X EDIZIONE Settimane Musicali Internazionali della Comunità Collinare Intorno al Lago di Viverone 6 luglio – 15 agosto 2012 6 luglio / 15 agosto FESTIVAL MUSICA SUL LAGO 22/26 luglio PROGETTO GIOVANI I INTERNATIONAL CELLO FESTIVAL Credits del Festival Musica sul Lago – X edizione Organizzazione Nuovo Insieme Strumentale Italiano - N.I.S.I. ArteMusica sede operativa segreteria Via San Filippo, 15/a 13900 Biella (Italia) tel. e fax 0039 015/20523 cell.3387294638 cell. 3386711685 [email protected] www.nuovoisi.it Direzione Artistica Sergio Patria, Elena Ballario Segreteria organizzativa Gessica Barbugian Comitato Promotore: Comunità Collinare “Intorno al Lago” Gianfranco Bellardi – Sindaco di Borgomasino e Presidente della Comunità Collinare Antonino Rosa – Sindaco di Viverone e Vice President della Comunità Collinare Mario Enrico – Sindaco di Borgo d'Ale Massimo Ottogalli- Sindaco di Settimo Rottaro Dott. Dosio Roberto – Commissario per il comune di Azeglio Bocchietti Antonio – Sindaco di Caravino Amanda Prelle – Sindaco di Palazzo Canavese Mirco Rosso – Sindaco di Maglione Giovanni Gianotti – Sindaco di Cossano Canavese Dino Gentile - Sindaco di Biella Comunità Collinare Intorno al Lago Via Umberto I, 107 13886 Viverone BI 0039 0161 987810 - 0039 0161 989475 [email protected] www.intornoallago.it Enti sostenitori Consiglio Regionale del Piemonte Regione Piemonte Piemonte Nuovo da Sempre Provincia di Torino Provincia di Biella Città di Biella Camera di Commercio di Biella Fondazione Cassa di Risparmio di Torino Fondazione Cassa di Risparmio di Biella ATL Biella ATL Valsesia e Vercelli Partner Spazio Spalancato Turismo Torino e Provincia Localport Sponsor Lauretana SpA Cella Grande di San Michele Hotel Agorà Hotel Marina Serazio&Negro pianoforti Eurografica tipografia Scavino strumenti musicali Torino Sito web del Festival www.musicasullago.org facebook/musicasullago Facebook/internationalcellofestival Biglietteria Posto unico 8 euro Ridotto 5 euro soci N.I.S.I. Ingresso libero ai concerti del Progetto Giovani del 25 e 26 luglio pag. 2 10!… il Festival Musica sul Lago giunge con l’edizione 2012 al decennale. Doppia cifra, nonostante tutto. Infatti, se già nel corso della scorsa edizione si richiamava il contesto generale non proprio brillante, oggi tale contesto risulta ancora più grigio, ricco di incertezze e povero, sempre più povero, di risorse. La Comunità Collinare Intorno al Lago ha però ritenuto importante dare continuità a questa manifestazione, fiore all’occhiello del nostro territorio per quanto riguarda l’arte e la cultura. Anche in questa edizione infatti non sarà solo Musica sul Lago, ma anche poesia e letteratura, dando vita a connubi fra diverse forme di arte che si fonderanno con le piazze, le chiese e i piccoli grandi patrimoni culturali rappresentati dai nostri paesi. Il Festival così continua anche ad essere l’occasione per il visitatore di scoprire realtà che grazie all’arte e alla cultura possono emergere in tutta la loro bellezza. I percorsi artistici tracciati dal Festival uniscono idealmente i nostri paesi nella “suite” paesaggistica che dal blu del Lago di Viverone passa alle verdi ondulazioni dei rilievi morenici giungendo infine al rosa dei fiori di pesco e al giallo paglierino dell’Erbaluce di Caluso (non solo pesche e vino…tanto altro da scoprire!!). Come si può notare una miscela di colori che trova il suo naturale compimento nei prodotti tipici delle nostra terra, un abbinamento ideale per rendere ancora più “gustosa” la Musica sul Lago. Buona cultura a tutti. La Comunità Collinare Intorno al Lago 2002-2012, dieci anni sono trascorsi da quando un po' in sordina e con l'intento di realizzare una manifestazione che potesse in qualche modo unire e siglare la neonata Comunità Collinare si realizzò la prima edizione di Musica sul Lago. La volontà dei sindaci ha dato modo alla nostra associazione di compiere un itinerario di appuntamenti in cui tutti i comuni della Comunità Collinare hanno avuto l'opportunità di attrarre un pubblico non solo locale ma ben più ampio creando un unico intento di promozione e visibilità turistica per mezzo di qualificati spettacoli. Il 2012, come tutti percepiamo, é un anno molto difficile sotto ogni aspetto , ma ciò non ci ha scoraggiati e abbiamo considerato la difficoltà come una sfida ponendoci anche obiettivi nuovi a sostegno delle generazioni future. All' Orchestra Sinfonica di San Remo il compito di inaugurare il Festival; seguiranno come di consueto appuntamenti di vario genere con attori, cantanti e ensemble che porteranno sicuramente un momento di svago e di piacevolezza musicale nei caratterstici comuni Intorno al Lago. Dal 2007 l'Assessorato al Turismo della Città di Biella, (per mezzo del Protocollo d'Intesa con Fondazione CRB, Camera di Commercio, ATL, Provincia e Comune di Biella) ha patrocinato e contribuito economicamente all'iniziativa e grazie a questo si è sempre potuta dare continuità agli eventi realizzati nella Città di Biella e al Progetto Giovani, con laboratori di didattica e di esecuzione affidata a giovani talenti del settore musicale, inseriti anche nel calendario di Biella Estate All’esordio proprio nella Città di Biella, il I International Cello Festival che vuole essere un progetto unico nel suo genere per i contenuti didattici e che si pone l'intento di collegare la valenza Turistico-Culturale di due realtà ampiamente affermate. Il Cello Festival proposto, oltre che a offrire concerti qualificati, porrà la sua attenzione alla formazione di giovani violoncellisti per le audizioni presso le orchestre Lirico-Sinfoniche con importanti docenti che guideranno i partecipanti alla preparazione tecnica e psicologica necessaria ad affrontare l'impegnativo lavoro per i concorsi professionali. N.I.S.I.ArteMusica pag. 3 X edizione del Festival Musica sul Lago. Musica, teatro, letteratura, didattica per un’ estate di cultura e di divertimento. Nel 2012 il Festival Musica sul Lago festeggia il proprio decennale inaugurando la rassegna VENERDI’ 6 luglio alle ore 21.15 presso la Chiesa Parrocchiale di Caravino (TO) con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo. Proseguirà alternando appuntamenti dedicati a opere letterarie universali, a delicati versi di poesia, a brani della grande lirica, alla canzone napoletana, e si concluderà con un omaggio alla grande Mina; ma la vera novità di quest’anno è la coraggiosa iniziativa dedicata al VIOLONCELLO e ai giovani esecutori dello strumento musicale che più si avvicina alla voce umana. Il Progetto Giovani presente da sempre all’interno della programmazione di Musica sul Lago, dall’edizione 2012 avvalendosi dell’esperienza del Direttore Artistico nonché violoncellista Sergio Patria, si rinnova e intende qualificarsi dando vita al I INTERNATIONAL CELLO FESTIVAL iniziativa dedicata al Violoncello e ai giovani violoncellisti: unica in Italia per i contenuti didattici, come iniziativa principale proporrà un LABORATORIO FORMATIVO che avrà come argomento la preparazione dei giovani strumentisti alle audizioni e concorsi per le orchestre sinfoniche e liriche. A corredo dell’attività didattica concerti dei docenti, dell’ensemble 8CELLI di Torino e due serate di Giovani in concerto. Ospite d’onore per una lezione socratica sul tema del CELLO festival, il violoncellista Umberto Clerici. Date e località degli spettacoli del Festival in ordine cronologico • 6 luglio CARAVINO (TO) – Chiesa Parrocchiale • 14 luglio VIVERONE (BI) - Cella grande di San Michele • 21 luglio BORGO D’ALE(VC) – Teatro Comunale • 22 luglio BIELLA - Chiostro di San Sebastiano • 23 luglio BIELLA – Ex Cappella Comunità Artistica • 24 luglio BIELLA – Ex Cappella Comunità Artistica • 25 luglio BIELLA – Ex Cappella Comunità Artistica • 26 luglio BIELLA – Ex Cappella Comunità Artistica • 28 luglio MAGLIONE (TO) – Località Lago • 1 agosto PALAZZO CANAVESE (TO) – Piazza della Chiesa Parrocchiale • 11 agosto COSSANO CANAVESE (TO)– Piazza della Biblioteca Civica • 15 agosto SETTIMO ROTTARO (TO) – Piazza della Chiesa Parrocchiale pag. 4 LE FONDAZIONI CRT E CRB per MUSICA SUL LAGO e CELLO FESTIVAL. La Fondazione CRT per il Festival Musica sul Lago Torna l’appuntamento estivo con il Festival Musica sul Lago. La Fondazione Cassa di Risparmio di Torino non fa mancare il proprio contributo alla manifestazione che ogni anno porta sul lago di Viverone proposte d’alto livello artistico. Operando in una delle regioni più ricche di storia e testimonianze nella musica e nel teatro di tutta Italia, l’istituzione torinese ha sempre garantito il proprio speciale sostegno alle iniziative che continuano a rendere unico il palcoscenico culturale del Piemonte e della Valle d’Aosta. L’attenzione al territorio, alle sue peculiarità ed esigenze, allo sviluppo sociale, culturale ed economico rientra nelle linee strategiche e prioritarie della Fondazione CRT che, con il sostegno alle migliori iniziative, con l’implementazione di progetti propri, e con l’innovativa pratica della venture philanthropy tutela e promuove le eccellenze della proprio realtà territoriale. La Fondazione CRT ha dato vita in molte occasioni a progetti per la valorizzazione dei giovani talenti, fra gli altri anche in ambito musicale sia con le Borse di studio del Master dei Talenti Musicale e con l’orchestra del Master dei Talenti, sia con i corsi del progetto Diderot. La Fondazione CRT è tra i principali soggetti attivi a favore del patrimonio culturale e artistico del Piemonte e della Valle d’Aosta. Il settore “Arte e cultura” è, nella storia della Fondazione CRT, quello in cui sono state investite le maggiori risorse: dal 1992 alla fine del 2011, sono stati deliberati 386 milioni di euro, su un totale di 1 miliardo e 500 milioni, per operazioni che hanno contribuito a cambiare l’immagine