Periodico dell’A.S.A.C. Veneto
31033 Castelfranco Veneto
via Vittorio Veneto, 10
Musica
insieme
GIUGNO 2014
n. 105
Editoriale
Musica
insieme
Periodico dell’A.S.A.C. Veneto
Iscritto al Tribunale di Venezia
il 13/8/1985 al n. 833 R.S.
Sede: Via Vittorio Veneto, 10
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Direttore Responsabile
Dino Bridda
Direttore Editoriale
Lorenzo Fattambrini
Redazione
Luca Fiorio
Piervito Malusà
Alberto Opalio
Michele Pan
Claudio Sartorato
Segreteria di Redazione
Candy Cauilan
Collaborazioni
Commissione Artistica
Segreteria Regionale
Consulte Provinciali
dell’A.S.A.C. Veneto
Progetto grafico e realizzazione
CS point sas
associazione per lo sviluppo delle attività corali
Presidente Alessandro Raschi
SOMMARIO
Editoriale
Relazione morale del presidente
Claudio Abbado
3
5
Verbale Assemblea generale ASAC
13
Go... Gospel!!
20
Dal 48° Concorso Corale Nazionale
25
8° Festival della Coralità Veneta
Corso Residenziale per direttori
V° Meeting Bassano
Gli allievi Coro Tre Pini
Study Tour
La dignità del canto di fede
14
18
22
24
26
28
“Vergine Madre” di M. Santoiemma
30
Dolomiti in Coro 2013
54
Disegno di legge n. 1365
60
Un Gloria per le “Figlie del Coro”
50° Coro Sante Zanon
Rassegna musica sacra a Lentiai
30° Coro Polifonico San Biagio
Le schede dei cori
34
53
55
56
66
Apriamo questo numero 105 di Musica Insieme con
una opportuna citazione del M° Claudio Abbado,
scomparso il 20 gennaio scorso. E' inevitabile
non andare con la mente a quanto suggeriva
Robert Schumann nelle sue "Regole di vita
musicale": <<Cerca di cantare in coro. Soprattutto
le parti interne. Questo ti renderà musicale!>>
L'affermazione del Maestro Abbado, sognatore e
visionario che seppe riconoscere della Musica il
potere terapeutico e sociale ravvisando in essa
un linguaggio universale in grado di curare e
salvare l'essere umano dalla degradazione, va ben
oltre all'indicazione tendenzialmente tecnica del
romantico tedesco, dichiarando senza mezzi termini
che "il Coro, come l’Orchestra, è l’espressione più valida
di ciò che sta alla base della società: la conoscenza
e il rispetto del prossimo, attraverso l’ascolto
reciproco e la generosità nel mettere le proprie
risorse migliori a servizio degli altri…"
Mettere le risorse migliori a servizio degli altri
per creare una società più giusta, basata sul
rispetto e sull'ascolto reciproco.
«L’educazione al canto, a cantare in coro, non è solo
un esercizio dell’udito esteriore e della voce; è anche
un’educazione dell’udito interiore, l’udito del cuore,
un esercizio e un’educazione alla vita e alla pace.
Cantare insieme, in coro, e tutti i cori insieme, esige
attenzione all’altro, attenzione al compositore,
attenzione al maestro, attenzione a questa totalità che
chiamiamo musica e cultura, e, in tal modo, cantare
in coro è un’educazione alla vita, un’educazione
alla pace, un camminare insieme...» ribadiva Papa
Ratzinger.
L'Associazionismo in generale ha questo scopo.
Il volontariato ne è espressione esemplare. Ma
è l'Associazionismo artistico, e quello corale in
particolare, che ha potenzialità maggiori potendo
contare sulla forza di un linguaggio, quello delle
emozioni, che accomuna tutto il genere umano.
Far parte di un Coro è certamente una occasione
unica di crescita culturale e spirituale, offrendo
possibilità di socializzazione e gratificazione
artistica. Esso diventa voce del mondo che valica
frontiere, riassumendo echi e suoni, idee e
sentimenti di ciò che chiamiamo "Umanità". Un coro
che canta ha una missione e una responsabilità.
Un coro EDUCA. PROVOCA. STIMOLA. AFFASCINA.
E permette così di avvicinarsi alla "bellezza"
dell'universo che ci circonda.
Non dimentichiamolo mai.
Forse non a caso si apre con il canto di un coro il film
italiano "La grande bellezza" del regista Sorrentino,
fresco vincitore dell'Oscar.
Si tratta dell'ottimo Torino Vocalensemble, giovane
coro amatoriale fondato da Carlo Pavese, che nel
film esegue il brano "I Lie" di David Lang.
Un coro amatoriale. Nel senso più nobile del
termine: un coro che "ama" ciò che canta.
Un'amatorialità che si riscatta e non cede il passo
alla superficialità e all'approssimazione, facendo
un buon servizio alla causa artistica, facendo
passare il messaggio che è possibile fare le cose
bene e con cura.
Insomma, cantare in una Associazione Corale
prevede un senso di responsabilità verso tutto ciò
che è umano.
Con queste premesse do il via alla mia avventura in
qualità di Direttore Artistico di “Musica Insieme”,
nella speranza di poter incuriosire il lettore,
invitandolo a sfogliare in modo attivo e partecipativo
le pagine on line della Rivista Associativa,
provocandolo ad intervenire con proprie visioni
di vita corale, sollecitandolo a farsi il più possibile
promotore di occasioni generatrici di Cultura e di
Bellezza.
Editoriale
giugno 2014
n. 105
di Lorenzo Fattambrini
"Il canto è l’espressione musicale più
spontanea e naturale
e il coro è la forma più immediata
del fare musica insieme.
In un coro ogni persona
è sempre concentrata sulla relazione
della propria voce con le altre.
L’ascolto dell’altro
è quindi alla base del canto corale
e in generale del fare musica insieme.
Imparare a cantare insieme
significa imparare ad ascoltarsi l’un l’altro..."
3
Assemblea generale
dell’ ASAC – Veneto 2014
Stimatissimi Signore e Signori Delegati corali,
Direttori e Presidenti di coro, Signori Maestri
Commissari e Consulenti Artistici, Consiglieri
Regionali, Membri del Collegio dei Sindaci, autorità
ed amici intervenuti, porgo a tutti voi il più cordiale
saluto e benvenuto all’Assemblea Generale annuale
dell’Associazione che riunisce, coordina e sostiene
la coralità veneta: l’ASAC Veneto. E’ questo il
momento più alto e importante del nostro sodalizio
e luogo di analisi e sintesi delle attività realizzate e
in progetto, occasione di confronto e condivisione
dei valori e degli obiettivi che ci accomunano.
Si è svolta ad Adria l'Assemblea Ordinaria Generale
dell'ASAC, lo scorso 16 marzo 2014. Momento
consuntivo e programmatico importante per la
vita dell'Associazione, ha registrato una presenza
di delegati dei vari Cori Veneti significativa se pur
di sotto delle auspicabili previsioni. Pubblichiamo
l'integrale relazione del Presidente, Alessandro
Raschi e il Verbale dell'Assemblea redatto da Mara
Bellettato
Siamo quest’oggi ad Adria ospiti della Consulta
ASAC di Rovigo, proseguendo nella determinazione
di rendere questo incontro itinerante, avvicinandolo
alle nostre realtà provinciali e rendendole di volta
in volta partecipi a questo privilegiato momento.
Ringrazio sentitamente quanti si sono adoperati
per l’organizzazione di questa giornata e in
particolare i nostri Consiglieri Osvaldo Fedini e
Cristiano Roccato. Un plauso e un ringraziamento a
quanti dei cori rodigini, alcuni impegnati anche nel
servizio d’ordine, sono qui oggi in rappresentanza
del proprio coro anche indossandone la divisa
sociale, importante segno di appartenenza e
testimonianza del proprio orgoglio ed impegno in
una delle nostre formazioni corali, ciascuna con
le proprie identità e peculiarità, riunite tutte nella
grande famiglia dell’ASAC. Ringrazio per la sua
presenza il Presidente FENIARCO Sante Fornasier,
particolarmente significativa nel 30° anniversario
dalla fondazione della Federazione Nazionale
Italiana delle Associazioni Regionali Corali.
Ringrazio il Sindaco di Adria, Massimo Barbujani e
il Consigliere Regionale Mauro Mainardi. La vostra
presenza è un segno di attenzione e omaggio da parte
Adria 16 marzo 2014
dei nostri amministratori che apprezziamo e a cui
vogliamo dare un significato non solo di presenza
e saluto, ma soprattutto di stima e apprezzamento
per le migliaia di persone che quotidianamente
sono impegnate nei nostri cori, per la forza e la
costanza con cui proseguono un’opera di diffusione
della cultura musicale e corale e dei valori di cui
la coralità è portatrice. Sono valori di solidarietà,
impegno sociale, aggregazione, serietà e cultura
che nella nostra società sono sempre più difficili da
trovare, tanto più se riuniti in uno stesso organismo
associativo. A voi amministratori pubblici, in
particolare agli amministratori della Regione Veneto
rivolgo ancora una volta, temo non per l’ultima, un
appello a considerare sempre con attenzione nella
programmazione dei propri progetti in ambito
culturale, sociale e didattico, la realtà corale,
supportandola e valutandone le peculiarità, le
capacità e le competenze. Nel nostro paese, e intendo
considerare ogni livello amministrativo comunale,
provinciale, regionale e nazionale, ognuno con le
sue specifiche responsabilità, troppo spesso ci si
accorge, quando lo si fa, delle importanti istanze che
provengono direttamente dal territorio e dal mondo
volontaristico e culturale rispondendo solo con
provvedimenti parziali e disorganici. Sempre però
se ne godono più o meno consapevolmente i frutti,
dati dal sacrificio, impegno e abnegazione di tanti nei
settori più diversi. Vi ricordo che la coralità veneta
ha dato e continua a dare tantissimo con risultati
che potrete constatare anche quest’oggi con noi. La
coralità ha un bilancio sociale che non credo abbia
eguali nel mondo culturale e musicale veneto, ma
è considerato dalla nostra Regione Veneto in modo
assolutamente inadeguato, i dati di bilancio che
vedrete lo dimostrano ampiamente e dimostrano
ancor di più come tutto il peso delle attività gravi
direttamente sul mondo corale. Diecimila coristi
impegnati tutto l’anno
per decine di migliaia
di ore nella pratica
corale, nella concertistica,
nelle iniziative sociali
e culturali sul territorio,
almeno 3000 concerti
realizzati nelle grandi
città come nei più piccoli
paesi, oltre 500.000
persone tra il pubblico,
capillare alfabetizzazione
musicale per giovani,
adulti e anziani, tutela e
Relazione morale del presidente
di Alessandro Raschi
5
Assemblea generale ASAC 2014
e ammirazione, servono interventi concreti e una
progettualità a lungo termine che ci coinvolga con
il giusto peso in una programmazione di sostegno
a tutte le ricchezze culturali e musicali che la
nostra terra può vantare. Possiamo moltiplicare
cento, mille volte ogni investimento su di noi e non
parliamo certo di cifre paragonabili a quelle dei
grandi enti lirici e sinfonici ma nemmeno di cifre
che assumono un carattere irrisorio se paragonate
al volume e al valore delle iniziative attribuendovi
un realistico valore economico oggi praticamente
auto sostenuto. Conosciamo la situazione di crisi
e la viviamo sulla nostra pelle ogni giorno e come
imprenditore so benissimo di cosa parlo ma
non si può mortificare in tal modo la possibilità
di fare cultura e musica arricchendo in modo
significativo e prezioso la nostra società, senza di
cui l’impoverimento oltre che materiale è anche
spirituale e morale.
Sono al mio ottavo anno di Presidenza dell’ASAC
e ancora un ultimo anno mi impegna alla guida di
questa grande associazione, con rinnovato impegno
e spirito di servizio, confidando di concludere
questa importante esperienza nel migliore dei
modi possibili. A voi l’onere di dare un giudizio sul
lavoro svolto in questi anni e su quanto ancora si
farà nel prossimo. In passato, molte volte, nelle mie
relazioni in Assemblea ma anche negli editoriali
sulla rivista, ho toccato gli argomenti più diversi
riguardanti la nostra Associazione e la coralità
nel suo complesso. In alcuni casi con obiettivi di
proposta, in altri di stimolo e crescita, altre volte
per sottolineare il lavoro fatto e la progettualità
che sta alla base di esso. Forse apparentemente
con finalità riepilogative ma in realtà di proposta
e stimolo, recentemente ho voluto realizzare una
6
pubblicazione in fase di stampa, scaricabile sul
nostro sito e inviatavi con il bando di iscrizione. E’
una pubblicazione che nel 35° anniversario dalla
fondazione dell’ASAC raccoglie e sintetizza quella
che è la nostra struttura organizzativa, le iniziative
suddivise fra concertistica, didattica ed editoria,
evidenziando anche i numeri delle attività descritte.
Considerando quindi che la maggior parte di voi
conosca ormai il mio pragmatismo, non penso di
perdermi in inutili chiacchere nell’affrontare
argomenti meno “pratici”. Non possono certo
essere confusi da nessuno come la consueta cortina
fumogena a cui nel nostro paese siamo così spesso
abituati a nascondere con le parole l’assenza di
fatti. I fatti ci sono eccome, ma vorrei analizzare
brevemente con voi anche le finalità di scopo ed
artistiche che stanno alla base del nostro operare.
Al fine di una valutazione corretta non sono
necessari solo i dati economici ne è sufficiente
analizzare la qualità della proposta dal punto
di vista della sua realizzazione e da quello del
progetto. E’ importante anche valutare quale
impatto si è riusciti ad ottenere e quanto l’attività
incide nel nostro caso, sul mondo corale e al di
fuori di esso. Le difficoltà sono sempre molte
intendiamoci. L’aspetto economico frena moltissimo
le nostre possibilità ma non mi ha mai impedito di
continuare ad elaborare e verificare le possibilità
di sviluppo, sempre tenendo ben presente quanto
sia fondamentale che ogni nuova idea e ogni attività
oramai consolidata siano inserite in un disegno
generale organico e con delle finalità precise. In
caso contrario si rischia di disperdere risorse
economiche ed umane, entrambe molto limitate.
Qualcuno di voi ricorderà quante volte ho chiesto a
tutti i nostri soci di condividere con l’ASAC e quindi
con il mondo corale nel suo complesso, le proprie
migliori risorse umane nell’interesse di tutti, ma
anche proprio. Questo rimane un freno importante
quanto quello economico alla realizzazione dei
progetti e uno scoglio che andrà nuovamente e
duramente affrontato il prossimo anno, quando
la fine del mandato del Consiglio direttivo e
Commissione artistica coinciderà con il termine
del mio terzo e ultimo incarico alla presidenza,
imponendo la ricerca di nuove professionalità,
adeguate ad affrontare una mole di attività e una
struttura che, senza false ed inutili modestie, non
è alla portata di tutti e che non richiedono una
sola presenza rappresentativa ma attiva, dinamica,
propositiva e priva di interessi personalistici. Devo
qui interrompere per un attimo il ragionamento
per rivolgermi ancora una volta con gratitudine a
quanti collaborano fattivamente alla realizzazione
dell’enorme massa di lavoro che comporta la nostra
complessa macchina organizzativa, permettendone
il funzionamento e consentendo di portare a
compimento le numerosissime iniziative poste in
essere. Siano essi membri del Consiglio Direttivo,
della Commissione Artistica, del Collegio dei
Sindaci, dei Consulenti Artistici, del Comitato di
Redazione, Direttori e Presidenti di coro, Coristi e
intere formazioni corali, a tutti desidero esprimere
la nostra gratitudine per l’impegno e la disponibilità
donata alla coralità intera.
Avevo detto nella scorsa relazione come l’esigenza
di portare a compimento gli obiettivi che avevo
identificato fin dall’inizio e i progetti approntati
è stato uno dei motivi che mi hanno convito a
proseguire il lavoro per questo ultimo triennio.
Ora credo che il quadro sia ben delineato anche se
alcune iniziative hanno ancora bisogno di assestarsi
per decollare a livelli adeguati. Altri nuovi progetti
stanno prendendo il via e si concretizzeranno nel
2014 e nel 2015. Quali sono quindi le linee guida
sulle quali fin dall’inizio è stato impostato il lavoro
e la programmazione con i Consigli direttivi e le
Commissioni artistiche susseguitesi in questi anni?
La didattica prima di tutto. Ho sempre ritenuto
importante e necessaria la crescita artistica della
coralità, anche per i gruppi che tra le proprie finalità
non pongono grande cura all’aspetto artistico/
musicale insistendo con maggiore attenzione agli
aspetti sociali e di gruppo. Sono aspetti molto
importanti questi, che distinguono il mondo
corale amatoriale che è il nostro, da tante altre
realtà culturali musicali e non. Tuttavia lo stare
insieme con gioia e amicizia non è antitetico, anzi,
all’impegno per il raggiungimento di un risultato
artistico; apprezzabile prima di tutto per noi stessi,
che troviamo gratificazione e orgoglio nel farlo, ma
anche per il nostro pubblico, che dobbiamo aiutare
a crescere con noi nell’amare la musica: bella
musica e ben eseguita. Quindi importantissimo a
livello regionale realizzare iniziative che puntino
soprattutto sulla formazione dei direttori, primo
motore di ogni coro per quanto riguarda l’aspetto
artistico. Un buon direttore fa un buon coro, assioma
che ho avuto modo di verificare innumerevoli volte
nella mia trentennale esperienza corale, come
corista, presidente di coro, dirigente e poi Presidente
ASAC. Con quali modalità operare è un altro aspetto
importante e l’esperienza verificata in tanti anni di
iniziative nella nostra regione, anche nelle iniziative
che ho avuto modo di esaminare e confrontare
proposte da altre realtà in Italia e nel mondo.
L’impostazione data è quella di realizzare a livello
regionale corsi di formazione e specializzazione
dedicati ai direttori, riuscendo spesso a coinvolgere
anche musicisti da fuori regione che pur giovandosi
di nostre iniziative contribuiscono anch’essi
portando visioni e esperienze diverse con cui
è sempre bene confrontarsi e aprirsi. Iniziative
specialistiche di carattere didattico come queste
non possono che puntare ad un bacino più ampio
di interessati per tendere al raggiungimento di
numeri che ne consentano la realizzazione e ne
garantiscano un alto livello qualitativo.
Ecco il perché di un
corso residenziale estivo
per direttori sempre più
completo e articolato e
dell’Accademia “Piergiorgio
Righele” per direttori di
coro di cui si concluderà
in giugno il primo anno
proseguendo da settembre
con il secondo anno e l’avvio
di un nuovo primo anno
a cui tra poco apriremo le
iscrizioni. Da considerare
che l’Accademia è aperta
anche alla partecipazione
alle singole Masterclass e
Corsi Accademici per chi fosse
interessato ad approfondire
particolari repertori o
argomenti. Come dicevo
prima fatti concreti, non
parole e mi piace credere che i
risultati di tanti anni di lavoro
siano palesi nel progresso
della nostra coralità, sempre
più in evidenza nel panorama
corale
italiano.
Un’altra
importante proposta per i
nostri direttori, temo ancora
sottovalutata dai più, è lo
Study Tour al concorso
di Vittorio Veneto. E’
l’opportunità giusta per
ascoltare cori e repertori
nuovi, analizzare le partiture,
la prassi esecutiva, la vocalità,
l’espressività e tanti altri
aspetti che un coro deve
considerare nel propriopercorso
artistico. Accompagnati da un
nostro tutor e confrontandosi
con i propri colleghi si può vivere
un’interessante esperienza di
approfondimento e avvicinarsi
al mondo dei concorsi corali.
Partecipando allo Study tour sarà
possibile anche ai direttori meno
esperti nelle competizioni corali,
apprenderne i meccanismi
e valutare con attenzione
il programma con cui
presentarsi e le modalità
di preparazione a questa
importante occasione.
Relazione morale del presidente
promozione del patrimonio musicale di tradizione
popolare e colta, sacro e profano: questi sono i
nostri numeri e le nostre credenziali. Confutati
da un’organizzazione seria, responsabile e
democraticamente
condivisa
rappresentata
dall’associazione di riferimento che è l’ASAC. Cosa
dobbiamo fare di più per riuscire a penetrare il
muro di gomma che in questi anni mi sono sempre
trovato davanti? Non bastano gli attestati di stima
7
Assemblea generale ASAC 2014
Già avviato da diversi anni
e reduce da un’edizione
particolarmente partecipata,
il Meeting per voci bianche
e cori giovanili di Bassano
del Grappa è giunto alla 5°
edizione. Tre docenti di alto
livello, oltre 220 iscritti e
tre giorni di musica insieme
con centinaia di presenze
ai concerti di apertura e
chiusura del corso: questi i
numeri del Meeting. Molto
altro dovremmo e potremmo
fare, soprattutto con il
mondo della scuola con cui è
sempre difficile rapportarsi
soprattutto in mancanza
assoluta di finanziamenti in
tal senso. I ripetuti tentativi
di accedere ai finanziamenti
previsti dal bando della Regione Veneto per la
promozione della Musica giovanile, sono sempre
stati respinti poiché la musica corale non è
considerata pertinente ne in essa son stati rilevati
elementi di sperimentazione che a quanto pare sono
ritenuti essenziali. La coralità dovrebbe entrare a
pieno diritto nel mondo della scuola, come lo è in
tutti i paesi più evoluti e dove tra i cori scolastici è
possibile trovare delle eccellenze assolute. Alcune
importanti realtà corali scolastiche di rilievo sono
certamente più l’eccezione che la regola e tendere
a moltiplicarle in modo esponenziale dovrà essere
uno dei nostri futuri obiettivi. Quasi miracolosa
è la diffusione corale in Italia, particolarmente
rilevante nelle regioni del nord/est, se
consideriamo l’assenza pressoché assoluta del coro
nell’insegnamento scolastico a ogni livello. E’ una
presenza che evidentemente viene dal desiderio
della gente di esprimersi con il canto e di stare
insieme per farlo. La formazione dei giovani coristi
è demandata quasi unicamente alle associazioni
volontaristiche e dobbiamo renderci consapevoli
quindi dell’importante ruolo di cui volenti o
nolenti siamo investiti. E’ nostra responsabilità
e onere; dobbiamo perdere ogni illusione che,
almeno in tempi relativamente brevi, le istituzioni
si occupino di noi se noi stessi non lo facciamo.
8
Di qui ribadisco ancora una volta l’importanza di
essere Associazione corale e di operare a stretto
contatto con il territorio sia direttamente sia
attraverso le nostre Consulte provinciali, ancora
più capillarmente vicine a tutti i cori. Solo insieme
possiamo creare le condizioni necessarie allo
sviluppo delle nostre finalità artistiche e sociali.
Abbiate pazienza nell’ascoltare queste mie parole
come cerco di averne io quando ancora mi sento
chiedere a cosa serva essere iscritto all’ASAC.
Inoltre le Associazioni regionali insieme possono
operare attraverso una forte Federazione italiana
per realizzare iniziative di rilievo nazionale e
internazionale e per portare le nostre istanze in sede
istituzionale con tutto il peso necessario. Proprio
tramite la Federazione nazionale anche le regioni
più deboli e meno strutturate possono vedere
veicolate nuove proposte sul proprio territorio,
all’interno di un disegno organico di sviluppo e
cooperazione.
