Modelli cosmologici 1. Modello cosmologico standard (cenni) • La relativita’ generale (vd capitolo dettagliato) modifica il postulato della relativita’ ristretta da “le leggi fisiche sono le stesse in tutti i sistemi inerziali in “le leggi fisiche sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento indipendentemente dalle trasformazioni di coordinate che li collegano”. Tale postulato porta al principi di covarianza generale secondo il quale le leggi fisiche sono invarianti per tutte le trasformazioni di coordinate e non solo per le trasformazioni di Lorentz e sono espresse come uguaglianza tra tensori dello stesso rango. Dallo spazio euclideo si passa allo spazio curvo riemanniano. La gravita’ e’ un campo geometrico tensoriale, si basa sulla relativita’ generale e ha un legame con la curvatura e si puo’ rappresentare con la geometria riemanniana. La metrica riemanniana descrive la deformazione spaziale e temporale. Conseguenza e’ l’effetto doppler come segnale periodico dilatato sull’espansione cioe’ aumento ampiezza e diminuzione di frequenza temporale (colore rosso). Per il principio di equivalenza l’uguaglianza tra massa inerziale e gravitazionale porta all’equivalenza tra sistema gravitazionale e accelerato. • La teoria della relativita’ generale e’ valida e corretta per applicazioni cosmologiche che descrivono geometrie con curvatura molto bassa rispetto a quella di Planck perche’ in tal caso le correzioni dovute ad effetti quantistici sono irrilevanti. L’evoluzione attuale dell’universo e’ descritta da un’unica variabile dipendente dal tempo il raggio spaziale o fattore di scala. Per risolvere le eq. relativita’ generale e sapere cosa fara’ in futuro il raggio bisogna conoscere tre parametri dello stato attuale: Densita’ di energia media attualmente presente Equazione di stato ovvero la pressione media a livello cosmico Curvatura media spaziale dell’universo cioe’ la curvatura di una sezione spaziale dell’universo ad un dato tempo (sezione di un cilindro temporale) • Il modello cosmologico standard si basa su 3 parametri: Le proprieta’ fisiche delle particelle si comportano come un gas perfetto formato da radiazione e materia non relativistica. Le radiazioni sono in equilibrio termico distribuite su frequenze secondo uno spettro di corpo nero. La radiazione varia inoltre in modo adiabatico da mantenere costante l’entropia (pressione nulla). Se fosse infinito il cielo sarebbe bianco invece essendo buio l’universo non esiste da sempre ma arriva dal bigbang. Si arriva a 13miliardi di anni. La radiazione di fondo a 400000 anni dopo bigbang blocca qualsiasi radiazione Descrizione dell’universo con geometria omogenea e isotropa cioe’ curvatura positiva, negativa o nulla (vd curvatura dello spazio) a seconda che la ρenergia ><= ρcritica10-29(g/cm3) (big crunch, espansione, piatto). ρenergia dipende dal parametro Hubble cioe’ la velocita’ di allontanamento delle galassie Modelli cosmologici cap-pag 1-1 /37 Con queste ipotesi si risolvono le equazioni gravitazionali di Einstein che determinano l’evoluzione della geometria dell’universo e la ρenergia e la ρmateria: se V=4πR3/3, massa M , temperatura T , la densita’ ρmateria=M/V si • 1/V 1/R3 e ρradiazione 1/ R4 . In un universo che si espande la ha ρmateria ρradiazione decresce nel tempo piu’ rapidamente della ρmateria anche nel nostro universo risulta ρradiazione/ /ρmateria 1/R 10-4 . L’universo e’ caratterizzato da una fase iniziale dominata dalla radiazione (dR/dt >0 a curvatura costante) e una fase successiva dominata dalla materia (d2R/dt2 <0 in decelerazione). Con l’espandersi dell’universo l’energia della radiazione si e’ diluita maggiormente di quella barionica (atomi cioe’ protoni e neutroni). La teoria prevede che lo spazio e il tempo si incurvino in modo proporzionale alla densita’ di energia presente. Se tale teoria viene applicata ad un universo in espansione come il nostro, ci porta ad un modello cosmologico nel quale la curvatura dell’universo varia nel tempo seguendo l’andamento della densita’ e della temperatura. Man mano che l’espansione avanza la materia diventa sempre piu’ fredda e rarefatta e l’universo meno curvo. Se l’espansione continuasse all’infinito l’universo continuerebbe a diventare vuoto e la geometria cioe’ lo spazio-tempo tenderebbe a diventare piatto. Se andiamo indietro nel tempo la densita’, la temperatura e la curvatura dell’universo crescono senza limiti fino a raggiungere uno stato singolare infinitamente denso, caldo e curvo. In tale stato non hanno piu’ senso le equazioni della relativita’ generale. Tale incompletezza e’ una proprieta’ fisica del nostro universo o solo una proprieta’ matematica delle equazioni della relativita’ generale che non sono adatte a descrivere adeguatamente lo spazio e il tempo in prossimita’ del bigbang? Figura: Modello cosmologico standard. Fonte: L’universo prima del Big Bang. Maurizio Gasperini In entrambi le fasi le equazioni descrivono una espansione decelerata e in entrambi le fasi la curvatura dello spazio rimane costante ma la curvatura dello spazio-tempo che e’ collegata alla velocita’ di espansione tende a diminuire in modo continuo a causa della decelerazione. Le equazioni spiegano la legge di Hubble secondo la quale la luce che noi riceviamo dalle varie galassie risulta spostata verso il rosso in modo proporzionale alla distanza della galassia che l’ha emessa. Ma se l’universo si espande in passato il suo raggio era piu’ piccolo di quello attuale e la ρradiazione piu’ concentrata e la curvatura spazio-tempo maggiore di quella di adesso. Tale luce per effetto del campo gravitazione e’ stata emessa con uno spostamento verso il rosso rispetto allo spazio piatto piu’ grande • Modelli cosmologici cap-pag 1-2 /37 dello spostamento che si verifica nell’universo attuale!!! Lo spostamento verso il rosso dipende da quanto e’ cambiato il raggio dell’universo durante il tragitto intergalattico della luce e percio’ da quanto e’ lontana la galassia che stiamo osservando. La relazione generale tra arrossamento e distanza e’ piu’ complicata ma in prima approssimazione la relazione e’ lineare cioe’ lo spostamento calcolato secondo il modello standard risulta direttamente proporzionale alla distanza della sorgente proprio come dice la legge di Hubble. Tale legge in relativita’ si collega all’effetto Doppler non relativistico e f = Hd = v c per d=1/H -> v=c pertanto 1/H e’ detto raggio di Hubble o orizzonte limite per lo scambio di segnali. Se il modello standard verifica tale legge non verifica l’attuale espansione. La curvatura dello spazio dipende dalla densita’ di massa/energia cioe’ dalla quantita’ di materia ed energia per unita’ di volume. • Si cerca di calcolare il valore della costante di Hubble e della densita’. Le piu’ recenti misure sembrano indicare un universo piatto anche se l’accelerazione attuale e’ superiore rispetto alla fase di espansione!!! Infatti un universo aperto avrebbe un’espansione maggiore, un universo chiuso avrebbe un’espansione lenta e l’ipotesi piu’ probabile di un universo piatto necessita pero’ di una massa ancora da scoprire. Se esistesse solo la materia osservata molte galassie in rotazione dovrebbero scappare via. Tale materia non e’ in grado di esercitare una attrazione gravitazionale sufficiente. La materia visibile e’ solo il 5 per cento della densita’ critica (4% massa barionica attuale, 1% neutrini, 1% oggetti luminosi). Occorre la presenza di una materia oscura che non si condensa a formare le stelle in una quantita’ di circa il 25 per cento della densita’ critica che serve per giustificare l’attuale espansione accelerata e quindi l’attuale attrazione gravitazionale. Il 25% sommato al 5% visibile da’ un valore del 30% rispetto alla densita’ critica. Un altro incremento puo’ essere dato dai buchi neri che hanno prodotto le galassie e si sono formati a partire dalle fluttuazioni di densita’ dell’universo…Se teoricamente si suppone che il nostro universo sia piatto manca poi un 70% di materia (100%-30%). Tale materia e’ sostituita da una energia oscura. Forse l’universo non e’ dominato dalla materia (cioe’ un fluido a pressione nulla) ma da una sostanza di tipo esotico detta quintessenza con pressione diversa da zero e negativa o occorre introdurre la costante cosmologica come fattore che determina la densita’ di energia del vuoto. • Con le equazioni relativistiche si puo’ calcolare l’espansione delle particelle dell’universo considerate come un fluido cosmico di materia e radiazione distribuito in maniera uniforme. Col passare del tempo il fluido si raffredda e l’espansione frenata dall’attrazione gravitazionale porta alla separazione delle varie componenti. Le particelle pesanti si separano dalla radiazione formando le strutture materiali (stelle, galassie) mentre la radiazione che all’inizio era la componente piu’ importante del fluido tende a diluirsi. La formazione degli elementi avviene mediante la nucleosintesi dall’ambiente iniziale sufficientemente caldo nel quale sono avvenute le reazioni nucleari. • Con le equazioni relativistiche si puo’ calcolare la temperatura alla quale si aveva equilibrio tra materia e radiazione. Poiche’ la radiazione e’ in equilibrio Modelli cosmologici cap-pag 1-3 /37 termico, in accordo alla legge di Stefan della termodinamica ρradiazioneT4 e dalle equazioni del modello standard ρradiazione1/R4 4 si ha quindi che 4 T 1/R cioe’ con l’espansione dell’universo la T diminuisce e quindi la radiazione si raffredda!. Questa diminuzione di T e’ molto simile al red-shift delle frequenze. Attualmente la T=3K (-270C=10-4 ev). Anche il rapporto ρradiazione/ρmateria1/R10-4!!! 