1 Non tutti sanno che ... La sicurezza degli emocomponenti trasfusi (sangue intero, globuli rossi, piastrine, plasma) costituisce l'obiettivo primario che il Servizio Sanitario Nazionale e i trasfusionisti si sono imposti. E' la sicurezza lo strumento attraverso il quale viene tutelata la salute dei donatori e dei pazienti. Le indagini di laboratorio hanno, tra le altre, tre finalità principali: ·Verificare la corrispondenza del gruppo sanguigno ·Escludere la trasmissione di malattie infettive. .Salvaguardare la salute del donatore. Centrifugazione e separazione dei componenti del sangue Si ottengono così: · una sacca di globuli rossi · una sacca di plasma · buffy-coat (leucociti e piastrine) 2 Lavorazione (centrifugazione e separazione dei componenti ematici) Il sangue è composto di elementi di peso diverso, una parte liquida (il plasma) e una parte corpuscolata (cellule) costituita da globuli rossi o eritrociti, globuli bianchi o leucociti, piastrine. Mediante centrifugazione si procede alla separazione degli elementi: globuli rossi, leucociti con le piastrine (buffy coat), e plasma, che vengono trasferiti in apposite sacche collegate sterilmente alla sacca madre. I 3 prodotti derivati dalla centrifugazione sono conservati alla temperatura più idonea al loro mantenimento, ma non possono essere utilizzati sino a che la fase di validazione biologica non le renderà disponibili per l'assegnazione. Validazione Le fasi della validazione prima dell'assegnazione I 3 emocomponenti ottenuti dalla fase di lavorazione possono essere utilizzati solo quando le indagini di laboratorio ne hanno stabilito l'idoneità all'utilizzo. Gli esami siero-virologici effettuati sono volti a smascherare la possibile presenza di agenti infettanti quali i virus causa di epatite B o C, la lue e l'HIV. In laboratorio vengono utilizzate indagini sofisticatissime e di alta sensibilità , comprese quelle in biologia molecolare che, combinate con l'accurata selezione del donatore e un oculato utilizzo degli emocomponenti, consentono oggi di definire un rischio residuo per tali malattie nellì'ordine di una possibile infezione su centinaia di migliaia o addirittura milioni di donazioni. Il sangue è indispensabile Il sangue è indispensabile : nei servizi di primo soccorso e di emergenza urgenza 3 in interventi chirurgici e trapianti di organo nella cura delle malattie oncologiche nelle varie forme di anemia cronica Il fabbisogno di sangue e di emocomponenti non si verifica solamente in presenza di condizioni o eventi eccezionali quali terremoti, disastri o incidenti, o durante interventi chirurgici ma anche nella cura di malattie gravi quali tumori, leucemie, anemie croniche, trapianti di organi e tessuti, .... Il sangue, con i suoi componenti, costituisce per molti ammalati un fattore unico e insostituibile di sopravvivenza: globuli bianchi per la cura di leucemie, tumori, intossicazioni da farmaci globuli rossi per la cura di anemie, emorragie piastrine per malattie emorragiche plasma quando vi siano state grosse variazioni quantitative dovute ad ustioni, tumori del fegato, carenza dei fattori della coagulazione non diversamente disponibili plasmaderivati Fattore VIII e IX per l'emofilia A e B, immunoglobuline aspecifiche per alcune malattie immunologiche, albumina su alcune patologie del fegato e dell'intestino. ------------------------------------- 4 Perchè donare Donare il sangue è un gesto di solidarietà... Significa dire con i fatti che la vita di chi sta soffrendo mi preoccupa Il sangue non è riproducibile in laboratorio ma è indispensabile alla vita Indispensabile nei servizi di primo soccorso, in chirurgia nella cura di alcune malattie tra le quali quelle oncologiche e nei trapianti Tutti domani potremmo avere bisogno di sangue per qualche motivo. Anche tu. La disponibilità di sangue è un patrimonio collettivo di solidarietà da cui ognuno può attingere nei momenti di necessità Le donazioni di donatori periodici, volontari, anonimi, non retribuiti e consapevoli... rappresentano una garanzia per la salute di chi riceve e di chi dona ----------------------------- 5 Come donare Chi intende diventare donatore di sangue può recarsi presso una sede o un centro di raccolta Avis o un Servizio trasfusionale dell'ospedale della propria città. Colloquio con il medico Il colloquio aiuterà a stabilire l'idoneità e ad individuare quale tipo di donazione è più indicata: sangue intero o aferesi. Dopo la