AuQ_Dossier ()

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ADOTTA UN QUARTIERE
Un anno di lavoro in Barriera di Milano
ADOTTA UN QUARTIERE
Un anno di lavoro in Barriera di Milano
Città di Torino
ITER - Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile
Laboratorio Città Sostenibile
Progetto grafico e cura redazionale
Centro Promozione Servizi di ITER
Info
ITER
Laboratorio Città Sostenibile
via Revello 18, 10139 Torino
telefono 011 4429100
[email protected]
www.comune.torino.it/iter
© Città di Torino, ITER
2012
edizione fuori commercio
INDICE
PRESENTAZIONE
5
MAPPA GENERALE
6
ATTIVITÀ
- PROGETTAZIONE PARTECIPATA
Scuola primaria Aristide Gabelli
Scuola primaria Salvo D’Acquisto - Istituto comprensivo Ilaria Alpi
Scuola dell’infanzia municipale Principessa di Piemonte
8
9
12
15
- PERCORSI LUDICI
Scuola dell’infanzia Angelita di Anzio
Scuola primaria Aristide Gabelli
Scuola primaria Gian Enrico Pestalozzi
Scuola primaria Grazia Deledda - Istituto comprensivo Ilaria Alpi
18
19
20
21
22
- PERCORSI ARTISTICI
Scuola primaria Aristide Gabelli
Scuola secondaria di primo grado Norberto Bobbio
Scuola Primaria Perotti
23
24
28
31
- PERCORSI URBANI
Percorso blu
Percorso arancione
Percorso gialllo
Percorso verde
32
33
36
39
42
- COMMUNITY SCHOOL GARDEN
45
EVENTO PUBBLICO
46
CREDITI
47
PRESENTAZIONE
URBAN BARRIERA DI MILANO
La Città di Torino ha avviato nel 2011 il Programma
Integrato di Sviluppo Urbano URBAN BARRIERA
DI MILANO. Finanziato dalla Città di Torino, dalla
Regione Piemonte e dall’Unione Europea, Urban è
un sistema complesso di oltre 30 progetti specifici con l'obiettivo di innescare un processo di
riqualificazione del territorio di Barriera di Milano
sul piano fisico, economico, sociale e culturale.
Dal punto di vista fisico-ambientale, gli interventi
principali riguardano la riqualificazione dell’exIncet, la realizzazione del parco di Spina 4, il rifacimento del mercato Foroni, interventi di qualità
urbana diffusa e il potenziamento del sistema del
verde. Sul piano economico-occupazionale, i progetti agiscono a sostegno delle imprese, della formazione professionale, e per l’integrazione nel
mercato del lavoro. Parallelamente, si interviene
per il miglioramento della coesione sociale, il rafforzamento delle attività culturali e la partecipazione attiva degli abitanti.
ADOTTA UN QUARTIERE
Adotta un Quartiere è un’azione promossa dal
Laboratorio Città Sostenibile e dai Centri di
Cultura di ITER che coinvolge il sistema educativo
locale nel programma triennale URBAN BARRIERA
DI MILANO, con questa iniziativa il sistema delle
scuole si trasforma in un “osservatorio urbano”
che per tre anni accompagnerà il processo di rigenerazione del proprio territorio.
Le attività co-progettate con le scuole durante la
prima annualità sono state incentrate sulla promozione della cultura della partecipazione e della cittadinanza attiva: i bambini e le loro famiglie sono
stati coinvolti in percorsi di conoscenza, progetta-
zione, realizzazione e cura del bene pubblico.
Il Laboratorio Città Sostenibile e i Centri di ITER,
a seconda delle peculiarità delle diverse scuole
coinvolte e in accordo con le direzioni didattiche,
hanno offerto una serie di laboratori tra loro complementari.
Di seguito sono riportate le schede sintetiche dei
diversi laboratori proposti nelle classi durante l’anno scolastico raggruppate in macro-temi di intervento:
p r o g e t t a z i o n e p a r t e c i p a t a per coinvolgere i
bambini nella progettazione dei loro cortili scolastici;
p e r c o r s i l u d i c i come veicolo di socializzazione
all’interno dello spazio pubblico;
p e r c o r s i a r t i s t i c i per valorizzare e promuovere
il bello all’interno dei cortili scolastici;
p e r c o r s i u r b a n i per favorire la conoscenza del
quartiere e sviluppare forme di cittadinanza attiva
attraverso l’adozione del territorio e delle sue trasformazioni;
c o m m u n i t y s c h o o l g a r d e n per promuovere
attraverso la realizzazione di orti scolastici l’educazione alimentare, ambientale e il senso di comunità.
La prima annualità di Adotta un Quartiere si è conclusa il 20 maggio con un evento pubblico, inserito nella manifestazione "Torino Porte Aperte" e nel
Festival Architettura in Città, che ha rappresentato
il momento in cui le scuole del quartiere si sono
aperte alla città per raccontare il proprio territorio
e la sua trasformazione attraverso camminate
urbane, iniziative nei cortili scolastici ed eventi diffusi nel quartiere.
5
6
7
ATTIVITÀ
PROGETTAZIONE PARTECIPATA
Il Laboratorio Città Sostenibile ha coinvolto insegnanti e bambini delle scuole
Gabelli, D’Acquisto e Principessa di
Piemonte nel percorso di progettazione partecipata dei propri cortili scolastici che
saranno oggetto di interventi di riqualificazione all’interno del programma
URBAN BARRIERA DI MILANO.
A chiusura delle attività con le classi il Laboratorio,
in collaborazione con il Servizio Edilizia Scolastica,
ha redatto 3 progetti preliminari e sta elaborando
quelli definitivi.
In parallelo i Centri di Cultura di ITER (Arte e
Creatività, Immagine e Cinema di Animazione,
Gioco) hanno attivato laboratori creativi, coordinati con i percorsi partecipati, finalizzati a fornire
suggestioni progettuali:
• Scuola primaria Gabelli - laboratorio sulla progettazione di giochi a pavimento inseriti nel progetto preliminare;
• Scuola primaria D’Acquisto - laboratorio sulla
progettazione di una pavimentazione per esterno inserita nel disegno della piazza d’ingresso;
• Scuola dell’infanzia Principessa di Piemonte –
laboratorio per l’individuazione di segni artistici
con cui sono state decorate, grazie alla manodopera dei genitori, le colonne del cortile interno.
8
Fasi attività
Mappa mentale
Osservazioni dal punto di vista estetico, sociale e
ludico del territorio intorno alla scuola. Confronto
tra il quartiere e la città. Analisi dell’autonomia e
della percezione della sicurezza dei bambini.
Disegno libero del cortile - mappa mentale - dal
quale si ottengono indicazioni visive ed emotive
sullo spazio fisico e sull’elemento gioco.
gli accessi carrabili. Si valorizza lo spazio dell’aiuola, come luogo destinato alla sosta e alla socializzazione, dotandolo di arredi e valorizzando il suo
aspetto naturale con piante ornamentali. Dalle
immagini del passato emergono alcune suggestioni per attività didattiche, come l'orto e le lezioni
all’ombra del gazebo.
SCHEDE LABORATORI - PROGETTAZIONE PARTECIPATA
Laboratorio
Progettiamo il cortile
... è l’area dei ricordi è passata perché
c’è la fontana di tanto tempo fa…
Condivisione del progetto e comportamenti
positivi
Esplorazione del cortile
I bambini vengono divisi in gruppi: gli architetti, i
botanici e i sociologi. Si osserva l’architettura dell’edificio, le tracce della sua storia, l’esposizione e
la manutenzione. Si rilevano le piante presenti. Si
analizzano le utenze, gli accessi, le uscite di sicurezza e si confrontano i dati raccolti. Lo spazio
cortile viene diviso in aree omogenee per aspetto
fisico o per utilizzo: l’area degli alberi, l’area dell’aiuola e della fontana, l’area del gioco libero.
I bambini hanno condiviso il loro lavoro con le
altre classi integrando i relativi progetti sul cortile.
Il processo di partecipazione si conclude con alcune osservazioni su come il comportamento positivo di ciascuno di noi possa contribuire a mantenere un bene nel tempo.
... non mi sembra vero che siamo stati noi
a fare un lavoro così bello!
... l’ho chiamata l’area del nulla perché non c’è niente…
è l’area oscura e dell’ombra perché non c’è tanto sole…
Aree tematiche e uso dello spazio nel
passato
Si individua di ciascuna area rilevata nell’esplorazione anche una componente emozionale. Si completa l’analisi fisica e percettiva legata al presente
e la si confronta con il passato. Vengono illustrate
immagini della scuola e di attività didattiche svolte
negli anni ‘50. Si incentra l’attenzione sulla fontana: memoria storica e oggetto da riqualificare.
Scuola primaria Aristide Gabelli
classe partecipante: 3a D
23 bambini coinvolti di 8 anni
l’area dei tigli è un’area fantasiosa perché
con gli alberi ti puoi inventare cose
insegnanti referenti della scuola
Daniela Braidotti, Giuseppina Cosentino, Claudia Giraudo
Laboratori di progettazione: lo spazio aiuola
architetto tutor
Elisabetta Liore - Laboratorio Città Sostenibile
Si progetta il cortile tenendo in considerazione
tutti i soggetti coinvolti, le uscite di emergenza e
9 incontri
novembre 2011 - febbraio 2012
9
Laboratorio
Laboratori di progettazione: i tappeti gioco
… e ora giochiamo con il cortile!
Nel laboratorio di progettazione si è tenuto conto
che lo spazio deve soddisfare differenti esigenze:
accesso carrabile per il furgone della mensa, spazio gioco per i bimbi, uscita di emergenza… Per
questo motivo sono stati proposti dei giochi a
pavimento, che arricchiscono l’area gioco senza
modificarla tridimensionlmente. I giochi sono stati
disegnati su carta e collettivamente si sono selezionati quelli da realizzare su tappeti colorati come
prototipi.
Fasi attività
Mappa mentale
Condivisione in classe dell’immagine della città e
del quartiere da parte dei bambini. Analisi sulla
loro mobilità ed autonomia. Disegno libero sullo
spazio cortile al fine di ottenere indicazioni
ambientali e ludiche non stereotipate.
... nella nostra città non c’è abbastanza
natura e ci vuole più educazione
Condivisione del progetto finale
Esplorazione del cortile
I bambini vengono organizzati in gruppi: gli architetti, i botanici, i sociologi. Si analizza lo spazio del
cortile, si osserva l’edificio come architettura e
come storia, si comprendono gli usi e i limiti progettuali. Si individuano delle aree: quella alberata,
quella dell’aiuola e quella destinata al gioco libero
e agli accessi carrai.
I bambini hanno potuto sperimentare i giochi a
tappeto progettati. Hanno condiviso il loro lavoro
con le altre classi integrando i relativi progetti sul
cortile.
... che bello… sono stati bravi… quello l’ho disegnato io!
Scuola primaria Aristide Gabelli
classe partecipante: 3aA
23 bambini coinvolti di 8 anni
Giochiamo in cortile
I bambini hanno sperimentato diversi modi di giocare nel proprio cortile: giochi di tradizione, giochi
di movimento, giochi di abilità, giochi di squadra.
È stata un’esperienza interessante per scoprire
nuove potenzialità dello spazio.