4 L’epoca di equilibrio si ha per 4 ρmateriaρradiazione*10 corrisponde a una T 10 cioe’ circa 1ev. La storia dell’universo puo’ essere rappresentata in funzione di 3 parametri: tempo, temperatura (o energia), curvatura (o del suo inverso raggio di Hubble 1/H) dove il tempo e il raggio di curvatura sono proporzionali mentre la temperatura o l’energia e’ inversamente proporzionale al raggio. Figura: Storia termica dell’Universo Fonte: Kolb & Turner. • • Riassumendo: la cosmologia standard relativistica predice: il rapporto di abbondanza degli elementi piu’ leggeri, il moto di espansione delle galassie, la radiazione di fondo La cosmologia inflazionaria predice: una densita’ di materia nascosta del 25% (rispetto alla densita’ critica) che sommata alla presente visibile del 5% (rispetto alla densita’ critica) da’ un totale del 30%, che serve per giustificare l’attrazione gravitazionale tra le varie galassie la mancanza del 70% (rispetto alla densita’ critica) cioe’ 100%-30% di materia per spiegare l’espansione e non la repulsione, il problema della piattezza, il problema della uniformita’. Modelli cosmologici cap-pag 1-4 /37 2. Modello cosmologico inflazionario(cenni) • Modello inflazionario (vd capitolo in dettaglio). Nei primi anni ’80, il calcolo della densita' di energia in alcuni di questi oggetti dava risultati insensati: l’Universo odierno avrebbe dovuto essere completamente dominato da monopoli, che in realta' non vediamo. L’Universo oggi ci appare piatto. Ma durante la sua evoluzione, qualsiasi piccola deviazione dalla piattezza e' destinata ad amplificarsi fino ad arrivare ad un Big Crunch o ad un universo praticamente vuoto. • parametro di densita' Ω Se v=H0r e V=4πR3/3, massa M , temperatura T , densita’ ρ=M/V si ha M=ρ4πR3/3. La densita' critica a cui E=0 e': ρc=3H2/8πG Notare come questa densita' non dipenda da r. In altre parole, se ρ>ρc l’Universo e' destinato a collassare su se stesso, se ρ ≤ ρc l’Universo si espande indefinitamente. Per H=H0=100h km s−1 Mpc−1 il valore numerico della densita' critica e' ρc0=2.778×1011h2MsolMpc−3 Si tratta di appena 1.9×10−29h2 g cm−3; ma tutta la materia dell’Universo non riesce a raggiungere questa densita', e si ferma a circa il 30%. Avendo definito una densita' di riferimento, e' comodo esprimere tutte le densita' cosmologiche in funzione di questa. Per una componente che ha una certa densita' ρ definiamo il parametro di densita' Ω come: Ω=ρ/ρc=8πGρ/3H2 • Per ottenere un universo piatto, ponendo le condizioni iniziali su Ω all’epoca di Planck, abbiamo due possibilita': imponiamo da subito che l’universo sia piatto; ma questa geometria particolare e’ innaturale imponiamo che l’universo sia all’epoca attuale quasi piatto; in questo caso le condizioni iniziali devono essere specificate con una precisione di circa una parte su 1060 (fine tuning), il che e' innaturale. C’e' un motivo dinamico per la piattezza dell’Universo? Il fondo cosmico nelle microonde ci appare estremamente isotropo su 4π steradianti. Tuttavia, l’orizzonte alla ricombinazione sottende un arco di appena 1◦. Zone dell’Universo che alla ricombinazione non erano in contatto causale ci risultano avere la stessa temperatura con una precisione migliore di 10−5 ! Esiste una teoria, molto discussa, che da' una spiegazione naturale a tutti questi problemi (scomparsa dei difetti topologici, piattezza, uniformita' del CMB, fluttuazioni primordiali), e viene chiamata teoria dell’inflazione (vd in dettaglio). Se l’espansione di Hubble e' rallentata dalla gravita', come accadeva nei primi istanti dell’Universo, l’orizzonte delle particelle, che procede naturalmente alla velocita' della luce, va conquistando sempre piu' terreno. In un sistema di coordinate comovente con l’espansione di Hubble (in cui un volume fissato contiene sempre la stessa quantita' di massa-energia), l’orizzonte guadagna sempre terreno, con la conseguenza che sempre nuove regioni di spazio entrano in contatto causale. Se invece l’espansione e' accelerata, come accade quando per qualche motivo domina un termine di costante cosmologica, l’orizzonte si rimpicciolisce, e zone che erano in contatto causale si ritrovano isolate. A quanto pare questo e' proprio quello che ci sta accadendo in questo momento: il nostro orizzonte si restringe giorno dopo giorno! Per risolvere i problemi esposti sopra l’universo deve passare attraverso una fase di espansione accelerata (inflazione) che ne gonfi il fattore di scala per almeno 60 ordini di grandezza. La fine Modelli cosmologici cap-pag 2-5 /37 dell’epoca della GUT sembra un momento propizio per una fase di inflazione, che puo' essere causata da particolari transizioni di fase. Se questo e' avvenuto, tutto l’Universo osservabile oggi e' stato, in epoca remota, in equilibrio termodinamico, e questo spiega in modo naturale perche' il CMB e' cosi' uniforme. L’inflazione diluisce a morte qualsiasi tipo di difetto topologico presente; in effetti qualsiasi specie di particella esistente in precedenza scompare, e tutte le particelle successive vengono rigenerate alla fine dell’inflazione da un meccanismo chiamato reheating (ancora molto discusso). L’inflazione “diluisce” anche il termine di curvatura ΩK, per cui alla fine di un periodo di inflazione l’Universo risulta (quasi) piatto, qualsiasi fossero le condizioni iniziali, e questo spiega la piattezza dell’Universo. Infine, l’inflazione viene causata dalla rottura di simmetria di un campo quantistico, il quale presentera' fluttuazioni dovute al principio di indeterminazione di Heisenberg. Nel caso di espansione accelerata, queste fluttuazioni possono diventare “classiche”, ovvero delle vere e proprie fluttuazioni del potenziale gravitazionale, secondo un processo (molto discusso anche questo) detto decoerenza quantistica. La critica che di solito si muove alla teoria dell’inflazione e' la sua carenza di predizioni verificabili. Il problema e' che non esiste una teoria dell’inflazione, ma ne esistono parecchie decine! Ciononostante, alcune predizioni sono comuni alla maggior parte delle teorie d’inflazione: l’Universo e' piatto, l’indice spettrale primordiale ns e' minore di uno, 0.90−0.99, si genera un fondo cosmico di onde gravitazionali. La misura di ΩK 0 e, soprattutto, di ns 0.96 risultano le piu' forti verifiche osservative dell’inflazione, mentre il fondo di onde gravitazionali potra' essere rivelato dalle prossime misure di polarizzazione del CMB. L’osservazione del CMB sta quindi rendendo l’inflazione qualcosa di piu' solido di una interessante speculazione. Va detto che la predizione piu' naturale sarebbe Ω0 = 1, e il modello con Ω0 = 0.26 e ΩΛ = 0.74 solleva due problemi connessi, ovvero quello di regolare le condizioni iniziali per ottenere questi parametri a t0 (ancora fine tuning?) e quello di capire perche' viviamo proprio nell’epoca a cui le due densita' di energia sono confrontabili (ancora principio antropico?). Modelli cosmologici cap-pag 2-6 /37 3. Modello cosmologico di stringa(cenni) • Modello di stringa (vd capitolo in dettaglio) suggerisce che il nostro universo abbia avuto origine in uno stato instabile, vuoto e piatto e che il big bang e’ inteso come istante di transizione violenta esplosiva da una fase di curvatura crescente ad una di curvatura decrescente e non rappresenta l’inizio ma un punto intermedio…. La meccanica quantistica e la relativita’ generale non sono conciliabili per il principio di indeterminazione di Heisenberg secondo cui non si puo’ misurare la posizione del campo gravitazionale senza avere indeterminazione nella velocita’. La teoria delle stringhe e’ basata sulla meccanica quantistica relativistica (vd capitolo in dettaglio) e esistono due tipi di stringhe aperte e chiuse. La teoria quantistica di stringa prevede l’esistenza dei quanti dell’interazione gravitazionale i cosiddetti gravitoni! Si associa alle stringhe una lunghezza minima Ls=10-32cm (Lplanck=10-33cm) anche se gli attuali esperimenti non risolvono distanze inferiori a 10-15 cm; si associa inoltre un movimento intorno al baricentro e una energia cinetica di traslazione cosi’ che le stringhe vibrano e oscillano come un corpo elastico. Tali vibrazioni si possono associare anche a particelle senza massa ma dotate di momento angolare intrinseco come il fotone (responsabile forza em) e al gravitone (responsabile forza gravitazionale). La lunghezza viene fissata in modo che la teoria possa descrivere in modo unificato tutte le forze. In questo contesto ci sono molte dimensioni extra che si suppone siano arrotolate. La velocita’ della luce c e’ finita per il principio di relativita’ mentre le altre costanti fondamentali diventano variabili dinamiche legate a campi come il dilatone particella neutra e scalare (senza carica elettrica e momento angolare intrinseco). Il campo del dilatone determina l’intensita’ di tutte le forze fondamentali: e’ un campo e puo’ assumere valori diversi in diverse regioni dello spazio e in vari periodi di tempo e lo stesso vale anche per le cariche che determinano l’intensita’ delle varie forze. • ts= Ls/c=10-42s e’ il tempo in cui il raggio di curvatura dell’universo coincide con la stringa e dopo quanto tempo interviene la relativita’ generale. Per t< ts alla relativita’ occorre aggiungere una correzione quantistica percio’ il raggio di curvatura dello spazio non puo’ scendere sotto Ls e quindi la curvatura o la costante di Hubble H (=1/R) non puo’ eccedere 1/Ls (1032cm) ne’ diventare infinito • La relativita’ generale gode della simmetria temporale in cui tutti i processi sono invarianti. • La teoria delle stringhe gode della simmetria temporale, della dualita’ T: se equazioni della teoria ammettono soluzioni degli universi di raggio R allora ammettono anche soluzioni 1/R, della dualita’ S: se equazioni della teoria ammettono soluzioni di particelle di carica Q allora ammettono soluzioni di carica 1/Q della dualita’ U: combinazione delle due In riferimento a tale simmetria duale in meccanica classica se prendiamo un punto materiale e lo costringiamo a muoversi su di un cerchio di raggio R, il punto si accorge delle dimensioni del cerchio e impiega piu’ tempo a muoversi su un cerchio grande piuttosto che su uno piccolo. In meccanica quantistica si verifica la stessa situazione anche se la quantizzazione del moto costringe la velocita’ (impulso) della particella ad assumere valori discreti inversamente proporzionali a R. Per una stringa la situazione e’ analoga ma una stringa chiusa puo’ oscillare, ruotare, arrotolarsi, attorcigliarsi e siccome lunghezza ed energia Modelli