Un altro settore della coralità
al quale desideriamo porre
attenzione è quello della
coralità spirituale, gospel,
pop e jazz, di cui abbiamo
assistito
uno
sviluppo
notevole e a cui crediamo
sia importante offrire degli
strumenti che tengano
conto delle peculiarità di
questi repertori. Quindi
aggiungiamo un’ulteriore
proposta al panorama
delle nostre iniziative con
un work-shop dedicato
a gruppi corali, veneti e
non, che si terrà ad Abano
Terme a fine giugno 2014 e
denominata Go..Gospel!!.
L’iniziativa è aperta ai gruppi che vorranno
partecipare al completo ma anche ai singoli direttori
e coristi. I gruppi partecipanti potranno esibirsi
con il proprio repertorio sia durante il concerto di
apertura ad Abano Terme che nelle serate seguenti
nei centri limitrofi. Durante il concerto finale sarà
eseguito il repertorio approntato durante il workshop. Tre docenti di alto livello e molto conosciuti
nell’ambiente saranno alla guida dell’iniziativa
affrontando tutte le tematiche relative al repertorio
in oggetto con particolare cura anche dell’aspetto
vocale a cui si dedicherà uno dei tre insegnanti,
selezionato per la propria specializzazione
sull’argomento. Il M° Andrea D’Alpaos sarà uno dei
tre docenti e nostro coordinatore interno. I due
docenti provenienti dall’esterno e famosi specialisti
del genere saranno il Maestro americano Nehemia
Brown e il londinese M° Daniel Thomas.
Altre due iniziative didattico-formative aperte a
tutti sono il corso di Lonigo sul Metodo Rohmert
e psicofonia, iniziativa già giunta alla 10° edizione,
e la nuova proposta del Laboratorio di Canto
Gregoriano a Vittorio Veneto. Quest’ultima
proposta, localizzata a Vittorio Veneto è “rivolta
a quanti sino interessati al canto gregoriano
a qualsiasi titolo, per interesse musicale, per
approfondimento culturale per adesione di fede”
come da bando. Nonostante l’ampia platea alla
quale è destinata, ad oggi non ha avuto una risposta
sufficiente ad avviarsi.
Sono stati prorogati i termini di iscrizione e confido
che soprattutto i residenti nelle località contigue
al vittoriese considerino questa interessantissima
opportunità. Ho fiducia che attraverso l’opera di
diffusione della proposta, in particolare con la
collaborazione delle consulte territorialmente più
vicine di Treviso e Belluno, si riesca un numero
adeguato ad avviare il
Laboratorio
(purtroppo,
nonostante gli auspici, non
è stato possibile attivare il
Laboratorio, dato il numero
assai esiguo di richieste,
ndr). Abbiamo visto quindi
quanto la proposta sia
ampia e variegata rivolta
sia ai direttori, ai cori,
ai
giovani
distribuita
sul territorio e pensata
per dare risposte sia
specialistiche che di base a
vari livelli, integrate a livello
regionale e sovra regionale
che locale. Un aspetto che
non ho evidenziato fino ad
ora è come a queste attività
spesso siano presenti cori
laboratorio,
selezionati
tra i più qualificati e
preparati, per mettere a
disposizione degli iscritti
e docenti gli strumenti di
apprendimento
migliori
possibili. Da osservare
come anche questi cori ne ricavino per loro stessi un
importante momento di crescita e confronto, utile
a migliorarsi e progredire, anche quando si sono
raggiunti livelli artistici molto elevati. A tutti loro
esprimo la profonda gratitudine per la splendida
disponibilità e pazienza nel sottoporsi al “supplizio”
degli studenti che ogni volta dimostrano. Infine, a
costo di essere ripetitivo, invito i presidenti di
coro a supportare anche economicamente i propri
direttori o vice o allievi direttori nel partecipare
a questi corsi. E’ un investimento sul futuro del
proprio coro. Allo stesso modo invito i Direttori
a partecipare personalmente e ove possibile con
i propri cori alle iniziative di formazione. Una
coralità dinamica, attenta, curiosa e aperta
alle novità ma legata ad una forte tradizione:
questi alcuni degli ingredienti necessari per
proseguire nel percorso di sviluppo e diffusione
che insieme abbiamo intrapreso 35 anni fa.
La parte concertistica è
un altro aspetto molto
importante della nostra
programmazione
annuale.
Una
pregiudiziale
importante alla base
delle scelte operative è
sempre stata che ogni
coro, di ogni tipo di
organico, repertorio e
livello artistico deve
poter trovare spazio
e gratificazione nella
partecipazione
agli
eventi
che
l’ASAC
promuove e organizza,
spesso in collaborazione
con i cori stessi, sul territorio veneto. Siano esse
le rassegne provinciali che ogni consulta organizza
annualmente, anche a carattere natalizio o sacro,
o Venezia in coro, o Veneto Canta o il Festival
della Coralità Veneta. Questa impostazione se da
una lato offre ampio spazio partecipativo nel pieno
rispetto delle prerogative di tutti i soci, dall’altro
deve sempre tendere al rispetto di quelle che
sono le nostre finalità statutarie che prevedono di
“favorire per fini sociali iniziative e momenti
di incontro attraverso l’animazione corale” ma
anche lo “sviluppo delle attività corali”. In questo
senso se Venezia in coro offre una impagabile
opportunità di canto e incontro nella nostra
splendida città lagunare e Veneto Canta vuole
aprire tutto il territorio del Veneto e i nostri cori
alla coralità italiana e internazionale, il Festival
della Coralità Veneta si pone come momento
di crescita e confronto ai massimi livelli della
nostra coralità. Quest’anno, a fine ottobre come
consuetudine, si terrà l’8° Festival della Coralità
Veneta proprio a Venezia, città quindi che si troverà
al centro di diverse iniziative dell’ASAC quest’anno.
Avrete notato alcune piccole ma sostanziali
modifiche al bando di partecipazione.Viene
istituita una nuova categoria, quella per
Composizioni, elaborazioni o arrangiamenti vocal popjazz, gospel e spirituals,
un ulteriore segno di
sensibilità verso questi
generi già evidenziato
precedentemente
e
risposta concreta al
cospicuo numero di cori
con questi repertori
iscritti nella precedente
edizione.
Il Festival
prevede la possibilità
che possa svolgersi
in due giorni, sabato
e domenica 25 e 26
ottobre, o nell’unica
giornata di domenica
26, in base al numero
degli iscritti. Anche
Relazione morale del presidente
All’internodelle nostre proposte per la formazione
vi è un altro reparto dedicato non solo ai direttori
ma ai gruppi nel suo complesso o anche ai singoli
coristi. Molte di queste proposte sono realizzate
di anno in anno con docenti e modalità diverse
dalle nostre Consulte provinciali che integrano
così in modo determinante il quadro complessivo.
A livello regionale le iniziative proposte affrontano
settori della coralità ove l’impostazione di questo
tipo è ritenuta adatta al raggiungimento degli scopi
prefissi. Tra questi settori quello della coralità
giovanile e dei cori di voci bianche è certamente uno
dei più importanti e delicati e al quale rivolgiamo
particolare attenzione.
9
Assemblea generale ASAC 2014
Mi auguro che anche a questa ottava edizione ci sia
una partecipazione numerosa e qualificata come
alle edizioni precedenti, ricordando che per chi non
si sentisse ancora in grado di sottoporsi al giudizio
della qualificata Giuria del Festival, sarà possibile
partecipare alla categoria non competitiva, che
prevede l’esibizione dei cori in concerti, in base agli
iscritti, distribuiti su tutto il territorio veneto, ove
vi sarà il giudizio di una Commissione d’ascolto ad
esclusiva utilità e indirizzo del Direttore e del Coro
partecipante. Mi ripeto ancora, abbiate pazienza:
anche solo partecipare al Festival, come a qualsiasi
concorso, se il percorso di preparazione è stato
serio e diligente, porta ad una crescita del coro,
indipendentemente dai risultati di classifica; aiuta a
scoprire nuovi orizzonti e porsi obiettivi importanti,
ci insegna a confrontarsi con gli altri, senza rivalità
o supponenza, ma con rispetto e ammirazione per
quanti riescono a esprimersi meglio di noi. Per
questo proponiamo un Festival così strutturato,
severo ma obiettivo, vera cartina di tornasole della
Coralità veneta. I cori giunti in eccellenza al Festival
hanno sempre ottenute vittorie o piazzamenti di
prestigio ai concorsi Nazionali e Internazionali che
hanno frequentato, portando alta la nostra bandiera
10
corale e rendendoci orgogliosi del lavoro che tutti
insieme stiamo facendo. L’edizione dello scorso
anno di Venezia in Coro ha visto l’esordio della
nuova proposta del Festival Corale Internazionale,
Veneto Canta, abbinato alla storica manifestazione
veneziana.
Al Festival Veneto Canta, hanno partecipato due
cori inglesi e quattro cori italiani, equamente divisi
tra il programma a quattro e quello a due giorni. In
totale quindi hanno partecipato al Festival 73 cori.
Una partecipazione straordinaria e potrete vederne
gli effetti positivi anche nel bilancio consuntivo.
Devo tuttavia sottolineare la difficoltà che troviamo
ad ottenere una risposta di adesioni adeguata alla
qualità della proposta per Veneto Canta. Quest’anno
in particolare abbiamo ad oggi pochissime richieste
al programma lungo, mentre molto numerose
si prefigurano le richieste per quello più breve,
più legato a Venezia in coro. Ho l’impressione
che il nostro messaggio non sempre giunga a
destinazione, nonostante sia in nostro possesso
l’indirizzario pressoché completo delle mail dei
cori italiani, che ci siamo costruiti autonomamente
negli anni, come un nutrito indirizzario europeo
e mondiale. Feniarco quest’anno ha concesso alla
nostra iniziativa una pagina sulla rivista Choraliter,
anche se quest’ultima è purtroppo giunta ai cori a
iscrizioni praticamente già chiuse. Non siamo ancora
presenti tra le manifestazioni europee promosse da
ECA sul sito e sulla sua rivista, per il quale avevamo
anche qui chiesto l’intercessione della nostra
Federazione Nazionale. Faccio presente che tra le
proposte elencate sul sito e sulla rivista ECA sono
presenti numerose iniziative proposte da entità
con finalità esclusivamente lucrative e al di fuori
dal circuito corale associativo. Questo amareggia
ancor di più ma, preso atto della situazione, si
evidenzia la necessità di percorrere strade diverse
per ottenere il risultato prefisso. Sono stati avviati
contatti per entrare nei canali di informazione che
possano promuovere all’estero le nostre iniziative a
carattere turistico-corale.
A proposito delle attività svolte a supporto della
Federazione Nazionale, FENIARCO, il 14 e 15 giugno
ospiteremo in Veneto la prossima Assemblea
delle Commissioni Artistiche. Per i delegati che
giungeranno da tutta Italia stiamo predisponendo
una adeguata accoglienza e offriremo loro un
saggio della nostra coralità con un concerto la sera
di sabato 14 giugno a celebrazione del compleanno
dei 30 anni della Federazione Nazionale.
Auguri FENIARCO!
A ulteriore suggello del nostro impegno in favore
della Federazione, molto probabilmente ospiteremo
per un concerto il Coro Giovanile Italiano a Venezia
in occasione del nostro Festival. Un’altra occasione
importante per festeggiare il trentennale all’interno
della nostra manifestazione più importante e in un
luogo di elevato prestigio.
Riepilogando quindi avete potuto vedere
quante siano le iniziative avviate nel settore
concertistico a cui possiamo aggiungere a buon
titolo i 5 concerti delle Masterclass dell’Accademia
“Piergiorgio Righele”, il concerto conclusivo del
corso residenziale di Mel con i cori laboratorio
oltre ai concerti di Go..Gospel!!. In più le numerose
rassegne, concerti e progetti a più cori proposti
dalle consulte provinciali, importante opportunità
per tutti di partecipare alla vita associativa, di
incontrarsi e farsi conoscere dagli altri cori e da un
nuovo pubblico. Da alcuni mesi sono stati avviati
contatti con un gruppo di cori veronesi dediti al
“canto spontaneo” e all’esecuzione di canti della
tradizione orale. E’ quindi in fase di costituzione una
apposita commissione congiunta che possa valutare
e proporre iniziative dedicate a questo settore.
Un nuovo grande progetto sta prendendo il via ed
è in fase di elaborazione oramai da alcuni mesi.
Si tratta di una iniziativa che avviandosi nel 2014
con un concorso di composizione ed elaborazione
di musica corale, avrà realizzazione nel 2015 per
il centenario dall’inizio della Grande Guerra 191518. Il Veneto è certamente una delle regioni che
maggiormente è stata segnata dalle tragedie del
primo conflitto mondiale e in collaborazione con
il Comune di Verona, nella splendida Arena, sarà
il 24 maggio il giorno deputato a questo evento.
Saranno approntati tre repertori, studiati da una
apposita commissione artistica di cui fa parte il
nostro Alessandro Kirchner, repertori che saranno
eseguiti nell’Arena di Verona durante il concerto
del 24 maggio 2015 da tre formazioni corali,
una mista, una maschile e una giovanile-voci
bianche composte ciascuna da alcune centinaia di
coristi. A tale scopo ho coinvolto le Associazioni
regionali delle Regioni confinanti e come il Veneto
fortemente interessate un secolo fa dall’evento
bellico. Ciascuna di queste regioni ospiterà analoghi
eventi sul proprio territorio offrendo ai cori o coristi
partecipanti l’opportunità di ripetere alcune volte
l’entusiasmante esperienza corale che offre questo
progetto. Vorrei ringraziare a questo proposito
il Presidente del Coro San Giorgio di Verona,
Roberto Bertolazzi, per averci dato l’input di questa
opportunità e per il lavoro che sta svolgendo per
portarla a compimento e il dott. Rosario Russo,
Presidente della Commissione Cultura del Comune
di Verona, per il concreto sostegno all’iniziativa
e il tempo ad essa dedicato. Una persona che ci fa
ancora confidare sulla possibilità di trovare politici
attenti e sensibili alle nostre istanze, capaci di
valutarne la portata e le finalità. Ringrazio anche
il Sindaco di Verona Flavio Tosi per la sensibilità e
apprezzamento dimostrati nei nostri confronti nei
due incontri intercorsi in questi ultimi mesi, l’ultimo
solo una settimana fa. Non appena saremo in grado
di proporvi concretamente la partecipazione a
questa iniziativa ve ne invieremo informativa e
sono certo che vorrete aderire numerosi a questo
importante progetto. Per informare e aggiornare
sulle iniziative, sugli avvenimenti più importanti,
dare spazio alle notizie e attività dei nostri cori e
musicisti, approfondire argomenti di carattere
musicale e tecnico, gli strumenti a disposizione sono
il nostro sito e la nostra rivista “Musica insieme”.
Il sito oramai da alcuni anni, rinunciando al
nostro precedente spazio internet autonomo,
è stato inserito nella ampia struttura della rete
nazionale creata con Feniarco attraverso un
progetto APS. In questo modo contribuiamo al
mantenimento della struttura comune e abbiamo
creato un interconnessione in tempo reale con
tutte le altre realtà nazionale e regionali italiane.
Ringrazio ancora una volta Giorgio Penzo, il nostro
webmaster per il costante impegno di
aggiornamento e cura del sito. Ogni coro all’interno
del sito ha la possibilità di avere una propria pagina
web aggiornabile autonomamente, possibilità di
cui molti hanno approfittato, anche linkandola agli
eventuali propri siti.
Relazione morale del presidente
questa è una risposta concreta alle indicazioni
giunte dalla scorsa edizione di Treviso, molto
partecipata, affinché la giuria assista al completo alle
esibizioni di tutti i gruppi. Inoltre questa modifica
consentirà che il luogo delle audizioni sia lo stesso
per tutti i cori evitando problemi di differenze di
acustica e spazi. A tale scopo è stata prenotata la
magnifica sala della Scuola Grande di San Giovanni
Evangelista a Venezia, garanzia di ottima acustica e
ambiente prestigioso. Tra i premi viene reinserito
il primo premio per ciascuna sezione per meglio
sottolineare il valore dell’eccellenza raggiunta e il
premio del pubblico fra i partecipanti al concerto
di Gala. I cori che giungono in eccellenza al nostro
Festival hanno ottenuto un punteggio almeno di
9 decimi e sono quindi cori che partecipando a
concorsi nazionali possono certamente puntare al
podio, credo sia questo il giusto livello a cui porre
l’asticella data la qualità espressa dalla coralità
veneta nel panorama nazionale. Nell’occasione
verrà attribuito il PREMIO ASAC PER LA MUSICA
CORALE 2014, un riconoscimento del mondo
corale veneto che l’ASAC
attribuisce a una figura
di spicco del panorama
musicale regionale, per
la prestigiosa attività
e il contribuito al mondo
della coralità italiana e
internazionale.
Il Premio è stato assegnato al
M° Pierangelo Valtinoni
ed è stato inserito tra i
premi speciali del festival
quello per la migliore
esecuzione di una sua
composizione.
11
Assemblea generale ASAC 2014
La nostra rivista “Musica insieme”, dopo un lungo
periodo di sede vacante, ha ora un nuovo direttore
artistico nel Maestro Lorenzo Fattambrini, che
ringrazio per aver accettato l’incarico e per
il lavoro che con il Comitato di Redazione ha
iniziato a predisporre. Come saprete la rivista è
ora consultabile e scaricabile on-line, scelta che
se da un lato si rendeva obbligata per ridurre le
spese assorbite da stampa e spedizione, oramai
insostenibili, dall’altra offre nuove opportunità di
spazio, colore e interrelazione che sono sicuro che
i nostri redattori sapranno sfruttare. A tutti voi,
direttori coristi o semplici appassionati, il ruolo di
pungolo e proposta con lettere, richieste, articoli
e informazioni sulle iniziative affinché il comitato
di redazione senta di avere di fronte una platea di
lettori vivace e interessata. Comprendo la difficoltà
per quanti, magari di una certa età, non hanno
dimestichezza con il mezzo informatico, ma il
drammatico crollo del sostegno pubblico unito alla
crescita esponenziale dei costi, in particolare quelli
di distribuzione, ci hanno indotti a tale scelta. E’ una
scelta che offre altresì spazi teoricamente illimitati
e la possibilità di utilizzare il colore per foto e
grafica, precedentemente limitati alla copertina. La
rete ci viene poi in soccorso offrendoci la possibilità
di stampare anche poche decine o centinaia di copie
della rivista a prezzi decisamente accessibili. Questo
potrebbe consentire, qualora ce ne fosse la richiesta,
di rendere disponibili alcune copie cartacee.
12
La comunicazione oggi avviene quasi esclusivamente
attraverso il mezzo informatico e per questo
diventa essenziale poter inviare e raggiungere i
Soci con le comunicazioni in modo diretto e il più
esteso possibile. Con la scheda di iscrizione a tutti
i cori già da alcuni anni viene richiesto l’invio di
un modulo con la mailing-list di tutti i componenti
del coro, aggiornabile di anno in anno e utilissima
Credo di avervi tediato a sufficienza e mi auguro
di essere stato abbastanza chiaro nell’esporre la
nostra linea progettuale e le motivazioni che ne
sono alla base, legandola alle iniziative in essere
e in divenire. Fra un anno, come ho già anticipato,
dovremo provvedere a un rinnovo degli organi
istituzionali della nostra Associazione e questo
porterà un conseguente importante e diretto
riscontro nelle attività e nella progettualità nel
mondo corale veneto. Di qui il mio rinnovato
appello ad un impegno in favore della nostra realtà
corale e ad avviare fin da ora la ricerca delle figure
più qualificate e appassionate disponibili a rivestire
gli incarichi necessari a vario livello per la nostra
struttura. Abbiamo alla nostra base valori e ideali
importanti, ma senza persone appassionate e
capaci è sempre più difficile superare le difficoltà
e il disinteresse che la società dell’immagine e del
rapido consumo ci impongono.
Vi ringrazio ancora nella fiducia che mi è stata data
nel condurre per tanti anni l’ASAC, esperienza che se
da una parte mi ha impegnato moltissimo dall’altra
mi ha dato modo di avere esperienze umane rare
e preziose e di crescere come uomo. Auguro a tutti
i nostri cori e musicisti un anno di proficuo lavoro
e di soddisfazioni artistiche e umane, come solo
lo stare in coro può dare; ringrazio ancora quanti
hanno consentito, consentono e consentiranno
con il proprio impegno la realizzazione dello
straordinario mosaico di iniziative posto in
essere nella nostra regione sia tramite la nostra
Associazione che dai singoli gruppi corali. Insieme
abbiamo fatto cose bellissime e tante altre potremo
continuare a farne. Basta crederci e partecipare con
amicizia e passione, la musica farà il resto.
Grazie.
Il Presidente ASAC Veneto
Alessandro Raschi
Verbale assemblea generale
dell’ ASAC – Veneto 2014
Il 16 marzo 2014 alle ore 10 presso il teatro Politeama, Corso Vittorio Emanuele II n° 211, ad Adria (Ro)
si è tenuta in seconda convocazione l’assemblea generale ordinaria dell’ASAC Veneto, con il seguente o.d.g.:
1) Nomina del Presidente, del Segretario dell’Assemblea e degli scrutatori
2) Relazione morale del Presidente dell’ASAC
3) Relazione finanziaria: consuntivo 2013. Preventivo 2014 e relazione del collegio dei Sindaci
4) Interventi dei delegati
5) Votazione di approvazione della relazione morale e finanziaria
6) Varie ed eventuali
Dopo i saluti iniziali del Segretario dell’Associazione, Caludio Sartorato, si procede all’analisi del’ordine del giorno.
1) Nomina del Presidente, del Segretario dell’Assemblea e degli scrutatori
Con voto unanime dei presenti vengono nominate rispettivamente Presidente e Segretario
dell’Assemblea le prof. Silvia Azzolin e Mara Bellettato. Fa fede delle presenze il foglio di registrazione
compilato dai partecipanti. La Presidente Azzolin invita il Sindaco di Adria Massimo Barbujani,
il Consigliere Regionale Mauro Mainardi e il Presidente di FENIARCO Fornasier a rivolgere un
saluto alla platea. Inoltre la Presidente della Provincia Tiziana Virgili interviene portando i saluti
dell’Amministrazione Provinciale, dicendosi felice che l’Asac abbia scelto per la sua assemblea Adria.
2) Relazione morale del Presidente dell’ASAC
Il Presidente Regionale dell’ASAC Alessandro Raschi espone la sua dettagliata relazione morale.
3) Consuntivo 2013, preventivo 2014, relazione collegio dei sindaci Il Segretario dell’ASAC
Claudio Sartorato, illustra la sua relazione finanziaria che precedentemente era stata
distribuita in copia ai partecipanti. Il dott. Zennaro presenta la relazione del collegio
dei sindaci. La documentazione relativa ai punti 2 e 3 sarà allegata al presente verbale.
Alle ore 11 il Venezze Consort, diretto dal M° Giorgio Mazzuccato, propone un intermezzo corale
molto apprezzato dal numeroso pubblico presente in sala.
I lavori dell’Assemblea riprendono alle ore 11,30.
4) Interventi dei delegati
Il primo intervento è di Daniela Coralaita che dà voce ad una accorata lettera
del maestro De Marzi (vedi articolo nelle pagine seguenti, ndr), che si dimostra
amareggiato per la mancata attivazione del corso di canto gregoriano, vedendo
in ciò una ulteriore sconfitta della fede, della poesia e della buona musica. Il
Maestro invita i parroci a istituire piccoli spazi durante almeno una messa
domenicale per il canto gregoriano a difesa della fede e della nostra tradizione
musicale. Interviene poi il presidente della Corale Zumellese di Mel (BL),
Massimo Corriani, puntando il dito contro i mezzi di comunicazione (canali televisivi e radio), in quanto non rendono
la giusta visibilità al canto corale se non, quando lo fanno, in quota millesimale piegando la scelta dei repertori
presentati alle esigenze di audience. Lamenta inoltre la poca considerazione per il canto corale nella società attuale.