visita medica verrà effettuato il prelievo del sangue necessario per eseguire gli esami di laboratorio prescritti per accertare l'idoneità al dono. Accertata l'idoneità il nuovo donatore verrà invitato ad effettuare la prima donazione Valutazione clinica e firma del modulo di accettazione e consenso alla donazione Ad ogni donazione il medico per prima cosa effettuerà una valutazione clinica del donatore (battito cardiaco, pressione arteriosa, emoglobina), quindi l'intervista per l'accertamento di eventuali situazioni che rendano la donazione controindicata tanto per la sicurezza del donatore che per quella del ricevente (tra cui i comportamenti a rischio intercorsi dall'ultima donazione) e richiederà al donatore la firma del consenso alla donazione. Il mattino del prelievo è preferibile essere a digiuno o aver fatto una colazione leggera a base di frutta fresca o spremute, 6 thè o caffè poco zuccherati, pane non condito o altri carboidrati semplici. Le donne che hanno in corso la terapia anticoncezionale non devono sospenderne l'assunzione quotidiana. Il prelievo Il prelievo di sangue intero è assolutamente innocuo per il donatore e ha una durata di circa 5-8 minuti. Il volume massimo di sangue prelevato, stabilito per legge, è uguale a 450 centimetri cubici +/- 10%. Dopo il prelievo Dopo il prelievo viene offerto un ristoro per reintegrare i liquidi e migliorare il comfort post donazione. Ai lavoratori dipendenti viene riconosciuta per legge una giornata di riposo retribuita. Esami obbligatori ad ogni donazione e controlli periodici Ad ogni donazione il donatore e il sangue prelevato vengono sottoposti ai seguenti esami: esame emocromocitometrico completo transaminasi ALT con metodo ottimizzato sierodiagnosi per la Lue HIVAb 1-2 (per l'AIDS) HBsAg (per l'epatite B ) HCVAb e costituenti virali (per l'epatite C) Conferma del gruppo sanguigno (AB0) e del fattore Rh 7 Alla prima donazione vengono determinati: ABO, Fenotipo RH completo, Kell Ricerca anticorpi irregolari Anti-eritrociti L'intervallo di tempo tra una donazione e l'altra L'intervallo minimo tra una donazione di sangue intero e l'altra è di 90 giorni. Di norma, quindi, gli uomini possono donare sangue intero 4 volte l'anno, mentre le donne 2 volte l'anno. Le donne non possono donare sangue durante le mestruazioni o la gravidanza, e per un anno dopo il parto. -------------------------------- 8 Chi può donare Condizioni di base per il donatore : Età : compresa tra 18 anni e i 60 anni (per candidarsi a diventare donatori di sangue intero) , 65 anni (età massima per proseguire l'attività di donazione per i donatori periodici), con deroghe a giudizio del medico Peso : Più di 50 Kg Pulsazioni : comprese tra 50-100 battiti/min (anche con frequenza inferiore per chi pratica attività sportive) Pressione arteriosa: tra 110 e 180 mm di mercurio (Sistolica o MASSIMA) tra 60 e 100 mm di mercurio (Diastolica o MINIMA) Stato di salute : Buono Stile di vita : Nessun comportamento a rischio Auto esclusione: 9 E' doveroso autoescludersi per chi abbia nella storia personale: assunzione di droghe alcolismo rapporti sessuali ad alto rischio di trasmissione di malattie infettive (es. occasionali, promiscui, ...) epatite o ittero malattie veneree positivit per il test della sifilide (TPHA o VDRL) positività per il test AIDS (anti-HIV 1) positività per il test dell'epatite B (HBsAg) positività per il test dell'epatite C (anti-HCV) rapporti sessuali con persone nelle condizioni incluse nell'elenco L'intervallo minimo tra una donazione di sangue intero e l'altra è di 90 giorni. La frequenza annua delle donazioni non deve essere superiore a 4 volte l'anno per gli uomini e 2 volte l'anno per le donne. -------------------------------- 10 I tipi di donazione Alcuni tipi di donazione: Sangue intero - Plasma (plasmaferesi) - Piastrine (piastrinoaferesi) - Donazione multipla di emocomponenti - Autotrasfusione Donazione di sangue intero Il prelievo di sangue intero è assolutamente innocuo per il donatore e ha una durata di circa 58 minuti. Il volume massimo di sangue prelevato, stabilito per legge, è uguale a 450 centimetri cubici +/- il 10%. Plasmaferesi: donazione di plasma Nell’aferesi (termine greco che significa l’atto del "portar via"), attraverso l’uso di separatori cellulari, si ottiene dal sangue del donatore soltanto la componente ematica di cui si ha necessità: plasma (plasmaferesi) o piastrine (piastrinoaferesi), restituendogli