del Piemonte e della Valle d’Aosta. Fondazione Cassa di Risparmio di Torino FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI BIELLA Si aprirà con le note dell’oboe, evocative di atmosfere fiabesche e mondi lontani, la programmazione della settima edizione di “Intorno al lago” – Festival di musica sul lago. Realizzato dal Nuovo insieme strumentale italiano il Festival si articola in numerosi appuntamenti di alto livello musicale che dal 6 luglio al 15 agosto coinvolgeranno i comuni che si affacciano sul lago di Viverone e quelli della comunità collinare uniti in un’operazione culturale unica nel suo genere. Oltre a poter apprezzare le note di orchestre e cori di grande bravura gli spettatori potranno infatti conoscere meglio luoghi apparentemente minori, angoli nascosti che regalano scorci inediti ed emozionanti del nostro territorio. Grande spazio sarà poi dedicato ai giovani che potranno esibirsi all’interno del I International Cello Festival, in programma dal 22 al 26 luglio. Per questi motivi la Fondazione sostiene con particolare attenzione e interesse questa iniziativa che unisce in sé valori culturali, educativi e turistici di grande valenza; un’occasione per diffondere cultura in modo intelligente. Il Presidente Luigi Squillario pag. 5 CARAVINO VENERDI’ 6 luglio ore 21.15 Chiesa Parrocchiale “...IL MERAVIGLIOSO SUONO DELL’OBOE” ORCHESTRA SINFONICA DI SANREMO Giancarlo De Lorenzo direttore Nicola Patrussi oboe solista Arcangelo Corelli (1653 – 1713) Concerto Grosso in Re Maggiore Op. 6 n. 4 Adagio. Allegro - Adagio Vivace- Adagio. Giga (Presto) Alessandro Marcello (1669 – 1747) Concerto in Re Minore per Oboe e Archi Samuel Barber (1910 – 1981) Adagio Op. 11 per archi Gerardo Felisatti (1980) Una domenica pomeriggio Ennio Morricone (1928) Gabriel’s Oboe – Dal Film Mission C’era una Volta il West Astor Piazzolla (1921 – 1992) Oblivion Bela Bartók (1881 – 1945) Danze Popolari Romene Jocul Cu Bâta (Danza Del Bastone) Braul (Danza Della Fascia) Pe Loc (Danza Sul Porto) Buciumeana (Danza Del Corno) Poarga Romaneasca (Polka Romena) Maruntelul (Danza Veloce) Maruntelul (Danza Veloce) Il variegato programma che si ascolterà dall’Orchestra Sinfonica di Sanremo è sostanzialmente suddiviso in due parti diverse tra di loro per l’organico al cospetto del pubblico ma legate dal filo conduttore dei brani utilizzati o composti quali colonne sonore: solo archi nella prima parte e organico sinfonico nella seconda parte. Il caldo ed espressivo suono dell’oboe solista nel concerto in Re minore per oboe, archi e basso continuo di Alessandro Marcello sarà il brano centrale della prima parte che risveglierà emozioni toccanti con melodie utilizzate come colonna sonora in molti film tra cui si può ricordare Anonimo veneziano (1970) e il finale di Miriam si sveglia a mezzanotte (The Hunger) (1983) che si chiude sulle note tristi e melanconiche dell'oboe. Tale composizione risulta essere forse l’ opera più famosa e celebre di Alessandro Marcello tanto che Johann Sebastian Bach ne fece una trascrizione per clavicembalo (BWV 974). Il Concerto Grosso in Re maggiore di Corelli e l’Adagio op.11 di Barber rispettivamente apriranno e chiuderanno l’intervento dell’orchestra d’archi. La composizione densa di carica espressiva di Barber Adagio per archi composta nella versione originale per Quartetto d’archi nel 1936 è stata resa celebre dai film The Elephant Man di David Lynch e Platoon di Oliver Stone. Scelto come brano ed eseguito durante il funerale di Albert Einstein, John F. Kennedy, della Principessa Grace e di Ranieri III, Principe di Monaco. di Franklin Delano Roosevelt, ma fu diffuso via radio all'annuncio della sua morte.A seguire il celebre tema affidato da Morricone all’oboe nel film Mission e Oblivion di Astor Piazzolla composto nel 1982 per ensemble da camera. è uno dei più famosi, struggenti e inquietanti tanghi di Astor Piazzolla, e divenne popolare per il suo inserimento nella colonna sonora del film di Marco Bellocchio Enrico IV, il Re Folle. Oblivion è stato trascritto in molte versioni diverse, inclusa quella per oboe e orchestra eseguita nella nostra serata. Concluderanno le sette Danze popolari rumene di Bela Bartok permeate da un'energia pag. 6 ritmica continua basata sull'ossessione percussiva e sulla ricerca timbrica molto fine che si avvale di in un'armonia ai limiti dell'atonalità in cui l'influenza popolare trae spunto dalla matrice folclorica. La Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo, una delle più antiche e prestigiose realtà musicali italiane con i suoi cento anni di vita festeggiati nel 2005, fa parte delle tredici Istituzioni Concertistico Orchestrali riconosciute dallo Stato (fin dalla fondazione delle prime 6 ICO, nel 1967), ed è Istituzione Culturale di Interesse Regionale della Regione Liguria. Dal 1° gennaio 2003 ha acquisito la natura giuridica di Fondazione. Sede principale dei suoi concerti, più di cento all’anno, è il Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo. Nella sua lunga storia ha visto alternarsi i più grandi direttori ed i maggiori solisti internazionali. Il Direttore Stabile ed Artistico è il M° Bruno Santori. Attenta alla valorizzazione dei giovani talenti, la Sinfonica di Sanremo è dotata di una grande versatilità che le permette di eseguire, sempre con grandi riconoscimenti, sia il repertorio classico, che quello romantico, moderno e contemporaneo. Giancarlo Delorenzo, ha compiuto i suoi studi presso il Conservatorio di Musica di Brescia, diplomandosi con ottimi voti in Organo e Composizione organistica sotto la guida del maestro Franco Castelli. Direttore stabile dal 1992 dell’Orchestra Vox Auræ di Brescia, nel 2003 gli viene affidata la carica di Direttore Artistico e Direttore Principale dell’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, carica che tutt’ora ricopre. Con questa orchestra, nel corso degli anni, ha effettuato numerosissimi concerti in Italia ed all’estero. Ha collaborato inoltre con grandi solisti sempre con ampio consenso di pubblico e di critica. Ha diretto in più occasioni varie orchestre italiane ed estere. Da molti anni viene regolarmente invitato in Spagna a dirigere varie orchestre. È Direttore Artistico delle stagioni musicali “Concerti per una Stagione”, “Preludi d’Estate” e “Spazio Sinfonico” di Brescia, della Stagione Sinfonica del Teatro Comunale di Vicenza e del “Suono dell’ Olimpico” , Festival di musica sinfonica che si svolge all’ interno del bellissimo “Teatro Olimpico di Vicenza”. Nicola Patrussi, diplomatosi in oboe presso il conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze sotto la guida del M° M.Bruno prosegue gli studi musicali con i maestri P.Pollastri e T.Indermuhle presso la Scuola di musica di Fiesole dove consegue inoltre il Diploma di Qualifica in orchestra con il massimo dei voti e Menzione Speciale.Si perfeziona in seguito presso il Conservatorio Superiore di Musica di Ginevra nella classe del Maestro Maurice Bourgue riportando il “Premier Prix de Virtuosite” avec “Distinction”. Ritenendo il confronto mezzo determinante per la crescita tecnica e musicale e stimolo forte alla ricerca di una propria sincerità espressiva Nicola Patrussi partecipa a numerosi concorsi sia nazionali che internazionali risultando vincitore di molti premi tra cui gli ultimi:Primo Premio al Concorso Internazionale “AudìMozart” di Rovereto 2002 e un Premio Speciale della Giuria al “Sony Music Competition” di Tokio 2003.Molte sono le collaborazioni con importanti musicisti tra cui spiccano le esecuzioni del doppio concerto di Bach per oboe e violino con i Maestri Boris Belkin e Felix Ayo. Già primo oboe dell’Orchestra Giovanile Italiana per alcuni anni, lavora per le più importanti orchestre Italiane (Accademia Nazionale di Santa Cecilia,Orchestra del Teatro “La Fenice”di Venezia, Orchestra del Teatro “Carlo Felice di Genova”,Orchestra della Toscana,etc.) collaborando con direttori come,R.Muti,G.Sinopoli,J.Tate,A.Pappano, D.Baremboin, etc.e collabora sin dalla sua nascita con la “Camerata strumentale Città di Prato”. Dal 2000 è Primo Oboe dell’Orchestra Sinfonica di San Remo. www.sinfonicasanremo.it pag. 7 VIVERONE (BI) Cella Grande di San Michele SABATO 14 luglio ore. 21.15 “DON CHISCIOTTE” Storie di dame e cavalieri David Riondino attore Andrea Candeli chitarra Hector Villa Lobos (1887-1959) Studio Nr. 1 Leo Brouwer (1939) Danza caratteristica Leo Brouwer Studio Nr 6 Roland Dyens (1955) Saudade Nr 3 Federico Garcia Lorca (1898-1936) Canzoni Popolari Cavalli E Cavalieri, Dame E Amori, Saranno Al Centro Delle Svariate Soluzioni Narrative Proposte Da David Riondino che, grazie alla sua sottile capacità di passare dal comico al tragico, saprà emozionare e contemporaneamente divertire il pubblico in modo originale. Con la collaborazione del chitarrista Andrea Candeli che accompagnerà David in questo viaggio suggestivo.La figura mitica di Don Chisciotte, cavaliere errante che si mette in viaggio, come gli eroi dei romanzi, per difendere i deboli e riparare i torti. Il celebre personaggio di Cervantes vive in un suomondo ideale di sogno, di illusioni, dal quale non si distacca; esprime il rapporto tra illusione e realtà, incarnando un disperato bisogno d’evasione: è proprio per evadere dalla realtà che il gentiluomo, ispirandosi agli antichi personaggi del mondo cavalleresco, decide di farsi cavaliere. Da quel momento nella sua fantasia tutto diventa esagerato e portato alla dimensione d’epopea cavalleresca: il semplice cappello di cartone diventa un elmo, un lungo ramo la lancia, il povero ronzino un indomito destriero in grado di competere con i cavalli della mitologia, la donna rozza la dama del cuore alla quale dedicare le imprese eroiche, e il semplice contadino assume la dignità di fedele servitore. Così armato