ILMAGGIORE
Stagione 2016/2017
Prosa
e...
Comici
e Autori
Musica
Danza
Odissea
fuori
stagione
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con il contributo di
Città di Verbania
IL TEATRO MAGGIORE: BENE COMUNE PER LA CITTÀ
17 milioni (di cui 10 di finanziamento regionale su fondi europei), una
realizzazione a tempo di record (28 mesi),numerose polemiche sulla
necessità di questa straordinaria opera che caratterizzerà Verbania e il
suo territorio.
Con l'apertura avvenuta l'11 giugno, come sperimentazione estiva, il
Maggiore - centro eventi ha iniziato a vivere come luogo di cultura per
tanti cittadini. La proposta artistica della Direttrice artistica Renata Rapetti
ha incontrato il favore del pubblico. A lei, al Teatro Coccia, all'apparato
comunale e ai tanti volontari che con ruoli diversi hanno supportato
l'avvio va il nostro ringraziamento per l'impegno svolto.
Con questa prima stagione teatrale che si compone di oltre 20 spettacoli
che riguardano la prosa, il varietà, lo spettacolo comico, la musica, la lirica
Verbania, in collaborazione con Piemonte dal Vivo della Regione
Piemonte, offre un servizio di qualità ai cittadini raggiungendo i gusti di
tutte le fasce d'età.
Ripartiamo sapendo di dover crescere nel tempo: grandi artisti vedremo
al teatro Maggiore (che è un'espressione di grande bellezza in sé) con una
rassegna che e' sia popolare (e speriamo di avvicinare chi non ha mai
provato questa emozione) che raffinata: un nome per tutti, Eva Cantarella,
che appassionera' il pubblico all'Odissea.
Verbania merita di raccontare questa nuova storia di rilancio
promuovendo la cultura; questa Amministrazione ha accettato la sfida,
rischiosa, di trasformare quello che era un problema, un'eredità pesante,
in una possibilità di sviluppo (anche per le imprese) per la comunità.
In tempi in cui i teatri chiudono e la vita sociale scade troppe volte in
tensione e preoccupazione, noi, corrispondendo ad una vocazione del
territorio, investiamo in eventi capaci di guardare al futuro con più
speranza e fiducia.
Buon teatro a tutti!
Il Sindaco
Silvia Marchionini
Bene! Verbania ha il suo teatro, il suo luogo di incontro, di cultura, di
formazione, il luogo che ha il compito di accogliere, di invitare alla
riflessione ed anche al divertimento.
Vorrei ripetere quello che spesso ho ricordato nell'ultimo periodo:
siamo geograficamente vicini, molto vicini, ad un paese, la Turchia, che
ha recentemente vietato le rappresentazioni teatrali di autori come
Shakespeare, Cechov, Brecht, Fo...
Questo è un segnale angosciante, ma fa anche capire come la cultura fa
paura a chi ci vuole sottomettere. Ci conferma, quindi, che la nostra
arma per la libertà sta anche nel teatro. Come si dice: "ferisce più la
penna che la spada". Facciamo in modo quindi di usare la scrittura e il
teatro, certo non per ferire, ma per crescere, capire, vivere da uomini
liberi e onesti. Amorevolmente!
Vorrei chiamare questa stagione "Anno Zero", perché, nonostante
l'esperienza estiva, è una stagione che servirà per verificare i gusti e gli
interessi del pubblico. Abbiamo fatto di tutto perché fosse varia e
spaziasse dalla prosa alla musica leggera, dalla danza alla musica
classica, alla comicità, comunque d'autore.
Perché proprio tutti possano trovare nel Maggiore il luogo dove voler
trascorrere il proprio tempo… insieme.
Renata Rapetti
Direttore artistico Teatro Il Maggiore
programma
u SABATO 1 OTTOBRE 2016 ore 21 t
BERLINER SYMPHONIKER ORCHESTRA. Pianoforte: Andreas Frölich
u MERCOLEDÌ 26 OTTOBRE 2016 ore 21 t
Virginia Raffaele. PERFORMANCE
u DOMENICA 30 OTTOBRE 2016 ore 21 t
Marco Balliani e Lella Costa. HUMAN
u VENERDÌ 11 NOVEMBRE 2016 ore 21 t
Teresa Mannino. SONO NATA IL VENTITRE’
u MARTEDÌ 15 NOVEMBRE 2016 ore 21 t
Glauco Mauri e Roberto Sturno. EDIPO RE - EDIPO A COLONO
u SABATO 26 NOVEMBRE 2016 ore 21 t
Compagnia EgriBiancoDanza. SERATA STRAVINSKY
u VENERDÌ 2 DICEMBRE 2016 ore 21 t
COME VI PIACE di William Shakespeare. Teatro Stabile di Torino
u GIOVEDÌ 22 DICEMBRE 2016 ore 21 t
Orta Festival Ensemble. IL VALZER: STRAUSS E GLI ALTRI
u VENERDÌ 20 GENNAIO 2017 ore 21 t
Associazione Musicale Florestano-Eusebio. STRING TRIO
u GIOVEDÌ 26 GENNAIO 2017 ore 21 t
UN AMERICANO A PARIGI - musical. TRIBUTO A GEORGE GERSHWIN
u SABATO 4 FEBBRAIO 2017 ore 21 t
Tiromancino in concerto. NEL RESPIRO DEL MONDO LIVE
u SABATO 18 FEBBRAIO 2017 ore 21 t
Compagnia EgriBiancoDanza. ORLANDO
u VENERDÌ 24 FEBBRAIO 2017 ore 21 t
Mariangela D'Abbraccio e Geppy Gleijeses. FILUMENA MARTURANO
u VENERDÌ 10 MARZO 2017 ore 21 t
Emilio Solfrizzi. IL BORGHESE GENTILUOMO
u SABATO 18 MARZO 2017 ore 21 t
Balletto Nazionale di Györ. BOLERO
u SABATO 25 MARZO 2017 ore 21 t
Associazione Musicale Florestano-Eusebio. THE ART OF THE CLARINET
u GIOVEDÌ 13 APRILE 2017 ore 21 t
Ale & Franz. NEL NOSTRO PICCOLO - GABER, JANNACCI, MILANO, NOI
u GIOVEDÌ 27 APRILE, 4 E 11 MAGGIO 2017 ore 21 t
Giovanna Bozzolo e Eva Cantarella. STORIE DALL’ODISSEA in 3 puntate
u VENERDÌ 19 MAGGIO 2017 ore 21 t
I Legnanesi. VIAGGIANDO... CON NOI
u SABATO 1 OTTOBRE 2016, ORE 21.00 t
Musica
BERLINER SYMPHONIKER
Pianoforte Andreas Frölich
Direttore Maestro Claude Villaret
Programma
W.A. Mozart: Eine kleine Nachtmusik KV 525
W.A. Mozart: Piano Concertos KV 415 e 453 (solista Andreas Frӧlich)
F.J. Hayden: Symphony No.85 (La Reine) Hob I:85
W.A. Mozart: Overture “La finta giardiniera” KV 196 (encore)
I Berliner Symphoniker sono stati fondati nel 1967 come Symphonisches
Orchester Berlin e, nel 1990, assumono il nome attuale in seguito alla fusione
con la Deutsche Symphonieorchester. Da quasi mezzo secolo l’orchestra
plasma il paesaggio culturale di Berlino e arricchisce la scena della musica
classica in tutto il mondo. In virtù della loro tradizione musicale in continua
evoluzione, con tour internazionali di successo e riconoscimento unanime, i
Berliner Symphoniker sono diventati un marchio riconosciuto a livello
internazionale. A Berlino l'orchestra si esibisce principalmente nella Sala
Grande della Filarmonica e presso la Haus des Rundfunks, ma anche in
occasione di spettacoli all'aperto, come la manifestazione Open Air.
