Provincia di Genova
Area 10 - Politiche Formative e Istruzione
Piano provinciale
delle politiche formative e del lavoro
e dei servizi per l’impiego
Risorse annualità 2006
Fondo Sociale Europeo
P.O.R. Obiettivo 3 (2000-2006)
Disposizioni attuative
per la presentazione di progetti
cofinanziabili con il Fondo sociale europeo
FORMAZIONE PER L’INSERIMENTO E IL REINSERIMENTO NEL MERCATO DEL
LAVORO
MISURA A2
FORMAZIONE SUPERIORE PER DIPLOMATI E LAUREATI
MISURA C3
FORMAZIONE CONTINUA per lo sviluppo delle Imprese
e del Lavoro
MISURA D1
Altri interventi:



RICONOSCIMENTO DI ATTIVITÀ FORMATIVE
FORMAZIONE IN FORZA DI LEGGI
SCHEDE TECNICHE E INDICAZIONI GENERALI PER LE ALTRE ATTIVITÀ
FORMATIVE FINANZIABILI ATTRAVERSO LE MISURE B1, C2 E I FONDI
DEL BILANCIO REGIONALE
INTRODUZIONE
5
FORMAZIONE PER L’INSERIMENTO E IL REINSERIMENTO NEL MERCATO DEL LAVORO
6
DESCRIZIONE ASSE E MISURA
FINALITÀ DELLA MISURA
TIPOLOGIE DI AZIONE E DI PROGETTO
DESTINATARI
Azione 1- CORSI DI QUALIFICAZIONE/SPECIALIZZAZIONE (300/600 ORE)
Azione 2- CORSI A FINALITÀ ORIENTATIVA NELL’AMBITO DEL DIRITTO/DOVERE DI
ISTRUZIONE E FORMAZIONE
FORMAZIONE SUPERIORE
DESCRIZIONE ASSE E MISURA
FINALITÀ DELLA MISURA
TIPOLOGIE DI AZIONE E DI PROGETTO
DESTINATARI
Azione 1- CORSI DI QUALIFICAZIONE/SPECIALIZZAZIONE PER DIPLOMATI
Azione 2- MASTER PER LAUREATI
DISPOSIZIONI COMUNI ALLE MISURE A2 E C3
1- MERCATO DEL LAVORO DELLA PROVINCIA DI GENOVA IN RAPPORTO ALLA
PROGRAMMAZIONE DI CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE E PRIORITÀ PER L’AREA
LOGISTICA/PORTUALE/MARITTIMA
2- SOGGETTI AMMISSIBILI AL FINANZIAMENTO
3- REQUISITI PROGETTUALI OBBLIGATORI
4- SERVIZI ALL’UTENZA E RISERVE DI POSTI
5- STAGE
6- VERBALI DEI CORSI
7- MONITORAGGIO SULLA QUALITÀ DEI CORSI
FORMAZIONE CONTINUA PER LO SVILUPPO DELLE IMPRESE E DEL LAVORO
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6
6
6
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17
18
DESCRIZIONE ASSE E MISURA
FINALITÀ DELLE AZIONI
TIPOLOGIE DI AZIONI
DESTINATARI DELLE AZIONI
SOGGETTI PROPONENTI
Azione1- CATALOGO PER LA FORMAZIONE CONTINUA NELLE PMI
18
18
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18
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SPECIFICHE TECNICHE RELATIVE ALLA SEZIONE 1A: “AGGIORNAMENTO E INNOVAZIONE PER LE
IMPRESE”
SPECIFICHE TECNICHE RELATIVE ALLA SEZIONE 1B: “CULTURA D’IMPRESA”
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Azione 2- FORMAZIONE CONTINUA NELLE IMPRESE
DISPOSIZIONI COMUNI ALLE TIPOLOGIE CORSUALI DELL’AZIONE 2
27
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MASSIMALI PER DOMANDA
TIPOLOGIE DI FINANZIAMENTO PUBBLICO
DEFINIZIONE DI PMI
29
29
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INDICAZIONI COMUNI A TUTTE LE MISURE
33
1- RIFERIMENTI NORMATIVI
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2 – ACCREDITAMENTO DELLE SEDI FORMATIVE- A.T.I. e A.T.S.
3 - DELEGA DELLE ATTIVITÀ
4 - PROCEDURE DI SELEZIONE E VALUTAZIONE DEI PROGETTI
5- MODALITÀ DI COMUNICAZIONE DEGLI ESITI DI VALUTAZIONE
6- FINANZIAMENTO
7- DESTINAZIONE FINANZIARIA A FAVORE DELLE AREE OBIETTIVO 2
8- DISPOSIZIONI PER LA PUBBLICIZZAZIONE DEI BANDI
9- MONITORAGGIO FISICO-FINANZIARIO SUI CORSI
10- INFORMATIVA AI SENSI DEL D.Lgs. n. 196/2003
11- INFORMAZIONI SULLE DISPOSIZIONI
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MODALITÀ PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI
39
ALTRI INTERVENTI
41
1- MODALITÀ PER IL RICONOSCIMENTO DI ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE DA PRIVATI
CON FINI DI LUCRO ex art. 41, L.R. 52/93
41
2- ALTRI CORSI RICONOSCIUTI E NON FINANZIATI
42
3- EX PROGRAMMA INDIRIZZO 8: FORMAZIONE IN FORZA DI LEGGI VIGENTI O ACCORDI DI
PROGRAMMA O PROTOCOLLI D’INTESA STIPULATI DALLA REGIONE CON AMMINISTRAZIONI
PUBBLICHE
43
4- SCHEDE E INDICAZIONI GENERALI PER LE ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE FINANZIABILI
ATTRAVERSO LE MISURE B1, C2 E I FONDI DEL BILANCIO REGIONALE
44
MISURA B1
MISURA C2 E ALTRI INTERVENTI NELL’AMBITO DEL DIRITTO-DOVERE DI
ISTRUZIONE E FORMAZIONE
AZIONI FORMATIVE PER GIOVANI DISABILI
44
PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA E FORMATIVA
45
DESCRIZIONE ASSE E MISURA
FINALITÀ DELLA MISURA
TIPOLOGIE DI AZIONE E DI PROGETTO
Azione 1 – TIROCINI TUTORATI E INTERVENTI FORMATIVI DESTRUTTURATI PER IL
CONTRASTO DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA E FORMATIVA
Azione 2 – PERCORSI DI ORIENTAMENTO NELLE TERZE CLASSI DELLA SCUOLA MEDIA:
PROGETTO P.E.R.S.E.O (PERCORSO EDUCATIVO RINFORZO SCELTE E ORIENTAMENTO)
Azione 3 – PERCORSI INTEGRATI SCUOLA/FORMAZIONE PROFESSIONALE PER ALLIEVI
DISABILI
INTERVENTI FORMATIVI PER GIOVANI DISABILI
MODELLO DI INTERVENTO
Azione 1 – ATTIVITÀ MISTA (art. 12 titolo 3 L.R. 19/94)
Azione 2 – ATTIVITÀ SPECIALIZZATA ( art. 12 titolo3 L.R. 19/94)
Azione 3 – ATTIVITÀ DI INSERIMENTO (art. 12 titolo 3 L.R.19/94)
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TABELLA RIEPILOGATIVA DELLE RISORSE E DELLE SCADENZE
63
COSTI AMMESSI PER LA DETERMINAZIONE DEL PREVENTIVO DI SPESA
65
1. COSTI DI PROGETTO
2. COSTI DI FUNZIONAMENTO
3. DIRITTO ALLO STUDIO E SERVIZI ACCESSORI
INDICAZIONI PER LA DETERMINAZIONE DEL PREVENTIVO
MODULISTICA E SCHEDE DI VALUTAZIONE
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Modello di scheda informativa corsi per persone non occupate
Modello di bando per persone non occupate
SCHEDA DI VALUTAZIONE: CORSI DI QUALIFICAZIONE/SPECIALIZZAZIONE PER NON OCCUPATI
(DIPLOMATI E NON)
SCHEDA DI VALUTAZIONE: “MASTER PER LAUREATI”
SCHEDA DI VALUTAZIONE: “CATALOGO PER LA FORMAZIONE CONTINUA NELLE PMI”
SCHEDA DI VALUTAZIONE: “FORMAZIONE CONTINUA NELLE IMPRESE”
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CRITERI DI VALUTAZIONE DEI PERCORSI INDIVIDUALIZZATI CON TIROCINIO
TUTORATO RIVOLTI A RAGAZZI IN ETA’ DI DIRITTO/DOVERE ALL’ ISTRUZIONE E
FORMAZIONE
98
SCHEDA VALUTAZIONE: Corsi polisettoriali per drop out
101
SCHEDA VALUTAZIONE: Percorsi formativi per l’inclusione di giovani in situazione di svantaggio
sociale, Percorsi integrati scuola/formazione professionale per allievi disabili, Interventi formativi per
giovani disabili.
103
SCHEDA VALUTAZIONE: Percorsi di orientamento nelle terze classi della scuola media: progetto
P.E.R.S.E.O (Misura C2 - Azione 2)
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ALLEGATI
108
Allegato n.1
Allegato n. 2
Allegato n. 3
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Introduzione
Le presenti Disposizioni attuative descrivono le attività finanziabili dalla Provincia di Genova
con le risorse del Fondo sociale europeo – Obiettivo 3 – Misure A2 C3 D1 (fondi dell’annualità
2006).
Per ciascuna tipologia di Azione finanziabile, sono fornite le indicazioni tecniche per la
progettazione dell’intervento e la stesura del preventivo di spesa, sono descritte le modalità e i
tempi di valutazione dei progetti presentati, di comunicazione degli esiti della valutazione, di
pubblicizzazione e svolgimento delle attività finanziate, da integrare con quanto disposto dal
Vademecum di Gestione in vigore.
Nella sezione “Altri interventi”, sono contenute le schede tecniche relative al riconoscimento di
attività formative svolte da privati con fine di lucro e alla cosiddetta formazione in forza di
leggi, nonché schede tecniche e indicazioni generali per quanto riguarda le Misure B1 e C2
del Fondo sociale europeo – Obiettivo 3 e i fondi regionali (cap. 4020).
Ulteriori attività previste dal Piano provinciale potranno essere oggetto di apposite e successive
disposizioni di dettaglio.
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Disposizioni attuative per la presentazione di progetti cofinanziabili
con il Fondo sociale europeo
FORMAZIONE PER L’INSERIMENTO E IL REINSERIMENTO NEL
MERCATO DEL LAVORO
DESCRIZIONE ASSE E MISURA
ASSE A: Sviluppo e promozione di politiche attive del mercato del lavoro per combattere e
prevenire la disoccupazione, evitare a donne e uomini la disoccupazione di lunga durata,
agevolare il reinserimento dei disoccupati di lunga durata nel mercato del lavoro e sostenere
l'inserimento nella vita professionale dei giovani e di coloro, uomini e donne, che si
reinseriscono nel mercato del lavoro.
Misura A2: Inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro (ob. spec. 1).
FINALITÀ DELLA MISURA
Attuare una politica preventiva contro la disoccupazione di lunga durata, promuovendo
l’inserimento nel mercato del lavoro dei giovani e degli adulti, con l’obiettivo di consentire,
rispettivamente, entro i primi sei mesi e dodici mesi di disoccupazione, un’esperienza
lavorativa o formativa.
Promuovere e migliorare la formazione, l’istruzione e l’orientamento per facilitare e migliorare
l’accesso e l’inserimento nel mercato del lavoro, per migliorare e sostenere l’occupabilità e per
promuovere la mobilità occupazionale, favorendo altresì l’integrazione tra i sistemi istruzione,
formazione e lavoro, in relazione anche all’obiettivo di assicurare la permanenza dei giovani nei
sistemi di istruzione e formazione fino ai 18 anni.
Migliorare la conoscenza dei fabbisogni, promuovere e monitorare l’accesso ai servizi offerti ai
giovani, agli adulti, ai soggetti in età attiva.
TIPOLOGIE DI AZIONE E DI PROGETTO
Azione 1 - Corsi di qualificazione/specializzazione di 300/600 ore
Azione 2 - Corsi a finalità orientativa nell’ambito del diritto/dovere di istruzione e formazione.
DESTINATARI
Vedere le schede relative alle singole Azioni.
SETTORI PRIORITARI: Nell’Azione 1, in considerazione della rilevanza strategica del settore
marittimo-portuale per lo sviluppo economico del territorio, saranno finanziate prioritariamente
attività formative rivolte alla creazione di figure professionali nell’ Area logistica / portuale /
marittima.
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Azione 1- CORSI DI QUALIFICAZIONE/SPECIALIZZAZIONE (300/600 ORE)
(Macrotipologia di accreditamento: “Formazione superiore” o “Formazione continua
e permanente”)
Destinatari
Giovani non occupati che abbiano compiuto 18 anni o assolto il diritto-dovere di istruzione e
formazione, e adulti, non occupati.
Solo per alcune figure professionali che richiedono competenze di base più specifiche, potrà
essere richiesta quale requisito d’accesso la qualifica professionale oppure, anche in alternativa
alla qualifica professionale, una precedente esperienza lavorativa, che sarà verificata attraverso
un accertamento di competenze, svolto prima della selezione di accesso e di cui dovrà essere
redatto apposito verbale.
Nel quadro delle risorse disponibili, le eventuali proposte riservate a lavoratori in CIGS saranno
valutate in accordo con i Centri per l’impiego e con le parti sociali, al fine di verificarne gli
aspetti professionali e le relative prospettive di occupazione.
Tipologie corsuali
a) Corsi ordinari
b) Corsi con stage lungo: Percorsi flessibili che si distinguono per la forte
individualizzazione del progetto formativo al fine di favorire l’inserimento lavorativo di
fasce d’utenza caratterizzate da esigenze particolari. La fase d’aula viene ridotta alla
metà della durata totale del corso e può svolgersi in alternanza con lo stage.
Durata
300/600 ore, comprendenti, salvo deroghe approvate, un periodo di stage di durata compresa
indicativamente tra il 20 e il 30% delle ore totali. Durate inferiori potranno essere ammesse
nell’ambito di sperimentazioni riferite a figure professionali emergenti nell’ambito di ricerche
e/o progetti promossi dalla Provincia (la cui documentazione è a disposizione presso l’Ufficio
Programmazione).
Per i corsi con stage lungo, a tale periodo dovrà essere destinato il 50% delle ore
totali.
Numero allievi standard
12
Requisiti progettuali obbligatori
Vedere le indicazioni generali.
Attestato da rilasciare: qualifica o specializzazione (eccezionalmente di frequenza)
Parametri costo applicabili
Parametro ora/allievo = € 10,09
Misura di finanziamento: A2
Data di scadenza per la presentazione dei progetti: 16/03/2006
Aree professionali
Budget indicativo
Area logistica/portuale/marittima € 300.000
Tutte le altre Aree
€ 700.000
I budget saranno suddivisi indicativamente in parti uguali fra le tipologie corsuali a) e b).
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Azione 2- CORSI A FINALITÀ ORIENTATIVA NELL’AMBITO DEL DIRITTO/DOVERE DI
ISTRUZIONE E FORMAZIONE
Tipologie corsuali
a) Corsi annuali per drop out
b) Percorsi formativi per l’inclusione di giovani in situazione di svantaggio sociale.
In attuazione delle Disposizioni provinciali emanate per l’annualità 2005, gli enti/centri di formazione che nell’anno
2005 si sono aggiudicati tali tipologie di attività formativa e hanno presentato una formale dichiarazione di effettivo
interesse, acquisiranno l’affidamento, a prescindere dal settore professionale di riferimento, dello stesso tipo di
progetto anche per il 2006 (nel limite del budget che sarà assegnato alla Provincia per l’annualità 2006 e dietro
presentazione della nuova proposta progettuale)
a) CORSI ANNUALI PER DROP OUT
(Macrotipologia di accreditamento: “Attività riferita all’ex obbligo formativo”)
Destinatari
Giovani nati nel 1989 o nel 1990, che non abbiano ancora conseguito una qualifica
professionale e non partecipino agli ordinari percorsi triennali o scolastici.
Durata
1000 ore, comprendenti un periodo di stage di durata compresa indicativamente tra il 20 e il
35% delle ore totali.
Numero allievi
Indicativamente 18/20 (in funzione delle capacità logistiche, funzionali e organizzative del
soggetto proponente).
Requisiti progettuali obbligatori
I corsi devono contenere una fase di orientamento tra almeno tre profili formativi diversi in
modo da offrire ai ragazzi la possibilità di scegliere il percorso più adatto alle loro attitudini.
La fase di orientamento può costituire un corso a sé stante (comprese nelle 1.000 ore), al
termine del quale i ragazzi orientati verso i profili a loro più consoni, inizieranno il corso di
formazione vero e proprio, articolato in competenze trasversali, professionali e stage.
I corsi dovranno essere strutturati secondo modalità flessibili e prevedere anche la possibilità
di percorsi individuali in caso di allievi particolarmente problematici.
Nell’ambito della polisettorialità i tre indirizzi devono poter essere svolti all’interno
dell’organismo formativo che, quindi, deve avere locali ed attrezzature adatti allo svolgimento
della formazione prevista.
Attestato da rilasciare: poiché i corsi mirano prioritariamente all’inserimento in azienda con
tirocinio oppure con contratto di apprendistato, la qualifica verrà rilasciata solo in presenza di
crediti formativi.
Parametri costo applicabili
Parametro ora/allievo = € 7,25
Misura di finanziamento: A2 (ed eventualmente C2)
Data di scadenza per la presentazione dei progetti: 27/04/2006
Budget indicativo: € 1.100.000
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b) PERCORSI FORMATIVI PER L’INCLUSIONE DI GIOVANI IN SITUAZIONE DI
SVANTAGGIO SOCIALE.
(Macrotipologia di accreditamento: “Attività riferita all’ex obbligo formativo” o “Area
dello svantaggio e fasce deboli”)
Introduzione
L’attività in oggetto è stata programmata attraverso un lavoro di rete con i diversi servizi
coinvolti in attività per giovani in situazione di svantaggio (analisi dei bisogni, analisi interventi
svolti negli anni precedenti, evoluzione del target di riferimento, cambiamento del sistema
scolastico - formativo etc). Gli allievi vengono inseriti sul corso attraverso una segnalazione di
“disagio” da parte di Istituzioni pubbliche e/o convenzionate
Caratteristiche principali dei corsi
“Formare l’Apprendista”: i corsi non prevedono né la durata né i contenuti necessari ad offrire
ai ragazzi un’opportunità di qualifica professionale, ma si prefiggono lo scopo di andare a
incidere sulla alta motivazione al “fare” di allievi che a causa di diversi insuccessi scolastici e/o
problemi economico-sociali rifiutano qualsiasi dimensione “scolastico-teorica”. Gli allievi
verranno formati direttamente in azienda, ponendo in risalto, fin da principio, che le loro
mansioni saranno quelle dell’apprendista, e che solo dopo aver dimostrato la necessaria serietà
professionale e dopo aver maturato adeguata esperienza, potranno iniziare ad avvicinarsi a
quei processi lavorativi complessi che ne determineranno in seguito la specializzazione
professionale e la possibilità di un’eventuale qualifica.
Individualizzazione totale dei singoli percorsi formativi: è richiesta agli enti/centri di formazione
un’alta capacità di flessibilità nella gestione del corso, solo individualizzando gli interventi
formativo-educativi è possibile porre al centro del processo gli allievi e rispondere alle loro
esigenze reali.
Polisettorialità: non essendoci un percorso verso la qualifica, non vi è un settore
economico di intervento prefissato.
Presenza nello staff del corso di “educatori”: vista la particolarità dell’utenza, si richiede agli
enti/centri di formazione gestori dei corsi, la presenza di almeno due/tre figure di riferimento
che abbiano competenze più strettamente “educative” al fianco di quelle formative.
Collegamento con la rete dei partner locali: vengono riconosciute ore extra aula che
permettano ai formatori di tenere stretti contatti con la rete dei partner
Destinatari
Minori italiani e stranieri in situazione di forte rischio di esclusione sociale, segnalati dai Servizi
sociali comunali e dal Tribunale dei minori o segnalati dalla Scuola, dalla Formazione
Professionale, dai Centri per l’impiego, dai Poli giovani.
Settore di intervento: Polisettoriale
Durata: 650 ore (corso annuale)
Numero allievi: standard 12
Requisiti progettuali obbligatori
 Attività finalizzate a sviluppare le capacità di lettura delle proprie risorse e limiti,
attraverso l’autovalutazione correlata con le possibilità di accesso al mercato del lavoro
locale
 Attività finalizzate alla crescita culturale e personale dell’individuo
 Presenza all’interno delle ore “fuori stage” di moduli di sviluppo delle competenze
trasversali (capacità di relazione sul posto di lavoro, organizzazione dei tempi,
conoscenza del territorio cittadino e dei suoi servizi, etc.) e lavoro (normative di
sicurezza sul lavoro, contratti, etc.)
 Costruzione di un progetto lavorativo individualizzato all’interno di un progetto di vita
 Alfabetizzazione informatica
 Flessibilità metodologica ed organizzativa
Provincia di Genova – Disposizioni attuative 2006 – F.S.E. Ob.3 Misure A2, C3, D1, B1, C2, Fondi regionali
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







Presenza nello staff del corso di figure educative stabili per tutta la durata
dell’intervento
Forte collegamento con la rete dei partner locali: Distretti sociali, Servizi e progetti per
l’inserimento lavorativo dei comuni, Poli giovani, etc.
Accompagnamento all’inserimento lavorativo post corso (in particolare contratto
apprendistato)
Finalizzazione del progetto all’inserimento lavorativo (contratto apprendistato) o al
raggiungimento del progetto individuale concordato con il servizio segnalante
Presenza del tutor almeno 50% monte orario
Convenzioni con aziende o associazioni in vista dell’assunzione
Stage non inferiore al 65%
Rilascio di attestato di frequenza dell’attività formativa
Parametri costi applicabili
 Parametro massimo: € 13,00 ora/allievo
 Indennità comprensiva di mensa: € 1,50 h/corso
 Assistenza al placement: si veda il paragrafo “Assistenza al placement” del capitolo
“Costi ammessi per la determinazione del preventivo di spesa”.
Data di scadenza per la presentazione dei progetti: 9/03/2006
Budget indicativo:
€ 100.000 (annualità 2006, Misura A2)
€ 200.000 (annualità 2006, Misura C2)
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FORMAZIONE SUPERIORE
DESCRIZIONE ASSE E MISURA
Asse C: Promozione e miglioramento della formazione professionale, dell’istruzione,
dell’orientamento nell’ambito di una politica di apprendimento nell’intero arco della vita, al fine
di agevolare e migliorare l’accesso e l’integrazione nel mercato del lavoro, migliorare e
sostenere l’occupabilità e promuovere la mobilità professionale.
Misura C3: Formazione superiore (ob. spec. 4).
FINALITÀ DELLA MISURA
Favorire il conseguimento di competenze elevate da parte dei giovani attraverso l’integrazione
delle diverse agenzie formative e l’articolazione di percorsi post secondari capaci di
massimizzare l’occupabilità, di sviluppare le competenze necessarie per la competitività del
sistema, di ridurre la dispersione negli studi universitari.
Assicurare che i percorsi post-secondari siano adeguati alle esigenze di sviluppo del sistema
produttivo regionale e che le opportunità formative siano adeguatamente conosciute dagli
utenti potenziali.
TIPOLOGIE DI AZIONE E DI PROGETTO
Azione 1-Corsi di qualificazione/specializzazione per diplomati;
Azione 2- Master per laureati.
Saranno oggetto di successive disposizioni integrative:
Azione 3- Percorsi formativi integrati di alternanza università/lavoro;
Azione 4- Percorsi formativi post laurea in alternanza studio/lavoro.
DESTINATARI
Giovani e adulti non occupati in possesso di titolo di studio superiore (diploma di maturità o di
esame di stato; diploma universitario; laurea)
Nel quadro delle risorse disponibili, le eventuali proposte riservate a lavoratori in CIGS saranno
valutate in accordo con i Centri per l’impiego e con le parti sociali, al fine di verificarne gli
aspetti professionali e le relative prospettive di occupazione.
SETTORI PRIORITARI: In considerazione della rilevanza strategica del settore marittimoportuale per lo sviluppo economico del territorio, saranno finanziate prioritariamente attività
formative
rivolte
alla
creazione
di
figure
professionali
nell’
Area
logistica/portuale/marittima, secondo quanto specificato nelle rispettive Azioni.
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Azione 1- CORSI DI QUALIFICAZIONE/SPECIALIZZAZIONE PER DIPLOMATI
(Macrotipologia di accreditamento:“Formazione superiore”)
Destinatari
Persone non occupate in possesso di titolo di studio superiore (diploma di maturità o di esame
di stato).
Tutti i titoli di studio superiore costituiscono requisito sufficiente per l’accesso; in sede di
progettazione dovrà essere adeguatamente motivata la richiesta di considerare alcuni titoli di
studio prioritari rispetto agli altri in sede di selezione per l’ammissione al corso, per cui dovrà
essere descritta anche la procedura di valutazione di tale priorità.
Tipologie corsuali
Corsi ordinari
Durata
300/600 ore, comprendenti, salvo deroghe approvate, un periodo di stage di durata compresa
indicativamente tra il 20 e il 30% delle ore totali. Durate inferiori saranno ammesse per attività
particolari, quali, ad esempio, quelle progettate congiuntamente tra enti/centri, scuole e/o
aziende.
Numero allievi standard
12
Requisiti progettuali obbligatori
Vedere le Indicazioni generali.
Parametri costo applicabili alla formazione
Parametro ora/allievo = € 10,09
Attestato da rilasciare: qualifica o specializzazione (eccezionalmente di frequenza).
Misura di finanziamento: C3
Data di scadenza per la presentazione dei progetti: 16/03/2006
Aree professionali
Budget indicativo
Area logistica/portuale/marittima € 700.000
Tutte le altre Aree
€ 2.000.000
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Azione 2- MASTER PER LAUREATI
(Macrotipologia di accreditamento: “Formazione superiore”)
Considerato che, anche a livello nazionale, i laureati che incontrano maggiori difficoltà a
inserirsi nel mercato del lavoro sono quelli dei gruppi giuridico-economico, geo-biologico e
letterario, si invita a progettare corsi che siano indirizzati anche a queste categorie al fine di
fornire loro una specializzazione o competenze professionali aggiuntive rispetto ai curricula
universitari di provenienza, trasmettere competenze manageriali e migliorarne l’occupabilità.
Saranno considerati prioritari i progetti presentati da quegli enti di formazione che possano
vantare una o più delle seguenti caratteristiche:
- accreditamento di master da parte dell’ASFOR ottenuto nell’ultimo quinquennio;
- esperienza in questa tipologia di corso nei precedenti piani annuali della Provincia di
Genova;
- attività dimostrata di inserimento di laureati in azienda.
Destinatari
Persone non occupate in possesso di diploma universitario o di laurea.
Durata
400/600 ore, comprendenti un periodo di stage di durata compresa indicativamente tra il 20 e il
30% delle ore totali.
Numero allievi standard
12
Requisiti progettuali obbligatori
Vedere le indicazioni generali.
Parametri costo applicabili alla formazione
Parametro ora/allievo = € 12,91
Attestato da rilasciare: specializzazione o qualifica
Misura di finanziamento: C3
Data di scadenza per la presentazione dei progetti: 16/03/2006
Aree professionali
Budget indicativo
Area logistica/portuale/marittima € 100.000
Tutte le altre Aree
€ 400.000
Provincia di Genova – Disposizioni attuative 2006 – F.S.E. Ob.3 Misure A2, C3, D1, B1, C2, Fondi regionali
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DISPOSIZIONI COMUNI ALLE MISURE A2 E C3
1- MERCATO DEL LAVORO DELLA PROVINCIA DI GENOVA IN RAPPORTO ALLA
PROGRAMMAZIONE DI CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE E PRIORITÀ PER
L’AREA LOGISTICA/PORTUALE/MARITTIMA
La Provincia di Genova, nel Piano dei Servizi per l’impiego e delle Politiche formative e del
Lavoro 2005/2006, basandosi sui dati esposti nel capitolo relativo a “La situazione del Mercato
del Lavoro nella Provincia di Genova”, ha individuato le figure professionali per le quali si
prospettano le maggiori opportunità occupazionali.
I risultati di questa analisi, consentono di indirizzare la progettazione formativa soprattutto
verso le seguenti aree professionali:
-
Area meccanica tradizionale e navale e impiantistica
Area elettronica e dei sistemi di automazione
Area edilizia
Area logistica/portuale/marittima
Area del terziario avanzato
Area turistico/alberghiera
Area servizi alla persona e culturali
Area amministrativa/commerciale
Area Information and Communication Technology
Figure trasversali a tutte le aree (tecnici gestione commessa; tecnici sistemi qualità;
disegnatori progettisti CAD, progettisti di prodotto, progettisti meccanici, tecnici di
ricerca e sviluppo).
In considerazione della rilevanza strategica del settore marittimo-portuale e della cantieristica
per lo sviluppo economico del territorio, saranno finanziate prioritariamente attività formative
rivolte alla progettazione di figure professionali nell’Area logistica/portuale/marittima,
secondo quanto specificato nelle singole Azioni.
Le figure professionali per le quali è ammessa la progettazione da parte degli Enti/Centri,
individuate in attuazione dell’Accordo territoriale di costituzione del Polo formativo
dell’Economia del Mare di cui alla Deliberazione della Giunta regionale n. 849 del 29/7/2005,
sono indicate nell’Allegato n. 3 alle presenti Disposizioni.
Le azioni relative alla formazione di allievi ufficiali di bordo saranno attivate solo nell’ambito
della programmazione dell’Accademia del Mare. Per questo motivo non sono attivabili in base
alle presenti Disposizioni corsi relativi alle figure professionali di allievi ufficiali di bordo.
2- SOGGETTI AMMISSIBILI AL FINANZIAMENTO
Centri ed Enti di formazione accreditati
Possono presentare domanda di accesso ai finanziamenti Centri ed Enti di Formazione
Professionale accreditati ai sensi della deliberazione della Giunta regionale n. 965 del 6 agosto
2003 e successive integrazioni e modificazioni descritto nel dettaglio nelle singole Azioni.
Nella valutazione dei progetti si terrà conto del rispetto da parte del soggetto proponente delle
scadenze per la certificazione della spesa (Reg. CE 438/2001 e successive modifiche), qualora
abbia ricevuto finanziamenti relativi all’annualità 2005.
Imprese
Per l’Azione 1 della Misura A2 (Corsi di qualificazione/specializzazione di 300/600 ore) e per
l’Azione 1 della Misura C3 (Corsi di qualificazione/specializzazione per diplomati) possono
presentare progetti anche imprese, nei limiti e per le finalità indicati dall’art. 39 della L.R.
52/93.
Di conseguenza, il progetto, pena l’inammissibilità, deve essere integrato da un verbale di
accordo mirato all’azione formativa specifica ed avente le seguenti caratteristiche:
o
Riportare i dati sull’azienda che assume l’impegno (tipo di impresa, numero dei
dipendenti, etc).
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o
Essere siglato da un’azienda con le proprie rappresentanze sindacali aziendali o con le
organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul territorio
o
Contenere l’impegno ad assumere almeno il 60% degli allievi che supereranno gli esami
finali di qualifica.
o
Specificare con quale tipo di contratto ed entro quanto tempo dalla fine del corso
avverranno gli inserimenti in azienda
Il punteggio relativo alla garanzia di assunzione viene maggiorato nel caso in cui l’impresa
presenti il progetto tramite un ente di formazione.
IL MANCATO RISPETTO DEGLI OBBLIGHI DI ASSUNZIONE RISPETTO A CORSI PREGRESSI DA PARTE DI UN’IMPRESA
RENDE INAMMISSIBILE LA PROPOSTA, SIA ESSA A TITOLARITÀ AZIENDALE O DI UN ENTE DI FORMAZIONE SE
SPECIFICAMENTE PRESENTATO PER QUELL’IMPRESA.
3- REQUISITI PROGETTUALI OBBLIGATORI
- Nel rispetto delle politiche di mainstreaming per le pari opportunità, i progetti dovranno
contenere azioni di pubblicizzazione e modalità organizzative che favoriscano la partecipazione
delle donne alla formazione e al lavoro.
- Per il conseguimento dell’obiettivo trasversale “società dell’informazione”, gli interventi
formativi, che non vertano già su questo contenuto professionale, dovranno contenere un
modulo di conoscenze strumentali dell’informatica.
- La formazione dovrà prevedere un modulo didattico sulla sicurezza del lavoro.
- Almeno il 40% delle ore del corso non dedicate allo stage dovranno essere riservati a
insegnamenti teorici.
- Nel progetto deve essere descritto lo stage, indicando in particolare:
o
le aziende disponibili a ospitare gli allievi in stage;
o
gli obiettivi e i contenuti degli stages.
- Descrizione dettagliata delle indagini di mercato effettuate per l’individuazione della figura
professionale in uscita, con indicazione delle fonti utilizzate.
- Condizione necessaria per la titolarità di un progetto, oltre al possesso dei requisiti indicati
in precedenza, è la disponibilità di uno staff di formatori di comprovata professionalità tecnicoscientifica e di personale per garantire la continuità della funzione di coordinamento e
tutoraggio del progetto formativo.
- Per ulteriori specifiche non derogabili in merito a tutoraggio, coordinamento, docenza e
codocenza si veda la parte relativa a “Costi ammessi per la determinazione del preventivo di
spesa”.
I progetti devono essere cantierabili entro trenta giorni dall’approvazione, salvo diversa
autorizzazione da richiedere alla Provincia.
4- SERVIZI ALL’UTENZA E RISERVE DI POSTI
Indennità a favore degli allievi: il soggetto attuatore è tenuto a informare gli allievi delle
indennità previste a loro favore e delle condizioni necessarie ad acquisirne il diritto.
Misure di accompagnamento rivolte alle donne: il soggetto attuatore è tenuto ad informare le
persone interessate a iscriversi al corso circa il diritto al servizio di assistenza domiciliare ai
familiari previsto a favore delle donne e delle condizioni necessarie per ottenere il relativo
voucher (per la gestione dei quali si veda il relativo Vademecum predisposto dall’Area 9 della
Provincia di Genova).
L’individuazione dei destinatari delle singole attività deve avvenire nel pieno rispetto dei
principi fissati dalla legge n. 125/1991 (pari opportunità) da parte dei soggetti attuatori
In base alla tipologia corsuale, potrà essere prevista una riserva di posti in favore di disabili
iscritti al collocamento obbligatorio ai sensi della L.68/99, in una logica di azione integrata
finalizzata all’inserimento lavorativo.
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La riserva di almeno il 50% di posti o condizioni favorevoli rispetto all’occupazione nei confronti
di persone di età superiore a 35 anni comporta l’attribuzione di uno specifico punteggio
(solo per la Misura A2 – Azione 1 e la Misura C3 – Azione 1).
5- STAGE
Lo stage è un’opportunità di inserimento temporaneo nel mondo del lavoro finalizzata
all’orientamento delle scelte professionali e all’acquisizione di un’esperienza pratica da
affiancare alle competenze acquisite dall’allievo durante le ore di aula e di laboratorio. Di
norma, è previsto in tutti i corsi.
Affinché questa esperienza sia significativa e il servizio offerto all’allievo possa definirsi di
qualità, è necessario che ente e azienda ospitante rispettino gli standard individuati dalla
Provincia relativamente ai seguenti aspetti:
- sicurezza sul posto di lavoro (e relativa informazione mirata)
- contenuto formativo
- congruità tra obiettivi formativi espressi e concreto percorso effettuato in azienda
- trasferibilità delle competenze apprese in altri contesti lavorativi
- attività di monitoraggio dei tutor.
A questo fine è opportuno che gli enti non destinino più di due allievi contemporaneamente
a svolgere lo stage nella stessa azienda.
Per poter poi verificare l’erogazione effettiva di un servizio di qualità, l’azienda, l’ente e l’allievo
devono produrre una documentazione adeguata e realizzare una serie di attività capaci di
garantire l’effettivo trasferimento di competenze e il continuo monitoraggio della condivisione
attiva del progetto formativo da parte dell’azienda e dell’allievo.
In particolare:
Il tutor formativo dovrà:
- formalizzare tempi e modalità di svolgimento dello stage (in termini di
argomenti/esperienze affrontate) e obiettivi formativi da raggiungere;
- effettuare un colloquio con l’allievo per illustrare le caratteristiche dello svolgimento dello
stage, le caratteristiche dell’azienda ospite, i diritti e i doveri del soggetto inserito;
- incontrare a cadenza definite (almeno due incontri) l’allievo e il tutor aziendale recandosi
presso l’azienda stessa e redigendo un verbale sintetico;
- mantenere un contatto a distanza (telefono, e-mail, ecc.) tra un colloquio e il successivo
con il tutor aziendale e con l’allievo per poter intervenire in caso di situazioni che richiedano
una mediazione;
- organizzare regolari rientri in aula (tendenzialmente ogni 15 giorni) per permettere la
condivisione delle esperienze tra gli allievi in stage;
- redigere – in collaborazione con il tutor aziendale - una relazione sull’andamento dello
stage (comprendente un giudizio sintetico che in sede di esame concorrerà a determinare la
valutazione finale) e portarne a conoscenza l’allievo stesso.
L’allievo in stage dovrà:
- attenersi alle indicazioni del tutor aziendale per lo svolgimento delle mansioni previste
durante lo stage e la certificazione delle presenze in azienda.
Il tutor aziendale dovrà:
- collaborare con il tutor formativo alla definizione dello svolgimento dello stage; accogliere
l’allievo proposto dall’ente;
- affiancare il soggetto inserito durante il periodo di permanenza in azienda avendo cura in
particolare di fornirgli indicazioni su:
o normative e comportamenti da tenere per lavorare in sicurezza (insieme al tutor
formativo nel corso del primo incontro e successivamente ogni volta che sia necessario)
o mansioni giornaliere da svolgere e significato che esse hanno all’interno
dell’organizzazione aziendale
o competenze trasversali necessarie per integrarsi efficacemente nel tessuto
organizzativo dell’azienda
- redigere (in collaborazione con il tutor formativo) la relazione finale sull’andamento dello
stage.
La fase dello stage sarà comunque svolta sotto la direzione dell’ente/centro di formazione,
presso il quale resterà depositata la relativa documentazione.
È tuttora vigente la disposizione per cui lo stage fuori provincia deve essere
formalmente e preventivamente approvato dai competenti Uffici.
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6- VERBALI DEI CORSI
Dopo l’avvio del corso, i titolari degli interventi dovranno compilare accuratamente i verbali,
come da nuovi modelli sperimentati a partire dall’annualità 2005, disponibili sul sito internet
www.provincia.genova.it/pal nella sezione relativa alla gestione dei corsi.
7- MONITORAGGIO SULLA QUALITÀ DEI CORSI
Il Servizio Controllo, di concerto con il Servizio Formazione Professionale, monitorerà i corsi di
formazione professionale rivolti a disoccupati, attraverso visite periodiche, per verificare il più
obiettivamente possibile la qualità del servizio offerto.
I monitoraggi e le verifiche, pianificati con un certo anticipo, saranno condotti dagli ispettori
con la collaborazione del personale dell’Ente/Centro, con spirito costruttivo, nel primario
interesse dell’utenza.
Gli aspetti monitorati saranno quelli che incidono maggiormente sulla qualità e sulla sua
percezione da parte dell’utente: le capacità organizzative e logistiche dell’ente di formazione;
le modalità di comunicazione e di trasmissione di competenze agli allievi; il materiale didattico;
l’erogazione delle indennità dovute; l’organizzazione e la gestione degli stages. Altri aspetti
relativi alla conduzione del corso verranno verificati e valutati dai singoli ispettori.
Saranno altresì oggetto di valutazione:
 le procedure di selezione attuate dall’Ente/Centro;
 le procedure di rilevazione ed elaborazione dei dati relativi agli iscritti ai corsi tramite
l’apposita procedura informatizzata;
 la relazione redatta dal presidente della commissione, in occasione degli esami finali di
qualifica o specializzazione, laddove previsti.
Dall’analisi di tutti gli elementi sopra riportati scaturirà un giudizio complessivo
sull’Ente/Centro, che influirà sulla valutazione delle successive proposte formative formulate
dall’Ente/Centro stesso.
Il sistema di monitoraggio, nel suo complesso, è stato oggetto di confronto e verifica da parte
di un gruppo di lavoro nell’ambito del Tavolo permanente di confronto, cui partecipano i
rappresentanti delle associazioni degli enti, i sindacati di categoria e il personale dell’Ufficio
Ispettivo.
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FORMAZIONE CONTINUA PER LO SVILUPPO DELLE IMPRESE E DEL
LAVORO
DESCRIZIONE ASSE E MISURA
Asse D - Promozione di una forza lavoro competente, qualificata e adattabile, dell’innovazione
e dell’adattabilità nell’organizzazione del lavoro, dello sviluppo dello spirito imprenditoriale, di
condizioni che agevolino la creazione di posti di lavoro nonché della qualificazione e del
rafforzamento del potenziale umano nella ricerca, nella scienza e nella tecnologia.
Misura D1 - Sviluppo della formazione continua, della flessibilità del MdL e della competitività
delle imprese pubbliche e private, con priorità alle PMI (ob. spec. 6).
FINALITÀ DELLE AZIONI
Per mirare con maggiore coerenza ed efficacia agli obiettivi della misura D1, occorre che i
progetti riguardino contenuti legati all’innovazione e provengano da imprese impegnate in
processi innovativi reali, per dimostrare i quali costituirà uno dei principali elementi di
valutazione la manifestazione di condivisione del processo da parte delle parti sociali.
Nella considerazione che imprese troppo piccole hanno difficoltà ad adattarsi agli standard di
progettazione e alle procedure di gestione delle attività di formazione aziendale. Viene
programmata un’offerta di corsi a catalogo che consente a queste aziende di soddisfare le loro
esigenze formative con forme di partecipazione più agevoli.
TIPOLOGIE DI AZIONI
Azione 1- CATALOGO PER LA FORMAZIONE CONTINUA - attività formative riferite ad argomenti
di interesse generale, organizzate da centri pubblici ed enti di formazione per i dipendenti di
aziende (PMI) non individuate al momento della presentazione del progetto.
Azione 2- FORMAZIONE CONTINUA NELLE IMPRESE - azioni formative rivolte a lavoratori
occupati presso aziende già chiaramente identificate.
Sarà oggetto di successive disposizioni integrative la seguente sperimentazione:
Azione 3- CATALOGO FORMATIVO PER L’INNOVAZIONE SOSTENIBILE - attività formative
organizzate da centri pubblici ed enti di formazione, incentrate sull’innovazione come “valore”
riferito all’intero sistema sociale e produttivo.
DESTINATARI DELLE AZIONI
Lavoratori dipendenti, dirigenti, imprenditori, lavoratori autonomi, liberi professionisti,
lavoratori parasubordinati e “atipici” (contratto di collaborazione coordinata e continuativa,
contratto di collaborazione a progetto, associazione in partecipazione, con costanza di rapporto
di lavoro da almeno 2 mesi rispetto alla data di scadenza del bando di riferimento). Lavoratori
autonomi e liberi professionisti accedono preferibilmente all’Azione 1, dalla quale
sono esclusi gli addetti delle Grandi Imprese.
Tra i destinatari delle azioni non viene di norma prevista la categoria dei lavoratori interinali, in
quanto destinatari di un apposito fondo da utilizzarsi per la formazione (FormaTemp).
Eventuali deroghe dovranno essere richieste agli Uffici programmazione e gestione.
L’individuazione dei destinatari delle singole attività deve avvenire nel pieno rispetto dei
principi fissati dalla legge n. 125/1991 (pari opportunità) da parte dei soggetti attuatori.
Tutte le azioni formative dovranno essere riferite al personale di unità locali situate nel
territorio della Provincia di Genova
SOGGETTI PROPONENTI
Fatto salvo quanto specificamente indicato per l’Azione 1, le domande di finanziamento
potranno essere presentate da:
- Imprese, per azioni formative riferite ai propri dipendenti (con le precisazioni elencate
successivamente);
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Centri Provinciali di Formazione Professionale – Enti di Formazione Professionale che
hanno ottenuto l’accreditamento per la macrotipologia “Formazione continua e
permanente” ai sensi della deliberazione della Giunta regionale n. 965 del 6 agosto
2003 e successive integrazioni e modificazioni.
La titolarità di corsi interaziendali in capo a un consorzio di imprese o a un’impresa capofila è
possibile solo nel rispetto delle seguenti condizioni:

Aziende coinvolte nel numero massimo di 3;

Partecipanti al corso costituiti da dipendenti a libro paga, soci lavoratori di cooperativa,
soci che partecipano al lavoro aziendale con carattere di abitualità e prevalenza e per tale
posizione versano i contributi INPS, collaborazioni coordinate e continuative e a progetto;

Tassativa esclusione di associati di studi professionali e lavoratori autonomi.
Ove non siano rispettate tutte le predette condizioni, il corso interaziendale dovrà essere a
titolarità di un Centro/Ente di formazione professionale con sede formativa accreditata come
sopra descritto.
-
La titolarità di corsi NON interaziendali in capo a un’impresa è possibile solo nel rispetto delle
seguenti condizioni:

Partecipanti al corso costituiti da dipendenti a libro paga, soci lavoratori di cooperativa,
soci che partecipano al lavoro aziendale con carattere di abitualità e prevalenza e per tale
posizione versano i contributi INPS, collaborazioni coordinate e continuative e a progetto;

Tassativa esclusione di associati di studi professionali e lavoratori autonomi.
Ove non siano rispettate tutte le predette condizioni, il corso aziendale dovrà essere a titolarità
di un Centro/Ente di formazione professionale con sede formativa accreditata come sopra
descritto.
La titolarità di corsi interaziendali in capo a un ente di formazione è possibile solo nel rispetto
delle seguente condizione:

Aziende coinvolte nel numero massimo di 10;
Nella valutazione dei progetti si terrà conto del rispetto delle scadenze per la certificazione
della spesa (Reg. CE 438/2001 e successive modifiche), qualora abbiano ricevuto finanziamenti
sulla base dell’annualità 2005.
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Azione1- CATALOGO PER LA FORMAZIONE CONTINUA NELLE PMI
(Macrotipologia di accreditamento: “Formazione continua e permanente”)
INDICAZIONI GENERALI
Finalità
La Provincia realizzerà la terza edizione del “Catalogo dei moduli didattici per le imprese”,
secondo il modello realizzato dall’annualità 2003/2004. L’obiettivo è fornire alle PMI uno
strumento flessibile, gestito in maniera simile ad analoghe iniziative presenti sul mercato
privato e indirizzato a offrire opportunità di formazione continua a partecipanti provenienti da
aziende diverse, su temi di interesse comune.
Rispetto ai destinatari della Misura D1, non sono ammessi gli addetti delle Grandi Imprese.
Descrizione dell’intervento
Le presenti disposizioni sono finalizzate all’individuazione di attività formative, rispondenti alle
necessità sopra descritte, che dovranno essere inserite in due diverse sezioni (1A, e 1B),
organizzate sulla base dei contenuti e delle differenti specifiche progettuali.

SEZIONE
1A: AGGIORNAMENTO E INNOVAZIONE PER LE IMPRESE

SEZIONE
1B: CULTURA D’IMPRESA
Sarà oggetto di successive Disposizioni integrative la programmazione relativa a: SEZIONE 1C:
SICUREZZA E HACCP, in relazione al quadro normativo in evoluzione.
I costi delle attività formative saranno rimborsati agli organismi erogatori utilizzando il sistema
dei voucher.
Contestualmente alla selezione dei progetti, La Provincia individuerà un soggetto terzo cui
verrà affidata la promozione e la diffusione del catalogo formativo, che verrà messo a
disposizione delle imprese del territorio.
Descrizione del processo
1. Gli organismi formativi interessati potranno presentare progetti per azioni formative
articolate in uno o più moduli, a seconda delle specifiche progettuali indicate per ogni
sezione.
2. I progetti ritenuti conformi e selezionati, saranno inseriti nel catalogo provinciale e, in
base alla rilevanza attribuita alle azioni formative, dotati di uno specifico numero di
posti per ogni sezione (cui corrisponderà il numero di massimo di voucher ottenibili per
quel determinato sezione).
3. In base al numero di posti assegnato, gli organismi erogatori predisporranno planning e
orari delle azioni formative di loro competenza; tale pianificazione costituirà parte
integrante del catalogo.
4. La Provincia emetterà un bando pubblico rivolto alle piccole e medie imprese, i cui
dipendenti sono i destinatari delle azioni formative, oltre a lavoratori autonomi e liberi
professionisti.
5. Il soggetto terzo incaricato curerà la redazione del catalogo cartaceo, la predisposizione
di un sito web dedicato, la capillare diffusione del catalogo formativo presso le PMI,
nonché la gestione della piattaforma informatica resa disponibile dalla Provincia di
Genova per l’erogazione di supporti didattici.
6. Le imprese, dopo aver consultato il catalogo, potranno scegliere il/i modulo/i di loro
interesse e presentare, per i propri dipendenti, la domanda di partecipazione, dopo aver
aderito alle attività del catalogo, presentando apposita domanda in bollo (entrambi i
documenti sono scaricabili dal sito web)presso l’organismo formativo a cui è affidata la
gestione del servizio.
7. Gli organismi formativi, dopo aver verificato il rispetto dei limiti di accesso,
provvederanno all’inserimento degli utenti nei corsi da loro richiesti, in base ai posti
disponibili. In questa e in tutte le altre operazioni inerenti la gestione delle attività
riferite al presenti catalogo, gli organismi formativi dovranno utilizzare un apposito
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sistema WEB di supporto informatico (denominato “Voucher on Line”), messo a
disposizione dalla Provincia di Genova.
8. Ogni singola attività dovrà essere avviata entro il mese successivo dalla data indicata
nel catalogo di riferimento. Trascorso tale termine, si procederà d’ufficio
all’annullamento dell’edizione e al conseguente annullamento dei voucher relativi
all’iniziativa non avviata.
9. Al termine di ogni attività la Provincia di Genova liquiderà all’organismo erogatore della
formazione un importo corrispondente alla somma dei voucher relativi agli allievi che
avranno validamente completato il percorso formativo (è consentito un numero di
assenze pari al 30% delle ore totali del modulo).
MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE AL CATALOGO
Soggetti proponenti:
Esclusivamente Centri Provinciali di Formazione Professionale ed Enti di Formazione
Professionale che hanno ottenuto l’accreditamento per la macrotipologia “Formazione continua
e permanente” ai sensi della deliberazione della Giunta regionale n. 965 del 6 agosto 2003 e
successive integrazioni e modificazioni.
Massimali per domanda
Ogni singolo proponente potrà presentare complessivamente un massimo di 6 progetti
nell’ambito del presente catalogo (compresa la sezione 1C di successiva programmazione),
ferme restando le ulteriori limitazioni indicate per ogni sezione.
Ricerca e orientamento utenza
La Provincia costituirà un fondo, allocando € 15 per ogni voucher, con riferimento al totale di
voucher assegnati. Tale fondo verrà ripartito tra i soggetti erogatori proporzionalmente in
ragione dei voucher assegnati, a titolo di riconoscimento per attività di ricerca dell’utenza e di
orientamento della stessa alla migliore fruizione del catalogo.
L’erogazione di tale somma è subordinata, oltre che alla reale attivazione dell’intervento, alla
partecipazione a un gruppo di coordinamento diretto da funzionari provinciali e dall’agenzia
di supporto. All’interno del gruppo di coordinamento potranno essere concordate modalità
attuative con compiti specifici attribuiti ai partecipanti.
Le somme non riconosciute a un soggetto erogatore (per difetto nella partecipazione al gruppo
di coordinamento o alle attività sopra dette) saranno ridistribuite proporzionalmente fra gli altri
soggetti in ragione dei voucher assegnati. Il riconoscimento prescinde dal numero di voucher
effettivamente erogati.
Requisiti progettuali obbligatori
1. Nell’elaborazione delle proposte formative, si dovrà fare riferimento alle specifiche
progettuali definite, per ogni sezione, nel presente documento.
2. Ogni proponente dovrà allegare al singolo progetto consegnato, un prospetto
riepilogativo (Allegato n.2) riferito all’elenco dei progetti presentati nell’ambito del
presente catalogo per la formazione continua. Tale prospetto dovrà essere firmato dal
legale rappresentante dell’organismo formativo proponente.
3. La mancata presentazione del prospetto riepilogativo, la sua incompletezza, così come il
superamento dei limiti relativi ai massimali per domanda e alle specifiche definite per
ogni catalogo, rende inammissibili tutti i progetti presentati nell’ambito del
catalogo.
4. Per ogni modulo è necessario definire i requisiti di ingresso e il test finale, che dovranno
essere allegati alla proposta progettuale.
5. Si ribadisce che il corso deve svolgersi in normale orario di lavoro.
Glossario
Al fine di rendere più agevole l’interpretazione delle specifiche progettuali, si esplicitano di
seguito alcune definizioni:
Sezione = insieme di gruppi di azioni formative organizzati in aree tematiche.
Area tematica = insieme di moduli aventi contenuti omogenei.
Progetto/corso = proposta formativa riferita a una determinata area tematica.
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Modulo = unità elementare di formazione a cui viene riferito il voucher. A seconda delle
specifiche progettuali relative a ogni area tematica individuata nelle due sezioni del catalogo,
dovranno essere presentati 1 o più moduli, riferiti a contenuti sequenziali e/o coerenti.
Importo di partecipazione a finanziamento pubblico = costo massimo per modulo a
persona coperto dal finanziamento pubblico
Voucher = buono di partecipazione riferito all’utente finale, che consente l’erogazione del
contributo all’organismo erogatore, alla conclusione positiva di un modulo.
Modalità di progettazione
 La proposta formativa dovrà essere elaborata utilizzando il file modello di progettazione
fornito dalla Provincia.
 Per ogni tipologia di progetto inclusa nelle due sezioni sono specificate le azioni
formative, le relative durate, il numero di moduli previsti e l’importo di partecipazione; i
proponenti dovranno attenersi a tali indicazioni.
 In questo particolare utilizzo del file modello di progettazione, ed in considerazione della
specificità di questa modalità progettuale, i moduli devono essere ritenuti come
differenti edizioni dello stesso progetto, che si riferiscono a contenuti sequenziali e/o
coerenti al titolo del progetto medesimo (che è riferito a una determinata area
tematica). Quindi, per predisporre la scheda progetto, si richiederanno tante edizioni
quanti sono i moduli indicati nelle specifiche progettuali, in cui varieranno i contenuti e
(non necessariamente) anche i destinatari.
 Il titolo del progetto dovrà necessariamente far riferimento, nella prima parte, a un’area
tematica scelta tra quelle individuate nelle due sezioni del catalogo, mentre la seconda
parte del titolo dovrà essere riferita al particolare argomento oggetto del progetto: es.:
“1A-1 - informatica – corso Access” (cfr. paragrafo “specifiche tecniche relative alla
sezione 1A”)
 L’articolazione e gli argomenti relativi al primo modulo (es.– “livello base”) dovranno
essere descritti negli appositi spazi presenti nella scheda progetto informatizzata,
mentre per gli eventuali moduli successivi (es. – “livello intermedio” e – “livello
avanzato”) saranno prodotti degli allegati esclusivamente in forma cartacea.
 Per quanto concerne l’indicazione del numero degli allievi, l’organismo formativo dovrà
fare riferimento a un singolo modulo, tenendo conto delle risorse tecniche e didattiche a
esso destinate. Si fa comunque presente che il numero di allievi consigliato è 12.
 Nella scheda finanziaria dovrà essere esclusivamente indicato l’ammontare degli importi
di partecipazione a finanziamento pubblico previsti per un modulo del corso. Per
necessità tecniche, non essendo previsto un apposito campo di inserimento, tale
indicazione dovrà essere effettuata alla voce “docenza personale dipendente” (nel
campo “ore” si inserirà il numero dei partecipanti e nel campo “costo orario” si indicherà
il valore relativo ad un importo di partecipazione uguale od inferiore a quello previsto
nelle specifiche tecniche corrispondenti). Si dovrà conseguentemente inserire alla voce
“indennità/reddito allievi” l’importo suggerito dal file di progettazione.
Organismi erogatori del servizio:
 L’erogazione dei servizi è affidata agli organismi formativi le cui proposte sono inserite
nel catalogo. Per ogni singolo progetto approvato viene definito il numero indicativo di
posti disponibili (e quindi di voucher utilizzabili), in base alla rilevanza della proposta
stessa, definita in fase di valutazione.
 Gli organismi erogatori sono tenuti a predisporre il planning delle attività formative loro
assegnate e a comunicarlo in tempo utile all’agenzia di supporto incaricata di
predisporre il catalogo cartaceo ed il relativo sito web. Le attività pianificate devono
essere inserite nel software di gestione (Voucher on line).
 Per la realizzazione delle attività didattiche, gli enti di formazione potranno avvalersi
della piattaforma informatica “Placeform” messa a disposizione dalla Provincia di
Genova. L’utilizzo di Placeform è obbligatorio per la somministrazione dei test relativi
all’area tematica 1A1-informatica.
 Nel caso di utilizzo della piattaforma informatica “Placeform”, è necessario predisporre i
materiali didattici secondo le indicazioni dell’agenzia di supporto incaricata della
gestione della piattaforma stessa; tali materiali devono essere approntati in tempo utile
per la loro fruizione.
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 La mancata effettuazione dei compiti indicati ai punti precedenti comporta
l’estromissione dal catalogo delle attività formative ed il conseguente annullamento dei
voucher corrispondenti.
 In caso di attività programmate e non avviate entro un mese dalla data di inizio
indicata, potranno essere annullati i voucher relativi ai posti previsti.
 I voucher annullati non saranno quindi più a disposizione dell’ente a cui erano stati
inizialmente assegnati, ma andranno a costituire un fondo a cui potranno accedere i
titolari di attività inserite nel catalogo per avviare ulteriori edizioni delle stesse nel
momento in cui siano esauriti tutti i voucher loro assegnati e a fronte della disponibilità
di iscritti
 Le attività formative dovranno essere realizzate facendo riferimento agli adempimenti
previsti dall’apposito “Vademecum di gestione”.
 L’organismo formativo deve garantire, per ogni modulo, la continuità della funzione di
coordinamento e tutorship, impiegando per almeno il 50% delle ore totali personale
dipendente in possesso di adeguate capacità tecnico organizzative.
 Non essendo stabiliti limiti specifici relativamente al numero di allievi, per i moduli
previsti all’interno di una determinata area tematica, l’organismo formativo potrà, in
fase di definizione del planning delle azioni formative, individuare il numero di posti
previsto per ciascun modulo, compatibilmente con la adeguata disponibilità di locali ed
attrezzature nonché in considerazione delle esigenze didattiche.
 Durante la fase di pianificazione, la definizione del numero dei partecipanti ad un
determinato modulo, se difforme dal numero standard (12), dovrà essere comunque
concordata con la Provincia di Genova.
 Il numero di partecipanti ad un determinato modulo potrà essere ulteriormente variato
in fase di realizzazione, sempre concordando tali scelte con la Provincia di Genova.
 Nell’ambito di ogni catalogo il soggetto erogatore, previo accordo con la Provincia, potrà
gestire il numero di voucher assegnato in base alle effettive richieste dell’utenza, in
modo da conseguire il pieno utilizzo dei voucher stessi.
 Qualora le condizioni didattiche lo consentano, è possibile permettere di recuperare
lezioni perdute all’utenza attraverso l’autoformazione (svolta in aula e assistita dal
tutor)
 Per ciascun modulo, l’ente gestore può prevedere il deposito di una cauzione pari a
€50,00 da parte dell’impresa per ciascun dipendente iscritto, a garanzia della continuità
della frequenza dell’attività formativa. Al termine del corso la cauzione verrà restituita
all’impresa, previa verifica del non superamento del limite massimo di assenze
ammesso. L’ente gestore deve indicare l’intenzione di ricorrere all’uso della cauzione
contestualmente alla presentazione del planning delle azioni formative.
Tipologie corsali
a) moduli di 30 ore (sez. 1A)
b) moduli di 24 ore (sez. 1B)
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Specifiche tecniche relative alla sezione 1A: “aggiornamento e innovazione per le
imprese”
I soggetti proponenti potranno presentare una sola proposta per ciascuna delle quattro aree
tematiche sotto specificate. Dette proposte di cui, a titolo di esempio, sono indicati alcuni
possibili titoli, dovranno essere articolate in tre moduli, aventi contenuti sequenziali e/o
coerenti:
 Area tematica 1A-1: informatica
 gestione e sviluppo data base
 sviluppo siti web
 CAD
 applicazioni in ambiente office
 area tematica 1A-2: certificazione qualità
 ISO 9000
 VISION 2000
 area tematica 1A -3: lingue straniere
 Inglese
 Francese
 Tedesco
 spagnolo
 area tematica 1A -4: competenze operative in ambiti specifici
 aggiornamento sulla normativa relativa a
installazione e conduzione impianti
 metodologie e processi di saldatura
 controlli non distruttivi
 sistemi oleodinamici e pneumatici
 sistemi di automazione industriale
Specifiche tecniche per progetto
area tematica
azione formativa
1A–1 “Informatica”
1A–2 “Certificazione qualità”
1A-3 “Lingue straniere”
1A–4 “Competenze
specifici”
operative
in
ambiti
Corso di
aggiornamento
Corso di
aggiornamento
Corso di
aggiornamento
Corso di
aggiornamento
ore
modulo
n. moduli
per corso
30
3
30
3
30
3
30
3
Budget indicativo:
azione formativa
Corso di aggiornamento
importo di
partecipazione
a finanziamento
pubblico
400
importo totale
assegnato
(indicativo)
388.800,00
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Specifiche tecniche relative alla sezione 1B: “cultura d’impresa”
I soggetti proponenti potranno presentare una sola proposta per ciascuna delle quattro aree
tematiche sotto specificate. Dette proposte di cui, a titolo di esempio, sono indicati alcuni
possibili titoli, dovranno essere articolate in sei moduli, aventi contenuti sequenziali e/o
coerenti:




area tematica 1B-1: competenze manageriali
 autovalutazione e sviluppo personale
 comunicazione e negoziazione
 parlare in pubblico
 gestione del tempo
 project management
 ruolo del leader
area tematica 1B-2: gestione aziendale
 gestione del personale
 strumenti per lo sviluppo delle risorse umane
area tematica 1B-3: marketing e comunicazione
 corso base di marketing
 corso avanzato di marketing
 strategie e tecniche di vendita
 la soddisfazione del cliente
 comunicazione d’impresa
area tematica 1B-4: amministrazione
 contabilità e finanza
 budget e controllo budgetario
 gestione finanziaria dell’impresa
 elaborazione ed analisi del bilancio
 impresa e fisco
Specifiche tecniche per progetto
area tematica
1B-1
1B-2
1B-3
1B-4
“competenze manageriali”
“gestione aziendale”
“marketing e comunicazione”
“amministrazione”
azione formativa
Corso
Corso
Corso
Corso
di
di
di
di
ore modulo
aggiornamento
aggiornamento
aggiornamento
aggiornamento
24
24
24
24
n. moduli per
corso
6
6
6
6
Budget indicativo:
Azione formativa
Corso di aggiornamento
importo di
partecipazione
a finanziamento
pubblico
300
importo totale
assegnato
(indicativo)
172.800,00
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Riepilogo indicativo delle risorse riservate al catalogo per la formazione continua
Tipologia catalogo
SEZIONE 1A: AGGIORNAMENTO E INNOVAZIONE PER LE IMPRESE
SEZIONE 1B: CULTURA D’IMPRESA
Attività di ricerca e orientamento utenza
TOTALE
importo totale assegnato
(indicativo)
€ 388.800,00
€ 172.800,00
€ 23.220,00
€ 584.820,00
Data di scadenza per la presentazione dei progetti: 23/03/2006
Criteri di composizione del catalogo
Oltre a quanto indicato successivamente nel capitolo “indicazioni comuni a tutte le misure” i
progetti saranno inseriti nel catalogo in funzione dei seguenti criteri:
1. correttezza e completezza delle informazioni inserite nella scheda progetto e negli
allegati richiesti
2. coerenza tra articolazione e contenuti, in funzione della durata del percorso formativo
proposto
3. disponibilità di locali e attrezzature idonei al percorso formativo proposto
4. qualità dei materiali messi a disposizione dei allievi
5. qualità della docenza
6. qualità e modalità di tutoraggio
7. esperienze significative del proponente rispetto al percorso formativo proposto
8. eventuali certificazioni aggiuntive rilasciate
9. congruità dei costi
10. possibilità di copertura tramite finanziamenti pubblici in relazione al punteggio di
valutazione conseguito
La Provincia di Genova si riserva di replicare le proposte ritenute di particolare interesse, sia in
funzione della richiesta dell’utenza, sia in funzione della distribuzione territoriale dell’offerta
formativa, compatibilmente con le risorse disponibili, anche attraverso l’utilizzo del fondo
costituito a seguito dell’annullamento di voucher relativi ad edizioni non avviate nei termini
previsti.
MODALITÀ DI ACCESSO AI MODULI
Accesso ai moduli
L’accesso ai moduli avviene per iniziativa dell’impresa di appartenenza del lavoratore o
comunque dell’impresa presso cui il lavoratore ha in corso la prestazione lavorativa.
Ciascuna impresa non può iscrivere allo stesso modulo più di 4 dipendenti, salvo deroghe
approvate.
L’importo cumulativo dei voucher assegnati a una singola persona non può superare €1.290,00
sui fondi di ogni Piano Annuale e, salvo deroghe approvate, € 2.350,00 sull’intero P.O.R. OB. 3
2000 – 2006. L’importo può essere speso con diverse combinazioni di moduli, a seconda del
valore del singolo modulo. Ad esempio, si potranno verificare situazioni in cui una persona
fruisce di un solo modulo da 1200 Euro, mentre un’altra partecipa a tre moduli da 400 Euro
ciascuno; si potrà anche verificare il caso in cui una persona non utilizza la totalità del budget
a sua disposizione, frequentando, ad esempio, solamente 2 moduli da 300 Euro.
N.B.: al calcolo dell’importo cumulativo dei voucher assegnati a una singola persona
concorrono tutte le attività a voucher della Provincia, anche se finanziate con altre Misure.
Finanziamento pubblico
Le attività formative appartenenti al catalogo saranno finanziate al 70% (tramite voucher
individuali), in attuazione della disciplina degli aiuti di stato alla formazione, contenuta nel
Regolamento (CE) n.68/2001 (GUCE serie L 10 del 12/01/2001), modificato con regolamento
(CE) n. 363/2004 del 25/2/2004 della Commissione. Essendo dette attività formative
necessariamente svolte in orario di lavoro, le imprese dovranno indicare il costo dei dipendenti
in formazione a copertura della quota di cofinanziamento privato.
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Azione 2- FORMAZIONE CONTINUA NELLE IMPRESE
(Macrotipologia di accreditamento: “Formazione Continua e Permanente”)
TIPOLOGIE CORSUALI
a) Corsi di aggiornamento
b) Corsi di qualifica, specializzazione, riqualificazione
c) Seminari
CORSI DI AGGIORNAMENTO
Durata standard
24 - 40 ore. Durate superiori saranno ammesse solo se adeguatamente motivate o per
specifiche disposizioni di legge.
N° allievi
Standard 9, con possibilità di deroga
Parametri di costo applicabili
Parametro ora/allievo: € 21,65
CORSI DI /QUALIFICAZIONE/ SPECIALIZZAZIONE/ RIQUALIFICAZIONE
Tale tipologia sarà attivata solo in caso di specifiche e straordinarie esigenze
aziendali
Durata
Da 240 a 600 ore (standard 450)
N° allievi
Standard 9, con possibilità di deroga
Parametri di costo applicabili
Parametro ora/allievo:€ 10,09
SEMINARI
Durata standard
Da 4 a 8 ore. Durate superiori saranno ammesse solo se adeguatamente motivate o per
specifiche disposizioni di legge.
Parametri di costo applicabili
Budget massimo a disposizione: si ottiene moltiplicando il numero di partecipanti per le ore di
seminario per il coefficiente 11,36.
Voci di costo ammesse:
- indennità relatori e coordinatori
- tutoraggio
- affitto locali e attrezzature
- dispense
- costi di funzionamento (nella misura del 10% dei costi di progetto)
Il costo del personale in formazione non può essere computato nella quota di
cofinanziamento privato.
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DISPOSIZIONI COMUNI ALLE TIPOLOGIE CORSUALI DELL’AZIONE 2
REQUISITI PROGETTUALI OBBLIGATORI
1. È necessario indicare nelle motivazioni del progetto la tipologia e il numero di
destinatari a cui l’azione è rivolta.
2. A edizioni diverse della stessa attività non possono partecipare le stesse persone
fisiche.
3. Le grandi imprese dovranno presentare (sia in caso di presentazione diretta che
tramite ente di formazione) la sintesi del proprio piano aziendale della
formazione, dalla quale risulti che le azioni formative per le quali viene richiesto il
finanziamento costituiscono solo parte del piano complessivo della formazione
aziendale.
4. Ogni progetto dovrà contenere uno o più allegati riferiti alla o alle imprese cui l’attività
formativa fa riferimento, indicante l’ammontare delle proposte presentate (Allegato
n.1).
5. Per quanto riguarda la formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, saranno
considerati ammissibili esclusivamente gli interventi accompagnati e sostenuti da
intese tra le parti sociali. Tale formazione dovrà essere effettuata in riferimento alla
normativa vigente e alle sue modifiche più recenti.
6. Ulteriore condizione necessaria per la titolarità di un progetto è la disponibilità di uno
staff di formatori di comprovata professionalità tecnico-scientifica e di personale per
garantire la continuità della funzione di coordinamento e tutoraggio del progetto
formativo.
PRIORITÀ
Sono considerati prioritari i progetti riferiti alle seguenti aree tematiche:
-
internazionalizzazione dei mercati
innovazione tecnologica
innovazione organizzativa
qualità, sicurezza, ambiente
Al fine di perseguire più efficacemente le finalità precedentemente enunciate e nell’intento di
favorire il partenariato con le parti sociali e la negoziazione dei processi formativi, sarà
assegnato un titolo di priorità nella valutazione di ammissione al finanziamento pubblico a piani
e progetti formativi elaborati a seguito di un’effettiva concertazione aziendale tra le parti,
anche nell’ambito di intese già concordate.
Nell’attribuzione di punteggi sarà riconosciuta la disponibilità delle imprese a collaborare a
iniziative provinciali di orientamento, stage etc.
Tutorship e coordinamento
Tutorship e coordinamento sono ammissibili fino a un monte ore pari alla durata dell’intervento
formativo.
Finanziamento pubblico e cofinanziamento privato
Per ogni progetto, i soggetti proponenti dovranno scegliere tra il regime di finanziamento de
minimis (Regolamento CE n. 69/2001 del 12 gennaio 2001)
e quello in esenzione
(Regolamento CE n. 68/2001 del 12 gennaio 2001, modificato con regolamento (CE) n.
363/2004 del 25/2/2004 della Commissione), indicando l’opzione scelta nell’apposito spazio
previsto all’interno della scheda progetto.
Per un approfondimento sugli aspetti essenziali dei due regimi, si veda oltre.
N.B.: Modifiche, intervenute anche successivamente all’approvazione del progetto, che
incidano sul calcolo della percentuale di cofinanziamento pubblico (quali, ad esempio, la
definizione del soggetto destinatario della formazione come PMI o grande impresa, la
classificazione della formazione come generale o specifica, l’ubicazione della sede in zona
assistita o meno) comporteranno conseguenti variazioni nella percentuale di finanziamento
pubblico riconosciuto.
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Massimali per domanda
Ogni impresa potrà chiedere il cofinanziamento di una o più azioni formative diverse a propria
o a altrui titolarità, anche eventualmente su bandi con scadenze diverse, per un importo
massimo di cofinanziamento pubblico richiedibile pari a:
tipo di impresa
Grandi imprese
PMI
numero di dipendenti importo massimo
sul
territorio
provinciale
> 1.000
€ 80.000,00
> 500
€ 60.000,00
>150
€40.000,00
>100
€25.000,00
<=100
€15.000,00
>150
€30.000,00
>50
€20.000,00
<=50
€10.000,00
Ogni impresa deve allegare al singolo progetto presentato un prospetto riepilogativo (Allegato
n.1) che indichi l’ammontare di cofinanziamento pubblico richiesto con le presenti disposizioni
sulla Misura D1 Azione 2, di cui sarà direttamente o indirettamente beneficiaria (in caso di
approvazione del/dei progetto/i).
Vale a dire, nel prospetto dovranno essere riepilogate le quote di cofinanziamento pubblico
richiesto in tutti i progetti:
- a propria titolarità
- a titolarità di un’altra impresa in caso di progetto interaziendale (per la quota di propria
competenza)
- a titolarità di un ente di formazione (in toto o per la quota di propria competenza in caso di
progetto presentato per più imprese).
Tale prospetto riepilogativo deve essere firmato dal legale rappresentante e allegato a tutti i
progetti in cui l’impresa compaia come beneficiaria.
La mancata presentazione del prospetto riepilogativo, la sua incompletezza, così come il
superamento dei limiti di cofinanziamento pubblico richiedibile, da parte di una impresa, rende
inammissibile il progetto sia esso a titolarità della stessa impresa sia a titolarità di
un ente e anche nel caso in cui coinvolga o sia a titolarità di altre imprese.
I progetti compresi nei singoli prospetti riepilogativi saranno valutati indipendentemente l’uno
dall’altro.
Per particolari attività discendenti da strategie di settore riconosciute dalla Provincia, si potrà
derogare eccezionalmente ai massimali di cofinanziamento pubblico di cui sopra.
Rispetto alle risorse resesi eventualmente disponibili a seguito di rinunce o revoche, lo
scorrimento di graduatoria terrà prioritariamente conto della manifestata volontà di avviare le
attività i tempi utili alla loro realizzazione entro il 31/06/2007.
Risorse e data di scadenza per la presentazione dei progetti:
Data chiusura bando
23/03/2006
Budget
indicativo
2.400.000,00
Quota PMI
1.280.000,00
Quota
Grandi
imprese
1.120.000,00
La quota complessiva destinata alle PMI, comprensiva del budget per il catalogo, ammonta al
65% dell’importo complessivamente destinato alla formazione continua.
TIPOLOGIE DI FINANZIAMENTO PUBBLICO
A) Regolamento (CE) n. 68/2001, modificato dal Regolamento CE n. 363/2004 Regime di aiuti alla formazione (o “in esenzione”)
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1. Possono beneficiare degli aiuti inclusi nel presente regime imprese grandi, medie e
piccole. Per la definizione di piccole e medie imprese si veda l’apposito paragrafo delle
presenti Disposizioni, che rinvia alla definizione di PMI contenuta nella raccomandazione
della Commissione del 6 maggio 2003 (GU L 124 del 20/5/2003, pag. 36).
2. Il presente regime si applica agli aiuti alla formazione in tutti i settori, incluse le attività
connesse alla produzione, trasformazione o commercializzazione dei prodotti di cui
all’allegato I del Trattato, fatta eccezione per gli aiuti di cui al regolamento (CE) n.
1407/2002 del Consiglio, relativo agli aiuti di Stato all’industria carboniera.
3. Il presente regime non si applica agli aiuti alla formazione o riqualificazione di imprese
“in crisi” secondo gli “Orientamenti comunitari sugli aiuti per il salvataggio e la
ristrutturazione di imprese in difficoltà” (GUCE serie C 288 del 9/10/99), nell’ambito di
operazioni di salvataggio o di ristrutturazioni. Tali aiuti saranno valutati alla luce dei
sopra citati Orientamenti.
4. In attuazione della disciplina degli aiuti di stato alla formazione contenuta nel
Regolamento (CE) n. 68/2001 (GUCE L 10 del 13/01/2001), modificato con il
Regolamento (CE) n. 363/2004 della Commissione del 25/2/2004 (GUCE L 63 del
28/2/2004), la Regione Liguria stabilisce che gli interventi di formazione di cui al punto
n. 1 devono realizzarsi secondo le intensità lorde massime di aiuto, espresse in
percentuale dei costi sovvenzionabili, riportate nel seguente quadro, dove per “zone
assistite” si intendono le imprese localizzate in aree che possono beneficiare degli aiuti
regionali conformemente all’art. 87 par. 3 punto C del Trattato:
GRANDI IMPRESE
Zone non Assistite
Zone Assistite
PMI
Zone non assistite
Zone assistite
Formazione Specifica
25
30
Formazione specifica
35
40
Formazione generale
50
55
Formazione generale
70
75
NB:
Le zone assistite, di cui all’art 87 par. 3 punto C, possono essere individuate sul sito della
Regione Liguria al seguente indirizzo:
http://www.obiettivo2.regione.liguria.it
Le intensità di cui al quadro precedente sono maggiorate di 10 punti percentuali, qualora
l’azione oggetto dell’aiuto sia destinata alla formazione di lavoratori svantaggiati, individuati
tra le seguenti tipologie:
a) Qualsiasi giovane di meno di 25 anni che non abbia in precedenza ancora ottenuto il
primo impiego retribuito regolarmente (solo se assunto da non più di 6 mesi alla data di
scadenza dell’avviso pubblico sul quale viene richiesto l’aiuto);
b) Qualsiasi persona affetta da un grave handicap fisico, mentale o psichico, che sia
tuttavia in grado di entrare nel mercato del lavoro;
c) Qualsiasi lavoratore migrante che si sposta o si è spostato all’interno dell’Unione
Europea o diviene residente nell’Unione Europea per assumervi un lavoro e necessita di
una formazione professionale e/o linguistica;
d) Qualsiasi persona che desideri riprendere un’attività lavorativa dopo un’interruzione di
almeno tre anni, in particolare qualsiasi persona che abbia lasciato il lavoro per la
difficoltà di conciliare vita lavorativa e vita familiare (solo se assunta da non più di 6
mesi alla data di scadenza dell’avviso pubblico sul quale viene richiesto l’aiuto);
e) Qualsiasi persona di più di 45 anni priva di titolo di studio di livello secondario
superiore;
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f)
Qualsiasi disoccupato di lungo periodo, ossia una persona senza lavoro da oltre 12 mesi
consecutivi (solo se assunto da non più di 6 mesi alla data di scadenza dell’avviso
pubblico sul quale viene richiesto l’aiuto).
Qualora l’aiuto concesso riguardi il settore dei trasporti marittimi, la sua intensità può
raggiungere il 100% indipendentemente dal fatto che il progetto di formazione riguardi la
formazione specifica o quella generale, purché vengano soddisfatte le seguenti condizioni: il
partecipante al progetto di formazione non è un membro attivo dell’equipaggio, ma
soprannumerario, e la formazione viene impartita a bordo di navi immatricolate nei registri
comunitari.
La presente disciplina si applica ai progetti formativi impartiti sia direttamente dalle imprese
che da enti pubblici o privati a favore degli occupati e/o degli imprenditori.
Tipi di formazione
o
formazione specifica: quella che comporta insegnamenti direttamente e
prevalentemente applicabili alla posizione, attuale o futura, occupata dal dipendente
presso l’impresa beneficiaria e che fornisca qualifiche che non siano trasferibili ad altre
imprese o settori di occupazione, o lo siano solo limitatamente.
o
formazione generale: quella che comporta insegnamenti non applicabili
esclusivamente o prevalentemente alla posizione, attuale o futura, occupata dal
dipendente presso l’impresa beneficiaria, ma che fornisca qualifiche ampiamente
trasferibili ad altre imprese o settori di occupazione e che pertanto migliori in modo
significativo la possibilità di collocamento del dipendente.
Ai fini delle presenti Disposizioni, si precisa che è ritenuta “generale” esclusivamente:
- la formazione interaziendale, cioè la formazione organizzata congiuntamente da diverse
imprese indipendenti (ai sensi della normativa comunitaria che definisce le PMI, per la
quale si veda la voce seguente “Definizione di PMI”) ovvero di cui possono beneficiare i
dipendenti di diverse imprese;
- la formazione riconosciuta, certificata e convalidata dalle autorità o dagli organismi pubblici
o da altri organismi ed istituzioni ai quali gli Stati membri o l’Unione Europea abbiano
attribuito competenza in materia;
- la formazione linguistica;
- la formazione relativa ad alfabetizzazione informatica con riferimento a applicativi per office
automation, fogli elettronici, videoscrittura, database, software di presentazione, linguaggi
di programmazione;
- la formazione di base per l’impresa, relativa a elementi di marketing, contabilità, normativa
fiscale, management, tecnica di comunicazione, qualità, sicurezza, normativa ambientale.
Nel caso in cui il progetto preveda elementi di formazione specifica e di formazione generale,
che non possano essere distinti ai fini del calcolo dell’intensità dell’aiuto e nei casi in cui non sia
possibile stabilire se il progetto abbia carattere specifico o generale, si applicano le intensità
relative alla formazione specifica.
B) Regolamento (CE) n. 69/2001 - Regime “de minimis”
Possono beneficiare degli aiuti inclusi nel regime di cui al presente regolamento le imprese
grandi, medie e piccole.
Ciascuna impresa non può usufruire in 3 anni di un finanziamento pubblico complessivo,
assegnato sotto forma di de minimis, superiore a € 100.000,00 (L. 193.627.000), a qualsiasi
titolo e da qualsiasi Amministrazione pubblica ottenuto. Da tale calcolo sono invece esclusi i
finanziamenti e contributi ricevuti a valere su regimi di aiuto notificati alla Commissione
Europea e da questa approvati.
Il periodo di 3 anni rispetto al quale calcolare il finanziamento complessivo ottenuto si
individua ponendo come termine finale la data di scadenza del presente bando prescelta e
risalendo a ritroso per 3 anni.
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L’individuazione del periodo viene rideterminata nel caso la proposta venga approvata e
finanziata, ponendo come termine finale la data di approvazione del relativo provvedimento
della Provincia.
La percentuale di contributo pubblico è pari all’ 80% dei costi ammissibili.
La regola del de minimis si applica anche nel caso in cui il beneficiario immediato del
finanziamento sia altro soggetto (ad esempio ente di formazione) che eroga le attività
finanziate a favore di una/più imprese specifiche anche individuate successivamente alla
presentazione del progetto.
Le imprese appartenenti al settore dei trasporti non sono ammesse al regime di aiuti de
minimis alla formazione.
Le imprese appartenenti ai settori dell’agricoltura e della pesca sono soggette a un regime
speciale, secondo quanto disposto dal regolamento (CE) n. 1860/2004 del 6/10/2004,
pubblicato sulla GUCE L 325 del 28/10/2004. Tale regolamento ammette al regime de minimis
le suddette imprese, fissando un limite massimo di 3.000 Euro, a fronte dei 100.000 Euro
previsti per le imprese degli altri settori ammessi al regime.
In particolare, le imprese del settore agricolo sono quelle dedite alla produzione, alla
trasformazione o alla commercializzazione dei prodotti di cui all’allegato I del Trattato.
Le imprese del settore della pesca sono quelle dedite alla produzione, alla trasformazione o alla
commercializzazione dei prodotti pescati in mare o nelle acque interne e dei prodotti
dell’acquacoltura di cui all’art. 1 del regolamento (CE) n. 104/2000 del 17/12/1999 del
Consiglio.
DEFINIZIONE DI PMI
Si rinvia al testo della Raccomandazione della Commissione del 6 maggio 2003 relativa alla
definizione delle microimprese, piccole e media imprese (2003/361/CE) pubblicata sulla Gazzetta
ufficiale dell’Unione Europea 20/5/2003, L 124, pagg. 36 e seguenti. Tale Raccomandazione è
consultabile anche sul sito della Provincia di Genova.
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INDICAZIONI COMUNI A TUTTE LE MISURE
1- RIFERIMENTI NORMATIVI
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio del 21 giugno 1999 recante disposizioni
generali sui fondi strutturali, modificato con Regolamento (CE) n. 1105/2003 del Consiglio
del 26 maggio 2003;
Regolamento (CE) n. 1784/1999 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 luglio 1999
relativo al Fondo Sociale Europeo;
Regolamento (CE) n. 1685/2000 della Commissione del 28 luglio 2000 recante disposizioni
di applicazione del regolamento (CE) n. 1260 del Consiglio per quanto riguarda
l’ammissibilità delle spese concernenti le operazioni cofinanziate dai Fondi strutturali,
modificato con Regolamento (CE) n. 448/2004 della Commissione del 10 marzo 2004;
Regolamento (CE) n. 438/2001 della Commissione del 2 marzo 2001 recante modalità di
applicazione del regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio per quanto riguarda i sistemi
di gestione e di controllo dei contributi concessi nell’ambito dei fondi strutturali, modificato
con Regolamento (CE) n. 2355/2002 della Commissione del 27 dicembre 2002;
Regolamento (CE) n. 448/2001 della Commissione del 2 marzo 2001 recante modalità di
applicazione del regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio per quanto riguarda la
procedura relativa alle rettifiche finanziarie dei contributi concessi nell’ambito dei Fondi
strutturali;
Regolamento (CE) n. 68/2001 della Commissione del 12 gennaio 2001 relativo
all’applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti destinati alla formazione,
modificato con il Regolamento (CE) n. 363/2004 della Commissione del 25/2/2004;
Regolamento (CE) n. 69/2001 della Commissione del 12 gennaio 2001 relativo
all’applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti di importanza minore de
minimis);
Regolamento (CE) n. 70/2001 della Commissione del 12 gennaio 2001 relativo
all’applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti di Stato a favore delle piccole
e medie imprese;
Regolamento (CE) n. 2204/2002 della Commissione del 12 dicembre 2002 relativo
all’applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti di Stato a favore
dell’occupazione;
Regolamento (CE) n. 1860/2004 della Commissione del 6 ottobre 2004, relativo
all’applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti de minimis nei settori
dell’agricoltura e della pesca;
Quadro Comunitario di Sostegno (in seguito denominato QCS) per l’Ob.3 Regioni CentroNord - FSE 2000-2006, approvato dalla Commissione Europea con decisione n. C
(2000)1120 del 18 luglio 2000 e modificato a seguito di revisione di metà periodo
approvata dalla Commissione Europea con decisione n. C(2004)1967 del 25/5/2004;
Programma Operativo della Regione Liguria (di seguito denominato POR) Ob.3 - FSE 20002006, approvato dalla Commissione Europea con decisione n. C (2000)2072 del 21
settembre 2000 e modificato, a seguito della revisione di metà periodo ai sensi dell’art.14
comma 2 del regolamento (CE) n.1260/99, con decisione n. C(2004)2020 del 1°luglio
2004;
Complemento di Programmazione Ob.3 - 2000-2006 approvato dalla Giunta Regionale con
deliberazione n. 1261 del 22.11.2000, , modificato in sede di revisione di metà periodo del
P.O.R. con deliberazione della Giunta Regionale n. 871 del 6 agosto 2004, previa
validazione del Comitato di Sorveglianza Ob. 3 della Regione Liguria nella seduta del 22/23
giugno 2004;
“Disposizioni attuative azioni Fondo sociale europeo P.O.R. Ob. 3 – Anno 2005 e Anno
2006” approvate con deliberazione della Giunta Regionale n. 559 del 18/5/2001 e
integrate/modificate con deliberazioni G.R. n. 228 del 14/3/2002, n. 1593 del 5/12/2003 e
n. 168 del 23/12/2004;
Legge regionale 5 novembre 1993 n. 52 recante “Disposizioni per la realizzazione di
politiche attive del lavoro” e successive modifiche ed integrazioni;
Legge regionale n. 27/98 recante “Disciplina dei servizi per l’impiego e della loro
integrazione con le politiche formative e del lavoro”;
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Manuali per la Gestione e per la Rendicontazione approvati dalla Regione Liguria con
Decreto del Direttore Generale n. 146 del 28/4/2005 (e specifiche provinciali consultabili
sul sito della Provincia di Genova);
Piano dei servizi per l’impiego e delle politiche formative e del lavoro 2005-2006, approvato
dal Consiglio Provinciale con deliberazione n. 3 del 2/2/2005 e finanziato, per l’annualità
2005, con Deliberazione di Giunta Regionale n. 697 del 01/07/2005.
2 – ACCREDITAMENTO DELLE SEDI FORMATIVE- A.T.I. e A.T.S.
Per quanto concerne l’accreditamento delle sedi formative si richiamano le disposizioni di cui al
D.M. 25/5/2001, nonché quelle di cui alla deliberazione di Giunta regionale n. 567 del
7/6/2004 con la quale viene approvato il nuovo avviso e i relativi criteri di valutazione delle
domande di accreditamento.
Nel richiamare la definizione di sede operativa oggetto di accreditamento si specifica che, ove
la realizzazione del progetto prevedesse l’utilizzo di strutture esterne, il soggetto proponente
accreditato deve garantirne la rispondenza alle vigenti normative in tema di adeguatezza e
sicurezza attraverso la presentazione di apposita dichiarazione.
Infine, in considerazione del fatto che la fase di sperimentazione della procedura di
accreditamento può ritenersi conclusa, i soggetti partecipanti a A.T.I. o A.T.S. o analoghe
forme associative quali gli Accordi organizzativi da sottoscriversi presso gli Uffici provinciali)
devono essere tutti accreditati per la macrotipologia di riferimento. Tale disposizione non si
applica alle imprese, non soggette alla procedura in questione.
In caso di presentazione di progetti da parte di organismi misti, quali le Associazioni
Temporanee di Impresa, le Associazioni Temporanee di Scopo o analoghe forme associative, gli
stessi dovranno indicare, all’interno della scheda progetto, l’intenzione di costituirsi in A.T.I.,
A.T.S., o altro, indicando specificatamente i ruoli, le competenze e la suddivisione finanziaria
dei singoli soggetti nell’ambito della realizzazione del progetto presentato.
3 - DELEGA DELLE ATTIVITÀ
La delega totale della gestione delle attività progettuali è vietata.
Non si considera delega l’affidamento di attività da parte di associazioni ai propri associati, di
consorzi o società consortili ai propri consorziati, A.T.I. o A.T.S. (o analoghe forme associative,
quali gli accordi organizzativi) ai propri associati, di imprese ad altre imprese facenti parte
dello stesso gruppo ai sensi dell’art. 2359 del Codice civile, di fondazioni ai soggetti facenti
parte delle stesse.
Il ricorso a prestazioni professionali individuali è sempre possibile, sia da parte del soggetto
attuatore, che da parte dei soggetti a esso equiparati (soggetti associati o consorziati).
La delega anche parziale a soggetti terzi della gestione dell’attività è vietata,fatta eccezione
per le deroghe sotto indicate.
Responsabile a tutti gli effetti dell’intervento formativo è, in ogni caso, il soggetto attuatore
anche per le azioni delegate.
Ai fini della deroga a tale divieto, tutti gli elementi caratterizzanti la delega devono essere
dettagliatamente descritti e motivati nel progetto ed espressamente approvati o autorizzati
dalla Provincia (non vale il silenzio assenso).
In nessun caso la delega può riguardare le attività di direzione, coordinamento e tutoraggio.
In generale la possibilità di delegare le attività è ammissibile alle seguenti condizioni:
1. il valore complessivo delle attività delegate non sia di importo superiore al 30% del
costo complessivo approvato per il progetto e comunque non superi l’importo di
€200.000;
2. si renda indispensabile l’apporto specialistico in specifiche discipline di cui i soggetti
attuatori non dispongano in maniera diretta, come ad esempio per interventi formativi
rivolti al personale dipendente, di cui siano titolari imprese non dotate di centro di
formazione interna. In tal caso gli esperti, non altrimenti reperibili sul mercato, devono
essere inseriti in strutture specializzate in qualità di dipendenti o facendo ricorso alle
tipologie contrattuali previste dal Decreto legislativo n. 276 del 10 settembre 2003
(quali il contratto di lavoro a progetto e il contratto di somministrazione);
3. i termini e le condizioni della collaborazione (natura della prestazione, durata,
corrispettivo, ecc.) risultino precisati in dettaglio nel progetto approvato, nell’atto di
delega (contratto o convenzione) e nei giustificativi di spesa.
L’incarico deve essere preventivamente sottoposto anche al terzo e da esso formalmente
accettato.
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Il soggetto delegato non può a sua volta delegare tutte o parte delle attività a un ulteriore
soggetto giuridico.
In casi eccezionali, per esigenze obiettivamente imprevedibili al momento della presentazione
del progetto debitamente motivate, la delega potrà anche essere autorizzata da parte della
Provincia nel corso delle attività, purché preventivamente rispetto all’espletamento delle
attività oggetto della stessa delega e comunque, sempre nei limiti dei sottoelencati casi:
 per iniziative aventi carattere di comprovata urgenza, tale da non consentire
l’organizzazione delle stesse all’interno del soggetto attuatore nei tempi utili per la loro
tempestiva realizzazione.
 giustificate modifiche agli elementi della delega descritti e motivati in sede di
presentazione della proposta formativa.
Le disposizioni di cui sopra non si applicano ai progetti affidati tramite appalti di servizi, per i
quali valgono le regole fissate dalla normativa in materia, in relazione a responsabilità del
soggetto attuatore ed al subappalto.
4 - PROCEDURE DI SELEZIONE E VALUTAZIONE DEI PROGETTI
Le procedure di selezione dei progetti sono state individuate, tenendo conto della tipologia
degli interventi, nel rispetto della normativa vigente, comunitaria, nazionale e regionale.
In linea con l’impegno della messa a regime del sistema dell’accreditamento, si farà ricorso a
procedure di evidenza pubblica per la selezione dei progetti relativi ad attività formative.
La valutazione dei progetti da ammettere a finanziamento è di competenza dell’Ufficio
Programmazione, che potrà essere integrato da esperti esterni andando a costituire un
apposito nucleo di valutazione che verrà formalmente individuato.
Il sistema di valutazione garantirà la massima trasparenza, obiettività e omogeneità della
valutazione, posizionando le domande presentate, sulla base del punteggio acquisito da
ciascuna di esse, in apposite graduatorie, diverse per ciascuna tipologia progettuale.
La valutazione delle domande è articolata in:
 istruttoria normativa
 istruttoria di merito
 istruttoria tecnico-organizzativa
 istruttoria tecnico-pedagogica
 istruttoria economica
I criteri di definizione dei punteggi all’interno delle cinque articolazioni della valutazione sono
ulteriormente specificati nelle schede di valutazione allegate al presente documento, di
cui potranno essere approvate versioni più dettagliate prima dell’avvio della valutazione
(saranno pubblicate tempestivamente sul sito della Provincia).
Saranno considerati ammissibili a finanziamento esclusivamente i progetti che raggiungano un
punteggio minimo complessivo di 70 punti.
La Provincia si riserva di ridurre il numero di edizioni approvate e finanziate rispetto a quelle
richieste, sia in funzione delle tempistiche di realizzazione rispetto alla data del 31/03/2007,
sia sulla base di una valutazione che, in base alle risorse disponibili, terrà conto di:
adeguamento all’effettiva complessità della proposta, coerenza con le motivazioni a supporto,
tempi di attuazione esposti. Il finanziamento delle edizioni portate in riduzione potrà essere
riconsiderato in presenza di risorse disponibili e di variazione degli elementi suddetti.
Gli esiti della valutazione dei progetti presentati saranno sottoposti all’approvazione degli
organi competenti entro 60 giorni dalla data di scadenza del relativo bando, a meno che il
numero e la complessità dei progetti pervenuti non giustifichi tempi più lunghi.
Per avere informazioni sull’andamento dell’iter di valutazione è possibile rivolgersi all’indirizzo:
[email protected].
Le attività che non risulteranno finanziabili con le risorse a bando, sia perché riferite a
domande non accolte, sia perché poste in zona di graduatoria non attivabile, non acquisiscono
alcun titolo preferenziale per l’approvazione in bandi successivi.
Definizione delle priorità comuni alle Misure
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La valutazione dei progetti terrà conto del
programmazione comunitaria, quali i campi
pari opportunità e società dell’informazione,
descrizione della strategia (par. 3.2.2.)
Programmazione (par. 1.4.2).
conseguimento di alcuni obiettivi prioritari della
trasversali d’intervento del FSE: sviluppo locale,
come indicati nel POR Ob. 3 in particolare nella
e delle singole misure nel Complemento di
In via generale tali priorità possono essere perseguite come segue:
- sviluppo locale: è una priorità che potenzialmente investe tutti gli obiettivi globali, tenuto
conto della trasversalità del tema. In relazione alla specificità di intervento delle singole misure
messe a bando i progetti dovranno contenere ed attuare interventi mirati allo sviluppo sia di
aree subregionali che di aree di crisi industriale ed occupazionale, e derivare da accordi
promossi da enti locali, parti sociali o da altri soggetti pubblici o privati.
- pari opportunità : è perseguita con una logica di intervento fondata sul mainstreaming sia
garantendo una presenza femminile che orientativamente rifletta la situazione del mercato del
lavoro, sia promuovendo azioni specifiche come enunciate nel POR e nel complemento di
programmazione. Per tutte le misure quindi i progetti devono esplicitamente contenere azioni
atte ad assicurare tale priorità, indicando: un obiettivo quantificato della presenza di
destinatari per genere, le modalità di accesso ed attuative tali da favorire e consentire
l’accesso e la fruizione da parte delle donne, l’eventuale collegamento con azioni di
sensibilizzazione, informazione, promozione, e accordi tra le parti sociali realizzate da altri
soggetti/progetti già esistenti a livello locale oppure da attivare nel caso della presentazione di
un progetto integrato, il collegamento con servizi finalizzati a conciliare la vita familiare con
l’inserimento in misure attive (per tutte le misure), l’attivazione di servizi finalizzati a
rimuovere le condizioni di disagio e/o conciliare la vita familiare con l’inserimento in misure
attive. Ai fini dell’assegnazione del punteggio, le modalità per il perseguimento di tale priorità
devono essere chiaramente esplicitate.
- società dell’informazione : è una priorità da perseguire sia nell’ambito del sistema
dell’apprendimento sia nell’ambito del mondo del lavoro, sia nel sistema delle imprese. In
relazione alla specificità di intervento delle singole misure messe a bando i progetti dovranno
esplicitare: l’utilizzo di tecnologie dell’informazione e della comunicazione nella progettazione e
nelle modalità di erogazione delle attività (es. FAD), l’erogazione di moduli/percorsi formativi
riferibili all’apprendimento di tecnologie multimediali ed informatiche, l’eventuale
sperimentazione di forme di telelavoro, il sostegno alla nascita e al consolidamento di piccole e
medie imprese nel settore. Per dare luogo al punteggio di priorità tali aspetti non devono
essere di impatto marginale, ma rappresentare il nucleo essenziale delle attività proposte o
comunque una parte consistente nell’ambito del progetto.
5- MODALITÀ DI COMUNICAZIONE DEGLI ESITI DI VALUTAZIONE
Al fine di informare tempestivamente i soggetti interessati, senza attendere i tempi
necessariamente più lunghi delle comunicazioni tramite posta, le determinazioni dirigenziali di
approvazione degli esiti della valutazione saranno pubblicate, oltre che all’Albo Pretorio della
Provincia di Genova (Piazzale Mazzini, 2 – ingresso), sul sito www.provincia.genova.it/pal
nell’Area Operatori della Formazione Professionale.
Le schede tecniche contenenti le valutazioni espresse per ogni singolo progetto saranno
consultabili presso l’Ufficio Programmazione del Servizio Formazione Professionale.
6- FINANZIAMENTO
Il finanziamento pubblico è così ripartito:
45 % a carico del Fondo Sociale Europeo
44 % a carico del Fondo di Rotazione o di altri Fondi Nazionali
11 % a carico del Bilancio regionale
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Le anticipazioni e gli ulteriori acconti saranno erogati ai soggetti attuatori secondo le modalità
previste dalle “Disposizioni attuattive azioni fondo sociale europeo P.O.R. OB.3 anno 2005,
2006” (paragrafo n. 16).
Per ulteriori dettagli si rimanda al “Vademecum di gestione” degli interventi formativi.
7- DESTINAZIONE FINANZIARIA A FAVORE DELLE AREE OBIETTIVO 2
Per quanto attiene la tipologia di azioni che identificano l’intervento in Ob. 2 si richiama quanto
precisato nel POR, cap. 3 par. 3.1.3 e nel Complemento di Programmazione par. 1.4 nonché
quanto disposto dalla Regione con circolare n. 20756/770 del 11/2/2002, reperibili nel sito :
www.regione.liguria.it - sezione “Istruzione e Lavoro” -Fondo Sociale Europeo-Obiettivo 3 Modalità operative, e si specificano i seguenti indicatori di riferimento:
- Residenza dei destinatari dell’intervento in zone Ob.2;
- Collocazione delle imprese in zone Ob.2 in caso di aiuti o formazione per occupati;
- Individuazione di progetti chiaramente finalizzati rispetto alle esigenze specifiche
individuate in zone Ob.2.
8- DISPOSIZIONI PER LA PUBBLICIZZAZIONE DEI BANDI
(per Misura A2 – Azione 1 e Misura C3 Azioni 1 e 2)
Ad avvenuta approvazione del progetto e prima dell’inizio della relativa fase di
pubblicizzazione, l’ente titolare dovrà inviare all’Ufficio Programmazione il testo del bando e
della scheda informativa secondo i modelli allegati al presente documento (la consegna andrà
effettuata tramite posta elettronica all’indirizzo [email protected] oppure tramite
consegna di floppy disk contenente il relativo file). Solo ed esclusivamente i bandi e le schede
informative approvati dall’Ufficio Programmazione potranno essere utilizzati e pubblicizzati
dall’ente di formazione.
Si ricorda che i bandi e la schede informative dei corsi che rilasciano attestato di qualifica o
specializzazione devono riportare, a fianco della denominazione del progetto, qualifica e codice
ISTAT.
L’azione pubblicitaria di carattere generale, sia tramite quotidiani, sia sul web, sia sul
settimanale Iolavoronewsletter, sarà curata direttamente dalla Provincia. Per le ulteriori
iniziative individuali, il titolare del progetto dovrà attenersi alla documentazione approvata
dalla Provincia stessa.
In ogni caso, i soggetti che svolgono attività finanziate dovranno rispettare rigorosamente il
regolamento CE n.1159/2000 del 30/5/2000, pubblicato sulla G.U.C.E. L 130/30 del
31.5.2000, relativo alle azioni informative e pubblicitarie a cura degli Stati membri sugli
interventi dei fondi strutturali nonché attenersi a quanto disposto dalla Regione con circolare
n.6746/179911 del 19/12/2001.
9- MONITORAGGIO FISICO-FINANZIARIO SUI CORSI
La Regione ha predisposto un sistema di monitoraggio di tutte le attività (formative, di
orientamento, aiuti all’ occupazione), fondato su una base dati integrata dalle Province. La
Provincia di Genova integra la base dati regionale, secondo le modalità e nel rispetto delle
scadenze previste, acquisendo i dati dagli operatori per la quota di attività affidata a soggetti
terzi. I soggetti che beneficeranno di finanziamenti dovranno dunque fornire tutta la necessaria
collaborazione secondo gli obblighi loro imposti nelle convenzioni di affidamento, in attuazione
del regolamento comunitario n. 438/2001 e delle Disposizioni attuative regionali per le azioni
F.S.E. P.O.R. Ob. 3 2006 - 2006.
(Ė confermato il sistema di monitoraggio finanziario basato sulla certificazione di spesa
trimestrale).
10- INFORMATIVA AI SENSI DEL D.Lgs. n. 196/2003
Si informa, ai sensi dell’art.13 del D.Lgs. n. 196 del 30/6/2003 “Codice in materia di protezione
dei dati personali”, che i dati richiesti sono necessari per la gestione del procedimento di
assegnazione ed erogazione dei finanziamenti relativi alle attività formative di cui alle presenti
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Disposizioni e per tutti gli adempimenti connessi. Il conferimento dei dati è obbligatorio e
l’eventuale rifiuto comporta l’impossibilità di procedere all’erogazione del finanziamento. I dati
raccolti sono conservati a cura dell’Area 10 Politiche formative e Istruzione e trattati, anche in
modo informatizzato, in conformità con le disposizioni vigenti in materia. Il titolare del
trattamento è la Provincia di Genova. Il responsabile del trattamento è il Direttore dell’Area 10
Politiche formative e Istruzione, al quale gli interessati possono rivolgersi per far valere i diritti
di cui all’art. 7 del D.Lgs. n. 196/2003.
Dovrà essere compilata e firmata la scheda di informativa allegata alle presenti Disposizioni e
al file modello di progettazione.
11- INFORMAZIONI SULLE DISPOSIZIONI
Le presenti Disposizioni e le informazioni sul file predisposto per la progettazione sono
reperibili sul sito internet
www.provincia.genova.it/pal
Si invitano i soggetti interessati a consultare costantemente il suddetto sito, al fine di avere
tempestiva conoscenza non solo di disposizioni integrative alle presenti, ma anche di eventuali
correzioni, anche in riferimento ai documenti da prodursi in allegato.
Per richieste di informazioni sul file modello di progettazione:
Atene - Centro di eccellenza per l’innovazione formativa – tel. 010 7410911
Per tutte le altre informazioni:
Massimo Aliverti – tel. 010 5497612
Alberto Di Stefano – tel. 010 5497599
Michela Maggiani – tel. 010 5497605
Paolo Profumo – tel. 010 5497602
Posta elettronica: [email protected]
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MODALITÀ PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI
Ogni progetto dovrà essere redatto necessariamente utilizzando il file modello di progettazione
fornito dalla Provincia di Genova (disponibile con le relative istruzioni d’uso sul sito internet
www.provincia.genova.it/pal o presso l’Ufficio Programmazione).
Per i corsi annuali per drop out (Misura A2 – Azione 2 a) e per il progetto PERSEO (Misura C2 –
Azione 2), nella fase di presentazione e valutazione dei relativi progetti, verrà utilizzata la
procedura on line realizzata dalla Regione Liguria. Di conseguenza la fase di gestione e
rendicontazione dei progetti derivanti da progettazione con questa modalità, sarà gestita
tramite il medesimo applicativo
La suddetta procedura sarà applicata anche, a partire dalla fase di gestione, a tutti i restanti
progetti a titolarità di Enti/Centri accreditati (seguiranno indicazioni operative più specifiche).
Gli Enti/Centri interessati devono contattare la Provincia per attivare la procedura di
abilitazione e accesso alla procedura web, predisponendo la richiesta e la dichiarazione di
impegno allegate sub n.4 alle presenti Disposizioni.
Per l’annualità 2006 la procedura on line non si applica ancora ai progetti a titolarità di
aziende.
Il progetto sarà considerato inammissibile qualora avvenga una qualsiasi
manomissione del file di progettazione da parte del soggetto proponente, anche nel
caso in cui la stessa manomissione renda il supporto informatico illeggibile.
L’utilizzo obbligatorio del suddetto file è funzionale alla riduzione dei tempi di valutazione dei
progetti.
Per ciascun progetto vanno presentati, pena l’inammissibilità:
o
o
o
o
il supporto informatico (floppy disk o CD rom contenente il progetto su file);
la versione cartacea originale, ottenuta dalla stampa del progetto e quindi di contenuto
a esso identico, con domanda in regola con le vigenti normative sull’imposta di bollo.
Tale versione, deve essere compilata in ogni sua parte e deve essere sottoscritta dal
legale rappresentante del soggetto proponente;
una fotocopia di un documento valido d’identità del legale rappresentante del soggetto
proponente;
tutti gli allegati richiesti nelle Disposizioni e negli eventuali successivi avvisi
per l’ammissibilità e per la valutazione dei progetti (per es. prospetto
riepilogativo Misura D1, Informativa ai sensi del D.lgs. n. 196/2003, Dichiarazione de
minimis, Verbale di accordo con le Parti sociali etc.)
Ciascun progetto deve essere presentato in busta chiusa recante in alto a sinistra l’indicazione
del soggetto proponente e la dicitura “F.S.E. Obiettivo 3 – Misura/e ……… Azione………………..”.
La Provincia si riserva di richiedere al soggetto proponente eventuale documentazione
integrativa.
I Progetti possono essere presentati con le seguenti modalità:
 consegna a mano: entro le ore 16 della data di scadenza. La consegna va
effettuata presso: Area 10 – Servizio formazione professionale, situato al terzo
piano della sede sita in via Cesarea 14 – Genova (orario di apertura: 9 -12.30 e
14 - 16, da lunedì a giovedì; 9 – 12.30 il venerdì)
 spedizione tramite servizio postale: entro la data di scadenza (farà fede la
data di spedizione risultante dal timbro apposto dal servizio postale) al
seguente indirizzo: Provincia di Genova - Area 10 Politiche formative e
Istruzione – Servizio Formazione Professionale - Ufficio Programmazione, via
Cesarea, 14 - 16121 Genova.
Si ricorda che la presentazione di progetti in base alle presenti Disposizioni costituisce, da
parte del proponente, accettazione di tutte le norme contenute nelle stesse e negli allegati da
compilare, nonché di quelle contenute nei provvedimenti e nei documenti di riferimento,
emessi da autorità nazionali e comunitarie. Per quanto non espressamente indicato nel
presente documento si rimanda in particolare a: “Disposizioni attuative P.O.R. Ob. 3 – anni
2005/2006”, “Programma Operativo Regionale Ob. 3 2000 - 2006” e “Complemento di
programmazione Ob. 3 2000-2006” della Regione Liguria.
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LE SCADENZE ENTRO LE QUALI È POSSIBILE PRESENTARE PROGETTI SONO INDICATE
ALL’INTERNO DELLE SCHEDE RELATIVE ALLE SINGOLE TIPOLOGIE DI AZIONE.
SCADENZE SUCCESSIVE E PER ULTERIORI ATTIVITÀ SARANNO PUBBLICIZZATE
TRAMITE AVVISO PUBBLICO.
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ALTRI INTERVENTI
1- MODALITÀ PER IL RICONOSCIMENTO DI ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE DA
PRIVATI CON FINI DI LUCRO ex art. 41, L.R. 52/93
Lo svolgimento di corsi di formazione professionale gestiti da privati con fini di lucro può essere
riconosciuto, ai fini dell’attribuzione della qualifica finale, purché il corso sia conforme agli
obiettivi del programma triennale regionale e nel rispetto del Vademecum di gestione delle
attività formative, per quanto applicabile.
Le finalità dell’istituto del riconoscimento di attività formative sono essenzialmente due:
o fornire all’utenza un’alternativa alle proposte corsuali pubbliche;
o conferire validità e spendibilità nel mercato del lavoro dell’attestato di qualifica
conseguito dagli allievi.
Le attività corsuali possono riguardare solo le attività formative comprese nelle lettere a) e b)
dell’art. 17 comma 1 della L.R. 52/93 e devono essere rivolte a persone maggiorenni.
Costituiscono requisiti per ottenere il riconoscimento:
o la disponibilità di strutture e di attrezzature idonee, nonché di un congruo sistema
organizzativo;
o la congruità dei contenuti didattico-formativi del corso rispetto alla figura professionale
in uscita;
o durata non inferiore a 400 ore;
o il possesso da parte dei formatori di idonea preparazione culturale e professionale;
o la congruità della spesa tenuto conto della qualità del corso, dei suoi possibili sbocchi
occupazionali, nonché della figura professionale in uscita;
o l’esistenza di un responsabile di tutte le azioni formative;
o l’accettazione del controllo tecnico-didattico della Provincia sull’attività svolta.
Il riconoscimento si riferisce ai singoli corsi, non si estende all’intera struttura formativa e non
costituisce titolo per l’ottenimento di contributi pubblici.
Per le attività formative riconosciute preordinate al rilascio di un attestato di qualifica
professionale, le prove finali di esame si svolgono, secondo le disposizioni dell’art. 25 della L.
52/93, nella sede formativa della struttura privata.
La Provincia provvede a nominare in ciascuna sede formativa una o più commissioni d’esame.
Gli attestati di qualifica professionale ottenuti al termine dei corsi riconosciuti costituiscono
titolo valido per l’ammissione a pubblici concorsi, per l’avviamento al lavoro e per
l’inquadramento aziendale ai sensi dell’art.14 della legge 21/12/1978 n. 845.
Il Consiglio Regionale, con propria deliberazione n. 14 del 6/02/96, ha emanato le disposizioni
che le Province devono seguire per il riconoscimento di attività formative realizzate da soggetti
privati aventi fini di lucro.
Gli operatori interessati, nel rispetto dell’art. 41 della L.R. 52/93 e delle disposizioni
succitate, possono presentare le domande di riconoscimento delle attività formative
entro il 30 giugno 2006.
Le attività corsuali che avranno ottenuto il riconoscimento dovranno obbligatoriamente iniziare
entro il 31 dicembre 2006 (trascorso tale termine la Provincia, senza che sia dovuta
comunicazione alcuna, potrà considerare che il soggetto titolare abbia rinunciato all’attività).
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2- ALTRI CORSI RICONOSCIUTI E NON FINANZIATI
Un'ulteriore tipologia di azioni formative riguarda una serie di attività disciplinate da leggi
speciali quali, ad esempio, le figure professionali di agenti e rappresentanti di commercio, corsi
per la somministrazione di alimenti e bevande, commercio di prodotto alimentari, iscrizione
REC, iscrizione RIT, agenti d'affari in mediazione.
In tale ambito rientrano anche corsi relativi a figure professionali normate da leggi, non più
finanziabili con risorse regionali (capitolo n. 4020), quali: conduttori di generatori di vapore,
conduttore di impianti termici, corsi di formazione per tecnico dei rifiuti, corsi per smaltimento
amianto, corsi per l’esercizio delle attività di consulenza per la circolazione dei mezzi di
trasporto, corsi per responsabili tecnici di operazioni di revisione periodica dei veicoli a motore,
corsi per professioni sportive (L.R. 6/2002), corsi per personale addetto agli impianti aeraulici,
estetiste.
Anche tali attività dovranno essere attuate secondo le disposizioni di cui alle Delibere del
Consiglio Regionale nn. 29 e 30 del 1995 e al vigente Vademecum di gestione, per quanto
applicabili.
Data la particolarità delle azioni di cui sopra, la presentazione dei progetti (in analogia alla
formazione ex P.I. 8) è sempre possibile, senza scadenze prestabilite.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Tutti i progetti relativi al riconoscimento di attività non finanziate sono comunque valutati sulla
base dei seguenti criteri:
-
1. Qualità e coerenza progettuale
ottima
50 punti
buona
40 punti
sufficiente
30 punti
insufficiente
15 punti
scarsa
0 punti
2. Qualificazione del soggetto proponente
ottima
25 punti
buona
20 punti
sufficiente
15 punti
insufficiente
7 punti
scarsa
0 punti
3. Coerenza struttura/progetto
ottima
15 punti
buona
12 punti
sufficiente
8 punti
insufficiente
5 punti
scarsa
0 punti
4. Congruità del prezzo
congruo e vantaggioso
10 punti
congruo
8 punti
abbastanza congruo
7 punti
non congruo
0 punti e progetto respinto
I progetti saranno considerati idonei se raggiungeranno un punteggio globale di almeno 70
centesimi.
Si terrà conto anche delle disposizioni per l’ex P.I. 8 (vedi paragrafo successivo).
N.B.: per i corsi di aggiornamento per l’istruzione e per l’addestramento al commercio e alla
vendita dei prodotti fitosanitari (da organizzarsi d’intesa con la ASL a cura di enti pubblici o
privati interessati), l’unico adempimento obbligatorio in capo alla Provincia è l’organizzazione di
due sessioni annuali di valutazione, subordinatamente all’effettivo svolgimento dei corsi di cui
sopra.
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3- EX PROGRAMMA INDIRIZZO 8: FORMAZIONE IN FORZA DI LEGGI VIGENTI O
ACCORDI DI PROGRAMMA O PROTOCOLLI D’INTESA STIPULATI DALLA REGIONE CON
AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
La cosiddetta formazione in forza di leggi comprende gli interventi formativi che devono essere
realizzati a seguito di prescrizioni normative. Si tratta prevalentemente di interventi di
formazione di breve durata che prevedono il rilascio di una qualifica o abilitazione o altro tipo
di riconoscimento ufficiale.
Per questi interventi, la Provincia si avvale in via prioritaria delle strutture formative dei propri
Centri di formazione.
Utenza: Diversificata a seconda delle diverse normative di riferimento
Tipologia dei proponenti: prioritariamente Centri provinciali di formazione professionale.
Settori di intervento: Tutti quelli previsti dalle normative di riferimento
Figura professionale in uscita: Diversificate in funzione dell’ambito di riferimento
Tipologia di azione formativa:
Abilitazione o azioni preparatorie al conseguimento dei patentini
Aggiornamento/specializzazione
Qualificazione
Specifica linea di finanziamento: Fondi regionali per la formazione di soggetti non occupati.
Riconoscimento di corsi a pagamento per la formazione di soggetti occupati (vedere paragrafo
precedente).
Durata (in ore): Standard minimo di riferimento = 80 ore
Dovranno essere rispettate le durate, ove previste, indicate dalle specifiche di riferimento
Numero allievi: standard = 15
Requisiti progettuali obbligatori: Nel rispetto della normativa di riferimento
Parametri costo applicabili:
Parametro ora allievo standard con applicazione del coefficiente attività consolidata = € 10,69
Risorse disponibili (fondi regionali capitolo n. 4020)
Le risorse non sono quantificabili, atteso che, qualora l’assegnazione di fondi regionali (cap.
4020) per l’annualità 2006 sia equivalente o inferiore a quella dell’annualità 2005, non vi potrà
essere alcuna destinazione finanziaria su tali attività. Tali fondi infatti hanno come prioritaria
destinazione le attività per disabili.
Comunque, anche nell’ambito dell’ex P.I. 8, ove siano reperite risorse al momento non
prevedibili, le stesse riguarderanno interventi per fasce deboli ( ad esempio corsi per non
vedenti) o disoccupati. Pertanto, le attività dell’ex P.I. 8 di norma rientreranno fra i corsi
riconosciuti di cui al paragrafo precedente, peraltro in coerenza con le indicazioni pervenute
dalla Regione Liguria.
Si applicano gli stessi criteri di valutazione dei progetti relativi al riconoscimento di attività non
finanziate.
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4- SCHEDE E INDICAZIONI GENERALI PER LE ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE
FINANZIABILI ATTRAVERSO LE MISURE B1, C2 E I FONDI DEL BILANCIO REGIONALE
Vengono di seguito esposte schede o disposizioni generali riguardanti le Misure B1, C2 e i
Fondi provenienti dal bilancio regionale (cap. 4020). Le disposizioni generali vengono
successivamente definite nelle presenti Disposizioni o in documenti separati, che terranno
conto delle innovazioni normative o progettuali eventualmente intervenute.
MISURA B1
A tale Misura fa riferimento il seguente intervento relativo a:
trasporto disabili adulti, in convenzione con il Comune di Genova.
Budget indicativo:
€ 22.000.
MISURA C2 E ALTRI INTERVENTI NELL’AMBITO DEL DIRITTO-DOVERE DI
ISTRUZIONE E FORMAZIONE
Nel corso del 2006 verranno realizzati i seguenti interventi contro la dispersione scolastica e
formativa:
1. Tirocini tutorati e interventi formativi destrutturati per il contrasto della dispersione
scolastica e formativa (utilizzando anche fondi della Misura A2).
2. Progetto P.E.R.S.E.O. di orientamento nelle terze classi della scuola media.
3. Percorsi integrati Scuola-Formazione Professionale per disabili.
In sinergia con i fondi della Misura A2 proseguiranno quindi gli interventi individualizzati dei
Centri per l’impiego e l’implementazione dell’anagrafe degli studenti (art. 3 D. Lgs 76/05) e
sarà realizzata un’offerta di percorsi a finalità orientativa nell’ambito del diritto/dovere di
istruzione e formazione (vedere le disposizioni per la Misura A2).
Sarà interamente finanziato con la misura A2 il Progetto Arios 2006/2007, con il quale vengono
realizzati interventi di orientamento nelle quarte e quinte classi degli istituti superiori statali e
paritari. Sulle risorse 2006 il budget relativo ammonta a € 150.000,00 della Misura A2.
AZIONI FORMATIVE PER GIOVANI DISABILI
Riguardano i seguenti interventi consolidati, in applicazione della L.R. 19/94:
 Attività mista;
 Attività specializzata (cui fanno riferimento anche i Percorsi integrati Scuola-Formazione
Professionale finanziati con la Misura C2);
 Inserimenti in corsi ordinari.
Le attività 2005-2006, in fase di avanzata realizzazione, sono state finanziate con risorse FSE
dell’annualità 2006 (Misure A2 e C2) e regionali dell’annualità 2005 (cap.4020) oltre a Fondi
sanità (2006).
Quindi saranno attivate le rilevazioni concordate con le ASL, per la successiva programmazione
delle attività 2006-2007, da finanziarsi con i fondi regionali 2006 (cap.4020) e 2007 (Sanità),
compatibilmente con l’importo effettivo di tale finanziamento, che al momento è comunque
l’unica fonte individuabile.
Si espongono di seguito le schede già disponibili per le predette attività, relative a
tutto il paragrafo 4 della sezione “Altri interventi”.
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PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA E FORMATIVA
DESCRIZIONE ASSE E MISURA
Asse C – Promozione e miglioramento della formazione professionale, dell’istruzione e
dell’orientamento, nell’ambito di una politica di apprendimento nell’intero arco della vita, al fine
di agevolare e migliorare l’accesso e l’integrazione nel mercato del lavoro, migliorare e
sostenere l’occupabilità e promuovere la mobilità professionale
Misura C2 – Prevenzione della dispersione scolastica e formativa
FINALITÀ DELLA MISURA
Assicurare ai giovani formalmente scolarizzati, ma privi delle competenze di base e a quelli che
hanno abbandonato percorsi formativi o scolastici, set di competenze spendibili sul mercato del
lavoro.
Innovare le metodologie psicopedagogiche d’intervento e sostenere le famiglie al fine di
consentire un reale recupero di competenze di base spendibili sul mercato del lavoro nei
giovani
Promuovere la conoscenza dei nuovi servizi resi a questa specifica fascia d’utenza
TIPOLOGIE DI AZIONE E DI PROGETTO
Azione 1 - Tirocini tutorati e interventi formativi destrutturati per il contrasto della dispersione
scolastica e formativa
Azione 2 - Percorsi di orientamento nelle terze classi della scuola media: progetto P.E.R.S.E.O
(Percorso Educativo Rinforzo Scelte E Orientamento)
Azione 3 - Percorsi integrati scuola/formazione professionale per allievi disabili
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Azione 1 – TIROCINI TUTORATI E INTERVENTI FORMATIVI DESTRUTTURATI PER IL
CONTRASTO DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA E FORMATIVA
(Macrotipologia di accreditamento: “Attività riferita all’ex obbligo formativo” o “Area
dello svantaggio e fasce deboli”)
“E’ assicurato a tutti il diritto all'istruzione e alla formazione per almeno dodici
anni…” (L. 53/03). Nella piena consapevolezza della necessità di innovare l’ offerta formativa
per i minori nell’ ottica del diritto/dovere all’ istruzione e formazione, la Provincia intende
sperimentare, per l’ annualità in corso, una nuova metodologia flessibile e destrutturata, che
offra a tutti gli allievi che fuoriescono dai percorsi dell’ istruzione e formazione, e alle loro
famiglie, una possibilità di percorso flessibile e organico tale da permettere l’acquisizione di
competenze utili a favorire un rientro nei percorsi ordinari e comunque spendibili nel mercato
del lavoro.
Con riferimento all’area del diritto - dovere, nella Provincia è già operativa un’ampia offerta
formativa:
 percorsi triennali di qualificazione professionale
 percorsi ad hoc area handicap
 progetto p.e.r.s.e.o. (percorso integrato di orientamento scuola/formazione)
 percorsi annuali per drop out
 polisettoriali per giovani a rischio: corsi di 650 ore finalizzati all’inserimento in
apprendistato, per allievi segnalati dai servizi sociali
 orientamento presso i centri per l’ impiego
 percorsi individualizzati con tirocinio tutorato rivolti a ragazzi in età di diritto/dovere
Sulla base di tali esperienze, si è evidenziata la necessità di SPERIMENTARE UN’ ULTERIORE
TIPOLOGIA CORSUALE BREVE DA AFFIANCARE AI TIROCINI TUTORATI CHE COLLEGHI I
CENTRI PER L’ IMPIEGO CON LE AGENZIE FORMATIVE e che, soprattutto, dia la possibilità in
qualsiasi momento dell’ anno a tutti gli allievi che fuoriescono dai percorsi dell’ istruzione e
formazione, e alle loro famiglie, di usufruire di un percorso formativo a forte valenza
orientativa.
In particolare i ragazzi che, dopo una fase di orientamento presso un Centro per l’Impiego
(CPI), verranno individuati dall’ orientatore di riferimento come candidati per un “Tirocinio
tutorato” o per un modulo destrutturato, saranno segnalati al Servizio Formazione
Professionale.
Il Servizio F.P. metterà in contatto il C.P.I. con il soggetto attuatore del percorso, che
prenderà in carico il ragazzo e garantirà la realizzazione del tirocinio o del modulo formativo.
L’ attività verrà svolta presso il soggetto attuatore dei percorsi, che consistono in:

Tirocini tutorati individualizzati della durata di 3 mesi circa, in cui sono
previste un max di 30 ore/tutor.

Moduli formativi destrutturati nelle tre aree individuate (Informatica, Tecnica,
Turistico Alberghiera)



Finalità dell’ intervento
favorire, per tutti i ragazzi, l’assolvimento del diritto/dovere alla formazione e
all’istruzione, così come previsto dalla normativa di riferimento
limitare il fenomeno della dispersione formativa
fornire strumenti e conoscenze che possano contribuire alla scelta ragionata di un
progetto di inserimento lavorativo
Utenti/destinatari
Ragazzi che abbiano svolto una fase di orientamento “ad hoc” presso un C.P.I. e che:
- risultino al di fuori dei percorsi per loro previsti nell’ambito del diritto/dovere
- oppure abbiano abbandonato uno dei suddetti percorsi senza inserirsi su un altro
Riepilogo ruolo dei diversi soggetti presenti nel progetto
Centro Provinciale per l’Impiego: soggetto segnalatore
Provincia di Genova – Servizio Formazione Professionale: coordinamento
Enti/Centri di Formazione Professionale: soggetti attuatori
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Schema riepilogativo:
MINORI FUORIUSCITI DA
PERCORSI DIRITTO/DOVERE
CPI servizio orientamento minori
SEGNALAZIONE AL SERVIZIO
FORMAZIONE PROFESSIONALE
TIROCINIO
TUTORATO
Formazione
in azienda
(3 mesi
circa)
AREA
INFORMATICA
60 ore
Modulo Ecdl –
Patente Europea
Computer
AREA
TECNICA
60 ore
Elementi di:
 Impiantistica elettrica
 Impiantistica idraulica
 Edilizia
AREA TURISTICO
ALBERGHIERA
60 ore
Elementi di ristorazione
Cucina e sala bar
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Linee guida per la progettazione dei percorsi individualizzati con tirocinio tutorato
rivolti a ragazzi in età di diritto/dovere all’ istruzione e formazione
Destinatari
Ragazzi che abbiano svolto una fase di orientamento “ad hoc” presso un C.P.I., in quanto:
risultano al di fuori dei percorsi per loro previsti nell’ambito del diritto/dovere
- hanno abbandonato uno dei suddetti percorsi senza inserirsi su un altro
Soggetti proponenti
Le domande di finanziamento potranno essere presentate da Centri Provinciali di Formazione
Professionale – Enti di Formazione Professionale che hanno ottenuto l’accreditamento per la
macrotipologia “Attività riferita all’ex obbligo formativo” ai sensi della deliberazione della Giunta
regionale n. 965 del 6 agosto 2003 e successive integrazioni e modificazioni, anche riuniti in
A.T.I., A.T.S o in accordo organizzativo
Durata
3 mesi circa
Requisiti progettuali obbligatori
Di seguito un’analisi delle competenze necessarie, per offrire il servizio in oggetto, sulla base del
manuale redatto da Isfol per gli interventi dei Centri per l’Impiego:
- Conoscere l’organizzazione, le tipologie di azione e le logiche del servizio erogato
- Conoscere le tipologie di utenti del servizio, le caratteristiche fondamentali e le tipologie
dei bisogni espressi
- Conoscere la rete dei servizi e dei soggetti preposti al diritto/dovere
- Conoscere la rete dei servizi complementari ai Servizi per il diritto/dovere (servizi di
istruzione e formazione, servizi sociali,…)
- Stabilire un efficace sistema di relazione verso i diversi soggetti preposti al diritto/dovere
- Negoziare con soggetti esterni alla struttura
- Eseguire il monitoraggio del percorso intrapreso dall’utente
- Diagnosticare la situazione ed il problema dell’utente
- Stabilire una relazione di fiducia con l’utente
- Saper risolvere problemi di natura operativa e relazionale
- Saper pianificare e monitorare le proprie attività
- Saper comunicare con i partner di ruolo interni ed esterni alla struttura
Aree di intervento
Sono state individuate tre aree di intervento:
- Area Tigullio (Centro per l'Impiego del Tigullio)
- Area Centro (Centro Provinciale per l'Impiego della Val Bisagno e Centro Provinciale per
l'Impiego Centro-Levante)
- Area Ponente (Centro Provinciale per l'Impiego della Valpolcevera e Centro Provinciale per
l'Impiego del Medio Ponente, Centro Provinciale per l'Impiego Ponente)
Ogni soggetto proponente potrà candidarsi per la gestione dei Tirocini Tutorati all’ interno di una
sola Area di intervento
Risorse finanziarie
Il costo di un tirocinio tutorato è il seguente: max ore/tutor a ragazzo = 1560 € (più rimborso
gestore per apertura posizione INAIL e RCT = 25 € per mese di tirocinio, più 50 € spese visite
mediche, più 50 € spese vestiario )
Il numero di tirocini a bando potrà essere integrato con provvedimenti successivi nel caso si
rendesse necessario e vi fosse adeguata disponibilità di risorse finanziarie.
I fondi disponibili potranno essere integrati con risorse della Misura A2 e residui di risorse coerenti
come destinazione.
Tirocini a bando:
- Ambito Tigullio
: 9 tirocini per un totale di € 15.615,00
- Ambito Centro
: 7 tirocini per un totale di € 12.145,00
- Ambito Ponente
: 7 tirocini per un totale di € 12.145,00
Data scadenza: 16/03/2006
Budget indicativo: 40.000,00 € (di cui 30.000,00 Mis. A2 annualità 2006 e 10.000,00 Mis. C2
annualità 2006)
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Linee guida per la progettazione della sperimentazione di moduli formativi
destrutturati rivolti a ragazzi in età diritto/dovere all’ istruzione e formazione
Destinatari
Ragazzi che abbiano svolto una fase di orientamento “ad hoc” presso un C.P.I., in quanto:
risultano al di fuori dei percorsi per loro previsti nell’ambito del diritto/dovere
- hanno abbandonato uno dei suddetti percorsi senza inserirsi su un altro
Soggetti proponenti
Le domande di finanziamento potranno essere presentate da Centri Provinciali di Formazione
Professionale – Enti di Formazione Professionale che hanno ottenuto l’accreditamento per la
macrotipologia “Attività riferita all’ex obbligo formativo” ai sensi della deliberazione della Giunta
regionale n. 965 del 6 agosto 2003 e successive integrazioni e modificazioni, obbligatoriamente
RIUNITI IN A.T.I/A.T.S. O IN ACCORDO ORGANIZZATIVO (minimo tre soggetti).
Requisiti progettuali obbligatori
1) Il proponente dovrà presentare in un’ unica proposta progettuale la seguente offerta formativa:
 AREA INFORMATICA (60 ore)
- Modulo Ecdl – Patente Europea Computer
 AREA TECNICA (60 ore)
- Modulo di impiantistica elettrica
- Modulo di impiantistica idraulica
- Modulo di edilizia
 AREA TURISTICO ALBERGHIERA (60 ore)
- Elementi di ristorazione: cucina e sala bar
2) Il proponente dovrà essere in grado di attivare i moduli di ogni area tematica, secondo le
indicazioni di calendario che verranno fornite dal Servizio Formazione Professionale
Numero standard di allievi
Il numero massimo dei frequentanti previsto per singolo modulo è 12; l’utenza verrà inserita nei
corsi fino ad esaurimento dei posti tramite segnalazione da parte dei diversi CPI al Servizio
formazione Professionale (come da schema sopraindicato).
Il numero minimo dei frequentanti previsto per l’avvio di un singolo modulo è 10. Su richiesta
dell’Ente i vari moduli potranno essere avviati anche con un numero inferiore al minimo
previsto.
Ogni singolo modulo dovrà essere avviato non oltre 20 giorni dal raggiungimento del numero
minimo di allievi iscritti previsto nel progetto.
Costi
Costo standard di 7.437,60 € per 60 ore (12 allievi x 10,33 x 60 ore)
Presentazione progetti
Il proponente dovrà presentare un progetto unico riferito ad una delle tre aree tematiche con
relativa scheda finanziaria secondo il costo indicato, allegando a parte il progetto didattico (senza
riferimenti finanziari) per le due aree rimanenti.
Moduli a bando
1. Ambito Centro (CIP Valbisagno e CIP Centro- Levante): 4 MODULI STANDARD DA 60 ORE =
7.437,60 x 4 = 29.750,40 €
2. Area Ponente (CIP Valpolcevera, CIP Medio Ponente e CIP Ponente): 4 MODULI STANDARD
DA 60 ORE = 7.437,60 x 4 = 29.750,40 €
3. Area Tigullio (CIP Tigullio): 4 MODULI STANDARD DA 60 ORE = 7.437,60 x 4 = 29.750,40 €
Ogni soggetto partecipante potrà candidarsi per la gestione Moduli Destrutturati all’ interno di un
solo ambito di intervento.
I fondi disponibili potranno essere integrati con risorse della Misura A2 e residui di risorse coerenti
come destinazione.
Data scadenza: 16/03/2006
Budget indicativo: 90.000,00 € (Mis. C2 annualità 2006)
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Azione 2 – PERCORSI DI ORIENTAMENTO NELLE TERZE CLASSI DELLA SCUOLA
MEDIA: PROGETTO P.E.R.S.E.O (PERCORSO EDUCATIVO RINFORZO SCELTE E
ORIENTAMENTO)
(Macrotipologia di accreditamento: “Attività riferita all’ex obbligo formativo”)
Destinatari
Allievi frequentanti la terza classe della scuola secondaria di I grado, che necessitino di un
particolare sostegno per la scelta del loro futuro percorso, segnalati dalla scuola stessa, per un’
attività di orientamento e sostegno nelle scelte a venire.
Durata: 20 ore
Numero allievi: standard 15
Requisiti progettuali obbligatori
Contenuti:
o Accoglienza e conoscenza del gruppo;
o Presentazione dell’intervento e degli obiettivi del percorso formativo;
o Analisi delle competenze, delle attitudini e degli interessi formativo/professionali degli
allievi;
o Conoscenza del sé, riconoscimento del valore e dell’importanza dell’apprendimento per
la costruzione del proprio futuro lavorativo;
o Presentazione delle possibilità offerte dal Sistema del Diritto/Dovere nel territorio della
Provincia di Genova (Istruzione, Formazione Professionale, Mondo del Lavoro);
o Orientamento alla scelta come conciliazione fra le aspirazioni personali, le proprie
competenze e l’offerta esistente sul territorio.
Metodologia di intervento:
o La sede del percorso di orientamento è l’ istituzione scolastica di riferimento;
o Il percorso di orientamento DEVE essere svolto in INTEGRAZIONE fra gli insegnanti di
riferimento della Scuola e gli insegnati/tutor del centro/ente di formazione
professionale;
o Viene richiesto agli enti/centri di formazione professionale di offrire la disponibilità ad
un incontro extra-corso per un eventuale intervento di informazione per genitori;
o La presentazione delle possibili scelte deve comprendere tutte le opportunità del
Diritto/Dovere e più in particolare È NECESSARIA UNA PRESENTAZIONE DELL’OFFERTA
DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE E DEL CANALE DELL’ ISTRUZIONE SCOLASTICA
NEL SUO COMPLESSO E NON SOLO DELLE OPPORTUNITÀ DEL PROPRIO CENTRO/ENTE
DI FORMAZIONE;
o Si invitano gli enti/centri gestori dell’intervento ad utilizzare strumenti didattici
coinvolgenti ed interattivi, diversi dalla lezione frontale (lavori di gruppo, confronti fra
“programmi”, etc etc );
o In caso di presenza di allievi portatori di handicap sarà necessario intervenire con
metodologie di orientamento appropriate, tenendo conto della possibilità di attivare
percorsi “ad hoc” per allievi disabili;
o In caso di presenza di allievi stranieri, con problemi di lingua, sarà necessario, in
integrazione con le risorse scolastiche, predisporre interventi formativi adeguati alla
situazione (es: mediatore culturale);
o Verranno richiesti da Parte del gruppo Tecnico Interistituzionale alcuni incontri di
confronto e monitoraggio.
Parametri costi applicabili:
 Parametro massimo = € 10,33 euro ora/allievo
Data di scadenza per la presentazione dei progetti: 25/05/2006
Budget indicativo: € 85.000
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Nota
I progetti che avranno superato la soglia “minima” di punteggio (70), verranno abbinati con le
scuole medie indicate dal M.I.U.R. – Ufficio Scolastico regionale– C.S.A. di Genova, su base
territoriale. Si cercherà di fornire a tutti i centri/enti proponenti, i cui progetti avranno
superato la soglia “minima” di punteggio, la possibilità di gestire un intervento di
orientamento. In caso di numero di centri/enti proponenti sopra la soglia “minima” di
punteggio soprafissata maggiore o minore rispetto alle scuole segnalate dal M.I.U.R. –
Direzione Scolastica Regionale – C.S.A. di Genova, i progetti verranno affidati su base
territoriale e su posizione di graduatoria (eventualmente aumentando il numero di edizioni).
Si cercherà di mantenere gli abbinamenti ente/centri – scuole degli anni precedenti, al fine di
consolidare la continuità didattica e operativa del progetto.
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Azione 3 – PERCORSI INTEGRATI SCUOLA/FORMAZIONE PROFESSIONALE PER
ALLIEVI DISABILI
(Macrotipologia di accreditamento: “Attività riferita all’ex obbligo formativo” o “Area
dello svantaggio e fasce deboli”)
In attuazione delle Disposizioni provinciali emanate per l’annualità 2005, gli enti/centri di formazione che nell’anno
2005 si sono aggiudicati tali tipologie di attività formativa e hanno presentato una formale dichiarazione di effettivo
interesse, acquisiranno l’affidamento, a prescindere dal settore professionale di riferimento, dello stesso tipo di
progetto anche per il 2006 (nel limite del budget che sarà assegnato alla Provincia per l’annualità 2006 e dietro
presentazione della nuova proposta progettuale)
Introduzione
Si ritiene opportuno mantenere le esperienze di integrazione tra Istituti di istruzione
professionale e tecnica e Centri/Enti di formazione professionale, visto che
i “percorsi
integrati”, individuali e di gruppo, sono diventati una risorsa specifica, funzionale e positiva,
per una parte di allievi disabili e rappresentano una risposta gradita e realistica alle aspettative
delle famiglie, coerente anche con gli indirizzi della Legge 53/2003.
La progettazione di questi percorsi è riservata ad allievi in età di esercizio del “diritto-dovere
all’istruzione-formazione”.
La durata della parte di percorso in F.P è definita secondo il progetto individuale dell’allievo,
ma non può comunque superare le 500 ore.
Destinatari
Persone con handicap medio, di tipo fisico, psichico, sensoriale, in grado di usufruire di un
percorso di integrazione sociale e lavorativa, in funzione dell’assolvimento del diritto-dovere di
istruzione e formazione.
Durata
Intervento massimo 500 ore/allievo da definire secondo progetto individuale
Numero allievi
Standard 9, con possibilità di deroga in considerazione della particolare categoria di utenza.
Obiettivi dell’ intervento
 prevenzione dispersione
 orientamento al lavoro
 formazione integrata individualizzata
 assolvimento DIRITTO/DOVERE
Contenuti
Frequenza alternata di moduli scolastici e di formazione, definita con progetto individuale;
stage; esame di qualifica (se possibile).
Aree di intervento
Professionale; cultura generale; autonomia; socializzazione; orientamento
Parametri costi applicabili
Nuove segnalazioni: max €13,27 ora/allievo. Prosecuzioni: max € 12,09 ora/allievo
A tali importi possono essere aggiunte:
- € 1,00 ore/corso quale indennità mensa in caso di attività formativa svolta su due turni
di durata uguale o superiore a 6 ore giornaliere. Per le modalità di erogazione si veda
il paragrafo “Diritto allo studio e servizi accessori” nel capitolo “Criteri per la
determinazione del preventivo di spesa”.
- Indennità di stage: si veda il paragrafo “Indennità/reddito allievi” del capitolo “Costi
ammessi per la determinazione del preventivo di spesa.
Data di scadenza per la presentazione dei progetti: 14/09/2006
Budget indicativo: € 100.000 (annualità 2006)
Nota
Per quanto non espressamente indicato nella presente scheda si rimanda alla scheda “Attività
specializzata”.
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INTERVENTI FORMATIVI PER GIOVANI DISABILI
Risorse utilizzabili
1)
Fondi regionali
2)
Asse A - Misura A2
Riferimenti alle Disposizioni attuative del POR 2005/06
ASSE A-Misura A2
Obiettivo specifico di riferimento: “favorire il primo inserimento lavorativo o il reinserimento di
soggetti a rischio di esclusione sociale” (pag.23)
Finalità: “…..assicurare la permanenza dei giovani nei sistemi di istruzione e formazione fino ai
18 anni” (pag. 55)
“il progetto individuale (il riferimento è alla Misura B1) può essere preceduto da un percorso
formativo – di base, specializzazione o misto- finalizzato all’assolvimento del diritto- dovere
all’istruzione e alla formazione, tale percorso può trovare copertura finanziaria nelle linee di
intervento a ciò finalizzate nell’ambito della Misura A2” ( pag 69)
Riferimenti legislativi specifici:
L.104/92 “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone
handicappate”
L.R. 19/94 “Norme per la prevenzione,la riabilitazione e integrazione sociale dei portatori di
handicap”
Legge n. 68 del 12 marzo 1999 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”
Legge Regionale n. 15/2003 “ Norme per la promozione dell’inserimento al lavoro delle
persone disabili”
TIPOLOGIE DI AZIONE E DI PROGETTO (art.12, L.R. 19/1994)
1. Attività Mista
2. Attività Specializzata
3. Inserimento
In attuazione delle Disposizioni provinciali emanate per l’annualità 2005, gli enti/centri di formazione che
nell’anno 2005 si sono aggiudicati tali tipologie di attività formativa e hanno presentato una formale
dichiarazione di effettivo interesse, acquisiranno l’affidamento, a prescindere dal settore professionale di
riferimento, dello stesso tipo di progetto anche per il 2006 (nel limite del budget che sarà assegnato alla
Provincia per l’annualità 2006 e dietro presentazione della nuova proposta progettuale)
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INTRODUZIONE
Il lavoro di rete
Le attività presentate nelle correnti disposizioni sono programmate attraverso un lavoro di
rete con i diversi servizi che hanno attivato la “presa in carico” dei giovani disabili e delle loro
famiglie.
Si tratta dei Servizi sanitari pubblici e privati-convenzionati presenti sul territorio della ASL 3
e della ASL 4, corrispondente cioè al territorio della Provincia di Genova.
Il lavoro di rete, da anni regolato da una convenzione sottoscritta da ASL3 e Amministrazione
Provinciale, si articola in:
 analisi dei bisogni, con rilevazione annuale, numerica e qualitativa, attraverso scheda
compilata dagli operatori sanitari, delle nuove richieste di iscrizione a percorsi formativi;
 monitoraggio congiunto degli interventi attivati: sono coinvolti gli operatori degli
Enti/Centri che realizzano i corsi, gli operatori sanitari, i funzionari della Provincia;
 lettura degli esiti del monitoraggio per la riprogrammazione: avviene da parte dei
funzionari della Provincia con il supporto degli operatori dei servizi sanitari, in
particolare di quelli facenti parte dei “gruppi tecnici” appositamente costituiti.
Nella rete è compresa la rappresentanza diretta dell’utenza: è infatti attivo un rapporto
costante di confronto con la Consulta per l’handicap, istituita ai sensi della Legge Regionale
19/1994, con compiti di formulare pareri sulle proposte politiche delle amministrazioni
relativamente alla disabilità, nonché compiti di verifica e controllo sulla qualità e gestione dei
servizi.
Evoluzione normativa e cambiamento del target di riferimento:


ai cambiamenti del sistema scolastico-formativo, a seguito della progressiva
applicazione della Legge 53/2003, consegue un’ evoluzione del target di riferimento, in
relazione in particolare all’età dei partecipanti (accesso più numeroso di quattordicenni)
nello spirito della legge 53/2003 e nel rispetto di bisogni formativi più ampi e “di base”
espressi dai giovani disabili segnalati dai Servizi di cui sopra, le presenti direttive
sottolineano la necessità di dare spazio, nei progetti presentati, alla parte di contenuti,
dedicata alla crescita educativa e culturale, oltre che professionale, dei giovani.
RISORSE FINANZIARIE INDICATIVE (calcolate sulla base dell’assegnazione 2005)
€ 1.900.000 Fondi regionali (cap. 4020 annualità 2006)
€ 700.000 Fondi regionali (Servizi sociali- Sanità annualità 2007)
L’effettiva consistenza delle risorse disponibili è subordinata ai trasferimenti da parte della
Regione Liguria di risorse da destinare alle presenti attività. La suddetta cifra è indicativa e
potrebbe essere ridotta.
DATA DI SCADENZA PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI
Verrà comunicata con apposito avviso, quando sarà possibile individuare
effettivamente disponibili, in base alle indicazioni della Regione Liguria.
le
risorse
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MODELLO DI INTERVENTO
Coerentemente a quanto indicato nella premessa, alle linee di indirizzo espresse dalla Legge
53/03, oltre che ai documenti di programmazione comunitaria e regionale, e in continuità con
la logica di lavoro già adottata negli anni precedenti, la Provincia di Genova intende rafforzare
la costruzione di percorsi di orientamento e formazione per disabili, sempre più personalizzati e
flessibili.



