ARGOT PRODUZIONI in collaborazione con Argostudio e Carrozzerie n.o.t. con il contributo di NUOVOIMAIE presenta un proge1o di UFFICI TEATRALI Misantropo -­‐ ovvero liberi esperimen. dell’arte del vivere sociale -­‐ di Molière traduzione, ada3amento e regia Francesco Frangipane con Arcangelo Iannace, Alceste Massimiliano Benvenuto, Filinte Vincenzo De Michele, Oronte Vanessa Scalera, Celimene Sara Andreoli, Eliante Silvia Salvatori, Arsinoè MaJeo Quinzi, Acaste Pierpaolo De Mejo, Clitandro musiche e DJ Set Antonello Aprea scenografia Francesco Ghisu costumi CrisMan Spadoni light designer Giuseppe Filipponio Il Misantropo è ancora oggi uno straordinario ritra3o della società contemporanea, un palcoscenico vivente in cui tu? i personaggi esibiscono i propri esperimen@ riusci@, trucchi smaschera@ e acrobazie maldestre proprie dell'arte del vivere sociale. Una meravigliosa occasione per raccontare la società in cui viviamo e per me3ere in mostra vizi e virtù dell’uomo a3raverso le mille pieghe dell’animo umano. TEATRO L ROMA - IL MISANTROPO DI MOLIÈRE ALLE “CARROZZERIE” Smascherati i mediocri soddisfatti RAFAEL F. LOBO ibero esperimento riuscito! Prorompente personalità dei protagonisti, tutti, i quali, di volta in volta, erano l'io-cheagiva per dimostrare l'infondatezza della verità, sempre cangiante. Già, proprio perché ognuno, pirandellianamente, si porta dentro la propria verità. Nella sala d’attesa del teatro alcuni degli attori girovagavano in costume tra il pubblico. Saranno Oronte e Celimene a trascinare gli ospiti nell’arena, uno spazio aperto ben studiato, il pubblico seduto su sgabelli e panche orientati secondo diagonali, tali da poter permettere l’interazione diretta tra attori e pubblico. La storia è nota a tutti. L’idealista Alceste dal ghigno beffardo nell’ostentare la verità senza compromessi, innamorato di Celimene (Vanessa Scalera) – la quale vive la mondanità nella quale trova ampi spazi di seduzione – cerca di convincerla, inutilmente, ad abbandonare gli agi per vivere insieme una vita solitaria. L’atmosfera è quella da grande evento degli anni '90. I vernissage romani, ben descritti dall’ultimo Sorrentino – con tanto di dj set –, erano feste all'insegna del puro intrattenimento e dell'artista come intrattenitore: operazione vuota e immorale dell'epifania che si consumava in un attimo. Nella scena, ben illuminato durante tutto lo spettacolo, un ragazzo resta sospeso alla parete attaccato con lo scotch da pacchi. La citazione sarà certamente sfuggita ai non addetti ai lavori, pur rimanendo di forte impatto per la sua efficacia. (MILANO, 1999; L’ARTISTA MAURIZIO CATTELAN REALIZZA LA PERFORMANCE: "ATTACCATO AL MURO IL GALLERISTA M ASSIMO D E CARLO", ndr - v. figura a lato). www.edizioniconoscenza.it Arcangelo Iannace, Alceste Pierpaolo De Mejo, Clitandro I ruoli, più o meno nascosti, di spasimanti lentamente escono fuori grazie a una lettera che testimonia le differenti verità. Il pensiero di Celimene nei confronti degli altri inchioda, uno per uno, i personaggi che vivono circondati dall’aura delle loro ipocrite convenzioni che ricordano tanto gli Indifferenti moraviani. Vanessa Scalera, Celimene Una scena corale Dice il regista, Francesco Frangipane: Il Misantropo è ancora oggi uno straordinario ritratto della società contemporanea, un palcoscenico vivente in cui tutti i personaggi esibiscono i propri esperimenti riusciti, trucchi smascherati e acrobazie maldestre proprie dell'arte del vivere sociale. Una meravigliosa occasione per raccontare la società in cui viviamo e per mettere in mostra vizi e virtù dell’uomo attraverso le attraverso lemille pieghe dell’animo umano. MISANTROPO di Molière. Traduzione, adattamento