Grazie ad un regime culturale diverso da altri paesi europei i Berliner
Symphoniker realizzano numerose tournée che testimoniano l'apprezzamento
per le loro qualità artistiche, guadagnando così popolarità in tutto il mondo.
L’orchestra ha suonato in tutta Europa ed è regolarmente invitata in Asia (tour in
Giappone nel 2002 e 2004, in Cina e Corea del Sud nel 2005, 2007, 2008 e 2010) e
in Africa, con concerti a Il Cairo e ad Alessandria su invito del Ministero della
Cultura egiziano e della Cairo Opera House. Attivissimi anche in America,
nell'autunno del 2001 riscuotono un successo trionfale durante un importante
tour che tocca cinque nazioni del continente. Da ricordare anche i tour in
Argentina del 2007 (per due concerti a Buenos Aires e altri sette al Festival
Internazionale di Ushuaia) e del 2008. L’orchestra dispone di un repertorio molto
vasto e ha collaborato con cori, direttori e solisti famosi in tutto il mondo come,
per esempio, Luciano Pavarotti. Numerosissime sono le registrazioni dei
Berliner Symphoniker disponibili nei negozi di tutto il mondo.
Nel 2007, il CD 'Music Latin' è nominato per il Latin Grammy Award come Miglior
Album Classico.
u MERCOLEDÌ 26 OTTOBRE 2016, ORE 21.00 t
Comici
e Autori
Virginia Raffaele
PERFORMANCE
scritto da
Virginia Raffaele, Giampiero Solari
Pietro Guerrera
Giovanni Todescan
trucchi speciali BRUNO BIAGI e VALERIA COPPO
regia di GIAMPIERO SOLARI
Dopo il sold out fatto registrare in tutti i
teatri nella stagione del debutto, torna
sui palcoscenici più importanti d’Italia
Performance, il one-woman-show con
il quale l’istrionica Virginia Raffaele ha
confermato il suo straordinario talento.
Le maschere più popolari, da Ornella
Vanoni e Belén Rodriguez, così come i
personaggi liberamente tratti dalla
realtà come l’eterna esclusa dai talent
show musicali Giorgia Maura o la
poetessa transessuale Paula Gilberto
Do Mar, sono donne molto diverse tra
loro che sintetizzano alcune delle
ossessioni ricorrenti della società
contemporanea: la vanità, la scaltrezza,
la voglia di affermazione e, forse, la
scarsa coscienza di sé. Il tutto
raccontato attraverso la lente
deformante e irriverente dell’ironia e
della satira, tipici elementi che
compongono lo stile di Virginia
Raffaele.
I personaggi si avvicendano tra
monologhi esilaranti e dialoghi surreali con la vera Virginia Raffele che, grazie ad
un attento lavoro di regia, interagisce con le sue creature come una sorta di
narratore involontario che poeticamente svela il suo “essere - o non essere”.
La musica originale del maestro Teo Ciavarella fa da punteggiatura allo
spettacolo, accompagnando i personaggi nelle loro performance,
sottolineandone i movimenti, enfatizzandone le manie; conferendo allo
spettacolo un ritmo forsennato nel cui vortice i personaggi, Virginia e le varie
chiavi di lettura si mescolano creando una nuova realtà, a volte folle a volte
melanconica.
Performance è uno spettacolo scritto da Virginia Raffaele, Piero Guerrera,
Giovanni Todescan con Giampiero Solari che ne cura anche la regia. I trucchi
speciali sono a cura di Bruno Biagi e Valeria Coppo.
u DOMENICA 30 OTTOBRE 2016, ORE 21.00 t
Marco Baliani e Lella Costa
HUMAN
Prosa
e...
di Marco Baliani e Lella Costa
con la collaborazione drammaturgica di Ilenia Carrone
e con David Marzi, Noemi Medas, Elisa Pistis, Luigi Pusceddu
Musiche Originali di Paolo Fresu
realizzate da Paolo Fresu e Gianluca Petrella
Scene e Costumi di Antonio Marras
scenografo associato Marco Velli
costumista associato Gianluca Sbicca
disegno luci Loïc François Hamelin
Regia di Marco Baliani
Una co-Produzione Sardegna Teatro, Mismaonda, Marche
Teatro
«D’armi io canto e dell’eroe che, primo, dalle coste di Troia
venne all’Italia, profugo per suo destino». La prima
ispirazione è stata l’Eneide, il poema di Virgilio che celebra la
nascita dell’impero romano da un popolo di profughi: in una
lectio magistralis tenuta nell'aula magna dell'Alma Mater
Studiorum di Bologna, Marco Baliani è partito dal mito per
interrogarsi e interrogarci sul senso profondo del migrare. Poi
l'incontro con Lella Costa e la reminescenza di un altro mito,
ancora più folgorante nella sua valenza simbolica e profetica:
Ero e Leandro, i due amanti che vivevano sulle rive opposte
dell’Ellesponto. Prende avvio così HUMAN, dal tema delle
migrazioni e dalla volontà di raccontarne l'<odissea ribaltata>.
Ma nel suo farsi vira, incalzato dagli eventi: al centro si pone lo
spaesamento comune, quell'andare incerto di tutti quanti gli human beings in
questo tempo fuori squadra.
Con la nostra ricerca teatrale vorremmo insinuarci in quella soglia in cui l’essere umano perde la sua
connotazione universale, utilizzare le forme teatrali per indagare quanto sta accadendo in questi ultimi
anni, sotto i nostri occhi, nella nostra Europa, intesa non solo come entità geografica, ma come
sistema "occidentale" di valori e di idee: i muri che si alzano, i fondamentalismi che avanzano, gli
attentati che sconvolgono le città, i profughi che cercano rifugio. Ma se ci fermassimo qui sarebbe un
altro esempio di cosiddetto teatro civile, e questo non ci basta: non vogliamo che lo spettatore se ne
vada solo più consapevole e virtuosamente indignato o commosso. Vogliamo spiazzarlo, inquietarlo,
turbarlo, assediarlo di domande. E insieme incantarlo e divertirlo, ché è il nostro mestiere. Vorremo
costruire un teatro spietatamente capace di andare a mettere il dito nella piaga, dove non si dovrebbe,
dove sarebbe meglio lasciar correre. E andare a toccare i nervi scoperti della nostra cultura riguardo
alla dicotomia umano/disumano. Senza rinunciare all’ironia, e perfino all’umorismo: perché forse solo
il teatro sa toccare nodi conflittuali terribili con la leggerezza del sorriso, la visionarietà delle immagini,
la forza della poesia.
Marco Baliani e Lella Costa
u VENERDÌ 11 NOVEMBRE 2016, ORE 21.00 t
Teresa Mannino
SONO NATA IL VENTITRÉ
di Teresa Mannino e Giovanna Donini
regia di Teresa Mannino
Produzione Bananas
Se è vero che siamo la somma di quello che siamo stati, di quello che
siamo e delle scelte che faremo, sicuramente questo spettacolo ci
mostrerà ciò che ha reso Teresa Mannino Teresa Mannino!
