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N°2/2016
LO SHAMPOO: UN UTILE RIMEDIO NEI PICCOLI ANIMALI
a cura del Prof. Alessandro Ciorba
Numerosi sono i problemi di natura
dermatologica che colpiscono cani e
gatti e nei confronti dei quali possiamo
agire, dietro consiglio del medico veterinario, sia somministrando farmaci per
via generale sia localmente mediante
l’applicazione di creme, unguenti, lozioni, spray e shampoo. è opportuno
sottolineare come questo tipo di intervento trovi applicazione soprattutto
nella specie canina. Il suo scopo può
essere cosmetico o terapeutico, nel caso
in cui nella composizione siano contenute sostanze ad attività antisettica,
antipruriginosa, cheratolitica, cheratoplastica, antiseborroica, emolliente o
reidratante. L’uso di shampoo nel cane
è motivato dalla considerazione che le
cure locali fondate sull’impiego di creme, spray, lozioni, ecc. possono avere
un’efficacia limitata a motivo delle caratteristiche del manto costituendo un
limite ad un corretto contatto tra cute e
principio attivo.
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«La scelta dello
shampoo e la frequenza
delle applicazioni
sono motivate dal tipo di
patologia e necessitano
quindi del consiglio del
veterinario»
Attualmente in commercio sono disponibili degli shampoo che sono stati realizzati tenendo presenti le caratteristiche
anatomiche e fisiologiche specifiche dei
nostri piccoli amici. Notevoli progressi
sono stati compiuti per quanto riguarda
la loro formulazione che ha consentito
di ottenere una più prolungata durata
dell’efficacia dei principi attivi in essi
contenuti.
Essi devono essere in grado di pulire
cute e mantello, facendo sì che diventi morbido, soffice, lucido, ed avere
un’ottima azione lavante.
gli shampoo negli
animali da compagnia
Prima di iniziare una cura della pelle
con uno specifico prodotto, sarà opportuno intervenire con un’accurata pulizia locale.
La prima applicazione dello shampoo
ha la funzione di rimuovere la presenza
di eventuali scaglie e croste e di reidratare la pelle divenuta secca.
Lo shampoo può essere impiegato in
una particolare zona del corpo oppure
su tutta la superficie corporea, nel caso
in cui ci si trovi di fronte ad un problema generalizzato.
La seconda applicazione dello shampoo
consente ai principi attivi di essere assorbiti in maniera idonea e di raggiungere un’adeguata concentrazione negli
strati profondi della cute. Sarà consigliabile lasciare che il prodotto agisca
per una decina di minuti, dopo aver frizionato la cute, prima di procedere ad
un buon risciacquo di almeno 5 minuti,
per prevenire irritazioni e per fornire
una buona idratazione cutanea.
La scelta dello shampoo e la frequenza
delle applicazioni sono motivate dal tipo
di patologia in atto nei confronti della
quale si pensa di intervenire e necessitano quindi del consiglio veterinario.
Efficacia ed impiego
della shampooterapia
Il miglioramento della situazione clinica
è il criterio più idoneo per una valutazione degli effetti positivi di una shampooterapia. L’impiego di uno shampoo,
in funzione dei principi attivi in esso
contenuti, può essere particolarmente
indicato in numerosi problemi della
pelle.
disordini nella
produzione di sebo
In questo caso si ha la necessità di
lubrificazione ed idratazione degli
strati superficiali della pelle modulando
i fenomeni di desquamazione cellulare.
La seborrea oleosa dovuta ad una aumentata produzione di sebo provoca la
comparsa di un aspetto untuoso di cute
e manto e di un odore poco gradevole.
Merita di essere segnalato come nel
cane tale condizione possa verificarsi in associazione con un’infezione da
Malassezia pacydermatis, un lievito
possibili impieghi della shampooterapia
disordini nella produzione di sebo
Malattie cutanee di natura parassitaria
Infezioni batteriche della cute o piodermiti
Infezioni da funghi o miceti
Malattie allergiche
Affezioni cheratoseborroiche
Lesioni cutanee aspecifiche
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capace di indurre una stimolazione
iperplastica delle ghiandole sebacee, presente normalmente sulla pelle dell’animale, che può intervenire
a complicare dermopatie primitive.
