La contraccezione intrauterina e le linee guida italiane Emilio Arisi Presidente SMIC Membro del board della ESC e dell’ECEC [email protected] Definizioni • IUD : intrauterine device , dispositivo intrauterino • IUD-Cu : dispositivo intrauterino al rame (spirale al rame) • IUS-LNG : sistema intrauterino al levonorgestrel (LNG) • IUC : contraccettivo intrauterino / contraccezione intrauterina (comprende sia IUD-Cu che IUS-LNG) IUD di vario tipo e forme (passato e presente) IUC attuali JAYDESS MIRENA NOVA-T 32 mm X 32 mm LNG IUS 52 mg 28 mm X 30 mm 32 mm X 32 mm IUD-Cu /Ag Diametro inseritore: 3,8 mm LNG IUS 13,5 mg Le linee guida • Queste “Linee guida” sono il risultato di un lavoro durato tutto l'anno 2014 da parte di un gruppo costituito dalla Fondazione Confalonieri Ragonese, ed approvato da SIGO, AOGOI ed AGUI • Sono state pubblicate nel dicembre 2014 sull’Italian Journal Gynaecology & Obstetrics (Arisi E., et Al, Italian Journal Gynaecology & Obstetrics , 26, 4,7-20, 2014) Perche’ queste “Linee guida” • Molte donne e molti medici sono dubbiosi rispetto all'uso dei sistemi intrauterini che rilasciano levonorgestrel (LNG) e rispetto all’uso dei dispositivi intrauterini al rame (Cu), a causa delle limitate informazioni sulle loro indicazioni e controindicazioni • L'obiettivo di queste “linee guida” è quello di fornire un buon counselling con informazioni basate su evidenze up-to-date per quanto riguarda la contraccezione intrauterina sia al LNG che al Cu Le informazioni per il counselling • Le informazioni da fornire, in modo semplice, alla donna candidata alla contraccezione intrauterina devono rispondere almeno alle seguenti domande: • cos’è, come funziona, quanto è efficace, quale è la durata d’uso, quali sono i potenziali rischi, in quanto tempo si torna alla fertilità, come decidere chi può utilizzarlo, per chi e’ assolutamente controindicata, quali esami richiedere prima della prescrizione, in che modo si applica e come si controlla periodicamente, come potrebbe variare il pattern mestruale (GPP) IUC: miti caduti • Negli ultimi anni sono caduti alcuni miti, che sembravano condizionare negativamente l'utilizzo della IUC • Si e' infatti visto che la IUC: 1. non e’ abortiva; 2. il suo uso di lungo periodo non facilita la PID; 3. non causa di per se' infertilita’ tubarica; 4. non aumenta il rischio di gravidanze extra; 5. si puo’ usare nelle nullipare; 6. puo’ contribuire alla qualita’ della vita della donna (Farley, 1992; Kaunitz, 1997; Hubacher, 2002; IPPF, 2003; IPPF, 2004; WHO, 2009; Russo, 2013) Epidemiologia • L'80% delle utilizzatrici al mondo risiede in Asia • In Africa l’uso e’ poco esteso, anche se vi sono nazioni del Nord ove l’uso e’ notevole (Egitto 36 %) • In Europa l’uso e’ abbastanza elevato nelle nazioni del Nord e del Centro • In Italia siamo sotto al 10 % Uso della IUC in Europa (donne 15-49 anni) In Italia circa 300.000 donne Norway 23.3% UK 10.0% Ireland 8.4% Northern Europe Finland 25.8% Sweden 16.2% Eastern Europe Estonia 35.9% Denmark 11.0% Latvia 28.0% Southern Europe Western Europe Germany 5.3% Spain 6.4% Portugal 7.3% Poland 8.4% Czech Republic 13.9% France 22.7% Slovenia 22.9% Italy 5.8% Macedonia 0.4% Belarus 25.7% Ukraine 17.7% Moldova 25.2% Romania 6.7% *Prevalence of IUC use among women aged 15−49 years, married, or in a union. IUC is also suitable for single women, but this group of users is not captured in available data Greece 3.6% United Nations. World Contraceptive Use, 2011. 