CAPITOLO XXII.
Iperinflazione
1. DISAVANZI DI BILANCIO E CREAZIONE DI MONETA
Iperinflazione significa semplicemente inflazione molto alta.
L’inflazione deriva in ultima analisi dalla crescita di moneta.
La crescita della moneta è alta a causa degli ampi disavanzi
di bilancio. A loro volta, i disavanzi sono notevoli perché
l’economia è colpita da forti shock, che rendono difficile o
impossibile il finanziamento della spesa pubblica in modi
diversi dalla creazione di nuova moneta.
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1. DISAVANZI DI BILANCIO E CREAZIONE DI MONETA
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1. DISAVANZI DI BILANCIO E CREAZIONE DI MONETA
Il governo può finanziare il suo prestito in due modi alternativi:
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il prestito, attraverso l’emissione di titoli;
2. l’emissione di moneta (monetizzazione del debito).
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1. DISAVANZI DI BILANCIO E CREAZIONE DI MONETA
Alla vigilia di un’iperinflazione accadono due cose:
1. una crisi di bilancio;
2. crescente incapacità del governo di prendere a prestito dal
pubblico o dall’estero per finanziare il suo disavanzo.
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1. DISAVANZI DI BILANCIO E CREAZIONE DI MONETA
Qual è il tasso di crescita della moneta necessario a
finanziare un dato disavanzo?
Il governo deve ‘creare’ moneta in quantità tale da
finanziare il disavanzo reale.
∆M
signoraggio =
P
Possiamo riscrivere il signoraggio come:
∆M ∆M M
*
=
P
M
P
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1. DISAVANZI DI BILANCIO E CREAZIONE DI MONETA
Il signoraggio è pari al prodotto tra la crescita della moneta e
i saldi monetari reali.
Quanto maggiori sono i saldi monetari, tanto maggiore sarà
il signoraggio corrispondente a un dato tasso di crescita della
moneta.
Il problema è che queste due grandezze non sono indipendenti:
maggiore il tasso di crescita della moneta, minore è la tendenza degli
individui a detenere saldi monetari.
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2. INFLAZIONE E SALDI MONETARI REALI
L’equazione della LM è:
M
= YL(r + π e )
P
Nel corso di un’iperinflazione, l’inflazione varia molto più
del reddito reale e del tasso di interesse reale.
I saldi monetari reali dipendono principalmente
dall’inflazione attesa.
Nel corso di un’iperinflazione le persone riducono l’uso
della moneta. I saldi monetari reali diminuiscono.
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2. INFLAZIONE E SALDI MONETARI REALI
Fig. 22.2. Inflazione e saldi monetari reali in Ungheria, novembre 1922-febbraio 1924.
Alla fine dell’iperinflazione ungherese, i saldi monetari reali erano circa dimezzati.
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3. DISAVANZO, SIGNORAGGIO E INFLAZIONE
Mettendo insieme le due relazioni:
signoraggio e crescita dello stock nominale di moneta e
saldi monetari reali,
saldi monetari reali e inflazione,
otteniamo:
∆M M ∆M
signoraggio =
=
Y L(r + π e )
M P
M
[
]
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3.1. IL CASO DI UNA CRESCITA COSTANTE DELLA MONETA
NOMINALE
Supponiamo che il governo scelga un tasso costante di
crescita della moneta:
∆M
πe =π =
M
otteniamo:
∆M
signoraggio =
M
∆M 

Y L(r + M )
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3.1. IL CASO DI UNA CRESCITA COSTANTE DELLA MONETA
NOMINALE
quindi:
∆M
∆M
↑→ signoraggi o ↑
M
∆M
↑→ π ↑→ π e ↑→ L(r + π e ) ↓→ M ↓→ signoraggi o ↓
P
M
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3.1. IL CASO DI UNA CRESCITA COSTANTE DELLA MONETA
NOMINALE
L’effetto netto della crescita della moneta nominale sul
signoraggio è ambiguo.
Per bassi tassi di crescita della moneta, un aumento di
∆M/M provoca solo una piccola riduzione dei saldi monetari
reali e quindi fa aumentare il signoraggio.
Quando la crescita della moneta diventa molto alta, ∆M/M
provoca una riduzione del signoraggio.
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3.1. IL CASO DI UNA CRESCITA COSTANTE DELLA MONETA
NOMINALE
Fig. 22.3. Signoraggio e crescita della moneta.
Il signoraggio è una funzione crescente e poi decrescente della
crescita di moneta.
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3.1. IL CASO DI UNA CRESCITA COSTANTE DELLA MONETA
NOMINALE
La relazione tra il gettito fiscale e le aliquote d’imposta è
spesso chiamata curva di Laffer.