La risposta al secondo intervento è affidata al presidente Sante Fornasier, che esprime la sua condivisione con
quanto esposto dal direttore del coro di Mel. Appare chiaro a tutti, afferma il presidente FENIARCO, come in Italia
ci sia poca considerazione per la cultura e ancor meno per la musica. L’educazione musicale è tristemente assente
nella scuola italiana e anche testate giornalistiche prestigiose come “la Repubblica” hanno della coralità concetti
vecchi e stereotipati. Anche il presidente ASAC conferma che i contatti avuti con la Rai di Venezia non hanno
portato ad alcun risultato. Infine il presidente Raschi risponde brevemente ad alcune puntualizzazioni espresse dal
dott. Zennaro, riguardanti la partecipazione del collegio dei sindaci alle riunione di Consiglio.
5) L’assemblea è invitata a votare sui punti 2 e 3
La relazione morale e quella finanziaria vengono approvate all’unanimità con distinte votazioni.
6) Varie ed eventuali.
IL presidente prima di salutare i delegati e di ringraziarli per la partecipazione qualificata invita i presenti a
partecipare al seminario pomeridiano tenuto dalla prof. Righini sulla “Comunicazione verbale e non verbale del
direttore di coro” L’assemblea chiude i propri lavori alle ore 12,35.
Il segretario verbalizzatore
Mara Bellettato
Verbale dell’assemblea
a diffondere capillarmente ogni informazione. E’
molto importante che la nostra comunicazione
sia ampiamente diffusa nell’interesse dei singoli
e dei gruppi e per un funzionamento il più
trasparente, democratico e partecipativo possibile.
L’informazione è libertà di scelta. Anche di deviare
le comunicazioni nella cartella spam se si vuole.
Da ultimo voglio anticipare un importante accordo
che l’ASAC sta concludendo con un grande Istituto
Bancario veneto che se da una parte ci consentirà
di avviare un nuovo sistema informatizzato per
le operazioni di pagamento (per quote annuali,
partecipazioni corsi, altro…) dall’altra potrà
offrire a tutti i cori la possibilità di aprire un CC
con accesso anche in rete con costi assolutamente
concorrenziali. Molto importante il sostegno
economico che ci attendiamo dalla domanda che
abbiamo rivolto a questa banca, quantificato spero
prudenzialmente, nel bilancio preventivo e che ci
auguriamo possa avere seguito anche nei prossimi
anni.
13
L’ottava
In partenza il Festival della Coralità Veneta 2014
Sono già trascorsi due anni dall'ultima edizione del Festival (2012) ed è giunto il momento di cominciare a
scaldare i motori per partecipare ad un appuntamento che sottolinea in modo inequivocabile la vivacità del
mondo corale Veneto. TUTTI I CORI VENETI POSSONO PARTECIPARE. Invitiamo il mondo corale regionale a
considerare seriamente il Festival come una concreta opportunità di crescita stilistica ed umana, un pretesto
per migliorare il proprio assetto qualitativo, un'occasione per approfondire lo studio di brani "conosciuti" o
per affrontarne di nuovi. Anche la possibilità di ricevere una valutazione tecnica e dei consigli per la propria
crescita artistica da parte della Commissione Valutatrice, può essere motivo di sprono per la partecipazione
al Festival. Nelle scorse edizioni si sono sempre più evidenziate una grande varietà e qualità da parte dei cori
partecipanti, con programmi decisamente differenziati nello stile e nel genere peraltro spesso ben caratterizzati nella stesura dei propri progetti artistici. Anche l'organizzazione stessa del Festival ha affinato nel tempo
il proprio assetto, attuando migliorie e novità che ad oggi rendono la manifestazione un evento di altissimo
livello culturale. In particolare viene introdotta la categoria "Canto ed elaborazioni di carattere pop-jazz, gospel, spiritual" in modo da poter offrire uno spazio specifico alle numerose formazioni corali del territorio che si
dedicano a questi generi. La presenza all'appuntamento, come cantore di un Coro in esibizione o come semplice
ascoltatore, è vivamente consigliata a tutti i Soci dell'ASAC: anche questo può essere un modo per promuovere
e valorizzare il grande lavoro che la coralità veneta svolge da anni sul fronte culturale e sociale.
L’A.S.A.C. Veneto e la Regione del Veneto promuovono
ed organizzano l’8° Festival della Coralità Veneta
con il patrocinio del Comune e della Provincia di
Venezia. La manifestazione sarà suddivisa in due
categorie e si svolgerà a Venezia e in importanti
città del Veneto nel mese di ottobre 2014. Il Festival
si svolge a cadenza biennale.
Scopi del Festival
Favorire la crescita e l’affermazione dei cori
veneti; stimolare e valorizzare nuove esperienze
e repertori nell’ambito dell’esecuzione corale,
della
composizione,
dell’arrangiamento
e
dell’elaborazione. I cori potranno aderire alla
categoria 1 o 2 e potranno iscriversi presentando
un progetto relativo a una delle seguenti sezioni:
• SEZIONE A: Composizioni d’autore sacre e/o profane
• SEZIONE B: Composizioni, elaborazioni o arrangiamenti su temi di ispirazione popolare
• SEZIONE C: Composizioni per cori di voci bianche e cori scolastici
• SEZIONE D: Composizioni, elaborazioni o arrangiamenti vocal pop-jazz, gospel e spirituals
Il Festival prevede un concorso per i progetti a cui
concorrono entrambe le categorie e un concorso
con valutazione dell’esecuzione a cui concorre
la categoria 2 I cori ammessi alla categoria 1 si
esibiranno in un concerto presentando il proprio
progetto (sabato 4, 11 e 18 ottobre 2014);
i cori ammessi alla categoria 2 parteciperanno
alle audizioni con il proprio progetto (in base al
numero di iscritti le audizioni si terranno a Venezia
sabato 25 e domenica 26 ottobre 2014 o solamente
domenica 26 ottobre), saranno valutati dalla
giuria e suddivisi in fasce di merito. I cori della
categoria 2 selezionati nella fascia di eccellenza
dalla giuria parteciperanno al concerto finale ove
sarà attribuito il “Gran Premio dell’8° Festival
della Coralità Veneta”. Durante il concerto finale
saranno consegnati i premi relativi ai progetti, a cui
concorreranno unitamente le due categorie.
Regolamento
Art.1 – Requisiti per l’ammissione
Al Festival possono partecipare tutti i complessi
corali o gruppi vocali amatoriali veneti con organico
misto, maschile, femminile, di voci bianche. I coristi
dei cori di voci bianche dovranno essere nati non
prima del 31/12/1999. Il requisito dell’amatorialità
non è richiesto per il direttore e per eventuali
strumentisti. Per i cori soci ASAC l’iscrizione è
gratuita Ai cori non iscritti ASAC è richiesta una
quota d’iscrizione pari a € 150,00 da versare a ASAC
Veneto tramite bollettino postale sul CCP 12067302
o con bonifico bancario sul conto UNICREDIT
BANCA – agenzia Mestre Torre Belfredo IBAN: IT25P
02008 02020 000100050555. In caso di mancata
accettazione dell’iscrizione dalla Commissione
Artistica del Festival la quota sarà restituita. La
8° Festival della Coralità Veneta
Il Bando
15
Art. 2 – Categorie
8° Festival della Coralità Veneta
I cori potranno richiedere l’iscrizione alle categorie
1 o 2. I cori che richiederanno di partecipare alla
categoria 1 parteciperanno a uno dei concerti
previsti nei giorni 4, 11 e 18 ottobre 2014 e dovranno
presentare un progetto relativo ai brani come da
art 3. Ai concerti sarà presente una commissione
d’ascolto composta da alcuni membri della
commissione artistica dell’ASAC, i quali avranno cura
di relazionare brevemente in merito all’esecuzione
di ciascun coro. Le schede con le relazioni verranno
inviate al direttore del coro. Essendo la categoria
1 non competitiva, le valutazioni sono espresse ad
esclusivo uso e interesse del Coro e del Direttore. I
cori che richiederanno di partecipare alla categoria
2 dovranno presentare un progetto relativo ai brani
come da art 3 e parteciperanno alle audizioni a
Venezia (in base al numero di iscritti le audizioni
si terranno domenica sabato 25 e domenica 26
ottobre 2014 o solamente domenica 26 ottobre) per
l’attribuzione della fascia, di eventuali premi speciali
e del Gran Premio dell’8° Festival della Coralità
Veneta. I cori selezionati in fascia di eccellenza
parteciperanno al concerto finale, eseguendo uno
o più brani, per l’assegnazione del Gran Premio
dell’8° Festival della Coralità Veneta. Durante il
concerto finale saranno rese note le fasce assegnate,
i punteggi e consegnati eventuali premi speciali e il
Gran Premio dell’8° Festival della Coralità Veneta.
Entrambe le categorie parteciperanno unitamente
alla valutazione dei progetti presentati e le
premiazioni avranno luogo domenica 26 ottobre
2014 durante il concerto finale.
Art. 3 – Formazione del repertorio
16
Il tempo a disposizione di ciascun coro è di 15
minuti circa, pause comprese per i cori della
categoria 2, di 20 minuti circa, pause comprese, per
i cori della categoria 1. I tempi previsti dovranno
essere rigorosamente rispettati. Il repertorio
presentato, allo scopo di stimolare e valorizzare
nuove esperienze nel campo della composizione
e dell’esecuzione corale sacra e profana e
promuovere repertori nuovi e tradizionali, colti e
d’ispirazione popolare, dovrà essere presentato in
forma di “Progetto” con una precisa denominazione
(titolo) e accompagnato dalla documentazione
che ne descriva le motivazioni e le connessioni tra
e con le partiture presentate. I progetti dovranno
essere presentati in forma grafica chiara e
leggibile, sia in copia stampata che informatica (file
Word, ecc...) Il programma può prevedere anche
l’accompagnamento strumentale, purché questo
non sia preponderante rispetto a quello corale; la
Commissione Artistica di cui al seguente art. 4 ne
valuterà l’ammissibilità. Il programma e il progetto
potranno essere realizzati in collaborazione con
autori o musicisti non appartenenti al complesso che
lo presenta indicando il nominativo dell’estensore.
Il progetto, unitamente al curriculum e alla foto del
coro e del direttore, saranno stampati nel catalogo
del Festival.
Art. 4 – Commissione artistica
L’ammissibilità dei cori sarà espressa da una
Commissione artistica che avrà la facoltà di
accettare, respingere o chiedere modifiche
o integrazioni ai progetti proposti. Sarà data
preferenza ai progetti che presenteranno maggiori
elementi di interesse compositivo, di originalità,
di novità o di valorizzazione della cultura e della
tradizione musicale del Veneto. La commissione
artistica sarà composta da tre membri nominati
dall’ASAC, che non potranno far parte della Giuria,
di cui al seguente art. 5. La commissione, valutati gli
elaborati presentati sia dalla categoria 1 che dalla 2,
assegnerà i premi ai progetti ritenuti meritevoli in
ciascuna sezione.
Art. 5 – Giuria
La Giuria sarà composta da cinque esperti, di chiara
fama nel campo della direzione, della composizione
e della critica musicale, tre dei quali scelti al di
fuori della Regione Veneto, che non si trovino in
condizioni di incompatibilità con le funzioni loro
assegnate. Tra i cinque membri sarà nominato il
Presidente della Giuria. La Giuria sarà presente alle
Selezioni e al Concerto finale di premiazione. Al
termine della prima fase, valutate le esecuzioni di
tutti i cori ammessi, la Giuria, a suo insindacabile
giudizio, assegnerà la fascia di appartenenza ai
cori che avranno raggiunto i punteggi previsti tra:
Eccellenza (da 90 centesimi) Distinzione (da 80 a
89,99 centesimi) Merito (da 70 a 79,99 centesimi)
Tutti i cori della categoria 2 posizionati nella fascia
di eccellenza di tutte le sezioni acquisiranno il diritto
a concorrere e saranno chiamati a esibirsi durante
il Concerto finale di premiazione per l’assegnazione
del “Gran Premio dell’8° Festival della Coralità
Veneta”.
Art. 6 – Riconoscimenti e premi
Durante il concerto finale di premiazione ad ogni
coro sarà consegnato un Attestato di partecipazione
e ai cori della categoria 2 che avranno raggiunto i
punteggi necessari sarà assegnata la fascia di merito
conseguita e comunicati i punteggi raggiunti. Sarà
inoltre assegnato il “Premio del pubblico dell’8°
Festival della Coralità Veneta” con la raccolta e
conteggio delle schede di votazione distribuite
tra il pubblico presente al concerto finale. Al
Coro vincitore del “Gran Premio” del Festival sarà
assegnato il Trofeo ed un premio in denaro di
1.000,00 euro. Inoltre il coro parteciperà di diritto
al Concorso Nazionale di Vittorio Veneto nell’anno
successivo, con un contributo spese di euro 500,00,
se iscritto ASAC. I cori che raggiungeranno la fascia
di eccellenza con il maggior punteggio per ogni
sezione riceveranno il Premio (diploma) di primo
classificato della relativa sezione. I cori classificatisi
in fascia di eccellenza parteciperanno di diritto al
Concorso Nazionale di Vittorio Veneto nell’anno
successivo, con un contributo spese di euro 500,00
riservato ai cori iscritti ASAC. L’ammissione ai
concorsi è subordinata al rispetto dei regolamenti
degli stessi e l’erogazione del contributo avverrà
dopo la partecipazione ai concorsi in oggetto.
Durante il concerto finale di premiazione saranno
consegnati diploma ai progetti eventualmente
segnalati e premio di euro 500,00 al progetto
vincitore. In caso di ex-aequo, i premi saranno
equamente suddivisi. La mancata partecipazione
al Concerto finale da parte di un coro in fascia di
eccellenza comporterà l’esclusione dello stesso
coro dalla classifica. I cori classificati in fascia
d’eccellenza saranno indicati prioritariamente per
la partecipazione a concerti di prestigio a livello
regionale, nazionale e internazionale. Potranno
essere assegnati inoltre i seguenti Premi (diploma)
speciali:
• per la miglior interpretazione di un brano
nella Sezione A; per la miglior interpretazione
di un brano nella Sezione B; per la miglior
interpretazione di un brano nella Sezione C;
per la miglior interpretazione di un brano
nella Sezione D; per la migliore esecuzione di
un programma storico comprendente brani
dal XVI, XVII-XXVIII-XXIX-XX, XXI secolo)
• per la scelta della composizione d’autore
ritenuta più interessante;
• per l’esecuzione di un brano composto o
armonizzato dal M° Pierangelo Valtinoni;
• per la scelta dell’arrangiamento corale
ritenuto più interessante;
• premio speciale per il
ha dimostrato particolari
interpretative
direttore che
doti tecnico-
Tutti i cori della seconda categoria, anche
se non finalisti, possono essere selezionati
all’assegnazione di uno dei Premi speciali.
Art. 7 – Spese di viaggio
Ai cori partecipanti al Festival saranno parzialmente
rimborsate le spese di viaggio, previo invio della
relativa documentazione, nella misura del 20%
delle spese documentate (fino a un max di € 600).
Ai cori partecipanti ai concerti della categoria 1 e
al concerto finale di premiazione (categoria 2) sarà
offerta la cena o un rinfresco.
Art. 8 – Presentazione delle domande
Le domande di partecipazione, conformemente a
quanto previsto all’Art. 3, unitamente al progetto
ed alle relative partiture in tre copie ordinatamente
rilegate, dovranno esser inviate alla Segreteria
dell’A.S.A.C. (Via Vittorio Veneto 10 – 31033
Castelfranco Veneto ), entro e non oltre il 15 giugno
2014. È ammesso l’invio di tutta la documentazione
richiesta via e-mail, entro i termini indicati, nei
formati di uso più comune e suddivisa in file
ordinati e facilmente riconoscibili. La sola domanda
di partecipazione dovrà comunque pervenire
in originale e firmata nei termini indicati. Nella
domanda dovranno essere allegati:
• modulo di iscrizione, correttamente compilato
(scaricabile dal sito dell’Associazione)
• breve curriculum e foto del coro e del direttore
• elaborati di Progetto su supporto cartaceo ed
informatico
• programma con titolo e autore di ogni brano
presentato completo con l’indicazione del tempo di
esecuzione in minuti primi
• CD-audio contenente registrazioni recenti del coro.
Entro il 31 luglio 2014, l’ A.S.A.C. comunicherà ai
cori l’esito delle ammissioni al Festival, le date e
le località in cui si terrà la manifestazione. I cori
selezionati nella categoria 2 dovranno inviare
entro il 15 settembre 2014, 5 copie delle partiture
presentate al festival o file in pdf delle partiture in
oggetto (se non già inviato).
Art. 9 – Diritti di registrazione e trasmissione
L’ASAC si riserva ogni diritto di registrazione e di
trasmissione audiovisiva delle esecuzioni, senza che
ai complessi partecipanti spetti alcun compenso.
I brani eseguiti durante le Selezioni e durante il
Concerto Finale di Premiazione potranno essere
interamente registrati in audio con la conseguente
possibilità per l’ASAC di produrre e distribuire
una compilation su compact-disc composta dalle
migliori esecuzioni dei cori partecipanti al Festival,
a prescindere dalla loro ammissione o meno
al Concerto di Premiazione finale. La scelta dei
suddetti brani sarà fatta insindacabilmente dalla
Commissione artistica dell’ASAC.
8° Festival della Coralità Veneta
Commissione artistica nominata per il Festival (vedi
art. 4), ammetterà, a suo insindacabile giudizio, i
cori che inoltreranno domanda di partecipazione
entro il 15 giugno 2014, valutando una recente
registrazione, presentata su supporto CD-audio,
e la validità dei progetti presentati (vedi art. 3).
Sarà data preferenza al repertorio che presenterà
maggiori elementi di interesse compositivo,
di originalità, di novità o di valorizzazione della
cultura e della tradizione musicale del Veneto.
La Commissione si riserva la facoltà di chiedere
modifiche o integrazioni dei repertori proposti.
17
L’opportunita’ della formazione
Il corso residenziale per direttori e allievi direttori di coro
•Corso A, propedeutico: 18-19-20-24 agosto
Massimo 30 iscritti. Dedicato a coloro che desiderano avviarsi alla direzione non avendo mai diretto un coro o, pur avendo una certa esperienza di
direzione e una certa conoscenza della musica, volessero rafforzare l’apprendimento delle basi della
direzione corale ed apprendere elementi di vocalità.
• Corso B, avanzato: 21-22-23-24 agosto
Massimo 15 iscritti. Per i Direttori di consolidata
esperienza interessati ad affrontare ed analizzare
nuovi repertori, vocalità e metodologie di gestione
delle prove ed esecutive.
La selezione dei due gruppi, ove necessaria, si baserà
sui curriculum inviati. Le lezioni e le esercitazioni si
svolgeranno sia in forma individuale che collettiva ed
i corsisti avranno la possibilità di avvicendarsi anche
nella direzione del coro-laboratorio con esecuzione
di alcuni brani le cui partiture saranno fornite ad
ogni corsista con la comunicazione di accettazione.
I corsi si articoleranno, di massima, in n°. 32 ore di
lavoro cadauno, e saranno condotti dal M° Pasquale
Veleno e dal vocalista M° Sandro Naglia, affiancati dal Maestro Manolo Da Rold per lo studio della
tecnica di base della gestualità nella direzione.
Rispetto alle ultime edizioni dei corsi, già profondamente modificate rispetto al tradizione corso con
l’introduzione dei due livelli, sono state inserite ulteriori migliorie.
Le ore di corso sono aumentate in modo considerevole e viene diversificata e ampliata la gamma di
lezioni che parallelamente ed individualmente, in
gruppo e con i singoli sono tenute dai diversi docenti.
Ai due corsi sarà dedicato uno spazio per l’approfondimento del repertorio e incontro con importanti compositori domenica 24 mattina con una
conferenza e dibattito. La giornata di domenica 24
agosto è comune per i due corsi (facoltativa per il
corso A) ed è riservata nel pomeriggio alla concertazione finale dei brani con i cori laboratorio per il
concerto pubblico che si terrà alle 21,00 in un prestigioso luogo del bellunese.
I corsisti selezionati dai docenti saranno impegnati
nella direzione dei cori durante il concerto. Entrambi i corsi si avvarranno quindi della collaborazione di
diversi cori laboratorio di ottimo livello artistico e di
organico femminile, maschile e misto, con repertorio
sacro, profano e popolare.
Sicuramente la presenza di questi cori rappresenta
un grosso sforzo organizzativo ed economico per
l’ASAC ma garantisce un salto di qualità notevole nel
lavoro dei corsi.
Sede del corso sarà il Palazzo delle Contesse, in piazza Papa Luciani a Mel (BL) e il vitto e alloggio sarà
assicurato presso un vicino albergo che si trova sempre in piazza Papa Luciani a Mel.
È possibile la partecipazione ai corsi per gli uditori
(non iscritti ai corsi) sia residenti che non, ed è possibile prenotare l’alloggio per eventuali accompagnatori non partecipanti ai corsi.
A Mel (BL)
18/24 Agosto 2014
I numeri del CORSO RESIDENZIALE
(in base ai dati 2013):
7 giorni di lezione
1 corso base
1 corso avanzato
32 ore di lezione ogni corso
3 docenti, 1 coordinatore,
1 segretario 1 compositore-relatore
40 direttori di coro iscritti
8 uditori iscritti
3 cori laboratorio
90 Coristi
1 conferenza-dibattito
70 Persone pubblico alla conferenza
300 Persone pubblico al concerto finale
Corso Residenziale 2014
L’A.S.A.C. ogni anno nel mese di agosto organizza un
corso residenziale per Direttori e Allievi Direttori di
Coro volto alla formazione ed aggiornamento sulle
materie indispensabili e fondamentali per migliorare la preparazione individuale indirizzata alla direzione di un coro. La formazione riguarda vocalità,
tecnica di direzione, gestualità, intonazione e suono
corale, gestione della prova, repertorio, analisi della
partitura ed esecuzione. Nel 2014 saranno istituiti
due corsi:
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GO... GOSPEL !!!
I° Workshop gospel, spiritual e vocal pop-jazz
In questi ultimi anni si è verificata una eccezionale e spontanea proliferazione di cori che si dedicano al
repertorio vocal pop-jazz, gospel e spiritual. Ne sono testimonianza sia le iscrizioni di cori che giungono
all’ASAC, sia le numerose manifestazioni che li vedono protagonisti. Anche le partecipazioni di cori con questo
repertorio al 7° Festival della Coralità Veneta, caratterizzate da un elevato livello artistico valutato dalla Giuria,
sono un ulteriore importante segnale che ci ha spinti a individuare nel bando dell’edizione del Festival 2014
una sezione dedicata a questo specifico repertorio. Si è ritenuto opportuno inserire quindi tra le numerose
attività dell’ASAC un’iniziativa dedicata a questo settore, coinvolgendo alcuni tra i musicisti più qualificati.
L’ASAC, associazione che coordina l’attività di 320 cori di tutto il Veneto, ricca della sua trentacinquennale
esperienza, ritiene importante fornire ai gruppi che lo desiderano, compresi i cori non iscritti a cui viene
ampliata la presente proposta, un prezioso supporto formativo e associativo in favore di un’attività concertistica
più articolata, secondo il livello e le aspirazioni di ciascun coro, anche in un contesto più ampio e gratificante.