ed equipaggiato, spinto da un animo puro e sostenuto da una sfrenata fantasia, Don Chisciotte si spinge nelle più disparate avventure, perseguendo ideali di giustizia, verità e amore, proprio come un antico cavaliere. Queste le corde sulle quali l’istrionico Riondino rileggerà in chiave contemporanea uno dei personaggi della letteratura cavalleresca più conosciuti e amati dal vasto pubblico. David Riondino, classe 1952, nasce con la generazione dei cantautori degli anni Settanta componendo canzoni abbastanza conosciute. Sempre negli anni Settanta debutta al teatro Zelig di Milano e comincia un percorso professionale che lo porta ad esplorare quasi tutte le forme di comunicazione: teatro, cinema, televisione e radio. Negli anni successivi alterna la presenza in televisione alla composizione di musiche e canzoni e comincia alcune collaborazioni con il mondo del cinema . Seguono anni di intenso lavoro che lo vedono spesso presente in televisione (Maurizio Costanzo Show, 2000-2001; Quelli che il Calcio, 2002; Velisti per caso, 2003; Bulldozer, 2003; Una poltrona per due, 2005). Sfuggito grazie alla sua poliedricità ai più comuni cliché artistici, definisce l'intellettuale “una persona fisica, che comunica, che partecipa, che sa trasformare la sua esperienza in qualcosa che serva anche agli altri, che non trasforma il sapere in potere, che ha un'idea sentimentale del comunicare” ed è alla ricerca di un nuovo linguaggio, “la perfetta commistione tra musica, scrittura e disegno”. Il teatro resta comunque la sua attività principale; dall’esperienza con Paolo Rossi in Chiamatemi Kowalski e La commedia da due lire (1990), fino a Paesaggi dopo la battaglia (1991), Seminario sulla verità (1992), O patria mia (1993/94) con la regia di Giuseppe Bertolucci e la partecipazione di Sabina Guzzanti, Paolo Bessegato e Antonio Catania. Gli ultimi spettacoli realizzati da Riondino rappresentano sempre di più la scelta di un teatro all'insegna della commistione di generi fra poesia, satira, testi classici più o meno noti e musica dal vivo (il Trombettiere di Custer, con Antonio Catania Enrico Rava e Stefano Bollani, l'Inferno prodotto da Magazzini con Sandro Lombardi, La buona novella di Fabrizio De Andrè, o ancora Il poema di Garibaldi dall'autobiografia in versi di Giuseppe Garibaldi). E' su questa linea di incontro tra generi e artisti di diverse provenienze che si sviluppa anche la sua attività di direttore e consulente artistico: del Teatro degli Illuminati di Città di Castello, della rassegna estiva Il Giardino della Poesia a San Mauro Pascoli, dal 1999 al 2006 è stato il Direttore Artistico della manifestazione Festival del Mare in varie località della riviera romagnola, dal 2003 è direttore artistico del Teatro all'improvviso presso il Teatro delle Rocce di Zavorrano. Andrea Candeli, modenese, si diploma in chitarra classica presso l’Istituto Musicale Pareggiato “O. Vecchi” di Modena nel 1993. Continua poi lo studio della chitarra classica perfezionandosi a Parigi con M° Alberto Ponce e partecipa a numerosi corsi di perfezionamento. E’ stato premiato come solista in numerosi concorsi Nazionali ed Internazionali. Ha eseguito in prima assoluta un’opera d’autore contemporaneo in occasione dei seminari nazionali “Computer Art” svolti a Caprese Michelangelo. E’ l’ideatore di un nuovo metodo d’insegnamento della chitarra. Ha fondato la scuola di musica “Accademia Musicale del Frignano” di Pavullo con la quale promuove i gruppi emergenti. Nel 1995 gli è stato assegnato il prestigioso “Premio Ghirlandina” città di Modena per essersi distinto nel campo artistico musicale. Nel 2002 è esibito a Città del Vaticano in diretta Rai International presso l’Aula Paolo VI (Sala Nervi) in presenza di Giovanni Paolo II. Nel 2003 ottiene il diploma di qualifica superiore (livello Europeo 4) come AGENTE DI SVILUPPO CULTURALE. Vanta numerose collaborazioni Vladimir Mikulka, Barbara Vignudelli, Karl Potter, Alessio Menconi, Massimo Foschi, Flavio Bucci. E’ docente di chitarra presso il Liceo Musicale PARADISI di Vignola. Svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero, come solista e in diverse formazioni cameristiche. www.andreacandeli.com www.davidriondino.it pag. 8 In Caso di maltempo il concerto si terrà all’interno della Cella Grande di San Michele BORGO D’ALE (VC) Teatro Comunale Sabato 21 luglio ore 21.15 CORO SINE NOMINE Città di VARESE LA CANZONETTA ITALIANA “I Brutti e Buoni” Sezione pop del Coro da Camera Sine Nomine - Città di Varese Direttore Giuseppe Peggiori Batterista Tommaso Bradascio Quella carezza della sera New Trolls / G.Reggiori Abat-jour R.Stolz / G.Reggiori Un sassolino nella scarpa N.Otto / G.Reggiori Ma l’amore no! G.Danzi / G.Reggiori Bellezza in bicicletta G.Danzi/G.Reggiori Amore baciami C.A.Rpssi/G.Reggiori La più bella del mondo M.Martini/G.Reggiori Un bacio a mezzanotte G.Kramer / G.Reggiori Non dimenticar le mie parole Medley – G.Reggiori Dimmi quando tu verrai T.Renis / G.Reggiori Il cielo in una stanza G.Paoli / G.Reggiori Vorrei che fosse amore Amurri / Canfora/Reggiori Solo tu Matia Bazar / G.Reggiori Amore che vieni, Amore che vai F.De Andrè / G.Reggiori Il mio canto libero L.Battisti / G.Reggiori Un sabato italiano S.Caputo / G.Reggiori E m’innamoro F.Concato / G.Reggiori Fin dagli anni ‘20 in Italia appaiono le prime trasmissioni radiofoniche, che favoriscono la diffusione e la notorietà delle canzoni e provocano un’evoluzione dei modelli musicali.L’esecuzione musicale diventa il sottofondo sonoro delle attività casalinghe e del lavoro artigiano; la fortuna della musica leggera porta al rapido declino la canzone popolare. Le contaminazioni musicali attraverso gli strumentali che lavoravano sulle navi-passeggeri, lungo le rotte atlantiche, portarono ad una rapida diffusione dei ritmi americani. Il jazz, in auge grazie anche a musicisti e compositori di origine italiana, onestep, fox-trot, shimmy, charleston, s’impongono tra i più giovani. Dall’America meridionale giungono i cosiddetti ritmi “latini”, sull’onda del successo di ritorno del tango, che generano canzoni, quali “Chitarra d’amor”. Sono canzoni destinate ad un successo particolare, soprattutto quando utilizzate per confezionare delle parodie irriverenti su personaggi e situazioni tipicamente italiane.S’inizia a ballare, in luoghi pubblici, al suono delle orchestrine, ed a casa, con i dischi e con la radio. Il ballo si diffonde a tutti i livelli sociali e soprattutto il ballo non è più un’esibizione di distinte classi sociali. Anche il cinema italiano lancia dei motivi di successo, come Vivere e Mille lire al mese. Molti compositori si propongono di sollevare o di distrarre la gente comune dalle incertezze di quegli anni dovute alle guerre; s’impone lo swing italiano, grazie ad interpreti quali A. Rabagliati, N.Otto e il Trio Lescano (Ba-ba-baciami piccina, Ma le gambe, Non dimenticar le mie parole) che riusciva far passare la musica nord-americana, malgrado la censura fascista. Un grande successo è garantito dal filone scherzoso, con canzoni che spesso erano una satira del regime e di alcuni influenti suoi esponenti: Quel motivetto che mi piace tanto, Un sassolino nella scarpa, Pinguino innamorato, Maramao perché sei morto, Crapa pelada. L’ensemble “I Brutti e Buoni” (sezione pop del coro da camera “Sine Nomine – città di Varese”) propone quasi un secolo di successi eseguiti a cappella. Le più celebri canzoni composte da M.Marini, N.Otto, G.Danzi, T.Renis, G.Paoli, F.De Andrè, L.Battisti, S.Caputo ed altri ancora, arrangiate da Giuseppe Reggiori, direttore e fondatore del gruppo. pag. 9 Il coro da camera “ Sine Nomine ” si è costituito nel 1990 per iniziativa del suo attuale direttore Giuseppe Reggiori. Da allora l’Ensemble ha svolto un’intensa attività concertistica eseguendo, fino ad oggi, oltre 200 concerti per importanti Enti ed Associazioni Musicali di diverse città d’Italia, esibendosi anche in Svizzera, in Germania e in Francia. Nel 1995 si è aggiudicato il primo premio assoluto al Concorso Internazionale “ Città di Tortona ” (AL). Nel 2005 il coro da camera Sine Nomine di Varese è stato selezionato per il 41° Festival Corale Internazionale di Montreux, ottenendo il diploma di merito “très bien”. Dal 1995 ha collaborato con la Camerata Polifonica di Milano, il Quintetto di Ottoni Italiano, il Vokalkreis Reinbeck (Germania), l’orchestra da camera di Engelberg (Svizzera), la clavicembalista Emilia Fadini (conferenza-concerto), l’orchestra dell’Università degli Studi di Milano ed il direttore d’orchestra Helmut Imig ( Kontzertgebow di Amsterdam, London Sinfonietta...), l’orchestra sinfonica “G.Verdi” di Milano e l’orchestra da camera “I Musici Estensi”. . Il coro Sine Nomine è stato infine invitato dall’orchestra sinfonica “G.Verdi” di Milano a partecipare all’integrale delle cantate profane di J.S.Bach per la stagione musicale 2003/04. Nel 2004 ha partecipato ad un seminario sulla musica corale jazz tenuto da Lone Larsen (Danimarca) e dal celebre sestetto “Vocation” di Stoccolma (Svezia). Da questa esperienza all’interno del coro è nata la sezione pop “I Brutti e Buoni”. Nel 2005 ha eseguito insieme con l’orchestra sinfonica G.Verdi di Milano l’opera di H.Purcell, “The Fairy Queen” con i solisti della della Yale University di New Haven (Stati Uniti) e sempre nello stesso anno la prima esecuzione assoluta dell’oratorio di Angelo Bellisario “La signora di Monza” diretto dallo stesso compositore presso il teatro Manzoni di Monza, della quale è uscito un DVD .Nel 2007 ha partecipato al concorso nazionale “F.Gaffurio”, ottenendo la medaglia e la fascia di merito “oro” per la sez. polifonia con programma monografico e il primo premio assoluto per la sez. “Gran Premio Gaffurio”, nonché il premio per il miglior programma presentato.Nel 2001 