2011. Available at: http://www.un.org/esa/population/publications/contraceptive2011/contraceptive2011.htm IUC nelle diverse eta’ della donna • Non vi sono dati epidemiologici dettagliati per le varie nazioni sull’uso dei differenti metodi contraccettivi nelle varie fasce di età, tantomeno per l’Italia • L’età non è un fattore discriminante per l’uso della IUC, e la letteratura sottolinea sempre più frequentemente il possibile utilizzo in giovani adolescenti e nullipare Grado delle raccomandazioni utilizzate dalle linee guida Grado di Basato su: raccomandazione A Meta-analisi o multipli studi randomizzati (di alta qualità) B Meta-analisi o multipli studi randomizzati (di media qualità), singoli studi randomizzati, ampi studi randomizzati o studi caso-controllo/di coorte (di alta qualità) C Singoli studi randomizzati, ampi studi randomizzati o studi caso-controllo/di coorte (di media qualità) D Studi non analitici o case reports/serie di casi (di alta e media qualità) GPP (Good Basato sull’opinione degli esperti Practice Point) L'efficacia della IUC (contraccezione intra uterina) • I metodi long acting o LARC (IUS-LNG, IUD-Cu, impianto) sono ovviamente quelli a maggiore efficacia, poiché non richiedono un costante rinnovo dell'impegno tra la donna e il metodo prescelto, ed hanno dunque una migliore compliance • Tra gli intrauterini, per lo IUS-LNG si osserva una sovrapposizione tra l'uso tipico (quello quotidiano) e l'uso perfetto Efficacia dei metodi contraccettivi Metodo % di gravidanza non desiderata entro il primo anno di utilizzo % di donne che continuano l’utilizzo ad 1 anno c Utilizzo tipico a Utilizzo perfetto b Nessun metodo 85 58 - Spermicidi (schiume, creme, gel, membrane) 28 18 42 Metodi naturali Condom Femminili Maschili 24 - 47 21 18 5 2 41 43 Diaframmi Contraccettivi orali combinati o minipillole (progesterone) 12 9 6 0.3 57 67 Cerotto contraccettivo Anello contraccettivo Iniezione di DMPA 9 9 6 0.3 0.3 0.2 67 67 56 0.8 0.2 0.6 0.2 78 80 0.05 0.5 0.15 0.05 0.5 0.10 84 100 100 IUC IUD-Cu IUS-LNG Impianto sottocutaneo Sterilizzazione femminile Sterilizzazione maschile Trussel, 2011 Meccanismo d’azione: IUD-Cu • Marcata reazione locale da corpo estraneo ed azione citotossica degli ioni rame sui gameti maschili Meccanismo d’azione: IUS-LNG a rilascio di 20 µg/die • Reazione locale da corpo estraneo in associazione a importanti modificazioni endocrine del muco cervicale con score sfavorevole alla penetrazione degli spermatozoi , e habitat endometriale non adeguato all’annidamento per l’effetto antiproliferativo esercitato dalle concentrazioni locali di LNG Meccanismo d’azione: IUS-LNG a rilascio di 6 µg/die • Reazione locale da corpo estraneo in associazione a importanti modificazioni endocrine del muco cervicale, sovrapponibili a quelle riportate per il sistema a liberazione di 20µg di LNG; endometrio di tipo secretivo Donne eleggibili per la IUC • I “Medical eligibility criteria for contraceptive use” della OMS, giunti nel 2015 alla 5° edizione, forniscono raccomandazioni basate sull'evidenza per la scelta del metodo contraccettivo piu’ appropriato, ed a tali raccomandazioni il medico si deve riferire • Sostanzialmente sono poche le donne non eleggibili all’uso di IUC www.who.int/reproductivehealth Come i MEC-OMS presentano le situazioni cliniche Controindicazioni all’uso • Le controindicazioni all’uso dello IUC sono relativamente poche, e riguardano in prevalenza condizioni infettive attuali o situazioni non diagnosticate o sospette • • • • • • • • • • Gravidanza PID attuale o avvenuta da meno di 3 mesi MST in corso Sepsi postaborto o puerperale Cervicite purulenta Sanguinamenti anomali non diagnosticati Patologia maligna dell’utero in corso Tubercolosi pelvica Miomi che distorcono la cavità Dismorfismi uterini Donne in cui privilegiare IUD-Cu • Tutti i casi in cui c’è una controindicazione assoluta all’uso di ormoni • Trombosi venosa o embolia polmonare in corso • Tumore mammario in trattamento • Epatite in atto • Tumore epatico • LES con positività agli anticorpi antifosfolipidi (1; 2: se nuovo inserimento mentre la donna è in trattamento immunosoppressivo, 3: se presente grave trombocitopenia) • Allattamento nell’immediato post partum (<48ore) • Contraccezione di emergenza ( fino a 5 gg) • Pregresso stroke Donne in cui privilegiare IUS-LNG • • • • • Flussi mestruali abbondanti Sindrome premestruale Endometriosi (anche del setto retto- vaginale) Adenomiosi Iperplasia endometriale (alto grado di regressione nelle forme non atipiche ; anche in iperplasia con atipie sotto stretto monitoraggio) • Presenza di miomi ( non endocavitari) Utilizzo di IUC nelle donne HIV positive • L’uso di IUD-Cu e IUS-LNG in donne HIV positive e’ possibile • Esiste una controindicazione all’inserimento, ma non alla continuazione d’uso, per donne affette da AIDS • L’utilizzo dello IUC in donne HIV infette non è stato associato con un aumento del rischio di trasmissione ai partner sessuali (B) • Nelle donne a rischio di HIV l’uso dello IUC non aumenta il rischio di acquisire l’HIV (B) Utilizzo di IUC nelle nullipare e nelle adolescenti • Gli indubbi vantaggi di una efficacia molto elevata, di un uso di lungo periodo, di un sostanziale basso costo, rendono gli IUC strumenti adatti come prima scelta per la donna nullipara ed adolescente • Ampia letteratura, soprattutto di produzione anglosassone, testimonia che la contraccezione intrauterina puo’ rappresentare una prima scelta anche nelle donne nullipare ed adolescenti (A) Rischio di sviluppare una malattia infiammatoria pelvica (PID) • Il rischio di PID associato all’utilizzo di IUC è molto basso (circa 1.6 per 1000 donne/anno) • La patogenesi dell’infezione sembra essere legata alla procedura di applicazione piuttosto che allo IUC di per sé, riscontrandosi un rischio aumentato solo nei primi 20 giorni dopo l’inserimento (A) • L’utilizzo di uno IUS-LNG sembra associarsi ad un minore rischio di PID rispetto allo IUD-Cu (A) • In caso di PID trattare senza rimuovere lo IUC ! (1) Valutazione infettivologica per le malattie sessualmente trasmesse prima dell'inserimento • Una valutazione infettivologica selettiva basata sui fattori di rischio individuali è preferibile rispetto ad una valutazione che coinvolga tutte le donne che vogliono utilizzare uno IUC • Le donne a maggior rischio dovrebbero essere poi sottoposte a screening infettivologico prima dell’inserimento o al momento dell’inserimento dello IUC (B) (2) Valutazione infettivologica per le malattie sessualmente trasmesse prima dell'inserimento • Sono considerate a rischio maggiore : • le donne che sono sessualmente attive < 25 anni • le donne di età > 25 anni, che hanno cambiato più partners sessuali nell'ultimo anno • le donne il cui partner sessuale abituale ha altre relazioni sessuali • “popolazioni vulnerabili”, ovvero donne che fanno uso di droghe o sono in carcere Profilassi antibiotica pre/post inserimento • Non è raccomandato l’utilizzo routinario di antibiotici prima dell’applicazione dello IUC, ma le donne a elevato rischio di MST asintomatiche dovrebbero essere sottoposte a una valutazione infettivologica e, se positive, trattate di conseguenza • Potrebbe essere utile un’antibioticoterapia profilattica in casi selezionati a elevato rischio infettivo [es. risultati della valutazione infettivologica non disponibili al momento dell’inserimento e concomitanti problematiche relative al follow-up (paziente non affidabile, impossibilità a presentarsi alla visita di controllo) ] (B) Uso di IUC e rischio di gravidanza extrauterina • Il rischio assoluto di gravidanza