Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2010

Relazione
finanziaria annuale
2010
Sommario
Lettera agli Azionisti
3
Relazione sulla gestione
6
Principali dati economico–finanziari del Gruppo Telecom Italia
Organi sociali al 31 dicembre 2010
Macrostruttura organizzativa del Gruppo Telecom Italia al 31 dicembre 2010
Informazioni per gli investitori
Commento ai principali dati economico-finanziari del Gruppo Telecom Italia
Ricerca e Sviluppo
Eventi successivi al 31 dicembre 2010
Evoluzione prevedibile della gestione per l’esercizio 2011
Tabelle di dettaglio - Dati consolidati
Principali dati economico-finanziari ed operativi delle Business Unit del Gruppo Telecom Italia
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia
Domestic
Brasile
Argentina
Media
Olivetti
Partecipazioni internazionali
Commento ai principali dati economico-finanziari di Telecom Italia S.p.A.
Tabelle di dettaglio – Telecom Italia S.p.A.
Riconciliazione del Patrimonio Netto consolidato
Operazioni con parti correlate
Sezione di Sostenibilità
Clienti
Fornitori
Istituzioni
Concorrenti
Ambiente
Comunità
Risorse Umane
Azionisti
Indicatori alternativi di performance
Partecipazioni detenute da Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell’impresa
Glossario
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Indice
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
Conto economico separato consolidato
Conto economico complessivo consolidato
Movimenti del patrimonio netto consolidato
Rendiconto finanziario consolidato
Note al Bilancio consolidato
Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi del’art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971
del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni
Relazione della Società di Revisione
Bilancio separato di Telecom Italia S.p.A.
Indice
Situazione patrimoniale-finanziaria
Conto economico separato
Conto economico complessivo
Movimenti del patrimonio netto
Rendiconto finanziario
Note al Bilancio di Telecom Italia S.p.A.
Attestazione del Bilancio d’esercizio ai sensi del’art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971
del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni
Relazione della Società di Revisione
Altre informazioni
Relazione del Collegio Sindacale
Proposte deliberative
Notizie utili
Relazione finanziaria annuale 2010
Sommario
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40
40
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Lettera agli Azionisti
Signori Azionisti,
il percorso di risanamento e rilancio intrapreso da Telecom Italia nel 2008 non ha conosciuto soste,
benché abbia coinciso con uno dei periodi più burrascosi dell’economia internazionale dal dopoguerra
ad oggi – con una decisa e prolungata caduta del reddito nelle economie più avanzate, la perdita di
posti di lavoro, il ridimensionamento di investimenti e consumi. Sostenuto da una forte attenzione alla
governance in grado di tutelare gli interessi di tutti gli azionisti e da una cultura fortemente radicata
nella responsabilità e nella trasparenza, il nostro Gruppo ha dimostrato con i fatti che siamo e vogliamo
essere un’azienda affidabile e credibile. Un’azienda sana, non solo nei conti ma anche nei
comportamenti, attenta alle esigenze di tutti i suoi stakeholder, aperta al dialogo e alla collaborazione
con le istituzioni nazionali e internazionali, con le autorità di regolazione, con le parti sociali. Il cammino
fin qui compiuto è frutto di questo chiaro orientamento che accomuna tutti, dal Consiglio di
Amministrazione al management a ciascuna delle persone che lavorano nel nostro Gruppo.
Il 2010, in particolare, è stato un anno di grande trasformazione: abbiamo accresciuto la presenza in
America Latina, abbiamo considerevolmente migliorato la struttura patrimoniale, abbiamo realizzato un
rilevante recupero di competitività, abbiamo continuato ad accrescere la fiducia dei nostri clienti.
Il rafforzamento in America Latina è dovuto sia al rilancio delle attività brasiliane sia al consolidamento
della partecipazione azionaria nel gruppo Telecom Argentina grazie alla risoluzione del contenzioso con
i soci della holding Sofora Telecomunicaciones che si trascinava ormai da quasi tre anni.
La componente internazionale torna così ad essere un pilastro fondamentale nella strategia di crescita
del Gruppo permettendo di compensare l’andamento di un mercato domestico caratterizzato da livelli di
saturazione sempre maggiori e da un conseguente inasprimento della competizione.
Il secondo importante risultato conseguito nel 2010 è il netto miglioramento registrato nella struttura
patrimoniale dell’azienda. Il debito complessivo del Gruppo Telecom Italia si è ridotto di quasi due
miliardi e mezzo di euro, attestandosi alla fine dell’anno a circa 31,5 miliardi di euro.
In terzo luogo abbiamo rafforzato la capacità di recuperare efficienza in ogni attività aziendale. Il notevole
ridimensionamento dei costi industriali è stato trasferito quasi interamente ai nostri clienti sotto forma di
un generale abbassamento dei prezzi che ci ha permesso di migliorare la competitività delle nostre offerte
di servizi di rete fissa e soprattutto di rete mobile. Nel corso del 2010 il numero di clienti di telefonia mobile
è tornato a crescere, mentre il calo dei clienti di telefonia fissa si è attestato su livelli di molto inferiori
rispetto a quelli registrati negli anni precedenti. A ciò si unisce il generalizzato incremento della loro
soddisfazione anche per effetto di un costante impegno al miglioramento della qualità del servizio.
L’insieme di questi fattori (riduzione dei costi, recupero di competitività sul mercato domestico e forte
crescita delle attività estere) ha determinato un utile netto che, anche non considerando le partite
straordinarie o non ricorrenti, risulta superiore di circa il 18% rispetto all’esercizio 2009.
Nel complesso, dunque, Telecom Italia è oggi un’azienda più snella ed efficiente, più flessibile, più
internazionale, più vicina ai propri clienti in linea con gli obiettivi e i tempi che ci eravamo dati.
Siamo consapevoli che non possiamo permetterci di abbassare la guardia. Le prospettive dell’economia
italiana restano segnate da molte incertezze. Peraltro, l’evoluzione delle abitudini di consumo di prodotti
e servizi di telecomunicazioni dovranno essere assecondate con nuovi investimenti in infrastrutture di
reti per i quali sarà necessario individuare nuovi equilibri di remunerazione. E infine ci dovremo
confrontare con un mercato sempre più competitivo e dinamico nel quale si vanno affermando nuovi
soggetti che adottano modelli di business diversi rispetto a quelli degli operatori di telecomunicazioni.
Tuttavia, la rinnovata solidità del Gruppo, la sua capacità di sviluppare innovazione, la sua centralità nel
sostegno e nella promozione del necessario processo di digitalizzazione dell’economia e della società ci
permettono di guardare con serenità al futuro. Per quanto impegnative potranno essere le sfide che ci
attendono, siamo pronti ad affrontarle, nell’interesse dei nostri azionisti, delle nostre persone, dei nostri
partner e più in generale dei paesi in cui operiamo e di cui intendiamo accompagnare lo sviluppo.
Relazione finanziaria annuale 2010
Lettera agli Azionisti
3
Relazione
sulla gestione
Bilancio consolida del Gruppo Telecom Italia
Indice
XXX
Principali dati economico-finanziari
del Gruppo Telecom Italia
Highlights 2010
Business Unit Argentina
Il 13 ottobre 2010 Telecom ha formalizzato l'accordo per l'incremento della partecipazione del
Gruppo Telecom Italia in Sofora Telecomunicaciones S.A. - holding di controllo del gruppo
Telecom Argentina - dal 50% al 58% del capitale della società.
Il gruppo Sofora - Telecom Argentina è uno dei maggiori operatori di telecomunicazioni fisse e
mobili in Argentina e mobili in Paraguay.
L’incremento della partecipazione in Sofora non ha determinato alcun esborso finanziario per
Telecom Italia e ha consentito al Gruppo Telecom Italia di consolidare linea per linea i risultati di
Sofora/gruppo Telecom Argentina a partire dal quarto trimestre 2010. In applicazione dei
principi contabili IAS/IFRS (IFRS 3 revised), l’operazione ha determinato un effetto netto positivo
una tantum sul conto economico del Bilancio consolidato dell’ultimo trimestre del 2010 di 266
milioni di euro.
Si evidenzia che la Business Unit Argentina ha consuntivato, dall’ingresso nel perimetro di
consolidamento del Gruppo Telecom Italia, ricavi pari a circa 800 milioni di euro, un EBITDA pari
a circa 245 milioni di euro (30,6% l’EBITDA margin) e un EBIT di circa 100 milioni di euro (13,1%
l’EBIT margin). La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2010 presenta disponibilità per
circa 86 milioni di euro.
Ricavi ed EBITDA
Rafforzato, nell’esercizio 2010, l’impegno del Gruppo Telecom Italia nel percorso di
trasformazione del Business sia in Italia che in Brasile. L’andamento del fatturato conferma nel
quarto trimestre il trend di progressivo miglioramento, beneficiando sia del consolidamento della
Business Unit Argentina che dell’apprezzamento del cambio Real/Euro. In termini organici il
quarto trimestre conferma tale trend di miglioramento rispetto ai periodi precedenti (-0,8% nel
4° trimestre, -4,4% nel 3° trimestre, -5,3% nel 2° trimestre 2010, -4,9% nel 1° trimestre 2010),
grazie ai positivi risultati del Brasile e alla performance di miglioramento in ambito Domestico
rispetto all’esercizio precedente.
Un attento controllo dei costi ed i benefici dei Progetti di Efficienza avviati con il Piano Industriale
2009-2011 hanno consentito di raggiungere nell’esercizio 2010 un EBITDA di Gruppo di 11.412
milioni di euro, un EBITDA margin del 41,4% e di garantirne la stabilizzazione sia in termini
reported che organici.
Utile del periodo attribuibile ai Soci della Controllante
L’utile attribuibile ai Soci della controllante nell’esercizio 2010 è pari a 3.121 milioni di euro.
Tale risultato è stato raggiunto anche grazie al citato impatto netto positivo connesso
all’acquisizione del controllo in Sofora nonché al beneficio di oltre 600 milioni di euro derivante
dal riconoscimento in Brasile di imposte differite attive.
Escludendo tali fattori e le altre partite non ricorrenti, l’utile netto risulta superiore del 18,4%
rispetto all’esercizio 2009 (2.608 milioni di euro nel 2010 a fronte di 2.203 milioni di euro nel
2009) grazie ai migliori risultati operativi, agli impatti positivi derivanti dalla gestione finanziaria
e dalla gestione partecipazioni.
Disciplina finanziaria e riduzione indebitamento
L’indebitamento finanziario netto rettificato si riduce di 2.481 milioni di euro rispetto al 31
dicembre 2009 e di 1.517 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2010. Le operazioni di
cessione di partecipazioni e la rigorosa disciplina finanziaria hanno consentito di ottenere tale
miglioramento neutralizzando anche gli esborsi derivanti dalla distribuzione dei dividendi, dal
pagamento all’Agenzia delle Entrate di complessivi 418 milioni di euro in relazione alla vicenda
Telecom Italia Sparkle e dal pagamento di imposte per 1,4 miliardi di euro.
Relazione sulla gestione
Principali dati economico-finanziari del Gruppo Telecom Italia
7
L’andamento dei principali indicatori economico-finanziari dell’esercizio 2010 è così sintetizzabile:
Ricavi organici consolidati: ammontano a 27.578 milioni di euro. La variazione organica(1) si attesta al 3,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I Ricavi consolidati reported evidenziano una
variazione positiva del 2,5% (+677 milioni di euro) per il citato ingresso nel perimetro di consolidamento
della Business Unit Argentina (798 milioni di euro) nonché per l’effetto positivo del cambio Real/Euro
della Business Unit Brasile.
Più in particolare:
• la riduzione organica dei Ricavi della Business Unit Domestic è stata del 7,4%; in termini di
andamento per segmento di clientela si è registrato nell’esercizio 2010, rispetto allo stesso
periodo dell’anno precedente, una riduzione dei ricavi dell’11,5% per il segmento Consumer, del
6,0% per il segmento Business e del 4,8% per il segmento Top Clients. Si segnala comunque, sia
per il consolidato Domestic che per i segmenti Consumer e Top Clients, un trend di ripresa nel
quarto trimestre rispetto ai trimestri precedenti.
• i Ricavi in Brasile sono in crescita in termini organici del 5,1% rispetto all’esercizio 2009 (+303
milioni di euro). La politica di commercializzazione di SIM senza una correlata vendita del
terminale, pur comportando una riduzione dei Ricavi da vendita di Terminali, è stata compensata
dalla positiva dinamica dei Ricavi da Servizi che nell’esercizio 2010, su base organica, sono
cresciuti del 5,8% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. Tale andamento è stato
supportato dalla crescita della customer base che, nell’esercizio 2010, ha fatto registrare un
incremento di circa 10 milioni di linee rispetto a fine 2009 e dallo sviluppo del traffico voce che
ha registrato nell’esercizio una crescita superiore al 60% rispetto all’esercizio precedente.
EBITDA organico consolidato: la focalizzazione sui ricavi a più alta marginalità, le iniziative di efficienza e
controllo della spesa, finalizzate al contenimento dei cash cost, hanno trovato conferma nell’andamento
dell’EBITDA margin organico e dell’EBITDA organico consolidato dell’esercizio 2010.
In particolare l’EBITDA margin organico consolidato migliora di 1,7 punti percentuali, attestandosi
nell’esercizio 2010 al 42,8% (41,1% nell’esercizio 2009). In termini assoluti l’EBITDA organico è pari a 11.801
milioni di euro, in linea con lo stesso periodo dell’anno precedente (11.791 milioni di euro). L’EBITDA reported
si incrementa di 297 milioni di euro (da 11.115 del 2009 a 11.412 del 2010); su tale risultato ha inciso
positivamente (245 milioni di euro) l’ingresso nel perimetro della Business Unit Argentina, consentendo di
(1) La variazione organica dei Ricavi, dell’EBITDA e dell’EBIT è calcolata escludendo gli effetti della variazione dell’area di consolidamento, delle
differenze cambio e delle componenti non organiche costituite dalle poste non ricorrenti e da altri proventi/oneri non organici.
Relazione sulla gestione
Principali dati economico-finanziari del Gruppo Telecom Italia
8
compensare l’impatto negativo relativo all’accantonamento di natura non ricorrente relativo agli accordi
sindacali per mobilità ex lege n. 223/1991 siglati nel corso del 2010 (258 milioni di euro).
EBIT organico consolidato: ammonta a 6.231 milioni di euro nell’esercizio 2010. La variazione organica
è positiva e si attesta a +5,3% rispetto al 2009 (EBIT reported: +320 milioni di euro, +5,8%).
EBIT margin organico consolidato: nell’esercizio 2010 si attesta al 22,6%, con un miglioramento di 2
punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (20,6%).
Oneri/Proventi Finanziari, Gestione partecipazioni e Imposte: la componente finanziaria, la gestione
partecipazioni e la valutazione ad equity delle società collegate registrano un miglioramento
complessivo, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, di 468 milioni di euro. In particolare, la
gestione partecipazioni recepisce il citato impatto positivo per l’adeguamento a fair value della quota di
partecipazione già detenuta nel gruppo Sofora (266 milioni di euro). Il saldo proventi/oneri finanziari
Relazione sulla gestione
Principali dati economico-finanziari del Gruppo Telecom Italia
9
migliora di 96 milioni di euro, principalmente per effetto dei minori tassi e della riduzione
dell’indebitamento finanziario netto. Escludendo il citato beneficio derivante dal riconoscimento delle
imposte differite attive in Brasile, le imposte sul reddito sono sostanzialmente stabili rispetto
all’esercizio 2009.
Utile dell’esercizio attribuibile ai Soci della Controllante: ammonta a 3.121 milioni di euro e si
incrementa di 1.540 milioni di euro rispetto al 2009. L’utile netto 2010 risulta il più elevato degli ultimi
5 esercizi. Anche escludendo il citato impatto netto positivo connesso all’acquisizione del controllo in
Sofora, le altre partite di natura non ricorrente nonché le imposte differite attive del Brasile, l’utile netto
risulta significativamente superiore (+405 milioni di euro; +18,4%) rispetto all’esercizio 2009, ricostruito
anch’esso escludendo le partite non ricorrenti.
Operating free cash flow: è pari a 6.213 milioni di euro e sconta la variazione negativa per l’utilizzo dei
fondi operativi appostati in Bilancio negli esercizi precedenti legati alla vicenda Telecom Italia Sparkle (389
milioni di euro rispetto ad un totale di 418 milioni di euro: la restante parte di 29 milioni di euro ha avuto
un impatto sulle partite di natura non operativa, in quanto relativa ad interessi finanziari).
Escludendo tale impatto l’operating free cash flow del periodo (6.602 milioni di euro) si incrementa di
304 milioni di euro rispetto al 2009 (6.298 milioni di euro); a conferma di tale andamento l’operating
free cash flow del quarto trimestre risulta in incremento di 396 milioni di euro rispetto al corrispondente
periodo del 2009.
Indebitamento finanziario netto rettificato: al 31 dicembre 2010 è pari a 31.468 milioni di euro, con
una riduzione di 2.481 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2009 (33.949 milioni di euro) e di 1.517
milioni di euro rispetto al 30 settembre 2010 (32.985 milioni di euro). La gestione operativa,
unitamente alle cessioni di HanseNet, Elettra e BBned e al rimborso ricevuto a fronte della
nazionalizzazione di Entel Bolivia, ha ampiamente assorbito i fabbisogni legati alla distribuzione di
dividendi (1.093 milioni di euro), il già citato pagamento dei 418 milioni di euro per la vicenda Telecom
Italia Sparkle e il pagamento di imposte sul reddito per circa 1,4 miliardi di euro.
Margine di liquidità: al 31 dicembre 2010 la liquidità ammonta a 6,8 miliardi di euro: nel corso
dell’esercizio 2010 è stata effettuata una nuova emissione obbligazionaria sul mercato europeo pari a
1,25 miliardi di euro e per circa 5,8 miliardi si è proceduto a rimborsi e riacquisti di debito. Alla liquidità
si aggiungono inoltre 7,8 miliardi di euro di disponibilità su linee di credito a lungo termine non
revocabili (di cui 6,5 miliardi di euro con scadenza 2014 e 1,25 miliardi di euro, relativi alla linea di
credito sottoscritta a febbraio 2010, con scadenza 2013), non soggette ad eventi che ne limitino
l’utilizzo. Nel presente contesto di incertezza dei mercati finanziari, il Gruppo Telecom Italia mantiene un
elevato livello di copertura finanziaria, ottimizzando, nel contempo, il costo medio dell’indebitamento.
Relazione sulla gestione
Principali dati economico-finanziari del Gruppo Telecom Italia
10
I risultati economico-finanziari del Gruppo Telecom Italia dell’esercizio 2010 e degli esercizi precedenti
posti a confronto sono stati predisposti secondo i Principi Contabili Internazionali emessi
dall’International Accounting Standards Board e omologati dall’Unione Europea (definiti come “IFRS”).
Il Gruppo Telecom Italia, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, utilizza
alcuni indicatori alternativi di performance, al fine di consentire una migliore valutazione
dell’andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria. In particolare, gli
indicatori alternativi di performance si riferiscono a: EBITDA; EBIT; variazione organica dei ricavi,
dell’EBITDA e dell’EBIT; indebitamento finanziario netto contabile e rettificato. Per maggiori dettagli su
tali indicatori si veda il capitolo “Indicatori alternativi di performance”.
Si segnala inoltre che il capitolo “Evoluzione prevedibile della gestione per l’esercizio 2011” contiene
dichiarazioni previsionali (forward-looking statements) riguardanti intenzioni, convinzioni o attuali
aspettative del Gruppo in relazione ai risultati finanziari e ad altri aspetti delle attività e strategie del
Gruppo. Il lettore della presente Relazione finanziaria annuale non deve porre un indebito affidamento
su tali dichiarazioni previsionali in quanto i risultati consuntivi potrebbero differire significativamente da
quelli contenuti in dette previsioni come conseguenza di molteplici fattori, la maggior parte dei quali è al
di fuori della sfera di controllo del Gruppo.
PRINCIPALI VARIAZIONI DEL PERIMETRO DI CONSOLIDAMENTO
Il 13 ottobre 2010 è entrato a far parte del perimetro di consolidamento il gruppo Sofora – Telecom
Argentina, a seguito dell’acquisizione dell’8% del capitale sociale di Sofora Telecomunicaciones S.A.,
holding di controllo del gruppo Telecom Argentina. L’interessenza economica nel gruppo Telecom
Argentina è quindi divenuta pari al 16,2%. I dati del gruppo Sofora sono rappresentati, nell’ambito del
Gruppo Telecom Italia, nella nuova unità di business denominata “Business Unit Argentina”.
Nel corso del 2010 sono inoltre uscite dal perimetro di consolidamento:
• la società HanseNet Telekommunikation GmbH (operante nelle attività broadband in Germania),
già classificata come Discontinued operations (Attività cessate/Attività non correnti destinate ad
essere cedute); la cessione è avvenuta il 16 febbraio 2010;
• la società Elettra (inclusa nella Business Unit Domestic – International Wholesale) ceduta il 30
settembre 2010; il gruppo BBNed (incluso nelle Altre attività) ceduto il 5 ottobre 2010.
Nel corso del 2009 si erano verificate le seguenti principali variazioni:
• ingresso in data 30 dicembre 2009 dell’operatore di rete fissa brasiliano Intelig
Telecomunicações Ltda, a seguito dell’acquisizione del 100% da parte di Tim Participações,
consolidato nell’ambito della Business Unit Brasile;
• uscita dal perimetro di consolidamento dal 1° maggio 2009 della società Telecom Media News
S.p.A., a seguito della cessione della quota del 60% della stessa da parte di Telecom Italia
Media S.p.A..
Relazione sulla gestione
Principali dati economico-finanziari del Gruppo Telecom Italia
11
Dati economici e finanziari consolidati (*)
2010
2009
2008
2007
2006
Ricavi
27.571
26.894
28.746
29.554
29.575
EBITDA (1)
11.412
11.115
11.090
11.295
12.498
EBIT(1)
5.813
5.493
5.437
5.738
7.269
Utile prima delle imposte derivante dalle attività
in funzionamento
4.127
3.339
2.894
4.120
5.366
Utile derivante dalle attività in funzionamento
3.579
2.218
2.217
2.459
2.855
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
(7)
(622)
(39)
(99)
(159)
Utile dell’esercizio
3.572
1.596
2.178
2.360
2.696
Utile dell’esercizio attribuibile ai Soci della
Controllante
3.121
1.581
2.177
2.353
2.707
Investimenti Industriali
4.583
4.543
5.040
5.031
4.698
31.12.2010
31.12.2009
31.12.2008
31.12.2007
31.12.2006
Totale Attività
89.131
86.267
86.223
88.593
90.322
Totale Patrimonio Netto
32.610
27.120
26.328
26.494
26.702
- attribuibile ai Soci della Controllante
28.819
25.952
25.598
25.431
25.622
3.791
1.168
730
1.063
1.080
Totale Passività
56.521
59.147
59.895
62.099
63.620
Totale Patrimonio Netto e Passività
89.131
86.267
86.223
88.593
90.322
Capitale
10.600
10.585
10.591
10.605
10.605
Indebitamento finanziario netto contabile(1)
32.087
34.747
34.039
35.701
37.301
Indebitamento finanziario netto rettificato(1)
31.468
33.949
34.526
35.873
37.200
Capitale investito netto rettificato(2)
64.078
61.069
60.854
62.367
63.902
49,1%
55,6%
56,7%
57,5%
58,2%
31.12.2010
31.12.2009
31.12.2008
31.12.2007
31.12.2006
84.200
71.384
75.320
79.238
80.373
-
2.205
2.505
4.191
2.836
2010
2009
2008
2007
2006
70.150
69.964
73.508
75.735
77.374
-
2.168
3.277
3.893
2.898
(milioni di euro)
Dati patrimoniali consolidati (*)
(milioni di euro)
- attribuibile alle partecipazioni di minoranza
Debt Ratio (Indebitamento finanziario netto
rettificato /Capitale investito netto rettificato)
Personale, consistenza di Gruppo a fine esercizio (3)
(unità)
Personale (esclude l’organico relativo alle
Attività cessate/Attività non correnti destinate
ad essere cedute)
Personale relativo alle Attività cessate/
Attività non correnti destinate ad essere cedute
Personale, consistenza media di Gruppo (3)
(unità equivalenti)
Personale (esclude l’organico relativo alle
Attività cessate/Attività non correnti destinate
ad essere cedute)
Personale relativo alle Attività cessate/
Attività non correnti destinate ad essere cedute
Relazione sulla gestione
Principali dati economico-finanziari del Gruppo Telecom Italia
12
Indici reddituali consolidati (*)
2010
2009
2008
2007
2006
EBITDA(1)/Ricavi
41,4%
41,3%
38,6%
38,2%
42,3%
EBIT(1)/Ricavi (ROS)
21,1%
20,4%
18,9%
19,4%
24,6%
2,8
3,1
3,1
3,2
3,0
Indebitamento finanziario netto
rettificato/EBITDA(1)
I dati operativi della Business Unit Argentina degli anni 2006–2009 sono riportati a solo titolo
illustrativo. La Business Unit Argentina è consolidata nell’ambito del Gruppo Telecom Italia dal 13
ottobre 2010.
Dati operativi
31.12.2010
31.12.2009
31.12.2008
31.12.2007
31.12.2006
Collegamenti alla rete fissa BU Domestic a fine
esercizio (migliaia)
17.609
18.525
20.031
22.124
23.698
Accessi fisici BU Domestic a fine esercizio
(Consumer + Business) (migliaia)
15.351
16.097
17.352
19.221
20.540
Collegamenti alla rete fissa BU Argentina a fine
esercizio (migliaia)
4.107
4.060
4.010
3.918
3.821
100.244
71.958
71.199
67.585
57.860
Linee mobili BU Domestic (migliaia)
31.018
30.856
34.797
36.331
32.450
Linee mobili BU Brasile (migliaia)
51.015
41.102
36.402
31.254
25.410
Linee mobili BU Argentina (migliaia)
18.211
16.281
14.390
12.292
9.589
Accessi BroadBand BU Domestic a fine esercizio
(migliaia)
9.058
8.741
8.134
7.590
6.770
di cui Accessi BroadBand retail (migliaia)
7.175
7.000
6.754
6.427
5.600
Accessi BroadBand BU Argentina a fine
esercizio (migliaia)
1.380
1.214
1.032
768
448
Linee mobili totali a fine esercizio (migliaia)
(*) Nel corso del 2010 gli importi provvisori delle attività e delle passività rilevate alla data di acquisizione del controllo della società brasiliana Intelig
Telecomunicações Ltda sono stati rettificati, così come previsto dall’IFRS 3 (Aggregazioni aziendali), con effetto retroattivo per tenere conto del loro
fair value alla data di acquisizione del controllo (30 dicembre 2009), con conseguente rideterminazione del valore dell’avviamento inizialmente
iscritto.
Inoltre, a partire dall’esercizio 2010 si è proceduto a riclassificare alcune imposte pagate in Brasile, peraltro di entità non significativa, dalla voce
“Altri costi operativi” a riduzione delle voci “Ricavi” e “Altri proventi”. In particolare, dette riclassifiche consentono al Gruppo Telecom Italia di
allineare la propria rappresentazione contabile a quella dei principali operatori di telecomunicazioni, assicurando così una migliore comparabilità e
intelleggibilità delle informazioni economico-finanziarie. Tutti i periodi posti a confronto sono stati omogeneamente riclassificati. Gli importi oggetto
di riclassifica sono i seguenti:
(milioni di euro)
2010
2009
2008
2007
2006
Imposte sui Ricavi ed altri proventi delle
società in Brasile (PIS e COFINS)
(334)
(271)
(282)
(266)
(221)
(1) Per i relativi dettagli si rimanda a quanto riportato nel capitolo “Indicatori alternativi di performance”.
(2) Capitale investito netto rettificato = Patrimonio netto totale + Indebitamento finanziario netto rettificato.
(3) Comprende il personale con contratto di lavoro somministrato.
Relazione sulla gestione
Principali dati economico-finanziari del Gruppo Telecom Italia
13
Organi sociali al 31 dicembre 2010
Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia è stato nominato dall’Assemblea degli azionisti del
14 aprile 2008 per la durata di tre esercizi, fino all’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2010.
L’Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2010 ha nominato Mauro Sentinelli amministratore della Società
al posto di Stefano Cao che, a sua volta, nel corso del 2009 aveva sostituito il consigliere Gianni Mion.
In data 30 novembre 2010 è deceduto il consigliere Berardino Libonati.
Al 31 dicembre 2010 il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia risulta composto da
14 amministratori:
Presidente
Gabriele Galateri di Genola
Amministratore Delegato
Franco Bernabè
Consiglieri
César Alierta Izuel
Paolo Baratta (indipendente)
Tarak Ben Ammar
Roland Berger (indipendente)
Elio Cosimo Catania (indipendente)
Jean Paul Fitoussi (indipendente)
Julio Linares López
Gaetano Micciché
Aldo Minucci
Renato Pagliaro
Mauro Sentinelli
Luigi Zingales (indipendente)
Segretario
Antonino Cusimano
Il Consiglio di Amministrazione ha costituito al proprio interno i seguenti Comitati:
– Comitato Esecutivo, composto da: Gabriele Galateri di Genola (Presidente), Franco Bernabè,
Roland Berger, Elio Cosimo Catania, Julio Linares López, Aldo Minucci e Renato Pagliaro;
– Comitato per il controllo Interno e per la corporate governance, composto da: Paolo Baratta
(Presidente), Roland Berger, Jean Paul Fitoussi ed Aldo Minucci;
– Comitato per le nomine e la remunerazione, composto da: Elio Cosimo Catania (Presidente),
Aldo Minucci(*) e Luigi Zingales.
(*) Il Consiglio di Amministrazione del 16 dicembre 2010 ha nominato Aldo Minucci quale componente del Comitato per le nomine e per la
remunerazione, in sostituzione di Berardino Libonati.
Collegio Sindacale
Il Collegio Sindacale di Telecom Italia è stato nominato dall’Assemblea degli azionisti dell’8 aprile 2009
e resterà in carica fino all’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2011.
Si riporta di seguito la composizione del Collegio Sindacale:
Presidente
Enrico Maria Bignami
Sindaci Effettivi
Gianluca Ponzellini
Lorenzo Pozza
Salvatore Spiniello
Ferdinando Superti Furga
Sindaci Supplenti
Silvano Corbella
Maurizio Lauri
Vittorio Giacomo Mariani
Ugo Rock
Società di revisione
L’Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2010 ha conferito l’incarico per la revisione legale dei bilanci di
Telecom Italia del novennio 2010-2018 alla PricewaterhouseCoopers S.p.A..
Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Andrea Mangoni (Responsabile della Funzione di Gruppo Administration, Finance and Control) è il
dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili di Telecom Italia.
Relazione sulla gestione
Organi sociali al 31 dicembre 2010
14
Macrostruttura organizzativa del Gruppo Telecom Italia
al 31 dicembre 2010
Relazione sulla gestione
Macrostruttura organizzativa del Gruppo Telecom Italia al 31 dicembre 2010
15
Informazioni per gli investitori
Capitale Sociale Telecom Italia S.p.A. al 31 dicembre 2010
Capitale Sociale
Numero azioni ordinarie (valore nominale unitario 0,55 euro)
Numero azioni di risparmio (valore nominale unitario 0,55 euro)
Numero azioni proprie ordinarie di Telecom Italia
Numero azioni ordinarie Telecom Italia possedute da Telecom Italia Finance S.A.
Percentuale delle azioni proprie ordinarie del Gruppo sull’intero capitale sociale
Capitalizzazione di borsa (su media prezzi mese di dicembre 2010)
euro 10.688.746.056,45
13.407.963.078
6.026.120.661
37.672.014
124.544.373
0,83%
18.020 milioni di euro
Azionisti
Composizione dell’azionariato al 31 dicembre 2010 sulla base delle risultanze del Libro Soci integrate dalle comunicazioni
ricevute e da altre informazioni a disposizione (azioni ordinarie):
I soci di Telco (Gruppo Generali: 30,58%; Mediobanca S.p.A.: 11,62%; Intesa Sanpaolo S.p.A.: 11,62%;
Telefónica S.A.: 46,18%) hanno fra loro stipulato un patto parasociale, rilevante per Telecom Italia ai
sensi dell’art. 122 del D.Lgs. 58/1998.
La descrizione dei contenuti essenziali del patto è contenuta nella relazione annuale sul governo
societario e gli assetti proprietari, pubblicata all’indirizzo internet: www.telecomitalia.com.
Relazione sulla gestione
Informazioni per gli investitori
16
Partecipazioni rilevanti nel capitale
Al 31 dicembre 2010, sulla base delle risultanze del Libro Soci, delle comunicazioni effettuate alla
Consob e alla Società ai sensi dell'art. 120 del D.Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998 e di altre informazioni
a disposizione, risultano le seguenti partecipazioni rilevanti nel capitale ordinario di Telecom Italia S.p.A.:
Soggetto
Tipologia di possesso
Quota % su capitale ordinario
Telco S.p.A.
Diretto
22,40%
Findim Group S.A.
Diretto
4,99%
Si segnala inoltre che le seguenti società, in quanto società di gestione del risparmio, hanno comunicato
alla Consob di possedere azioni ordinarie Telecom Italia S.p.A.:
• Brandes Investment Partners LP ha comunicato di possedere in data 23 luglio 2008 una
quantità di azioni ordinarie che al 31 dicembre 2010 risulta pari al 4,02% del totale delle azioni
ordinarie Telecom Italia S.p.A.;
• Blackrock Inc. ha comunicato di possedere in data 20 maggio 2010 una quantità di azioni
ordinarie che al 31 dicembre 2010 risulta pari al 2,89% del totale delle azioni ordinarie di
Telecom Italia S.p.A.;
• Alliance Bernstein LP ha comunicato di possedere in data 14 novembre 2008 una quantità di
azioni ordinarie che al 31 dicembre 2010 risulta pari al 2,06% del totale delle azioni ordinarie
Telecom Italia S.p.A..
Rappresentanti comuni
L’assemblea speciale degli azionisti di risparmio del 28 maggio 2010 ha nominato Emanuele Rimini
rappresentante comune per tre esercizi (fino all’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre
2012).
Francesco Pensato è il rappresentante comune degli obbligazionisti per i seguenti prestiti:
• Prestito Telecom Italia S.p.A. 2002-2022 a Tasso Variabile, Serie Speciale Aperta, Riservato in
Sottoscrizione al Personale del Gruppo Telecom Italia, in servizio e in quiescenza (con mandato
per il triennio 2008-2010);
• Prestito Telecom Italia S.p.A. Euro 1.250.000.000 5,375 per cent. Notes due 2019
(con mandato per il triennio 2009-2011).
Fino all’estinzione del prestito, Francesco Pensato è stato altresì il rappresentante comune degli
obbligazionisti per il Prestito Telecom Italia S.p.A. Euro 750.000.000 4,50 per cent. Notes due 2011,
integralmente rimborsato in data 28 gennaio 2011.
Relazione annuale sul governo societario
La relazione annuale sul governo societario e gli assetti proprietari è disponibile sul sito internet della
Società all’indirizzo: www.telecomitalia.com, sezione Corporate, canale Governance.
Relazione sulla gestione
Informazioni per gli investitori
17
Andamento dei principali titoli del Gruppo Telecom Italia
Relative performance Telecom Italia S.p.A.
1.1.2010 – 31.12.2010 vs. Indici FTSE - All Shares Italia e DJ Stoxx TLC (*)
(*) Prezzi Ufficiali. Dati Reuters.
Relative performance Telecom Italia Media S.p.A.
1.1.2010 – 31.12.2010 vs. Indici FTSE - All Shares Italia e DJ Stoxx Media (*)
(*) Prezzi Ufficiali. Dati Reuters.
Relazione sulla gestione
Informazioni per gli investitori
18
Relative performance Tim Participações S.A.
1.1.2010 – 31.12.2010 vs. Indici BOVESPA e ITEL (valori in reais) (*)
(*) Prezzi Ufficiali. Dati Reuters.
Relative performance Telecom Argentina S.A.
1.1.2010 – 31.12.2010 vs. Indice MERVAL (valori in peso argentino) (*)
(*) Prezzi Ufficiali. Dati Reuters.
Si segnala che le azioni ordinarie e di risparmio di Telecom Italia S.p.A., quelle privilegiate di Tim
Participações S.A. e le azioni ordinarie classe B di Telecom Argentina S.A. sono quotate al NYSE (New
York Stock Exchange). Le quotazioni avvengono attraverso ADS (American Depositary Shares)
rappresentativi rispettivamente di 10 azioni ordinarie e 10 azioni di risparmio di Telecom Italia S.p.A., 10
azioni privilegiate di Tim Partecipações e 5 azioni ordinarie classe B di Telecom Argentina S.A..
Relazione sulla gestione
Informazioni per gli investitori
19
Rating al 31 dicembre 2010
Rating
Outlook
STANDARD & POOR'S
BBB
Stabile
MOODY'S
Baa2
Stabile
FITCH RATINGS
BBB
Stabile
Nel corso del 2010, le tre agenzie di rating - Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch Ratings – hanno
confermato il proprio giudizio su Telecom Italia. In particolare:
• Standard & Poor’s ha confermato il proprio giudizio a BBB con outlook del Gruppo stabile,
• Moody’s ha confermato il proprio giudizio a Baa2 con outlook del Gruppo stabile,
• Fitch Ratings ha confermato il proprio giudizio a BBB con outlook del Gruppo stabile.
Indicatori finanziari di Telecom Italia S.p.A. e del Gruppo Telecom Italia
Telecom Italia S.p.A.
2010
2009
2008
Ordinaria
0,98
1,08
1,09
Risparmio
0,81
0,76
0,73
Ordinaria
0,058
0,050
0,050
Risparmio
0,069
0,061
0,061
Pay Out Ratio (1) (*)
34%
74%
70%
Market to Book Value (**)
0,76
0,83
0,82
Ordinaria
5,93%
4,63%
4,59%
Risparmio
8,47%
8,03%
8,36%
2010
2009
2008
Utile per azione (base = diluito) – azioni ordinarie
0,16
0,08
0,11
Utile per azione (base = diluito) – azioni di risparmio
0,17
0,09
0,12
(euro)
Quotazioni (media dicembre)
Dividendo per azione (1)
Dividend Yield (su quotazioni medie dicembre ) (1) (***)
Gruppo Telecom Italia
(euro)
(1)
Per l’esercizio 2010 l’indicatore è stato calcolato sulla base della delibera di approvazione dell’utile dell’esercizio proposta nell’Assemblea degli
Azionisti del 12 aprile 2011.
(*) Dividendi pagati nell’esercizio successivo/utile dell’esercizio.
(**) Capitalizzazione/Patrimonio Netto di Telecom Italia S.p.A.
(***) Dividendo per azione/Quotazioni
Relazione sulla gestione
Informazioni per gli investitori
20
Commento ai principali dati economico-finanziari
del Gruppo Telecom Italia
Andamento economico consolidato dell’esercizio 2010
I principali indicatori economici dell’esercizio 2010 confrontati con quelli del 2009 sono i seguenti:
2010
2009
(a)
(b)
assolute
Ricavi
27.571
26.894
677
2,5
(3,8)
EBITDA
11.412
11.115
297
2,7
0,1
Margine sui Ricavi
41,4%
41,3%
0,1pp
Margine organico sui Ricavi
42,8%
41,1%
1,7pp
EBIT
5.813
5.493
320
5,8
5,3
Margine sui Ricavi
21,1%
20,4%
0,7pp
Margine organico sui Ricavi
22,6%
20,6%
2,0pp
Utile prima delle imposte derivante dalle attività in
funzionamento
4.127
3.339
788
23,6
Utile derivante dalle attività in funzionamento
3.579
2.218
1.361
61,4
(milioni di euro)
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute
Variazioni (a-b)
% % organica
(7)
(622)
615
98,9
Utile dell'esercizio
3.572
1.596
1.976
123,8
Utile dell'esercizio attribuibile ai Soci della Controllante
3.121
1.581
1.540
97,4
Il grafico seguente sintetizza le principali voci che hanno inciso sull’andamento dell’utile del periodo
attribuibile ai soci della Controllante nell’esercizio 2010:
Ricavi
Ammontano nell’esercizio del 2010 a 27.571 milioni di euro, con un incremento del 2,5% rispetto a
26.894 milioni di euro dell’esercizio 2009 (+677 milioni di euro). In termini di variazione organica i ricavi
consolidati si sono invece ridotti del 3,8% (-1.083 milioni di euro).
In dettaglio, la variazione organica dei ricavi è calcolata:
• escludendo l’effetto della variazione del perimetro di consolidamento (848 milioni di euro,
riferibili all’ingresso nel perimetro di consolidamento dell’esercizio 2010 di Intelig
Telecomunicações Ltda (Business Unit Brasile) e al consolidamento della Business Unit
Argentina (in particolare nel 4° trimestre 2009 i ricavi della Business Unit Argentina sono stati
pari a circa 642 milioni di euro);
Relazione sulla gestione
Commento ai principali dati economico-finanziari del Gruppo Telecom Italia
21
•
escludendo l’effetto delle variazioni dei cambi (+902 milioni di euro, principalmente dovuti alla
variazione positiva dei cambi della Business Unit Brasile(1), pari a +890 milioni di euro);
• escludendo, nell’esercizio 2009 e nell’esercizio 2010 altri ricavi non organici pari
rispettivamente a 17 milioni di euro e a 7 milioni di euro.
L’analisi dei ricavi ripartiti per settore operativo è la seguente:
(milioni di euro)
Domestic
2010
2009
peso %
peso %
assolute
Variazioni
%
% organica
20.068
72,8
21.663
80,5
(1.595)
(7,4)
(7,4)
19.065
69,1
20.580
76,5
(1.515)
(7,4)
(7,4)
1.569
5,7
1.710
6,4
(141)
(8,2)
(8,4)
6.199
22,5
4.753
17,7
1.446
30,4
5,1
713
2,6
670
2,5
43
6,4
Rettifiche ed Elisioni
(199)
(0,8)
(192)
(0,7)
(7)
(3,6)
Totale consolidato
(esclusa Argentina)
26.781
97,1
26.894
100,0
(113)
(0,4)
(4,4)
798
2,9
-
-
798
-
24,3
26.894
100,0
677
2,5
(3,8)
Core Domestic
International Wholesale
Brasile
Media, Olivetti e Altre Attività
Argentina
Rettifiche ed Elisioni
Totale consolidato
(8)
-
27.571
100,0
(8)
Il grafico seguente sintetizza la variazione dei ricavi organici nei periodi a confronto:
La Business Unit Domestic (distinta fra Core Domestic e International Wholesale) presenta un
andamento dei Ricavi organici in riduzione del -7,4% rispetto all’esercizio 2009, in linea con il trend
registrato nel primo semestre. La componente relativa ai servizi (pari a 19.208 milioni di euro nel 2010)
registra una contrazione pari al -6,6% (rispetto a -6,3% del primo semestre); tale dinamica risente sul
comparto mobile (-8,4% nell’esercizio 2010 rispetto a -7,3% del primo semestre) del forte investimento
fatto sui prezzi per il riposizionamento competitivo delle offerte TIM finalizzato a recuperare quote di
mercato, mentre sul comparto fisso viene confermato il trend di riduzione (-4,3% nell’esercizio 2010
(1) Il tasso di cambio medio, utilizzato per la conversione in euro del real brasiliano (espresso in termini di unità di valuta locale per 1 euro), è pari
nell’esercizio 2010 a 2,33215 e nell’esercizio 2009 a 2,76933. L’impatto della variazione dei tassi di cambio è calcolato applicando al periodo
posto a confronto i tassi di conversione delle valute estere utilizzati per il periodo corrente.
Relazione sulla gestione
Commento ai principali dati economico-finanziari del Gruppo Telecom Italia
22
rispetto a -4,2% del primo semestre). Sulla componente dei terminali (ricavi pari a 867 milioni di euro
nel 2010) si registra un trend di recupero (-22,9% nell’esercizio 2010 rispetto a -29,1% del primo
semestre), dovuto al comparto fisso (-5,0% nell’esercizio 2010 rispetto a -16,6% del primo semestre)
grazie al trend di miglioramento sulle vendite ICT, mentre sul comparto mobile si registra un lieve
peggioramento (-46,9% nell’esercizio 2010 rispetto a -45,8% del primo semestre), ma con un trend in
ripresa nel quarto trimestre (-39,9%) grazie al lancio nell’ultima parte dell’anno delle nuove offerte
internet che hanno comportato un aumento delle vendite di terminali (smartphone e tablet) abilitanti
alla fruizione dei nuovi servizi internet.
Per quanto concerne la Business Unit Brasile, i ricavi organici registrano una crescita nell’esercizio 2010
del 5,1% rispetto all’esercizio 2009 (+2,1% nel primo semestre). I ricavi da servizi confermano il trend
positivo (+5,8% nell’esercizio 2010 in linea con il primo semestre), trainato dalla crescita della customer
base (+9,9 milioni di linee rispetto a fine 2009), mentre sui ricavi da terminali si registra un forte
contenimento del trend di riduzione delle vendite (-4,4% nell’esercizio 2010 rispetto a -39,5% del primo
semestre).
Per un’analisi più dettagliata degli andamenti dei ricavi delle singole Business Unit si rimanda al capitolo
“Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia”.
EBITDA
E’ pari a 11.412 milioni di euro e aumenta, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, di 297
milioni di euro (+2,7%), con un’incidenza sui ricavi del 41,4% (41,3% nell’esercizio 2009). In termini
organici l’EBITDA è sostanzialmente stabile (+0,1%) mentre l’incidenza sui ricavi si incrementa di 1,7
punti percentuali (42,8% nell’esercizio 2010 a fronte del 41,1% nell’esercizio 2009).
Il dettaglio dell’EBITDA e dell’incidenza percentuale del margine sui ricavi, ripartiti per settore operativo,
è il seguente:
(milioni di euro)
Domestic
% sui Ricavi
Brasile
9.393
2010
2009
peso %
peso %
82,3
9.883
46,8
1.801
% sui Ricavi
29,1
Media, Olivetti e Altre Attività
88,9
45,6
15,8
1.255
Variazioni
assolute
%
(490)
(5,0)
1,2 pp
11,3
26,4
546
43,5
2,7 pp
(0,2)
(26)
(0,2)
(1)
3,8
1
-
3
-
(2)
-
Totale consolidato
(esclusa Argentina)
11.168
97,9
11.115
100,0
53
0,5
Argentina
245
% sui Ricavi
30,7
Rettifiche ed Elisioni
Totale consolidato
% sui Ricavi
41,3
2,1
-
-
1,7 pp
245
16,2
(1)
-
-
-
(1)
-
100,0
11.115
100,0
297
2,7
Relazione sulla gestione
Commento ai principali dati economico-finanziari del Gruppo Telecom Italia
41,3
(0,2)
0,4 pp
11.412
41,4
16,6
2,9 pp
(27)
41,7
(2,9)
2,3 pp
Rettifiche ed Elisioni
% sui Ricavi
% organica
0,1 pp
0,1
1,7 pp
23
Il grafico seguente sintetizza le variazioni dell’EBITDA in termini organici:
Ai fini del calcolo dell’EBITDA organico sono stati esclusi Costi e oneri/(Ricavi e proventi) così dettagliati:
(milioni di euro)
Oneri per mobilità ex lege 223/91
Vertenze e transazioni
Costi per servizi della Business Unit Brasile associati
alla risoluzione di un contenzioso
Altri
Totale Costi e oneri/(Ricavi e proventi) netti non organici
2010
2009
Variazione
258
-
258
91
154
(63)
(22)
-
22
40
36
4
389
212
177
Sull’EBITDA hanno in particolare inciso gli andamenti delle voci di seguito analizzate:
Acquisti di materie e servizi
Ammontano a 11.383 milioni di euro, in riduzione di 97 milioni di euro (-0,8%) rispetto all’esercizio
2009 (11.480 milioni di euro). La riduzione è significativamente maggiore (-974 milioni di euro) se si
esclude l’impatto dell’ingresso nel perimetro di consolidamento della Business Unit Argentina (347
milioni di euro l’impatto sull’esercizio 2010) e l’effetto cambio della Business Unit Brasile (+530 milioni
di euro).
Tale riduzione, principalmente relativa alla Business Unit Domestic, ha riguardato tutte le voci di costo
ed in particolare gli acquisti di beni e prodotti destinati alla commercializzazione e le quote di ricavo da
riversare ad altri operatori.
In dettaglio:
(milioni di euro)
2010
2009
Variazione
Acquisti di beni
Quote di ricavo da riversare ad altri operatori e costi di
interconnessione
1.568
1.852
(284)
4.275
4.282
(7)
Costi commerciali e di pubblicità
2.100
2.012
88
Energia, manutenzioni, servizi in outsourcing
1.258
1.254
4
594
572
22
Affitti e locazioni
Altre spese per servizi
Totale acquisti di materie e servizi
% sui Ricavi
Relazione sulla gestione
Commento ai principali dati economico-finanziari del Gruppo Telecom Italia
1.588
1.508
80
11.383
11.480
(97)
41,3
42,7
(1,4) pp
24
Costi del personale
Sono così dettagliati:
(milioni di euro)
2010
2009
Variazione
3.313
3.467
(154)
258
-
258
3.571
3.467
104
Costi del personale società italiane:
Costi e oneri del personale ordinari
Oneri per la procedura di mobilità ex lege n. 223/1991
Totale costi del personale Italia
Totale costi del personale Estero
Totale costi del personale
% sui Ricavi
450
267
183
4.021
3.734
287
14,6
13,9
0,7 pp
La riduzione di 154 milioni di euro della componente ordinaria del costo del personale in Italia è
sostanzialmente dovuta alla contrazione della consistenza media retribuita (-3.237 unità rispetto
all’esercizio 2009, di cui - 565 unità derivanti dall’applicazione dei c.d. “contratti di solidarietà”, in
ambito Telecom Italia S.p.A. e Shared Service Center S.r.l.).
Gli oneri per la procedura di mobilità ex lege n.223/1991, pari a 258 milioni di euro a livello
consolidato, si riferiscono per circa 245 milioni di euro alla Capogruppo Telecom Italia S.p.A. e fanno
seguito della stipula dell’Accordo del 4 agosto 2010 con le Organizzazioni Sindacali, relativo agli
interventi sui livelli occupazionali per gli anni di Piano Industriale 2010–2012, che ha previsto, fra
l’altro, il ricorso ad una nuova procedura di mobilità volontaria per 3.900 unità nel periodo 2010-2012.
Nella definizione dell’accantonamento, si è tenuto conto del costo stimato per la nuova procedura,
nonchè della stima dei maggiori oneri di mobilità, per l’eventuale integrazione del costo dei cessati per
mobilità ante giugno 2010, derivante dall’entrata in vigore della cd. Manovra Economica per lo
slittamento delle finestre pensionistiche. Tali oneri sono correlati all’eventuale mancata manovra di
aggiustamento da parte delle competenti istituzioni, con correlata necessità, per Telecom Italia, di
salvaguardare l’efficacia delle pattuizioni già intervenute.
La restante parte degli oneri di mobilità (13 milioni di euro) riguarda le procedure di Mobilità ex lege
223/91 stipulate con le Organizzazioni Sindacali con le società:
• Shared Service Center il 16 novembre 2010 (2 milioni di euro);
• Telecom Italia Sparkle il 7 dicembre 2010 (7 milioni di euro);
• Olivetti il 30 settembre 2010 (3 milioni di euro);
• Olivetti I-Jet l’11 gennaio 2010 ed Advalso l’8 marzo 2010 (complessivi 1 milione di euro).
Per quanto concerne la componente estera dei costi del personale, hanno principalmente contribuito
all’incremento di 183 milioni di euro l’ingresso della Business Unit Argentina nel perimetro di
consolidamento (114 milioni di euro l’impatto sull’esercizio 2010) e l’effetto cambio positivo della
Business Unit Brasile (+39 milioni di euro).
La consistenza media retribuita è la seguente:
2010
2009
Variazione
Consistenza media retribuita – Italia
57.087
60.324
(3.237)
Consistenza media retribuita – Estero
13.063
9.640
3.423
Totale consistenza media retribuita(1)
70.150
69.964
186
-
2.168
(2.168)
70.150
72.132
(1.982)
(unità equivalenti))
Attività cessate(2)– Estero
Totale consistenza media retribuita - comprese Attività cessate
(1) Comprende personale con contratto di lavoro somministrato: 84 unità medie nell’esercizio 2010 (68 in Italia e 16 all’Estero). Nell’esercizio 2009
comprendeva 316 unità medie (279 in Italia e 37 all’Estero).
(2) Nell’esercizio 2009 il dato si riferisce ad HanseNet Telekommunikation GmbH, ceduta ad inizio 2010.
L’incremento della consistenza media retribuita estera nel 2010 rispetto all’anno precedente è
principalmente dovuto all’ingresso di 3.711 unità per il consolidamento della Business Unit Argentina a
partire dal 13 ottobre 2010.
Relazione sulla gestione
Commento ai principali dati economico-finanziari del Gruppo Telecom Italia
25
L’organico al 31 dicembre 2010 è il seguente:
(unità)
31.12.2010
31.12.2009
Variazione
Organico – Italia
58.045
60.872
(2.827)
Organico – Estero
26.155
10.512
15.643
Totale(1)
84.200
71.384
12.816
-
2.205
(2.205)
84.200
73.589
10.611
Attività cessate (2) – Estero
Totale - comprese Attività cessate
(1) Comprende il personale con contratto di lavoro somministrato: 71 unità al 31.12.2010 e 56 unità al 31.12.2009.
(2) Al 31 dicembre 2009 il dato si riferisce ad HanseNet Telekommunikation GmbH, ceduta ad inizio 2010.
L’incremento dell’organico estero al 31 dicembre 2010, rispetto al 31 dicembre dell’anno precedente, è
principalmente dovuto al consolidamento della Business Unit Argentina (15.650 unità al 31 dicembre
2010).
Altri proventi
Sono così dettagliati:
2010
2009
Variazione
Indennità di ritardato pagamento dei servizi telefonici
72
71
1
Recupero costi del personale, acquisti e prestazioni di servizi
47
46
1
Contributi in conto impianti e in conto esercizio
38
49
(11)
Risarcimenti, penali e recuperi vari
18
30
(12)
Altri proventi
80
84
(4)
255
280
(25)
2010
2009
Variazione
478
565
(87)
80
168
(88)
Contributi e canoni per l’esercizio di attività di telecomunicazioni
484
318
166
Imposte indirette e tasse
200
128
72
Penali, indennizzi per transazioni e sanzioni amministrative
105
73
32
Quote e contributi associativi, elargizioni, borse di studio e stages
24
26
(2)
Altri oneri
51
67
(16)
1.422
1.345
77
(milioni di euro)
Totale
Altri costi operativi
Sono così dettagliati:
(milioni di euro)
Svalutazioni e oneri connessi alla gestione dei crediti
Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri
Totale
Gli altri costi operativi si incrementano rispetto all’esercizio 2009 di 77 milioni di euro, principalmente
per effetto dell’ingresso nel perimetro di consolidamento della Business Unit Argentina (83 milioni di
euro l’impatto sull’esercizio 2010) e dell’incremento della Business Unit Brasile (+121 milioni di euro
comprensivo di un effetto cambio pari a +87 milioni di euro), cui si è contrapposta la riduzione di 140
milioni di euro della Business Unit Domestic.
In particolare:
• le svalutazioni e oneri connessi alla gestione dei crediti si riferiscono per 317 milioni di euro alla
Business Unit Domestic (404 milioni di euro nell’esercizio 2009) e per 133 milioni di euro alla
Business Unit Brasile (153 milioni di euro nell’esercizio 2009);
• gli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri, iscritti principalmente a fronte di vertenze in corso,
si riferiscono per 53 milioni di euro alla Business Unit Domestic (136 milioni di euro nell’esercizio
2009) e per 18 milioni di euro alla Business Unit Brasile (25 milioni di euro nell’esercizio 2009).
Relazione sulla gestione
Commento ai principali dati economico-finanziari del Gruppo Telecom Italia
26
L’incremento di 166 milioni di euro dei Contributi e canoni per l’esercizio di attività di telecomunicazioni
si riferisce principalmente alla Business Unit Brasile, cui contribuisce un effetto cambio positivo di +50
milioni di euro.
Si segnala infine che, relativamente alla Business Unit Domestic, la voce Imposte indirette e tasse
comprende gli oneri per 15,6 milioni di euro relativi al versamento, effettuato nell'esercizio, di IVA
relativa a fatture del periodo 2005-2009 per esportazioni verso operatori sanmarinesi, per le quali la
documentazione fiscale è risultata incompleta.
Ammortamenti
Sono così dettagliati:
(milioni di euro)
2010
2009
Variazione
Ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita
Ammortamento delle attività materiali di proprietà e in leasing
2.216
2.251
(35)
3.331
3.300
Totale
31
5.547
5.551
(4)
All’incremento degli ammortamenti correlato all’ingresso nel perimetro di consolidamento della
Business Unit Argentina (140 milioni di euro l’impatto sull’esercizio 2010) e ai maggiori ammortamenti
della Business Unit Brasile (+ 72 milioni di euro, comprensivi della variazione del cambio Real/Euro di
+195 milioni di euro) si sono contrapposte le riduzioni degli ammortamenti della Business Unit Domestic
(-207 milioni di euro).
Plusvalenze/(Minusvalenze) nette da realizzo di attività non correnti
Le plusvalenze nette dell’esercizio 2010, complessivamente pari a 11 milioni di euro, sono così
dettagliate:
• plusvalenza, al netto dei relativi oneri accessori, per complessivi 19 milioni di euro, connessa al
completamento delle operazioni di cessione di Elettra, realizzate attraverso la vendita di una
delle navi e la successiva cessione della partecipazione da parte della Business Unit DomesticInternational Wholesale;
• plusvalenza, al netto dei relativi oneri accessori, per circa 1 milione di euro, connessa alla
cessione, avvenuta il 5 ottobre 2010, dell’intera partecipazione detenuta in BBNed N.V.;
• altre minusvalenze nette per la cessione di attività non correnti per complessivi 9 milioni di euro.
Nell’esercizio 2009 si erano registrate minusvalenze nette per 59 milioni di euro, riferibili per 39 milioni
di euro alla definitiva dismissione della piattaforma per la gestione del credito del segmento di clientela
consumer fisso della Business Unit Domestic e per 11 milioni di euro alla cessione del 60% di Telecom
Media News S.p.A.
Ripristini di valore/(Svalutazioni) di attività non correnti
Le svalutazioni di attività non correnti, pari a 63 milioni di euro, si riferiscono per 46 milioni di euro alla
svalutazione, effettuata sulla base delle risultanze dell’impairment test, dell’avviamento attribuito alla
Business Unit Media. Per la parte restante comprendono altre svalutazioni di attività immateriali e
materiali, nonché gli accantonamenti per oneri connessi alle operazioni di cessione di BBNed e di
Elettra.
EBIT
E’ pari a 5.813 milioni di euro, con un incremento di 320 milioni di euro rispetto all’esercizio 2009
(+5,8%) e incidenza sui ricavi in incremento di 0,7 punti percentuali (dal 20,4% dell’esercizio 2009 al
21,1% dell’esercizio 2010). La variazione organica dell’EBIT è stata positiva per 315 milioni di euro
(+5,3%) e l’incidenza sui ricavi è cresciuta al 22,6% nell’esercizio 2010 dal 20,6% dell’esercizio 2009.
Relazione sulla gestione
Commento ai principali dati economico-finanziari del Gruppo Telecom Italia
27
Il grafico seguente sintetizza le variazioni dell’EBIT:
Ai fini del calcolo dell’EBIT organico sono stati esclusi Costi e oneri/(Ricavi e proventi) così dettagliati:
2010
2009
Costi e Oneri non organici già dettagliati nell’EBITDA
389
212
177
Minusvalenze (Plusvalenze) da cessione immobili, partecipazioni e
altre attività non correnti e Svalutazioni nette di attività non correnti
(17)
50
(67)
(milioni di euro)
Svalutazione avviamento Business Unit Media
Altri oneri netti
Totale Costi e oneri/(Ricavi e proventi) netti non organici
46
Variazione
46
-
6
(6)
418
268
150
Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e a controllo congiunto
valutate con il metodo del patrimonio netto
E’ così dettagliata:
2010
2009
Variazione
EtecSA
84
54
30
Altre
15
13
2
Totale
99
67
32
(milioni di euro)
La partecipazione in EtecSA (Cuba) è stata classificata a partire dal mese di ottobre 2010 fra le Attività
non correnti destinate ad essere cedute. Di conseguenza la valutazione della partecipazione recepisce,
oltre alla quota del risultato sino al 30 settembre 2010, un ripristino di valore pari a 30 milioni di euro,
rilevato nel limite delle riduzioni per perdite di valore precedentemente rilevate. Tale ripristino è stato
effettuato in conformità all’IFRS 5 in conseguenza della sottoscrizione a fine 2010 degli accordi per la
vendita della partecipazione. La cessione si è perfezionata in data 31 gennaio 2011, per maggiori
dettagli si rimanda alla Nota “Eventi successivi al 31 dicembre 2010” del Bilancio consolidato al 31
dicembre 2010 del Gruppo Telecom Italia.
Saldo altri proventi/(oneri) da partecipazioni
Nell’esercizio 2010 è positivo per 289 milioni di euro e comprende in particolare la rivalutazione, al
netto degli effetti cambio negativi, di 266 milioni di euro della quota di partecipazione già detenuta in
Sofora Telecomunicaciones (50%). In particolare, in conformità con quanto previsto dall’IFRS 3, a
seguito dell’acquisizione del controllo di Sofora Telecomunicaciones, avvenuta il 13 ottobre 2010
attraverso l’acquisto di una ulteriore quota pari all’8% del capitale, la quota precedentemente detenuta
nella partecipata, valutata secondo il metodo del patrimonio netto, è stata rimisurata al Fair Value del
giorno dell’acquisizione del controllo.
Relazione sulla gestione
Commento ai principali dati economico-finanziari del Gruppo Telecom Italia
28
La voce comprende inoltre la plusvalenza netta di 29 milioni di euro realizzata a seguito del
raggiungimento di un accordo transattivo tra il Gruppo Telecom Italia e il Governo Boliviano per la
risoluzione della controversia relativa all’espropriazione, avvenuta il 1° maggio 2008 da parte dello
stesso Governo, della partecipazione detenuta dal Gruppo in Entel Bolivia.
Nell’esercizio 2009 il Saldo altri proventi/(oneri) da partecipazioni era negativo per 51 milioni di euro e
comprendeva la svalutazione di 39 milioni di euro della partecipazione in Italtel Group.
Saldo dei proventi/(oneri) finanziari
E’ così dettagliato:
(milioni di euro)
Valutazione al fair value delle opzioni call sul 50% del capitale
sociale di Sofora Telecomunicaciones
Chiusura anticipata di strumenti derivati
2010
2009
Variazione
-
60
(60)
(9)
22
(31)
Oneri finanziari netti, adeguamenti al fair value di derivati e
sottostanti e altre partite
(2.065)
(2.252)
187
Totale
(2.074)
(2.170)
96
La variazione del saldo dei proventi/(oneri) finanziari ha beneficiato della generale riduzione dei tassi di
interesse e della minore esposizione debitoria netta.
Imposte sul reddito
Sono pari a 548 milioni di euro e registrano una riduzione di 573 milioni di euro rispetto all’esercizio
2009 (1.121 milioni di euro). In particolare, alla sostanziale stabilità delle imposte della Capogruppo
Telecom Italia S.p.A. si è contrapposto il beneficio, da parte della Business Unit Brasile, di circa 700
milioni di euro derivante principalmente dall’iscrizione di imposte differite attive connesse alla
recuperabilità fiscale di perdite pregresse registrate negli anni precedenti e divenute recuperabili sulla
base della prospettiva di utili delle società della Business Unit.
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
Nell’esercizio 2010 la voce, negativa per 7 milioni di euro, comprende oneri connessi ad operazioni di
cessione avvenute negli anni precedenti, mentre nell’esercizio 2009 (-622 milioni di euro) comprendeva
la svalutazione dell’avviamento attribuito alle attività BroadBand in Germania nonché la contribuzione
negativa al consolidato di HanseNet, ceduta a inizio 2010.
Utile dell’esercizio
E’ così dettagliato:
(milioni di euro)
2010
2009
Utile dell’esercizio
3.572
1.596
3.128
2.203
Attribuibile a:
Soci della controllante:
Utile derivante dalle attività in funzionamento
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
Utile dell’esercizio attribuibile ai Soci della Controllante
(7)
(622)
3.121
1.581
451
15
Partecipazioni di minoranza:
Utile derivante dalle attività in funzionamento
Utile da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
Utile dell’esercizio attribuibile alle Partecipazioni di minoranza
Relazione sulla gestione
Commento ai principali dati economico-finanziari del Gruppo Telecom Italia
-
-
451
15
29
Andamento patrimoniale e finanziario consolidato
Struttura patrimoniale
31.12.2010
31.12.2009
Variazione
(a)
(b)
(a-b)
73.153
68.611
4.542
43.912
43.615
297
7.903
6.284
1.619
16.550
15.013
1.537
4.788
3.699
1.089
15.589
16.423
(834)
8.177
7.855
322
132
79
53
-
39
(39)
7.280
8.450
(1.170)
389
1233
(844)
-
81
(81)
389
1.152
(763)
89.131
86.267
2.864
Patrimonio netto
32.610
27.120
5.490
Passivo non corrente
38.450
39.936
(1.486)
Passivo corrente
18.071
18.244
(173)
(milioni di euro)
Attivo
Attivo non corrente
Avviamento
Altre attività immateriali
Attività materiali
Altre attività non correnti
Attivo corrente
Rimanenze di magazzino, Crediti commerciali, vari e altre attività
correnti
Crediti per imposte sul reddito
Partecipazioni
Titoli diversi dalle partecipazioni, Crediti finanziari e altre attività
finanziarie correnti, Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
di natura finanziaria
di natura non finanziaria
Patrimonio netto e passività
Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
-
967
(967)
di natura finanziaria
-
659
(659)
di natura non finanziaria
-
308
(308)
89.131
86.267
2.864
La situazione patrimoniale consolidata al 31 dicembre 2010 comprende i valori della Business Unit
Argentina. In particolare, in conformità con quanto richiesto dall’IFRS 3, tutte le Attività e le Passività del
gruppo Sofora acquisito sono state oggetto di valutazione per la loro iscrizione a Fair Value. Per quanto
la valutazione per il bilancio 2010 sia stata fatta in modo approfondito, come previsto dal principio
contabile, entro i 12 mesi successivi all’operazione tali importi provvisori potranno essere oggetto di
ulteriore affinamento ed eventuale rettifica.
Attivo non corrente
• Avviamento: si incrementa di 297 milioni di euro, per:
– l’iscrizione dell’avviamento di 166 milioni di euro a seguito dell’acquisizione del controllo e il
successivo consolidamento del gruppo Sofora (Business Unit Argentina);
– l’effetto della variazione dei tassi di cambio per complessivi 188 milioni di euro,
principalmente relativo alle società brasiliane;
– la svalutazione di 46 milioni di euro dell’avviamento attribuito alla Business Unit Media,
effettuata sulla base delle risultanze dell’impairment test;
– la riduzione degli avviamenti per la cessione del gruppo BBNed (avviamento di 5 milioni di
euro) e di Elettra (avviamento di 6 milioni di euro).
Relazione sulla gestione
Commento ai principali dati economico-finanziari del Gruppo Telecom Italia
30
•
Altre attività immateriali: si incrementano di 1.619 milioni di euro, da 6.284 milioni di euro di
fine 2009 a 7.903 milioni di euro al 31 dicembre 2010, quale saldo fra le seguenti partite:
– investimenti (+1.781 milioni di euro);
– ammortamenti del periodo (-2.216 milioni di euro);
– ingresso nel perimetro di consolidamento della Business Unit Argentina (+1.807 milioni di
euro);
– dismissioni, differenze cambio, altre variazioni dell’area di consolidamento, riclassifiche ed
altri movimenti (per un saldo netto di +246 milioni di euro).
•
Attività materiali: si incrementano di 1.537 milioni di euro da 15.013 milioni di euro di fine
2009 a 16.550 milioni di euro al 31 dicembre 2010, quale saldo tra:
– investimenti (+2.802 milioni di euro);
– ammortamenti del periodo (-3.331 milioni di euro);
– ingresso nel perimetro di consolidamento della Business Unit Argentina (+1.823 milioni di
euro);
– dismissioni, differenze cambio, altre variazioni dell’area di consolidamento, riclassifiche ed
altri movimenti (per un saldo netto di +243 milioni di euro).
Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
Al 31 dicembre 2010 la partecipazione in EtecSA Cuba, a seguito della decisione di procedere alla sua
cessione, effettivamente avvenuta il 31 gennaio 2011, viene considerata quale partecipazione
destinata ad essere ceduta. Di conseguenza a fine anno l’intero valore della partecipazione, pari 389
milioni di euro, è stata riclassificata nella voce della Situazione patrimoniale–finanziaria: “Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute – di natura non finanziaria”.
Al 31 dicembre 2009 le Attività cessate nette (Discontinued operations) si riferivano ad HanseNet
Telekommunikation GmbH, ceduta a inizio 2010, e comprendevano:
• attività di natura finanziaria per 81 milioni di euro;
• l’avviamento pari a 103 milioni di euro;
• altre attività di natura non finanziaria per 1.049 milioni di euro;
• passività di natura finanziaria per 659 milioni di euro;
• passività di natura non finanziaria per 308 milioni di euro.
Patrimonio netto consolidato
E’ pari a 32.610 milioni di euro (27.120 milioni di euro al 31 dicembre 2009), di cui 28.819 milioni di
euro attribuibili ai Soci della Controllante (25.952 milioni di euro al 31 dicembre 2009) e 3.791 milioni
di euro attribuibili alle partecipazioni di minoranza (1.168 milioni di euro al 31 dicembre 2009).
Più in dettaglio, le variazioni del patrimonio netto sono le seguenti:
(milioni di euro)
A inizio esercizio
Utile complessivo dell'esercizio
2010
2009
27.120
26.328
4.568
1.572
Dividendi deliberati da:
(1.164)
(1.053)
Telecom Italia S.p.A.
(1.029)
(1.029)
(135)
(24)
Altre società del Gruppo
Effetto operazione sul capitale di Telecom Italia Media
47
-
Conversione obbligazioni, assegnazione di strumenti rappresentativi
di patrimonio netto ed acquisto azioni proprie
32
(9)
Variazioni del perimetro di consolidamento ed altre variazioni
A fine esercizio
Relazione sulla gestione
Commento ai principali dati economico-finanziari del Gruppo Telecom Italia
2.007
282
32.610
27.120
31
Indebitamento finanziario netto e flussi finanziari
La composizione dell’indebitamento finanziario netto è la seguente:
Indebitamento finanziario netto
(milioni di euro)
31.12.2010
31.12.2009
Variazione
(a)
(b)
(a-b)
Passività finanziarie non correnti
Obbligazioni
24.589
26.369
(1.780)
Debiti verso banche, altri debiti e passività finanziarie
8.317
8.863
(546)
Passività per locazioni finanziarie
1.442
1.565
(123)
34.348
36.797
(2.449)
Obbligazioni
4.989
3.667
1.322
Debiti verso banche, altri debiti e passività finanziarie
1.661
3.024
(1.363)
(18)
Passività finanziarie correnti(*)
Passività per locazioni finanziarie
Passività finanziarie direttamente correlate ad
Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
Totale debito finanziario lordo
232
250
6.882
6.941
(59)
-
659
(659)
41.230
44.397
(3.167)
Attività finanziarie non correnti
Titoli diversi dalle partecipazioni
Crediti finanziari e altre attività finanziarie
(13)
(15)
2
(1.850)
(1.104)
(746)
(1.863)
(1.119)
(744)
(1.316)
(1.843)
527
665
Attività finanziarie correnti
Titoli diversi dalle partecipazioni
Crediti finanziari e altre attività finanziarie
(438)
(1.103)
(5.526)
(5.504)
(22)
(7.280)
(8.450)
1.170
-
(81)
81
Totale attività finanziarie
(9.143)
(9.650)
507
Indebitamento finanziario netto contabile
32.087
34.747
(2.660)
(619)
(798)
179
31.468
33.949
(2.481)
Totale debito finanziario lordo rettificato
39.383
42.980
(3.597)
Totale attività finanziarie rettificate
(7.915)
(9.031)
1.116
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
Attività finanziarie comprese nelle
Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
Storno valutazione al fair value di derivati e correlate
passività/attività finanziarie
Indebitamento finanziario netto rettificato
Così dettagliato:
(*)
di cui quota corrente del debito a M/L termine:
Obbligazioni
4.989
3.667
1.322
Debiti verso banche, altri debiti e passività finanziarie
919
2.576
(1.657)
Passività per locazioni finanziarie
232
250
(18)
Relazione sulla gestione
Commento ai principali dati economico-finanziari del Gruppo Telecom Italia
32
Le politiche di gestione dei rischi finanziari del Gruppo Telecom Italia tendono alla diversificazione dei
rischi di mercato, alla integrale copertura del rischio di cambio e all’ottimizzazione dell’esposizione ai
tassi di interesse attraverso opportune diversificazioni di portafoglio, attuate anche mediante l’utilizzo di
selezionati strumenti finanziari derivati. Si sottolinea che tali strumenti non hanno fini speculativi e che
hanno tutti un titolo sottostante.
Si evidenzia inoltre che, al fine di determinare la propria esposizione ai tassi di interesse, il Gruppo
definisce una composizione ottimale della struttura di indebitamento tra componente a tasso fisso e
componente a tasso variabile ed utilizza gli strumenti finanziari derivati al fine di tendere alla
prestabilita composizione del debito. Tenuto conto dell’attività operativa del Gruppo, la combinazione
ritenuta più idonea nel medio-lungo termine delle passività finanziarie non correnti è stata individuata,
sulla base del valore nominale, nel range 60% - 70% per la componente a tasso fisso e 30% - 40% per la
componente a tasso variabile.
Nella gestione dei rischi di mercato il Gruppo si è dotato di una “Policy – Linee guida per la gestione del
debito mediante strumenti derivati” ed utilizza principalmente gli strumenti finanziari derivati IRS e
CCIRS.
La volatilità dei livelli di tassi di interesse e cambi, che ha contraddistinto i mercati finanziari a partire
dal quarto trimestre 2008, ha influenzato fortemente la valutazione a mercato (fair value) delle posizioni
in derivati e delle correlate passività/attività finanziarie.
Ciò premesso ed al fine di meglio rappresentare la reale dinamica dell’indebitamento finanziario netto,
già a partire dal consuntivo di giugno 2009 si è ritenuto di presentare, in aggiunta al consueto indicatore
(ridefinito “Indebitamento finanziario netto contabile”), anche una misura denominata “Indebitamento
finanziario netto rettificato”, che esclude gli effetti meramente contabili e non monetari derivanti dalla
valutazione al fair value dei derivati e delle correlate passività/attività finanziarie. La valutazione degli
strumenti finanziari derivati, che hanno tra l’altro l’obiettivo di predeterminare il tasso di cambio e di
interesse dei flussi contrattuali variabili futuri, non comporta infatti un effettivo regolamento finanziario.
Treasury policies
Il Gruppo impiega una varietà di strumenti per finanziare le proprie attività operative e raccogliere
liquidità. Il principale strumento utilizzato sono le emissioni di prestiti obbligazionari, cui si affiancano
linee bancarie committed e non.
Telecom Italia ha una tesoreria centralizzata che opera nell’interesse dell’intero Gruppo:
• allocando la liquidità là dove necessaria,
• raccogliendo la liquidità in eccesso delle società del Gruppo,
• garantendo un adeguato livello di liquidità compatibile con le singole necessità,
• agendo per conto delle proprie controllate nella negoziazione di linee bancarie,
• fornendo servizi di consulenza finanziaria alle proprie controllate.
Tale attività riduce, per le società del Gruppo, la necessità di ricorso alle linee bancarie, e consente di
ottenere dal sistema bancario condizioni più favorevoli mantenendo un controllo costante del cash flow
nonché un più efficiente utilizzo della liquidità in eccesso.
Si segnala che l’acquisto della quota di controllo nel gruppo Sofora, con il conseguente ingresso nel
perimetro di consolidamento del Gruppo Telecom Italia, non ha comportato alcun esborso finanziario
per il Gruppo Telecom Italia. Inoltre la Business Unit Argentina al 31 dicembre 2010 presenta
disponibilità finanziarie per un ammontare netto pari a 86 milioni di euro, mentre presentava un
indebitamento finanziario netto pari a circa 15 milioni di euro alla data di ingresso nel perimetro di
consolidamento.
Relazione sulla gestione
Commento ai principali dati economico-finanziari del Gruppo Telecom Italia
33
Le principali operazioni che hanno inciso sull’andamento dell’indebitamento finanziario netto nel corso
dell’esercio 2010 sono di seguito esposte:
Operating free cash flow netto
(milioni di euro)
2010
2009
Variazione
EBITDA
11.412
11.115
297
Investimenti industriali di competenza
(4.583)
(4.543)
(40)
Variazione del Capitale circolante netto operativo:
(223)
(185)
(38)
Variazione delle rimanenze di magazzino
96
(30)
126
Variazione dei crediti commerciali e dei crediti netti
per lavori su commessa
13
336
(323)
Variazione dei debiti commerciali (*)
(175)
(376)
201
Altre variazioni di crediti/debiti operativi
(157)
(115)
(42)
Variazione dei fondi relativi al personale
73
(173)
246
Variazione dei fondi operativi e Altre variazioni
(466)
84
(550)
Operating free cash flow netto
6.213
6.298
(85)
22,5
23,4
(0,9) pp
% sui Ricavi
(*) Comprende la variazione dei debiti commerciali per attività di investimento.
Oltre a quanto già precedentemente dettagliato con riferimento all’EBITDA, hanno in particolare inciso
sull’andamento dell’operating free cash flow netto dell’esercizo 2010 le seguenti voci:
Relazione sulla gestione
Commento ai principali dati economico-finanziari del Gruppo Telecom Italia
34
Investimenti industriali di competenza
Gli investimenti industriali sono così ripartiti:
(milioni di euro)
2010
2009
peso %
peso %
Variazione
Domestic
3.106
67,8
3.515
77,4
(409)
Brasile
1.216
26,5
964
21,2
252
Media, Olivetti e Altre Attività
76
1,7
64
1,4
12
Rettifiche ed elisioni
(3)
(0,1)
-
-
(3)
Totale consolidato (esclusa Argentina)
4.395
95,9
4.543
100,0
(148)
% sui Ricavi
16,4%
Argentina
16,9%
(0,5) pp
188
4,1
-
-
Totale consolidato
4.583
100,0
4.543
100,0
% sui Ricavi
16,6%
16,9%
188
40
(0,3) pp
Gli investimenti industriali sono pari, nell’esercizio 2010, a 4.583 milioni di euro, con un incremento di
40 milioni di euro rispetto all’esercizio 2009. In particolare alla significativa riduzione degli investimenti
industriali della Business Unit Domestic (-409 milioni di euro; -11,6%), che beneficia anche del
dispiegarsi degli effetti dei piani di riduzione di costi ed investimenti già avviati nel corso del 2009, si è
contrapposto l’ingresso nel perimetro di consolidamento della Business Unit Argentina (+188 milioni di
euro), e l’incremento degli investimenti della Business Unit Brasile che risente, oltre che della variazione
del cambio Real/Euro (+180 milioni di euro), dei maggiori investimenti per lo sviluppo della rete e della
piattaforma IT.
Cessioni di crediti a società di factoring
Le cessioni di crediti a società di factoring, perfezionate nel corso dell’esercizio 2010, hanno comportato
un effetto positivo sull’Indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2010 pari a 1.209 milioni di euro
(1.034 milioni di euro al 31 dicembre 2009).
Variazione dei Fondi operativi e vicenda Telecom Italia Sparkle
Con riferimento alla vicenda Telecom Italia Sparkle si segnala che il 19 luglio 2010, dopo approfondite
valutazioni, anche alla luce di pareri di autorevoli professionisti, la società ha ritenuto opportuno
procedere al pagamento delle sanzioni in misura ridotta (25% anziché al 100% dell’importo irrogato) e
dell’intero ammontare dell’IVA ritenuta indetraibile e dei relativi interessi, per un ammontare
complessivo di 418 milioni di euro.
Il pagamento di detto importo ha comportato il parziale utilizzo del Fondo rischi (pari complessivamente
a 507 milioni di euro) costituito in esercizi precedenti. In particolare, l’operating free cash flow,
nell’ambito della variazione dei fondi operativi, ha recepito un impatto di 389 milioni di euro, mentre la
restante parte (29 milioni di euro) ha comportato un impatto sulle partite di natura non operativa, in
quanto relativa ad interessi finanziari.
A seguito del pagamento, è decaduta la fideiussione bancaria di circa 123 milioni di euro, a suo tempo
rilasciata in favore dell’Amministrazione Finanziaria.
Inoltre nel mese di agosto 2010 è stata accolta l’istanza di Telecom Italia Sparkle di revoca del
sequestro preventivo della somma di 298 milioni di euro (corrispondente al “credito IVA illecitamente
maturato per gli anni di imposta oggetto delle illecite attività contestate”) ordinato dalla Procura di Roma
nel febbraio 2010. Per l’effetto è stato disposto il dissequestro di tali somme, fatto salvo l’importo di 10
milioni di euro che rimane quindi sottoposto a sequestro per esigenze cautelari connesse al
procedimento penale in corso.
Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Nota “Passività potenziali, altre informazioni,
impegni e garanzie” del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 del Gruppo Telecom Italia.
Relazione sulla gestione
Commento ai principali dati economico-finanziari del Gruppo Telecom Italia
35
Hanno inoltre inciso sull’andamento dell’indebitamento finanziario netto nel corso dell’esercizio 2010:
Flusso cessione di partecipazioni e altre dismissioni
Pari a 973 milioni di euro, è essenzialmente relativo:
• per 811 milioni di euro alla cessione di HanseNet, comprensivi del flusso di cassa, negativo per
circa 50 milioni di euro, generato dalla società ceduta dal 1° gennaio 2010 alla data di cessione
(16 febbraio 2010);
• per 35 milioni di euro alle operazioni di cessione di Elettra, comprensivi dell’incasso per la
vendita di una delle navi possedute dalla società e della successiva cessione della
partecipazione stessa;
• per 47 milioni di euro alla cessione di BBNed, comprensivo dell’indebitamento finanziario netto
della società ceduta;
• per 71 milioni di euro al rimborso ricevuto a seguito del raggiungimento di un accordo transattivo
tra il Gruppo Telecom Italia e il Governo Boliviano per la risoluzione della controversia relativa
all’espropriazione, avvenuta il 1° maggio 2008 da parte dello stesso Governo, della
partecipazione detenuta dal Gruppo in Entel Bolivia.
Aumenti di capitale
Ammontano complessivamente a 67 milioni di euro e si riferiscono per 44 milioni di euro all’aumento di
capitale di Telecom Italia Media e per 23 milioni di euro all’aumento di capitale effettuato dalla
Capogruppo Telecom Italia S.p.A. nell’ambito del Piano di azionariato diffuso per i dipendenti.
In particolare:
• l‘aumento di capitale di Telecom Italia Media si è concluso nel mese di giugno 2010, per un
importo complessivo di 239,5 milioni di euro. L’importo di 44 milioni di euro si riferisce alla
quota di aumento di capitale di Telecom Italia Media, già al netto degli oneri accessori
all’operazione, sottoscritta dal mercato, mentre il Gruppo Telecom Italia ha sottoscritto la quota
residua. A seguito dell’operazione, la percentuale di partecipazione del Gruppo Telecom Italia sul
capitale totale di Telecom Italia Media è passata dal 67,96% al 77,42%;
• per quanto concerne l’offerta di azioni ai dipendenti, si precisa che in data 29 luglio 2010 sono
state emesse n. 27.056.139 azioni ordinarie Telecom Italia (pari allo 0,20% del capitale di
categoria e pari all’87% dell’ammontare massimo di 31.000.000 di azioni ordinarie, deliberato
dal Consiglio di Amministrazione del 6 maggio 2010, in esecuzione della delega ricevuta
dall’Assemblea del 29 aprile 2010).
L’offerta di azioni ordinarie ai dipendenti si è svolta dal 28 giugno al 9 luglio 2010 ed ha raccolto
l’adesione di oltre 9.000 dipendenti (pari a circa il 16% degli aventi diritto). Le azioni ordinarie
sono state offerte in sottoscrizione ad un prezzo pari a 0,84 euro, corrispondente alla media
aritmetica dei prezzi ufficiali delle azioni ordinarie Telecom Italia rilevati dal 25 maggio 2010 al
25 giugno 2010 sul Mercato Telematico Azionario, scontata del 10%.
A seguito di tale operazione, la quantità complessiva di azioni ordinarie Telecom Italia emesse è
di 13.407.963.078 e il capitale sociale di Telecom Italia è pari a 10.688.746.056,45 euro.
Flusso oneri finanziari, imposte e altri fabbisogni netti, non operativi
Comprende principalmente il pagamento, effettuato nel corso dell’esercizio 2010, degli oneri finanziari
netti, delle imposte nonchè la variazione dei debiti e crediti di natura non operativa.
Debito finanziario lordo
Obbligazioni
Le obbligazioni al 31 dicembre 2010 sono iscritte per un importo pari a 29.578 milioni di euro (30.036
milioni di euro al 31 dicembre 2009). In termini di valore nominale di rimborso sono pari a 28.329
milioni di euro, con una riduzione di 777 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2009 (29.106 milioni di
euro).
Relazione sulla gestione
Commento ai principali dati economico-finanziari del Gruppo Telecom Italia
36
Relativamente all’evoluzione dei prestiti obbligazionari nel corso dell’esercizio 2010, si segnala quanto
segue:
Valuta
Importo
Data di emissione
Telecom Italia Finance S.A. 107,7 milioni di euro
Floating Rate Notes Euribor 3M + 1,3% scadenza 14/03/2012(1)
Euro
107,715
12/03/2010
Telecom Italia S.p.A. 1.250 milioni di euro 5,25%
scadenza 10/02/2022
Euro
1.250
10/02/2010
(milioni di valuta originale)
Nuove emissioni
(1) Tale emissione deriva dalle condizioni contrattuali previste dal vigente Prestito Obbligazionario Telecom Italia Finance S.A. Euro 118.830.000
Guaranteed Floating Rate Extendable Notes due 2010, al netto di 20 milioni di euro riacquistati dalla società nel corso del 2009. Infatti, secondo
quanto previsto dai Terms and Conditions, i possessori del bond per un valore nozionale di 31.115.000 euro hanno rinunciato alla possibilità di
estendere la scadenza al 2012 e per tale importo si è proceduto al rimborso in data 14 giugno 2010, mentre per l’importo residuo di 107.715.000
euro in data 12 marzo 2010 è stato emesso il prestito obbligazionario di cui sopra denominato “Telecom Italia Finance S.A. Euro 107.715.000
Guaranteed Floating Rate Extendable Notes due 2012” con scadenza 14 marzo 2012.
Valuta
Importo
Data di rimborso
Telecom Italia Capital S.A. 4.875% 700 milioni di dollari,
emissione con garanzia di Telecom Italia S.p.A.
USD
700
1/10/2010
Telecom Italia Finance Floating Rate Notes 138,83 milioni di euro
Euribor 3M+ 1,30%(2)
Euro
138,83
14/06/2010
Telecom Italia S.p.A. Floating Rate Notes 796 milioni di euro Euribor
3M+ 0,20%(3)
Euro
796
07/06/2010
Telecom Italia Capital S.A. 4% 1.250 milioni di dollari,
emissione con garanzia di Telecom Italia S.p.A.
USD
1.250
15/01/2010
Telecom Italia S.p.A. 1,5% 2001-2010 convertibile con premio al
rimborso
Euro
574
01/01/2010
(milioni di valuta originale)
Rimborsi
(2) Al netto di 54 milioni di euro riacquistati dalla società nel corso del 2009.Tale rimborso deriva dalle condizioni contrattuali previste dal vigente
Prestito Obbligazionario Telecom Italia Finance S.A. Euro 118.830.000 Guaranteed Floating Rate Extendable Notes due 2010, al netto di 20 milioni
di euro riacquistati dalla società nel corso del 2009. Infatti, secondo quanto previsto dai Terms and Conditions, i possessori del bond per un valore
nozionale di 31.115.000 euro hanno rinunciato alla possibilità di estendere la scadenza al 2012 e per tale importo si è proceduto al rimborso in
data 14 giugno 2010, mentre per l’importo residuo di 107.715.000 euro in data 12 marzo 2010 è stato emesso il prestito obbligazionario
denominato “Telecom Italia Finance S.A. Euro 107.715.000 Guaranteed Floating Rate Extendable Notes due 2012” con scadenza 14 marzo 2012.
(3) Al netto di 54 milioni di euro riacquistati dalla società nel corso del 2009.
Riacquisti
Come già avvenuto nel 2008 e nel 2009, nel corso dell’esercizio 2010 il Gruppo Telecom Italia ha
riacquistato titoli obbligazionari con l’obiettivo di:
• fornire agli investitori un’ulteriore possibilità di monetizzazione della loro posizione;
• anticipare parzialmente il rimborso di alcune scadenze del debito incrementando in tal modo il
rendimento complessivo della liquidità del Gruppo, senza incorrere in rischi aggiuntivi.
In particolare si segnalano i seguenti riacquisti:
(milioni di valuta originale)
Valuta
Importo
Periodi di riacquisto
Euro
113,432
Gennaio - Maggio
2010
Riacquisti
Telecom Italia Finance S.A. 1.884 milioni di euro 7,50%
scadenza aprile 2011(4)
(4) Nel corso del mese di ottobre 2009 si era già provveduto ad effettuare un buy-back sul titolo per un importo pari a 2,683 milioni di euro.
L’ammontare complessivo del buy-back tra il 2009 ed il 2010 è quindi pari a 116,115 milioni di euro.
Con riferimento al Prestito obbligazionario 2002-2022 di Telecom Italia S.p.A., riservato in sottoscrizione
al personale del Gruppo, si segnala che al 31 dicembre 2010 è pari a 305 milioni di euro (valore
nominale) ed è diminuito di 43 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2009 (348 milioni di euro).
─●─
Relazione sulla gestione
Commento ai principali dati economico-finanziari del Gruppo Telecom Italia
37
Revolving Credit Facility e Term Loan
Nella tabella sottostante sono riportati la composizione e l’utilizzo delle linee di credito sindacate
committed disponibili al 31 dicembre 2010 rappresentate dalla Revolving Credit Facility di complessivi
8 miliardi di euro con scadenza agosto 2014 e dalla nuova linea sindacata revolving di complessivi 1,25
miliardi di euro firmata in data 12 febbraio 2010 con scadenza febbraio 2013. Nel mese di gennaio
2010 è stata rimborsata, utilizzando la disponibilità di cassa, la linea sindacata giunta a scadenza
denominata Term Loan 2010 pari a 1,5 miliardi di euro:
(miliardi di euro)
Term Loan – scadenza 2010
31.12.2010
31.12.2009
Accordato
Utilizzato
Accordato
Utilizzato
1,5
--
--
1,5
Revolving Credit Facility – scadenza 2013
1,25
--
--
--
Revolving Credit Facility – scadenza 2014
8,0
1,5
8,0
1,5
9,25
1,5
9,5
3,0
Totale
Si segnala che la banca Lehman Brothers Bankhaus AG London Branch è Lender della Revolving Credit
Facility - scadenza 2014 con un committment di 19 milioni di euro a fronte dell'importo erogato pari a
3,6 milioni di euro.
Il commitment della banca nell'ambito del Term Loan di 19,9 milioni di euro, importo completamente
erogato, è stato regolarmente rimborsato alla data di scadenza della linea di credito (28 gennaio 2010).
Con riferimento al commitment di Lehman Brothers Bankhaus AG, il Gruppo Telecom Italia non ha
ricevuto comunicazione da Lehman Brothers Bankhaus AG, né da suoi rappresentanti o amministratori
né dall'Agent della committed facility che comportino al momento variazioni rispetto alla situazione
antecedente il fallimento di Lehman Brothers Holding Inc..
In data 14 luglio 2010 è stata accesa una linea di credito bilaterale stand-by per la durata di 18 mesi
(scadenza 13 gennaio 2012) di 120 milioni di euro con Banca Regionale Europea, completamente
utilizzata.
In data 20 dicembre 2010 è stata firmata una linea di credito bilaterale revolving per la durata di 18
mesi (scadenza 19 giugno 2012) di 200 milioni di euro con Unicredit S.p.A., utilizzata per 120 milioni di
euro.
Scadenze delle passività finanziarie e costo medio del debito
La scadenza media delle passività finanziarie non correnti (inclusa la quota del medio lungo termine
scadente entro dodici mesi) è pari a 7,55 anni.
Il costo medio del debito di Gruppo, inteso come costo di periodo calcolato su base annua e derivante
dal rapporto tra oneri correlati al debito ed esposizione media, è pari a circa il 5,2%.
Per quanto riguarda il dettaglio delle scadenze delle passività finanziarie in termini di valore nominale
dell’esborso atteso, come contrattualmente definito, si rimanda a quanto riportato nelle Note “Passività
finanziarie (correnti e non correnti)” e “Gestione dei rischi finanziari” del Bilancio consolidato al 31
dicembre 2010 del Gruppo Telecom Italia.
Attività finanziarie correnti e margine di liquidità
Il margine di liquidità disponibile per il Gruppo Telecom Italia, calcolato come somma della Cassa e altre
disponibilità liquide equivalenti e dei Titoli correnti diversi dalle partecipazioni, ammonta al 31 dicembre
2010 a 6.841 milioni di euro (7.347 milioni di euro al 31 dicembre 2009) e consente, unitamente alle
linee di credito committed, già citate, non utilizzate per un importo complessivo pari a 7,8 miliardi di
euro, un’ampia copertura delle scadenze nel corso dei prossimi 24 mesi. Nonostante l’entità dei
rimborsi di finanziamenti e dei riacquisti di debito effettuati nell’esercizio 2010 (circa 5,8 miliardi di
euro), la dinamica gestionale e le nuove emissioni obbligazionarie hanno consentito il mantenimento di
un adeguato livello di liquidità.
Relazione sulla gestione
Commento ai principali dati economico-finanziari del Gruppo Telecom Italia
38
In particolare:
• Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti per 5.526 milioni di euro (5.504 milioni di euro al
31 dicembre 2009). Le differenti forme tecniche di impiego delle disponibilità liquide al 31
dicembre 2010, di cui Euro Commercial Paper per 215 milioni di euro, sono così analizzabili:
– Scadenze: gli impieghi hanno una durata massima di tre mesi;
– Rischio controparte: gli impieghi delle società europee sono stati effettuati con primarie
istituzioni bancarie, finanziarie e industriali con elevato merito di credito e classe di rating
almeno pari ad A- . Gli impieghi delle società in Sud America sono stati effettuati con primarie
controparti locali;
– Rischio Paese: gli impieghi sono stati effettuati essenzialmente sulle principali piazze
finanziarie europee.
• Titoli diversi dalle partecipazioni per 1.316 milioni di euro (1.843 milioni di euro al 31 dicembre
2009): tali forme di investimento rappresentano un’alternativa all’impiego della liquidità con
l’obiettivo di migliorarne il rendimento. Sono costituiti principalmente da 1.159 milioni di euro di
Buoni del Tesoro italiani acquistati da Telecom Italia S.p.A. (con classe di rating pari ad A per
S&P’s) e 149 milioni di euro di titoli obbligazionari con classe di rating almeno pari a BBB+ con
differenti scadenze, tutte con un mercato di riferimento attivo, cioè facilmente liquidabili.
Nel quarto trimestre 2010 l’indebitamento finanziario netto rettificato è diminuito di 1.517 milioni di
euro. Gli effetti della positiva dinamica gestionale, a cui si aggiunge il consolidamento del gruppo Sofora,
sono stati solo parzialmente assorbiti dai versamenti fiscali.
Indebitamento finanziario netto rettificato
31.12.2010
30.09.2010
Variazione
32.087
33.773
(1.686)
(619)
(788)
169
31.468
32.985
(1.517)
Totale debito finanziario lordo rettificato
39.383
39.335
48
Totale attività finanziarie rettificate
(7.915)
(6.350)
(1.565)
(milioni di euro)
Indebitamento finanziario netto contabile
Storno valutazione al fair value di derivati e correlate
passività/attività finanziarie
Indebitamento finanziario netto rettificato
Così dettagliato:
Relazione sulla gestione
Commento ai principali dati economico-finanziari del Gruppo Telecom Italia
39
Ricerca e Sviluppo
Per quanto concerne le tematiche di “Ricerca e Sviluppo” si rimanda all’apposito paragrafo nell’ambito
della Sezione di Sostenibilità, capitolo Comunità, della presente Relazione sulla gestione.
Eventi successivi al 31 dicembre 2010
Si rimanda all’apposita Nota “Eventi successivi al 31 dicembre 2010” del Bilancio consolidato al 31
dicembre 2010 del Gruppo Telecom Italia.
Evoluzione prevedibile della gestione
per l’esercizio 2011
Per quanto riguarda l’andamento del Gruppo Telecom Italia per l’esercizio in corso, gli obiettivi legati ai
principali indicatori economici, così come definiti dal Piano Industriale 2011-2013, prevedono, per
l’intero anno 2011:
• Ricavi ed EBITDA organici sostanzialmente stabili rispetto al 2010 (considerando la Business
Unit Argentina consolidata per 12 mesi);
• Investimenti industriali pari a circa 4,8 miliardi di euro;
• Indebitamento Finanziario Netto rettificato pari a circa 29,5 miliardi di euro a fine 2011.
Principali rischi ed incertezze
L’evoluzione prevedibile della gestione per l’esercizio 2011 potrebbe essere influenzata da rischi ed
incertezze dipendenti da molteplici fattori, la maggior parte dei quali è al di fuori della sfera di controllo
del Gruppo.
Si indicano di seguito i principali rischi e incertezze concernenti l’attività del Gruppo Telecom Italia
nell’anno 2011.
Andamento macroeconomico
Nel 2011 la crescita dell’economia italiana dovrebbe attestarsi intorno a livelli simili a quelli registrati
nel 2010. Infatti, nonostante le attese di un’ulteriore crescita delle esportazioni, la debolezza della
domanda interna e le politiche di contenimento del debito pubblico influiranno negativamente
sull’intensità della ripresa. I consumi privati in particolare continueranno a risentire di una forte
incertezza sul fronte occupazionale e di un possibile rialzo dei tassi di interesse.
Per quanto concerne il mercato sudamericano, con particolare riferimento a Brasile ed Argentina, nel
2011 si prevede un consolidamento della ripresa registrata nel 2010, dopo la contrazione manifestatasi
a seguito della crisi finanziaria mondiale.
In particolare, in Brasile i livelli di interscambio commerciale nel 2010 hanno superato i livelli raggiunti
prima della crisi finanziaria con l’aumento del peso delle materie prime sul totale delle esportazioni;
un’eventuale caduta dei prezzi delle materie prime potrebbe pregiudicarne la crescita. In generale, l’Asia
e l’Europa rappresentano i principali mercati di esportazione del Paese. Sul versante del mercato
interno, l’importante trend di aumento del reddito disponibile per gli oltre 100 milioni di cittadini di
classe media (segmento C) rappresenta un sostegno alla crescita prospettica del Paese; eventuali
rallentamenti del trend potrebbero riflettersi sulla domanda di servizi di telecomunicazioni.
In Argentina il livello dell’inflazione è cresciuto dal 2005, rimanendo relativamente alto dal 2006 al
2010. Il recente recupero dell’economia potrebbe produrre un incremento dell’inflazione, che potrebbe
dar luogo a un rallentamento dei consumi, inclusi quelli relativi ai servizi di Telecomunicazioni.
Inoltre, in relazione alle elezioni presidenziali del 2011, sussiste un’incertezza sull’evoluzione futura del
contesto politico ed economico del paese.
Relazione sulla gestione
Ricerca e Sviluppo
40
Andamento del mercato delle Telecomunicazioni
Nel mercato Domestico, le Telecomunicazioni si confermano quale settore fondante della società
contemporanea, caratterizzato da un ruolo oramai pervasivo ed imprescindibile, anche grazie al sempre
crescente contributo dei servizi innovativi incentrati sul Broadband sia fisso che mobile, e per questo
limitatamente soggetto ad un andamento pro ciclico. Un’evoluzione del contesto macroeconomico meno
favorevole di quella ad oggi prevedibile potrebbe peraltro incidere sulla capacità di spesa della clientela,
in particolare del segmento Aziende.
In un quadro di elevata concorrenzialità e tasso di innovazione, caratterizzato da una crescente
complessità stimolata anche dalla convergenza tra i mercati TLC, IT, Media e Consumer Electronics,
dinamiche competitive caratterizzate da una particolare aggressività potrebbero dar luogo ad una
pressione sui prezzi dei servizi tradizionali e innovativi. Inoltre nel mercato si vanno affermando nuovi
soggetti (Over the Top) che adottano modelli di business diversi rispetto a quelli degli operatori
tradizionali di telecomunicazioni e che potrebbero perciò erodere quote di ricavo.
Il mercato delle Telecomunicazioni in Brasile è atteso in ulteriore crescita, soprattutto nei comparti della
telefonia mobile, con l’accelerazione della sostituzione Fisso-Mobile, e della banda larga. Il mobile
broadband rappresenta sempre più un’alternativa particolarmente competitiva al fixed broadband, in
relazione sia alle caratteristiche delle reti fisse che alle peculiarità geografiche del Paese. Un’eventuale
evoluzione del contesto macroeconomico e competitivo meno favorevole rispetto a quanto atteso
potrebbe riflettersi in una minor crescita del mercato delle Telecomunicazioni.
Con riferimento al mercato delle Telecomunicazioni in Argentina, per i servizi di telefonia fissa (voce) si
prevede una situazione di stabilità, trattandosi di un mercato sostanzialmente maturo; continua
un’aspettativa di crescita significativa per i servizi Broadband, sia fisso che mobile.
Tuttavia, l’implementazione della number portability in Argentina entro la fine del 2011 può portare a
una crescita del livello di competizione nel business mobile, in quanto potrebbe dar luogo a iniziative
aggressive di customer retention e fidelizzazione da parte degli operatori mobili argentini.
Rischi finanziari
In data 25 gennaio 2011 Telecom Italia S.p.A. ha già provveduto ad attuare operazioni di
rifinanziamento del proprio debito con l’emissione di un prestito di 1.000 milioni di euro, cedola annuale
5,125% e scadenza 25 gennaio 2016.
Il Gruppo Telecom Italia persegue una politica di gestione dei rischi finanziari (rischio di mercato, di
credito e di liquidità) attraverso la definizione, a livello centralizzato, di linee guida alle quali deve essere
ispirata la gestione operativa, l’individuazione degli strumenti finanziari più idonei a soddisfare gli
obiettivi prefissati, il monitoraggio dei risultati conseguiti, l’esclusione del ricorso a strumenti finanziari
derivati di tipo speculativo.
Inoltre, il Gruppo persegue un obiettivo di “adeguato livello di flessibilità finanziaria” espresso dal
mantenimento di un margine di tesoreria, in termini di disponibilità liquide e linee di credito sindacate
committed, che consenta la copertura delle esigenze di rifinanziamento almeno dei successivi 12-18
mesi.
Il particolare contesto dei mercati finanziari ha indotto il Gruppo Telecom Italia ad adottare un
comportamento più prudente rispetto alla policy sopra citata e – alla fine dell’esercizio 2010 – il Gruppo
dispone di un margine di tesoreria in grado di far fronte ai fabbisogni di rimborso del debito dei prossimi
24 mesi. Pertanto, il Gruppo Telecom Italia può attendere il momento più opportuno per accedere al
mercato finanziario. Per ulteriori dettagli si fa rimando all’apposita Nota “Gestione dei rischi finanziari”
del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2010 del Gruppo Telecom Italia.
Relazione sulla gestione
Evoluzione prevedibile della gestione per l’esercizio 2011
41
Tabelle di dettaglio - Dati consolidati
Conto economico separato consolidato
(milioni di euro)
Ricavi
Altri proventi
Totale ricavi e proventi operativi
Acquisti di materie e servizi
Esercizio
2010
Esercizio
2009
Variazioni
(a-b)
(a)
(b)
assolute
27.571
26.894
677
2,5
255
280
(25)
(8,9)
27.826
27.174
652
2,4
%
(11.383)
(11.480)
97
0,8
Costi del personale
(4.021)
(3.734)
(287)
(7,7)
Altri costi operativi
(1.422)
(1.345)
(77)
(5,7)
(135)
(15)
(120)
Variazione delle rimanenze
Attività realizzate internamente
547
515
32
6,2
Risultato operativo ante ammortamenti,
plusvalenze/(minusvalenze) e ripristini di valore/(svalutazioni) di
attività non correnti (EBITDA)
11.412
11.115
297
2,7
Ammortamenti
(5.547)
(5.551)
4
0,1
11
(59)
70
(63)
(12)
(51)
5.813
5.493
320
5,8
47,8
Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non correnti
Ripristini di valore/(Svalutazioni) di attività non correnti
Risultato operativo (EBIT)
Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e a
controllo congiunto valutate con il metodo del patrimonio netto
Altri proventi/(oneri) da partecipazioni
Proventi finanziari
Oneri finanziari
99
67
32
289
(51)
340
3.081
2.561
520
20,3
(5.155)
(4.731)
(424)
(9,0)
23,6
Utile prima delle imposte derivante dalle attività in
funzionamento
4.127
3.339
788
Imposte sul reddito
(548)
(1.121)
573
51,1
Utile derivante dalle attività in funzionamento
3.579
2.218
1.361
61,4
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad
essere cedute
Utile dell'esercizio
(7)
(622)
615
98,9
3.572
1.596
1.976
123,8
3.121
1.581
1.540
97,4
451
15
436
Attribuibile a:
• Soci della Controllante
• Partecipazioni di minoranza
Relazione sulla gestione
Tabelle di dettaglio - Dati consolidati
42
Conto economico complessivo consolidato
Ai sensi dello IAS 1 (Presentazione del bilancio) viene di seguito esposto il prospetto di Conto Economico
Complessivo, comprensivo, oltre che dell’utile del periodo, come da Conto Economico Separato
Consolidato, delle altre variazioni dei movimenti di Patrimonio Netto diverse da quelle con gli Azionisti.
(milioni di euro)
Utile dell'esercizio
(a)
Esercizio
2010
Esercizio
2009
3.572
1.596
(7)
14
Altre componenti del conto economico complessivo:
Attività finanziarie disponibili per la vendita:
Utili (perdite) da adeguamento al fair value
Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato
Effetto fiscale
(b)
5
-
(1)
4
(3)
18
767
(1.504)
(480)
206
Strumenti derivati di copertura:
Utili (perdite) da adeguamento al fair value
Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato
Effetto fiscale
(c)
(77)
363
210
(935)
662
964
18
-
Differenze cambio di conversione di attività estere:
Utili (perdite) di conversione di attività estere
Perdite (utili) di conversione di attività estere trasferiti al conto economico
separato consolidato
Effetto fiscale
(d)
-
-
680
964
Altri Utili (perdite) di imprese collegate e a controllo congiunto valutate con il
metodo del patrimonio netto:
Utili (perdite)
109
(71)
Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato
-
-
Effetto fiscale
-
-
109
(71)
(e)
Totale
Utile complessivo dell'esercizio
(f=b+c+d+e)
996
(24)
(a+f)
4.568
1.572
3.855
1.321
713
251
Attribuibile a:
Soci della Controllante
Partecipazioni di minoranza
Relazione sulla gestione
Tabelle di dettaglio - Dati consolidati
43
Prospetto della situazione patrimoniale–finanziaria consolidata
31.12.2010 31.12.2009
(a)
(b)
(milioni di euro)
Variazioni
(a-b)
Attività
Attività non correnti
Attività immateriali
Avviamento
43.912
43.615
297
7.903
6.284
1.619
51.815
49.899
1.916
15.373
13.717
1.656
1.177
1.296
(119)
16.550
15.013
1.537
Partecipazioni in imprese collegate e a controllo congiunto valutate con il
metodo del patrimonio netto
85
435
(350)
Altre partecipazioni
43
53
(10)
1.863
1.119
744
Altre attività immateriali
Attività materiali
Immobili, impianti e macchinari di proprietà
Beni in locazione finanziaria
Altre attività non correnti
Titoli, crediti finanziari e altre attività finanziarie
Crediti vari e altre attività non correnti
Attività per imposte anticipate
Totale Attività non correnti
(a)
934
893
41
1.863
1.199
664
4.788
3.699
1.089
73.153
68.611
4.542
Attività correnti
Rimanenze di magazzino
Crediti commerciali, vari e altre attività correnti
Crediti per imposte sul reddito
Partecipazioni
Titoli diversi dalle partecipazioni
Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
Sub-totale Attività correnti
387
408
(21)
7.790
7.447
343
132
79
53
-
39
(39)
1.316
1.843
(527)
438
1.103
(665)
5.526
5.504
22
15.589
16.423
(834)
Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
di natura finanziaria
di natura non finanziaria
Totale Attività correnti
Totale Attività
Relazione sulla gestione
Tabelle di dettaglio - Dati consolidati
-
81
(81)
389
1.152
(763)
389
1.233
(844)
(b)
15.978
17.656
(1.678)
(a+b)
89.131
86.267
2.864
44
31.12.2010 31.12.2009
(a)
(b)
(milioni di euro)
Variazioni
(a-b)
Patrimonio netto e Passività
Patrimonio netto
Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante
28.819
25.952
3.791
1.168
2.623
32.610
27.120
5.490
34.348
36.797
(2.449)
Fondi relativi al personale
1.129
1.075
54
Fondo imposte differite
1.027
198
829
78
Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza
Totale Patrimonio netto
(c)
2.867
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti
Fondi per rischi e oneri
Debiti vari e altre passività non correnti
Totale Passività non correnti
(d)
860
782
1.086
1.084
2
38.450
39.936
(1.486)
Passività correnti
Passività finanziarie correnti
Debiti commerciali, vari e altre passività correnti
6.882
6.941
(59)
10.954
11.020
(66)
Debiti per imposte sul reddito
235
283
(48)
Sub-totale Passività correnti
18.071
18.244
(173)
di natura finanziaria
-
659
(659)
di natura non finanziaria
-
308
(308)
-
967
(967)
Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
Totale Passività correnti
Totale Passività
Totale Patrimonio netto e Passività
Relazione sulla gestione
Tabelle di dettaglio - Dati consolidati
(e)
18.071
19.211
(1.140)
(f=d+e)
56.521
59.147
(2.626)
(c+f)
89.131
86.267
2.864
45
Rendiconto finanziario consolidato
Esercizio
2010
Esercizio
2009
3.579
2.218
Ammortamenti
5.547
5.551
Svalutazioni (ripristini di valore) di attività non correnti (incluse partecipazioni)
(116)
27
Variazione netta delle attività (fondo) per imposte anticipate (differite)
(750)
(48)
Minusvalenze (plusvalenze) da realizzo di attività non correnti (incluse
partecipazioni)
(41)
55
Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e a controllo
congiunto valutate con il metodo del patrimonio netto
(milioni di euro)
Flusso monetario da attività operative:
Utile derivante dalle attività in funzionamento
Rettifiche per:
(99)
(67)
Variazione dei fondi relativi al personale
73
(173)
Variazione delle rimanenze
96
(30)
Variazione dei crediti commerciali e dei crediti netti per lavori su commessa
13
336
Variazione dei debiti commerciali
(278)
(995)
Variazione netta dei crediti/debiti per imposte sul reddito
(170)
(1.170)
Variazione netta dei crediti/debiti vari e di altre attività/passività
(981)
(229)
6.873
5.475
Acquisti di attività immateriali per competenza
(1.781)
(2.017)
Acquisti di attività materiali per competenza
(2.802)
(2.526)
(4.583)
(4.543)
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività operative
(a)
Flusso monetario da attività di investimento:
Totale acquisti di attività immateriali e materiali per competenza
Variazione dei debiti per attività d'investimento
Totale acquisti di attività immateriali e materiali per cassa
Acquisizione del controllo in imprese controllate e di rami d'azienda
Disponibilità nette derivanti dall'acquisizione del controllo del gruppo Sofora –
Argentina
103
619
(4.480)
(3.924)
(4)
-
392
-
35
(6)
Variazione dei crediti finanziari e di altre attività finanziarie
502
(692)
Corrispettivo incassato per la cessione del controllo in imprese controllate e di
rami d'azienda, al netto delle disponibilità cedute
180
(13)
Acquisizione /Cessione di altre partecipazioni
Corrispettivo incassato/rimborsato dalla vendita di attività immateriali,
materiali e di altre attività non correnti
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di investimento
(b)
56
66
(3.319)
(4.569)
957
(1.123)
Flusso monetario da attività di finanziamento:
Variazione delle passività finanziarie correnti e altre
Accensione di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente)
Rimborsi di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente)
Corrispettivo pagato per strumenti rappresentativi di patrimonio netto
Incassi per aumenti/rimborsi di capitale (comprese società controllate)
Dividendi pagati
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di finanziamento
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività cessate/attività non
correnti destinate ad essere cedute
(c)
2.007
5.563
(5.842)
(4.260)
-
(11)
67
-
(1.093)
(1.050)
(3.904)
(881)
61
(d)
-
(e=a+b+c+d)
(350)
86
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio dell'esercizio
(f)
5.484
5.226
Differenze cambio di conversione nette sulla cassa e altre disponibilità liquide
equivalenti nette
(g)
148
172
(h=e+f+g)
5.282
5.484
Flusso monetario complessivo
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine dell'esercizio
Relazione sulla gestione
Tabelle di dettaglio - Dati consolidati
46
Informazioni aggiuntive del Rendiconto finanziario consolidato
Esercizio
2010
Esercizio
2009
Imposte sul reddito (pagate)/incassate
(1.392)
(2.301)
Interessi pagati
(3.079)
(3.250)
1.176
1.025
3
4
Esercizio
2010
Esercizio
2009
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento
5.504
5.396
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento
(101)
(190)
81
20
(milioni di euro)
Interessi incassati
Dividendi incassati
Analisi della cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette
(milioni di euro)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio dell'esercizio:
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
-
-
5.484
5.226
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento
5.526
5.504
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento
(244)
(101)
-
81
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine dell'esercizio:
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
Relazione sulla gestione
Tabelle di dettaglio - Dati consolidati
-
-
5.282
5.484
47
Principali dati economico-finanziari ed operativi delle
Business Unit del Gruppo Telecom Italia
I dati del Gruppo Telecom Italia sono esposti in questa Relazione finanziaria annuale sulla base dei seguenti settori
operativi:
• Business Unit “Domestic”: comprende le attività domestiche dei servizi di fonia e dati su rete fissa e mobile per
clienti finali (retail) ed altri operatori (wholesale), le attività del gruppo Telecom Italia Sparkle (International
wholesale), nonché le relative attività di supporto;
• Business Unit “Brasile”: comprende le attività di Telecomunicazioni mobili (TIM Brasil) e fisse (Intelig) in Brasile;
• Business Unit “Argentina”: comprende le attività di Telecomunicazioni fisse (Telecom Argentina) e mobili
(Telecom Personal) in Argentina, e mobili (Nucleo) in Paraguay;
• Business Unit “Media”: comprende attività e gestione di reti Televisive;
• Business Unit “Olivetti”: comprende le attività di realizzazione di sistemi digitali per la stampa, di prodotti per
ufficio e di servizi per l’Information Technology;
• “Altre attività”: comprendono le imprese finanziarie e le altre società minori non strettamente legate al “core
business” del Gruppo Telecom Italia.
A seguito della cessione nel mese di febbraio del 2010 di HanseNet, già classificata fra le Discontinued operations, la
Business Unit European BroadBand non viene più esposta, mentre le altre società della Business Unit sono confluite
nell’ambito delle Altre attività, sino alla loro cessione, avvenuta ad ottobre 2010.
A partire dall’1.1.2010 le società Shared Service Center e HR Services, precedentemente consolidate nelle Altre
attività, sono entrate a far parte del perimetro della Business Unit Domestic. Per omogeneità di confronto, l’informativa
per settore operativo dei periodi posti a confronto è stata coerentemente rielaborata:
Ricavi
(milioni di euro)
Domestic
Brasile
EBITDA
EBIT
Investimenti
Industriali
Personale a fine
esercizio (unità)
2010
2009
2010
2009
2010
2009
2010
2009
2010
2009
20.068
21.663
9.393
9.883
5.162
5.393
3.106
3.515
56.530
59.367
9.783
6.199
4.753
1.801
1.255
685
209
1.216
964
10.114
Argentina
798
-
245
-
105
-
188
-
15.650
-
Media
258
230
13
(9)
(92)
(80)
67
53
777
757
Olivetti
391
350
(19)
(14)
(24)
(19)
5
4
1.090
1.098
64
90
(21)
(3)
(38)
(30)
4
7
39
379
(207)
(192)
-
3
15
20
(3)
-
-
-
27.571
26.894
11.412
11.115
5.813
5.493
4.583
4.543
84.200
71.384
Altre attività
Rettifiche ed Elisioni
Totale consolidato
Relazione sulla gestione
Principali dati economico-finanziari ed operativi delle Business Unit del Gruppo Telecom Italia
48
La tabella seguente riporta i principali dati operativi delle Business Unit del Gruppo Telecom Italia.
31.12.2010
31.12.2009
31.12.2008
Collegamenti alla rete fissa in Italia a fine periodo (migliaia)
17.609
18.525
20.031
Accessi fisici a fine periodo (Consumer + Business) (migliaia)
15.351
16.097
17.352
Pacchetti Pricing voce (migliaia)
5.734
5.417
5.834
Accessi BroadBand in Italia a fine periodo (migliaia)
9.058
8.741
8.134
di cui Accessi BroadBand retail (migliaia)
7.175
7.000
6.754
45,5
44,7
44,8
3,7
3,2
2,5
111,7
110,5
109,3
4,3
4,1
3,9
55.000
55.000
55.000
7.000
7.000
7.000
30.000
30.000
30.000
121,5
134,4
144,3
104,1
115,6
125,3
17,4
18,8
19,0
Consistenza linee a fine periodo (migliaia)
31.018
30.856
34.797
di cui Linee prepagate (migliaia) (1)
24.090
24.398
28.660
0,5
(11,3)
(4,2)
22,0
29,4
23,6
Totale traffico uscente per mese (milioni di minuti)
3.305
2.982
3.054
Totale traffico medio uscente e entrante per mese (milioni di minuti)
4.597
4.260
4.316
19,7
20,0
20,0
51.015
41.102
36.402
FISSO DOMESTICO
Page views Virgilio medie giornaliere nel periodo (milioni)
Visitatori unici medi giornalieri Virgilio (milioni)
Infrastruttura di rete in Italia:
rete di accesso in rame (milioni di km coppia)
rete di accesso e trasporto in fibra ottica (milioni di km fibra)
Infrastruttura di rete all’estero:
Backbone europeo (km fibra)
Mediterraneo (km cavo sottomarino)
Sud America (km fibra)
Totale traffico:
Minuti di traffico su rete fissa (miliardi)
Traffico nazionale
Traffico internazionale
MOBILE DOMESTICO
Variazione delle linee (%)
Churn rate (%) (2)
Ricavo medio mensile per linea (euro) (3)
BRASILE
Consistenza linee a fine periodo (migliaia)
ARGENTINA (*)
Consistenza linee fisse a fine periodo (migliaia)
4.107
4.060
4.010
Consistenza linee mobili a fine periodo (migliaia)
18.211
16.281
14.390
1.380
1.214
1.032
La7 audience share Free to Air (modalità analogica)
(media del periodo, in %)
3,1
3,0
3,1
La7 audience share Free to Air (modalità analogica)
(media ultimo mese del periodo, in %)
3,0
2,9
3,0
Accessi BroadBand a fine periodo (migliaia)
MEDIA
(1) Escluse SIM “not human”.