ha inciso la commedia harmonica il “Festino nella sera del giovedì grasso avanti cena” di A.Banchieri e nel 2006 un CD di canti tradizionali per il Natale. Giuseppe Reggiori si è diplomato in pianoforte presso il conservatorio "A. Boito" di Parma perfezionandosi successivamente con i maestri P. Guarino, M. L. Franco, L. Romanini, S.Fiorentino e A. Lonquich. Nel 1989 ha ottenuto il secondo premio al “Concorso nazionale Città di Sesto San Giovanni (MI)” per giovani musicisti. Ha suonato come solista con la "Filarmonica di Stato di Bacau" (Romania), con i "Solisti della Moldavia" (Romania), con la "Camerata Ducale" di Torino e con il "Diletto Moderno". Allo studio del pianoforte ha affiancato gli studi di composizione, canto gregoriano, organo, direzione d’orchestra e direzione di coro sotto la guida di L.Larsen, T.Kaljuste, K.Suttner, G.Graden, F.Bernius e F.Heyerich, risultando vincitore del primo premio assoluto al Concorso Polifonico Internazionale "Città di Tortona", della medaglia d’oro al XXV° Concorso Corale Nazionale “F.Gaffurio” di Quartiano (LO) e del “Gran premio F.Gaffurio” per tre anni consecutivi (2005, 2006 e 2007). Ha collaborato con l’orchestra sinfonica “G.Verdi” di Milano; dirige “Il Diletto Moderno”, formazione con strumenti d’epoca o copie filologiche. Appassionato di musica e strumenti antichi tiene regolarmente concerti come cembalista e organista. www.sinenomine.info pag. 10 PROGETTO GIOVANI QuickTimeª e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. BIELLA - I INTERNATIONAL CELLO FESTIVAL Dal 22 al 26 luglio 2012 Il VIOLONCELLO è lo strumento musicale dal suono caldo, avvolgente, espressivo che negli ultimi anni è stato valorizzato da importanti solisti e compositori, è sempre più apprezzato nelle sale da concerto di tutto il mondo oltre che utilizzato per altri generi musicali quali rock, pop, world music ecc. La manifestazione che avrà luogo a BIELLA nella sezione Progetto Giovani in collaborazione con l’Assessorato alle Manifestazioni e alle Politiche Giovanili del Comune di Biella e nell’ambito del Protocollo d’Intesa Tavolo Turismo di ATL, Comune di Biella, Provincia di Biella, Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e Camera di Commercio di Biella è la naturale espressione dell’esperienza del Direttore Artistico nonché violoncellista Sergio Patria e si concretizza dando vita al I INTERNATIONAL CELLO FESTIVAL, iniziativa dedicata al Violoncello e ai giovani violoncellisti: unica in Italia per i contenuti didattici, come fulcro principale proporrà un LABORATORIO FORMATIVO che avrà come argomento la preparazione dei giovani strumentisti alle audizioni e concorsi per le orchestre sinfoniche e liriche. A corredo dell’attività didattica concerti dei docenti, dell’ensemble 8CELLI di Torino e due serate di Giovani in concerto. Ospite d’onore per una lezione socratica sul tema del CELLO festival, il violoncellista Umberto Clerici. Da lunedi’ 23 a mercoledì 25 presso i locali della Fondazione Asilo Biella Piano via Garibaldi 9, si terrà il Laboratorio Formativo dedicato allo studio dei principali passi e a solo per violoncello del repertorio lirico e sinfonico. Il docente Pierpaolo Toso (I Violoncello dell’orchestra Sinfonica Nazionale della Rai) terrà il seminario sui passi del repertorio sinfonico, il docente Sergio Patria (concertista e già I Violoncello dell’Orchestra del Teatro Regio di Torino, già docente al Conservatorio di Torino) terrà il seminario sui passi del repertorio lirico. A conclusione delle giornate di studio con i due docenti, Umberto Clerici concertista di fama internazionale terrà una lezione socratica sulle problematiche e gli aspetti del violoncellista in orchestra e sulla preparazione tecnica e psicologica al concorso per orchestra lirica e sinfonica. pag. 11 Domenica 22 luglio ore 21.15 Chiostro di San Sebastiano Concerto inaugurale del I Cello festival Gli otto violoncelli di Torino Giulio Arpinati, Massimo Barrera, Alberto Capellaro, Umberto Clerici, Fabrice De Donatis, Paola Perardi, Claudia Ravetto, Manuel Zigante Presentazione a cura di Leonardo Osella giornalista e critico musicale Antonio Vivaldi (1678 -1741) Concerto per e violoncelli e orchestra in sol- R.V. 531 Pietro Mascagni (1863-1945) Intermezzo da “Cavalleria Rusticana” (arr. di Giulio Arpinati) Piero Guarino Divertimento su un capriccio di Piatti Giuseppe Verdi (1813-1901) Sinfonia dal “Nabucco” (arr. Di Alessio Murgia) Preludio all’ Atto Primo da “Traviata” (arr. di Giulio Arpinati) Alessio Murgia 8 variazioni per 8 violoncelli sul tema “Ah, vous dirais-je Maman” Elena Ballario (1964) Ostinato Enrique Bacalov Il postino” (arr. di Alessio Murgia) Nino Rota (1911-1979) “Il padrino” (arr. di Alessio Murgia) Nicola Piovani (1946) “La vita è bella” (arr. di Alessio Murgia) Il programma percorre un breve viaggio nella musica italiana partendo dal celebre concerto di Antonio Vivaldi, l’unico scritto per due violoncelli dal grande compositore e, passando attraverso ad un brano di Piero Guarino, compositore del ‘900 che ha scritto questo divertimento ispirandosi ad un capriccio del violoncellista e compositore del ‘800 Alfrado Piati, si raggiunge quindi all’ Opera, con una una serie di celebri pagine di Giuseppe Verdi e Pietro Mascagni magnificamente trascritte da due membri del gruppo. Di Alessio Murgia oltre alle trascrizioni operistiche l’ensemble proporremo una serie di variazioni in stile Vivaldi, Handel, Haydn, Beethoven, Strauss, Brahms, Prokofiev e Piazzolla il cui tema è una canzone popolare francese che ispirò Mozart a scrivere le celebri variazioni per pianoforte. Suoneremo per la prima volta un brano della compositrice Elena Ballario, dal ritmo incalzante che vede il primo violoncello impegnato in virtuosismi. Come non parlare di Cinema e di celebri melodie di colonne sonore di E Bacalov. N. Rota e N. Piovani che hanno contribuito a rendere la nostra musica da film celebre in tutto il mondo? “Gli 8 violoncelli di Torino” nascono nel 2005 da un sogno nel cassetto del Maestro Fabrice De Donatis. Desideroso di creare un gruppo violoncellistico, unico in Italia che fosse caratterizzato innanzitutto da un legame affettivo e di amicizia tra gli esecutori, contattò i seguenti colleghi: Giulio Arpinati, Massimo Barrera, Alberto Capellaro, Umberto Clerici, Paola Perardi, Claudia Ravetto e Manuel Zigante. L’ottetto dei violoncelli è quindi formato da musicisti di consolidata carriera, basta pensare a Giulio Arpinati 2° violoncello del Teatro Regio di Torino, Massimo Barrera che collabora con l’Ensemble Europeo Antidogma Musica, Alberto Capellaro violoncellista al Teatro Regio di Torino, Umberto Clerici affermato musicista del panorama musicale mondiale, Fabrice De Donatis violoncellista che collabora stabilmente con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e con l'Orchestra Filarmonica ‘900 del Teatro Regio di Torino, Paola Perardi spalla di prestigiose orchestre tra le quali la Filarmonica di Torino, Claudia Ravetto docente di Conservatorio e violoncellista del quartetto “Goffredo Petrassi” e Manuel Zigante, anch’egli docente di Conservatorio e violoncellista del “Quartetto d’archi di Torino”. In alcuni concerti l'ottetto si è avvalso della collaborazione dei Maestri Giorgio Casati, Andrea Favalessa, Francesca Gosio, Heike Schuch, Carlo Bertola, Andrea Cavuoto, Luca Magariello e Pierpaolo Toso. pag. 12 www.8celli.it In caso di maltempo il concerto si terrà in locale alternativo Lunedì 23 luglio ore 21.15 Ex Cappella Comunità Artistica (via Mazzini 26/A) Sergio Patria violoncello Elena Ballario pianoforte Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809-1847) Lied onhe Worte op.109 Sonata op.45 in Sib maggiore Allegro vivace Andante Allegro assai Sonata op. 58 in Re maggiore Allegro assai vivace Allegretto scherzando Adagio Molto Allegro e vivace Il Lied ohne Worte (Romanza senza parole) un breve Andante, in Re maggiore, in 4/4, fu pubblicato postumo come opera 109. É dedicato a Lisa Cristiani, forse l’unica violoncellista donna di fama internazionale della prima metà del XIX secolo. Inaugurò, con Mendelssohn pianista, la stagione della Gewandhaus del 1845 e in apertura del concerto eseguì proprio il pezzo che il compositore le aveva dedicato. Mendelssohn scelse un titolo che rimandava agli otto fascicoli di pezzi per pianoforte. Ecco dunque il violoncello “cantare” una malinconica melodia, con il pianoforte che ha una funzione di contorno e, come ogni Lied, appare una sezione central con una più accorata espressività. Il ritorno della pagina iniziale chiude, in un clima meno ansioso, un brano di immediata comunicatività. Collocate tra le Sonate per violoncello e pianoforte di Beethoven e quelle di Brahms, le due Sonate di Mendelssohn sono sicuramente il contributo più importante alla letteratura per questa formazione. La Sonata in Si bemolle maggiore, op. 45 ebbe una gestazione travagliata. Fu iniziata nel maggio del 1838, ma fu lasciata momentaneamente incompiuta per passare a scrivere una Sonata per violino in fa maggiore, di cui tuttavia l’autore ammise per primo la riuscita infelice. L’op. 45 fu quindi ripresa e completata il 13 ottobre e inviata a Ferdinand Hiller con parole molto autocritiche: “Te la mando perché sta per uscire e solamente perché ha una bella copertina e anche perché è una novità. Per il resto non vale gran cosa”. Bisogna ritornare a ricordare l’uso domestico per cui era pensata. Pur non essendo certo cosa per principianti, al violoncellista non è richiesto un magistero tecnico trascendentale e la scrittura comodamente privilegia le corde gravi e le escursioni verso l’acuto prevedono di utilizzare la chiave di tenore, mai quella di sol. Ad onta di una certa prevedibilità delle progressioni armoniche e di una certa genericità dei temi usati, è