e regia Francesco Frangipane con Arcangelo Iannace ; Massimiliano Benvenuto; Vincenzo De Michele; Vanessa Scalera; Sara Andreoli; Silvia Salvatori; Matteo Quinzi; Pierpaolo De Mejo; musiche e DJ Set Antonello Aprea; scenografia Francesco Ghisu; costumi Cristian Spadoni; light designer Giuseppe Filipponioi versi recitati sono del poeta Norberto Fratta Pumpuli. (Progetto di UFFICI TEATRALI, con il contributo di ARGOT PRODUZIONI, in collaborazione con Argostudio e Carrozzerie n.o.t. - ROMA, TEATRO LE CARROZZERIE N.O.T. (15-24 ottobre 2015) 76 ARTICOLO 33 | N.9-10 2015 TeatroeCritica.net Francesco Frangipane autore vero ne Il Misantropo 2015- 10- 23 13:10:00 Lucia Medri Francesco Frangipane è autore e regista de Il Misantropo ovvero liberi esperimenti dell'arte del vivere sociale il cui debutto naz ionale è stato presentato negli spaz i di Carroz z erie Not. Recensione. [capt ion id="at t achment _71623" align="alignlef t " widt h="450"] Fot o Manuela Giust o[/capt ion] Quant o poco sappiamo gli uni degli alt ri e quant o invece pret endiamo di conoscere, analizzare, giudicare, arrogarci il dirit t o di dire sempre, in ogni caso, inevit abilment e, la t ant o agognat a ult ima parola. Perché prediligiamo le conclusioni, gongoliamo nell'ascolt o sì ma quello riservat o esclusivament e alle nost re parole che amiamo f ar risuonare ad alt a voce per f arle sent ire e per risent irle noi st essi, in una prat ica che rasent a a t rat t i quella mast urbat oria. E poi la maschera, l'immancabile compagna, ipocrit a f ort ezza nella quale ci nascondiamo e ci aggrappiamo con la speranza di darci un'incoerent e parvenza di essere. Ci diciamo di essere. Mat eriale incandescent e, Comédie Humaine sempre at t uale, quello scandagliat o nel classico Le Misanthrope ou l'Atrabilaire amoureux di Molière at t raverso le sot t erranee e cont raddit t orie psicologie dei personaggi, e messo in most ra nel vernissage alcolico e concet t uale de Il Misantropo ovvero liberi esperimenti dell'arte del vivere sociale. Lavoro t radot t o, adat t at o e diret t o da Francesco Frangipane, il cui debut t o nazionale è st at o present at o (e lo sarà f ino alla prossima domenica) negli spazi di Carroz z erie not, che per due set t imane di seguit o st anno regist rando il t ut t o esaurit o per quello che oramai sembra essere un successo conclamat o. Il Misant ropo – come sot t olineat o dal regist a ai microf oni del programma radiof onico L'ultimo nastro di Krapp – è st at o creat o insieme al collet t ivo Uf f ici Teatrali, innanzit ut t o «un gruppo di amici che si riunisce per lavorare insieme» e prodot t o da Argot Produz ioni. Frangipane regist a lo avevamo incont rat o già nel 2011 con Prima di andar via che insieme a Dall'alto di una fredda torre e L'ora accanto (in scena a gennaio 2016 e prodot t o congiunt ament e da Argot Produzioni, Teat ro dell'Orologio e Carrozzerie not ) compongono la Trilogia di Mezzanotte scrit t a dall'aut ore Filippo Gili. Punt ualizzazioni doverose ut ili a comprendere come il lavoro di Frangipane si inserisca all'int erno di una ret e consolidat a di t eat ri e f igure prof essionali, in grado di sost enere anno dopo anno t ant o gli sf orzi creat ivi quant o quelli produt t ivi. [capt ion id="at t achment _71624" align="alignright " widt h="450"] Fot o Manuela Giust o[/capt ion] Considerat e simili f ondament a che sost engono la prat ica regist ica e in quest o caso anche aut oriale, Il Misant ropo non può che present arsi come uno spet t acolo in grado di osare con discrezione, mant enendo un punt uale equilibrio drammat urgico art icolat o at t raverso una scrit t ura scenica int elligent e e rigorosa. Invit at i