(2) I dati si riferiscono al totale linee. Il churn rate rappresenta il numero di clienti mobili cessati durante il periodo espresso in percentuale della
consistenza media dei clienti.
(3) I valori sono calcolati sulla base dei ricavi da servizi (inclusi i ricavi da carte prepagate) rapportati alla consistenza media delle linee.
(*) I dati operativi della Business Unit Argentina degli anni 2008 – 2009 sono riportati a solo titolo illustrativo. La Business Unit Argentina è consolidata
nell’ambito del Gruppo Telecom Italia dal 13 ottobre 2010.
Relazione sulla gestione
Principali dati economico-finanziari ed operativi delle Bisiness Unit del Gruppo Telecom Italia
49
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia
Domestic
La Business Unit Domestic opera con consolidata leadership di mercato nell’ambito dei servizi di fonia e
dati su rete fissa e mobile per clienti finali (retail) ed altri operatori (wholesale). In campo internazionale
opera nell’ambito dello sviluppo di reti in fibre ottiche per clienti wholesale (in Europa, nel Mediterraneo
ed in Sud America).
La struttura della Business Unit
Si espone qui di seguito la struttura della Business Unit:
(*) Principali società: Telecom Italia S.p.A., Matrix S.p.A., Telenergia S.p.A., Telecontact Center S.p.A.,
Path.Net S.p.A., HR Services S.r.l., Shared Service Center S.r.l..
In relazione all’organizzazione “customer centric” che il Gruppo Telecom Italia ha adottato nell’ambito
del mercato domestico dal 2009, la modalità di rappresentazione della Business Unit è variata rispetto
a quella presentata sino al bilancio 2008 in cui tali informazioni erano articolate solo per “tecnologia”
fisso-mobile. Per il 2010, vengono ancora riportati i dettagli dei ricavi con la vista anche per tecnologia
fisso-mobile.
I principali dati economico-finanziari della Business Unit sono riportati distinguendo due Cash
Generating Unit (CGU):
• Core Domestic: in tale ambito vengono ricomprese tutte le attività di telecomunicazioni inerenti il
mercato italiano. I ricavi di seguito indicati sono articolati in base alla contribuzione netta di
ciascun segmento di mercato ai risultati della CGU, al netto cioè dei rapporti infrasegmento. I
segmenti di mercato commerciali definiti in base al nuovo modello organizzativo “customer centric” sono indicati di seguito:
- Consumer: il perimetro di riferimento è costituito dall’insieme dei servizi e prodotti di fonia e
internet gestiti e sviluppati per le persone e le famiglie nel fisso e nel mobile, dalla telefonia
pubblica e dal portale/servizi web della società Matrix;
- Business: il perimetro di riferimento è costituito dall’insieme dei servizi e prodotti di fonia,
dati, internet e soluzioni ICT gestiti e sviluppati per la clientela delle PMI (Piccole e medie
imprese) e SOHO (Small Office Home Office) nel fisso e nel mobile;
- Top: il perimetro di riferimento è costituito dall’insieme dei servizi e prodotti di fonia, dati,
internet e soluzioni ICT gestiti e sviluppati per la clientela Top, Public Sector, Large Account
ed Enterprise nel fisso e nel mobile;
- National Wholesale: il perimetro di riferimento è costituito dalla gestione e sviluppo del
portafoglio dei servizi wholesale, regolamentati e non, diretti agli operatori di
telecomunicazione del mercato domestico sia del fisso sia del mobile;
- Other (strutture di supporto): il perimetro di riferimento è costituito da:
− Technology & Operations: servizi relativi allo sviluppo, realizzazione ed esercizio delle
infrastrutture di rete, immobiliari-impiantistiche e dell'information technology, nonchè dei
processi di delivery e assurance dei servizi alla clientela;
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Domestic
50
−
•
Staff & Other: servizi e prestazioni svolte dalle funzioni di Staff e altre attività di supporto
effettuate da società minori del Gruppo anche verso il mercato e le altre Business Unit.
International Wholesale: in tale ambito sono ricomprese le attività del gruppo Telecom Italia
Sparkle che opera nel mercato dei servizi internazionali voce, dati e Internet destinati agli
operatori di telecomunicazioni fissi e mobili, agli ISP/ASP (mercato Wholesale) ed alle aziende
multinazionali attraverso reti proprietarie nei mercati Europei, nel Mediterraneo ed in Sud
America.
Principali dati economico-finanziari
Nelle tabelle seguenti sono riportati i principali risultati conseguiti dalla Business Unit Domestic, a livello
totale e per segmento di clientela/aree di attività, nell’esercizio 2010, posti a confronto con quelli
dell’esercizio 2009. A partire dal 1° gennaio 2010 sono comprese nel perimetro Domestic le società HR
Services e Shared Service Center, le cui attività sono principalmente relative a servizi interni alla
Business Unit. I dati dei periodi posti a confronto sono stati omogeneamente riclassificati.
Business Unit Domestic
(milioni di euro)
2010
2009
Variazioni
(assolute)
%
% organica
Ricavi
20.068
21.663
(1.595)
(7,4)
(7,4)
EBITDA
9.393
9.883
(490)
(5,0)
(2,9)
1,2 pp
2,3 pp
% sui Ricavi
EBIT
% sui Ricavi
Investimenti industriali
Personale a fine esercizio (unità)
46,8
45,6
5.162
5.393
25,7
24,9
(231)
(4,3)
(1,6)
0,8 pp
1,6 pp
3.106
3.515
(409)
(11,6)
56.530
59.367
(2.837)
(4,8)
2010
2009
Core Domestic
(milioni di euro)
Variazioni
(assolute)
Ricavi (1)
%
% organica
19.065
20.580
(1.515)
(7,4)
(7,4)
Consumer
9.739
10.999
(1.260)
(11,5)
(11,5)
Business
3.509
3.730
(221)
(5,9)
(6)
Top
3.511
3.688
(177)
(4,8)
(4,8)
National Wholesale
2.076
1.996
(80)
(4)
(3,7)
230
167
(63)
n.s.
n.s.
9.104
9.549
(445)
(4,7)
(2,6)
1,4 pp
2,5 pp
Other
EBITDA
% sui Ricavi
EBIT
% sui Ricavi
Investimenti industriali
Personale a fine esercizio (unità)
47,8
46,4
4.967
5.189
26,1
25,2
(222)
(4,3)
(1,2)
0,9 pp
1,8 pp
3.027
3.427
(400)
(11,7)
55.475
58.098
(2.623)
(4,5)
(1) I valori sono indicati al netto dei rapporti infrasegmento.
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Domestic
51
International Wholesale
(milioni di euro)
2010
2009
Variazioni
(assolute)
%
% organica
(8,4)
Ricavi
1.569
1.710
(141)
(8,2)
di cui verso terzi
1.099
1.208
(109)
(9,0)
(9,2)
EBITDA
300
350
(50)
(14,3)
(12,2)
% sui Ricavi
19,1
20,5
(1,4 pp)
(0,9 pp)
EBIT
194
209
% sui Ricavi
12,4
12,2
Investimenti industriali
Personale a fine esercizio (unità)
(15)
(7,2)
(12,3)
0,2 pp
(0,5 pp)
82
122
(40)
(32,8)
1.055
1.269
(214)
(16,9)
Ricavi
Relativamente ai segmenti di mercato si segnalano, nel corso dell’esercizio 2010, le seguenti dinamiche
rispetto all’anno 2009:
• Consumer: il segmento Consumer presenta una riduzione dei ricavi pari a 1.260 milioni di euro
(-11,5%), di cui 1.003 milioni di euro (-9,5%) relativi a ricavi da servizi e 257 milioni di euro a
ricavi da vendita prodotti. La riduzione dei ricavi da servizi è quasi interamente riconducibile alla
diminuzione dei ricavi da servizi tradizionali voce, in particolare su fonia Fisso (-394 milioni di
euro, di cui -212 milioni sul traffico e -123 milioni sui ricavi da accesso) e su voce uscente
Mobile (-486 milioni di euro). Il mercato Consumer continua infatti ad essere caratterizzato da
accese dinamiche competitive, a fronte delle quali sono state avviate, già a fine 2009, nuove
politiche commerciali finalizzate al recupero di competitività dell’offerta tramite schemi tariffari
più chiari e convenienti. Grazie a tali azioni nel corso dell’anno è stata arrestata la contrazione
della customer base, creando i presupposti per un miglioramento del trend nei prossimi mesi. La
contrazione di fatturato è inoltre attribuibile anche all’andamento dei ricavi da terminazione
(-168 milioni di euro, di cui -111 milioni di euro riconducibile all’effetto della riduzione delle
tariffe) e da messaging Mobile (-84 milioni di euro, a fronte delle stesse dinamiche suindicate
per i ricavi voce uscente). Sui servizi Internet si registra invece una variazione positiva rispetto al
2009, grazie alla continua crescita dei servizi BroadBand sia sul Fisso (+75 milioni di euro di
ricavi da accesso ADSL), sia sul Mobile (+47 milioni di euro);
• Business: il segmento Business presenta una riduzione dei ricavi pari a 221 milioni di euro
(-5,9%) confermando il trend di graduale recupero già osservato nei trimestri precedenti e
migliorando sensibilmente rispetto alla riduzione registrata nel precedente esercizio (-9,6%). Tale
miglior andamento, più incisivo nel comparto fisso che in quello mobile, è frutto delle politiche
commerciali, avviate già nella seconda metà del 2009, in particolare con il brand Impresa
Semplice, orientate al contenimento dell’erosione della Customer Base sia del fisso che del
mobile e ad una maggiore qualità dei clienti acquisiti. Nel comparto Fisso, gli Accessi Fonia
presentano una contrazione annua pari a circa 106.000 accessi, in riduzione rispetto al 2009
(-235.000 accessi circa), di cui 27.000 circa nel quarto trimestre. Gli Accessi Broadband
registrano un incremento annuo di 67.000 (+38.000 nel 2009), di cui 12.000 circa nel quarto
trimestre. Nel comparto Mobile l’incremento annuo è pari a 294.000 linee, di cui 73.000 nel
quarto trimestre;
• Top: il segmento Top presenta una riduzione dei ricavi pari a 177 milioni di euro (-4,8%) con un
trend di graduale recupero rispetto ai trimestri precedenti grazie, in particolare, al livello
sostenuto delle vendite di prodotti, fenomeno ricorrente nelle dinamiche commerciali dell’ultimo
trimestre. I ricavi del Fisso presentano una contrazione del 7,8% dovuta all’andamento dei
comparti Fonia e Dati che più risentono della difficoltà del quadro macroeconomico complessivo
e della crescente pressione sui prezzi. Il comparto ICT, di contro, evidenzia segnali di sostanziale
tenuta grazie ad offerte personalizzate rispetto alle esigenze dei clienti. Nel comparto Mobile si
conferma la dinamica di crescita dei ricavi (+7,8%) sostenuta sia dalla continua espansione della
Customer Base che dalla crescita dei VAS (+16,4% circa).
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Domestic
52
•
National Wholesale: l’incremento dei ricavi (+80 milioni di euro, +4,0%) è generato dalla crescita della
customer base degli OLO (Other Licensed Operators) sui servizi Unbundling del Local Loop, Wholesale Line
Rental e Bitstream.
Ricavi International Wholesale
Nel corso dell’esercizio 2010 International Wholesale (Gruppo Telecom Italia Sparkle) ha realizzato ricavi pari a 1.569
milioni di euro, in flessione di 141 milioni di euro (-8,2%) rispetto allo stesso periodo del 2009. La flessione è quasi
interamente ascrivibile al business fonia (-132 milioni di euro), che sconta sia la forte pressione sui prezzi indotta dalla
competitività di mercato, sia le azioni di razionalizzazione del settore basate su un approccio più selettivo del
portafoglio clienti. Sono sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente i ricavi IP&Data, mentre si presentano in
leggera crescita i ricavi Multinational Client Services. Si rammenta che il 30 settembre 2010 è stata ceduta la società
Elettra che ha pertanto contribuito ai ricavi di International Wholesale solo per i primi 9 mesi del 2010 e non per
l’intero esercizio come nel 2009 (la contribuzione ai ricavi del Gruppo nel quarto trimestre 2009 era stata pari a 9
milioni di euro).
─●─
Oltre alla vista sintetica per segmento di mercato sopra riportata, in continuità con quanto esposto nelle Relazioni
finanziarie annuali ed infrannuali dei periodi precedenti, vengono di seguito fornite le informazioni commerciali
articolate per tecnologia (fisso e mobile).
Si riporta di seguito il dettaglio dei ricavi della Business Unit articolato per tecnologia e per segmento di mercato:
2010
(milioni di euro)
2009
Variazioni %
Segmento di mercato
Totale
Fisso(*)
Mobile(*)
Totale
Fisso(*)
Mobile(*)
Totale
Fisso(*)
Mobile(*)
Consumer
9.739
4.674
5.275
10.999
5.037
6.251
(11,5)
(7,2)
(15,6)
Business
3.509
2.336
1.220
3.730
2.472
1.315
(5,9)
(5,5)
(7,2)
Top
3.511
2.724
887
3.688
2.956
823
(4,8)
(7,8)
7,8
National Wholesale
2.076
2.934
234
1.996
2.758
194
4,0
6,4
20,6
Other (Strutture di supporto)
230
201
76
167
174
14
n.s.
n.s.
n.s.
19.065
12.869
7.692
20.580
13.397
8.597
(7,4)
(3,9)
(10,5)
International Wholesale
1.569
1.569
1.710
1.710
(8,2)
(8,2)
Elisioni
(566)
(322)
(627)
(368)
n.s.
n.s.
20.068
14.116
21.663
14.739
(7,4)
(4,2)
Totale Core Domestic
Totale Domestic
7.692
8.597
(10,5)
(*) Nella visione per tecnologia fisso – mobile i valori esposti sono al lordo delle elisioni intersettoriali.
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Domestic
53
Ricavi Telecomunicazioni Fisse
Nell’anno 2010 i ricavi sono pari a 14.116 milioni di euro e presentano una riduzione rispetto all’anno
precedente di 623 milioni di euro (-4,2%). A livello organico, la variazione dei ricavi è negativa per 635
milioni di euro (-4,3%). Tale andamento è principalmente ascrivibile alla riduzione della Fonia
tradizionale, solo in parte compensata dalla crescita di Internet.
Al 31 dicembre 2010 la consistenza degli accessi retail è di 15,4 milioni; si segnala il miglioramento del
trend di riduzione delle linee nel quarto trimestre 2010 (-233.000 linee) rispetto al corrispondente
periodo del 2009 (-260.000); in totale la riduzione delle linee per l’anno 2010 è stata pari a 746.000,
inferiore di 509.000 rispetto al 2009 (-1.255.000).
Aumenta il portafoglio clienti Wholesale che ha raggiunto circa 6,8 milioni di accessi (+613.000 rispetto
al 31 dicembre 2009).
Il portafoglio complessivo BroadBand, al 31 dicembre 2010, è pari a circa 9,1 milioni di accessi
(+317.000 rispetto al 31 dicembre 2009), di cui circa 1,9 milioni wholesale.
Il grafico seguente sintetizza l’andamento dei ricavi delle principali aree di business:
Fonia Retail
(milioni di euro)
2010
2009
peso %
Variazioni
peso %
assolute
%
(13,5)
Traffico
2.358
38,4
2.726
40,1
(368)
Accesso
3.262
53,2
3.491
51,3
(229)
(6,6)
177
2,9
207
3,0
(30)
(14,5)
VAS Fonia
Prodotti Fonia
Totale Fonia retail
336
5,5
380
5,6
(44)
(11,6)
6.133
100,0
6.804
100,0
(671)
(9,9)
I ricavi di questa area di business risentono, su tutti i segmenti di mercato, della fisiologica riduzione
della base clienti, peraltro in costante rallentamento grazie anche al lancio delle nuove offerte “Voce
senza limiti” sul segmento Consumer. A ciò si aggiunge l’effetto sostituzione del Fisso con il Mobile e la
riduzione delle tariffe regolamentate di terminazione fisso-mobile. Si segnala comunque che la
contrazione dei ricavi da accesso nel comparto retail (-229 milioni di euro) è in parte compensata, nel
business domestico, dallo sviluppo dei servizi Wholesale nazionali (+95 milioni di euro sulla componente
dei Servizi Intermedi Regolamentati quali Unbundling del Local Loop e Wholesale Line Rental).
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Domestic
54
Internet
(milioni di euro)
2010
2009
peso %
Totale Internet
di cui contenuti/portale
Variazioni
peso %
assolute
%
1.751
100,0
1.707
100,0
44
2,6
117
6,7
144
8,4
(27)
(18,8)
I ricavi sono pari a 1.751 milioni di euro, in aumento di 44 milioni di euro (+2,6%) rispetto al 2009,
grazie alla crescita del BroadBand il cui portafoglio complessivo di accessi retail sul mercato domestico
ha raggiunto i 7,2 milioni, con una crescita rispetto a fine 2009 di 175.000 unità; la clientela che
aderisce ad offerte Flat ha raggiunto un’incidenza dell’86% (83% a fine 2009) anche grazie allo sviluppo
delle nuove offerte, rivolte al segmento Consumer, “Internet senza limiti” e “Tutto senza limiti”. La
decrescita dei ricavi sulla componente contenuti/portale (-27 milioni di euro, -18,8% rispetto al 2009) è
imputabile principalmente alla contrazione dei ricavi da rivendita dei contenuti (a partire da luglio 2010
sono venuti a scadenza, e non più rinnovati, i contratti attivi/passivi stipulati sui diritti calcio) e in misura
minore alla riduzione dei ricavi per acquisti di contenuti sul portale “Rosso Alice” e sulla piattaforma
IPTV. Nel corso del 2010 è stata avviata una rivisitazione complessiva della strategia dell’offerta sui
contenuti che sarà basata - mediante il lancio del nuovo prodotto/servizio “Cubo Vision” - su un
approccio integrato “IPTV-OTTV” ed estesa a tutti i clienti Adsl, con accordi di fornitura basati su un
modello di revenue share.
Business Data
(milioni di euro)
2010
2009
peso %
Variazioni
peso %
assolute
%
Leased Lines
163
9,8
190
11,0
(27)
(14,2)
Trasmissione Dati
473
28,7
505
29,2
(32)
(6,3)
Prodotti dati
201
12,1
204
11,8
(3)
(1,5)
ICT
818
49,4
831
48,0
(13)
(1,6)
(1,4)
di cui Servizi ICT
503
510
(7)
di cui Prodotti ICT
315
321
(6)
(1,9)
(75)
(4,3)
Totale Business Data
1.655
100,0
1.730
100,0
I ricavi del comparto Business Data diminuiscono, rispetto al 2009, di 75 milioni di euro (-4,3 %) e
riflettono sia l’attuale congiuntura economica negativa sia la contrazione dei prezzi sui business
tradizionali delle leased lines e trasmissione dati. In particolare, sul comparto ICT la riduzione dei ricavi è
pari a 13 milioni di euro (-1,6%) a causa della flessione sia nelle vendite di prodotti (-6 milioni di euro,
legata alla politica di focalizzazione sui ricavi a più alta marginalità), sia nei servizi (-7 milioni di euro). Il
fenomeno alla base della decrescita registrata sui Servizi (-1,4%) è la contrazione della spesa aziendale
anche nel comparto ICT in relazione alla difficile condizione del contesto economico complessivo; in
particolare le aziende hanno applicato strategie di efficienza che coniugano minori costi e livello
tecnologico più elevato, contesto favorevole alla diffusione di servizi su piattaforme proprietarie come ad
esempio il Cloud Computing, obiettivo strategico dell’Azienda per i prossimi anni.
Wholesale
(milioni di euro)
2010
2009
peso %
Variazioni
peso %
assolute
%
National Wholesale
3.053
73,2
2.888
70,1
165
5,7
International Wholesale (*)
1.118
26,8
1.229
29,9
(111)
(9,0)
Totale Wholesale
4.171
100,0
4.117
100,0
54
1,3
(*) Comprende il fatturato verso il mercato terzo e verso la componente Telecomunicazioni Mobili domestiche.
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Domestic
55
Il portafoglio clienti gestito dalla divisione Wholesale nazionale di Telecom Italia ha raggiunto a fine
2010 i 6,8 milioni di accessi per i servizi di fonia e circa 1,9 milioni per i servizi BroadBand.
Complessivamente i ricavi da servizi Wholesale nazionale presentano rispetto all’anno 2009 una
crescita di 165 milioni di euro (+5,7%). L’evoluzione dei ricavi di questo comparto è correlata allo
sviluppo della base clienti degli operatori alternativi servita attraverso le diverse tipologie di accesso.
Ricavi Telecomunicazioni Mobili
I ricavi delle Telecomunicazioni Mobili dell’anno 2010 sono stati pari a 7.692 milioni di euro con una
flessione di 905 milioni di euro (-10,5%) rispetto al 2009: i ricavi da servizi hanno registrato una
riduzione dell’8,4% mentre i ricavi da prodotti del 46,9%.
Al 31 dicembre 2010 il numero delle linee mobili di Telecom Italia è pari a circa 31,0 milioni, in crescita
di 162.000 linee rispetto al 31 dicembre 2009, dopo diversi anni di calo. Il grafico seguente sintetizza
l’andamento delle principali tipologie di ricavi:
Fonia uscente
I ricavi sono pari a 4.033 milioni di euro e diminuiscono, rispetto al 2009, di 550 milioni di euro
(-12,0%). Le politiche commerciali avviate nel quarto trimestre del 2009, indirizzate a ricondurre l’offerta
su livelli maggiormente competitivi stimolando, in particolare, il traffico all’interno della community dei
clienti TIM, non hanno ancora visto un recupero di volumi tale da compensare la riduzione dei prezzi. E’
da rilevare come rispetto ai primi nove mesi del 2010, dove si era registrata una variazione del -12,5%
dei ricavi a fronte di una crescita dei volumi di traffico del +6,7%, nel quarto trimestre si evidenzia un
miglioramento del trend con una variazione dei ricavi del -10,2% ed una crescita dei volumi di traffico
del +20,1%.
Fonia entrante
I ricavi, pari a 1.358 milioni di euro, registrano una diminuzione, rispetto al 31 dicembre 2009, di
152 milioni di euro (-10,1%) principalmente per effetto della riduzione dei prezzi di terminazione su rete
mobile (-142 milioni di euro nel comparto retail).
Servizi a valore aggiunto (VAS)
I ricavi sono pari a 2.045 milioni di euro e registrano un incremento del 1,1% rispetto al 2009. Tale
crescita è principalmente attribuibile ai VAS interattivi (+8,4%), grazie specialmente all’apporto dei ricavi
da Browsing (+13,2%). L’incidenza dei ricavi VAS sui ricavi da servizi è pari al 27,5%, rispetto al 25% dei
due anni precedenti.
Vendita terminali
I ricavi sono pari a 256 milioni di euro e diminuiscono di 226 milioni di euro (-46,9%) rispetto all’anno
2009. A fronte di una strategia di razionalizzazione del portafoglio prodotti finalizzata al recupero di
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Domestic
56
redditività e della forte pressione competitiva del mercato “libero” sui terminali mobili che ha
caratterizzato i primi undici mesi dell’anno 2010, nel mese di dicembre si registra un’inversione del
trend dovuto principalmente al lancio delle nuove offerte internet che hanno comportato un aumento
delle vendite di device di ultima generazione (smartphone e tablet). Per il 2011 si prevede il
consolidamento di tale dinamica con una crescita e sempre una maggiore incidenza di vendite di
terminali abilitanti alla fruizione dei nuovi servizi internet.
EBITDA
─●─
L’EBITDA della Business Unit Domestic dell’esercizio 2010 è pari a 9.393 milioni di euro e registra una
riduzione di 490 milioni di euro rispetto all’anno 2009 (-5,0%). L’incidenza sui ricavi è pari al 46,8%, in
aumento di 1,2 punti percentuali rispetto all’esercizio 2009. La contrazione dei ricavi è in parte
compensata dal selettivo controllo della spesa commerciale e dal rigoroso contenimento dei costi fissi.
L’EBITDA organico è pari a 9.774 milioni di euro (-290 milioni di euro, -2,9% rispetto all’esercizio 2009),
l’incidenza sui ricavi è pari al 48,7% (46,4% nel 2009).
In dettaglio:
(milioni di euro)
2010
2009
Variazione
EBITDA su base storica
9.393
9.883
(490)
Differenze Cambio
-
4
(4)
Differenze area di consolidamento
-
(2)
2
381
179
202
91
154
(63)
254
-
254
Oneri (proventi) non organici
Vertenze e transazioni
Oneri per mobilità ex lege 223/91
Altri
EBITDA comparabile
36
25
11
9.774
10.064
(290)
2009
Variazione
(1.209)
Relativamente alle dinamiche di costo si evidenzia quanto segue:
(milioni di euro)
2010
Acquisti di materie e servizi
7.131
8.340
Costi del personale
3.473
3.370
103
709
849
(140)
Altri costi operativi
In particolare:
• gli acquisti di materie e servizi, in diminuzione di 1.209 milioni di euro (-14,5%) rispetto al 2009.
Tale contrazione è principalmente ascrivibile alle minori quote da riversare ad altri operatori per
effetto sia dello sviluppo delle offerte sulla “Community TIM” sia della riduzione delle tariffe di
terminazione delle chiamate vocali sulla rete di altri operatori da rete fissa e mobile. A ciò si
aggiunge la riduzione dei costi relativi ai prodotti per la rivendita, in particolare dei terminali in
relazione alla nuova politica commerciale sul mobile, e la contrazione delle spese commerciali
per l’acquisizione della clientela, grazie alla strategia di focalizzazione dello sforzo commerciale
sui clienti a maggior valore. Anche sul fronte dei costi fissi è stata attuata l’efficace azione di
contenimento e razionalizzazione già intrapresa nei precedenti esercizi;
• i costi del personale aumentano di 103 milioni di euro rispetto all’esercizio 2009; a fronte della
riduzione della componente ordinaria del costo del personale per 151 milioni di euro, dovuta
sostanzialmente alla contrazione della consistenza media dell’organico (-3.148 unità rispetto al
31.12.2009, di cui - 565 unità relative ai c.d. “contratti di solidarietà” in ambito Telecom Italia
S.p.A. e Shared Service Center), sono stati sostenuti maggiori oneri per la procedura di mobilità
ex lege n. 223/1991, pari a 254 milioni di euro, a seguito dell’accordo firmato con le OO.SS da
Telecom Italia S.p.A. in data 4 agosto 2010, da Telecom italia Sparkle il 7 dicembre 2010 e da
Shared Service Center il 16 novembre 2010;
• gli altri costi operativi diminuiscono di 140 milioni di euro rispetto al 2009, principalmente per la
diminuzione delle svalutazioni e oneri connessi alla gestione del credito.
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Domestic
57
EBIT
E’ pari a 5.162 milioni di euro e registra un decremento di 231 milioni di euro (-4,3%) rispetto
all’esercizio 2009, con un’incidenza sui ricavi pari al 25,7% (24,9% nel 2009). L’andamento dell’EBIT,
rispetto a quanto evidenziato nel commento dell’EBITDA, beneficia della riduzione degli ammortamenti
per 207 milioni di euro, a seguito delle minori consistenze ammortizzabili per la riduzione degli
investimenti verificatasi negli ultimi esercizi.
La variazione organica dell’EBIT è negativa per 87 milioni di euro (-1,6% rispetto al 2009) con
un‘incidenza sui ricavi pari al 27,5% (25,9% nell’esercizio 2009) ed è così dettagliata:
(milioni di euro)
2010
2009
Variazione
EBIT su base storica
5.162
5.393
(231)
Differenze Cambio
-
2
(2)
363
217
146
Oneri non organici già dettagliati nell’EBITDA
381
179
202
Plusvalenza su attività non correnti e partecipazioni
(19)
-
(19)
(38)
Oneri (proventi) non organici
Svalutazioni attività immateriali
Altri
EBIT comparabile
-
38
1
-
1
5.525
5.612
(87)
In particolare, si segnala che la plusvalenza, al netto dei relativi oneri accessori, per complessivi 19
milioni di euro, è connessa al completamento delle operazioni di cessione dell’intera quota di
partecipazione (pari al 70%) di Elettra, realizzata attraverso la vendita di una delle navi e la successiva
cessione della partecipazione da parte della Business Unit International Wholesale.
Investimenti industriali
Sono pari a 3.106 milioni di euro con una riduzione di 409 milioni di euro rispetto all’esercizio 2009,
principalmente dovuta all’impatto dell’acquisto nel 2009 di parte delle frequenze IPSE (89 milioni di
euro) ed al proseguimento dei piani di ottimizzazione e razionalizzazione investimenti in particolare su
Piattaforme di Rete, Piattaforme di Servizio, IT e Service Creation. Ha inoltre contribuito alla riduzione la
nuova politica commerciale sui terminali mobili, più selettiva e focalizzata su clienti ad alto valore.
L’incidenza degli investimenti industriali sui ricavi è pari al 15,5% (16,2% nell’esercizio 2009).
Personale
Il personale è pari a 56.530 unità, in riduzione di 2.837 unità rispetto al 31 dicembre 2009; include 8
unità con contratto di lavoro somministrato (5 unità al 31 dicembre 2009).
Sviluppi commerciali
TOP Clienti Privati
• Monte dei Paschi di Siena: il progetto si riferisce alla rivisitazione del contratto dei servizi di
trasmissione dati e outsourcing del Monte dei Paschi di Siena e all’acquisizione della rete del
cliente Banca Antonveneta. Il contratto ha una durata di 3 anni e mezzo per un valore
complessivo di 57 milioni di euro.
• INTESA SANPAOLO: il progetto si riferisce alla gara per il rinnovo dell’accordo sui servizi fissi di
TLC (fonia, dati e outsourcing). Il nuovo contratto ha una durata di quattro anni per un valore
globale di circa 140 milioni di euro.
• Assicurazioni Generali: in settembre è stato firmato con Generali Business Solutions il contratto
per la “Reingegnerizzazione del Data Center Generali” di Mogliano Veneto. Il contratto prevede il
Facility Management Outsourcing del Mainframe cliente e l’housing delle macchine “Open”, con
la creazione di un campus geografico fra il sito cliente di Mogliano Veneto e il Data Center
Telecom Italia di Padova. La “produzione” informatica del gruppo Generali si appoggerà quindi
alle macchine allocate su entrambi i siti e funzionanti in parallelo, collegati tra loro da linee dati a
larga banda in fibra ottica. L’architettura informatica e di network così progettata presenta
caratteristiche altamente innovative di funzionalità, e sfrutta le potenzialità dei Data Center
Telecom Italia, che costituiscono uno dei tasselli fondamentali nella proposizione dell’offerta
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Domestic
58
•
•
•
Cloud Computing di Telecom Italia (la”Nuvola Italiana”). Il contratto ha una durata di 10 anni per
un valore complessivo di 188 milioni di euro.
Cliente UBI Banca: è stato firmato con il Cliente UBI un contratto di 5 anni relativo ad
Outsourcing Printing Services. Il contratto prevede l’installazione presso le oltre 2.100 filiali del
Gruppo UBI e presso le sedi direzionali di 5.700 macchine fotocopiatrici di nuova generazione, la
gestione e il monitoraggio del servizio di printing, la manutenzione del parco installato, inclusi
materiali consumabili, e la governance di tutto il servizio (incluso tavolo operativo/help desk), in
logica “pay per click”, fino ad un massimo di 450 milioni di copie anno. La soluzione, chiamata
“Printing Light Solution”, consente a Telecom Italia la gestione integrata ICT della postazione di
lavoro di UBI Banca. Il valore complessivo per l’intera durata contrattuale (5 anni) è pari a 18
milioni di euro.
Ferrovie dello Stato: è stato rinnovato il contratto di outsourcing sulle infrastrutture di reti dati,
gestite da TSF per conto di Ferrovie dello Stato. Il corrispettivo complessivo annuo del contratto è
pari a 6 milioni di euro. Il contratto prevede l'erogazione dei servizi trasmissivi e di servizi a
valore aggiunto finalizzati a garantire la qualità del servizio; include la fornitura degli apparati di
rete nelle sedi indicate da TSF. Il contratto comprende circa 1.300 accessi hiperway MPLS di
varia tipologia (da ADSL Bit Plus ad Ethernity) ed altrettanti collegamenti ISDN, configurati in
gruppo chiuso per il servizio di backup.
Cisalpina: a luglio Telecom Italia è stata scelta da Cisalpina, operatore leader del settore viaggi e
turismo, per rinnovare la rete di comunicazioni che collega i suoi punti vendita e gestire
l’integrazione della rete dei punti vendita Blu Vacanze. Si tratta di una rete dati e fonia evoluta
realizzata in tecnologia MPLS, dotata di servizi di backup e di sicurezza e gestita in outsourcing,
che prevede 780 accessi, di cui alcuni in fibra ottica. Il Contratto vale circa 4 milioni di euro in 3
anni.
TOP Public Sector
• PostaCertificat@: il 26 aprile 2010 è stato avviato il servizio PostaCertificat@, ovvero
“Comunicazione Elettronica Certificata tra Pubblica Amministrazione e Cittadino” (CEC-PAC). Il
contratto è stato aggiudicato in maniera definitiva a gennaio 2010. Il servizio è stato affidato in
concessione a Poste Italiane, Postecom e Telecom Italia in Raggruppamento Temporaneo
d’Impresa attraverso una gara indetta a fine 2009 dal Dipartimento Innovazione Tecnologica del
Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione. II servizio CEC-PAC prevede la
fornitura di caselle di Posta Elettronica Certificata e servizi accessori che il cittadino può
richiedere su base volontaria, abilitate per i soli servizi di comunicazione all’interno del circuito
tra PA e cittadino e viceversa. Il servizio prevede un insieme di servizi di base ovvero servizi
gratuiti necessari a garantire la creazione di un canale di comunicazione diretto tra cittadino e PA
e un insieme di servizi accessori (a titolo oneroso) che il cittadino può scegliere di attivare o
meno. La concessione ha un’iniziale durata di quattro anni, prolungabile per altri quattro.
• Consortium GARR: nel mese di giugno 2010 Telecom Italia si è aggiudicata la fornitura di circa
600 Km di fibra per 6 anni e di circa 10 circuiti di accesso di tipo Lambda/SDH nell’ambito
dell’appendice di gara indetta dal GARR che fa seguito alle due gare indette alla fine del 2009
per la fornitura della fibra spenta e dei circuiti previsti nel progetto GARR-X. Il Consortium GARR è
l'ideatore e gestore della rete telematica nazionale dell'Università e della Ricerca e fanno parte
del GARR tutte le Entità che rappresentano la Comunità Accademica e della Ricerca Scientifica in
Italia. Il progetto GARR-X è il progetto di rete telematica in fibra ottica di nuova generazione
dedicata alla comunità italiana dell’Università e della Ricerca. La fibra ottica, sostituirà
progressivamente l’intera infrastruttura di rete GARR giungendo all’utente finale e consentendo
servizi ad alto valore aggiunto ed elevatissime prestazioni di banda. Innovazione tecnologica e
controllo diretto dell’infrastruttura (acquisizione della fibra), permetteranno di realizzare un
sistema di rete estremamente flessibile, la cui architettura può essere modellata sulle esigenze
degli utenti. A conclusione di tali gare, pertanto, Telecom Italia si è aggiudicata la fornitura, per 6
anni, della quasi totalità dei lotti in fibra, per un totale di oltre 6.000 km di fibra, e relativo
servizio di housing degli apparati ottici presso le proprie centrali.
• Consip Mobile 4 per Acea: a fine giugno ACEA ha aderito alla Convenzione CONSIP MOBILE 4 che
prevede la migrazione da Vodafone a Telecom Italia di circa 4.200 utenze. Le prime 120 sono
migrate entro il 31 luglio e fanno parte del lotto delle utenze per il Top Management di ACEA; le
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Domestic
59
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rimanenti entro il 30 settembre. Attraverso questo significativo contratto, concluso con uno dei
più importanti clienti italiani, sia per numero di utenze che per immagine, si apre per Telecom
Italia la possibilità di cogliere ulteriori ed interessanti opportunità di commercializzazioni VAS.
Telecom Italia vince il premio per la soluzione MyDoctor@home: il 28 maggio 2010 Telecom
Italia, con la soluzione MyDoctor@Home si è aggiudicata uno dei tre premi della prima edizione
del “Premio per l’Innovazione nell’IMCT”, organizzato da Confindustria per i progetti di successo
nei settori IT, TLC e Media. Tale premio ha consentito alla soluzione di Telecom Italia di
concorrere all'assegnazione del "Premio dei Premi", che è stato conferito in occasione della
Giornata Nazionale dell'Innovazione organizzata per l’8 giugno 2010 dalla Presidenza della
Repubblica e che è culminata con la premiazione al Quirinale da parte del Presidente Giorgio
Napolitano. MyDoctor@Home è una soluzione integrata multicanale di telemedicina/telemonitoraggio dei parametri clinici, relativi alle tre principali patologie: cardiache,
diabetologiche, pneumologiche. Abilita tre nuovi modelli operativi per la sanità digitale (Home
Care in autonomia, Home Care con tutor e ambulatoriale), consentendo ai cittadini/pazienti di
essere monitorati a distanza nelle loro problematiche sanitarie nelle più diverse situazioni (in
assistenza domiciliare, in ospedalizzazione domiciliare, per misure estemporanee, per campagne
di screening, in situazioni di emergenza). Se applicata in maniera massiva, la soluzione consente
di generare sostanziali risparmi al Sistema Sanitario Nazionale e di produrre benefici nella
qualità di vita dei cittadini, in primis i pazienti anziani e cronici.
Smart Inclusion a Genova: il 25 settembre è stato inaugurato presso i reparti dell’Unità di
Ematologia e Oncologia Pediatrica dell’Istituto G. Gaslini di Genova, il progetto “Smart Inclusion”,
realizzato grazie al sostegno del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, al
supporto tecnologico e finanziario di Telecom Italia, alla supervisione scientifica e progettuale
dell’Istituto per la Sintesi Organica e la Fotoreattività del Consiglio Nazionale delle Ricerche
(ISOF) di Bologna e al contributo della Fondazione Carige della Cassa di Risparmio di Genova.
L’iniziativa consentirà ai piccoli pazienti di partecipare alla vita sociale collegandosi con scuola e
casa, e ai medici di ottimizzare la gestione dei dati clinici. Il progetto si inserisce in un percorso
che l’Istituto Gaslini ha iniziato da tempo, volto alla completa digitalizzazione di tutte le sue
attività: da quelle amministrative a quelle sanitarie, con l’obiettivo di rendere l’accesso alle
informazioni più facile e veloce, riducendone al contempo i costi. Il contratto avrà durata di 24
mesi per un totale di 720.000 euro.
ISTAT, 15° Censimento Italiano della Popolazione e delle Abitazioni: nel mese di agosto è stato
sottoscritto un contratto SPC multi fornitore per l’erogazione di servizi di Web hosting, Disaster
Recovery e servizi correlati necessari per lo svolgimento in Italia nel 2011 del 15° Censimento
Italiano della Popolazione e delle Abitazioni. Il contratto prevede una durata di 19 mesi
(erogazione da dicembre 2010 al giugno 2012) per un importo complessivo pari a 3.167 milioni
di euro. L'Istat sta organizzando il censimento con un approccio innovativo che consiste
nell'impiego nella rilevazione delle liste anagrafiche comunali (LAC) di famiglie e convivenze. Per
la prima volta i questionari potranno essere distribuiti per posta e non più dai rilevatori e i
rispondenti potranno scegliere fra diverse soluzioni per la loro compilazione e restituzione: WEB,
posta, centri di raccolta. La strategia prevede poi il recupero mirato delle mancate risposte di
famiglie presenti nelle LAC mediante uso di rilevatori guidati dal back office comunale. A questo
scopo è stato predisposto un innovativo Sistema di Gestione della Rilevazione sul campo (SGR).
Il Sistema permetterà a tutti gli organi di censimento (più di 8.000) di accedere via web in tempo
reale alle informazioni relative alla consegna e restituzione dei questionari e sull'andamento
delle operazioni censuarie più in generale.
LEPIDA: all’inizio del mese di luglio è stato concluso un contratto che prevede la realizzazione
della Rete Unitaria del cliente migrando dall’attuale ad una rete unica a gestione TI per la durata
di 5 anni. Il progetto va a completare un’azione di lavoro pluriennale condotta sulla Regione
Emilia Romagna, che ha portato all’assegnazione a Telecom Italia della Rete Radio R3, della
Convenzione Fonia Mobile (estesa poi anche alla Regione Friuli Venezia Giulia), della
Convenzione fonia Fissa, VoIP e Dati nonché della Convenzione IP Pabx che si sta già inserendo
in Convenzione con la Stazione Appaltante. Il contratto prevede una fornitura in vendita per 3,5
milioni di euro relativa alla realizzazione della nuova rete unitaria e 1,7 milioni di euro per il
servizio di gestione della rete, per la durata di cinque anni.
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Domestic
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INPS: nel mese di ottobre è stato firmato il contratto a trattativa negoziata per la gestione del
portale www.inps.it, in prosecuzione della convenzione DigitPa SPCoop. Il contratto in RTI con
Elsag-Datamat ed Engineering, vale 50 milioni di euro per 2 anni, (40% per Telecom Italia). Il
ruolo di Telecom Italia, in particolare, è quello di gestire il servizio di hosting, erogato presso il
nostro Data Center di Pomezia, e la progettazione e realizzazione della nuova architettura
informativa e dell’impostazione grafica del portale (Web Identity). Dal 9 novembre il nuovo
portale istituzionale INPS è in linea.
Servizi di Emergenza 112 e 113: nel mese di novembre sono stati sottoscritti due contratti, uno
con la Polizia di Stato e l’altro con l’Arma dei Carabinieri per l’evoluzione del Servizio di
Emergenza 112 e 113. I contratti, che hanno un valore complessivo di 7,7 milioni di euro,
rappresentano le soluzioni “ponte” secondo quanto previsto dal Progetto della Comunità
Europea volto alla realizzazione del “Numero Unico di Emergenza 112” con allineamento allo
standard stabilito con particolare riferimento alla possibilità di fornire agli Enti di Emergenza in
tempo reale l’identificazione e localizzazione del chiamante. Le attività di Telecom Italia, previste
nei contratti sottoscritti, sono finalizzate a: realizzazione della VPN delle Emergenze per garantire
la sicurezza e la disponibilità di risorse esclusivamente assegnate a tale servizio e lo scambio
informativo tra le sale operative delle forze di polizia al fine di potenziare la sinergia necessaria
alla gestione degli interventi; realizzazione di un’applicazione WEB cartografica esposta dal CED
Interforze, ad uso degli operatori delle sale operative di CC e PS, per ottenere i dati di
localizzazione.
Smart Inclusion per Ospedale Regina Margherita di Torino: nel mese di dicembre è stato
inaugurato il progetto “Smart Inclusion” presso la Struttura Ospedaliera Regina Margherita di
Torino che rientra nel progetto di estensione a livello nazionale promossa da Ministero
dell’Innovazione, CNR e Telecom Italia, che ad oggi conta 5 tra le principali strutture ospedaliere
italiane (Sant’Orsola di Bologna, Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma, Policlinico di
Padova, Meyer di Firenze, Gaslini di Genova) già attivate. Il progetto per l’Ospedale Regina
Margherita, prevede in questa fase l’intera copertura di 21 posti letto dei reparti degenze e
trapianti dell’Unità di oncoematologia pediatrica dell’Ospedale e di 5 classi delle scuole Vittorino
da Feltre e Peyron-Fermi di Torino.
BUSINESS
• A gennaio 2010 è stata lanciata l’offerta TIM Valore, un’offerta ricaricabile dedicata al mondo
delle Partite IVA. TIM Valore coniuga i vantaggi di una carta ricaricabile con i vantaggi di un
servizio in abbonamento: fornisce un basket di credito per singola linea del contratto,
personalizzabile e reintegrabile in funzione delle caratteristiche di consumo di ciascun
utilizzatore; non impone contributi per l’attivazione del servizio; consente il pagamento
posticipato in bolletta del credito ricaricato fornendo un rendiconto bimestrale delle ricariche
effettuate. Nell’arco del primo semestre 2010 sono stati introdotti piani tariffari diversificati per
soddisfare le esigenze delle varie tipologie di clienti Business: TIM Valore 12 è l’offerta a
consumo; TIM Valore Flex garantisce elevata flessibilità attraverso una logica di minuti di traffico
inclusi; TIM Valore Unlimited è pensata per i Clienti che richiedono di coniugare la semplicità di
un servizio ricaricabile alla libertà di una formula “All Inclusive” (voce, SMS, navigazione internet,
servizi di assistenza).
• A marzo è stata lanciata l’Offerta Convergente “TraNoi” (Mercato Business): è un’offerta
integrata Fisso-Mobile che consente di effettuare, a fronte di un canone mensile di 5 euro, un
numero illimitato di chiamate da cellulare verso tutti i numeri del contratto Mobile e verso tutti i
numeri fissi Business Telecom Italia di uno stesso Cliente a costo zero (zero eurocent/minuto e
zero scatto alla risposta). I principali vantaggi dell’Opzione TraNoi sono la convenienza, la
trasparenza (nessuno scatto alla risposta) e la semplicità (è attivabile su tutte le offerte
disponibili al cliente).
• Il 22 giugno Telecom Italia ha lanciato l’iniziativa PEC-Confartigianato, rivolta ai 700 mila
imprenditori associati a Confartigianato che consente di attivare e utilizzare gratuitamente fino al
31 dicembre 2011 Certific@ di Impresa Semplice di Telecom Italia, l’innovativo servizio di Posta
Elettronica Certificata che garantisce valore legale alle comunicazioni via e-mail. L’accordo
fornisce ulteriore impulso all’informatizzazione delle imprese, rendendo possibile una
significativa semplificazione dei processi gestionali. Il servizio Certific@ sarà immediatamente
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Domestic
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disponibile a tutti gli associati attraverso una semplice procedura di attivazione e consentirà di
agevolare le relazioni tra le imprese e le istituzioni. Sempre in base all’accordo, gli associati
potranno inoltre dotarsi, a condizioni particolarmente vantaggiose, degli strumenti e servizi
informatici previsti dall’offerta PC Tuttocompreso di Impresa Semplice.
A luglio le Soluzioni Associative di Telecom Italia si sono arricchite di una nuova offerta,
destinata ai professionisti del business dell’ospitalità. Federalberghi ha infatto scelto Impresa
Semplice di Telecom Italia come partner per garantire a tutti gli operatori del settore alberghiero
sia soluzioni innovative di telefonia fissa e mobile che applicazioni verticali ICT specifiche per
sviluppare il proprio business, a condizioni particolarmente vantaggiose.
È stata completata l’Offerta PC Tutto compreso, lanciata in commercializzazione massiva dal
mese di luglio. E’ una soluzione che offre un PC, tra i modelli di ultima generazione dei principali
produttori, con servizi e assistenza inclusi. I servizi sono pensati per la gestione e la continuità
del business: il software di produttività individuale Microsoft Office Small Business 2007,
l’antivirus McAfee Internet Security 2010, Certific@, la Posta Elettronica Certificata di Impresa
Semplice, Archivi@ 50GB, il sistema di salvataggio dei dati per custodire i documenti più
importanti in una struttura sicura di Telecom Italia, gratuito per 3 anni, la posta elettronica
professionale Business Posta ed il servizio di e-fax, gratuiti per 3 anni e, infine, il servizio di
Assistenza Premium per la risoluzione di tutte le problematiche software.
Ospit@ Virtuale - Cloud Computing per le PMI: a settembre 2010 Telecom Italia ha lanciato la
soluzione di “Cloud computing” italiana per offrire alle PMI un supporto virtuale di hardware e
software. Il servizio permette di utilizzare, attraverso internet, infrastrutture e servizi gestiti in
remoto nei data center di Telecom Italia, ma accessibili quando necessario con prestazioni
modulabili sulle necessità dell’impresa. L’azienda può quindi evitare oneri e ottimizzare i costi di
Information Technology, pagando il servizio solo in base al suo utilizzo. Ospit@ Virtuale include
un’infrastruttura e una serie di piattaforme IT virtuali basate su tecnologia Microsoft e Linux, e
una vasta gamma di applicazioni software virtualizzabili di partner di Telecom Italia per lo
sviluppo di soluzioni IT complesse (CRM, ERP, ecc.). Sono disponibili soluzioni di Storage remoto,
Desktop virtuali e soluzioni di Collaboration.
Offerta Internet Premium: l’offerta, lanciata nel quarto trimestre, è composta da un accesso
Internet a 7 mega, completa dei principali servizi web avanzati (posta elettronica, antivirus, fax
mail e spazio web) e dall’assistenza tecnica Premium “Next Business Day”. Il servizio di
assistenza tecnica prevede la risoluzione dei guasti Internet entro il giorno lavorativo successivo
alla data di segnalazione. Con Internet Premium si ha a disposizione anche un'ampia gamma di
servizi opzionali aggiuntivi per tutte le esigenze, configurabili e utilizzabili dal portale Servizi di
Impresa Semplice, tra questi Internet in Mobilità Daily Business, che comprende Pen drive HiSpeed 7,2 mega, SIM M2M, 2 giorni/mese di traffico mobile gratis. Chi ha acquistato entro il 31
dicembre 2010 ha ottenuto un canone mensile di abbonamento scontato del 50% per 6 mesi.
Completamento Offerta Elite: nuova famiglia d’offerta per la voce fissa, rivolta alle aziende di
medie e grandi dimensioni che sviluppano elevati volumi di traffico ed hanno almeno 12 linee
equivalenti. Caratterizzata da tariffe aggressive relative a tutte le direttrici di traffico, senza
scatto alla risposta e senza costi fissi, si concretizza in 6 profili di offerta per rispondere al meglio
alle diverse esigenze. Compatibile con le altre opzioni tariffarie di Impresa Semplice, al fine di
personalizzare il proprio profilo tariffario e accrescere i vantaggi dell’Offerta. Tra queste: Opzione
TraNoi per parlare a 0 euro/cent verso tutti i numeri fissi e mobili aziendali TIM oppure l’Opzione
Mondo Open Business con prezzi molto vantaggiosi su direttrici di traffico internazionale. Nel
primo trimestre è stato rilasciato il primo profilo Elite per aziende con 12 linee equivalenti,
(listino A), in Ottobre il portafoglio è stato completato con il lancio commerciale del profilo B (15
linee).
Smartphone TuttoCompreso: è stata lanciata la nuova offerta per il mercato mobile che combina
in un unico canone mensile i servizi Voce, Internet in mobilità, uno smartphone di ultima
generazione, l’assistenza Kasko sul terminale. L’offerta prevede automaticamente il rinnovo
dell’apparato ogni 24 mesi, permettendo quindi la sostituzione con il miglior prodotto
disponibile. L’offerta è modulare e prevede 3 pacchetti: base, XL e TOP che si distinguono per il
profilo di consumo (da 500 Mb/mese di traffico Internet a 2Gb/mese). Per i terminali BlackBerry
il traffico Mail e Internet è illimitato su APN BlackBerry.net. L’offerta è dedicata a tutti i segmenti
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di clientela e vuole rispondere all’esigenza di fidelizzare ulteriormente il cliente risolvendo il
problema dell’obsolescenza tecnologica dell’apparato.
Iniziative promozionali e di Loyalty: nel corso dell’ultimo trimestre è stata lanciata una iniziativa
promozionale dedicata a tutti i nuovi clienti ed ai clienti in MNP denominata Promo Loyalty
Bonus. La promozione, valida per le acquisizioni fino al 31 dicembre 2010, prevede l’erogazione
di un bonus fino a 240 euro di valore, in funzione del profilo attivato, da rimborsare in 4 tranches
semestrali anticipate, con la finalità di acquisire clientela con elevato livello di fidelizzazione e
bassi tassi di churn.
CONSUMER
• Il portafoglio di offerta mobile consumer si è rinnovato con il lancio di nuove offerte, tra le quali le
più rilevanti sono: TIM TUTTO COMPRESO RICARICABILE, per attrarre nuovi clienti della
concorrenza che vogliono un beneficio verso tutti perché non hanno ancora una community TIM
consolidata, TIM x Tutti Italy per completare il portafoglio TIMx per chi effettua traffico verso i
telefoni fissi. Per sviluppare la community tra clienti TIM si è rafforzato il push sulla penetrazione
delle opzioni TIMx e Tutto compreso ricaricabile con formule promozionali che scontano il costo
di attivazione e/o il canone settimanale.
• Nel quarto trimestre è proseguita l’attività promozionale sulle opzioni tariffarie con l’obiettivo di
attrarre nuovi clienti. E’ continuato il push sulla TIM TUTTO COMPRESO RICARICABILE (1
euro/settimana invece di 4 euro/settimana per tutto il 2010), con la possibilità, per chi attiva
questa offerta, di avere uno smartphone gratis (con vincolo a 24 mesi). E’ stata inoltre riproposta
l’offerta per nuovi clienti sulla TIM x 2 per agevolare la creazione della community TIM (1
euro/settimana invece di 2 euro/settimana per tutto il 2010).
• Sul messaging, è stata prorogata l’offerta per nuovi clienti TIM TUTTO COMPRESO RICARICABILE
SMS (1 euro/settimana invece di 2 euro/settimana per tutto il 2010 ) ed è stata proposta la
nuova TIMxTutti Messaggi (0,50 euro/settimana invece di 1 euro/settimana fino alla fine del
2011).
• Prosegue inoltre la promo Raddoppio della Ricarica per aumentare il push sulle acquisizioni, che
prevede il raddoppio della ricarica per 12 mesi solo per chi entra in MNP (max 50 euro al mese).
• E’ stata rinnovata l’intera gamma Tutto Compreso per Abbonati e Prepagati con nuovi tagli
ancora più competitivi inserendo un’ampia gamma di Smartphone.
• Rafforzamento offerta su clienti alto-valore: sconto del 50% sul canone fonia Tutto Compreso per
i clienti che passano a TIM mantenendo il proprio numero. In più accelerazione sull’utilizzo della
leva terminale in ottica acquisitiva e di fidelizzazione della customer base: sconto del 50% sugli
smartphone di fascia alta e promozione a zero su smartphone di fascia bassa per tutti i clienti
che aderiscono all’offerta Tutto Compreso.
• Come ogni Natale, a dicembre TIM ha lanciato la Carta Auguri, che replica lo stesso meccanismo
della carta vacanze, e che prevede il rimborso di tutte le chiamate nazionali, tramite bonus
immediati di 5 euro senza scadenza (fino ad un massimo di 3.000 euro nei 30 giorni di validità
della carta). Il costo di attivazione di soli 5 euro l’ha resa un’offerta vincente nel confronto con le
promozioni stagionali dei competitors e molto apprezzata dai clienti TIM. Per chi invia tanti SMS
la Carta Auguri SMS che garantisce più di 1000 SMS verso tutti (da consumare entro 30 giorni
dall’attivazione) che permette di fare gli auguri a tutti in massima libertà.
• Si aggiunge inoltre l’opzione per prepagati TIMTiRicarica, che ricarica da tutte le chiamate
provenienti da telefoni mobili di altri operatori e da telefoni fissi.
• Per colmare un gap competitivo e aumentare la soddisfazione dei nuovi clienti TIM è stato
lanciato il nuovo servizio SMS Trasparenza che alla fine di ogni chiamata informa il cliente
prepagato del costo della chiamata e del credito residuo.
• Il portafoglio mobile broadband big screen (per la navigazione da PC Tablet) è semplice e
focalizzato su 2 tagli di bundle di traffico: 40 ore/mese e 100 ore/mese declinati su tutte le
logiche di offerta. Offerte prepagate di solo traffico INTERNET 40 (9 euro/mese) e INTERNET 100
(19 euro/mese) con promo (50% sconto per i primi 6 mesi) in caso di acquisto abbinato a
chiavetta. Queste offerte sono affiancate alle offerte, uniche sul mercato, INTERNET PACK 40
(99 euro) e 100 (159 euro) che assicurano al cliente navigazione per 12 mesi + chiavetta. Su
questo punto di forza è stata costruita la strategia per l’offerta di Natale. E’ stata lanciata infatti
una Christmas edition degli internet pack (40 ore e 100 ore) con chiavetta 14.4 allo stesso
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Domestic
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prezzo della 7.2. Su queste offerte da settembre al 14 novembre è stato attivo il concorso “Con
TIM vinci DUCATI” che metteva in palio 3 moto DUCATI per i clienti che attivano un INTERNET
PACK 40 o un INTERNET PACK 100. Continua la commercializzazione delle offerte di
rateizzazione PIANO INTERNET 40 (9 euro/mese per 24 mesi) e 100 (19 euro/mese per 24
mesi) con chiavetta inclusa. Su tutte le offerte prepagato con chiavetta (INTERNET PACK,
INTERNET 100 con chiavetta) sono stati applicati in alcuni periodi (aprile-giugno, con code a
settembre e novembre) gli incentivi statali di 50 euro.
Inoltre il portafoglio mobile broadband si è arricchito con le offerte a volume per i PC TABLET.
Anche in questo caso sono disponibili 2 tagli di offerta traffico: 1GB/mese (INTERNET 1GB 9
euro/mese) e 5GB/mese (INTERNET 5 GB 19 euro/mese), disponibili per i prodotti a listino TIM e
per Apple iPad. Per i prodotti a listino TIM è stata lanciata una promo prepagato in caso di
acquisto abbinato prodotto + offerta traffico (50% sconto per i primi 6 mesi) ed offerta di
rateizzazione PIANO INTERNET TABLET con rate mensili che includono prodotto + traffico.
Il portafoglio mobile broadband small screen (per la navigazione diretta da cellulare), volano di
sviluppo dell’ARPU, è stato razionalizzato con il lancio di un'unica offerta di riferimento per i
prepagati TIM x SMARTPHONE (2 euro/settimana che include 250 MB per navigazione internet,
mail, IM, etc). Per gli abbonati con la stessa logica, l’offerta si basa sul mese solare (8
euro/mese x 1GB per navigazione internet, mail, IM, etc). In occasione del Natale è stata
lanciata una promozione che prevedeva 6 mesi di TIM x Smartphone inclusi per ogni smartphone
venduto fino al 31 dicembre.
A partire da giugno è stato lanciato lo SMARTPHONE PACK, offerta integrata di smartphone +
traffico (6 mesi) attualmente a 179 euro tutto incluso.
A partire da dicembre 2010 TIM ha lanciato BIBLET, il libro elettronico connesso su rete mobile,
con libreria in italiano disponibile su www.bibletstore.it. Il prodotto è disponibile in due versioni:
offerta prepagato BIBLET KIT a 259 euro, che include il prodotto e-reader BIBLET TIM by Sagem,
una SIM pre-pagata con 5 euro di traffico; offerta rateizzata PIANO BIBLET a 19 euro/mese per
24 mesi che include, il prodotto e-reader BIBLET TIM by Sagem e 10 euro/mese per l’acquisto
dei libri da www.bibletstore.it. I punti di forza del prodotto BIBLET TIM sono: la disponibilità di una
ampia libreria in italiano su www.bibletstore.it e la possibilità di acquistare libri utilizzando il
credito residuo del cliente TIM. La libreria disponibile su www.bibletstore.it è alimentata da
accordi con i principali editori italiani: Mondadori, RCS, Feltrinelli, Baldini & Castoldi, etc. Il lancio
è stato supportato da una promozione gratuita per il download dell’ultimo libro di Ken Follet.
A partire da settembre 2010 TIM ha lanciato TIMstore, l’APP store di TIM per accedere al mondo
delle applicazioni per cellulare che rende disponibile un’ampia gamma di contenuti e servizi su
oltre 1.000 modelli di terminali con i principali sistemi operativi. TIM Store infatti si rivolge non
solo a chi possiede uno smartphone di nuova generazione ma anche a chi utilizza un terminale
2G, dando quindi la possibilità a un pubblico molto ampio di avvicinarsi al mondo delle
applicazioni.
A oggi sono circa 1.000 le applicazioni già disponibili su www.timstore.tim.it, suddivise per
categorie: Social Network, Mappe, Giochi, Informazioni, Servizi di utilità, Sport e Salute. Le
applicazioni si possono acquistare direttamente con il credito del telefonino senza necessità di
carta di credito.
In ambito consumer fisso con il lancio di INTERNET SENZA LIMITI è stata completata nel primo
trimestre 2010 la rivisitazione del portafoglio di offerta (tutto senza limiti, internet senza limiti e
voce senza limiti) a prezzo unico, basata su linea tradizionale. Inoltre nel secondo e nel terzo
trimestre 2010 la proposta di offerte internet è stata arricchita dalla vendita a rate di un PC
netbook, per facilitare l’alfabetizzazione digitale delle famiglie italiane, in linea anche con gli
interventi istituzionali (contributi governativi per la larga banda) e in particolare in occasione del
Back To School di settembre 2010. E’ stato completato il portafoglio di offerta con il lancio di
Telecom Zero che, senza costi aggiuntivi mensili, offre chiamate verso i telefoni fissi nazionali a 0
cent al minuto con un importo alla risposta di 16 cent a telefonata e sono state arricchite di
AntiVirus per PC incluso le offerte Internet Senza Limiti e Tutto Senza Limiti. Rivitalizzati VAS
generatori di traffico come “Chì è” (visualizzazione chiamante), anche con il lancio di una promo
2 mesi gratis. Inoltre, grazie all’accordo tra Ferrovie dello Stato e Telecom Italia, è stato lanciato
il servizio di navigazione Internet in modalità WiFi a bordo dei treni Frecciarossa.
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Domestic
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Principali variazioni del contesto normativo
Mercati fissi retail
Traffico Locale, Nazionale, Fisso-Mobile Retail
Con la Delibera 284/10/CONS, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 12 luglio 2010, AGCom ha concluso la
consultazione pubblica sull’analisi dei mercati dei servizi telefonici locali, nazionali e fisso-mobile e,
ritenendo i mercati retail del traffico sufficientemente competitivi, ha previsto la revoca degli obblighi
imposti a Telecom Italia nel precedente ciclo di analisi di mercato. In particolare, sono stati rimossi gli
obblighi di controllo ex ante dei prezzi, la comunicazione preventiva delle offerte, il divieto di accorpare
in modo indebito i servizi e i vincoli sulla definizione dei prezzi fisso-mobile. L’Autorità ha tuttavia
disposto un periodo transitorio di sei mesi dalla pubblicazione del provvedimento finale nei quali
mantenere gli obblighi di:
a) comunicazione preventiva delle offerte ai fini del test di prezzo, limitatamente alle sole offerte
tariffarie e con l’esclusione delle offerte definite nell’ambito di procedure ad evidenza pubblica
per la selezione del fornitore;
b) non discriminazione ingiustificata dei clienti finali;
c) non accorpamento indebito dei servizi offerti.
L’AGCom ha disposto inoltre che Telecom Italia possa essere comunque sottoposta ad un controllo expost delle offerte.
Test di prezzo
Il 28 ottobre scorso, è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Delibera 499/10/CONS di AGCom che
fissa le nuove regole per la verifica delle offerte retail di Telecom Italia tramite test di prezzo.
I principali elementi contenuti nella Delibera sono di seguito riportati:
• introduzione di un test unico di replicabilità valevole per tutti i contesti di offerta (sia tradizionali
che innovativi), e riferimento alla tecnologia di rete più efficiente che può essere utilizzata dagli
OLO per replicare le offerte di Telecom Italia (ULL, WLR, bistream, etc.);
• verifica delle offerte bundle effettuata tenendo conto di tutti i risparmi conseguibili rispetto alle
offerte stand alone con la possibilità di fare riferimento a configurazioni di costo incrementale di
lungo periodo;
• verifiche ad hoc delle offerte in ambito gara, riferite ai costi della catena produttiva più efficiente
che i concorrenti possono utilizzare per rispondere allo specifico contesto di gara ed a
configurazioni di costo marginali o evitabili di breve periodo.
Servizio di Wholesale Line Rental
Per quanto attiene il servizio di Wholesale Line Rental (WLR), offerto solo nelle aree dove i servizi di
accesso disaggregato non sono presenti, l’AGCom, con la Delibera 578/10/CONS dell’11 novembre
2010, ha definito il nuovo prezzo per il periodo 1° maggio 2010 - 31 dicembre 2012, calcolato
utilizzando il meccanismo del Network Cap definito sulla base di un modello di costo BU-LRIC (costi
incrementali di lungo periodo), al posto del precedente regime retail-minus. I prezzi sono stati fissati pari
a 12,14 euro/mese per il periodo 1° maggio -31 dicembre 2010, pari a 12,51 euro/mese per il 2011 e
pari a 12,89 euro/mese per il 2012, validi per tutte le tipologie di clientela. Inoltre, l'AGCom, ha fissato i
prezzi relativi agli altri servizi accessori al servizio WLR, validi per il periodo 1° gennaio 2010 - 30 aprile
2010, posizionandoli allo stesso livello dei valori dell’Offerta di riferimento WLR 2009.
Mercati fissi wholesale
Servizi di Accesso wholesale
Con la Delibera 578/10/CONS dell’11 novembre 2010, l’Autorità ha definito le nuove tariffe per i servizi
di accesso all’ingrosso alla rete fissa di Telecom Italia (unbundling, bitstream and WLR) e al calcolo del
valore del WACC, entrambi da applicarsi per il periodo 1° maggio 2010 - 31 dicembre 2012. I valori
fissati sono stati ricavati sulla base del nuovo modello di costo BU-LRIC e riguardano sia i servizi di
accesso disaggregato alla rete in rame, sia i servizi di accesso a larga banda (bitstream).
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Domestic
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Con particolare riferimento al canone di unbundling, AGCom ha definito i seguenti valori: 8,70
euro/mese dal 1° maggio 2010, 9,02 euro/mese dal 1° gennaio 2011 e 9,28 euro/mese dal 1°
gennaio 2012.
In particolare, gli aumenti dei prezzi per il servizio di unbundling relativi agli anni 2011 e 2012 sono
soggetti ad una puntuale verifica – da parte dell’AGCom - del miglioramento dei seguenti indicatori di
qualità della rete: a) percentuale dei rifiuti motivati da problematiche inerenti la rete di accesso (i c.d.
KO di rete); b) stato di avanzamento dei programmi di rinnovamento della rete in rame (manutenzione
preventiva) e, solo per il 2012, grado di saturazione delle centrali; c) numero di guasti segnalati per i
servizi fonia e dati, per i quali si sia reso necessario l’intervento di un tecnico. Relativamente al WACC da
applicarsi ai servizi di accesso wholesale di Telecom Italia, è stato definito un valore pari a 9,36%.
L’AGCom ha inoltre fissato i prezzi con decorrenza dal 1° gennaio 2010 fino al 30 aprile 2010 per i
servizi accessori ai servizi di accesso disaggregato, per l’offerta di co-locazione 2010 e per i i servizi di
accesso a larga banda, confermando le rispettive condizioni economiche dell’anno 2009.
Raccolta, terminazione e transito wholesale
Al termine del ciclo di analisi di mercato, con la Delibera 179/10/CONS del 28 aprile 2010 sono state
emanate e pubblicate da AGCom le disposizioni finali per i servizi wholesale di raccolta e terminazione e,
con la Delibera 180/10/CONS (sempre del 28 aprile), le disposizioni finali per i servizi di transito
wholesale. Entrambe le decisioni finali innovano e disciplinano la regolamentazione e le condizioni
economiche di tali servizi.
Per quanto attiene i mercati della raccolta e terminazione, AGCom ha disposto l’introduzione di un
modello BU-LRIC per la determinazione del prezzo di terminazione per l’anno 2012 e ha previsto le
nuove tariffe per gli anni 2010 e 2011 definiti sulla base delle evidenze contabili. I prezzi relativi al
servizio wholesale di originazione sono posti uguali a quelli relativi al servizio wholesale di terminazione.
AGCom ha anche confermato l’intenzione di imporre tariffe di terminazione simmetrica, tuttavia solo a
livello di SGT. In particolare, anche alla luce delle indicazioni emerse da parte della Commissione UE,
con la Delibera 602/10/CONS del 23 novembre 2010, l’AGCom ha avviato una consultazione pubblica
concernente la definizione dei prezzi per l’anno 2011 dei servizi di terminazione e raccolta wholesale.
Per il mercato del transito, l’Autorità ha introdotto la deregolamentazione per la componente nazionale
del mercato in esame mentre per la componente distrettuale, AGCom ha disposto l’introduzione di un
modello BU-LRIC per la determinazione dei prezzi 2012 e ha previsto le nuove tariffe per l’anno 2010 e
2011 calcolate, anche in questo caso, sulla base della contabilità regolatoria.
In data 22 luglio 2010, l’AGCom ha avviato, con la Delibera 55/10/CIR, la consultazione pubblica
relativa all’Offerta di Riferimento di Telecom Italia per i servizi di raccolta, terminazione e transito per
l’anno 2010, che è stata successivamente approvata con la Delibera 119/10/CIR.
Reti di Nuova Generazione
Il 23 settembre AGCom, con la delibera 498/10/CONS, ha avviato il procedimento in materia di
regolamentazione dei servizi di accesso alle reti di nuova generazione, con durata 120 giorni dalla
pubblicazione della delibera in G.U. (25 ottobre 2010).
Il procedimento nasce dalle disposizioni contenute nel comma 7 dell’articolo 73 della delibera
731/09/CONS, dove si prevede che “all’esito dell’approvazione della Raccomandazione sulle reti NGA
della Commissione europea, […], l’Autorità riesaminerà le condizioni previste dal presente
provvedimento per i servizi di accesso NGA”. Con la Delibera 1/11/CONS del 19 gennaio 2011,
l’Autorità ha quindi avviato la consultazione pubblica concernente gli orientamenti dell’Autorità in
materia di regolamentazione dei servizi di accesso alle reti di nuova generazione.
Mercati mobili wholesale
Terminazione su rete mobile
Si è conclusa la consultazione pubblica sul modello Long Run Incremental Cost di rete mobile (realizzato
a novembre 2009 da Europe Economics per conto dell’AGCom), avviata con la Delibera 509/10/CONS
del 5 ottobre 2010. Tale modello di costo sarà utilizzato nell’ambito del nuovo procedimento avviato con
la Delibera 670/10/CONS del 28 dicembre 2010, con la quale l’AGCom ha avviato il 3° ciclo di analisi
di mercato per la revisione e l’aggiornamento dei valori del glide path dei prezzi massimi di
terminazione.
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Domestic
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Servizi di Messaggistica e Dati in mobilità
Il 19 agosto 2010 è stata pubblicata la Delibera 326/10/CONS relativa a “Misure di tutela degli utenti
dei servizi di comunicazioni mobili e personali”. La Delibera, le cui disposizioni sono state attuate entro il
31 dicembre 2010, prevede la gratuità del cambio di profilo tariffario per passare all’offerta con un
prezzo massimo degli SMS in linea con le indicazioni della UE, la tariffazione al secondo, l’introduzione
di soglie di alert al raggiungimento di determinate soglie di consumo e l’introduzione di limiti di spesa
oltre i quali la navigazione può continuare solo con il consenso esplicito del cliente. Il 9 dicembre 2010,
l’AGCom ha respinto l’istanza, presentata da Telecom Italia, di revisione/interpretazione della Delibera
326/10/CONS che si riferiva in particolare ai tempi di implementazione fissati dalla delibera (1°
gennaio 2011 e comunque non oltre luglio 2011). Il 17 dicembre 2010 è stato presentato ricorso
straordinario al Capo dello Stato con richiesta di annullamento, previa sospensione, della Delibera
stessa.
Contributo AGCom
Nel dicembre del 2009, AGCom ha pubblicato la Decisione 722/09/CONS relativa al pagamento del
contributo annuale dovuto all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni per l'anno 2010 (1,5 ‰ dei
ricavi 2008 del settore delle comunicazioni, da versare entro il 30 aprile 2010). Telecom Italia ha
versato un importo di 20.362.264,08 euro. Nel mese di gennaio 2011, è stata avviata da parte
dell’AGCom un’attività ispettiva, al fine di verificare l’assolvimento da parte della Società degli obblighi in
materia di contributo dovuto all’Autorità relativamente agli anni 2006, 2007, 2008, 2009, 2010. Quella
dell’AGCom è un’azione che sta riguardando tutte le aziende del settore e gli esiti dell’ispezione
verranno resi noti presumibilmente entro la primavera del 2011.
Roaming Internazionale
La normativa di recente emanazione (Regolamento CE 717/2007 e Review del Regolamento del 2009
n. 544/09/CE) ha stabilito dei valori di cap con decorrenza 30 agosto 2009, 1° luglio 2010 e 1° luglio
2011 per i prezzi di fonia Wholesale, per i prezzi retail delle chiamate uscenti, per i prezzi retail delle
chiamate entranti oltre che per gli SMS e per i Dati.
I prezzi a decorrere dal 1° luglio 2010 relativi alla fonia wholesale sono stati fissati pari a 22
centesimi/minuto (IVA esclusa), per le chiamate uscenti retail a 39 centesimi/minuto (IVA esclusa) e per
le chiamate entranti retail a 15 centesimi/minuto (IVA esclusa).
Il nuovo testo del Regolamento prevede inoltre un valore massimo retail per gli SMS, la cosiddetta
“Euro-SMS tariff”, pari a 11 centesimi/SMS (IVA esclusa) a partire dal 1° luglio 2009. A decorrere dalla
stessa data, il nuovo testo prevede inoltre a livello wholesale un prezzo pari a 4 centesimi/SMS (IVA
esclusa).
A partire dal 1° luglio 2010, per il traffico dati il meccanismo di cut off della chiamata sarà applicato a
tutti i clienti che non abbiano già optato per una determinata soglia o abbiano rinunciato al servizio di
cut off. Con riferimento alla clientela business, Telecom Italia applicherà di default una soglia di spesa
pari a 200 euro (salva diversa indicazione dei clienti), definita sulla base dei livelli medi di spesa per tale
segmento di clientela. A livello wholesale, il nuovo Regolamento prevede l’introduzione della tariffazione
a Kilobyte dal 1° luglio 2010 pari a 0,80 euro/Mb.
Gara Comune di Firenze
Nel mese di agosto 2010 l’AGCom ha notificato a Telecom Italia l’avvio del procedimento sanzionatorio
n. 1/10/DIR, con riferimento all’offerta formulata da Telecom Italia nella Gara per il Comune di Firenze.
A dicembre 2010 il Consiglio dell’AGCom, esaminati anche gli elementi difensivi prodotti da Telecom
Italia, ha ritenuto di archiviare il procedimento stesso (v. Delibera 671/10/CONS del 17 dicembre
2010).
Frequenze
Il 7 dicembre 2010 è stata approvata la Legge di Stabilità 2011 a seguito della quale dovranno essere
avviate, da AGCom e dal Dipartimento delle Comunicazioni, le procedure per l’assegnazione di diritti
d’uso di frequenze radioelettriche da destinare a servizi di comunicazione elettronica mobili in larga
banda, con l’utilizzo della banda 790-862 MHz e di altre risorse eventualmente disponibili,
conformemente a quanto previsto dal Codice delle comunicazioni elettroniche. Le procedure di
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Domestic
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assegnazione devono concludersi in termini tali da assicurare che gli introiti dell’assegnazione siano
versati all’entrata del bilancio dello Stato entro il 30 settembre 2011.
Telefonia Pubblica
Nel corso del 2010 sono stati rimossi circa 7.500 Posti Telefonici Pubblici, in linea con quanto previsto
dalla regolamentazione e con le attese di Telecom Italia sull’abbattimento dei costi della Telefonia
Pubblica.
Contesto competitivo
Il mercato
Il mercato italiano delle TLC è caratterizzato da tempo da una forte pressione competitiva, sia a livello
retail che wholesale, che negli anni ha portato ad un fisiologico impoverimento delle componenti di
servizio tradizionali, prima fra tutti la voce. Elementi chiave di evoluzione del mercato sono stati
l’aumento della penetrazione del Broadband, dapprima fisso e ora anche mobile, e soprattutto il
progressivo aumento della velocità di banda non accompagnata però da un corrispondente aumento dei
prezzi medi.
Da alcuni anni inoltre, lo scenario competitivo delle telecomunicazioni, in Italia così come a livello
globale, sta evolvendo per effetto dello sviluppo della convergenza tra i mercati delle Telecomunicazioni,
dell’Information Technology, dei Media, e della Consumer Electronics. Tale fenomeno sta dando luogo
ad una competizione “laterale”, che allarga la concorrenza ai mercati convergenti ed ai loro operatori di
riferimento rappresentando un’opportunità di crescita ma anche una minaccia.
In particolare, per gli operatori di telecomunicazioni, alla “core competition” focalizzata sugli altri
operatori storici del settore, si aggiunge l’invasione di campo da parte di Over the Top e produttori di
Device, che sfruttano la piena comprensione dell’evoluzione dei modelli di consumo, dell’evoluzione
della Consumer Electronics e del mondo del software, ed operando appieno nel nuovo mondo digitale, si
basano su logiche competitive completamente diverse da quelle dei player TLC.
Nel tempo quindi, i modelli di business tradizionali dei player mutano verso nuove forme per contenere
le minacce dei nuovi entranti e sfruttare le nuove opportunità:
• nei Media i broadcaster, player verticalmente integrati, continuano ad avere un ruolo
preponderante nello scenario ma, in funzione di una sempre maggiore importanza del Web come
piattaforma di distribuzione complementare, subiscono la pressione di Consumer Electronic,
operatori di telecomunicazioni e soggetti Over The Top;
• nel mercato dell’Information Technology (nel quale l'Italia continua ad avere un livello di
investimenti sul PIL significativamente più basso rispetto agli Stati Uniti e agli altri paesi europei)
la contrazione dei ricavi spinge i diversi player verso l’"oasi di crescita” del cloud computing con
l’obiettivo di sviluppare e proteggere le market share del proprio core business. Si attende
comunque un rafforzamento degli operatori di telecomunicazioni, anche attraverso partnership
ed acquisizioni;
• nel mercato della Consumer Electronics, i cellulari più ricchi di funzionalità (come l’IPhone di
Apple) disintermediano il rapporto del cliente con l’operatore di Telecomunicazioni, mentre altri
terminali, come per esempio le Game Console, i Set Top Box, e più recentemente le stesse
connected TV, contendono ai Media, agli operatori di telecomunicazioni e anche agli OTT il ruolo
di “net enabler” dello schermo del salotto;
• gli Over The Top, infine come detto, costituiscono la minaccia più significativa per gli operatori di
telecomunicazioni a causa della capacità di diversificazione, della rapida capacità di scala, del
modello dirompente (gratuito per il cliente e basato su advertising), nonchè per l’uso intensivo
della conoscenza del cliente, spesso con il suo stesso consenso.
Per quanto riguarda invece il posizionamento attuale degli operatori di telecomunicazioni nei mercati
convergenti si evidenziano, con livelli differenziati di sviluppo, iniziative sui servizi infrastrutturali nel
mercato IT (Cloud Computing, Machine to Machine, Mobile payment, Security etc..), un ruolo da
distributori di contenuti “premium” con l’IPTV e da abilitatori della fruizione di contenuti online sullo
schermo del salotto tramite soluzione OTT TV, una presenza significativa nell’online advertising e lo
sviluppo di applicazioni web 2.0 da smartphone.
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Domestic
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Contesto competitivo nelle Telecomunicazioni Fisse
Il mercato delle telecomunicazioni fisse è caratterizzato dalla forte competizione fra gli operatori che
oggi si concentrano principalmente sulla capacità di innovare l’offerta tramite l’introduzione di pacchetti
voce/larga banda (double play) e pacchetti voce/larga banda/IPTV (triple play).
L’evoluzione dell’offerta è stata resa possibile grazie al passaggio, da parte dei concorrenti, da un
approccio principalmente da reseller (Carrier Selection/Carrier Pre Selection per la voce e Wholesale per
l’ADSL) ad un approccio basato sul controllo delle infrastrutture (Unbundling del Local Loop - “ULL” in
primis). Inoltre risulta sempre più evidente il trend di convergenza fisso-mobile e numerosi operatori fissi
sono oggi anche MVNO (Mobile Virtual Network Operators) ed offrono servizi integrati fisso-mobile.
Nel 2010 è proseguita la migrazione di clienti di telefonia fissa verso i servizi di telefonia mobile e verso
soluzioni alternative di comunicazione (messaging, e-mail, chat etc.). Da anni, sia per i consumatori
privati che per le piccole e medie imprese, si assiste ad una sostituzione dei servizi voce tradizionali
maturi con contenuti e servizi a valore aggiunto basati su protocollo IP, la cui diffusione è favorita sia
dall’utilizzo di Internet e dai cambiamenti nelle preferenze degli utenti, sia dalla penetrazione della
banda larga, dei PC, e di ulteriori device connessi, nonché dalla qualità del servizio.
Lo scenario competitivo del mercato italiano delle telecomunicazioni fisse è caratterizzato dalla
presenza , oltre che di Telecom Italia, anche di alcuni operatori con modelli di business differenziati e
focalizzati su differenti segmenti di mercato:
• Wind-Infostrada, operatore integrato fisso-mobile focalizzato, con un’offerta “all inclusive” (fonia
e dati) su una clientela retail mass-market “cost conscious” ed un posizionamento meno
concentrato sul segmento Top e sull’offerta ICT;
• Fastweb, operatore che si propone con un posizionamento da leader tecnologico e con una
offerta di servizi a larga banda “all inclusive” ad alto valore aggiunto, indirizzata prevalentemente
alla clientela retail e corporate. Fastweb rimane focalizzato sui grandi centri urbani e sui clienti
high value, anche se nel 2010 ha dimostrato un graduale abbandono del premium price con
ricorso a formule promozionali molto aggressive. L’azienda inoltre è presente anche nel mercato
delle telecomunicazioni mobili come MVO con H3G;
• Tiscali, operatore focalizzato sul fisso con una offerta Broadband “semplice e conveniente”, si
rivolge prevalentemente ai segmenti Consumer e SOHO e offre anche servizi di telefonia mobile
attraverso l’MVNO Tiscali Mobile con Tim;
• Vodafone, operatore con un posizionamento da player globale prevalentemente concentrato sul
Mobile e con un’offerta fissa focalizzata sull’offerta 2Play e su attività di cross selling fissomobile. Meno focalizzata l’offerta TOP e ICT;
• TeleTu (ex Tele2, acquisito da Vodafone), focalizzato su clientela low spender con prezzi
aggressivi, offerte entry level in ambito voce e broadband ed un forte utilizzo della leva
promozionale “no canone”;
• BT Italia, focalizzata su clientela business ed offerte ICT, offre anche servizi di telefonia mobile
grazie all’MVNO con Vodafone; nel 2010 ha evidenziato un progressivo indebolimento con un
rallentamento degli investimenti e un minor tasso di innovazione.
A fine 2010, gli accessi fissi in Italia avevano una consistenza di circa 22,5 milioni, sostanzialmente
stabili rispetto al 2009. La progressiva competizione nel mercato dell’accesso ha prodotto una graduale
riduzione della quota di mercato di Telecom Italia sui volumi di traffico voce retail.
Per quanto riguarda il mercato Broadband, al 31 dicembre 2010 i clienti BB fisso in Italia hanno
raggiunto circa 13,1 milioni con un tasso di penetrazione sugli accessi fissi pari a circa 58,3%.
Nel 2010 la crescita del mercato del Broadband fisso ha subìto una leggera contrazione rispetto alla
dinamica degli anni precedenti, dovuta ad un generale orientamento degli operatori ad incrementare la
penetrazione delle offerte flat (dual/triple play) a maggior valore aggiunto. La penetrazione del
Broadband è spinta da una domanda crescente di velocità e di abilitazione a nuovi servizi over IP (Voice
over IP, Contenuti, Servizi di Social Networking, Gaming On Line, IP Centrex, etc.).
Continua la discesa dei ricavi del segmento della trasmissione dati, prevalente nel mercato dei clienti
Top, che caratterizzato da riprogettazioni e upgrading di accessi ad internet a larga e larghissima
capacità trasmissiva e reti dati private di medie e grandi dimensioni, subisce gli effetti della
competizione che ha portato ad una diminuzione dei prezzi medi, a fronte di un sostanziale
mantenimento delle quote da parte dei vari operatori.
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Domestic
69
Contesto competitivo nelle Telecomunicazioni Mobili
Il mercato mobile, sebbene sempre più saturo e maturo nella sua componente tradizionale dei servizi
voce, continua comunque a crescere in termini di linee guidato dalla crescita di clienti
multiSIM/multidevice e delle linee not human (al 31 dicembre 2010, le linee mobili in Italia si attestano
su 94 Milioni, in crescita del 4% circa rispetto al 2009 e con un tasso di penetrazione su popolazione di
circa il 155%).
Accanto al fenomeno di progressiva contrazione sulle componenti di servizio tradizionale si assiste
tuttavia ad una significativa crescita dei servizi dati e dei servizi a valore aggiunto.
È questo il caso del Mobile Broadband che è stato negli ultimi anni, e sarà ancora in futuro, la principale
opportunità strategica e commerciale per l’industry TLC mobile, in grado probabilmente di compensare
l’erosione su alcune componenti di ricavo tradizionali, quali voce e messaging.
Nel 2010 in Italia si è verificata una crescita significativa dei clienti mobile BB, sia large che small
screen, che a fine 2010 hanno complessivamente superato i 15 milioni, con un tasso di penetrazione
sulle linee mobili pari a circa il 16%.
Accanto a servizi innovativi già decollati e in piena fase di sviluppo, come nel caso del Mobile
Broadband, vi sono diversi altri ambiti di mercato con un significativo potenziale di crescita nel medio
termine, quali ad esempio: Mobile Advertising, Mobile Content (es. Social Networking), Mobile Payment,
Location Based Services, ecc..
Lo scenario competitivo del mercato italiano delle telecomunicazioni mobili è caratterizzato dalla
presenza, oltre che di Telecom Italia, anche dei seguenti operatori infrastrutturati focalizzati su differenti
segmenti di mercato e con differenti strategie:
• Vodafone, con una market share comparabile a quella di Telecom Italia, con un posizionamento
da player globale e una strategia di operatore innovativo molto attento al cliente, forte valore del
brand e fidelizzazione dei clienti basata sul concetto di community;
• Wind, operatore focalizzato sul segmento “cost conscious” tramite un portafoglio d’offerta
semplice e basato anch’esso sulla fidelizzazione dei clienti mediante il concetto di community;
• H3G, operatore solo mobile focalizzato su clientela ad alto valore, su terminali e servizi VAS
evoluti con pricing competitivo (es. microbrowsing, mobile broadband, mobile content); presente
sul segmento micro business, sostanzialmente assente sul segmento TOP.
Accanto a questi operatori esistono un numero di operatori virtuali (per esempio Poste Mobile), che
rappresentano tuttavia ad oggi una porzione limitata del mercato.
La market share di Telecom Italia sul totale linee mobili si attesta attorno al 33%, in flessione rispetto al
31 dicembre 2009 (34,2%).
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Domestic
70
Brasile
Il Gruppo Telecom Italia opera in Brasile nel settore delle telecomunicazioni mobili e fisse attraverso il
gruppo Tim Brasil, che offre servizi nelle tecnologie UMTS, GSM, TDMA. Inoltre, a seguito
dell’acquisizione di Intelig Telecomunicações a fine 2009, il gruppo Tim Brasil completa il portafoglio dei
propri servizi con l’offerta di trasmissione dati su fibra ottica in tecnologia full IP come DWDM, MPLS.
La struttura della Business Unit
Il gruppo Tim Brasil è così costituito:
Principali dati economico-finanziari
Nella tabella sono riportati i principali risultati conseguiti nell’esercizio 2010, posti a confronto con quelli
dell’esercizio 2009.
(milioni di euro)
(milioni di reais)
Variazioni
2010
(a)
2009
(b)
2010
(c)
2009
(d)
Assolute
(c-d)
Ricavi
6.199
4.753
14.457
13.161
1.296
9,8
5,1
EBITDA
1.801
1.255
4.201
3.476
725
20,9
16,6
% sui Ricavi
29,1
26,4
29,1
26,4
2,7 pp
2,9 pp
EBIT
685
209
1.597
580
% sui Ricavi
11,0
4,4
11,0
4,4
6,6 pp
6,5 pp
1.216
964
Investimenti industriali
Personale a fine esercizio (unità)
%
(c-d)/d
%
organica
1.017
2.836
2.671
165
10.114
9.783
331
3,4
Ricavi
Sono pari a 14.457 milioni di reais, superiori di 1.296 milioni di reais rispetto all’esercizio 2009
(+9,8%). I ricavi dell’esercizio 2009, ricostruiti per tenere conto della variazione del perimetro di
consolidamento avvenuto a seguito dell‘acquisizione di Intelig Telecomunicações Ltda, sono pari a
13.750 milioni di reais. La crescita organica dei ricavi è del +5,1%.
I ricavi da servizi dell’esercizio 2010 si attestano a 13.571 milioni di reais, in crescita rispetto ai 12.234
milioni di reais dell’anno precedente (+10,9%), mentre i ricavi da vendita di prodotti si riducono dai 927
milioni di reais dell’esercizio 2009 ai 886 milioni di reais dell’esercizio 2010 (-4,5%), per effetto dello
sviluppo delle offerte svincolate dalla vendita del terminale (vendite in ”chip only”).
L’ARPU, ricavo medio mensile per cliente, a dicembre 2010 è pari a 23,7 reais rispetto ai 26,6 reais di
dicembre 2009.
Le linee complessive, al 31 dicembre 2010, sono pari a 51,0 milioni, in crescita del 24,1% rispetto al 31
dicembre 2009, corrispondenti ad una market share sulle linee del 25,1%.
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Brasile
71
EBITDA
L’EBITDA, pari a 4.201 milioni di reais, è superiore di 725 milioni di reais rispetto all’esercizio 2009
(+20,9%); l’incidenza sui ricavi è pari al 29,1%, superiore di 2,7 punti percentuali rispetto all’esercizio
2009. Il risultato è stato conseguito da un lato grazie alla crescita della marginalità dei ricavi, dovuta
all’espansione delle direttrici di traffico “on net” e allo sviluppo dei ricavi da servizi avanzati, e dall’altro
attraverso politiche di vendita che hanno ridotto il livello di sussidio del terminale ed il recupero di
efficienza complessiva nelle aree di costo non direttamente correlate allo sviluppo del business. La
variazione organica dell’EBITDA, rispetto all’esercizio 2009, è pari a +599 milioni di reais (+16,6%);
l’EBITDA margin organico sui ricavi è del 29,1% (26,2% nell’esercizio 2009).
(milioni di reais)
2010
2009
Variazione
EBITDA su base storica
4.201
3.476
725
Variazione perimetro di consolidamento
-
31
(31)
Costi per servizi associati alla risoluzione di un contenzioso
-
64
(64)
Altri oneri
-
31
(31)
4.201
3.602
599
EBITDA comparabile
Relativamente alle dinamiche di costo si evidenzia:
(milioni di euro)
Acquisti di materie e servizi
(milioni di reais)
2010
(a)
2009
(b)
2010
(c)
2009
(d)
Variazione
(c-d)
431
3.519
2.808
8.208
7.777
Costi del personale
283
207
659
574
85
Altri costi operativi
588
467
1.371
1.293
78
•
•
•
gli acquisti di materie e servizi sono pari a 8.208 milioni di reais (7.777 milioni di reais
nell’esercizio 2009). L’incremento del 5,5% rispetto all’esercizio precedente (+431 milioni di
reais) è attribuibile alla crescita di 225 milioni di reais dei costi per godimento beni di terzi
(1.084 milioni di reais nell’esercizio 2010), alla crescita di 98 milioni di reais dei costi per
prestazioni e servizi esterni, alla crescita di 62 milioni di reais degli acquisti di materie prime,
sussidiarie, di consumo e merci ed alla crescita di 45 milioni di reais delle quote di ricavo da
riversare agli altri operatori di telecomunicazioni. Escludendo la variazione del perimetro di
consolidamento (692 milioni di reais) si sarebbe rilevata una riduzione dei costi per 261 milioni
di reais;
i costi del personale, pari a 659 milioni di reais, sono superiori di 85 milioni di reais rispetto
all’esercizio 2009 (+14,9%), incremento che, escludendo il cambiamento di perimetro di
consolidamento, sarebbe di 18 milioni di reais, per effetto della variazione della composizione e
del costo unitario degli organici. La consistenza media è scesa da 8.900 unità dell’esercizio
2009 a 8.727 unità dell’esercizio 2010. L’incidenza sui ricavi è del 4,6% con una crescita di 0,2
punti percentuali rispetto al 2009;
gli altri costi operativi ammontano a 1.371 milioni di reais, in aumento del 6,1% (1.293 milioni di
reais nell’esercizio 2009) e sono così dettagliati:
2010
2009
Variazione
311
422
(111)
41
70
(29)
961
735
226
Imposte indirette e tasse
26
33
(7)
Altri oneri
32
33
(1)
1.371
1.293
78
(milioni di reais)
Svalutazioni e oneri connessi alla gestione dei crediti
Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri
Contributi e canoni per l’esercizio di attività di telecomunicazioni
Totale
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Brasile
72
EBIT
E’ pari a 1.597 milioni di reais con un miglioramento di 1.017 milioni di reais rispetto all’esercizio 2009.
Tale risultato è attribuibile alla maggior contribuzione dell’EBITDA rispetto all’esercizio 2009 ed alla
riduzione degli ammortamenti per 285 milioni di reais (2.594 milioni di reais nell’esercizio 2010,
rispetto a 2.879 milioni di reais nell’esercizio 2009). In particolare si rileva che il decremento degli
ammortamenti è attribuibile alla rivisitazione della vita utile del software (-364 milioni di reais), mentre
aumentano gli ammortamenti di impianti e macchinari (+117 milioni di reais).
La variazione organica dell’EBIT, rispetto all’esercizio 2009, è positiva di 985 milioni di reais, con
un’incidenza sui ricavi dell’11,0% (4,5% nell’esercizio 2009) ed è così dettagliata:
(milioni di reais)
2010
EBIT su base storica
2009
Variazione
1.017
1.597
580
Variazione perimetro di consolidamento
-
(63)
63
Oneri non organici già dettagliati nell’EBITDA
-
95
(95)
1.597
612
985
EBIT comparabile
Investimenti industriali
Ammontano a 2.836 milioni di reais con un aumento di 165 milioni di reais rispetto all’esercizio 2009,
dovuto principalmente ai maggiori investimenti di rete (tecnologia 2G e 3G) e per le piattaforme IT. Il
piano investimenti in tecnologia 2G (voce) è indirizzato a migliorare la capacità, la copertura e la qualità
della rete, supportando l’incremento del traffico dovuto allo sviluppo delle offerte “on net”; proseguono
inoltre gli investimenti di copertura del 3G in osservanza degli obiettivi regolatori e degli sviluppi di
mercato.
Personale
Al 31 dicembre 2010 è pari a 10.114 unità, in aumento di 331 unità rispetto al 31 dicembre 2009
(9.783 unità).
Sviluppi commerciali
Nel quarto trimestre, Tim Brasil ha rafforzato le promozioni sull’offerta voce e sviluppato i servizi dati.
Per quanto riguarda l’offerta Voce, nel segmento “Consumer”, TIM ha continuato le promozioni dei piani
“Infinity” e “Liberty”, affermatisi con la vendita in modalità “chip only” (acquisizione del cliente senza
sussidio del terminale), stimolando lo sviluppo delle chiamate “on net” locali e di lunga distanza, grazie
ad una “community” di clienti TIM che a fine 2010 ha raggiunto un totale di 51 milioni di clienti. Il livello
di acquisizioni lorde voce del solo quarto trimestre è stato di 9,1 milioni di clienti, in crescita del 54%
rispetto allo stesso periodo del 2009.
Nel segmento post-pagato, TIM ha sviluppato una nuova promozione per i clienti “Infinity”, chiamata
“Infinity Mais” che aggiunge la destinazione mobile-fisso nell’ambito delle chiamate a durata illimitata:
la promozione offre chiamate locali verso qualunque numerazione fissa al prezzo di 0,50 reais per
chiamata, oltre al traffico illimitato “on net” (locale e lunga distanza) al prezzo di 0,25 reais a chiamata.
Nel segmento Business, TIM prosegue l’offerta dei tre piani lanciati nel 2010: “TIM Impresa Mundi”,
un’offerta innovativa che offre un pacchetto di minuti che includono chiamate locali, di lunga distanza e
roaming senza costo addizionale; “Liberty Empresa” , una promozione che dà diritto ad un uso illimitato
“on net” (locale, lunga distanza e roaming) per effettuare chiamate verso fisso e mobile TIM a
tariffazione fissa; e “TIM Impresa Nacional”, che offre alle filiali della stessa azienda una tariffazione
fissa. Nel Segmento Aziende, TIM ha intensificato l’azione commerciale anche con le offerte di servizi
fisso/dati proposte da Intelig.
Nell’ambito dei servizi dati, TIM ha intensificato l’offerta delle promozioni “TIM Web”, “Liberty Web” ed
“Infinity Web” per stimolarne la penetrazione. Il “TIM Web” é un piano di accesso a internet (tramite
modem mobile) che introduce il concetto di tariffazione a tempo, sostituendo la tradizionale tariffazione
basata sui consumi (megabytes), concetto piu’ difficilmente controllabile da parte del cliente. A fini
promozionali, l’offerta permette l’accesso gratuito tra la mezzanotte e le ore otto del mattino. Per i clienti
del piano post-pagato “Liberty Web”, è stata lanciata la promozione “Liberty Web 6 meses” con accesso
internet gratuito illimitato per un periodo di sei mesi associato all’acquisto di un nuovo terminale. Al
termine del periodo il costo del servizio e’ pari a 29,90 reais/mese. Nel segmento del prepagato,
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Brasile
73
”Infinity Web” consente l’accesso ad internet illimitato al prezzo fisso di 0,50 reais/giorno. Con
quest’offerta TIM intende portare la customer experience dei clienti degli ‘internet cafe’ sugli
smartphone, penetrando e sviluppando la navigazione internet da mobile, proponendo un concetto di
accesso “anywhere, anytime” ad una tariffa più competitiva.
Sul versante prodotti, TIM ha proseguito la sua strategia di riduzione del sussidio sui terminali
promuovendo l’uso del servizio.
Il portafoglio degli handset è in continuo rinnovamento grazie anche all’offerta dei nuovi iPhone 4 e i
Nokia N8. TIM ha inoltre sviluppato il ‘TIM Appshop’, un negozio virtuale di applicazioni mobili per i
terminali Samsung, LG, Motorola, Nokia e Sony- Ericsson, per incentivare l’uso di internet da cellulare.
Nel mercato dei servizi di telefonia fissa, TIM prosegue con l’offerta “TIM Fixo Mais”, al prezzo di reais
39,90/mese (reais 20,00/mese per i clienti che aderiscono alla portabilità), che permette ai clienti di
parlare illimitatamente con tutta la comunità TIM e di utilizzare 1000 minuti di chiamate con
destinazione locale off-net, oltre alla possibilità di scegliere tre numeri TIM mobili per effettuare
chiamate gratis fino alla fine dell’anno. Per quanto riguarda Intelig, prosegue la campagna promozionale
“Se Liga 23” rivolta al segmento “consumer” che prevede una tariffa di reais 0,23 per chiamate da fisso
(nazionali ed internazionali). Per il segmento SME continua l’offerta “Sem Fronteiras 23”, che da’ diritto
a chiamate illimitate gratuite “on net”.
Contesto competitivo
Nel mese di dicembre 2010 TIM si è aggiudicata 8 lotti di frequenze GSM per un valore di reais 65,5
milioni con un aggio medio del 32% rispetto al prezzo base dell’asta. La firma del contratto e' prevista
nei primi mesi del 2011. Tali frequenze migliorano la capacità di copertura e la qualità del servizio TIM. I
165 lotti complessivi GSM/3G offerti in asta, sono stati venduti per un valore totale di reais 2,7 miliardi
con un aggio medio del 31%.
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Brasile
74
Argentina
La struttura della Business Unit
Al 31 di dicembre del 2010, la Business Unit Argentina è costituita dalle seguenti società:
(*) Società non operative.
Principali dati economico–finanziari
Nella tabella seguente sono riportati i principali risultati conseguiti dalla Business Unit Argentina nel
2010 a partire dalla data di acquisizione del controllo della stessa da parte del Gruppo Telecom Italia
(13 ottobre 2010). I valori esposti comprendono gli effetti dell’applicazione del Purchase Price method.
In particolare, in conformità con quanto richiesto dall’IFRS 3, tutte le Attività acquisite e le Passività
assunte del gruppo acquisito sono state oggetto di valutazione per la loro iscrizione a Fair Value. Per
quanto la valutazione per il bilancio 2010 sia stata fatta in modo approfondito, come previsto dal
principio contabile, entro i 12 mesi successivi all’operazione tali importi provvisori potranno essere
oggetto di ulteriore affinamento ed eventuale rettifica. In aggiunta al valore delle Attività acquisite e
delle Passività assunte è stato iscritto un Avviamento, pari a 166 milioni di euro. I valori economici
recepiscono, a partire dal 13 ottobre 2010, gli impatti di tali valutazioni ed in particolare i maggiori
ammortamenti ad essi correlati.
Periodo dal 13 ottobre 2010
al 31 dicembre 2010
(milioni di euro)
(milioni di pesos
argentini)
Ricavi
798
4.142
EBITDA
245
1.269
% sui Ricavi
30,6
30,6
EBIT
105
542
% sui Ricavi
13,1
13,1
Investimenti industriali
188
Personale a fine esercizio (unità)(*)
975
15.650
(*) Comprende il personale con contratto di lavoro somministrato: 18 unità al 31.12.2010
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Argentina
75
Per una migliore comprensione dell’andamento della Business Unit Argentina, nella tabella seguente
sono riportati i principali risultati conseguiti nell’intero esercizio 2010, confrontati con quelli
dell’esercizio 2009. Si tratta di dati ricostruiti e non assoggettati a revisione, forniti solo per scopi
informativi (illustrativi e comparativi) e quindi non inclusi nei risultati consolidati del Gruppo Telecom
Italia.
(milioni di euro)
Ricavi
(milioni di pesos argentini)
Variazioni
2010
(a)
2009
(b)
2010
(c)
2009
(d)
Assolute
(c-d)
%
(c-d)/d
%
organica
2.820
2.337
14.627
12.170
2.457
20,2
20,2
EBITDA
924
799
4.793
4.162
631
15,2
15,2
% sui Ricavi
32,8
34,2
32,8
34,2
Investimenti industriali
493
428
2.558
2.231
327
14,7
15.650
15.333
317
2,1
Personale a fine esercizio
(unità)(*)
(1,4) pp
(*) Comprende il personale con contratto di lavoro somministrato: 18 unità al 31.12.2010; 30 unità al 31.12.2009
Ricavi
Confermando gli andamenti già riscontrati nei precedenti esercizi, i ricavi 2010 si incrementano del
20,2% rispetto all’esercizio precedente raggiungendo i 14.627 milioni di Pesos (12.170 milioni di Pesos
nel 2009) grazie alla crescita della base clienti, tanto del business Fisso e Banda Larga quanto del
Mobile, nonché dell’ARPU (come di seguito evidenziato nei dati operativi). La principale fonte di ricavi
per la Business Unit Argentina è rappresentata dalla telefonia Mobile che concorre per il 68% ai ricavi
consolidati e che ha realizzato un incremento del 24% rispetto all’esercizio precedente.
EBITDA
I costi operativi ammontano nel 2010 a 9.864 milioni di Pesos ed evidenziano un aumento di 1.835
milioni di Pesos, pari al 22,9%, rispetto all’esercizio 2009 (8.029 milioni di Pesos). Tale incremento è
dovuto per circa 60 milioni di Pesos agli effetti dell’applicazione, nel solo 2010, del Purchase Method.
L’incremento residuo è essenzialmente riferibile a costi di natura commerciale ed all’aumento del costo
del lavoro che risente, fra l’altro, delle periodiche revisioni degli accordi sindacali. Di conseguenza,
l’EBITDA evidenzia una crescita di 631 milioni di Pesos (+ 15,2%) raggiungendo i 4.793 milioni di Pesos.
Dati operativi
2010
2009
Variazioni
assolute
%
Telefonia fissa
Linee in servizio (.000)
4.107
4.060
47
1,2
43
41
2
4,9
1.380
1.214
166
13,7
76
67
9
13,4
Totale clienti (.000)
18.211
16.281
1.930
11,9
Clienti Telecom Personal (.000)
16.333
14.475
1.858
12,8
30%
30%
-
-
102
101
1
1,0
ARBU - Average revenue billed per user (Pesos)
Internet
Clienti ADSL (.000)
ARPU (Pesos)
Mobile
% Clienti Postpaid(*)
MOU Telecom Personal (min/month)
ARPU Telecom Personal
Clienti Núcleo (.000)
% Clienti Postpaid(*)
44,4
40,6
3,8
9,4
1.878
1.806
72
4,0
15%
11%
-
-
(*) Include i clienti con plafond fatturato a fine mese integrabile con ricariche prepagate
Servizi di telefonia fissa: l’aumento delle linee in servizio realizzato nel corso del 2010 è pari all’1%
circa, grazie principalmente alle offerte congiunte con i servizi Internet. Ancorchè i servizi regolamentati
di telefonia fissa in Argentina continuino ad essere influenzati dal congelamento tariffario imposto dalla
Legge di Emergenza Economica del Gennaio 2002, l’ARBU (Average revenue billed per user) presenta
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Argentina
76
una crescita del 5% circa, derivante dalla vendita di pacchetti che includono minuti di traffico e servizi a
valore aggiunto.
Servizi di trasmissione dati e accesso Broadband: il portafoglio di clienti BroadBand complessivo di
Telecom Argentina a fine 2010 ha raggiunto 1.380.000 accessi, con un incremento di 166.000 accessi
rispetto al 31.12.2009, che rappresenta una crescita del 13,7%. Contestualmente si è realizzato un
incremento dell’ARPU grazie ad una nuova strategia sui prezzi che ha comportato la riduzione degli
sconti promozionali associati all’acquisizione e fidelizzazione dei clienti. Nel segmento Dati, inoltre, si è
conseguito un aumento delle quote di mercato relative ai circuiti dedicati per Internet e IP VPN, nonchè
ai servizi di Datacenter.
Complessivamente i servizi di trasmissione dati ed accesso Broadband contribuiscono ai ricavi 2010 per
1.726 milioni di Pesos, in crescita del 30% circa rispetto al 2009 (1.332 milioni di Pesos).
Servizi di telefonia mobile: il Gruppo offre servizi di telefonia mobile in Argentina e Paraguay tramite le
società controllate Telecom Personal (attraverso il marchio Personal) e Núcleo.
La base clienti di Personal si è incrementata di 1,9 milioni di unità nel corso del 2010, arrivando ad un
totale di 16,3 milioni di clienti, il 30% dei quali utilizza un contratto postpagato. Contestualmente, grazie
all’acquisizione di clienti ad alto valore ed alla chiara leadership nel segmento degli Smartphones,
l’ARPU è aumentato del 9% circa superando i 44 Pesos (41 Pesos nel 2009). Gran parte di questa
crescita è riconducibile ai Servizi a Valore Aggiunto ed al servizio di Mobile Internet, che
complessivamente rappresentano il 40% circa dei ricavi per servizi di telefonia mobile.
In Paraguay la base clienti di Núcleo presenta una crescita di circa il 4% rispetto all’esercizio precedente
e a fine 2010 arriva a 1,9 milioni di clienti, di cui il 15% con modalità postpagato. La società si è
affermata come detentrice del miglior servizio Internet 3G (in termini di velocità), realizzando pertanto,
una significativa crescita della relativa base clienti.
Investimenti Industriali
Gli investimenti industriali, pari a 2.558 milioni di Pesos, s’incrementano nell’esercizio del 14,7%
rispetto all’anno precedente. Tale importo include 551 milioni di Pesos per costi capitalizzati di
acquisizione dei clienti con contratto in abbonamento vincolato per 18 – 24 mesi per i clienti mobili e
12 mesi per i clienti BroadBand.
Con riferimento alla rete fissa, gli investimenti sono stati indirizzati all’ampliamento dell’infrastruttura in
fibra ottica, della tecnologia DWDM ed al potenziamento del backbone IP al fine di migliorare la capacità
trasmissiva ed aumentare la velocità d’accesso offerta ai clienti.
Contestualmente Personal ha investito principalmente nell’aumento di capacità ed ampliamento della
copertura della rete 3G, nonché nel potenziamento delle piattaforme per Servizi a Valore Aggiunto e in
progetti di IT. Gli investimenti di Nucleo sono stati destinati principalmente alla rete di accesso 3G e alla
commutazione.
Personale
Il personale al 31 dicembre 2010 è pari a 15.650 unità, in aumento di 317 unità rispetto al 31
dicembre 2009 (+2,1%). Si segnala che a fine 2010 la BU Argentina utilizzava contratti di lavoro
somministrato per 18 unità (30 unità a fine 2009).
Sviluppi commerciali
Nel segmento di telefonia fissa residenziale, Telecom Argentina ha intensificato le offerte di pacchetti
che includono canone, minuti di traffico e servizi a valore aggiunto, con l’obiettivo di stimolare sia la
domanda di nuovi accessi che la crescita dell’ARBU (Average revenue billed per user). Addizionalmente,
sono stati proposti nuovi prodotti WiFi e la fornitura di una seconda linea agli attuali clienti in tecnologia
IP. Per il segmento business, è stato lanciato il servizio di Centrale Virtuale, consistente in una
piattaforma di comunicazione IP che fornisce nuove funzionalità, semplicità d’uso e riduzione di costi.
In quanto alla banda larga, nel corso del 2010 la società ha ampliato la sua offerta con il lancio del
servizio “Arnet WiFi + Arnet Movil”, che integra il servizio ADSL con internet mobile.
Le offerte per il segmento corporate sono state focalizzate su soluzioni convergenti ICT.
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Argentina
77
La strategia per la telefonia mobile è stata caratterizzata dal lancio di nuovi piani e pacchetti orientati ad
incrementare ulteriormente la componente dei servizi a valore aggiunto, supportati dalla continua
crescita della penetrazione degli smartphones.
Inoltre Personal ha, per prima in Argentina, sperimentato servizi mobili di Quarta Generazione (4G) su
piattaforma di rete Long Term Evolution, raggiungendo velocità di connessione fino a 50 Mbps.
Il contesto complessivo permette a Personal di affrontare adeguatamente l’importante sfida connessa
all’introduzione, a fine 2011, della Number Portability in Argentina.
Núcleo in Paraguay ha intrapreso una nuova strategia di pricing orientata a migliorare la percezione dei
clienti, ed ha potenziato l’offerta di servizi di internet mobile 3G.
Contesto competitivo
Il mercato delle telecomunicazioni in Argentina e Paraguay continua a presentare una domanda
sostenuta di nuovi servizi e maggiori velocità di accesso, in un contesto altamente competitivo nei
diversi segmenti di business.
In particolare nel segmento Mobile dell’Argentina, Personal è uno dei tre operatori che offrono servizi a
livello nazionale in competizione con Claro (gruppo America Móvil) e Movistar (gruppo Telefonica). In
Paraguay Nucleo opera in un mercato che continua ad essere caratterizzato da un alto livello di
concorrenza basato su aggressive politiche di prezzi e promozioni, oltre che sul lancio di nuovi prodotti e
servizi.
Per quanto concerne il segmento BroadBand la BU Argentina, attraverso il marchio Arnet, si confronta
sia con il concorrente ADSL Speedy (gruppo Telefonica) che con l’operatore Fibertel (gruppo Clarin) che
offre servizi di accesso BroadBand con modalità cable-modem.
Altre informazioni rilevanti
Si segnala che nel corso del 2010 la società Telecom Argentina S.A., quotata sia in patria che negli Stati
Uniti, è tornata dopo nove anni a distribuire dividendi ai propri azionisti. Nonostante tale esborso e
l’incremento dell’ammontare degli investimenti rispetto all’esercizio precedente, la BU Argentina ha
inoltre migliorato la propria Posizione Finanziaria Netta passando da un’esposizione debitoria pari a 697
milioni di Pesos nel 2009 ad un ammontare di cassa netta pari a 458 milioni di Pesos a fine 2010.
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Argentina
78
Media
La Business Unit Media opera nei settori di Business Telecom Italia Media, MTV Group e Operatore di
rete, in particolare:
• Telecom Italia Media: comprende le attività relative alle emittenti televisive La7 e La7D (canale
lanciato alla fine del mese di marzo 2010) e quelle relative al Digital Content per il Gruppo
Telecom Italia per l’ideazione e produzione di contenuti con riferimento alle piattaforme di
Telecom Italia ed al web;
• MTV Group: comprende le attività svolte da MTV Italia e dalla sua controllata MTV Pubblicità,
relative alle emittenti televisive MTV e MTV+ (canale lanciato nel mese di maggio 2010), all’unità
di produzione 360° Playmaker, alla produzione di piattaforme musicali multimediali e di canali
satellitari, nonché a MTV Mobile e Digital (Web);
• Operatore di rete (TIMB): comprende le attività svolte da Telecom Italia Media Broadcasting in
relazione alla gestione delle reti di trasmissione analogiche e digitali di La7 ed MTV e dei
Multiplex Digitali gestiti dal Gruppo, nonché l’offerta di servizi accessori e piattaforme di
trasmissione del segnale radiotelevisivo alle società del Gruppo e a soggetti terzi.
La struttura della Business Unit
Si espone qui di seguito la struttura della Business Unit:
Principali dati economico-finanziari
Si ricorda che Telecom Italia Media S.p.A. nel mese di maggio 2009 ha ceduto alla società Sviluppo
Programmi Editoriali S.p.A (gruppo E.P.S.) il 60% di Telecom Media News che controlla l’agenzia di
stampa APCom, uno dei principali operatori nell’informazione primaria nazionale.
Nella tabella sono riportati i principali risultati conseguiti nell’esercizio 2010, posti a confronto con quelli
dell’esercizio 2009.
(milioni di euro)
2010
2009
Variazioni
(assolute)
%
Ricavi
258
230
28
12,2
EBITDA
13
(9)
22
n.s.
5,0
(3,9)
(12)
(15,0)
% sui Ricavi
EBIT
% sui Ricavi
Investimenti industriali
Personale a fine esercizio (unità)
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Media
(92)
(80)
(35,7)
(34,8)
67
53
14
26,4
777
757
20
2,6
79
I principali dati economici della società Telecom Media News sino al 30 aprile 2009 sono stati i
seguenti:
1.1 – 30.4.2009
(milioni di euro)
Ricavi
3
EBITDA
(2)
EBIT
(2)
Sono di seguito esposti e commentati i dati dell’esercizio 2010, posti a confronto con quelli del 2009,
quest’ultimo ricostruito escludendo integralmente i risultati relativi alla società Telecom Media News.
(milioni di euro)
2010
2009
Variazioni
(assolute)
%
Ricavi
258
227
31
13,7
EBITDA
13
(7)
20
n.s.
% sui Ricavi
5,0
(3,1)
(24)
(35,3)
EBIT
% sui Ricavi
Investimenti industriali
Personale a fine esercizio (unità)
(92)
(68)
(35,7)
(30,0)
67
53
14
26,4
777
757
20
2,6
Ricavi
Ammontano a 258 milioni di euro, con una crescita di 31 milioni di euro (+13,7%) rispetto ai 227 milioni
di euro dell’esercizio 2009. Più in dettaglio:
• i ricavi dell’esercizio 2010 di Telecom Italia Media S.p.A., al lordo delle elisioni infragruppo,
ammontano a 116 milioni di euro, in incremento di 2 milioni di euro (+1,7%) rispetto all’esercizio
2009. I ricavi pubblicitari netti si incrementano dell’8,5% rispetto al 2009 con una raccolta netta
di 99 milioni di euro rispetto ai 92 milioni di euro dell’esercizio precedente; si riducono sia il
fatturato del Digital Content per Telecom Italia (-2 milioni di euro), per effetto del nuovo contratto
a valori ridotti che decorre dal mese di aprile, sia i ricavi da Media Service (-3 milioni di euro) in
seguito alla cessazione dell’attività di service verso Dahlia TV (conclusa nel primo semestre dello
scorso anno) che a giugno 2009 aveva generato ricavi per 4 milioni di euro;
• i ricavi del gruppo MTV ammontano a 98 milioni di euro, sostanzialmente stabili, al lordo delle
elisioni infragruppo, rispetto all’esercizio 2009. Tale risultato è stato raggiunto grazie alla
crescita della raccolta pubblicitaria sul canale One (+1 milione di euro) e sul nuovo canale MTV+
(+1 milione di euro), nonché alla crescita dei canali satellitari (+2 milioni di euro); per contro il
2010 è stato caratterizzato dalla riduzione dei ricavi di MTV Mobile per 4 milioni di euro e dalla
riduzione dei ricavi relativi ai canali Web per 1 milione di euro;
• i ricavi relativi alle attività dell’Operatore di Rete, al lordo delle elisioni infragruppo, ammontano a
76 milioni di euro, rispetto ai 50 milioni di euro dell’esercizio 2009, con un incremento di 26
milioni di euro (+53,1%). Tale andamento è dovuto ai maggiori ricavi di affitto di banda digitale
verso terzi.
Il 2010 è stato inoltre caratterizzato dall’arricchimento dell’offerta del Gruppo sia con nuovi programmi,
che con il lancio di nuovi canali sul Digitale Terrestre (La7D e MTV+) e sul web (La7.TV ed i nuovi portali
Mtvnews.it e Nickjr.it), dimostrando come siano ancora alte le potenzialità della tv gratuita, se guidate
dalla qualità e dall’eccellenza dei contenuti proposti.
I risultati si sono tradotti sia in termini di crescita dello share, sia in termini di incremento dei ricavi e
redditività.
EBITDA
Per la prima volta dal 2003 è risultato positivo per 13 milioni di euro, invertendo la tendenza rispetto
alla perdita del 2009 (-7 milioni di euro), con una variazione positiva di 20 milioni di euro.
L’EBITDA di Telecom Italia Media S.p.A., -36 milioni di euro, migliora di 2 milioni di euro rispetto
all’esercizio 2009 (-38 milioni di euro); nonostante i maggiori costi operativi legati in gran parte al
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Media
80
palinsesto del canale La7 per una programmazione arricchita rispetto al 2009, tale miglioramento è
dovuto, oltre al maggior apporto dei ricavi alla riduzione dei costi sulle altre attività.
L’EBITDA del gruppo MTV è pari a 12 milioni di euro e migliora di 1 milione di euro rispetto all’esercizio
2009 (11 milioni di euro). La sostanziale tenuta dei ricavi precedentemente descritta, la riduzione
dell’attività di Playmaker, la riduzione dei costi legati all’attività del Mobile e la costante attenzione alla
gestione operativa hanno consentito il miglioramento del margine.
L’EBITDA relativo alle attività dell’Operatore di rete, 35 milioni di euro, migliora di 17 milioni di euro
rispetto all’esercizio 2009 (18 milioni di euro) per l’incremento dei ricavi precedentemente citato, solo in
parte compensato dall’incremento dei costi operativi, che includono 9 milioni di euro di svalutazioni di
crediti verso il cliente Dahlia TV, in seguito alla messa in liquidazione della società stessa avvenuta in
data 10 gennaio 2011.
EBIT
E’ pari a -92 milioni di euro, rispetto a -68 milioni di euro dell’esercizio 2009, con un peggioramento di
24 milioni di euro. La variazione è quasi integralmente imputabile al miglioramento dell’EBITDA al quale
si contrappone la svalutazione dell’avviamento pari a -46 milioni di euro, effettuato sulla base delle
risultanze dell’impairment test attribuito alla Business Unit Media.
Investimenti industriali
Gli investimenti industriali ammontano complessivamente a 67 milioni di euro (53 milioni di euro
nell’esercizio 2009). Sono attribuibili a Telecom Italia Media S.p.A. (32 milioni di euro), al gruppo MTV (7
milioni di euro) e a Telecom Italia Media Broadcasting (28 milioni di euro), e concernono principalmente
l’acquisizione di diritti televisivi ad utilizzo pluriennale (31 milioni di euro) e l’acquisizione di
infrastrutture per lo sviluppo e il mantenimento della rete digitale (28 milioni di euro).
