BONSAI BON-SAI: Significa “Albero in vaso”,quindi bonsai non si nasce, ma si diventa. Fare i bonsai e’una passione e un’arte della conoscenza botanica, che coinvolge la persona non solo a livello manuale ma anche nello spirito e nello stile di vita, espresso dalle forme di un albero che va costruendo e curando tutti i giorni. Le indicazioni che qui riportiamo hanno lo scopo di dare dei suggerimenti di massima per la cura e la manutenzione di queste piante particolari, infatti in base al tipo di pianta hanno esigenze molto diverse *. Un buon maestro di bonsai consiglia di dedicare un minuto al giorno al proprio bonsai, piuttosto che un’ora ogni tanto, una sola occhiata consente di capire se c’e’ qualcosa che non va. Per questo tipo di rapporto molto diretto tra persona e pianta, la coltivazione in casa dei bonsai e’stata per gli orientali una filosofia di vita,più che un’arte dell’arredo. Pur senza coinvolgersi a livelli talmente profondi è possibile coltivare ed arredare i bonsai la casa applicando un minimo di cure ed accorgimenti di manutenzione e collocazione. E’possibile, anche nel ridotto spazio di un vaso, mantenere il necessario equilibrio biologico per la crescita di un albero in miniatura, con tutte le funzioni vitali che hanno i grandi alberi della loro specie. ORIGINE E FAMIGLIA I bonsai sono da distinguere in due gruppi: bonsai da interno e bonsai di piante da esterno,in relazione alle origini della pianta da cui si parte a costituire “l’albero in vaso”. Quelli da interno più diffusi sono: Ficus retusa, Benjamina, Microcarpa e Superba, Mur Rayapaniculata, Schefflera Arboricola, Serissima Foetida, Crassula Arborescenes. Moltissime sono le piante da esterno coltivate in miniatura in vaso:tra le conifere abbiamo i generi Ginko, Juniperus, Picea, Pinus, mentre tra le latifoglie troviamo: Acer,Carpinus,Fagus,Olea,Prunus,Quercus e Ulmus. CURE COLTURALI Riportiamo solo le cure di mantenimento, per le cure di costituzione dei bonsai, come le potature dei rami e delle radici, l’avvolgimento del filo per plasmare la forma e lo stile, è opportuno riferirsi a testi specializzati che trattino più diffusamente la tecnica. Terriccio: Per le piante da interno si faccia riferimento ai generi descritti nel testo, comunque deve sempre essere soffice, permeabile e costituito da sostanza organica, torba e terra di coltivo. Per i bonsai costituiti da piante da esterno il terriccio deve essere più simile a quello da giardino, con dosi maggiori di buona terra e sostanza organica, sabbia e un poco di torba. Anch’esso deve essere ben drenante e aderente alle radici. Irrigazione: Distribuzione dosi generose ad intervalli di tempo che consentano al terriccio di asciugarsi completamente. Le piante da interno necessitano più acqua e la nebulizzazione delle foglie nei periodi caldi:ogni tanto lasciare il vaso in una bacinella d’acqua, con il livello dell’acqua appena sotto il bordo del vaso, affinchè il terriccio ed il vaso si imbibiscano completamente. Concimazione: Concimare i bonsai da interno e da esterno all’inizio di ogni stagione, per un totale di quattro volte l’anno con concimi completi. Le conifere richiedono meno concime delle latifoglie, pertanto le dosi vanno ridotte di un terzo; non concimare mai dopo la potatura sia dei rami che delle radici. I concimi più indicati sono quelli granulari a lenta cessione, che rilasciano le sostanze minerali per un tempo dilazionato, anche di tre -quattro mesi o concimi specifici per bonsai. Esposizione: Non c’è regola generale che valga per tutti. I bonsai da interno amano una buona luminosità, mai diretta, e leggermente filtrata; temperature costanti comprese tra i 18 e 22°C. I bonsai da esterno sopportano tutti la luce diretta, tranne nei periodi molto caldi in cui è meglio mantenerli in zone ombreggiate. Sopportano il freddo invernale ed il vento che non superi i valori normali. I generi mediterranei come l’olivo, gli agrumi ed il pino marittimo in inverno vanno riposti all’interno poiché non sopportano il gelo.