ILMAGGIORE Stagione 2016/2017 Prosa e... Comici e Autori Musica Danza Odissea fuori stagione IL MAG GIO RE CEN T MU RO EV LTIF E UNZ NTI ION ALE con il contributo di Città di Verbania IL TEATRO MAGGIORE: BENE COMUNE PER LA CITTÀ 17 milioni (di cui 10 di finanziamento regionale su fondi europei), una realizzazione a tempo di record (28 mesi),numerose polemiche sulla necessità di questa straordinaria opera che caratterizzerà Verbania e il suo territorio. Con l'apertura avvenuta l'11 giugno, come sperimentazione estiva, il Maggiore - centro eventi ha iniziato a vivere come luogo di cultura per tanti cittadini. La proposta artistica della Direttrice artistica Renata Rapetti ha incontrato il favore del pubblico. A lei, al Teatro Coccia, all'apparato comunale e ai tanti volontari che con ruoli diversi hanno supportato l'avvio va il nostro ringraziamento per l'impegno svolto. Con questa prima stagione teatrale che si compone di oltre 20 spettacoli che riguardano la prosa, il varietà, lo spettacolo comico, la musica, la lirica Verbania, in collaborazione con Piemonte dal Vivo della Regione Piemonte, offre un servizio di qualità ai cittadini raggiungendo i gusti di tutte le fasce d'età. Ripartiamo sapendo di dover crescere nel tempo: grandi artisti vedremo al teatro Maggiore (che è un'espressione di grande bellezza in sé) con una rassegna che e' sia popolare (e speriamo di avvicinare chi non ha mai provato questa emozione) che raffinata: un nome per tutti, Eva Cantarella, che appassionera' il pubblico all'Odissea. Verbania merita di raccontare questa nuova storia di rilancio promuovendo la cultura; questa Amministrazione ha accettato la sfida, rischiosa, di trasformare quello che era un problema, un'eredità pesante, in una possibilità di sviluppo (anche per le imprese) per la comunità. In tempi in cui i teatri chiudono e la vita sociale scade troppe volte in tensione e preoccupazione, noi, corrispondendo ad una vocazione del territorio, investiamo in eventi capaci di guardare al futuro con più speranza e fiducia. Buon teatro a tutti! Il Sindaco Silvia Marchionini Bene! Verbania ha il suo teatro, il suo luogo di incontro, di cultura, di formazione, il luogo che ha il compito di accogliere, di invitare alla riflessione ed anche al divertimento. Vorrei ripetere quello che spesso ho ricordato nell'ultimo periodo: siamo geograficamente vicini, molto vicini, ad un paese, la Turchia, che ha recentemente vietato le rappresentazioni teatrali di autori come Shakespeare, Cechov, Brecht, Fo... Questo è un segnale angosciante, ma fa anche capire come la cultura fa paura a chi ci vuole sottomettere. Ci conferma, quindi, che la nostra arma per la libertà sta anche nel teatro. Come si dice: "ferisce più la penna che la spada". Facciamo in modo quindi di usare la scrittura e il teatro, certo non per ferire, ma per crescere, capire, vivere da uomini liberi e onesti. Amorevolmente! Vorrei chiamare questa stagione "Anno Zero", perché, nonostante l'esperienza estiva, è una stagione che servirà per verificare i gusti e gli interessi del pubblico. Abbiamo fatto di tutto perché fosse varia e spaziasse dalla prosa alla musica leggera, dalla danza alla musica classica, alla comicità, comunque d'autore. Perché proprio tutti possano trovare nel Maggiore il luogo dove voler trascorrere il proprio tempo… insieme. Renata Rapetti Direttore artistico Teatro Il Maggiore programma u SABATO 1 OTTOBRE 2016 ore 21 t BERLINER SYMPHONIKER ORCHESTRA. Pianoforte: Andreas Frölich u MERCOLEDÌ 26 OTTOBRE 2016 ore 21 t Virginia Raffaele. PERFORMANCE u DOMENICA 30 OTTOBRE 2016 ore 21 t Marco Balliani e Lella Costa. HUMAN u VENERDÌ 11 NOVEMBRE 2016 ore 21 t Teresa Mannino. SONO NATA IL VENTITRE’ u MARTEDÌ 15 NOVEMBRE 2016 ore 21 t Glauco Mauri e Roberto Sturno. EDIPO RE - EDIPO A COLONO u SABATO 26 NOVEMBRE 2016 ore 21 t Compagnia EgriBiancoDanza. SERATA STRAVINSKY u VENERDÌ 2 DICEMBRE 2016 ore 21 t COME VI PIACE di William Shakespeare. Teatro Stabile di Torino u GIOVEDÌ 22 DICEMBRE 2016 ore 21 t Orta Festival Ensemble. IL VALZER: STRAUSS E GLI ALTRI u VENERDÌ 20 GENNAIO 2017 ore 21 t Associazione Musicale Florestano-Eusebio. STRING TRIO u GIOVEDÌ 26 GENNAIO 2017 ore 21 t UN AMERICANO A PARIGI - musical. TRIBUTO A GEORGE GERSHWIN u SABATO 4 FEBBRAIO 2017 ore 21 t Tiromancino in concerto. NEL RESPIRO DEL MONDO LIVE u SABATO 18 FEBBRAIO 2017 ore 21 t Compagnia EgriBiancoDanza. ORLANDO u VENERDÌ 24 FEBBRAIO 2017 ore 21 t Mariangela D'Abbraccio e Geppy Gleijeses. FILUMENA MARTURANO u VENERDÌ 10 MARZO 2017 ore 21 t Emilio Solfrizzi. IL BORGHESE GENTILUOMO u SABATO 18 MARZO 2017 ore 21 t Balletto Nazionale di Györ. BOLERO u SABATO 25 MARZO 2017 ore 21 t Associazione Musicale Florestano-Eusebio. THE ART OF THE CLARINET u GIOVEDÌ 13 APRILE 2017 ore 21 t Ale & Franz. NEL NOSTRO PICCOLO - GABER, JANNACCI, MILANO, NOI u GIOVEDÌ 27 APRILE, 4 E 11 MAGGIO 2017 ore 21 t Giovanna Bozzolo e Eva Cantarella. STORIE DALL’ODISSEA in 3 puntate u VENERDÌ 19 MAGGIO 2017 ore 21 t I Legnanesi. VIAGGIANDO... CON NOI u SABATO 1 OTTOBRE 2016, ORE 21.00 t Musica BERLINER SYMPHONIKER Pianoforte Andreas Frölich Direttore Maestro Claude Villaret Programma W.A. Mozart: Eine kleine Nachtmusik KV 525 W.A. Mozart: Piano Concertos KV 415 e 453 (solista Andreas Frӧlich) F.J. Hayden: Symphony No.85 (La Reine) Hob I:85 W.A. Mozart: Overture “La finta giardiniera” KV 196 (encore) I Berliner Symphoniker sono stati fondati nel 1967 come Symphonisches Orchester Berlin e, nel 1990, assumono il nome attuale in seguito alla fusione con la Deutsche Symphonieorchester. Da quasi mezzo secolo l’orchestra plasma il paesaggio culturale di Berlino e arricchisce la scena della musica classica in tutto il mondo. In virtù della loro tradizione musicale in continua evoluzione, con tour internazionali di successo e riconoscimento unanime, i Berliner Symphoniker sono diventati un marchio riconosciuto a livello internazionale. A Berlino l'orchestra si esibisce principalmente nella Sala Grande della Filarmonica e presso la Haus des Rundfunks, ma anche in occasione di spettacoli all'aperto, come la manifestazione Open Air. Grazie ad un regime culturale diverso da altri paesi europei i Berliner Symphoniker realizzano numerose tournée che testimoniano l'apprezzamento per le loro qualità artistiche, guadagnando così popolarità in tutto il mondo. L’orchestra ha suonato in tutta Europa ed è regolarmente invitata in Asia (tour