In questa ottica l’ASAC, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Abano Terme organizza “Go Gospel!
I° Workshop gospel, spiritual e vocal pop-jazz” che si terrà dal pomeriggio di giovedì 26 giugno a domenica
29 giugno ad Abano Terme.
Gli interessati dovranno dare la loro adesione
entro il 25 maggio 2014 e presentarsi entro le ore
15.00 di giovedì 26 giugno 2014 in modo da consentire
la sistemazione in camera prima dell’inizio del corso.
Il corso sarà avviato con un minimo di 90 partecipanti.
In caso di annullamento le quote versate saranno
restituite.
L’albergo principale che ospiterà i corsisti residenti,
di grande prestigio e dotato di tutti confort, è il
quattro stelle Ariston Molino Buja, in pieno centro
di Abano Terme. In caso di un numero di richieste
superiore alla disponibilità saranno disponibili spazi
in analoghi Hotels limitrofi.
È possibile la partecipazione di gruppi corali,
ma anche di singoli direttori, insegnanti o coristi
eventualmente con accompagnatori non partecipanti
ai laboratori, viste le attrattive della località e dei
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dintorni e le dotazioni dell’albergo.
Inoltre è possibile la partecipazione di singoli o
gruppi con la formula non residenti.
La quota di partecipazione, da versare all’adesione
comprende vitto (cena del giovedì, colazione, pranzo
e cena di venerdì e sabato, colazione e pranzo della
domenica), alloggio, supporti didattici e competenze
artistiche. Eventualmente è possibile integrare
con alcune iscrizioni prima dell’inizio dello stage
compatibilmente con le disponibilità di spazi.
I direttori, oltre che assistere alle lezioni dei vari
gruppi, potranno usufruire della consulenza dei
docenti in merito a orientamenti didattici e scelte
repertoriali. Sarà inoltre possibile ospitare eventuali
accompagnatori, alle condizioni di seguito indicate,
senza la partecipazione ai laboratori corali.
Go... Gospel!!!
Il workshop è dedicato a cori, gruppi vocali, direttori e singoli coristi. Il meeting sarà articolato in lezioni
parallele con tre docenti che seguiranno programmi e repertori diversi che saranno eseguiti dai partecipanti
(cori completi, gruppi di coristi o singoli coristi o direttori di coro) durante il concerto conclusivo del meeting. I
cori completi iscritti al laboratorio potranno esibirsi durante le serate di venerdì e sabato in concerti organizzati
appositamente ad Abano e nei centri limitrofi. Il laboratorio sarà condotto dai maestri NEHEMIAH H.
BROWN, DANIEL THOMAS e ANDREA D’ALPAOS.
21
Bassano fucina
della futura musica corale
di Elisa Artuso
5° Meeting Bassano
È calato il sipario sulla V° edizione del Meeting per
Cori di Voci Bianche e Cori Giovanili, organizzato
dall’ASAC (associazione che coordina l’attività di
340 realtà corali di tutto il Veneto) in collaborazione
con il Coro Giovani Voci Bassano e con il patrocinio
del comune di Bassano del Grappa. L’evento si è
svolto sotto la direzione artistica della professoressa
Cinzia Zanon che ha coinvolto nella manifestazione
docenti di elevato spessore professionale e di grande
carisma: Stefania Piccardi, Carlo Pavese e Lorenzo
Fattambrini infatti hanno reso unico questo momento
di formazione per i 230 bambini e ragazzi coinvolti.
Tanta energia, tante emozioni e un grande desidero
di condividere la passione per la musica corale hanno
caratterizzato la tre giorni bassanese, che si è svolta
da venerdì 7 a domenica 9 febbraio 2014, presso
l’Istituto Scalabrini, nel cuore della città.
“Musiche bellissime, maestri bravi e professionali e il
piacere di stare insieme”: così rispondono alcuni allievi
della sezione cori giovanili a cui abbiamo chiesto cosa
porteranno a casa dopo il meeting. L’attività è stata
molto intensa: i 15 cori partecipanti, provenienti da
tutta Italia, sono stati suddivisi in tre sezioni a seconda
dell’età; le voci bianche in un gruppo dai 6 agli 10 anni
e in uno dai 11 ai 15 anni, mentre i ragazzi nati dal
1997 in poi hanno costituito un coro giovanile.
Sabato sera alcune delle formazioni corali partecipanti
si sono esibite con brani del proprio repertorio,
mentre nel pomeriggio di domenica, sempre presso la
chiesa dell’Istituto Scalabrini, si è svolto il concerto
conclusivo in cui le tre sezioni hanno presentato il
lavoro svolto nei laboratori. Il gruppo dei bambini
ha eseguito una meravigliosa fiaba musicale, I
Musicanti di Brema, adattata da Anna Galliano, sotto
la direzione della docente Stefania Piccardi, con
l’accompagnamento al pianoforte di Cristina Capano
e con la voce narrante di Elisa Maroso. In poche ore
di prove i bambini sono stati letteralmente stregati
dalla fiaba. “Porterò con me la gioia e la freschezza
di questi giovani interpreti – ha affermato la M°
Stefania Piccardi – solo apparentemente piccoli ma
già grandi e forti nell’animo! Hanno saputo affrontare
un laboratorio di tre giorni molto intenso e hanno
dimostrato la loro voglia di cantare e di stare assieme.
La musica è comunicazione e il coinvolgimento nella
storia dei musicanti di Brema mi ha permesso di
creare con i bimbi una grande empatia: voce, corpo,
mente e cuore lavorano insieme e i bambini l’hanno
dimostrato con la loro grande espressività e voglia di
mettersi in gioco”.
Successivamente il pubblico ha potuto apprezzare
la passione trasmessa dal docente Carlo Pavese ai
22
cantori dagli 11 ai 15 anni. L’emozione della platea
e dei ragazzi era palpabile: durante l’esibizione dei
cinque brani, ritmo e movimento sono stati abbinati
a performance corali inedite. Il M° Carlo Pavese,
accompagnato al pianoforte dal M° Massimo Zulpo e
alle percussioni da Enrico Cenci, si detto emozionato
per l’entusiasmo che ha visto nei giovani allievi e per
la positività con cui hanno affrontato la costruzione di
brani per nulla semplici, imparandoli tutti a memoria
Echi dalla quinta edizione
del meeting per cori di voci
bianche e giovanili
in così poco tempo. “Già dal primo incontro mi sono
reso conto che il gruppo era molto motivato, ha colto
stimoli e superato difficoltà, sostenendo ben sette
ore di laboratorio in un solo giorno e riservando
incredibili energie per la serata”.
Infine, il gruppo dei cori giovanili ha chiuso la
manifestazione, interpretando un Medley da “Les
Miserables”, tratto dall’omonimo musical nonché film di
recente produzione. Il maestro Lorenzo Fattambrini
ha guidato gli allievi in un lavoro impegnativo e
intenso. “Il livello di questo gruppo, seppur composito,
si avvicina a quello professionistico – ha affermato il
Maestro – e la loro voglia di impegnarsi nel costruire
un pezzo complesso come questo Medley è stata
palpabile fin dalle prime prove. Porterò con me la loro
energia: mi hanno letteralmente ricaricato le pile!”. Al
concerto conclusivo era presente il Presidente di Asac,
Alessandro Raschi, piacevolmente meravigliato
per la massiccia presenza di cori e per l’entusiasmo
contagioso che si respirava al Meeting.
“Questo evento ha dimostrato ancora una volta che la
musica corale per i giovani è una grande opportunità
di crescita personale e rappresenta un’occasione
formativa gratificante, densa di incontri positivi e
di momenti come questo che si trasformano in un
bagaglio ricco per gli adulti del futuro. Un motivo
in più per guardare al domani con ottimismo, nella
speranza che cresca anche da parte delle istituzione
scolastiche l’attenzione per la musica corale”.
Infine Cinzia Zanon, che ha curato la direzione
artistica dell’evento, ha sottolineato quanto la
responsabilità e l’impegno nell’organizzare una
manifestazione come il Meeting sia pienamente
appagata dalla partecipazione viva e crescente,
dall’energia, dall’impegno e dai risultati tangibili della
V edizione. Il pubblico e i ragazzi sono stati congedati
con l’augurio di un prossimo Meeting 2015 ancora più
ricco e gratificante.
23
Tre Pini di Padova:
si riparte con un coro del liceo
Coro Tre Pini (PD)
La nostra coralità veneta sta invecchiando? La
risposta non è affermativa per il Coro Tre Pini
di Padova. Gianni Malatesta ci stupisce ancora
una volta non solo come valente armonizzatore e
compositore ma come attrattore di “nuove leve” che
vanno a dar vita ad una nuova formazione corale:
Il Coro degli allievi del Coro Tre Pini di Padova (vedi
foto) è sorto nell’aprile del 2013.
All’invidiabile età di 88 anni, Malatesta ha
intrapreso una nuova esperienza musicale grazie
all’entusiasmo di due allievi del liceo scientifico
Nievo…ebbene la storia si ripete. Infatti egli afferma:
Nel '57 dirigevo il coro del Cai di Padova da nove
anni. Tuttavia nello stesso anno un gruppo di
studenti universitari mi chiese di creare una nuova
formazione. Nacque così il Coro Tre Pini.
Con questi ragazzi ho fatto lo stesso». «Circa un
anno fa mi ha contattato la mamma di un ragazzo
che studia al Conservatorio Pollini, chiedendo se
poteva entrare nel coro», racconta Gianni, «Alle
prove si è presentato con un compagno di classe. La
volta dopo hanno portato altri due amici.
Vedendo che si erano appassionati, ho proposto di
fondare un gruppo di giovani. Ed eccoci qua». Metà
24
di Massimo Zulpo
degli allievi cantori, frequenta la stessa classe, la
quinta C dello scientifico Nievo. Tra loro Francesco
Valandro e Tommaso Piron, i primi ad avvicinare
il maestro, dopo aver creato il coro scolastico
"Fatidici Vati" in seconda superiore, intonando in
classe alcuni canti alpini tra la meraviglia generale.
Il ricambio generazionale
dei cori veneti
Gli altri otto frequentano altri licei, istituti superiori
o corsi universitari. I nuovi allievi apprendono le
parti velocemente, con passione e trasmettono
nuova vitalità che ha fatto ringiovanire anche il
maestro. Il gruppo degli allievi prova ogni martedì e
venerdì prima del “gruppo storico” e col quale si è
già esibito in alcuni concerti.
Un avvenimento così piacevole, pone anche la
riflessione a chi è ai vertici dell’associazione dei
cori veneti, di poter valorizzare o far istituire dove
mancanti i cori nelle scuole di ogni ordine e grado al
fine di favorire nelle nostre formazioni un naturale
ricambio generazionale.
Il Teatro da Ponte è gremito. Con un ritardo accademico probabilmente eccessivo comincia lo spettacolo. La parte introduttiva è decisamente troppo lunga
e cerimoniosa e solo dopo quasi un'ora dall'inizio
programmato della serata si riescono ad ascoltare le
prime note.
Il Coro Giovanile "Artemusica" di Valperga (TO)
colpisce subito nel brano a cappella 'La bella al ballo'
per una vocalità matura che richiama in parte il colore delle voci bianche dei cori di matrice tedesca.
I tre brani successivi, ottimamente accompagnati al
pianoforte, sono dei classici ma per precisione nel
fraseggio, nella pronuncia e per la chiarezza delle
idee segnano da subito la differenza. Nulla sembra
essere lasciato al caso, i brani di Britten, da "Ceremony of Carols", ormai un 'must' per i cori di voci bianche, hanno comunque un qualcosa di originale e di
mai sentito.
E' poi la volta del Coro Montecimon di Miane (TV).
Cambiano le sonorità e il nuovo ambiente virato al
grave è cosa gradita.
Il coro canta in modo molto curato. I tenori primi, in
particolare nei primi 2 brani, sono spinti dalle partiture proposte a cantare su una tessitura molto, forse
troppo alta e la voce di testa perde in parte di fusione con le restanti 3 voci. Tuttavia l'esecuzione risulta assai piacevole ed il pubblico apprezza salutando
l'ultimo brano, la filastrocca Anda Petanda, con un
applauso fragoroso.
È la volta del Coro Kolbe di Mestre (VE).
Il coro è composto di una ventina di bambini. Colpisce fin da subito il suono di questo coro. È un suono
molto più chiaro rispetto a quello del coro giovanile
precedente, ma la quantità di armonici che queste
giovani voci sanno mettere in evidenza fornisce al
coro un suono luminoso e potente.
Sembra impossibile che senza fatica, senza spinta,
voci così giovani possano produrre una tale massa
sonora.
Esecuzioni precise e dettagliate.
Data la qualità dei Cori che competono al Gran Premio "Efrem Casagrande" ci si chiede, tra amici del
pubblico, come farà la Giuria a decidere il vincitore:
scelta né facile né scontata.
Durante la pausa in cui la Giuria si ritira a deliberare,
il Coro Artemusica intrattiene il pubblico dando nuovamente saggio del proprio virtuosismo eseguendo 2
brani del romanticismo tedesco.
Encomiabile il tentativo (ben riuscito) di eseguire
questo repertorio poco frequentato ed ostico alla coralità italiana. Se per un pianista di Conservatorio è
normale suonare opere di Schumann, Brahms, Mendelssohn, per quasi nessun coro in Italia è normale
affrontare autori di questo tipo. Segno che il progetto
Artemusica è più che un Coro: una vera scuola di musica, quasi un piccolo Conservatorio del canto corale.
Ottima esibizione infine del Coro Voci Bianche Fran
Venturini di Domio - S. Dorligo d. Valle (TS).
Per certi versi dà sollievo ascoltare bambini che finalmente cantano canzoni da bambini. Non si tratta
certo di un repertorio che permetta la conquista di
un concorso come quello della Città della Vittoria, ma
la qualità e lo spirito - non solo la simpatia - con cui
questi brani vengono cantati offre forse il momento
più frizzante di tutta la serata musicale.
Nell'ambito del Concerto di Gala, e dell'intero Concorso Nazionale, si sente forte la mancanza di qualche coro misto in più. L'espressione più completa
della coralità sembra essere del tutto assente in questa edizione del Concorso Nazionale e la sensazione
che manchi qualcosa rimane forte.
Infine, spettacolo nello spettacolo: la fluida e sempre
fascinosa ars rhetorica di Bepi De Marzi.
Le sue parole sono sempre poesia e musica. Anche
quando racconta di una serata tra amici e vino rosso
passata con l'amico Efrem Casagrande…
48° Concorso Corale Nazionale
di Matteo Morgan (già corista dei Tre Pini)
Echi dal concerto di gala del
48° Concorso Corale Nazionale
25
In diretta dal concorso nazionale di Vittorio Veneto 2014
di PierLuigi Comparin
Per il secondo anno l’A.S.A.C ha organizzato uno
study tour al 48° Concorso Nazionale di Vittorio
Veneto, un’importante iniziativa di studio e
formazione che permette a direttori e coristi di
seguire questo importante evento corale in maniera
attiva e non da semplice spettatore.
La partecipazione a questa iniziativa prevedeva
l’ascolto delle audizioni dei cori iscritti al concorso
seguiti da momenti di dibattito con il maestro
PierLuigi Comparin, docente-tutor incaricato
dall’A.S.A.C. per accompagnare i partecipanti in un
percorso di analisi e confronto.
I partecipanti a questo secondo study tour sono
stati: Alessandro Camillo (Corale S. Maria Assunta,
Pieve di Soligo), Miriam Comito (Assisi), Beatrice
Fioretti (Coro Diverse Voci, Treviso), Stefano
Granzotto e Gino Victor Ruoso (Coro Cadore, Pieve
di Cadore).
Un doveroso ringraziamento va senz’altro agli
organizzatori del Concorso e in particolare al M°
Stefano Da Ros per la collaborazione e la cortese
disponibilità.
Tutti i partecipanti sono concordi nell’affermare
che lo Study Tour si è rivelato un’opportunità
di formazione utile fornire conoscenze tecniche
importanti, seguendo attivamente i cori che
provengono da esperienze diverse e che propongono
organici e programmi davvero molteplici. E’ stato un
momento estremamente utile anche per prendere
le misure rispetto al proprio lavoro e comprendere
quanto, uscendo dal personale ambiente canoro,
vi sia di interessante e di stimolante nei percorsi
altrui.
Abbiamo particolarmente apprezzato il Coro
giovanile “Artemusica”, ensemble dalle voci
curatissime, espressive, ottimamente fuse e ben
diretto da Debora Bria, direttore con personalità
magnetica e scattante che si è distinto in tutti
i progetti presentati con particolare aderenza
stilistica.
Study Tour
Ottimo anche il “Kolbe Children’s Choir” diretto da
Alessandro Toffolo. Coro dal buon impasto vocale,
ricco di freschezza, bel timbro vocale e dal fraseggio
sempre interessante e fluido.
Molto bene anche il coro Montecimon diretto
da Paolo Vian, gruppo dalle buone voci, calde e
morbide, che si sono messe particolarmente in luce
nei brani di Roberto Padoin, grazie alla musicalità e
al buon gusto del maestro.
26
“Ho trovato molto interessante l’opportunità, sfruttata il più possibile, di restare in sala per assistere alle prove
prima dell’esibizione. In questa occasione è stato possibile cogliere la cura, l'impegno, l'affetto e la dolcezza con
cui ogni direttore si rapporta con i propri cantori (penso ai gruppi di voci bianche in particolare). Ho colto il
tentativo di ogni direttore di motivare e sostenere la convinzione dei coristi, trasmettendo fiducia, spendendo al
meglio le proprie competenze gestuali, correggendo le ultime incertezze, giocando e accarezzando i più piccoli.“
(Gino Victor Ruoso).
“Questa esperienza è stata molto arricchente e utile in quanto ci ha permesso di seguire il concorso in modo
attivo, con le partiture alla mano. Grazie alla guida di un maestro esperto, abbiamo potuto notare degli aspetti
meno lampanti riguardo alla vocalità, all’interpretazione della varia letteratura proposta, con una chiave di
lettura diversa dalla nostra. E’ stato anche piacevole incontrare altri direttori con cui confrontarci e scambiare
opinioni, pareri ed esperienze. In merito a questo, mi è dispiaciuto molto che fossimo così in pochi, tenuto conto
di quanti cori ci sono anche nella nostra zona. Purtroppo erano pochi anche i cori iscritti al concorso.“
(Beatrice Fioretti)
In qualità di tutor ringrazio i partecipanti a questo secondo study tour per aver partecipato con entusiasmo
e competenze a questi due giorni intensi ma costruttivi. Speriamo che queste iniziative possano continuare
e abbiano sempre più seguito, nonostante i tempi non siano dei migliori. Ascoltare e confrontarsi con altre
realtà corali è sicuramente un’importante tappa per la nostra crescita corale.
48° Vittorio Veneto:
LE CLASSIFICHE
GRAN PREMIO "EFREM CASAGRANDE"
al Coro "Artemusica" di Valperga (TO)
La giuria esaminatrice del 48° Concorso Nazionale
Corale di Vittorio Veneto, composta da Bepi De
Marzi (Presidente), Roberto Gabbiani, Fabrizio
Barchi, Paola Versetti e Cinzia Zanon, ha deliberato
la seguente classifica:
Ecco i cori vincitori degli altri premi speciali:
Cat. A – Progetto-programma:
musiche originali d’autore
1° premio: non assegnato
2° Coro “Artemusica” di Valperga (TO)
3° premio: non assegnato
Cat. B – Progetto-programma:
Canto polifonico di ispirazione popolare
1° Coro “Montecimon” di Miane (TV)
2° premio: non assegnato
3° “Corale Barbisano” di Barbisano (TV)
Cat. C – Progetto-programma riservato
a cori giovanili
1° Coro Giovanile “Artemusica” di Valperga (TO)
2° “Giovani Cantori” dell’Accademia Vocale
di Genova
3° ex aequo “Kolbe Children’s Choir” di Mestre e Gruppo Vocale “Vogliam Cantare” di Trento
Cat. D – Progetto-programma:
riservato ai cori di voci bianche
1° Kolbe Children’s Choir di Mestre (VE)
2° Coro di voci bianche “Artemusica”
di Valperga (TO)
3° Coro di voci bianche “Fran Venturini”
di Domio – S. Dorligo della Valle (TS)
Premio Coro A.N.A. e della Sezione A.N.A. di Vittorio
Veneto, in memoria del maestro Efrem Casagrande è
andato al direttore di coro Alessandro Toffolo del Coro
“Kolbe Children’s Choir” di Mestre (VE).
Il Premio per il Miglior Coro Scolastico è stato
assegnato al Coro del Liceo Scientifico “Galileo Galilei”
di Trieste, diretto da Daniele Pilato.
Il vincitore del Premio per il Miglior Programma è
andato al Coro “Giovani Cantori” dell’Accademia Vocale
di Genova diretto da Roberta Paraninfo.
Il Premio speciale Aspettando il Giro, istituito in
occasione dell’arrivo a Vittorio Veneto della 17^ Tappa
del 97° Giro d’Italia il prossimo 28 maggio 2014, è stato
assegnato al Coro “Montecimon” di Miane (TV), diretto
da Paolo Vian.
Infine, la commissione giudicatrice ha ritenuto di
assegnare un premio speciale in memoria del maestro
Orlando Dipiazza, scomparso nel 2013, al Coro
“Artemusica” di Valperga (TO) per la migliore esecuzione
del brano “Magnificat” di Dipiazza. Il Premio A.S.A.C. al
miglior coro veneto iscritto alla stessa Associazione è
stato assegnato al “Kolbe Children’s Choir” di Mestre
(VE), diretto da Alessandro Toffolo. Provenienti da
varie province della Regione, i cori veneti concorrenti
in diverse categorie erano sei: il Coro Scolastico "Voci
Gioiose" (dir. Barbara Zugno Brunetti) dell'Istituto
Comprensivo Arsiero in provincia di Vicenza, il Coro
"Nova Cantica" di Belluno (dir. Luciano Borin), il "Kolbe
Children's Choir" di Venezia-Mestre (dir. Alessandro
Toffolo), il coro "Progetto Musica" di Valdagno (VI)
diretto da Claudio Ferro, il Coro "Montecimon" di Miane
(dir. Paolo Vian) e la Corale "Barbisano" (dir. Rinaldo
Padoin) dell'omonima città trevigiana. Ancora una
volta la coralità veneta è stata presente al concorso di
Vittorio Veneto in modo significativo, a testimonianza
di una realtà culturale e associativa di tutto rilievo.
Study Tour
Study Tour, secondo capitolo
Riportiamo ora alcune considerazioni di due partecipanti allo Study Tour.
27
Il Gregoriano e il canto di fede
28
L’ASAC,
Associazione
di
riferimento della coralità veneta,
in collaborazione con l’Istituto
Musicale Corelli di Vittorio
Veneto, ha proposto per il 2014
un LABORATORIO DI CANTO
GREGORIANO rivolto a quanti
fossero interessati al canto
liturgico monodico cristiano a
qualsiasi titolo, per interesse
musicale, per approfondimento
culturale, per adesione di fede. Il
corso, tenuto dall'esperto Maestro
Sandro
Bergamo,
avrebbe
condotto i partecipanti alla
scoperta delle forme più semplici
del canto dell'Ufficio fino alle
forme più complesse della Messa,
attraverso conoscenze teoriche
(con particolare attenzione allo
studio della notazione neumatica
in campo aperto) e con la pratica
di un repertorio scelto. Il numero
minimo di corsisti per attivare il
Laboratorio era stato fissato in
almeno 12 iscritti; non essendo
stato raggiunto il numero
sufficiente di partecipanti il corso
purtroppo non ha avuto luogo.