Personale
Il personale al 31 dicembre 2010 è di 777 unità, in incremento di 20 unità rispetto al 31 dicembre
2009, ed include 44 unità con contratto di lavoro somministrato (38 unità al 31 dicembre 2009).
L’incremento riguarda principalmente Telecom Italia Media S.p.A., sia per il potenziamento della
struttura Digital Content che per l’avvio del nuovo canale La7d e per le dinamiche di palinsesto.
Operazioni societarie
Aumento di capitale di Telecom Italia Media
In data 8 aprile 2010, in sede straordinaria, l’Assemblea degli Azionisti ha approvato:
a) l’eliminazione del valore nominale delle azioni ordinarie e di risparmio, reso effettivo in data 19
aprile 2010;
b) il raggruppamento delle azioni ordinarie e di risparmio nel rapporto di 1 azione ordinaria o di
risparmio per ogni 10 azioni ordinarie o di risparmio detenute, reso effettivo in data 19 aprile
2010;
c) le modifiche statutarie necessarie al fine di mantenere inalterate la misura e le caratteristiche
dei diritti delle azioni di risparmio della società all’esito delle deliberazioni di cui ai punti (a) e (b)
che precedono;
d) l’aumento del capitale sociale a pagamento per 240.000.000 euro mediante emissione di azioni
ordinarie da offrire in opzione ai titolari di azioni ordinarie e di risparmio della Società - previa
revoca della delega a suo tempo conferita dall’Assemblea al Consiglio di Amministrazione ad
aumentare il capitale fino ad un massimo di 10 milioni di euro.
In particolare per quanto riguarda quest’ultimo punto, l’operazione, avviata in data 24 maggio 2010, si è
conclusa il 30 giugno 2010 con l'integrale sottoscrizione delle n. 1.116.780.650 azioni ordinarie di
nuova emissione, al prezzo di 0,2145 euro per azione, comprensivo di 0,1145 euro a titolo di
sovrapprezzo, per un controvalore complessivo di 239.549.449 euro, comprensivo di 127.871.384 euro
a titolo di sovrapprezzo.
Il nuovo capitale sociale di Telecom Italia Media S.p.A., escluso il sovrapprezzo, risulta quindi pari a
212.188.324,10 euro rappresentato da n. 1.446.317.896 azioni ordinarie e n. 5.496.951 azioni di
risparmio, prive del valore nominale. A seguito dell’operazione, la percentuale di partecipazione del
Gruppo Telecom Italia sul capitale totale di Telecom Italia Media è passata dal 67,96% al 77,42%.
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Media
81
L’aumento di capitale si colloca nell’ambito del Piano Industriale 2010 - 2012 approvato dal Consiglio di
Amministrazione di Telecom Italia Media in data 25 febbraio 2010 ed è finalizzato al rafforzamento
patrimoniale a sostegno dello sviluppo della Società nel mercato estremamente dinamico in cui opera.
In particolare, i proventi derivanti dalla sottoscrizione delle Azioni sono stati destinati integralmente al
rimborso di parte del finanziamento in essere con Telecom Italia e con Telecom Italia Finance.
Operazione Dahlia
Nel mese di agosto 2010 Telecom Italia Media S.p.A. ha partecipato quale azionista di minoranza ad
una operazione sul capitale di Dahlia TV - a cui Telecom Italia Media Broadcasting fornisce servizi di
capacità trasmissiva digitale - attraverso la sottoscrizione di una quota per un importo di 3 milioni di
euro quale partecipazione ordinaria e per un importo di 14,4 milioni di euro attraverso la sottoscrizione
di uno strumento finanziario ibrido, costituito da azioni privilegiate, convertibili e riscattabili con diritti
sociali limitati ed una riduzione del canone di banda fino a circa euro 11 milioni di euro per i primi anni.
L’importo dell’aumento di Telecom Italia Media è stato sottoscritto mediante compensazione di parte di
crediti verso Dahlia, previa acquisizione pro solvendo dei crediti residui vantati da Telecom Italia e da
Telecom Italia Media Broadcasting.
Nel mese di novembre 2010, il management di Dahlia, anche sulla base dei mutati scenari di mercato
ha preso atto che il Business Plan posto alla base del programma di ricapitalizzazione non era più
sostenibile ed ha approvato un nuovo Business Plan della società (2011-2013) richiedendo ai soci un
aumento di capitale sociale a pagamento di 150 milioni di euro.
L’Assemblea dei soci tenutasi il 10 gennaio 2011, non ha approvato né il nuovo Business Plan né
l’aumento di capitale proposto in quanto il socio di maggioranza APTV ha dichiarato di non voler più
sostenere finanziariamente lo sviluppo della società. Pertanto in pari data il consiglio di amministrazione
di Dahlia, preso atto del verificarsi di una causa di scioglimento automatico della Società, ha chiesto
all’Assemblea di nominare un liquidatore.
La procedura di liquidazione è in corso, Dahlia TV ha proseguito le trasmissioni fino al 25 febbraio 2011,
data in cui è stato reso noto il fallimento del piano di salvataggio proposto da alcuni azionisti, con il
conseguente spegnimento delle attività trasmissive.
Principali variazioni del contesto normativo
Decreto Romani
Si segnala che il D.Lgs. 44/2010 prevede che i regolamenti attuativi dell’AGCom, a cui rinvia la
normativa primaria, ed i titoli abilitativi già rilasciati vengano adeguati entro 180 giorni dall’entrata in
vigore, al fine di riflettere le modifiche apportate al TURTV.
A tale riguardo, si sono concluse le due consultazioni pubbliche (delibera 258/10/CONS e
259/10/CONS) sui regolamenti per la fornitura di servizi di media audiovisivi lineari su mezzi di
comunicazione diversi dal cavo, satellite o terrestre e per la fornitura di servizi media a richiesta.
Il Gruppo Telecom Italia Media è soggetto destinatario della normativa del Testo Unico in quanto
fornitore di servizi di media, fornitore di servizi interattivi associati ed operatore di rete.
Nell’ambito del processo di migrazione al digitale terrestre, il Gruppo Telecom Italia Media, già
concessionario analogico per La7 e MTV, si è organizzato per poter esercire le attività di emittente su
piattaforma digitale terrestre ed essere operatore di rete digitale terrestre.
Specificamente, dal maggio 2006 Telecom Italia Media Broadcasting è l’operatore di rete del Gruppo
mentre Telecom Italia Media e MTV Italia svolgono l’attività di editori.
In particolare, in data 5 maggio 2010, il Ministero per lo sviluppo economico – Comunicazioni ha
rilasciato a Telecom Italia Media S.p.A. e MTV Italia S.r.l. il titolo di emittente nazionale per la diffusione
su piattaforma digitale terrestre dei canali nazionali rispettivamente per i canali La7 e MTV: Music
Television (ex concessioni analogiche). Telecom Italia Media ha inoltre l’autorizzazione generale come
fornitore di servizi interattivi su piattaforma digitale terrestre.
Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze Digitali
Con la pubblicazione della delibera 300/10/CONS di fine giugno 2010 sul Piano Nazionale di
Assegnazione delle Frequenze Digitali (PNAFD), l’autorità ha parzialmente colmato parte delle incertezze
con cui sono state assegnate le frequenze agli operatori nazionali.
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Media
82
L’Autorità ha tuttavia ratificato le assegnazioni effettuate a danno di Telecom Italia Media, non ha
definito criteri per la conformazione al PNAFD della situazione attuale e non ha identificato le frequenze
per l’esperimento della procedura competitiva per l’assegnazione delle frequenze di digital dividend.
La delibera 300/10/CONS fissa le frequenze per 25 reti nazionali: (i) 2 reti per le esigenze di servizio
pubblico, il MUX regionalizzato e il MUX DVBH o DVBT2; (ii) 20 reti DVBT con copertura approssimativa
dell’80% del territorio; (iii) 3 reti DVBH di cui 2 per la conversione delle reti esistenti (Mediaset e H3G)
vincolando la destinazione d’uso di queste ultime due.
La delibera fissa in 6 reti il digital dividend interno, 5 reti DVBT e 1 rete DVBH, da assegnare con
procedura competitiva in beauty contest, senza indicarne i valori e dispone come digital dividend
esterno, da utilizzare a partire dal 2015 per servizi di telecomunicazioni in linea con gli obiettivi
comunitari, i canali 61-69 UHF, da assegnare mediante procedura competitiva al rialzo.
Rispetto a quanto stabilito dalla delibera 181/09/CONS sui criteri per la digitalizzazione delle reti
televisive, la delibera sul PNAFD:
• introduce la tecnica k-SFN per alcune reti che altrimenti non avrebbero una copertura dell’80%
del territorio;
• legittima le assegnazioni di più frequenze al MUX di servizio pubblico;
• autorizza RAI ad esercire la frequenza DVBH in DVBT2.
Telecom Italia Media, contestando la ratifica con il PNAFD dell’attuale ripartizione delle frequenze a
proprio danno, le illegittime deroghe previste per RAI e le illegittime ulteriori assegnazioni a quest’ultima,
la non equivalenza della tecnica k-SFN rispetto alla tecnica SFN, ha presentato avverso la delibera
300/10/CONS motivi aggiunti al ricorso sulle frequenze digitali.
Ordinamento canali
Con la delibera 366/10/CONS del 15 luglio 2010 (pubblicata in GU il 10 agosto 2010), l’AGCom ha
definito il Piano di numerazione automatica dei canali della televisione Digitale Terrestre, attribuendo ai
canali ex-analogici con obbligo di informazione (canali cosiddetti generalisti) le prime nove posizioni del
telecomando e conseguentemente attribuendo la posizione 7 a La7 e 8 a MTV: Music Television.
Per l’assegnazione definitiva l’Autorità ha previsto due bandi di gara, uno per le aree da digitalizzare e
uno per le aree già digitalizzate. Entrambi i bandi sono stati indetti dal MSE-Dipartimento Comunicazioni
a metà agosto.
Telecom Italia Media e MTV hanno presentato domanda per La7 e MTV e per i nuovi canali Digitali
Terrestri (La7d, MTV+), per i corrispondenti canali in HD, in differita (+1) e per i servizi a questi associati
(catch up e on demand). Telecom Italia Media ha inoltre presentato domanda per la guida elettronica ai
programmi e per l’accesso da Digitale Terrestre ai servizi di Telecom Italia, come ad esempio Cubovision
e la web TV.
In data 24 novembre 2010 il MSE - Dipartimento Comunicazioni ha assegnato a La7 e MTV i numeri 7 e
8 del telecomando e per i nuovi canali digitali La7d e MTV+ i numeri 29 e 67.
Il Ministero ha altresì assegnato numerazioni corrispondenti a questi canali in HD - 507, 508, 529 e
567- e numerazioni corrispondenti per le trasmissioni in differita - 107, 108, 229 e 267. Sono state
assegnate anche le numerazioni per i servizi on demand e catch up TV (807 e 907 per La7, 808 e 908
per MTV, 829 e 929 per La7d e 867 e 967 per MTV+).
In data 26 novembre 2010 il Ministero ha assegnato le numerazioni 888, 999 e 998 per l’accesso da
Digitale Terrestre ai servizi del Gruppo Telecom Italia.
Telecom Italia Media e MTV si sono costituite ad opponendum in svariati ricorsi che contestano a
diverso titolo la legittimità dell’assegnazione delle posizioni 7 e 8 del telecomando a La7 e MTV
rispettivamente. Tra questi si segnalano: (i) il ricorso promosso dall’emittente locale pugliese Telenorba,
che ritiene illegittimo il piano laddove assegna le numerazioni dal 10 al 19 alle emittenti locali anziché
le posizioni dal 7 al 9, vantando una presunta storica utilizzazione di queste numerazioni da parte delle
locali; (ii) il ricorso promosso dall’emittente locale sarda Videolina che contesta la mancata
assegnazione della posizione 9 e comunque di una numerazione ad una cifra; (iii) il ricorso promosso
dalla Regione Sardegna per la mancata assegnazione ad emittenti locali di posizioni ad una cifra; (iv) il
ricorso promosso da SKY Italia per la mancata assegnazione della posizione 10 al canale “Cielo” e per
l’illegittimità costituzionale di tutta la normativa in tema di ordinamento canali; (v) il ricorso di TBSRetecapri che contesta la tipologia generalista di MTV e la conseguente assegnazione del numero 8.
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Media
83
Digitalizzazione delle reti televisive e frequenze
Con l’attuazione da parte del MSE – Dipartimento Comunicazioni dei criteri di digitalizzazione delle reti
televisive di cui alla delibera 181/09/CONS e a differenza di quanto avvenuto in Sardegna, il Gruppo
Telecom Italia Media è risultato assegnatario di risorse frequenziali per la costruzione di soli tre
multiplex digitali, con conseguente impossibilità di convertire la totalità della reti analogiche e digitali
dallo stesso esercite.
A fronte del mancato accoglimento da parte del Ministero delle istanze per l’annullamento in autotutela,
con ricorso proposto dinanzi al TAR Lazio (ricorso inizialmente proposto al Presidente della Repubblica,
solo a seguito della trasposizione di Rete A/gruppo l’Espresso, Telecom Italia Media si è costituita al
TAR), il Gruppo ha impugnato le determine ministeriali di assegnazione delle frequenze digitali adottate
in violazione del principio - sancito dalla normativa di settore e ribadito dalla delibera 181/09/CONS - in
forza del quale ogni operatore ha diritto a convertire in digitale ogni rete digitale e analogica
legittimamente esercita (c.d. criterio “1 a 1”).
Sono stati presentati motivi aggiunti avverso ogni determina e atto che ha stabilito l’assegnazione di
diritti d’uso di sole tre frequenze digitali anziché quattro.
In data 22 luglio 2010, la Commissione UE ha comunicato di aver accettato gli impegni presi da SKY
Italia per essere ammessa alla gara sul digital dividend. SKY Italia si è impegnata a partecipare alla gara
per un solo MUX digitale e nel caso risultasse aggiudicataria ad operare solo in chiaro, sul MUX
acquisito.
Telecom Italia Media ha presentato ricorso al Tribunale dell’Unione Europea avverso la decisione della
Commissione UE di ammettere SKY come nuovo entrante alla procedura competitiva per l’assegnazione
del digital dividend in quanto la decisione assimila erroneamente TI Media a RAI e Mediaset, operatori
incumbent nel mercato delle reti terrestri.
In data 26 ottobre 2010, l’Autorità ha pubblicato, con la delibera 497/10/CONS, i criteri relativi alla
procedura competitiva per l’assegnazione del digital dividend interno.
La delibera adottata conferma l’impianto della consultazione pubblica ed equipara erroneamente TI
Media a RAI e Mediaset, operatori incumbent nel mercato delle reti terrestri. A causa di questa
assimilazione, TIMedia potrà partecipare alla gara per il Lotto B (2 frequenze DVB-T) con RAI e Mediaset
e al Lotto C (1 frequenza DVB-H/DVB-T2), essendole vietata la partecipazione al lotto A (lotto di 3
frequenze DVB-T), riservato ai nuovi entranti e agli operatori minori, tra cui AGCom ha inserito SKY Italia.
TIMedia, in linea con il ricorso già depositato in tema di frequenze digitali e il ricorso avverso la
decisione della Commissione UE di ammettere SKY alla gara, ha presentato ricorso al TAR Lazio avverso
la delibera 497/10/CONS dell’Autorità.
Sviluppi commerciali
Il 22 marzo 2010 è nata La7d, canale free sul Digitale Terrestre, coerente con l’immagine e la linea
editoriale di La7, di cui valorizza i programmi simbolo con nuove collocazioni orarie e al contempo ne
propone di nuovi, più leggeri, più vicini ai target giovani e femminili a cui si rivolge.
Nel mese di maggio 2010 è nato il nuovo canale MTV+ visibile sul digitale terrestre e su Sky. MTV+
soddisfa a 360 gradi la passione per la musica e la voglia di approfondimento del mondo delle sette
note. La presenza quotidiana di speciali, documentari, film/telefilm, ore tematiche, classifiche
interattive, soddisfa il bisogno di aggiornamento del target grazie a una playlist che riflette appieno la
contemporaneità della pop culture.
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Media
84
Olivetti
Il gruppo Olivetti opera prevalentemente nel settore dei prodotti e servizi per l’Information Technology.
Grazie ad un’ampia offerta di prodotti hardware e software all’avanguardia, svolge l’attività di Solution
Provider offrendo soluzioni in grado di automatizzare processi e attività aziendali per le PMI, le grandi
aziende e i mercati verticali. L’offerta comprende sistemi digitali per la stampa, notebook e pc, prodotti a
getto d’inchiostro per ufficio, applicazioni specializzate nel campo bancario e del commercio, sistemi
informatici per gestione di giochi a pronostico, voto elettronico ed e-government; una struttura dedicata
è attiva nel campo dei servizi documentali (gestione digitale dei documenti aziendali), dei servizi di
caring (help-desk specialistico) e di assistenza tecnica ed è anche presente nelle produzioni nell’ambito
della silicon technology (testine ink-jet, MEMS - Micro Electro-Mechanical Systems, applicazioni
industriali). Nel corso del 2010 è proseguito il processo, avviato nel 2009, di ampliamento e
diversificazione dell’offerta, incentrata sullo sviluppo sia di soluzioni software e servizi applicativi per le
imprese e le pubbliche amministrazioni, sia di dispositivi abilitanti.
Il mercato di riferimento della Business Unit è focalizzato prevalentemente in Europa, Asia e
Sudamerica.
La struttura della Business Unit
La Business Unit è così costituita (si riportano le principali società):
Principali dati economico–finanziari
Nella tabella seguente sono riportati i principali risultati conseguiti nell’esercizio 2010, posti a confronto
con quelli dell’esercizio 2009.
(milioni di euro)
Ricavi
2010
391
2009
%
350
41
11,7
(5)
(35,7)
(5)
(26,3)
EBITDA
(19)
(14)
% sui Ricavi
(4,9)
(4,0)
EBIT
(24)
(19)
% sui Ricavi
(6,1)
(5,4)
Investimenti industriali
Personale a fine esercizio (unità)
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Olivetti
Variazioni
(assolute)
5
4
1
25,0
1.090
1.098
(8)
(0,7)
85
Ricavi
Ammontano nell’esercizio 2010 a 391 milioni di euro e registrano un aumento di 41 milioni di euro
rispetto all’esercizio 2009.
L’aumento risulta distribuito su tutti i Canali Commerciali, anche grazie ai positivi effetti del
rinnovamento dell’offerta legato al riposizionamento strategico dell’azienda sul mercato dell’Information
Technology. In particolare è rilevante l’apporto delle vendite delle nuove linee di prodotti (Data Card,
Netbook e Notebook) sui canali Telecom Italia e Olivetti.
In Italia si segnalano maggiori vendite sul canale indiretto (concessionari e distributori), in particolare di
prodotti professionali per ufficio, registratori di cassa fiscali, e delle nuove linee di prodotti (Netbook e
Notebook), che più che compensano il calo delle vendite dei prodotti a tecnologia ink-jet (fax, stampanti
multifunzionali ed accessori). Il canale diretto (vendite a grandi clienti) è in crescita rispetto al 2009
grazie ad una commessa di circa 8.000 terminali specializzati e relative stampanti per il più grande
operatore per il gioco in Italia. Proseguono le installazioni, iniziate nel 2009, relative ad un importante
progetto, in collaborazione con Telecom Italia S.p.A., per la fornitura di terminali specializzati per
pagamenti/servizi alle rivendite autorizzate di tabacchi in Italia.
EBITDA
E’ negativo per 19 milioni di euro, in peggioramento di 5 milioni di euro rispetto all’anno precedente.
Sull’EBITDA hanno peraltro inciso, relativamente ai costi del personale, 5 milioni di euro di oneri: 4
milioni legati alle procedura di mobilità ex lege 223/91 di cui agli Accordi sindacali siglati in data 11
gennaio, 8 marzo e 30 settembre 2010; 1 milione di altri oneri per esodi agevolati nelle consociate
estere.
L’EBITDA generato dalla crescita dei ricavi ha consentito di bilanciare il calo causato dal declino di alcuni
prodotti tradizionali (ad esempio fax).
A livello organico l’EBITDA non risulta variato, come dettagliato nella tabella:
(milioni di reais)
EBITDA su base storica
2010
2009
Variazione
(19)
(14)
(5)
Effetto della variazione del perimetro di consolidamento
Oneri per mobilità ex lege n. 223/91
EBITDA comparabile
(1)
4
(15)
1
4
(15)
-
EBIT
E’ negativo per 24 milioni di euro, in peggioramento di 5 milioni di euro rispetto all’esercizio 2009, per le
ragioni già esposte al punto precedente.
A livello organico l’EBIT non risulta variato, come dettagliato nella tabella:
(milioni di reais)
EBITDA su base storica
2010
2009
Variazione
(24)
(19)
(5)
(1)
1
4
-
4
(20)
(20)
-
Effetto della variazione del perimetro di consolidamento
Oneri (proventi) non organici già dettagliati nell’EBITDA
EBITDA comparabile
Investimenti industriali
Ammontano a 5 milioni di euro, in aumento di 1 milione di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso
anno.
Personale
Al 31 dicembre 2010 la consistenza dell’organico è di 1.090 unità (1.001 unità in Italia e 89 unità
all’estero) in diminuzione di 8 unità rispetto al 31 dicembre 2009 (1.098 unità di cui 1.005 unità in
Italia e 93 unità all’estero). Nel periodo si sono registrati 38 ingressi e 46 uscite, coerentemente con il
remix professionale focalizzato sulla nuova offerta commerciale Olivetti.
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Olivetti
86
Sviluppi commerciali
Nel corso dell’esercizio 2010, Olivetti ha lanciato una serie di iniziative che segnano nuove importanti
tappe dell’azienda nel percorso di riposizionamento strategico iniziato lo scorso anno con il lancio
dell’Hub Documentale, per la gestione digitale dei documenti, che ha sancito l’entrata nel mercato delle
soluzioni software e dei servizi IT. Le nuove iniziative si contraddistinguono per l’integrazione tra prodotti
hardware e servizi e applicazioni evoluti, operando in sinergia con Telecom Italia e avvalendosi di
partner qualificati.
Nell’ambito dell’offerta dell’Hub Documentale, sono già state acquisite significative commesse, come la
soluzione sviluppata per una catena di negozi nel settore della moda che ha permesso la gestione
integrata dei documenti fiscali per 2000 punti vendita.
Nel mese di marzo 2010 Olivetti ha presentato un’offerta completa per l’informatizzazione della scuola:
lavagne multimediali interattive, notebook, piattaforma tecnologica per l’interazione tra scuola e
famiglia, contenuti didattici multimediali e assistenza.
Olivetti punta al mercato delle “aule digitali” con la prima offerta completa per l’informatizzazione
dell’ambiente scolastico. “Scuola Digitale Olivetti” comprende le lavagne multimediali interattive, i
Notebook, Netbook o Tablet PC Olivetti per professori e studenti, i server e proiettori, ai quali si aggiunge
la piattaforma di servizi per l’interazione tra scuola e famiglia (offerta Olischool)– erogati in modalità “on
demand” attraverso i Data Center di Telecom Italia - per consentire l’interazione tra scuola e famiglia, e
per condividere, in rete, le lezioni svolte in classe, i contenuti multimediali didattici e il servizio di
assistenza su tutto il territorio nazionale. L’offerta Olivetti integra inoltre i contenuti didattici multimediali
di RCS Libri, leader di mercato nel settore dell’editoria scolastica, e i servizi di assistenza tecnica
attraverso la sua rete di concessionari altamente qualificata e distribuita su tutto il territorio nazionale.
Con questa nuova iniziativa, Olivetti punta ad un mercato del valore di oltre 1,8 miliardi di euro a livello
mondiale, al quale si aggiunge anche il mercato della formazione aziendale. Solo per le lavagne
interattive si prevede in Italia un tasso di crescita medio annuo del 56% fino al 2012.
Olivetti nel mese di marzo 2010 è tornata nel mercato dei PC con il lancio di una gamma di Notebook e
Netbook di nuova generazione integrati a servizi software innovativi disponibili in modalità “on demand”.
La nuova offerta di Notebook e Netbook coniuga design e innovazione avvalendosi anche dei nuovi
processori Intel e del sistema operativo Microsoft Windows 7. Inizialmente disponibile con i servizi
Olivetti PC Guard per la protezione di PC e dati, la nuova linea di Notebook e Netbook verrà
successivamente integrata con un’ampia gamma di servizi ed applicazioni evolute, in grado di
ottimizzare costi e prestazioni delle imprese grazie all’erogazione secondo il modello “software as a
service” e “pay per use”. Questo consente alle aziende di attingere a soluzioni costantemente
aggiornate senza la necessità di investire in infrastrutture tecnologiche.
La nuova offerta si avvale inoltre delle competenze tecnologiche di Advalso, il centro servizi di Olivetti
per l’assistenza al cliente e il supporto IT, dei Data Center di Telecom Italia per l’erogazione dei servizi
software più evoluti, e della propria rete di concessionari. Dopo il lancio sul mercato italiano, la nuova
offerta verrà commercializzata nei paesi dove Olivetti è presente con le sue sedi commerciali.
Con questa nuova iniziativa, indirizzata alla clientela business e, attraverso Telecom Italia, a quella
consumer, Olivetti punta ad un mercato che, per la componente dei servizi di protezione di dati e PC, è
nuovo e per il quale si prevede un significativo trend di crescita.
E’ proseguita nella seconda metà dell’anno la promozione e commercializzazione in America Latina
dell’offerta Smart Town (soluzione integrata per la telegestione intelligente dei sistemi di illuminazione
esterna e/o di pubblica utilità e sicurezza). Sono in corso le installazioni pilota e la partecipazione a gare
per l’automazione di punti luce in Argentina, Brasile e Messico.
Nel mese di febbraio 2011 è stato lanciato il tablet, corredato di applicazioni sia per il mondo consumer
che per il mondo business.
Relazione sulla gestione
Le Business Unit del Gruppo Telecom Italia - Olivetti
87
Partecipazioni internazionali
Gruppo BBNed
Al 30 settembre 2010, a seguito della decisione di procedere alla sua vendita, il gruppo BBNed era
stato considerato quale gruppo in dismissione, ai sensi dell’IFRS 5 (Attività non correnti possedute per la
vendita e attività operative cessate). L'operazione di cessione è stata poi perfezionata il 5 ottobre 2010,
dopo aver ricevuto l'autorizzazione dalle competenti Autorità in Olanda.
Di seguito si riporta la sintesi dei risultati conseguiti dal Gruppo BBNed fino al momento della cessione.
Si ricorda che il gruppo BBNed è costituito dalla capogruppo BBNed N.V. e dalle due controllate
BBeyond B.V. e InterNLnet B.V..
I principali risultati conseguiti nei primi 9 mesi del 2010 e nell’intero anno 2009 sono stati i seguenti:
Gruppo BBNed
1.1 – 30.9.2010
2009
Ricavi
62
87
EBITDA
11
15
17,7
17,2
(milioni di euro)
% sui Ricavi
EBIT
% sui Ricavi
Investimenti industriali
Personale a fine periodo (unità)
(3)
(5)
(4,8)
(5,7)
4
6
320
347
Altre partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto
EtecSA
Partecipante: Telecom Italia International 27%
Al 31 dicembre 2010 la partecipazione in EtecSA Cuba, a seguito della decisione di procedere alla sua
cessione, effettivamente avvenuta il 31 gennaio 2011, viene considerata quale partecipazione
destinata ad essere ceduta. Di conseguenza a fine anno l’intero valore della partecipazione, pari 389
milioni di euro, è stato riclassificato nella voce della Situazione patrimoniale–finanziaria: “Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute – di natura non finanziaria”.
Per maggiori dettagli si rimanda all’apposita Nota “Eventi successivi al 31 dicembre 2010” del Bilancio
consolidato al 31 dicembre 2010 del Gruppo Telecom Italia.
Relazione sulla gestione
Partecipazioni internazionali
88
Commento ai principali dati economico-finanziari di
Telecom Italia S.p.A.
Esercizio
2010
Esercizio
2009
(a)
(b)
assolute
Ricavi
18.985
20.474
(1.489)
(7,3)
(7,3)
EBITDA
9.089
9.508
(419)
(4,4)
(2,4)
Margine sui ricavi
47,9%
46,4%
1,5
Margine organico sui ricavi
49,8%
47,3%
2,5
(3,7)
(0,8)
(milioni di euro)
EBIT
Variazioni
(a-b)
4.969
5.161
(192)
Margine sui ricavi
26,2%
25,2%
1,0
Margine organico sui ricavi
28,1%
26,3%
1,8
Utile prima delle imposte
4.610
2.456
2.154
Utile netto dell’esercizio
3.513
1.399
2.114
Investimenti industriali
3.018
3.406
(388)
Indebitamento finanziario netto
36.586
39.695
(3.109)
Personale a fine esercizio (unità)
49.636
54.236
(4.600)
%
% organica
Andamento economico
La Capogruppo Telecom Italia S.p.A. ha realizzato nell’esercizio 2010 un utile netto di 3.513 milioni di
euro, in incremento di 2.114 milioni di euro rispetto al 2009.
Ricavi
Sono pari a 18.985 milioni di euro e diminuiscono di 1.489 milioni di euro (-7,3%) rispetto all’esercizio
2009; la stessa variazione si registra a livello organico.
Nell’ambito dei segmenti commerciali, l’andamento dei ricavi presenta le seguenti dinamiche rispetto
all’anno 2009:
• una contrazione dei ricavi nel segmento Consumer (9.687 milioni di euro, con una riduzione
dell’11,6% rispetto al 2009, pari a -1.266 milioni di euro), riferita sia ai servizi (-1.049 milioni di
euro), sia alle vendite (-257 milioni di euro). La riduzione dei ricavi da servizi è principalmente
dovuta alla diminuzione dei ricavi da servizi tradizionali voce, in particolare su fonia Fisso (-212
milioni di euro, pari a -14,1%) e su voce uscente Mobile (-486 milioni di euro, pari a -14,3%). A
fronte delle accese dinamiche competitive che caratterizzano il mercato Consumer, sono state
Relazione sulla gestione
Commento ai principali dati economico-finanziari di Telecom Italia S.p.A.
89
•
•
•
avviate da fine 2009 nuove politiche commerciali finalizzate al recupero di competitività
dell’offerta tramite schemi tariffari più chiari e convenienti. Grazie a tali azioni, nel corso del
2010 si è evidenziato un arresto della contrazione della customer base. Sui servizi Internet si
registra una variazione positiva rispetto al 2009, grazie alla continua crescita dei servizi
BroadBand sia sul Fisso (+50 milioni di euro), sia sul Mobile (+20 milioni di euro);
una flessione dei ricavi nel segmento Business (3.509 milioni di euro, con una riduzione del
5,9%, pari a -221 milioni di euro rispetto al 2009); nonostante la diminuzione, si conferma il
trend di graduale recupero già osservato nei trimestri precedenti, con un sensibile miglioramento
rispetto al dato registrato nel precedente esercizio (-9,7%). Tale dinamica è frutto delle politiche
commerciali, avviate già nella seconda metà del 2009, in particolare con il brand Impresa
Semplice, orientate al contenimento dell’erosione della customer base sia del fisso che del
mobile e ad una maggiore qualità dei clienti acquisiti. In particolare, si segnala l’incremento dei
ricavi da Broadband Fisso (+20 milioni di euro) e da Browsing Mobile (+23 milioni di euro, pari a
un incremento del 14,8% rispetto al 2009);
una riduzione dei ricavi nel segmento Top (3.496 milioni di euro, con un decremento del 4,8%
rispetto al 2009, pari a -178 milioni di euro), con un trend di graduale recupero rispetto ai
trimestri precedenti grazie, in particolare, al livello sostenuto delle vendite, fenomeno ricorrente
nelle dinamiche commerciali dell’ultimo trimestre. I comparti Fonia e Dati hanno maggiormente
risentito della difficoltà del quadro macroeconomico complessivo e della crescente pressione sui
prezzi, registrando rispettivamente una diminuzione del 13,1% (-145 milioni di euro) e del 6,4%
(-11 milioni di euro). Nel comparto Mobile si conferma la dinamica di crescita dei ricavi (+7,4%,
pari a +50 milioni di euro), sostenuta sia dalla continua espansione della customer base, sia
dalla crescita dei VAS (+50 milioni di euro pari a +16,4%);
l’incremento dei ricavi nel segmento National Wholesale (+80 milioni di euro, pari a +4,0%),
generato dalla crescita della customer base degli OLO (Other Licensed Operators) sui servizi
Unbundling del Local Loop, Wholesale Line Rental e Bitstream.
EBITDA
E’ pari a 9.089 milioni di euro e diminuisce di 419 milioni di euro (-4,4%) rispetto al 2009. La variazione
organica dell’EBITDA è negativa del 2,4% (-232 milioni di euro). L’incidenza sui ricavi è cresciuta dal
46,4% del 2009 al 47,9%; a livello organico l’incidenza sui ricavi è pari al 49,8% (47,3% nel 2009).
Gli oneri e proventi non organici esclusi ai fini del calcolo dell’EBITDA organico sono così dettagliati:
(milioni di euro)
Oneri per mobilità ex lege 223/91
Vertenze e transazioni
Altri oneri netti
Totale Oneri (Proventi) non organici
2010
2009
Variazione
245
-
245
91
154
(63)
30
25
5
366
179
187
A livello di EBITDA, gli impatti negativi citati nel commento dei ricavi sono stati parzialmente compensati
dalla riduzione dei costi operativi, analizzati di seguito.
Acquisti di materie e servizi
Ammontano a 6.651 milioni di euro, con una riduzione di 1.095 milioni di euro (-14,1%) rispetto al 2009
(7.746 milioni di euro). L’andamento è attribuibile ad una generalizzata riduzione su tutte le
componenti, in particolare per i costi di acquisto delle materie prime (soprattutto costi di acquisto di
beni e prodotti destinati alla commercializzazione nei segmenti fisso e mobile), per le quote di ricavo da
riversare ad altri operatori (per effetto sia dello sviluppo delle offerte sulla Community TIM, sia della
riduzione delle tariffe di terminazione delle chiamate vocali sulla rete di altri operatori da rete fissa e
mobile), per i costi commerciali, in particolare per l’acquisizione della clientela. Tale ultima riduzione è
connessa alla strategia di focalizzazione dello sforzo commerciale sui clienti a maggior valore.
Relazione sulla gestione
Commento ai principali dati economico-finanziari di Telecom Italia S.p.A.
90
Sono così dettagliati:
(milioni di euro)
Acquisti di beni
2010
2009
Variazione
(498)
895
1.393
2.055
2.379
(324)
Costi commerciali e di pubblicità
982
1.152
(170)
Consulenze e prestazioni professionali
155
173
(18)
Energia, manutenzioni, servizi in outsourcing
942
1.018
(76)
Costi per godimento beni di terzi
843
875
(32)
Quote di ricavo da riversare ad altri operatori e costi d’interconnessione
Altri
779
756
23
6.651
7.746
(1.095)
(milioni di euro)
2010
2009
Variazione
Costi e oneri del personale ordinari
2.876
3.120
(244)
245
-
245
3.121
3.120
1
Totale acquisti di materie e servizi
L’incidenza degli acquisti sui ricavi è del 35% (37,8% nel 2009).
Costi del personale
Sono così dettagliati:
Oneri per la procedura di mobilità ex lege n. 223/91
Totale costi del personale
La riduzione di 244 milioni di euro della componente ordinaria del costo del personale in Italia è dovuta
sostanzialmente alla contrazione della consistenza media retribuita (-3.104 unità rispetto al
31.12.2009, di cui – 500 relativi ai c.d. Contratti di solidarietà), a cui si è contrapposto, principalmente,
l’effetto dell’aumento dei minimi contrattuali del rinnovo del CCNL avvenuto il 23 ottobre 2009. Alla
riduzione del costo ha contribuito anche la cessione del ramo d’azienda IT verso SSC avvenuta a maggio
2010 (- 1.378 unità medie, pari a circa -77 milioni di euro).
Gli oneri per la procedura di mobilità ex lege n. 223/1991, pari a 245 milioni di euro, fanno seguito alla
stipula dell’Accordo del 4 agosto 2010 con le Organizzazioni Sindacali, relativo agli interventi sui livelli
occupazionali per gli anni di Piano Industriale 2010 –2012, che ha previsto, fra l’altro, il ricorso ad una
nuova procedura di mobilità volontaria per 3.900 unità nel periodo 2010-2012.
Nella definizione dell’accantonamento, si è tenuto conto del costo stimato per la nuova procedura,
nonchè della stima dei maggiori oneri di mobilità per l’eventuale integrazione del costo dei cessati per
mobilità ante giugno 2010, derivante dall’entrata in vigore della cd. Manovra Economica per lo
slittamento delle finestre pensionistiche. Tali oneri sono correlati all’eventuale mancata manovra di
aggiustamento da parte delle competenti istituzioni, con correlata necessità, per Telecom Italia, di
salvaguardare l’efficacia delle pattuizioni già intervenute.
Nel 2010 la consistenza media retribuita dei dipendenti, compreso il personale con contratto di lavoro
somministrato, è di 50.076 unità (54.558 unità nel 2009). L’organico al 31 dicembre 2010 ammonta a
49.636 unità con una riduzione, rispetto al 31 dicembre 2009, di 4.600 unità.
Relazione sulla gestione
Commento ai principali dati economico-finanziari di Telecom Italia S.p.A.
91
Altri costi operativi
Sono così dettagliati:
(milioni di euro)
Svalutazioni e oneri connessi alla gestione dei crediti
2010
2009
Variazione
310
396
(86)
Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri
60
135
(75)
Contributi e canoni per l’esercizio di attività di telecomunicazioni
53
49
4
Imposte indirette e tasse
84
81
3
105
72
33
Quote e contributi associativi, elargizioni, borse di studio e stages
22
24
(2)
Altri oneri
32
50
(18)
666
807
(141)
Penali, indennizzi per transazioni e sanzioni amministrative
Totale
Anche gli altri costi operativi, pari a 666 milioni di euro con una diminuzione di 141 milioni di euro
rispetto al 2009 (807 milioni di euro), evidenziano un decremento generalizzato su tutte le voci, in
particolare le svalutazioni ed oneri connessi alla gestione dei crediti e gli accantonamenti a fondi per
rischi ed oneri.
La voce Penali, indennizzi per transazioni e sanzioni amministrative registra un incremento di 33 milioni
di euro a fronte di transazioni definite nell’esercizio. La voce Imposte indirette e tasse comprende gli
oneri per 15,6 milioni di euro relativi al versamento, effettuato nell'esercizio, di IVA relativa a fatture del
periodo 2005-2009 per esportazioni verso operatori sanmarinesi, per le quali la documentazione fiscale
è risultata incompleta.
Ammortamenti, Plusvalenze da realizzo di attività non correnti, Svalutazioni di attività non correnti
Gli ammortamenti sono pari a 4.107 milioni di euro (4.303 milioni di euro nel 2009), con una
diminuzione di 196 milioni di euro, riferibile per 147 milioni di euro agli ammortamenti delle attività
materiali e per 49 milioni di euro agli ammortamenti delle attività immateriali. La riduzione degli
ammortamenti materiali è dovuta alle minori consistenze ammortizzabili per la diminuzione degli
investimenti negli ultimi esercizi, soprattutto sui capitoli relativi al noleggio cellulari (-68 milioni di euro) e
alla rete sotterranea (-38 milioni di euro). La riduzione degli ammortamenti immateriali è principalmente
dovuta alle minori consistenze ammortizzabili degli sviluppi applicativi delle piattaforme del mobile.
Gli investimenti sono pari a 3.018 milioni di euro (3.406 milioni di euro nel 2009) con una riduzione di
388 milioni di euro, principalmente dovuta all’impatto dell’acquisto nel 2009 di parte delle frequenze
IPSE (89 milioni di euro) ed al proseguimento dei piani di ottimizzazione e razionalizzazione degli
investimenti, in particolare su Piattaforme di Rete, Piattaforme di Servizio, IT e Service Creation. Ha
inoltre contribuito alla riduzione la nuova politica commerciale sui terminali mobili, più selettiva e
focalizzata su clienti ad alto valore.
Si segnalano plusvalenze da realizzo di attività non correnti per 3 milioni di euro riconducibili
principalmente alle vendite di fabbricati.
Tra le minusvalenze pari a 7 milioni di euro si segnalano le dismissioni di materiale a noleggio rientrato
a magazzino e rottamato e la dismissione di una piattaforma software. Nel 2009 le minusvalenze da
realizzo di attività non correnti ammontavano a 51 milioni di euro principalmente a seguito della
dismissione della piattaforma per la gestione del credito del segmento di clientela consumer fisso.
Infine, le svalutazioni di attività non correnti sono pari a 9 milioni di euro (5 milioni di euro nel 2009), di
cui 5 milioni di euro riferibili alla svalutazione di sviluppi di sistemi informativi non più utilizzati e 4
milioni di euro relativi alla svalutazione di materiali di rete non utilizzati e sistemi telefonici in via di
sostituzione con nuovi materiali tecnologicamente più evoluti.
Relazione sulla gestione
Commento ai principali dati economico-finanziari di Telecom Italia S.p.A.
92
EBIT
E’ pari a 4.969 milioni di euro e si decrementa di 192 milioni di euro (-3,7%) rispetto all’esercizio 2009.
La variazione organica dell’EBIT è stata negativa dello 0,8% (-44 milioni di euro). L’incidenza sui ricavi è
del 26,2% (25,2% nel 2009); a livello organico l’incidenza sui ricavi è pari al 28,1% (26,3% nel 2009).
Gli oneri e proventi non organici esclusi ai fini del calcolo dell’EBIT organico sono così dettagliati:
2010
2009
Variazione
366
179
187
-
39
(39)
366
218
148
(milioni di euro)
2010
2009
Variazione
Dividendi
2.357
166
2.191
1
4
(3)
Riduzioni di valore di attività finanziarie
(562)
(537)
(25)
Totale
1.796
(367)
2.163
(milioni di euro)
Oneri non organici già dettagliati nell’EBITDA
Svalutazioni attività non correnti
Totale Costi e oneri/(Ricavi e proventi) netti non organici
Saldo dei proventi (oneri) da partecipazioni
E’ così dettagliato:
Altri proventi e plusvalenze su cessione partecipazioni
Si segnala in particolare che:
• I dividendi si riferiscono principalmente a Telecom Italia International (2.000 milioni di euro) e
Telecom Italia Deutschland Holding (345 milioni di euro);
• l’esercizio 2009 comprendeva la plusvalenza per la cessione della quota in Luna Rossa
Challenge 2007;
• le riduzioni di valore sono relative essenzialmente alle svalutazioni delle partecipazioni in
Telecom Italia Deutschland Holding (352 milioni di euro) a seguito della diminuzione del
patrimonio netto della società conseguente alla distribuzione di riserve, Telecom Italia Media
(162 milioni di euro) sulla base delle risultanze dell'impairment test, Olivetti (18 milioni di euro),
Tiglio 1 (13 milioni di euro) e SSC (10 milioni di euro).
Saldo dei proventi (oneri) finanziari
E’ così dettagliato:
(milioni di euro)
Proventi su riacquisto di obbligazioni proprie
Chiusura anticipata di strumenti derivati in cash flow hedge
2010
2009
Variazione
-
3
(3)
(9)
20
(29)
Oneri finanziari netti, adeguamenti al fair value di derivati e altre partite
(2.146)
(2.361)
215
Totale
(2.155)
(2.338)
183
In particolare si segnala che il miglioramento di 215 milioni di euro della voce “oneri finanziari netti,
adeguamenti al fair value di derivati e altre partite” è riferibile alla dinamica del livello dei tassi
d’interesse e alla riduzione dell’esposizione debitoria.
Imposte sul reddito
Sono pari a 1.097 milioni di euro e registrano un incremento di 40 milioni di euro rispetto al 2009 per
effetto di:
• minori rettifiche positive di esercizi precedenti (62 milioni di euro). A questo proposito si segnala
che le imposte dell'esercizio 2009 beneficiavano dell'istanza di rimborso per deducibilità IRAP di
esercizi precedenti per 35 milioni di euro;
• minori imposte dell’esercizio (circa 22 milioni di euro) per la diminuzione della base imponibile e
altre variazioni.
Relazione sulla gestione
Commento ai principali dati economico-finanziari di Telecom Italia S.p.A.
93
Andamento patrimoniale e finanziario
Struttura patrimoniale
2010
2009
Rettificato
Variazione
(a)
(b)
(a-b)
68.717
70.243
(1.526)
9.909
12.389
(2.480)
78.626
82.632
(4.006)
Patrimonio netto
25.564
23.068
2.496
Passivo non corrente
39.283
42.579
(3.296)
(milioni di euro)
Attivo
Attivo non corrente
Attivo corrente
Passivo
Passivo corrente
13.779
16.985
(3.206)
78.626
82.632
(4.006)
Indebitamento finanziario netto e flussi finanziari
Indebitamento finanziario netto
È pari a 36.586 milioni di euro, con una riduzione di 3.109 milioni di euro rispetto a 39.695 milioni di
euro di fine 2009.
Si evidenzia che, in aggiunta al consueto indicatore (ridefinito “Indebitamento finanziario netto
contabile”), è riportata una misura denominata “Indebitamento finanziario netto rettificato”, che esclude
gli effetti meramente contabili e non monetari derivanti dalla valutazione al fair value dei derivati e delle
correlate passività/attività finanziarie.
Differentemente da quanto esposto nel Bilancio 2009, si è proceduto a riclassificare i derivati non di
copertura estrapolando la componente non corrente da quella corrente (in precedenza la valorizzazione
di questa tipologia di derivati era classificata tra le sole passività correnti). Per ulteriori dettagli si
rimanda a quanto descritto nella Nota “Rettifiche per riclassifiche” del Bilancio di Telecom Italia S.p.A. al
31 dicembre 2010.
Si ricorda che a partire da maggio 2009 si è proceduto ad effettuare operazioni di accentramento dei
derivati in capo a Telecom Italia S.p.A., affinchè la capogruppo possa essere l’unica controparte del
sistema bancario per operazioni in derivati per quanto concerne le società europee. Tale operazione
comporta per Telecom Italia S.p.A. la presenza di due derivati non di copertura (uno verso la banca e
l’altro di segno uguale e contrario verso le altre società del gruppo) e il mantenimento della relazione di
copertura in capo alla controllata ed al Gruppo.
Relazione sulla gestione
Commento ai principali dati economico-finanziari di Telecom Italia S.p.A.
94
La composizione è la seguente:
Indebitamento finanziario netto
31.12.2010
31.12.2009
Rettificato
Variazione
(a)
(b)
(a-b)
Obbligazioni
16.406
17.286
(880)
Debiti verso banche, altri debiti e passività finanziarie
19.312
21.401
(2.089)
(milioni di euro)
Passività finanziarie non correnti
Passività per locazioni finanziarie
1.436
1.545
(109)
37.154
40.232
(3.078)
Obbligazioni
3.067
1.985
1.082
Debiti verso banche, altri debiti e passività finanziarie
2.777
5.592
(2.815)
Passività finanziarie correnti (1)
Passività per locazioni finanziarie
Totale debito finanziario lordo
212
236
(24)
6.056
7.813
(1.757)
43.210
48.045
(4.835)
Attività finanziarie non correnti
Crediti finanziari e altre attività finanziarie
2.100
2.060
40
2.100
2.060
40
1.159
1.321
(162)
602
733
(131)
Attività finanziarie correnti
Titoli diversi dalle partecipazioni
Crediti finanziari e altre attività finanziarie
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
Totale attività finanziarie
Indebitamento finanziario netto contabile
2.763
4.236
(1.473)
4.524
6.290
(1.766)
6.624
8.350
(1.726)
36.586
39.695
(3.109)
Storno valutazione al fair value di derivati e correlate
passività/attività finanziarie
(1.046)
(910)
(136)
Indebitamento finanziario netto rettificato
35.540
38.785
(3.245)
Totale debito finanziario lordo rettificato
40.915
46.287
(5.372)
Totale attività finanziarie rettificate
(5.375)
(7.502)
2.127
Obbligazioni
3.067
1.985
1.082
Debiti verso banche, altri debiti e passività finanziarie
1.459
2.947
(1.488)
212
236
(24)
Così dettagliato:
(1)
di cui quota corrente del debito a M/L termine:
Passività per locazioni finanziarie
La quota non corrente del debito finanziario lordo pari a 37.154 milioni di euro (40.232 milioni di euro a
fine 2009) rappresenta l’86% del debito finanziario lordo totale.
Al fine del perseguimento a livello di Gruppo degli obiettivi in termini di composizione del debito e
nell’ambito della “Policy – Linee guida per la gestione del debito mediante strumenti derivati” adottata,
Telecom Italia S.p.A., ricorrendo sia a finanziamenti da terzi che intercompany, utilizza gli strumenti
derivati IRS e CCIRS a copertura delle proprie passività. Per ulteriori dettagli si fa rimando alla Nota
“Strumenti derivati”.
Gli strumenti finanziari derivati vengono designati a copertura del fair value per la gestione del rischio di
cambio sugli strumenti finanziari denominati in valute diverse dall’euro e per la gestione del rischio di
interesse sui finanziamenti a tasso fisso. Gli strumenti finanziari sono, invece, designati a copertura dei
flussi di cassa quando hanno l’obiettivo di predeterminare il tasso di cambio e di interesse dei flussi
contrattuali variabili futuri.
Relazione sulla gestione
Commento ai principali dati economico-finanziari di Telecom Italia S.p.A.
95
Il grafico seguente sintetizza le principali operazioni che hanno inciso sull’andamento dell’indebitamento
finanziario netto nel corso del 2010:
Operating free cash flow netto
(milioni di euro)
EBITDA
Investimenti industriali di competenza
Variazione del Capitale circolante netto operativo:
Variazione delle rimanenze di magazzino
Variazione dei crediti commerciali e dei crediti netti per lavori su commessa
Variazione dei debiti commerciali (*)
Altre variazioni di crediti/debiti operativi
Variazione dei fondi relativi al personale
2010
2009
Variazione
9.089
9.508
(419)
(3.018)
(3.406)
388
(237)
(209)
(28)
55
(52)
107
292
402
(110)
(587)
(564)
(23)
3
5
(2)
57
(160)
217
Variazione dei fondi operativi e Altre variazioni
(390)
57
(447)
Operating free cash flow netto
5.501
5.790
(289)
29,0
28,3
% sui Ricavi
(*) Comprende le variazioni dei debiti commerciali per attività di investimento
Il peggioramento dell’operating free cash flow netto nell’esercizio 2010 rispetto al 2009 (-289 milioni di
euro) è principalmente determinato dalla diminuzione dell’EBITDA e dalla dinamica del capitale
circolante, parzialmente compensate dal minor fabbisogno per investimenti industriali.
Hanno inoltre inciso sull’andamento dell’indebitamento finanziario netto nel corso del 2010:
Flusso investimenti industriali di competenza
Si riferiscono agli investimenti in immobilizzazioni immateriali (1.230 milioni di euro) ed agli investimenti
in immobilizzazioni materiali (1.788 milioni di euro).
Flusso cessione di partecipazioni e altre dismissioni
E’ pari a 37 milioni di euro ed è principalmente determinato dai versamenti di 30 milioni di euro, quale
conguaglio del conferimento del ramo IT a SSC, e di 7 milioni di euro, quale conguaglio prezzi a fronte
della cessione di Liberty Surf Group, parzialmente compensati dall’incasso del corrispettivo della vendita
della partecipazione in LI.SIT (pari a 2 milioni di euro).
Relazione sulla gestione
Commento ai principali dati economico-finanziari di Telecom Italia S.p.A.
96
Flusso investimenti finanziari
Ammonta a 199 milioni di euro per versamenti a favore di società controllate e collegate per aumenti di
capitale o ricostituzione del capitale sociale e/o a parziale coperture delle perdite (di cui 187 milioni di
euro a favore di Telecom Italia Media e 10 milioni di euro a favore di SSC).
Flusso dividendi
I dividendi pagati sono pari a 1.034 milioni di euro, mentre quelli incassati da società del gruppo sono
pari a 2.357 milioni di euro e comprendono, in particolare, i dividendi incassati da Telecom Italia
International (2.000 milioni di euro) e da Telecom Italia Deutschland Holding (345 milioni di euro).
Flusso oneri finanziari, imposte ed altri fabbisogni netti, non operativi
Comprende principalmente il pagamento, effettuato nel corso del 2010, delle imposte (pari a 1.322
milioni di euro), gli oneri finanziari netti (pari a 2.155 milioni di euro) e la variazione dei debiti e crediti di
natura non operativa.
─●─
Con riferimento all’indebitamento finanziario di Telecom Italia, si precisa inoltre quanto segue:
Cessioni di crediti a società di factoring
Le operazioni di smobilizzo crediti tramite cessione di crediti a società di factoring, perfezionate nel
corso del 2010, hanno comportato un effetto positivo sull’indebitamento finanziario netto al 31
dicembre 2010 pari a 1.178 milioni di euro (1.010 milioni di euro al 31 dicembre 2009).
Obbligazioni
Le obbligazioni al 31 dicembre 2010 sono iscritte per un importo pari a 19.473 milioni di euro (19.271
milioni di euro al 31 dicembre 2009). In termini di valore nominale di rimborso sono pari a 18.623
milioni di euro, con una riduzione di 73 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2009 (18.696 milioni di
euro).
Relativamente all’evoluzione dei prestiti obbligazionari nel corso del 2010, si segnala quanto segue:
valuta
(milioni di valuta originale)
importo
Nuove emissioni
Data di emissione
Telecom Italia S.p.A. 1.250 milioni di euro 5,25% scadenza
10/02/2022
Euro
1.250
Rimborsi
10/02/2010
Data di rimborso
Telecom Italia S.p.A. Floating Rate Notes 796 milioni di euro Euribor
3M+ 0,20% (1)
Euro
796
07/06/2010
Telecom Italia S.p.A. 1,5% 2001-2010 convertibile con premio al
rimborso
Euro
574
01/01/2010
(1) Al netto di 54 milioni di euro riacquistati dalla società nel corso del 2009.
Nel corso dell’anno 2010, Telecom Italia S.p.A. non ha effettuato riacquisti di obbligazioni proprie.
Con riferimento al Prestito obbligazionario 2002-2022 di Telecom Italia S.p.A., riservato in
sottoscrizione al personale del Gruppo, si segnala che al 31 dicembre 2010 è pari a 305 milioni di euro
(valore nominale) ed è diminuito di 43 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2009 (348 milioni di euro).
─●─
Relazione sulla gestione
Commento ai principali dati economico-finanziari di Telecom Italia S.p.A.
97
Revolving Credit Facility e Term Loan
Nella tabella sottostante sono riportati la composizione e l’utilizzo delle linee di credito sindacate
committed disponibili al 31 dicembre 2010 rappresentate dalla Revolving Credit Facility di complessivi 8
miliardi di euro con scadenza agosto 2014 e dalla nuova linea sindacata revolving di complessivi 1,25
miliardi di euro firmata in data 12 febbraio 2010 con scadenza febbraio 2013. Nel mese di gennaio
2010 è stata rimborsata, utilizzando la disponibilità di cassa, la linea sindacata giunta a scadenza
denominata Term Loan 2010 pari a 1,5 miliardi di euro:
(miliardi di euro)
31.12.2010
31.12.2009
Accordato
Utilizzato
Accordato
Utilizzato
1,5
Term Loan – scadenza 2010
--
--
1,5
Revolving Credit Facility – scadenza 2013
1,25
--
--
--
Revolving Credit Facility – scadenza 2014
8,0
1,5
8,0
1,5
9,25
1,5
9,5
3,0
Totale
Si segnala che la banca Lehman Brothers Bankhaus AG London Branch è Lender della Revolving Credit
Facility - scadenza 2014 con un commitment di 19 milioni di euro a fronte dell'importo erogato pari a
3,6 milioni di euro.
Il commitment della banca nell'ambito del Term Loan di 19,9 milioni di euro, importo completamente
erogato, è stato regolarmente rimborsato alla data di scadenza della linea di credito (28 gennaio 2010).
Con riferimento al commitment di Lehman Brothers Bankhaus AG, Telecom Italia non ha ricevuto
comunicazione da Lehman Brothers Bankhaus AG, né da suoi rappresentanti o amministratori né
dall'Agent della committed facility che comportino al momento variazioni rispetto alla situazione
antecedente il fallimento di Lehman Brothers Holding Inc..
In data 14 luglio 2010 è stata accesa una linea di credito bilaterale stand-by per la durata di 18 mesi
(scadenza 13 gennaio 2012) di 120 milioni di euro con Banca Regionale Europea, completamente
utilizzata.
In data 20 dicembre 2010 è stata firmata una linea di credito bilaterale revolving per la durata di 18
mesi (scadenza 19 giugno 2012) di 200 milioni di euro con Unicredit S.p.A., utilizzata per 120 milioni di
euro.
Scadenze delle passività finanziarie
La scadenza media delle passività finanziarie non correnti è pari a 7,28 anni.
Per quanto concerne il dettaglio delle scadenze delle passività finanziarie in termini di valore nominale
dell’esborso atteso, come contrattualmente definito, si rimanda a quanto descritto nelle Note
“Indebitamento finanziario netto” e “Gestione dei rischi finanziari” del Bilancio di Telecom Italia S.p.A. al
31 dicembre 2010.
Attività finanziarie
Le attività finanziarie ammontano a 6.624 milioni di euro (8.350 milioni di euro al 31 dicembre 2009) di
cui 665 milioni di euro si riferiscono a crediti finanziari verso società del Gruppo.
Si precisa, inoltre, che 4.525 milioni di euro (6.290 milioni di euro al 31 dicembre 2009) sono
classificati come attività finanziarie correnti. Tale livello di attività correnti consente, unitamente alle
linee di credito committed non utilizzate per un importo complessivo di 7,8 miliardi di euro, un’ampia
copertura delle scadenze previste.
Relazione sulla gestione
Commento ai principali dati economico-finanziari di Telecom Italia S.p.A.
98
Patrimonio netto
Il patrimonio netto, pari a 25.564 milioni di euro, si incrementa di 2.496 milioni di euro rispetto al 31
dicembre 2009 (23.068 milioni di euro). Nella tabella che segue sono riportate le variazioni del
patrimonio netto nell’esercizio 2010 e 2009:
(milioni di euro)
A inizio esercizio
Conversione obbligazioni, emissione di strumenti rappresentativi di
patrimonio netto e acquisto azioni proprie
2010
2009
23.068
22.868
20
(7)
Utile dell’esercizio
3.513
1.399
Dividendi deliberati
(1.035)
(1.035)
Movimentazione della riserva per adeguamento al fair value delle attività finanziarie
disponibili per la vendita e degli strumenti derivati di copertura
A fine esercizio
Relazione sulla gestione
Commento ai principali dati economico-finanziari di Telecom Italia S.p.A.
(2)
(157)
25.564
23.068
99
Tabelle di dettaglio – Telecom Italia S.p.A.
Conto economico separato
(milioni di euro)
2010
2009
Variazioni
(assolute)
Ricavi
Altri proventi
%
18.985
20.474
(1.489)
(7,3)
210
240
(30)
(12,5)
Totale ricavi e proventi operativi
19.195
20.714
(1.519)
(7,3)
Acquisti di materie e servizi
(6.651)
(7.746)
1.095
(14,1)
Costi del personale
(3.121)
(3.120)
(1)
0,0
(666)
(807)
141
(17,5)
Altri costi operativi
Variazione delle rimanenze
(56)
52
(108)
Attività realizzate internamente
388
415
(27)
(6,5)
Risultato operativo ante ammortamenti,
plusvalenze/(minusvalenze) e ripristini di
valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA)
9.089
9.508
(419)
(4,4)
(4.107)
(4.303)
196
(4,6)
Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non
correnti
(4)
(39)
35
Ripristini di valore/(Svalutazioni) di attività non correnti
(9)
(5)
(4)
Risultato operativo (EBIT)
4.969
5.161
(192)
Proventi/(oneri) da partecipazioni
1.796
(367)
2.163
2.819
2.683
136
5,1
(4.974)
(5.021)
47
(0,9)
2.154
Ammortamenti
Proventi finanziari
Oneri finanziari
Utile prima delle imposte
4.610
2.456
Imposte sul reddito
(1.097)
(1.057)
(40)
Utile dell'esercizio
3.513
1.399
2.114
Relazione sulla gestione
Tabelle di dettaglio – Telecom Italia S.p.A.
(3,7)
3,8
100
Conto economico complessivo
Ai sensi dello IAS 1 (Presentazione del bilancio), entrato in vigore il 1° gennaio 2009, viene di seguito
esposto il prospetto di Conto Economico Complessivo, comprensivo, oltre che dell’utile dell’esercizio,
come da Conto Economico Separato, delle altre variazioni dei movimenti di Patrimonio Netto diverse da
quelle con gli Azionisti.
Esercizio
2010
Esercizio
2009
3.513
1.399
Utili (perdite) da adeguamento al fair value
(1)
(11)
Effetto fiscale
(1)
4
(2)
(7)
(milioni di euro)
Utile dell'esercizio
(a)
Altre componenti del conto economico complessivo:
Attività finanziarie disponibili per la vendita:
(b)
Strumenti derivati di copertura:
Utili (perdite) da adeguamento al fair value
Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato
Effetto fiscale
Totale
Utile complessivo dell'esercizio
Relazione sulla gestione
Tabelle di dettaglio – Telecom Italia S.p.A.
(1)
(406)
(29)
199
8
57
(150)
(c)
(22)
(d=b+c)
(24)
(157)
(a+d)
3.489
1.242
101
Situazione patrimoniale–finanziaria
31.12.2010
(a)
31.12.2009
Rettificato(*)
(b)
40.013
40.013
-
3.970
4.350
(380)
43.983
44.363
(380)
10.224
10.884
(660)
1.177
1.295
(118)
11.401
12.179
(778)
Partecipazioni
9.803
10.165
(362)
Titoli, crediti finanziari e altre attività finanziarie
2.100
2.060
40
512
525
(13)
(milioni di euro)
Variazione
(a-b)
Attività
Attività non correnti
Attività immateriali
Avviamento
Attività immateriali a vita utile definita
Attività materiali
Immobili, impianti e macchinari di proprietà
Beni in locazione finanziaria
Altre attività non correnti
Crediti vari e altre attività non correnti
Attività per imposte anticipate
Totale Attività non correnti
(a)
918
951
(33)
13.333
13.701
(368)
68.717
70.243
(1.526)
Attività correnti
Rimanenze di magazzino
Crediti commerciali, vari e altre attività correnti
Crediti per imposte sul reddito
Titoli diversi dalle partecipazioni
Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti
Totale Attività
167
(55)
5.931
(658)
-
-
-
1.159
1.321
(162)
602
733
(131)
2.763
4.237
(1.474)
(b)
9.909
12.389
(2.480)
(a+b)
78.626
82.632
(4.006)
10.689
10.674
15
(21)
(21)
-
10.668
10.653
15
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
Totale Attività correnti
112
5.273
Patrimonio netto e Passività
Patrimonio netto
Capitale emesso
meno: Azioni proprie
Capitale
Riserva da sovrapprezzo azioni
1.697
1.689
8
13.199
10.726
2.473
25.564
23.068
2.496
37.154
40.232
(3.078)
968
975
(7)
Fondo imposte differite
1
43
(42)
Fondi per rischi e oneri
485
512
(27)
Debiti vari e altre passività non correnti
675
817
(142)
39.283
42.579
(3.296)
Passività finanziarie correnti
6.056
7.813
(1.757)
Debiti commerciali, vari e altre passività correnti
7.689
8.937
(1.248)
34
235
(201)
(e)
13.779
16.985
(3.206)
(f=d+e)
53.062
59.564
(6.502)
(c+f)
78.626
82.632
(4.006)
Altre riserve e utili (perdite) accumulati, incluso l'utile dell'esercizio
Totale Patrimonio netto
(c)
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti
Fondi relativi al personale
Totale Passività non correnti
(d)
Passività correnti
Debiti per imposte sul reddito
Totale Passività correnti
Totale Passività
Totale Patrimonio netto e Passività
(*) Rettificato a seguito della riclassifica tra le attività/passività non correnti di una parte, originariamente classificata tra le attività/passività correnti,
dei derivati non di copertura (per maggiori dettagli, si veda la nota "Rettifiche per riclassifiche" del Bilancio separato di Telecom Italia S.p.A).
Relazione sulla gestione
Tabelle di dettaglio – Telecom Italia S.p.A.
102
Rendiconto finanziario
Esercizio
2010
Esercizio
2009
3.513
1.399
4.107
4.303
648
571
Variazione netta delle attività (fondo) per imposte anticipate (differite)
11
(25)
Minusvalenze (plusvalenze) da realizzo di attività non correnti (incluse
partecipazioni)
4
35
Variazione dei fondi relativi al personale
57
(161)
Variazione delle rimanenze
55
(52)
292
402
Variazione dei debiti commerciali
(474)
(1.020)
Variazione netta dei crediti/debiti per imposte sul reddito
(231)
(1.139)
Variazione netta dei crediti/debiti vari e di altre attività/passività
(408)
149
7.574
4.462
(milioni di euro)
Flusso monetario da attività operative:
Utile dell'esercizio
Rettifiche per:
Ammortamenti
Svalutazioni (ripristini di valore) di attività non correnti (incluse partecipazioni)
Variazione dei crediti commerciali e dei crediti netti per lavori su commessa
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività operative
(a)
Flusso monetario da attività di investimento:
Acquisti di attività immateriali per competenza
(1.230)
(1.881)
Acquisti di attività materiali per competenza
(1.788)
(1.525)
(3.018)
(3.406)
Totale acquisti attività immateriali e materiali per competenza
Variazione dei debiti per attività d'investimento
Totale acquisti attività immateriali e materiali per cassa
Acquisizione di imprese controllate e di rami d'azienda, al netto delle
disponibilità acquisite
Acquisizione di altre partecipazioni
Variazione dei crediti finanziari e di altre attività finanziarie
Corrispettivo incassato/rimborsato dalla vendita di attività immateriali,
materiali e di altre attività non correnti
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di investimento
(b)
(113)
456
(3.131)
(2.950)
-
(50)
(200)
(6)
184
(3.287)
(29)
51
(3.176)
(6.242)
260
2.585
Flusso monetario da attività di finanziamento:
Variazione delle passività finanziarie correnti e altre
Accensione di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente)
Rimborsi di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente)
Corrispettivo pagato per strumenti rappresentativi di patrimonio netto
Incassi per aumenti/rimborsi di capitale
Dividendi pagati
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di finanziamento
1.879
4.857
(6.859)
(4.352)
-
(11)
23
-
(1.034)
(1.034)
2.045
(c)
(5.731)
(d=a+b+c)
(1.333)
265
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio dell'esercizio
(e)
3.469
3.204
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine dell'esercizio
(f=d+e)
2.136
3.469
Flusso monetario complessivo
Relazione sulla gestione
Tabelle di dettaglio – Telecom Italia S.p.A.
103
Informazioni aggiuntive del Rendiconto finanziario
Esercizio
2010
Esercizio
2009
Imposte sul reddito (pagate)/incassate
(1.322)
(2.272)
Interessi pagati
(3.438)
(3.256)
Interessi incassati
1.462
999
Dividendi incassati
2.357
166
Esercizio
2010
Esercizio
2009
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
4.236
3.563
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista
(767)
(359)
3.469
3.204
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
2.763
4.236
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista
(627)
(767)
2.136
3.469
(milioni di euro)
Analisi della cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette
(milioni di euro)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio dell'esercizio:
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine dell'esercizio:
Relazione sulla gestione
Tabelle di dettaglio – Telecom Italia S.p.A.
104
Riconciliazione del Patrimonio Netto consolidato
(milioni di euro)
Risultato dell'esercizio
Patrimonio netto al 31.12
2010
2009
2010
2009
Patrimonio Netto e Risultato dell'esercizio di
Telecom Italia S.p.A.
3.513
1.399
25.564
23.068
Patrimonio netto e risultato d'esercizio delle imprese
consolidate al netto della quota di pertinenza di Azionisti Terzi
1.274
(170)
19.026
18.641
(31.384)
(30.587)
10.931
10.732
(40.013)
(40.013)
43.763
43.501
42
(121)
(136)
Rettifiche di consolidamento:
eliminazione del valore di carico delle partecipazioni
consolidate
perdite e svalutazioni di imprese consolidate incluse nei
risultati delle imprese partecipanti
519
486
eliminazione dell'avviamento iscritto nel bilancio della
Capogruppo
iscrizione delle differenze positive derivanti dall'acquisto di
partecipazioni
effetto dell’eliminazione del valore di carico delle azioni della
Capogruppo di proprietà Telecom Italia Finance
valutazione di partecipazioni con il metodo del patrimonio
netto, al netto dei dividendi
dividendi infragruppo
minusvalenze (plusvalenze) su vendite di partecipazioni
eliminazione degli utili interni inclusi nelle attività materiali e
immateriali
variazione della percentuale di possesso, nel corso
dell’esercizio, di società consolidate
valutazione degli strumenti derivati di copertura in ottica di
Gruppo
Gruppo Sofora (Argentina): rivalutazione al fair value della
quota del 50% detenuta prima della business combination ed
impatti derivanti dall’aggregazione aziendale
altre rettifiche
Patrimonio Netto e Risultato dell'esercizio attribuibile ai Soci
della Controllante
Patrimonio netto e Risultato d'esercizio attribuibile alle
partecipazioni di minoranza
Patrimonio Netto e Risultato dell'esercizio del Bilancio
Consolidato
Relazione sulla gestione
Riconciliazione del Patrimonio Netto consolidato
1
99
67
123
101
(2.645)
(229)
-
-
46
-
-
-
6
8
(26)
(33)
-
-
-
(5)
4
8
383
221
278
-
230
-
26
(30)
343
462
3.121
1.581
28.819
25.952
451
15
3.791
1.168
3.572
1.596
32.610
27.120
105
Operazioni con parti correlate
Ai sensi dell’art. 5, comma 8, del Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 concernente le
“operazioni con parti correlate” e della successiva Delibera Consob n. 17389 del 23 giugno 2010, a
partire dal 1° dicembre 2010, data di entrata in vigore della citata normativa, fino al 31 dicembre 2010
non si rilevano operazioni di maggiore rilevanza, così come definite dall’art. 4, comma 1, lett. a) del
summenzionato regolamento nonché altre operazioni con parti correlate che abbiano influito in misura
rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati del Gruppo Telecom Italia e di Telecom Italia S.p.A..
Relativamente al periodo gennaio – novembre 2010, non si rilevano operazioni rilevanti effettuate con
parti correlate, ivi incluse le operazioni infragruppo, di natura non ricorrente o con carattere di inusualità
e/o atipicità.
Le informazioni sui rapporti con parti correlate richieste dalla Comunicazione Consob n. DEM/6064293
del 28 luglio 2006 sono presentate negli Schemi di bilancio e nella Nota “Operazioni con parti correlate”
del Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia e del Bilancio separato di Telecom Italia S.p.A. al 31
dicembre 2010.
In data 4 novembre 2010, il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia ha approvato la procedura
per assicurare la trasparenza e la correttezza delle operazioni con parti correlate, ai sensi del
Regolamento Consob 17221/2010 sopra citato. La procedura è consultabile al sito internet
www.telecomitalia.com, sezione Corporate, canale Governance.
Si segnala inoltre che dalla fine del 2007 è operativo un apposito Steering Committee di Gruppo per i
rapporti con Telefónica con lo scopo, fra l’altro, di individuare le aree e le attività di business oggetto di
possibili sinergie industriali tra i due Gruppi e di proporre i conseguenti piani attuativi. I gruppi di lavoro
interni conseguentemente attivati già nel corso del 2008 hanno individuato con la controparte
numerose aree di interesse aventi riguardo:
• il conseguimento di sinergie in senso stretto, principalmente nell’ambito delle attività di
procurement, IT, Technology e ricerca, attraverso la messa a fattor comune di esperienze ed
eccellenze di ciascuna delle due parti, con conseguenti possibili ottimizzazioni;
• la condivisione delle best practices in specifici processi o servizi aziendali con la finalità di
migliorare le performance nei rispettivi mercati domestici.
Le sinergie realizzate nel triennio 2008-2010 sono state lievemente superiori a euro 1,3 miliardi,
confermando la valorizzazione iniziale del progetto (i.e. euro 1,3 miliardi), comunicata al mercato nel
marzo del 2008. Si conferma inoltre che la quota delle sinergie realizzate di competenza Telecom Italia
è risultata pari al 55%.
La collaborazione proseguirà anche nel prossimo triennio 2011-2013, con ulteriori sinergie di valore
comparabile a quanto già realizzato nel triennio precedente derivanti in parte dall’estensione temporale
delle attività in corso e in parte dal lancio di servizi innovativi e dall’allineamento delle piattaforme
tecnologiche.
Dall’ambito di operatività dell’iniziativa sono escluse le attività svolte dai due Gruppi in Brasile ed
Argentina.
Attesa la sua natura strategica, nonché tenuto conto della circostanza che Telefónica è parte correlata
di Telecom Italia, il Comitato per il controllo interno e per la corporate governance è stato chiamato a
monitorarne le modalità di attuazione, alla luce degli appositi principi di condotta.
Relazione sulla gestione
Operazioni con parti correlate
106
Sezione di Sostenibilità
Introduzione
Da 14 anni Telecom Italia pubblica il Bilancio di sostenibilità in cui viene analizzata la performance
dell’Azienda nei confronti dei portatori di interesse con i quali interagisce quotidianamente: Clienti,
Fornitori, Concorrenti, Istituzioni, Ambiente, Comunità, Risorse Umane e Azionisti.
A dimostrazione dell’importanza attribuita al tema, le informazioni e i dati relativi alla sostenibilità già
dal 2003 fanno parte della Relazione sulla Gestione, confermando la volontà del Gruppo di integrare i
propri dati finanziari con quelli non finanziari.
Riferimenti e Governance
Il Gruppo Telecom Italia agisce nella convinzione che le attività di business debbano essere svolte
tenendo in considerazione le aspettative degli stakeholder, in linea con i principi stabiliti dagli standard
riconosciuti a livello internazionale. Nella definizione e nell’attuazione della strategia e dei programmi di
sostenibilità, il Gruppo si ispira alle linee guida emanate dai principali organismi mondiali di indirizzo e
standardizzazione sulla Corporate Responsibility.
Nel 2002 Telecom Italia ha sottoscritto i principi del Global Compact, il principale riferimento a livello
mondiale lanciato nel 2000 dall’ONU per promuovere la tutela dell’ambiente, il rispetto dei diritti umani
e degli standard di lavoro, le pratiche anti-corruzione.
Il Sistema di Gestione della sostenibilità tiene conto anche delle normative e dei principali standard
internazionali, in particolare:
•
Direttive, Raccomandazioni e Comunicazioni della Commissione Europea;
•
linee guida dell’OCSE destinate alle imprese multinazionali;
•
certificazioni ISO9000 e ISO14000 per i Sistemi di Gestione della qualità e ambientali;
•
principi delle Convenzioni dell’International Labour Organization (ILO) per il rispetto dei diritti
fondamentali dei lavoratori;
•
standard del Social AccountAbility 8000 (SA8000), finalizzato a favorire il rispetto dei diritti
umani e delle condizioni di lavoro da parte delle aziende e della loro filiera di fornitura;
•
AA1000 AccountAbility Principles Standard (APS 2008) elaborato da AccountAbility,
Organizzazione internazionale che promuove la collaborazione tra gli stakeholder e la
definizione di standard e linee guida in materia di sostenibilità. L’APS 2008 fissa i principi che
un’azienda deve rispettare per definirsi responsabile (accountable);
•
linee guida ISO26000 presentate a fine anno, rivolte alle organizzazioni private e pubbliche di
qualunque dimensione.
La tematica della sostenibilità è sottoposta alla supervisione del Comitato per il Controllo Interno e la
Corporate Governance che svolge un’azione di sorveglianza sulle attività della sostenibilità in genere, ivi
inclusi i progetti svolti dalla Fondazione Telecom Italia, in termini di verifica di coerenza con i valori etici
del Gruppo.
Posizionamento negli indici
Gli indici di sostenibilità sono indici azionari formati da titoli selezionati non solo in base a parametri
economico-finanziari ma anche in forza di criteri sociali e ambientali. La selezione è fatta da agenzie di
rating specializzate che valutano le aziende sulla base delle informazioni pubbliche o di questionari,
tenendo anche in considerazione le opinioni dei media e degli stakeholder. Essere ammessi in tali indici
rappresenta un risultato importante per le aziende, sia per le ricadute positive in termini di reputazione,
sia per il fatto che, oltre ai fondi pensione e ai fondi etici, sempre più investitori si indirizzano verso
aziende sostenibili considerandole meno rischiose e più promettenti nel medio/lungo termine.
La partecipazione al processo di valutazione costituisce anche un utile momento di riflessione per
l’Azienda sui risultati raggiunti. A conclusione di tale processo le indicazioni delle agenzie di rating sono
prese in considerazione per pianificare le azioni di miglioramento futuro.
Telecom Italia è stata confermata in entrambe le categorie di indici di sostenibilità del Dow Jones:
• Dow Jones Sustainability World Index (DJSI World), che include 318 società;
• Dow Jones Sustainability Europe Index (DJSI Europe), composto da 157 società a livello europeo,
e il relativo indice Eurozone, composto da 94 società dell’area Euro.
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità
107
Sulla base delle valutazioni effettuate per l’ammissione ai DJSI, Telecom Italia è stata inclusa nella Gold
Class del settore delle telecomunicazioni fisse del “Sustainability Yearbook 2010” pubblicato da SAM
Group (Sustainable Asset Management, l’agenzia di rating che gestisce i DJSI) e
PricewaterhouseCoopers.
Il Sustainability Yearbook accoglie solo le aziende con i punteggi di sostenibilità più alti e le suddivide in
tre categorie: Gold Class, Silver Class e Bronze Class. In particolare, il settore delle telecomunicazioni
fisse è composto da un universo di 54 aziende e la Gold Class è composta dalle 4 aziende del settore
con il miglior punteggio.
Telecom Italia è stata confermata in tutti gli indici rilevanti del Financial Times Stock Exchange for Good
(FTSE4Good):
• FTSE4Good Global (657 aziende);
• FTSE4Good Europe (273 aziende);
• FTSE4Good Environmental Leaders Europe, che include 40 titoli selezionati nell’ambito del
FTSE4Good Europe in base ai risultati conseguiti in materia di protezione dell’ambiente.
Telecom Italia è presente inoltre nei seguenti indici:
• Advanced Sustainable Performance Index (ASPI) Eurozone composto da 120 aziende;
• Ethibel Sustainability Indexes (ESI):
− Excellence Europe, composto da 199 titoli;
− Excellence Euro, composto da 114 titoli;
− Excellence Global, composto da 129 titoli.
• MSCI ESG Indexes:
− MSCI WORLD ESG INDEX, composto da 786 componenti;
− MSCI WORLD ex USA ESG INDEX, composto da 482 componenti;
− MSCI EAFE ESG INDEX, composto da 439 componenti;
− MSCI EUROPE ESG INDEX, composto da 226 componenti.
• ECPI Indexes:
− ECPI Ethical Index Global, composto da 300 titoli;
− ECPI Ethical Index Euro, composto da 150 titoli;
− ECPI Ethical Index EMU, composto da 150 titoli;
− ECPI EMU ESG Equity, composto da 300 titoli.
• FTSE ECPI Italian SRI Benchmark Index, composto da 46 titoli.
• Axia:
− Ethical Index, composto da 40 componenti;
− Euro Ethical Index, composto da 80 componenti;
− CSR Index, composto da 80 componenti.
Tim Participações è stata confermata nell’indice ISE (Índice de Sustentabilidade Empresarial), gestito da
BM&F Bovespa (Borsa di São Paulo), insieme al Ministero dell’Ambiente brasiliano e ad altri organi
finanziari e di sostenibilità. L’indice è composto da 38 società che hanno ottenuto il punteggio più alto in
termini di sostenibilità, selezionate in base a un questionario sottoposto alle 182 aziende maggiormente
negoziate nel BM&F Bovespa.
Altri riconoscimenti
Nel contesto dell’Alleanza tra Commissione Europea e aziende, lanciata il 22 marzo 2006 con l’obiettivo
di fare dell’Europa un polo di eccellenza nella CSR, sono stati attivati diversi “laboratori”. Si tratta di
tavoli di lavoro a cui hanno partecipato rappresentanti delle aziende e degli stakeholder, con il supporto
della Commissione Europea, al fine di esplorare e sviluppare soluzioni operative condivise per realizzare
progressi misurabili nelle aree prioritarie dell’Alleanza, tra le quali vi è il miglioramento della qualità dei
processi di reporting.
Sul tema è stato costituito il laboratorio “Sostenibilità e valutazione della performance non finanziaria”,
di cui Telecom Italia è co-leader, che ha studiato un modello di comunicazione avanzato per la
performance non finanziaria, in linea con le esigenze espresse dagli investitori e dagli altri stakeholder.
Per stimolare il dialogo sul tema è stato avviato un ampio processo di consultazione attraverso un ciclo
di incontri (focus group) in Italia (Roma e Milano) e all’estero (Francoforte, Parigi, Stoccolma, Utrecht)
che hanno coinvolto aziende, investitori, accademici, rappresentanti della Commissione Europea e degli
stakeholder. Tenendo in considerazione le opinioni espresse è stato elaborato un modello basato su sei
aree prioritarie (Capitale Umano, Relazioni con i Clienti, Comunità, Innovazione, Ambiente e Corporate
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità
108
Governance), sulle quali converge l’interesse di aziende e investitori e sulle quali, pertanto, la
comunicazione di informazioni non finanziarie qualitativamente elevate da parte delle aziende è
apprezzata dai mercati finanziari e tenuta in considerazione nelle valutazioni.
I risultati del laboratorio sono stati presentati il 7 maggio 2010 nel corso del Senior Leaders Summit
organizzato a Bruxelles da EABIS (European Academy of Business in Society).
Reporting
Perimetro
Nel reporting di sostenibilità sono prese in considerazione le società controllate incluse nell’area di
consolidamento, salvo ove diversamente indicato (cfr. § Ambiente e § Comunità), escludendo le attività
cessate e le attività non correnti destinate ad essere cedute. Per quanto riguarda la Business Unit
Argentina, consolidata a partire dal 13 ottobre 2010 nel Bilancio di Telecom Italia, in attesa di
completare l’allineamento degli indicatori utilizzati per misurare la performance di sostenibilità e la
verifica dei processi sottostanti, i dati relativi non sono stati inclusi nel presente Bilancio di sostenibilità,
ad eccezione di quelli relativi alle consistenze e alle variazioni dei dipendenti (cfr. § Risorse
Umane/Consistenze e variazioni).
Criteri
Secondo l’approccio triple bottom line(1) l’analisi e la rappresentazione dei dati economico-finanziari
dell’impresa deve avvenire congiuntamente con i risultati ambientali e sociali. Soltanto un’analisi
complessiva della performance aziendale nelle sue tre dimensioni garantisce agli stakeholder
un’informazione completa ed esaustiva e facilita il corretto bilanciamento di interessi che garantisce il
successo e la stessa sopravvivenza dell’impresa nel medio e lungo periodo. Per questo motivo il Gruppo
ha integrato i dati di sostenibilità nel Bilancio consolidato già dall’esercizio 2003, anticipando di fatto
l’applicazione della Direttiva Europea 51/2003, recepita in Italia con il D.Lgs. 2 febbraio 2007 n. 32.
Il Bilancio di sostenibilità si basa su un approccio multi-stakeholder, attraverso l’analisi congiunta delle
azioni poste in essere nei confronti dei principali portatori di interesse con i quali l’Azienda interagisce.
E’ elaborato a partire da un sistema basato su circa 200 Key Performance Indicators (KPI) che
riguardano tutte le aree su cui l’Azienda produce impatti rilevanti e misurano la sua capacità di risposta
e il grado di raggiungimento degli obiettivi stabiliti. I KPI sono stati definiti in base:
• all’analisi del Global Reporting Initiative (GRI), organismo internazionale che ha sviluppato delle
linee guida per la stesura dei report di sostenibilità universalmente applicabili, così da favorire la
comparabilità tra aziende;
• alle indicazioni degli stakeholder;
• ai questionari inviati dalle principali agenzie di rating ai fini dell’ammissione agli indici borsistici
di sostenibilità;
• all’esperienza maturata in oltre 14 anni di gestione del tema in Azienda.
I KPI sono gestiti sul sistema CPM, un applicativo dedicato, con modalità analoghe a quelle utilizzate per
il reporting finanziario.
Il Bilancio di sostenibilità si basa sui principi dell’AA1000 AccountAbility Principles Standard (APS) 2008,
adottato a partire dal Bilancio 2009, riportati di seguito:
• inclusività: identificazione degli stakeholder e delle loro aspettative e sviluppo di strategie di
coinvolgimento volte a migliorare la performance di sostenibilità dell’Azienda;
• materialità: individuazione delle tematiche significative per l’organizzazione e per i suoi
stakeholder;
• rispondenza: descrizione delle iniziative messe in atto dall’Azienda per rispondere alle
aspettative degli stakeholder.
L’aderenza del Bilancio di Telecom Italia allo standard AA1000 è verificata dalla società di revisione
PricewaterhouseCoopers.
(1) Tale approccio è stato definito per la prima volta da John Elkington nel 1994 nell’articolo “Towards the sustainable corporation: Win-win-win
business strategies for sustainable development". California Management Review 36, no. 2: 90-100.
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità
109
Valore economico prodotto e distribuito
Di seguito si riporta il valore economico prodotto e distribuito agli stakeholder(2). Dal 2008 è stata
adottata la modalità di presentazione raccomandata dal Global Reporting Initiative (GRI), con opportuni
adattamenti.
(milioni di euro)
2010
2009
27.826
27.174
117
104
Valore economico prodotto direttamente
a) Totale ricavi e proventi operativi
b) Interessi attivi e dividendi incassati
c) Plusvalenze (minusvalenze) da realizzo di attività non correnti
d) Valore economico prodotto direttamente
(a+b+c)
11
(59)
27.954
27.219
Valore economico distribuito
e) Costi operativi
12.204
11.929
f) Costi del personale
4.021
3.734
g) Azionisti e finanziatori
3.207
3.183
h) Imposte e tasse
1.446
1.277
i) Valore economico distribuito
(e+f+g+h)
20.878
20.123
Valore economico non distribuito
(d-i)
7.076
7.096
(milioni di euro)
2010
2009
Salari e stipendi
2.615
2.570
931
942
Oneri sociali
Accantonamenti trattamento di fine rapporto e di quiescenza
52
54
423
168
Costi del personale
4.021
3.734
(milioni di euro)
2010
2009
11.383
11.480
1.233
949
135
15
Altri oneri
Acquisti materiali e servizi esterni
Altri costi operativi(*)
Variazione delle rimanenze
Attività realizzate internamente
Costi operativi
(547)
(515)
12.204
11.929
(*) Comprende principalmente svalutazioni e oneri connessi alla gestione dei crediti non finanziari per 478 milioni di euro (565 milioni di euro nel
2009), accantonamenti per rischi per 75 milioni di euro (164 milioni di euro nel 2009) e contributi e canoni per l’esercizio di attività di Tlc per 484
milioni di euro (318 milioni di euro nel 2009), al netto di “Imposte indirette e tasse” per 188 milioni di euro (125 milioni di euro nel 2009) incluse
nella voce “Imposte e tasse”.
(milioni di euro)
2010
2009
Dividendi distribuiti
1.064
1.053
Interessi passivi
2.143
2.130
Azionisti e finanziatori
3.207
3.183
(milioni di euro)
2010
2009
Imposte dirette
1.258
1.152
Imposte indirette e tasse
Imposte e tasse
di cui relative ad attività italiane
di cui relative ad attività estere
188
125
1.446
1.277
1.229
1.232
217
45
(2) Non è evidenziato nella tabella il valore distribuito allo stakeholder Comunità per il quale si rinvia al relativo capitolo.
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità
110
Clienti
Customer satisfaction
Telecom Italia ascolta i clienti attraverso un sistema che prende in considerazione sia la valutazione
complessiva nel tempo, frutto di tutti i contatti con Telecom Italia, sia la valutazione specifica sulle
ultime occasioni di contatto (per es. l’attivazione di una linea ADSL, una richiesta di informazioni o una
segnalazione di disservizio). I contributi raccolti vengono utilizzati per migliorare i processi organizzativi,
al fine di fornire un servizio sempre più rispondente alle esigenze dei clienti.
Le rilevazioni della customer satisfaction sono di due tipi:
• la rilevazione “a freddo” è basata sulla percezione complessiva maturata dal cliente e non è
collegata a un evento specifico, consentendo di analizzare le relazioni causa-effetto che
determinano la soddisfazione del cliente. Sulla base di interviste telefoniche, effettuate da istituti
accreditati attraverso un questionario strutturato, viene calcolato il CSI (Customer Satisfaction
Index). Il sistema di rilevazione è in linea con quello utilizzato per la costruzione dell’ACSI
(American Customer Satisfaction Index) e fornisce importanti indicazioni sulle leve da utilizzare
per migliorare la customer satisfaction. La rilevazione “a freddo” riguarda tutti i segmenti di
clientela, ovvero consumer, business e top;
• la rilevazione “a caldo” è effettuata in un momento immediatamente successivo a un evento
specifico (per es. un contatto con il call center) che è oggetto di indagine. Agli intervistati è
chiesto, in base al ricordo ancora “caldo” della chiamata, di valutare sia il servizio ricevuto nel
suo complesso (overall satisfaction) sia alcuni singoli aspetti (per es. tempi di attesa per parlare
con l’operatore, cortesia e capacità di capire e soddisfare le richieste).
Si riportano di seguito i valori del CSI complessivo di Telecom Italia S.p.A. per l’ultimo trimestre dell’anno
(ultimo semestre per top clients).
Segmento clientela
2010
2009
Consumer
70,92
69,86
Business
64,43
63,42
Top Clients (TC e PS(*))
69,97
70,30
Totali
69,39
68,60
(*) La rilevazione del CSI per il segmento Top nel 2010 è stata organizzata con riferimento ai nuovi segmenti Top Clients (TC) e Public Sector (PS).
I dati presentati nella seguente tabella si riferiscono al valore medio annuo rilevato nei monitoraggi “a
freddo” di altri indicatori per Telecom Italia S.p.A.
Segmento
clientela
Telefonia fissa
Soddisfazione
fatturazione(*)
2010
2009
2010
2009
Consumer
8,19
8,18
7,30
7,27
Business
7,86
7,80
6,83
6,73
Segmento
clientela
Telefonia mobile
Soddisfazione
funzionamento linee(*)
Soddisfazione
fatturazione(*)
Soddisfazione
copertura rete(*)
2010
2009
2010
2009
Consumer
8,41
8,36
8,03
7,79
Business
8,14
8,15
6,85
6,83
(*) Soddisfazione media misurata su scala 1-10 dove 1 corrisponde a “per niente soddisfatto” e 10 corrisponde a “completamente soddisfatto”.
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Clienti
111
I dati della seguente tabella si riferiscono al valore medio annuo della soddisfazione della clientela per il
customer care, rilevato nei monitoraggi “a caldo” per Telecom Italia S.p.A.
Tipologia clientela
Consumer
Business
Customer care
Soddisfazione
complessiva(*)
Cortesia e
gentilezza(*)
Capacità di capire e
soddisfare esigenze e
richieste(*)
2010
2009
2010
2009
2010
2009
187 Telefonia fissa(¹)
7,39
7,19
8,73
8,47
8,31
8,01
119 Telefonia mobile(²)
8,33
7,81
9,19
8,81
8,90
8,46
Fisso(³)
6,72
6,39
8,39
8,14
7,83
7,47
Mobile(³)
6,47
6,67
8,30
8,27
7,60
7,49
191
(*) Soddisfazione media misurata su scala 1-10 dove 1 corrisponde a “per niente soddisfatto” e 10 corrisponde a “completamente soddisfatto”.
(1) Assistenza fornita dal Servizio 187 per informazioni, richieste commerciali e amministrative, solleciti e reclami (escluse chiamate per guasti, oggetto
di specifiche indagini).
(2) Assistenza fornita dal Servizio 119 per informazioni, variazioni e reclami.
(3) Dal mese di aprile 2010 il caring della clientela business fisso-mobile è stato integrato. Con la nuova piattaforma i clienti business ricevono
assistenza tramite il 191 per esigenze sia di telefonia fissa (per informazioni, richieste commerciali e amministrative, solleciti e reclami - escluse
chiamate per guasti), sia di telefonia mobile (informazioni, variazioni e reclami).
La customer satisfaction nel sistema di incentivazione manageriale
Il sistema di incentivazione manageriale a breve termine di Telecom Italia prevede, tra gli obiettivi di
tutte le risorse incentivate, anche quelli legati alla soddisfazione del cliente, in coerenza con il Piano
Industriale di periodo. Gli obiettivi sono misurati per mezzo di rilevazioni periodiche “a freddo”: il CSI
complessivo per l'Azienda e gli indici di customer satisfaction specifici per segmento di clientela.
Per processi e attività particolarmente critici (front-end commerciale e tecnico) sono previsti ulteriori
obiettivi su parametri di qualità misurati “a caldo”.
La customer satisfaction nei sistemi di incentivazione collettiva
Anche i sistemi di incentivazione collettiva di Telecom Italia contemplano un obiettivo legato alla
soddisfazione del cliente. In particolare il premio di risultato, i cui destinatari sono i dipendenti non
interessati da un sistema di incentivazione individuale, prevede al suo interno sia un obiettivo di
customer satisfaction totale, trasversale a tutta l’Azienda, sia degli obiettivi specifici per le strutture
organizzative che presidiano i differenti segmenti di clientela.
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Clienti
112
Fornitori
Generalità
Il processo di selezione, valutazione e controllo dei fornitori del Gruppo Telecom Italia si concretizza, per
i comparti merceologici a maggior rischio, in una fase pre-contrattuale di qualificazione per la
valutazione delle loro caratteristiche economico-finanziarie e tecnico-organizzative. Queste, una volta
accertate, consentono l’iscrizione all’Albo Fornitori. Ogni fornitore del Gruppo deve impegnarsi per sé e
per gli eventuali subappaltatori autorizzati, collaboratori e dipendenti, a osservare i principi eticocomportamentali del Codice Etico e di Condotta del Gruppo.
Le aziende iscritte che abbiano ricevuto ordini di acquisto sono di norma sottoposte a controlli nel corso
della fornitura, dal monitoraggio di Vendor Rating (valutazione sistematica della fornitura) al controllo di
Qualità Entrante (vincolante ai fini dell’accettazione e utilizzo del bene acquistato).
Principali iniziative di sostenibilità
La direzione Purchasing è organizzata in funzioni di acquisto focalizzate su comparti specifici, in modo
da fornire risposte ottimali alle esigenze espresse dai clienti interni e dagli stakeholder esterni. Tali
aspettative vengono costantemente monitorate tramite sondaggi di verifica della qualità dei servizi
erogati, inviati sia ai clienti interni sia ai fornitori (cfr. § Principali iniziative di coinvolgimento).
Le principali iniziative attuate nel 2010 sono le seguenti:
• è proseguita l’applicazione delle “Linee guida per la valutazione del ciclo di vita dei prodotti”
(emesse nel 2007) relativamente a un campione di 46 prodotti. Attraverso un indice di ecocompatibilità le linee guida consentono di valutare in che misura i beni acquisiti, gestiti e
commercializzati dal Gruppo, soddisfano i requisiti previsti dalle normative ambientali di
riferimento e siano progettati, realizzati, utilizzati e dismessi in modo da facilitare la gestione
dell’intero ciclo di vita dal punto di vista ambientale ed economico.
La verifica è condotta per mezzo di un’autocertificazione, tramite apposito questionario
corredato della documentazione a supporto. Successive verifiche a campione sono eseguite
sugli elementi più significativi;
• è stata eseguita l’annuale campagna di verifiche di sostenibilità sociale e ambientale su un
campione di 50 fornitori con l’obiettivo di promuovere una migliore applicazione dei criteri di
sostenibilità nell’intera filiera di fornitura. Tale valutazione mira a stabilire l’aderenza ai principi
enunciati nel Codice Etico di Telecom Italia circa la sostenibilità sociale e ambientale, il rispetto
dei principi di conduzione etica d’impresa, l’adozione di procedure per assicurare la salute, la
sicurezza e i diritti dei lavoratori, la tutela dell‘ambiente. Le verifiche sono state condotte sulla
base di un’autocertificazione da parte dei fornitori, tramite compilazione di un apposito
questionario corredato della documentazione a supporto. Successive verifiche a campione sono
eseguite sugli elementi più significativi emersi dai questionari;
• sono state avviate le attività di verifica di Corporate Social Responsibility (CSR) di fornitori e
subfornitori previste dal Memorandum of Understanding (MOU), sottoscritto a fine 2009 da
Telecom Italia, France Telecom e Deutsche Telekom.
Attraverso questo accordo è stata definita una comune metodologia di audit, mirata a verificare
e migliorare le prestazioni sociali, etiche e ambientali degli stabilimenti produttivi localizzati in
Asia. Gli audit sono stati condotti da referenziate società internazionali scelte tramite gara e
hanno prodotto, per ogni fornitore verificato, un report utilizzato per definire le opportune azioni
di miglioramento, il cui espletamento è stato poi monitorato con continuità dai membri
dell’accordo.
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Fornitori
113
Principali iniziative di coinvolgimento
•
•
Per il quarto anno consecutivo i principali fornitori del Gruppo sono stati coinvolti nel sondaggio
di soddisfazione sulla direzione Purchasing e, più in generale, su Telecom Italia. Il questionario
online, composto da 27 domande, è rimasto attivo per 2 settimane e l’analisi ha coinvolto 1.010
fornitori con accesso al Portale. La percentuale di adesione è stata del 48,7% con un
significativo aumento rispetto al 2009 (32%).
L’esito complessivo medio dei 492 questionari compilati è stato pari a 73/100 in miglioramento
rispetto al risultato dell’anno precedente (72/100).
E’ stata attivata una nuova e-community con i fornitori del comparto delle infrastrutture civili
volta a migliorare la comunicazione con e tra i fornitori, soprattutto su tematiche riguardanti la
sostenibilità sociale e ambientale.
Questa e-community si affianca a quella dei fornitori del comparto dei lavori di rete, già attiva dal
2008.
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Fornitori
114
Istituzioni
La relazione con le istituzioni nazionali centrali
L’attività di relazione avviene principalmente con i parlamentari componenti le Commissioni di Camera e
Senato coinvolti su temi di possibile impatto aziendale come, per esempio, quelli di natura economicofinanziaria, la privacy, le telecomunicazioni, Internet e TV. Anche la partecipazione alle audizioni
parlamentari rappresenta un modo per approfondire tematiche specifiche e creare opportunità di
confronto su temi oggetto di dibattito parlamentare.
Nei confronti delle istituzioni l’attività di presidio legislativo si concretizza spesso nella predisposizione e
presentazione di proposte emendative ai singoli provvedimenti.
Telecom Italia fornisce inoltre il proprio supporto informativo ai Ministeri (prevalentemente al Ministero
dello Sviluppo Economico) per quanto concerne l’attività relativa al sindacato ispettivo (interrogazioni
parlamentari) nei confronti del Gruppo.
Nel corso dell’anno Telecom Italia ha seguito in particolare l’iter legislativo del c.d. “Decreto incentivi”,
convertito nella Legge n. 73 del 22 maggio 2010, nel cui ambito sono state approvate disposizioni per la
semplificazione amministrativa nella realizzazione delle reti fisse e mobili, con specifico riferimento alla
normativa sugli scavi in microtrincea e le attività riguardanti l’installazione di siti UMTS. Sempre sul
fronte della semplificazione sono state recepite, nell’ambito del DPR n. 139 del 9 luglio 2010
(Regolamento per la semplificazione delle autorizzazioni paesaggistiche per interventi di lieve entità), le
disposizioni relative allo snellimento delle autorizzazioni previste per l’installazione di specifiche
tipologie di impianti mobili e fissi su palificazione.
Telecom Italia ha monitorato anche l’iter del Regolamento in materia di privacy recante l’istituzione e la
gestione del Registro Pubblico degli Abbonati che si oppongono all’utilizzo del proprio numero telefonico
per vendite o promozioni commerciali (DPR n. 178 del 7 settembre 2010). Con l’istituzione del Registro
viene introdotto in Italia il sistema dell’opt-out nel campo del telemarketing, in base al quale i soggetti
presenti negli elenchi pubblici degli abbonati possono essere contattati telefonicamente per fini
commerciali solo qualora non abbiano esercitato esplicitamente il diritto di opposizione.
Nell’ambito dell’iter legislativo della legge di stabilità 2011 (Legge n. 220 del 13 dicembre 2010),
Telecom Italia ha monitorato, in particolar modo, le disposizioni riguardanti le procedure per
l’assegnazione ai servizi di comunicazione elettronica mobile dei diritti d’uso delle frequenze televisive.
Infine, in occasione dell’audizione parlamentare svoltasi alla Camera dei Deputati il 19 ottobre 2010, il
Vertice di Telecom Italia ha avuto l’opportunità di rendere note le linee del Piano Industriale 2010-2012.
Anche Telecom Italia Media dialoga con le istituzioni su temi di interesse aziendale. E’ proseguita
l’interazione con il Ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento Comunicazioni - in relazione al
processo di digitalizzazione che quest’anno ha coinvolto il Piemonte orientale, la Lombardia, l’Emilia
Romagna, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia, secondo il calendario ministeriale del 10 settembre 2008 e
successive modifiche.
Il Dipartimento Comunicazioni ha istituito una specifica task-force per il passaggio al digitale di queste
aree, di cui fa parte anche TI Media.
La relazione con le istituzioni nazionali locali
A livello locale Telecom Italia dialoga costantemente con le istituzioni su tematiche di carattere generale
relative al settore delle comunicazioni elettroniche e su tematiche di interesse per il business aziendale,
per affrontare i problemi rilevati e promuovere l’immagine del Gruppo. Il dialogo si svolge sia
direttamente con gli enti locali sia con le loro associazioni rappresentative: ANCI (Associazione Nazionale
Comuni Italiani) e UPI (Unione delle Province d’Italia).
Il monitoraggio e l’interazione costante con i centri decisionali delle istituzioni locali avvengono per
mezzo di audizioni, partecipazioni ai workshop, ai lavori delle Commissioni regionali e ai tavoli di lavoro
specialistici. Inoltre, Telecom Italia organizza frequentemente iniziative di comunicazione su tematiche
specifiche di interesse locale.
Fondamentale è il coordinamento con le funzioni aziendali operanti a livello territoriale per acquisire
informazioni riguardo alle istanze e alle aspettative provenienti dalle istituzioni locali e predisporre le
soluzioni idonee.
Tra i temi principali oggetto del dialogo con gli enti locali nel corso del 2010 vi sono stati:
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Istituzioni
115
•
•
•
•
la copertura territoriale e la riduzione del Digital Divide;
la realizzazione di strutture per la banda larga che ha visto la firma di Protocolli di Intesa con UPI
e ANCI;
la rimozione di impianti di telefonia pubblica (cabine telefoniche) che ha visto anche l’ascolto dei
cittadini nell’ambito della procedura concordata con l’AGCom;
la firma di vari Protocolli di Intesa con istituzioni centrali, enti locali e loro associazioni
rappresentative (per es. ANCI) sul tema degli Smart Services.
La relazione con le istituzioni comunitarie e internazionali
Anche i rapporti con le istituzioni europee e internazionali si svolgono in linea di massima secondo le
logiche precedentemente descritte, con il coinvolgimento in molti casi degli altri operatori ICT. Le azioni
poste in essere sono sia di tipo istituzionale (per es. partecipazione a consultazioni pubbliche, workshop,
riunioni delle Commissioni parlamentari) sia di tipo collaborativo (incontri con la Commissione UE)
attraverso azioni individuali e/o con la partecipazione degli altri operatori. Tra le tematiche affrontate a
livello europeo, oggetto dei principali atti normativi/regolamentari di interesse del Gruppo, vi sono la
Comunicazione sulla Digital Agenda, la Broadband Strategy, la Raccomandazione sull’accesso regolato
alle Next Generation Networks (NGN), la proposta di decisione sul Radio Spectrum Policy Programme, la
consultazione pubblica sulla Net Neutrality, la revisione della Direttiva Quadro sulla protezione dei dati,
la revisione del Regolamento Roaming, la consultazione sulla revisione del Servizio Universale.
Per quanto riguarda i rapporti con l’ONU particolare rilievo assumono le attività svolte nell’ambito del
Global Compact che si sostanziano nella partecipazione al gruppo di lavoro sui diritti umani e alle attività
del Network italiano. Telecom Italia, TI Media e Tim Brasil, le tre società del Gruppo che hanno aderito al
Global Compact, compilano annualmente la “Communication on Progress”, il documento che riporta i
progressi registrati dalle aziende nella promozione e nell’applicazione concreta dei dieci principi del
Global Compact.
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Istituzioni
116
Concorrenti
Relazione con gli stakeholder
Telecom Italia gestisce i rapporti associativi e coordina le attività di rappresentanza nei confronti di
Confindustria e delle altre associazioni.
Le iniziative, a livello nazionale e locale, consistono nello svolgimento di azioni e incontri relativi allo
sviluppo del business e al presidio degli interessi aziendali sui temi economici, normativi, sindacali e del
lavoro. Tali iniziative si basano sul dialogo e sul confronto delle rispettive posizioni al fine di individuare,
ove possibile, una posizione comune di settore da rappresentare in sede istituzionale nazionale e
comunitaria.
Il Gruppo aderisce a oltre 100 associazioni territoriali tra cui, in particolare, Confindustria Servizi
Innovativi e Tecnologici, Asstel e Assoelettrica. Nel 2010 Telecom Italia ha aderito ad Assinform,
l’Associazione nazionale delle principali aziende di Information Technology operanti sul mercato italiano,
che svolge un ruolo di collegamento tra le principali forze economiche, politiche e istituzionali per lo
sviluppo dell'Italia come Sistema Paese, attraverso il ricorso all'innovazione e alle nuove tecnologie.
Insieme agli altri operatori Telecom Italia partecipa alla Fondazione Ugo Bordoni (FUB) che ha lo scopo di
realizzare ricerche e studi nel settore delle comunicazioni e dell’informatica, al fine di promuovere il
progresso scientifico e l’innovazione tecnologica. La Fondazione, in cui la Pubblica Amministrazione
esercita funzioni di gestione e controllo, svolge attività di consulenza nei confronti del Parlamento, del
Governo e delle Autorità amministrative indipendenti.
Telecom Italia partecipa anche al Distretto dell’Audiovisivo e dell’ICT, un Consorzio di circa 60 imprese
che operano nei settori dell'informatica, delle telecomunicazioni e dei media. Patrocinato dal Comune di
Roma, dall'Unione degli Industriali e dalla Camera di Commercio di Roma, il Distretto ha l’obiettivo di
esprimere e rappresentare, nel proprio ambito, le attività industriali e dei servizi che operano nella
nuova area economica della grande convergenza o multimedialità.
Telecom Italia e TI Media hanno aderito, come soci fondatori, all’HD Forum che ha l’obiettivo di
promuovere e diffondere l’alta definizione in Italia. L’adesione al Forum facilita l’aggiornamento
costante sulle attività dei competitor (in particolare Sky, Mediaset e Fastweb), relative all’alta definizione
e la promozione di iniziative di indirizzo normativo e di standardizzazione.
TI Media aderisce, in qualità di membro del Comitato di Presidenza, alla Federazione Radio e Televisioni,
che riunisce 150 emittenti locali e radio, ed è associata a DGTVì (l’Associazione nazionale per il digitale
terrestre) insieme a Rai, Mediaset, D-Free e le associazioni che riuniscono le televisioni locali.
Nell’ambito del DGTVì opera un’apposita task-force istituita per le regioni che, sulla base del calendario
ministeriale, affrontano il passaggio dalla TV analogica a quella digitale (nel 2010 Piemonte orientale,
Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia). Un rappresentante di TI Media fa parte del
Consiglio di Amministrazione del DGTVì.
TI Media è socio di Auditel con una quota del 3,33% e ha un rappresentante nel Consiglio di
Amministrazione e uno nel Comitato tecnico. Auditel è l’unico soggetto riconosciuto in Italia per le
rilevazioni degli ascolti anche dagli operatori pubblicitari, i quali valorizzano le inserzioni pubblicitarie sui
singoli canali televisivi proprio sulla base dei “dati” registrati da Auditel.
TI Media partecipa ai lavori del CNID (Comitato Nazionale Italia Digitale) che riunisce tutti i
rappresentanti della catena del valore del mercato digitale ed è presieduto dal Ministro dello Sviluppo
Economico, affiancato da due vicepresidenti (un Commissario dell’AGCom e il Presidente di DGTVì). Il
Comitato agisce attraverso quattro diversi gruppi operativi a livello di singola area: Tecnica e Sviluppo
Reti, Monitoraggio e Dati, Comunicazione e Assistenza Clienti, Problematiche Specifiche del Servizio
Pubblico Radiotelevisivo.
Nel 2003 TI Media e MTV hanno sottoscritto il Codice di Autoregolamentazione TV e Minori nell’ambito
del quale è stato costituito il Comitato per la tutela dei minori in TV, con funzioni di controllo del rispetto
degli impegni assunti nel Codice. TI Media è stata eletta come rappresentante delle emittenti e ha
quindi una posizione di osservatore privilegiato nei confronti delle istituzioni ai fini del mantenimento di
un dialogo costruttivo con il settore.
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Concorrenti
117
Servizi agli OLO
La direzione di Telecom Italia National Wholesale Service (NWS) è il punto di riferimento commerciale
per gli altri operatori licenziatari (OLO – Other Licensed Operators) per la fornitura di infrastrutture di
rete e servizi, finalizzata alla successiva commercializzazione da parte degli stessi OLO di servizi di
comunicazione elettronica alla propria clientela finale. NWS cura le fasi di progettazione, offerta,
contrattualizzazione, vendita, assistenza e fatturazione dei prodotti/servizi forniti. La separazione
organizzativa e amministrativa tra le direzioni Retail di Telecom Italia e NWS, che annualmente viene
certificata da un ente esterno, assicura il rispetto dei principi di parità di trattamento e di non
discriminazione sanciti dalla vigente normativa regolatoria e in particolare dalla Delibera 152/02/CONS.
NWS definisce e propone annualmente l’offerta di riferimento per i vari mercati wholesale. L’iter di
approvazione di ciascuna offerta prevede approfondimenti congiunti e revisioni svolte a seguito di
chiarimenti richiesti dall’AGCom, che ne approva i contenuti e controlla l’operato di NWS a garanzia della
tutela della concorrenza. L’AGCom è anche il Garante e l’Autorità di riferimento nelle cause promosse
dagli OLO e dagli utenti finali in materia regolamentare.
Telecom Italia, in un’ottica di miglioramento dei processi aziendali, ha presentato una serie di “impegni”
atti a migliorare le performance di fornitura dei servizi agli OLO che, a seguito del Procedimento
351/08/CONS, sono stati approvati dall’AGCom e sono entrati in vigore il 1° gennaio 2009.
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Concorrenti
118
Ambiente
Performance ambientale
Le informazioni sulla performance ambientale sono state ricavate elaborando dati gestionali. Nel
rispetto del principio di materialità sono state considerate solo le società controllate incluse nell’area di
consolidamento con ricavi superiori a 300mila euro e numero di dipendenti superiore a 40, escludendo
le attività cessate e le attività non correnti destinate ad essere cedute.
I dati di performance ambientale riportati di seguito riguardano energia, emissioni atmosferiche, acqua,
carta, rifiuti ed emissioni elettromagnetiche.
Energia
I consumi di energia di Telecom Italia S.p.A. e del Gruppo sono presentati secondo lo schema proposto
dal Global Reporting Initiative (GRI) nelle proprie linee guida, versione 3 (G3 Guidelines). Di seguito sono
esposti i consumi diretti per riscaldamento e autotrazione (rif. Scope1 secondo il GreenHouse Gas
Protocol) e a seguire quelli indiretti per acquisto e consumo di energia elettrica (Scope2).
Nelle tabelle del capitolo Ambiente riferite al Gruppo Telecom Italia si distinguono i seguenti perimetri di
attività:
• Domestic: servizi e infrastrutture di telecomunicazioni e altre attività collegate svolte in Italia
• Brasile: servizi e attività del gruppo Tim Brasil
• Media: attività della Business Unit Media
• Olivetti: attività della Business Unit Olivetti
Riscaldamento
Telecom Italia S.p.A.
2010
Variazione %
2010
su 2009
2010
su 2008
Energia generata da gasolio
MJ
116.538.657
3,15%
(18,30%)
Energia generata da metano
MJ
436.186.064
(36,70%)
(36,28%)
Totale energia per riscaldamento
MJ
552.724.721
(31,08%)
(33,18%)
Riscaldamento
Gruppo 2010
Totale energia per riscaldamento
MJ
651.831.799
% di incidenza delle Business Unit sui valori di Gruppo
Domestic
Brasile
Media
Olivetti
90,84%
0,00%
0,49%
8,67%
I dati della tabella relativa a Telecom Italia S.p.A. evidenziano una significativa riduzione dei consumi per
riscaldamento. La ragione di questo trend è da ricercarsi essenzialmente nell’attivazione presso alcuni
Centri di Elaborazione Dati (CED) di grandi impianti di cogenerazione che producono
contemporaneamente energia elettrica ed energia termica, consentendo una forte riduzione negli
acquisti di combustibili fossili utilizzati per il riscaldamento degli ambienti di lavoro. In Brasile le
condizioni climatiche rendono non necessario il ricorso al riscaldamento degli ambienti.
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Ambiente
119
Autotrazione
Telecom Italia S.p.A.
Variazione %
2010
2010
su 2009
2010
su 2008
Consumo di benzina verde
l
3.855.832
(27,73%)
(62,07%)
Consumo di gasolio
l
17.953.949
1,56%
23,74%
764.340.305
(4,71%)
(9,50%)
Totale energia per autotrazione(*)
MJ
(*) Rappresenta la conversione in MegaJoule dei consumi di benzina verde e gasolio espressi in litri.
Numero veicoli e percorrenza
Telecom Italia S.p.A.
Variazione %
2010
2010
su 2009
2010
su 2008
Numero totale di veicoli aziendali
n.
19.905
(5,52%)
(7,19%)
Numero veicoli a bassa emissione(*)
n.
19.624
(5,59%)
(6,98%)
Percorrenza totale veicoli
km
320.016.025
3,67%
1,93%
(*) Veicoli alimentati a benzina verde, eco-diesel, bludiesel, GPL (standard Euro4 o superiore), elettrici o alimentati con altri combustibili a emissioni
comparabili o inferiori.
In Telecom Italia S.p.A. il contenimento dei consumi energetici per autotrazione e l’aumento delle
percorrenze chilometriche rilevate nell’anno sono il segnale della maggiore efficienza del parco
automezzi. La politica di riduzione e ammodernamento della flotta a favore di autovetture rispondenti a
standard ambientali più elevati procede secondo i piani: nel corso del 2010 sono stati sostituiti 4.200
veicoli operativi Euro3 con 3.000 auto di standard Euro4, di cui 350 alimentati a benzina/GPL; la
riduzione del numero dei veicoli ha anche riguardato 250 auto assegnate ad personam.
Numero veicoli e percorrenza(*)
Gruppo 2010
% di incidenza delle Business Unit sui valori di Gruppo
Domestic
Brasile
Media
Olivetti
Numero totale veicoli
n.
21.405
94,27%
4,30%
0,43%
1,00%
Totale energia per autotrazione
MJ
839.687.957
92,51%
5,42%
0,85%
1,22%
Percorrenza totale veicoli
km
344.128.481
94,33%
3,94%
0,73%
1,00%
(*) I dati riportati nelle tabelle e nei grafici relativi all’autotrazione riguardano tutti i veicoli del Gruppo (industriali, commerciali, in uso ai
dirigenti/quadri/venditori), sia in affitto sia di proprietà. Solo per utilizzi significativi e con caratteristiche di continuità d’uso sono compresi veicoli,
consumi e percorrenze di proprietà o in uso alla forza vendita di Tim Participações. La forte diminuzione dell’energia per autotrazione rispetto al dato
pubblicato nel Bilancio di sostenibilità 2009 è da imputarsi all’uscita dal perimetro della società Elettra Tlc S.p.A. i cui consumi erano relativi alle
navi utilizzate per la posa dei cavi di telecomunicazioni sottomarini.
Si riportano di seguito i consumi di energia elettrica per il funzionamento di impianti di telecomunicazioni e impianti civili/industriali.
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Ambiente
120
Energia elettrica acquistata e prodotta
Telecom Italia S.p.A.
2010
Variazione %
2010
su 2009
2010
su 2008
(3,33%)
Energia elettrica da fonti miste(*)
kWh
2.023.676.446
(3,33%)
Energia elettrica da fonti rinnovabili
kWh
40.211.687
(6,39%)
8,04%
Totale energia elettrica
kWh
2.063.888.133
(3,39%)
(3,13%)
(*) L’energia elettrica acquistata da fonti miste equivale a circa 1.960 GWh. L’energia elettrica autoprodotta da fonti miste equivale a circa 63 GWh ed
è riferibile agli impianti di cogenerazione, che hanno consentito un risparmio nell’acquisto di energia per oltre 11 GWh con consumi associati pari a
circa 16 milioni di m3 di gas metano. La produzione di energia elettrica da generatori funzionanti in continuità (non riportata in tabella) è stimata in
circa 3 GWh.
Energia elettrica acquistata e prodotta
Gruppo 2010
Totale energia elettrica
kWh
2.441.056.864
% di incidenza delle Business Unit sui valori di Gruppo
Domestic
Brasile
Media
Olivetti
86,39%
11,76%
1,12%
0,73%
Pur in presenza di volumi crescenti di traffico fonia e dati le iniziative orientate al risparmio energetico e
al miglioramento dell’efficienza della rete hanno consentito una riduzione di circa il 3% dei consumi
complessivi di energia elettrica.
Sono proseguite anche nel 2010 le iniziative di ottimizzazione dei consumi energetici già avviate in
precedenza. Gli interventi di razionalizzazione hanno riguardato prevalentemente:
• l’ammodernamento tecnologico degli impianti di condizionamento, gli interventi fisici di
segregazione di ambienti in funzione di diverse esigenze di climatizzazione e l’innalzamento delle
temperature medie di esercizio delle centrali telefoniche, dei server e delle Stazioni Radio Base
(SRB);
• l’utilizzo mirato di tecnologie Full Free Cooling (FFC)(3) e altri sistemi a basso impatto ambientale,
caratterizzati da consumi energetici ridotti negli impianti di raffreddamento;
• l’adozione delle più efficienti soluzioni tecnologiche per i server installati nei Data Center anche
attraverso la concentrazione e la virtualizzazione delle macchine(4);
• la rilevazione e l’analisi dei consumi energetici e il controllo da remoto delle sale di centrale;
• l’ammodernamento e il mantenimento in efficienza della rete di commutazione fissa e della rete
dati;
• l’ammodernamento degli impianti di conversione di corrente alternata/continua mediante
l’introduzione di soluzioni tecnologiche che garantiscono un miglior rendimento;
• l’installazione di temporizzatori per l’ottimizzazione degli impianti di illuminazione;
• la condivisione di siti tecnologici grazie ad accordi di co-siting(5) con un conseguente risparmio
dei consumi energetici stimato nell’ordine del 30%.