in Giappone nel 2002 e 2004, in Cina e Corea del Sud nel 2005, 2007, 2008 e 2010) e in Africa, con concerti a Il Cairo e ad Alessandria su invito del Ministero della Cultura egiziano e della Cairo Opera House. Attivissimi anche in America, nell'autunno del 2001 riscuotono un successo trionfale durante un importante tour che tocca cinque nazioni del continente. Da ricordare anche i tour in Argentina del 2007 (per due concerti a Buenos Aires e altri sette al Festival Internazionale di Ushuaia) e del 2008. L’orchestra dispone di un repertorio molto vasto e ha collaborato con cori, direttori e solisti famosi in tutto il mondo come, per esempio, Luciano Pavarotti. Numerosissime sono le registrazioni dei Berliner Symphoniker disponibili nei negozi di tutto il mondo. Nel 2007, il CD 'Music Latin' è nominato per il Latin Grammy Award come Miglior Album Classico. u MERCOLEDÌ 26 OTTOBRE 2016, ORE 21.00 t Comici e Autori Virginia Raffaele PERFORMANCE scritto da Virginia Raffaele, Giampiero Solari Pietro Guerrera Giovanni Todescan trucchi speciali BRUNO BIAGI e VALERIA COPPO regia di GIAMPIERO SOLARI Dopo il sold out fatto registrare in tutti i teatri nella stagione del debutto, torna sui palcoscenici più importanti d’Italia Performance, il one-woman-show con il quale l’istrionica Virginia Raffaele ha confermato il suo straordinario talento. Le maschere più popolari, da Ornella Vanoni e Belén Rodriguez, così come i personaggi liberamente tratti dalla realtà come l’eterna esclusa dai talent show musicali Giorgia Maura o la poetessa transessuale Paula Gilberto Do Mar, sono donne molto diverse tra loro che sintetizzano alcune delle ossessioni ricorrenti della società contemporanea: la vanità, la scaltrezza, la voglia di affermazione e, forse, la scarsa coscienza di sé. Il tutto raccontato attraverso la lente deformante e irriverente dell’ironia e della satira, tipici elementi che compongono lo stile di Virginia Raffaele. I personaggi si avvicendano tra monologhi esilaranti e dialoghi surreali con la vera Virginia Raffele che, grazie ad un attento lavoro di regia, interagisce con le sue creature come una sorta di narratore involontario che poeticamente svela il suo “essere - o non essere”. La musica originale del maestro Teo Ciavarella fa da punteggiatura allo spettacolo, accompagnando i personaggi nelle loro performance, sottolineandone i movimenti, enfatizzandone le manie; conferendo allo spettacolo un ritmo forsennato nel cui vortice i personaggi, Virginia e le varie chiavi di lettura si mescolano creando una nuova realtà, a volte folle a volte melanconica. Performance è uno spettacolo scritto da Virginia Raffaele, Piero Guerrera, Giovanni Todescan con Giampiero Solari che ne cura anche la regia. I trucchi speciali sono a cura di Bruno Biagi e Valeria Coppo. u DOMENICA 30 OTTOBRE 2016, ORE 21.00 t Marco Baliani e Lella Costa HUMAN Prosa e... di Marco Baliani e Lella Costa con la collaborazione drammaturgica di Ilenia Carrone e con David Marzi, Noemi Medas, Elisa Pistis, Luigi Pusceddu Musiche Originali di Paolo Fresu realizzate da Paolo Fresu e Gianluca Petrella Scene e Costumi di Antonio Marras scenografo associato Marco Velli costumista associato Gianluca Sbicca disegno luci Loïc François Hamelin Regia di Marco Baliani Una co-Produzione Sardegna Teatro, Mismaonda, Marche Teatro «D’armi io canto e dell’eroe che, primo, dalle coste di Troia venne all’Italia, profugo per suo destino». La prima ispirazione è stata l’Eneide, il poema di Virgilio che celebra la nascita dell’impero romano da un popolo di profughi: in una lectio magistralis tenuta nell'aula magna dell'Alma Mater Studiorum di Bologna, Marco Baliani è partito dal mito per interrogarsi e interrogarci sul senso profondo del migrare. Poi l'incontro con Lella Costa e la reminescenza di un altro mito, ancora più folgorante nella sua valenza simbolica e profetica: Ero e Leandro, i due amanti che vivevano sulle rive opposte dell’Ellesponto. Prende avvio così HUMAN, dal tema delle migrazioni e dalla volontà di raccontarne l'<odissea ribaltata>. Ma nel suo farsi vira, incalzato dagli eventi: al centro si pone lo spaesamento comune, quell'andare incerto di tutti quanti gli human beings in questo tempo fuori squadra. Con la nostra ricerca teatrale vorremmo insinuarci in quella soglia in cui l’essere umano perde la sua connotazione universale, utilizzare le forme teatrali per indagare quanto sta accadendo in questi ultimi anni, sotto i nostri occhi, nella nostra Europa, intesa non solo come entità geografica, ma come sistema "occidentale" di valori e di idee: i muri che si alzano, i fondamentalismi che avanzano, gli attentati che sconvolgono le città, i profughi che cercano rifugio. Ma se ci fermassimo qui sarebbe un altro esempio di cosiddetto teatro civile, e questo non ci basta: non vogliamo che lo spettatore se ne vada solo più consapevole e virtuosamente indignato o commosso. Vogliamo spiazzarlo, inquietarlo, turbarlo, assediarlo di domande. E insieme incantarlo e divertirlo, ché è il nostro mestiere. Vorremo costruire un teatro spietatamente capace di andare a mettere il dito nella piaga, dove non si dovrebbe, dove sarebbe meglio lasciar correre. E andare a toccare i nervi scoperti della nostra cultura riguardo alla dicotomia umano/disumano. Senza rinunciare all’ironia, e perfino all’umorismo: perché forse solo il teatro sa toccare nodi conflittuali terribili con la leggerezza del sorriso, la visionarietà delle immagini, la forza della poesia. Marco Baliani e Lella Costa u VENERDÌ 11 NOVEMBRE 2016, ORE 21.00 t Teresa Mannino SONO NATA IL VENTITRÉ di Teresa Mannino e Giovanna Donini regia di Teresa Mannino Produzione Bananas Se è vero che siamo la somma di quello che siamo stati, di quello che siamo e delle scelte che faremo, sicuramente questo spettacolo ci mostrerà ciò che ha reso Teresa Mannino Teresa Mannino! ‘Ho voglia di raccontarmi’ dice Teresa ‘Voglio raccontare al mio pubblico la mia vita, com’ero, come sono cresciuta e come è cambiato il mondo intorno a me’. Un viaggio nella sua infanzia, tra i piccoli e grandi traumi di allora che magari poi si sono rivelati formativi. ‘Sono diventata quella che sono passando attraverso momenti difficili che mi hanno fatto crescere. Ecco, voglio raccontarvi i miei traumi; ad esempio? Ad esempio che ero la terza figlia e quando toccava a me fare il bagno, l’acqua non c’era più. Un classico. E poi voglio parlare dei calciatori di ieri e di oggi e del rapporto genitori figli’. Così, passando attraverso il racconto della sua infanzia trascorsa nell’ambiente protettivo ma anche adulto e forte della sua Sicilia, dei rapporti genitori e figli, o quello dei mitici anni ’70, Teresa ci racconta la sua versione dei mutamenti avvenuti in questi ultimi anni. ‘La mia forza e determinazione derivano dalla mia famiglia, dai miei genitori che mi hanno amata incondizionatamente. Ero una ribelle ma loro mi hanno sostenuta anche quando non ho seguito le orme familiari, come ad esempio nei miei studi universitari.’ Oggi che da figlia è diventata madre, Teresa individua nel rapporto genitori figli un cambiamento critico per cui siamo diventati iperprotettivi a scapito di bambini che crescono impacciati ed insicuri. ‘Siamo genitori talmente preoccupati di tutelare i figli dai pericoli quotidiani che non curiamo la società nella quale dovranno crescere’. Tra i traumi della vita non poteva mancare quello del tradimento. La letteratura classica è piena di eroi ed eroine infedeli. Ma guarda caso le donne che tradiscono non vengono perdonate e di solito muoiono, mentre gli uomini traditori non muoiono mai, semmai sono le amanti a fare una brutta fine! Così Teresa prenderà in prestito la figura dell’eroe classico, quella di Ulisse e, alla luce dei tormenti di Penelope, rivelerà il suo potenziale di antieroe di tutti i tempi. Sono nata il ventitré è lo specchio dei suoi pensieri; e siccome pensa sempre quello che dice e dice sempre quello che pensa, sarà un’esperienza divertente seguire il suo filo logico. ‘Sono una persona diretta, nel bene e nel male. Questo è il mio pregio ed il maggior difetto. Quando mi interpellano per sapere come la penso rischio sempre di ferire e di essere ferita. Sembra un paradosso, ma la sincerità può essere male interpretata. Anche nella mia carriera, soprattutto all’inizio, quando non mi conosceva nessuno, ho rischiato più volte di lasciare di stucco il pubblico per i miei modi diretti. Ora si divertono un sacco.’ Dopo due stagioni di sold out in molti teatri italiani, Teresa Mannino ritorna con il suo fortunato spettacolo Sono nata il ventitré: secondo i dati Siae il terzo spettacolo comico più visto della stagione 2015 dopo Fiorello ed Enrico Brignano. Comici e Autori u MARTEDÌ 15 NOVEMBRE 2016, ORE 21.00 t Glauco Mauri e Roberto Sturno Prosa e... EDIPO RE - EDIPO A COLONO di Sofocle traduzione Dario Del Corno regie di Andrea Baracco - Edipo Re Glauco Mauri - Edipo a Colono scene e costumi Marta Crisolini Malatesta musiche Germano Mazzocchetti e con Ivan Alovisio, Elena Arvigo, Laura Garofoli, Mauro Mandolini Roberto Manzi, Giuliano Scarpinato Produzione: Compagnia Mauri Sturno - Fondazione Teatro della Toscana A distanza di vent’anni la Compagnia Mauri Sturno ritorna a mettere in scena i due capolavori di Sofocle, per analizzare più compiutamente il mito immortale di Edipo, affidando la regia a due diversi registi: Glauco Mauri, per Edipo a Colono, e Andrea Baracco per Edipo Re. Due registi, due generazioni a confronto, esempio di collaborazione e di continuità, oltre che condizione indispensabile per il futuro del teatro. “Edipo re e Edipo a Colono sono due capolavori fondamentali nella storia dell’uomo, per gli interrogativi che pongono alla mente e per la ricchezza di umanità e di poesia che ci donano. La storia di Edipo è la storia dell’UOMO, perché racchiude in sé tutta la storia del suo vivere. Edipo Re e Edipo a Colono sono due opere scritte in epoche diverse della vita di Sofocle ed è nell’accostamento di questi due grandi testi che poeticamente si esprime e compiutamente si racconta la “favola” di Edipo alla ricerca della verità. Alla fine del suo lungo cammino Edipo comprende se stesso, la luce e le tenebre che sono dentro di lui, ma afferma anche il diritto alla libera responsabilità del suo agire. Edipo è pronto ad accettare tutto quello che deve accadere ed è pronto a essere distrutto purché sia fatta luce. Solo nell’interrogarci comincia la dignità di essere uomini. E’ questo che Sofocle con la sua opera immortale dice a tutti noi. Convinti che il Teatro sia un’arte che può e deve servire “all’arte del vivere” affrontiamo queste due opere classiche per trovare nelle radici del nostro passato il nutrimento per comprendere il nostro presente, questo è il nostro impegno e il nostro desiderio.” Andrea Baracco, Glauco Mauri u SABATO 26 NOVEMBRE 2016, ORE 21.00 t Danza Compagnia EgriBiancoDanza Direzione artistica Susanna Egri SERATA STRAVINSKY Ideazione e coreografia: Raphael Bianco Assistente alla coreografia: Elena Rolla Maître de Ballet: Vincenzo Galano Luci: Enzo Gala Scene: Ivano Coviello e Enzo Galia Musiche: Igor Stravinsky Compagnia EgriBiancoDanza: Elisa Bertoli, Maela Boltri, Melissa Boltri, Simona Bogino, Vanessa Franke, Vincenzo Criniti, Vincenzo Galano, Cristian Magurano, Matteo Ravelli, Alessandro Romano, Alin Andrei Interpreti 11 / Durata 1.15 H / Anno Creazione 2010/2011 In collaborazione con la stagione IPUNTIDANZA 2016/2017 promossa dalla Fondazione Egri per la danza Un dittico coreografico incentrato su due fra le più importanti partiture della musica contemporanea ad opera di uno compositori più geniali del ‘900: Igor Stravinsky. Il coreografo Raphael Bianco ne attualizza tempi e contenuti librettistici, mantenendone però la forza evocativa e l’immediatezza del messaggio. LES NOCES Raphael Bianco esplora in questa sua creazione i sentimenti di inquietudine e d’irrequietezza di entrambi gli sposi obbligati a convolare a nozze. Vi è infatti in questa versione una velata critica sociale al perpetuarsi dei matrimoni combinati in alcune culture, che in parte sopravvivono anche in occidente. LE SACRE La “Sagra” è imperniata sui riti di sacrifici umani che comunità ancestrali imponevano a fini propiziatori. Ma nel mondo di oggi quali “sacrifici” può richiedere la società per assicurarsi la sopravvivenza? A questo tenta di dare una risposta Raphael Bianco con la sua personale versione coreografica. u VENERDÌ 2 DICEMBRE 2016, ORE 21.00 t Teatro Stabile di Torino Prosa e... COME VI PIACE di William Shakespeare con Eugenio Allegri, Matteo Baiardi, Giulio Baraldi, Dario Buccino, Vittorio Camarota, Michele Di Mauro, Marco Gobetti, Mariangela Granelli, Daniele Marmi, Silvia Giulia Mendola, Laura Pozone, Beatrice Vecchione regia Leo Muscato scene Federica Parolini / costumi Vera Pierantoni Giua luci