un’opera ben rifinita in cui lo stile dell’autore, fatto di naturale eleganza, sicuro dominio delle proporzioni formali, è perfettamente esemplificato. Per le stesse ragioni già dette, il ruolo del pianoforte va ben oltre il mero accompagnamento e assurge assolutamente a quello di coprotagonista. La Sonata in re maggiore, op. 58 fu iniziata nel novembre 1842 e fu portata a termine durante l’estate del 1843 in un periodo di grande maturità creativa per il compositore. E’ l’unica sonata che l’autore divide in quattro movimenti. La costruzione formale dei movimenti ed i riferimenti armonici appartengono ancora alla sfera classica ma, già dalla fine del XVIII secolo, il violoncello si stava rapidamente liberando dalla prassi del basso continuo. Mendelssohn ha infatti il merito di essere stato il primo grande compositore ad emancipare il violoncello e trattarlo come uno strumento solista. Dedicata al conte Mateusz Wielhorski, un amatore virtuoso del violoncello e pubblicata insieme alla Sonata n.1 nel 1844 a Lipsia (e contemporaneamente a Parigi) con il titolo Duo, simbolo della volontà dell’autore di investire di pari dignità lo strumento ad arco e il pianoforte nel primo, in forma sonata, il violoncello espone subito il tema vitale accompagnato dal pianoforte, che poi lo riesegue. Lo scambio tra i due è paritario, ed è interessante seguire il fluire della melodia e dell’accompagnamento da uno strumento all’altro ed arricchirsi di trilli, tremoli ed arpeggi nello sviluppo e nella ripresa. Regna l’equilibrio anche nell’Allegretto scherzando in forma ABAB, il cui primo tema è introdotto dal pianoforte in staccato seguito dal violoncello in pizzicato, ed il secondo, più cantabile, è affidato al caldo timbro del violoncello solo. Nell’Adagio è il violoncello a dominare con l’ariosa ed appassionata melodia, per lasciare il primato a un pianoforte “scatenato”nel Molto Allegro e vivace finale. pag. 13 Sergio Patria e' stato docente di violoncello al Conservatorio di San Cristobal (Venezuela), al Conservatorio dell'Università Nazionale Colombiana, al Conservatorio ed alla Scuola Comunale di Lucerna, al Conservatorio di Alessandria, alla Scuola di Alto perfezionamento di Saluzzo, ai corsi orchestrali di Lanciano e ai corsi di formazione professionale a cura dell’I.R.Fo.P. Regione Friuli Venezia Giulia. Dal 1977 ha insegnato al Conservatorio di Torino, città dove dal 1974 al giugno 1999 ha ricoperto il ruolo di primo violoncello al Teatro Regio. Dal 2002 è nuovamente docente ai corsi della Scuola di Alto perfezionamento musicale di Saluzzo. Solista interprete di concerti per violoncello ed orchestra, camerista e facente parte di prestigiosi ensemble, ha tenuto concerti in prestigiose sale di tutto il mondo. E’ il fondatore del TRIO G.F.GHEDINI e del NUOVO INSIEME STRUMENTALE ITALIANO ai quali, parallelamente al duo con la pianista Elena Ballario, dedica buona parte della sua attività cameristica. Elena Ballario, biellese, contemporaneamente agli studi pianistici si è dedicata anche allo studio del violino e della composizione. Ha iniziato la carriera concertistica nel 1980 proponendosi al pubblico sia come solista, solista con orchestra che con varie formazioni cameristiche in centri e per associazioni importanti in Italia ed all’estero. E’ docente al Conservatorio di Torino. Dal 2000 ha iniziato l'attività compositiva dedicandosi dapprima alla trascrizione ed elaborazione di vari programmi e successivamente a lavori originali eseguiti dal Nuovo Insieme Strumentale Italiano del quale è la pianista e con la collaborazione di prestigiosi interpreti. Il Nuovo Insieme Strumentale Italiano ha prodotto tre CD di suoi lavori originali e trascrizioni. Sue composizioni sono state inserite in repertorio da vari solisti ed ensemble ed eseguite regolarmente in Italia ed all’estero. Tra le sedi più importanti: Accademia Nazionale di Santa Cecilia Sala Petrassi e Sala Santa Cecilia del Parco della Musica, Emilia Romagna Festival, Festival della Poesia di Parma, Festival della Letteratura di Verona, Settembre Dantesco di Ravenna, Festival di Ravello, Svizzera, Bolzano Sala Monteverdi-Amici della Lirica) Slovenia, Cina (Istituto di Cultura di Canton e Pechino), Francia (Nizza Università del Mediterraneo) e Spagna, Rep. Ceca. www.nuovoisi.it Martedì 24 ore 21.15 Ex Cappella Comunità Artistica vai Mazzini 26/A Pierpaolo Toso violoncello Elena Ballario pianoforte Richard Strauss (1864-1949) Sonata in Fa maggiore Allegro con brio Andante ma non troppo Finale Allegro vivo Richard Strauss Don Chisciotte Variazioni fantastiche su un tema cavalleresco op.35 Per violoncello solista e orchestra (versione per violoncello e pianoforte) La Sonata in Fa maggiore per violoncello e pianoforte, op. 6 di Richard Strauss, composta nel 1882, a soli diciotto anni, dove l’autore tedesco appare ancora legato ai compositori classici come Schumann e Mendelssohn, pur se sono evidenziati i primi timidi segni dell’influenza wagneriana, che si concretizzerà in futuro con le massicce sonorità dei suoi poemi sinfonici. Nel lavoro cameristico c’è uno splendido contrasto tra i due temi principali dell’Allegro con brio iniziale, e la dialettica trova vigore anche dalle possibilità espressive offerte dal ritmo ternario che si configura come una vera musica di danza, un valzer raffinato e un po’ lugubre. Il secondo tempo, Andante ma non troppo, si apre con una melodia in re minore di artificiosa bellezza. Perfettamente binaria nella struttura, essa dà una strana impressione di asimmetria, dovuta alla diminuzione progressiva dei valori delle note, di battuta in battuta. Il Finale (Allegro vivo), di nuovo in fa maggiore, con il suo grande balzo in alto seguito dall’ornato del sol diesis, conferma un tratto morfologico della musica straussiana: lo slancio verso l’alto, sia esso impulso vitale o momento d’estasi, seguito dal monile aggraziato. Tutto il finale alterna bellissime ispirazioni a zone di collegamento pleonastiche. pag. 14 “El ingenioso hidalgo Don Quijote de la Mancha”, è un libro pieno di musica. Cervantes però mette in bocca le parole più belle a Sancio Panza, non a Don Chisciotte. «Signora - dice Sancio rivolto alla Duchessa - dove c’è musica non ci può essere cosa cattiva». E nemmeno dove c’è luce e splendore, replica la Duchessa. Il mondo di Don Chisciotte risuona di molteplici strumenti: trombe, clarini, arpe, ciaramelle, corni, buccine, tamburi, ribeche, zamorane e perfino gli albogues, che sono, come spiega Don Chisciotte a Sancio, «dei piattini metallici come quelli dei candelieri d’ottone, che battendoli gli uni con gli altri dalla parte vuota e cava dànno un suono che, sebbene non sia molto gradevole e armonioso, non dispiace, perché s’accorda con la rusticità della cornamusa e del tamburello». Non c’è musico che non sia degno dell’attenzione di Don Chisciotte, nel corso delle sue avventure. L’incontro con il Cavaliere degli Specchi avviene per esempio al suono di una viola, con cui l’altro cavaliere errante accompagna il canto della propria infelicità amorosa. Tanta finezza d’orecchio non è sorprendente, dal momento che Don Chisciotte stesso è un musico, come si scopre quasi per caso verso la fine del libro. Ospite nel palazzo del Duca, Don Chisciotte rimane sconvolto dalla serenata di Altisidora, che cantando un romance si dichiara vinta dall’amore per il cavaliere errante. Commosso dalla voce della donzella, ma deciso a rimanere fedele a Dulcinea, Don Chisciotte chiede uno strumento, per consolare l’infelice. Non è sprovveduto, nell’arte musicale: «Don Chisciotte trovò nella camera una viola; la provò, aprì la finestra della grata e sentì che c’era gente in giardino; e dopo aver percorso con le dita i tasti della viola e averla accordata il meglio che seppe fare, sputò, spurgò, quindi con una voce abbastanza rauca, ma intonata cantò il seguente romance, da lui stesso composto quel giorno». La musica, a sua volta, ha ripagato con altrettanto amore Don Chisciotte. Tra le molteplici versioni musicali dell’illustre personaggio, il poema sinfonico di Richard Strauss costituisce forse il massimo capolavoro. L’idea di dedicare un lavoro a Don Chisciotte viene a Strauss nell’Ottobre 1886 e la sviluppa fino al termine nella partitura il 29 Dicembre 1897. La prima esecuzione di “Don Quixote, variazioni fantastiche su un tema cavalleresco op. 35” è diretta a Colonia da Franz Wüllner l’8 Marzo 1888, con Friederich Grützmachercome violoncello solista. La partitura sulla scia del wagnerismo, è di dimensioni colossali (prevede l’impiego di 97 esecutori). Nonostante la caratterizzazione dei personaggi legata ad alcuni strumenti, a partire dal violoncello per Don Chisciotte, Strauss cerca nell’orchestrazione la continuità sinfonica facendo circolare i materiali tematici tra diverse famiglie strumentali, evitando l’identificazione esclusiva tra personaggio e strumento.Dal punto di vista formale “Don Quixote” è unico tra i suoi lavori in quanto scritto in una forma di tema con variazioni, utile a sfoggiare il più spinto virtuosismo orchestrale, ma anche a descrivere le diverse peripezie degli eroi messi in scena, seguendo una precisa traccia programmatica. Forse un suo ultimo richiamo a Brahms. La traccia programmatica che viene comunemente utilizzata per indicare le varie sezioni della composizione, non è presente sulla partitura ma fu scritta in seguito dal compositore che chiese che fosse distribuita tra il pubblico alla prima esecuzione. Nato a Padova nel 1972, Pierpaolo Toso inizia lo studio del violoncello sotto la guida del padre e di Max Cassoli. Appena tredicenne vince il primo premio alla rassegna di Vitttorio Veneto e all'Accademia Filarmonica di Bologna viene premiato per l'esecuzione della I e II suite di Bach in occasione del 300° anniversario dalla nascita