a sederci nel bel mezzo della scena che rappresent a il vernissage di Oront e con t ant o di djset (musiche mixat e da Antonello Aprea che vediamo cost ruire una personale presenza scenica) e scult ure concet t uali che sbucano dai muri e dai t ramezzi; ci lasciamo sf iorare dall'organico di at t ori – vest it i in maniera impeccabile con abit i scuri est remament e elegant i – che si muovono e agiscono int orno alla nost ra st at icit à, riempiendo ogni part e della sala e olt re la sala st essa. Siamo spet t at ori mut i ma cent ralissimi di una scena di vit a e st avolt a possiamo solo osservare – osservandoci – quest a f auna di uomini e donne che con f are snob e borghese si st udiano, analizzano e recit ano t ra di loro la part e più congeniale che possa sopravvivere e t rionf are in societ à. Si ride, si beve e si sf ogano le proprie manie ist eriche ballando sf renat ament e: la musica si inserisce in maniera organica t ra una bat t ut a e l'alt ra, viene apposit ament e richiest a dai prot agonist i che si t uf f ano in una danza solit aria che non dialoga. Ognuno si cala in quelli che sembrano individualist ici soliloqui danzat i. Sot t ile, sinuoso e subdolo si agit a però il dramma che nel f inale spezzerà la risat a e scioglierà in lacrime l'amore t radit o di Alcest e e la f ragilissima corazza di Celimene. Una most ra per most rarsi e vedersi most rare, la cui eleganza pat inat a f inirà per ripiegarsi su se st essa e aggrinzendosi svelerà una smorf ia di disgust o e riprovazione. Il Misant ropo non è mai st at o così sincero e t rasparent e, Frangipane svela l'ipocisia senza t rucchi o orpelli ut ilizzando un linguaggio inf ormale e pungent e. L'azione si snoda senza int ralci, f luendo come la recit azione nat uralist ica degli at t ori che, se a volt e si allont ana dall'int elligibilit à, rest it uisce però la verit à dell'emozione. Una sorpresa per chi non conosce il lavoro di quest o giovane regist a e aut ore e una conf erma di padronanza del mest iere per chi ne segue il percorso. Lucia Medri T wit t er @LuciaMedri in scena alle Carrozzerie not f ino al 25 ot t obre 2015 MISANTROPO _ovvero liberi esperiment i dell'art e del vivere sociale traduz ione, adattamento e regia Francesco Frangipane con Massimiliano Benvenut o Vincenzo de Michele Arcangelo Iannace Mat t eo Quinzi Sara Andreoli Silvia Salvat ori Pierpaolo De Mejo Vanessa Scalera musiche / dj set Ant onello Aprea light designer Giuseppe Filipponio scenograf ia Francesco Ghisu costumi Crist ian Spadoni illustraz ione Marco Corona graf ica Francesco Gennaro Esposit o assistente alla regia Silvia Picciaia assistente scenograf o Lorena Curt i i versi di Oront e e Celimene sono del Poet a Norbert o Frat t a Pumpuli Argot Produzioni in collaborazione con Argost udio e Carrozzerie_n.o.t . un proget t o di Uf f ici T eat rali Paper Street - La maschera quotidiana svelata nel Misantropo ... Paperstreet Community Cinema Musica Libri Teatro Miscellanea http://www.paperstreet.it/cs/leggi/misantropo-francesco-frang... Festival Mi ricordo... sì io mi ricordo La maschera quotidiana svelata nel Misantropo di Francesco Frangipane Tweet 1 Condividi 2 Mi piace Condividi Sponsor e siti partner Ultimi articoli in questa sezione: 17 Ascolto consigliato ! Santa María (del Buen Ayre) Gotan Project 5:58 Carrozzerie n.o.t, Roma – 15 ottobre 2015 “Quando c’è ipocrisia, c’è sempre l’atmosfera”, scriveva Grotowski. E in effetti, che ce ne accorgiamo o meno, nella nostra vita quotidiana tutti noi siamo soliti indossare quella che il Maestro polacco chiamava la “maschera sociale” necessaria in realtà all’instaurarsi dei rapporti ché se fossimo davvero tutti sinceri l’uno con