‘Ho voglia di raccontarmi’ dice Teresa ‘Voglio raccontare al mio pubblico la mia
vita, com’ero, come sono cresciuta e come è cambiato il mondo intorno a me’. Un
viaggio nella sua infanzia, tra i piccoli e grandi traumi di allora che magari poi si
sono rivelati formativi. ‘Sono diventata quella che sono passando attraverso
momenti difficili che mi hanno fatto crescere. Ecco, voglio raccontarvi i miei traumi;
ad esempio? Ad esempio che ero la terza figlia e quando toccava a me fare il
bagno, l’acqua non c’era più. Un classico. E poi voglio parlare dei calciatori di ieri e
di oggi e del rapporto genitori figli’.
Così, passando attraverso il racconto della sua infanzia trascorsa
nell’ambiente protettivo ma anche adulto e forte della sua Sicilia, dei
rapporti genitori e figli, o quello dei mitici anni ’70, Teresa ci racconta la
sua versione dei mutamenti avvenuti in questi ultimi anni.
‘La mia forza e determinazione derivano dalla mia famiglia, dai miei genitori che mi
hanno amata incondizionatamente. Ero una ribelle ma loro mi hanno sostenuta
anche quando non ho seguito le orme familiari, come ad esempio nei miei studi
universitari.’ Oggi che da figlia è diventata madre, Teresa individua nel
rapporto genitori figli un cambiamento critico per cui siamo diventati
iperprotettivi a scapito di bambini che crescono impacciati ed insicuri.
‘Siamo genitori talmente preoccupati di tutelare i figli dai pericoli quotidiani che non
curiamo la società nella quale dovranno crescere’.
Tra i traumi della vita non poteva mancare quello del tradimento. La
letteratura classica è piena di eroi ed eroine infedeli. Ma guarda caso le
donne che tradiscono non vengono perdonate e di solito muoiono,
mentre gli uomini traditori non muoiono mai, semmai sono le amanti a
fare una brutta fine! Così Teresa prenderà in prestito la figura dell’eroe
classico, quella di Ulisse e, alla luce dei tormenti di Penelope, rivelerà il
suo potenziale di antieroe di tutti i tempi. Sono nata il ventitré è lo
specchio dei suoi pensieri; e siccome pensa sempre quello che dice e
dice sempre quello che pensa, sarà un’esperienza divertente seguire il
suo filo logico. ‘Sono una persona diretta, nel bene e nel male. Questo è il mio
pregio ed il maggior difetto. Quando mi interpellano per sapere come la penso
rischio sempre di ferire e di essere ferita. Sembra un paradosso, ma la sincerità può
essere male interpretata. Anche nella mia carriera, soprattutto all’inizio, quando
non mi conosceva nessuno, ho rischiato più volte di lasciare di stucco il pubblico
per i miei modi diretti. Ora si divertono un sacco.’
Dopo due stagioni di sold out in molti teatri italiani, Teresa Mannino
ritorna con il suo fortunato spettacolo Sono nata il ventitré: secondo i dati
Siae il terzo spettacolo comico più visto della stagione 2015 dopo Fiorello
ed Enrico Brignano.
Comici
e Autori
u MARTEDÌ 15 NOVEMBRE 2016, ORE 21.00 t
Glauco Mauri e Roberto Sturno
Prosa
e...
EDIPO RE - EDIPO A COLONO
di Sofocle
traduzione Dario Del Corno
regie di
Andrea Baracco - Edipo Re
Glauco Mauri - Edipo a Colono
scene e costumi Marta Crisolini Malatesta
musiche Germano Mazzocchetti
e con Ivan Alovisio, Elena Arvigo, Laura Garofoli, Mauro Mandolini
Roberto Manzi, Giuliano Scarpinato
Produzione: Compagnia Mauri Sturno - Fondazione Teatro della Toscana
A distanza di vent’anni la
Compagnia Mauri Sturno ritorna
a mettere in scena i due
capolavori di Sofocle, per analizzare più compiutamente il
mito immortale di Edipo, affidando la regia a due diversi
registi: Glauco Mauri, per Edipo
a Colono, e Andrea Baracco per
Edipo Re. Due registi, due generazioni a confronto, esempio di
collaborazione e di continuità,
oltre che condizione indispensabile per il futuro del teatro.
“Edipo re e Edipo a Colono sono due capolavori fondamentali nella storia dell’uomo, per gli
interrogativi che pongono alla mente e per la ricchezza di umanità e di poesia che ci donano.
La storia di Edipo è la storia dell’UOMO, perché racchiude in sé tutta la storia del suo vivere.
Edipo Re e Edipo a Colono sono due opere scritte in epoche diverse della vita di Sofocle ed
è nell’accostamento di questi due grandi testi che poeticamente si esprime e
compiutamente si racconta la “favola” di Edipo alla ricerca della verità. Alla fine del suo lungo
cammino Edipo comprende se stesso, la luce e le tenebre che sono dentro di lui, ma afferma
anche il diritto alla libera responsabilità del suo agire. Edipo è pronto ad accettare tutto
quello che deve accadere ed è pronto a essere distrutto purché sia fatta luce. Solo
nell’interrogarci comincia la dignità di essere uomini. E’ questo che Sofocle con la sua opera
immortale dice a tutti noi.
Convinti che il Teatro sia un’arte che può e deve servire “all’arte del vivere” affrontiamo
queste due opere classiche per trovare nelle radici del nostro passato il nutrimento per
comprendere il nostro presente, questo è il nostro impegno e il nostro desiderio.”
Andrea Baracco, Glauco Mauri
u SABATO 26 NOVEMBRE 2016, ORE 21.00 t
Danza
Compagnia EgriBiancoDanza
Direzione artistica Susanna Egri
SERATA STRAVINSKY
Ideazione e coreografia: Raphael Bianco
Assistente alla coreografia: Elena Rolla
Maître de Ballet: Vincenzo Galano
Luci: Enzo Gala
Scene: Ivano Coviello e Enzo Galia
Musiche: Igor Stravinsky
Compagnia EgriBiancoDanza:
Elisa Bertoli, Maela Boltri, Melissa Boltri, Simona Bogino, Vanessa Franke,
Vincenzo Criniti, Vincenzo Galano, Cristian Magurano, Matteo Ravelli,
Alessandro Romano, Alin Andrei
Interpreti 11 / Durata 1.15 H / Anno Creazione 2010/2011
In collaborazione con la stagione IPUNTIDANZA 2016/2017 promossa dalla
Fondazione Egri per la danza
Un dittico coreografico incentrato su due fra le più importanti partiture della
musica contemporanea ad opera di uno compositori più geniali del ‘900: Igor
Stravinsky. Il coreografo Raphael Bianco ne attualizza tempi e contenuti
librettistici, mantenendone però la forza evocativa e l’immediatezza del
messaggio.
LES NOCES Raphael Bianco esplora in questa sua creazione i sentimenti di
inquietudine e d’irrequietezza di entrambi gli sposi obbligati a convolare a
nozze. Vi è infatti in questa versione una velata critica sociale al perpetuarsi dei
matrimoni combinati in alcune culture, che in parte sopravvivono anche in
occidente.
LE SACRE La “Sagra” è imperniata sui riti di sacrifici umani che comunità
ancestrali imponevano a fini propiziatori. Ma nel mondo di oggi quali “sacrifici”
può richiedere la società per assicurarsi la sopravvivenza? A questo tenta di
dare una risposta Raphael Bianco con la sua personale versione coreografica.
u VENERDÌ 2 DICEMBRE 2016, ORE 21.00 t
Teatro Stabile di Torino
Prosa
e...