dell'autore.Prosegue gli studi musicali con A. Vendramelli al Conservatorio di Venezia, dove si diploma con il massimo dei voti, e con T. Demenga alla Musik-Akademie di Basilea ottenendo il Konzert-Diplom. Nel 1990 entra a far parte come membro effettivo dell'Orchestra dei Giovani della Comunità Europea (E.C.Y.O.), dove per tre anni suona nei maggiori centri musicali europei con direttori e solisti di fama mondiale. Nel 1991 ottiene una borsa di studio quale migliore allievo dei Conservatori del Veneto dalla Società Umanitaria di Milano. Successivamente conclude il corso triennale di perfezionamento con F. Maggio Ormezowsky alla fondazione Toscanini di Parma. Nel 1995 vince il I° premio al concorso "Solista e Orchestra", organizzato dagli Amici della Musica di Pistoia con il concerto di J.Haydn in in re maggiore (pezzo d'obbligo) e si aggiudica il posto di I° violoncello sostituto presso l'Orchestra della Svizzera Italiana su concorso internazionale indetto dalla Fondazione dell'orchestra medesima. Dal concorso indetto dalla Rai nel 2002 è primo violoncello dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, a Torino, ruolo che ricopre tuttora.Ha collaborato in qualità di solista con diverse orchestre da camera (Orchestra Svizzera Italiana, Orchestra di Padova e del Veneto, Junge Philarmonie Koln) e come primo violoncello presso le orchestre del Teatro di Ferrara, Parma, Venezia, Udine e della Filarmonica della Scala. Dal 2004 al 2006 è stato primo violoncello dell'orchestra Sinfonica Toscanini diretta dal M° L.Maazel. Ha inciso per Amadeus il concerto per violoncello di C. Saint-Saens con l'Orchestra della Svizzera Italiana diretta da A. Lombard, le variazioni sul Mosè di G. Rossini con il Quartetto Veneto, l'integrale dei quartetti di Mozart con il flautista B. Grossi e l'ottetto di F. Schubert con la Rai. Si dedica alla musica da camera in varie formazioni, tra cui l'Ensemble Barocco, dove è ospite regolare della Japan Arts. Con il violinista Alessandro Milani e il violista Luca Ranieri ha fondato il trio d'archi della Rai. Dal 2002 partecipa all'attività cameristica della sua orchestra. Suona un violoncello Stefano Scarampella del 1914. pag. 15 www.osn.rai.it GIOVANI in CONCERTO Mercoledì 25 ore 21.15 Ex Cappella Comunità Artistica vai Mazzini 26/A Esecuzione dei brani indicati dai partecipanti ai corsi in fase di iscrizione. Saranno selezionati dai docenti un numero di brani idonei a formare un programma da concerto. Giovedì 26 dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30 Ex Cappella Comunità Artistica vai Mazzini 26/A Incontro con Umberto Clerici Lezione socratica sulle problematiche e gli aspetti del violoncellista in orchestra e sulla preparazione tecnica e psicologica al concorso per orchestra lirica e sinfonica. Umberto Clerici, nato a Torino, ha iniziato lo studio del violoncello all’età di 5 anni con Antonio Mosca con il quale si è diplomato presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino. Si è poi perfezionato con alcuni tra i più importanti violoncellisti contemporanei come Mario Brunello, David Gèringas e Steven Isserlis. Nel 2007, inoltre, ha conseguito il Maisterdiplom presso l’Università di Augusta e Norimberga (Germania). È stato vincitore di vari premi in concorsi internazionali (dallo “Janigro” di Zagabria al Rostropovich di Parigi) ma soprattutto è l’unico violoncellista italiano assieme a Mario Brunello ad avere vinto un Premio al celebre concorso Tchaikovsky di Mosca. A 17 anni ha debuttato in Giappone e successivamente ha suonato da solista con molte orchestre tra cui La Filarmonica di San Pietroburgo, la Brighton Philharmonic, la Russian State Orchestra di Mosca, l’Orchestra da Camera di Mantova, la Philarmonia Wien, la Filarmonica di Zagabria, la Regionale Toscana, le orchestre di Stato di Istanbul e Ankara collaborando con direttori come Aleksandr Dmitriev, Lu Jia, Keri-Lynn Wilson, Dmitry Sitkovetsky, Ola Rudner e Barry Wordsworth. Si è esibito in alcune delle più prestigiose sale da concerto tra cui la Carnegie Hall di New York, il Musik Verein di Vienna e l’auditorium Parco della Musica a Roma. Nel 2003 ha debuttato al Festival di Salisburgo. Recentemente ha suonato le Variazioni Rococo di Tchaikovski con l’Orchestra del Teatro Regio di Torino diretta da Valery Gergiev. E’ stato l’artista più giovane a pubblicare un cd solistico per il mensile Amadeus e è il violoncellista del Trio di Torino dal 2001. Tiene un corso di alto perfezionamento presso l'Accademia di Musica di Pinerolo e d’estate è Docente presso l’Accademia estiva dell’Università Mozarteum di Salisburgo. Numerosi i premi che ha ricevuto, tra i quali nel 2003 a Firenze il “Pentagramma d’oro” del premio “Galileo 2000” (insieme al celebre violinista Uto Ughi e al premio Nobel per la Pace e attuale Presidente Israeliano Shimon Peres), il premio “Mozarteum” a Salisburgo, il premio Pressenda 2005 come migliore giovane solista dell’anno e il premio Scanno 2007. Suona un violoncello Giovan Battista Guadagnini (1769) appartenuto al grande violoncellista Antonio Janigro. www.umbertoclerici.it GIOVANI in CONCERTO Giovedì 26 luglio Ore 21.15 Ex Cappella Comunità Artistica vai Mazzini 26/A Esecuzione dei partecipanti al corso dei passi e a solo per violoncello del repertorio lirico e sinfonico con la riduzione della parte orchestrale eseguita al pianoforte o per ensemble di violoncelli. Consegna degli attestati di partecipazione. Durante il CELLO FESTIVAL sarà esposto a cura della ditta Scavino Strumenti Musicali di Torino e a disposizione per prove il Violoncello elettrico della YAMAHA. pag. 16 L’archettaio Andrea Proietti terrà un seminario/laboratorio sulla manutenzione ordinaria dell’archetto per violoncello. MAGLIONE (TO) Località Lago SABATO 28 luglio ore. 21.15 “Soave sia il vento” Invito al viaggio in co-produzione con il NOLI MUSICA FESTIVAL Paolo Graziosi voce Linda Campanella soprano Matteo Peirone basso/baritono Elena Ballario pianoforte Sergio Patria violoncello Giorgio Appolonia musicologo/ giornalista/ presentatore W. A . Mozart (1756-1791) Soave sia il vento” dal Così fan tutte di Mozart. Baudelaire/ Sgalambro / Battiato “Ti invito al viaggio” Peter Handke “Quando il bambino era bambino” - Graziosi Il viaggio della vita W.A. Mozart (1756-1791) Die Zauberfloete - duetto Papageno Papagena Die Zauberfloete - aria della Regina della notte Franz Liszt (1811-1886) da Les Année de Pelegrinage / Sonetto 47 del Petrarca (trascrizione di Elena Ballario) Franz Schubert (1797-1828) Der Wanderer J. Offembach (1819-1880) Les voyage dans la lune “Monde charmant Il viaggio nell’aria, il volo, lo Spazio, il Paradiso/ Il viaggio per terra e per mare, l’incognito, l’Ade Dante Canto XXVI Inferno Ulisse –Graziosi Alberto Colla (1968) “Doceat iter” Il Viaggio e l’Opera Gioacchino Rossini (1792-1868) Marche ed Reminiscences pour mon dernier vojage (dai Pechées de Vieillessse, trascrizione per vlc. e pf. di Elena Ballario) Gaetano Donizetti (1797-1848) Figlia del Reggimento duetto Sulpice Marie Da Orfeo ed Euridice ( estratto) “Che farò senza Euridice” da Gluck Gioacchino Rossini Viaggio a Reims Aria della Contessa “Soave sia il vento” è un intrattenimento scenico-musicale che si pone come ideale prosecuzione di “Note d’acqua presso il lago”. Il tema dell’autoriflessione, del compiacimento dell’autoriflessione, in un certo qual senso della staticità del panorama lacustre, viene ribaltato all’idea del viaggio che sia effettuato per acqua, per terra o per cielo. “Soave sia il vento” è l’incipit di una suadente melodia mozartiana – tratta da Così fan tutte – nella quale viene augurato a dei viaggiatori un procedere propizio. Come in “Note d’acqua presso il lago” ancora una volta il tema verrà affrontato mediante la parola detta, che sia poesia o narrazione, il canto e la musica e si snoderà attraverso varie icone del viaggiare. Viaggio come metafora dell’esistenza (Baudelaire, Invitation au voyage; Schubert, Der Wandere), come penetrazione dello spazio infinito che sovrasta la terra (Offenbach, Voyage dans la lune), viaggio al di sopra della crosta terrestre alla ricerca di emozioni e incantesimi (Liszt, Années de pélérinage), viaggio nei meandri del sottosuolo (Dante, Canto di Ugolino; Virgilio, Eneide; Gluck-Calzabigi, Orfeo ed Euridice) dove l’uomo perde e ritrova sé stesso, incontra la morte, medita sulla risurrezione. È questo il contesto della commissione che Noli Musica Festival ha fatto ad Alberto Colla. Il compositore ha musicato alcuni estratti dal VI canto dell’Eneide di Virgilio che raccontano una dei più profondi desideri di ogni uomo: potere, da vivo, visitare l’aldilà, incontrare i propri cari estinti, conoscere il futuro. E poi il viaggio nella fantasia di opere ed operisti con minuti personaggi che si spostano per curiosità, per amore, per moda o capriccio (Donizetti, La fille du régiment; Rossini, Il viaggio a Reims; Rossini, Reminessances pour mon derniere vojage). Paolo Graziosi, frequenta il Centro Sperimentale di Cinematografia,debutta nel ruolo di Mercuzio nel Romeo e Giulietta di Zeffirelli.Partecipa al secondo film di Marco Bellocchio "La cina è vicina"In teatro lavora a lungo con Carlo Cecchi.E' Aaron nel "Tito Andronico"Di Peter Stein.Come regista mette in scena"Primo Amore"di S.Beckett,"La lezione" di Ionesco,"Il Teatrante" di T.Bernard.E'diretto da E.Arosio come voce recitante nella "Canzone degli FP e IM" di Elsa Morante e nell'"Anfitrione"da Plauto.Ultimi pag. 17 lavori come attore:"Sei personaggi in cerca d'autore"di Pirandello nella regia di Carlo Cecchi;"Trilogia della villeggiatura"di Goldoni,r.di Toni Servillo;"Le Operette Morali"di Leopardi,r:di M.Mrtone.Appare negli anni in diverse produzioni televisive. Linda Campanella, giudicata una delle più belle ed eclettiche voci del