cosmologici cap-pag 3-7 /37 sono proporzionali, l’energia e’ proporzionale al raggio R e al numero di volte che si attorciglia. La quantizzazione pero’ nel calcolo dell’energia totale della stringa all’energia di attorcigliamento aggiunge quella cinetica dovuta alla velocita’ che, una volta quantizzata e’ proporzionale a 1/R. Siccome non si ha modo di distinguere le due velocita’, misurando i livelli energetici della stringa non si sa se la stringa si sta muovendo su un cerchio di raggio R o su uno di raggio Ls2/R!!! (Ls2 deve essere introdotta affinche’ i due raggi abbiano la stessa dimensioni di una lunghezza). Per una stringa questi due raggi sono indistinguibili cioe’ si puo’ effettuare una trasformazione duale che scambia R e Ls2/R senza cambiare nessuna proprieta’. Ma se R e Ls2/R sono equivalenti il valore minimo di R non e’ zero bensi’ Ls e cioe’ il valore di R per cui i due raggi coincidono detto punto fisso della trasformazione duale. Quando R>>Ls il raggio effettivo coincide con R. Se R<Ls il raggio effettivo coincide con Ls2/R che e’ maggiore di Ls. Figura: Il raggio effettivo dato dalla media aritmetica di R e Ls2/R in funzione del raggio R. Il raggio effettivo sentito dalla stringa e’ sempre maggiore di Ls anche quando il raggio R del cerchio su cui si muove la stringa tende a zero. Fonte: L’universo prima del Big Bang. Maurizio Gasperini Secondo la metrica di Robertson-Walker se esiste un modello cosmologico descritto dall’evoluzione temporale R(t) allora deve esistere un modello cosmologico duale in cui esiste 1/R(t) ma rispetto al cerchio questo raggio dell’universo varia col tempo e le equazioni sono diverse da quelle di Einstein perche’ contengono il dilatone. L’introduzione di nuovi possibili stati energetici ovvero di nuove elementari forme di energia come l’energia di attorcigliamento oltre che essere all’origine della simmetria duale presentano un universo con almeno nove dimensioni spaziali di cui solo tre si sono enormemente espanse rispetto alla dimensione di una stringa. Subito dopo il big bang esisteva una rete di stringhe attorcigliate che impediva all’universo di espandersi. Non appena iniziava l’espansione il raggio R cominciava ad aumentare e aumentava l’energia delle stringhe attorcigliate (proporzionale a R!) che diventavano dominanti e che con la loro tensione controbilanciavano la forza di espansione. L’universo si trovava in una situazione di equilibrio multidimensionale con tutte le dimensioni confinate su distanze dell’ordine della lunghezza Ls . Ad altissima temperatura esistono stringhe attorcigliate in un senso e stringhe attorcigliate in senso opposto • Modelli cosmologici cap-pag 3-8 /37 che quando si scontrano si annullano a vicenda rompendo la rete e premettendo all’universo di espandersi. Tre delle nove dimensioni sono sfuggite alla rete e si sono espanse perche’ dati due oggetti p-dimensionali (dette p-brane), il numero max di dimensioni compatte nelle quali esse si scontrano e’ uguale a 2p+1. Le stringhe corrispondono a p=1 e dunque due stringhe hanno forte probabilita’ di scontrarsi e annullarsi in uno spazio con 2+1=3 dimensioni (ma non in uno spazio con dimensioni maggiori!!!). Le stringhe attorcigliate si sono annullate solo in una porzione tri-dimensionale dell’universo ed ecco perche’ solo tre dimensioni spaziali sono potute sfuggire alla loro rete ed hanno potuto espandersi fino a formare il nostro cosmo. Nelle rimanenti sei o piu’ dimensioni le stringhe attorcigliate non si sono scontrate a sufficienza e la rete non si e’ rotta e quindi queste dimensioni sono rimaste piccole e compatte di raggio Ls . Ci si aspetta che la meccanica quantistica associando un valore finito alle stringhe determini un valore max finito per la curvatura e curi il problema delle singolarita’ gravitazionali. La teoria delle stringhe evita la singolarita’ e ci da’ anche equazioni gravitazionali diverse da quelle della relativita’ generale: alla geometria Riemanniana dello spazio-tempo si introduce una forza scalare data dal dilatone. Il moto di una stringa non cambia quando la metrica della sua superficie universale viene deformata moltiplicandola per un fattore arbitrario diverso da punto a punto e tale trasformazione si dice conforme e la simmetria si dice conforme. Tale teoria conforme rimane valida anche nella teoria quantistica purche’ il campo gravitazionale e tutti gli altri campi esterni nei quali si sta muovendo la stringa soddisfa opportune condizioni differenziali. Il dilatone diventa pertanto essenziale per assicurare la simmetria duale anche in uno spazio-tempo curvo e determina una variazione della costante gravitazionale effettiva che ora varia nello spazio-tempo! Modelli cosmologici cap-pag 3-9 /37 4. Prima del big bang • In presenza di curvatura, energia e densita’ infinita la Teoria gravitazionale di Einstein non e’ piu’ applicabile e una descrizione spazio-tempo non ha piu’ senso. L’universo entra in una fase di espansione repulsiva inflazionarla. Andando indietro nel tempo l’energia potenziale diventa cosi’ intensa fino a congelare la geometria dello spazio-tempo (spazio di deSitter). Ma anche in questo caso esiste un problema: una fase inflazionarla a curvatura costante in cui l’universo si espande non puo’ essere estesa indietro nel tempo senza limiti: si puo’ risalire all’istante in cui il raggio dell’universo era zero cioe’ in una fase di contrazione In realta’ questa transizione nei modelli inflazionari non sembra essere possibile.. Gasperini propone un universo in espansione di tipo de Sitter prodotto dal vuoto grazie ad un effetto tipico della meccanica quantistica. I modelli della cosmologia di stringa in contrapposizione al modello standard e inflazionario propongono un modello simmetrico nel passato. Figura: Modello cosmologico standard. Fonte: L’universo prima del Big Bang. Maurizio Gasperini Figura: Modello inflazionarlo a curvatura costante secondo de Sitter Fonte: L’universo prima del Big Bang. Maurizio Gasperini Modelli cosmologici cap-pag 4-10 /37 Figura: Modello secondo la cosmologia di stringa basato sulla simmetria duale Fonte: L’universo prima del Big Bang. Maurizio Gasperini • La curvatura della cosmologia di stringa proporzionale a H e alla dR/R o a 1/R o alla velocita’_espansione2 parte da un valore iniziale praticamente nullo, cresce ad un valore max fissato dalla teoria di stringa e poi decresce fino a raggiungere l’andamento che ha nell’universo attuale. La curva della cosmologia di stringa si raccorda col modello standard piu’ in alto e quindi prima cioe’ in epoche precedenti rispetto a quanto avviene nel modello inflazionarlo di de Sitter. Questo perche’ in cosmologia di stringa la curvatura max raggiunta e’ piu’ elevata che nel modello inflazionarlo. Tale max sostituisce la singolarita’ e non e’ l’inizio dell’universo!!. La relativita’ generale gode della simmetria temporale in cui tutti i processi sono invarianti per inversione temporale se non sono in contrasto con le leggi della causalita’ relativistica. Se esistono pertanto soluzioni che descrivono un universo come il nostro che si espande allora devono esistere soluzioni che descrivono lo stesso universo che si contrae. Tale teoria e’ difficilmente compatibile con la meccanica quantistica che descrive il mondo microscopico e che unisce le forze del mondo microscopico forti, debole e elettromagnetiche.. La teoria delle stringhe dovrebbe poter fornire una descrizione unificata di tutte le forze inclusa la gravita’. • La teoria delle stringhe gode della simmetria temporale, della dualita’ T: se equazioni della teoria ammettono soluzioni degli universi di raggio R allora ammettono anche soluzioni 1/R della dualita’ S: se equazioni della teoria ammettono soluzioni di particelle di carica Q allora ammettono soluzioni di carica 1/Q della dualita’ U: combinazione delle due Per realizzare la dualita’ e’ necessaria la presenza di una forza trasmessa da una particella neutra e scalare (senza carica elettrica e momento angolare intrinseco) detto dilatone. Tale campo determina il valore della costante di Newton G che stabilisce l’intensita’ dell’attrazione gravitazionale. Pertanto la soluzione duale cosmologica determina un diverso valore di G anche se oggi ha un valore costante ma forse nel passato non era costante. Ad ogni soluzione cosmologica che descrive un universo in espansione con curvatura decrescente e’ associata una possibile soluzione in cui l’universo si espande e la sua curvatura e’ crescente. Se consideriamo oggi il raggio spaziale R questo sta aumentando ma la velocita’ di espansione sta rallentando cioe’ e’ in espansione decelerata. Per la Modelli cosmologici cap-pag 4-11 /37 simmetria temporale se invertiamo il tempo la curvatura diventa crescente e il raggio rimane in contrazione accelerata. Se si applica la simmetria duale di inversione del raggio la curvatura non cambia cioe’ rimane crescente ma a un R decrescente corrisponde un 1/R crescente cioe’ una espansione accelerata Figura: Modello secondo la cosmologia di stringa con simmetria temporale e duale Fonte: L’universo prima del Big Bang. Maurizio Gasperini • La curvatura e’ proporzionale alla costante di Hubble e inversamente proporzionale al Raggio e la simmetria duale e’ valida (solo nel modello di stringa non standard) purche’ quando si inverte il raggio anche il campo dilatonico venga trasformato nella maniera prevista dalla teoria della stringa. Figura: Andamento in funzione del tempo della curvatura, rappresentata dal parametro di Hubble H e della costante di Newton G determinata dal dilatone in una soluzione auto-duale della cosmologia di stringa Fonte: L’universo prima del Big Bang. Maurizio Gasperini • L’andamento e’ tipico della teoria delle stringhe e non della teoria relativistica e la fase precedente a t=0 e’ detta pre-big bang e soddisfa le condizioni di dualita’ e inversione temporale. Le simmetrie quando vengono realizzate in natura non sempre sono perfette nella cosmologia in particolare lo stato attuale contiene materia, radiazione e un elevato grado di entropia pertanto esisteranno distorsioni