Bilancio d`esercizio di UBI Banca Spa

Bilancio
d’esercizio
di UBI Banca Spa
al 31 dicembre 2015
RELAZIONE
SULLA GESTIONE
UBI Banca: principali dati e indicatori1
31.12.2015
31.12.2014
31.12.2013
31.12.2012
31.12.2011
31.12.2010
31.12.2009
31.12.2008
30,9%
61,6%
50,2%
12,4%
31,5%
58,8%
53,5%
11,5%
34,1%
50,6%
67,2%
12,5%
30,8%
42,7%
72,1%
11,7%
22,1%
49,7%
44,6%
10,7%
20,5%
49,1%
41,8%
14,6%
19,8%
33,5%
59,0%
16,8%
16,9%
32,2%
52,4%
16,7%
1,4%
4,0%
0,8%
2,6%
4,2%
2,7%
3,8%
0,2%
ROA (Utile/perdita d'esercizio / totale attivo)
Cost/income (oneri / proventi operativi)
Spese per il personale / proventi operativi
Dividendi / proventi operativi
Risultato netto dell'attività finanziaria / proventi operativi
1,4%
0,17%
59,8%
25,2%
37,1%
41,4%
4,0%
0,47%
49,2%
22,3%
40,2%
25,9%
0,8%
0,10%
47,9%
21,5%
34,7%
32,7%
2,6%
0,30%
48,1%
19,5%
51,0%
37,3%
4,2%
0,45%
96,9%
43,7%
135,2%
-2,1%
2,9%
0,40%
59,5%
28,1%
64,6%
27,8%
4,0%
0,64%
39,4%
18,0%
78,0%
17,9%
0,2%
0,04%
58,9%
24,8%
141,3%
-30,1%
INDICI DI RISCHIOSITÀ
Sofferenze nette / crediti netti verso clientela
1,46%
1,36%
1,18%
1,01%
0,00%
0,00%
0,00%
0,01%
54,75%
5,55%
55,08%
5,49%
60,13%
5,54%
61,25%
2,29%
94,94%
0,00%
94,82%
0,00%
94,51%
0,00%
85,44%
0,01%
35,87%
42,16%
9.725.315
8.272.455
34,60%
43,82%
10.509.912
8.297.667
50,36%
71,22%
13.707.454
9.693.641
56,23%
84,49%
14.194.716
9.447.070
59,23%
85,62%
12.972.683
8.973.902
67,64%
90,42%
13.713.202
10.258.059
67,04%
95,15%
14.285.982
10.064.763
45,89%
64,25%
13.655.979
9.753.795
23.065.310
23.985.029
19.247.607
16.799.510
15.151.704
15.165.464
15.013.954
21.253.805
INDICI DI STRUTTURA
Crediti netti verso clientela / totale attivo
Raccolta diretta da clientela / totale passivo
Crediti netti verso clientela / raccolta diretta da clientela
Patrimonio netto (incluso utile/perdita d'esercizio) / totale passivo
INDICI DI REDDITIVITÀ
ROE
(Utile/perdita d'esercizio / pn incluso utile/perdita d'esercizio)
ROTE
(Utile/perdita d'esercizio / pn incluso utile/perdita d'esercizio al netto delle
immobilizzazioni immateriali)
Rettifiche di valore su sofferenze / sofferenze lorde
(grado di copertura)
Crediti deteriorati netti /crediti netti verso clientela
2
COEFFICIENTI PATRIMONIALI Basilea 3 dal 31 marzo 2014
Tier 1 ratio
(Tier 1 capital dopo i filtri e le deduzioni / attività di rischio ponderate)
Total capital ratio (Totale Fondi propri / attività di rischio ponderate)
Totale Fondi propri (dati in migliaia di euro)
di cui: Tier 1 capital dopo i filtri e le deduzioni
Attività di rischio ponderate
DATI ECONOMICI, PATRIMONIALI (in migliaia di euro)
OPERATIVI E DI STRUTTURA (numero)
Utile (perdita) d'esercizio
Utile (perdita) d'esercizio ante oneri per esodi anticipati e
impairment
Utile d'esercizio normalizzato
Proventi operativi
Oneri operativi
Crediti netti verso clientela
di cui: sofferenze nette
crediti deteriorati netti
123.423
(918.437)
71.340
223.496
(2.713.054)
283.720
406.317
23.886
132.580
115.930
672.508
(401.845)
21.901.390
319.461
1.214.834
345.452
207.687
687.772
(338.670)
23.330.321
317.590
1.280.777
382.601
137.718
713.096
(341.302)
25.168.913
295.805
1.393.606
304.265
266.742
664.554
(319.622)
22.584.747
227.442
516.918
316.723
70.124
262.202
(254.048)
15.692.663
280
280
302.156
195.474
465.070
(276.650)
14.536.121
277
277
452.430
388.152
708.460
(278.852)
12.560.060
272
272
27.444
441.574
640.100
(376.816)
10.446.768
849
849
Raccolta diretta da clientela
Patrimonio netto (incluso utile/perdita d'esercizio)
Attività immateriali
Totale attivo
Sportelli in Italia
43.622.826
8.758.946
410
70.767.330
4
43.610.938
8.566.696
410
74.171.865
4
37.435.005
9.231.816
410
73.914.645
4
31.302.960
8.607.721
410
73.336.254
3
35.223.005
7.609.829
448
70.895.253
2
34.790.516
10.328.266
542.792
70.897.601
2
21.277.596
10.662.230
545.893
63.450.192
2
19.942.079
10.358.682
596.756
61.983.318
2
Forza lavoro a fine esercizio (dipendenti effettivi in servizio +
collaboratori con contratto di somministrazione)
1.730
1.675
1.588
1.412
1.250
1.380
1.405
1.566
Forza lavoro media (dipendenti effettivi in servizio + collaboratori
con contratto di somministrazione) (*)
1.612
1.579
1.569
1.393
1.212
1.349
1.451
1.509
1. Gli indicatori sono stati costruiti utilizzando i dati riclassificati riportati nel capitolo “Prospetti riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più
significative componenti non ricorrenti e prospetti di raccordo”.
Le informazioni relative al titolo azionario sono contenute nello specifico capitolo della presente Relazione sulla Gestione.
Relativamente agli esercizi 2011 e 2014, gli indici di redditività sono stati costruiti utilizzando l’utile d’esercizio ante oneri per esodi anticipati e impairment.
2. Per gli esercizi 2014 e 2015 il Tier 1 ratio, in assenza di Additional Tier 1, coincide con il Common Equity Tier 1 ratio.
I dati al 31 dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012 erano stati calcolati secondo la metodologia Basilea 2 AIRB e si riferiscono rispettivamente agli indicatori:
Tier1 (patrimonio di base/attività di rischio ponderate), Core Tier1 dopo le deduzioni specifiche dal patrimonio di base (patrimonio di base al netto delle
preference shares e azioni di risparmio o privilegiate di terzi/attività di rischio ponderate) e Total capital ratio ((patrimonio di vigilanza + Tier 3)/attività di rischio
ponderate).
Per i periodi precedenti i dati erano stati calcolati secondo il metodo Basilea 2 Standard.
(*) Nel calcolo della forza lavoro media i dipendenti part-time vengono convenzionalmente considerati al 50%.
2*
La struttura organizzativa di UBI Banca
Unione di Banche Italiane dal 12 ottobre 2015 è diventata una Società per azioni1.
Quotata alla Borsa di Milano, UBI Banca è a capo dell’omonimo Gruppo bancario, strutturato
secondo un modello organizzativo di tipo federale, polifunzionale, con un’offerta differenziata
per mercato.
In qualità di Capogruppo, svolge funzioni di indirizzo strategico (definendo il disegno
imprenditoriale del Gruppo), di presidio delle funzioni di business (attraverso il supporto ed il
coordinamento delle attività commerciali delle Banche Rete e delle Società Prodotto), di
monitoraggio dei rischi, nonché di fornitura di servizi accentrati (direttamente o attraverso
Società controllate).
Sotto il profilo della governance, UBI Banca adotta il sistema dualistico, nel pieno rispetto delle
prerogative e delle specificità dei due organi sociali cui sono in capo le responsabilità, distinte,
di sorveglianza e di gestione.
***
Nel corso del secondo semestre del 2015 sono stati rivisti in ottica evolutiva alcuni ambiti della
configurazione organizzativa di UBI Banca che hanno interessato anche il primo livello
rappresentato nell’organigramma.
Con decorrenza 7 ottobre 2015 è divenuta operativa la revisione degli assetti delle strutture
facenti capo al Chief Business Officer e al Chief Operating Officer:
• da un lato, è stata realizzata una revisione dei presidi in ambito commerciale, con
particolare riferimento alle attività rivenienti dalla continua evoluzione dell’Innovazione
Digitale. Per tale motivo è stata operata una riqualificazione, sia delle strutture che dei
perimetri, dell’Area Canali Diretti e Comunicazione con la creazione della nuova Area
Multichannel Banking, a diretto riporto del Chief Business Officer;
• dall’altro, si è inteso garantire una maggiore efficacia ed efficienza nelle complessive attività
di comunicazione. Per quanto riguarda la comunicazione commerciale esterna, sia in
ambito tradizionale che digitale, il Servizio Comunicazione è stato posto direttamente in
staff al Chief Business Officer, anche in considerazione della trasversalità delle attività
svolte per tutti i segmenti di clientela.
Con riferimento invece alla comunicazione interna, la struttura preposta, precedentemente
posizionata nell’ambito dell’Area Risorse Umane, è stata collocata in staff al Chief Operating
Officer e contestualmente ridenominata Area Company Multichannel Experience.
Con decorrenza 1° novembre 2015 è inoltre divenuto efficace il nuovo assetto organizzativo
nell’ambito del Chief Risk Officer.
La nuova configurazione, resasi opportuna in coerenza con le best practice internazionali e nel
rispetto delle disposizioni di Vigilanza, prevede un nuovo presidio delle attività in ambito
“governo dei dati” al fine di assicurare un efficiente processo di aggregazione degli stessi e di
gestione del framework di riferimento per la produzione della reportistica. Tale presidio è stato
posto direttamente in staff al Chief Risk Officer e denominato Servizio Risk Data Management.
Il Servizio Risk Governance, precedentemente in staff, è stato riallocato in line e riqualificato in
Area.
L’intervento si è accompagnato ad una ridenominazione di tutte le strutture in lingua inglese
per allineamento alla terminologia adottata in ambito Vigilanza europea.
Infine, con il 1° febbraio 2016 è entrata in vigore la revisione organizzativa dell’Area
Compliance di Capogruppo con l’istituzione del Servizio Compliance Operations cui sono state
1 La trasformazione da Società cooperativa per azioni a Società per azioni è avvenuta in ottemperanza alle previsioni del Decreto Legge
3/2015, convertito nella Legge 33/2015, che ha stabilito, per le banche popolari con un attivo superiore agli 8 miliardi di euro,
l’obbligo di conformarsi al nuovo assetto legislativo entro 18 mesi dall’entrata in vigore delle disposizioni di attuazione da parte di
Banca d’Italia (disposizioni emanate il 9 giugno ed entrate in vigore il 27 giugno 2015).
I passaggi che hanno portato alla trasformazione sono dettagliatamente illustrati nel capitolo “Gli eventi rilevanti del 2015” della
Relazione sulla gestione consolidata, al quale si rimanda.
3*
ricondotte tutte le attività precedentemente svolte dal Settore Compliance di UBI.S,
contestualmente dismesso.
La nuova configurazione – definita in coerenza con l’aggiornamento della policy “Politiche di
gestione del rischio di non conformità del Gruppo UBI” e con la revisione del modello
organizzativo di compliance – ottempera alle disposizioni di vigilanza in materia di controlli
interni, che stabiliscono l’obbligo di assegnare la responsabilità della compliance IT alla
funzione di Compliance.
La struttura organizzativa di UBI Banca è pubblicata sul sito ufficiale www.ubibanca.it nella
sezione Corporate Governance.
4*
Organigramma di UBI Banca Spa
Organi di Gestione e Controllo
AREA
Servizio
CONSIGLIO DI
SORVEGLIANZA
CHIEF AUDIT
EXECUTIVE
AUDIT DI
PROCESSO
E RISCHI
AUDIT
GOVERNANCE E
METHODOLOGIES
Funzione
Aree, Servizi e Funzioni di Staff
SUPPORTO AL
CONSIGLIO DI
SORVEGLIANZA
CONSIGLIO DI
GESTIONE
Società in coordinamento
operativo
CONSIGLIERE
DELEGATO
AUDIT RETI
DI VENDITA
CHIEF FINANCIAL
OFFICER
Principi e Controlli Contabili
e Legge 262
INVESTOR E
MEDIA
RELATIONS
COMPLIANCE
Consulenza e Compliance
Fiscale
Annual & Periodic
Reports
CHIEF RISK
OFFICER
PIANIFICAZIONE
STRATEGICA,
ALM E STUDI
Risk Data Management
DIRETTORE AFFARI
GENERALI E
PARTECIPAZIONI
CREDIT RISK
MANAGEMENT
CAPITAL &
LIQUIDITY RISK
MANAGEMENT
ANTI-MONEY
LAUNDERING &
CLAIMS
CONTROLLO
DI GESTIONE
AMMINISTRAZIONE
E ADEMPIMENTI
FISCALI
RISK
GOVERNANCE
DIRETTORE
GENERALE
AFFARI SOCIETARI,
PARTECIPAZIONI E
RAPPORTI CON LE
AUTHORITIES
AFFARI LEGALI
E
CONTENZIOSO
OPERAZIONI
STRAORDINARIE
Customer Care
CHIEF LENDING
OFFICER
CREDITI
Politiche e Qualità
del Credito
CREDITO ANOMALO
E RECUPERO
CREDITI
RETAIL
CHIEF OPERATING
OFFICER
CHIEF BUSINESS
OFFICER
Comunicazione
PRIVATE &
CORPORATE
UNITY
FINANZA
Modelli Distributivi,
Pianificazione e Reporting
MULTICHANNEL
BANKING
GLOBAL
TRANSACTION E
OPERATIONS
L’attività di Responsabilità Sociale d’Impresa è allocata alle dirette dipendenze del Chief Financial Officer.
5*
COMPANY
MULTICHANNEL
EXPERIENCE
ORGANIZZAZIONE
Prevenzione e
Protezione sul Lavoro
RISORSE
UMANE
OTTIMIZZAZIONE
COSTI
UBISS
UBI ACADEMY
Premessa
Per quanto concerne i seguenti aspetti dell’informativa sull’attività di UBI Banca nel 2015:
-
lo SCENARIO DI RIFERIMENTO;
l’ UNIONE BANCARIA EUROPEA;
gli EVENTI RILEVANTI DELL’ESERCIZIO;
l’ATTIVITÀ COMMERCIALE, l’INNOVAZIONE DIGITALE e la
l’ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO;
la RESPONSABILITÀ SOCIALE E AMBIENTALE
il SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI;
le NOVITÀ FISCALI,
MONETICA;
si fa rinvio alle specifiche parti della Relazione sulla gestione consolidata.
Le risorse umane
Al 31 dicembre 2015 i Composizione dell'organico di UBI Banca per forza lavoro
lavoratori dipendenti a
libro
matricola
UBI Numero
31.12.2015
31.12.2014
Variazione
Banca erano 2.486, in
Dipendenti a libro matricola di UBI Banca
2.486
2.487
-1
riduzione di una risorsa
Dipendenti distaccati presso altre Società del Gruppo
-1.213
-1.233
-20
rispetto
all’anno
di cui: presso UBI Sistemi e Servizi
791
820
-29
precedente. In dettaglio,
Dipendenti distaccati da altre Società del Gruppo
457
421
36
Dipendenti effettivi in servizio presso UBI Banca
1.730
1.675
55
nell’esercizio si sono
registrati 51 inserimenti
Forza lavoro
1.730
1.675
55
con contratto a tempo
indeterminato e 31 con contratto flessibile a fronte di complessive 83 uscite (delle quali 46
riferite al piano di esodi incentivati ex Accordo Quadro del 26 novembre 2014, 5 per passaggi ad
altre Società del Gruppo, 3 per termine di contratti flessibili e la restante parte per motivazioni a
diverso titolo riconducibili alla “natural attrition” aziendale).
In termini di personale effettivamente impiegato dalla Capogruppo, l’organico a fine esercizio si
presentava costituito da 1.730 risorse, con un incremento, nei dodici mesi, di 55 unità,
sostanzialmente dovuto agli accentramenti in service di alcune attività di IW Bank (tra le più
significative: amministrazione e fiscale, crediti, antiriciclaggio, affari legali/societari e
compliance) e al potenziamento di alcuni ambiti specialistici dell’area commerciale
“Multichannel Banking” e del servizio “Compliance servizi bancari”.
Come risulta dalla tabella di dettaglio, i dipendenti distaccati da UBI Banca presso altre
Società del Gruppo a fine 2015 risultavano scesi a 1.213, il 65,2% dei quali in servizio presso
UBI Sistemi e Servizi (791 risorse, in diminuzione di 29 unità nell’anno principalmente per
effetto di 21 adesioni volontarie al piano di esodi sopra richiamato).
Si è contestualmente rilevato un incremento di 36 unità delle risorse distaccate presso la
Capogruppo da altre Società del Gruppo, riconducibile ai sopra citati processi di accentramento.
Nel quarto trimestre i dipendenti effettivi in servizio sono cresciuti di 39 unità (da 1.691 al 30
settembre a 1.730 a fine anno) per effetto di 33 assunzioni, 11 cessazioni e di un aumento
netto di 17 unità delle risorse distaccate presso la Capogruppo.
6*
In considerazione delle Composizione dell'organico per qualifica
peculiarità operative di
Capogruppo,
la Numero
composizione dell’organico
Dirigenti
per qualifica continua ad
Quadri Direttivi 3º e 4º livello
Quadri Direttivi 1º e 2º livello
evidenziare, rispetto al
3ª Area Professionale (impiegati)
dato
consolidato,
un
1ª e 2ª Area Professionale (altro personale)
maggior peso relativo delle
Dipendenti
effettivi in servizio presso UBI Banca
fasce di inquadramento
più elevate. Non si rilevano
sostanziali variazioni rispetto a fine 2014.
31.12.2015
Incidenza
%
31.12.2014
Incidenza
%
139
542
412
635
2
8,0%
31,4%
23,8%
36,7%
0,1%
136
532
382
622
3
8,1%
31,8%
22,8%
37,1%
0,2%
1.730
100,0%
1.675
100,0%
Con riferimento alle previsioni dell’Accordo Quadro del 26 novembre 2014, nel 2015 sono state
concesse 11.176 giornate di congedo straordinario, fruite tenuto conto delle esigenze
produttive e organizzative delle singole strutture di Capogruppo (13 mila giornate di
riduzione/sospensione dell’orario di lavoro nel 2014).
Per il 2016, in merito alle richieste pervenute ai sensi dell’Accordo del 21 novembre 2015,
verranno concesse circa 13.500 giornate di congedo straordinario.
Per quanto riguarda la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale,
sono state presentate 9 domande, con decorrenza principalmente a partire dal mese di
febbraio 2016. L’accordo ha previsto inoltre la proroga delle durate dei rapporti part-time
avviati nel 2015.
Relativamente invece all’Accordo di Gruppo del 23 dicembre 2015 riguardante gli esodi, è stata
concordata l’uscita su base volontaria di 17 persone attualmente in forza a UBI Banca1 con
accesso al Fondo di sostegno al reddito di settore, identificate tra coloro che avevano
presentato domanda di uscita incentivata nell’ambito dell’Accordo Quadro del 2014 e le cui
richieste erano state allora respinte in quanto eccedenti rispetto all’obiettivo prefissato.
Per approfondimenti sui due Accordi, si rimanda al capitolo “Gli eventi rilevanti del 2015” contenuto nella
Relazione consolidata.
A dicembre l’età media dei dipendenti a libro matricola UBI Banca si attestava a 45 anni e 10
mesi (rispetto ai 45 anni e 5 mesi del 2014), mentre l’anzianità media risultava di 17 anni e 7
mesi (17 anni e 3 mesi il dato di raffronto). L’incidenza del personale femminile era pari al
38,8%, in aumento rispetto a fine 2014 (38,2%).
***
In merito alle politiche di remunerazione ed incentivazione si rinvia alla Relazione sulla remunerazione che
viene presentata in altra parte del presente fascicolo, redatta ai sensi degli artt. 123 ter del TUF e 84 quater
del Regolamento Emittenti, nonché ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza in materia di politiche e prassi di
remunerazione e incentivazione per le banche e i gruppi bancari emanate il 18 novembre 2014.
Ulteriori elementi informativi sul tema sono riportati nella Relazione sul governo societario di UBI Banca,
sempre in allegato al presente fascicolo.
Per quanto riguarda, infine, le relazioni sindacali, la formazione, la comunicazione interna, l’ambiente di
lavoro e le iniziative di welfare, trattandosi di attività coordinate a livello di Gruppo, si rimanda agli specifici
paragrafi contenuti nella Relazione sulla gestione consolidata.
1 Per quanto riguarda le persone a libro matricola di UBI Banca, le uscite volontarie considerate sono n.55.
7*
Prospetti riclassificati, prospetti di conto
economico al netto delle più significative
componenti non ricorrenti e prospetti di
raccordo
Stato patrimoniale riclassificato
31.12.2015
31.12.2014
Variazioni
Variazioni %
Importi in migliaia di euro
ATTIVO
10.
Cassa e disponibilità liquide
20.
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
30.
Attività finanziarie valutate al fair value
40.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
50.
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
60.
Crediti verso banche
15.489.215
70.
Crediti verso clientela
21.901.390
80.
592.409
90.
Derivati di copertura
Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura
generica (+/-)
100.
Partecipazioni
110.
Attività materiali
120.
Attività immateriali
130.
Attività fiscali
140.
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
150.
Altre attività
Totale dell'attivo
138.226
160.330
-22.104
-13,8%
1.088.262
1.544.835
-456.573
-29,6%
196.034
193.167
2.867
1,5%
15.357.571
18.066.883
-2.709.312
-15,0%
3.494.547
3.576.951
-82.404
-2,3%
14.055.649
1.433.566
10,2%
23.330.321
-1.428.931
-6,1%
647.972
-55.563
-8,6%
4.637
5.583
-946
-16,9%
9.657.401
9.624.011
33.390
0,3%
615.661
634.178
-18.517
-2,9%
410
410
-
1.529.553
1.688.730
-159.177
-9,4%
2.032
507
1.525
300,8%
699.982
642.338
57.644
9,0%
70.767.330
74.171.865
-3.404.535
-4,6%
-
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
10.
Debiti verso banche
15.845.354
19.140.417
-3.295.063
-17,2%
20.
Debiti verso clientela
7.357.586
7.065.270
292.316
4,1%
30.
Titoli in circolazione
36.265.240
36.545.668
-280.428
-0,8%
40.
Passività finanziarie di negoziazione
608.600
722.181
-113.581
-15,7%
60.
Derivati di copertura
700.871
937.018
-236.147
-25,2%
-24,6%
80.
Passività fiscali
265.926
352.883
-86.957
100.
Altre passività
881.275
751.071
130.204
17,3%
110.
Trattamento di fine rapporto del personale
39.975
45.443
-5.468
-12,0%
120.
Fondi per rischi e oneri:
43.557
45.218
-1.661
-3,7%
1.035
1.144
-109
-9,5%
42.522
44.074
-1.552
-3,5%
8.635.523
9.485.133
-849.610
-9,0%
123.423
-918.437
1.041.860
n.s.
70.767.330
74.171.865
-3.404.535
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
130.+160.
+170.+
180.+190.
200.
Capitale, sovrapprezzi di emissione, riserve, riserve da valutazione e azioni
proprie
Utile (perdita) d'esercizio
Totale del passivo e del patrimonio netto
8*
-4,6%
Evoluzione trimestrale dei dati patrimoniali riclassificati
31.12.2015
30.9.2015
30.6.2015
31.12.2014
31.3.2015
30.9.2014
30.6.2014
31.3.2014
Importi in migliaia di euro
ATTIVO
10.
Cassa e disponibilità liquide
20.
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
30.
Attività finanziarie valutate al fair value
40.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
50.
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
3.494.547
3.486.873
3.535.692
3.528.010
3.576.951
3.076.556
3.049.841
3.113.263
60.
Crediti verso banche
15.489.215
16.343.837
15.026.560
15.073.014
14.055.649
13.841.245
15.450.016
14.460.750
70.
Crediti verso clientela
21.901.390
20.942.260
21.854.404
22.625.687
23.330.321
22.666.345
23.352.148
23.962.361
80.
Derivati di copertura
592.409
611.992
544.207
673.536
647.972
609.406
447.010
300.274
90.
Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)
4.637
4.707
4.804
5.349
5.583
5.714
5.751
5.606
100.
Partecipazioni
9.657.401
9.656.107
9.625.683
9.624.090
9.624.011
10.576.618
10.625.008
10.708.381
110.
Attività materiali
615.661
620.736
624.701
629.089
634.178
638.243
642.485
645.244
120.
Attività immateriali
410
410
410
410
410
410
410
410
130.
Attività fiscali
1.529.553
1.497.100
1.536.122
1.623.234
1.688.730
1.549.868
1.538.252
1.684.885
140.
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
150.
Altre attività
Totale dell'attivo
138.226
133.039
107.492
112.426
160.330
126.217
122.196
129.992
1.088.262
760.790
1.463.279
1.654.371
1.544.835
1.119.978
2.280.749
4.011.024
196.034
195.490
197.223
198.365
193.167
193.637
192.408
193.692
15.357.571
14.767.754
16.309.111
17.405.247
18.066.883
17.580.462
15.996.041
15.281.956
2.032
2.036
2.036
3
507
82.063
82.063
2.329
699.982
552.551
745.198
639.077
642.338
525.106
721.697
699.446
70.767.330
69.575.682
71.576.922
73.791.908
74.171.865
72.591.868
74.506.075
75.199.613
25.086.834
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
10.
Debiti verso banche
15.845.354
14.675.513
13.199.889
17.798.453
19.140.417
22.953.493
24.223.696
20.
Debiti verso clientela
7.357.586
6.357.264
10.254.377
6.598.990
7.065.270
2.180.592
3.423.416
2.658.889
30.
Titoli in circolazione
36.265.240
37.356.497
36.831.103
37.080.038
36.545.668
35.242.182
34.662.145
34.489.699
40.
Passività finanziarie di negoziazione
608.600
614.788
754.027
844.803
722.181
675.565
600.017
1.513.524
60.
Derivati di copertura
700.871
820.178
736.087
1.163.274
937.018
752.063
573.317
462.440
80.
Passività fiscali
265.926
292.254
243.599
448.391
352.883
366.121
290.029
451.208
100.
Altre passività
881.275
550.167
765.959
784.573
751.071
580.445
898.336
705.434
110.
Trattamento di fine rapporto del personale
39.975
39.275
39.701
43.409
45.443
44.617
43.921
43.545
120.
Fondi per rischi e oneri:
43.557
57.229
56.092
45.666
45.218
45.550
49.554
60.828
1.035
1.016
1.029
1.135
1.144
1.105
1.114
1.052
42.522
56.213
55.063
44.531
44.074
44.445
48.440
59.776
8.635.523
8.674.932
8.518.872
8.781.902
9.485.133
9.538.886
9.496.994
9.500.185
123.423
137.585
177.216
202.409
-918.437
212.354
244.650
227.027
70.767.330
69.575.682
71.576.922
73.791.908
74.171.865
72.591.868
74.506.075
75.199.613
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
0.+160.+170.+180.+190.
200.
Capitale, sovrapprezzi di emissione, riserve, riserve da valutazione e azioni proprie
Utile (perdita) d'esercizio
Totale del passivo e del patrimonio netto
9*
Conto economico riclassificato
Importi in migliaia di euro
10.-20.
70.
40.-50.
80.+90.
+100.+110.
190.
31.12.2015
31.12.2014
Variazioni
A
B
A-B
Variazioni
%
A/B
IV trimestre
2015
C
IV trimestre
2014
D
Variazioni
C-D
Variazioni
%
C/D
Margine d'interesse
(13.593)
96.444
(110.037)
n.s.
(7.507)
25.062
(32.569)
n.s.
Dividendi e proventi simili
249.430
276.489
(27.059)
(9,8%)
1.573
796
777
97,6%
48.979
24.255
24.724
101,9%
9.967
10.727
(760)
(7,1%)
278.605
178.153
100.452
56,4%
161.625
42.443
119.182
280,8%
Altri oneri/proventi di gestione
109.087
112.431
(3.344)
(3,0%)
26.725
30.197
(3.472)
(11,5%)
Proventi operativi
672.508
687.772
(15.264)
(2,2% )
192.383
109.225
83.158
76,1%
10,4%
(44.866)
(36.793)
8.073
21,9%
Commissioni nette
Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle
attività/passività valutate al fair value
150.a
Spese per il personale
(169.417)
(153.425)
15.992
150.b
Altre spese amministrative
(210.847)
(163.615)
47.232
28,9%
(90.358)
(47.302)
43.056
91,0%
(21.581)
(21.630)
(49)
(0,2%)
(6.351)
(5.326)
1.025
19,2%
(401.845)
(338.670)
63.175
18,7%
(141.575)
(89.421)
52.154
58,3%
170.+180.
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali
Oneri operativi
Risultato della gestione operativa
130.a
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti
130.
b+c+d
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività
finanziarie
160.
210.+240.
270.663
349.102
(78.439)
(22,5% )
50.808
19.804
31.004
156,6%
(104.166)
(116.738)
(12.572)
(10,8%)
(28.278)
(32.699)
(4.421)
(13,5%)
170,5%
(15.847)
(4.813)
11.034
229,3%
(8.282)
(3.062)
5.220
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
6.955
(311)
7.266
n.s.
21.825
(1.301)
23.126
n.s.
Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni
1.594
133.676
(132.082)
(98,8%)
1.340
134.153
(132.813)
(99,0%)
250.
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte
159.199
360.916
(201.717)
(55,9% )
37.413
116.895
(79.482)
(68,0% )
260.
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente
(26.619)
(15.464)
11.155
72,1%
(42.710)
16.203
(58.913)
n.s.
Utile (perdita) del periodo ante oneri per esodi anticipati e rettifiche di valore
su partecipazioni del Gruppo
132.580
345.452
(212.872)
(61,6% )
(5.297)
133.098
(138.395)
n.s.
(9.157)
(11.995)
(2.838)
(23,7%)
(8.865)
(11.995)
(3.130)
(26,1%)
-
(1.251.894)
(1.251.894)
(100,0%)
-
(1.251.894)
(1.251.894)
(100,0%)
123.423
(918.437)
1.041.860
n.s.
(14.162)
(1.130.791)
(1.116.629)
(98,7% )
150.a
Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte
210.
Rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte
290.
Utile (perdita) del periodo
10*
Evoluzione trimestrale del conto economico riclassificato
2015
Importi in migliaia di euro
10.-20.
70.
40.-50.
80.+90.
+100.+110.
190.
Margine d'interesse
IV trimestre
III trimestre
2014
II trimestre
I trimestre
IV trimestre
III trimestre
II trimestre
I trimestre
(7.507)
(13.178)
(3.211)
10.303
25.062
30.058
16.386
24.938
Dividendi e proventi simili
1.573
3.451
14.035
230.371
796
375
38.760
236.558
Commissioni nette
Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle
attività/passività valutate al fair value
9.967
12.665
13.507
12.840
10.727
9.636
3.491
401
161.625
20.498
45.410
51.072
42.443
8.520
69.470
57.720
26.725
27.813
27.108
27.441
30.197
28.626
25.944
27.664
Altri oneri/proventi di gestione
Proventi operativi
192.383
51.249
96.849
332.027
109.225
77.215
154.051
347.281
150.a
Spese per il personale
(44.866)
(39.861)
(42.158)
(42.532)
(36.793)
(40.211)
(38.660)
(37.761)
150.b
Altre spese amministrative
(90.358)
(36.738)
(44.531)
(39.220)
(47.302)
(36.920)
(40.699)
(38.694)
(6.351)
(5.040)
(5.073)
(5.117)
(5.326)
(5.314)
(5.458)
(5.532)
(141.575)
(81.639)
(91.762)
(86.869)
(89.421)
(82.445)
(84.817)
(81.987)
50.808
(30.390)
5.087
245.158
19.804
(5.230)
69.234
265.294
(28.278)
(19.641)
(28.418)
(27.829)
(32.699)
(31.172)
(27.221)
(25.646)
(8.282)
(3.565)
(1.535)
(2.465)
(3.062)
(374)
(2.263)
886
21.825
(2.325)
(12.601)
56
(1.301)
124
1.868
(1.002)
1.340
256
12
(14)
134.153
103
334
(914)
170.+180.
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali
Oneri operativi
Risultato della gestione operativa
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività
130.b+c+d finanziarie
130.a
160.
210.+240.
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni
250.
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte
260.
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente
37.413
(55.665)
(37.455)
214.906
116.895
(36.549)
41.952
238.618
(42.710)
16.034
12.262
(12.205)
16.203
4.253
(24.329)
(11.591)
Utile (perdita) del periodo ante oneri per esodi anticipati e rettifiche di valore
su partecipazioni del Gruppo
(5.297)
(39.631)
(25.193)
202.701
133.098
(32.296)
17.623
227.027
150.a
Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte
(8.865)
-
-
(292)
(11.995)
-
-
-
210.
Rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte
290.
Utile (perdita) del periodo
-
-
-
-
(1.251.894)
-
-
-
(14.162)
(39.631)
(25.193)
202.409
(1.130.791)
(32.296)
17.623
227.027
11*
Conto economico riclassificato al netto delle più significative
componenti non ricorrenti
31.12.2015
al netto delle
componenti non
ricorrenti
31.12.2014
al netto delle
componenti non
ricorrenti
Variazioni
Variazioni %
Importi in migliaia di euro
Margine d'interesse
(13.593)
96.444
(110.037)
n.s.
Dividendi e proventi simili
249.430
276.489
(27.059)
(9,8%)
48.979
24.255
24.724
101,9%
Commissioni nette
Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e
delle attività/passività valutate al fair value
196.409
168.243
28.166
16,7%
Altri oneri/proventi di gestione
109.087
112.431
(3.344)
(3,0%)
Proventi operativi
590.312
677.862
(87.550)
(12,9% )
Spese per il personale
(169.417)
(153.425)
15.992
10,4%
Altre spese amministrative
(179.405)
(163.615)
15.790
9,7%
(20.218)
(21.630)
(1.412)
(6,5%)
(369.040)
(338.670)
30.370
9,0%
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali
Oneri operativi
Risultato della gestione operativa
221.272
339.192
(117.920)
(34,8% )
(104.166)
(116.738)
(12.572)
(10,8%)
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività
finanziarie
(291)
(1.818)
(1.527)
(84,0%)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
6.955
(311)
7.266
n.s.
Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni
1.594
381
1.213
318,4%
125.364
220.706
(95.342)
(43,2% )
(9.434)
(13.019)
(3.585)
(27,5%)
115.930
207.687
(91.757)
(44,2% )
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte
Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente
Utile (perdita) d'esercizio
12*
Conto economico riclassificato al netto delle più significative componenti non ricorrenti: dettagli
Componenti non ricorrenti
31.12.2015
Importi in migliaia di euro
Componenti non ricorrenti
Oneri per esodi
Rettifiche di
anticipati
Rettifiche di
Utile dalla
Contributo
valore su titoli
(ex Accordi
valore su
parziale
straordinario al
azionari,
attività
Sindacali del
cessione della
Fondo di
obbligazionari 4 febbraio 2015
materiali
partecipazione
Risoluzione
e quote OICR
e del 23
(immobili di
ICBPI Spa
(AFS)
dicembre
proprietà)
2015)
31.12.2015
Chiusura di
contenziosi
fiscali
al netto delle
componenti
non ricorrenti
31.12.2014
Rettifiche e
riprese di
valore su titoli
azionari,
obbligazionari
e quote OICR
(AFS)
Adeguamento
del prezzo di
cessione di
BDG Sa
(Svizzera)
Utile dalla
cessione delle
Oneri per esodi
Utile dalla
partecipazioni
anticipati (ex
cessione della
Aviva Vita,
Accordo
partecipazione
Aviva
Quadro 26
Assicurazioni
in SIA Spa
novembre
Vita e UBI
2014)
Assicurazioni
Rettifiche di
Valore su
partecipazioni
del Gruppo
31.12.2014
al netto
delle
componenti
non
ricorrenti
Margine d'interesse
(13.593)
(13.593)
96.444
96.444
Dividendi e proventi simili
249.430
249.430
276.489
276.489
48.979
48.979
24.255
24.255
196.409
178.153
109.087
112.431
590.312
687.772
(169.417)
(153.425)
(153.425)
(179.405)
(163.615)
(163.615)
(20.218)
(21.630)
(369.040)
(338.670)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(9.910)
-
-
Commissioni nette
Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura,
cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value
278.605
Altri oneri/proventi di gestione
109.087
Proventi operativi
672.508
Spese per il personale
(169.417)
Altre spese amministrative
(210.847)
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali
Oneri operativi
Risultato della gestione operativa
(82.196)
-
-
(82.196)
-
-
-
31.442
(21.581)
1.363
(401.845)
-
-
-
31.442
1.363
-
270.663
-
-
(82.196)
31.442
1.363
-
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti
(104.166)
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre
attività/passività finanziarie
(15.847)
15.556
221.272
349.102
(104.166)
(116.738)
(291)
(4.813)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
6.955
6.955
(311)
Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni
1.594
1.594
133.676
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte
159.199
15.556
Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente
(26.619)
(4.175)
Utile (perdita) d'esercizio ante oneri per esodi anticipati e
rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo
132.580
11.381
Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte
Rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte
Utile (perdita) d'esercizio
(9.157)
-
-
11.381
9.157
2.995
6.406
(10.223)
(451)
25.628
(9.434)
(15.464)
(88)
(75.790)
21.219
912
25.628
115.930
345.452
2.907
-
(11.995)
-
(1.251.894)
115.930
(918.437)
13*
-
677.862
(338.670)
339.192
(311)
360.916
25.628
-
(1.818)
891
125.364
912
(9.910)
2.995
-
21.219
-
(116.738)
1.363
(75.790)
-
(21.630)
31.442
9.157
168.243
112.431
-
(82.196)
123.423
(9.910)
891
891
(134.186)
-
-
(9.910)
(134.186)
688
1.845
(9.222)
(132.341)
381
-
(13.019)
-
207.687
1.251.894
-
1.251.894
207.687
11.995
2.907
891
11.995
220.706
-
(9.222)
(132.341)
Prospetto di raccordo 31 dicembre 2015
CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO
Voci
Importi in migliaia di euro
10.-20.
70.
40.-50.
80.+90.+
100.+110.
190.
Riclassifiche
31.12.2015
Schema del
bilancio
dell'impresa
31.12.2015
Amm. per
migliorie su
beni di terzi
Recupero
imposte
Oneri per
esodi
anticipati
Prospetto
riclassificato
Margine d'interesse
(13.593)
(13.593)
Dividendi e proventi simili
249.430
249.430
48.979
48.979
Commissioni nette
Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura,
cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value
278.605
Altri oneri/proventi di gestione
117.590
(8.630)
127
681.011
(8.630)
127
Proventi operativi
150.a
Spese per il personale
(183.099)
150.b
Altre spese amministrative
(219.477)
170.+180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali
278.605
-
672.508
13.682
(169.417)
8.630
(210.847)
(21.454)
Oneri operativi
109.087
(127)
(21.581)
(424.030)
8.630
(127)
13.682
256.981
-
-
13.682
Risultato della gestione operativa
(401.845)
270.663
130.a
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti
(104.166)
(104.166)
130.
b+c+d
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre
attività/passività finanziarie
(15.847)
(15.847)
160.
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
210.+240. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni
6.955
6.955
1.594
1.594
250.
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte
145.517
260.
Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente
(22.094)
Utile (perdita) d'esercizio ante oneri per esodi anticipati
123.423
150.a
Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte
290.
Utile (perdita) d'esercizio
-
-
-
-
123.423
-
-
13.682
159.199
(4.525)
(26.619)
9.157
132.580
(9.157)
(9.157)
-
123.423
Prospetto di raccordo 31 dicembre 2014
CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO
Voci
Importi in migliaia di euro
10.-20.
70.
40.-50.
80.+90.+
100.+110.
190.
Margine d'interesse
Dividendi e proventi simili
Commissioni nette
Riclassifiche
31.12.2014
Schema del
bilancio
dell'impresa
Amm. per
migliorie su
beni di terzi
Recupero
imposte
96.444
276.489
24.255
24.255
178.153
120.159
(7.855)
127
Proventi operativi
695.500
(7.855)
127
150.a
Spese per il personale
(169.970)
150.b
Altre spese amministrative
(171.470)
Risultato della gestione operativa
Prospetto
riclassificato
96.444
Altri oneri/proventi di gestione
Oneri operativi
Oneri per
esodi
anticipati
276.489
Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura,
cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value
170.+180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali
31.12.2014
Rettifiche di
valore su
partecipazioni
del Gruppo
178.153
112.431
-
-
687.772
16.545
(153.425)
7.855
(21.503)
(163.615)
(127)
(21.630)
(362.943)
7.855
(127)
-
16.545
332.557
-
-
-
16.545
(338.670)
349.102
130.a
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti
(116.738)
(116.738)
130.
b+c+d
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre
attività/passività finanziarie
(4.813)
(4.813)
160.
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
210.+240. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni
250.
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte
260.
Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente
Utile (perdita) d'esercizio ante oneri per esodi anticipati e
rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo
150.a
Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte
210.
Rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte
290.
Utile (perdita) d'esercizio
(311)
(311)
(1.122.065)
(911.370)
1.255.741
-
-
(7.067)
(918.437)
-
-
1.255.741
16.545
360.916
(3.847)
(4.550)
(15.464)
1.251.894
(918.437)
14*
133.676
11.995
345.452
(11.995)
(11.995)
(1.251.894)
-
-
-
(1.251.894)
-
(918.437)
Note esplicative alla redazione dei prospetti
Gli schemi di bilancio obbligatori sono stati redatti sulla base della Circolare Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre
2005 e successivi aggiornamenti, pertanto, ai fini della redazione del presente Bilancio, sono state osservate le
previsioni di cui al 4° Aggiornamento del 15 dicembre 2015.
Per consentire una visione più coerente con il profilo gestionale vengono redatti i prospetti riclassificati, in
applicazione delle seguenti regole:
-
i recuperi di imposte iscritti alla voce 190 dello schema contabile (altri oneri/proventi di gestione) sono riclassificati a riduzione
delle imposte indirette incluse fra le altre spese amministrative;
-
la voce rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali include le voci 170 e 180 dello schema contabile, nonché le quote
di ammortamento dei costi sostenuti per migliorie su beni di terzi classificate alla voce 190;
-
gli oneri per esodi anticipati (al netto delle imposte) includono un parziale della voce 150a dello schema contabile;
le rettifiche e le riprese di valore su partecipazioni del Gruppo (al netto delle imposte), presenti nel quarto trimestre 2014,
includono la quasi totalità della voce 210 dello schema contabile.
La riconduzione delle voci dei prospetti riclassificati ai dati degli schemi di bilancio viene agevolata da un lato con
l’inserimento, a margine di ciascuna voce, del numero corrispondente alla voce di schema obbligatorio ivi ricondotta e
dall’altro, con la predisposizione di specifici prospetti di raccordo.
Si evidenzia inoltre che i commenti andamentali dei principali aggregati patrimoniali ed economici vengono effettuati
sulla base dei prospetti riclassificati, nonché dei prospetti riclassificati riferiti ai periodi di comparazione, cui si
uniformano anche le tabelle di dettaglio inserite nei successivi capitoli della presente Relazione.
Al fine di agevolare l’analisi dell’evoluzione economica di UBI Banca ed in ottemperanza alla Comunicazione Consob n.
DEM/6064293 del 28 luglio 2006, sono stati inseriti due appositi Prospetti, il primo di sintesi (che consente una
lettura comparata dei risultati del periodo in termini normalizzati), il secondo, di natura analitica, che evidenzia
l’impatto economico dei principali eventi ed operazioni non ricorrenti – essendo i relativi effetti patrimoniali e
finanziari, in quanto strettamente connessi, non significativi – che così si riassumono:
Esercizio 2015:
- rettifiche di valore su titoli azionari, obbligazionari e quote OICR (AFS);
- oneri per esodi anticipati spesati a margine degli Accordi sindacali del 4 febbraio 2015 e
del 23 dicembre 2015;
- utile dalla parziale cessione della partecipazione nell’Istituto Centrale delle Banche
Popolari;
- contributo straordinario al Fondo di Risoluzione;
- rettifiche di valore su attività materiali (immobili di proprietà);
- chiusura di contenziosi fiscali.
Esercizio 2014:
- rettifiche e riprese di valore su titoli azionari, obbligazionari e quote OICR (AFS);
- adeguamento del prezzo di cessione di Banque de Dépôts et de Gestion Sa (Svizzera);
- oneri per esodi anticipati (ex Accordo Quadro del 26 novembre 2014);
- utile dalla cessione della partecipazione SIA Spa;
- utile dalla cessione delle partecipazioni Aviva Vita, Aviva Assicurazioni Vita e UBI
Assicurazioni;
- rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo (BBS, Carime, BPA, BRE, UBI Banca
International e UBI Leasing).
15*
Il conto economico
I dati economici commentati fanno riferimento ai prospetti riclassificati – conto economico, evoluzione
trimestrale e conto economico al netto delle principali componenti non ricorrenti (sintetico e analitico) –
riportati nello specifico capitolo, ai quali anche le tabelle di dettaglio di seguito inserite sono state
uniformate. Per la descrizione degli interventi, si rinvia alle Note esplicative che seguono i prospetti
riclassificati, nonché ai prospetti di raccordo. Si precisa inoltre che il commento proposto esamina le
dinamiche che hanno caratterizzato sia i dodici mesi (l’esercizio 2015 rispetto al precedente), sia il quarto
trimestre (quest’ultimo – evidenziato da un leggero sfondo – viene raffrontato con il precedente terzo
trimestre).
UBI Banca ha concluso l’esercizio con un utile netto di 123,4 milioni 1 , condizionato dalla
modesta flessione dei ricavi (-15,3 milioni), in presenza di minori esigenze di rettifica, ma
soprattutto dalla crescita degli oneri operativi conseguenti alla progressiva entrata in vigore delle
disposizioni di vigilanza europee, unitamente all’intervento che il sistema bancario è stato
chiamato a compiere con il versamento di contributi straordinari.
Il 2014 aveva evidenziato una perdita di 918,4 milioni1, originata dalla contabilizzazione dell’impairment sulle
partecipazioni detenute nelle Banche del Gruppo (1.252 milioni di euro) nell’ambito dei periodici test di tenuta dei
valori contabili.
L’evoluzione infra-annuale evidenzia una perdita netta di 14,2 milioni, appesantita dalla
fiscalità conseguente alla chiusura di alcuni contenziosi con l’Autorità tributaria, nonostante il
risultato positivo della gestione operativa, +157% rispetto al quarto trimestre 2014, che aveva
registrato una perdita di 1.130,8 milioni, in seguito agli effetti dell’impairment test.
In termini congiunturali, il risultato degli ultimi tre mesi dell’anno si confronta con la perdita
pari a 39,6 milioni segnata nel terzo trimestre 2015, che incorporava una debolezza dei
proventi per la ridotta contribuzione dell’attività finanziaria ed una più accentuata negatività
del margine d’interesse.
In termini progressivi, i proventi operativi realizzati nell’anno – espressione della gestione
bancaria caratteristica2 – si sono attestati a 672,5 milioni, contro i 687,8 milioni dell’esercizio
di
raffronto,
per
effetto
delle
Dividendi e proventi simili
determinanti di seguito specificate.
I
dividendi
percepiti
sono
stati
complessivamente
249,4
milioni,
garantiti in termini pressoché totali dalle
partecipazioni in Società del Gruppo: di
essi 188,3 milioni provengono dalle
Banche Rete e 39,4 milioni dalle Società
Prodotto.
Rispetto all’esercizio di raffronto, la
flessione
(-27,1
milioni)
trova
giustificazione nel comparto Banche Rete
(-21,2 milioni, per la presenza nel 2014 sia di
una distribuzione straordinaria effettuata da BRE,
sia del dividendo di Banca Carime, non staccato
nel comparto
nel
corso
del
2015),
Assicurazioni (-21,9 milioni, anche in
31.12.2015
Importi in migliaia di euro
Banca Popolare di Bergamo Spa
Banca Regionale Europea Spa
Banca Popolare Commercio e Industria Spa
UBI Pramerica SGR Spa
Banca Carime
Banca Popolare di Ancona Spa
UBI Banca Private Investment Spa
Banco di Brescia Spa
Lombarda Vita Spa
UBI Factor Spa
Altre partecipazioni (voce 100)
Dividendi percepiti da voce 100 Partecipazioni
Dividendi percepiti da voce 40 AFS
Dividendi percepiti da voce 20 Negoziazione
e voce 30 Fair Value Option
Totale
31.12.2014
133.512
10.704
129.109
36.111
28.221
28.199
7.467
5.492
8.411
8.598
5.722
4.221
25.800
20.053
11.180
4.146
3.837
3.151
14.083
20.831
240.547
5.829
268.301
5.985
3.054
2.203
249.430
276.489
1 Sia l’esercizio 2015 sia il precedente evidenziano componenti non ricorrenti: positive per 7,5 milioni nel 2015 (rivenienti dalla
parziale cessione della partecipazione ICBPI a cui hanno fatto riscontro i contributi straordinari al Fondo di Risoluzione, la chiusura
di un contenzioso fiscale, le svalutazioni di strumenti finanziari e gli oneri per incentivi all’esodo) e negative per 1.126 milioni nel
2014 (per gli effetti delle rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo solo marginalmente mitigati dagli utili della cessione di
partecipazioni) – escludendo le quali il risultato dell’anno si attesta a 115,9 milioni, a fronte dei 207,7 milioni del 2014.
2 È opportuno ricordare il ruolo di holding che UBI Banca svolge, da un lato gestendo i flussi di liquidità di tutte le Banche/Società del
Gruppo, a cui garantisce funzionalmente i finanziamenti necessari e la possibilità di investimento degli eccessi accumulati, e dall’altro
agendo quale gestore unico del portafoglio delle attività finanziarie. Stante tale ruolo di coordinamento e di indirizzo, conseguente alla
stessa configurazione organizzativa del Gruppo, UBI Banca detiene partecipazioni in tutte le principali Società consolidate e gli utili da
queste distribuiti ne costituiscono la primaria fonte reddituale. A tale ruolo è andata progressivamente affiancandosi negli ultimi anni
l’attività commerciale: creditizia specialistica, derivante dall’operatività della ex Centrobanca, e quale emittente carte di credito, nonché
gestore dello stock residuale di mutui extra-captive e di prestiti personali, riveniente dall’attività della ex B@nca 24-7.
16*
seguito all’integrale/parziale dismissione, avvenuta nel dicembre 2014, di partecipazioni che avevano distribuito
importi significativi), nonché fra le altre partecipazioni del Gruppo (-0,2 milioni), a fronte
dell’incremento registrato dalle Società Prodotto (+15,5 milioni da ricondurre ai migliorati risultati di
UBI Pramerica SGR e di UBI Factor).
I dividendi assicurati dai titoli in portafoglio sono cresciuti marginalmente a 8,9 milioni; nel dato
di raffronto erano presenti 3,1 milioni distribuiti dalla società SIA Spa (ceduta nel quarto trimestre del 2014).
Risultato netto dell'attività di negoziazione
Utile da
negoziazione
(B)
Plusvalenze
(A)
Importi in migliaia di euro
1. Attività finanziarie di negoziazione
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
1.3 Quote di O.I.C.R.
1.4 Finanziamenti
1.5 Altre
2. Passività finanziarie di negoziazione
2.1 Titoli di debito
2.2 Debiti
2.3 Altre
3. Altre passività finanziarie: differenze di cambio
4. Strumenti derivati
4.1 Derivati finanziari
- su titoli di debito e tassi di interesse
381
278
95
8
-
22.101
13.049
239
11
8.802
1.473
1.473
-
X
161.550
X
243.183
(3.787)
(2.158)
(5)
(1.624)
(1.543)
(1.543)
X
(224.433)
16.359
9.883
(668)
(34)
7.178
(70)
(70)
433
9.180
28.611
27.872
327
16
396
9.657
9.657
770
(5.368)
161.550
243.183
(174.920)
(224.433)
9.180
(4.825)
229.410
(171.037)
(213.745)
1.867
(5.352)
(623)
3.500
(1.095)
3.800
1.628
13
25.902
(6)
(543)
33.670
432
- su valute e oro
X
- altri
3.879
161.931
Totale
(2.336)
(1.286)
(997)
(53)
X
(174.920)
31.12.2014
[(A+B)-(C+D)]
157.239
- su titoli di capitale e indici azionari
4.2 Derivati su crediti
Risultato netto
31.12.2015
Perdite da
negoziazione
(D)
Minusvalenze
(C)
3.695
X
10.078
266.757
(4)
X
X
(3.879)
(177.256)
(10.065)
(229.763)
Risultato netto dell'attività di copertura
31.12.2015
Importi in migliaia di euro
Risultato netto dell'attività di copertura
31.12.2014
11.078
(8.069)
Utili (perdite) da cessione/riacquisto
Utili
Risultato netto
31.12.2015
Perdite
Importi in migliaia di euro
31.12.2014
Attività finanziarie
1. Crediti verso banche
2. Crediti verso clientela
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
3.1 Titoli di debito
3.2 Titoli di capitale
3.3 Quote di O.I.C.R.
3.4 Finanziamenti
3.914
257.701
(8.164)
(599)
(4.250)
257.102
(9.324)
166.743
168.620
(575)
168.045
137.182
82.196
(7)
82.189
9.839
6.885
(17)
6.868
19.722
-
-
-
-
Totale attività
261.615
(8.763)
252.852
157.419
Totale passività
Totale
164
164
261.779
(15.747)
(15.747)
(24.510)
(15.583)
(15.583)
237.269
(7.940)
(7.940)
149.479
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Passività finanziarie
1. Debiti verso banche
2. Debiti verso clientela
3. Titoli in circolazione
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value
31.12.2015
Importi in migliaia di euro
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value
Risultato netto dell'attività di negoziazione, di copertura, di cessione/riacquisto
e delle attività/passività valutate al fair value
31.12.2014
4.356
3.073
278.605
178.153
Il risultato netto dell’attività finanziaria è salito a 278,6 milioni, in miglioramento di oltre 100
milioni rispetto al 2014, grazie anche alla presenza di una componente non ricorrente
riveniente dall’utile (82,2 milioni) conseguito dalla parziale cessione della partecipazione
detenuta nell’Istituto Centrale delle Banche Popolari (si veda quanto riportato nel capitolo “Gli
eventi rilevanti del 2015” nella Relazione sulla gestione consolidata).
17*
Di seguito la composizione dell’aggregato per singolo portafoglio e per tipologia operativa:

25,9 milioni (33,7 milioni nel 2014) sono stati originati dalla negoziazione, riconducibili per
+9,8 milioni ai titoli di debito (quasi interamente riferiti a utili/perdite da negoziazione), per
+2,8 milioni ai titoli di capitale e soprattutto alla chiusura dei relativi derivati (per la quasi
totalità quotati sui mercati regolamentati e riferiti a indici azionari), per +11,4 milioni
all’attività in valuta3, nonché per +1,9 milioni ai derivati su titoli di debito e tassi d’interesse
(utili, plusvalenze e ratei). Questi ultimi sono da collegarsi alla valutazione dei derivati
stessi (parallelamente al rialzo dei tassi swap a medio/lungo termine e alla contemporanea
riduzione dei tassi swap sulle scadenze più brevi) e ai relativi differenziali maturati;

11,1 milioni (-8,1 milioni 4 ) dalla copertura – che esprime la variazione di fair value dei
derivati e delle poste coperte – riferibili principalmente agli effetti della valutazione dei
derivati su titoli AFS, in concomitanza con il rialzo della curva swap a lungo termine,
avvenuto nel secondo trimestre, ma anche alla valutazione dei prestiti obbligazionari, che
hanno beneficiato della riduzione della curva swap sulle scadenze più brevi, avvenuta nel
quarto trimestre;

237,3 milioni (149,5 milioni nel 2014 5 ) dalla cessione/riacquisto di attività/passività
finanziarie, di cui +82,2 milioni dalla vendita (parziale) della partecipazione detenuta in
ICBPI (non ricorrente), +165,2 milioni dalla vendita di titoli di Stato italiani, +2,8 milioni da
obbligazioni (principalmente di emittenti bancari), +6,9 milioni dalla cessione di quote OICR
(ETF che miravano a replicare la performance di EURO STOXX® 50 Index), -4,2 milioni
dalla cessione di sofferenze e -15,6 milioni dal riacquisto di titoli in circolazione nell’ambito
della consueta operatività in contropartita con la clientela, in un contesto di prezzi
obbligazionari sopra la parità;

4,3 milioni (rispetto ai precedenti 3,1 milioni) dalla valutazione al fair value degli
investimenti in fondi Tages e delle partecipazioni di private equity della ex Centrobanca; alla
formazione della voce ha peraltro contribuito anche l’effetto cambio sulla residuale
posizione in hedge fund, mentre la valutazione degli stessi ha determinato un modesto
impatto negativo (-0,2 milioni).
Gli altri oneri e proventi di gestione si sono fermati a 109,1 milioni (-3,3 milioni rispetto al
precedente esercizio), quale riflesso della dinamica delle sopravvenienze attive/passive.
Le voci di ricavo non hanno mostrato variazioni significative: i recuperi spese registrano una
modesta flessione, i fitti e i canoni attivi
dalla gestione immobiliare si sono Altri proventi e oneri di gestione
mantenuti
stabili,
mentre
le
31.12.2015
31.12.2014
sopravvenienze attive si sono pressoché Importi in migliaia di euro
dimezzate (-3,9 milioni perlopiù riferiti Altri proventi di gestione
112.437
116.934
ad
una
penale
conseguente Recupero spese e altri ricavi su c/c
2
2
9.187
10.136
all’estinzione
anticipata
di
un Recupero altre spese
8.630
7.855
finanziamento avvenuta nel quarto Recuperi di imposte
33.228
33.456
trimestre
2014).
Anche
le Fitti, canoni attivi e altri proventi per gestione immobili
Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo
65.334
64.797
sopravvenienze passive si sono ridotte, Altri proventi e sopravvenienze attive
4.686
8.543
seppur in misura più contenuta (-1,2 Riclassifica "recuperi di imposte"
(8.630)
(7.855)
milioni) per il venir meno di una posta, Altri oneri di gestione
(3.350)
(4.503)
presente nel 2014, relativa ai ristori alla Ammortamento migliorie su beni di terzi
(127)
(127)
clientela di Prestitalia (2,4 milioni).
Oneri relativi ai contratti di locazione finanziaria
(3.350)
(4.503)
I “Ricavi per servizi resi a Società del Altri oneri e sopravvenienze passive
Gruppo” – la componente più rilevante – Riclassifica ammortamenti migliorie su beni di terzi
per cespiti in affitto
127
127
sono saliti a 65,3 milioni (+0,5 milioni),
Totale
109.087
112.431
a
margine
del
completato
3 Non ponendo in essere operazioni speculative, gli importi evidenziati in tabella alle righe 1.5, 3 e 4.1 devono essere letti
congiuntamente, essendo riferiti ai risultati della negoziazione in cambi a pronti e a termine svolta dalla Capogruppo per conto
proprio o della clientela e pareggiata gestionalmente sul mercato. Le ampie oscillazioni verificatesi durante l’anno e dunque
l’intensificarsi dell’operatività con la clientela giustificano l’incremento del risultato economico.
4 L’importo originava principalmente dalla valutazione dei derivati sui titoli AFS, solo parzialmente mitigato dai derivati sulle emissioni
obbligazionarie.
5 Di essi: +137,2 milioni derivavano dalla vendita di titoli di debito (di cui 128,9 milioni titoli di Stato italiani); +9,8 milioni dalla
cessione di titoli di capitale (di cui 9,9 milioni dalla vendita di SIA Spa, non ricorrente);+19,7 milioni dalla dismissione di quote OICR
(ETF); -9,3 milioni dalla cessione di posizioni deteriorate (prevalentemente concentrate nel quarto trimestre); nonché -7,9 milioni dal
riacquisto di titoli in circolazione.
18*
accentramento in Capogruppo della gestione e monitoraggio delle controparti ristrutturate
delle Banche Rete, avvenuto a partire dal mese di aprile 2014, pur a fronte di una minor
incidenza di alcuni service, in particolare legati all’audit (con ad esempio un minor numero di
giornate addebitate alle Società del Gruppo per attività ispettiva), ma anche alla cessione di
una Società avvenuta nel gennaio 2015.
Il margine d’interesse6 è divenuto negativo passando dai +96,4 milioni del 2014 agli attuali
-13,6 milioni, recependo principalmente gli impatti (mai sperimentati in precedenza) del
movimento della struttura dei tassi nei due periodi 7. In dettaglio8:

il portafoglio titoli di proprietà ha generato 285,2 milioni (410,9 milioni nel 2014), in presenza
di investimenti in titoli di debito ridottisi nei dodici mesi di oltre 3 miliardi. A fronte del
contributo, in calo, fornito dal portafoglio AFS (366,5 milioni rispetto ai corrispondenti 408,7
milioni), si evidenziano riduzioni degli apporti sia per il portafoglio HTM (45,8 milioni contro i
precedenti 97,7 milioni, in relazione al minor rendimento del reinvestimento effettuato a fine
2014), sia per la negoziazione (2,6 milioni contro 22,3 milioni, dopo i progressivi
disinvestimenti effettuati nei primi tre trimestri dell’anno). Il comparto incorpora inoltre i costi
degli scoperti (scesi da 16 a 2,2 milioni) e della parziale copertura delle obbligazioni a tasso
fisso (differenziali corrisposti sui derivati, in aumento da 101,9 a 127,5 milioni);
Interessi attivi e proventi assimilati: composizione
Titoli
di debito
Importi in migliaia di euro
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
3. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza
4. Crediti verso banche
5. Crediti verso clientela
6. Attività finanziarie valutate al fair value
7. Derivati di copertura
8. Altre attività
Totale
2.638
366.506
45.809
70.469
2.726
X
X
488.148
Finanziamenti
14.830
327.629
X
X
342.459
Altre
operazioni
43.968
151
44.119
31.12.2015
31.12.2014
2.638
366.506
45.809
85.299
330.355
43.968
22.305
408.737
97.731
86.120
464.189
43.234
151
874.726
155
1.122.471
Interessi passivi e oneri assimilati: composizione
Debiti
Titoli
Importi in migliaia di euro
1. Debiti verso banche centrali
2. Debiti verso banche
3. Debiti verso clientela
4. Titoli in circolazione
5. Passività finanziarie di negoziazione
6. Passività finanziarie valutate al fair value
7. Altre passività e fondi
8. Derivati di copertura
(7.110)
(37.448)
(11.853)
X
(2.199)
-
Totale
X
X
(58.610)
X
X
X
(829.393)
X
X
(829.393)
Altre
Passività
(316)
(316)
Margine d'interesse

31.12.2015
31.12.2014
(7.110)
(37.448)
(11.853)
(829.393)
(2.199)
(316)
(888.319)
(19.846)
(78.973)
(20.143)
(890.745)
(15.959)
(361)
(1.026.027)
(13.593)
96.444
l’attività sul mercato interbancario, focalizzata prevalentemente sull’intermediazione
infragruppo, ha dato luogo ad un saldo positivo di 40,7 milioni (si presentava negativo per
12,7 milioni nel 2014). Tale andamento trova giustificazione sia nella flessione della raccolta
da banche (-3,3 miliardi nei dodici mesi, dei quali 2,2 miliardi relativi ai fondi BCE
rimborsati, al netto delle nuove sottoscrizioni), a fronte di una crescita degli impieghi più
6 Il margine d’interesse incorpora il costo finanziario che UBI Banca sostiene a fronte degli investimenti nelle partecipazioni del Gruppo,
mentre i correlati ricavi finanziari alimentano la voce dividendi.
7 A partire dal marzo 2015 il tasso Euribor a 1 mese è divenuto negativo, pertanto la media dei dodici mesi 2015 si è attestata a
-0,071%, rispetto al +0,135% rilevato nel 2014.
8 La ricostruzione dei saldi netti è avvenuta allocando gli interessi attivi e passivi dei derivati di copertura all’interno delle diverse aree di
attività (finanziaria, con banche, con clientela).
L’analisi riportata descrive la contribuzione per settore di attività al margine d’interesse, ancorché vada tenuto presente che l’operatività
della Capogruppo continua ad essere caratterizzata da flussi trasversali ai singoli settori (ad esempio provvista da clientela ovvero
raccolta dalle Banche Rete per impieghi alle Società Prodotto).
19*
contenuta (+1,4 miliardi), sia nella drastica diminuzione del parametro applicato alle
operazioni di rifinanziamento principale, passato dallo 0,25% di inizio 2014 all’attuale 0,05%;

l’attività con la clientela ha prodotto un risultato negativo di 339,4 milioni (-301,5 milioni nel
2014), per effetto del diminuito flusso di interessi dai finanziamenti (-133,8 milioni, anche per
la contrazione su base annua del portafoglio per 1,4 miliardi) e nonostante il calo del costo
della raccolta (-61,4 milioni per la provvista in titoli, -8,3 milioni la raccolta a vista) pur a
fronte di una stabilità delle relative masse. Il saldo netto beneficia peraltro dei differenziali
incassati sulla copertura dei prestiti obbligazionari (171,5 milioni rispetto ai 145,2 milioni dei
dodici mesi di raffronto).
Le commissioni nette sono pressoché raddoppiate a 49 milioni, con un progresso di 24,7
milioni, derivante dallo sviluppo delle componenti attive (+9,9 milioni) e da una parallela
riduzione delle passive (-14,8 milioni).
Fra le commissioni attive si evidenziano gli incrementi della consulenza in materia
d’investimenti (+1,6 milioni), ma soprattutto della voce “altri servizi” (+7,2 milioni), dove
confluiscono i ritorni sui finanziamenti (complessivamente pari a 27,4 milioni netti, in
miglioramento di oltre 6 milioni) e sulle carte di credito (15 milioni netti, sostanzialmente
invariati).
Al passivo, si osservano invece gli incrementi della negoziazione di strumenti finanziari (+2,4
milioni, riconosciuti ad intermediari istituzionali per l'attività in derivati quotati e titoli sui
diversi mercati) e degli altri servizi (+0,7 milioni, in gran parte commissioni riconosciute alle
Banche Rete per la presentazione di finanziamenti a valere sull’operatività della ex
Centrobanca e provvigioni corrisposte ad un primario gestore del circuito interbancario delle
carte di credito), variazioni ampiamente compensate dal beneficio conseguito con l’estinzione
anticipata (il 7 marzo e il 7 agosto 2014) delle obbligazioni emesse con la garanzia dello Stato,
il cui costo – ricompreso fra le garanzie ricevute – nel 2014 era stato pari a 18,4 milioni.
Commissioni attive: composizione
Importi in migliaia di euro
a) garanzie rilasciate
c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza:
Commissioni passive: composizione
31.12.2015
31.12.2014
31.12.2015
Importi in migliaia di euro
31.12.2014
7.572
18.607
8.360
17.665
a) garanzie ricevute
c) servizi di gestione e intermediazione:
(392)
(26.183)
(18.845)
(24.625)
9.342
9.667
1. negoziazione di strumenti finanziari
(4.907)
(2.537)
229
961
(1)
(5)
-
-
1.198
-
999
-
620
524
(1)
(1)
8. attività di consulenza
5.935
4.361
8.1 in materia di investimenti
9. distribuzione di servizi di terzi
5.935
1.284
4.361
1.154
301
426
983
18.925
728
18.107
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli
4. custodia e amministrazione di titoli
5. banca depositaria
6. collocamento di titoli
7. attività di ricezione e trasmissione di ordini
9.2. prodotti assicurativi
9.3. altri prodotti
d) servizi di incasso e pagamento
i) tenuta e gestione dei conti correnti
j) altri servizi
Totale
21
22
48.287
39.320
93.412
83.474
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli
4. custodia e amministrazione di titoli
5. collocamento di strumenti finanziari
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi
d) servizi di incasso e pagamento
e) altri servizi
Totale
Commissioni nette
-
-
(2.020)
-
(1.411)
-
(19.255)
(20.672)
(3.279)
(2.958)
(14.579)
(12.791)
(44.433)
(59.219)
48.979
24.255
Dal punto di vista congiunturale i proventi operativi, 192,4 milioni (109,2 milioni nei tre mesi
corrispondenti del 2014) mostrano un significativo incremento rispetto ai 51,2 milioni del terzo
trimestre, spiegato per lo più dagli utili conseguiti dalla cessione di AFS. In particolare:
 i dividendi incassati nel periodo ottobre-dicembre sono scesi a 1,6 milioni e derivano
sostanzialmente da una partecipazione di Private Equity (i 3,4 milioni del periodo lugliosettembre si riferivano invece a fondi presenti nel portafoglio AFS, dei quali 3,2 milioni
provenienti da un OICR lussemburghese);
 l’attività finanziaria è salita a 161,6 milioni, avendo beneficiato sia della componente non
ricorrente pari a 82,2 milioni legata alla parziale cessione di ICBPI, sia della plusvalenza per
85,6 milioni conseguita dalla vendita di titoli di Stato italiani. Negli ultimi mesi dell’anno la
negoziazione ha fornito un apporto negativo per 3,2 milioni (originati prevalentemente dai
derivati su titoli di debito e tassi, anche in seguito al fenomeno degli “unwinding”, pari a 6,3
20*
milioni nel periodo) più che controbilanciato dalla copertura e dalla valutazione a FVO delle
attività di portafoglio. Nel terzo trimestre il risultato complessivo era stato di 20,5 milioni, sintesi di cessioni
di titoli di Stato italiani per 23,6 milioni e di profitti da trading per 4,2 milioni, frenati dalla valutazione delle
attività a FVO, dal riacquisto di proprie passività finanziarie, nonché dalla cessione di posizioni in sofferenza della
ex Centrobanca;
Evoluzione trimestrale del contributo dell'attività finanziaria
Importi in migliaia di euro
2015
2014
IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre
IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre
Risultato netto dell'attività di negoziazione
(3.247)
4.202
5.781
19.166
(1.406)
(1.326)
9.777
26.625
Risultato netto dell'attività di copertura
3.893
828
8.927
(2.570)
(4.123)
(471)
(1.827)
(1.648)
Attività finanziarie
165.496
20.017
33.834
33.505
49.195
10.609
64.194
33.421
Passività finanziarie
(5.062)
(2.816)
(3.434)
(4.271)
(3.104)
(1.756)
(1.803)
(1.277)
30.400
29.234
46.091
8.853
62.391
32.144
160.434
17.201
Risultato netto delle attività/passività
finanziarie valutate al fair value
Utili (perdite) da cessione/riacquisto
545
(1.733)
302
5.242
1.881
1.464
(871)
599
Risultato netto
161.625
20.498
45.410
51.072
42.443
8.520
69.470
57.720
 gli altri oneri e proventi di gestione hanno evidenziato una flessione a 26,7 milioni dai 27,8
milioni dei tre mesi precedenti, che riflette la natura eterogenea e non strutturale delle
componenti che alimentano le sopravvenienze attive/passive;
Evoluzione trimestrale del margine d'interesse
Importi in migliaia di euro
Intermediazione con la clientela
2015
2014
IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre
IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre
(81.588)
(91.955)
(86.613)
(79.215)
(81.279)
(77.158)
(80.314)
Attività finanziaria
62.825
67.754
73.787
80.836
97.370
105.777
104.736
102.984
Interbancario
11.201
11.092
9.689
8.759
8.922
1.530
(7.965)
(15.186)
Componenti residuali
Margine d'interesse
(62.767)
55
(69)
(74)
(77)
49
(91)
(71)
(93)
(7.507)
(13.178)
(3.211)
10.303
25.062
30.058
16.386
24.938
 il margine d’interesse ha parzialmente ridotto la propria dimensione negativa a 7,5 milioni,
quale conseguenza in primis dell’evoluzione della contribuzione dell’intermediazione con
clientela, scesa a -81,6 milioni. Alla moderata diminuzione del flusso di interessi sui
finanziamenti (-2,2 milioni) ha fatto riscontro una ben più significativa flessione degli
interessi passivi sui titoli in circolazione (-10,6 milioni; nell’ultimo trimestre sono scadute
obbligazioni per 3,5 miliardi di valore nominale, di cui 1,5 miliardi riferiti ad emissioni
istituzionali), come pure un incremento dei differenziali incassati sulle passività coperte (+2
milioni, anche per la riduzione della curva swap sulle scadenze a più breve termine). Le
altre componenti di natura finanziaria che alimentano il margine d’interesse hanno
contribuito rispettivamente: il portafoglio titoli con 62,8 milioni (-4,9 milioni, rispetto ai tre
mesi precedenti) e il saldo interbancario con 11,2 milioni (+0,1 milioni);
Evoluzione trimestrale delle commissioni nette
Importi in migliaia di euro
Servizi di gestione, intermediazione e consulenza
(al netto delle corrispettive voci passive):
2015
2014
IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre
IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre
negoziazione di strumenti finanziari
negoziazione di valute
custodia e amministrazione di titoli
collocamento di titoli
(3.512)
161
(11)
(270)
3
(3.500)
(312)
(83)
(82)
260
(828)
1.806
54
(265)
157
264
2.780
268
(205)
200
(2.422)
1.603
244
188
402
(2.078)
1.126
230
(38)
96
(2.746)
1.936
228
(384)
2
286
2.465
254
(178)
24
attività di ricezione e trasmissione di ordini
attività di consulenza
distribuzione di servizi di terzi
offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi
3
1.382
343
(5.123)
2
1.349
320
(4.954)
(3)
1.753
355
(4.685)
(3)
1.451
266
(4.493)
(4)
993
309
(6.157)
(2)
1.142
278
(4.910)
2
922
292
(5.744)
3
1.304
275
(3.861)
13.479
1.587
3.822
5
8.065
16.165
1.519
4.104
6
10.536
14.335
1.640
4.065
5
8.625
12.576
2.434
3.655
5
6.482
13.149
2.790
5.320
5
5.034
11.714
(1.094)
3.419
6
9.383
6.237
(3.850)
3.647
7
6.433
115
(8.331)
2.763
4
5.679
9.967
12.665
13.507
12.840
10.727
9.636
3.491
401
Servizi bancari
(al netto delle corrispettive voci passive):
garanzie
servizi di incasso e pagamento
tenuta e gestione dei conti correnti
altri servizi
Commissioni nette
21*
 le commissioni nette hanno sfiorato i 10 milioni e segnano una variazione negativa di 2,7
milioni, da ricondurre sostanzialmente ai servizi bancari, a fronte della stabilità dei ricavi
da gestione, intermediazione e consulenza (che pure registrano al loro interno un aumento
dei corrispettivi per l’offerta fuori sede di strumenti finanziari, in particolare carte di credito
ed altri prodotti e servizi da parte delle Banche Rete). Come rappresentato in tabella, sono
gli altri servizi, che includono le restituzioni provvigionali (1,5 milioni) relative a polizze CPI
su finanziamenti estinti anticipatamente, a definire la tendenza della voce complessiva.
Sul versante dei costi, nell’anno gli oneri operativi hanno totalizzato 401,8 milioni, avendo
incorporato le contribuzioni ordinaria e straordinaria versate al Fondo di Risoluzione, nonché
l’impairment sugli immobili di proprietà. Escludendo le componenti non ricorrenti, gli oneri si
attestano a 369 milioni (+30,4 milioni rispetto ai 338,7 milioni del 2014), sintetizzando le
evoluzioni qui descritte:

le spese per il personale Spese per il personale: composizione
(esposte al netto degli oneri
per esodi anticipati) sono
31.12.2015
31.12.2014
Importi in migliaia di euro
salite a 169,4 milioni, con un
(214.046)
(201.646)
incremento di 16 milioni che 1) Personale dipendente
a) Salari e Stipendi
(149.901)
(140.427)
riassume fenomeni diversi:
b) Oneri sociali
(39.923)
(37.650)
da una parte la dinamica
c) Indennità di fine rapporto
(8.144)
(7.846)
d) Spese previdenziali
delle componenti variabili
e) Accantonamento al TFR
(790)
(1.031)
delle retribuzioni (sistema
f) Accantonamento al fondo trattamento di quiescienza
incentivante
e
premio
e obblighi simili:
(12)
(27)
aziendale)
e
l’evoluzione
- a benefici definiti
(12)
(27)
g) Versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
(6.789)
(6.378)
ordinaria delle stesse (che ha
- a contribuzione definita
(6.789)
(6.378)
incorporato
gli
impatti,
Altri benefici a favore di dipendenti
(8.487)
(8.287)
peraltro modesti, del nuovo 2)i)Altro
personale in attività
(328)
(308)
CCNL, sottoscritto fra le Parti
- Spese per collaboratori con contratto di somministrazione
l’8 luglio 2015); dall’altra la
- Altre spese
(328)
(308)
(6.502)
(6.388)
crescita degli organici medi 3) Amministratori
4) Personale collocato a riposo
(+33 risorse). Nonostante le 5)
Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre
uscite incentivate ai sensi
aziende
86.934
87.638
dell’Accordo del novembre 6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso
la Società
(35.475)
(32.721)
2014, concentrate per la
Totale
(169.417)
(153.425)
quasi totalità nei primi mesi
del 2015, l’organico medio di
UBI Banca ha incorporato gli effetti dei progressivi accentramenti avvenuti nel 2015 in
seguito alla creazione della nuova IW Bank, ma anche per il potenziamento di alcuni ambiti
specialistici. Tali manovre hanno comportato un parallelo aumento dei rimborsi spesa per i
dipendenti distaccati presso la Capogruppo (+2,8 milioni). La variazione ha inoltre risentito
degli effetti contabili legati ad un rilascio fondi avvenuto nel 2014;

le altre spese amministrative, considerate al netto dei 31,4 milioni non ricorrenti
contabilizzati quale contributo straordinario al Fondo di Risoluzione, sono aumentate a
179,4 milioni (+15,8 milioni).
A fronte di una minore imposizione fiscale indiretta (-0,7 milioni), le uscite correnti hanno
evidenziato un incremento di 16,5 milioni a 172,3 milioni - pur continuando a recepire severe
azioni di monitoraggio - dovuto per 10,5 milioni al contributo ordinario versato al Fondo di
Risoluzione e allocato come la quota straordinaria nella voce contributi associativi.
I restanti maggiori esborsi hanno principalmente interessato: i servizi professionali e le
consulenze (+4,7 milioni, imputabili a consulenze legali e societarie, agli interventi per
l'Innovazione Digitale, nonché a specifiche iniziative commerciali e di adeguamento della piattaforma
IT), i contributi associativi (+1,9 milioni, al netto dei contributi ordinario e straordinario già citati,
si riferiscono a quanto corrisposto a Consob, per gli aumentati volumi di emissione e per
l’adeguamento tariffario 2015, oltre che alla BCE per il nuovo contributo di Vigilanza), i servizi in
outsourcing (+1,5 milioni per i costi dell’Assemblea Straordinaria dell’ottobre 2015 e per il nuovo
modello di Monetica avviato nel febbraio 2014), nonché la pubblicità e promozione (+1 milione,
per la recente campagna digitale dedicata ai “Giovani”). Per converso, si sono registrate flessioni
nelle spese per recupero crediti (-1,2 milioni, correlati alle società esterne di recupero utilizzate
per l’attività della ex B@nca 24-7), postali (-0,9 milioni, rivenienti sia dalla dematerializzazione degli
22*
invii, sia dall’attivazione nel 2015 di
un nuovo fornitore), nonché nella
telefonia e trasmissione dati (-0,7
milioni);

le rettifiche di valore nette su
attività materiali e immateriali,
20,2 milioni al netto di una
componente non ricorrente per
1,4 milioni riferita all’impairment
degli immobili di proprietà,
mostrano invece una flessione
del 6,5%.
In termini congiunturali, gli oneri
operativi, al netto delle componenti
non ricorrenti sopra citate pari a
complessivi
32,8
milioni,
si
attestano a 108,8 milioni (89,4
milioni nel quarto trimestre 2014)
rispetto agli 81,6 milioni del periodo
luglio-settembre
2015.
La
variazione, +27,1 milioni, è spiegata
dalle seguenti evoluzioni:
Altre spese amministrative: composizione
31.12.2015
31.12.2014
Importi in migliaia di euro
A. Altre spese amministrative
Affitti passivi
Servizi professionali e consulenze
Canoni locazione hardware, software ed altri beni
Manutenzioni hardware, software ed altri beni
Conduzione immobili
Manutenzione immobili e impianti
Contazione, trasporto e gestione valori
Contributi associativi
Informazioni e visure
Periodici e volumi
Postali
Premi assicurativi
Pubblicità e promozione
Rappresentanza
Telefoniche e trasmissione dati
Servizi in outsourcing
Spese di viaggio
Canoni per servizi resi dalle Società del Gruppo (UBI.S)
Spese per recupero crediti
Stampati, cancelleria e materiale di consumo
Trasporti e traslochi
Vigilanza
Altre spese
B. Imposte indirette
Imposte indirette e tasse
Imposte di bollo
IMU / ICI
Altre imposte
Riclassifica "recuperi di imposte"
Totale
(203.707)
(7.584)
(28.583)
(3.257)
(530)
(7.039)
(2.757)
(8)
(47.489)
(511)
(415)
(587)
(4.267)
(4.285)
(973)
(10.386)
(9.528)
(3.395)
(62.075)
(7.217)
(289)
(259)
(1.365)
(908)
(7.140)
(606)
(7.262)
(6.099)
(1.803)
8.630
(210.847)
(155.774)
(7.197)
(23.907)
(3.668)
(506)
(7.131)
(3.239)
(10)
(3.613)
(773)
(349)
(1.459)
(4.110)
(3.249)
(699)
(11.047)
(7.994)
(3.419)
(62.094)
(8.408)
(418)
(311)
(1.528)
(645)
(7.841)
(1.278)
(6.844)
(5.965)
(1.609)
7.855
(163.615)

le spese per il personale crescono
a 44,9 milioni, +5 milioni,
rivenienti
principalmente
da
stanziamenti
fondi
e
da
accantonamenti
per
la
componente
variabile
delle
retribuzioni, nonché da spese per
la comunicazione interna (ad esempio la convention realizzata nel mese di dicembre);

le altre spese amministrative salgono a 58,9 milioni (+22,2 milioni). L’incremento deriva (per
10,5 milioni) dal contributo ordinario al Fondo di Risoluzione, ma anche dai maggiori oneri
sostenuti per i servizi professionali, per la pubblicità e promozione, per i servizi in
outsourcing e per il recupero crediti, riflettendo sia alcuni fattori già sopra citati, sia la
consueta stagionalità dei due trimestri. A tali andamenti ha fatto riscontro il decremento
dei canoni per servizi resi dalla Società di servizi del Gruppo (-3,7 milioni, quale
consuntivazione di fine esercizio a fronte del riassorbimento della sovracapacità elaborativa
di una procedura integrata);

le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali, considerate al netto
dell’impairment sugli immobili (1,4 milioni), non mostrano scostamenti di rilievo nei due
trimestri, confermandosi a 5 milioni di euro.
Per effetto degli andamenti sopradescritti, il risultato della gestione operativa si è fermato a
270,7 milioni, in diminuzione rispetto ai 349,1 milioni del 2014.
Su base congiunturale, la gestione del quarto trimestre ha prodotto un risultato operativo di
50,8 milioni (19,8 milioni nel corrispondente periodo del 2014), contro la perdita di 30,4
milioni segnata nei mesi luglio-settembre 2015.
Nell’esercizio in esame sono stati inoltre contabilizzati:
•
104,2 milioni (a fronte dei 116,7 milioni del 2014) quali rettifiche di valore nette per
deterioramento crediti riferibili ai portafogli retail e corporate delle Banche incorporate. Tale
importo deriva per 137,7 milioni da svalutazioni specifiche nette (che hanno beneficiato di
riprese di valore – diverse dal time reversal – per 48,8 milioni) e per 33,5 milioni da riprese
nette sul portafoglio in bonis. Queste ultime, oltre a riflettere l’ulteriore flessione dei volumi
creditizi, incorporano i rilasci (10,5 milioni avvenuti nel quarto trimestre) relativamente al
perimetro della ex B@nca 24-7 in seguito all’adozione del modello di valutazione basato sui
23*
rating interni (PD - Probability of Default e LGD - Loss Given Default), stante la
normalizzazione della situazione del portafoglio dell’incorporata;
Rettifiche di valore nette per deterioramento crediti: composizione
Rettifiche /riprese di valore nette
Rettifiche /riprese di valore nette
IV trimestre
2015
31.12.2015
Specifiche
Importi in migliaia di euro
Crediti verso banche
Crediti verso clientela
Totale
Di portafoglio
Specifiche
Di portafoglio
-
-
-
-
-
-
(137.700)
33.534
(104.166)
(42.232)
13.954
(28.278)
(137.700)
33.534
(104.166)
(42.232)
13.954
(28.278)
Rettifiche /riprese di valore nette
Rettifiche /riprese di valore nette
31.12.2014
Specifiche
Importi in migliaia di euro
Crediti verso banche
Crediti verso clientela
Totale
(121.320)
(121.320)
Di portafoglio
Specifiche
4.582
4.582
(116.738)
(116.738)
(23.671)
(23.671)
Di portafoglio
(9.028)
(9.028)
IV trimestre
2014
(32.699)
(32.699)
•
15,8 milioni quali rettifiche nette di valore per deterioramento di altre attività/passività
finanziarie (4,8 milioni nel 20149). L’aggregato è stato alimentato dalla voce 130b) per -15,5
milioni (interamente non ricorrenti) – quali svalutazioni durevoli di strumenti detenuti nel
portafoglio AFS, prevalentemente obbligazioni bancarie subordinate sottoscritte negli anni
2005/2006 (13,6 milioni, afferenti a Popolare dell’Etruria e Banca Marche) e in misura più
contenuta quote OICR (1,5 milioni) e azioni (0,4 milioni) – e per -0,3 milioni da rettifiche su
crediti di firma (voce 130d). In quest’ultimo importo è inclusa la ripresa di valore di una
posizione ex Centrobanca che a fine 2014 era stata classificata a sofferenza come credito di
firma ed è stata tramutata in un credito per cassa nell’esercizio in esame; ne è conseguito il
rigiro del relativo fondo per 1,7 milioni;
•
6,9 milioni quali rilasci netti dai fondi Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
per rischi ed oneri riconducibili: per
31.12.2015
31.12.2014
1,1 milioni ad importi accantonati Importi in migliaia di euro
dalla ex B@nca 24-7 (ai tempi
Accantonamenti netti ai fondi per rischi su revocatorie
(500)
dell’incorporazione nel 2012) per
Accantonamenti netti ai fondi per controversie legali
8.279
(335)
possibili
esborsi
relativi
ai
Altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
(1.324)
524
finanziamenti concessi, rilasciati in
Totale
6.955
(311)
seguito al venir meno della casistica
di rischio; per circa 10 milioni alla ex
Centrobanca, in relazione ad una causa passiva i cui presupposti sono nel frattempo venuti
meno 10 . La voce ha peraltro continuato ad accogliere gli importi accantonati per
fronteggiare eventuali cause passive di natura eterogenea con svariate tipologie di
controparti;
•
1,6 milioni quali utili dalla cessione di investimenti e partecipazioni riferiti per 0,3 milioni
all’adeguamento del prezzo di cessione della ex UBI Assicurazioni (ora Cargeas
Assicurazioni) ceduta nel dicembre 2014 e per 1,3 milioni ai residui della procedura di
liquidazione volontaria della partecipata Coralis Rent11.
In particolare, nel quarto trimestre 2015 il conto economico ha registrato:
9 L’importo derivava per -1,8 milioni da rettifiche su crediti di firma e per -3 milioni (non ricorrenti) da rettifiche/riprese di valore su
titoli e fondi AFS in portafoglio (-1,2 milioni per svalutazioni di OICR, -2,7 milioni per rettifiche di titoli di capitale e +0,9 milioni
quale ripresa di valore di un titolo obbligazionario).
10 Nel 2014 la voce evidenziava accantonamenti netti per 0,3 milioni finalizzati a revocatorie, controversie legali e cause passive con
diverse tipologie di controparti, nonché (circa 2 milioni) relativi a contenziosi di natura fiscale, in gran parte compensati dal rilascio
per 2,4 milioni di un fondo costituito in anni precedenti, a fronte della chiusura della relativa controversia.
11 La voce nel 2014 ammontava a 133,7 milioni ed includeva: +134,2 milioni (non ricorrenti) quali plusvalenze realizzate dalle
cessioni di quote partecipative nelle Società assicurative (92,2 milioni per il 30% di Aviva Vita, -1,2 milioni per il 30% di Aviva
Assicurazioni Vita e 43,2 milioni per la cessione integrale del 49,99% di UBI Assicurazioni); -0,9 milioni (normalizzati) quale
conguaglio di prezzo della vendita della ex controllata svizzera BDG; +0,4 milioni quali utili/perdite conseguiti a margine della
chiusura delle Società del Delaware a suo tempo costituite per l’emissione delle preference shares e per la cessione di investimenti,
essenzialmente di natura immobiliare.
24*
 28,3 milioni alla voce 130a rettifiche di valore nette per deterioramento crediti, inferiori ai
32,7 milioni del 2014, ma al di sopra dei 19,6 milioni registrati nei mesi luglio-settembre
2015, quale effetto combinato di maggiori svalutazioni specifiche (+17 milioni) e di maggiori
riprese di portafoglio (+8,3 milioni);
 8,3 milioni quali rettifiche di valore nette per deterioramento di altre attività e passività
finanziarie, afferenti a svalutazioni durevoli di strumenti AFS per 5,8 milioni (non ricorrenti,
dei quali 5,6 milioni relativi alle obbligazioni subordinate sottoscritte nel 2005 e 2006 degli
emittenti bancari già citati), nonché a rettifiche su crediti di firma per 2,5 milioni;
 21,8 milioni quali rilasci netti dei fondi per rischi ed oneri di cui 11,8 milioni relativi allo
storno dell’importo stimato da corrispondere al Fondo di Risoluzione accantonato nel mese
di settembre e 10 milioni relativi al fondo della ex Centrobanca sopra citato;
 1,3 milioni quali utili dalla cessione di investimenti e partecipazioni derivanti dalla
liquidazione della Società Coralis Rent.
Nei dodici mesi l’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte si è così attestato a
159,2 milioni contro i 360,9 milioni del 2014 (alimentati anche dalle significative plusvalenze
generate dalle cessioni parziali/totali di partecipazioni assicurative).
Su base congiunturale, nel quarto trimestre, l’utile conseguito è stato di 37,4 milioni (116,9
milioni negli stessi mesi del 2014), contro la perdita di 55,7 milioni dei tre mesi precedenti.
Le imposte sul reddito d’esercizio dell’operatività corrente, pari a 26,6 milioni rispetto ai 15,5
milioni del 2014, includono una componente non ricorrente di 25,6 milioni.
Nell’ambito dell’attività di contenimento dei rischi connessi alle passività potenziali, anche di
carattere fiscale, UBI Banca è addivenuta ad una transazione con l’Agenzia delle Entrate in
merito a due filoni di contenzioso: le “preference shares” (il maggior rischio fiscale potenziale
del Gruppo) e le operazioni cosiddette di “switch sportelli”. L’accordo transattivo, stipulato il 4
febbraio 2016, ha previsto la chiusura di tutte le controversie in questione per tutte le
annualità già accertate ed in corso di accertamento, tramite il pagamento delle imposte nella
misura rideterminata dall’AdE e dei correlati interessi. L’impatto nel conto economico è stato
calcolato una volta dedotti gli accantonamenti a presidio del rischio fiscale tempo per tempo
stanziati in bilancio.
Normalizzando gli importi, il prelievo fiscale – riflettendo la composizione e l’andamento del
risultato lordo d’esercizio – si attesta a 9,4 milioni (13 milioni il prelievo impositivo del 201412).
L’importo ha beneficiato della pressoché integrale deducibilità ai fini IRAP del costo del
personale assunto con contratto a tempo indeterminato, introdotto con decorrenza 2015,
dall’art. 1, commi 20-25 della L. 190/2014 (Legge di Stabilità 2015).
Infine in una voce separata, presentata al netto delle imposte, vengono indicati gli oneri per
esodi anticipati (9,2 milioni netti, 13,7 milioni lordi, normalizzati) spesati: 0,3 milioni netti (0,4
milioni lordi) nel primo trimestre a margine dell’Accordo sindacale sottoscritto il 4 febbraio
2015, relativo alla fusione per incorporazione di IW Bank in UBI Banca Private Investment
(l’importo è stato contabilizzato dalla Capogruppo in quanto riferito a personale a libro paga di
UBI Banca e “distaccato” presso le Società coinvolte nell’operazione); 8,9 milioni netti (13,3
milioni lordi) nel quarto trimestre a margine dell’Accordo sindacale sottoscritto il 23 dicembre
2015. L’importo si riferisce a 55 dipendenti a libro matricola, dei quali 17 in forza alla
Capogruppo e 38 distaccati presso altre Società del Gruppo.
Nel precedente esercizio, sempre in voci separate, indicate al netto delle imposte, venivano evidenziate le seguenti
componenti non ricorrenti negative (tutte spesate nel quarto trimestre):


12 milioni (16,5 milioni lordi) di oneri per esodi anticipati in relazione alla sottoscrizione dell’Accordo Quadro con le
Organizzazioni sindacali del 26 novembre 2014. L’importo si riferiva a dipendenti a libro matricola, inclusi i
distaccati presso altre Società del Gruppo, per un totale di 50 posizioni;
1.251,9 milioni (1.255,7 milioni lordi) quali rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo scaturite dai periodici
test di impairment condotti a fine esercizio, che avevano comportato diminuzioni di valore per Banca Carime (521,5
milioni), BRE (270,6 milioni), Banco Brescia (257,3 milioni), BPA (90,6 milioni), UBI Leasing (78,7 milioni) e UBI
Banca International (33,2 milioni).
12 Nel secondo trimestre 2014 fra le componenti non ricorrenti figurava una posta negativa per 17,9 milioni, dovuta all’adeguamento
delle attività per imposte anticipate IRAP già iscritte nel Bilancio al 31 dicembre 2013 (cosiddette “differite attive”) per effetto della
riduzione dell’aliquota IRAP dal 4,65% al 4,20% (invariata la maggiorazione fiscale dello 0,92%) introdotta dal D.L. n. 66/2014 a
decorrere dall’esercizio 2014. Tale posta è venuta meno per effetto della previsione dell’art. 1, comma 23 della Legge di stabilità
2015, che ha abrogato con effetto retroattivo la disposizione di cui all’art. 2 del D.L. n. 66/2014, relativa alla riduzione delle
aliquote IRAP, ripristinando pertanto le aliquote precedenti già dall’anno 2014 (aliquota base banche 4,65% oltre maggiorazioni).
25*
L’attività di intermediazione
La raccolta
Al 31 dicembre 2015, la raccolta diretta da clientela di UBI Banca ammontava a 43,6 miliardi
di euro, stabile anno su anno.
Raccolta diretta da clientela
Incidenza
%
31.12.2015
Importi in migliaia di euro
Conti correnti e depositi liberi
Depositi vincolati
Finanziamenti
- pronti contro termine passivi
di cui: pct passivi con la CCG
- altri
Altri debiti
Totale debiti verso clientela (Voce 20 Passivo)
Obbligazioni
- obbligazioni sottoscritte da clientela istituzionale
di cui: EMTN (*)
Covered Bond
- obbligazioni sottoscritte da clientela ordinaria
di cui: clientela extra captive (ex Centrobanca)
- obbligazioni sottoscritte da Banche del Gruppo
(infragruppo)
Altri titoli
Totale titoli in circolazione (Voce 30 Passivo)
Totale raccolta da clientela
Incidenza
%
31.12.2014
Variazioni
in valore
in %
850.206
1,9%
1.032.687
2,4%
-182.481
-
-
-
-
-
-17,7%
-
6.496.627
14,9%
6.006.451
13,7%
490.176
8,2%
6.107.667
14,0%
5.531.586
12,6%
576.081
10,4%
6.107.667
14,0%
5.531.586
12,6%
576.081
10,4%
388.960
0,9%
474.865
1,1%
-85.905
-18,1%
-58,9%
10.753
0,1%
26.132
0,1%
-15.379
7.357.586
16,9%
7.065.270
16,2%
292.316
4,1%
36.250.054
83,1%
36.514.980
83,7%
-264.926
-0,7%
12.444.968
28,5%
12.968.784
29,7%
-523.816
-4,0%
2.539.326
5,8%
3.123.932
7,2%
-584.606
-18,7%
9.905.642
22,7%
9.844.852
22,5%
60.790
0,6%
20.851.481
47,8%
21.219.512
48,7%
-368.031
-1,7%
2.771.202
6,4%
3.289.203
7,5%
-518.001
-15,7%
2.953.605
6,8%
2.326.684
5,3%
626.921
26,9%
15.186
0,0%
30.688
0,1%
-15.502
-50,5%
36.265.240
83,1%
36.545.668
83,8%
-280.428
-0,8%
43.622.826
100,0%
43.610.938
100,0%
11.888
0,0%
di cui:
passività subordinate
di cui: titoli subordinati
2.851.838
6,5%
3.583.881
8,2%
-732.043
-20,4%
2.851.838
6,5%
3.583.881
8,2%
-732.043
-20,4%
(*) I corrispondenti valori nominali ammontano a 2.464 milioni al 31 dicembre 2015 e a 3.046 milioni al 31 dicembre 2014.
Dai dettagli riportati nella tabella emergono debiti verso clientela per 7,3 miliardi (7,1 miliardi
a fine 2014), costituiti da:
 pronti contro termine con la Cassa di Compensazione e Garanzia per 6,1 miliardi, in
incremento di 0,6 miliardi. L’utilizzo di questo strumento flessibile di provvista a breve
termine è stato calibrato nei dodici mesi in funzione dell’evolversi delle esigenze di liquidità
del Gruppo, tenuto conto della consistenza del portafoglio titoli – andata riducendosi
nell’anno – e del livello di indebitamento con la BCE (8,1 miliardi a fine periodo rispetto ai
10,3 miliardi in essere a dicembre 2014);
 conti correnti per 850 milioni, in diminuzione di 182,5 milioni, per effetto della riduzione
delle giacenze su conti infragruppo con Prestitalia (-350 milioni) solo parzialmente
controbilanciate da maggiore liquidità presente su rapporti facenti capo a controparti
istituzionali esterne;
 infine, la voce finanziamenti – altri, pari a 389 milioni (475 milioni a fine 2014) accoglie per
la quasi totalità i fondi messi a disposizione dalla Cassa Depositi e Prestiti nell’ambito delle
iniziative anti-crisi e a sostegno delle piccole-medie imprese.
I titoli in circolazione, 36,3 miliardi (36,5 miliardi a fine 2014), sono per 12,4 miliardi
rappresentati da raccolta istituzionale, costituita da:
26*

titoli EMTN per 2,5 miliardi, emessi nell’ambito di un Programma con massimale di 15 miliardi.
Nel corso dei dodici mesi si sono registrate marginali emissioni sotto forma di “private placement” per
complessivi 388 milioni nominali (tutte effettuate nel quarto trimestre) a fronte di scadenze e riacquisti
per 970 milioni nominali, concentrate anch’esse nell’ultimo periodo dell’esercizio;