contemporaneamente i restanti elementi. Soltanto una parte del fabbisogno annuo di albumina e fattore VIII e degli altri plasmaderivati viene prodotta in Italia; la restante parte deve essere importata comportando una spesa notevole e un potenziale maggior rischio di malattie trasmissibili. Come si dona il plasma La plasmaferesi si esegue con apparecchiature che prelevano il sangue e ne separano le componenti, restituendo le cellule al 11 donatore in un processo continuo, attraverso un unico accesso venoso. Questa donazione ha una durata variabile da 35 minuti a 50 minuti circa, si effettua preferibilmente su appuntamento e poiché sono necessarie apparecchiature specifiche (separatori cellulari) si effettua presso strutture trasfusionali abilitate. I requisiti per la donazione del plasma sono simili a quelli per la donazione del sangue intero. L'intervallo tra una donazione e l'altra di solo plasma, può essere anche di solo 14 giorni poiché il plasma si rigenera molto rapidamente) senza alcuna conseguenza o ripercussione negativa. Cos'è il plasma Il plasma rappresenta la componente liquida del sangue, grazie alla quale le cellule sanguigne possono circolare. Il plasma è costituito prevalentemente da acqua (oltre il 90%), nella quale sono disciolte e veicolate molte sostanze quali proteine, zuccheri, grassi, sali minerali, ormoni, vitamine, anticorpi e fattori della coagulazione. Alcune delle sostanze ottenute dal plasma e loro funzionalità principali Albumina Trasporta diverse componenti del sangue e sostanze nutritive. E' una proteina utilizzata nel trattamento di alcune malattie del fegato e dei reni (cirrosi, nefrosi, ecc.) per la cura di stati patologici gravi come lo shock da ustioni, da trauma, ecc. Immunoglobuline Sono sostanze protettive o anticorpi che si sviluppano normalmente a contatto con diversi agenti estranei all'organismo, o dopo vaccinazioni. Il loro uso in forma concentrata protegge le persone che non hanno anticorpi specifici per una determinata malattia. Costituiscono un 12 aiuto prezioso nel caso di persone la cui resistenza alla infezioni sia diminuita o in alcune patologie immunologiche. Fattori della coagulazione (VIII e IX) Sono fondamentali per i pazienti affetti da emofilia A e B che hanno una forte carenza nel sangue di fattore VIII o IX. Negli ultimi anni l'uso di questi preparati altamente purificati e assai efficaci ha permesso una vita quasi normale a chi soffre di emofilia. Piastrinoaferesi: donazione di piastrine La piastrinoaferesi consiste nel prelievo delle sole piastrine. Oltre ai requisiti necessari alla donazione di sangue intero, il donatore di piastrine dovrà avere un normale assetto emocoagulativo. Può essere effettuata con metodica di centrifugazione mediante alcuni cicli durante i quali l’apparecchiatura utilizzata separa la parte corpuscolata del sangue dal plasma; quest’ultimo viene raccolto in una sacca satellite in attesa di essere restituito al donatore. Dalla parte corpuscolata vengono estratte automaticamente a circuito chiuso, senza possibilità di contaminazione, le piastrine che si raccolgono in una apposita sacca. Il ciclo si conclude con la reinfusione al donatore del plasma, dei globuli rossi e dei globuli bianchi. A questo punto inizia il nuovo ciclo, fino al raggiungimento della quota desiderata di piastrine. Non si possono eseguire di norma più di 6 piastrinoaferesi l’anno; l’intervallo minimo consentito tra due piastrinoaferesi e tra una piastrinoaferesi e una donazione di sangue intero è di quattordici giorni, mentre tra una donazione di sangue intero e una piastrinoaferesi è di un mese. Tutto il procedimento dura circa un’ora e mezza. Le piastrine raccolte verranno utilizzate entro 5 giorni dal prelievo per la terapia di alcune gravi malattie come per esempio le leucemie, per i pazienti oncologici in chemioterapia e come supporto fondamentale nei trapianti di midollo osseo. Donazione multipla di emocomponenti Grazie all’impiego di separatori cellulari è oggi possibile effettuare anche donazioni multiple di emocomponenti come ad esempio una eritroplasmaferesi (donazione di plasma e globuli rossi), una eritropiastrinoaferesi (donazione di globuli rossi e 13 piastrine), una donazione di piastrine raccolta in due sacche, una plasmapiastrinoaferesi (donazione di plasma e piastrine) Autotrasfusione L’autotrasfusione è una procedura trasfusionale che consiste nel trasfondere al soggetto unità del suo stesso