l’altro, chissà cosa succederebbe. Forse diventeremmo tutti come Alceste, il protagonista del Misantropo di Molière, un personaggio amareggiato dalla vita, ostinato idealista non incline ai compromessi, “più sincero che corretto” e di conseguenza condannato Altri articoli su paper street: all’incomprensione altrui e alla solitudine. Ora è proprio Alceste, insieme a tutta l’umanità che lo circonda, a tornare nel Misantropo adattato e diretto da Francesco Frangipane (Argot Produzioni). Lungi dal trovarci nella Francia del Seicento, attori in abiti eleganti ci introducono invece in quella che sembra una festa dell’alta società a noi più familiare. Un ambiente bianco, asettico, a metà strada fra una dance-hall e un sofisticato museo d’arte contemporanea, come sembrano confermare le “opere d’arte” che rifanno il verso a un determinato ambiente artistico (scenografia Francesco Ghisu). In questa atmosfera vagamente allucinata alla Kubrick, sgabelli sparsi per tutta la stanza azzerano la distanza fra attori e pubblico, decentrando la regia in un costante flusso di movimento senza un fulcro stabile. 1 di 3 20/10/15 14:34 Paper Street - La maschera quotidiana svelata nel Misantropo ... http://www.paperstreet.it/cs/leggi/misantropo-francesco-frang... Fra risate perfide, pettegolezzi impastati di spritz e l’ennesimo ballo selezionato dal dj in sala, si susseguono allora le false promesse d’amore dell’affascinante Celimene (Vanessa Scalera) all’innamorato Alceste (Arcangelo Iannaca), parole che dicono il contrario di quello che intendono, adulazioni di convenienza. E come quelle opere esposte nella scenografia, sotto la cui aura concettuale si nasconde il nulla, così sembra succedere anche ai personaggi, che svelano l’impietosa superficialità di una vita costruita sull’apparenza. Frangipane, non privo di ironia, trasferisce la vacuità di queste esistenze dalla corte francese al mondo dello spettacolo odierno, rappresentanti di una classe sociale opportunista e arrivista - priva di uno spessore umano più profondo. In scena il tempo scorre veloce e serrato, anche se in realtà nulla sembra accadere se non nell’evoluzione interiore dei personaggi; così, quando Celimene rifiuta l’ultima offerta di un Alceste affranto dal tradimento di vivere insieme lontano dalla società, qualcosa dentro di lei si è spezzato. “Ci sono momenti infatti in cui siamo davvero sinceri - sempre nelle parole di Grotowski - ed è quando amiamo e quando la disgrazia ci tocca.” Alla fine, in Celimene, questi due momenti sembrano coincidere. 2 di 3 20/10/15 14:34 Paper Street - La maschera quotidiana svelata nel Misantropo ... http://www.paperstreet.it/cs/leggi/misantropo-francesco-frang... Quella maschera sociale che in teatro si frantuma per dare vita alla verità, paradossalmente è qui amplificata per smascherare quegli stessi comportamenti che mette in scena. Frangipane colloca il pubblico in una posizione di testimone oculare privilegiato, non tanto degli attori, quanto delle proprie stesse reazioni. Costretto a guardarsi in faccia, il pubblico è così invitato a sondare le proprie reazioni di fronte alla rappresentazione di quella falsità “necessaria” di cui si nutre ogni rapporto. Sarah Curati Tweet 1 Condividi 2 0 commenti Mi piace Condividi 17 Ordina per Principali Aggiungi un commento... Facebook Comments Plugin Privacy Policy | User conditions | RSS feed | © 2007 - 2015 The Paperstreet Team - Italy Rivista online di informazione cinematografica musicale e culturale - Registrazione al tribunale di Alessandria n° 615 del 27 marzo 2008 3 di 3 20/10/15 14:34 Lo spaccaTV Il Misantropo psichedelico: la recensione 1 di 8 