Le ragioni per questa mancata
realizzazione del progetto
possono essere molteplici;
sarebbe anche interessante
ricevere un feedback al riguardo
da chi tra i soci dell'ASAC abbia
qualche elemento utile per
permetterci di capire un così
scarso interesse. Pubblichiamo a
tal proposito una lettera accorata
di Bepi De Marzi, letta da Daniela
Corolaita in occasione della
Assemblea Ordinaria Asac del 16
marzo scorso. Nella lettera si trae
spunto dalla mancata attivazione
del corso, vista con preoccupata
amarezza dall'autore, per poi
tentare di rispondere ancora una
volta e con forza alla domanda
"Ma a cosa serve il Gregoriano se
non si usa più in chiesa?": tutto
è nelle mani di maestri e cantori
che fortemente ancora abbiano
ben chiara la responsabilità
del proprio ruolo. Un ulteriore
contributo alla difesa "della
poesia, della fede e della buona
musica" per il quale ringraziamo
il maestro De Marzi.
Il Gregoriano e la dignita’
del canto di fede
di Bepi De Marzi
Affido alla voce coraggiosa di Daniela Corolaita, cantante, corista e organizzatrice di eventi musicali, un
particolare pensiero che, per chi mi conosce, ribadisce ciò che sto dicendo da tanti anni, soprattutto nell'ambito
della nostra Associazione.
Il fatto che non sia stato possibile realizzare il
Laboratorio di Canto Gregoriano mi ha molto
amareggiato, oserei dire che addirittura mi ha
addolorato. E l'ho detto subito al generoso e amico
nostro Presidente Raschi.
Questa è una ulteriore sconfitta della poesia, della
fede e della buona musica.
Riflessioni sopra
un’occasione perduta
I nuovi compositori, anche i puntigliosi della
dissonanza, avrebbero trovato nel Canto che la nostra
Chiesa Cattolica ha dimenticato, infinite possibilità
ispirative: una strada sicura per la cantabilità che
dovrebbe rianimare la nostra coralità giunta a un
punto critico. I nostri gruppi corali, e lo auspico da
tempo, devono, dico DEVONO, e non "dovrebbero",
devono provocare all'interno delle parrocchie
venete una riflessione profonda. E il Gregoriano,
proposto anche in minimissime espressioni, come
qualche parte fissa della messa, anche un Gloria tra i
più facili, un Agnus Dei, un'Antifona nell'attesa, deve
essere il veicolo prezioso per il ritorno alla poesia
della fede e al decoro dopo tanto sfacelo.
Tante volte mi sono sentito chiedere dai diplomandi:
"Ma a cosa serve il Gregoriano se non si usa più in
chiesa?". Rispondevo, e ancora rispondo quando
mi chiamano: "Andate a imporvi in parrocchia,
andate a suonare, a far cantare la dignità della fede
e soprattutto a difendere la storia".
Ecco, amici maestri e cantori: tutto è nelle nostre
mani.
Cominciate subito: occupate le cantorie, fate suonare
gli organi, fate cantare la gente con l'esempio. Le
nostre chiese saranno, ma tutte, anche dove ci
sono parroci insensibili o paurosi, i nostri luoghi
di espressione corale per essere ancora luoghi di
fede, poi di speranza e, se occorre, anche luoghi
privilegiati per i nostri concerti.
Grazie per l'attenzione.
Grazie amica Corolaita per aver dato voce alla mia
speranza, alla mia malinconia. Potrei anche dire, alla
mia disperazione per come la Chiesa ha distrutto la
buona musica.
Basterebbe "distaccare" un gruppetto ogni
domenica che si possa inserire nelle messe
parrocchiali, anche una messa soltanto, ma che
divenga un appuntamento fisso, immancabile.
Perciò desiderato come una tradizione.
E aggiungere un passaggio polivocale durante la
Comunione. Tutti fatti possibili, da sostenere con
coraggio, con decisione, oltre le resistenze dei nostri
poveri parroci sempre più stanchi e demotivati.
Tutti sappiamo che nell'esame di Diploma di
Organo in Conservatorio, dopo dieci anni di
studio faticosissimo, che comprende le grandi
composizioni, l'armonia e il contrappunto, la
composizione di Mottetti sacri, l'improvvisazione
e altro, c'è anche da cantare, accompagnando, un
difficile passo del Gregoriano
29
Maurizio
Santoiemma
Note d’autore
30
“Vergine Madre”, per coro SATB a cappella
dal canto XXXIII del Paradiso di Dante.
Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d’etterno consiglio,
tu se’ colei che l’umana natura
nobilitasti sì, che’l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre tuo si raccese l’amore,
per lo cui caldo ne l’etterna pace
così è germinato questo fiore.
...
Donna, se’ tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre
sua disianza vuol volar sanz’ali.
...
In te misericordia, in te pietate, in te magnificenza
Ho scritto questo motetto nel 2010 per il primo
Concoso di Composizione della Corale Monteverdi
di Cles diretta da Caterina Centofante, dove è stato
selezionato ed eseguito come finalista.
Nel musicare le terzine di Dante ho inserito, quasi
per gioco, dei riferimenti numerici e simbolici alla
Commedia.
Il motetto comincia con un alleluia introduttivo delle
voci femminili, composto su una serie di nove note
che simboleggiano le nove sfere celesti, formata dalle
note della scala di si maggiore a cui si aggiungono
il mi diesis e il si diesis. La sovrapposizione delle
due voci femminili produce una varietà di intervalli
armonici e un senso di staticità che rappresenta la
beatitudine eterna. L’interpretazione dovrà essere
molto uniforme, senza accenti e senza differenze fra
le due voci. La ripetizione della serie è disturbata
dalla preghiera di San Bernardo (tenore) che
porta la sua richiesta a nome del mortale Dante,
interrompendo la quiete celeste. Le altre voci,
inizialmente disomogenee, si fondono a poco a
poco in un’armonia più definita, che vuole suggerire
l’accoglimento della preghiera. Questa prima parte
va eseguita con molta libertà ritmica, dando rilievo
soprattutto al testo parlato, pronunciando e legando
le frasi magari ispirandosi al canto gregoriano, senza
però perdere mai il sincronismo fra le parti.
A battuta 7 si ripete la serie iniziale, con l’aggiunta
di un pedale delle voci maschili che rappresenta
l’avvicinarsi dell’uomo al Divino. Ad esso si sostituisce
il pedale dei soprani sulla nota si diesis che,
trasformandosi enarmonicamente in do, simboleggia
l’Empireo. Le successive frasi dei contralti e dei
tenori (fino a battuta 13) vanno eseguite con tempo
abbastanza costante e curando la dinamica in modo
che le parti vocalizzate rimangano sempre sullo
sfondo rispetto al testo.
Il pezzo comprende 33 battute (come i canti del
Paradiso) di lunghezza sempre variabile in funzione
dei versi. Non ho ritenuto necessario indicare il
numero di battiti all’inizio di ogni misura per non
appesantire la scrittura. Questo non dovrebbe creare
problemi nell’esecuzione, che andrà fatta battendo la
minima, con l’accento forte all’inizio di ogni battuta
e rispettando per gli accenti secondari la metrica del
testo dantesco.
Le ultime tre note del soprano nella prima battuta,
che salgono per toni interi al si diesis, sono il nucleo
che genera la conclusione di tutte le frasi. A battuta 6
(tenore) diventano:
Il tritono risultante è evidenziato dall’armonia, che
pure procede per accordi che salgono di tono intero.
Ho voluto in questo modo assegnare al tritono
ascendente la rappresentazione simbolica della
Trinità. Tutte le frasi si concludono in questo modo o
con una sua variazione.
L’episodio che inizia a battuta 14 col verso “Donna,
se’ tanto grande e tanto vali”, deve essere interpretato
con slancio e partecipazione, senza però eccedere nel
lirismo e mantenendo bene il tempo (i tenori, che
hanno effetto di eco, evitino di imitare le campane).
L’armonia si ripropone a mo’ di progressione
modulante per toni interi discendenti mentre i
bassi eseguono le sette note diatoniche della serie
iniziale (dal contralto, più il sol diesis). La tensione
andrà stemperandosi nel verso finale “sua disianza
vuol volar sanz’ali”. Anche questo finale procede per
toni interi, ma per descrivere il concetto espresso da
Dante la melodia e l’armonia procedono per moto
contrario e diventano discendenti (battuta 20).
Le parole “in te misericordia, in te pietate, in te
magnificenza” concludono la citazione del testo
dantesco con un crescendo omoritmico.
Alla fine riappare la serie iniziale di nove note,
accompagnata dalle voci maschili per sottolineare
l’avvenuto contatto fra il Divino e l’umano. La falsa
relazione mi diesis - mi naturale fra contralto e
tenore a battuta 31 vuole comunque sottolineare
l’impossibilità dell’uomo di avvicinare e comprendere
totalmente il Divino.
Il brano non contiene particolari difficoltà né di
estensione né di polifonia, mentre è più difficile
dal punto di vista dell’intonazione, visto l’utilizzo
dell’intera gamma cromatica e le frequenti
modulazioni interne. Ogni voce dovrà essere sicura
della parte, in particolare il basso nell’episodio da
battuta 14 a battuta 20. Per la corretta intonazione
della serie della prima battuta ritengo utile che
i soprani e i contralti lo studino bene assieme,
prestando attenzione sia agli intervalli melodici che
a quelli armonici fra le due voci.
Questa ed altre partiture sono scaricabili dal sito
www.mauriziosantoiemma.it
Carte da musica
I nostri compositori
Nato nel 1955, si è laureato in ingegneria a
Padova con una tesi sulla musica elettronica. Negli
anni ’80 ha collaborato col Centro di Sonologia
Computazionale dell’Università di Padova nella
messa a punto di programmi per la produzione
di musica elettronica. Fra gli anni ’80 e ’90 ha
lavorato con varie società private nello studio,
progettazione e realizzazione di componenti
elettronici e programmi per la produzione e
riproduzione del suono digitale. Come ingegnere
ha realizzato per la ditta Audiologic di Padova un
programma di sintesi vocale per ausilio ai non
vedenti e ipovedenti. Parallelamente all’attività di
ingegnere ha studiato chitarra classica, pianoforte,
armonia jazz, canto corale e composizione, ha
partecipato a seminari e corsi e ha sostenuto alcuni
esami al conservatorio. Attualmente è insegnante
di elettronica all’Istituto Tecnico Antonio Meucci
di Cittadella, dove ha recentemente fondato un
piccolo coro scolastico. Canta nel coro Misani di
Camisano Vicentino diretto da Raffaele Furin.
Nel tempo libero si dedica alla composizione
e dipinge quadri. La sua produzione musicale
comprende lavori strumentali solistici o per
piccoli ensemble, composizioni vocali, musiche e
canzoni per spettacoli teatrali, arrangiamenti ed
orchestrazioni. Ha collaborato con alcuni cori con
armonizzazioni ed elaborazioni di canti popolari e
brani originali. Ha ricevuto segnalazioni e premi in
diversi concorsi di composizione di musica corale.
Nel 2009 ha vinto il premio unico di composizione
di una scena mimica al Concorso Internazionale di
Composizione “Suoni di Fiaba” di Vittorio Veneto.
Nel 2013 ha vinto il secondo premio al Concorso
Nazionale di Composizione EdizioniCorali.it nella
categoria coro misto.
31
5
Vergine Madre
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per coro SATB a cappella - dal canto XXXIII del Paradiso di Dante
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Michele Peguri
Sabato 16 novembre 2013 presso il Duomo di Mestre, il coro Femminile
Harmònia ha eseguito il Gloria RV589 di Antonio Vivaldi per soli, coro
e orchestra. La novità della proposta sta nell’aver proposto l’opera in
versione femminile. Dal 2010 il Coro Femminile Harmònia ha intrapreso un lavoro di ricerca sulla coralità femminile che si svolgeva
a Venezia negli ospedali maggiori (Pietà, Incurabili, Derelitti, Mendicanti) trascrivendo ed eseguendo partiture anche inedite di vari
compositori come Galuppi, Jommelli, Porpora, Vivaldi. Il progetto prende il nome dal titolo che Nicola Porpora si attribuisce nei suoi
Un Gloria per le “Figlie del Coro”
La coralità femminile negli ospedali veneziani tra Porpora e Vivaldi
di Michele Peguri
Premessa
Ci sono poche testimonianze nella storia della musica di una diffusa attività musicale corale, tantomeno
sacra, destinata o fatta da donne. In un ambiente nobile e con un impegno professionale troviamo le Dame di
Ferrara, giovani virtuose che verso la fine del’500 animavano la corte Estense (il noto Concerto delle donne):
per le Dame scrissero illustri musicisti come Monteverdi e Gesualdo da Venosa. Per altre esperienze, almeno
fino a ora conosciute, dobbiamo aspettare il periodo degli Ospedali Maggiori di Venezia: Pietà, Mendicanti,
Derelitti e Incurabili. 1In queste Istituzioni, che si presentano come orfanotrofi femminili, fin dalla seconda
metà del ’500 sono già noti i cori di ragazze e le loro orchestre. Sono soprattutto i cori, le voci, che destano la
maggior curiosità. Questi gruppi divengono ben presto attrazione per molti e importanti musicisti dell’epoca:
Hasse, Porpora, Jommelli, Galuppi, Vivaldi, Haydn, Cimarosa.2
Per caratteristiche d’organico e per affinità geografica, da alcuni anni il laboratorio Harmònia ha iniziato un
lavoro di studio e approfondimento sulla musica veneziana dedicata alla coralità femminile. Con
l’acquisizione di una cospicua quantità di autografi e manoscritti sparsi in Italia e soprattutto all’estero
(Vienna, Londra, Dresda, Boston etc.), l’ensemble femminile Harmònia esegue regolarmente opere inedite e
raramente ascoltate dei compositori che scrissero per gli ospedali. La presenza di Vivaldi alla Pietà e la
composizione in Venezia di alcune sue opere sacre (Credo, Gloria, Magnificat etc.) ha destato un’evidente
curiosità riguardo l’annoso interrogativo dell’organico corale utilizzato effettivamente in quegli spazi. Infatti
le partiture a noi giunte prevedono un organico corale a voci miste sebbene le voci maschili fossero escluse a
priori nell’attività musicale di quegli istituti. Nonostante siano stati compiuti molti studi per comprendere i
motivi di tale anomalia, ancora oggi è possibile avanzare solo delle ipotesi.
autografi: Nicola Porpora, Maestro delle Figlie del Coro. Il coro Femminile Harmònia, per la realizzazione del progetto Alle figlie del
coro, si avvale di più collaborazioni specialistiche: Michele Peguri, compositore e direttore d’orchestra, docente di direzione di coro
presso il Conservatorio di Rovigo; dell’Orchestra Barocca GB Tiepolo; dell’Orchestra Barocca I Musicali Affetti; di voci soliste come la
soprano Roberta Canzian, Paola Crema e la mezzosoprano Elena Traversi e Maria Zalloni. Tornando alla proposta del Gloria RV 589
in versione femminile offriamo di seguito la ricerca che ci ha portato a scegliere la via intrapresa proprio partendo dal manoscritto
fondo Giordano 32, ff. 90-129, Biblioteca Nazionale, Torino.
Un assaggio: https://www.youtube.com/watch?v=TUtMcBDLkg0
1.2 La relazione coro-orchestra d’archi nella scrittura dell’epoca
Per tracciare un percorso verso l’esecuzione del Gloria per coro femminile, la ricerca ha chiesto alcuni
approfondimenti riguardo il rapporto che s’instaura abitualmente tra gli organici coinvolti: il coro e
l’orchestra.
Rammentiamo che il contrappunto storico si esprime compiutamente a quattro voci-parti diverse e
complementari:3
Cantus /Soprano = acuta femminile
Altus /Contralto =grave femminile
Tenor /Tenore = acuta maschile
Bassus /Basso = grave maschile
Esse rispondono ad una logica fisiologica e di sistema.
Le voci distano tra loro grossomodo un intervallo quarta/quinta; la rispettiva corrispondenza tra le voci acute
(Soprano e Tenore) e le gravi (Contralto e Basso) è indicativamente di un’ottava.
Soprano
Contralto
8°
8°
Tenore
Basso
Le voci rappresentano quattro ruoli il cui rispetto della funzione è dato dall’indipendenza del movimento: ciò
è disciplinato dalla tecnica contrappuntistica. Bach scrisse “L’arte della Fuga” in partitura per queste quattro
voci-parti. Ogni voce ha una tessitura, uno spazio d’azione che le garantisce l’autonomia di movimento.
Quando il movimento di una linea si sovrappone a un'altra avviene un incrocio di parti.
L’incrocio tra le linee è possibile sin tanto che non vada a compromettere l’identificazione delle linee
nell’ordito polifonico e soprattutto non generi errori nella sintassi contrappuntistica e armonica.
Esempio: J.S. Bach, Contrappunto I da “L’arte della Fuga”
1. La ricerca parte prima: i dati di partenza
1.1 Vivaldi e il Gloria
La prima testimonianza dell’impegno di Vivaldi come maestro di coro, carica che ricoprirà fino al 1719, la
troviamo nel 1714 con un’opera nuova per il coro della Pietà: l’imponente Moyses Deus Pharaonis. Seguirà,
nel 1716, Juditha triumphans devicta Holophernis barbarie. Ciononostante, come ci ricorda Michael Talbot
(uno dei più importanti studiosi di Vivaldi), egli non fu mai incaricato ufficialmente, alla Pietà, nel ruolo di
direttore di coro; fu solo supplente negli interregni, tra Francesco Gasparini e Carlo Pietragrua (1713-1719) e
tra i mandati di Giovanni Porta e Gennaro d’Alessandro (tra il 1737 e il 1739).
Nella metà della prima decade del 1700 Vivaldi compone due Gloria, l’RV588 e RV589. Quali siano le
destinazioni non ne siamo certi. Sempre secondo Talbot, il Gloria RV589 potrebbe essere il perfezionamento
del precedente, oppure l’occasione di una celebrazione per la vittoria di Venezia sui Turchi. Comunque sia il
Gloria RV589 rappresenta un momento di maggiore maturità rispetto al RV588.
Sono stati composti per la Pietà? Anche questo non è dato a sapere.
Francesco Caffi, storico del XIX secolo, ci racconta che una Messa per coro e strumenti di Vivaldi fu
eseguita per un certo periodo alla Pietà ad ogni grande festa. Il Gloria RV588, che prove bibliografiche
legano al Credo RV591, può essere stato parte di questa famosa Messa. Il Gloria RV589, oggi meglio
conosciuto, può essere stato una sostituzione del precedente RV588.
1 Per approfondimenti Gillio Pier Giuseppe L’attività musicale negli ospedali di Venezia nel Settecento Firenze Leo S. Olschky, 2006 (Quaderni Vivaldiani 12)
2 Nel ’600 documentazioni non musicali testimoniano un’attività di coralità femminile sostenuta dalla famiglia Contarini a Piazzola sul Brenta (Pd) probabilmente analoga
a ciò che succedeva già da tempo a Venezia.
3
Non è questa la sede per esaminare la natura originaria delle voci (Cantus, Altus, Tenor, Bassus), che prescindeva dalla reale
corrispondenza delle tessiture vocali modernamente conosciute.
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Quando le voci sono accompagnate dall’orchestra d’archi si creano delle naturali corrispondenze di tessitura
tra voci e strumenti.
Voci
Strumenti
Soprano
Violino I
Alto
Violino II
Tenore
Viola
Bassi
Cello e b.c.
Nel seguente esempio, tratto dal Crucifixus del Credo di Vivaldi, è chiaro che gli strumenti raddoppiano
(ovvero suonano le stesse note) le singole linee vocali secondo l’esempio testé descritto. Da notare che la
linea su cui si basa il tutto (quella del basso strumentale) è presente anche dove manca la linea
corrispondente corale.
La relazione voce-strumento è ancora più decisa nei Corali di J.S.Bach. Spesso in queste partiture le linee
strumentali non sono scritte in quanto ricavabili leggendo quelle vocali.
Come si può notare ci sono incroci, mis. 9-11-13 che, data la loro brevità non nuocciono al percorso
contrappuntistico.
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Esempio A. Vivaldi “Dixit Dominus
Le corrispondenze voce-strumento sono fisiologiche e quindi non rigide, ma indicative per riconoscere
funzioni e famiglie strumentali d’appartenenza. Come esempio: la linea più grave è il sostegno armonicomusicale, quella più acuta è quella che più spesso possiede un’esposizione melodica.
Tali relazioni, però, possono essere superate o disattese. Nei raddoppi di linea Vivaldi, a differenza
dell’esempio sopra citato, accomuna molto spesso la voce degli Alti con i Violini II (o con i Violini I) ad
un’ottava superiore, cioè utilizza una linea strumentale, teoricamente interna, a mo’ di controcanto superiore,
creando un incrocio tra le parti strumentali:
Coro
Orchestra
Violini II (ottava superiore degli Alti)
Soprani
Alti
Tenori
Bassi
Violini I
La percezione totale delle linee dalla più acuta alla grave sarà
Violini II
Violini I-Soprani
Alti
Viole-Tenori
Celli-Bassi (Voci)
Contrabbasso
Viola
Celli Bassi (B.C)
linea b (ottava acuta)
linea a
linea b
linea c
linea d
linea d (ottava grave)
È una scelta timbrica tipica nella coralità con accompagnamento strumentale nella scrittura di Vivaldi, che
con questo procedimento tende a evidenziare una linea vocale interna moltiplicandola verso l’acuto.
Sottolineiamo ancora questo procedimento (l’incrocio) quale elemento cruciale nella tecnica compositiva:
l’incrocio rappresenta un punto nodale nel momento in cui s’interviene in una scelta d’organico con tessiture
differenti da quelle previste nell’originale.
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3. La “non esecuzione” delle parti maschili. In questo caso la partitura scritta conservava i requisiti
compositivi ma l’esecuzione musicale, pur concretizzandone la realizzazione, non ne era la sua
stretta rappresentazione.
4. L’uso di “chiavette” ovvero lo spostamento di tutta la tessitura. Questa modalità, abituale nel
rinascimento, se applicata con strumenti pone serie questioni di cambi di tonalità.
1.3 Le ipotesi esecutive del Gloria per coro femminile
L’autografo di Torino (coll. fondo Giordano 32, cc. 90-129) offre una scrittura corale per voci miste.
Considerato il contesto, può Vivaldi aver scritto il Gloria per voci miste sottintendendo o perlomeno dando
per scontata la fattibilità di un esecuzione per coro femminile? Questo è l’interrogativo che riguarda ogni
studioso che si avvicina all’opera di Vivaldi e alla sua probabile destinazione originaria, ovvero gli ospedali
femminili.4
Grazie agli studi filologici e a una sempre più attenta prassi rispettosa delle modalità esecutive originarie,
numerosi e diversi sono gli approcci per poter dare una risposta comunque persuasiva sui procedimenti
esecutivi di quel tempo.
La documentazione e i risultati disponibili al pubblico sono numerosi.
a) Voci femminili gravi.