Alessandro Verazzi / musiche originali Dario Buccino assistente alla regia Alessandra De Angelis assistente scenografa Eleonora De Leo Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese Fra le commedie di William Shakespeare, As You Like It è una fra le più amate e messe in scena in tutto il mondo. È certamente la più nota, ma anche, inspiegabilmente, una fra le meno rappresentate in Italia, forse a causa di un certo pregiudizio letterario che l’ha relegata al genere pastorale, in voga in quegli anni, e poi passato di moda. In realtà quest’opera più delle altre è una fra le macchine teatrali più poetiche e divertenti che Shakespeare abbia scritto, ma forse anche la più “politica”. Vi sono due mondi in netta e diretta opposizione, che si specchiano l’uno nell’altro: da una parte quello del potere, del Ducato; dall’altra quello paradisiaco e ideale della Foresta di Arden. Il Ducato è un mondo in cui domina un’atmosfera di diffidenza reciproca, d’intrighi, di paura; di un totalitarismo che soffoca la libertà, dove tutti si sentono minacciati. Pare che la sola speranza di salvezza sia la fuga. Sembrerebbero premesse per una tragedia, ma non lo sono, perché chi fugge a un certo punto arriva ad Arden, un luogo in cui può accadere di tutto, le situazioni si ribaltano continuamente e l’azione scorre spesso a un ritmo vertiginoso. In Come vi piace Shakespeare è riuscito a condensare alcuni fra i personaggi più belli di tutto il suo repertorio: dalla coraggiosa, energica, innamorata e spiritosa Rosalind, l’unico suo vero personaggio femminile che possa dirsi protagonista, a Touchstone, un cortigiano dai giochi di parole fulminanti, per arrivare a Jaques, il malinconico, il misantropo, un Amleto ante-litteram. Leo Muscato, affermato regista di prosa e lirica, dirige tra gli altri Eugenio Allegri e Michele Di Mauro in questa commedia scritta da Shakespeare nel 1599. Opera tra le più leggiadre e spensierate Come vi piace disegna la contrapposizione tra il mondo infetto della corte e dei suoi intrighi con quello puro e semplice della foresta, che scioglie gli istinti malvagi. u GIOVEDÌ 22 DICEMBRE 2016, ORE 21.00 t Musica Orta Festival Ensemble IL VALZER: STRAUSS E GLI ALTRI Il 2 giugno 1899 è una data importante per i viennesi. In quella sera piovosa muore di polmonite Johann Strauss figlio, il “re del valzer”, e fatalmente finisce un’epoca, fatta di allegre serate danzanti aperte a tutti, di piccole orchestre itineranti che intrattengono e rallegrano i locali di Vienna, a dispetto della fame, delle tensioni sociali e del declino dell’impero degli Asburgo. Occorre infatti sfatare un luogo comune: il valzer non è un ballo aristocratico. Nasce e si sviluppa, al contrario, come la danza che unisce poveri e ricchi, uomini e donne, dilettanti e professionisti. “Avendo trovato ciò che si voleva, lo si afferrava, lo si stringeva e si volteggiava. Se il Minuetto era un gioco per aristocratici, il Valzer era la sua versione per capitalisti arrivisti. Nel Minuetto tutto era prevedibile, nel Valzer poteva accadere di tutto”, così racconta Herbert Fantel, uno storico dell’epoca. Queste serate non erano quindi bagnate dallo champagne, come si potrebbe pensare, ma dalla birra. Michael Pamer, uno dei pionieri del genere, fu il primo musicista “sponsorizzato”. Prima di eseguire il suo valzer più celebre, il musicista viennese era solito bere una pinta della sua birra preferita, tutto d’un fiato. Questo rito si ripeteva a ogni eventuale bis e in ogni locale in cui l’orchestra si trasferiva. Da una polverosa osteria ha inizio la straordinaria avventura della famiglia Strauss che, partendo da un quintetto d’archi, arriverà ai duemila musicisti del Giubileo della Pace di Boston, avvenuto nel 1872 sotto la guida di Johann Strauss junior (il figlio maggiore). I valzer di Johann Strauss figlio cominciano ad accogliere e a trasmettere quella malinconia trasognata e dolcemente cullante che ha sempre contraddistinto lo spirito austriaco. Se l’immortale capolavoro Sul bel Danubio blu prende forma da un refolo di brezza che increspa le acque del fiume, reso meravigliosamente da un leggerissimo tremolo degli archi, il Kaiser Walzer descrive il progressivo adunarsi della folla fino al trionfale arrivo dell’imperatore Francesco Giuseppe. Una citazione a parte merita la geniale Pizzicato-Polka scritta a quattro mani con il fratello Joseph e affidata interamente agli archi pizzicati. L’interpretazione proposta dall’Orta Festival Ensemble, diretto da Amedeo Monetti, vuole restituire il carattere raccolto e gioviale delle origini, limitando l’organico strumentale ai soli archi. u VENERDÌ 20 GENNAIO 2017, ORE 21.00 t Musica Associazione Musicale Florestano-Eusebio STING TRIO Hans Liviabella: violino Simonide Braconi: viola Matteo Pigato: violoncello Programma: Ludwig van Beethoven Trio in sol maggiore op. 9 n. 1 per violino, viola e violoncello Trio in re maggiore op. 9 n. 2 per violino, viola e violoncello Trio in do minore op. 9 n. 3 per violino, viola e violoncello “La libertà e il progresso sono il fine dell'arte come, del resto, della vita stessa. Se noi artisti moderni non siamo così sicuri come i nostri avi, il progresso della civiltà ci ha almeno insegnato molte cose.” (L. van Beethoven) Questa ricca ed intensa serata di musica ad opera di un trio d’eccezione è l’occasione per ascoltare integralmente i tre trii per violino, viola e violoncello che compongono l’opera 9 di Ludwig van Beethoven. Composti fra il 1796 ed il 1798, nel momento storico in cui la società è appena stata trasformata dalla rivoluzione francese e l’Europa è sconvolta dalle guerre napoleoniche, questi lavori sono tra i più intensi e perfetti della primavera creativa beethoveniana, assolutamente degni di stare accanto ai successivi sei quartetti op. 18, che anzi in molte parti superano in profondità, maestria e maturità stilistica. All’epoca della loro pubblicazione lo stesso Beethoven, che aveva ventotto anni, li considerava le sue migliori composizioni. u GIOVEDÌ 26 GENNAIO 2017, ORE 21.00 t UN AMERICANO A PARIGI Prosa e... TRIBUTO A GEORGE GERSHWIN Con Michele Carfora, Arianna, Danilo Brugia, Jean Michel Danquin Barbara Terrinoni e un corpo di ballo composto da 15 ballerini Da un’idea di Tiziana D’Anella e Lena Sarsen Musiche di George Gershwin Liriche di Ira Gershwin Regia di Enzo Sanny Arrangiamenti musicali del M° Marco Tiso Coreografie di Stefano Vagnoli Scene