Obbligazioni Bancarie Garantite (Covered Bond) per 9,9 miliardi, stabili rispetto al 2014.
Nell’ottobre 2015 è stato effettuato un collocamento di 750 milioni di euro nominali, parzialmente
compensato dalla maturazione, sempre in ottobre, di un’emissione da 500 milioni nominali e, durante
l’anno, dalle quote di ammortamento, per 50,5 milioni, di due titoli del tipo “amortising”. Lo stock in
essere incorpora anche gli effetti delle valorizzazioni contabili dei titoli.
Nell’ambito del Primo Programma “multioriginator”, garantito da mutui residenziali, di massimi 15
miliardi, UBI Banca a fine anno aveva in essere 11 Covered Bond per un valore nominale di 9,3
miliardi (al netto di ammortamenti per complessivi 185,7 milioni)1, a fronte di un portafoglio segregato
pari a 14,5 miliardi2.
È inoltre operativo un Secondo Programma, sempre “multioriginator”, di massimi 5 miliardi di euro,
garantito da mutui commerciali e da mutui residenziali non utilizzati nel primo Programma (3,2
miliardi circa il portafoglio segregato a fine periodo). Ad oggi il Programma è stato utilizzato soltanto
per emissioni self-retained3.
La raccolta obbligazionaria dalla clientela ordinaria – costituita per lo più da obbligazioni
destinate alla clientela delle Banche Rete, la cui emissione dal 2013 è stata accentrata in
Capogruppo – si è quantificata in 20,9 miliardi (-0,4 miliardi), così composta:

per 18,1 miliardi (17,9 miliardi a fine 2014) da titoli emessi dalla Capogruppo: nei dodici mesi sono state
realizzate emissioni per 4 miliardi nominali quasi totalmente compensate da scadenze per 3,4 miliardi
nominali e da riacquisti per 462 milioni nominali. L’attività di collocamento ha subito un rallentamento
nell’esercizio causato dai rendimenti storicamente al minimo (in un contesto di tassi interbancari negativi
e rendimenti dei titoli governativi a breve/medio termine pressoché nulli o negativi) che hanno reso meno
appetibile per i clienti questa forma di investimento delle disponibilità finanziarie;

per 2,8 miliardi dallo stock residuo di obbligazioni emesse dalla ex Centrobanca che ha registrato una
riduzione di 0,5 miliardi in seguito a scadenze per 501 milioni nominali (concentrate per 422 milioni nel
quarto trimestre) e riacquisti per circa 4 milioni nominali.
La raccolta obbligazionaria infragruppo, costituita dai prestiti sottoscritti da alcune Banche o
Società del Gruppo a titolo di investimento della liquidità, ha raggiunto la consistenza di circa 3
miliardi, in aumento di 627 milioni quale risultato di nuove emissioni per 750 milioni nominali e
di scadenze per 123 milioni nominali.
Relativamente infine alle passività subordinate, scese in corso d’anno da 3,6 a 2,9 miliardi
circa, si evidenzia come la loro evoluzione sia attribuibile per -0,6 miliardi alla
contabilizzazione delle quote di ammortamento su alcuni titoli (8 dei 12 titoli subordinati in
circolazione prevedono il rimborso tramite piano d’ammortamento a quote costanti) e per -0,1
miliardi alla scadenza, nell’ultimo trimestre dell’anno, di un’emissione.
Nella tabella sono riepilogate le scadenze dei titoli obbligazionari in essere a fine esercizio.
Scadenze dei titoli obbligazionari in essere al 31 dicembre 2015 (esclusi i titoli infragruppo)
Importi nominali in milioni di euro
Obbligazioni clientela ordinaria
Obbligazioni clientela istituzionale
di cui: EMTN
Covered bond
Totale
I trimestre
2016
II trimestre
2016
III trimestre IV trimestre
2016
2016
3.172
850
100
750
1.834
25
25
1.198
1.000
1.000
4.022
1.859
2.198
2017
2018
2019
Anni
successivi
2.070
175
150
25
3.477
2.089
1.038
1.051
4.225
202
151
51
4.245
2.051
1.000
1.051
448
5.386
25
5.361
20.669
11.778
2.464
9.314
2.245
5.566
4.427
6.296
5.834
32.447
Totale
1 L’elenco è riportato nella Nota integrativa, Parte E, Sezione 1. A valere sul medesimo Programma al 31 dicembre 2015 erano inoltre in
essere due emissioni self-retained per 1,2 miliardi nominali: una da 0,7 miliardi nominali effettuata nel marzo 2014 ed una seconda da
0,5 miliardi realizzata nel dicembre 2015. Durante l’esercizio sono state cancellate due emissioni per 1,7 miliardi nominali complessivi.
In quanto riacquistate dalla stessa UBI Banca, in base ai principi IAS/IFRS tali passività non trovano evidenza contabile.
2 Le informazioni relative alla composizione del portafoglio di mutui residenziali segregato presso UBI Finance sono dettagliate nella
Relazione sull’andamento della gestione consolidata, alla quale si rimanda.
3 Due emissioni effettuate nel 2012 per complessivi 1,4 miliardi nominali (al netto delle quote di ammortamento nel frattempo
maturate), un’emissione da 0,2 miliardi realizzata nel marzo 2014 ed una quarta emissione da 0,65 miliardi nominali perfezionata
nel luglio 2015. In quanto riacquistate dalla stessa UBI Banca, in base ai principi IAS/IFRS tali passività non trovano evidenza
contabile. Le informazioni relative alla composizione del portafoglio segregato presso UBI Finance CB 2 sono riportate nella Relazione
sull’andamento della gestione consolidata, alla quale si rimanda.
27*
Gli impieghi
L’evoluzione del portafoglio crediti
Composizione dei crediti verso clientela
31.12.2015
Importi in migliaia di euro
Conti correnti
Pronti contro termine attivi
Mutui ipotecari e altri finanziamenti
a medio/lungo termine
Carte di credito, prestiti personali
e cessioni del quinto
Factoring
Altre operazioni
Titoli di debito
di cui: titoli strutturati
altri titoli di debito
Totale crediti verso clientela
di cui: infragruppo
verso controparti esterne al Gruppo
Incidenza
%
di cui
deteriorate
31.12.2014
Incidenza
%
Variazioni
di cui
deteriorate
in valore
in %
833.582
3,8%
464
1.026.327
4,4%
674
-192.745
-18,8%
1.169.090
5,3%
-
1.253.175
5,4%
-
-84.085
-6,7%
10.323.298
47,2%
1.098.689
10.604.825
45,5%
1.065.071
-281.527
-2,7%
662.284
3,0%
85.907
867.951
3,7%
98.160
-205.667
-23,7%
6.054
0,0%
-
6.118
0,0%
-
-64
-
8.795.738
40,2%
29.774
9.460.565
40,5%
116.872
-664.827
-7,0%
111.344
0,5%
-
111.360
0,5%
-
-16
110.091
0,5%
-
110.100
0,5%
-
-9
1.253
0,0%
-
1.260
0,0%
-
-7
1.214.834
1.280.777
-0,6%
21.901.390
100,0%
23.330.321
100,0%
-1.428.931
-6,1%
10.349.932
47,3%
11.634.010
49,9%
-1.284.078
-11,0%
11.551.458
52,7%
11.696.311
50,1%
-144.853
-1,2%
A fine 2015, gli impieghi della Capogruppo si attestavano a 21,9 miliardi di euro, in flessione
su base annua (-1,4 miliardi; -6,1%), ma sostanzialmente stabili rispetto a giugno ed in ripresa
nel confronto con settembre (+1 miliardo; +4,6%).
L’evoluzione del portafoglio riflette:
 una significativa riduzione annua dei finanziamenti verso le Società del Gruppo (-1,3
miliardi), prevalentemente riferibile al primo semestre (-1 miliardo).
In dettaglio, a fine dicembre UBI Leasing e UBI Factor erano destinatarie di crediti rispettivamente per
6,1 miliardi e 2,1 miliardi4 – equivalenti al 37,6% degli impieghi – con una contrazione complessiva
nell’anno di 0,2 miliardi, sintesi di una diminuzione di 0,4 miliardi per UBI Leasing e di una modesta
ripresa per UBI Factor nell’ultima parte dell’anno (+0,2 miliardi nei dodici mesi; +0,4 miliardi nel quarto
trimestre). A dicembre 2014 verso le due Società erano in essere crediti rispettivamente per 6,5 miliardi
e 1,9 miliardi, equivalenti al 36,3% del totale.
In chiusura d’anno i prestiti concessi a Prestitalia – Società specializzata nell’attività di finanziamento
contro cessione del quinto dello stipendio/pensione (CQS) – erano pari a 1,5 miliardi, rappresentati
pressoché integralmente da “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine” 5. L’esposizione
risulta in calo di 0,9 miliardi nei dodici mesi in seguito alla progressiva estinzione dei finanziamenti a
breve precedentemente in essere6;

la flessione dei portafogli ex Centrobanca ed ex B@nca 24-7 (complessivamente oltre -0,7
miliardi nei dodici mesi; -0,2 miliardi da fine giugno e -0,1 miliardi nel quarto trimestre).
In particolare, i volumi afferenti alla ex B@nca 24-7 – in progressiva contrazione stante il carattere di
residualità dell’attività – a fine dicembre ammontavano a circa 4,8 miliardi (-568 milioni su base annua;
-253 milioni nel secondo semestre; -95 milioni da settembre), rappresentati da “Mutui ipotecari e altri
finanziamenti a medio /lungo termine” per 4,1 miliardi e dalle diverse forme di credito al consumo per
0,7 miliardi.
I crediti della ex Centrobanca si sono mantenuti stabili a 4,7 miliardi7 (-175 milioni la variazione da
inizio anno), riconducibili alla forma tecnica dei “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo
termine” per 4,5 miliardi e delle “Altre operazioni” per 0,2 miliardi;
4 Il sostegno ad UBI Leasing viene fornito nella forma tecnica dei p/t attivi (titoli stanziabili emessi nell’ambito delle cartolarizzazioni
interne), dei mutui, dei c/c, ma soprattutto delle altre operazioni a breve termine. Il finanziamento ad UBI Factor è tutto a breve
termine (c/c e altre operazioni).
5 Fatta eccezione per 200 milioni di “Mutui” erogati dalla ex Centrobanca, trattasi di finanziamenti precedentemente in essere nei
confronti della ex B@nca 24-7.
6 In considerazione della liquidità disponibile, nel secondo trimestre è stato estinto un finanziamento a breve termine per circa 1
miliardo sostituito marginalmente da due nuovi prestiti per complessivi 0,2 miliardi, dei quali 0,1 miliardi a breve, scaduti nel quarto
trimestre, e 0,1 miliardi a medio/lungo termine.
7 Esclusi i 200 milioni rivenienti dall’incorporazione di Centrobanca, già ricompresi tra i crediti verso Prestitalia.
28*

il trend di alcune esposizioni di origine tecnica, quali quelle nei confronti della CCG,
soggette per loro natura ad una certa variabilità nel corso dell’anno.
A fine esercizio, l’operatività ordinaria con la CCG totalizzava 1,2 miliardi, in aumento di 0,2 miliardi nei
dodici mesi per effetto di un significativo incremento nel quarto trimestre (+0,6 miliardi), dopo la
flessione dei mesi estivi (-0,4 miliardi). In termini di forme tecniche, la dinamica annua ha interessato
integralmente i p/t attivi aventi come sottostante titoli di Stato italiani, posti in essere quale investimento
della liquidità (771 milioni a dicembre 2015; 541 milioni un anno prima), essendo la restante parte
dell’esposizione rappresentata dalle marginazioni richieste a garanzia dei p/t passivi su titoli di Stato
italiani (464 milioni stabili nel confronto con dicembre 2014). Considerando invece il solo quarto
trimestre, l’evoluzione risulta determinata dalla ripresa dei p/t attivi (+0,8 miliardi) – azzeratisi a
settembre – che ha più che compensato la riduzione delle suddette marginazioni (-0,2 miliardi) 8;

il finanziamento erogato a fine novembre al Fondo di Risoluzione per il salvataggio di
quattro istituti italiani in amministrazione straordinaria.
Come dettagliatamente illustrato nella Relazione sulla gestione consolidata, alla quale si rimanda9, il
programma di risoluzione ha previsto vari interventi, tra i quali la costituzione di quattro nuove società
per azioni (banche-ponte), il cui capitale sociale è stato interamente sottoscritto dal Fondo di Risoluzione.
Per consentire allo stesso di dotarsi della liquidità necessaria sono stati previsti finanziamenti da parte
di tre istituti di credito, tra cui UBI Banca, che ha erogato:
- un finanziamento di 0,8 miliardi, rimborsato a fine 2015 con i contributi versati al Fondo dal sistema
bancario italiano;
- un finanziamento di 0,5 miliardi della durata di 18 mesi meno un giorno, destinato ad essere ripagato
con i proventi della cessione delle banche-ponte, a fronte del quale la Cassa Depositi e Prestiti ha
assunto un impegno di sostegno nel caso di incapienza del Fondo alla data di scadenza del prestito.
Per quanto riguarda le “grandi esposizioni”, la Grandi esposizioni
segnalazione di fine dicembre 2015 redatta in base alle
31.12.2015
31.12.2014
nuove disposizioni previste dalla disciplina di Basilea Importi in migliaia di euro
310, in vigore dal 1° gennaio 2014, evidenziava per UBI
Numero posizioni
4
4
Banca 4 esposizioni, per cassa e firma, d’importo pari o
Esposizione
80.085.957
88.416.158
superiore al 10% del capitale ammissibile – determinato
di cui infragruppo
52.959.035
58.299.674
secondo le regole previste dalla vigente normativa – per
Posizioni a rischio
319.080
complessivi 80,1 miliardi di euro, dei quali:
di cui infragruppo
318.957
• 53 miliardi verso Società consolidate;
• 18,2 miliardi verso il Ministero del Tesoro in relazione agli investimenti in titoli di Stato;
• 7,4 miliardi riferibili all’operatività complessiva con la CCG;
• 1,5 miliardi nei confronti del Ministero dell’Economia e delle Finanze11.
Anche in ragione dell’applicazione di un fattore di ponderazione pari a zero ai rapporti con lo
Stato, non emergono posizioni di rischio effettivo della Capogruppo dopo le ponderazioni (le
banche appartenenti ai gruppi bancari sono sottoposte ad un limite individuale pari al 25% del
capitale ammissibile).
Per quanto riguarda infine le garanzie rilasciate alla clientela, in chiusura d’anno esse
ammontavano a 1,91 miliardi di euro, complessivamente in aumento di 0,28 miliardi rispetto
agli 1,63 miliardi di fine 2014 (+17%), e si presentavano costituite da:
• fidejussioni di natura finanziaria per 1,73 miliardi (1,58 miliardi a dicembre 2014),
destinate per circa il 60% alla clientela ordinaria ed il restante 40% a Società del Gruppo;
• garanzie di natura commerciale per 178,2 milioni (49 milioni nel 2014).
La rischiosità
A fine anno le attività deteriorate al lordo delle svalutazioni – pari a 1,8 miliardi – si
confermavano in modesta, ma progressiva riduzione (-75,9 milioni rispetto a dicembre 2014;
-4%), quale effetto anche delle cessioni di crediti deteriorati effettuate dalla Capogruppo in corso
d’anno (complessivamente un valore contabile lordo di 86,3 milioni, dei quali 45,6 milioni nel
quarto trimestre).
8 Le marginazioni richieste sono correlate all’andamento medio dei volumi dei p/t di finanziamento.
9 Si veda in proposito il paragrafo “La risoluzione e il salvataggio di quattro banche italiane” contenuto nel capitolo “L’Unione
bancaria europea”.
10 Circolari Banca d’Italia 285 e 286 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti.
11 L’esposizione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze è relativa ad attività fiscali correnti e anticipate.
29*
Come si può notare dalla tabella dei flussi delle esposizioni deteriorate lorde, nei dodici mesi si
è registrato un contenuto incremento degli ingressi da bonis – che hanno continuato ad
interessare principalmente le inadempienze probabili – a fronte di un dimezzamento delle
uscite verso bonis. Si sono inoltre ridotti di oltre il 30% i trasferimenti tra le varie categorie di
crediti deteriorati. In dettaglio:
• le sofferenze – che continuano a ricevere i trasferimenti da altre categorie di esposizioni
deteriorate (inadempienze probabili) e solo in via residuale dagli ingressi da bonis – hanno
evidenziato una flessione delle cancellazioni e degli incassi, nonché dei realizzi per cessioni;
• le inadempienze probabili sono state invece alimentate in via principale dagli ingressi da
bonis, mentre si sono ridotti di oltre il 50% i trasferimenti da altre categorie di esposizioni
deteriorate (esposizioni scadute) e di circa il 13% i trasferimenti ad altre categorie di
deteriorate (sofferenze). Per contro si segnala un incremento degli incassi e delle cancellazioni;
• le esposizioni scadute/sconfinate hanno mostrato contrazioni significative in termini sia di
ingressi da bonis che di trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate – in
entrambi i casi più che dimezzati rispetto a un anno prima – in parallelo con un altrettanto
significativo calo delle uscite verso bonis.
Crediti verso clientela al 31 dicembre 2015
Esposizione lorda
Importi in migliaia di euro
Crediti deteriorati
- Sofferenze
- Inadempienze probabili
- Esposizioni scadute/sconfinate
Crediti in bonis
(8,14%)
(3,13%)
(4,90%)
(0,11%)
1.838.363
706.017
1.107.340
25.006
(91,86%)
Totale
Rettifiche
di valore
Valore di bilancio
Grado di
copertura (*)
623.529
386.556
235.638
1.335
(5,55%)
(1,46%)
(3,98%)
(0,11%)
1.214.834
319.461
871.702
23.671
33,92%
54,75%
21,28%
5,34%
20.734.329
47.773
(94,45%)
20.686.556
0,23%
22.572.692
671.302
21.901.390
2,97%
Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.
Crediti verso clientela al 31 dicembre 2014
Esposizione lorda
Importi in migliaia di euro
Crediti deteriorati
- Sofferenze
- Inadempienze probabili (**)
- Esposizioni scadute/sconfinate
Crediti in bonis
(7,96%)
(2,94%)
(4,89%)
(0,13%)
1.914.296
706.974
1.174.899
32.423
(92,04%)
Totale
Rettifiche
di valore
Valore di bilancio
Grado di
copertura (*)
633.519
389.384
242.607
1.528
(5,49%)
(1,36%)
(3,99%)
(0,14%)
1.280.777
317.590
932.292
30.895
33,09%
55,08%
20,65%
4,71%
22.134.433
84.889
(94,51%)
22.049.544
0,38%
24.048.729
718.408
23.330.321
2,99%
Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.
(*) Il grado di copertura è calcolato come rapporto fra rettifiche di valore ed esposizione lorda.
Limitatamente alle sofferenze, le rettifiche e le esposizioni lorde sono al netto degli stralci delle posizioni oggetto di procedura concorsuale.
(**) In base alle nuove regole di classificazione e alla normativa interna, nella categoria sono confluite le esposizioni precedentemente classificate come "Incagli" o
"Ristrutturate" che non avessero le caratteristiche per essere classificate come "Sofferenze" o "Esposizioni Scadute/Sconfinate".
Esposizioni oggetto di concessioni al 31 dicembre 2015 (Forbearance)
Esposizione lorda
Importi in migliaia di euro
Esposizioni Deteriorate
- Sofferenze
- Inadempienze probabili
- Esposizioni scadute/sconfinate
Esposizioni non Deteriorate
(68,08%)
(2,75%)
(64,74%)
(0,59%)
485.425
19.620
461.561
4.244
(31,92%)
Totale
Rettifiche
di valore
Valore di bilancio
Grado di
copertura (*)
111.409
9.317
101.879
213
(62,50%)
(1,72%)
(60,11%)
(0,67%)
374.016
10.303
359.682
4.031
22,95%
47,49%
22,07%
5,02%
227.575
3.200
(37,50%)
224.375
1,41%
713.000
114.609
598.391
16,07%
Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.
Esposizioni oggetto di concessioni al 31 dicembre 2014 (Forbearance)
Esposizione lorda
Importi in migliaia di euro
Rettifiche
di valore
Valore di bilancio
Grado di
copertura (*)
Esposizioni Deteriorate
(62,45%)
351.829
87.812
(55,91%)
264.017
Esposizioni non Deteriorate
(37,55%)
211.568
3.327
(44,09%)
208.241
1,57%
563.397
91.139
472.258
16,18%
Totale
Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.
(*) Il grado di copertura è calcolato come rapporto fra rettifiche di valore ed esposizione lorda.
30*
24,96%
Al netto delle rettifiche di valore, i crediti deteriorati ammontavano a circa 1,2 miliardi di euro,
riferibili per il 90,4% ai “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine”.
Anche in considerazione del parziale recupero del portafoglio complessivo nell’ultimo trimestre
dell’anno, l’incidenza delle esposizioni deteriorate rispetto al totale dei crediti si è attestata
all’8,14% in termini lordi e al 5,55% in termini netti, in diminuzione rispetto a settembre
(8,78%; 5,96%), ma in marginale aumento rispetto ai valori di fine 2014 (7,96%; 5,49%).
Il grado di copertura dei crediti deteriorati è passato nei dodici mesi dal 33,09% al 33,92%, pur
presentandosi in flessione rispetto al 34,37% di settembre. L’evoluzione dell’ultimo trimestre
riflette sostanzialmente l’andamento della copertura delle sofferenze, in relazione alle cessioni
perfezionate, che hanno interessato posizioni rettificate in misura superiore alla media, a
fronte di un miglioramento per le altre categorie. Per contro la copertura dei bonis,
strutturalmente inferiore al dato medio di Gruppo per le peculiarità operative di UBI Banca, si
è ridotta allo 0,23% (0,38% a fine 2014).
Crediti per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde nel 2015
Importi in migliaia di euro
Sofferenze
Esposizione lorda iniziale al 1° gennaio 2015
Variazioni in aumento
ingressi da esposizioni in bonis
trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
altre variazioni in aumento
Variazioni in diminuzione
uscite verso esposizioni in bonis
cancellazioni
incassi
realizzi per cessioni
perdite da cessione
trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
altre variazioni in diminuzione
Esposizione lorda finale al 31 dicembre 2015
Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
Totale
706.974
188.623
8.759
164.199
15.665
-189.580
-351
-117.814
-45.337
-17.725
-8.116
-237
-
1.174.899
298.303
194.720
58.525
45.058
-365.862
-55.805
-41.862
-80.347
-163.783
-24.065
32.423
58.915
57.368
25
1.522
-66.332
-5.067
-2.536
-58.729
-
1.914.296
545.841
260.847
222.749
62.245
-621.774
-61.223
-159.676
-128.220
-17.725
-8.116
-222.749
-24.065
706.017
1.107.340
25.006
1.838.363
Crediti per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde nel 2014
Importi in migliaia di euro
Sofferenze
Esposizione lorda iniziale al 1° gennaio 2014
Variazioni in aumento
ingressi da esposizioni in bonis
trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
altre variazioni in aumento
Variazioni in diminuzione
uscite verso esposizioni in bonis
cancellazioni
incassi
realizzi per cessioni
perdite da cessione
trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
altre variazioni in diminuzione
Esposizione lorda finale al 31 dicembre 2014
Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
Totale
741.845
206.477
1.710
190.335
14.432
-241.348
-521
-134.623
-47.964
-21.125
-10.876
-573
-25.666
1.251.317
287.437
105.847
129.929
51.661
-363.855
-96.727
-11.581
-67.195
-895
-187.457
-
70.023
137.288
132.524
264
4.500
-174.888
-38.141
-4.249
-132.498
-
2.063.185
631.202
240.081
320.528
70.593
-780.091
-135.389
-146.204
-119.408
-21.125
-11.771
-320.528
-25.666
706.974
1.174.899
32.423
1.914.296
Le esposizioni oggetto di concessioni al lordo delle svalutazioni in dicembre totalizzavano 713
milioni, in aumento di 149,6 milioni (+26,6%) rispetto a fine 2014, ma con una dinamica
congiunturale in rallentamento (+21 milioni rispetto a settembre; +3%).
L’andamento su base annua – interamente ascrivibile alle esposizioni deteriorate (la cui
incidenza è salita dal 62,45% al 68,08%) – riflette anche l’effetto relativo all’introduzione della
normativa Forbearance12 a partire dal settembre 2014. Le posizioni deteriorate devono infatti
maturare un periodo minimo di permanenza pari ad un anno (“cure period”), trascorso il quale
si procede all’accertamento del ripristino delle condizioni qualitative del cliente, prima della
loro eventuale riclassificazione fra le esposizioni non deteriorate. In tale ottica si spiega il
rallentamento congiunturale dell’ultimo trimestre, durante il quale le esposizioni deteriorate
hanno fatto registrare la prima riduzione, ancorché di modesta entità (-8,2 milioni).
Per le posizioni oggetto di concessioni classificate fra i non deteriorati deve invece trascorrere un periodo minimo di due anni
(“probation period”) prima che la posizione possa perdere l’attibuto “Forborne” e quindi uscire dalle relative segnalazioni.
12 Per la definizione di Forbearance si veda il Glossario in appendice al presente fascicolo.
31*
L’operatività sul mercato interbancario
Al 31 dicembre 2015 la posizione interbancaria netta di UBI Banca si presentava negativa
per 356 milioni, in forte diminuzione rispetto ai -5,1 miliardi di fine 2014, avendo beneficiato
sia di un rafforzamento del saldo positivo infragruppo, aumentato di 2,4 miliardi a 7,7
miliardi, sia di un miglioramento del saldo negativo verso controparti esterne, ridottosi di 2,3
miliardi a -8 miliardi (comprensivo delle operazioni di finanziamento TLTRO per 8,1 miliardi).
Come si rileva dalla tabella, non considerando i saldi verso la Banca Centrale e quelli relativi
all’attività con le Banche Controllate, la posizione interbancaria netta di UBI Banca si
conferma leggermente negativa (-304 milioni) ma quasi dimezzata (-47,5%) anno su anno quale
conseguenza di ridotti volumi operativi, in particolare dal lato del passivo.
L’accentramento in UBI Banca delle emissioni dei prestiti obbligazionari destinati alla clientela ordinaria e
collocati dalle Banche Rete si riflette nella struttura patrimoniale della Capogruppo che accoglie fra i crediti verso
banche (nella voce titoli infragruppo) le sottoscrizioni di titoli emessi dalle Controllate bancarie, registrando al
contempo un calo della raccolta infragruppo in ragione della mutata strategia di gestione del funding
obbligazionario e della liquidità.
In base alla configurazione organizzativa che vede UBI Banca svolgere un ruolo di indirizzo e di coordinamento
per l’intero Gruppo bancario, l’operatività infragruppo assume una rilevanza strategica nell’ambito dell’attività
complessiva, assicurata proprio dalla gestione accentrata della liquidità, nonché dalla regolazione dei flussi
intercompany. Il regolamento attuativo del documento di Policy a presidio dei Rischi Finanziari 2015 prevede che
la composizione dell’attivo e del passivo con controparti bancarie delle Banche/Società del Gruppo sia costituita
esclusivamente da rapporti con la Capogruppo; solo quest’ultima può effettuare collocamenti sul mercato con
controparti istituzionali. In deroga a tale principio, non è prevista la gestione della liquidità in esclusiva con la
Capogruppo per UBI Leasing, UBI Factor e per UBI Banca International. Al Consiglio di Gestione della Capogruppo
spetta la definizione delle specifiche modalità di gestione della liquidità per le controparti sopracitate.
Mercato interbancario
Importi in migliaia di euro
Crediti verso banche
di cui:
- crediti verso Banche Centrali
- infragruppo
di cui: titoli infragruppo
31.12.2015
A
30.9.2015
B
30.6.2015
C
31.3.2015
D
31.12.2014
E
Variazioni A/E
in valore
in %
15.489.215
16.343.837
15.026.560
15.073.014
14.055.649
1.433.566
10,2%
375.735
14.234.999
6.302.326
528.955
14.892.913
6.371.145
282.899
13.912.056
6.345.702
270.540
13.509.526
5.805.015
528.311
12.515.918
5.733.044
-152.576
1.719.081
569.282
-28,9%
13,7%
9,9%
Debiti verso banche
di cui:
- debiti verso Banche Centrali
- infragruppo
di cui: depositi subordinati
15.845.354
14.675.513
13.199.889
17.798.453
19.140.417
-3.295.063
-17,2%
8.106.441
6.556.577
-
8.104.588
4.892.375
-
6.102.991
5.259.231
-
9.101.548
6.548.029
-
10.305.964
7.244.652
-
-2.199.523
-688.075
-
-21,3%
-9,5%
-
Posizione interbancaria netta
-356.139
1.668.324
1.826.671
-2.725.439
-5.084.768
-4.728.629
-93,0%
7.678.422
-8.034.561
10.000.538
-8.332.214
8.652.825
-6.826.154
6.961.497
-9.686.936
5.271.266
-10.356.034
2.407.156
-2.321.473
45,7%
-22,4%
-303.855
-756.581
-1.006.062
-855.928
-578.381
-274.526
-47,5%
di cui: infragruppo
banche esterne al Gruppo
Posizione interbancaria netta escluse
Banche Centrali e operatività infragruppo
I crediti verso banche si sono attestati a 15,5 miliardi dai 14,1 miliardi del dicembre 2014,
costituiti da:
• disponibilità sul conto accentrato della Riserva Obbligatoria per 376 milioni (528 milioni a
fine 2014), funzionali alle strategie di gestione tenuto conto dei vincoli relativi alla giacenza
media da rispettare;
• crediti verso altre banche per 15,1 miliardi (13,5 miliardi il dato di confronto) rappresentati
per 14,2 miliardi da rapporti infragruppo. A livello di forme tecniche, si evidenzia:
- una flessione complessiva di 1,5 miliardi dei conti correnti e dei depositi vincolati,
prevalentemente riconducibili a riduzioni di giacenze intercompany;
- una crescita degli altri finanziamenti (+2,5 miliardi) risultante dall’incremento
dell’attività di finanziamento svolta dalla Capogruppo a favore delle Banche Rete a fronte
32*
-
delle erogazioni alla clientela a valere sul plafond TLTRO (+3,7 miliardi), parzialmente
controbilanciato dalla riduzione (-1,2 miliardi) dei pronti contro termine attivi,
totalmente di natura infragruppo. Il ridimensionamento di questi ultimi si riferisce per
0,7 miliardi ad operazioni aventi quale sottostante titoli emessi nell’ambito delle
cartolarizzazioni interne, in relazione al fisiologico ammortamento degli stessi e ad
un’estinzione anticipata;
un aumento dei titoli di debito (+0,6 miliardi a 6,3 miliardi) rappresentati dai prestiti
delle Banche Rete, sottoscritti dalla Capogruppo per veicolare la liquidità raccolta
attraverso l’accentramento delle emissioni obbligazionarie.
Crediti verso banche: composizione
31.12.2015
Incidenza %
31.12.2014
Importi in migliaia di euro
Incidenza
%
Variazioni
in valore
in %
Crediti verso Banche Centrali
Riserva obbligatoria
375.735
375.735
2,4%
2,4%
528.311
528.311
3,8%
3,8%
-152.576
-152.576
-28,9%
-28,9%
Crediti verso banche
Conti correnti e depositi liberi
Depositi vincolati
Altri finanziamenti
15.113.480
2.026.466
1.681.145
5.103.543
687.358
4.416.185
6.302.326
97,6%
13,1%
10,9%
32,9%
4,4%
28,5%
40,7%
13.527.338
2.767.764
2.430.572
2.595.958
1.872.501
723.457
5.733.044
96,2%
19,7%
17,3%
18,4%
13,3%
5,1%
40,8%
11,7%
-26,8%
-30,8%
96,6%
-63,3%
45.025
6.257.301
0,3%
40,4%
437.422
5.295.622
3,1%
37,7%
1.586.142
-741.298
-749.427
2.507.585
-1.185.143
3.692.728
569.282
-392.397
961.679
15.489.215
100,0%
14.055.649
100,0%
1.433.566
- pronti contro termine attivi
- altri
Titoli di debito
- titoli strutturati (*)
- altri titoli di debito
Totale
510,4%
9,9%
-89,7%
18,2%
10,2%
(*) Trattasi di titoli aventi nella maggior parte dei casi un’opzione di rimborso anticipato.
Per quanto riguarda la raccolta da banche, complessivamente pari a 15,8 miliardi, si rileva una
riduzione di 3,3 miliardi rispetto al dicembre 2014 da ricondurre in primis alla dinamica dei
debiti verso Banche Centrali, scesi di 2,2 miliardi a 8,1 miliardi: nei mesi di gennaio e febbraio
sono infatti giunti a scadenza naturale i residui fondi sottoscritti nelle aste LTRO del dicembre
2011 e del febbraio 2012 per 7 miliardi nominali13 mentre, alle aste TLTRO di marzo e settembre
2015, è stata raccolta nuova liquidità per 4,9 miliardi nominali.
Il saldo complessivo verso la BCE, pari a 8,1 miliardi, risulta costituito unicamente da fondi attinti alle aste
TLTRO.
Debiti verso banche: composizione
31.12.2015
Importi in migliaia di euro
Incidenza
%
31.12.2014
Incidenza
%
Variazioni
in valore
in %
Debiti verso Banche Centrali
8.106.441
51,2%
10.305.964
53,8%
-2.199.523
-21,3%
Debiti verso Banche
Conti correnti e depositi liberi
Depositi vincolati
Finanziamenti:
- pronti contro termine passivi
- altri
Altri debiti
7.738.913
2.253.790
4.460.255
960.674
389.462
571.212
48,8%
14,2%
28,1%
6,1%
2,5%
3,6%
8.834.453
2.408.747
5.010.334
1.349.898
613.158
736.740
46,2%
12,6%
26,2%
7,1%
3,2%
3,9%
-1.095.540
-154.957
-550.079
-389.224
-223.696
-165.528
-12,4%
-6,4%
-11,0%
-28,8%
-36,5%
-22,5%
64.194
0,4%
65.474
0,3%
-1.280
-2,0%
15.845.354
100,0%
19.140.417
100,0%
-3.295.063
-17,2%
Totale
Anche il funding con controparti bancarie ha registrato una diminuzione di 1,1 miliardi,
attestandosi a 7,7 miliardi. Emerge un decremento di tutte le forme tecniche, attribuibile:
13 Nelle aste LTRO citate UBI Banca si era aggiudicata complessivamente fondi per 12 miliardi, già rimborsati anticipatamente per 5
miliardi durante l’ultimo trimestre 2014.
33*
•
•
per 0,7 miliardi all’insieme dei conti correnti e depositi vincolati che hanno incorporato le
ridotte giacenze su posizioni infragruppo in capo, in particolare, ad UBI Banca
International14 e IW Bank;
per 0,4 miliardi ai finanziamenti, quale effetto del calo sia dei p/t passivi (-0,2 miliardi
riconducibili alla chiusura di un’operazione con una controparte di mercato nel secondo
trimestre), sia della voce finanziamenti-altri (-0,2 miliardi), in relazione agli ammortamenti
delle erogazioni BEI destinate al sostegno finanziario a m/l termine delle PMI (570 milioni
dai 735 milioni del dicembre 2014).
Si ricorda infine che, nella voce altri debiti, stabile a 64,2 milioni, è incluso il saldo di
regolamento delle carte di credito con l’Istituto Centrale Banche Popolari, sceso nei dodici mesi
da 37,2 a 20,9 milioni.
***
Il prospetto “Principali rapporti patrimoniali con partecipate assoggettate a controllo, controllo
congiunto e influenza notevole”, riportato nella Parte H della Nota Integrativa, evidenzia il
ruolo di UBI Banca quale datore netto ovvero prenditore netto di fondi nei confronti delle
Banche del Gruppo, tenuto conto anche dell’eventuale sottoscrizione di titoli infragruppo.
Al 31 dicembre 2015 il saldo interbancario netto della Capogruppo è risultato positivo verso:
Banca Regionale Europea (2,5 miliardi), Banco di Brescia (3,3 miliardi), Banca Popolare
Commercio e Industria (1,7 miliardi), Banca Popolare di Ancona (2 miliardi), Banca Popolare di
Bergamo (1 miliardo) e Banca di Valle Camonica (0,6 miliardi).
Si presentava invece negativo nei confronti di: UBI Banca International (-2 miliardi), IW Bank15
(-2,3 miliardi), Banca Carime15 (-2,3 miliardi).
***
Per quanto riguarda la riserva di liquidità rappresentata dai titoli rifinanziabili presso la Banca Centrale
Europea, il relativo dettaglio trova illustrazione nella Relazione sulla gestione consolidata, alla quale
pertanto si rimanda.
Per ulteriori informazioni in merito alla gestione del rischio liquidità si veda anche la Nota Integrativa
Consolidata, Parte E, Sezione 3.
14 La Banca lussemburghese trasferisce in Capogruppo tutte le eccedenze, anche temporanee, di liquidità, attingendovi poi in base
alle esigenze di investimento/commerciali manifestate dalla propria clientela.
15 Al 31 dicembre 2015, l’esposizione debitoria di UBI Banca verso IW Bank e Banca Carime era inoltre costituita da titoli in
circolazione sottoscritti dalle due Banche rispettivamente per 1,3 miliardi e per 1,7 miliardi.
34*
L’attività finanziaria
Al 31 dicembre 2015 le attività finanziarie di UBI Banca totalizzavano 20,1 miliardi di euro,
in contrazione di 3,2 miliardi rispetto a fine 2014. Escludendo le passività finanziarie, pari a
0,6 miliardi, le attività finanziarie nette si sono attestate a 19,5 miliardi (22,7 miliardi un anno
prima).
Attività/passività finanziarie
31.12.2015
Importi in migliaia di euro
Att. fin. detenute per la negoziazione
di cui: contratti derivati finanziari
Att. fin. valutate al fair value
Valore di
bilancio (A)
30.9.2015
Incid.
%
Valore di
bilancio (B)
30.6.2015
Incid.
%
Valore di
bilancio (C)
31.3.2015
Incid.
%
Valore di
bilancio (D)
31.12.2014
Incid.
%
Valore di
bilancio (E)
Variazioni (A) / (E)
Incid.
%
in valore
in %
1.088.262
5,4%
760.790
4,0%
1.463.279
6,8%
1.654.371
7,3%
1.544.835
6,6%
-456.573
-29,6%
617.226
3,1%
653.234
3,4%
638.174
3,0%
799.005
3,5%
743.985
3,2%
-126.759
-17,0%
196.034
1,0%
195.490
1,0%
197.223
0,9%
198.365
0,9%
193.167
0,8%
2.867
1,5%
15.357.571
76,3%
14.767.754
76,8%
16.309.111
75,8%
17.405.247
76,3%
18.066.883
77,3%
-2.709.312
-15,0%
3.494.547
17,3%
3.486.873
18,2%
3.535.692
16,5%
3.528.010
15,5%
3.576.951
15,3%
-82.404
-2,3%
Attività finanziarie (a)
di cui:
20.136.414
100,0%
19.210.907
100,0%
21.505.305
100,0%
22.785.993
100,0%
23.381.836
100,0%
-3.245.422
-13,9%
- titoli di debito
19.131.997
95,0%
18.110.466
94,3%
20.421.294
95,0%
21.607.800
94,8%
22.192.154
94,9%
-3.060.157
-13,8%
18.234.275
90,6%
17.763.585
92,5%
20.061.779
93,3%
21.185.264
93,0%
21.488.819
91,9%
-3.254.544
-15,1%
- titoli di capitale
214.770
1,1%
272.402
1,4%
266.988
1,2%
200.022
0,9%
195.523
0,8%
19.247
9,8%
- quote O.I.C.R.
172.421
0,9%
174.805
0,9%
178.849
0,8%
179.166
0,8%
250.174
1,1%
-77.753
-31,1%
608.600
100,0%
614.788
100,0%
754.027 100,0%
844.803
100,0%
722.181
100,0%
-113.581
-15,7%
634.881
844.803 100,0%
722.181 100,0%
-113.581
-15,7%
-3.131.841
-13,8%
Att. fin. disponibili per la vendita
Att. fin. detenute sino alla scadenza
di cui: titoli di Stato italiani
Passività fin. di negoziazione (b)
di cui: contratti derivati finanziari
Attività finanziarie nette (a-b)
608.600 100,0%
19.527.814
614.788 100,0%
18.596.119
20.751.278
84,2%
21.941.190
22.659.655
Nell’esercizio sia le attività disponibili per la vendita che quelle di negoziazione sono state oggetto
di prese di beneficio che hanno interessato i titoli di Stato italiani.
Come si può notare dalla tabella, il primo portafoglio ha evidenziato flessioni durante il periodo
gennaio-settembre benché le vendite, comprese quelle effettuate nell’ambito di operazioni di
switch (quindi controbilanciate da acquisti di pari importo), siano proseguite anche nel quarto
trimestre. Le attività AFS continuano a rappresentare la porzione più consistente
dell’aggregato (76,3%) e la loro consistenza oltre a contribuire al sostegno del margine
d’interesse – seppur in misura minore rispetto al passato a causa dell’abbassamento dei
rendimenti – assicura al Gruppo il mantenimento di un livello di liquidità ottimale, grazie al
requisito di stanziabilità in Banca Centrale Europea.
Il portafoglio di negoziazione ha invece registrato significativi disinvestimenti nel terzo
trimestre dell’esercizio.
I restanti portafogli (attività finanziarie detenute sino alla scadenza e attività finanziarie
valutate al fair value) non hanno mostrato variazioni di rilievo nell’anno.
A partire dal quarto trimestre sono state intraprese azioni di diversificazione, mediante nuovi
investimenti che hanno interessato titoli Corporate investment grade (portafoglio AFS) e titoli
governativi americani (portafoglio HFT): si tratta delle fasi iniziali di una manovra più ampia
che andrà gradualmente a modificare la composizione complessiva delle attività finanziarie nel
corso del 2016.
35*
Le Attività finanziarie disponibili per la vendita
Le “Attività finanziarie disponibili per la vendita” (Available for sale – AFS), voce 40 dell’Attivo, vengono valutate al fair
value con iscrizione delle variazioni nell’apposita riserva da valutazione del patrimonio netto, ad eccezione delle perdite
per riduzione di valore ritenute significative o prolungate. In tal caso la riduzione di valore intervenuta nel periodo viene
rilevata a conto economico con rigiro contabile dell’eventuale riserva negativa/positiva precedentemente iscritta a
patrimonio netto. Successivamente agli impairment, i recuperi di valore continuano ad essere iscritti nell’apposita riserva
da valutazione del patrimonio netto se riferiti a titoli di capitale e a conto economico se riferiti a titoli di debito. Le
eventuali riduzioni al di sotto dei valori di precedenti impairment vengono rilevate a conto economico.
Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e 3) si rinvia alla Sezione A.3, della Parte A – Politiche
contabili della Nota Integrativa.
Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
31.12.2015
L1
Importi in migliaia di euro
Titoli di debito
L2
31.12.2014
Valore di
bilancio
L3
L1
L2
Variazioni
L3
Valore di
bilancio
in valore
in %
14.840.900
313.310
17.640
15.171.850
16.921.010
899.134
-
17.820.144
-2.648.294
-14,9%
14.166.356
154.582
-
14.320.938
16.648.018
469.455
-
17.117.473
-2.796.535
-16,3%
Titoli di capitale
2.313
-
136.325
138.638
1.726
45
117.675
119.446
19.192
16,1%
Quote O.I.C.R.
12.406
34.677
-
47.083
83.882
43.411
-
127.293
-80.210
-63,0%
di cui: titoli di Stato italiani
Finanziamenti
Totale
-
-
-
-
-
-
-
-
-
14.855.619
347.987
153.965
15.357.571
17.006.618
942.590
117.675
18.066.883
-2.709.312
-15,0%
A fine 2015 le attività finanziarie disponibili per la vendita risultavano pari a 15,4 miliardi, in
calo di 2,7 miliardi rispetto ai 18,1 miliardi del dicembre precedente.
Lo stock è rappresentato al 99% da titoli di debito, al cui interno la maggioranza è costituita
da titoli di Stato italiani, scesi a 14,3 miliardi dai 17,1 miliardi di fine 2014, con una
diminuzione netta di 2,8 miliardi risultante di:

vendite di BTP per 825 milioni nominali nel primo trimestre, di 250 milioni nominali riferiti ad un
titolo Republic of Italy nel secondo trimestre (al quale si è aggiunta la scadenza di un CTZ del valore
nominale di 50 milioni) e di BTP per 1,75 miliardi nominali nel terzo trimestre;

acquisti di BTP per 610 milioni nominali parzialmente compensati dalla vendita di BTP per 350
milioni nominali e di un titolo Republic of Italy per 50 milioni nel quarto trimestre.
Alle vendite sopra dettagliate si sono aggiunte operazioni di switch che hanno comportato un lieve
allungamento della scadenza degli investimenti: la prima manovra, effettuata a giugno, aveva interessato
BTP per nominali 0,75 miliardi, mentre la seconda, realizzata nei mesi di ottobre/novembre, ha avuto ad
oggetto la compravendita di BTP per 2 miliardi nominali.
Gli altri titoli di debito (851 milioni) hanno subito un incremento di 148 milioni nell’esercizio:
dopo le riduzioni registrate alle chiusure intermedie ed in particolare nel corso del primo
trimestre (per effetto di rimborsi/vendite sia di obbligazioni di primarie controparti bancarie
italiane ed europee sia di titoli corporate), nel periodo ottobre-dicembre la voce ha registrato
nuovi investimenti per complessivi 500 milioni nominali di titoli investment grade in euro,
differenziati settorialmente e per rating.
Quest’ultima manovra rientra nell’ambito di una strategia, già anticipata nella parte introduttiva del capitolo, di
progressiva diversificazione degli investimenti, al fine di realizzare un alleggerimento dell’esposizione in titoli di
Stato italiani: l’attuazione, iniziata nel quarto trimestre 2015, proseguirà nel 2016.
A livello 3 di fair value è stato contabilizzato, per 17,6 milioni, il prestito obbligazionario
convertibile emesso da Sorgenia Spa, nell’ambito dell’accordo ex articolo 182 bis L.F.1.
I titoli di capitale (138,6 milioni dai precedenti 119,4 milioni) hanno incorporato le seguenti
principali movimentazioni (tutte riferite a titoli iscritti a livello 3 di fair value):

la vendita parziale, perfezionata nel dicembre 2015, della partecipazione in I.C.B.P.I. (572.566 azioni,
pari al 4,04% del capitale sociale dell’Istituto): il fair value anno su anno risulta decrementato di 10,9
1 Per maggiori dettagli si rimanda al capitolo “L’intermediazione con la clientela: gli impieghi” contenuto nella Relazione sulla gestione
consolidata.
36*
milioni per effetto della cessione. Nel corso del secondo e terzo trimestre l’investimento era stato rivalutato per
complessivi 75,8 milioni in coerenza con le valorizzazioni previste in sede di stipula del contratto preliminare di vendita;