Una possibilità è stata proposta tramite una lettura dove le sezioni dei tenori e bassi sono sostituite da voci
femminili particolarmente gravi. Si veda ad es.:
http://www.youtube.com/watch?v=153WVp8QJQ0&feature=youtu.be,
b) Spostamento di una voce d’ottava
In altre esperienze viene compiuto uno spostamento d’ottava acuta di una voce (bassi) la cui parte viene ora
eseguita da una seconda linea di contralti, la ex parte dei tenori viene quindi eseguita da contralti III in
quanto la tessitura originaria è (quasi sempre) eseguibile dal registro di Alto. Con questa soluzione sono
presenti una linea di Soprani, una di Alti (quelle originali) e altre due di Alti “gravi” che sostituiscono Bassi
e Tenori.
Originale
Soprani
Alti
Tenori
Bassi
Trasposizione
S1
A1
A2
A3
Percezione delle linee vocali
Soprani
Alti
Ex Bassi (ottava acuta)
Ex Tenori (note reali)
Come si vede dallo schema le due linee superiori rimangono al loro livello, quella degli ex Tenori pure, ma
quella degli ex Bassi, essendo trasportata d’ottava, si viene a trovare sopra quella dei tenori. La linea
precedentemente data ai tenori funge quindi da Basso (esclusivamente per l’organico vocale). Con questa
possibilità, ossia ponendo una voce originariamente inferiore sopra a un'altra precedentemente superiore, si
compie un incrocio. Questo è un passaggio importante perché, come già accennato, quando da una posizione
originale (vedi colonna sinistra esempio precedente) si fa uno scambio tra le parti, viene a mutare
l’impalcatura polifonica.
Ciò non rappresenta un problema se in tale mutamento la scrittura mantiene una sostanziale correttezza
grammaticale oltre ad una plausibilità esecutiva.
2) La ricerca parte seconda: un Gloria secondo Porpora?
2.1 La coralità femminile degli ospedali
Lo studio del repertorio composto espressamente per la coralità femminile degli ospedali, ha fornito
un’ampia prospettiva della musica ideata per le “Figlie del coro”.
In esso, precisiamo, l’organico è concepito specificamente per 4 voci femminili; a priori questo potrebbe
rappresentare un analogia del quartetto a quattro voci maschili utilizzato nella storia musicale in modo molto
più frequente.5
Ma altre sono le peculiarità dell’organico a voci femminili. Per propria natura non è possibile fare
adattamenti tramite trasporto (verso l’acuto evidentemente) della tradizionale organizzazione vocale in
quattro registri: Soprano, Alto, Tenore e Basso; il quartetto femminile richiede una nuova ed esclusiva
modalità compositiva connaturata alle sue particolarità. Per la maggior parte degli autori (Galuppi, Hasse e
anche Jommelli) la scrittura si muove all’interno di un contesto di trasparenza e sostanziale accordalità
armonica.
Nell’esempio tratto dal Miserere di Hasse, si possono individuare almeno due costanti che riguardano la
tecnica compositiva per coro femminile e orchestra:
1) La voce grave (A2) è raddoppiata dai bassi in modo analogo dell’organico a voci miste, dove la voce dei
bassi si relaziona appunto con la sezione dei bassi orchestrali. Ovviamente la distanza rispetto al basso più
vicino (violoncello) per la voce femminile è almeno di un’ottava.
2) Tutte le linee vocali si muovono a prescindere dal possibile incrocio6 con le altre voci: possiamo notare
-l’unisono nell’ultima misura tra Alti II e Soprani I (voci estreme)
-i soprani II che dalla prima misura sono la linea esposta più acuta
-la voce di Alto I (ultima misura) funge da voce grave del coro.
c) Elaborazioni ex novo
Sono pubblicate rielaborazioni del Gloria di Vivaldi per coro femminile, spesso a tre voci.
Questa scelta assume il carattere di arrangiamento, dove non si perseguono obiettivi filologici, ma semplici
adattamenti pratici per l’esecuzione con organico femminile. Si vedano ad es.:
http://www.youtube.com/watch?v=C_A7LnxnxTQ,
http://www.youtube.com/watch?v=bW1j-pCUkxU.
Oltre alle possibilità descritte nei punti precedenti, documentazioni e scritti indicano altre ipotesi esecutive:
1. La presenza di voci maschili (uomini nascosti)
2. La sostituzione delle voci di tenori e bassi con strumenti (in quell’epoca erano numerosissimi negli
ospedali)
Lo stesso Talbot, nell’edizione critica del Gloria, fa presente che l’organico fissato della partitura può non aver rappresentato per
forza l’unico organico utilizzato in quel tempo; questo secondo le condizioni, i luoghi e le circostanze che di volta in volta si
presentavano.
Molta musica rinascimentale, se eseguita con criteri filologici, si trasporta verso il grave (una quarta/quinta) facendo sì che
l’estensione fissata teoricamente su pentagramma per CATB (circa da sol 1 a mi/fa 4), sia eseguibile da quattro voci maschili con
contraltista nella parte acuta. In questo caso l’uso delle cosiddette chiavette in armatura fornisce indicazioni preziose. Il quartetto
maschile in sostanza è in grado di eseguire una partitura il cui range scritto sarebbe per voci miste.
6
Dalla lettura di decine di brani risulta che l’incrocio delle parti nella scrittura femminile è un procedimento aproblematico. Questa
peculiarità amplia prospettive e soluzioni tecniche precluse al contrappunto storico.
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Delimitando qui l’attenzione solo alle estensioni delle voci e degli strumenti, osserviamo che il coro si trova
in una tessitura medio-acuta, mancando la parte medio-grave: le voci maschili.
Le corrispondenze d’estensione (non di ruolo) voci-orchestra sono quindi:
Coro (SSAA)=Violini primi e secondi, non escludendo la viola:
Tessitura
media e acuta
Voci
Strumenti
Sop I
Sop II
Alti I
Alti II
Violini I
Violini II (Viola)
Tessitura media e acuta
Viole Celli e B.C.
Tessitura media e grave
Tessitura
media e grave
2) Rende decorativa e brillante la sezione dei Violini primi e secondi
I violini instaurano cioè un rapporto fatto d’infinite combinazioni con le voci:
Qualche esempio
1) Raddoppio
Porpora “Credidi Propter” mis. 1
Tali presupposti hanno rappresentato una nuova cornice sintattica nella quale in modo più o meno analogo
hanno composto (quasi) tutti i musicisti degli ospedali.
2.2 Porpora: la scuola napoletana, il coro femminile e l’orchestra.
In un autore almeno, a fronte dell’organico sopra descritto, spinta creativa e obiettivi più ambiziosi hanno
portato l’elaborazione compositiva a indirizzarsi verso l’estetica e le aspettative dell’ascoltatore cosmopolita
di quel tempo: luminosità, sorpresa, meraviglia, virtuosismo, tutti elementi mutuati dall’esperienza teatrale
che dal meraviglioso traeva la sua inesauribile vitalità. Elementi già abituali nelle arie solistiche, nel
virtuosismo del violino settecentesco, nell’orchestra che in questo tempo, grazie anche a Vivaldi, sviluppa
ulteriormente le proprie potenzialità in direzione di quegli affetti che sono la sostanza propria dell’estetica
barocca.
Non è un caso che il compositore più prolifico negli ospedali di quel tempo sia Nicola Porpora (1686-1768)
operista tra i più titolati tanto da contendere a G.F.Haendel il primato di miglior musicista quando più tardi si
trasferisce a Londra.
Egli lavora come titolare in tre periodi e in diverse sedi veneziane, componendo moltissimo per coro (e soli)
a voci femminili e orchestra.
Porpora scrive soprattutto decine di salmi, ciò che ci lascia è un patrimonio consistente e variegato. La mole
di lavori (oltre a studi monografici e specialistici) consente di tracciarne un profilo completo e di ottenere
uno spettro ampio della sua scrittura. Abile conoscitore della voce (maestro di Farinelli) coniuga il suo
incarico di compositore con quello d’insegnante grazie a lavori che siano artisticamente alti e didatticamente
efficaci. Caposcuola della tradizione napoletana possiede tecnica compositiva sopraffina: facilità
d’ispirazione melodica e virtuosismo contrappuntistico; elementi che imprimono all’opera di Porpora per
coro femminile una dimensione singolare tanto da ravvisare in essa quasi una riformulazione tecnicocompositiva.
2) Controcanto “decorato”
Porpora “Domine Probasti me” mis.1
Alcune caratteristiche.
Come in altri napoletani la scrittura orchestrale è spesso semplificata in tre linee principali
Violini I
Violini II
Viola+Celli (ottava grave)+B.C.(due ottave più gravi).
A questo punto l’insieme coro femminile - orchestra “napoletana” presenta alcune situazioni complementari
e speculari:
- quella corale che contiene le frequenze medio acute (indicativamente da Fa2 a Sol4)
- quella orchestrale che:
1) Enfatizza la zona grave con viole celli e bassi con un unico percorso.
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3) Accompagnamento virtuosistico
Porpora “Domine Probasti me”
Relazione coro misto-orchestra
Relazione coro femminile-orchestra
Voci
Strumenti
Voci
Soprano
Violino I
Alto
Violino II
Soprani I
Soprani II
Alti I
Tenore
Viola
Alti II
Bassi
Cello e b.c.
Strumenti
Violini I/II
Viola+Cello +Bassi
Ora poniamo nuovamente a confronto i due insiemi corali: misto e femminile
CORO A 4 VOCI MISTE
CORO A 4 VOCI FEMMINILI
Soprano acuta femminile
Soprano I
Soprano II
Alto I
Alto II
Alto
grave femminile
Tenore acuta maschile
acuta femminile
acuta
“
grave femminile
grave
“
Basso grave maschile
Semplificando possiamo dire inoltre che:
- sia i Violini primi, sia i Violini secondi possono essere di raddoppio delle voci acute (Soprani I e II) più gli
Alti I (i Violini possiedono un’estensione acuta maggiore delle voci, tale possibilità è spesso utilizzata per
procedimenti musicali “sopra” il coro, vedi sempre esempio precedente),
- gli Alti II intonano quasi sempre la linea del Basso, ma in tessiture anche medio acute (a due e anche tre
ottave dal contrabbasso).
Soprani I
Soprani II
Alti I
Violini I/II
Alti II
Viola+Cello+Bassi
Nella parte destra ci sono quattro voci, ma non quattro tessiture complementari (mancando il timbro
maschile)
Sfuma cioè la netta differenziazione tra le voci e quindi viene meno la percezione di riconoscimento
“gerarchico”. Motivazione questa a avvalorare il nuovo trattamento che i musicisti degli ospedali e, con
maggior incisività, Porpora, riservano al coro femminile.
Qualche conseguenza
La linea più acuta (Soprani I) condivide quasi perennemente con Soprani II (quindi incrociandosi) il livello
più esposto del percorso musicale, quello melodico.
Dopo le relazioni coro orchestra qualche precisazione sul coro femminile di Porpora.
Affianchiamo schematicamente la disposizione delle formazioni mista e femminile e le relazioni di tessitura
con strumenti ad arco.
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Porpora “Domine Probasti me”
Porpora “Domine probasti me”
Da fine misura 37 la nota persistente (mi) viene intonata in continuo scambio da Soprani I e da Soprani II.
Le conseguenze sono almeno due:
1) La nota melodicamente più importante non si associa ad una linea-voce preponderante
2) La stessa essendo intonata da voci diverse (in spazi veramente brevi) assume un timbro continuamente
mutevole.
Gli Alti I e II, la parte inferiore del gruppo, distribuiscono il loro percorso in almeno 2 modi: raddoppio del
basso armonico (vedi esempio sopra) e/o raddoppiandosi vicendevolmente (vedi tutti i “la “dell’Alto I sono
intonati dall’Alto II).
Oppure ancora integrandosi con le altre voci anche su frequenze medio acute.
Come si vede l’utilizzo aproblematico dell’incrocio delle parti consente (ultimo quarto di mis. 124) di far
intonare il Do 4 agli Alti II in unisono con i Soprani II, gli Alti I rappresentano il basso (virtuale) del coro,
ma non viene compromessa la percezione del basso armonico che è garantita dai celli e basso continuo. (Il
medesimo Do degli alti II e Soprani II eseguito a un’ottava inferiore).7
Rimangono, come nel coro misto, tutte le varietà di raggruppamenti; solo come esempio la suddivisione in
semicori. Nell’esempio tra estremi (SI AII) e medi (SII e AI).
7
Per i motivi sopra esposti un incrocio analogo tra tenori e bassi (voci inferiori del coro misto) nel repertorio
barocco rappresenterebbe una singolarità se non una deroga difficilmente comprensibile.
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N. Porpora “Credidi propter”
Verificata la correttezza del percorso armonico nei brani accordali, nonché l’effetto sonoro, si è proceduto a
utilizzare i medesimi criteri per i brani con scrittura imitativa (vedi esempio successivo). In questi si è
riscontrata notevole coincidenza con i procedimenti contrappuntistici già visti più volte in Porpora. E anche
in questa fase s’è verificato che il risultato non producesse errori di condotta (quinte a ottave).
2.3 Sintesi di un prodotto tra Porpora e Vivaldi
La conoscenza e la frequentazione di autori degli ospedali e soprattutto di Porpora sono stati un forte
incentivo per realizzare una ricerca e un’idea esecutiva del Gloria di Vivaldi.
L’ipotesi, che oggi affianca le altre, è il risultato di una lavoro che il coro Harmònia ha svolto “attorno” al
Gloria: si è cercato cioè di cogliere il sound di quel cosmo musicale all’interno del quale il Gloria,
probabilmente, è stato composto.
Mediando tra la partitura originale e la nuova destinazione ci si è dati dei criteri di affinità.
Il mantenimento di due sezioni acute (Soprani ed ex tenori) e di due gravi (Contralti ed ex Bassi); questo per
mantenere l’originale complementarietà e tensione tra i registri vocali.
Quindi si è voluto garantire una tessitura “naturale” a tutte le sezioni, come si osserva nel seguente esempio.
Anche durante questa elaborazione alla ricerca di efficacia sonora si è assommata la necessità che il nuovo
risultato contrappuntistico fosse sostanzialmente corretto. E anche in questo passaggio, le linee musicali, pur
trovandosi in posizioni diverse e variamente combinate, hanno dimostrato la possibilità di reversione,
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16 Novembre 2013
Chiesa di San Lorenzo Mestre (Ve)
-A. Vivaldi Gloria per soli, coro femminile e orchestra
Coro Femminile Harmònia di Marghera Venezia
Orchestra barocca Tiepolo e I Musicali Affetti
Soprano: Paola Crema, Mezzosoprano Maria Zalloni
Maestro del coro: Nicola Ardolino
Direttore: Michele Peguri
http://nuke.laboratorioharmonia.it/Home/tabid/466/Default.aspx
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I primi cinquant’anni del coro
Filarmonico Trevigiano “Sante Zanon”
1964/2014
E’ il lontano 1964,
anno in cui un gruppo
di amici, guidati dal
M° Corrado Girardi,
e uniti dall'amore e
dall'entusiasmo
per
la musica e il canto,
decisero di iniziare
l'attività corale. L'anno
successivo intitolarono
il sodalizio all'illustre musicista Sante Zanon, nato
a Fonte, in provincia di Treviso, compositore, già
allievo di Malipiero, Maestro del Coro del Teatro "La
Fenice" di Venezia, scomparso proprio nel 1965.
Con il M° Corrado Girardi, che ne curò la direzione
fino al 1984, i primi timidi passi diventarono spediti
e il coro si affermò raccogliendo un successo di
pubblico e di critica crescenti, in concerti e rassegne
di musica polifonica ed operistica di livello nazionale.
Dopo un rinnovamento, sia in parte dei componenti
che nel repertorio, si aprì una seconda stagione con
l'arrivo del giovane M° Stefano Mazzoleni, sotto la
cui direzione il coro avviò proficue collaborazioni
con orchestre e gruppi strumentali. Iniziarono le
esecuzioni di opere complete, con accompagnamento
strumentale e l'intervento di solisti: dal Gloria e
Credo di Vivaldi alla Messa da Requiem di G. Faurè,
registrata per la settimana Santa del 1991 da Rai3,
dal Cristo sul Monte degli Ulivi di Beethoven, al San
Francesco di Sante Zanon, solo per citarne alcune. I
concerti si moltiplicarono, si avviò il gemellaggio con
Orlèans e si giunse alle prime registrazioni - Opere
corali e strumentali di Sante Zanon con l'orchestra di
Zagabria , Frammenti di favole : Canti Natalizi per coro
e orchestra. Nel frattempo iniziava all'interno del coro
una scuola di perfezionamento corale, guidata da solisti
e professionisti del Coro " La Fenice" e si rinnovavano
appuntamenti periodici nei momenti forti dell'anno
liturgico. Dopo l'addio, per motivi professionali, del M°
Mazzoleni, si susseguirono altri validi maestri che con
le loro personalità e professionalità seppero tener vivo
l'amore per il canto. Giungiamo infine ad una nuova
stagione: siamo nel 2006, sotto la direzione del M°
Michele Lo Russo, si avviano una serie di progetti in cui
accanto al coro si sono succeduti solisti ed orchestre
di fama nazionale ed internazionale e giovani talenti
della musica: a Treviso, al Teatro Comunale , in Piazza
dei Signori, al Teatro Eden , alla Chiesa di S. Francesco
, alla Chiesa di Santa Maria Maggiore, alla Fondazione
Benetton, a Palazzo Bomben; all’Auditorium Mario
del Monaco di Villorba; a Villa Lattes di Istrana;
alla Basilica di Motta di Livenza; ad Orlèans, con il
rinnovato gemellaggio dopo vent'anni dal primo; alla
Basilica Superiore di Assisi, alla Cattedrale di Vieste
(FG); l’accompagnamento della Messa Solenne a
San Giovanni Rotondo nel 2008, in occasione dei 40
anni dalla morte di Padre Pio; a Vienna, con i Wiener
Kammersymphonie presso la sala “Gläserne Saal” al
Musikverein. Ad ottobre 2011 inizia la collaborazione
con un maestro - donna, il soprano di origine coreana
Hyeon-Jeong Koo, già laureata alla facoltà di musica
dell’Università “Hanyang” di Seoul e diplomata in
canto lirico presso il conservatorio “ B. Marcello”
di Venezia. E nel 2014 quindi il coro festeggia il 50°
Anniversario dalla sua fondazione, ed è cresciuto
anche numericamente, raggiungendo ora 60 iscritti.
L’impegnativo progetto che stiamo organizzando si
articola in:
- Un concerto di opere sacre di Sante Zanon, con
un’orchestra polifonica (Gruppo d’Archi Veneto) di
48 elementi nella Chiesa di San Nicolò a Treviso, il 24
maggio 2014.
- Un concerto, sempre con orchestra, a Riese Pio X, il
18 maggio 2014 in quanto proprio nel 2014 ricorrono
i 100 anni della morte di Papa Pio X (Papa Sarto), in
onore del quale Sante Zanon scrisse la Missa IV (1935)
nel centenario della nascita.
- Una mostra con documentazione, foto ecc. che
hanno fatto la storia del coro e che rimarrà aperta alla
cittadinanza dall’11 al 31 maggio 2014 al Chiostro
Piccolo del Museo di Santa Caterina a Treviso.
- Un libro che raccolga documentazione, anche
inedita, nonché gli eventi più importanti del coro, con
testimonianze raccolte anche dai coristi stessi.
Nei due concerti di Polifonia Sacra di Sante Zanon,
avremo ospite il Coro Stella Alpina di Treviso, diretto
dal M.° Diego Basso, che eseguirà dei brani di canti
popolari di Sante Zanon. E inoltre i Maestri e i pianisti
che sono stati più rappresentativi e più hanno inciso
nel percorso formativo del coro, si alterneranno
nell’accompagnamento e nella direzione dei concerti.
Anniversari
tecnicamente scritte in contrappunto doppio. A tutto ciò si sono aggiunti piccoli aggiustamenti e raddoppi
utili al perfezionamento dell’elaborazione. Si è infine verificato il rapporto generale con il gruppo
strumentale.
Anche il confronto con musicisti del settore che hanno ascoltato il risultato è stata una preziosa opportunità
per avanzare nel lavoro con maggiori elementi di comparazione.
L’esperienza e la ricerca hanno via via assunto l’aspetto di riscoperta stilistica; l’opera non ha subìto la
fisionomia di adattamento o di arrangiamento, ma si è inserita in una dimensione fonica precisa e specifica.
La coralità femminile a contatto con il Gloria ha conseguito una valorizzazione già ravvisata nell’opera di
Porpora, e questo con un lessico e stile di un autore profondamente diverso.
Con questa realizzazione le prospettive indicate dal Talbot (vedi nota 3) trovano corrispondenza concreta.
L’approccio all’esecuzione della musica del passato oggi richiede una sempre più ampia prospettiva
d’indagine rispondente a un (possibile) avvicinamento del concetto di performance di quei tempi. La
partitura, a fronte di un approfondimento filologico, dimostra la sua genuina vitalità se la sua lettura
restituisce, oltre al suo codice notazionale, quelle informazioni non scritte alle quali i musicisti dell’epoca
evidentemente aderivano in modo scontato.
53
Dolomiti in Coro 2013
di Andrea Colaiacomo (corrispondente de “I Musici” dell’Istituto Comprensivo di Agordo)
L'evento si è articolato in cinque
concerti, in diverse località, ed
ha visto complessivamente la
partecipazione di quindici cori. Uno
degli scopi principali della rassegna
è creare occasione d'incontro tra i
vari cori del territorio, mettendo in
relazione anche vari tipi di organici,
che spaziano dai cori di voci bianche
a quelli interamente femminili, fino
ai cori a voci miste. Nel corso di
questi eventi un motivo di interesse
è costituito anche dal confronto
fra repertori di tipo diverso, che dà
sempre spunti per crescere a livello
artistico.
I vari gruppi corali, poi, muovendosi
all'interno della provincia, hanno
avuto la possibilità di presentarsi
a un nuovo pubblico, offrendo
l'opportunità di apprezzarne anche
la vocalità, frutto del proprio lavoro
e del proprio impegno.
Dolomiti in Coro 2013
Il pubblico si è dimostrato ancora
una volta entusiasta dei concerti,
perché hanno messo in luce sia i vari
punti in comune, sia interessanti
differenze fra un coro e l'altro.
Gli appuntamenti infatti sono stati
decisamente variegati: a Santo
Stefano di Cadore erano presenti
il Coro Comelico, il coro “Numeri
Atque Voces” e il Coro Polifonico
“Zardini”; a Lamon si sono esibiti
il Coro Polifonico di Trichiana, la
Corale San Marco e il Coro Cadore;
nella chiesa arcidiaconale di Agordo
hanno cantato i Musici dell'Istituto
Comprensivo di Agordo e il Coro
Volinvoce di Tai di Cadore; a Pieve
di Cadore si sono presentati il
Coro Cortina, il Coro Bianche Cime
C.O.S.M. e il Coro Minimo Bellunese.
Nell'ultimo appuntamento, a Quero,
54
ad allietare la serata c'erano il Coro
San Giorgio, il Coro Val Biois, il Coro
femminile Vocincanto e la Corale
Zumellese.
Il valore formativo di questa iniziativa
è stato ulteriormente rafforzato
dai suggerimenti forniti dalla
Commissione Artistica, presente
nelle serate.
La nutrita affluenza ai concerti
e l'entusiasmo dimostrato dal
pubblico, avvalorano la bontà di
un'iniziativa che si auspica possa
regolarmente riproporsi negli anni a
venire.
XV rassegna
di Musica Sacra a Lentiai
di Gabriella Genova
Domenica 20 ottobre 2013, nella bellissima Chiesa
Arcipretale di Lentiai, si è tenuto il concerto per la
Rassegna di Musica Sacra.