sangue e si realizza con una delle seguenti modalità: predeposito recupero perioperatorio emodiluizione normovolemica Il metodo più utilizzato è il predeposito, una tecnica trasfusionale con la quale si preleva il sangue dal donatore che sarà anche ricevente, per compensare le perdite di sangue che si possono verificare nel corso di interventi chirurgici programmati. Alcuni giorni prima dell’intervento vengono prelevate unità di sangue dal paziente, in fasi successive, fino a raggiungere la quantità prevedibilmente necessaria, in modo da consentirne l’eventuale utilizzo durante l’intervento operatorio e/o successivamente allo stesso. Il sangue prelevato viene conservato secondo i metodi tradizionali e quindi trasfuso, in caso di necessità. I principali vantaggi dell’autotrasfusione sono: eliminazione delle reazioni di incompatibilità eliminazione del rischio di trasmissione di malattie infettive riduzione del rischio di immunizzazione da antigeni diversi, con possibili manifestazioni a distanza risparmio di sangue Il paziente deve essere informato che le unità predepositate vengono conservate fino a scadenza della componente eritrocitaria e che sono disponibili solo per le sue necessità trasfusionali. La scadenza dell’unità di predeposito, le relative modalità di conservazione e di trasporto sono analoghe a quelle per le unità di sangue omologhe. --------------------------- 14 Sangue "Tutto scorre", panta réi, diceva il filosofo greco Eraclito. Questo principio, secondo cui l'essenza delle cose è il movimento, potrebbe avere nel sangue il suo simbolo per eccellenza. Il sangue costituisce circa il 5-7% del volume corporeo. Nel nostro organismo ne circolano, in media, 4/5 litri. Al suo movimento e alla sua efficienza è legata la nostra vita. Il Sangue e gli Emocomponenti PARTE corpuscolata Globuli rossi:(eritrociti o emazie) hanno la funzione di trasportare l'ossigeno ai tessuti eliminando l'anidride carbonica. Presiedono alla regolazione dell'equilibrio acido-base del sangue. Sono costituiti per il 65% di acqua e per il 35% di sostanze solide (95% di emoglobina e 5% di lipidi, enzimi). Posseggono sulla loro superficie gli antigeni dei gruppi sanguigni. Il numero dei globuli rossi, di media, va da 4,2 a 6 milioni per millimetro cubo. Globuli bianchi: (o leucociti) hanno una funzione di difesa dell'organismo. Alcuni servono a distruggere le sostanze estranee penetrate nell'organismo; altri servono alla formazione di anticorpi. Sono divisi in Granulociti, Linfociti e Monociti. I valori normali vanno da 4.000 a 10.000 per millimetro cubo. Piastrine: sono i più piccoli elementi del sangue. In un millimetro cubo si trovano circa 300.000 piastrine. La loro durata media è brevissima: 3-5 giorni. La loro funzione è importante 15 nella coagulazione del sangue. PARTE liquida Il plasma: rappresenta la componente liquida del sangue, grazie alla quale le cellule sanguigne possono circolare. Il plasma è costituito prevalentemente da acqua (90%), nella quale sono disciolte e veicolate molte sostanze quali proteine, zuccheri, grassi, sali minerali, ormoni, vitamine, anticorpi e fattori della coagulazione. Le Funzioni del sangue Il sangue esercita numerose funzioni all'interno dell'organismo: Respiratoria (scambio ossigeno/anidride carbonica) Nutritizia (porta a tutte le cellule le sostanze nutrienti) Escretrice (raccoglie i rifiuti che convoglia agli organi destinati a distruggerli) Termoregolatrice (distribuisce il calore) Regola l'equilibrio idrico (per mezzo del plasma) Difesa (trasporta i globuli bianchi e gli anticorpi) Coagulante, grazie all'azione delle piastrine e dei fattori plasmatici della coagulazione Come si conserva il sangue Il sangue intero e i concentrati di globuli rossi vengono conservati in appositi frigoriferi a una temperatura fra i +2°C e i +6°C, per un massimo di 35/42 giorni a seconda della soluzione additiva presente nella sacca. I globuli rossi possono essere conservati congelati a –80°C per mesi e anche per anni. I concentrati di piastrine sono conservati a temperatura ambiente (+20/22°C) per un massimo di 5/7 giorni I concentrati di globuli bianchi devono essere utilizzati entro 12 ore dalla preparazione e conservati a temperatura ambiente Il plasma viene congelato e, se conservato costantemente a temperatura inferiore a –30°C, può essere impiegato in un periodo massimo di 12 mesi. Questi dati non sono fissi, ma evolvono in base al progresso delle