la contabilizzazione, sempre in dicembre, di 24,1 milioni riferiti agli strumenti finanziari partecipativi
(“SFP Patrimonializzazione”) emessi dalla Nuova Sorgenia Holding quale parziale conversione dei crediti
originari vantati da UBI Banca, in ottemperanza all’accordo di ristrutturazione2;
la rivalutazione per 3 milioni dell’azione Visa Europe Limited, contabilizzata nel mese di dicembre in
seguito alla comunicazione della proposta di acquisto del 100% del capitale della società da parte della
holding Visa Inc.. L’accordo prevede il pagamento di un prezzo prestabilito sulla base del quale è stata
effettuata la nuova valorizzazione delle azioni detenute.
Infine le quote O.I.C.R. (47,1 milioni rispetto ai 127,3 milioni di dodici mesi prima) hanno
registrato, nel primo trimestre, il disinvestimento di un fondo ETF in carico a fine 2014 per
73,8 milioni (classificato al livello 1 di fair value).
Complessivamente a dicembre 2015 i fondi immobiliari in portafoglio ammontavano a 17,8 milioni (15,6 milioni un anno
prima). Al livello 1 di fair value è contabilizzato per 12,4 milioni (10,1 milioni a fine 2014) il fondo Polis, che nell’anno è
stato interessato da un rimborso parziale anticipato per 2,2 milioni.
Le Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
La voce 50 dell’Attivo “Attività finanziarie detenute sino alla scadenza” (Held to maturity – HTM) comprende gli strumenti
finanziari che si ha intenzione e capacità di mantenere fino alla scadenza.
Tali attività sono valutate al costo ammortizzato con imputazione a conto economico delle eventuali perdite durevoli di
valore o delle eventuali riprese di valore registrate in seguito al venir meno delle motivazioni che le avevano determinate.
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione
31.12.2015
Importi in migliaia di euro
Titoli di debito
di cui: titoli di Stato italiani
Finanziamenti
Totale
31.12.2014
Fair Value
Valore di
bilancio
L1
L2
Totale
L3
Variazioni
Fair Value
Valore di
bilancio
L1
L2
Totale
L3
in valore
in %
3.494.547
3.599.957
-
-
3.599.957
3.576.951
3.607.673
-
-
3.607.673
-82.404
-2,3%
3.494.547
3.599.957
-
-
3.599.957
3.576.951
3.607.673
-
-
3.607.673
-82.404
-2,3%
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.494.547
3.599.957
-
-
3.599.957
3.576.951
3.607.673
-
-
3.607.673
-82.404
-2,3%
Il portafoglio, costituito da BTP per nominali 3,05 miliardi aventi scadenze comprese tra il
2020 ed il 2022, evidenziava un valore contabile di 3,5 miliardi, senza variazioni di rilievo
nell’esercizio, se non rivenienti unicamente dagli effetti delle valorizzazioni contabili.
Gli strumenti finanziari di negoziazione
Le Attività finanziarie di negoziazione
La voce 20 dell’Attivo “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” (Held For Trading – HFT) comprende gli
strumenti finanziari di trading “utilizzati al fine di generare un utile dalle fluttuazioni di prezzo a breve termine”. Essi
vengono valutati al fair value rilevato a conto economico – Fair Value Through Profit or Loss – FVPL.
Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e 3) si rinvia alla Sezione A.3, della Parte A – Politiche
contabili della Nota Integrativa.
Al 31 dicembre 2015 le attività finanziarie detenute per la negoziazione si presentavano in
riduzione a 1,1 miliardi rispetto agli 1,5 miliardi in essere dodici mesi prima: la flessione è
2 Si veda nota 1.
37*
principalmente attribuibile agli investimenti in titoli di Stato italiani, scesi a 419 milioni dai
precedenti 794 milioni.
Il portafoglio governativo, marginalmente cresciuto nell’arco del primo semestre, è stato
oggetto di importanti realizzi nel periodo luglio-settembre, mentre nell’ultimo trimestre è stato
alimentato con nuovi investimenti, dando anche inizio ad una parziale diversificazione
geografica dei titoli sovrani acquistati.
Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione
31.12.2015
Importi in migliaia di euro
L1
L2
31.12.2014
Valore di
bilancio
L3
L1
L2
Variazioni
Valore di
bilancio
L3
in valore
in %
A. Attività per cassa
Titoli di debito
465.497
3
100
465.600
794.399
407
253
795.059
-329.459
-41,4%
di cui: titoli di Stato italiani
418.790
-
-
418.790
794.395
-
-
794.395
-375.605
-47,3%
Titoli di capitale
4.580
-
-
4.580
4.504
-
445
4.949
-369
-7,5%
Quote O.I.C.R.
275
-
581
856
241
-
601
842
14
1,7%
-
-
-
-
-
-
-
-
-
470.352
3
681
471.036
799.144
407
1.299
800.850
-329.814
-41,2%
Derivati finanziari
647
612.461
4.118
617.226
777
741.828
1.380
743.985
-126.759
-17,0%
Derivati su crediti
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale (b)
647
612.461
4.118
617.226
777
741.828
1.380
743.985
-126.759
-17,0%
Totale (a+b)
470.999
612.464
4.799
1.088.262
799.921
742.235
2.679
1.544.835
-456.573
-29,6%
Finanziamenti
Totale (a)
-
B. Strumenti derivati
-
Nel dettaglio, sono state registrate le seguenti movimentazioni:
- acquisti per 850 milioni nominali a fronte di disinvestimenti per 800 milioni nominali nel
primo trimestre;
- acquisti per 775 milioni nominali a fronte di vendite per 790 milioni nominali nel secondo
trimestre;
- vendita di un BTP per 725 milioni nominali nel terzo trimestre;
- acquisto di BTP per 300 milioni nominali nel quarto trimestre.
Gli altri titoli di debito, 46,8 milioni a fine anno rispetto agli 0,7 milioni del dicembre 2014,
includono per 45 milioni un titolo US Treasury del valore nominale di 50 milioni, acquistato
nel quarto trimestre, nell’ambito della strategia di diversificazione del rischio intrapresa.
I titoli di capitale, prevalentemente classificati a livello 1, si sono mantenuti ad un livello
contenuto, senza mostrare variazioni di rilievo: 4,6 milioni la loro consistenza a fine 2015
rispetto ai precedenti 4,9 milioni.
Le quote O.I.C.R. si attestavano a 856 mila euro, pressoché invariati nel confronto con fine
2014, dei quali 581 mila euro relativi agli investimenti residuali in hedge fund effettuati prima
del 30 giugno 2007.
Nel portafoglio erano infine presenti strumenti derivati per 617 milioni (744 milioni a dicembre
2014), totalmente di natura finanziaria, la cui evoluzione è da leggersi in correlazione con la
corrispondente voce iscritta fra le passività finanziarie di negoziazione.
38*
Le Passività finanziarie di negoziazione
Passività finanziarie di negoziazione: composizione
31.12.2015
L1
Importi in migliaia di euro
L2
31.12.2014
Valore di
bilancio
L3
L1
L2
Variazioni
Valore di
bilancio
L3
in valore
in %
A. Passività per cassa
Debiti verso banche
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Debiti verso clientela
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Derivati finanziari
7
608.582
11
608.600
300
721.881
-
722.181
-113.581
Derivati creditizi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale (b)
7
608.582
11
608.600
300
721.881
-
722.181
-113.581
-15,7%
Totale (a+b)
7
608.582
11
608.600
300
721.881
-
722.181
-113.581
-15,7%
Totale (a)
B. Strumenti derivati
-15,7%
-
A fine 2015 le passività finanziarie di negoziazione, rappresentate esclusivamente da derivati
finanziari, erano scese a 609 milioni dai precedenti 722 milioni. Come nella situazione di
raffronto non risultavano in essere passività per cassa, ancorché durante l’anno UBI Banca
abbia dato luogo ad una contenuta operatività in scoperti tecnici su titoli di Stato italiani.
Le Attività finanziarie valutate al fair value
La voce “Attività finanziarie valutate al fair value” comprende gli strumenti finanziari classificati in tale categoria in
applicazione della Fair Value Option (FVO). Tali attività vengono valutate al fair value con imputazione delle variazioni a
conto economico.
Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e 3) si rinvia alla Sezione A.3, della Parte A – Politiche
contabili della Nota Integrativa.
Attività finanziarie valutate al fair value: composizione
31.12.2015
L1
Importi in migliaia di euro
Titoli di debito
L2
31.12.2014
Valore di
bilancio
L3
L1
L2
Variazioni
Valore di
bilancio
L3
in valore
in %
-
-
-
-
-
-
-
-
Titoli di capitale
1.700
3.000
66.852
71.552
3.224
3.000
64.904
71.128
424
0,6%
Quote O.I.C.R.
119.082
-
5.400
124.482
116.802
-
5.237
122.039
2.443
2,0%
-
-
-
-
-
-
-
-
120.782
3.000
72.252
196.034
120.026
3.000
70.141
193.167
Finanziamenti
Totale
-
2.867
-
1,5%
L’aggregato ammontava a fine esercizio a 196 milioni, sostanzialmente stabile rispetto alle
consistenze del dicembre 2014 (193,2 milioni). Questa, in dettaglio, la composizione del
portafoglio:
- titoli di capitale, detenuti nell’ambito dell’attività di merchant banking e di private equity,
per 71,5 milioni (71,1 milioni il dato di confronto);
- quote di O.I.C.R. per 124,5 milioni che comprendono, al livello 1, i fondi quotati Tages per
119,1 milioni (116,8 milioni la valorizzazione dell’anno precedente) e, a livello 3, hedge fund
per 5,4 milioni (5,2 milioni a fine 2014). Fondi hedge residuali sono anche presenti, per 581
mila euro, all’interno della categoria HFT.
Si rimanda al medesimo paragrafo della Relazione sulla gestione consolidata per gli aggiornamenti relativi
ai contenziosi in essere (vicenda Madoff e fondo Dynamic Decisions Growth).
39*
L’esposizione al rischio sovrano
UBI Banca: esposizioni al rischio sovrano
31.12.2015
Paese / portafoglio di classificazione
importi in migliaia di euro
Valore
nom inale
- Italia
15.744.921
attività e passività finanziarie detenute per la
negoziazione (esposizione netta)
attività finanziarie disponibili per la vendita*
attività finanziarie detenute sino alla scadenza
31.12.2014
Valore
di bilancio
Valore
nom inale
Fair Value
18.286.963
18.392.375
Valore
di bilancio
18.799.190
Fair Value
21.530.758
21.561.480
400.000
418.790
418.790
800.002
794.395
794.395
12.257.155
14.333.545
14.333.545
14.915.005
17.122.835
17.122.835
3.050.000
3.494.547
3.599.957
3.050.000
3.576.951
3.607.673
crediti
37.766
40.081
40.083
34.183
36.577
36.577
- Stati Uniti
50.000
44.990
44.990
-
-
-
attività e passività finanziarie detenute per la
negoziazione (esposizione netta)
50.000
44.990
44.990
-
-
-
- Olanda
10
10
10
10
10
10
crediti
10
10
10
10
10
10
2
1
1
2
2
2
attività e passività finanziarie detenute per la
negoziazione (esposizione netta)
2
1
1
2
2
2
Totale esposizioni per cassa
15.794.933
18.331.964
18.437.376
18.799.202
21.530.770
21.561.492
- Argentina
* Il valore di bilancio differisce rispetto a quello riportato nella riga "titoli di Stato Italiani" della tabella relativa alle “Attività finanziarie disponibili per la vendita” per la
presenza, in questa tabella, di obbligazioni Cassa Depositi e Prestiti (emittente statale) per 12,6 milioni al 31 dicembre 2015 e per 5,4 milioni al 31 dicembre 2014.
Il dettaglio delle esposizioni di UBI Banca viene declinato tenendo presente che, secondo le indicazioni dell’Autorità di Vigilanza europea (European Securities and
Markets Authority, ESMA), per "debito sovrano" devono intendersi i titoli obbligazionari emessi dai Governi centrali e locali e dagli Enti governativi, nonché i prestiti agli stessi
erogati.
Al 31 dicembre 2015 il valore di bilancio delle esposizioni al rischio sovrano di UBI Banca
ammontava a 18,3 miliardi, in diminuzione rispetto ai 21,5 miliardi di fine 2014.
Il rischio sovrano permane concentrato sull’Italia, con riduzioni spiegate dal
ridimensionamento dei portafogli AFS e HFT. La posizione domestica rappresentata da crediti
verso la pubblica amministrazione si conferma contenuta e stabile.
L’esposizione verso gli Stati Uniti è sorta nel quarto trimestre in seguito all’acquisto di un
Treasury americano; mentre restano del tutto marginali e pressochè invariate quelle nei
confronti di Olanda e Argentina.
UBI Banca: maturity dei titoli di Stato italiani
31.12.2015
Attività
finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività
finanziarie
disponibili per
la vendita
31.12.2014
Attività
finanziarie
detenute sino
alla scadenza
Valore di
bilancio
Incidenza
%
Attività
finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività
finanziarie
disponibili per
la vendita
Attività
finanziarie
detenute sino
alla scadenza
Valore di
bilancio
Incidenza
%
Importi in migliaia di euro
Fino a 6 mesi
Da 6 mesi fino a un anno
Da un anno fino a 3 anni
Da 3 anni fino a 5 anni
Da 5 anni fino a 10 anni
Oltre 10 anni
Totale
100.029
-
-
100.029
0,4%
-
49.925
-
49.925
0,2%
-
155.670
-
155.670
0,9%
199.612
-
-
199.612
0,9%
50.226
4.775.847
-
4.826.073
26,5%
594.780
3.548.757
-
4.143.537
19,3%
-
1.405.203
2.336.591
3.741.794
20,5%
-
7.730.427
-
7.730.427
36,0%
268.535
6.187.391
1.157.956
7.613.882
41,8%
1
3.395.529
3.576.951
6.972.481
32,5%
-
1.796.827
-
1.796.827
9,9%
2
2.392.835
-
2.392.837
11,1%
418.790
14.320.938
3.494.547
18.234.275
100,0%
794.395
17.117.473
3.576.951
21.488.819
100,0%
Dalla tabella che riporta la distribuzione per scadenza dei titoli di Stato italiani in portafoglio,
emerge l’accresciuta incidenza:
- della fascia temporale “da un anno fino a 3 anni” (26,5% del totale rispetto al 19,3%), in
relazione alla presenza, nel portafoglio AFS, di titoli per 3,1 miliardi aventi scadenza nel
2018 che nella situazione di raffronto rientravano in un’altra fascia temporale;
- della fascia “da 5 anni fino a 10 anni” (41,8% dal 32,5% precedente nonostante il passaggio
di oltre il 60% del portafoglio HTM nella fascia temporale inferiore) nella quale si sono
concentrati, in particolare, gli effetti delle manovre di switch sul portafoglio AFS (con uno
40*
spostamento dalla fascia “da 3 anni fino a 5 anni”) e gli investimenti effettuati all’interno del
portafoglio di trading nell’ultimo trimestre dell’esercizio.
Relativamente a quest’ultimo portafoglio, si segnala che le vendite realizzate nel terzo trimestre
hanno riguardato, in particolare, titoli con scadenza “da 1 anno fino a 3 anni”.
Al 31 dicembre 2015 il portafoglio di negoziazione aveva una vita media di 4,1 anni (1,4 anni a
fine 2014), il portafoglio AFS di 6,2 anni (6,1 anni) ed il portafoglio HTM di 4,8 anni (5,8 anni).
***
Nell’ottica di una maggiore trasparenza sulle esposizioni al rischio di credito rappresentate da titoli di debito diversi
dal debito sovrano – così come sollecitato dalla European Securities and Markets Authority (ESMA) nel documento n.
725/2012 del 12 novembre 2012 – viene proposta una tabella riepilogativa dei titoli di debito diversi dal debito
sovrano complessivamente iscritti nell’attivo patrimoniale di UBI Banca (Attività finanziarie disponibili per la vendita,
Attività finanziarie detenute per la negoziazione, Crediti verso banche e Crediti verso clientela).
Titoli di debito diversi dai titoli di Stato iscritti nell'attivo di bilancio
31.12.2015
Importi in migliaia di euro
Emittente
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Totale Corporate
Bancario
Bancario
Bancario
Bancario
Bancario
Bancario
Bancario
Bancario
Bancario
Bancario
Bancario
Bancario
Totale Bancario
B.E.I.
Totale Sovranazionali
Totale Titoli di debito
Nazionalità
Valore di
bilancio
31.12.2014
Fair Value
Valore
Nominale
Valore di
bilancio
Fair Value
Valore
Nominale
Italia
205.078
199.741
209.659
Francia
Lussemburgo
Olanda
Regno Unito
Spagna
Ungheria
Stati Uniti
Australia
Danimarca
Finlandia
Germania
Irlanda
Messico
Norvegia
70.787
112.899
76.663
41.522
77.262
15.725
8.075
2.033
26.690
20.297
8.325
9.626
674.982
70.787
112.899
76.663
41.522
77.262
15.725
8.075
2.033
26.690
20.297
8.325
9.626
669.645
66.000
5
106.706
74.037
37.900
72.800
14.500
7.500
2.000
25.500
20.100
7.500
9.000
653.207
190.916
43.967
27.893
28.073
10.111
22.640
10.226
10.935
344.761
186.202
43.967
27.893
28.073
10.111
22.640
10.226
10.935
340.047
187.599
40.000
24.715
26.150
8.987
20.271
10.000
10.000
327.722
Germania
Italia
Lussemburgo
Regno Unito
Austria
Finlandia
Francia
Irlanda
Olanda
Spagna
Svezia
Cipro
5.760
6.475.049
27.738
15.228
7.012
8.083
5.088
7.563
19.111
8.118
64
6.578.814
-
5.760
6.561.971
27.738
15.228
7.012
8.083
5.088
7.563
19.111
8.118
64
6.665.736
-
5.003
6.470.407
27.000
14.500
6.500
8.000
5.000
7.500
19.000
7.500
9.500
6.579.910
-
2
6.165.609
21.552
10.381
66
6.197.610
3
3
2
6.167.915
21.552
10.381
66
6.199.916
3
3
3
6.136.931
18.000
10.000
9.500
6.174.434
2
2
7.253.796
7.335.381
7.233.117
6.542.374
6.539.966
6.502.158
Lussemburgo
Il valore di bilancio di tali investimenti totalizzava 7,3 miliardi (6,5 miliardi a dicembre 2014):
alla crescita ha contribuito la manovra di diversificazione del portafoglio AFS realizzata nel
quarto trimestre (500 milioni nominali) che ha determinato un’ ampia distribuzione geografica
degli investimenti soprattutto con riferimento ai titoli di emittenti corporate. I titoli bancari in
portafoglio, al contrario, confermano un’elevata concentrazione su emittenti italiani in quanto
il valore di bilancio indicato in tabella (6,6 miliardi a fine 2015) si riferisce per 6,3 miliardi a
obbligazioni delle Banche Rete sottoscritte da UBI Banca nell’ambito dell’attività infragruppo.
A completamento dell’informativa richiesta dall’ESMA, si precisa infine che a dicembre 2015 (così come a
dicembre 2014), UBI Banca non aveva in essere contratti derivati su credito (Credit Default product) – né
tantomeno ha operato su tali strumenti nel corso dell’esercizio, per incrementare la propria esposizione ovvero per
acquisire protezione.
41*
Il patrimonio netto e l’adeguatezza
patrimoniale
Al 31 dicembre 2015 il patrimonio
netto contabile di UBI Banca,
comprensivo del risultato di esercizio,
si attestava a 8.758,9 milioni di euro
che si raffrontano agli 8.566,7 milioni
di fine 2014.
Riserve da valutazione: composizione
31.12.2015
Importi in migliaia di euro
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Copertura dei flussi finanziari
Differenze di cambio
31.12.2014
281.294
143.045
-101
-243
-243
Utili (Perdite) attuariali relativi a piani previdenziali
Come si può evincere dal Prospetto a benefici definiti
-7.554
-8.844
delle variazioni del patrimonio netto al Leggi speciali di rivalutazione
30.993
30.993
31 dicembre 2015 e dal Prospetto
Totale
304.389
164.951
della redditività complessiva riportati
tra
gli
Schemi
del
bilancio
dell’impresa, l’incremento di 192,2 milioni intervenuto nei dodici mesi può essere ricondotto a:
• l’utilizzo della Riserva Straordinaria al fine del pagamento del dividendo per 72 milioni1;
• una variazione delle riserve da valutazione globalmente positiva per 139,4 milioni di cui:
+138,2 milioni inerenti alle attività finanziarie disponibili per la vendita, +1,3 milioni
afferenti a perdite attuariali su piani a benefici definiti e -0,1 milioni relativi alla copertura
dei flussi finanziari;
• una variazione positiva complessivamente per 1,4 milioni in seguito all’assegnazione di
azioni proprie al “Personale più rilevante” del Gruppo nell’ambito del sistema incentivante;
• l’appostazione dell’utile d’esercizio per 123,4 milioni.
Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
Importi in migliaia di euro
1. Esistenze iniziali al 1° gennaio 2015
2. Variazioni positive
2.1 Incrementi di fair value
2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative
Titoli di debito
3. Variazioni negative
3.1 Riduzione di fair value
3.2 Rettifiche da deterioramento
3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive
Finanziamenti
Totale
59.378
9.421
-
143.045
244.912
217.894
16.433
16.433
4.876
4.156
-
266.221
238.483
27.018
-
720
-
27.738
337
-
276
-
613
26.681
-
-
444
-
-
27.125
-
-103.940
-13.663
-
-22.102
-2.289
-
-1.930
-1.405
-525
-
-127.972
-17.357
-525
-90.277
-19.813
-
-
-110.090
-
-
-
-
-
215.218
53.709
12.367
-
281.294
3.4 Altre variazioni
4. Rimanenze finali al 31 dicembre 2015
Quote di
OICR
74.246
- da deterioramento
- da realizzo
2.3 Altre variazioni
Titoli di
capitale
Come si può notare dalla tabella di dettaglio, la variazione di +138,2 milioni complessivamente
evidenziata dalle “Riserve da valutazione delle attività disponibili per la vendita” riflette i
significativi incrementi di fair value che hanno interessato i titoli di debito in portafoglio (al
netto dell’effetto fiscale) grazie al progressivo miglioramento delle quotazioni sui mercati
finanziari riconducibile anche all’adozione ed al successivo ampliamento delle misure di
Quantitative Easing da parte della BCE.
In particolare la riserva relativa a tale categoria, ha visto il proprio saldo migliorare di 141
milioni, evidenziando incrementi di fair value per 217,9 milioni riferibili quasi integralmente a
1 L’Assemblea dei Soci ha inoltre approvato l’integrale copertura della perdita d’esercizio 2014 – pari a 918,4 milioni, essenzialmente
riconducibili all’impairment sulle partecipazioni del Gruppo – mediante ricorso alla Riserva sovrapprezzo azioni.
42*
titoli di Stato italiani. La riserva sui titoli di Stato è così passata dai +68,5 milioni del dicembre
2014 ai 211 milioni di fine 2015.
Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
31.12.2015
Riserva positiva
Importi in migliaia di euro
1. Titoli di debito
2. Titoli di capitale
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
Totale
31.12.2014
Riserva negativa
Totale
Riserva positiva
Riserva negativa
Totale
228.218
53.727
12.370
-
-13.000
-18
-3
-
215.218
53.709
12.367
-
253.440
59.396
10.165
-
-179.194
-18
-744
-
74.246
59.378
9.421
-
294.315
-13.021
281.294
323.001
-179.956
143.045
La voce “Rigiro a conto economico di riserve negative”, pari a 27 milioni, è essenzialmente
riferibile alla vendita di titoli di Stato e per 0,3 milioni alla svalutazione di un titolo
obbligazionario per deterioramento dello stesso.
Tra le variazioni negative si segnalano riduzioni di fair value per 13,7 milioni, per oltre il 90%
su titoli di Stato, nonché “Rigiri a conto economico di riserve positive da realizzo” per 90,3
milioni, quasi totalmente per cessione di titoli di Stato.
Per quanto attiene ai titoli di capitale (al netto dell’effetto fiscale), la tabella mostra incrementi
di fair value per 16,4 milioni relativi per 14 milioni alla partecipazione nell’Istituto Centrale
delle Banche Popolari Italiane 2 e per 2 milioni alla rivalutazione delle azioni Visa Europe
Limited operata in dicembre in seguito alla comunicazione ricevuta da Visa Inc. dell’intenzione di
acquistare il 100% del capitale della società ad un prezzo prestabilito.
Tra i decrementi si segnalano riduzioni di fair value per 2,3 milioni integralmente riferibili alla
partecipazione in S.A.C.B.O. e “Rigiri a conto economico da riserve positive” per 19,8 milioni
correlati alla cessione della partecipazione I.C.B.P.I..
In merito alle quote O.I.C.R., la relativa riserva ha registrato incrementi di fair value per 4,2
milioni, riferibili per oltre il 70% al fondo Polis, e “Rigiri a conto economico di riserve negative”
per 0,7 milioni, dei quali 0,4 milioni da realizzo e 0,3 milioni da deterioramento per la
svalutazione di un fondo ETF. Tra le variazioni negative, emergono decrementi di fair value per
1,4 milioni e rettifiche da deterioramento per 0,5 milioni relativi alla svalutazione di due fondi
avvenuta nel terzo trimestre.
Come evidenziato nella Sezione 2, Parte F della Nota Integrativa, il totale fondi propri di UBI
Banca – calcolato secondo la nuova disciplina prudenziale per le banche e per le imprese di
investimento entrata in vigore il 1° gennaio 2014 (c.d. Basilea 3) – a fine 2015 totalizzava
9.725 milioni di euro, dei quali 8.272 milioni rappresentati da capitale primario (Common
Equity Tier 1 capital).
I requisiti prudenziali per rischio di credito, di aggiustamento della valutazione del credito, per
rischi di mercato e rischio operativo – dettagliati nella medesima Sezione della Parte F –
totalizzavano 1.845 milioni di euro, determinando un Common Equity Tier 1 capital ratio pari
al 35,87%, un Tier 1 capital ratio del 35,87% ed un Total capital ratio del 42,16%.
2 Adeguamento di fair value della partecipazione operato in coerenza con le valorizzazioni previste in sede di stipula preliminare del
contratto di cessione parziale della partecipazione.
43*
I rapporti verso le imprese del Gruppo
I rapporti verso le Società del Gruppo, distinguendo fra imprese controllate (consolidate
integralmente) e imprese collegate (consolidate con il metodo del patrimonio netto), sono
dettagliatamente riportati nella Parte H della Nota Integrativa, nell’ambito dell’informativa sui
rapporti con le parti correlate.
Le operazioni con parti correlate
e con soggetti collegati
Parti correlate
Con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 – modificata con successiva delibera n. 17389 del
23 giugno 2010 – la Consob ha approvato un Regolamento recante disposizioni in materia di
operazioni con parti correlate. La normativa disciplina le procedure da seguire per
l’approvazione delle operazioni poste in essere dalle società quotate – quale è UBI Banca – con
i soggetti in potenziale conflitto d’interesse, tra cui azionisti di riferimento o di controllo,
componenti degli organi amministrativi e di controllo e alti dirigenti, inclusi i loro stretti
familiari.
L’informativa ai sensi dell’articolo 5, comma 8 della suddetta Delibera Consob 17221/2010, ed
in particolare quella sulle operazioni di maggiore rilevanza concluse da UBI Banca con parti
correlate nel corso del 2015, è riportata nella Relazione sulla gestione consolidata, alla quale si
rimanda.
Nella Nota Integrativa, Parte H, vengono inoltre fornite le informazioni, ai sensi dello IAS 24,
sui rapporti patrimoniali ed economici che UBI Banca intrattiene con le sue parti correlate,
nonché le incidenze che tali rapporti hanno sulle singole voci del proprio bilancio.
Soggetti collegati
In attuazione dell’articolo 53, commi 4 e seguenti del TUB e della Deliberazione del CICR del
29 luglio 2008, n. 277, il 12 dicembre 2011 Banca d’Italia ha emanato il 9° aggiornamento
delle “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche” (pubblicate nella Gazzetta
Ufficiale del 16 gennaio 2012) in materia di attività di rischio e conflitti di interesse nei
confronti di soggetti collegati alla banca o al gruppo bancario, dove per soggetti collegati deve
intendersi l’insieme costituito da una parte correlata e da tutti i soggetti ad essa connessi.
La nuova disciplina mira a presidiare il rischio che la vicinanza di taluni soggetti ai centri
decisionali possa compromettere l’oggettività e l’imparzialità delle deliberazioni relative a
finanziamenti e/o altre transazioni nei confronti dei medesimi soggetti.
Il primo presidio riguarda pertanto l’introduzione di limiti prudenziali per le attività di rischio
(della banca e/o del gruppo) verso i soggetti collegati. I limiti si presentano differenziati in
funzione delle diverse tipologie di parti correlate, con livelli più stringenti nel caso di relazioni
banca-industria.
Ad integrazione dei limiti prudenziali la normativa prevede apposite procedure deliberative,
unitamente a specifiche indicazioni in merito ad assetti organizzativi e controlli interni.
44*
In ragione di quanto previsto dal Titolo V, Capitolo 5, della Circolare n. 263 del 27 dicembre
2006, UBI Banca ha adottato uno specifico “Regolamento per la disciplina delle operazioni con
Soggetti Collegati del Gruppo UBI” recante disposizioni in materia di “attività di rischio e
conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati”, che disciplina le procedure dirette a
preservare l’integrità dei processi decisionali riguardanti le operazioni con soggetti collegati
poste in essere da UBI Banca.
Il Consiglio di Sorveglianza in data 15 maggio 2012 ha deliberato che in UBI Banca il nuovo
“Comitato Soggetti Collegati” coincida con il già vigente “Comitato Parti Correlate”, istituito ai
sensi delle disposizioni Consob e del Regolamento che disciplina le operazioni con Parti
Correlate (con delibera del medesimo Consiglio di Sorveglianza in data 24 novembre 2010), che
ha assunto pertanto la denominazione di “Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati”.
In tutte le segnalazioni trimestrali all’Organo di Vigilanza effettuate a partire dal 31 marzo 2015
e fino al 31 dicembre 2015, UBI Banca è sempre risultata nei limiti indicati dalla normativa
prudenziale.
***
Ulteriori informazioni sul Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati sono contenute nella
“Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di UBI Banca Spa”, riportata in altra
parte nel presente fascicolo, nella quale trova peraltro esposizione l’informativa relativa alle
politiche interne in materia di controlli a presidio delle attività di rischio e dei conflitti di
interesse nei confronti dei soggetti collegati.
45*
Il titolo azionario e la compagine sociale
Il titolo azionario
Il titolo azionario UBI Banca è negoziato al Mercato Telematico Azionario (MTA) della Borsa
Italiana, segmento Blue Chip ed è incluso fra i 40 titoli del paniere FTSE/Mib Index.
Performance comparata del titolo azionario Unione di Banche Italiane
Importi in euro
30.12.2015
A
30.9.2015
B
30.6.2015
C
31.3.2015
D
30.12.2014
E
Var. %
A/E
18.7.2011*
F
Var. %
A/F
Azioni Unione di Banche Italiane
- prezzo ufficiale
6,246
6,359
7,235
7,221
5,967
4,7%
3,351
86,4%
- prezzo di riferimento
6,200
6,340
7,195
7,285
5,960
4,0%
3,278
89,1%
Indice FTSE Italia All-Share
23.236
22.845
23.985
24.734
20.138
15,4%
18.628
24,7%
Indice FTSE Italia Banche
15.388
16.012
17.032
17.325
13.407
14,8%
12.647
21,7%
Fonte: Datastream
Nel 2015 i mercati finanziari sono risultati molto volatili. Diversi fattori hanno influito sulle
scelte degli investitori: l’avvio del Quantitative Easing da parte della BCE e le tensioni in
Grecia hanno rivestito un ruolo chiave nella prima parte dell’anno, mentre l’instabilità cinese,
la discesa del prezzo del petrolio, nonché le attese sulle mosse di politica monetaria
statunitense hanno guidato i trend borsistici nella seconda parte dell’esercizio.
Il mese di dicembre, in particolare, è stato caratterizzato da una serie di eventi che hanno
influenzato, con segni contrapposti, la performance dei titoli del settore bancario: se il piano di
risoluzione di quattro banche italiane ha causato vendite nel comparto, i “rumors” su possibili
operazioni di aggregazione hanno invece determinato una ripresa, seppur non omogenea, delle
quotazioni.
Il 2016 si è aperto ereditando le problematiche già emerse relativamente alla performance della borsa
cinese per effetto dei deludenti dati settoriali, alla reale forza della ripresa negli Usa, alla continua caduta
dei prezzi del petrolio ed alle tensioni geopolitiche che interessano l’area del Golfo.
Il settore bancario italiano ha continuato ad essere influenzato dalle varie ipotesi riguardanti la fase di
consolidamento attesa, cui sono andati ad aggiungersi i timori derivanti dalla presenza di stock elevati di crediti
deteriorati e dalla potenziale applicazione del bail-in alle banche patrimonialmente più deboli, con effetti
penalizzanti per tutto il comparto. Le rassicurazioni sulla solidità delle banche e su un’ulteriore espansione
monetaria espresse dalla BCE nella seconda parte di gennaio non hanno impedito a forti spinte speculative
di condizionare pesantemente le quotazioni degli Istituti nazionali.
Per quanto riguarda i principali indici borsistici, il FTSE Italia All-Share ha chiuso l’esercizio
con un rialzo del 15,4% mentre il FTSE Italia Banche del 14,8%.
In questo contesto il titolo UBI Banca ha segnato nei dodici mesi un aumento del 4% (+4,7% la
variazione del prezzo ufficiale): il ruolo di polo aggregante che il mercato aveva attribuito alla
Banca ha concorso a penalizzare la performance del titolo rispetto agli indici di mercato.
Nel corso del 2015 gli scambi di azioni UBI Banca al mercato telematico hanno riguardato
circa 2 miliardi di titoli per un controvalore di 13,5 miliardi di euro (2,3 miliardi di titoli
scambiati per un controvalore di circa 14,2 miliardi nel 2014).
A fine anno la capitalizzazione di Borsa (calcolata sul prezzo ufficiale) risultava salita a 5,6
miliardi dai 5,4 miliardi di dicembre 2014, confermando UBI Banca al 3° posto tra i gruppi
bancari commerciali italiani quotati1.
1 Il Gruppo si posiziona al 4° posto considerando tutti i Gruppi bancari quotati.
46*
A livello europeo, in base alla classifica stilata dall’ABI nell’European Banking Report –
comprendente i Paesi EU15 più la Svizzera – il Gruppo UBI Banca si conferma tra le prime 40
istituzioni2.
Andamento del titolo azionario UBI Banca
dal 18 luglio 2011 (*) e volumi scambiati
9
60.000.000
55.000.000
8
50.000.000
7
Volumi
45.000.000
6
40.000.000
35.000.000
5
30.000.000
4
25.000.000
3
20.000.000
15.000.000
2
10.000.000
1
5.000.000
0
2011
2012
2015
2014
2013
2016
0
l a s o n d g fm am g l a s o n d g fm am g l a s o n d g fm am g l a s o n d g fm am g l a s o n d g
prezzi di riferimento in euro
Andamento comparato del FTSE Italia All-Share, del FTSE Italia Banche e del
titolo azionario UBI Banca dal 18 luglio 2011 (*)
250
240
230
220
210
200
190
180
170
160
150
140
130
120
110
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
UBI Banca
FTSE Italia All-Share
FTSE Italia Banche
2011
2012
2014
2013
2015
2016
l a s o n d g f m a m g l a s o n d g f m a m g l a s o n d g f m a m g l a s o n d g f m a m g l a s o n d g
prezzi di riferimento in euro
(*)
Data di perfezionamento dell’aumento di capitale di UBI Banca per 1 miliardo di euro, con la sottoscrizione delle marginali azioni residuali da parte del Consorzio
di Garanzia.
2 EBR International Flash, gennaio 2016.
47*
Di seguito si riepilogano le principali informazioni relative al titolo azionario UBI Banca, nonché i più
importanti indicatori di Borsa che, per una migliore significatività, sono stati costruiti utilizzando grandezze
consolidate.
Titolo azionario UBI Banca e principali indicatori di Borsa
Anno 2015
Numero di azioni in essere a fine esercizio
Anno 2014
901.748.572
901.748.572
Prezzo medio titolo UBI (media dei prezzi ufficiali rilevati giornalmente da Borsa Italiana Spa) - in euro
6,887
6,193
Prezzo minimo (registrato durante le negoziazioni) - in euro
5,180
4,824
Prezzo massimo (registrato durante le negoziazioni) - in euro
7,880
7,545
Dividendo unitario - in euro
0,11
0,08
1,60%
1,29%
99.034.842
72.021.230
10,94
10,87
Book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato gli avviamenti di pertinenza del Gruppo - in euro
9,36
9,29
Book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato tutte le attività immateriali di pertinenza del Gruppo - in euro
9,06
8,98
5.632
5.381
Dividend Yield (dividendo unitario/prezzo medio)
Dividendi totali - in euro (*)
Book Value (Patrimonio netto consolidato del Gruppo escluso utile di esercizio / n. azioni) - in euro
Capitalizzazione di Borsa di fine esercizio (prezzi ufficiali) - in milioni di euro
Price / book value [Capitalizzazione di Borsa di fine esercizio / (patrimonio netto consolidato del Gruppo escluso utile di esercizio) ]
0,57
0,55
Price / book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato gli avviamenti di pertinenza del Gruppo
0,67
0,64
Price / book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato tutte le attività immateriali di pertinenza del Gruppo
0,69
0,66
0,1251
-0,8070
EPS - Earning per share (utile / perdita netta consolidata per azione ai sensi dello IAS 33) - in euro
(*)
Il monte dividendi relativo al 2015 è stato calcolato sulle n. 900.316.743 azioni in circolazione alla data di approvazione della proposta di dividendo da
parte del Consiglio di Gestione; tale numero non include le n. 1.431.829 azioni proprie in portafoglio alla medesima data.
Il monte dividendi relativo al 2014 era stato calcolato sulle n. 900.265.380 azioni in circolazione alla data di approvazione della proposta di dividendo da
parte del Consiglio di Gestione; tale numero non includeva le n. 1.483.192 azioni proprie in portafoglio alla medesima data.
Ai fini di una più corretta quantificazione del valore patrimoniale del titolo e del price/book value, gli indicatori 2014 sono stati calcolati utilizzando il
patrimonio consolidato al netto della perdita d’esercizio.
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari
Al 31 dicembre 2015 il capitale sociale di UBI Banca era pari a 2.254.371.430 euro costituito
da n. 901.748.572 azioni ordinarie, tutte con godimento regolare 1° gennaio 2015.
Si ricorda che con la trasformazione di UBI Banca da Società cooperativa per azioni in Società per azioni,
deliberata dall’Assemblea Straordinaria dei Soci del 10 ottobre 2015, sono state abrogate tutte le previsioni
statutarie relative ai soci (tra cui la procedura di ammissione) in quanto non più compatibili con la nuova
forma giuridica, dove la figura del socio viene a coincidere con quella dell’azionista. L’articolo 10 del nuovo
Statuto, così come previsto dalla Legge 33/2015 di conversione del D.L. 3/2015 sulla riforma delle banche
popolari, stabilisce inoltre che sino al 26 marzo 2017 (ossia per 24 mesi dalla data di entrata in vigore della
legge di conversione) “nessun soggetto avente diritto al voto possa esercitarlo, ad alcun titolo, per un
quantitativo di azioni superiore al 5% del capitale sociale avente diritto al voto”.
Le partecipazioni detenute da organismi di investimento collettivo del risparmio, italiani o esteri, non sono mai
computate ai fini di tale limite.
Ai sensi dell’art. 120, comma 2, del Testo Unico della Finanza (TUF, D.Lgs. 58/1998), coloro
che partecipano in misura superiore al 2% del capitale in un’emittente azioni quotate avente
l'Italia come Stato membro d'origine e che non sia una PMI, ne danno comunicazione alla
società partecipata ed alla Consob.
Sulla base delle comunicazioni ricevute, alla data della presente Relazione le partecipazioni
superiori al 2% risulterebbero le seguenti:
- Silchester International Investors LLP, con il 5,123% del capitale detenuto per finalità di
gestione del risparmio (comunicazione del 4 novembre 2015);
- BlackRock Inc., con il 4,998% del capitale sociale detenuto attraverso proprie società di
gestione del risparmio (comunicazione dell’8 febbraio 2016);
- Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo con il 2,230%3.
3 Partecipazione calcolata sul capitale sociale attuale (2,278% la partecipazione originariamente comunicata, generatasi a margine
della fusione per incorporazione di Banca Lombarda e Piemontese nell’aprile 2007).
48*
L’articolo 119 bis (“Esenzioni”) del Regolamento Emittenti ai commi 7 e 8 prevede che le società di gestione e i
soggetti abilitati che hanno acquisito, nell’ambito dell’attività di gestione, partecipazioni in misura superiore al
2% e inferiore al 5% del capitale di un emittente azioni quotate, non siano tenute ad obblighi di comunicazione
verso la Consob e la società partecipata. Tale esenzione si applica anche ai soggetti extracomunitari a
condizione che gli stessi, nell’ambito delle attività di gestione, siano sottoposti, nel paese di origine, a forme di
vigilanza da parte di un’autorità di controllo pubblica o riconosciuta da un’autorità pubblica.
In base alle segnalazioni fornite dagli intermediari finanziari alla data di stacco del dividendo
(18 maggio 2015) gli Azionisti UBI Banca totalizzavano oltre 147 mila unità.
Inoltre, secondo i risultati della più recente indagine sull’azionariato condotta nell’agosto 2015,
la quota di capitale detenuta da investitori istituzionali identificati nominalmente rappresenta
circa il 40% del capitale sociale di UBI Banca.
Per quanto riguarda infine le altre informazioni previste dall’articolo 123-bis del TUF, tra le
quali l’adesione al Codice di Autodisciplina delle Società Quotate promosso da Borsa Italiana e
l’accessibilità al pubblico delle relative informazioni, si rimanda alla Relazione sul Governo
Societario e gli Assetti Proprietari riportata in allegato al presente fascicolo ed altresì
consultabile sul sito istituzionale www.ubibanca.it (sezione Corporate Governance, Documenti
societari), dove trovano illustrazione anche le principali caratteristiche dei sistemi di gestione
dei rischi e di controllo interno relativi al processo di informativa finanziaria.
Azioni proprie
Al 31 dicembre 2015 UBI Banca deteneva – esclusivamente a servizio dei piani incentivanti per
il “Personale più rilevante” del Gruppo – n. 1.431.829 azioni prive di valore nominale (a fronte
delle n. 1.483.192 in essere a fine 2014), equivalenti allo 0,16% del capitale sociale.
La riduzione è stata determinata dall’assegnazione avvenuta il 1° luglio di n. 51.363 azioni
proprie riferite alla componente “up front” da erogare in strumenti finanziari relativamente al
piano di incentivazione 2012, essendo maturato il relativo periodo di retention di 2 anni.
Delle azioni proprie in essere a fine esercizio, n. 666.958 risultano già impegnate come segue:
 n. 131.277 azioni per la quota differita del piano di incentivazione di breve termine 2011;
 n. 34.242 azioni per la quota differita del piano di incentivazione di breve termine 2012;
 n. 99.512 azioni in relazione al piano di incentivazione di breve termine 2013;
 n. 259.708 azioni in relazione al piano di incentivazione a breve termine 2014;
 n. 142.219 azioni, stimate sulla base dei dati di pre-consuntivo e suscettibili di eventuali
modifiche, in relazione al piano di incentivazione di breve termine 2015.
Le rimanenti azioni (n. 764.871) saranno utilizzate a copertura del piano di incentivazione a
lungo termine attivato nel 2015, subordinatamente alla maturazione dello stesso.
In considerazione delle disponibilità di cui sopra, non si è reso necessario procedere all’acquisto di ulteriori
massime n. 1.000.000 azioni ordinarie di UBI Banca come deliberato dall’Assemblea dei Soci del 25 aprile 2015.
Poteri degli organi societari e deleghe loro attribuite
L’informativa sulle deleghe conferite ai componenti degli organi societari di Unione di Banche
Italiane Spa, prevista dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa con
Raccomandazione n. 97001574 del 20 febbraio 1997, è contenuta nella “Relazione sul Governo
Societario e gli Assetti Proprietari di UBI Banca” allegata al presente fascicolo.
49*
Altre informazioni
Informativa sul contenzioso
Nella Nota Integrativa Parte B – Sezione 12 del Passivo patrimoniale è riportata l’informativa
sul contenzioso fiscale di UBI Banca. Per quanto riguarda invece il contenzioso legale si
rimanda alla Parte E della Nota Integrativa.
La gestione delle controversie
Il modello organizzativo adottato dal Gruppo UBI Banca in materia di gestione delle controversie
attribuisce alla Capogruppo la gestione diretta delle contestazioni riguardanti UBI Banca e quelle
relative alle attività rivenienti dalla ex B@nca 24-7, per effetto dell’incorporazione avvenuta nel
2012, e della ex Centrobanca, incorporata nel corso del 2013. Con riferimento al segmento carte
di credito, per cui UBI Banca risulta emittente, la Capogruppo si avvale, per la gestione di prima
istanza, della partnership specialistica di CartaSi.
Per quanto attiene al perimetro Banche Rete e Società Prodotto, la Capogruppo svolge un ruolo
di indirizzo, coordinamento e supporto delle strutture dedicate alla gestione dei reclami.
I reclami formalizzati pervenuti nel 2015 a UBI Banca sono stati 5.353 (+8% rispetto all’esercizio
precedente): essi hanno principalmente coinvolto il segmento carte di credito, con 3.682 reclami
gestiti in prima istanza dal service CartaSi, e il comparto finanziamenti, con 1.661 contestazioni
di prima istanza. La contenuta parte residuale si riferisce ad altri prodotti e servizi.
Durante l’anno UBI Banca ha evaso complessivamente 5.488 reclami, pari a circa il 99% delle
contestazioni in gestione, con soluzioni a favore della clientela reclamante pari al 71% circa, in
crescita rispetto al 63% registrato l’anno precedente, e un importo liquidato totale in flessione
del 5% rispetto al 2014.
I tempi di risposta ai reclami, pur già ampiamente all’interno delle previsioni della vigente
normativa, sono migliorati ulteriormente scendendo dai 17 ai 15 giorni medi.
La struttura dei reclami in base al prodotto e/o servizio rispecchia chiaramente le aree di
business della Capogruppo con la concentrazione sui due raggruppamenti sopra citati.
Reclami per Prodotto/Servizio
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
68,78%
Monetica gestita da CartaSi
31,03%
Finanziamenti e mutui
Prodotti assicurativi
0,09%
Titoli e servizi di investimento
0,04%
Conti correnti e D/R
0,02%
Servizi di incasso e pagamento
0,02%
Altro
0,02%
Carte di credito e debito
0,00%
Aspetti generali
0,00%
2015
50*
Analizzando inoltre le motivazioni sottostanti alle controversie, emerge il quadro di riferimento
sintetizzato dal grafico di seguito esposto dove la voce “altro” è composta, per la quasi totalità,
da contestazioni su carte di credito non riconducibili a frodi o smarrimenti.
Reclami per motivazione
0%
10%
20%
30%
40%
70%
80%
90%
100%
22,04%
Altro
Segnalazione a centrale rischi
60%
25,37%
Applicazione delle condizioni
Condizioni
50%
46,95%
Frodi e smarrimenti
3,38%
1,44%
Esecuzione operazioni
0,49%
Comunicazione ed informazione al cliente
0,21%
Merito del credito o simili
0,06%
Anatocismo
0,04%
Aspetti organizzativi
0,04%
Personale
0,00%
Disfunzioni apparecchiature
0,00%
2015
Oltre ai reclami di prima istanza, la gestione delle controversie è stata interessata dalle
pratiche di reiterazione pervenute nel periodo di riferimento: 117 repliche e 367 ricorsi
all’Arbitro Bancario Finanziario (il 90% dei quali inerenti ai “ristori” relativi a finanziamenti
contro cessione del quinto dello stipendio estinti anticipatamente, anche in periodi remoti).
A fronte degli stock in essere sono state evase complessivamente 531 reiterazioni, pari al 96%
del totale in gestione, con l’accoglimento di 33 repliche ed il ricevimento di 85 decisioni ABF a
favore dei ricorrenti.
UBI Banca ha infine lavorato 27 esposti alle Autorità di Vigilanza (Banca d’Italia e Consob) e
ricevuto 236 istanze di mediazione, contro le 206 del 2014. Di queste ne sono state
perfezionate 212 ed in soli 12 casi si sono chiuse con liquidazioni a favore della clientela
istante.
51*
Principali rischi e incertezze cui è esposta
UBI Banca
A UBI Banca, in qualità di Capogruppo, fa capo la responsabilità del processo di valutazione
dell’adeguatezza patrimoniale a livello consolidato (ICAAP – Internal Capital Adequacy
Assessment Process) ed è suo compito assolvere alle funzioni di misurazione, controllo e
gestione dei rischi elencati nel corrispondente capitolo della Relazione sulla gestione
consolidata, al quale pertanto si rimanda per una descrizione puntuale dei medesimi, nonché
delle principali incertezze.
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura
dell’esercizio e prevedibile evoluzione della
gestione
I principali fatti di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio sono riportati nella Nota
Integrativa, Parte A – Politiche contabili, in conformità a quanto previsto dalla Circolare della
Banca d’Italia n. 262 del dicembre 2005 e successivi aggiornamenti.
Con riferimento invece alla prevedibile evoluzione della gestione, si rimanda a quanto illustrato
nel corrispondente capitolo della Relazione sulla gestione consolidata.
52*
Proposta di destinazione dell’utile
d’esercizio e di distribuzione del dividendo
Signori Azionisti,
conformemente a quanto previsto dall’articolo 2364 bis del Codice Civile e dall’articolo 44 dello
Statuto Sociale, si formula la seguente proposta di destinazione dell’utile d’esercizio e di
distribuzione del dividendo:
Utile d'esercizio
Euro
123.423.301,60
10% alla Riserva Legale
Euro
-12.342.330,16
quota imputata a Riserva Straordinaria
Euro
-7.900.000,00
Utile residuo
Euro
103.180.971,44
a disposizione per scopi benefici, umanitari, sociali, culturali ed artistici ex art. 44 dello Statuto Sociale
Euro
-1.547.714,57
Euro
101.633.256,87
variazione della quota imputata a riserva indisponibile ex art. 6, D.Lgs. 38/2005 (*)
Euro
-2.552.306,20
da utili portati a nuovo
Euro
48.601,92
Utile distribuibile
Euro
99.129.552,59
Euro 0,11 per ciascuna delle n. 900.316.743 azioni ordinarie con godimento 1° gennaio 2015 (**)
Euro
-99.034.841,73
a utili portati a nuovo
Euro
94.710,86
(*) Plusvalenze nette riferibili a strumenti finanziari non di negoziazione.
(**) Totale delle azioni in circolazione alla data di delibera del Consiglio di Gestione escluse le n. 1.431.829 azioni proprie detenute in portafoglio alla
medesima data.
Il Consiglio di Gestione ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione
di un dividendo unitario di 0,11 euro a ciascuna delle azioni ordinarie in circolazione alla data
di stacco della cedola (escluse le azioni proprie detenute in portafoglio alla stessa data), dopo
gli accantonamenti previsti dalla Legge e l’attribuzione di una quota pari a 7,9 milioni di euro
alla Riserva Straordinaria.
Il pagamento del dividendo, se deliberato, avrà luogo a partire dal 25 maggio 2016 – contro
stacco della cedola n. 18 – con rispettivamente data di stacco il 23 maggio 2016 e record date
il 24 maggio 2016.
Secondo la normativa fiscale attualmente in vigore, al dividendo non compete alcun credito di
imposta. A seconda della tipologia di percettori, il dividendo può concorrere limitatamente alla
formazione del reddito imponibile nella misura prevista dalla legge ovvero essere assoggettato
a ritenuta alla fonte a titolo di imposta con l'aliquota pro-tempore vigente.
Il monte dividendi sarà pari a 99 milioni di euro, a valere, una volta effettuate le attribuzioni di
Legge e di Statuto, sull’utile della Capogruppo.
Bergamo, 10 febbraio 2016
Il Consiglio di Gestione
53*
54*
Attestazione
del Consigliere
Delegato e del
Dirigente Preposto
alla redazione
dei documenti
contabili societari
56*
58*
Relazione della
Società di Revisione
62*
Schemi del Bilancio dell’Impresa
Stato Patrimoniale
(Importi in unità di euro)
ATTIVO
10. Cassa e disponibilità liquide
20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
31.12.2015
138.226.024
1.088.262.365
30. Attività finanziarie valutate al fair value
31.12.2014
160.329.705
1.544.834.504
196.034.459
193.167.320
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita
50. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza
15.357.571.120
3.494.547.116
18.066.883.031
3.576.951.039
60. Crediti verso banche
15.489.215.471
14.055.649.000
70. Crediti verso clientela
80. Derivati di copertura
21.901.389.590
592.409.422
23.330.320.961
647.972.267
4.637.297
9.657.400.663
5.582.820
9.624.010.808
90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica
100. Partecipazioni
110. Attività materiali
615.660.596
634.178.193
120. Attività immateriali
130. Attività fiscali:
409.807
1.529.552.973
409.807
1.688.729.594
a) correnti
b) anticipate
364.733.642
1.164.819.331
331.161.797
1.357.567.797
b1)
1.127.174.370
1.234.948.850
2.032.444
699.981.137
507.355
642.338.795
70.767.330.484
74.171.865.199
31.12.2015
15.845.353.703
31.12.2014
19.140.417.449
di cui alla Legge 214/2011
140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
150. Altre attività
Totale dell'attivo
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
10. Debiti verso banche
20.
Debiti verso clientela
30. Titoli in circolazione
7.357.585.578
7.065.270.452
36.265.239.590
36.545.667.992
40.
Passività finanziarie di negoziazione
608.599.720
722.180.510
60.
Derivati di copertura
700.870.505
937.017.919
265.926.172
352.883.014
80. Passività fiscali:
a) correnti
93.132.370
169.396.492
b) differite
172.793.802
183.486.522
100. Altre passività
881.277.802
751.070.156
110. Trattamento di fine rapporto del personale
39.974.753
45.442.639
120. Fondi per rischi e oneri:
43.556.905
45.218.325
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
130. Riserve da valutazione
1.034.898
1.144.094
42.522.007
44.074.231
304.388.565
164.951.251
160. Riserve
2.283.488.140
2.354.284.675
170. Sovrapprezzi di emissione
180. Capitale
3.798.429.612
2.254.371.430
4.716.866.301
2.254.371.430
190. Azioni proprie
200. Utile (perdita) d'esercizio
Totale del passivo e del patrimonio netto
64*
(5.155.293)
(5.340.225)
123.423.302
(918.436.689)
70.767.330.484
74.171.865.199
Nota Integrativa
Conto Economico
(Importi in unità di euro)
31.12.2 015
31.12.2014
10. Interessi attivi e proventi assimilati
874.726.213
1.122.470.967
20. Interessi passivi e oneri assimilati
(888.319.337)
(1.026.027.263)
30. Mar gine di interesse
(13.593.124)
96.443.704
40. Commissioni attive
50. Commissioni passive
93.412.001
83.473.946
(44.432.562)
(59.219.284)
60. Commissioni nette
48.979.439
24.254.662
70. Dividendi e proventi simili
249.430.480
276.488.601
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione
25.902.404
33.670.433
90. Risultato netto dell'attività di copertura
11.077.673
(8.068.567)
237.268.980
149.479.337
100. Utile (perdita) da cessione o riacquisto di:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenu te sino alla scadenza
d) passività finanziarie
110. Risultato netto delle attività passività finanziarie valutate al fair value
120. Mar gine di intermediazione
130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
d) altre operazioni finanziarie
(4.250.058)
(9.324.152)
257.102.458
166.743.421
-
(52)
(15.583.420)
(7.939.880)
4.355.600
3.072.896
563.421.452
575.341.066
(120.013.371)
(121.551.807)
(104.165.922)
(116.738.207)
(15.556.314)
(2.995.359)
(291.135)
(1.818.241)
140. Risult ato nett o della gestione finanziaria
443.408.081
453.789.259
150. Spese amministrative
(402.575.970)
(341.440.036)
(183.099.081)
(169.969.568)
(219.476.889)
(171.470.468)
a) spese per il personale
b) altre spese amministrative
160. Accantonamenti netti fondi per rischi e oneri
170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
190. Altri oneri/proventi di gestione
200. Costi operativi
210. Utili (perdite) delle partecipazioni
240. Utili (perdite) della cessione di in vestimenti
250. Utile (perdita) della operatività corrent e al lordo delle imposte
260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente
270. Utile (perdita) della operatività corrent e al netto delle impost e
290. Utile (Perdita) d'esercizio
65*
6.955.464
(310.860)
(21.453.802)
(21.503.361)
117.589.578
120.160.606
(299.484.730)
(243.093.651)
1.551.054
(1.122.126.159)
43.194
60.874
145.517.599
(911.369.677)
(22.094.297)
(7.067.012)
123.423.302
123.423.302
(918.436.689)
(918.436.689)
Nota Integrativa
Prospetto della redditività complessiva
(Importi in unità di euro)
31.12.2015
10. Utile (Perdita) d'esercizio
Altre compo nenti r eddituali al netto de lle imposte senza rigir o a
conto eco no mico
40. P iani a benefici definiti
Altre compo nenti r eddituali al netto de lle imposte c on rigir o a
conto eco no mico
90. Cop ertura dei f lussi finanziari
31.12.2014
123.423. 302
( 918. 436.689)
1.2 90. 592
(2. 579 .898)
(101. 894 )
100. Attività f inanziarie d isp onibili per la vend ita
138 .248.616
310.095.1 15
130. Totale altre compo nenti re ddituali al netto de lle imposte
139.437. 314
307.515.217
140. Redditività complessiva ( Voce 10 + 130)
262.860. 616
( 610. 921.472)
Il risultato positivo delle “Altre componenti reddituali” è da ascrivere essenzialmente alle riserve
da valutazione su titoli di debito classificati nella voce 40 – Attività finanziarie disponibili per la
vendita. Per quanto concerne il dettaglio delle diverse componenti si rimanda a quanto descritto in
calce al prospetto analitico riportato nella parte D – Redditività Complessiva.
66*
Nota Integrativa
Prospetto di variazione del Patrimonio Netto
Movimentazione al 31 dicembre 2015
Varia zioni dell'esercizio
Allocazione risultato esercizio precedente
Esistenze al 31.1 2.20 14
Modifica saldi
apertura
Operazioni sul pa trimonio netto
Es istenze al 01.0 1.2015
Riserve
Importi in unità di euro
Capitale:
2.254.371 .430
Varia zioni di riserve
Dividendi e altre
destinazioni
Emissioni nuove
azioni
Acquisto azioni
proprie
D istribuzione
stra ordina ria
dividendi
Variazione
strumenti di
capitale
Derivati su
proprie azioni
P atrimonio netto al
3 1.12.2015
Redditvità
complessiva
Stock
options
2. 254.3 71.4 30
2.25 4.371.430
2.254.371 .430
-
2. 254.3 71.4 30
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.25 4.371.430
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Sovra pprezzi di emissione
4.716.866 .301
-
4. 716.8 66.3 01
-918.436.6 89
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Riserve:
2.354.284 .675
2. 354.2 84.6 75
-
-72.021. 230
1.224 .695
a) azioni ordinarie
b) altre azioni
a) d i utili
b) altre
Riserve da valutazio ne
Strumenti di ca pitale
Azioni pro prie
Utile (perdita) di esercizio
Patrimonio N etto
-
3.79 8.429.612
2.28 3.488.140
1.678.049 .657
-
1. 678.0 49.6 57
-
-72.021. 230
-
-
-
-
-
-
-
-
676.235 .018
-
676.2 35.0 18
-
-
1.224 .695
-
-
-
-
-
-
-
67 7.459.713
139 .437. 314
30 4.388.565
164.951 .251
164.9 51.2 51
1.60 6.028.427
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-5.340 .225
-
-5.3 40.2 25
-
-
184 .932
-
-
-
-
-
-
-
-5.155.293
-918.436 .689
-
-918.4 36.6 89
918.436.6 89
-
-
-
-
-
-
-
-
123 .423. 302
12 3.423.302
8.566.696 .743
-
8. 566.6 96.7 43
-
-72.021. 230
1.409 .627
-
-
-
-
-
-
262 .860. 616
8.75 8.945.756
67*
Nota Integrativa
Prospetto di variazione del Patrimonio Netto
Movimentazione al 31 dicembre 2014
V ariazioni dell'esercizio
Allocazione risultato es ercizio precedente
Op erazioni sul patrimonio n ett o
Mod ifica saldi
apertu ra
Esistenze al 31.12.2013
Esistenze al 01.01.2014
Riserve
Importi in unità di euro
Capitale:
2.254.371.430
Variazioni di ris erve
Divid en di e altre
destinazion i
Emissioni n uove
azioni
A cquisto azioni
p rop rie
Distribu zione
straord in aria
divid en di
V ariazione
s tru menti di
capitale
Derivati su
proprie azioni
Patrimonio nett o al
31.12.2014
R edditvità
comp lessiva
Stock
options
2.254.371.430
2.254.371.430
2.254.371.430
-
2.254.371.430
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.254.371.430
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Sovrapprezzi di emissione
4.716.866.301
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
4.716.866.301
Riserve:
2.337.923.506
a) azioni ordinarie
b) altre azioni
a) di utili
b) altre
Riserve da valutazione
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Utile (perd ita) di esercizio
Patrimonio Netto
4.716.866.301
-
2.337.923.506
16.395.490
-34.321
-
2.354.284.675
1.661.654.167
-
1.661.654.167
16.395.490
-
-
-
-
-
-
-
-
-
676.269.339
-
676.269.339
-
-
-34.321
-
-
-
-
-
-
-
676.235.018
307.515.217
164.951.251
-142.563.966
-142.563.966
1.678.049.657
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-6.120.840
-
-6.120.840
-
-
780.615
-
-
-
-
-
-
-
-5.340.225
71.339.741
-
71.339.741
-16.395.490
-54.944.251
-
-
-
-
-
-
-
-918.436.689
-918.436.689
9.231.816.172
-
9.231.816.172
-
-54.944.251
746.294
-
-
-
-
-
-
-610.921.472
8.566.696.743
68*
Nota Integrativa
Rendiconto Finanziario (metodo indiretto)
31.12.2015
31.12.2014
importi in unità di euro
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione
- risultato d'esercizio (+/-)
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su att.pass.finanziarie al FV (-/+)
-185.251.239
781.680.249
123.423.302
-918.436.689
9.389.275
28.985.742
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+)
-11.077.673
8.068.567
- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-)
120.013.371
121.551.807
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-)
21.453.802
21.503.361
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri e altri costi/ricavi (+/-)
-6.955.464
310.860
- imposte e tasse non liquidate (+)
22.094.297
7.067.012
- rettifiche/riprese di valore nette gruppi di attività in via di dismissione al netto dell'effetto fiscale (+/-)
-
- rettifiche/riprese di valore nette su partecipazioni (+/-)
-
- altri aggiustamenti (+/-)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie valutate al fair value
- attività finanziarie disponibili per la vendita
- crediti verso banche: a vista
-463.592.149
256.888.410
3.330.278.760
-771.462.295
443.324.620
696.349.883
836.030
18.054.717
2.849.733.672
-2.213.249.797
-
- crediti verso banche: altri crediti
- crediti verso clientela
- altre attività
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
- debiti v/banche a vista
-563.960.816
1.321.407.400
1.720.154.633
148.242.480
-428.810.915
-3.298.271.704
517.626.470
-3.190.247.762
- debiti v/clientela
-
-1.433.265.442
-
- debiti v/banche altri debiti
1.255.741.179
-5.067.236.436
292.047.689
-154.937.324
- titoli in circolazione
-165.824.553
5.873.471.143
- passività finanziarie di negoziazione
-113.580.790
-784.549.956
- passività finanziarie valutate al fair value
-
- altre passività
Liquidità generata/assorbita dall'attività operativa
-
-120.666.288
650.879.043
-153.244.183
527.844.424
240.951.451
3.534.523.054
401.000
265.108.000
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
240.546.702
- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
-
- vendite di attività materiali
3.749
- vendite di attività immateriali
-
- vendite di rami d'azienda
-
2. Liquidità assorbita da
-37.789.719
- acquisti di partecipazioni
-35.454.150
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
-
- acquisti di attività materiali
-2.335.569
- acquisti di attività immateriali
-
- acquisti di rami d'azienda
-
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investim ento
203.161.732
268.301.013
3.000.000.000
1.114.041
-3.999.020.998
-452.343.462
-3.543.158.750
-3.518.786
-464.497.944
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie
-
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale
-
-
- distribuzione dividendi e altre finalità
-72.021.230
-54.944.251
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista
-72.021.230
-54.944.251
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO
-22.103.681
8.402.229
Legenda: (+) Generata (-) Assorbita
69*
Nota Integrativa
Riconciliazione rendiconto finanziario
Voci di bilancio
31.12.2015
31.12.2014
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'anno
160.329.705
151.927.476
Liquidità totale generata / assorbita nell'esercizio
-22.103.681
8.402.229
Cassa e disponibilità liquide: effetto delle variazioni dei cambi
-
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio
138.226.024
70*
160.329.705
Nota Integrativa
Parte A – Politiche contabili
A.1 - Parte generale
A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio
A.3 - Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie
A.4 - Informativa sul Fair Value
A.5 - Informativa sul c.d. “Day one profit/loss”
Parte B – Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Attivo
Passivo
Altre informazioni
Parte C – Informazioni sul Conto Economico
Parte D – Redditività complessiva
Nota
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Integrativa
Parte F – Informazioni sul patrimonio
Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda
Parte H – Operazioni con parti correlate
Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
Parte L - Informativa di settore
I dati contenuti nelle tabelle di Nota Integrativa sono espressi,
ove non diversamente segnalato, in migliaia di euro.
71*
Nota Integrativa
Parte A - Politiche Contabili
A.1 – PARTE GENERALE
Sezione 1 Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali
Il bilancio è redatto in conformità ai principi contabili IAS/IFRS1 emanati dall’International
Accounting Standards Board (IASB) e alle relative interpretazioni dell’International Financial
Reporting Interpretation Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea ed in vigore al
31 dicembre 2015, recepiti dal nostro ordinamento dal D. Lgs. n. 38/2005 che ha esercitato
l’opzione prevista dal Regolamento CE n. 1606/2002 in materia di principi contabili
internazionali.
Non sono state effettuate deroghe all’applicazione dei principi contabili IAS/IFRS.
Il bilancio è costituito da Stato Patrimoniale, Conto Economico, Prospetto della Redditività
Complessiva, Rendiconto Finanziario, Prospetto di variazione del Patrimonio Netto, e dalla Nota
Integrativa e corredato dalla Relazione sull’andamento della gestione.
Nella Relazione sull’andamento della gestione e nella Nota integrativa sono fornite le informazioni
richieste dai principi contabili internazionali, dalle Leggi, dalla Banca d’Italia e dalla Commissione
Nazionale per le Società e la Borsa – Consob, oltre ad altre informazioni non obbligatorie ma
ritenute ugualmente necessarie ai fini di una rappresentazione corretta e veritiera della situazione
contabile.
Il progetto di bilancio, approvato dal Consiglio di Gestione del 10 febbraio 2016 e sottoposto
all’approvazione del Consiglio di Sorveglianza dell’8 marzo 2016 è corredato dall’Attestazione del
Consigliere Delegato e del Dirigente Preposto ai sensi dell’art. 154-bis del D. Lgs. 58/1998 e
sottoposto a revisione contabile da parte della società di revisione Deloitte & Touche Spa.
Sezione 2 Principi generali di redazione
La redazione del bilancio è avvenuta in base ai criteri di valutazione, adottati nell’ottica della
continuità aziendale ed in ossequio ai principi di competenza, rilevanza dell’informazione, nonché
di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.
Il bilancio è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione
patrimoniale, la situazione finanziaria, il risultato economico dell’esercizio, la variazione del
patrimonio netto ed i flussi di cassa.
Le informazioni riportate nel presente fascicolo di bilancio, se non diversamente specificato, sono
espresse in euro quale moneta di conto e le situazioni finanziarie, patrimoniali, economiche, le
note informative di commento e le tabelle esplicative sono esposte in migliaia di euro. I relativi
arrotondamenti sono stati effettuati tenendo conto delle disposizioni indicate da Banca d’Italia.
Gli schemi di bilancio utilizzati nel presente bilancio sono conformi a quelli definiti dalla Circolare
di Banca d’Italia n. 262/2005 e successive modifiche e integrazioni pertanto, ai fini della
redazione del presente bilancio, sono state osservate le previsioni di cui al 4° aggiornamento della
succitata Circolare emesso, in data 15 dicembre 2015, da Banca d’Italia2.
Tali principi, nonché le relative Interpretazioni, sono applicati in funzione del verificarsi degli eventi da questi
disciplinati a far tempo dalla data di applicazione obbligatoria dei medesimi, se non diversamente specificato. Per
completezza informativa si veda, in proposito, l’“Elenco dei principi IAS/IFRS omologati dalla Commissione
Europea”.
2 Più in dettaglio, si segnala che con tale aggiornamento viene adeguata l’informativa di nota integrativa sulla
“qualità del credito” alle nuove definizioni di attività finanziarie deteriorate (a mero titolo esemplificativo,
inadempienze probabili ed esposizioni oggetto di concessioni), in linea con le nozioni di non-performing exposures e
forborne exposures stabilite dalla Commissione Europea su proposta dell’EBA.
72*
Nota Integrativa
1
Detti schemi forniscono, oltre al dato contabile al 31 dicembre 2015, l’analoga informazione
comparativa al 31 dicembre 2014 (che non ha necessitato di modifiche rispetto ai dati pubblicati
in tale bilancio) e non riportano le voci non valorizzate per l’esercizio corrente e precedente.
Per completezza si segnala che nella redazione del presente fascicolo di bilancio si è inoltre preso
atto dei seguenti documenti:
documento ESMA3 del 27 ottobre 2015, “European common enforcement priorities for 2015
financial statements” volto a promuovere un'applicazione omogenea dei principi contabili
IAS/IFRS, per assicurare la trasparenza e il corretto funzionamento dei mercati finanziari,
individuando talune tematiche ritenute particolarmente significative per i bilanci al 31 dicembre
2015 delle società quotate europee, anche in considerazione delle attuali condizioni di mercato4;
documento ESMA del 27 ottobre 2015, “Improving the quality of disclosures in the financial
statements” volto a sottolineare l’importanza di fornire un’informativa di bilancio che tenga conto
degli aspetti rilevanti nonché materiali;
comunicazione Consob n. 0007780/16 del 28 gennaio 2016 “Comunicazione in merito ai
temi di maggior rilevanza delle relazioni finanziarie al 31.12.2015” volto a richiamare l’attenzione
dei redattori dei bilanci sugli aspetti evidenziati nei public statement dell’ESMA, di cui sopra, in
relazione all’informativa che le società quotate devono riportare nelle rendicontazioni finanziarie al
31 dicembre 2015 e successive.
Principi contabili
I principi contabili esposti nella Parte A.2, relativamente alle fasi di classificazione, valutazione e
cancellazione, sono sostanzialmente i medesimi adottati per la redazione del bilancio relativo
all’esercizio 2014.
L’applicazione di tali principi, nell’impossibilità di valutare con precisione alcuni elementi di
bilancio, comporta talora l’adozione di stime ed assunzioni in grado di incidere anche
significativamente sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico.
Nel ribadire che l’impiego di stime ragionevoli è parte essenziale della predisposizione del bilancio,
si segnalano qui di seguito le voci di bilancio in cui è più significativo l’utilizzo di stime ed
assunzioni:
valutazione dei crediti;
valutazione di attività finanziarie non quotate su mercati attivi;
valutazione di attività immateriali a vita utile indefinita e di partecipazioni;
quantificazione degli accantonamenti ai fondi rischi ed oneri;
quantificazione della fiscalità differita;
definizione della quota di ammortamento delle attività materiali ed immateriali a vita utile
definita;
valutazione del fondo trattamento di fine rapporto.
Si evidenzia come la rettifica di una stima possa avvenire a seguito dei mutamenti nelle
circostanze sulle quali la stessa si era basata o in seguito a nuove informazioni o, ancora, di
maggiore esperienza.
L’eventuale mutamento della stima è applicato prospetticamente e genera quindi impatto sul
conto economico dell’esercizio in cui avviene il cambiamento ed, eventualmente, su quello degli
esercizi futuri.
Ulteriormente:
nella Parte E Informazioni sui rischi e politiche di copertura sono abrogate le tabelle relative alle attività
impegnate previste nella Sezione 3 “Rischio di liquidità”.
nella Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale e nella Parte E Informazioni sui rischi e politiche di copertura
della nota integrativa sono stati compiuti interventi di razionalizzazione volti a migliorare le caratteristiche di
fruibilità e comprensibilità dell’informativa integrativa nonché ad abbreviarne i tempi di predisposizione della
medesima.
3 European Securities Market Authority.
4 Le priorità, in termini di informativa, indicate dall’ESMA per il bilancio 2015 sono le seguenti:
impatto delle condizioni dei mercati finanziari sul bilancio;
rendiconto finanziario e relativa informativa;
misurazione del fair value e relativa informativa;
eventuali impatti di cui all’applicazione dei principi contabili per i quali è prevista a breve l’entrata in vigore.
73*
Nota Integrativa
A tal proposito si segnala che l’esercizio 2015 non è stato caratterizzato da mutamenti nei criteri
di stima già applicati per la redazione del Bilancio al 31 dicembre 2014.
Con particolare riguardo all’evoluzione normativa dei principi contabili internazionali IAS/IFRS si
segnala quanto segue.
Principi contabili internazionali in vigore dal 2015
Come già anticipato nell’informativa infrannuale, per la redazione del Bilancio al 31 dicembre
2015, sono entrate in vigore per la prima volta talune previsioni di cui ai Regolamenti emanati
dall’Unione Europea, di seguito riportate con riguardo agli aspetti di maggior rilevanza:
n. 634/2014 che ha introdotto, obbligatoriamente a far tempo dal bilancio 2015,
l’interpretazione IFRIC 21 “Tributi”. Il documento in parola tratta la contabilizzazione di una
passività relativa al pagamento di un tributo, diverso da un’imposta sul reddito e quindi fuori
dall’ambito di applicazione dello IAS 12. La contabilizzazione della passività deve avvenire in
ossequio alle previsioni dello IAS 37 “Accantonamenti, passività e attività potenziali”. L’IFRIC 21,
più in dettaglio, chiarisce: i) quale sia il fatto vincolante che dà origine alla rilevazione di una
passività relativa al pagamento di un tributo; ii) quando debba essere contabilizzata una passività
relativa al pagamento di un tributo; iii) gli effetti di tale interpretazione sui bilanci intermedi (ex
IAS 34)5.
n. 1361/2014 che ha apportato le modifiche ai principi contabili di cui all’“Annual
Improvements to IFRSs: 2011-2013 Cycle” nell’ambito dell’usuale processo annuale di
miglioramento degli stessi sviluppato nel contesto dell'ordinaria attività di razionalizzazione e di
chiarimento dei principi contabili internazionali. L'obiettivo dei miglioramenti annuali è quello di
trattare argomenti necessari relativi a incoerenze riscontrate negli International Financial
Reporting Standard (IFRS) oppure a chiarimenti di carattere terminologico, che non rivestono un
carattere di urgenza.
Le modifiche riguardano i seguenti principi contabili:
 IFRS 3 Aggregazioni aziendali
La modifica chiarisce che dall’ambito di applicazione dell’IFRS 3 è esclusa la formazione di tutti i
tipi di joint arrangement, come definiti dall’IFRS 11;
 IFRS 13 Valutazione del Fair Value
La modifica chiarisce che l’eccezione di cui al paragrafo 48 dell’IFRS 13, relativa alla possibilità di
valutare il fair value di una posizione netta (nel caso vi siano attività e passività finanziarie con
posizioni compensative dei rischi di mercato o del rischio di credito), si applica a tutti i contratti
inclusi nell’ambito di applicazione dello IAS 39 (e in futuro dell’IFRS 9) indipendentemente dal
fatto che soddisfino la definizione di attività e passività finanziarie fornita dallo IAS 32;
 IAS 40 Investimenti immobiliari
La modifica chiarisce che l’IFRS 3 e lo IAS 40 non si escludono vicendevolmente e che, al fine di
determinare se l’acquisto di una proprietà immobiliare rientri nell’ambito di applicazione dell’IFRS
3 o dello IAS 40 occorre far riferimento alle specifiche indicazioni fornite dai rispettivi principi. E’
necessaria infatti una valutazione per determinare se l’acquisizione di un investimento
immobiliare configuri l’acquisizione di un’attività, di un gruppo di attività o addirittura di
un’operazione di aggregazione aziendale ai sensi dell’IFRS 3.
L’adozione dei provvedimenti sopra menzionati non ha comportato effetti apprezzabili sul bilancio
di UBI Banca.
5
L’interpretazione in parola costituisce un’importante fonte interpretativa per definire il trattamento contabile da
riservare ai contributi al Single Resolution Fund (SRF) e al Deposit Guarantee Schemes (DGS), rispettivamente
previsti dalle Direttive 2014/59/EU e 2014/49/EU, per i cui dettagli si rimanda alla successiva Sezione 5 “Altri
aspetti”.
74*
Nota Integrativa
Principi contabili internazionali con applicazione successiva al 2015
Nell’esercizio 2016 entrano in vigore le previsioni di cui a taluni Regolamenti comunitari
relativamente ai quali, di seguito, si riportano gli aspetti di maggior rilevanza.
In data 17 dicembre 2014 la Commissione Europea ha omologato i seguenti Regolamenti:
n. 28/2015 che introduce il Ciclo annuale di miglioramenti 2010-2012 dei principi
contabili internazionali, sviluppati nel contesto dell'ordinaria attività di razionalizzazione e di
chiarimento dei principi contabili internazionali.
Le principali modifiche riguardano:
IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni”
Nel principio sono apportate modifiche alle definizioni di “vesting condition” (leggasi condizioni di
maturazione) e di “market condition” ed aggiunte le ulteriori definizioni di “performance condition”
(condizioni di conseguimento di risultati) e “service condition” (condizioni di permanenza in
servizio) in precedenza incluse nella definizione di “vesting condition”;
IFRS 3 “Aggregazioni aziendali”
La modifica chiarisce che un “corrispettivo potenziale” ex IFRS 3 rilevato come un’attività o una
passività finanziaria (ai sensi dello IAS 39/IFRS 9) deve essere soggetto a valutazione successiva al
fair value, ad ogni data di chiusura dell’esercizio, e le variazioni di fair value sono rilevate nel conto
economico o nel prospetto OCI sulla base dei requisiti dello IAS 39 (o IFRS 9);
IFRS 8 “Settori operativi”
Le modifiche richiedono ad un’entità di dare informativa in merito alle valutazioni fatte dal
management nell’applicazione dei criteri di aggregazione dei segmenti operativi, inclusa una
descrizione dei segmenti operativi aggregati e degli indicatori economici considerati nel
determinare se tali segmenti operativi abbiano “caratteristiche economiche simili”.
Ulteriormente, viene specificato che la riconciliazione tra il totale delle attività dei settori oggetto di
informativa e le attività dell’entità deve essere presentata se le attività di settore sono presentate
periodicamente al più alto livello decisionale operativo;
IAS 16 “Immobili, Impianti e Macchinari” e IAS 38 “Attività immateriali”
Le modifiche hanno eliminato le incoerenze nella rilevazione dei fondi ammortamento quando
un’attività materiale o immateriale è oggetto di rivalutazione (ovvero nel caso in cui non si opti per
la valutazione al costo bensì per il modello alternativo che prevede la valutazione al fair value). I
nuovi requisiti chiariscono che il valore di carico lordo deve essere adeguato in misura consistente
con la rivalutazione del valore di carico dell’attività e che il fondo ammortamento deve pertanto
risultare pari alla differenza tra il valore di carico lordo e il valore di carico al netto delle perdite di
valore contabilizzate;
IAS 24 “Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate”
Le nuove previsioni chiariscono che qualora i servizi di direzione con responsabilità strategiche
siano forniti da un’entità, tale entità sia da considerare una parte correlata;
n. 29/2015 che emenda lo IAS 19 “Benefici per i dipendenti”.
Le modifiche sono volte a disciplinare la contabilizzazione dei contributi dei dipendenti (o di terzi)
nei casi in cui i piani a benefici definiti impongano ad essi di contribuire al costo del piano; in
alcuni paesi, infatti, i piani pensionistici richiedono ai dipendenti (o a terzi) di contribuire al piano
pensione.
L’emendamento consente di detrarre dal costo del personale solo i contributi che sono legati al
servizio, nel periodo in cui il servizio è prestato6. I contributi che sono legati al servizio, ma
variano in base alla durata della prestazione resa, devono essere ripartiti nel periodo di servizio,
utilizzando lo stesso metodo di attribuzione applicato ai benefici.
In data 23 novembre 2015 la Commissione Europea ha omologato il Regolamento (UE) n.
2113/2015 che omologa gli emendamenti, pubblicati dallo IASB in data 30 giugno 2014, ai
principi contabili IAS 16 “Immobili, impianti e macchinari” e IAS 41 “Agricoltura”.
Per quanto tale emendamento sia di scarsissima rilevanza per un’impresa bancaria si segnala che
la modifica apportata consiste nel parificare il trattamento contabile da riservare alle piante che
6
Nella versione attuale del principio i contributi sono portati in diminuzione del costo del personale nell’esercizio
nel quale i medesimi sono versati.
75*
Nota Integrativa
sono utilizzate per la coltivazione di prodotti agricoli nel corso di vari esercizi, note come piante
fruttifere, a quello riservato alle attività materiali di cui allo IAS 16 “Immobili, impianti e
macchinari”.
In data 24 novembre 2015 la Commissione Europea ha omologato il Regolamento (UE) n.
2173/2015 che omologa l’emendamento, pubblicato dallo IASB in data 6 maggio 2014, al
principio contabile IFRS 11 “Accordi a controllo congiunto”.
Tale emendamento prevede nuovi orientamenti in merito alla contabilizzazione delle acquisizioni
di interessenze in attività a controllo congiunto (joint operation) che costituiscono un business
(leggasi un’attività aziendale).
In altri termini, il principio così modificato richiede l’applicazione delle previsioni dell’IFRS 3, in
termini di purchase method, per la rilevazione dell’acquisto della joint operation, in misura
naturalmente della quota acquisita. In base al “metodo dell’acquisizione” (c.d. “purchase method”)
le attività identificabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza non
rilevate dall’impresa acquisita) e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali)
devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione.
In data 2 dicembre 2015 la Commissione Europea ha omologato il Regolamento (UE) n.
2231/2015 che omologa l’emendamento, pubblicato dallo IASB in data 12 maggio 2014, ai
principi contabili IAS 16 “Immobili, impianti e macchinari” e IAS 38 “Attività immateriali”.
L’emendamento in parola chiarisce quando possa essere appropriato un metodo di ammortamento
basato sui ricavi, ovvero sulla base di un piano che ammortizzi le attività materiali/immateriali
sulla base dei ricavi generati dall’utilizzo delle medesime.
In data 15 dicembre 2015 la Commissione Europea ha omologato il Regolamento (UE) n.
2343/2015 che introduce il Ciclo annuale di miglioramenti 2012-2014 dei principi contabili
internazionali e le cui principali modifiche riguardano:
IFRS 5 Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate
La modifica introduce guidance specifiche all’IFRS 5 nel caso in cui un’entità riclassifichi un asset
dalla categoria held-for-sale alla categoria held-for-distribution (o viceversa), o quando vengano
meno i requisiti di classificazione di un’attività come held-for-distribution.
Le modifiche definiscono che:
o
tali riclassifiche non costituiscono una variazione ad un piano (di vendita o di
distribuzione) e pertanto restano validi i criteri di classificazione e valutazione;
o
le attività che non rispettano più i criteri di classificazione previsti per l’held-for-distribution
dovrebbero essere trattate allo stesso modo di un’attività che cessa di essere classificata come
held for sale.
IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative
L’emendamento disciplina l’introduzione di ulteriore guidance per chiarire se un servicing contract
costituisce un coinvolgimento residuo in un’attività trasferita ai fini dell’informativa richiesta in
relazione alle attività trasferite.
Ulteriormente chiarisce che l’informativa sulla compensazione di attività e passività finanziarie
non è esplicitamente richiesta per tutti i bilanci intermedi, tuttavia tale informativa potrebbe
essere necessaria per rispettare i requisiti previsti dallo IAS 34, nel caso si tratti di
un’informazione significativa.
IAS 19 Benefici per i dipendenti
Il documento chiarisce che per determinare il tasso di sconto dei post-employment benefits ci si
deve riferire ad high quality corporate bonds emessi nella stessa valuta utilizzata per il pagamento
dei benefits e che l’ampiezza del mercato di riferimento va pertanto definita in termini di valuta.
IAS 34 Bilanci intermedi
Il documento introduce delle modifiche al fine di chiarire che talune informazioni richieste devono
essere inserite nel Bilancio intermedio (leggasi nell’interim financial statements) o, al limite, in altre
parti del fascicolo quali la Relazione (leggasi interim financial report), ma con la cautela di inserire
nel Bilancio intermedio delle cross reference a tale altra sezione. In tale ultimo caso la Relazione
deve essere resa disponibile ai lettori del bilancio nella stessa modalità e con gli stessi tempi del
Bilancio intermedio, altrimenti quest’ultimo è da ritenersi incompleto.
76*
Nota Integrativa
In data 18 dicembre 2015 la Commissione Europea ha omologato i seguenti Regolamenti:
n. 2406/2015 che omologa l’emendamento, pubblicato dallo IASB in data 18 dicembre
2014, al principio contabile IAS 1 “Presentazione del bilancio”. Nel più ampio processo di
miglioramento della disclosure di bilancio, l’emendamento in parola apporta limitate modifiche
allo IAS 1 volte a fornire chiarimenti in merito ad elementi che possono essere percepiti come
impedimenti ad una chiara ed intellegibile redazione dei bilanci;
n. 2441/2015 che omologa l’emendamento, pubblicato dallo IASB in data 12 agosto
2014, al principio contabile IAS 27 “Bilancio separato”. L’emendamento in parola introduce la
possibilità di valutare, nel bilancio separato dell’investitore, le partecipazioni in società
controllate, controllate congiuntamente o sottoposte a influenza notevole utilizzando il metodo
del patrimonio netto.
L’adozione dei succitati provvedimenti non comporterà effetti apprezzabili sul bilancio di UBI
Banca7.
Principi contabili internazionali non omologati al 31 dicembre 2015
I principi sopra elencati non rilevano ai fini della redazione del bilancio d’esercizio al 31 dicembre
2015 posto che lo loro applicazione è subordinata all’omologazione, da parte della Commissione
Europea, mediante emissione di appositi Regolamenti comunitari.
Per completezza informativa si segnala che successivamente al 31 dicembre 2015 lo IASB ha
emesso:
in data 13 gennaio 2016, il principio contabile IFRS 16 “Leases” destinato a sostituire, a
far tempo dall’esercizio 2019, lo IAS 17 “Leases”; e
in data 19 gennaio 2016, l’emendamento allo IAS 12 “Recognition of Deferred Tax Assets
for Unrealised Losses”;
in data 29 gennaio 2016, l’emendamento allo IAS 7 “Disclosure initiative”.
Le modifiche dello IAS 39
Come anticipato nell’informativa del Bilancio al 31 dicembre 2014, cui si rimanda per una lettura
esaustiva, in data 24 luglio 2014 lo IASB ha emesso il principio contabile IFRS 9 “Financial
Instruments”, portando pertanto sostanzialmente a termine il processo, di integrale revisione dello
IAS 39 “Financial Instruments: Recognition and Measurement”, suddiviso nelle tre fasi:
“Classification and Measurement”;
“Impairment”; e
“General Hedge Accounting”8.
Il principio in parola, la cui adozione obbligatoria decorre dal 1° gennaio 2018, è tuttora soggetto
al processo di omologazione da parte della Commissione Europea relativamente al quale, in data 4
7
Con specifico riguardo all’opzione introdotta, mediante Regolamento UE 2442/2015, dall’emendamento allo IAS
27, il Gruppo UBI valuterà se avvalersene nell’esercizio in corso.
8 Per completezza si segnala che nell’aprile 2014 lo IASB ha pubblicato il Discussion Paper “Accounting for Dynamic
Risk Management: a Portfolio Revaluation Approach to Macro Hedging” che, in linea con le modalità di gestione
dinamica del rischio di tasso adottate dalle banche, delinea un possibile approccio contabile (c.d. Portfolio
Revaluation Approach) mirante a rispecchiare meglio, nel bilancio dell’entità, la natura dinamica di gestione del
rischio da parte del Risk Management.
A seguito delle osservazioni ricevute durante la fase di consultazione, nel mese di luglio 2015 il Board dello IASB ha
deciso di destinare il progetto relativo al c.d. “Macrohedging” al programma di ricerca, rinviando la predisposizione
dell’Exposure Draft solo successivamente all’elaborazione di un ulteriore Discussion Paper.
77*
Nota Integrativa
maggio 2015, l’European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG)9 ha rilasciato parere
favorevole.
L’omologazione del principio contabile, solo a seguito della quale il medesimo diverrà
effettivamente applicabile negli Stati membri dell’Unione, é prevista per il primo semestre 2016.
Di seguito si riportano, sinteticamente, le previsioni del nuovo principio.
Classificazione e valutazione
L’IFRS 9 prevede i seguenti criteri per determinare la classificazione delle attività finanziarie10:
a) il modello di business della società per gestire le attività finanziarie; e
b) le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie,
ed in funzione di ciò prevede le seguenti tre categorie nelle quali classificare le medesime:
“Amortised Cost” (AC);
“Fair value through other comprehensive income” (FVOCI);
“Fair value through profit or loss” (FVPL).
Categoria “Amortised Cost”
In tale categoria sono classificate le attività finanziarie detenute al fine di incassarne i flussi di
cassa contrattuali.
La presenza di un’attività di vendita non è necessariamente incoerente con la definizione del
modello di business previsto per la classificazione nella categoria “Costo ammortizzato”. Per
esempio, vendite infrequenti e di modesto importo possono essere realizzate nell’ambito di tale
modello di business se vengono realizzate in caso di incrementi del rischio di credito11.
Categoria “Fair value through other comprehensive income” (FVOCI)
Tale categoria è deputata ad accogliere le attività finanziarie:
i cui flussi di cassa contrattuali sono rappresentati esclusivamente dal pagamento del
capitale e degli interessi;
detenute al fine di incassarne i flussi di cassa contrattuali nonché i flussi derivanti dalla
vendita delle attività. Tale modello di business comporta un’attività di vendita più rilevante
rispetto a quella prevista per il modello di business associato alla categoria “Costo ammortizzato”.
Gli interessi attivi, gli utili e perdite da differenze di cambio, le svalutazioni dovute all’impairment
degli strumenti finanziari classificati nella categoria FVOCI, e le correlate riprese di valore sono
contabilizzati in conto economico, le altre variazioni di fair value sono contabilizzate tra le altre
componenti del conto economico complessivo (OCI).
Al momento della vendita (o dell’eventuale riclassifica in altre categorie a causa del cambiamento
del modello di business), gli utili o le perdite cumulati rilevati in OCI sono riclassificati in conto
economico.
Categoria “Fair value through profit or loss”
Secondo tale criterio sono classificate e valutate le attività finanziarie che non sono gestite in base
ai due modelli di business previsti per le categorie “Amortised Cost” e “Fair value through other
comprehensive income”.12.
Con riguardo unicamente ai titoli equity, in sede di prima iscrizione è possibile esercitare
un’opzione irrevocabile per la classificazione e misurazione delle attività finanziarie a FVOCI;
l’esercizio di tale opzione comporta la contabilizzazione tra le altre componenti del conto
economico complessivo (OCI) di tutte le variazioni di fair value, senza possibilità di
riclassificazione a conto economico (ne per impairment ne per successiva vendita). I dividendi
sono iscritti a conto economico.
9
Organismo deputato a valutare in sede europea l’adozione degli IAS/IFRS.
Le attività finanziarie sono classificate nella loro interezza e, pertanto, quelle che contengono derivati incorporati
non sono soggette a regole di biforcazione.
11 Tuttavia, se le vendite realizzate dall’impresa non sono infrequenti e di importo insignificante, è necessario
valutare entro quali limiti tale attività di vendita è coerente con un modello di business consistente principalmente
nell’incasso dei flussi di cassa contrattuali.
12 Per completezza si segnala che all’interno di tale categoria è prevista, per i soli titoli di capitale, la possibilità di
avvalersi della c.d. “OCI-Option”. Tale opzione prevede la rilevazione a Conto Economico unicamente dei dividendi;
diversamente, tutte le altre componenti che siano esse valutative o realizzative, compresi gli utili/perdite realizzati
in sede di cessione dell’asset, vengono rilevate nel prospetto degli Other Comprehensive Income (OCI).
78*
Nota Integrativa
10
Per ciò che concerne le passività finanziarie le disposizioni dello IAS 39 sono state quasi
interamente trasposte nell’IFRS 9. Tale principio consente, come previsto dallo IAS 39, di optare,
in presenza di determinate condizioni, per la valutazione delle passività finanziarie in base al
criterio del "Fair value through profit or loss” (c.d. Fair value option), prevedendo che le variazioni
di fair value delle passività finanziarie dovute a variazioni del merito creditizio dell’emittente siano
contabilizzate nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo (OCI) e non
più a conto economico.
Impairment
L’IFRS 9 prevede un modello, caratterizzato da una visione prospettica, che richiede la rilevazione
immediata delle perdite su crediti previste nel corso della vita dello strumento finanziario.
A differenza di quanto previsto dallo IAS 39, in base al quale la valutazione delle perdite su crediti
considera solo quelle derivanti da eventi passati e condizioni attuali, l’impairment model dell’IFRS
9 richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base di informazioni
supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e
prospettici13.
Diversamente dallo IAS 39, l’IFRS 9 prevede un unico modello di impairment da applicare a diversi
strumenti finanziari quali, ad esempio, le attività finanziarie valutate a costo ammortizzato e
quelle valutate a fair value through other comprehensive income.
In particolare, con riferimento alle attività finanziarie che non siano impaired al momento
dell’acquisto (ovvero all’origine), lo stanziamento per perdite su crediti attese deve essere
determinato in base a uno dei seguenti metodi:
commisurandolo all’importo della perdita su crediti attesa nei successivi 12 mesi (perdita
attesa che risulti da eventi di default sull’attività finanziaria che siano ritenuti possibili entro 12
mesi dalla data di chiusura dell’esercizio). Tale metodo deve essere applicato quando, alla data di
bilancio, il rischio di credito sia basso o non sia incrementato significativamente rispetto alla
rilevazione iniziale; o,
commisurandolo all’importo della perdita su crediti attesa su tutta la vita dello strumento
(perdita attesa che risulti da eventi di default sull’attività finanziaria che siano ritenuti possibili
lungo l’intera vita dell’attività finanziaria). Tale metodo deve essere applicato in caso di incremento
significativo del rischio di credito dopo la rilevazione iniziale, nonché per gli attivi contrattuali e i
crediti commerciali che non contengono componenti finanziarie significative in base alle
definizioni dell’IFRS 15.
Hedge accounting
L’IFRS 9 contiene le disposizioni relative al cosiddetto “general hedge accounting model” volte a
meglio riflettere le politiche di gestione del rischio del management.
A titolo esemplificativo e non esaustivo il principio, pertanto, amplia il perimetro dei rischi per i
quali può essere applicato l’hedge accounting di elementi non finanziari, elimina l’obbligatorietà
del test d’efficacia di natura quantitativa, non richiede più la valutazione retrospettiva
dell’efficacia della copertura.
A fronte della maggior flessibilità introdotta, il nuovo principio prevede un’informativa ancor più
dettagliata relativamente all’attività di gestione dei rischi da parte del Risk Management.
Per completezza si segnala che nel mese di aprile 2014 lo IASB ha pubblicato il Discussion Paper
“Accounting for Dynamic Risk Management: a Portfolio Revaluation Approach to Macro Hedging”
che, in linea con le modalità di gestione dinamica del rischio di tasso adottate dalle banche,
delinea un possibile approccio contabile (c.d. Portfolio Revaluation Approach) mirante a
rispecchiare meglio, nel bilancio dell’entità, la natura dinamica di gestione del rischio da parte del
Risk Management.
13 Il principio definisce le perdite su crediti attese come “la media ponderata delle perdite su crediti sulla base delle
probabilità che si verifichi un default”.
La stima della perdita attesa deve essere effettuata considerando gli scenari possibili, tenendo pertanto in
considerazione le migliori informazioni disponibili su: eventi passati, condizioni correnti, previsioni supportabili su
eventi futuri (cosiddetto “forward looking approach”).
79*
Nota Integrativa
A seguito delle osservazioni ricevute durante la fase di consultazione, nel mese di luglio 2015 il
Board dello IASB ha deciso di destinare il progetto relativo al c.d. “Macrohedging” al programma di
ricerca, rinviando la predisposizione dell’Exposure Draft solo successivamente all’elaborazione di
un ulteriore Discussion Paper.
Il Progetto IFRS 9 in UBI Banca
Da quanto sopra risulta evidente la rilevanza dei cambiamenti prospettici introdotti dal nuovo
principio contabile, soprattutto con riguardo all’ambito del modello expected loss applicabile nella
stima delle valutazioni degli strumenti finanziari.
Per tale ragione, da cui discende una notevole complessità implementativa del principio in parola,
UBI Banca ha preso parte sin dall’origine alle attività progettuali in sede di Associazione Bancaria
Italiana ed ha avviato, nel corso del secondo semestre 2015, il proprio progetto di transizione, di
cui nel seguito vengono fornite le principali evidenze.
L’architettura del progetto prevede tre filoni di attività:
1.
Assessment: si pone l’obiettivo di valutare i potenziali impatti del nuovo principio con
riferimento agli aspetti regolamentari, modelli di rischio, amministrazione, organizzazione,
applicazioni IT e business;
2.
Design: finalizzato, in particolare, alla definizione delle specifiche di dettaglio in ambito IT e
organizzazione;
3.
Implementation: finalizzata all’implementazione ed esecuzione degli interventi individuati e
definiti nelle precedenti fasi progettuali.
Al momento risulta in corso l’attività di assessment, che si concluderà presumibilmente entro il
primo trimestre 2016, le cui risultanze principali sono di seguito riassunte:
identificazione delle modifiche regolamentari e contabili e conseguente preliminare
definizione delle prassi contabili per gli aspetti necessari;
identificazione degli impatti preliminari in termini di business, modelli di rischio,
organizzazione e sistemi IT;
definizione dei criteri per l’iscrizione ed il trasferimento degli strumenti finanziari, in
particolare crediti, tra i tre diversi stage previsti dall’IFRS 9 sulla base della qualità creditizia, con
conseguente diversa stima della valutazione dello strumento (12 month expected credit loss vs.
lifetime expected credit loss).
Le analisi progettuali ad oggi condotte confermano la significatività dei cambiamenti introdotti dal
nuovo principio in relazione al modello di impairment applicabile alla totalità delle attività
finanziarie (ad esclusione di quelli FVPL), avvalorando di conseguenza l’aspettativa, propria
dell’intero sistema bancario nazionale e internazionale, di un aumento della misura delle
svalutazioni rispetto a quelle stimate con il modello attualmente in uso, specificamente con
riguardo alle attività finanziarie diverse da quelle in default14, ovvero quelle che si collocheranno
negli stage 1 e 2 definiti dal principio.
Non sono per contro attese significative riclassifiche patrimoniali in ossequio alle nuove previsioni
in materia di classificazione delle attività finanziarie previste dall’IFRS 9.
Come detto, nel corso del secondo semestre il progetto proseguirà con l’attività di design e,
successivamente, di implementazione di cui verrà fornita informativa in occasione delle prossime
Relazioni Finanziarie periodiche e Bilanci.
14
Gli strumenti finanziari in default, ai sensi del principio IFRS 9, saranno ragionevolmente collocati nello stage 3;
l’applicazione del modello lifetime expected credit loss è concettualmente simile al modello attualmente in uso di
svalutazione analitica.
80*
Nota Integrativa
L’IFRS 15 “Revenue from Contracts with Customers”
In data 28 maggio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 15 che, a far tempo dal 1°
gennaio 2018, sostituirà15 i principi IAS 18 “Ricavi” e IAS 11 “Lavori su ordinazione”, nonché le
interpretazioni IFRIC 13 “Programmi di fidelizzazione della clientela”, IFRIC 15 “Accordi per la
costruzione di immobili”, IFRIC 18 “Cessioni di attività da parte della clientela” e SIC 31 “Ricavi –
Operazioni di baratto comprendenti attività pubblicitaria”.
Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applicherà a tutti i
contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell’ambito di applicazione di
altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d’assicurazione e gli strumenti finanziari.
I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:
l’identificazione del contratto con il cliente;
l’identificazione delle performance obligations del contratto;
la determinazione del prezzo;
l’allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto;
i criteri di iscrizione del ricavo quando l’entità soddisfa ciascuna performance obligation.
Le principali componenti reddituali di UBI Banca non rientrano nell’ambito di applicazione
dell’IFRS 15 in quanto regolate dalle previsioni dello IAS 39 (e dell’IFRS 9).
Per quanto attiene le componenti reddituali di natura commissionale non rientranti nell’ambito
di applicazione dello IAS 39/IFRS 9, in sede di prima applicazione dell’IFRS 15 dovranno essere
effettuate valutazioni per determinare:
i prezzi delle relative transazioni, inclusa le componenti variabili, che devono essere allocati
ad una o più performance obligations; e
se le performance obligations sono soddisfatte “over time” o “point in time”.
Inoltre, la presentazione del ricavo su base lorda o netta dipenderà da un'analisi del ruolo di
“principal” o di “agent” svolto dall'entità nella transazione.
Allo stato attuale, in attesa dell’avvio dell’analisi di dettaglio dei contratti con i clienti, non è
possibile fornire una stima ragionevole degli effetti derivanti dall’applicazione del principio che
UBI Banca si attende saranno non significativi.
Sezione 3 Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio
In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, si informa che successivamente al 31 dicembre 2015,
data di riferimento del bilancio e fino al 10 febbraio 2016, data in cui il progetto di bilancio è stato
autorizzato dal Consiglio di Gestione alla presentazione al Consiglio di Sorveglianza, non sono
intervenuti fatti tali da comportare una rettifica dei dati presentati in bilancio.
A titolo informativo si segnalano i seguenti eventi:
il 19 gennaio 2016 UBI Banca ha ricevuto l’autorizzazione e la licenza, dalla Federal Reserve
e dal New York State Department of Financial Services, per l’apertura di un ufficio di
rappresentanza a New York. L’apertura ufficiale è avvenuta in data 20 gennaio 2016;
il 25 gennaio 2016, con la presentazione alle Organizzazioni Sindacali della necessaria
informativa, UBI Banca ha avviato la procedura di confronto riguardante l’affinamento e
l’ottimizzazione del modello organizzativo di Gruppo. Per ulteriori approfondimenti si rimanda al
capitolo gli “Eventi rilevanti del 2015” della Relazione sulla gestione consolidata;
il 26 gennaio 2016 UBI Banca ha comunicato i risultati dell’offerta in opzione e prelazione,
al prezzo di 7,2880 euro ciascuna, delle n. 35.409.477 azioni della Banca oggetto di recesso a
seguito della trasformazione in Società per azioni (offerta conclusasi il 12 gennaio). È stata
espressa la volontà di acquistarne n. 58.322 e le restanti n. 35.351.155 azioni rimaste inoptate
sono state offerte sul Mercato Telematico Azionario (“MTA”) nella giornata del 28 gennaio 2016,
15
Detto che l’applicazione anticipata è consentita, si specifica che, come si può evincere dalla tabella che elenca i
principi contabili emessi ma non ancora omologati al 31 dicembre 2015, il principio non è ancora stato omologato
dalla Commissione Europea. L’omologazione è allo stato attuale attesa per il secondo semestre del 2016.
81*
Nota Integrativa
ma nessuna azione è stata acquistata. Di conseguenza, in data 3 febbraio 2016 si è proceduto al
regolamento della compravendita delle n. 58.322 azioni di UBI Banca oggetto di esercizio del
diritto di opzione e di prelazione. Il pagamento del controvalore delle azioni acquistate, così come
l’accredito delle azioni, sono avvenuti a favore degli aventi diritto tramite Monte Titoli e i rispettivi
intermediari;
il 27 gennaio 2016 è stato stipulato un patto parasociale denominato “Patto dei Mille” al fine
di disciplinare la preventiva consultazione tra i titolari delle azioni sindacate, l’esercizio del diritto
di voto attribuito alle azioni sindacate e alcuni limiti alla circolazione di queste ultime. Il Patto dei
Mille ha carattere aperto ed è stato istituito nella prospettiva di salvaguardare i principi ispiratori
che hanno caratterizzato l’attività della Banca Popolare di Bergamo nella valorizzazione delle
risorse e del territorio di riferimento. Al 1° febbraio 2016 hanno aderito al Patto n. 65 azionisti,
che hanno complessivamente vincolato n. 20.500.412 azioni ordinarie, pari al 2,273% del totale
dei diritti di voto rappresentativi del capitale sociale di UBI Banca;
l’8 febbraio 2016, dopo l’ottenimento del Casablanca Finance City status, UBI Banca ha
ricevuto l’autorizzazione dalla Banca Centrale marocchina per l’apertura di un ufficio di
rappresentanza a Casablanca.
Sezione 4 Altri aspetti
Direttiva BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive – 2014/59/Eu) e Direttiva DGS
(Deposit Guarantee Schemes – 2014/49/Eu)
Come ampiamente descritto nell’informativa della Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno
2015 e rimandando al capitolo “L’Unione bancaria europea” della “Relazione sulla gestione
consolidata” con riguardo all’adeguamento della normativa nazionale a quella comunitaria, si
segnala che per il Bilancio al 31 dicembre 2015 risultano rilevanti le previsioni delle seguenti
Direttive comunitarie:
Direttiva BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive – 2014/59/EU) che definisce le
nuove regole di risoluzione applicabili dal 1° gennaio 2015 a tutte le banche dell’Unione Europea.
Le misure previste saranno finanziate dal Fondo nazionale per la risoluzione che a decorrere dal
1° gennaio 2016 confluisce nel Fondo di Risoluzione unico (Single Resolution Fund - SRF), che
sarà gestito dalla nuova Autorità di risoluzione europea (Single Resolution Board – SRB).
Direttiva DGS (Deposit Guarantee Schemes – 2014/49/EU) volta a rafforzare la tutela dei
depositanti e ad armonizzare il quadro normativo a livello comunitario, imponendo a tutti gli Stati
membri di adottare un sistema di finanziamento ex-ante.
Nel bilancio al 31 dicembre 2015 UBI Banca ha proceduto a contabilizzare a conto economico
alla sottovoce “Altre spese amministrative”16, i seguenti oneri rilevati in applicazione
dell’interpretazione IFRIC 21 “Tributi”, secondo la quale la passività relativa al pagamento di un
tributo, cui le contribuzioni in argomento sono assimilate, nasce nel momento in cui si verifica il
c.d. “fatto vincolante”:
euro 41,9 milioni relativi alla quota dovuta al Fondo di risoluzione.
Più in dettaglio si specifica che 10,5 milioni sono riconducibili al “contributo ordinario” annuale al
citato Fondo; 31,4 milioni si riferiscono al “contributo straordinario” richiesto dal medesimo nella
misura massima prevista dall’art. 83 del D. Lgs. 180/2015 ossia pari a tre volte l’importo annuale
medio dei contributi ordinari. Tale ultimo contributo è dovuto a fronte delle misure varate dal
Fondo per la risoluzione della crisi di: Banca Marche, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio,
Cassa di Risparmio di Ferrara e CariChieti in amministrazione straordinaria.
2 mila euro, relativi alla quota dell’esercizio 2015, maturata per un solo semestre ai sensi
della Direttiva DGS.
16
In tal senso, con specifico riguardo agli oneri di cui alla BRRD, si è espresso anche l’Organo di Vigilanza
nazionale, con una comunicazione del 19 gennaio 2015, specificando che tali oneri sono relativi a forme di
contribuzione assimilate contabilmente a tributi.
82*
Nota Integrativa
Nelle more del completamento dell’iter di recepimento nazionale della Direttiva, tali contributi
sono stati richiesti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), in qualità di
rappresentante del sistema di garanzia dei depositi nazionali, previa modifica delle proprie norme
statutarie che hanno sostanzialmente introdotto in via anticipata il nuovo meccanismo di
finanziamento ex ante.
Le predette modifiche hanno anche previsto un istituto, ulteriore a quello normato dalla Direttiva
49, di tipo volontario (c.d. schema volontario) diretto al sostegno di banche in amministrazione
straordinaria o in condizioni di dissesto, laddove siano riscontrate concrete prospettive di
risanamento e siano state preventivamente adottate dalla Banca d’Italia misure volte alla riduzioni
e/o conversione degli strumenti di capitale in capitale primario di classe 1.
L’adesione su base volontaria allo schema comporta la sottoscrizione biennale di un impegno
massimo di sistema pari a euro 300 milioni. Il richiamo di tale impegno avviene sulla base delle
decisioni assunte dalla governance dello schema, in modo del tutto autonomo e separato rispetto
allo schema obbligatorio, ed è al momento previsto unicamente con riguardo all’intervento di
sostegno erogato dal sistema negli esercizi 2013 e 2014 verso Banca Tercas, per complessivi euro
295 milioni, nell’ipotesi in cui la Commissione Europea configurasse l’operato come “aiuto di
stato”.
Al riguardo si specifica che tale intervento non comporterà per UBI ulteriori oneri, oltre quelli già
sostenuti negli esercizi predetti per complessivi 4 mila euro, posto che i fondi raccolti per mezzo
dello schema volontario sostanzialmente sostituirebbero quelli già erogati dal Fondo Interbancario
Tutela dei Depositi e nel frattempo resi da Banca Tercas.
Per completezza si segnala, infine, che la Legge di Stabilità 2016 ha istituito un Fondo di
solidarietà finalizzato all’erogazione di prestazioni per il ristoro degli investitori detentori di
strumenti finanziari subordinati emessi dalle quattro banche in risoluzione.
Detto che allo stato attuale si è in attesa dell’emanazione dei relativi decreti ministeriali che ne
definiranno e disciplineranno la contribuzione, si specifica che il Fondo in parola, che disporrà di
una dotazione sino a euro 100 milioni, verrà in futuro alimentato dal Fondo Interbancario di
tutela dei depositi.
Incentivi all’esodo – Riorganizzazione aziendale
Il piano relativo alle iniziative di razionalizzazione legate anche al contenimento degli oneri
operativi è oggetto di compiuta descrizione nel capitolo “Gli eventi rilevanti dell’esercizio” della
Relazione sulla Gestione, al quale si rimanda.
Con particolare riguardo al piano di incentivazione all’esodo, per quanto attiene gli aspetti più
propriamente contabili relativi a tale operazione, si evidenzia che la procedura relativa alla
trattativa sindacale si è conclusa in data 23 dicembre u.s. con un accordo contenente previsioni
relative ad un piano di esodo anticipato, su base volontaria, di circa 51 risorse.
In relazione al succitato piano, nella voce “Spese per il personale” del conto economico
dell’esercizio 2015, è stato rilevato un onere, al netto dell’effetto attualizzazione non significativo,
pari a euro 13,3 milioni di euro, oggetto di normalizzazione stante la natura non ricorrente del
medesimo. Tali oneri sono stati iscritti:
per euro 7,6 milioni in contropartita alla voce “Altre passività”, in funzione della definitività
dell’importo in quanto relativi a risorse la cui domanda era già stata presentata in adesione al
precedente piano di incentivazione ed era risultata eccedente;
per euro 5,7 in contropartita alla voce “Fondi per rischi e oneri”, in quanto riconducibili a
risorse la cui verifica di sussistenza della relativa domanda verrà ultimata nel mese di febbraio
2016.
Impairment titoli Available For Sale
Nel Bilancio al 31 dicembre 2015 la valutazione al fair value dei titoli AFS ha comportato rettifiche
di valore iscritte a conto economico per circa 15,6 milioni di euro. In particolare, si segnala che
13,6 milioni sono complessivamente riconducibili alla svalutazione di n. 2 titoli subordinati Lower
Tier 2 di Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio e Banca delle Marche.
83*
Nota Integrativa
A tal proposito si specifica che la soluzione della crisi delle quattro banche in amministrazione
straordinaria Banca Marche, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di
Ferrara e CariChieti, cui il Governo e la Banca d’Italia sono giunti con il fine di assicurare la
continuità operativa delle medesime e il loro risanamento, ha consentito la piena tutela dei
risparmi detenuti nella forma di depositi, conti correnti e obbligazioni ordinarie e le perdite
accumulate dalle succitate banche sono state assorbite, in prima battuta, dagli strumenti
finanziari a maggior rischio quali le azioni e le obbligazioni subordinate.
In tal senso la comunicazione della Banca d’Italia dello scorso 22 novembre specifica che “il ricorso
alle azioni e alle obbligazioni subordinate per coprire le perdite è espressamente richiesto come
precondizione per la soluzione ordinata delle crisi bancarie dalle norme europee (“Direttiva europea
sulla risoluzione delle crisi bancarie” – BRRD), recepite nell’ordinamento italiano dallo scorso 16
novembre con il Decreto Legislativo 180/2015”.
In funzione di quanto sopra, da un punto di vista contabile, nel quarto trimestre si è proceduto
all’azzeramento del valore di bilancio delle obbligazioni subordinate in parola, come di seguito
riepilogato.
(dati in milioni di euro)
titolo
valore
nominale
B.ca Popolare Etruria 06/16 TV
B.ca delle Marche 05/15 TV
scadenza
rettifica
complessiva a
CE
di cui
nel 2015
di cui
in esercizi
precedenti
valore di carico
al 31.12.2015
10,0
14.07.2016
10,0
10,00
0,00
0,00
5,0
22.12.2015
5,0
3,63
1,37
0,00
Opzione per il consolidato fiscale
Il Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) prevede la possibilità, per le società appartenenti
ad uno stesso gruppo, di determinare un unico reddito complessivo globale corrispondente, in
linea di principio, alla somma algebrica degli imponibili delle diverse società (controllante e società
direttamente e/o indirettamente controllate in misura superiore al 50% secondo certi requisiti) e,
conseguentemente, di determinare un’unica imposta sul reddito delle società del gruppo (c.d.
“consolidato fiscale nazionale”, disciplinato dagli artt. 117-129 del TUIR).
In virtù di questa opzione, le società italiane del Gruppo hanno aderito al consolidato fiscale
nazionale della capogruppo UBI Banca e determinano l’onere fiscale di propria pertinenza
trasferendo il corrispondente reddito imponibile alla capogruppo.