10
insegnanti referenti della scuola
Simona Mazza, Maria Chiara Prato, Amelia Riccelli
architetto tutor
Elisabetta Liore - Laboratorio Città Sostenibile
insegnanti referenti dei Centri di Cultura di ITER
Laura Bonomi, Rosanna Clinco, Luisella Ferraris,
Luisa Dal Molin - Ludoteca Avrah KaDabra
8 incontri
dicembre 2011 - febbraio 2012
SCHEDE LABORATORI - PROGETTAZIONE PARTECIPATA
Riqualificazione del cortile scolastico - progetto preliminare
Scuola primaria Aristide Gabelli - via Santhià 25
11
Laboratorio
Progettiamo il cortile
Fasi attività
Mappa mentale
tra le classi per permettere i giochi liberi di ciascuna. Anche gli spazi terrazzati e i percorsi svolgono
il duplice ruolo di accessi e di spazi gioco.
i maschi giocano con quei due alberi a calcio, noi femmine
giochiamo qua a prenderci…
oltre gli alberi è lo spazio dell’altra classe…
Osservazioni dal punto di vista estetico, sociale e
ludico del territorio intorno alla scuola. Confronto
tra il quartiere e la città. Analisi dell’autonomia e
della percezione di sicurezza dei bambini. Dal disegno libero del cortile - mappa mentale - si ottengono indicazioni visive ed emotive sullo spazio fisico e sull’elemento gioco.
Laboratori di progettazione: pavimentazioni
Esplorazione del cortile
I bambini vengono divisi in gruppi: gli architetti, i
botanici e i sociologi. Si osserva l’architettura dell’edificio, la sua esposizione e il suo stato di manutenzione. Si percorre il parco segnalando quali
spazi sono utilizzati e quali sono in disuso per problemi di sicurezza. Si segnalano gli accessi pedonali e carrai. Rilievo degli elementi arborei rilevanti non solo dal punto di vista naturalistico ma
anche ludico.
con i rami più bassi di questi alberi
quando eravamo più piccoli giocavamo alla casa…
Si progettano i percorsi tenendo in considerazione
tutte le utenze coinvolte, le uscite di sicurezza e gli
accessi carrai. Si intende valorizzarli introducendo
l’elemento colore e dove possibile inserendo delle
superfici giocabili (dama, tiro al bersaglio…).
Sono aree destinate al gioco libero dove le panche
vengono usate come base per giochi di ruolo. Si
vuole creare un’area destinata alla sosta e alla
socializzazione.
la cosa più bella sono le strisce colorate
e poi puoi giocare a strega tocca colore…
Dialogo tra il cortile e il territorio
circostante
L’elemento naturalistico viene osservato e considerato come un elemento gioco (porta da calcio,
casa per i giochi di corsa...). I bambini riflettono su
come organizzare lo spazio tramite l’utilizzo di
piante a basso fusto con fioriture differenti. Viene
analizzato come questo spazio si può mettere in
comunicazione con il territorio circostante implementandone le attività.
Scuola primaria Salvo D’Acquisto
Istituto comprensivo Ilaria Alpi
classe partecipante: 4a A
20 bambini coinvolti di 9 anni
Aree progettuali
Si individuano due assi progettuali: il primo è
incentrato sulle pavimentazioni, il secondo sul
parco che circonda la scuola. Non tutta la superficie del cortile è fruibile dai bambini pertanto le
aree utilizzate durante la ricreazione sono divise
12
insegnante referente della scuola
Rita Di Croce
architetto tutor
Elisabetta Liore - Laboratorio Città Sostenibile
8 incontri
dicembre 2011 - aprile 2012
Fasi attività
I bambini definiscono il campo della composizione
prevedendo di inserire negli spazi bianchi disegni
con i giochi della tradizione come La Settimana,
Regina Reginella...
Sensibilizzazione alla cura dell’ambiente
Al Laboratorio Immagine di via Millelire - ITER
Osserviamo il giardino per coglierne gli aspetti critici, ipotizzare degli interventi e immaginare azioni
creative di riqualificazione. I bambini con la macchina fotografica hanno documentato le situazioni
critiche.
Grazie a giochi di animazione proviamo strumenti
che ripercorrono la storia del cinema, come il
traumatropio e lo zootropio, e iniziamo a capire
come avviene la produzione di un cartone animato. Il tema della riqualificazione del giardino con i
disegni della nuova pavimentazione diventa il soggetto per costruire lo story board.
Mettiamo a fuoco un problema
Raccogliamo le osservazioni dei bambini e decidiamo di intervenire sulla pavimentazione in cemento
esterna alle aule, ormai sbriciolata. Sulle fotocopie
delle fotografie i bambini hanno disegnato nuove
pavimentazioni nelle quali inserire giochi, animali,
lettere, numeri.
SCHEDE LABORATORI - PROGETTAZIONE PARTECIPATA
Laboratorio
Il disegno del mondo
Costruzione della storia e dello story board
I bambini in gruppo costruiscono le storie e evidenziano gli elementi più significativi del progetto
della pavimentazione. Si selezionano le idee, i soggetti più interessanti, il filo conduttore per una
nuova storia fantastica. Costruire uno story board
è una impresa di gruppo: si suddivide la storia in
quadri con poche parole, si disegna e si colora.
Alle prese con videocamera e computer
La classe si divide in quattro gruppi: due iniziano a
lavorare in due postazioni per creare le sequenze
sotto la videocamera collegata al computer, gli altri
completano i materiali per le scene. Poi ci si scambia di posto.
E adesso progettiamo noi: carta, matita e
righello
Su una griglia quadrettata i bambini hanno creato
composizioni geometriche che poi hanno colorato, scoprendo le possibilità combinatorie del
modulo quadrato e la varietà di forme che nascono attraverso operazioni di ribaltamento, di rotazione, di accostamento.
Scuola primaria Salvo D’Acquisto
Istituto comprensivo Ilaria Alpi
classe partecipante: 5a A
25 bambini coinvolti di 10-11 anni
insegnanti referenti della scuola
Carmela Direnzo, Franca Portalone
Mondrian e le tessere
L’opera di Piet Mondrian Broadway BoogieWoogie ci offre un nuovo punto di vista per rielaborare creativamente la nostra pavimentazione.
insegnanti referenti dei Centri di Cultura di ITER
Piera Carbone - Laboratorio Arti Visive Remida
Maria Giovanna Castrovilli, Silvana Ferrero - Laboratorio Cinema
di Animazione
8 incontri a cadenza settimanale
febbraio 2011 - maggio 2012
13
Progetto di riqualificazione del cortile scolastico
Scuola primaria Salvo D’Acquisto - Istituto comprensivo Ilaria Alpi - via Tollegno 83
14
SCHEDE LABORATORI - PROGETTAZIONE PARTECIPATA
Laboratorio
Progettiamo il cortile
Fasi attività
Incontri con le insegnanti:
analisi del cortile e spunti progettuali
Le insegnanti hanno analizzato il cortile dal punto
di vista sia spaziale, mettendone in evidenza le criticità e le potenzialità, sia funzionale, durante il
gioco libero e le attività didattiche all’aperto. Dalla
discussione è emersa l’esigenza di suddividere il
cortile in alcune aree tematiche attrezzate.
Esplorazione del cortile
Il cortile è stato suddiviso in aree omogenee. I bambini, dopo averle individuate nella mappa, hanno
raccolto i materiali significativi, ne hanno fornito una
descrizione sensoriale e ne hanno fatto una restituzione grafica. Dall’esplorazione del cortile è emersa
l’analisi percettiva dello spazio esterno.
Condivisione del progetto finale
I bambini, appartenenti ai diversi gruppi tematici,
hanno raccontato ai compagni il loro plastico e gli
spunti progettuali emersi durante il confronto.
L’insieme dei plastici rappresenta il punto di vista
dei bambini e le loro esigenze in relazione allo spazio esterno della scuola.
questo è il ponticello per passare sopra…
sotto passano già le papere
Matteo
mi piace questo albero perché fa l’ombra... è ombrino…
e mi piace per cucinare: usiamo le foglie
Brayan
Scuola dell’infanzia municipale
Principessa di Piemonte
L’uso del cortile
I bambini hanno analizzato dal punto di vista funzionale le diverse aree dello spazio esterno: i giochi che attualmente fanno ed i giochi che vorrebbero fare. Dall’analisi funzionale sono emersi gli
spunti progettuali per le trasformazioni possibili.
qui, dove per terra c’è il petrolio, si disegna con i pastelli e si
fa il gioco della pietra
Alexandra
Laboratori di progettazione: i plastici
I bambini suddivisi in gruppi tematici, attraverso
l’utilizzo di materiali di recupero, hanno realizzato
il plastico progettuale relativo alle diverse parti del
giardino.
classi partecipanti: 4 sezioni
24 bambini coinvolti di 5 anni
insegnanti referenti della scuola
Antonella Antonioni, Claudia Bertone, Maurizia Bombardieri,
Rosella Celli, Ida D'Amè, Angela Drago, Enza Forleo, Maria
Antonietta Grillo, Marinella Iennaro , Rosanna Ippolito, Anna
Maria Marchisio, Mariangela Massaro, Filomena Mautone,
Caterina Mirarchi, Cristiana Pepe, Arianna Piccirillo, Daniela
Rovaretto, Luigina Sgaraglino, Antonella Tonelli
architetti tutor
Mara Brunetto, Paola Masuelli - Laboratorio Città Sostenibile
10 incontri (6 con i bambini, 4 con le insegnanti)
gennaio - marzo 2012
ho fatto le collinette dove ci si può nascondere, vicino c’è il
materasso dove saltare e di là anche gli scalini per i piccoli
Martina
15
Laboratorio
Segni Creativi
Fasi attività
Il filo dell’amicizia
Il filo che i bambini tendono ai compagni diventa
la traccia da lasciare sul cartoncino. Si scoprono
particolari segni grafici lasciati da strumenti diversi su supporti differenti: pennarelli, carboncini,
pastelli, tele, carta e cartoncino.
è un filo che ci tiene tutti uniti insieme, il filo degli amici
Sokna
abbiamo fatto tutti un filo, ma sono
tutti diversi, sono dei segni
Salma
il segno è come una riga o di più
Simone
I segni dell’artista
Presentazione dell’opera Integrazione di Carla
Accardi. Osservazione di particolari dell’opera
attraverso una finestrella-cornice per inquadrare e
colorare i segni scelti. Utilizzo della carta da lucido per evidenziare i contorni.
come per fare le foto
Matteo
vedo anche dei segni chiusi e pure aperti, vedo le strade che
passano delle macchine
Fabio
I nostri segni e i segni dei materiali
Ricerca dei segni chiusi sperimentati precedentemente con trasposizione di questi su una tela trasparente. Le forme emergono strofinando i pastelli a cera sulla carta sotto la quale sono nascosti i
materiali.
sono diversi dagli altri e gli altri diversi da me
è una magia… ma no forse escono fuori dei segni dal pastello
I segni degli strumenti:
pennelli, pennellesse, teli
Si sperimentano altri strumenti per lasciare insieme tracce su grandi teli.
se il pennello cammina è una riga
Fabio
quando l’hai messo piatto hai fatto la strada
Rayane lo dice a Younes
Otmane
ma io sento qualcosa sotto, sentite?