All'ormai tradizionale appuntamento della Consulta
Provinciale di Belluno, giunto alla sua XV edizione,
hanno partecipato tre cori cadorini: la Corale San
Marco di Venas di Cadore, diretta da Silvia Dall'Asta,
con un programma che ha spaziato dalla Missa Lauda
Sion di Palestrina al Virgo Mitis di Maurizio Santoiemma; la Schola Cantorum di Lorenzago, diretta da
Francesco Piazza, che ha presentato grandi classici
come O salutaris Hostia di Perosi e Bogoroditse Devo
di Rachmaninoff; il Coro Volinvoce di Tai di Cadore,
diretto da Gabriella Genova, con una serie di brani
dedicati alla Madonna tra cui due composizioni del
grande Maestro Orlando Dipiazza che ci ha lasciati lo
scorso mese di agosto.
Il pubblico, seppur non molto numeroso a causa della
serata piovosa, si è dimostrato molto attento e coinvolto e gli stessi cori hanno avuto una bella opportunità di ascoltarsi con reciproco interesse.
Sicuramente gradita e molta apprezzata la presenza
dei Maestri Gian Martino Durighello e Giovanni Piol
che hanno giudicato le esibizioni dei tre cori, valutato
il lavoro svolto e incoraggiato i direttori con preziosissimi consigli. Momento questo di grande utilità,
occasione di confronto costruttivo e un’ulteriore forma di attenzione che l’Asac rivolge ai maestri di coro,
insieme ai numerosi corsi e attività volte a soddisfare
il bisogno di imparare, di crescere e di aggiornarsi che
ogni direttore sente, nel rispetto dei propri coristi e
della Musica.
Musica Sacra
Si è svolto anche lo scorso
autunno 2013 l'ormai consueto
appuntamento con la manifestazione
Dolomiti in Coro, organizzato dalla
consulta Bellunese dell'ASAC.
55
1984-2014: il trentennale
del Coro Polifonico San Biagio
territorio. Nel 2014, per festeggiare degnamente
i trenta anni di attività raggiunti, ed intendendo
condividere questo particolare traguardo con la
comunità di Montorso e con tutti coloro che sempre
ci hanno sostenuto, il coro (attraverso un comitato
appositamente costituito), sta lavorando alla
realizzazione di un programma di manifestazioni
ed attività da svolgersi durante tutto il 2014 che
prevede, accanto ad appuntamenti ormai consolidati
come il “Concerto diS.Biagio” (01/02/2014) ed
il “Concerto in villa” (11/10/2014), numerose
altre proposte come il concerto “Meditativo”
(21/03/2014) con l’esecuzione della “Via Crucis”
di F. Liszt, il “Gloria” di John Rutter (10/05/2014)
con la partecipazione de “I Cantori di Trissino” e
del gruppo di ottoni “Vicenza Brass”, un “Incontro
con il Maestro Fabrizio Barchi” (28/06/2014) in
cui il coro avrà modo di sviluppare ulteriormente le
proprie capacità avvalendosi della collaborazione
di uno dei migliori direttori italiani ed europei.
Nel periodo 01-30/07/2014 vorremmo proporre
agli interessati, con modalità e data da stabilirsi, dei
“Concerti in Azienda”, allo scopo di creare una sorta
di “Ponte” fra cultura del lavoro e cultura musicale e
di gettare le basi per una nuova forma di interazione
fra realtà diverse ma complementari.
A fine Settembre il coro sarà a Sassari per partecipare
ad uno dei festival canori più importanti d’Italia e
d’Europa grazie al gentile invito degli organizzatori.
In occasione della prima Domenica di Avvento,
proporremo una messa rigorosamente filologica
nei contenuti con miniconcerto a chiusura. Nel
“Concerto Revival”, previsto per il 13/12/2014,
cercheremo di coinvolgere, facendoli tornare
protagonisti, i coristi/e che nel corso degli anni
hanno contribuito a far diventare il coro la bella
realtà di oggi e presenteremo, a chiusura delle
manifestazioni per il trentennale il primo CD “live”
del nostro Coro, tratto da alcune delle migliori
esecuzioni durante i nostri concerti.
Anniversari
Il Coro Polifonico S. Biagio, nasce nel 1984 per
volontà dell’allora arciprete don Giovanni Guerra
principalmente con finalità liturgiche. Nel corso
degli anni e particolarmente dal 2006, sotto la guida
del maestro Francesco Grigolo, si è posto come
realtà di eccellenza nel panorama corale Veneto
e Nazionale raggiungendo importanti risultati
quali il I°Premio al Concorso Nazionale Corale
“E. Martignon” di S. Maria di Sala (Ve) e la” fascia
di distinzione” categoria polifonia sacra nel VI°
Festival della coralità Veneta nel 2010 e la”Fascia
Argento”,sezione polifonia sacra/programma
storico/, al XXX° Concorso Nazionale Corale “F.
Gaffurio” di Quartiano (Lo) nel 2012.
Dal 2013, in collaborazione con l’HYPERLINK
"http://ass.ne/"ass.ne “Panta Rhei” di Vicenza e
grazie ad una convenzione con l’Amministrazione
Comunale ha avviato una Scuola di Musica presso la
sede del coro a Montorso allo scopo di promuovere
e incentivare la cultura musicale nel proprio
56
57
Curriculum Coro Polifonico San Biagio
Il Coro polifonico S. BIAGIO di Montorso Vic.no (VI) è nato nel 1984. Dal 2006 il coro è diretto M° Francesco
Grigolo, attualmente spazia dalla polifonia classica alla polifonia moderna sia sacra che profana includendo
brani di polifonia antica, canto gregoriano e canto popolare, proponendo con cura programmi a tema. Si
dedica ai vari stili e periodi musicali potendo contare su diverse formazioni (schola gregoriana, ensemble
madrigalistico, sezione giovanile) ma prediligendo, di norma, l’esibizione con la formazione corale al
completo. Si avvale inoltre di validi giovani strumentisti presentando repertori vocali-strumentali che
spaziano dal rinascimento al contemporaneo.
Svolge un'intensa attività concertistica, nel 2010 ha ottenuto il I° premio al Concorso nazionale corale
"E. Martignon" a Caltana di Santa Maria di Sala (VE) e nello stesso anno la "fascia di distinzione" categoria
polifonia sacra nel 6° festival della coralità veneta; nel 2012 la "fascia d'argento" sezione polifonia sacra
programma storico al XXX Concorso nazionale corale "F. Gaffurio" Quartiano (LO).
Ha inciso per l’importante casa editrice Carrara di Bergamo brani di Mario Lanaro del suo metodo “Esperienze
Corali”. Ogni anno a Montorso il coro organizza due importanti appuntamenti corali: il “Concerto in villa” e il
“Concerto di San Biagio”, occasione per valorizzare la musica vocale sia sacra che profana ospitando cori di
chiara fama nazionale ed internazionale.
HYPERLINK "http://www.coropolifonicosanbiagio.it" www.coropolifonicosanbiagio.it
Il Direttore: Francesco Grigolo
58
Nato nel 1981 si è
diplomato brillantemente
in Organo e Composizione
Organistica
sotto
la
guida del prof. Roberto
Antonello
e con il
massimo dei voti in Canto
sotto la guida della prof.
ssa Elisabetta Andreani
presso il Conservatorio
Arrigo Pedrollo di Vicenza,
successivamente si è
perfezionato in Organo
nella classe del prof. Pier
Damiano Peretti presso
l'Universitat fur Musik
un Darstellende Kunst
(università della musica)
di Vienna. Ha frequentato
corsi di perfezionamento
con docenti di fama internazionale sia per quanto
riguarda la musica organistica (J-Raas, M.C. Alain, J.
Essl, R. Antonello, P. Peretti, C. Mantoux) e per quanto
riguarda la direzione corale (J. Busto, S. Kuret, M.
Lanaro, L. Donati, P. Comparin, P. Crabb).
Vincitore nel 2010 della borsa di studio “Premio
Associazione musicale fr. Terenzio Zardini” svolge un'
intensa attività concertistica sia come direttore delle
sue formazioni corali, che come solista all'organo,
ospite di prestigiosi festival o come accompagnatore
di importanti complessi corali e strumentali.
Fin dagli inizi dei suoi studi musicali ha conciliato lo
studio dell'organo con il canto e la direzione corale,
attualmente è direttore del coro maschile “Gruppo
corale di Bolzano Vicentino” e del coro misto “Coro
Polifonico San Biagio” di Montorso Vicentino (VI) con
il quale ha effettuato numerose produzioni musicali
e ottenuto lusinghieri risultati a concorsi nazionali:
- il 1° premio assoluto categoria programma riservato
a cori maschili, 3° premio ex aequo categoria
programma canto popolare, PREMIO al miglior
coro veneto iscritto all’A.S.A.C. Veneto e PREMIO al
Direttore di coro dalle particolari doti interpretative
al 47° Concorso Nazionale Corale Trofei “Città di
Vittorio Veneto”. (Gruppo Corale Bolzano Vicentino
2013);
- Fascia di distinzione categoria musica popolare nel
7° festival della coralità veneta a Treviso. (Gruppo
Corale Bolzano Vicentino 2012);
- Fascia d'argento “sezione polifonia sacra programma
storico” al XXX Concorso nazionale corale "F. Gaffurio"
Quartiano LO. (Coro Polifonico San Biagio 2012);
- Fascia di distinzione categoria polifonia sacra nel
6° festival della coralità veneta a Vicenza. (Coro
Polifonico San Biagio 2010);
- 1° premio al Concorso nazionale corale “E. Martignon”
a Caltana di Santa Maria di Sala VE (Coro Polifonico
San Biagio 2010).
Dal 2012 è componente del sestetto vocale maschile
“Esa Consort”. Ha inciso per la casa editrice Carrara
di Bergamo musiche di Terenzio Zardini.
È consulente artistico dell’ASAC Veneto (Associazione
per lo sviluppo delle attività corali). Dal 2001 è
organista del Duomo di Ognissanti di Arzignano (VI).
È docente alla Scuola “Dame inglesi” di Vicenza e alla
Scuola di musica “San Biagio” di Montorso Vicentino
(VI) della quale è anche direttore.
E' fondatore e direttore artistico del Festival
Organistico “Città di Arzignano”, manifestazione ove
si esibiscono in più serate i migliori organisti italiani
e stranieri.
www.francescogrigolo.com
59
Disegno di legge n.1365:
eppur qualcosa si muove!
Prospettive per l’espressione musicale ed artistica nel sistema dell’Istruzione Italiana.
Per iniziativa della Senatrice Elena Ferrara è stato depositato il DdL “Disposizioni in materia di valorizzazione
dell’espressione musicale e artistica nel sistema dell’istruzione“ (atto Senato 1365). Hanno sottoscritto il DdL
Senatrici e Senatori di tutte le forze politiche. Come scritto nella presentazione del DdL, «Il presente disegno di
legge vuole anche essere un tributo all’impegno che il grande Maestro Claudio Abbado ha inteso lasciarci quale
irrinunciabile eredità culturale. Per tale ragione il disegno di legge trae ispirazione dall’insegnamento valido per
tutto il campo artistico, quello che deriva dal saper interrogare il passato e il presente attraverso lo sviluppo dei
linguaggi artistici per poter guardare tanto al futuro della musica, quanto alla musica del futuro senza perdere
di vista il suo rapporto con la società e l’impegno civile». Il DdL 1365 costituisce senza dubbio un’importante
iniziativa legislativa atta a:
• garantire a ogni livello d’età occasioni formative nel campo delle arti performative
• favorire l’implementazione e il potenziamento dell’educazione musicale e artistica nelle sue varie forme in
ogni ordine e grado di scuola con modifiche degli ordinamenti didattici, prevedendo anche interventi per la
formazione dei docenti,
• sostenere proficui raccordi tra scuola e associazioni del territorio negli ambiti musicale, coreutico e teatrale
• prevedere detrazioni fiscali per la frequenza a corsi di formazione in campo artistico
• coordinare le politiche di offerta culturale a livello territoriale
• promuovere interventi a favore dell’edilizia scolastica di qualità per le arti performative.
E’ possibile sostenere l’iter del DdL sottoscrivendolo e inviando commenti e proposte al sito:
http://faremusicatutti.altervista.org/disegno-di-legge-atto-senato-1365-disposizioni-materia-divalorizzazione-dellespressione-musicale-e-artistica-nel-sistema-dellistruzione/
Riportiamo per conoscenza il testo del Disegno di Legge n.1365
Comunicato alla Presidenza il 5 marzo 2014
Disposizioni in materia di valorizzazione dell’espressione musicale e artistica nel sistema dell’istruzione
Carte da Musica
Onorevoli senatori. - "Da tempo la comunità
scientifica afferma che la capacità creativa sia la
caratteristica fondamentale della specie Homo
sapiens: essa non è prerogativa di pochi ma di
tutti; non appartiene solo ad artisti o scienziati, ma
esiste in ogni individuo e si manifesta in vari ambiti,
nelle relazioni famigliari e sociali, nel lavoro e nella
comunità, purché venga stimolata adeguatamente da
condizioni favorevoli" [cit. Ri-creazione. Una scuola
di qualità per e per ciascuno - di Luigi Berlinguer]. Nel
corso del XX secolo, illustri musicisti e pedagogisti
hanno dimostrato l’importanza di considerare lo
sviluppo umano a partire da due particolari forme
di pensiero: quello scientifico e quello narrativo.
Minore attenzione è stata invece riservata, sinora,
a un modo di espressione intellettuale altrettanto
importante: quello artistico. Una modalità di
rappresentazione del mondo capace di connettere,
in modo spesso originale e sorprendente (e solo
in apparenza illogico), dati scientifici con aspetti
discorsivi. È da questo vasto campo di coltivazione
dello “stupore” immaginifico, avente valore, forza
e natura estetica, che hanno spesso attinto le
grandi scoperte che hanno cambiato il corso della
60
storia dell’umanità. Non tenerne conto oggi, in un
momento di crisi sociale, dei modelli di sviluppo,
di sostenibilità ambientale, e in generale di forte
decadenza culturale, sarebbe un atto politico
ingiustificabile, soprattutto in un Paese come l’Italia
che ha dato un contributo di primissimo piano allo
sviluppo del pensiero artistico e alla creazione di un
patrimonio di opere e di stili performativi. È quindi
importante che da subito il Parlamento si impegni
nella valorizzazione dell’espressione artistica musica, danza, teatro, architettura, arti visive e
plastiche, cinema ecc. - quale motore strategico
dello sviluppo non solo della società italiana, ma
dell’intera umanità. Anche al fine di contrastare la
decadenza culturale, il presente disegno di legge si
pone l’obiettivo di fissare alcune norme essenziali
atte a garantire a ogni livello d’età occasioni
formative nel campo delle arti performative basate
sull’acquisizione di una piena consapevolezza degli
aspetti pratici, teorico-analitici e storico-culturali
in senso lato, del fenomeno artistico osservato nelle
sue molteplici forme espressive e nelle possibili
intersecazioni tra linguaggi.
In particolare, si ravvisa la necessità di definire con
legge ordinaria alcuni principi volti a garantire a
ogni cittadina e cittadino le necessarie opportunità
formative nel campo dell’espressione artistica, asse
portante dello sviluppo del senso civico improntato
secondo una cultura in grado di coniugare
produttivamente pensiero artistico, umanistico e
tecnologico-scientifico.
Si tratta peraltro di una competenza-chiave
raccomandata dal Parlamento Europeo [18.12.2006
- 2006/962/CE] ed esplicitata esattamente nei
termini di una: "Consapevolezza dell’importanza
dell’espressione creativa di idee, esperienze
ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di
comunicazione, compresi la musica, le arti dello
spettacolo, la letteratura e le arti visive".
Il presente disegno di legge vuole anche essere un
tributo all’impegno che il grande Maestro Claudio
Abbado ha inteso lasciarci quale irrinunciabile
eredità culturale. Per tale ragione il disegno di
legge trae ispirazione dall’insegnamento valido per
tutto il campo artistico, quello che deriva dal saper
interrogare il passato e il presente attraverso lo
sviluppo dei linguaggi artistici per poter guardare
tanto al futuro della musica, quanto alla musica del
futuro senza perdere di vista il suo rapporto con la
società e l’impegno civile.
Il Maestro Abbado, come sappiamo, si è riconosciuto
nei principi etici base del Sistema delle orchestre
infantili e giovanili promosso in Venezuela dal
Maestro José Antonio Abreu (nel solco di una
tradizione sudamericana già testimoniata dal lavoro
del Maestro Jorge Peña Hen, assassinato dal regime
militare dopo il colpo di stato in Cile, nel 1973).
Mirando ad organizzarne sistematicamente la
diffusione anche in Italia, il Maestro ha contribuito
in maniera decisiva a diffondere nel mondo i principi
ispiratori di quel modello educativo, la cui enorme
portata socio- culturale muove dalla consapevolezza
della valenza formativa ed educativa della pratica
collettiva della musica, ovvero dal fatto che l’arte
rende migliori le società.
Sappiamo peraltro come in Italia esista una vasta e
lunga tradizione grazie alla quale si è prodotta una
articolata offerta formativa nel campo delle arti
performative sul territorio. In particolare nel campo
dell'educazione musicale indicazioni innovative si
sono avute nei programmi della scuola media del
1979, negli ordinamenti della scuola elementare del
1985 e negli orientamenti per la scuola dell'infanzia
del 1991, oltre alla messa in ordinamento delle
scuole medie a indirizzo musicale (SMIM) nel
1999. Tali innovazioni hanno attivato nelle scuole
buone prassi in relazione al fare musica, come è
emerso anche dalla ricerca promossa dal Comitato
nazionale per l'apprendimento pratico della musica
nel 2008. Oggi, le nuove Indicazioni nazionali per
il curricolo della scuola d'infanzia e del primo ciclo
di istruzione, nonché provvedimenti quali il DM
8/2011, costituiscono riconoscimento tangibile
dell'importante valenza educativa delle esperienze
perfomative. Non va dimenticato poi l’apporto delle
Scuole popolari e civiche di musica, delle Bande,
dei Cori, delle Scuole di danza, dei Laboratori
teatrali e di quanto promosso dal terzo settore,
dall’associazionismo e dal mondo del volontariato.
Un capillare patrimonio sociale e artistico prezioso,
che la legge vuole non solo formalmente riconoscere
ma anche impegnarsi a sostenere concretamente.
Il disegno di legge intende definire i princìpi atti a
garantire a ogni cittadina e cittadino le essenziali
opportunità formative nel campo dell’espressione
artistica. A tal fine alcune definizioni sono utili
per intendere il senso profondo dell’iniziativa
parlamentare: con espressione artistica vengono
intese tutte le forme possibili del fare artistico ovvero
del processo creativo connesso alla sfera estetica.
Questo sia in termini di patrimonio culturale (colto
o popolare, in qualche modo storicizzato), sia come
opportunità espressiva ovvero processo/prodotto
creativo originale, che deve essere reso accessibile a
tutti. Con arti performative (o arti dello spettacolo)
si intendono invece tutte le forme di espressione
artistica (linguaggi) che si esplicano mediante azioni
sceniche dal vivo di qualunque genere, compresi i
principali linguaggi codificati della Musica, della
Danza, e del Teatro, nonché tutte le forme ibride e
sperimentali di espressione artistica anche di tipo
multimediale. Con formazione artistica infine si
intende qualsiasi tipo di percorso formativo mirato
all’acquisizione integrata di competenze pratiche,
teorico-analitiche e storico-culturali in campo
artistico.
L’articolo 1 stabilisce le finalità del disegno di legge
prevedendo, nell’ambito delle finalità di formazione
artistica e culturale della persona, nonché di
promozione e sviluppo della cultura, disposizioni
atte a garantire a ogni persona l’accesso alla
formazione artistica nelle sue varie declinazioni
amatoriali e professionali, a implementare la
formazione artistica nel curriculum delle scuole
di ogni ordine e grado, a realizzare un sistema
formativo della professionalità dei docenti e degli
operatori del settore improntato a criteri di qualità.
L’articolo 2 disciplina la formazione artistica nelle
scuole di ogni ordine e grado stabilendo che la
stessa, consistente nell’acquisizione contestuale di
conoscenze e nell’esercizio di pratiche connesse
alle espressioni artistiche musicali, coreutiche e
teatrali, sia garantita nelle scuole da docenti in
possesso di specifiche abilitazioni definite con
decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università
e della ricerca. L’articolo 2 prevede inoltre che:
a) la formazione artistica sia assicurata in nidi
e scuole d’infanzia, nelle attività educative
quotidiane secondo un approccio globale allo
sviluppo armonico della corporeità nelle sue varie
dimensioni espressive, nei curricula scolastici
per almeno 100 ore annuali nella scuola primaria
e nella scuola secondaria di primo grado e per
almeno 50 ore annuali nella scuola secondaria di
secondo grado in relazione ai vari indirizzi e alle
forme di flessibilità curricolare adottabili; b) i Licei
musicali e coreutici siano trasformati in Licei delle
arti performative, articolati in sezioni a indirizzo
61
“musicale”, “coreutico”, “teatrale” e, per tutti,
in indirizzi interpretativi, compositivi, tecnicotecnologici e storico-scientifici;
c)
gli
Istituti
Comprensivi,
nell’ambito
dell’autonomia scolastica, possano costituirsi in
Poli formativi artistici;
d) le istituzioni scolastiche, per garantire l’offerta
formativa, possano attivare accordi e collaborazioni
di rete anche con soggetti terzi, accreditati dal
Ministro dell’istruzione, dell’università e della
ricerca, dalle regioni o dalle province autonome
di Trento e Bolzano; e) le Istituzioni dell’Alta
Formazione Artistica Musicale (AFAM), in raccordo
con le istituzioni scolastiche e gli enti locali,
predispongano piani integrati per la formazione
musicale e coreutica di base funzionali anche alla
creazione di formazioni di musica d’insieme e di
sistemi di orchestre.
L’articolo 3 disciplina la formazione artistica
nei settori della educazione non formalizzata
prevedendo, tra l’altro, che entro 180 giorni dalla
data di entrata in vigore della legge, le regioni
e le province autonome di Trento e di Bolzano
adottino i necessari provvedimenti normativi
per il potenziamento e il coordinamento, a livello
territoriale di competenza, dell’offerta formativa
extrascolastica e integrata negli ambiti musicale,
coreutico e teatrale. L’articolo prevede inoltre
che, al fine di garantire un’adeguata, qualificata
e omogenea offerta formativa, le regioni e le
province autonome di Trento e di Bolzano, entro
180 giorni dalla data di entrata in vigore della
legge, definiscano i requisiti minimi di qualità che
le scuole di musica e i centri di formazione artistica
devono possedere ai fini del loro accreditamento
nei sistemi regionali e delle province autonome.
62
L’articolo 4 disciplina la formazione artisticoculturale continua e ricorrente prevedendo
che, nell’ambito del riparto dello stanziamento
del Fondo unico per lo spettacolo, il Ministro
dell’istruzione, dell’università e della ricerca
attribuisca una parte della quota riservata al
settore delle attività musicali e artistiche sulla
base dei seguenti criteri:
a) l’offerta di cartelloni di stagioni specifiche per
le scuole e le iniziative volte alla formazione del
giovane pubblico;
b) lo svolgimento di interventi mirati alla
prevenzione del disagio sociale e psicologico,
nonché della devianza giovanile, mediante la
promozione di mirate attività in contesti a rischio o
comunque volti al generale recupero del benessere
psicofisico e sociale; c) l’accesso a prezzo ridotto
a rappresentazioni musicali, teatrali e coreutiche
per le scuole, i gruppi o le famiglie con minori;
d) l’accesso a prezzo ridotto a rappresentazioni
musicali, teatrali e coreutiche per insegnanti e
operatori del settore;
e) la promozione e la realizzazione di attività a
carattere laboratoriale destinata alle scuole, ai
docenti e al giovane pubblico.