panorama lirico italiano. Savonese, si è diplomata brillantemente sia in pianoforte, che in canto. Ha perfezionato lo studio del suo repertorio seguendo corsi con Renata Scotto, Rockwell Blake, Robert Kettelson. Ha iniziato la sua carriera professionistica nel 1998 che la ha portata a cantare in alcuni dei principali teatri ed Enti lirici e per prestigiose Istituzioni musicali italiane e all'estero in teatri europei ed extra europei, dove ha interpretato i principali ruoli del suo repertorio che corrisponde a quello del soprano lirico-leggero di coloratura. Intensa l’attività d’incisione discografica soprattutto in ambito barocco con prime esecuzioni di Paisiello (il Socrate immaginario), Vivaldi (Il Giustino), Scarlatti (Oratorio della Santissima Trinità), Galuppi (L’amante di tutte), Stradella (La Doriclea). Notevole il suo repertorio nell’ambito della liederistica: dai lieder mozartiani a Berg passando per i romantici e tardo romantici tedeschi , spagnoli, francesi. E' apprezzatissima anche nel repertorio sacro e in quello della musica contemporanea per la quale ha inciso parecchio (Sturm und Drang: liederistica contemporanea) ed alcuni importanti compositori (Possio, Correggia, Morricone, Acker, Yanov-Yanovsky …) viste le sue qualita' virtuosistiche hanno scritto per lei alcune pagine o ruoli di opere. In questo ambito sono da segnalare le sue collaborazioni con Settembre Musica e con il Filarmonico di Verona. Applauditissima protagonista nella Figlia del Reggimento al Coccia di Novara, e Adina nell’Elisir d’amore a Toledo in Spagna, Sofia nel Signor Bruschino a Torino sotto la direzione di Desderi. E’ stata scelta protagonista dell’esecuzione e incisione in prima mondiale della ”Agnese” di Paer insieme ai “Barocchisti” diretti da Diego Fasolis. Nel 2009 è stata Juliette nell’opera di Gounod a Novara e Susanna nelle Nozze di Figaro a Saragoza . Al Politeama di Lecce è già stata applaudita Rosina nel Barbiere di Siviglia e Adina nell’Elisir d’amore. Nella stagione 2010/11 è stata Gilda nel Rigoletto a Bergamo, al Giglio di Lucca, a Sassari e al Verdi di Pisa. Molto apprezzata la sua Norina nel Don Pasquale a Bergamo e Novara. Da ricordare anche le sue interpretazioni rossiniane in collaborazione con l’Opera Giocosa di Savona come protagonista nel Signor Bruschino, Cambiale di matrimonio e nell’Italiana in Algeri. Ha già cantato con successo il ruolo di Adina nell’Elisir d’amore al Festival Donizettiano di Bergamo, a Tokyo, Yokohama, Morioka, Nagoya, Toledo, Saragoza, Alicante, Palma de Mallorca, Novara, Asti, Alessandria, Savona, Massa Marittima e altri teatri di tradizione. Intensa la sua attività concertistica in campo nazionale e internazionale . Matteo Peirone, nato a Savona, laureato con il massimo dei voti e la lode in Lettere classiche con una tesi sulla Musica Antica discussa con il Prof. Umberto Albini, ha iniziato e proseguito lo studio del canto con Franca Mattiucci. Ha seguito stages e corsi di specializzazione con grandi interpreti quali: Paolo Montarsolo, Leyla Gencer, e la concittadina Renata Scotto. Il suo repertorio corrisponde a quello tradizionale del "Basso Buffo" o "Brillante" del melodramma sette-ottocentesco estendendosi fino ai ruoli "di carattere" del melodramma novecentesco.Vincitore di numerosi concorsi. Tra questi spiccano: ASLICO 1992 , Voltolini di Mantova, Verdi internazionale di Parma 1995. Costantemente invitato dal Teatro alla Scala di Milano, è stato anche ospite del Regio di Torino e di Parma, Carlo Felice di Genova, Maggio Musicale Fiorentino, Opera di Roma, San Carlo di Napoli, Lirico di Cagliari, Festival di Spoleto,Ravenna Festival, Festival Donizetti di Bergamo, Savona, Modena, Treviso, ….Intensa la sua attività all’estero: Barbican Hall di Londra, Opera Bastille di Parigi, Opera du Rhin di Strasburgo, Montpellier, Palm Beach Opera House, Bunka Kaikan di Tokyo,Opera di Osaka, Opera di Nagoya, Gran Teatro di Shanghai, ABAO di Bilbao,Maestranza di Siviglia, Budapest, Staatsoper di Dresda, Opera di Francoforte, Opera di Bonn,….Ha cantato sotto la direzione di alcuni dei principali direttori d’orchestra: Riccardo Muti, Zubin Metha, Daniel Oren, Bruno Bartoletti, Gary Bertini, Gianandrea Noseda, Gianluigi Gelmetti, Evelino Pido', Donato Renzetti, Christoph Rousset , James Conlon, Gustavo Dudamel,…. Ha inciso per la Decca il ruolo del Sacrestano nella Tosca diretta da Zubin Metha. Notevoli le incisioni per la TDK : Boheme della Scala e Xerses con les Talents Lyrique di Ch Rousset. Incisioni anche per Bongiovanni e Arcadia. E’ la Mamma Agata dell’ultima produzione di Viva la Mamma della Semperoper di Dresda. Recenti i successi a Tel Aviv come Dulcamara nell’Elisir d’amore e, sempre come Dulcamara, presso la Palm Beach Opera House negli USA. Al Regio di Parma, alla Scala, al Festival di Stresa e al Festival MITO nella Boheme per l’anno pucciniano. E’ il Sagrestano in Tosca sia alla Scala e al Maggio Musicale di Firenze che al Regio di Parma e all’Opera Bastille di Parigi. E' stato il dottor Dulcamara nell’Elisir d’amore del Festival Donizettiano di Bergamo. Ha soggiornato a lungo in Giappone dove ha interpretato con successo il ruolo di Dulcamara con il Teatro Donizetti di Bergamo. E’ tornato a Tokyo con il Teatro Regio di Torino con la Boheme e in Cina a Shanghai per l’Expo 2010. Tra i suoi prossimi impegni: Teatro alla Scala nella prossima produzione di Boheme, Budapest e New York con Ivan Fischer nelle Nozze di Figaro.Interessante anche la sua attività come ideatore e scrittore di spettacoli: “La musica di Proust”, “Musica e Magia”, “Chopin: il canto del pianoforte”, “Ecco il magico liquore”, “Se mi danno il permesso un’aria canterò”,…Alterna all'attività teatrale anche una intensa attività concertistica diffondendo le perle e le rarità da camera del repertorio buffo. Giorgio Appolonia Studioso del teatro in musica, collabora con la Radio Svizzera Italiana per la quale conduce Il ridotto dell'opera ( www.rsi.ch/opera) e scritto radiosceneggiati quali Farinello, Profondo Scarlatto, Il signait Frycek, Liszt et Marie aventi a protagonista l'attore Claudio Moneta. Ha firmato saggi per riviste internazionali (Nuova Rivista Musicale Eri-Rai, Opéra-International, Parigi; Donizetti Society, Londra; Rivista del Museo della Scala, Milano; Rilm Center, New York; Scherzo, Madrid). Ha preso parte a Convegni musicologici e Master-class presso Accademia Filarmonica di Bologna, Conservatorio "A. Boito" di Parma, San Carlo di Napoli, Donizetti di Bergamo, Muse di Ancona, Alighieri di Ravenna, Municipale di Piacenza, Sociale di Como, Olimpico di Vicenza, Sociale di Bellinzona, Palazzo dei Congressi di Lugano. Ha pubblicato monografie per EDA-Torino (Le voci di Rossini; Giuditta Pasta, gloria del belcanto; Carlo Guasco, un tenore per Verdi), per Ricerche Musicali nella Svizzera Italiana (Domenico Reina, tenore luganese, Duecento anni di Opera a Lugano), per Centro Studi Valle Imagna (Giovanni Zuccala, voce intellettuale dall'Imagna fra la Cisalpina e il Lombardo Veneto; Il dolce suono mi colpì di sua voce, Giuseppe Viganoni e i tenori bergamaschi del Primo Ottocento). È autore di intrattenimenti scenico-musicali presso importanti rassegne (LidoMusicAgosto di Venezia; Primavera Concertistica, Dialogare di Lugano, Amici della Scala di Lugano; Amici della Lirica di Parma; Arte e Musica sul Lario; Noli Festival; Musica sul Lago di Viverone; Circolo "L. Dordoni" di Brescia; Amici della Lirica di Piacenza; Ceresio Estate di Melide; Amici della Lirica "G. Pasta" di Saronno; Lyceum Club di Locarno; Musica in Villa a Varese; Festival "R. Leoncavallo" di Brissago, Circolo "Cultura insieme" di Chiasso). www.matteopeirone.com www.paolograziosi.it pag. 18 In caso di maltempo il concerto si terrà presso la Chiesa Parrocchiale di Maglione PALAZZO CANAVESE (TO) Piazza della Chiesa Parrocchiale Mercoledì 1 agosto ore 21.15 “World Dancing Music” Magnasco quartet Gianluca Campi fisarmonica Andrea Cardinale violino Francesco Gardella clarinetto Alessandro Magnasco pianoforte Prima parte Foxtrot Da caffe concerto ( ANDRE) Swing In the mood ( FRANCI) Tarantella Rossini ( FRANCI) Tango C. Gardel Por una cabeza Samba Tico-Tico ( FRANCI) Bossanova V. de Moraes e A. Carlos Garota de Ipanema ( ALE + ANDRE) Danze irlandesi Danny Boy + roba terminata (FRANCI + ANDRE) Valzer viennese Bel Danubio blu ( ALE) Flamenco De Falla Danza del Molinero (GIAN) Seconda parte Sirtaky Zorba (GIAN) Danze tzigane (ALE) Casacioff Kalinka + Oci Ciornie (GIAN) Danza Araba ( FRANCI ) Mambo Mambo Jambo ( FRANCI) Cha cha cha Tea for Two ( IO) Twist Twist Again/Speedy Gonzales/St. Torpez Paso doble espana cani ( FRANCI) Polka Canarino polka (GIAN) Czarda Czarda di Monti Waka Waka ( FRANCI) Concerto interamente dedicato all’esecuzione di alcune tra le più famose musiche da ballo provenienti da diverse parti del mondo. La manifestazione è stata ideata come un viaggio nella produzione musicale per danza: ogni brano sarà preceduto da una breve introduzione riguardante non solo il paese di provenienza del brano ma anche alcune peculiarità della danza ad esso associata. Un programma trascinante, senza pause e tempi morti in cui la parola compendia e completa la musica al fine di coinvolgere il pubblico rendendolo partecipe dell’evento. I musicisti del Magnasco Quartet, sono artisti che hanno avuto modo di esibirsi in svariate parti del mondo ( Italia, Francia, Spagna, Svezia, Belgio, Germania, Svizzera, Austria, Portogallo, Rep.Ceca, USA, Brasile, Uruguay, Giappone, Corea, Malesia, Australia…) sia da solisti sia collaborando tra loro sempre con grande riscontro di critica e pubblico. Caratteristica peculiare di questo ensemble è che, partendo dall’assoluto valore solistico dei singoli componenti ( tutti vincitori di Concorsi Internazionali