nella curvatura. • La dipendenza del raggio dal tempo permette di sfruttare la simmetria dell’inversione temporale e introdurre una nuova fase cosmologica descritta da 1/R(-t). Se si sceglie di mettere lo zero della scala temporale al momento del bigbang e assumiamo che R(t) varia da zero a infinito in un universo che si sta espandendo in modo decelerato (modello standard) allora per t che va da meno infinito a zero l’universo si espande in modo accelerato Modelli cosmologici cap-pag 4-12 /37 • Un’altra simmetria e’ la supersimmetria in cui ad ogni stato fisico che ha proprietà’ Statistiche bosoniche (particelle il cui momento angolare intrinseco e’ un numero intero cioe’ fotoni e gravitoni) e’ associato un partner supersimmetrico di tipo fermionico (particelle il cui momento angolare intrinseco e’ un numero semi-intero cioe’ fotino e gravitino ). Allo stesso modo la simmetria duale ci dice che ad ogni stato geometrico con curvatura decrescente e’ associato un partner duale con curvatura crescente. In tale ipotesi la singolarita’ e’ localizzata nel futuro e non a t=0 e questa e’ una proprieta’ delle stringhe in cui esiste una lunghezza minima fondamentale Ls=10-32 cm (Lplanck=10-33cm) che rappresentano le dimensioni minime possibile e quindi anche per il raggio di curvatura dell’universo!!. Nell’istante iniziale in cui lo spazio diventa sempre piu’ curvo, la geometria puo’ arrivare fino ad un raggio di curvatura pari a Ls e una curvatura piu’ grande corrisponderebbe a un raggio<Ls. la curvatura si blocca evitando la singolarita’ del big bang e poi decresce seguendo l’andamento del modello standard. Per tale singolarita’ e’ necessario il vuoto perturbativo cioe’ lo stato caratterizzato da una geometria piatta e una costante di accoppiamento nulla. Le stringhe determinano la geometria dell’universo e l’andamento della geometria e del dilatone determinano tale evoluzione. Tale vuoto e’ instabile cioe’ decade in una situazione non statica nella quale la curvatura e il dilatone crescono entrambi con il tempo nel pre-big bang. L’instabilita’ dello stato iniziale e’ dovuta a: Espansione dell’universo che da’ contributo negativo gravitazionale all’energia totale del sistema Crescita di un campo non gravitazionale come il dilatone fornisce un contributo positivo in modo spontaneo perche’ si compensano a vicenda senza variare l’energia totale del sistema cosmologico. • Si vogliono risolvere le equazioni del moto per il sistema completo formato dalla geometria, le stringhe, il dilatone per sapere se il nostro sistema tende a ritornare nella situazione di partenza (vuoto perturbativo stabile) o tende ad allontanarsene (vuoto perturbativo instabile). L’inverso della costante di Hubble 1/H e’ detto orizzonte degli eventi ed e’ la max distanza entro la quale sono consentiti gli scambi di segnali e interazioni tra punti diversi dello spazio. Se H cresce nel pre-big bang, 1/H decresce e quindi l’orizzonte degli eventi tende a restringersi col passare del tempo. In una teoria classica gravitazionale la contrazione dell’orizzonte non porta ad alcun problema in quanto si considerano corpi/forze puntiformi ma in una teoria delle stringhe una stringa si trovera’ ad essere piu’ lunga dell’orizzonte stesso (una parte rimane interna e una esterna..) senza possibile scambio di interazioni tra le due parti. La parte esterna si dice che e’ congelata ma le stringhe congelate si comportano come se avessero una pressione negativa che tende ad accelerare la curvatura e la densita’. La curvatura dello spazio-tempo nella teoria di Einstein e’ proporzionale al parametro H, mentre la curvatura spaziale e’ una porzione geometrica dello spazio nell’universo attuale. Attualmente la curvatura sta decrescendo (il raggio sta aumentando) ma se si va indietro nel tempo la curvatura spaziale (misurata dalle osservazioni cosmologiche) e’ molto piu’ piccola della curvatura spaziotemporale (misurata dalle equazioni di Einstein) cioe’ il raggio spaziale e’ piu’ grande del raggio spazio-temporale anziche’ essere dello stesso ordine di grandezza come nell’universo attuale. Tale problema prende il nome di problema della piattezza (raggio grande =curvatura piccola =piatta). Modelli cosmologici cap-pag 4-13 /37 Figura: Al tempo attuale t0 l’universo che osserviamo e’ tutto contenuto nell’orizzonte di Hubble. In passato ad un tempo t1<t0 il raggio spaziale era piu’ grande dell’orizzonte di Hubble Fonte: L’universo prima del Big Bang. Maurizio Gasperini L’altro problema e’ il problema dell’orizzonte: l’universo attuale e’ omogeneo ed isotropo sull’orizzonte attuale di Hubble 1/H ma andando indietro nel tempo il raggio spaziale R e’ piu’ grande dell’orizzonte cioe’ in passato secondo il modello standard le varie parti dell’universo erano contenute entro orizzonti diversi e quindi non potevano comunicare tra loro. Ma nell’universo attuale le proprieta’ fisiche del cosmo come ad esempio la temperatura della radiazione di fondo sono le stesse dappertutto come se tutte le regioni spaziali fossero state in contatto tra loro. Per spiegare questa differenza si e’ modificato il modello standard subito dopo il Bigbang con modelli inflazionari in cui il raggio spaziale si espandeva in modo accelerato piu’ velocemente di 1/H che tende a crescere in modo lineare nel tempo. In tale inflazione detta di de Sitter l’universo si espande in maniera esponenziale mentre la curvatura e l’orizzonte rimangono costanti. Fuori dell’orizzonte le proprieta’ fisiche si congelano e pertanto lo spazio tridimensionale R e’ rimasto omogeneo ed isotropo. La durata dell’inflazione dipende dalla larghezza dell’orizzonte e quindi dalla curvatura che l’universo aveva all’epoca inflazionaria. Se l’inflazione ha luogo al limite di validita’ del modello standard cioe’ in prossimita’ della curvatura di Planck allora il tempo di inflazione e’ di Planck cioe’ 10-43 sec. Tale modello risolve anche il problema della piattezza infatti alla fine della fase inflazionarla lo spazio tridimensionale ha una curvatura minore rispetto alla curvatura dello spazio-tempo cioe’ e’ molto piatto. Tale inflazione non puo’ essere estesa indietro nel tempo all’infinito anche se si ricorre alla cosmologia quantistica usando opportune variabili al contorno. Modelli cosmologici cap-pag 4-14 /37 Figura: Evoluzione universo attuale e prima bigbang fase inflazionarla di de Sitter da t2 a t1 con curvatura spazio-tempo costante ed orizzonte degli eventi costante Fonte: L’universo prima del Big Bang. Maurizio Gasperini • Nei modelli di cosmologia di stringa durante la fase di pre-bigbang la curvatura e’ crescente e quindi l’orizzonte tende a decrescere. Il raggio nel prebigbang si espande in maniera accelerata (1/R(-t)) quindi si realizza una fase inflazionarla. Il raggio spazio-tempo cioe’ il raggio dell’orizzonte e’ invece piccolo cioe’ l’universo inizia ad evolversi da uno stato di vuoto perturbativo di stringa che e’ piatto . Questo corrisponde al fatto che in cosmologia di stringa l’inflazione e’ precedente al big bang!!! Durante l’evoluzione iniziale le forze in gioco sono deboli e possono essere descritte da equazioni semplici come se le particelle si muovessero in uno spazio piatto. Modelli cosmologici cap-pag 4-15 /37 Figura: Evoluzione universo in cosmologia di stringa con fase superinflazionaria corrispondente al pre-bigbang con curvatura spazio-tempo crescente ed orizzonte degli eventi che si contrae Fonte: L’universo prima del Big Bang. Maurizio Gasperini • Esistono due diverse metriche cioe’ rappresentazioni dello stesso modello: una metrica di espansione dovuta a modifiche alle equazioni di Einstein secondo la teoria delle stringhe e una metrica di contrazione dovuta ai gravitoni e ai dilatoni usando la relativita’ generale. E’ possibile passare da una metrica ad un’altra che non cambia gli effetti fisici ma li descrive con variabili diverse. Tale inflazione puo’ essere estesa indietro nel tempo all’infinito ricorrendo al vuoto perturbativo di stringa. Tale spazio piatto, privo di materia contiene pero’ delle piccole disomogeneita’ che fanno fluttuare nello spazio e nel tempo i valori della metrica e del dilatone. Fluttuazioni casuali della geometria possono concentrare in una certa regione dello spazio una densita’ di energia sufficiente per provocare un collasso gravitazionale che puo’ convertire il tutto in buchi neri. Il nostro universo puo’ essersi generato da questo collasso e corrispondere a uno porzione di spazio all’interno di uno di questi buchi neri, per avere un universo come il nostro, il buco nero deve avere le dimensioni di un nucleo atomico 10-13 cm. Nella metrica di contrazione il buco nero e le dimensioni diventano sempre piu’ compatte. Nella fase di espansione le dimensioni si dilatano a causa della crescita del dilatone e il raggio di curvatura passa dai 10-13 cm ai 10-1 cm per riprodurre il nostro universo. Lo stato iniziale ha pertanto fatto collassare una fluttuazione nella regione di spazio gonfiando per 10-42 sec tale spazio fino all’istante del bigbang. A questo punto gli effetti quantistici delle stringhe arrestano la fase di espansione inflazionarla e la convertono nella fase duale di espansione decelerata. Il nostro universo e’ contenuto in una di queste bolle primordiali separato da altri universi differenti tra di loro. • Riassumendo: la nuova cosmologia standard ha i seguenti assiomi: Modelli cosmologici cap-pag 4-16 /37 L’universo e’ emerso da un’epoca primordiale di rapida espansione (inflazione) e poi ha rallentato la sua velocita’ e le irregolarita’ nell’universo (galassie, stelle..) derivano dalle fluttuazioni quantistiche durante l’inflazione L’universo di oggi e’ piatto e la sua espansione sta accelerando L’universo e’ fatto per il 70% di energia oscura e per il 30% di materia oscura La materia e’ costituita di materia oscura non barionica (7 volte materia barionica). Il 10% materia barionica (0.4% massa-energia universo) e’ sottoforma di stelle luminose. I neutrini sono responsabili nella costituzione masse stelle luminose. L’universo e’ tenuto insieme dall’energia oscura : se l’accelerazione dell’espansione continua e’ l’energia oscura che finira’ con il distruggere l’universo. Il valore e’passato da 10-9%densita’ materia universo a 100% densita’ materia universo nello stato attuale. Se il valore della costante fosse grande avrebbe sopraffatto l’effetto gravitazionale e avrebbe diluito la materia in un universo in espansione accelerato. Se il valore costante fosse <0 corrisponderebbe a energia oscura con forza gravitazionale positiva e l’universo sarebbe collassato. La coincidenza costante =0 si spiega con il principio antropico in cui la vita si manifesta in queste determinate condizioni. 