Giulia
I segni del nostro giardino
Ricerca dei segni dell’ambiente nel giardino della
scuola e trasposizione su carta e lucido. Giochi di
forme con le trasparenze.
i segni dell’albero sono grandi e fanno
un disegno di tante forme
Salma
Scuola dell’infanzia municipale
Principessa di Piemonte
classi partecipanti: 4 sezioni
24 bambini coinvolti di 5 anni
insegnanti referenti della scuola
Antonella Antonioni, Claudia Bertone,
Marinella Iennaro, Filomena Mautone
I segni del corpo: impronte
Composizione libera di segni-impronta su teli neri
con sottofondo musicale.
il vasetto è piccolissimo, la mano è grande, grande
Sara
adesso le mie dita vanno veloci come pattini a rotelle
Salma
16
insegnante referente dei Centri di Cultura di ITER
Fernanda Salerno - Laboratorio Arti Visive Remida
8 incontri (6 con i bambini e 2 con le insegnanti)
gennaio - marzo 2012
SCHEDE LABORATORI - PROGETTAZIONE PARTECIPATA
Progetto di riqualificazione del cortile scolastico
Scuola dell’infanzia municipale Principessa di Piemonte - via Paisiello 1
17
PERCORSI LUDICI
In questa sezione sono inseriti i percorsi, curati dai
Centri di Cultura per il Gioco - ITER, volti alla
promozione del gioco come veicolo di socializzazione e come elemento progettuale che modifica
lo spazio del cortile scolastico.
Nella scuola dell’infanzia Angelita di Anzio l’obiettivo è stato quello di coinvolgere insegnanti, bambini e genitori nella scoperta di diversi modi di giocare. I genitori quest’anno si sono dedicati alla
riqualificazione del cortile, ridipingendo le ringhiere ormai arrugginite. Il prossimo anno si potrà
pensare di costruire alcuni dei giochi proposti
durante il laboratorio per trasformare lo spazio
esterno e il suo l’utilizzo.
Nelle scuole primarie Gabelli e Pestalozzi i percorsi sono stati finalizzati alla progettazione e realizzazione di sedie-gioco: le sedie di recupero sono
state procurate dalle scuole e dai genitori, che le
hanno anche carteggiate e ridipinte. I bambini le
hanno completate inserendo i giochi proposti e
rendendole delle strutture-gioco mobili con cui
animare il cortile scolastico durante l’intervallo.
18
Alla scuola primaria Deledda l’obiettivo del laboratorio è stato quello di trasformare il cortile scolastico, asfaltato, piatto e anonimo, in un luogo suddiviso in diverse aree gioco colorate a pavimento.
I bambini sono stati coinvolti nell’analisi e nella
progettazione, e infine, dipingendo in prima persona gli spazi gioco, nella trasformazione del proprio cortile.
SCHEDE LABORATORI - PERCORSI LUDICI
Laboratorio
Giochi in cortile
Fasi attività
Giochi di movimento
L’attività è stata svolta con 2 gruppi di circa 25
bambini per volta che si sono alternati nella mattinata (1°, 2°, 3° incontro). Sono stati proposti
alcuni giochi della tradizione ludica, in particolare
giochi di presentazione in cerchio, giochi cantati, a
comando, di corsa, con la palla.
Faccio io il lupo!
Giochiamo a scuola con i genitori.
Nella domenica di festa finale sono stati riproposti i giochi che avevano riscontrato un maggior
gradimento da parte dei bambini. A causa del maltempo è stato utilizzato un salone interno alla
scuola, ma ciò non ha impedito a piccoli e grandi
di cimentarsi in numerosi giochi divertenti.
Sono divertenti anche per noi questi giochi!
un genitore
Kermesse di giochi
Abbiamo proposto nel cortile della scuola giochi
da fiera costruiti nel punto gioco come ad esempio attività ludiche tradizionali riprodotte in legno
o con materiali di recupero urbano (scatole, bottiglie…). I bambini organizzati in piccoli gruppi
hanno potuto sperimentare le proprie abilità.
Il gioco della corona ha coinvolto tutti per cercare
di conquistare il trono attraverso diverse prove e
difficoltà incontrate nel percorso di 45 caselle.
Io ho pescato tanti pesci!
Scuola dell’infanzia Angelita di Anzio
classi partecipanti: gruppi dei 4 anni di 6 sezioni
50 bambini coinvolti di 4-5 anni
insegnante referente della scuola
Marisa Calcio
insegnanti referenti dei Centri di Cultura di ITER
Rosy Cascini, Giuliana Gennero,
Bruna Pangallo - Punto Gioco Cirimela
5 incontri e festa finale
aprile - maggio 2012
19
Laboratorio
Insediamenti ludici
Fasi attività
Esplorazione e conoscenza
Presentazione ai bambini di alcuni esempi di sedie
gioco e successiva raccolta di idee e suggestioni,
in forma di brain storming, per l’individuazione di
elementi utili alla trasformazione delle sedie della
classe in oggetti ludici.
Cura, conservazione e trasmissione del
patrimonio culturale ludico acquisito
È stato evidenziato il valore del patrimonio ludico
acquisito dalla classe che dovrà conservare con
cura le sedie realizzate ed essere in grado di far
conoscere i giochi ad altri. Le sedie ludiche, oltre
a caratterizzare l’evento estemporaneo, diventeranno così parte integrante della vita scolastica.
Esplorazione delle diverse modalità di gioco
Offerta di molteplici opportunità di gioco a partire
dalle scelte fatte dai bambini: giochi di mira, giochi
di tavoliere, giochi di percorso, giochi di abilità.
Scuola primaria Aristide Gabelli
classe partecipante: 2a D
24 bambini coinvolti di 7-8 anni
insegnanti referenti della scuola
Carla Bosio, Annalisa D’Anna, Tiziana Gramuglia
Dall’ideazione alla realizzazione
Utilizzo di materiali di recupero e strutturati per la
realizzazione pratica delle sedie ludiche. Finitura di
ogni singola sedia con interventi grafici pittorici
per valorizzare anche l’aspetto estetico. Prova del
funzionamento del gioco realizzato.
20
insegnanti referenti dei Centri di Cultura di ITER
Laura Bonomi, Rosanna Clinco,
Luisa Dal Molin, Luisella Ferraris - Ludoteca Avrah KaDabra
7 incontri
marzo - aprile 2012
SCHEDE LABORATORI - PERCORSI LUDICI
Laboratorio
Insediamenti ludici
Fasi attività
Esplorazione dei giochi
Presentazione di alcuni giochi da tavolo e della tradizione in modo da fornire ai bambini un’ampia
panoramica di proposte tra cui scegliere i giochi
da costruire sulle sedie. I ragazzi si sono fatti subito coinvolgere sia dai giochi proposti sia suggerendone altri di loro conoscenza.
sono proprio divertenti questi giochi!
Costruzione dei giochi
Questa è stata la fase più interessante poiché ogni
gruppo ha lavorato in autonomia per realizzare con
materiali diversi (colori, pittura, cartapesta, plastilina, legno…) i giochi di cui aveva progettato la
realizzazione.
non è stato facile, ma ci stiamo riuscendo.
Come sono cambiate queste sedie!
Organizzazione dei gruppi di lavoro
Formazione di piccoli gruppi e scelta del gioco
preferito da costruire sulla propria sedia. Questa
fase ha comportato contrattazioni e necessarie
mediazioni sia sulla scelta dei compagni con cui
lavorare sia sull’individuazione di giochi non solo
divertenti ma anche realizzabili sulle sedie.
noi abbiamo già un’idea!
Verifica dei giochi e confronto finale
Ogni gruppo ha presentato ai compagni la sua
opera e l’ha fatta giocare per verificarne la funzionalità; successivamente si è svolto un momento di
confronto finale sul lavoro svolto insieme.
siamo molto soddisfatti!
Scuola primaria Gian Enrico Pestalozzi
classi partecipanti: 3a A e 3a B
38 bambini coivolti di 8-9 anni
insegnanti referenti della scuola
Maria Teresa Dolci, Francesca Podavini
insegnanti referenti dei Centri di Cultura di ITER
Giuliana Gennero, Bruna Pangallo - Punto Gioco Cirimela
Verniciatura delle sedie
I bambini, scelta la sedia più adatta al gioco prescelto, hanno dato una prima mano di tempera
bianca, successivamente i genitori disponibili e le
insegnanti del centro hanno steso la seconda
mano di vernice rossa.
4 incontri per classe
gennaio - marzo 2012
che bello pitturare le sedie!
21
Laboratorio
tati, isolati, con gradini… vengono abbinati i giochi considerati più adatti.
Giochiamo in cortile
finalmente possiamo giocare alla settimana
tranquille, senza i maschi!
Posso correre e urlare…
e a casa non posso fare tanto perché c’è poco spazio
Fasi attività
Conoscenza e presentazione del progetto
Bianca
Ci siamo incontrati per familiarizzare e conoscere
il progetto attraverso proposte di gioco di gruppo.
I bambini raccontano quali giochi fanno in cortile
e come vorrebbero modificare e migliorare lo spazio esterno. I bambini rappresentano graficamente
le idee scaturite dalla discussione.
in cortile c’è l’aria e tanti giochi
Elif
Disegniamo gli spazi gioco
Proposte di giochi della tradizione popolare
Tenendo conto dello spazio a disposizione abbiamo valutato di volta in volta in quale modo giocare per utilizzare al meglio le risorse dello spazio
esterno alla scuola. In questo modo i bambini possono osservare le peculiarità del cortile e sfruttarle come elemento gioco: un gradino può diventare
il gioco del rialzo, una zona circoscritta i 4 cantoni, un marciapiede si trasformerà in pista per le
biglie…
Definizione degli spazi a pavimento (settimana,
twister, 4 cantoni, gioco tappo, il mondo nel cerchio…) e a muro (l’orologio di Torino, porta di
calcio, strega toccacolore...) con interventi grafico
pittorici al fine di individuare le zone gioco adatte
a divenire spazi gioco permanenti.
il cortile sarà bellissimo per tantissimi motivi…
primo perchè avrà tantissimi giochi
Miracle
mi piace giocare in cortile con gli amici e non stare sola, io non
ho i videogiochi e mi sento felice con gli amici, rido, gioco…
Rawan
Scuola primaria Grazia Deledda
Istituto comprensivo Ilaria Alpi
classi coivolte: 3a A e 3a B
23 bambini coivolti di 8-9 anni
insegnanti referenti della scuola
Nadia Andretto, Daniela Macagno
insegnanti referenti dei Centri di Cultura di ITER
Laura Bonomi, Rosanna Clinco, Luisa Dal Molin,
Luisella Ferraris - Ludoteca Avrah KaDabra
Individuazione dei diversi luoghi presenti nel
cortile e scelta dei giochi
Alle differenti zone del cortile, spazi erbosi, asfal22
5 incontri
aprile - maggio 2012
Nella scuola primaria Gabelli i percorsi sono stati
molteplici. Partendo dalla scoperta e dall’analisi
della facciata liberty della scuola i bambini hanno
ideato una scultura contemporanea che riprendesse l’iconografia della rosa e potesse essere esposta all’ingresso della scuola per invitare i passanti
a visitare il cortile scolastico in previsione dell’apertura al pubblico.