Si

Durata dei corsi e personalizzazione
Nella progettazione individuale, da sempre alla base di un lavoro di qualità per la persona
disabile, si dovrà tenere in considerazione, in conseguenza dell’evoluzione normativa, la
presenza nei corsi di ragazzi molto giovani, per i quali è necessario elaborare un intervento
adeguato di accompagnamento
per l’intero percorso di esercizio del “diritto-dovere
all’istruzione-formazione”.
Va comunque mantenuta, la logica della costruzione di “piani formativi personalizzati” che
utilizzino i contenitori corsuali (Attività Specializzata, Mista, Inserimento) in modo non
standardizzato, per durata e contenuti, rendendo possibile, secondo i bisogni di partenza e i
risultati individuali raggiunti, sia la frequenza del corso classico triennale, sia il passaggio
flessibile da una tipologia all’altra, con riconoscimento delle competenze maturate in ogni
parte del percorso.
Il “piano formativo personalizzato” terrà perciò conto: dell’età di ingresso del ragazzo, delle
esperienze già fatte e dei crediti formativi maturati, dei diversi tempi di crescita personale
e professionale.
Personalizzazione e gruppo: proposte formative specifiche per gruppi
omogenei
Se “ personalizzare” significa “delineare differenti cammini di trasferimento- acquisizione
delle conoscenze, abilità e competenze, in base alle caratteristiche personali degli allievi
(stili di apprendimento, metodi di studio…) e del contesto”, è importante ribadire il ruolo
insostituibile del gruppo-classe nel sostenere l’individuo nel suo percorso di apprendimento
e permettere il rafforzamento della sua identità personale e sociale.
Secondo quanto già attuato negli anni scorsi si dovrà perciò prevedere una composizione
di gruppi omogenei di allievi che tenga conto, oltre che dell’età, della specificità di tipologie
di handicap e di bisogni, sul modello di quanto già sperimentato per disabili motori, allievi
con handicap lieve, giovani invalidi.
Sarà comunque possibile l’articolazione ulteriore in sottogruppi, all’interno dello stesso
gruppo-classe o tra gruppi classe diversi, finalizzati al recupero, all’approfondimento di
specifici temi, oppure allo svolgimento di attività opzionali (es. le attività motorie), con la
finalità di sviluppare maggiormente gli apprendimenti individualizzati, valorizzando
contemporaneamente le risorse umane e tecniche presenti nel Centro di formazione.
Percorsi integrati scuola-formazione (nell’ambito dell’Attività Specializzata e
Mista)
veda scheda relativa all’Asse C – Misura C 2 (Azione 3)
Obiettivi trasversali
Si evidenzia che nell’ambito delle Attività per giovani disabili si realizzano da anni
significative
esperienze
di
“alternanza
aula-lavoro”
che
saranno
mantenute,
compatibilmente all’età dei ragazzi (a partire dai 15 anni), nello spirito della Legge
53/2003.
Inoltre, tutti i moduli formativi e le unità didattiche dovranno porsi come “obiettivo
trasversale” la crescita generale e la maturazione dell’allievo sui piani:
 dell’autonomia personale e sociale
 delle capacità di lettura e adattamento a diversi contesti sociali
 dell’attitudine all’ elaborazione, anche minima, di concrete esperienze vissute
 della capacità di assumere ruoli socialmente attivi e responsabili
 dello sviluppo della consapevolezza di sé: attitudini, motivazioni, capacità, limiti
Ogni attività corsuale dovrà inoltre prevedere un intervento finalizzato, come obiettivo
minimo, all’alfabetizzazione informatica dei partecipanti, con possibile ampliamento degli
obiettivi e dei programmi, in base al livello di competenze e capacità di apprendimento dei
singoli.
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La polisettorialità delle attività riservate a disabili dovrebbe garantire al loro interno la
massima individualizzazione e quindi pari opportunità formative per ragazze e ragazzi
disabili.
Si farà comunque attenzione a questo tema all’interno delle singole proposte corsuali, per
evitare che allo svantaggio della disabilità si sommino svantaggi legati alla differenza di
genere.
Per gli allievi al termine del percorso (prosecuzioni), è preferibile la realizzazione di
interventi che mettano in relazione l’attività formativa con azioni di orientamento e
avvicinamento al lavoro, anche nella logica del “collocamento mirato”, previsto dalla Legge
68/99 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”, e considerando le specifiche risorse ASL
esistenti nel territorio per l’inserimento lavorativo dei disabili.
CARATTERISTICHE DELL'UTENZA
Per l’anno formativo 2005/2006, sulla base delle segnalazioni dei Servizi territoriali A.S.L,
fatte in accordo con le famiglie, hanno iniziato il percorso in Formazione Professionale circa
134 allievi disabili, la maggioranza dei quali in età di esercizio del diritto-dovere di istruzione e
formazione. Le segnalazioni erano così suddivise per tipologia di intervento:
Percorsi Integrati
Attività Specializzata
Mista
Inserimento triennali e annuali polisettoriali
Totale
Tot.
14
48
29
43
134
L’aggiornamento dei dati relativi all’anno formativo 2006/07, disponibile al termine della fase
di programmazione, cioè indicativamente a giugno 2006, sarà tempestivamente pubblicato sul
sito della Provincia.
Per quanto riguarda le prosecuzioni di allievi già inseriti in percorsi formativi, se non sono state
formulate insieme ai Servizi Segnalatori e alle famiglie ipotesi diverse, la progettazione sarà
affidata agli stessi Enti che hanno avuto precedentemente in carico i soggetti, al fine di
garantire la continuità didattica dell’intervento formativo.
Per quanto riguarda l’inserimento disabili nei percorsi triennali e nei corsi annuali provinciali, si
farà riferimento, anche per gli allievi disabili, ai corsi in fase di programmazione per l’Anno
Formativo 2006/07.
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Azione 1 – ATTIVITÀ MISTA (art. 12 titolo 3 L.R. 19/94)
(Macrotipologie di accreditamento:”Area dello svantaggio e fasce deboli” e “Attività
riferita all’ex obbligo formativo”)
Caratteristiche specifiche dell’intervento (pre-formativo)
 il lavoro sulle autonomie personali e sociali, le competenze relazionali e, in generale,
tutto ciò che è attinente all’area della socializzazione
 il lavoro capillare con la famiglia del ragazzo, per aiutarla ad elaborare la necessità
dell’autonomizzazione del figlio e ad accettarne la crescita
 lo sviluppo delle capacità della persona e del suo livello di maturità generale
 il primo orientamento al lavoro (per i ragazzi che possono) attraverso laboratori e stage
di gruppo in situazioni protette (associazioni, ecc.)
 il lavoro per rendere adeguati ai vari contesti i comportamenti dei ragazzi
 l’individualizzazione massima degli interventi
 la massima flessibilità organizzativa.
Destinatari
Persone con disabilità medio-grave, di tipo fisico, psichico, relazionale, sensoriale, comunque
in grado di usufruire di un percorso di integrazione sociale e, in prospettiva, lavorativa, anche
in funzione dell’ esercizio dell’esercizio del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione.
Settore di intervento
Polisettoriale
Durata
Intervento standard triennale: 2.550 ore, da definire secondo progetto individuale.
Numero allievi
Standard = 9 , con possibilità di deroga in considerazione della particolare categoria di utenza.
Requisiti progettuali obbligatori
 Formazione di gruppi omogenei (per età, tipologia di handicap, bisogni educativi e
formativi) attraverso un lavoro propedeutico che precede l’inizio del corso
 attività di accoglienza dell’allievo e della sua famiglia
 ricostruzione della storia pregressa dell’allievo con il Servizio segnalante e con la
famiglia
 attività rivolte alla formazione di un buon clima nel gruppo- classe
 attività di orientamento, in accompagnamento a tutto il percorso, finalizzate a
sviluppare le capacità di lettura delle proprie risorse e limiti attraverso l’autovalutazione
e correlate, al termine del percorso, con le possibilità di: inizio di un percorso formativo,
o di accesso a situazioni di inserimento sociale o lavorativo protetto
 attività finalizzate alla crescita personale dell’individuo, specialmente sul piano
dell’autonomia
 acquisizione di abilità strumentali a carattere trasversale (capacità relazionali, di
comunicazione, ecc.)
 conoscenza sulle previdenze previste da leggi regionali e nazionali e modalità di accesso
 costruzione di un progetto individualizzato all’interno di un progetto di vita
 attenzione agli obiettivi trasversali delle misure, come descritto in premessa
 Presenza del tutor d’aula per almeno il 50% monte orario
 Articolazione didattica del percorso formativo che comprenda:
o Analisi delle competenze individuali
o Stesura progetto individuale
o Moduli finalizzati alla crescita e alla maturazione dell’allievo, al
potenziamento dell’autonomia personale
o Moduli di conoscenza delle risorse del territorio
o Modulo di alfabetizzazione informatica
o Modulo, traversale all’intero progetto, di rielaborazione del i singoli
percorsi individuali
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



Previsione di incontri periodici con le famiglie dei ragazzi
Previsione di incontri periodici con i Servizi territoriali di riferimento
collegamento con la rete di partner locali ( Servizi A.S.L, Associazioni di categoria,
I.N.A.I.L,, Distretti sociali, Centri per l’impiego, Collocamento disabili)
Integrazione sociale dei partecipanti e accompagnamento al “dopo” del ragazzo e della
famiglia.
Parametri costi applicabili
Max: € 13.448 per allievo comprensive di indennità mensa, pari a 1,00 € ore/corso, in caso di
attività formativa svolta su due turni di durata uguale o superiore a 6 ore giornaliere.
Per le modalità di erogazione si veda il paragrafo “Diritto allo studio e servizi accessori” in
capitolo “Criteri per la determinazione del preventivo di spesa”.
Budget indicativo: € 300.000
€ 700.000
(Fondi regionali, cap.4020)
(Fondi regionali, Sanità)
DATA DI SCADENZA PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI
Verrà comunicata con apposito avviso, quando sarà possibile individuare
effettivamente disponibili, in base alle indicazioni della Regione Liguria.
le
risorse
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Azione 2 – ATTIVITÀ SPECIALIZZATA ( art. 12 titolo3 L.R. 19/94)
(Macrotipologie di accreditamento:”Area dello svantaggio e fasce deboli e “Attività
riferita all’ex obbligo formativo”)
Caratteristiche specifiche dell’intervento
Gli elementi metodologici e di contenuto che caratterizzano questa tipologia formativa sono:
 Un lavoro di accoglienza e orientamento della persona realizzato soprattutto nel primo
anno di attività, ma mantenuto anche nei successivi, come costante intervento sulla
motivazione, la consapevolezza del percorso, la crescita della capacità di rielaborarlo,
 L’utilizzo graduale dei contesti lavorativi (a partire dal 15° anno di età) come “luoghi di
apprendimento dal vero e dal concreto” di competenze professionali e relazionali
trasferibili (metodologia dell’alternanza aula-lavoro)
 Un forte intervento formativo/educativo generale nelle aree dell’autonomia e della
socializzazione, finalizzato alla crescita generale della persona e a integrare,
arricchendola e potenziandone la trasferibilità, la parte di apprendimenti realizzata in
situazione lavorativa
 La massima personalizzazione e individualizzazione dei percorsi, con definizione di
obiettivi, tempi,
e programmi adeguati alle caratteristiche di ognuno, e con la
possibilità di uscita dal percorso per accedere a un altro al termine di ogni annualità.
 Una forte flessibilità organizzativa dell’intervento, capace di adeguare orari e attività in
funzione delle necessità degli allievi, singoli e per piccoli gruppi.
 La polisettorialità: l’obiettivo è “formare al lavoro” e non a “un lavoro specifico”. Si
presta molta attenzione a trasmettere competenze trasversali.
La finalità generale dell’intervento, di norma di durata massima triennale, è quella
della formazione complessiva del ragazzo disabile, e del suo avvicinamento
progressivo all’esercizio di un ruolo lavorativo.
Destinatari
Persone con disabilità media, di tipo fisico, psichico, relazionale, sensoriale, in grado di
usufruire di un percorso di integrazione sociale e lavorativa, anche in funzione dell’esercizio
del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione.
Settore di intervento
Polisettoriale.
Durata
Intervento “standard” triennale: 2400 ore, da definire secondo progetto individuale.
Numero allievi
Standard = 9 , con possibilità di deroga in considerazione della particolare categoria di utenza.
Requisiti progettuali obbligatori
 Formazione di gruppi omogenei (per età, tipologia di handicap, bisogni educativi e
formativi) attraverso un lavoro propedeutico che precede l’inizio del corso
 attività di accoglienza dell’allievo e della sua famiglia
 ricostruzione della storia pregressa dell’allievo con il Servizio segnalante e con la
famiglia
 attività rivolte alla formazione del gruppo classe
 attività di orientamento, in accompagnamento a tutto il percorso, finalizzate a
sviluppare, attraverso l'autovalutazione, le capacità di lettura delle proprie risorse e
limiti e correlate, al termine del percorso, con le possibilità di accesso al mercato del
lavoro tradizionale e protetto
 attività finalizzate alla crescita culturale e personale dell’individuo
 acquisizione di abilità strumentali a carattere trasversale (capacità relazionali
ecc.)
 conoscenza sulle previdenze previste da leggi regionali e nazionali e modalità di accesso
 costruzione di un progetto individualizzato all’interno di un progetto di vita
 attenzione agli obiettivi trasversali delle misure, come descritto in premessa
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