In materia di utilizzo di fonti energetiche non tradizionali o alternative, nonché di sperimentazione di
nuove tecnologie, si segnalano le seguenti iniziative realizzate o in corso nel 2010:
• cogenerazione/trigenerazione: 4 grandi impianti sono operativi su altrettante sedi di Data Center
(Pomezia, Rozzano, Padova e Bologna) e le esigenze energetiche sono soddisfatte attraverso un
sistema di trigenerazione (produzione di energia elettrica, riscaldamento e raffreddamento) che,
in affiancamento ai consueti sistemi di alimentazione, consente un risparmio energetico stimato
nell’ordine del 30%;
(3) Il sistema di raffreddamento FFC consiste in un sistema di ventilazione forzata e interazione fra aree a temperatura differente senza fare ricorso ai
sistemi di condizionamento tradizionali e, in particolare, senza l'utilizzo di gas climalteranti. Il sistema, che oggi è applicato a oltre 400 impianti,
consente un risparmio energetico fino all’85% rispetto alle soluzioni di condizionamento tradizionali.
(4) La virtualizzazione rende disponibili gli effetti di una macchina di elaborazione dati senza che questa sia realmente presente.
(5) Tali accordi di reciprocità fra operatori sono previsti dal Codice per le Comunicazioni Elettroniche al fine di favorire un più efficiente utilizzo delle
infrastrutture di rete e ottimizzare la copertura della rete mobile nelle aree cittadine e rurali. Ciascun operatore mantiene la titolarità delle proprie
infrastrutture passive (pali e tralicci, impianti elettrici e di condizionamento e infrastrutture civili) e offre ospitalità all’altro.
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Ambiente
121
•
•
•
•
impianti di piccola cogenerazione: sono alimentati a metano con potenza elettrica di 120 kWe.
Sono in corso di ultimazione 5 impianti che si aggiungono ai 12 già attivi per l’autoproduzione di
energia elettrica e termica;
alimentazione eolica/fotovoltaica: su 5 SRB, site in zone caratterizzate da condizioni ambientali
e meteorologiche sfavorevoli che in precedenza erano alimentate da generatori elettrici a
gasolio, è stata attivata un’alimentazione supplementare mista eolica e fotovoltaica (generatore
eolico da 3 a 6 kW e pannelli fotovoltaici per 5 kWp) e su altre 8 SRB un intervento analogo è in
fase di realizzazione;
impianti di geo-cooling: presso 2 centrali di telecomunicazioni di medie dimensioni è stata
avviata la realizzazione di altrettanti impianti di geo-cooling(6) per il condizionamento delle sale
apparati, in sostituzione dei tradizionali gruppi frigoriferi;
impianti di back-up di energia con celle a combustibile a idrogeno: ne sono stati realizzati
ulteriori 85 al posto dei tradizionali sistemi con batterie al piombo, che si aggiungono ai 100 già
realizzati nel 2009. L'introduzione di questi impianti ha consentito di evitare l’acquisto e il
successivo smaltimento di batterie tradizionali contenenti circa 250 tonnellate di piombo; la
valutazione sul ciclo di vita evidenzia un beneficio ambientale in termini di CO2 non emessa di
circa 100 tonnellate.
Emissioni atmosferiche
Le emissioni di gas ad effetto serra di Telecom Italia e del Gruppo sono costituite quasi esclusivamente
dall’anidride carbonica e sono da ricondursi all’utilizzo dei combustibili fossili per riscaldamento e
autotrazione, alla produzione o all’acquisto di energia elettrica nonché agli spostamenti del personale
(casa-lavoro e viaggi di servizio in aereo). In aggiunta a queste sono considerate e convertite in kg di CO2
equivalente anche le dispersioni di idroclorofluorocarburi e idrofluorocarburi (HCFC e HFC) dagli impianti
di condizionamento.
Analogamente alla classificazione dei consumi energetici anche in questo caso vengono seguite le linee
guida del Global Reporting Initiative - GRI Versione 3 - che rimanda alle definizioni del GHG Protocol(7)
distinguendo tra emissioni dirette (Scope1: utilizzo di combustibili fossili per autotrazione(8),
riscaldamento, generazione energia elettrica), emissioni indirette (Scope2: acquisto di energia elettrica
a uso industriale e civile(9)) e altre emissioni indirette (Scope3).
(6) Tale sistema utilizza il differenziale termico esistente tra la superficie e un punto posto alcuni metri sotto terra per ottenere direttamente il
raffreddamento naturale dell’aria del sistema di ventilazione o di un fluido da utilizzarsi tramite uno scambiatore termico.
(7) Il GHG Protocol (GreenHouse Gas Protocol Initiative), istituito nel 1998 in seno al World Resources Institute e al World Business Council for
Sustainable Development, supporta le imprese sul tema delle emissioni di gas serra, attraverso metodologie di calcolo e studi volti a promuovere
l'innovazione e l'assunzione di responsabilità sul cambiamento climatico.
(8) Le emissioni di CO2 legate all’uso di combustibili fossili per autotrazione e riscaldamento sono state calcolate seguendo le indicazioni dell’UNEP
(United Nations Environment Programme Guidelines for Calculating GreenHouse Gas Emissions for Businesses and Non-Commercial Organisations –
www.uneptie.org) e nel caso dei veicoli di Telecom Italia S.p.A. facendo riferimento alle specifiche tipologie di automobili.
(9) Per il calcolo delle emissioni legate al consumo di energia elettrica acquistata sul mercato italiano è stato utilizzato il coefficiente calcolato dal GHG
Protocol - che prende in considerazione il mix energetico nazionale - pari a 403 grammi di CO2/kWh. Per il Brasile è stato utilizzato il coefficiente
elaborato dal locale Ministero della Scienza e Tecnologia pari a 25 grammi di CO2/kWh, in quanto ritenuto più puntuale.
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Ambiente
122
Emissioni atmosferiche
Telecom Italia S.p.A.
2010
Variazione %
2010
su 2009
2010
su 2008
Emissioni di CO2 per autotrazione
kg
43.723.046
(8,29%)
(12,28%)
Emissioni di CO2 per riscaldamento
kg
36.961.112
(30,32%)
(32,77%)
Emissioni di CO2 equivalenti per dispersioni HCFC/HFC(*)
kg
26.820.860
(8,73%)
(34,09%)
Emissioni di CO2 da generazione elettrica da cogenerazione
kg
24.010.060
130,44%
370,79%
Emissioni di CO2 da generazione elettrica mediante gasolio
kg
2.670.955
(26,61%)
(26,60%)
Totale emissioni dirette di CO2 - ex Scope1 GRI
kg
134.186.033
(6,92%)
(13,01%)
Emissioni di CO2 da acquisto di energia elettrica prodotta da
fonti miste
kg
789.849.200
(5,18%)
(5,75%)
Totale emisioni indirette di CO2 - ex Scope2 GRI
kg
789.849.200
(5,18%)
(5,75%)
Emissioni di CO2 da spostamenti casa-lavoro(**)
kg
59.925.224
(8,48%)
(12,38%)
Emissioni di CO2 da spostamenti aerei(***)
kg
10.003.995
(15,62%)
(39,40%)
Totale altre emissioni indirette di CO2 - ex Scope3 GRI
kg
69.929.219
(9,58%)
(17,64%)
Totale emissioni di CO2
kg
993.964.452
(5,74%)
(7,73%)
(*)
La valorizzazione degli idroclorofluorocarburi (HCFC) e idrofluorocarburi (HFC), in termini di emissioni di CO2 equivalenti, è effettuata facendo
riferimento a specifici parametri del Global Warming Potential per i due gas: l’indice è basato su una scala relativa che confronta il gas considerato
con un’uguale massa di biossido di carbonio il cui GWP è pari a 1. Nel 2010 il GWP del HCFC utilizzato è pari a 1.780 e quello del HFC utilizzato è
pari a 1.300. Nei periodi 2009 e 2008 si era fatto invece ricorso a un unico parametro.
(**) Nella determinazione dell’impatto degli spostamenti casa-lavoro si prendono a riferimento dati statistici elaborati sul personale aziendale.
(***) Il calcolo delle emissioni per gli spostamenti aerei è stato effettuato quest’anno in maniera più puntuale sulla base delle singole tratte realmente
operate e in funzione dei coefficienti proposti dal GHG Protocol in funzione della tipologia di breve o lunga durata del singolo viaggio.
Emissioni atmosferiche
Gruppo 2010
% di incidenza delle Business Unit
sui valori di Gruppo
Domestic
Brasile
Media
Olivetti
3,03%
Totale emissioni di CO2 ex Scope1 GRI
kg
146.045.363
94,30%
2,16%
0,51%
Totale emissioni di CO2 ex Scope2 GRI
kg
828.259.602
97,55%
0,86%
1,33%
0,26%
Totale altre emissioni di CO2 ex Scope3 GRI
kg
85.829.623
81,47%
18,53%
0,00%
0,00%
Totale emissioni di CO2
kg
1.060.134.588
95,79%
2,47%
1,11%
0,63%
Le emissioni in atmosfera di Telecom Italia S.p.A. risultano complessivamente in contrazione. Di seguito
si riportano alcune considerazioni sul contributo delle singole voci al raggiungimento del risultato netto:
• riduzione delle emissioni dovuta a minori consumi per autotrazione;
• riduzione delle emissioni dovuta a minori consumi per riscaldamento;
• riduzione delle emissioni di CO2 equivalenti, relative alle dispersioni di gas HCFC e HFC utilizzati
negli impianti di condizionamento, per via dell’adozione di misure più attente per prevenire le
fughe e della sostituzione di tali gas con soluzioni a minor impatto ambientale;
• incremento delle emissioni imputabili alla cogenerazione, conseguenti alla scelta aziendale di
investire maggiormente su tale tecnologia con ritorni economici e ambientali. L’incremento è
comunque compensato dal minor acquisto di energia elettrica dalla rete che comporta
complessivamente un bilancio positivo in termini di emissioni;
• riduzione delle emissioni da generatori elettrici a gasolio in contesti caratterizzati da
indisponibilità della rete di distribuzione elettrica;
• riduzione delle emissioni da consumo di energia elettrica acquistata;
• riduzione dell’impatto per spostamenti casa-lavoro, legato al numero complessivo di dipendenti;
• riduzione delle emissioni per viaggi di servizio in aereo effettuati dai dipendenti per via della
riduzione del numero di trasferte anche a seguito del maggiore ricorso alla videoconferenza.
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Ambiente
123
Acqua
Consumo di acqua
Telecom Italia S.p.A.
Variazione %
2010
2010
su 2009
2010
su 2008
Consumo di acqua prelevata da pozzi artesiani
m3
67.750
(20,50%)
(*)
Consumo di acqua prelevata da enti erogatori
m3
4.341.947
(0,65%)
(4,42%)
Totale consumo di acqua
m3
4.409.697
(1,03%)
(**)
(*) Dato non rilevato nel 2008.
(**) Non calcolato in quanto non disponibile il dato 2008 relativo al consumo di acqua prelevata da pozzi artesiani.
Consumo di acqua
Gruppo 2010
% di incidenza delle Business Unit
sui valori di Gruppo
Domestic
Brasile
Media
Olivetti
93,92%
Consumo di acqua prelevata da pozzi artesiani
m3
1.193.306
6,07%
0,00%
0,01%
Consumo di acqua prelevata da enti erogatori
m3
4.671.366
95,49%
3,64%
0,49%
0,38%
Totale consumo di acqua
m3
5.864.672
77,30%
2,90%
0,39%
19,41%
Il consumo totale di acqua del Gruppo evidenzia l’impatto rilevante di Olivetti dovuto al prelievo da pozzi
artesiani per la componente industriale.
Carta
Carta acquistata
Telecom Italia S.p.A.
Variazione %
2010
2010
su 2009
2010
su 2008
Carta acquistata per uso ufficio
kg
529.717
(16,96%)
(20,63%)
Carta acquistata per uso commerciale
kg
1.643.345
(18,61%)
(20,49%)
Totale carta acquistata
kg
2.173.062
(18,21%)
(20,53%)
Nel 2010 Telecom Italia ha continuato ad acquistare, per uso ufficio e per uso commerciale (bollette
telefoniche), esclusivamente carta proveniente da foreste gestite secondo gli standard del Forest
Stewardship Council (FSC)(10) e ne ha acquistato e utilizzato una quota significativamente inferiore.
Carta per uso ufficio
Gruppo 2010
% di incidenza delle Business Unit
sui valori di Gruppo
Domestic
Brasile
Media
Olivetti
Carta non riciclata acquistata
kg
2.178
65,43%
34,57%
0,00%
0,00%
Carta riciclata acquistata
kg
59.869
0,00%
100,00%
0,00%
0,00%
Carta FSC certificata acquistata
kg
584.323
95,43%
0,00%
2,45%
2,12%
Totale carta acquistata
kg
646.370
86,49%
9,38%
2,21%
1,92%
(10) www.fsc.org
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Ambiente
124
Rifiuti
I dati indicati nella tabella si riferiscono alle quantità di rifiuti conferiti(11) e contabilizzati per legge(12).
Rifiuti conferiti(*)
Telecom Italia S.p.A.
Variazione %
2010
2010
su 2009
2010
su 2008
Rifiuti pericolosi
kg
5.409.504
(13,70%)
5,65%
Rifiuti non pericolosi
kg
11.049.385
(4,22%)
2,46%
Totale quantità rifiuti
kg
16.458.889
(7,56%)
3,48%
Rifiuti per riciclo e recupero
kg
15.062.162
(6,97%)
6,78%
Rapporto tra quantità di rifiuti riciclati/recuperati e rifiuti totali
%
91,51%
0,64%
3,18%
(*) I dati non includono i pali telefonici.
Rifiuti conferiti
Gruppo 2010
Totale rifiuti conferiti
kg
18.751.552
% di incidenza delle Business Unit
sui valori di Gruppo
Domestic
Brasile
Media
Olivetti
89,39%
5,88%
0,70%
4,03%
Come anticipato nel Bilancio 2009, per i rifiuti pericolosi era stata attivata una rilevante campagna di
sostituzione delle batterie al piombo; nel corso del 2010 il dato è tornato a valori di normalità. Rispetto
ai due periodi precedenti il rapporto tra i rifiuti prodotti e quelli conferiti per riciclo/recupero è
ulteriormente migliorato.
A seguito dell’Accordo di Programma del 2003 per la gestione dei pali telefonici in legno disinstallati,
previo parere favorevole della Conferenza Stato-Regioni-Province autonome con il Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, il Ministero delle Attività Produttive e le imprese di produzione
e di recupero, è proseguita anche nel 2010 l’attività di dismissione con la sostituzione di 143.570 pali.
Emissioni elettromagnetiche
L’attenzione del Gruppo Telecom Italia al tema delle emissioni elettromagnetiche si sostanzia:
• nella gestione attenta e accurata degli impianti durante tutto il ciclo di vita, nel rispetto della
normativa vigente e degli standard interni di efficienza e di sicurezza;
• nell’uso e nella ricerca costante di strumenti tecnologici all’avanguardia per l’attività di controllo
e di verifica.
Continua il monitoraggio sistematico dei livelli di emissioni elettromagnetiche degli impianti di La7, MTV
e Telecom Italia Media Broadcasting per garantire il rispetto dei limiti di legge e il mantenimento di
elevati standard di sicurezza. In particolare per il Gruppo TI Media le verifiche riguardano i livelli di
campo elettromagnetico per la protezione della popolazione e i livelli di esposizione dei lavoratori.
In base ai controlli effettuati sul territorio italiano le emissioni elettromagnetiche generate singolarmente
da La7 e MTV rientrano nei limiti di legge, con valori significativamente più bassi per la trasmissione
televisiva digitale, che permette una riduzione delle emissioni elettromagnetiche di circa il 75% rispetto
alle tecniche tradizionali analogiche.
Analoga attenzione è posta alle emissioni dei terminali mobili attivi sulle bande di frequenza operate da
Telecom Italia: GSM 900MHz, DCS 1800MHz e UMTS. Nel 2010, in linea con gli obiettivi prefissati, sono
stati sottoposti a qualificazione SAR(13) tutti i modelli di terminali cellulari tecnologicamente innovativi
commercializzati da Telecom Italia con marchio TIM e il 25% dei modelli brasiliani commercializzati in
Brasile con marchio Tim Brasil. Telecom Italia nel determinare la conformità dei terminali mobili in
(11) Per “rifiuti conferiti” si intendono i rifiuti consegnati al trasportatore per l’avvio a riciclo e recupero o smaltimento.
(12) Lievi scostamenti rispetto alla situazione definita al 31 dicembre si potranno avere fino al 30 marzo successivo in quanto la fonte dei dati sono i
registri di carico e scarico dei rifiuti che si consolidano una volta verificato il peso reale a destino; l’informazione è fornita al produttore del rifiuto
entro 3 mesi dal conferimento e ciò giustifica la possibilità di scostamento del dato.
(13) Il SAR (Specific Absorption Rate) si misura in Watt/kg e valuta la potenza elettromagnetica assorbita da parte di una massa di tessuto.
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Ambiente
125
relazione al SAR segue le indicazioni definite nelle linee guida ICNIRP (International Commission on NonIonaizing Radiation Protection) e successive dichiarazioni di conformità(14). Tale qualificazione viene
effettuata in fase di pre-commercializzazione, fase in cui spesso Telecom Italia non dispone del valore di
SAR dichiarato dall’azienda produttrice, e configura il tipo di test come qualcosa di più e diverso da un
semplice controllo di qualità.
Il tema dell’elettromagnetismo, con i possibili effetti sui sistemi biologici, è stato oggetto negli ultimi anni
di numerosi studi e dibattiti che hanno coinvolto la comunità scientifica e l’opinione pubblica. Maggiori
approfondimenti sono disponibili sul sito www.telecomitalia.com.
(14) Guidelines for Limiting Exposure to Time-Varying Electric, Magnetic, and Electromagnetic Fields (up to 300 GHz). Health Physics 74(4): 494-522;
1998; Statement on the "Guidelines for limiting exposure to time-varying electric, magnetic and electromagnetic fields (up to 300 GHz). Health
Physics 97(3): 257-259; 2009.
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Ambiente
126
Comunità
Contributo alla Comunità
Il contributo del Gruppo Telecom Italia alla Comunità, calcolato secondo le linee guida del London
Benchmarking Group (LBG), ammonta per il 2010 a 33,4 milioni di euro (36,5 milioni di euro nel 2009),
pari allo 0,81% dell’utile prima delle imposte.
Il calcolo del contributo è stato effettuato utilizzando dati gestionali, in parte oggetto di stime. Nel
rispetto del principio di materialità sono state prese in considerazione soltanto le società controllate
incluse nell’area di consolidamento con ricavi superiori a 300mila euro e numero di dipendenti
superiore a 40, escludendo le Attività cessate e le attività non correnti destinate ad essere cedute.
Il London Benchmarking Group, fondato nel 1994, è un’Associazione cui aderiscono oltre 100 grandi
società internazionali e rappresenta lo standard di riferimento a livello mondiale per la classificazione
dei contributi volontari delle aziende a favore della Comunità.
In coerenza con il modello LBG, per misurare e rappresentare l’impegno del Gruppo nei confronti della
Comunità, i contributi erogati sono stati suddivisi in tre categorie (Liberalità, Investimenti nella
Comunità, Iniziative per la Comunità), utilizzando la consueta rappresentazione che pone all’apice della
piramide le iniziative in cui prevale lo spirito di liberalità e alla base le iniziative in cui al beneficio verso
la Comunità si affianca un interesse commerciale dell’Azienda:
Ripartizione % del contributo
alla Comunità del Gruppo Telecom Italia
Di seguito si riportano i criteri utilizzati per l’attribuzione dei contributi ai diversi livelli della piramide.
Liberalità
Supporto occasionale a un ampio
range di buone cause in risposta ai
bisogni e agli appelli di organizzazioni
comunitarie, anche attraverso
partnership tra Azienda, dipendenti,
clienti e fornitori.
Donazioni a enti nazionali/internazionali effettuate senza un programma specifico di
medio/lungo termine.
Sponsorizzazione di cause o eventi non facenti parte di una strategia di marketing.
Raccolta fondi e donazioni da parte dei dipendenti con il contributo aziendale.
Costi per la promozione e il supporto alle donazioni da parte dei dipendenti.
Costi per il supporto alle donazioni da parte di clienti e fornitori.
Investimenti nella Comunità
Quote associative e sottoscrizioni.
Impegno strategico a lungo termine da Contributi e donazioni effettuate in base a un programma specifico di medio/lungo
parte dell’Azienda in attività indirizzate termine.
a un numero limitato di cause sociali.
Iniziative per la Comunità
Attività generalmente svolte dal
settore commerciale a supporto diretto
del successo dell’Azienda anche in
partnership con organizzazioni
umanitarie.
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Comunità
Sponsorizzazione di eventi, pubblicazioni e attività per la promozione del brand e
della corporate identity.
Cause Related Marketing, vendite promozionali.
Supporto alla ricerca scientifica e universitaria e a organizzazioni umanitarie.
Cura dei clienti con bisogni particolari.
Attività di Protezione Civile.
127
Ricerca e sviluppo
In Telecom Italia le attività di ricerca e sviluppo vengono realizzate da Information Technology e da TI
Lab, entrambe strutture della direzione Technology & Operations che presidiano l’innovazione attraverso
l’analisi di nuove tecnologie e le attività di ingegnerizzazione delle offerte dei servizi di Telecom Italia,
per mezzo di partnership strategiche con i principali produttori di apparati e sistemi di telecomunicazioni
e con centri di ricerca d’eccellenza presso le più qualificate istituzioni accademiche nazionali e
internazionali. Notevole importanza rivestono anche la valorizzazione e la generazione di vantaggi
competitivi per il Gruppo Telecom Italia attraverso una gestione strategica delle relazioni tra ricerca,
Intellectual Property Right (IPR) e business, finalizzata allo sviluppo del patrimonio brevettuale. Nel 2010
sono state depositate 18 nuove domande di brevetto.
Stakeholder e temi rilevanti
Gli stakeholder rilevanti per la ricerca e sviluppo sono:
• le aree aziendali coinvolte sui temi (per es. Marketing e Acquisti);
• i fornitori, per lo sviluppo congiunto di soluzioni in linea con i requisiti tecnici di Telecom Italia;
• i centri di ricerca e le università, per collaborazioni e progetti congiunti (per es. il Centro
Nazionale delle Ricerche per il progetto Smart Inclusion). Nel 2010 sono state attivate 23 nuove
collaborazioni con 12 università italiane e 1 straniera (Keio) che si aggiungono alle 3 già in
essere a inizio 2010, su temi di ricerca riguardanti nuove tecnologie, algoritmi di codifica, nuovi
servizi e paradigmi di comunicazione;
• gli enti di standardizzazione (NGMN, OpenIPTV Forum, OMA, 3GPP, TISPAN, ETSI) a cui Telecom
Italia partecipa attivamente;
• la Pubblica Amministrazione, attraverso la realizzazione di iniziative in partnership;
• le associazioni non governative, per la realizzazione di progetti congiunti (per es. il Progetto
Zambia sull’installazione di un Community Multimedia Center in Africa per collegare tra loro e
alla rete Internet una serie di istituzioni di formazione e sanitarie);
• gli enti internazionali, quali l’ONU e l’UNESCO (per es. organizzazione di giornate di studio e
presentazione di interventi realizzati da Telecom Italia in situazioni di emergenza).
L’identificazione dei temi sui quali sviluppare i progetti avviene sulla base del Piano Tecnologico
triennale, il documento di riferimento per il Gruppo Telecom che fornisce le linee guida di evoluzione di
rete, piattaforme e servizi.
Il Piano viene pubblicato annualmente a valle di un ampio processo di coinvolgimento delle strutture
aziendali interessate.
Il Piano Tecnologico individua inoltre i principali fattori esogeni (regolamentazione, standard, vendor,
altri operatori di mercato) che possono influenzare le strategie aziendali ed evidenzia le tecnologie
emergenti e trasversali ad altri settori di interesse per il Gruppo.
I progetti e le iniziative del 2010
I temi identificati possono essere classificati in 3 macro-filoni:
• Information Technology a supporto del business
• Servizi per la riduzione dell’impatto ambientale
• Servizi a favore della Comunità
Information Technology a supporto del business
Le attività di ricerca e sviluppo 2010 sono state effettuate internamente o appaltate a fornitori esterni e
sono state indirizzate alla realizzazione di:
• prodotti software dedicati alla gestione di nuove offerte commerciali e nuovi servizi verso i clienti
(Business Support Systems), al funzionamento dei sistemi a supporto della rete (Operational
Support Systems) e alla Security;
• test e collaudi specifici per bandi di gara e nuove architetture di rete;
• nuove infrastrutture hardware a supporto delle applicazioni.
Le principali attività sono state:
• sviluppo di una nuova piattaforma Customer Centric “CRM Affari” per la gestione commerciale
della clientela SOHO, SME, enterprise e top;
• sviluppo di una nuova piattaforma Customer Centric “Billing Unico Convergente” per la gestione
della fatturazione dei servizi fisso/mobile della clientela consumer;
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Comunità
128
•
•
•
sviluppo in ottica Customer Centric di una piattaforma di DatawareHouse Integrato a supporto
della convergenza fisso/mobile;
sviluppo di una nuova piattaforma “SAP Unico” per integrare versioni precedenti;
evoluzione delle piattaforme informatiche a supporto delle funzioni business per
l’implementazione dei nuovi servizi per la clientela consumer, business e top. In particolare le
attività sono state orientate a supporto delle seguenti offerte: offerta Famiglia; “Friend & Family”;
MTV (funzionalità principali); IPTV; “Alice Casa” (naked); “Alice Total Security”; “Alice Data Kit”
(upselling fisso-mobile); “Tim Affare Fatto al Lavoro”; “Impresa Semplice”; “Alice Affare Fatto” su
VoIP; “Alice Business” (naked).
Servizi per la riduzione dell’impatto ambientale
• Next Generation Data Center: è un progetto di evoluzione dell’infrastruttura hardware secondo i
principi della virtualizzazione, basato sulla sostituzione dei server fisici dei Data Center Telecom
Italia attraverso l’utilizzo condiviso delle infrastrutture tra le diverse applicazioni. Il progetto,
finalizzato allo sviluppo di offerte commerciali dirette al mercato ICT (per es. ospit@ virtuale),
consente ottimizzazioni logistiche ed energetiche.
• Next Generation Workplace: è un progetto di evoluzione dell’informatica individuale che
permette di accedere da remoto e in modalità multicanale a contenuti e applicazioni gestite
centralmente, consentendo delle postazioni di lavoro tradizionali basate su desktop con PC
molto “snelli” contenenti solo informazioni di rete basilari, per poter comunicare con
l’infrastruttura centralizzata. Oltre a contribuire in maniera determinante alla riduzione dei
consumi energetici, il progetto migliora la flessibilità operativa dei dipendenti, ponendo le basi
per future evoluzioni dei modelli di lavoro (per es. il telelavoro).
• ITS & Infomobility Platform: ha l’obiettivo di abilitare nuovi servizi per il veicolo, i suoi occupanti,
la Pubblica Amministrazione e i soggetti privati grazie alla graduale introduzione del paradigma
del veicolo sempre connesso con il mondo esterno (per es. centri servizio, infrastruttura a bordo
strada, occupanti, altri veicoli, ecc.).
• Smart meetering: si tratta di soluzioni che permettono il monitoraggio e l’ottimizzazione dei
consumi energetici, quali TI-Green e GreenHome.
• Smart Town: la soluzione fornisce un pacchetto di servizi per i Comuni attraverso l’utilizzo della
rete di illuminazione pubblica.
• EARTH: studia le architetture di rete e i singoli componenti radio dei sistemi mobili attuali e,
soprattutto, di futura generazione, con l’obiettivo di migliorarne l’efficienza energetica di almeno
il 50% rispetto agli standard attuali.
• Telepresence: sviluppo di un prototipo per il servizio di telepresenza per la clientela business, le
cui caratteristiche garantiscono un'elevata qualità video (risoluzione fino al full HD), la visione
dell’intera persona dei partecipanti, la fluidità nella riproduzione dei movimenti e un audio
polifonico con cancellazione d'eco e soppressione del rumore di fondo. Il prototipo è
caratterizzato dall'utilizzo di tecnologie a basso costo quali webcam HD consumer, TV 50" al
plasma di costo contenuto, PC di fascia media e nuove schede sonore.
Servizi a favore della Comunità
• Soluzioni per la riduzione del geographical divide: hanno l’obiettivo di abilitare l’accesso alla
banda larga in aree con problemi di Digital Divide e in nuove aree urbane.
• Laboratorio Accreditato di Prova (LAP): opera in TI Lab e svolge attività di testing su servizi e
sistemi ICT. Il LAP, dall‘inizio degli anni ’90, è accreditato per diversi servizi presso il Ministero
dello Sviluppo Economico, il SIT (Servizio di Taratura in Italia) e Accredia (nuovo Ente Unico
Nazionale di Accreditamento) in base al regolamento europeo CE 765/2008. Il LAP si rivolge sia
a strutture interne a Telecom Italia sia ad enti e società operanti nel settore dell’ICT, offrendo
prove e servizi di differenti tipologie che vanno dagli aspetti hardware a quelli funzionali, dai
terminali fissi a quelli mobili, dai centralini ai sistemi ottici; l’interoperabilità con la rete Telecom
Italia è completamente simulata in laboratorio.
• Smart Inclusion: il progetto permette ai piccoli pazienti lungodegenti di partecipare alla vita
sociale collegandosi, attraverso un terminale touch screen dotato di telecamera, con scuola e
casa, e ai medici di ottimizzare la gestione dei processi di cura.
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Comunità
129
•
•
•
La soluzione tecnica è stata realizzata da Telecom Italia tramite l’utilizzo di tecnologie innovative
come le fibre ottiche plastiche e le powerline, nonché sviluppi software specifici, principalmente
basati su piattaforme opensource.
E-learning e didattica evoluta: nel corso del 2010 sono state avviate una serie di iniziative in
ambito scolastico volte a soddisfare la domanda di servizi evoluti basati proprio sulla
collaborazione, la comunicazione e il coinvolgimento attivo degli utenti finali.
MyDoctor@home: assistenza sanitaria remotizzata basata sul monitoraggio dei parametri
fisiologici del paziente direttamente da casa o in strutture appositamente attrezzate. Le
misurazioni sono effettuate abbinando le tecnologie sviluppate da Telecom Italia ai classici
apparati elettromedicali in commercio.
MuoviTI: è un’applicazione sperimentale di tele-monitoraggio continuo dei movimenti rivolta a
persone con problemi motori e consente al personale sanitario di monitorare la quantità di
movimento dei pazienti anche da remoto. Il sistema utilizza dispositivi e sensori indossabili che
elaborano i dati in locale e trasmettono i risultati alla piattaforma di tele-monitoraggio di Telecom
Italia per essere poi consultati dal personale autorizzato (medici e parenti). L’applicazione si
basa sul framework SPINE, un progetto open source sviluppato in collaborazione con il mondo
accademico (Università della Calabria, Berkeley e l’Università del Texas a Dallas). Nel 2010, in
collaborazione con l’Istituto Mario Boella, è iniziata la sperimentazione di MuoviTI con alcuni
pazienti in cura presso il reparto di riabilitazione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore
della Carità di Novara.
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Comunità
130
Risorse Umane
Consistenze e variazioni
Gruppo Telecom Italia
La consistenza del personale al 31 dicembre 2010 è così ripartita:
(unità)
31.12.2010
31.12.2009
Variazione
Italia
57.994
60.829
(2.835)
Estero
26.135
10.499
15.636
Totale personale a payroll
84.129
71.328
12.801
71
56
15
84.200
71.384
12.816
Personale con contratto di lavoro somministrato
Totale personale
Attività non correnti destinate ad essere cedute
Totale
-
2.205
(2.205)
84.200
73.589
10.611
Escludendo il personale relativo alle “Attività non correnti destinate ad essere cedute” (HanseNet) e i
lavoratori con contratto di lavoro somministrato, il personale di Gruppo presenta un incremento di
12.801 unità rispetto al 31 dicembre 2009.
La variazione può essere così dettagliata:
• uscita dal perimetro di consolidamento della società Elettra Tlc S.p.A. (120 unità) e delle società
del gruppo BBNed (308 unità);
• entrata nel perimetro di consolidamento delle società della Business Unit Argentina (15.562
unità al 13 ottobre 2010);
• turn over netto in riduzione di 2.333 unità, così dettagliato per singola Business Unit:
(unità)
Domestic
Brasile
Entrate
Uscite
Variazione netta
718
(3.438)
(2.720)
331
3.221
(2.890)
Argentina
295
(225)
70
Olivetti, Media e altre
227
(241)
(14)
4.461
(6.794)
(2.333)
31.12.2010
31.12.2009
Variazione
49.636
54.236
(4.600)
Turn over
Telecom Italia S.p.A.(*)
(unità)
Totale organico a payroll
(*) Anche nel 2010, come nel 2009, non ci sono lavoratori con contratto di lavoro somministrato.
Al 31 dicembre 2010 il personale a payroll di Telecom Italia S.p.A. è di 49.636 unità.
Rispetto al 31 dicembre 2009 si registra un decremento complessivo di 4.600 unità dovuto a:
• saldo di 2.129 unità in uscita per passaggi infragruppo, di cui 2.092 unità per conferimento alla
società SSC (Shared Service Center S.r.l.) del ramo d’azienda “IT Operations”;
• turn over netto in riduzione di 2.471 unità, così dettagliato:
(unità)
Turn over Telecom Italia S.p.A.
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Risorse Umane
Entrate
Uscite
Variazione netta
258
2.729
(2.471)
131
Gruppo Tim Brasil
(unità)
Totale organico a payroll
31.12.2010
31.12.2009
Variazione
10.114
9.783
331
La consistenza del personale del gruppo Tim Brasil al 31 dicembre 2010 è pari a 10.114 unità.
Rispetto al 31 dicembre 2009 si registra un incremento di 331 unità dovuto a:
• saldo di 3 unità in uscita verso altre società del gruppo;
• turn over netto in incremento di 334 unità, così dettagliato:
(unità)
Turn over gruppo Tim Brasil
Entrate
Uscite
Variazione netta
3.220
2.886
334
31.12.2010
31.12.2009
Variazione
15.632
-
15.632
Business Unit Argentina
(unità)
Totale organico a payroll
La consistenza del personale della Business Unit Argentina, entrato nel perimetro di consolidamento del
Gruppo Telecom Italia dal 13 ottobre 2010 a seguito dell’incremento della quota di partecipazione in
Sofora, al 31 dicembre 2010 è pari a 15.632 unità.
Il personale operante in Italia, al netto del personale con contratto di lavoro somministrato, è pari al 69%
del totale del Gruppo e ha le seguenti caratteristiche:
Gruppo Telecom Italia – Italia:
Organici distribuiti per categoria
professionale
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Risorse Umane
Gruppo Telecom Italia – Italia:
Organici distribuiti per classi d’età
132
Gruppo Telecom Italia – Italia:
Organici distribuiti per titolo di studio
La distribuzione del personale per area geografica e le assunzioni effettuate nel Gruppo, al netto del
personale con contratto di lavoro somministrato, hanno la seguente configurazione:
Distribuzione del numero dei dipendenti del
Gruppo Telecom Italia per aree geografiche
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Risorse Umane
Distribuzione delle assunzioni del
Gruppo Telecom Italia per aree
geografiche
133
Il personale operante nel Gruppo Tim Brasil è pari al 12% del totale del Gruppo e ha le seguenti
caratteristiche:
Gruppo Tim Brasil:
organici distribuiti per categoria professionale
Gruppo Tim Brasil:
organici distribuiti per classi d'età
Gruppo Tim Brasil:
Organici distribuiti per titolo di studio
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Risorse Umane
134
Il personale operante nella Business Unit Argentina è pari al 19% del totale del Gruppo e ha le seguenti
caratteristiche:
Business Unit Argentina:
organici distribuiti per categoria professionale
Business Unit Argentina:
organici distribuiti per classi d'età
Business Unit Argentina:
organici distribuiti per titolo di studio
Equità di genere
Distribuzione uomini-donne
Telecom Italia S.p.A. (2009-2010)
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Risorse Umane
Distribuzione uomini-donne
Gruppo TI (in Italia) – (2009-2010)
135
Distribuzione uomini-donne
Gruppo Tim Brasil (2009-2010)
Nel corso del 2010 la percentuale delle donne dirigenti nel Gruppo (in Italia) si attesta intorno al 15% e
delle donne quadro al 26%.
Nel corso del 2010 la percentuale delle donne dirigenti in Tim Brasil si attesta intorno al 12% e delle
donne quadro al 25% del totale.
In Tim Brasil le donne impiegate in Azienda sono passate da 3.263 del 2003 (54% del totale) a 5.726
del 2009 (58% del totale) e a 5.905 del 2010 (58% del totale).
People Caring
Il Gruppo Telecom Italia, nel corso degli anni, ha sviluppato una serie di iniziative e di interventi a favore
dei propri dipendenti per migliorare la qualità della vita lavorativa e dare supporto alle persone anche al
di fuori dell’Azienda.
People Caring è la struttura creata da Telecom Italia per rispondere alle aspettative dei dipendenti su
alcuni temi rilevanti, individuati attraverso un ascolto attivo attuato sia online (Intranet, community,
posta elettronica) sia attraverso incontri e focus group.
I principali temi individuati sono:
• equilibro tra vita lavorativa e tempo libero;
• supporto alle esigenze dei figli e della famiglia in genere;
• supporto alle iniziative di volontariato dei dipendenti;
• valorizzazione delle forme di diversità presenti nel contesto lavorativo attraverso attività e
progetti di diversity management.
Sviluppo
L’area Sviluppo ha l’obiettivo di rilevare le competenze tecniche e manageriali delle risorse, elaborando
piani per il loro sviluppo e fidelizzazione, con particolare riguardo ai talenti.
Valutazione delle prestazioni
Il Nuovo Sistema di Valutazione delle Prestazioni, avviato nel 2009 e concluso ad aprile 2010, ha
coinvolto circa 54.800 risorse non manageriali del Gruppo Telecom Italia.
La verifica dell’omogeneità dei criteri di valutazione utilizzati è assicurata da appositi Comitati di
Calibrazione composti dai responsabili della funzione di appartenenza del valutato e di Human
Resources.
Il colloquio di feed back tra capo e collaboratore è il momento chiave del processo di miglioramento
delle performance per condividere punti di forza e aree di miglioramento e impostare i piani formativi e
di sviluppo della persona.
Il risultato dell’indagine condotta sui valutatori ha evidenziato il particolare apprezzamento del sistema
(overall complessiva del 3,52 su scala 1-4).
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Risorse Umane
136
L’applicazione del sistema ne ha confermato l’efficacia attraverso la dinamicità del processo. Si
evidenzia infatti una significativa mobilità delle valutazioni effettuate nel 2009 rispetto al 2008 – un
valutato su tre ha ricevuto una valutazione differente rispetto all’anno precedente – segno di una
puntuale valutazione delle performance di periodo.
La valutazione della performance in Tim Brasil ha coinvolto il 100% dei collaboratori eleggibili. Le
valutazioni espresse dai gestori sono approvate da uno specifico Comitato. Anche il feed back tra
valutato e valutatore è stato considerato una tappa obbligatoria per la conclusione del processo di
valutazione.
Selezione
E’ stata emanata per le società del Gruppo in Italia la versione aggiornata della Policy di Recruiting e
Selezione esterna basata sul riconoscimento del valore della diversità di ogni individuo senza distinzione
di sesso, religione, etnia, opinione, abilità. La Policy sostiene una politica di pari opportunità di
valorizzazione della diversità di genere nel processo di selezione. Dal 2010 la gestione del servizio di
recruiting e selezione delle risorse per posizioni professionali è affidato alla società HR Services S.r.l.
Sono attive diverse forme di collaborazione con il mondo scolastico e accademico italiano che includono
la presenza di esponenti aziendali nei Comitati Scientifici, la docenza di rappresentanti aziendali nei
percorsi di formazione, l’erogazione di borse di studio ai giovani, l’offerta di periodi di stage rimborsati
presso le strutture aziendali, il sostegno economico a specifici progetti formativi.
Tim Brasil ha continuato a privilegiare l’assunzione di personale che già prestava servizio all’interno
dell’Azienda, attraverso l’adozione di processi, criteri e strumenti volti a garantire pari opportunità e
trasparenza.
Formazione
Nel 2010 in Telecom Italia sono state realizzate oltre 1,2 milioni di ore formazione, come evidenziato
nella seguente tabella. L’81,3% del personale di Telecom Italia S.p.A., pari a 40.381 dipendenti, ha
partecipato ad almeno un intervento formativo.
In Tim Brasil il coverage della formazione è stato dell’82% e la media delle ore di formazione per
dipendente è stata di 40 ore.
Anche quest’anno il focus ha privilegiato il presidio delle competenze tecnologiche e il potenziamento
delle competenze caratteristiche dei profili del Customer Care e di Sales.
Particolare attenzione è stata rivolta alla formazione manageriale con riguardo ai temi dell’innovazione e
del decision making a cui sono stati dedicati incontri con esperti internazionali e docenti di scuole di
formazione manageriale.
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Risorse Umane
137
Ambiti organizzativi, totale per tipologia di formazione (Telecom Italia S.p.A.)
Tipologia di formazione
Formazione specialistica
Dirigenti
Ore totali
(n.)
Ore procapite
(n.)
Partecipazioni(*)
(n.)
Partecipanti
(n.)
Coverage
(%)
1.099.680
22,2
148.819
34.561
69,6%
2.205
2,8
242
158
20,1%
Quadri
26.873
7,7
2.515
1.549
44,6%
Impiegati
1.070.602
23,6
146.062
32.854
72,4%
Formazione manageriale
46.555
0,9
4.169
2.654
5,3%
14.582
18,6
1.663
589
74,9%
Quadri
5.896
1,7
577
448
12,9%
Impiegati
26.077
0,6
1.929
1.617
3,6%
22.230
0,4
12.356
12.108
24,4%
Dirigenti
951
1,2
608
587
74,7%
Quadri
3.887
1,1
2.151
2.090
60,2%
Impiegati
17.392
0,4
9.597
9.431
20,8%
37.947
0,8
1.817
612
1,2%
0
0,0
0
0
0,0%
Dirigenti
Formazione istituzionale
Formazione d'inserimento
Dirigenti
Quadri
0
0,0
0
0
0,0%
Impiegati
37.947
0,8
1.817
612
1,3%
35.280
0,7
1.628
1.532
3,1%
6.617
8,4
203
171
21,8%
13,1%
Formazione linguistica
Dirigenti
Quadri
9.404
2,7
485
454
Impiegati
19.259
0,4
940
907
2,0%
1.241.692
25,0
168.789
40.381
81,3%
Dirigenti
24.355
31,0
2.716
740
94,1%
Quadri
46.060
13,3
5.728
2.834
81,6%
1.171.277
25,8
160.345
36.807
81,1%
Totale
Impiegati
(*) Indica il numero complessivo di partecipazioni a momenti formativi nelle diverse forme previste (aula, training on the job, online).
Indagine di clima
E’ stata condotta la settima indagine sul clima aziendale a due anni di distanza dalla precedente. La
rilevazione è stata effettuata sulla base di un questionario reso disponibile online per due settimane,
rinnovato in collaborazione con la SDA Bocconi. Sono state introdotte nuove domande con l’obiettivo di
conoscere e valorizzare le interazioni all’interno dell’Azienda. Parte integrante del modello di ascolto è
stata la realizzazione di interviste e focus group per capire l’origine delle criticità emerse e avviare
tempestive e concrete azioni di miglioramento. Il dato medio di soddisfazione generale, su scala da 1 a
10, si attesta in Italia a 7,23 (6,35 nella precedente edizione) e in Tim Brasil a 7,65 (7,36 nella
precedente edizione).
Comunicazione interna
Gli eventi di comunicazione interna del 2010 sono stati realizzati con l’intento di coinvolgere il maggior
numero di dipendenti e di renderli protagonisti delle scelte legate al business e all’accrescimento della
soddisfazione del cliente. Nel mese di febbraio è stato realizzato l’evento “Parliamo di sostenibilità”,
prima occasione di incontro tra il Vertice, il top management e i dipendenti per far conoscere l’approccio
e le attività di Telecom Italia sulla sostenibilità, stimolare la discussione su tematiche sociali, ambientali,
strategiche per il business aziendale. All’evento hanno partecipato in video streaming oltre 5.500
dipendenti.
Tutela della salute e della sicurezza
Nel 2010 sono stati avviati o sono proseguiti in Telecom Italia e in Tim Brasil vari progetti e iniziative in
materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Risorse Umane
138
Coerentemente con la legislazione vigente sono stati realizzati specifici corsi di formazione sul tema
destinati ai neoassunti, per trasferimento o cambio mansioni e/o a seguito dell’introduzione di nuove
attrezzature di lavoro, tecnologie, apparati o sostanze pericolose.
E’ stato completato il processo di sensibilizzazione al ruolo di preposto alla sicurezza e salute dei
lavoratori e sono stati realizzati corsi di formazione rivolti agli operatori di call center sul rischio rumore
legato all’uso delle cuffie.
E’ stato realizzato un corso di formazione fruibile in modalità e-learning con la finalità di informare e
formare sulla vigente legislazione in materia, sulle principali novità introdotte dal D.Lgs. 81/2008 e su
come lo stesso è applicato in Telecom Italia.
Nel corso del 2010 sono stati redatti, nel rispetto degli obblighi indicati dal suddetto Decreto, quattro
nuovi Documenti di Valutazione del Rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori. Ad essi sono
collegati i documenti, le procedure e le disposizioni legate al tema sicurezza e salute dei lavoratori,
disponibili nella Intranet aziendale.
Infortuni
Si riportano di seguito i dati sugli infortuni relativi a Telecom Italia S.p.A. presentando un confronto con i
dati riferiti agli anni precedenti.
2010
2009
2008
Numero infortuni (esclusi in itinere)
873
1.079
932
Indice di gravità(*)
0,20
0,42
0,45
Indice di frequenza(*)
10,91
11,28
9,77
Durata media in ore
136,44
127,73
127,31
Indice di improduttività(*)
1,80
1,44
1,24
Infortuni x 100 lavoratori
1,70
1,97
1,63
(*) Gli indici di gravità, di frequenza e di improduttività rappresentano rispettivamente:
- i giorni convenzionali perduti nell’anno ogni mille ore lavorate;
- gli infortuni per ogni milione di ore lavorate;
- le ore perdute per infortuni ogni mille ore lavorate.
Rispetto allo scorso anno il numero degli infortuni è lievemente diminuito. Degna di particolare
attenzione è la diminuzione dell’indice di gravità dovuta all’assenza di infortuni mortali, rispetto agli anni
precedenti, in linea con l’obiettivo stabilito per quest’anno.
La costante attenzione alla verifica dell’applicazione delle misure di controllo del rischio, i risultati dei
programmi di formazione e addestramento per le attività di esercizio e manutenzione degli impianti di
telecomunicazioni che comportano la salita in quota (su pali, scale e tralicci), i corsi di “Guida Sicura”
(interventi che proseguiranno anche nel 2011), hanno contribuito al raggiungimento di tale risultato.
L’aumento degli indici di frequenza e di improduttività è dovuto alla diminuzione del numero dei
dipendenti, mentre l’aumento della durata media in ore è dovuto all’incremento del numero e della
gravità degli infortuni in itinere, passati dai 182 del 2009 ai 265 del 2010; tali infortuni non rientrano
tuttavia nella categoria di quelli professionali, cioè legati all’attività svolta per l’Azienda e risultano di
conseguenza difficilmente controllabili.
Relazioni industriali
Il 1° maggio 2010 Telecom Italia S.p.A. ha conferito il proprio ramo d’azienda rappresentato dalla
funzione “IT Operations”, operante nell’ambito della direzione Technology & Operations/Information
Technology, a Shared Service Center (SSC), società a responsabilità limitata con socio unico Telecom
Italia. Il conferimento del ramo ha interessato circa 2.100 risorse alle quali è stata applicata, come
previsto dalla normativa, la contrattazione collettiva vigente in SSC S.r.l. e i rapporti di lavoro sono stati
trasferiti senza soluzione di continuità da Telecom Italia S.p.A. a SSC S.r.l.
L’operazione ha lo scopo di consentire a SSC S.r.l. di fornire servizi informatici all’interno del Gruppo
Telecom Italia, focalizzandosi esclusivamente sull’erogazione dei servizi offerti attraverso strutture che,
in un quadro di fabbisogni preventivamente individuati da Telecom Italia S.p.A., forniscano servizi end to
end progressivamente allineati ai migliori standard di mercato di riferimento sia in termini di qualità che
di costi.
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Risorse Umane
139
Nell’ambito del complessivo processo di riorganizzazione del settore dell’Information Technology,
l’Azienda ha confermato quindi la strategicità delle attività informatiche e del relativo patrimonio
professionale nell’ottica di mantenimento delle stesse all’interno del Gruppo.
In relazione al Contratto di Solidarietà applicato ai lavoratori della Directory Assistance per il periodo 1
settembre 2009 – 31 agosto 2010, in coerenza con quanto previsto dal Verbale di Accordo del 21 luglio
2009, nel mese di maggio si è svolto, in sede ministeriale, l’incontro di verifica con le Organizzazioni
Sindacali. In tale sede Telecom Italia ha illustrato le prime azioni avviate per il tentativo di rilancio dei
servizi e per la tutela dell’impiego delle risorse.
A seguito dell’aggiornamento del Piano Strategico al 2012 di Telecom Italia, comunicato alla comunità
finanziaria nel mese di aprile 2010, l’Azienda, in una serie di incontri dedicati, ha rappresentato alle
Organizzazioni Sindacali lo scenario attuale del mercato delle telecomunicazioni e le prospettive
evolutive, sul piano tecnologico e commerciale.
Telecom Italia ha altresì illustrato i riflessi organizzativi del Piano Strategico 2010-2012 e le conseguenti
ricadute sui livelli occupazionali. Nell’ambito del confronto con le Organizzazioni Sindacali l’Azienda ha
confermato la propria disponibilità a individuare soluzioni socialmente sostenibili per la gestione delle
eccedenze di personale previste nell’arco di Piano, in continuità con quanto finora avvenuto.
Nel mese di giugno 2010 SSC S.r.l. ha illustrato alle Organizzazioni Sindacali il Piano Industriale 20102012 che individua le linee guida necessarie per la discontinuità che caratterizza il mercato di
riferimento, recuperando nel contempo efficienza, competitività e capacità di innovazione, assicurando
una visione integrata dell’Information Technology. Nell'ambito del medesimo incontro l'Azienda ha
illustrato alle Organizzazioni Sindacali due progetti per la riallocazione di circa 100 risorse di SSC S.r.l. in
Telecom Italia, al fine di minimizzare le ricadute occupazionali del Piano.
Il 4 agosto 2010 si è concluso positivamente, con la sottoscrizione di un accordo quadro per la gestione
delle previste eccedenze di Telecom Italia S.p.A. e di SSC S.r.l., il complesso e articolato percorso
negoziale che ha visto impegnate le parti sociali: il Governo, Telecom Italia e le Organizzazioni Sindacali
rappresentative dei lavoratori.
La volontà di ricercare il dialogo fra le parti ha guidato il confronto e l’intesa raggiunta ne costituisce un
elemento tangibile.
L’Accordo prevede infatti il ricorso alla mobilità ex lege 223/91 che consente la collocazione dei
lavoratori secondo criteri concordati, nonché l’attivazione di Contratti di Solidarietà di tipo “difensivo”
abbinati al ruolo strategico della leva formativa, quale elemento cardine per favorire i processi di
riconversione e riqualificazione professionale per contrastare le eccedenze.
Il Contratto di Solidarietà di tipo “difensivo” è un accordo che prevede una riduzione dell’orario di lavoro
al fine di evitare, in tutto o in parte, la riduzione o la dichiarazione di esubero del personale. Per i
lavoratori interessati dall’applicazione del Contratto è prevista una parziale integrazione, da parte
dell’INPS, della retribuzione non percepita per effetto della relativa riduzione dell’orario di lavoro.
In sintesi l’intesa del 4 agosto 2010 prevede:
• il ricorso alla mobilità ex lege 223/91 per 3.900 lavoratori di Telecom Italia S.p.A. (di cui 200
relativi alla precedente procedura di mobilità di cui all’accordo del 19 settembre 2008);
• l’attivazione del Contratto di Solidarietà di tipo “difensivo” per contrastare l’eccedenza degli
ulteriori 1.100 lavoratori di Telecom Italia S.p.A.;
• la predisposizione di specifici percorsi formativi, per consentire la riconversione e riqualificazione
professionale e conseguente ricollocazione dei lavoratori interessati dal Contratto di Solidarietà,
in via prioritaria per quelli della Directory Assistance;
• la previsione di prorogare per ulteriori due anni il Contratto di Solidarietà stipulato il 21 luglio
2009 per i lavoratori della Directory Assistance (12.54);
• l’applicazione del Contratto di Solidarietà di tipo “difensivo” per massimo 450 lavoratori
eccedenti della società SSC S.r.l. e l’avvio di un piano di formazione e riqualificazione
professionale;
• il ricorso alla mobilità ex lege 223/91 per i lavoratori di Shared Service Center S.r.l. che non
saranno interessati dal Contratto di Solidarietà.
L’Azienda inoltre si è impegnata ad offrire l’opportunità di ricollocazione a 40 lavoratori ex TILS, tuttora
inoccupati, all’interno del Gruppo.
Nei mesi di ottobre e novembre 2010 sono stati definiti gli accordi applicativi degli strumenti individuati
dall’Accordo Quadro del 4 agosto 2010.
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Risorse Umane
140
Il 25 ottobre 2010 Telecom Italia S.p.A. e le Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative
hanno stipulato, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, un Contratto di Solidarietà di tipo
“difensivo”, come da vigenti disposizioni di legge, nei confronti di circa 29.200 lavoratori di Telecom
Italia S.p.A., per la durata di due anni (fino al 7 novembre 2012), al fine di contrastare 1.100 esuberi,
conseguenti al Piano Strategico 2010-2012 dell’Azienda.
Nella stessa data è stata altresì siglata un’intesa sui primi progetti formativi volti alla riconversione del
personale interessato dal Contratto di Solidarietà in altri ruoli professionali. La partecipazione del
lavoratore è su base volontaria. L’accordo prevede inoltre l’impegno a realizzare percorsi formativi
finalizzati al miglioramento delle conoscenze possedute dai lavoratori, per prevenire il pericolo
dell’obsolescenza professionale.
Il 4 novembre 2010, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, SSC S.r.l. e le Organizzazioni
Sindacali hanno stipulato un Contratto di Solidarietà di tipo “difensivo”, come da vigenti disposizioni di
legge, nei confronti di circa 2.300 lavoratori di SSC S.r.l., per la durata di due anni (fino al 14 novembre
2012) al fine di contrastare 388 eccedenze di organico, conseguenti al Piano Industriale 2010-2012
dell’Azienda, illustrato al Sindacato nel corso di specifici incontri.
Sempre il 4 novembre 2010 è stata altresì siglata un’intesa sui progetti formativi volti alla riconversione
e riqualificazione professionale dei lavoratori interessati. La partecipazione del lavoratore è su base
volontaria.
Nell’ambito della procedura di mobilità ex lege 223/91, avviata il 26 ottobre 2010 da Telecom Italia
S.p.A., il 2 novembre 2010 è stato sottoscritto un accordo con le Organizzazioni Sindacali e le
Rappresentanze Sindacali Unitarie che consente di collocare in mobilità, entro il 31 dicembre 2012,
3.900 lavoratori di Telecom Italia dichiarati in eccedenza. Il criterio prioritario per l’individuazione dei
lavoratori, concordato fra le parti, è la maturazione dei requisiti pensionistici nel corso del periodo di
fruizione dell’indennità. Potranno essere collocati solo i lavoratori che dichiarino di non opporsi alla
stessa; in aggiunta all’indennità di mobilità prevista ex lege 223/91, l’Azienda riconoscerà un importo a
titolo di incentivo all’esodo calcolato secondo criteri predefiniti.
Il 16 novembre 2010, nell’ambito della procedura di mobilità ex lege 223/91, avviata il 9 novembre
2010 da SSC S.r.l., è stato definito un accordo con le Organizzazioni Sindacali e le Rappresentanze
Sindacali Unitarie che consente di collocare in mobilità 50 lavoratori dichiarati in eccedenza dalla
Società, secondo i medesimi criteri e condizioni sopracitati.
Per quanto riguarda l’attività di Relazioni Industriali in ambito Tim Brasil, a seguito dell’acquisizione della
società Intelig avvenuta a fine 2009, si è proceduto all’unificazione degli accordi collettivi di lavoro
tramite l’adesione da parte della Società agli accordi e agli standard del Gruppo TIM.
In Tim Brasil gli accordi collettivi sindacali del 2010 sono coerenti con l’attuale scenario economico,
politico e giuridico del Paese. L’Azienda sta negoziando(15) con le due federazioni che rappresentano la
totalità dei dipendenti, la FITTEL e la FENATTEL (quest’ultima da sola rappresenta l’82% dei dipendenti),
tre accordi relativi a:
• condizioni economiche e sociali;
• programma di partecipazione ai risultati aziendali;
• compensazione dell’orario di lavoro. In base a tale accordo le ore di straordinario possono essere
usufruite in riduzione della giornata di lavoro o in giorni liberi nei primi tre mesi successivi a
quando sono state effettuate. Trascorso tale termine si procede al pagamento.
Ad oggi è stato approvato il programma di partecipazione ai risultati aziendali, la previsione di
conclusione delle altre due negoziazioni è gennaio 2011.
Telecom Italia Media
Nel corso dell’anno il confronto con la rappresentanza sindacale dei giornalisti è stato rivolto
essenzialmente all’approfondimento degli aspetti applicativi del Contratto di Solidarietà di tipo
“difensivo”, sottoscritto il 2 febbraio 2009 a valere per il periodo 1° marzo 2009 - 28 febbraio 2011.
In data 11 ottobre 2010 è stato sottoscritto con il Comitato di Redazione (CdR) di La7, la FNSI e l’ASR
un accordo che ha regolamentato una diversa distribuzione dell’orario di lavoro in regime di solidarietà,
a seguito del suo incremento in esito alle azioni realizzate da Telecom Italia Media S.p.A., previste dal
sopracitato accordo del 2 febbraio 2009.
(15) Nel 2008 i contratti erano stati rinnovati per due anni, lasciando solo l’incremento economico per la discussione annuale.
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Risorse Umane
141
In data 14 dicembre 2010 TI Media S.p.A. ha comunicato al CdR, alla FNSI e all’ASR che, per effetto
delle azioni da essa intraprese nel corso del Contratto di Solidarietà, ai sensi delle lettere a) e b) di
quest’ultimo, la realizzata diminuzione dell’organico giornalistico e il più efficiente impiego di
quest’ultimo, avrebbero determinato il complessivo recupero degli esuberi esistenti nel corso del mese
di dicembre 2010 e che, conseguentemente, il Contratto di Solidarietà avrebbe avuto termine anticipato
alla data del 31 dicembre 2010, in luogo del 28 febbraio 2011.
In relazione al confronto con la Rappresentanza Sindacale non giornalistica si segnala che in data 5
maggio 2010 è stato sottoscritto, congiuntamente alle RSU di TI Media, un accordo per l’elevazione da
12 a 24 mesi del periodo massimo di durata per il ricorso a contratti di lavoro a termine e di
somministrazione a tempo determinato stipulati per l’avvio e la realizzazione di nuovi progetti e attività,
in applicazione di quanto previsto dagli art. 24 comma 1 punto c) e art. 25 comma 1 causale 3 del
Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per i dipendenti di imprese radiotelevisive private.
Si segnala altresì che in data 8 novembre 2010 le società TI Media S.p.A. e TI Media Broadcasting S.r.l.
hanno sottoscritto con le rappresentanze sindacali nazionali, territoriali e le RSU aziendali, un accordo
sul Premio di Risultato a valere per il periodo 2010–2012.
In particolare, il Premio è suddiviso in due quote, una correlata all’indicatore reddituale (EBITDA) con un
peso del 70% e un’altra correlata all’indicatore di qualità (per TI Media S.p.A. l’AUDIENCE SHARE e per TI
Media Broadcasting il PIANO DI DIGITALIZZAZIONE DELLE RETI) con un peso del 30%.
Per il periodo 2011–2012 il Premio sarà esteso anche al personale con contratto a tempo determinato
e con contratto di somministrazione.
Si segnala infine che il 31 dicembre 2009 è terminata la vigenza del Contratto Collettivo Nazionale di
Lavoro (CCNL) per i dipendenti di Imprese Radio Televisive Private. Nel 2010 si sono svolti diversi
incontri tra la delegazione FRT (Federazione Radio Televisioni) e le delegazioni sindacali a livello
nazionale e territoriale. Non si è giunti ancora ad un accordo per il rinnovo del CCNL.
Politica di remunerazione
Le politiche e i sistemi retributivi sono orientati nel 2010 a garantire competitività sul mercato del lavoro
in modo coerente con gli obiettivi di attrazione, sviluppo e fidelizzazione delle risorse e a differenziare i
trattamenti sulla base di criteri oggettivi condivisi.
La gestione della componente fissa è ispirata a criteri di sempre maggiore selettività del bacino di
risorse interessate, in coerenza con le indicazioni contenute nel Piano Industriale 2010-2012. E’
finalizzata a valorizzare prioritariamente risorse con caratteristiche soggettive di eccellenza e titolarità di
ruoli e competenze chiave, in considerazione sia del posizionamento retributivo rispetto al mercato
esterno sia del trend di performance individuale.
La componente “variabile” della retribuzione si consolida come elemento distintivo e di correlazione
sempre più stretta del pacchetto retributivo alle performance e alla redditività aziendale.
Il sistema MBO 2010, strumento di incentivazione formalizzata di breve termine destinato alla
popolazione manageriale e a quella professionale di particolare pregio, ha confermato, in continuità con
il 2009, l’importanza attribuita agli obiettivi macro-economici aziendali e di funzione.
Inoltre, all’interno del sistema MBO 2010, sono stati definiti gli obiettivi di seguito riportati al fine di
assicurare che gli aspetti relativi alla sostenibilità siano tenuti in adeguata considerazione nelle
decisioni del management di Telecom Italia.
Stakeholder di riferimento
Obiettivi oggetto di incentivazione
Clienti
Customer Satisfaction
Qualità del servizio erogato
Qualità del servizio percepita dai clienti consumer e business (187, 191, 119 e
Numero Verde business)
Qualità del servizio percepita dagli altri operatori nazionali di telefonia fissa e mobile
Risorse Umane
Salute e sicurezza dei dipendenti
Programmi di formazione e crescita professionale
Attività di welfare (People Caring) e benessere per i dipendenti
Ambiente
Consumi di materiali, energia e acqua
Azionisti e Istituzioni
Qualità e tempestività dell’informativa societaria
Comunità
Organizzazione di manifestazioni culturali
Qualità di iniziative/progetti per la Comunità
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Risorse Umane
142
Relativamente alla componente non monetaria del pacchetto retributivo nel 2010 se ne conferma il
presidio e la valorizzazione, anche con riferimento ai potenziali impatti in termini di sostenibilità
ambientale (presenza di una gamma di autovetture con minori emissioni di CO2).
Stock option
Lo strumento delle stock option è stato utilizzato all’interno del Gruppo Telecom ai fini di retention e
incentivazione a lungo termine della popolazione manageriale.
Telecom Italia
Nel corso del 2010 sono scaduti i termini per l’esercizio delle opzioni relative a:
• terzo lotto del Piano di stock option 2002;
• terzo lotto del Piano di stock option 2002 Top;
• terzo lotto del Piano di stock option 2003-2005 (ex TIM).
L’esercizio delle opzioni dei Piani in essere è stato sospeso in occasione dell’Assemblea degli Azionisti
dal 13 aprile al 24 maggio 2010, ai sensi dei rispettivi regolamenti.
Gli elementi essenziali dei Piani di stock option di Telecom Italia sono riepilogati nella Nota “Piani
retributivi sotto forma di partecipazione al capitale” del presente Bilancio consolidato del Gruppo
Telecom Italia.
Piano di azionariato diffuso 2010-2014
Il 29 aprile 2010 è stato varato dall’Assemblea degli Azionisti il Piano di azionariato diffuso 2010-2014
rivolto a tutti i dipendenti con contratto a tempo indeterminato di Telecom Italia o di società sue
controllate con sede legale in Italia.
L’iniziativa ha lo scopo di aumentare la motivazione al raggiungimento degli obiettivi aziendali e di
rafforzare il senso di appartenenza all’Impresa.
Il Piano ha previsto la possibilità per i dipendenti di sottoscrivere azioni ordinarie con uno sconto del
10% rispetto al prezzo di mercato fino ad un controvalore massimo di 3.000 euro. Ai sottoscrittori che
avranno conservato le azioni per un anno e avranno mantenuto la qualifica di dipendenti, saranno
riconosciute delle Bonus Share pari a un’azione gratuita ogni 3 azioni sottoscritte a sconto.
Il Piano rispetta le condizioni per l’accesso al regime fiscale agevolato di cui all’art. 51 del Testo Unico
delle Imposte sui Redditi. Pertanto, il dipendente che decide di mantenere la piena proprietà delle azioni
sottoscritte a sconto e assegnate gratuitamente per tre anni dalle rispettive date di sottoscrizione/
assegnazione, potrà godere dell’esenzione fiscale e contributiva del beneficio riconosciuto dall’Azienda
in termini di sconto e di bonus share.
Nel periodo di adesione, dal 28 giugno al 9 luglio 2010, le azioni ordinarie sono state offerte in
sottoscrizione al prezzo di 0,84 euro cadauna, corrispondente alla media aritmetica dei prezzi ufficiali
delle azioni rilevati dal 25 maggio al 25 giugno 2010 sul Mercato Telematico Azionario, scontate del
10%. L’offerta ha raccolto l’adesione di 9.474 dipendenti (pari al 16% degli aventi diritto) che hanno
sottoscritto complessivamente 27.056.139 azioni ordinarie, pari all’87% dell’ammontare massimo di 31
milioni di azioni deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 6 maggio 2010, in esecuzione della
delega ricevuta dall’Assemblea del 29 aprile 2010. Le azioni, pari allo 0,20% del totale delle azioni
ordinarie di Telecom Italia, sono state assegnate ai sottoscrittori il 13 luglio 2010 ed emesse in data 29
luglio 2010.
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Risorse Umane
143
Azionisti
Comunicazione finanziaria
Nel corso del 2010 la Società ha organizzato conference call trimestrali, road show all’estero, incontri
presso le sedi istituzionali del Gruppo (reverse road show) e partecipazioni a conferenze di settore.
Durante questi eventi sono stati incontrati oltre 300 investitori a cui si aggiungono gli incontri diretti e le
conversazioni telefoniche che il team Investor Relations gestisce con frequenza quotidiana.
Le risposte al mercato finanziario da parte del Gruppo sono basate su criteri di rilevanza, sensibilità
dell’informazione, congruenza e attualità rispetto ai temi trattati, alla struttura del Gruppo e alle azioni
intraprese per il raggiungimento dei target del Piano Strategico.
La comunicazione finanziaria tiene in considerazione anche le esigenze degli investitori legati al Socially
Responsible Investing (SRI) che privilegia le aziende attente agli aspetti etici, sociali e ambientali, oltre
che agli aspetti economici. La comunicazione verso questa categoria di investitori, gestita di concerto
con la funzione Group Sustainability, è sviluppata attraverso contatti individuali e la partecipazione a
eventi dedicati.
Sul fronte dei rapporti con gli azionisti individuali (retail) - attualmente circa 550 mila possessori di
azioni ordinarie - la strategia di Telecom Italia punta ad aumentare i canali di comunicazione per
rispondere in modo efficace e rapido alle richieste sulla performance del titolo e, più in generale, sul
Gruppo. Le segnalazioni e gli spunti emersi dal dialogo con gli investitori retail vengono raccolti e
comunicati al top management.
Il Club degli azionisti “TI alw@ys ON” (www.telecomitaliaclub.it) è stato avviato nel 2006 come luogo di
incontro virtuale tra l’Azienda e i suoi investitori individuali. Tuttavia il Club è aperto anche a chi non è
azionista del Gruppo e la sola iscrizione al Club permette di ottenere gli stessi servizi gratuiti riservati
agli azionisti, ossia:
• SMS alert: comunica ogni giorno il prezzo di chiusura e la variazione percentuale rispetto al
giorno precedente delle azioni Telecom Italia ordinarie e di risparmio, oltre alla variazione
percentuale giornaliera dell’indice FTSE/Mib.
• Report di Borsa settimanale: inviato ogni lunedi mattina, riassume l’andamento della settimana
chiusa il venerdi precedente.
• Newsletter trimestrale: contiene un commento sui più recenti risultati economico-finanziari e un
focus sui fenomeni e sui trend che hanno influenzato l’andamento dei risultati, oltre che
chiarimenti sulla strategia finanziaria e industriale adottata dal top management.
Oltre a questi servizi Telecom Italia dedica agli azionisti la “Guida dell’Azionista Individuale”, un
documento di approfondimento sul Gruppo disponibile su semplice richiesta e reperibile sul sito web,
oltre al costante aggiornamento dei comunicati stampa (istituzionali, di prodotto, finanziari).
Per quanto riguarda la comunicazione finanziaria online, il sito Internet (www.telecomitalia.com) viene
costantemente aggiornato e innovato. Telecom Italia ha conseguito quest’anno i seguenti
posizionamenti nelle classifiche redatte da Hallvarsson & Halvarsson, società svedese che valuta e
premia le società quotate più attente alla comunicazione corporate e finanziaria sul web, in Italia e in
Europa:
• 3° posto nella classifica Web Ranking Europeo 2010 e prima azienda del settore delle
telecomunicazioni;
• 3° posto nella classifica Web Ranking Italia 2010.
Risk Management
Per assicurare un approccio globale alla gestione del rischio il Gruppo Telecom Italia ha adottato un
processo integrato ispirato all’Enterprise Risk Management Framework (ERM)(16). Si tratta di uno
strumento di governance del rischio aziendale attraverso il quale viene realizzata l’identificazione, la
valutazione e la gestione dei rischi.
Alla base del sistema vi è il Comitato di Gruppo Risk Management che è presieduto e coordinato dal
responsabile della funzione “Administration, Finance and Control” ed è composto:
(16) Enterprise Risk Management, 2004 by the Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission.
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Azionisti
144
•
•
•
dai responsabili delle direzioni “Domestic Market Operations”, “Technology & Operations” e
“International Business”;
dai responsabili delle funzioni “General Counsel & Corporate and Legal Affairs”, “Human
Resources and Organization”, “Purchasing” e “Security”;
dal responsabile della funzione “Risk Management” di “Administration, Finance and Control”.
Il responsabile della funzione Risk Management svolge la funzione di supporto al coordinamento del
Comitato.
Il Comitato si riunisce con cadenza trimestrale (o in relazione a specifiche esigenze) e ha lo scopo di
garantire il governo del processo di gestione dei rischi di Gruppo, coordinando il piano di azioni
preventive finalizzate ad assicurare la continuità operativa del business e monitorando l’efficacia delle
contromisure adottate.
L’approccio ERM, approvato dal Comitato di Gruppo di Risk Management, si basa sulla valutazione del
profilo di rischio da parte del management, sia in relazione ai processi aziendali sia in relazione agli
obiettivi strategici. Tale approccio prevede la mappatura dei rischi e il focus su quelli ritenuti più
significativi, la definizione di un master plan delle azioni di mitigazione e un’azione di trattamento dei
rischi mediante la costituzione di gruppi di lavoro interfunzionali definiti dal Comitato di Gruppo di Risk
Management.
Il processo è aggiornato su base annuale (o con maggiore frequenza), a discrezione del Comitato di
Gruppo di Risk Management. La responsabilità dell’aggiornamento e supporto è in capo alla funzione
Risk Management.
Nel corso del 2010:
• sono state concluse le fasi previste dal ciclo ERM 2009 con la determinazione del grado di
maturità del processo di gestione dei rischi e la definizione degli action plan dei rischi principali;
• è stato avviato il ciclo ERM 2010;
• è stato definito il corporate risk profile 2010 (profilo di rischio) del Gruppo (ad esclusione di Tim
Brasil) che comporta il completamento della fase di analisi e di parte della fase di valutazione
(valutazione rischi e assegnazione). È previsto il completamento delle fasi successive nel corso
del 2011.
Relazione sulla gestione
Sezione di Sostenibilità - Azionisti
145
Indicatori alternativi di performance
Nella presente Relazione sulla gestione, nel Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia e nel Bilancio
separato della Capogruppo Telecom Italia S.p.A. per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010, in aggiunta
agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, vengono presentati alcuni indicatori alternativi
di performance, al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economica
e della situazione patrimoniale e finanziaria. Tali indicatori, che vengono anche presentati nelle relazioni
finanziarie infrannuali (relazione finanziaria semestrale al 30 giugno e resoconti intermedi di gestione al
31 marzo e al 30 settembre), non devono, comunque, essere considerati sostitutivi di quelli
convenzionali previsti dagli IFRS.
Gli indicatori alternativi di performance utilizzati sono nel seguito illustrati:
• EBITDA: tale indicatore è utilizzato da Telecom Italia come financial target nelle presentazioni
interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori) e rappresenta un’utile
unità di misura per la valutazione delle performance operative del Gruppo (nel suo complesso e
a livello di Business Unit) e della Capogruppo Telecom Italia S.p.A. in aggiunta all’EBIT. Questi
indicatori vengono determinati come segue:
Utile prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento
+
Oneri finanziari
-
Proventi finanziari
+/-
Altri oneri/(Proventi) da partecipazioni(1)
+/-
Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e a controllo congiunto valutate con il metodo del
patrimonio netto(2)
EBIT- Risultato Operativo
+/-
Svalutazioni/(Ripristini di valore) di attività non correnti
+/-
Minusvalenze/(Plusvalenze) da realizzo di attività non correnti
+
Ammortamenti
EBITDA-Risultato Operativo Ante Ammortamenti, Plusvalenze/(Minusvalenze) e Ripristini di valore/(Svalutazioni) di
Attività non correnti
(1) “Oneri (Proventi) da partecipazioni” per Telecom Italia S.p.A.
(2) Voce presente solo a livello di Gruppo.
•
Variazione organica dei Ricavi, dell’EBITDA e dell’EBIT: tali indicatori esprimono la variazione in
valore assoluto e/o in percentuale dei ricavi, dell’EBITDA e dell’EBIT, escludendo, ove presenti,
gli effetti della variazione dell’area di consolidamento, delle differenze cambio e delle
componenti non organiche costituite dalle poste non ricorrenti e da altri proventi/oneri non
organici. Telecom Italia ritiene che la presentazione di tale informazione addizionale permetta di
interpretare in maniera più completa ed efficace le performance operative del Gruppo (nel suo
complesso e con riferimento alle Business Unit) e della Capogruppo. La variazione organica dei
ricavi, dell’EBITDA e dell’EBIT viene anche utilizzata nelle presentazioni agli analisti ed agli
investitori. Nell’ambito della presente Relazione sulla gestione sono forniti i dettagli dei valori
economici utilizzati per la costruzione della variazione organica, nonché un’analisi delle principali
componenti non organiche per gli esercizi 2010 e 2009.
•
Indebitamento Finanziario Netto: Telecom Italia ritiene che l’Indebitamento Finanziario Netto
rappresenti un indicatore della capacità di fare fronte alle proprie obbligazioni di natura
finanziaria, rappresentate dal Debito Finanziario Lordo ridotto della Cassa e Altre Disponibilità
Liquide Equivalenti e di altre Attività Finanziarie. Nell’ambito della presente Relazione sulla
Gestione sono inserite due tabelle che evidenziano i valori della situazione patrimonialefinanziaria utilizzati per il calcolo dell’Indebitamento Finanziario Netto, rispettivamente del
Gruppo e della Capogruppo.
Relazione sulla gestione
Indicatori alternativi di performance
146
Al fine di meglio rappresentare la reale dinamica dell’indebitamento finanziario netto, a partire
dalla Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2009, si è ritenuto di presentare, in aggiunta
al consueto indicatore (ridefinito “Indebitamento finanziario netto contabile”), anche una nuova
misura denominata “Indebitamento finanziario netto rettificato”, che esclude gli effetti
meramente contabili derivanti dalla valutazione al fair value dei derivati, e delle correlate
passività/attività finanziarie.
L’indebitamento finanziario netto viene determinato come segue:
+ Passività finanziarie non-correnti
+ Passività finanziarie correnti
+ Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività non correnti destinate ad essere cedute
a) Debito Finanziario lordo
+ Attività finanziarie non correnti
+ Attività finanziarie correnti
+ Attività finanziarie comprese nelle Attività non correnti destinate ad essere cedute
b) Attività Finanziarie
c=(a - b) Indebitamento finanziario netto contabile
d) Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività/attività finanziarie
e=(c + d) Indebitamento finanziario netto rettificato
Relazione sulla gestione
Indicatori alternativi di performance
147
Partecipazioni detenute da Amministratori, Sindaci e
Dirigenti con responsabilità strategiche dell’impresa
In ottemperanza all’articolo 79 del regolamento di attuazione del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, adottato
dalla Consob con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999, si riportano nella tabella seguente le partecipazioni detenute
nella Telecom Italia S.p.A. e nelle società da questa controllate, risultanti dalle comunicazioni ricevute e da altre
informazioni acquisite da tutti i soggetti che nel corso dell’esercizio 2010 hanno ricoperto, anche per una frazione di
periodo, la carica di componenti degli organi di amministrazione e di controllo, nonché il ruolo di dirigenti con
responsabilità strategiche nella Telecom Italia S.p.A.
Il dato relativo ai dirigenti con responsabilità strategiche, è reso in forma aggregata.
Nome e Cognome
Società partecipata
Categoria azioni
Numero di azioni
possedute alla fine
dell’esercizio 2009 (o
alla data di nomina)
Numero azioni
acquistate nel
corso
dell’esercizio
2010
Numero
Numero di azioni
azioni possedute alla fine
vendute nel dell’esercizio 2010
corso
(o alla data di
dell’esercizio
cessazione dalla
2010
carica se
intervenuta prima)
Gabriele GALATERI DI
GENOLA
Telecom Italia S.p.A.
Ordinarie
Risparmio
176.000
88.000
176.000
88.000
=
=
352.000
176.000
Franco BERNABÈ
Telecom Italia S.p.A.
Ordinarie
Risparmio
168.000(1)
180.000(2)
150.000
150.000
=
=
318.000(1)
330.000(2)
Consiglio di Amministrazione
Cesar Izuel ALIERTA
Paolo BARATTA
Tarak BEN AMMAR
Roland BERGER
=
=
=
=
=
=
Telecom Italia S.p.A.
Ordinarie
172.500(3)
=
=
172.500(3)
=
=
=
=
=
=
Telecom Italia S.p.A.
Ordinarie
Risparmio
562.500
700.000
=
=
=
=
562.500
700.000
Elio CATANIA
=
=
=
=
=
=
Jean Paul FITOUSSI
=
=
=
=
=
=
Berardino LIBONATI
373.100
Telecom Italia S.p.A.
Ordinarie
373.100
=
=
Julio LINARES LOPEZ
=
=
=
=
=
=
Gaetano MICCICHÈ
=
=
=
=
=
=
Aldo MINUCCI
Telecom Italia S.p.A.
Ordinarie
2.595
=
=
2.595
Renato PAGLIARO
Telecom Italia S.p.A.
Risparmio
60.000
=
=
60.000
Mauro SENTINELLI
=
=
=
=
=
=
Telecom Italia S.p.A.
Ordinarie
58.000
=
=
58.000
Enrico Maria BIGNAMI
=
=
=
=
=
=
Gianluca PONZELLINI
=
=
=
=
=
=
Lorenzo POZZA
=
=
=
=
=
=
Salvatore SPINIELLO
=
=
=
=
=
=
Ferdinando SUPERTI FURGA
=
=
=
=
=
=
Dirigenti con
responsabilità strategiche
Telecom Italia S.p.A.
Telecom Italia S.p.A.
Telecom Italia Media S.p.A.
Ordinarie
Risparmio
Ordinarie
26.240
55.484
48
61.440
64.100
=
=
=
87.680
119.584
4
Luigi ZINGALES
Collegio Sindacale
44 (*)
(*) Raggruppamento azioni (una nuova azione ogni dieci vecchie azioni).
(1) Di cui 18.000 azioni sono possedute indirettamente.
(2) Di cui 30.000 azioni sono possedute indirettamente.
(3) Azioni possedute indirettamente.
Relazione sulla gestione
Partecipazioni detenute da Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell’impresa
148
Glossario
2G (second-generation Mobile System). Protocolli di seconda generazione che utilizzano la codifica
digitale e comprendono GSM, D-AMPS (TDMA) e CDMA. Le reti 2G sono correntemente utilizzate in tutta
Europa ed in altre parti del mondo. Questi protocolli supportano un'alta velocità voce e limitate
comunicazioni di dati. La tecnologia delle reti 2G offre servizi ausiliari quali dati, fax e SMS. La maggior
parte dei protocolli 2G offre diversi livelli di crittografia.
3G (third-generation Mobile System). Il servizio wireless di terza generazione è progettato per fornire
alte velocità per il servizio dati, accesso continuo ai dati e maggiore capacità per i servizi voce. La
tecnologia di reti 3G fornisce il trasferimento sia dei servizi voce sia dati (telefonia, messaggistica) che i
dati non vocali (come lo scarico di informazioni Internet, lo scambio di e-mail e la messaggistica
istantanea). Le alte velocità dati, misurate in Mbps, sono significativamente superiori a 2G e la
tecnologia delle reti 3G permette la visione di video in pieno movimento, l'accesso ad alta velocità ad
Internet e la videoconferenza. Gli standard della tecnologia 3G comprendono UMTS, basato su
tecnologia WCDMA (i due termini sono spesso usati in modo intercambiabile) e CDMA2000.
ADR (American Depositary Receipt). Certificati che rappresentano la proprietà di un titolo azionario
emesso da una società non americana in modo da poter commerciare tali titoli sulle borse delle città
Statunitensi in modo simile alle azioni locali.
ADS (American Depositary shares). Strumenti utilizzati per la quotazione delle azioni Telecom Italia
ordinarie e di risparmio sul NYSE (New York Stock Exchange). Gli ADS ordinari corrispondono a 10 azioni
ordinarie Telecom Italia; gli ADS di risparmio corrispondono a 10 azioni di risparmio Telecom Italia.
ADSL (Asymmetric Digital Subscriber Line). Tecnologia che, attraverso un modem, utilizza il normale
doppino telefonico e trasforma la linea telefonica tradizionale in una linea di collegamento digitale ad
alta velocità per il trasferimento di dati multimediali in modalità asimmetrica. Con l'ADSL si possono
ricevere 6 Mbps e si possono trasmettere oltre 832 Kbps in entrambe le direzioni. Ciò permette di
aumentare più di 50 volte la velocità di collegamento esistente senza richiedere l'installazione di una
nuova linea telefonica.
Banda Larga (Broadband services). Servizi caratterizzati da una velocità di trasmissione pari ad almeno
2 Mbit/s. In base agli standard internazionali, questi servizi si suddividono in due categorie: (i) Servizi
interattivi, che includono videotelefono/videoconferenza (sia punto-punto sia multipunto);
videomonitoraggio; interconnessione di reti locali; trasferimento di file; CAD; trasferimento di fax ad alta
velocità; e-mail con immagini in movimento o documenti condivisi; videotex a banda larga; video on
demand; recupero di programmi audio o di immagini fisse e in movimento; e (ii) Servizi a banda larga,
quali programmi audio, programmi televisivi (inclusi la TV ad alta definizione e la pay-TV) e l'acquisizione
selettiva di documenti.
Backbone. La backbone è la parte della rete di telecomunicazioni che sopporta il traffico più intenso e
da cui si estendono le diramazioni della rete necessarie a servire determinate aree locali.
Bitstream. Servizio wholesale di accesso a larga banda consistente nella fornitura di un accesso alla
rete XDSL di Telecom Italia più una corrispondente capacità trasmissiva fino alla rete dell’operatore
alternativo.
Broadcast. Trasmissione simultanea di informazioni a tutti i nodi di una rete.
BSS (Business Support System). È il sistema usato dagli operatori di rete per gestire operazioni aziendali
quali la fatturazione, la gestione delle vendite, la gestione dei servizi al cliente e i data base dei clienti. È
un tipo di sistema operativo di supporto (OSS).
Relazione sulla gestione
Glossario
149
Bundle. Offerta commerciale caratterizzata dalla proposizione congiunta di più servizi di
telecomunicazioni (es: fonia, accesso ad Internet a larga banda, servizi televisivi su protocollo IP, altro)
da parte di un operatore con un unico brand commerciale. Si parla di bundle Dual Play quando l'offerta
bundle unisce il servizio di telefonia fissa e l'accesso ad Internet a larga banda; bundle Triple Play
quando l’offerta bundle Dual Play è integrata con contenuti televisivi su protocollo IP (IPTV); bundle
Quadruple Play quando all’offerta commerciale bundle Triple Play si aggiungono i servizi integrati di
telefonia mobile.
Carrier. Compagnia che rende disponibile fisicamente la rete di telecomunicazioni.
Cogenerazione. La cogenerazione è la produzione congiunta di energia elettrica (o meccanica) e calore
utile a partire dalla stessa fonte primaria. La cogenerazione, utilizzando lo stesso combustibile per due
utilizzi differenti, mira a un più efficiente utilizzo dell’energia primaria, con relativi risparmi economici
soprattutto nei processi produttivi laddove esista una forte contemporaneità tra prelievi elettrici e
prelievi termici.
Co-siting. Accordi di condivisione di siti tecnologici (per le Tlc in particolare siti di accesso alla rete e
infrastrutture passive) da parte di più attori per un più efficiente utilizzo delle infrastrutture di rete in
aree cittadine e rurali.
CO2 – Biossido di carbonio. Anidride carbonica, uno dei più rilevanti gas ad effetto serra. Riconducibile
ai processi industriali come prodotto della combustione in particolare dall’uso dei combustibili fossili.
CDP (Carbon Disclosure Project). Iniziativa internazionale che stimola le aziende a focalizzarsi sulla
gestione dei rischi e delle opportunità emergenti dal cambiamento climatico.
CPS (Carrier Pre-selection). Permette ad un cliente di preselezionare un altro operatore alternativo a
Telecom Italia senza comporre un codice identificativo.
Digitale. È il modo di rappresentare una variabile fisica con un linguaggio che utilizza soltanto le cifre 0 e
1. Le cifre sono trasmesse in forma binaria come serie di impulsi. Le reti digitali, che stanno
rapidamente sostituendo le più vecchie reti analogiche, permettono maggiori capacità e una maggiore
flessibilità mediante l’utilizzo di tecnologia computerizzata per la trasmissione e la manipolazione delle
chiamate. I sistemi digitali offrono una minore interferenza di rumore e possono comprendere la
crittografia come protezione dalle interferenze esterne.
Dsl Network (Digital Subscriber Line Network). Rete costruita a partire dalle linee telefoniche esistenti
con strumenti a tecnologia DSL che, utilizzando sofisticati meccanismi di modulazione, permettono di
impacchettare dati su cavi di rame e così di collegare una stazione telefonica di commutazione con
un'abitazione o un ufficio.
DSLAM (Digital Subscriber Line Access Multiplexer). Linea Digitale di Accesso Multiplata: linea di
accesso multipla Telefono/Internet che consente un collegamento ad alta prestazione di velocità alla
dorsale Internet attraverso tecniche multiple.
DTT (TV Digitale Terrestre). La TV Digitale Terrestre è un nuovo tipo di tecnologia di trasmissione che
consente una maggiore efficacia nella trasmissione dei servizi televisivi mediante l’utilizzo di un sistema
digitale anziché dell’attuale sistema analogico.
DVB - H (Digital Video Broadcasting - Handheld). Il DVBH è una combinazione del video digitale con l'IP
(Internet Protocol). I contenuti sono suddivisi in pacchetti, utilizzando la stessa tecnologia base della
Rete. L'ausilio dell'IP permette la fruizione sui telefonini di programmi televisivi e radio oltre a pagine
web, musica e giochi.
Relazione sulla gestione
Glossario
150
EEB (Energy Efficiency in Buildings). Iniziativa internazionale promossa dal WBCSD per la ricerca
dell’efficienza energetica negli edifici.
EFCC (Exctraction Full Free Cooling). Sistema di raffreddamento per la riduzione dei consumi senza
l’utilizzo di gas a effetto serra. L’EFFC si basa sul principio del Free Cooling (ventilazione forzata senza
l’utilizzo di condizionamento), associato a un sistema di estrazione dell’aria calda prodotta dagli
apparati e ulteriore raffreddamento (adiabatico) dell’aria in ingresso ottenuto mediante lo sfruttamento
di una zona a elevata concentrazione di acqua nebulizzata.
EPS (External Power Supplies). Alimentatori esterni di apparati.
EuP (Energy-using Products). Nell’ambito della Direttiva per la progettazione ecocompatibile di prodotti
che consumano energia (Eco-design Directive for Energy-using Products, 2005/32/EC) è stato definito il
quadro normativo a cui i produttori di dispositivi che consumano energia (EuP) dovranno attenersi, già in
fase di progettazione, per incrementare l’efficienza energetica e ridurre l’impatto ambientale negativo
dei propri prodotti.
FFC – Full Free Cooling. Sistema di raffreddamento basato sull’utilizzo della ventilazione forzata per la
riduzione dei consumi energetici.
Fibra Ottica. Sottili fili di vetro, silicio o plastica che costituiscono la base di un'infrastruttura per la
trasmissione di dati. Un cavo in fibra contiene diverse fibre individuali, ciascuna capace di convogliare il
segnale (impulsi di luce) a una larghezza di banda praticamente illimitata.
Sono utilizzate solitamente per trasmissioni su lunga distanza, per il trasferimento di “dati pesanti“ così
che il segnale arriva protetto da disturbi che può incontrare lungo il proprio percorso. La capacità di
trasporto del cavo di fibra ottica è notevolmente superiore a quella dei cavi tradizionali e del doppino di
rame.
FSC (Forest Stewardship Council). Il Forest Stewardship Council è un'ONG internazionale senza scopo di
lucro. FSC rappresenta un sistema di certificazione forestale riconosciuto a livello internazionale. La
certificazione ha come scopo la corretta gestione forestale e la tracciabilità dei prodotti derivati. Il logo di
FSC garantisce che il prodotto è stato realizzato con materie prime derivanti da foreste correttamente
gestite secondo i principi dei due principali standard: gestione forestale e catena di custodia. Lo schema
di certificazione FSC è indipendente e di parte terza.
FTT HOME, FTTCURB. FTT (Fiber to the …). E’ il termine utilizzato per indicare qualsiasi architettura di
rete che usa collegamenti in fibra ottica in sostituzione parziale o totale del tradizionale collegamento in
rame utilizzato nelle reti di telecomunicazioni. Le diverse soluzioni tecnologiche si differenziano per il
punto della rete di distribuzione in cui arriva la connessione in fibra rispetto al cliente finale. Nel caso
dell’FTTCurb (Fiber to the Curb) la fibra arriva fino all’apparato (armadio di distribuzione) posto sul
marciapiede, da cui partono i collegamenti in rame verso il cliente; nel caso dell’FTTHome (Fiber to the
Home), la fibra arriva direttamente fino in casa del cliente.
GSM (Global System for Mobile Communication). Architettura standard per le comunicazioni cellulari
digitali sviluppata a livello mondiale e operante su banda 900 MHz e 1800 MHz.
HCFC (Hydrochlorofluorocarbons). Molecole chimiche composte utilizzate principalmente negli impianti
di raffreddamento per sostituire i CloroFluorocarburi, proibiti dal protocollo di Montreal, per il loro più
limitato effetto depressivo dell’Ozono (hanno circa il 10% del potere dannoso sull’Ozono dei CFC).
HFC (Hydrofluorocarbons). Idrofluorocarburi: molecole composte in uso negli impianti di raffreddamento.
Sono parte della famiglia dei gas a effetto serra. Non hanno effetto ozonolesivo.
Home Access Gateway – Access Gateway – Home gateway. Apparati di uso domestico per concentrare
il traffico voce/dati/video dei clienti per reti di telecomunicazione private.
Relazione sulla gestione
Glossario
151
HSDPA (High Speed Downlink Racket Access) /UMTS Hi Speed (Universal Mobile Telecommunications
System). Evoluzione dell’ UMTS consente connessioni alla larga banda ad una velocità fino a 3,6 Mbps.
ICT (Information and communication(s) technology). Vasta zona interessata alla tecnologia
dell'informazione, alle reti di telecomunicazione e ai servizi e ad altre funzioni di gestione e di
elaborazione delle informazioni, con particolare riguardo alle grandi organizzazioni.
Internet. La rete di dati più conosciuta al mondo. Inizialmente usata dal Dipartimento della Difesa
Americana, Internet attualmente costituisce l’interfaccia per reti basate su differenti tecnologie (LANs,
WANs, data network….) ma che usano il protocollo TCP/IP.
IP (Internet Protocol). L'insieme dei protocolli di trasmissione usati per l'interscambio di dati su Internet.
IPTV (Internet Protocol Television). Descrive un sistema atto a utilizzare l'infrastruttura di trasporto IP
per veicolare contenuti televisivi in formato digitale attraverso connessione internet a banda larga.
KVAR (kilovolt–amperes reactive). Sistema di misura, espresso in kilovolt, della corrente elettrica persa
in un sistema elettrico AC.
LCA (Life Cycle Analysis). Metodologia d’analisi per la valutazione e quantificazione degli impatti
ambientali associati a un prodotto/processo/attività lungo l’intero ciclo di vita dall’estrazione e
acquisizione dei materiali primi fino a fine vita.
Local Loop (Doppino Telefonico). Coppia di fili di rame intrecciati attraverso i quali un'abitazione o un
ufficio si connette alla centrale della compagnia telefonica; è la base tradizionale di linee telefoniche ed
è spesso chiamato "ultimo miglio".
MEMS (Micro-Electro-Mechanical Systems). I MEMS sono dispositivi miniaturizzati, di dimensione
compresa tra alcuni micrometri ad alcuni millimetri, che eseguono uno o più controlli, funzioni di
attuazione o di elaborazione impiegando una combinazione di componenti elettronici, meccanici, ottici,
chimici o biologici integrati solitamente su un circuito ibrido di silicio.
Multimediale. È il servizio che coinvolge due o più mezzi di comunicazioni (per esempio, voce, video,
testo, ecc.) e prodotti ibridi generati con la loro interazione.
NGDC (Next Generation Data Center). Sostanziale ripensamento dell’architettura IT attraverso
concentrazione fisica e virtualizzazione dei server per ridurre i costi di manutenzione/gestione e i
consumi energetici e migliorarne l’efficienza.
NGN2 (Next Generation Network). Rete di nuova generazione realizzata da Telecom Italia per soddisfare
le richieste dell’industria, della Pubblica Amministrazione e dei cittadini. La nuova architettura di rete
garantisce, infatti, un’infrastruttura al servizio di una pluralità di offerte che aumenta i livelli di
personalizzazione e disponibilità di banda, supera i vincoli di banda e fornisce un’enorme capacità,
insieme ad un’ampia varietà di sistemi di accesso.
OHSAS (Occupational Health and Safety Assessment Series). Standard internazionale che fissa i
requisiti che deve avere un sistema di gestione a tutela della sicurezza e salute dei lavoratori.
OLO (Other Licensed Operators). Operatori diversi da quello dominante che operano nel mercato
nazionale dei servizi di telecomunicazioni.
OSS (Operations Support System). Modalità e procedure (meccanizzate e non) che supportano
direttamente il funzionamento quotidiano dell'infrastruttura delle telecomunicazioni.
Relazione sulla gestione
Glossario
152
Pay-Per-View o PPV. Sistema per cui lo spettatore paga per vedere un singolo programma (quale un
evento sportivo, un film o un concerto) nel momento nel quale è trasmesso o diffuso.
Pay TV. Canali televisivi a pagamento. Per ricevere i programmi di Pay TV o di Pay-Per-View, si deve
collegare al televisore un decodificatore ed avere un sistema di accesso condizionato.
Penetrazione. Rappresenta la misura della diffusione dei servizi. In ogni momento, la penetrazione è
calcolata dividendo il numero di abbonati per la popolazione per la quale il servizio è disponibile e
moltiplicando il quoziente per 100.
Piattaforma. È la totalità degli input, incluso l’hardware, il software, le attrezzature di funzionamento e le
procedure, per produrre (piattaforma di produzione) o gestire (piattaforma di gestione) un particolare
servizio (piattaforma di servizio).
RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettrice ed Elettroniche). Rifiuti derivanti da apparecchiature
elettriche o elettroniche di cui il possessore intenda disfarsi in quanto guaste, inutilizzate, o obsolete.
Rete. È un insieme collegato di elementi. In una rete telefonica, questi consistono nei commutatori
collegati tra loro e all'apparecchiatura del cliente. L'apparecchiatura di trasmissione può essere
costituita da cavi di fibra ottica o metallici oppure dalle connessioni radio point-to-point.
Roaming. Servizio che rende possibile ad un utente radiomobile GSM di accedere automaticamente a
una rete diversa da quella a cui è abbonato. Il roaming si attiva quando il terminale è utilizzato all’estero
(in un Paese aderente alla rete GSM).
RoHS (Restriction of Hazardous Substances). Direttiva europea n°95 del 2002 che regolamenta l’uso
delle sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche.
SAR (Specific Absorption Rate). Valuta “la potenza elettromagnetica assorbita da parte di una massa di
tessuto”. Il SAR si misura in Watt/kg.
Per quanto riguarda i telefoni cellulari, il SAR è diventato per legge il parametro di riferimento per
definire il limite di base: una persona esposta ad un campo elettromagnetico che induca un livello di
SAR molto più elevato di quello stabilito può subire, oltre agli effetti, anche danni alla salute. Per
salvaguardare la salute della popolazione, ma anche di coloro che per lavoro sono esposti direttamente
alle onde elettromagnetiche, la legislazione europea ha stabilito delle soglie per il SAR che non devono
essere superate.
Servizio Universale. Obbligo di fornire il servizio di base a tutti gli utenti sul territorio nazionale a prezzi
ragionevoli.
SGA (Sistemi di Gestione Aziendale). I Sistemi di Gestione Ambientale contribuiscono a gestire in modo
sostenibile i processi produttivi e di supporto e rappresentano uno stimolo al miglioramento continuo
della performance ambientale in quanto strumenti per garantire l’efficace gestione, la prevenzione e la
continua riduzione degli impatti ambientali nell’ambito dei processi lavorativi.
Shared Access. Modalità di accesso condiviso al doppino dell'utente con un altro provider di servizi di
TLC. Tale modalità permette di mantenere la telefonia vocale con Telecom Italia (o altri operatori) ed
avere un’ADSL realizzata sulla rete proprietaria dell’operatore shared access, ossia non passando dalla
rete di Telecom Italia ma direttamente dai canali dell'operatore presso la centrale.
SMS (Short Message Service). Sono i brevi messaggi di testo che si possono inviare e ricevere sui
telefoni cellulari collegati alle reti Gsm. La lunghezza massima dei testi è di 160 caratteri alfanumerici.
Relazione sulla gestione
Glossario
153
SOHO. Mercato small office/home office consistente in piccole attività che usano le linee telefoniche per
i collegamenti Internet, invece di utilizzare linee dedicate. Consistono in piccole imprese, generalmente
con uno o due dipendenti, e nelle attività condotte da casa.
TDMA (Time Division Multiple Access). Tecnologia per la trasmissione digitale dei segnali radio, ad
esempio tra un telefono mobile e una stazione radio base. La tecnologia TDMA divide i segnali in parti
sequenziali di estensione definita, ponendo ogni parte in un canale di informazioni di intervallo specifico
e quindi ricomponendo le parti alla fine del canale.
ULL (Unbundling Local Loop). Processo che consente agli operatori telefonici alternativi a Telecom Italia
di affittare l'ultimo tratto del doppino telefonico, ossia il cavo di rame che collega la centrale Telecom
Italia alla sede dell'utente, staccandolo dagli apparati Telecom e collegandolo ai propri.
UMTS (Universal Mobile Telecommunications System). E' lo standard delle comunicazioni mobili di terza
generazione. Consiste in un sistema di trasmissione a larga banda in cui i dati viaggiano su una
larghezza di banda dell'ordine di 2Mb al secondo garantendo comunicazioni più rapide, qualità migliore
e transito di contenuti multimediali.
UPS (Uninterruptible Power Supply). Gruppo di continuità elettrica.
VAS (Value-Added Services). I servizi a valore aggiunto forniscono un maggiore livello di funzionalità
rispetto ai servizi di trasmissione di base offerti da una rete di telecomunicazioni per il trasferimento
delle informazioni fra i suoi terminali. Includono le comunicazioni voce analogiche commutate via cavo o
wireless; servizio diretto digitale point-to-point ”senza restrizioni” a 9,600 bit/s; commutazione di
pacchetto (chiamata virtuale); trasmissione analogica e a banda larga diretta dei segnali TV e dei servizi
supplementari, quali i gruppi di utenti chiusi; la chiamata in attesa; le chiamate a carico; l’inoltro di
chiamata e l’identificazione del numero chiamato. I servizi a valore aggiunto forniti dalla rete, dai
terminali o dai centri specializzati includono i servizi di smistamento dei messaggi (MHS) (che possono
essere usati, tra l'altro, per documenti commerciali secondo una modulistica predeterminata); elenchi
elettronici degli utenti, degli indirizzi di rete e dei terminali; e-mail; fax; teletex; videotex e videotelefono. I
servizi a valore aggiunto potrebbero anche includere i servizi a valore aggiunto di telefonia voce quali i
numeri verdi o servizi telefonici a pagamento.
VDSL (Very - high – data – rate Digital Subscriber Line). Tecnologia di accesso che permette di fornire al
cliente, tramite un apposito apparato installato in casa, servizi di voce e TV sul tradizionale doppino
telefonico con velocità fino a 50 megabit al secondo in downstream.
VOD (Video On Demand). Fornitura di programmi televisivi su richiesta dell'utente dietro pagamento di
un abbonamento o di una cifra per ogni programma (un film, una partita di calcio..) acquistato. Diffuso in
special modo per la televisione satellitare e per la TV via cavo.
VoIP (Voice Over IP). Tecnologia che rende possibile effettuare una conversazione telefonica sfruttando
una connessione Internet o un'altra rete dedicata che utilizza il protocollo IP, anziché passare attraverso
la normale linea di trasmissione telefonica.
Wi–Max (Worldwide Interoperability for Microwave Access). Tecnologia che consente l'accesso senza fili
a reti di telecomunicazioni a banda larga. E’ stato definito dal WiMAX Forum, un consorzio a livello
mondiale, formato dalle più importanti aziende del campo delle telecomunicazioni fisse e mobili che ha
lo scopo di sviluppare, promuovere e testare la interoperabilità di sistemi basati sugli standard IEEE
802.16-2004 per l’accesso fisso e IEEE.802.16e-2005 per l’accesso mobile e fisso.
Relazione sulla gestione
Glossario
154
WLR (Wholesale Line Rental). Il Servizio WLR consiste nella rivendita all’ingrosso del servizio telefonico
di base e avanzato ”ISDN” associato al canone di abbonamento corrisposto dai clienti residenziali e non
residenziali attestati alla rete telefonica pubblica di Telecom Italia.
XDSL (Digital Subscriber Line). Tecnologia che sfrutta le normali linee telefoniche e racchiude diverse
categorie come ADSL Asymmetric DSL, HDSL High-data-rate VDSL, Very high bit rate DSL. Con tale
tecnologia il segnale digitale va ad occupare frequenze elevate per cui il tasso di trasferimento dei dati è
maggiore.
Relazione sulla gestione
Glossario
155
Bilancio consolidato
del Gruppo
Telecom Italia
Bilancio consolida del Gruppo Telecom Italia
Indice
XXX
Indice
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
Conto economico separato consolidato
Conto economico complessivo consolidato
Movimenti del patrimonio netto consolidato
Rendiconto finanziario consolidato
Nota 1 – Forma, contenuto e altre informazioni di carattere generale
Nota 2 – Principi contabili
Nota 3 – Aggregazioni aziendali
Nota 4 – Avviamento
Nota 5 – Altre attività immateriali
Nota 6 – Attività materiali (di proprietà e in locazione finanziaria)
Nota 7 – Altre attività non correnti
Nota 8 – Attività per imposte anticipate e fondo imposte differite
Nota 9 – Rimanenze di magazzino
Nota 10 – Crediti commerciali, vari e altre attività correnti
Nota 11 – Crediti per imposte sul reddito
Nota 12 – Partecipazioni (attività correnti)
Nota 13 – Titoli diversi dalle partecipazioni (attività correnti)
Nota 14 – Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti
Nota 15 – Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
Nota 16 – Attività cessate/attività non correnti destinate ad essere cedute
Nota 17 – Patrimonio netto
Nota 18 – Passività finanziarie (correnti e non correnti)
Nota 19 – Indebitamento finanziario netto
Nota 20 – Gestione dei rischi finanziari
Nota 21 – Strumenti derivati
Nota 22 – Informazioni integrative su strumenti finanziari
Nota 23 – Fondi relativi al personale
Nota 24 – Fondi per rischi e oneri
Nota 25 – Debiti vari e altre passività non correnti
Nota 26 – Debiti commerciali, vari e altre passività correnti
Nota 27 – Debiti per imposte sul reddito
Nota 28 – Passività potenziali, altre informazioni, impegni e garanzie
Nota 29 – Ricavi
Nota 30 – Altri proventi
Nota 31 – Acquisti di materie e servizi
Nota 32 – Costi del personale
Nota 33 – Altri costi operativi
Nota 34 – Attività realizzate internamente
Nota 35 – Ammortamenti
Nota 36 – Plusvalenze/(minusvalenze) da realizzo di attività non correnti
Nota 37 – Ripristini di valore/(svalutazioni) di attività non correnti
Nota 38 – Altri proventi/(oneri) da partecipazioni
Nota 39 – Proventi finanziari e Oneri finanziari
Nota 40 – Imposte sul reddito
Nota 41 – Utile dell’esercizio
Nota 42 – Risultato per azione
Nota 43 – Informativa per settore operativo
Nota 44 – Operazioni con parti correlate
Nota 45 – Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale
Nota 46 – Eventi ed operazioni significativi non ricorrenti
Nota 47 – Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali
Nota 48 – Altre informazioni
Nota 49 – Eventi successivi al 31 dicembre 2010
Nota 50 – Le imprese del Gruppo Telecom Italia
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Indice
161
163
164
165
166
168
172
188
191
195
198
201
205
207
207
209
209
210
210
211
211
214
221
228
231
237
242
248
251
252
253
254
255
265
265
266
267
268
268
269
270
270
271
272
275
276
277
278
281
294
302
303
304
307
308
159
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
Attività
note 31.12.2010
(milioni di euro)
di cui 31.12.2009
con parti
correlate
di cui
con parti
correlate
Attività non correnti
Attività immateriali
Avviamento
4)
43.912
Altre attività immateriali
5)
7.903
6.284
51.815
49.899
15.373
13.717
Attività materiali
43.615
6)
Immobili, impianti e macchinari di proprietà
Beni in locazione finanziaria
1.177
1.296
16.550
15.013
435
Altre attività non correnti
Partecipazioni in imprese collegate e a controllo congiunto
valutate con il metodo del patrimonio netto
7)
85
Altre partecipazioni
7)
43
Titoli, crediti finanziari e altre attività finanziarie
7)
1.863
109
1.119
48
Crediti vari e altre attività non correnti
7)
934
15
893
26
Attività per imposte anticipate
8)
1.863
Totale Attività non correnti
(a)
53
1.199
4.788
3.699
73.153
68.611
Attività correnti
Rimanenze di magazzino
9)
387
Crediti commerciali, vari e altre attività correnti
10)
7.790
Crediti per imposte sul reddito
11)
132
408
270
7.447
281
79
Partecipazioni
12)
-
Titoli diversi dalle partecipazioni
13)
1.316
14
1.843
-
Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti
14)
438
23
1.103
22
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
15)
5.526
113
5.504
48
Sub-totale Attività correnti
15.589
Attività cessate/Attività non correnti destinate ad
essere cedute
-
di natura non finanziaria
Totale Attività
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Situazione patrimoniale–finanziaria consolidata
16.423
16)
di natura finanziaria
Totale Attività correnti
39
389
81
-
1.152
389
1.233
(b)
15.978
17.656
(a+b)
89.131
86.267
8
161
Patrimonio netto e Passività
(milioni di euro)
note
Patrimonio netto
31.12.2010
di cui
con parti
correlate
31.12.2009
17)
Capitale emesso
10.689
meno: Azioni proprie
Capitale
Riserva da sovrapprezzo azioni
10.674
(89)
(89)
10.600
10.585
1.697
1.689
Altre riserve e utili (perdite) accumulati, incluso
l'utile dell'esercizio
16.522
13.678
Patrimonio netto attribuibile ai Soci della
Controllante
28.819
25.952
Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni
di minoranza
Totale Patrimonio netto
di cui
con parti
correlate
(a)
3.791
1.168
32.610
27.120
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti
18)
34.348
Fondi relativi al personale
23)
1.129
1.075
Fondo imposte differite
8)
1.027
198
Fondi per rischi e oneri
24)
860
Debiti vari e altre passività non correnti
25)
1.086
Totale Passività non correnti
(b)
431
36.797
475
782
4
38.450
1.084
25
39.936
Passività correnti
Passività finanziarie correnti
18)
6.882
246
6.941
541
Debiti commerciali, vari e altre passività
correnti
26)
10.954
325
11.020
365
Debiti per imposte sul reddito
27)
235
283
18.071
18.244
Sub-totale Passività correnti
Passività direttamente correlate ad Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad
essere cedute
16)
di natura finanziaria
-
di natura non finanziaria
-
Totale Passività correnti
Totale Passività
Totale Patrimonio netto e Passività
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Situazione patrimoniale–finanziaria consolidata
659
-
308
-
967
(c)
18.071
19.211
(d=b+c)
56.521
59.147
(a+d)
89.131
86.267
33
162
Conto economico separato consolidato
note
Esercizio
2010
di cui
con parti
correlate
Esercizio
2009
di cui
con parti
correlate
Ricavi
29)
27.571
1.028
26.894
978
Altri proventi
30)
255
6
280
6
(milioni di euro)
Totale ricavi e proventi operativi
27.826
27.174
Acquisti di materie e servizi
31)
(11.383)
(632)
(11.480)
(531)
Costi del personale
32)
(4.021)
(112)
(3.734)
(111)
Altri costi operativi
33)
(1.422)
(1.345)
(135)
(15)
547
515
11.412
11.115
Variazione delle rimanenze
Attività realizzate internamente
34)
Risultato operativo ante ammortamenti,
plusvalenze/(minusvalenze) e ripristini di
valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA)
di cui: impatto delle Partite di natura non ricorrente
46)
(271)
(12)
Ammortamenti
35)
(5.547)
(5.551)
Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non correnti
36)
11
Ripristini di valore/(Svalutazioni) di attività non correnti
37)
(63)
(12)
5.813
5.493
(301)
(68)
Risultato operativo (EBIT)
di cui: impatto delle Partite di natura non ricorrente
Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e a
controllo congiunto valutate con il metodo del patrimonio netto
46)
(1)
(59)
-
7)
99
67
Altri proventi/(oneri) da partecipazioni
38)
289
(51)
Proventi finanziari
39)
3.081
153
2.561
64
Oneri finanziari
39)
(5.155)
(85)
(4.731)
(279)
Utile prima delle imposte derivante dalle attività in
funzionamento
4.127
3.339
di cui: impatto delle Partite di natura non ricorrente
46)
26
(74)
Imposte sul reddito
40)
(548)
(1.121)
3.579
2.218
Utile derivante dalle attività in funzionamento
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate
ad essere cedute
16)
(7)
Utile dell'esercizio
41)
3.572
1.596
di cui: impatto delle Partite di natura non ricorrente
46)
91
(659)
3.121
1.581
451
15
Esercizio
2010
Esercizio
2009
Azione ordinaria
0,16
0,08
Azione di risparmio
0,17
0,09
azione ordinaria
0,16
0,11
azione di risparmio
0,17
0,12
azione ordinaria
-
(0,03)
azione di risparmio
-
(0,03)
-
(622)
(90)
Attribuibile a:
• Soci della Controllante
• Partecipazioni di minoranza
(euro)
Risultato per azione:
Risultato per azione (Base=Diluito)
42)
di cui:
da Attività in funzionamento
da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere
cedute
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Conto economico separato consolidato
163
Conto economico complessivo consolidato
Nota 17
(milioni di euro)
Utile dell'esercizio
(a)
Esercizio
2010
Esercizio
2009
3.572
1.596
(7)
14
Altre componenti del conto economico complessivo:
Attività finanziarie disponibili per la vendita:
Utili (perdite) da adeguamento al fair value
Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato
Effetto fiscale
(b)
5
-
(1)
4
(3)
18
767
(1.504)
Strumenti derivati di copertura:
Utili (perdite) da adeguamento al fair value
Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato
Effetto fiscale
(c)
(480)
206
(77)
363
210
(935)
662
964
18
-
Differenze cambio di conversione di attività estere:
Utili (perdite) di conversione di attività estere
Perdite (utili) di conversione di attività estere trasferiti al conto economico
separato consolidato
Effetto fiscale
-
-
680
964
109
(71)
Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato
-
-
Effetto fiscale
-
-
109
(71)
(d)
Altri Utili (perdite) di imprese collegate e a controllo congiunto valutate con
il metodo del patrimonio netto:
Utili (perdite)
(e)
Totale
Utile complessivo dell'esercizio
(f=b+c+d+e)
996
(24)
(a+f)
4.568
1.572
3.855
1.321
713
251
Attribuibile a:
• Soci della Controllante
• Partecipazioni di minoranza
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Conto economico complessivo consolidato
164
Movimenti del patrimonio netto consolidato
Movimenti del patrimonio netto dell'esercizio 2009
Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante
(milioni di euro)
Capitale
Riserva da
sovrapprezzo
azioni
Saldo al 31 dicembre 2008
10.591
1.689
Riserva
Riserva per
per adeguamento
adeguaal fair value
mento al
degli
fair value
strumenti
delle
derivati di
attività
copertura
finanziarie
disponibili
per la
vendita
(22)
441
Patrimonio
netto
attribuibile
alle partecipazioni di
minoranza
Totale
patrimonio
netto
25.598
730
26.328
(1.029) (1.029)
(24)
(1.053)
Riserva per
differenze
cambio di
conversione
di attività
estere
Altri utili
(perdite) di
imprese
collegate e a
controllo
congiunto
valutate con il
metodo del
patrimonio
netto
Altre riserve e
utili (perdite)
accumulati,
incluso l'utile
dell'esercizio
Totale
255
(39)
12.683
Movimenti di patrimonio netto
dell'esercizio:
Dividendi
Variazioni di possesso in imprese
consolidate che non comportano la
perdita del controllo
Utile complessivo dell'esercizio
18
(935)
728
(71)
Emissione di strumenti
rappresentativi di patrimonio netto
(110)
(110)
110
1.581
1.321
251
2
2
1.572
2
(5)
(11)
Variazione area di consolidamento
196
196
99
295
Altri movimenti
(15)
(15)
2
(13)
13.303
25.952
1.168
27.120
Patrimonio
netto
attribuibile
alle partecipazioni di
minoranza
Totale
patrimonio
netto
Azioni proprie
(6)
Saldo al 31 dicembre 2009
10.585
1.689
(4)
(494)
983
(110)
(11)
Movimenti del patrimonio netto dell'esercizio 2010 – Nota 17
Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante
(milioni di euro)
Capitale
Riserva da
sovrapprezzo
azioni
Saldo al 31 dicembre 2009
10.585
1.689
Riserva
Riserva per
per adeguamento
adeguaal fair value
mento al
degli
fair value
strumenti
delle
derivati di
attività
copertura
finanziarie
disponibili
per la
vendita
Riserva per
differenze
cambio di
conversione
di attività
estere
Altri utili
(perdite) di
imprese
collegate e a
controllo
congiunto
valutate con il
metodo del
patrimonio
netto
Altre riserve e
utili (perdite)
accumulati,
incluso l'utile
(perdita)
dell'esercizio
Totale
13.303
25.952
1.168
27.120
(1.029) (1.029)
(135)
(1.164)
3.121
3.855
713
4.568
9
32
3
3
6
6
(2)
4
15.413
28.819
3.791
32.610
(4)
(494)
983
(110)
(3)
210
418
109
Movimenti di patrimonio netto
dell'esercizio:
Dividendi
Utile complessivo del periodo
Emissione di strumenti
rappresentativi di patrimonio netto
15
8
Effetto operazione sul capitale di
Telecom Italia Media
Effetto consolidamento Gruppo
Sofora (Argentina)
Altri movimenti
Saldo al 31 dicembre 2010
10.600
1.697
(7)
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Movimenti del patrimonio netto consolidato
(284)
1.401
(1)
32
44
47
2.003
2.003
165
Rendiconto finanziario consolidato
Esercizio
2010
Esercizio
2009
3.579
2.218
Ammortamenti
5.547
5.551
Svalutazioni (ripristini di valore) di attività non correnti (incluse partecipazioni)
(116)
27
Variazione netta delle attività (fondo) per imposte anticipate (differite)
(750)
(48)
Minusvalenze (plusvalenze) da realizzo di attività non correnti (incluse partecipazioni)
(41)
55
Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e a controllo congiunto
valutate con il metodo del patrimonio netto
(milioni di euro)
note
Flusso monetario da attività operative:
Utile derivante dalle attività in funzionamento
Rettifiche per:
(99)
(67)
Variazione dei fondi relativi al personale
73
(173)
Variazione delle rimanenze
96
(30)
Variazione dei crediti commerciali e dei crediti netti per lavori su commessa
13
336
Variazione dei debiti commerciali
(278)
(995)
Variazione netta dei crediti/debiti per imposte sul reddito
(170)
(1.170)
Variazione netta dei crediti/debiti vari e di altre attività/passività
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività operative
(a)
(981)
(229)
6.873
5.475
Flusso monetario da attività di investimento:
Acquisti di attività immateriali per competenza
5)
(1.781)
(2.017)
Acquisti di attività materiali per competenza
6)
(2.802)
(2.526)
(4.583)
(4.543)
Totale acquisti di attività immateriali e materiali per competenza(*)
Variazione dei debiti per attività d'investimento
Totale acquisti di attività immateriali e materiali per cassa
Acquisizione del controllo in imprese controllate e di rami d'azienda
Disponibilità nette derivanti dall'acquisizione del controllo del gruppo Sofora - Argentina
3)
Acquisizione /Cessione di altre partecipazioni
7-12)
103
619
(4.480)
(3.924)
(4)
-
392
35
(6)
Variazione dei crediti finanziari e di altre attività finanziarie
502
(692)
Corrispettivo incassato per la cessione del controllo in imprese controllate e di rami
d'azienda, al netto delle disponibilità cedute
180
(13)
Corrispettivo incassato/rimborsato dalla vendita di attività immateriali, materiali e di
altre attività non correnti
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di investimento
(b)
56
66
(3.319)
(4.569)
957
(1.123)
Flusso monetario da attività di finanziamento:
Variazione delle passività finanziarie correnti e altre
Accensione di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente)
Rimborsi di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente)
Corrispettivo pagato per strumenti rappresentativi di patrimonio netto
Incassi per aumenti/rimborsi di capitale (comprese società controllate)
Dividendi pagati(*)
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di finanziamento
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività cessate/attività non correnti
destinate ad essere cedute
Flusso monetario complessivo
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio dell'esercizio
Differenze cambio di conversione nette sulla cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
nette
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine dell'esercizio
(c)
(d)
16)
2.007
5.563
(5.842)
(4.260)
-
(11)
67
-
(1.093)
(1.050)
(3.904)
(881)
-
61
(e=a+b+c+d)
(350)
86
(f)
5.484
5.226
(g)
148
172
(h=e+f+g)
5.282
5.484
Esercizio
2010
Esercizio
2009
(*) Operazioni con parti correlate
(milioni di euro)
Totale acquisti attività immateriali e materiali per competenza
Dividendi pagati
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Rendiconto finanziario consolidato
62
3
164
177
166
Informazioni aggiuntive del rendiconto finanziario
Esercizio
2010
Esercizio
2009
Imposte sul reddito (pagate)/incassate
(1.392)
(2.301)
Interessi pagati
(3.079)
(3.250)
1.176
1.025
3
4
Esercizio
2010
Esercizio
2009
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento
5.504
5.396
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento
(101)
(190)
81
20
(milioni di euro)
Interessi incassati
Dividendi incassati
Analisi della cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette
(milioni di euro)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio dell'esercizio:
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
-
-
5.484
5.226
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento
5.526
5.504
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento
(244)
(101)
-
81
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine dell'esercizio:
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Rendiconto finanziario consolidato
-
-
5.282
5.484
167
Nota 1 – Forma, contenuto e altre
informazioni di carattere generale
Forma e contenuto
Telecom Italia (la “Capogruppo”) e le sue società controllate formano il “Gruppo Telecom Italia” o il
“Gruppo”.