84*
Nota Integrativa
A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO
1. Attività e Passività finanziarie detenute per la negoziazione e Attività e
Passività finanziarie valutate al fair value
La categoria comprende:
1.1.
Definizione Attività e Passività finanziarie detenute per la negoziazione
Un’attività o una passività finanziaria è classificata come posseduta per la negoziazione (c.d. Fair
Value Through Profit or Loss – FVPL), ed iscritta nella voce “20 Attività finanziarie detenute per la
negoziazione” o voce “40 Passività finanziarie di negoziazione”, se è:
acquisita o sostenuta principalmente al fine di venderla o riacquistarla a breve;
parte di un portafoglio di identificati strumenti finanziari che sono gestiti unitariamente e
per i quali esiste evidenza di una recente ed effettiva strategia rivolta all’ottenimento di un profitto
nel breve periodo;
un derivato (fatta eccezione per un derivato che sia designato ed efficace strumento di
copertura – vedasi successivo specifico paragrafo).
1.1.1.
Strumenti finanziari derivati
Si definisce “derivato” uno strumento finanziario o altro contratto con le seguenti caratteristiche:
il suo valore cambia in relazione al cambiamento di un tasso di interesse, del prezzo di uno
strumento finanziario, del prezzo di una merce, del tasso di cambio in valuta estera, di un indice
di prezzi o di tassi, del merito di credito o di indici di credito o di altra variabile prestabilita;
non richiede un investimento netto iniziale o richiede un investimento netto iniziale minore
di quanto sarebbe richiesto per altri tipi di contratti da cui ci si aspetterebbe una risposta simile a
cambiamenti di fattori di mercato;
è regolato a data futura.
La Banca detiene strumenti finanziari derivati sia per finalità di negoziazione che per finalità di
copertura (per questi ultimi si veda successivo specifico paragrafo).
1.1.2.
Strumenti finanziari derivati incorporati
Si definisce “strumento finanziario derivato incorporato” la componente di uno strumento ibrido
(combinato) che include anche un contratto primario non derivato, con l’effetto che alcuni dei
flussi finanziari dello strumento combinato variano in maniera similare a quelli del derivato preso
a sé stante. Il derivato implicito viene separato dal contratto primario e contabilizzato come un
derivato a sé stante se e soltanto se:
le caratteristiche economiche ed i rischi del derivato incorporato non sono strettamente
correlati alle caratteristiche economiche e ai rischi del contratto primario;
uno strumento separato con le stesse condizioni del derivato incorporato soddisferebbe la
definizione di derivato;
lo strumento ibrido (combinato) non è iscritto fra le attività o passività finanziarie detenute
per la negoziazione.
1.2.
Definizione Attività e Passività finanziarie valutate al fair value
Un’attività e passività finanziaria può essere designata all’atto della rilevazione iniziale tra le
“Attività e passività finanziarie valutate al fair value” ed iscritta rispettivamente nella voce 30
“Attività finanziarie valutate al fair value” e 50 “Passività finanziarie valutate al fair value”
Un’attività/passività finanziaria viene designata al fair value rilevato a conto economico in sede
di rilevazione iniziale solo quando:
85*
Nota Integrativa
a) si tratta di un contratto ibrido contenente uno o più derivati incorporati e il derivato
incorporato modifica significativamente i flussi finanziari che altrimenti sarebbero previsti dal
contratto;
b) la designazione al fair value rilevato a conto economico consente di fornire una migliore
informativa in quanto:
elimina o riduce notevolmente una mancanza di uniformità nella valutazione o nella
rilevazione che altrimenti risulterebbe dalla valutazione di attività o passività o dalla rilevazione
dei relativi utili e perdite su basi diverse;
o
un gruppo di attività finanziarie, passività finanziarie o entrambi è gestito e il suo
andamento viene valutato in base al fair value secondo una documentata gestione del rischio o
strategia di investimento, e l’informativa sul gruppo è fornita internamente su tale base ai
dirigenti con responsabilità strategiche.
1.3.
Criteri di iscrizione
Gli strumenti finanziari “Attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione e attività e
passività finanziarie valutate al fair value” sono iscritti rispettivamente:
- al momento di regolamento, se titoli di debito o di capitale; o
- alla data di sottoscrizione, se contratti derivati.
Il valore di prima iscrizione è pari al costo inteso come il fair value dello strumento, senza
considerare eventuali costi o proventi di transazione direttamente attribuibili agli strumenti stessi.
1.4.
Criteri di valutazione
Successivamente all’iscrizione iniziale, gli strumenti finanziari in questione sono valutati al fair
value con imputazione delle variazioni riscontrate a conto economico, per quanto attiene alle
attività/passività di negoziazione, nella voce “80 Risultato netto dell’attività di negoziazione” e, per
quanto riguarda le attività/passività valutate al fair value, nella voce “110 Risultato netto delle
attività e passività finanziarie valutate al fair value”. La determinazione del fair value delle attività
o passività in parola è basata su prezzi rilevati in mercati attivi o su modelli interni di valutazione
generalmente utilizzati nella pratica finanziaria come più dettagliatamente descritto nella Parte
A.4 “Informativa sul fair value” della Nota Integrativa.
1.5.
Criteri di cancellazione
Le “Attività e Passività finanziarie detenute per negoziazione e le attività e passività finanziarie
valutate al fair value” vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui
flussi finanziari derivanti dalle attività o passività finanziarie o quando l’attività o passività
finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla
proprietà delle stesse. Il risultato della cessione di attività o passività finanziarie detenute per la
negoziazione è imputato a conto economico nella voce “80 Risultato netto dell’attività di
negoziazione”, diversamente il risultato della cessione di attività o passività finanziarie valutate al
fair value è imputato a conto economico nella voce “110 Risultato netto delle attività e passività
finanziarie valutate al fair value”.
2.
2.1.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Definizione
Si definiscono disponibili per la vendita (c.d. Available for Sale – AFS) quelle attività finanziarie
non derivate che sono designate come tali o non sono classificate come:
(1) crediti e finanziamenti (vedasi successivo paragrafo);
(2) attività finanziarie detenute sino alla scadenza (vedasi successivo paragrafo);
(3) attività finanziarie detenute per la negoziazione e valutate al fair value rilevato a conto
economico (vedasi paragrafo precedente).
86*
Nota Integrativa
Tali attività finanziarie sono iscritte nella voce “40 Attività finanziarie disponibili per la vendita”.
2.2.
Criteri di iscrizione
Gli strumenti finanziari disponibili per la vendita sono iscritti inizialmente quando, e solo
quando, l’azienda diventa parte nelle clausole contrattuali dello strumento, ossia al momento del
regolamento, ad un valore pari al fair value generalmente coincidente con il costo degli stessi. Tale
valore include i costi o i proventi direttamente connessi agli strumenti stessi.
L’iscrizione delle attività finanziarie disponibili per la vendita può derivare anche da
riclassificazione dal comparto “Attività finanziarie detenute fino alla scadenza” oppure, solo e
soltanto in rare circostanze e comunque solamente qualora l’attività non sia più posseduta al fine
di venderla o riacquistarla a breve, dal comparto “Attività finanziarie detenute per la
negoziazione”; in tali circostanze il valore di iscrizione è pari al fair value dell’attività al momento
del trasferimento.
2.3.
Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale le attività finanziarie disponibili per la vendita
continuano ad essere valutate al fair value con imputazione a conto economico della quota
interessi (come risultante dall’applicazione del costo ammortizzato) e con imputazione a
patrimonio netto nella voce “140 Riserve da valutazione” delle variazioni di fair value, ad eccezione
delle perdite per riduzione di valore, fino a quando l’attività finanziaria è eliminata, momento in
cui l’utile o la perdita complessiva rilevata precedentemente nel patrimonio netto deve essere
rilevata a conto economico. I titoli di capitale per cui non può essere definito in maniera
attendibile il fair value sono iscritti al costo.
La determinazione del fair value delle attività disponibili per la vendita è basata su prezzi rilevati
in mercati attivi o su modelli interni di valutazione generalmente utilizzati nella pratica finanziaria
come più dettagliatamente descritto nella Parte A.4 “Informativa sul fair value” della Nota
Integrativa.
Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata la verifica dell’esistenza
di obiettive evidenze di riduzione di valore che, nel caso di titoli di capitale, si ritengano inoltre
significative o prolungate.
Con riferimento alla significatività della riduzione di valore, si è in presenza di significativi
segnali di impairment nel caso in cui il valore di mercato del titolo azionario risulti inferiore di più
del 35% rispetto al costo storico di acquisto. In questo caso si procede, senza ulteriori analisi, alla
contabilizzazione dell’impairment a conto economico. Nel caso di riduzione di valore di entità
inferiore, si contabilizza l’impairment solo se la valutazione del titolo effettuata sulla base dei suoi
fondamentali non confermi la solidità dell’azienda ovvero delle sue prospettive reddituali.
Con riferimento alla durevolezza della riduzione di valore, questa è definita come prolungata
qualora il fair value permanga continuativamente al di sotto del valore del costo storico di
acquisto per un periodo superiore a 18 mesi: in tal caso si procede alla contabilizzazione
dell’impairment a conto economico senza ulteriori analisi. Nel caso di permanenza continuativa
del fair value al di sotto del valore del costo storico di acquisto per periodi di durata inferiore a 18
mesi, l’eventuale impairment da imputare a conto economico viene individuato anche in
considerazione del fatto che la riduzione di valore sia imputabile ad un generalizzato andamento
negativo di borsa piuttosto che allo specifico andamento della singola controparte.
In presenza di perdite di valore, la variazione cumulata, inclusa quella precedentemente iscritta
a Patrimonio nella voce anzidetta, è imputata direttamente a conto economico nella voce “130
Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di b) attività finanziarie disponibili per la
vendita”.
La perdita di valore è registrata nel momento in cui il costo di acquisizione (al netto di qualsiasi
rimborso di capitale e ammortamento) di un’attività finanziaria disponibile per la vendita eccede il
87*
Nota Integrativa
suo valore recuperabile. Eventuali riprese di valore, possibili solo a seguito della rimozione dei
motivi che avevano originato la perdita di valore, sono così contabilizzate:
se riferite a investimenti in strumenti azionari, con contropartita diretta a riserva di
patrimonio;
se riferite a investimenti in strumenti di debito, sono contabilizzate a conto economico nella
voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di b) attività finanziarie disponibili
per la vendita”.
In ogni caso, l’entità della ripresa di valore non può eccedere il costo ammortizzato che lo
strumento, in assenza di precedenti rettifiche, avrebbe avuto a quel momento.
In funzione del fatto che UBI Banca applica lo IAS 34 “Bilanci intermedi” alle relazioni finanziarie
semestrali, con conseguente identificazione di un “interim period” semestrale, le eventuali
riduzioni di valore registrate vengono storicizzate in sede di chiusura del semestre.
2.4.
Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie disponibili per la vendita vengono cancellate dal bilancio quando scadono i
diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività finanziarie o quando l’attività
finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla
proprietà dell’attività stessa. Il risultato della cessione di attività finanziarie disponibili per la
vendita è imputato a conto economico nella voce “100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di b)
attività finanziarie disponibili per la vendita”. In occasione della cancellazione si procede inoltre
all’azzeramento, contro conto economico, per la quota eventualmente corrispondente, di quanto in
precedenza imputato nella riserva di patrimonio “140 Riserve da valutazione”.
3.
3.1.
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Definizione
Si definiscono detenute sino alla scadenza (c.d. Held to maturity - HTM) le attività finanziarie
non derivate, aventi pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa che si ha l’oggettiva
intenzione e capacità di possedere sino alla scadenza. Fanno eccezione quelle:
(a) detenute per la negoziazione e quelle designate al momento della rilevazione iniziale al fair
value rilevato a conto economico (vedasi paragrafo precedente);
(b) designate come disponibili per la vendita (vedasi paragrafo precedente);
(c) che soddisfano la definizione di crediti e finanziamenti (vedasi paragrafo successivo).
In occasione della redazione del bilancio o di situazioni contabili infrannuali, vengono valutate
l’intenzione e la capacità di detenere l’attività finanziaria sino alla scadenza.
Le attività in parola sono iscritte nella voce “50 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza”.
3.2.
Criteri di iscrizione
Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono iscritte inizialmente quando, e solo
quando, l’azienda diventa parte nelle clausole contrattuali dello strumento, ossia al momento del
regolamento, ad un valore pari al costo, comprensivo degli eventuali costi e proventi direttamente
attribuibili. Qualora l’iscrizione delle attività in questa categoria derivi da riclassificazione dal
comparto “Attività finanziarie disponibili per la vendita” oppure, solo e soltanto in rare circostanze
qualora l’attività non sia più posseduta al fine di venderla o riacquistarla a breve, dalle “Attività
finanziarie detenute per la negoziazione”, il fair value dell’attività, rilevato al momento del
trasferimento, è assunto quale nuova misura del costo ammortizzato dell’attività stessa.
88*
Nota Integrativa
3.3.
Criteri di valutazione
Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono valutate al costo ammortizzato
utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo (per la definizione si rinvia al successivo
paragrafo “Crediti e Finanziamenti”). Il risultato derivante dall’applicazione di tale metodologia è
imputato a conto economico nella voce “10 Interessi attivi e proventi assimilati”.
In sede di redazione di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata la verifica
dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore dell’attività. In presenza di perdite di
valore, la differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore attuale dei flussi finanziari futuri
stimati, scontati al tasso di interesse effettivo originario, è imputata a conto economico alla voce
“130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di c) attività finanziarie detenute sino
alla scadenza”. Nella stessa voce di conto economico sono iscritte le eventuali riprese di valore
registrate a seguito del venir meno dei motivi che hanno originato le precedenti rettifiche di valore.
Il fair value delle attività finanziarie detenute sino alla scadenza è determinato per finalità
informative ovvero nel caso di coperture efficaci per il rischio di cambio e rischio di credito (in
relazione al rischio oggetto di copertura) ed è stimato come più dettagliatamente descritto nella
Parte A.4 “Informativa sul fair value” della Nota Integrativa.
3.4.
Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza vengono cancellate quando scadono i diritti
contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività finanziarie o quando l’attività finanziaria è
ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà
dell’attività stessa. Il risultato della cessione di attività finanziarie detenute sino alla scadenza è
imputato a conto economico nella voce “100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di c) attività
finanziarie detenute sino alla scadenza”.
4.
4.1.
Crediti e Finanziamenti
Definizione
Si definiscono Crediti e finanziamenti (c.d. Loans and Receivables – L&R) le attività finanziarie
non derivate, aventi pagamenti fissi o determinabili, che non sono state quotate in un mercato
attivo. Fanno eccezione:
(a) quelle che si intendono vendere immediatamente o a breve, che vengono classificate come
possedute per la negoziazione, e quelle eventualmente iscritte al momento della rilevazione iniziale
al fair value rilevato a conto economico;
(b) quelle rilevate inizialmente come disponibili per la vendita;
(c) quelle per cui il possessore può non recuperare sostanzialmente tutto l’investimento iniziale
per cause diverse dal deterioramento del credito; in tal caso sono classificate come disponibili per
la vendita.
I Crediti e finanziamenti sono iscritti nelle voci “60 Crediti verso banche” e “70 Crediti verso
clientela”.
4.2.
Criteri di iscrizione
I crediti e finanziamenti sono iscritti in bilancio inizialmente quando l’azienda diviene parte di un
contratto di finanziamento ossia quando il creditore acquisisce il diritto al pagamento delle somme
contrattualmente pattuite. Tale momento corrisponde alla data di erogazione del finanziamento.
L’iscrizione in questa categoria può derivare anche da riclassificazione dal comparto “Attività
finanziarie disponibili per la vendita” oppure, solo e soltanto in rare circostanze qualora l’attività
non sia più posseduta al fine di venderla o riacquistarla a breve, dalle “Attività finanziarie
detenute per la negoziazione”.
89*
Nota Integrativa
Il valore di iscrizione iniziale è pari al fair value dello strumento finanziario che corrisponde
all’ammontare erogato comprensivo dei costi o proventi direttamente riconducibili allo stesso e
determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati. Non sono
inclusi nel valore di iscrizione iniziale tutti gli oneri che sono oggetto di rimborso da parte della
controparte debitrice o che sono riconducibili a costi interni di carattere amministrativo.
Qualora l’iscrizione derivi da riclassificazione, il fair value dell’attività rilevato al momento del
trasferimento è assunto quale nuova misura del costo ammortizzato dell’attività stessa.
Nel caso di crediti e finanziamenti erogati a condizioni non di mercato, il fair value iniziale è
calcolato mediante l’applicazione di apposite tecniche valutative descritte nel prosieguo; in tali
circostanze, la differenza tra il fair value così determinato e l’importo erogato è imputata
direttamente a conto economico nella voce interessi.
I contratti di riporto e le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto o di
rivendita a termine sono iscritti in bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare, le
operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per
l’importo percepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono
rilevate come crediti per l’importo corrisposto a pronti.
4.3.
Criteri di valutazione
I crediti e finanziamenti sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell’interesse
effettivo.
Il costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria è il valore a cui la stessa è stata
misurata al momento della rilevazione iniziale al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o
diminuito dall’ammortamento complessivo utilizzando il criterio dell’interesse effettivo su qualsiasi
differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, e dedotta qualsiasi riduzione (a seguito di una
riduzione di valore o di irrecuperabilità).
Il criterio dell’interesse effettivo è il metodo di calcolo del costo ammortizzato di un’attività o
passività finanziaria (o gruppo di attività e passività finanziarie) e di ripartizione degli interessi
attivi o passivi lungo la relativa durata. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza
esattamente i pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario.
Al fine della determinazione del tasso di interesse effettivo è necessario valutare i flussi finanziari
tenendo in considerazione tutti i termini contrattuali dello strumento finanziario (per esempio, il
pagamento anticipato, un’opzione all’acquisto o simili), ma non vanno considerate perdite future
su crediti. Il calcolo include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto
che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo, i costi di transazione, e tutti gli altri
premi o sconti.
Ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale viene accertata l’eventuale obiettiva evidenza
che un’attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie abbia subito una riduzione di valore.
Tale circostanza ricorre quando è prevedibile che l’azienda non sia in grado di riscuotere
l’ammontare dovuto, sulla base delle condizioni contrattuali originarie ossia, ad esempio, in
presenza:
(a) di significative difficoltà finanziarie dell’emittente o debitore;
(b) di una violazione del contratto, quale un inadempimento o un mancato pagamento degli
interessi o del capitale;
(c) del fatto che il finanziatore per ragioni economiche o legali relative alla difficoltà finanziaria
del beneficiario, estende al beneficiario una concessione che il finanziatore non avrebbe altrimenti
preso in considerazione;
(d) della probabilità che il beneficiario dichiari procedure di ristrutturazione finanziaria;
(e) della scomparsa di un mercato attivo di quell’attività finanziaria dovuta a difficoltà
finanziarie;
(f)
di dati rilevabili che indichino l’esistenza di una diminuzione sensibile nei futuri flussi
finanziari stimati per un gruppo di attività finanziarie similari sin dal momento della rilevazione
iniziale di quelle attività, sebbene la diminuzione non possa essere ancora identificata con le
singole attività finanziarie nel gruppo.
90*
Nota Integrativa
La valutazione dei crediti non performing (ai sensi delle definizioni previste dalla vigente
normativa di vigilanza della Banca d’Italia suddivisi in: sofferenze, inadempienze probabili,
esposizioni scadute deteriorate) avviene secondo modalità analitiche.
La valutazione dei restanti crediti avviene secondo tecniche collettive, mediante raggruppamenti
in classi omogenee di rischio.
I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti non performing si basano
sull’attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale ed interessi, tenendo conto delle
eventuali garanzie che assistono le posizioni e di eventuali anticipi ricevuti. Ai fini della
determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati
dall’individuazione degli incassi stimati, delle relative scadenze e del tasso di attualizzazione da
applicare. L’entità della perdita risulta pari alla differenza tra il valore contabile dell’attività e il
valore attuale dei futuri flussi finanziari attesi, scontati al tasso di interesse effettivo originario.
La valutazione dei crediti performing riguarda portafogli di attività per le quali non sono
riscontrati elementi oggettivi di perdita e che pertanto vengono assoggettati ad una valutazione
collettiva. Ai flussi di cassa stimati delle attività, aggregate in classi omogenee con caratteristiche
simili in termini di rischio di credito, vengono applicate le percentuali di perdita desumibili dalle
serie storico-statistiche stimate secondo la metodologia valutativa basata sulla normativa di
Basilea 2, cui vengono opportunamente applicati fattori correttivi al fine di esprimere una
valutazione coerente con quanto richiesto dal principio contabile di riferimento.
Se un credito assoggettato a valutazione analitica non evidenzia obiettive riduzioni di valore, lo
stesso è inserito in una categoria di attività finanziarie con caratteristiche similari di rischio di
credito e quindi sottoposto a valutazione collettiva.
Le perdite di valore riscontrate sono iscritte immediatamente a conto economico nella voce “130
Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di a) crediti” così come i recuperi di parte o
tutti gli importi oggetto di precedenti svalutazioni. Le riprese di valore sono iscritte sia a fronte di
una migliorata qualità del credito tale da far sorgere la ragionevole certezza del recupero
tempestivo del capitale e degli interessi, secondo i termini contrattuali originari del credito, sia a
fronte del progressivo venir meno dell’attualizzazione calcolata al momento dell’iscrizione della
rettifica di valore. Nel caso di valutazione collettiva, le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di
valore vengono ricalcolate in modo differenziale con riferimento a ciascun credito in bonis alla
data di valutazione.
Le modalità di determinazione del fair value dei crediti e dei finanziamenti sono descritte nella
Parte A.4 “Informativa sul Fair Value” della Nota Integrativa Il Fair Value è determinato per tutti i
crediti ai soli fini di informativa. Nel caso di crediti e finanziamenti oggetto di coperture efficaci,
viene calcolato il fair value in relazione al rischio oggetto di copertura per fini valutativi.
4.4.
Criteri di cancellazione
I crediti e finanziamenti vengono cancellati dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui
flussi finanziari dagli stessi derivanti, quando tali attività finanziarie sono cedute con
trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà, nonché in
dipendenza di eventi estintivi secondo la definizione fornita dalla vigente normativa di vigilanza.
In caso contrario i crediti e finanziamenti continuano ad essere rilevati in bilancio, sebbene la loro
titolarità giuridica sia trasferita ad un terzo, per un importo pari al coinvolgimento residuo.
Le attività in parola sono cancellate dal bilancio anche quando la banca mantiene il diritto
contrattuale a ricevere i flussi finanziari derivanti dalle stesse, ma contestualmente assume
l’obbligazione contrattuale a pagare i medesimi flussi ad un soggetto terzo.
Il risultato economico della cancellazione di crediti e finanziamenti, qualora derivante da
operazioni di cessione, è imputato a conto economico nella voce “100 Utili (perdite) da cessione o
riacquisto di a) crediti” ovvero, in occasione dei succitati eventi estintivi, nella voce “130
Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di a) crediti”. In tale ultimo caso gli eventi
estintivi sono contraddistinti da atti formali assunti dai competenti organi aziendali dai quali
risulta la definitiva irrecuperabilità totale o parziale dell’attività finanziaria oppure la rinuncia
all’attività di recupero per motivi di convenienza economica.
91*
Nota Integrativa
5.
Derivati di copertura
5.1.
Definizione
Le operazioni di copertura sono finalizzate a neutralizzare le perdite rilevabili su un determinato
elemento (o gruppo di elementi) attribuibili ad un determinato rischio tramite gli utili rilevabili su
un diverso elemento (o gruppo di elementi) nel caso in cui quel particolare rischio dovesse
effettivamente manifestarsi.
La Banca pone in essere le seguenti relazioni di copertura, che trovano coerente
rappresentazione contabile, e che sono descritte nel prosieguo:
Fair Value Hedge: l’obiettivo è quello di contrastare variazioni avverse del fair value
dell’attività o passività oggetto di copertura;
Cash Flow Hedge: l’obiettivo perseguito è quello di contrastare il rischio di variabilità dei
flussi finanziari attesi rispetto alle ipotesi iniziali.
I prodotti derivati stipulati con controparti esterne all’azienda sono designati come strumenti di
copertura.
5.2.
Criteri di iscrizione
Gli strumenti finanziari derivati di copertura, al pari di tutti i derivati, sono inizialmente iscritti e
successivamente misurati al fair value e sono classificati nella voce di bilancio di attivo
patrimoniale “80 Derivati di copertura” e di passivo patrimoniale “60 Derivati di copertura”.
Una relazione si qualifica come di copertura, e trova coerente rappresentazione contabile, se e
soltanto se tutte le seguenti condizioni sono soddisfatte:
all’inizio della copertura vi è una designazione e documentazione formale della relazione di
copertura, degli obiettivi della società nella gestione del rischio e della strategia nell’effettuare la
copertura. Tale documentazione include l’identificazione dello strumento di copertura, l’elemento
o l’operazione coperta, la natura del rischio coperto e come l’impresa valuta l’efficacia dello
strumento di copertura nel compensare l’esposizione alle variazioni di fair value dell’elemento
coperto o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto;
la copertura è attesa altamente efficace;
la programmata operazione oggetto di copertura, per le coperture di flussi finanziari, è
altamente probabile e presenta un’esposizione alle variazioni di flussi finanziari che potrebbe
incidere sul conto economico;
l’efficacia della copertura può essere attendibilmente valutata;
la copertura è valutata sulla base di un criterio di continuità ed è considerata altamente
efficace per tutti gli esercizi di riferimento per cui la copertura era designata.
5.2.1.
Metodologie di esecuzione test efficacia
La relazione di copertura è giudicata efficace, e come tale trova coerente rappresentazione
contabile, se all’inizio e durante la sua vita i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa
dell’elemento coperto, riferiti al rischio oggetto di copertura, sono quasi completamente
compensati dai cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa del derivato di copertura. Tale
conclusione è raggiunta qualora il risultato effettivo si colloca all’interno di un intervallo compreso
tra 80% e 125%.
La verifica dell’efficacia della copertura avviene in fase iniziale, e ad ogni data di reporting,
mediante l’esecuzione del test prospettico volto a dimostrare l’attesa efficacia della copertura
durante la vita della stessa.
Ulteriormente, con cadenza mensile, viene inoltre condotto il test retrospettivo su base cumulata
che si pone l’obiettivo di misurare il grado di efficacia della copertura raggiunto nel periodo di
riferimento e quindi verificare che nel periodo trascorso la relazione di copertura sia stata
effettivamente efficace.
92*
Nota Integrativa
Gli strumenti finanziari derivati che sono considerati di copertura dal punto di vista economico,
ma che non soddisfano i requisiti per essere considerati efficaci strumenti di copertura, sono
registrati nella voce “20 Attività finanziarie detenute per la negoziazione” ovvero “40 Passività
finanziarie detenute per la negoziazione” e gli effetti economici nella corrispondente voce “80
Risultato netto dell’attività di negoziazione”.
Se i succitati test non confermano l’efficacia della copertura, il contratto derivato, se non oggetto
di cancellazione, viene riclassificato tra i derivati di negoziazione e lo strumento coperto
riacquisisce il criterio di valutazione di cui alla sua classificazione di bilancio.
5.3.
Criteri di valutazione
5.3.1.
Copertura di Fair Value
La copertura di fair value è contabilizzata come segue:
l’utile o la perdita risultante dalla misurazione dello strumento di copertura al fair value è
iscritto a conto economico nella voce “90 Risultato netto dell’attività di copertura”;
l’utile o la perdita sull’elemento coperto attribuibile al rischio coperto rettifica il valore
contabile dell’elemento coperto ed è rilevato immediatamente, a prescindere dalla categoria di
appartenenza dell’attività o passività coperta, a conto economico nella voce anzidetta.
La contabilizzazione della copertura cessa prospetticamente nei seguenti casi:
1.
2.
3.
lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto, cessato o esercitato;
la copertura non soddisfa più i criteri per la contabilizzazione di copertura sopra detti;
l’impresa revoca la designazione.
Qualora l’attività o passività coperta sia valutata al costo ammortizzato, il maggiore o minore
valore derivante dalla valutazione della stessa a fair value per effetto della copertura divenuta
inefficace viene imputato a conto economico secondo il metodo del tasso di interesse effettivo,
ovvero in caso di copertura di portafogli di attività e passività a quote costanti qualora tale metodo
non sia praticabile, oppure in un’unica soluzione qualora la posta coperta sia oggetto di
cancellazione.
Le metodologie utilizzate al fine della determinazione del fair value del rischio coperto nelle
attività o passività oggetto di copertura sono descritte nella Parte A.4 “Informativa sul fair value”
della Nota Integrativa.
5.3.2.
Copertura di flussi finanziari
Quando uno strumento finanziario derivato è designato a copertura della variabilità dei flussi
finanziari attesi da una attività o passività iscritta in bilancio o di una transazione futura ritenuta
altamente probabile, la contabilizzazione della copertura avviene nel seguente modo:
gli utili o le perdite (della valutazione del derivato di copertura) connesse alla parte efficace
della copertura sono registrate nell’apposita riserva di patrimonio denominata “130 Riserve da
valutazione”;
gli utili o le perdite (della valutazione del derivato di copertura) connesse alla parte
inefficace della copertura sono registrate direttamente a conto economico nella voce “90 Risultato
netto dell’attività di copertura”;
l’attività o passività coperta è valutata secondo i criteri propri della categoria di
appartenenza.
Se una transazione futura si verifica comportando l’iscrizione di una attività o passività non
finanziaria, i corrispondenti utili o perdite imputati inizialmente nella voce “130 Riserve da
valutazione” sono contestualmente stornati da tale riserva ed imputati quale costo iniziale
all’attività o passività oggetto di rilevazione. Qualora la transazione futura oggetto di copertura
comporti successivamente l’iscrizione di una attività o passività finanziaria, gli utili o perdite
associati che erano stati inizialmente rilevati direttamente nella voce “130 Riserve da valutazione”
sono riclassificati a conto economico nello stesso esercizio o negli esercizi durante i quali l’attività
acquistata o passività assunta ha un effetto sul conto economico. Qualora una parte degli utili o
93*
Nota Integrativa
perdite imputati alla predetta Riserva non sia considerata recuperabile, è riclassificata a conto
economico nella voce “80 Risultato netto dell’attività di negoziazione”.
In tutti i casi diversi da quelli descritti in precedenza, gli utili o le perdite inizialmente imputati
nella voce “130 Riserve da valutazione” sono stornati ed imputati a conto economico con le stesse
modalità ed alle stesse scadenze con cui la transazione futura incide sul conto economico.
In ciascuna delle seguenti
contabilizzazione di copertura:
circostanze
un’impresa
deve
cessare
prospetticamente
la
(a) lo strumento di copertura giunge a scadenza o è venduto, cessato o esercitato (a questo
scopo, la sostituzione o il riporto di uno strumento di copertura con un altro strumento di
copertura non è una conclusione o una cessazione se tale sostituzione o riporto è parte della
documentata strategia di copertura dell’impresa). In tal caso, l’utile (o perdita) complessivo dello
strumento di copertura rimane rilevato direttamente nel patrimonio netto fino all’esercizio in cui
la copertura era efficace e resta separatamente iscritto nel patrimonio netto sino a quando la
programmata operazione, oggetto di copertura, si verifica;
(b) la copertura non soddisfa più i criteri per la contabilizzazione di copertura. In tal caso,
l’utile o la perdita complessiva dello strumento di copertura rilevata direttamente nel patrimonio
netto a partire dall’esercizio in cui la copertura era efficace resta separatamente iscritta nel
patrimonio netto sino a quando la programmata operazione si verifica;
(c) non si ritiene più che la programmata operazione debba accadere, nel qual caso qualsiasi
correlato utile o perdita complessiva sullo strumento di copertura rilevata direttamente nel
patrimonio netto dall’esercizio in cui la copertura era efficace va rilevata a conto economico;
(d) l’impresa revoca la designazione. Per le coperture di una programmata operazione, l’utile o
la perdita complessiva dello strumento di copertura rilevata direttamente nel patrimonio netto a
partire dall’esercizio in cui la copertura era efficace resta separatamente iscritta nel patrimonio
netto sino a quando la programmata operazione si verifica o ci si attende non debba più accadere.
Se ci si attende che l’operazione non debba più accadere, l’utile (o la perdita) complessivo che era
stato rilevato direttamente nel patrimonio netto è stornato a conto economico.
5.3.3.
Copertura di portafogli di attività e passività
La copertura di portafogli di attività e passività (c.d. “macrohedging”) e la coerente
rappresentazione contabile è possibile previa:
- identificazione del portafoglio oggetto di copertura e suddivisione dello stesso per scadenze;
- designazione dell’oggetto della copertura;
- identificazione del rischio di tasso di interesse oggetto di copertura;
- designazione degli strumenti di copertura;
- determinazione dell’efficacia.
Il portafoglio oggetto di copertura dal rischio di tasso di interesse può contenere sia attività che
passività. Tale portafoglio è suddiviso sulla base delle scadenze previste di incasso o di
“riprezzamento” del tasso previa analisi della struttura dei flussi di cassa.
Le variazioni di fair value registrate sullo strumento coperto sono imputate a conto economico
nella voce “90 Risultato netto dell’attività di copertura” e nello stato patrimoniale nella voce “90
Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica” oppure “70
Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica”.
Le variazioni di fair value registrate sullo strumento di copertura sono imputate a conto
economico nella voce “90 Risultato netto dell’attività di copertura” e nello stato patrimoniale attivo
nella voce “80 Derivati di copertura” oppure nella voce di stato patrimoniale passivo “60 Derivati
di copertura”.
94*
Nota Integrativa
6.
Partecipazioni
6.1.
Definizione
6.1.1.
Partecipazione controllata
Si definisce “controllata” la società su cui la Capogruppo esercita il controllo. Tale condizione si
configura quando quest’ultima è esposta ai rendimenti variabili, o detiene diritti su tali
rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con la controllata e nel contempo ha la capacità di
incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.
Per determinare la presenza del controllo è valutata anche la presenza di diritti di voto potenziali
e diritti contrattuali che attribuiscano al possessore il potere di influenzare significativamente i
rendimenti della controllata.
6.1.2.
Partecipazione controllata congiuntamente
Si definisce “controllata congiuntamente” la società regolata da un accordo contrattuale con il
quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell’accordo.
Il controllo congiunto presuppone la condivisione, su base contrattuale, del controllo di un
accordo, che esiste unicamente quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto
il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.
6.1.3.
Partecipazione collegata
Si definisce “collegata” la società in cui la partecipante esercita un’influenza notevole. L’influenza
notevole è il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della
partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.
6.2.
Criteri di iscrizione
Le partecipazioni sono iscritte in bilancio al costo d’acquisto comprensivo, eccezion fatta per le
partecipazioni di controllo acquisite in operazioni di aggregazione aziendale, degli eventuali oneri
accessori.
6.3.
Criteri di valutazione
Le partecipazioni sono valutate al costo. Ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale viene
accertata l’eventuale obiettiva evidenza che la partecipazione abbia subito una riduzione di valore.
Si procede quindi al calcolo del valore recuperabile tenendo conto del valore attuale dei flussi
finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale
dell’investimento. L’eventuale minor valore, rispetto al valore contabile, così determinato viene
imputato nell’esercizio stesso a conto economico nella voce “210 Utili (Perdite) delle
partecipazioni”. In tale voce confluiscono anche le eventuali future riprese di valore laddove siano
venuti meno i motivi che hanno originato le precedenti svalutazioni.
6.4.
Criteri di cancellazione
Le partecipazioni vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi
finanziari derivanti dalle attività finanziarie o quando sono cedute con trasferimento sostanziale di
tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla loro proprietà. Il risultato della cessione di partecipazioni
valutate al Patrimonio Netto è imputato a conto economico nella voce “210 Utili (Perdite) delle
partecipazioni”.
95*
Nota Integrativa
7.
7.1.
Attività Materiali
Definizione attività ad uso funzionale
Sono definite “Attività ad uso funzionale” le attività tangibili possedute per essere utilizzate ai
fini dell’espletamento dell’attività sociale ed il cui utilizzo è ipotizzato su un arco temporale
maggiore dell’esercizio.
Sono ricompresi anche gli immobili concessi in locazione a dipendenti, ex dipendenti e loro eredi
nonché le opere d’arte.
7.2.
Definizione attività detenute a scopo di investimento
Sono definite “Attività detenute a scopo di investimento” le proprietà possedute con la finalità di
percepire canoni di locazione o per l’apprezzamento del capitale investito. Di conseguenza, un
investimento immobiliare si distingue dall’attività detenuta ad uso del proprietario per il fatto che
origina flussi finanziari ampiamente differenziati dalle altre attività possedute dalla Banca.
Sono ricomprese tra le attività materiali (ad uso funzionale e detenute a scopo di investimento)
anche quelle iscritte a seguito di contratti di leasing finanziario sebbene la titolarità giuridica delle
stesse rimanga in capo all’azienda locatrice.
7.3.
Criteri di iscrizione
Le attività materiali, strumentali e non, sono iscritte inizialmente ad un valore pari al costo
(nella voce “110 Attività Materiali”), comprensivo di tutti i costi direttamente connessi alla messa
in funzione del bene ed alle imposte e tasse di acquisto non recuperabili. Tale valore è
successivamente incrementato delle spese sostenute da cui ci si aspetta di godere dei benefici
futuri. I costi di manutenzione ordinaria effettuata sull’attività sono rilevati a conto economico nel
momento in cui si verificano di contro le spese di manutenzione straordinaria (migliorie) da cui
sono attesi benefici economici futuri sono capitalizzate ad incremento del valore dei cespiti cui si
riferiscono.
Le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di terzi dalle quali si attendono benefici
futuri sono iscritte:
se dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce “110 Attività
materiali”, nella categoria più idonea, sia che si riferiscano a beni di terzi utilizzati in forza di un
contratto di locazione che a beni detenuti in forza di un contratto di leasing finanziario;
se non dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce “110 Attività
materiali”, ad incremento dell’attività cui si riferiscono, se utilizzate in forza di un contratto di
leasing finanziario ovvero nella voce “150 Altre attività” qualora riferite a beni utilizzati per effetto
di un contratto di locazione.
Il costo di un’attività materiale è rilevato come un’attività se, e soltanto se:
è probabile che i futuri benefici economici associati al bene affluiranno all’azienda;
il costo del bene può essere attendibilmente determinato.
7.4.
Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale le attività materiali strumentali sono iscritte al costo,
come sopra definito, al netto degli ammortamenti cumulati e di qualsiasi perdita di valore
cumulata. Il valore ammortizzabile, pari al costo meno il valore residuo (ossia l’ammontare
previsto che si otterrebbe normalmente dalla dismissione, dedotti i costi attesi di dismissione, se
l’attività fosse già nelle condizioni, anche di vecchiaia, previste alla fine della sua vita utile), è
ripartito sistematicamente lungo la vita utile dell’attività materiale adottando come criterio di
ammortamento il metodo a quote costanti. La vita utile, oggetto di periodica revisione al fine di
rilevare eventuali stime significativamente difformi dalle precedenti, è definita come:
il periodo di tempo nel quale ci si attende che un’attività sia utilizzabile dall’azienda o,
96*
Nota Integrativa
la quantità di prodotti o unità similari che l’impresa si aspetta di ottenere dall’utilizzo
dell’attività stessa.
In considerazione della circostanza che le attività materiali possono ricomprendere componenti
di diversa vita utile, i terreni, siano essi a sé stanti o inclusi nel valore del fabbricato, non sono
soggetti ad ammortamento in quanto immobilizzazioni a cui è associata vita utile indefinita. Lo
scorporo del valore attribuibile al terreno dal valore complessivo dell’immobile avviene, per tutti i
fabbricati, in proporzione alla percentuale di possesso. I fabbricati sono per contro ammortizzati
secondo i criteri sopra esposti.
Le opere d’arte non sono soggette ad ammortamento in quanto il loro valore è generalmente
destinato ad aumentare con il trascorrere del tempo.
L’ammortamento di una attività ha inizio quando la stessa è disponibile per l’uso e cessa quando
l’attività è eliminata contabilmente momento corrispondente alla data più recente tra quella in cui
l’attività è classificata per la vendita e la data di eliminazione contabile. Di conseguenza,
l’ammortamento non cessa quando l’attività diventa inutilizzata o è ritirata dall’uso attivo, a meno
che l’attività non sia completamente ammortizzata.
Le migliorie e le spese incrementative sono ammortizzate:
–
se dotate di autonoma identificabilità e separabilità, secondo la vita utile presunta
come sopra descritta;
–
se non dotate di autonoma identificabilità e separabilità, nel caso di beni utilizzati in
forza di un contratto di locazione, secondo il periodo più breve tra quello in cui le migliorie e le
spese possono essere utilizzate e quello di durata residua della locazione tenendo anche conto di
un eventuale singolo rinnovo ovvero, nel caso di beni utilizzati in forza di un contratto di leasing
finanziario, secondo la vita utile attesa dell’attività cui si riferiscono.
L’ammortamento delle migliorie e delle spese incrementative su beni di terzi rilevate alla voce
“150 Altre Attività” è iscritto alla voce “190 Altri oneri/proventi di gestione”.
Ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale si procede alla verifica dell’eventuale
esistenza di indicazioni che dimostrino la perdita di valore subita da un’attività. La perdita risulta
dal confronto tra il valore di carico dell’attività materiale ed il minor valore di recupero.
Quest’ultimo è il maggior valore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il
relativo valore d’uso inteso come il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite. La perdita
viene iscritta immediatamente a conto economico nella voce “170 Rettifiche/Riprese di valore
nette su attività materiali”; in tale voce confluisce anche l’eventuale futura ripresa di valore
qualora vengano meno i motivi che hanno originato la precedente svalutazione.
7.4.1.
Definizione e determinazione del fair value
7.4.1.1.
Immobili
Le modalità di determinazione del fair value degli immobili sono descritte nella Parte A.4
“Informativa sul Fair Value” della Nota Integrativa.
7.4.1.2.
Determinazione valore terreno
Le modalità di determinazione del fair value dei terreni sono descritte nella Parte A.4
“Informativa sul Fair Value” della Nota Integrativa.
7.5.
Attività materiali acquisite in leasing finanziario
Il leasing finanziario è un contratto che trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e i benefici
derivanti dalla proprietà del bene. Il diritto di proprietà può essere trasferito o meno al termine del
contratto.
L’inizio della decorrenza del leasing è la data dalla quale il locatario è autorizzato all’esercizio del
suo diritto all’utilizzo del bene locato e corrisponde quindi alla data di rilevazione iniziale del
leasing.
97*
Nota Integrativa
Al momento della decorrenza del contratto, il locatario rileva le operazioni di leasing finanziario
come attività e passività nel proprio bilancio a valori pari al fair value del bene locato o, se
inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti. Nel determinare il valore attuale dei
pagamenti minimi dovuti il tasso di attualizzazione utilizzato è il tasso di interesse contrattuale
implicito, se determinabile; in caso contrario viene utilizzato il tasso di interesse del finanziamento
marginale del locatario. Eventuali costi diretti iniziali sostenuti dal locatario sono aggiunti
all’importo rilevato come attività.
I pagamenti minimi dovuti sono suddivisi tra costi finanziari e riduzione del debito residuo. I
primi sono ripartiti lungo la durata contrattuale in modo da determinare un tasso d’interesse
costante sulla passività residua.
Il contratto di leasing finanziario comporta l’iscrizione della quota di ammortamento delle attività
oggetto di contratto e degli oneri finanziari per ciascun esercizio. Il criterio di ammortamento
utilizzato per i beni acquisiti in locazione è coerente con quello adottato per i beni di proprietà al
cui paragrafo si rinvia per una descrizione più dettagliata.
7.6.
Criteri di cancellazione
L’attività materiale è eliminata dal bilancio al momento della dismissione o quando la stessa è
permanentemente ritirata dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici
futuri. Le eventuali plusvalenze o le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla dismissione
dell’attività materiale, pari alla differenza tra il corrispettivo netto di cessione ed il valore contabile
dell’attività, sono rilevate a conto economico nella voce “240 Utili (Perdite) da cessione di
investimenti”.
8.
8.1.
Attività immateriali
Definizione
E’ definita immateriale un’attività non monetaria, identificabile, priva di consistenza fisica ed
utilizzata nell’espletamento dell’attività sociale.
L’attività è identificabile quando:
è separabile, ossia capace di essere separata o scorporata e venduta, trasferita, data in licenza,
locata o scambiata;
deriva da diritti contrattuali o altri diritti legali indipendentemente dal fatto che tali diritti siano
trasferibili o separabili da altri diritti e obbligazioni.
L’attività si caratterizza per la circostanza di essere controllata dall’impresa in conseguenza di
eventi passati e nel presupposto che tramite il suo utilizzo affluiranno benefici economici
all’impresa. L’impresa ha il controllo di un’attività se ha il potere di usufruire dei benefici
economici futuri derivanti dalla risorsa in oggetto e può, inoltre, limitare l’accesso a tali benefici
da parte di terzi.
I benefici economici futuri derivanti da un’attività immateriale possono includere i proventi
originati dalla vendita di prodotti o servizi, i risparmi di costo od altri benefici derivanti
dall’utilizzo dell’attività da parte dell’impresa.
Un’attività immateriale è rilevata come tale se, e solo se:
(a) è probabile che affluiranno all’impresa benefici economici futuri attesi attribuibili
all’attività;
(b) il costo dell’attività può essere misurato attendibilmente.
La probabilità che si verifichino benefici economici futuri è valutata usando presupposti
ragionevoli e sostenibili che rappresentano la migliore stima dell’insieme di condizioni economiche
che esisteranno nel corso della vita utile dell’attività.
Il grado di probabilità connesso al flusso di benefici economici attribuibili all’utilizzo dell’attività
98*
Nota Integrativa
è valutato sulla base delle fonti d’informazione disponibili al tempo della rilevazione iniziale,
dando un maggior peso alle fonti d’informazione esterne.
Sono considerate attività immateriali, oltre che gli avviamenti e il software ad utilità pluriennale
prevalentemente anche marchi, asset under management e risparmio gestito iscritti a seguito
dell’aggregazione di ex BPU Banca ed ex Banca Lombarda e Piemontese.
8.1.1.
Attività immateriale a vita utile definita
E’ definita a vita utile definita l’attività per cui è possibile stimare il limite temporale entro il
quale ci si attende la produzione dei correlati benefici economici.
Tra le attività intangibili iscritte sono considerate a vita utile definita il software e le customer
relationship derivanti dall’intermediazione del credito immobiliare a privati.
8.1.2.
Attività immateriale a vita utile indefinita
E’ definita a vita utile indefinita l’attività per cui non è possibile stimare un limite prevedibile al
periodo durante il quale ci si attende che l’attività generi benefici economici per l’azienda.
L’attribuzione di vita utile indefinita del bene non deriva dall’aver già programmato spese future
che nel corso del tempo vadano a ripristinare il livello di performance standard dell’attività,
prolungando la vita utile.
8.2.
Criteri di iscrizione
L’attività, esposta nella voce di stato patrimoniale “120 Attività immateriali”, è iscritta al costo ed
eventuali spese successive all’iscrizione iniziale sono capitalizzate solo se in grado di generare
benefici economici futuri e solo se tali spese possono essere determinate ed attribuite all’attività in
modo attendibile.
Il costo di un’attività immateriale include:
il prezzo di acquisto incluse eventuali imposte e tasse su acquisti non recuperabili dopo
aver dedotto sconti commerciali e abbuoni;
qualunque costo diretto per predisporre l’attività all’utilizzo.
8.3.
Criteri di valutazione
Successivamente all’iscrizione iniziale le attività immateriali a vita utile definita sono iscritte al
costo al netto degli ammortamenti complessivi e delle perdite di valore eventualmente verificatesi.
L’ammortamento è calcolato su base sistematica lungo la miglior stima della vita utile
dell’immobilizzazione (vedasi definizione inclusa nel paragrafo “Attività Materiali”) utilizzando il
metodo di ripartizione a quote costanti per tutte le attività immateriali eccezion fatta per le
customer relationship derivanti dall’intermediazione del credito immobiliare a privati il cui
processo di ammortamento è calcolato sulla base della vita media di tali relazioni ossia del
portafoglio crediti erogati.
Il processo di ammortamento inizia quando l’attività è disponibile all’uso e cessa alla data in cui
l’attività è eliminata contabilmente.
Le attività immateriali aventi vita utile indefinita (vedasi avviamento, così come definito nel
paragrafo successivo qualora positivo) sono iscritte al costo al netto delle eventuali perdite di
valore riscontrate periodicamente in applicazione del test condotto per la verifica dell’adeguatezza
del valore di carico dell’attività (vedasi paragrafo successivo). Per tali attività, di conseguenza, non
si procede al calcolo dell’ammortamento.
Nessuna attività immateriale derivante da ricerca (o dalla fase di ricerca di un progetto interno) è
oggetto di rilevazione. Le spese di ricerca (o della fase di ricerca di un progetto interno) sono
rilevate come costo nel momento in cui sono sostenute.
99*
Nota Integrativa
Un’attività immateriale derivante dallo sviluppo (o dalla fase di sviluppo di un progetto interno) è
rilevata se, e solo se, può essere dimostrato quanto segue:
(a)
l’uso
(b)
(c)
la fattibilità tecnica di completare l’attività immateriale in modo da essere disponibile per
o la vendita;
l’intenzione aziendale di completare l’attività immateriale per usarla o venderla;
la capacità aziendale di usare o vendere l’attività immateriale.
Ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale si procede alla verifica dell’esistenza
eventuale di perdite di valore relative ad attività immateriali. Tali perdite risultano dalla differenza
tra il valore d’iscrizione delle attività ed il valore recuperabile e sono iscritte, come le eventuali
riprese di valore, nella voce “180 Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali” ad
esclusione delle perdite di valore relative all’avviamento che sono iscritte nella voce “230 Rettifiche
di valore dell’avviamento”.
8.4.
Avviamento
Si definisce avviamento la differenza tra il costo di acquisto ed il fair value delle attività e
passività acquisite nell’ambito di una aggregazione aziendale che consiste nell’unione di imprese o
attività aziendali distinte in un’unica impresa tenuta alla redazione del bilancio. Il risultato di
quasi tutte le aggregazioni aziendali è costituito dal fatto che una sola impresa, l’acquirente,
ottiene il controllo di una o più attività aziendali distinte riferibili all’acquisito. Quando un’impresa
acquisisce un gruppo di attività o di attivi netti che non costituiscono un’attività aziendale, questa
alloca il costo dell’assieme alle singole attività e passività identificabili in base ai relativi fair value
alla data di acquisizione.
Un’aggregazione aziendale può dare luogo ad un legame partecipativo tra capogruppo e
controllata nel quale l’acquirente è la controllante e l’acquisito una controllata dell’acquirente.
Tutte le aggregazioni aziendali sono contabilizzate applicando il metodo dell’acquisto (c.d.
purchase method).
Il metodo dell’acquisto prevede le seguenti fasi:
(a) identificazione dell’acquirente (l’acquirente è l’impresa aggregante che ottiene il controllo
delle altre imprese o attività aziendali aggregate);
(b) determinazione della data di acquisizione;
(c) determinazione del costo dell’aggregazione aziendale inteso come il “corrispettivo” trasferito
dall’acquirente ai socie dell’acquisita;
(d) allocazione, alla data di acquisizione, del costo dell’aggregazione aziendale mediante
rilevazione, classificazione e valutazione delle attività identificabili acquisite nonché delle passività
identificabili assunte;
(e) rilevazione dell’eventuale avviamento.
Le operazioni di aggregazione realizzate con società controllate o appartenenti allo stesso gruppo
sono contabilizzate in coerenza al riscontro della significativa sostanza economica delle stesse.
In applicazione di tale principio, l’avviamento derivante da tali operazioni, è iscritto:
(a)
a voce 120 dell’attivo di stato patrimoniale nell’ipotesi di riscontro della significativa
sostanza economica;
(b)
a deduzione del patrimonio netto in caso contrario.
8.4.1.
Allocazione del costo di un’aggregazione aziendale alle attività acquisite e alle
passività e passività potenziali assunte
L’acquirente:
(a) rileva l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale come attività;
(b) misura tale avviamento al relativo costo, in quanto costituisce l’eccedenza del costo
dell’aggregazione aziendale rispetto alla quota d’interessenza dell’acquirente nel fair value delle
attività, passività e passività potenziali identificabili.
100*
Nota Integrativa
L’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale rappresenta un pagamento effettuato
dall’acquirente in previsione di benefici economici futuri derivanti da attività che non possono
essere identificate individualmente e rilevate separatamente.
Dopo la rilevazione iniziale, l’acquirente valuta l’avviamento acquisito in un’aggregazione
aziendale al relativo costo, al netto delle perdite di valore accumulate.
L’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale non deve essere ammortizzato. L’acquirente,
invece, verifica annualmente se abbia subìto riduzioni di valore, o più frequentemente se specifici
eventi o modificate circostanze indicano la possibilità che potrebbe aver subito una riduzione di
valore, secondo quanto previsto dall’apposito principio contabile.
Il principio stabilisce che un’attività (ivi incluso l’avviamento) ha subito una riduzione di valore
quando il relativo valore contabile supera il valore recuperabile, quest’ultimo inteso come il
maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il valore d’uso, definito dal par. 6 dello IAS
36.
Ai fini della verifica di impairment l’avviamento deve essere allocato ad unità generatrici di flussi
finanziari, o a gruppi di unità, nel rispetto del vincolo massimo di aggregazione che non può
superare il segmento di attività identificato ai sensi dell’IFRS 8.
8.4.2.
Avviamento negativo
Se la quota di interessenza dell’acquirente nel fair value (valore equo) netto delle attività,
passività e passività potenziali identificabili eccede il costo dell’aggregazione aziendale,
l’acquirente:
(a) rivede l’identificazione e la misurazione delle attività, passività e passività potenziali
identificabili dell’acquisito e la determinazione del costo dell’aggregazione;
(b) rileva immediatamente a conto economico l’eventuale eccedenza residua dopo la nuova
misurazione.
8.5.
Criteri di cancellazione
L’attività immateriale è cancellata dal bilancio a seguito di dismissione ovvero quando nessun
beneficio economico futuro è atteso per il suo utilizzo o dismissione.
9.
Debiti, titoli in circolazione (e passività subordinate)
Le varie forme di provvista interbancaria e con clientela sono rappresentate nelle voci di bilancio
“10 Debiti verso banche”, “20 Debiti verso clientela”, “30 Titoli in circolazione”. In tali voci sono
ricompresi anche i debiti iscritti dal locatario nell’ambito di operazioni di leasing finanziario.
9.1.
Criteri di iscrizione
Le passività in questione sono iscritte in bilancio nel momento corrispondente all’atto della
ricezione delle somme raccolte o all’emissione dei titoli di debito. Il valore a cui sono iscritte è pari
al relativo fair value, di norma pari al corrispettivo ricevuto o al prezzo di emissione, comprensivo
degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili all’operazione e determinabili sin
dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati. Non sono inclusi nel valore
di iscrizione iniziale tutti gli oneri che sono oggetto di rimborso da parte della controparte
creditrice o che sono riconducibili a costi interni di carattere amministrativo.
9.2.
Criteri di valutazione
Dopo la rilevazione iniziale le passività finanziarie a medio/lungo termine sono valutate al costo
ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo così come definito nei paragrafi
precedenti.
Le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta non significativo, sono
101*
Nota Integrativa
valutate al costo.
Le modalità di determinazione del fair value dei debiti e dei titoli in circolazione, operata per soli
fini di informativa, sono descritte nella Parte A.4 “Informativa sul Fair Value” della Nota
Integrativa.
9.3.
Criteri di cancellazione
Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando estinte o scadute.
Il riacquisto di titoli di propria emissione comporta la cancellazione contabile degli stessi con
conseguente ridefinizione del debito per titoli in circolazione. L’eventuale differenza tra il valore di
riacquisto dei titoli propri ed il corrispondente valore contabile della passività viene iscritto a
conto economico nella voce “100 Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di d) passività finanziarie”.
L’eventuale successivo ricollocamento dei titoli propri, oggetto di precedente annullo contabile,
costituisce, contabilmente, una nuova emissione con conseguente iscrizione al nuovo prezzo di
collocamento, senza alcun effetto a conto economico.
10.
Attività e passività fiscali
Le attività e le passività fiscali sono esposte nello stato patrimoniale nelle voci “130 Attività
fiscali” e “80 Passività fiscali”.
10.1
Attività e passività fiscali correnti
Le imposte correnti dell’esercizio e di quelli precedenti, nella misura in cui esse non siano state
pagate, sono rilevate come passività; l’eventuale eccedenza rispetto al dovuto è rilevata come
attività.
Le passività (attività) fiscali correnti, dell’esercizio in corso e di quelli precedenti, sono
determinate al valore che si prevede di versare/recuperare nei confronti delle autorità fiscali,
applicando le aliquote fiscali e la normativa fiscale vigenti.
Le attività e passività fiscali correnti vengono cancellate nell’esercizio in cui le attività vengono
realizzate o le passività risultano estinte.
10.2
Attività e passività fiscali differite
Per tutte le differenze temporanee imponibili è rilevata una passività fiscale differita, a meno che
la passività fiscale differita derivi:
da avviamento il cui ammortamento non sia fiscalmente deducibile o
dalla rilevazione iniziale di un’attività o di una passività in un’operazione che:
−
−
non sia un’aggregazione di imprese e
al momento dell’operazione non influisca né sull’utile contabile né sul reddito imponibile.
Non sono calcolate imposte differite con riguardo a maggiori valori dell’attivo in sospensione
d’imposta relativi a partecipazioni e a riserve in sospensione d’imposta in quanto si ritiene, allo
stato, ragionevole che non sussistano i presupposti per la loro futura tassazione.
Le passività fiscali differite sono rilevate nella voce di stato patrimoniale “80 Passività fiscali b)
differite”.
Per tutte le differenze temporanee deducibili è rilevata un’attività fiscale differita se sarà
probabile che sarà utilizzato un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la
differenza temporanea deducibile, a meno che l’attività fiscale differita derivi da:
avviamento negativo che è trattato come ricavo differito;
rilevazione iniziale di un’attività o di una passività in un’operazione che:
−
non rappresenta una aggregazione di imprese e
102*
Nota Integrativa
−
al momento dell’operazione non influenza né l’utile contabile né il reddito imponibile.
Le attività fiscali anticipate sono rilevate nella voce di stato patrimoniale “130 Attività fiscali b)
anticipate”.
Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite sono oggetto di costante monitoraggio e
sono quantificate secondo le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell’esercizio nel
quale sarà realizzata l’attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, tenuto conto della
normativa fiscale derivante da provvedimenti attualmente in vigore.
Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite vengono cancellate nell’esercizio in cui:
la differenza temporanea che le ha originate diventa imponibile con riferimento alle
passività fiscali differite o deducibile con riferimento alle attività fiscali anticipate;
la differenza temporanea che le ha originate perde rilevanza fiscale.
Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite non vengono attualizzate e neppure, di
norma, tra loro compensate.
11.
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione –
Passività associate ad attività in via di dismissione
Le attività e passività non correnti ed i gruppi di attività e passività non correnti per le quali il
valore contabile sarà recuperato presumibilmente tramite la vendita piuttosto che attraverso l’uso
continuativo sono classificate, rispettivamente, nelle voci di stato patrimoniale “140 Attività non
correnti e gruppi di attività in via di dismissione” e “90 Passività associate ad attività in via di
dismissione”.
Per essere classificate nelle predette voci di bilancio, le attività o passività (o gruppo in
dismissione) devono essere immediatamente disponibili per la vendita e devono essere riscontrati
programmi attivi e concreti per giungere alla dismissione dell’attività o passività entro il breve
termine.
Tali attività o passività sono valutate al minore tra il valore contabile ed il loro fair value al netto
dei costi di cessione.
Gli utili e le perdite riconducibili a gruppi di attività e passività in via di dismissione sono esposti
nel conto economico nella voce “280 Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al
netto delle imposte”.
Gli utili e le perdite riconducibili a singole attività in via di dismissione sono iscritti nella voce
più idonea di conto economico.
12.
12.1
Accantonamenti a fondi per rischi ed oneri
Definizione
L’accantonamento è definito come una passività con scadenza o ammontare incerti.
Per contro, si definisce passività potenziale:
un’obbligazione possibile che scaturisce da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata
solamente dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri non totalmente sotto il controllo
dell’azienda;
un’obbligazione attuale che scaturisce da eventi passati, ma che non è rilevata perché:
−
non è probabile che per estinguere l’obbligazione sarà necessario l’impiego di risorse
finanziarie;
−
l’ammontare dell’obbligazione non può essere determinata con sufficiente attendibilità.
Le passività potenziali non sono oggetto di rilevazione contabile, ma solo di informativa, a meno
che siano giudicate remote.
103*
Nota Integrativa
12.2
Criteri di iscrizione e valutazione
L’accantonamento è rilevato in contabilità se e solo se:
vi è un’obbligazione in corso (legale o implicita) quale risultato di un evento passato e
è probabile che per adempiere all’obbligazione si renderà necessario l’impiego di risorse atte
a produrre benefici economici; e
può essere effettuata una stima attendibile dell’importo derivante dall’adempimento
dell’obbligazione.
L’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per
adempiere all’obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e riflette rischi ed
incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze. L’importo
dell’accantonamento è rappresentato dal valore attuale delle spese che si suppone saranno
necessarie per estinguere l’obbligazione laddove l’effetto del valore attuale è un aspetto rilevante. I
fatti futuri che possono condizionare l’ammontare richiesto per estinguere l’obbligazione sono
tenuti in considerazione solo se vi è sufficiente evidenza oggettiva che gli stessi si verificheranno.
Gli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri includono il rischio derivante dall’eventuale
contenzioso tributario.
12.3
Criteri di cancellazione
L’accantonamento viene stornato quando diviene improbabile l’impiego di risorse atte a produrre
benefici economici per adempiere l’obbligazione.
13.
Operazioni in valuta estera
13.1
Definizione
La valuta estera è una valuta differente dalla valuta funzionale dell’impresa, che a sua volta è la
valuta dell’ambiente economico prevalente in cui l’impresa stessa opera.
13.2
Criteri di iscrizione
Un’operazione in valuta estera è registrata, al momento della rilevazione iniziale, nella valuta
funzionale applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio a pronti tra la valuta
funzionale e la valuta estera in vigore alla data dell’operazione.
13.3
Criteri di valutazione
A ogni data di riferimento del bilancio:
(a) gli elementi monetari17 in valuta estera sono convertiti utilizzando il tasso di chiusura;
(b) gli elementi non monetari18 che sono valutati al costo storico in valuta estera sono convertiti
usando il tasso di cambio in essere alla data dell’operazione;
(c) gli elementi non monetari che sono valutati al fair value in una valuta estera sono convertiti
utilizzando i tassi di cambio alla data in cui il fair value è determinato.
Le differenze di cambio derivanti dall’estinzione di elementi monetari o dalla conversione di
elementi monetari a tassi differenti da quelli ai quali erano stati convertiti al momento della
rilevazione iniziale durante l’esercizio o in bilanci precedenti, sono rilevate nel conto economico
dell’esercizio in cui hanno origine.
17
Si definiscono “monetari” gli elementi rappresentati da importi determinati di valuta ovvero da attività e passività
che devono essere incassate o pagate per un importo determinato di valuta. La caratteristica di un elemento
monetario è quindi il diritto a ricevere o un’obbligazione a pagare un numero fisso o determinabile di unità di
valuta.
18 Vedasi, a contrario, quanto detto per gli elementi “monetari”.
104*
Nota Integrativa
Le differenze di cambio derivanti da un elemento monetario che fa parte di un investimento netto
in una gestione estera di un’impresa che redige il bilancio sono rilevate nel conto economico del
bilancio individuale dell’impresa che redige il bilancio o del bilancio individuale della gestione
estera.
Quando un utile o una perdita di un elemento non monetario viene rilevato direttamente nel
patrimonio netto, ogni componente di cambio di tale utile o perdita è rilevato direttamente nel
patrimonio netto. Viceversa, quando un utile o una perdita di un elemento non monetario è
rilevato nel conto economico, ciascuna componente di cambio di tale utile o perdita è rilevata nel
conto economico.
14.
Altre informazioni
- Azioni proprie
Le azioni proprie in portafoglio sono dedotte dal patrimonio netto. Nessun utile o perdita
derivante da acquisto, vendita, emissione o cancellazione di azioni proprie viene iscritto al conto
economico. Le differenze tra prezzo di acquisto e di vendita derivanti da tali transazioni sono
registrate tra le riserve del patrimonio netto.
- Accantonamenti per garanzie rilasciate e impegni
Gli accantonamenti su base analitica e collettiva relativi alla stima dei possibili esborsi connessi
all’assunzione del rischio di credito insito nelle garanzie rilasciate e negli impegni assunti sono
determinati in applicazione dei medesimi criteri esposti con riferimento ai crediti.
Tali accantonamenti sono rilevati nella voce 100 “Altre passività” in contropartita alla voce di
conto economico 130d “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: altre operazioni
finanziarie”.
- Benefici ai dipendenti
Definizione
Si definiscono benefici ai dipendenti tutti i tipi di remunerazione erogati dall’azienda in cambio
dell’attività lavorativa svolta dai dipendenti. I benefici ai dipendenti si suddividono tra:
benefici a breve termine (diversi dai benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del
rapporto di lavoro) che si prevede siano liquidati interamente entro dodici mesi dal termine
dell’esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa;
benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dovuti dopo la conclusione del
rapporto di lavoro;
benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro;
altri benefici a lungo termine, diversi dai precedenti, che non si prevede siano estinti
interamente entro i dodici mesi dal temine dell’esercizio in cui i dipendenti hanno svolto la relativa
attività lavorativa.
Trattamento di Fine Rapporto e fondi a prestazione definita
Criteri di iscrizione
A seguito della riforma della previdenza complementare, di cui al D.Lgs. 252/2005, le quote di
trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1° gennaio 2007 configurano
un “piano a contribuzione definita”.
L’onere relativo alle quote è determinato sulla base dei contributi dovuti senza applicazione di
alcuna metodologia di natura attuariale.
Diversamente, il trattamento di fine rapporto del personale maturato sino al 31 dicembre 2006
continua a configurare un “beneficio successivo al rapporto di lavoro” della serie “piano a benefici
definiti” e, come tale, richiede la determinazione del valore dell’obbligazione sulla base di ipotesi
105*
Nota Integrativa
attuariali e l’assoggettamento ad attualizzazione in quanto il debito può essere estinto
significativamente dopo che i dipendenti hanno prestato l’attività lavorativa relativa.
L’importo contabilizzato come passività è pari a:
(a) il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti alla data di riferimento del bilancio;
(b) più eventuali utili attuariali (meno eventuali perdite attuariali) contabilizzati in apposita
riserva di patrimonio netto;
(c) meno il fair value alla data di riferimento del bilancio delle eventuali attività poste a servizio
del piano.
Criteri di valutazione
Gli “Utili/perdite attuariali”, rilevati in apposita riserva da valutazione del patrimonio netto,
comprendono gli effetti di aggiustamenti derivanti dalla riformulazione di precedenti ipotesi
attuariali per effetto di esperienze effettive o a causa di modificazioni delle stesse ipotesi.
Ai fini dell’attualizzazione viene utilizzato il metodo della “Proiezione unitaria del credito” che
considera ogni singolo periodo di servizio come dante luogo ad una unità addizionale di TFR
misurando così ogni unità, separatamente, per costruire l’obbligazione finale. Tale unità
addizionale si ottiene dividendo la prestazione totale attesa per il numero di anni trascorsi dal
momento dell’assunzione alla data attesa della liquidazione. L’applicazione di tale metodo prevede
la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demografica
e l’attualizzazione finanziaria di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. Il tasso
utilizzato ai fini dell’attualizzazione è determinato, con riferimento ai tassi di mercato rilevati alla
data di bilancio di “high quality corporate bonds” ovvero ai rendimenti di titoli caratterizzati da un
profilo di rischio di credito contenuto.
Stock Option/Stock Granting
Si definiscono piani di stock option/stock granting i piani di remunerazione del personale ove la
prestazione di un’attività da parte di un dipendente o di un terzo viene remunerata tramite
strumenti rappresentativi di capitale (incluse opzioni su azioni).
Il costo di tali operazioni è valutato al fair value degli strumenti rappresentativi di capitale
assegnati ed è imputato nella voce di conto economico “150 Spese Amministrative a) spese per il
personale” in quote costanti lungo il periodo di cui alle condizioni di maturazione del piano.
Il fair value determinato è riferito agli strumenti rappresentativi di capitale assegnati alla data di
assegnazione e tiene conto dei prezzi di mercato, se disponibili, dei termini e delle condizioni in
base ai quali tali strumenti sono stati assegnati.
- Informativa di Settore
Con il termine informativa di settore si definisce la modalità di rappresentazione dell’informativa
economico finanziaria dell’azienda per settore operativo.
Nel presente documento non viene fornita evidenza dell’informativa di settore in quanto il
bilancio separato di UBI Banca è pubblicato congiuntamente al bilancio consolidato del Gruppo
UBI Banca che riporta tale informativa a livello di gruppo.
- Ricavi
Definizione
I ricavi sono flussi lordi di benefici economici derivanti dallo svolgimento dell’attività ordinaria
dell’impresa, quando tali flussi determinano incrementi del patrimonio netto diversi dagli
incrementi derivanti dall’apporto degli azionisti.
Criteri di iscrizione
I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante e sono rilevati in
contabilità quando possono essere attendibilmente stimati.
Il risultato di un’operazione di prestazione di servizi può essere attendibilmente stimato quando
sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni:
106*
Nota Integrativa
l’ammontare dei ricavi può essere attendibilmente valutato;
è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione affluiranno alla società;
lo stadio di completamento dell’operazione alla data di riferimento del bilancio può essere
attendibilmente misurato;
i costi sostenuti per l’operazione e i costi da sostenere per completarla possono essere
attendibilmente calcolati.
I ricavi iscritti a fronte della prestazione di servizi sono iscritti coerentemente alla fase di
completamento dell’operazione.
I ricavi sono rilevati solo quando è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione
saranno fruiti dalla società. Tuttavia quando la recuperabilità di un valore già ricompreso nei
ricavi è connotata da incertezza, il valore non recuperabile, o il valore il cui recupero non è più
probabile, è rilevato come costo piuttosto che come rettifica del ricavo originariamente rilevato.
I ricavi che derivano dall’utilizzo, da parte di terzi, di beni della società che generano interessi o
dividendi sono rilevati quando:
è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione saranno fruiti dall’impresa;
l’ammontare dei ricavi può essere attendibilmente valutato.
Gli interessi sono rilevati con un criterio temporale che consideri il rendimento effettivo del bene.
In particolare:
gli interessi attivi comprendono il valore degli ammortamenti di eventuali scarti, premi o
altre differenze tra il valore contabile iniziale per un titolo e il suo valore alla scadenza. Le
componenti negative di reddito maturate su attività finanziarie sono rilevate alla voce “Interessi
passivi e oneri assimilati”; le componenti economiche positive maturate su passività finanziarie
sono oggetto di rilevazione alla voce “Interessi attivi e proventi assimilati”;
gli interessi di mora sono contabilizzati nella voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati”
per la parte ritenuta recuperabile.
I dividendi sono iscritti contabilmente in corrispondenza del diritto degli azionisti a ricevere il
pagamento.
Gli eventuali costi o ricavi derivanti dalla compravendita di strumenti finanziari, determinati
dalla differenza tra corrispettivo pagato o incassato della transazione ed il fair value dello
strumento sono iscritti a conto economico in sede di iscrizione dello strumento finanziario
solamente quando il fair value è determinato:
facendo riferimento a transazioni di mercato correnti e osservabili del medesimo
strumento;
attraverso tecniche di valutazione che utilizzano, quali variabili, solamente dati derivanti
da mercati osservabili.
- Costi
I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti nel rispetto del criterio
della correlazione tra costi e ricavi che derivano direttamente e congiuntamente dalle medesime
operazioni o eventi. I costi che non possono essere associati ai ricavi sono rilevati immediatamente
nel conto economico.
I costi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo ammortizzato e
determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati,
affluiscono a conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo per la
definizione del quale si rinvia al paragrafo “Crediti e Finanziamenti”.
Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell’esercizio in cui sono rilevate.
107*
Nota Integrativa
A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI
ATTIVITA’ FINANZIARIE
Non sono state effettuate, né nell’esercizio in corso né in quello precedente, riclassifiche di
portafoglio delle attività finanziarie da categorie valutate al fair value verso categorie valutate al
costo ammortizzato con riguardo alle possibilità introdotte dal regolamento CE n. 1004/2008
della Commissione Europea.
A.4 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE
Informativa di natura qualitativa
L’IFRS 13 – “Fair Value Measurement” definisce il fair value come il prezzo che si percepirebbe
per la vendita di un’attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una
regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Tale valore si configura
quindi come un c.d. “exit price” che riflette le caratteristiche proprie dell’attività o della passività
oggetto di valutazione che sarebbero considerate da un operatore terzo di mercato (c.d. market
participant view).
La valutazione al fair value si riferisce ad una transazione ordinaria eseguita o eseguibile tra i
partecipanti al mercato, dove, per mercato si intende:
il mercato principale, cioè il mercato con il maggior volume e livello di transazioni per
l’attività o la passività in questione al quale la Banca ha accesso;
o, in assenza di un mercato principale, il mercato più vantaggioso, cioè quello nel quale è
possibile ottenere il prezzo più alto per la vendita di un’attività o il prezzo di acquisto più basso
per una passività, tenendo in considerazione anche i costi di transazione e i costi di trasporto.
Con l’intento di massimizzare la coerenza e la comparabilità delle misurazioni dei fair value e
della relativa informativa, l’IFRS 13 statuisce una gerarchia del fair value che suddivide in tre
livelli i parametri utilizzati per misurare il fair value.
Tale classificazione ha l’obiettivo di stabilire una gerarchia in termini di oggettività del fair
value in funzione del grado di discrezionalità adottato, dando la precedenza all’utilizzo di
parametri osservabili sul mercato che riflettono le assunzioni che i partecipanti al mercato
utilizzerebbero nella valutazione delle attività e passività.
La gerarchia del fair value è definita in base ai dati di input (con riferimento alla loro origine,
tipologia e qualità) utilizzati nei modelli di determinazione del fair value e non in base ai modelli
valutativi stessi; in tale ottica viene data massima priorità agli input di livello 1.
Fair value determinato sulla base di input di livello1
Il fair value è determinato in base ad input osservabili, ossia prezzi quotati in mercati attivi per
lo strumento finanziario, ai quali l’entità può accedere alla data di valutazione dello strumento.
L’esistenza di quotazioni in un mercato attivo costituisce la migliore evidenza del fair value e
pertanto tali quotazioni rappresentano gli input da utilizzare in via prioritaria nel processo
valutativo.
Ai sensi dell’IFRS 13 il mercato è definito attivo quando la frequenza ed il volume delle
transazioni per un’attività/passività è tale da garantire, su base continuativa, le informazioni
necessarie per la sua valutazione.
In particolare sono considerati quotati in un mercato attivo i titoli azionari e obbligazionari
quotati su mercati regolamentati (es. MOT/MTS) e quelli non quotati su mercati regolamentati per
i quali sono disponibili con continuità, dalle principali piattaforme di contribuzione, prezzi che
rappresentano effettive e regolari operazioni di mercato.
Il fair value dei titoli quotati su mercati regolamentati è rappresentato, di norma, dal prezzo di
riferimento rilevato all’ultimo giorno lavorativo del periodo di reporting sui rispettivi mercati di
108*
Nota Integrativa
quotazione; per quelli non quotati su mercati regolamentati il fair value è rappresentato dal prezzo
dell’ultimo giorno di transazione ritenuto rappresentativo sulla base delle policy interne.
Con riferimento agli altri strumenti finanziari con input di livello 1, quali ad esempio, derivati,
exchange trade fund, fondi immobiliari quotati, il fair value è rappresentato dal prezzo di chiusura
rilevato il giorno cui si riferisce la valutazione oppure, nel caso di quote di OICR, Fondi Comuni,
SICAV e Hedge Funds, dal NAV (Net Asset Value) ufficiale se ritenuto rappresentativo secondo
policy interne.
Fair value determinato sulla base di input di livello 2
Qualora non si riscontrino prezzi rilevabili su mercati attivi, il fair value è determinato mediante
l’utilizzo di prezzi rilevati su mercati non attivi oppure tramite modelli valutativi che adottano
input di mercato.
La valutazione viene effettuata attraverso l’utilizzo di parametri che siano osservabili,
direttamente o indirettamente, quali ad esempio:
prezzi quotati su mercati attivi per attività o passività similari;
parametri osservabili quali tassi di interesse o curve di rendimento, volatilità implicite,
rischio di pagamento anticipato, tassi di default e fattori di illiquidità.
In funzione di quanto sopra, la valutazione risultante dalla tecnica adottata prevede
un’incidenza marginale di input non osservabili in quanto i più rilevanti parametri utilizzati per la
sua determinazione risultano attinti dal mercato e i risultati delle metodologie di calcolo utilizzate
replicano quotazioni presenti su mercati attivi.
Sono inclusi nel livello 2:
derivati OTC;
titoli di capitale;
titoli obbligazionari;
quote di fondi di Private Equity.
Le attività e passività valutate al costo o al costo ammortizzato per cui il fair value viene fornito
in nota integrativa solo ai fini di informativa, sono classificate nel livello 2 solo se gli input non
osservabili non influenzano in maniera significativa gli esiti valutativi. Diversamente sono
classificate nel livello 3.
Fair value determinato sulla base di input di livello 3
La valutazione viene determinata attraverso l’impiego di input significativi non desumibili dal
mercato che pertanto comportano l’adozione di stime ed assunzioni interne.
Sono compresi nel livello 3 della gerarchia del fair value:
derivati OTC
titoli di capitale valutati:
a.
con utilizzo di significativi input non osservabili;
b.
attraverso metodi basati sull’analisi dei fondamentali della società partecipata;
c.
al costo.
gli Hedge Funds, per i quali si è tenuto in considerazione oltre ai NAV ufficiali il rischio di
liquidità e/o di controparte;
opzioni con sottostante partecipazioni finanziarie;
titoli obbligazionari rivenienti da conversione crediti.
Si precisa infine che il fair value è classificato nel livello 3 laddove risultante dall’utilizzo di
parametri di mercato significativamente rettificati per riflettere aspetti valutativi propri dello
strumento oggetto di valutazione.
109*
Nota Integrativa
A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati
Nel presente paragrafo vengono fornite informazioni relative alle tecniche di valutazione e agli
input utilizzati ai fini della determinazione del fair value per quanto riguarda le attività e passività
oggetto di valutazione al fair value in bilancio e quelle per le quali il fair value viene fornito solo ai
fini di informativa.
Attività e Passività oggetto di valutazione al fair value
Derivati OTC
La metodologia adottata per il calcolo del fair value dei derivati OTC prevede l’utilizzo di modelli
a formula chiusa. In particolare, i principali modelli di pricing utilizzati per i derivati OTC sono:
Black Yield, Black Fwd, Black Swap Yield, Cox Fwd, Trinomial, Lnormal, Normal e CMS Convexity
Analytical.
Gli strumenti derivati non gestiti negli applicativi target, riferibili a strumenti posti a copertura
di alcune tipologie di opzioni implicite nei prestiti obbligazionari strutturati emessi, vengono
valutati con modelli interni (modelli stocastici con simulazioni MonteCarlo).
I modelli di pricing implementati per i derivati sono utilizzati con continuità temporale e sono
soggetti a verifiche periodiche volte a valutarne la consistenza nel tempo.
I dati di mercato utilizzati per il calcolo del fair value dei derivati sono classificati, secondo la loro
disponibilità, in:
prezzi di strumenti quotati: tutti i prodotti quotati dalle principali borse internazionali o
sulle principali piattaforme di data providing;
parametri di mercato disponibili su piattaforme di info providing: tutti gli strumenti che, pur
non quotati su un mercato ufficiale, sono prontamente disponibili presso circuiti di info providing,
attraverso la contribuzione, garantita nel continuo, da parte di diversi broker/market maker.
Sono compresi tra gli input utilizzati per il calcolo del fair value dei derivati OTC le curve di tasso
e le volatilità dei Cap&Floor delle principali divise (Euro, dollaro US, GBP, YEN, CHF), i principali
tassi di cambio con le relative volatilità e gli FX swap point. Come successivamente meglio
dettagliato, il fair value di alcune tipologie di derivati OTC tiene conto della rischiosità della
controparte; il calcolo di questa componente avviene tramite l’utilizzo delle probabilità di default e
della percentuale di recupero dei crediti della controparte.
Con riferimento al rischio di credito, si segnala che la prassi di mercato si è orientata verso
l’adozione di due misure in grado di cogliere e imputare a fair value gli impatti generati da
eventuali variazioni nel merito creditizio delle controparti: il Credit Value Adjustment (nonperformance risk della controparte) e il Debt Value Adjustment (non-performance risk proprio).
L’approccio adottato dal Gruppo per il calcolo di queste misure, definito “metodologia spreaded
curve”, prevede l’utilizzo di curve con spread di credito per il calcolo delle due componenti. In
particolare sono previsti i seguenti passaggi:
stima dei flussi futuri del derivato OTC utilizzando le curve risk free. Il flusso netto così
calcolato viene poi scontato utilizzando le curve di credito delle controparti (in caso di flussi
positivi) o la curva di credito di UBI Banca (in caso di flussi negativi) descritte nei punti
successivi;
creazione della curva “rettificata” per la controparte, ottenuta applicando alla curva di
discounting risk free, per ogni scadenza, il relativo spread di riferimento;
creazione della curva “rettificata” per UBI Banca, ottenuta applicando alla curva di
discounting risk free, per ogni scadenza, il relativo spread di riferimento.
La metodologia implementata dal Gruppo si applica ai derivati OTC presenti nei portafogli del
Gruppo, stipulati con controparti esterne e per i quali non siano presenti accordi di CSA con
marginazione giornaliera o settimanale completa.
Stante il preponderante utilizzo di input osservabili, il fair value dei derivati OTC viene
classificato nel livello 2 della gerarchia fatta eccezione per quei derivati dove il CVA (stimato
110*
Nota Integrativa
internamente) risulti rilevante ai fini della determinazione del fair value; per tali strumenti il fair
value è classificato nel livello 3 della gerarchia.
La policy del Gruppo UBI Banca prevede, per le opzioni su partecipazione, la valorizzazione del
fair value tenendo conto della probabilità di esercizio stante la natura peculiare delle opzioni in
parola. Il fair value così determinato risulta classificato nel livello 3 della gerarchia.
Titoli di capitale
Per quanto concerne i metodi di valutazione da utilizzare per la determinazione del fair value dei
titoli di capitale non quotati su un mercato attivo, il Gruppo UBI ha individuato il seguente ordine
gerarchico di tecniche di valutazione:
1)
Metodo delle transazioni dirette;
2)
Metodo delle transazioni comparabili;
3)
Metodo dei multipli di borsa;
4)
Metodi finanziari e reddituali;
5)
Metodi patrimoniali.
Per la valutazione dei titoli di capitale si procede valutando l’applicabilità dei metodi nell’ordine
sopra esposto. In ultima istanza, nell’impossibilità di utilizzare le predette tecniche, tali titoli sono
valutati al costo.
Si forniscono di seguito le caratteristiche delle tecniche valutative utilizzate al 31 dicembre 2015.
Metodo delle transazioni dirette
L’applicazione del metodo delle transazioni dirette comporta l’applicazione della valorizzazione
implicita derivante dalla più recente transazione significativa registrata su quote del capitale
sociale della partecipata. Utilizzando input osservabili, il fair value così ottenuto viene classificato
nel livello 2 della gerarchia.
Qualora la transazione verificatasi sul mercato abbia avuto ad oggetto una quota che comporti il
controllo ovvero che comporti influenza significativa sulla partecipata da parte dell’acquirente, è
possibile che il prezzo pagato incorpori un premio per il controllo; tale aspetto viene considerato
attraverso l’eventuale rettifica del valore della partecipazione; pertanto il valore pro quota del
capitale economico aziendale viene abbattuto in misura variabile tra il 25% e il 35%. Tale rettifica,
derivando dall’utilizzo di input non osservabili e significativi, comporta la classificazione del fair
value nel livello 3 della gerarchia.
Metodo delle transazioni comparabili
L’applicazione del metodo delle transazioni comparabili comporta l’analisi delle operazioni di
acquisto di quote di aziende con caratteristiche economico-patrimoniali omogenee a quelle della
partecipata e successivamente la determinazione del multiplo implicito espresso dal prezzo della
transazione. Utilizzando input osservabili, il fair value così ottenuto viene classificato nel livello 2
della gerarchia.
Qualora la transazione verificatasi sul mercato abbia avuto ad oggetto una quota che comporti il
controllo ovvero che comporti influenza significativa sulla partecipata da parte dell’acquirente, è
possibile che il prezzo pagato incorpori un premio per il controllo; tale aspetto viene considerato
attraverso l’eventuale rettifica del valore della partecipazione; pertanto il valore pro quota del
capitale economico aziendale viene abbattuto in misura variabile tra il 25% e il 35% per riflettere
la mancanza di poteri all’interno della partecipata. Tale rettifica, derivando dall’utilizzo di input
non osservabili e significativi, comporta la classificazione del fair value nel livello 3 della
gerarchia.
Metodo dei multipli di Borsa
Tale metodo consente di valutare una società in base ai dati derivanti dalle quotazioni di società
comparabili (in termini di fatturato, patrimonio netto, leverage), rilevate, sul mercato azionario di
riferimento, in periodo compreso tra gli ultimi 30 giorni e l’ultimo anno a partire dalla data di
riferimento della valutazione, attraverso l’elaborazione dei moltiplicatori più significativi (multipli
111*
Nota Integrativa
di Borsa) risultanti dal rapporto esistente tra il valore che il mercato azionario attribuisce a queste
società ed i loro indicatori economico-patrimoniali ritenuti maggiormente significativi. Utilizzando
input osservabili, il fair value così ottenuto viene classificato nel livello 2 della gerarchia.
Nel caso, non infrequente, in cui si presenti la necessità di rettificare le valutazioni ottenute
applicando il metodo dei multipli di Borsa per considerare possibili differenze nella comparabilità
delle società utilizzate e nelle liquidità dei titoli oggetto di valutazione, il valore pro quota del
capitale economico aziendale viene abbattuto in misura variabile tra il 10% e il 40% per riflettere
la limitata liquidabilità dell’investimento e/o le significative differenze dimensionali tra la
partecipata e le società inserite nel campione Tale rettifica, derivando dall’utilizzo di input non
osservabili e significativi, comporta la classificazione del fair value nel livello 3 della gerarchia.
Metodi patrimoniali
I metodi patrimoniali forniscono una determinazione del fair value della partecipata a partire dal
dato patrimoniale di bilancio, rettificato alla luce delle plusvalenze e minusvalenze implicite
nell’attivo e nel passivo della partecipata e dell’eventuale valorizzazione delle componenti
immateriali. Il fair value determinato dall’utilizzo di tali metodi, basandosi su input non
osservabili, è classificato nel livello 3 della gerarchia.
Titoli obbligazionari
La procedura di stima del fair value adottata dal Gruppo UBI Banca per i titoli obbligazionari
prevede l’utilizzo di un modello valutativo specifico, il discounted cash flow model. Il processo di
valutazione in oggetto è sintetizzabile nei seguenti step operativi:
stima dei flussi di cassa pagati dal titolo, sia per quanto riguarda la parte interessi che il
rimborso del capitale;
stima di uno spread rappresentativo del merito creditizio dell'emittente del titolo;
stima di uno spread rappresentativo dell'illiquidità del titolo al fine di tener conto della
scarsa liquidità che caratterizza il pricing di un titolo non contribuito.
Stante il preponderante utilizzo di input osservabili, il fair value così determinato viene
classificato nel livello 2 della gerarchia fatta eccezione per quei titoli dove la componente dello
spread rappresentativo dell’illiquidità risulti essere rilevante ai fini della determinazione del fair
value e per alcuni titoli obbligazionari rivenienti da conversione crediti che sono classificati nel
livello 3 della gerarchia.
Sono compresi tra gli input utilizzati per il calcolo del fair value dei titoli obbligazionari le curve
di tasso delle principali divise (Euro, dollaro US, GBP, YEN, CHF), gli spread di credito degli
emittenti di cui si sta valutando il titolo (desunti da titoli quotati su mercati considerati attivi) e
uno spread rappresentativo dell’illiquidità del titolo valutato, calcolato in ragione dello spread di
credito dell’emittente.
Quote di fondi di Private Equity
Il fair value delle quote di Fondi di Private Equity è determinato partendo dall'ultimo NAV
disponibile e considerando le varie comunicazioni ricevute dal Fondo (es. rimborsi, distribuzioni di
dividendi), dalla data dell’ultimo NAV disponibile alla data di valutazione ed eventualmente
rettificando il NAV per tenere in considerazione situazioni di particolare rischio e non performance
associato all’investimento.
Quote di Hedge Funds
Il fair value delle quote di Hedge Funds classificate nel livello 3 della gerarchia viene determinato
partendo dal NAV ufficiale ed è rettificato con una percentuale pari ad almeno il 20% per tenere
conto dei rischi di liquidità e/o di controparte.
112*
Nota Integrativa
Attività e Passività il cui fair value viene fornito ai fini dell’informativa integrativa
Crediti
La determinazione del fair value per i crediti verso la clientela, elaborato ai fini della
presentazione dell’informativa della nota integrativa, avviene mediante l’utilizzo di tecniche
valutative fatta eccezione per quei crediti per i quali il valore contabile è ritenuto essere
un’adeguata rappresentazione del fair value quali, ad esempio, i finanziamenti in default, le
operazioni non rateali (conti correnti e crediti di firma) e i finanziamenti con scadenza inferiore
all’anno, classificati per tale motivo nel livello 3 della gerarchia.
La metodologia adottata dal Gruppo UBI per la stima del fair value dei crediti prevede
l'attualizzazione dei cash flow, intesi come somma di capitale e interessi derivanti dalle diverse
scadenze del piano di ammortamento, ridotti per la componente di perdita attesa e scontati a un
tasso che incorpora la componente risk free e uno spread rappresentativo del costo del capitale e
del funding.
Sono in particolare utilizzati i seguenti input:
discount rate base, riconducibile alla curva dei tassi Euribor;
rischio di default e della potenziale perdita, attesa e inattesa, riscontrabile sullo specifico
credito durante l’intera vita del finanziamento. Tali dimensioni vengono rappresentate dai
parametri interni di misurazione del rischio di credito quali il Rating, la PD e la LGD differenziati
per segmento di clientela. La PD associata a ciascun rating è su base pluriennale. Infine, per la
componente di perdita inattesa si tiene conto del costo del capitale del Gruppo;
componenti di funding del Gruppo UBI. Tali componenti sono riconducibili al costo medio di
finanziamento sostenuto dal Gruppo per gli ambiti Wholesale, Retail e Covered Bond con cap a 10
anni.
Ai fini dell’individuazione del corretto livello gerarchico del fair value ottenuto tramite la predetta
tecnica di valutazione, deve essere opportunamente valutato il livello di significatività degli input
non osservabili utilizzati.
A tal proposito, il fair value risultante dall’applicazione della metodologia sopra descritta viene
confrontato con un’elaborazione “benchmark” che adotta una curva di sconto composta da dati
osservabili di mercato.
Se dal confronto il fair value si discosta in maniera significativa dalla succitata elaborazione
“benchmark” il fair value viene classificato nel livello 3; diversamente si provvede a classificare il
fair value nel livello 2.
Il fair value dei crediti verso banche viene di norma calcolato ai fini della presentazione
dell’informativa in nota integrativa per le operazioni per cassa a scadenza con orizzonte temporale
superiore all’anno.
La metodologia adottata prevede la determinazione del Net Present Value dei flussi finanziari di
tali strumenti sulla base di un tasso corrente di mercato per operazioni di pari durata e inclusivo
degli elementi di rischio impliciti nell’operazione; basandosi su input rilevabili sul mercato di
riferimento, tale metodologia comporta la classificazione del fair value nel livello 2 della gerarchia.
Per le operazioni non rateali (conti correnti e crediti di firma), per eventuali crediti in default e
per operazioni con scadenza inferiore all’anno, il valore contabile è ritenuto un’adeguata
approssimazione del fair value, aspetto che comporta la classificazione nel livello 3 della
gerarchia.
Attività materiali detenute a scopo di investimento
Ai fini della determinazione del fair value degli immobili detenuti a scopo di investimento viene
fatto riferimento al valore di mercato, prevalentemente determinato attraverso perizie esterne,
inteso come il miglior prezzo al quale la vendita di un bene immobile potrà ragionevolmente
113*
Nota Integrativa
ritenersi come incondizionatamente conclusa contro corrispettivo in denaro, alla data della
valutazione, tra controparti indipendenti.
Le metodologie adottate ai fini della determinazione del valore di mercato si rifanno ai seguenti
metodi:
metodo comparativo diretto o del mercato, basato sul confronto fra il bene in
oggetto ed altri simili oggetto di compravendita o correntemente offerti sullo stesso mercato o su
piazze concorrenziali. Le quotazioni ricavate sono sottoposte a rettifiche volte a recepire le
particolari caratteristiche del cespite; in particolare il valore attribuito al bene tiene conto
dell’ubicazione, dell’accessibilità, della qualità e dell’eventuale presenza di elementi di unicità;
metodo reddituale basato sul valore attuale dei redditi potenziali di mercato di una
proprietà simile, ottenuto capitalizzando il reddito ad un tasso di mercato; tale metodo si basa
sull’esistenza di una relazione diretta tra il valore di un bene e il reddito che il bene stesso è in
grado di generare. Ai fini dell’involuzione del reddito, viene fatto generalmente riferimento al
reddito medio ordinario lordo annuo calcolato riferendosi alla complessiva superficie lorda
commerciale.
I metodi di cui sopra vengono eseguiti singolarmente ed i valori ottenuti tra loro opportunamente
mediati.
Con riferimento ai terreni, la metodologia utilizzata per l’individuazione della percentuale del
valore di mercato attribuibile ai medesimi è basata sull’analisi della localizzazione dell’immobile,
tenuto conto della tipologia costruttiva, dello stato di conservazione e del costo di ricostruzione a
nuovo dell’intero immobile.
I fair value così determinati vengono classificati nel livello 3 della gerarchia per l’assenza nel
mercato italiano di indici di riferimento che possano confortare l’affidabilità della valutazione,
aspetto che non consente di considerare gli input utilizzati come di livello 2.
Debiti
Il fair value dei debiti verso banche e clientela viene di norma calcolato ai fini della presentazione
dell’informativa in nota integrativa per le passività con scadenza superiore all’anno.
La valutazione viene effettuata attraverso l’attualizzazione dei flussi di cassa futuri scontati con
un tasso di interesse che incorpora la componente relativa al proprio rischio di credito; basandosi
su input rilevabili sul mercato di riferimento tale metodologia comporta la classificazione del fair
value nel livello 2 della gerarchia.
Nel caso di passività con scadenza inferiore all’anno o indeterminata, il valore contabile di
iscrizione può essere considerato un’adeguata approssimazione del fair value, aspetto che
comporta la classificazione nel livello 3 della gerarchia.
Tale classificazione viene adottata anche per l’indebitamento con la Banca Centrale Europea.
Titoli emessi
Trattandosi di passività emesse detenute nell’attivo di soggetti terzi, le tecniche valutative
utilizzate sono sviluppate dal punto di vista del market participant che detiene i titoli di debito nel
proprio attivo. Nel caso specifico le componenti di cui si tiene conto sono le seguenti:
il valore temporale del denaro, misurato dalla curva dei tassi risk free;
il rischio di inadempimento alle proprie obbligazioni, misurato dal proprio spread di credito.
Gli input utilizzati ai fini della misurazione del fair value includono le curve di tasso delle
principali divise (Euro, dollaro US, GBP, YEN, CHF) e gli spread di emissione di UBI Banca,
rilevabili dalle condizioni di raccolta riscontrabili alla data di reporting, distinti per tipologia di
controparte cui il titolo emesso è destinato.
Gli input utilizzati sono osservabili e comportano la classificazione nel livello 2 della gerarchia ad
eccezione dei titoli obbligazionari emessi dalla banca collegati a finanziamenti concessi alla
clientela. In tali casi la determinazione del Fair Value del titolo è effettuata con gli stessi parametri
del credito ed entrambi gli strumenti sono classificati nel livello 3 della gerarchia.
114*
Nota Integrativa
A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni
Il Gruppo UBI si è dotato di specifiche policy per la determinazione delle valutazioni al fair value
che hanno trovato formalizzazione in appositi regolamenti oggetto di approvazione da parte dei
compenti Organi aziendali. Tali policy hanno la finalità di garantire un’applicazione corretta e
coerente nel tempo delle previsioni dell’IFRS 13.
Si riporta di seguito l’analisi di sensitività relativa ai titoli di capitale la cui valutazione al fair
value è classificata nel livello 3 della gerarchia a seguito dell’utilizzo di significativi input non
osservabili.
Tale analisi è stata condotta sviluppando, sugli input in parola, uno “stress test” che tiene conto
del valore minimo e massimo che tali parametri possono assumere esplicitato, per ogni tecnica di
valutazione utilizzata, nel precedente paragrafo A.4.1 “Livelli di fair value 2 e 3”.
Per i titoli di capitale classificati nel portafoglio AFS per i quali è possibile, stante il modello
valutativo utilizzato, effettuare un’analisi di sensitività, in caso di utilizzo del valore di rettifica
massimo previsto per gli input non osservabili si rileverebbe, rispetto a quanto riportato in
bilancio, un minor valore lordo della riserva da valutazione per euro 6,7 milioni senza l’emersione
di ulteriori situazioni di impairment; diversamente in caso di utilizzo del valore di rettifica minimo
si rileverebbe, rispetto a quanto riportato in bilancio, un maggior valore lordo della riserva da
valutazione per euro 13,3 milioni.
Per i titoli di capitale classificati nel portafoglio FVO per i quali è possibile, stante il modello
valutativo utilizzato, l’analisi di sensitività in caso di utilizzo del valore di rettifica minimo previsto
per gli input non osservabili si rileverebbe, rispetto a quanto riportato in bilancio, un maggior
valore della voce di conto economico 110 ”Risultato netto delle attività e passività finanziarie
valutate al fair value” per euro 1,8 milioni; l’utilizzo del valore massimo di rettifica non comporta,
al contrario, impatti.
Con riferimento agli altri strumenti finanziari oggetto di valutazione al fair value e classificati nel
livello 3 della gerarchia del fair value (derivati OTC, hedge funds, titoli obbligazionari rivenienti da
conversione crediti e opzioni su partecipazioni), non viene prodotta l’analisi di sensitività perché le
modalità di quantificazione del fair value non permettono di sviluppare ipotesi alternative in
merito agli input non osservabili utilizzati ai fini della valutazione oppure perché gli effetti
derivanti dal cambiamento di tali input non sono ritenuti rilevanti.
A.4.3 Gerarchia del fair value
Con riferimento alle attività e passività oggetto di valutazione al fair value su base ricorrente, la
classificazione nel corretto livello di gerarchia del fair value viene effettuata facendo riferimento
alle regole e metodologie previste nei regolamenti aziendali. Eventuali trasferimenti ad un diverso
livello di gerarchia sono identificati con periodicità mensile. Si rileva, a titolo esemplificativo, come
tali trasferimenti possono derivare dalla “scomparsa” del mercato attivo di quotazione o
dall’utilizzo di un diverso metodo di valutazione in precedenza non applicabile.
A.4.4 Altre informazioni
Non sono presenti all’interno del Gruppo UBI situazioni in cui il massimo e migliore utilizzo di
un’attività non finanziaria differisce dal suo utilizzo corrente.
Non si riscontrano inoltre situazioni in cui attività e passività finanziarie gestite su base netta
relativamente ai rischi di mercato o al rischio di credito sono oggetto di valutazioni al fair value
sulla base del prezzo che si percepirebbe dalla vendita di una posizione netta lunga o dal
trasferimento di una posizione netta corta.
115*
Nota Integrativa
Informativa di natura quantitativa
A.4.5 Gerarchia del fair value
A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di
fair value.
31.12.2015
Attività/Passività misurate al fair value
Livello 1
31.12.2014
Livel lo 2
L ivell o 3
L ivello 1
Livello 2
Livello 3
1. Attiv ità f inanziarie detenute per la ne goziazione
470.9 99
612.464
4.79 9
799.921
742 .235
2.679
2. Attiv ità f inanziarie valutate al fair value
120.7 82
3.000
72.25 2
120.026
3 .000
70.141
3. Attiv ità f inanziarie disponibili per la vendita
1 4.855.6 19
347.987
153.96 5
17.006.618
942 .590
117.675
4. Der ivati di copertura
-
592.046
36 3
-
647 .972
-
5. Attiv ità m ateriali
-
-
-
-
-
-
6. Attiv ità im materiali
-
-
-
-
-
-
Totale
15.447.400
1.555.497
231.379
17.926.565
2. 335.797
190.495
1. P ass iv ità finanziarie detenute per la ne goziazione
7
608.582
11
300
721 .881
-
2. P ass iv ità finanziarie valutate al fair value
-
-
-
-
-
-
3. Der ivati di copertura
-
700.871
-
-
937 .018
-
7
1.309.453
11
300
1. 658.899
-
Totale
Nella Relazione sulla Gestione e nelle tabelle di Nota Integrativa sono riportate le principali
informazioni relative alle consistenze ed alle movimentazioni delle esposizioni rispetto all’esercizio
precedente; di seguito si fornisce un dettaglio circa le principali consistenze del Livello 3:
- Attività finanziarie di negoziazione:
Cogemeset 09/14 Step Coupon per 100 mila euro;
XMark Opportunity Fund LTD (OICR) 546 mila euro;
derivati di natura finanziaria per 4,1 milioni.
- Attività finanziarie valutate al fair value:
Humanitas Spa per 20,5 milioni di euro;
Immobiliare Mirasole Spa ord. per 36,9 milioni e priv. per 3,7 milioni di euro;
Car Testing Srl per 2,2 milioni di euro;
E.C.A.S. Spa per 2,3 milioni di euro;
Medinvest International SCA per 1,3 milioni di euro;
