poli formativi artistici, Scuole Medie con corsi a Indirizzo Musicale (SMIM), nonché associazioni musicali, bandistiche, corali, coreutiche, teatrali e altri soggetti del terzo settore e del volontariato. 4. Ai maggiori oneri di cui al presente articolo, pari a 15 milioni di euro a decorrere dall’anno 2015, si provvede a valere sulle risorse di cui all’articolo 8. Art. 4 Formazione artistico-culturale continua e ricorrente 64 1. Nell’ambito del riparto dello stanziamento del Fondo unico per lo spettacolo, il Ministro attribuisce una parte della quota riservata al settore delle attività musicali e artistiche sulla base dei seguenti criteri: a) l’offerta di cartelloni di stagioni specifiche per le scuole e le iniziative volte alla formazione del giovane pubblico; b) lo svolgimento di interventi mirati alla prevenzione del disagio sociale e psicologico, nonché della devianza giovanile, mediante la promozione di mirate attività in contesti a rischio o comunque volti al generale recupero del benessere psicofisico e sociale; c) l’accesso a prezzo ridotto a rappresentazioni musicali, teatrali e coreutiche per le scuole, i gruppi o le famiglie con minori; d) l’accesso a prezzo ridotto a rappresentazioni musicali, teatrali e coreutiche per insegnanti e operatori del settore; e) la promozione e la realizzazione di attività a carattere laboratoriale destinata alle scuole, ai docenti e al giovane pubblico. 2. Gli enti locali e le istituzioni AFAM promuovono tavoli di confronto, scambio di informazioni, coordinamento e creazione di reti dell’offerta e della produzione correlata, con particolare attenzione all’ottimizzazione delle risorse e alla valorizzazione del fare artistico amatoriale, in raccordo con il settore professionale e con il patrimonio culturale territoriale. Art. 5 Introduzione delle “cArt” 1. Il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturali, entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, provvede alla erogazione di apposite tessere denominate “cArt” - Cultura e/è Arte, destinate ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado, per l’accesso gratuito ai musei e per l’acceso ridotto, di almeno il 30%, ai cartelloni di Teatri ed Enti Lirici che ricevano contributi pubblici, statali o da parte di enti locali. Le cArt hanno valore triennale rinnovabile automaticamente per educatrici ed educatori di nidi e scuole dell’infanzia, per docenti in ruolo e, su domanda, per docenti in servizio a tempo determinato all’atto della richiesta. Con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca da adottare di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturali, entro 30 giorni dall’entrata in vigore della presente legge, sono stabilite le modalità di attuazione del presente articolo. all’articolo 2, comma 3; c) l’individuazione di adeguate strutture, o la costruzione di nuove, destinate alla creazione di Centri polivalenti per le arti performative da destinare alle attività di cui alla presente legge; d) l’individuazione di adeguate strutture, o la costruzione di nuove, da destinarsi alla realizzazione dei Politecnici delle arti di cui all’articolo 2, comma 8, lettera i) della legge 21 dicembre 1999, n. 508. Art. 8 Copertura finanziaria 1. Gli interventi a favore della formazione artistica della presente legge sono finanziati, con lo stanziamento di 75 milioni di euro per ciascun degli anni 2015, 2016 e 2017 e di 25 milioni di euro a decorrere dall’anno 2018, a valere sui fondi relativi alle “scelte non espresse da parte dei contribuenti” quanto alla quota di diretta gestione statale dell’8xmille, di cui alla legge 20 maggio 1985, n. 222, il cui articolo 47, terzo capoverso, secondo periodo, è così modificato: “In caso di scelte non espresse da parte dei contribuenti, la destinazione della quota risultante è destinata alla tutela dei beni culturali, al sostegno delle attività artistiche e alla formazione artistica.”. 