Telecom Italia è una società per azioni (S.p.A.) organizzata secondo l’ordinamento giuridico della
Repubblica Italiana.
La sede legale della Capogruppo Telecom Italia è in Piazza degli Affari 2, Milano, Italia.
La durata di Telecom Italia S.p.A. è fissata, come previsto dallo Statuto, sino al 31 dicembre 2100.
Il Gruppo Telecom Italia opera principalmente in Europa, nel bacino del Mediterraneo e in Sud America.
Il Gruppo è impegnato principalmente nel settore delle comunicazioni e in particolare nel settore delle
telecomunicazioni fisse e mobili nazionali e internazionali, nel settore televisivo e nel settore dei prodotti
per ufficio.
Il bilancio consolidato per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010 è stato redatto nel rispetto degli
International Financial Reporting Standards emessi dall’International Accounting Standards Board e
omologati dall’Unione Europea (definiti come “IFRS”), nonché delle disposizioni legislative e
regolamentari vigenti in Italia (in particolare: i provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del
Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005).
Si precisa, inoltre, che nel 2010 il Gruppo ha applicato principi contabili coerenti con quelli dell’esercizio
precedente e non ha adottato alcun IFRS in via anticipata.
Il bilancio consolidato è stato redatto secondo il principio generale del costo, ad eccezione delle attività
finanziarie disponibili per la vendita, delle attività finanziarie possedute per la negoziazione e degli
strumenti finanziari derivati che sono stati valutati al fair value. I valori contabili delle attività e delle
passività oggetto di copertura sono rettificati per riflettere le variazioni di fair value relative ai rischi
coperti (fair value hedge).
In ottemperanza allo IAS 1 (Presentazione del bilancio) le informazioni comparative di bilancio si
riferiscono, salvo diversa indicazione, all’esercizio precedente.
A partire dall’esercizio 2010 a seguito di una review dettagliata delle imposte indirette pagate dal
Gruppo nelle varie giurisdizioni fiscali, si è proceduto a riclassificare alcune imposte pagate in Brasile
dalla voce “Altri costi operativi” a riduzione delle voci “Ricavi” e “Altri proventi”. In particolare, dette
riclassifiche peraltro non significative, effettuate anche in relazione all’adozione da parte delle società
del gruppo Tim Brasil dei principi contabili IFRS, consentono al Gruppo Telecom Italia di allineare la
propria rappresentazione contabile a quella dei principali operatori di telecomunicazioni, assicurando
così una migliore comparabilità e intelleggibilità delle informazioni economico-finanziarie.
Gli importi oggetto di riclassifica sono i seguenti:
(milioni di euro)
Imposte sui ricavi ed altri proventi delle società in Brasile (PIS e COFINS)
Esercizio
2010
Esercizio
2009
(334)
(271)
Il bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia è presentato in euro (arrotondato al milione, salvo
diversa indicazione).
La pubblicazione del bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia, per l'esercizio chiuso al 31
dicembre 2010 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 24 febbraio 2011.
Schemi di bilancio
Gli schemi di bilancio adottati sono coerenti con quelli previsti dallo IAS 1; in particolare:
• la Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata è stata predisposta classificando le attività e le
passività secondo il criterio “corrente/non corrente”;
• il Conto economico separato consolidato è stato predisposto classificando i costi operativi per
natura, in quanto tale forma di esposizione è ritenuta più idonea a rappresentare lo specifico
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 1 – Forma, contenuto e altre informazioni di carattere generale
168
business del Gruppo, risulta conforme alle modalità di reporting interno ed è in linea con il
settore industriale di riferimento;
• il Conto economico complessivo consolidato comprende, oltre all’utile dell’esercizio, come da
Conto economico separato consolidato, le altre variazioni dei movimenti di Patrimonio Netto
diverse dalle transazioni con gli Azionisti;
• il Rendiconto finanziario consolidato è stato predisposto esponendo i flussi finanziari derivanti
dalle attività operative secondo il “metodo indiretto”, come consentito dallo IAS 7 (Rendiconto
finanziario).
Inoltre, come richiesto dalla delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, nel contesto del conto
economico separato consolidato, i proventi e gli oneri derivanti da operazioni non ricorrenti sono stati
identificati specificatamente ed i relativi effetti sui principali livelli intermedi di risultato sono stati
evidenziati separatamente. Gli eventi e le operazioni non ricorrenti sono identificati prevalentemente in
base alla natura delle operazioni. In particolare tra gli oneri/proventi non ricorrenti vengono incluse le
fattispecie che per loro natura non si verificano continuativamente nella normale attività operativa (ad
esempio: proventi/oneri derivanti dalla acquisizione/cessione di immobili, di rami d’azienda e di
partecipazioni incluse tra le attività non correnti; oneri/proventi derivanti da processi di riorganizzazione
aziendale; oneri/proventi derivanti da sanzioni comminate dagli Enti regolatori).
Sempre in relazione alla citata delibera Consob, nei prospetti della situazione patrimoniale-finanziaria,
del conto economico separato e del rendiconto finanziario consolidati gli ammontari delle posizioni o
transazioni con parti correlate sono stati evidenziati separatamente.
Informativa per settore operativo
Un settore operativo è una componente di una entità:
a) che intraprende attività imprenditoriali generatrici di ricavi e di costi (compresi i ricavi e i costi
riguardanti operazioni con altre componenti della medesima entità);
b) i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo
dell’entità ai fini dell’adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della
valutazione dei risultati; e
c) per la quale sono disponibili informazioni economico-patrimoniali separate.
In particolare, i settori operativi del Gruppo Telecom Italia sono stati organizzati, per quanto riguarda il
business delle Telecomunicazioni tenendo conto della relativa localizzazione geografica (Domestic,
Brasile e Argentina), mentre gli altri settori sono stati individuati sulla base degli specifici business.
Il termine “settore operativo” è da intendersi come sinonimo di “Business Unit”.
I settori operativi del Gruppo Telecom Italia sono i seguenti:
• Domestic: comprende le attività in Italia relative ai servizi di fonia e dati su rete fissa e mobile
per clienti finali (retail) ed altri operatori (wholesale), nonché le relative attività di supporto;
• Brasile: comprende le attività di Telecomunicazioni su rete mobile e fissa in Brasile;
• Argentina: comprende le attività di Telecomunicazioni su rete mobile e fissa in Argentina, nonché
le attività di Telecomunicazioni su rete mobile in Paraguay;
• Media: comprende attività e gestione di reti televisive;
• Olivetti: comprende le attività di realizzazione di sistemi digitali per la stampa e di prodotti per
ufficio;
• Altre attività: comprendono le imprese finanziarie e le altre società minori non strettamente
legate al “core business” del Gruppo Telecom Italia.
A partire dal quarto trimestre 2010 ed a seguito dell'acquisizione del controllo, da parte del Gruppo
Telecom Italia, in Sofora Telecomunicaciones S.A. - holding di controllo di Nortel Inversora e di Telecom
Argentina -, nell’informativa per settori viene inclusa anche la Business Unit Argentina.
Inoltre, a partire dall’1.1.2010 le società Shared Service Center e HR Services, precedentemente
consolidate nelle Altre attività, sono entrate a far parte del perimetro della Business Unit Domestic. Per
omogeneità di confronto, l’informativa per settore operativo dei periodi posti a confronto è stata
coerentemente rielaborata.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 1 – Forma, contenuto e altre informazioni di carattere generale
169
Area di consolidamento
Le variazioni nell’area di consolidamento al 31 dicembre 2010 rispetto al 31 dicembre 2009
(escludendo le Discontinued operations - per le quali si fa rimando alla Nota “Attività cessate/Attività
non correnti destinate ad essere cedute”) sono così analizzabili:
Società entrate nel perimetro di consolidamento:
Società
Business Unit di
riferimento
Mese
dicembre 2010
Telecom Italia Finance Ireland Ltd
nuova costituzione
Altre Attività
Flagship Store Bolzano 1 S.r.l.
nuova costituzione
Domestic
dicembre 2010
Flagship Store Torino 1 S.r.l.
nuova costituzione
Domestic
novembre 2010
Flagship Store Bologna 1 S.r.l.
nuova costituzione
Domestic
ottobre 2010
Sofora Telecomunicaciones S.A. e relative società controllate: acquisizione
quota di controllo
– Nortel Inversora S.A.
- Telecom Argentina S.A.
- Micro Sistemas S.A.
- Nucleo S.A.
- Telecom Argentina USA Inc.
- Telecom Personal S.A.
- Springville S.A.
Argentina
ottobre 2010
Flagship Store Milano 2 S.r.l.
nuova costituzione
Domestic
settembre 2010
Flagship Store Modena 1 S.r.l.
nuova costituzione
Domestic
settembre 2010
Flagship Store Roma 2 S.r.l.
nuova costituzione
Domestic
settembre 2010
Flagship Store Taranto 1 S.r.l.
nuova costituzione
Domestic
settembre 2010
Flagship Store Vicenza 1 S.r.l.
nuova costituzione
Domestic
settembre 2010
Flagship Store Catania 1 S.r.l.
nuova costituzione
Domestic
luglio 2010
TLC Commercial Services S.r.l.
nuova costituzione
Domestic
maggio 2010
Flagship Store Roma 1 S.r.l.
nuova costituzione
Domestic
maggio 2010
Flagship Store Milano 1 S.r.l.
nuova costituzione
Domestic
maggio 2010
Business Unit di
riferimento
Mese
Società uscite dal perimetro di consolidamento:
Società
Brasilco S.r.l. (in liquidazione)
liquidata
Altre Attività
dicembre 2010
Netesi S.p.A. (in liquidazione)
liquidata
Altre Attività
aprile 2010
Olivetti International B.V. (in liquidazione)
liquidata
Olivetti
gennaio 2010
Elettra TLC S.p.A.
ceduta
Domestic
settembre 2010
BBNed N.V.
– BBeyond B.V.
– InterNLnet B.V.
ceduta
Altre Attività
ottobre 2010
Business Unit di
riferimento
Mese
Società oggetto di fusione:
Società
Mediterranean Nautilus Ltd
Fusa in Telecom
Italia Sparkle
Luxembourg S.A.
Domestic
dicembre 2010
Latin American Nautilus Service Inc.
Fusa in Latin
American Nautilus
USA Inc.
Domestic
marzo 2010
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 1 – Forma, contenuto e altre informazioni di carattere generale
170
Al 31 dicembre 2010 e al 31 dicembre 2009 il numero delle imprese controllate, delle imprese
collegate e di quelle a controllo congiunto del Gruppo Telecom Italia, è così ripartito:
31.12.2010
Imprese:
controllate consolidate con il metodo integrale
a controllo congiunto valutate con il metodo del patrimonio netto
collegate valutate con il metodo del patrimonio netto
Totale imprese
Italia
Estero
Totale
40
68
108
1
-
1
15
2
17
56
70
126
31.12.2009
Imprese:
controllate consolidate con il metodo integrale(*)
a controllo congiunto valutate con il metodo del patrimonio netto
collegate valutate con il metodo del patrimonio netto
Totale imprese
Italia
Estero
Totale
30
67
97
1
1
2
17
3
20
48
71
119
(*) Comprensivo delle imprese controllate incluse nelle Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute.
Per ulteriori dettagli si fa rimando alla Nota “Le imprese del Gruppo Telecom Italia”.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 1 – Forma, contenuto e altre informazioni di carattere generale
171
Nota 2 – Principi contabili
Continuità aziendale
Il bilancio consolidato dell’esercizio 2010 è stato redatto nel presupposto della continuazione
dell’attività aziendale in quanto vi è la ragionevole aspettativa che Telecom Italia continuerà la sua
attività operativa in un futuro prevedibile (e comunque con un orizzonte temporale superiore ai 12
mesi).
In particolare, sono stati presi in considerazione i seguenti fattori che il Management ritiene, allo stato
attuale, non siano tali da generare dubbi sulla prospettiva della continuità aziendale per il Gruppo:
• i principali rischi e incertezze a cui il Gruppo e le varie attività del Gruppo Telecom Italia sono
esposti e per i quali si fa rimando all’apposita Sezione denominata “Principali rischi ed
incertezze” inclusa nell’ambito del capitolo della Relazione sulla Gestione “Evoluzione
prevedibile della gestione per l’esercizio 2011”;
• il mix considerato ottimale tra capitale di rischio e capitale di debito nonché la politica di
remunerazione del capitale di rischio, descritti nel paragrafo dedicato alla “Informativa sul
capitale” nell’ambito della Nota “Patrimonio netto”;
• la politica di gestione dei rischi finanziari (rischio di mercato, rischio di credito e rischio di
liquidità), descritti nella Nota “Gestione dei rischi finanziari”.
Principi di consolidamento
Nel bilancio consolidato sono inclusi i bilanci di tutte le imprese controllate a partire dalla data in cui se
ne assume il controllo e fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere.
I bilanci di tutte le società controllate hanno data di chiusura coincidente con quella della Capogruppo
Telecom Italia.
Il controllo esiste quando la Capogruppo Telecom Italia S.p.A. detiene, direttamente o indirettamente, la
maggioranza dei diritti di voto oppure ha il potere, direttamente o indirettamente, di determinare, anche
tramite accordi contrattuali, le politiche finanziarie ed operative di un’impresa al fine di ottenere benefici
dalle sue attività.
Nella preparazione del bilancio consolidato vengono assunte linea per linea le attività, le passività,
nonché i costi e i ricavi delle imprese consolidate nel loro ammontare complessivo, attribuendo alle
partecipazioni di minoranza in apposite voci della situazione patrimoniale-finanziaria, del conto
economico separato e del conto economico complessivo la quota del patrimonio netto e del risultato
dell’esercizio di loro spettanza.
Ai sensi dello IAS 27, la perdita complessiva (comprensiva dell’utile/perdita dell’esercizio) è attribuita ai
soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche quando il patrimonio netto attribuibile
alle partecipazioni di minoranza presenta un saldo negativo.
Nella preparazione del bilancio consolidato sono eliminati tutti i saldi patrimoniali, economici e finanziari
tra le imprese del Gruppo, così come gli utili e le perdite non realizzati su operazioni infragruppo.
Il valore contabile della partecipazione in ciascuna delle controllate è eliminato a fronte della
corrispondente quota di patrimonio netto di ciascuna delle controllate comprensiva degli eventuali
adeguamenti al fair value alla data di acquisizione del controllo. In tale data, l’avviamento (o “goodwill”),
determinato come illustrato nel prosieguo, viene iscritto tra le attività immateriali, mentre l’eventuale
“utile derivante da un acquisto a prezzi favorevoli (o avviamento negativo)” è iscritto nel conto
economico separato.
Tutte le attività e le passività di imprese estere in moneta diversa dall’Euro che rientrano nell’area di
consolidamento sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del
bilancio (metodo dei cambi correnti), mentre i relativi ricavi e costi sono convertiti ai tassi di cambio
medi dell’esercizio. Le differenze cambio di conversione risultanti dall’applicazione di questo metodo
sono classificate come voce di patrimonio netto fino alla cessione della partecipazione. Nella
preparazione del rendiconto finanziario consolidato i flussi di cassa di imprese estere consolidate
espressi in valuta diversa dall’Euro vengono convertiti utilizzando i tassi di cambio medi dell’esercizio.
L’avviamento e gli adeguamenti al fair value generati in sede di attribuzione del costo di acquisto di
un’impresa estera sono rilevati nella relativa valuta e sono convertiti utilizzando il tasso di cambio di fine
esercizio.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 2 – Principi contabili
172
Le partecipazioni in imprese collegate nonché quelle a controllo congiunto sono incluse nel bilancio
consolidato con il metodo del patrimonio netto, come previsto, rispettivamente, dallo IAS 28
(Partecipazioni in imprese collegate) e dallo IAS 31 (Partecipazioni in Joint Venture). Le imprese
collegate sono quelle nelle quali il Gruppo detiene almeno il 20% dei diritti di voto ovvero esercita
un’influenza notevole, ma non il controllo o il controllo congiunto, sulle politiche finanziarie ed operative.
In particolare, in applicazione del metodo del patrimonio netto la partecipazione è inizialmente rilevata
al costo e successivamente all’acquisizione rettificata in conseguenza delle variazioni nella quota di
pertinenza della partecipante nel patrimonio netto della partecipata. L’utile o la perdita della
partecipante riflette la relativa quota di pertinenza nell’utile (perdita) d’esercizio della partecipata.
Il bilancio consolidato include la quota di pertinenza del Gruppo nei risultati delle imprese collegate
nonché di quelle a controllo congiunto a partire dalla data in cui inizia l’influenza significativa o il
controllo congiunto e fino al momento in cui tale situazione cessa di esistere. Qualora l’eventuale quota
di pertinenza del Gruppo nelle perdite della collegata o dell’impresa a controllo congiunto ecceda il
valore contabile della partecipazione, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota
delle ulteriori perdite viene rilevata solo se il Gruppo ha contratto obbligazioni legali o implicite oppure
ha effettuato dei pagamenti per conto della società partecipata.
Gli utili e le perdite derivanti da operazioni con imprese collegate o a controllo congiunto sono eliminati
in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo in quelle imprese.
Ai sensi dello IAS 27, a partire dall’esercizio 2009 le variazioni nell'interessenza partecipativa della
controllante in una controllata che non comportano, in caso di cessione, la perdita del controllo sono
contabilizzate come operazioni sul patrimonio netto. In tali circostanze, i valori contabili delle
partecipazioni di maggioranza e di minoranza sono rettificati per riflettere le variazioni nelle loro relative
interessenze nella controllata. Qualsiasi differenza tra il valore di cui vengono rettificate le partecipazioni
di minoranza e il fair value del corrispettivo pagato o ricevuto è rilevata direttamente nel patrimonio
netto ed attribuita ai soci della controllante.
Attività immateriali
Avviamento
Ai sensi dell’IFRS 3 (Aggregazioni aziendali), l’avviamento viene rilevato in bilancio consolidato alla data
di acquisizione del controllo di un business ed è determinato come eccedenza di (a) rispetto a (b), nel
seguente modo:
a) la sommatoria di:
– corrispettivo pagato (misurato secondo l’IFRS 3 che in genere viene determinato sulla base
del fair value alla data di acquisizione);
– l’importo di qualsiasi partecipazione di minoranza nell’acquisita valutato in proporzione alla
quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell’acquisita
espresse al relativo fair value;
– nel caso di un’aggregazione aziendale realizzata in più fasi, il fair value alla data di
acquisizione del controllo della partecipazione già posseduta nell’impresa acquisita;
b) il fair value delle attività identificabili acquisite al netto delle passività identificabili assunte,
misurate alla data di acquisizione del controllo.
L’IFRS 3 prevede, tra l’altro:
• l’imputazione a conto economico separato dei costi accessori connessi all’operazione di
aggregazione aziendale;
• nel caso di un’aggregazione aziendale realizzata in più fasi, l'acquirente deve rimisurare il valore
della partecipazione che deteneva in precedenza nell'acquisita al fair value alla data di
acquisizione del controllo rilevando la differenza nel conto economico separato.
L’avviamento è classificato come attività immateriale a vita utile indefinita.
L’avviamento inizialmente rilevato, è successivamente ridotto solo per le riduzioni di valore cumulate
(per maggiori dettagli si veda nel seguito la sezione Riduzione di valore delle attività immateriali e
materiali – Avviamento). In caso di cessione del controllo di un’impresa precedentemente acquisita,
nella determinazione della plusvalenza o della minusvalenza da cessione si tiene conto del
corrispondente valore dell’avviamento.
In sede di prima adozione degli IFRS, il Gruppo ha scelto di non applicare l’IFRS 3 (Aggregazioni
aziendali) in modo retroattivo alle acquisizioni di imprese avvenute antecedentemente il 1° gennaio
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 2 – Principi contabili
173
2004; di conseguenza, l’avviamento generato su acquisizioni antecedenti la data di transizione agli IFRS
è stato mantenuto al precedente valore determinato secondo i principi contabili italiani, previa verifica
della sua recuperabilità.
Costi di sviluppo
I costi sostenuti internamente per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi costituiscono, a seconda dei
casi, attività immateriali (principalmente costi per software) o attività materiali generate internamente e
sono iscritti all’attivo solo se tutte le seguenti condizioni sono rispettate: i) il costo attribuibile all’attività
di sviluppo è attendibilmente determinabile, ii) vi è l’intenzione, la disponibilità di risorse finanziarie e la
capacità tecnica a rendere l’attività disponibile all’uso o alla vendita, iii) è dimostrabile che l’attività è in
grado di produrre benefici economici futuri.
I costi di sviluppo capitalizzati comprendono le sole spese sostenute che possono essere attribuite
direttamente al processo di sviluppo di nuovi prodotti e servizi.
I costi di sviluppo capitalizzati sono ammortizzati sistematicamente lungo la vita stimata del relativo
prodotto/servizio in modo da riflettere le modalità con cui ci si attende che i benefici economici futuri
derivanti dall’attività siano consumati dall’entità.
Altre attività immateriali a vita utile definita
Le altre attività immateriali a vita utile definita acquistate o prodotte internamente sono iscritte
all’attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 (Attività immateriali), quando è probabile che l’uso
dell’attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell’attività può essere determinato in
modo attendibile.
Tali attività sono rilevate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate in quote costanti lungo la
loro stimata vita utile; le aliquote di ammortamento sono riviste su base annuale e sono modificate se
l’attuale vita utile stimata differisce da quella stimata in precedenza. Gli effetti di tali variazioni sono
riconosciuti a conto economico separato su base prospettica.
Per una piccola parte delle offerte di pacchetti di beni e servizi principalmente nel business della
telefonia mobile, il Gruppo capitalizza i costi direttamente attribuibili all’acquisizione della clientela
(rappresentati dalle provvigioni alla rete di vendita e dai sussidi all’acquisto dei terminali) quando sono
rispettate tutte le seguenti condizioni:
• i costi capitalizzati sono determinati in maniera attendibile;
• esiste un contratto che vincola il cliente per un determinato periodo;
• è probabile che l’ammontare dei costi capitalizzati venga recuperato attraverso i ricavi generati
dai servizi previsti contrattualmente, ovvero, in caso di recesso anticipato da parte del cliente,
attraverso l’incasso del corrispettivo addebitato.
I costi capitalizzati per l’acquisizione della clientela sono ammortizzati lungo la durata minima prevista
dal contratto sottostante (12 o 24 mesi).
In tutti gli altri casi i costi per l’acquisizione della clientela vengono spesati quando sono sostenuti.
Attività materiali
Immobili, impianti e macchinari di proprietà
Gli immobili, impianti e macchinari di proprietà sono iscritti al costo di acquisto o di produzione. I costi
sostenuti successivamente all’acquisto sono capitalizzati solo se determinano un incremento dei
benefici economici futuri insiti nel bene a cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono rilevati nel conto
economico separato quando sostenuti.
Il costo dei cespiti include anche i costi previsti per lo smantellamento del cespite ed il ripristino del sito
laddove sia presente un’obbligazione legale o implicita. La corrispondente passività è rilevata, nel
momento in cui sorge l’obbligo, in un fondo iscritto tra le passività nell’ambito dei fondi per rischi e
oneri, al valore attuale; l’imputazione a conto economico separato dell’onere capitalizzato avviene lungo
la vita utile delle relative attività materiali attraverso il processo di ammortamento delle stesse.
La rideterminazione delle stime relative ai costi di smantellamento, ai tassi di attualizzazione e alle date
in cui si prevede di sostenere tali costi è effettuata annualmente, ad ogni chiusura di bilancio. Le
variazioni della citata passività devono essere rilevate ad incremento o a riduzione del costo della
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 2 – Principi contabili
174
relativa attività; l’importo dedotto dal costo dell’attività non deve eccedere il valore contabile della
stessa. L’eventuale eccedenza è rilevata immediatamente nel conto economico separato.
L’ammortamento è calcolato in base ad un criterio a quote costanti sulla vita utile stimata delle attività.
Le aliquote di ammortamento sono riviste su base annuale e sono modificate se l’attuale vita utile
stimata differisce da quella stimata in precedenza. Gli effetti di tali variazioni sono riconosciuti a conto
economico separato su base prospettica.
I terreni, inclusi quelli pertinenziali ai fabbricati, non vengono ammortizzati.
Beni in locazione finanziaria
Le attività possedute mediante contratti di locazione finanziaria, attraverso i quali sono sostanzialmente
trasferiti al Gruppo tutti i rischi e i benefici legati alla proprietà del bene, sono inizialmente iscritte al fair
value o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, inclusa l’eventuale
somma da pagare per l’esercizio dell’opzione di acquisto. La corrispondente passività verso il locatore è
rappresentata in bilancio tra le passività finanziarie.
I canoni di leasing sono scomposti nella componente interessi (rilevata a conto economico separato) e
capitale (contabilizzata a riduzione della passività). Tale ripartizione viene determinata in modo tale da
conseguire un tasso di interesse costante sul saldo residuo della passività.
Inoltre, per le operazioni di cessione e retrolocazione di beni sulla base di contratti di locazione
finanziaria le plusvalenze realizzate vengono differite lungo la durata dei contratti.
Il criterio di ammortamento usato per i beni ammortizzabili in locazione finanziaria deve essere coerente
con quello adottato per i beni ammortizzabili di proprietà. Se invece non esiste una ragionevole certezza
circa l’acquisizione della proprietà del bene al termine del leasing, i beni in locazione finanziaria sono
ammortizzati su un periodo pari al minore fra la durata del contratto di locazione e la vita utile del bene
stesso.
Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici legati alla
proprietà dei beni sono classificate come leasing operativi. I canoni riferiti a leasing operativi sono
rilevati a conto economico separato in quote costanti negli esercizi di durata del contratto di leasing.
Riduzione di valore delle attività immateriali e materiali
Avviamento
L’avviamento è sottoposto a verifica della recuperabilità del valore (c.d. impairment test) annualmente o
più frequentemente, se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità che abbia subito
una riduzione di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 (Riduzione di valore delle attività); il valore
originario non viene comunque ripristinato qualora vengano meno le ragioni che hanno determinato la
riduzione di valore.
La verifica viene svolta, di norma, alla fine di ogni esercizio, e, pertanto, la data di riferimento per tale
verifica è costituita dalla data di chiusura del bilancio. L’avviamento acquisito ed allocato nel corso
dell’esercizio è sottoposto a verifica della recuperabilità del valore alla fine dell’esercizio in cui
l’acquisizione e l’allocazione sono avvenute.
Al fine della verifica della sua recuperabilità, l’avviamento è allocato, alla data di acquisizione, ad ogni
unità o gruppo di unità generatrici di flussi di cassa che beneficiano dell’acquisizione.
Se il valore contabile dell’unità generatrice di flussi di cassa (o del gruppo di unità) eccede il rispettivo
valore recuperabile, si rileva a conto economico separato una perdita per riduzione di valore. La perdita
per riduzione di valore è imputata dapprima a riduzione del valore contabile dell’avviamento allocato
all’unità (o al gruppo di unità) e solo successivamente alle altre attività dell’unità in proporzione al loro
valore contabile fino all’ammontare del valore recuperabile delle attività a vita utile definita. Il valore
recuperabile di un’unità generatrice di flussi di cassa (o di un gruppo di unità) cui è allocato l’avviamento
è il maggiore fra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il valore d’uso della stessa unità.
Il valore d’uso di un’attività è costituito dal valore attuale dei flussi di cassa attesi calcolato applicando
un tasso di attualizzazione che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro
e dei rischi specifici dell’attività. I flussi di cassa futuri si riferiscono a quelli previsti su un orizzonte
temporale esplicito di tre anni, nonché a quelli estrapolati dall’ultimo anno dell’orizzonte temporale
esplicito per la stima del valore terminale. Il tasso di crescita a lungo termine utilizzato al fine della stima
del valore terminale dell’unità (o del gruppo di unità) viene assunto in misura non eccedente il tasso
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 2 – Principi contabili
175
medio di crescita a lungo termine del settore, del Paese o del mercato nel quale l’unità (o il gruppo di
unità) opera.
Il valore d’uso di unità generatrici di flussi di cassa in valuta estera è stimato nella valuta locale
attualizzando tali flussi sulla base di un tasso appropriato per quella valuta. Il valore attuale così
ottenuto è tradotto in Euro sulla base del cambio a pronti alla data di riferimento della verifica della
riduzione di valore (per le società del Gruppo alla data di chiusura del bilancio).
I flussi di cassa futuri sono stimati facendo riferimento alle condizioni correnti dell’unità generatrice di
flussi di cassa (o del gruppo di unità) e, pertanto, non si considerano né i benefici derivanti da
ristrutturazioni future per le quali l’entità non è ancora impegnata, né gli investimenti futuri di
miglioramento o di ottimizzazione dell’unità.
Ai fini della verifica della riduzione di valore, il valore contabile di un’unità generatrice di flussi di cassa
viene determinato coerentemente con il criterio con cui è determinato il valore recuperabile dell’unità
generatrice di flussi di cassa, escludendo i c.d. surplus assets (ossia le attività finanziarie, le attività per
imposte anticipate e le attività non correnti nette destinate ad essere cedute) e includendo la quota di
avviamento attribuibile agli azionisti di minoranza.
Dopo aver effettuato la verifica per riduzione di valore dell’unità generatrice di flussi di cassa (o del
gruppo di unità) cui è allocato l’avviamento si effettua un secondo livello di verifica della riduzione di
valore comprendendo anche quelle attività centralizzate con funzioni ausiliarie (corporate assets) che
non generano flussi positivi di risultato e che non possono essere allocate secondo un criterio
ragionevole e coerente alle singole unità. A questo secondo livello il valore recuperabile di tutte le unità
(o gruppi di unità) viene confrontato con il valore contabile di tutte le unità (o gruppi di unità),
comprendendo anche quelle unità alle quali non è stato allocato alcun avviamento e le attività
centralizzate.
Attività (immateriali e materiali) a vita utile definita
Ad ogni data di riferimento del bilancio (annuale e infrannuale), il Gruppo verifica se esistono indicazioni
che le attività sia materiali che immateriali a vita utile definita possano aver subito una riduzione di
valore. A tal fine si considerano sia fonti interne che esterne di informazione. Relativamente alle prime
(fonti interne) si considera: l’obsolescenza o il deterioramento fisico dell’attività, eventuali cambiamenti
significativi nell’uso dell’attività e l’andamento economico dell’attività rispetto a quanto previsto.
Relativamente alle fonti esterne, invece, si considera: l’andamento dei prezzi di mercato delle attività,
eventuali discontinuità tecnologiche, di mercato o normative, l’andamento dei tassi di interesse di
mercato e del costo del capitale utilizzato per valutare gli investimenti ed infine se il valore contabile
delle attività nette del Gruppo dovesse risultare superiore alla capitalizzazione di borsa.
Se esistono indicazioni che le attività sia materiali che immateriali a vita utile definita abbiano subito
una riduzione di valore, il valore di carico delle attività è ridotto al relativo valore recuperabile. Il valore
recuperabile di un’attività è definito come il maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, ed il
suo valore d’uso. Il valore d’uso di un’attività è costituito dal valore attuale dei flussi di cassa attesi
calcolato applicando un tasso di attualizzazione che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore
temporale del denaro e dei rischi specifici dell’attività. Quando non è possibile stimare il valore
recuperabile di una singola attività, il Gruppo stima il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi
di cassa cui l’attività appartiene.
La riduzione di valore è iscritta a conto economico separato.
Quando successivamente vengono meno i motivi che hanno determinato una riduzione di valore, il
valore contabile dell’attività o dell’unità generatrice di flussi di cassa è incrementato sino alla nuova
stima del valore recuperabile che, comunque, non può eccedere il valore che si sarebbe determinato se
non fosse stata rilevata alcuna riduzione di valore. Il ripristino di valore è iscritto a conto economico
separato.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 2 – Principi contabili
176
Strumenti finanziari
Altre partecipazioni
Le altre partecipazioni (diverse da quelle in controllate, collegate e a controllo congiunto) sono incluse
fra le attività non correnti ovvero fra quelle correnti se sono destinate a permanere nel patrimonio del
Gruppo per un periodo, rispettivamente, superiore ovvero non superiore a 12 mesi.
Al momento dell’acquisto esse vengono classificate nelle seguenti categorie:
• tra le “attività finanziarie disponibili per la vendita”, nell’ambito delle attività non correnti, ovvero
di quelle correnti;
• tra le “attività al fair value attraverso il conto economico”, nell’ambito delle attività correnti se
possedute per la negoziazione.
Le altre partecipazioni classificate fra le “attività finanziarie disponibili per la vendita” sono valutate al
fair value; le variazioni di valore di dette partecipazioni sono iscritte in una riserva di patrimonio netto
(Riserva per adeguamento al fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita) che sarà
riversata al conto economico separato al momento della cessione ovvero in presenza di una riduzione di
valore ritenuta definitiva.
Le altre partecipazioni non quotate classificate fra le “attività finanziarie disponibili per la vendita” per le
quali il fair value non è determinabile in maniera attendibile sono valutate al costo rettificato per le
riduzioni di valore da iscrivere a conto economico separato, secondo quanto disposto dallo IAS 39.
Le riduzioni di valore delle altre partecipazioni classificate fra le “attività finanziarie disponibili per la
vendita” non possono essere successivamente stornate.
Le variazioni di valore delle altre partecipazioni classificate fra le “attività finanziarie al fair value
attraverso il conto economico” sono iscritte direttamente a conto economico separato.
Titoli diversi dalle partecipazioni
I titoli diversi dalle partecipazioni inclusi fra le attività non correnti si riferiscono a quelli detenuti con
l’intento di mantenerli in portafoglio sino alla scadenza; sono contabilizzati sulla base della “data di
negoziazione” e, al momento della prima iscrizione in bilancio, sono valutati al costo di acquisizione,
inclusivo dei costi accessori alla transazione; successivamente, sono valutati al costo ammortizzato.
Il costo ammortizzato rappresenta il valore iniziale dello strumento finanziario, al netto dei rimborsi in
linea capitale già ottenuti, rettificato (in aumento o in diminuzione) in base all’ammortamento
(utilizzando il metodo dell’interesse effettivo) di eventuali differenze fra il valore iniziale e il valore alla
scadenza e dedotte, ove del caso, le svalutazioni per riduzioni di valore e per presunte perdite di
inesigibilità.
I titoli diversi dalle partecipazioni inclusi fra le attività correnti sono costituiti da quelli che, per scelta
degli amministratori, sono destinati a permanere nel patrimonio del Gruppo per un periodo non
superiore a 12 mesi, e vengono classificati nelle seguenti categorie:
• detenuti in portafoglio sino alla scadenza (originariamente superiore a 3 mesi ma inferiore a 12
mesi, oppure, pur avendo una scadenza originaria superiore a 12 mesi, sono stati acquistati in
un periodo superiore a 3 mesi ma inferiore a 12 mesi rispetto alla loro scadenza) e valutati al
costo ammortizzato;
• posseduti per la negoziazione e valutati al fair value attraverso il conto economico;
• disponibili per la vendita e valutati al fair value con contropartita una riserva di patrimonio netto.
Le variazioni di valore delle attività finanziarie disponibili per la vendita sono iscritte in una riserva di
patrimonio netto (Riserva per adeguamento al fair value delle attività finanziarie disponibili per la
vendita) che sarà riversata a conto economico separato al momento della cessione ovvero in presenza
di una riduzione di valore ritenuta definitiva.
Le riduzioni di valore dei titoli diversi dalle partecipazioni detenuti in portafoglio fino alla scadenza o
classificati fra le “attività finanziarie disponibili per la vendita” devono essere stornate quando vengono
meno le condizioni che le hanno determinate.
Crediti e finanziamenti
I crediti generati dall’impresa e i finanziamenti inclusi sia fra le attività non correnti che fra quelle
correnti sono inizialmente iscritti al fair value e successivamente valutati al costo ammortizzato.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 2 – Principi contabili
177
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
La Cassa e le altre disponibilità liquide equivalenti sono iscritte, a seconda della loro natura, al valore
nominale ovvero al costo ammortizzato.
Le altre disponibilità liquide equivalenti rappresentano impieghi finanziari a breve termine e ad alta
liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa noti e soggetti ad un irrilevante rischio di
variazione del loro valore, la cui scadenza originaria ovvero al momento dell’acquisto non è superiore a
3 mesi.
Riduzione di valore di attività finanziarie
Ad ogni data di riferimento del bilancio (annuale e infrannuale), vengono effettuate valutazioni al fine di
verificare se esista evidenza oggettiva che un’attività finanziaria o che un gruppo di attività possa aver
subito una riduzione di valore. Se esistono evidenze oggettive in tal senso, la riduzione di valore va
iscritta a conto economico separato per le attività finanziarie valutate al costo o al costo ammortizzato
mentre per le “attività finanziarie disponibili per la vendita” si fa rimando a quanto già illustrato in
precedenza.
Passività finanziarie
Le passività finanziarie includono i debiti finanziari, comprensivi dei debiti per anticipazioni su cessione
di crediti, nonché altre passività finanziarie, ivi inclusi gli strumenti finanziari derivati e le passività a
fronte delle attività iscritte nell’ambito dei contratti di locazione finanziaria.
Ai sensi dello IAS 39, esse comprendono anche i debiti commerciali e quelli di natura varia.
Le passività finanziarie, diverse dagli strumenti finanziari derivati, sono inizialmente iscritte al fair value;
successivamente vengono valutate al costo ammortizzato e cioè al valore iniziale, al netto dei rimborsi in
linea capitale già effettuati, rettificato (in aumento o in diminuzione) in base all’ammortamento
(utilizzando il metodo dell’interesse effettivo) di eventuali differenze fra il valore iniziale e il valore alla
scadenza.
Gli strumenti finanziari composti rappresentati da obbligazioni convertibili in azioni dell’emittente sono
contabilizzati separando la componente di debito da quella dell’opzione: la componente di debito è
iscritta in bilancio fra le passività finanziarie applicando il metodo del costo ammortizzato mentre il
valore dell’opzione, calcolato quale differenza tra il valore della componente di debito e l’importo
incassato a seguito dell’emissione dello strumento finanziario, è iscritto in una specifica riserva di
patrimonio netto (Altri strumenti rappresentativi di patrimonio netto).
Le passività finanziarie coperte da strumenti finanziari derivati volti a fronteggiare il rischio di variazione
di valore della passività (derivati in fair value hedge), sono valutate al fair value, secondo le modalità
stabilite dallo IAS 39 per l’hedge accounting: gli utili e le perdite derivanti dai successivi adeguamenti al
fair value, limitatamente alla componente coperta, sono rilevati a conto economico separato e sono
controbilanciati dalla porzione efficace della perdita o dell’utile derivante dalle corrispondenti valutazioni
al fair value dello strumento di copertura.
Le passività finanziarie coperte da strumenti finanziari derivati volti a fronteggiare il rischio di variazione
dei flussi finanziari (derivati in cash flow hedge) rimangono valutate al costo ammortizzato, secondo le
modalità stabilite dallo IAS 39 per l’hedge accounting.
Strumenti finanziari derivati
Gli strumenti finanziari derivati perfezionati dal Gruppo Telecom Italia sono volti a fronteggiare
l’esposizione al rischio di cambio e di tasso di interesse e ad una diversificazione dei parametri di
indebitamento che ne permetta una riduzione del costo e della volatilità entro prefissati limiti gestionali.
Coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, gli strumenti finanziari derivati di copertura sono
contabilizzati secondo le modalità stabilite per l’hedge accounting solo quando:
a) all’inizio della copertura, esistono la designazione formale e la documentazione della relazione di
copertura stessa;
b) si prevede che la copertura sarà altamente efficace;
c) l’efficacia può essere attendibilmente misurata;
d) la copertura stessa è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata.
Tutti gli strumenti finanziari derivati sono valutati al fair value, come stabilito dallo IAS 39.
Quando gli strumenti finanziari derivati hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge
accounting, si applicano i seguenti trattamenti contabili:
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 2 – Principi contabili
178
Fair value hedge – Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura
dell’esposizione alle variazioni del fair value di un’attività o di una passività attribuibili ad un
particolare rischio, l’utile o la perdita derivante dalle successive variazioni del fair value dello
strumento di copertura è rilevato a conto economico separato. L’utile o la perdita derivante
dall’adeguamento al fair value della posta coperta, per la parte attribuibile al rischio coperto,
modifica il valore contabile di tale posta e viene rilevato a conto economico separato.
• Cash flow hedge – Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura
dell’esposizione alla variabilità dei flussi finanziari di un’attività o di una passività iscritta in
bilancio o di un’operazione prevista altamente probabile, la porzione efficace degli utili o delle
perdite derivanti dall’adeguamento al fair value dello strumento derivato è rilevata in una
specifica riserva di patrimonio netto (Riserva per adeguamento al fair value degli strumenti
derivati di copertura). L’utile o la perdita cumulato è stornato dalla riserva di patrimonio netto e
contabilizzato a conto economico separato negli stessi esercizi in cui gli effetti dell’operazione
oggetto di copertura vengono rilevati a conto economico separato. L’utile o la perdita associato a
quella parte della copertura inefficace è iscritto a conto economico separato immediatamente.
Se l’operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora
realizzati contabilizzati nella riserva di patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto
economico separato.
Per gli strumenti derivati per i quali non è stata designata una relazione di copertura, gli utili o le perdite
derivanti dalla loro valutazione al fair value sono iscritti direttamente a conto economico separato.
•
Cessioni di crediti
Il Gruppo Telecom Italia effettua cessioni di crediti ai sensi della legge n. 52/1991 sul factoring. Tali
cessioni nella maggior parte dei casi sono caratterizzate dal trasferimento a terzi sostanzialmente di
tutti i rischi e benefici relativi ai crediti, rispondendo in tal modo ai requisiti dello IAS 39 per lo storno
degli stessi. Appositi contratti di servicing, in virtù dei quali le istituzioni acquirenti hanno conferito
mandato a Telecom Italia S.p.A. di gestire le attività di incasso e gestione dei crediti, lasciano intatta
l’attuale relazione tra la Società e la propria clientela.
Crediti per lavori in corso su commessa
I crediti per lavori in corso su commessa, indipendentemente dalla durata della commessa, sono
valutati in base alla percentuale di completamento e classificati fra le attività correnti.
Eventuali perdite su tali contratti sono rilevate a conto economico separato nella loro interezza nel
momento in cui divengono note.
Rimanenze di magazzino
Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra il costo di acquisto e di produzione e il
presumibile valore di realizzo; il costo viene determinato con il metodo del costo medio ponderato per
singolo movimento. Sono inoltre stanziati dei fondi svalutazione per le rimanenze di magazzino
considerate obsolete o a lenta rotazione, tenuto conto del loro utilizzo futuro atteso e del loro
presumibile valore di realizzo.
Attività non correnti destinate a essere cedute/Attività operative cessate
Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) il cui valore contabile sarà recuperato principalmente
attraverso la vendita anziché con il loro utilizzo continuativo sono classificate come possedute per la
vendita e rappresentate separatamente dalle altre attività e passività della situazione patrimonialefinanziaria. I corrispondenti valori patrimoniali dell’esercizio precedente non sono riclassificati.
Un’attività operativa cessata (Discontinued Operations) rappresenta una parte dell’entità che è stata
dismessa o classificata come posseduta per la vendita, e:
• rappresenta un importante ramo di attività o area geografica di attività;
• è parte di un piano coordinato di dismissione di un importante ramo di attività o area geografica
di attività; o
• è una controllata acquisita esclusivamente allo scopo di essere rivenduta.
I risultati delle attività operative cessate – siano esse dismesse oppure classificate come possedute per
la vendita e in corso di dismissione – sono esposti separatamente nel conto economico separato, al
netto degli effetti fiscali. I corrispondenti valori relativi all’esercizio precedente, ove presenti, sono
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 2 – Principi contabili
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riclassificati ed esposti separatamente nel conto economico separato, al netto degli effetti fiscali, ai fini
comparativi.
Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita, sono
dapprima rilevate in conformità allo specifico IFRS di riferimento applicabile a ciascuna attività e
passività e, successivamente, sono rilevate al minore tra il valore contabile e il relativo fair value, al
netto dei costi di vendita.
Eventuali successive perdite di valore sono rilevate direttamente a rettifica delle attività non correnti (o
gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita con contropartita a Conto economico.
Viene invece rilevato un ripristino di valore per ogni incremento successivo del fair value di un’attività al
netto dei costi di vendita, ma solo fino a concorrenza della perdita per riduzione di valore complessiva
precedentemente rilevata.
Fondi relativi al personale
Fondo per il Trattamento di Fine Rapporto (TFR)
Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR), obbligatorio per le imprese italiane ai sensi dell’art. 2120 del
Codice Civile, ha natura di retribuzione differita ed è correlato alla durata della vita lavorativa dei
dipendenti e alla retribuzione percepita nel periodo di servizio prestato.
In applicazione dello IAS 19 (Benefici per i dipendenti), il TFR così calcolato assume la natura di “Piano a
prestazioni definite” e la relativa obbligazione da iscrivere in bilancio (Fondo TFR) è determinata
mediante un calcolo attuariale. Come consentito dallo IAS 19, Telecom Italia ha scelto di iscrivere a
conto economico separato tutti gli utili e le perdite attuariali via via emersi.
I costi relativi all’incremento del valore attuale dell’obbligazione per il TFR derivanti dall’approssimarsi
del momento di pagamento dei benefici sono inclusi fra i “Costi del personale”.
A partire dal 1° gennaio 2007, la legge italiana ha previsto per il lavoratore la possibilità di scegliere la
destinazione del proprio TFR maturando ai fondi di previdenza complementare oppure all’azienda di
appartenenza. Per le aziende con almeno 50 dipendenti è fatto obbligo di versare tale TFR al “Fondo di
Tesoreria” gestito dall’INPS. Conseguentemente, l’obbligazione nei confronti dell’INPS e le contribuzioni
alle forme pensionistiche complementari hanno assunto, ai sensi dello IAS 19, la natura di “Piani a
contribuzioni definite”, mentre le quote iscritte al Fondo TFR mantengono la natura di “Piani a
prestazioni definite”.
Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale
Le imprese del Gruppo riconoscono benefici addizionali a taluni dirigenti e quadri del Gruppo attraverso
piani di partecipazione al capitale (piani di stock option, performance share granting e long-term
incentive plan); inoltre, è stato di recente introdotto il Piano di azionariato diffuso per i dipendenti. I
summenzionati piani vengono contabilizzati secondo quanto previsto dall’IFRS 2 (Pagamenti basati su
azioni).
Secondo quanto stabilito dall’IFRS 2, tali piani rappresentano una componente della retribuzione dei
beneficiari; pertanto, per i piani che prevedono una remunerazione in strumenti di capitale, il costo è
rappresentato dal fair value di tali strumenti alla data di assegnazione, ed è rilevato a conto economico
separato tra i “Costi del personale” lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di
maturazione, con contropartita una riserva di Patrimonio Netto denominata “Altri strumenti
rappresentativi di patrimonio netto”. Le variazioni nel fair value successive alla data di assegnazione
non hanno effetto sulla valutazione iniziale. Alla fine di ogni esercizio va aggiornata la stima del numero
di diritti che matureranno fino alla scadenza. La variazione di stima è portata a riduzione della voce “Altri
strumenti rappresentativi di patrimonio netto” con contropartita “Costi del personale”.
Per i piani soggetti a condizioni di maturazione di mercato, nel caso il cui le stesse non si siano avverate,
l'importo iscritto nella voce “Altri strumenti rappresentativi di patrimonio netto” va riclassificato nella
voce “Altre riserve”.
La parte dei piani che prevede la corresponsione di compensi in denaro è iscritta tra le passività in
contropartita dei “Costi del personale”; alla fine di ogni esercizio detta passività è valutata al relativo fair
value.
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Nota 2 – Principi contabili
180
Fondi per rischi e oneri
Le imprese del Gruppo rilevano i fondi per rischi e oneri quando, in presenza di un’obbligazione attuale,
legale o implicita, nei confronti di terzi, quale risultato di un evento passato, è probabile che si renderà
necessario l’impiego di risorse del Gruppo per adempiere all’obbligazione, e quando può essere
effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione stessa.
Quando l’effetto finanziario del trascorrere del tempo è significativo e le date di pagamento delle
obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l’accantonamento è determinato attualizzando i flussi di
cassa attesi determinati tenendo conto dei rischi associati all’obbligazione; l’incremento del fondo
connesso al trascorrere del tempo è rilevato nel conto economico separato alla voce “Oneri finanziari”.
Azioni proprie
Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. In particolare, il valore nominale delle
azioni proprie è contabilizzato in riduzione del capitale emesso, mentre l’eccedenza del valore di
acquisto rispetto al valore nominale è portata in riduzione delle “Altre riserve e utili (perdite) accumulati,
incluso l’utile (perdita) dell’esercizio”.
Operazioni in valuta estera
Le operazioni in valuta estera sono registrate al tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione. Le
attività e le passività monetarie denominate in valuta estera sono convertite al tasso di cambio in essere
alla data di riferimento del bilancio. Sono rilevate a conto economico separato le differenze cambio
generate dall’estinzione di poste monetarie o dalla loro conversione a tassi differenti rispetto a quelli
della loro rilevazione iniziale nell’esercizio o a quelli di fine esercizio precedente.
Ricavi
I ricavi comprendono solo i flussi lordi di benefici economici ricevuti e ricevibili, in nome e per conto
proprio. I corrispettivi riscossi per conto terzi quali le imposte sulle vendite, le imposte su beni e servizi e
l’imposta sul valore aggiunto non sono benefici economici fruiti dal Gruppo e non determinano un
incremento del patrimonio netto. Per questo motivo essi sono esclusi dai ricavi.
I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che al Gruppo affluiranno dei benefici economici e il
loro ammontare può essere determinato in modo attendibile; essi sono rappresentati al netto di sconti,
abbuoni e resi.
• Ricavi per prestazioni di servizi
I ricavi per prestazioni di servizi sono rilevati a conto economico separato con riferimento allo
stadio di completamento del servizio e solo quando il risultato della prestazione può essere
attendibilmente stimato.
I ricavi da traffico telefonico per interconnessione e roaming sono esposti al lordo delle quote
spettanti agli altri operatori di telecomunicazioni.
I ricavi per la fornitura di informazioni ed altri contenuti sono iscritti in base all’ammontare
fatturato al cliente quando il servizio è reso direttamente dalla Società.. Nel caso in cui la Società
operi esclusivamente in qualità di agente (ad esempio per le Numerazioni Non Geografiche),
viene invece iscritta tra i ricavi la sola provvigione riconosciuta dal fornitore di contenuti.
I ricavi da attivazione del servizio telefonico (nonché i relativi costi nei limiti dell’importo dei
ricavi) vengono differiti lungo la durata attesa del rapporto con la clientela (principalmente 8 anni
per la clientela retail e 3 anni per la clientela wholesale).
I ricavi derivanti dal traffico prepagato sono contabilizzati sulla base dei minuti consumati al
prezzo contrattuale per minuto. I ricavi differiti corrispondenti ai minuti di traffico non consumati
sono registrati nella Situazione patrimoniale-finanziaria alla voce “Debiti commerciali, vari e altre
passività correnti”.
• Ricavi per vendite e da offerte di pacchetti di beni e/o servizi
I ricavi per vendite (prodotti telefonici e altri) sono rilevati quando i rischi e benefici significativi
connessi alla proprietà sono trasferiti all’acquirente.
Per le offerte che comprendono la vendita dei terminali mobili e la prestazione di servizi, il
Gruppo Telecom Italia riconosce i ricavi per la vendita dei terminali mobili quando gli stessi sono
consegnati ai clienti finali, mentre i ricavi da traffico sono riconosciuti in base ai minuti di traffico
consumati; i relativi costi per l’acquisizione della clientela, comprensivi dei sussidi alla clientela
per l’acquisto dei terminali nonché delle provvigioni alla rete di vendita, sono spesati quando
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 2 – Principi contabili
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•
vengono sostenuti. I ricavi attribuiti alla vendita dei terminali mobili sono limitati all’importo
contrattuale che non è condizionato dalla prestazione dei servizi di telecomunicazioni, vale a dire
all'importo residuale pagato dal cliente che eccede il valore dei servizi.
Nel business della telefonia mobile, una piccola parte delle offerte di pacchetti di beni e servizi è
rappresentata da contratti che vincolano il cliente per un periodo contrattuale minimo di 12 o 24
mesi e che comportano l’addebito al cliente di un corrispettivo in caso di recesso anticipato dal
contratto. Per tali contratti, i costi per l’acquisizione della clientela sono capitalizzati fra le
“Attività immateriali a vita utile definita” se sono rispettate le condizioni per la relativa
capitalizzazione, così come descritte nel relativo principio contabile.
Ricavi da lavori in corso su commessa
I ricavi da lavori in corso su commessa sono rilevati con riferimento allo stato di avanzamento
(metodo della percentuale di completamento).
Costi di ricerca e costi di pubblicità
I costi di ricerca e quelli di pubblicità vengono spesati direttamente a conto economico separato
nell’esercizio in cui vengono sostenuti.
Proventi e oneri finanziari
I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza e comprendono gli interessi maturati sulle
relative attività e passività finanziarie utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo, le variazioni di
fair value dei derivati e degli altri strumenti finanziari rilevati al fair value attraverso il conto economico,
gli utili e le perdite di cambio e su strumenti finanziari (inclusi i derivati).
Dividendi
I dividendi ricevuti dalle società diverse da quelle controllate, collegate e a controllo congiunto sono
contabilizzati a conto economico separato secondo il principio della competenza, ossia nell’esercizio in
cui sorge il relativo diritto al credito, a seguito della delibera assembleare di distribuzione dei dividendi
delle partecipate.
I dividendi distribuibili a terzi sono rappresentati come movimento di patrimonio netto nell’esercizio in
cui sono approvati dall’assemblea degli azionisti.
Imposte
Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile delle imprese del
Gruppo.
Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico separato, ad eccezione di quelle relative a voci
direttamente addebitate o accreditate ad una riserva di patrimonio netto; in tali casi il relativo effetto
fiscale è riconosciuto direttamente alle rispettive riserve di patrimonio netto. Nel prospetto di conto
economico complessivo, è indicato l’ammontare delle imposte sul reddito relativo a ciascuna voce
inclusa fra le “altre componenti del conto economico complessivo”.
Gli accantonamenti per imposte che potrebbero generarsi dal trasferimento di utili non distribuiti delle
imprese controllate sono effettuati solo quando vi è la reale intenzione di trasferire tali utili.
Le imposte differite/anticipate sono rilevate secondo il metodo dello stanziamento globale della
passività (balance sheet liability method). Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che
emergono tra la base imponibile delle attività e delle passività ed i relativi valori contabili nel bilancio
consolidato, ad eccezione dell’avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze derivanti da
investimenti in imprese controllate per le quali non si prevede l’annullamento nel prevedibile futuro. Le
attività per imposte anticipate sulle perdite fiscali riportabili a nuovo sono riconosciute nella misura in
cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere
recuperate. Le attività e le passività fiscali per imposte sono compensate, separatamente per le imposte
correnti e per le imposte differite, quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità
fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività fiscali per imposte anticipate e le
passività fiscali per imposte differite sono determinate adottando le aliquote fiscali che si prevede
saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui le imprese del Gruppo operano, negli
esercizi nei quali le differenze temporanee si annulleranno.
Le altre imposte non correlate al reddito sono incluse tra gli “Altri costi operativi”.
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Nota 2 – Principi contabili
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Risultato per azione
Il risultato base per azione ordinaria è calcolato dividendo la quota di risultato economico del Gruppo
attribuibile alle azioni ordinarie per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante
l’esercizio, escludendo le azioni proprie. Analogamente, il risultato base per azione di risparmio è
calcolato dividendo la quota di risultato economico del Gruppo attribuibile alle azioni di risparmio per la
media ponderata delle azioni di risparmio in circolazione durante l’esercizio. Ai fini del calcolo del
risultato diluito per azione ordinaria, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata
assumendo la sottoscrizione di tutte le azioni potenziali derivanti, ad esempio, dalla conversione di
obbligazioni e dall’esercizio di diritti sulle azioni aventi effetto diluitivo. Anche il risultato netto del
Gruppo è rettificato per tener conto degli effetti, al netto delle imposte, di tali operazioni.
Uso di stime contabili
La redazione del bilancio consolidato e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte
della Direzione aziendale l’effettuazione di stime e di assunzioni basate anche su giudizi soggettivi,
esperienze passate ed ipotesi considerate ragionevoli e realistiche in relazione alle informazioni note al
momento della stima. Tali stime hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e
sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio nonché sull’ammontare
dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire,
anche significativamente, da tali stime a seguito di possibili mutamenti dei fattori considerati nella
determinazione di tali stime. Le stime sono riviste periodicamente.
Nel seguito, sono indicate le più significative stime contabili che comportano un elevato ricorso ad
assunzioni e giudizi soggettivi.
Area di bilancio
Stime contabili
Avviamento
La verifica della riduzione di valore dell’avviamento è effettuata mediante il confronto tra il
valore contabile delle unità generatrici di flussi di cassa e il loro valore recuperabile;
quest’ultimo è rappresentato dal maggiore fra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il
valore d’uso della stessa unità. Tale complesso processo di valutazione implica, tra l’altro,
l’utilizzo di metodi quali il discounted cash flow con le relative assunzioni sulla stima dei
flussi di cassa. Il valore recuperabile dipende sensibilmente dal tasso di sconto utilizzato
nel modello dei flussi di cassa attualizzati così come dai flussi di cassa attesi in futuro e
dal tasso di crescita utilizzato ai fini dell’estrapolazione. Le ipotesi chiave utilizzate per
determinare il valore recuperabile per le diverse unità generatrici di flussi di cassa, inclusa
una analisi di sensitività, sono dettagliatamente esposte nella Nota ”Avviamento”.
Aggregazioni aziendali
La rilevazione delle aggregazioni aziendali comporta l’iscrizione delle attività e passività
dell’impresa acquisita al relativo fair value alla data di acquisizione del controllo nonchè
l’eventuale iscrizione dell’avviamento. La determinazione di tali valori è effettuata
attraverso un complesso processo di stima.
Fondo svalutazione crediti
La recuperabilità dei crediti viene valutata tenendo conto del rischio di inesigibilità degli
stessi, della loro anzianità e delle perdite su crediti rilevate in passato per tipologie di
crediti simili.
Ammortamenti
I cambiamenti nelle condizioni economiche dei mercati, nella tecnologia e nello scenario
competitivo potrebbero influenzare significativamente la vita utile delle attività materiali e
immateriali non correnti e potrebbero comportare una differenza nelle tempistiche del
processo di ammortamento, nonché sull’ammontare dei costi per ammortamento.
Accantonamenti, passività
potenziali e fondi relativi al
personale
Per quanto riguarda gli accantonamenti connessi al “Fondo oneri di ripristino”, la stima
dei costi futuri di smantellamento del cespite e di ripristino del sito è un processo
complesso che richiede la valutazione delle passività derivanti da obblighi di
smantellamento e di ripristino spesso non compiutamente definiti da leggi, regolamenti
amministrativi o clausole contrattuali, e che generalmente si dovranno adempiere a
distanza di parecchi anni.
Gli accantonamenti connessi a contenziosi giudiziari, arbitrali e fiscali sono frutto di un
processo di stima complesso che si basa anche sulla probabilità di soccombenza. Gli
accantonamenti connessi ai fondi relativi al personale, ed in particolare al Fondo
Trattamento di Fine Rapporto, sono determinati sulla base di ipotesi attuariali; le
variazioni di tali ipotesi potrebbero avere effetti significativi su tali fondi.
Ricavi
Il riconoscimento dei ricavi è influenzato da:
• stima della durata attesa del rapporto con la clientela per i ricavi da attivazione
del servizio telefonico (nonché per i relativi costi nei limiti dell’importo dei ricavi);
• stima dell’ammontare di sconti, abbuoni e resi da iscrivere a diretta rettifica dei
ricavi.
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Nota 2 – Principi contabili
183
Imposte sul reddito
Le imposte sul reddito (correnti e differite) sono determinate in ciascun paese in cui il
Gruppo opera secondo una prudente interpretazione delle normative fiscali vigenti.
Questo processo comporta talvolta complesse stime nella determinazione del reddito
imponibile e delle differenze temporanee deducibili ed imponibili tra valori contabili e
fiscali. In particolare, le attività per imposte anticipate sono riconosciute nella misura in
cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano
essere recuperate. La valutazione della recuperabilità delle attività per imposte anticipate,
rilevate in relazione sia alle perdite fiscali utilizzabili in esercizi successivi sia alle
differenze temporanee deducibili, tiene conto della stima dei redditi imponibili futuri e si
basa su una prudente pianificazione fiscale.
Strumenti derivati e strumenti
rappresentativi di capitale
Il fair value degli strumenti derivati e degli strumenti rappresentativi di capitale è
determinato sia sulla base di valori rilevati su mercati regolamentati o quotazioni fornite
da controparti finanziarie, sia mediante modelli di valutazione che tengono anche conto di
valutazioni soggettive quali, ad esempio, le stime dei flussi di cassa, la volatilità attesa dei
prezzi, ecc.
In assenza di un Principio o di un’Interpretazione applicabile specificatamente ad una determinata
operazione, la Direzione aziendale definisce, attraverso ponderate valutazioni soggettive, le metodologie
contabili da adottare nell’ottica di fornire un bilancio che rappresenti fedelmente la situazione
patrimoniale-finanziaria, il risultato economico e i flussi finanziari del Gruppo, che rifletta la sostanza
economica delle operazioni, sia neutrale, redatto su basi prudenziali e completo sotto tutti gli aspetti
rilevanti.
Nuovi Principi e Interpretazioni recepiti dalla UE e in vigore a partire
dal 1° gennaio 2010
Come richiesto dallo IAS 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori) vengono qui di
seguito indicati e brevemente illustrati gli IFRS in vigore a partire dal 1° gennaio 2010.
Miglioramenti agli IFRS - anno di emissione IASB 2008
In data 23 gennaio 2009 è stato emesso il Regolamento CE n. 70-2009 che ha recepito a livello
comunitario alcune modifiche apportate agli International Financial Reporting Standard (IFRS), tra le
quali si segnala quella relativa all’IFRS 5 (Attività non correnti possedute per la vendita e attività
operative cessate). Tale modifica prevede che se un’entità intraprende un programma di vendita che
comporta la perdita del controllo di una controllata deve classificare tutte le attività e le passività di
detta controllata come possedute per la vendita, prescindendo dal fatto che, dopo la vendita, essa
conservi una partecipazione di minoranza nell’ex controllata. L’adozione del principio non ha comportato
alcun effetto sul bilancio consolidato al 31 dicembre 2010.
Modifiche allo IAS 39 (Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione - Elementi qualificabili per la
copertura)
In data 15 settembre 2009 è stato emesso il Regolamento CE n. 839-2009 che ha recepito a livello
comunitario alcune modifiche allo IAS 39 che precisano alcuni aspetti in merito all’hedge accounting:
• individuazione dei casi in cui l’inflazione può essere coperta come rischio;
• precisazione che solo la componente di valore intrinseco (e non anche il valore temporale)
dell’opzione può essere designata per la copertura di uno o alcuni rischi dell’elemento coperto
(cd. rischio unilaterale o one-sided risk).
L’applicazione del principio non ha comportato alcun effetto sul bilancio consolidato al 31 dicembre
2010.
IFRIC 17 (Distribuzione ai soci di attività non rappresentate da disponibilità liquide)
In data 26 novembre 2009 è stato emesso il Regolamento CE n. 1142-2009 che ha recepito a livello
comunitario l’IFRIC 17. Questa interpretazione chiarisce che la passività relativa al dividendo da pagare
deve essere rilevata quando il dividendo è adeguatamente autorizzato e che l’entità deve valutare una
passività relativa alla distribuzione di attività non rappresentate da disponibilità liquide come dividendo
per i propri Soci al fair value dell’attività da distribuire. Nel momento in cui un’entità procede al
regolamento del dividendo pagabile, deve rilevare nel conto economico separato l’eventuale differenza
tra il valore contabile delle attività distribuite e il valore contabile del dividendo pagabile. L’adozione del
principio non ha comportato alcun effetto sul bilancio consolidato al 31 dicembre 2010.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 2 – Principi contabili
184
Modifiche all’IFRS 2 (Pagamenti basati su azioni: pagamenti basati su azioni di Gruppo regolati per
cassa)
In data 23 marzo 2010 è stato emesso il Regolamento CE n. 244-2010 che ha recepito a livello
comunitario le modifiche all’IFRS 2. L’emendamento chiarisce, tra l’altro, che l’entità che riceve beni o
servizi nell’ambito di piani di pagamento basati su azioni deve contabilizzare tali beni e servizi
indipendentemente da quale società del gruppo regola la transazione, ed indipendentemente dal fatto
che il regolamento avvenga mediante cassa o in azioni. L’adozione del principio non ha comportato
alcun effetto sul bilancio consolidato al 31 dicembre 2010.
Miglioramenti agli IFRS - anno di emissione 2009
In data 23 marzo 2010 è stato emesso il Regolamento CE n. 243-2010 che ha recepito a livello
comunitario i miglioramenti, entrati in vigore a partire dal 1° gennaio 2010, ai seguenti principi:
• IFRS 2 (Pagamenti basati su azioni): le modifiche precisano che, a seguito dei cambiamenti
apportati dall’IFRS 3R alla definizione di aggregazione aziendale, sono esclusi dall’applicazione
dell’IFRS 2 il conferimento di un business all’atto della costituzione di una joint venture e
l’aggregazione di entità o attività sotto comune controllo.
• IFRS 5 (Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate): la modifica,
da applicarsi prospetticamente, precisa i requisiti informativi relativi alle attività non correnti (o
gruppi in dismissione) possedute per la vendita e alle attività operative cessate. Essa stabilisce
che l’IFRS 5 e gli altri IFRS che si riferiscono specificatamente a tali attività contengono tutti i
principi di riferimento per la disclosure di bilancio delle stesse.
• IFRS 8 (Settori operativi): la modifica all’IFRS 8 precisa che l’impresa deve riportare l’ammontare
delle attività totali per ogni settore operativo solo se tale informazione viene fornita regolarmente
al più alto livello decisionale operativo. Prima tali informazioni dovevano essere, in ogni caso,
fornite per ogni settore operativo.
• IAS 1 (Presentazione del bilancio): la modifica precisa che un’entità deve classificare una
passività come corrente quando non ha un diritto incondizionato a rinviarne il pagamento per un
lasso di tempo di almeno 12 mesi dalla data di riferimento del bilancio, ciò anche se a
discrezione della controparte il pagamento della passività può essere effettuato tramite
l’emissione di strumenti di patrimonio netto.
• IAS 7 (Rendiconto finanziario): la modifica precisa che le sole spese iscritte come attività nella
situazione patrimoniale-finanziaria vanno classificate in sede di rendiconto finanziario
nell’ambito del flusso monetario da attività di investimento.
• IAS 17 (Leasing): la modifica riguarda la classificazione dei leasing di terreni e di fabbricati.
Quando il leasing riguarda sia un terreno che un fabbricato, l’entità deve valutare separatamente
ciascun elemento ai fini della loro classificazione come leasing finanziario o leasing operativo.
Alla data di applicazione della modifica deve essere rivista la classificazione di tutti i contratti di
leasing in essere per la parte riguardante i terreni. La riclassifica da leasing “operativo” a leasing
“finanziario” deve essere contabilizzata retrospettivamente.
• IAS 36 (Riduzione di valore delle attività): le modifiche hanno per oggetto le modalità di
allocazione del goodwill alle unità generatrici di flussi di cassa (o ai gruppi di unità generatrici di
flussi di cassa) di un acquirente nel caso di un’aggregazione aziendale e ai fini dell’impairment
test. In particolare, viene precisato che ciascuna unità generatrice di flussi di cassa (o gruppi di
unità generatrici di flussi di cassa) a cui l’avviamento va allocato non deve essere maggiore di un
settore operativo dell’acquirente (come definito dall’IFRS 8) prima dell’aggregazione.
• IAS 39 (Strumenti Finanziari: rilevazione e valutazione): le principali modifiche, da applicarsi
prospetticamente a tutti i contratti in essere, riguardano:
– la precisazione circa l’esclusione dei contratti a termine per la compravendita di una società
che farà parte di un’aggregazione aziendale dall’ambito di applicazione dello IAS 39;
– ai fini della contabilizzazione separata di un derivato incorporato rispetto al contratto
primario, è stata fatta la seguente precisazione concernente l’opzione di rimborso anticipato
incorporata in un contratto di debito sottostante: nel caso in cui il prezzo di esercizio
dell’opzione di rimborso anticipato approssimi il valore attuale degli interessi persi per la
residua durata del contratto di debito, detta opzione deve essere considerata strettamente
correlata al contratto primario e di conseguenza non va contabilizzata separatamente.
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Nota 2 – Principi contabili
185
IFRIC 9 (Rideterminazione del valore dei derivati incorporati): le modifiche, applicabili
prospetticamente, escludono dall’ambito di applicazione dell’IFRIC 9 i derivati incorporati nei
contratti acquisiti in un’aggregazione aziendale, in un’aggregazione di entità o di business sotto
comune controllo nonché in sede di costituzione di una joint venture.
• IFRIC 16 (Copertura di un investimento netto in una gestione estera): le modifiche riguardano
l’eliminazione della restrizione in capo alla gestione estera di detenere gli strumenti che
assicurano la copertura della stessa gestione estera.
L’applicazione dei “Miglioramenti agli IFRS (anno di emissione 2009)” non ha comportato alcun effetto
sul bilancio consolidato al 31 dicembre 2010.
•
Nuovi Principi e Interpretazioni recepiti dalla UE ma non ancora in vigore
Come richiesto dallo IAS 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori) vengono qui di
seguito indicati e brevemente illustrati gli IFRS in vigore a partire dal 1° gennaio 2011 o
successivamente.
Modifiche allo IAS 32 (Classificazione dei Diritti di Emissione)
In data 23 dicembre 2009 è stato emesso il Regolamento CE n. 1293-2009 che ha recepito a livello
comunitario alcune modifiche allo IAS 32 riguardanti le modalità di contabilizzazione dei diritti di
emissione (diritti, opzioni o warrants) che sono denominati in una valuta diversa dalla valuta funzionale
dell’emittente. In precedenza tali diritti erano contabilizzati come passività da strumenti finanziari
derivati. La modifica richiede che, se sono soddisfatte determinate condizioni, tali diritti siano classificati
come strumenti rappresentativi di patrimonio netto a prescindere dalla valuta nella quale il prezzo di
esercizio è denominato. Le modifiche allo IAS 32 si applicano a partire dal 1° gennaio 2011; tuttavia, è
consentita l’applicazione anticipata. Si prevede che detta modifica non comporterà alcun effetto
significativo sul bilancio consolidato di Gruppo.
Modifiche allo IAS 24 (Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate)
In data 19 luglio 2010 è stato emesso il Regolamento CE n. 632/2010 che ha recepito a livello
comunitario le modifiche allo IAS 24. Tali modifiche prevedono una parziale esenzione circa la
disclosure che le entità correlate alla Pubblica Amministrazione devono produrre.
Inoltre, è stata rivista la definizione di parte correlata e sono state introdotte alcune precisazioni sul
contenuto della disclosure. Le modifiche allo IAS 24 si applicano a partire dal 1° gennaio 2011; è
consentita l’applicazione anticipata. Si prevede che dette modifiche non comporteranno alcun effetto
sul bilancio consolidato di Gruppo.
Modifiche all’IFRIC 14 (Pagamenti anticipati relativi a una previsione di contribuzione minima)
In data 19 luglio 2010 è stato emesso il Regolamento CE n. 633/2010 che ha recepito a livello
comunitario le modifiche all’IFRIC 14; in particolare, le modifiche riguardano il caso in cui un’entità,
soggetta a contribuzione minima ad un fondo, faccia un versamento anticipato a fronte di quanto
dovuto. In questo caso, tale versamento può essere trattato come un’attività.
Le modifiche all’IFRIC 14 si applicano a partire dal 1° gennaio 2011; è consentita l’applicazione
anticipata. Si prevede che dette modifiche non comporteranno alcun effetto significativo sul bilancio
consolidato di Gruppo.
IFRIC 19 (Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di patrimonio netto)
In data 23 luglio 2010 è stato emesso il Regolamento CE n. 662/2010 che ha recepito a livello
comunitario l’IFRIC 19; tale interpretazione chiarisce il trattamento contabile da applicare nel caso in cui
un’entità rinegozi i termini di una passività finanziaria con un proprio creditore e quest’ultimo accetti
azioni della società o altri strumenti rappresentativi di patrimonio netto per regolare la passività
finanziaria in tutto o in parte. In particolare, l’IFRIC 19 chiarisce quanto segue:
• gli strumenti rappresentativi di patrimonio netto emessi dall’entità a favore del creditore sono
parte del corrispettivo pagato per estinguere la passività finanziaria;
• gli strumenti rappresentativi di patrimonio netto emessi sono valutati al fair value; se il relativo
fair value non può essere determinato attendibilmente, gli strumenti rappresentativi di
patrimonio netto devono essere valutati per riflettere il fair value della passività finanziaria
estinta;
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 2 – Principi contabili
186
la differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta e il valore iniziale dello
strumento rappresentativo di patrimonio netto emesso va iscritta nel conto economico separato.
L’IFRIC 19 si applica a partire dal 1° gennaio 2011; è consentita l’applicazione anticipata. Si prevede
che l’interpretazione non comporterà alcun effetto significativo sul bilancio consolidato di Gruppo.
•
Miglioramenti agli IFRS - anno di emissione 2010
In data 18 febbraio 2011 è stato emesso il Regolamento CE n. 149-2011 che ha recepito a livello
comunitario i miglioramenti, entrati in vigore a partire dal 1° gennaio 2011, ai seguenti principi:
• IFRS 1 (Prima adozione degli International Financial Reporting Standards): le modifiche si
riferiscono alle informazioni da fornire per i seguenti casi specifici: cambiamento di principi
contabili nell’anno di prima adozione degli IFRS e utilizzo del cd. “deemed cost” dopo la data di
transizione agli IFRS, anche con riferimento alle operazioni soggette a tariffe regolamentate.
• IFRS 3 (Aggregazioni aziendali): le modifiche riguardano:
– la limitazione della possibilità di valutare alla data di acquisizione le partecipazioni di
minoranza al relativo fair value o, in alternativa, in proporzione alla relativa quota nelle
attività nette dell’acquisita;
– la precisazione che l’IFRS 2 va applicato alla data di acquisizione sia per le transazioni con
pagamento basato su azioni dell’acquisita sia per quelle rimpiazzate dall’acquirente;
– alcune precisazioni sul trattamento dei corrispettivi potenziali.
• IFRS 7 (Strumenti finanziari: informazioni integrative): le modifiche prevedono informazioni
qualitative in aggiunta alle informazioni quantitative richieste per aiutare gli utilizzatori a formarsi
un quadro complessivo della natura e dell’entità dei rischi connessi agli strumenti finanziari.
Inoltre, la modifica precisa le informazioni richieste circa il rischio di credito, le garanzie detenute
e semplifica le informazioni relative ai prestiti rinegoziati.
• IAS 1 (Presentazione del bilancio): la modifica consente di presentare il dettaglio delle altre
componenti del conto economico complessivo o nel prospetto dei “Movimenti del patrimonio
netto” o nelle note al bilancio.
• IAS 27 (Bilancio consolidato e separato): la modifica precisa le modalità di adozione delle
modifiche apportate allo IAS 21, allo IAS 28 e allo IAS 31 a seguito della rivisitazione dello IAS 27
nel 2008.
• IAS 34 (Bilanci intermedi): le modifiche sottolineano che l’esposizione degli eventi e delle
operazioni significative nei bilanci infrannuali aggiornano le informazioni rilevanti presentate
nell’ultimo bilancio annuale. In particolare, specificano come evidenziare le operazioni rilevanti
con riferimento agli strumenti finanziari e al loro fair value.
• IFRIC 13 (Programmi di fidelizzazione della clientela): la modifica precisa la metodologia di
determinazione del fair value per i punti premio.
Si prevede che l’applicazione dei “Miglioramenti agli IFRS (anno di emissione 2010)” non comporti alcun
effetto significativo sul bilancio consolidato di Gruppo.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 2 – Principi contabili
187
Nota 3 – Aggregazioni aziendali
Esercizio 2010
Acquisizione del controllo di Sofora Telecomunicaciones S.A.
Il 13 ottobre 2010, una volta ottenute le necessarie autorizzazioni governative, è stato perfezionato il
trasferimento dell’8% del capitale sociale di Sofora Telecomunicaciones S.A. (“Sofora”) - holding di
controllo di Telecom Argentina - dal gruppo Werthein a Telecom Italia International, così come previsto
negli accordi sottoscritti tra il Gruppo Telecom Italia e il gruppo Werthein in data 5 agosto 2010.
Le Autorità Antitrust e di regolamentazione del settore delle telecomunicazioni argentine hanno infatti
approvato l’operazione che ha consentito a Telecom Italia di incrementare la propria partecipazione sino
al 58% della holding Sofora e così ottenere il controllo del gruppo Telecom Argentina.
Conseguentemente, la catena di controllo di Telecom Argentina in essere al 31 dicembre 2010 vede
Sofora partecipata al 58% dal Gruppo Telecom Italia e al 42% dal gruppo Werthein. Sofora a sua volta
detiene il 100% delle azioni ordinarie di Nortel Inversora S.A. che controlla Telecom Argentina
detenendo il 54,74% del capitale sociale di quest’ultima.
A fronte della suddetta operazione di acquisizione, che non ha comportato alcun esborso finanziario, il
Gruppo Telecom Italia ha rinunciato alle call option che deteneva per l’acquisto dell'intera quota
posseduta dal gruppo Werthein in Sofora, già oggetto di provvedimenti giudiziali e amministrativi inibitori
emessi dalle Autorità argentine. Tali provvedimenti impedivano l’esercizio o il trasferimento delle call
option, con conseguente impossibilità da parte di Telecom Italia di poter acquistare il restante capitale
sociale di Sofora, se non una volta definiti alcuni procedimenti giudiziali ed amministrativi e ottenuta la
revoca delle misure inibitorie esistenti, il tutto con tempi ed esiti incerti.
Gli accordi stipulati il 5 agosto 2010 hanno inoltre previsto la definizione in via transattiva dei
procedimenti giudiziari in essere con il gruppo Werthein, nonché la definizione di un nuovo accordo
parasociale per la disciplina della governance del gruppo Telecom Argentina. Tale accordo attribuisce a
Telecom Italia le leve gestionali anche attraverso il diritto di designare la maggioranza dei membri degli
organi sociali e la nomina del top management del gruppo Telecom Argentina, riconoscendo al partner
alcuni diritti a tutela del proprio investimento nonché, relativamente a Telecom Argentina, il compito
della verifica del rispetto degli impegni assunti nei confronti dell’Autorità Antitrust locale attraverso il
“Comitato indipendente di conformità regolatoria” costituito a tale scopo.
Tali accordi erano soggetti ad approvazione da parte delle autorità locali, avvenuta dopo un esame del
contesto normativo e degli effetti sul mercato della concorrenza, nonché degli impegni assunti dalle
parti al fine di garantire la completa separazione tra il gruppo Telefónica e il Gruppo Telecom Italia in
relazione alle attività svolte in Argentina. A questo scopo, sono state convenute delle misure funzionali
tese ad assicurare l’assenza di qualsiasi influenza e partecipazione di Telefónica nei processi decisionali
del Gruppo Telecom Italia relativamente alle sue controllate argentine nonché alcune restrizioni nelle
relazioni commerciali e operative tra i due gruppi quando riferite al mercato argentino.
Le misure più significative riguardano il divieto per Telefónica e i suoi rappresentanti di partecipare e
votare negli organi sociali di Telco e di Telecom Italia, quando siano trattate materie relative allo
svolgimento delle attività di telecomunicazioni nel mercato argentino. Inoltre, Telefónica non potrà
designare amministratori o direttori nelle società controllate da Telecom Italia in Argentina.
Gli effetti contabili dell’aggregazione aziendale, in conformità con quanto previsto dall’IFRS 3, sono così
sintetizzabili:
• la valorizzazione della quota acquisita è pari a 130 milioni di euro e corrisponde al Fair Value
delle opzioni cui il Gruppo Telecom Italia ha rinunciato. Tale valorizzazione include anche il
premio di controllo;
• la quota di partecipazione detenuta nel gruppo Sofora prima dell’acquisizione del controllo,
precedentemente valutata secondo il metodo del patrimonio netto, è stata rimisurata al Fair
Value alla data dell’acquisizione del controllo ed è risultata pari a circa 394 milioni di euro. Tale
rimisurazione ha comportato un impatto positivo sul conto economico separato consolidato pari
a 266 milioni di euro, al netto del reversal a conto economico separato consolidato della riserva
cambi negativa;
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 3 – Aggregazioni aziendali
188
•
tutte le Attività acquisite e le Passività assunte del gruppo acquisito sono state oggetto di
valutazione per la loro iscrizione a Fair Value. Per quanto la valutazione per il bilancio 2010 sia
stata fatta in modo approfondito, come previsto dal principio contabile, entro i 12 mesi
successivi all’operazione tali importi provvisori potranno essere oggetto di ulteriore affinamento
ed eventuale rettifica. In aggiunta al valore delle Attività acquisite e delle Passività assunte è
stato iscritto un Avviamento, pari a 166 milioni di euro, determinato come illustrato nella tabella
seguente:
(milioni di euro)
Valorizzazione della quota acquisita
130
Fair Value quota detenuta nel gruppo Sofora prima dell’acquisizione del controllo
394
Valore delle Attività nette attribuite alle Partecipazioni di minoranza
2.003
Totale
(a)
2.527
Valore netto attività acquisite
(b)
2.361
(a–b)
166
Avviamento
Si riepilogano i principali valori della Attività e Passività alla data di acquisizione del gruppo Sofora
(Argentina):
Gruppo Sofora – valori alla data di acquisizione
Valori correnti
a Fair Value
(milioni di euro)
Avviamento
Altre attività non correnti
Valori
Contabili
166
-
3.648
1.483
di cui Altre attività Immateriali
1.807
214
di cui Attività Materiali
1.823
1.251
Attività correnti
di cui Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
Totale attività
(a)
Totale passività non correnti
887
873
392
392
4.701
2.356
1.137
377
di cui Fondo imposte differite
807
44
di cui Fondi rischi e oneri
100
100
di cui Passività finanziarie non correnti
Totale passività correnti
di cui Passività finanziarie correnti
Totale passività
Attività nette
Quota di competenza delle Partecipazioni di minoranza
Quota di competenza del Gruppo Telecom Italia
183
183
1.037
1.035
216
216
(b)
2.174
1.412
(a-b)
2.527
944
2.003
814
524
130
Si precisa che le “Partecipazioni di minoranza” sono state valutate in proporzione alla quota della
partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell’acquisita.
Si segnala inoltre che qualora l’operazione di acquisizione fosse stata completata al 1° gennaio 2010, il
bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia avrebbe registrato maggiori Ricavi per un importo di circa
2 miliardi di euro e un maggior Risultato Operativo (EBIT) per circa 440 milioni di euro.
Esercizio 2009
Acquisizione di Intelig Telecomunicações Ltda
Il 30 dicembre 2009 si era perfezionata l’acquisizione da parte di Tim Participaçoes di Intelig
Telecomunicações Ltda, operatore brasiliano di telecomunicazioni nazionali e internazionali di lunga
distanza e trasmissione dati; la società è stata consolidata nel Gruppo Telecom Italia a partire dalla
stessa data.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 3 – Aggregazioni aziendali
189
In particolare, l’operazione di acquisizione, tramite fusione per incorporazione della controllante
totalitaria di Intelig (Holdco Participaçoes controllata da JVCO) in Tim Participaçoes, era stata avviata in
data 16 aprile 2009, con la sottoscrizione di accordi tra Tim Participaçoes, la sua controllante Tim Brasil
e JVCO Participaçoes (controllata dal gruppo Docas e controllante indiretta di Intelig Telecomunicações
Ltda).
L’acquisizione, tramite l’operazione di fusione, si è perfezionata in data 30 dicembre 2009 con
l’assunzione di un debito finanziario di Intelig pari a 68 milioni di USD. All’atto della fusione, sono state
attribuite al venditore JVCO azioni pari rispettivamente al 5,14% del capitale ordinario e privilegiato di
Tim Participaçoes. Inoltre, il 3% delle azioni ordinarie di Docas sono state trasferite a Tim Brasil a
garanzia della situazione patrimoniale di Intelig per far fronte a potenziali passività.
L’operazione di Aggregazione aziendale ha comportato nel Bilancio 2010 l’iscrizione di un Avviamento
pari a 84 milioni di euro - determinato in via definitiva nel corso del 2010, ossia entro i 12 mesi
successivi all’operazione - determinato dalla differenza tra il valore di Borsa delle azioni emesse a favore
del venditore al 30 dicembre 2009 (295 milioni di euro) e le attività e passività acquisite rilevate al loro
fair value alla data di acquisizione (211 milioni di euro).
Nel Bilancio 2009 l’Avviamento definito in via provvisoria ammontava a 96 milioni di euro. Infatti, come
previsto dall’IFRS 3, in tale bilancio erano stati rilevati gli importi relativi a tale aggregazione aziendale in
via provvisoria. Nel corso del 2010 tali importi provvisori delle Attività e delle Passività rilevate alla data
di acquisizione sono stati rettificati con effetto retroattivo per tenere conto del loro fair value alla data di
acquisizione con conseguente rideterminazione del valore inizialmente iscritto dell’avviamento.
Intelig Telecomunicações Ltda – valori alla data di acquisizione
(milioni di euro)
Avviamento
Valori
correnti a
Fair Value
come
definiti nel
2010
Valori con
attribuzione
preliminare
(bilancio
2009)
84
96
Valori
Contabili
Altre attività non correnti
385
272
272
Totale attività correnti
116
131
131
403
Totale attività
585
499
Totale passività non correnti
147
62
62
Totale passività correnti
143
142
142
(b)
290
204
204
(a-b)
295
295
199
Totale passività
Attività nette acquisite
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 3 – Aggregazioni aziendali
(a)
190
Nota 4 – Avviamento
Tale voce presenta la seguente ripartizione per settori di attività e la seguente evoluzione negli anni
2009 e 2010:
(milioni di euro)
Domestic
Brasile
31.12.2008 Discontinued Incrementi
Operations
Riclassifiche
31.12.2009
41.953
1.038
672
Media
228
Totale
Differenze
cambio
41.953
European BroadBand
Altre attività(*)
Decrementi
84
307
1.429
(661)
(11)
–
228
–
(6)
43.891
(661)
84
(6)
307
11
5
–
43.615
(*) A seguito dell’inserimento di HanseNet tra le Discontinued operations, la Business Unit European BroadBand non veniva più esposta; le altre società
della Business Unit erano confluite nell’ambito delle Altre attività.
(milioni di euro)
Domestic
31.12.2009 Incrementi
41.953
Brasile
Differenze
cambio
–
Media
Altre attività
Riclassifiche
31.12.2010
(6)
41.947
1.429
Argentina
Totale
Decrementi
166
228
(46)
5
(5)
43.615
166
181
1.610
7
173
182
–
(57)
188
–
43.912
L’aumento dell’esercizio 2010 di 297 milioni di euro è così dettagliato:
• +166 milioni di euro per l’attribuzione dell’avviamento a seguito dell’acquisizione del controllo e
il successivo consolidamento del gruppo Sofora (Business Unit Argentina), per ulteriori dettagli si
rinvia alla Nota “Aggregazioni aziendali”;
• +188 milioni di euro per la differenza cambi principalmente relativi all’avviamento delle società
brasiliane;
• -46 milioni di euro per la svalutazione dell’avviamento attribuito alla Business Unit Media,
effettuata sulla base delle risultanze dell’impairment test;
• -6 milioni di euro relativi alla cessione della società Elettra;
• -5 milioni di euro relativi alla cessione del gruppo BBNed.
L’avviamento della Business Unit Domestic è comprensivo al 31 dicembre 2010 di 415 milioni di euro
relativi alla cash generating unit International Wholesale, che si riduce rispetto al 31 dicembre 2009 per
la sopracitata vendita della società Elettra.
I valori contabili lordi dell’avviamento e delle relative svalutazioni per riduzione di valore accumulate dal
1° gennaio 2004 (data di allocazione alle Unità Generatrici di Flussi Finanziari (CGU)) sino al 31
dicembre 2010 e 2009 sono così riepilogati:
31.12.2010
(milioni di euro)
Domestic
Valore Svalutazioni
lordo accumulate
31.12.2009
Valore
netto
Valore Svalutazioni
lordo accumulate
Valore
netto
42.239
(292)
41.947
42.245
(292)
41.953
1.617
(7)
1.610
1.436
(7)
1.429
Argentina
173
-
173
-
-
Media
228
(46)
182
228
Olivetti
6
(6)
-
6
(6)
-
-
-
-
11
(6)
5
44.263
(351)
43.912
43.926
(311)
43.615
Brasile
Altre attività
Totale
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 4 – Avviamento
228
191
L’avviamento ai sensi dello IAS 36 non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di
valore con cadenza annuale o più frequentemente, qualora si verifichino specifici eventi o circostanze
che possono far presumere una riduzione di valore. Il Gruppo ha effettuato l’impairment test al
31.12.2010 in continuità di metodo rispetto al precedente impairment test annuale.
L’esito dell’impairment test ha confermato che il valore recuperabile delle CGU, con eccezione della CGU
Telecom Italia Media, è superiore al rispettivo valore contabile. Si segnala inoltre che il valore
recuperabile della CGU Core Domestic si è ridotto rispetto alla stima al 31.12.2009 di 2.067 milioni di
euro. Ciò comporta che un rialzo del tasso di sconto (WACC pre tax) nella misura di 54 punti base
allineerebbe il valore recuperabile al valore contabile.
L’impairment test è svolto a due livelli. Ad un primo livello è stimato il valore recuperabile delle singole
Unità (o gruppi di unità) generatrici di flussi finanziari cui è allocato l’avviamento, ad un secondo livello si
considera il gruppo nel suo complesso. Le Unità (o gruppi di unità) generatrici di flussi finanziari cui è
stato allocato l’avviamento sono le seguenti:
Settore
Domestic
Unità (o gruppi di unità) generatrici di flussi finanziari
Core Domestic
International Wholesale
Brasile
Tim Brasil
Argentina
Gruppo Sofora
Media
Telecom Italia Media
La configurazione di valore utilizzata per determinare il valore recuperabile delle Unità (o gruppi di unità)
generatrici di flussi finanziari cui è stato allocato l’avviamento è il valore d’uso per le CGU del settore
Domestic e Brasile, mentre le Unità generatrici di flussi finanziari gruppo Sofora e Telecom Italia Media
sono state valutate sulla base della capitalizzazione di borsa. In particolare, nel caso di Telecom Italia
Media, a causa della consistente flessione della quotazione successiva al 31.12.2010, si è considerata
anche la dinamica del titolo registrata nel mese di gennaio 2011, in quanto si è ritenuto riflettesse più
propriamente la reazione del mercato all’annuncio della messa in liquidazione di Dahlia TV, uno dei
principali clienti della CGU. Ciò ha comportato l’emergere di una riduzione di valore relativa alla CGU
Telecom Italia Media pari a 46 milioni di euro. Per quanto concerne il gruppo Sofora si precisa che la
capitalizzazione di borsa si è incrementata successivamente alla data di acquisto del controllo (13
ottobre 2010).
Con riguardo alle tre Unità generatrici di flussi finanziari per le quali il valore recuperabile è stato stimato
sulla base del valore d’uso, gli assunti di base ai quali il risultato è più sensibile sono riportati nella
tabella seguente:
Core Domestic
International Wholesale
Brasile
EBITDA margin (EBITDA/ricavi)
nel periodo di piano
EBITDA margin (EBITDA/ricavi)
nel periodo di piano
EBITDA margin (EBITDA/ricavi)
nel periodo di piano
Crescita dell’EBITDA nel periodo di piano Crescita dell’EBITDA nel periodo di piano Crescita dell’EBITDA nel periodo di piano
Tasso di investimento (capex/ricavi)
Tasso di investimento (capex/ricavi)
Tasso di investimento (capex/ricavi)
Tasso di cambio reais/euro
Costo del capitale
Costo del capitale
Costo del capitale
Saggio di crescita a lungo termine
Saggio di crescita a lungo termine
Saggio di crescita a lungo termine
La stima del valore d’uso si è fondata per tutte le CGU (Core Domestic, International Wholesale e
Brasile) sui dati di piano triennale approvati dal consiglio di amministrazione, ma non ancora annunciato
al mercato. Per considerare questa asimmetria di informazione relativamente alla CGU Core Domestic
(che costituisce la CGU alla quale è allocata la parte più rilevante di goodwill) sono state effettuate delle
analisi di stress dei flussi di piano che considerano una dinamica sfavorevole delle principali variabili sul
fronte dei ricavi (ARPU calling consumer mobile, customer base consumer calling mobile, customer base
fonia wireline, customer base BB wireline, cloud computing). Pur considerando questo scenario
downside, il valore recuperabile della CGU risulta superiore al suo valore di carico, ancorchè la
differenza fra i due valori risulti più che dimezzata.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 4 – Avviamento
192
I saggi di crescita nominali utilizzati ai fini della stima del valore terminale sono i seguenti (il saggio di
crescita del Brasile si riferisce ai flussi in reais):
Core Domestic
International Wholesale
Brasile
-0,26%
-0,5%
+1,80%
Tali saggi ricadono nel range dei saggi di crescita applicati dagli analisti che seguono il titolo Telecom
Italia (come desumibili dai report pubblicati dopo la presentazione dei risultati del 3° trimestre 2010 e
sino al 18 febbraio 2011).
Il costo del capitale è stato stimato sulla base dei seguenti riferimenti:
a) è stato applicato il criterio di stima CAPM - Capital Asset Pricing Model (criterio utilizzato dal
Gruppo ai fini della stima del valore in uso in quanto richiamato nell’appendice A dello IAS 36);
b) il coefficiente Beta per la CGU Core Domestic e International Wholesale è stato ricavato
muovendo dai coefficienti Beta degli incumbent telefonici europei, fra cui Telecom Italia stessa,
rettificati per tenere conto della struttura finanziaria (coefficiente beta = 1,06);
c) il coefficiente Beta per la CGU Brasile è stato calcolato sulla base della quotazione del
corrispondente ADR rispetto all’indice relativo di borsa (coefficiente beta = 1,06);
d) nel caso di International Wholesale si è considerata una struttura finanziaria “full equity”, in
quanto rappresentativa della struttura finanziaria normale del business;
e) sono stati considerati come termine di confronto i valori di costo medio ponderato del capitale
(WACC) relativi ai principali settori operativi del Gruppo, riportati dagli analisti che seguono il
titolo Telecom Italia nei report pubblicati dopo la presentazione dei risultati del 3°trimestre 2010
e sino al 18 febbraio 2011.
Poiché esiste una correlazione diretta fra il costo del capitale utilizzato dagli analisti e il saggio di
crescita a lungo termine (g) proiettato ai fini della stima del valore terminale, il confronto è stato
effettuato anche sui saggi di capitalizzazione (WACC-g). In particolare, il tasso di capitalizzazione (WACCg) del gruppo di CGU Core Domestic è stato posto pari alla mediana del tasso utilizzato dagli equity
analyst nei report pubblicati dopo la presentazione dei risultati del 3°trimestre 2010 e sino al 18
febbraio 2011. Tale tasso esprime un saggio di crescita implicito nel valore terminale (g) di -0,26%.
Poiché il saggio di crescita nel valore terminale è funzione del livello di investimenti (capex) necessario a
sostenere tale crescita, ai fini della stima del flusso di risultato da capitalizzare si è considerato un
livello di investimenti (capex/ricavi) allineato alla mediana degli equity analyst (pari al 15,06%).
Relativamente alla CGU Brasile, il saggio di crescita è stato ridotto rispetto alla scorso anno dal 2,93%
all’1,80% per considerare la progressiva maggiore maturità di quel mercato. Ai fini della stima del valore
terminale, si è utilizzato un tasso di investimenti (capex/ricavi) pari a 14,84% e superiore a quello degli
analisti.
Sulla base di questi elementi, il costo medio ponderato del capitale post-tax e pre-tax ed i relativi saggi
di capitalizzazione (WACC–g) sono stati così stimati per ciascuna Unità generatrice di flussi finanziari (i
valori del Brasile si riferiscono ai flussi in reais):
Core Domestic
%
International
Wholesale
%
Brasile
%
11,98
WACC post tax
7,90
9,77
WACC post tax – g
8,16
10,27
10,18
WACC pre tax
11,60
14,48
16,80
WACC pre tax – g
11,86
14,98
15,00
Core Domestic
International
Wholesale
Brasile
2.501
292
1.517
I valori d’uso eccedono i valori contabili al 31.12.2010 dei seguenti ammontari:
(milioni di euro)
Eccedenza valore d’uso rispetto ai valori contabili
(*)
(*) valutato sulla base dello scenario intermedio fra piano triennale e scenario downside.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 4 – Avviamento
193
Rispetto allo scorso anno (31.12.2009) le variazioni intervenute nei valori d’uso delle singole CGU sono
le seguenti:
(milioni di euro)
Core Domestic
International
Wholesale
Brasile
-2.067
-267
+1.954
Variazione di valore d’uso 31.12.2010 vs 31.12.2009
Ai fini delle analisi di sensitività sono state considerate quattro variabili principali: il tasso di sconto pretax, il saggio di crescita nel valore terminale (g), il tasso di crescita annuo cumulato (CAGR) dell’EBITDA e
gli investimenti in proporzione ai ricavi (capex/ricavi). Le tabelle che seguono riportano i valori delle
variabili chiave utilizzati ai fini della stima del valore d’uso e le variazioni di tali variabili necessarie a
rendere il valore recuperabile delle rispettive CGU uguale al loro valore contabile.
Valore delle variabili chiave nella stima del valore d’uso
Tasso di sconto pre tax
Saggio di crescita a lungo termine (g)
Tasso di crescita annuo cumulato (CAGR) dell’EBITDA
Tasso di investimento (Capex/Ricavi)
Core Domestic
%
International
Wholesale
%
Brasile
%
11,60
14,48
16,80
-0,26
-0,5
1,80
1,69(*)
-5,15
10,71
da 14,96 a 15,37
da 6,04 a 7,54
da 14,84 a 18,77
(*) Questo tasso di crescita si riferisce agli EBITDA sterilizzati degli effetti di cui allo IAS 36.45 lett. a.
Variazioni delle variabili chiave necessarie per rendere il valore recuperabile pari al valore contabile
Core Domestic
%
International
Wholesale
%
Brasile
%
Tasso di sconto pre tax
0,54
5,72
3,31
Saggio di crescita a lungo termine (g)
-0,68
-7,67
-4,57
Tasso di crescita annuo cumulato (CAGR) dell’EBITDA
-1,26
-8,03
-4,42
Tasso di investimento (Capex/Ricavi)
1,59
3,26
2,91
Si è poi effettuato un secondo livello di verifica per riduzione di valore a livello complessivo di Gruppo,
ciò al fine di includere le Funzioni Centrali e le unità generatrici di flussi finanziari del Gruppo prive di
avviamento allocato (Olivetti). Il valore recuperabile complessivo di tutte le unità generatrici di flussi
finanziari del Gruppo è stato confrontato con il valore contabile del capitale operativo totale riferibile alle
medesime unità/segmenti. A questo ulteriore livello di impairment test non si sono registrate riduzioni di
valore.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 4 – Avviamento
194
Nota 5 – Altre attività immateriali
Aumentano, rispetto al 31 dicembre 2009, di 1.619 milioni di euro e presentano la seguente composizione e
variazione:
(milioni di euro)
31.12.2008 Discontinued
Operations(1)
Investi- Ammorta- Svalutazioni/
menti
menti
Ripristini
Dismissioni
Differenze
Altre 31.12.2009
cambio variazioni
Diritti di brevetto
industriale e diritti di
utilizzazione delle opere
dell'ingegno
2.620
(48)
1.138
(1.662)
-
(4)
116
349
2.509
Concessioni, licenze,
marchi e diritti simili
3.088
(189)
114
(272)
-
(4)
216
46
2.999
290
(101)
348
(317)
-
15
5
240
-
(36)
5
(344)
536
(338)
2.017
(2.251)
-
(44)
352
56
6.284
Investi- Ammorta- Svalutazioni/
menti
menti
Ripristini
Dismissioni
Altre attività immateriali
a vita utile definita
Attività immateriali in
corso e acconti
Totale
(1)
494
417
6.492
Si riferiscono al gruppo HanseNet Telekommunication Gmbh.
31.12.2009
Variaz. area
di consolid.
BU Argentina
Diritti di brevetto
industriale e diritti di
utilizzazione delle opere
dell'ingegno
2.509
-
1.135
(1.507)
Concessioni, licenze,
marchi e diritti simili
2.999
843
29
(314)
240
964
325
(395)
(1)
(5)
1.807
1.781
(2.216)
(6)
(milioni di euro)
Altre attività immateriali
a vita utile definita
Attività immateriali in
corso e acconti
Totale
536
6.284
292
-
Differenze
Altre 31.12.2010
cambio variazioni
(1)
71
422
2.629
(1)
134
10
3.700
47
(1)
1.179
(1)
2
(429)
395
(3)
254
2
7.903
Gli investimenti dell’esercizio 2010 comprendono 287 milioni di euro di attività realizzate internamente (291 milioni di
euro nell’esercizio 2009, per ulteriori dettagli si rimanda alla nota specifica “Attività realizzate internamente”). Le altre
variazioni dell’esercizio 2010 comprendono 5 milioni di euro per l’uscita dal perimetro di consolidamento del gruppo
BBNed e della società Elettra, cedute negli ultimi mesi del 2010.
I diritti di brevetto industriale e i diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno al 31 dicembre 2010 sono
rappresentati essenzialmente dal software applicativo acquisito a titolo di proprietà ed in licenza d’uso a tempo
indeterminato (ammortizzati in funzione della vita utile prevista su base triennale) e si riferiscono essenzialmente a
Telecom Italia S.p.A. (1.801 milioni di euro) e alla Business Unit Brasile (725 milioni di euro).
Le concessioni, licenze, marchi e diritti simili al 31 dicembre 2010 si riferiscono principalmente:
• al costo residuo delle licenze di telefonia (1.576 milioni di euro per Telecom Italia S.p.A., 870 milioni di euro per
la Business Unit Brasile e 488 milioni di euro per la Business Unit Argentina);
• agli Indefeasible Rights of Use-IRU (210 milioni di euro) che si riferiscono principalmente alle società del gruppo
Telecom Italia Sparkle (Wholesale Internazionale);
• alle frequenze televisive della Business Unit Media (123 milioni di euro).
Il valore residuo delle licenze di telefonia, pari a 2.934 milioni di euro, si riferisce alle seguenti licenze:
• Telecom Italia S.p.A.:
– UMTS, pari a 1.558 milioni di euro (ammortamento in quote costanti in 18 anni), comprensivo della licenza
ex IPSE di 81 milioni di euro per la frequenza di banda 2100 Mghz acquisita nel 2009 (ammortamento in
quote costanti in 12 anni), scadenti entrambe nel 2021;
– Wireless Local Loop, pari a 7 milioni di euro, scadente nel 2021 (ammortamento in quote costanti in 15
anni);
– WiMax, pari a 11 milioni di euro, scadente nel 2023 (ammortamento in quote costanti in 15 anni);
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 5 – Altre attività immateriali
195
gruppo Tim Brasil:
– GSM e 3G (UMTS), pari a 816 milioni di euro, scadenti tra il 2012 e il 2023 (ammortamento
in quote costanti in 8-15 anni);
– TDMA, pari a 54 milioni di euro, scadenti nel 2012 (ammortamento in quote costanti in circa
14 anni);
• gruppo Sofora - Telecom Argentina:
– PCS di Nucleo S.A., pari a 26 milioni di euro, scadente nel 2022 (ammortamento in quote
costanti in 12 anni);
– PCS di Telecom Personal S.A., si riferisce alla licenza a vita utile indefinita per un ammontare
pari a 462 milioni di euro. Tale licenza è soggetta a impairment test periodico effettuato per il
gruppo di CGU Sofora – Argentina.
Le altre attività immateriali al 31 dicembre 2010 comprendono principalmente la capitalizzazione di
costi di acquisizione della clientela (Subscribers Acquisition Costs) per 227 milioni di euro, riferiti ad
alcune offerte commerciali di Telecom Italia S.p.A. (132 milioni di euro), della Business Unit Brasile (28
milioni di euro) e della Business Unit Argentina (67 milioni di euro); i SAC sono ammortizzati lungo la
durata minima del contratto sottostante (12 o 24 mesi) e contabilmente radiati al completamento del
processo di ammortamento.
Sono altresì comprese tra le altre attività immateriali le fee concesse a seguito dell’avvio del “progetto
negozi” di Telecom Italia S.p.A. (cui si rinvia per ulteriori dettagli); il loro valore residuo è pari a 33 milioni
di euro (ammortamento in quote costanti in 3 anni).
Le attività immateriali in corso e acconti presentano un decremento di 141 milioni di euro,
principalmente relativo alla messa in esercizio da parte di Telecom Italia S.p.A. di immobilizzazioni in
corso di anni precedenti nonché ad una svalutazione effettuata dalla Capogruppo pari a 5 milioni di
euro, relativa a sviluppi di sistemi non più riutilizzabili.
Gli ammortamenti e le svalutazioni sono stati iscritti a conto economico tra i componenti del risultato
operativo.
Il valore lordo, le svalutazioni per riduzione di valore e gli ammortamenti accumulati al 31 dicembre
2010 e 2009 sono così riepilogati:
•
31.12.2010
(milioni di euro)
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere
dell'ingegno
Valore
lordo
Svalutazioni
Fondo
accumulate ammortamento
Valore
netto
13.985
(7)
(11.349)
2.629
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
5.757
(251)
(2.268)
3.238
Altre attività immateriali
1.635
(456)
1.179
(14.073)
7.441
Attività immateriali in corso e acconti
Totale attività immateriali a vita utile definita
Attività immateriali a vita utile indefinita(*)
Totale Altre attività immateriali
405
(10)
21.782
(268)
395
462
-
-
462
22.244
(268)
(14.073)
7.903
Svalutazioni
Fondo
accumulate ammortamento
Valore
netto
(*) Si riferiscono alla licenza PCS a vita utile indefinita di Telecom Personal S.A. (gruppo Sofora - Argentina).
31.12.2009
(milioni di euro)
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere
dell'ingegno
Valore
lordo
12.569
(14)
(10.046)
2.509
5.053
(233)
(1.821)
2.999
Altre attività immateriali
609
-
(369)
Attività immateriali in corso e acconti
542
(6)
18.773
(253)
(12.236)
-
-
-
-
18.773
(253)
(12.236)
6.284
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
Totale attività immateriali a vita utile definita
Attività immateriali a vita utile indefinita
Totale Altre attività immateriali
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 5 – Altre attività immateriali
240
536
6.284
196
Il valori esposti nella tabella sono stati aggiornati anche a seguito della definizione dell’allocazione del
corrispettivo per l’acquisizione di Intelig.
Le svalutazioni relative ai "Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno" si
riducono al 31 dicembre 2010 di 7 milioni di euro per effetto della radiazione di software acquisito in
anni precedenti contestualmente ad alcune attività della ex-Blu.
Le svalutazioni relative alle "Concessioni, licenze, marchi e diritti simili" si riferiscono essenzialmente agli
Indefeasible Rights of Use-IRU di capacità trasmissiva e di cavi relativi a collegamenti internazionali
acquisiti dal gruppo Lan Med (ex gruppo Latin American Nautilus).
Tali svalutazioni, principalmente relative ad esercizi precedenti al 2004, furono determinate dalle
mutate e ridotte dimensioni del valore del mercato della banda larga internazionale rispetto alle
aspettative prefigurate nel momento storico degli investimenti stessi. L’importo delle svalutazioni varia
da 233 milioni di euro al 31 dicembre 2009 a 251 milioni di euro al 31 dicembre 2010 esclusivamente
per la conversione in euro dei bilanci in dollari.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 5 – Altre attività immateriali
197
Nota 6 – Attività materiali (di proprietà e in locazione
finanziaria)
Immobili, impianti e macchinari di proprietà
Aumentano, rispetto al 31 dicembre 2009, di 1.656 milioni di euro, e presentano la seguente composizione e
variazione:
(milioni di euro)
31.12.2008 Discontinued
Operations(1)
Terreni
123
Fabbricati civili e
industriali
12.037
Attrezzature industriali
e commerciali
38
Navi
33
Altri beni
(460)
Totale
Differenze
Altre 31.12.2009
cambio variazioni
3
125
5
(45)
(2)
8
36
495
1.853
(2.780)
(23)
325
634
11.586
7
(16)
2
31
(7)
857
Attività materiali in
corso e acconti
Dismissioni
(1)
493
Impianti e macchinari
(1)
Investi- Ammorta- Svalutazioni/
menti
menti
Ripristini
(31)
310
671
(18)
292
14.252
(509)
2.467
26
(328)
(15)
60
(232)
621
(5)
(20)
38
(125)
833
(5)
(61)
431
318
13.717
Investi- Ammorta- Svalutazioni/
menti
menti
Ripristini
Dismissioni
(3.176)
Si riferiscono a HanseNet Telekommunikation GmbH
(milioni di euro)
31.12.2009
Variaz. area
di consolid.
BU Argentina
125
114
Terreni
Fabbricati civili e
industriali
Impianti e macchinari
495
302
4
(57)
1.032
1.847
(2.799)
8
(13)
31
Navi
26
Altri beni
621
Attività materiali in
corso e acconti
Totale
5
11.586
Attrezzature industriali
e commerciali
209
Differenze
Altre 31.12.2010
cambio variazioni
205
833
166
679
13.717
1.823
2.743
(3)
(4)
20
50
810
(10)
264
267
12.184
2
28
(4)
(20)
(343)
(16)
(3.216)
244
(2)
-
36
78
790
(4)
(1)
50
(406)
1.317
(7)
(51)
375
(11)
15.373
Gli investimenti dell’esercizio 2010 comprendono 260 milioni di euro di attività realizzate internamente (224 milioni di
euro nell’esercizio 2009), per ulteriori dettagli si rimanda alla nota specifica “Attività realizzate internamente”.
Le Altre variazioni dell’esercizio 2010 comprendono 41 milioni di euro per l’uscita dal perimetro di consolidamento del
gruppo BBNed e della società Elettra, cedute negli ultimi mesi del 2010.
Gli ammortamenti e le svalutazioni sono stati iscritti a conto economico tra i componenti del risultato operativo.
L’ammortamento, a quote costanti sulla vita utile stimata delle attività, è calcolato in base alle seguenti aliquote
minime e massime per gli esercizi 2010 e 2009:
Fabbricati civili e industriali
Impianti e macchinari
3,33%
3% - 50%
Attrezzature industriali e commerciali
20%
Navi
9%
Altri beni
11% - 33%
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 6 – Attività materiali (di proprietà e in locazione finanziaria)
198
Il valore lordo, le svalutazioni per riduzione di valore e gli ammortamenti accumulati al 31 dicembre
2010 e 2009 sono così riepilogati:
31.12.2010
Valore
lordo
(milioni di euro)
Terreni
Svalutazioni
Fondo
accumulate ammortamento
244
Fabbricati civili e industriali
Impianti e macchinari
Attrezzature industriali e commerciali
Altri beni
Attività materiali in corso e acconti
Totale
Valore
netto
244
1.755
(4)
(941)
810
62.765
(55)
(50.526)
12.184
300
(1)
(271)
28
4.159
(2)
(3.367)
790
(55.105)
15.373
Svalutazioni
Fondo
accumulate ammortamento
Valore
netto
1.318
(1)
70.541
(63)
1.317
31.12.2009
Valore
lordo
(milioni di euro)
Terreni
125
Fabbricati civili e industriali
Impianti e macchinari
125
1.348
(1)
(852)
495
11.586
60.736
(66)
(49.084)
Attrezzature industriali e commerciali
306
(1)
(274)
31
Navi
143
(11)
(106)
26
3.599
(8)
(2.970)
621
845
(12)
67.102
(99)
(53.286)
13.717
Altri beni
Attività materiali in corso e acconti
Totale
833
Il valori esposti nella tabella sono stati aggiornati anche a seguito della definizione dell’allocazione del
corrispettivo pagato per l’acquisizione di Intelig.
Nel corso del 2010 il Fondo svalutazione immobilizzazioni materiali è diminuito per la dismissione da
parte di Telecom Italia S.p.A. di alcuni beni svalutati, principalmente impianti di commutazione.
Beni in locazione finanziaria
Diminuiscono, rispetto al 31 dicembre 2009, di 119 milioni di euro, e presentano la seguente
composizione e variazione:
(milioni di euro)
Fabbricati civili e industriali
Impianti e macchinari
Aerei
Altri beni
Attività materiali in corso e
acconti
Totale
31.12.2008
Discontinued Investimenti
Operations(1)
Ammortamenti
Altre variazioni
31.12.2009
30
(109)
23
1.246
1.302
37
(37)
-
3
16
3
52
1.410
(3)
-
(12)
7
26
(37)
59
(124)
(35)
43
(12)
1.296
(1) Si riferiscono a HanseNet Telekommunikation GmbH.
(milioni di euro)
Fabbricati civili e industriali
Altri beni
Attività materiali in corso e acconti
Totale
31.12.2009
Investimenti
Ammortamenti
Altre
variazioni
31.12.2010
1.246
19
(109)
(32)
1.124
7
10
(6)
43
30
1.296
59
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 6 – Attività materiali (di proprietà e in locazione finanziaria)
(115)
11
(31)
42
(63)
1.177
199
Gli ammortamenti e le svalutazioni sono stati iscritti a conto economico tra i componenti del risultato
operativo.
Il valore lordo, le svalutazioni per riduzione di valore e gli ammortamenti accumulati al 31 dicembre
2010 e 2009 sono così riepilogate:
31.12.2010
(milioni di euro)
Valore
lordo
Fabbricati civili e industriali
2.039
Svalutazioni
Fondo
accumulate ammortamento
(27)
(888)
Valore
netto
1.124
Aerei
30
(30)
-
Altri beni
79
(68)
11
(986)
1.177
Svalutazioni
Fondo
accumulate ammortamento
Valore
netto
Attività materiali in corso e acconti
42
Totale
2.190
(milioni di euro)
Valore
lordo
Fabbricati civili e industriali
2.068
42
(27)
31.12.2009
(795)
1.246
-
-
-
Aerei
30
(30)
-
Altri beni
70
(63)
7
(888)
1.296
Impianti e macchinari
Attività materiali in corso e acconti
(27)
43
Totale
43
2.211
(27)
Al 31 dicembre 2010 e 2009 i canoni di leasing da corrispondere negli anni successivi ed il loro valore
attuale, sono i seguenti:
31.12.2010
(milioni di euro)
Pagamenti
minimi dovuti per
canoni di leasing
31.12.2009
Valore attuale
Pagamenti
pagamenti minimi dovuti per
minimi dovuti canoni di leasing
Valore attuale
pagamenti
minimi dovuti
Entro l’esercizio successivo
250
243
231
Dal 2° al 5° esercizio
759
587
809
614
Oltre il 5° esercizio
1.099
573
1.262
636
Totale
2.108
1.403
2.302
1.469
31.12.2010
31.12.2009
Valore canoni futuri netti (pagamenti minimi dovuti per canoni di leasing)
2.108
2.302
Quota interessi
(705)
(833)
Valore attuale canoni di leasing
1.403
1.469
Passività per locazioni finanziarie
1.674
1.815
Crediti finanziari per investimenti netti dei locatori
(271)
(346)
Totale passività nette per locazioni finanziarie
1.403
1.469
(milioni di euro)
219
Al 31 dicembre 2010 la rivalutazione ISTAT dei canoni di leasing è stata pari a circa 25 milioni di euro
(circa 24 milioni al 31 dicembre 2009).
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 6 – Attività materiali (di proprietà e in locazione finanziaria)
200
Nota 7 – Altre attività non correnti
Aumentano, rispetto al 31 dicembre 2009, di 1.089 milioni di euro e comprendono:
31.12.2010
(milioni di euro)
di cui
Strumenti
Finanziari
IAS 39
31.12.2009
di cui
Strumenti
Finanziari
IAS 39
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto:
Imprese collegate
84
Imprese a controllo congiunto
Altre partecipazioni
351
1
84
85
435
43
43
53
53
Titoli, crediti finanziari e altre attività finanziarie non
correnti:
Titoli diversi dalle partecipazioni
13
13
15
15
1.850
1.850
1.104
1.104
1.863
1.863
1.119
1.119
Crediti vari
417
249
385
280
Risconti attivi a medio/lungo termine
517
Crediti finanziari e altre attività finanziarie non correnti
Crediti vari e altre attività non correnti:
934
Attività per imposte anticipate(*)
1.863
Totale
4.788
508
249
893
280
1.199
2.155
3.699
1.452
(*) Analizzata nella Nota “Attività per imposte anticipate e Fondo imposte differite”.
Per ulteriori dettagli sugli Strumenti Finanziari si rinvia alla Nota “Informazioni integrative su strumenti
finanziari”.
La voce relativa alle partecipazioni in imprese collegate valutate con il metodo del patrimonio netto è
così dettagliata:
(milioni di euro)
31.12.2008
EtecSA (Cuba)
Investimenti
Cessioni e
rimborsi di
capitale
313
Italtel Group
39
Tiglio I
54
Tiglio II
Valutazione Riclassifiche
con il metodo
e altre
del patrimonio
variazioni
netto
(24)
289
(39)
(7)
31.12.2009
(10)
37
4
3
(6)
1
25
2
(3)
24
435
5
(7)
(milioni di euro)
31.12.2009
Investimenti
Cessioni e
rimborsi di
capitale
EtecSA (Cuba)
289
Altre
Totale
Italtel Group
-
Tiglio I
37
Tiglio II
1
Altre
Totale
Nota 7 – Altre attività non correnti
(39)
351
Valutazione Riclassifiche
con il metodo
e altre
del patrimonio
variazioni
netto
31.12.2010
100
35
(389)
-
3
38
(14)
23
1
24
1
(2)
351
36
(2)
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
(43)
89
(1)
22
(390)
84
201
La voce relativa alle partecipazioni in imprese collegate valutate con il metodo del patrimonio netto si
incrementa di 35 milioni di euro per la sottoscrizione, il 23 settembre 2010, dell’aumento di capitale in
Italtel Group S.p.A., a seguito del quale la partecipazione è stata riclassificata tra le imprese collegate in
quanto la percentuale complessivamente detenuta dal Gruppo Telecom Italia – attraverso azioni
ordinarie e privilegiate - è passata dal 19,37% al 34,68% con contestuale modifica della governance.