centralità della metodologia dell’alternanza aula-lavoro (a partire dal
quindicesimo anno di età)
Presenza del tutor d’aula per almeno il 50% del monte orario
Articolazione didattica del percorso formativo che comprenda:
o Analisi delle competenze individuali
o Stesura progetto individuale
o Moduli finalizzati alla crescita e alla maturazione dell’allievo, al
potenziamento dell’autonomia sociale
o Organizzazione di stage in alternanza aula-lavoro (dal 15° anno di
età)
o Modulo di alfabetizzazione informatica
o Modulo, traversale all’intero progetto, di rielaborazione del i singoli
percorsi individuali
o Moduli “sicurezza sui luoghi di lavoro” e “disciplina del rapporto di
lavoro”
Finalizzazione dell’intervento, a termine del percorso e secondo il progetto
individuale, all’inserimento lavorativo attraverso i diversi servizi presenti sul
territorio.
Convenzioni con aziende o associazioni in vista della collaborazione per le attività di
alternanza aula – lavoro ed, eventualmente, per assunzioni al termine del percorso
Previsione di incontri periodici con le famiglie dei ragazzi
Previsione di incontri periodici con i Servizi territoriali di riferimento
Collegamento con la rete di partner locali ( Servizi A.S.L per l’inserimento lavorativo,
Associazioni di categoria, I.N.A.I.L,, Distretti sociali, Centri per l’impiego, Collocamento
disabili).
Parametri costi applicabili
Nuove Segnalazioni: max. € 13,93 ora/allievo
Prosecuzioni: max. € 12,70 ora/allievo
Nota bene:
PER GLI ALLIEVI PROVENIENTI DA ALTRE TIPOLOGIE DI PERCORSO (PASSAGGI),
INTERNE ALLO STESSO ENTE, ANCHE SE INSERITI IN UN PRIMO ANNO, DEVE ESSERE
UTILIZZATO IL PARAMETRO DELLE PROSECUZIONI
A tali importi possono essere aggiunte:
- € 1,00 ore/corso quale indennità mensa, in caso di attività formativa svolta su due
turni di durata uguale o superiore a 6 ore giornaliere. Per le modalità di erogazione si
veda il paragrafo “Diritto allo studio e servizi accessori” nel capitolo “Criteri per la
determinazione del preventivo di spesa
 Assistenza al placement: si veda il paragrafo “Assistenza al placement” del capitolo
“Costi ammessi per la determinazione del preventivo di spesa”.
- Indennità di stage: si veda il paragrafo “Indennità/reddito allievi” del capitolo “Costi
ammessi per la determinazione del preventivo di spesa.
Budget indicativo: € 1.400.000 (Fondi regionali, cap.4020)
DATA DI SCADENZA PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI
Verrà comunicata con apposito avviso, quando sarà possibile individuare
effettivamente disponibili, in base alle indicazioni della Regione Liguria.
le
risorse
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Azione 3 – ATTIVITÀ DI INSERIMENTO (art. 12 titolo 3 L.R.19/94)
Requisiti di intervento formativi obbligatori (verranno monitorati in itinere dai competenti
uffici provinciali):
 L’integrazione è fondata sullo stesso modello teorico e metodologico di quella scolastica
e prevede la frequenza da parte del ragazzo disabile di tutte le attività corsuali (aree
teoriche e pratiche, laboratori, attività di recupero, ecc), se il percorso individuale non
prevede riduzioni o adattamenti.
 Si utilizzano risorse aggiuntive, cioè un “insegnante di sostegno al gruppo e al percorso
individuale”, nonché tutti gli ausili eventualmente necessari a facilitare il percorso
stesso.
 E’ peculiare di questa tipologia di intervento l’integrazione nel gruppo dei coetanei
“normodotati”, e quindi un modello di socializzazione con i pari del tutto in continuità
con quello che si realizza nella scuola.
 Secondo le sue possibilità, al termine del corso, il ragazzo può raggiungere la qualifica
finale oppure conseguire la sola attestazione delle competenze acquisite.
 Attenzione all’intervento educativo e al potenziamento delle capacità trasversali
 Personalizzazione dei percorsi e degli apprendimenti
 Attività finalizzate a favorire l’integrazione nel gruppo classe
 Utilizzo di metodologie didattiche e/o di ausili e tecnologie specifiche per agevolare
l’apprendimento dei contenuti del corso
 Acquisizione di abilità strumentali a carattere trasversale (capacità relazionali ecc.)
 Conoscenza sulle previdenze previste da leggi regionali e nazionali e modalità di
accesso
 Costruzione di un progetto individualizzato all’interno di un progetto di vita
 Presenza del formatore di sostegno specializzato
 Previsione di incontri periodici con le famiglie dei ragazzi
 Previsione di incontri periodici con i Servizi territoriali di riferimento
 collegamento con la rete di partner locali ( Servizi A.S.L, Associazioni di categoria,
I.N.A.I.L,, Distretti sociali, Centri per l’impiego, Collocamento disabili).
Si riportano di seguito i riferimenti normativi assunti a modello per la progettazione di tale
tipologia di intervento, da intendersi come riferimento metodologico, volto a fornire pari
opportunità in entrambi i canali del secondo ciclo di istruzione e formazione.
“5. Nella scuola secondaria di primo e secondo grado sono garantite attività didattiche di sostegno, con priorità per le
iniziative sperimentali di cui al comma 1, lettera e), realizzate con docenti di sostegno specializzati, nelle aree disciplinari
individuate sulla base del profilo dinamico-funzionale e del conseguente piano educativo individualizzato.
6. Gli insegnanti di sostegno assumono la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui operano, partecipano alla
programmazione educativa e didattica e alla elaborazione e verifica delle attività di competenza dei consigli di
interclasse, dei consigli di classe e dei collegi dei docenti (1 bis).” (Legge 5 febbraio 1992, n. 104 art 13)
“Comunità scolastica e interventi di sostegno.
Si può ribadire che l'insegnante di sostegno partecipa, a pieno titolo, all'elaborazione e alla verifica di tutte le attività di
competenza del consiglio d'interclasse e del collegio dei docenti. La responsabilità dell'integrazione dell'alunno in
situazione di handicap e dell'azione educativa svolta nei suoi confronti è, al medesimo titolo, dell'insegnante di sostegno,
dell'insegnante o degli insegnanti di classe o di sezione e della comunità scolastica nel suo insieme.
Ciò significa che non si deve mai delegare al solo insegnante di sostegno l'attuazione del "progetto educativo
individualizzato" poiché in tal modo l'alunno verrebbe isolato anziché integrato nel contesto della classe o nella sezione,
ma che tutti i docenti devono farsi carico della programmazione e dell'attuazione e verifica degli interventi didatticoeducativi previsti dal piano individualizzato.
Spetta agli insegnanti di classe o di sezione, in accordo con l'insegnante di sostegno, realizzare detto progetto anche
quando quest'ultimo insegnante non sia presente nell'aula.
Ciò per evitare i "tempi vuoti" che purtroppo spesso si verificano nella vita scolastica degli alunni portatori di handicap e
che inducono semplicisticamente a richieste di una presenza sempre più prolungata dell'insegnante di sostegno a fianco
dei singoli alunni, travisando così il principio stesso dell'integrazione che è quello di fare agire il più possibile il soggetto
insieme ai suoi compagni di classe, di sezione o di gruppo.
Particolarmente produttivi potranno risultare, nell'ambito della comunità”
(Circolare Ministeriale - Ministero della Pubblica Istruzione - 3 settembre 1985, n. 250)
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Destinatari
Persone con disabilità lieve, di tipo fisico, psichico,relazionale, sensoriale, comunque in grado
di usufruire di un percorso di integrazione sociale e, in prospettiva, lavorativa, prioritariamente
in funzione dell’esercizio del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione.
Settore di intervento
Quello dei relativi percorsi triennali o annuali approvati, per l’anno 2006/07
Durata
max. 3150 ore (corsi triennali)
max. 1000 ore (corso annuale)
Numero allievi
Standard = 3 allievi disabili per gruppo classe, con possibilità di deroga in considerazione della
particolare categoria di utenza.
Parametri costi applicabili
per ogni allievo disabile segnalato dai servizi sanitari di riferimento e regolarmente iscritto ad
un corso di formazione di base, sarà riconosciuto (integrando la convenzione del corso) un
costo ad allievo pari a 7.200,00 € di cui 6.800,00 € iscrivibili (secondo i parametri communicati
dai singoli enti) alle voci "docenza", "codocenza" e "tutoraggio" e 400 € alla voce
"coordinamento" (più un eventuale incremento di 480,00 € ad allievo per placement di allievi
in uscita). Sarà cura dei competenti uffici provinciali relazionarsi con gli enti/centri di
formazione per i cui corsi saranno segnalato dai servizi sanitari di riferimento allievi disabili. Il
suddetto costo sarà riconosciuto anche in caso di riduzione degli allievi inseriti, perdurando la
necessità del sostegno al gruppo classe.
Budget indicativo: € 200.000 (Fondi regionali, cap.4020), al momento da riferirsi
esclusivamenti agli inserimenti su corsi annuali.
DATA DI SCADENZA PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI
Verrà comunicata con apposito avviso, quando sarà possibile individuare
effettivamente disponibili, in base alle indicazioni della Regione Liguria.
le
risorse
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TABELLA RIEPILOGATIVA DELLE RISORSE E DELLE SCADENZE
misura
A2
A2
1 - corsi di
qualificazione/specializzazione di
300/600 ore
2 – corsi a finalità orientativa
nell’ambito del diritto dovere di
istruzione e formazione
A2 C2
C3
tipologia corsuale
(se specificata)
azione
a)
b)
corsi ordinari
corsi
con
lungo
16/03/2006
€ 1.100.000
27/04/2006
€ 300.000
9/03/2006
€ 2.700.000
16/03/2006
€ 500.000
16/03/2006
€ 584.820
23/03/2006
€ 2.400.000
23/03/2006
/
30/06/2006
/
sempre
aperta
Non
quantificabili
sempre
aperta
€ 130.000
16/03/2006
€ 85.000
25/05/2006
a) corsi annuali per drop out
b) percorsi formativi per
l’inclusione di giovani in
situazione di svantaggio
sociale
2 - master per laureati
D1
/
a) moduli di 30 ore
b) moduli di 24 ore
a)
2 - formazione continua nelle
imprese
/
corsi di
aggiornamento
b)
corsi di qualifica,
specializzazione,
riqualificazione
c)
seminari
riconoscimento di attività
formative realizzate da privati con
fini di lucro ex art. 41, l.r. 52/93
riconoscimento di attività ambito
ex p.i. 8 e simili
ex programma indirizzo 8:
formazione in forza di leggi vigenti
Fondi
o accordi di programma o
reg.
protocolli d’intesa stipulati dalla
(cap.4020)
regione con amministrazioni
pubbliche
1 - tirocini tutorati e interventi
a) tirocini tutorati
formativi destrutturati per il
b) moduli formativi
contrasto della dispersione
destrutturati
scolastica e formativa
C2
2 - progetto p.e.r.s.e.o
3 - percorsi integrati
scuola/formazione professionale
per allievi disabili
Fondi
reg.
scadenza
stage € 1.000.000
1 - corsi di
qualificazione/specializzazione per
diplomati di 300/600 ore
1 – catalogo per la formazione
continua
risorse
1 - attività mista
€ 100.000
Non
quantificabili
14/09/2006
da definirsi
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2 - attività specializzata
Non
quantificabili
da definirsi
3 - attività d’inserimento
Non
quantificabili
da definirsi
Fondi
reg.
LE ATTIVITÀ FINANZIATE DOVRANNO CONCLUDERSI ENTRO IL 31/03/07, salvo
deroghe ammesse dagli Uffici per un miglior utilizzo delle risorse disponibili e
compatibilmente con il termine del 31.12.2007, entro il quale la Provincia dovrà
trasmettere alla Regione il rendiconto finale delle attività programmate.
Le risorse potranno essere integrate con ulteriori fondi del P.O.R. ob. 3 2000-2006, assegnati
dalla Regione Liguria in fase di chiusura della programmazione.
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COSTI AMMESSI PER LA DETERMINAZIONE DEL PREVENTIVO DI SPESA
Le Disposizioni attuative azioni Fondo sociale europeo P.O.R. Ob. 3 – Anno 2005 e Anno 2006”
emanate dalla Regione Liguria distinguono i costi ammissibili a preventivo in tre gruppi:
1. COSTI DI PROGETTO
- Preparazione
- Realizzazione
- Diffusione risultati di progetto
- Direzione del progetto e valutazione
2. COSTI DI FUNZIONAMENTO
3. SPESE ACCESSORIE
Si intende per costi di progetto:
costi specificamente sostenuti per la realizzazione del progetto, vale a dire relativi a risorse
umane (impegnate nella didattica e anche in attività amministrative) e strumentali, il cui
concorso alla realizzazione del progetto può essere identificato in modo evidente e
inequivocabile; il relativo controllo di ammissibilità ha per principale oggetto la verifica del
nesso di inerenza che ne condiziona l’imputabilità al progetto.
I costi di un progetto possono risultare relativi a risorse utilizzate in modo esclusivo per la sua
realizzazione, oppure a risorse utilizzate, in diversa misura, per una pluralità di progetti (da
non confondersi con i costi di funzionamento). In questo secondo caso l’attribuzione al
progetto di quanto di sua effettiva competenza prevede l’utilizzo di tecniche di imputazione in
quota parte attraverso l’utilizzo di parametri fisico tecnici in grado di misurare il concorso della
risorsa impiegata al progetto in esame.
Si intende per costi di funzionamento:
costi amministrativi, generali e vari che il soggetto gestore sostiene per il suo funzionamento,
rendendo possibile la materiale realizzazione di singoli progetti attraverso l’indispensabile
supporto direttivo, amministrativo e logistico generale.
Si intende per spese accessorie:
eventuali e specifiche per ciascun progetto in relazione alle tipologie di intervento attuabili,
generalmente rivolte ai destinatari delle azioni.
I preventivi proposti sono oggetto di valutazione con riferimento al rispetto delle
indicazioni contenute nelle presenti Disposizioni e negli altri documenti a cui si fa
riferimento e alla congruità dei costi rispetto alla singola attività formativa.
Costi per il personale dipendente
I costi di personale dipendente o assimilato devono essere calcolati in base al prodotto tra
ore di lavoro imputabili (per mansione svolta) ed una configurazione di costo orario
omnicomprensivo da CCNL di riferimento partendo dal costo lordo sostenuto dal soggetto
gestore. Il costo orario omnicomprensivo si intende soggetto a variazione esclusivamente
in funzione di variazioni previste dal contratto di lavoro o dalla normative di riferimento.
Costi per il personale consulente
Per i costi relativi al personale consulente, bisogna fare riferimento ai massimali stabiliti –
in relazione alla tipologia di mansione svolta - dalla circolare n. 41/2003 del Ministero del
Lavoro e dal Manuale per la rendicontazione approvato con Decreto del Direttore Generale
n. 146 del 28/04/2005.
Per i costi ammissibili si faccia riferimento alle Disposizioni attuative regionali per gli
anni 2005 e 2006 e ai vigenti manuali di gestione e rendicontazione approvati con
Decreto del Direttore Generale n. 146 del 28/04/2005.
Si danno di seguito ulteriori elementi di precisazione in merito ai costi ammissibili a preventivo.
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1. COSTI DI PROGETTO
PREPARAZIONE
Ideazione e progettazione del corso, pubblicizzazione, selezione e orientamento
partecipanti, elaborazione materiale didattico e FAD
Spese per la progettazione dell’intervento formativo e per l’elaborazione dei testi
didattici
Sono preventivabili in questa voce le spese sostenute per l'elaborazione del programma
formativo, ricomprendendo in questa definizione l'impianto complessivo del progetto formativo
ed i programmi didattici. E' esclusa dalla preventivazione l'elaborazione necessaria per la
presentazione della domanda. Sono preventivabili inoltre le spese da sostenere per la
progettazione dei testi, delle dispense e delle esercitazioni didattiche da fornire ed utilizzare
nell'attività formativa. Nel caso di attività corsuali per le quali sono previste più edizioni, le
spese per la progettazione saranno riconosciute soltanto per la prima edizione.
Spese di selezione e orientamento dei partecipanti (solo per Misure A2 e C3)
In questa voce sono preventivabili i costi relativi alle eventuali azioni di selezione ed
orientamento (test, colloqui) degli aspiranti corsisti.
Se si ritiene opportuno, si può indicare, specificandolo, un importo unitario per allievo.
Spese di pubblicizzazione dei corsi (solo per Misure A2 e C3)
La Provincia attuerà, come di consueto, iniziative di pubblicizzazione generale delle attività,
pertanto il soggetto attuatore dovrà inserire nel preventivo solo ed esclusivamente le
spese che intende sostenere autonomamente per la pubblicità, mentre se intende
avvalersi esclusivamente della pubblicità effettuata dalla Provincia dovrà lasciare a
zero la voce di spesa relativa.
Nel caso in cui decidesse di pubblicizzare in tutto o in parte autonomamente l’attività
formativa, si specifica che sono preventivabili in questa voce le spese che si intende sostenere
per la promozione della iniziativa formativa, chiaramente finalizzata al reperimento degli allievi
(quali - ad esempio - il costo per la stampa dei bandi, l’eventuale imposta di affissione, la
pubblicità su riviste, le inserzioni sui giornali, gli spot radio e video).
Dovrà essere dichiarato, in sede di rendicontazione finale del corso, il periodo in cui si è svolta
questa attività e l'intensità delle azioni (n° di manifesti, n° di inserzioni, n° di spot).
REALIZZAZIONE
Docenza, tutoraggio, coordinamento,
attrezzature, assicurazioni e prove finali.
materiale
didattico,
viaggi,
locali
e
Disposizioni generali relative a docenza, codocenza e tutoraggio: Per ciascun corso può
essere di norma preventivato un numero di ore di docenza pari al numero delle ore di corso
che si svolgeranno in aula e un ammontare pari di ore di tutoraggio/coordinamento.
L’ammontare di ore dedicato allo stage potrà essere imputato o a docenza o a
tutoraggio/coordinamento.
Quindi, per esempio, nel caso di un corso di 600 ore (420 di teoria/pratica + 175 di stage + 5
ore di rientro in aula durante lo stage) potranno essere preventivate al massimo 425 ore di
docenza + 425 ore di tutoraggio/coordinamento + 175 ore di docenza o di
tutoraggio/coordinamento.
In caso di corsi che prevedono lo sdoppiamento dell’aula, le ore ulteriori di docenza vanno
giustificate nel progetto.
Per quanto riguarda la codocenza (da indicare separatamente, nell’apposita voce del
preventivo), le ore preventivate devono essere motivate nel progetto, nei singoli moduli in cui
sono previste.
N.B.: Gli enti di formazione dovranno affidare l’attività di tutoraggio/coordinamento per
almeno il 50% delle ore totali del corso a personale dipendente in possesso di adeguate
capacità tecnico-organizzative (non é ammissibile a tale funzione il personale con contratto di
collaborazione coordinata e continuativa, assunto a progetto o con contratto di
somministrazione).
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Le
imprese
titolari
di
progetti
formativi
dovranno
garantire
le
funzioni
di
coordinamento/tutoraggio per almeno il 40% delle ore totali del corso in capo a personale
dipendente in possesso di adeguate capacità tecnico-organizzative (non é ammissibile a tale
funzione il personale con contratto di collaborazione coordinata e continuativa, assunto a
progetto o con contratto di somministrazione).
Le PMI titolari di progetti formativi, che non dispongono di personale dipendente in possesso di
adeguate capacità tecnico organizzative per rivestire la funzione di tutor coordinatore o
comunque attività connesse alla didattica, in via eccezionale possono utilizzare il socio
d’impresa (o titolare dell’Impresa individuale) previa autorizzazione della Provincia di Genova e
alle seguenti condizioni:
-
partecipare al lavoro aziendale con carattere di abitualità e prevalenza;
-
versare per tale posizione versare i contributi INPS (da dimostrare con
dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà firmata dal legale rappresentante).
DOCENZA (personale formatore) e CODOCENZE
Retribuzione personale docente/codocente dipendente
È ammesso a preventivo il valore risultante dal costo orario lordo (costo lordo aziendale, diviso
per le ore annue lavorative secondo il CCNL di riferimento) per il numero di ore di
docenza/codocenza corrispondenti a quelle indicate nel progetto.
Retribuzione personale docente/codocente consulente
È ammesso a preventivo il valore risultante dall'importo orario, convenuto con il consulente
docente ed individuato nella lettera di incarico, moltiplicato per il numero delle ore di utilizzo
indicato nel progetto formativo.
TUTORAGGIO E COORDINAMENTO
In queste voci è preventivabile la spesa necessaria per il personale, sia esso dipendente sia
consulente, che deve assolvere le seguenti funzioni:
- coordinamento amministrativo, raccordo fra i docenti e la direzione del corso e fra i docenti
stessi, sostegno alle problematiche degli allievi;
- individuazione, contatto, selezione e scelta delle strutture aziendali disponibili ad ospitare
gli allievi in stage o visite didattiche;
- coordinamento sulla didattica corsuale, armonizzazione e raccordo delle specifiche
formative.
Per l’imputazione dei costi vale quanto indicato per la voce “Docenza”.
MATERIALE DIDATTICO E VIAGGI (visite guidate)
Materiale didattico in dotazione collettiva
In questa voce è preventivabile la spesa che si andrà a sostenere per la produzione e
l'acquisizione di materiali il cui utilizzo e disponibilità sia comune a tutti gli allievi in attività
formativa (dischetti, fotocopie, fogli, tabulati, ecc.).
Materiali di consumo per esercitazione
In questa voce è preventivabile la spesa da sostenere per l'acquisto del materiale occorrente
per mettere gli allievi in condizione di effettuare le esercitazioni.
Materiale didattico individuale
In questa voce è preventivabile la spesa che si andrà a sostenere per la stampa e la rilegatura
dei testi e delle dispense da consegnare agli allievi, nonché il materiale di cancelleria e di
lavoro da consegnare gratuitamente agli allievi quali penne, quaderni, matite, ecc.
Indumenti di lavoro
In questa voce deve essere inserita la spesa per l'acquisto degli indumenti protettivi da
consegnare gratuitamente agli allievi (camici, guanti, occhiali, ecc.).
Viaggi allievi
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Spese per visite guidate: Nel caso in cui il corso preveda la frequenza di attività formativa fuori
dal territorio provinciale, possono essere imputati i costi relativi ai viaggi effettuati con mezzi
pubblici (es.: treno) e/o mezzi privati di trasposto collettivo (es.: pullman).
Spese per stage: sono ammesse le spese di trasporto degli allievi sostenute nel caso di
tirocini/stage previsti a progetto, per percorsi superiori ai 30 km (dalla sede formativa del
soggetto titolare dell’attività).
Per tutti gli allievi portatori di handicap sono previste (e quindi inseribili in preventivo) le spese
di trasporto sia durante la fase d’aula sia durante lo stage. Solo per allievi di età superiore ai
18 anni e frequentanti corsi di avvicinamento al lavoro (Attività Specializzata) sono previste (a
carico della Provincia e quindi non inseribili in preventivo) anche le spese di "trasporto
assistito", in tutti gli altri casi a carico dei comuni.
Spese di residenzialità: sono preventivabili le spese se riferibili a corsi convittuali o
semiconvittuali o nel caso l'intervento formativo preveda l’effettuazione di viaggi guidati di
istruzione. La previsione di spesa deve essere effettuata sulla base dei costi reali prevedibili,
tenendo presente che sono consentite solo strutture non oltre il livello della seconda categoria
(tre stelle).
Viaggi e trasferte docenti e tutors dipendenti e consulenti (relativamente a corsi che
prevedono scambi per soggiorno di studio)
In queste voci sono preventivabili le spese di viaggi e trasferte delle relative categorie di
personale per esigenze strettamente connesse alle attività di formazione professionale e
riscontrabili nel progetto formativo specifico collegato al preventivo.
LOCALI E ATTREZZATURE
Utilizzo locali e attrezzature per l’azione programmata e manutenzione ordinaria
attrezzature
Nell’ambito dei costi di progetto, sono ammissibili i costi relativi a contratti di locazione di
immobili o parti di essi destinati esclusivamente alla azione finanziata (es.: aule) e l’importo
ammissibile sarà determinato in relazione all’effettivo utilizzo degli stessi sulla base di
indicatori fisico-tecnici.
Per attrezzature si intendono esclusivamente le attrezzature didattiche e l’importo dell'affitto
ammissibile a preventivo e a rendiconto non potrà superare il doppio della quota di
ammortamento annua, frazionata per il periodo di utilizzo del bene stesso, il cui valore iniziale
sarà quello di mercato.
Ammortamento normale locali
Valore di acquisto al netto di IVA x Tasso annuo di ammortamento x settimane di utilizzo :
5200.
Qualora l'IVA per l'operatore sia costo o spesa non detraibile, il valore di acquisto si intende
lordo di IVA. Nel caso di attività formative gestite da aziende, per gli ammortamenti bisogna
far riferimento al "Libro dei Cespiti".
In ogni caso si sottolinea che sono ammissibili a preventivo quote di ammortamento normale per l'effettivo utilizzo per il singolo corso - determinati sulla base dei coefficienti fissati dal D.M.
29/10/74 n. 291, dal D.M. 31/12/88 e successive modificazioni e dal regolamento di F.S.E.
vigente.
Ammortamenti attrezzature
Valore di acquisto al netto di IVA x Tasso annuo di ammortamento x settimane di utilizzo :
5200.
Qualora l'IVA per l'operatore sia costo o spesa non detraibile il valore di acquisto si intende
lordo di IVA. Nel caso di attività formative gestite da aziende, per gli ammortamenti bisogna
far riferimento al "Libro dei Cespiti".
In ogni caso si sottolinea che sono ammissibili a preventivo quote di ammortamento normale per l'effettivo utilizzo per il singolo corso - determinati sulla base dei coefficienti fissati dal D.M.
29/10/74 n. 291, dal D.M. 31/12/88 e successive modificazioni e dal regolamento di F.S.E.
vigente.
Ammortamento accelerato attrezzature
Si applica il medesimo meccanismo di calcolo.
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Non possono essere considerati in tale voce gli ammortamenti anticipati che hanno
un’esclusiva rilevanza fiscale.
Prova finale (solo per corsi di qualificazione o di specializzazione)
In questa voce sono preventivabili le spese per preparare e sostenere le prove finali (compresi
i materiali) sino ad un massimo di € 775,00.
Inoltre, deve essere previsto il compenso per i Commissari d’esame ammontante
complessivamente a:
- € 130,00 giornalieri per esami di specializzazione
- € 156,00 giornalieri per esami di qualificazione
(pari a un compenso giornaliero di € 26,00 per ogni singolo commissario) e una congrua
somma da destinarsi alle spese giornaliere dei membri della commissione per pasti e trasferta.
Gli importi relativi alle Commissioni d’esame (individuati preliminarmente in € 400, salvo
successiva migliore definizione ad esame avvenuto) di norma non verranno convenzionati, ma
saranno gestiti direttamente dalla Provincia, che provvederà direttamente alle liquidazioni delle
spettanze ai commissari d’esame ed alle relative registrazioni sul sistema FP2000.
Assicurazione RC-RCT-INAIL / Oneri fidejussori
Assicurazione RC-RCT-INAIL: (esclusa Misura D1 a titolarità aziendale) In questa voce è
preventivabile il costo derivante dalla apertura della posizione INAIL (o della posizione già
aperta) e di altre eventuali assicurazioni aperte a favore dei partecipanti (RC, RCT, RCO).
In sede di presentazione della proposta formativa è opportuno allegare il prospetto di calcolo
per giustificare la cifra richiesta.
N.B.: Per usufruire di anticipazioni del finanziamento pubblico è necessario
presentare garanzia fidejussoria, i cui costi sono ammissibili alle condizioni seguenti.
Viene riconosciuta la spesa sostenuta per la polizza fidejussoria effettuata per il corso
(compresi gli oneri bancari). Secondo l’art. 2 del D.M. 22/04/1997 , saranno accettate
esclusivamente garanzie presentate da banche, imprese di assicurazioni autorizzate
all’esercizio del ramo cauzionale (cfr. elenchi pubblicati periodicamente da parte dell’Istituto
per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di interesse collettivo – ISVAP Gazzetta Ufficiale
della Repubblica Italiana ed, in via informale sul sito internet www.isvap.it), oppure dagli
intermediari finanziari, iscritti nell’elenco speciale tenuto dalla Banca d’Italia, previsto
dall’art.107 del D.L. n. 385/93, consultabile rivolgendosi alla stessa o tramite il sito internet
www.bancaditalia.it.
Elaborazione reports relativi all’azione
Sono preventivabili costi relativi a personale incaricato di elaborare relazioni e reports
sull’andamento dell’attività a distanza di 2/3 mesi dal termine della stessa. Per l’imputazione
dei costi vale quanto indicato per la voce “Docenza”.
Direzione del progetto
Sono preventivabili spese relative alla direzione del progetto, se giustificate dalla particolare
complessità del corso (quindi di norma non sono preventivabili per la Misura D1). Tali spese
sono imputabili secondo quanto definito per la voce “Docenza”.
Attività di amministrazione, segreteria e certificazione
In questa voce sono preventivabili i costi relativi al personale con mansioni amministrative
impiegato direttamente nell'attività di gestione dell’azione formativa. Per la determinazione del
costo orario lordo si devono utilizzare i criteri indicati per il personale docente dipendente
Alle stesse condizioni, sono imputabili i costi, relativi alle prestazioni di consulenti esterni,
regolati da apposito contratto (lettera di incarico), nel quale sia indicato la natura dell'incarico
ed il compenso. La natura dell'incarico deve risultare coerente con i fabbisogni dell'azione
formativa.
2. COSTI DI FUNZIONAMENTO
L’attribuzione a ciascun progetto dei costi di funzionamento avviene in corso d’anno
individuando specifiche quote entro i seguenti vincoli:
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1) percentuale massima del 20% rispetto ai costi di progetto a preventivo
(10% per le aziende)
2) il totale delle quote di costi di funzionamento attribuite a tutti i progetti finanziati non
può essere superiore al totale dei costi di funzionamento sostenuti dall’ente nel periodo
di riferimento. Il controllo su questa voce di costo avviene attraverso la verifica dei
bilanci degli Enti erogatori e la presentazione di documento di certificazione rispetto a
tale punto.
N.B.: Gli importi approvati in sede di valutazione dei progetti rimangono validi anche in sede di
consuntivo, indipendentemente dalle variazioni che possono verificarsi in sede di
rendicontazione.
PERSONALE AMMINISTRATIVO DIPENDENTE (comprendente il personale di
funzionamento della struttura: contabilità, gestione del personale, direzione,
sicurezza e accreditamento)
In questa voce sono preventivabili i costi relativi al personale con mansioni amministrative
impiegato nell'attività di gestione dell’ente. Per la determinazione del costo orario lordo si
devono utilizzare i criteri previsti per il personale docente dipendente.
CONSULENTI AMMINISTRATIVI
In questa voce sono prevedibili le prestazioni di un consulente esterno regolato da apposito
contratto (lettera di incarico), nel quale sia indicato la natura dell'incarico ed il compenso. La
natura dell'incarico deve risultare coerente con i fabbisogni dell'azione formativa.
Utilizzo locali e attrezzature (utilizzati per il funzionamento della struttura)
La cifra da ascrivere a preventivo per il singolo corso è quella risultante dal frazionamento del
costo annuo per il periodo di utilizzo e la superficie di utilizzo.
Manutenzione ordinaria e pulizia locali
In questa voce sono preventivabili le spese necessarie per la manutenzione ordinaria dell'aula
e necessarie al mantenimento delle regole d'igiene. Il costo attribuibile anche in questo caso,
risulterà dal frazionamento dell'importo annuo per la superficie ed il periodo di utilizzo ai fini
formativi.
Ammortamento normale locali, Ammortamento attrezzature, Ammortamento
accelerato attrezzature: si veda nel paragrafo dedicato ai Costi di progetto.
Cancelleria, stampati e postali
Rientrano l’acquisto di materiale di cancelleria da utilizzare per l'amministrazione del corso e
da non consegnare agli allievi, nonché le spese connesse alla durata dell'attività formativa e
successivamente riscontrabili per quelle postali.
Assicurazioni
Rientrano le spese di assicurazione - fermo restando il criterio di riproporzionamento indicato
in precedenza - necessarie per assicurare il fabbricato, le macchine; le spese relative
all'assicurazione di responsabilità civile.
Energia elettrica, telefono, riscaldamento, acqua, spese condominiali
La quota imputabile alla formazione delle spese sostenute per il consumo durante lo
svolgimento dell'attività formativa (cfr. immobili).
3. DIRITTO ALLO STUDIO E SERVIZI ACCESSORI
Servizio mensa, Visite mediche, Assistenza al placement, Indennità/reddito allievi
Servizio mensa (non previsto per la Misura D1)
La previsione delle spese deve essere effettuata sulla base dei costi reali prevedibili e calcolate
sulla base di € 1,00 ora/allievo. Le spese di vitto possono essere preventivate nel caso che
l'attività formativa sia articolata in maniera tale che l'intervallo non consenta il rientro nella
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sede formativa in tempo utile. Le spese di vitto sono ammesse se le ore giornaliere di aula
sono almeno 7, articolate su due turni.
Per gli allievi minorenni dei corsi di formazione di base e per gli allievi inseriti, l’indennità per la
mensa può essere ammessa nella misura totale della giornata anche se le ore giornaliere
effettuate, svolte su due turni, sono inferiori a 7, purché le ore di assenza della giornata siano
coperte con idonea giustificazione.
Specifica relativa al servizio mensa per interventi formativi per giovani disabili:
Percorsi integrati scuola/formazione professionale, Attività Mista e Attività
Specializzata
La specificità dei bisogni dell’utenza rende fondamentale, per il miglioramento degli interventi
formativi, un approccio educativo globale che favorisca la crescita dell’individuo dal punto di
vista sociale e delle sue capacità generali di integrazione, come prerequisito di un possibile
successo anche sul piano più strettamente professionale e di avvicinamento al lavoro. Di
conseguenza, in questi corsi:
- l’indennità di mensa è riconoscibile per giornate con durata uguale o superiore alle sei
ore, svolte su due turni;
- le attività dedicate al pranzo possono essere considerate parte integrante del percorso
formativo/educativo e sono riconoscibili come ora-corso;
- .viene riconosciuto il costo del personale (docente/i e/o tutor) presente nell’ora di
pausa-pranzo, come risulta dalle firme apposte sul registro presenze del corso.
- Agli allievi è inoltre riconosciuta l’indennità di € 1,00 ora/allievo, anche per l’ora di
pausa-pranzo
- In caso di entrata ritardata o uscita anticipata di un allievo, rispetto all’orario previsto
dalle presenti Disposizioni (uguale o superiore a 6 ore giornaliere), purché sia prodotta
idonea documentazione giustificativa dell’assenza stessa, è ugualmente ammesso
l’utilizzo della cifra corrispondente al totale delle ore svolte dal corso nella giornata.
- Ai fini della rendicontazione è necessario che l’Ente presenti un prospetto con firma
degli allievi relativamente all’indennità ricevuta (contanti o buono pasto). Nel caso gli
allievi usufruiscano di mensa interna, l’Ente deve comunque presentare un prospetto
firmato dagli allievi per i pasti consumati.
In base alle disposizioni comunitarie, i soggetti attuatori sono tenuti a corrispondere le
indennità spettanti ai destinatari delle azioni con priorità su tutte le altre spese.
Visite mediche (esclusa Misura D1)
Il D.M. del Ministero della Pubblica Istruzione n. 382 del 29/09/1998: “Regolamento recante
norme per l’individuazione delle particolari esigenze negli Istituti di Istruzione e Educazione di
ogni ordine e grado, ai fini delle norme contenute nel D.Lgs. 19/09/1994 n. 626,e successive
modifiche ed integrazioni”, agli art. 1-4-8, indica la necessità di realizzare specifici controlli
sanitari per la salvaguardia della salute degli allievi. Ne consegue che devono essere imputati i
costi delle visite mediche, da svolgersi in funzione del “profilo professionale” da formare.
Laddove l’attività formativa preveda due annualità, non è di norma necessaria la ripetizione
della visita medica all’inizio del secondo anno, salvo i casi in cui il medico competente lo
ritenga opportuno.
Si ricorda inoltre l’obbligo di osservare la normativa sulla sorveglianza sanitaria prevista agli
artt. 16 e sgg. D.Lgs. 19/09/1994 n. 626.
Assistenza al placement [solo per “Interventi formativi per giovani disabili”: Attività di
inserimento e Attività specializzata (solo per allievi in uscita verso il lavoro) e per Misura A2
Azione 2 Percorso b) “Percorsi formativi per l’inclusione di giovani in situazione di svantaggio
sociale” e Misura C2 Azione 3 – “Percorsi integrati scuola/formazione professionale per allievi
disabili”]: sono riconoscibili costi di assistenza pari a 12 ore x € 41,32 per allievo, fino ad un
massimo di 480 € ad allievo, salvo accorpamento ore, autorizzato dall’Ufficio competente, per
un numero inferiore di allievi, in casi particolari, che emergano anche dopo l’avvio del percorso
formativo.
Indennità/reddito allievi
Per Interventi formativi per giovani disabili - Attività specializzata:
È prevista un’indennità di € 1,50 ora/stage comprensiva di mensa solo per gli allievi in uscita.
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Per “Percorsi formativi per l’inclusione di giovani in situazione di svantaggio
sociale”:
È prevista un’indennità comprensiva di mensa pari a € 1,50 ora/corso per allievo.
Indennità/reddito allievi per Misura D1
Nel caso di corsi rivolti a lavoratori occupati e svolti in normale orario di lavoro, l'azienda può
computare il costo dei propri dipendenti impegnati nella formazione per la copertura della
quota di cofinanziamento privato prevista per il corso medesimo.
Nella fase di predisposizione del progetto formativo, a seconda del tipo di regime di
finanziamento scelto dall’impresa, il reddito allievi verrà calcolato in modo automatico dal file
di progettazione.
Poiché non è comunque ritenuta ammissibile un’indicazione del reddito allievi superiore al
costo della formazione (costi di progetto + costi di funzionamento), si possono verificare due
casi:
1) percentuale del contributo pubblico maggiore del 50%:
il file modello di progettazione imposta l’importo del reddito allievi, calcolato in base alla
seguente formula:
Ra  C f 
Ppr
Ppu
dove:
Ra= reddito allievi
Ppr= % contributo privato
Cf= costo della formazione
Ppu= % contributo pubblico
2) percentuale del contributo pubblico inferiore al 50%:
il file modello di progettazione imposta l’importo del reddito allievi uguale al costo della
formazione.
Per verificare che il reddito allievi come sopra calcolato, corrisponda all’effettivo costo degli
dipendenti in formazione, in fase di progettazione si deve effettuare il seguente calcolo:
C pr
O N
 Ce
dove:
Cpr= contributo privato O = ore corso
N = numero allievi
Ce= effettivo costo orario medio dei dipendenti in formazione
Nel caso in cui non sia verificata la sopraindicata condizione, il reddito allievi si calcola mediante
la seguente formula:
Ra  Ce  O  N
dove:
Ra= reddito allievi
N = numero allievi
O = ore corso
Ce= effettivo costo orario medio dei dipendenti in formazione
Il reddito allievi così ottenuto dovrà essere riportato sul file di progettazione, che consente di
modificare manualmente l’importo consigliato dalla procedura automatica.
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L’ammontare del reddito allievi sarà, ovviamente, ricalcolato nella successiva fase di
rendicontazione, in considerazione delle effettive ore di presenza e dei costi orari aziendali dei
dipendenti in formazione .
VOCI DI SPESA NON AMMISSIBILI A PREVENTIVO
Tenuto conto di quanto specificato per le singole voci di spesa, comprese le limitazioni
all’ammissibilità per alcuni tipi di Azione, si elencano le voci di spesa che non possono in nessun
caso essere preventivate in base alle presenti Disposizioni:
- Formazione personale formatore
- Valutazione del progetto
- Comitato tecnico
- Aiuti all’occupazione
- Servizi di custodia.
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INDICAZIONI PER LA DETERMINAZIONE DEL PREVENTIVO
La somma dei costi di progettazione e di funzionamento concorre a determinare il parametro
ora/allievo che dovrà corrispondere a quello standard indicato per ogni singola tipologia di
azione.
Tale parametro ora/allievo non deve superare oltre il 20% quello fissato nelle schede relative
alle singole tipologie di azione.
I progetti il cui parametro ora/allievo non rispetti tale condizione saranno considerati
inammissibili.
Si ricorda che:
 il totale dei costi di funzionamento attribuiti al singolo corso non può superare la
percentuale massima del 20% rispetto ai costi di progetto a preventivo (10%
per le imprese);
 le spese accessorie non concorrono alla determinazione del parametro ora / allievo.
Per i massimali di spesa si deve fare riferimento al Manuale per la rendicontazione
approvato dalla Regione Liguria con Decreto del Direttore Generale n. 146 del
28/4/2005 (e specifiche provinciali consultabili sul sito della Provincia di Genova).
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MODULISTICA E SCHEDE DI VALUTAZIONE
Modello per le schede informative
Modello per i bandi pubblici
Informativa ai sensi del D.lgs. n.196/2003
Dichiarazione aiuti de minimis
Schede di valutazione dei progetti
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Modello di scheda informativa corsi per persone non occupate
Logo e nome del proponente
SCHEDA INFORMATIVA DEL CORSO: ………………………………………………………………….
INFORMAZIONI GENERALI
ATTESTATO CHE IL CORSO RILASCIA
specificare se al termine del corso:
o si sostiene esame di specializzazione o
qualifica ed indicare dicitura e codifica
ISTAT (indicare il codice a 6 cifre)
o se si rilascia attestato di frequenza
senza sostenimento di esame finale
DESTINATARI
specificare:
o il numero dei destinatari del corso
o n° posti riservati a donne o ad altre
categorie di utenza
o i requisiti di accesso alla selezione
PARI OPPORTUNITÀ
L’accesso ai corsi avviene nel rispetto delle norme
di cui alla legge 125/1991
FIGURA PROFESSIONALE
breve descrizione della figura professionale in
uscita
MERCATO DEL LAVORO
indicare:
o in quali settori economico-produttivi la
figura professionale in uscita dal corso può
trovare occupazione
o le tipologie di contratto di lavoro più
probabili, ecc.
MODALITÀ DI ISCRIZIONE
Indicare luogo date e orari di ritiro delle domande
di iscrizione e delle schede informative e numero/i
telefonico/i di riferimento per avere informazioni
sul corso.
Indicare luogo date e orari per le iscrizioni.
MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DEL PROGETTO FORMATIVO
DURATA E STRUTTURA DEL CORSO
indicare la durata del corso specificando:
o le ore dedicate alla formazione in aula
(distinguendo tra teoria e pratica)
o le ore dedicate allo stage
ARTICOLAZIONE E FREQUENZA
indicare:
o l’articolazione dell’orario del corso
o il numero massimo di ore di assenza
concesso
STAGE
descrivere sinteticamente il tipo di azienda in cui
avverrà lo stage
PROVVIDENZE A FAVORE DELL’UTENZA
- Euro 1,00 per ogni ora di corso effettivamente
frequentata, come indennità sostitutiva del
servizio mensa (se non fornita), nel caso in cui le
ore giornaliere di aula siano almeno 7, articolate
su due turni
- Per le donne: è previsto un voucher a copertura
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del servizio di assistenza domiciliare ai familiari.
- Eventuali altre previste dall’Ente
REQUISITI DI ACCESSO ALLA SELEZIONE
AMMISSIONE AL CORSO
È subordinata al superamento delle prove di
selezione ed è condizionata all’esito positivo delle
visite mediche, svolte presso strutture sanitarie e
volte ad accertare l’idoneità alla mansione specifica
ai sensi dell’art. 16 D. Lgs. N. 626/94
TITOLO DI STUDIO RICHIESTO
indicare con precisione il/i titolo/i di studio
necessario/i, ove previsto/i
ESPERIENZA PROFESSIONALE
indicare l’esperienza professionale necessaria, se
prevista, specificando:
o il settore lavorativo ed il periodo minimo di
lavoro richiesto
o le modalità di certificazione del lavoro
svolto
ULTERIORI REQUISITI DI ACCESSO
Indicare, ove siano previsti requisiti diversi e/o
ulteriori rispetto al titolo di studio o all’esperienza
professionale, le modalità di presentazione della
documentazione necessaria.
Nel caso in cui vengano rilasciati titoli inerenti
professioni regolate da specifica normativa,
indicare i requisiti necessari previsti dalla stessa
(per es. non aver riportato condanne penali).
MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA SELEZIONE
COMMISSIONE DI SELEZIONE
indicare:
o il numero dei componenti la commissione di
selezione
o i ruoli professionali presenti
SEDE DELLE PROVE
indicare:
o luogo di svolgimento delle prove
o numero di giornate previste
TIPOLOGIA DELLE PROVE
indicare il numero delle prove previste,
specificando se si tratta di prove scritte e/o prove
pratiche e/o colloqui individuali o di gruppo
PROVA SCRITTA
indicare se si tratta di:
o prova psico-attitudinale generica
o prova atta a stabilire le conoscenze di
tematiche specifiche inerenti i contenuti del
corso
specificare inoltre se la prova è costituita da
questionario, elaborato personale o altro
PROVA PRATICA
se si sostiene prova pratica, indicare:
o il luogo
o le modalità
o i tempi di svolgimento
COLLOQUIO
indicare:
o se l’ammissione al colloquio dipende dal
conseguimento di un punteggio minimo
nelle prove precedenti
o se l’ammissione al colloquio è limitata a un
numero di candidati prefissato
o se il colloquio sarà individuale o di gruppo
o i temi su cui verterà il colloquio
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VALORI PERCENTUALI ATTRIBUITI ALLE
PROVE
ULTERIORI CRITERI DI AMMISSIONE AL
CORSO
indicare il peso percentuale che ogni singola prova
avrà sul punteggio finale
indicare se nell’attribuzione del punteggio finale
sarà dato peso a elementi diversi dal risultato delle
prove, quali ad esempio:
o il titolo di studio
o l’esperienza lavorativa pregressa
o altro
ed indicare il peso attribuito.
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Modello di bando per persone non occupate
Logo e nome del proponente
Nell’ambito dell’Asse.............. - Misura .............. anno ................ viene organizzato
presso........................................... (sede corso) un corso per:
(titolo progetto)
DESTINATARI:
REQUISITI:
DURATA:
n° ...........
(per esempio; titolo di studio richiesto, etc.)
n° ...........ore di cui ........ ore di stage aziendale
AL TERMINE DEL CORSO VERRÀ RILASCIATO ATTESTATO DI
(frequenza/specializzazione/qualifica)
PER ................................................. (Figura professionale e relativo Cod. ISTAT)
Per accedere al corso gli interessati dovranno presentare apposita domanda di iscrizione presso
………………………………………
dal ................. alle ore …….. del ................
PROFILO PROFESSIONALE:(breve descrizione della figura professionale oggetto del corso)
NOTE: (eventuali altre informazioni)
I candidati per essere ammessi al corso dovranno sostenere apposite prove attitudinali ed in
tale sede saranno verificati i requisiti soggettivi per la partecipazione al corso.
Presso …….. gli interessati possono verificare i contenuti e le modalità della selezione.
PROGETTO COFINANZIATO DALL’UNIONE EUROPEA P.O.R. Ob. 3 2000 - 2006
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INFORMATIVA AI SENSI DEL D.Lgs. N. 196 DEL 30 GIUGNO 2003
“Codice in materia di protezione dei dati personali”
Il Decreto legislativo 30 giugno 2003, n.196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”
prevede la tutela delle persone fisiche e giuridiche e di altri soggetti rispetto al trattamento dei
dati personali. Ai sensi della normativa, ogni trattamento sarà improntato ai principi di
correttezza, liceità e trasparenza e di tutela della Sua riservatezza e dei Suoi diritti. Ai sensi
dell'articolo 13 del D.lgs. n. 196/2003, pertanto, Le forniamo le seguenti informazioni:
I dati da Lei conferiti saranno archiviati a cura dell’Area 10 Politiche formative e Istruzione e
trattati, anche in modo informatizzato, in conformità con le disposizioni vigenti in materia, allo
scopo di consentire la gestione del procedimento amministrativo di valutazione, gestione,
monitoraggio, rendicontazione, pagamento e ulteriori adempimenti connessi alle attività
oggetto dell’istanza di finanziamento a cui questa Informativa è allegata.
Il contenuto di tali banche dati sarà inoltre utilizzato dalla Provincia di Genova per effettuare
ricerche anonime di tipo statistico e per creare indirizzari, aggiornabili a seguito di Sua
comunicazione scritta. Gli estratti dei dati saranno comunicati a enti e soggetti coinvolti nella
gestione del Fondo Sociale Europeo e nelle altre linee di finanziamento utilizzate (Unione
Europea, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Regione Liguria) nonché ai soggetti con i
quali la Regione Liguria ha attivato convenzioni per attività di servizi informatici e saranno
parzialmente diffusi al pubblico.
Il conferimento dei dati è obbligatorio e l’eventuale rifiuto comporta l’impossibilità di procedere
all’erogazione del finanziamento.
Il titolare del trattamento è la Provincia di Genova.
Il responsabile del trattamento è il Direttore dell’Area 10 Politiche formative e Istruzione (via
Cesarea 14 – 16121 Genova) al quale potrà rivolgersi per far valere i diritti di cui all’art. 7 del
D.Lgs. n. 196/2003, che per Sua comodità riproduciamo integralmente.
Data_________________________
Timbro e firma leggibile per esteso__________________________________________
(da firmare per presa conoscenza)
Decreto Legislativo n.196/2003
Art. 7 - Diritto di accesso ai dati personali ed altri diritti
1. L'interessato ha diritto di ottenere la conferma dell'esistenza o meno di dati personali che lo
riguardano, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile.
2. L'interessato ha diritto di ottenere l'indicazione:
a) dell'origine dei dati personali;
b) delle finalità e modalità del trattamento;
c) della logica applicata in caso di trattamento effettuato con l'ausilio di strumenti
elettronici;
d) degli estremi identificativi del titolare, dei responsabili e del rappresentante designato ai
sensi dell'articolo 5, comma 2;
e) dei soggetti o delle categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere
comunicati o che possono venirne a conoscenza in qualità di rappresentante designato nel
territorio dello Stato, di responsabili o incaricati
3. L'interessato ha diritto di ottenere:
a) l'aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha interesse, l'integrazione dei dati;
b) la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in
violazione di legge, compresi quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione
agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o successivamente trattati;
c) l'attestazione che le operazioni di cui alle lettere a) e b) sono state portate a conoscenza,
anche per quanto riguarda il loro contenuto, di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o
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diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento si rivela impossibile o comporta un
impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato.
4. L'interessato ha diritto di opporsi, in tutto o in parte:
a) per motivi legittimi al trattamento dei dati personali che lo riguardano, ancorché
pertinenti allo scopo della raccolta;
b) al trattamento di dati personali che lo riguardano a fini di invio di materiale pubblicitario
o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione
commerciale.
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La presente Dichiarazione va sottoscritta da ciascuna impresa che intenda
beneficiare di aiuti a titolo de minimis ai sensi del Regolamento (CE) n. 69/2001
DICHIARAZIONE AIUTI “DE MINIMIS” REG. N. 69/2001
(sostitutiva dell’atto di notorietà - art. 47 DPR 28.12.2000 n.445)
Il sottoscritto _______________________________ nato a _______________ il
________________ residente in ______________________________ in qualità di legale
rappresentante
dell’impresa
__________________________
con
sede
legale
in
____________________________________ la quale ha ottenuto con ________________ la
concessione di un finanziamento/contributo pari a Euro __________________ in attuazione
di _____________________ che rientra negli aiuti soggetti alla regola del “de minimis” di cui
al Regolamento (CE) n. 69/2001
Preso atto