In queste situazioni si impiegano agenti antiseborroici ad azione sgrassante
quali: il solfuro, il disolfuro di selenio,
il benzoil perossido, il verbascoside, il
gluconato di zinco. La Vitamina B6 interviene nella produzione di sebo ed ha
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«Il suo scopo può essere
cosmetico o terapeutico,
nel caso in cui nella
composizione siano
contenute sostanze
ad attività antisettica,
antipruriginosa,
cheratolitica,
cheratoplastica,
antiseborroica»
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un effetto sinergico con lo zinco.
è consigliabile tosare i cani a pelo lungo e applicare gli shampoo più volte la
settimana. Molte volte si consiglia di
non risciacquare l’animale in modo che
l’azione si prolunghi nel tempo.
Malattie cutanee
di natura parassitaria
Gli shampoo antiparassitari, a
base ad esempio di organoclorine,
piretrine naturali o piretroidi sintetici
si dimostrano utili nel controllo di
parassitosi che abbiano una diffusione
limitata. Possono essere impiegati nella
rogna sarcoptica, nelle infestioni da
zecche, nella pediculosi.
Gli shampoo insetticidi possono
contenere piretroidi sintetici usati per
il loro rapido effetto abbattente. Essi
hanno un effetto residuo minimo dopo
il risciacquo. Sono utili nel caso in
cui si desideri rimuovere rapidamente
questi ospiti indesiderati. Si dovrà
tenere presente che l’azione sarà
certamente pronta, ma di breve durata,
dal momento che, dopo il risciacquo,
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l’animale potrà di nuovo essere preda
dell’eventuale pulce. Da tenere presenti
possibili effetti collaterali e l’impiego
non raccomandato in animali al di sotto
dei tre mesi di età e nelle femmine in
gravidanza e lattazione.
Gli shampoo a base di benzoil perossido sono consigliabili nella cura della
demodicosi grazie al loro effetto di pulizia del follicolo.
Infezioni batteriche
della cute o piodermiti
Gli shampoo ad azione antibatterica
sono in grado di ridurre la carica
batterica locale e di rimuovere i detriti
presenti sulla cute, facilitando il
contatto tra pelle e farmaco.
Nella maggioranza dei casi queste
infezioni, a motivo della loro maggiore
o minore gravità, sono curate con
antibiotici somministrati per via
generale, per cui in queste situazioni
l’uso di shampoo assume il ruolo di
terapia di supporto.
Le piodermiti possono essere superficiali
o profonde. La shampooterapia
protratta nel tempo è consigliabile nei
cani che soffrono di follicoliti ricorrenti,
idiopatiche o secondarie ad affezioni di
natura ormonale ed allergiche.
Nei casi di piodermite profonda sarà
consigliabile tosare l’animale.
I principi attivi
maggiormente impiegati
negli shampoo antibatterici
sono la clorexidina, lo
iodiopovidone, il benzoil
perossido e il lattato di etile.
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«La shampooterapia
protratta nel tempo
è consigliabile nei
cani che soffrono di
follicoliti ricorrenti,
idiopatiche o secondarie
ad affezioni di natura
ormonale ed allergiche»
Gli antisettici sono impiegati per contrastare la colonizzazione della cute
da parte di agenti microbici grazie ad
un’azione citotossica diretta o inibendo
la loro replicazione per un abbassamento del pH della pelle. I principi attivi
maggiormente impiegati negli shampoo
antibatterici sono: la clorexidina, lo iodiopovidone, il benzoil perossido e il
lattato di etile.
La clorexidina è particolarmente efficace nei confronti della maggior parte dei
batteri. è un battericida ed è presente
negli shampoo a concentrazioni che
vanno dallo 0.8 al 4%. Il principio attivo è generalmente ben tollerato e può
essere applicato ogni 2 – 3 giorni anche
per alcune settimane per poi passare ad
applicazioni protratte.