applicazioni tecnologiche e vengono di volta in volta stabiliti da Decreti Ministeriali. Dall’analisi di 16 questo processo di conservazione particolarmente complesso e delicato emerge l’importanza che riveste un uso razionale e programmato del sangue, al fine di evitarne inutili sprechi. -------------------- Sicurezza e Test Sicurezza e Test Per ogni unità raccolta, sia essa di sangue intero, plasma o piastrine o altri emocomponenti, vengono effettuati accertamenti di laboratorio, atti a valutarne l'idoneità a essere trasfusa, e precisamente: Emocromo completo per lo studio di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine Transaminasi ALT (per lo studio del fegato) Sierodiagnosi per la lue o sifilide HIV Ab 1-2 (per l'AIDS) HBs Ag (per l'epatite B) HCV Ab e ricerca di costituenti virali dell'HCV (per l'epatite C) Controlli e determinazione del gruppo sanguigno e del fattore Rh Secondo le normative vigenti in campo trasfusionale infatti, nessuna unità può essere distribuita se non è stata prima testata per le evidenziabili malattie virali a oggi trasmissibili. Il donatore periodico, oltre agli esami sopra riportati, ogni anno deve essere sottoposto ai seguenti esami: creatininemia, glicemia, proteinemia, sideremia, colesterolemia, trigliceridemia, ferritinemia. Oggi la sicurezza trasfusionale si basa su: ricorso a donatori periodici e consapevoli esecuzione dei test disponibili per la rilevazione dei principali agenti infettivi trasmissibili buon uso del sangue Autoesclusione dalla donazione Fermo restando i controlli effettuati su ciascuna unità prelevata e l'aiuto del medico trasfusionista, vincolato dal segreto professionale, a chiarire e 17 valutare le specifiche situazioni, è doveroso autoescludersi per chi abbia nella storia personale: assunzione di droghe rapporti sessuali ad alto rischio di malattie infettive trasmissibili (ad es. rapporti occasionali, a pagamento, con persone sconosciute, promiscui) epatite o ittero malattie veneree positività per il test della sifilide (TPHA o VDRL) positività per il test AIDS (anti-HIV 1) positività per il test dell'epatite B (HBsAg) positività per il test dell'epatite C (anti-HCV) rapporti sessuali con persone nelle condizioni incluse nell'elenco L'autoesclusione dalla donazione avviene senza dover dare spiegazioni a nessuno. --------------------------- 18 Faq Per quale motivo dovrei donare il mio sangue? Il sangue umano è un prodotto naturale, non riproducibile artificialmente e indispensabile alla vita. Donare il sangue è un atto volontario e gratuito, è un dovere civico, è una manifestazione concreta di solidarietà verso gli altri, esalta il valore della vita, abbatte le barriere di razza, religione o ideologia e rappresenta uno dei pochi momenti di vera medicina preventiva. E’ un atto di estrema generosità che permette di salvare la vita di altre persone. Proprio il fatto che il sangue sia raro implica la necessità di metterlo a disposizione di altri individui che potrebbero trovarsi in situazione di bisogno. Pensa di essere tu al loro posto. A me non importa nulla: se ho bisogno, il sangue lo pago Nonostante i progressi della medicina, delle scienze e della biochimica, l'uomo rimane a tutt'oggi l'unica possibile sorgente di sangue, e pertanto: nessun Ospedale è in grado di assicurare alcuna terapia trasfusionale senza la preventiva disponibilità dei donatori; per lo stesso motivo, la disponibilità del "bene sangue" non dipende dal mercato, quindi non ha un prezzo economico; per le ragioni esposte nei punti sopra, le Istituzioni Pubbliche (Stato, Regioni) devono contribuire con campagne di sensibilizzazione verso la popolazione e fornire gli strumenti normativi per garantire la massima sicurezza possibile e l'ottimizzazione del sistema trasfusionale in tutte le sue articolazioni Tutti possono diventare donatori? Chiunque abbia compiuto i 18 anni di età e pesi più di 50 kg. può presentarsi presso una qualsiasi sede AVIS. Un medico effettuerà un colloquio, una visita, e gli accertamenti di tipo diagnostico e strumentale per verificare che non vi siano controindicazioni alla donazione. La tutela della salute e della 19 sicurezza sia del donatore che del ricevente sono fondamentali. Per quali motivi potrei risultare non idoneo a diventare donatore o essere escluso dalla donazione? Le cause per le quali una persona può essere valutata non idonea o sospesa sono molteplici e tutte determinate dal principio di