Un altro percorso invece è nato dalla considerazione che il cortile sarà usato come giardino pubblico oltre l’orario scolastico: i bambini hanno
proposto e realizzato un mobile stile Calder con
lettere appese, per abbellire il cortile e far ragionare i cittadini sul tema dell’amicizia e del rispetto.
Lo studio della fontana che caratterizza il giardino
scolastico ha dato il via, infine, a due percorsi distinti: il primo volto alla realizzazione di un filmato che
I laboratori presso la scuola secondaria di primo
grado Bobbio si sono concentrati sul cortile scolastico, uno spazio ampio ma grigio e anonimo.
Un laboratorio ha lavorato sulla trasformazione
della percezione del luogo attraverso la progettazione, la preparazione del fondo e la colorazione
delle diverse campiture di un murale, di circa 80
mq di superficie, che colpisce lo sguardo anche
dalla strada.
Un secondo percorso ha avuto come obiettivo la
realizzazione di un elemento di design: uno spaventapasseri per l’orto scolastico dalla forma suggestiva, realizzato con materiali durevoli, funzionali e il più possibile di recupero.
L’ultimo laboratorio infine si è concentrato sul recupero e la riqualificazione delle panchine in disuso,
dotando così di nuovi arredi il cortile.
SCHEDE LABORATORI - PERCORSI ARTISTICI
PERCORSI ARTISTICI
In questa sezione sono inseriti i percorsi, curati dal
Centro di Cultura per l’Arte e la Creatività e dal
Centro di Cultura per la Comunicazone e i Media
di ITER, volti alla promozione dell’arte nelle sue
diverse forme. Ogni processo è stato pensato per
coinvolgere gli allievi nella valorizzazione della bellezza: quella esistente intorno a loro, quella realizzata con la propria creatività, quella che genera pensieri e atteggiamenti positivi, quella che rende piacevole e interessante un oggetto utile, quella che
trasforma uno spazio grigio.
narrasse in modo
suggestivo la
metamorfosi
“dal brutto
al bello”,
o g g e tto
d e l l a
riqualificazione;
il secondo, volto
a stimolare i bambini sul tema
della bellezza
e della sua salvaguardia,
ha
avuto come risultato
la riqualificazione, con l’aiuto
dei genitori, delle panchine attorno alla fontana che
sono state ridipinte e ricoperte di frasi propositive
tradotte in più lingue.
23
Laboratorio
prepariamo delle strisce sagomate che arrotoliamo.
Durante la lavorazione scaturiscono immagini poetiche che scriviamo alla lavagna.
I paesaggi del mondo
Fasi attività
rose emozionate, rose eccitate, rose rotanti, rose danzanti con
noi festose e sgargianti
Tracce dal passato: la nostra scuola ha 100 anni
Si invitano i bambini ad interrogarsi sui segni
decorativi e architettonici che si trovano sulle facciate della scuola. Con carta e matita facciamo una
passeggiata con il naso all’insù per cogliere elementi particolari che colpiscono la nostra immaginazione. Scopriamo il Liberty e insieme definiamo
una scheda dei particolari tracciati durante l’esplorazione e poi colorati.
La mia rosa
La lettura del Piccolo Principe ci conduce al tema
della cura e dell’attenzione a ciò che ci circonda. Il
protagonista ricorda le cure alla sua rosa lasciata
nel pianeta natale prima di partire per il suo lungo
viaggio. Le rose modellate vengono infine colorate
con spray fluorescenti e i cilindri, rivestiti di rose,
assemblati.
Il Liberty o Stile floreale
il Liberty si chiama così perché gli artisti si sentivano liberi
non avevo mai visto le rose e gli ornamenti della nostra scuola,
ora guardo l’edificio e lo faccio vedere anche alla mia mamma
Abderrazek, Ciprian, Nancy e Dylan
Wissal, Desy, Claudia
Con i bambini si cerca di individuare gli aspetti che
caratterizzano il Liberty. Si colgono le linee curve
dei decori, la scelta degli elementi naturali nell’ispirazione dei motivi e si creano associazioni con
forme e cose a loro vicine. Il disegno delle linee
intrecciate fa pensare al decoro di un vestito
marocchino (Tarik, Lamyae), alle onde (Serena),
alla chiocciola (Giorgia).
La presenza di rose e di iris modellati interroga i
bambini e ciascuno dà una sua risposta: le rose mi
ricordano le rose del cortile della casa in Albania
(Dorina), forse ad Aristide Gabelli piacevano le
rose (Serena), le rose sono come i bambini, hanno
bisogno di cure per crescere (Nisren, Ifiok).
Creiamo una scultura contemporanea per
l’ingresso della scuola
Progettiamo di riprodurre le rose e di creare una
composizione. Partiamo da un materiale povero
come la gommapiuma, ispirandoci ai tappeti-natura
dell’artista torinese Piero Gilardi e cercando nel
magazzino Remida i supporti per gli steli troviamo
rocchetti verdi, cilindrici e conici. Per realizzare il fiore
24
Indossiamo le rose
Si propone un modello semplice, una sagoma a T
come il Kimono. Con del pile recuperato si modellano rose rosse su fondo bianco e bianche su
fondo rosso, e infine vengono indossate.
Scuola primaria Aristide Gabelli
classe partecipante: 3a C
24 bambini coinvolti di 8-9 anni
insegnanti referenti della scuola
Annalisa D’Anna, Lorenza Falcone, Patrizia Maestri
insegnante referente dei Centri di Cultura di ITER
Piera Carbone - Laboratorio Arti Visive Remida
5 incontri a cadenza settimanale
febbraio - marzo 2012
SCHEDE LABORATORI - PERCORSI ARTISTICI
Laboratorio
Trasformazioni creative
Fasi attività
Quattro passi nel cortile
Passeggiamo nel cortile per verificare la conoscenza
dello spazio. Al termine i bambini disegnano la parte
del cortile preferita e con l’aiuto di una piantina giocano a riconoscere le forme degli spazi e degli elementi presenti. Infine ridisegnano la loro piantina.
il cortile per me è un posto sicuro!
Si va lì quando c’è un incendio.
Matteo
Le lettere si muovono
I bambini compongono la frase: uguali e liberi in
amicizia. Le lettere utilizzate vengono rivestite con
carta argentata e composte su un foglio di spugna
nera. Il messaggio deve poter essere letto da tutti
e per questo si pensa di realizzare un mobìle, come
le opere di Calder. La composizione, appesa ad un
albero del cortile, creerà curiosità e occasione di
gioco.
Alfabeto in gioco
Scuola come…
E a scuola come viviamo? Parlare del cortile come di
un luogo sicuro all’interno della scuola e della possibilità di aprirlo ai genitori e agli abitanti del quartiere ha portato i bambini a pensare all’importanza
di avere un cortile bello e giocoso e alla necessità di
inventare giochi adatti a tutti i bambini.
Con materiali semplici come bottoni, tappi, feltrini, plastica, conchiglie… i bambini si divertono a
comporre un alfabeto materico che sarà poi attaccato a cilindri di cartone. Ognuno sceglie il materiale che preferisce e racconta le sensazioni, i
ricordi, le impressioni provate. Si realizza, con l’aiuto del falegname Paolo, una struttura mobile per
rendere disponibile il gioco in cortile.
lettera N: ho usato la gomma bianca. è dura e appuntita.
Sembra di toccare delle spine che non pungono.
Bouchra
Il corpo delle lettere
Si gioca a formare le lettere con il proprio corpo.
Ogni bambino diventa la lettera dell’alfabeto che
preferisce, la disegna con il pennarello nero su un
cartoncino bianco e, con il filo di ferro, la modella.
Si realizzano tanti omini che vengono mossi per
creare composizioni.
la mia “a” è diversa dalla tua…
insieme abbiamo scritto “io”!
lettera O: feltro nero e liscio.
Matteo
lettera A: ho usato la terracotta arancione. è ruvida.
Sembrano pezzi di meteorite.
Haitam
lettera V: Ho usato la gomma bianca e nera, appuntita ma
morbida. Mi fa pensare ai giocattoli di quando ero piccolo.
Alessio
Scuola primaria Aristide Gabelli
classe partecipante: 2a B
22 bambini coinvolti di 7-8 anni
insegnanti referenti della scuola
Giuliana Ceccotti, Domenica Ioghà
insegnanti referenti dei Centri di Cultura di ITER
Piera Carbone, Fernanda Salerno - Laboratorio Arti Visive Remida
5 incontri a cadenza settimanale
dicembre 2011 - gennaio 2012
25
Laboratorio
gruppi, alcuni colorano il fondale e realizzano gli
scatti fotografici al computer, altri modellano elementi del cortile o completano le pitture.
Animazioni plastiche: dal disegno al
film animato
oggi ho incominciato con Sara a fare la fontana sull’acetato
Klea
Fasi attività
Uno, due... fermo
25 scatti per 1 secondo
Gli insegnanti hanno presentato gli strumenti
necessari per i filmati di animazione odierni: macchina fotografica e computer. Applicando la fotografia in stop-motion (tecnica della pixillation) gli
alunni sono stati coinvolti nella narrazione e nella
registrazione video di brevi storie.
ho imparato che i cartoni animati sono fatti con tante
fotografie, ogni volta che fanno un movimento si fermano e la
persona che deve fare la fotografia la scatta.
Paolo
Alcuni alunni creano brevi sequenze animate, narrando la metamorfosi dal brutto al bello: un temporale, un cortile sporco e poco accogliente, l’azione riparatrice. Gli alunni si alternano alla macchina fotografica, al computer e collaborano alla
realizzazione delle sequenze narrative.
Finalmente il video
Completiamo le riprese e assembliamo tutto. La
fusione di differenti tecniche (fotografia, pittura,
disegno, manipolazione, animazione) con i materiali (carta, argilla) e gli strumenti (computer e
macchina fotografica accanto a matite, pennelli,
forbici, mirette…) ha per risultato un video semplice ma di grande effetto.
in questo percorso abbiamo imparato a fare pixillation e che ci
vuole fatica, abbiamo imparato ad animare qualcosa.
Valerio
Matite, pennelli e mirette
I disegni di alcuni particolari del cortile e della fontana, copiati dal vero dagli alunni, sono stati
modello sia per il fondale del film di animazione,
dipinto su grandi fogli, sia per realizzare alberi e
elementi di arredo, realizzati poi con l’argilla.
oggi abbiamo pitturato solo con il nero gli alberi, la fontana, i
cespugli e abbiamo fatto con l’argilla gli alberi,
la fontana, i cespugli
Alessia
Sfondi e narrazioni
Gli alunni leggono le storie sul cortile inventate in
classe per estrarne gli elementi che meglio si prestano a costruire una storia animata. A piccoli
Scuola primaria Aristide Gabelli
classe partecipante: 3a D
22 bambini coinvolti di 8-9 anni
insegnanti referenti della scuola
Daniela Braidotti, Giuseppina Cosentino, Claudia Giraudo
insegnanti referenti dei Centri di Cultura di ITER
Piera Carbone - Laboratorio Arti Visive Remida
Carlo De Mauro - Laboratorio Media Education
5 incontri a cadenza settimanale
febbraio - marzo 2012
26
Laboratorio
Fasi attività
SCHEDE LABORATORI - PERCORSI ARTISTICI
tana con i pesci… Numerosi sono i modelli realizzati, dando così nuovo significato agli oggetti di
recupero: coni e cilindri di plastica, supporti in
plastica di vario tipo…
Trasformazioni creative
Che differenza c’è tra progetto e modello?
il progetto si disegna, il modello si costruisce con i materiali
Passeggiata nel cortile
Vladi
Con i bambini andiamo in cortile per scoprire come
vivono gli spazi, quelli dedicati al gioco, al riposo e lo
spazio della fontana con il pergolato. Osserviamo la
piantina del cortile e la coloriamo. Ci piacerebbe
modernizzare la fontana e avere il cortile più pulito.