http://www.lospaccatv.it/il-misantropo-la-recensione/# ! (https://www.facebook.com/Lospaccatv1?fref=ts) " (https://twitter.com/lospaccatv) + (https://plus.google.com/112189632533408545645/posts) $ (https://www.linkedin.com/company/lospaccatv) % (https://www.youtube.com/channel/UCPea4dlxBYSNt9KIVm3o3zg) & HOME MEGAMUSIC SANREMO 2016 TALENT SERIE TV SPORT INTERVISTE CONTATTI (http://www.lospaccatv.it) IL MISANTROPO: LA RECENSIONE Non si può fare un pensiero sulla nostra società attuale, senza almeno per un secondo pensare a Molière. Forse è stato questo il pensiero di Francesco Frangipane quando ha deciso di mettere in scena Il Mi s a nt ro p o alle Carrozzerie N.O.T. Lo spettacolo si svolge all’interno di uno spazio dove il pubblico si mischia all’attore quasi con il dovere di dover essere parte giudicante di un sistema che non può rimanerci poco 02/03/16 15:29 Lo spaccaTV Il Misantropo psichedelico: la recensione 2 di 8 http://www.lospaccatv.it/il-misantropo-la-recensione/# familiare. Gli attori si muovono in un ambiente non definito, un punto d’incontro che potrebbe essere un locale, vestiti in modo completamente dissonante l’uno dall’altro, dallo smoking indossato da Filinte al vestito eccessivo e del tutto fuori luogo di Celimene, proprio come a sottolineare un’epoca non decifrabile, appunto come il contesto in cui si svolge la storia. G l i a t to r i s i s c a m b i a n o b a t t u te a l vet r i o l o , d ove t u t t i i d i fet t i u m a n i ve n g o n o r i d i c o l i z za t i , s e n za m a i fa r c e n n o a i p re g i , s i v o l g e s e m p re a u n o s g u a rd o c r i t i c o m a i c o s t r u t t i v o , b e n s ì v o l to a d i s i nte g ra re l a p e r s o n a l i t à d e l l ’a m i c o p r e s o d i m i r a , c h e a s u a v o l ta v i v e i g n a ro e s i d i fe n d e a l l o s te s s o m o d o . Frangipane è ben attento al contorno di questi risvolti, dove la musica, sempre presente, fa da intervallo tra una battuta e l’altra, dando forza e convinzione all’attore stesso che più balla più si sente forte nel dirle, forte di una prepotente vigliaccheria. Una forte accusa alla società borghese moderna, dove le amicizie sono sempre strumentalizzate e mezzo di scambio per favori fatti al fine di un prestigio e un’esclusività che ci eleva al di sopra degli altri, non permettendo di esprimerci in maniera disinteressata e quindi sincera. Questa era l’insofferenza che Molière voleva mettere in scena, l’abito stretto che non voleva più indossare. 02/03/16 15:29 Lo spaccaTV Il Misantropo psichedelico: la recensione 3 di 8 http://www.lospaccatv.it/il-misantropo-la-recensione/# (http://www.lospaccatv.it/wp-content/uploads/2015/10/tea.jpg) E q u e l l ’ i n s o f fe re n z a l a m e t te i n b o c c a a d A l c e s te , c h e v i e n e c r i t i c a to d a i s u o i a m i c i , o v v i a m e nte i n c a p a c i d i c o m p o r ta r s i d i v e r s a m e nte d a c o m e h a n n o s e m p r e f a t t o , a v v e l e n a n d o s i l ’ u n o c o n l ’a l t r o , a t t ra v e r s o c r i t i c h e s p i e ta te . I l d i a l o g o t ra A l c e s te e F i l i nte , c i m e t te s u b i to i n c h i a ro i l m e s s a g g i o d i re t to e d e s p l i c i t o d e l l ’o p e r a . Ma Alceste attraverso la sua ossessionante sincerità, diventa a tratti ridicolo cercando di essere fedele e rigoroso alle parole che rivolge agli altri. Infondo la sincerità non ha bisogno di essere sempre sottotitolata, si esprime molto più efficacemente attraverso gesti coerenti e significativi, mentre Alceste non riesce a sottrarsi dal contesto in cui vive, innamorandosi di una donna che è l’esatto opposto di quello che dovrebbe, secondo la sua morale amare. All’uscita dello spettacolo improvvisamente