salvaguardare la salute sia del donatore sia del ricevente. Alcuni esempi sono: Esclusione permanente per:malattie autoimmuni, cardiovascolari, del sistema nervoso centrale; neoplasie o malattie maligne; diabete insulino - dipendente; alcuni tipi di malattie infettive (epatite B, C, ad eziologia indeterminata, AIDS, ecc.), alcolismo cronico; assunzione di droghe; comportamenti sessuali ad alto rischio di trasmissione di malattie infettive; tendenza anomala all'emorragia. Esclusione temporanea per: periodi variabili da settimane ad anni in caso di:tubercolosi, toxoplasmosi, esposizione accidentale al sangue o a strumenti contaminati; trasfusione di sangue o di emocomponenti o di plasmaderivati; endoscopia, trapianto di tessuti o cellule, intervento chirurgico di rilievo; agopuntura, piercing, tatuaggi, rapporti sessuali occasionali a rischio, viaggi, vaccinazioni. Inoltre per condizioni legate alla visita (per esempio valori di pressione arteriosa troppo alti o bassi) o agli esami effettuati (esempi, valori di emoglobina o ferro bassi,esami del fegato elevati, positività dei marcatori virali, ecc.), ed eventualmente altro a giudizio del medico. Donare sangue è dannoso per la salute? Grazie all'accurata selezione per un adulto sano la donazione di sangue non comporta alcun rischio. Esistono precise disposizioni che regolano la raccolta del sangue: la quantità del sangue che viene prelevata mediamente ad ogni prelievo è minima ed è stabilita per legge in 450 centimetri cubi +/- 10%. Tra una donazione di sangue intero e l’altra devono trascorrere almeno 90 giorni. 20 La frequenza annua delle donazioni non deve essere superiore a 4 nell’uomo e a 2 nelle donne in età fertile. I controlli e le visite periodiche effettuate a ciascun donatore prima di ogni donazione sono uno strumento di medicina preventiva, a tutela dello stato di salute generale del donatore. Per le donne (già soggette alla perdite mestruali) donare sangue non è dannoso? La donazione di sangue per le donne non ha alcuna controindicazione. Tuttavia in virtù delle perdite legate alle mestruazioni le donne in età fertile possono effettuare solo un massimo di due donazioni di sangue intero l’anno. Il monitoraggio costante della emoglobina, effettuata prima di ogni donazione, e del ferro, tutelano la salute delle donatrici. Le donne risultano essere particolarmente "adatte" alla donazione di plasma in aferesi che non incide assolutamente sui globuli rossi ed il ferro. Bisogna essere a digiuno per donare sangue? Il mattino del prelievo è preferibile essere a digiuno o aver fatto una colazione leggera a base di frutta fresca o spremute, thè o caffè poco zuccherati, pane non condito o altri carboidrati. Le donne che hanno in corso una terapia anticoncezionale non devono sospenderne l’assunzione quotidiana. La privacy dei risultati delle mie analisi è garantita? Il segreto medico e la legge sulla "Privacy", che individua le "figure" responsabili al trattamento dei dati in questione assicura la massima discrezionalità e segretezza di tutti gli aspetti sanitari e dei risultati delle analisi effettuate. Perché i donatori Avis sono Perché l’obiettivo primario e fondamentale è la SICUREZZA L’attività di AVIS è finalizzata a promuovere una donazione "sicura" del sangue e a rispondere efficacemente alle esigenze dei bisogni mirati e quindi programmati dei Servizi Trasfusionali, in funzione dell’obiettivo della "sicurezza". L’AVIS annovera tra 21 le proprie file solo donatori periodici cioè donatori che ad intervalli regolari si recano presso le strutture trasfusionali per donare il loro sangue. A differenza dei donatori occasionali i donatori periodici sono molto controllati dal punto di vista medico, vengono costantemente sottoposti ad un’accurata visita e ad attenti controlli sul loro sangue e poiché la loro scelta di donare è libera, non condizionata da altri fattori come quelli emozionali, risultano molto più affidabili dei donatori occasionali. I donatori Avis sono inoltre anonimi, volontari non retribuiti, responsabili. Il ricorso ai donatori periodici consente inoltre: maggiore programmazione della raccolta del sangue possibile "conversione" dalla donazione tradizionale di sangue intero a quella differenziata mediante aferesi gestione anche delle situazioni di urgenze - emergenze di effettuare educazione sanitaria e promozione della salute Cos’è la donazione di plasma mediante aferesi? Oggi è possibile effettuare