2. A decorrere dal 1 gennaio 2015, sono abrogate le seguenti disposizioni: a) al decreto del Presidente della Repubblica n. 917 del 1986: 1) articolo 10, comma 1, lettere a) e h); 2) articolo 15, comma 1, lettera b-bis); 3) articolo 17, comma 1, lettere e), h), i) e n); 4) articolo 69, comma 2; b) articolo 3, comma 7 del decreto legge 31 maggio 1994, n. 330, convertito con modificazioni dalla legge 27 luglio 1994, n. 473; c) articolo 90, comma 23, della legge 27 dicembre 2002, n. 289; d) articolo 1, comma 496, della legge 23 dicembre 2005, n. 266. Art. 6 Detrazioni delle spese sostenute per l’iscrizione e la frequenza di corsi per la formazione artistica amatoriale musicale, teatrale e coreutica 1. Ai fini del sostegno dell’offerta del terzo settore nell’ambito della formazione artistica, all’articolo 15, comma 1, del Testo Unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, relativo alle detrazioni per oneri sostenuti dai contribuenti, dopo la lettera i-septies) è aggiunta la seguente: “i-octies: a decorrere dal 1 gennaio 2014 le spese, per un importo non superiore a 500 euro, sostenute per l’iscrizione e la frequenza di corsi per la formazione artistica amatoriale musicale, teatrale e coreutica di minori di 18 anni, purché effettuati presso strutture accreditate e riconosciute dalla Pubblica Amministrazione.” 2. Ai maggiori oneri di cui al comma 1, pari a 5 milioni di euro a decorrere dall’anno 2015, si provvede a valere sulle risorse di cui all’articolo 8. Art. 7 Interventi architettonici di qualità a sostegno della formazione artistica 1. Nel quadro degli interventi pluriennali a favore dell’edilizia scolastica al fine di strutturare spazi tecnicamente ed esteticamente idonei allo svolgimento di attività artistiche performative, sono previste misure destinate a: a) la riqualificazione, con vincolo di destinazione d’uso, di ambienti scolastici sulla base di specifici progetti presentati dagli enti locali; b) la costruzione di nuove strutture, o la riqualificazione di strutture esistenti, atte ad accogliere i Licei delle arti performative di cui Una delegazione del Forum Nazionale per l’educazione musicale composta dal coordinatore Checco Galtieri, da Giovanni Piazza (ideatore dell’iniziativa) e da Annalisa Spadolini funzionario della Direzione Generale per il personale del MIUR ha incontrato giovedì 10 ottobre alle ore 15,00 il Ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza. E’ stato presentato il Forum e ne sono stati illustrati gli scopi, sottolineandone la forza numerica (si parla di una utenza di circa 150.000 unità) e la forza qualitativa insita nella sua composizione: un luogo di incontro tra il Terzo Settore e docenti di Conservatorio, Università e Scuola Pubblica; un tavolo di discussione tra Cori e Scuole di musica, Associazioni disciplinari e metodologiche con l’apporto di Centri studi, l’approssimarsi delle Bande musicali e quant’altro. In considerazione del ruolo di supplenza alle Istituzioni Statali che singoli insegnanti ed il mondo dell’Associazionismo in generale hanno svolto in questi trent’anni e della necessità che questo ruolo sia superato attraverso una collaborazione più ampia con l’Istituzione Pubblica, è stata ribadita l’importanza dell’Educazione Musicale in tutti i livelli scolastici a cominciare dalla Scuola Primaria, in stretta connessione con la crescita di un futuro cittadino più consapevole, attento e creativo. Sono state presentate poi le tre richieste dell’appello sostenute dalle oltre undicimila firme e da un drappello di illustri patrocinatori: 1- l’inserimento organico nel primo ciclo d’istruzione di un insegnante specializzato in didattica della musica in ogni scuola come promotore e coordinatore delle attività musicali; 2- l’inserimento organico nella Scuola secondaria di II grado di docenti di materie musicali al fine di garantire un’adeguata presenza della musica, della sua cultura e della sua storia nella formazione degli studenti; 3- il sostegno alle attività formative musicali, e in generale artistiche, anche attraverso deduzioni fiscali come già avviene per le attività sportive; (su questo punto il Ministro ha segnalato le difficoltà frapposte