I "PASSATEMPI MUSICALI" DI COTTRAU: UN CONVEGNO SCIENTIFICO RICOSTRUISCE UN SIMBOLO DELL'ITALIA UNITA IN MUSICA 16-17 marzo 2011, Casino Sociale di Salerno Salerno. Dal teatro alla letteratura, dall'analisi musicale e verbale dei testi alla sociologia ed antropologia senza dimenticare la storia musicale e l'etnomusicologia. Saranno questi gli ingredienti al centro del primo convegno scientifico, "Canzone napoletana nel primo Ottocento - tra salotto borghese e tradizione orale nei Passatempi musicali di Guillaume Cottrau", promosso dal Conservatorio di Musica "G. Martucci" con il patrocinio della Società Italiana di Musicologia e l'Istituto Italiano per la Storia della Musica. L'importante incontro, curato da Pasquale Scialò e Francesca Seller con il supporto di un prestigioso comitato di esperti composto da Emma Giammattei, Antonia Lezza, Paolo Macry, e Agostino Ziino, si svolgerà il 16 ed il 17 marzo 2011 presso il Casino Sociale di Salerno (via Getano D'Agostino, 4). Un primato importante per il Conservatorio di Salerno, anche perché è il primo ad inserire un convegno sulla canzone napoletana all'interno dell'attività didattica delle proprie lauree magistrali. Poi c'è la scelta della data, non casuale. Proprio nel giorno dell'anniversario del 150esimo dell'Unità d'Italia, il convegno vuole contribuire alla ricostruzione dello spaccato musicale di quegli anni con lo studio di un repertorio che si pone come simbolo d'identità italiana riconosciuta nel mondo. A Guillaume Cottrau si deve la scrittura di famose pagine di musica vocale tra cui "Fenesta vascia", ma il suo merito più grande è quello di aver contribuito alla conoscenza e alla diffusione della musica napoletana ben oltre le frontiere italiane attraverso la prima grande casa editrice musicale "Girard". Guillaume Cottrau, per la sua pionieristica attività nel campo dell'editoria musicale e la capacità di coniugare matrici musicali diverse può essere considerato il padre della della popular music. Questi ed altri aspetti saranno al centro della due giorni di studi che cercherà di dare una risposta sul perché oggi ancora si cantano "Fenesta vascia", "Lo guarracino", "La Festa di Piedigrotta" e altri "passatempi musicali". Mercoledì 16 marzo , alle ore 15, ad aprire i lavori saranno Franco Massimo Lanocita e Fulvio Maffia, rispettivamente presidente e commissario straordinario del Conservatorio di Musica "G. Martucci" di Salerno. Seguiranno gli interventi di Francesca Seller, della Società Italiana di Musicologia, ed Agostino Ziino, dell'Istituto Italiano per la Storia della Musica. Relazioneranno: Pasquale Scialò, compositore, musicologo nonché docente di Pedagogia della musica presso il conservatorio "G. Martucci" di Salerno; Antonia Lezza docente dell'Università degli Studi di Salerno; Emma Giammattei, preside della facoltà di Lettere al Suor Orsola Benincasa, e Marco Rovinello del DAMS di Cosenza. A presiedere i lavori è Agostino Ziino. Al termine "Passatempi in Concerto" con Nunzia De Falco (voce) e Luigi Maresca (pianoforte). Giovedì 17 marzo l'inizio dei lavori è in programma alle ore 9.30. Ad intervenire saranno Massimo Distìlo, ricercatore; Paologiovanni Maione, del Conservatorio di Avellino; Francesca Seller, docente di Storia della musica per Didattica al Conservatorio di musica "Martucci" di Salerno; Giovanni Vitale, linguista; Ciro Visco, direttore del coro dell'Accademia di Santa Cecilia; Gianfranco Plenizio, direttore d'orchestra e studioso della romanza da camera; Carla Conti, docente presso il Conservatorio di Santa Cecilia Roma; Raffaele Di Mauro, etnomusicologo; Marialuisa Stazio, docente sociologia dei processi culturali e comunicativi pressp l'Università di Cassino, e Giuseppe Rocca, docente di regia presso l'Accademia di Arte Drammatica di Roma. L'ingresso è gratuito.