diversi tipi di donazione: oltre a quelle tradizionale di sangue intero, si possono effettuare donazioni mirate (dette aferesi) cioè solo di alcuni componenti del sangue e, tra questi, il plasma. Nell’aferesi (termine greco che significa l’atto del "portar via"), attraverso l’uso di separatori cellulari, si ottiene dal sangue del donatore soltanto la componente ematica di cui si ha necessità (plasma, piastrine,...), restituendogli contemporaneamente i restanti elementi. Ciascun separatore cellulare centrifuga o filtra il sangue che defluisce da un braccio del donatore trattenendo il componente ematico necessario e restituendogli il rimanente. Si parla di plasmaferesi se si prelava solo plasma, di piastrinoaferesi se si prelavano solo piastrine, di plasmapiastrinoaferesi se si prelavano plasma e piastrine, ecc. Una volta raccolto, il plasma viene conservato diversamente dal sangue intero e dai concentrati di globuli rossi, essendo congelato (se a temperatura inferiore a - 30° C) può essere utilizzato per un periodo massimo di 12 mesi. Il sangue è composto per il 45% circa di cellule, la parte corpuscolata, e per il 55% circa di plasma, la parte liquida. 22 Le funzioni del plasma sono numerose: mantiene costante il volume di sangue circolante, porta ai tessuti e alle cellule sostanze prevalentemente di tipo nutritivo e di regolazione (ormoni, vitamine), raccoglie tutte le sostanze di rifiuto derivanti dal metabolismo delle cellule e le elimina attraverso i reni e il sudore, interviene nei processi di difesa immunologica e nella coagulazione. Che cos’è l'autotrasfusione? L’autotrasfusione è una procedura trasfusionale che consiste nel trasfondere al soggetto unità del suo stesso sangue e si realizza con una delle seguenti modalità: predeposito recupero perioperatorio emodiluizione normovolemica Il metodo più utilizzato è il predeposito, una tecnica trasfusionale con la quale si preleva il sangue dal donatore che sarà anche ricevente, per compensare le perdite di sangue che si possono verificare nel corso di interventi chirurgici programmati. Alcuni giorni prima dell’intervento vengono prelevate unità di sangue dal paziente, in fasi successive, fino a raggiungere la quantità prevedibilmente necessaria, in modo da consentirne l’eventuale utilizzo durante l’intervento operatorio o nel postintervento. I principali vantaggi dell’autotrasfusione sono: eliminazione delle reazioni di incompatibilità eliminazione del rischio di trasmissione di malattie infettive riduzione del rischio di immunizzazione da antigeni diversi, con possibili manifestazioni a distanza risparmio di sangue Con quale denaro funziona l’Avis? L’AVIS è una associazione di volontari: nessun socio impegnato nell’associazione a qualunque titolo e con qualunque funzione, percepisce compensi. Sono stipendiati invece i dipendenti che svolgono un lavoro permanente nell’associazione. 23 L’Avis sostiene economicamente la propria azione (spese per la promozione della donazione, per l’invio dei donatori alle strutture Trasfusionali e/o per la raccolta diretta delle unità di sangue, ecc.) con i rimborsi, stabiliti da un decreto ministeriale ed erogati, per convenzione, dalle Aziende Sanitarie e/o Ospedaliere . Altre fonti di finanziamento sono costituite da contributi di Enti Locali e donazioni private. Quali vantaggi ho ad iscrivermi all‘Avis? Un nostro slogan recita "donare sangue: una scelta per gli altri, una scelta per se stessi". A livello individuale si ha la gratificazione morale di concorrere alla soluzione di un grave problema e l’orgoglio di appartenere ad una componente attiva del volontariato socio-sanitario, decisiva per la costruzione del sistema trasfusionale. Inoltre, donare regolarmente sangue garantisce al donatore un controllo costante del proprio stato di salute attraverso visite mediche ed accurati esami di laboratorio, eseguiti ad ogni prelievo. Ogni anno sento parlare di carenza estiva, ma non ci pensano i donatori? La carenza di sangue nei mesi estivi è purtroppo un dato di fatto: in Italia in questi mesi, ma sempre più anche nel corso dell’intero anno, si rilevano forti diminuzioni nella raccolta di sangue mentre il bisogno di emocomponenti rimane stabile. La partenza per le vacanze contribuisce a interrompere i consueti flussi di raccolta. E' necessario quindi disporre di un adeguato numero di donatori periodici sui quali poter contare tutto l'anno, festività e vacanze comprese. Per