Pozzuolo del Friuli (UD) 19 Dicembre 2012 dott. Marco Valerio DEL GROSSO Agronomo Libero Professionista Battipaglia (SA) [email protected] Cenni sull ’ importanza degli elementi nutritivi e la legge del minimo Gli elementi nutritivi: carenze ed eccessi, sinergismi ed antagonismi Il pH: definizione, effetti sulle piante e “correzione” La conducibilità (EC): definizione, effetti sulle piante, gestione Analisi di acqua e suolo e relativa interpretazione Cenni sulle concimazioni di fondo, fogliari, di copertura La fertirrigazione vantaggi e svantaggi Calcolo fabbisogno nutritivo secondo il metodo classico Criteri per il calcolo della soluzione nutritiva secondo il metodo innovativo Piani di concimazione tipo 2 vasche ed 1 vasca Esempi MACROELEMENTI: AZOTO, FOSFORO, POTASSIO MESOELEMENTI: CALCIO, MAGNESIO, ZOLFO MICROELEMENTI: FERRO, MANGANESE, BORO, ZINCO, RAME, MOLIBDENO, CLORO Legge del Minimo (legge di Liebig) se uno solo degli elementi nutritivi è in carenza tale elemento rappresenta il fattore limitante della produzione (esempio botte di vino). P.S. Tale legge va estesa a tutti i fattori produttivi un agricoltore può anche concimare bene ma se si dimentica di trattare o utilizza piantine non idonee o altro ancora…il risultato finale è compromesso. L ’ azoto viene assorbito come nitrato, ammonio e urea (in quantità diverse fra di loro). Il responsabile principale della filatura, dell ’ intenerimento, della sensibilità a malattie e parassiti animali di una pianta è l’ azoto AMMONIACALE o UREICO non il nitrato. L’ammonio e l’urea vanno sì utilizzati ma con moderazione. Il calcio va dato soprattutto all ’ inizio del ciclo vegetativo ( “ scheletro ” della pianta). Importante: mentre il fosforo aumenta il numero delle radici è il CALCIO ad allungarle quindi, l’abitudine di dare solo fosforo all’inizio è ERRATA. Il calcio è difficile da assorbire soprattutto per motivi ambientali. Tale carenza indotta determina le famose fisiopatie: marciume apicale, butteratura amara, cuore cavo, ecc… (a cui le “mitiche” concimazioni fogliari rimediano ben poco) In caso di carenza di Calcio, Ferro, Boro, Zolfo il sintomo si manifesta sulle foglie giovani (elementi poco mobili) In caso di carenza di Azoto, Fosforo, Potassio, Magnesio il sintomo si manifesta sulle foglie vecchie (elementi molto mobili) Eccessi, sinergismi ed antagonismi P.S. La nostra mente è stata “educata” dalla pubblicità ad avere più paura della carenza che degli eccessi. Raramente sento dire dagli agricoltori “ho dato troppo concime” bensì “ma non è che gli manca qualcosa?”. Non per niente ancora oggi abbiamo paura della carenza di vitamine e compriamo integratori dalla A..allo Zinco, succhi di frutta ACE, che non servono assolutamente a niente trovandosi, la maggior parte di noi, in eccesso di cibo non in carenza. La pianta assorbe più o meno elementi nutritivi anche in funzione del pH del terreno. La maggior parte delle piante gradiscono un pH subacido tra 6.2 e 7.0 La correzione duratura (più di qualche giorno) del pH di un terreno contenente argilla e sostanza organica è quasi impossibile. Si può ottenere solo un leggero abbassamento temporaneo aggiungendo acidi durante la fertirrigazione. P.S. Aggiungere il famoso zolfo è inutile per effetto del forte potere tampone del terreno (grazie a colloidi come sostanza organica e argilla) anzi lo zolfo, sottoforma di solfati, come effetto finale aumenta la salinità (conducibilità) del terreno. E’ la capacità di una soluzione di trasmettere corrente elettrica, di condurre corrente elettrica: l’acqua distillata ha conducibilità zero; l’acqua del Mar Mediterraneo ha conducibilità circa di 60.000 uS/cm a 25°C. La conducibilità è il parametro fondamentale per “gestire” la fertirrigazione ed è uno dei parametri più importanti per “indirizzare” la pianta verso le nostre esigenze. In pratica più è alta la conducibilità (salinità) del terreno, meno la pianta beve, fino, in casi estremi, a morire. Effetti della conducibilità Gestione della conducibilità EC Alta Bassa 1. Dimensione- + 1. Freddo Aumentare 2. Colore + - 2. Caldo Diminuire 3. Sapore + - 3. Argilloso Diminuire 4. Altezza - + 4. Sabbioso Aumentare 5. Shelf Life + - 5. Specie Alta=rucola,grano 6. Malattie - + 6. 