quote residue di Hedge Fund per 5,4 milioni di euro circa.
- Attività finanziarie disponibili per la vendita, principalmente:
Soc. Aeroporto Civile di Bergamo Orio al Serio per 51 milioni di euro;
Istituto Centrale Banche Popolari Italiane per 21,6 milioni di euro;
Nuova Sorgenia Holding Spa (SFP – derivante da conversione crediti) 24,1 milioni di euro.
L’impatto del CVA e del DVA sulla determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati
risulta rispettivamente pari a 7,023 milioni di euro e 74 mila euro.
Non vi sono stati trasferimenti tra il livello 1 ed il livello 2 delle gerarchie del FV relativamente ad
Attività e Passività valutate al fair value su base ricorrente.
116*
Nota Integrativa
A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)
A t t iv it à
f in a n z ia rie
d e t e n ut e p e r la
n e g o z ia z io n e
A t t iv it à
f ina n z ia rie
v a lu t a t e a l f a ir
v a lu e
A t t iv it à
f in a n z ia rie
dis p o n ibili p e r
la v e n d it a
D e riv a t i d i
c o pe rt u ra
A t t iv it à
m a t e ria li
A t t iv it à
im m a t e ria li
1. Es is t e nz e in iz ia li
2 .6 7 9
7 0 .14 1
117 .6 7 5
-
-
-
2 . A um e nti
3 .3 2 6
3 .5 3 9
14 0 .0 11
363
-
-
2.1. Ac quis ti
-
-
5.179
-
-
-
2.2. P ro fitti im puta ti a :
25
2.895
79.958
363
-
-
2.2.1. Co nto Ec o no m ic o
25
2.895
61.183
363
-
-
- di c ui plus va le nze
15
2.846
-
363
-
-
18.775
-
-
-
13.240
-
-
-
2.2.2. P a trim o nio ne tto
X
2.3. Tra s fe rim e nti da a ltri live lli
X
3.235
2.4. Altre va ria zio ni in a um e nto
3 . D im in u z io n i
644
66
-
( 1.2 0 6 )
3.1.Ve ndite
( 1.4 2 8 )
41.634
( 10 3 .7 2 1)
-
-
-
(56)
-
(87.241)
-
-
-
(84)
-
-
-
-
3.3. P e rdite im puta te a :
(1.046)
(1.121)
(16.480)
-
-
-
3.3.1. Co nto Ec o no m ic o
(1.046)
(1.121)
(14.020)
-
-
-
(1.046)
(1.121)
(14.020)
-
-
-
(2.460)
-
-
-
-
-
-
-
3.2. R im bo rs i
- di c ui m inus va le nza
3.3.2. P a trim o nio ne tto
X
X
3.4. Tra s fe rim e nti a d a ltri live lli
(104)
3.5. Altre va ria zio ni in dim inuzio ne
4 . R im a n e n z e f in a li
4 .7 9 9
(223)
7 2 .2 5 2
15 3 .9 6 5
363
-
-
-
Le principali voci di movimentazione riguardano:
- Attività finanziare di negoziazione:
I movimenti in aumento, evidenziano i trasferimenti a livello 3, costituiti principalmente da
derivati per i quali la valutazione del rischio di credito di controparte (per 3,2 milioni) è risultato
superiore alle soglie identificate dalla Policy (10% del fair value lordo di bilancio).
Le principali minusvalenze registrate a conto economico si riferiscono a contratti derivati per 408
mila euro, al titolo Cogemeset 09/14 Step Coupon conv. per l’importo di 153 mila euro ed al titolo
CS metalli Spa per 445 mila euro.
- Attività finanziare valutate al fair value:
L’importo di 2,8 milioni di euro relativo alle plusvalenze
principalmente:
-
a conto economico riguarda
immobiliare Mirasole Spa azioni ord. per 1,3 milioni di euro
immobiliare Mirasole Spa azioni priv. per 126 mila euro
E.C.A.S. Spa per 617 mila euro
Hedge Fund per 776 mila euro
Fra le altre variaziazioni in aumento è compreso l’effetto cambio sugli Hedge Fund per 442 mila
euro e gli swich di posizioni side pocket per 203 mila euro.
Le minusvalenze registrate a conto economico riguardano principalmente Hedge Fund per 909
mila euro mentre le altre variazioni in diminuzione riguardano la già citata contropartita degli
swich di posizioni side pocket per 203 mila euro.
117*
Nota Integrativa
- per le Attività finanziare disponibili per la vendita:
Fra le movimentazioni in aumento si evidenziano:
Acquisti relativi prevalentemente ad azioni CAPITAL FOR PROG. Spa per 4,9 milioni di euro.
Le registrazioni positive a patrimonio netto riguardano le società VISA EUROPE Ltd ORD. per 3
milioni di euro e ICBPI Spa per 15,2 milioni di euro.
I trasferimenti da altri livelli riguardano i titoli obbligazionari subordinati BCA MARCHE 05/15 TV
per 3,6 milioni di euro e BCA POP. ETRURIA 06/16 per 9,5 milioni di euro. Le stesse posizioni
hanno comportato le relative movimentazioni in diminuzione essendo state completamente
svalutate.
I profitti imputati a conto economico riguardano ICBPI Spa per 61,2 milioni di euro.
Le altre movimentazioni in aumento riguardano:
- Sorgenia Spa One Coupon conv. cat. A per ristrutturazione della posizione per 16,8 milioni di
euro
- Nuova Sorgenia Holding Spa SFP per ristrutturazione della posizione per 24,1 milioni di euro
Fra le movimentazioni in diminuzione si segnalano:
- le vendite riguardano ICBPI Spa per 87,2 milioni di euro;
- le perdite imputate a patrimonio netto sono relative alla società SACBO Spa per 2,5 milioni di
euro.
- per i derivati di copertura di livello 3
- l’importo di 363 mila euro si riferisce alla componente valutativa del derivato CCS a copertura di
un finanziamento in valuta AED; la classificazione a livello 3 è dovuta al grado di liquidità della
valuta.
118*
Nota Integrativa
A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value (livello 3)
P a s s iv ità
fin a n z ia rie
d e te n u te p e r la
n e g o z ia z io n e
P a s s ività fin a n z ia rie
va lu ta te a l fa ir v a lu e
d i c o p e rtu ra
1. Es is te n z e in iz ia li
-
2 . Au me n ti
11
-
-
-
-
-
2.2 .1. Co nto Ec o no mic o
11
-
-
- di c ui minu s va le nze
11
-
-
2.2 .2 . P a trimo nio Ne tto
X
X
-
2.3 . Tra s fe rime nti d a a ltri live lli
-
-
-
2.4 . Altre va ria zion i in a ume nto
-
-
-
2.1. Emis s io ni
-
-
2.2 . P e rdite imp uta te a :
3 . Dimin u z io n i
-
-
-
3.1. Rimbo rs i
-
-
-
3.2 . Ria c q uis ti
-
-
-
3.3 .1. Co nto Ec o no mic o
-
-
-
- di c ui p lu s va le nze
-
-
-
3.3 . P ro fitti imp uta ti a :
X
X
-
3.4 . Tra s fe rime nto a d a ltri live lli
3.3 .2 . P a trimo nio Ne tto
-
-
-
3.5 . Altre va ria zion i in d iminu zion e
-
-
4 . Rima n e n z e fin a li
11
-
-
-
A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non
ricorrente: ripartizione per livelli di fair value.
Attività/Passi vità finanziari e misurate al
fair value
31.12.2015
VB
VB
L1
3.494.547
3.599.957
-
-
3.576.951
3.60 7.673
-
-
2. Crediti verso banche
15.489.215
-
6 .389.249
9.091 .175
14.055.649
-
10.695.978
3.36 2.42 4
3. Crediti verso clientela
21.901.390
-
4 .530.784
1 7.676 .016
23.330.321
-
13.178.073
10.37 3.55 8
496.433
-
-
665 .869
512.568
-
-
68 9.03 2
2.032
-
-
-
507
-
-
-
41.38 3.61 7
3 .5 99.95 7
10 .9 20.0 33
2 7.433 .0 60
41.47 5.99 6
3.607 .6 73
23.87 4.05 1
1 4.425 .0 14
1. A tti vità finanz iarie detenute sino all a scaden za
4. A tti vità material i detenute a scopo di investimento
5. A tti vità n on corren ti e grupp i di attività in via di dismission e
Tot ale
1. Debi ti verso ban ch e
2. Debi ti verso cli entela
3. Ti toli i n ci rcolazi one
4. Passi vità associate ad atti vi tà i n vi a di dismissi one
Tot ale
L1
31.12.2014
L2
L3
L2
L3
15.845.354
-
-
1 5.805 .892
19.140.417
-
-
19.20 7.31 0
7.357.586
-
-
7.357 .688
7.065.270
-
-
7.07 5.82 5
36.265.240
15.426.790
21 .404.087
-
36.545.668
1 6.27 7.423
21.108.815
-
-
-
-
-
-
-
-
-
59.46 8.18 0
15 .4 26.79 0
21 .4 04.0 87
2 3.163 .5 80
62.75 1.35 5
1 6.277 .4 23
21.10 8.81 5
2 6.283 .1 35
119*
Nota Integrativa
A.5 – INFORMATIVA SUL C.D. “DAY ONE PROFIT/LOSS”
L’informativa fa riferimento al paragrafo 28 dell’IFRS che tratta le eventuali differenze tra il prezzo
della transazione ed il valore ottenuto attraverso l’utilizzo di tecniche di valutazione, che emergono
al momento della prima iscrizione di uno strumento finanziario e non sono rilevate
immediatamente a Conto Economico, in base a quanto previsto dal paragrafo AG76 dello IAS 39.
Laddove si dovesse presentare tale fattispecie devono essere indicate le politiche contabili adottate
dalla banca per imputare a Conto Economico, successivamente alla prima iscrizione dello
strumento, le differenze così determinate.
UBI Banca non ha posto in essere operazioni per le quali emerge, al momento della prima
iscrizione di uno strumento finanziario, una differenza tra il prezzo di acquisto ed il valore dello
strumento ottenuto attraverso tecniche di valutazione interna.
120*
Nota Integrativa
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
ATTIVO
Sezione 1
Cassa e disponibilità liquide - Voce 10 -
1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione
3 1.12 .2 0 15
a) Cas s a
3 1.12 .2 0 14
138.226
160.330
-
-
b) De po s iti libe ri pre s s o B a nc he C e ntra li
T o t a le
13 8 .2 2 6
16 0 .3 3 0
La consistenza delle disponibilità liquide in cassa, è relativa all’attività, accentrata presso la
Capogruppo, del servizio di cassa centrale per tutte le Banche del Gruppo.
121*
Nota Integrativa
Sezione 2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 20 2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica
Voci / Valori
31.12.2015
L ivello 1
31.12.2014
Livello 2
Livello 3
Livello 1
Livello 2
Livello 3
A. Attività per cassa
1. T itoli di debito
4 65.497
3
10 0
794.399
407
2 53
1.714
1
10 0
1
402
2 53
4 63.783
2
-
794.398
5
-
4.580
-
-
4.504
-
4 45
275
-
58 1
241
-
6 01
-
-
-
-
-
-
4.1. P ronti contr o termine
-
-
-
-
-
-
4.2 Altri
-
-
-
-
-
-
470.352
3
681
799.144
407
1.299
647
612.461
4.11 8
777
741 .828
1.3 80
647
612.461
4.11 8
777
741 .828
1.3 80
1.2. c onnessi con la fair valu e option
-
-
-
-
-
-
1.3 altri
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.1 Titoli s tr utturati
1.2 Altri titoli di debito
2. T itoli di capitale
3. Quote di O.I.C .R
4. F inanziamenti
Totale A
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari:
1.1 d i neg oziazione
2. Derivati creditizi:
2.1 di negoziazione
-
-
-
-
-
-
2.2 connessi con la fair value option
-
-
-
-
-
-
2.3 altri
Totale B
Totale (A+B)
-
-
-
-
-
-
647
612.461
4.118
777
741.828
1.380
470.999
612.464
4.799
799.921
742.235
2.679
I derivati finanziari (livello 2) si riferiscono principalmente ad operazioni OTC legate all’attività di
negoziazione e sono composti prevalentemente da interest rate swap per 544,1 milioni di euro, da
opzioni per 28,7 milioni di euro, da forward per 35 milioni di euro e da swap su Commodities per
4,7 milioni.
122*
Nota Integrativa
2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti
Vo ci / Valori
31.12.2015
31.12.2014
A. ATTIVITA' PER C ASSA
1.Titoli d i debito
a) Governi e Banche Centrali
465.600
795.059
463. 782
794.39 7
b) Altri enti pubblici
-
-
c) Banche
2
5
d) Altri emittenti
1. 816
65 7
2. Tito li di capitale
4.580
4.949
a) B anche
b) Altri emittenti:
- impre se di assicurazioni
- società finanziarie
- impre se non finanziarie
- altri
3. Quote d i O.I.C.R.
4. Finanziamenti
-
-
4. 580
4.94 9
-
2
609
59 6
3. 971
4.35 1
-
-
856
842
-
-
a) Governi e Banche centr ali
-
-
b) Altri enti pubblici
-
-
c) Banche
-
-
d) Altri soggetti
-
-
471.036
800.850
369.748
442.911
Totale A
B. STRUME NTI DERIV ATI
a) B anche
- fair value
b) Clientela
- fair value
Totale B
To tale (A+B)
123*
247.478
301.074
617.226
743.985
1.088.262
1.544.835
Nota Integrativa
Sezione 3 Attività finanziarie valutate al fair value - Voce 30 3.1 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica
Voci/Valo ri
31.12.2015
Livello 1
1. T itoli di debito
31.12.2014
Livello 2
Livello 3
Livello 1
Livello 2
Livello 3
-
-
-
-
-
-
1.1 Titoli s trutturati
-
-
-
-
-
-
1.2 Altri titoli di debito
-
-
-
-
-
-
2. T itoli di capitale
1.70 0
3.000
66 .852
3.2 24
3.000
64 .904
119.08 2
-
5 .400
116.8 02
-
5 .237
4. F inanziamenti
-
-
-
-
-
-
4.1 Strutturati
-
-
-
-
-
-
4.2 Altri
-
-
-
-
-
-
Totale
120.782
3.000
72.252
120.026
3.000
70.141
C osto
117.088
2.481
83.907
120.026
3.000
70.141
3. Quote di O. I.C .R.
Gli investimenti in quote di O.I.C.R. di cui al Livello 1 sono costituiti da quote di hedge fund
gestite della società Tages Capital Sgr. Il valore delle quote di O.I.C.R. esposto al livello 3 si
riferisce al valore residuo degli altri investimenti in hedge fund.
La Banca ha classificato nei titoli di capitale livello 3 principalmente le interessenze partecipative
detenute in società che svolgono attività di merchant banking.
3.2 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti
31.12.2015
31.12.2014
Voci/Valo ri
1.Titoli d i debito
-
-
a) Governi e B anche Centrali
-
-
b) Altri enti pubblici
-
-
c) Banche
-
-
d) Altri emittenti
2. Tito li di capitale
a) B anche
b) Altri emittenti:
- impre se di assicurazioni
-
-
71.552
71.128
-
-
71.55 2
7 1.128
-
-
- società finanziarie
23.98 2
2 4.049
- impre se non f inanziarie
47.57 0
4 7.079
- altri
3. Quote d i O.I.C.R.
4. Finanziamenti
-
-
124.482
122.039
-
-
a) Governi e B anche centrali
-
-
b) Altri enti pubblici
-
-
c) Banche
-
-
d) Altri soggetti
-
-
196.034
193.167
Totale
124*
Nota Integrativa
Sezione 4
Attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40 -
4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica
Voci/Valo ri
31.12.2015
Liv ello 1
1. Titoli di debito
1 .1 Titoli strutturati
1 .2 Altri titol i di deb ito
2. Titoli di cap ita le
2 .1 Va lutati al f air value
2 .2 Va lutati al costo
3. Quote d i O.I. C.R.
4. Finanziamenti
To tale
31.12.2014
Livello 2
Livello 3
Livello 1
Live llo 2
Liv ello 3
14. 840 .90 0
313.310
1 7.6 40
16.921. 010
899. 134
-
168 .66 9
313.310
1 7.6 40
75. 316
641. 276
-
14. 672 .23 1
-
-
16.845. 694
257. 858
-
2 .31 3
-
13 6.3 25
1. 726
45
117 .67 5
2 .31 3
-
10 7.0 83
1. 726
45
60 .56 8
-
-
2 9.2 42
-
-
57 .10 7
12 .40 6
34.677
-
83. 882
43. 411
-
-
-
-
-
-
-
14.855.619
347.987
153.965
17.006.618
942.590
117.675
La voce 1. Titoli di debito, relativamente ai titoli strutturati è composta da
- investimenti obbligazionari emessi da primarie istituzioni bancarie, finanziarie e corporate
nazionali e internazionali per un valore di 168,7 milioni di euro, classificati a livello 1;
- investimenti in obbligazioni di istituti bancari italiani per un ammontare di 158,7 milioni di
euro, da titoli di stato italiani per 154,6 milioni di euro, classificati a livello 2;
- per il livello 3 da un titolo obbligazionario emesso da Sorgenia Spa per 17,6 milioni.
Gli altri titoli di debito sono costituiti:
- per il livello 1 da investimenti in titoli obbligazionari emessi da primarie istituzioni bancarie e
finanziarie e corporate nazionali e internazionali per 505,9 milioni di euro, e da Titoli di Stato
italiani per 14,2 miliardi di euro.
I titoli di capitale e OICR valutati al fair value sono costituiti principalmente da:
- livello 1: Polis portafoglio immobiliare per 12,4 milioni di euro e azioni VISA Inc. classe A per 2,2
milioni di euro, e Gabetti Spa per 146 mila euro;
- livello 2: principalmente da investimenti in fondi Private Equity per 34,7 milioni di euro.
- livello 3: principalmente da investimenti nelle seguenti società:
Soc. Aeroporto Civile di Bergamo Orio al Serio per 51 milioni di euro;
Istituto Centrale Banche Popolari Italiane per 21,6 milioni di euro;
Nuova Sorgenia Holding Spa (SFP – derivante da conversione crediti) 24,1 milioni di euro.
125*
Nota Integrativa
4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti
31.12.2015
Voci / Valori
1.Titoli d i debito
31.12.2014
15.171.850
17.820.144
14.320.938
17.12 2.835
-
-
c) Banche
262.488
46 4.564
d) Altri emittenti
588.424
23 2.745
2. Tito li di capitale
138.638
119.446
23.080
3 3.980
115.558
8 5.466
a) Governi e B anche Centrali
b) Altri enti pubblici
a) B anche
b) Altri emittenti:
- impre se di assicurazione
- società finanziarie
- impre se non f inanziarie
- altri
2.825
2.825
12.136
3.382
100.346
7 9.009
251
250
47.083
127.293
-
-
a) Governi e B anche centrali
-
-
b) Altri enti pubblici
-
-
c) Banche
-
-
d) Altri soggetti
-
-
15.357.571
18.066.883
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
Totale
126*
Nota Integrativa
4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura specifica
Voci/Valori
31.12.2015
1. Attiv ità f inanziarie oggetto di copertura s pecifica del fair value
a) rischio d i tasso di interesse
31.12.2014
1 2.530.6 69
13.083.168
1 2.530.6 69
13.083.168
b) rischio di pre zzo
-
-
c) rischio di cambio
-
-
d) rischio di cre dito
-
-
-
-
-
-
a) rischio d i tasso di interesse
-
-
b) rischio di cambio
-
-
c)altro
-
-
12.530.669
13.083.168
e) più rischi
2.Attività finanziarie oggetto di copertura spec ifica dei flussi finanziari
Totale
Le attività oggetto di copertura specifica del fair value sul rischio di tasso di interesse sono
costituite da titoli di debito emessi dallo Stato Italiano e da primari istituti di credito. La
valutazione dei titoli in questione e dei relativi contratti di copertura viene registrata nella voce
90 di Conto Economico – Risultato netto delle attività di copertura.
Sezione 5
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza- Voce 50 –
5.1 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica
31.12.2015
Fair value
Valore di
bilancio
1. T itoli di debito
- strutturati
- altr i
2. F inanziamenti
31.12. 2014
L ivello 1
Livello 2
Fair value
Valore di
bilancio
L ivello 3
Livello 1
Livello 2
Livello 3
3. 494.547
3.599 .957
-
-
3.576.9 51
3 .607.67 3
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3. 494.547
3.599 .957
-
-
3.576.9 51
3 .607.67 3
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
La voce si compone di Titoli di Stato italiani acquisiti nell’ottica di sostenere il contributo al
margine di interesse.
127*
Nota Integrativa
5.2 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: debitori/emittenti
Tipologia operazio ni / V alori
31.12.2015
1.Titoli d i debito
31.12.2014
3.494.547
3.576.951
a) Governi e B anche Centrali
3. 494.547
3.57 6.951
b) Altri enti pubblici
-
-
c) Banche
-
-
d) Altri emittenti
-
-
2. Finanziamenti
-
-
a) Governi e banche centrali
-
-
b) Altri enti pubblici
-
-
c) Banche
-
-
d) Altri soggetti
-
-
Totale
3.494.547
3.576.951
To tale fair value
3.599.957
3.607.673
5.3 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza oggetto di copertura specifica
Non esistono attività finanziarie detenute sino alla scadenza oggetto di copertura specifica.
Sezione 6
Crediti verso banche - Voce 60 -
6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica
31.12.2015
31.12.2014
T ipologia operazioni/Valori
VB
A. Crediti verso banch e centrali
1. D epositi vincol ati
2. Rise rva obbl igatoria
FV
FV
FV
Livello 1
Livello 2
Livello 3
375.735
-
-
375.735
VB
528.311
FV
FV
FV
Livello 1
Livello 2
Livello 3
528.311
-
-
-
X
X
X
-
X
X
X
375.735
X
X
X
528.311
X
X
X
3. Pr onti co ntro term ine
-
X
X
X
-
X
X
X
4. A ltri
-
X
X
X
-
X
X
X
6.389.249
8.715.440
13.527.338
-
10.695.978
2.834.113
-
8.715.440
7.794.294
-
4.960.628
2.834.113
X
B. Crediti verso banch e
15.113.480
1. Finanziam enti
-
8.811.154
-
1.1. Conti correnti e depositi liberi
2.026.466
X
X
X
2.767.764
X
X
1.2. Depo siti vinco lati
1.681.145
X
X
X
2.430.572
X
X
X
1.3. Altri finanzi ame nti :
5.103.543
X
X
X
2.595.958
X
X
X
X
- Pron ti co ntro ter mine attivi
687.358
X
X
X
1.872.501
X
X
-
X
X
X
-
X
X
X
- Altri
4.416.185
X
X
X
723.457
X
X
X
2. Titoli di debito
6.302.326
- Le asing fin anziario
2.1. Titoli s tr utturati
2.2. Altri titoli di debito
Totale
-
45.025
X
6.257.301
X
15.489.215
6.389.249
-
X
X
X
-
6.389.249
X
9.091.175
5.733.044
-
5.735.350
-
437.422
X
X
X
5.295.622
X
14.055.649
X
-
10.695.978
X
3.362.424
La voce A.2 rappresenta il deposito presso Banca d’Italia relativo alla riserva obbligatoria.
UBI Banca effettua la propria attività di finanziamento prevalentemente nei confronti di Banche
del Gruppo.
128*
Nota Integrativa
Fra le componenti principali si evidenziano:
conti correnti e depositi liberi - con Banche del Gruppo per 1,2 miliardi di euro e con altri
istituti di credito (in prevalenza per conti di marginazione su derivati) per 0,8 miliardi di euro;
depositi vincolati – per 1,6 miliardi di euro e si riferiscono essenzialmente ad operazioni con
Banche del Gruppo;
fra gli altri finanziamenti, i pronti contro termine attivi sono relativi ad operazioni sottoscritte
con Banche del Gruppo per 0,7 miliardi di euro.
i titoli di debito – infragruppo per 6,3 miliardi di euro (di cui 2,4 miliardi PO Mirror).
6.2 Crediti verso banche oggetto di copertura specifica
La Banca non ha in essere relazioni di copertura specifica relative a crediti verso banche.
6.3 Leasing finanziario
La Banca non ha in essere crediti per locazione finanziaria.
129*
Nota Integrativa
Sezione 7
Crediti verso clientela - Voce 70 -
7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica
3 1.12 .201 5
31.1 2.20 14
Valore di bilancio
T ipologia operazioni/Valori
Fair Value
Deteriorati
L1
Acquis tati
Fair Value
D eteriorati
Non
deteriorati
Finanziamen ti
Valore di bilan cio
L2
L3
Non
deteriorati
Altri
Acquistati
L1
L2
L3
Altri
20.575.212
-
1.214.834
-
4.425.864
17.674.929
21.938.184
-
1.280.777
-
13.072.445
10.372.541
833.118
-
464
X
X
X
1.025.653
-
674
X
X
X
2. Pron ti contro termine atti vi
1.169.090
-
-
X
X
X
1.253.175
-
-
X
X
X
3. Mutui
9.224.609
-
1.098.689
X
X
X
9.539.754
-
1.065.071
X
X
X
576.377
-
85.907
X
X
X
769.791
-
98.160
X
X
X
1. Conti cor renti
4. Carte di credito, pres ti ti
perso nali e cessi oni del quin to
5. Le asi ng finanziari o
6. Facto ring
7. Altri fin anziamenti
-
-
-
X
X
X
-
-
-
X
X
X
6.054
-
-
X
X
X
6.118
-
-
X
X
X
X
X
X
9.343.693
-
116.872
X
X
X
-
104.920
1.087
111.360
-
-
-
105.628
1.017
8.765.964
-
29.774
Titoli di debito
111.344
-
-
8. Ti toli strutturati
110.091
-
-
X
X
X
110.100
-
-
X
X
X
1.253
-
-
X
X
X
1.260
-
-
X
X
X
20.686.556
-
1.214.834
22.049.544
-
1.280.777
9. Altri titol i di debi to
Totale
-
4.530.784
17.676.016
-
13.178.073
10.373.558
Di seguito si espone il dettaglio delle posizioni più rilevanti:
- i conti correnti sono costituiti da operazioni infragruppo per 681 milioni di euro. I restanti
153 milioni di euro circa si riferiscono a rapporti con clientela istituzionale;
- i pronti contro termine attivi sono relativi a rapporti con UBI Leasing Spa per 398,6 milioni
di euro ed a 770,5 milioni di euro con la Cassa di Compensazione e Garanzia Spa nell’ambito
della gestione della posizione di liquidità;
- i mutui si riferiscono ad operazioni infragruppo per 1,7 miliardi di euro e, ad operazioni non
infragruppo per 8,6 miliardi di euro; fra questi, la quota riveniente dalla fusione per
incorporazione di Centrobanca Spa è pari a 4,5 miliardi di euro (di cui 559 milioni fra le partite
deteriorate) mentre la quota di mutui attinente la ex B@nca 24-7 Spa è pari a 4,1 miliardi di euro
(di cui 540 milioni di euro di posizioni deteriorate);
- le altre operazioni riguardano finanziamenti a Società del Gruppo per 7,4 miliardi di euro e
il finanziamento al Fondo di Risoluzione Nazionale di Garanzia per 0,5 miliardi di euro. Le
posizioni non infragruppo per 1,4 miliardi attengono principalmente a finanziamenti a garanzia
presso la Cassa di Compensazione e Garanzia Spa per 463,8 milioni di euro e per 252,9 milioni di
euro a finanziamenti rivenienti dalla fusione di Centrobanca Spa (di cui deteriorate 15,2 milioni).
- i titoli di debito sono relativi a operazioni infragruppo per 110 milioni di euro e sono tutti
soggetti al vincolo di subordinazione.
130*
Nota Integrativa
7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti
Tipologia operazio ni/Valori
31.12.2015
31.12.2014
Deteriorati
Deteriorati
Non deterio rati
Non d eteriorati
Acquistati
1. Tito li di debito
Altri
Acquistati
A ltri
1 11.344
-
-
111.360
-
-
a) Gover ni
-
-
-
-
-
-
b) Altr i Enti pubblici
-
-
-
-
-
-
1 11.344
-
-
111.360
-
-
c) Altr i emittenti
- imprese non finanziarie
1.256
-
-
1.263
-
-
1 10.088
-
-
110.097
-
-
- assicurazioni
-
-
-
-
-
-
- altr i
-
-
-
-
-
-
20.5 75.212
-
1.214.834
21.938.184
-
1.280.7 77
-
- imprese finanziarie
2. Finanziamenti verso :
a) Gover ni
b) Altr i Enti pubblici
c) Altr i soggetti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altr i
Totale
3.973
-
-
4.651
-
21.564
-
-
24.856
-
-
20.5 49.675
-
1.214.834
21.908.677
-
1.280.7 77
3.7 09.326
-
544.466
3.771.468
-
649.2 62
12.4 78.929
-
27.295
13.051.110
-
27.4 21
98.038
-
-
98.050
-
-
4.2 63.382
-
643.073
4.988.049
-
604.0 94
20.686.556
-
1.214.834
22.049.544
-
1.280.777
7.3 Crediti verso clientela: attività oggetto di copertura specifica
Tipologia operazioni/Valori
31.12.2015
1. C rediti oggetto di c opertura sp ecifica del fair value :
31.12.2014
2 8.264
29. 609
2 8.264
29. 609
b) r ischio di cambio
-
-
c) rischio di cre dito
-
-
-
-
-
-
a) rischio d i tasso di interesse
-
-
b) r ischio di cambio
-
-
c) altro
-
-
28.264
29.609
a) rischio d i tasso di interesse
d) più rischi
2. C rediti oggetto di c opertura sp ecifica dei flussi finanziari:
Totale
Le attività oggetto di copertura specifica del fair value sul rischio di tasso di interesse sono
costituite da finanziamenti concessi a clientela non infragruppo la cui valutazione unitamente a
quella dei relativi contratti di copertura viene registrata nella voce 90 di Conto Economico –
Risultato netto delle attività di copertura.
7.4 Leasing finanziario
Non sono state poste in essere locazioni finanziarie con clientela.
131*
Nota Integrativa
Sezione 8
Derivati di copertura - Voce 80
8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli
VN
31.12.2015
FV 31.12.2015
L1
L2
A. Der iva ti finanziari
VN
31.12.2014
FV 31. 12.2014
L3
L1
L2
L3
-
592.046
363
20.163.247
-
647.972
-
23. 526.955
1 ) Fai r value
-
59 2.046
-
20. 135 .57 3
-
64 7.9 72
-
2 3.526. 955
2 ) Flussi finanziari
-
-
3 63
27 .67 4
-
-
-
-
3 ) Investi menti esteri
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1 ) Fai r value
-
-
-
-
-
-
-
-
2 ) Flussi finanziari
-
-
-
-
-
-
-
-
-
592.046
363
20.163.247
-
647.972
-
23. 526.955
B. Der iva ti creditizi
Tot ale
Legenda
VN = valore nozionale
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
I derivati finanziari si riferiscono quasi esclusivamente a coperture di tasso di interesse del tipo
Interest Rate Swap su titoli obbligazionari emessi. Il risultato della valutazione viene registrato
nella voce 90 di Conto Economico – Risultato netto delle attività di copertura.
8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura
Operazi oni / Ti po di
copertura
Fair Value
Speci fica
Rischi o
Rischi o
Rischio
di tasso
di cambio
di credito
di prezz o
2. Crediti
3. A ttività finanziarie dete nu te
sino alla scadenza
x
4. Po rtafoglio
x
5, A lt re ope razioni
Totale Attivi tà
1. Passività finanziarie
2. Po rtafoglio
Generica
Rischio
1. A ttività finanziarie disponibili
per la vendit a
7.572
-
-
-
-
-
x
x
Specifica
x
x
x
-
x
-
x
x
-
x
363
x
x
-
x
-
x
x
-
-
-
-
-
-
x
-
-
-
-
-
584.474
x
x
-
x
-
x
-
Gen erica
Più rischi
7.572
x
Investimenti
esteri
F lussi Finanziari
x
x
Totale Passi vità
584.474
1. Transazio ni atte se
x
x
x
x
x
2. Po rtafoglio di at tività e
passività finanziarie
x
x
x
x
x
132*
x
-
-
x
-
-
-
-
x
x
-
-
-
x
x
x
x
363
-
-
x
-
x
x
x
-
-
Nota Integrativa
Sezione 9 Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di
copertura generica - Voce 90 9.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti
A deguamento di valore delle attività coperte / Valori
31.12.2015
31.12.2014
1. Ad eguamento positivo
4.637
5.583
1.1 di specifici portafog li:
4.637
5.58 3
4.637
5.58 3
-
-
a) c rediti
b) attività finanziarie disponibili per la v endita
1.2 comp le ssivo
-
-
2. Ad eguamento negativo
-
-
2.1 di specifici portafog li
-
-
a) c rediti
-
-
b) attività finanziarie disponibili per la v endita
-
-
-
-
4.637
5.583
2.2 comp le ssivo
Totale
9.2 Attività oggetto di copertura generica del rischio di tasso di interesse
Attività coperte
31.12.2015
1. C rediti
2. Attiv ità f inanziarie disponibili per la vendita
3. P ortafoglio
Totale
31.12.2014
81. 731
108.28 3
-
-
-
-
81.731
108.283
Complessivamente le attività oggetto di copertura generica del fair value sul rischio di tasso di
interesse sono costituite da finanziamenti la cui valutazione unitamente a quella dei relativi
contratti di copertura viene registrata nella voce 90 di Conto Economico – Risultato netto delle
attività di copertura.
133*
Nota Integrativa
Sezione 10
Le partecipazioni - Voce 100 -
10.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi
Denom inazione
Sede legale
Sede operativa
Qu ota di
partecip azione
%
Disponibilità voti
%
A. Imprese controllate in via esclusiva
Banca C arime Spa
Banca di Valle Camonica Spa
Banca Popolare Commercio e Industria Spa
Cosenza
Cosenza
99,99%
99,99%
Breno (Bs)
Breno (Bs)
89,79%
98,63%
83,76%
Milano
Milano
83,76%
Banca Popolare di Ancona Spa
Jesi (An)
Jesi (An)
99,58%
99,58%
Banca Popolare di Bergamo Spa
Bergamo
Bergamo
100,00%
100,00%
Banca R egionale Europea Spa
Banco di Brescia San Paolo CAB Spa
BPB Immobiliare Srl
Cuneo
Cuneo
74,78%
79,90%
Brescia
Brescia
100,00%
100,00%
Bergamo
Bergamo
100,00%
100,00%
Centrobanca Sviluppo Impresa Sgr Spa
Milano
Milano
100,00%
100,00%
IW Bank Spa
Milano
Milano
100,00%
100,00%
Bergamo
Bergamo
100,00%
100,00%
Prestitalia Spa
Società Bresciana Immobiliare Mobiliare - S.B.I.M. Spa
Brescia
Brescia
100,00%
100,00%
Bergamo
Bergamo
68,50%
100,00%
Lussemburgo
Lussemburgo
91,20%
100,00%
Milano
Milano
100,00%
100,00%
Brescia
Brescia
100,00%
100,00%
UBI F inance CB 2 Srl
Milano
Milano
60,00%
60,00%
UBI F inance Srl
Milano
Milano
60,00%
60,00%
UBI F inance 2 Srl
Brescia
Brescia
10,00%
10,00%
UBI F inance 3 Srl
Brescia
Brescia
10,00%
10,00%
Milano
Milano
10,00%
10,00%
Brescia
Brescia
99,62%
99,62%
UBI Academy Scrl
UBI Banca International Sa
UBI F actor Spa
UBI F iduciaria Spa
UBI Lease Finance 5 Srl
UBI Leasing Spa
UBI Pramerica SGR Spa
Bergamo
Milano
65,00%
65,00%
Brescia
Brescia
71,87%
98,56%
UBI SPV BBS 2012 Srl
Milano
Milano
10,00%
10,00%
UBI SPV BPA 2012 Srl
Milano
Milano
10,00%
10,00%
UBI Sistemi e Servizi SCpA
UBI SPV BPCI 2012 Srl
Milano
Milano
10,00%
10,00%
Brescia
Brescia
10,00%
10,00%
Aviva Vita Spa
Milano
Milano
20,00%
20,00%
Aviva Assicurazioni Vita Spa
Milano
Milano
20,00%
20,00%
Brescia
Brescia
40,00%
40,00%
24-7 Finance Srl
B. Imprese controllate in modo con giunto
C. Imprese sottoposte a influ enza notevole
Lombarda Vita Spa
Polis Fondi SGRpA
SF Consulting Srl
Zhong Ou Fund Management Co.
Milano
Milano
19,60%
19,60%
Bergamo
Mantova
35,00%
35,00%
Shanghai (Cina)
Shanghai (Cina)
35,00%
35,00%
Per quanto concerne la Banca Regionale Europea Spa, la percentuale dei diritti di voto indicata si riferisce
all’assemblea ordinaria. Tenendo in considerazione anche le azioni Privilegiate, il diritto di voto è pari al
75,62% nell’assemblea straordinaria.
La percentuale di disponibilità dei voti tiene conto anche delle quote di partecipazione detenute dalle società
controllate dalla Banca.
134*
Nota Integrativa
10.2 Partecipazioni significative: valore di bilancio, fair value e dividendi percepiti
Denominazione
Valore di bilancio
Dividendi
percepiti
Fair value (*)
B. Imprese sottoposte a influenza notevole
1. Lombarda Vita Spa
164.755
2. Aviva Vita Spa
31.109
3. Aviva Assicurazioni Vita Spa
23.600
TOTALE
8.598
1.960
219.464
-
10.558
(*) Il fair value non viene riportato in quanto trattasi di società non quotate.
Utile (Perdi ta) dei gruppi di
attività in via di
dismissione al n etto delle
imposte
Utile (Perdita) della
operatività corrente al
netto delle imposte
Utile (Perdita) della
operatività corrente al
lordo delle imposte
Rettifiche e riprese di
valore su attività mater iali
e immateriali
Margine di interesse
Ricavi totali
Passività n on finanziari e
Passività finanziarie
Attività n on finanziari e
Attività finanziari e
Den omin azione
Cassa e disponibilità liquide
10.3 Partecipazioni significative: informazioni contabili
Utile
(Perdita)
d'esercizio
(1)
Altr e
componenti
reddituali al
netto delle
imposte
(2)
Reddi tività
complessiva
(3) = (1) + (2)
B. Imprese sottoposte a in fluenza
notevole
1. Lombarda Vita Spa (*)
X
6.465.045
348.547
6.277.475
222.039 1.604.077
X
X 45.158
29.854
-
29.854
(8.429)
21.425
2. Aviva Vita Spa (*)
X
7.056.200
176.800
6.618.700
335.500 1.659.200
X
X 30.800
15.500
-
15.500
-
15.500
3. Aviva Assicurazioni Vita Spa (*)
X
2.652.900
84.500
2.309.000
313.900
X
X 14.700
10.400
-
10.400
-
10.400
435.200
(*) Utile (perdita) dell'esercizio come da Reporting Pack age predisposto dalle compagnie ai fini della predisposizione del Bilancio Consolidato del Gruppo UBI e sottopos to a revisione contabile
10.4 Partecipazioni non significative: informazioni contabili
Denominazione
Imprese controllate in modo
congiunto
Imprese sottoposte a influenza
notevole
Valore di
bilancio delle
partecipazioni
-
6.225
Totale
attivo
-
285.681
Totale
passività
Ricavi totali
-
172.712
Utile (Perdita) della
operatività corrente
al netto delle
imposte
-
268.488
Utile (Perdita) dei
gruppi di attività in
via di dismissione al
netto delle imposte
-
-
64.794
-
Utile
(Perdita)
d'esercizio
(1)
-
64.794
Altre componenti
reddituali al netto
delle imposte
(2)
Redditività
complessiva
(3) = (1) + (2)
-
-
-
64.794
Le informazioni contabili fanno capo alle partecipate:
- Zhong Ou Fund Management Co.
- Polis Fondi SGRpA
- SF Consulting Srl
135*
Nota Integrativa
10.5 Partecipazioni: variazioni annue
31.12.2015
A. Esistenze iniziali
31.12.2014
9.624.011
10.608.614
B. Aument i
83.214
588.149
B.1 Acquisti
35.454
452.349
-
-
B.2 Ripr ese di valore
B.3 Rivalutazioni
B.4 Altr e variazioni
C. Diminuzioni
-
-
47.760
135.800
(49.824)
(1.572.752)
C.1 Vendi te
-
(265.108)
C.2 Rettifiche di valore
-
(1. 255.741)
C.3 Altr e variazioni
D. Rimanenze finali
E. Rivalutazioni tot ali
F. Rett ifiche totali
(49.824)
(51.903)
9.657.401
9.624.011
-
-
(3.652.641)
(3.652.641)
Gli acquisti si riferiscono principalmente al riacquisto delle quote di partecipazioni delle banche
rete (Banca Carime Spa per 25,5 mila euro, Banca Popolare di Ancona Spa per 1 milione di euro
Banca Valle Camonica Spa per 31,3 milioni di euro, Banca Popolare Commercio Industria Spa per
2,8 milioni di euro).
Le sottovoci B.4 e C.3 ‘Altre variazioni’ si riferiscono principalmente a:
- la fusione per incorporazione di IW Bank Spa in UBI Banca Private Investment Spa per 44,6
milioni di euro;
- la fusione per incorporazione di Solimm Srl in SBIM Spa per 2,6 milioni di euro;
- l’effetto degli accantonamenti e distribuzioni legate alle Stock Granting per un effetto netto
complessivo pari a 369 mila euro;
- la liquidazione di Coralis Rent Srl per 0,4 milioni di euro: il 20 marzo 2015 è avvenuta
l’iscrizione nel Registro delle Imprese della messa in liquidazione volontaria di Coralis Rent Srl – in
liquidazione, mentre l’attività commerciale è stata ricondotta direttamente in Capogruppo; il 31
dicembre 2015, con la chiusura della liquidazione, la Società è stata cancellata dal Registro delle
Imprese.
10.6 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto
Non si segnalano impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto.
10.7 Impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole
Per tale informativa si rimanda a quanto descritto nell’analoga voce del Bilancio Consolidato
10.8 Restrizioni significative
Non sono presenti posizioni oggetto di restrizioni.
10.9 Altre informazioni
Non esistono altre informazioni da segnalare.
136*
Nota Integrativa
Sezione 11
Attività materiali - Voce 110 -
11.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo
Attività/Valori
31.12.2015
1.1 At tiv ità di propriet à
31.12.2014
119.228
121.610
a) terreni
73 .258
73 .321
b) f abbricati
38 .309
40 .647
2 .197
2 .579
c) mobili
d) impianti elettronici
170
345
5 .294
4 .718
-
-
a) terreni
-
-
b) f abbricati
-
-
c) mobili
-
-
d) impianti elettronici
-
-
e) altre
-
-
119.228
121.610
e) altre
1.2 At tiv ità acquisite in leasing finanziario
Tot ale
11.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività
valutate al costo
31.12.2015
Attività/Valori
31.12.2014
Fa ir value
Valore di bilancio
1. Attività di proprietà
L1
L2
L3
Valore di
bilancio
Fair value
L1
L2
L3
469.753
-
-
638.763
485.393
-
-
661.926
a) terreni
252.896
-
-
24 9.821
253 .480
-
-
25 7.182
b) fabbricati
216.857
-
-
38 8.942
231 .913
-
-
40 4.744
26.680
-
-
27.106
27.175
-
-
27.106
a) terreni
15.075
-
-
1 3.553
15 .074
-
-
1 3.553
b) fabbricati
11.605
-
-
1 3.553
12 .101
-
-
1 3.553
496.433
-
-
665.869
512.568
-
-
689.032
2. Attività acquisite in leasing finanziario
Tot ale
11.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate
In UBI Banca non si segnalano attività materiali ad uso funzionale rivalutate.
11.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività
valutate al fair value
Non si segnalano attività materiali detenute a scopo di investimento valutate al fair value.
137*
Nota Integrativa
11.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue
Ter reni
A. Esistenze iniziali lor de
Fa bbricati
Impianti
e lett ronici
Mobili
Alt re
Totale
87.016
99.038
68.438
161.381
146.763
562.636
(1 3.6 95)
(58. 391)
(6 5.8 59)
(16 1.036)
(142 .045)
(441.026)
A.2 Esist enze iniziali nette
73.321
40.647
2.579
345
4.718
121.610
B. Aument i
33.275
30.116
349
1
4.276
68.017
-
-
174
1
2.14 1
2.316
-
-
-
-
-
-
B.2 Spese per migliorie cap itali zzate
-
-
-
-
-
-
B.3 Ripr ese di valore
-
-
-
-
-
-
B.4 Variazioni positive di fa ir value imputate a:
-
-
-
-
-
-
a) patrimonio netto
-
-
-
-
-
-
b ) conto economico
-
-
-
-
-
-
B.5 Differenze positive d i camb io
-
-
-
-
-
-
B.6 Tr asferimenti da immobili d etenuti a scop o di
investimento
-
-
-
-
-
-
A.1 Riduzioni di va lor e totali nette
B.1 Acquisti
d i cui op era zioni di aggregazione aziendale
B.7 Altr e variaz ioni
C. Diminuzioni
33.275
30. 116
175
-
2.13 5
65.701
( 33.338)
(32.454)
(730)
(176)
(3.701)
( 70.399)
C.1 Vendite
-
-
-
-
-
-
C.2 Ammortamenti
-
(2. 331)
(5 55)
(175)
(1 .564)
(4.625)
C.3 Rettifiche d i valore da d eterioramento imputate a:
(6 3)
(7)
-
-
-
(70)
a) patrimonio netto
-
-
-
-
-
-
b ) conto economico
(63)
(7)
-
-
-
(70)
C.4 Variazioni negative di f air value imputate a:
-
-
-
-
-
-
a) patrimonio netto
-
-
-
-
-
-
b ) conto economico
-
-
-
-
-
-
C.5 Differenze negative di cambio
-
-
-
-
-
-
C.6 Tr asferimenti a:
-
-
-
-
-
-
a) attività mater iali detenute a scop o di
investimento
-
-
b ) attività in via di dismissione
C.7 Altr e variaz ioni
D. Rimanenze finali nett e
D.1 Riduzioni di valore totali nette
D.2 Rimanenze fina li lo rde
E. Va lutazione al costo
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(3 3.2 75)
(30. 116)
(1 75)
(1)
(2 .137)
( 65.704)
73.258
38.309
2.198
170
5.293
119.228
(1 3.6 94)
(60. 722)
(6 6.2 25)
(16 0.251)
(142 .855)
(443.747)
86.952
99.031
68.423
160.421
148.148
562.975
-
-
-
-
-
-
138*
Nota Integrativa
11.6 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue
31.12.205
Ter reni
Fabb rica ti
A. Esistenze iniziali
285.010
569.167
A.1 Riduzione di valore totali nette
(1 6.4 55)
(325.154)
A.2 Esist enze iniziali nette
268.555
244.013
11
717
B. Aument i
B.1 Acquisti
8
12
B.2 Spese per migliorie capitali zzate
B.3 Variazioni positive di fa ir valu e
-
70 4
-
-
B.4 Ripr ese di valore
-
-
B.5 Differenze di cambio posi tive
-
-
B.6 Tr asferimenti da immobili a d uso funzionale
-
-
B.7 Altr e variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
3
1
(595)
(16.268)
(3)
-
C.2 Ammortamenti
-
(15.466)
C.3 Variazioni negative di fair va lue
-
-
C.4 Rettifiche d i valore da deterioramento
(5 65)
(728)
C.5 Differenze di cambio negative
-
-
C.6 Tr asferimenti ad altr i portafogli di attività :
-
-
-
-
a) immobili ad uso funzi onale
b) attività non correnti in via di dismissione
-
-
( 27)
(74)
267.971
228.462
D.1 Ri duzione di valore totali nette
(1 6.4 55)
(339.871)
D.2 Rimanenze fina li lorde
E. Va lutazione al fa ir value
284.426
568.333
263.374
402 .49 5
C.7 Altr e variazioni
D. Rimanenze finali
Ai fini della verifica dell’impairment, sull’intero patrimonio immobiliare è stata effettuata una
perizia da parte di consulenti esterni dalla quale è emersa la congruità dei valori iscritti in
bilancio. In tale contesto la determinazione del fair value degli immobili è avvenuta in base a
metodi e principi valutativi di generale accettazione, applicando i seguenti criteri di valutazione:
- metodo comparativo diretto o del mercato, basato sul confronto tra il bene in oggetto ed
altri simili oggetto di compravendita o correntemente offerti sullo stesso mercato o su piazze
concorrenziali;
- metodo reddituale, basato sul valore attuale dei redditi potenziali di mercato di una
proprietà, ottenuto capitalizzando il reddito ad un tasso di mercato.
Il risultato del metodo valutativo descritto ha comportato una svalutazione di posizioni
immobiliari per circa 1,3 milioni di euro.
139*
Nota Integrativa
Gli ammortamenti sono calcolati sulla base della vita utile stimata del bene a partire dalla data di
entrata in funzione.
La vita utile stimata in mesi per le principali classi di cespiti è riportata nella tabella seguente
Descrizione
Ammortamento
Vita utile
Terreni relativi ad immobili
I mmobili - Immobili in leasing
I mpianti di sollevamento e pesatura
Costruzioni leggere e scaffalature
Mobili e arredi diversi
NO
SI
SI
SI
SI
Non ammortizzati
Sulla base di perizia
160 mesi
120 mesi
120 mesi
Mobili e macchine ordinarie d'ufficio
Apparecchiature ATM
Mezzi forti e blindature prefabbricate
Macchinari, apparecchi e attrezzature varie
I mpianti antincendio
Macchinari vari, mobili ed arredi
Banconi blindati o con cristalli blindati
Personal Computer
Attrezzatura mensa
I mpianti interni speciali di comunicazione
I mpianti di allarme
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
100 mesi
96 mesi
80 mesi
80 mesi
40 mesi
80 mesi
60 mesi
60 mesi
48 mesi
48 mesi
40 mesi
Macchine Ufficio elettriche-elettroniche
Autoveicoli da trasporto
Autovetture
Autovetture in leasing
SI
SI
SI
SI
30 mesi
30 mesi
24 mesi
Sulla base della durata del contratto
11.7 Impegni per acquisto di attività materiali (IAS 16/74.c)
Non si segnalano impegni per acquisto di attività materiali.
140*
Nota Integrativa
Sezione 12
Attività immateriali - Voce 120 -
12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività
Att ività/Val ori
31.12.2015
Durata definita
A.1 Avviamento
31.12. 2014
Durata indefinita
X
Dur ata definit a
-
Durat a indefinita
X
-
A.2 Altre attività immateriali
373
37
373
37
A.2. 1 Attività valutate al costo:
373
37
373
37
-
-
-
-
373
37
373
37
-
-
-
-
-
-
-
-
a) Attività i mmateriali generate internamente
b) Altre attività
A.2. 2 Attività valutate al fair val ue
a) Attività i mmateriali generate internamente
b) Altre attività
Tot ale
-
-
-
-
373
37
373
37
141*
Nota Integrativa
12.2 Attività immateriali: variazioni annue
Altre a ttivit à immateriali: generate
inte rna me nte
Av viamento
Dura ta definita
Durata inde finita
Altre attività immateriali: altr e
Durata definita
31.12.2015
Durata
indefinit a
569.694
-
-
90.756
37
660.487
(569. 694)
-
-
(90. 383)
-
(660. 077)
A.2 Esist enze iniziali nette
-
-
-
373
37
410
B. Aument i
-
-
-
-
-
-
B.1 Acquisti
-
-
-
-
-
-
-
A. Esistenze iniziali
A.1 Riduzione di valore totali nette
-
-
-
-
-
B.2 Incrementi di attività immater iali interne
di cui opera zioni di aggregaz ione aziendale
x
-
-
-
-
-
B.3 Ripr ese di valore
x
-
-
-
-
-
B.4 Variazioni positive di fair value
-
-
-
-
-
-
- a patrimonio netto
x
-
-
-
-
-
- a conto economico
x
-
-
-
-
-
B.5 Differenze di cambio posi tive
-
-
-
-
-
-
B.6 Altr e variaz ioni
-
-
-
-
-
-
C. Diminuzioni
-
-
-
-
-
-
C.1 Vendite
-
-
-
-
-
-
C.2 Rettifiche di valore
- Ammortamenti
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
x
-
-
-
-
-
x
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
x
- Svalutaz ioni
+ patrimonio netto
x
+ conto economico
C.3 Variazioni negative di fair value
- a patrimonio netto
- a conto economico
C.4 Tr asferimenti alle attività non correnti in
via di dismissione
C.5 Differenze di cambio negative
-
-
-
-
-
-
C.6 Altr e variaz ioni
-
-
-
-
-
-
D. Rimanenze finali nett e
-
-
-
373
37
410
D.1 Rettif iche di valore totali nette
E. Rimanenze finali lorde
F. Valutaz ione al costo
(569. 694)
-
-
(90. 383)
-
(660. 077)
569.694
-
-
90.756
37
660.487
-
-
-
-
-
-
142*
Nota Integrativa
12.3 Altre informazioni
Per le altre attività immateriali a durata limitata, di seguito si riporta la vita utile, per singola
categoria, considerata ai fini della determinazione dell’ammortamento.
31.12.2015
immobilizzazioni immateriali
- software
Vita utile
Valore netto
36 mesi
373
Si segnala che il software iscritto tra le attività immateriali non è ancora entrato in funzione,
pertanto non ancora ammortizzato.
Non esistono impegni contrattuali per l’acquisto di attività immateriali.
143*
Nota Integrativa
Sezione 13
Le attività fiscali e le passività fiscali - Voce 130 dell’attivo
e Voce 80 del passivo 13.1 Attività per imposte anticipate: composizione
31.12.2015
31.12.2014
Avviamento da fusione r iallineato
977.397
1.023. 210
Sv alutazione crediti vers o clientela
149.777
211. 739
Sv alutazione titoli AFS
Attività materiali - magg iori amm or tame nti IAS
4.402
86. 417
11.312
10. 808
Sv alutazione crediti non bancar i e cr editi di firm a non de dotti
7.216
9. 047
Fondi oner i personale
6.381
3. 835
Fondi oner i e r isc hi non dedotti
6.519
9. 082
Avviamento ramo banc a depositaria da società del gruppo
1.182
1. 445
-
1. 232
Oneri aume nto c apitale sociale d educibili in 5 rate
Riserv a matematic a Fondo P ensione Gestione separ ata ex Ac c. 21. 03.89
220
294
Oneri straordinari non dedotti
232
252
Altr e minori
Totale
181
207
1.164.819
1.357.568
13.2 Passività per imposte differite: composizione
31.12.2015
Rivalutazione titoli AFS
Purchase price alloca tion
31.12.2014
124. 506
1 35. 443
41. 128
41. 128
Attività materiali - eccedenza ammortamenti dedotti extr acontab ilmente
4. 509
4. 646
Immob ili in leasing rilevati al fair va lue
1. 358
1. 370
Valutazione Ti toli FVO
1. 038
645
255
255
172.794
183.487
Valutazione TFR
Tot ale
144*
Nota Integrativa
13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
31.12.2015
1. Importo iniziale
31.12.2014
1.267.287
1.276.957
2. Aumenti
16.601
31.577
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
16. 601
31.57 7
a) relative a precede nti esercizi
-
-
b) dovute al mutam ento dei criteri contabili
-
-
c) ripres e di valore
-
-
16. 601
31.57 7
2.2 N uove imp oste o incrementi d i aliquote fiscali
-
-
2.3 Altri aum enti
-
-
d) altre
di cui operazioni di aggre gazione aziendale
-
-
(125.840)
(41.247)
(6 .290)
(41.2 47)
(6 .290)
(41.2 47)
b) svalutazioni pe r sopravve nuta irrecuperabilità
-
-
c) mutamento dei criteri contabili
-
-
d) altre
-
-
-
-
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a) rig iri
3.2 Riduzioni di aliquote fisc ali
3.3 Altre dim inuzioni
a) trasform azione in crediti d' im posta di cui alla L. 214/20 11
b) altre
di cui operazioni di aggre gazione aziendale
4. Importo finale
(119 .550)
-
(119 .550)
-
-
-
-
-
1.158.048
1.267.287
Le imposte anticipate sono rilevate sulla base della probabilità di sufficienti imponibili fiscali
futuri, tenuto anche conto del regime di consolidato fiscale adottato ai sensi degli artt. 117 e
seguenti del D.P.R. n. 917/86 e dalla possibilità di operare, a determinate condizioni, la
conversione in crediti di imposta delle imposte anticipate iscritte in bilancio relativamente a
svalutazioni e perdite su crediti verso la clientela e al riallineamento del valore dell’avviamento e
delle altre attività immateriali.
Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle attività per imposte anticipate createsi sino
all'anno 2014 in effettiva contropartita al conto economico.
La valorizzazione delle imposte anticipate è stata operata ai fini dell’IRES con aliquota pari al
27,5% e ai fini IRAP con aliquota pari al 5,57%.
Le imposte anticipate rilevate nell'esercizio, pari a 16.601 mila, euro sono costituite per 11.775
mila dal 25% delle svalutazioni e delle perdite su crediti deducibili negli esercizi successivi ai fini
IRES e IRAP, ai sensi dell’art. 16 comma 3 D.L. 27 giugno 2015, n. 83.
Tale disposizione ha infatti introdotto l’integrale deducibilità delle svalutazioni e delle perdite su
crediti verso la clientela iscritti in bilancio a decorrere dal 2016, prevedendo in via transitoria per
il 2015 la deducibilità delle medesime in misura ridotta del 75%.
La restante quota pari a 4.826 mila euro è riferita quanto a 3.707 mila euro ad accantonamenti
per fondi rischi e garanzie/impegni non deducibili, quanto a 1.042 mila euro ad ammortamenti
non deducibili e per 77 mila euro ad oneri rilevati nel corrente esercizio ma deducibili nel
successivo.
Le imposte anticipate annullate nell'esercizio per 6.290 mila euro sono costituite per 4.047 mila
euro dall'utilizzo/rilascio di fondi tassati, per 1.508 mila da riprese di valore su crediti di firma,
per 122 mila euro da oneri divenuti deducibili nell’esercizio, per 539 mila euro da ammortamenti
145*
Nota Integrativa
su beni materiali e altri oneri divenuti deducibili nell’esercizio e per 74 mila euro da recuperi
conseguenti ad erogazioni del Fondo Pensione.
Le altre variazioni in diminuzione, pari a 119.550 mila euro, si riferiscono alla trasformazione in
crediti verso l’Erario delle imposte differite attive IRES e IRAP per effetto della perdita di bilancio
rilevata per l’esercizio 2014 da UBI Banca, ai sensi della Legge 214/2011.
13.3.1 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 (in contropartita del
conto economico)
31.12.2015
1. Importo iniziale
31.12.2014
1.234.949
1.238.386
11.775
29.090
(119.550)
(32.527)
-
(27.507)
3.2 Trasforma zione in crediti d'imposta
(119.550)
-
a) derivante da perdite di esercizio
(119.550)
-
-
-
2. Aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Rigiri
b) derivante d a perdite fiscali
3.3 Altre diminuzi oni
4. Importo finale
-
(5.020)
1.127.174
1.234.949
13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)
31.12.2015
1. Importo iniziale
31.12.2014
48.043
51.685
2. Aumenti
393
432
2.1 Imposte diffe rite rilevate nell'eserc izio
393
43 2
-
-
a) r elativ e a prec edenti eser cizi
b) dov ute al m utamento di criteri contabili
-
-
393
43 2
2.2 Nuove im poste o incrementi di aliquote f is cali
-
-
2.3 Altri aumenti
-
-
c) altre
di cui operazioni di aggregazione aziendale
-
-
3. Diminuzioni
(148)
(4.074)
3.1 Imposte diffe rite annullate nell'ese rcizio
(148)
(4.0 74)
(148)
(4.0 74)
b) dov ute al m utamento di criteri contabili
-
-
c) altre
-
-
-
-
a) r igiri
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
-
-
48.288
48.043
Le imposte differite sono rilevate a fronte delle differenze temporanee tra valore contabile di una
attività o di una passività ed il suo valore fiscale.
In relazione alle rivalutazioni di partecipazioni aventi i requisiti per la participation exemption le
146*
Nota Integrativa
imposte differite sono state rilevate sulla quota imponibile del 5%.
Non sono state rilevate imposte differite sulle riserve in sospensione di imposta poichè non sono
previsti eventi che ne facciano venire meno il regime di non tassabilità.
Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle imposte differite createsi sino all'anno 2014 in
effettiva contropartita al conto economico.
Le imposte differite rilevate nell'esercizio per 393 mila euro sono imputabili alla rivalutazione di
titoli azionari classificati nel comparto fair value option.
Le imposte differite annullate nell'esercizio per 148 mila euro sono rappresentate da differenze tra
gli ammortamenti civilistici e fiscali su beni materiali.
13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)
31.12.2015
1. Importo iniziale
31.12.2014
90.281
128.133
2. Aumenti
420
28.507
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
420
28.50 7
a) relativ e a prec edenti esercizi
-
-
b) dov ute al m utamento di criter i contabili
-
-
420
28.50 7
2.2 Nuove im poste o incrementi di aliquote f is cali
-
-
2.3 Altri aumenti
-
-
c) altre
-
-
3. Diminuzioni
di cui operazioni di aggregazione aziendale
(83.930)
(66.359)
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
(83 .930)
(66.3 59)
a) rigiri
(83 .930)
(66.3 59)
b) svalutazioni per s oprav venuta irrec uperabilità
-
-
c) dov ute al mutamento dei criter i contab ili
-
-
d) altr e
-
-
-
-
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
-
-
6.771
90.281
Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle attività per imposte anticipate createsi sino
all'anno 2014 in contropartita al patrimonio netto.
Le imposte anticipate rilevate nell'esercizio per 420 mila euro sono imputabili alla valutazione di
titoli e partecipazioni classificati nel comparto AFS.
Le imposte annullate per 83.930 mila euro sono imputabili per 82.436 mila euro alla valutazione
di titoli AFS, per 1.232 mila euro alla quota di oneri sostenuti per l’aumento di capitale sociale
deducibile nel 2014 e per 262 mila euro alla quota di ammortamento dell’avviamento.
147*
Nota Integrativa
13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)
31.12.2015
1. Importo iniziale
31.12.2014
135.443
38.814
2. Aumenti
42.604
118.906
2.1 Imposte diffe rite rilevate nell'eserc izio
42. 604
118.90 6
a) r elativ e a prec edenti esercizi
-
-
b) dov ute al m utamento dei criteri contab ili
-
-
42. 604
118.90 6
2.2 Nuove im poste o incr ementi di aliquote fis cali
-
-
2.3 Altri aumenti
-
-
c) altr e
di cui operazioni di aggregazione aziendale
3. Diminuzioni
3.1 Imposte diffe rite annullate nell'ese rcizio
a) r igiri
-
-
(53.541)
(22.277)
(53.541)
(22.2 77)
(53.541)
(22.2 77)
b) dov ute al m utamento dei criteri contab ili
-
-
c) altr e
-
-
-
-
3.2 Riduzione di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
-
-
124.506
135.443
Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle passività per imposte differite createsi sino
all'anno 2014 in contropartita al patrimonio netto.
Le imposte differite rilevate nell'esercizio per 42.604 mila euro, così come quelle annullate pari a
53.541 mila euro, sono costituite dalla valutazione di titoli e partecipazioni classificati nel
comparto AFS a fine esercizio.
13.7 Altre informazioni
Attività fiscali correnti
Nella tabella si evidenziano le consistenze delle attività fiscali correnti
31.12.2015
31. 12.2014
164.421
208.0 96
1.006
3.0 13
Crediti di imposta per trasformazione DTA in crediti di imposta ex L. 214/ 2011
98.750
-
Crediti verso erario per istanze irap
63.340
80.4 86
Altr i cr edi ti verso erar io
37.217
39.5 67
364.734
331.162
Acconti versati al Fisco
Ritenute alla fonte
Tot ale
148*
Nota Integrativa
Passività fiscali correnti
Nella tabella si evidenziano le variazioni delle passività fiscali correnti
Esistenze iniziali
Accantonamento imposte
Utilizzi per pagamento imposte
31.12.2015
31.12.2014
169. 396
232.645
90. 640
173.174
(166.904)
(236.423)
Altr e variazioni
-
Rimanenze finali
93.132
169.396
Probability Test sulle fiscalità differite
Come riportato nella Parte A – Politiche contabili della presente Nota Integrativa - la rilevazione
delle passività e delle attività fiscali differite avviene, in aderenza ai criteri previsti dal principio
IAS 12, rispettivamente:
– per le passività fiscali differite avendo riguardo a tutte le differenze temporanee imponibili,
salve alcune specifiche fattispecie;
– per le attività fiscali differite avendo riguardo a tutte le differenze temporanee deducibili se è
probabile che sarà realizzato nel futuro un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere
utilizzata tale differenza temporanea. Per la determinazione del reddito imponibile sono presi in
considerazione anche gli effetti derivanti dall’articoli 117 e segg. TUIR (Consolidato fiscale).
Le attività fiscali (DTA) sono quantificate secondo le aliquote fiscali che si prevede saranno
applicabili nell’esercizio nel quale le stesse si realizzeranno.
A tal fine si ricorda che, come descritto nel paragrafo “Novità Fiscali” della relazione sulla
gestione, con la legge 28 dicembre 2015, n. 208 (“Legge di Stabilità 2016”) è stato prevista la
riduzione dell’aliquota IRES dal 27,5% al 24% a decorrere dall’esercizio 2017.
Per i soli enti creditizi e finanziari, tuttavia, la riduzione dell’aliquota IRES è stata “neutralizzata”
dall’introduzione di un’addizionale IRES con aliquota pari al 3,5%, sempre applicabile a far tempo
dall’esercizio 2017 (cd. Addizionale IRES).
Per effetto dell’introduzione dell’Addizionale IRES, l’aliquota IRES sul reddito per gli enti creditizi e
finanziari permane sostanzialmente invariata al 27,5% anche per gli anni a venire.
In particolare, la riduzione dell’aliquota IRES comporterebbe, in base al principio IAS 12, par. 46,
l’obbligo di adeguare il valore del credito per le imposte anticipate (“DTA”) alla stessa riduzione di
aliquota.
L’addizionale IRES del 3,5% per il settore bancario e finanziario ha ripristinato il livello di
imposizione complessiva al 27,5%, cosicché non ha reso necessaria una riduzione del valore delle
attività per imposte anticipate precedentemente iscritte in bilancio.
Si specifica che, ai fini della determinazione delle DTA e rispettiva recuperabilità, si è considerata
l’addizionale IRES pienamente equiparabile all’aliquota IRES ordinaria stante anche il fatto che la
determinazione del reddito imponibile segue, in entrambi i casi, le regole di cui al Testo Unico
delle Imposte sui Redditi. Conseguentemente, la porzione delle perdite fiscali imputabili alle
differenze temporali che generano DTA qualificate, ovvero relative alle rettifiche di valore dei
crediti verso la clientela ed agli avviamenti, si ritiene pienamente convertibile in crediti di imposta
secondo le regole attualmente previste per l’IRES ordinaria.
149*
Nota Integrativa
Alla data del 31 dicembre 2015 le imposte anticipate iscritte da UBI Banca Spa alla voce “130
Attività fiscali b) anticipate” ammontano complessivamente a Euro 1.164,8 milioni di euro
riferibili ai seguenti eventi generatori:
• eccedenza rettifiche di valore crediti di cui all’art. 106 c.3 TUIR: Euro 149,8 milioni (di cui
euro 10 milioni iscritte ai fini IRAP ai sensi del nuovo regime fiscale introdotto dall’art. 1, comma
158, della Legge Stabilità 2014, che ne ha disposto la deducibilità ai fini del tributo regionale a
decorrere dal 2013);
• avviamenti ed altre attività immateriali, anche oggetto di affrancamento ai sensi di legge, i
cui ammortamenti sono deducibili in esercizi successivi: 977,4 milioni di euro, ciò con riguardo
sia ai valori riportati nel bilancio separato che nel bilancio consolidato (articolo 15 c. 10 bis D.L.
185/2008 introdotto dal D.L. 98/2011 conv. Legge 111/2011);
• svalutazioni Titoli Portafoglio AFS, accantonamenti e spese non deducibili per ragioni di
competenza ai sensi del TUIR per 37,6 milioni di euro.
Ai fini dello svolgimento del probability test sulle imposte anticipate iscritte nel bilancio al 31
dicembre 2015, sono state separatamente considerate quelle derivanti da differenze temporanee
deducibili relative a svalutazioni e perdite su crediti, avviamento e altre attività immateriali a vita
indefinita (cd. “imposte anticipate qualificate”).
A decorrere dal periodo di imposta chiuso al 31 dicembre 2011, infatti è stabilita la conversione in
crediti di imposta delle imposte anticipate (IRES) iscritte in bilancio a fronte di perdite fiscali
derivanti dalla deduzione differita delle differenze temporanee relative alle citate rettifiche di valore
dei crediti verso la clientela e degli avviamenti (art. 2, comma 56-bis, D.L. 29 dicembre 2010 n.
225, introdotto dall’art. 9, D.L. 6 dicembre 2011 n. 201). A decorrere dal periodo di imposta 2013,
analoga conversione è stabilita, qualora dalla dichiarazione IRAP emerga un valore della
produzione netta negativo, relativamente alle imposte anticipate (IRAP) che si riferiscono alle
suddette differenze temporanee che abbiano concorso alla determinazione del valore della
produzione netta negativo (art. 2, comma 56-bis.1, D.L. 29 dicembre 2010 n. 225, introdotto dalla
L. n. 147/2013). Tali ipotesi di conversione - che si aggiungono a quella già prevista per il caso in
cui dal bilancio individuale risulti una perdita di esercizio (art. 2, commi 55 e 56, D.L. n.
225/2010, come da ultimo modificato dalla L. n. 147/2013) - hanno introdotto una modalità di
recupero aggiuntiva e integrativa, che risulta idonea ad assicurare il recupero delle imposte
anticipate in analisi in ogni situazione, indipendentemente dalla redditività futura dell’impresa.
La convertibilità delle imposte anticipate su perdite fiscali IRES e sul valore della produzione netta
negativo, ai fini IRAP che siano determinate da differenze temporanee qualificate si configura
pertanto quale sufficiente presupposto per l’iscrizione in bilancio delle suddette imposte
anticipate, rendendo implicitamente superato il relativo probability test. Tale impostazione trova
peraltro conferma nel documento congiunto Banca d’Italia, Consob e ISVAP n. 5 del 15 maggio
2012 (emanato nell’ambito del Tavolo di coordinamento in materia di applicazione degli
IAS/IFRS), relativo al “Trattamento contabile delle imposte anticipate derivante dalla Legge
214/2011”, e nel successivo documento IAS ABI n. 112 del 31 maggio 2012 (“Credito d’imposta
derivante dalla trasformazione delle attività per imposte anticipate: chiarimenti della Banca
d’Italia Consob ed ISVAP in materia di applicazione degli IAS/IFRS).
Sulla base di tali presupposti la Banca ha effettuato le seguenti verifiche:
– individuazione delle imposte anticipate, diverse da quelle relative a svalutazioni e perdite su
crediti, avviamento e altre attività immateriali a vita indefinita (“imposte anticipate non
qualificate”), iscritte nel bilancio;
– analisi di tali imposte anticipate non qualificate e delle imposte differite iscritte nel bilancio
distinguendole per tipologia prevedibile timing di riassorbimento;
– quantificazione previsionale della redditività futura, tesa a verificare la capacità di
assorbimento delle imposte anticipate.
L’elaborazione svolta ha evidenziato una base imponibile in grado di riassorbire la fiscalità iscritta
nel bilancio al 31 dicembre 2015.
150*
Nota Integrativa
Sezione 14
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
e passività associate - Voce 140 dell’attivo e Voce 90 del
passivo -
14.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per
tipologia di attività
31.12.2015
31.12.2 014
A. Singole attività
A.1 Attività finanziarie
-
-
2.032
-
A.3 Attività materiali
-
-
A.4 Attività immateriali
-
-
A.5 Altre a ttività non correnti
-
-
Totale A
2.0 32
-
A.2 Partecipazioni
di cui valutate al costo
2.032
-
di cui valutate al fair value livello 1
-
-
di cui valutate al fair value livello 2
-
-
di cui valutate al fair value livello 3
-
-
B.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazion e
-
-
B.2 Attività finanziarie valutate al fair value
-
-
B.3 Attività finanziarie disponibili per la ven dit a
-
-
B.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
-
-
B.5 Crediti verso ban che
-
-
B.6 Crediti verso clien tela
-
507
B.7 Partecipazioni
-
-
B.8 Attività materiali
-
-
B.9 Attività immateriali
-
-
B.10 Altre attività
-
-
Totale B
-
507
B. Gruppi di attività (unità ope rative dismesse)
di cui valutate al costo
-
507
di cui valutate al fair value livello 1
-
-
di cui valutate al fair value livello 2
-
-
di cui valutate al fair value livello 3
-
-
C.1 Debiti
-
-
C.2 Titoli
-
-
C.3 Altre passività
-
-
Totale C
-
-
di cui valutate al costo
-
-
di cui valutate al fair value livello 1
-
-
di cui valutate al fair value livello 2
-
-
di cui valutate al fair value livello 3
-
-
D.1 Debiti verso banch e
-
-
D.2 Debiti verso clientela
-
-
D.3 Titoli i n circolazione
-
-
D.4 Passività fin anziarie di negoziazion e
-
-
D.5 Passività fin anziarie valutate al fair value
-
-
D.6 Fondi
-
-
D.7 Alt re passività
-
-
Totale D
-
-
di cui valutate al costo
-
-
di cui valutate al fair value livello 1
-
-
di cui valutate al fair value livello 2
-
-
di cui valutate al fair value livello 3
-
-
C. Passività associate a singole attività in via di dismissione
D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione
Nel mese di giugno 2015 UBI Banca ha riclassificato un terzo della partecipazione detenuta in
Zhong Ou Asset Management Co. Ltd (pari a circa l’11,7% del capitale sociale complessivo) fra le
attività non correnti in via di dismissione ai sensi dell’IFRS 5.
Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo “Variazioni dell’area di consolidamento” della Relazione
sulla gestione consolidata.
151*
Nota Integrativa
14.2 Altre informazioni
Non si segnalano altre informazioni rilevanti.
14.3 Informazioni sulle partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole non
valutate al patrimonio netto
Non vi sono partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole fra le attività non correnti e
gruppi di attività in via di dismissione.
Sezione 15
Altre attività - Voce 150 -
15.1 Altre attività: composizione
D e s c riz io n e / Va lo ri
3 1.12 .2 0 15
3 1.12 .2 0 14
Altre a ttività pe r c o ns o lida to fis c a le
107.531
184.614
P a rtite via ggia nti a ttive
140.875
90.302
Appo s ta zio ni de bito rie in s o s pe s o pre s s o s e rvizi e s po rte lli
240.954
110.165
39.106
34.802
S c a rti va luta s u o pe ra zio ni in c a m bi
3.360
3.555
As s e gni di c /c pro pri
4.592
2.287
C re diti di im po s te pe r rite nute s ubite
8.233
7.225
Vo lum i e s c o rte
3.567
3.571
C lie nti e c o rris po nde nti pe r e ffe tto tito li, c e do le e c o m pe te nze da a dde bita re
M iglio rie s u be ni di te rzi
P a rtite c o nne s s e a d o pe ra zio ni C o ve re d B o nd e C a rto la rizza zio ne
P a rtite de bito rie re s idua li
277
404
127.582
181.089
23.904
T o t a le
6 9 9 .9 8 1
152*
24.325
6 4 2 .3 3 9
Nota Integrativa
PASSIVO
Sezione 1
Debiti verso banche - Voce 10 -
1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica
Tip o lo g ia o p e ra z io n i/ Va lo ri
3 1. 12 . 2 0 15
3 1. 12 . 2 0 14
1. De b iti v e rs o b a n c h e c e n tra li
8 . 10 6 . 4 4 1
10 . 3 0 5 . 9 6 4
2 . De b iti v e rs o b a n c h e
7 . 7 3 8 . 9 13
8.83 4.4 53
2.1 Co nti c o rre n ti e d e po s iti lib e ri
2 .25 3.7 90
2 .4 08 .74 7
2.2 De po s iti vin c o la ti
4 .46 0.2 55
5.0 10 .33 4
96 0.6 74
1.3 49 .89 8
2.3 Fin a n zia me nti
2 .3 .1 P ron ti c on tro te rmin e p a s s ivi
2 .3 .2 Altri
38 9.4 62
6 13 .15 8
5 71.212
7 36 .74 0
2.4 De biti pe r imp e gn i d i ria c q uis to d i p rop ri s tru me nti pa trimon ia li
2.5 Altri d e b iti
To ta le
-
-
6 4.194
65 .47 4
15 . 8 4 5 . 3 5 4
19 . 14 0 . 4 17
Fa ir v a lu e - liv e llo 1
-
-
Fa ir v a lu e - live llo 2
-
-
Fa ir v a lu e - live llo 3
15 . 8 0 5 . 8 9 2
19 . 2 0 7 . 3 10
To ta le Fa ir v a lu e
15 . 8 0 5 . 8 9 2
19 . 2 0 7 . 3 10
La voce Debiti verso banche centrali contiene il valore di bilancio residuo dei finanziamenti
ottenuti dalla BCE per 8,1 miliardi di euro.
Nell’ambito della voce Debiti verso banche – Conti correnti e depositi liberi si segnalano rapporti
infragruppo per 1,7 miliardi di euro e finanziamenti da altri istituti di credito per 498,7 milioni di
euro.
Nei Depositi vincolati sono compresi finanziamenti da Banche del Gruppo per 4,4 miliardi di euro
e finanziamenti da altre banche per 37 milioni di euro.
I Pronti contro termine riguardano rapporti con controparti del Gruppo per 344 milioni di euro e
per 45 milioni di euro attengono a posizioni aperte con altre istituzioni creditizie.
I Finanziamenti - altri sono riferiti ad operazioni in essere con la BEI per 570,2 milioni di euro; la
parte residuale è relativa a rapporti infragruppo.
1.2 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti subordinati
Non si segnalano Debiti verso banche subordinati.
1.3 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti strutturati
La Banca non ha emesso debiti strutturati verso altre istituzioni creditizie.
1.4 Debiti verso banche: debiti oggetto di copertura specifica
Non si segnalano debiti verso banche oggetto di copertura specifica.
153*
Nota Integrativa
1.5 Debiti per leasing finanziario
Non si rilevano debiti verso banche per leasing finanziario.
Sezione 2
Debiti verso clientela - Voce 20 -
2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica
Tip o lo g ia o p e ra z io n i/ Va lo ri
3 1. 12 . 2 0 15
1. Co n ti c o rre n ti e de p o s iti lib e ri
3 1. 12 . 2 0 14
8 5 0 .2 0 6
2 . De p o s iti vin c o la ti
3 . Fin a n zia me n ti
3 .1 P ron ti c o n tro te rmin e p a s s ivi
3 .2 Altri
-
-
6 .4 9 6 .6 2 7
6 .0 0 6 .4 5 1
6 .10 7 .6 6 7
5 .5 3 1.5 8 6
3 8 8 .9 6 0
4 7 4 .8 6 5
-
-
4 . De b iti p e r imp e g n i d i ria c q u is to d i p ro p ri s tru me n ti p a trimo n ia li
5 . Altri d e b iti
1.0 3 2 .6 8 7
10 .7 5 3
2 6 .13 2
To ta le
7.357.586
7 .0 6 5 .2 7 0
Fa ir v a lu e - liv e llo 1
-
-
Fa ir v a lu e - liv e llo 2
-
-
Fa ir v a lu e - liv e llo 3
7.357.688
7 .0 7 5 .8 2 5
Fa ir v a lu e
7.357.688
7 .0 7 5 .8 2 5
Nella voce Conti correnti e depositi liberi, fra le altre, sono comprese: la liquidità delle gestioni e
fondi depositata da UBI Pramerica SGR per 348,3 milioni di euro, e operazioni infragruppo 231,4
per milioni di euro.
I Pronti contro termine passivi sono relativi a operazioni di finanziamento con la Cassa di
Compensazione e Garanzia.
I principali Finanziamenti passivi altri, riguardano, per 361,7 milioni di euro le operazioni con la
Cassa Depositi e Prestiti e per 23,4 milioni di euro operazioni infragruppo.
2.2 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti subordinati
Non si segnalano Debiti verso clientela subordinati.
2.3 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti strutturati
La Banca non ha emesso debiti strutturati sottoscritti da clientela.
2.4 Debiti verso clientela: debiti oggetto di copertura specifica
Non vi sono operazioni in essere verso clientela oggetto di copertura specifica.
154*
Nota Integrativa
2.5 Debiti per leasing finanziario
31.12.2015
31.12.2014
Debito res iduo verso società d i leas ing
- entro 1 anno
1.08 5
- tr a 1 e 5 anni
5.04 9
4.757
17.28 0
18.657
- oltre 5 anni
155*
1.023
Nota Integrativa
Sezione 3
Titoli in circolazione - Voce 30 -
3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica
3 1.12 .2 0 14
3 1.12 .2 0 15
T ip o lo g ia
t it o li/ Va lo ri
F a ir Va lue
F a ir Va lu e
Va lo re
B ila n c io
Va lo re
B ila n c io
Liv e llo 2
Liv e llo 1
Liv e llo 3
Liv e llo 1
Liv e llo 2
Liv e llo 3
A. Tito li
1. o bbliga zio ni
1.1 s truttura te
1.2 a ltre
2. a ltri tito li
36.250.054
15.426.790
21.388.901
-
36.514.980
16.277.423
21.078.127
-
3.496.668
950.107
2.515.407
-
3.539.451
978.676
2.544.021
-
32.753.386
14.476.683
18.873.494
-
32.975.529
15.298.747
18.534.106
-
15.186
-
15.186
-
30.688
-
30.688
-
-
-
-
-
-
-
-
-
15.186
-
15.186
-
30.688
-
30.688
2.1 s tuttura ti
2.2 a ltri
T o t a le
3 6 .2 6 5 .2 4 0
15 .4 2 6 .7 9 0
2 1.4 0 4 .0 8 7
-
3 6 .5 4 5 .6 6 8
16 .2 7 7 .4 2 3
-
2 1.10 8 .8 15
-
Alla fine dell’esercizio i prestiti obbligazionari emessi in relazione ad operazioni di covered bond
ammontano a nominali 9,3 miliardi di euro (il controvalore di bilancio comprensivo del costo
ammortizzato e del delta fair value di copertura è pari a 9,9 miliardi di euro).
Il valore di bilancio residuo delle emissioni obbligazionarie sul mercato EMTN ammonta
complessivamente a 2,5 miliardi di euro.
3.2 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli subordinati
Descr izio ne / Valor i
31.12.2015
31.12.2014
Titoli in circolazione
Titoli in circolazione - Subordinati
2 .851 .838
3. 583 .881
L’elenco delle singole emissioni obbligazionarie è riportato nella Sezione 2 – parte F del presente
bilancio, relativa alle informazioni sul capitale.
3.3 Titoli in circolazione oggetto di copertura specifica
31.12.2015
1. Titoli oggetto di coper tura specif ica del fair value:
a) rischio di tasso di interesse
31.12.2014
19.476.916
20.355.012
19.476.916
20.355.012
b) rischio di cambio
-
-
c) più rischi
-
-
-
-
a) rischio di tasso di interesse
-
-
b) rischio di cambio
-
-
c) altro
-
-
2. Titoli oggetto di coper tura specif ica dei flussi fina nzia ri:
La valutazione delle obbligazioni sottostanti e dei relativi contratti di copertura ha generato un
risultato netto contabilizzato nella voce 90 di Conto Economico – risultato netto delle operazioni di
copertura.
156*
Nota Integrativa
Sezione 4
Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40 -
4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica
3 1.12 .2 0 15
T ip o lo g ia o pe ra z io n i/ Va lo ri
3 1.12 .2 0 14
FV
VN
L1
F V*
L2
FV
VN
L3
L1
F V*
L2
L3
A . P a s s iv it à p e r c a s s a
1. De biti ve rs o ba nc he
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2. De biti ve rs o c lie nte la
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3. Tito li di de bito
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.1.1 S truttura te
-
-
-
-
x
-
-
-
-
x
3.1.2 Altre o bbliga zio ni
-
-
-
-
x
-
-
-
-
x
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
x
-
-
-
-
x
-
x
-
x
3.1 Obbliga zio ni
3.2 Altri tito li
3.2.1 S truttura ti
3.2.2 Altri
T o ta le A
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B . S t ru m e n t i d e riv a t i
1. De riva ti fina nzia ri
1.1 Di ne go zia zio ne
x
7
608.582
11
x
x
300
721.881
-
x
x
7
608.582
11
x
x
300
721.881
-
x
1.2 C o nne s s i c o n la fair
v alue o ptio n
x
-
-
-
x
x
-
-
-
x
1.3 Altri
x
-
-
-
x
x
-
-
-
x
2. De riva ti c re ditizi
x
-
-
-
x
x
-
-
-
x
2.1 Di ne go zia zio ne
x
-
-
-
x
x
-
-
-
x
2.2 C o nne s s i c o n la fair
v alue o ptio n
x
-
-
-
x
x
-
-
-
x
2.3 Altri
x
-
-
-
x
x
-
-
-
x
x
T o ta le B
T o t a le ( A +B )
x
-
7
6 0 8 .5 8 2
11
7
6 0 8 .5 8 2
11
-
-
300
7 2 1.8 8 1
-
300
7 2 1.8 8 1
-
x
x
-
Legenda
FV = fair value
FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente
rispetto alla data di emissione
VN = valore nominale o nozionale
I derivati finanziari (livello 2) si riferiscono principalmente ad operazioni OTC legate all’attività di
negoziazione e sono composti prevalentemente da interest rate swap per 546,1 milioni di euro, da
opzioni per 23,4 milioni di euro, da forward per 34,4 milioni di euro e da swap su commodities per
4,7 milioni di euro.
La loro evoluzione è da leggersi in correlazione alla corrispondente voce iscritta fra le attività
finanziarie di negoziazione.
4.2 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: passività subordinate
La Banca non ha emesso passività finanziarie di negoziazione subordinate.
4.3 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: debiti strutturati
La Banca non ha emesso passività finanziarie di negoziazione strutturate.
157*
Nota Integrativa
Sezione 5
Passività finanziarie valutate al fair value - Voce 50 -
La Banca non ha in essere alcuna passività finanziaria valutata al fair value.
Sezione 6
Derivati di copertura - Voce 60 -
6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici
VN
3 1.12 .2 0 15
F a ir Va lue 3 1.12 .2 0 15
L1
L2
A . D e riv a t i f in a n z ia ri
-
L3
L1
7 0 0 .8 7 1
-
VN
3 1.12 .2 0 14
F a ir Va lu e 3 1.12 .2 0 14
13 .5 9 1.4 7 9
L2
-
L3
9 3 7 .0 18
-
11.3 2 9 .8 5 2
1) F a ir va lue
-
700.871
-
13.591.479
-
937.018
-
2) F lus s i fina nzia ri
-
-
-
-
-
-
-
-
3) Inve s tim e nti e s te ri
-
-
-
-
-
-
-
-
B . D e riv a t i c re dit iz i
-
-
-
-
-
-
-
-
1) F a ir va lue
-
-
-
-
-
-
-
2) F lus s i fina nzia ri
-
-
-
-
-
-
-
T o t a le
-
7 0 0 .8 7 1
-
13 .5 9 1.4 7 9
-
11.329.852
9 3 7 .0 18
-
-
11.3 2 9 .8 5 2
Legenda
VN = valore nozionale
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
I derivati finanziari si riferiscono esclusivamente a coperture di tasso di interesse del tipo Interest
Rate Swap.
6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura
Operazi oni / Ti po di
copertura
Fair Value
Specifi ca
Rischio
di tasso
1. A ttività finanziarie disponibili
per la vendit a
Generica
Ri schio
di credito
Rischio
di prezz o
669.768
-
-
6.374
-
-
2. Crediti
3. A ttività finanziarie dete nu te
sino alla scadenza
x
4. Portafoglio
x
5. A lt re o pe razio ni
Totale Attivi tà
Ri schio
di cambio
x
x
x
x
x
-
x
-
x
x
x
-
x
x
-
x
-
x
x
5.450
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale Passi vità
Generica
-
-
2. Portafoglio
Specifica
Più risch i
676.142
1. Passività finanziarie
Investi menti
esteri
Flussi Fi nanz iari
x
-
x
x
-
5.450
-
19.279
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
19.279
-
-
-
-
-
-
-
1. Transazio ni atte se
x
x
x
x
x
x
2. Portafoglio di at tività e
passività finanziarie
x
x
x
x
x
-
-
x
x
x
-
x
x
-
x
x
x
x
x
-
-
Relativamente alle operazioni di copertura specifica, il controvalore dei derivati di copertura su
attività disponibili per la vendita si riferisce essenzialmente a posizioni su Titoli di Stato italiani.
158*
Nota Integrativa
Sezione 7 Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di
copertura generica -Voce 70 La Banca non ha posto in essere contratti derivati per copertura generica di passività finanziarie.
Sezione 8
Passività fiscali -Voce 80 -
Vedi sezione 13 dell’attivo.
Sezione 9 Passività associate ad attività in via di dismissione -Voce 90 Vedi sezione 14 dell’attivo.
Sezione 10 Altre passività - Voce 100 10.1 Altre passività: composizione
D e s c riz io n e / Va lo ri
3 1.12 .2 0 15
S a ldo pa rtite illiquide di po rta fo glio
3 1.12 .2 0 14
72.664
77.638
Altre pa s s ività pe r c o ns o lida to fis c a le
231.802
287.111
Appo s ta zio ni c re dito rie in s o s pe s o c /o s e rvizi e s po rte lli
333.096
106.761
P a rtite via ggia nti pa s s ive
55.103
32.462
R ite nute s u re dditi ric o no s c iuti a te rzi
8.144
8.401
Im po s te indire tte da ve rs a re
3.025
3.101
Divide ndi e s o m m e a dis po s izio ne de i s o c i
S c a rti va luta s u o pe ra zio ni in c a m bi
De biti ve rs o fo rnito ri
De biti pe r s c o pi di is truzio ni c ultura li, be ne fic i, s o c ia li
26
86
868
264
45.266
41.138
5.627
6.564
De biti de riva nti da ga ra nzie e im pe gni
21.747
23.627
De biti ine re nti a l pe rs o na le
27.583
29.141
P a rtite c re dito rie re s idua li
76.327
134.776
T o t a le
8 8 1.2 7 8
159*
7 5 1.0 7 0
Nota Integrativa
Sezione 11
Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110 -
11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue
3 1.12 .2 0 15
A . E s is te n z e in iz ia li
B . A um e nti
B .1 Ac c a nto na m e nto de ll'e s e rc izio
3 1.12 .2 0 14
4 5 .4 4 3
4 0 .16 6
63
6 .7 0 6
58
B .2 Altre va ria zio ni
C . D im in u z io n i
168
5
6.538
(5 .5 3 1)
( 1.4 2 9 )
C .1 Liquida zio ni e ffe ttua te
(3.804)
(1.300)
C .2 Altre va ria zio ni
(1.727)
(129)
D . R im a n e n z e f in a li
3 9 .9 7 5
4 5 .4 4 3
11.2 Altre informazioni
Ipotesi demografiche ed attuariali adottate per la valutazione del fondo TFR e dei premi
d’anzianità
Metodologia utilizzata al 31.12.2015
Tasso di mortalità
Anticipazioni di TFR
Tassi di inflazione
Tassi di attualizzazione
Sono state utilizzate le tavole SIM e SIF 2013
La probabilità di anticipazione, determinata sulla base dei dati storici aziendali, si attesta
al 2% mentre l’importo medio richiesto si attesta tra il 45% e il 100% del fondo
disponibile.
Lo scenario inflazionistico che si prevede si possa attestare nel lungo periodo ha portato
ad utilizzare il tasso del 1,5%
E’ stato utilizzato un tasso pari al 1,6968%, ricavato come media ponderata dei tassi della
curva EUR Composite AA al 31.12.2015, utilizzando come pesi i rapporti tra l’importo
pagato e anticipato per ciascuna scadenza e l’importo totale da pagare e anticipare fino
all’estinzione della popolazione considerata. Ciò in quanto lo IAS 19 dispone di far
riferimento ai rendimenti di mercato degli “high quality corporate bonds”, ovvero ai
rendimenti di titoli caratterizzati da un profilo di rischio di credito contenuto. Facendo
riferimento alla definizione di titoli “Investment Grade”, per cui un titolo è definito tale
se ha un rating pari o superiore a BBB di S&P o Baa2 di Moody’s, si è deciso di
considerare i soli titoli emessi da emittenti corporate compresi nella classe “A” di rating,
col presupposto che tale classe identifica un livello medio di rating nell’ambito
dell’insieme dei titoli “Investment Grade” ed escludendo, in tal modo, i titoli più
rischiosi. Considerato che lo IAS 19 non fa esplicitamente riferimento ad uno specifico
settore merceologico si è optato per una curva di mercato “Composite” che riassumesse
quindi le condizioni di mercato in essere alla data di valutazione per titoli emessi da
società appartenenti a diversi settori tra cui Utility, Telephone, Financial, Bank, Industrial.
Quanto invece all’area geografica è stato fatto riferimento all’area Euro.
160*
Nota Integrativa
Metodologia utilizzata al 31.12.2014
Tasso di mortalità
Anticipazioni di TFR
Tassi di inflazione
Tassi di attualizzazione
Sono state utilizzate le tavole SIM e SIF 2012.
La probabilità di anticipazione, determinata sulla base dei dati storici aziendali, si attesta al
2% mentre l’importo medio richiesto si attesta tra il 45% e il 100% del fondo disponibile.
Lo scenario inflazionistico che si prevede si possa attestare nel lungo periodo ha portato ad
utilizzare il tasso del 1,5%.
E’ stato utilizzato un tasso pari al 1,0766%, ricavato come media ponderata dei tassi della
curva EUR Composite AA al 31.12.2014, utilizzando come pesi i rapporti tra l’importo
pagato e anticipato per ciascuna scadenza e l’importo totale da pagare e anticipare fino
all’estinzione della popolazione considerata. Ciò in quanto lo IAS 19 dispone di far
riferimento ai rendimenti di mercato degli “high quality corporate bonds”, ovvero ai
rendimenti di titoli caratterizzati da un profilo di rischio di credito contenuto. Facendo
riferimento alla definizione di titoli “Investment Grade”, per cui un titolo è definito tale se
ha un rating pari o superiore a BBB di S&P o Baa2 di Moody’s, si è deciso di considerare i
soli titoli emessi da emittenti corporate compresi nella classe “A” di rating, col presupposto
che tale classe identifica un livello medio di rating nell’ambito dell’insieme dei titoli
“Investment Grade” ed escludendo, in tal modo, i titoli più rischiosi. Considerato che lo
IAS 19 non fa esplicitamente riferimento ad uno specifico settore merceologico si è optato
per una curva di mercato “Composite” che riassumesse quindi le condizioni di mercato in
essere alla data di valutazione per titoli emessi da società appartenenti a diversi settori tra
cui Utility, Telephone, Financial, Bank, Industrial. Quanto invece all’area geografica è stato
fatto riferimento all’area Euro.
161*
Nota Integrativa
Sezione 12
Fondi per rischi e oneri - Voce 120 -
12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione
Vo c i / Va lo ri
3 1.12 .2 0 15
1. F o ndi di quie s c e nza a zie nda li
2. Altri fo ndi ris c hi e o ne ri
3 1.12 .2 0 14
1.0 3 5
1.14 4
4 2 .5 2 2
4 4 .0 7 4
2.1 c o ntro ve rs ie le ga li
18.426
27.861
2.2 o ne ri pe r il pe rs o na le
17.718
8.262
2.3 a ltri
6.378
T o t a le
7.951
4 3 .5 5 7
4 5 .2 18
Per quanto concerne le posizioni più rilevanti si evidenzia:
- fra le controversie legali si segnala un rilascio di circa 10 milioni di euro relativo ad una
posizione ex Centrobanca Spa per la quale sono venuti meno i presupposti per il mantenimento
del fondo accantonato;
- i fondi per oneri inerenti il personale sono riferiti a esposizioni prevedibili ma non definite in
maniera precisa circa la quantità e il momento dell’esborso.
12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue
F o n d i d i q u ie s c e n z a
A . E s is t e n z e in iz ia li
A lt ri f o n d i
T o t a le
1.14 4
4 4 .0 7 4
4 5 .2 18
12
2 3 .9 4 5
2 3 .9 5 7
B . A um e nti
B .1 Acc a nto na m e nto de ll'e s e rc izio
B .2 Va ria zio ni do vute a l pa s s a re de l te m po
-
23.457
23.457
12
18
30
B .3 Va ria zio ni do vute a m o dific he del ta s s o di s c o nto
-
5
5
B .4 Altre va riazio ni
-
465
465
( 2 5 .4 9 7 )
( 2 5 .6 18 )
C . D im in u z io n i
C .1 Utilizzo de ll'e s e rc izio
( 12 1)
(68)
(6.071)
(6.139)
-
-
-
C .2 Va ria zio ni do vute a m o dific he del ta s s o di s c o nto
C .3 Altre va riazio ni
D . R im a n e n z e f in a li
(53)
1.0 3 5
162*
(19.426)
4 2 .5 2 2
(19.479)
4 3 .5 5 7
Nota Integrativa
12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti
Trattasi di fondo di previdenza integrativo al quale risultano iscritti, ormai in forma residuale, 9
pensionati di ex Centrobanca Spa. Rispetto allo scorso esercizio non ci sono state variazioni nella
popolazioni degli iscritti.
La contribuzione per l’anno 2015 così come stabilita dal “Regolamento del Fondo” è stata
determinata in funzione del tasso medio ponderato dedotto dalla curva adottata nella valutazione
svolta (pari al 1,63%).
In contropartita la banca ha beneficiato dei frutti derivanti dall’impiego del patrimonio del fondo.
Le consistenze del fondo non risultano investite in specifiche attività.
Salvo l’importo di cui alla voce 120 a) del passivo, non risultano iscritte nel bilancio della banca
altre passività e/o attività.
Le principali ipotesi attuariali sulla base della valutazione del fondo al 31.12.2015 sono costituite
da:
- ipotesi demografiche desunte dalle tavole di mortalità ‘SI2013’;
- tasso di attualizzazione ricavato come media ponderata dei tassi della curva EUR Composite AA
al 31.12.2015, utilizzando come pesi i rapporti tra l’importo pagato per ciascuna scadenza e
l’importo totale da pagare fino all’estinzione della popolazione.
Il valore attuale del fondo, determinato sulla base di dette ipotesi, ha messo in evidenza un “utile
attuariale” di 53 mila euro (punto C.2).
Movimentazione ai fini Ias 19 delle passività dell’anno 2015
A
ESISTENZE INIZIALI
B
1.144
AUMENTI
12
B1
Interessi passivi
B2
Actua rial losses
B3
Accantonamenti
B4
C
Altr e varia zioni
DIMINUZIONI
(121)
C1
B enef it paid
(68 )
C2
Actuarial gains
(53 )
C3
D
12
Altr e varia zioni
RIMANENZE FINALI
1.035
N. ISCRITTI
di cui ATTIVI
9
0
12.4 Fondi per rischi e oneri - altri fondi
Vo c i/ C o m p o n e n t i
3 1.12 .2 0 15
3 1.12 .2 0 14
A lt ri f o n d i p e r ris c h i e o ne ri
1. F o ndo pe r ris c hi s u re vo c a to rie
2.500
2.500
-
612
2. F o ndo re ttific he inte re s s i c o m m is s io ni e s pe s e
3. F o ndo pe r bo nd in de fa ult
4. Altri fo ndi pe r ris c hi e o ne ri
To t a le
-
-
3.878
4.839
6 .3 7 8
163*
7 .9 5 1
Nota Integrativa
Passività potenziali
Passiv ità po tenziale
Per contenzioso fiscale
Per revocatorie
64 .653
311
Per altre controversie legali
411 .108
Tot ale
476.072
Le passività disciplinate dallo IAS 37, caratterizzate dall’assenza di certezza in merito alla
scadenza o all’importo della spesa futura richiesta per l’adempimento di debiti presunti, sono
riconducibili alle seguenti tipologie:
passività probabili;
passività potenziali (possibili o remote).
La corretta identificazione della natura delle passività è di assoluta importanza perché determina
l’obbligo o meno di iscrizione a bilancio del rischio derivante dall’obbligazione.
L’appostazione a fondo rischi di un accantonamento è rappresentativo di una passività probabile
con scadenza o ammontare incerti19 il cui importo rilevato in bilancio rappresenta la migliore
stima della spesa richiesta per adempiere all’obbligazione esistente alla data di riferimento del
bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e
circostanze.
L’importo dell’accantonamento è rappresentato dal valore attuale delle spese che si suppone
saranno necessarie per estinguere l’obbligazione, laddove l’effetto dell’attualizzazione è
significativo.
I fatti futuri che possono condizionare l’ammontare richiesto per estinguere l’obbligazione sono
tenuti in considerazione solo se vi è sufficiente evidenza oggettiva che gli stessi si verificheranno.
Periodicamente viene rivista la misura dell’accantonamento in modo da verificarne la congruità.
Si indicano di seguito i parametri legali generali ed astratti che regolano il processo di
attualizzazione degli accantonamenti, che viene condotto con riferimento a ciascuna singola
controversia passiva ed alla durata residua della stessa.
• tipologia/natura della controversia, da determinarsi alla luce del petitum, cioè delle richieste
formulate dalla controparte. A tal fine potranno essere individuate delle “macro-famiglie” quali, ad
esempio, controversie societarie, controversie giuslavoristiche, controversie in materia di
intermediazione finanziaria, controversie genericamente definibili come di risarcimento danni
(derivanti da inadempimento contrattuale, da fatto illecito, da violazione di norme imperative) etc.;
• grado di “innovatività” della controversia, da determinarsi tenendo conto del fatto che
l’oggetto della stessa verta su materie già conosciute e opportunamente “ponderate” dalla Banca
ovvero su materie assolutamente nuove e quindi bisognose di approfondimento (ad esempio
perché scaturite da un mutamento della normativa o degli orientamenti giurisprudenziali);
• grado di strategicità della controversia per la Banca: la Banca, per ragioni di opportunità
commerciale potrebbe ad esempio decidere di definire la vertenza in modo rapido anche in
presenza di argomenti difensivi che consentirebbero di resistere a lungo in giudizio;
19
Per i criteri di rilevazione degli accantonamenti si rinvia alla Parte A.2 della Nota Integrativa “Parte relativa alle
principali voci di bilancio”, par. 12 “Accantonamenti a fondi per rischi e oneri”.
164*
Nota Integrativa
• durata media della vertenza, da ponderare tenendo conto anche del dato geografico, cioè della
localizzazione del foro presso il quale la causa è radicata e dello stadio evolutivo del processo. A
tal riguardo si dovrà naturalmente operare una scelta della fonte statistica dalla quale ricavare i
dati e ci si potrà avvalere dell’ausilio dei legali che assistono la Banca nella vertenza e che hanno
una conoscenza diretta del foro di volta in volta interessato;
• “natura” della controparte (ad esempio, persona fisica o giuridica, operatore qualificato o
meno, consumatore o meno, etc.).
Si definisce passività potenziale:
un’obbligazione possibile che scaturisce da eventi passati e la cui esistenza sarà
confermata solamente dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri non totalmente sotto il
controllo dell’azienda;
un’obbligazione attuale che scaturisce da eventi passati, ma che non è rilevata perché:
−
non è probabile che per estinguere l’obbligazione sarà necessario l’impiego di risorse
finanziarie;
−
l’ammontare dell’obbligazione non può essere determinato con sufficiente attendibilità.
Le passività potenziali non sono oggetto di rilevazione contabile bensì, qualora ritenute ‘possibili’
sono unicamente oggetto di informativa. Diversamente, le passività potenziali ritenute ‘remote’
non richiedono, in ossequio alle previsioni dello IAS 37, alcuna informativa a riguardo.
Analogamente agli importi relativi ad accantonamenti (per passività probabili), anche l’importo
delle passività potenziali è soggetto a periodica verifica perché è possibile che le stesse, con la
successione degli eventi, diventino remote oppure probabili con la necessità, in quest’ultimo caso,
di provvedere eventualmente ad un accantonamento.
Si riporta di seguito un elenco di passività potenziali di carattere fiscale.
Atti di accertamento
Imposta sostitutiva ex D.P.R. 601/1973 sui finanziamenti a medio/lungo termine
Nel corso del periodo si sono svolte alcune udienze di trattazione dei ricorsi relativi all’imposta
sostitutiva (0,25%) prevista dagli articoli 15 e seguenti del D.P.R. 601/1973 sui finanziamenti a
medio/lungo termine ed in particolare dei quattro avvisi di liquidazione notificati ed impugnati in
giudizio, uno è stato oggetto di sentenza favorevole della Commissione Provinciale passata in
giudicato, un altro è stato oggetto di annullamento in autotutela con conseguente sentenza di
cessata materia del contendere, mentre per i restanti due si è in attesa della fissazione delle
relative udienze di trattazione.
In particolare, con riferimento alla citata imposta sostitutiva sui finanziamenti, l’Agenzia delle
Entrate, con la Risoluzione n. 20/E del 28 marzo 2013, aveva affrontato il tema della sua
applicazione in relazione allo specifico caso dei finanziamenti i cui contratti fossero sottoscritti
all’estero, ritenendo non rilevante la sottoscrizione di tali atti all’estero – e perciò esclusi
dall’imposta sostitutiva – mentre rileverebbe la concreta formazione dell’atto in Italia (vedi
consenso delle parti). Sulla scorta di tale orientamento alcuni Uffici locali dell’Agenzia delle
Entrate hanno notificato a talune Banche del Gruppo (inclusa la capogruppo UBI Banca, quale
incorporante di Centrobanca) degli avvisi di liquidazione con riguardo sia all’annualità 2009 che
all’annualità 2010 e riferiti in prevalenza ad alcuni “finanziamenti in pool” erogati unitamente ad
altri primari istituti di credito nazionali, pure raggiunti da analoghi avvisi di liquidazione.
Si ha ragione di ritenere verosimile un esito positivo anche per i due ricorsi della Banca di cui si
attende tuttora la trattazione.
165*
Nota Integrativa
Preference shares e imposta di registro operazioni di conferimento sportelli
Nell’ambito dell’attività di contenimento dei rischi connessi alle passività potenziali, anche di
carattere fiscale, è stata valutata positivamente da parte della Banca l’opportunità di addivenire
ad una complessiva transazione con l’Agenzia delle Entrate in merito a due filoni di contenzioso
che interessano la banca, ovverosia la vicenda cd. “preference shares”, con rischio fiscale
potenziale comprensivo di imposta, interessi e sanzioni pari a euro 115,3 milioni, e la controversia
relativa alle operazioni cd. “switch sportelli”.
L’accordo transattivo, stipulato in data 4 febbraio 2016, prevede la chiusura integrale della
controversia tramite il pagamento delle imposte nella misura rideterminata dall’Agenzia delle
Entrate e dei correlati interessi.
L’impatto nel conto economico del 2015, oggetto di normalizzazione, ammonta a circa 25 milioni
di euro tenuto conto degli accantonamenti a presidio del rischio fiscale tempo per tempo stanziati
in bilancio.
Irpeg anno 2003
Nel novembre 2011 UBI Banca (già BPU Banca) era stata destinataria di un avviso di
accertamento in merito al trattamento fiscale ai fini IRPEG applicato sul conferimento di azienda
bancaria effettuato il 1° luglio 2003 a favore delle allora neo costituite Banca Popolare di Bergamo
Spa e Banca Popolare Commercio e Industria Spa. In particolare, veniva contestata la deduzione
integrale (recte: recupero fiscale) operata dalla conferente BPU Banca di fondi rischi tassati
costituiti in precedenti esercizi.
La Commissione Tributaria Provinciale di Milano, in esito ad udienza tenutasi nel marzo 2015, ha
accolto il ricorso della banca, riconoscendo come l’avviso di accertamento fosse stato notificato
oltre il termine ordinario di decadenza ed in difetto dei presupposti di legge per l’accertamento
integrativo. In esito a tale sentenza l’Agenzia delle Entrate ha comunicato provvedimento di
sgravio della cartella di pagamento di 8,3 milioni notificata nel 2014 ad UBI Banca, già oggetto di
sospensiva da parte della Commissione Tributaria Provinciale di Milano: tale sgravio non è stato
ancora eseguito.
L’Agenzia delle Entrate ha proposto appello il 19 ottobre 2015 alla Commissione Tributaria
Regionale di Milano in relazione al quale la banca ha presentato proprie tempestive
controdeduzioni. Si ricorda come la recente attuazione della delega fiscale in tema di raddoppio
dei termini di accertamento si è espressa in senso coerente con le tesi sostenute dalla banca nel
contenzioso in commento.
Imposte ipo-catastali
Con avviso di liquidazione notificato ad UBI Banca nel luglio 2011 veniva contestato l’asserito
omesso versamento di imposte ipotecarie e catastali, per complessivi euro 0,56 milioni, in
relazione alla cessione, effettuata nel 2010 ed assoggettata ad IVA, di un complesso immobiliare.
La banca ha proposto ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Milano la quale ha
accolto integralmente il ricorso con sentenza depositata il 1° ottobre 2012. Tale sentenza è stata
appellata nell’aprile 2013 con ricorso alla Commissione Tributaria Regionale da parte dell’Agenzia
delle Entrate. La Commissione Regionale, con sentenza depositata il 28 maggio 2014 ha
confermato la favorevole decisione di primo grado. L’Agenzia delle Entrate ha notificato nel
gennaio 2015 ricorso alla Corte di Cassazione, in relazione al quale la banca si è costituita in
giudizio con proprio controricorso.
Ubi Banca ex Centrobanca: IRES perdite su crediti
Nel corso del 2009 l’Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale per la Lombardia aveva notificato
avviso di accertamento a Centrobanca per l’annualità 2006, quantificando una maggiore imposta
IRES per 2,7 milioni, sanzioni per 3,8 milioni ed interessi.
In particolare, l’Agenzia delle Entrate contestava principalmente la deduzione di perdite su crediti
per mancanza dei requisiti di “certezza e precisione” richiesti dalla normativa fiscale. Centrobanca
proponeva ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Milano.
Nel febbraio 2015 UBI Banca (in qualità di incorporante di Centrobanca) e l’Agenzia delle Entrate
hanno stipulato atto di conciliazione quantificando come dovuta una maggiore imposta di 0,1
166*
Nota Integrativa
milioni (contro la pretesa originaria di 2,7 milioni) e sanzioni ed interessi per 0,1 milioni (contro la
pretesa originaria di 3,8 milioni per le sole sanzioni).
Nell’udienza del 2 marzo 2015 la Commissione Tributaria Provinciale di Milano, prendendo atto di
tale conciliazione, ha dichiarato la cessata materia del contendere.
Sezione 13
Azioni Rimborsabili
Non sono state emesse azioni con diritto di rimborso.
Sezione 14
200 -
Patrimonio d’impresa - Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e
14.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione
31.12.2015
Nr azioni ORDIN ARIE
Nr azioni PROPR IE in portafoglio
31.12.2014
901.748.572
901.7 48.572
1.431.829
1.4 83.192
Il capitale sociale di UBI Banca alla data del 31 dicembre 2015 risulta pari a euro 2.254.371.430
suddiviso in numero 901.748.572 azioni nominative e non ha subito variazioni rispetto
all’esercizio precedente.
167*
Nota Integrativa
14.2 Capitale - Numero azioni: variazioni annue
Vo c i/ T ip o lo g ie
O rd in a rie
A . A z io n i e s is t e n t i a ll'in iz io d e ll'e s e rc iz io
A lt re
9 0 1.7 4 8 .5 7 2
- inte ra m e nte libe ra te
901.748.572
-
-
-
- no n inte ra m e nte libe ra te
A.1 Azio ni pro prie (-)
-
(1.483.192)
A .2 A z io n i in c irc o la z io n e : e s is t e n z e in iz ia li
9 0 0 .2 6 5 .3 8 0
B . A um e nti
-
5 1.3 6 3
-
B .1 Nuo ve e m is s io ni
-
-
- a pa ga m e nto :
-
-
- o pe ra zio ni di a ggre ga zio ni di im pre s e
-
-
- c o nve rs io ne di o bbliga zio ni
-
-
- e s e rc izio di wa rra nt
-
-
- a ltre
-
-
- a tito lo gra tuito :
-
-
- a fa vo re de i dipe nde nti
-
-
- a fa vo re de gli a mm inis tra to ri
-
-
- a ltre
-
-
-
-
51.363
-
B .2 Ve ndita di a zio ni pro prie
B .3 Altre va ria zio ni
C . D im in u z io n i
-
-
C .1 Annulla m e nto
-
-
C .2 Ac quis to di a zio ni pro prie
-
-
C .3 Ope ra zio ni di c e s s io ne di im pre s e
-
-
C . 4 Altre va ria zio ni
-
D . A z io n i in c irc o la z io n e : rim a n e n z e f in a li
9 0 0 .3 16 .7 4 3
D.1 Azio ni pro prie (+)
D.2 Azio ni e s is te nti a lla fine de ll'e s e rc izio
- inte ra m e nte libe ra te
- no n inte ra m e nte libe ra te
-
1.431.829
-
901.748.572
-
901.748.572
-
-
-
14.3 Capitale: altre informazioni
Nel corso dell’esercizio sono state assegnate 51.363 azioni proprie, nell’ambito delle politiche di
remunerazione e incentivazione al ‘personale più rilevante’ come descritto nella parte I della
presente nota.
Al 31.12.2015 le azioni proprie in portafoglio sono pari a 1.431.829 per un controvalore a
Patrimonio Netto pari a euro 5.155.293.
168*
Nota Integrativa
14.4 Riserve di utili: altre informazioni
3 1. 12 . 2 0 15
R is e rva le ga le
3 1. 12 . 2 0 14
573.912
R is e rva e x a rt. 22 D .Lgs . N . 153/1999
R is e rva s tra o rdina ria
R is e rva a c quis to a zio ni pro prie
R is e rva ta s s a ta di utili
573.912
36.494
36.494
970.870
1.040.797
5.155
7.250
4
4
762
762
R is e rva e x a rt. 6 D .Lgs n. 38/2005
16.515
16.515
R is e rva di utili pe r A C T - po lizza s a nita ria
2.267
2.267
49
49
1. 6 0 6 . 0 2 8
1. 6 7 8 . 0 5 0
R is e rva e x a rt. 13 c .6 D .Lgs n. 124/1993
Utili po rta ti a nuo vo
R is e rv e d i u t ili
31.12.2015
31.12. 2014
Riserva val. par tecipazioni a patr imonio netto
12.153
12.153
Riserva da storno ammortamenti pregressi
61.649
61.649
Riserva ex ar t. 7 c. 2 Legge n. 218/ 1990
75.213
75.213
Riserva ex ar t. 7 c. 3 Legge n. 218/ 1990
71.885
71.885
437.854
437.854
Riserva da rif orma previdenza complementare
-3.618
-3.618
Altr e r iserve
22.324
21.099
677.460
676.235
Riserva da operaz ioni sottoposte a controllo comune
Riser ve a ltre
169*
Nota Integrativa
Ai sensi dell’art. 2427, comma 1, n. 7-bis) del Codice Civile si riporta di seguito il prospetto di
riepilogo delle voci di Patrimonio Netto distinte secondo l’origine e con l’indicazione della
possibilità di utilizzo e di quota distribuibile (importi al centesimo di euro):
Valore al 31.12.2015
Quota disponibile
Possibilità
Utilizzo
Vincolo fiscale (1)
A) CAP ITALE
Capitale sociale
B) RI SERVE DI CAPITALE
2.254.371.4 30,00
Riserva da sovrapprezzo Azioni
3.798.429.6 12,02
3.798.4 29.612,02
AB (2)(3)
573.911.8 71,93
970.870.7 23,01
573.9 11.871,93
970.8 70.723,01
B (4)
ABC
36.494.0 83,45
5.155.2 92,99
36.4 94.083,45
-
ABC
ABC
762.1 60,51
16.514.8 23,94
7 62.160,51
ABC
52.6 05,46
52.605,46
ABC
12.152.6 80,05
61.649.3 39,66
75.213.3 72,10
12.1 52.680,05
61.6 49.339,66
75.2 13.372,10
AB
ABC (6)
AB (5) (6)
12.15 2.680,05
61.64 9.339,66
65.76 9.618,41
71.884.9 49,60
71.8 84.949,60
AB (5)
71.88 4.949,60
AB (7)
39.12 5.309,00
Ulilizzi negli ultimi 3
esercizi
512.55 9.822,43
142.67 6.307,98
91 8.436.688,78
B) RI SERVE DI UTILI
Riserva legale
Riserva straordinaria
Riserva ex art. 22 D.Lgs . n. 1 53/1999
Riserva acquisto azion i prop rie
Riserva ex art. 13 C. 6 D. Lgs. 124 /93
Riserva indisp onibile ex art. 6 D. Lgs . 3 8/2005
Riserva di Utili per AC T - polizza sanitaria
Altre riserve di utili e utili portati a nuovo
7 2.021.230,40
76 2.160,51
2.266.8 65,22
C) RISERVE ALTRE
Riserva val. p artecipazioni a patrimonio netto
Riserva da storno ammortamenti pregressi (5)
Riserva ex art. 7 c. 2 Legge n. 218 /1990 (5)
Riserva ex art. 7 c. 3 Legge n. 218 /1990
Riserva da operazioni under common control
437.853.778,9 6
-3.618.366,7 3
Riserva da riforma previd enza complementare
Altre riserve
22.323.9 59,51
22.3 23.959,51
ABC
1.844.1 67,38
1.8 44.167,38
AB (5)
1.84 4.167,38
29.1 48.801,10
AB (6)
27.45 3.137,73
D) RISERVE DA VALUTAZIONE
Riserva di rivalutazione Legge n. 35 0/2003
Riserva da valutazione - attività finanziarie dis ponibili p er
la vendita
Riserva da valutazione – adozio ne d el fair value in
sostituzione del costo (5)
Riserva da utili/perdite attuariali fon do TFR
Altre riserve da valutazione
281.294.088,5 4
29.148.8 01,10
-7.554.053,4 9
-344.438,8 8
-5.155.292,9 9
E) Azioni Proprie
TOTALE
8. 635.522.4 53,34
Utile netto
Totale patrimonio netto al 31 dicembre 2015
5.654.738 .325,78
935.877 .492,75
12 3.423.301,6 0
8. 758.945.7 54,94
A = per aumento di capitale
B = per copertura perdite
C = per distribuzione ai soci
(1) Importi in sospensione d'imposta.
(2) La riserva sovrapprezzo azioni è stata utilizzata nel 2015 a copertura della perdita di esercizio 2014 per un importo pari a 918.436.688,78.
(3) Si veda nel dettaglio la movimentazione della riserva avvenuta nel corso degli anni:
anno
riserva distribuibile (*)
rise rva non distribuibile
1.310.245.8 25,91
2007
2011
2012
2013
2015
-918.436.688,78
2.158.641.579,47
3.798.429.612,02
5.790.132.233,70
329.528.5 73,34
-2.713.053.965,45
13.6 33,30
1.639.788.032,55
totale
1.310.245.825,91
7.100.378.059,61
7.429.906.632,95
4.716.852.667,50
4.716.866.300,80
3.798.429.612,02
descrizione
Riserve a l 31.12.2006
aumento per effetto fusione con Banca Lomb arda
aumento di capitale
utilizzo p er copertura perdite (**)
conversioni PO ed aumento capitale
utilizzo p er copertura perdite (**)
(*) In considerazione del non chiaro contesto legislativo in merito alla distribuibilità agli azionisti di una riserva emersa a seguito di operazioni di
fusione contabilizzate secondo i criteri previsti dal principio IFRS 3, si ritiene distribuibile la quota preesistente e i successivi movimenti di aumento di
capitale.
(**) La copertura delle perdite è stata operata attingendo alla quota parte dell’incremento avvenuto per effetto della fusione relativo alla
rivalutazione dei valori contabili dell’incorporata ed alla rilevazione di avviamento a seguito dell’allocazione del prezzo di acquisto (“Purchase Price
Allocation”) pari a 4.096.625.123 euro. Per effetto delle perdite citate tale incremento si è ridotto a 465.134.468,77 euro.
(4)
La riserva è disponibile, anche per aumento di capitale e distribuzione, solo per la parte che eccede il quinto del capitale sociale (art. 2430,
comma 1, C.C.).
(5)
La distribuibilità ai soci è prevista con l'osservanza delle disposizioni di cui ai commi 2 e 3 dell'art. 2445 c.c.. In caso di utilizzo per copertura
perdite non si può fare luogo a distribuzione fino a quando la riserva non è reintegrata.
170*
Nota Integrativa
(6)
La Riserva da riallineamento ex Legge 266/2005 in sospensione d'imposta per complessivi euro 90.607.559,00 risulta individuata per euro
27.453.137,73 nella "Riserva da valutazione - adozione del Fair Value in sostituzione del costo", per euro 61.649.339,66 nella "Riserva da storno
ammortamenti pregressi" e per euro 1.505.081,61 nella "Riserva ex art. 7 c. 2 Legge n. 218/90".
(7)
La riserva da operazioni under common control si è incrementata nel corso dello scorso esercizio, per euro 239.338.214,08 per effetto
dell’annullamento della partecipazione in Centrobanca Spa dovuta all’operazione di incorporazione perfezionata nel corso dell’esercizio 2013; a fronte
dell’incremento, le riserve tassabili soltanto in caso di distribuzione della società incorporata vengono ricostituite presso l’incorporante in base all’art.
172, comma 5 del TUIR (per euro 39.114.523 in forza del rinvio dell’art.1, comma 473 L.266/2005 all’art. 13 della L. 342/2000 e per euro 10.786 ai
sensi dell’art. 13, comma 6, D.Lgs. 124/1993). In occasione della distribuzione del dividendo per l’esercizio 2008 è stata utilizzata la riserva
straordinaria per l’importo di 273.579.193,83 euro, mentre in occasione della distribuzione del dividendo 2011 è stata utilizzata per 45.027.337,95
euro.
Come già riportato il sistema di incentivazione 2011 dedicato al Top Management del Gruppo UBI
prevede che la controllante UBI Banca consegni proprie azioni a propri dipendenti ed assegni
azioni ai dipendenti delle sue controllate.
Ai sensi delle previsioni dell’IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni” tale piano configura
un’operazione c.d. “equity settled”, ovvero un pagamento basato su azioni regolato con strumenti
rappresentativi di capitale. In funzione di ciò, poiché l’IFRS 2 si pone l’obiettivo di riconoscere nel
conto economico sotto forma di spese per il personale, l’impatto economico della remunerazione
corrisposta mediante elementi del patrimonio netto, UBI Banca, nonché le società controllate
coinvolte nel piano, hanno rilevato il costo di competenza dell’esercizio alla voce 150a “Spese
amministrative: spese per il personale” in contropartita ad un incremento del patrimonio netto
mediante valorizzazione di un apposita riserva data la circostanza che l’obbligazione in capo
all’azienda verrà estinta mediante consegna di strumenti di patrimonio netto e tale obbligazione
sarà in ogni caso regolata da UBI Banca.
In tale contesto, nella voce Riserve - altre sono ricomprese anche le riserve di stock granting
relative alla componente azionaria del piano di incentivazione, del personale di UBI Banca, per
l’importo di 1,5 milioni di euro e, del personale delle società del gruppo, per 829 mila euro.
14.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue
La Banca non ha in essere strumenti di capitale.
14.6 Altre informazioni
Non vi sono altre informazioni da segnalare.
Altre informazioni
1. Garanzie rilasciate e impegni
O p e ra z io n i
3 1.12 .2 0 15
3 1.12 .2 0 14
4.624.707
10.085.508
a ) B a nc he
2.891.231
8.500.266
b) C lie nte la
1.733.476
1.585.242
567.138
463.754
a ) B a nc he
388.944
414.767
b) C lie nte la
178.194
48.987
1.672.692
1.632.712
1) Ga ra nzie rila s c ia te di na tura fina nzia ria
2) Ga ra nzie rila s c ia te di na tura c o m me rc ia le
3) Im pe gni irre vo c a bili a d e ro ga re fo ndi
a ) B a nc he
i) a utilizzo c e rto
ii) a utilizzo inc e rto
b) C lie nte la
201.789
647.782
70.419
636.807
131.370
10.975
1.470.903
984.930
27.605
29.663
1.443.298
955.267
4) Im pe gni s o tto s ta nti a i de riva ti s u c re diti: ve ndite di pro te zio ne
-
-
5) Attività c o s tituite in ga ra nzia di o bbliga zio ni di te rzi
-
-
10.127.437
8.786.031
i) a utilizzo c e rto
ii) a utilizzo inc e rto
6) Altri im pe gni
T o t a le
16 .9 9 1.9 7 4
171*
2 0 .9 6 8 .0 0 5
Nota Integrativa
2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni
Portafogli
31.12.2015
1. Attiv ità finanziarie detenute per la ne goziazione
31.12.2014
4 15.950
419.262
2. Attiv ità finanziarie valutate al fair value
-
-
3. Attiv ità finanziarie disponibili per la vendita
8.053.685
10.5 08.152
4. Attiv ità finanziarie detenute sino alla scadenza
2.644.892
1.8 50.111
5. Crediti v erso banche
-
-
6. Crediti verso clie ntela
3.611.189
3.7 19.615
-
-
7. Attiv ità m ateriali
Le attività finanziarie riportate nella tabella si riferiscono a titoli di proprietà posti a garanzia di
passività e impegni posti in essere dalla Banca secondo il seguente dettaglio riepilogativo:
Portafogli
A garanzia di
Titoli di Proprietà
Pass ività o Impegni
emess i da terzi
Attività finanziarie per la negoziazione:
PCT Passiv i
Attività finanziarie per la vend ita:
Anticipazioni Banca d'Italia
3.9 84.726
PCT Passiv i
3.9 34.201
emessi d a società del
gruppo
419.262
F inanziamenti BEI
70.076
Altre ope razioni
64.681
8.053.684
Attività finanziarie detenute fino alla scdenza:
953.623
Anticipazioni Banca d'Italia
1.691.268
PCT Passiv i
2.644.891
Crediti verso clientela:
F inanziamenti BEI
5 61.806
Emissione Cove red Bond
287.745
1.9 80.714
Anticipazioni Banca d'Italia
7 80.924
3.323.444
287.745
Nella tabella non sono ricompresi finanziamenti (pari a circa 1,33 miliardi di euro) posti a
garanzia della cartolarizzazione ex B@nca 24-7 Spa in quanto le obbligazioni sottostanti non sono
emesse da UBI Banca ma dalla società veicolo preposta.
Unitamente alle sopra riportate attività, sono stati costituiti in garanzia anche titoli secondo il
dettaglio riportato di seguito:
A garanzi a di
Passi vità o Impegni
Val ore nominal e titol i
emessi da società SPV
Anticipazioni Banca d'Italia
titol i di propria emissione
2.145.268
3.450.000
2.145.268
3.450.000
I titoli – tranche senior – acquisiti per il tramite di operazioni di pronti contro termine attivi,
emessi dai veicoli (SPV) delle cartolarizzazioni poste in essere dai seguenti “originator”:
172*
Nota Integrativa
•
•
•
•
UBI Leasing Spa per un valore nominale di 468,7 milioni di euro;
Banca Popolare di Ancona Spa per un valore nominale di 344,2 milioni di euro;
Banco di Brescia Spa per un valore nominale di 239,9 milioni di euro;
Banca Popolare Commercio e Industria Spa per un valore nominale di 157,5 milioni di euro.
Unitamente fra i titoli emessi nell’ambito dello operazione di cartolarizzazione UBI Banca (ex
B@nca 24-7 Spa) sono stati posti a garanzia di anticipazioni presso la Banca d’Italia titoli per un
controvalore di 934,9 milioni di euro.
I titoli emessi dalla Banca sono costituiti da obbligazioni covered bond a tasso variabile per un
valore nominale di 3,450 miliardi di euro.
3. Informazioni sul leasing operativo
Non sono presenti operazioni di leasing operativo.
4. Gestione e intermediazione per conto terzi
Tipolog ia serv izi
31.12.2015
31.12.2014
1. Esecuzione di or dini per cont o della clientela
a) Acquisti
1. R egolati
2. N on regolati
3.148.282
8 00. 343
3.140.455
8 00. 109
7.827
234
4.066.376
6 46. 861
4.058.864
6 45. 036
7.512
1. 825
a) individua li
-
-
b ) collettive
-
-
b ) Vendite
1. R egolate
2. N on regolate
2. Gestioni di por tafogli
3. Custodia e amministrazione di t itoli
a) titoli d i terzi in deposi to : connessi con lo svolgimento di ba nca depositar ia (escluse le gestioni
d i portafogli)
-
-
1. titoli emessi dalla ba nca che redige il bi lancio
-
-
2. a ltri titoli
-
-
60.818.209
67.1 89. 116
1. titoli emessi dalla ba nca che redige il bi lancio
22.492.702
19.9 65. 457
2. a ltri titoli
38.325.507
47.2 23. 659
c) titoli di terzi depositati presso ter zi
60.679.899
67.0 29. 383
d ) titoli d i pr oprietà depositati presso ter zi
27.338.046
29.7 53. 178
12.717.058
21.916.775
b ) Titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di por taf ogli): altri
4) Altre operazio ni
La custodia e amministrazione di titoli fa riferimento a strumenti finanziari di clientela ordinaria
delle banche rete.
173*
Nota Integrativa
5. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordiquadro di compensazione o ad accordi similari.
Ammon tari correlati n on oggett o d i
compen sazione in Bilancio
F orme tecniche
Ammo ntar e delle
passività fin anziarie
compensato in
bilan cio (b)
Ammont are lor do
d elle at tivit à
finan ziar ie (a)
Ammon tare nett o
delle att ività
finan ziarie ripor tato
in bilancio (c=a-b)
Ammon tare nett o
Depositi d i
co ntan te ricevu ti
in garanzia (e)
S tru menti
finan ziari (d)
31.12 .2 015
Ammont are n etto
(f=c-d-e)
31.12 .2 014
1. Derivati
758.603
-
758 .603
431.427
324 .356
2.820
4.445
2. Pron ti contr o termine
770.335
-
770 .335
769.577
-
758
1.652
-
-
-
-
-
-
-
3. Prestito ti toli
4. A ltri
-
-
-
-
-
-
Totale 3 1.12.20 15
1 .5 28.93 8
-
1 .5 28 .9 38
1.20 1.004
324 .3 56
3.57 8
Totale 3 1.12.20 14
1 .3 55.39 7
-
1 .3 55 .3 97
1.04 3.730
305 .5 70
x
x
6 .0 97
6. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordiquadro di compensazione o ad accordi similari.
Ammont ar i corr elati no n ogget to di
comp ensazion e in Bilan cio
Fo rme t ecn iche
Ammon tare delle
att ivit à finan ziar ie
com pensato in
bilancio (b)
Ammon tare lor do
delle passività
fin an ziarie (a)
1. Derivati
1.232.207
2. Pron ti contr o termine
Ammon tare netto delle
passività finanziarie