COME VI PIACE
di William Shakespeare
con Eugenio Allegri, Matteo Baiardi, Giulio Baraldi, Dario Buccino, Vittorio
Camarota, Michele Di Mauro, Marco Gobetti, Mariangela Granelli, Daniele
Marmi, Silvia Giulia Mendola, Laura Pozone, Beatrice Vecchione
regia Leo Muscato
scene Federica Parolini / costumi Vera Pierantoni Giua
luci Alessandro Verazzi / musiche originali Dario Buccino
assistente alla regia Alessandra De Angelis
assistente scenografa Eleonora De Leo
Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese
Fra le commedie di William Shakespeare, As
You Like It è una fra le più amate e messe in
scena in tutto il mondo. È certamente la più
nota, ma anche, inspiegabilmente, una fra le
meno rappresentate in Italia, forse a causa di
un certo pregiudizio letterario che l’ha
relegata al genere pastorale, in voga in
quegli anni, e poi passato di moda. In realtà
quest’opera più delle altre è una fra le
macchine teatrali più poetiche e divertenti
che Shakespeare abbia scritto, ma forse
anche la più “politica”. Vi sono due mondi in
netta e diretta opposizione, che si
specchiano l’uno nell’altro: da una parte quello del potere, del Ducato; dall’altra
quello paradisiaco e ideale della Foresta di Arden. Il Ducato è un mondo in cui
domina un’atmosfera di diffidenza reciproca, d’intrighi, di paura; di un
totalitarismo che soffoca la libertà, dove tutti si sentono minacciati. Pare che la
sola speranza di salvezza sia la fuga. Sembrerebbero premesse per una
tragedia, ma non lo sono, perché chi fugge a un certo punto arriva ad Arden, un
luogo in cui può accadere di tutto, le situazioni si ribaltano continuamente e
l’azione scorre spesso a un ritmo vertiginoso. In Come vi piace Shakespeare è
riuscito a condensare alcuni fra i personaggi più belli di tutto il suo repertorio:
dalla coraggiosa, energica, innamorata e spiritosa Rosalind, l’unico suo vero
personaggio femminile che possa dirsi protagonista, a Touchstone, un
cortigiano dai giochi di parole fulminanti, per arrivare a Jaques, il malinconico, il
misantropo, un Amleto ante-litteram.
Leo Muscato, affermato regista di prosa e lirica, dirige tra gli altri Eugenio Allegri
e Michele Di Mauro in questa commedia scritta da Shakespeare nel 1599. Opera
tra le più leggiadre e spensierate Come vi piace disegna la contrapposizione tra
il mondo infetto della corte e dei suoi intrighi con quello puro e semplice della
foresta, che scioglie gli istinti malvagi.
u GIOVEDÌ 22 DICEMBRE 2016, ORE 21.00 t
Musica
Orta Festival Ensemble
IL VALZER: STRAUSS E GLI ALTRI
Il 2 giugno 1899 è una data importante per i viennesi. In quella sera piovosa
muore di polmonite Johann Strauss figlio, il “re del valzer”, e fatalmente finisce
un’epoca, fatta di allegre serate danzanti aperte a tutti, di piccole orchestre
itineranti che intrattengono e rallegrano i locali di Vienna, a dispetto della fame,
delle tensioni sociali e del declino dell’impero degli Asburgo. Occorre infatti
sfatare un luogo comune: il valzer non è un ballo aristocratico. Nasce e si
sviluppa, al contrario, come la danza che unisce poveri e ricchi, uomini e donne,
dilettanti e professionisti. “Avendo trovato ciò che si voleva, lo si afferrava, lo si
stringeva e si volteggiava. Se il Minuetto era un gioco per aristocratici, il Valzer
era la sua versione per capitalisti arrivisti. Nel Minuetto tutto era prevedibile, nel
Valzer poteva accadere di tutto”, così racconta Herbert Fantel, uno storico
dell’epoca. Queste serate non erano quindi bagnate dallo champagne, come si
potrebbe pensare, ma dalla birra. Michael Pamer, uno dei pionieri del genere, fu
il primo musicista “sponsorizzato”.
Prima di eseguire il suo valzer più celebre, il musicista viennese era solito bere
una pinta della sua birra preferita, tutto d’un fiato. Questo rito si ripeteva a ogni
eventuale bis e in ogni locale in cui l’orchestra si trasferiva. Da una polverosa
osteria ha inizio la straordinaria avventura della famiglia Strauss che, partendo
da un quintetto d’archi, arriverà ai duemila musicisti del Giubileo della Pace di
Boston, avvenuto nel 1872 sotto la guida di Johann Strauss junior (il figlio
maggiore). I valzer di Johann Strauss figlio cominciano ad accogliere e a
trasmettere quella malinconia trasognata e dolcemente cullante che ha
sempre contraddistinto lo spirito austriaco. Se l’immortale capolavoro Sul bel
Danubio blu prende forma da un refolo di brezza che increspa le acque del
fiume, reso meravigliosamente da un leggerissimo tremolo degli archi, il Kaiser
Walzer descrive il progressivo adunarsi della folla fino al trionfale arrivo
dell’imperatore Francesco Giuseppe. Una citazione a parte merita la geniale
Pizzicato-Polka scritta a quattro mani con il fratello Joseph e affidata
interamente agli archi pizzicati. L’interpretazione proposta dall’Orta Festival
Ensemble, diretto da Amedeo Monetti, vuole restituire il carattere raccolto e
gioviale delle origini, limitando l’organico strumentale ai soli archi.
u VENERDÌ 20 GENNAIO 2017, ORE 21.00 t
Musica
Associazione Musicale
Florestano-Eusebio
STING TRIO
Hans Liviabella: violino
Simonide Braconi: viola
Matteo Pigato: violoncello
Programma:
Ludwig van Beethoven
Trio in sol maggiore op. 9 n. 1
per violino, viola e violoncello
Trio in re maggiore op. 9 n. 2
per violino, viola e violoncello
Trio in do minore op. 9 n. 3
per violino, viola e violoncello
“La libertà e il progresso sono il fine dell'arte come, del resto, della vita stessa. Se
noi artisti moderni non siamo così sicuri come i nostri avi, il progresso della civiltà
ci ha almeno insegnato molte cose.” (L. van Beethoven)
Questa ricca ed intensa serata di musica ad opera di un trio d’eccezione è
l’occasione per ascoltare integralmente i tre trii per violino, viola e violoncello
che compongono l’opera 9 di Ludwig van Beethoven.
Composti fra il 1796 ed il 1798, nel momento storico in cui la società è appena
stata trasformata dalla rivoluzione francese e l’Europa è sconvolta dalle guerre
napoleoniche, questi lavori sono tra i più intensi e perfetti della primavera
creativa beethoveniana, assolutamente degni di stare accanto ai successivi sei
quartetti op. 18, che anzi in molte parti superano in profondità, maestria e
maturità stilistica. All’epoca della loro pubblicazione lo stesso Beethoven, che
aveva ventotto anni, li considerava le sue migliori composizioni.
u GIOVEDÌ 26 GENNAIO 2017, ORE 21.00 t
UN AMERICANO A PARIGI
Prosa
e...