La partecipazione in EtecSA (Cuba) è stata riclassificata fra le Attività non correnti destinate ad essere
cedute. Di conseguenza la valutazione della partecipazione recepisce la quota del risultato sino al 30
settembre 2010 (54 milioni di euro), la differenza di conversione del bilancio in valuta estera e un
ripristino di valore pari a 30 milioni di euro, rilevato nel limite delle riduzioni per perdite di valore
precedentemente rilevate. Tale ripristino è stato effettuato in conformità all’IFRS 5 in conseguenza della
sottoscrizione a fine 2010 degli accordi per la vendita della partecipazione. La cessione si è
perfezionata in data 31 gennaio 2011, per maggiori dettagli si rimanda alla Nota “Eventi successivi al
31 dicembre 2010” del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 del Gruppo Telecom Italia.
Le altre “Valutazioni con il metodo del patrimonio netto” includono la quota di risultato dell’esercizio e le
differenze di conversione dei bilanci delle società estere. In particolare i principali impatti sul conto
economico separato consolidato del 2010 relativi alla sola quota di risultato dell’esercizio si riferiscono
a Tiglio I (negativo per 14 milioni di euro).
Per le principali partecipate si riepilogano i dati aggregati del 2010 e del 2009, predisposti secondo gli
IFRS relativamente alla quota di competenza del Gruppo Telecom Italia. L’utile (perdita) dell’esercizio si
riferisce, per i gruppi consolidati, alla quota di competenza della Capogruppo e dei Terzi.
2010
2009
Totale Attività
463
613
Totale Passività
375
317
Ricavi
251
178
Utile (perdita) dell’esercizio
(21)
39
(milioni di euro)
La voce relativa alle partecipazioni in imprese a controllo congiunto annovera il Consorzio Tema
Mobility. Nell’esercizio 2009 comprendeva anche la partecipazione in Sofora Telecomunicaciones S.A.
partecipata al 50%.
Si riepilogano i principali dati aggregati del 2010 e del 2009 predisposti secondo gli IFRS relativamente
alla quota di competenza del Gruppo Telecom Italia. L’utile (perdita) dell’esercizio si riferisce, per i
gruppi consolidati, alla quota di competenza della Capogruppo e dei Terzi.
2010
Dati delle
imprese a
controllo
congiunto
(milioni di euro)
2009
Quota
Gruppo
Telecom
50%
Consorzio
Tema Mobility
Dati delle imprese a
controllo congiunto
Gruppo
Sofora
Consorzio
Tema Mobility
Quota
Gruppo
Telecom
50%
Attività non correnti
0,1
0,0
1.404,3
0,1
Attività correnti
1,3
0,7
668,6
0,8
334,7
Totale Attività
1,4
0,7
2.072,9
0,9
1.036,9
Passività non correnti
0,5
0,3
381,6
Passività correnti
0,1
0,0
900,3
450,2
Totale Passività
0,6
0,3
1.281,9
641,0
Ricavi
702,2
190,8
2.346,9
1.173,5
EBITDA
718,6
359,3
Risultato operativo (EBIT)
505,3
252,6
Risultato prima delle imposte
410,4
205,2
Utile (perdita) dell’esercizio
253,2
126,6
188,7
94,4
64,5
32,2
quota di pertinenza di Azionisti Terzi
quota di pertinenza della Capogruppo
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 7 – Altre attività non correnti
202
L’elenco delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto è riportato nella Nota “Le
imprese del Gruppo Telecom Italia”.
La voce relativa alle altre partecipazioni è così dettagliata:
(milioni di euro)
31.12.2008
Assicurazioni Generali
3
Dahlia TV
5
Fin.Priv.
Investimenti
Cessioni e
rimborsi di
capitale
Valutazione al Riclassifiche
fair value
e altre
variazioni
-
3
5
15
3
18
Italtel Group
-
New Satellite Radio
7
Sia – SSB
(7)
11
16
1
(1)
Totale
57
1
(1)
31.12.2009
Investimenti
Cessioni e
rimborsi di
capitale
Assicurazioni Generali
3
Dahlia TV
5
Fin.Priv.
18
Sia – SSB
11
Altre
16
Totale
53
11
Altre
(milioni di euro)
31.12.2009
16
3
(7)
53
Valutazione al Riclassifiche
fair value
e altre
variazioni
31.12.2010
3
3
(8)
(4)
14
11
3
-
(4)
(1)
15
(9)
43
I crediti finanziari e le altre attività finanziarie non correnti sono così composti:
(milioni di euro)
Crediti per gli investimenti netti dei locatori
Crediti verso il personale
Derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le attività/passività non
correnti di natura finanziaria
Derivati non di copertura
Altri crediti finanziari
Totale
31.12.2010
31.12.2009
199
228
45
54
1.524
792
7
12
75
18
1.850
1.104
I crediti per gli investimenti netti dei locatori, si riferiscono:
• ai contratti di leasing stipulati da Teleleasing direttamente con la clientela e di cui Telecom Italia
è garante;
• alla quota a medio/lungo termine dei contratti di noleggio con prestazioni di servizi accessori
(cosiddetta formula “full rent”).
L’ammontare totale (quota corrente e non corrente) dei suddetti crediti per gli investimenti netti dei
locatori è così analizzabile:
(milioni di euro)
Quota non corrente
Quota corrente
Totale
31.12.2010
31.12.2009
199
228
72
118
271
346
I derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le attività/passività non correnti di
natura finanziaria afferiscono alla componente mark to market.
Per ulteriori dettagli si fa rimando alla Nota “Strumenti derivati”.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 7 – Altre attività non correnti
203
I crediti vari e altre attività non correnti ammontano a 934 milioni di euro (893 milioni di euro al 31
dicembre 2009).
Comprendono tra gli altri:
• il credito verso Aree Urbane, al netto del fondo svalutazione stanziato al fine di adeguarlo al
valore di presumibile realizzo;
• i risconti attivi a medio/lungo termine pari a 517 milioni di euro (508 milioni di euro al 31
dicembre 2009) relativi al differimento di costi correlati al riconoscimento di ricavi.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 7 – Altre attività non correnti
204
Nota 8 – Attività per imposte anticipate e fondo
imposte differite
Il saldo netto è così composto:
(milioni di euro)
Attività per imposte anticipate
Fondo imposte differite
Totale
31.12.2010
31.12.2009
1.863
1.199
(1.027)
(198)
836
1.001
Poiché la contabilizzazione in bilancio delle imposte anticipate e differite è stata effettuata, ove ne
esistano i presupposti, tenendo conto delle compensazioni per entità giuridica, la composizione delle
stesse al lordo delle compensazioni effettuate, è la seguente:
(milioni di euro)
Attività per imposte anticipate
Fondo imposte differite
Totale
31.12.2010
31.12.2009
1.977
1.301
(1.141)
(300)
836
1.001
Le ipotesi di recupero effettuate portano a stimare un reversal di tale saldo netto entro il prossimo
esercizio per circa 512 milioni di euro.
La variazione delle imposte anticipate e differite, negativa per 165 milioni di euro, è dovuta:
• agli utilizzi ed ai nuovi stanziamenti di imposte differite ed anticipate che hanno determinato un
beneficio a conto economico nell’esercizio 2010 (+710 milioni di euro); in particolare, si segnala
il beneficio, da parte della Business Unit Brasile (Tim Celular), di circa 700 milioni di euro
derivante principalmente dall’iscrizione di imposte differite attive connesse alla recuperabilità di
perdite fiscali pregresse, illimitatamente riportabili, rilevate negli anni precedenti e divenute
recuperabili sulla base della prospettiva di utili;
• all’inclusione nel consolidato del fondo imposte differite del gruppo Sofora (pari a -44 milioni di
euro) nonché all’iscrizione di imposte differite passive per effetto dell’allocazione dei plusvalori
nell’ambito dell’aggregazione aziendale dello stesso gruppo Sofora alla data di acquisizione (pari
a circa -763 milioni di euro);
• alla differenza cambi ed ad altre variazioni (-68 milioni di euro).
Si segnala che la Capogruppo Telecom Italia si è avvalsa, in sede di presentazione della dichiarazione
dei redditi per l’esercizio 2008, della possibilità di riallineare le differenze all’ 1.1.2009 tra valori di
bilancio IAS legati a operazioni che passano in “regime di derivazione” e valori fiscali, ai sensi del D.Lgs.
29 novembre 2008, n. 185; tale riallineamento - che comporta il riassorbimento in quote costanti delle
differenze temporanee deducibili nette interessate in 5 esercizi a partire dal 2009 e fino al 2013 determina un assorbimento di attività per imposte anticipate nette di circa 60 milioni di euro annui. Al
31 dicembre 2010 il relativo credito fiscale non utilizzato era pari a 193 milioni di euro (246 milioni di
euro al 31 dicembre 2009).
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 8 – Attività per imposte anticipate e fondo imposte differite
205
Le differenze temporanee che compongono la voce al 31 dicembre 2010 e 2009 sono riportate nel
seguente prospetto:
31.12.2010
31.12.2009
Strumenti derivati
297
321
Fondo svalutazioni crediti
264
208
Fondi per rischi e oneri
240
146
(milioni di euro)
Attività per imposte anticipate:
Operazioni di vendita e riaffitto di immobili
13
8
Fondo oneri previdenziali ex lege 58/92
39
73
659
104
13
17
Perdite fiscali a nuovo
Contributi in conto capitale
Profitti infragruppo non realizzati
7
10
Ammortamenti tassati
147
118
Credito fiscale non utilizzato (partite riallineate ex DL 185/08)
193
246
Altre imposte anticipate
105
50
1.977
1.301
Strumenti derivati
(152)
(97)
Aggregazioni aziendali – per la parte relativa ai plusvalori residui
(836)
(63)
Totale
Fondo imposte differite:
Plusvalenze differite
(4)
(19)
Ammortamenti anticipati
(28)
(38)
Attualizzazione Fondo TFR
(29)
(31)
Prestiti obbligazionari
(3)
(16)
Altre imposte differite
(89)
(36)
Totale
Totale Attività per imposte anticipate al netto del Fondo imposte differite
(1.141)
(300)
836
1.001
Al 31 dicembre 2010 il Gruppo ha perdite fiscali riportabili a nuovo per 5.958 milioni di euro relative,
principalmente, ad alcune società estere quali il gruppo Tim Brasil, il gruppo Lan Med (ex gruppo Latin
American Nautilus) e le società Telecom Italia Sparkle Luxembourg, Telecom Italia Finance e Telecom
Italia International, con le seguenti scadenze:
Anno di scadenza
(milioni di euro)
2011
170
2012
4
2013
-
2014
4
2015
Scadenza successiva al 2015
15
163
Senza scadenza
5.602
Totale perdite fiscali riportabili a nuovo
5.958
Le perdite fiscali riportabili a nuovo, delle quali si è tenuto conto per la determinazione delle imposte
anticipate, ammontano a 2.025 milioni di euro al 31 dicembre 2010 (367 milioni di euro al 31 dicembre
2009) e si riferiscono principalmente al gruppo Tim Brasil, al gruppo Lan Med (ex gruppo Latin American
Nautilus) e alla società Telecom Italia International.
Non sono, invece, state rilevate attività per imposte anticipate pari a 1.197 milioni di euro (1.686 milioni
di euro al 31 dicembre 2009) corrispondenti a 3.933 milioni di euro di perdite fiscali portate a nuovo in
quanto, allo stato, non se ne ritiene probabile la recuperabilità.
Al 31 dicembre 2010 non sono state stanziate imposte differite su riserve in sospensione di imposta e
su utili non distribuiti di controllate e collegate in quanto non ne è prevista la distribuzione o l’utilizzo, ad
eccezione delle imposte differite stanziate all’interno del gruppo Sofora.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 8 – Attività per imposte anticipate e fondo imposte differite
206
Nota 9 – Rimanenze di magazzino
Diminuiscono, rispetto al 31 dicembre 2009, di 21 milioni di euro, e sono così composti:
31.12.2010
31.12.2009
Materie prime, sussidiarie e di consumo
3
7
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati
3
4
Prodotti finiti
381
397
Totale
387
408
(milioni di euro)
Le rimanenze di magazzino si riferiscono in particolare a Telecom Italia S.p.A. per 112 milioni di euro
(167 milioni di euro al 31 dicembre 2009), alle società della Business Unit Brasile per 103 milioni di
euro (162 milioni di euro al 31 dicembre 2009) e alle società del gruppo Sofora (Argentina) per 88
milioni di euro; sono costituite essenzialmente da apparati, terminali e relativi accessori di
telecomunicazioni fisse e mobili.
Sono inoltre relative per 69 milioni di euro (56 milioni di euro al 31 dicembre 2009) alla Business Unit
Olivetti e sono costituite da prodotti per ufficio, stampanti specializzate e terminali per il gioco.
Nel corso del 2010 le rimanenze di magazzino sono state oggetto di svalutazioni per un importo pari a 5
milioni di euro (29 milioni di euro nel 2009), principalmente riferibili all’adeguamento al valore di
presumibile realizzo di apparati e terminali di telefonia fissa e mobile oggetto di commercializzazione.
Non esistono rimanenze date a garanzia.
Nota 10 – Crediti commerciali, vari e altre attività
correnti
Aumentano, rispetto al 31 dicembre 2009, di 343 milioni di euro, e sono così composti:
(milioni di euro)
Crediti per lavori su commessa
31.12.2010
di cui
Strumenti
Finanziari
IAS 39
36
31.12.2009
di cui
Strumenti
Finanziari
IAS 39
25
Crediti commerciali:
Crediti verso clienti
4.536
4.536
4.440
4.440
Crediti verso altri gestori di telecomunicazioni
1.870
1.870
1.673
1.673
6.406
6.406
6.113
6.113
Crediti verso altri
873
280
914
247
Risconti attivi di natura commerciale e varia
475
Crediti vari e altre attività correnti:
Totale
395
1.348
280
1.309
247
7.790
6.686
7.447
6.360
Per ulteriori dettagli sugli Strumenti Finanziari si rinvia alla Nota “Informazioni integrative su strumenti
finanziari”.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 9 – Rimanenze di magazzino
207
Sono di seguito riportate le analisi, al 31 dicembre 2010 e al 31 dicembre 2009, dell’anzianità degli
Strumenti Finanziari inclusi nei Crediti commerciali, vari ed altre attività correnti:
Di cui scaduti da:
(milioni di euro)
31.12.2010
di cui non
scaduti
0-90
gg.
91-180
gg.
181-365
gg.
Oltre 365
gg.
6.686
4.598
980
200
178
730
31.12.2009
di cui non
scaduti
0-90
gg.
91-180
gg.
181-365
gg.
Oltre 365
gg.
6.360
4.862
467
201
218
612
Crediti commerciali, vari e altre attività correnti
Di cui scaduti da:
(milioni di euro)
Crediti commerciali, vari e altre attività correnti
L’incremento dei crediti scaduti “Oltre 365 giorni” rispetto al 31 dicembre 2009 è principalmente
determinato dall’aumento dei tempi di incasso su posizioni creditorie considerate tuttavia non a rischio
in termini di esigibilità.
I crediti commerciali ammontano a 6.406 milioni di euro (6.113 milioni di euro al 31 dicembre 2009), e
sono al netto di 876 milioni di euro del relativo fondo svalutazione crediti (989 milioni di euro al 31
dicembre 2009).
I crediti commerciali sono relativi, in particolare, a Telecom Italia S.p.A. (4.178 milioni di euro), alla
Business Unit Brasile (1.243 milioni di euro) e al gruppo Sofora - Telecom Argentina (461 milioni di
euro).
I crediti commerciali comprendono 29 milioni di euro (26 milioni di euro al 31 dicembre 2009) di quota
a medio/lungo termine dei crediti verso clienti, essenzialmente per contratti relativi a Indefeasible
Rights of Use – IRU.
La movimentazione del fondo svalutazione crediti è stata la seguente:
(milioni di euro)
2010
2009
Al 1° gennaio
989
828
Discontinued operations
Accantonamenti a conto economico
Utilizzo
-
(48)
339
449
(509)
(434)
Variazione area gruppo Sofora (Argentina)
29
-
Differenze cambio ed altre variazioni
28
194
876
989
Al 31 dicembre
L’ammontare del fondo si riferisce per 420 milioni di euro a svalutazioni individuali (461 milioni di euro
al 31 dicembre 2009) e per 456 milioni di euro a svalutazioni per massa (528 milioni di euro al 31
dicembre 2009).
Gli accantonamenti al fondo svalutazione crediti sono effettuati in maniera specifica sulle posizioni
creditorie che presentano elementi di rischio peculiari. Sulle posizioni creditorie che non presentano tali
caratteristiche, sono invece effettuati, per il segmento di clientela di appartenenza, accantonamenti
sulla base dell’inesigibilità media stimata in funzione di indicatori statistici.
I crediti verso altri ammontano a 873 milioni di euro (914 milioni di euro al 31 dicembre 2009), sono al
netto di un fondo svalutazione pari a 84 milioni di euro (74 milioni di euro al 31 dicembre 2009) e sono
così analizzabili:
31.12.2010
31.12.2009
Anticipi a fornitori
46
72
Crediti verso il personale
27
27
Crediti tributari
346
378
Partite diverse
454
437
Totale
873
914
(milioni di euro)
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 10 – Crediti commerciali, vari e altre attività correnti
208
Le partite diverse comprendono in particolare:
• i crediti verso società di factoring, pari a 70 milioni di euro, di cui 53 milioni di euro verso
Mediofactoring società del gruppo Banca Intesa e 17 milioni di euro verso altre società di
factoring;
• il credito per il Servizio Universale Italiano (53 milioni di euro);
• i crediti verso lo Stato e l’Unione Europea (36 milioni di euro) a fronte di contributi a valere sui
progetti di ricerca e formazione.
I risconti attivi di natura commerciale e varia sono prevalentemente attinenti ai canoni per affitto
immobili, canoni di noleggio e manutenzione, nonché al differimento di costi afferibili al riconoscimento
dei ricavi. In particolare i risconti attivi di natura commerciale si riferiscono per 392 milioni di euro alla
Capogruppo Telecom Italia (canoni per affitto immobili per 103 milioni di euro; canoni di noleggio e
manutenzione per 58 milioni di euro; premi assicurativi per 15 milioni di euro; differimento di costi
afferibili al riconoscimento dei ricavi in applicazione dello IAS 18 per 207 milioni di euro).
Nota 11 – Crediti per imposte sul reddito
Ammontano a 132 milioni di euro (79 milioni di euro al 31 dicembre 2009) e si riferiscono
principalmente ai crediti delle società del gruppo Tim Brasil (111 milioni di euro), nonché all’eccedenza
IRES e IRAP versata nel 2010 da Telecom Italia Sparkle rispetto all’IRES e all’IRAP corrente (9 milioni di
euro).
Nota 12 – Partecipazioni (attività correnti)
Il 5 novembre 2010 è stato raggiunto un accordo transattivo tra il Gruppo Telecom Italia (per il tramite
della società controllata ETI-Euro Telecom International NV) e il Governo Boliviano per la risoluzione della
controversia relativa all’espropriazione, avvenuta il 1°maggio 2008 da parte dello stesso Governo, della
partecipazione detenuta da ETI in Entel. Sulla base di tale accordo è stato corrisposto al Gruppo
Telecom Italia un importo pari a 71 milioni di euro. L'effetto sul Conto economico separato consolidato è
positivo e pari a 29 milioni di euro al netto di oneri accessori. Le parti hanno altresì rinunciato alle
rispettive pretese in relazione alla partecipazione di ETI in Entel.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 11 – Crediti per imposte sul reddito
209
Nota 13 – Titoli diversi dalle partecipazioni (attività
correnti)
Diminuiscono, rispetto al 31 dicembre 2009, di 527 milioni di euro, e sono così composti:
(milioni di euro)
31.12.2010
31.12.2009
-
-
1.316
1.093
Attività finanziarie possedute fino alla scadenza
Titoli non quotati diversi dalle partecipazioni detenuti fino a scadenza
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Titoli quotati diversi dalle partecipazioni disponibili per la vendita, scadenti
oltre tre mesi
Attività finanziarie al fair value attraverso il conto economico
Titoli quotati diversi dalle partecipazioni posseduti per la negoziazione
Totale
-
750
1.316
1.843
Per ulteriori dettagli sugli Strumenti Finanziari si rinvia alla Nota “Informazioni integrative su strumenti
finanziari”.
I “Titoli quotati diversi dalle partecipazioni disponibili per la vendita scadenti oltre tre mesi”
comprendono 1.159 milioni di euro di Buoni del Tesoro Italiani (con classe di rating pari ad A per S&P’s)
e 149 milioni di euro di titoli obbligazionari con classe di rating almeno pari a BBB+ con differenti
scadenze, tutte con un mercato di riferimento attivo, cioè facilmente liquidabili.
Nota 14 – Crediti finanziari e altre attività finanziarie
correnti
Diminuiscono, rispetto al 31 dicembre 2009, di 665 milioni di euro, e sono così composti:
31.12.2010
31.12.2009
Crediti per gli investimenti netti dei locatori
72
118
Crediti verso il personale
16
9
335
310
(milioni di euro)
Derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le attività/passività
correnti di natura finanziaria
Derivati non di copertura
Altri crediti finanziari a breve termine
Totale
4
20
11
646
438
1.103
Per ulteriori dettagli sugli Strumenti Finanziari si rinvia alla Nota “Informazioni integrative su strumenti
finanziari”.
I crediti per gli investimenti netti dei locatori si riferiscono:
• alla quota a breve dei contratti di leasing stipulati da Teleleasing direttamente con la clientela e
di cui Telecom Italia è garante;
• alla quota a breve dei contratti di noleggio con prestazioni di servizi accessori (cosiddetta
formula “full rent”).
La voce "Derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le attività/passività correnti" di
natura finanziaria è essenzialmente costituita dai ratei attivi su contratti derivati. Per ulteriori dettagli si
fa rimando alla Nota “Strumenti derivati”.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 13 – Titoli diversi dalle partecipazioni (attività correnti)
210
Nota 15 – Cassa e altre disponibilità liquide
equivalenti
Aumentano, rispetto al 31 dicembre 2009, di 22 milioni di euro, e sono così composte:
(milioni di euro)
Disponibilità liquide presso banche, istituti finanziari e postali
Assegni, cassa e altri crediti e depositi per elasticità di cassa
31.12.2010
31.12.2009
4.264
4.613
3
1
Titoli diversi dalle partecipazioni (con scadenza non superiore a 3 mesi)
1.259
890
Totale
5.526
5.504
Per ulteriori dettagli sugli Strumenti Finanziari si rinvia alla Nota “Informazioni integrative su strumenti
finanziari”.
Le differenti forme tecniche di impiego delle disponibilità liquide al 31 dicembre 2010 sono così
analizzabili:
• scadenze: tutti i depositi scadranno entro tre mesi;
• rischio controparte: i depositi sono stati effettuati con primarie istituzioni bancarie e finanziarie
con elevato merito di credito con una classe di rating almeno pari ad A- per quanto concerne
l’Europa e con primarie controparti locali relativamente agli impieghi in Sud America.
• rischio Paese: i depositi sono stati effettuati essenzialmente sulle principali piazze finanziarie
europee.
I titoli diversi dalle partecipazioni (con scadenza non superiore a 3 mesi) si riferiscono per 215 milioni di
euro (20 milioni di euro al 31 dicembre 2009) a Euro Commercial Papers, con scadenza entro 3 mesi e
rating dell’emittente A- per S&P’s, e per 1.028 milioni di euro (857 milioni di euro al 31 dicembre 2009)
a certificati di deposito bancari brasiliani (Certificado de Depósito Bancário) con scadenza non superiore
a 3 mesi, effettuati con primarie istituzioni bancarie e finanziarie locali.
Nota 16 – Attività cessate/attività non correnti
destinate ad essere cedute
La partecipazione in EtecSA (Cuba) è stata classificata fra le Attività non correnti destinate ad essere
cedute. La cessione si è perfezionata in data 31 gennaio 2011, per maggiori dettagli si rimanda alla
Nota “Eventi successivi al 31 dicembre 2010” del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 del Gruppo
Telecom Italia.
Il gruppo BBned e la società Elettra, che nel Bilancio Consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno
2010 del Gruppo Telecom Italia erano stati considerati gruppi in dismissione, sono stati rispettivamente
ceduti il 5 ottobre e il 30 settembre 2010.
Al 31 dicembre 2009 i valori patrimoniali–finanziari, economici e i flussi monetari di HanseNet
Telekommunication GmbH, ceduta nel corso del primo trimestre del 2010, erano stati riclassificati nella
voce “Attivita cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute”.
Cessioni dell’esercizio 2010
HanseNet Telekommunikation GmbH
In data 16 febbraio 2010, dopo aver ottenuto le necessarie autorizzazioni dalle autorità competenti, si è
perfezionata la cessione al gruppo Telefónica di HanseNet Telekommunikation GmbH (operatore
focalizzato sul mercato retail dei servizi broadband in Germania) partecipata al 100% da Telecom Italia
S.p.A. tramite la holding Telecom Italia Deutschland Holding GmbH. Il corrispettivo incassato per la
cessione si è basato su un Enterprise Value di 900 milioni di euro.
Gli impatti economici stimati della cessione, determinati sulla base dell’Enterprise Value erano stati
recepiti nel Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2009. In particolare l’operazione aveva comportato un
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 15 – Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
211
impatto negativo sul Risultato netto consolidato 2009 di 597 milioni di euro, comprensivi di 558 milioni
di euro per la svalutazione dell’avviamento iscritto sulla società, nonché degli oneri accessori alla
vendita e degli accantonamenti a fondi rischi ed oneri. Nel corso del 2010 è stato effettuato un ulteriore
accantonamento a fondi rischi ed oneri pari a 5 milioni di euro.
L'operazione è stata dettagliatamente illustrata nell'ambito del Bilancio Consolidato del Gruppo Telecom
Italia al 31 dicembre 2009, cui si rimanda per maggiori informazioni.
Gruppo BBNed
In data 5 ottobre 2010, in coerenza con il percorso di focalizzazione sui mercati core, e dopo aver
ricevuto l’autorizzazione dalle autorità competenti, è stata ceduta alla società Tele 2 AB la
partecipazione detenuta nel gruppo BBNed (fornitore di servizi wireline nei PaesI Bassi), costituito dalla
capogruppo BBNed N.V. e dalle due controllate BBeyond B.V. e InterNLnet B.V.. Il corrispettivo incassato
per la cessione è stato pari per 47 milioni di euro, comprensivo dell’indebitamento finanziario netto
ceduto.
Elettra
In data 30 settembre 2010 Telecom Italia Sparkle, in linea con l’obiettivo della controllante Telecom
Italia di riposizionarsi sul core business, ha ceduto alla società Atlas Services Belgium S.A. la
partecipazione detenuta in Elettra, società che svolge attività di survey, posa e manutenzione nel settore
dei cavi di telecomunicazioni sottomarini e nei settori energia, oil&gas. L’incasso complessivo derivante
dall’operazione è stato pari a 35 milioni di euro, comprensivi dell’incasso per la vendita di una delle navi
possedute dalla società e della successiva cessione della partecipazione stessa, al netto delle relative
disponibilità cedute.
─●─
Nell’ambito della Situazione patrimoniale–finanziaria consolidata al 31 dicembre 2010, la voce “Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute” accoglie il valore della partecipazione in
EtecSA (Cuba), per un importo pari a 389 milioni di euro. Nel 2009 le “Attività cessate/Attività non
correnti e destinate ad essere cedute” e le relative Passività correlate si riferivano esclusivamente ad
HanseNet:
(milioni di euro)
31.12.2010
31.12.2009
Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute:
di natura finanziaria
-
81
di natura non finanziaria
389
1.152
Totale
389
1.233
di natura finanziaria
-
659
di natura non finanziaria
-
308
Totale
-
967
31.12.2010
31.12.2009
Passività correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere
cedute:
Le attività di natura finanziaria sono così composte:
(milioni di euro)
Attività finanziarie non correnti
-
-
Attività finanziarie correnti
-
81
Totale
-
81
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 16 – Attività cessate/attività non correnti destinate ad essere cedute
212
Le attività di natura non finanziaria sono così composte:
(milioni di euro)
Attività non correnti
Attività correnti
31.12.2010
31.12.2009
389
980
-
172
389
1.152
31.12.2010
31.12.2009
Passività finanziarie non correnti
-
203
Passività finanziarie correnti
-
456
Totale
-
659
31.12.2010
31.12.2009
Totale
Le passività di natura finanziaria sono così composte:
(milioni di euro)
Le passività di natura non finanziaria sono così composte:
(milioni di euro)
Passività non correnti
-
39
Passività correnti
-
269
Totale
-
308
─●─
Nell’ambito del conto economico separato consolidato le componenti relative alle “Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute” possono essere rappresentate come segue:
2010
(milioni di euro)
2009
Effetti economici da Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute:
Ricavi
1.161
Altri proventi
2
Costi operativi
(898)
Ammortamenti, plusvalenze/minusvalenze da realizzo e
svalutazioni di attività non correnti
(271)
Svalutazione goodwill HanseNet
(558)
EBIT
-
Saldo oneri/proventi finanziari
(24)
Risultato prima delle imposte derivante da Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
-
Imposte sul reddito
Risultato dopo le imposte da Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
(564)
(588)
7
(a)
-
(581)
Effetti economici sulle entità cedenti:
Accantonamenti relativi ad Attività cessate /Attività non correnti
destinate ad essere cedute
Utile (perdita) netto da Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute
(7)
(41)
(b)
(7)
(41)
(a+b)
(7)
(622)
Poichè EtecSA (Cuba) non costituisce un importante ramo autonomo di Attività, non sono stati
evidenziati nel Conto economico separato consolidato gli impatti connessi alla valutazione della
partecipata.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 16 – Attività cessate/attività non correnti destinate ad essere cedute
213
Gli effetti economici si riferiscono alle seguenti società cedute:
2010
2009
HanseNet
(5)
(620)
Gruppo Buffetti
(2)
(2)
Totale
(7)
(622)
(milioni di euro)
I flussi monetari del rendiconto finanziario relativi alle “Attività cessate/attività non correnti destinate ad
essere cedute", riferiti esclusivamente nel 2009 ad HanseNet sono così dettagliati:
2010
(milioni di euro)
2009
Flusso monetario da attività operative
-
211
Flusso monetario da attività di investimento
-
(144)
Flusso monetario da attività di finanziamento
-
(6)
Totale
-
61
31.12.2010
31.12.2009
28.819
25.952
Nota 17 – Patrimonio netto
È così composto:
(milioni di euro)
Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante
Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza
Totale
3.791
1.168
32.610
27.120
Per quanto riguarda il Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante si evidenzia di seguito la
composizione:
(milioni di euro)
Capitale della Capogruppo (al netto delle azioni proprie detenute dal
Gruppo)
Riserva da sovrapprezzo azioni
Altre Riserve e utili (perdite) accumulati, incluso l’utile dell’esercizio:
Riserva per adeguamento al fair value delle attività finanziarie
disponibili per la vendita
31.12.2010
31.12.2009
10.600
10.585
1.697
1.689
16.522
13.678
(7)
(4)
Riserva per adeguamento al fair value degli strumenti derivati di
copertura
(284)
(494)
Riserva per differenze cambio di conversione di attività estere
1.401
983
Altri utili (perdite) di imprese collegate e a controllo congiunto
valutate con il metodo del patrimonio netto
(1)
(110)
Riserve diverse e utili (perdite) accumulati, incluso l’utile
dell’esercizio
Totale
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 17 – Patrimonio netto
15.413
13.303
28.819
25.952
214
Le movimentazioni del Capitale nell’esercizio 2010 sono riportate nelle seguenti tabelle:
Riconciliazione tra il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2009 ed il numero delle azioni in circolazione al
31 dicembre 2010
(numero azioni del valore nominale
di 0,55 euro)
al
31.12.2009
Emissione azioni per
piani destinati ai
dipendenti
% sul
al
31.12.2010 Capitale
Azioni ordinarie emesse
(a)
13.380.906.939
27.056.139
13.407.963.078
meno: azioni proprie
(b)
(162.216.387)
-
(162.216.387)
68,99
Azioni ordinarie in circolazione
(c)
13.218.690.552
27.056.139
13.245.746.691
Azioni di risparmio emesse e in
circolazione
(d)
6.026.120.661
-
6.026.120.661
31,01
Totale azioni emesse da
Telecom Italia S.p.A.
(a+d)
19.407.027.600
27.056.139
19.434.083.739
100,00
Totale azioni in circolazione di
Telecom Italia S.p.A.
(c+d)
19.244.811.213
27.056.139
19.271.867.352
Riconciliazione tra il valore delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2009 ed il valore delle azioni in circolazione al 31
dicembre 2010
(milioni di euro)
Capitale al
31.12.2009
Variazioni di
capitale per
piani destinati
ai dipendenti
Capitale al
31.12.2010
7.375
Azioni ordinarie emesse
(a)
7.360
15
meno: azioni proprie
(b)
(89)
-
(89)
Azioni ordinarie in circolazione
(c)
7.271
15
7.286
Azioni di risparmio emesse e in circolazione
(d)
3.314
-
3.314
Totale Capitale emesso da Telecom Italia S.p.A.
(a+d)
10.674
15
10.689
Totale Capitale in circolazione di Telecom Italia S.p.A.
(c+d)
10.585
15
10.600
Il capitale aumenta di 15 milioni di euro per effetto del “Piano di Azionariato Diffuso per i Dipendenti
2010-2014”, approvato dall’Assemblea di Telecom Italia S.p.A. del 29 aprile 2010.
Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto esposto nei paragrafi successivi e nella Nota “Piani retributivi
sotto forma di partecipazione al capitale”.
Il valore complessivo delle azioni ordinarie proprie al 31 dicembre 2010, 508 milioni di euro, è stato
contabilizzato per la quota parte relativa al valore nominale (89 milioni di euro) a riduzione del valore
nominale del capitale emesso e per la restante parte a riduzione delle Altre riserve cui si rimanda.
─●─
Informativa sul capitale
Le azioni ordinarie e di risparmio di Telecom Italia S.p.A. sono quotate anche presso il NYSE nella forma
di American Depositary Shares, ciascuna corrispondente a n. 10 azioni rispettivamente ordinarie o di
risparmio, rappresentati da American Depositary Receipts (ADRs) emessi da JPMorgan Chase Bank.
Nelle deliberazioni di aumento del capitale sociale a pagamento, il diritto di opzione può essere escluso
nella misura massima del dieci per cento del capitale preesistente, a condizione che il prezzo di
emissione corrisponda al valore di mercato delle azioni e ciò sia confermato in apposita relazione della
società incaricata della revisione contabile.
Il Gruppo si dota del capitale necessario per finanziare i fabbisogni di sviluppo dei business e di
funzionamento operativo; le fonti di finanziamento si articolano in un mix bilanciato di capitale di rischio,
apportato a titolo permanente dai soci, e di capitale di debito, per garantire una equilibrata struttura
finanziaria e la minimizzazione del costo complessivo del capitale, con conseguente vantaggio di tutti gli
“stakeholders”.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 17 – Patrimonio netto
215
Il capitale di debito è strutturato in diverse scadenze e valute in modo da garantire un’adeguata
diversificazione delle fonti di provvista ed un accesso efficiente alle fonti esterne di finanziamento
(sfruttando le migliori opportunità sui mercati finanziari euro, dollaro USA e sterlina inglese al fine di
minimizzare il costo), avendo attenzione alla minimizzazione del rischio di rifinanziamento.
La remunerazione del capitale di rischio è proposta dal Consiglio di Amministrazione all’Assemblea degli
Azionisti, che si riunisce per approvare il Bilancio annuale, sulla base dell’andamento del mercato e
delle performance di business, una volta soddisfatte tutte le altre obbligazioni, tra cui il servizio del
debito; pertanto al fine di garantire una adeguata remunerazione del capitale, la salvaguardia della
continuità aziendale e lo sviluppo dei business, il Gruppo monitora costantemente l’evoluzione del livello
di indebitamento in rapporto al patrimonio netto, il livello di indebitamento netto e il margine operativo
delle attività industriali.
Privilegi delle azioni di risparmio
Di seguito sono riportati i privilegi delle azioni di risparmio:
• gli utili netti risultanti dal bilancio regolarmente approvato, dedotta la quota da destinare a
riserva legale, devono essere distribuiti alle azioni di risparmio fino alla concorrenza del 5% del
valore nominale dell’azione;
• gli utili che residuano dopo l’assegnazione alle azioni di risparmio del dividendo privilegiato
sopra indicato, di cui l’Assemblea deliberi la distribuzione, sono ripartiti tra tutte le azioni in
modo che alle azioni di risparmio spetti un dividendo complessivo maggiorato, rispetto a quello
delle azioni ordinarie, in misura pari al 2% del valore nominale dell’azione;
• quando in un esercizio sia stato assegnato alle azioni di risparmio un dividendo inferiore al 5%
del valore nominale dell’azione, la differenza è computata in aumento del dividendo privilegiato
nei due esercizi successivi;
• in caso di distribuzione di riserve le azioni di risparmio hanno gli stessi diritti delle altre azioni.
Peraltro è facoltà dell’Assemblea chiamata ad approvare il bilancio d’esercizio, in caso di
assenza o insufficienza degli utili netti risultanti dal bilancio stesso per soddisfare i diritti
patrimoniali sopra indicati, deliberare di soddisfare mediante distribuzione di riserve disponibili il
privilegio e/o il diritto di maggiorazione;
• la riduzione del capitale sociale per perdite non determina riduzione del valore nominale delle
azioni di risparmio se non per la parte della perdita che eccede il valore nominale complessivo
delle altre azioni;
• allo scioglimento di Telecom Italia S.p.A. le azioni di risparmio hanno prelazione nel rimborso del
capitale per l’intero valore nominale;
• nel caso di esclusione dalle negoziazioni delle azioni ordinarie o di risparmio, l’azionista di
risparmio potrà richiedere a Telecom Italia S.p.A. la conversione delle proprie azioni in azioni
ordinarie, secondo le modalità deliberate dall’Assemblea straordinaria all’uopo convocata entro
due mesi dall’esclusione dalle negoziazioni.
─●─
La Riserva da sovrapprezzo azioni, pari a 1.697 milioni di euro, si incrementa di 8 milioni di euro
rispetto al 31 dicembre 2009, conseguentemente all’aumento di capitale sociale a servizio del “Piano di
Azionariato Diffuso per i Dipendenti 2010-2014”, approvato dall’Assemblea di Telecom Italia S.p.A. del
29 aprile 2010.
Le Altre Riserve e utili (perdite) accumulati, incluso l’utile dell’esercizio comprendono:
• La Riserva per adeguamento al fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita,
negativa per 7 milioni di euro al 31 dicembre 2010, si decrementa di 3 milioni di euro rispetto al
31 dicembre 2009. La voce comprende le perdite non realizzate relative alla partecipazione
Assicurazioni Generali (-2 milioni di euro) ed alla partecipazione Fin.Priv. (-1 milione di euro) della
Capogruppo Telecom Italia, nonché le perdite non realizzate relative al portafoglio titoli di
Telecom Italia Finance (-13 milioni di euro) e l’adeguamento positivo al fair value di altre attività
finanziarie disponibili per la vendita detenute dalla Capogruppo Telecom Italia (9 milioni di euro).
Tale riserva è espressa al netto di imposte differite passive per 3 milioni di euro (al 31 dicembre
2009 era espressa al netto di imposte differite passive per 2 milioni di euro).
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 17 – Patrimonio netto
216
La Riserva per adeguamento al fair value degli strumenti derivati di copertura, negativa per 284
milioni di euro al 31 dicembre 2010, si incrementa di 210 milioni di euro rispetto al 31 dicembre
2009. Tale riserva è espressa al netto di imposte differite attive per 106 milioni di euro (al 31
dicembre 2009 era espressa al netto di imposte differite attive per 183 milioni di euro). In
particolare, questa riserva accoglie la porzione efficace degli utili o delle perdite derivanti
dall’adeguamento al fair value degli strumenti derivati designati di copertura dell’esposizione
della variabilità dei flussi finanziari di attività o passività iscritte in bilancio (“cash flow hedge”).
• La Riserva per differenze cambio di conversione di attività estere, positiva per 1.401 milioni di
euro al 31 dicembre 2010, si incrementa di 418 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2009 e
si riferisce principalmente alle differenze di conversione in euro dei bilanci delle società della
Business Unit Brasile e della Business Unit Argentina; a partire da fine 2010 la riserva accoglie
anche la quota negativa relativa alla partecipazione in EtecSA (Cuba) precedentemente inclusa
negli “Altri utili (perdite) di imprese collegate e a controllo congiunto valutate con il metodo del
patrimonio netto”.
• Gli Altri utili (perdite) di imprese collegate e a controllo congiunto valutate con il metodo del
patrimonio netto, negativi per 1 milione di euro al 31 dicembre 2010, si incrementano di 109
milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2009, principalmente a seguito della riclassifica alla
“Riserva per differenze cambio di conversione di attività estere” della riserva cambi negativa
relativa alla partecipazione in EtecSA (Cuba) che è stata classificata fra le Attività non correnti
destinate ad essere cedute.
• Le Riserve diverse e utili (perdite) accumulati, incluso l’utile dell’esercizio ammontano a 15.413
milioni di euro e aumentano di 2.110 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2009
principalmente quale saldo fra:
– i dividendi pari a 1.029 milioni di euro (1.029 milioni di euro nel 2009);
– l’Utile dell’esercizio attribuibile ai Soci della Controllante, pari a 3.121 milioni di euro (1.581
milioni di euro nel 2009).
Per quanto riguarda il Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza, pari a 3.791
milioni di euro, si incrementa di 2.623 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2009 principalmente
quale saldo fra:
• i dividendi (-135 milioni di euro);
• l’Utile dell’esercizio attribuibile alle partecipazioni di minoranza, pari a +451 milioni di euro (+15
milioni di euro nel 2009);
• la movimentazione positiva della “Riserva per differenze cambio di conversione di attività estere”
(+262 milioni di euro);
• l’effetto positivo derivante dal consolidamento delle società della Business Unit Argentina, pari a
+2.003 milioni di euro;
• l’effetto positivo relativo all’operazione sul capitale di Telecom Italia Media, pari a +44 milioni di
euro
ed è costituito dalla quota attribuibile alle partecipazioni di minoranza riferite principalmente alle società
della Business Unit Brasile, della Business Unit Argentina e della Business Unit Media.
•
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 17 – Patrimonio netto
217
Variazioni potenziali future di capitale
Nella tabella seguente sono riportate le variazioni potenziali future di capitale sulla base delle opzioni
dei Piani di stock option e agli altri piani di compenso basati su strumenti finanziari ancora in
circolazione al 31 dicembre 2010:
N. Azioni
massime
emettibili
Valore Sovrapprezzo
Prezzo di
(migliaia di sottoscrizione
nominale
euro)
(migliaia di
per azione
euro)
(euro)
Ulteriori aumenti non ancora deliberati (az.ord.)
Piano di Azionariato Diffuso per i Dipendenti 2010-2014
(aumento di capitale gratuito)
“Long Term Incentive Plan 2010-2015”
(aumento di capitale riservato)
9.018.713
4.960
–
–
n.d.(*)
5.000(*)
n.d. (*)
n.d. (*)
“Long Term Incentive Plan 2010-2015”
(aumento di capitale gratuito)
n.d.(**)
5.000(**)
–
–
Delibera dell’assemblea dell’8 aprile 2009
1.600.000.000
880.000
n.d.
n.d.-
Totale ulteriori aumenti non ancora deliberati (az.ord.)
894.960
(*) potrà essere emesso un numero di azioni ordinarie sottoscrivibili per un controvalore complessivo massimo (comprensivo di sovrapprezzo) di
5.000.000 di euro, con determinazione del prezzo di sottoscrizione a cura del Consiglio di Amministrazione;
(**) potrà essere emesso un numero di azioni ordinarie nel numero necessario per assegnare una azione gratuita per ogni azione sottoscritta, fino ad un
importo massimo di 5.000.000 di euro.
Per ulteriori dettagli si rimanda alla Nota “Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale”.
Relativamente agli ulteriori aumenti non ancora deliberati, si segnala quanto segue.
L’assemblea del 29 aprile 2010 ha conferito agli Amministratori la facoltà per cinque anni dal 29 aprile
2010 di aumentare il capitale sociale come segue:
• a servizio del “Piano di Azionariato Diffuso per i Dipendenti 2010-2014”, come approvato
dall’Assemblea della Società del 29 aprile 2010, (i) a pagamento, mediante emissione di
massime n. 31.000.000 nuove azioni ordinarie del valore nominale di euro 0,55 ciascuna, e così
per un importo nominale non superiore a euro 17.050.000, godimento regolare, con esclusione
del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441, comma 8, codice civile e dell’art. 134, comma 2, del
decreto legislativo n. 58/1998, da offrire in sottoscrizione ai dipendenti destinatari del “Piano di
Azionariato Diffuso per i Dipendenti 2010-2014”, e successivamente (ii) per un importo massimo
di euro 5.683.333,15 mediante assegnazione di corrispondente importo massimo di utili ai
sensi dell’art. 2349 del codice civile, con emissione di nuove azioni ordinarie del valore nominale
di euro 0,55 ciascuna, godimento regolare, nel numero necessario per assegnare una azione
gratuita ogni tre azioni sottoscritte a pagamento come sopra dai dipendenti destinatari del
“Piano di Azionariato Diffuso per i Dipendenti 2010-2014”, subordinatamente al verificarsi delle
condizioni, nei termini e secondo le modalità in esso stabiliti;
• a servizio del “Long Term Incentive Plan 2010-2015”, come approvato dall’Assemblea della
Società del 29 aprile 2010, (i) a pagamento, mediante emissione di nuove azioni ordinarie del
valore nominale di euro 0,55 ciascuna, godimento regolare, per un importo massimo di
5.000.000 di euro, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441, comma 8, codice
civile e dell’art. 134, comma 2, del decreto legislativo n. 58/1998, da offrire in sottoscrizione ai
dipendenti destinatari del “Long Term Incentive Plan 2010-2015”, e successivamente (ii) per un
importo massimo di 5.000.000 di euro mediante assegnazione di corrispondente importo
massimo di utili ai sensi dell’art. 2349 del codice civile, con emissione di nuove azioni ordinarie
del valore nominale di euro 0,55 ciascuna, godimento regolare, nel numero necessario per
assegnare una azione gratuita per ogni azione sottoscritta a pagamento come sopra dai
dipendenti destinatari del “Long Term Incentive Plan 2010-2015”, subordinatamente al
verificarsi delle condizioni, nei termini e secondo le modalità in esso stabiliti.
Rispetto agli aumenti di capitale a pagamento, il Consiglio di Amministrazione fissa il prezzo di
emissione delle azioni (comprensivo di sovrapprezzo) in conformità a quanto previsto rispettivamente
dal “Piano di Azionariato Diffuso per i Dipendenti 2010-2014” e dal “Long Term Incentive Plan 20102015” e fissa altresì apposito termine per la loro sottoscrizione, prevedendo che, qualora l’aumento
deliberato non venga integralmente sottoscritto entro detto termine, il capitale risulterà aumentato di un
importo pari alle sottoscrizioni raccolte sino a tale termine.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 17 – Patrimonio netto
218
In relazione al “Piano di Azionariato Diffuso per i Dipendenti 2010-2014”, in data 6 maggio 2010 il
Consiglio di Amministrazione, in forza della facoltà ad esso attribuita dall'assemblea straordinaria degli
azionisti del 29 aprile 2010, ha deliberato di aumentare a pagamento, in via scindibile, ai sensi dell’art.
2443 del codice civile e secondo quanto disposto dall’art. 2441, comma 8, del codice civile e dall’art.
134, comma 2, del D.Lgs.n. 58/1998, il capitale sociale per un importo massimo di nominali euro
17.050.000, mediante emissione di massime n. 31.000.000 nuove azioni ordinarie del valore nominale
di euro 0,55 ciascuna, ad un prezzo di emissione a sconto del 10% rispetto alla media dei prezzi di
mercato dell’ultimo mese precedente l’offerta, da riservare in sottoscrizione ai destinatari del Piano di
Azionariato Diffuso per i Dipendenti 2010-2014, stabilendo che, ove non integralmente sottoscritto
entro la chiusura dell’offerta, comunque non successiva al 30 settembre 2010, l’aumento di capitale
rimarrà fermo nei limiti delle sottoscrizioni raccolte entro tale data.
In data 16 giugno 2010 sono stati definiti i criteri di calcolo del prezzo di sottoscrizione ed il periodo di
adesione all’offerta.
Il prezzo di sottoscrizione è stato definito pari alla media aritmetica dei prezzi ufficiali delle azioni
ordinarie della Società rilevati dal 25 maggio 2010 al 25 giugno 2010 sul Mercato Telematico Azionario
organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., calcolata utilizzando come divisore soltanto i giorni cui si
riferiscono le quotazioni prese a base del calcolo, scontata del 10%, con troncamento al secondo
decimale (centesimo di euro).
Il prezzo di sottoscrizione puntuale, pari a euro 0,84 per azione, è stato comunicato mediante avviso
pubblicato sulla intranet di Gruppo la sera del 25 giugno 2010.
Il periodo di adesione all’offerta di sottoscrizione delle azioni ordinarie a sconto è andato dal 28 giugno
2010 al 9 luglio 2010 e, a seguito di tale operazione, in data 29 luglio 2010 sono state emesse n.
27.056.139 azioni ordinarie, portando la quantità complessiva di azioni ordinarie Telecom Italia emesse
a 13.407.963.078. Di conseguenza, a tale data la quantità massima di azioni emettibili con il relativo
aumento di capitale gratuito si è ridotta da 10.333.333 a 9.018.713 azioni ordinarie, per un valore
nominale pari a 4.960 migliaia di euro.
L’assemblea dell’8 aprile 2009 ha conferito agli Amministratori la facoltà (a tutt’oggi non esercitata), per
un periodo massimo di cinque anni decorrente dall’8 aprile 2009, di aumentare a pagamento in una o
più volte il capitale per un controvalore massimo nominale complessivo di 880.000.000 di euro,
mediante emissione, con o senza sovrapprezzo, di massime n. 1.600.000.000 azioni ordinarie del
valore nominale di euro 0,55 cadauna:
(i)
da offrire in opzione agli aventi diritto oppure, anche solo per parte di esse,
(ii)
da offrire in sottoscrizione a dipendenti di Telecom Italia S.p.A. o di società dalla medesima
controllate, con esclusione del diritto di opzione, ai sensi del combinato disposto dell’art. 2441,
ultimo comma, codice civile, e dell’art. 134, secondo comma, del Decreto Legislativo n.
58/1998.
Le delibere di aumento di capitale assunte dal Consiglio di Amministrazione nell’esercizio della facoltà
come sopra attribuita fisseranno il prezzo di sottoscrizione (comprensivo di eventuale sovrapprezzo)
nonché apposito termine per la sottoscrizione delle azioni; potranno anche prevedere che, qualora
l’aumento deliberato non venga integralmente sottoscritto entro il termine di volta in volta all’uopo
fissato, il capitale risulti aumentato di un importo pari alle sottoscrizioni raccolte fino a tale termine.
Deleghe all’emissione di obbligazioni convertibili e autorizzazioni all’acquisto di azioni
proprie
Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia S.p.A. ha facoltà di emettere in una o più volte e per
cinque anni a decorrere dall’8 aprile 2009 obbligazioni convertibili in azioni ordinarie, da offrire in
opzione agli aventi diritto, per un ammontare massimo nominale di 1.000.000.000 euro.
Alla data del 31 dicembre 2010 Telecom Italia S.p.A. detiene n. 37.672.014 azioni proprie, di cui n.
25.000.000 acquistate al servizio del piano di assegnazione gratuita di azioni ordinarie Telecom Italia
S.p.A. destinato a risorse titolari di ruoli strategici dipendenti o collaboratori di Telecom Italia S.p.A. o di
società controllate (“Performance Share Granting”), nell’ambito della prima tranche del Programma di
acquisto di azioni proprie annunciato in data 8 agosto 2008, e di cui n. 11.400.000 acquistate al
servizio del piano di stock option riservato al Vertice Esecutivo di Telecom Italia S.p.A. (“Piano di Stock
Option Top 2008”), nell’ambito della seconda tranche del medesimo Programma di acquisto di azioni
proprie.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 17 – Patrimonio netto
219
Alla data del 31 dicembre 2010 il Gruppo Telecom Italia detiene n. 162.216.387 azioni proprie, di cui n.
37.672.014 per il tramite della Capogruppo Telecom Italia e n. 124.544.373 per il tramite di Telecom
Italia Finance.
Relativamente a queste ultime azioni, al momento dell’annuncio della bancarotta del gruppo Lehman
Brothers n. 99.936.853 azioni ordinarie di Telecom Italia S.p.A. erano depositate presso Lehman
Brothers International Europe (“LBIE”) secondo quanto previsto da un contratto di custodia. A causa
della complessità delle procedure di liquidazione solamente in data 28 aprile 2010 tali azioni sono state
restituite da LBIE a Telecom Italia Finance, con il pagamento di una fee dello 0,75% del valore degli
asset pari a 0,8 milioni di euro. Nello stesso mese di aprile 2010 è stato anche incassato il dividendo
distribuito nel corso del 2009, relativo alle stesse azioni, per un importo lordo di 5 milioni di euro,
assoggettato a ritenuta alla fonte.
─●─
Sulla base della proposta del Consiglio di Amministrazione del 24 febbraio 2011, l’utile dell’esercizio
2010 quale risultante dal bilancio della Capogruppo Telecom Italia S.p.A., è destinato per 1.192 milioni
di euro alla distribuzione, riconoscendo agli Azionisti un dividendo di:
- 0,058 euro per ciascuna azione ordinaria,
- 0,069 euro per ciascuna azione di risparmio,
al lordo delle ritenute di legge; l’utile non distribuito a titolo di dividendo sarà riportato a nuovo.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 17 – Patrimonio netto
220
Nota 18 – Passività finanziarie
(correnti e non correnti)
Le passività finanziarie sono così composte:
(milioni di euro)
31.12.2010
31.12.2009
24.589
26.369
Debiti finanziari a medio/lungo termine:
Obbligazioni
Obbligazioni convertibili
-
-
24.589
26.369
Debiti verso banche
5.501
5.308
Altri debiti finanziari
503
431
30.593
32.108
1.442
1.565
2.238
3.075
74
45
Passività per locazioni finanziarie a medio/lungo termine
Altre Passività finanziarie a medio/lungo termine:
Derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le attività/passività non
correnti di natura finanziaria
Derivati non di copertura
Altre passività
Totale Passività finanziarie non correnti
(a)
1
4
2.313
3.124
34.348
36.797
4.989
3.086
Debiti finanziari a breve termine:
Obbligazioni
Obbligazioni convertibili
Debiti verso banche
Altri debiti finanziari
Passività per locazioni finanziarie a breve termine
-
581
4.989
3.667
873
2.246
517
311
6.379
6.224
232
250
269
442
2
24
Altre Passività finanziarie a breve termine:
Derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le attività/passività
correnti di natura finanziaria
Derivati non di copertura
Altre passività
Totale Passività finanziarie correnti
Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività cessate/
Attività non correnti destinate ad essere cedute
Totale Passività finanziarie
(b)
-
1
271
467
6.882
6.941
(c)
-
659
(d) = (a+b+c)
41.230
44.397
31.12.2010
31.12.2009
24.589
26.369
Le obbligazioni sono così composte:
(milioni di euro)
Quota non corrente
Quota corrente
Totale valore contabile
4.989
3.086
29.578
29.455
Adeguamento al fair value per effetto delle operazioni in fair value hedge e valutazione al
costo ammortizzato
(1.249)
(923)
Totale valore nominale di rimborso
28.329
28.532
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 18 – Passività finanziarie (correnti e non correnti)
221
In termini di valore nominale ammontano a 28.329 milioni di euro e diminuiscono di 203 milioni di euro
rispetto al 31 dicembre 2009 (28.532 milioni di euro): pur essendo i rimborsi maggiori delle accensioni,
la sostanziale stabilità del valore nominale delle obbligazioni è indotta dalla valorizzazione ai differenti
tassi di cambio (essenzialmente Dollaro USA/Euro). Tale fenomeno trova, con segno contrario,
valorizzazione nella componente “Derivati di copertura”.
Nella tabella che segue sono elencati i prestiti obbligazionari emessi da società del Gruppo Telecom
Italia e ripartiti per società emittente, espressi sia al valore nominale di rimborso, al netto dei riacquisti,
sia al valore di mercato:
Valuta
Ammontare
Valore
Cedola
(milioni) nominale di
Data di
emissione
Data di
scadenza
rimborso
(milioni di
euro)
Prezzo di
emissione
(%)
Prezzo di
mercato al
31.12.10
(%)
Valore di
mercato
31.12.10
(milioni di
euro) (**)
Obbligazioni emesse da Telecom Italia S.p.A.
Euro
750
750
4,500%
Euro
1.250
1.250
6,250%
Euro
1.000
1.000
Euribor 3 mesi + 0,53%
Euro
650
650
6,750%
Euro
500
500
Euribor 3 mesi + 0,63%
29/1/04
1/2/02
6/12/05
19/3/09
19/7/07
28/1/11
1/2/12
6/12/12
21/3/13
19/7/13
99,560
98,952
100
99,574
100
100,226
104,448
98,503
108,150
97,478
752
1.306
985
703
487
Euro
500
500
7,875%
22/1/09
22/1/14
99,728
113,171
566
Euro
Euro
GBP
Euro
Euro
GBP
Euro
673
120
500
850
400
750
1.250
673
120
581
850
400
871
1.250
4,750%
Euribor 3 mesi + 0,66%
5,625%
8,250%
Euribor 3 mesi + 0,79%
7,375%
5,375%
19/5/06
23/11/04
29/6/05
19/3/09
7/6/07
26/5/09
29/1/04
19/5/14
23/11/15
29/12/15
21/3/16
7/6/16
15/12/17
29/1/19
99,156
100
99,878
99,740
100
99,608
99,070
104,453
93,977
101,143
117,309
92,925
108,723
103,301
703
113
588
997
372
947
1.291
GBP
Euro
Euro
GBP
850
305
1.250
400
988
305
1.250
465
6,375%
Euribor 6 mesi (base 365)
5,25%
5,875%
24/6/04
1/1/02
10/2/10
19/5/06
24/6/19
1/1/22
10/2/22
19/5/23
98,850
100
99,295
99,622
99,630
100
96,577
91,971
984
305
1.207
427
670
670
13.073
5,250%
17/3/05
17/3/55
99,667
75,269
504
13.237
99,214
100
(*)
101,651
99,332
99,250
(*)
109,646
101,663
100,268
106,593
107,891
99,937
106,898
1.915
108
1.066
917
184
1.085
5.275
100
100
99,826
99,742
100
99,651
99,370
100
100
99,558
99,081
99,440
100
99,997
100,034
102,338
103,924
106,270
101,891
102,125
107,102
108,023
85,860
81,940
93,626
98,677
299
636
574
1.556
795
953
1.070
802
808
643
613
701
738
10.188
28.700
Euro
Sub – Totale
Obbligazioni emesse da Telecom Italia Finance S.A. e garantite da Telecom Italia S.p.A.
Euro
1.884
1.884
(a) 7,500%
20/4/01
20/4/11
Euro
108
108
Euribor 3 mesi + 1,30%
12/3/10
14/3/12
Euro
1.000
1.000
7,250%
24/4/02
24/4/12
Euro
850
850
6,875%
24/1/03
24/1/13
JPY
20.000
184
3,550%
22/4/02
14/5/32
Euro
1.015
1.015
7,750%
24/1/03
24/1/33
Sub – Totale
5.041
Obbligazioni emesse da Telecom Italia Capital S.A. e garantite da Telecom Italia S.p.A.
USD
400
299
US Libor 3 mesi + 0,48%
28/9/05
1/2/11
USD
850
636
US Libor 3 mesi + 0,61%
18/7/06
18/7/11
USD
750
561
6,200%
18/7/06
18/7/11
USD
2.000
1.497
5,250%
29/10/03 15/11/13
USD
1.000
748,4
6,175%
18/6/09
18/6/14
USD
1.250
935
4,950%
6/10/04
30/9/14
USD
1.400
1.048
5,250%
28/9/05
1/10/15
USD
1.000
748,4
6,999%
4/06/08
4/6/18
USD
1.000
748,4
7,175%
18/6/09
18/6/19
USD
1.000
748,4
6,375%
29/10/03 15/11/33
USD
1.000
748,4
6,000%
6/10/04
30/9/34
USD
1.000
748,4
7,200%
18/7/06
18/7/36
USD
1.000
748,4
7,721%
4/6/08
4/6/38
Sub – Totale
10.215
Totale
28.329
Nota (a): si veda il paragrafo successivo “Funzionamento meccanismi di step-up/step-down”.
(*) Prezzo di emissione medio ponderato per prestiti obbligazionari emessi in più tranche.
(**) Il fair value dei prestiti obbligazionari sopra elencati rappresenta il valore di mercato degli stessi. In continuità di metodo di valutazione rispetto al
2009 - ovvero escludendo la componente merito di credito di Telecom Italia - il fair value di tali strumenti risulterebbe superiore di 4.719 milioni di
euro (5.090 milioni di euro rispetto al valore nominale di rimborso).
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 18 – Passività finanziarie (correnti e non correnti)
222
Si segnala che i regolamenti e/o i prospetti relativi ai prestiti obbligazionari sopra esposti sono
disponibili sul sito www.telecomitalia.com.
Nelle tabelle che seguono sono elencate le evoluzioni dei prestiti obbligazionari nel corso del 2010:
Nuove emissioni
Valuta
Importo
Telecom Italia Finance S.A. 107,7 milioni di euro Floating Rate Notes Euribor
3M + 1,3% scadenza 14/03/2012(1)
Euro
107,715
12/03/2010
Telecom Italia S.p.A. 1.250 milioni di euro 5,25% scadenza 10/02/2022
Euro
1.250
10/02/2010
(milioni di valuta originale)
Data di emissione
(1) Tale emissione deriva dalle condizioni contrattuali previste dal vigente Prestito Obbligazionario Telecom Italia Finance S.A. Euro 118.830.000
Guaranteed Floating Rate Extendable Notes due 2010, al netto di 20 milioni di euro riacquistati dalla società nel corso del 2009. Infatti, secondo
quanto previsto dai Terms and Conditions, i possessori del bond per un valore nozionale di 31.115.000 euro hanno rinunciato alla possibilità di
estendere la scadenza al 2012 e per tale importo si è proceduto al rimborso in data 14 giugno 2010, mentre per l’importo residuo di 107.715.000
euro in data 12 marzo 2010 è stato emesso il prestito obbligazionario di cui sopra denominato “Telecom Italia Finance S.A. Euro 107.715.000
Guaranteed Floating Rate Extendable Notes due 2012” con scadenza 14 marzo 2012.
Rimborsi
Valuta
Importo
Data di rimborso
Telecom Italia Capital S.A. 4,875% 700 milioni di dollari, emissione con
garanzia di Telecom Italia S.p.A.
USD
700
1/10/2010
Telecom Italia Finance Floating Rate Notes 138,83 milioni di euro Euribor 3M+
1,30%(²)
Euro
138,83
14/06/2010
Telecom Italia S.p.A. Floating Rate Notes 796 milioni di euro Euribor 3M+
0,20%(³)
Euro
796
07/06/2010
Telecom Italia Capital S.A. 4% 1.250 milioni di dollari, emissione con garanzia
di Telecom Italia S.p.A.
USD
1.250
15/01/2010
Telecom Italia S.p.A. 1,5% 2001-2010 convertibile con premio al rimborso
Euro
574
1/01/2010
(milioni di valuta originale)
(2) Tale rimborso deriva dalle condizioni contrattuali previste dal vigente Prestito Obbligazionario Telecom Italia Finance S.A. Euro 118.830.000
Guaranteed Floating Rate Extendable Notes due 2010, al netto di 20 milioni di euro riacquistati dalla società nel corso del 2009. Infatti, secondo
quanto previsto dai Terms and Conditions, i possessori del bond per un valore nozionale di 31.115.000 euro hanno rinunciato alla possibilità di
estendere la scadenza al 2012 e per tale importo si è proceduto al rimborso in data 14 giugno 2010, mentre per l’importo residuo di 107.715.000
euro in data 12 marzo 2010 è stato emesso il prestito obbligazionario denominato “Telecom Italia Finance S.A. Euro 107.715.000 Guaranteed
Floating Rate Extendable Notes due 2012” con scadenza 14 marzo 2012.
(3) Al netto di 54 milioni di euro riacquistati dalla società nel corso del 2009.
Riacquisti
(milioni di valuta originale)
Telecom Italia Finance S.A. 1.884 milioni di euro 7,50% scadenza aprile 2011(*)
Valuta
Importo
Euro
113,432
Periodo di
riacquisto
Gennaio- Maggio
2010
(*) Nel corso del mese di ottobre 2009 si era già provveduto ad effettuare un buy-back sul titolo per un importo pari a 2,683 milioni di euro.
L’ammontare complessivo del buy-back tra il 2009 ed il 2010 è quindi pari a 116,115 milioni di euro.
Funzionamento meccanismi di step-up/step-down della cedola dei
prestiti obbligazionari in funzione di variazioni di rating
Obbligazioni TI Finance S.A. - “Euro Notes”: 1.884 milioni di euro 7,50%, scadenza aprile 2011
Questo titolo presenta una protezione per gli investitori che scatta in occasione di una variazione del
rating assegnato a Telecom Italia che lo porti al di sotto del livello Baa1/BBB+ (per Moody’s e Standard
&Poor’s rispettivamente): ciascuna riduzione del rating di 1 “gradino” (notch) da parte di ciascuna delle
due agenzie al di sotto delle soglie precisate comporta un incremento della cedola (o dello spread sopra
Euribor nel caso del titolo a tasso variabile) di 0,25%, a partire dalla cedola successiva all’avvenuto
downgrade del rating.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 18 – Passività finanziarie (correnti e non correnti)
223
La riduzione di rating rispetto alle soglie viene valutata alla fine di ciascun periodo cedolare, ed in
funzione di tale valutazione viene fissata la cedola successiva; quindi variazioni di rating in corso di
periodo cedolare non hanno impatto sulla cedola in corso a quel momento.
Tuttavia solo qualora il rating alla fine di un periodo cedolare sia diverso dal rating alla fine del periodo
cedolare precedente si avrà applicazione del relativo step-up/down.
In virtù di questo meccanismo le cedole non hanno subito incrementi dal 2008, anno in cui il tasso è
stato portato al 7,50%.
Variazioni sui rating di Telecom Italia
Nel corso del 2010, le tre agenzie di rating - Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch Ratings – hanno
confermato il proprio giudizio su Telecom Italia:
STANDARD & POOR'S
MOODY'S
FITCH RATINGS
Rating
Outlook
BBB
Stabile
Baa2
Stabile
BBB
Stabile
Obbligazioni convertibili
Come da Regolamento, le richieste di conversione del prestito obbligazionario convertibile sono state
regolarmente presentate nel corso della sua durata, a decorrere dal 22 gennaio 2002 fino al 15
dicembre 2009, con emissione delle relative azioni di compendio alle scadenze previste. In particolare,
il 30 dicembre 2009 sono state messe a disposizione degli aventi diritto le azioni di compendio relative
alle ultime domande di conversione pervenute nel periodo tra il 1° e il 15 dicembre 2009. Le n.
484.600.157 obbligazioni residue, ancora esistenti al 31 dicembre 2009 ancorchè non più convertibili,
sono state rimborsate in un’unica soluzione in data 1° gennaio 2010, con pagamento in data 4 gennaio
2010.
(milioni di euro)
31.12.2010
Quota non corrente
-
Quota corrente
Totale valore contabile
581
-
581
-
574
Valutazione al costo ammortizzato
Totale valore nominale di rimborso
31.12.2009
(7)
Covenant finanziari/covenant di altro genere/altre caratteristiche dei
prestiti obbligazionari
I titoli obbligazionari di cui al riepilogo non contengono covenant finanziari di sorta (es. ratio
Debt/Ebitda, Ebitda/Interessi ecc.), né clausole che forzino il rimborso anticipato dei prestiti in funzione
di eventi diversi dalla insolvenza del Gruppo Telecom Italia; inoltre il rimborso dei prestiti obbligazionari
e il pagamento degli interessi non sono assistiti da garanzie specifiche, né sono previsti impegni a
rilasciare future garanzie, ad eccezione delle garanzie piene ed incondizionate concesse da Telecom
Italia S.p.A. per i prestiti obbligazionari emessi da Telecom Italia Finance S.A. e Telecom Italia Capital
S.A.. Nessuno dei titoli riepilogati presenta strutture sui tassi d’interesse o complessità strutturali di altro
genere.
Trattandosi principalmente di operazioni collocate presso investitori istituzionali sui principali mercati
dei capitali mondiali (Euromercato e USA), i termini che regolano i prestiti sono in linea con la market
practice per operazioni analoghe effettuate sui medesimi mercati; sono quindi presenti, ad esempio,
impegni a non vincolare asset aziendali a garanzia di finanziamenti ("negative pledge").
I debiti verso banche a medio/lungo termine di 5.501 milioni di euro (5.308 milioni di euro al 31
dicembre 2009) aumentano di 193 milioni di euro.
I debiti verso banche a breve termine di 873 milioni di euro diminuiscono di 1.373 milioni di euro (2.246
milioni di euro al 31 dicembre 2009); in particolare nel mese di gennaio 2010 è stata rimborsata,
utilizzando la disponibilità di cassa, la linea sindacata giunta a scadenza denominata Term Loan 2010
pari a 1,5 miliardi di euro. I debiti verso banche a breve termine comprendono 512 milioni di euro di
quota corrente dei debiti verso banche a medio/lungo termine.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 18 – Passività finanziarie (correnti e non correnti)
224
Gli altri debiti finanziari a medio/lungo termine di 503 milioni di euro (431 milioni di euro al 31
dicembre 2009) comprendono 188 milioni di euro del finanziamento di Telecom Italia Finance S.A. per
20.000 milioni di JPY scadenza 2029 e 249 milioni di euro di certificati di debito regolati dalla legge
tedesca denominati “Schuldschein” emessi da Telecom Italia Finance S.A., scadenza 2013. Gli altri
debiti finanziari a breve termine ammontano a 517 milioni di euro (311 milioni di euro al 31 dicembre
2009) e comprendono 155 milioni di euro di quota corrente di altri debiti finanziari a medio/lungo
termine.
Al 31 dicembre 2010, gli altri debiti finanziari comprendono 183 milioni di euro (di cui 51 milioni di euro
a medio/lungo termine e 132 milioni di euro come quota corrente) relativi alle Preferred Shares Serie A
di Nortel Inversora S.A. Si tratta di azioni privilegiate regolate dal diritto argentino, senza diritto di voto
fatte salve alcune particolari casistiche previste dalle relative condizioni di emissione, rimborsabili a
scadenze predeterminate in base ad un piano di rimborso predefinito. Le azioni sono fruttifere avendo
diritto, tra l’altro, ad un rendimento base annuale cumulativo, calcolato come percentuale fissa del
valore di sottoscrizione al netto dei rimborsi già eseguiti, indipendentemente dai risultati di esercizio
generati da Nortel Inversora S.A.. In ragione di tali caratteristiche, le Preferred Shares Serie A di Nortel
Inversora S.A. sono considerate passività di natura finanziaria sulla base dei Principi Contabili IFRS
adottati dal Gruppo Telecom Italia.
Le passività per locazioni finanziarie a medio/lungo termine di 1.442 milioni di euro (1.565 milioni di
euro al 31 dicembre 2009) si riferiscono essenzialmente alle operazioni di vendita e riaffitto di immobili
contabilizzate applicando lo IAS 17. Le passività per locazioni finanziarie a breve termine ammontano a
232 milioni di euro (250 milioni di euro al 31 dicembre 2009).
I derivati di copertura relativi ad elementi classificati fra le passività non correnti di natura finanziaria
ammontano a 2.238 milioni di euro (3.075 milioni di euro al 31 dicembre 2009). I derivati di copertura
relativi ad elementi classificati fra le passività correnti di natura finanziaria ammontano a 269 milioni di
euro (442 milioni di euro al 31 dicembre 2009). Per ulteriori dettagli si fa rimando alla Nota “Strumenti
derivati”.
I derivati non di copertura relativi ad elementi classificati fra le passività non correnti di natura
finanziaria ammontano a 74 milioni di euro (45 milioni di euro al 31 dicembre 2009). I derivati non di
copertura relativi ad elementi classificati fra le passività correnti di natura finanziaria ammontano a 2
milioni di euro (24 milioni di euro al 31 dicembre 2009). Si riferiscono alla valutazione delle operazioni
in derivati che, ancorché stipulate con finalità di copertura, non posseggono i requisiti formali per essere
considerate tali ai fini IFRS. Per ulteriori dettagli si fa rimando alla Nota “Strumenti derivati”.
Revolving Credit Facility
Attualmente il Gruppo Telecom Italia dispone di due Revolving Credit Facility (RCF), una sindacata con
scadenza agosto 2014 , linea di credito pari a 8 miliardi di euro, di cui utilizzati 1,5 miliardi di euro e una
sindacata con scadenza febbraio 2013, linea di credito pari a 1,25 miliardi di euro non utilizzati.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 18 – Passività finanziarie (correnti e non correnti)
225
L’indebitamento finanziario lordo per valuta originaria dell’operazione è il seguente:
31.12.2010
31.12.2009
(milioni di valuta estera)
(milioni di euro)
(milioni di valuta estera)
(milioni di euro)
USD
14.196
10.624
16.296
11.312
GBP
2.531
2.940
2.527
2.845
BRL
2.682
1.205
3.177
1.267
JPY
20.834
192
30.548
229
ARS
973
183
–
–
PYG
186.914
31
–
–
EURO
Discontinued Operations
26.055
28.085
41.230
43.738
–
659
41.230
44.397
Di seguito viene riportata l’analisi dell’indebitamento finanziario lordo per fasce di tasso di interesse
effettivo escludendo l’effetto di eventuali strumenti derivati di copertura:
31.12.2010
31.12.2009
Fino a 2,5%
6.520
5.424
Da 2,5% a 5%
4.240
6.018
Da 5% a 7,5%
20.306
21.953
Da 7,5% a 10%
5.064
4.564
Oltre 10%
1.002
1.073
Ratei/risconti, MTM e derivati
4.098
4.706
41.230
43.738
–
659
41.230
44.397
(milioni di euro)
Discontinued Operations
A seguito, invece, dell’utilizzo di strumenti derivati di copertura, l’indebitamento finanziario lordo per
fasce di tasso di interesse nominale di posizione è il seguente:
(milioni di euro)
Fino a 2,5%
31.12.2010
31.12.2009
11.714
5.839
Da 2,5% a 5%
6.236
14.763
Da 5% a 7,5%
15.969
13.910
Da 7,5% a 10%
1.995
3.802
Oltre 10%
1.218
718
Ratei/risconti, MTM e derivati
4.098
4.706
41.230
43.738
Discontinued Operations
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 18 – Passività finanziarie (correnti e non correnti)
–
659
41.230
44.397
226
Le scadenze delle passività finanziarie in termini di valore nominale dell’esborso atteso, come
contrattualmente definito, sono le seguenti:
Dettaglio delle scadenze delle Passività finanziarie – al valore nominale di rimborso:
con scadenza entro il 31.12 dell’anno:
(milioni di euro)
Prestiti obbligazionari
2011
2012
2013
2014
2015
Oltre
2015
Totale
28.329
4.131
3.358
3.497
2.857
1.748
12.738
Loans ed altre passività finanziarie
718
523
1.151
2.380
931
1.820
7.523
Passività per locazioni finanziarie
216
151
169
146
128
848
1.658
5.065
4.032
4.817
5.383
2.807
15.406
37.510
725
–
–
–
–
–
725
5.790
4.032
4.817
5.383
2.807
15.406
38.235
Totale
Passività finanziarie correnti
Totale
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 18 – Passività finanziarie (correnti e non correnti)
227
Nota 19 – Indebitamento finanziario netto
Come richiesto dalla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, nella tabella di
seguito riportata è presentato l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2010 e al 31 dicembre
2009, determinato con i criteri indicati nella Raccomandazione del CESR (Committee of European
Securities Regulators) del 10 febbraio 2005 “Raccomandazioni per l’attuazione uniforme del
regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi” e richiamati dalla Consob stessa.
Al fine di determinare tale grandezza, si è provveduto a rettificare l’importo delle passività finanziarie
dell’effetto dei relativi derivati di copertura iscritti all’attivo nonché dei crediti derivanti da sublocazioni
finanziarie.
Nella tabella è inoltre evidenziata la riconciliazione dell’indebitamento finanziario netto determinato
secondo i criteri previsti dal CESR con quello calcolato secondo i criteri del Gruppo Telecom Italia e
presentato nella Relazione sulla Gestione.
(milioni di euro)
Passività finanziarie non correnti
Passività finanziarie correnti
Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività cessate/
Attività non correnti destinate ad essere cedute
Totale Debito finanziario lordo
(a)
31.12.2010
31.12.2009
34.348
36.797
6.882
6.941
–
659
41.230
44.397
(199)
(228)
Titoli, crediti finanziari e altre attività finanziarie non correnti(°):
Crediti finanziari non correnti per investimenti netti dei locatori
Derivati attivi di copertura - non correnti
(b)
(1.524)
(792)
(1.723)
(1.020)
Attività finanziarie correnti
Titoli diversi dalle partecipazioni
Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
Attività finanziarie comprese nelle Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute
Indebitamento finanziario netto come da comunicazione Consob
n.dem/6064293/2006
(1.316)
(1.843)
(438)
(1.103)
(5.526)
(5.504)
–
(81)
(c)
(7.280)
(8.531)
(d=a+b+c)
32.227
34.846
Titoli, crediti finanziari e altre attività finanziarie non correnti(°):
Titoli diversi dalle partecipazioni
(13)
(15)
(127)
(84)
(e)
(140)
(99)
(f=d+e)
32.087
34.747
Altri crediti finanziari e altre attività finanziarie
Indebitamento finanziario
netto(*)
Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività/attività
finanziarie
Indebitamento finanziario netto rettificato
(g)
(619)
(798)
(f+g)
31.468
33.949
(*) Per quanto riguarda l'incidenza delle operazioni con Parti Correlate sull'Indebitamento Finanziario Netto, si rimanda all'apposito prospetto inserito
nella Nota "Operazioni con parti correlate".
(°) Al 31 dicembre 2010 e 2009 la voce Titoli, crediti finanziari e altre attività finanziarie non correnti (b+e) ammonta a 1.863 milioni di euro e a 1.119
milioni di euro.
“Covenants” e “Negative pledges” relativi alle posizioni debitorie in
essere al 31 dicembre 2010
Con riferimento ai finanziamenti accesi da Telecom Italia S.p.A. con la Banca Europea degli Investimenti
(“BEI”), si segnala che 1.052 milioni di euro (su un totale complessivo al 31 dicembre 2010 di 2.658
milioni di euro) non sono assistiti da garanzia bancaria e sono previsti covenant tali per cui:
• nel caso in cui la società sia oggetto di fusione, scissione o conferimento di ramo d’azienda al di
fuori del Gruppo, ovvero alieni, dismetta o trasferisca beni o rami d’azienda (ad eccezione di
alcuni atti di disposizione espressamente previsti), dovrà darne immediata comunicazione alla
BEI che avrà la facoltà di richiedere la costituzione di garanzie o la modifica del contratto di
finanziamento. Medesima clausola riguarda due contratti di finanziamento, assistiti da garanzia
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 19 – Indebitamento finanziario netto
228
bancaria, sottoscritti tra BEI e Telecom Italia S.p.A. rispettivamente in data 17 luglio 2006 e in
data 30 novembre 2007 per un importo complessivo in linea capitale di 332.200.000,00 euro,
in cui è inoltre prevista la facoltà per BEI di risolvere il contratto ex art. 1456 c.c. (esigendo il
rimborso del prestito ed il pagamento di un’indennità) qualora Telecom Italia S.p.A. cessi di
detenere, direttamente o indirettamente, più del 50% (cinquanta per cento) dei diritti di voto
nell’assemblea ordinaria di HanseNet Telekommunication GmbH Germany o, comunque, un
numero di azioni tali da rappresentare più del 50% (cinquanta per cento) del capitale sociale
della stessa. A seguito della cessione di HanseNet, perfezionata il 16 febbraio 2010, il Gruppo
ha deciso di rimborsare volontariamente il finanziamento di 182.200.000,00 euro stipulato in
data 30 novembre 2007, di cui 40.000.000,00 euro rimborsati in data 18 giugno 2010 mentre i
restanti 142.200.000,00 euro sono stati rimborsati in data 30 settembre 2010; il finanziamento
di 150.000.000,00 euro, sarà mantenuto in essere fino alla sua naturale scadenza prevista nel
luglio 2014;
• per la totalità dei finanziamenti non assistiti da garanzia, qualora il credit rating del debito a
medio e lungo termine non subordinato e non garantito della Società risulti inferiore a BBB per
Standard &Poor’s, Baa2 per Moody’s e BBB per Fitch Ratings, la società dovrà darne immediata
comunicazione alla BEI, che avrà la facoltà di richiedere la costituzione di idonee garanzie,
indicando un termine per tale costituzione; oltre tale termine e in assenza di costituzione da
parte di Telecom Italia S.p.A., BEI avrà facoltà di esigere il rimborso immediato dell’ammontare
erogato. Gli attuali livelli di rating non hanno comportato la costituzione di nuove garanzie né
rimborsi dei prestiti.
Le linee bancarie sindacate di Telecom Italia S.p.A. non contengono covenant finanziari (es. ratio
Debt/Ebitda, Ebitda/Interessi ecc.) il cui mancato rispetto comporti l’obbligo di rimborso del prestito in
essere. Sono previsti meccanismi di adeguamento del costo della provvista in funzione del credit rating
di Telecom Italia, con spread sull’Euribor compresi fra un minimo di 0,0875% ed un massimo di
0,2625% per la linea con scadenza 2014, ed un minimo di 0,90% e un massimo di 2,50% per la linea
con scadenza 2013.
Nelle due linee sindacate sono previsti gli usuali covenant di altro genere, fra cui l’impegno a non
vincolare asset aziendali a garanzia di finanziamenti (“negative pledge”), l’impegno a non modificare
l’oggetto del business o cedere asset aziendali a meno che non sussistano specifiche condizioni (ad es.
la cessione avvenga al fair market value). Covenant di contenuto sostanzialmente simile sono
riscontrabili nei finanziamenti di export credit agreement.
In una serie di accordi, di cui Telecom Italia è parte, è previsto l’onere di comunicazione del
cambiamento di controllo:
• Multi currency revolving credit facility (euro 8.000.000.000). L’accordo è stato stipulato da Telecom
Italia con un sindacato di banche il 1° agosto 2005 e successivamente modificato. In caso di
cambiamento di controllo, Telecom Italia deve darne comunicazione all’agente entro 5 giorni
lavorativi e l’agente, per conto delle banche finanziatrici, negozierà in buona fede come continuare il
rapporto. Nessuna delle parti sarà obbligata a proseguire detto negoziato oltre il termine di 30 giorni,
alla scadenza del quale, in assenza d’intesa, la facility cesserà di essere efficace e Telecom Italia
sarà tenuta a restituire le somme alla stessa eventualmente erogate (attualmente pari a
1.500.000.000 di euro). Non si configura convenzionalmente change of control nel caso in cui il
controllo ai sensi dell’art. 2359 del codice civile sia acquisito (i) da soci che alla data di firma
dell’accordo detenevano, direttamente o indirettamente, più del 13% dei diritti di voto in assemblea,
ovvero (ii) dagli investitori (Telefónica S.A., Assicurazioni Generali S.p.A., Intesa Sanpaolo S.p.A. e
Mediobanca S.p.A.) che hanno stipulato il 28 aprile 2007 un patto parasociale con oggetto le azioni
di Telecom Italia, ovvero (iii) da una combinazione di soggetti appartenenti alle due categorie;
• Revolving credit facility (euro 1.250.000.000). L’accordo è stato stipulato da Telecom Italia con un
sindacato di banche il 12 febbraio 2010 e contempla una disciplina simile a quella contenuta nella
facility del 1° agosto 2005, seppure aggiornata per tenere conto della modifica al patto parasociale
del 28 aprile 2007, avvenuta in data 28 ottobre 2009. Non si configura quindi change of control nel
caso in cui il controllo, ai sensi dell’art. 2359 del codice civile, sia acquisito direttamente o
indirettamente (attraverso società controllate) dagli investitori Telefónica S.A., Assicurazioni Generali
S.p.A., Intesa Sanpaolo S.p.A. e Mediobanca S.p.A., restando per il resto immutate le previsioni sopra
descritte;
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 19 – Indebitamento finanziario netto
229
• Revolving credit facility (euro 200.000.000). L’accordo è stato stipulato da Telecom Italia con
Unicredit S.p.A. il 20 dicembre 2010 e contempla una disciplina sostanzialmente identica a quella
contenuta nella facility del 12 febbraio 2010. L’importo erogato è attualmente pari a 120.000.000
di euro;
• Prestiti Obbligazionari. I regolamenti dei prestiti emessi nell’ambito dell’EMTN Programme sia di
Olivetti che di Telecom Italia e dei prestiti denominati in dollari USA tipicamente prevedono che, in
caso di fusioni o trasferimento di all or substantially all of the assets della società emittente o del
garante, la società incorporante o trasferitaria dovrà assumersi tutti gli obblighi dell’incorporata o
trasferente. L’inadempimento dell’obbligo, cui non sia posto rimedio, configura un event of default;
• Contratti con la Banca Europea Investimenti (BEI). Nei contratti stipulati da Telecom Italia con la BEI,
per un ammontare complessivo massimo di circa 2,65 miliardi di euro, è previsto l’obbligo di
comunicare sollecitamente alla Banca le modifiche riguardanti lo Statuto o la ripartizione del
capitale fra gli azionisti che possano portare ad un cambiamento del controllo. In caso di mancata
comunicazione è prevista la risoluzione del contratto, che si verifica altresì quando un socio, che non
detenga alla data di firma del contratto almeno il 2% del capitale sociale, venga a detenere più del
50% dei diritti di voto nell’Assemblea ordinaria o comunque un numero di azioni tali da
rappresentare più del 50% del capitale sociale qualora, secondo il giudizio ragionevole della Banca,
ciò possa arrecare pregiudizio alla Banca o compromettere l’esecuzione del progetto di
finanziamento;
• Export Credit Agreement (importo nominale residuo di 63 milioni di euro). Il contratto è stato
stipulato nel 2004 da Telecom Italia con Société Générale e prevede il rimborso del finanziamento
nel 2013. È statuito che, in caso di cambiamento di controllo e di successivo mancato accordo con
la banca finanziatrice, Telecom Italia dovrà rimborsare il finanziamento ancora in essere alla prima
data in cui sarà dovuto il pagamento degli interessi.
Infine, nella documentazione dei prestiti concessi ad alcune società del gruppo Tim Brasil, sono
generalmente previsti obblighi di rispettare determinati indici finanziari (di capitalizzazione, di copertura
del servizio del debito e di livello di indebitamento), nonché gli usuali covenants di altro genere, pena la
richiesta di rimborso anticipato del prestito.
Si segnala, infine, che al 31 dicembre 2010, nessun covenant, negative pledge o altra clausola, relativi
alla posizione debitoria sopra descritta, risulta in alcun modo violato o non rispettato.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 19 – Indebitamento finanziario netto
230
Nota 20 – Gestione dei rischi finanziari
Obiettivi e politica di gestione dei rischi finanziari del Gruppo Telecom Italia
Il Gruppo Telecom Italia, nell’ordinario svolgimento delle proprie attività operative, risulta esposto ai
seguenti rischi finanziari:
• rischio di mercato: derivante dalle variazioni dei tassi di interesse e dei tassi di cambio, connessi
alle attività finanziarie originate e alle passività finanziarie assunte;
• rischio di credito: rappresentato dal rischio di inadempimento di obbligazioni assunte dalla
controparte in relazione agli impieghi di liquidità del Gruppo;
• rischio di liquidità: connesso alla esigenza di far fronte agli impegni finanziari nel breve termine.
Tali rischi finanziari vengono fronteggiati mediante:
• la definizione, a livello centralizzato, di linee guida alle quali deve essere ispirata la gestione
operativa;
• l’attività di un comitato interno che monitora il livello di esposizione ai rischi di mercato in
coerenza con i predefiniti obiettivi generali;
• l’individuazione di strumenti finanziari, anche di tipo derivato, più idonei a soddisfare gli obiettivi
prefissati;
• il monitoraggio dei risultati conseguiti;
• l’esclusione di ogni operatività con strumenti finanziari derivati di tipo speculativo.
Sono di seguito descritte le politiche di gestione e l’analisi di sensitività circa i suddetti rischi finanziari
da parte del Gruppo Telecom Italia.
Identificazione dei rischi ed analisi
Il Gruppo Telecom Italia è esposto ai rischi di mercato derivanti da variazioni nei tassi d’interesse e nei
tassi di cambio, nei mercati in cui esso opera o è presente con emissioni obbligazionarie, principalmente
Europa, Stati Uniti, Gran Bretagna e America Latina.
Le politiche di gestione dei rischi finanziari del Gruppo Telecom Italia tendono alla diversificazione dei
rischi di mercato, alla integrale copertura del rischio di cambio e alla minimizzazione dell’esposizione ai
tassi di interesse attraverso opportune diversificazioni di portafoglio, attuate anche mediante l’utilizzo di
selezionati strumenti finanziari derivati.
Il Gruppo definisce una composizione ottimale della struttura di indebitamento tra componente a tasso
fisso e componente a tasso variabile ed utilizza gli strumenti finanziari derivati al fine di tendere alla
prestabilita composizione del debito. Tenuto conto dell’attività operativa del Gruppo, la combinazione
ritenuta più idonea di medio-lungo termine delle passività finanziarie non correnti è stata individuata,
sulla base del valore nominale, nel range 60% - 70% per la componente a tasso fisso e del 40% - 30%
per la componente a tasso variabile.
Nella gestione dei rischi di mercato il Gruppo si è dotato di una “Policy - Linee guida per la gestione del
debito mediante strumenti derivati” ed utilizza principalmente i seguenti strumenti finanziari derivati:
• gli Interest Rate Swaps (IRS) vengono utilizzati per modificare il profilo dell’esposizione originaria
al rischio di tasso d’interesse dei prestiti e delle obbligazioni, sia a tasso fisso che a tasso
variabile;
• i Cross Currency and Interest Rate Swaps (CCIRS) e i Currency Forwards sono utilizzati per
convertire i prestiti e le obbligazioni emessi in valute diverse dall’Euro – principalmente in dollari
statunitensi e in sterline inglesi – nelle divise funzionali delle società operative.
Gli strumenti finanziari derivati vengono designati a copertura del fair value per la gestione del rischio di
cambio sugli strumenti denominati in valute diverse dall’Euro e per la gestione del rischio di interesse
sui finanziamenti a tasso fisso. Gli strumenti finanziari derivati sono invece designati a copertura dei
flussi di cassa quando hanno l’obiettivo di predeterminare il tasso di cambio delle transazioni future e il
tasso di interesse.
Tutti gli strumenti finanziari derivati sono stipulati con primarie controparti bancarie e finanziarie con
elevato credit rating.
La misura dell’esposizione ai diversi rischi di mercato è apprezzabile mediante l’analisi di sensitività,
così come previsto dall’applicazione dell’IFRS7; attraverso tale analisi vengono illustrati gli effetti indotti
da una data ed ipotizzata variazione nei livelli delle variabili rilevanti nei diversi mercati di riferimento
(cambio, tassi, prezzi) sugli oneri e proventi della gestione finanziaria e, talvolta, direttamente sul
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 20 – Gestione dei rischi finanziari
231
patrimonio netto. L’analisi di sensitività è stata condotta sulla base delle ipotesi ed assunzioni di seguito
riportate:
• Le analisi di sensitività sono state effettuate applicando variazioni ragionevolmente possibili
delle variabili rilevanti di rischio ai valori di Bilancio al 31 dicembre 2010 assumendo che tali
valori siano rappresentativi dell’intero esercizio.
• Il rischio di cambio derivante dai finanziamenti accesi dal Gruppo e denominati in valute diverse
dall’Euro è integralmente coperto, pertanto il rischio di cambio non è oggetto di analisi di
sensitività come richiesto dall’IFRS7.
• Le variazioni di valore degli strumenti finanziari a tasso fisso, diversi dagli strumenti derivati,
indotte da variazioni nei tassi di interesse di riferimento, generano un impatto reddituale solo
allorché sono, coerentemente con lo IAS 39, contabilizzati al loro fair value. Tutti gli strumenti a
tasso fisso che sono contabilizzati al costo ammortizzato, non sono soggetti a rischio di tasso di
interesse, così come definito nell’IFRS7.
• Nel caso di relazioni di copertura del fair value, le variazioni di fair value del sottostante coperto
e dello strumento derivato, dovute a variazioni dei tassi di interesse di riferimento, si
compensano pressoché integralmente nel conto economico dell’esercizio. Pertanto, questi
strumenti finanziari non sono esposti al rischio di tasso di interesse.
• Le variazioni di valore degli strumenti finanziari designati in una relazione di copertura di flussi di
cassa, indotte da variazioni di tassi di interesse, generano un impatto sul livello del debito e sul
patrimonio netto e sono pertanto presi in considerazione nella presente analisi.
• Le variazioni di valore, indotte da variazioni nei tassi di interesse di riferimento, degli strumenti
finanziari a tasso variabile, diversi dagli strumenti derivati, che non sono parte di una relazione di
copertura di flussi di cassa, generano un impatto sui proventi e oneri finanziari dell’esercizio;
essi, pertanto, sono presi in considerazione nella presente analisi.
Rischio di cambio – Analisi di sensitività
Al 31 dicembre 2010 (così come al 31 dicembre 2009), il rischio di cambio derivante dai finanziamenti
accesi dal Gruppo e denominati in valute diverse dalla valuta di Bilancio delle singole società era
integralmente coperto. Per tale ragione il rischio di cambio non è oggetto di analisi di sensitività.
Rischio di tasso d’interesse – Analisi di sensitività
La variazione dei tassi d’interesse sulla componente variabile di debiti e liquidità può comportare
maggiori o minori oneri/proventi finanziari, mentre le variazioni del livello dei tassi d’interesse attesi
influiscono sulla valutazione al fair value dei derivati del Gruppo. In particolare:
• relativamente ai derivati che trasformano in tasso fisso euro le passività contratte dal Gruppo
(cash flow hedging), in applicazione dei principi contabili internazionali che regolano l’hedge
accounting, la valorizzazione al fair value (mark to market) di tali strumenti viene accantonata in
apposita riserva indisponibile del Patrimonio Netto. La variazione congiunta delle numerose
variabili di mercato cui il calcolo del mark to market è soggetto tra la data di stipula delle
operazioni e quella della valutazione, rende poco significativa qualsiasi ipotesi circa l’andamento
delle variabili stesse. Con l’approssimarsi della scadenza dei contratti, gli effetti contabili
descritti verranno gradualmente assorbiti fino al loro completo esaurimento;
• se al 31 dicembre 2010 i tassi di interesse nei diversi mercati nei quali il Gruppo Telecom Italia
opera fossero stati 100 punti base più alti/più bassi rispetto a quanto effettivamente
realizzatosi, si sarebbero registrati a livello di conto economico, maggiori/minori oneri finanziari,
al lordo del relativo effetto fiscale, per 75 milioni di euro (77 milioni di euro al 31 dicembre
2009).
Ripartizione della struttura finanziaria tra tasso fisso e tasso variabile
Relativamente alla ripartizione della struttura finanziaria tra componente a tasso fisso e componente a
tasso variabile, sia per le passività che per le attività finanziarie, si considerino le tabelle seguenti. Nella
loro predisposizione, si è tenuto conto del valore nominale di rimborso/impiego (in quanto tale
grandezza esprime l’effettiva esposizione al rischio di tasso del Gruppo) e, per quanto concerne le
attività finanziarie, della natura intrinseca (caratteristiche finanziarie e durata) delle operazioni
considerate, piuttosto che unicamente delle condizioni contrattualmente definite. In tal senso,
un’operazione le cui caratteristiche (orizzonte temporale di breve o brevissimo periodo e frequente
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 20 – Gestione dei rischi finanziari
232
rinnovo) fanno sì che il tasso di interesse sia periodicamente oggetto di rideterminazione sulla base di
parametri di mercato, ancorché contrattualmente non preveda re-fixing del tasso di interesse stesso
(come nel caso di depositi bancari, Euro Commercial Papers e crediti per cessione titoli), è stata
considerata a tasso variabile.
Totale Passività finanziarie (al valore nominale di rimborso)
31.12.2010
(milioni di euro)
Obbligazioni
Tasso
variabile
Totale
Tasso
fisso
Tasso
variabile
Totale
17.632
10.697
28.329
17.999
10.533
28.532
-
-
-
574
-
574
6.166
3.015
9.181
6.941
4.843
11.784
23.798
13.712
37.510
25.514
15.376
40.890
31
694
725
107
370
477
23.829
14.406
38.235
25.621
15.746
41.367
Obbligazioni convertibili
Loans e altre passività finanziarie
Totale passività finanziarie non correnti
(compresa quota corrente del M/L termine)
Totale passività finanziarie correnti(*)
Totale(**)
31.12.2009
Tasso
fisso
(*) Al 31.12.2010 nelle passività correnti a tasso variabile sono compresi 313 milioni di euro relativi a debiti verso altri finanziatori per canoni anticipati
che vengono convenzionalmente classificati in questa fattispecie benché non correlati a un definito parametro di tasso (al 31.12.2009 erano pari a
222 milioni di euro).
(**) Non sono considerate le Passività correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute, di natura finanziaria.
Totale Attività finanziarie (al valore nominale di impiego)
31.12.2010
Tasso
fisso
Tasso
variabile
Depositi e cassa
-
Euro Commercial Papers
-
Titoli
103
Altri crediti
584
Totale(*)
687
(milioni di euro)
31.12.2009
Totale
Tasso
fisso
Tasso
variabile
Totale
4.264
4.264
-
4.614
4.614
214
214
-
20
20
2.262
2.365
31
2.675
2.706
133
717
504
737
1.241
6.873
7.560
535
8.046
8.581
(*) Non sono considerate le Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute, di natura finanziaria.
Relativamente agli strumenti finanziari a tasso variabile, le revisioni dei relativi parametri sono
contrattualmente previste entro i dodici mesi successivi.
Tasso di interesse effettivo
Il tasso di interesse effettivo, per le categorie per le quali è determinabile, è quello riferito all’operazione
originaria al netto dell’effetto di eventuali strumenti derivati di copertura.
L’informativa, essendo fornita per classi di attività e passività finanziarie, è stata determinata
utilizzando, come peso ai fini della ponderazione, il valore contabile rettificato del valore dei ratei,
risconti e degli adeguamenti al fair value: trattasi pertanto del costo ammortizzato, al netto dei ratei e di
eventuali adeguamenti al fair value per effetto dell’hedge accounting.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 20 – Gestione dei rischi finanziari
233
Totale Passività finanziarie
31.12.2010
(milioni di euro)
Obbligazioni
Obbligazioni convertibili
Loans e altre passività finanziarie
Totale(*)
31.12.2009
Valore contabile
rettificato
Tasso di
interesse
effettivo (%)
Valore contabile
rettificato
Tasso di
interesse
effettivo (%)
28.131
5,88
28.428
5,87
-
-
574
7,42
9.001
4,35
10.030
4,38
37.132
5,51
39.032
5,51
(*) Non sono considerate le Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute, di natura finanziaria.
Totale Attività finanziarie
31.12.2010
(milioni di euro)
Depositi e cassa
Euro Commercial Papers
Titoli
Altri crediti
Totale(*)
31.12.2009
Valore contabile
rettificato
Tasso di
interesse
effettivo (%)
Valore contabile
rettificato
Tasso di
interesse
effettivo (%)
4.264
1,19
4.614
0,34
214
1,07
20
0,70
2.365
6,32
2.706
4,02
403
5,02
1.024
4,59
7.246
3,07
8.364
2,05
(*) Non sono considerate le Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute, di natura finanziaria.
Relativamente alle attività finanziarie si evidenzia che il tasso di interesse effettivo medio ponderato non
è sostanzialmente influenzato dalla presenza di strumenti derivati.
Facendo riferimento al concetto di rischio di mercato, nella sua accezione più ampia, si evidenzia la
presenza di meccanismi di step-up/step-down della cedola di alcuni prestiti obbligazionari in funzione di
variazioni di rating. Tali meccanismi comunque non influenzano l’esposizione al rischio di tasso di
interesse, così come sopra precedentemente descritto, nonché la determinazione del tasso di interesse
effettivo corrente. Per ulteriori dettagli si veda quanto riportato alla Nota “Passività finanziarie (correnti e
non correnti)”.
Per quanto concerne la gestione dei rischi di mercato con l’utilizzo di strumenti finanziari derivati si veda
la Nota “Strumenti derivati”.
Rischio di credito
Il rischio credito rappresenta l’esposizione del Gruppo Telecom Italia a potenziali perdite derivanti dal
mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti sia commerciali sia finanziarie. Tale
rischio discende principalmente da fattori economico-finanziari, ovvero dalla possibilità che si verifichi
una situazione di default di una controparte, ovvero da fattori più strettamente tecnico-commerciali o
amministrativi.
La massima esposizione teorica al rischio di credito per il Gruppo Telecom Italia è rappresentata dal
valore contabile delle attività finanziarie e dei crediti commerciali iscritti in bilancio.
Gli accantonamenti al fondo svalutazione crediti sono effettuati in maniera specifica sulle posizioni
creditorie che presentano elementi di rischio peculiari. Sulle posizioni creditorie che non presentano tali
caratteristiche, sono invece effettuati, per il segmento di clientela di appartenenza, accantonamenti
sulla base dell’inesigibilità media stimata in funzione di indicatori statistici. Per maggiori dettagli si rinvia
alla nota “Crediti commerciali, vari ed altre attività correnti”.
Per quanto concerne il rischio di credito afferente alle componenti attive che concorrono alla
determinazione dell’“Indebitamento finanziario netto”, si evidenzia che la gestione della liquidità del
Gruppo si ispira a criteri prudenziali e si articola principalmente nelle seguenti attività:
• gestione di mercato monetario, alla quale è affidato l’investimento degli eccessi temporanei di
cassa in corso d’anno, il cui riassorbimento si prevede che avverrà entro i successivi dodici mesi;
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 20 – Gestione dei rischi finanziari
234
gestione di portafoglio obbligazionario, alla quale è affidato l’investimento di un livello di liquidità
permanente, l’investimento di quella parte di liquidità il cui riassorbimento per esigenze di cassa
si prevede che avverrà dopo dodici mesi, nonché il miglioramento del rendimento medio
dell’attivo.
Al fine di contenere il rischio di inadempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte, i depositi
delle società europee sono stati effettuati con primarie istituzioni bancarie e finanziarie con elevato
merito di credito e con classe di rating almeno pari ad A-. Gli impieghi delle società in Sud America sono
stati effettuati con primarie controparti locali. Inoltre, i depositi sono solitamente effettuati per periodi
inferiori a tre mesi. Relativamente agli altri impieghi temporanei di liquidità si evidenziano Euro
Commercial Papers (gli emittenti hanno tutti rating A- per S&P’s e sede in Europa). Per quanto concerne
la gestione del portafoglio obbligazionario, gli emittenti hanno rating almeno pari a BBB+ per S&P’s.
Il Gruppo, nell’ottica di minimizzazione del rischio di credito, persegue, inoltre, una politica di
diversificazione dei propri impieghi di liquidità e di assegnazione delle posizioni creditizie tra le differenti
controparti bancarie: non si evidenziano, pertanto, posizioni significative verso singole controparti.
•
Rischio di liquidità
Il Gruppo persegue un obiettivo di “adeguato livello di flessibilità finanziaria” espresso dal
mantenimento di un margine di tesoreria corrente che consenta la copertura delle esigenze di
rifinanziamento almeno dei successivi dodici mesi attraverso la disponibilità di linee bancarie
irrevocabili e di liquidità.
Le attività finanziarie correnti al 31 dicembre 2010, insieme alle linee bancarie committed non
utilizzate, consentono una copertura completa delle scadenze di rimborso del debito previste nei
prossimi 24 mesi.
Il 15% dell’indebitamento finanziario lordo al 31 dicembre 2010 (valori nominali di rimborso) scadrà nei
dodici mesi successivi.
Di seguito sono riportate le scadenze delle passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente
debito M/L termine) in termini di valore nominale dell’esborso atteso:
Dettaglio delle scadenze delle Passività finanziarie non correnti – al valore nominale di rimborso:
con scadenza entro il 31.12 dell’anno:
(milioni di euro)
Prestiti obbligazionari
2011
2012
2013
2014
2015
Oltre
2015
Totale
28.329
4.131
3.358
3.497
2.857
1.748
12.738
Loans ed altre passività finanziarie
718
523
1.151
2.380
931
1.820
7.523
Passività per locazioni finanziarie
216
151
169
146
128
848
1.658
5.065
4.032
4.817
5.383
2.807
15.406
37.510
Totale
Di seguito sono riportati i flussi finanziari contrattuali non attualizzati del debito finanziario lordo a valori
nominali di rimborso e i flussi di interesse, determinati utilizzando le condizioni e i tassi di interesse e di
cambio in essere al 31 dicembre 2010. Le quote di capitale e d’interesse delle passività oggetto di
copertura includono sia gli esborsi che gli incassi dei relativi strumenti derivati di copertura.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 20 – Gestione dei rischi finanziari
235
Passività finanziarie - Analisi per scadenza degli esborsi contrattualmente previsti
con scadenza entro il 31.12 dell’anno:
2011
(milioni di euro)
Prestiti obbligazionari
Loans ed altre passività finanziarie
Passività per locazioni finanziarie
Passività finanziarie non correnti(*)
Passività finanziarie correnti
Totale passività finanziarie
2012
2013
2014
2015
Oltre
2015
Totale
Quota capitale
4.131
3.358
3.497
2.857
1.748
12.738
28.329
Quota interessi
1.626
1.409
1.240
1.030
889
8.819
15.013
Quota capitale
718
523
1.151
2.380
931
1.820
7.523
Quota interessi
75
58
77
13
(35)
(485)
(297)
Quota capitale
216
151
169
146
128
848
1.658
Quota interessi
106
99
92
85
76
247
705
Quota capitale
5.065
4.032
4.817
5.383
2.807
15.406
37.510
Quota interessi
1.807
1.566
1.409
1.128
930
8.581
15.421
Quota capitale
725
-
-
-
-
-
725
Quota interessi
4
-
-
-
-
-
4
Quota capitale
5.790
4.032
4.817
5.383
2.807
15.406
38.235
Quota interessi
1.811
1.566
1.409
1.128
930
8.581
15.425
Oltre
2015
Totale
(*) Comprendono gli strumenti derivati (di copertura e non di copertura).
Strumenti derivati su passività finanziarie – Tabella dei flussi di interesse contrattualmente previsti
con scadenza entro il 31.12 dell’anno:
(milioni di euro)
2011
2012
2013
2014
2015
Esborsi
852
825
848
692
580
4.854
8.651
Incassi
(966)
(938)
(908)
(775)
(680)
(5.574)
(9.841)
Derivati di copertura - esborsi (incassi) netti
(1.190)
(114)
(113)
(60)
(83)
(100)
(720)
Esborsi
-
-
-
-
-
68
68
Incassi
(2)
(1)
-
-
-
-
(3)
Derivati non di copertura - esborsi (incassi) netti
Totale esborsi (incassi) netti
(2)
(1)
-
-
-
68
65
(116)
(114)
(60)
(83)
(100)
(652)
(1.125)
A inizio 2011 il Gruppo ha già provveduto ad attuare operazioni di rifinanziamento del debito come
segue:
• in data 25 gennaio 2011 Telecom Italia S.p.A. ha emesso un prestito obbligazionario dell’importo
di 1.000 milioni di euro, cedola annuale 5,125% e scadenza 25 gennaio 2016.
Valore di mercato degli strumenti derivati
Al fine di determinare il valore di mercato degli strumenti derivati, il Gruppo Telecom Italia utilizza vari
modelli di valutazione.
Il calcolo del mark to market avviene attraverso l’attualizzazione a tassi e cambi di mercato correnti dei
futuri flussi contrattuali di interesse e nozionale.
Il valore nozionale degli IRS non rappresenta l’ammontare scambiato tra le parti e pertanto non
costituisce una misura dell’esposizione al rischio di credito, che è invece limitata al valore del
differenziale dei tassi di interesse a pagare/ricevere.
Il valore di mercato dei CCIRS dipende invece anche dal differenziale tra il tasso di cambio di riferimento
alla data di stipula ed il tasso di cambio alla data della valutazione, dal momento che i CCIRS implicano
lo scambio degli interessi e del capitale di riferimento, nelle rispettive divise di denominazione.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 20 – Gestione dei rischi finanziari
236
Nota 21 – Strumenti derivati
Gli strumenti derivati perfezionati dal Gruppo Telecom Italia si prefiggono la copertura dell’esposizione al
rischio di cambio, alla variazione di prezzo delle commodity e la gestione del rischio di tasso di interesse,
nonché una diversificazione dei parametri di indebitamento che consenta la minimizzazione del costo e
della volatilità entro prefissati limiti gestionali.
Le operazioni con prodotti derivati in essere al 31 dicembre 2010 sono legate principalmente alla
gestione dell’indebitamento, come Interest Rate Swaps (IRS) e Interest Rate Options (IRO) per
ricondurre al profilo di rischio ritenuto più opportuno i prestiti bancari e obbligazionari a tasso fisso e a
tasso variabile, nonché operazioni quali Cross Currency and Interest Rate Swaps (CCIRS) e Currency
Forwards per convertire finanziamenti contratti in valute diverse nelle divise di riferimento delle varie
società del Gruppo.
Rispettivamente gli IRS e le IRO prevedono o possono comportare, a scadenze determinate, lo scambio
con le controparti di flussi di interesse, calcolati su un valore nozionale di riferimento, ai tassi fissi o
variabili concordati.
Ciò vale anche per i CCIRS, che possono prevedere, oltre alla liquidazione dei flussi di interesse
periodici, lo scambio dei capitali di riferimento, nelle rispettive divise di denominazione, a scadenza ed
eventualmente a pronti.
Nelle seguenti tabelle sono riportate le operazioni in derivati del Gruppo Telecom Italia al 31 dicembre
2010, suddivise in derivati di copertura del fair value (Fair Value Hedge, Tab. 1), derivati di copertura dei
flussi finanziari (Cash Flow Hedge, Tab. 2) e derivati non in hedge accounting (Non in Hedge Accounting,
Tab. 3) secondo quanto previsto dallo IAS 39.
Tab. 1 - Derivati in Fair Value Hedge
Descrizione
Valore Mark to Market
Nozionale
(Clean Price)
(milioni di euro)
(milioni di euro)
Operazioni di CCIRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con scadenza maggio 2032 sul
prestito obbligazionario di 20 miliardi di JPY (controvalore al 31.12.2010 di 184 milioni di
euro) in capo a Telecom Italia Finance S.A.. Così ripartiti:
• da Telecom Italia Finance S.A. un contratto di IRS in cui Telecom Italia Finance S.A.
incassa la cedola semestrale del 3,55% in JPY e paga un tasso variabile semestrale
JPY;
• da Telecom Italia Finance S.A. la vendita di una swaption esercitabile annualmente,
dal 2012 al 2031 a copertura dell’opzione call incorporata nel debito sottostante,
attraverso la quale Telecom Italia Finance ha venduto il diritto di ricevere tasso
variabile semestrale JPY ed incassare tasso fisso 3,55%;
• da Telecom Italia S.p.A. un contratto di CCIRS, a fronte di un finanziamento
infragruppo in JPY a tasso variabile, in cui Telecom Italia S.p.A. riceve Libor JPY
semestrale e paga Euribor semestrale.
172
(4)
Operazioni di CCIRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. sul prestito obbligazionario di
complessivi 2.250 milioni di USD (controvalore al 31.12.2010 di 1.684 milioni di euro)
emesso da Telecom Italia Capital S.A. ad ottobre 2004 tranche a 10 anni per 1.250
milioni di USD e tranche a 30 anni per 1.000 milioni di USD), con le quali il tasso fisso
cedolare in USD è stato trasformato in Euribor semestrale.
1.805
(5)
Operazioni di CCIRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. sul prestito obbligazionario di
complessivi 1.800 milioni di USD (controvalore al 31.12.2010 di 1.347 milioni di euro)
emesso da Telecom Italia Capital S.A. a settembre 2005 (tranche a 5,35 anni per 400
milioni di USD e tranche a 10 anni per 1.400 milioni di USD), con le quali il tasso fisso
cedolare in USD è stato trasformato in Euribor semestrale.
1.478
(42)
Operazioni di CCIRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con scadenza luglio 2011 sulle
due tranches a 5 anni per complessivi 1.600 milioni di USD (controvalore al 31.12.2010
di 1.197 milioni di euro) del prestito obbligazionario di complessivi 2.600 milioni di USD
emesso da Telecom Italia Capital S.A. a luglio 2006 perfezionate con il tasso cedolare
(rispettivamente del 6,2% in USD e del USD Libor 3 mesi + 0,61%) che è stato
trasformato in tasso Euribor semestrale.
1.264
(52)
Operazioni di IRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con scadenza 2014 sul prestito
obbligazionario di 500 milioni di euro emesso da Telecom Italia S.p.A. a gennaio 2009,
con le quali il tasso cedolare 7,875% è stato trasformato in tasso Euribor semestrale.
500
8
Operazioni di IRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con scadenza 2013 sul prestito
obbligazionario di 650 milioni di euro emesso da Telecom Italia S.p.A. a marzo 2009, con
le quali il tasso cedolare 6,75% è stato trasformato in tasso Euribor mensile.
650
15
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 21 – Strumenti derivati
237
Operazioni di IRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con scadenza 2016 sul prestito
obbligazionario di 850 milioni di euro emesso da Telecom Italia S.p.A. a marzo 2009, con
le quali il tasso cedolare 8,25% è stato trasformato in tasso Euribor mensile.
850
31
Operazioni di CCIRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con scadenza dicembre 2017 sul
prestito obbligazionario di 750 milioni di GBP (controvalore al 31.12.2010 di 871 milioni
di euro) emesso da Telecom Italia S.p.A. a maggio 2009, con le quali una componente
del tasso cedolare pari a 3,64745% è stata trasformata in tasso Euribor trimestrale.
851
36
Operazioni di IRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con scadenza 2011 su titoli di Stato
in portafoglio BTP 4,25%, nozionale 270 milioni di euro, con le quali il tasso cedolare
4,25% è stato trasformato in tasso Euribor semestrale.
270
(2)
Operazioni di IRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con scadenza 2012 su titoli di Stato
in portafoglio BTP 3%, nozionale 350 milioni di euro, con le quali il tasso cedolare 3% è
stato trasformato in tasso Euribor semestrale.
350
(3)
Operazioni di IRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con scadenza 2012 su titoli di Stato
in portafoglio BTP 4,25%, nozionale 100 milioni di euro, con le quali il tasso cedolare
4,25% è stato trasformato in tasso Euribor semestrale.
100
(2)
Operazioni di IRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con scadenza 2013 su titoli di Stato
in portafoglio BTP 3,75%, nozionale 100 milioni di euro, con le quali il tasso cedolare
3,75% è stato trasformato in tasso Euribor semestrale.
100
(2)
Operazioni di IRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con scadenza 2015 su titoli di Stato
in portafoglio BTP 3%, nozionale 250 milioni di euro, con le quali il tasso cedolare 3% è
stato trasformato in tasso Euribor semestrale.
250
(3)
Operazioni di IRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con scadenza 2011 sul prestito
obbligazionario di 750 milioni di euro emesso da Telecom Italia S.p.A. a gennaio 2004,
con le quali il tasso cedolare 4,5% è stato trasformato in tasso Euribor semestrale.
750
1
Operazioni di IRS effettuate da Telecom Italia Finance S.A. con scadenza 2011 sul
prestito obbligazionario di 2.000 milioni di euro emesso da Telecom Italia Finance S.A. ad
aprile 2001, con le quali il tasso cedolare 7,5% è stato trasformato in tasso Euribor
semestrale.
250
1
Operazioni di IRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con scadenza 2012 sul prestito
obbligazionario di 1.250 milioni di euro emesso da Telecom Italia S.p.A. a febbraio 2002,
con le quali il tasso cedolare 6,25% è stato trasformato in tasso Euribor semestrale.
1.250
-
Operazioni di CCIRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con scadenza 2012 su titoli di
Stato in portafoglio BTP 5,625% in USD, nozionale 100 milioni di USD (controvalore al
31.12.2010 di 75 milioni di euro), con le quali il tasso cedolare 5,625% è stato
trasformato in tasso Euribor semestrale.
Totale derivati in Fair Value Hedge
78
-
10.968
(23)
La metodologia prescelta per effettuare il test di efficacia retrospettiva e prospettica per i derivati in Fair
Value Hedge è il Volatility Risk Reduction (VRR) Test. Tale test valuta il rapporto tra il rischio del
portafoglio (dove per portafoglio si intende il derivato e l’elemento coperto) ed il rischio dell’elemento
coperto preso singolarmente. In sintesi il rischio del portafoglio deve essere significativamente inferiore
al rischio dell’elemento coperto.
Tab. 2 – Derivati in Cash Flow Hedge
Descrizione
Valore
Nozionale
Mark to Market
(Clean Price)
Operazioni di Commodity swap effettuate da Telenergia S.r.l. a copertura di acquisti
mensili di energia elettrica dalla società EGL Italia S.p.A. con scadenza a dicembre 2011
nelle quali riceve l’indice variabile (IT Brent Index) e paga euro 60,16 per bbl.
5
1
Operazioni di Commodity swap effettuate da Telenergia S.r.l. a copertura di acquisti
mensili di energia elettrica dalla società EGL Italia S.p.A. con scadenza a dicembre 2011
nelle quali riceve l’indice variabile (IT Brent Index) e paga euro 59,90 per bbl.
5
1
Acquisti a termine USD effettuati da Telecom Italia S.p.A. a copertura di flussi contrattuali
trimestrali scadenti entro novembre 2011.
2
-
Acquisti a termine USD effettuati da Telecom Italia S.p.A. a copertura di flussi
commerciali contrattuali mensili scadenti entro novembre 2013.
1
-
Operazioni di CCIRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con scadenza novembre 2013
sulla tranche a 10 anni per 2.000 milioni di USD (controvalore al 31.12.2010 di 1.497
milioni di euro) del prestito obbligazionario di complessivi 4.000 milioni di USD emesso
da Telecom Italia Capital S.A. ad ottobre 2003, con cui il tasso cedolare del 5,25% in USD
è stato trasformato in tasso fisso Euro del 5,0357%.
1.619
(126)
(milioni di euro)
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 21 – Strumenti derivati
(milioni di euro)
238
Operazioni di IRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con scadenza novembre 2015 sul
prestito obbligazionario di 120 milioni di euro a tasso variabile trimestrale in capo a
Telecom Italia S.p.A. (2004-2015), con cui il tasso Euribor trimestrale è stato trasformato
in un tasso fisso annuale del 4,1605%.
120
(7)
Operazioni di CCIRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con scadenza dicembre 2015 sul
prestito obbligazionario di 500 milioni di GBP (controvalore al 31.12.2010 di 581 milioni
di euro) emesso da Telecom Italia S.p.A. a giugno 2005, con cui il tasso cedolare del
5,625% in GBP è stato trasformato in tasso fisso Euro del 4,34117%.