7. Produzione - + 7. Età Bassa=semina 8. Età Alta=crescita 9. Età Bassa=maturità Bassa=lattuga,mais Tal volta i dati presenti nelle analisi delle acque, non sono sufficienti per i nostri fini (fertirrigazione). E ’ necessario richiedere al laboratorio i seguenti parametri: Conducibilità, pH, cationi (Ca,Mg, K, Na, NH4) ed anioni (HCO3, SO4, NO3, Cl, PO4) in pratica gli stessi parametri presenti sull’etichetta di un’acqua minerale. Ricordiamo che l’acqua è un concime, contiene soprattutto azoto, calcio, magnesio è utile quindi farne l’analisi chimica Attualmente le analisi del suolo si basano su metodiche ufficiali stabilite dal D.M. 13/09/99. Tali metodiche determinano il quantitativo “ disponibile ” di potassio, calcio, fosforo, ecc. utilizzando estraenti forti (bario cloruro, bicarbonato di sodio) che nulla hanno a che vedere con le piante (i vegetali non emettono bario cloruro, ma essudati radicali a base di acidi organici deboli). Con tali metodiche si corre il rischio, frequente, di sovrastimare i contenuti di elementi nutritivi nel terreno disponibili per le piante. In Olanda, in Spagna, in Israele, nazioni regine della fertirrigazione, si utilizzano soprattutto altre metodiche analitiche basate sul semplice estraente acqua, valutando così gli elementi nutritivi solubili e quindi effettivamente disponibili per le piante. In Italia pochissimi laboratori effettuano le analisi dell’ estratto del suolo, mentre in Olanda tutti (Italia e Olanda). E’ giustificata se da un’analisi del terreno, secondo i metodi ufficiali, vi è una evidente carenza di elementi nutritivi E’ giustificata anche in terreni argillosi o in caso di trapianti in periodi freddi o dove la fertirrigazione non è applicabile (pieno campo) Altrimenti non ha senso vista la sua scarsa efficienza dovute a perdite di fissazione e/o dilavamento Da utilizzare solo in caso di problema radicale evidente o forti stress o forti carenze. Le piante mangiano soprattutto con le radici non con le foglie; Dietro tali tipi di concime vi è un grosso business, da cui spesso la forte spinta di prodotti con elevato rapporto costo/beneficio. Sono presenti in commercio centinaia di prodotti con i nomi ed attributi più fantasiosi: fresco, attivato, sinergizzato, ultra, super, fast, gold, plus, magic, top, star, testato da…; L’unico concime che funziona bene per via fogliare, con un basso rapporto costo/beneficio, è l’UREA! ma ha un graaaande difetto.... COSTA POCO P.S. E’ preferibile utilizzare, soprattutto in periodi freddi e poco luminosi, urea low biuret (200-500 g/100litri), costa un po’ di più e tutti sono più felici Concime granulare somministrato vicino alla pianta: scarsa efficienza, “ bruciatura ” delle radici, meno competenza tecnica Fertirrigazione: meno sprechi, alta efficienza ed efficacia, necessaria più competenza tecnica Ufficiali: il dato analitico viene confrontato con dei valori di riferimento (Italia), tramite i quali si stabilisce se quell ’ elemento nutritivo è scarso, elevato o altro. Estratto: lo stesso criterio vale per le analisi dell ’ estratto ma con valori di riferimento completamente diversi. I calcoli si basano sulla trasformazione dei mg/kg risultanti dalle analisi del terreno in kg/ha considerando una certa profondità del terreno ed un certo peso specifico. Estrazione 1:2 V:V (Sonneveld, 1990) •Prelevare un campione di terreno •Porre circa 300 ml di terreno in una vaschetta di alluminio •Umidificare il substrato aggiungendo lentamente acqua agitando con un cucchiaio fino al raggiungimento della capacità idrica massima del substrato, cioè fino a quando non appare un sottilissimo velo d'acqua sul fondo della vaschetta Agitare per circa 2 minuti e lasciare riposare per 15 minuti •Filtrare •Effettuare l’analisi sull’estratto acquoso (pH, EC, anioni e cationi) Finalmente dopo decenni silenzio l’Università scrive qualcosa sulla fertirrigazione Inf. Agrario n.16 e 24 del 2012 Prof. Luca INCROCCI di Pisa Si parte dalle analisi dell’estratto, si corregge la soluzione nutritiva std. in caso di carenze o eccessi nel suolo Dopodiché si variano i rapporti nutrizionali e la EC in funzione di fattori quali il clima, la varietà e la fase fenologica Si trasforma la soluzione risultante, espressa in mmol/l, in kg di concimi da introdurre in due vasche separate. Tali soluzioni concentrate sono da somministrare alle piante tramite l’impianto d’irrigazione (fertirrigazione). NITRATO CALCIO NITRATO POTASSIO NITRATO MAGNESIO NITRATO AMMONIO CHELATI CLORURO DI Na o K SOLFATO MAGNESIO SOLFATO POTASSIO FOSFATO M. POTASSICO NITRATI (K, Mg, NH4) MICRO (da solfati) ACIDO (o in terza vasca) Pomodoro Fragola Lattuga Ridurre numero piante Ridurre numero frutti (diradare) Aumentare acqua Ridurre conducibilità Aumentare urea Ridurre acqua Aumentare conducibilità Aumentare luce Stressare la pianta (es. defogliare) Dare freddo la mattina Aumentare ventilazione, ridurre umidità Ridurre acqua Aumentare conducibilità Aumentare luce Dare solfati e/o cloruri e/o sodio Aumentare rapporto Potassio/(Calcio+ Magnesio) Ridurre acqua Aumentare conducibilità Aumentare luce Dare cloruro di calcio o di potassio Ridurre ammonio e/o urea Ridurre acqua nella fase iniziale Dare acqua di giorno, non di notte Ridurre rapporto Potassio/(Calcio+Magnesio) e aumentare fosforo Ridurre ammonio e/o urea Aumentare acqua Ridurre conducibilità Ridurre luce Aumentare ammonio e/o urea Ridurre rapporto Potassio/(Calcio+ Magnesio) ovvero dare più calcio e magnesio Ridurre numero piante Aumentare luce Usare teli azzurri Dare freddo la mattina Ridurre acqua Aumentare la conducibilità Usare antioidici (es. triadimenol), rame Ridurre ammonio e/o urea Dare calcio