di Alessandro Chiti / Costumi di Martina Piezzo Disegno luci di Massimo Tomasino Note di regia “UN AMERICANO A PARIGI” è un’opera sinfonica del compositore americano George Gershwin, e si ispira al soggiorno che fece a Parigi alla fine della prima guerra mondiale. In questa composizione virtuosistica c’è tutta l’anima di Gershwin, in particolar modo nel famoso assolo di tromba che lui stesso definì “il tema della nostalgia di casa”. L’abilità con cui ne ha fatto un ritratto musicale presenta Gershwin non come pianista, né come compositore, ma come uomo, che con la sua passione è in grado di avvolgere l’ascoltatore nelle sue splendide melodie, lasciandogli accarezzare con la fantasia le immagini della sua musica. Egli stesso definisce la sua opera “la musica più moderna che io abbia mai scritto”. Era moderna nel 1928, anno della sua composizione, è moderna a distanza di quasi un secolo e sarà così sempre. In fin dei conti tutto il repertorio di Gershwin valorizza gli aspetti fondamentali del musical, la sua forma teatrale preferita, in special modo i suoi brani esaltano la tapdance. Il musical “Un Americano a Parigi” è liberamente ispirato all’omonimo film di Vincent Minnelli. Nella stagione teatrale 2000/2001 è stato campione d’incassi, grazie ad un cast eccezionale e alla raffinata interpretazione di uno straordinario Christian De Sica. Questa nuova versione si riallaccia alla stesura originale anche se rimaneggiata in alcune parti per conferirgli tutte le caratteristiche e il sapore del musical d’oltreoceano. Il plot della storia narra le vicende di Gimmy (Michele Carfora), pittore americano ed ex soldato, che alla fine della guerra decide di vivere nello scenario della Parigi degli anni ’50, in cerca di fortuna. Lì vivrà un’intensa storia d’amore con Fanny (Arianna Bergamaschi), una commessa di una nota profumeria, a sua volta corteggiata da Jean Marie (Danilo Brugia), famoso chansonnier del Lido. Personaggio di rottura nell’idillio tra Gimmy e Fanny è Patricia (Barbara Terrinoni), miliardaria innamorata di Gimmy. L’intento della mia regia è quello di creare numeri mozzafiato sulle note del grande genio del ventesimo secolo. La colonna sonora sarà un Gershwin jukebox, che ci accompagnerà attraverso la storia, all’ascolto di brani come I got rhythm, The man I love, Love is here to stay, They can’t take that away from me e tanti altri. Recitazione, canto e danza, attraverseranno soprattutto il senso della sua musica, e, i protagonisti con la loro capacità di suscitare profonde emozioni, ci porteranno indietro nel tempo, a quella magica atmosfera tipica della “Ville lumière”. Lo spettatore non avrà nemmeno il tempo per un momento di distrazione poiché sarà completamente e magicamente avvolto in un sogno, tanto che, al termine dello spettacolo non avrà alcuna voglia di tornare a casa, ma soltanto… rimanere per attendere la replica successiva. Enzo Sanny u SABATO 4 FEBBRAIO 2017, ORE 21.00 t fuori stagione Tiromancino NEL RESPIRO DEL MONDO LIVE E’ stata un’estate ricca di successi per i Tiromancino con due singoli, “Piccoli Miracoli” e “Tra di noi” da molte settimane ai vertici delle classifiche radio airplay, download e streaming e il tour estivo di presentazione del nuovo album “NEL RESPIRO DEL MONDO” che si è concluso con uno straordinario riscontro di pubblico. Ed è sull’onda di questa affermazione che i Tiromancino, una delle migliori live band in Italia, hanno annunciato le prime date del tour invernale che li vedrà esibirsi in una nuova veste teatrale, una dimensione più intima e raccolta, a contatto diretto con il loro pubblico. Al centro dell’attesissimo e rinnovato tour che partirà ad ottobre, continuerà ad essere protagonista il progetto discografico “Nel Respiro del Mondo”, album che continua ad ottenere ottimi consensi di critica e di vendita. Inoltre i Tiromancino ripercorreranno i momenti più significativi della loro importante carriera musicale attraverso le canzoni che sono diventate delle hit della musica italiana a conferma del grande talento creativo di Federico Zampaglione. “Sono da sempre affascinato dal teatro” racconta Federico Zampaglione, e dalla sua dimensione che permette un contatto diretto con il pubblico e un’attenzione maggiore nei confronti della musica. Per l’occasione prepareremo uno spettacolo nuovo, emozionante e coinvolgente. Vi aspettiamo numerosi”. Federico Zampaglione, voce e chitarra sarà accompagnato sul palco da Francesco Stoia al basso, Marco Pisanelli alla batteria, Antonio Marcucci alla chitarra elettrica, Fabio Verdini alle tastiere u SABATO 18 FEBBRAIO 2017, ORE 21.00 t Danza Compagnia EgriBiancoDanza Direzione artistica Susanna Egri ORLANDO suggestioni coreografiche sull’Orlando Furioso Ideazione e Coreografia: Raphael Bianco Assistente Alla Coreografia: Elena Rolla Maître de Ballet: Vincenzo Galano Musica: Monteverdi, Caccini, Carissimi, Ivan Bert Musicisti: Ivan Bert, Enrico Degani, Adriano De Micco Compagnia EgriBiancoDanza: Elisa Bertoli, Maela Boltri, , Vanessa Franke, Vincenzo Criniti, Vincenzo Galano, Cristian Magurano,, Alessandro Romano e Raphael Bianco Interpreti 11 / Durata 1.15 H / Anno Creazione 2015 In collaborazione con la stagione IPUNTIDANZA 2016/2017 promossa dalla Fondazione Egri per la danza Il tema di ORLANDO, “innamorato o furioso”, è la prima tappa della Trilogia della civiltà proposta dalla Fondazione Egri, un percorso a tappe che si svilupperà fra il 2015 e il 2017. Ispirandosi a tre figure letterarie e mitiche maschili (Orlando, Faust, Prometeo) e prendendo spunto dai relativi soggetti appartenenti alla grande letteratura europea, la Trilogia propone nuove letture affrontando alcuni temi cocenti dell’etica e della società di oggi, attraverso la danza contemporanea. La “selva umana”, i sentimenti contrastanti, i pregi e difetti di un’epoca in declino e le differenze culturali sono alla base di questo primo progetto coreografico. Infatti in un’epoca multietnica emergono conflitti, inaspettate contaminazioni e progressive integrazioni: questo è alla base di ORLANDO, un patchwork di azioni, reazioni ed emozioni. Raphael Bianco, oltre ad esserne l’artefice, si è assunto bravamente il rischio di rappresentare lui stesso in scena la sintesi delle varie discipline, mentre i suoi danzatori raffigurano una molteplicità di ruoli, oltre ai personaggi canonici di Orlando, Angelica, Medoro, Ruggero e Bradamante. Lo spessore delle tematiche e la