5. Materia oscura • La materia oscura non e’ formata da protoni e neutroni perche’ sono gia’ troppo abbondanti. La materia deve poter attraversare i corpi come i neutrini ma questi hanno una massa troppo piccola per raggiungere il 25%. Tale materia e’ una grande incognita. Puo’ essere costituita dai partner supersimmetria (vd dopo) fotino, zino,biggsino etc. L’energia oscura invece puo’ essere determinata da una costante cosmologica di Einstein o dall’espansione inflazionaria in una maniera piu’ lenta e duratura detta quintessenza. Con l’introduzione di una costante l’universo si espandera’ all’infinito mentre con il modello di una espansione inflazionaria l’universo e’ destinato a finire in uno stato vuoto e desolato. • Ciò che vediamo con i telescopi tradizionali, ovvero, le stelle, i pianeti, le comete, i gas intergalattici, ecc., rappresenta solo una piccola parte della materia che compone l’Universo. La componente più cospicua è, infatti, costituita da una forma di materia che non emette nè assorbe radiazione luminosa; ad essa è stato dato il nome di Materia Oscura. Le osservazioni astronomiche che si sono susseguite nel corso degli ultimi 80 anni hanno confermato l’esistenza della Materia Oscura mentre rimane ancora aperto il problema fondamentale che riguarda la sua natura e la sua composizione. La Materia Oscura ha un ruolo molto importante per capire l’evoluzione dell’Universo. La teoria del Big Bang e le teorie dell’evoluzione dell’Universo e della formazione delle galassie prevedono una presenza preponderante di Materia Oscura rispetto alla materia ordinaria e forniscono restrizioni importanti circa la sua natura e la sua composizione. Osservazioni astrofisiche e cosmologiche indicano che la componente principale di Materia Oscura è in forma di particelle subatomiche che non fanno parte del Modello Standard. Varie attività sperimentali nel mondo si propongono di rivelare tali particelle, che provengono dal cosmo, utilizzando vari tipi di Modelli cosmologici cap-pag 5-17 /37 rivelatori e tecniche sperimentali diverse. La prima evidenza sperimentale dell’esistenza di Materia Oscura nell’Universo è dovuta alle misure delle velocità delle galassie che compongono l’ammasso COMA, eseguite da Zwicky nel 1933. Queste osservazioni mostrarono che la sola componente visibile di materia non poteva dare conto delle velocità misurate e che la materia non luminosa era presente nell’ammasso in percentuale nettamente superiore rispetto alla materia visibile. Fonte: http://www.scienzapertutti.it • Pochi anni più tardi, nel 1936, fu confermata l’esistenza di Materia Oscura studiando l’ammasso di galassie della Vergine. Uno studio sistematico che accredita l’esistenza di Materia Oscura anche a livello di singole galassie è stato eseguito nel 1974 da due diversi gruppi, considerando molte galassie a spirale. Numerose altre evidenze sperimentali dell’esistenza della Materia Oscura nell’Universo sono state ottenute negli anni successivi. Tra esse ricordiamo: la misura della velocità di rotazione della Grande Nube di Magellano intorno alla nostra Galassia, che risulta maggiore di quella attesa considerando l’attrazione gravitazionale della sola massa visibile, lo studio dei raggi X emessi dalle nubi di gas che circondano le galassie ellittiche, la distribuzione delle velocità del plasma caldo intergalattico negli ammassi di galassie. Modelli cosmologici cap-pag 5-18 /37 Figura: La materia oscura . Fonte: L’universo in un guscio di noce Stephen Hawking Modelli cosmologici cap-pag 5-19 /37 Figura: Le lenti gravitazionali. Fonte: La scienza: Vol.1 L’universo. La biblioteca di Repubblica Modelli cosmologici cap-pag 5-20 /37 Figura: Microlenti gravitazionali. Fonte: La scienza: Vol.1 L’universo. La biblioteca di Repubblica • Le particelle che sono state considerate come possibili costituenti della Materia Oscura non barionica dell’Universo sono: neutrini con massa non nulla, assioni, WIMP (Weakly Interacting Massive Particles), Q-balls, monopoli magnetici, ecc. Attualmente, le particelle maggiormente accreditate come Materia Oscura non barionica sono le WIMP. Con il termine WIMP si indica una classe di particelle, che possono avere differente natura, ma che posseggono alcune caratteristiche comuni. In particolare, tali particelle -prodotte nelle prime fasi dell’Universo successive al Big Bang- - devono essere neutre, massive e sperimentare interazione debole con la materia ordinaria. Queste caratteristiche fanno sì che nell’Universo attuale esista una significativa abbondanza relitta di WIMP. Anche alcune particelle supersimmetriche, come ad esempio il neutralino, sono buoni candidati WIMP. Molte ricerche sperimentali sono attualmente in corso per investigare la presenza di WIMP nella nostra Galassia. Le WIMP possono essere rivelate seguendo la tecnica della rivelazione diretta o la tecnica della rivelazione indiretta La rivelazione indiretta delle WIMP Questa tecnica si basa sulla misura del flusso delle particelle prodotte nell’annichilazione delle WIMP. Infatti, le WIMP che si trovano nell’alone galattico e/o che sono addensate all’interno dei corpi celesti (come la Terra o il Sole) possono interagire tra loro ed annichilarsi producendo particelle secondarie (neutrini, muoni, antiprotoni, fotoni, positroni, ...). Queste particelle possono, quindi, essere rivelate da opportuni apparati sperimentali posti sulla Terra o nello spazio. Modelli cosmologici cap-pag 5-21 /37 Figura:Esempio di rivelazione indiretta di WIMP attraverso neutrini muonici prodotti dall’annichilazione di WIMP catturate all’interno del Sole Fonte: http://www.scienzapertutti.it La rivelazione diretta delle WIMP Questa tecnica si basa sullo studio dell’interazione elastica delle WIMP con i nuclei che costituiscono il rivelatore utilizzato. Quando una WIMP attraversa il rivelatore, vi è una certa probabilità che essa urti un nucleo, che rincula; l’energia di rinculo del nucleo è, quindi, la grandezza misurata. Varie tecniche sperimentali e diversi tipi di rivelatori sono utilizzati a tale scopo Modelli cosmologici cap-pag 5-22 /37 Fonte: http://www.scienzapertutti.it • Per evidenziare la presenza delle WIMP nella nostra Galassia è possibile utilizzare la marcatura della modulazione annuale del tasso di conteggio in esperimenti di rivelazione diretta con apparati di sensibilità e prestazioni adeguate. A causa del moto di rivoluzione della Terra attorno al Sole, che a sua volta si muove nella Galassia, il flusso delle WIMP che attraversano la Terra varia durante l’anno. In particolare, il flusso è massimo in Giugno, quando le velocità del Sole e della Terra nel sistema di riferimento della Galassia si sommano, mentre è minimo sei mesi più tardi, in Dicembre, quando tali velocità hanno verso opposto. Fonte: http://www.scienzapertutti.it • Pertanto il segnale rivelato dagli apparati sperimentali dovuto alle WIMP deve soddisfare alcuni requisiti molto stringenti: deve avere un andamento modulato in accordo con una funzione cosinusoidale; deve avere un periodo di un anno (tempo che impiega la Terra a compiere una rivoluzione completa); deve essere massimo attorno al 2 Giugno e minimo nel mese di Dicembre; deve essere presente in un determinato intervallo di bassa energia, dove le WIMP possono indurre rinculi nucleari; dato che la probabilità che una WIMP abbia interazioni in più rivelatori è estremamente piccola, deve coinvolgere -per ogni evento di WIMP- un solo rivelatore deve presentare un’ampiezza di modulazione dell’ordine circa del 7%. • Non si conosce a tutt’oggi nessun fenomeno fisico, eccetto le WIMP, che dia un segnale con queste caratteristiche peculiari. L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare è impegnato da tempo attivamente nell’investigazione delle particelle costituenti la Materia Oscura dell’Universo; in particolare, l’esperimento DAMA presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, esplora la presenza di WIMP nell’alone galattico mediante lo studio della marcatura della modulazione annuale. • La materia oscura e’ calda se e’ costituita da materia veloce e fredda se costituita da materia lenta detta CDM (cold dark matter). Il neutrino puo’ essere un candidato a costituire tale materia oscura fredda. Ha massa=0 (?) e velocita’ =c come i fotoni ed e’ presente in numero uguale. Maggiore e’ la velocita’ di espansione dell’Universo e maggiore e’ la quantita’ dei He prodotta (perche’ i Modelli cosmologici cap-pag 5-23 /37 neutroni liberi non possono decadere prima di essere rinchiusi dentro i nuclei di He) e tale espansione e’ influenzata dalle particelle leggere che esercitano una pressione. Dentro il sole si producono neutrini dalla trasformazione dell’H in He e tale fusione libera neutrini ed energia in quantita’ di 7*109 neutrini/cm2 ogni sec! Ma se ne rilevano pochissimi sulla terra come se si distruggessero. I neutrini si trasformano in neutrini elettronici, neutrini tau, neutrini mu ma questo e’ possibile solo se i neutrini hanno una massa piccola ma non uguale a zero! La piccola densita’ di increspature nella distribuzione dei barioni per divenire galassie vincendo l’espansione universo e’ possibile solo con materia oscura di neutrini rallentati e raffreddati a 1/10 velocita’ luce per permettere la rottura e il collasso per effetto gravitazionale. Un simile processo dura 4*109 anni ma esistono galassie gia’ a 109 anni dopo il big bang! La massa del neutrino estremamente piccola per influenzare modelli