che la Commissione Europea, con il proprio Regolamento (CE) n. 69/2001 del 12 gennaio
2001(1) sugli aiuti de minimis, ha stabilito che:
-
-
l’importo complessivo degli aiuti pubblici assegnati ad una medesima impresa sotto
forma di “de minimis” non può superare 100.000 EURO (pari a Lire 193.627.000) su
un periodo di tre anni, a qualsiasi titolo e da qualsiasi Amministrazione pubblica o
soggetto privato ottenuti. Il periodo di riferimento di tre anni ha carattere mobile, nel
senso che, in caso di nuova concessione di un aiuto “de minimis”, l’importo
complessivo degli aiuti “de minimis” concessi nei tre anni precedenti deve essere
ricalcolato. L’aiuto si considera erogato nel momento in cui sorge per il beneficiario il
diritto a ricevere l’aiuto stesso, e non pregiudica la possibilità del beneficiario di
ottenere altri aiuti, indipendentemente dalla loro forma ed obiettivo; gli aiuti pubblici
da prendere in considerazione sono quelli concessi tanto dalle autorità comunitarie e
nazionali, che regionali o locali.
ai fini delle determinazione dell’ammontare massimo di 100.000 EURO non devono
essere presi in considerazione:
a) gli aiuti concessi in base a regimi specificatamente autorizzati dalla Commissione
Europea;
b) gli aiuti esentati dalla notifica alla Commissione Europea – ricorrendone tutte le condizioni
di cui al Regolamento (CE) n. 70/2001 della Commissione del 12.1.2001 e successive
modificazioni –in materia di aiuti di Stato a favore delle PMI;
c) gli aiuti esentati dalla notifica alla Commissione Europea – ricorrendone tutte le condizioni
di cui al Regolamento (CE) n. 68/2001 della Commissione del 12.1.2001 e successive
modificazioni – in materia di aiuti alla formazione;
d) gli aiuti esentati dalla notifica alla Commissione Europea – ricorrendone tutte le condizioni
di cui al Regolamento (CE) n. 2204/2002 della Commissione del 5.12.2002 – in materia di
aiuti all’occupazione;
-
ai fini delle determinazione dell’ammontare massimo di 100.000 EURO devono essere
presi in considerazione tutte le categorie di aiuti pubblici, indipendentemente dalla loro
forma ed obiettivo, qualificati come aiuti “de minimis”;
-
il Regolamento n. 69/2001 non è applicabile agli aiuti all’esportazione (si intendono
tali quelli direttamente legati alle quantità esportate, alla costituzione e al
funzionamento di una rete di distribuzione o alle spese correnti connesse all’attività di
esportazione; non sono invece considerati aiuti all’esportazione i costi per la
partecipazione a fiere, l’esecuzione di studi e le consulenze necessarie all’introduzione
di un nuovo prodotto o di un prodotto esistente su un nuovo mercato geografico) ed ai
1 GUCE L.10 del 13/01/2001,pag.30
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settori disciplinati dal trattato CECA, al settore dei trasporti e nei casi di aiuti
condizionati, anche indirettamente, all’impiego preferenziale di prodotti interni
nazionali rispetto ai prodotti importati;
-

il Regolamento n. 69/2001 non è inoltre applicabile agli aiuti concessi nei settori
dell’agricoltura o della pesca, per i quali si applica il regolamento (CE) n. 1860/2004
del 6/10/2004, pubblicato sulla GU CE L 325/4 del 28/10/2004, che ammette al “de
minimis” le suddette imprese, fissando un limite massimo triennale di 3.000 EURO;
che in caso di superamento della soglia di 100.000 EURO, l’aiuto, se dichiarato
incompatibile dalla Commissione Europea, dovrà essere restituito maggiorato degli
interessi;
Dichiara
(N.B. se l’impresa non ha ricevuto nell’ultimo triennio aiuti “de minimis” ai sensi del
Regolamento n. 69/2001compilare il paragrafo a); se l’impresa ha ricevuto nell’ultimo
triennio aiuti “de minimis” compilare il paragrafo b) e successive schede.)
a) che l’impresa rappresentata ha titolo a ricevere l’erogazione del finanziamento/contributo
di Euro _______________non avendo ottenuto, nell’ultimo triennio, contributi pubblici
percepiti a titolo “de minimis” ai sensi del Regolamento n. 69/2001;
b) che l’impresa rappresentata ha titolo a ricevere l’erogazione del finanziamento/contributo
di Euro _______________ avendo ottenuto, nell’ultimo triennio, i contributi pubblici
percepiti a titolo “de minimis” ai sensi del Regolamento n. 69/2001 riportati nelle
n._______ schede allegate e nella seguente tabella riepilogativa.
Riepilogo anni
Numero
scheda
___________
:___________________
Data
Importo
concessione
___/___/____
____________________
__
_
_
___________
___/___/____
____________________
__
_
__
___________
___/___/____
____________________
__
_
__
___________
___/___/____
____________________
__
_
__
___________
___/___/____
____________________
__
_
__
Totale
c) che i contributi a titolo de minimis di cui si intende beneficiare, si riferiscono a settori e
attività diversi da quelli di cui all’art. 1 del Regolamento (CE ) n. 69/2001;
La dichiarazione è presentata unitamente a copia fotostatica del documento di identità
(specificare il tipo di documento) _______________ n. ______________ ai sensi dell’art. 38
del D.P.R. 28/12/2000 n. 445.
_______________
(data)
_________________________
(firma del legale rappresentante)
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Avvertenze
Qualora la dichiarazione presenti delle irregolarità rilevabili d’ufficio, non costituenti falsità,
oppure sia incompleta il funzionario competente a ricevere la documentazione ne dà
comunicazione all’interessato per la regolarizzazione o completamento.
In caso di mendacio personale o fattuale, la rettificazione non è consentita ed il
provvedimento favorevole non può essere emanato. In tal caso è obbligo del responsabile
del procedimento, a cui la dichiarazione è diretta, porre in essere gli adempimenti necessari
all’applicazione delle disposizioni di cui all’art. 76 del D.P.R. 28/12/2000 n. 445.
Qualora, da un controllo successivo, emerga la non veridicità del contenuto della
dichiarazione, il dichiarante decade dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento
emanato sulla base della dichiarazione non veritiera .
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Scheda n.
Organismo concedente:
Normativa o base giuridica di
Importo
riferimento:
sovvenzione
o
equivalente
sovvenzione
______________________
_____________________________
______________________
_____________________________
______________________
_____________________________
______________________
_____________________________
______________________
________
______________
______________
Data
concessione
___/___/____
Estremi del provvedimento di
concessione:_____
Scheda n.
Organismo concedente:
Normativa o base giuridica di
Importo
riferimento:
sovvenzione
o
equivalente
sovvenzione
______________________
_____________________________
______________________
_____________________________
______________________
_____________________________
______________________
_____________________________
______________________
________
______________
______________
Data
concessione
___/___/____
______________________
(data)
Estremi del provvedimento di
concessione:_____
__________________________
(firma del legale rappresentante)
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La presente Dichiarazione va sottoscritta da ciascuna impresa che intenda
beneficiare di aiuti a titolo de minimis per i settori dell’agricoltura e della pesca
DICHIARAZIONE AIUTI “DE MINIMIS” REG. N. 1860/2004
(sostitutiva dell’atto di notorietà - art. 47 DPR 28.12.2000 n.445)
Il sottoscritto _______________________________ nato a _______________ il
________________ residente in ______________________________ in qualità di legale
rappresentante
dell’impresa
__________________________
con
sede
legale
in
____________________________________ la quale ha ottenuto con ________________ la
concessione di un finanziamento/contributo pari a Euro __________________ in attuazione
di _____________________ che rientra negli aiuti soggetti alla regola del “de minimis” di
cui al Regolamento (CE) n. 1860/2004
Preso atto

che per gli aiuti concessi nei settori dell’agricoltura o della pesca il Regolamento n.
69/2001, relativo agli aiuti “de minimis”, non è applicabile;

che a far data dal 01/01/05, gli aiuti a titolo de minimis possono essere concessi, nel
rispetto del massimale dei 3.000 EURO in tre anni, anche per le imprese operanti nei
settori dell’agricoltura e della pesca, unicamente in applicazione del Regolamento (CE) n.
1860/2004 della Commissione, del 06/10/04, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’UE,
serie L 325/4 del 28/10/04, in vigore dalla data sopra indicata; il suddetto regolamento
ha stabilito che:
l’importo complessivo degli aiuti pubblici assegnati ad una medesima impresa nei
settori dell’agricoltura e della pesca sotto forma di “de minimis” non può superare
3.000 EURO su un periodo di tre anni, a qualsiasi titolo e da qualsiasi Amministrazione
pubblica o soggetto privato ottenuti. Il periodo di riferimento di tre anni ha carattere
mobile, nel senso che, in caso di nuova concessione di un aiuto “de minimis”, l’importo
complessivo degli aiuti “de minimis” concessi nei tre anni precedenti deve essere
ricalcolato. L’aiuto si considera erogato nel momento in cui sorge per il beneficiario il
diritto a ricevere l’aiuto stesso, e non pregiudica la possibilità del beneficiario di
ottenere altri aiuti, indipendentemente dalla loro forma ed obiettivo; gli aiuti pubblici
da prendere in considerazione sono quelli concessi tanto dalle autorità comunitarie e
nazionali, che regionali o locali;
-

-
che l’art. 2 del citato Regolamento stabilisce le definizioni rilevanti di imprese del settore
agricolo e imprese del settore della pesca, di seguito riportate:
imprese del settore agricolo: si intendono le imprese dedite alla produzione,
trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli;
prodotti agricoli: si intendono i prodotti elencati nell’Allegato 1 del Trattato2, esclusi i
prodotti della pesca e dell’acquacoltura;
trasformazione di un prodotto agricolo: si intende il trattamento di un prodotto
agricolo dove il prodotto ottenuto rimane comunque un prodotto agricolo;
imprese del settore della pesca: si intendono le imprese dedite alla produzione,
trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca;
prodotti della pesca: si intendono i prodotti pescati in mare o nelle acque interne e i
prodotti dell’acquacoltura, di cui all’art. 1 del Regolamento (CE) n. 104/00 del
Consiglio3.
2 Il testo completo dell’elenco in applicazione dell’art. 32 del Trattato CE è pubblicato nella versione ufficiale, sulla G.U.C.E. n. C 340 del 10
novembre 1987, p.165.
3 Pubblicato sulla GUCE, alla serie L 17 del 21/01/2000.
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
che ai fini delle determinazione dell’ammontare massimo di 3.000 EURO non devono
essere presi in considerazione:
a) gli aiuti concessi in base a regimi specificatamente autorizzati dalla Commissione
Europea;
b) gli aiuti esentati dalla notifica alla Commissione Europea – ricorrendone tutte le condizioni
di cui al Regolamento (CE) n. 70/2001 della Commissione del 12.1.2001 e successive
modificazioni –in materia di aiuti di Stato a favore delle PMI;
c) gli aiuti esentati dalla notifica alla Commissione Europea – ricorrendone tutte le condizioni
di cui al Regolamento (CE) n. 68/2001 della Commissione del 12.1.2001 e successive
modificazioni – in materia di aiuti alla formazione;
d) gli aiuti esentati dalla notifica alla Commissione Europea – ricorrendone tutte le condizioni
di cui al Regolamento (CE) n. 2204/2002 della Commissione del 5.12.2002 – in materia di
aiuti all’occupazione;

che il Regolamento n. 1260/2004 non è applicabile agli aiuti il cui importo sia fissato in
base al prezzo o al quantitativo commercializzato, agli aiuti all’esportazione (si intendono
tali quelli direttamente legati alle quantità esportate, alla costituzione e al funzionamento
di una rete di distribuzione o alle spese correnti connesse all’attività di esportazione; non
sono invece considerati aiuti all’esportazione i costi per la partecipazione a fiere,
l’esecuzione di studi e le consulenze necessarie all’introduzione di un nuovo prodotto o di
un prodotto esistente su un nuovo mercato geografico), al settore dei trasporti e nei casi
di aiuti condizionati, anche indirettamente, all’impiego preferenziale di prodotti interni
nazionali rispetto ai prodotti importati;

che in caso di superamento della soglia di 3.000 EURO, l’aiuto, se dichiarato incompatibile
dalla Commissione Europea, dovrà essere restituito maggiorato degli interessi;
Dichiara
(N.B. se l’impresa non ha ricevuto nell’ultimo triennio aiuti “de minimis” ai sensi del
Regolamento n. 1260/2004 compilare il paragrafo a); se l’impresa ha ricevuto nell’ultimo
triennio aiuti “de minimis” compilare il paragrafo b) e successive schede.)
a) che l’impresa rappresentata ha titolo a ricevere l’erogazione del finanziamento/contributo
di Euro _______________non avendo ottenuto, nell’ultimo triennio, contributi pubblici
percepiti a titolo “de minimis” ai sensi del Regolamento n. 1260/2004;
b) che l’impresa rappresentata ha titolo a ricevere l’erogazione del finanziamento/contributo
di Euro _______________ avendo ottenuto, nell’ultimo triennio, i contributi pubblici
percepiti a titolo “de minimis” ai sensi del Regolamento n. 1260/2004 riportati nelle
n._______ schede allegate e nella seguente tabella riepilogativa.
Riepilogo anni
Numero
scheda
___________
:___________________
Data
Importo
concessione
___/___/____
____________________
__
_
_
___________
___/___/____
____________________
__
_
__
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___________
___/___/____
____________________
__
_
__
___________
___/___/____
____________________
__
_
__
___________
___/___/____
____________________
__
_
__
Totale
c) che i contributi a titolo de minimis di cui si intende beneficiare, si riferiscono a settori e
attività diversi da quelli di cui all’art. 1 del Regolamento (CE ) n. 1260/2004;
La dichiarazione è presentata unitamente a copia fotostatica del documento di identità
(specificare il tipo di documento) _______________ n. ______________ ai sensi dell’art. 38
del D.P.R. 28/12/2000 n. 445.
_______________
(data)
_________________________
(firma del legale rappresentante)
Avvertenze
Qualora la dichiarazione presenti delle irregolarità rilevabili d’ufficio, non costituenti falsità,
oppure sia incompleta il funzionario competente a ricevere la documentazione ne dà
comunicazione all’interessato per la regolarizzazione o completamento.
In caso di mendacio personale o fattuale, la rettificazione non è consentita ed il
provvedimento favorevole non può essere emanato. In tal caso è obbligo del responsabile
del procedimento, a cui la dichiarazione è diretta, porre in essere gli adempimenti necessari
all’applicazione delle disposizioni di cui all’art. 76 del D.P.R. 28/12/2000 n. 445.
Qualora, da un controllo successivo, emerga la non veridicità del contenuto della
dichiarazione, il dichiarante decade dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento
emanato sulla base della dichiarazione non veritiera .
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Scheda n.
Organismo concedente:
Normativa o base giuridica di
Importo
riferimento:
sovvenzione
o
equivalente
sovvenzione
______________________
_____________________________
______________________
_____________________________
______________________
_____________________________
______________________
_____________________________
______________________
________
______________
______________
Data
concessione
___/___/____
Estremi del provvedimento di
concessione:_____
Scheda n.
Organismo concedente:
Normativa o base giuridica di
Importo
riferimento:
sovvenzione
o
equivalente
sovvenzione
______________________
_____________________________
______________________
_____________________________
______________________
_____________________________
______________________
_____________________________
______________________
________
______________
______________
Data
concessione
___/___/____
______________________
(data)
Estremi del provvedimento di
concessione:_____
__________________________
(firma del legale rappresentante)
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SCHEDA DI VALUTAZIONE: CORSI DI QUALIFICAZIONE/SPECIALIZZAZIONE PER NON
OCCUPATI (DIPLOMATI E NON)
PROGETTI FINANZIATI CON MISURE A2 e C3
ISTRUTTORIA NORMATIVA
Il soggetto proponente ha i requisiti normativi previsti dalla norme regionali in
materia di formazione professionale per attuare l'intervento formativo proposto?
NO: il progetto è respinto
ISTRUTTORIA DI MERITO (fino a 28 punti)
Aspetti motivazionali del progetto
Le motivazioni del progetto sono coerenti con Asse e Misura indicati?
NO: il progetto è respinto
I destinatari del progetto sono coerenti con le indicazioni di Asse e Misura specificate
nelle Disposizioni Provinciali?
NO: il progetto è respinto
La figura professionale in uscita deve essere coerente con:
- le motivazioni del progetto
- i requisiti dei destinatari
- i contenuti dei moduli
NO: il progetto è respinto
Rispetto di tutti i requisiti progettuali obbligatori indicati nelle Disposizioni
NO: il progetto è respinto

Articolazione delle motivazioni del
progetto

Fonti delle informazioni e dei dati
proposti a sostegno delle motivazioni

Domanda formativa potenziale nel
territorio

Genesi e strutturazione del progetto in
collaborazione con soggetti operanti nel
mercato di riferimento

Presenza di elementi di flessibilità
nell'organizzazione dell'intervento
formativo

Presenza di servizi e strutture di
assistenza ai familiari delle donne, oltre
a quanto garantito dalla Provincia

Esistenza di una rete di relazioni con
aziende operanti nel settore in cui si
inserisce la figura professionale in
uscita dal corso
Fino a 28 punti
PRIORITÀ:
Garanzie formali di assunzione
Coerenza con i campi trasversali
d’intervento del Fondo Sociale Europeo
Riserva di 50% posti o condizioni
favorevoli all’occupazione in favore di
utenza con più di 35 anni

-
Rispetto di precedenti impegni all'assunzione
NO: il progetto è respinto
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ISTRUTTORIA TECNICO-ORGANIZZATIVA (fino a 20 punti)
VALUTAZIONE SOGGETTO PROPONENTE
(saranno utilizzati i dati più recenti disponibili)

Risultato monitoraggio su
formazione

Rispetto scadenze certificazione
di spesa

Rispetto scadenze
Fino a 20 punti
rendicontazione

Capacità organizzative e
metodologiche interne (tutorship
e coordinamento)

Docenza svolta da personale
interno
ISTRUTTORIA TECNICO-PEDAGOGICA (fino a 25 punti)











Compilazione scheda progetto
(completezza, precisione)
Obiettivi dell'intervento formativo
(individuazione, articolazione, chiarezza)
Aree di contenuto dei moduli
(argomenti, ore dedicate)
Struttura dei moduli (rispondenza alle
esigenze didattiche)
Correlazione tra obiettivi e
contenuti dei moduli
Articolazione del progetto
Durata (adeguatezza rispetto al
raggiungimento degli obiettivi e alla
figura professionale)
Risorse umane (adeguatezza del
personale docente)
Strutture
Risorse tecniche
Descrizione dello stage (contenuti e
obiettivi)
Fino a 25 punti
Strumenti di controllo e di valutazione
NO: il progetto è respinto
ISTRUTTORIA ECONOMICA (fino a 27 punti)
Oscillazione parametro ora/allievo
Inferiore o uguale a +1%
da +1% a +5%
da +5% a +10%
da +10% a +15%
oltre 15%
oltre 20%
Massimo punteggio
Punti assegnati
27
23
17
8
0
progetto respinto
100
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SCHEDA DI VALUTAZIONE: “MASTER PER LAUREATI”
PROGETTI FINANZIATI CON MISURA C3
ISTRUTTORIA NORMATIVA
Il soggetto proponente ha i requisiti normativi previsti dalla norme regionali in
materia di formazione professionale per attuare l'intervento formativo proposto?
NO: il progetto è respinto
ISTRUTTORIA DI MERITO (fino a 28 punti)
Aspetti motivazionali del progetto
Le motivazioni del progetto sono coerenti con Asse e Misura indicati
NO: il progetto è respinto
I destinatari del progetto sono coerenti con le indicazioni di Asse e Misura specificate
nelle Disposizioni Provinciali
NO: il progetto è respinto
La figura professionale in uscita deve essere coerente con:
- le motivazioni del progetto
- i requisiti dei destinatari
- i contenuti dei moduli
NO: il progetto è respinto
Rispetto di tutti i requisiti progettuali obbligatori indicati nelle Disposizioni
NO: il progetto è respinto

Articolazione delle motivazioni del
progetto

Fonti delle informazioni e dei dati
proposti a sostegno delle motivazioni

Domanda formativa potenziale nel
territorio

Genesi e strutturazione del progetto in
collaborazione con soggetti operanti
nel mercato di riferimento

Presenza di elementi di flessibilità
nell'organizzazione dell'intervento
formativo

Presenza di servizi e strutture di
assistenza ai familiari delle donne,
oltre a quanto garantito dalla Provincia

Fino a 28 punti
Esistenza di una rete di relazioni con
aziende operanti nel settore in cui si
inserisce la figura professionale in
uscita dal corso
PRIORITÀ

Garanzie formali di assunzione

Coerenza con i campi trasversali
d’intervento del Fondo Sociale Europeo

Certificazione ASFOR

Attività d’inserimento laureati in
azienda e esperienza nella stessa
tipologia di corso
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Rispetto di precedenti impegni all'assunzione
NO: il progetto è respinto
ISTRUTTORIA TECNICO-ORGANIZZATIVA (fino a 20 punti)
VALUTAZIONE SOGGETTO PROPONENTE
(saranno utilizzati i dati più recenti disponibili)

Risultato monitoraggio su formazione

Rispetto scadenze certificazione di
spesa

Rispetto scadenze rendicontazione
Fino a 20 punti

Capacità organizzative e
metodologiche interne (tutorship e
coordinamento)
Docenza svolta da personale interno
ISTRUTTORIA TECNICO-PEDAGOGICA (fino a 25 punti)
 Compilazione scheda progetto (completezza,
precisione)
 Obiettivi dell'intervento formativo
(individuazione, articolazione, chiarezza)
 Aree di contenuto dei moduli (argomenti, ore
dedicate)
 Struttura dei moduli (rispondenza alle
esigenze didattiche)
 Correlazione tra obiettivi e contenuti dei
moduli
 Articolazione del progetto
 Durata (adeguatezza rispetto al raggiungimento
degli obiettivi e alla figura professionale)
 Risorse umane (adeguatezza del personale
docente)
 Strutture
 Risorse tecniche
 Descrizione dello stage (contenuti e obiettivi)
Fino a 25 punti
Strumenti di controllo e di valutazione
NO: il progetto è respinto
ISTRUTTORIA ECONOMICA (fino a 27 punti)
Oscillazione parametro ora/allievo
Inferiore o uguale a +1%
da +1% a +5%
da +5% a +10%
da +10% a +15%
oltre 15%
oltre 20%
Massimo punteggio
Punti assegnati
27
23
17
8
0
progetto respinto
100
Provincia di Genova – Disposizioni attuative 2006 – F.S.E. Ob.3 Misure A2, C3, D1, B1, C2, Fondi regionali
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SCHEDA DI VALUTAZIONE: “CATALOGO PER LA FORMAZIONE CONTINUA NELLE PMI”
PROGETTI FINANZIATI CON MISURA D1
ISTRUTTORIA NORMATIVA
Il soggetto proponente ha i requisiti normativi previsti dalla norme regionali in
materia di formazione professionale per attuare l'intervento formativo proposto?
NO: il progetto è respinto
ISTRUTTORIA DI MERITO (fino a 22 punti)
Aspetti motivazionali del progetto
Le motivazioni del progetto sono coerenti con Asse e Misura indicati?
NO: il progetto è respinto
I destinatari del progetto sono coerenti con le indicazioni di Asse e Misura specificate
nelle Disposizioni Provinciali?
NO: il progetto è respinto
La figura professionale in uscita deve essere coerente con:
- le motivazioni del progetto
- i requisiti dei destinatari
- i contenuti dei moduli
NO: il progetto è respinto
Rispetto Di Tutti i Requisiti Progettuali Obbligatori Indicati Nelle Disposizioni
NO: il progetto è respinto
Correttezza e completezza delle informazioni inserite nella scheda progetto e negli
allegati richiesti
NO: il progetto è respinto

Articolazione delle motivazioni del progetto

Eventuali certificazioni aggiuntive rilasciate
Formazione realizzata attraverso
metodologie evolute
PRIORITÀ:


Fino a 22 punti
Coerenza con i campi trasversali
d’intervento del Fondo Sociale Europeo
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ISTRUTTORIA TECNICO-PEDAGOGICA (fino a 33 punti)











Obiettivi dell'intervento formativo
(individuazione, articolazione, chiarezza)
Aree di contenuto dei moduli (argomenti,
ore dedicate)
Struttura dei moduli (rispondenza alle
esigenze didattiche)
Correlazione tra obiettivi e contenuti
dei moduli
Articolazione del progetto
Qualità e modalità del tutoraggio
Qualità della docenza
Qualità dei materiali messi a
disposizione dei corsisti
Risorse umane (adeguatezza del personale
docente)
Risorse tecniche
Strumenti di controllo e di valutazione
Fino a 33 punti
ISTRUTTORIA TECNICO-ORGANIZZATIVA
VALUTAZIONE SOGGETTO PROPONENTE (fino a 20 punti)
(saranno utilizzati i dati più recenti disponibili)
 Rispetto scadenze certificazione di
spesa
 Rispetto scadenze rendicontazione
 Capacità organizzative e
metodologiche interne (Tutorship e
coordinamento)
 Docenza svolta da personale interno
 Esperienze significative del
proponente rispetto al percorso
formativo proposto
Fino a 20 punti
ISTRUTTORIA ECONOMICA (fino a 25 punti)
Oscillazione parametro ora/allievo
Inferiore o uguale a +1%
da +1% a +5%
da +5% a +10%
da +10% a +15%
oltre 15%
oltre 20%
Massimo punteggio
Punti assegnati
25
20
15
6
0
progetto respinto
100
Provincia di Genova – Disposizioni attuative 2006 – F.S.E. Ob.3 Misure A2, C3, D1, B1, C2, Fondi regionali
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SCHEDA DI VALUTAZIONE: “FORMAZIONE CONTINUA NELLE IMPRESE”
PROGETTI FINANZIATI CON MISURA D1
ISTRUTTORIA NORMATIVA
Il soggetto proponente ha i requisiti normativi previsti dalla norme regionali in
materia di formazione professionale per attuare l'intervento formativo proposto?
NO: il progetto è respinto
ISTRUTTORIA DI MERITO (fino a 32 punti)
Aspetti motivazionali del progetto
Le motivazioni del progetto sono coerenti con Asse e Misura indicati
NO: il progetto è respinto
I destinatari del progetto sono coerenti con le indicazioni di Asse e Misura specificate
nelle Disposizioni Provinciali
NO: il progetto è respinto
La figura professionale in uscita è coerente con:
- le motivazioni del progetto
- i requisiti dei destinatari
- i contenuti dei moduli
NO: il progetto è respinto
RISPETTO DI TUTTI I REQUISITI PROGETTUALI OBBLIGATORI INDICATI NELLE
DISPOSIZIONI
NO: il progetto è respinto







Articolazione delle motivazioni del
progetto
Accordo sindacale/protocollo d’intesa
(nel caso di corsi sulla sicurezza l’accordo
sindacale è un requisito obbligatorio la cui
mancanza comporta la non ammissibilità
Complementarità con interventi
realizzati attraverso altri fondi
comunitari
Promozione delle pari opportunità
(oltre a quanto previsto dalla legge)
Progetto formativo riferito a contenuti
specialistici
Formazione realizzata attraverso
metodologie evolute
Aree tematiche prioritarie
Fino a 32 punti
PRIORITÀ:

Coerenza con i campi trasversali
d’intervento del Fondo Sociale
Europeo
Provincia di Genova – Disposizioni attuative 2006 – F.S.E. Ob.3 Misure A2, C3, D1, B1, C2, Fondi regionali
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ISTRUTTORIA TECNICO-PEDAGOGICA (fino a 22 punti)











Compilazione scheda progetto
Obiettivi dell'intervento formativo
Aree di contenuto dei moduli
Struttura dei moduli
Correlazione tra obiettivi e contenuti
dei moduli
Articolazione del progetto
Durata
Risorse umane
Strutture
Risorse tecniche
Strumenti di controllo e di
valutazione
Fino a 22 punti
ISTRUTTORIA TECNICO-ORGANIZZATIVA
VALUTAZIONE SOGGETTO PROPONENTE (fino a 21 punti)
(saranno utilizzati i dati più recenti disponibili)

Rispetto scadenze certificazione di
spesa

Rispetto scadenze rendicontazione

Capacità organizzative e
metodologiche interne (tutorship e
coordinamento) - valutazione
quantitativa e qualitativa