rip ortato in bilan cio
(c=a-b)
S tru menti
finan ziar i (d)
Ammont are n etto
Depositi d i con tant e
p ost i a gar anzia (e)
3 1.12.20 15
Ammon tare nett o
(f=c-d-e)
31 .1 2.201 4
-
1.23 2.207
431.427
797.631
3 .149
24.528
6.107.667
-
6.10 7.667
6.099.880
7.787
-
-
3. Prestito ti toli
-
-
-
-
-
-
-
4. A ltre operaz ioni
-
-
-
-
-
-
T otale 3 1.12.20 15
7 .3 39.87 4
-
7.339 .8 74
6.5 31.30 7
8 05.41 8
3 .1 49
T otale 3 1.12.20 14
7 .3 73.97 8
-
7.373 .9 78
6.2 99.20 0
1 .0 50.25 0
x
x
2 4.528
Per quanto concerne i derivati, non sono state poste in essere compensazioni in bilancio fra le
medesime controparti, in quanto non sono presenti tutti i criteri stabiliti dallo IAS 32.
Nelle colonne relative agli ammontari correlati ma non oggetto di compensazione sono stati
inseriti: fra gli strumenti finanziari, il valore del derivato correlato per singola controparte fino a
capienza, mentre nella colonna dei depositi ricevuti o concessi sono riportate fino a capienza le
marginazioni, anch’esse correlate per singola controparte.
Di conseguenza, poste le partite correlate di derivati attivi e passivi e l’ammontare dei rispettivi
depositi di marginazione ricevuti o effettuati, la colonna dell’ammontare netto (tabella 5)
rappresenta l’esposizione residua per controparte a carico di UBI Banca per 1,6 milioni di euro
mentre l’esposizione residua a carico di terzi (tabella 6) è pari a 14,1 milioni di euro.
Anche per i pronti contro termine non sono state rilevate le condizioni previste dallo IAS 32 tali
per porre in essere compensazioni delle posizioni attive e passive con le medesime controparti
nelle voci di bilancio.
Nelle colonne relative agli ammontari correlati ma non oggetto di compensazione sono stati
inseriti: fra gli strumenti finanziari, il fair value del titolo sottostante per singola controparte fino
a capienza, mentre nella colonna dei depositi ricevuti vengono indicate le marginazioni anch’esse
correlate per singola controparte fino a capienza (tabella 5, importo a credito 758 mila euro).
174*
Nota Integrativa
7. Operazioni di prestito titoli
Non si segnalano operazioni di prestito titoli.
8. Informativa sulle attività a controllo congiunto
Per l’informativa di cui alla presente voce si rimanda a quanto descritto nel Bilancio Consolidato.
175*
Nota Integrativa
Parte C - Informazioni sul conto economico
Sezione 1
Gli interessi - Voci 10 e 20 -
1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione
Voci / Forme tecnic he
Titoli di Deb ito
Alt re operazioni
31.12.2015
31.12.2014
2. 638
-
-
2.638
22.305
366. 506
-
-
366.506
408.737
1. Attività finanziarie detenute per la negozia zione
2. Attività finanziarie disponibili per l a vendita
Finanziamenti
3. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza
45. 809
-
-
45.809
97.731
4. Crediti ver so banche
70. 469
14. 830
-
85.299
86.120
5. Crediti ver so clientela
2. 726
327. 629
-
330.355
464.189
-
-
-
-
-
43.968
43.968
43.234
6. Attività finanziarie va lutate a l fair val ue
7. Derivati di copertur a
X
X
8. Altre attività
X
X
Totale
488.148
342.459
151
151
155
44.119
874.726
1.122.471
L’ammontare degli interessi su attività deteriorate è pari a 39,289 milioni di euro (al 31 dicembre
2014 era pari a 47,398 milioni).
1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
Voci
31.12.2015
A. Differenziali positivi relativi a opera zioni di copertura
B. Dif fer enziali nega tivi relativi a operazioni di copertura
C. Saldo ( A-B)
31.12.2014
265. 882
308.874
(2 21.914)
( 265. 640)
43.968
43.234
1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni
1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta
Voci
31.12.2015
Interessi a ttivi su a ttività finanz iarie in valuta
11.999
31.12.2014
8.4 03
1.3.2 Interessi attivi su operazioni di leasing finanziario
Non vi sono interessi attivi su operazioni di leasing finanziario.
176*
Nota Integrativa
1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione
Voci/Forme tecniche
Debiti
1. Debiti ve rso banche centrali
2. Debiti ve rso banche
3. Debiti ve rso clientela
4. T itoli in circolazione
Titoli
5. P ass iv ità f in anziarie di negoziazione
7. Altre p assiv ità e fondi
X
-
(7.110)
(19.846)
X
-
(37.448)
(78.973)
(11.853 )
X
(82 9.393)
-
(11.853)
(20.143)
-
(829.393)
( 890.745)
(15.959)
(2.199 )
-
-
(2.199)
-
-
-
-
-
(3 16)
(316)
(361)
X
X
Totale
31.12.2014
(7.110 )
X
8. Der ivati di copertura
31.12.2015
(37.448 )
X
6. P ass iv ità f in anziarie valutate al fair value
Altre operazioni
X
(58.610)
(829.393)
-
-
-
(31 6)
(888.319)
(1.026.027)
La voce interessi passivi verso banche centrali è costituita dagli oneri maturati in corso d’anno sui
finanziamenti ottenuti dalla BCE.
Al 31 dicembre 2015 restano in essere i seguenti finanziamenti relativi al programma di emissione
TLTRO della BCE:
• Nominali 2,9 miliardi di euro, emissione 25.03.2015, tasso 0,05%
• Nominali 2 miliardi di euro, emissione 30.09.2015, tasso 0,05%
• Nominali 3,2 miliardi di euro, emissione 17.12.2014, tasso 0,15%
1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
Negli interessi passivi non si rilevano differenziali relativi alle operazioni di copertura (si veda
paragrafo 1.2 della presente sezione).
1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni
1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta
Voci
31.12.2015
Interessi p assivi su passività in valuta
31. 12.2014
(5. 759 )
(1.0 38)
1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziario
Voci
31.12.2015
Interessi p assivi su passività per op erazioni di locazione f inanziar ia
31.12.2014
(316)
177*
(361)
Nota Integrativa
Sezione 2
Le commissioni - Voci 40 e 50 -
2.1 Commissioni attive: composizione
Tipo log ia serv izi/Valori
31. 12.2015
31.12.2014
a) garanzie rilasciate
7.572
8.360
b) derivati su crediti
-
-
18.607
17.665
9.342
9.667
229
961
-
-
c) servizi di gesti one, intermed iazione e consulenza:
1. negoziazione d i strumenti finanziari
2. negoziazione d i valute
3. gestioni di portaf ogli
3.1 .
i ndivid uali
-
-
3.2 .
collettive
-
-
1.198
999
-
-
620
524
( 1)
(1)
5.935
4.361
5.935
4.361
-
-
1.284
1.154
4. custodia e amministra zione di ti toli
5. banca deposita ria
6. collocamento di titoli
7. attività d i ricez ione e trasmissione di ordini
8. attività d i consulenza
8.1
in materia di investimenti
8.2
in materia di struttura f inanziari a
9. distribuzione di ser vizi di terzi
9.1 . Gestioni d i portafogli
-
-
9. 1.1 .
individuali
-
-
9. 1.2 .
colletti ve
-
-
9.2 . prodotti assicurativi
301
426
9.3 . altri prodotti
983
728
18.925
18.107
e) ser viz i di servicing per operazioni d i cartolari zzazione
-
-
f) ser vizi per operazioni d i factor ing
-
-
g) esercizio di esattor ie e r icevi torie
-
-
d) servizi di incasso e pagamento
h) attività di gestione di sistemi multilateral i di negoziazione
i) tenuta e gestione dei conti correnti
j) altr i servizi
k) oper azioni di prestito titoli
Totale
178*
-
-
21
22
48.287
39.320
-
-
93.412
83.474
Nota Integrativa
2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi
C anali/ Valor i
31.12.2015
a) Pr esso propri sportelli:
31.12.2014
1.904
1.678
1. Gestioni di por taf ogli
-
-
2. C ol locamento di titoli
620
524
1.284
1.154
3. Servi zi e pr odotti di terzi
b) Offerta fuor i sede:
-
-
1. Gestioni di por taf ogli
-
-
2. C ol locamento di titoli
-
-
3. Servi zi e pr odotti di terzi
-
-
c) Alt ri canali distribut ivi:
-
-
1. Gestioni di por taf ogli
-
-
2. C ol locamento di titoli
-
-
3. Servi zi e pr odotti di terzi
-
-
2.3 Commissioni passive: composizione
Ser vizi/Valo ri
31.12.2015
a) garanzie ricevute
31.12.2014
( 392)
b) d erivati su crediti
(18 .84 5)
-
-
(26. 183)
(24 .62 5)
(4. 907)
(2 .53 7)
(1)
(5)
-
-
3.1 . p roprie
-
-
3.2 . d elegate d a terz i
-
-
4. custodia e amministrazione di titoli
(2. 020)
(1 .41 1)
5. colloca mento di strumenti f inanziar i
-
-
(19. 255)
(20 .67 2)
(3. 279)
(2 .95 8)
c) servizi d i gesti one e intermediaz ione:
1. negoz iazione di strumenti finanziari
2. negoz iazione di valute
3. gestioni di portafogli:
6. of fer ta fuor i sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi
d) servizi di incasso e pagamento
e) altri servi zi
Tot ale
179*
(14. 579)
(12 .79 1)
(44.433)
(59.219)
Nota Integrativa
Sezione 3
Dividendi e proventi simili - Voce 70 -
3.1 Dividendi e proventi simili: composizione
ERRORE!
Vo c i/ P ro v e n t i
ERRORE!
3 1.12 .2 0 15
P ro v e n t i d a
q u o te O .I.C .R .
D iv id e n d i
A. Attività fina nzia rie de te nute pe r la ne go zia zio ne
3 1.12 .2 0 14
39
2
B . Attività fina nzia rie dis po nibili pe r la ve ndita
1.706
C . Attività fina nzia rie va luta te a l fa ir va lue
3.013
D. P a rte c ipa zio ni
T o t a le
240.547
2 4 5 .3 0 5
P ro v e n t i d a
q u o t e O .I.C .R .
D iv id e n d i
34
-
4.123
4.812
1.173
-
2.169
-
X
268.301
4 .12 5
X
2 7 5 .3 16
1.17 3
Di seguito si fornisce il dettaglio dei dividendi percepiti dalle partecipazioni in Società controllate e
sottoposte a influenza notevole.
31.12. 2015
Su partecipazioni in Societa' controllate
229.843
Banca Carime Spa
Banca Popolare Commercio e Industria Spa
Banca Popolare di Ancona Spa
31.1 2.2014
235.771
-
11.180
28.221
25.800
7.467
4.146
133.512
129.109
10.704
36.111
8.411
3.151
260
984
Società Bresciana Immobiliare Mobiliare - S.B.I.M. Spa
1.855
1.400
IW Bank Spa
5.492
3.837
UBI Factor Spa
5.722
-
UBI Pramerica SGR Sp a
28.199
20.053
Su partecipazioni in Societa' sottoposte a influenza notevole
10.704
32.530
1.960
5.000
-
6.000
Lombarda Vita Spa
8.598
14.083
Polis F ondi SGRpA
146
119
-
7.328
240.547
268.301
Banca Popolare di Bergamo Spa
Banca Re gionale Europea Spa
Banco di Brescia San Paolo CAB Spa
BPB Immobiliare Srl
Aviva As sicurazioni Vita Spa
Aviva Vita Spa
UBI As sicurazioni Spa (*)
Totale
(*) Società ceduta nel corso del mese di dicembre 2014.
180*
Nota Integrativa
Sezione 4
Il risultato netto dell’attività di negoziazione - Voce 80 -
4.1 Il risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione
Operazioni/Componenti reddituali
Utile da
negoziazione
(B)
Plusvalenze
(A)
1 . Attività finanziarie di negoziazione
Perdite da
negoziazione
(D )
Minus valenze
(C)
R is ultato netto
[(A+B)-(C+D)]
381
22.101
(2.336)
(3.787)
16.359
278
13.049
(1.286)
(2.15 8)
9.883
95
239
(997)
(5)
(668)
1.3 Quote di O.I.C.R.
8
11
(53)
-
(34)
1.4 Fin anziamenti
-
-
-
-
-
1.5 Altre
-
8.802
-
(1.62 4)
7.178
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
2 . Passività finanziarie di negoziazione
-
1.473
-
(1.543)
(7 0)
2.1 Titoli di debito
-
1.473
-
(1.54 3)
(70)
2.2 Deb iti
-
-
-
-
-
2.3 Altre
-
-
-
-
-
3 . Attività e pass ività finanziarie: differenze
di cambio
x
x
4 . Strumenti derivati
161.550
243.183
(17 4.920)
(224.433)
9.180
161.550
243.183
(174.920)
(224.43 3)
9.180
157.239
229.410
(171.037)
(213.74 5)
1.867
432
3.695
(4)
(62 3)
4.1 Deriv ati finanziari:
- Su titoli di de bito e tassi di intere sse
- Su titoli di capitale e indic i azionari
- Su valute e oro
- Altri
x
x
x
x
433
x
3.500
3.800
3.879
10.078
(3.879)
(10.06 5)
-
-
-
-
-
161.931
266.757
(17 7.256)
(229.763)
25.902
4.2 Deriv ati su c rediti
Totale
x
13
Fra le posizioni più significative si evidenzia:
- per le attività finanziarie di negoziazione, il risultato netto positivo di 9,9 milioni di euro su titoli
di debito, e il risultato netto negativo di 0,7 milioni di euro su titoli di capitale;
- il risultato netto positivo di 5,4 milioni di euro per i derivati su titoli di capitale e di debito;
- il risultato positivo di 11,3 milioni di euro sull’operatività in cambi.
181*
Nota Integrativa
Sezione 5
Il risultato netto dell’attività di copertura - Voce 90 -
5.1 Il risultato netto dell’attività di copertura: composizione
Co mponenti reddituali/ Valor i
31.12.2015
31.12.2014
A. Proventi re lativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value
268.402
469.047
A.2 Attività f inanziari e coperte (fair value )
115.464
610.960
A.3 Passività finanziarie coper te (fair value )
112.005
39.129
-
-
A.4 Derivati finanziari di copertura dei f lussi finanziari
A.5 Attività e passività in valuta
-
-
495.871
1.119.136
B.1 Derivati di copertura del fair value
(226.425)
(663. 982)
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value )
(248.853)
(14. 359)
(9.515)
(448. 864)
-
-
Tot ale proventi dell'attività di cope rtura ( A)
B. Oner i r elativi a:
B.3 Passività f inanziar ie coperte (fair value )
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi f inanziari
B.5 Attività e passività in valuta
Tot ale oneri dell'attività di copertura ( B)
C. Risultato netto dell'attività di copertura ( A-B)
-
-
( 484.793)
(1.127.205)
11.078
(8.069)
Di seguito si riporta il dettaglio del risultato delle operazioni di copertura in relazione alle
rispettive posizioni sottostanti:
Descrizione
risultato netto
Attività:
Titoli di debito disponibili per la vendita
Crediti verso clientela
6.711
196
Passività:
titoli obbligazionari in circolazione
4.171
Risultato della copertura
11.078
182*
Nota Integrativa
Sezione 6
Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100 -
6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione
31.12.2015
Voci/Co mp onenti reddituali
Utili
31.12.2014
Risultato
netto
Perdite
Utili
Risultato
netto
Perdite
Attività Finanziarie
1. Crediti verso banche
2. Crediti verso clie ntela
3. Attiv ità finanziarie disponibili per la vendita
3. 1 Titoli di de bito
-
-
-
-
-
-
3.914
(8.164 )
(4.25 0)
2.447
(11.771)
(9.324)
25 7.701
(599 )
257.102
167.893
(1.150)
16 6.743
16 8.620
(575 )
168.045
138.261
(1.079)
13 7.182
3. 2 Titoli di capitale
8 2.196
(7 )
82.189
9.910
(71)
9.839
3. 3 Quote di O.I.C.R
6.885
(17 )
6.868
19.722
-
1 9.722
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
261.615
( 8.763)
252.852
170.340
(12.921)
157.419
1. Debiti ve rso banche
-
-
-
-
-
-
2. Debiti ve rso clientela
-
-
-
-
-
-
3. T itoli di circolazione
164
(15.747 )
(15.58 3)
59
(7.999)
(7.940)
Totale passività
164
(15.747)
(15.583)
59
(7.999)
(7.940)
3. 4 Finanziam enti
4. Attiv ità finanziarie detenute sino alla scadenza
Totale attività
Passività finanziarie
Il risultato netto della cessione dei crediti verso la clientela, negativo per 4,25 milioni di euro
attiene all’operazione di cessione di crediti che si inserisce in un quadro operativo inteso a ridurre
l’impatto di posizioni di difficile realizzo e con ingenti costi di gestione.
Relativamente alle Attività finanziarie disponibili per la vendita - Titoli di debito, gli utili sono
prevalentemente imputabili a cessioni di titoli di stato per 165,2 milioni di euro.
Fra i titoli di capitale la componente più rilevante riguarda l’utile relativo alla cessione del 4,04%
di ICBPI Spa per 82,2 milioni di euro.
Il riacquisto di prestiti obbligazionari sottoscritti da controparti istituzionali e da clientela retail
ha generato un risultato netto negativo di 15,6 milioni di euro.
183*
Nota Integrativa
Sezione 7
Il risultato netto delle attività e passività valutate al fair value
- Voce 110 –
7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value:
composizione
Operazioni/ Compo ne nti r eddituali
Plusva lenze (A)
1. Attivit à finanziarie
Utile da r ealizzo (B)
Per dite da rea lizzo
(D)
Minusvalenze (C)
Risultat o nett o
[(A+ B)-( C+D) ]
5.126
230
( 1. 422)
(20)
-
-
-
-
-
1 .2 Titoli di capitale
2.0 14
182
(367)
-
1.8 29
1 .3 Quote di O. I.C. R.
3.1 12
48
(1. 055)
(20)
2.0 85
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2 .1 Titoli in circolazione
-
-
-
-
-
2 .2 Debiti verso ba nche
-
-
-
-
-
2 .3 Debiti verso clientela
-
-
-
-
-
1 .1 Titoli di d eb ito
1 .4 Finanz iamenti
2. Passività finanziar ie
3. Altre attività e passività fina nziarie in v aluta:
differ enze di cambio
x
4. Derivati cr editizi e finanziari
Totale
x
x
3.914
x
442
-
-
-
-
-
5.126
230
( 1. 422)
(20)
4.356
Nella tabella seguente si riportano le valutazioni più significative che hanno riguardato il
portafoglio degli O.I.C.R. nel corso dell’esercizio 2015.
De sc riz ione
Fo ndi Tag es
A ltr i Hedg e Fun d
To tal e
Sit ua zion e In izia le
situ az ione
fin a le
u tili/pe rdit e
5. 237
-84
28
-223
442
5. 400
122.0 39
-84
28
2 .0 57
44 2
1 24.48 2
116. 802
plus /m in us
e ffe tt o
c am bi
Rim b or si
2.280
184*
119. 082
Nota Integrativa
Sezione 8 Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce
130 8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione
Operazioni/ Componenti
re ddituali
Rettifiche di val ore
Di
portafoglio
Specifiche
Cancellazioni
Ripr ese di valore
Altre
Specifiche
Da inter essi
31.12.2015
31.12.2014
Di portafoglio
Alt re r iprese
Da interessi
Alt re r iprese
A. Credit i verso b anche
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Finanz iamenti
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Titol i di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(29.846)
(168.165)
-
11.521
48.790
-
33.534
(104. 166)
(116.738)
B. Credit i verso c lie nte la
Cr editi deteriorati acquistati
- Finanz iamenti
- Titol i di debito
-
-
-
-
x
x
-
-
-
-
x
x
x
-
-
-
-
-
-
-
(29. 846)
(168.165)
-
11. 521
48.790
-
33.534
(104. 166)
( 116. 738)
- Finanz iamenti
(29. 846)
(168.165)
-
11. 521
48.790
-
33.534
(104. 166)
( 116. 738)
- Titol i di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(29.846)
(168.165)
-
11.521
48.790
-
33.534
(104. 166)
(116.738)
Altri crediti
C. Tot ale
x
-
Le rettifiche di valore specifiche su crediti verso clientela sono costituite quasi esclusivamente da
svalutazioni effettuate su mutui e prestiti personali, su portafogli di ex B@nca 24-7 Spa di ex
Centrobanca Spa.
8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la
vendita: composizione
Ret tific he di valore
Operazioni/Componenti
redditua li
Specific he
Canc ella zioni
A. Titoli di debito
Ripr ese di valore
Specifiche
Altre
da inte ressi
(13.64 5)
-
B. Titoli di cap itale
-
(375)
C. Quote O.I.C.R.
-
D. Finanziamenti a banche
-
E. Finanz iamenti a clientela
-
-
(13.645)
(1.911)
Tot ale
31.12.2015
31.12.2014
altre riprese
-
-
-
-
(1.536)
x
x
-
x
(13.645)
898
( 375)
(2.676)
(1.536)
(1.217)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(15.556)
(2.995)
Le cancellazioni dei titoli di debito si riferiscono per 10 milioni di euro al titolo BANCA POPOLARE
ETRURIA 06/16 TV, e per 3,6 milioni al titolo BANCA MARCHE 05/15 TV%.
Le rettifiche di valore su quote O.I.C.R. sono rappresentate da svalutazioni di fondi di private
equity per 1,5 milioni di euro.
8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla
scadenza: composizione
Non sono presenti rettifiche di valore di attività finanziarie detenute fino a scadenza.
185*
Nota Integrativa
8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie:
composizione
Ope razioni/Componenti
reddit uali
Rettifiche di valo re
Specifiche
Cancellazioni
Riprese di v alor e
Di por tafoglio
Altre
Specifiche
Da interessi
31.12.2015
31.12.2014
Di port afoglio
Alt re r iprese
Da inter essi
Alt re r iprese
A. Garanzie rilascia te
-
(3)
(1. 592)
-
3. 198
-
-
1.603
B. Derivati su crediti
-
-
-
-
-
-
-
-
(2.000)
-
C. Impegni ad erogare f ondi
-
-
(1. 894)
-
-
-
-
( 1.894)
182
D. Altr e op erazioni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
E. Tota le
-
(3)
( 3.486)
-
3.198
-
-
( 291)
(1.818)
Le rettifiche di valore – Altre, si riferiscono a svalutazioni su esposizioni specifiche di garanzie
prestate, mentre le rettifiche di portafoglio sono determinate secondo il metodo di calcolo adottato
per determinare le svalutazioni collettive del Gruppo UBI.
Sezione 9 Le spese amministrative - Voce 150 9.1 Spese per il personale: composizione
Tipologia di spese/Valori
31.12.2015
1) Personale dipende nte
a) Salar i e Stipendi
b) Oneri sociali
c) Indennità di fine rapporto
d) Spese previdenziali
e) Accantonamento al tr attamento di fine rapporto del personale
f ) Accantona mento al f ondo di trattamento di quescienza e obbl ighi simili :
- a contribuzione definita
- a benef ici definiti
g) Versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
- a contribuzione definita
- a benef ici definiti
h) Costi derivanti da accordi di paga mento ba sati su propri strumenti patrimoniali
i) Altri benefici a fa vore dei dipendenti
2) Altro pe rsonale in attività
3) Amministratori e sindaci
4) Personale colloca to a riposo
5) Recuperi di spese per dipendent i distacca ti pre sso a ltre aziende
6) Rimborsi di spese per dipendenti di ter zi distacc ati pre sso la società
Totale
31.12.2014
( 227.728)
( 218.191)
(149.901)
(140.427)
(39.923)
(37.650)
(8.144)
(7.846)
-
-
(790)
(1.031)
(12)
(27)
-
-
(12)
(27)
(6.789)
(6.378)
(6.789)
(6.378)
-
-
-
-
(22.169)
(24.832)
(328)
( 308)
(6.502)
( 6.388)
-
-
86.934
87.638
(35.475)
(32.721)
( 183.099)
( 169.970)
Per quanto concerne l’analisi si rimanda a quanto riportato all’interno della sezione ‘Il conto
economico’ della Relazione sulla Gestione.
186*
Nota Integrativa
9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria
31.12.2015
1) PERSON ALE DIPENDENTE
31.12.2014
1.613
1.579
a. numero dirigenti
1 38
135
b. numero quadri direttivi
9 00
875
c. restante personale dip endente
5 75
569
2) ALTRO PERSONALE
TOTALE
32
32
1.645
1.611
In ‘Altro personale’ sono ricompresi gli Amministratori di UBI Banca.
9.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti: costi e ricavi
Si rimanda a quanto scritto nella Sezione 12, paragrafo 12.3 Fondi di quiescenza aziendali a
benefici definiti, dello Stato Patrimoniale passivo.
9.4 Altri benefici a favore di dipendenti
Di seguito si riporta un dettaglio degli altri benefici a favore dei dipendenti.
31.12. 2015
Incentivazione all'esodo
31.12.2014
(13.920 )
(1 7.3 70)
Spese relati ve ai buoni p asto
(2.333 )
(2.2 74)
Spese assicurative
(3.037 )
(2.9 05)
-
(20)
(978 )
(7 95)
(1.105 )
(8 57)
Spese per visite med iche
Spese per p artecipazi one a corsi di f or mazione del personale
Spese per Comunicazione inter na e convention
Altr e spese
Tot ale
(796 )
(6 11)
(22. 169)
( 24.832)
La voce ‘Altri benefici a favore dei dipendenti’ comprende principalmente le spese relative al piano
di incentivazione all’esodo per 13,9 milioni di euro.
Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nella sezione ‘Le risorse umane’ della
Relazione sulla Gestione.
187*
Nota Integrativa
9.5 Altre spese amministrative: composizione
Tipologia ser vizi/Valori
31.12.2015
A. Al tre spese amministr ative
31.12. 2014
( 203.707)
Aff itti passivi
(155. 774)
(7.584)
(7. 197)
(28.583)
(23. 907)
(3.257)
(3. 668)
(530)
(506)
Conduzione immobili
(7.039)
(7. 131)
Manutenzione i mmobili e impianti
(2.757)
(3. 239)
Ser vizi prof essionali e consulenze
Ca noni locazione hardware, sof tware ed altri beni
Manutenzioni ha rdwar e, software ed altri beni
Contazione, trasporto e gesti one valor i
(8)
(10)
Contributi associativi
(47.489)
(3. 613)
Inf or mazioni e visure
(511)
(773)
Periodici e volumi
(415)
(349)
Postali
(587)
(1. 459)
Premi assicurativi
(4.267)
(4. 110)
Pubblicità e promozione
(4.285)
(3. 249)
(973)
(699)
(10.386)
(11. 047)
(9.528)
(7. 994)
Rappresentanza
Telefoniche e trasmissione da ti
Ser vizi di outsourcing
Spese di viaggio
(3.395)
(3. 419)
(62.075)
(62. 094)
(7.217)
(8. 408)
Stampati, ca ncelleria e mat. consumo
(289)
(418)
Trasporti e traslochi
(259)
(311)
(1.365)
(1. 528)
(908)
(645)
(15.770)
(15. 696)
(606)
(1. 278)
- Imposte di boll o
(7.262)
(6. 844)
- IMU / ICI
(6.099)
(5. 965)
- Altre imposte
(1.803)
(1. 609)
( 219.477)
(171. 470)
Ca noni service r esi da società del Gruppo
Spese per recupero crediti
Vigilanza
Altre spese
B. Impost e indire tte
- Imposte indirette e tasse
Totale
Si segnala che la voce ‘Contributi associativi’ comprende il contributo ordinario e straordinario al
Fondo di Risoluzione Nazionale per un totale di 41,9 milioni di euro.
Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto riportato all’interno dell’apposita sezione in Relazione
sulla Gestione.
188*
Nota Integrativa
Sezione 10
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
- Voce 160 -
10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione
Ac cant onament i
A ccant onament i
netti al:
Riatt rib uzioni
Accantonamenti
Accantonamenti
netti al:
Riat tribuzioni
31.12.2015
31.12.2014
Fondi rischi su revocatorie
-
-
-
(500)
-
(500)
Oneri per i l personale
-
-
-
-
-
-
Fondi per bond in default
Accantonamenti netti ai fondi per
controversie legali
-
-
-
-
-
-
(4.127)
12.406
8. 279
(1.327)
992
(335)
Fondi per rischi ed oneri
(2.429)
1.105
(1. 324)
(1.954)
2. 478
524
(6.556)
13.511
6.955
(3.781)
3.470
(311)
Tot ale
Come già riportato nella sezione 12.1 della Parte B della presente nota, tra le riattribuzioni si
segnala il rilascio di un fondo della ex Centrobanca per circa 10 milioni di euro in relazione ad
una causa passiva i cui presupposti per il mantenimento sono venuti meno.
Sezione 11
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
- Voce 170 -
11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione
Ammortamento
(a)
Rettifiche di
valore per
deterioramento
(b)
Riprese di valore
(c )
A. Attività materiali
A.1 Di proprietà
- Ad uso funzionale
- Per investimento
(19.595)
(4.624)
(14.971)
(1.363)
(70)
(1.293)
-
(20.958)
(4.694)
(16.264)
(21.002)
(5.555)
(15.447)
A.2 Acquisite in leasing finanziario
- Ad uso funzionale
- Per investimento
Totale
(496)
(496)
(20.091)
(1.363)
-
(496)
(496)
(21.454)
(501)
(501)
(21.503)
Attività/Componente reddituale
Ri sultato netto
(a+b-c)
31.12.2014
Tra le rettifiche di valore su attività materiali si segnala un impairment su immobili pari a 1,363
milioni di euro. A tale proposito si rimanda a quanto esposto al paragrafo 11.6 della Parte B della
presente Nota.
Sezione 12
Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
- Voce 180 -
12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione
Non si rilevano rettifiche di valore su attività immateriali.
189*
Nota Integrativa
Sezione 13
Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 190 -
13.1 Altri oneri di gestione: composizione
31.12.2015
Altri oneri di gest ione
31.12.2014
(3.477)
(4.628)
Ammortamento su migliorie beni di terzi
(127)
(127)
Oneri da operazioni Cartolarizzazione/C over Bond
(444)
-
Oneri di gestione Social Bond
(277)
(500)
(2.629)
(4.001)
Altr i oneri e sopravvenienze pa ssive
13.2 Altri proventi di gestione: composizione
31.12.2015
Altri pr oventi di g estione
31.12.2014
121.067
Recuperi di imposte
Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo
7.855
65.334
64.797
2
2
Addebiti a terzi per costi su depositi e c/c
Recupero pr emi assicurativi
Altr i proventi per af fitti e gestione immobili infragruppo
Fi tti e canoni attivi -altri
4.866
5.140
31.682
31.999
1.546
1.457
Proventi da operazioni Cartolarizz azione/C over Bond
Altr i proventi, recuperi di spese e sopravvenienze attive
124.789
8.630
-
616
9.007
12.923
La voce “Altri proventi, recuperi di spese e sopravvenienze attive” comprende:
− recuperi di spese per operatività in carte di credito per 2,9 milioni di euro,
− incassi di spese connesse alla gestione di finanziamenti ex B@nca 24-7 Spa per 474 mila
euro;
− recuperi su pratiche in contenzioso per 2,7 milioni di euro;
− recupero compensi amministratori per 443 mila euro;
− altre sopravvenienze attive per 2,5 milioni di euro.
190*
Nota Integrativa
Sezione 14
Utili (Perdite) delle partecipazioni - Voce 210 –
14.1 Utili (Perdite) delle partecipazioni: composizione
Co mponente r eddituale /Valori
31.12.2015
A. Proventi
31.12.2014
1.598
1. Rivaluta zioni
136.393
-
-
2. Utili da cessione
289
135. 380
3. Riprese di valore
-
-
4. Altri proventi
B. Oner i
1. Sva lutazioni
2. Rettifiche di valore da deterioramento
1.309
1. 013
(47)
(1.258.519)
-
-
-
(1.2 55.741 )
3. Perd ite da cessione
(10)
(2.081 )
4. Altri oneri
(37)
(697 )
1.551
(1.122.126)
Risultato netto
Nella voce 4 Altri Proventi è ricompreso quanto riveniente dalla liquidazione della società Coralis
Rent Srl avvenuta nel corso del mese di dicembre 2015.
Si ricorda che al 31.12.2014 erano contabilizzati impairment su partecipazioni del gruppo per
1,256 miliardi di euro, nonché utili e perdite per la cessione delle partecipazioni UBI Assicurazioni
Spa, Aviva Vita Spa, e Aviva Assicurazioni Vita Spa.
Come riportato nella Sezione A.2 della Nota Integrativa del bilancio “Parte relativa alle principali
voci di bilancio”, il valore delle partecipazioni è soggetto a verifica sistematica della congruità dello
stesso, attraverso lo svolgimento del test di impairment, al fine di verificare l’eventuale evidenza di
riduzioni di valore.
Tale test di impairment si basa sulla verifica che il valore contabile a cui è iscritta la singola
partecipazione non sia superiore al maggiore tra il valore in uso ed il fair value dedotti i costi di
vendita (valore recuperabile).
La configurazione di valore assunta ai fini dell’impairment test è rappresentata dal valore d’uso
per le partecipazioni di controllo. Non è stato stimato il fair value less cost to sell per tutte le CGU
ad eccezione di IW Bank, UBI Pramerica ed UBI Banca International, in quanto nell’ultimo periodo
non vi sono state transazioni di società comparabili. Per quanto attiene IW Bank ed UBI
Pramerica il fair value less cost to sell è stato ricavato da multipli di società comparabili, mentre
per UBI Banca International sulla base del prudente apprezzamento del valore di realizzo degli
assets detenuti dalla stessa.
I valori in uso delle partecipazioni sono pari ai corrispondenti valori delle CGU cui viene sommato
il valore di carico delle partecipazioni detenute all’attivo dalla specifica legal entity sottoposta ad
impairment test. Al valore così ottenuto è sommato il dividendo in corso di distribuzione.
Nello svolgimento del processo di impairment test è stata mantenuta la coerenza a livello di CGU
tra bilancio consolidato e bilancio separato, sebbene gli impatti nei due bilanci possano essere
differenti a causa dei diversi carrying amount. Inoltre, a livello di bilancio consolidato l’impairment
non può eccedere i valori patrimoniali degli assets oggetto di impairment test ovvero andare a
rettificare i valori contabili di attività al di fuori del campo di applicazione dello IAS 36.
Tutto ciò premesso l’impairment test effettuato al 31.12.2015 non ha determinato l’esigenza di
procedere alla rilevazione di rettifiche di valore delle partecipazioni iscritte in bilancio.
191*
Nota Integrativa
Per quanto concerne gli elementi alla base delle proiezioni effettuate e le assunzioni sottostanti, si
rimanda a quanto riportato nella Nota Integrativa consolidata al paragrafo 13.3 Altre informazioni
della Sezione Attivo.
Sezione 15
Risultato netto delle valutazioni al fair value delle attività
materiali e immateriali - Voce 220 –
Per la Banca non esiste tale fattispecie.
Sezione 16
Rettifiche di valore dell’avviamento - Voce 230 –
L’avviamento è stato completamente azzerato negli esercizi precedenti.
Sezione 17
Utili (Perdite) da cessione di investimenti - Voce 240 -
17.1 Utili (Perdite) da cessione di investimenti: composizione
Compo nente reddit uale/Valori
31.12.2015
A. Immobili
- Utili da cessione
- P erd ite d a cessione
B. Altre atti vità
- Utili da cessione
- P erd ite d a cessione
Risultato netto
192*
31.12.2014
42
82
42
1 33
-
(5 1)
1
(2 1)
2
-
(1)
(2 1)
43
61
Nota Integrativa
Sezione 18
Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente
– Voce 260 -
18.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione
C ompo nenti re ddituali/Valori
31.12.2015
1. Imposte correnti (-)
2. Variazione delle imp oste correnti d ei precedenti esercizi (+/-)
3. Riduzione delle imp oste correnti d ell'eserciz io (+)
214/2011 (+)
4. Variazione delle imp oste anticipate (+/-)
5. Variazione delle imp oste diff erite (+/-)
6. Imposte di compe tenza dell'esercizio (-) (-1+ /-2+3+3b is+/-4+/ -5)
31.12.2014
(4 .699)
(6 .059)
(27 .461)
5 .02 0
-
-
119.550
-
(109 .239)
(9 .670)
(245)
3 .64 2
(22. 094)
(7. 067)
Le imposte correnti, pari a 4,7 milioni di euro, sono costituite dall’accantonamento dell’IRES e
dell’IRAP di competenza dell’esercizio.
Tale importo è rettificato dalle componenti positive derivanti dall’adesione al consolidato fiscale
per complessivi 870 mila euro e delle valutazioni di titoli AFS per 415 mila euro.
La variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi, negativa per 27,5 milioni di euro, è
costituita per 25,7 milioni di euro dalla definizione in via transattiva con l’Agenzia delle Entrate
dei più rilevanti contenziosi fiscali del Gruppo e per 1,8 milioni dall’aggiustamento della fiscalità
corrente dell’anno precedente che ha trovato contropartita nella variazione delle imposte
anticipate.
La riduzione delle imposte correnti, per 119,55 milioni è valorizzata per dare evidenzia della
trasformazione in crediti verso l’Erario delle imposte differite attive per effetto della perdita di
bilancio rilevata per l’esercizio 2014 da UBI Banca, come richiesto dalla Lettera “Roneata” di
Banca d’Italia del 7 agosto 2012; tale riduzione è compensata per l’intero importo nella
movimentazione delle imposte anticipate nella considerazione che la trasformazione delle DTA in
crediti di imposta non ha avuto alcun impatto sul conto economico, in ossequio a quanto indicato
nella citata “Roneata” e nel documento n. 5 del 15 maggio 2012 del Tavolo di coordinamento fra
Banca d’Italia, Consob e Isvap.
L’importo residuo della variazione delle imposte anticipate pari a 10,311 milioni di euro è
costituita dalla differenza tra il saldo degli aumenti e diminuzioni di cui ai punti 2.1 e 3.1 della
tabella 13.3.
La variazione delle imposte differite, per 245 mila euro, è costituita dal saldo degli aumenti e
diminuzioni di cui alla tabella 13.5 (punti 2 e 3).
193*
Nota Integrativa
18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
IRES
Imp onibile
Onere fiscale IRES teorico
IRES
145.518
%
(40.017)
27,50%
Variazioni in aumento permamenti
- Minus indeducibili e impairment
1.326
(364)
0,25%
- Intere ssi passivi inde duc ibili
32.350
(8.896)
6,11%
- One ri e altri acc antonamenti non deducibili ne tti
10.096
(2.776)
1,91%
4.713
(1.296)
0,89%
88
(24)
0,02%
1.217
(335)
0,23%
- I.M.U. e altre imposte non deducibili
- Minus indeducibili su ce ssione parte cipazioni
- Costi auto inde ducibili
- Erogazioni liberali indeducibili
307
(84)
0,06%
- Spese ufficio di rappresentanza
566
(156)
0,11%
- Spese rap pres entanza
315
(87)
0,06%
- Fab bric ati non strumentali
294
(81)
0,06%
- Acc .to conte nzioso fiscale
-
(9.843)
6,76%
- Acc .to transazione ADE
-
(25.628)
17,61%
(233.003)
64.076
- 44,03%
(18.370)
5.052
- 3,47%
- Deduzione IRAP forfetaria 10% e costo del lav oro
(1.034)
284
- 0,20%
- Altre variazioni
(1.463)
402
Variazioni in diminuzione permamenti
- Dividendi Es enti
- Age volazione ACE 2015
Onere fiscale IRES effettivo
(57.080)
IRAP
Imp onibile
Onere fiscale IRAP teorico
- 0,28%
(19.773)
IRAP
13,59%
%
145.518
(8.105)
5,57%
Variazioni in aumento permamenti
- Costi de l pers onale (voce 150 a)
183.099
(10.199)
7,01%
- Re ttifiche di v alore s u AFS e cred. Firma (v oce 130 b e d)
15.847
(883)
0,61%
- Intere ssi passivi inde duc ibili
35.533
(1.979)
1,36%
- Re cupe ro tassazione prove nti ges tione
17.989
(1.002)
0,69%
- Spese amministrative - 10% (voc e 1 50 b)
21.948
(1.222)
0,84%
- Ammortamenti - 10% e non funzionali (voc e 1 70)
16.454
(917)
0,63%
- I.M.U.
5.243
(292)
0,20%
- Altre variazioni
8.491
(472)
0,32%
- Minus strumentali (voce 240)
1
-
0,00%
Variazioni in diminuzione permamenti
- Dividendi non tassati
(121.883)
6.789
- 4,67%
- Ricavi non tass ati ai fini IRAP (voce 190)
(117.590)
6.550
- 4,50%
- Cune o fiscale
(160.474)
8.938
- 6,14%
- Acc antonamenti a fondi rischi (voce 160)
(6.955)
387
- 0,27%
- Utili su partec ipazioni (voce 210)
(1.551)
86
- 0,06%
Onere fiscale IRAP effettivo
Totale onere fiscale effettivo IRES e IRAP
194*
41.670
(2.321)
1,59%
145.518
(22.094)
15,18%
Nota Integrativa
Sezione 19
Utili (Perdite) dei gruppi di attività in via di dismissione al
netto delle imposte - Voce 280 -
Non si rilevano utili o perdite su gruppi di attività in via di dismissione.
Sezione 20
Altre informazioni
Non si rilevano ulteriori informazioni di particolare interesse.
Sezione 21
Utile per azione
21.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito
Le previsioni dei principi contabili internazionali, di cui allo IAS 33, forniscono una specifica
metodologia di calcolo dell’utile per azione (earning per share - EPS), e prevedono una doppia
formulazione: l’utile base per azione e l’utile diluito per azione.
L’EPS “base” è stato calcolato dividendo il risultato economico attribuibile ai possessori di azioni
ordinarie della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante
l’esercizio.
21.2 Altre informazioni
Di seguito si riportano i valori dell’EPS “base” e dell’EPS “diluito” relativi al Bilancio Individuale di
UBI Banca, mentre per maggiori approfondimenti circa le metodologie di calcolo e per i risultati a
livello di Gruppo, si rimanda alla specifica sezione del Bilancio Consolidato.
31.12.2015
31.12.2014
Ri sultato "attribuibi le"
(migliaia di eur o)
Media ponderata
az ioni ordinarie
Risultato per
azione
EPS base
119.324
900.287.051
0,1325
-917. 775
900.157.867
-1,0196
EPS diluito
119.324
900.287.051
0,1325
-917. 775
900.157.867
-1,0196
195*
Ri sultato "attribuibile" Media ponderata azioni
(mi gliaia di eur o)
or dinari e
Risultato per
azione
Nota Integrativa
Parte D – Redditività complessiva
Prospetto analitico della redditività complessiva
31.12.2015
Voci
10.
Importo Lordo
Imposta sul
reddito
X
X
Utile (Perdita) d'esercizio
Importo N etto
123.423
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico
20.
Attività mate riali
30.
Attività im materiali
40.
Piani a benefici definiti
50.
Attività non corre nti in v ia di dismissione
60.
Quote delle riser ve d a valutazione d elle partecipazioni v alutate a
patrimonio netto
70.
Copertura investimenti es teri:
1.780
(489)
1.2 91
Altre componenti reddituali con rigiro a co nto economico
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto econom ic o
c) altr e variazioni
80.
Differenze di cambio:
a) variazioni di v alore
b) rigiro a conto econom ic o
c) altr e variazioni
90.
Copertura dei flussi finanziari
a) variazioni di fair value
(102)
-
(1 02)
b) rigiro a conto econom ic o
c) altr e variazioni
100.
Attività finanziarie disp onibili per la vendita:
a) variazioni di fair value
325.422
(104 .296)
221.1 26
b) rigiro a conto econom ic o
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
133
(44)
(115.768)
32 .802
211.465
(72.027)
89
(82.9 66)
c) altr e variazioni
110.
Attività non correnti in via di dismissione:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto econom ic o
c) altr e variazioni
120.
Quote delle riserve da valutazione delle partecipazioni
valutate a patrimonio netto:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto econom ic o
- rettifiche da deterioramento
- utili e perdite da realizzo
c) altr e variazioni
130.
Totale altre componenti reddituali
140.
Redditività complessiva (Voce 10 + 130)
139.438
262.861
196*
Nota Integrativa
Di seguito si fornisce il dettaglio relativo alle principali variazioni di fair value e di rigiro a Conto
Economico (rettifiche da deterioramento):
a) variazioni di fair value
Titoli di Stato
Altri Titoli di debito
Altri Titoli
Variazione
di riserva
305.397
-256
20.281
325.422
effetto
Variazione
fiscale
di riserva
-100.995
204.402
85
-171
-3.386
16.895
-104.296
221.126
La variazione della riserva dei Titoli di Stato e titoli di debito è determinata dalla componente
rischio di credito insita nel prezzo di mercato dei titoli, mentre la componente rischio di tasso per i
titoli oggetto di copertura viene rilevata a Conto Economico nella voce 90- Risultato delle
operazioni di copertura.
b) rigiro a conto economico (rettifiche da deterioramento)
Banca Popolare dell'Etruria
Idea Eff Energ SV So
Fondo Ital. Inv-Port
Altri
Variazione
di riserva
lorda
504
412
-471
-312
133
effetto
fiscale
-167
-136
156
103
-44
Variazione
di riserva
netta
337
276
-315
-209
89
c) rigiro a conto economico (utile e perdita da cessione)
BTP-01MG31 6%
BTP-010818 4,5%
ITALY 21 TV CMS
BTP-01AG16 3,75%
BTP-01DC18 3,50%
BTP-15NV16 2,75%
BTP-01MG19 2,50%
BTP 01 AG 19 1,5%
UNICRDIT INT 09/P RC
ICBPI - Ist.Centrale Banche Popolari Italiane
ALTRI TITOLI
Variazione
di riserva
lorda
39.327
-1.145
-14.805
-25.880
-55.947
-21.312
-9.302
-3.380
-2.498
-21.410
584
-115.768
197*
effetto
fiscale
-13.005
379
4.896
8.558
18.502
7.048
3.076
1.118
826
1.598
-194
32.802
Variazione
di riserva
netta
26.322
-766
-9.909
-17.322
-37.445
-14.264
-6.226
-2.262
-1.672
-19.812
390
-82.966
Nota Integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di
copertura
Premessa
Nel rispetto delle vigenti previsioni normative, il Gruppo UBI si è dotato di un sistema di controllo
dei rischi che regola in modo integrato le linee guida del Sistema dei Controlli Interni, da
intendersi come ambito organizzativo, regolamentare e metodologico a cui tutte le Società del
Gruppo devono attenersi al fine di consentire alla Capogruppo di poter esercitare, in modo efficace
ed economico, le attività d’indirizzo e di controllo strategico, gestionale e tecnico-operativo.
La Banca collabora pro-attivamente all’individuazione dei rischi cui è soggetta e alla definizione
dei relativi criteri di misurazione, gestione e controllo.
I principi cardine ai quali fanno riferimento l’analisi e la gestione dei rischi del Gruppo, al fine di
perseguire una sempre più consapevole ed efficiente allocazione del capitale economico e
regolamentare, sono:
rigoroso contenimento dei rischi finanziari e creditizi e forte presidio su tutte le tipologie di
rischio;
utilizzo di logiche di sostenibile creazione del valore nel processo di definizione della
propensione al rischio ed allocazione del capitale;
declinazione della propensione al rischio del Gruppo con riferimento alle specifiche
fattispecie di rischio e/o specifiche attività in un corpo normativo di policy a livello di Gruppo e di
singola entità.
Nella presente Parte sono fornite le informazioni riguardanti i profili di rischio di seguito indicati,
le relative politiche di gestione e copertura messe in atto dalla Banca, l’operatività in strumenti
finanziari derivati:
a)
rischio di credito;
b)
rischi di mercato:
- di tasso di interesse,
- di prezzo,
- di cambio,
c)
rischio di liquidità;
d)
rischi operativi.
Per un quadro complessivo dei rischi e delle incertezze che gravano sulla Banca, si rimanda allo
specifico paragrafo della Relazione sulla Gestione, redatto in ottemperanza a quanto previsto dal
Decreto Legislativo n. 32 del 2 febbraio 2007, di attuazione della direttiva 2003/51/CE.
Sezione 1 Rischio di credito
Informazioni di natura qualitativa
1. Aspetti generali
Le linee strategiche, le policy e gli strumenti per l’assunzione e per la gestione del rischio di
credito sono definiti, nell’ambito della Capogruppo, dal Chief Risk Officer di concerto con il Chief
Lending Officer e con il supporto e la condivisione delle strutture specialistiche preposte.
198*
Nota Integrativa
Nell’elaborazione delle politiche a presidio dei rischi creditizi viene posta particolare attenzione al
mantenimento di un adeguato profilo rischio/rendimento e all’assunzione dei rischi coerenti con
la propensione al rischio definita dall’Alta Direzione e, più in generale, con la mission del Gruppo
UBI.
Le politiche a presidio dei rischi creditizi sono prioritariamente orientate al sostegno delle
economie locali, delle famiglie, degli imprenditori, dei professionisti e delle piccole-medie imprese.
La particolare attenzione posta al mantenimento delle relazioni instaurate con la clientela e al loro
sviluppo nel tempo rappresentano un punto di forza del Gruppo, favorendo l’abbattimento di
asimmetrie informative e offrendo continuità di rapporto e supporto alla clientela stessa, in una
prospettiva di lungo periodo.
Anche nella perdurante e complessa fase congiunturale in atto, la Banca assicura un’adeguata
disponibilità di credito all’economia, aderendo fra l’altro agli “Accordi” stipulati fra l’Associazione
Bancaria Italiana, il Ministero delle Finanze e le Associazioni di categoria, pur preservando la
qualità degli attivi ed in particolare agendo con estrema selettività per quanto riguarda le
esposizioni “non core”.
Con specifico riferimento alla clientela “imprese” sono declinate e adottate regole creditizie inerenti
l’erogazione e la gestione del credito, che si traducono operativamente in interventi che vanno
dallo sviluppo al contenimento delle esposizioni. Tali regole si basano su una pluralità di driver
rappresentati da:
•
rating interno della controparte (rating medio ponderato in caso di gruppo economico),
abbinato al grado di protezione fornito da eventuali garanzie accessorie;
•
quota di inserimento del Gruppo UBI sulla controparte / gruppo economico;
•
settore di attività economica di appartenenza della controparte / gruppo economico in ottica
di:
−
livello di rischiosità del settore;
−
livello di concentrazione complessivo del Gruppo UBI nel singolo settore economico
(con verifica anche della concentrazione a livello di singola Banca/Società).
Infine, viene prestata particolare attenzione alla definizione delle linee di trattamento dei nuovi
prodotti, elaborando adeguata informativa ai vertici aziendali circa il rispetto degli obiettivi
rischio/rendimento, calcolo dei tassi minimi di erogazione, qualità del prenditore, garanzie
ricevute e tassi di recupero attesi in caso di insolvenza.
2. Politiche di gestione del rischio di credito
2.1
Aspetti organizzativi
Nello svolgimento dell’attività tradizionale di intermediazione creditizia, la Banca è esposta al
rischio che i crediti erogati non vengano rimborsati dai prenditori alla scadenza e debbano essere
parzialmente o integralmente svalutati. Più in dettaglio, il profilo di rischio degli impieghi è
sensibile all’andamento dell’economia nel suo complesso, al deteriorarsi delle condizioni
finanziarie delle controparti (mancanza di liquidità, insolvenza, etc.) o al mutamento della loro
posizione competitiva, ai cambiamenti strutturali o tecnologici delle imprese debitrici, e ad altri
fattori esterni (es. modifiche normative, deterioramento del valore delle garanzie finanziarie ed
ipotecarie legato all’andamento dei mercati). Un ulteriore elemento di rischio cui si presta
particolare attenzione, è il livello di diversificazione del portafoglio impieghi fra i diversi prenditori
e fra i diversi settori in cui essi operano.
Il modello organizzativo in base al quale sono state strutturate le unità che presiedono all’attività
creditizia, presenta la seguente articolazione:
•
Strutture della Capogruppo di controllo accentrato e coordinamento;
199*
Nota Integrativa
•
-
Direzioni Generali delle Banche e delle Società controllate, dalle quali dipendono:
Direzioni Crediti,
Crediti territoriali,
Filiali,
Private & Corporate Unity.
Nel complesso le caratteristiche di tale modello organizzativo consentono una forte omogeneità tra
la struttura Crediti della Capogruppo e le analoghe strutture delle Banche Rete, con conseguente
linearità dei processi ed ottimizzazione dei flussi informativi. La concessione del credito risulta
inoltre differenziata, a livello territoriale, per segmento di clientela (Retail/Private/Corporate e
Istituzionale) e specializzata per stato dello stesso: “in bonis” (gestito dalle Unità Crediti Retail,
Private e Corporate) e “a default” (gestito dalle Unità di Credito Anomalo).
Nell’ambito delle Banche, inoltre, l’introduzione delle strutture organizzative dei Crediti Territoriali
decentrati, a supporto delle Filiali Retail, delle unità per la gestione della clientela Corporate e
della clientela Private, garantisce l’efficace coordinamento e raccordo delle unità operanti nel
mercato di competenza. La Capogruppo, attraverso le strutture riferite al Chief Lending Officer,
Credit Risk Management, Pianificazione Strategica e all’Audit di Capogruppo e di Gruppo,
presiede alla gestione delle politiche, al monitoraggio complessivo del portafoglio, all’affinamento
dei sistemi di valutazione, alla gestione del credito problematico ed al rispetto delle norme.
Per tutti i soggetti (singoli o gruppi economici) con affidamenti in essere presso le Banche e
Società del Gruppo (comprese le attività di rischio riconducibili al rischio emittente ed al rischio
derivati) complessivamente superiori ad euro 50 milioni (35 milioni nel caso di soggetti singoli o
gruppi economici classificati a “rischio alto”), la Capogruppo deve deliberare un Limite Operativo
da intendersi come limite massimo di affidabilità della controparte stessa a livello di Gruppo UBI.
Le Banche e le Società del Gruppo, inoltre, devono richiedere alla Capogruppo l’espressione di un
Parere preventivo consultivo non vincolante a fronte di combinazioni di: a) importi di affidamento
e b) determinate classi di rating interno.
Le strutture attraverso le quali si articolano le Banche e le Società prodotto assumono competenze
di ordine creditizio e commerciale, nonché responsabilità di controllo sull’attività svolta
direttamente e su quella posta in essere dalle unità gerarchicamente dipendenti. In particolare la
responsabilità della gestione e del monitoraggio del credito in bonis è attribuita, in prima istanza,
ai Gestori di Relazione che intrattengono quotidianamente il rapporto con la Clientela e che hanno
l’immediata percezione di eventuali segnali di difficoltà o di deterioramento della qualità del
credito. Tuttavia, tutti i dipendenti delle Società del Gruppo sono chiamati a segnalare
tempestivamente tutte le informazioni che possano consentire il riconoscimento precoce di
difficoltà o possano consigliare diverse modalità di gestione dei rapporti, partecipando - di fatto al processo di monitoraggio.
In seconda istanza l’unità organizzativa preposta al monitoraggio del rischio di credito denominata Presidio Monitoraggio Qualità del Credito - svolge attività di controllo, supervisione ed
analisi delle posizioni “in bonis” sia in termini analitici che aggregati, con intensità e profondità
graduate in funzione delle fasce di rischio attribuite alle controparti e della gravità delle anomalie
andamentali rilevate avvalendosi della collaborazione delle strutture Crediti Territoriali. La
struttura - non coinvolta nell’iter deliberativo degli affidamenti - di propria iniziativa o su
proposta, valuta e dispone (o propone agli Organi decisori superiori quando la decisione eccede le
proprie competenze) idonea classificazione peggiorativa di controparti “in bonis” chiedendo
all’Area Crediti – Servizio Crediti Italia di UBI Banca, nei casi previsti dal Regolamento Fidi, il
rilascio di parere preventivo non vincolante.
Il Servizio Politiche e Qualità del Credito di UBI Banca ha compiti di coordinamento e definizione
delle linee guida per il monitoraggio del portafoglio crediti, di presidio nello sviluppo degli
200*
Nota Integrativa
strumenti di monitoraggio, di controllo delle policies crediti e di predisposizione della reportistica
direzionale.
La gestione delle posizioni a “sofferenza” di tutte le Banche Rete del Gruppo UBI risulta affidata
all’Area Credito Anomalo e Recupero Crediti di UBI Banca, all’interno della struttura riferita al
Chief Lending Officer.
Tale struttura è stata oggetto, nel corso degli ultimi anni di un importante intervento organizzativo
nell’ambito dell’implementazione del nuovo modello di gestione delle sofferenze, finalizzato al
potenziamento dei processi di recupero del credito, tramite:
–
l’introduzione di logiche di segmentazione e portafogliazione delle pratiche a sofferenza, in
funzione della dimensione e della complessità del credito;
–
la specializzazione dei processi di recupero e delle strutture preposte, coerentemente con i
segmenti ed i portafogli individuati;
–
il monitoraggio dei processi di gestione delle pratiche;
–
l’assegnazione di obiettivi di recupero ai gestori e la valutazione dei risultati conseguiti;
–
l’attivazione di strategie mirate ad ottimizzare il recupero su specifici portafogli, quali, per
esempio, il ricorso a operatori immobiliari per la valorizzazione degli immobili a garanzia dei
finanziamenti ipotecari.
Nell’ambito di tale iniziativa, all’interno della sopracitata Area, sono stati creati tre servizi
specializzati su segmenti specifici:
–
Servizio Recupero Piccoli Tagli, preposto alla gestione crediti in sofferenza chirografari
relativi a privati di importo inferiore ai 25.000 Euro;
–
Servizio Recupero Crediti Rilevanti, specializzato nella gestione dei crediti in sofferenza sia
privati che imprese, di importo superiore a un milione di euro, o con valore netto di bilancio
superiore a 500.000 Euro. Sono ricondotte a tale servizio anche specifiche tipologie di pratiche di
particolare complessità (es. finanziamenti in pool, ecc.);
–
Servizio Recupero Crediti Privati e Aziende, preposto alla gestione delle altre tipologie di
crediti che non risultano incluse nel perimetro dei due servizi di cui sopra. Tale struttura risulta
articolata in 6 Funzioni specializzate con criterio territoriale.
Inoltre, nel corso del 2014 è stata accentrata presso l’Area Credito Anomalo e Recupero Crediti
della Capogruppo la gestione controparti in corso di ristrutturazione o classificate ad
Inadempienze Probabili Ristrutturate delle Banche Rete, di UBI Banca e di UBI Leasing.
2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo
L’Area Credit Risk Management della Capogruppo è responsabile della produzione dell’informativa
sui rischi di credito della Banca, volta a monitorare l’andamento della rischiosità degli impieghi. I
report - sottoposti trimestralmente all’attenzione del Consiglio di Gestione della Banca - illustrano
le distribuzioni per portafoglio regolamentare, per classi di rating interno e parametri di
rischiosità. Viene inoltre rappresentato l’andamento della rischiosità media del portafoglio crediti,
con particolare focus sul Mercato Corporate (portafoglio Core e Large) e sul Mercato Retail
(portafoglio Imprese e Privati); l’andamento dei tassi di decadimento degli impieghi e una sezione
dedicata al monitoraggio trimestrale delle policy di concentrazione e di qualità del credito.
Il complesso dei modelli che costituisce il Sistema di Rating Interni del Gruppo è gestito dalla
struttura riferita al Chief Risk Officer con il supporto dell’Area Crediti.
Allo stato attuale la struttura prevede l’utilizzo di modelli automatici per le imprese medio-grandi,
per i privati e per le imprese di minori dimensioni.
201*
Nota Integrativa
Il rating viene calcolato secondo un approccio per controparte ed è rivisto e aggiornato – di norma
- almeno una volta l’anno. Per il portafoglio regolamentare “esposizioni verso Imprese”, i modelli di
PD sviluppati dal Gruppo UBI esprimono una valutazione complessiva del rischio delle controparti
attraverso la combinazione di una componente quantitativa e una componente qualitativa. La
componente quantitativa è sviluppata e integrata statisticamente: la tecnica scelta è quella della
regressione logistica, tipicamente utilizzata per valutare i casi in cui la variabile dipendente
(target) risulta essere di tipo dicotomico default/bonis. La componente qualitativa del modello di
rating, basata su informazioni raccolte dal Gestore della relazione o da una struttura centrale20 di
UBI Banca per le posizioni Large Corporate, risponde all’esigenza di incorporare nello stesso
aspetti qualitativi e informazioni sulla clientela che affianchino e completino le analisi quantitative
per meglio intercettare le tendenze evolutive e la solidità creditizia delle controparti.
Per le classi di Esposizioni al Dettaglio (per Imprese Retail e Privati), valgono le stesse
considerazioni di cui sopra, fatto salvo che non viene considerata la componente qualitativa. La
componente quantitativa di monitoraggio ed erogazione valuta il merito creditizio delle imprese di
minori dimensioni integrando valutazioni di tipo geosettoriale, economico-finanziarie, andamentali
esterne ed interne; la componente quantitativa di monitoraggio dei mutui ai privati valuta il
merito creditizio integrando informazioni di tipo anagrafico e andamentale esterne ed interne; la
componente quantitativa di erogazione dei mutui ai privati valuta la rischiosità della controparte
integrando informazioni di tipo anagrafico e di prodotto.
L’output dei modelli è rappresentato da 9 classi di rating a cui corrispondono le relative PD,
aggiornate comprendendo i default fino a dicembre 2014.
Con riferimento alla LGD i parametri determinanti sono: 1) LGD Sofferenza 2) LGD Downturn 3)
Danger Rate.
1)
LGD Sofferenza, è calcolata come complemento ad uno del rapporto tra flussi di recupero
netti osservati durante la vita della sofferenza ed esposizione al passaggio a sofferenza
comprensiva del capitale girato a sofferenza e della quota di interessi capitalizzati. In allineamento
alla definizione di LGD economica indicata in normativa, i flussi di recupero sono attualizzati ad
un tasso risk-adjusted che riflette il valore monetario del tempo ed un premio al rischio
determinato sulla base della volatilità dei recuperi osservata rispetto ad un indice di mercato
prescelto.
2)
LGD Downturn, è stato adottato un approccio idoneo a dar conto degli effetti di condizioni
economiche avverse sulle aspettative di recupero, partendo dall’identificazione del periodo
recessivo, considerando lo scenario economico corrente e incorporando dinamiche
macroeconomiche storiche e prospettiche.
3)
Danger Rate, tale parametro corregge la LGD stimata sulle sole sofferenze in considerazione
di alcuni precisi elementi: 1) composizione del default: non tutti i nuovi default attesi sono
sofferenze che provengono direttamente dallo stato di bonis; 2) migrazione fra stati di default: non
tutti i default diversi dalla sofferenza arriveranno sino allo stato più grave ed assorbente di
sofferenza; 3) variazione dell’esposizione: per i default che migrano sino a sofferenza l’esposizione
nel tempo può cambiare.
20
Tale soluzione è stata adottata per garantire un presidio accentrato da parte di specialisti nella valutazione di
posizioni di grandi dimensioni, con uniformità di valutazioni all’interno del Gruppo.
202*
Nota Integrativa
All’interno delle Banche Rete, i processi del credito si articolano sulle informazioni veicolate dal
sistema di rating, come sotto dettagliato.
Le unità operative coinvolte nel processo di erogazione e rinnovo del credito utilizzano i rating
interni, che costituiscono elementi essenziali e imprescindibili delle valutazioni formulate in sede
di istruttoria e revisione dei fidi; l’articolazione delle deleghe è definita tenendo conto del profilo di
rischio del cliente e della transazione così come rappresentato dal rating e dalla Perdita Attesa, e
gestita tramite l’applicativo della Pratica Elettronica di Fido (PEF). I rating sono utilizzati anche
nel monitoraggio del credito e nell’ambito sia del sistema di reporting direzionale, sia dei flussi
informativi resi disponibili alle strutture della banca coinvolta nel processo del credito.
L'attribuzione di una classe di rating diversa da quella calcolata dal Sistema di Rating Interno in
base ai modelli adottati avviene attraverso la proposta di un override sul rating. Tali variazioni
sono motivate dalla valutazione di informazioni non già considerate dal modello di rating, non
adeguatamente pesate dal modello o la cui influenza futura si intende anticipare.
Per il processo di calcolo dell’impairment collettivo sui crediti – coerentemente con le
determinazioni prese dalla Capogruppo - viene utilizzata una metodologia basata sui rating interni
e sulle stime interne di perdita in caso di insolvenza (LGD).
Costantemente prosegue inoltre l’attività di revisione, aggiornamento e adozione di policy e di
regolamenti per la gestione del rischio di credito.
Di seguito vengono elencate le policy in essere, con un cenno ai principali contenuti.
–
Policy a presidio dei Rischi Creditizi, che disciplina in un unico testo, le disposizioni relative
al presidio di fattispecie di rischio di credito in precedenza trattate in diverse policy. In questa
policy vengono normate le seguenti fattispecie:
clientela ordinaria, che stabilisce norme, principi e limiti per la gestione del credito a
clientela ordinaria sulla base della disponibilità dei rating interni. L’articolazione dei limiti si
sostanzia in una serie di indicatori espressi in termini di: allocazione di capitale, valori massimi di
rischiosità (intesa come perdita attesa massima e target), limiti di assunzione dei rischi in termini
di distribuzione delle esposizioni per classi di rating e in presidi qualitativi;
controparti istituzionali e ordinarie residenti in Paesi a rischio, per le quali la policy a
presidio dei rischi e i relativi regolamenti attuativi e documenti di declinazione limiti stabiliscono
norme e principi per la gestione del credito concesso a clientela istituzionale residente e non
residente, nonché a clientela ordinaria residente in Paesi a rischio. Come nel caso della clientela
ordinaria, l’articolazione dei limiti si sostanzia in una serie di indicatori espressi in termini di:
allocazione di capitale, limiti di assunzione dei rischi in termini di distribuzione delle esposizioni
per classi di rating e Paese e in presidi qualitativi;
rischio di concentrazione single name, che stabilisce limiti massimi di esposizione sulla
singola controparte, al fine di limitare i rischi di instabilità che deriverebbero da elevati tassi di
concentrazione degli impieghi sui grandi prenditori nel caso di un eventuale default degli stessi;
–
Policy di offerta di mutui tramite intermediari, che disciplina le modalità di ricorso a reti
esterne per l’offerta di mutui a clientela non captive, al fine di contenere potenziali rischi di
credito, rischi operativi e rischi reputazionali;
–
Policy sulla portabilità, rinegoziazione, sostituzione ed estinzione anticipata dei mutui della
clientela diretta delle banche reti, che fornisce le linee guida del Gruppo UBI per la realizzazione
delle operazioni di portabilità attiva e passiva, di rinegoziazione, di sostituzione e di estinzione
anticipata (parziale o totale) dei mutui, nell’ottica di garantire (anche attraverso la definizione di
livelli minimi di servizio) la massima riduzione dei tempi, degli adempimenti e dei costi connessi,
203*
Nota Integrativa
nonché di dotare il Gruppo degli opportuni processi e strumenti per il presidio dei rischi relativi
(di credito, operativi e reputazionali);
–
Policy sulla portabilità, rinegoziazione, sostituzione ed estinzione anticipata dei mutui
intermediati, con riferimento all’operatività sui mutui intermediati sulla base di convenzioni tra le
società/ banche del Gruppo e specifiche reti distributive;
–
Policy sul rischio derivante da cartolarizzazioni, che definisce le linee guida che il Gruppo si
pone con riferimento alla gestione del rischio derivante dalle attività di cartolarizzazione;
–
Policy sul rischio residuo, che definisce gli orientamenti strategici relativi alla gestione del
“rischio residuo” definendo il processo di controllo sull’acquisizione e utilizzo delle tecniche di
attenuazione del rischio di credito per la mitigazione del rischio in oggetto.
–
Policy in materia di controlli interni a presidio delle attività di rischio e dei conflitti di
interesse nei confronti di soggetti collegati, che recepisce le disposizioni emanate da Banca
d’Italia. La policy definisce le linee guida e i criteri per l’adozione da parte del Gruppo nel suo
complesso e delle singole banche e società del Gruppo di opportuni assetti organizzativi, sistemi di
controlli interni e specifiche politiche interne a presidio di tale rischio nei due ambiti definiti dalla
normativa: limiti prudenziali e procedure deliberative.
–
Policy a presidio del rischio partecipativo che definisce opportuni presidi diretti a: contenere
il rischio di un eccessivo immobilizzo dell’attivo derivante da investimenti partecipativi in imprese
finanziarie e non finanziarie e, con specifico riferimento alle imprese non finanziarie, promuovere
una gestione dei rischi e dei conflitti di interesse conforme al criterio della sana e prudente
gestione.
2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito
La Banca impiega tecniche di mitigazione del rischio tipiche dell’attività bancaria acquisendo dalla
controparte, per talune tipologie di affidamenti, garanzie reali, immobiliari e finanziarie, e garanzie
personali. La determinazione dell’ammontare complessivo degli affidamenti concedibili allo stesso
cliente e/o gruppo giuridico ed economico tiene conto di appositi criteri per la ponderazione delle
diverse categorie di rischio e delle garanzie. In particolare, al valore di stima delle garanzie reali
vengono applicati “scarti” prudenziali, differenziati per tipologia di garanzia.
Le principali tipologie di garanzie reali accettate dal Gruppo sono rappresentate da:
ipoteca reale;
pegno.
Al fine di assicurare la sussistenza dei requisiti generali e specifici richiesti per il riconoscimento a
fini prudenziali delle garanzie reali, annoverate fra le tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM) –
secondo quanto previsto dalla Normativa di Vigilanza - il Gruppo UBI ha:
ridefinito i processi del credito relativi alla raccolta e gestione delle garanzie. Con particolare
riferimento alle garanzie ipotecarie, nelle Banche Rete è previsto l’obbligo di inserimento,
nell’apposito applicativo informatico a disposizione dei gestori, di tutti i dati relativi all’immobile
necessari a rendere la garanzia eligible. Particolare attenzione è stata posta all’obbligatorietà della
perizia ed alla tempestività di recupero delle informazioni ad essa inerenti, ivi comprese quelle
notarili (estremi di registrazione notarili), elementi determinanti per il perfezionamento della
garanzia.
recuperato per le garanzie ipotecarie in essere tutte le informazioni necessarie ad
assicurarne l’ammissibilità in linea con le disposizioni di Basilea 2 in termini di requisiti specifici.
204*
Nota Integrativa
2.4
Attività finanziarie deteriorate
La classificazione del portafoglio problematico coincide con quanto disposto dalla normativa e può
essere così sintetizzata:
•
crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa;
•
inadempienze probabili;
•
sofferenze.
Tale classificazione è stato oggetto di revisione ad inizio 2015 per disposizione normativa.
Oltre alle suddette classi, permane la fattispecie dei crediti problematici relativi al “rischio paese”
per esposizioni non garantite verso la clientela, istituzionale ed ordinaria, appartenente a paesi
definiti “a rischio” come definito dall’Organo di Vigilanza.
Nella categoria delle inadempienze probabili sono confluiti i precedenti stati di classificazione
“incagli” e “crediti ristrutturati”. Tali suddivisioni tuttavia permangono a livello gestionale.
In particolare, per quanto riguarda le inadempienze probabili (ex-incagli), al fine di ottimizzarne il
presidio se ne effettua, ad esclusivo fine gestionale, una suddivisione fra le posizioni in cui la
temporanea situazione di obiettiva difficoltà si ritenga risolvibile in brevissimo tempo, e le restanti
posizioni, per le quali si ritenga opportuno il disimpegno dalla relazione con un recupero
extragiudiziale entro un periodo di tempo superiore. Inoltre i “crediti scaduti e/o sconfinanti in via
continuativa” sono oggetto di controlli per determinarne, entro un limite massimo gestionale di
180 giorni, il rientro “in bonis” ovvero il passaggio ad altri stati di credito anomalo.
La gestione dei crediti problematici è presidiata in funzione del relativo livello di rischiosità ed è in
carico alle strutture organizzative preposte alla gestione del Credito Anomalo della Banca per
quanto riguarda i “crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa” e le “inadempienze
probabili” (ex-incagli). Per quanto riguarda le posizioni a “sofferenza”, le posizioni Ristrutturate/In
corso di Ristrutturazione, la gestione è in carico alla Capogruppo.
La valutazione dell’adeguatezza delle rettifiche di valore avviene analiticamente, per singola
posizione, assicurando adeguati livelli di copertura delle perdite previste.
L’analisi delle esposizioni deteriorate viene costantemente effettuata dalle singole unità operative
che ne presidiano i rischi e dalla Capogruppo.
La risoluzione da parte delle controparti dello stato di difficoltà è il fattore determinante per il
rientro delle posizioni ”in bonis”; tale evento è sostanzialmente concentrato nelle relazioni con
“crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa” ed in quelle classificate ad “Inadempienze
Probabili” (ex-incagli).
205*
Nota Integrativa
Informazioni di natura quantitativa
A. QUALITÀ DEL CREDITO
A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze,
rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale
A.1.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità
creditizia (valori di bilancio)
P o rt a fo g li/ q u a lità
E s p o s iz io n i
s c a dute
d e te rio ra te
In a d e m p ie n z e
p ro b a b ili
S o ff e re n z e
E s p o s iz io n i
s c a dute no n
d e t e rio ra t e
A t t iv ità n o n
d e t e rio ra t e
T o ta le
1. Attività fina nzia rie dis po nibili pe r la ve ndita
-
17.576
-
-
15.154.275
15 .17 1.8 5 1
2. Attività fina nzia rie de te nute s ino a lla s c a de nza
-
-
-
-
3.494.547
3 .4 9 4 .5 4 7
-
-
-
2.255
15.486.960
15 .4 8 9 .2 15
319.461
871.702
23.671
1.410.269
19.276.287
2 1.9 0 1.3 9 0
5. Attività fina nzia rie va luta te a l fa ir va lue
-
-
-
-
-
-
6. Attività fina nzia rie in c o rs o di dis m is s io ne
-
-
-
-
-
3. C re diti ve rs o ba nc he
4. C re diti ve rs o c lie nte la
-
To t a le 3 1.12 .2 0 15
3 19 .4 6 1
8 8 9 .2 7 8
2 3 .6 7 1
1.4 12 .5 2 4
5 3 .4 12 .0 6 9
5 6 .0 5 7 .0 0 3
To t a le 3 1.12 .2 0 14
3 18 .0 9 7
9 3 2 .3 2 8
3 0 .8 9 5
1.0 14 .8 8 2
5 6 .4 8 7 .3 7 1
5 8 .7 8 3 .5 7 3
Al 31 dicembre 2015 le esposizioni creditizie per cassa oggetto di misure di concessione ammontano
a circa 616 milioni di euro (di cui 392 milioni deteriorate e 224 milioni non deteriorate) e sono
relative a ‘Crediti verso clientela’ e ‘Attività finanziarie disponibili per la vendita; per ulteriori
informazioni si rimanda ai dettagli forniti nella tabella A.1.6.
Nella seguente tabella si presenta un’analisi dell’anzianità degli scaduti non deteriorati:
Esposiz ioni oggetto di concessioni
Portafogli/Qualità del credito
Scaduti fino a 3
mesi
1. Crediti verso banche
2. Crediti verso clientel a
Totale
31.12.2015
Scaduti da
oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
Altre Esposizioni
Scaduti da
oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Scaduti da
oltre 1 anno
Scaduti fino a
3 mesi
Scaduti da
Scaduti da oltre
Scaduti da oltre
oltre 3 mesi 6 mesi fino a 1
1 anno
fino a 6 mesi
anno
Totale
(Esposizione
Netta)
-
-
-
-
2.255
-
-
-
2.255
31.244
8.894
6.908
-
1.312.313
37.730
13.180
-
1.410.269
31.244
8.894
6.908
-
1.314.568
37.730
13.180
-
1.412.524
206*
Nota Integrativa
A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità
creditizia (valori lordi e netti)
A t t iv it à d e t e rio ra t e
P o rt a f o g li/ Q u a lit à
E s p o s iz io n e
Lo rd a
1. Attività fina nzia rie dis po nibili pe r la ve ndita
R e t t if ic h e
s p e c if ic h e
A t t iv it à n o n d e t e rio ra t e
E s p o s iz io ne
N e tta
E s p o s iz io ne
Lo rd a
17.576
-
17.576
2. Attività fina nzia rie de te nute s ino a lla s c a de nza
-
-
3. C re diti ve rs o ba nc he
-
-
4. C re diti ve rs o c lie nte la
R e t t if ic he di
p o rt a f o g lio
T o t a le
( E s po s iz io n e
ne tta )
E s po s iz io n e
N e tta
15.154.275
-
-
3.494.547
-
3.494.547
3 .4 9 4 .5 4 7
-
15.489.215
-
15.489.215
15 .4 8 9 .2 15
20.734.329
(47.773)
20.686.556
2 1.9 0 1.3 9 0
-
-
1.838.363
(623.529)
1.214.834
5. Attività fina nzia rie va luta te a l fa ir va lue
-
-
-
6. Attività fina nzia rie in c o rs o di dis m is s io ne
-
-
-
X
15.154.275
X
-
-
15 .17 1.8 5 1
-
-
T o t a le 3 1.12 .2 0 15
1.8 5 5 .9 3 9
( 6 2 3 .5 2 9 )
1.2 3 2 .4 10
5 4 .8 7 2 .3 6 6
( 4 7 .7 7 3 )
5 4 .8 2 4 .5 9 3
5 6 .0 5 7 .0 0 3
T o t a le 3 1.12 .2 0 14
1.9 3 9 .9 9 9
( 6 5 8 .6 7 9 )
1.2 8 1.3 2 0
5 7 .5 8 7 .14 2
( 8 4 .8 8 9 )
5 7 .5 0 2 .2 5 3
5 8 .7 8 3 .5 7 3
Per le cancellazioni operate nel corso dell’esercizio sui diversi portafogli di attività deteriorate si
rimanda ai dettagli forniti nella tabella A.1.7.
Port afogli/Qualità
Minusva lenze cumulate
1. Attività finanz iarie detenute per la negozia zione
2. Derivati di copertur a
Totale 31.12.2015
Altre attivit à
Attivit à di evidente scarsa qualità credit izia
Espo sizio ne net ta
E sposizione netta
(23)
2 39
-
-
1.082. 587
592. 409
(23)
239
1.674.996
Le attività finanziarie detenute per la negoziazione deteriorate si riferiscono principalmente al titolo
di debito Cogemeset 09/14 Step Coupon per 100 mila euro, e, per la parte residuale, a posizioni in
derivati, classificate come Attività di evidente scarsa qualità creditizia in correlazione con lo status
dei finanziamenti con le controparti di riferimento principali.
207*
Nota Integrativa
A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi, netti e
fasce di scaduto
Espos izione
Tipologie espos izioni/valo ri
lord a
Rettifiche di valore
specifiche
Attività d eteriorate
Fino a 3 mesi
Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6
mesi fino a 1
anno
Rettifiche d i val ore
di portafoglio
E sposizione
Netta
Attività no n
d eteriorate
Oltre 1 anno
A. Espo sizione per cassa
a) Soffe renze
di cui: espos izioni oggetto di conces sioni
b ) Inade mpienze p rob abili
di cui: espos izioni oggetto di conces sioni
-
-
-
-
X
-
X
-
-
-
-
-
X
-
X
-
-
-
-
-
X
-
X
-
-
-
-
-
X
-
X
-
c ) Esposizione scadute deteriorate
-
-
-
-
X
-
X
-
di cui: espos izioni oggetto di conces sioni
-
-
-
-
X
-
X
-
X
X
X
X
2.255
X
-
di cui: espos izioni oggetto di conces sioni
d ) Esposizion e scadute non d eteriorate
X
X
X
X
-
X
-
e ) Altre esposizioni non dete riorate
X
X
X
X
15.749.450
X
di cui: espos izioni oggetto di conces sioni
X
-
X
Totale A
X
-
X
-
X
-
-
15.751. 705
2 .255
-
-
15.749 .450
-
-
-
15.751.705
(6 1)
13.930 .414
B. Espo sizione fuori bil ancio
a) Deteriorate
1
b ) Non deteriorate
X
-
-
-
X
X
X
X
(1)
13.930.475
X
X
-
Totale B
1
-
-
-
13.930. 475
(1)
(61)
13.930.414
Totale A+B
1
-
-
-
29.682. 180
(1)
(61)
29.682.119
Non si segnalano posizioni verso banche oggetto di concessioni.
A.1.4 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate
lorde
Ca usali/Categ orie
Inade mpie nze
pr obabili
Soffer enze
A. Esposizione lorda iniziale
Espo sizio ni
scadute det eriorate
-
-
-
-
-
-
B. Variazioni in aume nto
15.015
-
-
B.1 ingr essi da esposiz ioni in bonis
- di cui: esposizioni cedute non cancella te
15.015
-
-
B.2 trasfer imenti da altre categorie d i esposizioni deteriorate
-
-
-
B.3 altre variazioni in aumento
-
-
-
C. Variazioni in diminuzione
(15.015)
-
-
-
-
-
C.1 uscite verso esposizioni in bonis
C.2 cancellazioni
(15.015)
-
-
C.3 incassi
-
-
-
C.4 realizz i per cessioni
-
-
-
C.5 perdite da cessione
-
-
-
C.6 trasfer imenti ad altre categorie d i esposizioni deteriorate
-
-
-
C.7 altre variazioni in diminuzi one
-
-
-
D. Esposizione lor da fina le
-
-
-
-
-
-
- di cui: esposizioni cedute non cancella te
Le cancellazioni riguardano i titoli obbligazionari subordinati BCA MARCHE 05/15 TV per 5
milioni di euro e BCA POP. ETRURIA 06/16 per 10 milioni di euro.
208*
Nota Integrativa
A.1.4bis Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni oggetto
di concessioni lorde distinte per qualità creditizia
Non si segnalano esposizioni creditizie per cassa verso banche oggetto di concessione.
A.1.5 Esposizioni creditizie per cassa verso banche deteriorate: dinamica delle rettifiche di
valore complessive
Causali/Catego rie
Soffer enze
A. Ret tifiche complessive iniziali
Inade mpie nze pro babili
Esposizioni scadut e
deter io rate
-
-
-
-
-
B. Variazio ni in aume nto
(15.015)
-
-
B. 1 rettif iche di valore
- di cui: esposizioni ced ute non cancella te
-
(15.01 5)
-
-
B. 2 perd ite da cessione
-
-
-
B. 3 trasferimenti da altre categor ie di esp osizioni d eter ior ate
-
-
-
B. 4 altre variazioni in aumento
-
-
-
C. Variazio ni in diminuzione
15.015
-
-
C. 1 ri prese di val ore da valutaz ione
-
-
-
C. 2 ri prese di val ore da incasso
-
-
-
C. 3 utili da cessione
-
-
-
15.0 15
-
-
C. 4 cancellazioni
C. 5 trasferimenti ad altre categor ie di esp osizioni d eter ior ate
-
-
-
C. 6 altre variazioni in di minuzione
-
-
-
-
-
-
-
-
-
D. Rettifiche complessive final i
- di cui: esposizioni ced ute non cancella te
209*
Nota Integrativa
A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi, netti e
fasce di scaduto
E s p o s iz io n e
T ip o lo g ie e s p o s iz io n i/ v a lo ri
lo rd a
R e t t if ic h e d i
v a lo re s p e c if ic h e
A t t iv it à d e t e rio ra t e
F in o a 3 m e s i
D a o lt re 3
m e s i f in o a 6
mesi
A t t iv it à n o n
d e t e rio ra t e
D a o lt re 6
m e s i f in o a
1 a nno
R e t t if ic h e d i
v a lo re d i
p o rt a f o g lio
E s p o s iz io n e
N e tta
O lt re 1 a n n o
A . E s p o s iz io n e p e r c a s s a
a ) S o ffe re n ze
343
420
7 67
7 0 4 .48 7
X
(3 8 6 .55 6 )
X
-
224
4 52
18 .9 4 5
X
(9 .3 17 )
X
10 .3 0 4
2 6 2 .9 6 9
8 0 .2 3 2
7 5 .0 63
7 0 6 .65 2
X
(2 3 5 .63 8 )
X
8 8 9 .2 7 8
19 2 .7 4 7
6 2 .7 11
4 0 .6 42
18 3 .03 8
X
(10 1.88 0 )
X
3 7 7 .2 5 8
90
14 .9 8 7
8 .8 17
1.111
X
(1.3 35 )
X
2 3 .6 7 0
8
502
3 .3 15
4 18
X
(2 12 )
X
d i c u i: e s p o s izio n i o g g e tto d i c o n c e s s io n i
b ) In a d e m p ie n ze p ro b a b ili
d i c u i: e s p o s izio n i o g g e tto d i c o n c e s s io n i
c ) E s p o s izio n e s c a d u te d e te rio ra te
d i c u i: e s p o s izio n i o g g e tto d i c o n c e s s io n i
d ) E s p o s izio n e s c a d u te n o n d e te rio ra te
X
X
X
X
1.4 19 .25 3
X
3 19 .4 6 1
4 .0 3 1
(8 .8 8 3 )
1.410 .3 7 0
d i c u i: e s p o s izio n i o g g e tto d i c o n c e s s io n i
X
X
X
X
4 7 .94 8
X
(9 0 2 )
4 7 .0 4 6
e ) A ltre e s p o s izio n i n o n d e te rio ra te
X
X
X
X
38 .16 7 .00 8
X
(3 8 .8 9 0 )
3 8 .12 8 .118
X
X
d i c u i: e s p o s izio n i o g g e tto d i c o n c e s s io n i
T o t a le A
2 6 3 .4 0 2
X
9 5 .6 3 9
X
8 4 .6 4 7
17 9 .62 7
1. 4 12 . 2 5 0
3 9 .5 8 6 . 2 6 1
X
(2 .2 9 8 )
( 6 2 3 .5 2 9 )
( 4 7 .7 7 3 )
17 7 .3 2 9
4 0 . 7 7 0 .8 9 7
B . E s p o s iz io n e f u o ri b ila n c io
a ) D e te rio ra te
12 .5 5 2
b ) N o n d e te rio ra te
X
-
-
-
X
X
X
X
3 .8 6 0 .5 13
(1.4 78 )
X
X
11.0 7 4
(2 0 .2 0 7 )
3 .8 4 0 .3 0 6
T o t a le B
12 .5 5 2
-
-
-
3 .8 6 0 . 5 13
( 1.4 7 8 )
( 2 0 .2 0 7 )
3 . 8 5 1.3 8 0
T o t a le A +B
2 7 5 .9 5 4
9 5 .6 3 9
8 4 .6 4 7
1. 4 12 . 2 5 0
4 3 .4 4 6 .7 7 4
( 6 2 5 .0 0 7 )
( 6 7 .9 8 0 )
4 4 . 6 2 2 .2 7 7
Si segnala che nella fascia di scaduto “Fino a 3 mesi” sono presenti 575 rapporti verso clientela (tra i
quali il titolo obbligazionario Sorgenia Spa One Coupon conv. cat. A) per un’esposizione lorda pari a
145,9 milioni (115,3 milioni di esposizione netta) oggetto di concessione deteriorate che nel ‘cure
period’ non presentano scaduti.
210*
Nota Integrativa
A.1.7
Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni
deteriorate lorde
C a u s a li/ C a t e g o rie
A . E s p o s iz io n e lo rd a in iz ia le
7 3 2 .8 9 6
B . Va ria z io n i in a u m e n t o
18 8 .6 2 4
B .1 ingre s s i da e s po s izio ni in bo nis
3 2 .4 2 3
-
3 15 .8 8 0
5 8 .9 15
8.759
194.720
57.368
164.199
58.525
25
15.666
62.635
1.522
( 2 15 .5 0 3 )
( 3 6 5 .8 9 8 )
( 6 6 .3 3 2 )
B .2 tra s fe rim e nti da a ltre c a te go rie di e s po s izio ni de te rio ra te
B .3 Altre va ria zio ni in a um e nto
C . Va ria z io n i in d im in u z io n e
1.17 4 .9 3 4
-
- di c ui e s po s izio ni c e dute no n c a nc e lla te
Es p o s iz io n i
s c a dute
d e t e rio ra t e
In a d m p ie n z e
p ro b a b ili
S o f f e re n z e
C .1 us c ite ve rs o e s po s izio ni in bo nis
(351)
(55.805)
(5.067)
(143.737)
(41.898)
-
C .3 inc a s s i
(45.337)
(80.347)
(2.536)
C .4 re a lizzi pe r c e s s io ni
(17.725)
-
-
C .5 pe rdite da c e s s io ne
(8.116)
-
-
(237)
(163.783)
(58.729)
-
(24.065)
-
C .2 c a nc e lla zio ni
C .6 tra s fe rim e nti a d a ltre c a te go rie di e s po s izio ni de te rio ra te
C .7 a ltre va ria zio ni in dim inuzio ne
D . E s p o s iz io n e lo rd a f in a le
7 0 6 .0 17
1.12 4 .9 16
-
- di c ui e s po s izio ni c e dute no n c a nc e lla te
2 5 .0 0 6
-
-
A.1.7bis Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni oggetto
di concessioni lorde distinte per qualità creditizia
Le modifiche normative contenute nella Circolare n. 22 – 4° aggiornamento si applicano a partire
dai bilanci chiusi al 31 dicembre 2015, fatta eccezione per l’informativa di Nota Integrativa sulla
dinamica delle esposizioni oggetto di concessioni, per la quale l’obbligo di compilazione è previsto
a far tempo dal bilancio 2016. Si omette, pertanto, la pubblicazione della tabella A.1.7 bis
“Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni oggetto di concessioni
lorde distinte per qualità creditizia”.
211*
Nota Integrativa
A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela deteriorate: dinamica delle rettifiche
di valore complessive
Causali/C ategor ie
A.Rett ifiche c omplessiv e iniziali
Esposizioni
scadute
deteriorat e
Inadempienze
pr obab ili
Soffer enze
( 414.544)
(242.606)
( 1.528)
-
-
-
( 146.118)
(128.441)
( 1.677)
B.1 rettifiche di valore
(81.549)
(124.250)
(965)
B.2 perdite da cessione
(8.116)
-
-
(52.362)
(1.097)
(284)
(4.091)
(3.094)
(428)
174.106
135.409
1.870
10.648
6.899
40
8.172
34.333
412
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aume nto
B.3 trasfer imenti da altre categorie di esposizione
deteriorate
B.4 altre variazioni in aumento
C.Variazioni in diminuzione
C.1 riprese di valore da va lutazione
C.2 riprese di valore da incasso
C.3 utili da cessione
C.4 cancellazioni
C.5 trasfer imenti ad altre categorie di esposizione
deteriorate
C.6 altre variazioni in diminuzi one
D. Rettifiche comple ssive finali
3.387
-
-
143.737
41.898
-
46
52.279
1.418
8.116
-
-
( 386.556)
(235.638)
( 1.335)
-
-
-
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
Le modifiche normative contenute nella Circolare n. 262 – 4° aggiornamento si applicano a partire
dai bilanci chiusi al 31 dicembre 2015, fatta eccezione per l’informativa di Nota Integrativa sulla
dinamica delle esposizioni oggetto di concessioni, per la quale l’obbligo di compilazione è previsto
a far tempo dal bilancio 2016.
Crediti verso clientela: valori lordi e netti
31.12.2015
Espo sizione lo rda
- Finanziamenti
- Titoli
Esposizioni
scadute
deteriorate
Inadempienze
probabili
Sofferenze
706.017
706.017
1.107.340
1.107.340
Crediti in bonis
25.006
25.006
20.734.329
20.622.985
-
-
-
Rettifiche di valore specifiche
(386.556)
(235.638)
(1.335)
X
111.344
- Finanziamenti
(386.556)
(235.638)
(1.335)
X
- Titoli
-
-
-
X
Rettifiche di valore di portafoglio
-
-
-
(47.773)
- Finanziamenti
-
-
-
(47.773)
- Titoli
-
-
-
-
Totale
319.461
871.702
23.671
20.686.556
212*
Nota Integrativa
A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni
A.2.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating esterni
Classi di rat ing esterni
Esposizioni
C lasse 1
A. Esposizioni creditizie per cassa
Classe 2
C lasse 3
Senza rating
Cla sse 4
Infragr uppo
Tot ale
Classe 5
Classe 6
10.879
1
7.980.018
22.588.279
56.695.024
123.452
7.196.065
18.753.346
42.984
25.155
267.144
469
1.705
-
-
252.390
245.180
792.043
25.155
267.144
469
1.705
-
-
252.390
245.180
792.043
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C. Garanzie r ilasciate
-
440.810
206.265
-
-
-
1.273.726
3.271.044
5.191.845
D. Impegni a eroga re fondi
-
4.721
286.052
-
-
-
1.250.545
10.246.370
11.787.688
B. Der iva ti
B.1 Derivati finanziari
B.2 Derivati creditizi
E. Alt re
Totale
-
220
-
-
-
-
9.998
-
10.218
148.607
7.908.960
19.246.132
44.689
10.879
1
10.766.677
36.350.873
74.476.818
Nella seguente legenda si espone la corrispondenza tra le classi di rating esterne indicate in tabella e le classi dalla società di riferimento
Moody’s.
Classe
Rating Moody's
1
Aaa,Aa,Aa1,Aa2,Aa3
2
A,A1,A2,A3
3
Baa,Baa1,Baa2,Baa3
4
Ba,Ba1,Ba2,Ba3
5
B,B1,B2,B3
Caa,Caa1,Caa2,Caa3,
Ca,C,DDD,DD,D
6
213*
Nota Integrativa
A.2.2
Distribuzione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating interni
C la s s i d i ra t in g in t e rn i
E s p o s iz io n i
S e n z a ra tin g
1
A . E s p o s iz io n i p e r c a s s a
B . D e riv a ti
B .1 De riva ti fina nzia ri
2
3
4
5
6
7
8
9
10
3 4 .9 12
5 2 4 .7 14
6 4 5 .7 7 9
3 9 5 .9 4 0
3 .5 7 4 .7 9 4
1.4 2 4 .3 2 5
6 5 6 .6 3 4
5 3 .8 3 2
6 3 .0 0 7
3 2 7 .0 7 5
-
2 7 .0 5 7
-
898
3 1.12 7
1.9 11
116 .9 4 1
6 .2 3 8
3 .3 5 6
13 .2 9 2
-
27.057
-
898
31.127
1.911
116.941
6.238
3.356
13.292
11
T o ta le
12
13
14
15 3 .3 12
8 7 .14 4
5 3 .7 7 6
4 2 .5 16
4 8 .4 8 4 .8 4 3
-
-
-
3 .2 9 2
5 8 7 .9 3 1
7 9 2 .0 4 3
-
-
-
3.292
587.931
7 9 2 .0 4 3
5 6 .5 2 2 .6 0 3
B .2 De riva ti c re ditizi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C . G a ra n z ie rila s c ia t e
-
2 2 0 .4 9 4
-
13 7 .4 12
4 6 2 .0 9 3
-
6 1.7 0 2
18 8 .8 4 7
-
8 .9 11
-
-
-
-
4 .112 .3 8 6
5 .19 1.8 4 5
D . Im p e g n i a e ro g a re fo n d i
-
2 10 .7 2 7
-
7 0 4 .5 6 4
18 8 .3 0 3
1.5 8 4
2 3 3 .6 11
6 0 .3 7 1
5 15
7 .3 12
-
-
-
649
10 .3 8 0 .0 5 1
11.7 8 7 .6 8 7
E . A lt re
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
10 .2 18
10 .2 18
3 4 .9 12
9 8 2 .9 9 2
6 4 5 .7 7 9
1.2 3 8 .8 14
4 .2 5 6 .3 17
1.4 2 7 .8 2 0
1.0 6 8 .8 8 8
3 0 9 .2 8 8
6 6 .8 7 8
3 5 6 .5 9 0
15 3 .3 12
8 7 .14 4
5 3 .7 7 6
4 6 .4 5 7
6 3 .5 7 5 .4 2 9
7 4 .3 0 4 .3 9 6
T o t a le
214*
Nota Integrativa
A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia
A.3.1
Esposizioni creditizie verso banche garantite
Garanzie reali (1)
Garanzie perso nali (2)
Derivati su crediti
Immobili
Valore
esposizio ne
netta
A ltre
garanzie
reali
Tito li
Ipoteche
Totale (1)+(2)
Leasing
finanziario
C LN
C rediti di firma
Altri derivati
Governi e
banche
centrali
Altri Enti
pubblici
Altri
soggetti
Banche
Go verni e
banche
centrali
Altri Enti
pubblici
A ltri
so ggetti
Banche
1. Es posizioni creditizie
per cassa garantite
1.1. totalmente garantite
702.679
15 .304
-
6 87.331
-
-
-
-
-
-
-
-
17
-
- di cui deteriorate
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
6
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
6
-
6
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.1. totalmente garantite
109.258
-
-
-
109.258
-
-
-
-
-
-
-
-
-
109.258
- di cui deteriorate
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
33.306
-
-
-
32.320
-
-
-
-
-
-
-
-
-
32.320
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.2. par zialmente garantite
- di cui deteriorate
702.652
2. Es posizioni creditizie
"fuori bilancio" garantite
2.2. par zialmente garantite
- di cui deteriorate
215*
Nota Integrativa
A.3.2
Esposizioni creditizie verso clientela garantite
Garanzie pers onali ( 2)
Garanzie reali ( 1)
Valo re
esposizione
netta
Derivati su cred iti
Immobili
CL N
Leasing
finanziario
Crediti d i firma
A ltri derivati
Altre
garanzie
reali
Titoli
Ip oteche
Totale (1)+(2)
Go verni e
banche
centrali
Altri Enti
pubblici
Go verni e
banche
centrali
Altri
soggetti
Banche
Altri Enti
pubblici
Banche
Altri
soggetti
1. Es posizioni cred itizie
per cassa garantite
1. 1. totalmente garantite
8.720. 444
5.435.3 94
-
1.588 .942
-
-
-
-
-
-
-
-
132.152
210 .993
- di cui deteriorate
933. 778
874.7 64
-
1 .915
-
-
-
-
-
-
-
-
898
27 .781
905.358
581. 015
31.6 81
-
51 .681
-
-
-
-
-
-
-
-
102.552
33 .777
219.691
49. 601
24.3 45
-
6 .828
-
-
-
-
-
-
-
-
618
3 .772
35.563
272. 344
59
-
74 .259
1 66.584
-
-
-
-
-
-
-
54
25 .316
266.272
1. 2. parzialmente garantite
- di cui deteriorate
2. Es posizioni cred itizie
"fuori bilancio" garantite
2. 1. totalmente garantite
- di cui deteriorate
2. 2. parzialmente garantite
- di cui deteriorate
7.367.481
-
1. 864
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
36. 182
-
-
4 .306
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2 .267
6.573
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
216*
Nota Integrativa
B. DISTRIBUZIONE E CONCENTRAZIONE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE
B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio)
(6.650)
461.593
(145.559)
250.822
(81.418)
10.681
(653)
Rettifiche valore
di portafoglio
6.154
Rettifiche valore
specifiche
(71.324)
Esposizione netta
Rettifiche valore
specifiche
89.767
Altri soggetti
Rettifiche valore
di portafoglio
Esposizione netta
Imprese non finanziarie
Rettifiche valore
di portafoglio
Rettifiche valore
specifiche
Rettifiche valore
di portafoglio
Rettifiche valore
specifiche
Esposizione netta
Società di
assicurazione
Società finanziarie
Esposizione netta
Rettifiche valore
di portafoglio
Rettifiche valore
specifiche
Esposizione netta
Rettifiche valore
di portafoglio
A ltri enti pubblici
Rettifiche valore
specifiche
Esp osizio ni/Controparti
Esposizione netta
Governi
A. Espo sizioni per cassa
A.1 Sofferenze
-
-
x
-
-
x
12.486
(20.28 2)
x
-
-
x
di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
A.2 Inadempienze probabili
-
-
x
-
-
x
di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
A.3 Esposizioni scadute
deteriorate
-
-
x
-
-
x
14.809
(4.11 5)
4.626
(2.75 0)
-
-
x
x
-
-
-
-
x
x
x
x
x
di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
A.4 Esposizioni non deteriorate
18.283 .241
x
-
21. 564
x
(12)
12. 761.543
x
(2.897 )
1 23.912
x
-
di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
Totale A
4. 084.846
x
(19.684 )
50.013
18.283.241
-
-
21.564
-
( 12)
12.788.838
(24.397)
( 2.897)
123.912
-
-
4.646.887
(1.108)
( 217.536)
(19.684)
217 .208
(294.950)
4 .150
(2.667)
412 .876
(85.964)
121 .810
(17.712)
12 .989
(682)
4 .031
(212)
4.263 .381
x
x
-
(25 .180)
174 .362
4.906.454
x
(2.0 92)
(381.596)
(25.180)
B. Espo sizioni "fuori bilancio "
B.1 Soffer enze
-
-
x
-
-
x
-
-
x
-
-
x
-
-
x
-
-
x
B.2 Inade mpienze prob abili
-
-
x
-
-
x
-
-
x
-
-
x
11.073
(1.478)
x
-
-
x
-
x
B.3 Altre attività deterior ate
B.4 Esposizioni non dete riorate
64 .547
x
-
89. 922
x
x
(78)
1. 302.284
x
(13.004 )
24.943
x
x
(5 7)
2. 149.444
x
x
(3.612 )
209 .166
x
x
(3 .457)
64.547
-
-
89.922
-
( 78)
1.302.284
-
(13.004)
24.943
-
(57)
2.160.517
( 1.478)
( 3.612)
209.166
-
(3.457)
Totale (A+B) 31.12.2015
18.347.788
-
-
111.486
-
( 90)
14.091.122
(24.397)
(15.901)
148.855
-
(57)
6.807.404
( 219.014)
(23.296)
5.115.620
(381.596)
(28.637)
Totale (A+B) 31.12.2014
21.905.473
-
(61)
114.482
-
(443)
14.065.900
(20.670)
(12.950)
133.782
-
(51)
6.608.170
( 235.537)
(28.946)
5.717.786
(406.532)
(62.065)
Totale B
217*
Nota Integrativa
B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio)
ITALIA
Esposizioni/Aree geografiche
Espos izione
netta
ALTRI PAESI EUROPEI
Rettifiche valore
co mplessive
Espo sizione
netta
AMERICA
Rettifiche valore
complessive
Esposizio ne
netta
ASIA
Rettifiche valore
comples sive
RESTO DEL MONDO
Rettifiche
valore
complessive
Espo sizione
netta
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
compless ive
A. Espo sizioni per cassa
A.1 Soffer enze
3 16.296
(3 80.169)
3.165
(6.387 )
-
-
-
-
-
-
A.2 Inadempienze probabili
8 68.278
(2 14.990)
21.000
(20.648 )
-
-
-
-
-
-
23.670
(1.335)
-
-
-
-
-
-
-
-
38.6 93.578
(46.384)
645.214
(1.384 )
156.17 9
(5)
27.780
-
1 5.738
-
39.901.822
(642.878)
669.379
(28.419)
156.179
(5)
27.780
-
15.738
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
11.073
(1.478)
-
-
-
-
-
-
-
-
A.3 Esposizioni scadute deteriorate
A.4 Esposizioni non deteriorate
TOTALE A
B. Espo sizioni "fuori bilancio "
B.1 Sofferenze
B.2 Inade mpienze prob abili
B.3 Altre attività deterior ate
B.4 Esposizioni non dete rior ate
TOTALE B
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.5 97.273
(20.192)
214.839
(15 )
28.19 4
-
-
-
-
-
3.608.346
(21.670)
214.839
(15)
28.194
-
-
-
-
-
Totale (A +B) 31.12.2015
43.510.168
(664.548)
884.218
(28.434)
184.373
(5)
27.780
-
15.738
-
Totale (A +B) 31.12.2014
47.952.113
(757.387)
580.623
( 9.859)
12.829
(6)
8
(3)
21
( 1)
218*
Nota Integrativa
B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso banche (valore di bilancio)
E sposizioni/Aree geografiche
ITALIA
Esposizione
netta
ALTRI PAESI EUROPE I
Rettifiche valore
complessive
Espo sizione
netta
AMERICA
Rettifiche valore
comples sive
Espos izione
netta
ASIA
Rettifiche valore
complessive
Espo sizione
netta
RESTO DEL MONDO
Rettifiche valore
comp lessive
Espo sizione
netta
Rettifiche valore
complessive
A. Espo sizioni per cassa
A.1 Sofferenze
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.2 Inadempienze probabili
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.3 Esposizioni scadute deteriorate
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.4 Esposizioni non deteriorate
-
14. 602.645
-
1.1 30.651
-
13.9 60
-
2 .839
-
1.611
-
14.602.645
-
1.130.651
-
13.960
-
2.839
-
1.611
-
B.1 Sofferenze
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B.2 Inade mpienze prob abili
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B.3 Altre attività deteriorate
-
(1)
-
-
-
-
-
-
-
-
2. 620.582
(56)
11.2 98.115
(4 )
-
-
1 .499
(1)
-
-
TOTALE A
B. Espo sizioni "fuori bilancio "
B.4 Esposizioni non dete riorate
TOTALE B
2.620.582
(57)
11.298.115
(4)
-
-
1.499
(1)
-
-
Totale (A +B) 31.12.2015
17.223.227
(57)
12.428.766
(4)
13.960
-
4.338
(1)
1.611
-
Totale (A +B) 31.12.2014
16.172.178
(1)
16.695.193
(16)
5.027
-
1.117
-
160
-
219*
Nota Integrativa
B.4 Grandi esposizioni
Sulla base delle circolari n.285 del 17 dicembre 2013 e n.286 del 17 dicembre 2013, il numero dei
grandi rischi esposto in tabella è stato determinato facendo riferimento alle “esposizioni” non
ponderate, incluse quelle verso controparti del Gruppo, di importo nominale pari o superiore al
10% del Patrimonio di Vigilanza, dove per “esposizioni” si intende la somma delle attività di rischio
per cassa e delle operazioni fuori bilancio (escluse quelle dedotte dal patrimonio di vigilanza) nei
confronti di un cliente o di un gruppo di clienti connessi, senza l’applicazione dei fattori di
ponderazione.
Tali criteri espositivi portano a ricomprendere nella tabella di Bilancio relativa ai grandi rischi
anche soggetti che – pur con ponderazione pari allo 0% - presentano un’esposizione non
ponderata pari o superiore al 10% del patrimonio valido ai fini dei grandi rischi.
Le singole banche appartenenti a gruppi bancari sono sottoposte ad un limite individuale pari al
25% del proprio Patrimonio di Vigilanza. Quest’ultimo limite è riferito alla “posizione di rischio”
ovvero l’esposizione ponderata secondo le regole previste dalla presente disciplina.
31.12.2015
Numero p osizi oni
4
Esposizione
80. 085 .957
di cu i infragrup po
52.9 59.0 35
Posizione di rischio
di cu i infragrup po
-
Le esposizioni nei confronti di altre società del Gruppo ammontano a 52,959 miliardi (0
considerando i fattori di ponderazione). Gli altri “grandi rischi” sono rappresentate da esposizioni
verso: il Ministero dell’Economia e delle Finanza per 1,5 miliardi (0 considerando i fattori di
ponderazione); la Cassa di Compensazione e Garanzia per 7,4 miliardi (0 considerando i fattori di
ponderazione); il Tesoro dello Stato per 18,2 miliardi di euro (0 considerando i fattori di
ponderazione).
C. Operazioni di cartolarizzazione
Informazioni di natura qualitativa
Le operazioni di cartolarizzazione con sottostanti portafogli originati da banche del Gruppo UBI
non sono oggetto di trattazione nella presente sezione, in quanto i titoli cartolarizzati sono stati
interamente sottoscritti da ciascun originator all’atto dell’emissione. Come previsto dalla
normativa, non vengono pertanto compilate le relative sezioni della Nota integrativa; per
completezza d’informazione, si riportano comunque di seguito le principali caratteristiche delle
operazioni in essere alla data di redazione della presente nota o estinte nell’esercizio appena
concluso.
Operazione UBI Finance 3
La strutturazione dell’operazione UBI Finance 3, è stata avviata alla fine del 2010 mediante
cessione ad una società veicolo denominata UBI Finance 3 Srl21 di un portafoglio di 2,8 miliardi di
euro di finanziamenti prevalentemente a piccole medie imprese, classificati in bonis, detenuti dalla
Banca Popolare di Bergamo Spa; i titoli cartolarizzati sono stati quindi emessi dalla società veicolo
nel successivo esercizio 2011.
L’operazione era finalizzata alla costituzione di titoli da utilizzarsi quali poste stanziabili: a tal
fine i titoli emessi sono stati interamente riacquistati dall’originator Banca Popolare di Bergamo,
che successivamente ha messo i titoli Senior a disposizione della Capogruppo - tramite operazioni
21
La società è oggetto di consolidamento integrale da parte della Capogruppo UBI Banca secondo le norme
contabili vigenti.
220*
Nota Integrativa
di pronti contro termine – per essere utilizzati in operazioni di rifinanziamento con gli Istituti
Centrali.
Di seguito si espongono le caratteristiche dei titoli emessi:
•
Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 1.863.600.000,00 a tasso variabile, scadenza
2050, con rating attribuito da Fitch e Moody’s (ridotto successivamente ad A+ per Fitch e Aa2 per
Moody’s in seguito al progressivo declassamento del rating dell’Italia e della Capogruppo UBI
Banca operato dalle due agenzie negli esercizi 2011 e 2012);
•
Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 897.300.000,00, scadenza 2050, senza rating
e con rendimento pari all’additional return dell’operazione; questi titoli sono interamente detenuti
dall’originator Banca Popolare di Bergamo.
A partire dalla data di pagamento del 24 aprile 2013 si è proceduto al progressivo
ammortamento del titolo Classe A, per complessivi 1,738 miliardi di euro.
Nel corso del quarto trimestre del 2015, in considerazione del ridotto valore residuo del
portafoglio cartolarizzato e dei titoli stanziabili da esso garantiti, l’operazione è stata chiusa
anticipatamente. In data 12 novembre 2015 i titoli sono stati ritirati dal pool di garanzie presso la
Banca d’Italia, mentre il successivo 26 novembre è stata sottoscritta dalle varie controparti la
documentazione necessaria per procedere al riacquisto del portafoglio da parte dell’originator
Banca Popolare di Bergamo (perfezionato con data economica e contabile dal 16 novembre) alla
chiusura dei contratti swap ed alla estinzione dei titoli cartolarizzati avvenuta nel successivo mese
di dicembre.
Alla data di pagamento straordinaria del 17 dicembre, quindi, coerentemente con quanto
previsto dalla contrattualistica dell’operazione, UBI Finance 3 ha proceduto:
- all’integrale rimborso dei titoli Senior;
- al regolamento della chiusura dei contratti di swap;
- alla restituzione a Banca Popolare di Bergamo, in qualità di Finanziatore Subordinato, del
finanziamento di complessivi 122,6 milioni di euro concesso a copertura del rischio di “set-off” sui
crediti ceduti22;
- alla restituzione ad UBI Banca della somma di 28 milioni di euro erogata a favore di UBI
Finance 3 in qualità di Liquidity Facility Provider, per fronteggiare il rischio di eventuali
temporanee carenze di liquidità durante la vita dell’operazione;
- al pagamento dell’ excess spread ed all’integrale rimborso dei titoli Junior.
22
Si tratta del rischio che i debitori ceduti, in caso di default dell’originator Banca Popolare di Bergamo, possano
opporre in compensazione alla Società Veicolo cessionaria i crediti da essi vantati per le somme depositate presso
l’originator precedentemente alla cessione dei rispettivi finanziamenti.
221*
Nota Integrativa
In tale occasione è stato inoltre rimborsato ad UBI Banca il deposito a garanzia del c.d. “rischio
di commingling”23, pari a 27,6 milioni di euro alla data di estinzione dell’operazione.
Nella tabella seguente si riporta l’ammontare rimborsato per le due classi di titoli:
UBI FINANCE 3 TITOLI
CARTOLARIZZATI
Class A
Class B
Total
ISIN
IT0004675861
IT0004675879
Valore Nominale
all'emissione
Valore rimborsato al
31.12.2015
Valore Nominale
Residuo al
31.12.2015
% rimborsata
1.863.600.000,00
1.863.600.000,00
0,00
100,0%
897.300.000,00
897.300.000,00
0,00
100,0%
2.760.900.000,00
2.760.900.000,00
0,00
100,0%
Nell’ambito dell’operazione di cartolarizzazione, il ruolo di Cash Manager, Paying Agent ed
English Account Bank è stato svolto da The Bank of New York Mellon, mentre UBI Banca, in
qualità di Capogruppo, ha ricoperto il ruolo di Italian Account Bank, Calculation Agent e Servicer.
L’originator Banca Popolare di Bergamo, ha svolto in qualità di Sub-servicer, l’attività di incasso e
la gestione dei rapporti cartolarizzati (con esclusione dei rapporti passati a sofferenza, gestiti
dall’Area Credito Anomalo e Recupero Crediti della Capogruppo).
Gli incassi percepiti nel corso dell’esercizio 2015 ammontano a 250 milioni di euro.
I compensi spettanti, per l’esercizio 2015 e fino alla chiusura dell’operazione, per le attività sopra
indicate ammontano rispettivamente a 407 mila euro per Banca Popolare di Bergamo e 323 mila
euro per UBI Banca.
Operazioni di Cartolarizzazione UBI SPV BPA 2012, UBI SPV BPCI 2012 e UBI SPV BBS
2012
Nel corso dell’esercizio 2012 è stata completata la contemporanea strutturazione di tre nuove
operazioni di cartolarizzazione, mediante cessione a tre nuove società veicolo, denominate UBI
SPV BPA 2012 Srl, UBI SPV BPCI 2012 Srl e UBI SPV BBS 2012 Srl.24, di finanziamenti a piccole
medie imprese, classificati in bonis e detenuti rispettivamente da Banca Popolare di Ancona,
Banca Popolare Commercio ed Industria e Banco di Brescia.
Anche queste nuove cartolarizzazioni sono state strutturate con l’obiettivo di costituire per il
Gruppo poste stanziabili presso gli Istituti Centrali, secondo il modello sopra descritto; di
conseguenza anche in questa occasione le banche originator hanno sottoscritto all’atto
dell’emissione l’intero ammontare dei titoli cartolarizzati, per poi mettere a disposizione di UBI
Banca, tramite operazioni di pronti contro termine, i soli titoli di classe A.
Si riporta di seguito, per ciascuna cartolarizzazione, le caratteristiche dei titoli, emessi
contestualmente per tutte e tre le operazioni in data 30 ottobre 2012:
1)
Cartolarizzazione UBI SPV BPA 2012
•
Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 709.800.000 a tasso variabile, scadenza
2057, dotati all’emissione di rating A- da parte di Standard & Poor’s e A (low) da parte di DBRS;
23 Il rischio di commingling è relativo al ruolo di Account Bank svolto dalla Capogruppo e rappresenta il rischio che
si verifichi, in caso di downgrade che comporti il trasferimento dei conti correnti della SPV dal Gruppo UBI ad una
società terza, il mancato trasferimento immediato su tali conti delle somme incassate dal Servicer.
.24 Le società sono oggetto di consolidamento integrale da parte della Capogruppo UBI Banca secondo le norme
contabili vigenti.
24 Le società sono oggetto di consolidamento integrale da parte della Capogruppo UBI Banca secondo le norme
contabili vigenti.
222*
Nota Integrativa
•
Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 307.800.000, scadenza 2057, senza rating e
con rendimento pari all’additional return dell’operazione.
2)
Cartolarizzazione UBI SPV BPCI 2012
•
Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 575.600.000 a tasso variabile, scadenza
2057, dotati all’emissione di rating A- da parte di Standard & Poor’s e A (low) da parte di DBRS;
•
Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 277.100.000, scadenza 2057, senza rating e
con rendimento pari all’additional return dell’operazione.
3)
Cartolarizzazione UBI SPV BBS 2012
•
Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 644.600.000 a tasso variabile, scadenza 2057,
dotati all’emissione di rating A- da parte di Standard & Poor’s e A (low) da parte di DBRS;
•
Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 244.400.000, scadenza 2057, senza rating e
con rendimento pari all’additional return dell’operazione.
Anche in questo caso, i rating assegnati ai titoli di cui sopra – che restano validi anche al 31
dicembre 2015 - sono compatibili con i requisiti per la stanziabilità presso la Banca Centrale.
L’ammortamento dei titoli è iniziato alla data di pagamento del 7 luglio 2014; a partire da tale
data sono stati parzialmente rimborsati i titoli Classe A.
Si riporta nella tabella seguente, per ciascuna operazione, gli importi rimborsati ed il valore
residuo dei titoli alla data di riferimento del presente bilancio:
UBI SPV BPA 2012 SRL TITOLI CARTOLARIZZATI
ISIN
Class A
IT0004841141
709.800.000
365.584.506
344.215.494
51,5%
Class B
IT0004841158
307.800.000
0
307.800.000
0,0%
1.017.600.000
365.584.506
652.015.494
35,9%
Total
Valore Nominale
all'emissione
Valore rimborsato al
31.12.2015
Valore rimborsato
al 31.12.2015
Valore Nominale
Residuo al 31.12.2015
%
rimborsata
UBI SPV BPCI 2012 SRL TITOLI CARTOLARIZZATI
ISIN
Class A
IT0004840994
575.600.000
418.069.723
157.530.277
72,6%
Class B
IT0004841000
277.100.000
0
277.100.000
0,0%
852.700.000
418.069.723
434.630.277
49,0%
Total
Valore Nominale
all'emissione
Valore Nominale
Residuo al 31.12.2015
%
rimborsata
UBI SPV BBS 2012 SRL TITOLI CARTOLARIZZATI
ISIN
Valore Nominale
all'emissione
Valore rimborsato
al 31.12.2015
Valore Nominale
Residuo al 31.12.2015
% rimborsata
Class A
IT0004841125
644.600.000
404.601.316
239.998.684
62,8%
Class B
IT0004841133
244.400.000
0
244.400.000
0,0%
889.000.000
404.601.316
484.398.684
45,5%
Total
223*
Nota Integrativa
Si segnala, per completezza di informazione, che alla successiva data di pagamento del 7
gennaio 2016 sono stati fatti ulteriori rimborsi sui titoli Classe A, pari a 68,2milioni per UBI SPV
BPA 2012, 41,2milioni per UBI SPV BPCI 2012 e 48,9milioni per UBI SPV BBS 2012.
I titoli Classe B di ciascuna operazione, invece, in virtù delle clausole di subordinazione, non
hanno finora ricevuto alcun rimborso.
Per quanto riguarda il portafoglio originariamente ceduto, esso ammontava complessivamente a
2,76 miliardi di euro, così ripartiti fra le tre banche originator: 1,017 miliardi Banca Popolare di
Ancona, 852 milioni Banca Popolare Commercio Industria e 889 milioni Banco di Brescia.
Le operazioni in esame sono operazioni “revolving”: era pertanto prevista la possibilità, entro 18
mesi dall’emissione, di ulteriori cessioni di mutui da parte delle banche originator, da finanziarsi
da parte delle società veicolo con gli incassi generati da ciascun portafoglio cartolarizzato.
Coerentemente con tale previsione, nel primo trimestre del 2014 è stata perfezionata un’ulteriore
cessione di attivi per complessivi 647 milioni di euro, così ripartiti fra le tre cartolarizzazioni (in
termini di debito residuo capitale):
-
Banca Popolare di Ancona / UBI SPV BPA 2012: euro 317 milioni;
-
Banca Popolare Commercio ed Industria / UBI SPV BPCI 2012: euro 137 milioni;
-
Banco di Brescia / UBI SPV BBS 2012: euro 193 milioni.
Nel corso del primo trimestre 2014, inoltre, ciascuna Banca Originator, con la finalità di
migliorare la qualità complessiva del portafoglio, aveva perfezionato un’operazione di riacquisto
volontario di crediti in bonis a rischio alto, riguardante 136 milioni di euro di crediti dei portafogli
inizialmente ceduti; gli importi riacquistati per ogni originator / SPV (in termini di debito residuo
capitale) sono stati:
-
Banca Popolare di Ancona / UBI SPV BPA 2012: euro 42 milioni
-
Banca Popolare Commercio ed Industria / UBI SPV BPCI 2012: euro 27 milioni
-
Banco di Brescia / UBI SPV BBS 2012: euro 67 milioni
Una nuova operazione di riacquisto crediti è stata effettuata nel terzo trimestre del 2015: in
questo caso le tre banche originator hanno riacquistato crediti deteriorati per 69 milioni di euro
complessivi di debito residuo capitale. L’operazione è stata perfezionata in data 30 ottobre (con
efficacia contabile ed economica dal precedente 19 ottobre); i crediti riacquistati per ogni
originator / SPV, sempre in termini di debito residuo capitale, sono i seguenti:
-
Banca Popolare di Ancona / UBI SPV BPA 2012: euro 35 milioni
-
Banca Popolare Commercio ed Industria / UBI SPV BPCI 2012: euro 13 milioni
-
Banco di Brescia / UBI SPV BBS 2012: euro 21 milioni
Tenuto conto delle operazioni sopra descritte, e del naturale ammortamento dei finanziamenti, il
portafoglio complessivamente ceduto dalle tre banche originator – anche in questo caso ancora
contabilmente inscritto nei bilanci degli originator- si attesta al 31 dicembre 2015 a 1,455miliardi
di euro di debito residuo capitale.
224*
Nota Integrativa
Nelle tabelle seguenti si riporta, per ciascuna banca cedente, la distribuzione del portafoglio
cartolarizzato per tipologia qualitativa dei crediti al 31.12.2015 in base alla classificazione nel
bilancio dell’originator (in termini di valore netto di bilancio) ed alla classificazione della
reportistica dell’operazione (in termini di debito residuo capitale):
1)
Cartolarizzazione UBI SPV BPA 2012
TIPOLOGIA DI CREDITI
(classificazione di bilancio)
Esposizioni non deteriorate
Esposizioni scadute non deteriorate
Esposizioni scadute deteriorate
Inadempienze probabili
Sofferenze
TIPOLOGIA DI CREDITI
(classificazione ai fini dell'operazione)
531.807
19.800
2.284
38.590
Performing Loans
Debito residuo capitale
al 31.12.2015
(migliaia di euro)
543.615
Arrears Loans
COLLATERAL PORTFOLIO
Defaulted Loans
TOTALE PORTAFOGLIO
UBI SPV BPA 2012
4.326
TOTALE Attivi ceduti da Banca
Popolare di Ancona a UBISPV BPA 2012
2)
Valore di bilancio
al 31.12.2015
(migliaia di euro)
5.631
549.246
50.792
600.038
596.807
Cartolarizzazione UBI SPV BPCI 2012
TIPOLOGIA DI CREDITI
(classificazione di bilancio)
Esposizioni non deteriorate
Esposizioni scadute non deteriorate
Esposizioni scadute deteriorate
Inadempienze probabili
Sofferenze
TOTALE Attivi ceduti da Banca Pop.
Comm. Industria a UBISPV BPCI 2012
Valore di bilancio
al 31.12.2015
(migliaia di euro)
371.646
TIPOLOGIA DI CREDITI
(classificazione ai fini
dell'operazione)
Performing Loans
15.658
Arrears Loans
4.820
COLLATERAL
PORTFOLIO
16.787
2.023
Defaulted Loans
TOTALE PORTAFOGLIO
UBI SPV BPCI 2012
Debito residuo capitale
al 31.12.2015
(migliaia di euro)
383.303
3.398
386.701
25.721
412.422
410.934
225*
Nota Integrativa
3)
Cartolarizzazione UBI SPV BBS 2012
TIPOLOGIA DI CREDITI
(classificazione di bilancio)
Esposizioni non deteriorate
Valore di bilancio
al 31.12.2015
(migliaia di euro)
393.163
Esposizioni scadute non deteriorate
15.074
Esposizioni scadute deteriorate
2.902
Inadempienze probabili
23.284
Sofferenze
TOTALE Attivi ceduti da Banco di
Brescia a UBISPV BBS 2012
6.242
TIPOLOGIA DI CREDITI
(classificazione ai fini
dell'operazione)
Debito residuo capitale
al 31.12.2015
(migliaia di euro)
Performing Loans
405.554
Arrears Loans
3.099
COLLATERAL PORTFOLIO
408.653
Defaulted Loans
34.196
TOTALE PORTAFOGLIO
UBI SPV BPA 2012
442.849
440.665
La struttura dell’operazione, conformemente al modello adottato anche per le altre operazioni,
prevede che UBI Banca, in qualità di Capogruppo, svolga il ruolo di Servicer mentre le attività di
incasso e la gestione dei rapporti cartolarizzati sono effettuate dalle tre banche originator, in
qualità di Sub-servicer (anche in questo caso con esclusione dei rapporti passati a sofferenza,
gestiti dall’Area Credito Anomalo e Recupero Crediti della Capogruppo).
Gli incassi percepiti nel corso dell’esercizio 2015 sono rappresentati, per ogni singola Banca
Originator, nella tabella seguente:
INCASSI
(dati in migliaia di euro)
incassi esercizio 2015
TOTALE
447.635
SVP 2012 BPA BANCA
POP.ANCONA
187.059
SVP 2012 BPCI BANCA
POP.COMMERCIO ED
INDUSTRIA
121.404
SVP 2012 BBS BANCO DI BRESCIA
139.172
Il compenso spettante ad UBI Banca per l’esercizio 2015 per le attività di servicing sopra indicate
ammonta in totale ad euro 542 mila, mentre per i tre Sub-servicer i compensi sono
rispettivamente: 268 mila euro per Banca Popolare di Ancona, 185 mila euro per Banca Popolare
Commercio ed Industria e 199 mila euro per il Banco di Brescia.
Le tre banche originator svolgono inoltre il ruolo di Subordinated Loan Provider: al fine di
costituire una riserva di cassa per fronteggiare alcuni rischi connessi con le operazioni, nel 2012
sono stati infatti erogati da ciascuna banca originator dei finanziamenti subordinati, del valore
rispettivamente di:
- 26,6 milioni di euro da parte della Banca Popolare di Ancona, incrementati di 8,8 milioni
nell’esercizio 2013 e di ulteriori 11,3 milioni nel 2014, in occasione della cessione “revolving”;
- 26,3 milioni di euro da parte della Banca Popolare Commercio ed Industria, incrementati di
ulteriori 4,9 milioni in occasione del “revolving” del 2014;
- 22,9 milioni di euro da parte del Banco di Brescia, incrementati successivamente di 2,8 milioni
nell’esercizio 2013 e di ulteriori 3,6 milioni in occasione del “revolving” del 2014.
Il supporto finanziario prestato dalle banche del Gruppo alle operazione in esame ammonta
quindi alla data del 31.12.2015 a 107,2 milioni di euro complessivi.
Come già per le altre operazioni sopra descritte, il ruolo di Cash Manager, Paying Agent ed
English Account Bank è svolto, per tutte e tre le operazioni da The Bank of New York Mellon.
226*
Nota Integrativa
Inoltre, in linea prudenziale al fine di rispettare i requisiti di eleggibilità anche in scenari di
stress di mercato, per queste tre operazioni si è proceduto, ad inizio 2015, alla nomina di un Back
up Servicer Facilitator.
Operazione 24-7 Finance
L’operazione di cartolarizzazione 24-7 Finance Srl è stata effettuata nel corso dell’esercizio 2008
con sottostanti attivi detenuti da Banca 24-7 Spa, società come noto incorporata in UBI Banca
nell’esercizio 2012.
Le tipologie di attivi, a suo tempo cartolarizzati mediante cessione ad una unica società veicolo
24-7 Finance srl, erano rappresentate da tre diversi portafogli:
1) Mutui: crediti in bonis derivanti da Mutui ipotecari concessi a privati residenti in Italia,
garantiti da ipoteca di primo grado su beni immobili residenziali situati in Italia ed interamente
edificati;