L’articolo 5 prevede l’introduzione delle “cArt”,
tessere destinate ai docenti delle scuole di ogni
ordine e grado, per l’accesso gratuito ai musei e per
l’acceso ridotto, di almeno il 30%, ai cartelloni di
Teatri ed Enti Lirici che ricevano contributi pubblici,
statali o da parte di Enti Locali. Le cArt hanno
valore triennale rinnovabile automaticamente per
educatrici e educatori di nidi e scuole dell’infanzia,
per docenti in ruolo e, su domanda, per docenti in
servizio a tempo determinato all’atto della richiesta.
L’articolo 6 prevede detrazioni delle spese sostenute
per i figli minorenni per l’iscrizione e la frequenza
di corsi per la formazione artistica amatoriale
musicale, teatrale e coreutica effettuati presso
strutture accreditate e riconosciute dalla Pubblica
Amministrazione.
L’articolo 7 prevede interventi architettonici di
qualità a sostegno della formazione artistica, nel
quadro degli interventi pluriennali previsti a favore
dell’edilizia scolastica, per la riqualificazione,
con vincolo di destinazione d’uso, di ambienti
scolastici sulla base di specifici progetti presentati
dagli enti locali; la costruzione di nuove strutture,
o la riqualificazione di strutture esistenti, atte
ad accogliere i Licei delle arti performative;
l’individuazione di adeguate strutture, o la
costruzione di nuove, destinate alla creazione
di Centri polivalenti per le arti performative;
l’individuazione di adeguate strutture, o la
costruzione di nuove, da destinarsi alla realizzazione
dei Politecnici delle arti.
L’articolo 8 prevede la copertura finanziaria.
Art. 1
Finalità e definizioni
1. La presente legge, nell'ambito delle finalità di
formazione artistica e culturale della persona,
nonché di promozione e sviluppo della cultura,
prevede disposizioni atte a garantire a ogni
persona l’accesso alla formazione artistica nelle
sue varie declinazioni amatoriali e professionali, a
implementare la formazione artistica nel curriculum
delle scuole di ogni ordine e grado, a realizzare un
sistema formativo della professionalità dei docenti
e degli operatori del settore improntato a criteri di
qualità.
2. Ai fini della presente legge si intende per:
a) "formazione artistica": qualsiasi tipo di percorso
formativo finalizzato all’acquisizione integrata di
competenze pratiche, teorico-analitiche e storicoculturali in campo artistico;
b) "arti performative": ogni forma di espressione
artistica che si esplica mediante azioni sceniche
dal vivo di qualunque genere ricomprendendo i
linguaggi codificati della Musica, della Danza e del
Teatro, nonché tutte le forme ibride di espressione
artistica anche di tipo multimediale;
c) "Poli Formativi Artistici": gli Istituti Comprensivi
nei quali l’insegnamento delle arti performative
costituisce tratto caratterizzante del curriculum.
Art. 2
Formazione artistica nelle scuole di ogni ordine e grado
1.
La
formazione
artistica
consistente
nell’acquisizione contestuale di conoscenze e
nell’esercizio di pratiche connesse alle espressioni
artistiche musicali, coreutiche e teatrali è garantita
nelle scuole di ogni ordine e grado da docenti in
possesso di specifiche abilitazioni definite con il
decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università
e della ricerca di cui al comma 7.
2. Nel rispetto dell’autonomia scolastica, la
formazione artistica di cui al comma 1 è assicurata:
a) in nidi e scuole d’infanzia, nelle attività educative
quotidiane secondo un approccio globale allo
sviluppo armonico della corporeità nelle sue varie
dimensioni espressive;
b) nei curricola scolastici per almeno 100 ore
annuali nella scuola primaria e nella scuola
secondaria di primo grado;
c) per almeno 50 ore annuali nella scuola secondaria
di secondo grado, in relazione ai vari indirizzi e alle
forme di flessibilità curricolare adottabili.
3. I Licei musicali e coreutici di cui all’articolo 7
del DPR 15 marzo 2010, n. 89, sono trasformati in
Licei delle arti performative, articolati in sezioni a
indirizzo “musicale”, “coreutico”, “teatrale” e, per
tutti, in indirizzi interpretativi, compositivi, tecnicotecnologici e storico-scientifici.
4. Nell’ambito dell’autonomia scolastica gli Istituti
Comprensivi possono costituirsi in Poli formativi
artistici. Per la realizzazione dei primi 500 Poli
Formativi Artistici è autorizzata la spesa, per
ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017 di 50 milioni
di euro a valere sulle risorse di cui all’articolo 8.
5. Per garantire l’offerta formativa di cui al presente
articolo, le istituzioni scolastiche possono attivare
accordi e collaborazioni di rete anche con soggetti
terzi, accreditati dal Ministro dell’istruzione,
dell’università e della ricerca, dalle regioni o dalle
province autonome di Trento e Bolzano. A tal fine,
a decorrere dall’anno 2015 è autorizzata la spesa
di 5 milioni di euro a valere sulle risorse di cui
all’articolo 8.
6. Le Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica
Musicale (AFAM), in raccordo con le istituzioni
scolastiche e gli enti locali predispongono piani
integrati per la formazione musicale e coreutica di
base di cui all’articolo 2, comma 8, lettera d, della
legge 21 dicembre 1999, n. 508, funzionali anche
alla creazione di formazioni di musica d’insieme e
di sistemi di orchestre. 7. Con decreto del Ministro
dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di
concerto con il Ministro per i beni e le attività
culturali, sentiti il Comitato nazionale della Pubblica
Istruzione (CNPI), il Consiglio Nazionale per l’Alta
Formazione Artistica Musicale e Coreutica (CNAM)
e il Comitato nazionale per l’apprendimento
pratico della musica, da adottare entro 180 giorni
dall’entrata in vigore della presente legge:
a) sono definite le modalità di attuazione del comma
1 del presente articolo mediante la modifica degli
ordinamenti didattici del primo ciclo d’istruzione
di cui al DPR 20 marzo 2009, n. 89, del secondo
ciclo d’istruzione di cui al DPR 15 marzo 2010, n.
89, nonché delle indicazioni nazionali di cui al DM
16 novembre 2012, n. 254, con attenzione alla
realizzazione di curricula verticali che prevedano
raccordi a livello interdisciplinare e interartistico;
b) sono definite le modalità di attuazione del comma
3 del presente articolo garantendo l’attivazione di
non meno di un liceo ogni 5.000 studenti tramite la
pianificazione a livello territoriale in accordo con gli
enti locali di competenza;
c) è potenziata l’offerta formativa dei corsi ad
indirizzo musicale di cui al DM n. 201 del 1999, con
l’estensione a tutte le specialità strumentali e vocali,
nonché il riordino delle relative classi di concorso;
d) sono individuati gli specifici profili professionali
e relativi percorsi formativi basati sull’integrazione
di competenze pratico-teoriche, disciplinari e
interdisciplinari, metodologico- didattiche, del
personale docente chiamato a svolgere le attività
curricolari di cui al comma 1.
Art. 3
Formazione artistica nei settori della educazione
non formalizzata
1. Entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore
della presente legge le regioni e le province
autonome di Trento e di Bolzano adottano i necessari
provvedimenti normativi per il potenziamento e il
coordinamento, a livello territoriale di competenza,
dell’offerta formativa extrascolastica e integrata
negli ambiti musicale, coreutico e teatrale.
2. Al fine di garantire un’adeguata, qualificata e
omogenea offerta formativa, le regioni e le province
autonome di Trento e di Bolzano, entro 180 giorni
dalla data di entrata in vigore della presente legge,
definiscono i requisiti minimi di qualità che le scuole
di musica e i centri di formazione artistica devono
possedere ai fini del loro accreditamento nei sistemi
regionali e delle province autonome. In particolare,
le scuole di musica e i centri di formazione artistica
devono:
a) disporre di locali idonei e a norma di legge e,
in particolare, di aule per la didattica collettiva e
individuale, nonché di adeguati spazi atti a ospitare
saggi e manifestazioni pubbliche;
b) disporre di un corpo docente la cui formazione
ed esperienza siano attestate da adeguati titoli nei
settori artistico-didattici di riferimento e la cui
contrattualizzazione avvenga mediante la stipula di
contratti di lavoro ai sensi dalla normativa vigente,
nel rispetto della libertà di insegnamento e della
continuità didattica;
c) espletare la pianificazione e la realizzazione
dell’offerta formativa e dell’organizzazione
didattica attraverso appositi organismi di gestione
collegiale in grado di garantire, oltre alla specifica
formazione artistica, il costante dialogo tra i diversi
63
linguaggi espressivi e la ricerca artistica;
d) proporre attività laboratoriali che consentano
lo sviluppo e la ricerca di metodologie innovative e
sperimentali;
e) documentare l’attività didattica favorendone la
programmazione collegiale e la sua verifica;
f) essere legalmente costituite da almeno 3
anni e possedere uno statuto o un regolamento
che stabiliscono l’organizzazione didattica e
amministrativa interna.
3. A seguito dell’emanazione di appositi bandi, gli
enti locali sostengono progetti relativi ad attività
artistiche performative attraverso:
a) specifici finanziamenti;
b) la cessione temporanea a titolo non oneroso di
spazi e attrezzature per prove e rappresentazioni.
Per l’accesso agli interventi di sostegno, i progetti
devono prevedere accordi di rete tra più soggetti
quali: Enti lirici, Fondazioni, Teatri, Istituzioni
Afam, Università, Licei delle arti performative,
Poli formativi artistici, Scuole Medie con corsi a
Indirizzo Musicale (SMIM), nonché associazioni
musicali, bandistiche, corali, coreutiche, teatrali e
altri soggetti del terzo settore e del volontariato.
4. Ai maggiori oneri di cui al presente articolo, pari
a 15 milioni di euro a decorrere dall’anno 2015, si
provvede a valere sulle risorse di cui all’articolo 8.
Art. 4
Formazione artistico-culturale continua e ricorrente
64
1. Nell’ambito del riparto dello stanziamento del
Fondo unico per lo spettacolo, il Ministro attribuisce
una parte della quota riservata al settore delle
attività musicali e artistiche sulla base dei seguenti
criteri:
a) l’offerta di cartelloni di stagioni specifiche per
le scuole e le iniziative volte alla formazione del
giovane pubblico;
b) lo svolgimento di interventi mirati alla
prevenzione del disagio sociale e psicologico,
nonché della devianza giovanile, mediante la
promozione di mirate attività in contesti a rischio o
comunque volti al generale recupero del benessere
psicofisico e sociale;
c) l’accesso a prezzo ridotto a rappresentazioni
musicali, teatrali e coreutiche per le scuole, i gruppi
o le famiglie con minori;
d) l’accesso a prezzo ridotto a rappresentazioni
musicali, teatrali e coreutiche per insegnanti e
operatori del settore;
e) la promozione e la realizzazione di attività a
carattere laboratoriale destinata alle scuole, ai
docenti e al giovane pubblico.
2. Gli enti locali e le istituzioni AFAM promuovono
tavoli di confronto, scambio di informazioni,
coordinamento e creazione di reti dell’offerta e della
produzione correlata, con particolare attenzione
all’ottimizzazione delle risorse e alla valorizzazione
del fare artistico amatoriale, in raccordo con il
settore professionale e con il patrimonio culturale
territoriale.
Art. 5
Introduzione delle “cArt”
1. Il Ministro dell’istruzione, dell’università e della
ricerca, di concerto con il Ministro per i beni e le
attività culturali, entro 180 giorni dalla data di
entrata in vigore della presente legge, provvede
alla erogazione di apposite tessere denominate
“cArt” - Cultura e/è Arte, destinate ai docenti delle
scuole di ogni ordine e grado, per l’accesso gratuito
ai musei e per l’acceso ridotto, di almeno il 30%,
ai cartelloni di Teatri ed Enti Lirici che ricevano
contributi pubblici, statali o da parte di enti
locali. Le cArt hanno valore triennale rinnovabile
automaticamente per educatrici ed educatori di
nidi e scuole dell’infanzia, per docenti in ruolo
e, su domanda, per docenti in servizio a tempo
determinato all’atto della richiesta. Con decreto
del Ministro dell’istruzione, dell’università e della
ricerca da adottare di concerto con il Ministro per i
beni e le attività culturali, entro 30 giorni dall’entrata
in vigore della presente legge, sono stabilite le
modalità di attuazione del presente articolo.
all’articolo 2, comma 3;
c) l’individuazione di adeguate strutture, o la
costruzione di nuove, destinate alla creazione
di Centri polivalenti per le arti performative da
destinare alle attività di cui alla presente legge;
d) l’individuazione di adeguate strutture, o la
costruzione di nuove, da destinarsi alla realizzazione
dei Politecnici delle arti di cui all’articolo 2, comma
8, lettera i) della legge 21 dicembre 1999, n. 508.
Art. 8
Copertura finanziaria
1. Gli interventi a favore della formazione artistica
della presente legge sono finanziati, con lo
stanziamento di 75 milioni di euro per ciascun degli
anni 2015, 2016 e 2017 e di 25 milioni di euro a
decorrere dall’anno 2018, a valere sui fondi relativi
alle “scelte non espresse da parte dei contribuenti”
quanto alla quota di diretta gestione statale
dell’8xmille, di cui alla legge 20 maggio 1985, n. 222,
il cui articolo 47, terzo capoverso, secondo periodo,
è così modificato: “In caso di scelte non espresse da
parte dei contribuenti, la destinazione della quota
risultante è destinata alla tutela dei beni culturali, al
sostegno delle attività artistiche e alla formazione
artistica.”.
2. A decorrere dal 1 gennaio 2015, sono abrogate le
seguenti disposizioni:
a) al decreto del Presidente della Repubblica n. 917
del 1986: 1) articolo 10, comma 1, lettere a) e h);
2) articolo 15, comma 1, lettera b-bis); 3) articolo
17, comma 1, lettere e), h), i) e n); 4) articolo 69,
comma 2;
b) articolo 3, comma 7 del decreto legge 31 maggio
1994, n. 330, convertito con modificazioni dalla
legge 27 luglio 1994, n. 473;
c) articolo 90, comma 23, della legge 27 dicembre
2002, n. 289;
d) articolo 1, comma 496, della legge 23 dicembre
2005, n. 266.
Art. 6
Detrazioni delle spese sostenute per l’iscrizione e
la frequenza di corsi per la formazione artistica
amatoriale musicale, teatrale e coreutica
1. Ai fini del sostegno dell’offerta del terzo settore
nell’ambito della formazione artistica, all’articolo
15, comma 1, del Testo Unico delle imposte sui
redditi, di cui al decreto del Presidente della
Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, relativo alle
detrazioni per oneri sostenuti dai contribuenti,
dopo la lettera i-septies) è aggiunta la seguente:
“i-octies: a decorrere dal 1 gennaio 2014 le spese,
per un importo non superiore a 500 euro, sostenute
per l’iscrizione e la frequenza di corsi per la
formazione artistica amatoriale musicale, teatrale
e coreutica di minori di 18 anni, purché effettuati
presso strutture accreditate e riconosciute dalla
Pubblica Amministrazione.”
2. Ai maggiori oneri di cui al comma 1, pari a 5
milioni di euro a decorrere dall’anno 2015, si
provvede a valere sulle risorse di cui all’articolo 8.
Art. 7
Interventi architettonici di qualità a sostegno della
formazione artistica
1. Nel quadro degli interventi pluriennali a favore
dell’edilizia scolastica al fine di strutturare
spazi tecnicamente ed esteticamente idonei allo
svolgimento di attività artistiche performative,
sono previste misure destinate a:
a) la riqualificazione, con vincolo di destinazione
d’uso, di ambienti scolastici sulla base di specifici
progetti presentati dagli enti locali;
b) la costruzione di nuove strutture, o la
riqualificazione di strutture esistenti, atte ad
accogliere i Licei delle arti performative di cui
Una delegazione del Forum Nazionale per l’educazione musicale composta dal coordinatore Checco Galtieri,
da Giovanni Piazza (ideatore dell’iniziativa) e da Annalisa Spadolini funzionario della Direzione Generale
per il personale del MIUR ha incontrato giovedì 10 ottobre alle ore 15,00 il Ministro dell’Istruzione Maria
Chiara Carrozza.
E’ stato presentato il Forum e ne sono stati illustrati gli scopi, sottolineandone la forza numerica (si parla di
una utenza di circa 150.000 unità) e la forza qualitativa insita nella sua composizione: un luogo di incontro
tra il Terzo Settore e docenti di Conservatorio, Università e Scuola Pubblica; un tavolo di discussione tra Cori
e Scuole di musica, Associazioni disciplinari e metodologiche con l’apporto di Centri studi, l’approssimarsi
delle Bande musicali e quant’altro.
In considerazione del ruolo di supplenza alle Istituzioni Statali che singoli insegnanti ed il mondo
dell’Associazionismo in generale hanno svolto in questi trent’anni e della necessità che questo ruolo sia
superato attraverso una collaborazione più ampia con l’Istituzione Pubblica, è stata ribadita l’importanza
dell’Educazione Musicale in tutti i livelli scolastici a cominciare dalla Scuola Primaria, in stretta connessione
con la crescita di un futuro cittadino più consapevole, attento e creativo.
Sono state presentate poi le tre richieste dell’appello sostenute dalle oltre undicimila firme e da un drappello
di illustri patrocinatori:
1- l’inserimento organico nel primo ciclo d’istruzione di un insegnante specializzato in didattica della
musica in ogni scuola come promotore e coordinatore delle attività musicali;
2- l’inserimento organico nella Scuola secondaria di II grado di docenti di materie musicali al fine di garantire
un’adeguata presenza della musica, della sua cultura e della sua storia nella formazione degli studenti;
3- il sostegno alle attività formative musicali, e in generale artistiche, anche attraverso deduzioni fiscali
come già avviene per le attività sportive; (su questo punto il Ministro ha segnalato le difficoltà frapposte
dalla Ragioneria dello Stato).
La delegazione ha poi illustrato le possibilità e le opportunità che il Protocollo d’intesa (al quale il Ministro
è sembrato fare particolare attenzione) stipulato in primavera fra il Forum e il MIUR DGPER può produrre.
Infine è stato sottolineato il lavoro congiunto di tutto il Forum chiedendo che almeno un rappresentante del
Forum stesso sia inserito nei vari gruppi di lavoro e tavoli che prendono al Ministero le decisioni concrete e
pratiche. Il Ministro ha seguito con crescente interesse la presentazione e mostrato la massima disponibilità,
in particolare in merito all’ultima richiesta, ringraziando il Forum e tutti noi per quanto abbiamo fatto e
facciamo per la Musica in Italia.
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Coro polifonico A.B. MICHELANGELI
di Conegliano – TV
Tipo corale: misto
Repertorio: polifonico
Direttore: Svetlana Saroka
Indirizzo coro: Via Frate Armellini, 13
31015 Conegliano (TV)
Responsabile organizzativo: Claudio Sonego
Cell: 335.6384928
Email: [email protected]
CORO DI CODISSAGO
di Castellavazzo - BL
Le schede dei cori
Tipo corale: femminile
Repertorio: popolare
Direttore: Igor Somavilla
Indirizzo coro: Via 2 Giugno, 7
32010 Castellavazzo (BL)
Responsabile organizzativo: Doriana De Vettor
Cell: 348.8291794
Email: [email protected]
66
VOICEINSOUL FILARMONICA CITTADELLESE
di Cittadella - PD
Tipo corale: mista
Repertorio: gospel, pop, blues
Direttore: Antonia Pia
Indirizzo coro: Via N. D’Alvise, 1
35013 Cittadella (PD)
Responsabile organizzativo: Anna Pasinato
Tel: 049.9401291 Cell: 338.6817020
Email: [email protected]
Le schede dei cori
Coro LADIESis
di Marano Vicentino - VI
Tipo corale: femminile
Repertorio: polifonico e popolare
Direttore: Massimo Zulpo
Indirizzo coro: Via Stazione, 67
36035 Marano Vicentino (VI)
Responsabile organizzativo: Valeria Gasparin
Cell: 328.6645307
Email: [email protected]
KOLBE CHILDREN’S CHOIR
di Venezia Mestre - VE
Tipo corale: voci bianche
Repertorio: polifonico popolare
Direttore: Alessandro Toffolo
Indirizzo coro: Via Aleardi, 156
30172 Venezia Mestre (VE)
Responsabile organizzativo: Alessandro Toffolo
Cell: 347.8948711
e-mail: [email protected]
GRUPPO CORALE BOLZANO VICENTINO
di Bolzano Vicentino - VI
Tipo corale: maschile
Repertorio: polifonico, popolare
Direttore: Francesco Grigolo
Indirizzo coro: Piazza Roma, 8
36050 Bolzano Vicentino (VI)
Responsabile organizzativo: Pietro Campagnolo
Tel: 0444.350544
Email: [email protected]
Le schede dei cori
Le schede dei cori
67
Associazione sviluppo Attività Corali del veneto
CORSO BIENNALE
DI DIREZIONE DI CORO
Anno accademico 2014-2015
corsi accademici
target
PRESSO IL CENtRO CuLtuRA CANEvON, vIA J. DEL CASSERO 4,
MALCONtENtA (vE)
Il corso è aperto a tutti i direttori
e aspiranti direttori di coro
per iniziare, per imparare,
per approfondire.
tECNICA DELLA DIREzIONE
Matteo valbusa
tECNICA vOCALE
i “numeri” dell’accademia
Lia Serafini
2 anni di corso
10 weekend di lezione (sab-dom):
LABORAtORIO DI CANtO gREgORIANO
1 weekend al mese per 10 mesi,
da settembre a giugno 2014.
18 docenti di chiara fama.
Cori laboratorio di prestigio.
Concerti in Veneto e Trentino, diretti dagli allievi.
Alessio Randon
LABORAtORIO MADRIgALIStICO
Sandro Naglia
MAStERCLASS
MuSICA
RINASCIMENtALE
MuSICA
ROMANtICA
Docente:
Docente:
Marco Ozbic
Marco Berrini
Coro laboratorio:
Caterina Ensemble
Coro laboratorio:
Coro da Camera trentino
NEL SECONDO ANNO SONO PREvIStE ANChE LE MAStERCLASS:
MuSICA DEL
MuSICA
‘600 - ‘700
POPOLARE
(A. A. 2015-2016)
(A. A. 2015-2016)
MuSICA
CONtEMPORANEA
Docente:
Lorenzo Donati
Coro laboratorio:
Coro Polifonico S. Biagio
Seminari FORMAtIvI
•
•
•
•
•
•
Elementi di semiografia rinascimentale
Retorica musicale
Accordatura e temperamenti, l’intonazione del coro
Tecniche di insegnamento e concertazione
Analisi formale e armonica
Tecniche di consapevolezza corporea
ISCRIzIONI ENtRO IL 31 LugLIO 2014
PER INFO: ASAC Ass. per lo sviluppo delle attività corali del veneto - Via Vitt. Veneto 10, 31033 Castelfranco Veneto
Tel: (+39) - 0423 498941 fax 0423 465022 - [email protected] - www.asac-cori.it