tradizione e fortuna letteraria permettono una specifica replica per le scuole (VENERDÍ 17 FEBBRAIO). Prima e dopo spettacolo saranno affrontati dall’interno della danza temi e scelte coreografiche inerenti l’opera di Ariosto con il diretto coinvolgimento degli studenti. u VENERDÌ 24 FEBBRAIO 2017, ORE 21.00 t Mariangela D'Abbraccio e Geppy Gleijeses Prosa e... FILUMENA MARTURANO di Eduardo De Filippo regia Liliana Cavani scene e costumi Raimonda Gaetani / luci Luigi Ascione musiche originali Teho Teardo e con Nunzia Schiano, Domenico Mignemi, Gregorio Maria De Paola Elisabetta Mirra, Ylenia Oliviero, Agostino Pannone Fabio Pappacena, Eduardo Scarpetta produzione Gitiesse Artisti Riuniti diretta da Geppy Gleijeses in collaborazione con Spoleto 59 Festival dei 2Mondi Domenico Soriano è un bel cinquantenne solido e giovale, che s’è goduto la vita grazie ai soldi della pasticceria lasciatagli dal padre. Da giovanotto lo chiamavano don Mimì (come il gaudente figlio di Eduardo Scarpetta) ed era famoso per i cavalli, le donne e i capricci. Ora se ne sta lì, pantaloni e giacca di pigiama sommariamente abbottonati, «pallido e convulso di fronte a Filumena, a quella donna "da niente" che per tanti anni è stata trattata da lui quasi come una schiava e che ora lo tiene in pugno». Agli altri due angoli della stanza, in attesa – sembrano i "secondi" dei pugili che stanno per affrontarsi – ci sono Rosalia Solimene, una donna del popolo che da sempre aiuta Filumena, e Alfredo Amoroso, «che riassume tutto il passato del suo padrone». E’ furente perché Filumena, una ex prostituta che da anni vive con lui come la più paziente e sottomessa delle mogli, è riuscita a strappargli un matrimonio, facendogli credere che era in punto di morte. Poi, dopo quelle nozze in articulo mortis, era balzata dal letto, guaritissima e ferocemente soddisfatta di aver ripreso il suo posto legittimo nella casa che per tanti anni aveva contribuito a far prosperare. Questi va su tutte le furie, dichiara che il matrimonio gli è stato carpito con l’inganno e ne ottiene l’annullamento. Allora l’indomabile Filumena rivela che uno dei suoi tre figli è figlio di Domenico. Quale? La donna lascia la casa portandosi via il segreto. Domenico, attanagliato dalla più angosciosa curiosità, la supplica di rivelargli la verità; ma intanto riscopre tutte le qualità umane di quella donna… u VENERDÌ 10 MARZO 2017, ORE 21.00 t Emilio Solfrizzi Prosa e... IL BORGHESE GENTILUOMO di Molière e con Viviana Altieri, Anita Bartolucci, Fabrizio Contri, Cristiano Dessì, Lisa Galantini, Simone Luglio, Elisabetta Mandalari Costumi Sandra Cardini Regia di Armando Pugliese Produzione ErreTiTeatro30, Roberto Toni La trama de Il borghese gentiluomo è lineare e semplice: un ricco borghese, il signor Jourdain, sogna di diventare nobile, tra persone prive di autentiche qualità come adulatori e scrocconi, che lo raggirano e assecondano la sua follia, pur di ottenerne un guadagno. E’ circondato dal maestro di musica, di ballo, di scherma, di filosofia. La trama si arricchisce delle rivalità tra i diversi maestri che scroccano denaro a Jourdain e ciascuno di loro ritiene e predica che la propria arte, la propria scienza, è il fondamento primo dell’esser un gentiluomo. A questi si contrappone la moglie, donna estremamente pratica e razionale che cerca di farlo rinsavire. Alla coppia dei Jourdain se ne aggiunge una secondaria, i rispettivi servitori dei due coniugi: la servetta Nicoletta, simpatica e coraggiosa, e Coviello, innamorati tra di loro. Ne nasce una farsa, chiassosa e colorata, tipica del teatro comico: quella del Gran Turco. Coviello, vestito da turco e parlando un turco maccheronico, si presenta a Jourdain e gli fa credere che il figlio del Gran Turco, di lignaggio reale, è qui per sposare Lucilla, la figlia di Jourdain. Jourdain, lusingato dalle promesse di nobiltà, cade nel tranello e ne nasce un fragoroso balletto-farsa. Di fronte all’ennesimo rifiuto del ‘borghese’ di dare in sposa sua figlia al non nobile ragazzo che ama, tutti d’accordo gli giocano la beffa finale e anche la moglie che, pur criticandolo aspramente lo ha sempre protetto, gli si schiera contro lasciandolo definitivamente solo nella sua folle utopia. Al termine della vicenda Jourdain continuerà a sognare tutto quello che non potrà mai avere, come succede ai grandi personaggi comici del teatro di Molière. Come l’avaro, come il malato immaginario, come l’ipocrita Tartufo, anche questo borghese che sogna di diventare un gentiluomo è, nella cultura letteraria europea, un archetipo: è il modello esemplare e imprescindibile del nuovo ricco, dell’arrampicatore sociale, dell’ambizioso che pretende di comprare col denaro quei meriti e quei titoli che non avrà mai. u SABATO 18 MARZO 2017, ORE 21.00 t Danza Balletto Nazionale di Györ (Ungheria) Direzione Artistica Janos Kiss BOLERO Il Balletto Nazionale di Györ è la principale compagnia di danza neoclassica e moderna dell’Ungheria, vanta collaborazioni con grandi coreografi di fama mondiale e si esibisce nei principali teatri nazionali ed internazionali. Da anni la Compagnia EgriBiancoDanza ha attivato scambi fra le due compagnie inserendo il Balletto di Györ nella propria stagione itinerante i Punti Danza. Questa partnership di lunga data si conferma anche nella stagione 16/17 con l’invito della Compagnia magiara a Torino. Bolero è un dittico di danza moderna profondamente legato alla musica e al suono, da cui parte l’ispirazione dei due coreografi: András Lukács e Laszlo Velekei. Un’occasione per conoscere e ammirare la grande bravura dei 20 danzatori del Balletto Nazionale di Györ. BOLERO Coreografia: András Lukács / Assistente alla coreografia: Renáta Fuchs Musica: Maurice Ravel / Costumi: Mónika Herwerth Luci e scenografia: András Lukács, Attila Szabó Creato originariamente per il Balletto di Vienna, questa ennesima versione coreografica del Bolero di Ravel, ne vuole mettere in risalto l’aspetto ritmico e musicale, entrando nella partitura e riproponendone suggestioni dell’affascinante progressione che dal singolo strumento porta all’insieme dell’orchestra. Cosi anche nella coreografia dove si mescolano elementi di danza moderna, danza classica e ballo da sala. INNER SOUNDS - etudes on one theme Coreografia: Laszlo Velekei / Assistente alla coreografia: Zsuzsanna Kara Drammaturgia: Alexandra Csepi / Costumi: Gabriella Győri / Luci: Péter Hécz Inner sound