Le panchine attraggono la nostra attenzione.
le panchine sono attaccate al terreno così
il vento non le porta via.
Siwar
Le parole del dialogo
Diamo forma e materia alle parole emerse durante
i nostri incontri modellando del filo di ferro e rivestendolo con carta e colla. Le lettere cicciotte
sono state poi colorate. Si ritagliano striscioline di
gommapiuma colorata che vengono attaccate alla
base dei modelli.
I colori delle parole
Riflessioni
Con i bambini riflettiamo sull’importanza che lo
spazio del gioco sia bello, protetto, pulito.
Emergono dall’esplorazione guidata alcune parole
chiave: osservazione, cura, curiosità, protezione,
crescita, calore, bellezza, comunicare, chiacchierare, immaginare, apertura, scambiare, terra, verde,
spazio, riposare.
la bellezza è un sentimento e ci fa stare bene
Le lettere vengono composte per formare le parole, ad ognuna delle quali viene associato un colore. Alla parola comunità i bambini abbinano i colori dell’arcobaleno perchè così è la comunità: un
insieme di persone varie. Le parole diventano gli
zampilli delle fontane.
FUCSIA
va bene per l’immaginazione e la fantasia
Julius
Ayman
GIALLO
sta con osservare: è il sole, è il colore della luce
Nicola
ARCOBALENO-COMUNITà
qualcosa in comune, un posto che è di tutti, persone, bambini
che stanno insieme
Ahalam, Elena
Scuola primaria Aristide Gabelli
classe partecipante: 2a C
21 bambini coinvolti di 7-8 anni
Re-inventiamoci la fontana
Realizziamo il modellino della fontana esistente
con materiale di recupero che diviene prezioso
materiale edile. I bambini propongono di realizzare la loro fontana, fantasiosa o realistica, una fon-
insegnanti referenti della scuola
Antonella Caccamo, Anna Maria Gualtieri
insegnanti referenti dei Centri di Cultura di ITER
Piera Carbone, Fernanda Salerno - Laboratorio Arti Visive Remida
5 incontri a cadenza settimanale
dicembre 2011 - gennaio 2012
27
Laboratorio
Preparazione del fondo
Omaggio a Luigi Nervo
I ragazzi, guidati dagli insegnanti, si cimentano
nella preparazione del fondo, già trattato con una
base di fissativo. Utilizzando rulli e colore cominciano a conoscere la superficie da dipingere e i
primi problemi tecnici.
Fasi attività
Esplorazione
Presentazione del programma Urban Barriera e
sensibilizzazione dei ragazzi rispetto al concetto di
riqualificazione. Analisi delle risorse presenti nella
scuola. Visualizzazione dell’opera di Luigi Nervo
presente nel cortile. La riqualificazione parte dalla
scultura lignea del cammello che richiama i colori
del deserto. A partire dalla scultura di Nervo si
richiede una progettazione grafica individuale da
considerare per una pittura murale.
Trasposizione del progetto sul muro
Si riporta il disegno suddiviso secondo dieci passaggi, corrispondenti allo stesso numero di superfici murarie. Si ingrandisce l’immagine moltiplicando
le quote per dieci. I ragazzi cominciano a toccare
con mano le difficoltà, ma collaborano volentieri.
La scelta
Si visionano i progetti realizzati dai ragazzi e con
una votazione si sceglie quello che più efficacemente riproduce l’obiettivo iniziale di rappresentare in modo sintetico i colori dell’africa.
Al computer
Il progetto grafico viene elaborato al computer per
adattarlo allo sviluppo orizzontale del muro, che si
presenta in riquadri da 2,15 x 1,97 metri, separati da pilastri. Il progetto assume così un effetto di
maggior dinamicità, che ben si adatta alla tipologia del dipinto.
Scuola secondaria di I Grado Norberto Bobbio
classi partecipanti: 3a G
e alcuni allievi dei corsi E - F - G del tempo prolungato
40 ragazzi coinvolti di 12-14 anni
insegnante referente della scuola
Anna Kratter
insegnanti referenti dei Centri di Cultura di ITER
Francesca Ronco, Maria Luisa Sanfile - Laboratorio Arti Visive Remida
12 incontri
febbraio - maggio 2012
28
SCHEDE LABORATORI - PERCORSI ARTISTICI
Laboratorio
Bello come uno spaventapasseri!
Fasi attività
Progettazione
La classe si occupa dell’orto scolastico e perciò ha
proposto di realizzare una scultura che avesse la
funzione di spaventapasseri in modo da proteggere le coltivazioni dalle incursioni degli uccellini.
L’opera resterà all’aperto e quindi deve essere realizzata con materiali durevoli, ma anche di facile
reperimento. Si è perciò convenuto di utilizzare in
massima parte rete zincata e plastica colorata di
recupero. I ragazzi hanno disegnato le loro proposte e poi le hanno presentate ai compagni. Il progetto definitivo è il risultato di un insieme di idee
la cui attuabilità è stata determinante nella scelta.
Non abbiamo escluso la possibilità di fare delle
modifiche durante la realizzazione come in ogni
work in progress che si rispetti!
Montaggio
I ragazzi hanno iniziato a rivestire le fasce di rete
con i moduli colorati e gli altri materiali luccicanti.
Le fasce così rivestite sono poi collocate sulla
struttura. Lo spaventapasseri è pronto per essere
collocato nell’orto!
Reperimento e preparazione dei materiali
I ragazzi hanno raccolto alcuni materiali di recupero necessari al progetto (vecchi CD, bottiglie e
tappi di plastica), altri materiali sono stati forniti
da Remida ed alcuni infine acquistati.
Si è proceduto al taglio della rete, alla foratura dei
tappi ed alla preparazione dei moduli in plastica,
ricavati dalle bottiglie, che sono poi stati stirati a
caldo e forati.
Costruzione e rivestimento della
struttura portante
La struttura portante è stata costruita con i supporti solitamente usati per reggere i sacchi dei
rifiuti, rivestita con l’alluminio e consolidata con
un primo strato di rete. Inoltre è stato predisposto
un palo con una base che è stato interrato nell’orto e che funge da ulteriore sostegno alla scultura.
Scuola secondaria di I Grado Norberto Bobbio
classe partecipante: 1a E
24 ragazzi coinvolti di 11-12 anni
insegnante referente della scuola
Anna Kratter
insegnanti referenti dei Centri di Cultura di ITER
Mimma Cardone, Manuela Rizzo - Laboratorio Design
con la collaborazione di Carmen Giovine
6-7 incontri
marzo - maggio 2012
29
Laboratorio
Seduti si chiacchiera meglio
Fasi attività
Progettazione
I ragazzi hanno elaborato in piccoli gruppi un progetto di recupero e di trasformazione di due panche scolastiche in disuso in panche da giardino e
l’hanno presentato ai compagni. Insieme hanno
definito un nuovo progetto che prevede l’inserimento di elementi scelti tra i vari progetti. Su proposta di Davide della 1a G sono stati inseriti elementi quali note musicali, chiavi di violino… che
evidenziano il particolare indirizzo musicale della
scuola.
Ultimi ritocchi e rifinitura
Vengono aggiunti gli ultimi particolari e la vernice
di protezione del legno. Le panche sono finalmente pronte!
Preparazione delle panche
Abbiamo stuccato, carteggiato e ricoperto con la
cementite le panche del giardino che erano molto
rovinate.
Preparazione degli spazi e successiva
colorazione
I ragazzi hanno delimitato gli spazi da colorare con
il nastro adesivo di carta, secondo il progetto. Si è
scelto di utilizzare oltre ai pennelli anche dei tamponi di spugna, precedentemente preparati dai
ragazzi, in modo da rendere più omogenea la colorazione.
30
Scuola secondaria di I Grado Norberto Bobbio
classi partecipanti: 1a F e 1a G
46 ragazzi coinvolti di 11-12 anni
insegnante referente della scuola
Anna Kratter
insegnanti referenti dei Centri di Cultura di ITER
Mimma Cardone, Manuela Rizzo - Laboratorio Design
con la collaborazione di Carmen Giovine
6-7 incontri per ogni classe
marzo - maggio 2012
Insegnanti, allievi e famiglie della Scuola Primaria
Perotti di Torino ma anche bambini, ragazzi, famiglie, nonni, cittadini del quartiere Barriera di
Milano
verso un’azione creativa e collettiva, di promuovere l’accrescimento culturale delle giovani generazioni anche attraverso il coinvolgimento delle loro
famiglie e di sostenere l’idea dell’arte come linguaggio e forma di comunicazione trasversale,
intergenerazionale ed interculturale.
Garden in the city è il titolo del wall drawing che è
stato realizzato: un vero e proprio giardino in città,
che ha preso vita dai pennelli mossi dalle mani di
bambini ragazzi e famiglie sul muro del cortile della
scuola. Grandi campiture cromatiche originano
una sorta di quinta naturale/artificiale, una siepe
policroma fiorita di elementi grafici.
Luogo
Parole chiave
Giardino della Scuola Primaria Perotti Torino.
Naturale, artificiale, accoglienza, armonia, equilibrio, spazio, tempo.
Progetto a cura di
Anna Pironti e Paola Zanini - Dipartimento
Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte
Contemporanea in partnership con ITER, nell’ambito della Convenzione siglata nel 2012
Destinatari
SCHEDE LABORATORI - PERCORSI ARTISTICI
Garden in the city
Attività
Realizzazione wall painting collettivo.
Artisti di riferimento
Articolazione
Lothar Baumgarten, Pierpaolo Calzolari, Teresita
Fernandez, Richard Long, Giuseppe Penone,
Mario Merz.
Attività con la III E: percorso di visita e laboratorio
Natura e artificio a Palazzo Barolo.
Contenuti
Percorso volto a coniugare l’esperienza dell’arte
contemporanea con la riqualificazione dei muri di
confine del giardino della scuola primaria Perotti
con l’obiettivo di favorire il senso di appartenenza
e di ri-appropriazione degli spazi scolastici attra31
PERCORSI URBANI
Il Laboratorio Città Sostenibile ha sviluppato con
alcune classi delle scuole secondarie di primo
grado Viotti di via Scarlatti e di via Tollegno laboratori volti ad approfondire la conoscenza del
quartiere secondo una visione che raccogliesse
insieme il passato, la memoria, il presente, i luoghi
della socializzazione e della vita del quartiere, il
futuro e infine le trasformazioni in atto con l’avvio
dei cantieri di Urban Barriera.
32
Il risultato è stato la definizione di quattro percorsi urbani, blu, giallo, verde e arancione, su cui i
ragazzi hanno lavorato per raccogliere materiali
descrittivi e per strutturare quattro pieghevoli, uno
per ogni itinerario, utili quale guida alla visita.