di formazione delle galassie e il calcolo della frequenza di oscillazione fissa valori piccoli e li rende responsabili solo al 0.1% della massa universo piatto. In teoria delle particelle il contributo globale di tutti i tipi di materia oscura calda e’ il 10% massa barionica. In queste teorie cosmologiche il neutrino corrisponde solo al 1% massa totale richiesta per universo piatto (il 10% esiste gia’ come massa). La materia oscura necessaria rimanente deve forse essere materia oscura fredda. I modelli informatici considerano la galassia come particella virtuale a cui si applica l’equazione Einstein sull’espansione Universo e la legge di gravita’. Si associano quantita’ differenti di CDM e condizioni iniziali differenti (densita’ universo, deviazione piattezza). La situazione attuale e’ di 102*109 galassie*109 massesolari. Nel progetto VirgoConsortium si esaminano 10*109 particelle virtuali (corrispondenti alla costellazione vergine grande ammasso galassia). Si parte da una particella e si calcola l’attrazione gravitazionale delle altre particelle e il processo si itera in tutti…. Il processo richiede 812 processori, 2Terabyte memoria (2*1012 byte) e 4.2Teraflops (calcoli/sec). I risultati danno un modello in cui i barioni sono immersi in un mare di CDM in cui tali particelle interagiscono con la materia solo attraverso la gravita’. • Le galassie si sono formate in quelle zone con densita’ leggermente maggiori di materia oscura che ha attratto il gas barionico all’interno delle buche gravitazionali e le nubi di gas sono diventate cosi’ massive da collassare. Se tutta la massa di una galassia a spirale fosse distribuita come le stelle luminose, allora quelle distanti dal centro si muoverebbero piu’ lentamente sulle loro orbite perche’ piu’ lontane dal nucleo galattico. La velocita’ orbitale e’ pero’ la stessa e questo e’ dovuto al fatto che le galassie sono immerse in enormi aloni di materia oscura che contiene almeno 10 volte la quantita’ di materia presente nel disco stesso e mantiene il disco nella sua presa gravitazionale La materia oscura e’ anche presente negli spazi vuoti tra le galassie e solo 1/5 del numero dei barioni e’ visibile sottoforma di stelle e galassie luminose. Le galassie sono immerse in una grande nebbia di gas intergalattico caldo di H e He caldo in cui le particelle si muovono molto velocemente e irradiano nell’ U.V. a 106K con massa = 1012*massasole. Tale gas caldo puo’ essere mantenuto solo da materia oscura fredda • La materia oscura non barionica formata da particelle esotiche CDM o WIMP (Weakly interactive massive particles) a velocita<c e’ il 26%. Puo’ essere costituita da assioni particelle nate per giustificare una violazione della simmetria che si sarebbero aggregati a causa della loro stessa gravita’ creando le buche di potenziale in cui sarebbe caduta la materia barionica. Gli assioni interagiscono debolmente con la materia barionica e fuoriescono dai nuclei al Modelli cosmologici cap-pag 5-24 /37 centro delle stelle e si riversano nello spazio portando via l’energia e raffreddando i nuclei stellari. Non si possono rilevare perche’ hanno una piccolissima probabilita’ di interagire con i campi e.m. emettendo fotoni. Puo’ essere formata da particelle partner supersimmetriche leggere (LSP light supersimmetric particle) come il fotino o il gravitino. La supersimmetria SUSY ammette che i fermioni (quanto di materia) possono trasformarsi in bosoni (quanto di energia) e viceversa. Ogni tipo di fermione ha un partner supersimmetrico (elettrone ha il selettrone) e il bosone un corrispondente partner ( fotone ha il fotino). I partner hanno grandi masse e sono instabili. La combinazione tra GUT e SUSY sembra promettente per arrivare a includere la gravita’ e i gravitoni nella teoria del tutto TOE con il partner gravitino. LSP non ha carica elettrica perche’ se l’avesse sarebbe facilmente rilevabile percio’ la piccola particella della materia supersimmetrica e’ detta neutralino=1Gev (massa protone o dell’ H) ma in realta’ deve essere >50Gev. I neutralini fanno espandere l’universo in maniera piu’ rapida ma l’espansione massima e’ valutata a una energia di 300Gev quindi il neutralino deve avere massa compresa tra 100Gev e 300Gev (corrispondente masse dei singoli atomi degli elementi naturali piu’ pesanti come l’uranio). Il numero dei neutralini e’ di 1/20barioni. I neutralini si possono rilevare con LHC, dalle misurazioni nello scontro con un nucleo atomico, dall’aumento della temperatura nello scontro con un nucleo e dalla verifica dell’incremento maggiore di tale temperatura. Modelli cosmologici cap-pag 5-25 /37 6. Energia oscura • Le osservazioni per studiare l’evoluzione sono rivolte alle Supernovae perche’ sono sorgenti luminose estremamente intense e quindi visibili a grande distanza e poi perche’ si conosce la luminosita’ assoluta ossia la quantita’luce/tempo che dovrebbe dipendere dal tipo di Supernovae considerata (SupernovaIa). Conoscendo la luminosita’ assoluta si puo’ calcolare la luminosita’ apparente cioe’ la quantita’luce/distanza e quindi quantita’luce/redshiftZ ovvero di quanto i raggi luminosi che ci arrivano da queste supernovae si sono arrossati a causa dell’espansione dell’universo. Il calcolo si puo’ confrontare con i dati riprodotti nel diagramma di Hubble che da’ la luminosita’ apparente a distanze diverse e quindi caratterizzate da diversi red-shift. Se calcoliamo il red-shift Z in funzione della distanza secondo le eq. del modello cosmologico standard, per Z abbastanza piccolo (Z<1) la relazione trovata sara’ lineare in accordo alla legge di Hubble. In generale la relazione tra distanza e red-shift non e’ lineare e dipende dal tipo di geometria che stiamo considerando!! La geometria dipende a sua volta dalla materie e dall’energia presenti che incurvano lo spazio-tempo. Se disegnamo il grafico della magnitudine apparente abbiamo molte possibili curve ognuna delle quali corrisponde a diversi possibili universi con diversa pressione e densita’ d’energia. Le Supernovae tendono a disporsi lungo una curva che corrisponde ad una geometria generata da sorgenti con pressione negativa Quindi la densita’ d’energia attualmente piu’ abbondante non solo non puo’ essere sottoforma barionica ma neppure sotto forma di materia oscura non relaitivistica perche entrambe queste componenti hanno pressione cosmica nulla. Deve quindi esistere un forma di energia con pressione negativa detta energia oscura. L’universo dominato da questa energia si sta espandendo in modo accelerato. Secondo le eq. di Einstein, l’accelerazione con cui il raggio universo cambia nel tempo si ottiene sommando i contributi della densita’ d’energia e della pressione e cambiando di segno il risultato ottenuto perche’ la gravita’ e’ una forza attrattiva e la sua azione tende a rallentare l’espansione producendo una decelerazione. Se la pressione e’ pero’ negativa il suo contributo cambiato di segno e’ equivalente a una forza repulsiva che porta ad un’accelerazione e quindi a un aumento continuo della velocita’ di espansione. Modelli cosmologici cap-pag 6-26 /37 Figura: Il diagramma di Hubble che da’ la magnitudine apparente in funzione del red-shift per le Supernovae Ia. Le varie curve corrispondono alle predizioni teoriche per diversi tipi di sorgenti cosmologiche. Le Supernovae tendono a disporsi lungo le curve piu’ alte che corrispondono a maggiori quantita’ di materia con pressione negativa. Un’analisi precisa indica come risultato piu’ probabile che il nostro universo dovrebbe contenere il 28% di energia a pressione nulla e il 72% di energia a pressione negativa. Fonte: S.Perimutter Astrophys 1999 • Un orizzonte cosmico di un punto e’ il limite estremo della regione di spazio in cui il punto stesso puo’ aver scambiato segnali luminosi nel tempo trascorso dal big bang. Il big bang non puo’ spiegare perche’ in tutto l’universo c’e’ un livello di temperatura uguale anche in regioni i cui orizzonti non possono mai aver interagito tra loro cioe’ non si sono scambiate luce o calore. Questa uniformita’ puo’ essere spiegata se lo spazio ha iniziato a espandersi a velocita’ bassa da permettere la propagazione ovunque della stessa temperatura e poi grazie a una espansione rapidissima a velocita’ crescente la temperatura si e’ dispersa su larghissime distanze. Tale velocita’ di propagazione della temperatura puo’ superare anche la velocita’ della luce solo su scala cosmica e non a scala locale. Una simile espansione puo’ essere realizzata da una espansione inflazionarla. Nei primi istanti l’universo era pieno di di un mare indistinto di particelle cariche, elettroni e protoni che grazie alla forza elettromagnetica legavano a loro i fotoni (mediatrici della forza elettromagnetica); dopo soli 300000 anni dal big bang l’universo divenne abbastanza freddo da permettere a elettroni e protoni di combinarsi per formare atomi elettricamente neutri e da quel punto in poi i fotoni furono liberi di viaggiare a piacimento nello spazio. Attualmente si possono trovare 4x108fotoni/metro3 di spazio in viaggio da tempi remotissimi. Misurazioni della radiazione cosmica di fondo rivelarono la grande omogeneita’ anche se ricerche piu’ precise con il satellite Cobe e Wmap hanno trovato piccole variazioni nello spazio dell’ordine di 10-4 gradi. Tali variazioni sono spiegate bene dalle Modelli cosmologici cap-pag 6-27 /37 fluttuazioni quantistiche presenti nel modello inflazionario e ingigantite dall’esplosione. Sono proprio queste macchie dovute a variazione di temperatura a optare per la piattezza dell’universo. Se l’universo fosse sferico la curvatura positiva farebbe in modo che le macchie fossero un po’ piu’ grandi; se la forma fosse quella di una sella la curvatura negativa renderebbe le macchie un po’ piu’ piccole. I dati raccolti dal Cobe e dal Wmap mostrano che lo spazio e’ piatto e questo si accorda con con le previsioni del modello inflazionario e con la misurazione delle supernove. Il 70% della materia universo deve essere materiale uniforme non aggregato che influenza lo spazio-tempo non l’aggregazione in galassie cioe’ energia oscura. • Un candidato a tale energia e’ la costante cosmologica che e’ una forza antigravitazionale distribuita in maniera uniforme nell’universo per mantenere statico l’universo tra espansione e collasso. Nelle teorie quantistiche e’ la densita’ d’energia del vuoto cioe’ la somma delle fluttuazioni dei campi quantistici per effetto del principio di indeterminazione di Heisenberg. Grazie a tali fluttuazioni anche in assenza di corpi o particelle il vuoto acquista una sua densita’ d’energia che e’ costante con pressione negativa e che puo’ generare una forza gravitazionale. Il campo costante cosmologica ha una forte energia e una massa equivalente che puo’ distorcere lo spazio-tempo. La gravita’ e’ proporzionale inverso distanza mentre la costante cosmologica e’ costante in tutto lo spazio compreso il vuoto e ha lo stesso valore da sempre!. La costante cosmologica e’ necessaria per giustificare la distanza delle supernove (esplosioni) che non corrisponde rispetto alla teoria relativita’ generale se non si opera una correzione con tale costante. E’ anche necessaria per giustificare gli studi sulla radiazione a microonde. La velocita’ di espansione dell’universo sta aumentando , l’universo e’ in piena accelerazione All’inizio quando la densita’ materia era grande, la costante cosmologica aveva effetto trascurabile per l’espansione mentre la gravita’ era grandissima (proporzionale inverso distanza) e rallentava l’espansione. Dopo miliardi di anni la materia diradata ha la meta’ della densita’ e il campo cosmologico domina l’espansione: oggi la materia e l’energia sono in equilibrio. Per rendere l’universo piatto occorre una densita’ = 10-29 gr/cm3 (5 atomi H/m3). La materia (luminosa e oscura) si aggrega in grumi non e’ uniforme mentre la costante e’ uniforme ma tale energia cosi’ piccola e’ impossibile rilevarla in laboratorio. Tale energia per la civilta’ umana e’ inutile: tutta l’energia oscura contenuta nel volume terra e’ paragonabile al fabbisogno annuale di energia elettrica di un cittadino. Poiche’ tale energia oscura riempe ogni cm3 dell’universo ora domina il comportamento universo stesso a larga scala. La densita’ d’energia critica e’ 10-29 gr/cm3 ed e’ quella che dovrebbe avere anche la densita’ di massa dell’energia oscura. Tale valore e’ pero’ piu’ piccola della tipica energia del vuoto!!! Inoltre la densita’ di energia oscura e’ dovuta alla costante cosmologica che e’ costante nel tempo fissato al suo valore attuale. La densita’ della materia oscura invece decresce come 1/volume materia e in passato era molto piu’ grande mentre in futuro sara’ molto piu’ piccola. Oggi le due densita’ sono quasi uguali: c’e’ quindi il problema della coincidenza cosmica • Per eliminare la coincidenza cosmica alternativa alla costante e’ la quintessenza (quinto campo di forza) che ha la stessa densita’ materia e diminuisce ma mano che l’universo si espande. In tal modo e’ naturale che oggi la materia e l’energia oscura hanno la stessa densita’. Si dice campo tracciato la metodologia di tale studio : durante l’epoca in cui l’universo e’ dominato dalla radiazione un campo tracciato evidenzia il comportamento delle radiazioni con la densita’ energia del campo che diminuisce con la densita’ della radiazione. Modelli cosmologici cap-pag 6-28 /37 Quando l’universo e’ dominato dalla materia il campo tracciante traccia la densita’ materia che sta variando. Gli esseri umani che vivono sui pianeti esistono all’inizio dell’era dell’espansione accelerata in cui la materia e l’energia oscura hanno la stessa densita’. Con i campi tracciati ci sono troppi parametri liberi che si adattano a qualsiasi scenario mentre con la costante l’unico parametro libero e’ la densita’ del campo in modo che corrisponda all’accelerazione e alla piattezza. Perche’ la densita’ e’ cosi’ bassa? Lo spazio vuoto secondo la teoria quantistica contiene energia del vuoto e nella GUT/SUSY deve essere la stessa ovunque. Tale energia vuoto associata gravita’ quantistica produce una densita’ = 10108 ev, associato alla GUT una densita’ = 1096 ev, associato alla SUSY una densita’ = 1044 ev, Un’energia del vuoto di densita’ = 1044 ev produrrebbe un effetto antri gravitazionale che farebbe a pezzi l’universo materiale. La reale energia del vuoto e’ dell’intensita’giusta per considerare anche variazioni nella simmetria di masse=103ev cioe’ di masse associate ai neutrini • Tutte le proprieta’ necessarie alla quintessenza possono essere soddisfatte dal dilatone necessario in teoria delle stringhe. Il dilatone ha un’energia cinetica piccola rispetto alle altre componenti dell’universo e diventa importante solo ai giorni nostri. Controlla l’intensita’ delle varie forze naturali e di quella gravitazionale. Nella fase precedente al bigbang ha controllato l’intensita’ di tutte le forza da un valore nullo al valore quasi attuale ai giorni nostri. Nella fase successiva ha garantito la stabilita’ delle forze. Il dilatone nella fase successiva al bigbang dominata dall’energia resta intrappolato nella situazione di energia potenziale piu’ bassa e si addormenta fissando l’intensita’ delle forze. Nella fase dominata dalla materia il dilatone viene sbalzato dall’equilibrio ma per una sua massa particolare rimane confinato nella buca di potenziale senza influenzare pero’ l’evoluzione dell’universo. • L’universo non e’ in uno stato supersimmetrico e non e’ possibile pensare che le energie positive e negative si annullino senza lasciare una piccola quantita’ di energia del vuoto. Del resto una storia in cui l’energia del vuoto fosse stata maggiore non avrebbe portato alla formazione di galassie e quindi di esseri intelligenti che si pongono questa domanda. Nel seguente diagramma esiste una zona di intersezione in cui dopo un lungo rallentamento l’espansione dell’universo ha ricominciato ad accelerare Modelli cosmologici cap-pag 6-29 /37 Figura: Energia del vuoto e densita’ della materia. Fonte: L’universo in un guscio di noce Stephen Hawking Modelli cosmologici cap-pag 6-30 /37 Figura: La piattezza dell’universo e la materia oscura . Fonte: La trama del cosmo. Brian Greene 7. I multiversi • Nessun esperimento ha confermato l’esistenza di universi paralleli anche se numerose teorie fisiche si imbattono in qualche variazione della teoria degli universi paralleli. • Il multiverso patchwork: Einstein applico’ la teoria relativita’ generale all’intero universo mediante il principio cosmologico secondo il quale l’universo e’ uniforme e nessuna parte del cosmo e’ speciale. Tale uniformita’ e’ stata Modelli cosmologici cap-pag 7-31 /37 dimostrata a scale di 108 anni luce cioe’ 103 volte il diametro via lattea. Per descrivere le proprieta’ di un volume del cosmo si ricorre alla densita’ della materia e dell’energia e alle equazioni della relativita’ generale che sono 10 si esprimono come 1 Rµv − g µv R = Γµv 2 g R dove µv e’ la metrica dello spazio tempo, µv e’ il tensore di curvatura di Ricci, Γµv e’ il tensore energia-impulso e R e’ la curvatura scalare. Tali equazioni si riducono a 1 se si applicano a un universo uniforme 2 8πGρ k da / dt − 2 = 3 a a a (t ) dove e’ il fattore di scala dell’universo che stabilisce la scala delle distanze tra gli oggetti , ρ e’ la densita’ di materia/energia, k e’ un parametro (1,0,-1) per forma (sferica, piatta, iperbolica), G e’ la cost. di Newton.Tali equazioni mostrano che l’universo e’ anche variabile ma descrivono bene la geometria dello spazio-tempo con la concretizzazione della gravita’, la causa della gravita’ ma non la quantita’ di energia presente nella trama stessa dello spazio. Einstein introduce cosi’ una costante cosmologica per opporsi all’energia dello spazio e rendere lo spazio invariabile. Il principio cosmologico e la sua uniformita’ vincola la geometria dello spazio ad essere infinita (piano, sella) o finita (sfera, schermo) e la curvatura ad essere positiva (sfera), negativa (sella) o nulla (piano,schermo). La forma dipende dal rapporto tra densita’ di materia e densita’ critica = 2 10-29 g/cm3 cioe’ 6 atomiidrogeno/m3 . Con l’energia oscura (70%) e la densita’ presente (27%) si raggiunge una curvatura spaziale nulla in perenne espansione m non si sa se finito o infinito. Se si suppone che il cosmo sia infinito si puo’ immaginare lo spazio formato da un insieme infinito di regioni separati come tante pezze (patchwork) di cui il nostro universo e’ solo un membro. Ogni pezza costituisce un orizzonte cosmico. Se l’universo ha un’eta’ di 13,7 miliardi di anni con c=cost possiamo vedere oggetti provenienti dal bigbang. Ma se si considera l’espansione dello spazio quando ci arriva tale segnale , la distanza e’ aumentata a circa 40miliardi di anni quindi il diametro dello spazio diventa di 80miliardi di anni e questo rappresenta l’orizzonte cosmico per cui si puo’ avere trasmissione di informazione.. In ogni data pezza pero’ le particelle di materia sono finite cioe’ si dispongono in un numero finito di configurazioni o stati quantistici secondo il principio di indeterminazione. Finito perche’ cambiamenti di posizione e velocita’ 122 infiniti non hanno significato. Tale numero e’ 1010 e si calcola come entropia di un buco nero che contiene l’orizzonte degli eventi. In un buco nero il 2 log statoquant ico = ( S unitaPlanc k ) e la superficie e’ di 10 28 cm cioe’ 1060 up In un universo di infinite pezze, le disposizioni finite delle particelle si ripetono in un numero infinito di volte. Nel corso del tempo la grandezza delle pezze cosmiche aumentera’ infatti avendo piu’ tempo la luce potra’ viaggiare piu’ a lungo e gli orizzonti cosmici potranno sovrapporsi ma se lo spazio e’ infinito questo potra’ contenere ancora tutta la variazione. Condizioni che contraddicono tale teoria sono: presenza di pezze che contengono spazi vuoti, possibili variazioni delle leggi fisiche nelle pezze lontane, estensione spaziale finita dell’universo. In uno spazio tridimensionale le pezze si possono definire bolle Modelli cosmologici cap-pag 7-32 /37 Figura: struttura degli universi . Fonte: L’universo in un guscio di noce: Stephen Hawking • Il multiverso