questa ragione AVIS, da anni ha avviato un’attività di sensibilizzazione per cercare di garantire l’afflusso dei donatori a intervalli regolari presso le strutture trasfusionali, e ridurre il ricorso alle donazioni occasionali e sostitutive. ------------------------ 24 Diventa donatore Cerca la Sede Avis a te più vicina Per diventare donatore di sangue è sufficiente recarsi presso una sede Avis o presso il Servizio trasfusionale dell'ospedale della propria città. Chi decide di diventare donatore di sangue stabilisce con il “ricevente” un patto di fiducia, di cui è intermediario il sistema trasfusionale: i fondamenti di questo patto sono la responsabilità del donatore a garantire il proprio stile di vita e la propria storia clinica e la professionalità del medico addetto alla raccolta nel tutelarne la salute. Il mattino del prelievo è preferibile essere a digiuno o aver fatto una colazione leggera a base di frutta fresca o spremute, thè o caffè poco zuccherati, pane non condito o altri carboidrati semplici. Le donne che hanno in corso la terapia anticoncezionale non devono sospenderne l'assunzione quotidiana. Colloquio con il medico - Visita e Prelievo Il colloquio aiuterà a stabilire l'idoneità e ad individuare quale tipo di donazione sia più indicata: sangue intero o aferesi. Dopo la visita medica verrà effettuato il prelievo del sangue necessario per eseguire gli esami di laboratorio prescritti per accertare l'idoneità al dono. 25 Accertata l'idoneità il donatore verrà invitato ad effettuare la prima donazione Esami obbligatori ad ogni donazione e controlli periodici Ad ogni donazione il donatore e il sangue prelevato vengono sottoposti ai seguenti esami: esame emocromocitometrico completo transaminasi ALT con metodo ottimizzato sierodiagnosi per la Lue HIVAb 1-2 (per l'AIDS ) HBsAg (per l'epatite B) HCVAb e ricerca dei costituenti virali (per l'epatite C ) conferma del gruppo sanguigno (AB0) e del fattore Rh Alla prima donazione vengono determinati: ABO, Fenotipo RH completo, Kell, ricerca anticorpi irregolari Anti-eritrociti L'intervallo di tempo tra una donazione e l'altra L'intervallo minimo tra una donazione e l'altra è di 90 giorni Le donne non possono donare sangue durante le mestruazioni o la gravidanza, e per un anno dopo il parto. La frequenza annua delle donazioni non deve essere superiore a 4 volte l'anno per gli uomini e 2 volte l'anno per le donne. --------------------------- 26 area giovani I giovani Avisini "I giovani dell'Avis chiamano i giovani"... sembra essere solo un bellissimo slogan, invece pare essere sempre più una realtà nella nostra associazione, in quanto è necessario un rinnovamento; nuove idee devono nascere e nuovi programmi vanno attuati, chi meglio dei giovani può dare una svolta decisiva, cambiare il modo di pensare e agire in modo nuovo come pensano e credono i ragazzi di oggi? Questo è quello che I'Avis vuole fare, questo è il proposito del gruppo giovani delI'Avis nelle nostre città: scegliere l'Avis e il gruppo giovani per concretizzare la propria disponibilità verso gli altri. Un modo nuovo di stare insieme per costruire qualcosa, chiacchierare, ridere, scherzare e certamente crescere nel modo più sano possibile creando qualcosa nel buon nome dell'Avis, ecco cari ragazzi non iscritti, una motivazione per entrare a far parte della grande famiglia avisina, rendersi utili, crescere, maturarsi apprezzando di più le piccole cose di ogni giorno. Il gruppo giovani può essere per voi il primo passo verso la strada della donazione di sangue, qui siamo tutti amici, si lavora insieme per sostenere ed appoggiare le tante iniziative che I'Avis porta avanti e che hanno bisogno proprio di noi giovani. Il nostro punto di forza in cui crediamo maggiormente è rappresentato proprio dai giovani in cui noi crediamo, nel gruppo giovani troverete disponibilità, amicizia e certamente la maniera di attuare a pieno le vostre capacità. Nel corso di questi anni molto abbiamo fatto, tante le manifestazioni e i momenti di sensibilizzazione al dono del sangue, curati proprio da noi giovani. 27 Memorabili anche i nostri incontri conviviali, perché spesso si parla e si ragiona meglio davanti ad una pizza che nella serietà di una sala assembleare. Molte le iniziative in cantiere che abbiamo intenzione di mettere in atto. ti aspettiamo allora... Ciao e a presto! Per informazioni, potete scriverci all'indirizzo e-mail [email protected] -----------------------