Lo iodiopovidone è uno iodoforo che
rilascia lo iodio lentamente nei tessuti.
è battericida ed agisce in pochi secondi
alla concentrazione di 0.005%. L’associazione polivilpirrolidone e iodio consente di ridurre la concentrazione di
quest’ultimo e di minimizzare eventuali
effetti negativi sul manto dell’animale. è dotato di un’azione profilattica a
motivo della sua azione residua. Spesso
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usato in confezioni spray, la lactoferricina svolge parimenti un’azione antimicrobica.
Il benzoil perossido si ritiene che agisca
abbassando il pH della cute grazie alle
sue proprietà ossidanti. Rilascia ossigeno nascente nella cute, ha un buon
effetto profilattico ed agisce come cheratomodulatore. è in genere usato in
concentrazioni che variano dal 2 al 3%,
ma non superiori in quanto potrebbe
provocare la comparsa di fenomeni irritativi. Può essere usato 2 – 3 volte la
settimana sino al miglioramento della
situazione clinica. Dal momento che
causa un certo grado di secchezza della pelle è opportuno far seguire la sua
applicazione con un prodotto ad azione
emolliente.
Il lattato di etile, liposolubile, causa un
abbassamento del pH cutaneo e una
solubilizzazione dei grassi. è usato a
concentrazioni intorno al 10% e solo
in casi sporadici può dare effetti collaterali.
La piroctolamina ha una notevole affinità per i tessuti ricchi in cheratina dove
esplica un effetto antimicrobico.
Infezioni da funghi o miceti
Uno shampoo può risultare efficace in
caso di infezioni micotiche superficiali
sostenute da dermatofiti. Generalmente lo shampoo non è efficace se non impiegato con altri farmaci specifici, ma
può certamente contribuire ad accelerare in termini positivi il decorso della
malattia ed a ridurre la contagiosità di
un’infezione fungina della pelle.
L’applicazione di uno shampoo dotato
di scarsa attività antifungina può favorire la disseminazione delle spore, che
costruiscono gli elementi infettanti e di
resistenza nell’ambiente contribuendo
a far sì che l’infezione possa trasmettersi non solo direttamente, ma anche
attraverso materiale contaminato o la
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all’inizio della cura (almeno 2 volte la
settimana).
Gli shampoo impiegati contengono
generalmente idrocortisone, fluocinolone, pramixone, difenidramina, monosaccaridi, bioflavonoidi, aloe vera,
olio di Melaleuca altenifolia, Vitamina
E, glicerofosfonositol lisina, avena colloidale. Aiutano anche a reidratare la
cute che si presenta secca nei cani con
dermatiti allergiche.
Generalmente lo shampoo
non è efficace se non
impiegato con altri
farmaci specifici, ma può
certamente contribuire
ad accelerare in termini
positivi il decorso della
malattia
frequentazione di ambienti in cui siano
state diffuse spore funginee.
Gli shampoo cheratomodulatori sono
usati prima della terapia topica specifica con il fine di rimuovere scaglie e
croste infette. Negli shampoo ad azione
antifungina sono presenti principi attivi
come: econazolo, miconazolo, enilconazolo, lime solfuro, diclorofene.
Malattie allergiche
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Affezioni cheratoseborroiche
Le dermopatie associate a prurito sono
frequenti nel cane e dovute, oltre che
a cause parassitarie, a forme allergiche. Gli shampoo possono esercitare
un’azione certamente favorevole in
quanto sono in grado di rimuovere dalla cute le sostanze allergizzanti, o, se,
contenenti sostanze antipruriginose,
contribuiscono a ridurre il prurito.