751
(167)
Operazioni di CCIRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con scadenza giugno 2019 sul
prestito obbligazionario di 850 milioni di GBP (controvalore al 31.12.2010 di 988 milioni
di euro) emesso da Telecom Italia S.p.A. a giugno 2004, con cui il tasso fisso del 6,375%
in GBP è stato trasformato in tasso fisso Euro del 5,3108%.
1.258
(296)
Operazioni di CCIRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con scadenza maggio 2023 sul
prestito obbligazionario di 400 milioni di GBP (controvalore al 31.12.2010 di 465 milioni
di euro) emesso da Telecom Italia S.p.A. a maggio 2006, con cui il tasso cedolare del
5,875% in GBP è stato trasformato in tasso fisso Euro del 5,5345%.
587
(153)
Operazioni di CCIRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con scadenza ottobre 2029 sul
private placement di tipo “Dual Currency” di 20 miliardi di JPY (controvalore al
31.12.2010 di 184 milioni di euro) in capo a Telecom Italia Finance S.A.. Sono stati
perfezionati:
• da Telecom Italia S.p.A. un IRS in cui trasforma il tasso fisso del 5% in USD in Libor
JPY semestrale;
• da Telecom Italia S.p.A. un’operazione di CCIRS in cui Telecom Italia S.p.A., a fronte
del prestito infragruppo in JPY, riceve Libor JPY semestrale e paga Euribor
semestrale;
• da Telecom Italia S.p.A. un’operazione di IRS con cui il tasso Euribor semestrale è
stato trasformato in tasso fisso Euro del 6,9395%.
174
(20)
Operazioni di CCIRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con scadenza novembre 2033
sulla tranche a 30 anni per 1.000 milioni di USD (controvalore al 31.12.2010 di 748
milioni di euro) del prestito obbligazionario di complessivi 4.000 milioni di USD emesso
da Telecom Italia Capital S.A. ad ottobre 2003, con cui il tasso cedolare del 6,375% in
USD è stato trasformato in tasso fisso Euro del 5,994%.
849
(177)
Operazioni di CCIRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con scadenza luglio 2036 sulla
tranche a 30 anni per 1.000 milioni di USD (controvalore al 31.12.2010 di 748 milioni di
euro) del prestito obbligazionario di complessivi 2.600 milioni di USD emesso da Telecom
Italia Capital S.A. a luglio 2006, con cui il tasso cedolare del 7,20% in USD è stato
trasformato in tasso fisso Euro del 5,88429%.
791
14
Operazioni di IRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con scadenza luglio 2013 sul prestito
obbligazionario di 500 milioni di euro a tasso variabile trimestrale in capo a Telecom
Italia S.p.A. (2007-2013), con cui il tasso Euribor trimestrale è stato trasformato in un
tasso fisso annuale del 4,334%.
500
(34)
Operazioni di CCIRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con scadenza giugno 2018 sulla
tranche a 10 anni per 1.000 milioni di USD (controvalore al 31.12.2010 di 748 milioni di
euro) del prestito obbligazionario di complessivi 2.000 milioni di USD emesso da Telecom
Italia Capital S.A. a maggio 2008, con cui il tasso cedolare del 6,999% in USD è stato
trasformato in tasso fisso Euro del 7,01232%.
642
107
Operazioni di CCIRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con scadenza giugno 2038 sulla
tranche a 30 anni per 1.000 milioni di USD (controvalore al 31.12.2010 di 748 milioni di
euro) del prestito obbligazionario di complessivi 2.000 milioni di USD emesso da Telecom
Italia Capital S.A. a maggio 2008, con cui il tasso cedolare del 7,721% in USD è stato
trasformato in tasso fisso Euro del 7,45122%.
645
76
Operazioni di IRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con scadenza giugno 2016 sul
prestito obbligazionario di 400 milioni di euro a tasso variabile trimestrale in capo a
Telecom Italia S.p.A. (2007-2016), con cui il tasso Euribor trimestrale è stato trasformato
in un tasso fisso semestrale del 4,9425%.
400
(52)
Operazioni di IRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con scadenza agosto 2014 su credit
revolving facility di 1.500 milioni di euro a tasso variabile mensile, con cui il tasso Euribor
mensile è stato trasformato in un tasso fisso semestrale del 4,82583%.
1.500
(162)
Operazioni di IRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con scadenza marzo 2014 sul
finanziamento BEI di 350 milioni di euro a tasso variabile semestrale, con cui il tasso
Euribor semestrale è stato trasformato in un tasso fisso semestrale del 4,93457%.
350
(32)
Operazioni di IRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con scadenza settembre 2013 sul
finanziamento BEI di 400 milioni di euro a tasso variabile trimestrale, con cui il tasso
Euribor trimestrale è stato trasformato in un tasso fisso semestrale del 5,03388%.
400
(36)
Operazioni di IRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con scadenza dicembre 2013 sul
finanziamento BEI di 100 milioni di euro a tasso variabile semestrale, con cui il tasso
Euribor semestrale è stato trasformato in un tasso fisso semestrale del 4,832%.
100
(9)
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 21 – Strumenti derivati
239
Operazioni di CCIRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con scadenza dicembre 2017 sul
prestito obbligazionario di 750 milioni di GBP (controvalore al 31.12.2010 di 871 milioni
di euro) emesso da Telecom Italia S.p.A. a maggio 2009, con le quali una componente
del tasso cedolare pari a 3,72755% è stata trasformata in tasso fisso Euro del
3,82901%.
851
(12)
Operazioni di CCIRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con scadenza giugno 2014 sulla
tranche a 5 anni per 1.000 milioni di USD (controvalore al 31.12.2010 di 748 milioni di
euro) del prestito obbligazionario di complessivi 2.000 milioni di USD emesso da Telecom
Italia Capital S.A. a giugno 2009, con cui il tasso cedolare del 6,175% in USD è stato
trasformato in tasso fisso Euro del 5,8186%.
719
41
Operazioni di CCIRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con scadenza giugno 2019 sulla
tranche a 10 anni per 1.000 milioni di USD (controvalore al 31.12.2010 di 748 milioni di
euro) del prestito obbligazionario di complessivi 2.000 milioni di USD emesso da Telecom
Italia Capital S.A. a giugno 2009, con cui il tasso cedolare del 7,175% in USD è stato
trasformato in tasso fisso Euro del 6,694%.
722
31
Operazioni di forward starting CCIRS effettuate da Telecom Italia S.p.A. con partenza
settembre 2012 e scadenza settembre 2034 sulla tranche a 30 anni per 1.000 milioni di
USD (controvalore al 31.12.2010 di 748 milioni di euro) del prestito obbligazionario di
complessivi 2.250 milioni di USD emesso da Telecom Italia Capital S.A. ad ottobre 2004,
con cui il tasso cedolare del 6% in USD semestrale è stato trasformato in tasso fisso Euro
annuale del 4,7316%.
Totale derivati in Cash Flow Hedge
794
65
13.785
(947)
La copertura dei flussi finanziari garantita dagli strumenti derivati designati in Cash Flow Hedge è stata
ritenuta altamente efficace e ha comportato al 31 dicembre 2010:
• l’imputazione a patrimonio netto di proventi non realizzati pari a 291 milioni di euro;
• il rilascio da patrimonio netto a conto economico di proventi netti da adeguamento cambi pari a
617 milioni di euro.
Si segnala inoltre che al 31 dicembre 2010 la perdita complessiva degli strumenti di copertura che
rimane rilevata nel patrimonio netto ammonta, per effetto di operazioni terminate anticipatamente nel
corso degli anni, a 19 milioni di euro. L’effetto negativo rilasciato a conto economico nel corso dell’anno
2010 ammonta a 1 milione di euro.
Le operazioni oggetto di copertura in Cash Flow Hedge genereranno flussi finanziari e produrranno gli
effetti economici di competenza sul conto economico nei periodi indicati nella tabella sottostante:
Valuta di
denominazione
Nozionale in valuta di
denominazione
Inizio
periodo
Fine
periodo
Tasso applicato
Periodo di
interesse
(milioni)
USD
2.000
gen-11
nov-13
5,25%
Semestrale
Euro
120
gen-11
nov-15
Euribor 3 mesi + 0,66%
Trimestrale
GBP
500
gen-11
dic-15
5,625%
Annuale
GBP
850
gen-11
giu-19
6,375%
Annuale
GBP
400
gen-11
mag-23
5,875%
Annuale
USD
186
gen-11
ott-29
5,45%
Semestrale
USD
1.000
gen-11
nov-33
6,375%
Semestrale
USD
1.000
gen-11
lug-36
7,20%
Semestrale
Euro
500
gen-11
lug-13
Euribor 3 mesi + 0,63%
Trimestrale
USD
1.000
gen-11
giu-18
6,999%
Semestrale
USD
1.000
gen-11
giu-38
7,721%
Semestrale
Euro
400
gen-11
giu-16
Euribor 3 mesi + 0,79%
Trimestrale
Euro
1.500
gen-11
ago-14
Euribor 1 mese + 0,1575%
Mensile
Euro
350
gen-11
mar-14
BEI 6 mesi + 0,29%
Semestrale
Euro
400
gen-11
set-13
BEI 3 mesi + 0,15%
Trimestrale
Euro
100
gen-11
dic-13
Euribor 6 mesi - 0,023%
Semestrale
GBP
750
gen-11
dic-17
3,72755%
Annuale
USD
1.000
gen-11
giu-14
6,175%
Semestrale
USD
1.000
gen-11
giu-19
7,175%
Semestrale
USD
1.000
set-12
set-34
6%
Semestrale
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 21 – Strumenti derivati
240
La metodologia prescelta per effettuare il test di efficacia retrospettiva e, qualora non vi sia piena
coincidenza dei termini principali, prospettica, per i derivati in Cash Flow Hedge è il Volatility Risk
Reduction (VRR) Test. Tale test valuta il rapporto tra il rischio del portafoglio (dove per portafoglio si
intende il derivato e l’elemento coperto) ed il rischio dell’elemento coperto preso singolarmente. In
sintesi il rischio del portafoglio deve essere significativamente inferiore al rischio dell’elemento coperto.
Si segnala che l’inefficacia rilevata a conto economico derivante da coperture designate in Cash Flow
Hedge nel corso del 2010 è pari a 0,1 milioni di euro.
Tab. 3 - Derivati Non in Hedge Accounting
Descrizione
Valore Nozionale
Mark to Market
(Clean Price)
(milioni di euro)
(milioni di euro)
Operazioni su cambi perfezionate da Telecom Italia S.p.A.
18
Operazioni su cambi perfezionate da Telecom Italia Finance S.A.
76
–
Operazioni su cambi perfezionate da Telecom Italia Capital S.A.
30
–
Operazioni su cambi perfezionate da Olivetti S.p.A.
–
9
–
Operazioni su tassi e cambi perfezionate da Tim Celular S.A.
497
(59)
Totale derivati Non in Hedge Accounting
630
(59)
Nella seguente tabella sono riportati gli strumenti finanziari derivati del Gruppo Telecom Italia per
tipologia:
Tipologia
Interest rate swaps
Rischio coperto
Rischio tasso di interesse
Cross Currency and Rischio tasso di interesse
Interest Rate Swaps e rischio di cambio
Nozionale al
31.12.2010
Nozionale al
31.12.2009
(milioni di euro)
(milioni di euro)
5.320
Mark to Market
Spot (Clean
Price) al
31.12.2010
Mark to Market
Spot (Clean
Price) al
31.12.2009
(milioni di euro)
(milioni di euro)
4.150
44
18
5.648
7.174
(67)
(823)
10.968
11.324
(23)
(805)
Rischio tasso di interesse
3.370
4.720
(332)
(360)
Cross Currency and Rischio tasso di interesse
Interest Rate Swaps e rischio di cambio
10.402
9.698
(617)
(1.514)
10
5
2
(1)
Totale derivati in Fair Value Hedge
Interest rate swaps
Commodity Swap
and Options
Rischio commodity
(energia)
Forward and FX
Options
Rischio di cambio
Totale derivati in Cash Flow Hedge
Totale derivati Non in Hedge Accounting
Totale derivati Gruppo Telecom Italia
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 21 – Strumenti derivati
3
34
-
-
13.785
14.457
(947)
(1.875)
630
949
(59)
(21)
25.383
26.730
(1.029)
(2.701)
241
Nota 22 – Informazioni integrative su strumenti
finanziari
Valutazione al fair value
La maggior parte delle passività finanziarie non correnti del Gruppo Telecom Italia è costituita da prestiti
obbligazionari, la cui valutazione al fair value è facilmente determinabile attraverso strumenti finanziari
che per dimensione e diffusione tra gli investitori sono comunemente scambiati sui mercati di
riferimento (si veda la Nota “Passività finanziarie correnti e non correnti”). Per quanto concerne, invece,
le altre tipologie di finanziamento sono state fatte le seguenti assunzioni ai fini della determinazione del
fair value:
• per i finanziamenti a tasso variabile è stato assunto il valore nominale di rimborso;
• per i finanziamenti a tasso fisso è stato assunto il valore attuale dei flussi futuri ai tassi di
mercato del 31 dicembre 2010.
Infine, per la maggior parte delle attività finanziarie il valore di carico delle stesse rappresenta una
ragionevole approssimazione del loro fair value in quanto trattasi di impieghi finanziari a breve termine e
ad alta liquidità.
Le valutazioni al fair value degli strumenti finanziari del Gruppo sono state classificate nei 3 livelli
previsti da IFRS 7. In particolare la scala gerarchica del fair value è composta dai seguenti livelli:
• Livello 1: corrisponde a prezzi quotati su mercati attivi;
• Livello 2: corrisponde a prezzi calcolati attraverso elementi desunti da dati di mercato osservabili;
• Livello 3: corrisponde a prezzi calcolati attraverso altri elementi differenti dai dati di mercato
osservabili.
Nelle tabelle che seguono sono riportate, per le attività e le passività al 31 dicembre 2010 e al 31
dicembre 2009 e in base alle categorie previste dallo IAS 39, le informazioni integrative su strumenti
finanziari ai sensi dell’IFRS7 e i prospetti degli utili e delle perdite. Sono escluse le Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute e le Passività direttamente correlate ad Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute.
Legenda Categorie IAS 39
Acronimo
Finanziamenti e crediti
Loans and Receivables
LaR
Attività possedute fino a scadenza
Financial assets Held-to-Maturity
HtM
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Financial assets Available-for-Sale
AfS
Attività e passività al fair value rilevato a conto
economico possedute per la negoziazione
Financial Assets/Liabilities Held for Trading
Passività al costo ammortizzato
Financial Liabilities at Amortised Cost
Derivati di copertura
Hedge Derivatives
Non applicabile
Not applicable
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 22 – Informazioni integrative su strumenti finanziari
FAHfT e FLHfT
FLAC
HD
n.a.
242
Valore contabile per ciascuna classe di attività/passività finanziaria al 31.12.2010
Valor rilevati in bilancio secondo IAS 39
Valore di
bilancio al
Costo Costo Fair value
Fair value
31.12.2010 ammortizzato
rilevato a
rilevato a
patrimonio
conto
netto
economico
Categorie
IAS 39
note
AfS
7)
43
di cui finanziamenti e crediti
LaR
7)
120
di cui titoli
AFS
7)
13
13
HD
7)
1.524
1.071
FAJfT
7)
7
n.a.
7)
199
LaR
7)
(a)
249
2.155
214
35
334
61
LaR
10)
6.686
6.686
1.316
(milioni di euro)
Valori
rilevati in
bilancio
secondo
IAS 17
ATTIVITÀ
Attività finanziarie non correnti
Altre partecipazioni
26
17
Titoli, crediti finanziari e altre attività finanziarie non correnti
di cui derivati di copertura
di cui derivati non di copertura
di cui crediti per ivestimenti netti dei locatori
Crediti vari e altre attività non correnti(*)
di cui finanziamenti e crediti
120
453
7
199
1.101
460
199
Attività finanziarie correnti
Crediti commerciali, vari e altre attività correnti(*)
di cui finanziamenti e crediti
Titoli
di cui disponibili per la vendita
di cui psseduti per la negoziazione
Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti
di cui finanziamenti e crediti
di cui derivati non di copertura
di cui derivati di copertura
di cui crediti per investimenti netti dei locatori
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
AFS
13)
FAHfT
13)
1.316
LaR
14)
27
FAHfT
14)
4
HD
14)
335
n.a.
14)
72
LaR
15)
(b)
5.526
13.966
12.239
(a+b)
16.121
12.573
FLAC/HD
18)
30.594
30.594
HD
18)
2.238
FAHfT
18)
74
n.a.
18)
(c)
1.442
34.348
30.594
FLAC/HD
18)
6.379
6.379
FLHfT
18)
2
HD
18)
269
n.a.
18)
232
FLAC
26)
(d)
7.497
14.379
13.876
122
149
232
(c+d)
48.727
44.470
2.072
511
1.674
Totale
27
4
106
229
72
5.526
61
1.422
233
72
2.523
693
271
1.950
288
PASSIVITÀ
Passività finanziarie non correnti
di cui passività al costo ammortizzato(**)
di cui derivati di coperatura
di cui derivati non di copertura
di cui passività per locazioni finanziarie
74
1.442
1.950
362
122
147
1.442
Passività finanziarie correnti
di cui passività al costo ammortizzato(**)
di cui derivati non di copertura
di cui derivati di copertura
di cui passività per locazioni finanziarie
Debiti commerciali, vari e altre passività correnti(*)
di cui passività al costo ammortizzato
Totale
2
232
7.497
(*) Quota parte di attività o passività rientrante nell’ambito di applicazione dell’IFRS 7.
(**) Comprendo anche quelle al costo ammortizzato rettificato in quanto in hedge accounting.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 22 – Informazioni integrative su strumenti finanziari
243
Confronto tra valore contabile e fair value per ciascuna categoria di attività/passività finanziaria al 31.12.2010
Valori rilevati in bilancio secondo IAS 39
Categorie
IAS 39
Valore di
bilancio al
31.12.2010
Finanziamenti e crediti
LaR
12.608
Attività finanziarie disponibili per la vendita
AFS
1.372
FAHfT
11
11
FAHfT
11
11
11
Derivati di copertura
HD
1.859
1.177
682
1.859
Attività valutate secondo lo IAS 17
n.a.
2.523
693
(milioni di euro)
Costo Costo
ammortizzato
Fair value
rilevato
a patrimonio
netto
Fair Value
rilevato
a conto
economico
Valori rilevati Fair Value al
in bilancio 31.12.2010
secondo
IAS 17
ATTIVITÀ
Attività al fair value rilevato a conto economico
possedute per la negoziazione
di cui Derivati non di copertura
Totale
12.573
35
26
12.608
1.346
1.372
271
61
11
271
271
271
16.121
16.121
12.573
FLAC/HD
44.470
44.470
FLHfT
76
76
FLHfT
76
76
76
Derivati di copertura
HD
2.507
2.072
435
2.507
Passività valutate secondo lo IAS 17
n.a.
2.072
511
PASSIVITÀ
Passività al costo ammortizzato(*)
Passività al fair value rilevato a conto economico
possedute per la negoziazione
di cui Derivati non di copertura
Totale
44.494
1.674
48.727
44.470
76
1.674
2.083
1.674
49.160
(*) Comprendono anche quelle al costo ammortizzato rettificato in quanto in hedge accounting.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 22 – Informazioni integrative su strumenti finanziari
244
Livelli gerarchici per ciascuna classe di attività/passività finanziaria valutate al fair value al 31.12.2010
(milioni di euro)
Categorie
IAS 39
note
AfS
7)
AfS
Valore di
bilancio al
31.12.2010
Livelli di gerarchia
Livello 1(*)
Livello 2(*)
43
3
14
7)
13
13
HD
7)
1.524
FAHfT
7)
7
Livello 3(*)
ATTIVITÀ
Attività finanziarie non correnti
Altre partecipazioni
Titoli, crediti finanziari e altre attività
finanziarie non correnti
di cui titoli
di cui derivati di copertura
di cui derivati non di copertura
(a)
1.524
7
1.587
16
1.316
1.316
1.545
Attività finanziarie correnti
Titoli
di cui disponibili per la vendita
AFS
13)
FAHfT
14)
4
4
HD
14)
335
335
Crediti finanziari e altre attività finanziarie
correnti
di cui derivati non di copertura
di cui derivati di copertura
Totale
(b)
1.655
1.316
339
(a+b)
3.242
1.332
1.884
PASSIVITÀ
Passività finanziarie non correnti
di cui derivati di copertura
di cui derivati non di copertura
HD
18)
2.238
FLHfT
18)
74
74
2.312
2.312
(c)
2.238
Passività finanziarie correnti
di cui derivati non di copertura
FLHfT
18)
2
2
HD
18)
269
269
di cui derivati di copertura
Totale
(d)
271
271
(c+d)
2.583
2.583
(*) Livello 1: corrisponde a prezzi quotati su mercati attivi.
Livello 2: corrisponde a prezzi calcolati attraverso elementi desunti da dati di mercato osservabili.
Livello 3: corrisponde a prezzi calcolati attraverso altri elementi differenti dai dati di mercato osservabili.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 22 – Informazioni integrative su strumenti finanziari
245
Valore contabile per ciascuna classe di attività/passività finanziaria al 31.12.2009
Categorie
IAS 39
note
AfS
7)
53
di cui finanziamenti e crediti
LaR
7)
72
di cui titoli
AFS
7)
15
15
HD
7)
792
520
FAHfT
7)
12
n.a.
7)
228
(milioni di euro)
Valore di
Valori rilevati in bilancio secondo IAS 39
Valori rilevati
bilancio al
in bilancio
Costo Costo Fair value Fair Value
31.12.2009 ammortizzato
rilevato a rilevato a secondo IAS
17
patrimonio
conto
netto economico
ATTIVITÀ
Attività finanziarie non correnti
Altre partecipazioni
32
21
Titoli, crediti finanziari e altre attività finanziarie non correnti
di cui derivati di copertura
di cui derivati non di copertura
di cui crediti per investimenti netti dei locatori
72
272
12
228
Crediti vari e altre attività non correnti(*)
di cui finanziamenti e crediti
LaR
7)
150
di cui altre attività finanziarie valutate al fair value
n.a.
7)
130
133
17
(a)
1.452
205
49
6.360
130
556
414
228
Attività finanziarie correnti
Crediti commerciali, vari e altre attività correnti(*)
di cui finanziamenti e crediti
LaR
10)
6.360
Partecipazioni (Attività correnti)
AFS
12)
39
AFS
13)
1.093
FAHfT
13)
750
39
Titoli
di cui disponibili per la vendita
di cui posseduti per la negoziazione
1.093
750
Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti
di cui finanziamenti e crediti
di cui derivati non di copertura
di cui derivati di copertura
di cui crediti per investimenti netti dei locatori
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
LaR
14)
655
FAHfT
14)
20
655
HD
14)
310
n.a.
14)
118
LaR
15)
5.504
5.504
20
100
210
118
(b)
14.849
12.519
39
1.193
980
118
(a+b)
16.301
12.724
88
1.749
1.394
346
FLAC/HD
18)
32.112
32.112
HD
18)
3.075
2.305
770
FLHfT
18)
45
n.a.
18)
1.565
(c)
36.797
32.112
FLAC/HD
18)
6.225
6.225
FLHfT
18)
24
HD
18)
442
n.a.
18)
250
FLAC
26)
6.950
6.950
d)
13.891
13.175
153
313
250
(c+d)
50.688
45.287
2.458
1.128
1.815
Totale
PASSIVITÀ
Passività finanziarie non correnti
di cui passività al costo ammortizzato(**)
di cui derivati di copertura
di cui derivati non di copertura
di cui passività per locazioni finanziarie
45
1.565
2.305
815
153
289
1.565
Passività finanziarie correnti
di cui passività al costo ammortizzato(**)
di cui derivati non di copertura
di cui derivati di copertura
di cui passività per locazioni finanziarie
24
250
Debiti commerciali, vari e altre passività correnti(*)
di cui passività al costo ammortizzato
Totale
(*) Quota parte di attività o passività rientrante nell'ambito di applicazione dell'IFRS 7.
(**) Comprendono anche quelle al costo ammortizzato rettificato in quanto in hedge accounting.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 22 – Informazioni integrative su strumenti finanziari
246
Confronto tra valore contabile e fair value per ciascuna categoria di attività/passività finanziaria al 31.12.2009
Categorie
IAS 39
Valore di
bilancio al
31.12.2009
Costo
ammortizzato
Costo
Finanziamenti e crediti
LaR
12.741
12.724
17
Attività finanziarie disponibili per la vendita
AFS
1.200
(milioni di euro)
Valori rilevati in bilancio secondo IAS 39
Fair value
rilevato a
patrimonio
netto
Fair Value
rilevato a
conto
economico
Valori Fair Value al
rilevati in 31.12.2009
bilancio
secondo
IAS 17
ATTIVITÀ
Attività al fair value rilevato a conto economico
possedute per la negoziazione
12.741
71
1.200
1.129
782
FAHfT
782
782
FAHfT
32
32
32
HD
1.102
482
1.102
Altre attività finanziarie valutate al fair value
n.a.
130
Attività valutate secondo lo IAS 17
n.a.
346
di cui Derivati non di copertura
Derivati di copertura
Totale
620
130
88
1.749
1.394
130
346
346
346
16.301
16.301
12.724
FLAC/HD
45.287
45.287
FLHfT
69
69
69
FLHfT
69
69
69
PASSIVITÀ
Passività al costo ammortizzato(*)
Passività al fair value rilevato a conto economico
possedute per la negoziazione
di cui Derivati non di copertura
Derivati di copertura
HD
3.517
Passività valutate secondo lo IAS 17
n.a.
1.815
Totale
50.688
49.670
2.458
45.287
2.458
1.059
1.128
3.517
1.815
2.240
1.815
55.496
(*) Comprendono anche quelle al costo ammortizzato rettificato in quanto in hedge accounting.
Utili e perdite per categoria IAS 39 – esercizio 2010
Categorie
IAS 39
Utili/(perdite)
nette 2010(1)
di cui da interessi
Finanziamenti e crediti
LaR
(376)
114
Attività finanziarie disponibili per la vendita
AfS
60
(milioni di euro)
Attività e passività al fair value rilevato a conto economico possedute per la
negoziazione
Passività al costo ammortizzato
FAHfTeFLHfT
(49)
FLAC
(1.994)
(1.936)
(2.359)
(1.822)
Totale
(1) Di cui 3 milioni di euro da compensi e spese non inclusi nel calcolo del tasso di interesse effettivo su attività/passività finanziarie diverse da quelle al fair value attraverso
il conto economico.
Utili e perdite per categoria IAS 39 – esercizio 2010
Categorie
IAS 39
Utili/(perdite)
nette 2009(1)
di cui da interessi
Finanziamenti e crediti
LaR
(509)
103
Attività finanziarie disponibili per la vendita
AfS
(28)
(milioni di euro)
Attività e passività al fair value rilevato a conto economico possedute per la
negoziazione(2)
Passività al costo ammortizzato
Totale
FAHfTeFLHfT
(78)
FLAC
(1.958)
(1.941)
(2.573)
(1.838)
(1) Di cui 1 milione di euro da compensi e spese non inclusi nel calcolo del tasso di interesse effettivo su attività/passività finanziarie diverse da quelle al fair value attraverso
il conto economico.
(2) Includevano 60 milioni di euro di utili relativi alla valutazione delle opzioni Sofora Telecomunicaciones S.A.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 22 – Informazioni integrative su strumenti finanziari
247
Nota 23 – Fondi relativi al personale
Diminuiscono, rispetto al 31 dicembre 2010, di 98 milioni di euro, e sono così composti:
(milioni di euro)
Fondo Trattamento di Fine Rapporto
31.12.2008
Incrementi
Decrementi
31.12.2009
1.112
52
(113)
1.051
24
3
(2)
25
260
4
(118)
146
(a)
Fondi per piani pensionistici
Fondi per esodi agevolati
Totale altri fondi relativi al personale(*)
Totale
(b)
284
7
(120)
171
(a+b)
1.396
59
(233)
1.222
di cui:
quota non corrente
quota corrente(*)
1.212
1.075
184
147
(*) La quota corrente è riferibile ai soli Altri fondi relativi al personale.
31.12.2009
(milioni di euro)
Fondo Trattamento di Fine Rapporto
(a)
Fondi per piani pensionistici
27
146
Totale altri fondi relativi al personale(*)
Totale
1.051
25
Fondi per esodi agevolati
Variazione area
di consolid.
BU Argentina
Incrementi Decrementi 31.12.2010
40
(105)
8
(1)
986
59
228
(99)
275
(b)
171
27
236
(100)
334
(a+b)
1.222
27
276
(205)
1.320
di cui:
quota non corrente
quota corrente(*)
1.075
1.129
147
191
(*) La quota corrente è riferibile ai soli Altri fondi relativi al personale.
Il Fondo Trattamento di Fine Rapporto (T.F.R.) si riferisce solo alle società italiane del Gruppo e
diminuisce di 65 milioni di euro per il saldo tra gli accantonamenti a conto economico (40 milioni di euro
a titolo di interessi maturati per tutte le società del Gruppo, di quote per le società con meno di 50
dipendenti e (utili) perdite attuariali) e gli utilizzi dell’esercizio (-105 milioni di euro per indennità al
personale cessato e per anticipazioni).
Secondo quanto previsto dalla normativa nazionale l’importo spettante a ciascun dipendente matura in
funzione del servizio prestato ed è erogato allorché il dipendente lascia la società. Il trattamento dovuto
alla cessazione del rapporto di lavoro è calcolato in base alla sua durata e alla retribuzione imponibile di
ciascun dipendente. La passività, annualmente rivalutata in ragione dell’indice ufficiale del costo della
vita e degli interessi di legge, non è associata ad alcuna condizione o periodo di maturazione, né ad
alcun obbligo di provvista finanziaria; non esistono, pertanto, attività al servizio del fondo.
La disciplina è stata integrata dal D.Lgs. n. 252/2005 e dalla Legge n. 296/2006 (Finanziaria 2007)
che, per le aziende con almeno 50 dipendenti, ha stabilito che le quote maturate dal 2007 sono
destinate, su opzione dei dipendenti, o al Fondo Tesoreria INPS o alle forme di previdenza
complementare, assumendo la natura di “Piano a contribuzioni definite”.
Restano comunque contabilizzate a T.F.R., per tutte le società, le rivalutazioni degli importi in essere alle
date di opzione, così come, per le aziende con meno di 50 dipendenti, anche le quote maturate e non
destinate a previdenza complementare. Ai sensi dello IAS 19, il fondo è contabilizzato come “Piano a
prestazioni definite”.
In applicazione dello IAS 19, il T.F.R. è stato rielaborato con tecnica attuariale mediante utilizzo della
metodologia denominata Projected Unit Credit Method come segue:
• sono state proiettate, in base a una serie di ipotesi finanziarie (incremento del costo della vita,
tasso d’interesse, incremento retributivo, ecc.), le possibili future prestazioni che potrebbero
essere erogate a favore di ciascun dipendente iscritto al programma nel caso di pensionamento,
decesso, invalidità, dimissioni, ecc.. La stima delle future prestazioni tiene conto degli eventuali
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 23 – Fondi relativi al personale
248
prevedibili incrementi corrispondenti all’ulteriore anzianità di servizio nonché alla presumibile
crescita del livello retributivo percepito alla data di valutazione – ciò, solo per i dipendenti delle
aziende con meno di 50 dipendenti;
• è stato calcolato il valore attuale medio delle future prestazioni alla data della valutazione, sulla
base del tasso annuo di interesse adottato e della probabilità che ciascuna prestazione ha di
essere effettivamente erogata;
• è stata definita la passività per ciascuna società interessata, in misura pari al valore attuale
medio delle future prestazioni che sarà generato dal fondo esistente alla data della valutazione,
senza considerare alcun futuro accantonamento (per aziende con almeno 50 dipendenti) o
individuando la quota del valore attuale medio delle future prestazioni che si riferisce al servizio
già maturato dal dipendente in azienda alla data della valutazione (per le altre).
Nel dettaglio, le ipotesi adottate sono state le seguenti:
IPOTESI ECONOMICHE
Dirigenti
Non Dirigenti
1,7% annuo
1,9% annuo
1,7% annuo
1,9% annuo
4,1% annuo
4,1% annuo
età pari o inferiore a 40 anni
2,9% annuo
2,9% annuo
età superiore a 40 anni ma pari o inferiore a 55 anni
2,4% annuo
2,4% annuo
età superiore a 55 anni
1,9% annuo
1,9% annuo
IPOTESI DEMOGRAFICHE
Dirigenti
Non Dirigenti
Tabelle di mortalità RG
48 pubblicate
dalla Ragioneria
Generale dello Stato
Tabelle di mortalità RG
48 pubblicate
dalla Ragioneria
Generale dello Stato
Tabelle unisex individuate
sulla base di uno studio
condotto dal C.N.R. per
conto dell’Università di
Roma ridotte dell’80%
Tabelle unisex individuate
sulla base di uno studio
condotto dal C.N.R. per
conto dell’Università di
Roma ridotte dell’80%
sino al raggiungimento dei 40 anni di età
Da 3,0% a 5,0 %
in ciascun anno
Da 1,5% a 4,0 %
in ciascun anno
successivamente ma sino al raggiungimento
dei 50 anni di età
Da 1,5% a 4,0 %
in ciascun anno
Da 0,5% a 2,5 %
in ciascun anno
successivamente ma sino al raggiungimento
dei 59 anni di età
9,0%
in ciascun anno
2,3%
in ciascun anno
Nulla
Nulla
Da 35% a 50%
(da 50% a 100% per le
donne)
Da 18% a 60%
(da 33% a 100% per le
donne)
Da 15% a 35%
(da 0% a 100% per le
donne)
Da 10% a 18%
(da 0% a 100% per le
donne)
100%
100%
3,0%
in ciascun anno
3,0%
in ciascun anno
Incremento del costo della vita
nell’anno di valutazione (dato ufficiale novembre 2010)
anni successivi
Tasso di attualizzazione
Incremento retributivo:
Probabilità di decesso
Probabilità di invalidità
Probabilità di dimissioni (in funzione della società):
successivamente
Probabilità di pensionamento:
sino al raggiungimento dei 60 anni di età
successivamente ma sino ad un’età inferiore ai 65 anni
oltre i 66 anni
Probabilità di ricevere all’inizio dell’anno una anticipazione della
riserva di T.F.R. accantonata pari al 70%
L’applicazione delle ipotesi sopra descritte ha determinato una passività per T.F.R. al 31 dicembre 2010
e 2009 rispettivamente di 986 milioni di euro e di 1.051 milioni di euro.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 23 – Fondi relativi al personale
249
Gli effetti a conto economico, inclusi nei Costi del personale, sono stati i seguenti:
(milioni di euro)
Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti(*)
2010
2009
–
–
Oneri finanziari(**)
44
67
(Utili) perdite attuariali nette rilevate nell’esercizio
(4)
(15)
Totale oneri
40
52
Rendimento effettivo delle attività a servizio del piano
non sono presenti attività al
servizio del piano
(*) A seguito della riforma previdenziale, le quote destinate al Fondo Tesoreria INPS o alle forme di previdenza complementare sono state contabilizzate,
nell’ambito dei “Costi del personale”, negli “Oneri sociali” e non come “Trattamento di fine rapporto”, voce in cui restano iscritte le sole quote
relative alle società con meno di 50 dipendenti (pari, nel 2010 a 0,5 milioni di euro contro 0,3 milioni di euro nel 2009).
(**) Negli Oneri finanziari è ricompresa anche la quota dei primi nove mesi dell’anno afferente alla società Elettra.
I Fondi per piani pensionistici sono prevalentemente rappresentativi di piani pensionistici attivati da
società estere del Gruppo. L’incremento, di 34 milioni di euro, è dovuto principalmente all’ingresso
nell’area di consolidamento del gruppo Sofora (Argentina). I decrementi si riferiscono all’uscita dal
perimetro di consolidamento del gruppo BBNed.
I Fondi per esodi agevolati aumentano di 129 milioni di euro come saldo tra il nuovo accantonamento
effettuato nel 2010 per oneri per mobilità ex lege 223/91 dalla Capogruppo Telecom Italia S.p.A., da
Telecom Italia Sparkle, da Shared Service Center, da Olivetti, da Olivetti I-jet e da Advalso e l’utilizzo,
nell’esercizio, del fondo di mobilità ex lege 223/91 accantonato nell’esercizio 2008 dalla Capogruppo
Telecom Italia, da Telecom Italia Sparkle, da Olivetti e da Olivetti I-Jet.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 23 – Fondi relativi al personale
250
Nota 24 – Fondi per rischi e oneri
Diminuiscono, rispetto al 31 dicembre 2009, di 436 milioni di euro, e sono così composti:
31.12.2009
Variaz.
area di
consolid.
BU
Argentina
Incrementi
Utilizzo a
conto
economico
Utilizzo
diretto
Fondo imposte e rischi fiscali
157
Fondo per oneri di ripristino
458
31
15
(19)
(39)
18
163
9
15
-
(10)
(13)
Fondo vertenze legali
459
314
73
76
(2)
(138)
10
333
70
1
6
(6)
(14)
6
63
(milioni di euro)
Fondo rischi commerciali
Differenze 31.12.2010
cambio e
altre
variazioni
Fondo per rischi e oneri su
partecipazioni e operazioni
societarie
150
24
-
(56)
(3)
115
Altri fondi rischi e oneri
558
16
(3)
(423)
(10)
138
152
(30)
(680)
8
1.271
Totale
1.707
di cui:
114
-
quota non corrente
782
860
quota corrente
925
411
Il fondo imposte e rischi fiscali si incrementa, rispetto al 31 dicembre 2009, di 6 milioni di euro; in
particolare si segnala l’utilizzo della Capogruppo Telecom Italia, pari a 22 milioni di euro, relativo alla
definizione con l’Agenzia delle Entrate in via precontenziosa delle contestazioni relative ai periodi di
imposta 2002, 2005, 2006 e 2007 connesse alla deducibilità ai fini delle imposte dirette e della
detraibilità ai fini IVA di alcuni costi “TOP” e “Security”. La Capogruppo ha inoltre effettuato un
assorbimento a conto economico, riferito alla quota di fondo imposte dirette eccedente rispetto al
fabbisogno. Si segnala inoltre che nell’esercizio sono state avviate delle verifiche interne in merito alle
operazioni di esportazione per il periodo 2005-2010 verso operatori sanmarinesi; a tale riguardo in
alcuni casi è stata riscontrata l’incompletezza della documentazione fiscale; pertanto è stato deciso di
accantonare a fondo imposte un importo complessivo di circa 4 milioni di euro (di cui 3 milioni di euro
per le presumibili sanzioni relative al periodo 2005-2009 e 1 milione di euro per i relativi interessi e per
il ravvedimento operoso sul 2010).
Il fondo per oneri di ripristino si riferisce agli accantonamenti dei costi previsti per lo smantellamento
dei cespiti e il ripristino dei siti di Telecom Italia S.p.A., della Business Unit Brasile e del Gruppo Sofora
(Argentina).
Aumenta di 1 milione di euro e recepisce:
• i nuovi accantonamenti (+15 milioni di euro) e gli utilizzi (-10 milioni di euro)
• la variazione della stima degli oneri (-26 milioni di euro) di Telecom Italia S.p.A. e le differenze
cambio della Business Unit Brasile (+13 milioni di euro);
• l’ingresso nell'area di consolidamento del gruppo Sofora (Argentina) (+9 milioni di euro).
Il fondo vertenze legali si incrementa, rispetto al 31 dicembre 2009, di 19 miloni di euro. In particolare
all’incremento per l’ingresso nell’area di consolidamento del gruppo Sofora (Argentina), si sono
contrapposti gli utilizzi della Capogruppo Telecom Italia, effettuati a fronte della definizione di alcune
vertenze.
Gli altri fondi rischi e oneri diminuiscono di 420 milioni di euro in particolare a seguito del parziale
utilizzo per 418 milioni di euro del Fondo rischi costituito in anni precedenti a fronte della vicenda che
ha visto coinvolta Telecom Italia Sparkle. In particolare in relazione a tale vicenda il 19 luglio 2010, dopo
approfondite valutazioni, anche alla luce di pareri di autorevoli professionisti, la società ha ritenuto
opportuno procedere al pagamento delle sanzioni in misura ridotta (25% anziché al 100% dell’importo
irrogato) e dell’intero ammontare dell’IVA ritenuta indetraibile e dei relativi interessi, per un ammontare
complessivo di 418 milioni di euro. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto evidenziato nella Nota
“Passività potenziali, altre informazioni, impegni e garanzie”.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 24 – Fondi per rischi e oneri
251
Nota 25 – Debiti vari e altre passività non correnti
Aumentano, rispetto al 31 dicembre 2009, di 2 milioni di euro, e sono così composti:
31.12.2010
31.12.2009
Debiti verso istituti di previdenza
67
137
Contributi in conto capitale
55
84
863
850
(milioni di euro)
Risconti passivi
Debiti per imposte sul reddito (*)
44
-
Altri
57
13
1.086
1.084
Totale
(*) Analizzati nella Nota "Debiti per imposte sul reddito".
I debiti verso istituti di previdenza sono relativi alla posizione debitoria residua nei confronti dell’INPS
connessa alla stima dell’onere di ricongiunzione ex lege 58/1992 e sono così composti:
31.12.2010
31.12.2009
Scadenti tra il 2° e il 5° esercizio successivo
46
108
Scadenti oltre il 5°esercizio successivo
21
29
67
137
76
228
143
365
(milioni di euro)
Debiti non correnti:
Debiti correnti
Totale
In particolare, con riferimento al debito per ricongiunzione previdenziale ex lege 58/1992, la prevalenza
nel 2010 (come nel 2009) delle partite a breve (capitale ed interessi) su quelle a medio/lungo termine
(solo capitale) è principalmente dovuta all’esaurirsi del debito relativo al personale ex Iritel, la cui ultima
rata (complessivamente pari a circa 100 milioni di euro) è stata liquidata ad ottobre 2010.
I risconti passivi comprendono 513 milioni di euro (558 milioni di euro al 31 dicembre 2009) per il
differimento dei ricavi da attivazione del servizio telefonico di Telecom Italia S.p.A. e 257 milioni di euro
(283 milioni di euro al 31 dicembre 2009) per il differimento di ricavi derivanti dalla vendita di capacità
trasmissiva, di competenza di esercizi futuri.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 25 – Debiti vari e altre passività non correnti
252
Nota 26 – Debiti commerciali, vari
e altre passività correnti
Diminuiscono, rispetto al 31 dicembre 2009, di 66 milioni di euro, e sono così composti:
31.12.2010
(milioni di euro)
Debiti per lavori su commessa
(a)
di cui
Strumenti
Finanziari
IAS 39
23
31.12.2009
di cui
Strumenti
Finanziari
IAS 39
24
Debiti commerciali:
Debiti verso fornitori
4.943
4.943
4.689
Debiti verso altri gestori di telecomunicazioni
1.341
1.341
1.326
1.326
(b)
6.284
6.284
6.015
6.015
(c)
685
Debiti tributari
4.689
652
Debiti vari e altre passività correnti:
Debiti per compensi al personale
537
Debiti verso istituti di previdenza
273
421
Risconti passivi di natura commerciale e varia
871
883
Acconti
537
27
Poste connesse alla clientela
1.179
Debiti relativi al “Contributo per l’esercizio di
attività di TLC”
440
26
360
48
Dividendi deliberati, ma ancora da
corrispondere ad azionisti
440
1.109
238
30
93
93
22
22
Altre passività correnti
333
223
326
235
Fondi relativi al personale (ad eccezione del
T.F.R.) per le quote che si prevede verranno
liquidate entro 12 mesi
190
Fondi per rischi e oneri, per le quote che si
prevede verranno liquidate entro 12 mesi
Totale
147
411
925
(d)
3.962
1.213
4.329
935
(a+b+c+d)
10.954
7.497
11.020
6.950
Per ulteriori dettagli sugli Strumenti Finanziari si rinvia alla Nota “Informazioni integrative su strumenti
finanziari”.
I debiti commerciali (tutti scadenti entro 12 mesi) di 6.284 milioni di euro (6.015 milioni di euro al 31
dicembre 2009) si riferiscono principalmente a Telecom Italia S.p.A. (3.508 milioni di euro), alle società
della Business Unit Brasile (1.379 milioni di euro) e alla Business Unit Argentina (662 milioni di euro).
I debiti tributari si riferiscono in particolare al debito IVA di Telecom Italia S.p.A. (115 milioni di euro), al
debito per la tassa di concessione governativa di Telecom Italia S.p.A. (104 milioni di euro), ad altri
debiti tributari della Business Unit Brasile (247 milioni di euro) e della Business Unit Argentina (101
milioni di euro).
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 26 – Debiti commerciali, vari e altre passività correnti
253
Nota 27 – Debiti per imposte sul reddito
Diminuiscono rispetto al 31 dicembre 2009, di 48 milioni di euro e sono così composti:
(milioni di euro)
31.12.2010
31.12.2009
Debiti a breve termine per imposte sul reddito:
Imposta sostitutiva
–
165
Imposte sul reddito
235
118
235
283
Totale
Si riferiscono principalmente a:
• debito del gruppo Sofora - Telecom Argentina (99 milioni di euro);
• debito del gruppo Tim Brasil (86 milioni di euro);
• debito IRES derivante dal consolidato fiscale nazionale del Gruppo Telecom Italia per l’esercizio
2010 (28 milioni di euro);
• debito IRAP della Capogruppo Telecom Italia per l’esercizio 2010 (6 milioni di euro);
In particolare, si segnala il pagamento effettuato nel corso del 2010, della terza rata dell’imposta
sostitutiva per il riallineamento di parte delle eccedenze per deduzioni extracontabili presenti al 31
dicembre 2007 (165 milioni di euro).
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 27 – Debiti per imposte sul reddito
254
Nota 28 – Passività potenziali, altre informazioni,
impegni e garanzie
Vengono illustrati qui di seguito i principali contenziosi giudiziari, arbitrali e fiscali in cui le società del
Gruppo Telecom Italia sono coinvolte al 31 dicembre 2010.
Per quei contenziosi, di seguito descritti, per i quali si è ritenuto probabile un rischio di soccombenza, il
Gruppo Telecom Italia ha iscritto passività per complessivi 173 milioni di euro di cui 89 milioni di euro
per passività correlate alla vicenda giudiziaria di Telecom Italia Sparkle. Si segnala inoltre che i
contenziosi chiusi nel corso del 2010, citati nel Bilancio consolidato 2009, non hanno avuto effetti
significativi sul Bilancio consolidato 2010.
a) Passività potenziali
Telecom Italia Sparkle - Rapporti con I-Globe, Planetarium, Acumen, Accrue Telemedia e Diadem:
indagine della Procura della Repubblica di Roma
In data 23 febbraio 2010 la Guardia di Finanza, su delega della Procura della Repubblica di Roma, ha
notificato a Telecom Italia Sparkle:
• un decreto di fissazione di udienza in camera di consiglio in merito alla “richiesta di applicazione
della misura dell’interdizione dell’esercizio dell’attività […] da sostituirsi con la nomina di un
commissario giudiziale” ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001;
• un decreto di sequestro preventivo per un totale di circa 298 milioni di euro (corrispondente al
“credito IVA illecitamente maturato per gli anni di imposta oggetto delle illecite attività
contestate”).
I reati contestati a taluni ex amministratori, ex dipendenti e dipendenti di Telecom Italia Sparkle erano
l’associazione a delinquere transnazionale, l’evasione fiscale in concorso con terzi soggetti, il riciclaggio
transnazionale, il reinvestimento di proventi illeciti e l’intestazione fittizia di beni. I reati di associazione a
delinquere transnazionale, riciclaggio transnazionale e reinvestimento di proventi illeciti costituiscono
anche reati-presupposto della responsabilità amministrativa dell’ente, ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001.
Telecom Italia Sparkle ha quindi avviato una serie di iniziative che hanno, in particolare, riguardato:
• la sospensione cautelativa dei dipendenti coinvolti nel procedimento ed il licenziamento dei
dipendenti sottoposti a misura cautelare;
• il conferimento dell’incarico ad un professionista indipendente (Prof. Paolo Ferro-Luzzi) ai fini, tra
l’altro, della verifica dell’adozione e concreta attuazione degli strumenti organizzativi di cui al
D.Lgs. n. 231/2001, e il conseguente impegno da parte della società ad uniformarsi alle
eventuali indicazioni migliorative formulate dal consulente;
• l’accensione di una fideiussione in favore dell’Autorità Giudiziaria procedente avente ad oggetto
l’importo di circa 72 milioni di euro, atta a garantire la confisca - ai sensi dell’art. 19 del D.Lgs. n.
231/2001 - della somma individuata, con sentenza irrevocabile, quale profitto degli illeciti
contestati;
• l’accensione di una fideiussione in favore dell’Amministrazione Finanziaria, per l’importo di circa
123 milioni di euro, pari alla differenza tra la somma già oggetto di sequestro preventivo quale
IVA detratta negli anni d’imposta 2005, 2006, 2007 (circa 298 milioni di euro) e l’importo
stimato nel valore massimo che, mediante procedura di acquiescenza o accertamento con
adesione concordata con l’Agenzia delle Entrate, sarebbe potuta risultare dovuta da Telecom
Italia Sparkle per la regolarizzazione della relativa posizione tributaria;
• l’adozione di una serie di misure interne che hanno recepito i suggerimenti finali elaborati dal
Prof. Ferro-Luzzi, riguardanti il governo societario, i profili organizzativi e di controllo, i profili
operativi e il “Modello 231”.
A fronte di tali iniziative, il Giudice per le Indagini Preliminari di Roma, a seguito della revoca, da parte
della Procura di Roma, della richiesta di nomina di un commissario giudiziale, ha dichiarato il “non luogo
a provvedere”.
In maggio 2010 la Guardia di Finanza ha notificato a Telecom Italia Sparkle un Processo Verbale di
Constatazione, nel quale ha contestato:
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 28 – Passività potenziali, altre informazioni, impegni e garanzie
255
l’indetraibilità dell’IVA relativa alle prestazioni riconducibili alla frode di cui sopra, effettuate nei
periodi di imposta 2005, 2006 e 2007, per un ammontare complessivo di circa 298 milioni di
euro;
• l’indeducibilità ai fini IRES e IRAP dei costi relativi alle suddette operazioni, con un onere stimato
in circa 429 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi.
Successivamente, in luglio 2010, l’Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale del Lazio, prendendo atto
dei rilievi elevati dalla Guardia di Finanza, ha notificato a Telecom Italia Sparkle tre avvisi di
accertamento, con i quali ha contestato l’indetraibilità dell’IVA per il predetto ammontare di circa 298
milioni di euro, oltre a interessi e sanzioni.
Telecom Italia Sparkle nel mese di luglio ha effettuato il pagamento delle sanzioni in misura ridotta (25%
dell’importo irrogato), dell’intero importo IVA ritenuto indetraibile e dei relativi interessi, per un
ammontare complessivo di 418 milioni di euro. A seguito del pagamento, è decaduta la fideiussione
bancaria di circa 123 milioni di euro, a suo tempo rilasciata in favore dell’Amministrazione Finanziaria.
Inoltre, nel mese di agosto 2010 è stata accolta l’istanza di Telecom Italia Sparkle di revoca del
sequestro preventivo ordinato dalla Procura di Roma nel febbraio 2010. Per l’effetto, è stato disposto il
dissequestro, fatto salvo l’importo di 10 milioni di euro, che rimane quindi sottoposto a sequestro per
esigenze cautelari connesse al procedimento penale in corso.
Da ultimo, accogliendo la richiesta formulata nel mese di agosto 2010 dalla Procura di Roma, il Giudice
per le Indagini Preliminari ha disposto il giudizio immediato nei confronti degli imputati sottoposti a
misura cautelare. In particolare, è stato chiesto il giudizio immediato nei confronti dell’ex amministratore
delegato e di due ex dipendenti.
Nell’ambito di tale giudizio, Telecom Italia Sparkle ha formulato richiesta di costituzione di parte civile
nei confronti di tutti gli imputati che, all’udienza del 18 dicembre 2010, il Tribunale ha dichiarato
inammissibile, avendola ritenuta incompatibile con la qualifica della società come soggetto indagato ai
sensi del D.Lgs. n. 231/2001.
In considerazione della complessità della vicenda e del fatto che le indagini sono ancora in corso e
conseguentemente non è dato ancora avere compiuta conoscenza di tutti gli atti relativi al
procedimento, allo stato non si è in grado di formulare previsioni definitive sul suo esito, ferme e
impregiudicate le difese che Telecom Italia Sparkle perseguirà con il massimo del vigore per dimostrare
la propria estraneità ai fatti addebitati. Quanto agli effetti in caso di condanna ex D.Lgs. n. 231/2001,
oltre alle sanzioni amministrative (il cui ammontare sarebbe contenuto) ed eventualmente interdittive, è
prevista la confisca del profitto del reato che, nell’attuale formulazione della contestazione mossa dai
Pubblici Ministeri e fatte salve le considerazioni difensive che saranno sviluppate nel merito,
ammonterebbe a circa 72 milioni di euro (somma già garantita dalla citata fideiussione e già
accantonata nel bilancio consolidato 2009).
Per quanto riguarda il residuo rischio di natura fiscale, l’Agenzia delle Entrate non ha, allo stato,
notificato avvisi di accertamento in relazione alla contestazione della Guardia di Finanza ai fini delle
Imposte Dirette. Al riguardo Telecom Italia Sparkle - anche sulla base del parere di autorevoli
professionisti - ritiene che, quand’anche ciò si verificasse, il rischio di soccombenza in un eventuale
contenzioso sia solo possibile e non probabile. Di conseguenza, non è stato effettuato alcun
accantonamento a copertura del rischio fiscale per Imposte Dirette.
•
Altri contenziosi fiscali
• Nei mesi di febbraio e marzo 2009, a conclusione delle verifiche intraprese dalla Guardia di
Finanza e i cui principali rilievi sono stati già definiti con l’Agenzia delle Entrate, come riportato
nel Bilancio consolidato al 31.12.2008, sono stati notificati alla Società alcuni processi verbali di
constatazione relativi ai periodi di imposta 2002 e dal 2004 al 2007, con i quali è stata
contestata la deducibilità ai fini delle imposte dirette e la detraibilità ai fini IVA di alcuni costi
“TOP” e “Security”.
Al riguardo, la Società ha provveduto a definire con l’Agenzia delle Entrate in via precontenziosa
le contestazioni ancora aperte relative ai periodi di imposta 2002, 2005, 2006 e 2007 tramite
l’istituto dell’accertamento con adesione. L’onere relativo è ammontato a circa 22 milioni di
euro. Con questa ultima definizione sono state, pertanto, chiuse tutte le contestazioni relative
alla vicenda legata ai costi per le attività delle funzioni “TOP” e “Security”.
• In data 27 ottobre 2010 l’Agenzia delle Entrate di Milano ha notificato alla controllata Olivetti
Multiservices S.p.A. (OMS) un Processo Verbale di Constatazione con il quale ha contestato
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 28 – Passività potenziali, altre informazioni, impegni e garanzie
256
l’illegittima detrazione IVA effettuata nei periodi di imposta 2005 e 2006 per un importo
complessivo di circa 198 milioni di euro, a seguito del ricalcolo del cosiddetto “pro-rata di
indetraibilità”.
Successivamente, in data 27 e 28 dicembre 2010 l’Agenzia delle Entrate di Milano ha notificato
rispettivamente a Telecom Italia ed a OMS, quali obbligate solidali, un avviso di liquidazione di
imposta, con il quale ha contestato anche l’omesso versamento di imposte ipotecarie e catastali,
richiedendo il pagamento, tra imposte interessi e sanzioni, di un importo pari a circa 61 milioni di
euro.
Le contestazioni dell’Agenzia traggono origine da alcune operazioni immobiliari effettuate negli
anni 2005 e 2006 nell’ambito dell’attività di riorganizzazione da parte di Telecom Italia degli
spazi fisici occupati dagli impianti di rete. Tale riorganizzazione avrebbe comportato la
progressiva liberazione di parte degli immobili adibiti a tali impianti. Di tali operazioni era stata
data ampia informativa nelle relazioni al Bilancio degli esercizi 2005 e 2006.
A tale riguardo, si ricorda che il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia S.p.A. aveva
approvato alla fine del 2005 un’operazione di cessione di immobili per un totale di circa 1
miliardo di euro. In particolare l’operazione ha comportato inizialmente la cessione in varie
tranche, tra il dicembre del 2005 ed il novembre del 2006, di un totale di 1.378 immobili alla
controllata Olivetti Multiservices (OMS), società operante, tra l’altro, nel settore della gestione e
valorizzazione del patrimonio immobiliare del Gruppo Telecom Italia con l’obiettivo di cedere al
meglio a terzi i suddetti immobili. Gli immobili acquistati sono stati contestualmente locati da
parte di OMS a Telecom Italia in base a contratti conformati coerentemente con le esigenze
operative espresse da Telecom Italia.
Successivamente, nel periodo dicembre 2005 – dicembre 2006, OMS ha proceduto a trasferire
in diverse tranche un numero complessivo di 1.279 immobili tramite apporto a due fondi
immobiliari chiusi, uno denominato Raissa e l’altro Spazio industriale.
Infine, l’ultima fase del processo di valorizzazione del patrimonio immobiliare è stata la
collocazione da parte di OMS delle quote dei fondi immobiliari ricevute in contropartita del
conferimento degli immobili presso investitori istituzionali facenti capo a “The Morgan Stanley
Real Estate Funds” e a “Cypress Grove International Funds” (Soros); il restante 35% è stato
acquistato da Pirelli & C. Real Estate, che ha partecipato all’operazione in joint venture con i
medesimi fondi.
Il processo verbale notificato a Olivetti Multiservices S.p.A. contesta alla società di avere
indebitamente detratto l’IVA sugli acquisti di immobili apportati ai fondi.
L’avviso di liquidazione notificato a Olivetti Multiservices S.p.A. e a Telecom Italia S.p.A. sulla
base del predetto processo verbale di costatazione contesta invece ad entrambe di aver omesso
il versamento delle imposte ipotecarie e catastali in relazione al trasferimento degli immobili in
quanto le citate società sarebbero incorse in un’ipotesi di “abuso del diritto”, avendo
impropriamente utilizzato la normativa fiscale appositamente introdotta dal legislatore per
agevolare le operazioni immobiliari tramite l’istituto dei fondi immobiliari chiusi.
In merito a quanto precede la Società ritiene, anche sulla base di autorevoli pareri professionali,
di avere operato nel pieno rispetto della normativa fiscale e che le contestazioni dell’Agenzia
siano illegittime. Per quanto riguarda l’avviso di liquidazione per imposte ipotecarie e catastali,
trattandosi di atto definitivo, le società hanno proposto ricorso alla Commissione Tributaria
Provinciale di Milano, chiedendone l’annullamento e richiedendo altresì la sospensione della
riscossione in via giudiziale. Con Decreti Presidenziali del 14 febbraio 2011 la Commissione
Tributaria Provinciale di Milano ha concesso la sospensione degli atti impugnati ed ha fissato
l’udienza di trattazione dei ricorsi per il 10 maggio 2011. La società ha inoltre già presentato
istanza di autotutela e di sospensione ai competenti uffici dell’Agenzia delle Entrate.
Richiesta di rinvio a giudizio di Telecom Italia S.p.A. per illecito amministrativo ai sensi del D.Lgs.
231/2001
Nel mese di dicembre 2008 Telecom Italia ha ricevuto la notifica della richiesta di rinvio a giudizio per
l'illecito amministrativo di cui agli artt. 21 e 25 commi 2 e 4 del D.Lgs. n. 231/2001, in relazione alle
vicende che hanno coinvolto alcuni ex dipendenti ed ex collaboratori della Società, imputati - tra l’altro -
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 28 – Passività potenziali, altre informazioni, impegni e garanzie
257
per delitti di corruzione di Pubblici Ufficiali, in ipotesi d’accusa finalizzati ad acquisire informazioni da
archivi riservati.
In pendenza dell'udienza preliminare Telecom Italia ha presentato istanza di applicazione della sanzione
su richiesta (c.d. “patteggiamento”) ai sensi dell’art. 63 D.Lgs. 231/2001, dopo aver provveduto, in
qualità di datore di lavoro, ad offrire un ristoro economico ai dipendenti ed ex dipendenti vittime
dell’illecito dossieraggio i cui nominativi comparivano nella richiesta di rinvio a giudizio (sostenendo a
questo fine un onere complessivo di 1,8 milioni di euro) e aver definito transattivamente con le
Pubbliche Amministrazioni, uniche parti civili costituite contro la Società, ogni pretesa risarcitoria
collegata ai fatti oggetto del procedimento penale (a fronte del pagamento della somma di 750 migliaia
di euro). Il Giudice, con sentenza del 28 maggio 2010, ha ritenuto congrue le sanzioni pecuniarie
patteggiate dalla Società in 400 migliaia di euro: a seguito di questo provvedimento, Telecom Italia è
uscita definitivamente dal processo penale come imputata. Contestualmente, il Giudice ha approvato
l’istanza di applicazione della sanzione su richiesta presentata anche da numerosi altri imputati, fra i
quali ex dipendenti del Gruppo.
Con sentenza nella stessa data venivano invece dichiarati non sussistenti i delitti di appropriazione
indebita a danno di Telecom Italia e della sua controllata Telecom Italia Latam, che proprio in relazione
a tali reati erano state ammesse al procedimento come parti civili. Avverso tale provvedimento,
entrambe le società hanno presentato ricorso per Cassazione. In mancanza del passaggio in giudicato di
detta sentenza di non luogo a procedere resta pendente a favore di Telecom Italia un sequestro
conservativo sui beni di uno dei coimputati, per un valore di oltre 15 milioni di euro.
Al termine della fase dell’udienza preliminare, quindi, rimanevano costituite come parti civili le
controllate Telecom Italia Latam e Telecom Italia Audit and Compliance Services per i danni derivanti da
fatti diversi rispetto all’appropriazione indebita, mentre la Società restava nel procedimento penale
come responsabile civile, ai sensi dell’art. 2049 cod.civ., per i fatti di tre imputati ex dipendenti rinviati a
giudizio. In detta qualità sono stati notificati a Telecom Italia provvedimenti di sequestro conservativo
per circa 6 milioni di euro, in favore di parti civili costituitesi nei confronti degli imputati ex dipendenti;
tutti quanti questi provvedimenti sono stati peraltro successivamente annullati dal Tribunale del
Riesame.
La fase dibattimentale del procedimento si è aperta in settembre innanzi alla Corte di Assise di Milano.
Nel corso delle prime udienze, alcune parti civili hanno richiesto di estendere la propria costituzione
anche in relazione ai delitti di associazione per delinquere e corruzione, rispetto ai quali la costituzione
di parte civile non era stata ammessa dal giudice per l’udienza preliminare, mentre Telecom Italia ha
depositato richiesta di costituzione di parte civile per tutti i reati contestati agli imputati nel decreto che
dispone il giudizio, inclusi i reati di corruzione e associazione per delinquere.
All’udienza del 26 gennaio u.s., la Corte ha accolto le richieste di costituzione presentate da Telecom
Italia così come dalle altre parti civili.
In relazione alla generalità delle richieste di pagamento e/o risarcimento effettuate da terzi nei confronti
della società, si rileva che, allo stato attuale e sulla base degli elementi estimativi disponibili, la
soccombenza in tali procedimenti è ritenuta possibile; soltanto con riferimento ad una singola vertenza,
attesi gli elementi estimativi disponibili e lo stato processuale in essere, si è ritenuta la soccombenza
probabile ed é stato pertanto effettuato un accantonamento al fondo rischi per un importo non
significativo.
FASTWEB
Resta pendente il contenzioso promosso da Fastweb nell’ottobre 2007 innanzi alla Corte d’Appello di
Milano, per la presunta abusività della strategia di winback di Telecom Italia nei mercati della fornitura
dei servizi di telefonia vocale fissa all’utenza residenziale e non residenziale e dei servizi al dettaglio di
accesso ad Internet a banda larga, con richiesta di risarcimento per circa 1.070 milioni di euro. L’azione
ha come presupposto l’ordinanza del 16 maggio 2006 con cui la Corte d’Appello di Milano, accogliendo
un ricorso d’urgenza di Fastweb, aveva inibito a Telecom Italia la prosecuzione di alcune condotte
asseritamente abusive. Telecom Italia si è costituita in giudizio, contestando le pretese di Fastweb.
Nel giugno 2010, Fastweb ha richiesto al Tribunale di Milano un risarcimento danni di circa 65 milioni di
euro (Fastweb ha articolato anche una richiesta subordinata quantificando i danni in 87 milioni di euro)
per presunti atti di concorrenza sleale e pubblicità ingannevole nell’ambito della campagna pubblicitaria
“Impresa Semplice”, relativa all’offerta di servizi integrati per le piccole e medie imprese. Il giudizio
faceva seguito ad una precedente pronuncia del Giurì dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria che,
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 28 – Passività potenziali, altre informazioni, impegni e garanzie
258
interpellato da Fastweb e da altri Operatori, ha ritenuto ingannevole tale campagna pubblicitaria.
Telecom Italia, dopo aver posto rimedio ad alcuni limitati rilievi segnalati dai competitors in tale sede, si
è costituita in giudizio contestando le pretese di controparte nonché spiegando domanda
riconvenzionale.
Nel mese di gennaio 2011, con atto di nomina d’arbitro, Fastweb ha chiesto il risarcimento di presunti
danni per 146 milioni di euro subiti a seguito dell’asserito inadempimento delle previsioni contenute nel
contratto di fornitura del servizio di “unbundiling del local loop” (ULL). In particolare Fastweb lamenta
che, nel periodo compreso tra luglio 2008 e giugno 2010, Telecom Italia avrebbe rifiutato
illegittimamente di eseguire circa 30.000 richieste per la migrazione di clienti verso la rete Fastweb.
La Società, costituito il Collegio Arbitrale, spiegherà le proprie difese confutando le pretese di
controparte.
VODAFONE
E’ tuttora in corso il giudizio promosso da Vodafone nel luglio 2006 innanzi alla Corte d’Appello di Milano
per il risarcimento di danni (quantificati inizialmente in circa 525 milioni di euro e poi adeguati a 759
milioni di euro), in relazione a un presunto abuso di posizione dominante di Telecom Italia, che sarebbe
consistito nello sfruttamento della posizione detenuta nei mercati della telefonia fissa per rafforzare la
sua posizione nel contiguo mercato dei servizi di comunicazioni mobili, con effetti escludenti a danno del
concorrente. Secondo Vodafone, le condotte abusive di Telecom Italia avrebbero riguardato la clientela
residenziale e business e risulterebbero illecite anche sotto il profilo della violazione della disciplina
sulla tutela dei dati personali.
Telecom Italia si è costituita in giudizio, contestando le affermazioni di Vodafone e l’inammissibilità delle
domande avversarie.
FEDERAZIONE ANTI PIRATERIA AUDIOVISIVA (FAPAV)
Nel giugno 2010, la Federazione Anti Pirateria Audiovisiva ha citato Telecom Italia innanzi al Tribunale di
Roma per il risarcimento dei presunti danni (quantificati in 320 milioni di euro) conseguenti al mancato
impedimento dell’attività illecita di download di films attraverso l’accesso da parte di clienti della Società
a determinati siti web. Secondo la controparte, Telecom Italia non avrebbe adottato le misure tecniche
ed amministrative necessarie ad impedire l’uso illegale della propria rete. Fapav ha richiesto, inoltre,
che la Società fornisse all’Autorità Giudizlaria i dati identificativi dei clienti coinvolti nella asserita attività
illecita.
L’azione segue un procedimento cautelare all’esito del quale il Tribunale di Roma ha escluso sia la
responsabilità di Telecom Italia rispetto alle informazioni veicolate, sia l’obbligo di sospendere il servizio
d’accesso ad internet di cui Telecom Italia è mera fornitrice. Il Tribunale si è limitato ad ordinare di
fornire tutte le informazioni in proprio possesso, diverse dai dati identificativi dei soggetti coinvolti,
riguardanti l‘asserita attività illecita.
Telecom Italia, che ha già ottemperato all’ordinanza, si è costituita nel giudizio di merito chiedendo
l’integrale rigetto delle pretese di controparte. Con atto d’intervento a sostegno delle tesi di Fapav, si è
costituita la Siae.
EUTELIA e VOICEPLUS
Nel mese di giugno 2009, Eutelia e Voiceplus hanno chiesto l’accertamento di asseriti atti di abuso di
posizione dominante, da parte di Telecom Italia, nel mercato dei servizi premium (basato sull’offerta al
pubblico di servizi resi tramite le cosiddette Numerazioni Non Geografiche). Le attrici hanno quantificato
i loro danni in un importo complessivo pari a circa 730 milioni di euro.
L’azione segue un procedimento cautelare in cui la Corte di Appello di Milano ha inibito alla Società
alcuni comportamenti in materia di gestione delle relazioni economiche con Eutelia e Voiceplus aventi
ad oggetto le Numerazioni Non Geografiche per le quali Telecom Italia gestisce per conto di tali OLO, in
virtù di obblighi regolatori, l’incasso dai clienti finali.
Telecom Italia si è costituita in giudizio chiedendo l’integrale rigetto della domanda risarcitoria.
A seguito dell’interruzione del giudizio, ai sensi dell’art. 43 LF (Legge Fallimentare), avvenuta
successivamente alla Procedura di Amministrazione Straordinaria cui Eutelia è stata sottoposta dopo la
dichiarazione dello stato di insolvenza, quest’ultima ha depositato il ricorso per la riassunzione della
causa.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 28 – Passività potenziali, altre informazioni, impegni e garanzie
259
TELEUNIT
Con atto di citazione dell’ottobre 2009 innanzi, Teleunit ha chiesto l’accertamento di asseriti atti di
abuso di posizione dominante, da parte di Telecom Italia, nel mercato dei servizi premium. L’attrice ha
quantificato i danni in un importo di circa 362 milioni di euro.
Telecom Italia si è costituita in giudizio contestando le pretese di controparte. Il giudice, allo stato, ha
disatteso le istanze istruttorie formulate da Teleunit.
POSTE
Sono pendenti alcuni contenziosi instaurati dalla Ing. C. Olivetti & C. S.p.A (oggi Telecom Italia) avverso
le Poste, riguardanti il mancato pagamento, da parte di Poste, di prestazioni rese nell’ambito di una
serie di contratti di fornitura di beni e servizi informatici. Le sentenze già emesse in primo grado hanno
stabilito un esito parzialmente favorevole alla ex Olivetti e sono state impugnate da Poste in singoli
giudizi d’appello.
A tale riguardo, mentre una sentenza della Corte d’Appello di Roma ha confermato una delle partite
creditorie a favore di Telecom Italia, altra sentenza della stessa Corte ha dichiarato la nullità di uno dei
contratti controversi. A seguito di tale pronuncia, Poste ha notificato un atto di precetto per la
restituzione di circa 58 milioni di euro, opposto da Telecom Italia data la pendenza del giudizio di
Cassazione instaurato per la riforma della suddetta sentenza.
In sede di opposizione e relativo ricorso per la sospensione dell’esecuzione, Telecom Italia ha dedotto
non esservi allo stato condanna restitutoria specifica a suo carico e perciò un valido titolo esecutivo. In
accoglimento di tale prospettazione, il Tribunale di Roma ha sospeso l’esecutorietà.
Contenzioso per conguagli su canoni di concessione per gli anni 1994-1998
Sono tuttora pendenti alcuni contenziosi, promossi negli anni scorsi da Telecom Italia e Tim, relativi alla
richiesta di pagamento da parte del Ministero delle Comunicazioni di conguagli su quanto versato a
titolo di canone di concessione per gli anni 1994-1998.
Procedimento Antitrust A426 – avvio istruttoria
In data 13 maggio 2010 l’AGCM, su segnalazione di Fastweb, ha avviato un’istruttoria nei confronti di
Telecom Italia ipotizzando un abuso di posizione dominante. Secondo Fastweb, Telecom Italia avrebbe
adottato un comportamento escludente con riferimento alle gare pubbliche bandite nel 2010 da Consip
e Enel per l’affidamento dei servizi di telefonia fissa e connettività IP. In particolare, secondo la
segnalante, Telecom Italia non avrebbe fornito alcune informazioni di natura tecnico-economica
asseritamente essenziali per la predisposizione delle offerte di gara dei concorrenti e avrebbe erogato
alle proprie divisioni commerciali alcuni servizi di rete a condizioni migliori rispetto a quelle applicate alla
generalità degli altri operatori.
Fastweb aveva denunciato analoghi comportamenti all’AGCom la quale, con nota del 26 maggio 2010,
ha interamente respinto le sue contestazioni, rilevando che, anche in ambito di gara, Telecom Italia non
è tenuta a fornire informazioni o servizi di rete ulteriori rispetto a quelli imposti dalla regolamentazione
di settore.
Dato lo stadio ancora iniziale dell’istruttoria, è prematura una valutazione compiuta delle condotte
contestate, anche in considerazione del coinvolgimento di questioni che rientrano nella competenza
dell’AGCom. Sono in corso le necessarie valutazioni per la definizione della linea difensiva.
Procedimento Antitrust A428 – avvio istruttoria
In data 23 giugno 2010 l’AGCM, su segnalazione di Fastweb e Wind, ha avviato un’istruttoria nei
confronti di Telecom Italia ipotizzando due distinti abusi di posizione dominante.
In primo luogo, secondo Wind, Telecom Italia avrebbe attuato un “boicottaggio tecnico”, ostacolando o
ritardando l’attivazione dei servizi di accesso tramite rifiuti ingiustificati e pretestuosi (c.d. KO). Inoltre,
secondo entrambe le segnalanti, Telecom Italia avrebbe attuato una politica discriminatoria di prezzo,
offrendo alla clientela finale elevati sconti sul prezzo dei servizi di accesso solo nelle aree geografiche
del Paese ove sono disponibili i servizi di accesso disaggregato alla rete locale e ove, quindi, gli altri
operatori possono farle maggiore concorrenza. A riprova di tale condotta, gli OLO hanno indicato, tra
l’altro, la gara bandita dal Comune di Firenze e aggiudicata a Telecom Italia nel 2009. Peraltro, con
riferimento a quest'ultima gara, l'AGCom, ad esito della propria verifica sulla replicabilità delle condizioni
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 28 – Passività potenziali, altre informazioni, impegni e garanzie
260
economiche dei servizi di traffico, con provvedimento notificato a Telecom Italia in data 1 febbraio 2011
ha archiviato le contestazioni inizialmente sollevate.
Dato lo stadio ancora iniziale dell’istruttoria, è prematura una valutazione compiuta delle condotte
contestate. Sono in corso gli approfondimenti per la definizione della linea difensiva.
ARGENTINA
Telecom Italia S.p.A. e Telecom Italia International N.V. sono state a suo tempo interessate in Argentina
da procedimenti giudiziali ed amministrativi avviati dal gruppo Werthein, dalla SECOM (Autorità locale
per le comunicazioni), dalla CNDC (Autorità locale Antitrust) e dalla Secretaría de Comercio Interior
(organo del Ministero dell’Economia e Finanza Pubblica argentino), in relazione alla partecipazione
detenuta in Sofora.
In data 13 ottobre 2010 la Secretaría de Politíca Económica (organo subordinato al Ministero
dell’Economia e Finanza Pubblica argentino) ha emesso apposita Risoluzione con cui (come disposto
dalla CNDC) ha autorizzato l’incremento della partecipazione del Gruppo Telecom Italia in Sofora dal
50% al 58% del capitale della società ed accettato gli impegni assunti da Telecom Italia e dal gruppo
Werthein per garantire il rispetto della concorrenza nelle attività di Telecom Argentina; in pari data, è
stata ottenuta l’approvazione dell’operazione anche da parte della SECOM.
Inoltre, le Autorità argentine hanno approvato l’operazione di acquisizione del 100% del capitale sociale
di Olimpia S.p.A. da parte di Telco S.p.A. (“Operazione Telco”), subordinatamente all’adempimento degli
impegni previsti in uno specifico strumento contrattuale sottoscritto dalle parti della medesima
Operazione, oltre che dalle società del Gruppo Telecom Italia operanti in Argentina, in qualità di parti
intervenienti, volti a garantire la separazione tra il gruppo Telefonica e il Gruppo Telecom Italia in
relazione alle attività svolte in Argentina. In virtù dei suddetti provvedimenti, i vari procedimenti
amministrativi in cui il Gruppo Telecom Italia era coinvolto in loco sono perenti.
Infine, in conformità agli accordi sottoscritti tra il Gruppo Telecom Italia ed il gruppo Werthein in data 5
agosto 2010 (che prevedevano, tra l’altro, la composizione in via transattiva delle vertenze giudiziali in
corso) le parti hanno rinunciato ai procedimenti che le vedevano coinvolte, e su tale base si sono
conclusi i vari procedimenti già pendenti presso le Corti competenti argentine.
BOLIVIA - ENTEL
Il 5 novembre 2010 è stato raggiunto un accordo transattivo tra ETI (Euro Telecom International N.V. –
società controllata dal Gruppo Telecom Italia), il Governo Boliviano e l’operatore telefonico boliviano
Entel, per la risoluzione della controversia relativa all’espropriazione, avvenuta il 1° maggio 2008 da
parte dello stesso Governo, della partecipazione detenuta da ETI in Entel. Sulla base di tale accordo è
stato corrisposto ad ETI un importo pari a 100 milioni di dollari (71 milioni di euro) e le parti hanno
rinunciato alle rispettive pretese in relazione alla partecipazione di ETI in Entel. L’accordo prevede
inoltre la chiusura dell’arbitrato internazionale avviato da ETI e del procedimento iniziato dal Governo
boliviano di fronte alle corti statunitensi.
GERMANIA – arbitrato AOL
Nel novembre 2008, AOL LLC e AOL Europe Sàrl (“AOL”) hanno notificato a Telecom Italia Deutschland
Holding GmbH (“TIDE”) e Telecom Italia S.p.A. una domanda di arbitrato innanzi all’International
Chamber of Commerce (“ICC”) di Parigi, in relazione al contratto di acquisizione da parte di TIDE delle
attività broadband dal gruppo AOL Time Warner, sottoscritto nel settembre 2006 e perfezionato nel
febbraio 2007. La domanda arbitrale mirava ad ottenere:
• una pronuncia dichiarativa che i contratti per la fornitura di servizi ad una specifica categoria di
clienti (i c.d. Bring-Your-Own-Access o “BYOA”) non dovevano essere considerati ceduti a
Telecom Italia e TIDE;
• la condanna delle convenute a far sì che HanseNet, la società tedesca al tempo controllata da
TIDE, retrocedesse ad AOL quanto asseritamente percepito dai clienti BYOA, pari a circa 2 milioni
di euro.
Nel febbraio 2009, Telecom Italia e TIDE hanno depositato le proprie difese e domande riconvenzionali,
chiedendo a loro volta ad AOL, previo accertamento che i clienti BYOA dovevano essere ceduti da AOL, il
loro trasferimento, ove ancora possibile, e comunque il pagamento di quanto indebitamente incassato
da AOL per revenues da tali clienti, ovvero il risarcimento dei danni subiti.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 28 – Passività potenziali, altre informazioni, impegni e garanzie
261
Il Collegio arbitrale ha emesso un lodo parziale nel novembre 2010, con cui ha dichiarato la propria
competenza a decidere sulla domanda arbitrale ed ha ritenuto che Telecom Italia e TIDE non avessero
titolo al trasferimento della categoria di clienti BYOA, in quanto non appartenenti al business di accesso
ceduto nel 2007.
Il Collegio si è riservato di risolvere con uno o più lodi successivi le questioni ancora aperte che
riguardano, oltre la richiesta di risarcimento di AOL, le domande riconvenzionali presentate da Telecom
Italia e TIDE, dando termine alle parti per presentare le proprie difese su tali aspetti.
GRECIA - DELAN
Nel 2005, Tim International N.V. (fusa per incorporazione in Telecom Italia International N.V. nel 2008)
ha ceduto l’intera partecipazione detenuta in Tim Hellas. Ai sensi del contratto, Tim International si è
impegnata a manlevare il compratore, tra l’altro, rispetto a un procedimento arbitrale in corso tra Tim
Hellas e Delan Cellular Services S.A. (“Delan”) iniziato nel 1998.
Nel luglio 2006, Tim Hellas (nel frattempo ridenominata Wind Hellas) comunicava a Tim International
l’avvenuta emissione di un lodo arbitrale sul caso Delan, che condannava Wind Hellas al risarcimento di
danni a favore di Delan, per un ammontare di circa 52 milioni di euro, inclusi interessi. Il lodo è stato
impugnato da Wind Hellas ed annullato in corte d’appello e la nullità è stata in seguito confermata dalla
Corte Suprema.
Nel corso del 2009, la società Carothers Ltd, in qualità di successore di Delan, ha iniziato contro la
stessa Wind Hellas un procedimento giudiziario, in sede cautelare e di merito di fronte alle corti greche,
sulla base di circostanze simili a quelle proposte nel caso arbitrale. A propria volta, Wind Hellas ha citato
Telecom Italia International a comparire, quale chiamata in garanzia, asseritamente sulla base degli
accordi di indemnification contenuti negli accordi di cessione della partecipazione. Tale citazione a
comparire è stata estesa anche alla fase cautelare, in cui Carothers chiede un sequestro dei beni di
Wind Hellas. Nell’ambito della fase cautelare del giudizio, Telecom Italia International ha contestato la
validità della chiamata in garanzia e nel mese di agosto 2010 il Tribunale di primo grado di Atene ne ha
infatti dichiarato l’inammissibilità.
Nel corso del 2010 Wind Hellas ha altresì notificato a Telecom Italia International una chiamata in
causa di terzo nell’ambito di un giudizio iniziato nel 2006 dalla stessa Wind Hellas contro l'allora Delan
(oggi Carothers), volto a contestare la validità della clausola arbitrale relativa all’arbitrato Delan, nonché
a far accertare l'assenza di responsabilità per danni di Wind Hellas.
Altre passività connesse alle cessioni di asset e partecipazioni
Nell’ambito dei contratti di cessione di asset e società il Gruppo Telecom Italia ha garantito agli
acquirenti, a fronte di passività derivanti principalmente da problematiche in materia legale, fiscale,
previdenziale e giuslavoristica, indennizzi normalmente commisurati ad una percentuale del prezzo di
acquisto.
A fronte delle suddette passività potenziali, complessivamente ammontanti a circa 1.200 milioni di euro,
per i soli casi in cui si è ritenuto probabile un esborso di risorse, risultano accantonati a fondi rischi 103
milioni di euro.
Si precisa inoltre che il Gruppo Telecom Italia si è impegnato a concedere a fronte della cessione di
asset e di partecipazioni ulteriori indennizzi relativi ad alcune specifiche previsioni contrattuali la cui
passività potenziale non è attualmente determinabile.
b) Altre informazioni
Contenzioso canone di concessione per l’anno 1998
Telecom Italia ha convenuto in giudizio la Presidenza del Consiglio dei Ministri, innanzi al Tribunale di
Roma, per il risarcimento del danno causato dallo Stato Italiano attraverso la sentenza d’appello n.
7506/09 pronunciata dal Consiglio di Stato in violazione, ad avviso della Società, dei principi del diritto
comunitario vigente.
L’azione è stata avviata anche alla luce della giurisprudenza comunitaria che riconosce il diritto di far
valere la responsabilità dello Stato rispetto alla violazione dei diritti riconosciuti dal diritto comunitario e
lesi da una sentenza divenuta definitiva, rispetto alla quale nessun altro rimedio sarebbe più esperibile.
La suddetta pronuncia d’appello ha definitivamente negato il diritto di Telecom Italia alla restituzione del
canone di concessione per l’anno 1998 (pari a 386 milioni di euro per Telecom Italia e 143 milioni di
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 28 – Passività potenziali, altre informazioni, impegni e garanzie
262
euro per Tim, oltre ad interessi), già respinta dal Tar Lazio nonostante la pronuncia favorevole e
vincolante della Corte di Giustizia UE del 23 febbraio 2008 riguardante il contrasto tra la Direttiva CE
97/13 in materia di autorizzazioni generali e licenze individuali nel settore dei servizi di
telecomunicazione e le norme nazionali che avevano prorogato per il 1998 l’obbligo di pagamento del
canone a carico dei concessionari di telecomunicazioni, nonostante l’intervenuto processo di
liberalizzazione. La pretesa risarcitoria è stata quantificata in circa 529 milioni di euro, oltre interessi
legali e rivalutazione.
L’Avvocatura di Stato si è costituita in giudizio avanzando domanda riconvenzionale per pari importo.
Nel frattempo, in data 15 gennaio 2011, Telecom Italia ha notificato innanzi al Consiglio di Stato il
ricorso in appello per la revocazione della sentenza del Consiglio di stato oggetto di causa.
Telefonia mobile: indagine sui Dealers
Nel 2010 è proseguita la verifica delle sim card prepagate non correttamente associate ad un
documento d’identità del cliente, attivate nel periodo 2005-2008. Si precisa che l’iniziativa ha
riguardato sostanzialmente tutte le SIM card enucleate come non regolari dall’attività di verifica interna
realizzata da Telecom Italia con il supporto di Deloitte, nota come “Progetto Greenfield” (cfr. Appendice
alla Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari), e non ancora bonificate al gennaio 2009.
Nel corso dell’anno sono stati acquisiti dalla clientela 368 mila documenti di identità e cessate 791 mila
linee. Per effetto delle azioni messe in atto, al 31 dicembre 2010 il residuo delle SIM card da
regolarizzare è pari a 723 mila.
Si segnala che la Procura della Repubblica di Milano ha recentemente avviato un’indagine sulle
intestazioni non corrette di SIM card, già oggetto del citato Progetto Greenfield. L’indagine risulta estesa
al fenomeno, segnalato dal report di Deloitte, della proroga non regolare dei termini di scadenza
naturale (13 mesi dall’ultima ricarica o altra azione di post vendita onerosa) di circa 2,5 milioni di carte
SIM prepagate, verificatosi nel periodo 2006-2008.
Oltre a collaborare con gli inquirenti, Telecom Italia per parte sua ha costituito un Gruppo di Lavoro
interno, finalizzato all’approfondimento delle tematiche, con l’obiettivo di verificare e ricostruire il
periodo di riferimento degli eventi oggetto d’indagine, il processo operativo/autorizzativo connesso alle
attività riguardate, nonché il perimetro delle SIM card coinvolte.
c) Impegni e garanzie
Le garanzie personali prestate pari a 173 milioni di euro, al netto di controgaranzie ricevute per 144
milioni di euro, si riferiscono essenzialmente a fideiussioni prestate da Telecom Italia nell’interesse di
imprese collegate (16 milioni di euro) e di altri per operazioni finanziarie a medio/lungo termine.
La Capogruppo Telecom Italia ha rilasciato lettere di patronage “debole”, per complessivi 32 milioni di
euro, a favore di EtecSA (Cuba) a fronte di finanziamenti da parte dei fornitori. Tali lettere sono state
chiuse al 31 gennaio 2011, a seguito della cessione della partecipazione.
Le garanzie altrui prestate per obbligazioni delle aziende del Gruppo, pari a 3.637 milioni di euro, si
riferiscono a fideiussioni prestate da terzi sia a fronte di finanziamenti (2.239 milioni di euro) sia a
garanzia del corretto adempimento di obbligazioni contrattuali ( 1.398 milioni di euro).
Il dettaglio delle principali fideiussioni, relative a finanziamenti, al 31 dicembre 2010 è il seguente:
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 28 – Passività potenziali, altre informazioni, impegni e garanzie
263
Emittente
Importi(1)
(milioni di euro)
BBVA - Banco Bilbao Vizcaya Argentaria
715
Intesa SanPaolo
486
Sumitomo
Bank of Tokyo - Mitsubishi UFJ
52
254
Banco Santander
86
Barclays Bank
75
CARIGE
92
Natixis
Altri istituti bancari a favore di BEI
84
116
(1) Relativi a finanziamenti erogati da BEI a fronte dei Progetti Tim Rete Mobile, Telecom Italia Breitband Infrastruktur Deutschland, Telecom Italia Media
Digital Network e Telecom Italia Banda Larga Mezzogiorno.
Si specifica che la garanzia pari a 46 milioni di euro di BNL/BNP Paribas relativa al finanziamento erogato da BEI a fronte del Progetto Telecom Italia
Breitband Infrastruktur Deutschland, rimborsato per 40 milioni di euro anticipatamente il 18 giugno 2010, resta valida per 13 mesi successivi al
rimborso così come previsto nel contratto per tutela dal rischio di revocatoria.
Si specifica che la garanzia pari a 163,5 milioni di euro di BBVA relativa al finanziamento erogato da BEI a fronte del Progetto Breitband
Infrastrukture Deutschland II, rimborsato per 142,2 milioni di euro il 30 settembre 2010, resta valida per 13 mesi successivi al rimborso così come
previsto nel contratto per tutela dal rischio di revocatoria.
Si specifica che le garanzie pari a 149,5 milioni di euro di BBVA e 195,5 milioni di euro di BNL/BNP Paribas relative al finanziamento erogato da
BEI a fronte del Progetto Banda Larga Mezzogiorno, sono scadute rispettivamente il 9 novembre 2010 ed il 12 novembre 2010 e sostituite, così
come dato facoltà a Telecom, con altre Banche garanti.
Sono inoltre presenti fideiussioni connesse al servizio 3G in Brasile per 109 milioni di euro.
d) Attività date a garanzia di passività finanziarie
A fronte di contratti di finanziamento agevolati concessi dalla Banca di Sviluppo Brasiliana BNDES
(Banco Nacional de Desenvolvimento Econômico e Social) ad una societá operativa del gruppo Tim
Brasil per un controvalore totale di 913 milioni di euro, parte degli incassi della suddetta società
transitano su conti correnti vincolati a favore di BNDES. La banca avrà accesso a tali incassi solo nel
caso di default della società, altrimenti i fondi vengono automaticamente trasferiti su conti nella piena
disponibilità della società.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 28 – Passività potenziali, altre informazioni, impegni e garanzie
264
Nota 29 – Ricavi
Aumentano, rispetto al 2009, di 677 milioni di euro e sono così composti:
(milioni di euro)
Vendite prodotti
Prestazioni e servizi
Lavori in corso su ordinazione
Totale
2010
2009
1.608
1.735
25.953
25.159
10
–
27.571
26.894
I ricavi dei servizi di telecomunicazioni sono esposti al lordo delle quote spettanti agli operatori terzi, pari
a 3.740 milioni di euro (3.866 milioni di euro nel 2009, -3,3%), ricomprese nei costi per prestazioni di
servizi.
Per quanto concerne l’analisi dei ricavi per settore/area geografica, si rimanda alla Nota “Informativa
per settore operativo”.
Nota 30 – Altri proventi
Diminuiscono, rispetto al 2009, di 25 milioni di euro e sono così composti:
2010
2009
Indennità di ritardato pagamento dei servizi telefonici
72
71
Recupero costi del personale e prestazioni di servizi
47
46
Contributi in conto impianti e in conto esercizio
38
49
Risarcimenti, penali e recuperi vari
18
30
Altri proventi
80
84
255
280
(milioni di euro)
Totale
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 29 – Ricavi
265
Nota 31 – Acquisti di materie e servizi
Diminuiscono, rispetto al 2009, di 97 milioni di euro e sono così composti:
(milioni di euro)
Acquisti di materie prime e merci
(a)
2010
2009
1.568
1.852
3.740
3.866
45
50
Costi per prestazioni di servizi:
Quote di ricavo da riversare ad altri operatori
Costi di interconnessione
Commissioni, provvigioni e altre spese commerciali
1.457
1.409
Spese di pubblicità e promozione
643
603
Consulenze e prestazioni professionali
380
340
Consumi energetici
374
408
Spese di manutenzione
382
365
Costi per altri servizi in outsourcing
502
482
Spese invio fatture, elenchi telefonici, altro materiale alla clientela
96
91
848
793
8.467
8.407
Affitti e locazioni
594
572
Canoni per locazioni di circuiti e per utilizzo sistemi satellitari
490
366
Altri costi per godimento beni di terzi
264
283
(c)
1.348
1.221
(a+b+c)
11.383
11.480
Altre spese per servizi
(b)
Costi per godimento di beni di terzi:
Totale
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 31 – Acquisti di materie e servizi
266
Nota 32 – Costi del personale
I costi del personale sono pari a 4.021 milioni di euro, con un incremento di 287 milioni di euro, e sono
così composti:
(milioni di euro)
2010
2009
2.615
2.570
931
942
Costi del personale
Salari e stipendi
Oneri sociali
Trattamento di Fine Rapporto
40
52
112
100
(a)
3.698
3.664
(b)
9
21
Altri costi connessi al personale dipendente
Costo del lavoro somministrato
Oneri diversi del personale ed altre prestazioni lavorative
Compensi a personale non dipendente
8
9
56
40
258
–
(8)
–
Oneri per esodi agevolati
Oneri per mobilità ex lege 223/91
Altri
Totale
(c)
314
49
(a+b+c)
4.021
3.734
Il maggior onere dei Costi del personale è dovuto principalmente:
• all’entrata nel perimetro di consolidamento del gruppo Sofora (Argentina) (+3.711 unità medie
per 114 milioni di euro);
• al minor onere derivante dalla contrazione della consistenza media retribuita, di -3.526 unità
rispetto al 2009 (al netto dell’Argentina), di cui -565 unità medie relativi ai c.d. “Contratti di
solidarietà” delle società Telecom Italia S.p.A. e Shared Service Center;
• agli oneri e accantonamenti per complessivi 258 milioni di euro per mobilità ex lege 223/91, di
cui 254 per la Business Unit Domestic a seguito degli accordi siglati con le Organizzazioni
Sindacali da Telecom Italia S.p.A. (4 agosto 2010), da Telecom Italia Sparkle (7 dicembre 2010)
e Shared Service Center (16 novembre 2010), nonché 4 milioni di euro per gli accordi di
mobilità, sempre ex lege n. 223/91, siglati da Olivetti (8 marzo 2010 e 30 settembre 2010),
Olivetti I-Jet (11 gennaio 2010) e Advalso (8 marzo 2010) a seguito dell’accordo firmato con le
Organizzazioni Sindacali da Telecom Italia S.p.A. in data 4 agosto 2010, da Telecom Italia
Sparkle il 7 dicembre 2010 e da Shared Service Center il 16 novembre 2010.
La consistenza media retribuita dei dipendenti, comprensiva del personale con contratto di lavoro
somministrato ma non del personale relativo alle “Attività cessate/Attività non correnti destinate ad
essere cedute”, è, nel 2010, di 70.150 unità (69.964 unità nel 2009). La ripartizione per categorie è la
seguente:
(numero unità)
2010
2009
Dirigenti
1.172
1.155
Quadri
5.316
5.037
63.410
63.204
Impiegati
Operai
Organico a payroll
Lavoratori con contratto di lavoro somministrato
Consistenza media retribuita totale(*)
168
252
70.066
69.648
84
316
70.150
69.964
(*) Escluso il personale relativo alle “Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute” (2.168 unità nel 2009).
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 32 – Costi del personale
267
Il personale in servizio al 31 dicembre 2010, comprensivo del personale con contratto di lavoro
somministrato ma non del personale relativo alle “Attività cessate/Attività non correnti destinate ad
essere cedute”, è di 84.200 unità (71.384 unità al 31 dicembre 2009) con un incremento di 12.816
unità, principalmente dovuto all’ingresso nel perimetro di consolidamento del gruppo Sofora (Argentina).
Nota 33 – Altri costi operativi
Aumentano, rispetto al 2009, di 77 milioni di euro e sono così composti:
(milioni di euro)
Svalutazioni e oneri connessi alla gestione dei crediti
Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri
2010
2009
478
565
80
168
Contributi e canoni per l’esercizio di attività di telecomunicazioni
484
318
Imposte indirette e tasse
200
128
Penali, indennizzi per transazioni e sanzioni amministrative
105
73
Quote e contributi associativi, elargizioni, borse di studio e stages
24
26
Altri oneri
51
67
1.422
1.345
478
565
Totale
di cui inseriti tra le Informazioni integrative su strumenti finanziari
Per ulteriori dettagli sugli Strumenti Finanziari si rinvia alla Nota “Informazioni integrative su strumenti
finanziari”.
Gli altri costi operativi si incrementano rispetto all’esercizio 2009 di 77 milioni di euro, per effetto
dell’ingresso nel perimetro di consolidamento della Business Unit Argentina (83 milioni di euro l’impatto
sull’esercizio 2010) e dell’incremento della Business Unit Brasile (+121 milioni di euro comprensivo di
un effetto cambio positivo pari a +87 milioni di euro), cui si è contrapposta la riduzione di 140 milioni di
euro della Business Unit Domestic.
Si segnala che la voce Imposte indirette e tasse comprende gli oneri per 15,6 milioni di euro relativi
al versamento, effettuato nell'esercizio, di IVA relativa a fatture del periodo 2005-2009 per esportazioni
verso operatori sammarinesi, per le quali la documentazione fiscale è risultata incompleta.
Nota 34 – Attività realizzate internamente
Aumentano, rispetto al 2009, di 32 milioni di euro e sono così composte:
2010
2009
Attività immateriali a vita utile definita
287
291
Attività materiali di proprietà
260
224
Totale
547
515
(milioni di euro)
Si riferiscono principalmente a costi del lavoro per personale tecnico dedicato allo sviluppo software e
alle attività di progettazione esecutiva, realizzazione e collaudo di impianti di rete.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 33 – Altri costi operativi
268
Nota 35 – Ammortamenti
Diminuiscono, rispetto al 2009, di 4 milioni di euro e sono così composti:
(milioni di euro)
2010
2009
Ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita:
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno
1.507
1.662
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
314
272
Altre attività immateriali
395
317
2.216
2.251
(a)
Ammortamento delle attività materiali di proprietà:
Fabbricati civili e industriali
Impianti e macchinari
Attrezzature industriali e commerciali
Navi
Altri beni
(b)
57
45
2.799
2.780
13
16
4
7
343
328
3.216
3.176
109
109
Ammortamento delle attività materiali in leasing:
Fabbricati civili e industriali
Impianti e macchinari
-
-
Aerei
-
3
Altri beni
Totale
6
12
(c)
115
124
(a+b+c)
5.547
5.551
All’incremento degli ammortamenti correlato all’ingresso nel perimetro di consolidamento della
Business Unit Argentina (140 milioni di euro l’impatto sull’esercizio 2010) e ai maggiori ammortamenti
della Business Unit Brasile (+ 72 milioni di euro, comprensivi della variazione positiva del cambio
Real/Euro di +195 milioni di euro) si sono contrapposte le riduzioni degli ammortamenti della Business
Unit Domestic (-207 milioni di euro).
Per maggiori dettagli si rimanda alle Note “Altre attività immateriali” e “Attività materiali (di proprietà e in
locazione finanziaria)”.
Per quanto concerne l’analisi degli ammortamenti per settore/area geografica, si rimanda alla Nota
“Informativa per settore operativo”.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 35 – Ammortamenti
269
Nota 36 – Plusvalenze/(minusvalenze) da realizzo di
attività non correnti
Sono così dettagliate:
(milioni di euro)
2010
2009
22
14
Plusvalenze da realizzo di attività non correnti:
Plusvalenze derivanti dallo smobilizzo/dismissione di attività immateriali e materiali
Plusvalenze da alienazioni di partecipazioni in imprese controllate
(a)
2
-
24
14
13
62
-
11
Minusvalenze da realizzo di attività non correnti:
Minusvalenze derivanti dallo smobilizzo/dismissione di attività immateriali e materiali
Minusvalenze da alienazioni di partecipazioni consolidate
Totale
(b)
13
73
(a-b)
11
(59)
Le plusvalenze nette da realizzo di attività non correnti comprendono principalmente:
• plusvalenza, al netto dei relativi oneri accessori, per complessivi 19 milioni di euro, connessa al
completamento delle operazioni di cessione di Elettra, realizzate attraverso la vendita di una
delle navi e la successiva cessione della partecipazione da parte della Business Unit DomesticInternational Wholesale;
• plusvalenza, al netto dei relativi oneri accessori, per circa 1 milione di euro, connessa alla
cessione, avvenuta il 5 ottobre 2010, dell’intera partecipazione detenuta in BBNed N.V.;
• altre minusvalenze nette per la cessione di attività non correnti per complessivi 9 milioni di euro.
Nell’esercizio 2009 si erano registrate minusvalenze nette da realizzo di attività non correnti per 59
milioni di euro, riferibili per 39 milioni di euro alla definitiva dismissione della piattaforma per la gestione
del credito del segmento di clientela consumer fisso della Business Unit Domestic e per 11 milioni di
euro alla cessione del 60% di Telecom Media News S.p.A..
Nota 37 – Ripristini di valore/(svalutazioni) di attività
non correnti
Sono così composte:
(milioni di euro)
2010
2009
56
7
7
5
63
12
Svalutazioni di attività non correnti:
delle attività immateriali
delle attività materiali
Totale
Le svalutazioni di attività non correnti, pari a 63 milioni di euro, si riferiscono per 46 milioni di euro alla
svalutazione, effettuata sulla base delle risultanze dell’impairment test, dell’avviamento attribuito alla
Business Unit Media. Per la parte restante comprendono altre svalutazioni di attività immateriali e
materiali, nonché gli accantonamenti per oneri connessi alle operazioni di cessione di BBNed e di
Elettra.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 36 – Plusvalenze/(minusvalenze) da realizzo di attività non correnti
270
Nota 38 – Altri proventi/(oneri) da partecipazioni
Sono così composti:
(milioni di euro)
Dividendi da Altre partecipazioni
Plusvalenze nette su cessione di Altre partecipazioni
Rivalutazione Sofora, al netto del rigiro della riserva cambi negativa
Svalutazione di Italtel Group
Svalutazioni di Altre partecipazioni
Totale
di cui inseriti tra le Informazioni integrative su strumenti finanziari
2010
2009
2
2
30
4
266
-
-
(39)
(9)
(18)
289
(51)
22
(43)
Nell’esercizio 2010 il saldo è positivo per 289 milioni di euro e comprende in particolare la rivalutazione,
al netto degli effetti cambio negativi, di 266 milioni di euro della quota di partecipazione già detenuta in
Sofora Telecomunicaciones (50%). In particolare, in conformità con quanto previsto dall’IFRS 3, a
seguito dell’acquisizione del controllo di Sofora Telecomunicaciones, avvenuta il 13 ottobre 2010
attraverso l’acquisto di una ulteriore quota pari all’8% del capitale, la quota precedentemente detenuta
nella partecipata, valutata secondo il metodo del patrimonio netto, è stata rimisurata al Fair Value del
giorno dell’acquisizione del controllo.
La voce comprende inoltre la plusvalenza netta di 29 milioni di euro realizzata a seguito del
raggiungimento di un accordo transattivo tra il Gruppo Telecom Italia e il Governo Boliviano per la
risoluzione della controversia relativa all’espropriazione, avvenuta il 1°maggio 2008 da parte dello
stesso Governo, della partecipazione detenuta dal Gruppo in Entel Bolivia.
Nell’esercizio 2009 il saldo altri proventi/(oneri) da partecipazioni era negativo per 51 milioni di euro e
comprendeva la svalutazione di 39 milioni di euro della partecipazione in Italtel Group.
Per ulteriori dettagli sugli Strumenti Finanziari si rinvia alla Nota “Informazioni integrative su strumenti
finanziari”.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 38 – Altri proventi/(oneri) da partecipazioni
271
Nota 39 – Proventi finanziari e Oneri finanziari
Proventi finanziari
Aumentano, rispetto al 2009, di 520 milioni di euro e sono così composti:
2010
2009
Proventi da crediti finanziari iscritti fra le Attività non correnti
1
4
Proventi da titoli diversi dalle partecipazioni iscritti fra le Attività non correnti
–
–
45
19
Interessi attivi
143
132
Utili su cambi
740
445
Proventi da strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge
502
462
Rigiro a conto economico della Riserva per adeguamento al fair value degli
strumenti derivati di copertura in cash flow hedge (componente tasso)
(milioni di euro)
Altri proventi finanziari:
Proventi da titoli diversi dalle partecipazioni iscritti fra le Attività correnti
Proventi diversi dai precedenti:
635
617
Proventi da strumenti finanziari derivati non di copertura
44
32
Proventi finanziari diversi
53
18
2.163
1.729
(a)
Adeguamenti positivi al fair value relativi a:
Strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge
Attività e passività finanziarie sottostanti i derivati di copertura in fair value hedge
Strumenti finanziari derivati non di copertura
Ripristini di valore di attività finanziarie diverse dalle partecipazioni
Totale
di cui inseriti tra le Informazioni integrative su strumenti finanziari
841
38
11
674
66
120
(b)
918
832
(c)
–
–
(a+b+c)
3.081
2.561
335
298
Per ulteriori dettagli sugli Strumenti Finanziari si rinvia alla Nota “Informazioni integrative su strumenti
finanziari”.
Gli utili su cambi ammontano a 740 milioni di euro e aumentano di 295 milioni di euro rispetto al 2009
(445 milioni di euro). Tale importo è stato ridotto per 3 milioni di euro dalle perdite su cambi derivanti
dal rigiro a conto economico della Riserva per adeguamento al fair value degli strumenti derivati di
copertura in cash flow hedge (207 milioni di euro nel 2009). Tale importo trova contropartita nella voce
perdite su cambi (734 milioni di euro nel 2010; 387 milioni di euro nel 2009).
I proventi da strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge (502 milioni di euro)
aumentano di 40 milioni di euro rispetto al 2009 (462 milioni di euro) e si riferiscono per 84 milioni di
euro a contratti CCIRS e per 418 milioni di euro a contratti IRS.
Il rigiro positivo a conto economico della Riserva per adeguamento al fair value degli strumenti derivati
di copertura in cash flow hedge per la componente tasso (635 milioni di euro) aumenta di 18 milioni di
euro rispetto al 2009 (617 milioni di euro); si riferisce per 364 milioni di euro a contratti CCIRS, per 270
milioni di euro a contratti IRS e per 1 milione di euro ad altri contratti derivati.
I proventi da strumenti finanziari derivati non di copertura (44 milioni di euro) aumentano di 12 milioni
di euro rispetto al 2009 (32 milioni di euro) e si riferiscono per 24 milioni di euro a contratti IRS, per 9
milioni di euro a contratti CCIRS e per 11 milioni ad altri contratti derivati.
I proventi finanziari diversi (53 milioni di euro) aumentano di 35 milioni di euro rispetto al 2009 (18
milioni di euro).
Gli adeguamenti positivi al fair value di strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge, pari
a 841 milioni di euro, aumentano di 803 milioni di euro rispetto al 2009 (38 milioni di euro); tali
adeguamenti trovano contropartita nella voce adeguamenti negativi al fair value delle attività e passività
finanziarie sottostanti i derivati di copertura in fair value hedge che ammontano a 758 milioni di euro
(55 milioni di euro nel 2009).
Gli adeguamenti positivi al fair value delle attività e passività finanziarie sottostanti i derivati di
copertura in fair value hedge, pari a 11 milioni di euro, diminuiscono di 663 milioni di euro rispetto al
2009 (674 milioni di euro). Tale importo trova contropartita nella voce adeguamenti negativi al fair value
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 39 – Proventi finanziari e Oneri finanziari
272
dei corrispondenti strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge pari a 68 milioni di euro
(667 milioni di euro nel 2009).
Gli adeguamenti positivi al fair value relativi a strumenti finanziari derivati non di copertura pari a 66
milioni di euro diminuiscono di 54 milioni di euro rispetto al 2009 (120 milioni di euro); tale diminuzione
è dovuto per 49 milioni di euro agli effetti delle operazioni poste in essere dalla Business Unit Brasile
(relative a debiti finanziari in valuta estera, interamente coperti, ma non trattate in hedge accounting)
che trovano contropartita negli utili/perdite su cambi.
Oneri finanziari
Aumentano, rispetto al 2009, di 424 milioni di euro e sono così composti:
(milioni di euro)
2010
2009
Interessi passivi ed altri oneri finanziari:
Interessi passivi ed altri oneri su prestiti obbligazionari
1.646
1.663
Interessi passivi a banche
218
242
Interessi passivi ad altri
244
224
2.108
2.129
Commissioni
67
28
Perdite su cambi
734
387
Oneri da strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge
286
355
Rigiro a conto economico della Riserva per adeguamento al fair value
degli strumenti derivati di copertura in cash flow hedge (componente tasso)
772
751
Oneri da strumenti finanziari derivati non di copertura
Altri oneri finanziari
(a)
87
63
188
175
4.242
3.888
68
667
Adeguamenti negativi al fair value relativi a:
Strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge
Attività e passività finanziarie sottostanti i derivati di copertura in fair value hedge
758
55
87
121
(b)
913
843
(c)
–
–
(a+b+c)
5.155
4.731
2.238
2.263
Strumenti finanziari derivati non di copertura
Riduzioni di valore di attività finanziarie diverse dalle partecipazioni
Totale
di cui inseriti tra le Informazioni integrative su strumenti finanziari
Per ulteriori dettagli sugli Strumenti Finanziari si rinvia alla Nota “Informazioni integrative su strumenti
finanziari”.
Le perdite su cambi (734 milioni di euro) aumentano di 347 milioni di euro rispetto al 2009 (387 milioni
di euro). Tale importo è stato ridotto per 620 milioni di euro dagli utili su cambi derivanti dal rigiro a
conto economico della Riserva per adeguamento al fair value degli strumenti derivati di copertura in
cash flow hedge (135 milioni di euro nel 2009). Tale voce trova contropartita nella voce utili su cambi
(740 milioni di euro nel 2010, 445 milioni di euro nel 2009).
Gli oneri da strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge (286 milioni di euro)
diminuiscono di 69 milioni di euro rispetto al 2009 (355 milioni di euro), si riferiscono per 103 milioni di
euro a contratti CCIRS, per 165 milioni di euro a contratti IRS e per 18 milioni di euro ad altri contratti
derivati.
Il rigiro negativo a conto economico della Riserva per adeguamento al fair value degli strumenti derivati
di copertura in cash flow hedge per la componente tasso (772 milioni di euro) aumenta di 20 milioni di
euro rispetto al 2009 (751 milioni di euro), si riferisce per 508 milioni di euro a contratti CCIRS e per
259 milioni di euro a contratti IRS e per 5 milioni di euro ad altri contratti derivati.
Gli oneri da strumenti finanziari derivati non di copertura (87 milioni di euro) aumentano di 24 milioni di
euro rispetto al 2009 (63 milioni di euro), si riferiscono per 22 milioni di euro a contratti IRS, per 40
milioni di euro a contratti CCIRS e per 25 milioni di euro ad altri contratti derivati.
Gli altri oneri finanziari (188 milioni di euro) aumentano di 13 milioni di euro rispetto al 2009 (175
milioni di euro).
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 39 – Proventi finanziari e Oneri finanziari
273
Gli adeguamenti negativi al fair value di strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge (68
milioni di euro) diminuiscono di 599 milioni di euro rispetto al 2009 (667 milioni di euro). Tale
ammontare trova contropartita nella voce adeguamenti positivi al fair value delle attività finanziarie
sottostanti i derivati di copertura in fair value hedge che ammonta a 11 milioni di euro (674 milioni di
euro nel 2009).
Gli adeguamenti negativi al fair value delle attività e passività finanziarie sottostanti i derivati di
copertura in fair value hedge (758 milioni di euro) aumentano di 703 milioni di euro rispetto al 2009
(55 milioni di euro). Tale importo trova contropartita nella voce adeguamenti positivi al fair value dei
corrispondenti strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge pari a 841 milioni di euro (38
milioni di euro nel 2009).
Gli adeguamenti negativi al fair value relativi a strumenti finanziari derivati non di copertura, pari a 87
milioni di euro, diminuiscono di 34 milioni di euro rispetto al 2009 (121 milioni di euro); tale
diminuzione è dovuta per 35 milioni di euro agli effetti delle operazioni poste in essere dalla Business
Unit Brasile (relative a debiti finanziari in valuta estera, interamente coperte ma non trattate in hedge
accounting) che trovano contropartita nella voce utili e perdite su cambi.
Per una migliore comprensione degli impatti netti sopra commentati, si rimanda al prospetto di seguito
esposto:
2010
(milioni di euro)
Risultato netto sui cambi:
Utili su cambi
Perdite su cambi
Risultato netto da strumenti finanziari derivati:
(a+b+c)
Proventi da strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge
Oneri da strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge
Risultato netto da strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge
6
58
740
445
(734)
(387)
36
(58)
502
462
(286)
(355)
216
107
Effetto positivo del rigiro a conto economico della Riserva per adegumento al fair value
degli strumenti derivati di copertura in cash flow hedge (componente tasso)
635
617
Effetto negativo del rigiro a conto economico della Riserva per adegumento al fair value
degli strumenti derivati di copertura in cash flow hedge (componente tasso)
(772)
(751)
(137)
(134)
Effetto netto del rigiro a conto economico della Riserva per adegumento al fair value
degli strumenti derivati di copertura in cash flow hedge (componente tasso)
(a)
2009
(b)
Proventi da strumenti finanziari derivati non di copertura
44
32
(87)
(63)
(c)
(43)
(31)
(d+e)
26
(10)
841
38
(758)
(55)
83
(17)
11
674
Oneri da strumenti finanziari derivati non di copertura
Risultato netto da strumenti finanziari derivati non di copertura
Adeguamenti netti al fair value di derivati di copertura in fair value hedge e relativi
sottostanti:
Adeguamenti positivi al fair value relativi a Strumenti finanziari derivati di copertura in
fair value hedge
Adeguamenti negativi al fair value relativi a Attività e passività finanziarie sottostanti i
derivati di copertura in fair value hedge
Adeguamenti netti al fair value
(d)
Adeguamenti positivi al fair value relativi a Attività e passività finanziarie sottostanti i
derivati di copertura in fair value hedge
Adeguamenti negativi al fair value relativi a Strumenti finanziari derivati di copertura in
fair value hedge
Adeguamenti netti al fair value
Adeguamenti netti al fair value di derivati non di copertura:
(68)
(667)
(e)
(57)
7
(f+g)
(21)
(1)
Adeguamenti positivi al fair value relativi a Strumenti finanziari derivati non di copertura
(f)
66
120
Adeguamenti negativi al fair value relativi a Strumenti finanziari derivati non di copertura
(g)
(87)
(121)
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 39 – Proventi finanziari e Oneri finanziari
274
Nota 40 – Imposte sul reddito
Le Imposte sul reddito da Attività in funzionamento diminuiscono rispetto al 2009, di 573 milioni di
euro; tenendo conto delle “Imposte sul reddito da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad
essere cedute” tale variazione è pari a 566 milioni di euro.
Sono così analizzate:
(milioni di euro)
2010
2009
Imposte correnti dell’esercizio
1.347
1.288
(89)
(101)
Minori imposte correnti di esercizi precedenti
Beneficio istanza rimborso per deducibilità Irap
Totale imposte correnti
Imposte differite
Totale imposte sul reddito da Attività in funzionamento
Imposte sul reddito da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad
essere cedute
Totale imposte sul reddito
(a)
–
(35)
1.258
1.152
(710)
(31)
548
1.121
(b)
–
(7)
(a+b)
548
1.114
In particolare, alla sostanziale stabilità delle imposte della Capogruppo Telecom Italia S.p.A. si è
contrapposto il beneficio, da parte della Business Unit Brasile, di circa 700 milioni di euro derivante
principalmente dall’iscrizione di imposte differite attive connesse alla recuperabilità di perdite fiscali
pregresse rilevate negli anni precedenti e divenute recuperabili sulla base della prospettiva di utili delle
società della Business Unit.
Le imposte sul reddito da “Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute” sono
incluse nel conto economico alla voce “Utile/(Perdita) netta da Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute”.
Il risultato prima delle imposte e l’accantonamento per le imposte sul reddito per gli esercizi chiusi al 31
dicembre 2010 e 2009 sono riepilogati come segue:
2010
2009
4.127
3.339
(7)
(629)
Totale risultato prima delle imposte
4.120
2.710
Imposte sul reddito correnti
1.258
1.152
Imposte sul reddito differite
(710)
(38)
Totale imposte sul reddito
548
1.114
548
1.121
–
(7)
(milioni di euro)
Risultato prima delle imposte:
derivante dalle Attività in funzionamento
derivante dalle Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
di cui:
derivante dalle Attività in funzionamento
derivante dalle Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 40 – Imposte sul reddito
275
La riconciliazione tra l’aliquota fiscale teorica, determinata applicando l’aliquota fiscale IRES vigente in
Italia, e l’aliquota fiscale effettiva per gli esercizi chiusi il 31 dicembre 2010 e 2009 è la seguente:
2010
(milioni di euro)
2009
Risultato prima delle imposte
derivante dalle Attività in funzionamento
4.127
derivante dalle Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
3.339
(7)
(629)
Totale risultato prima delle imposte
4.120
2.710
Imposte calcolate all’aliquota fiscale in vigore
1.133
27,5%
745
27,5%
18
0,5%
24
0,9%
(627)
(15,2%)
(77)
(2,9%)
36
0,9%
48
1,8%
–
–
(35)
(1,3%)
5,7%
Effetti sulle imposte, connessi a:
Perdite fiscali dell’esercizio non considerate recuperabili
Perdite fiscali non considerate recuperabili in esercizi precedenti e recuperabili
in esercizi futuri
Costi non deducibili
Istanza di rimborso deducibilità IRAP
Svalutazione avviamento ed accantonamenti fondi per cessione HanseNet
–
–
154
Rivalutazione Sofora
(73)
(1,8%)
–
–
Altre differenze nette
(295)
(7,2%)
(85)
(3,2%)
IRAP
Totale imposte effettive a conto economico
356
8,6%
340
12,6%
548
13,3%
1.114
41,1%
Nota 41 – Utile dell’esercizio
Aumenta, rispetto al 2009, di 1.976 milioni di euro ed è così analizzabile:
(milioni di euro)
2010
2009
Utile dell’esercizio
3.572
1.596
3.128
2.203
Attribuibile a:
Soci della controllante:
Utile derivante dalle attività in funzionamento
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
Utile dell’esercizio attribuibile ai Soci della Controllante
(7)
(622)
3.121
1.581
451
15
Partecipazioni di minoranza:
Utile derivante dalle attività in funzionamento
Utile da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
Utile dell’esercizio attribuibile alle Partecipazioni di minoranza
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 41 – Utile dell’esercizio
–
–
451
15
276
Nota 42 – Risultato per azione
Ai fini del calcolo dell’utile diluito per azione si è tenuto conto solo delle potenziali azioni ordinarie
relative ai piani di partecipazione al capitale dei dipendenti per i quali, al 31 dicembre 2010, risultano
soddisfatte le condizioni di performance (di mercato e non). La maggiorazione di dividendo spettante
agli azionisti di risparmio (quota costante pari a 0,011 euro per azione) convenzionalmente è stata
interamente allocata al risultato delle Attività in funzionamento.
2010
2009
3.121
1.581
Risultato per azione base e diluito
Utile netto dell’esercizio di pertinenza degli Azionisti della
Capogruppo
Meno: maggiorazione del dividendo per le azioni di risparmio
(euro 0,011 per azione)
Numero medio azioni ordinarie e risparmio
(66)
(66)
(milioni di euro)
3.055
1.515
(milioni)
19.266
19.247
Risultato per azione base e diluito – Azione ordinaria
0,16
0,08
Più: maggiorazione del dividendo per Azione di risparmio
0,01
0,01
0,17
0,09
3.128
2.203
Risultato per azione base e diluito – Azione di risparmio
(euro)
Risultato per azione base e diluito da attività in funzionamento
Utile netto derivante dalle Attività in funzionamento
Meno: quota della maggiorazione del dividendo per le azioni di
risparmio
Numero medio azioni ordinarie e di risparmio
(66)
(66)
(milioni di euro)
3.062
2.137
(milioni)
19.266
19.247
Risultato per azione base e diluito da Attività in funzionamento Azione ordinaria
0,16
0,11
Più: maggiorazione del dividendo per Azione di risparmio
0,01
0,01
0,17
0,12
Risultato per azione base e diluito da Attività in funzionamento Azione di risparmio
(euro)
Risultato per azione base e diluito da attività cessate/attività
non correnti destinate ad essere cedute
Utile (perdita) netto da Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute
(milioni di euro)
(7)
(622)
(milioni)
19.266
19.247
Risultato per azione base e diluito da Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute – Azione ordinaria
(euro)
-
(0,03)
Risultato per azione base e diluito da Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute – Azione di risparmio
(euro)
-
(0,03)
2010
2009
Numero medio di azioni ordinarie(*)
13.239.883.276
13.220.792.908
Numero medio di azioni di risparmio
6.026.120.661
6.026.120.661
19.266.003.937
19.246.913.569
Numero medio azioni ordinarie e di risparmio
Totale
(*) Tiene conto solo delle potenziali azioni ordinarie relative ai piani di partecipazione al capitale dei dipendenti per i quali risultano soddisfatte le
condizioni di performance (di mercato e non).