TRIBUTO A GEORGE GERSHWIN
Con Michele Carfora, Arianna, Danilo Brugia, Jean Michel Danquin
Barbara Terrinoni e un corpo di ballo composto da 15 ballerini
Da un’idea di Tiziana D’Anella e Lena Sarsen
Musiche di George Gershwin
Liriche di Ira Gershwin
Regia di Enzo Sanny
Arrangiamenti musicali del M° Marco Tiso
Coreografie di Stefano Vagnoli
Scene di Alessandro Chiti / Costumi di Martina Piezzo
Disegno luci di Massimo Tomasino
Note di regia
“UN AMERICANO A PARIGI” è un’opera sinfonica del compositore americano George
Gershwin, e si ispira al soggiorno che fece a Parigi alla fine della prima guerra
mondiale. In questa composizione virtuosistica c’è tutta l’anima di Gershwin, in
particolar modo nel famoso assolo di tromba che lui stesso definì “il tema della
nostalgia di casa”. L’abilità con cui ne ha fatto un ritratto musicale presenta Gershwin
non come pianista, né come compositore, ma come uomo, che con la sua passione è
in grado di avvolgere l’ascoltatore nelle sue splendide melodie, lasciandogli
accarezzare con la fantasia le immagini della sua musica. Egli stesso definisce la sua
opera “la musica più moderna che io abbia mai scritto”. Era moderna nel 1928, anno
della sua composizione, è moderna a distanza di quasi un secolo e sarà così sempre.
In fin dei conti tutto il repertorio di Gershwin valorizza gli aspetti fondamentali del
musical, la sua forma teatrale preferita, in special modo i suoi brani esaltano la tapdance. Il musical “Un Americano a Parigi” è liberamente ispirato all’omonimo film di
Vincent Minnelli. Nella stagione teatrale 2000/2001 è stato campione d’incassi,
grazie ad un cast eccezionale e alla raffinata interpretazione di uno straordinario
Christian De Sica. Questa nuova versione si riallaccia alla stesura originale anche se
rimaneggiata in alcune parti per conferirgli tutte le caratteristiche e il sapore del
musical d’oltreoceano. Il plot della storia narra le vicende di Gimmy (Michele
Carfora), pittore americano ed ex soldato, che alla fine della guerra decide di vivere
nello scenario della Parigi degli anni ’50, in cerca di fortuna. Lì vivrà un’intensa storia
d’amore con Fanny (Arianna Bergamaschi), una commessa di una nota profumeria, a
sua volta corteggiata da Jean Marie (Danilo Brugia), famoso chansonnier del Lido.
Personaggio di rottura nell’idillio tra Gimmy e Fanny è Patricia (Barbara Terrinoni),
miliardaria innamorata di Gimmy. L’intento della mia regia è quello di creare numeri
mozzafiato sulle note del grande genio del ventesimo secolo. La colonna sonora
sarà un Gershwin jukebox, che ci accompagnerà attraverso la storia, all’ascolto di
brani come I got rhythm, The man I love, Love is here to stay, They can’t take that
away from me e tanti altri. Recitazione, canto e danza, attraverseranno soprattutto il
senso della sua musica, e, i protagonisti con la loro capacità di suscitare profonde
emozioni, ci porteranno indietro nel tempo, a quella magica atmosfera tipica della
“Ville lumière”. Lo spettatore non avrà nemmeno il tempo per un momento di
distrazione poiché sarà completamente e magicamente avvolto in un sogno, tanto
che, al termine dello spettacolo non avrà alcuna voglia di tornare a casa, ma
soltanto… rimanere per attendere la replica successiva.
Enzo Sanny
u SABATO 4 FEBBRAIO 2017, ORE 21.00 t
fuori
stagione
Tiromancino
NEL RESPIRO DEL MONDO LIVE
E’ stata un’estate ricca di successi per i Tiromancino con due singoli, “Piccoli
Miracoli” e “Tra di noi” da molte settimane ai vertici delle classifiche radio airplay,
download e streaming e il tour estivo di presentazione del nuovo album “NEL
RESPIRO DEL MONDO” che si è concluso con uno straordinario riscontro di
pubblico. Ed è sull’onda di questa affermazione che i Tiromancino, una delle
migliori live band in Italia, hanno annunciato le prime date del tour invernale che
li vedrà esibirsi in una nuova veste teatrale, una dimensione più intima e raccolta,
a contatto diretto con il loro pubblico. Al centro dell’attesissimo e rinnovato tour
che partirà ad ottobre, continuerà ad essere protagonista il progetto discografico “Nel Respiro del Mondo”, album che continua ad ottenere ottimi consensi di critica e di vendita. Inoltre i Tiromancino ripercorreranno i momenti più
significativi della loro importante carriera musicale attraverso le canzoni che
sono diventate delle hit della musica italiana a conferma del grande talento
creativo di Federico Zampaglione. “Sono da sempre affascinato dal teatro”
racconta Federico Zampaglione, e dalla sua dimensione che permette un
contatto diretto con il pubblico e un’attenzione maggiore nei confronti della
musica. Per l’occasione prepareremo uno spettacolo nuovo, emozionante e
coinvolgente. Vi aspettiamo numerosi”.
Federico Zampaglione, voce e chitarra sarà accompagnato sul palco da
Francesco Stoia al basso, Marco Pisanelli alla batteria, Antonio Marcucci alla
chitarra elettrica, Fabio Verdini alle tastiere
u SABATO 18 FEBBRAIO 2017, ORE 21.00 t
Danza
Compagnia EgriBiancoDanza
Direzione artistica Susanna Egri
ORLANDO
suggestioni coreografiche sull’Orlando Furioso
Ideazione e Coreografia: Raphael Bianco
Assistente Alla Coreografia: Elena Rolla
Maître de Ballet: Vincenzo Galano
Musica: Monteverdi, Caccini, Carissimi, Ivan Bert
Musicisti: Ivan Bert, Enrico Degani, Adriano De Micco
Compagnia EgriBiancoDanza:
Elisa Bertoli, Maela Boltri, , Vanessa Franke, Vincenzo Criniti, Vincenzo Galano,
Cristian Magurano,, Alessandro Romano e Raphael Bianco
Interpreti 11 / Durata 1.15 H / Anno Creazione 2015
In collaborazione con la stagione IPUNTIDANZA 2016/2017 promossa dalla
Fondazione Egri per la danza
Il tema di ORLANDO, “innamorato o furioso”,
è la prima tappa della Trilogia della civiltà
proposta dalla Fondazione Egri, un percorso
a tappe che si svilupperà fra il 2015 e il 2017.
Ispirandosi a tre figure letterarie e mitiche
maschili (Orlando, Faust, Prometeo) e
prendendo spunto dai relativi soggetti
appartenenti alla grande letteratura
europea, la Trilogia propone nuove letture
affrontando alcuni temi cocenti dell’etica e
della società di oggi, attraverso la danza
contemporanea.
La “selva umana”, i sentimenti contrastanti, i
pregi e difetti di un’epoca in declino e le
differenze culturali sono alla base di questo primo progetto coreografico. Infatti
in un’epoca multietnica emergono conflitti, inaspettate contaminazioni e
progressive integrazioni: questo è alla base di ORLANDO, un patchwork di
azioni, reazioni ed emozioni.
Raphael Bianco, oltre ad esserne l’artefice, si è assunto bravamente il rischio di
rappresentare lui stesso in scena la sintesi delle varie discipline, mentre i suoi
danzatori raffigurano una molteplicità di ruoli, oltre ai personaggi canonici di
Orlando, Angelica, Medoro, Ruggero e Bradamante.