Nelle dermatiti caratterizzate da intenso grattamento l’azione antinfiammatoria è soprattutto utile nelle prime
settimane di cura con lo scopo di lenire
tale manifestazione clinica. In questo
ultimo caso si consiglia di applicarli
con una certa frequenza, soprattutto
I cheratomodulatori si suddividono in
due gruppi fondamentali dotati della
proprietà di:
a) ripristino dell’attività di moltiplicazione dei cheratinociti e della formazione di
cheratina (agenti cheratoregolatori);
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«Gli shampoo
antiparassitari possono
essere impiegati nella
rogna sorcoptica, nlle
infestioni da zecche,
nella pediculosi»
«Uno shampoo può
risultare efficace in caso
di infezioni micotiche
superficiali sostenute da
dermatofiti»
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b) eliminazione dello strato corneo in
eccesso per incrementata desquamazione (agenti cheratolitici).
L’acido salicilico è un cheratolitico che
abbassa il pH della cute provocando un
aumento della quantità di acqua che la
cheratina può assorbire ed una maggiore desquamazione. Ciò induce un ammorbidimento dello strato corneo. La
sua efficacia è in funzione della concentrazione. Ha una blanda attività antinfiammatoria, antibatterica. è contenuto
negli shampoo ad una concentrazione
intorno al 2 - 4 %.
Il catrame è un cheratoregolatore, riduce la sintesi nucleare dello strato basale
della cute ed è dotato di attività antipruriginosa ed antisettica. è una miscela complessa di idrocarburi aromatici.
Il suo odore e la consistenza dei prodotti in commercio rende talora difficile il suo impiego. Può causare secchezza
della pelle. Non si deve usare nel gatto,
specie in cui esercita un effetto tossico.
Lo zolfo è un agente sia cheratolitico
sia cheratoregolatore, ha proprietà antiseborroiche. Ha azione antisettica, ma
provoca un’eccessiva secchezza della
cute. Può svolgere un’azione sinergica
con l’acido salicilico. è presente negli
shampoo ad una concentrazione tra 0.5
e 2%.
Il disolfuro di selenio è un cheratolitico
e cheratoregolatore dato che stimola il
turnover dell’epidermide. è anche un
antiseborroico ed il suo uso è sconsigliato nel gatto.
Il lattato di ammonio ha un’attività cheratoregolatrice e cheratolitica. Si ritiene
che regoli il ricambio epidermico garantendo una desquamazione ottimale.
è ben tollerato anche quando impiegata per lunghi periodi di tempo. Ha proprietà idratanti.
Lesioni cutanee aspecifiche
Negli shampoo medicati è comune riscontrare la presenza di sostanze in
grado di favorire la restituzione ad integrum dell’epitelio leso in modo da far sì
che si venga a ricostituire una barriera
protettiva rappresentata dall’integrità
della cute.
Tra i componenti con azione protettiva
possiamo annoverare:
• Bioflavonoidi;
• Agenti idratanti od umettanti, capaci
di richiamare acqua nello strato corneo,
a volte ad azione emolliente, cheratolitica;
• Emollienti, che riducono la perdita di
acqua transdermica. A questa categoria
appartengono soprattutto oli di natura
vegetale come olio di oliva, di sesamo,
di girasole, di cocco, ecc;
• Ceramidi, che possono contribuire a
ricostituire la componente lipidica;
• Acidi grassi omega 3 e 6.
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«Negli shampoo
medicati è comune
riscontrare la presenza
di sostanze in grado di
favorire la restituzione
ad integrum
dell’epitelio leso»
I testi e le informazioni presenti su “La Farmacia della Salute Animale News” sono a cura del Professor Alessandro Ciorba,
docente universitario e medico veterinario da anni impegnato nel settore dell’educazione continua in sanità.
Il bollettino “La Farmacia della Salute Animale News” non costituisce testata giornalistica, non ha carattere periodico ed è realizzato senza
rispettare alcuna scadenza predefinita. Pertanto, “La Farmacia della Salute Animale News” non può essere in alcun modo considerato
testata giornalistica assoggettabile agli obblighi previsti dall’articolo 5 della legge n. 47 del 1948.
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