inflazionario: il processo che diede origine alla nostra regione dell’universo: una veloce dilatazione dello spazio seguita da una transizione a un’espansione piu’ ordinaria accompagnata dalla produzione di particelle puo’ aver luogo piu’ volte in vari punti del cosmo. Il cosmo apparirebbe pieno di innumerevoli regioni separate da distanze immense ciascuna conseguenza della fine di una fase di inflazione in una regione dello spazio. Le condizioni del modello inflazionarlo sono le seguenti: L’inflatone ha lo stesso valore in ciascun punto di una regione iniziale. Nello spazio pertanto devono esserci molte regioni diverse L’inflatone e’ soggetto all’indeterminazione quantistica cioe’ il suo valore sara’ sottoposto a fluttuazioni quantistiche casuali (aumenti e diminuzioni in vari punti della regione). Maggiore sara’ l’energia maggiori saranno le fluttuazioni: quindi nella fase iniziale di violenta espansione, le oscillazioni del valore dell’inflatone saranno violente La distesa dello spazio si suddivide in vari domini: in alcuni l’agitazione quantistica fa scivolare l’energia potenziale in altri la fa rimanere in alto. Dove si ha discesa di energia si ha diminuzione di quantita’ di spazio permeata dall’alta energia del campo mentre dove l’energia rimane in alto si ha aumento di volume di spazio. L’aumento puo’ avvenire rapidamente come la diminuzione, mentre se l’aumento avviene piu’ rapidamente della diminuzione, si garantisce un aumento del volume totale di spazio che genera un’ulteriore espansione inflazionaria. • Con la cosmologia inflazionaria lo spazio assume la forma di una gruviera dove il formaggio sono regioni in cui il valore dell’inflatone e’ alto mentre i buchi sono regioni come la nostra in cui dopo la fase di espansione si e’ avuta la conversione in particelle che hanno formato galassie, stelle, pianeti. Entrambi i Modelli cosmologici cap-pag 7-33 /37 processi sono in continuo aumento e ogni buco e’ un universo-bolla di dimensioni immense e dinamiche immerso in uno spazio in eterna espansione..Se lo spaziotempo e’ infinito (cosmo) allora il nostro universo in espansione potrebbe essere solo una bolla e potrebbero esserci molti infiniti altri universi nella propria bolla invisibili e intoccabili dal nostro universo per l’inflazione. Poiche’ gli universi– bolla derivano dallo stesso processo cioe’ dall’inflatone, che precipita dal picco, sono governati dalla stesa teoria fisica e dalle stesse leggi fisiche. Il principio cosmologico sostiene che non c’e’ niente nelle leggi della fisica che specifichi quale valore dovrebbe avere la costante cosmologica e tutte le altre costanti!! Percio’ puo’ avere valori differenti in bolle diverse e tale principio viene preso in considerazione nei modelli delle brane. Figura: Mondo brana. Fonte: L’universo in un guscio di noce Stephen Hawking • La varieta’ patchwork emerge se lo spazio ha dimensioni infinite mentre la varieta’ inflazionaria emerge dall’eterna espansione inflazionaria. Esiste pero’ un Modelli cosmologici cap-pag 7-34 /37 collegamento: gli universi paralleli che emergono dall’inflazione generano i patchwork per soddisfare il concetto di tempo. Infatti il tempo dipende dalla traiettoria e dall’intensita’ del potenziale gravitazionale (il tempo in un buco nero e’ piu’ lungo di un altro tempo distante). Il tempo misura il cambiamento di un sistema fisico (spostamento lancette, cambiamento del sole etc). Nelle regioni dell’espansione inflazionaria di un universo-bolla la temperatura, pressione, densita’media della materia devono coincidere. In particolare la densita’ di massa, in costante diminuzione per l’espansione (poiche’ avviene in maniera uniforme), e’ un ottimo misuratore del tempo cosmico. Ancora meglio l’energia dell’inflatone cioe’ il suo valore (secondo la curva di energia-valore vd cap. inflazione) determina quale momento del tempo sta attraversando un dato punto della bolla. Green dimostra in particolare che cio’ che a un osservatore esterno appare come un tempo infinito a un osservatore interno appare come uno spazio infinito. Si considerano le due figure di un osservatore esterno e di uno interno a un universo –bolla si puo’ verificare che ciascuna bolla del multiverso inflazionarlo e’ spazialmente finita dall’esterno ma infinito dall’interno. Pertanto gli abitanti di una bolla come che fa parte di un sistema inflazionario di universi paralleli ciascuna bolla ospita un multiverso patchwork. Le disposizioni delle particelle in patchwork variano in modo casuale da una pezza all’altra infatti quando il valore dell’inflatone scende e costituisce universo-bolla, l’energia contenuta nell’inflatone si converte in particelle. La disposizione di tali particelle e’ determinato dal valore che e’ soggetto pero’ all’indeterminazione quantistica e alle variazioni casuali (variazione di temperatura nella radiazione di fondo). La casualita’ del valore garantisce la casualita’ delle distribuizioni di particelle nelle varie pezze patchwork Modelli cosmologici cap-pag 7-35 /37 Figura: Prospettive estene e interne di un osservatore di un universo bolla Fonte: La realta’ nascosta Brian Greene • L’eq Schroedinger dimostra che particelle subatomiche esistono in luoghi multipli nello stesso momento e piu’ di una particella puo’ occupare lo stesso spazio nello stesso momento. E’ insieme indefinito di probabilita’ fino a quando uno le osserva. L’eq si puo’ applicare in tutto l’universo e allora la realta’ si concretizza quando si osserva un oggetto. Tale realta’ che si verifica nel momento di una misurazione o osservazione non e’ casuale ma puo’ essere dovuta alla fusione dei molti universi possibili in un universo reale. Se si ammette l’esistenza di piu’ realta’ parallele allora solo un ego puo’ diventare visibile e gli altri rimangono invisibili negli altri universi paralleli. Se una particella puo’ essere in due luoghi contemporaneamente lo stesso vale per qualsiasi oggetto di qualsiasi grandezza. Se si butta un raggio laser alcuni fotoni lo attraversano e altri lo riflettono. Secondo l’eq. Schroedinger un fotone puo’ essere riflesso e rifratto per la sua struttura onda-corpuscolare, ma allora anche un essere umano formato da miliardi di particelle deve essere in piu’ luoghi contemporaneamente. Un oggetto macroscopico presente contemporaneamente in luoghi diversi non puo’ essere ondulatorio perche’ subisce interazioni continue. In un silicio si e’ messo un metallo pieno di miliardi di atomi. Tale frammento obbedisce alle regole della meccanica quantistica se e’ completamente isolato e al freddo. Immerso in un refrigeratore a diluizione che si regola da 1Kelvin a 20mKelvin si indirizza un singolo quanto di energia verso il frammento. La probabilita’ di riceverlo o mancarlo e’ del 50% invece il frammento riceve l’energia e quindi vibra Modelli cosmologici cap-pag 7-36 /37 continuamente. Forse questo e’ dovuto alla presenza di universi paralleli ma cio’ non e’ verificabile. • Un altro tipo di mondo parallelo e’ quello dell’antimateria. L’interazione tra materia-antimateria puo’ scatenare un’esplosione immane. Il big bang aveva prodotto materia e antimateria ma poi l’antimateria e’ scomparsa. L’antimateria ha stessa massa e carica opposta allora tutte le particelle materia-antimateria sono andate distrutte oppure le antimaterie non si sono scontrate. All’ LHC si sono create 2 raggi di particelle colpiti con energia forte tale da creare antiparticelle chiamate mesoniB e l’esperimento si e’ detto Bfactoring. Si e’ studiato lo sciame di mesone B con l’antimateria. Il mesone antiB decade piu’ velocemente rispetto al mesoneB e questo leggero squilibrio di decadimento ha permesso al bigbang di lasciare solo 1 tipo di particella e non la sua anti in tutto l’universo. Quindi sembra che non esistano altri antim nello spazio ma questo non e’ valido per tutte le antiparticelle. Lo space shuttle ha portato un rilevatore alla ricerca delle radiazioni dopo la distruzione materia e antimateria dopo bigbang. La forza che ha creato il cosmo ha creato infiniti universi paralleli e tale forza puo’ distruggere tutto. Una massiccia esplosione puo’ aver determinato tutto quello esistente se la zolletta prisi e’ mordiale aveva 1085 kg esplosivi di materia. L’inflazione spiega meglio tale condizione perche’ la zolletta si immagina avere macchie di colore diverso e ogni colore si espande in modo uniforme. Ma l’universo continua ad espandersi per effetto dell’inflazione. Dopo un certo tempo una parte dell’universo si puo’ espandere, distruggere tutto quello intorno o contrarsi e espandersi in un’altra bolla. La teoria dell’inflazione verifica qualsiasi cosa un numero infinito di volte e non e’ affidabile. Se lo spazio ha 4 dimensioni allora si parla di universo a membrana. Altri • universi a membrana non interagiscono e se interagiscono provocano energia come nel bigbang. L’esistenza dell’altra membrana e’ verificabile dalla forza gravitazionale. Ogni galassia e’ circondata da una forza di gravita’ detta materia oscura. Anche la materia dell’altra membrana e’ oscura perche’ non interagisce con la nostra luce. Materia oscura puo’ essere celata dai buchi neri percio’ i buchi neri sembrano unire membrane e dove sono situati universi paralleli. Solo i buchi neri ci collegano allora a un mondo parallelo. Dentro l’orizzonte degli eventi cioe’ il bordo, anche la luce viene catturata e nel centro del buco una stella si riduce a un punto ed e’ la singolarita’. Lo spazio.tempo possiede la proprieta’ della curvatura e della torsione. Se si studia tale torsione a densita’ elevate produce energia estremamente forte che si oppone alla forza gravitazionale. La materia ruota ma non cade in un unico punto e si forma un buco bianco dall’altra parte dove viene espulsa!!! Il bigbang puo’ essere generato da un buco bianco a seguito di un inglobamento di una stella nel buco nero. La materia viene sgretolata all’interno del buco ma l’informazione rimane e arriva dal buco bianco. Potenti esplosioni di raggi gamma nell’universo esistono ma non si sa da cosa sono stati prodotti. Modelli cosmologici cap-pag 7-37 /37