Lo spessore delle tematiche e la tradizione e fortuna letteraria permettono una
specifica replica per le scuole (VENERDÍ 17 FEBBRAIO). Prima e dopo spettacolo
saranno affrontati dall’interno della danza temi e scelte coreografiche inerenti
l’opera di Ariosto con il diretto coinvolgimento degli studenti.
u VENERDÌ 24 FEBBRAIO 2017, ORE 21.00 t
Mariangela D'Abbraccio e
Geppy Gleijeses
Prosa
e...
FILUMENA MARTURANO
di Eduardo De Filippo
regia Liliana Cavani
scene e costumi Raimonda Gaetani / luci Luigi Ascione
musiche originali Teho Teardo
e con Nunzia Schiano, Domenico Mignemi, Gregorio Maria De Paola
Elisabetta Mirra, Ylenia Oliviero, Agostino Pannone
Fabio Pappacena, Eduardo Scarpetta
produzione Gitiesse Artisti Riuniti diretta da Geppy Gleijeses
in collaborazione con Spoleto 59 Festival dei 2Mondi
Domenico Soriano è un bel cinquantenne solido e giovale, che s’è goduto la vita
grazie ai soldi della pasticceria lasciatagli dal padre. Da giovanotto lo
chiamavano don Mimì (come il gaudente figlio di Eduardo Scarpetta) ed era
famoso per i cavalli, le donne e i capricci. Ora se ne sta lì, pantaloni e giacca di
pigiama sommariamente abbottonati, «pallido e convulso di fronte a Filumena,
a quella donna "da niente" che per tanti anni è stata trattata da lui quasi come
una schiava e che ora lo tiene in pugno». Agli altri due angoli della stanza, in
attesa – sembrano i "secondi" dei pugili che stanno per affrontarsi – ci sono
Rosalia Solimene, una donna del popolo che da sempre aiuta Filumena, e
Alfredo Amoroso, «che riassume tutto il passato del suo padrone». E’ furente
perché Filumena, una ex prostituta che da anni vive con lui come la più paziente
e sottomessa delle mogli, è riuscita a strappargli un matrimonio, facendogli
credere che era in punto di morte. Poi, dopo quelle nozze in articulo mortis, era
balzata dal letto, guaritissima e ferocemente soddisfatta di aver ripreso il suo
posto legittimo nella casa che per tanti anni aveva contribuito a far prosperare.
Questi va su tutte le furie, dichiara che il matrimonio gli è stato carpito con
l’inganno e ne ottiene l’annullamento. Allora l’indomabile Filumena rivela che
uno dei suoi tre figli è figlio di Domenico. Quale? La donna lascia la casa
portandosi via il segreto. Domenico, attanagliato dalla più angosciosa curiosità,
la supplica di rivelargli la verità; ma intanto riscopre tutte le qualità umane di
quella donna…
u VENERDÌ 10 MARZO 2017, ORE 21.00 t
Emilio Solfrizzi
Prosa
e...
IL BORGHESE GENTILUOMO
di Molière
e con Viviana Altieri, Anita Bartolucci, Fabrizio Contri, Cristiano Dessì,
Lisa Galantini, Simone Luglio, Elisabetta Mandalari
Costumi Sandra Cardini
Regia di Armando Pugliese
Produzione ErreTiTeatro30, Roberto Toni
La trama de Il borghese gentiluomo è lineare e semplice:
un ricco borghese, il signor Jourdain, sogna di diventare
nobile, tra persone prive di autentiche qualità come
adulatori e scrocconi, che lo raggirano e assecondano la
sua follia, pur di ottenerne un guadagno. E’ circondato
dal maestro di musica, di ballo, di scherma, di filosofia. La
trama si arricchisce delle rivalità tra i diversi
maestri che scroccano denaro a Jourdain
e ciascuno di loro ritiene e predica
che la propria arte, la propria
scienza, è il fondamento primo
dell’esser un gentiluomo. A questi
si contrappone la moglie, donna
estremamente pratica e
razionale che cerca di farlo
rinsavire. Alla coppia dei
Jourdain se ne aggiunge una
secondaria, i rispettivi servitori
dei due coniugi: la servetta Nicoletta, simpatica e coraggiosa, e Coviello,
innamorati tra di loro. Ne nasce una farsa, chiassosa e colorata, tipica del teatro
comico: quella del Gran Turco. Coviello, vestito da turco e parlando un turco
maccheronico, si presenta a Jourdain e gli fa credere che il figlio del Gran Turco,
di lignaggio reale, è qui per sposare Lucilla, la figlia di Jourdain. Jourdain,
lusingato dalle promesse di nobiltà, cade nel tranello e ne nasce un fragoroso
balletto-farsa. Di fronte all’ennesimo rifiuto del ‘borghese’ di dare in sposa sua
figlia al non nobile ragazzo che ama, tutti d’accordo gli giocano la beffa finale e
anche la moglie che, pur criticandolo aspramente lo ha sempre protetto, gli si
schiera contro lasciandolo definitivamente solo nella sua folle utopia. Al termine
della vicenda Jourdain continuerà a sognare tutto quello che non potrà mai
avere, come succede ai grandi personaggi comici del teatro di Molière.
Come l’avaro, come il malato immaginario, come l’ipocrita Tartufo, anche
questo borghese che sogna di diventare un gentiluomo è, nella cultura
letteraria europea, un archetipo: è il modello esemplare e imprescindibile del
nuovo ricco, dell’arrampicatore sociale, dell’ambizioso che pretende di
comprare col denaro quei meriti e quei titoli che non avrà mai.
u SABATO 18 MARZO 2017, ORE 21.00 t
Danza
Balletto Nazionale di Györ (Ungheria)
Direzione Artistica Janos Kiss
BOLERO
Il Balletto Nazionale di Györ è la principale compagnia di danza neoclassica e
moderna dell’Ungheria, vanta collaborazioni con grandi coreografi di fama
mondiale e si esibisce nei principali teatri nazionali ed internazionali. Da anni la
Compagnia EgriBiancoDanza ha attivato scambi fra le due compagnie
inserendo il Balletto di Györ nella propria stagione itinerante i Punti Danza.
Questa partnership di lunga data si conferma anche nella stagione 16/17 con
l’invito della Compagnia magiara a Torino. Bolero è un dittico di danza moderna
profondamente legato alla musica e al suono, da cui parte l’ispirazione dei due
coreografi: András Lukács e Laszlo Velekei. Un’occasione per conoscere e
ammirare la grande bravura dei 20 danzatori del Balletto Nazionale di Györ.
BOLERO
Coreografia: András Lukács / Assistente alla coreografia: Renáta Fuchs
Musica: Maurice Ravel / Costumi: Mónika Herwerth
Luci e scenografia: András Lukács, Attila Szabó
Creato originariamente per il Balletto di Vienna, questa ennesima versione
coreografica del Bolero di Ravel, ne vuole mettere in risalto l’aspetto ritmico e
musicale, entrando nella partitura e riproponendone suggestioni dell’affascinante progressione che dal singolo strumento porta all’insieme dell’orchestra. Cosi anche nella coreografia dove si mescolano elementi di danza
moderna, danza classica e ballo da sala.