L’attività si è conclusa con la sperimentazione degli
itinerari con alcune classi della scuola Gabelli: un
momento di condivisione e di confronto tra ragazzi e bambini.
CAMMINATE URBANE - PERCORSO BLU
1 - PIAZZETTA CERIGNOLA - PIAZZA FORONI PERCORSO BLU
2 - VIA MALONE LEGENDA
3 - CORSO PALERMO percorso storico 4 - CASE GRASSI percorso trasformazioni urbane 5 - EDIFICIO LIBERTY 6 - VIA FAVRIA 7 - EDIFICI LIBERTY 8 - CORSO NOVARA 9 - CASE GRASSI 10 - BAGNI PUBBLICI DI VIA AGLIÈ 11 - CHIESA MADONNA DELLA PACE 12 - CASA LIBERTY 13 - CASCINA PANE E VIN 14 - VIA CERVINO 15 - EX INCET 16 - SCUOLA PRIMARIA PESTALOZZI 16
13
15
14
1
12
11
3
2
5
10
4
9
6
7
8
33
1 - PIAZZETTA CERIGNOLA - PIAZZA FORONI A r e a m e r c a t a l e: zona
con una forte valenza
storica e sociale. 1983:
parte della piazza Foroni
viene intitolata a Cerignola, in onore della
comunità pugliese insediata in Borgata Monterosa. 1949: viene inaugurata la nicchia con un’icona
della Madonna di Ripalta che diventa da allora protettrice del mercato.
P e d o n a l i z z a z i o n e d e l l ’ a r e a: l’idea nasce dalla
volontà di creare uno spazio per la socializzazione
aumentando la capacità attrattiva dell’area anche
nelle ore pomeridiane quando non c’è il mercato.
Verrà riqualificato lo spazio tramite nuova pavimentazione, illuminazione e dotazione di luce e acqua per i
banchi mercatali. Saranno incentivate le attività con
dehors di servizio alla piazza e verrà valorizzato lo
spazio pubblico con nuovi arredi.
2 - VIA MALONE Via a senso unico caratterizzata da un traffico veicolare ridotto e da case di
due piani fuori terra risalenti al 1910, successivamente molto rimaneggiate. La mobilità pedonale e
ciclabile sarà agevolata
attraverso piccoli interventi sulla viabiltà per privilegiare gli spostamenti lungo l’asse est-ovest.
3 - CORSO PALERMO Asse viario in origine
alberato che ha subito
una modifica del suo tracciato. Un tempo infatti era
uno dei cinque viali che
partivano dal ponte delle
Benne sulla Dora Riparia.
Ogni viale era intitolato
ad un’arte, corso Palermo era dedicato alla matematica.
4 - CASE GRASSI 1907: insieme di case
economiche costruite
dall’impresa Grassi per
dare un’abitazione alla
classe meno abbiente. Il
costo di queste costruzioni è più contenuto in
quanto vengono utilizzate
tecniche e materiali innovativi per l’epoca, ad esempio le travi in cemento armato prefabbricato. Tra l’inizio del secolo e gli anni ’30 il Grassi costruì in Barriera di Milano quasi 1300 alloggi che venivano venduti o tenuti a reddito.
34
5 - EDIFICIO LIBERTY Edificio dei primi anni
del ‘900. Da notare la
ricerca stilistica ArtNouveau negli elementi
decorativi delle cornici
delle finestre, delle ringhiere e dei cornicioni
marcapiano.
6 - VIA FAVRIA É una delle vie più antiche della zona, oggi è
ancora visibile il ciottolato originale. Il tracciato
attuale deriva dalla preesistenza delle Cascine
Mangiarda e La Mangiardina, di proprietà del
Conte Mangiardi, abbattute per costruire il prolungamento di corso Palermo.
7 - EDIFICI LIBERTY 1905: gruppo di dieci
case a schiera costruite
su progetto dell’ing. Vittorio Morando. Abitazioni unifamiliari con giardino destinate al ceto
impiegatizio. Hanno particolari interni di pregio
come il palchetto, la tappezzeria alle pareti e i servizi
igienici, ciascuna è caratterizzata in facciata da una
propria decorazione a motivo floreale.
8 - CORSO NOVARA Nel 1853 viene edificata, sull’asse dell’attuale corso
Novara, la barriera daziaria: un muro alto tre metri di
laterizio pieno. Esso era interrotto da numerose barriere, quella di Milano, all’altezza di piazza Crispi,
ospitava gli edifici per la riscossione del dazio. Le
barriere minori erano caratterizzate da baracche in
legno per il controllo. Vi era una strada di circonvallazione esterna che delimitava le mura e una di Ronda
interna.
9 - CASE GRASSI 1903-04: case a reddito
realizzate dall’impresa
Grassi su progetto degli
ingegneri Antonio Barberis, Giuseppe Dusio e
Corrado Gay.
15 - EX INCET Servizio pubblico molto
usato nel quartiere, verrà
riqualificato dal punto di
vista energetico.
È un luogo di forte aggregazione sociale e ospita
mostre, laboratori di sartoria e manifestazioni. Il
primo lavatoio su una bialera (antico canale agricolo) si trovava proprio in via Agliè.
L’Industria Nazionale Cavi
Elettrici Torino, fondata
nel marzo del 1888 ad
opera della famiglia
Tedeschi, cambiò il
nome a causa delle leggi
razziali nel 1938, continuò a produrre cavi elettrici e affini fino agli anni ’50 e venne poi assorbita dalla Pirelli. Lo stabilimento venne dismesso nel
1968, si sta ora lavorando per rifunzionalizzare l’area, inserendo una scuola per l’infanzia, la caserma
dei Carabinieri e un centro polifunzionale per il
quartiere.
11 - CHIESA MADONNA DELLA PACE La chiesa originaria è il
primo edificio religioso
della borgata. Intorno al
1912, accanto alla chiesa,
è stato eretto il santuario
in stile composito bizantino la cui pianta è a croce
greca. Il campanile è
ottogonale con 20 campane.
12 - CASA LIBERTY Casa dei primi del ‘900
con dettagli decorativi in
stile Liberty.
CAMMINATE URBANE - PERCORSO BLU
10 - BAGNI PUBBLICI DI VIA AGLIÈ 16 - SCUOLA PRIMARIA PESTALOZZI Prima scuola in Barriera
di Milano, edificata tra il
1904 e il 1906. L’edificio originario aveva un
vasto cortile e appezzamenti di terra destinati
ad orti. Ospitò anche
una scuola operaia femminile e una biblioteca municipale.
13 - CASCINA PANE E VIN All’angolo con via Pisu si
trova la vecchia cascina
Pane e Vin lungo la strada
che porta alla cascina
Fossata.
14 - VIA CERVINO Via inserita nel sistema di
collegamento est-ovest
(via Sesia, via Malone, via
Baltea e via Elvo) che
connette l’area di Spina 4
con la Borgata Monte
Bianco. Sono previsti
interventi sulla viabilità
per incentivare la mobilità pedonale e ciclabile. La via
è caratterizzata da edifici Liberty dei primi del ‘900 e
dalla presenza della scuola dell’infanzia Tommaso di
Savoia, eretta nel 1890 per volontà di filantropi, per
offrire un servizio alle comunità operaie della zona.
35
PERCORSO ARANCIONE
LEGENDA
percorso storico - percorso trasformazioni urbane LEGENDA
1 - PIAZZETTA CERIGNOLA - PIAZZA FORONI percorso storico 2 - VIA BALTEA percorso trasformazioni urbane 3 - CASE GRASSI 4 - CASE DI RINGHIERA 5 - SPAZIO RESIDUALE 6 - CORSO PALERMO 7 - SPAZIO RESIDUALE 8 - EDIFICIO LIBERTY 9 - EDIFICIO LIBERTY 10 - EDIFICI RAZIONALISTI 11 - GIARDINI SPONTINI 12 - SCUOLA PRIMARIA GABELLI 10
11
7
9
12
8
4
2
5
6
36
3
1
5 - SPAZIO RESIDUALE A r e a m e r c a t a l e: zona
con una forte valenza
storica e sociale. 1983:
parte della piazza Foroni
viene intitolata a Cerignola, in onore della
comunità pugliese insediata in Borgata Monterosa. 1949: viene inaugurata la nicchia con un’icona
della Madonna di Ripalta che diventa da allora protettrice del mercato.
Intervento di riqualificazione dello spazio pubblico: pedonalizzazione di
via Montanaro e posa di
dissuasori del traffico in
via Sesia, creazione di
un’area dotata di arredi
destinati alla sosta e alla
socializzazione e di un punto book-crossing.
P e d o n a l i z z a z i o n e d e l l ’ a r e a: l’idea nasce dalla
volontà di creare uno spazio per la socializzazione
aumentando la capacità attrattiva dell’area anche
nelle ore pomeridiane quando non c’è il mercato.
Verrà riqualificato lo spazio tramite nuova pavimentazione, illuminazione e dotazione di luce e acqua per i
banchi mercatali. Saranno incentivate le attività con
dehors di servizio alla piazza e verrà valorizzato lo
spazio pubblico con nuovi arredi.
2 - VIA BALTEA Via inserita nel sistema di
collegamento est-ovest
(via Sesia, via Malone, via
Cervino e via Elvo) che
connette l’area di Spina 4
con la Borgata Monte
Bianco. Sono previsti
interventi sulla viabilità
per incentivare la mobilità pedonale e ciclabile.
6 - CORSO PALERMO Asse viario in origine
alberato che ha subito
una modifica del suo
tracciato. Un tempo
infatti era uno dei cinque
viali che partivano dal
ponte delle Benne sulla
Dora Riparia. Ogni viale
era intitolato ad un’arte, corso Palermo era dedicato
alla matematica. All’altezza della Chiesa della Pace
verrà ripristinato l’originale filare di alberi.
7 - SPAZIO RESIDUALE Intervento di riqualificazione dello spazio pubblico: inserimento di elementi di arredo che favoriscano la sosta e la
socializzazione e di pavimentazioni colorate che
segnino i percorsi di
collegamento.
3 - CASE GRASSI 1920-1921: case costruite dall’impresa Grassi nel
primo dopoguerra.
Queste case sono destinate ad edilizia popolare
e costruite con elementi
prefabbricati per abbattere i costi e velocizzare
i tempi di costruzione.
4 - CASE DI RINGHIERA Case di ringhiera in cui i
ballatoi collegano più
unità abitative e spesso
ospitano i servizi esterni.
Via Montanaro è una
delle strade più antiche,
conduceva alle Boscaglie
(ora Basse di Stura).
È ancora presente una cascina, l’Avocata, inclusa
nell’isolato via Montanaro angolo via Scarlatti.
37
CAMMINATE URBANE - PERCORSO ARANCIONE
1 - PIAZZETTA CERIGNOLA - PIAZZA FORONI 8 - EDIFICIO LIBERTY Edificio dei primi anni del
‘900 di ispirazione
Liberty. Le foto storiche
di questa zona raccontano una viabilità differente: corso Giulio Cesare
non era l’asse viario principale e largo Sonzini era
la sede del mercato di quartiere, trasferito poi in
piazza Foroni.