viene uno strano desiderio, quello di sottrarsi nel bene o nel male a i soliti convenevoli nei confronti di attori e registi che sinceri o disonesti che siano, appaiono sempre un po’ falsi. Con questo dubbio Il Misantropo Psichedelico ci saluta da lontano con la mano. La traduzione, l’adattamento e la regia de Il Mi s a nt ro p o psichedelico è di Francesco Frangipane; nel cast Massimiliano Benvenuto, Vincenzo De Michele, Arcangelo Iannace, Mat02/03/16 15:29 Lo spaccaTV Il Misantropo psichedelico: la recensione 4 di 8 http://www.lospaccatv.it/il-misantropo-la-recensione/# teo Quinzi, Sara Andreoli, Silvia Salvatori, Pier Paolo de Majio, Vanessa Scalera. Musiche-Dj Set a cura di Antonello Aprea, scenografia Francesco Ghisu, costumi Cristian Spadoni. La produzione è di Argot, in collaborazione con Argostudio e Carrozzerie N.O.T.; il progetto di Uffici Teatrali. Crediti fotografici: Manuela Giusto Misantropo (http://www.lospaccatv.it/tag/misantropo/) , teatro (http://www.lospaccatv.it/tag/teatro/) SHARE ON ! 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Si butta quindi nel mondo della regia, finché non trova l’occasione lavorativa che tanto cercava, ed inizia a collaborare con la Rai. Tutt’ora questo rimane il suo lavoro, ma il tormento cresce, vuole provare a scrivere quello che ha sempre amato e raccontare con lo sguardo ed il corpo: il cinema ed il teatro, le sue vere passioni, che l’hanno fatta arrivare fin qui. Leggi tutti i post di Antonella Cori (http://www.lospaccatv.it/author/antonella-cori/) POTREBBE INTERESSARTI ANCHE... 02/03/16 15:29 Il Misantropo secondo Francesco Frangipane 1 di 1 http://www.femaleworld.it/il-misantropo-secondo-francesco-frangipane/ IL MISANTROPO SECONDO FRANCESCO FRANGIPANE Posted ottobre 25th, 2015 by Mario Di Calo & filed under Cultura e spettacolo , Teatro . Ogni nuova messinscena di uno spettacolo necessita sempre di buone motivazioni per giungere dritti al cuore di colui che si predispone alla visione. Il gruppo Uffici Teatrali nasce proprio con questi sani intenti e rinnovate volontà. Un gruppo di artisti che converge le proprie idee e le proprie forze in un ambizioso progetto comune. Mettere in circolo sinergie provenienti da traiettorie diverse non escludendo il pubblico che deve avere parte attiva in questa direzione. Non più barriere fra spettatori e attori, tutti sono coinvolti in un percorso emotivo e costruttivo per recuperare l’antica funzione del sacro evento teatrale. Nessuno scarico di responsabilità, tutti hanno un onere e un peso non indifferente nel Manifesto espresso dall’energico gruppo. E se la scelta di inscenare presso Carrozzerie_n.o.t ricade su Il Misantropo di Moliere risulta essere un ulteriore approfondimento delle loro cause ed aspirazioni. Misantropo/Liberi Esperimenti sull’Arte del Vivere Sociale diventa quindi un territorio esplorativo sui rapporti smascherati fra personaggi in eterno conflitto fra loro. In fondo chi è Alceste protagonista della commedia? Un uomo che fra mille contraddizioni cerca di essere coerente con i propri principi e per far questo deve mettersi a nudo, anche davanti a Celimene, la donna che tanto ama. Un bestiarium vario di umanità lo assilla e lo asfissia nella sua ricerca forsennata della verità. Quella di Alceste non è in fondo misantropia quanto piuttosto un desiderio di mettere a posto le cose fra gli uomini e fra quelle districarsi con meno ipocrisie o falsità. La sua ambizione e/o ricerca per la scrittura rimane una problematica intima e riservata da non mostrare in pubblico, lui non è un presenzialista, e quando Oronte gli chiede un parere sui suoi versi declamati in pubblico non può fare a meno che esplodere con tutta la