2) Cessioni del Quinto: crediti in bonis derivanti da Cessioni del Quinto dello stipendio a privati
residenti in Italia, garantiti da clausola “riscosso per non riscosso” e da assicurazione su perdita
di impiego;
3) Prestiti al consumo: crediti in bonis derivanti da Prestiti Personali e Prestiti Finalizzati
rilasciati a privati residenti in Italia.
Su tali attivi erano state strutturate da parte di 24-7 Finance tre diverse emissioni di titoli
cartolarizzati.
L’operazione di cartolarizzazione avente per oggetto Finanziamenti contro Cessione del Quinto
dello stipendio è stata chiusa anticipatamente nel corso dell’esercizio 2011.
Analogamente nel corso dell’esercizio 2012 è stata chiusa anticipatamente anche l’operazione
avente per sottostante il portafoglio di Prestiti al consumo.
Al 31.12.2015 pertanto è ancora in essere soltanto l’operazione Mutui, il cui portafoglio
ammonta, a tale data, a 1,320 miliardi di euro (debito residuo capitale).
Nelle tabelle seguenti si riporta la distribuzione del portafoglio cartolarizzato per tipologia
qualitativa dei crediti al 31.12.2015 in base alla classificazione nel bilancio dell’originator (in
termini di valore netto di bilancio) ed alla classificazione della reportistica dell’operazione (in
termini di debito residuo capitale “vista cliente”):
TIPOLOGIA DI CREDITI
(classificazione di bilancio)
Esposizioni non deteriorate
Esposizioni scadute non deteriorate
Esposizioni scadute deteriorate
Inadempienze probabili
Sofferenze
TOTALE Attivi ceduti da UBI BANCA
a 24-7 Finance
Valore di bilancio
al 31.12.2015
(migliaia di euro)
TIPOLOGIA DI CREDITI
(classificazione ai fini
dell'operazione)
1.082.824
Performing Loans
45.894
Arrears Loans
3.901
COLLATERAL PORTFOLIO
117.114
80.925
Defaulted Loans
TOTALE PORTAFOGLIO 247 FINANCE
Debito residuo capitale
al 31.12.2015
(migliaia di euro)
1.063.496
45.597
1.109.093
211.238
1.320.331
1.330.658
227*
Nota Integrativa
Di seguito si riportano le caratteristiche dei titoli emessi:
•
Titoli di classe A (titoli senior): nominale 2.279.250.000 euro, a tasso variabile, a cui è stato
inizialmente attribuito rating Aaa da parte di Moody’s; l’attuale livello di rating per Moody’s è Aa3,
mentre il secondo rating - attribuito da DBRS nell’esercizio 2011 per ottemperare ai requisiti di
stanziabilità - è pari ad A (high).
•
Titoli di classe B (titoli junior): nominale 225.416.196 euro, scadenza 2055, senza rating e
con rendimento pari all’additional return del portafoglio sottostante.
I titoli cartolarizzati sono interamente posseduti da UBI Banca che utilizza le tranche senior,
come per i titoli delle cartolarizzazioni sopra descritte, quale poste stanziabili per il
rifinanziamento presso gli Istituti Centrali.
L’ammortamento dei titoli Classe A è iniziato a partire dal febbraio 2010; si riporta nella tabella
seguente il totale ammortizzato ed il valore residuo dei titoli al 31.12.2015:
24/7 FINANCE SRL - TITOLI
CARTOLARIZZATI
ISIN
Class A
IT0004376437
Class B
IT0004376445
Total
Valore Nominale
all'emissione
Valore rimborsato al
31.12.2015
Valore Nominale
Residuo al 31.12.2015
2.279.250.000
1.344.400.250
934.849.750
59,0%
225.416.196
0
225.416.196
0,0%
2.504.666.196
1.344.400.250
1.160.265.946
53,7%
% rimborsata
Nell’ambito dell’operazione, il ruolo di Cash Manager, Calculation Agent e Paying Agent è svolto
da Bank of New York Mellon che agisce anche in qualità di Account Bank.
Banca 24-7, ricopriva, oltre al ruolo di originator, anche la funzione di Servicer dell’operazione,
ruolo che adesso è svolto da UBI Banca a seguito della intervenuta fusione delle due entità.
Il compenso spettante ad UBI Banca per le attività di servicing, svolte nel corso dell’esercizio
2015, ammonta complessivamente ad euro 447mila, mentre gli incassi complessivamente
realizzati nell’ambito dell’attività di servicing ammontano, per l’esercizio 2015, a 153 milioni di
euro.
Si segnala per completezza che Banca 24-7 Finance svolgeva anche il ruolo di Subordinated
Loan Provider avendo erogato un finanziamento subordinato atto a costituire una riserva iniziale
di cassa destinata a fronteggiare eventuali carenze di liquidità dell’operazione; al momento della
fusione in UBI Banca nel 2012 era in essere un finanziamento subordinato di 24,4 milioni di
euro, incrementato successivamente, nel corso dell’esercizio 2013, di ulteriori 73 milioni di euro.
Il supporto finanziario prestato da UBI Banca alla cartolarizzazione, considerato che dal 2012
non sono stati effettuati rimborsi del finanziamento, ammonta a 97,6 milioni di euro.
Operazione UBI Lease Finance 5
Nell’ambito del processo di accentramento presso la Capogruppo delle attività amministrative e
di controllo delle società del Gruppo, a partire dal 1 novembre 2015 UBI Banca ha assunto anche
il ruolo di Servicer nell’operazione di Cartolarizzazione UBI Lease Finance 5, strutturata nel 2008
con attivi di pertinenza della controllata UBI Leasing. Contestualmente UBI Leasing ha assunto il
ruolo di Sub-servicer per la gestione dei portafogli cartolarizzati, ivi incluse le pratiche passate a
sofferenza.
Il compenso spettante ad UBI Banca per l’attività di Servicing svolta nei mesi di novembre e
dicembre 2015, ammonta a 19 mila euro.
Per una descrizione dettagliata dell’operazione UBI Lease Finance 5 si fa rimando a quanto
indicato nella corrispondente sezione del Bilancio Consolidato.
228*
Nota Integrativa
Informazioni di natura quantitativa
C.1 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione “proprie” ripartite
per tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni
Non si evidenziano esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazioni proprie.
C.2 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di “terzi” ripartite
per tipologia delle attività cartolarizzate e per tipo di esposizione
Non si rilevano esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione di “terzi”.
C.3 Società veicolo per la cartolarizzazione
Si segnala la sola operazione di cartolarizzazione legata alla 24-7 Finance, le cui caratteristiche
sono ampiamente descritte in precedenza nella parte relativa alle informazioni di natura
qualitativa
C.4 Società veicolo per la cartolarizzazione non consolidate
Per l’informativa di cui alla presente voce si rimanda a quanto descritto nel Bilancio Consolidato.
C.5 Attività di servicer – cartolarizzazioni proprie: incassi dei crediti cartolarizzati e
rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo per la cartolarizzazione
Come indicato nella parte C.1, l’operazione è stata chiusa nel corso del mese di aprile del 2013.
D. Informativa sulle entità strutturate non consolidate contabilmente
(diverse dalle società veicolo per la cartolarizzazione)
Per l’informativa di cui alla presente voce si rimanda a quanto descritto nel Bilancio Consolidato.
229*
Nota Integrativa
E. Operazioni di cessione
A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente
Informazioni di natura quantitativa
E.1 Attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio e valore intero
-
-
-
2. Titoli di capita le
-
-
-
-
-
-
-
-
-
x
x
x
x
x
x
x
x
x
-
-
3. O. I.C .R.
-
-
-
-
-
-
-
-
-
x
x
x
x
x
x
x
x
x
-
-
-
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
-
x
-
x
-
x
-
31.12.2014
-
-
-
31.12.2015
-
-
-
rilevate parzi almente (intero valore)
3.934.201
-
-
rilevate parzialmen te (VB)
-
-
-
rilevate per intero (VB)
-
1. 691.268
-
rilevate parzialmente (intero valore)
-
-
-
rilevate parzialmente (VB)
-
-
1.691.268
rilevate per i ntero (V B)
rilevate parzialmente (intero valore)
rilevate parzialmente (VB)
rilevate per intero (VB)
ri levate parzialmente (i ntero valore)
-
-
-
Totale
419.262
-
-
Crediti v/ client ela
419.262
-
3.934.201
Credit i v /banche
1. Titoli di debito
B. Strument i derivati
-
At tiv ità finanziarie
detenute sino alla
scadenza
A. Att ività per cassa
4. Finanziamenti
-
Attivit à finanziarie
disponib ili per la v endita
rilevate per intero (VB)
rilevate parz ialmente (intero valore)
rilevate parz ialmente (VB )
rilevate per intero (VB)
rilevate parzi almente (VB )
rilevate parzi almente (intero valore)
Attività finanziar ie
valuta te al fair value
ri levate parzialmente (VB)
Attività finanziar ie
dete nute per la
negozia zione
rilevate per intero (VB)
Forme t ecniche/
Por tafoglio
-
x
6.044.731
5.752.196
6. 044.731
5.752.196
x
-
-
-
-
Tot ale 31.12.2015
419.262
-
-
-
-
-
3.934.201
-
-
1.691.268
-
-
-
-
-
-
-
-
6.044.731
di cui deteriorate
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Tot ale 31.12.2014
415.950
-
-
-
-
-
3.486.135
-
-
1.850.111
-
-
-
-
-
-
-
-
x
5.752.196
di cui deteriorate
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
x
-
230*
Nota Integrativa
x
x
E.2 Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio
P a s s iv it à / P o rt a f o g lio a t t iv it à
1. D e b it i v e rs o c lie n t e la
a ) a fro nte di a ttività rile va te pe r inte ro
A t t iv it à f in a n z ia rie
d e t e n u t e p e r la
n e g o z ia z io n e
3 2 4 .8 9 6
a ) a fro nte di a ttività rile va te pe r inte ro
A t t iv it à f in a n z ia rie A t t iv it à f in a n z ia rie
d is p o n ib ili p e r la
d e t e n u t e s in o a lla
v e n d it a
s c a de nza
-
324.896
b) a fro nte di a ttività rile va te pa rzia lm e nte
2 . D e b it i v e rs o b a n c h e
A t t iv it à
f in a n z ia rie
v a lu t a t e a l f a ir
v a lu e
9 4 .4 2 4
-
-
-
-
-
-
5 .9 5 7 .7 2 2
5 .9 5 7 .7 2 2
-
-
-
T o t a le
-
-
51.564
-
C re d it i
v / c lie n t e la
1.743.109
5 1.5 6 4
-
-
1.7 4 3 .10 9
3.889.717
-
94.424
b) a fro nte di a ttività rile va te pa rzia lm e nte
3 .8 8 9 .7 17
-
C re d it i
v / ba nc he
-
14 5 .9 8 8
14 5 .9 8 8
-
-
T o t a le 3 1.12 .2 0 15
4 19 .3 2 0
-
3 .9 4 1.2 8 1
1.7 4 3 .10 9
-
-
6 .10 3 .7 10
T o t a le 3 1.12 .2 0 14
4 15 .6 6 9
-
3 .4 5 2 .6 0 4
1.8 5 6 .4 0 4
-
-
5 .7 2 4 .6 7 7
231*
Nota Integrativa
E.3 Operazioni di cessione con passività aventi rivalsa esclusivamente sulle attività cedute: fair value
F o rm e
t e c n ic he / P o rt a f o g lio
A t t iv it à f in a nz ia rie
de t e n ut e p e r la
n e g o z ia z io n e
A t t iv it à f in a nz ia rie
v a lut a t e a l f a ir v a lu e
A t t iv it à f in a n z ia rie
d is p o n ib ili pe r la v e n dit a
A t t iv it à f ina n z ia rie
de t e n u t e s in o a lla
s c a d e nz a
( f a ir v a lue )
C re d it i v e rs o b a nc h e
( f a ir v a lu e )
C re dit i v e rs o c lie nt e la
( f a ir v a lu e )
T o t a le
T o t a le
3 1.12 .2 0 14
A
B
A
B
A
B
A
B
A
B
A
B
3 1.12 .2 0 15
A . A t t iv it à p e r c a s s a
419.262
-
-
-
3.934.201
-
1.742.187
-
-
-
-
-
6.095.650
2. Tito li di c a pita le
-
-
-
-
-
-
X
X
X
X
X
X
-
-
3. O.I.C .R .
-
-
-
-
-
-
X
X
X
X
X
X
-
-
4. Fina nzia m e nti
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B . S t ru m e n t i d e riv a t i
-
-
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
-
4 19 .2 6 2
-
-
-
3 .9 3 4 .2 0 1
-
1.7 4 2 .18 7
-
-
-
-
-
6 .0 9 5 .6 5 0
1. Debiti verso clientela
324.896
-
-
-
3.889.717
-
1.743.109
-
-
-
-
-
5.957.722
2. Debiti verso banche
94.424
-
-
-
51.564
-
-
-
-
-
-
-
145.988
4 19 .3 2 0
-
-
-
3 .9 4 1.2 8 1
-
1.7 4 3 .10 9
-
-
-
-
-
6 .10 3 .7 10
v a lo re n e t t o 3 1.12 .2 0 15
(58 )
-
-
-
( 7 .0 8 0 )
-
(92 2 )
-
-
-
-
-
( 8 .0 6 0 )
v a lo re n e t t o 3 1.12 .2 0 14
281
-
-
-
3 3 .5 3 1
-
( 6 .2 9 3 )
-
-
-
-
-
X
1. Tito li di de bito
T o t a le a t t iv it à
5.752.196
5 .7 5 2 .19 6
C . P a s s iv it à a s s o c ia t e
T o t a le pa s s iv it à
Legenda:
A = attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio)
B = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio)
C = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (intero valore)
B. Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento
Non si rilevano attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento.
232*
Nota Integrativa
X
X
5 .7 2 4 .6 7 7
X
2 7 .5 19
E.4 Operazioni di covered bond
Programma di Obbligazioni Bancarie Garantite da 15 miliardi – “Programma Residenziale”
Gli Obiettivi
Nell’esercizio 2008 il Consiglio di Gestione di UBI Banca ha deliberato di procedere nella
realizzazione di un programma di emissione di obbligazioni bancarie garantite strutturato,
finalizzato al beneficio in termini di funding contestualmente al contenimento del costo della
raccolta.
In particolare, il Consiglio di Gestione ha:
•
individuato gli obiettivi del programma;
•
individuato la struttura base di un’operazione di emissione di obbligazioni bancarie
garantite alla luce della normativa, enucleando ed esaminando i principali elementi, tra cui il
portafoglio iniziale di crediti e i criteri di selezione dello stesso nonché la struttura finanziaria
dell’operazione ed i test;
•
valutato ed approvato gli impatti ed i necessari adeguamenti collegati di natura
organizzativa, informatica e contabile. Tali adeguamenti sono stati realizzati per garantire il
corretto presidio dei rischi anche sulle singole banche partecipanti. Nella predisposizione delle
relative procedure si è altresì tenuto conto dei requisiti fissati dalla normativa emanata dalla
Banca d’Italia;
•
valutato i rischi connessi con l’operazione di emissione di obbligazioni bancarie
garantite;
•
valutato gli assetti organizzativi e gestionali della società veicolo al fine di verificare
che i documenti contrattuali dell’operazione contenessero clausole atte ad assicurare un regolare
ed efficiente svolgimento delle proprie funzioni da parte della società veicolo stessa;
•
valutato i profili giuridici, attraverso un’approfondita disamina delle strutture e degli
schemi contrattuali impiegati, con particolare attenzione alle caratteristiche della garanzia
prestata dalla società veicolo e al complesso dei rapporti intercorrenti tra la banca emittente, le
banche cedenti e la società veicolo.
Gli obiettivi del programma consistono principalmente:
- nella raccolta istituzionale a lungo termine con costi maggiormente competitivi rispetto alla
raccolta effettuata con strumenti alternativi quali i programmi EMTN o le operazioni di
cartolarizzazione;
-nell’accesso, tramite le emissioni di Obbligazioni Bancarie Garantite, a tipologie di investitori
specializzati che attualmente non investono negli altri strumenti di raccolta utilizzati e utilizzabili
dal Gruppo UBI Banca.
La struttura
La struttura base dell’operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite prevede che
vengano realizzate le seguenti attività:
•
Una banca (la Banca Cedente o Originator) trasferisce un insieme di asset aventi
determinate caratteristiche ad un veicolo, formando un patrimonio segregato (cover pool); tale
patrimonio, in virtù dei vigenti principi contabili internazionali, non viene però cancellato dal
bilancio della banca cedente.
233*
Nota Integrativa
•
La stessa banca cedente (qui come Banca Finanziatrice) eroga al veicolo un prestito
subordinato finalizzato a finanziare il pagamento del prezzo di acquisto degli asset da parte del
veicolo;
•
La banca (la Banca Emittente) emette obbligazioni bancarie garantite supportate da una
garanzia primaria, non condizionata e irrevocabile emessa dalla società veicolo ad esclusivo
beneficio degli investitori detentori delle obbligazioni bancarie garantite e delle controparti di
hedging coinvolte nella transazione. La garanzia è supportata da tutti gli asset ceduti al veicolo e
che fanno parte del cover pool.
Nell’ambito del modello sopra descritto, il Gruppo UBI Banca ha avviato un programma di
Obbligazioni Bancarie Garantite (di seguito anche OBG o “covered bond”) da dieci miliardi di euro
di emissioni, massimale che nell’esercizio 2014 è stato aumentato a quindici miliardi di euro. La
struttura che è stata adottata prevede peraltro che i portafogli che costituiscono il patrimonio
separato della società veicolo siano ceduti da più Banche Originator (le Banche Cedenti) .
A tal fine è stata costituita, ai sensi della legge 130/1999, un’apposita società veicolo, UBI
Finance Srl, partecipata al 60% da UBI Banca25, che in qualità di garante delle emissioni fatte da
UBI Banca ha assunto un portafoglio di mutui ipotecari residenziali ceduti dalle banche rete del
Gruppo, partecipanti al programma sia come Banche Originator, che come Banche Finanziatrici.
Ad esse nell’esercizio 2013 si è aggiunta come Banca Cedente e Finanziatrice anche UBI Banca,
che in qualità di Capogruppo, riveste inoltre il ruolo di Master Servicer , Calculation Agent e Cash
Manager dell’operazione.
UBI Banca ha poi delegato alle Banche Originator, in qualità di Sub-servicer, le attività di
servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela relativi al portafoglio
ceduto da ciascun Originator (con esclusione della gestione dei portafogli di propria pertinenza e
dei rapporti passati a sofferenza, presi in carico dall’Area Credito Anomalo e Recupero Crediti
della Capogruppo).
Il ruolo di Account Bank e Paying Agent è svolto da The Bank of New York Mellon (Luxembourg)
Sa, mentre il Rappresentante degli Obbligazionisti è BNY Mellon Corporate Trustee Services
Limited.
Il ruolo di Asset Monitor, esplicitamente previsto dalla normativa per questo tipo di operazioni, è
svolto da BDO Italia Spa.
Il Programma da 15 miliardi è inoltre valutato da parte di due agenzie di rating: Moody’s, presente
fin dalla prima emissione nell’ambito del programma, e DBRS, che ha sostituito Fitch nel corso
dell’ultimo trimestre del 2015.
25
La società viene consolidata da UBI Banca nel Bilancio Consolidato di Gruppo, secondo le norme contabili
vigenti.
234*
Nota Integrativa
Si riporta di seguito una sintesi delle principali caratteristiche della struttura del Programma
Covered Bond di UBI Banca:
Coupon (fisso)
annuale
Asset
Monitor
OBG
Accensione
Prestito
Obbligazionario
Interessi Prestito
Obbligazionario
Investitori
OBG
Raccolta da
Emissione
Covered
Bonds
Garanzia
Interessi sul Finanziamento Subordinato
UBI Finance SRL
Sellers
Sellers
SPE
Euribor + spread
variabile
LIABILITY SWAPS
Coupon (fisso)
Accensione Finanziamento
Subordinato
Portafoglio
mutui
Interessi sul portafoglio mutui
A). Obbligazioni Bancarie Garantite. UBI Banca emette obbligazioni bancarie garantite a valere
sul Programma;
B). Prestito Obbligazionario. Per permettere la retrocessione alle banche originator del funding
raccolto sui mercati istituzionali con l’emissione dei Covered Bond, è previsto che le Banche
Cedenti abbiano la facoltà di emettere, nei limiti della propria quota di partecipazione al
Programma, prestiti obbligazionari e il diritto di richiederne la sottoscrizione da parte di UBI
Banca. Tali prestiti obbligazionari avranno la medesima scadenza delle Obbligazioni Bancarie
Garantite e remunerazione stabilita secondo le politiche di funding aziendale.
C). Finanziamento Subordinato. Le Banche Cedenti, per finanziare l’acquisto dei mutui da parte
della Società Veicolo, erogano a quest’ultima dei prestiti subordinati; la remunerazione di tali
finanziamenti subordinati è calcolata come “Premium” ovvero “Extra-spread” che sarà dato
dall’ammontare degli interessi incassati che rimane nei conti della Società Veicolo una volta
dedotti gli importi previsti come prioritari nella cascata dei pagamenti, relativi ad esempio ai costi
sostenuti dal veicolo, ai pagamenti alle controparti swap ed agli accantonamenti al “reserve
account”.
D). Swap a copertura di rischio di tasso. Qualora l’emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite
sia a tasso fisso, UBI Banca può provvedere ad effettuare la copertura del rischio tasso con la
stipula di uno swap con controparti di mercato trasformando la sua esposizione a tasso variabile.
Tale swap è al di fuori del perimetro del Programma e la sua stipula viene decisa in ottica di
gestione del rischio tasso in sede di ALM della Capogruppo.
E). Liability swap: Ad ogni emissione di Covered Bond a tasso fisso inoltre viene stipulato un
contratto di liability swap tra UBI Banca e UBI Finance, finalizzato a proteggere dal rischio di
tasso, che potrebbe interessare i flussi ricevuti dalla Società Veicolo e quanto dovuto dalla stessa
Società Veicolo agli investitori (cedole a tasso fisso sulle obbligazioni bancarie garantite) nel caso
in cui si verifichi un evento di default di UBI Banca e la società veicolo debba intervenire per
pagare le cedole agli investitori.
235*
Nota Integrativa
Il notional amount dei liability swap deve essere pari al livello necessario a garantire la copertura
del rischio di tasso correlata alla quota di rendimento a tasso variabile dei portafogli sottostanti il
patrimonio separato di UBI Finance, tenuto conto che la componente di portafoglio mutui a tasso
fisso costituisce di per sé una parziale copertura naturale rispetto alle obbligazioni bancarie
garantite a tasso fisso. La percentuale di copertura richiesta dalle Agenzie di Rating tramite il
liability swap è pari al 70% dei Covered Bond (a tasso fisso) emessi.
La struttura dei liability swap prevede lo scambio di flussi tra UBI Banca e la Società Veicolo
solo al verificarsi di un evento di default di UBI Banca oppure al momento dell’assegnazione dello
swap da UBI Banca ad altra controparte eligible. Per completezza segnaliamo che il Liability swap,
comporta per UBI Banca degli obblighi di marginazione; in un’ottica di diversificazione del rischio
di controparte, il ruolo di Account bank per tale marginazione è stato attribuito a BNP Paribas
Securities Services.
F). Conti correnti. il Programma prevede un’articolata struttura di conti correnti sui quali sono
appoggiati i flussi finanziari dell’operazione. Al riguardo sono aperti una serie di conti intestati
alla Società Veicolo per ciascuna Banca Cedente ed in particolare:
Collection Account presso UBI Banca collegati a ciascuna Banca Cedente sui quali
verranno accreditate le somme incassate, per interesse e capitale, sul portafogli di pertinenza di
ciascun Originator, e - ove applicabile- degli altri assets ceduti alla Società Veicolo nel contesto
del Programma (cd. Eligible Assets e Top-Up Assets);
Interest Account presso Bank of New York Mellon, London Branch collegati a
ciascuna Banca Cedente sul quale vengono trasferiti, con cadenza giornaliera, tutti gli importi in
linea interessi accreditati sui Collection Account, nonché tutti gli importi pagati alla Società Veicolo
dalle Controparti dei Contratti di Swap;
Principal Account presso Bank of New York Mellon, London Branch collegati a
ciascuna Banca Cedente, sul quale saranno trasferiti giornalmente tutti gli importi in linea
capitale accreditati sui Collection Account;
un Reserve Fund Account, presso Bank of New York Mellon, London Branch sul quale
vengono accreditati mensilmente i ratei di interesse maturati sulle obbligazioni bancarie garantite
emesse, a garanzia del pagamento delle cedole in corso;
un Expense Account, sul quale vengono versate mensilmente, a valere sui fondi
disponibili in linea interessi e proporzionalmente alla quota di partecipazione al Programma di
ogni Banca Cedente, le somme necessarie per le spese della Società Veicolo.
I Test di Efficacia.
Su base mensile vengono eseguiti i test di efficacia, sia a livello complessivo che separatamente
in relazione ai portafogli ceduti da ciascun Originator, per determinare la tenuta finanziaria del
portafoglio di ciascuna banca. Come previsto dalla normativa, essendo il Programma
multioriginator, caratterizzato da una cross-collateralization dei portafogli delle Banche Cedenti,
l’unico test valido per gli Investitori è il test di tenuta del portafoglio calcolato a livello complessivo,
mentre i test calcolati a livello di singolo portafoglio servono per determinare la tenuta del
portafoglio di pertinenza di ciascun cedente ai fini della cross-collateralization fra le diverse
banche cedenti.
In particolare:
il Nominal Value Test verifica se il Valore Nominale dei crediti rimanenti nel
portafoglio ceduto è maggiore del Valore Nominale delle obbligazioni bancarie garantite emesse; al
fine di assicurare un adeguato livello di overcollateralization nel portafoglio, è disposto che mentre
le obbligazioni sono considerate al loro valore nominale, i crediti in portafoglio sono ponderati con
riferimento al valore della relativa garanzia e l’importo complessivo è ulteriormente ridotto di una
236*
Nota Integrativa
c.d. Asset Percentage. Il calcolo del Nominal Value Test tiene inoltre conto di potenziali rischi
aggiuntivi, quali ad esempio il rischio di compensazione (c.d. “rischio di set-off”) o il “rischio di
commingling”.26
il Net Present Value Test verifica se il valore attuale dei crediti rimanenti nel
portafoglio è maggiore del valore attuale delle obbligazioni bancarie garantite emesse;
l’Interest Cover Test verifica, in un’ottica a 12 mesi, se gli interessi incassati e
giacenti sui conti e i flussi di interessi da incassare, al netto dei costi del veicolo, sono maggiori
degli interessi da riconoscere ai titolari delle obbligazioni bancarie garantite;
l’Amortisation Test (segue logiche analoghe al Nominal Value Test, ma viene fatto
soltanto qualora UBI Banca dovesse subire un downgrade da parte delle Agenzie di Rating);
il Top-up Assets Test verifica se, prima del default di UBI Banca, l’ammontare
complessivo degli attivi integrativi e della liquidità non sia superiore al 15% del Valore Nominale
dei crediti rimanenti nel portafoglio ceduto, in conformità a quanto previsto dal Decreto MEF e
dalle Istruzioni di Banca d’Italia.
Qualora tutti i test27 siano contemporaneamente rispettati, la Società Veicolo può procedere al
pagamento di tutti gli attori del processo, ivi comprese le Banche Originator in qualità di
prestatrici del Finanziamento Subordinato, secondo l’ordine di priorità indicato nella “cascata dei
pagamenti”.
Diversamente, qualora i test non siano rispettati, la documentazione contrattuale prevede a
carico del Gruppo UBI Banca un obbligo di integrazione della collateralization del portafoglio
attraverso la cessione di nuovi mutui, ovvero di attivi integrativi. Il mancato rispetto dei test, una
volta trascorso il termine concesso al Gruppo per procedere all’integrazione, comporta il verificarsi
di un inadempimento dell’emittente (Issuer Event of Default) con conseguente azionamento della
garanzia rilasciata da UBI Finance; in tal caso le Banche Originator riceverebbero i pagamenti a
valere sul Finanziamento Subordinato solo dopo l’avvenuto rimborso delle obbligazioni bancarie
garantite da parte della società veicolo, e nei limiti dei fondi residui.
Come previsto dalla normativa in materia, l’Asset Monitor verifica con cadenza trimestrale la
correttezza ed accuratezza dei calcoli svolti dal Calculation Agent UBI Banca per la
determinazione dei Test di efficacia.
Gli adeguamenti organizzativi e le procedure di controllo
Il testo che segue fornisce un’informativa di sintesi sulla nuova struttura organizzativa ed i
processi di gestione del Programma di Obbligazione Bancarie Garantite approvati nell’esercizio
2013. Il testo è stato redatto sulla base di quanto presentato nella Relazione Programma
presentata al Consiglio di Gestione il 15.1.2013, del 28.1.2014 e del 24.2.2015, nonché quanto
indicato nella circolare di Gruppo 415/2013 “Revisione dei processi relativi al Primo Programma
di Covered Bond”.
Il sistema organizzativo attualmente adottato nel Gruppo UBI per la strutturazione e gestione dei
Programmi di obbligazioni bancarie garantite è il risultato di una generale revisione organizzativa
attuata nell’esercizio 2013 come frutto della evoluzione dei processi di emissione e gestione
sperimentati nel corso dei primi anni di vita del Programma.
Si distinguono, in tale sistema, due ambiti di attività:
1)
il primo ambito riguarda le attività necessarie per l’allestimento del Programma, che
vengono attuate una tantum nella fase propedeutica all’emissione dei titoli, di cui si fornisce di
seguito una descrizione sintetica: le ipotesi di strutturazione di un nuovo Programma vengono
valutate dai competenti Comitati interni di UBI Banca ed approvate nelle loro linee di indirizzo dal
Consiglio di Gestione; segue l’individuazione dei soggetti esterni che dovranno assistere la
Capogruppo nella strutturazione e l’emissione del Programma (Studi Legali, Arranger, Asset
Monitor, Agenzie di Rating); la definizione degli asset che dovranno far parte del portafoglio e la
26
Vedi note precedenti.
Il calcolo dei primi tre Test sopra indicati è coerente con quanto richiesto dalle Disposizioni di Vigilanza (Circolare
Banca d’Italia 285/2013) in tema di parziale ponderazione delle posizioni a garanzia che dovessero superare le
soglie di Loan to Value previste (80% mutui residenziali e 60% mutui commerciali). Vedi infra Rischio Garanzie
Immobiliare.
237*
Nota Integrativa
27
definizione della contrattualistica relativa all’operazione da parte di strutture interne ed esterne
alla banca. Successivamente si procede a:
la costituzione della Società Veicolo e le attività necessarie alla cessione degli attivi al veicolo
ed alla corretta segregazione patrimoniale del portafoglio a garanzia;
l’attribuzione del Rating al Programma, inclusa la site visit da parte delle Agenzie di Rating;
la presentazione della Relazione di Compliance del Programma.
2)
il secondo ambito riguarda invece le attività ricorrenti per la gestione, monitoraggio e
controllo, che sono organizzate nei quattro macro processi che si descrivono di seguito:
A. Pianificazione annuale: la definizione delle emissioni di covered bond da effettuarsi nell’anno
viene fatta dalle competenti strutture di UBI Banca nell’ambito della più generale definizione delle
modalità di copertura delle esigenze di liquidità, sulla base degli indirizzi strategici e con gli
obiettivi di crescita e di rischio espressi dai competenti Organi Aziendali. Alla definizione del
planning annuale sulle emissioni segue la fase di analisi annuale volta a definire l’ammontare del
collateral che il Gruppo dovrà essere in grado prospetticamente di assicurare per garantire le
emissioni in essere e quelle future previste. Il Consiglio di Gestione della Capogruppo, previa
verifica da parte dei competenti Comitati interni, è quindi chiamato a deliberare annualmente in
merito a:
Cessioni di nuovi mutui da parte delle Banche Originator partecipanti al Programma ed
eventuali riacquisti;
Nuove emissioni di covered bond.
B. Cessioni periodiche di attivi alla Società Veicolo: in base alle linee guida definite come da
punto precedente, vengono identificati in dettaglio i portafogli di attivi da cedere. Le competenti
strutture della Capogruppo, con il supporto degli Studi Legali e degli Arranger ove necessario,
predispongono quindi la documentazione contrattuale, effettuano i controlli preventivi
e
procedono agli adempimenti tecnici necessari per la segregazione e corretta gestione dei portafogli
da parte dei Servicer e Sub-servicer. Le Banche Originator inoltre, provvedono ad integrare i
Finanziamenti Subordinati per quanto necessario in relazione all’ammontare dei nuovi portafogli
ceduti.
C. Emissione di nuove obbligazioni bancarie garantite: nell’ambito delle emissioni pianificate
secondo quanto descritto ai punti precedenti, le competenti strutture di UBI Banca definiscono le
caratteristiche dell’ emissione e costituiscono il Sindacato di Banche dealers partecipanti
all’emissione; quindi si dà l’avvio all’emissione con raccolte degli ordini dagli investitori
istituzionali al termine della quale vengono formalizzati quantità e prezzo di emissione. A seguire
si predispone, con il supporto degli Studi Legali e degli Arranger, la documentazione la
documentazione legale che sarà oggetto di firma fra le parti entro la valuta di decorrenza
dell’emissione.
D. Gestione on going del Programma di emissione: questo macro processo regola le attività
necessarie alla gestione nel quotidiano dei portafogli ceduti alla SPV, al regolamento dei flussi
finanziari, all’espletamento dei controlli previsti dalla normativa ed alla produzione
dell’informativa obbligatoria e per i mercati28. Questi i principali sottoprocessi, attuati dalle
competenti strutture della Capogruppo (che agisce in qualità di Master Servicer, Calculation
Agent e Cash Manager del Programma), o delle Banche Rete (in qualità di Sub-Servicer):
Regolamento giornaliero dei flussi finanziari rivenienti dal portafoglio a garanzia;
Determinazione mensile dei Test di Efficacia;
Determinazione della cascata dei pagamenti mensile e gestione della liquidità;
Produzione dell’informativa periodica alle varie controparti, agli investitori (nel rispetto dei
requisiti di disclosure richiesti dalla normativa di vigilanza ai fini del trattamento prudenziale delle
OBG) ed alle Agenzie di Rating
28
In merito, ricordiamo che le recenti modifiche delle Disposizioni di Vigilanza (Circolare Banca d’Italia 285/2013
citata) hanno esteso i compiti di controllo, oltre che alle competenti strutture interne di Controllo Rischi
dell’Emittente, anche all’Asset Monitor, in termini di verifica della completezza, veridicità e correttezza delle
informazioni messe a disposizione degli investitori e di rispetto dei limiti di Loan to Value alla cessione e all’atto
dell’aggiornamento dei valori immobiliari (vedi infra Rischi Garanzie Immobiliari).
238*
Nota Integrativa
Regolamento delle cedole delle emissioni in essere (con cadenza annuale o infra-annuale a
seconda dell’emissione);
Determinazione (con cadenza semestrale) dei controlli previsti dalla normativa per
monitorare i requisiti atti a garantire la qualità e l’integrità degli attivi ceduti a garanzia e
valutazione dell’eventuale riacquisto di attivi non più eligible.
I regolamenti e le normative interne di Gruppo disciplinano in dettaglio gli attori e le singole
attività dei processi sopra delineati.
I rischi connessi con l’operazione:
Nel corso degli esercizi 2012 e 2013 la Banca ha provveduto ad una revisione dell’analisi dei
rischi individuati in sede di approvazione del Programma nel giugno 2008, e ha elaborato una
nuova mappatura degli stessi. L’elenco di rischi qui di seguito individuati è derivato dell’attuale
framework regolamentare (comunitario ed italiano) e fa riferimento alle attuali metodologie delle
agenzie di rating.
Le diverse tipologie di rischio sono ricondotte alle 4 seguenti macro categorie:
1.
Rischio downgrade di UBI Banca, che comprende il rischio relativo ai contratti
swap in cui UBI Banca è controparte ed il rischio relativo alle attività di Account Bank svolte da
UBI Banca, in quanto in entrambi i casi un eventuale downgrade potrebbe comportare per UBI
Banca la perdita della qualità di controparte “eligible” nei ruoli sopra indicati. In particolare, per
quanto riguarda il ruolo di Account Bank, in caso di downgrade che comporti il trasferimento dei
conti correnti della SPV ad una società terza, il mancato trasferimento immediato su tali conti
delle somme incassate rappresenta il c.d. “commingling risk” di cui si tiene conto, come indicato,
in sede di calcolo dei Test Normativi.
2.
Rischio legato ai mutui sottostanti (Collateral); L’emissione di obbligazioni
bancarie garantite poggia le basi del suo rating sul credit enhancement fornito dal portafoglio di
mutui ceduto a garanzia alla Società Veicolo. I criteri delle agenzie di rating prevedono infatti che
l’ammontare del portafoglio mutui a garanzia si mantenga su livelli più alti rispetto al valore delle
obbligazioni emesse (c.d. over collateralization). Una diminuzione del livello di over collateralization
porterebbe in primis a un downgrade dell’operazione e, nei casi più gravi, al default dell’emittente,
nel caso non fosse garantito il livello minimo previsto contrattualmente e/o non fossero superati i
test regolamentari. Per fronteggiare questi rischi sono previsti diversi meccanismi all’interno del
Programma, quali: il Nominal Value Test e vari gradi di over-collateralisation, che mirano ad
assicurare che la Società Veicolo sia in grado di garantire integralmente le obbligazioni bancarie
garantite emesse anche a fronte di alcuni default sugli asset sottostanti; la possibilità di apportare
denaro liquido a garanzia delle emissioni (nei limiti del 15% dell’importo complessivo degli attivi
detenuti dalla Società Veicolo); la possibilità di inserire nel Portafoglio anche asset con rating più
elevato; infine, per quanto riguarda il rimborso del capitale a scadenza da parte della Società
Veicolo (in caso di default di UBI Banca), è stata prevista la possibilità di estendere la scadenza
delle obbligazioni bancarie garantite di un anno (c.d. soft bullet maturity).
In ogni caso è previsto che, con cadenza periodica, le strutture preposte di UBI Banca procedano
alla verifica dell’adeguata disponibilità di mutui negli attivi delle banche del Gruppo per garantire
la dovuta overcollateralisation a fronte delle obbligazioni bancarie garantite già emesse e di quelle
che saranno emesse negli anni a venire.
3.
Rischi connessi con la gestione del Programma nel continuo: il Programma
coinvolge alcuni soggetti terzi (l’Asset Monitor, i Bank Account Providers, i Trustees, eventuali
Swap Providers), per ciascuno dei quali sussiste il rischio che possa divenire inadempiente; al fine
di limitare tale rischio sono state previste regole di sostituzione delle controparti al ricorrere di
determinati eventi.
Il Programma richiede poi una gestione nel continuo di tematiche quali l’attività di servicing,
l’attività di investimento, la gestione degli eventuali contratti swap, il calcolo dei test
regolamentari e la produzione di reportistica. L’adozione del modello organizzativo di cui si è dato
conto nelle pagine precedenti ha permesso un ulteriore miglioramento nella gestione dei processi e
dei rischi operativi correlati ed ha incrementato i punti di presidio e controllo grazie ad una più
dettagliata attribuzione di responsabilità formalizzate sulle competenti strutture di Capogruppo.
239*
Nota Integrativa
4.
Rischi legali, fra i quali si segnala, per la particolare struttura Multi Originator del
Programma UBI Banca, il Rischio di cross-collateralization: la partecipazione al Programma di più
Banche Originator fa sì infatti che tutte le Banche Cedenti concorrano, pari passu tra loro, quali
creditori subordinati della Società Veicolo e, soprattutto, assumano l’obbligo di ripristinare il
portafoglio ai livelli previsti dai test in caso di violazione degli stessi, anche qualora la violazione
non sia dovuta ad asset di propria pertinenza. Per mitigare tale rischio, la documentazione
contrattuale prevede che, qualora la Banca Cedente tenuta a reintegrare gli attivi non adempia a
tale obbligo, sarà tenuta in prima istanza la Capogruppo ad integrare il portafoglio fino al
raggiungimento del livello di over-collateralization richiesto, mentre le altre Banche Cedenti si
troveranno a dover integrare il portafoglio solo qualora anche la Capogruppo non vi provveda.
In sede di Relazione al Programma 2015, tenuto conto anche delle evoluzioni normative
intercorse, sono state formalizzate le due ulteriori categorie di rischio di seguito descritte:
Rischi fiscali, a loro volta suddivisi in due sottocategorie:
5.
a) impatti fiscali da cessione di asset: la legge istitutiva delle Obbligazioni Bancarie Garantite
(L.130/1999, art. 7 bis) sancisce che le cessioni di asset alla Società Veicolo si considerano come
non effettuate dal punto di vista fiscale laddove si verifichi, fra le altre, la condizione dell’identità
fra il prezzo di cessione e l’ultimo valore di iscrizione degli attivi ceduti nel bilancio della Banca
Cedente. Dal momento che le cessioni di attivi hanno luogo generalmente in un momento
successivo alla data di riferimento dell’ultimo bilancio approvato delle Banche Cedenti, si è
adottata l’interpretazione prevalente secondo cui, per la determinazione del prezzo di cessione,
occorre riferirsi al valore di bilancio, ridotto delle quote capitale medio tempore incassate ed
aumentato dei ratei di interessi maturati alla data di cessione, per tener conto della naturale
dinamica finanziaria degli asset ceduti29.
b) IVA sulle commissioni di servicing: secondo una interpretazione assunta di recente, in talune
occasioni, da parte dell’Agenzia delle Entrate, le commissioni per la gestione e l’incasso dei crediti
non a sofferenza corrisposte dalla Società Veicolo alla Banca Cedente che agisce in qualità di
Servicer o Sub-servicer del Programma di Covered Bond, dovrebbero essere assoggettate ad IVA
con aliquota ordinaria anziché esenti IVA. Tale interpretazione prende le mosse da una sentenza
della Corte di Giustizia Europea secondo la quale l’attività di gestione ed incasso crediti si
qualificherebbe in generale come “attività di recupero crediti” , e come tale imponibile IVA, a
prescindere dal fatto se i crediti gestiti siano a sofferenza o meno, ed ha dato origine ad alcune
contestazioni in capo al Gruppo UBI così come ad altri primari gruppi bancari che utilizzano i
medesimi strumenti con analoghe strutture. Il Gruppo UBI, nella piena convinzione della
correttezza del proprio operato, ha proposto ricorso avverso gli avvisi di accertamento in merito
pervenuti.
6.
Rischio Garanzie Immobiliari: come previsto normativamente, la banca provvede
all’aggiornamento su base semestrale del valore dei beni a garanzia degli asset ceduti. Il rischio in
esame risiede nel possibile decremento del valore delle garanzie, che può portare ad una
esclusione totale o parziale del finanziamento dal calcolo dei Test. Il valore aggiornato delle
garanzie determina infatti il calcolo del Loan to Value corrente (debito residuo in essere rapportato
al valore corrente della garanzia) e qualora tale indicatore superi la soglia dell’80%, la parte di
finanziamento eccedente tale soglia non può essere ammessa nel calcolo dei Test. Inoltre, nel caso
in cui il rapporto fra valore aggiornato della garanzia e quello della perizia immobiliare più recente
sia inferiore al 70%, il finanziamento deve essere escluso totalmente dal calcolo dei Test, a meno
che non venga effettuata una nuova perizia tecnica entro tre mesi. In merito si segnala che, oltre
ai controlli periodici attribuiti normativamente all’Asset Monitor, le strutture di Controllo di Rischi
del Gruppo UBI procedono ad una verifica con cadenza mensile dei valori di Loan to Value, ed i
processi organizzativi prevedono che le situazioni anomale rilevate vengano tempestivamente
segnalate alle strutture competenti per attuare i necessari interventi correttivi.
29
Cfr. Disposizioni di Vigilanza delle Banche – Circ. 285/2013 – Parte Terza – Cap. 3
240*
Nota Integrativa
L’evoluzione del Programma Residenziale di Covered Bond UBI Banca
Nell’ambito del modello sopra descritto, il Gruppo UBI Banca ha avviato il programma da dieci
miliardi di emissioni di obbligazioni bancarie garantite nel luglio 2008 effettuando le prime
cessioni di mutui da parte di due banche del Gruppo, Banco di Brescia e Banca Regionale
Europea, per un valore complessivo, a tale data, di 2 miliardi di euro. Successivamente, nel corso
degli esercizi 2008 – 2010, tutte le banche rete del Gruppo sono entrate a far parte del programma
cedendo progressivamente quote dei propri attivi; ulteriori cessioni di attivi sono state poi
concluse in ciascuno degli esercizi successivi.
In particolare, nel corso dell’esercizio 2015, sono state effettuate due cessioni di attivi: la prima
in data 1 maggio 2015, per complessivi 757,5 milioni di euro e la seconda, con efficacia dal 1
novembre 2015, per complessivi 737,7 milioni di euro. Questa la ripartizione degli attivi ceduti fra
le banche originator:
CESSIONI DI ATTIVI
A UBI FINANCE –
ANNO 2015
(dati in
migliaia di euro)
cessione del
01.05.2015
cessione del
01.11.2015
totale cessioni 2015
CESSIONE
TOTALE
DI CUI
BRE
DI CUI
BANCO
DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA
POP.
BERGAMO
DI CUI
BANCA
POP.
ANCONA
DI CUI
UBI
BANCA
DI CUI
BANCA
POP.
COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI
BANCA DI
VALLE
CAMONICA
DI CUI
IW
BANK
757.456
147.162
255.737
0
0
0
250.238
104.319
0
0
737.722
0
0
475.607
180.425
38.128
0
0
25.250
18.312
1.495.178
147.162
255.737
475.607
180.425
38.128
250.238
104.319
25.250
18.312
Alla data del 31 dicembre 2015 il portafoglio di mutui ceduto a garanzia delle emissioni, che
contabilmente è rimasto iscritto negli attivi di ciascuna banca cedente, ammontava a 14,459
miliardi di euro complessivi in termini di debito residuo capitale.
La tabella seguente espone, nel totale e per ciascuna Banca Originator, la distribuzione del
portafoglio (debito residuo capitale) per classe qualitativa dei crediti al 31.12.2015, secondo la
classificazione utilizzata nella documentazione dell’operazione OBG:
TIPOLOGIA DI
CREDITI
- dati al
31.12.2015
(Debito residuo
capitale - in
migliaia di euro)
PORTAFOGLIO
COMPLESSIVO
DI CUI
BRE
DI CUI
BANCO
DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA
POP.
BERGAMO
Performing loans
12.120.138
1.354.959
2.189.826
2.968.091
Arrears loans
1.776.603
223.913
363.342
353.968
Collateral
Portfolio (1+2)
13.896.741
1.578.872
2.553.168
3.322.059
562.585
78.573
110.244
113.068
14.459.326
1.657.445
2.663.412
3.435.127
Defaulted Loans
Totale portafoglio
UBI Finance
DI CUI
BANCA
POP.
COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI
BANCA DI
VALLE
CAMONICA
1.736.909
821.578
201.980
194.870
235.714
246.390
110.102
39.696
23.545
1.269.175 1.798.397
1.983.299
931.680
241.676
218.415
71.086
75.653
49.374
14.874
11.039
1.307.849 1.869.483
2.058.952
981.054
256.550
229.454
DI CUI
BANCA
POP.
ANCONA
DI CUI
UBI
BANCA
1.089.242 1.562.683
179.933
38.674
241*
DI CUI
IW
BANK
Nota Integrativa
Nel corso dell’esercizio 2015 tale portafoglio ha generato incassi complessivi per 1,9 miliardi di
euro, così ripartiti fra i portafogli dei diversi Originator:
INCASSI
(dati in migliaia
di euro)
PORTAFOGLIO
COMPLESSIVO
incassi
esercizio 2015
1.900.183
DI CUI
BRE
DI CUI BANCO
DI BRESCIA
223.660
363.161
DI CUI
BANCA
POP.
BERGAMO
435.667
DI CUI
BANCA
POP.
ANCONA
177.180
DI CUI
UBI
BANCA
DI CUI
BANCA
POP.
COMM. E
INDUSTRI
A
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI
BANCA DI
VALLE
CAMONIC
A
DI CUI
IW
BANK
196.682
279.757
154.954
34.470
34.652
Nell’ambito del plafond di emissioni previste dal Programma, che come già ricordato è stato
innalzato dai dieci miliardi iniziali a quindici miliardi, UBI Banca ha emesso Obbligazioni bancarie
garantite per complessivi 10,514 miliardi di euro (titoli in essere al 31.12.2015); nella tabella
seguente si riportano le caratteristiche delle singole emissioni:
Dat a di
emissione
D ata di
scadenz a
UBI BANCA 3,625% C B due
23/9/2016
23/09/2009
23/09/2016
1.000.000.000
UBI BANCA 4,000% C B due
16/12/2019
16/12/2009
16/12/2019
1.000.000.000
Invest itori
istituzionali
30/04/2010
30/04/2022
147.727.276
privat a - BEI
UBI BANCA 3,375% C B due
15/09/2017
15/09/2010
15/09/2017
1.000.000.000
Invest itori
istituzionali
IT0004682305
UBI BANCA 5,250% C B due
28/01/2021
28/01/2011
28/01/2021
1.000.000.000
Invest itori
istituzionali
7
IT0004692346
UBI BANCA 4,500% C B due
22/02/2016
22/02/2011
22/02/2016
750.000.000
Invest itori
istituzionali
8
IT0004777444
18/11/2011
18/11/2021
166.600.000
privat a - BEI
12
IT0004966195
UBI BANCA 3,125% C B due
14/10/2020
14/10/2013
14/10/2020
1.500.000.000
Invest itori
istituzionali
14
IT0004992878
UBI BANCA 3,125% C B due
05/02/2024
05/02/2014
05/02/2024
1.000.000.000
Invest itori
istituzionali
15
IT0005002677
05/03/2014
05/03/2019
700.000.000
17
IT0005067076
UBI BANC A 1,25% CB due
07/02/2025
07/11/2014
07/02/2025
1.000.000.000
Invest itori
istituzionali
18
IT0005140030
UBI BANC A 1%CB due 27/01/2023
27/10/2015
27/01/2023
750.000.000
Invest itori
istituzionali
19
IT0005155673
UBI BANC A 22 TV CB due
14/12/2022
14/12/2015
14/12/2022
500.000.000
Ret ained
N. serie (*)
ISIN
1
IT0004533896
2
IT0004558794
3
IT0004599491
4
IT0004619109
6
Denominazione
UBI BANCA TV CB due 30/04/2022
UBI BANCA TV CB due 18/11/2021
UBI BANCA TV CB due 05/03/2019
Totale emissioni in essere al 31/12/2015
Capit ale (**)
Mercat o
Invest itori
istituzionali
Ret ained
10.514.327.276
Note:
(*) si espongono solo le emissioni in essere alla data di riferimento del bilancio. Per completezza segnaliamo , in merito alle serie estinte, che le
emissioni serie n. 9, 10 e 11 (retained) sono state est inte per naturale scadenza nel febbraio 2014; le emissio ni n. 13 e 16 (entrambe retained)
sono state estint e anticipatament e nel corso del 2015, mentre la emissione n.5 ( pubblica) è scaduta nat uralmente nell'ottobre 2015.
(**) per le obbligazio ni in ammortamento si indica il valore nominale residu o alla data di riferimento del presente bilancio.
242*
Nota Integrativa
Tutte le obbligazioni sopra indicate presentavano, alla data del 31 dicembre 2015, rating pari ad
Aa2 da parte di Moody’s e ad AA (low) da parte di DBRS.
I rapporti con la società veicolo UBI Finance
Come già ricordato più sopra, l’impostazione contabile adottata in osservanza dei principi
contabili internazionali IAS/IFRS, comporta la non cancellazione dall’attivo di bilancio delle
Banche Originator dei finanziamenti ceduti alla società veicolo (c.d. “non derecognition” degli
attivi). Parimenti, le componenti economiche e valutative relative ai finanziamenti ceduti ma non
cancellati continuano a figurare nelle specifiche voci di costo e ricavo del conto economico, come
se l’operazione di cessione non fosse stata effettuata.
Coerentemente con tale impostazione contabile, gli altri rapporti attivi/passivi ed economici fra la
Banca e la società veicolo vengono esposti, per sbilancio, nelle voci “residuali” di Stato
Patrimoniale e Conto Ecomomico (“150 Altre Attività” nell’attivo di Stato Patrimoniale” e “190 Altri
oneri e proventi” di Conto Economico), ed il relativo saldo va a rappresentare le componenti nette
di credito/debito e costo/ricavo che la Banca vanta nei confronti della società veicolo, ulteriori
rispetto a quanto già rappresentato dai valori relativi ai finanziamenti ceduti e non cancellati,
esposti a voce propria.
Si fa rimando alle apposite sezioni della Nota Integrativa per l’ammontare delle poste di cui sopra,
iscritte fra le Altre Attività e fra gli Altri Oneri e Proventi; nelle pagine seguenti, in ottemperanza a
quanto previsto dalla normativa, si riporta l’informativa di dettaglio sulle principali interessenze
della Banca con la società veicolo UBI Finance in relazione al Programma di Covered Bond da 15
miliardi.
Attivi ceduti – valore di bilancio
Si riporta nella tabella seguente l’ammontare del portafoglio cartolarizzato ceduto dall’insieme
delle Banche Originator alla società veicolo UBI Finance, secondo il valore di bilancio esposto
nella voce “70 Crediti verso Clientela” nell’attivo dello Stato Patrimoniale; la classificazione segue
la distribuzione del portafoglio ceduto in base alla classificazione di bilancio di ciascun originator.
TIPOLOGIA DI
CREDITI
Valore di bilancio
al 31/12/2015
(migliaia di euro)
Esposizioni non
deteriorate
Esposizioni
scadute non
deteriorate
Esposizioni
scadute
deteriorate
Inadempienze
probabili
Sofferenze
TOTALE Attività
cedute ad UBI
Finance
BANCA
POPOLARE
COMMERCIO
ED
INDUSTRIA
BANCA
CARIME
BANCA DI
VALLE
CAMONICA
1.836.839
1.929.942
892.502
219.973
207.986
65.037
70.522
103.145
51.541
24.662
16.609
1.937
2.862
3.604
2.014
361
185
337
68.696
50.125
27.261
68.708
37.618
18.267
7.534
4.858
24.300
28.708
46.496
6.232
1.042
26.561
21.581
4.789
3.992
1.679.002
2.700.584
3.462.709
1.338.844
1.980.715
2.099.280
984.252
257.143
233.782
BANCA
REGIONALE
EUROPEA
BANCO
DI
BRESCIA
BANCA
POPOLARE
DI
BERGAMO
BANCA
POPOLARE
DI
ANCONA
13.456.296
1.489.117
2.395.214
3.247.272
1.237.452
770.953
117.443
205.115
116.879
16.899
2.748
2.851
328.461
45.394
163.701
14.736.310
TOTALE
UBI
BANCA
IW
BANK
Per l’ammontare delle attività trasferite nell’esercizio, si fa rimando a quanto indicato al paragrafo
precedente.
243*
Nota Integrativa
Finanziamento Subordinato
Come indicato più sopra, ciascuna Banca Cedente – in qualità di Banca Finanziatrice – eroga alla
società veicolo, in occasione di ogni cessione di attivi, una quota del prestito subordinato
finalizzato a finanziare il pagamento da parte della stessa SPV del prezzo di acquisto degli asset
ceduti in qualità di Banca Originator.
Si riporta nella tabella seguente l’ammontare dei finanziamenti erogati dalle banche originator ad
UBI Finance a fronte delle cessioni dell’esercizio 2015:
DI CUI
BANCO
DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA
POP.
BERGAMO
DI CUI
BANCA
POP.
ANCONA
DI CUI
UBI
BANCA
DI CUI
BANCA
POP.
COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI
BANCA DI
VALLE
CAMONICA
DI CUI
IW
BANK
146.941
254.558
0
0
0
250.139
104.736
0
0
739.419
0
0
475.471
181.027
39.463
0
0
25.134
18.324
1.495.793
146.941
254.558
475.471
181.027
39.463
250.139
104.736
25.134
18.324
Finanziamenti
Subordinati erogati
nell'esercizio 2015 (dati
in migliaia di euro)
CESSIONE
TOTALE
Finanziamento erogato
per cessione del
01/05/2015
756.374
Finanziamento erogato
per i cessione del
01/11/2015
totale erogazioni
esercizio 2015
DI CUI
BRE
per un ammontare dei Finanziamenti Subordinati vantati al 31.12.2015 da ciascun originator nei
confronti di UBI Finance pari a (in termini di Debito Residuo Capitale):
Ammontare
Finanziamenti
subordinati al
31/12/2015 (dati in
migliaia di euro)
Debito residuo
capitale
TOTALE
DI CUI
BRE
DI CUI
BANCO
DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA
POP.
BERGAMO
DI CUI
BANCA
POP.
ANCONA
DI CUI
UBI
BANCA
14.631.836
1.668.986
2.685.557
3.457.462
1.315.640
1.945.464
DI CUI
BANCA
POP.
COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI
BANCA DI
VALLE
CAMONICA
2.078.706
986.039
258.621
DI CUI
IW
BANK
235.361
Il valore contabile dei Finanziamenti Subordinati al 31.12.2015 confluisce nel saldo netto delle
poste iscritte a voce “150 Altre Attività” nell’attivo di Stato Patrimoniale, e rappresenta la massima
esposizione alla perdita derivante dalla partecipazione delle Banche (Originator e Finanziatrici) al
Programma di Covered Bond, nel caso in cui si attivasse la garanzia prestata dalla società veicolo
e i flussi finanziari derivanti dai portafogli ceduti a garanzia venissero utilizzati per rimborsare gli
investitori, e non fossero quindi disponibili, in tutto o in parte, per la restituzione agli originator
dei Finanziamenti Subordinati. La capacità di rimborso di tale finanziamento dipende dall’incasso
dei crediti del portafoglio segregato ceduti alla società veicolo da ciascuna banca; coerentemente
con l’impostazione contabile adottata, nel bilancio delle banche originator si è proceduto a
valutare direttamente il portafoglio sottostante, iscritto nella voce “70 Crediti verso Clientela”
nell’attivo dello Stato Patrimoniale, come più sopra indicato.
Allo stato attuale, in considerazione dell’andamento dei rimborsi da parte dell’emittente UBI
Banca non esiste alcun rischio in merito.
Su tali Finanziamenti Subordinati gli interessi di competenza dell’esercizio 2015, che come
indicato, sono ricompresi nel saldo della voce “190 Altri oneri e proventi” di Conto Economico,
ammontano a 324 milioni di euro,complessivi per tutte le Banche del Gruppo partecipanti al
Programma, mentre l’ammontare dei Finanziamenti rimborsati nell’anno, a valere sugli incassi
capitale a disposizione della società veicolo, ammonta complessivamente a 2,418miliardi di euro.
244*
Nota Integrativa
Nelle tabelle seguenti si riportano le somme sopra indicate, distinte per singola Banca Originator:
TOTALE
DI CUI
BRE
DI CUI
BANCO
DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA
POP.
BERGAMO
DI CUI
BANCA
POP.
ANCONA
DI CUI
UBI
BANCA
DI CUI
BANCA
POP.
COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI
BANCA DI
VALLE
CAMONICA
DI CUI
IW
BANK
324.323
35.953
58.014
67.780
31.454
46.807
44.400
30.120
4.685
5.110
Finanziamenti Subordinati
- somme rimborsate
nell'esercizio 2015
(dati in migliaia di euro)
TOTALE
DI CUI
BRE
totale rimborsi esercizio
2015
2.418.000
290.200
Finanziamenti Subordinati
- interessi pagati e
maturati anno 2015
(dati in migliaia di euro)
totale interessi esercizio
2015
DI CUI
BANCO
DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA
POP.
BERGAMO
DI CUI
BANCA
POP.
ANCONA
DI CUI
UBI
BANCA
DI CUI
BANCA
POP.
COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI
BANCA DI
VALLE
CAMONICA
DI CUI
IW
BANK
470.300
581.800
234.350
213.100
362.650
185.500
39.000
41.100
Attività di Servicing – Sub-servicing
Per le attività di servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela
relativi al portafoglio ceduto e per la gestione dei rapporti passati a sofferenza, la Capogruppo ha
percepito dalla società veicolo UBI Finance, per quanto di competenza dell’esercizio 2015,
compensi pari a 1,183 milioni di euro complessivi, mentre i compensi percepiti in qualità di
Master Servicer e Calculation Agent ammontano a 619 mila euro. Contestualmente le Banche
Rete, per le attività di sub-servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la
clientela relativi ai rispettivi portafogli ceduti, per quanto di competenza dell’esercizio 2015, hanno
percepito dalla società veicolo UBI Finance compensi pari a complessivi 4,860 milioni di euro.
Il valore contabile dei compensi di competenza per le attività di Servicing e Sub-Servicing è
iscritto alla voce “190 Altri oneri e proventi” di Conto Economico.
Programma di Obbligazioni Bancarie Garantite da 5 miliardi – “Programma Retained”
Nel corso del primo semestre 2012 è stata perfezionata la strutturazione di un nuovo
programma di obbligazioni bancarie garantite, finalizzato ad emettere nuovi titoli obbligazionari
che saranno “retained”, ovvero saranno sottoscritti dalla stessa UBI Banca e saranno utilizzati per
la stanziabilità in Banca Centrale Europea andando a rafforzare il pool di attivi rifinanziabili a
disposizione del Gruppo.
A tal fine è stata appositamente costituita una nuova Società Veicolo denominata UBI Finance
CB2 Srl, anch’essa partecipata al 60% da UBI Banca30, che riveste la funzione di garante delle
emissioni della nuova serie di covered bond. Ad UBI Finance CB2 Srl vengono ceduti dalle banche
del Gruppo principalmente mutui commerciali e, in aggiunta, mutui residenziali eleggibili per la
normativa nazionale ma non contemplati nelle metodologie delle Agenzie di rating per il primo
programma. Infatti, diversamente da quanto effettuato in relazione al Programma Residenziale, il
Programma Retained è stato inizialmente strutturato senza prevedere una valutazione da parte
delle Agenzie di Rating e pertanto ha beneficiato soltanto dei rating senior della Capogruppo UBI
Banca.
All’agenzia Fitch ha attribuito, a fine 2013, un rating anche al Programma da 5 miliardi; il
rating, era pari a BBB+. Nel corso dell’esercizio 2015 si è proceduto alla sostituzione dell’agenzia
Fitch con l’agenzia DBRS, la quale ha attribuito un rating pari ad “A (low)”, immutato alla data di
riferimento del presente bilancio.
30
La società viene consolidata da UBI Banca nel Bilancio Consolidato di Gruppo, secondo le norme contabili
vigenti.
245*
Nota Integrativa
A valere su tale programma, UBI Banca potrà emettere Obbligazioni Bancarie Garantite per un
importo complessivo di tempo in tempo in essere non superiore ad Euro 5 miliardi.
Anche per questo secondo programma, il Consiglio di Gestione ha:
•
individuato gli obiettivi del programma e della prima emissione;
•
individuato la struttura base dell’operazione, esaminando il portafoglio iniziale di
crediti e i criteri di selezione dello stesso nonché la struttura finanziaria dell’operazione ed i test;
•
valutato ed approvato gli impatti ed i necessari adeguamenti di natura organizzativa,
informatica, considerando che tali interventi erano già stati realizzati per garantire il corretto
presidio dei rischi relativi al primo programma;
•
valutato i rischi connessi con l’operazione di emissione di obbligazioni bancarie
garantite;
•
valutato gli assetti organizzativi e gestionali della società veicolo;
•
valutato i profili giuridici del Programma.
Si fa rimando a quanto indicato più sopra in merito al Programma Residenziale per quanto
riguarda gli aspetti strutturali, organizzativi ed i rischi dell’operazione31, mentre ci si limita a
segnalare di seguito i soli punti per i quali il programma da 5 miliardi differisce da quanto
indicato in precedenza:
A. Liability Swap: al momento non sono state fatte emissioni a tasso fisso e non sono presenti
pertanto contratti di liability swap tra la Società Veicolo e controparti terze.
B. Conti correnti. Per il secondo programma i conti Interest e Principal Collection sono stati
inizialmente aperti presso UBI Banca International ed a partire dal mese di agosto 2015 sono stati
trasferiti su BNP Paribas Securities Services – London Branch.
C. La liquidità generata dal Programma_ In considerazione della tipologia di operazione posta in
essere dal Gruppo con il Programma Retained, funzionale ad aumentare la quantità di attivi
disponibili per operazioni di rifinanziamento con l’Eurosistema, non era stata prevista in questo
caso l’emissione di prestiti obbligazionari per la retrocessione del funding alle banche cedenti.
Qualora invece si dovesse procedere a delle emissioni “pubbliche”, come indicato più sopra, a
ciascuna Banca Originator verrà riconosciuta, nei limiti della propria quota di partecipazione al
Programma, la facoltà di emettere prestiti obbligazionari e il diritto di richiederne la sottoscrizione
da parte di UBI Banca, in analogia quanto avviene per il Programma da 15 miliardi.
L’evoluzione del Programma Retained di Covered Bond UBI Banca
Il portafoglio iniziale a garanzia delle emissioni del Programma Retained è stato ceduto in due
tranches nel corso del primo semestre 2012, ed ha interessato attivi per complessivi 3 miliardi di
euro. Hanno ceduto i propri attivi Banca Regionale Europea, Banca Popolare di Ancona, Banca
Popolare Commercio ed Industria, Banca di Valle Camonica Banca Popolare di Bergamo, Banco di
Brescia, Banco di San Giorgio (poi incorporato in Banca Regionale Europea) e Banca CARIME,
mentre UBI Banca ed IWBank hanno effettuato la prima cessione di propri attivi nel mese di
dicembre 2015.
Nel corso dell’esercizio 2015 sono state infatti perfezionate due nuove cessioni, la prima in data
1 giugno e la seconda in data 1 dicembre, ed hanno interessato complessivamente 469,3 milioni
di euro di crediti.
31
Per completezza si ricorda che il limite di Loan to Value per l’ammissibilità delle garanzie è, per i mutui
commerciali, pari al 60%.
246*
Nota Integrativa
Nella tabella seguente si riporta il dettaglio degli importi ceduti nel 2015 da ciascun originator:
CESSIONI DI ATTIVI A
UBI FINANCE CB2 –
ANNO 2015 (dati in
migliaia di euro)
cessione del
01/06/2015
cessione del
01/12/2015
CESSIONE
TOTALE
totale cessioni 2015
DI CUI
BRE
DI CUI
BANCO DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA
POP.
BERGAMO
DI CUI
BANCA
POP.
ANCONA
DI CUI
UBI
BANCA
DI CUI
BANCA
POP.
COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI
BANCA DI
VALLE
CAMONIC
A
DI CUI
IW
BANK
312.595
50.195
155.980
0
64.291
0
42.129
0
0
0
156.716
0
0
59.511
0
12.675
0
27.365
31.751
25.414
469.311
50.195
155.980
59.511
64.291
12.675
42.129
27.365
31.751
25.414
Il portafoglio ceduto, che – come già per il primo programma - è rimasto contabilmente iscritto
negli attivi di ciascuna banca cedente, ammontava al 31 dicembre 2015 a 3,196 miliardi di euro
complessivi.
Nella tabella seguente si riporta, nel totale e per ciascuna Banca Originator, la distribuzione
del portafoglio (debito residuo capitale) per classe qualitativa dei crediti al 31.12.2015:
TIPOLOGIA DI
CREDITI - dati al
31/12/2015 (Debito
residuo capitale - in
migliaia di euro)
Performing loans
Arrears loans
Collateral Portfolio
(1+2)
Defaulted Loans
Totale portafoglio
UBI Finance Cb 2
PORTAFOGLIO
COMPLESSIVO
DI CUI
BRE
DI CUI
BANCO
DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA
POP.
BERGAMO
DI CUI
BANCA
POP.
ANCONA
DI CUI
UBI
BANCA
DI CUI
BANCA
POP.
COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI
BANCA DI
VALLE
CAMONICA
DI CUI
IW
BANK
2.507.999
446.248
519.263
573.876
344.683
11.421
252.853
237.168
98.355
24.132
424.001
73.093
98.224
69.810
115.750
1.057
29.134
23.017
12.898
1.018
2.932.000
519.341
617.487
643.686
460.433
12.478
281.987
260.185
111.253
25.150
263.941
41.541
50.782
32.584
64.649
0
22.243
39.062
13.080
0
3.195.941
560.882
668.269
676.270
525.082
12.478
304.230
299.247
124.333
25.150
Anche per il portafoglio ceduto a UBI Finance CB2, il Master Servicer UBI Banca ha delegato alle
Banche Originator, in qualità di Sub-servicer, le attività di servicing correlate alla gestione degli
incassi e dei rapporti con la clientela relativi al portafoglio ceduto da ciascun Originator, con
esclusione dei crediti del portafoglio di propria pertinenza e dei rapporti passati a sofferenza, presi
in carico dall’Area Credito Anomalo e Recupero Crediti della Capogruppo.
Di seguito si riporta l’ammontare delle somme complessivamente incassate su ogni portafoglio
nel’esercizio 2015:
INCASSI
(dati in migliaia di
euro)
PORTAFOGLIO
COMPLESSIVO
DI CUI
BRE
DI CUI
BANCO
DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA
POP.
BERGAMO
DI CUI
BANCA
POP.
ANCONA
DI CUI
UBI
BANCA
DI CUI
BANCA
POP.
COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI
BANCA DI
VALLE
CAMONICA
DI
CUI
IW
BANK
incassi esercizio
2015
488.249
89.787
114.425
99.733
69.894
222
51.287
45.731
16.853
317
Nell’ambito del Programma sono state fatte due emissioni di Covered Bond nell’esercizio 2012,
una nell’esercizio 2014, a cui si è aggiunta una nuova emissione nel secondo semestre del 2015;
l’ammontare dei titoli complessivamente emessi è pari 2,250 miliardi di euro (valore nominale
residuo al 31.12.2015). Alla data di redazione del presente bilancio non sono state fatte emissioni
pubbliche e pertanto tutte le emissioni in essere ad oggi sono “retained” nel portafoglio di UBI
Banca.
247*
Nota Integrativa
Si riportano di seguito le caratteristiche delle singole emissioni:
N. serie
ISIN
Denominazione
Data di
emissione
Data di
scadenza
1
IT0004818701
UBI BANCA TV CB2 due 28/05/2018
28/05/2012
28/05/2018
900.000.000
Retained
2
IT0004864663
UBI BANCA TV CB2 due 29/10/2022
29/10/2012
29/10/2022
500.000.000
Retained
3
IT0005002842
UBI BANCA TV CB2 due 05/03/2019
05/03/2014
05/03/2019
200.000.000
Retained
4
IT0005122418
UBI BANCA TV CB2 due 14/07/2021
14/07/2015
14/07/2021
650.000.000
Retained
Totale emissioni in essere al 31/12/2015
2.250.000.000
Capitale (*)
Mercato
Nota: (*) per le obbligazioni in ammortamento si indica il valore nominale residuo alla data di riferimento del presente bilancio
I rapporti con la società veicolo UBI Finance CB2
Attivi ceduti – valore di bilancio
Si riporta nella tabella seguente l’ammontare del portafoglio cartolarizzato ceduto dall’insieme
delle Banche Originator alla società veicolo UBI Finance CB2, secondo il valore di bilancio esposto
nella voce “70 Crediti verso Clientela” nell’attivo dello Stato Patrimoniale; la classificazione segue
la distribuzione del portafoglio ceduto in base alla classificazione di bilancio di ciascun originator.
TIPOLOGIA DI
CREDITI
Valore di bilancio al
31/12/2015
(migliaia di euro)
Esposizioni non
deteriorate
Esposizioni scadute
non deteriorate
Esposizioni scadute
deteriorate
Inadempienze
probabili
Sofferenze
TOTALE Portafoglio
Cartolarizzato UBI
Finance CB2
BANCA
POPOLARE
COMMERCIO
ED
INDUSTRIA
BANCA
DI
VALLE
CAMON
ICA
IW
BANK
247.414
104.374
24.594
16.745
14.501
6.872
824
0
551
1.093
40
0
34.489
0
15.366
20.589
8.266
0
13.265
21.476
0
5.157
11.808
2.673
0
675.670
531.515
13.184
304.708
295.405
122.225
25.418
BANCA
REGIONAL
E
EUROPEA
BANCO
DI
BRESCIA
BANCA
POPOLAR
E DI
BERGAMO
BANCA
POPOLAR
E DI
ANCONA
2.755.573
481.924
554.080
616.965
446.401
12.932
266.889
202.051
40.712
65.942
28.919
27.284
252
8.703
1.952
2.736
466
1.865
149.135
24.537
29.833
16.055
81.034
10.852
15.803
3.196.496
559.977
668.394
TOTALE
UBI
BANCA
BANCA
CARIME
Per l’ammontare delle attività trasferite nell’esercizio, si fa rimando a quanto indicato più sopra.
248*
Nota Integrativa
Finanziamento Subordinato
Si riporta nella tabella seguente l’ammontare dei finanziamenti erogati dalle banche originator ad
UBI Finance CB 2 a fronte delle cessioni dell’esercizio 2015:
DI CUI
BANCO
DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA
POP.
BERGAMO
DI CUI
BANCA
POP.
ANCONA
DI CUI
UBI
BANCA
DI CUI
BANCA
POP.
COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI
BANCA DI
VALLE
CAMONICA
DI CUI
IW
BANK
50.287
156.608
0
65.109
0
42.023
0
0
0
157.662
0
0
59.380
0
13.406
0
27.535
31.609
25.732
471.689
50.287
156.608
59.380
65.109
13.406
42.023
27.535
31.609
25.732
Finanziamenti Subordinati
erogati nell'esercizio 2015
(dati in migliaia di euro)
CESSIONE
TOTALE
Finanziamento erogato per
cessione del 01/06/2015
314.027
Finanziamento erogato per
cessione del 01/12/15
totale erogazioni esercizio
2015
DI CUI
BRE
per un ammontare dei finanziamenti subordinati vantati al 31.12.2015 da ciascun originator nei
confronti di UBI Finance CB 2 pari a (in termini di Debito Residuo Capitale):
Ammontare Finanziamenti
subordinati al 31/12/2015
(dati in migliaia di euro)
TOTALE
DI CUI
BRE
Debito residuo capitale
3.245.267
567.950
DI CUI
BANCO
DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA
POP.
BERGAMO
DI CUI
BANCA
POP.
ANCONA
683.478
684.975
534.005
DI CUI
UBI
BANCA
13.406
DI CUI
BANCA
POP.
COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI
BANCA DI
VALLE
CAMONICA
DI CUI
IW
BANK
307.701
301.477
126.543
25.732
Come per il Programma da 15 miliardi, il valore contabile dei Finanziamenti Subordinati al
31.12.2015 confluisce nel saldo netto delle poste iscritte a voce “150 Altre Attività” nell’attivo di
Stato Patrimoniale, e rappresenta la massima esposizione alla perdita derivante dalla
partecipazione delle Banche (Originator e Finanziatrici) al Programma di Covered Bond, nel caso
in cui si attivasse la garanzia prestata dalla società veicolo e i flussi finanziari derivanti dai
portafogli ceduti a garanzia venissero utilizzati per rimborsare gli investitori, e non fossero quindi
disponibili, in tutto o in parte, per la restituzione agli originator dei Finanziamenti Subordinati. La
capacità di rimborso di tale finanziamento dipende dall’incasso dei crediti del portafoglio segregato
ceduti alla società veicolo da ciascuna banca; coerentemente con l’impostazione contabile
adottata, nel bilancio delle banche originator si è proceduto a valutare direttamente il portafoglio
sottostante, iscritto nella voce “70 Crediti verso Clientela” nell’attivo dello Stato Patrimoniale,
come più sopra indicato.
Anche per il Programma “retained”, allo stato attuale, in considerazione dell’andamento dei
rimborsi da parte dell’emittente UBI Banca, non esiste alcun rischio in merito.
Su tali Finanziamenti Subordinati gli interessi di competenza dell’esercizio 2015, che come
indicato, sono ricompresi nel saldo della voce “190 Altri oneri e proventi” di Conto Economico,
ammontano a 58,4 milioni di euro complessivi per tutte le Banche del Gruppo partecipanti al
Programma, mentre l’ammontare dei Finanziamenti rimborsati nell’anno, a valere sugli incassi
capitale a disposizione della società veicolo, ammonta complessivamente a 440,5 milioni di euro.
249*
Nota Integrativa
Nelle tabelle seguenti si riportano le somme sopra indicate, distinte per singola Banca
Originator:
Finanziamenti
Subordinati - interessi
pagati e maturati anno
2015
(dati in migliaia di euro)
totale interessi esercizio
2015
Finanziamenti
Subordinati - somme
rimborsate nell'esercizio
2015
(dati in
migliaia di euro)
totale rimborsi esercizio
2015
TOTALE
DI CUI
BRE
DI CUI
BANCO
DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA
POP.
BERGAMO
DI CUI
BANCA
POP.
ANCONA
DI CUI
UBI
BANCA
DI CUI
BANCA
POP.
COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI
BANCA DI
VALLE
CAMONICA
DI
CUI
IW
BANK
58.414
10.933
12.128
11.289
10.498
24
4.700
7.000
1.803
39
TOTALE
DI CUI
BRE
DI CUI
BANCO
DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA
POP.
BERGAMO
DI CUI
BANCA
POP.
ANCONA
DI CUI
UBI
BANCA
DI CUI
BANCA
POP.
COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI
BANCA DI
VALLE
CAMONICA
DI
CUI
IW
BANK
440.550
82.060
102.840
90.930
61.210
0
48.180
40.310
15.020
0
Attività di Servicing – Sub-servicing
Per le attività di servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela
relativi al portafoglio ceduto e per la gestione dei rapporti passati a sofferenza, la Capogruppo ha
percepito dalla società veicolo UBI Finance CB2, per quanto di competenza dell’esercizio 2015,
compensi pari a 304 mila euro complessivi, mentre i compensi percepiti in qualità di Master
Servicer e Calculation Agent ammontano a 322 mila euro. Contestualmente le Banche Rete, per le
attività di sub-servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela relativi ai
rispettivi portafogli ceduti, per quanto di competenza dell’esercizio 2015, hanno percepito dalla
società veicolo UBI Finance CB2 compensi pari a complessivi 1,182milioni di euro.
Il valore contabile dei compensi di competenza per le attività di Servicing e Sub-Servicing è
iscritto alla voce “190 Altri oneri e proventi” di Conto Economico.
F. Modelli per la misurazione del rischio di credito
In merito alla misurazione del rischio di credito, Il Gruppo UBI ha sviluppato un modello di
Portfolio Credit Risk attraverso il motore di calcolo PCRE di Algorithmics: esso considera il rischio
complessivo di un portafoglio di crediti modellizzando e catturando la componente derivante dalla
correlazione dei default delle controparti, calcolando le perdite creditizie e il capitale a rischio di
credito a livello di portafoglio. Il modello annovera, fra i vari input, le variabili di PD e LGD
utilizzate per finalità di vigilanza.
250*
Nota Integrativa
Sezione 2 Rischi di mercato
2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - Portafoglio di negoziazione di
vigilanza
Informazioni di natura qualitativa
A. Aspetti generali
Per quanto riguarda gli aspetti generali e organizzativi, si rimanda alla corrispondente informativa
relativa al “rischio di tasso di interesse-portafoglio di negoziazione” presente nel bilancio
consolidato.
Di seguito si riportano i principali limiti operativi per il 2015 (incluse riallocazioni e eventuali
nuovi limiti definiti nel corso del secondo semestre):
•
•
•
•
Massima Perdita Accettabile UBI Trading Book
Early Warning su Massima Perdita Accettabile
Limite di VaR a 1 giorno UBI Trading Book
Early Warning su VaR
Euro 92,5 milioni
70% MPA
Euro 18,5 milioni
80% VaR
B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del
rischio di prezzo
Si veda il successivo paragrafo A. “Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione
del rischio di tasso di interesse”.
251*
Nota Integrativa
Informazioni di natura quantitativa
1.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività
finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione EURO
Tipo logia/Durat a residua
A vista
Da o ltr e 3 mesi fino Da o ltre 6 mesi fino
a 6 mesi
a 1 anno
Fino a 3 mesi
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
Da o ltre 5 anni fino
a 10 anni
Durat a
indeter minata
Olt re 10 anni
1. Attivit à pe r cassa
102
50.005
50.025
-
51.911
268.300
2
-
1. 1 T itoli di debito
1 02
50 .00 5
50. 025
-
51.911
268.300
2
-
-
-
-
-
1.701
-
-
-
1 02
50 .00 5
50. 025
-
50.210
268.300
2
-
- con opzione rimborso anticip ato
- altr i
1. 2 Altre attività
-
-
-
-
-
-
-
-
2. Passività per c assa
-
359.145
14.844
-
-
-
-
-
2. 1 P .C.T. pa ssivi
-
359 .14 5
14. 844
-
-
-
-
-
2. 2 Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
( 81.464)
1.623.214
(54.251)
493.137
(147.206)
( 320.608)
(1.290.117)
-
3. 1 Con titolo sottostante
-
(5 .66 2)
(480)
460
(48.026)
53.699
-
-
- Opzioni
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posiz ioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posiz ioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(5 .66 2)
(480)
460
(48.026)
53.699
-
-
- Posiz ioni lunghe
-
74 .49 6
11. 504
676
2.826
53.699
-
-
- Posiz ioni corte
-
80 .15 8
11. 984
216
50.852
-
-
-
(8 1.4 64)
1. 628 .87 6
(53. 771)
492.6 77
(99.180)
(374.30 7)
(1.2 90. 117 )
-
-
1. 836 .88 6
51. 359
(1.803)
(54.873)
(249.70 6)
(1.5 88. 278 )
-
- Posiz ioni lunghe
-
2. 005 .22 8
2 15. 922
187.9 11
53.610
8.339
1. 426
-
- Posiz ioni corte
-
168 .34 2
1 64. 563
189.7 14
108.483
258.045
1.589. 704
-
(8 1.4 64)
(208 .010)
(105. 130)
494.4 80
(44.307)
(124.60 1)
298. 161
-
3. Derivati finanziari
- Altr i derivati
3. 2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
- Altr i derivati
- Posiz ioni lunghe
16 3.4 46
14. 959 .13 1
2.7 15. 098
2.411.419
8.499.797
6. 613.381
1.560. 836
-
- Posiz ioni corte
24 4.9 10
15. 167 .14 1
2.8 20. 228
1.916.939
8.544.104
6. 737.982
1.262. 675
-
252*
Nota Integrativa
1.2 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività
finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione ALTRE VALUTE
Tipologia/Durata residua
A vista
Da oltre 3 mesi fino Da oltre 6 mesi fino Da oltre 1 anno fino Da oltre 5 anni fino
a 6 mesi
a 1 anno
a 5 anni
a 10 anni
Fino a 3 mesi
Durata
indeterminata
Oltre 10 anni
1. Attività p er cassa
-
-
-
-
-
-
-
-
1.1 Titoli di debito
-
-
-
-
-
44.6 45
-
-
- c on opzione rim borso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
44.6 45
-
-
1.2 Altre attività
-
-
-
-
-
-
-
-
2. Passività per cassa
20
45.311
-
-
-
-
-
-
2.1 P.C.T . passivi
20
45.311
-
-
-
-
-
-
2.2 Altre pas siv ità
-
-
-
-
-
-
-
-
3. Derivati finanziari
-
(161.517)
(21.219)
9.574
367
( 46.386)
-
-
3.1 Con titolo sottostante
-
-
-
-
-
-
-
-
- Opzioni
-
-
-
-
-
-
-
-
- P osizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
- P osizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- P osizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
- P osizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
3.2 Senza titolo sottostante
-
(161.517)
(21.21 9)
9.574
367
(46. 386)
-
-
- Opzioni
- Altri deriv ati
-
-
-
8.428
-
-
-
-
- P osizioni lunghe
-
102.043
285.506
295.965
46.045
-
-
-
- P osizioni corte
-
102.043
285.506
287.537
46.045
-
-
-
-
(161.517)
(21.21 9)
1.146
367
(46. 386)
-
-
- P osizioni lunghe
-
1.924.027
33.928
23.551
62.919
-
-
-
- P osizioni corte
-
2.085.544
55.147
22.405
62.552
46.3 86
-
-
- Altri deriv ati
253*
Nota Integrativa
2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di
capitale e indici azionari per i principali Paesi del mercato di quotazione
Quo tati
Non quotat i
Tipologia operazioni/Indic e quota zione
ITALIA
A. Titoli di capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
B. Comp ravendite non ancora r egolate su titoli d i capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
GERMANIA
STATI UNITI
4.144
436
-
-
4.144
436
-
-
-
-
-
-
(4)
-
-
-
6
-
-
-
10
-
-
-
273
-
-
-
273
-
-
-
-
-
-
-
-
35.071
(25.194)
-
- posizioni lunghe
-
35.071
-
-
- posizioni corte
-
-
25.1 94
-
C. Altri der ivati su titoli di capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
D. Derivati su indici aziona ri
3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni e altre metodologie di analisi di
sensitività
Il grafico seguente mostra l’andamento del VaR nel corso del 2015 per i portafogli di Trading di
UBI Banca.
8,000,000
7,000,000
6,000,000
5,000,000
4,000,000
3,000,000
2,000,000
1,000,000
0
254*
Nota Integrativa
Si riporta di seguito il VaR distinto per fattori di rischio, calcolato sul portafoglio di negoziazione
totale di UBI Banca al 31 dicembre 2015.
Evoluzione rischi di mercato: Market VaR giornaliero UBI Banca nel 2015
.
Portafoglio di Trading del Gruppo UBI Banca
31.12.2015
Rischio cambio
Rischio tasso
Rischio azionario
Rischio credito
Rischio volatilità
Effetto diversificazione (1)
Totale
457,013
573,844
2,736,345
909,554
158,995
(1,284,111)
3,551,640
(1) L'effetto di diversificazio ne è do vuto alla no n perfetta co rrelazio ne tra i diversi fatto ri di
rischio presenti nel po rtafo glio del Gruppo .
Analisi di Backtesting
L’analisi di backtesting, finalizzata a verificare la capacità previsionale del modello di VaR
adottato, utilizza un Profit & Loss effettivo calcolato sulla base dei rendimenti delle posizioni del
portafoglio alla giornata precedente.
Viene presentata di seguito l’analisi di backtesting sul portafoglio di negoziazione di UBI Banca
per il 2015.
UBI Banca Trading Book: Backtesting 2015
6
Milioni
4
2
0
-2
-4
-6
-8
-10
02/01
23/01
13/02
06/03
27/03
17/04
08/05
29/05
19/06
10/07
31/07
255*
21/08
11/09
02/10
23/10
13/11
04/12
25/12
Nota Integrativa
Analisi di Stress Test
Il Gruppo dispone di un programma di stress testing, volto ad analizzare la reazione dei portafogli
a shock dei fattori di rischio, con l’obiettivo di verificare la capacità del patrimonio di vigilanza di
assorbire ingenti perdite potenziali e di individuare le eventuali misure necessarie a ridurre i
rischi e a preservare il patrimonio stesso.
Le prove di stress basate su shock teorici hanno ad oggetto movimenti estremi creati ad hoc delle
curve di tasso (a breve, medio e lungo termine), dei credit spread, dei tassi di cambio, dei prezzi
delle azioni e delle volatilità
Nella tabella sottostante vengono riportati i risultati degli stress test teorici effettuati sui portafogli
di UBI Banca.
Effetto degli shock teorici sui portafogli di Trading e Banking Book UBI Banca
Dati al 31/12/2015
UBI TRADING BOOK VIG
31/12/2015
UBI BANKING BOOK
LIM 31/12/2015
TOTALE UBI
31/12/2015
Variazione NAV
Variazione NAV
Variazione NAV
Risk Factors IR
Shock
Shock +1bp
298
0.00% -
558,312
0.00%
-558,014
0.00%
0.00%
557,818
0.00%
557,846
0.00%
2,844,515
-0.58% - 13,030,524
-0.09%
-15,875,039
-0.11%
1,352,129
0.28%
3,424,680
0.02%
4,776,809
0.03%
282,941
-0.06%
4,714,895
0.03%
4,431,953
0.03%
4,746,761
0.97%
14,262,656
0.10%
19,009,417
0.13%
1,533,531
0.31%
1,782,725
0.01%
3,316,256
0.02%
-1,533,531
-0.31% -
1,782,725
-0.01%
-3,316,256
-0.02%
291,535
0.00%
240,696
0.00%
Risk Factors IR
Shock
Shock -1bp
28
Risk Factors IR
Shock
Bear Steepening
-
Risk Factors IR
Shock
Bull steepening
Risk Factors IR
Shock
Bear Flattening
-
Risk Factors IR
Shock
Bull Flattening
Risk Factors Equity
Shock
+10%
Risk Factors Equity
Shock
-10%
Risk Factors Volatility
Shock
+20%
-
50,839
-0.01%
Risk Factors Volatility
Shock
-20%
4,725
0.00% -
238,528
0.00%
-233,804
0.00%
3,912,171
0.80% -
521,404
0.00%
3,390,767
0.02%
521,404
0.00%
-5,544,710
-0.04%
Risk Factors Forex
Shock
+15%
Risk Factors Forex
Shock
-15%
-
6,066,114
-1.23%
Risk Factors Credit Spread
Shock
- 17,878,986
-3.64% -770,573,413
-5.32% -788,452,399
-5.26%
Flight to quality scenario
- 17,387,873
-3.54% -772,074,385
-5.33% -789,462,259
-5.27%
L’analisi evidenzia una spiccata sensibilità dei portafogli di UBI Banca a shock sui credit spread
(coerentemente con la presenza di titoli governativi italiani e di titoli corporate) e a shock dei tassi
256*
Nota Integrativa
di interesse (coerentemente con la presenza di titoli obbligazionari e derivati su tasso all’interno
dei portafogli di UBI).
Il sistema dei controlli per i portafogli di Trading Book è ripreso anche per alcuni portafogli
appartenenti al Banking Book
Il grafico seguente mostra l’andamento del VaR nel corso del 2015 per i portafogli di Banking di
UBI Banca.
Evoluzione rischi di mercato: Market VaR giornaliero dei portafogli bancari di UBI Banca nel 2015
150,000,000
140,000,000
130,000,000
120,000,000
110,000,000
100,000,000
90,000,000
Il market VaR non comprende il VaR sui titoli classificati nella categoria contabile Held to Maturity e il VaR
sugli Hedge Fund,
.
Si riporta di seguito il VaR distinto per fattori di rischio, calcolato sul portafoglio bancario totale di
UBI Banca al 31 dicembre 2015.
Portafoglio di Banking di UBI Banca
31.12.2015
Rischio cambio
Rischio tasso
Rischio azionario
Rischio credito
Rischio volatilità
Effetto diversificazione (1)
45,701
5,802,975
108,656,152
444,914
141,049
-
Totale
115,347,417
(1) L'effetto di diversificazio ne è do vuto alla no n perfetta co rrelazio ne tra i diversi fatto ri di
rischio presenti nel po rtafo glio del Gruppo .
257*
Nota Integrativa
2.2 Rischio di tasso di interesse e di prezzo - Portafoglio bancario
Il portafoglio bancario è costituito da tutti gli strumenti finanziari attivi e passivi non compresi nel
portafoglio di negoziazione di cui alla sezione 2.1.
Informazioni di natura qualitativa
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di
interesse e del rischio di prezzo
Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono:
•
sulla formazione del margine di interesse e, conseguentemente, sugli utili della
banca (cash flow risk);
•
sul valore attuale netto degli assets e delle liabilities, impattando sul valore attuale
dei cash flows futuri (fair value risk).
Il controllo e la gestione del rischio di tasso di interesse strutturale - da fair value e da cash flow vengono effettuati in modo accentrato dalla Capogruppo, all’interno del framework definito
annualmente della Policy a presidio dei Rischi Finanziari del Gruppo UBI Banca che individua
metodologie e modelli di misurazione e limiti o soglie di attenzione, riguardo al margine di
interesse e alla sensitivity del valore economico del Gruppo.
La misurazione, il monitoraggio ed il reporting dell’esposizione al rischio tasso di interesse sono
effettuati a livello consolidato ed individuale dall’Area Capital & Liquidity Risk Management della
Capogruppo, che provvede su base mensile:
•
ad effettuare un’analisi di sensitività finalizzata alla misurazione della variazione del
valore del patrimonio sulla base di shocks paralleli dei livelli dei tassi su tutti i bucket temporali
della curva;
•
ad effettuare, attraverso un’analisi di gap statico (assumendo cioè che le posizioni
siano costanti nel corso del periodo), una simulazione di impatto sul margine di interesse
dell’esercizio in corso, considerando l’effetto derivante dall’elasticità delle poste a vista.
Sulla base dell’informativa periodicamente prodotta, il servizio ALM della Capogruppo provvede a
porre in essere le opportune manovre al fine di evitare lo sconfinamento dei limiti ed
eventualmente delle soglie di early warning.
L’esposizione al rischio di tasso viene misurata, attraverso modelli di Gap analysis e Sensitivity
analysis, su tutti gli strumenti finanziari, attivi e passivi, non inclusi nel portafoglio di
negoziazione ai sensi della normativa di vigilanza.
L’analisi di sensitivity del valore economico include una stima degli impatti derivanti dal fenomeno
di estinzione anticipata di mutui e prestiti, indipendentemente dalla presenza di opzioni di
rimborso anticipato definite contrattualmente.
Ad essa è affiancata una stima della variazione del margine di interesse. L’analisi di impatto sul
margine di interesse viene sviluppata su un orizzonte temporale di 12 mesi, tenendo in
considerazione sia la variazione del margine sulle poste a vista (comprensiva del fenomeno della
vischiosità) sia quella sulle poste a scadenza. In tale analisi viene inoltre inclusa una stima
dell’effetto reinvestimento/rifinanziamento dei flussi in scadenza
La Policy a presidio dei Rischi Finanziari del Gruppo UBI Banca 2015 stabilisce, per la Sensitivity
delle poste a scadenza e delle poste a vista rappresentate mediante il modello comportamentale,
un livello Target pari al 7,5% del Patrimonio di Vigilanza individuale ed un Early Warning pari
all’10% (soglia definita dall’Autorità di Vigilanza con riferimento al rischio tasso del Banking
Book). Il valore da confrontare con la soglia di attenzione è dato dal valore assoluto della
258*
Nota Integrativa
Sensitivity negativa che deriva dalla applicazione di due scenari distinti di tasso (shock parallelo
di +/-100 b.p. della curva dei tassi).
Il rispetto dei limiti individuali è perseguito dalle Società del Gruppo tramite contratti derivati di
copertura conclusi con la Capogruppo. UBI Banca procede eventualmente alla chiusura delle
posizioni con controparti esterne al Gruppo, operando coerentemente con gli indirizzi strategici e
nell’ambito dei limiti consolidati definiti dagli Organi di Governo societario.
Per ulteriori dettagli, si rimanda al corrispondente paragrafo presente nella Nota Informativa del
Bilancio consolidato.
B. Attività di copertura del fair value
Al fine di ridurre l’esposizione a variazioni avverse di fair value (fair value hedge) dovute al rischio
di tasso di interesse, al 31 dicembre 2015 sono in essere coperture tramite strumenti finanziari
derivati.
Nello specifico sono in essere:
•
coperture specifiche su titoli available for sale a tasso fisso per circa 10,59 miliardi di euro
di nominale;
•
coperture specifiche su finanziamenti a tasso fisso per circa 22 milioni di euro di nominale;
•
macro coperture generiche su finanziamenti a tasso fisso per circa 24 milioni di euro di
nominale;
•
coperture specifiche su titoli obbligazionari per circa 18,55 miliardi di euro di nozionale.
I contratti derivati utilizzati sono del tipo Interest Rate Swap e CAP.
L’attività di verifica dell’efficacia delle coperture è svolta dall’Area Controllo Rischi Finanziari,
Operativi e di Equilibrio Strutturale della Capogruppo. Nel dettaglio, le verifiche di efficacia
vengono effettuate secondo quanto previsto dai Principi contabili internazionali attraverso test
prospettici all’attivazione della copertura, cui seguono test prospettici e retrospettivi svolti con
cadenza mensile.
C. Attività di copertura dei flussi finanziari
Per UBI Banca al 31 dicembre 2015 è in essere una relazione di copertura di flussi finanziari
(Cash Flow Hedge) per un ammontare nominale di circa 30 mln di euro.
259*
Nota Integrativa
Informazioni di natura quantitativa
1.1 Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie Valuta di denominazione EURO
Tip o lo g ia / D u ra t a re s id u a
1. A t t iv it à p e r c a s s a
1.1 Tito li di de bito
- c o n o pzio ne rimbo rs o a ntic ipa to
- a ltri
1.2 F ina nzia m e nti a ba nc he
1.3 F ina nzia m e nti a c lie nte la
- c /c
- a ltri fina nzia m e nti
- c o n o pzio ne di rim bo rs o a ntic ipa to
- a ltri
2 . P a s s iv it à p e r c a s s a
2.1 De biti ve rs o c lie nte la
- c /c
- a ltri de biti
A v is t a
2.2 De biti ve rs o ba nc he
13 .3 5 6 .7 15
D a o lt re 6 m e s i
f in o a 1 a n n o
5 .4 2 3 .3 5 8
D a o lt re 1 a n n o
f in o a 5 a n n i
1. 5 2 5 .4 5 1
D a o lt re 5 a n n i f in o
a 10 a n n i
13 .9 9 0 .9 4 2
D u ra t a
in d e t e rm in a t a
O lt re 10 a n n i
8 .3 2 3 .5 5 1
2 .3 9 9 .9 9 1
-
161.233
4.823.888
1.938.100
195.660
8.663.363
7.466.624
1.778.588
-
1.409
163.651
2.835
10.245
27.114
31.453
-
-
159.824
4.660.237
1.935.265
185.415
8.636.249
7.435.171
1.778.588
-
2.026.111
2.099.941
17.712
162.804
3.989.112
-
-
-
7.470.315
6.432.886
3.467.546
1.166.987
1.338.466
856.927
621.403
-
816.794
-
-
-
-
464
-
-
6.653.521
6.432.886
3.467.546
1.166.987
1.338.466
856.463
621.403
-
141.159
2.663.859
403.755
1.085.376
1.197.219
286.545
600.056
-
6.512.363
3.769.028
3.063.791
81.610
141.247
569.919
21.347
3 .5 0 8 .7 4 2
2 3 .7 0 6 .5 10
6 .8 3 7 .3 2 4
5 .0 0 6 .9 4 0
14 .3 8 6 .9 2 1
3 .9 4 0 . 7 5 0
9 .3 4 4
-
835.379
5.973.152
160.512
11.848
5.107
8.193
9.306
824.718
-
-
-
-
-
-
-
10.661
5.973.152
160.512
11.848
5.107
8.193
9.306
-
- c o n o pzio ne di rim bo rs o a ntic ipa to
- a ltri
D a o lt re 3 m e s i
f in o a 6 m e s i
F in o a 3 m e s i
9 .6 5 7 .6 5 9
-
-
-
-
-
-
-
-
-
10.661
5.973.152
160.512
11.848
5.107
8.193
9.306
-
2.381.325
-
9.478.683
1.228.134
1.495.330
-
-
-
1.851.679
-
-
-
-
-
-
-
- a ltri de biti
529.647
9.478.683
1.228.134
1.495.330
-
-
-
-
2.3 Tito li di de bito
291.748
8.254.675
5.448.678
3.499.762
14.381.814
3.932.557
38
-
271
339.189
14
54
358
1.536
38
-
291.477
7.915.487
5.448.664
3.499.708
14.381.456
3.931.021
-
-
289
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
289
-
-
-
-
-
-
-
- c /c
- c o n o pzio ne di rim bo rs o a ntic ipa to
- a ltri
2.4 Altre pa s s ività
- c o n o pzio ne di rim bo rs o a ntic ipa to
- a ltri
3 . D e riv a t i f in a n z ia ri
2 . 15 2
( 12 .0 7 0 . 6 6 9 )
6 .6 0 5 .2 12
2 .3 0 7 .9 8 8
5 .9 17 .3 2 6
( 1.7 4 3 .8 0 8 )
( 1.2 3 2 .4 6 6 )
-
3.1 Co n tito lo s o tto s ta nte
-
-
(6)
1.779
136
(216.274)
100
-
- Opzio ni
-
-
(6)
1.779
136
(216.274)
100
-
+ P o s izio ni lunghe
-
-
-
1.779
148
93.435
105
-
+ P o s izio ni c o rte
-
-
6
-
12
309.710
5
-
- Altri de riva ti
-
-
-
-
-
-
-
-
+ P o s izio ni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ P o s izio ni c o rte
-
-
-
-
-
-
-
-
3.2 S e nza tito lo s o tto s ta nte
2.152
(12.070.669)
6.605.218
2.306.210
5.917.191
(1.527.534)
(1.232.567)
-
- Opzio ni
2.152
(940.301)
(32.493)
1.009.832
(39.189)
-
-
-
2.167
52.547
-
1.211.777
201.941
-
-
-
15
992.848
32.493
201.945
241.130
-
-
-
+ P o s izio ni lunghe
+ P o s izio ni c o rte
- Altri de riva ti
-
(11.130.368)
6.637.711
1.296.378
5.956.379
(1.527.534)
(1.232.567)
+ P o s izio ni lunghe
-
7.879.867
6.652.281
1.333.442
9.868.191
3.859.003
-
-
+ P o s izio ni c o rte
-
19.010.235
14.570
37.064
3.911.811
5.386.537
1.232.567
-
( 112 . 0 4 4 )
-
4 . A lt re o p e ra z io n i f u o ri b ila n c io
111.2 0 7
837
-
-
-
-
+ P o s izio ni lunghe
1.240.138
6.255
-
837
-
-
-
-
+ P o s izio ni c o rte
1.128.931
118.300
-
-
-
-
-
-
260*
Nota Integrativa
1.2 Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie Valuta di denominazione ALTRE VALUTE
T ip o lo g ia / D u ra t a re s id u a
1. A t t iv it à p e r c a s s a
1.1 Tito li di de bito
- c o n o pzio ne rim bo rs o a ntic ipa to
- a ltri
1.2 F ina nzia m e nti a ba nc he
1.3 F ina nzia m e nti a c liente la
A v is ta
D a o lt re 3 m e s i
f in o a 6 m e s i
F in o a 3 m e s i
14 8 .3 18
1.0 7 2 .2 9 9
D a o lt re 6 m e s i
f in o a 1 a n n o
7 3 .2 9 5
D a o lt re 1 a n n o
f in o a 5 a n n i
4 .13 1
D a o lt re 5 a n n i f in o
a 10 a n n i
5 6 .6 0 0
8 .4 7 3
D u ra t a
ind e t e rm in a t a
O lt re 10 a n n i
9 .7 7 4
-
1.310
-
4.400
-
46.904
-
-
-
502
-
-
-
29.529
-
-
-
808
-
4.400
-
17.375
-
-
70.411
789.471
27.195
4.131
-
-
-
-
76.597
282.828
41.700
-
9.697
8.473
9.774
-
- c /c
16.324
-
-
-
-
-
-
-
- a ltri fina nzia m e nti
60.272
282.828
41.700
-
9.697
8.473
9.774
-
1.170
11.476
1.259
-
-
-
-
-
59.102
271.351
40.440
-
9.697
8.473
9.774
-
-
-
- c o n o pzio ne di rim bo rs o a ntic ipa to
- a ltri
2 . P a s s iv it à p e r c a s s a
2.1 De biti ve rs o c lie ntela
- c /c
- a ltri de biti
4 2 7 .2 9 1
8 2 .6 6 7
-
-
25.665
-
-
-
-
-
-
-
25.488
-
-
-
-
-
-
-
177
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- c o n o pzio ne di rim bo rs o a ntic ipa to
- a ltri
6 8 3 .15 5
177
-
-
-
-
-
-
401.626
683.155
82.667
-
-
-
-
-
401.424
-
-
-
-
-
-
-
202
683.155
82.667
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- c o n o pzio ne di rim bo rs o a ntic ipa to
-
-
-
-
-
-
-
-
- a ltri
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- c o n o pzio ne di rim bo rs o a ntic ipa to
-
-
-
-
-
-
-
-
- a ltri
-
-
-
-
-
-
-
2.2 De biti ve rs o ba nc he
- c /c
- a ltri de biti
2.3 Tito li di de bito
2.4 Altre pa s s ività
3 . D e riv a t i f in a n z ia ri
-
4 7 .9 9 3
( 5 .4 2 4 )
-
( 10 3 .3 4 2 )
-
-
-
3.1 C o n tito lo s o tto s tante
-
-
(5.424)
-
-
-
-
- Opzio ni
-
-
(5.424)
-
-
-
-
-
- P o s izio ni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
- P o s izio ni c o rte
-
-
5.424
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
+ P o s izio ni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ P o s izio ni c o rte
-
-
-
-
-
-
-
-
3.2 S e nza tito lo s o tto s ta nte
-
47.993
-
-
(103.342)
-
-
-
- Opzio ni
-
-
-
-
-
-
-
-
+ P o s izio ni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ P o s izio ni c o rte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
47.993
-
-
(103.342)
-
-
-
-
47.993
-
-
-
-
-
-
-
103.342
- Altri de riva ti
- Altri de riva ti
+ P o s izio ni lunghe
+ P o s izio ni c o rte
4 . A lt re o p e ra z io n i f u o ri b ila n c io
+ P o s izio ni lunghe
+ P o s izio ni c o rte
18 .9 15
( 18 .9 15 )
-
-
-
-
-
-
-
-
18.915
-
-
-
-
-
-
-
-
18.915
-
-
-
-
-
-
261*
Nota Integrativa
2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività
Per UBI Banca, al 31 dicembre 2015 sono stati rilevati i seguenti livelli di sensitivity:
•
nello scenario di variazione positiva della curva dei tassi (+100 bp), l’esposizione registrata
in termini di sensitivity risulta pari a -34,08 milioni.
•
nello scenario di variazione negativa della curva dei tassi (-100 bp), invece, si evidenzia un
livello di sensitivity pari a +160,05 milioni di euro. Tale esposizione risulta influenzata dal vincolo
di non negatività imposto ai tassi (ad oggi prossimi a zero) e dunque dall’applicazione di un floor
allo shift della relativa curva.
Entrambi i livelli presentati includono, coerentemente con quanto previsto dai documenti di
Policy, la modellizzazione del profilo comportamentale delle poste a vista secondo il modello
interno stimato.
Gli indicatori risentono dell’incorporazione di Banca 24-7 Spa e Centrobanca Spa in UBI Banca.
La normativa prudenziale prevede inoltre che tutti gli intermediari valutino l’effetto
sull’esposizione al rischio tasso di una variazione dei tassi di +/- 200 b.p. Nel caso in cui si
determini una riduzione del valore economico della banca superiore al 20% dei fondi propri, la
Banca Centrale Europea e la Banca d’Italia approfondiscono con la banca i risultati riservandosi
di adottare opportuni interventi.
La tabella sottostante riporta le misure di rischio rilevate per UBI Banca nello scenario di
riferimento, che al 31 dicembre 2015 risulta essere lo scenario di variazione parallela dei tassi di
riferimento pari a +200 bp, rapportate al totale Fondi Propri.
Indicatori di rischiosità - valori puntuali
31/12/2015
31/12/2014
shift parallelo di + 200 bp
1,41%
Riduzione del valore economico / Fondi Propri
1,93%
Al 31 dicembre 2015, l’impatto sul margine di interesse, in ipotesi di shift della curva dei tassi di
riferimento pari a +100 basis point, è pari a -16,92 milioni di euro, mentre in ipotesi di riduzione
degli stessi (-100 bp) l’impatto sul margine di interesse è stimato in -0,32 milioni di euro.
Di seguito è riportato il profilo dei capitali per data di repricing in input al modello interno per il
calcolo dell’esposizione al rischio tasso di interesse.
Profilo del GAP di Periodo
Sbilancio Attivo/Passivo
Derivati di copertura
Estinzioni Anticipate
Gap Complessivo
Milioni
8000
6000
4000
2000
0
-2000
-4000
-6000
-8000
-10000
Sbilancio Attivo/Passivo
Derivati di copertura
Estinzioni Anticipate
Gap Complessivo
VISTA
1M
3M
6M
1Y
3Y
5Y
7Y
10Y
15Y
20Y
Oltre
126.60
-1 175.42
5 484.39
-531.05
-4 346.43
-6 551.21
-3 107.64
4 821.40
-1 762.70
209.75
519.42
950.85
-
-6 691.02
-8 701.23
589.69
3 672.75
6 186.04
1 091.41
2 745.95
1 113.98
-2.47
-3.01
-2.08
-
3.72
6.76
9.36
15.43
32.94
18.69
15.89
11.41
-16.20
-40.55
-57.45
126.60
-7 866.44
-3 216.84
58.64
-3 232.46
-2 878.46
3 078.40
5 912.81
983.26
207.27
516.41
948.76
262*
Nota Integrativa
2.3 Rischio di cambio
Informazioni di natura qualitativa
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio
Il rischio di cambio è determinato sulla base della metodologia proposta da Banca Italia ed è
quantificata nell’8% della posizione netta in cambi. Quest’ultima è determinata come la
componente più elevata (in valore assoluto) fra la sommatoria delle posizioni nette lunghe e la
sommatoria delle posizioni nette corte (posizione per singola valuta), cui si aggiunge l’esposizione
al rischio cambio implicita negli investimenti in OICR.
B. Attività di copertura del rischio di cambio
Per quanto attiene l’analisi della copertura del rischio di cambio si rimanda a quanto esposto nel
paragrafo relativo all’analisi del rischio di tasso di interesse.
Informazioni di natura quantitativa
L’assorbimento per il rischio cambio di fine esercizio è pari a circa 17 milioni.
1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività e passività e dei derivati
Val ute
Voci
DOL LARI USA
STERLINE
DOLL ARI
CANADESI
YEN
FRANCHI
SVIZZERI
ALTRE
VAL UTE
TOTALE
A. Attività finanziari e
A.1 T itoli di debito
A.2 T itoli di capitale
A.3 Finanziamenti a banche
A.4 Finanziamenti a clientela
A.5 Altre attività finanziarie
553.042
75.021
7.090
211.802
259.129
-
40.703
22.583
17.979
141
-
5.125
5.030
95
-
7.120
7.082
38
-
665.206
639.285
25.921
-
153.783
10.030
143.753
-
1.424.979
97.604
7.090
891.208
429.077
-
B. Al tre atti vi tà
C. Passi vi tà finanzi arie
C.1 Debiti verso banche
C.2 Debiti verso clientela
C.3 T itoli di debito
C.4 Altre passività finanziarie
7.519
1.134.003
1.108.475
25.528
-
3.778
27.025
26.909
116
-
329
1.307
1.305
2
-
537
7.364
7.364
-
3.645
33.342
33.327
15
-
1.046
35.403
35.399
4
-
16.854
1.238.444
1.212.779
25.665
-
D. Al tre p assi vi tà
E. Derivati fi nanziari
- Opzioni
+ P osizioni Lunghe
+ P osizioni Corte
- Altri derivati
+ P osizioni Lunghe
+ P osizioni Corte
566.077
35.746
533.374
497.628
530.331
1.590.150
1.059.819
(26.277)
11.025
11.025
(26.277)
86.384
112.661
(4.112)
3.812
3.812
(4.112)
127.833
131.945
(247)
945
945
(247)
5.213
5.460
(636.041)
1.067
1.067
(636.041)
5.558
641.599
(146.254)
(27.317)
39.335
66.652
(118.937)
25.390
144.327
(246.854)
8.429
589.558
581.129
(255.283)
1.840.528
2.095.811
Total e attività
Total e p assi vità
Sbil anci o (+/-)
2.684.085
2.691.450
(7.365)
141.890
150.711
(8.821)
137.099
137.064
35
13.815
13.769
46
675.476
676.008
(532)
219.554
246.382
(26.828)
3.871.919
3.915.384
(43.465)
2. Modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività
Si veda quanto riportato nella analoga parte relativa al “rischio di tasso di interesse e di prezzo”
(sezione 2.1- 2.2).
263*
Nota Integrativa
2.4 Gli strumenti derivati
A. DERIVATI FINANZIARI
A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo
A tt iv it à s o t t o s ta n t i/ T ip o lo g ie d e riv a t i
3 1.12 .2 0 15
O v e r t h e c o u n te r
1. Tito li di de bito e ta s s i d'inte re s s e
a ) Opzio ni
b) S wa p
3 1.12 .2 0 14
C o n t ro p a rti C e n t ra li
O v e r th e c o u n t e r
C o n t ro p a rt i C e n t ra li
41.344.443
109.777
43.547.214
6.381.672
4
7.195.389
268.550
-
34.962.771
-
36.351.825
-
c ) F o rwa rd
-
-
-
-
d) F uture s
-
109.773
-
268.550
e ) Altri
-
-
-
-
-
60.270
-
34.304
a ) Opzio ni
-
5
-
125
b) S wa p
-
-
-
-
c ) F o rwa rd
-
-
-
-
d) F uture s
-
60.265
-
34.179
2. Tito li di c a pita le e indic i a zio na ri
e ) Altri
3. Va lute e o ro
a ) Opzio ni
-
-
-
-
5.952.132
-
4.315.237
-
2.231.840
-
2.078.438
-
-
-
-
-
b) S wa p
c ) F o rwa rd
3.720.292
-
2.236.799
-
d) F uture s
-
-
-
-
e ) Altri
-
-
-
-
45.391
-
36.869
-
-
-
-
-
4. M e rc i
5. Altri s o tto s ta nti
T o ta le
4 7 .3 4 1.9 6 6
17 0 .0 4 7
264*
4 7 .8 9 9 .3 2 0
3 0 2 .8 5 4
Nota Integrativa
A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo
A.2.1 Di copertura
A t t iv it à s o t t o s t a n t i/ Tip o lo g ie d e riv a t i
3 1.12 .2 0 15
Ov e r the c o unte r
1. Tito li di de bito e ta s s i d'inte re s s e
3 1.12 .2 0 14
C o n t ro p a rt i C e n t ra li
Ov e r the c o unte r
C o n t ro p a rt i C e n t ra li
33.727.051
-
34.856.807
-
4.086.274
-
4.086.274
-
29.640.777
-
30.770.533
-
c ) F o rwa rd
-
-
-
-
d) F uture s
-
-
-
-
e ) Altri
-
-
-
-
-
-
-
-
a ) Opzio ni
-
-
-
-
b) S wa p
-
-
-
-
c ) F o rwa rd
-
-
-
-
d) F uture s
-
-
-
-
e ) Altri
-
-
-
-
27.674
-
-
-
a ) Opzio ni
b) S wa p
2. Tito li di c a pita le e indic i a zio na ri
3. Va lute e o ro
a ) Opzio ni
-
-
-
-
27.674
-
-
-
c ) F o rwa rd
-
-
-
-
d) F uture s
-
-
-
-
e ) Altri
-
-
-
-
-
-
-
-
b) S wa p
4. M e rc i
5. Altri s o tto s ta nti
T o t a le
-
3 3 .7 5 4 .7 2 5
-
-
-
3 4 .8 5 6 .8 0 7
-
Nella tabella vengono riportati i valori nozionali dei contratti derivati distinti per tipologia
contrattuale. I contratti swap si riferiscono a operazioni derivate per lo scambio di tasso di
interesse effettuate essenzialmente per le coperture di attività disponibili per la vendita e prestiti
obbligazionari di propria emissione.
265*
Nota Integrativa
A.2.2 Altri derivati
A t t iv it à s o t t o s t a n t i/ Tip o lo g ie d e riv a t i
3 1.12 .2 0 15
Ov e r the c o unte r
1. Tito li di de bito e ta s s i d'inte re s s e
3 1.12 .2 0 14
C o n t ro p a rt i C e n t ra li
Ov e r the c o unte r
C o n t ro p a rt i C e n t ra li
-
-
-
-
a ) Opzio ni
-
-
-
-
b) S wa p
-
-
-
-
c ) F o rwa rd
-
-
-
-
d) F uture s
-
-
-
-
e ) Altri
-
-
-
-
589.018
-
635.724
-
2. Tito li di c a pita le e indic i a zio na ri
a ) Opzio ni
589.018
-
635.724
-
b) S wa p
-
-
-
-
c ) F o rwa rd
-
-
-
-
d) F uture s
-
-
-
-
e ) Altri
-
-
-
-
3. Va lute e o ro
-
-
-
-
a ) Opzio ni
-
-
-
-
b) S wa p
-
-
-
-
c ) F o rwa rd
-
-
-
-
d) F uture s
-
-
-
-
e ) Altri
-
-
-
-
4. M e rc i
-
-
-
-
5. Altri s o tto s ta nti
-
-
-
T o t a le
5 8 9 .0 18
-
266*
6 3 5 .7 2 4
-
Nota Integrativa
A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo - ripartizione per prodotti
P o rt a f o g li/ T ip o lo g ie d e riv a t i
F a ir v a lu e p o s it iv o
F a ir v a lu e p o s it iv o
3 1.12 .2 0 15
3 1.12 .2 0 14
Ov e r the c o unte r
A. P o rta fo glio di ne go zia zio ne di vigila nza
C o n t ro p a rt i C e n t ra li
Ov e r the c o unte r
C o n t ro p a rt i C e n t ra li
616.579
647
743.207
778
28.654
454
39.311
80
548.218
-
683.739
-
c ) C ro s s c urre nc y s wa p
-
-
-
-
d) Equity s wa p
-
-
-
-
34.995
-
16.576
-
-
193
-
698
a ) Opzio ni
b) Inte re s t ra te s wa p
e ) F o rwa rd
f) F uture s
g) Altri
4.712
-
3.581
-
592.409
-
647.972
-
-
-
-
-
592.046
-
647.972
-
363
-
-
-
d) Equity s wa p
-
-
-
-
e ) F o rwa rd
-
-
-
-
f) F uture s
-
-
-
-
g) Altri
-
-
-
-
B . P o rta fo glio ba nc a rio - di c o pe rtura
a ) Opzio ni
b) Inte re s t ra te s wa p
c ) C ro s s c urre nc y s wa p
C . P o rta fo glio ba nc a rio - a ltri de riva ti
-
-
-
-
a ) Opzio ni
-
-
-
-
b) Inte re s t ra te s wa p
-
-
-
-
c ) C ro s s c urre nc y s wa p
-
-
-
-
d) Equity s wa p
-
-
-
-
e ) F o rwa rd
-
-
-
-
f) F uture s
-
-
-
-
g) Altri
-
-
-
T o t a le
1.2 0 8 .9 8 8
647
267*
1.3 9 1.17 9
778
Nota Integrativa
A.4 Derivati finanziari: fair value lordo negativo - ripartizione per prodotti
P o rt a f o g li/ T ip o lo g ie d e riv a t i
F a ir v a lu e n e g a t iv o
F a ir v a lu e n e g a t iv o
3 1.12 .2 0 15
3 1.12 .2 0 14
Ov e r the c o unte r
A. P o rta fo glio di ne go zia zio ne di vigila nza
C o n t ro p a rt i C e n t ra li
Ov e r the c o unte r
C o n t ro p a rt i C e n t ra li
608.593
7
721.880
300
23.369
-
36.953
-
546.067
-
664.892
-
c ) C ro s s c urre nc y s wa p
-
-
-
-
d) Equity s wa p
-
-
-
-
34.445
-
16.459
-
-
7
-
300
a ) Opzio ni
b) Inte re s t ra te s wa p
e ) F o rwa rd
f) F uture s
g) Altri
B . P o rta fo glio ba nc a rio - di c o pe rtura
4.712
-
3.576
-
700.871
-
937.018
-
-
-
-
-
a ) Opzio ni
b) Inte re s t ra te s wa p
700.871
-
937.018
-
c ) C ro s s c urre nc y s wa p
-
-
-
-
d) Equity s wa p
-
-
-
-
e ) F o rwa rd
-
-
-
-
f) F uture s
-
-
-
-
g) Altri
-
-
-
-
C . P o rta fo glio ba nc a rio - a ltri de riva ti
-
-
-
-
a ) Opzio ni
-
-
-
-
b) Inte re s t ra te s wa p
-
-
-
-
c ) C ro s s c urre nc y s wa p
-
-
-
-
d) Equity s wa p
-
-
-
-
e ) F o rwa rd
-
-
-
-
f) F uture s
-
-
-
-
g) Altri
-
-
-
T o t a le
1.3 0 9 .4 6 4
7
268*
1.6 5 8 .8 9 8
300
Nota Integrativa
A.5 Derivati finanziari OTC – portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per
controparti – contratti non rientranti in accordi di compensazione
Contr atti non rientranti in accordi di
compensazione
Gove rni e Banche
Centrali
Alt ri enti pubblici
Banc he
Società di
assicur azione
Società finanziarie
Imprese non
finanziarie
Altri soggett i
1) Titol i di debit o e tassi di interesse
- valore nozionale
-
-
13.167. 217
10.160.659
-
1. 643.379
-
- f air value positivo
-
-
208. 250
27.492
-
203.720
-
- f air value nega tivo
-
-
2. 287
26.009
-
1.467
-
- esposizione futura
-
-
75. 082
53.705
-
16.000
-
- valore nozionale
-
-
-
-
-
-
-
- f air value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- f air value nega tivo
-
-
-
-
-
-
-
- esposizione futura
-
-
-
-
-
-
-
-
2) Titol i di capita le e indici aziona ri
3) Va lut e e oro
- valore nozionale
-
-
1.260. 084
1.121.357
594
-
- f air value positivo
-
-
7. 947
666
-
-
-
- f air value nega tivo
-
-
14. 391
28.857
12
-
-
- esposizione futura
-
-
9. 739
11.214
6
-
-
4) Altri va lori
- valore nozionale
-
-
22. 696
-
-
-
-
- f air value positivo
-
-
2. 139
-
-
-
-
- f air value nega tivo
-
-
2. 587
-
-
-
-
- esposizione futura
-
-
2. 318
-
-
-
-
269*
Nota Integrativa
A.6 Derivati finanziari OTC – portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per
controparti – contratti rientranti in accordi di compensazione
Contr atti rientranti in accordi di
compensazione
Gover ni e Banc he
Centrali
Altri enti pubb lici
- valore nozionale
-
-
14.947.725
- f air value positivo
-
-
110.886
5. 676
-
-
-
- f air value nega tivo
-
-
485.515
34. 887
-
-
-
Banche
Società finanziar ie
Soc ietà di
assicurazione
Imprese non
finanziarie
Alt ri soggett i
1) Titoli di debit o e tassi di interesse
1.425. 463
-
-
-
2) Titoli di capita le e indici aziona ri
- valore nozionale
-
-
-
-
-
-
-
- f air value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- f air value nega tivo
-
-
-
-
-
-
-
3) Va lut e e oro
- valore nozionale
-
-
3.115.870
454. 227
-
-
-
- f air value positivo
-
-
37.746
9. 469
-
-
-
- f air value nega tivo
-
-
8.757
1. 685
-
-
-
- valore nozionale
-
-
22.696
-
-
-
-
- f air value positivo
-
-
2.587
-
-
-
-
- f air valure negativo
-
-
2.139
-
-
-
-
4) Altri va lori
270*
Nota Integrativa
A.7 Derivati finanziari OTC – portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti – contratti non
rientranti in accordi di compensazione
C o n t ra t t i no n rie nt ra n t i in a c c o rd i di
c o m pe n s a z io ne
G o v e rni e B a nc h e
C e nt ra li
A lt ri e n t i p ub b lic i
B a nc he
S o c ie t à d i
a s s ic u ra z io ne
S o c ie t à f ina n z ia rie
Im p re s e no n
f in a n z ia rie
A lt ri s o g g e t t i
1) Tit o li d i d e bit o e t a s s i d i in t e re s s e
- va lo re no zio na le
-
-
5.000
-
-
-
-
- fa ir va lue po s itivo
-
- fa ir va lue ne ga tivo
-
-
-
-
-
-
-
-
1.654
-
-
-
- e s po s izio ne futura
-
-
-
75
-
-
-
-
- va lo re no zio na le
-
-
12.372
252.966
253.019
67.357
3.304
- fa ir va lue po s itivo
-
-
-
-
-
-
-
- fa ir va lue ne ga tivo
-
-
-
-
-
-
-
- e s po s izio ne futura
-
-
-
19.371
25.302
57
197
- va lo re no zio na le
-
-
27.674
-
-
-
-
- fa ir va lue po s itivo
-
-
363
-
-
-
-
- fa ir va lue ne ga tivo
-
-
-
-
-
-
-
- e s po s izio ne futura
-
-
1.384
-
-
-
-
- va lo re no zio na le
-
-
-
-
-
-
-
- fa ir va lue po s itivo
-
-
-
-
-
-
-
- fa ir va lue ne ga tivo
-
-
-
-
-
-
-
- e s po s izio ne futura
-
-
-
-
-
-
-
2 ) T it o li d i c a p it a le e ind ic i a z io n a ri
3 ) Va lut e e o ro
4 ) A lt ri v a lo ri
271*
Nota Integrativa
A.8 Derivati finanziari OTC – portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti – contratti
rientranti in accordi di compensazione
C o n t ra t t i rie n t ra n t i in a c c o rd i d i
c o m p e n s a z io n e
G o v e rn i e B a n c h e
C e n t ra li
A lt ri e n t i p u b b lic i
S o c ie t à
f in a n z ia rie
- va lo re no zio na le
-
-
26.505.533
- fa ir va lue po s itivo
-
-
- fa ir va lue ne ga tivo
-
-
- va lo re no zio na le
-
- fa ir va lue po s itivo
-
- fa ir va lue ne ga tivo
B a nc he
S o c ie t à d i
a s s ic u ra z io n e
Im p re s e n o n
f in a n z ia rie
A lt ri s o g g e t t i
1) T it o li d i d e b it o e t a s s i d i in t e re s s e
7.216.519
-
-
-
361.888
230.158
-
-
-
546.168
153.048
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- va lo re no zio na le
-
-
-
-
-
-
-
- fa ir va lue po s itivo
-
-
-
-
-
-
-
- fa ir va lue ne ga tivo
-
-
-
-
-
-
-
- va lo re no zio na le
-
-
-
-
-
-
-
- fa ir va lue po s itivo
-
-
-
-
-
-
-
- fa ir va lue ne ga tivo
-
-
-
-
-
-
-
2 ) T it o li d i c a p it a le e in d ic i a z io n a ri
3 ) Va lu t e e o ro
4 ) A lt ri v a lo ri
272*
Nota Integrativa
A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali
S o t t o s t a n t i/ Vit a re s id u a
O lt re 1 a n n o e
f in o a 5 a n n i
F in o a 1 a n n o
A ) P o rt a f o g lio d i n e g o z ia z io n e d i v ig ila n z a
13 .2 4 1.8 8 8
Olt re 5 a n n i
15 .8 5 4 .7 2 0
To t a le
18 .2 4 5 .3 5 9
4 7 .3 4 1.9 6 7
A.1 De riva ti fina nzia ri s u tito li di de bito e ta s s i d'inte re s s e
7.436.625
15.662.459
18.245.359
A.2 De riva ti fina nzia ri s u tito li di c a pita le e indic i a zio na ri
-
-
-
-
5.764.699
187.433
-
5 .9 5 2 .13 2
40.564
4.828
-
4 5 .3 9 2
14.287.257
10.478.106
3 3 .7 2 7 .0 5 0
A.3 De riva ti fina nzia ri s u ta s s i di c a mbio e o ro
A.4 De riva ti fina nzia ri s u a ltri va lo ri
B ) P o rt a f o g lio b a n c a rio
8 .9 7 7 .3 5 4
14 .3 15 .3 4 1
B.1 De riva ti fina nzia ri s u tito li di de bito e ta s s i d'inte re s s e
8.961.687
B.2 De riva ti fina nzia ri s u tito li di c a pita le e indic i a zio na ri
11.0 5 1.0 4 7
4 1.3 4 4 .4 4 3
3 4 .3 4 3 .7 4 2
15.667
410
572.941
5 8 9 .0 18
B.3 De riva ti fina nzia ri s u ta s s i di c a mbio e o ro
-
27.674
-
2 7 .6 7 4
B.4 De riva ti fina nzia ri s u a ltri va lo ri
-
-
-
-
T o t a le 3 1.12 .2 0 15
2 2 .2 19 .2 4 2
3 0 .17 0 .0 6 1
2 9 .2 9 6 .4 0 6
8 1.6 8 5 .7 0 9
T o t a le 3 1.12 .2 0 14
11.7 7 9 .3 2 4
4 2 .6 16 .4 0 9
2 8 .9 9 6 .117
8 3 .3 9 1.8 5 0
273*
Nota Integrativa
A.10 Derivati finanziari OTC: rischio di controparte / rischio finanziario – Modelli interni
UBI Banca non utilizza modelli interni per la valutazione del rischio finanziario di controparte dei
derivati finanziari OTC.
B. DERIVATI CREDITIZI
B.1 Derivati creditizi: valori nozionali di fine periodo
In UBI Banca non si rilevano contratti derivati creditizi.
B.2 Derivati creditizi OTC: fair value lordo positivo – ripartizione per prodotti
Non si segnalano derivati creditizi OTC con fair value lordo positivo.
B.3 Derivati creditizi OTC: fair value lordo negativo – ripartizione per prodotti
Non si segnalano Derivati creditizi OTC con fair value lordo negativo.