9 - EDIFICIO LIBERTY Palazzina residenziale con
particolari che richiamano lo stile Liberty, la facciata in laterizio, cornicioni marcapiano e greche
intorno alla finestre.
37
10 - EDIFICI RAZIONALISTI Edifici anni ‘30, caratterizzati dall’assenza di decorazioni e dalla composizione geometrica di facciata molto squadrata.
11 - GIARDINI SPONTINI Intervento di riqualificazione dello spazio pubblico: rimozione dell’area del distributore di
benzina e inserimento di
elementi di arredo che
favoriscano la socializzazione e la sosta: un
palco o un’area per il gioco libero e dei tavoli pingpong, delle sedute lungo il muro di cinta e attorno
agli alberi.
12 - SCUOLA PRIMARIA GABELLI L’edificio fu costruito tra il
1914 e il 1915 su progetto dell’ingegnere Camillo
Dolza in seguito allo sviluppo del sobborgo di
Barriera di Milano e fu
ampliato nel 1925. I
decori che caratterizzano
la fascia marcapiano e le cornici delle finestre sono in
stile Liberty. Durante la seconda guerra mondiale nei
sotterranei dell’edificio viene ricavato un rifugio
antiaereo, e la scuola viene destinata a sede provvisoria degli uffici FIAT e successivamente a caserma.
38
PERCORSO GIALLO
CAMMINATE URBANE - PERCORSO GIALLO
LEGENDA
percorso storico - percorso trasformazioni urbane LEGENDA
1 - PIAZZETTA
ONI PIAZZETTA CERIGNOLA - PIAZZA FOR
FORONI
percorso storico 2 - CASE GRASSI
GRASSI percorso trasformazioni urbane 3 - CASE GRASSI
GRASSI 4 - SCUOLA PRIMARIA GABELLI
GABELLI 5 - EDIFICI RAZIONALIS
TI RAZIONALISTI
6 - BORG
A BORGATA MONTEROS
MONTEROSA
7 - SCUOLA SECONDARIA
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
GRADO BOBBIO 8 - CASE GRASSI
GRASSI 9 - SCUOLA PRIMARIA PERO
PEROTTI 10 - PIAZZA RESPIGHI 11 - ORA
ORATORIO MICHELE RU
RUA 12 - PIAZZA AUGUS
TO ROS
TAGNI
AUGUST
ROST
13 - PISTA CICLABILE 14 - PIAZZA AOS
TA AOST
15 - BOSCHETTO
BOSCHETTO 16 - SCUOLA DELL’INF
ANZIA ANGELITA
DELL’INFANZIA
ANGELITA DI ANZIO 8
7
9
10
6
11
5
4
12
3
2
13
1
14
15
16
39
1 - PIAZZETTA
ONI PIAZZETTA CERIGNOLA - PIAZZA FOR
FORONI
A r e a m e r c a t a l e: zona
con una forte valenza
storica e sociale. 1983:
parte della piazza Foroni
viene intitolata a Cerignola, in onore della
comunità pugliese insediata in Borgata Monterosa. 1949: viene inaugurata la nicchia con un’icona
della Madonna di Ripalta che diventa da allora protettrice del mercato.
P e d o n a l i z z a z i o n e d e l l ’ a r e a: l’idea nasce dalla
volontà di creare uno spazio per la socializzazione
aumentando la capacità attrattiva dell’area anche
nelle ore pomeridiane quando non c’è il mercato.
Verrà riqualificato lo spazio tramite nuova pavimentazione, illuminazione e dotazione di luce e acqua per i
banchi mercatali. Saranno incentivate le attività con
dehors di servizio alla piazza e verrà valorizzato lo
spazio pubblico con nuovi arredi.
2 - CASE GRASSI
GRASSI Case edificate tra il 1925
e il 1926 ad opera di Luigi
Grassi. Chiamate di ringhiera per i balconi-ballatoi sul lato cortile, comuni a due unità abitative e
servizi igienici esterni.
Abitazioni destinate al
ceto impiegatizio. A pian terreno era l’Osteria dei
Pesci Vivi che deve il nome ai banchi di pesce dei
Comacchiesi insediatisi in zona dagli anni ’40.
Sono case degli anni ’30
costruite dai coniugi
Dorado. Le case, risalenti
al primo dopoguerra,
presentano
elementi
decorativi piu’ geometrici
e riconducibili al razionalismo.
6 - BORG
A BORGATA MONTEROS
MONTEROSA
Le costruzioni in Borgata
Monterosa, situate a
destra di corso Palermo,
sono case piccole con un
giardino adiacente che,
non chiudendo l’isolato,
permette
espansioni
future. In Borgata Montebianco, a sinistra di corso Vercelli, i giardini delle abitazioni invece chiudevano l’isolato.
7 - SCUOLA SECONDARIA
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
GRADO
BOBBIO Il cortile verrà riqualificato attraverso la progettazione di un murales, ideato e realizzato dai ragazzi,
il restauro dell’opera Il
cammello dello scultore
Luigi Nervo, in collaborazione con la Fondazione
Luigi Nervo e la valorizzazione dell’orto scolastico.
3 - CASE GRASSI
GRASSI 8 - CASE GRASSI
GRASSI 1912: case popolari su
progetto
dell’impresa
Grassi, costruite con elementi prefabbricati per
abbattere i costi e velocizzare i tempi di costruzione. Anche i particolari
architettonici degli edifici
sono realizzati con materiali innovativi per l’epoca, ad
esempio i balconi con elementi di litocemento.
1937-38: case costruite
dall’impresa Grassi dotate di un rifugio antiaereo.
Dall’inizio del secolo fino
agli anni ’30 il commendatore Luigi Grassi
costruirà in Barriera di
Milano quasi 1300 alloggi. Recentemente la piazza Marcello è stata intitolata
a Peppino Impastato, giornalista ucciso a Cinisi
(Palermo) nel 1978 per aver denunciato la mafia.
4 - SCUOLA PRIMARIA GABELLI
GABELLI Edificata tra il 1914 e il
1915 su progetto dell’ing.
Camillo Dolza diventa
Scuola Borgata Monterosa,
ampliata nel 1920. I
decori sulla fascia marcapiano e alle cornici delle
finestre sono un esempio
di stile liberty. Durante la seconda guerra mondiale vi
viene ricavato un rifugio antiaereo, sarà poi sede
provvisoria degli uffici FIAT e infine di una caserma.
40
5 - EDIFICI RAZIONALIS
TI RAZIONALISTI
9 - SCUOLA PRIMARIA PERO
PEROTTI Il cortile verrà riqualificato attraverso la progettazione di un wall-drawing, ideato e realizzato da bambini
e genitori in collaborazione con il Castello di Rivoli, e
la valorizzazione dell’orto scolastico.
14 - PIAZZA AOS
TA AOST
La piazza è un importante
snodo viario, sede di
numerose attività commerciali. Viene descritta
dal sig. Adriano Pegolo
come una zona un tempo
caratterizzata da insediamenti rurali con attività
commerciali oggi scomparse: “… c’era un negozio
che vendeva candele per i candelabri del ‘700, un
falegname intagliatore che lastronava i mobili per
Stupinigi, un burattinaio…” La Cascina Campagnette insisteva sull’omonima strada che conduceva alla
Stura, era chiamata così perché le proprietà erano
diverse e tutte di piccole dimensioni.
11 - ORA
ORATORIO MICHELE RU
RUA La Chiesa e il nucleo originario dell’oratorio sono
stati edificati tra il 1921 e
1922 su progetto dell’architetto salesiano Giulio
Valotti, sui terreni della
Cascina del Conte d’Ales.
Il complesso ospita oltre
all’oratorio una scuola, campi sportivi e l’unica sala
cinematografica della zona. Dall’altra parte della strada si trova l’asilo dedicato a Mamma Margherita che
operava insieme al figlio, Don Bosco. Proprio a
Mamma Margherita è stato intitolato il primo nucleo
dell’Istituto Salesiano in zona.
12 - PIAZZA AUGUS
TO ROS
TAGNI
AUGUST
ROST
Area verde che presenta
elementi gioco e area di
socializzazione.
CAMMINATE URBANE - PERCORSO GIALLO
10 - PIAZZA RESPIGHI Riqualificazione dello
spazio pubblico con
nuova pavimentazione e
illuminazione per creare
un ambiente tranquillo su
cui si affacciano gli edifici
privati.
15 - BOSCHETTO
BOSCHETTO Intervento di riqualificazione dello spazio verde
attualmente in stato di
abbandono.
Si conserverà l’aspetto
naturalistico creando
un’area a bosco con
specie caratterizzate da
chiome e fioriture differenti, inoltre si creerà un’area dedicata alla rappresentazione di spettacoli
all’aperto attrezzata con arredi realizzati con materiali naturali.
16 - SCUOLA DELL’INF
ANZIA ANGELITA
DELL’INFANZIA
ANGELITA DI ANZIO Il percorso di progettazione con i bambini e le
insegnanti della scuola é
stato finalizzato alla scoperta dei giochi a pavimento, da realizzare successivamente con l’aiuto
dei genitori. La scuola ha
contribuito con una proposta studiata dalle insegnanti alla progettazione del boschetto adiacente,
inteso come aula didattica all’aperto.
13 - PIST
PISTA CICLABILE Asse alberato, pedonale e
ciclabile, arricchito con
aree verdi attrezzate.
Via Aosta era una strada
romana, diventò successivamente Strada
delle Maddalene perchè
costeggia il Convento
delle Maddalene (via Aosta angolo via Lodi).
La strada si divideva in via delle Maddalene, asse
centrale della Borgata Regio Parco e strada dell’Arrivore (via Cruto), il cui nome, ad rivum (presso il
fiume), stava ad indicare che percorrendola si arrivava al traghetto che conduceva a Pavia, costeggiando
Abbadia di Stura.
41
PERCORSO VERDE
LEGENDA
percorso storico - percorso trasformazioni urbane LEGENDA
1 - PIAZZETTA CERIGNOLA - PIAZZA FORONI percorso storico 2 - CASE GRASSI percorso trasformazioni urbane 3 - CASA GRASSI 4 - SCUOLA DELL’INFANZIA PRINCIPESSA DI PIEMONTE 5 - PIAZZA BOTTESINI 6 - AREA EX-CEAT 7 - ORATORIO E CHIESA GESU’ OPERAIO 8 - SCUOLA PRIMARIA DELEDDA 9 - AREA PEDONALE EINSTEIN 10 - PERCORSO PEDONALE 11 - PISTA CICLABILE 12 - AREA VERDE PADRE PIO 13 - ISTITUTO ZOOPROFILATTICO 14 - QUARTIERE M1 15 - SCUOLA PRIMARIA D’ACQUISTO 1
2
4
3
5
15
14
11
12
10
6
13
9
7
8
42
A r e a m e r c a t a l e: zona
con una forte valenza
storica e sociale. 1983:
parte della piazza Foroni
viene intitolata a Cerignola, in onore della
comunità pugliese insediata in Borgata Monterosa. 1949: viene inaugurata la nicchia con un’icona
della Madonna di Ripalta che diventa da allora protettrice del mercato.
P e d o n a l i z z a z i o n e d e l l ’ a r e a: l’idea nasce dalla
volontà di creare uno spazio per la socializzazione
aumentando la capacità attrattiva dell’area anche
nelle ore pomeridiane quando non c’è il mercato.