riporta l’attenzione sul suono e la voce umana, spesso capace di influenzare le nostre stesse azioni. Un balletto definito sinfonico dallo stesso autore il coreografo Laszlo Velekei insignito recentemente del massimo riconoscimento agli artisti della danza ungherese: Il premio Harangozo u SABATO 25 MARZO 2017, ORE 21.00 t Musica Associazione Musicale Florestano-Eusebio THE ART OF THE CLARINET Alessandro Carbonare: clarinetto Raffaella Damaschi: pianoforte con la partecipazione di Matteo Pigato: violoncello Programma: Claude Debussy Première Rhapsodie per clarinetto e pianoforte Francis Poulenc Sonata per clarinetto e pianoforte Tradizionale Klezmer Duo Johannes Brahms Trio in la minore op. 114 per clarinetto, violoncello e pianoforte Il clarinettista Alessandro Carbonare, conosciuto a livello mondiale per i premi vinti nei più importanti concorsi internazionali, già primo clarinetto in orchestre come la National de France, i Berliner Philarmoniker e oggi all’ Accademia di Santa Cecilia, membro fondatore del Quintetto Bibiena e di cui ci piace ricordare l’incisione del concerto di Mozart con Claudio Abbado e l’Orchestra Mozart (Deutsche Grammophon ), ci onorerà della sua presenza. Il programma che ci presenta con la pianista Raffaella Damaschi, apprezzata dal pubblico per le sue collaborazioni al fianco di illustri musicisti, si apre con un omaggio alla musica francese. Nella Première Rhapsodie pour clarinette et piano (1911) è il matrimonio di due differenti timbri strumentali, oltre che nel legame sottile fra libertà strutturale, lirismo e sensualità che avviene la magia debussyana. Si ritrovano invece lo spirito e la leggerezza ma anche l’ironica chiarezza, squisitamente francesi, nella Sonata per clarinetto e pianoforte di Poulenc, scritta per il grande clarinettista americano Benny Goodman che con Leonard Bernstein al pianoforte eseguì per la prima volta nel 1963 alla Carnegie Hall di New York. Il concerto prevede in chiusura l’esecuzione del tardo capolavoro di Johannes Brahms, il Trio op. 114 per clarinetto, violoncello e pianoforte eseguito per la prima volta il 24 novembre 1891 con lo stesso Brahms al pianoforte, il dedicatario Mühlfeld al clarinetto ed il violoncellista Robert Hausmann. È grazie a Richard Mühlfeld, clarinettista amico di Brahms, che nacquero le sue opere dedicate al clarinetto (2 Sonate, Trio e Quintetto). La dolcezza del suono di Mühlfeld era tale che Brahms lo soprannominò “Fräulein Klarinette” e siamo certi che influì non poco nella composizione di questo lavoro in cui anche violoncello e pianoforte vengono utilizzati con particolare lievità. u GIOVEDÌ 13 APRILE 2017, ORE 21.00 t Comici e Autori Ale & Franz NEL NOSTRO PICCOLO GABER, JANNACCI, MILANO, NOI testo e regia Ale & Franz live music con Luigi Schiavone: chitarra elettrica/acustica Fabrizio Palermo: basso e voce Francesco Luppi: tastiere e voce Marco Orsi: batteria ITC 2000 / FONDAZIONE GIORGIO GABER Il punto di partenza, le tappe di un percorso, l'ambizione di una condivisione. Gaber, Jannacci sono tutto questo per noi. Sono il racconto di un mondo visto dalla parte di chi ha il coraggio, con le proprie idee, di vedere dentro la vita di ognuno. Raccontare le piccolezze, le sconfitte, le paure che ci accompagnano. Il coraggio di vivere storie non sempre vincenti. La forza di trasmettere emozioni vere: i fallimenti di una vita, la delusione degli ideali, la conoscenza profonda di sentimenti penetranti, come l'amore. La gioia della vita. Gaber e Jannacci son questo, per noi. Sono la scintilla da cui vedere l'uomo come il centro di tutto. Conoscere il suo mondo. Vederlo mentre ci gira intorno. Un mondo sofferto e gioioso, colorato e grigio, assolato e buio. Ma sempre e comunque un mondo vero, reale. Senza timori, senza remore. Gaber e Jannacci sono soprattutto la capacità di farci vedere che chi si muove e vive accanto al nostro fianco, chi cammina nelle strade, chi respira la nostra stessa aria, sono uomini, persone, uguali a noi. Perché un amore andato male è una storia che abbiamo sentito mille volte, e mille volte ancora sentiremo. Perché le emozioni non finiscono mai. Tutto questo porteremo con noi, sul palco con Gaber, Jannacci, Milano, Noi. La voglia di mostrare come un percorso tanto profondo come quello di Jannacci e Gaber, abbia a sua volta aiutato e guidato la riflessione di tanti altri artisti. Mostrare al pubblico come: in quei pensieri, in quelle parole, in quelle note, ci sia anche il punto di partenza della nostra storia. Vorremmo raccontarvi la fortuna di aver potuto respirare la stessa aria che Gaber e Jannacci respiravano. L'aria di Milano. u GIOVEDÌ 27 APRILE, 4 e 11 MAGGIO 2017, ORE 21.00 t Odissea Giovanna Bozzolo e Eva Cantarella STORIE DALL’ODISSEA Un racconto teatrale in tre puntate L’intramontabile attrattiva per la storia del ritorno di Odisseo a Itaca è legata, oltre che al fascino del racconto, al valore e alla funzione pedagogica della comunicazione orale in quella società, strumento di trasmissione del patrimonio di valori da condividere, delle regole da rispettare e dei modelli di comportamento cui adeguarsi. Odissea appartiene dunque, primitivamente, al genere del racconto epico orale, strumento di svago e piacere, ma anche mezzo di educazione per la società civile. Il cantore omerico racconta, e non si rivolge alla esperienza individuale dei convitati: la sua recitazione illumina piuttosto una memoria globale, comune a tutti gli uomini. E’ una occasione celebrativa e di evasione da vivere in una situazione conviviale prima che, con la sua trascrizione, si fissi in un particolare momento della tradizione. Riproporre Odissea oggi non è la ricerca del sogno nostalgico per un passato perduto, ma la esplorazione di un sentimento e un pensiero per la vitalità di quel mondo, retto da valori morali e civili che ci legano, a tre millenni di distanza, a Omero. Il poema di Omero è noto a tutti, per secoli cantato e ascoltato: è l’epopea del ritorno da Troia di Odisseo e il racconto delle imprese e avventure affrontate per raggiungere la propria casa, in Itaca. Dieci anni di guerra e dieci di peregrinazioni, ritorni e rimandi. Vent’anni di vita. Un viaggio interminabile che quando sembra giunto al termine ricomincia, quasi senza fine. Ogni puntata del racconto è pensata come autonoma in se stessa e nel contempo parte di un racconto globale che copre l’arco intero della storia nelle sue tappe salienti. Sul