B.4 Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi) per controparti – contratti
non rientranti in accordi di compensazione
Non si rilevano derivati creditizi OTC con contratti non rientranti in accordi di compensazione.
B.5 Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi) per controparti – contratti
rientranti in accordi di compensazione
Non si rilevano derivati creditizi OTC con contratti rientranti in accordi di compensazione.
B.6 Vita residua dei derivati creditizi: valori nozionali
In UBI Banca non si rilevano contratti derivati creditizi.
B.7 Derivati creditizi: rischio di controparte e finanziario – Modelli interni
UBI Banca non utilizza modelli interni per la valutazione del rischio finanziario e di controparte
dei derivati creditizi.
274*
Nota Integrativa
C. DERIVATI FINANZIARI E CREDITIZI
C.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti ed esposizione futura per
controparti
Go v e r n i e
Alt ri e nt i
B a nc he
Ba nc he
pubb lic i
Ce n t ra li
S o c ie t à
S o c ie t à d i
Im p r e s e n o n
f ina nz ia rie
a s s ic ura z io ne
f ina n z ia rie
Alt ri s o g g e t t i
1) A c c o r d i b i l a t e r a l i D e r i v a t i Fi n a n z i a r i
- fa ir va lue posit ivo
-
-
156.677
170.314
-
-
-
- fa ir va lue ne ga t ivo
-
-
686.150
114.630
-
-
-
- e sposiz ione f ut ur a
-
-
169.597
52.508
-
-
-
- risc hio di c ont r opa rt e ne t t o
-
-
163.153
51.682
-
-
-
- fa ir va lue posit ivo
-
-
-
-
-
-
-
- fa ir va lue ne ga t ivo
-
-
-
-
-
-
-
- e sposiz ione f ut ur a
-
-
-
-
-
-
-
- risc hio di c ont r opa rt e ne t t o
-
-
-
-
-
-
-
2 ) Ac c o rdi b ila t e ra li De riv a t i Cre dit iz i
3 ) A c c o r d i "C r o s s p r o d u c t "
- fa ir va lue posit ivo
-
-
-
-
-
-
-
- fa ir va lue ne ga t ivo
-
-
-
-
-
-
-
- e sposiz ione f ut ur a
-
-
-
-
-
-
-
- risc hio di c ont r opa rt e ne t t o
-
-
-
-
-
-
-
Sezione 3 Rischio di liquidità
Informazioni di natura qualitativa
A.
Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità
Il rischio di liquidità si riferisce alla capacità o meno della Banca di far fronte alle proprie
obbligazioni di pagamento e/o di raccogliere sul mercato fondi addizionali (funding liquidity risk),
oppure alla possibilità che il valore di una eventuale liquidazione di alcune attività differisca
significativamente dai correnti valori di mercato (asset liquidity risk).
A livello consolidato ed individuale il rischio di liquidità è regolato nell’ambito della Policy a
presidio dei Rischi Finanziari che, oltre alla definizione dei limiti di esposizione e delle relative
soglie di early warning, declina anche le regole volte al perseguimento ed al mantenimento,
mediante politiche di raccolta e impiego coordinate ed efficienti, dell’equilibrio strutturale per le
Banche Rete e le Società Prodotto.
La Policy ha infine l’obiettivo di rendere omogenee, per tutte le società del Gruppo, sia le modalità
di intervento che i criteri di identificazione delle condizioni economiche, individuando
eventualmente a priori le specifiche eccezioni.
I presidi del rischio di liquidità per conto delle Banche Rete sono accentrati presso la Capogruppo
e competono:
•
alle strutture del Chief Business Officer (presidio di 1° livello) che provvede al monitoraggio
giornaliero della liquidità e alla gestione del rischio nell’ambito dei limiti definiti;
•
all’Area Capital & Liquidity Risk Management (presidio di 2° livello), cui compete la
misurazione degli indicatori sintetici di rischio e la verifica periodica del rispetto dei limiti
Con particolare riferimento alla posizione in termini di equilibrio strutturale, il rischio di liquidità
è monitorato principalmente attraverso un modello di liquidity gap in cui viene determinata
l’evoluzione temporale dei flussi di cassa netti, allo scopo di evidenziare eventuali criticità nelle
condizioni di liquidità attesa. A livello individuale è stabilito un livello target di sostanziale
275*
Nota Integrativa
equilibrio tra raccolta, valutata in base al grado di stabilità, e impieghi, valutati in base al grado di
liquidabilità.
Ulteriori informazioni, relative all’attività del Gruppo sul mercato interbancario, sono riportate
nella Relazione sulla Gestione, cui si rimanda.
276*
Nota Integrativa
Informazioni di natura quantitativa
1.1 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: EURO
Vo c i/ S c a g lio n i te m p o ra li
A t t iv it à p e r c a s s a
A.1 Tito li di S ta to
A.2 Altri tito li di de bito
A.3 Quo te OIC R
D a o lt re 1
g io rn o a 7
g io rn i
A v is t a
9 .12 9 .2 7 8
D a o lt re 7
g io rn o a 15
g io rn i
1.4 5 5 .9 5 0
D a o lt re 15
g io rn i a 1
me s e
2 0 5 .7 3 7
D a o lt re 1
m e s e f in o a 3
mes i
9 5 6 .8 4 8
1.5 5 1.5 8 4
D a o lt re 3
m e s i f in o a 6
me s i
D a o lt re 6
m e s i fin o a 1
a nno
D a o lt re 1
a n n o f in o a 5
a nni
O lt re 5 a n n i
D u ra t a
in d e t e rm in a t a
1.6 14 .6 4 6
3 .7 2 6 .7 7 8
2 1.2 19 .4 2 0
12 .8 8 5 .9 7 8
3 9 3 .3 10
2
-
50.005
-
13.123
198.957
449.491
7.785.005
7.660.000
-
7.329
-
-
-
90.560
42.442
1.402.263
5.020.841
662.470
17.576
167.498
-
-
-
-
-
-
-
-
-
8.954.449
1.455.950
155.733
956.848
1.447.901
1.373.247
1.875.024
8.413.574
4.563.508
375.735
- Ba nc he
2.025.928
1.193.010
-
6.310
194.322
98.340
214.068
4.189.578
2.146
375.735
- Clie nte la
6.928.521
262.940
155.733
950.538
1.253.579
1.274.907
1.660.956
4.223.996
4.561.361
A.4 F ina nzia m e nti
P a s s iv it à p e r c a s s a
B.1 De po s iti e c o nti c o rre nti
- Ba nc he
- Clie nte la
3 .3 9 6 .0 8 2
4 .6 2 3 .2 5 2
1.6 2 0 .2 7 6
1.4 7 9 .2 5 7
3 .9 6 3 .2 6 8
2 .9 3 5 .7 5 5
7 .4 8 2 .2 0 3
2 8 .14 6 .15 5
4 .3 2 6 .18 6
-
3.133.723
336.701
50.000
290.703
340.073
724.443
1.495.924
-
-
-
2.309.005
336.701
50.000
290.703
340.073
724.443
1.495.924
-
-
-
824.718
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B.2 Tito li di de bito
176.554
134.930
199.853
659.674
3.354.237
1.944.897
5.870.424
19.580.946
4.081.192
-
B.3 Altre pa s s ività
85.805
4.151.621
1.370.423
528.880
268.958
266.415
115.855
8.565.209
244.993
( 4 13 .3 9 0 )
( 16 0 .8 2 4 )
O p e ra z io n i "f u o ri b ila n c io "
C.1 De riva ti fina nzia ri c o n s c a m bio di c a pita le
- P o s izio ni lunghe
- P o s izio ni c o rte
( 1.0 0 4 .3 5 3 )
2 7 9 .2 5 4
4 3 9 .0 2 4
13 .7 4 6
2 3 .5 0 0
1.0 19 .7 3 2
( 13 5 .2 8 4 )
-
-
279.727
(415.962)
(47.868)
387.567
20.431
(4.845)
(47.984)
(166.144)
-
-
418.703
20.301
1.240.058
485.785
186.945
193.519
47.585
143.584
-
-
138.976
436.263
1.287.925
98.219
166.514
198.363
95.569
309.728
-
5.581
(473)
(3.683)
5.343
31.458
(7.884)
17.120
-
-
-
- P o s izio ni lunghe
550.646
418
1.332
10.998
63.315
41.778
115.191
-
-
-
- P o s izio ni c o rte
545.065
891
5.015
5.655
31.858
49.662
98.071
-
-
-
C.2 De riva ti fina nzia ri s e nza s c a m bio di c a pita le
C.3 De po s iti e fina nzia m e nti da ric e ve re
- P o s izio ni lunghe
- P o s izio ni c o rte
C.4 Im pe gni irre vo c a bili a d e ro ga re fo ndi
- P o s izio ni lunghe
118.300
-
-
(118.300)
-
-
-
-
-
-
118.300
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
118.300
-
-
-
-
-
-
(1.128.931)
-
6.255
-
20.000
1.198
7.281
1.063.336
30.860
-
-
-
6.255
-
20.000
1.198
7.281
1.063.336
30.860
1.128.931
-
-
-
-
-
-
-
-
-
697
-
-
-
-
-
3.945
4.380
-
-
C.6 Ga ra nzie fina nzia rie ric e vute
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C.7 De riva ti c re ditizi c o n s c a m bio di c a pita le
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- P o s izio ni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- P o s izio ni c o rte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- P o s izio ni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- P o s izio ni c o rte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- P o s izio ni c o rte
C.5 Ga ra nzie fina nzia rie rila s c ia te
C.8 De riva ti c re ditizi s e nza s c a m bio di c a pita le
277*
Nota Integrativa
1.2 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie – Altre valute
Voci/Scaglioni temporali
Att ività per cassa
A.1 Titoli di Stato
A.2 Altri titoli di debito
A.3 Quote OICR
Da oltre 15
Da oltre 1 mese
Da oltre 1 giorno Da oltre 7 gior no
a 7 giorni
a 15 giorni
giorni a 1 mese
fino a 3 mesi
A v ista
Da oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
Da olt re 6 mesi
fino a 1 anno
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
Oltr e 5 anni
Dur ata
indet erminata
111.199
273.826
45.886
251.812
441.131
29.746
7.247
159.783
102.878
-
-
-
-
-
-
422
-
45.927
-
533
-
-
-
1.074
369
1. 074
43.906
4.088
-
4.924
-
-
-
-
-
-
-
-
-
105.742
273.826
45.886
251. 812
440.057
29. 377
5. 751
115.878
52.864
-
- B anche
87.015
250.860
45.886
36. 996
439.812
27. 265
4. 175
-
-
-
- C lientela
18.727
22.966
-
214. 817
244
2. 112
1. 576
115.878
52.864
-
427.165
79.687
616.823
-
32.175
82.901
-
-
-
-
426.968
79.687
571.512
-
32.175
82. 901
-
-
-
-
401.480
79.687
571.512
-
32.175
82. 901
-
-
-
-
A.4 Finanz iamenti
Passività per cassa
B.1 Depositi e conti correnti
- B anche
25.488
-
-
-
-
-
-
-
-
B.2 Titoli di debito
- C lientela
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B.3 Altr e passività
197
-
45.311
-
-
-
-
-
-
-
19.380
(286.624)
399.951
48.334
(389.456)
(27.000)
8.847
( 27.307)
-
-
-
( 286.624)
418.865
48. 334
(388.478)
(26. 819)
9. 398
(27.307)
-
-
-
90.510
439.289
1.261. 004
94.124
157. 786
300. 009
46.368
-
-
Opera zioni "fuori b ila ncio"
C.1 Derivati finanziari con scambio di ca pitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
-
377.135
20.423
1.212. 670
482.602
184. 604
290. 611
73.675
-
465
-
-
-
(978)
(181)
( 552)
-
-
-
- Posizioni lunghe
11.100
-
-
-
12
76
154
-
-
-
- Posizioni corte
10.635
-
-
-
990
258
706
-
-
-
18.915
-
(18.915)
-
-
-
-
-
-
-
18.915
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
18.915
-
-
-
-
-
-
-
C.2 Derivati finanziari senz a scambio di capitale
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a d erogar e f ondi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C.5 Garanz ie finanziarie rilasciate
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C.6 Garanz ie finanziarie ricevute
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
278*
Nota Integrativa
Sezione 4 Rischi operativi
Informazioni di natura qualitativa
A.
Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo
Si definisce rischio operativo il rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla
disfunzione di processi, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Vi rientrano ad
esempio le perdite derivanti da frodi32, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità
dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi
naturali. Con riferimento alla loro
manifestazione monetaria, tale definizione include il rischio legale33, il rischio modello34, le perdite
operative in sovrapposizione con il rischio di mercato35 e le perdite operative in sovrapposizione
con il rischio di credito36. Dalla definizione di rischio operativo sono esclusi il rischio
reputazionale37 ed il rischio strategico38.
Con il fine di garantire un profilo di rischio coerente con la propensione definita dall’Organo di
supervisione strategica, il Gruppo ha definito un Modello Organizzativo basato sulla combinazione
di diverse componenti individuate in funzione del ruolo ricoperto e della responsabilità assegnata
dall’organigramma aziendale. Le diverse componenti sono individuate centralmente, presso la
Capogruppo, e localmente, presso le singole entità giuridiche, in coerenza con il modello federale
del Gruppo.
Il modello prevede l’accentramento presso la Capogruppo delle funzioni di indirizzo e del sistema
dei controlli di secondo e terzo livello.
In ciascuna entità giuridica sono stati individuati più livelli di responsabilità, di seguito elencati,
attribuiti in funzione dell’ambito di operatività:
Referente Rischi Operativi (RRO): presso la Capogruppo è individuato nella figura del Direttore
Generale. Nelle altre entità giuridiche è individuato nella figura dell’Amministratore Delegato o del
Direttore Generale, secondo il proprio regolamento aziendale. Il Referente Rischi Operativi è il
responsabile, nell’ambito della propria entità giuridica, dell’intero sistema di gestione dei rischi
operativi definito dalla Policy di Gruppo;
Supporto Rischi Operativi Locale (SROL): tale ruolo è individuato nella figura del responsabile
della struttura preposta al controllo rischi locale (o alla figura aziendale equivalente secondo
proprio regolamento aziendale). Nell’ambito della propria entità giuridica supporta il Referente
32
In fase di accertamento dei fatti e delle responsabilità le presunte frodi devono essere equiparate alle frodi
accertate.
33 Definito come il rischio di incorrere in perdite e/o sostenere costi aggiuntivi a causa di violazioni normative,
procedimenti legali o azioni volontarie assunte per evitare il manifestarsi di un rischio legale (la definizione di
rischio legale include anche le perdite derivanti da rischi di riciclaggio, misconduct events ed i rischi di non
conformità).
34 Definito come il rischio di incorrere in perdite e/o sostenere costi aggiuntivi a causa dei modelli utilizzati nei
processi decisionali (ad esempio, modelli di pricing, modelli per la valutazione degli strumenti finanziari e/o di
copertura, modelli utilizzati per il monitoraggio del controllo dei limiti dei rischi, ecc.). Sono escluse dalla
definizione di rischio modello le perdite sostenute a causa di sottovalutazioni dei requisiti patrimoniali calcolati
utilizzando modelli interni sottoposti all’approvazione delle Autorità di Vigilanza.
35 Definite come le perdite e/o i costi aggiuntivi legati alle transazioni finanziarie, incluse quelle relative alla
gestione del rischio di mercato, causate da inadeguatezza e/o disfunzioni delle procedure, da errori operativi e/o di
data entry, carenze dei sistemi di controllo interno, inadeguatezza dei processi di Data Quality, indisponibilità dei
sistemi ICT, comportamenti non autorizzati, colposi e/o dolosi delle persone e/o da altri eventi esterni.
36 Definite come perdite economiche generatesi in fase di collocamento di un prodotto creditizio e/o nell’ambito del
processo del credito, causate prevalentemente da un rischio operativo.
37 Definito come il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da una percezione
negativa dell’immagine della Banca/Società da parte di clienti, controparti, azionisti, investitori o autorità di
vigilanza.
38 Definito come il rischio connesso ad errate decisioni in materia di strategie di business o ad intempestività nel
processo decisionale di adeguamento al mercato.
279*
Nota Integrativa
Rischi Operativi nella realizzazione e nel coordinamento del sistema di gestione dei rischi
operativi definito dalla Policy di Gruppo;
Risk Champion (RC): tale ruolo è attribuito ai responsabili delle strutture a diretto riporto del
Consigliere Delegato, della Direzione Generale, ai responsabili delle Direzioni (incluse quelle
Territoriali ove presenti), ai responsabili delle strutture a cui sono demandate attività
specialistiche quali la gestione di:
–
–
–
–
–
–
–
–
–
sicurezza logica
sicurezza fisica
disaster recovery e continuità operativa
prevenzione e protezione sul lavoro come definita dalla normativa 81/2008
attività di antiriciclaggio e antiterrorismo
controlli contabili come definiti dalla normativa 262/2005
reclami
intermediazione titoli
pratiche legali e fiscali.
Ad essi è demandata la responsabilità di presidiare operativamente il corretto svolgimento del
processo di gestione dei rischi operativi in relazione all’attività di competenza e di coordinare i
Risk Owner di riferimento;
Risk Owner (RO): tale ruolo è attribuito ai responsabili delle strutture con riporto gerarchico a
un Risk Champion. Ad essi è demandato il compito di riconoscere e segnalare gli eventi di
perdita e/o potenziali riconducibili a fattori di rischio operativo che si manifestano nel corso
delle attività quotidiane;
Addetto Contabile: tale ruolo è attribuito a specifiche figure di riferimento individuate
nell’ambito delle strutture a cui è demandata l’attività di contabilità operativa. Ad essi è
demandata la responsabilità di assicurare la corretta e completa contabilizzazione delle perdite
operative;
Funzione Assicurazioni: tale ruolo è attribuito a specifiche figure di riferimento individuate
nell’ambito delle strutture a cui è demandata l’attività di gestione dei sinistri per i quali è
prevista una copertura assicurativa. Ad essi è demandata la responsabilità del corretto e
completo censimento dei rimborsi assicurativi e di tutte le informazioni di supporto.
Il sistema di misurazione
Il sistema di misurazione tiene conto dei dati di perdita operativa interni, esterni, dei fattori del
contesto operativo e del sistema dei controlli interni, in modo da cogliere le principali determinanti
di rischio (in particolar modo quelle che influiscono sulla coda delle distribuzioni) e da incorporare
i cambiamenti intervenuti nel profilo di rischio.
Per ulteriori dettagli sul funzionamento del modello di calcolo si rimanda al successivo paragrafo
dedicato al requisito patrimoniale.
Il sistema di reporting
Il monitoraggio dei rischi operativi assunti è realizzato mediante un sistema di reporting standard
articolato sui medesimi livelli di responsabilità previsti dal modello organizzativo. L’attività di
reporting direzionale è svolta in service dalla funzione di controllo dei rischi operativi della
Capogruppo che periodicamente predispone:
–
l’analisi andamentale delle perdite operative rilevate dal sistema di Loss Data
Collection e dei relativi recuperi realizzati;
–
le analisi di benchmark con i dati di Sistema;
280*
Nota Integrativa
–
la sintesi delle valutazioni dell’esposizione ai rischi potenziali;
–
il dettaglio delle aree di vulnerabilità individuate e degli interventi di mitigazione
intrapresi.
In virtù delle funzioni attribuite dal Regolamento Generale Aziendale, il monitoraggio del profilo di
rischio assunto da ciascuna società del Gruppo, la sua coerenza con gli obiettivi di rischio, nonché
il rispetto dei limiti operativi sono demandati alla struttura di controllo dei rischi della
Capogruppo. A conclusione dell’attività di monitoraggio del profilo di rischio, sono identificati i più
opportuni interventi correttivi, che confluiranno nel Portafoglio Progetti annuale.
Come ulteriore forma di mitigazione, il Gruppo UBI Banca ha stipulato adeguate polizze
assicurative a copertura dei principali rischi operativi trasferibili, tenendo conto dei requisiti
richiesti dalla normativa di vigilanza prudenziale.
Rischio legale
La Banca è coinvolta in una pluralità di procedimenti legali originati dall’ordinario svolgimento
della propria attività. A fronte delle richieste ricevute, la Banca ha ritenuto di appostare congrui
accantonamenti a bilancio in base alla ricostruzione degli importi potenzialmente a rischio, alla
valutazione della rischiosità effettuata in funzione del grado di “probabilità” e/o “possibilità” così
come definiti dai Principi Contabili-IAS 37 e tenendo conto della più consolidata giurisprudenza
in merito. Pertanto, per quanto non sia possibile prevederne con certezza l’esito finale, si ritiene
che l’eventuale risultato sfavorevole di detti procedimenti non avrebbe, sia singolarmente che
complessivamente, un effetto negativo rilevante sulla situazione finanziaria ed economica della
Banca.
I contenziosi rilevanti (petitum maggiore o uguale a 5 milioni di euro) per i quali è stato stimato
un rischio probabile da sono:
richiesta di risarcimento danni, a titolo di responsabilità contrattuale, derivante dal recesso
da un contratto avente ad oggetto la realizzazione di un software;
causa di lavoro avviata nei confronti della ex Centrobanca, vinta in primo grado e quindi
appellata nei confronti di UBI Banca.
I contenziosi rilevanti (petitum maggiore o uguale a 5 milioni di euro) per i quali è stato stimato
un rischio possibile (o una passività potenziale) sono:
i tre procedimenti avviati nei confronti della ex Centrobanca e quindi di UBI Banca, in
qualità di incorporante della stessa, dai Fallimenti delle Società del Gruppo Burani, tutti
instaurati presso il Tribunale di Milano:
in data 11 ottobre 2011 è stato notificato a Centrobanca da parte del Fallimento Burani
Designer Holding NV (“BDH”) un atto di citazione con il quale si afferma una pretesa
responsabilità della Banca per “concessione abusiva di credito” in relazione al finanziamento
dell’operazione di Offerta Pubblica di Acquisto promossa nel 2008 dalla Mariella Burani Family
Holding Spa (“MBFH”) su azioni della Mariella Burani Fashion Group Spa (“MBFG”);
1)
in data 1° marzo 2012 è stato notificato analogo atto di citazione da parte del Fallimento
MBFH, basato su argomenti in fatto e in diritto assimilabili a quelli della citazione precedente da
parte del Fallimento BDH. In entrambe le cause le richieste di risarcimento ammontano a circa
134 milioni di euro e per esse non sono stati effettuati accantonamenti poiché la Banca,
supportata dal parere degli autorevoli professionisti legali che la assistono, le ritiene destituite di
fondamento, risultando semmai la Banca stessa (regolarmente ammessa quale creditrice al
passivo di tutte le procedure concorsuali riguardanti le società del Gruppo Burani) soggetto
danneggiato e non certo corresponsabile delle condotte degli Amministratori del Gruppo Burani.
Inoltre, poiché i fatti dedotti dai Fallimenti a sostegno delle domande degli stessi risultano in parte
2)
281*
Nota Integrativa
comuni a Mediobanca Spa e ad Equita Sim Spa, la Banca ha ritenuto di dover estendere il
contraddittorio alle due citate Società;
3)
in data 26 marzo 2013 è stato infine notificato un atto di citazione da parte del Fallimento
MBFH per ottenere la revoca del pagamento effettuato nell’anno precedente al fallimento in
relazione alla rata di 4 milioni di euro scaduta il 30 giugno 2009, pagamento che, secondo la
prospettazione dell’attrice, sarebbe stato effettuato con modalità anomala, vale a dire trattenendo
il ricavato della vendita dei titoli dati in pegno.
Si precisa che sono state depositate per entrambi i fallimenti (MBFH e BDH) proposte di
concordato fallimentare per assunzione. Nel caso di MBFH la proposta di concordato fallimentare
è stata definitivamente omologata, mentre nel caso di BDH è attualmente sottoposta all’esame dei
creditori. All’esito delle procedure stesse, anche le pendenze della Banca potrebbero trovare
definizione.
L'esposizione complessiva lorda del Gruppo UBI Banca verso il Gruppo Burani ammontava a fine
2015 a 59,9 milioni di euro, rettificata al 98,79%;
azione di risarcimento, in fase di appello, dopo la sentenza favorevole alla Banca in primo
grado, riveniente dalla ex Centrobanca, intentata dal liquidatore di una società, per un presunto
danno generato dal contenuto di dichiarazioni rilasciate dalla ex Centrobanca a terzi circa la
disponibilità di titoli depositati dalla società presso la Banca. Con sentenza del 4 dicembre 2015 la
Corte d’Appello ha definito il giudizio, confermando la sentenza di primo grado favorevole alla
Banca. La sentenza è quindi, allo stato, suscettibile di impugnazione in Cassazione;
• n. 3 cause promosse da Soggetti Beneficiari di contribuzioni pubbliche a vario titolo, in
relazione alle quali UBI Banca Spa (subentrata a Centrobanca Spa nelle Convenzioni da
quest’ultima a suo tempo sottoscritte con gli Enti Agevolanti per la gestione degli adempimenti
connessi all’istruttoria delle pratiche agevolative) è stata citata in solido con gli Enti Agevolanti
interessati in qualità di Banca Concessionaria mandataria dei medesimi e, in particolare:
- un giudizio pendente avanti il T.A.R. della Sicilia in cui controparte chiede l’annullamento di un
provvedimento ministeriale di revoca delle agevolazioni, concesse in via provvisoria per Euro 6,4
milioni, disposto a seguito dell’intervenuto sequestro penale dell’unità produttiva oggetto delle
agevolazioni;
- un giudizio pendente avanti il T.A.R. del Lazio in cui controparte chiede l’annullamento di un
provvedimento ministeriale di revoca delle agevolazioni, concesse in via provvisoria per Euro 11,6
milioni, disposto a seguito degli esiti di indagini penali avviate in dipendenza di accertamenti della
Guardia di Finanza che avrebbero evidenziato gravi irregolarità nella gestione della società; si
segnala che la pratica agevolativa oggetto di contestazione è stata istruita da Banca Italease,
aderente al Raggruppamento Temporaneo di Imprese da noi capofilato, che dovrà tenere indenne
la Banca da ogni spesa e rischio causa;
- un giudizio pendente avanti il Tribunale Civile di Roma in cui controparte chiede l’annullamento
di un provvedimento ministeriale di revoca delle agevolazioni (disposto per morosità protratta nel
rimborso di finanziamento concesso dal Ministero dello Sviluppo Economico, in conformità a quanto
espressamente previsto dalla normativa di riferimento) e il conseguente avvio del recupero coattivo
delle medesime, per Euro 4,3 milioni, oltre al risarcimento di asseriti danni da ciò derivanti,
quantificati in Euro 24 milioni, causati dalla revoca di presunti affidamenti bancari concessi alla
società; la pratica agevolativa oggetto di contestazione è stata istruita dalla Banca Popolare
dell’Emilia Romagna, aderente a Raggruppamento Temporaneo di Imprese da noi capofilato, che
dovrà tenere indenne la Banca da ogni spesa e rischio causa.
282*
Nota Integrativa
Rispetto a quanto commentato nella Nota integrativa al Bilancio al 31 dicembre 2014, si
registrano, quali contenziosi rilevanti conclusi:
- azione di risarcimento danni, a titolo di responsabilità contrattuale, derivante dal recesso di un
contratto di agenzia ex Silf Spa nei confronti di UBI Banca;
- contenzioso riveniente dalla ex Centrobanca con una controparte pubblica avente ad oggetto la
richiesta di restituzione di un pagamento, incassato a seguito dell’escussione forzosa di una
garanzia prestata.
Per quanto attiene al contenzioso societario, non direttamente riconducibile allo svolgimento
dell’ordinaria attività, e al contenzioso fiscale si rimanda agli specifici paragrafi.
283*
Nota Integrativa
Informazioni di natura quantitativa
I grafici sotto riportati evidenziano che le principali fonti di manifestazione del rischio operativo
per la Banca nel periodo gennaio 2011 – dicembre 2015 sono “Processi” (49% delle frequenze e
74% del totale impatti rilevati) e “Cause esterne” (49% delle frequenze e 19% del totale impatti
rilevati).
Il risk driver “Processi”, tra le altre cose, include gli errori non intenzionali di esecuzione dei
processi e la non corretta applicazione della normativa. Il risk driver “Cause esterne”, tra le altre
cose, include gli atti umani provocati da terzi e non direttamente controllabili dalla banca.
Incidenza delle perdite operative per Risk Driver (rilevazione 01 gennaio 2011 - 31 dicembre 2015)
Numerosità degli eventi
Impatto economico
1%
1%
Cause esterne (Contesto
Esterno)
49%
49%
19%
Persone (Fattore Umano)
Processi
6%
74%
Sistemi
1%
Le tipologie di evento che nel periodo oggetto di analisi hanno evidenziato una maggiore
concentrazione delle perdite operative sono “Esecuzione, consegna e gestione dei processi (9%
delle frequenze e 49% del totale impatti rilevati), “Clientela, prodotti e prassi professionali” (41%
delle frequenze e 26% del totale impatti rilevati) e “Frode esterna” (44% delle frequenze e 17% del
totale impatti rilevati).
Incidenza delle perdite operative per tipologia di evento (rilevazione 01 gennaio 2011 – 31 dicembre 2015)
Numerosità degli eventi
Impatto economico
Clientela, prodotti e prassi
professionali
1% 5%
0%
Danni da eventi esterni
0% 1%
7%
41%
44%
Esecuzione, consegna e gestione
dei processi
17%
0%
Frode esterna
Frode interna
9%
26%
49%
0%
Interruzioni dell'operatività e
disfunzioni dei sistemi
Rapporto di impiego e sicurezza
sul lavoro
284*
Nota Integrativa
Nell’ultimo esercizio le perdite operative risultano concentrate nei fattori di rischio “Processi (94%
delle frequenze e 85% del totale impatti rilevati) e “Persone” (0,3% delle frequenze e 8% del totale
impatti rilevati).
Incidenza delle perdite operative per Risk Driver (rilevazione 01 gennaio 2015 – 31 dicembre 2015)
Numerosità degli eventi
Impatto economico
4% 3%
0%
6%
0%
Cause esterne (Contesto
Esterno)
8%
Persone (Fattore Umano)
Processi
85%
94%
Sistemi
Nell’ultimo esercizio le perdite operative risultano prevalentemente concentrate nelle tipologie di
evento “Clientela, prodotti e prassi professionali” (93% delle frequenze e 45% del totale impatti
rilevati) e “Esecuzione, consegna e gestione dei processi” (4% delle frequenze e 45% del totale
impatti rilevati).
Incidenza delle perdite operative per tipologia di evento (rilevazione 01 gennaio 2015 - 31 dicembre 2015)
Numerosità degli eventi
Impatto economico
Clientela, prodotti e prassi
professionali
1%0%
4%
Danni da eventi esterni
0%
2%
1%
9%
Esecuzione, consegna e gestione
dei processi
Frode esterna
45%
45%
93%
Frode interna
Interruzioni dell'operatività e
disfunzioni dei sistemi
Rapporto di impiego e sicurezza
sul lavoro
285*
Nota Integrativa
Requisito patrimoniale
Con provvedimento di Banca d’Italia la Banca è stata autorizzata, a far data dalla segnalazione su
dati al 30 giugno 2012, all’utilizzo del modello interno di tipo Avanzato (AMA). La misurazione del
rischio è effettuata con un approccio di tipo Extreme Value Theory (EVT) in funzione delle perdite
operative rilevate internamente (LDC - “Loss Data Collection”), delle evidenze empiriche rilevate
esternamente al Gruppo (DIPO - “Database Italiano delle Perdite Operative”) e delle perdite
potenziali valutate tramite scenari di self risk assessment (SRA - “Self Risk Assessment”). Le
prime due fonti informative rappresentano la componente quantitativa del modello di misurazione
e forniscono una prospettiva storica del profilo di rischio interno e del sistema bancario italiano.
Le analisi di scenario sono invece una componente informativa di tipo quali-quantitativa, poiché
derivano dalle valutazioni di rischiosità fornite nell’ambito del processo interno di Self Risk
Assessment, e hanno lo scopo di fornire una visione prospettica del profilo di rischio interno, dei
fattori di contesto operativo e del sistema dei controlli interni.
Il modello sviluppato è di tipo Loss Distribution Approach e prevede che per ciascuna classe di
rischio la stima delle distribuzioni di severity sia eseguita secondo due componenti distinte: una
Generalized Pareto Distribution (GPD) per la coda e una distribuzione empirica per il corpo. Le
stime di severity ottenute sulle code sono successivamente integrate con le informazioni di
rischiosità valutate dal processo di Self Risk Assessment (SRA). Le probabilità di accadimento
degli eventi sono descritte utilizzando curve Poissoniane. La stima del capitale a rischio è
determinata al 99.9-esimo percentile della curva delle perdite annue risultante dal processo di
convoluzione tra le probabilità di accadimento degli eventi e la curva di severity integrata. Il
requisito patrimoniale consolidato è determinato come somma del capitale a rischio stimato su
ciascuna classe di rischio. La robustezza del modello, e delle ipotesi sottostanti, è verificata
mediante un processo di stress testing che fornisce una stima degli impatti sulle misure di
perdita attesa e di VaR al verificarsi di particolari condizioni di stress.
Il Capitale a Rischio calcolato su base consolidata per ciascuna classe di rischio è allocato alle
diverse entità giuridiche in funzione di un indicatore di sintesi determinato dalla rischiosità
storica e prospettica rilevata
e dal valore del requisito patrimoniale determinato tramite
metodologia Standardizzata.
Come forma di mitigazione del rischio, il Gruppo UBI Banca ha stipulato adeguate polizze
assicurative a copertura dei principali rischi operativi trasferibili, tenendo conto dei requisiti
richiesti dalla normativa di vigilanza prudenziale. Si precisa che il Gruppo UBI non si avvale delle
facoltà, previste dalla normativa vigente, di detrarre dal requisito patrimoniale gli effetti delle
polizze assicurative e di altri meccanismi di trasferimento del rischio.
***
Il requisito patrimoniale al netto delle perdite attese coperte da accantonamenti a Fondo Rischi e
Oneri è pari a 31,1 milioni di euro (-11,25% rispetto ai 35 milioni del semestre precedente).
Tale riduzione è stata determinata principalmente dall’effetto congiunto delle variazioni registrate
nelle stime del requisito patrimoniale effettuate a livello consolidato e alla riduzione dei valori
dell’Indicatore Rilevante della società utilizzati nel processo di allocazione del requisito
patrimoniale sulle singole entità giuridiche.
I principali fattori che hanno determinato a livello consolidato la riduzione nelle stime del
requisito patrimoniale sono dovuti a:
286*
Nota Integrativa
fusione per incorporazione di IW Bank in UBI Private Investment, che ha comportato
l’accorpamento di molte attività svolte dagli uffici centrali (compliance, antiriciclaggio,
risorse umane, ecc) che si è riflessa in una riduzione del rischio potenziale valutato
nell’ambito del processo di Self Risk Asessment;
riduzione del numero di eventi attesi annui e/o riposizionamento delle probabilità di
accadimento degli stessi verso classi di impatto più basse effettuate nell’ambito del processo
di Self Risk Assessment in funzione dell’andamento delle perdite rilevate storicamente sia
dal processo di LDC interno che dal sistema bancario italiano;
esclusione dal dataset di calcolo del VaR delle scritture contabili effettuate fuori
dall’holding period di riferimento;
-
interventi di mitigazione effettuati nell’ultimo esercizio;
riduzione delle perdite storicamente rilevate sia dal processo di Loss Data Collection
interno che dal sistema bancario italiano.
287*
Nota Integrativa
Parte F - Informazioni sul patrimonio
Sezione 1 Il Patrimonio dell’Impresa
A - Informazioni di natura qualitativa
Il patrimonio netto è definito dai principi contabili internazionali in via residuale “ciò che resta
delle attività dell’impresa dopo aver dedotto tutte le passività”. In una logica finanziaria il
patrimonio rappresenta l’entità monetaria dei mezzi apportati dalla proprietà ovvero generati
dall’impresa.
Le leve gestionali si sviluppano su un aggregato più ampio, coerente con l’aggregato di vigilanza,
caratterizzato non solo da mezzi propri in senso stretto, ma anche da aggregati intermedi quali
strumenti innovativi, strumenti ibridi e passività subordinate.
In qualità di Capogruppo, UBI Banca esercita un’attività di indirizzo e coordinamento delle Società
appartenenti al Gruppo ed a tal fine, ferma restando l’autonomia statutaria ed imprenditoriale di
ciascuna di esse, impartisce alle stesse opportune linee guida.
Sulla base del piano di sviluppo del Gruppo, dei profili di rischio correlati, e non ultimo, nel
rispetto dei vincoli patrimoniali di vigilanza, la Capogruppo analizza e coordina le esigenze di
patrimonializzazione, prestandosi come controparte privilegiata nell’acceso ai mercati dei capitali,
in un’ ottica integrata di dimensionamento ottimale del patrimonio.
B - Informazioni di natura quantitativa
B.1 Patrimonio dell’impresa: composizione
Vo ci / Val ori
31.12. 2015
31.12.2014
1. Capi tale
2. 254.371
2.254. 371
2. Sovrap prezzi di emi ssione
3. 798.430
4.716. 866
3. Riserve
2. 283.488
2.354. 285
- di utili
1. 606.028
1.678. 050
a) legale
573.912
573. 912
b) statutaria
c) azioni p roprie
d) altre
- altre
4. Strumenti di capitale
-
-
5.155
7. 250
1. 026.961
1.096. 888
677.460
676. 235
-
-
(5.155)
(5. 340)
304.389
164. 951
281.294
143. 045
- Attività materiali
-
-
- Attività immateriali
-
-
- Cop ertura di investimenti esteri
-
-
- Cop ertura dei f lussi finanziari
(101)
-
- Differenze cambio
(243)
( 243)
5. (Azioni propri e)
6. Riserve da valutazione
- Attività finanziarie disponibili per la vendita
- Attività non correnti in via di dismissione
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previd enziali a benefi ci def initi
- Quote delle riserve da valutazione relative a lle partecipate valutate al patrimonio netto
- Leggi sp eciali di rivalutazione
7. Utile (perdita) d 'esercizio
Tot ale
288*
-
-
(7.554)
(8. 844)
-
-
30.993
30. 993
123.423
8.758.946
(9 18. 437)
8. 566.696
Nota Integrativa
B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
A t t iv it à / Va lo ri
3 1.12 .2 0 15
R is e rv a p o s it iv a
1.Tito li di de bito
3 1.12 .2 0 14
R is e rv a n e g a t iv a
R is e rv a p o s it iv a
R is e rv a n e g a t iv a
228.218
(13.000)
253.440
2. Tito li di c a pita le
53.727
(18)
59.396
(18)
3. Quo te di O.I.C.R .
12.370
(3)
10.165
(744)
4. F ina nzia m e nti
T o t a le
(179.194)
-
-
-
-
2 9 4 .3 15
( 13 .0 2 1)
3 2 3 .0 0 1
( 17 9 .9 5 6 )
Di seguito si fornisce un dettaglio delle principali componenti della riserva da valutazione al netto
degli effetti fiscali:
R is e rv a
P o s it iv a
R is e rv a
N e g a t iv a
T o t a le
228.218
(13.000)
Quo te di O.I.C .R. e d a ltri fo ndi di P riva te Equity
12.370
(3)
12.367
Is tituto Ce ntra le B a nc he P o po la ri Ita lia ne
19.042
-
19.042
S a c bo S pa
30.263
-
30.263
VIS A Inc
1.543
-
1.543
VIS A Euro pe Ltd
2.031
-
2.031
848
(18)
830
Tito li di s ta to e d a ltri tito li di de bito
Altri tito li di c a pita le
2 9 4 .3 15
( 13 .0 2 1)
215.218
2 8 1.2 9 4
Nel corso del mese di dicembre è pervenuta da parte della società VISA la comunicazione relativa
alla proposta di vendita del 100% del capitale azionario in circolazione di Visa Europe Limited
("Visa Europe") da parte della società VISA INC da concludersi nel primo semestre 2016.
Tale proposta è stata rivolta a tutti gli azionisti “Principal” della società Visa EUROPE (per il
gruppo UBI, le società IW Bank e UBI Banca).
Tale accordo prevede il pagamento di un prezzo stabilito secondo tre componenti sulla base del
contributo fornito dalla società all’attività di Visa Europe:
•
una quota del controvalore in cash
•
una quota in azioni VISA INC.
•
un ulteriore quota di earn-out successiva e subordinata alla definizione di tutte le procedure
di calcolo
UBI Banca ha predisposto la documentazione richiesta per l’adesione a tale offerta e, di
conseguenza, essendo l’azione di VISA Europe limited valorizzata al valore figurativo nominale di
1 euro, è stata effettuata una rivalutazione della riserva AFS per l’importo di 3 milioni di euro
(2,031 milioni al netto del relativo effetto fiscale).
289*
Nota Integrativa
B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni
annue
Titoli di debito
1 . Esistenze iniziali
Titoli di capitale
Quote d i O.I .C.R.
Finanziamenti
74.246
59.378
9.42 1
-
244.912
16.433
4.87 6
-
217.894
16.433
4.156
-
27.018
337
26.681
-
-
720
276
444
-
-
(103.940 )
(13.663)
(22.10 2)
(2.289)
(1.9 30)
(1.405)
-
3.2 Rettifiche da de teriorame nto
3.3 Rigiro a conto ec onomico da ris erv e p ositive : da re alizzo
(90.277)
(19.813)
(525)
-
-
3.4 Altre variazioni
4 . Rimanenze finali
215.218
53.709
12.36 7
-
2 . Variazioni positive
2.1 Inc rementi di fair value
2.2 Rigiro a conto ec onomico di rise rve ne gative
da deteriorame nto
da realizzo
2.3 Altre variazioni
3 . Variazioni negative
3.1 Riduzioni di fair value
Le variazioni di fair value sono indicate al netto del relativo effetto fiscale. Per quanto concerne le
informazioni di dettaglio al lordo della fiscalità si rimanda alle note riportate in calce al prospetto
analitico della Redditività Complessiva.
B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue
31.12.2015
Importi in migliaia di euro
1. Esistenze iniziali
2. Variazioni positive
2.1 In crementi di fair value Actuarial (Ga ins)/Losses
2.2 Rig iro a conto economico di riserve negative
2.3 Altre variazioni
3. Variazioni negative
3.1 Rid uzione di fair value Actuarial (Gains)/Losses
3.3 Rig iro a conto economico da riserve positive
3.4 Altre variazioni
4. Rimanenze finali
(8.844)
1.290
1.290
(7.554)
31.12.2014
(6.265)
(2.579)
(2.579)
(8.844)
Le voci Incrementi/Riduzione di fair value includono l’effetto fiscale conteggiato sulla variazione
della Riserva attuariale.
290*
Nota Integrativa
Sezione 2 I fondi propri e i coefficienti di vigilanza
2.1 FONDI PROPRI
A - Informazioni di natura qualitativa
Relativamente alla metodologia di determinazione, sulla base della normativa in vigore, del
Patrimonio di Vigilanza, si rimanda alla corrispondente sezione del Bilancio Consolidato.
Nelle tabelle che seguono viene fornita una sintetica descrizione delle principali caratteristiche
contrattuali degli strumenti di debito che compongono il patrimonio di base, il patrimonio
supplementare e il patrimonio di terzo livello. Si segnala che la colonna Valore Nominale esprime
il valore nominale degli stessi al netto dei riacquisti avvenuti nel corso del tempo.
1. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET1)
Il capitale primario di classe 1 è composto come segue:
31.12.2015
2.254.371
3.798.430
1.606.028
123.423
304.389
677.460
8.764.101
Capitale versato
Sovrapprezzo di emissione
Riserve di utili
Risultato d'esercizio
Altre componenti di conto economico accumulate
Riserve - altre
Totale
2. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1)
Non si segnala in UBI Banca Capitale aggiuntivo di classe 1.
291*
Nota Integrativa
3. Capitale di classe 2 (Tier 2 – T2)
Tipo Emissione
Cedola
Data Scadenz a
Clausola Rimborso
Anticipato
Valore Nominale
Valore IAS
31.12.2015
2010/2017 - tasso variabile
ISIN IT0004572860
Valuta euro
Semestrale
tasso variabile
Euribor 6 mesi +0,40%
23.02.2017
61.035
60.939
2010/2017 - tasso fisso
ISIN IT0004572878
Valuta euro
Semestrale
tasso fisso al 3,10%
23.02.2017
120.000
122.640
2010/2017 - tasso fisso
ISIN IT0004645963
Valuta euro
Semestrale
tasso fisso al 4,30%
05.11.2017
Rimborso tramite piano di
ammortamento a quote
costanti annuali dal
05.11.2013
160.000
162.639
2011/2018 - tasso fisso
ISIN IT0004723489
Valuta euro
Semestrale
tasso fisso al 5,40%
30.06.2018
Rimborso tramite piano di
ammortamento a quote
costanti annuali dal
30.06.2014
240.000
246.370
2009/2019 - tasso misto
ISIN IT0004457070
Valuta euro
Semestrale
13.03.2019
tasso fisso 4,15% fino al 2014 e
successivamente variabile Euribor 6M
+1,85%
Dal 13.03.2014
370.000
368.889
2009/2016 - tasso variabile
ISIN IT0004457187
Valuta euro
Trimestrale
Euribor 3M + 1,25%
13.03.2016
Rimborso tramite piano di
ammortamento a quote
costanti annuali dal
13.03.2012
42.398
42.379
2009/2016 - tasso variabile
ISIN IT0004497068
Valuta euro
Trimestrale
Euribor 3M + 1,25%
30.06.2016
Rimborso tramite piano di
ammortamento a quote
costanti annuali dal
30.06.2012
31.367
31.289
2009/2019 - tasso misto
ISIN IT0004497050
Valuta euro
Semestrale
30.06.2019
tasso fisso 4% fino al 2014 e
successivamente variabile Euribor 6M
+1,85%
Dal 30.06.2014
365.000
361.576
2011/2018 - tasso fisso
ISIN IT0004718489
Valuta euro
Semestrale
tasso fisso al 5,50%
Rimborso tramite piano di
ammortamento a quote
costanti annuali dal
16.06.2014
240.000
246.505
2011/2018 - tasso misto
ISIN IT0004767742
Valuta euro
Trimestrale
18.11.2018
tasso fisso 6,25% fino al 2014 e
successivamente variabile Euribor 3M
+1%
222.339
220.040
2012/2019 - tasso misto
ISIN IT0004841778
Valuta euro
Trimestrale
08.10.2019
tasso fisso 7,25% fino al 2014 e
successivamente variabile Euribor 3M
+5%
200.000
201.053
2.052.139
2.064.319
Prestiti subordinati
ordinari (Lower Tier II)
16.06.2018
Totale
Tra i Prestiti obbligazionari subordinati di UBI Banca è presente anche il titolo IT0004842370 per un
nominale di 776 milioni di euro e un valore di bilancio pari a 788 milioni non computabile nel Patrimonio di
Vigilanza a seguito delle caratteristiche contrattuali del titolo stesso.
292*
Nota Integrativa
B - Informazioni di natura quantitativa
A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) prima dell'applicazione dei filtri prudenziali
di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie
B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-)
C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio (A+/-B)
D. Elementi da dedurre dal CET1
E. Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-)
F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) (C-D+/-E)
G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti
del regime transitorio
di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie
H. Elementi da dedurre dall'AT1
I. Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-)
L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (additional Tier 1 - AT1) (G-H+/-I)
M. Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio
di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie
N. Elementi da dedurre dal T2
O. Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-)
P. Totale Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) (M-N+/-O)
Q. Totale fondi propri (F+L+P)
31.12.2015
8.663.518
-3.281
8.660.237
150.901
-236.881
8.272.455
31.12.2014
8.572.036
-2.576
8.569.460
874.666
602.873
8.297.667
3.555
3.555
1.443.464
15.026
24.422
1.452.860
9.725.315
740.334
740.334
2.196.908
15.035
30.372
2.212.245
10.509.912
2.2 ADEGUATEZZA PATRIMONIALE
A. Informazioni di natura qualitativa
I parametri di adeguatezza patrimoniale sono coerenti con la tipologia di attività effettuata dalla
Banca in qualità di Capogruppo, intrattenendo rapporti per la quasi totalità con controparti
appartenenti al Gruppo stesso.
Nella seguente tabella viene indicato l’assorbimento di patrimonio di vigilanza in funzione del
requisito di adeguatezza patrimoniale complessivo.
A fine anno il rispetto di tale requisito comportava un assorbimento di patrimonio pari a 1.845
milioni di euro.
293*
Nota Integrativa
B. Informazioni di natura quantitativa
Importi non ponderati
31.12.2015
31.12.2014
Importi ponderati
31.12.2015
31.12.2014
A. ATTIVITA' DI RISCHIO
A.1 Rischio di credito e di controparte
1. Metodologia standardizzata
2. Metodologia basata sui rating interni
2.1 Base
2.2 Avanzata
65.566.219
75.660.132
15.670.524
17.012.843
11.302.512
11.595.293
5.831.530
5.695.336
11.302.512
11.595.293
5.831.530
5.695.336
3. Cartolarizzazioni
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
Requisiti
B.1 Rischio di credito e di controparte
B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del credito
B.3 Rischio di regolamento
B.4 Rischi di mercato
1. Metodologia standard
2. Modelli interni
3. Rischio di concentrazione
1.720.164
1.816.654
15.364
14.644
78.625
53.251
31.071
34.253
1.845.225
1.918.802
23.065.310
35,87%
23.985.029
34,6 0%
35,87%
42,16%
34,6 0%
43,8 2%
B.5 Rischio operativo
1. Metodo base
2. Metodo standardizzato
3. Metodo avanzato
B.6 Altri elementi del calcolo
B.7 T otale requisiti prudenziali
C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate
C.2 Capitale primario di classe 1 / Attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio)
C.3 Capitale di classe 1 / Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio)
C.4 Totale fondi propri / Attività di rischio ponderate (Total capital ratio)
Per le banche che adottano la metodologia standardizzata l’importo non ponderato rappresenta
l’esposizione che tiene conto dei filtri prudenziali, delle tecniche di mitigazione del rischio e dei
fattori di conversione del credito.
Si segnala che le attività di rischio ponderate sono rappresentate quale reciproco del requisito
minimo previsto pari al 8%.
294*
Nota Integrativa
Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami
d’azienda
Sezione 1 Operazioni realizzate durante l’esercizio
Non si segnalano operazioni di aggregazione realizzate durante l’esercizio.
Sezione 2 Operazioni realizzate dopo la chiusura dell’esercizio
Non si segnalano operazioni di aggregazione realizzate dopo la chiusura dell’esercizio.
Sezione 3 Rettifiche retrospettive
Non si segnalano rettifiche retrospettive.
295*
Nota Integrativa
Parte H - Operazioni con parti correlate
1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica
Compensi a Consiglieri e Dirigenti
Benefici a breve termine
11.414
- di cui dirigenti con responsabilità strategiche
4.913
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro
586
- di cui dirigenti con responsabilità strategiche
586
Altri benefici a lungo termine
394
- di cui dirigenti con responsabilità strategiche
394
Indennità per la cessazione del rapporto di lavoro
-
- di cui dirigenti con responsabilità strategiche
-
Pagamenti in Azioni
288
- di cui dirigenti con responsabilità strategiche
288
In ordine ai compensi erogati nel corso dell’esercizio 2015 a Dirigenti con responsabilità
strategiche, compreso il Direttore Generale, si precisa che, in aggiunta alla componente fissa della
retribuzione definita tramite accordi individuali, è presente una componente variabile legata al
raggiungimento di obiettivi strategici di Gruppo.
Con riferimento alla retribuzione fissa si evidenzia la presenza, oltre che della consueta erogazione
in forma monetaria, di benefit a completamento del pacchetto remunerativo quali il fondo di
previdenza integrativa, la polizza sanitaria, la polizza infortuni e l’eventuale attribuzione di
autovettura aziendale ad uso promiscuo.
In particolare, si evidenziano i seguenti istituti retributivi (per le cui definizioni si rinvia
all’apposito principio contabile):
a)
Benefici a breve termine
Nei benefici a breve termine sono ricompresi stipendi, contributi per oneri sociali, indennità
sostitutive per ex festività non godute, assenze per malattia, permessi retribuiti, benefici quali
assistenza medica ed abitazione.
b)
Benefici successivi al rapporto di lavoro
Nei benefici successivi al rapporto di lavoro sono ricompresi piani previdenziali, pensionistici,
assicurativi nonché il trattamento di fine rapporto.
Nei confronti dei dirigenti in questione sono attive forme di assicurazione sulla vita e di previdenza
complementare con orizzonte temporale anche successivo alla cessazione del rapporto di lavoro
dipendente.
296*
Nota Integrativa
2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate
Conformemente a quanto disposto dalle vigenti disposizioni, si precisa che tutte le operazioni
svolte dalla Capogruppo con le proprie parti correlate sono state effettuate nel rispetto di criteri di
correttezza sostanziale e procedurale, a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni
concluse con soggetti terzi indipendenti.
Ai sensi dello IAS 24, di seguito vengono riportate le informazioni sui rapporti patrimoniali ed
economici che le parti correlate a UBI Banca intrattengono con le Società del Gruppo, nonché le
incidenze che tali rapporti hanno sulle singole voci del Bilancio.
Secondo il principio contabile internazionale IAS 24, una parte correlata è una persona o un’entità
che è correlata all’entità che redige il bilancio.
(a)
Una persona o uno stretto familiare di quella persona sono correlati a un’entità che redige il
bilancio se tale persona:
(i)
ha il controllo o il controllo congiunto dell’entità che redige il bilancio;
(ii)
ha un’influenza notevole sull’entità che redige il bilancio; o
(iii)
è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche dell’entità che redige il bilancio o di
una sua controllante.
(b)
Un’entità è correlata a un’entità che redige il bilancio se si applica una qualsiasi delle
seguenti condizioni:
(i)
l’entità e l’entità che redige il bilancio fanno parte dello stesso gruppo (il che significa che
ciascuna controllante, controllata e società del gruppo è correlata alle altre);
(ii)
un’entità è una collegata o una joint venture dell’altra entità (o una collegata o una joint
venture facente parte di un gruppo di cui fa parte l’altra entità);
(iii) entrambe le entità sono joint venture di una stessa terza controparte;
(iv) un’entità è una joint venture di una terza entità e l’altra entità è una collegata della terza
entità;
(v)
l’entità è rappresentata da un piano per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro a
favore dei dipendenti dell’entità che redige il bilancio o di un’entità ad essa correlata. Se l’entità
che redige il bilancio è essa stessa un piano di questo tipo, anche i datori di lavoro che la
sponsorizzano sono correlati all’entità che redige il bilancio;
(vi) l’entità è controllata o controllata congiuntamente da una persona identificata al punto (a);
(vii)
una persona identificata al punto (a)(i) ha un’influenza significativa sull’entità o è uno dei
dirigenti con responsabilità strategiche dell’entità (o di una sua controllante).
Per quanto concerne l’effetto prodotto dall’attività di direzione e coordinamento della Capogruppo,
così come previsto dall’art. 2497 bis del Codice Civile, si segnala che, coerentemente con il
modello organizzativo adottato che prevede l’accentramento presso UBI Banca delle attività di
indirizzo strategico e gestionale, e presso UBI Sistemi e Servizi Scpa delle attività di tipo tecnicooperativo, la Capogruppo e la sua controllata forniscono alle diverse Società del Gruppo una serie
di servizi, regolati da appositi contratti infragruppo redatti sulla base dei criteri di congruità,
trasparenza ed omogeneità; i corrispettivi pattuiti per i servizi resi a norma di tali contratti sono
stati determinati in conformità a condizioni di mercato o, laddove non siano rinvenibili sul
mercato idonei parametri di riferimento anche in relazione alle caratteristiche peculiari dei servizi
resi, sulla base del costo sostenuto.
Tra i principali contratti infragruppo in corso di validità alla data di chiusura dell’anno si
segnalano quelli che attuano l’accentramento presso la Capogruppo delle attività nelle Aree di
Governo, di Business e che coinvolgono la Capogruppo e le principali banche del Gruppo come
pure i contratti attuativi del c.d. consolidato fiscale nazionale (di cui gli articoli da 117 a 129 del
D.P.R. n 917/1986 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi) conclusi dalla Capogruppo. Sono
inoltre da segnalarsi tutti i contratti infragruppo che attuano l’accentramento presso UBI Sistemi
e Servizi delle attività di supporto di tutte le principali Società del Gruppo UBI.
Ulteriori informazioni in merito alle operazioni con parti correlate sono riportate nelle successive
tabelle.
297*
Nota Integrativa
Sintesi dei principali rapporti patrimoniali con parti correlate
Parte correlata
Controllate dirette
Collegate
Dirigenti
Altre parti correlate
TOTALE
Attività
Attività finanziarie
finanziarie
Crediti verso
detenute per la
banche
disponibili per la
negoziazione
vendita
Cred iti verso
clientela
Altre
attività
Debiti verso
banche
Debiti verso
clientela
Titoli in
circolazione
Passività
finanziarie di
negoziazione
Altre
passività
Garanzie
rilasciate
245.178
3.296
14.234.999
10.349.985
129.761
6.556.576
254.849
2.953.605
44.770
235.227
3.271.043
-
12.406
-
-
15.026
-
-
-
91.442
30
-
-
12
-
-
24.943
-
245.178
15.702
14.234.999
10.365.011
129.761
6.556.576
346.321
2.953.605
44.782
235.227
3.295.986
Incidenza percentuale dei rapporti patrimoniali con parti correlate nei confronti delle voci di Bilancio di UBI Banca
Parte correlata
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Con parti correlate (a)
Totale (b)
Incidenza % (a/b*100)
245.178
1.088.262
22,53%
Attività finanziarie
disponibili per la
vendita
15.702
15.357.571
0,10%
Crediti verso
banche
14.234.999
15.489.215
91,90%
Crediti verso
clientela
10.365.011
21.901.390
47,33%
Altre
attività
129.761
699.981
18,54%
298*
Debiti verso
banche
6.556.576
15.845.354
41,38%
Debiti verso
clientela
346.321
7.357.586
4,71%
Titoli in
circolazione
2.953.605
36.265.240
8,14%
Passività
finanziarie di
negoziazione
44.782
608.600
7,36%
Nota Integrativa
Altre
passività
235.227
881.278
26,69%
Garanzie
rilasciate
3.295.986
5.191.845
63,48%
Sintesi dei principali rapporti economici con parti correlate
Parte correlata
Interessi netti
Commissioni
nette
Dividendi e
proventi simili
Risultato netto
dell'attivita' di
negoziazione
Altri oneri e
proventi di
gestione
Spese per il
personale
Altre spese
amministrative
Controllate dirette
Collegate
80.182
147
(7.072)
-
229.843
10.704
-
94.846
1
51.102
-
(69.360)
-
Dirigenti
Altre parti correlate
TOTALE
80.329
(7.072)
240.547
-
94.847
(12.394)
38.708
(70)
(69.430)
Incidenza percentuale dei rapporti economici con parti correlate nei confronti delle voci di
Bilancio di UBI Banca
Parte correlata
Interessi netti
Con parti c orrelate (a)
Totale (b)
Incidenza % (a/b*100)
80.329
(13.593)
-590,96%
Commissioni
nette
(7.072)
48.979
-14,44%
Dividendi e
proventi simili
Risultato netto
dell'attivita' di
negoziazione
240.547
249.430
96,44%
25.902
0,00%
299*
Altri oneri e
proventi di
gestione
94.847
117.590
80,66%
Spese per il
personale
38.708
(183.099)
-21,14%
Altre spese
amministrative
(69.430)
(219.477)
31,63%
Nota Integrativa
Principali rapporti patrimoniali con partecipate assoggettate a controllo, controllo congiunto e
influenza notevole
So cietà conso lid at e con il
metodo integrale
Attivita finanzia rie
detenute per la
A ttivita finanziarie
disponibile per la
negoziazione
ve ndita
C rediti verso
altre banche
Crediti v ers o
clientela
Altre a ttività
D ebiti ver so
banche
D ebiti ver so
clientela
Pa ssività
fina nziarie di
Titoli in
c irc ola zione
Altre pass ività
negozia zione
Garanzie
rilasciate
245.178
3.296
14.234.999
10.349.985
129.761
6.556.576
254.849
2.953.605
44.770
235.227
3.271.043
10.570
-
125.294
-
-
818.582
-
1.656.036
72
8.019
1.959
Banca di Valle Camonica Spa
4.225
-
657.564
-
1.520
18.584
-
-
1.060
4.195
1.402
IW BANK SPA
1.074
-
79.216
-
15
1.062.497
-
1.297.569
-
3.822
3.915
Banca Carime Spa
Banca Popolare Commercio e
Industria Spa
44.203
-
1.864.995
-
17.912
127.027
-
-
3.363
23.345
202.946
Banca Popolare di Ancona Spa
49.937
-
2.129.066
-
13.425
88.950
-
-
4.268
20.113
52.284
1.633.361
Banca Popolare di Bergamo Spa
50.870
-
3.060.291
-
58.659
2.012.369
-
-
6.890
86.306
Banca Regionale Europea Spa
16.153
-
2.612.438
-
3.751
93.468
-
-
930
18.969
19.699
Banco di Brescia Spa
41.303
-
3.500.496
-
9.264
171.095
-
-
2.192
41.723
276.483
BPB Immobiliare Srl
-
-
-
212
870
-
-
-
-
1.026
40
UBI Banca International Sa
-
-
205.639
-
-
2.164.004
-
-
-
-
1.013.103
UBI Leasing Spa
13.446
-
-
6.137.369
1.950
-
26.113
-
13.397
13.456
64.552
UBI Factor Spa
-
-
-
2.104.740
1.130
-
25.007
-
-
3.504
1.276
Centr obanca Sviluppo Impresa
SGR Spa
-
3.296
-
73
13
-
-
-
-
-
-
Coralis Rent Srl (*)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
24-7 F inance Srl
-
-
-
-
-
-
961
-
-
-
-
13.397
-
-
98.930
-
-
-
-
12.598
-
-
UBI Management Company Sa
-
-
-
-
44
-
-
-
-
-
-
Ubi Finance 2 Srl in liquidazione
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Pr estitalia Spa
-
-
-
1.459.468
1.299
-
158.665
-
-
3.557
-
UBI Fiduciar ia Spa
-
-
-
52
59
-
-
-
-
301
-
Società Bresciana Immobiliare Mobiliare SBIM Spa
-
-
-
9.210
996
-
-
-
-
886
-
UBI Finance CB2
-
-
-
-
-
-
-
-
-
10
-
UBI SPV BBS 2012 Srl
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
UBI SPV BPC I 2012 Srl
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
UBI SPV BPA 2012 Srl
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
UBI Trustee SA
-
-
-
-
49
-
-
-
-
-
-
UBI Finance Srl
-
-
-
494.900
-
-
-
-
-
10
-
UBI Finance 3 Srl
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
UBI Academy Scrl
-
-
-
241
425
-
-
-
-
-
-
UBI Pramerica SGR Spa
-
-
-
1.522
541
-
44.103
-
-
170
-
UBI Sistemi e Ser vizi Scpa
-
-
-
43.268
17.839
-
-
-
-
5.815
23
Ubi Lease Finance 5 Srl
(*) Società liquidata nel corso del mese di dicembre 2015.
300*
Nota Integrativa
(segue)
Attivita finanzia rie
de tenut e pe r la
negozia zione
Attivita finanziar ie
disponibile pe r la
ve ndita
C rediti vers o
altre banche
Crediti ver so
clientela
Altre attività
D ebiti ve rso
banche
D ebiti ve rso
clie ntela
Pa ssività
finanzia rie di
negoziazione
Tit oli in
c ir cola zione
Altre pas sività
Garanzie
rilas ciate
Società consolidate con il metodo del
patrimonio netto
-
12.406
-
15.026
-
-
91.442
-
12
-
24.943
Aviva Vi ta Sp A
-
-
-
-
-
-
71.470
-
-
-
-
Zhon g Ou Fund Mana ge ment Co.
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
SF Consu lting Sr l
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Pol is Fondi SGR Sp a
-
12.406
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Lo mb arda Vi ta SPA
-
-
-
-
-
-
713
-
-
-
24.943
UFI Se rvizi Srl
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Aviva Assi curazi oni Vita Spa
-
-
-
15.026
-
-
19.259
-
12
-
-
301*
Nota Integrativa
Principali rapporti economici con partecipate assoggettate a controllo, controllo congiunto e
influenza notevole
Intere ssi ne tti
Soc ie tà cons olidate con il m etodo inte gr ale
Banca Carime Spa
Banca di Valle Camonica Spa
IW BANK SPA
Banca Popolare Commercio e Industria Spa
Banca Popolare di Ancona Spa
Commiss ioni nette
Risult ato netto
dell'attivita di
negozia zione
D iv idendi
A ltr i prove nti
/one ri di ge stione
Spese pe r il
pers onale
Altre s pe se
amministr ative
80 .1 82
(7 .0 72 )
22 9.843
-
94.84 6
51.1 02
(69 .3 60)
(31 .9 78)
(1 .6 66 )
-
-
6.70 3
(1.6 70)
(2 13)
-
-
1.99 5
7 01
(8)
(1 .7 59 )
5.492
-
4.02 7
2.2 23
(59)
6 .0 61
(27 .8 92)
12
4 .4 43
(1 .9 32 )
2 8.221
-
11.37 3
(1.5 33)
(24)
14 .0 03
(1 .6 35 )
7.467
-
7.43 1
(2.2 71)
(2 22)
2 .9 86
(2 .5 49 )
13 3.512
-
33.07 6
(4.6 22)
(2 11)
Banca Regionale Europea Spa
15 .5 91
(78 )
1 0.704
-
7.44 3
(1.6 95)
(9 33)
Banco di Br escia Spa
24 .1 21
(6 88 )
8.411
-
10.57 8
(3.3 95)
(95)
-
260
-
18 7
2 44
(1 .0 83)
Banca Popolare di Bergamo Spa
BPB Immobiliare Srl
-
UBI Banca International Sa
(3 .2 38)
8 15
-
-
89
2 55
7
UBI Leasing Spa
38 .6 93
2 81
-
-
1.35 0
5 02
(8)
UBI Factor Spa
2 .8 42
9 68
5.722
-
1.06 8
5
(2)
Centr obanca Sviluppo Impresa SGR Spa
-
-
-
-
85
66
-
Coralis Rent Srl ( *)
-
-
-
-
52
61
-
-
-
-
-
-
-
24-7 F inance Srl
(32)
Ubi Lease Finance 5 Srl
-
-
-
-
21
-
-
UBI Management Company Sa
-
-
-
-
-
1 95
-
Ubi Finance 2 Srl in liquidazione
Pr estitalia Spa
-
-
-
-
-
-
34 .4 44
-
-
-
2.32 1
4.3 62
(4 77)
-
-
-
-
8
1 97
(1)
29
-
1.855
-
13 1
38
(4 .5 88)
UBI Finance CB2
-
-
-
-
2
-
-
UBI SPV BBS 2012 Srl
-
-
-
-
2
-
-
UBI SPV BPC I 2012 Srl
-
-
-
-
2
-
-
UBI SPV BPA 2012 Srl
-
-
-
-
2
-
UBI Trustee SA
-
-
-
-
-
1 91
UBI Fiduciaria Spa
Società Bresciana Immobiliar e - Mobiliare SBIM Spa
UBI Finance Srl
UBI Finance 3 Srl
UBI Academy Scrl
UBI Pramerica SGR Spa
UBI Sistemi e Ser vizi SCpA
(9)
-
-
-
-
2
-
-
1 08
-
-
-
32 4
-
-
-
-
-
28 9
1.3 05
(6 21)
(1)
-
1 .1 59
2 8.199
-
34 5
1.9 93
(3 33)
2
-
-
-
5.94 0
53.9 50
(60 .4 80)
(*) Società liquidata nel corso del mese di dicembre 2015.
302*
Nota Integrativa
(segue)
Intere ss i netti
Soc ietà consolidate c on il metodo del pa trimonio netto
Aviva Vi ta Sp A
Commis sioni nett e
Risultato ne tto
dell'attivita di
negoziazione
Divide ndi
Altri prove nt i
/oneri di ge stione
Spes e pe r il
pers ona le
Altre s pe se
a mminis trative
1 47
-
1 0.70 4
-
1
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Zhon g Ou Fun d Mana ge me nt C o.
-
-
-
-
-
-
-
SF Co nsu lting Sr l
-
-
-
-
-
-
-
Pol is Fo ndi SGR Sp a
-
-
14 6
-
-
-
-
Lo mb arda Vi ta SPA
-
-
8.59 8
-
1
-
-
UFI Se rvizi Srl
Aviva Assi curazi on i Vita Spa
-
-
-
-
-
-
-
1 47
-
1.96 0
-
-
-
-
303*
Nota Integrativa
Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti
patrimoniali
A.
Informazioni di natura qualitativa
1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
In attuazione delle “Politiche di remunerazione e incentivazione del Gruppo UBI Banca 2015”
(c.d. Policy), deliberate il 03 febbraio 2015 dal Consiglio di Sorveglianza, sentito il Comitato per la
Remunerazione, l’Assemblea ordinaria dei Soci di UBI Banca del 25 aprile 2015 ha approvato per
il “Personale più Rilevante” la valorizzazione della componente variabile dei premi di breve e lungo
termine da erogare mediante l’utilizzo di azioni.
I sistemi di incentivazione 2015, descritti nella Relazione sulla Remunerazione dell’Assemblea
dei Soci dello scorso anno, sono sottoposti a condizioni di attivazione (“gate”) fissate a livello di
Gruppo che garantiscano il rispetto degli indici di stabilità patrimoniale e di liquidità definiti
nell’ambito delle Policy “Propensione al rischio nel Gruppo UBI Banca” e “Policy a presidio dei
rischi finanziari del Gruppo”, in particolare, gli indicatori individuati, la cui declinazione è prevista
negli appositi documenti attuativi, sono:
•
il Common Equity Tier 1 (“CET 1”);
•
il Net Stable Funding Ratio (“NSFR”);
•
il Liquidity Coverage Ratio (“LCR”);
•
il Leverage Ratio (“LR”).
I valori di tali indicatori sono verificati a fine periodo, al 31.12 di ogni anno per il sistema
incentivante di breve termine e al 31.12.2017 per quello a lungo termine.
L’attivazione dei sistemi di incentivazione non avviene, comunque, in caso di bilancio in perdita
su valori normalizzati.
Sistema Incentivante di breve termine
In funzione della performance rispetto al budget annualmente approvato dai Consigli di Gestione
e di Sorveglianza - calcolata a livello di Gruppo sull’indicatore di RORAC e a livello di singola
entità legale sull’indicatore di Utile Netto rettificato per il delta tra il costo del capitale allocato e
del capitale assorbito39 - lo stanziamento economico (cd. “bonus pool”) al servizio dei sistemi
incentivanti potrà incrementarsi, senza pregiudicare la corretta remunerazione del capitale e della
liquidità, fino ad un massimo prestabilito o ridursi fino all’azzeramento (cd. “malus”), sia a livello
complessivo che di singola entità legale, secondo soglie prestabilite. In caso di superamento dello
stanziamento disponibile, è previsto un criterio di ri-proporzionamento dei premi, sino a capienza
dello stanziamento medesimo.
In linea con i principi espressi nelle regolamentazioni normative, la struttura della
corresponsione dei premi (cd “pay-out”) a partire dal 2015 é differenziata in funzione del perimetro
di “Personale più rilevante” (“TOP”, “Core” e “Altro Personale più rilevante”).
Per le posizioni appartenenti al perimetro “TOP” e “Core”, in analogia a quanto effettuato negli
anni precedenti per tutto il “Personale più Rilevante”:
•
una quota pari al 50% del premio é commutata in azioni ordinarie UBI Banca e viene
assoggettata a clausole di retention che allineino gli incentivi con gli interessi di lungo termine
della Banca;
•
una quota pari al 40% del premio è differita a tre anni (per il Consigliere Delegato di UBI
Banca viene differito il 60% per cinque anni, mentre negli anni precedenti il differimento era di
soli tre anni).
In conseguenza di quanto precede, la prima quota di premio commutato in azioni verrebbe
assegnata nel corso del terzo anno successivo a quello di riferimento, mentre la seconda quota
verrebbe assegnata nel corso del quinto anno successivo a quello di riferimento, ad eccezione del
39 Per un ristretto numero di Società a basso assorbimento di capitale l’indicatore utilizzato è l’Utile Netto
Normalizzato.
304*
Nota Integrativa
Consigliere Delegato per il quale la seconda quota, a partire da quest’anno, verrà percepita nel
corso del settimo anno successivo a quello di riferimento.
Per l’“Altro Personale più rilevante”, in considerazione del principio di proporzionalità e sulla base
della materialità degli importi di variabile, le regole per il pagamento sono attenuate, prevedendo il
differimento di una quota pari al 30% del premio per due anni ed escludendo l’utilizzo di
strumenti finanziari.
Al fine di assicurare nel tempo la stabilità patrimoniale, la liquidità e la capacità di generare
redditività corretta per il rischio, coerentemente con gli obiettivi strategici di lungo termine della
Banca/Società, la quota differita viene erogata a condizione che siano rispettati a livello di Gruppo
adeguati livelli di stabilità patrimoniale (“Common Equity Tier 1”), di liquidità (“Net Stable Funding
Ratio”) e di redditività corretta per il rischio (“RORAC”), come definito nei regolamenti attuativi
aziendali approvati dal Consiglio di Sorveglianza. Il mancato soddisfacimento di dette condizioni
comporta l’azzeramento della quota di premio differita (cd. “malus”).
Per il perimetro “TOP” e “Core” a partire dal 2015, in caso di maturazione di premi inferiori a
50.000 euro lordi e qualora il premio maturato individualmente sia inferiore al 15% della
retribuzione fissa, la corresponsione avviene in modalità esclusivamente “up-front”, di cui il 50%
“cash” al momento della maturazione e il restante 50% in azioni ordinarie UBI con una “retention”
di 2 anni. Negli anni precedenti il trattamento precedentemente descritto veniva applicato non
considerando l’incidenza sulla retribuzione, ma qualora il premio maturato fosse stato inferiore ai
50.000 Euro.
Sistemi di incentivazione di lungo termine (2015 – 2017)
A partire dal 2015, è stato attivato un sistema di incentivazione a lungo termine su base
triennale, con l’obiettivo di allineare sempre più gli interessi del management con quelli
dell’azionista, oltre che nel breve, in una prospettiva di creazione di valore a lungo termine, in
coerenza con quanto previsto dalle normative vigenti e dalle migliori prassi di mercato.
Ferme restando le condizioni preliminari di accesso (“gate”), sono definiti obiettivi di creazione di
valore che tengono conto delle criticità dell’attuale contesto e valutati sulla base di una matrice di
performance a 2 indicatori:
•
“RORAC” di Gruppo, calcolato a fine triennio e rapportato al rendimento medio del BTP a 3
anni nel periodo di riferimento;
•
Rendimento Complessivo dell’Azionista (“RCA”), che misura l’andamento del titolo azionario
UBI Banca, confrontato in termini di posizionamento sui quartili rispetto alle Banche quotate del
“peer group” di riferimento.
La struttura della corresponsione dei premi (cd “pay-out”) prevede che l’erogazione avvenga nel
seguente modo:
•
una quota pari al 60% in azioni “up-front”, al termine del periodo triennale di misurazione
della performance (“accrual”), con una retention di due anni;
•
una quota pari al 40% in azioni, differita di due anni e con una retention di 1 anno. In ottica
di adeguatezza alla normativa vigente, la quota è maturata prima del termine del periodo di
differimento, ma sottoposta ad un ulteriore anno di retention per verificarne le effettive condizioni
per il pagamento.
Al fine di assicurare nel tempo la stabilità patrimoniale e la liquidità, coerentemente con gli
obiettivi strategici di lungo termine, la quota differita viene erogata qualora siano rispettati
adeguati livelli di stabilità patrimoniale (“Common Equity Tier 1”) e di liquidità (“Net Stable Funding
Ratio”) al termine del periodo di differimento, come definito nei regolamenti attuativi aziendali. Il
mancato soddisfacimento di dette condizioni comporta l’azzeramento della quota di premio
differita (cd. “malus”).
Tempistiche assegnazione delle quote di premio da erogare in strumenti finanziari
Per quanto sopra, di seguito si riportano le tempistiche con le quali verranno erogate le quote di
premio da erogare in strumenti finanziari:
●
nell’anno 2015 è stata assegnata la prima quota di azioni riferita ai premi maturati per il
sistema incentivante di breve termine del 2012;
305*
Nota Integrativa
●
nell’anno 2016 è prevista l’assegnazione della prima quota di azioni riferita al sistema
incentivante di breve termine del 2013 e della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati
per il sistema incentivante di breve termine del 2011;
●
nell’anno 2017 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi
maturati per il sistema incentivante di breve termine del 2012 e della prima quota di azioni riferita
al sistema incentivante di breve termine del 2014;
●
nell’anno 2018 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi
maturati per il sistema incentivante di breve termine del 2013 e della prima quota di azioni riferita
ai premi maturati per il sistema incentivante di breve termine del 2015;
●
nell’anno 2019 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi
maturati per il sistema incentivante di breve termine del 2014;
●
nell’anno 2020 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi
maturati per il sistema incentivante di breve termine del 2015 e della prima quota di azioni riferita
ai premi maturati per i sistemi di incentivante di lungo termine 2015-2017;
●
nell’anno 2021 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi
maturati per i sistemi di incentivante di lungo termine 2015-2017;
●
nell’anno 2022 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi
maturati dal Consigliere Delegato per il sistema incentivante di breve termine del 2015.
B.
Informazioni di natura quantitativa
Ai sensi delle previsioni dell’IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni” il piano in parola configura
un’operazione c.d. “equity settled”, ovvero un pagamento basato su azioni regolato con strumenti
rappresentativi di capitale. In funzione di ciò, poiché l’IFRS 2 si pone l’obiettivo di riconoscere nel
conto economico, sotto forma di spese per il Personale, l’impatto economico della remunerazione
corrisposta mediante elementi del patrimonio netto, UBI Banca, nonché le società controllate
coinvolte nel piano, hanno rilevato il costo di competenza dell’esercizio alla voce 150a “Spese
amministrative: spese per il Personale” in contropartita ad un incremento del patrimonio netto
mediante valorizzazione di un’apposita riserva data la circostanza che l’obbligazione in capo
all’azienda verrà estinta mediante consegna di strumenti di patrimonio netto e tale obbligazione
sarà in ogni caso regolata dalla Capogruppo.
Con particolare riguardo alla quantificazione del costo del piano si specifica che, in ossequio alle
previsioni dell’IFRS 2, nell’impossibilità di quantificare con precisione il valore dei servizi offerti
dai dipendenti, il medesimo è calcolato in funzione del fair value dell’azione UBI alla data di
assegnazione moltiplicato per il numero di azioni che si stima matureranno.
Nel dettaglio, il fair value degli strumenti di patrimonio netto assegnati, è determinato tenendo in
considerazione che la consegna dei medesimi avverrà, come previsto, a partire dal 2014 e sino al
2022; tali stime muovono dal prezzo di mercato delle azioni, dedotto il valore attuale dei dividendi
distribuibili dal Gruppo UBI nel periodo immediatamente antecedente l’assegnazione delle azioni,
e, in generale, ponderano adeguatamente i termini e le condizioni in base ai quali gli strumenti
sono assegnati.
Il costo complessivo stimato dei sistemi incentivanti di breve termine relativo alle azioni che
verranno assegnate dal 2015 è pari a 2.087 migliaia di euro, e risulta così ripartito:
●
quote up-front, valorizzate in:
•
•
•
•
n.
n.
n.
n.
14.441 azioni assegnate nel 2015, equivalente a 49 migliaia di euro;
44.366 azioni da assegnare nel 2016, equivalente a 207 migliaia di euro;
110.091 azioni da assegnare nel 2017, equivalente a 614 migliaia di euro;
67.815 azioni da assegnare nel 2018, equivalente a 476 migliaia di euro.
●
quote differite, valorizzate (fatta salva la verifica delle condizioni cui è subordinato il
differimento) in:
•
•
•
•
•
n.
n.
n.
n.
n.
35.022 azioni da assegnare nel 2016, equivalente a 92 migliaia di euro;
9.628 azioni da assegnare nel 2017, equivalente a 30 migliaia di euro;
7.962 azioni da assegnare nel 2018, equivalente a 35 migliaia di euro;
72.432 azioni da assegnare nel 2019, equivalente a 378 migliaia di euro;
13.862 azioni da assegnare nel 2020, equivalente a 92 migliaia di euro;
306*
Nota Integrativa
•
n. 18.400 azioni da assegnare nel 2022, equivalente a 116 migliaia di euro.
In funzione delle condizioni di maturazione ipotizzate, il predetto costo del piano è ripartito lungo
tutto il periodo di maturazione previsto dal medesimo, imputando a conto economico la quota
parte di competenza che, per l’esercizio in corso, è pari a 507 migliaia di euro. Si segnala inoltre
che l’eventuale variazione del costo avverrà solamente in funzione della non maturazione dei
requisiti e conseguente mancata consegna di azioni, per non soddisfacimento delle condizioni di
risultato previste dal piano o in caso di non permanenza in servizio, e non anche in funzione delle
variazioni di fair value delle azioni UBI.
Il costo complessivo stimato dei sistemi di incentivazione di lungo termine attivato nel 2015 è
pari a 2.493 migliaia di euro e, come per il breve termine, è ripartito lungo tutto il periodo di
maturazione previsto dal medesimo, imputando a conto economico la quota parte di competenza
che, per l’esercizio in corso, è pari a 426 migliaia di euro, in particolare risulta così ripartito:
●
n. 228.017 azioni da assegnare nel 2020, equivalente a 1.512 migliaia di euro;
●
n. 152.012 azioni da assegnare nel 2021, equivalente a 981 migliaia di euro.
307*
Nota Integrativa
Parte L – Informativa di settore
Per l’informativa di settore si rimanda a quanto riportato sull’argomento nella sezione relativa del
Bilancio Consolidato.
308*
Nota Integrativa
Allegati al Bilancio d’Esercizio
Elenco degli immobili
Obbligazioni convertibili
Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile (Regolamento Emittenti Consob art. 149 duodecies)
309*
Nota Integrativa
Elenco degli immobili
(Importi al centesimo di euro)
Prop./
Leasing
Ubicazione
Investimenti
1 ABBIATEGRASSO-MI-P.ZZA C AVOU R, 11
P
1.348.370,66
2 ALBANO SANT ALESSAND RO-BG-VIA CAVOUR, 2
P
517.017,94
Rivalutazioni di
legge
540.939,12
R ivalutazioni da
Fusioni
Rivalutazioni in
sede di F.T.A.
Valori Lordi
Altre
M ovimentazioni
Fondi Ammort.
Valori in bilancio
-
149.323,41
1.497.694,07
-
-
806.701,42
690.992,65
-
125.049,29
1.183.006,35
-
-
504.299,44
678.706,91
-
-
591.286,50
1.181.788,56
24.093,90 -
565.290,65
1.063.500,83
3 ALBINO-BG- VIA MAZZINI, 181
P
912.764,12
671.708,52
-
188.602,42
1.773.075,06
4 ALME-BG-VIA TOR RE D'ORO, 2
P
549.587,59
955.591,35
-
147.706,44
1.652.885,38 -
-
142.545,15
691.722,16
-
-
225.616,50
466.105,66
-
89.960,32
1.074.010,72
-
-
944.714,17
129.296,55
1.252.540,66
5 ALMEN NO SAN BAR TOLOMEO-BG-VIA FALCONE, 2
P
549.177,01
6 ALMEN NO SAN SALVATORE-BG-VIA MAR CONI, 3
P
459.148,82
524.901,58
-
780.530,73
7 ALZAN O LOMBARDO-BG-P.ZZA GARIBALDI, 3
P
1.080.468,91
8 ALZAN O LOMBARDO-BG-VIA EUROPA, 67
P
20.382,05
9 AN GERA-VA-VIA M. GREPPI, 33
P
166.386,85
10 AR CENE-BG-CORSO EUR OPA, 7
P
544.716,17
507.105,34
-
86.447,03
1.138.268,54
11 AR CORE-MI-VIA CASATI, 45
P
977.807,23
242.785,55
-
176.942,62
1.397.535,40
633.300,47
444.930,52
12 AR DESIO-BG-VIA LOC ATELLI, 8
P
145.284,01
13 AR LUNO-MI-VIA PIAVE, 5
P
1.260.946,93
14 ASSAGO-MI-VIALE MILANOFIORI
P
9.917.653,29
15 AZZANO SAN PAOLO-BG-PIAZZA IV NOVEMBRE, 4
P
383.348,91
16 AZZATE-VA-VIA V.VEN ETO, 23
P
950.916,00
181.771,24
372.581,85
-
264.470,20
2.125.469,84 -
3.034,78 -
869.894,40
-
281.932,63
302.314,68
-
-
114.846,27
187.468,41
-
175.948,70
787.266,07
-
-
377.078,46
410.187,61
-
-
1.033.020,07
105.248,47
-
-
804.680,07
592.855,33
126.889,62
905.474,10
-
-
776.142,85
129.331,25
-
-
479.342,67
781.604,26
-
-
218.485,71
563.118,55
370.406,90
-
-
2.169.504,33
8.118.555,86
-
-
4.232.053,44
3.886.502,42
720.230,46
-
137.908,63
1.241.488,00
-
-
1.080.742,04
160.745,96
495.054,37
201.911,04
1.829.652,65
-
-
874.383,68
955.268,97
121.159,50
82.796,84
708.506,79
-
-
566.657,49
141.849,30
56.054,95 -
113.889,85
587.034,29
1.142.965,00
1.352.245,02
-
-
17 BAGNOLO SAN VITO-C N-VIA D I VITTORIO, 35
P
131.968,60
18 BERBEN NO-BG-VIA ANTONIO STOPPANI, 102
P
756.979,09
19 BERGAMO-BG-BORGO PALAZZO, 51
P
1.121.597,00
1.191.955,96
-
181.657,06
2.495.210,02
-
-
20 BERGAMO-BG-P.LE RISORGIMENTO, 15
P
1.053.420,36
574.958,09
-
16.438,02
1.644.816,47
-
-
814.777,63
830.038,84
21 BERGAMO-BG-P.ZZA PONTID A, 36/42
P
2.259.854,24
789.282,49
-
75.595,51
3.124.732,24
-
-
1.474.552,88
1.650.179,36
22 BERGAMO-BG-PIAZZA VITTORIO -VENETO, 8
P
35.481.852,58
85.664.910,69
2.511.566,91
123.952.719,06
-
-
53.573.650,12
70.379.068,94
23 BERGAMO-BG-VIA BORGO PALAZZO, 135
P
1.901.500,15
871.879,13
-
93.137,24
2.866.516,52
-
-
1.716.874,34
1.149.642,18
24 BERGAMO-BG-VIA BORGO S.CATER INA, 6
P
921.346,04
693.858,54
-
86.848,23
1.702.052,81
-
-
620.235,51
1.081.817,30
25 BERGAMO-BG-VIA D.L.PALAZZOLO 71
P
22.108.728,11
24.996.012,57
1.707.839,02
49.513.976,85
-
-
30.949.219,79
18.564.757,06
26 BERGAMO-BG-VIA F.LLI CALVI, 9
P
16.163.671,59
4.232.571,42
1.061.498,67
19.357.819,67
-
-
7.187.226,05
12.170.593,62
27 BERGAMO-BG-VIA GOMBITO, 2/C
P
137.366,80
1.059.591,45
-
89.643,09
1.286.601,34
-
-
683.791,72
602.809,62
28 BERGAMO-BG-VIA LEONE XIII, 2
P
28.537,26
448.491,84
-
43.188,08
520.217,18
-
-
372.431,53
147.785,65
29 BERGAMO-BG-VIA LOCATELLI, 37
P
5.640,00
696,54
4.943,40
30 BERGAMO-BG-VIA MATTIOLI, 69
P
608.963,45
628.076,80
-
57.693,81
1.294.734,06
-
-
500.887,05
793.847,01
31 BERGAMO-BG-VIA SAN BERNARDINO,96
P
1.955.066,74
1.221.161,76
-
30.955,49
3.207.183,99
-
-
1.956.536,69
1.250.647,30
32 BERGAMO-BG-VIA TIRABOSCHI, 57
P
4.560,00
4.560,00
-
-
519,84
4.040,16
33 BESOZZO-VA-VIA XXV APRILE, 24
P
137.252,44
1.196.116,50
-
-
572.336,52
623.779,98
34 BESOZZO-VA-VIA XXV APRILE, 77
P
513.204,39
349.551,60
35 BIELLA-BI-VIA SAU RO, 2
P
652.786,99
662.729,30
-
-
694.784,05
-
-
294.388,88
701.397,15
23.075,33 -
-
-
-
-
-
364.080,01
324.324,01
62.116,88 -
756.979,09 -
5.640,00 -
0,06 -
111.233,86
1.298.313,86
-
-
1.031.493,85
266.820,01
189.245,32
1.188.387,85
-
-
552.318,95
636.068,90
78.995,63
508.563,81
-
-
218.196,66
290.367,15
175.892,65
686.122,09
-
-
182.149,97
503.972,12
1.033,41 -
166.551,69
360.879,31
-
-
976.083,94
92.727,60
84.911,38 -
84.479,83
297.058,79
10.951.720,75 -
18.607.666,01
38.540.423,87
36 BISUSC HIO-VA-VIA MAZZINI, 28
P
171.346,39
258.221,79
-
37 BOLOGNA-BO-VIA REPUBBLIC A, 29
P
840.896,42
21.118,32
-
38 BOLTIERE-BG-PIAZZA IV NOVEMBRE, 14
P
287.605,68
158.268,69
-
82.590,04
39 BR EMBILLA-BG- VIA LIBERT A', 25
P
648.972,22
361.575,07
-
58.264,25
40 BR ESCIA-BS-VIA BREDINA, 2
P
2.685,58
463.764,42
-
41 BR ESCIA-BS-VIA CEFALONIA, 62
P
13.406.697,93
32.789.671,20
-
-
46.196.369,13
42 BR ESCIA-BS-VIA CIPRO, 54
P
6.760.711,43
-
-
-
6.760.711,43
-
-
3.049.120,64
3.711.590,79
43 BR ESCIA-BS-VIA CODIGN OLE
P
3.885.969,63
-
-
-
3.885.969,63
-
-
1.674.751,29
2.211.218,34
44 BR ESCIA-BS-VIA CR OCIFISSA ROSA, 1
P
7.117,05
-
-
1.572.178,80
1.579.295,85
-
-
514.738,95
1.064.556,90
45 BR ESCIA-BS-VIA FARFENGO, 65
P
2.369,50
-
-
710.185,73
712.555,23
-
-
288.703,37
423.851,86
46 BR ESCIA-BS-VIA GABRIELE ROSA, 71
P
154,94
468.576,65
209.903,95 -
178.139,76
500.495,78
47 BR ESCIA-BS-VIA GRAMSCI, 39
P
3.063.806,23
11.030.406,06
10.096.148,45
4.661.112,30
-
570.801,35
-
92.247,11
528.464,41 1.068.811,54
466.450,00 -
468.731,59
14.757.260,75
-
-
48 BR ESCIA-BS-VIA SOLDINI, 25
P
41.987,95
1.401.996,05
-
-
1.443.984,00
855.912,55 -
920.866,75
1.379.029,80
49 BR ESCIA-BS-VIA TR ENTO, 5/7
P
797.240,86
6.950.467,87
-
-
7.747.708,73 -
193.239,03 -
3.133.736,54
4.420.733,16
50 BR ESCIA-BS-VIA VIT TORIO EMANUELE, 60
P
1.370.137,16
91.200,25
-
35.262,39
1.496.599,80
-
-
497.120,69
999.479,11
51 BR IGNANO GERA D'ADD A-BG-PIAZZA MONSIGN OR DONINI, 1 P
621.767,52
604.977,47
-
220.865,61
1.447.610,60
-
-
882.620,57
564.990,03
-
70.450,65
590.992,54
-
-
264.516,85
326.475,69
808.210,12
10.870.603,99
-
-
5.458.232,32
5.412.371,67
273.859,89 -
1.348.372,22
1.423.739,30
52 BU LCIAGO-LC-VIA DON DAVIDE CANALI, 33/35
P
63.891,84
456.650,05
53 BU STO ARSIZIO-VA-P.ZZA S.GIOVANN I, 3/A
P
3.364.165,32
5.333.880,25
54 BU STO ARSIZIO-VA-VIA FOSCOLO, 10
P
2.116.377,81
703.886,44
55 BU STO ARSIZIO-VA-VIA MAGENTA, 64
P
640.220,64
321.366,12
56 BU STO ARSIZIO-VA-VIALE CADOR NA, 4
P
2.228.244,91
775.192,51
57 CAIRATE-VA-VIA MAZZINI, 13
P
142.562,37
244.680,85
58 CALCIO-BG-VIA P. GIOVANNI XXIII, 153
P
529.561,96
187.376,66
1.364.348,30
38.728,74 316.367,18
-
310*
225.707,16
3.045.971,41 -
143.461,10
856.854,40
-
-
482.437,04
374.417,36
196.879,35
3.200.316,77
-
-
1.836.137,92
1.364.178,85
102.490,01
806.100,41
-
-
627.973,04
178.127,37
80.100,81
797.039,43
-
-
410.111,55
386.927,88
Nota Integrativa
(segue)
Prop./
Leasing
Ubicazione
Investimenti
Rivalutazioni di
legge
R ivalutazioni da
Fusioni
59 CALOLZIOCORTE-LC-P.ZZA V.VENETO, 18/A
P
1.127.737,41
353.193,48
-
60 CALUSCO D ADDA-BG-VIA V. EMANUELE, 35
P
584.456,68
452.869,26
61 CANNOBIO-VB-VIA U MBERTO I, 2
P
112.620,89
62 CANTELLO-VA-VIA TUR CONI, 1
P
63 CARAVAGGIO-BG-PIAZZA GARIBALDI, 1
Rivalutazioni in
sede di F.T.A.
Altre
M ovimentazioni
Fondi Ammort.
Valori in bilancio
309.382,40
1.171.548,49
-
-
456.201,54
715.346,95
-
94,71
1.037.420,65
-
-
445.926,74
591.493,91
241.425,16
-
391.415,07
745.461,12
-
-
381.097,52
364.363,60
789.611,84
272.664,26
-
95.806,50
1.158.082,60 -
275.425,14 -
513.343,90
369.313,56
P
672.002,20
1.093.316,87
-
178.274,08
1.943.593,15
-
-
1.727.731,11
215.862,04
64 CARDAN O AL CAMPO-VA-VIA G. DA C ARDANO, 19
P
498.905,46
118.232,07
684.246,62
177.995,50
1.479.379,65
-
-
686.187,76
793.191,89
65 CARONN O PERTU SELLA-VA-VIA R OMA, 190
P
1.094.866,17
248.746,12
495.118,52
273.819,79
2.112.550,60
-
-
895.497,31
1.217.053,29
66 CARVICO-BG-VIA EU ROPA UN ITA , 3
P
1.108.279,50
521.112,70
-
115.687,56
1.745.079,76
-
-
1.225.443,92
519.635,84
67 CASAZZA- BG-STR.NAZ.DEL TONALE,92
P
235.154,76
666.007,04
-
112.689,37
1.013.851,17
-
-
914.851,60
98.999,57
68 CASORATE SEMPIONE-VA- VIA MILANO, 17
P
619.750,32
150.867,79
123.011,05
960.317,37
-
-
521.606,69
438.710,68
69 CASSAN O D AD DA-MI-VIA MILANO, 14
P
1.259.734,57
1.083.226,98
-
398.243,13
2.741.204,68
-
-
2.230.471,81
510.732,87
70 CASSIN A DE PECC HI-MI-VIA CAR DUCCI, 74
P
3.873,43
6.774,52
-
3.397,03
14.044,98
-
-
11.796,71
2.248,27
71 CASSIN A DE PECC HI-MI-VIA MATTEOTTI, 2/4
P
799.800,49
587.516,32
-
5.038,89
1.392.355,70
-
-
590.064,79
802.290,91
72 CASTEL MELLA-BS-VIA QUINZANO, 80/A
P
660.764,26
-
172.730,44
833.494,70
-
-
304.619,48
528.875,22
73 CASTIONE DELLA PRESOLANA-BG-VIA MANZONI, 20
P
79.418,46
365.664,10
-
67.983,08
53,10 -
457.757,00
55.255,54
74 CASTRONNO-VA-VIA ROMA, 51
P
614.570,96
801.314,36
-
334.085,29
1.749.970,61
-
-
1.150.103,10
599.867,51
75 CENE-BG-VIA V.VENETO, 9
P
231.970,33
737.520,91
-
159.197,12
1.128.688,36
-
-
898.046,65
230.641,71
76 CERMENATE-CO-VIA MATTEOTTI, 28
P
1.482.116,60
1.138.872,31
-
312.228,24
2.933.217,15
-
-
1.865.135,97
1.068.081,18
-
-
Valori Lordi
66.688,21
77 CESANO MADERNO-MI-VIA CONCILIAZIONE, 28
P
813.616,21
91.949,55
-
294.942,43
610.623,33
-
-
179.060,77
431.562,56
78 CHIARI-BS-VIA BETT OLINI, 6
P
1.266.771,26
1.885.202,58
-
490.849,50
3.642.823,34
-
-
1.572.719,17
2.070.104,17
79 CHIUDUNO-BG- VIA C.BATTIST I, 1
P
360.882,78
519.549,12
-
175.302,89
1.055.734,79 -
137.242,00 -
357.310,02
561.182,77
80 CINISELLO BALSAMO-MI-VIA LIBERTA', 68
P
445.533,64
35.806,58
-
33.290,05
514.630,27
-
-
156.578,17
358.052,10
81 CISANO BER GAMASCO-BG-VIA PASCOLI, 1
P
200.764,42
1.124.656,71
-
192.632,03
1.518.053,16
-
-
1.318.823,36
199.229,80
82 CISLAGO-VA-VIA IV NOVEMBRE, 250
P
794.801,88
28.545,63
187.600,37
1.136.569,84
-
-
444.946,16
691.623,68
83 CITTIGLIO-VA-VIA VALC UVIA, 19
P
175.448,37
501.776,79
-
119.189,29
796.414,45
-
-
521.786,98
274.627,47
84 CLU SONE-BG-VIA VERDI, 3
P
812.026,26
1.271.882,54
-
256.029,95
2.339.938,75
-
-
2.039.717,92
300.220,83
85 CODOGNO-LO-VIA VITTORIO EMANUELE, 35
P
603.971,83
1.514.031,18
-
479.316,49
2.597.319,50
-
-
2.061.604,57
535.714,93
86 COLERE- BG-VIA GIOVANNI XXIII, 33
P
23.218,93
210.357,59
-
40.918,81
274.495,33
-
-
240.484,05
34.011,28
87 COMERIO-VA-VIA AL LAGO, 2
P
1.243.671,64
675.712,57
-
229.671,70
2.149.055,91
-
-
1.635.164,73
513.891,18
88 COMO-C O-VIA ALDO MORO, 46/48
P
758.223,64
320.220,71
1.078.444,35
-
-
378.219,97
700.224,38
89 COMO-C O-VIA CATTANEO, 3
P
465.143,48
2.441.785,01
247.088,45
2.659.840,04
-
-
1.791.009,92
868.830,12
90 COMO-C O-VIA GIOVIO, 4
P
2.259.909,73
5.116.802,76
863.028,37
9.015.039,51
-
-
5.488.249,10
3.526.790,41
91 COMUN NUOVO-BG-VIA C.BATTIST I, 3
P
182.746,11
47.517,62
-
36.807,08
267.070,81
-
-
111.572,87
155.497,94
92 CONCESIO-BS-VIALE EUROPA, 183
P
1.995.092,87
582.587,76
-
289.026,46
2.866.707,09 -
3.959,24 -
2.073.025,50
789.722,35
93 CORNAR EDO-MI-PIAZZA LIBERTA', 62
P
856.302,43
17.667,41
-
-
375.797,67
498.172,17
-
-
151.341,62
346.830,55
94 CORNAT E D AD DA-MI-VIA CIR CONVALLAZIONE, 12
P
362.726,51
109.589,60
-
-
9.234,77
463.081,34
-
-
240.622,00
222.459,34
95 CORSICO-MI-VIA LIBERAZIONE, 26/28
P
959.229,16
73.217,47
-
97.630,25
1.130.076,88
-
-
436.760,16
693.316,72
96 COSSAT O-BI-VIA PAJETTA
P
58.454,65
179.362,97
-
53.640,83
291.458,45
-
-
106.448,32
185.010,13
97 COSTA VOLPINO- BG-VIA NAZION ALE, 150
P
266.835,41
997.084,61
-
191.717,85
1.455.637,87
-
-
1.116.995,60
338.642,27
98 CREMONA-CR -VIA GIORDANO, 9/21
P
715.645,83
33.603,51
-
234.382,24
983.631,58
-
-
371.574,87
612.056,71
99 CUNARDO-VA-VIA LUINESE, 1
P
1.019.742,55
376.413,10
-
299.283,76
1.695.439,41
-
-
1.116.906,35
578.533,06
P
797.649,45
85.343,51
-
63.323,21
25.923,20 -
361.162,55
559.230,42
101 CUVEGLIO-VA-VIA BATTAGLIA SAN MARTINO, 50
P
1.025.757,29
618.677,66
102 CUVIO-VA-VIA MAGGI, 20
P
342.956,37
18.785,28
100 CURNO-BG-LARGO VITTORIA, 31
-
-
513.065,64 -
500.822,70 -
-
-
775.298,65
249.427,23
-
946.316,17 -
191.881,54
1.452.553,41
-
-
923.794,63
528.758,78
43.584,53
654.753,41
-
-
299.345,07
355.408,34
2.083.476,78
103 DALMINE-BG-VIA BUTTARO N.2
P
2.398.327,05
1.211.238,38
-
252.983,38
3.862.548,81
-
-
1.779.072,03
104 DARFO BOARIO TERME-BS-PIAZZA LORENZINI, 6
P
626.383,13
1.038.400,90
-
169.024,72
1.833.808,75
-
-
1.630.941,10
202.867,65
105 DESIO- MI-VIA MAT TEOTTI, 10
P
3.950.832,89
408.994,01
-
409.845,70
4.769.672,60 -
3.379,06 -
2.423.606,40
2.342.687,14
106 ER BA-CO-VIA LEOPAR DI, 7/E
P
1.483.898,86
186.267,51
107 FAGNANO OLONA-VA-PIAZZA C AVOU R, 11
P
129.505,30
222.872,16
757.263,46
108 FER NO-VA-PIAZZA DANTE, 7
P
1.756.904,10
230.927,71
92.520,46
109 FON TANELLA-BG-VIA CAVOUR, 156
P
2.101,90
110 FOR MIGINE-MO-VIA GIAR DINI SUD, 22
P
1.874.321,37
111 GALLARATE-VA-VIA MANZONI N. 12
P
2.619.953,52
1.645.212,28
-
1.342.766,34
219.792,83
1.889.959,20
-
-
1.008.327,65
881.631,55
121.805,53
1.231.446,45
-
-
1.057.994,40
173.452,05
760.879,63 -
1.002.505,08
384.138,80
222.835,27
281.437,17
67.171,24
2.147.523,51 -
502.170,54
504.272,44
528.620,53
1.874.321,37 6.136.552,67
-
-
375.645,70 -
-
210.504,46
1.288.171,21
2.766.665,68
3.369.886,99
112 GALLARATE-VA-VIA MARSALA, 34
P
422.744,00
59.140,47
19.507,33
86.736,48
588.128,28
-
-
343.065,39
245.062,89
113 GALLARATE-VA-VIA VAR ESE, 7A
P
342.012,52
97.202,49
298.506,02
115.441,18
853.162,21
-
-
345.735,76
507.426,45
885.805,14
242.201,51
1.949.461,77
-
114 GANDINO-BG-VIA BATTISTI, 5
P
821.455,12
115 GARBAGNATE MILANESE-MI-VIA J. F. KENN EDY, 3
P
1.369.074,76
116 GAVIRATE-VA-P.ZZA LIBERTA'
P
300.612,42
1.411.845,75
989.682,45
311*
293.983,71
-
1.515.184,66
434.277,11
1.369.074,76 -
43.257,09 -
219.646,67
1.106.171,00
2.996.124,33 -
7.545,52 -
1.639.340,00
1.349.238,81
Nota Integrativa
(segue)
Prop./
Leasing
Ubicazione
Rivalutazioni di
legge
Investimenti
R ivalutazioni da
Fusioni
Rivalutazioni in
sede di F.T.A.
Valori Lordi
Altre
M ovimentazioni
Fondi Ammort.
Valori in bilancio
117 GAZZADA SCHIANNO-VA-VIA ROMA, 47/B
P
832.764,66
719.147,70
178.009,15
309.902,21
2.039.823,72
-
-
1.329.478,77
710.344,95
118 GAZZANIGA-BG-VIA MARC ONI, 14
P
820.947,13
451.394,50
435.364,90
156.404,94
1.864.111,47
-
-
1.733.795,10
130.316,37
423.268,23
5.832.708,13
-
2.694.754,70
119 GENOVA-GE-VIA FIESCHI, 11
P
1.994.025,48
4.261.950,88
-
120 GENOVA-GE-VIA MERANO, 1/A NERO
P
204.642,60
341.265,06
-
121 GORGONZOLA-MI-PIAZZA CAGNOLA -VICOLO CORRIDON I
P
1.453.314,91
122 GORLA MAGGIORE-VA- VIA G.VERDI, 2
P
1.537.138,82
123 GORLAGO-BG-PIAZZA GREGIS, 12
P
303.550,52
456.798,52
-
97.097,39
-
-
-
309.773,26
114.232,45
-
3.137.953,43
643.005,05 -
11.855,68 -
185.672,31
445.477,06
1.453.314,91 -
166.924,24 -
240.211,63
1.046.179,04
1.227.365,56
874.581,49 -
-
461.717,59
765.647,97
5.552,53 -
-
384.194,85
484.834,11
124 GR ASSOBBIO-BG-VIALE EU ROPA, 8/B
P
40.681,09
281.919,10
-
69.128,64
391.728,83
-
-
154.806,88
236.921,95
125 GR UMELLO DEL MONTE-BG-VIA MARTIRI D. LIB.14
P
261.723,81
923.153,28
-
195.143,44
1.380.020,53
-
-
690.818,00
689.202,53
126 IN DUNO OLONA-VA-VIA PORRO, 46
P
275.273,42
672.530,58
99.900,50
103.501,46
1.151.205,96
-
-
574.906,24
576.299,72
127 ISPRA-VA-VIA MAZZINI, 5
P
595.811,07
185.352,30
394.460,51
89.054,07
1.264.677,95
-
-
1.030.657,72
234.020,23
1.428.735,79
128 JER AGO CON OR AGO-VA-VIA MATTEOTTI, 15
P
1.806.065,06
129 LAIN ATE-MI-VIA GARZOLI, 17/19
P
213.013,71
729.733,26
-
-
93.378,46
130 LAVENA PONTE T RESA-VA-PIAZZA GRAMSCI, 8
P
479.992,49
686.229,36
-
243.450,02
131 LAVENO-MOMBELLO-VA-VIA LABIEN A, 51/53
P
503.572,34
359.912,42
132 LECCO-LC -CORSO MATTEOTTI, 3
P
6.206.082,91
4.274.614,11
-
-
335.418,52
-
-
1.806.065,06 -
188.604,87 -
188.724,40
1.036.125,43 -
1.712,17 -
532.011,31
502.401,95
1.225.630,63
184.041,24
1.409.671,87
-
-
116.849,91
1.315.753,19
-
-
903.894,82
411.858,37
2.777.915,51
7.702.781,51
-
-
4.029.773,48
3.673.008,03
133 LEFFE-BG-VIA G. MOSCONI, 1
P
842.808,10
1.218.140,03
-
229.772,41
2.290.720,54
-
-
1.133.053,13
1.157.667,41
134 LEGGIUNO-VA-VIA BERNARDONI, 9
P
113.091,98
382.146,88
-
144.671,95
639.910,81
-
-
574.260,75
65.650,06
135 LEGNANO-MI-VIA TOSELLI, 68
P
49.184,24
6.097,36
-
9.805,63
65.087,23
-
-
27.198,87
37.888,36
136 LEGNANO-MI-VIA TOSELLI, 74
P
1.547.863,61
10.289,21 -
894.497,90
909.237,71
-
92.504,76
137 LODI-LO-VIA DALMAZIA
P
14.107,33
11.551,50
-
138 LODI-LO-VIA INCORONATA, 12
P
657.248,12
2.503.863,52
-
139 LONATE POZZOLO-VA-PIAZZA MAZZINI, 2
P
580.176,48
102.307,16
140 LOVERE-BG-VIA TADINI, 30
P
703.360,10
873.401,42
141 LUGANO PIAZZA RIFOR MA, 2 / 3
P
26.103.661,84
142 LUINO-VA-VIA PIERO CHIARA, 7/9
P
806.712,56
6.827.496,32
-
143 LUINO-VA-VIA V.VEN ETO, 6/A-B
P
694.194,68
1.561.186,53
173.656,45
-
331.453,68
-
2.658,05
23.000,78
-
-
8.367,33
14.633,45
704.483,27
3.865.594,91
-
-
1.408.855,81
2.456.739,10
122.877,00
1.136.814,32 -
269.282,57
1.846.044,09
-
209.525,88
1.814.024,82 -
17.083,14 -
-
499.841,19
619.889,99
1.199.407,48
646.636,61
25.018.328,35
26.103.661,84
-
-
1.085.333,49
699.267,74
8.333.476,62
-
-
7.176.153,97
1.157.322,65
132.928,82
2.597.835,91
-
-
1.308.433,37
1.289.402,54
144 LUR ATE CACC IVIO-CO-VIA VARESINA, 88
P
354.367,67
427.340,22
-
169.535,24
951.243,13
-
-
440.391,75
510.851,38
145 MAD ONE-BG- VIA PAPA GIOVANNI XXIII, 44
P
517.290,07
782.374,32
-
133.981,12
1.433.645,51
-
-
1.257.318,29
176.327,22
327.024,71
1.583.274,64
146 MALNATE-VA-P.ZZA REPUBBLICA / ANG. VIA GARIBALDI
P
2.097.965,27
147 MAN ERBIO-BS-VIA D.ALIGH IERI, 5
P
922.839,19
1.258.583,13
-
-
-
276.298,29
-
2.457.720,61
2.097.965,27 -
187.665,92 -
-
1.873.172,86
584.547,75
148 MAR CHIR OLO-VA-PIAZZA BORASIO, 12
P
189.792,52
155.883,17
-
52.498,93
398.174,62
-
-
224.510,70
173.663,92
149 MAR IANO COMENSE-CO-CORSO BRIANZA, 20
P
343.167,69
168.668,17
94.789,87
109.942,77
716.568,50
-
-
348.669,71
367.898,79
150 MAR NATE-VA-VIA DIAZ ANGOLO VIA GENOVA
P
541.275,04
481.053,04
476.251,61
231.863,71
1.730.443,40
-
-
772.571,51
957.871,89
409.405,14
221.210,88
1.388.614,75
-
-
517.347,12
871.267,63
70.128,45
-
-
35.891,21
34.237,24
32.112.576,22
-
-
8.236.009,99
23.876.566,23
29.085.646,68
151 MAR TINENGO-BG-VIA PINETTI, 20
P
757.998,73
152 MILAN O - P.ZZA T OMMASEO
P
70.128,45
153 MILAN O-MI-CORSO EUROPA 16
P
4.131.655,19
7.638.500,83
-
154 MILAN O-MI-CORSO EUROPA 20
P
2.249.835,90
26.254.884,08
155 MILAN O-MI-CORSO ITALIA, 20-22
P
4.359.275,73
9.549.009,54
156 MILAN O-MI-P.LE ZAVATTARI, 12
L
30.165.849,87
1.831.351,82
157 MILAN O-MI-P.ZZA 5 GIORNATE, 1
P
158 MILAN O-MI-P.ZZA TOMMASEO
P
159 MILAN O-MI-PIAZZA PIOLA, 8
P
822.473,03
2.752.151,53
-
20.342.420,20
-
22.223.555,42
50.728.275,40
-
-
21.642.628,72
2.756.830,82
11.175.727,92
-
-
3.464.106,17
7.711.621,75
30.165.849,87
-
-
3.486.301,89
26.679.547,98
2.382.260,16
24.273,47 -
-
-
-
-
160 MILAN O-MI-VIA BION DI, 1
P
513.505,96
306.102,04
161 MILAN O-MI-VIA BOCCACCIO, 2
P
3.676.015,70
10.309.603,00
162 MILAN O-MI-VIA BOCCHETTO, 13/15
P
865.905,80
5.932.491,44
-
163 MILAN O-MI-VIA BORGOGNA, 2/4
P
1.207.723,22
5.160.001,56
-
164 MILAN O-MI-VIA BUONARROTI, 22
P
2.732.186,32
7.621.838,92
165 MILAN O-MI-VIA CIRO MEN OTTI, 21
P
345.373,51
1.260.180,31
773.378,70
166 MILAN O-MI-VIA DELLA MOSCOVA, 38
P
814,79
167 MILAN O-MI-VIA DELLA MOSCOVA, 40/1
P
744.949,97
-
-
498,26
22.897,12
-
1.335.715,77
1.003.435,40
-
1.041.947,88
1.104.882,62
18.244.046,86
7.663.576,59
172 MILAN O-MI-VIA MASCAGNI
P
358.038,13
173 MILAN O-MI-VIA MONT E SANTO, 2
P
433.495,98
174 MILAN O-MI-VIA PADOVA, 97
P
1.475.906,60
1.348.271,97
-
-
-
P
P
-
1.248.828,77 -
P
P
-
-
168 MILAN O-MI-VIA F. LONDONIO, 29
170 MILAN O-MI-VIA LOVANIO, 5/A
-
1.446.378,73 -
169 MILAN O-MI-VIA G.B. GRASSI, 89
171 MILAN O-MI-VIA MANZONI, 7
-
16.408.125,98
-
1.054.390,58
3.529.112,77
-
-
1.146.852,61
57.699,20
57.699,20
-
-
10.482,74
47.216,46
219.305,77
603.167,26
-
-
126.024,82
477.142,44
117.038,27
2.148.948,46
6.443.734,30
20.429.353,00
82.710,40 -
-
660.304,29
1.571.354,57
3.551.621,91
16.877.731,09
2.206.788,22
4.591.609,02
-
-
849.701,60
3.741.907,42
1.139.105,37
7.506.830,15
-
-
2.057.227,68
5.449.602,47
23.105,47
10.377.130,71
-
-
4.612.331,33
5.764.799,38
649.000,47
2.205.382,12
-
-
717.378,60
1.488.003,52
164.604,51
609.588,98
-
-
137.623,57
471.965,41
446.501,39
1.191.451,36
-
-
179.802,87
1.011.648,49
357.837,60
23.395,38
2.696.988,77
22.340,95 -
-
6.107,24
39.629,09
1.444.411,20
1.252.577,57
25.364,28
2.172.194,78
-
-
333.747,52
1.838.447,26
2.768.353,06
45.084.102,49
-
-
6.643.875,95
38.440.226,54
-
431.830,01
789.868,14
-
-
201.288,70
588.579,44
-
155.902,36
1.937.670,31
-
-
245.338,14
1.692.332,17
-
737,27
211.219,65 -
362.438,29
902.985,93
312*
1.476.643,87 -
Nota Integrativa
(segue)
Prop./
Leasing
Ubicazione
Invest imenti
Rivalutazioni di
legge
R ivalutazioni da
Fusioni
Rivalutazioni in
sede di F.T.A.
175 MILAN O-MI-VIA ROSELLINI, 2
P
899.366,97
1.457.082,17
-
176 MILAN O-MI-VIA SAFFI, 6/5 ANG. VIA MONTI
P
5.245.633,96
94.749,53
-
177 MILAN O-MI-VIA SECCHI, 2
P
2.524.472,54
166.836,60
-
178 MILAN O-MI-VIA SOLFERINO, 23
P
1.601.524,88
179 MILAN O-MI-VIA STARO, 1
P
130.223,14
325.338,70
-
-
180 MILAN O-MI-ZURETTI, 1
P
5.637,45
100.385,65
-
-
55.323,18
181 MON CALIERI-TO-ST RADA VILLASTELLONE, 2
P
727.294,60
182 MON ZA-MI-PIAZZA GIUSEPPE CAMBIAGH I, 1
P
3.001.925,00
-
-
183 MON ZA-MI-VIA BORGAZZI, 83
P
4.882.395,79
3.588.165,85
184 MOR NAGO-VA-VIA CELLINI - ANGOLO VIA CARU GO
P
126.637,16
192.786,22
185 NAPOLI-NA-VIA SANTA BRIGIDA, 62/63
P
1.864.197,10
186 NEMBRO-BG-PIAZZA DELLA LIBERTA'
P
2.134.739,10
4.450,27
187 NOVA MILANESE-MI-VIA BRODOLINI, 1
P
966.654,63
500.577,80
-
188 NOVARA-NO-CORSO DELLA VITTORIA, 1
P
2.216.624,18
688.842,81
189 NOVARA-NO-LARGO DON MINZONI, 1
P
3.194.684,75
93.250,95
190 NOVARA-NO-VIA SOLFERINO
P
173.529,51
23.971,12
191 OLGIATE OLONA-VA-VIA MAZZINI, 54/56
P
325.724,31
236.897,41
-
-
-
-
434.080,23
730.980,88
-
Altre
M ovimentazioni
Fondi Ammort.
Valori in bilancio
577.230,31
2.933.679,45
-
-
1.039.931,08
1.893.748,37
44.947,36
5.295.436,13
-
-
1.018.353,54
4.277.082,59
750.318,11
3.441.627,25
-
-
790.602,19
2.651.025,06
3.945,68 -
30.091,60
1.567.487,60
455.561,84
78.550,03 -
200.104,13
334.007,74
106.023,10
35.143,69 -
39.408,14
101.758,65
-
226.056,58 -
Valori Lordi
1.601.524,88 -
151.256,26
857.418,10
-
-
445.620,38
411.797,72
924.667,17
2.077.257,83
-
-
515.344,66
1.561.913,17
220.444,43
8.691.006,07 -
30.031,32 -
5.034.998,11
3.625.976,64
99.704,06
853.207,67
-
-
751.560,60
101.647,07
69.102,26
1.933.299,36
-
-
346.571,82
1.586.727,54
-
-
1.321.879,72
1.149.249,11
46.900,36 -
986.040,88
1.692.691,17
331.939,46
2.471.128,83
527.419,10
2.725.632,41 -
-
295.255,54
2.610.211,45
-
-
1.216.503,59
1.393.707,86
152.046,45 -
203.461,37
3.236.520,78
-
-
1.196.907,08
2.039.613,70
-
66.836,42
130.664,21
-
-
56.106,71
74.557,50
206.371,83 -
-
69.769,81
699.223,74
-
-
321.480,46
377.743,28
192 OR IGGIO-VA-VIA REPUBBLICA 10
P
494.816,12
47.520,35
-
71.405,65
613.742,12
-
-
279.410,08
334.332,04
193 OR ZINUOVI-BS-P.ZA V.EMANUELE, 31/33
P
681.328,53
307.827,14
-
111.612,08
1.100.767,75
-
-
421.284,00
679.483,75
194 OSIO SOTTO-BG-VIA CAVOUR , 2
P
788.885,09
755.038,69
-
266.698,76
1.810.622,54
-
-
833.837,96
976.784,58
195 OSPITALETTO-BS-VIA M.D.LIBERTA', 27
P
2.085.732,69
768.771,35
-
326.047,27
3.180.551,31
-
-
2.148.215,33
1.032.335,98
196 PALADINA-BG-VIA IV NOVEMBRE, 13
P
331.135,18
408.403,74
-
73.903,02
813.441,94
-
-
752.335,21
61.106,73
197 PALAZZOLO SULL OGLIO-BS-PIAZZA ROMA, 1
P
350.073,67
1.388.091,49
-
180.356,07
1.918.521,23
-
-
1.028.361,46
890.159,77
198 PAVIA-PV-PIAZZA DUOMO, 1
P
446.217,06
588.387,60
-
553.293,40
1.587.898,06
-
-
662.325,83
925.572,23
199 PAVIA-PV-VIA MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA, 2
P
444.869,33
955.931,86
-
1.038.088,80
2.438.889,99
-
-
1.676.278,97
762.611,02
200 PERUGIA-PG-VIA DEI FILOSOFI, 36
P
151.589,80
148.860,67
-
6.965,21
201 PIACEN ZA-PC-VIA VERDI, 48
P
3.550.621,14
1.730.724,78
-
649.858,93
202 PIAZZA BR EMBAN A-BG-VIA BELOTTI, 10
P
333.259,42
241.400,70
203 POGGIO RU SCO-MN-VIA TRENTO E TRIESTE, 9
P
1.772.102,39
1.314.622,43
1.070.389,61
307.415,68 5.931.204,85
37.716,72 -
-
77.013,53
192.685,43
3.335.481,42
2.595.723,43
75.771,40
650.431,52
-
-
473.843,24
176.588,28
384.094,82
4.541.209,25 -
6.863,42 -
2.320.546,74
2.213.799,09
204 PONTE NOSSA-BG-VIA G. FRUA, 24
P
680.063,69
393.984,57
-
132.516,89
1.206.565,15
-
-
905.150,65
301.414,50
205 PONTE SAN PIETRO-BG-P.ZZA SS.PIET RO E PAOLO, 19
P
1.405.541,59
1.561.117,33
-
345.879,38
3.312.538,30
-
-
2.003.948,25
1.308.590,05
317.125,98
-
99.863,59
206 PONTERANIC A-BG-VIA PONTESECCO, 32
P
371.625,71
207 PONTIDA-BG-VIA LEGA LOMBARDA, 161
P
701.416,00
208 PORTO CER ESIO-VA-VIA ROMA, 2
P
1.014.941,17
161.518,28
-
180.677,11
1.357.136,56 -
209 RANICA-BG-PIAZZA EUR OPA, 2
P
79.928,46
726.162,49
-
126.700,02
932.790,97
-
-
-
788.615,28
-
-
310.392,43
478.222,85
701.416,00
-
-
121.293,81
580.122,19
606.844,35 -
-
224.803,02
525.489,19
756.520,76
176.270,21
210 RAPALLO-GE-VIA DIAZ, 6
P
45.351,56
522.555,39
-
135.054,40
702.961,35
-
-
199.604,69
503.356,66
211 REZZATO-BS-VIA EUROPA, 5
P
58.757,17
572.633,99
-
139.925,69
771.316,85
-
-
305.978,70
465.338,15
212 ROMA-R M-CORSO VITTORIO EMANUELE, 25/27
P
1.542.739,99
1.914.853,11
-
213 ROMA-R M-VIA DEI CR OCIFER I, 44
P
12.160.249,72
18.111.353,67
-
214 ROMA-R M-VIALE DELLE PROVINCIE, 34/36
P
1.391.883,25
215 ROMANO DI LOMBARD IA-BG-VIA TADIN I, 2
P
666.927,28
573.922,63
293.806,91
216 ROSASC O-PV-VIA R OMA, 4
P
42.352,68
217 ROVELLASCA-CO-VIA VOLTA, 1
P
2.207,70
-
443.574,39
-
-
-
-
378.063,56
3.079.529,54
-
-
843.181,94
2.236.347,60
3.862.345,24
34.133.948,63
-
-
3.657.704,74
30.476.243,89
356.529,88
1.035.353,37
-
-
129.237,88
906.115,49
192.184,07
1.433.033,98
-
-
600.533,59
832.500,39
-
467.297,63
803.457,22
-
-
682.815,93
120.641,29
-
638.358,20
640.565,90
-
-
292.156,49
348.409,41
91,89 -
1.220.704,56
127.463,76
218 ROVETTA-BG-VIA TOSI, 13
P
828.169,69
-
76.516,13
219 ROZZANO-MI-P.ZZA BERLINGUER, 6
P
874.314,34
-
-
281.840,27
1.156.154,61
-
-
374.424,48
781.730,13
220 ROZZANO-MI-VIALE LOMBARDIA, 17
P
851.954,35
-
-
334.236,66
517.717,69
-
-
141.990,46
375.727,23
221 SAN GIOVANNI BIANC O-BG-V MARTIRI DI C ANTIGLIO, 19
P
356.940,74
125.156,92
1.023.183,15
-
-
406.958,06
616.225,09
222 SAN GIULIANO MILANESE-MI-VIA F.LLI CERVI, 31
P
687.797,88
-
-
-
286.795,29
401.002,59
-
-
120.664,13
280.338,46
223 SAN LAZZAR O DI SAVENA-BO-VIA EMILIA, 208
P
1.078.461,33
-
-
-
218.375,97
860.085,36
-
-
249.402,25
610.683,11
224 SAN PAOLO-BS- VIA MAZZINI, 60
P
731.503,50
208.477,41
-
40.835,71
295.448,06 -
603.731,85
81.636,71
225 SAN PELLEGRINO T ERME-BG- VIA SAN CARLO, 3
P
306.129,17
310.504,84
-
107.525,92
724.159,93
-
299.464,78
424.695,15
226 SAN ZEN O NAVIGLIO-BS-VIA TITO SPERI, 1
P
579.652,34
1.020.574,43
-
260.257,44
1.860.484,21 -
326,85 -
1.480.562,63
379.594,73
227 SANT OMOBONO TERME-BG-VIA ALLE FONTI, 8
P
281.498,71
405.402,75
-
83.480,52
770.381,98
-
-
559.563,87
210.818,11
228 SANTENA-TO-VIA C AVOU R, 43
P
605.388,24
194.215,54
27.222,83
936.879,67
-
-
404.550,82
532.328,85
265.926,35
3.069.204,06 -
1.370,15 -
1.171.944,30
1.895.889,61
628.253,71
7.314.724,29
-
-
3.600.399,87
3.714.324,42
-
-
55.451,69
78.622,79
19.069,20 -
508.586,35
971.954,02
286.448,18
107.428,16
541.085,49
229 SARNICO-BG-PIAZZA UMBERTO I, 1
P
1.734.688,03
1.600.442,38
230 SARONNO-VA-VIA PIETRO MICCA, 10
P
3.080.462,42
1.991.266,58
-
-
110.053,06
1.614.741,58
-
1.348.260,21 -
980.816,62 -
231 SARONNO-VA-VICOLO DEL CALDO, 30
P
85.747,78
28.842,22
-
19.484,48
134.074,48
232 SC ANZOROSCIATE- BG-VIA ROMA, 27
P
797.137,29
448.290,73
-
254.181,55
1.499.609,57 -
233 SC HILPARIO-BG-VIA T ORRI, 8
P
138.116,82
208.828,19
-
46.931,33
393.876,34
313*
-
-
-
Nota Integrativa
(segue)
Prop./
Leasing
Ubicazione
Investimenti
Rivalutazioni di
legge
234 SERIATE-BG-VIALE ITALIA, 24
P
1.177.828,79
821.983,40
235 SESTO CALENDE-VA-V. XX SETTEMBRE,35/37
P
748.816,95
270.516,58
236 SOLARO-MI-VIA MAZZIN I, 66
P
54.878,25
237 SOLBIATE AR NO-VA-VIA A.AGNELLI, 7
P
683.021,85
528.794,06
238 SONCINO-CR-VIA IV NOVEMBR E, 25
P
736.252,57
588.843,73
239 SOVERE-BG-VIA BARONI, 5
P
71.367,17
249.196,76
240 SPIRAN O-BG-VIA DANTE ALIGHIERI
P
755.239,07
241 ST EZZANO-BG-VIA BERGAMO, 1
P
24.087,68
242 SU ISIO-BG- VIA CARABELLO POMA, 31
P
406.362,37
243 TALEGGIO-BG-VIA ROMA, 63
P
112.461,72
64.696,88
244 TAVERNOLA BERGAMASCA-BG-VIA ROMA, 12
P
157.047,45
253.070,33
R ivalutazioni da
Fusioni
Rivalutazioni in
sede di F.T.A.
Fondi Ammort.
Valori in bilancio
267.309,26
2.267.121,45
-
-
962.833,52
108.172,50
1.548.072,94
-
-
904.882,41
643.190,53
712.670,75
767.549,00
-
-
244.052,54
523.496,46
227.093,53
190.498,99
1.629.408,43
-
-
871.247,69
758.160,74
33.053,24
246.146,92
1.604.296,46 -
557,76 -
875.389,12
728.349,58
-
49.531,64
370.095,57
-
167.486,53
202.609,04
716.704,44
-
212.846,87
1.684.790,38 -
673,83 -
1.065.444,76
618.671,79
1.008.464,25
-
159.854,99
1.192.406,92
-
-
596.609,76
595.797,16
102.674,03
303.688,34
-
-
114.760,72
188.927,62
-
33.085,92
210.244,52
-
-
130.222,59
80.021,93
-
70.647,08
480.764,86
-
-
238.037,61
242.727,25
-
-
-
-
Altre
M ovimentazioni
Valori Lordi
420.566,91
-
-
-
245 TELGATE-BG-VIA MORENGHI, 17/ANG. VIA ARICI
P
4.364,00
-
246 TORINO-TO-P.ZZA GR AN MADRE DI DIO, 12/A
P
1.178.105,85
-
247 TORINO-TO-PIAZZA ADRIANO, 5
P
754.099,91
248 TORINO-TO-VIA SANTA TERESA, 9
P
18.100,00
249 TORINO-TO-VIA VITTORIO ALFIERI, 17
P
3.633.729,18
250 TORREVECCHIA PIA-PV-VIA MOLINO, 9
P
100.297,94
89.849,31
251 TRADAT E-VA-VIA XXV APRILE, 1
P
2.192.198,25
762.038,01
252 TRAVEDONA-MONATE-VA-VIA ROMA, 1
P
507.774,94
356.284,64
-
117.739,77
253 TRESCORE BALNEARIO-BG-VIA LOCATELLI, 45
P
1.407.196,75
467.598,45
-
95.299,34
1.970.094,54
254 TREVIGLIO-BG-VIALE FILAGNO, 11
P
1.469.373,83
2.522.977,97
255 TREZZANO ROSA-MI-VIA RAFFAELLO SANZIO, 13/S
P
256.033,85
256 TREZZO SULL' ADDA-MI-VIA A.SALA, 11
P
934.031,88
357.556,91
2.588.920,46
874.765,54
257 UBOLDO- VA-VIA R.SANZIO, 46
P
700.119,32
536.698,70
258 URGNAN O-BG-VIA MATTEOTTI, 157
P
22.637,86
372.725,77
259 VARANO BORGHI-VA-VIA V.VENETO, 6
P
853.088,44
91.169,61
260 VARESE-VA-P.ZZA IV NOVEMBRE, 1
P
672.607,28
178.911,63
261 VARESE-VA-PIAZZA BATTIST ERO, 2
P
3.240.677,41
6.202.412,32
-
1.304.287,93
637.617,50
641.981,50
-
-
274.805,68
367.175,82
167.214,92 -
33.252,54
1.312.068,23
-
-
358.246,07
953.822,16
497.391,39 -
8.031,06
1.601.017,15
-
-
931.691,98
669.325,17
18.100,00
-
-
312,71
17.787,29
6.399.611,82
-
-
1.704.876,80
4.694.735,02
-
-
1.131.012,86 797.883,38
954.050,68
61.796,04
251.943,29
-
-
109.490,78
142.452,51
283.164,96
4.035.284,60
-
-
1.744.776,67
2.290.507,93
981.799,35 -
130.584,00 -
357.797,60
493.417,75
-
1.020.064,02
950.030,52
2.562.514,08
-
466.849,13
4.459.200,93
-
-
1.896.686,85
-
76.426,67
332.460,52
-
-
147.589,46
184.871,06
-
261.005,50
2.069.802,92
-
-
945.293,19
1.124.509,73
66.779,14
19.028,67
1.322.625,83
-
-
795.292,85
527.332,98
85.864,76
481.228,39
-
-
146.199,01
335.029,38
372.728,08
97.095,41
1.414.081,54 -
169.070,71 -
537.059,19
707.951,64
512.895,22
86.340,01
1.450.754,14
-
-
709.244,49
741.509,65
12.126.892,19 -
2.250,09 -
5.641.569,00
6.483.073,10
-
-
2.683.802,46
262 VARESE-VA-VIA SAN MICHELE, 6A
P
170.613,65
29.531,55
31.849,23
6.314,07
238.308,50
263 VARESE-VA-VIA V.VENETO, 2
P
10.548.887,36
9.982.212,99
7.526.419,21
657.192,43
28.714.711,99
-
119.300,85
119.007,65
26.972,25 -
-
11.780.379,94
16.961.304,30
264 VARESE-VA-VIA VIR GILIO, 27
P
243.494,88
27.727,21
288.933,92
44.529,15
604.685,16
-
-
253.094,64
351.590,52
265 VARESE-VA-VIALE BORRI, 155
P
613.259,07
13.123,48
513.063,75
57.651,89
1.197.098,19 -
3.337,83 -
485.032,08
708.728,28
370.764,64
87.417,85
-
-
677.772,33
87.068,07
30.840,02 -
121.733,75
277.106,27
266 VENEGONO INFERIORE-VA-VIA MAUCERI, 16
P
197.216,47
109.441,44
267 VENEZIA-VE-VIA CAPPUCC INA, 181
P
17.306,75
350.693,25
268 VERDELLO-BG-VIA CASTELLO, 31
P
918.201,39
238.867,12
269 VERONA-VR -VIA CITTA' D I NIMES, 4/8
P
1.732.852,18
270 VERTOVA-BG-VIA S.ROCCO, 37
P
309.206,19
271 VESTON E-BS-VIA PERLASC A
P
0,02
592.575,77
-
-
-
764.840,40
368.000,00
-
37.285,63
1.194.354,14
-
-
479.338,34
715.015,80
-
205.281,93
1.938.134,11
-
-
509.097,90
1.429.036,21
-
106.370,89
1.008.152,85
-
-
920.715,98
-
-
0,02
207.749,99
-
87.436,87
207.750,01
272 VIGEVANO-PV-VIA D ANTE, 39
P
546.572,16
3.767.489,65
-
1.301.707,94
5.615.769,75
-
-
3.121.962,05
273 VIGEVANO-PV-VIA D E AMICIS, 5
P
85.401,89
547.550,89
-
156.823,93
789.776,71
-
-
510.829,23
278.947,48
274 VIGEVANO-PV-VIA MADONNA D EGLI ANGELI, 2
P
17.991,11
417.889,31
-
27.743,58
463.624,00
-
-
240.323,99
223.300,01
275 VIGEVANO-PV-VICOLO BARBAVARA, 5/7
P
1.127,43
108.977,93
276 VIGGIU-VA- VIA CASTAGNA, 1
P
190.312,69
102.838,76
113.881,51
277 VILLA D ADDA-BG-VIA FOSSA, 8
P
347.286,88
278 VILLA POMA-MN-PIAZZA MAZZALI, 7
P
590.531,45
279 VILLONGO-BG-VIA BELLINI, 20
P
733.939,16
443.868,55
317.479,20
-
-
2.493.807,70
47.002,63
157.107,99
-
-
130.879,74
26.228,25
64.093,53
674.724,18
-
-
600.140,82
74.583,36
-
270.480,55
70.314,67
531.483,06
62.406,01
528.125,44 -
173.443,41
1.351.251,12
-
261.002,51
1.584,54 -
155.685,88
370.855,02
-
552.055,35
799.195,77
-
280 VILMINORE DI SCALVE-BG-VIA PAPA GIOVANNI XXIII, 2
P
13.236,10
237.793,28
-
43.752,95
294.782,33
-
-
258.916,24
35.866,09
281 VIMERCAT E-MI-VIA B. CREMAGNANI, 20/A
P
1.593.586,57
746.313,12
-
233.728,54
2.573.628,23
-
-
1.365.009,89
1.208.618,34
282 VIMERCAT E-MI-VIA GARIBALDI, 12
P
383.936,62
-
-
2.102,49
386.039,11
-
240.837,61
283 VIMERCAT E-MI-VIA TOR RI BIANCHE, 3
P
518.431,86
-
-
37.604,00
284 VITERBO-VT-P.ZZA MAR TIRI D'UNGHERIA
P
12.116.947,46
-
-
285 VITERBO-VT-VIA BU SSI, 19-21
P
22.915,22
181.605,46
-
286 ZOGNO-BG-VIA M.D.LIBERTA', 1
P
528.743,90
1.288.500,95
-
457.523.690,72
436.599.561,16
50.178.744,85
314*
-
-
145.201,50
122,36 -
185.882,01
370.031,49
12.116.947,46
207.894,43 -
6.684.922,09
5.639.919,80
204.520,68
29.783,35 -
556.035,86 -
219.247,85
2.036.492,70
86.126.588,88
1.030.428.585,61
137.885,27
96.418,76
-
995.849,61
1.040.643,09
8.312.288,75 -
430.741.425,00
607.999.449,36
-
Nota Integrativa
Obbligazioni convertibili
(Importi in unità di euro)
3 1.12 .2 0 14
V A LOR I
N OM IN A LI
V A R IA Z ION I
V A LOR I D I
B ILA N C IO
V A LOR I
N OM IN A LI
3 1.12 .2 0 15
V A LOR I D I
B ILA N C IO
V A LOR I
N OM IN A LI
V A LOR I D I
B ILA N C IO
C OD IC E
D ESC R IZ ION E
D IV ISA
IT0 0 0 3 3 3 18 8 8
ALITALIA 7,5 10 CV
EUR
32
-
-
-
32
-
IT0 0 0 3 8 73 4 6 7
SNIA SPA 3 % 0 5/10 CV
EUR
8
-
-
-
8
-
IT0 0 0 4 4 4 70 14
COGEM ESET 14 SC CV
EUR
2.534.999
253.500
-
-153.368
2.534.999
100.132
IT0 0 0 4 6 8 9 6 2 3 BIOCELL 0 ,5% 11/14
EUR
1.250.000
1.259.726
-
-6.460
1.250.000
1.253.266
IT0 0 0 50 0 12 73
GABETTI PS 2 3 TVP CV
EUR
68.463
35.994
IT0 0 0 50 9 52 0 0
SORGENIA 2 4 OC CV-A
EUR
-
-
IT0 0 0 50 0 4 18 6
IPO CHALLEN. 0 ,50 15
EUR
T OT A LE
400.000
401.991
4 .2 53 .50 2
1.9 51.2 11
315*
-68.463
-35.994
24.065.376
17.575.745
-400.000
2 3 .59 6 .9 13
-401.991
16 .9 77.9 3 2
24.065.376
2 7.8 50 .4 15
17.575.745
18 .9 2 9 .14 3
Nota Integrativa
Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile e dei servizi diversi dalla
revisione a norma del Regolamento Emittenti Consob art. 149 duodecies.
Ai sensi di quanto disposto dall’art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob si
riportano, nella tabella che segue, le informazioni riguardanti i corrispettivi erogati a favore della
società di revisione Deloitte & Touche Spa ed alle società appartenenti alla stessa rete per i
seguenti servizi:
1)
Servizi di revisione che comprendono:
l'attività
di
controllo
dei
conti
annuali,
finalizzata
all'espressione
di
un
giudizio
professionale;
l'attività di controllo dei conti infrannuali.
2)
Servizi di attestazione che comprendono incarichi con cui il revisore valuta uno specifico
elemento, la cui determinazione è effettuata da un altro soggetto che ne è responsabile, attraverso
opportuni criteri, al fine di esprimere una conclusione che fornisca al destinatario un grado di
affidabilità in relazione a tale specifico elemento.
3)
Servizi di consulenza fiscale.
4)
Altri servizi.
I corrispettivi esposti in tabella, di competenza dell’esercizio 2015, sono quelli contrattualizzati,
comprensivi di eventuali indicizzazioni (ma non anche di spese vive, dell’eventuale contributo di
vigilanza ed IVA).
Tipologia di servizio
Soggetto che ha erogato
il servizio
Revisione contabile
Deloitte & Touche Spa
Servizi di attestazione
Deloitte & Touche Spa
Destinatario
del servizio
UBI Banca
Spa
UBI Banca
Spa
Compensi
1.118
881
Servizi di consulenza fiscale
Altri servizi:
Attività di supporto metodologico in
ambito Direttiva Recovery & Resolution
Plan
Assessment sul processo di indagine
della Customer Satisfaction
Altri servizi
566
Deloitte Consulting Srl,
Deloitte Financial Advisory
Srl
Deloitte Consulting Srl
Deloitte ERS Srl
Totale
UBI Banca
Spa
UBI Banca
Spa
UBI Banca
Spa
500
61
5
2.565
316*
Nota Integrativa