Docenza svolta da personale interno

Partecipazione ad iniziative
provinciali (orientamento, stage,
ecc.)
Fino a 21 punti
ISTRUTTORIA ECONOMICA (fino a 25 punti)
Oscillazione parametro ora/allievo
Inferiore o uguale a +1%
da +1% a +5%
da +5% a +10%
da +10% a +15%
oltre 15%
oltre 20%
Massimo punteggio
Punti assegnati
25
20
15
6
0
progetto respinto
100
Provincia di Genova – Disposizioni attuative 2006 – F.S.E. Ob.3 Misure A2, C3, D1, B1, C2, Fondi regionali
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Criteri di valutazione dei percorsi individualizzati con tirocinio tutorato rivolti a
ragazzi in eta’ di diritto/dovere all’ istruzione e formazione
Elemento di valutazione
Il soggetto proponente ha i requisiti
normativi previsti dalle norme regionali in
materia di formazione professionale per
attuare l’intervento formativo proposto ?
Elemento di
valutazione
Esperienza negli
ultimi 5 anni del
proponente nell’
area del
diritto/dovere
Punteggi
o
Da 0 a 10
Motivazioni e
obiettivi del
proponente
Da 0 a 20
Metodologia
utilizzata dall’ente
proponente
Da 0 a 20
Rete aziendale
Da 0 a 20
OFFERTA
ECONOMICA
Da 0 a 30
MASSIMO PUNTEGGIO
Punteggio Criterio di valutazione o
assegnazione punteggio
Si/No
SI: si prosegue l’ istruttoria
NO: il progetto è respinto
Criterio di valutazione e assegnazione punteggio
10: specificata esperienza di 5 anni o più
8: specificata esperienza di 4 anni
6: specificata esperienza 3 anni
4: specificata esperienza di 2 anni
2: specificata esperienza senza indicazione anni
0: non specificata esperienza
20: specificazione chiara e coerente delle motivazioni e
identificazione adeguata degli obiettivi del TT
12: specificazione parzialmente chiara e coerente delle
motivazioni e identificazione parzialmente adeguata degli
obiettivi dei TT
8: specificazione poco chiara e coerente delle motivazioni e
identificazione poco adeguata degli obbiettivi
0: nessuna specificazione delle motivazioni e nessuna
identificazione degli obbiettivi
20: identificazione chiara e coerente di metodologie
rispondenti alle caratteristiche dell’utenza e funzionali agli
obiettivi prefissati e richiesti
12: identificazione parzialmente chiara e coerente di
metodologie rispondenti alle caratteristiche dell’utenza e
funzionali agli obiettivi prefissati e richiesti.
8: identificazione poco chiara e coerente di metodologie
rispondenti alle caratteristiche dell’utenza e funzionali agli
obiettivi prefissati e richiesti
0: identificazione inadeguata e mancante
20: allegato elenco aziende con cui si hanno rapporti di
collaborazione certificabili, attive in 4 o più settori
12: allegato elenco aziende con cui si hanno rapporti di
collaborazione certificabili, attive in 2-3 settori
8: allegato elenco aziende con cui si hanno rapporti di
collaborazione certificabili, attive in 1 settore
0: non allegato elenco aziende
30: corrispondente allo standard indicato
0: non corrispondete allo standard indicato
100
Provincia di Genova – Disposizioni attuative 2006 – F.S.E. Ob.3 Misure A2, C3, D1, B1, C2, Fondi regionali
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Criteri di valutazione dei moduli formativi destrutturati rivolti a ragazzi
in età diritto/dovere all’ istruzione e formazione
ISTRUTTORIA NORMATIVA
Elemento di valutazione
PuntI
Il soggetto proponente ha i requisiti normativi Si/No
previsti dalle norme regionali in materia di
formazione professionale per attuare l’intervento
formativo proposto ?
ISTRUTTORIA DI MERITO (Max: p. 10)
Elemento di valutazione
Punti
Le motivazioni del progetto sono coerenti con le Si/No
Disposizioni Provinciali di riferimento?
Sono
presenti
i
REQUISITI
PROGETTUALI Si/No
OBBLIGATORI specificati nelle Direttive provinciali ?
Esperienza del proponente rispetto all’ area del 0-10
diritto dovere negli ultimi 5 anni, attribuibile se in
possesso di almeno 2 componenti dell’ATI/ATS
Criterio di valutazione o assegnazione
punteggio
SI: si prosegue l’ istruttoria
NO: il progetto è respinto
Criterio di valutazione o assegnazione
punteggio
SI: si prosegue l’ istruttoria
NO: il progetto è respinto
SI: si prosegue l’ istruttoria
NO: il progetto è respinto
10: specificata esperienza 4 anni o più
4/6/8: specificata esperienza anni 1/2/3
2: specificata esperienza senza indicazione
anni
0: non specificata esperienza
ISTRUTTORIA TECNICO – ORGANIZZATIVA (Max: p. 8)
Elemento di valutazione
Punti Criterio di valutazione o assegnazione
punteggio
Monte ore Docenza e Tutoraggio
0-5
Punteggio
assegnato
sulla
base
di
un’adeguata tabella di confronto delle ore
effettivamente presentate a progetto da
parte di tutti i proponenti
Organizzazione del Lavoro di Equipe.
0-3
3: descrizione chiara e coerente
Coordinamento,
tutoraggio,
docenza:
2: descrizione
parzialmente chiara e
caratteristiche ed eventuale divisione e raccordo
coerente
dei ruoli per le peculiarità specifiche dell’utenza e
1: descrizione poco chiara e coerente
del progetto proposto
0: descrizione inadeguata o mancante
ISTRUTTORIA TECNICO – PEDAGOGICA
(Max: p. 52)
Elemento
di Punti Criterio di valutazione o assegnazione punteggio
valutazione
Compilazione
0-4
4: compilazione corretta o errori di compilazione irrilevanti
scheda progetto
2: errori di compilazione che comportino chiarimenti ma non perdita di
tempo nella valutazione
1: errori di compilazione che comportino chiarimenti e quindi perdita di
tempo nella valutazione
0: gravi omissioni ed errori (tali da pregiudicare la valutazione del progetto)
Obiettivi
0-6
6: identificazione chiara e coerente degli obiettivi dell’azione formativa in
dell’intervento
base all’analisi degli utenti identificati come destinatari del progetto e al
formativo
contesto di riferimento
3: identificazione parzialmente chiara e coerente degli obiettivi dell’azione
formativa in base all’analisi degli utenti identificati come destinatari del
progetto e al contesto di riferimento
1: identificazione poco chiara e coerente degli obiettivi dell’azione formativa
in base all’analisi degli utenti identificati come destinatari del progetto e al
contesto di riferimento
0: identificazione inadeguata o mancante
Articolazione del 0-6
6: articolazione del progetto rispondente al raggiungimento degli obiettivi
progetto (moduli,
prefissati-richiesti
tempi, sequenze,
3: articolazione del progetto parzialmente rispondente al raggiungimento
etc)
degli obiettivi prefissati-richiesti
1: articolazione del progetto appena rispondente al raggiungimento degli
obiettivi prefissati-richiesti
0: articolazione del progetto non rispondente al raggiungimento degli
obiettivi prefissati-richiesti
Provincia di Genova – Disposizioni attuative 2006 – F.S.E. Ob.3 Misure A2, C3, D1, B1, C2, Fondi regionali
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Struttura
contenuto
moduli
e 0-6
dei
Metodologia
Formativa
0-6
Durata
Si/No
Risorse umane
0-6
Strutture
0-6
Risorse tecniche
0-6
Strumenti
controllo
valutazione
di 0-6
e
6: articolazione dei moduli adeguata a raggiungere gli obiettivi prefissatirichiesti
3: articolazione dei moduli parzialmente adeguata a raggiungere gli obiettivi
prefissati-richiesti
1: articolazione dei moduli appena adeguata a raggiungere gli obiettivi
prefissati-richiesti
0: articolazione dei moduli
non adeguata a raggiungere gli obiettivi
prefissati-richiesti
6: identificazione chiara e coerente di metodologie didattiche rispondenti alle
caratteristiche dell’utenza e funzionali agli obiettivi prefissati-richiesti
3: identificazione parzialmente chiara e coerente di metodologie didattiche
rispondenti alle caratteristiche dell’utenza e funzionali agli obiettivi prefissatirichiesti
1: identificazione poco chiara e coerente di metodologie didattiche
rispondenti alle caratteristiche dell’utenza e funzionali agli obiettivi prefissatirichiesti
0: identificazione inadeguata o mancante
SI: durata coerente con le Direttive Provinciali e/o motivazione di non
coerenza ritenuta valida.
(Si prosegue l’ istruttoria)
NO: durata non coerente con le Direttive Provinciali e/o motivazione di non
coerenza non ritenuta valida. (Il progetto è respinto)
6: descrizione chiara del profilo professionale delle risorse umane impiegate
ritenute perfettamente adeguate al raggiungimento degli obiettivi didattici ed
organizzativi
3: descrizione del profilo professionale delle risorse umane impiegate che
però non sono ritenute perfettamente adeguate al raggiungimento degli
obiettivi didattici ed organizzativi
1: descrizione generica delle risorse umane tale da non poterne definire
esattamente l’adeguatezza rispetto agli obiettivi didattici ed organizzativi
0: Descrizione inadeguata o mancante
6: descrizione chiara delle strutture impiegate (disponibilità di laboratori,
aule, o altro) che sono ritenute perfettamente adeguate al raggiungimento
degli obiettivi didattici ed organizzativi
3: descrizione chiara delle strutture impiegate (disponibilità di laboratori,
aule o altro) che sono però ritenute parzialmente adeguate al
raggiungimento degli obiettivi didattici ed organizzativi
1: descrizione generica delle strutture previste, per cui non è possibile
stabilire l’adeguatezza delle stesse rispetto agli obiettivi didattici ed
organizzativi del corso
0: descrizione inadeguata o mancante
6: descrizione chiara delle risorse tecniche (Macchinari, attrezzature, sussidi
didattici)) che sono ritenute perfettamente adeguate al raggiungimento degli
obiettivi didattici ed organizzativi
3: descrizione chiara delle strutture impiegate (Macchinari, attrezzature,
sussidi didattici) che sono però ritenute parzialmente adeguate al
raggiungimento degli obiettivi didattici ed organizzativi
1: descrizione generica delle risorse tecniche impiegate (Macchinari,
attrezzature,sussidi didattici), per cui non è possibile stabilire l’adeguatezza
delle stesse rispetto agli obiettivi didattici ed organizzativi del corso
0: descrizione inadeguata o mancante
6: Processo di valutazione dettagliatamente descritto e ritenuto
perfettamente adeguato e coerente rispetto al target del corso
3:Processo di valutazione adeguatamente e ritenuto sufficientemente
adeguato e coerente rispetto al target del corso
1: Processo di valutazione genericamente descritto e/o poco adeguato e
coerente rispetto al target del corso
0: Sistema di valutazione inadeguato
ISTRUTTORIA ECONOMICA (Max: p. 30)
Da 0 a 30
MASSIMO PUNTEGGIO
30: corrispondente allo
standard indicato
0: non corrispondete
allo standard indicato
100
Provincia di Genova – Disposizioni attuative 2006 – F.S.E. Ob.3 Misure A2, C3, D1, B1, C2, Fondi regionali
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SCHEDA VALUTAZIONE: Corsi polisettoriali per drop out
ISTRUTTORIA NORMATIVA
Elemento di valutazione
Valutaz.
Il soggetto proponente ha i requisiti normativi Si/No
previsti dalle norme regionali in materia di
formazione professionale per attuare l’intervento
formativo proposto ?
ISTRUTTORIA DI MERITO (Max: p. 10)
Elemento di valutazione
Valutaz.
Le motivazioni del progetto sono coerenti con le Si/No
Disposizioni Provinciali di riferimento
Sono presenti i REQUISITI PROGETTUALI Si/No
OBBLIGATORI
specificati
nelle
Direttive
provinciali
Esperienza negli ultimi 4 anni del proponente nei 0-5
corsi in obbligo formativo/diritto-dovere
Esperienza nei corsi polisettoriali per drop-out
0-5
Criterio di valutazione o assegnazione
punteggio
SI: si prosegue l’ istruttoria
NO: il progetto è respinto
Criterio
di
valutazione
assegnazione punteggio
SI: si prosegue l’ istruttoria
NO: il progetto è respinto
SI: si prosegue l’ istruttoria
NO: il progetto è respinto
o
5: specificata esperienza 4 anni o più
1 punto per anno di esperienza inferiore
ai 4 anni
5: se il proponente ha partecipato a
edizioni precedenti
ISTRUTTORIA TECNICO ORGANIZZATIVA (Max: p. 20)
Elemento di valutazione
Valutaz.
Monte ore Docenza e Tutoraggio
0-5
Criterio
di
valutazione
o
assegnazione punteggio
Punteggio assegnato sulla base di
un’adeguata tabella di confronto delle ore
effettivamente presentate a progetto da
parte di tutti i proponenti
Punteggio assegnato sulla base di
un’adeguata tabella di confronto
Punteggio assegnato sulla base di
un’adeguata tabella di confronto
Punteggio assegnato sulla base di
un’adeguata tabella di confronto
Risultati monitoraggio del Servizio Controllo
0-5
(saranno utilizzati i dati più recenti disponibili)
Rispetto scadenze certificazione di spesa
0-5
(saranno utilizzati i dati più recenti disponibili)
Rispetto scadenze presentazioni rendiconti
0-5
(saranno utilizzati i dati più recenti disponibili)
ISTRUTTORIA TECNICO – PEDAGOGICA (Max: p. 40)
Elemento
di
Valutaz. Criterio di valutazione o assegnazione punteggio
valutazione
Compilazione
0-4
4: compilazione corretta o errori di compilazione irrilevanti
scheda progetto
2: errori di compilazione che comportino chiarimenti ma non perdita di
tempo nella valutazione
1: errori di compilazione che comportino chiarimenti e quindi perdita di
tempo nella valutazione
0: gravi omissioni ed errori (tali da pregiudicare la valutazione del
progetto)
Obiettivi
dell’intervento
formativo
0-6
Articolazione
0-4
del
progetto
(moduli, tempi,
sequenze, etc)
6: identificazione chiara e coerente degli obiettivi dell’azione formativa in
base all’analisi degli utenti identificati come destinatari del progetto e al
contesto di riferimento
3: identificazione parzialmente chiara e coerente degli obiettivi dell’azione
formativa in base all’analisi degli utenti identificati come destinatari del
progetto e al contesto di riferimento
1: identificazione poco chiara e coerente degli obiettivi dell’azione
formativa in base all’analisi degli utenti identificati come destinatari del
progetto e al contesto di riferimento
0: identificazione inadeguata o mancante
4: articolazione del progetto rispondente al raggiungimento degli obiettivi
prefissati-richiesti
2: articolazione del progetto parzialmente rispondente al raggiungimento
degli obiettivi prefissati-richiesti
1: articolazione del progetto appena rispondente al raggiungimento degli
obiettivi prefissati-richiesti
0: articolazione del progetto non rispondente al raggiungimento degli
obiettivi prefissati-richiesti
Provincia di Genova – Disposizioni attuative 2006 – F.S.E. Ob.3 Misure A2, C3, D1, B1, C2, Fondi regionali
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Struttura
contenuto
moduli
e 0-6
dei
6: articolazione dei moduli adeguata a raggiungere gli obiettivi prefissatirichiesti
3: articolazione dei moduli parzialmente adeguata a raggiungere gli
obiettivi prefissati-richiesti
1: articolazione dei moduli appena adeguata a raggiungere gli obiettivi
prefissati-richiesti
0: articolazione dei moduli non adeguata a raggiungere gli obiettivi
prefissati-richiesti
Metodologia
0-6
6: identificazione chiara e coerente di metodologie didattiche rispondenti
Formativa
alle caratteristiche dell’utenza e funzionali agli obiettivi prefissati-richiesti
3: identificazione parzialmente chiara e coerente di metodologie didattiche
rispondenti alle caratteristiche dell’utenza e funzionali agli obiettivi
prefissati-richiesti
1: identificazione poco chiara e coerente di metodologie didattiche
rispondenti alle caratteristiche dell’utenza e funzionali agli obiettivi
prefissati-richiesti
0: identificazione inadeguata o mancante
Risorse umane
0-6
6: descrizione chiara del profilo professionale delle risorse umane
impiegate ritenute perfettamente adeguate al raggiungimento degli
obiettivi didattici ed organizzativi
3: descrizione del profilo professionale delle risorse umane impiegate che
però non sono ritenute perfettamente adeguate al raggiungimento degli
obiettivi didattici ed organizzativi
1: descrizione generica delle risorse umane tale da non poterne definire
esattamente l’adeguatezza rispetto agli obiettivi didattici ed organizzativi
0: Descrizione inadeguata o mancante
Risorse tecniche 0-4
4: descrizione chiara delle risorse tecniche (Macchinari, attrezzature,
sussidi didattici)) che sono ritenute perfettamente adeguate al
raggiungimento degli obiettivi didattici ed organizzativi
2: descrizione chiara delle strutture impiegate (Macchinari, attrezzature,
sussidi didattici) che sono però ritenute parzialmente adeguate al
raggiungimento degli obiettivi didattici ed organizzativi
1: descrizione generica delle risorse tecniche impiegate (Macchinari,
attrezzature,sussidi didattici), per cui non è possibile stabilire l’adeguatezza
delle stesse rispetto agli obiettivi didattici ed organizzativi del corso
0: descrizione inadeguata o mancante
Strumenti
di 0-4
4: Processo di valutazione dettagliatamente descritto e ritenuto
controllo
e
perfettamente adeguato e coerente rispetto al target del corso
valutazione
2:Processo di valutazione adeguatamente e ritenuto sufficientemente
adeguato e coerente rispetto al target del corso
1: Processo di valutazione genericamente descritto e/o poco adeguato e
coerente rispetto al target del corso
0: Sistema di valutazione inadeguato
ISTRUTTORIA ECONOMICA (Max: p. 30)
Oscillazione parametro ora/allievo
Punteggio (0 –30)
Inferiore o uguale a +1%
30
da +1% a +5%
25
da +5% a +10%
19
da +10% a +15%
9
oltre 15%
0
oltre 20%
progetto respinto
MASSIMO PUNTEGGIO
100
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SCHEDA VALUTAZIONE: Percorsi formativi per l’inclusione di giovani in situazione di
svantaggio sociale, Percorsi integrati scuola/formazione professionale per allievi disabili,
Interventi formativi per giovani disabili.
ISTRUTTORIA NORMATIVA
Elemento di valutazione
PuntI
Il soggetto proponente ha i requisiti normativi Si/No
previsti dalle norme regionali in materia di
formazione professionale per attuare l’intervento
formativo proposto ?
ISTRUTTORIA DI MERITO (Max: p. 14)
Elemento di valutazione
Punti
Le motivazioni del progetto sono coerenti con le Si/No
Disposizioni Provinciali di riferimento?
Sono
presenti
i
REQUISITI
PROGETTUALI Si/No
OBBLIGATORI specificati nelle Direttive provinciali ?
Esperienza del proponente
rispetto al progetto 0-5
presentato (Attività Mista, Attività Specializzata,
Inserimento) / (Polisettoriali per giovani a rischio)
Genesi, strutturazione e realizzazione del progetto 0-5
con il supporto di una rete di soggetti che si
occupano specificatamente del target di utenza
destinatario del progetto
Esistenza di una metodologia, e/o di prassi e 0-4
contatti consolidati, per la ricerca di aziende “ad
hoc” per le caratteristiche specifiche dell’utenza e
del progetto proposto
Criterio di valutazione o assegnazione
punteggio
SI: si prosegue l’ istruttoria
NO: il progetto è respinto
Criterio di valutazione o assegnazione
punteggio
SI: si prosegue l’ istruttoria
NO: il progetto è respinto
SI: si prosegue l’ istruttoria
NO: il progetto è respinto
5: specificata esperienza 4 anni o più
2/3/4: specificata esperienza anni 1/2/3
1: specificata esperienza senza indicazione
anni
0: non specificata esperienza
5: descrizione chiara e coerente
3: descrizione
parzialmente chiara e
coerente
1: descrizione poco chiara e coerente
0: descrizione inadeguata o mancante
4: descrizione chiara e coerente
2: descrizione
parzialmente chiara e
coerente
1: descrizione poco chiara e coerente
0: descrizione inadeguata o mancante
ISTRUTTORIA TECNICO – ORGANIZZATIVA (Max: p. 8)
Elemento di valutazione
Punti Criterio di valutazione o assegnazione
punteggio
Monte ore Docenza e Tutoraggio
0-3
Punteggio
assegnato
sulla
base
di
un’adeguata tabella di confronto delle ore
effettivamente presentate a progetto da
parte di tutti i proponenti
Organizzazione del Lavoro di Equipe.
0-3
3: descrizione chiara e coerente
Coordinamento,
tutoraggio,
docenza:
2: descrizione
parzialmente chiara e
caratteristiche ed eventuale divisione e raccordo
coerente
dei ruoli per le peculiarità specifiche dell’utenza e
1: descrizione poco chiara e coerente
del progetto proposto
0: descrizione inadeguata o mancante
Utilizzo di un servizio di supervisione dell’attività 0-2
2: descrizione chiara e coerente
proposta
1: descrizione poco chiara e coerente
0: descrizione inadeguata o mancante
ISTRUTTORIA TECNICO – PEDAGOGICA
(Max: p. 48)
Elemento
di Punti Criterio di valutazione o assegnazione punteggio
valutazione
Compilazione
0-4
4: compilazione corretta o errori di compilazione irrilevanti
scheda progetto
2: errori di compilazione che comportino chiarimenti ma non perdita di
tempo nella valutazione
1: errori di compilazione che comportino chiarimenti e quindi perdita di
tempo nella valutazione
0: gravi omissioni ed errori (tali da pregiudicare la valutazione del progetto)
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Obiettivi
dell’intervento
formativo
0-4
Articolazione del 0-6
progetto (moduli,
tempi, sequenze,
etc)
Struttura
contenuto
moduli
e 0-6
dei
Metodologia
Formativa
0-6
Durata
Si/No
Risorse umane
0-4
Curriculum risorse 0-6
umane:
esperienza
di
almeno due figure
di
riferimento,
che avranno un
incarico di monte
ore
preponderante sul
progetto,
in
precedenti
corsi
(“Attività
Mista,
Attività
Specializzata,
Inserimento”
)/Polisettoriali
giovani a rischio
4: identificazione chiara e coerente degli obiettivi dell’azione formativa in
base all’analisi degli utenti identificati come destinatari del progetto e al
contesto di riferimento
2: identificazione parzialmente chiara e coerente degli obiettivi dell’azione
formativa in base all’analisi degli utenti identificati come destinatari del
progetto e al contesto di riferimento
1: identificazione poco chiara e coerente degli obiettivi dell’azione formativa
in base all’analisi degli utenti identificati come destinatari del progetto e al
contesto di riferimento
0: identificazione inadeguata o mancante
6: articolazione del progetto rispondente al raggiungimento degli obiettivi
prefissati-richiesti
3: articolazione del progetto parzialmente rispondente al raggiungimento
degli obiettivi prefissati-richiesti
1: articolazione del progetto appena rispondente al raggiungimento degli
obiettivi prefissati-richiesti
0: articolazione del progetto non rispondente al raggiungimento degli
obiettivi prefissati-richiesti
6: articolazione dei moduli adeguata a raggiungere gli obiettivi prefissatirichiesti
3: articolazione dei moduli parzialmente adeguata a raggiungere gli obiettivi
prefissati-richiesti
1: articolazione dei moduli appena adeguata a raggiungere gli obiettivi
prefissati-richiesti
0: articolazione dei moduli
non adeguata a raggiungere gli obiettivi
prefissati-richiesti
6: identificazione chiara e coerente di metodologie didattiche rispondenti alle
caratteristiche dell’utenza e funzionali agli obiettivi prefissati-richiesti
3: identificazione parzialmente chiara e coerente di metodologie didattiche
rispondenti alle caratteristiche dell’utenza e funzionali agli obiettivi prefissatirichiesti
1: identificazione poco chiara e coerente di metodologie didattiche
rispondenti alle caratteristiche dell’utenza e funzionali agli obiettivi prefissatirichiesti
0: identificazione inadeguata o mancante
SI: durata coerente con le Direttive Provinciali e/o motivazione di non
coerenza ritenuta valida.
(Si prosegue l’ istruttoria)
NO: durata non coerente con le Direttive Provinciali e/o motivazione di non
coerenza non ritenuta valida. (Il progetto è respinto)
4: descrizione chiara del profilo professionale delle risorse umane impiegate
ritenute perfettamente adeguate al raggiungimento degli obiettivi didattici ed
organizzativi
2: descrizione del profilo professionale delle risorse umane impiegate che
però non sono ritenute perfettamente adeguate al raggiungimento degli
obiettivi didattici ed organizzativi
1: descrizione generica delle risorse umane tale da non poterne definire
esattamente l’adeguatezza rispetto agli obiettivi didattici ed organizzativi
0: Descrizione inadeguata o mancante
6: specificata esperienza 4 anni o più
2/3/4: specificata esperienza anni 1/2/3
1: specificata esperienza senza indicazione anni
0: non specificata esperienza
Nota 1: in caso di esperienza di una sola figura il punteggio sarà dimezzato)
Nota 2: (“Specificata esperienza”: deve essere descritta in una nota firmata
dal rappresentante legale dell’
ente/centro proponente con indicazione
precisa e verificabile dell’esperienza richiesta)
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Strutture
0-4
4: descrizione chiara delle strutture impiegate (disponibilità di laboratori,
aule, o altro) che sono ritenute perfettamente adeguate al raggiungimento
degli obiettivi didattici ed organizzativi
2: descrizione chiara delle strutture impiegate (disponibilità di laboratori,
aule o altro) che sono però ritenute parzialmente adeguate al
raggiungimento degli obiettivi didattici ed organizzativi
1: descrizione generica delle strutture previste, per cui non è possibile
stabilire l’adeguatezza delle stesse rispetto agli obiettivi didattici ed
organizzativi del corso
0: descrizione inadeguata o mancante
Risorse tecniche
0-4
4: descrizione chiara delle risorse tecniche (Macchinari, attrezzature, sussidi
didattici)) che sono ritenute perfettamente adeguate al raggiungimento degli
obiettivi didattici ed organizzativi
2: descrizione chiara delle strutture impiegate (Macchinari, attrezzature,
sussidi didattici) che sono però ritenute parzialmente adeguate al
raggiungimento degli obiettivi didattici ed organizzativi
1: descrizione generica delle risorse tecniche impiegate (Macchinari,
attrezzature,sussidi didattici), per cui non è possibile stabilire l’adeguatezza
delle stesse rispetto agli obiettivi didattici ed organizzativi del corso
0: descrizione inadeguata o mancante
Strumenti
di 0-4
4: Processo di valutazione dettagliatamente descritto e ritenuto
controllo
e
perfettamente adeguato e coerente rispetto al target del corso
valutazione
2:Processo di valutazione adeguatamente e ritenuto sufficientemente
adeguato e coerente rispetto al target del corso
1: Processo di valutazione genericamente descritto e/o poco adeguato e
coerente rispetto al target del corso
0: Sistema di valutazione inadeguato
ISTRUTTORIA ECONOMICA (Max: p. 30)
Oscillazione parametro ora/allievo
Punteggio (0 –30)
Inferiore o uguale a +1%
30
da +1% a +5%
25
da +5% a +10%
19
da +10% a +15%
9
oltre 15%
0
oltre 20%
progetto respinto
MASSIMO PUNTEGGIO
100
Provincia di Genova – Disposizioni attuative 2006 – F.S.E. Ob.3 Misure A2, C3, D1, B1, C2, Fondi regionali
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SCHEDA VALUTAZIONE: Percorsi di orientamento nelle terze classi della scuola media: progetto
P.E.R.S.E.O (Misura C2 - Azione 2)
ISTRUTTORIA NORMATIVA
Elemento di valutazione
PuntI Criterio di valutazione o assegnazione
punteggio
Il soggetto proponente ha i requisiti normativi Si/No SI: si prosegue l’ istruttoria
previsti dalle norme regionali in materia di
NO: il progetto è respinto
formazione professionale per attuare l’intervento
formativo proposto ?
ISTRUTTORIA DI MERITO (Max: p. 10)
Elemento di valutazione
Punti Criterio di valutazione o assegnazione
punteggio
Le motivazioni del progetto sono coerenti con le Si/No SI: si prosegue l’ istruttoria
Disposizioni Provinciali di riferimento?
NO: il progetto è respinto
Sono
presenti
i
REQUISITI
PROGETTUALI Si/No SI: si prosegue l’ istruttoria
OBBLIGATORI specificati nelle Direttive provinciali ?
NO: il progetto è respinto
Esperienza negli ultimi 4 anni del proponente 0-5
5: specificata esperienza 4 anni o più
rispetto al progetto presentato (Corsi di formazione
2/3/4: specificata esperienza anni 1/2/3
di base, Corsi per l’Obbligo formativo-diritto1: specificata esperienza senza indicazione
dovere: area handicap o disagio sociale)
anni
0: non specificata esperienza
Esperienza negli ultimi 4 anni del proponente 0-5
5: specificata esperienza 4 anni o più
rispetto al progetto presentato (Percorsi integrati di
2/3/4: specificata esperienza anni 1/2/3
orientamento
scuola/formazione,
Percorso
1: specificata esperienza senza indicazione
sperimentale antidispersione scolastica ragazzi
anni
stranieri, Progetto PERSEO)
0: non specificata esperienza
ISTRUTTORIA TECNICO – ORGANIZZATIVA (Max: p. 20)
Elemento di valutazione
Punti Criterio di valutazione o assegnazione
punteggio
Monte ore Docenza e Tutoraggio
0-5
Punteggio
assegnato
sulla
base
di
un’adeguata tabella di confronto delle ore
effettivamente presentate a progetto da parte
di tutti i proponenti
Risultati monitoraggio del Servizio Controllo
0-5
Punteggio
assegnato
sulla
base
di
(saranno utilizzati i dati più recenti disponibili)
un’adeguata tabella di confronto
Rispetto scadenze certificazione di spesa
0-5
Punteggio
assegnato
sulla
base
di
(saranno utilizzati i dati più recenti disponibili)
un’adeguata tabella di confronto
Rispetto scadenze presentazioni rendiconti
0-5
Punteggio
assegnato
sulla
base
di
(saranno utilizzati i dati più recenti disponibili)
un’adeguata tabella di confronto
ISTRUTTORIA TECNICO – PEDAGOGICA (Max: p. 40)
Elemento
di Punti Criterio di valutazione o assegnazione punteggio
valutazione
Compilazione
0-4
4: compilazione corretta o errori di compilazione irrilevanti
scheda progetto
2: errori di compilazione che comportino chiarimenti ma non perdita di tempo
nella valutazione
1: errori di compilazione che comportino chiarimenti e quindi perdita di
tempo nella valutazione
0: gravi omissioni ed errori (tali da pregiudicare la valutazione del progetto)
Obiettivi
0-6
6: identificazione chiara e coerente degli obiettivi dell’azione formativa in base
dell’intervento
all’analisi degli utenti identificati come destinatari del progetto e al contesto di
formativo
riferimento
3: identificazione parzialmente chiara e coerente degli obiettivi dell’azione
formativa in base all’analisi degli utenti identificati come destinatari del
progetto e al contesto di riferimento
1: identificazione poco chiara e coerente degli obiettivi dell’azione formativa in
base all’analisi degli utenti identificati come destinatari del progetto e al
contesto di riferimento
0: identificazione inadeguata o mancante
Articolazione del 0-4
4: articolazione del progetto rispondente al raggiungimento degli obiettivi
progetto (moduli,
prefissati-richiesti
tempi, sequenze,
2: articolazione del progetto parzialmente rispondente al raggiungimento degli
etc)
obiettivi prefissati-richiesti
1: articolazione del progetto appena rispondente al raggiungimento degli
obiettivi prefissati-richiesti
Provincia di Genova – Disposizioni attuative 2006 – F.S.E. Ob.3 Misure A2, C3, D1, B1, C2, Fondi regionali
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0: articolazione del progetto non rispondente al raggiungimento degli obiettivi
prefissati-richiesti
Struttura
contenuto
moduli
e 0-6
dei
6: articolazione dei moduli adeguata a raggiungere gli obiettivi prefissatirichiesti
3: articolazione dei moduli parzialmente adeguata a raggiungere gli obiettivi
prefissati-richiesti
1: articolazione dei moduli appena adeguata a raggiungere gli obiettivi
prefissati-richiesti
0: articolazione dei moduli non adeguata a raggiungere gli obiettivi prefissatirichiesti
Metodologia
0-6
6: identificazione chiara e coerente di metodologie didattiche rispondenti alle
Formativa
caratteristiche dell’utenza e funzionali agli obiettivi prefissati-richiesti
3: identificazione parzialmente chiara e coerente di metodologie didattiche
rispondenti alle caratteristiche dell’utenza e funzionali agli obiettivi prefissatirichiesti
1: identificazione poco chiara e coerente di metodologie didattiche rispondenti
alle caratteristiche dell’utenza e funzionali agli obiettivi prefissati-richiesti
0: identificazione inadeguata o mancante
Durata
Si/No SI: durata coerente con le Direttive Provinciali e/o motivazione di non coerenza
ritenuta valida.
(Si prosegue l’ istruttoria)
NO: durata non coerente con le Direttive Provinciali e/o motivazione di non
coerenza non ritenuta valida. (Il progetto è respinto)
Risorse umane
0-6
6: descrizione chiara del profilo professionale delle risorse umane impiegate
ritenute perfettamente adeguate al raggiungimento degli obiettivi didattici ed
organizzativi
3: descrizione del profilo professionale delle risorse umane impiegate che però
non sono ritenute perfettamente adeguate al raggiungimento degli obiettivi
didattici ed organizzativi
1: descrizione generica delle risorse umane tale da non poterne definire
esattamente l’adeguatezza rispetto agli obiettivi didattici ed organizzativi
0: Descrizione inadeguata o mancante
Risorse tecniche
0-4
4: descrizione chiara delle risorse tecniche (Macchinari, attrezzature, sussidi
didattici)) che sono ritenute perfettamente adeguate al raggiungimento degli
obiettivi didattici ed organizzativi
2: descrizione chiara delle strutture
impiegate (Macchinari, attrezzature,
sussidi didattici) che sono però ritenute parzialmente adeguate al
raggiungimento degli obiettivi didattici ed organizzativi
1: descrizione generica delle risorse tecniche impiegate (Macchinari,
attrezzature,sussidi didattici), per cui non è possibile stabilire l’adeguatezza
delle stesse rispetto agli obiettivi didattici ed organizzativi del corso
0: descrizione inadeguata o mancante
Strumenti
di 0-4
4: Processo di valutazione dettagliatamente descritto e ritenuto perfettamente
controllo
e
adeguato e coerente rispetto al target del corso
valutazione
2:Processo di valutazione adeguatamente e ritenuto sufficientemente adeguato
e coerente rispetto al target del corso
1: Processo di valutazione genericamente descritto e/o poco adeguato e
coerente rispetto al target del corso
0: Sistema di valutazione inadeguato
ISTRUTTORIA ECONOMICA (Max: p. 30)
Oscillazione parametro ora/allievo
Punteggio (0 –30)
Inferiore o uguale a +1%
30
da +1% a +5%
25
da +5% a +10%
19
da +10% a +15%
9
oltre 15%
0
oltre 20%
progetto respinto
MASSIMO PUNTEGGIO
100
Provincia di Genova – Disposizioni attuative 2006 – F.S.E. Ob.3 Misure A2, C3, D1, B1, C2, Fondi regionali
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ALLEGATI
Allegato n.1 – Prospetti per l’indicazione dei massimali (misura D1)
Allegato n. 2 -Prospetto progetti/risorse (misura D1 azione 1 - corsi a catalogo)
Allegato n. 3 - Figure professionali nell’area logistica/portuale/marittima
Allegato n. 4 - Richiesta login e password per accesso al sistema informativo
condiviso Regione Liguria e Province liguri – FP2000/SIRIO
Allegato n.1
PROSPETTI PER L'INDICAZIONE DEI MASSIMALI (misura D1)
Considerato che i massimali sono riferiti alle singole aziende, potranno verificarsi due casi:
1. Progetti aziendali (titolarità enti o aziende)
2. Progetti interaziendali (titolarità enti o aziende)
Nel caso (1), sarà necessario produrre il seguente documento, firmato dal legale rappresentante
dell'azienda a cui è riferito il progetto:
SCHEDA RIEPILOGATIVA IMPORTO PUBBLICO RICHIESTO
Denominazione azienda:
Numero dipendenti in provincia di
Genova:
Massimale:
ELENCO DEI PROGETTI CUI L'AZIENDA INTENDE PARTECIPARE
(nell'ambito delle presenti Disposizioni attuative)
Proponente
Titolo progetto
Quota importo pubblico*
Totale importo pubblico richiesto:
Timbro e firma del legale rappresentante
(*)= la "quota importo pubblico" dovrà essere calcolata in proporzione al numero dei dipendenti
dell'azienda partecipanti al corso rispetto agli allievi totali del coso medesimo.
Nel caso di progetti interaziendali, dovranno essere allegate al progetto le "schede riepilogative importo
pubblico richiesto" relative a tutte le imprese partecipanti al progetto medesimo, pena l'inammissibilità
dello stesso.
Sempre nel caso di progetti interaziendali, dovrà essere compilato e firmato dal legale rappresentante del
soggetto proponente il seguente prospetto riepilogativo:
PROSPETTO RIEPILOGATIVO AZIENDE PARTECIPANTI AL CORSO
Titolo corso:
Numero allievi:
Totale importo pubblico richiesto:
ELENCO AZIENDE PARTECIPANTI AL CORSO
Denominazione azienda
Numero dipendenti partecipanti al
Quota importo pubblico*
corso
Totale importo pubblico
Timbro e firma del legale rappresentante del proponente
(*)= la "quota importo pubblico" dovrà essere calcolata in proporzione al numero dei dipendenti
dell'azienda partecipanti al corso rispetto agli allievi totali.
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Allegato n. 2
Elenco progetti presentati nell’ambito della misura D1 azione 1 – “Catalogo per la
formazione continua nelle PMI”
Sezione
Luogo e data
Area tematica
Titolo progetto
Firma del legale rappresentante
Allegato n. 3
FIGURE PROFESSIONALI NELL’AREA LOGISTICA/PORTUALE/MARITTIMA
Le figure professionali per le quali è ammessa la progettazione da parte degli Enti/Centri,
individuate in attuazione dell’Accordo territoriale di costituzione del Polo formativo
dell’Economia del Mare di cui alla Deliberazione della Giunta regionale n. 849 del 29/7/2005
sono elencate tassativamente per quanto riguarda la Misura A2 – Azione 1, tipologie a) e
b).
Per la Misura C3 – Azioni 1 e 2 possono essere presentate anche proposte progettuali riferite
a figure professionali diverse da quelle elencate, individuate dai soggetti proponenti sulla base
di loro analisi del mercato del lavoro.
Figure professional1 - Misura A2 - Azione 1
Semoventista a piazzale
Terminalista portuale
Montatore di scafo
Verniciatore navale
Allestitore nautico
Figure professionali - Misura C3 - Azioni 1 e 2
Spedizioniere doganale
Addetto programmazione carichi
Tecnico della logistica integrata
Tecnico import - export
Disegnatore navale
Perito marittimo
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Allegato n. 4
(su carta intestata del richiedente)
Richiesta login e password per accesso al sistema informativo condiviso Regione
Liguria e Province liguri – FP2000/SIRIO
Alla PROVINCIA DI GENOVA
Servizio Formazione professionale
via Cesarea, 14
16121 GENOVA
………………….., lì …………………….
Oggetto: Richiesta login e password per accesso al sistema informativo condiviso Regione
Liguria e Province liguri – FP2000/SIRIO
Con la presente si richiede il rilascio della login e password per accesso al sistema informativo
condiviso dalla Regione Liguria e dalle Province liguri – FP2000/SIRIO.
A tal fine si allega dichiarazione di impegno.
Distinti saluti.
Timbro
e
firma
rappresentante
del
legale
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Richiesta login e password per accesso al sistema informativo condiviso Regione
Liguria e Province liguri – FP2000/SIRIO
DICHIARAZIONE DI IMPEGNO
Il sottoscritto ……………………………………………………….., nella qualità di legale rappresentante
dell’Ente di formazione …………………………………………………………………………… si impegna ad inserire
nel sistema informativo condiviso dalla Regione Liguria e dalle Province liguri – FP2000/SIRIO
– ogni informazione richiesta dall’Amministrazione di riferimento riguardante le attività a
finanziamento pubblico, di competenza della Regione o delle Amministrazione provinciali.
A tal fine si impegna a:
 custodire e non diffondere a terzi soggetti il codice utente e la password trasmesse dalla
Regione per l’accesso al sistema;
 inserire, verificare ed aggiornare costantemente la correttezza delle informazioni inviate
per via telematica, assicurandone altresì la tempestiva trasmissione cartacea in copia
conforme;
 assumere la responsabilità delle informazioni inserite riconoscendo che la Regione ha
messo in atto le opportune misure informatiche atte a garantirne l’integrità e la sicurezza.
I dati conferiti saranno trattati e contenuti in banche dati allo scopo di consentirne la gestione
elettronica del procedimento amministrativo in relazione al quale il conferimento di dati è
obbligatorio. L’eventuale rifiuto a fornirli potrebbe comportare la mancata o parziale definizione
del procedimento amministrativo. Titolare del trattamento dei dati è l’Amministrazione
provinciale o regionale di riferimento, responsabile del trattamento è il Funzionario individuato
dall’Amministrazione di riferimento.
Il contenuto di tali banche dati sarà inoltre utilizzato dall’Amministrazione provinciale o
regionale di riferimento per effettuare ricerche anonime di tipo statistico e per creare
indirizzari, aggiornati a seguito di comunicazione scritta. Gli estratti dei dati saranno
comunicati a enti e soggetti coinvolti nella gestione del Fondo Sociale Europeo e delle altre
linee di finanziamento utilizzate (Unione Europea, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali)
nonché ai soggetti con i quali la Regione Liguria ha attivato convenzioni per attività di servizi
informatici e saranno parzialmente diffusi al pubblico.
Per l’esercizio dei diritti riconosciuto dall’art. 7 del D. Lgs. 196/2003 ci si potrà rivolgere
all’Amministrazione di riferimento.
Data ……………………………………….
Timbro dell’Ente di formazione
Firma leggibile per esteso del legale rappresentante
Art. 7 D.Lgs. n. 196 del 30/06/2003 “Diritti dell'interessato - Diritto di accesso ai dati personali ed altri diritti”.
1.
L'interessato ha diritto di ottenere la conferma dell'esistenza o meno di dati personali che lo riguardano, anche se non ancora
registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile.
2.
L'interessato ha diritto di ottenere l'indicazione:
a)
dell'origine dei dati personali;
b)
delle finalità e modalità del trattamento;
c)
della logica applicata in caso di trattamento effettuato con l'ausilio di strumenti elettronici;
d)
degli estremi identificativi del titolare, dei responsabili e del rappresentante designato ai sensi dell'articolo 5,
comma 2;
e)
dei soggetti o delle categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che possono venirne a
conoscenza in qualità di rappresentante designato nel territorio dello Stato, di responsabili o incaricati.
3.
L'interessato ha diritto di ottenere:
a)
l'aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha interesse, l'integrazione dei dati;
b)
la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, compresi
quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o successivamente
trattati;
c)
l'attestazione che le operazioni di cui alle lettere a) e b) sono state portate a conoscenza, anche per quanto
riguarda il loro contenuto, di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento
si rivela impossibile o comporta un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato.
4.
L'interessato ha diritto di opporsi, in tutto o in parte:
a)
per motivi legittimi al trattamento dei dati personali che lo riguardano, ancorché pertinenti allo scopo della raccolta;
al trattamento di dati personali che lo riguardano a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di
ricerche di mercato o di comunicazione commerciale.
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