palcoscenico Eva Cantarella e Giovanna Bozzolo intrecciano la narrazione di Omero, nella traduzione di Rosa Calzecchi Onesti, con interventi sul contenuto sociale, politico e religioso di ogni episodio. La colona sonora, curata da Franco Bezza, utilizza musica del ‘900 dai più svariati repertori, da Sostakovic a Mina, da Ligeti a Nono. Prima puntata L’INCONTRO CON NAUSICAA Vita sull’isola beata: vesti mutate, bagni caldi e l’amore Seconda puntata LE SEDUTTRICI Calipso, Circe e le Sirene: avventure d’amore Terza puntata ULISSE A ITACA La strage e il riconoscimento u VENERDÌ 19 MAGGIO 2017, ORE 21.00 t fuori stagione I Legnanesi VIAGGIANDO... CON NOI Antonio Orovasio: “la Teresa” Enrico Dalceri: “la Mabilia” Luigi Campisi: “il Giovanni” I Legnanesi nascono, quasi per scherzo, all’oratorio di Legnarello a Legnano nel 1949, su idea di Felice Musazzi, costretto, da una disposizione del Cardinale Schuster che vietava le rappresentazioni teatrali promiscue, a far interpretare i ruoli femminili da uomini travestiti: da qui ha origine la composizione esclusivamente maschile della Compagnia. Con le sue “maschere lombarde” Teresa e Mabilia, che insieme a Giovanni compongono la strampalata famiglia Colombo, ha fatto divertire la Lombardia e non solo, creando un fenomeno di costume che ha attraversato generazioni, affermandosi come protagonisti della tradizione teatrale italiana in oltre 60 anni di storia. Alla scomparsa di Musazzi la tradizione è proseguita con Antonio Provasio (la TERESA) – che per nove anni ha recitato con Musazzi, imparando direttamente da lui a muoversi e a ben calarsi nel personaggio – ed Enrico Dalceri (la MABILIA), che per anni aveva fatto parte della Compagnia Teatrale, sono diventate i nuovi interpreti, il GIOVANNI è Luigi Campisi, che aveva già interpretato per oltre un decennio lo stesso ruolo a fianco dello stesso Musazzi. Riconosciuti tra le principali e più conosciute compagnie dialettali d’Italia, oggi la Compagnia porta in scena le storie, i costumi e le tradizioni lombarde ed è ampiamente apprezzata anche fuori dalla Lombardia, grazie a un intervento di modernizzazione dei testi originali di Musazzi e alla scelta di temi universali (la famiglia, il lavoro, la crisi economica). La tradizione, la professionalità e la qualità degli spettacoli de I Legnanesi sono stati riconosciuti da innumerevoli premi e da un sempre crescente riscontro di pubblico. "Ringhiere che si snodano sui ballatoi, scale consunte dal saliscendi di generazioni e generazioni, ogni porta una stanza, spesso l'unica: il vicino è così vicino che vive con te. Il cortile è il regno dei povercrist sopravvissuti alle guerre, alle carestie, alle immigrazioni, alle industrie. Ma il cortile è anche lo spazio vuoto, è la camera più grande dove si vivono stagioni intere, anni, generazioni, secoli, nascite, amori e tradimenti, gioie e angosce, nozze e funerali, sorrisi e miracoli. Fuori dal cortile, il muro di cinta di uno stabilimento, un muro di mattoni rossi ancora muri e case, un condominio di sei piani che già chiamano il grattacielo: niente più litigi banali, le lenzuola stese sul filo, le pozzanghere, la ruggine dei corrimano. Ma noi abbiamo resistito, la ringhiera ci corre nell'anima. Riflettori, prego: è di scena il cortile lombardo." Abbonamenti INTERO OVER 65 UNDER 26 1° sett 2° sett 1° sett 2° sett 1° sett 2° sett 120,00 105,00 109,50 90,00 96,00 78,00 comico 3 spettacoli d’autore e Autori 72,00 60,00 66,00 57,00 57,00 48,00 musica Musica 4 concerti* 64,00 54,00 58.00 50,00 50.00 40.00 musica Musica 3 concerti** 48,00 39,00 42.00 36,00 36.00 30.00 Danza danza 3 spettacoli 48,00 39,00 42.00 36,00 36.00 30.00 Odissea danza 3 spettacoli posto unico € 30,00 Prosa prosa e... 6 spettacoli comico Comici La vendita degli abbonamenti e dei biglietti per il SOLO concerto Berliner Symphoniker, avrà inizio giovedì 15 settembre presso il Centro Eventi Il Maggiore, dove proseguirà fino a domenica 18 settembre nei seguenti orari: 10 13 e 15 - 18. Ogni persona potrà acquistare n° 4 abbonamenti. Dal 19 settembre sarà possibile acquistare gli abbonamenti anche sul sito www.ilmaggioreverbania.it *Abbonamento a 4 concerti compreso i Berliner Symphoniker del 1° ottobre **Abbonamento a 3 concerti escluso i Berliner Symphoniker, in vendita a partire dal 2 ottobre ABBONAMENTO LIBERO 2+1+1+1 Abbonamento comprensivo dell’ingresso a due spettacoli diversi di prosa, uno di comico d’autore, uno di danza e un concerto, in vendita dal 19 settembre. Posto numerato, ma non fisso. L’abbonamento “libero” NON sarà in vendita on line. Costi: € 110,00 per il 1° settore , € 100,00 per il 2° settore Tutti gli spettacoli si terranno nella SALA TEATRALE ad eccezione dei concerti di Musica da Camera del 20 gennaio e del 25 marzo 2017, che si terranno nel FOYER (posto unico non numerato). Biglietti Prosa prosa e... comico Comici INTERO OVER 65 RID.CON.e ABB.* UNDER 26 1° sett 2° sett 1° sett 2° sett 1° sett 2° sett 1° sett 2° sett 25.00 23,00 19,00 22,00 18,50 20,00 17,00 21,00 comico d’autore e Autori 30,00 25,50 27,50 23,50 26,00 22,00 24,00 20,00 musica Musica 20,00 17,00 18,00 15,50 17,50 15,00 16,00 13,50 musica Musica * 20,00 18,00 17,50 16,00 Danza danza 20,00 17,00 18,00 15,50 17,50 15,00 16,00 13,50 Odissea danza 20,00 17,00 18,00 15,50 17,50 15,00 16,00 13,50 fuori danza stagione 30,00 25,50 27,50 23,50 26,00 22,00 24,00 20,00 * RIDOTTO CONVENZIONI e ABBONATI (escluso il concerto dei Berliner Symphoniker, per il quale solo per gli ABBONATI i biglietti sono in vendita a € 12,00 per il 1° settore ed € 10,00 per il 2° settore). Concerti di Musica da Camera (20 gennaio e 25 marzo 2017) nel FOYER a posto UNICO. * Biglietti in vendita dal 10 ottobre 2016, ad eccezione dei Berliner Symphoniker disponibili dal 15 settembre anche on line. Le date di acquisto e il costo dei biglietti per il concerto dei Tiromancino, verranno comunicati tramite il sito www.ilmaggioreverbania,it DIRITTI PREVENDITA € 1,50 (fino a due ore prima di ogni evento). La direzione si riserva il diritto di effettuare eventuali modifiche al programma. Prosa e... Comici e Autori Musica Danza Odissea fuori stagione INFO: www.ilmaggioreverbania.it Città di Verbania: URP Ufficio Relazioni col Pubblico tel. 0323 5421 IAT Informazione e Accoglienza Turistica tel. 0323 503249 oppure al numero di cellulare 333 9330083 IlMaggioreVerbania Citta di Verbania - B. Calvene uff. Cultura & Stamperia