ectopica è significativamente ridotto con l'uso della contraccezione intrauterina rispetto alle donne che non fanno uso di alcun metodo contraccettivo (B) • Dati derivanti da ampie casistiche hanno mostrato un tasso di gravidanza ectopica per 1000 donne/anno di 0.2 tra le utilizzatrici di IUS-LNG, di 0.3 tra le utilizzatrici di IUD-Cu e di 3.25-5.25 in donne che non fanno uso di alcun metodo contraccettivo Setting per l’inserimento di uno IUC (1) • L’inserimento di uno IUC dovrebbe avvenire in un ambiente confortevole, che rispetti tutti i parametri previsti di sicurezza e sterilità • L’ambulatorio deve essere provvisto di strumentazione adeguata (come speculum, pinze da collo, isterometro, batuffoli per la detersione della cervice, forbici), nonché di personale qualificato Setting per l’inserimento di uno IUC (2) • In Italia le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale erogabili nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale sono definite dal Decreto Ministeriale del 22/07/1996 in cui è indicato che questa procedura (codifica ICD 9CM: 69.70) non necessita di un ambulatorio protetto Come e quando fare il follow-up post inserimento • Una valutazione ecografica dopo l’inserimento non e’ raccomandata • E’ necessario che la donna si sottoponga almeno ad una visita di follow-up dopo il ciclo mestruale (dopo 3-6 settimane circa) che segue l’ inserimento di uno IUC (C) • Nei casi in cui l’utilizzo di uno IUS-LNG 20 µg/die sia anche finalizzato al trattamento di flussi mestruali abbondanti possono essere necessarie visite di controllo periodiche Quando si rimuove uno IUC • Un contraccettivo intrauterino può essere rimosso sia durante la fase mestruale che in qualsiasi altro momento del ciclo, purché la donna sia informata del rischio di gravidanza per rapporti avuti nei 7 giorni precedenti e nei 7 giorni successivi (GPP) • Se desiderato, un nuovo contraccettivo intrauterino può essere inserito subito dopo la rimozione di quello precedente (GPP) Potenziali complicanze legate all’inserimento e alla rimozione • Inserimento: 1. Perforazione (0.1 %) : ospedalizzazione 2. Sindrome vaso-vagale : stimolazioni meccaniche; atropina 0.5 mg sublinguale • Rimozione: 1. Non visualizzazione dei fili : fare ecografia; recupero con appositi strumenti 2. Rottura dei fili : eventuale isteroscopia Alterazioni del pattern mestruale • L’insorgenza di alterazioni del pattern mestruale nelle utilizzatrici di IUC, pur se lievi e di scarsa rilevanza clinica, deve essere sempre oggetto di un counselling esaustivo (GPP) • In presenza di incremento del flusso mestruale possono essere somministrati FANS ed antifibrinolitici (A) Alterazioni del pattern mestruale • E’ sconsigliabile l’impiego di IUD-Cu nelle donne con menorragia, per le quali va invece preferito l’uso dello IUS-LNG (A) • Nelle donne con flussi mestruali abbondanti ed anemia secondaria lo IUS-LNG 20 µg/die rappresenta il metodo contraccettivo di prima scelta (A) Ritorno alla fertilità dopo la rimozione • E’ necessario informare la donna che il ritorno alla fertilità dopo la rimozione dello IUC è immediato (B) • In generale gli studi mostrano che il 71-96% delle donne resta gravida entro un anno dalla rimozione di uno IUC, con una media di circa 3 mesi nelle utilizzatrici di IUS e di 4 mesi nelle utilizzatrici di IUD • Tali dati sono paragonabili a quelli delle donne che hanno utilizzato altri metodi contraccettivi Effettuazione di una risonanza magnetica (RMN) con contraccettivo intrauterino in sede • Non esistono rischi di dislocazione, di perforazione, di espulsione, di gravidanza direttamente collegabili con l’esecuzione di una RMN, ne’ per lo IUD-Cu ne’ per lo IUSLNG