Verrà riqualificato lo spazio tramite nuova pavimentazione, illuminazione e dotazione di luce e acqua per i
banchi mercatali. Saranno incentivate le attività con
dehors di servizio alla piazza e verrà valorizzato lo
spazio pubblico con nuovi arredi.
2 - CASE GRASSI 1912: case economiche
realizzate dall’impresa
Grassi con l’intento di
dare un’abitazione alla
classe meno abbiente. Il
costo di queste costruzioni è più contenuto in
quanto vengono utilizzate
tecniche e materiali innovativi per l’epoca, ad esempio le travi in cemento armato prefabbricato e i balconi con elementi di litocemento. Sono case economiche di edilizia popolare chiamate anche di ringhiera per la presenza di balconi-ballatoi, sul lato interno,
di servizio a più unità abitative e con i servizi esterni.
3 - CASA GRASSI 1925-26: costruita dall’impresa Grassi sull’area
dell’ex-tettoia costruita
nel 1913, trasformata in
ricreatorio intitolato nel
1918 a Mamma Margherita, educatrice insieme a
Don Bosco. Nasce qui la
comunità salesiana del Michele Rua. Tra l’inizio del
secolo e gli anni ’30 l’impresa Grassi costruì in Barriera di Milano quasi 1300 alloggi che venivano venduti o tenuti a reddito.
4 - SCUOLA DELL’INFANZIA PRINCIPESSA DI
PIEMONTE CAMMINATE URBANE - PERCORSO VERDE
1 - PIAZZETTA CERIGNOLA - PIAZZA FORONI Architettura tipica degli
anni’30, dalla facciata
scandita da un rigido
rigore geometrico, priva
di decorazioni, riconducibile al razionalismo. Il
progetto della futura
sistemazione del cortile è
stato realizzato con la partecipazione dei bambini,
che hanno anche lavorato all’ideazione dei segni da
riprodurre sugli arredi. Per rendere più sicuro l’accesso alla scuola l’ingresso viene spostato su via Mercadante, strada con un solo senso di marcia e senza il
passaggio dei mezzi pubblici.
Tutte le perpendicolari a questa via, ad esempio via
Candia, sono strade soggette ad interventi di mitigazione del traffico per incentivare gli spostamenti
pedonali e ciclabili lungo l’asse est-ovest.
5 - PIAZZA BOTTESINI La riqualificazione dello
spazio pubblico prevede: la sistemazione dell’area parcheggio, la
schermatura del distributore di benzina con
una siepe bianca di fiore
dell’angelo, la piantumazione di tigli e la dotazione di servizi igienici
per l’area mercatale.
6 - AREA EX-CEAT Industria dei primi del
‘900 attualmente ospita
la Biblioteca Municipale,
l’Anagrafe e il Corpo di
Polizia Municipale. L’ampio spazio delimitato da
questi corpi di fabbrica
diventerà un’area verde
destinata alla socializzazione e attrezzata di arredi, di
aree gioco e di postazioni per il fitness.
7 - ORATORIO E CHIESA GESU’ OPERAIO La Parrocchia Gesù Operaio è stata fondata nel
1950 da Don Natale
Fisanotti. La prima chiesa
consisteva in un semplice
salone, ora adibito ad
attività oratoriale. La
chiesa attuale è stata
progettata da Felice Bardelli tra il 1963 e il 1967. L’oratorio e i suoi campi sportivi sono spazi molto frequentati.
43
8 - SCUOLA PRIMARIA DELEDDA Il cortile verrà trasformato con murales e giochi a pavimento, progettati dai bambini a
partire dai giochi della
tradizione, e attraverso
la valorizzazione dell’orto scolastico come spazio per attività ricreative e didattiche.
edifici di servizio pubblico.
9 - AREA PEDONALE EINSTEIN 14 - QUARTIERE M1 L’area adiacente al Liceo
Einstein verrà valorizzata
come spazio di aggregazione. Sarà dotata di
arredi e sedute e di una
zona con accesso wire
fire pubblico.
1913: l’Istituto fu progettato da Pietro Baraldi in
stile eclettico. Con la sua
ricercatezza formale e
decorativa testimonia gli
investimenti che furono
decentrati agli inizi del
primo ‘900 per realizzare
1921: si tratta di un
nucleo di case economiche municipali. La caserma dei carabinieri ora
data ai profughi del
Sudan era il locale dei
bagni pubblici di servizio
al quartiere.
10 - PERCORSO PEDONALE 15 - SCUOLA ELEMENTARE D’ACQUISTO Questa era in origine una
zona di cascine: la Valinotta, la Datis e la Crocifisso sono state in attività
fino agli anni ’60. Vi era la
cascina Nigra allineata
alla cascina Verdina su
corso Regio Parco, unite
da un asse agrario. Negli anni ’80 con la realizzazione del quartiere E8 l’area da rurale diventa urbanizzata, con l’inserimento della scuola Salvo
D’Acquisto.
Il percorso di progettazione partecipata
ha portato all’ideazione di una piazzetta
per la socializzazione
con pavimentazioni
utilizzabili come elemento gioco ispirate
all’opera del pittore Piet Mondrian.
11 - PISTA CICLABILE Asse ciclabile che mette in
comunicazione piazza
Bottesini e l’area mercatale di piazza Foroni con il
sistema di aree verdi. Si
vuole creare una pista
alberata con peri corvini,
dai fiori bianchi in primavera e dalle foglie rosse in autunno.
12 - AREA VERDE PADRE PIO In questa area verde che
ospita la statua di Padre
Pio verrà predisposta una
piccola piazzetta per i
fedeli. Lo spazio risultante
verrà organizzato con
percorsi ciclabili per bambini, differenziati per età.
44
13 - ISTITUTO ZOOPROFILATTICO COMMUNITY SCHOOL GARDEN
Il progetto, promosso dalla Città di Torino e da
Slow Food Italia, nasce dall’idea che la coltivazione
degli orti nei cortili scolastici possa essere uno
strumento per far diventare il piccolo consumatore un coproduttore, cioè un cittadino consapevole
del fatto che le sue scelte d’acquisto hanno delle
ripercussioni sul mondo che lo circonda.
Un’attività pensata non solo per coinvolgere bambini e ragazzi, ma rivolta anche alla comunità di
appartenenza: le famiglie e gli insegnanti, i cittadini interessati ad aiutare nella cura dell’orto, il quartiere, gli operatori del settore che insieme possono favorire l’apertura dell’orto a possibili scambi
con il mondo esterno alla scuola. Un’intera comunità che insieme ai bambini può imparare, a partire dal semplice gesto di realizzare un orto, a consumare in modo più consapevole e attento all’ambiente.
di Slow Food e organizzato da Urban Barriera.
Il corso ha avuto luogo presso i Bagni Pubblici
di via Agliè nel mese di giugno.
Nelle prossime annualità il progetto prevede:
• il coinvolgimento diretto di alcune classi nella
progettazione dell’orto, attività inserita nel percorso più ampio di riqualificazione e uso didattico e sociale del cortile scolastico;
• la sperimentazione di attività orticole ed
ambientali presso La Cascina Falchera;
• alcuni percorsi di formazione rivolti ai genitori
e alla comunità del quartiere.
COMMUNITY SCHOOL GARDEN è un progetto coordinato
dal Laboratorio Città Sostenibile di ITER che coinvolge il Centro
di Cultura per l’Educazione all’Ambiente e all’Agricolutura Cascina Falchera di ITER, il Settore Ristorazione Scolastica della
Divisione Servizi Educativi, l’Ufficio Educazione Ambientale del
Settore Verde Gestione in collaborazione con la Condotta Slow
Food Torino Città.
Con queste premesse si è scelto, in
accordo e con la collaborazione
di Urban Barriera, di inserire il
progetto all’interno del programma di Adotta un quartiere e di sviluppare nella
prima annualità alcune azioni
finalizzate alla formazione
della comunità adulta:
• un corso di aggiornamento per insegnanti curato
dai formatori di Slow
Food in collaborazione
con la Condotta locale,
con gli Insegnanti che
operano presso il Centro
di Cultura “Cascina
Falchera” e con gli architetti
del Laboratorio Città
Sostenibile che si concluderà
nel mese di settembre;
• un corso di avvicinamento all'orticoltura ecologica sul balcone o in orto
rivolto agli
abitanti del
quartiere,
curato dai
formatori
45
EVENTO PUBBLICO
Il 20 maggio 2012 nel territorio di Barriera di
Milano ha avuto luogo l’evento pubblico di chiusura della prima annualità di Adotta un quartiere, la
giornata è stata organizzata secondo un programma fitto di appuntamenti che si è articolato in
diverse tipologie di attività:
• tutte le scuole coinvolte nel progetto hanno
ospitato momenti di animazione, laboratori
creativi, spettacoli ed esposizioni per raccontare le attività svolte durante l’anno e i percorsi di
progettazione partecipata;
• la palestra della scuola Gabelli è stata allestita
con gli inSEDIAmenti ludici, 100 sedie rosse
realizzate dai ragazzi del quartiere, e animata da
performances e iniziative ludiche;
46
• presso la scuola Gabelli i ragazzi della scuola
secondaria di primo grado Giovanni Battista
Viotti, che hanno curato la costruzione degli itinerari di visita del quartiere, hanno incontrato i
progettisti della Città, autori dei progetti di
Urban Barriera, per approfondire la conoscenza
dei luoghi della trasformazione.
CREDITI
a cura di
Città di Torino
ITER - Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile
Laboratorio Città Sostenibile
Centro di Cultura per l’Arte e la Creatività
Centro di Cultura per la Comunicazione e i Media
Centro di Cultura per l’Immagine e il Cinema di Animazione
Centri di Cultura per il Gioco
Centro di Cultura per l’Educazione all’Ambiente e all’Agricoltura - Cascina Falchera
con la partecipazione di
Circoscrizione 6
Comitato Urban Barriera di Milano
Scuole dell’infanzia
Angelita di Anzio, Principessa di Piemonte
Scuole primarie
Salvo D’Acquisto, Grazia Deledda, Aristide Gabelli,
Giuseppe Perotti, Gian Enrico Pestalozzi
Scuole secondarie di primo grado
Norberto Bobbio, Giovanni Battista Viotti - succursale via Scarlatti,
Giovanni Battista Viotti - succursale via Tollegno
con la collaborazione di
Associazione Luigi Nervo
Bagni pubblici di via Agliè
Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli - Museo d’Arte Contemporanea
Fondazione ContradaTorino ONLUS
IED Torino
Progetto LIBERinbarriera
Progetto Mus-e
sponsor tecnico
Sikkens di Akznobel
iniziativa inserita in
Torino Porte Aperte
Festival Architettura in Città 2012
finito di stampare
nel mese di ottobre 2012
Adotta un Quartiere è un’azione
promossa dal Laboratorio Città
Sostenibile e dai Centri di Cultura di
ITER che coinvolge il sistema
educativo locale nel programma
triennale URBAN BARRIERA DI
MILANO. Con questa iniziativa il
sistema delle scuole si trasforma in un
“osservatorio urbano” che per tre anni
accompagnerà il processo di
rigenerazione del proprio territorio.
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