propria forza per esprimere il disappunto ed il disprezzo. Ambientato fra Performing Art, Vernissage e Dj Set, nel sempre suggestivo spazio di Carrozzerie_n.o.t, Francesco Frangipane regista e cuore del gruppo, opera innanzitutto un intervento chirurgico fondamentale, alla Tim Crouch, sul testo in cinque atti di Moliere, prosciugandolo di tutti gli inutili minuetti, e restituendocelo quasi come un testo contemporaneo agile, lucido e terribilmente spietato. I personaggi seppur ridotti all’essenzialità assumono un peso determinante all’inevitabile e repentino epilogo amarostico. Alceste condannato all’esilio non solo legalmente, per una bega burocratica, ma anche da colei in cui aveva riposto il suo cuore e il suo amore ma che glielo restituisce contaminato dalle incoerenze del vivere quotidiano. Un gruppo affiatatissimo ed eterogeneo, elegantissimi si aggirano disinvolti fra sentimenti e contraddizioni di sempre di una società che ti vuole uniformato, calpestando senza scrupoli quel poco che una mosca bianca aveva provato a salvaguardare di se stesso, in relazione al proprio intimo più segreto e nei rapporti col mondo esterno. E Arcangelo Iannace con un sorriso raggelato sul volto ci riconsegna un Alceste nuovo, intrigante, affascinante, seduttivo, quasi quasi viene voglia di seguir lui nel suo esilio e di metter da parte ogni falsità e convenzione. 02/03/16 15:54 La vita è un party ma Alceste non ci sta IL MISANTROPO, ovvero l/bari esperimenti dell'arte del vivere sociale, di Molière. Tr-aduzione, adattamento e regia di Francesco Frang.ipane. Scene di Francesco Ghisu. Gostumì dì Christian Spadonì. l uci di Giuseppe Fillpponìo. Con Massimiliano Benvenuto, Vincenzo De Michele, Arcangelo lannace. Matteo Quinzi, Sara Andreoli, Silvia Salvatori, Pier Paolo De Mejo, Vanessa Scalera. Prod. Argot Produzjoni. ROMA. IN TOURNÉE ~ 11 MISantropo che non ti aspelll e che ti arrova addosso m tutta ta sua pro· rompente modernrtà l ~rando classoct. St sa, hanno '"sé 11 dono dJattraversare il tempo e lo spazto. e anche d1 resistere ,alle manopolaztonopoù azzardate mante· 11endo ontatto quel noccoolo duro che h rende immortali Vero però è che c'è modo o modo doattualizzare. Equo sta l a bella sorpresa dell'operazoone reahz· ~ata da Francesco frango pane. capace con intelligenza e rigore di far risplen· dere leparole doMollère. calandole sen· 2a forzature ed esasperazton' 10 un ogg, dove l'opocrosoa della buona socoetà tro· va 11 suo habrtat naturale '"un eterno party. docui noo spettaton. sparpagliati a sedere per tutta la sala. soamo muti testimoni a cond1v1dere lo spaz1o 10 co1 a$oscono gh atton ne Cerromrie Not do Roma. ma potrebbe essere un qualstast locale. bar. salone. certo non un teatro a scena fl'<lntale). Della vocenda sono mantenuti solo 1 momenh essenz1ah e gli snodo relazionali fra ol "duro e puro" !llceste. l'amoco fidato e sua (ìn)ascolla· la coscienla critica Filinte. il vanes10 Oronte e la frovola quanto crudele Celi· rnene. Il foro mll1cu. nella lettura reg1sb· ca di Frangopane. é quello do una bor· ghesoa snob. che dwode Il suo tempo fra grav1ty yoga on una porcilaia rimoder· nata. vernissage, feste. selfie. alcolict, conversaz10n1 vuote c comportamenti 'asullo. la musoca da fs) ballo {dj set do Antonello Apreal e odronk !anno da scu· do e maschera aU'orma1 cromca tncapa· cità di essere se stesst Ottima la prova do tutta la compagnoa. guodata con ma· no ferma. ma non mvassva. verso un m1· nimaltsmo non di maniera e <h grande effic.acia Perfetto anche il rotmo. serra· to e awmcente, che conduce la stona verso un ftnale amar,sstmo. dove c1a· sct~no r1ceve fa sua dose di ca t hver1e, o mustca sempre o•u ••O er-·a . . Claudia Cannella