INNER SOUNDS - etudes on one theme
Coreografia: Laszlo Velekei / Assistente alla coreografia: Zsuzsanna Kara
Drammaturgia: Alexandra Csepi / Costumi: Gabriella Győri / Luci: Péter Hécz
Inner sound riporta l’attenzione sul suono e la voce umana, spesso capace di
influenzare le nostre stesse azioni. Un balletto definito sinfonico dallo stesso
autore il coreografo Laszlo Velekei insignito recentemente del massimo
riconoscimento agli artisti della danza ungherese: Il premio Harangozo
u SABATO 25 MARZO 2017, ORE 21.00 t
Musica
Associazione Musicale
Florestano-Eusebio
THE ART OF THE CLARINET
Alessandro Carbonare: clarinetto
Raffaella Damaschi: pianoforte
con la partecipazione di Matteo Pigato: violoncello
Programma:
Claude Debussy
Première Rhapsodie per clarinetto
e pianoforte
Francis Poulenc
Sonata per clarinetto e pianoforte
Tradizionale
Klezmer Duo
Johannes Brahms
Trio in la minore op. 114
per clarinetto, violoncello e pianoforte
Il clarinettista Alessandro Carbonare, conosciuto a livello mondiale per i premi
vinti nei più importanti concorsi internazionali, già primo clarinetto in orchestre
come la National de France, i Berliner Philarmoniker e oggi all’ Accademia di
Santa Cecilia, membro fondatore del Quintetto Bibiena e di cui ci piace ricordare
l’incisione del concerto di Mozart con Claudio Abbado e l’Orchestra Mozart
(Deutsche Grammophon ), ci onorerà della sua presenza. Il programma che ci
presenta con la pianista Raffaella Damaschi, apprezzata dal pubblico per le sue
collaborazioni al fianco di illustri musicisti, si apre con un omaggio alla musica
francese. Nella Première Rhapsodie pour clarinette et piano (1911) è il
matrimonio di due differenti timbri strumentali, oltre che nel legame sottile fra
libertà strutturale, lirismo e sensualità che avviene la magia debussyana. Si
ritrovano invece lo spirito e la leggerezza ma anche l’ironica chiarezza,
squisitamente francesi, nella Sonata per clarinetto e pianoforte di Poulenc,
scritta per il grande clarinettista americano Benny Goodman che con Leonard
Bernstein al pianoforte eseguì per la prima volta nel 1963 alla Carnegie Hall di
New York. Il concerto prevede in chiusura l’esecuzione del tardo capolavoro di
Johannes Brahms, il Trio op. 114 per clarinetto, violoncello e pianoforte eseguito
per la prima volta il 24 novembre 1891 con lo stesso Brahms al pianoforte, il
dedicatario Mühlfeld al clarinetto ed il violoncellista Robert Hausmann. È grazie
a Richard Mühlfeld, clarinettista amico di Brahms, che nacquero le sue opere
dedicate al clarinetto (2 Sonate, Trio e Quintetto). La dolcezza del suono di
Mühlfeld era tale che Brahms lo soprannominò “Fräulein Klarinette” e siamo
certi che influì non poco nella composizione di questo lavoro in cui anche
violoncello e pianoforte vengono utilizzati con particolare lievità.
u GIOVEDÌ 13 APRILE 2017, ORE 21.00 t
Comici
e Autori
Ale & Franz
NEL NOSTRO PICCOLO
GABER, JANNACCI, MILANO, NOI
testo e regia Ale & Franz
live music con
Luigi Schiavone: chitarra elettrica/acustica
Fabrizio Palermo: basso e voce
Francesco Luppi: tastiere e voce
Marco Orsi: batteria
ITC 2000 / FONDAZIONE GIORGIO GABER
Il punto di partenza, le tappe di un
percorso, l'ambizione di una condivisione. Gaber, Jannacci sono tutto
questo per noi. Sono il racconto di un
mondo visto dalla parte di chi ha il
coraggio, con le proprie idee, di vedere
dentro la vita di ognuno. Raccontare le
piccolezze, le sconfitte, le paure che ci
accompagnano. Il coraggio di vivere
storie non sempre vincenti. La forza di
trasmettere emozioni vere: i fallimenti di
una vita, la delusione degli ideali, la
conoscenza profonda di sentimenti
penetranti, come l'amore. La gioia della
vita.
Gaber e Jannacci son questo, per noi.
Sono la scintilla da cui vedere l'uomo
come il centro di tutto. Conoscere il suo
mondo. Vederlo mentre ci gira intorno.
Un mondo sofferto e gioioso, colorato e grigio, assolato e buio. Ma sempre e
comunque un mondo vero, reale. Senza timori, senza remore. Gaber e Jannacci
sono soprattutto la capacità di farci vedere che chi si muove e vive accanto al
nostro fianco, chi cammina nelle strade, chi respira la nostra stessa aria, sono
uomini, persone, uguali a noi. Perché un amore andato male è una storia che
abbiamo sentito mille volte, e mille volte ancora sentiremo. Perché le emozioni
non finiscono mai.
Tutto questo porteremo con noi, sul palco con Gaber, Jannacci, Milano, Noi. La
voglia di mostrare come un percorso tanto profondo come quello di Jannacci e
Gaber, abbia a sua volta aiutato e guidato la riflessione di tanti altri artisti.
Mostrare al pubblico come: in quei pensieri, in quelle parole, in quelle note, ci sia
anche il punto di partenza della nostra storia. Vorremmo raccontarvi la fortuna di
aver potuto respirare la stessa aria che Gaber e Jannacci respiravano. L'aria di
Milano.
u GIOVEDÌ 27 APRILE, 4 e 11 MAGGIO 2017, ORE 21.00 t
Odissea
Giovanna Bozzolo e Eva Cantarella
STORIE DALL’ODISSEA
Un racconto teatrale in tre puntate
L’intramontabile attrattiva per la storia del ritorno di Odisseo a Itaca è legata,
oltre che al fascino del racconto, al valore e alla funzione pedagogica della
comunicazione orale in quella società, strumento di trasmissione del patrimonio
di valori da condividere, delle regole da rispettare e dei modelli di
comportamento cui adeguarsi. Odissea appartiene dunque, primitivamente, al
genere del racconto epico orale, strumento di svago e piacere, ma anche
mezzo di educazione per la società civile. Il cantore omerico racconta, e non si
rivolge alla esperienza individuale dei convitati: la sua recitazione illumina
piuttosto una memoria globale, comune a tutti gli uomini. E’ una occasione
celebrativa e di evasione da vivere in una situazione conviviale prima che, con la
sua trascrizione, si fissi in un particolare momento della tradizione.
Riproporre Odissea oggi non è la ricerca del sogno nostalgico per un passato
perduto, ma la esplorazione di un sentimento e un pensiero per la vitalità di quel
mondo, retto da valori morali e civili che ci legano, a tre millenni di distanza, a
Omero. Il poema di Omero è noto a tutti, per secoli cantato e ascoltato: è
l’epopea del ritorno da Troia di Odisseo e il racconto delle
imprese e avventure affrontate per raggiungere la propria
casa, in Itaca. Dieci anni di guerra e dieci di peregrinazioni,
ritorni e rimandi. Vent’anni di vita. Un viaggio interminabile che
quando sembra giunto al termine ricomincia, quasi senza fine.
Ogni puntata del racconto è pensata come autonoma in se
stessa e nel contempo parte di un racconto globale che copre
l’arco intero della storia nelle sue tappe salienti.
Sul palcoscenico Eva Cantarella e Giovanna Bozzolo
intrecciano la narrazione di Omero, nella traduzione di Rosa
Calzecchi Onesti, con interventi sul contenuto sociale, politico
e religioso di ogni episodio. La colona sonora, curata da Franco
Bezza, utilizza musica del ‘900 dai più svariati repertori, da
Sostakovic a Mina, da Ligeti a Nono.