dalla Ragioneria dello Stato). La delegazione ha poi illustrato le possibilità e le opportunità che il Protocollo d’intesa (al quale il Ministro è sembrato fare particolare attenzione) stipulato in primavera fra il Forum e il MIUR DGPER può produrre. Infine è stato sottolineato il lavoro congiunto di tutto il Forum chiedendo che almeno un rappresentante del Forum stesso sia inserito nei vari gruppi di lavoro e tavoli che prendono al Ministero le decisioni concrete e pratiche. Il Ministro ha seguito con crescente interesse la presentazione e mostrato la massima disponibilità, in particolare in merito all’ultima richiesta, ringraziando il Forum e tutti noi per quanto abbiamo fatto e facciamo per la Musica in Italia. 65 Coro polifonico A.B. MICHELANGELI di Conegliano – TV Tipo corale: misto Repertorio: polifonico Direttore: Svetlana Saroka Indirizzo coro: Via Frate Armellini, 13 31015 Conegliano (TV) Responsabile organizzativo: Claudio Sonego Cell: 335.6384928 Email: [email protected] CORO DI CODISSAGO di Castellavazzo - BL Le schede dei cori Tipo corale: femminile Repertorio: popolare Direttore: Igor Somavilla Indirizzo coro: Via 2 Giugno, 7 32010 Castellavazzo (BL) Responsabile organizzativo: Doriana De Vettor Cell: 348.8291794 Email: [email protected] 66 VOICEINSOUL FILARMONICA CITTADELLESE di Cittadella - PD Tipo corale: mista Repertorio: gospel, pop, blues Direttore: Antonia Pia Indirizzo coro: Via N. D’Alvise, 1 35013 Cittadella (PD) Responsabile organizzativo: Anna Pasinato Tel: 049.9401291 Cell: 338.6817020 Email: [email protected] Le schede dei cori Coro LADIESis di Marano Vicentino - VI Tipo corale: femminile Repertorio: polifonico e popolare Direttore: Massimo Zulpo Indirizzo coro: Via Stazione, 67 36035 Marano Vicentino (VI) Responsabile organizzativo: Valeria Gasparin Cell: 328.6645307 Email: [email protected] KOLBE CHILDREN’S CHOIR di Venezia Mestre - VE Tipo corale: voci bianche Repertorio: polifonico popolare Direttore: Alessandro Toffolo Indirizzo coro: Via Aleardi, 156 30172 Venezia Mestre (VE) Responsabile organizzativo: Alessandro Toffolo Cell: 347.8948711 e-mail: [email protected] GRUPPO CORALE BOLZANO VICENTINO di Bolzano Vicentino - VI Tipo corale: maschile Repertorio: polifonico, popolare Direttore: Francesco Grigolo Indirizzo coro: Piazza Roma, 8 36050 Bolzano Vicentino (VI) Responsabile organizzativo: Pietro Campagnolo Tel: 0444.350544 Email: [email protected] Le schede dei cori Le schede dei cori 67 Associazione sviluppo Attività Corali del veneto CORSO BIENNALE DI DIREZIONE DI CORO Anno accademico 2014-2015 corsi accademici target PRESSO IL CENtRO CuLtuRA CANEvON, vIA J. DEL CASSERO 4, MALCONtENtA (vE) Il corso è aperto a tutti i direttori e aspiranti direttori di coro per iniziare, per imparare, per approfondire. tECNICA DELLA DIREzIONE Matteo valbusa tECNICA vOCALE i “numeri” dell’accademia Lia Serafini 2 anni di corso 10 weekend di lezione (sab-dom): LABORAtORIO DI CANtO gREgORIANO 1 weekend al mese per 10 mesi, da settembre a giugno 2014. 18 docenti di chiara fama. Cori laboratorio di prestigio. Concerti in Veneto e Trentino, diretti dagli allievi. Alessio Randon LABORAtORIO MADRIgALIStICO Sandro Naglia MAStERCLASS MuSICA RINASCIMENtALE MuSICA ROMANtICA Docente: Docente: Marco Ozbic Marco Berrini Coro laboratorio: Caterina Ensemble Coro laboratorio: Coro da Camera trentino NEL SECONDO ANNO SONO PREvIStE ANChE LE MAStERCLASS: MuSICA DEL MuSICA ‘600 - ‘700 POPOLARE (A. A. 2015-2016) (A. A. 2015-2016) MuSICA CONtEMPORANEA Docente: Lorenzo Donati Coro laboratorio: Coro Polifonico S. Biagio Seminari FORMAtIvI • • • • • • Elementi di semiografia rinascimentale Retorica musicale Accordatura e temperamenti, l’intonazione del coro Tecniche di insegnamento e concertazione Analisi formale e armonica Tecniche di consapevolezza corporea ISCRIzIONI ENtRO IL 31 LugLIO 2014 PER INFO: ASAC Ass. per lo sviluppo delle attività corali del veneto - Via Vitt. Veneto 10, 31033 Castelfranco Veneto Tel: (+39) - 0423 498941 fax 0423 465022 - [email protected] - www.asac-cori.it