relativi al proprio strumento ), si sia riusciti a dare vita ad un gruppo in cui le individualità lasciano il posto ad un’unica identità interpretativa. Recentemente ospitati da alcune tra le più importanti associazioni musicali italiane si sono distinti soprattutto per affiatamento e ricercatezze dinamico-interpretative. Il Magnasco Quartet incide per la DRC - Dryno Record Company. In caso di maltempo il concerto si terrà presso il Centro Comunitario A.Olivetti di Palazzo Canavese www.magnasco.it pag. 19 COSSANO CANAVESE Piazza della Biblioteca Civica Sabato 11 agosto ore 21.15 “NAPOLI INCONTRA IL MONDO” Ensemble Mereurer Laura Pugliese voce Sonia Maurer, Felice Zaccheo mandolini Luca Mereu mandola Corrado Celeste chitarra Paolo Benelli contrabbasso A. Khachaturian(1903-1978) Danza delle fanciulle di rosa Voce 'e notte (arrangiamento Mereuer) I' te vurria vasa' trascritta in Fa per RIVA C. Debussy (1862-1918) Golliwogg’s cake walk Anema e core S.Lucia luntana E.Angulo (1954) Suite Mexicana Jarabe Colimeno-Serenata-Huapango Criollo-Vals-Polka Funiculì funiculà L. Mereu (1963) Tarantella E. Morricone (1928) Serenata Passacaglia O surdato 'nnamurato Torna a Surriento (arrangiamento Mereuer) S. Maurer (1970) Light Pluckin’ S.Lucia Me vojo fa ‘na casa linea sigle Piazzolla (1921-1992) Night Club pag. 20 Reginella (arrangiamento Mereuer) O sole mio (arrangiamento Mereuer) “Napoli Incontra il Mondo” è un progetto musicale che si propone di portare alla conoscenza di un pubblico sempre più attento il mandolino napoletano nelle sue varie possibilità espressive. Il Mandolino viene qui presentato non solo nel suo ruolo classico di accompagnatore delle canzoni napoletane, ma anche come strumento protagonista, nell’esecuzione di brani - trascrizioni e repertorio originale - che ne mettono in evidenza le interessanti possibilità sonore. Le trascrizioni di brani di musica classica che fanno parte del presente repertorio, presi da autori come Debussy, Khachaturian e Piazzolla,, interpretate con il mandolino, offrono all’ascoltatore la possibilità di apprezzare aspetti nuovi di queste composizioni, con effetti sorprendenti ed inaspettati per questo piccolo ma affascinante strumento. Il Mandolino si esprime al massimo anche nella musica originale ad esso dedicata, come il brano di Ennio Morricone, che ha dedicato a questo Ensemble la “Serenata Passacaglia”, composizione che con pochissimi mezzi crea un’atmosfera sognante e misteriosa. Ci auguriamo che il Mandolino, strumento italiano per eccellenza, diventi una presenza costante nelle rassegne musicali italiane, ma non solo. Laura Pugliese nata a Roma. Ha cominciato lo studio del canto presso la Scuola Popolare di Musica di Testaccio,entrando a far parte prima del Coro Grande e successivamente del Coro Piccolo scelto della Scuola diretto dal M° Angelo Fusacchia. Si è diplomata in Canto artistico presso il Conservatorio di musica S. Cecilia di Roma sotto la guida della Prof.ssa Silvia Mandurino. Ha proseguito i suoi studi di perfezionamento con il soprano Maria Repola Rohrmann. Ha debuttato nella stagione 1996/97 al Teatro dell’Orologio di Roma nel ruolo di Bastiana nell’opera “Bastiano e Bastiana” di W. A. Mozart, con l’orchestra “ I solisti della Philarmonia di Roma”, diretta dal M° Giovanni Pelliccia, con la regia di Mario Moretti. Dal 1995 è la voce del Sestetto Moderno, un gruppo di formazione classica che affronta il repertorio popolare colto,dalla chancon francese alla canzone napoletana. Con il Sestetto Moderno incide “ Sonetterra”, per la casa discografica Finisterre. Nel gennaio del 1998 per l ’ “ Associazione Musica e teatro del Salento- S. Cecilia”, interpreta il ruolo di Dona Flor nell’opera omonima in un atto unico di Niccolò Van Westerhout, in occasione del centenario della morte dell’autore. Come solista e in formazione cameristica si esibisce in luoghi prestigiosi come l’ Auditorium “ Parco della Musica”, il Teatro Valle e il Teatro de’ Servi di Roma, il Teatro Paisiello di Lecce, il Teatro Metropolitan di Catania, il Teatro Kennedy di Fasano,il Teatro Comunale di Città della Pieve,il Teatro Comunale de l’Aquila… Nel Dicembre del 2001 è stata invita dallo Stato del Messico per una serie di Recitals con l’ Orchestra Sinfonica e il Coro Giovanile dello Stato del Messico, sotto la Direzione del M° Francisco J. Jesùs Rico. Nel 2003, nell’ambito della manifestazione Mittelfest di Cividale del Friuli ha portato in scena l’opera IL MATRIMONIO di M. Moussorgsky ottenendo larghi consensi di pubblico e critica. Dal 2005 è una dei soprani che accompagna la prestigiosa Banda dei Carabinieri di Roma diretta dal Maestro Direttore Ten. Col. Massimo Martinelli. L’Ensemble Mereuer nasce dal desiderio di proporre ad un più vasto pubblico il repertorio dedicato agli strumenti a plettro. La formazione è composta infatti da due mandolini, mandola, chitarra e contrabbasso. Dopo un proficuo periodo di ricerca e grazie alle esperienze maturate singolarmente dagli elementi del gruppo, si è giunti alla scelta di un repertorio che va dal classicissimo ‘700 ai nostri giorni, senza dimenticare quello più tradizionale, cioè il napoletano, puntando l’attenzione su originali trascrizioni e arrangiamenti che, inaspettatamente risultano adatti a questa timbrica. Il gruppo, è composto da Sonia Maurer e Felice Zaccheo al mandolino, Luca Mereu alla mandola, Corrado Celeste alla chitarra, Paolo Benelli contrabbasso. L’Ensemble ha già tenuto concerti per numerose associazioni italiane ed estere (Istanbul, febbraio 2000, “Positalta” di Positano, “Nino Rota” di Brindisi, “Ass. Amici della Musica” di San Severo e “Agimus” di Roma, tra le altre). I suoi componenti vantano esperienze nei Teatri dell’Opera di Roma, Napoli e Milano ed assidue collaborazioni con eminenti compositori, tra i quali Nicola Piovani ed Ennio Morricone che ha scritto un brano per il nostro quintteto dedicato a Sonia Maurer che ha dato il titolo al’ultimo lavoro discografico “ Serenata Passacaglia” edito dalle edizioni Terzo Millennio . www.mereurer.com In caso di maltempo il concerto si terrà press oil Salone della Proloco di Cossano Canavese. pag. 21 SETTIMO ROTTARO (TO) Piazza della Chiesa Parrocchiale Mercoledì 15 agosto ore 21.30 “MINA jazz project” Roma iazz quintet Mara Tomaselli vocalist Quintino Protopapa pianista e arrangiatore Massimo Montagnolo sax Daniele Basirico contrabbasso Sauro Giovannetti batteria La scuola del ritmo (Panzuti - Panzuti) Baciami piccina (Morbelli - Astore) Sono tre parole (Mascheroni – Neri – Buzà) Carina (Testa – Lojacono) Quel Motivetto (Dan Caslar – Galdieri) In cerce di te (Testoni – Sciorilli) Amore fermati (Kramer – Bongusto) Donna (Garinei – Giovannini – Kramer) Mille lire al mese (Innocenzi – Sopranzi) Estate (Martino) Nel blu dipinto di blu (Modugno – Migliacci) Senza fine (Paoli) Parole parole (Chiosso - Del Re – Ferrio) Amor nio (Mogol – Battisti) Città vuota (Pomus -Shuman – Cassia) Anche un'uomo (Testa – Genovese – Peregrini) Non credere (Mogol – Ascri – Soffici) E se domani (Calabrese – Rossi) Ancora ancora ancora (Malgioglio – Felisatti) Sabato notte (Canfora – Verde) Il cielo in una stanza (Toang – Paoli – Mogol) Non gioco più (Lerici – Ferrio) Le qualita' interpretative e d'improvvisazione della vocalist Mara Tomaselli, hanno portato, nel corso della collaborazione con il suo pianista e arrangiatore, Quintino Protopapa, a far maturare in quest'ultimo, l'idea di dare al repertorio di Mina una lettura jazzistica. Come sempre in questi casi, il pericolo di eccedere, nell'esposizione di una nuova veste interpretativa dei brani, e' stato, nel corso del lavoro di arrangiamento, tenuto costantemente presente. Si e' trattato, comunque, di enfatizzare stati d'animo gia' preesistenti nei brani stessi. "Il compito dell'"arrangiatore" non e' quello di stravolgere in maniera arbitraria l'atmosfera, la comunicativa, le emozioni proprie di un determinato tema, al contrario e' quello di entrare in punta di piedi e soprattutto con umilta' fra le pieghe delle intenzionalita' di chi ha scritto prima e interpretato poi, il brano stesso". Il Roma jazz quintet e' un quintetto di impronta jazzistica, composto da Mara Tomaselli, vocalist di notevole impatto musicale e scenico, dal pianista e arrangiatore Quintino Protopapa, dal vibrafonista Antonio Pierri, dal pag. 22 contrabbassista Guido Giacomini e dal batterista Sauro Giovannettimaturate sia con l'attuale che con precedenti formazioni.Tutti gli elementi del gruppo sono in possesso di una solida preparazione di base e provengono da pluriennali esperienze nell'ambito jazzistico Il gruppo propone diverse tipologie di concerti differenti tra loro: dagli Standard Jazz (Cheek to cheek, Night and day, Fly me to the moon ecc.), al Vintage Italian Swing partendo dagli anni 30' fino ad arrivare ai 60' (Mille lire al mese, Oh mamma mi ci vuol la fidanzata, Parlami d'amore Mariu' ecc.), da Mina in Jazz (le canzoni piu' rappresentative della star cremonese partendo dagli anni 60 - E se domani, Amor mio - agli ultimi suoi successi discografici - Neve, Amore unico amore, riletti dal Mara Tomaselli in un linguaggio jazzistico fluido e di buon gusto) alle Canzoni Napoletane, tra repertorio classico (Spingole francesi, Tammurriata nera, ecc.) e moderno (Cu'mme, Napule e', ecc.) rivisitate in una chiave jazzistica che ha saputo mantenere inalterata la loro peculiare natura mediterranea.Il Roma jazz quintet vanta al suo attivo, in piu' di quindici anni di carriera, numerosissimi concerti nei teatri di citta' italiane quali Milano, Torino, Udine, Genova, Bologna, Roma, Firenze, Napoli, Messina, Siracusa, solo per citarne alcune, riscuotendo puntualmente unanimi consensi di critica e di pubblico. In caso di maltempo il concerto si terrà presso la Chiesa Parrocchiale pag. 23