L’inflazione può essere considerata come una tassa sui
saldi monetari reali, M/P. L’aliquota d’imposta è il tasso
d’inflazione, che riduce il valore reale della moneta.
Per cui:
M 
Tassa da inflazione = π   =
 P
 ∆M  M 
=
  =
 M  P 
= signoraggio
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3.1. IL CASO DI UNA CRESCITA COSTANTE DELLA MONETA
NOMINALE
Qual è il tasso massimo di crescita della moneta che massimizza il
signoraggio e qual è il valore massimo del signoraggio?
Se il governo creava nuova moneta per finanziare il disavanzo di
bilancio, perché il tasso di crescita della moneta era tanto superiore
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al valore che massimizza il signoraggio?
3.2. DINAMICA DELL’ECONOMIA E INFLAZIONE
CRESCENTE
Se mantenuto per sempre, un maggior tasso di crescita
della moneta alla fine comporta un aumento proporzionale
dell’inflazione effettiva e attesa e quindi una riduzione di
saldi monetari reali.
Se la crescita della moneta è maggiore del valore che
massimizza il signoraggio, l’aumento della moneta ridurrà il
signoraggio.
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3.2. DINAMICA DELL’ECONOMIA E INFLAZIONE
CRESCENTE
∆M ∆M M
signoraggio =
=
P
M P
Nel breve periodo, un aumento del tasso di crescita della moneta non ha
un grande effetto sui saldi monetari reali. Il signoraggio aumenta.
Nel corso del tempo, i prezzi si aggiustano e i saldi monetari reali
diminuiscono. Sempre meno signoraggio.
Nel lungo periodo il governo non può finanziare il disavanzo con un tasso
costante di crescita della moneta.
L’unico modo per riuscire a finanziare tale disavanzo è aumentare
continuamente il tasso di crescita della moneta.
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3.3. IPERINFLAZIONE E ATTIVITÀ ECONOMICA
Inizialmente, una maggiore crescita della moneta
consente un aumento della produzione.
Quando però l’inflazione diventa molto alta, gli effetti
negativi dell’iperinflazione diventano dominanti.
1. Le persone riducono i loro saldi monetari reali.
2. I segnali dati dai prezzi diventano sempre meno utili,
perché i prezzi cambiano rapidamente.
3. All’aumentare dell’inflazione aumenta anche la
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volatilità del tasso d’inflazione stesso.
4. COME FINISCONO LE IPERINFLAZIONI?
4.1. Gli elementi di un programma di stabilizzazione
Le iperinflazioni devono essere arrestate con un programma di
stabilizzazione:
- riforma fiscale e riduzione credibile del disavanzo;
- la banca centrale deve annunciare un impegno credibile a
rinunciare alla monetizzazione automatica del debito pubblico;
- politiche dei redditi, basate su controlli dei salari e dei prezzi.
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4. COME FINISCONO LE IPERINFLAZIONI?
4.2. I programmi di stabilizzazione possono fallire?
Un programma di stabilizzazione che imponga controlli a
prezzi e salari senza modificare la politica fiscale e monetaria
è destinato a fallire.
Tuttavia, anche programmi completi e coerenti non sempre
hanno successo. Aspettative di fallimento di un programma
possono determinare l’insuccesso, anche se tale programma è
ben strutturato e coerente.
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4. COME FINISCONO LE IPERINFLAZIONI?
4.3. I costi di stabilizzazione
Ci si potrebbe aspettare che le disinflazioni associate al fine di
un’iperinflazione siano accompagnate da recessioni molto più
gravi, con conseguenze come un forte aumento della
disoccupazione.
Rimane la questione della credibilità. Il fatto che anche
programmi coerenti possano fallire comporta che nessun
programma è pienamente credibile sin dall’inizio.
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5. CONCLUSIONI
Talvolta il meccanismo di aggiustamento che dovrebbe
riportare l’economia al suo livello naturale di produzione
s’inceppa.
Un’economia in stagnazione e in depressione registra
deflazione e la deflazione peggiora le cose invece di
migliorarle.
Le politiche fiscali e monetarie possono essere inefficaci. In
una stagnazione, la politica monetaria potrebbe essere
limitata dalla trappola della liquidità.
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5. CONCLUSIONI
Il governo potrebbe anche perdere il controllo sia
della politica fiscale sia della politica monetaria.
Di fronte a gravi shock negativi, un governo
potrebbe arrivare a perdere il controllo del
proprio bilancio, incorrere in un elevato
disavanzo pubblico e non avere più altra scelta se
non quella di finanziare il disavanzo stampando
moneta.
Il risultato di questa perdita di controllo potrebbe
essere un’inflazione elevata o addirittura
un’iperinflazione.