Prima puntata
L’INCONTRO CON NAUSICAA
Vita sull’isola beata: vesti mutate, bagni caldi e l’amore
Seconda puntata
LE SEDUTTRICI
Calipso, Circe e le Sirene: avventure d’amore
Terza puntata
ULISSE A ITACA
La strage e il riconoscimento
u VENERDÌ 19 MAGGIO 2017, ORE 21.00 t
fuori
stagione
I Legnanesi
VIAGGIANDO... CON NOI
Antonio Orovasio: “la Teresa”
Enrico Dalceri: “la Mabilia”
Luigi Campisi: “il Giovanni”
I Legnanesi nascono, quasi per
scherzo, all’oratorio di Legnarello a
Legnano nel 1949, su idea di Felice
Musazzi, costretto, da una disposizione del Cardinale Schuster che
vietava le rappresentazioni teatrali
promiscue, a far interpretare i ruoli
femminili da uomini travestiti: da qui
ha origine la composizione esclusivamente maschile della Compagnia.
Con le sue “maschere lombarde”
Teresa e Mabilia, che insieme a
Giovanni compongono la strampalata
famiglia Colombo, ha fatto divertire la
Lombardia e non solo, creando un fenomeno di costume che ha attraversato
generazioni, affermandosi come protagonisti della tradizione teatrale italiana in
oltre 60 anni di storia. Alla scomparsa di Musazzi la tradizione è proseguita con
Antonio Provasio (la TERESA) – che per nove anni ha recitato con Musazzi,
imparando direttamente da lui a muoversi e a ben calarsi nel personaggio – ed
Enrico Dalceri (la MABILIA), che per anni aveva fatto parte della Compagnia
Teatrale, sono diventate i nuovi interpreti, il GIOVANNI è Luigi Campisi, che
aveva già interpretato per oltre un decennio lo stesso ruolo a fianco dello stesso
Musazzi. Riconosciuti tra le principali e più conosciute compagnie dialettali
d’Italia, oggi la Compagnia porta in scena le storie, i costumi e le tradizioni
lombarde ed è ampiamente apprezzata anche fuori dalla Lombardia, grazie a
un intervento di modernizzazione dei testi originali di Musazzi e alla scelta di
temi universali (la famiglia, il lavoro, la crisi economica). La tradizione, la
professionalità e la qualità degli spettacoli de I Legnanesi sono stati riconosciuti
da innumerevoli premi e da un sempre crescente riscontro di pubblico.
"Ringhiere che si snodano sui ballatoi, scale consunte dal saliscendi di generazioni e
generazioni, ogni porta una stanza, spesso l'unica: il vicino è così vicino che vive con te. Il cortile
è il regno dei povercrist sopravvissuti alle guerre, alle carestie, alle immigrazioni, alle industrie.
Ma il cortile è anche lo spazio vuoto, è la camera più grande dove si vivono stagioni intere, anni,
generazioni, secoli, nascite, amori e tradimenti, gioie e angosce, nozze e funerali, sorrisi e
miracoli. Fuori dal cortile, il muro di cinta di uno stabilimento, un muro di mattoni rossi ancora muri
e case, un condominio di sei piani che già chiamano il grattacielo: niente più litigi banali, le
lenzuola stese sul filo, le pozzanghere, la ruggine dei corrimano. Ma noi abbiamo resistito, la
ringhiera ci corre nell'anima. Riflettori, prego: è di scena il cortile lombardo."
Abbonamenti
INTERO
OVER 65
UNDER 26
1° sett
2° sett
1° sett
2° sett
1° sett
2° sett
120,00
105,00
109,50
90,00
96,00
78,00
comico
3 spettacoli
d’autore
e
Autori
72,00
60,00
66,00
57,00
57,00
48,00
musica
Musica
4 concerti*
64,00
54,00
58.00
50,00
50.00
40.00
musica
Musica
3 concerti**
48,00
39,00
42.00
36,00
36.00
30.00
Danza
danza
3 spettacoli
48,00
39,00
42.00
36,00
36.00
30.00
Odissea
danza
3 spettacoli
posto unico € 30,00
Prosa
prosa
e...
6 spettacoli
comico
Comici
La vendita degli abbonamenti e dei biglietti per il SOLO concerto Berliner
Symphoniker, avrà inizio giovedì 15 settembre presso il Centro Eventi Il
Maggiore, dove proseguirà fino a domenica 18 settembre nei seguenti orari: 10 13 e 15 - 18. Ogni persona potrà acquistare n° 4 abbonamenti.
Dal 19 settembre sarà possibile acquistare gli abbonamenti anche sul sito
www.ilmaggioreverbania.it
*Abbonamento a 4 concerti compreso i Berliner Symphoniker del 1° ottobre
**Abbonamento a 3 concerti escluso i Berliner Symphoniker, in vendita a partire
dal 2 ottobre
ABBONAMENTO LIBERO 2+1+1+1
Abbonamento comprensivo dell’ingresso a due spettacoli diversi di prosa, uno
di comico d’autore, uno di danza e un concerto, in vendita dal 19 settembre.
Posto numerato, ma non fisso.
L’abbonamento “libero” NON sarà in vendita on line.
Costi: € 110,00 per il 1° settore , € 100,00 per il 2° settore
Tutti gli spettacoli si terranno nella SALA TEATRALE ad eccezione dei concerti
di Musica da Camera del 20 gennaio e del 25 marzo 2017, che si terranno nel
FOYER (posto unico non numerato).
Biglietti
Prosa
prosa
e...
comico
Comici
INTERO
OVER 65
RID.CON.e ABB.*
UNDER 26
1° sett 2° sett
1° sett 2° sett
1° sett 2° sett
1° sett 2° sett
25.00
23,00 19,00
22,00
18,50
20,00 17,00
21,00
comico
d’autore
e
Autori
30,00 25,50
27,50
23,50
26,00
22,00
24,00
20,00
musica
Musica
20,00 17,00
18,00
15,50
17,50
15,00
16,00
13,50
musica
Musica
*
20,00
18,00
17,50
16,00
Danza
danza
20,00 17,00
18,00
15,50
17,50
15,00
16,00
13,50
Odissea
danza
20,00 17,00
18,00
15,50
17,50
15,00
16,00
13,50
fuori
danza
stagione
30,00 25,50
27,50
23,50
26,00
22,00
24,00
20,00
* RIDOTTO CONVENZIONI e ABBONATI
(escluso il concerto dei Berliner Symphoniker, per il quale solo per gli
ABBONATI i biglietti sono in vendita a € 12,00 per il 1° settore ed € 10,00 per il 2°
settore).
Concerti di Musica da Camera (20 gennaio e 25 marzo 2017) nel FOYER a
posto UNICO.
*
Biglietti in vendita dal 10 ottobre 2016, ad eccezione dei Berliner Symphoniker
disponibili dal 15 settembre anche on line.
Le date di acquisto e il costo dei biglietti per il concerto dei Tiromancino,
verranno comunicati tramite il sito www.ilmaggioreverbania,it
DIRITTI PREVENDITA € 1,50 (fino a due ore prima di ogni evento).
La direzione si riserva il diritto di effettuare eventuali modifiche al programma.
Prosa
e...
Comici
e Autori
Musica
Danza
Odissea
fuori
stagione
INFO:
www.ilmaggioreverbania.it
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URP Ufficio Relazioni col Pubblico tel. 0323 5421
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oppure al numero di cellulare 333 9330083
IlMaggioreVerbania
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