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 42 – Risultato per azione
277
Nota 43 – Informativa per settore operativo
a) Informativa per Settore Operativo
L’informativa per settore è esposta sulla base dei seguenti settori operativi:
• Domestic
• Brasile
• Argentina
• Media
• Olivetti
• Altre attività
Conto economico consolidato per settore operativo
Domestic
(milioni di euro)
Ricavi da terzi
Altri proventi
Argentina
Media
Olivetti
Altre attività
Rettifiche
ed elisioni
2010
2009
2010
2009
2010
2009
2010
2009
2010
2009
2010
2009
20.004
21.604
6.180
4.743
796
–
236
200
293
260
62
87
64
59
19
10
2
–
22
30
98
90
2
3
20.068
21.663
6.199
4.753
798
–
258
230
391
350
64
211
245
18
14
2
–
5
3
25
21
3
4.767
263
233
416
371
67
(171) (164) (368)
(296)
(49)
(57)
202
Ricavi infragruppo
Ricavi di settore
Brasile
2009
2010
2009
–
–
27.571
26.894
(207)
(192)
–
–
90 (207) (192)
27.571
26.894
(6)
255
280
93 (216) (198)
27.826
27.174
185 (11.383)
(11.480)
3
2010
Totale consolidato
(9)
Totale ricavi e proventi
operativi
20.279
21.908
6.217
800
–
Acquisti di materie e servizi
(7.130)
(8.340)
(3.520)
(2.808) (347)
–
Costi del personale
(3.473)
(3.369)
(283)
(207) (114)
–
(61)
(67)
(72)
(66)
(21)
(28)
3
3
(4.021)
(40)
(49)
–
–
–
–
–
(1)
–
(2)
–
–
–
–
(40)
(52)
Altri costi operativi
(709)
(849)
(588)
(467)
(83)
–
(17)
(10)
(7)
(9)
(17)
(10)
(1)
–
(1.422)
(1.345)
di cui: svalutazioni e oneri su
crediti, accantonamenti a fondi
(370)
(540)
(151)
(178)
(9)
–
(13)
(6)
(6)
(8)
(9)
(1)
–
–
(558)
(733)
(57)
52
(76)
(52)
(11)
–
(1)
(1)
12
(14)
(1)
(1)
(1)
1
(135)
(15)
di cui: accantonamento TFR
Variazione delle rimanenze
Attività realizzate internamente
EBITDA
Ammortamenti
483
481
51
22
–
–
–
–
–
–
–
–
13
12
547
515
9.393
9.883
1.801
1.255
245
–
13
(9)
(19)
(14)
(21)
(3)
–
3
11.412
11.115
(4.236)
(4.443)
(1.112)
(1.040) (140)
–
(59)
(60)
(5)
(5)
(10)
(20)
15
17
(5.547)
(5.551)
14
(42)
(4)
–
–
(11)
–
–
1
–
–
–
11
(59)
Plusvalenze/(Minusvalenze) da
realizzo di attività non correnti
Ripristini di valore/
(Svalutazioni) di attività non
correnti
EBIT
Quota dei risultati delle
partecipazioni in imprese
collegate e a controllo
congiunto valutate con il
metodo del patrimonio netto
(3.734)
(6)
–
(9)
(5)
–
–
–
–
(46)
–
–
–
(8)
(7)
–
–
(63)
(12)
5.162
5.393
685
209
105
–
(92)
(80)
(24)
(19)
(38)
(30)
15
20
5.813
5.493
(18)
(20)
–
–
–
117
87
–
–
Altri proventi/(oneri) da partecipazioni
Proventi finanziari
Oneri finanziari
99
67
289
(51)
3.081
2.561
(5.155)
(4.731)
Utile prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento
4.127
3.339
Imposte sul reddito
(548)
(1.121)
Utile derivante dalle attività in funzionamento
3.579
2.218
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
Utile dell'esercizio
(7)
(622)
3.572
1.596
3.121
1.581
451
15
Attribuibile a:
• Soci della Controllante
• Partecipazioni di minoranza
Nessuno dei clienti del Gruppo Telecom Italia supera il 10% dei ricavi consolidati.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 43 – Informativa per settore operativo
278
Ricavi per settore operativo
Domestic
(milioni di euro)
Ricavi da Vendite prodotti–terzi
Ricavi da Vendite prodotti–infragruppo
Totale Ricavi da Vendite prodotti
Ricavi da Prestazioni e servizi–terzi
Ricavi da Prestazioni e servizi–infragruppo
Totale Ricavi da Prestazioni e servizi
Ricavi da Lavori in corso su
ordinazione–terzi
Totale Ricavi da Lavori in corso su
ordinazione
Totale Ricavi da terzi
Totale Ricavi infragruppo
Totale Ricavi di settore
Brasile
Argentina
Media
Olivetti
2010
2009
2010
871
1.140
380
335
64
–
–
1
3
–
–
–
–
–
872
1.143
380
335
64
–
–
–
19.123
20.464
5.800
4.408
732
–
236
200
63
56
19
10
2
–
22
30
19.186
20.520
5.819
4.418
734
–
258
230
10
–
–
–
–
–
–
–
Altre attività
2009 2010 2009 2010 2009 2010 2009 2010 2009
–
Rettifiche ed
elisioni
Totale
consolidato
2010 2009
2010
2009
1.735
293
260
–
–
–
–
1.608
60
52
–
–
(61)
(55)
–
–
353
312
–
–
(61)
(55)
1.608
1.735
–
–
62
87
–
25.159
38
38
2
3
38
38
64
–
–
–
–
25.953
(146) (137)
–
–
90 (146) (137)
25.953
25.159
10
–
–
–
–
10
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
10
–
20.004
21.604
6.180
4.743
796
–
236
200
293
260
62
87
–
–
27.571
26.894
64
59
19
10
2
–
22
30
98
90
2
20.068
21.663
6.199
4.753
798
–
258
230
391
350
64
(207) (192)
–
–
90 (207) (192)
3
27.571
26.894
Investimenti industriali per settore operativo
Domestic
(milioni di euro)
Brasile
Argentina
Media
Olivetti
Altre attività
2009 2010 2009 2010 2009 2010 2009 2010 2009
Rettifiche ed
elisioni
Totale
consolidato
2010 2009
2010
2009
2.017
2010
2009
2010
Acquisti di attività immateriali
1.258
1.565
458
421
32
–
34
27
1
1
1
3
(3)
–
1.781
Acquisti di attività materiali
1.848
1.950
758
543
156
–
33
26
4
3
3
4
–
–
2.802
2.526
Totale Investimenti industriali
3.106
3.515
1.216
964
188
–
67
53
5
4
4
7
(3)
–
4.583
4.543
Distribuzione organici per settore operativo
(numero unità)
Domestic
Brasile
Argentina
Media
Olivetti
Altre attività
Totale consolidato
31.12.2010 31.12.2009 31.12.2010 31.12.2009 31.12.2010 31.12.2009 31.12.2010 31.12.2009 31.12.2010 31.12.2009 31.12.2010 31.12.2009 31.12.2010 31.12.2009
Organici(*)
56.530
59.367
10.114
9.783
15.650
-
777
757
1.090
1.098
39
379
(*) La consistenza del personale a fine esercizio non tiene conto dell'organico relativo alle Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 43 – Informativa per settore operativo
279
84.200
71.384
Attività e passività per settore operativo
Domestic
(milioni di euro)
Brasile
Argentina
Media
Olivetti
Altre attività
Rettifiche ed
elisioni
Totale
consolidato
31.12.2010 31.12.2009 31.12.2010 31.12.2009 31.12.2010 31.12.2009 31.12.2010 31.12.2009 31.12.2010 31.12.2009 31.12.2010 31.12.2009 31.12.2010 31.12.2009 31.12.2010 31.12.2009
Attività operative non
correnti
Attività operative
correnti
58.532 59.738
6.296
5.392
4.017
-
459
486
14
15
40
209
(60)
6.075
1.714
1.500
615
-
121
125
238
217
10
34
(119)
(127)
64.104 65.813
8.010
6.892
4.632
-
580
611
252
232
50
243
(179)
(162) 77.449 73.629
-
-
-
-
-
-
-
1
57
389
-
5.572
Totale Attività
operative
Partecipazioni
valutate con il
metodo del
patrimonio netto
28
45
(35) 69.298 65.805
-
Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
8.151
7.824
85
435
389
1.233
Attività non allocate
11.208 10.970
Totale Attività
89.131 86.267
Totale Passività
operative
10.347 11.750
2.263
1.829
1.075
-
185
148
205
184
32
60
(186)
(148) 13.921 13.823
Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
-
Passività non allocate
967
42.600 44.357
Patrimonio Netto
32.610 27.120
Totale Patrimonio netto e Passività
89.131 86.267
b) Informativa per Area geografica
Ricavi
Ripartizione in base alla localizzazione
delle attività
(milioni di euro)
Italia
(a)
Attività operative non correnti
Ripartizione in base alla localizzazione
dei clienti
Ripartizione in base alla localizzazione
delle attività
2010
2009
2010
2009
31.12.2010
31.12.2009
20.210
21.767
18.689
20.250
58.596
59.831
Estero
(b)
7.361
5.127
8.882
6.644
10.702
5.974
Totale
(a+b)
27.571
26.894
27.571
26.894
69.298
65.805
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 43 – Informativa per settore operativo
280
Nota 44 – Operazioni con parti correlate
Al 31 dicembre 2010 non si evidenziano operazioni rilevanti effettuate con parti correlate, ivi incluse le operazioni infragruppo, di
natura non ricorrente o con carattere di inusualità e/o atipicità. Dette operazioni, quando non dettate da specifiche condizioni
normative, sono state comunque regolate a condizioni di mercato.
Vengono qui di seguito riportate le tabelle riepilogative dei saldi relativi alle operazioni con parti correlate nonché l’incidenza di detti
importi sui corrispondenti valori di conto economico separato consolidato, della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata e di
rendiconto finanziario consolidato.
Gli effetti sulle singole voci di conto economico separato consolidato del Gruppo per l’esercizio del 2010 e 2009 sono riportati qui di
seguito:
VOCI DI CONTO ECONOMICO
SEPARATO CONSOLIDATO 2010
Totale
(milioni di euro)
Parti correlate
Società
Società
collegate e controllate di
a controllo collegate e a
congiunto
controllo
congiunto
Ricavi
Altri proventi
Acquisti di materie e servizi
27.571
130
255
2
11.383
85
22
25
4.021
Costi del personale
Plusvalenze/(Minusvalenze) da
realizzo di attività non correnti
Altre parti
correlate(*)
Fondi
Pensione
Dirigenti con
responsabilità
strategiche
dell'impresa
Totale
Rapporti
parti
delle
correlate Discontinued
Operations
Totale parti
correlate al
netto delle
Disc.Op
Incidenza
% sulla
voce di
bilancio
3,7
876
1.028
1.028
4
6
6
2,4
522
632
632
5,6
112
112
2,8
4
93
15
11
(1)
(1)
(1)
Proventi finanziari
3.081
153
153
153
5,0
Oneri finanziari
5.155
48
85
85
1,6
Totale parti
correlate al
netto delle
Disc.Op
Incidenza
% sulla
voce di
bilancio
978
3,6
37
(*) Altre parti correlate per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell’impresa.
VOCI DI CONTO ECONOMICO
SEPARATO CONSOLIDATO 2009
Totale
(milioni di euro)
Parti correlate
Società
Società
collegate e controllate di
a controllo collegate e a
congiunto
controllo
congiunto
Ricavi
Altri proventi
Acquisti di materie e servizi
26.894
204
280
3
11.480
91
26
6
Altre parti
correlate(*)
Fondi
Pensione
Dirigenti con
responsabilità
strategiche
dell'impresa
Totale
Rapporti
parti
delle
correlate Discontinued
Operations
784
1.014
3
6
560
657
(36)
(126)
6
2,1
531
4,6
Costi del personale
3.734
4
111
111
3,0
Proventi finanziari
2.561
64
64
64
2,5
Oneri finanziari
4.731
248
279
279
5,9
(90)
(90)
31
Utile (perdita) da Attività
cessate/Attività non correnti destinate
ad essere cedute
92
15
(*) Altre parti correlate per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell’impresa.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 44 – Operazioni con parti correlate
281
Gli effetti sulle singole voci della situazione patrimoniale - finanziaria consolidata del Gruppo al 31 dicembre 2010 e al 31 dicembre
2009 sono riportati qui di seguito:
VOCI DELLA SITUAZIONE
PATRIMONIALE FINANZIARIA
CONSOLIDATA
AL 31.12.2010
Totale
(milioni di euro)
Parti correlate
Società
collegate e
a controllo
congiunto
Società
controllate
di collegate
ea
controllo
congiunto
Altre parti
correlate(*)
Fondi
Pensione
Dirigenti con
responsabilità
strategiche
dell'impresa
Totale
Rapporti Totale parti Incidenza %
parti
delle correlate al
sulla voce
correlate Discontinued netto delle di bilancio
Disc.Op
Operations
Indebitamento finanziario netto
contabile
Titoli, crediti finanziari e altre attività
finanziarie non correnti
(1.863)
(109)
(109)
(109)
5,9
Titoli diversi dalle partecipazioni (attività
correnti)
(1.316)
(14)
(14)
(14)
1,1
(438)
(23)
(23)
(23)
5,3
Crediti finanziari e altre attività finanziarie
correnti
Cassa e altre disponibilità liquide
equivalenti
(5.526)
(113)
(113)
(113)
2,0
Passività finanziarie non correnti
34.348
193
238
431
431
1,3
6.882
118
128
246
246
3,6
32.087
311
107
418
418
1,3
934
15
15
15
1,6
7.790
65
204
270
270
3,5
4
4
4
0,4
325
325
3,0
Passività finanziarie correnti
Totale Indebitamento finanziario netto
contabile
Altre partite patrimoniali
Crediti vari e altre attività non correnti
Crediti commerciali, vari e altre attività
correnti
Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute di natura non
finanziaria
1
389
Debiti vari e altre passività non correnti
1.086
Debiti commerciali, vari e altre passività
correnti
10.954
18
39
236
32
(*) Altre parti correlate per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell’impresa.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 44 – Operazioni con parti correlate
282
VOCI DELLA SITUAZIONE
PATRIMONIALE-FINANZIARIA
CONSOLIDATA
AL 31.12.2009
Totale
(milioni di euro)
Parti correlate
Società
collegate e
a controllo
congiunto
Società
controllate
di collegate
ea
controllo
congiunto
Altre parti
correlate(*)
Fondi
Pensione
Dirigenti con
responsabilità
strategiche
dell'impresa
Totale
Rapporti Totale parti Incidenza %
parti
delle correlate al
sulla voce
correlate Discontinued netto delle di bilancio
Disc.Op
Operations
Indebitamento finanziario netto
contabile
Titoli, crediti finanziari e altre attività
finanziarie non correnti
(1.119)
Titoli diversi dalle partecipazioni (attività
correnti)
(1.843)
Crediti finanziari e altre attività finanziarie
correnti
Cassa e altre disponibilità liquide
equivalenti
Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute di natura
finanziaria
Passività finanziarie non correnti
Passività finanziarie correnti
Passività direttamente correlate ad
Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute di natura
finanziaria
Totale Indebitamento finanziario netto
contabile
(48)
(48)
(48)
4,3
(1.103)
(22)
(22)
(22)
2,0
(5.504)
(48)
(48)
(48)
0,9
(81)
36.797
221
254
475
475
1,3
6.941
128
413
541
541
7,8
34.747
349
549
898
898
2,6
26
26
2,9
(8)
281
3,8
659
Altre partite patrimoniali
Crediti vari e altre attività non correnti
893
26
Crediti commerciali, vari e altre attività
correnti
7.447
120
Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute di natura non
finanziaria
1.152
Debiti vari e altre passività non correnti
1.084
Debiti commerciali, vari e altre passività
correnti
11.020
Passività direttamente correlate ad
Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute di natura non
finanziaria
57
308
289
6
163
8
8
23
3
26
(1)
25
2,3
4
305
397
(32)
365
3,3
31
33
33
(*) Altre parti correlate per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell’impresa.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 44 – Operazioni con parti correlate
283
Gli effetti sulle singole voci di rendiconto finanziario consolidato del Gruppo per l’esercizio 2010 e 2009 sono riportati qui di seguito:
VOCI DI RENDICONTO FINANZIARIO
CONSOLIDATO 2010
Totale
(milioni di euro)
Parti correlate
Società
Società
collegate e a
controllate
controllo di collegate
congiunto e a controllo
congiunto
Acquisti di attività immateriali e
materiali per competenza
4.583
Dividendi pagati
1.093
2
59
Altre parti
Fondi Dirigenti con
correlate(*) Pensione responsabilità
strategiche
dell'impresa
1
163
1
Totale
parti
correlate
Rapporti delle
Discontinued
Operations
Totale parti Incidenza %
correlate al
sulla voce
netto delle di bilancio
Disc.Op
62
62
1,4
164
164
15,0
(*) Altre parti correlate per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell’impresa.
VOCI DI RENDICONTO FINANZIARIO
CONSOLIDATO 2009
Totale
(milioni di euro)
Parti correlate
Società
Società
collegate e a
controllate
controllo di collegate
congiunto e a controllo
congiunto
Altre parti
Fondi Dirigenti con
correlate(*) Pensione responsabilità
strategiche
dell'impresa
Acquisti di attività immateriali e
materiali per competenza
4.543
Dividendi pagati
1.050
176
61
19
Flusso monetario generato
(assorbito) dalle Attività
cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute
3
19
1
Totale
parti
correlate
Rapporti delle
Discontinued
Operations
22
(19)
Totale parti Incidenza %
correlate al
sulla voce
netto delle di bilancio
Disc.Op
177
19
(*) Altre parti correlate per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell’impresa.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 44 – Operazioni con parti correlate
284
3
0,1
177
16,9
Operazioni verso società collegate e a controllo congiunto
I valori più significativi sono così sintetizzabili:
VOCI DI CONTO ECONOMICO
SEPARATO CONSOLIDATO
2010
2009
Tipologia contratti
EtecSA
5
5
Servizi di telecomunicazioni internazionali, roaming e
assistenza tecnica.
LI.SIT. S.p.A.
3
25
Informatizzazione sistema socio-sanitario della Regione
Lombardia e servizi di fonia.
NordCom S.p.A.
3
2
Servizi di fonia, collegamenti rete dati e applicativi software,
servizi di call center.
Telbios S.p.A.
2
2
Fornitura di servizi di fonia, di circuiti ADSL, vendita di
apparati e locazioni di immobili.
115
167
Vendita apparati come da accordo di collaborazione stipulato
nel 2000.
1
1
Servizi di telefonia fissa e mobile, locazioni immobiliari e
outsourcing amministrativo.
1
Servizi di connettività internet e di custom operation.
1
1
130
204
2
3
63
70
Servizi di telecomunicazioni internazionali e roaming.
(milioni di euro)
Ricavi
Teleleasing S.p.A.
TM News S.p.A.
Xtra Media Services B.V.
Altre minori
Totale ricavi
Altri proventi
Recupero costi personale distaccato presso alcune
partecipate e rimborsi di costi per prestazioni di servizi.
Acquisti di materie e servizi
EtecSA
NordCom S.p.A.
2
2
Acquisto e sviluppo di soluzioni informatiche e fornitura in
noleggio di apparati informatici.
Telbios S.p.A.
4
6
Fornitura di prodotti audio/video, servizi e sistemi hardware e
software per l'offerta di telemedicina e servizi di call center.
Teleleasing S.p.A.
7
8
Acquisto di beni ceduti in leasing alla clientela Telecom Italia
come da accordo di collaborazione stipulato nel 2000.
Tiglio I S.r.l.
4
3
Locazioni di immobili.
2
Fornitura di contenuti informativi per il servizio TimSpot,
servizi e foto per intranet, prestazioni di servizi relativi ad
agenzie di stampa.
TM News S.p.A.
4
Altre minori
1
Totale acquisti di materie e
servizi
85
91
Teleleasing S.p.A.
27
30
Altre minori
10
1
Totale oneri finanziari
37
31
Oneri finanziari
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 44 – Operazioni con parti correlate
Interessi passivi per leasing finanziario di apparati e locazioni
finanziarie.
285
VOCI DELLA SITUAZIONE
PATRIMONIALE-FINANZIARIA
CONSOLIDATA
31.12.2010 31.12.2009
Tipologia contratti
(milioni di euro)
Indebitamento finanziario netto
contabile
Passività finanziarie non
correnti
Teleleasing S.p.A.
192
220
Leasing finanziario di apparati e locazioni finanziarie.
1
1
Operazioni di vendita e riaffitto di immobili.
Totale passività finanziarie non
correnti
193
221
Passività finanziarie correnti
118
128
Leasing finanziario di apparati e locazioni finanziarie verso
Teleleasing S.p.A.
15
26
Crediti vari esposti al netto del fondo svalutazione.
29
28
Servizi di telecomunicazioni internazionali, roaming e
dividendi da incassare.
19
Informatizzazione sistema socio-sanitario della Regione
Lombardia e servizi di fonia.
1
Fornitura di collegamenti rete dati e applicativi software.
4
Fornitura di servizi di fonia, di circuiti ADSL, vendita di
apparati e locazioni di immobili.
33
65
Vendite apparati come da accordo di collaborazione stipulato
nel 2000.
1
1
Locazioni di immobili e servizi di telecomunicazioni.
1
Servizi di connettività internet e di custom operation.
Tiglio I S.r.l.
Altre partite patrimoniali
Crediti vari e altre attività non
correnti
Crediti commerciali, vari e altre
attività correnti
EtecSA
LI.SIT. S.p.A.
NordCom S.p.A.
1
Telbios S.p.A.
Teleleasing S.p.A.
TM News S.p.A.
Xtra Media Services B.V.
Altre minori
Totale crediti commerciali, vari
e altre attività correnti
1
1
65
120
2
7
Servizi di telecomunicazioni e roaming.
20
Risconti passivi di proventi finanziari derivanti dal progetto di
informatizzazione del sistema socio-sanitario della Regione
Lombardia.
Sviluppo di soluzioni informatiche e software applicativo per
laboratori SIM card e terminali mobili e prestazioni
professionali.
Debiti commerciali, vari e altre
passività correnti
EtecSA
LI.SIT. S.p.A.
Movenda S.p.A.
1
1
Nord.Com S.p.A.
1
1
Acquisto e sviluppo di soluzioni informatiche.
5
Fornitura di prodotti audio/video e servizi e sistemi hardware
e software per l'offerta di telemedicina.
11
19
Acquisto di beni ceduti in leasing alla clientela Telecom Italia
come da accordo di collaborazione stipulato nel 2000.
TM News S.p.A.
1
2
Servizi relativi ad agenzie di stampa e fornitura di contenuti
informativi.
Tiglio I S.r.l.
2
1
Locazione di immobili.
Telbios S.p.A.
Teleleasing S.p.A.
Altre minori
Totale debiti commerciali, vari
e altre passività correnti
VOCI DI RENDICONTO
FINANZIARIO CONSOLIDATO
1
18
57
2010
2009
Tipologia contratti
2
3
Riguardano acquisizioni da altre società minori.
(milioni di euro)
Acquisti di attività immateriali
e materiali per competenza
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 44 – Operazioni con parti correlate
286
Operazioni verso società controllate di collegate e a controllo congiunto
A seguito della sottoscrizione, perfezionatasi il 23 settembre 2010, dell’aumento di capitale in Italtel
Group S.p.A., la percentuale complessivamente detenuta dal Gruppo Telecom Italia – attraverso azioni
ordinarie e privilegiate -è passata dal 19,37% al 34,68%, con contestuale modifica della governance;
pertanto a partire da tale data la società è considerata società collegata e le società dalla stessa
controllate sono considerate parti correlate del Gruppo Telecom Italia.
Il 13 ottobre 2010 è entrato a far parte del perimetro di consolidamento il gruppo Sofora, a seguito
dell’acquisizione dell’8% del capitale sociale di Sofora Telecomunicaciones S.A., holding di controllo del
gruppo Telecom Argentina. Sino a tale data Sofora Telecomunicaciones S.A. era società collegata e
quindi parte correlata; le società controllate da Sofora Telecomunicaciones S.A. erano parti correlate in
quanto controllate di collegate.
I valori più significativi sono così sintetizzabili:
VOCI DI CONTO ECONOMICO
SEPARATO CONSOLIDATO
2010
2009
Tipologia contratti
(milioni di euro)
Ricavi
1
Fornitura di servizi di fonia, trasmissione dati, contact
center e vendita di reti LAN e MAN.
Gruppo Sofora - Telecom
Argentina
21
26
Servizi di telecomunicazioni internazionali e roaming;
servizi dati e voce; fornitura di capacità trasmissiva
“IRU”; fornitura di piattaforme evolute e assistenza
tecnica prestata da Telecom Italia per lo sviluppo del
BroadBand per lo studio di Servizi a Valore Aggiunto
verso il gruppo Telecom Argentina.
Totale ricavi
22
26
Gruppo Italtel
Acquisti di materie e servizi
Gruppo Italtel
21
Gruppo Sofora - Telecom
Argentina
Totale Acquisti di materie e
servizi
4
6
25
6
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 44 – Operazioni con parti correlate
Servizi per adeguamenti hardware, sviluppi software,
contratti di manutenzione ed assistenza e fornitura in
opera di apparati.
Servizi di telecomunicazioni internazionali e roaming.
287
VOCI DELLA SITUAZIONE
PATRIMONIALE-FINANZIARIA
CONSOLIDATA
31.12.2010
31.12.2009
Tipologia contratti
(milioni di euro)
Indebitamento finanziario netto
contabile
Crediti commerciali, vari e altre
attività correnti
Gruppo Italtel
Contratti di fornitura connessi all'attività di investimento
e di esercizio.
1
Gruppo Sofora - Telecom
Argentina
6
Totale crediti commerciali, vari
e altre attività correnti
1
Debiti vari e altre passività non
correnti
Servizi di telecomunicazioni internazionali e roaming;
servizi dati e voce; fornitura di capacità trasmissiva
“IRU”; fornitura di piattaforme evolute e assistenza
tecnica prestata da Telecom Italia per lo sviluppo del
BroadBand e per lo studio di Servizi a Valore Aggiunto
verso il gruppo Telecom Argentina.
6
23
Quota a medio/lungo termine del risconto relativo alla
fornitura di capacità trasmissiva “IRU” verso il gruppo
Telecom Argentina.
Debiti commerciali, vari e altre
passività correnti
Gruppo Italtel
39
Gruppo Sofora - Telecom
Argentina
Totale debiti commerciali, vari
e altre passività correnti
VOCI DI RENDICONTO
FINANZIARIO CONSOLIDATO
Servizi per adeguamenti hardware, sviluppi software,
contratti di manutenzione ed assistenza e fornitura in
opera di apparati.
4
39
4
2010
2009
Servizi di telecomunicazioni internazionali, roaming e
quota a breve del risconto relativo alla capacità
trasmissiva “IRU”.
Tipologia contratti
(milioni di euro)
Acquisti di attività immateriali
e materiali per competenza
59
Si riferiscono ad apparati di telecomunicazione dal
gruppo Italtel.
Al 31.12.2010 il Gruppo Telecom Italia ha prestato garanzie nell’interesse di imprese collegate e di
imprese controllate da collegate per complessivi 16 milioni di euro (16 milioni di euro al 31.12.2009), di
cui nell’interesse di: Aree Urbane S.r.l. 5 milioni di euro (11 milioni di euro al 31.12.2009), EtecSA
(Cuba) 3 milioni di euro (3 milioni di euro al 31.12.2009), TM News S.p.A. 2 milioni di euro (2 milioni di
euro al 31.12.2009) e gruppo Italtel 6 milioni di euro. Sono state inoltre rilasciate lettere di patronage
“debole”, per complessivi 32 milioni di euro (34 milioni di euro al 31.12.2009) a favore di EtecSA
(Cuba), a fronte di finanziamenti da parte dei fornitori.
Operazioni verso altre parti correlate
(per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa)
In data 27 febbraio 2009, a seguito delle dimissioni di Gianni Mion (per il cui tramite risultavano parti
correlate a Telecom Italia sia le società del gruppo Edizione Holding che quelle del gruppo Sintonia), è
stato cooptato nella carica di Consigliere di Amministrazione Stefano Cao (per il cui tramite risultavano
parti correlate a Telecom Italia le sole società del gruppo Sintonia); l’assemblea dell’8 aprile 2009 ha
successivamente confermato tale nomina. In data 22 dicembre 2009 il Consigliere di Amministrazione
Stefano Cao ha rassegnato le dimissioni dalla carica. Conseguentemente, i rapporti economici nelle
tabelle qui di seguito riportate, evidenziati verso il gruppo Edizione, comprendono i rapporti economici
verso il gruppo Edizione Holding dal 1° gennaio al 31 marzo 2009, e quelli verso il gruppo Sintonia dal
1°gennaio al 22 dicembre 2009.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 44 – Operazioni con parti correlate
288
I valori più significativi sono così sintetizzabili:
VOCI DI CONTO ECONOMICO
SEPARATO CONSOLIDATO
2010
2009
Tipologia contratti
(milioni di euro)
Ricavi
Gruppo ATM
1
Gruppo Edizione
1 Fornitura di servizi personalizzati e di rete dati aziendali.
7
Fornitura di servizi fonia e trasmissione dati gestiti in
outsourcing con assistenza dedicata, lavori di rete.
Gruppo Generali
62
53
Fornitura di servizi fonia, di trasmissione dati, reti dati
periferiche, collegamenti, storage e di prodotti e servizi
di telecomunicazioni per le consociate estere.
Gruppo Intesa SanPaolo
95
121
Servizi di fonia, rete dati e internazionale, servizi ICT,
gestione rete Lan e piattaforma applicativa.
6
6
Servizi di fonia, rete dati MPLS e commercializzazione
apparati dati e VoIP.
Gruppo Mediobanca
Gruppo Telefónica
712
Servizi di interconnessione, roaming, BroadBand access
fees, fornitura di capacità trasmissiva “IRU” e di
596
software.
Totale ricavi
876
784
4
3
Risarcimento danni dal Gruppo Generali.
1
2
Servizi di telecomunicazioni internazionali e servizi di
roaming.
Altri proventi
Acquisti di materie e servizi
Gruppo China Unicom
Sponsorizzazioni, commissioni per la vendita di carte
telefoniche prepagate, canoni riconosciuti per la posa di
cavi lungo le tratte autostradali, diritti televisivi e
8
internet legati agli eventi sportivi.
Gruppo Edizione
Gruppo Generali
Gruppo Intesa SanPaolo
27
25
Premi assicurativi e locazioni immobiliari.
13
16
Servizi di Mobile Banking, commissioni per i servizi di
domiciliazione delle bollette e incassi a mezzo carte di
credito.
4
2
Attività di recupero crediti.
Servizi di interconnessione, servizi di roaming, site
sharing, accordi di co-billing, BroadBand linesharing e
unbundling.
Gruppo Mediobanca
Gruppo Telefónica
477
507
Totale acquisti di materie e
servizi
522
560
4
4
Costi del personale
Plusvalenze/(minusvalenze) da
realizzo di attività non correnti
Assicurazioni non obbligatorie del personale stipulate
con il gruppo Generali.
Oneri e fee verso Mediobanca e Banca d'Intesa
sostenuti in relazione a operazioni di cessione di
partecipazioni
(1)
Proventi finanziari
Gruppo Intesa SanPaolo
122
33
Conti correnti, depositi bancari e derivati di copertura.
31
31
Conti correnti, depositi bancari e derivati di copertura.
153
64
Gruppo Intesa SanPaolo
26
29
Term Loan Facility, Revolving Credit Facility, derivati di
copertura, finanziamenti e conti correnti.
Gruppo Mediobanca
22
219
Term Loan Facility, Revolving Credit Facility e derivati di
copertura.
Totale oneri finanziari
48
248
Gruppo Mediobanca
Totale proventi finanziari
Oneri finanziari
Utile (perdita) da Attività
cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 44 – Operazioni con parti correlate
(90)
Servizi di interconnessione e roaming della società
HanseNet Gmbh (classificata come Discontinued
Operations) verso il Gruppo Telefónica.
289
VOCI DELLA SITUAZIONE
PATRIMONIALE-FINANZIARIA
CONSOLIDATA
31.12.2010
31.12.2009
Tipologia contratti
Gruppo Intesa SanPaolo
81
43
Derivati di copertura.
Gruppo Mediobanca
28
5
Derivati di copertura.
109
48
(milioni di euro)
Indebitamento finanziario netto
contabile
Titoli, crediti finanziari e altre
attività finanziarie non correnti
Totale titoli, crediti finanziari e
altre attività finanziarie non
correnti
Titoli diversi dalle
partecipazioni (attività correnti)
Gruppo Generali
2
Titoli obbligazionari.
Gruppo Intesa SanPaolo
7
Titoli obbligazionari.
Gruppo Mediobanca
5
Titoli obbligazionari.
Totale Titoli diversi dalle
partecipazioni (attività correnti)
14
Crediti finanziari e altre attività
finanziarie correnti
Gruppo Intesa SanPaolo
10
8
Derivati di copertura.
Gruppo Mediobanca
13
14
Derivati di copertura.
Totale crediti finanziari e altre
attività finanziarie
23
22
113
48
Conti correnti e depositi bancari con il Gruppo Intesa
SanPaolo.
176
192
Revolving Credit Facility, derivati di copertura, loans e
passività per locazioni finanziarie.
62
62
Revolving Credit Facility e derivati di copertura.
238
254
Cassa e altre disponibilità
liquide equivalenti
Passività finanziarie non
correnti
Gruppo Intesa SanPaolo
Gruppo Mediobanca
Totale passività finanziarie non
correnti
Passività finanziarie correnti
Gruppo Intesa SanPaolo
127
344
Rapporti di conto corrente, derivati di copertura,
passività per locazioni finanziarie e debiti verso altri
finanziatori.
1
69
Derivati di copertura.
128
413
Gruppo Mediobanca
Totale passività finanziarie
correnti
Altre partite patrimoniali
Crediti commerciali, vari e altre
attività correnti
Gruppo ATM
1
Gruppo China Unicom
1
Fornitura di servizi personalizzati e di rete dati aziendali.
1
Fornitura di servizi di telecomunicazioni internazionali e
servizi di roaming.
Gruppo Generali
26
26
Fornitura di servizi di fonia, trasmissione dati, reti dati
periferiche, collegamenti, storage, servizi applicativi e
fornitura di prodotti e servizi di telecomunicazioni per le
consociate estere.
Gruppo Intesa SanPaolo
89
51
Fornitura di servizi di fonia, rete dati e internazionale,
servizi ICT, gestione rete Lan e piattaforma applicativa.
2
Fornitura di servizi di fonia, rete dati MPLS e
commercializzazione apparati dati e VoIP.
Gruppo Mediobanca
Gruppo Telefónica
86
Altre minori
Totale crediti commerciali, vari
e altre attività correnti
1
204
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 44 – Operazioni con parti correlate
Servizi di interconnessione, roaming, BroadBand access
fees, fornitura di capacità trasmissiva “IRU” e di
83
software.
163
290
Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere
cedute di natura non finanziaria
8
Servizi di interconnessione e roaming della società
discontinuata HanseNet Gmbh verso il gruppo
Telefónica.
3
Risconti relativi alla fornitura di capacità trasmissiva
“IRU” verso il gruppo Telefónica.
1
Acquisti di "Diritti FISM".
1
1
Servizi di telecomunicazioni internazionali e servizi di
roaming.
159
213
Servizi di Mobile Banking, commissioni per i servizi di
domiciliazione delle bollette e incassi a mezzo carte di
credito.
1
2
Attività di recupero crediti e commissioni di factoring.
89
Servizi di roaming, interconnessione, site sharing,
accordi di co-billing, BroadBand linesharing e
unbundling.
Debiti vari e altre passività non
correnti
4
Debiti commerciali, vari e altre
passività correnti
Gruppo A1 Investments
Gruppo China Unicom
Gruppo Intesa SanPaolo
Gruppo Mediobanca
Gruppo Telefónica
73
Altre minori
Totale debiti commerciali, vari
e altre passività correnti
1
236
Passività direttamente
correlate ad Attività
cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute di
natura non finanziaria
VOCI DI RENDICONTO
FINANZIARIO CONSOLIDATO
305
Servizi di interconnessione e roaming e altre attività di
TLC della società destinata ad essere ceduta Elettra TLC
S.p.A. (al 30.6.2010) e della società discontinuata
HanseNet Gmbh (al 31.12.2009) verso il gruppo
33
Telefónica.
2010
2009
Tipologia contratti
19
Capitalizzazioni di costi connessi Ad unbundling in
Germania.
(milioni di euro)
Acquisti di attività immateriali
e materiali per competenza
Gruppo Telefónica
Gruppo A1 Investments
1
Totale acquisti di attività
immateriali e materiali per
competenza
Capitalizzazioni di costi connessi a "Diritti FISM".
1
19
150
164
Dividendi corrisposti
13
12
Dividendi corrisposti
163
176
Dividendi pagati
Telco
Altre minori
Totale dividendi pagati
Cessione di HanseNet Telekommunikation GmbH al gruppo Telefónica
In data 16 febbraio 2010, dopo aver ottenuto le necessarie autorizzazioni dalle autorità competenti, si è
perfezionata la cessione al gruppo Telefónica di HanseNet Telekommunikation GmbH (operatore
focalizzato sul mercato retail dei servizi broadband in Germania) partecipata al 100% da Telecom Italia
S.p.A. tramite la holding Telecom Italia Deutschland Holding GmbH. Il corrispettivo per la cessione della
società si è basato su un enterprise value di 900 milioni di euro.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 44 – Operazioni con parti correlate
291
Rapporti verso fondi pensione
I valori più significativi sono così sintetizzabili:
VOCI DI CONTO ECONOMICO
SEPARATO CONSOLIDATO
2010
2009
Fontedir
13
14
Telemaco
74
74
Tipologia contratti
(milioni di euro)
Costi del personale
Contribuzione ai fondi pensione.
Altri fondi pensione Italiani ed esteri
6
4
93
92
31.12.2010
31.12.2009
Totale costi del personale
VOCI DELLA SITUAZIONE
PATRIMONIALE-FINANZIARIA
CONSOLIDATA
Tipologia contratti
(milioni di euro)
Debiti commerciali, vari e altre
passività correnti
Fontedir
Telemaco
Altri fondi pensione Italiani ed esteri
Totale debiti commerciali, vari e altre
passività correnti
Debiti relativi alla contribuzione ai fondi pensione
ancora da versare.
5
5
25
25
2
1
32
31
Compensi a dirigenti con responsabilità strategiche dell’impresa
Nell’esercizio 2010, i compensi contabilizzati per competenza da Telecom Italia S.p.A. o da società
controllate del Gruppo per i dirigenti con responsabilità strategiche sono stati pari a 15 milioni di euro
(15,4 milioni nell’esercizio 2009) suddivisi come segue:
2010
2009
Compensi a breve termine
(1)11,7
(4)14,2
Compensi a lungo termine
(2)1,7
Indennità per la cessazione anticipata del rapporto di lavoro
(3)0,4
(milioni di euro)
Pagamenti in azioni(*)
(1)
(2)
(3)
(4)
(5)
(*)
1,2
(5)1,2
15,0
15,4
di cui 0,3 milioni di euro contabilizzati dalla controllata Telecom Argentina S.A.
di cui 0,2 milioni di euro contabilizzati dalla controllata Telecom Argentina S.A.
di cui 0,4 milioni di euro contabilizzati dalla controllata Telecom Argentina S.A.
di cui 0,6 milioni di euro contabilizzati dalla controllata Telecom Italia Media S.p.A.
di cui 0,04 milioni di euro contabilizzati dalla controllata Telecom Italia Media S.p.A.
Si riferiscono al fair value, maturato al 31 dicembre, dei diritti sui piani di incentivazione di Telecom Italia S.p.A. basati su azioni (PSG e TOP 2008).
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 44 – Operazioni con parti correlate
292
Nell’esercizio 2010, i contributi versati ai piani a contribuzione definita (Assida e Fontedir) da Telecom
Italia S.p.A. o da società controllate del Gruppo a favore dei dirigenti con responsabilità strategiche sono
stati pari a 0,35 milioni di euro (0,34 milioni di euro nel 2009).
I“dirigenti con responsabilità strategiche dell’impresa”, ossia coloro che hanno il potere e la
responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle
attività del Gruppo di Telecom Italia, compresi gli amministratori, sono così individuati:
Amministratori:
Gabriele Galateri di Genola
Presidente Telecom Italia S.p.A.
Franco Bernabè
Amministratore Delegato Telecom Italia S.p.A.
Dirigenti:
Franco Bertone(1)
Dirección General Ejecutiva (CEO) Telecom Argentina
Oscar Cicchetti
Responsabile Technology & Operations
Stefano Ciurli
Responsabile Purchasing
Antonino Cusimano
Responsabile Corporate Legal Affairs
Luca Luciani
Director Presidente di Tim Brasil
Andrea Mangoni
Responsabile Administration, Finance and Control
Responsabile International Business
Antonio Migliardi
Responsabile Human Resources and Organization
Marco Patuano
Responsabile Domestic Market Operations
(1) dal 13 ottobre 2010.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 44 – Operazioni con parti correlate
293
Nota 45 – Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale
I piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale, in essere al 31 dicembre 2010 e 2009, sono relativi rispettivamente, a:
• opzioni (ivi incluse quelle a suo tempo assegnate da Telecom Italia S.p.A. prima della fusione per incorporazione della stessa in
Olivetti S.p.A. – rinominata Telecom Italia S.p.A. – e da TIM S.p.A. poi incorporata in Telecom Italia S.p.A.) che danno, o hanno
dato, diritto alla sottoscrizione di azioni ordinarie Telecom Italia;
• diritti di assegnazione gratuita di azioni ordinarie Telecom Italia in funzione del periodo di partecipazione effettivo al piano da
parte di ciascun destinatario e, in alcuni casi, del grado di raggiungimento di predeterminati obiettivi di performance.
Tali piani sono utilizzati da Telecom Italia a fini di retention e di incentivazione a lungo termine dei manager e del personale del
Gruppo.
I piani retributivi di Telecom Italia vengono qui di seguito descritti.
Piani di stock option di Telecom Italia S.p.A.
Nella descrizione dei piani di stock option, al fine di rendere omogenea la rappresentazione delle opzioni con quella delle azioni
sottoscrivibili, nonché per facilitare la loro valorizzazione sulla base dei relativi prezzi di sottoscrizione, si è fatto ricorso al concetto
delle “opzioni equivalenti” e cioè ad una quantità di opzioni pari al numero di azioni ordinarie sottoscrivibili dell’attuale Telecom Italia
S.p.A. In questo modo, i prezzi medi ponderati e i prezzi di esercizio sono tra loro coerenti e direttamente confrontabili.
Le caratteristiche principali dei piani di stock option in essere al 31 dicembre 2009 e 2010 sono riepilogate nella tabella che segue.
Piano di Stock Option
(Data della delibera
assembleare)
Data di
assegnazione da
parte del CdA
(Destinatari dei
Piani)
Lotto
Piano Top 2008
(14/4/2008)
15/4/2008
(Amministratori
Esecutivi)
unico
Piano 2002 Top
(12/6/200126/5/2003)
13/2/2002
(N. 16 Top
Manager)
Piano 2002
26/3/2002
assegnazione di marzo (Dirigenti del
(15/12/1998 Gruppo)
10/8/2000
- 3/5/2001 26/5/2003)
Piano 2002
1/8/2002
assegnazione di agosto (Dirigenti del
(15/12/1998 Gruppo)
10/8/2000
- 3/5/2001 26/5/2003)
Piano 2003-2005
(10/10/20007/4/2005)
6/5/2002
(Dirigenti e
Dipendenti del
Gruppo)
Rapporto di
Assegnazione(1)
Prezzo di
esercizio
delle
Opzioni(2)
(euro)
Prezzo di esercizio
delle Opzioni
Equivalenti(3)
(euro)
N. Opzioni
N. Opzioni
Equivalenti
dal
al
31.12.2009
31.12.2010
1
1,95
1,95
11.400.000
11.400.000
15/4/11
15/4/14
11.400.000
8.550.000
2°
3,300871
9,203
2,788052
3.540.000
11.685.083
18/2/04
18/2/09
------
------
3°
3,300871
9,203
2,788052
4.720.000
15.580.111
18/2/05
18/2/10
5.941.567
------
2°
3,300871
9,665
2,928015
8.987.400
29.666.248
3/3/04
3/3/09
------
------
3°
3,300871
9,665
2,928015
11.983.200
39.554.997
3/3/05
3/3/10
16.929.390
------
Assegnazione Originaria
Periodo di Esercizio
Opzioni Equivalenti in essere al:
2°
3,300871
7,952
2,409061
252.000
831.819
3/3/04
3/3/09
------
------
3°
3,300871
7,952
2,409061
336.000
1.109.093
3/3/05
3/3/10
224.457
------
2°
1,730000
5,070
2,930636
16.685.666
28.866.202
24/5/04
31/5/09
------
------
3°
1,730000
5,070
2,930636
16.685.667
28.866.204
22/12/04
31/5/10
1.212.557
------
35.707.971
8.550.000
Totale
(1) Numero delle azioni ordinarie Telecom Italia assegnate a seguito dell'esercizio di un'opzione.
(2) Prezzo di esercizio originariamente determinato per l'esercizio di un'opzione.
(3) Prezzo di sottoscrizione di una azione ordinaria Telecom Italia S.p.A. riveniente dall'esercizio di un’opzione equivalente.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 45 – Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale
294
•
•
•
•
“Piano di Stock Option 2002 Top”: le opzioni non erano soggette al raggiungimento di parametri
di performance.
“Piano di Stock Option 2002”: le opzioni non erano soggette al raggiungimento di parametri di
performance. Il Piano era prioritariamente destinato al management del Gruppo già titolare del
Piano di Stock Option 2000.
“Piani di Stock Option 2003-2005”: le opzioni non erano soggette al raggiungimento di
parametri di performance. Piano prioritariamente destinato al management del Gruppo già
titolare dei Piani di Stock Option 2001-2003 e dei Piani integrativi di Stock Option 2001-2003
deliberati da TIM.
“Piano di Stock Option Top 2008”: opzioni assegnate al Presidente e all’Amministratore
Delegato, esercitabili al termine del periodo di maturazione (vesting period), della durata di tre
anni a partire dalla data di assegnazione, subordinatamente alla conservazione del rapporto di
amministrazione del destinatario con la Società sino all’Assemblea chiamata all’approvazione
del bilancio relativo all’esercizio 2010 e fatte salve predeterminate ipotesi di anticipazione
dell’esercitabilità (vesting anticipato) di parte delle opzioni attribuite.
L’esercitabilità del 75% delle opzioni assegnate non è subordinata a parametri di performance
mentre il restante 25% delle opzioni assegnate era condizionato all’andamento relativo del Total
Shareholder Return (TSR) di Telecom Italia rispetto al Total Shareholder Return delle 10
principali società (in termini di peso nell’indice) dell’indice DJ STOXX TLC.
Alla fine dell’esercizio 2010, le opzioni soggette a condizioni di performance sono decadute in
quanto il TSR di Telecom Italia non ha raggiunto la mediana del panel di riferimento; pertanto il
numero delle opzioni in essere al 31 dicembre 2010, e che diventeranno esercitabili al termine
del vesting period, è pari al 75% delle opzioni assegnate.
L’esercitabilità delle opzioni ha durata triennale a partire dalla scadenza del vesting period
(ovvero dal momento del vesting anticipato). Le opzioni non esercitate entro il termine di
esercitabilità si estingueranno. Resta fermo che, in costanza di rapporto con la Società, per un
anno dalla scadenza del vesting period i destinatari hanno la libera disponibilità fino ad un
massimo del 50% delle azioni acquisibili mediante esercizio delle opzioni esercitabili.
Il fair value delle opzioni del Piano Top 2008, complessivamente determinato alla data di
assegnazione (15 aprile 2008) in 2.593 migliaia di euro, viene iscritto nel patrimonio netto lungo
il periodo di maturazione delle opzioni in contropartita ai “costi del personale”; la quota a carico
del conto economico dell’esercizio 2010 è stata di 864 migliaia di euro.
Il fair value delle opzioni è stato calcolato mediante il metodo Montecarlo utilizzando i seguenti
parametri di calcolo:
- prezzo di esercizio: 1,95 euro per azione;
- prezzo corrente: in funzione degli obiettivi di performance richiesti dal Piano, sono stati
considerati i prezzi di mercato alla data di assegnazione di Telecom Italia (1,40 euro per
azione - p.a.) e di altri titoli di primarie società del settore delle telecomunicazioni (Vodafone:
1,88 euro p.a.; Telefónica: 18,6 euro p.a.; France Telecom: 2,2 euro p.a.; Deutsche Telekom:
11,19 euro p.a.; British Telecom: 2,68 euro p.a.; KPN: 11,38 euro p.a.; Telia Sonera: 4,76
euro p.a.; Telenor: 12,39 euro p.a. e OTE: 18,26 euro p.a.);
- volatilità: in funzione degli obiettivi di performance richiesti dal Piano, sono stati considerati i
valori di volatilità di Telecom Italia (33,02%) e dei titoli delle società del settore delle
telecomunicazioni sopra citate; alla data di valutazione è stata assunta la volatilità implicita
dei titoli rilevanti osservata su opzioni negoziate per scadenze di 1 anno e ove non disponibili
si è proceduto a rilevare la volatilità delle opzioni che più si avvicinavano a tale scadenza;
infine in mancanza di opzioni per tale periodo, sono stati assunti i valori di volatilità storica di
1 anno;
- durata dell’opzione: 3 anni per il periodo di maturazione (vesting period - dal 15 aprile 2008
al 15 aprile 2011) e 3 anni di esercizio (dal 15 aprile 2011 al 15 aprile 2014);
- dividendi attesi: sono stati assunti dividendi costanti lungo la vita dell’opzione in base
all’ultimo dividendo pagato (0,08 euro per azione ordinaria Telecom Italia);
- tasso di interesse privo di rischio: è stato considerato il tasso dei titoli governativi della
Repubblica Federale di Germania (benchmark di mercato per le operazioni in euro) con
scadenza coerente con il periodo di vita dell’opzione (3,7485% a 6 anni).
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 45 – Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale
295
Nel corso degli esercizi 2009 e 2010 non è stata esercitata alcuna opzione.
Il prezzo di mercato delle azioni ordinarie Telecom Italia al 31 dicembre 2009 e 2010 era
rispettivamente pari a 1,0920 euro e a 0,9711 euro, inferiore, pertanto, al prezzo di esercizio delle
opzioni equivalenti in essere ed esercitabili alle date.
Nel corso dell’esercizio 2010 i Piani di Stock Option 2002 Top, 2002 e 2003-2005 si sono estinti, a
seguito della scadenza dei termini previsti per l’esercitabilità delle relative opzioni.
Viene di seguito riportata l’evoluzione in forma aggregata di tutti i piani di stock option di Telecom Italia
per gli esercizi 2009 e 2010.
Numero di opzioni
equivalenti
Prezzo medio ponderato
per opzione equivalente
Opzioni in circolazione al 31 dicembre 2008
59.073.999
2,70
Di cui: Opzioni esercitabili al 31 dicembre 2008
47.673.999
2,88
Assegnate nell’esercizio
-
-
Esercitate nell’esercizio
-
-
Decadute (1) nell’esercizio
-
-
Estinte (2) nell’esercizio
(4.612.956)
2,86
Scadute (3) nell’esercizio
(euro)
(18.753.072)
2,89
Opzioni in circolazione al 31 dicembre 2009
35.707.971
2,59
Di cui: Opzioni esercitabili al 31 dicembre 2009
24.307.971
2,89
Assegnate nell’esercizio
-
--
Esercitate nell’esercizio
-
-
Decadute (1) nell’esercizio
(2.850.000)
1,95
Estinte (2) nell’esercizio
(1.152.662)
2,93
(23.155.309)
2,89
8.550.000
1,95
-
-
Scadute (3)
nell’esercizio
Opzioni in circolazione al 31 dicembre 2010
Di cui: Opzioni esercitabili al 31 dicembre 2010
(1) Trattasi delle opzioni equivalenti decadute in quanto non divenute esercitabili per mancato raggiungimento del parametro di performance.
(2) Trattasi delle opzioni equivalenti estinte in quanto non più esercitabili a seguito della cessazione del rapporto di lavoro e/o per altre ragioni (ad es.
rinuncia da parte dell’interessato).
(3) Trattasi delle opzioni equivalenti scadute in quanto non esercitate nei termini previsti.
Le seguenti tabelle espongono, con riferimento ai piani di stock option di Telecom Italia in essere al 31
dicembre 2010 e 2009, raggruppati per intervallo di prezzo di esercizio, la vita media ponderata residua
e il prezzo medio ponderato di assegnazione delle opzioni equivalenti:
Range di prezzo
Opzioni equivalenti in circolazione
al 31 dicembre 2010
Opzioni
equivalenti
Vita media
ponderata residua
(anni)
Opzioni equivalenti esercitabili
al 31 dicembre 2010
Prezzo medio
ponderato di
assegnazione
(euro)
8.550.000
3,29
1,95
8.550.000
Range di prezzo
Vita media
ponderata residua
(anni)
(euro)
2,78 - 2,94
(euro)
-
-
-
Opzioni equivalenti in circolazione
al 31 dicembre 2009
Opzioni
equivalenti
2,41
Prezzo medio
ponderato di
assegnazione
(euro)
1,95
1,95
Opzioni equivalenti
Opzioni equivalenti esercitabili
al 31 dicembre 2009
Prezzo medio
ponderato di
assegnazione
Opzioni equivalenti
1,95
-
(euro)
11.400.000
4,29
Prezzo medio
ponderato di
assegnazione
(euro)
-
224.457
0,17
2,41
224.457
2,41
24.083.514
0,18
2,89
24.083.514
2,89
35.707.971
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 45 – Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale
24.307.971
296
Piano di “Performance Share Granting” di Telecom Italia S.p.A.
Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, nella riunione dell’8 agosto 2008, ha deliberato
l’attuazione del piano di assegnazione gratuita di azioni ordinarie di Telecom Italia “Performance Share
Granting”, approvato dall’Assemblea del 16 aprile 2007. Il piano consiste nell’attribuzione ai destinatari
(Top Management di Telecom Italia o di società controllate) del diritto all’assegnazione gratuita di azioni
in un numero massimo predeterminato e variabile in funzione del periodo di partecipazione effettivo al
piano da parte del singolo destinatario e del grado di raggiungimento di predeterminati obiettivi di
performance azionaria sotto riportati (cfr. l’apposito documento informativo pubblicato in data 9 agosto
2008 e i comunicati pubblicati in data 16 settembre 2008, 1° ottobre 2009, 1° gennaio 2010 e 1°
luglio 2010).
Sono beneficiari del Piano, tra gli altri, Amministratori Esecutivi di società controllate da Telecom Italia
S.p.A.
Con riferimento alla situazione alla data del 31 dicembre 2010, il numero di azioni, con potenziale
assegnazione effettiva oggetto dei diritti attribuiti, risultano pari a 10.225.800 (di cui 9.166.200 nei
confronti di dipendenti di Telecom Italia e 1.059.600 nei confronti di amministratori con deleghe di
società controllate).
Per ciascun Destinatario il numero massimo delle azioni ordinarie oggetto del Diritto (full grant) è stato
determinato, in funzione del ruolo organizzativo ricoperto, come rapporto tra un multiplo della
retribuzione fissa annua e il prezzo ufficiale dell’azione ordinaria al 5 marzo 2008.
Il Piano ha durata triennale, dal 1° luglio 2008 al 30 giugno 2011.
Per quanto riguarda gli obiettivi di Performance, il Piano premia il ritorno reddituale e patrimoniale
dell’investimento effettuato dagli azionisti, misurato attraverso il Total Shareholder Return di Telecom
Italia (TSR TI) nel Periodo di Incentivazione. In particolare il numero delle azioni maturate è calcolato
come percentuale del full grant in base al grado di raggiungimento:
• di un obiettivo di TSR TI “assoluto”, al quale è condizionato il 20% del full grant;
• di un obiettivo di TSR TI “relativo”, al quale è condizionato l’80% del full grant.
Nel calcolo del TSR TI convenzionalmente si assume quale valore iniziale il prezzo ufficiale dell’Azione
del 5 marzo 2008 (giorno precedente al Consiglio di Amministrazione che ha approvato le linee guida
strategiche 2008-2010). Il valore obiettivo del TSR TI assoluto è stato fissato nella misura del 40%
rispetto all’intero triennio di Piano 1° luglio 2008 - 30 giugno 2011.
Il TSR TI relativo è un indicatore di performance rispetto al mercato, rappresentato dallo scostamento
del TSR TI rispetto al TSR dell’indice Dow Jones Stoxx settore TLC (DJTLC - Bloomberg ticker SXKP).
Rispetto al triennio di Piano, le azioni ordinarie diventano erogabili a partire dal raggiungimento del TSR
dell’indice (a cui corrisponde la maturazione di azioni pari al 10% del full grant). Per valori superiori di
scostamento, il numero delle azioni maturate cresce, fino a raggiungere l’80% del full grant, in
corrispondenza di uno scostamento pari o superiore al +50%.
Il fair value dei diritti del Piano di “Performance Share Granting”, originariamente determinato in
complessivi 2.593 migliaia di euro, al 31 dicembre 2009 era pari a 2.551 migliaia di euro. Nel corso del
2010 sono state assegnate nuove opzioni nel Piano di “Performance Share Granting” ed altre sono
decadute; pertanto, il fair value dei diritti al 31 dicembre 2010 - pari a 2.356 migliaia di euro (di cui
2.147 migliaia di euro relativi a dipendenti di Telecom Italia) e determinato a seguito dell’incremento di
288 migliaia di euro per effetto delle opzioni assegnate il 1° gennaio 2010 e il 1° luglio 2010 e a
seguito del decremento di 483 migliaia di euro per effetto delle opzioni decadute nel corso dell’anno viene iscritto nel patrimonio netto lungo il periodo di maturazione dei diritti in contropartita ai “costi del
personale” per 2.356 migliaia di euro (la quota a carico del conto economico dell’esercizio 2010 è pari a
850 migliaia di euro).
Per i diritti del Piano “Performance Share Granting” assegnati l’8 settembre 2008 e il 16 settembre
2008, il fair value unitario è stato determinato a ciascuna data di assegnazione applicando il metodo
Montecarlo ed utilizzando i seguenti parametri di calcolo:
• prezzo di esercizio: pari a zero;
• prezzo corrente: coerentemente con il regolamento, per Telecom Italia è rappresentato dal
prezzo ufficiale del 5 marzo 2008 pari a 1,615 euro; per l’indice Dow Jones Stoxx settore TLC è
rappresentato dalla media dei valori di chiusura del mese di giugno 2008 pari a 281,65 euro;
• volatilità TI: sono stati assunti i valori di volatilità storica di 1 anno, rilevata sui precedenti 3 anni,
rispettivamente 34,94% per i diritti assegnati l’8 settembre 2008, 35,36% per i diritti assegnati il
16 settembre 2008;
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 45 – Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale
297
durata dell’opzione: 3 anni dal 30 giugno 2008 al 30 giugno 2011;
dividendi attesi: per ogni assegnazione sono stati assunti dividendi costanti lungo la vita dei
diritti assegnati in base all’ultimo dividendo pagato sulle azioni ordinarie Telecom Italia (0,08
euro per azione);
• tasso di interesse privo di rischio: è stato considerato il tasso dei titoli governativi della
Repubblica Federale di Germania (benchmark di mercato per le operazioni in euro) con
scadenza coerente con il periodo di vita dei diritti assegnati, rispettivamente 3,879% per i diritti
assegnati l’8 settembre 2008, 3,685% per i diritti assegnati il 16 settembre 2008.
Per i diritti del Piano “Performance Share Granting” assegnati il 1° ottobre 2009 e il 1° gennaio 2010, il
fair value unitario è stato determinato a ciascuna data di assegnazione applicando il metodo Montecarlo
ed utilizzando i seguenti parametri di calcolo:
• prezzo di esercizio: pari a zero;
• prezzo corrente: coerentemente con il regolamento, per Telecom Italia è rappresentato dalla
media dei prezzi ufficiali del mese di giugno 2009 pari a 0,96168 euro; per l’indice Dow Jones
Stoxx settore TLC è rappresentato dalla media dei valori di chiusura del mese di giugno 2009
pari a 214,01318 euro;
• volatilità TI: sono stati assunti i valori di volatilità storica di 1 anno, rispettivamente rilevata sui
precedenti 2 anni e pari a 50,029% per i diritti assegnati il 1° ottobre 2009, rilevata sui
precedenti 1,5 anni e pari a 37,781% per i diritti assegnati il 1° gennaio 2010;
• durata dell’opzione: 2 anni dal 30 giugno 2009 al 30 giugno 2011;
• dividendi attesi: per ogni assegnazione sono stati assunti dividendi costanti lungo la vita dei
diritti assegnati in base all’ultimo dividendo pagato sulle azioni ordinarie Telecom Italia (0,05
euro per azione);
• tasso di interesse privo di rischio: è stato considerato il tasso dei titoli governativi della
Repubblica Federale di Germania (benchmark di mercato per le operazioni in euro) con
scadenza coerente con il periodo di vita dei diritti assegnati, rispettivamente 1,222% per i diritti
assegnati il 1° ottobre 2009, 1,2742% per i diritti assegnati il 1° gennaio 2010.
Per i diritti del Piano “Performance Share Granting” assegnati il 1° luglio 2010, il fair value unitario è
stato determinato alla data di assegnazione applicando il metodo Montecarlo ed utilizzando i seguenti
parametri di calcolo:
• prezzo di esercizio: pari a zero;
• prezzo corrente: coerentemente con il regolamento, per Telecom Italia è rappresentato dalla
media dei prezzi ufficiali del mese di giugno 2010 pari a 0,94 euro; per l’indice Dow Jones Stoxx
settore TLC è rappresentato dalla media dei valori di chiusura del mese di giugno 2010 pari a
245,65 euro;
• volatilità TI: sono stati assunti i valori di volatilità storica di 1 anno rilevata sui precedenti 2 anni
e pari a 31,196%;
• durata dell’opzione: 1 anno (dal 30 giugno 2010 al 30 giugno 2011);
• dividendi attesi: per ogni assegnazione sono stati assunti dividendi costanti lungo la vita dei
diritti assegnati in base all’ultimo dividendo pagato sulle azioni ordinarie Telecom Italia (0,05
euro per azione);
• tasso di interesse privo di rischio: è stato considerato il tasso dei titoli governativi della
Repubblica Federale di Germania (benchmark di mercato per le operazioni in euro) con
scadenza coerente con il periodo di vita dei diritti assegnati e pari a 0,468%.
•
•
Piano LTI 2010 - 2015
Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, nella riunione del 25 febbraio 2010, ha deliberato di
sottoporre il Long Term Incentive Plan 2010/2015 (Piano LTI) all’Assemblea del 29 aprile 2010 che, in
quella data, lo ha approvato. Il piano consiste nell’attribuzione, a parte selezionata della dirigenza che
non risulti già destinataria di altri piani di incentivazione a lungo termine, di un bonus in denaro in
funzione delle performance triennali verificate su predeterminati parametri, con possibilità
d’investimento del 50% in azioni ordinarie di Telecom Italia (Emittente) a prezzo di mercato e –
conservando le azioni e mantenendo il rapporto di lavoro con società del Gruppo nei due anni successivi
- dell’assegnazione gratuita di egual numero di azioni ordinarie (cfr. l’apposito documento informativo
pubblicato il 13 aprile 2010 e il comunicato pubblicato il 29 luglio 2010, data in cui l’Amministratore
Delegato ha identificato i 121 destinatari del Piano). Dal 2010 ogni anno, se il Consiglio di
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 45 – Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale
298
Amministrazione lo riterrà opportuno, potrà essere lanciato un ulteriore piano LTI, definendo di volta in
volta le condizioni di accesso e di misurazione delle performance.
Nessun componente del Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia è destinatario del Piano;
possono, invece, esserne destinatari, dirigenti che ricoprano pro-tempore cariche all’interno delle
società controllate dall’Emittente. Per ciascun destinatario il bonus è stato determinato, in funzione del
ruolo organizzativo e del potenziale strategico, in termini di percentuale della retribuzione annua fissa
spettante.
Nel dettaglio, la misura massima complessiva del bonus riconosciuto ai destinatari è di 8.754.600 euro,
da corrispondere in cash nei primi mesi del 2013 in misura variabile in funzione del livello di
raggiungimento di predeterminate performance triennali 2010/2012. Contestualmente, i destinatari
avranno la facoltà di investire il 50% del bonus maturato in azioni ordinarie di Telecom Italia nell’ambito
di un aumento di capitale a pagamento a loro riservato, con determinazione del prezzo di sottoscrizione
in base al valore di mercato dell’azione al momento dell’offerta. Il controvalore massimo dell’aumento di
capitale riservato sarà dunque di 4.377.300 euro.
Ai destinatari che avranno conservato per due anni le azioni sottoscritte, come sopra descritto,
subordinatamente al mantenimento del rapporto di lavoro dipendente con società del Gruppo Telecom
Italia, nei primi mesi del 2015 saranno assegnati utili ex art. 2349 c.c. mediante emissione di azioni nel
rapporto di un’azione gratuita per ogni azione sottoscritta. L’assegnazione delle azioni gratuite non è
correlata a indicatori di performance. A titolo indicativo, con riferimento alla situazione al 31 dicembre
2010, le azioni con potenziale assegnazione effettiva oggetto dei diritti attribuiti sono 4.507.568 (al
momento tutte riservate ai 121 dipendenti di Telecom Italia individuati il 29 luglio 2010 e ancora in
servizio al 31 dicembre 2010).
Il Piano ha durata quinquennale, dall’inizio del 2010 ai primi mesi del 2015 – momento nel quale
potranno essere emesse le azioni gratuite correlate a quelle a pagamento emesse a inizio 2013. Per
quanto riguarda gli obiettivi di performance, nel periodo di incentivazione il Piano premia sia il ritorno
reddituale e patrimoniale dell’investimento effettuato dagli azionisti, misurato attraverso il Total
Shareholder Return di Telecom Italia (TSR TI), sia il risultato finanziario, misurato in termini di Free Cash
Flow (FCF).
In particolare:
• l’erogazione del 65% del bonus sarà correlata al TSR TI nel triennio 2010-2012 rispetto a un
paniere costituito dalle 15 maggiori aziende di telecomunicazioni europee, con pagamento del
premio in misura variabile da 0 al 150% dell’importo in funzione del posizionamento di Telecom
Italia nella graduatoria dei peers;
• l’erogazione del 35% sarà, invece, correlata a un indicatore assoluto di performance
rappresentato dal FCF cumulato nel periodo 2010-2012, con pagamento del premio in misura
variabile dallo 0% al 150% dell’importo in funzione del grado di raggiungimento del target, come
da Piano industriale relativo allo stesso triennio.
Il piano è stato rilevato contabilmente secondo l’IFRS 2 (Pagamenti basati su azioni); la modalità di
liquidazione del premio configura un diritto composto dai seguenti elementi:
• componente di debito: rappresentata dal diritto del destinatario del Piano a richiedere il
pagamento del premio in contanti;
• componente di equity: rappresentata dal diritto a ricevere il 50% del premio in azioni e la bonus
share alla scadenza dei successivi due anni.
Per la valutazione del piano si è proceduto come segue. Per che quanto riguarda il debito:
• 65% legato al raggiungimento degli obiettivi di TSR: calcolato come media dei livelli di premio
attesi ponderata per le probabilità di avveramento dei relativi scenari di TSR (probability
weighted average method); tali probabilità sono determinate utilizzando il metodo Montecarlo;
• 35% legato al raggiungimento degli obiettivi di FCF: calcolato come livello di premio secondo la
best estimate di FCF atteso facendo riferimento ai dati del Piano Triennale di Telecom Italia.
Per quanto riguarda la componente di equity, il valore teorico del diritto alla bonus share è stato
calcolato come fair value di una opzione call a 24 mesi sull’azione ordinaria Telecom Italia, con partenza
a 3 anni. Il modello di valutazione dell’opzione tiene conto dei seguenti parametri di input:
• prezzo spot: il prezzo teorico dell’azione ordinaria Telecom Italia a tre anni dalla data di
assegnazione del piano (il prezzo forward si basa sul prezzo corrente e su ipotesi di dividendo e
di tassi di attualizzazione nel periodo);
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 45 – Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale
299
prezzo di esercizio: pari a zero;
volatilità: dato storico relativo all’azione ordinaria Telecom Italia nell’anno precedente la
measurement date;
• tasso di interesse privo di rischio: a 5 anni;
• dividendo atteso per azione: pari a euro 0,55 nel primo anno ed euro 0,60 nel secondo anno, in
base alla stima dell’agenzia Bloomberg;
• tipo opzione: europea.
Il valore complessivo della componente equity considera anche che:
• per l’eventuale acquisto delle azioni al termine del vesting period, il sottoscrittore utilizzerà il
50% del valore del premio, cioé il 50% del valore della componente di debito valutata come
sopra descritto; e
• il prezzo di acquisto delle azioni sarà assunto pari al prezzo spot utilizzato per il calcolo del valore
teorico dell’opzione.
Al lancio del Piano LTI 2010/2015, la sua valutazione complessiva è stata di 3.422 migliaia di euro, di
cui 2.376 migliaia di euro relative alla componente di debito e 1.046 migliaia di euro a quella di equity.
Tale valutazione è stata confermata al 31 dicembre 2010. Il relativo onere iscritto tra i “costi del
personale” del 2010 è stato di 991 migliaia di euro, di cui 792 migliaia di euro relative alla componente
di debito e 199 migliaia di euro a quella di equity (quest’ultima componente è stata contabilizzata in
contropartita al patrimonio netto).
•
•
Piano di Azionariato Diffuso 2010-2014
Il Piano di Azionariato Diffuso 2010-2014 (PAD), approvato dall’Assemblea del 29 aprile 2010, consiste
nell’offerta di sottoscrizione a pagamento di azioni ordinarie di Telecom Italia a sconto rispetto al prezzo
di mercato, riservata ai dipendenti di Telecom Italia o di società da questa controllate con sede in Italia,
con possibilità di rateizzazione del pagamento in busta paga e con ulteriore assegnazione gratuita di
azioni ordinarie, subordinatamente alla conservazione delle azioni sottoscritte e al mantenimento del
rapporto di lavoro dipendente con società del Gruppo Telecom Italia (cfr. l’apposito documento
informativo pubblicato il 13 aprile 2010). La stessa Assemblea ha conferito al riguardo specifica delega
al Consiglio di Amministrazione, che ha determinato in 31.000.000 il numero massimo di azioni
emettibili nel 2010 in esecuzione della prima fase del Piano, in 300 azioni il lotto minimo sottoscrivibile
e in euro 3.000 l’importo massimo di investimento individuale - tenendo conto del limite di esenzione,
fiscale e contributiva, stabilita dall’art. 51 del Testo Unico delle Imposte sui redditi - posto in relazione
col presumibile andamento in borsa dell’azione nel breve termine.
Nessun componente del Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia è destinatario del Piano. Il Piano
si rivolge, invece, indistintamente a tutti i dipendenti delle società italiane del Gruppo; possono, quindi,
esserne destinatari, dirigenti che ricoprano pro-tempore cariche all’interno delle società controllate
dall’Emittente.
L’offerta delle azioni si è svolta dal 28 giugno 2010 al 9 luglio 2010, raccogliendo l’adesione di 9.474
dipendenti (16% degli aventi diritto). Le azioni sono state offerte in sottoscrizione al prezzo unitario di
0,84 euro, corrispondente alla media aritmetica dei prezzi ufficiali rilevati dal 25 maggio 2010 al 25
giugno 2010, scontata del 10%. Il 13 luglio 2010 è stato comunicato ai dipendenti l’esito della richiesta
di sottoscrizione; ai fini contabili tale data rappresenta la data di assegnazione e di valutazione dei diritti
del PAD. Il 29 luglio 2010 sono state complessivamente emesse 27.056.139 azioni ordinarie Telecom
Italia (87% del numero massimo deliberato dal CdA), di cui 24.427.422 riservate a 8.530 dipendenti di
Telecom Italia S.p.A. e 2.628.717 riservate a 944 dipendenti delle controllate italiane; di conseguenza,
la quantità di azioni emettibili con il relativo aumento di capitale gratuito, destinato ai sottoscrittori che
per un anno avranno conservato le azioni e mantenuto il rapporto di lavoro dipendente con società del
Gruppo Telecom Italia, a tale data risultava pari a massime 9.018.713 azioni ordinarie da assegnare
gratuitamente in ragione di una ogni tre azioni sottoscritte.
Il Piano è rilevato contabilmente secondo l’IFRS 2 (Pagamenti basati su azioni). Nello specifico: il fair
value unitario dello sconto applicato per la sottoscrizione delle azioni è stato calcolato come differenza
tra il prezzo di mercato e quello di sottoscrizione, definiti come segue:
• prezzo di sottoscrizione: euro 0,84;
• prezzo di mercato: prezzo ufficiale dell’azione ordinaria Telecom Italia rilevato sul mercato
telematico di Borsa Italiana S.p.A. il 13 luglio 2010.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 45 – Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale
300
Il fair value dello sconto unitario, moltiplicato per il numero di azioni sottoscritte, ha determinato lo
sconto complessivo, contabilizzato interamente nel 2010 tra i “costi del personale” con contropartita nel
patrimonio netto, pari a 3.431 migliaia di euro.
Il fair value teorico del diritto alla bonus share è invece stato calcolato con riferimento a un’opzione call
a 12 mesi sull’azione ordinaria Telecom Italia, ed utilizzando i seguenti parametri di input:
• prezzo spot: il prezzo ufficiale delle azioni ordinarie Telecom Italia rilevato il 13 luglio 2010 sul
mercato telematico di Borsa Italiana S.p.A.;
• prezzo di esercizio: pari a zero;
• volatilità: dato storico relativo all’azione ordinaria Telecom Italia nei 12 mesi precedenti il 13
luglio 2010;
• tasso di interesse privo di rischio: a 1 anno;
• dividendo atteso per azione: pari ad euro 0,55 in base alla stima dell’agenzia Bloomberg;
• tipo opzione: europea.
Il fair value del diritto, moltiplicato per il numero massimo di azioni gratuite, ha determinato il fair value
complessivo dei diritti alle bonus share al momento dell’assegnazione (8.190 migliaia di euro, di cui
7.394 migliaia di euro relative a Telecom Italia S.p.A. e 796 migliaia di euro relative alle controllate
italiane). A seguito delle cessazioni dei rapporti di lavoro dipendente, delle cessioni di azioni e dei
trasferimenti infragruppo dei dipendenti, intervenuti a tutto il 31 dicembre 2010, il fair value
complessivo dei diritti alle bonus share a tale data è pari a 8.098 migliaia di euro, di cui 7.311 migliaia
di euro relative a Telecom Italia S.p.A. e 787 migliaia di euro relative alle controllate italiane. Il costo di
competenza del 2010, contabilizzato tra i “costi del personale” con contropartita nel patrimonio netto, è
stato di 3.760 migliaia di euro.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 45 – Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale
301
Nota 46 – Eventi ed operazioni significativi non
ricorrenti
Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, vengono di seguito esposte
le informazioni circa l’impatto sui risultati economici, finanziari e patrimoniali del Gruppo Telecom Italia
degli eventi e operazioni non ricorrenti.
Gli impatti sul 2010 degli eventi ed operazioni non ricorrenti sono i seguenti:
Patrimonio
Netto
(milioni di euro)
Valore di bilancio
(a)
Utile Indebitamento
dell’esercizio
finanziario
netto
Contabile
Flussi
finanziari
(*)
32.610
3.572
32.087
Altri proventi
2
2
-
-
Oneri diversi
(13)
(13)
12
(12)
Oneri per mobilità ex lege 223/91
(352)
(187)
(187)
94
(94)
Plusvalenze connesse alla cessione di Elettra
19
19
(35)
35
Plusvalenze connesse alla cessione di BBNed
1
1
(47)
39
(4)
(4)
-
-
(46)
(46)
-
-
30
30
-
-
-
266
-
-
29
29
(71)
71
1
1
(1)
1
-
-
418
(418)
Accantonamento a fondo rischi e oneri su partecipate
Svalutazione avviamento
Ripristino di valore EtecSA (Cuba)
Valutazione al fair value della partecipazione in
Sofora
Altri proventi connessi a partecipazioni - Entel
(Bolivia)
Plusvalenze nette su cessione di Altre Partecipazioni
Pagamento oneri connessi alla vicenda TI Sparkle
Totale effetti (escluso Discontinued Operations)
(b)
(168)
98
370
(378)
Impatto Discontinued Operations
(c)
(7)
(7)
(800)
141
(a-b-c)
32.785
3.481
32.517
(115)
Valore figurativo di bilancio
(*) I flussi finanziari si riferiscono all'aumento (diminuzione) nell’esercizio della Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 46 – Eventi ed operazioni significativi non ricorrenti
302
L’impatto sulle singole voci di conto economico separato consolidato delle partite di natura non
ricorrente, è così dettagliato:
(milioni di euro)
2010
2009
2
-
Altri proventi:
Altri
Acquisti di materie e servizi – Altri costi operativi:
Prestazioni professionali per operazioni societarie
-
(4)
(15)
(8)
Oneri per mobilità ex lege 223/91
(258)
-
Impatto su Risultato operativo ante Ammortamenti, Plusvalenze/(minusvalenze)
e Ripristini di valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA)
(271)
(12)
19
-
Oneri diversi
Costi del personale:
Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non correnti:
Plusvalenze connesse alla cessione di Elettra
Plusvalenza cessione BBNed
1
-
Minusvalenza cessione Telecom Media News
-
(11)
Minusvalenze attività immateriali
-
(39)
(46)
(6)
Ripristini di valore e svalutazioni di attività non correnti:
Svalutazione avviamenti
Accantonameti fondi rischi e oneri su partecipate
Impatto su Risultato operativo (EBIT)
(4)
–
(301)
(68)
Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e a controllo congiunto
valutate con il metodo del patrimonio netto – Altri proventi/(oneri) da partecipazioni:
Ripristino di valore EtecSA (Cuba)
Valutazione netta al fair value della partecipazione Sofora
Plusvalenze su cessione di Altre Partecipazioni
Altri proventi connessi a partecipazioni – Entel (Bolivia)
30
–
266
–
1
4
29
–
Proventi /(Oneri) finanziari:
Altri proventi/(oneri) finanziari
1
(10)
Impatto sull’Utile prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento
26
(74)
Imposte sul reddito relative a partite non ricorrenti
72
14
Discontinued operations
(7)
(599)
Impatto sull’Utile dell’esercizio
91
(659)
Nota 47 – Posizioni o transazioni derivanti da
operazioni atipiche e/o inusuali
Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del
2010 non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla
Comunicazione stessa.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 47 – Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali
303
Nota 48 – Altre informazioni
a) Tassi di cambio utilizzati per la conversione dei bilanci delle imprese estere(*)
Cambi di fine periodo
(poste patrimoniali)
(unità di valuta locale per 1 euro)
31.12.2010
31.12.2009
Cambi medi del periodo
(poste economiche e flussi finanziari)
Esercizio 2010
Esercizio 2009
Europa
BGN
Bulgarian Lev
1,95580
1,95580
1,95580
1,95580
CZK
Corona ceca
25,06100
26,47300
25,28441
26,43714
HUF
Fiorino ungherese
277,9500
270,42000
275,43744
280,31935
CHF
Franco svizzero
1,25040
1,48360
1,38036
1,50996
TRY
Lira turca
2,06940
2,15470
1,99706
2,16256
GBP
Lira sterlina
0,86075
0,88810
0,85804
0,89132
RON
Leu Romania
4,26200
4,23630
4,21185
4,23826
Dollaro USA
1,33620
1,44060
1,32620
1,39442
VEF
Bolivar venezuelano
3,46978
3,09340
3,42870
2,99425
BOB
Boliviano
9,36676
10,11300
9,30962
9,79228
PEN
Nuevo sol peruviano
3,75086
4,16189
3,74631
4,19072
ARS
Peso argentino
5,30994
5,46185
5,18735
5,20788
CLP
Peso cileno
625,27500
730,74400
675,52315
776,67296
COP
Peso colombiano
2.571,3800
2.943,76000
2.516,50868
2.990,09031
MXN
Peso messicano
16,54750
18,92230
16,74302
18,79029
BRL
Real brasiliano
2,22638
2,50837
2,33215
2,76933
Shekel israeliano
4,73775
5,45452
4,94668
5,46601
Nord America
USD
America Latina
Altri paesi
ILS
(*) Fonte: Elaborazione su dati Banca Centrale Europea, Reuters e principali Banche Centrali.
b) Ricerca e sviluppo
I costi sostenuti per le attività di ricerca e sviluppo sono rappresentati da costi esterni, costo del
personale dedicato e ammortamenti e sono così dettagliati:
(milioni di euro)
Costi per attività di ricerca e sviluppo spesate nel periodo
2010
2009
64
74
Costi di sviluppo capitalizzati
634
768
Totale costi (spesati e capitalizzati) di ricerca e sviluppo
698
842
Inoltre, nel conto economico separato consolidato dell’esercizio 2010 sono iscritti ammortamenti per
costi di sviluppo, capitalizzati nel periodo e in esercizi precedenti, per un importo di 840 milioni di euro.
Le attività di ricerca e sviluppo effettuate dal Gruppo Telecom Italia sono dettagliate nella relazione sulla
gestione.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 48 – Altre informazioni
304
c) Locazioni Operative
Attive
Il Gruppo ha stipulato contratti di affitto di collegamenti diretti, in particolare circuiti numerici ed
analogici, offerti in modalità wholesale agli altri operatori interconnessi.
Al 31 dicembre 2010 l’ammontare dei canoni ancora da incassare per i contratti non annullabili è pari a
4 milioni di euro (6 milioni di euro al 31 dicembre 2009), tutti scadenti entro l’esercizio successivo.
Passive
Il Gruppo ha stipulato contratti di locazione di immobili (con durata da 6 a 9 anni) e di circuiti; al 31
dicembre 2010 l’ammontare dei canoni ancora dovuti per i contratti non annullabili è il seguente:
31.12.2010
31.12.2009
Entro l’esercizio successivo
234
417
Dal 2° al 5° esercizio
573
597
(milioni di euro)
Oltre il 5° esercizio
Totale
65
68
872
1.082
d) Compensi Amministratori e Sindaci
I compensi complessivamente spettanti per l’esercizio 2010 agli Amministratori e ai Sindaci di Telecom
Italia S.p.A., per lo svolgimento di tali funzioni nella Capogruppo e in altre imprese consolidate,
ammontano a 6,1 milioni di euro per gli Amministratori e a 0,5 milioni di euro per i Sindaci.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 48 – Altre informazioni
305
Prospetto riepilogativo dei corrispettivi alla Società di Revisione e alle
entità appartenenti alla sua rete
Il seguente prospetto riporta i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2010 per i servizi di revisione e
per quelli diversi dalla revisione resi alle società del Gruppo Telecom Italia da PricewaterhouseCoopers
S.p.A. (“PwC”) e dalle altre entità appartenenti alla rete PricewaterhouseCoopers (“rete PwC”).
PricewaterhouseCoopers S.p.A.
Telecom
Società
Italia controllate
(in euro)
Servizi di revisione
Servizi di verifica con emissione di
attestazione
1.705.200
Altre entità della rete
PricewaterhouseCoopers
Gruppo
Telecom
Italia
569.794 2.274.994
320.000
-
320.000
Telecom
Società
Italia controllate
Gruppo
Telecom
Italia
Totale
rete
PWC
15.939 1.682.470 1.698.409
3.973.403
964
65.751
66.715
386.715
Altri servizi:
procedure di due diligence
contabile su società oggetto di
vendita e di acquisizione
120.000
39.300
159.300
-
-
-
159.300
servizi di consulenza fiscale
-
-
-
1.851
15.695
17.546
17.546
altri
-
-
-
19.900
-
19.900
19.900
38.654 1.763.916 1.802.570
4.556.864
Totale costi di competenza 2010
per servizi di revisione e diversi
verso la rete PwC
2.145.200
609.094 2.754.294
Il seguente prospetto riporta i corrispettivi complessivamente spettanti a PwC e alle altre entità della
rete PwC per la revisione dei bilanci 2010, nonché i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2010 per
gli altri servizi di revisione/verifica e per quelli diversi dalla revisione resi alle società del Gruppo
Telecom Italia da PwC e dalle altre entità appartenenti alla rete PwC. Vengono qui incluse anche le
spese vive sostenute nel 2010 relativamente a detti servizi.
PricewaterhouseCoopers S.p.A.
(in euro)
Servizi di revisione
Servizi di verifica con emissione di
attestazione
Telecom
Società
Italia controllate
2.682.300
Altre entità della rete
PricewaterhouseCoopers
Gruppo
Telecom
Italia
956.267 3.638.567
320.000
-
320.000
Telecom
Società
Italia controllate
Gruppo
Telecom
Italia
Totale
rete
PWC
60.419 2.993.571 3.053.990 6.692.557
964
65.751
66.715
386.715
Altri servizi:
procedure di due diligence
contabile su società oggetto di
vendita e di acquisizione
120.000
39.300
159.300
-
-
-
159.300
servizi di consulenza fiscale
-
-
-
1.851
15.695
17.546
17.546
altri
-
-
-
19.900
-
19.900
19.900
Totale corrispettivi 2010 per
servizi di revisione e diversi
verso la rete PwC
3.122.300
Spese vive
Totale
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 48 – Altre informazioni
995.567 4.117.867
83.134 3.075.017 3.158.151 7.276.018
195.155
7.471.173
306
Nota 49 – Eventi successivi al 31 dicembre 2010
Acquisto di azioni Preferidas B di Nortel (Società controllata da Sofora)
In data 24 gennaio 2011 il Gruppo Telecom Italia, tramite la sua controllata Telecom Italia International
N.V., ha perfezionato l'acquisto da Fintech Investment Ltd di 2.351.752 American Depositary Share
(ADS) Nortel, rappresentativi di azioni Preferidas B, per un importo di 65.849.056,00 USD. Nortel è
l’holding di controllo del gruppo Telecom Argentina, ed è a sua volta controllata da Sofora.
Gli ADS in parola rappresentano 117.587,6 azioni Preferidas B, che corrispondono all'8% del totale delle
azioni Preferidas B (prive del diritto di voto); tenuto conto della partecipazione detenuta da Nortel in
Telecom Argentina l’economic interest del Gruppo Telecom Italia passa pertanto dal 16,2% al 18,3%.
Cessione dell’intera partecipazione detenuta in EtecSA (Cuba)
Il 31 gennaio 2011 si è perfezionata la vendita alla società finanziaria cubana Rafin S. A. da parte di
Telecom Italia International N.V. (società del Gruppo Telecom Italia) dell’intera partecipazione detenuta
– pari al 27% del capitale - nell’operatore cubano EtecSA.
L’operazione prevede che il Gruppo Telecom Italia percepisca l’importo complessivo di 706 milioni di
dollari, dei quali 500 milioni di dollari (pari a 365 milioni di euro) sono già stati pagati dall’acquirente
(formalmente autorizzato dal Governo cubano), mentre la rimanente parte sarà corrisposta da EtecSA in
36 rate mensili. Il credito è oggetto di specifica garanzia.
Sotto il profilo economico l’operazione comporterà un impatto positivo nel conto economico separato
consolidato 2011 di circa 15 milioni di euro, che si aggiunge al beneficio derivante dal ripristino di
valore di 30 milioni di euro registrato nel 2010.
Emissione di prestiti obbligazionari
In data 25 gennaio 2011 la Capogruppo Telecom Italia S.p.A. ha emesso un prestito obbligazionario
dell’importo di 1.000 milioni di euro, cedola annuale 5,125% e scadenza 25 gennaio 2016. Il prestito
emesso al prezzo di 99,686 riconosce un rendimento pari al 5,198%.
Riacquisti di prestiti obbligazionari
Fra il 7 gennaio 2011 e il 16 febbraio 2011 Telecom Italia Finance ha proceduto al riacquisto parziale di
50 milioni di euro del bond denominato “Telecom Italia Finance 7,5% Aprile 2011” e di 187 milioni di
euro del bond “Telecom Italia Finance 7.25% Aprile 2012” Si ricorda che negli anni 2009 e 2010 si era
già provveduto ad effettuare il buy-back sul bond “Telecom Italia Finance 7,5% Aprile 2011” per un
importo complessivo pari a 116 milioni di euro.
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 49 – Eventi successivi al 31 dicembre 2010
307
Nota 50 – Le imprese del Gruppo Telecom Italia
Ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 di seguito viene riportato l’elenco delle imprese del
Gruppo.
Nell’elenco sono indicate le imprese suddivise per tipo di rapporto di partecipazione, modalità di consolidamento e per settore
operativo.
Per ogni impresa sono evidenziati: la denominazione, la sede, la relativa nazione di appartenenza e il capitale sociale nella valuta
originaria. Sono inoltre indicate la quota di partecipazione sul capitale, la percentuale di voto nell’assemblea ordinaria dei soci, se
diversa dalla percentuale di partecipazione sul capitale e l’evidenza delle imprese partecipanti.
Denominazione sociale
Sede
Valuta
Capitale sociale
%
Partecipazione
Capitale
% Voto
Imprese partecipanti
MILANO
EUR
10.688.746.056
FLAGSHIP STORE BOLOGNA 1 S.r.l.
(commercializzazione di prodotti e servizi nel campo
delle telecomunicazioni fisse e mobili e di tutti i mezzi
di diffusione analogici e digitali)
BOLOGNA
EUR
20.000
100,0000
TLC COMMERCIAL SERVICES S.r.l.
FLAGSHIP STORE BOLZANO 1 S.r.l.
(commercializzazione di prodotti e servizi nel campo
delle telecomunicazioni fisse e mobili e di tutti i mezzi
di diffusione analogici e digitali)
BOLZANO
EUR
20.000
100,0000
TLC COMMERCIAL SERVICES S.r.l.
FLAGSHIP STORE CATANIA 1 S.r.l.
(commercializzazione di prodotti e servizi nel campo
delle telecomunicazioni fisse e mobili e di tutti i mezzi
di diffusione analogici e digitali)
CATANIA
EUR
20.000
100,0000
TLC COMMERCIAL SERVICES S.r.l.
FLAGSHIP STORE MILANO 1 S.r.l.
(commercializzazione di prodotti e servizi nel campo
delle telecomunicazioni fisse e mobili e di tutti i mezzi
di diffusione analogici e digitali)
MILANO
EUR
50.000
100,0000
TLC COMMERCIAL SERVICES S.r.l.
FLAGSHIP STORE MILANO 2 S.r.l.
(commercializzazione di prodotti e servizi nel campo
delle telecomunicazioni fisse e mobili e di tutti i mezzi
di diffusione analogici e digitali)
MILANO
EUR
50.000
100,0000
TLC COMMERCIAL SERVICES S.r.l.
FLAGSHIP STORE MODENA 1 S.r.l.
(commercializzazione di prodotti e servizi nel campo
delle telecomunicazioni fisse e mobili e di tutti i mezzi
di diffusione analogici e digitali)
MODENA
EUR
20.000
100,0000
TLC COMMERCIAL SERVICES S.r.l.
FLAGSHIP STORE ROMA 1 S.r.l.
(commercializzazione di prodotti e servizi nel campo
delle telecomunicazioni fisse e mobili e di tutti i mezzi
di diffusione analogici e digitali)
ROMA
EUR
50.000
100,0000
TLC COMMERCIAL SERVICES S.r.l.
FLAGSHIP STORE ROMA 2 S.r.l.
(commercializzazione di prodotti e servizi nel campo
delle telecomunicazioni fisse e mobili e di tutti i mezzi
di diffusione analogici e digitali)
ROMA
EUR
50.000
100,0000
TLC COMMERCIAL SERVICES S.r.l.
FLAGSHIP STORE TARANTO 1 S.r.l.
(commercializzazione di prodotti e servizi nel campo
delle telecomunicazioni fisse e mobili e di tutti i mezzi
di diffusione analogici e digitali)
TARANTO
EUR
20.000
100,0000
TLC COMMERCIAL SERVICES S.r.l.
FLAGSHIP STORE TORINO 1 S.r.l.
(commercializzazione di prodotti e servizi nel campo
delle telecomunicazioni fisse e mobili e di tutti i mezzi
di diffusione analogici e digitali)
TORINO
EUR
20.000
100,0000
TLC COMMERCIAL SERVICES S.r.l.
FLAGSHIP STORE VICENZA 1 S.r.l.
(commercializzazione di prodotti e servizi nel campo
delle telecomunicazioni fisse e mobili e di tutti i mezzi
di diffusione analogici e digitali)
VICENZA
EUR
20.000
100,0000
TLC COMMERCIAL SERVICES S.r.l.
Impresa controllante
TELECOM ITALIA S.p.A.
Imprese controllate consolidate con il metodo integrale
BU DOMESTIC
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 50 – Le imprese del Gruppo Telecom Italia
308
Denominazione sociale
Sede
Valuta
Capitale sociale
%
Partecipazione
Capitale
H.R. SERVICES S.r.l.
(attività di formazione e servizi per il personale)
L' AQUILA
EUR
500.000
100,0000
I.T. TELECOM S.r.l.
(altre attività dei servizi connesse alla information
technology NCA)
POMEZIA
(ROMA)
EUR
7.000.000
100,0000
TELECOM ITALIA S.p.A.
1.000.000
100,0000
TELECOM ITALIA SPARKLE LUXEMBOURG
S.A.
9.998.000
95,0000
5,0000
LAN MED NAUTILUS Ltd
TELECOM ITALIA SPARKLE LUXEMBOURG
S.A.
LAN MED NAUTILUS Ltd
(installazione e gestione cavi sottomarini)
LATIN AMERICAN NAUTILUS ARGENTINA S.A.
(installazione e gestione cavi sottomarini)
LATIN AMERICAN NAUTILUS BOLIVIA S.r.l.
(installazione e gestione cavi sottomarini)
LATIN AMERICAN NAUTILUS BRASIL Ltda
(installazione e gestione cavi sottomarini)
LATIN AMERICAN NAUTILUS BRASIL PARTICIPAÇÕES
Ltda
(holding di partecipazioni)
LATIN AMERICAN NAUTILUS CHILE S.A.
(installazione e gestione cavi sottomarini)
LATIN AMERICAN NAUTILUS COLOMBIA Ltda
(installazione e gestione cavi sottomarini)
DUBLINO
(IRLANDA)
BUENOS AIRES
(ARGENTINA)
USD
ARS
99,9985
LA PAZ
(BOLIVIA)
BOB
6.730.600
0,0015
99,9999
RIO DE JANEIRO
(BRASILE)
BRL
% Voto
Imprese partecipanti
TELECOM ITALIA S.p.A.
TELECOM ITALIA SPARKLE LUXEMBOURG
S.A.
LATIN AMERICAN NAUTILUS USA Inc.
6.850.598
0,0001
LATIN AMERICAN NAUTILUS BRASIL
PARTICIPAÇÕES Ltda
LATIN AMERICAN NAUTILUS USA Inc.
LAN MED NAUTILUS Ltd
TELECOM ITALIA SPARKLE LUXEMBOURG
S.A.
RIO DE JANEIRO
(BRASILE)
BRL
8.844.866
99,9999
0,0001
SANTIAGO
(CILE)
CLP
12.781.934.000
100,0000
LAN MED NAUTILUS Ltd
BOGOTÀ
(COLOMBIA)
COP
240.225.000
100,0000
LAN MED NAUTILUS Ltd
LAN MED NAUTILUS Ltd
LATIN AMERICAN NAUTILUS USA Inc.
LATIN AMERICAN NAUTILUS MEXICO S.A.
(installazione e gestione cavi sottomarini)
MESSICO D.F.
(MESSICO)
MXN
100.000
99,9999
0,0001
LATIN AMERICAN NAUTILUS PANAMA S.A.
(installazione e gestione cavi sottomarini)
PANAMA
USD
10.000
100,0000
LAN MED NAUTILUS Ltd
LATIN AMERICAN NAUTILUS PERU' S.A.
(installazione e gestione cavi sottomarini)
LIMA
(PERÙ)
PEN
56.865.179
100,0000
LAN MED NAUTILUS Ltd
LATIN AMERICAN NAUTILUS St. Croix LLC
(installazione e gestione cavi sottomarini)
ISOLE VERGINI
(STATI UNITI D'AMERICA)
USD
10.000
100,0000
LAN MED NAUTILUS Ltd
LATIN AMERICAN NAUTILUS USA Inc.
(installazione e gestione cavi sottomarini)
FLORIDA
(STATI UNITI D'AMERICA)
USD
20.000
100,0000
LAN MED NAUTILUS Ltd
CARACAS
(VENEZUELA)
VEF
981.457
100,0000
LAN MED NAUTILUS Ltd
LATIN AMERICAN NAUTILUS VENEZUELA C.A.
(installazione e gestione cavi sottomarini)
LOQUENDO SOCIETA' PER AZIONI
(ricerca, sviluppo e commercializzazione di
tecnologie, apparati e servizi di sintesi,
riconoscimento e/o interazione vocale)
TORINO
EUR
3.573.741
99,9846
TELECOM ITALIA S.p.A.
MATRIX S.p.A.
(servizi connessi ad internet)
MILANO
EUR
2.100.000
100,0000
TELECOM ITALIA S.p.A.
MED 1 (NETHERLANDS) B.V.
(holding di partecipazioni)
AMSTERDAM
(PAESI BASSI)
EUR
18.200
100,0000
MED 1 SUBMARINE CABLES Ltd
MED 1 ITALY S.r.l.
(costruzione e gestione di cavi sottomarini nelle
acque territoriali italiane)
MED 1 SUBMARINE CABLES Ltd
(manutenzione e gestione del cavo lev1)
MEDITERRANEAN NAUTILUS B.V.
(holding di partecipazioni)
MEDITERRANEAN NAUTILUS BULGARIA EOOD
(servizi di telecomunicazioni)
MEDITERRANEAN NAUTILUS GREECE S.A.
(installazione e gestione cavi sottomarini)
MEDITERRANEAN NAUTILUS ISRAEL Ltd
(servizi di telecomunicazioni internazionali wholesale)
MEDITERRANEAN NAUTILUS ITALY S.p.A.
(installazione e gestione cavi sottomarini)
MEDITERRANEAN NAUTILUS TELEKOMÜNIKASYON
HIZMETLERI TICARET
ANONIM SIRKETI
(servizi di telecomunicazioni)
ROMA
EUR
548.477
100,0000
MED 1 (NETHERLANDS) B.V.
RAMAT GAN
(ISRAELE)
ILS
55.886.866
99,9123
TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
AMSTERDAM
(PAESI BASSI)
EUR
18.003
100,0000
LAN MED NAUTILUS Ltd
SOFIA
(BULGARIA)
BGN
100.000
100,0000
MEDITERRANEAN NAUTILUS B.V.
ATENE
(GRECIA)
EUR
111.600
100,0000
MEDITERRANEAN NAUTILUS B.V.
RAMAT GAN
(ISRAELE)
ILS
1.000
100,0000
MEDITERRANEAN NAUTILUS B.V.
ROMA
EUR
3.100.000
100,0000
MEDITERRANEAN NAUTILUS B.V.
5.639.065
99,9996
0,0001
0,0001
0,0001
0,0001
MEDITERRANEAN NAUTILUS B.V.
LAN MED NAUTILUS Ltd
MEDITERRANEAN NAUTILUS ITALY S.p.A.
MEDITERRANEAN NAUTILUS ISRAEL Ltd
MEDITERRANEAN NAUTILUS GREECE S.A.
ISTANBUL
(TURCHIA)
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 50 – Le imprese del Gruppo Telecom Italia
TRY
309
Denominazione sociale
OLIVETTI MULTISERVICES S.p.A.
(gestione immobiliare)
Sede
Valuta
Capitale sociale
%
Partecipazione
Capitale
% Voto
Imprese partecipanti
MILANO
EUR
20.337.161
100,0000
TELECOM ITALIA S.p.A.
PATH.NET S.p.A.
(servizi di interconnessione e telecomunicazioni)
ROMA
EUR
25.800.000
100,0000
TELECOM ITALIA S.p.A.
SHARED SERVICE CENTER S.r.l.
(pianificazione,progettazione, realizzazione e messa in
esercizio di servizi informatici)
ROMA
EUR
7.000.000
100,0000
TELECOM ITALIA S.p.A.
TECNOSERVIZI MOBILI S.r.l.
(gestione di beni mobili)
ROMA
EUR
26.000
100,0000
TELECOM ITALIA S.p.A.
MILANO
EUR
2.750.000
81,8182
18,1818
TELECOM ITALIA S.p.A.
TELECOM ITALIA MEDIA S.p.A.
AMSTERDAM
(PAESI BASSI)
EUR
18.200
100,0000
TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
TELECOM ITALIA S.p.A.
TELECOM ITALIA AUDIT AND COMPLIANCE SERVICES
Scarl
(revisione interna Gruppo Telecom Italia)
TELECOM ITALIA NETHERLANDS B.V.
(servizi di telecomunicazioni)
TELECOM ITALIA SAN MARINO S.p.A.
(gestione telecomunicazioni San Marino)
ROVERETA-FALCIANO
(SAN MARINO)
EUR
1.808.000
99,9999
0,0001
TELECOM ITALIA SPAIN SL UNIPERSONAL
(servizi di telecomunicazioni)
MADRID
(SPAGNA)
EUR
2.003.096
100,0000
TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
PRAGA
(REPUBBLICA CECA)
CZK
6.720.000
100,0000
TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
BUCAREST
(ROMANIA)
RON
3.021.560
100,0000
TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
BUDAPEST
(UNGHERIA)
HUF
2.870.000
100,0000
TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
LUSSEMBURGO
EUR
41.625.000
100,0000
TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
NEW YORK
(STATI UNITI D'AMERICA)
USD
15.550.000
100,0000
TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
ROMA
EUR
200.000.000
100,0000
TELECOM ITALIA S.p.A.
TELECOM ITALIA SPARKLE CZECH S.R.O.
(servizi di telecomunicazioni)
TELECOM ITALIA SPARKLE EST S.R.L.
(servizi di telecomunicazioni)
TELECOM ITALIA SPARKLE HUNGARY K.F.T.
(servizi di telecomunicazioni)
TELECOM ITALIA SPARKLE LUXEMBOURG S.A.
(holding di partecipazioni)
TELECOM ITALIA SPARKLE OF NORTH AMERICA, Inc.
(servizi di telecomunicazioni e attività di
rappresentanza)
TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(espletamento e gestione di servizi di
telecomunicazioni ad uso pubblico e privato)
TELECOM ITALIA SPARKLE SINGAPORE PTE. Ltd
(servizi di telecomunicazioni)
TELECOM ITALIA SPARKLE SLOVAKIA S.R.O.
(servizi di telecomunicazioni)
TELECONTACT CENTER S.p.A.
(servizi di telemarketing)
TELEFONIA MOBILE SAMMARINESE S.p.A.
(servizi di telefonia mobile)
SINGAPORE
USD
5.121.120
99,9999
0,0001
TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
TELECOM ITALIA SPARKLE OF NORTH
AMERICA, Inc.
BRATISLAVA
(SLOVACCHIA)
EUR
300.000
100,0000
TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
NAPOLI
EUR
770.000
100,0000
TELECOM ITALIA S.p.A.
BORGO MAGGIORE
(SAN MARINO)
EUR
78.000
51,0000
TELECOM ITALIA SAN MARINO S.p.A.
ROMA
EUR
50.000
100,0000
TELECOM ITALIA S.p.A.
TELENERGIA S.r.l.
(attività di importazione, esportazione, acquisto,
vendita e scambio di energia elettrica)
TELSY ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI S.p.A.
(produzione e vendita di apparecchi e sistemi
elettronici di telecomunicazioni crypto)
TORINO
EUR
390.000
100,0000
TELECOM ITALIA S.p.A.
TI BELGIUM S.P.R.L. - B.V.B.A
(servizi di telecomunicazioni)
BRUXELLES
(BELGIO)
EUR
3.000.000
100,0000
TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
TI GERMANY GmbH
(servizi di telecomunicazioni)
FRANCOFORTE
(GERMANIA)
EUR
25.000
100,0000
TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
TI SWITZERLAND GmbH
(servizi di telecomunicazioni)
ZURIGO
(SVIZZERA)
CHF
2.000.000
100,0000
TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
VIENNA
(AUSTRIA)
EUR
2.735.000
100,0000
TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
LONDRA
(REGNO UNITO)
GBP
4.150.000
100,0000
TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
PARIGI
(FRANCIA)
EUR
18.295.000
100,0000
TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
TI TELECOM ITALIA (AUSTRIA)
TELEKOMMUNIKATIONDIENSTE GmbH
(servizi di telecomunicazioni)
TI UNITED KINGDOM Ltd
(servizi di telecomunicazioni)
TIS FRANCE S.A.S.
(installazione e gestione di servizi di
telecomunicazioni per la rete fissa e le attività
afferenti)
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 50 – Le imprese del Gruppo Telecom Italia
310
Denominazione sociale
TLC COMMERCIAL SERVICES S.r.l.
(assunzione e gestione di partecipazioni aventi ad
oggetto la commercializzazione di prodotti e servizi
nel campo delle telecomunicazioni e dell'ICT)
Sede
Valuta
Capitale sociale
%
Partecipazione
Capitale
% Voto
Imprese partecipanti
ROMA
EUR
500.000
100,0000
TELECOM ITALIA S.p.A.
LONDRA
(REGNO UNITO)
EUR
3.983.254
100,0000
TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
SAN PAOLO
(BRASILE)
BRL
8.909.639
100,0000
TMI - TELEMEDIA INTERNATIONAL Ltd
INTELIG TELECOMUNICAÇÕES Ltda
(servizi di telecomunicazioni)
RIO DE JANEIRO
(BRASILE)
BRL
3.279.157.267
99,9999
0,0001
TIM PARTICIPAÇÕES S.A.
TIM CELULAR S.A.
TIM BRASIL SERVIÇOS E PARTICIPAÇÕES S.A.
(holding di partecipazioni)
RIO DE JANEIRO
(BRASILE)
BRL
6.067.040.293
100,0000
TELECOM ITALIA INTERNATIONAL N.V.
SAN PAOLO
(BRASILE)
BRL
7.731.647.115
100,0000
TIM PARTICIPAÇÕES S.A.
TMI - TELEMEDIA INTERNATIONAL Ltd
(servizi di telecomunicazioni)
TMI TELEMEDIA INTERNATIONAL DO BRASIL Ltda
(servizi di telecomunicazioni)
BU BRASILE
TIM CELULAR S.A.
(servizi di telecomunicazioni)
TIM PARTICIPAÇÕES S.A.
(holding di partecipazioni)
RIO DE JANEIRO
(BRASILE)
BRL
8.149.096.024
66,2686
TIM BRASIL SERVIÇOS E PARTICIPAÇÕES
S.A.
MICRO SISTEMAS S.A.
(servizi di telecomunicazioni)
BUENOS AIRES
(ARGENTINA)
ARS
360.000
99,9900
0,0100
TELECOM ARGENTINA S.A.
NORTEL INVERSORA S.A.
NORTEL INVERSORA S.A.
(holding di partecipazioni)
BUENOS AIRES
(ARGENTINA)
ARS
78.633.050
67,7883
ASUNCIÓN
(PARAGUAY)
PYG
146.400.000.000
67,5000
TELECOM PERSONAL S.A.
TELECOM ITALIA S.p.A.
TELECOM ITALIA INTERNATIONAL N.V.
BU ARGENTINA
NUCLEO S.A.
(servizi di telefonia mobile)
SOFORA TELECOMUNICACIONES S.A.
(holding di partecipazioni)
SPRINGVILLE S.A.
(servizi di telefonia mobile)
TELECOM ARGENTINA S.A.
(servizi di telecomunicazioni)
TELECOM ARGENTINA USA Inc.
(servizi di telecomunicazioni)
TELECOM PERSONAL S.A.
(servizi di telefonia mobile)
100,0000
SOFORA TELECOMUNICACIONES
S.A.
BUENOS AIRES
(ARGENTINA)
ARS
439.702.000
32,5000
25,5000
MONTEVIDEO
(URAGUAY)
UYU
22.386.377
100,0000
TELECOM PERSONAL S.A.
BUENOS AIRES
(ARGENTINA)
ARS
984.380.978
54,7417
NORTEL INVERSORA S.A.
DELAWARE
(STATI UNITI D'AMERICA)
USD
219.973
100,0000
TELECOM ARGENTINA S.A.
TELECOM ARGENTINA S.A.
NORTEL INVERSORA S.A.
BUENOS AIRES
(ARGENTINA)
ARS
310.514.481
99,9923
0,0077
BEIGUA S.r.l.
(acquisto, vendita, gestione e manutenzione di
impianti per la riparazione e distribuzione di
programmi radiotelevisivi)
ROMA
EUR
51.480
51,0004
TELECOM ITALIA MEDIA BROADCASTING
S.r.l.
MTV ITALIA S.r.l.
(prestazione di servizi in campo radiotelevisivo,
produzione e commercio di programmi televisivi,
radiofonici e cinematografici)
ROMA
EUR
12.151.928
51,0000
TELECOM ITALIA MEDIA S.p.A.
BU MEDIA
MTV PUBBLICITA' S.r.l.
(concessionaria di pubblicità)
MILANO
EUR
10.400
100,0000
MTV ITALIA S.r.l.
TELECOM ITALIA MEDIA BROADCASTING S.r.l.
(acquisto, vendita, gestione e manutenzione di
impianti per la riparazione e distribuzione di
programmi radiotelevisivi)
ROMA
EUR
15.000.000
100,0000
TELECOM ITALIA MEDIA S.p.A.
TELECOM ITALIA MEDIA S.p.A.
(esercizio dell'industria e del commercio editoriale,
raccolta ed esecuzione della pubblicità, gestione di
tutte le attività connesse al trattamento e all'esercizio
dell'informazione)
ROMA
EUR
212.188.324
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 50 – Le imprese del Gruppo Telecom Italia
75,1714 75,4553
2,2471 2,2557
TELECOM ITALIA S.p.A.
TELECOM ITALIA FINANCE S.A.
311
Denominazione sociale
Sede
Valuta
Capitale sociale
%
Partecipazione
Capitale
% Voto
Imprese partecipanti
IVREA
(TORINO)
EUR
500.000
100,0000
OLIVETTI S.p.A.
NURNBERG
(GERMANIA)
EUR
25.600.000
100,0000
OLIVETTI S.p.A.
OLIVETTI ENGINEERING S.A.
(ricerca e sviluppo di prodotti basati su tecnologia
ink-jet)
YVERDON LES BAINS
(SVIZZERA)
CHF
100.000
100,0000
OLIVETTI I-JET S.p.A.
OLIVETTI ESPANA S.A.
(commercializzazione e manutenzione prodotti per
ufficio, consulenza e gestione reti telematiche)
BARCELLONA
(SPAGNA)
EUR
1.229.309
99,9912
OLIVETTI S.p.A.
PUTEAUX
(FRANCIA)
EUR
2.200.000
100,0000
OLIVETTI S.p.A.
ARNAD
(AOSTA)
EUR
15.000.000
100,0000
OLIVETTI S.p.A.
IVREA
(TORINO)
EUR
83.500.000
100,0000
TELECOM ITALIA S.p.A.
MILTON KEYNES
(REGNO UNITO)
GBP
6.295.712
100,0000
OLIVETTI S.p.A.
ROMA
EUR
103.292
61,0000
OLIVETTI S.p.A.
ROMA
EUR
5.000.000
100,0000
TELECOM ITALIA S.p.A.
BU OLIVETTI
ADVALSO S.p.A.
(progettazione, produzione, assistenza prodotti e
servizi ICT)
OLIVETTI DEUTSCHLAND GmbH
(commercializzazione di prodotti per ufficio e gestione
di partecipazioni)
OLIVETTI FRANCE S.A.
(commercializzazione di prodotti per ufficio e
informatica)
OLIVETTI I-JET S.p.A.
(fabbricazione e vendita di prodotti e accessori per
macchine d'ufficio)
OLIVETTI S.p.A.
(costruzione e vendita di prodotti e accessori per
macchine d'ufficio)
OLIVETTI UK Ltd.
(vendita prodotti per ufficio)
TIESSE S.c.p.A.
(installazione e assistenza di apparecchiature
elettroniche,informatiche, telematiche e di
telecomunicazioni)
ALTRE ATTIVITÀ
EMSA SERVIZI S.p.A. (in liquidazione)
(servizi integrati di gestione degli edifici)
ETI - EURO TELECOM INTERNATIONAL N.V.
(holding di partecipazioni)
AMSTERDAM
(PAESI BASSI)
EUR
50.050
100,0000
ICH - INTERNATIONAL COMMUNICATION
HOLDING N.V.
ICH - INTERNATIONAL COMMUNICATION HOLDING
N.V.
(holding di partecipazioni)
AMSTERDAM
(PAESI BASSI)
EUR
50.000
100,0000
TELECOM ITALIA INTERNATIONAL N.V.
OFI CONSULTING S.r.l.
(consulenza amministrativa)
IVREA
(TORINO)
EUR
95.000
100,0000
TELECOM ITALIA S.p.A.
OLIVETTI GESTIONI IVREA S.r.l.
(servizi immobiliari)
IVREA
(TORINO)
EUR
100.000
100,0000
TELECOM ITALIA S.p.A.
OLIVETTI HOLDING B.V.
(società finanziaria)
AMSTERDAM
(PAESI BASSI)
EUR
15.882.770
100,0000
TELECOM ITALIA FINANCE S.A.
PURPLE TULIP B.V.
(holding di partecipazioni)
AMSTERDAM
(PAESI BASSI)
EUR
18.000
100,0000
TELECOM ITALIA INTERNATIONAL N.V.
SAIAT SOCIETA' ATTIVITA' INTERMEDIE AUSILIARIE TLC
S.p.A.
(società finanziaria)
TORINO
EUR
35.745.120
100,0000
TELECOM ITALIA S.p.A.
TECO SOFT ARGENTINA S.A. (in liquidazione)
(progettazione, realizzazione e commercializzazione di
software)
BUENOS AIRES
(ARGENTINA)
ARS
12.000
100,0000
TELECOM ITALIA S.p.A.
TELECOM ITALIA CAPITAL S.A.
(società finanziaria)
LUSSEMBURGO
EUR
2.336.000
100,0000
TELECOM ITALIA S.p.A.
FRANCOFORTE
(GERMANIA)
EUR
25.000
100,0000
TELECOM ITALIA S.p.A.
DUBLINO
(IRLANDA)
EUR
1.360.000.000
100,0000
TELECOM ITALIA FINANCE S.A.
LUSSEMBURGO
EUR
542.090.241
100,0000
TELECOM ITALIA S.p.A.
TELECOM ITALIA DEUTSCHLAND HOLDING GmbH
(holding di partecipazioni)
TELECOM ITALIA FINANCE IRELAND LTD
(società fianziaria)
TELECOM ITALIA FINANCE S.A.
(societa' finanziaria)
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 50 – Le imprese del Gruppo Telecom Italia
312
Denominazione sociale
TELECOM ITALIA INTERNATIONAL N.V.
(holding di partecipazioni)
TELECOM ITALIA LATAM S.A.
(prestazioni di servizi, produzione e
commercializzazione di macchine per scrivere,
accessori, ricambi e assistenza)
Sede
Valuta
Capitale sociale
%
Partecipazione
Capitale
AMSTERDAM
(PAESI BASSI)
EUR
2.399.483.000
100,0000
SAN PAOLO
(BRASILE)
BRL
118.925.804
100,0000
TELECOM ITALIA S.p.A.
69,9996
30,0002
TELECOM ITALIA AUDIT AND COMPLIANCE
SERVICES Scarl
TIM BRASIL SERVIÇOS E PARTICIPAÇÕES
S.A.
TIAUDIT COMPLIANCE LATAM S.A.
(servizi di revisione interna)
RIO DE JANEIRO
(BRASILE)
BRL
1.500.000
% Voto
Imprese partecipanti
TELECOM ITALIA S.p.A.
IMPRESE COLLEGATE E A CONTROLLO CONGIUNTO VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO
AREE URBANE S.r.l. (in liquidazione)
(gestione immobiliare)
MILANO
EUR
100.000
31,6500
0,9700
TELECOM ITALIA S.p.A.
TELECOM ITALIA MEDIA S.p.A.
ASSCOM INSURANCE BROKERS S.r.l.
(mediazione assicurativa)
MILANO
EUR
100.000
20,0000
TELECOM ITALIA S.p.A.
IVREA
(TORINO)
EUR
100.000
49,0000
OLIVETTI S.p.A.
SERRAVALLE
(SAN MARINO)
EUR
77.000
20,0000
TELECOM ITALIA SAN MARINO S.p.A.
NAPOLI
EUR
127.500
20,0000
TELECOM ITALIA S.p.A.
ROMA
EUR
15.482
50,0000
TELECOM ITALIA S.p.A.
TORINO
EUR
850.000
50,0000
TELECOM ITALIA S.p.A.
BALTEA S.r.l.
(produzione e commercializzazione di prodotti per
ufficio e servizi informatici e delle telecomunicazioni)
BROAD BAND SERVICE S.p.A. (in liquidazione)
(produzione e commercializzazione servizi
multimediali)
CONS. SCUOLA SUP.ALTA FORMAZIONE
UNIVERSITARIA FEDERICO II (in liquidazione)
(formazione)
CONSORZIO E O (in liquidazione)
(servizi per la formazione)
CONSORZIO TEMA MOBILITY
(promozione e sviluppo evolutivo dei prodotti
realizzati congiuntamente da Telecom Italia e Magneti
Marelli)
CONSORZIO TURISTEL (in liquidazione)
(servizi telematici per il turismo)
ROMA
EUR
77.460
33,3333
TELECOM ITALIA S.p.A.
CRIAI S.c.r.l. - Cons.Campano di ricerca per
l'informatica e l'automazione Industriale
(erogazione di servizi nei settori dell'informatica e
dell'automazione industriale)
NAPOLI
EUR
589.258
47,9327
TELECOM ITALIA S.p.A.
IM.SER S.r.l.
(gestione immobiliare)
MILANO
EUR
21.165
40,0000
TELECOM ITALIA S.p.A.
ITALTEL GROUP S.p.A.
(holding di partecipazioni)
MILANO
EUR
131.426.652
MOVENDA S.p.A.
(realizzazione di piattaforme tecnologiche per lo
sviluppo di servizi di mobile internet)
34,6845 19,3733
TELECOM ITALIA FINANCE S.A.
ROMA
EUR
133.333
24,9998
TELECOM ITALIA FINANCE S.A.
NORDCOM S.p.A.
(application service provider)
MILANO
EUR
5.000.000
42,0000
TELECOM ITALIA S.p.A.
TELELEASING - LEASING DI TELECOMUNICAZIONI E
GENERALE S.p.A.
(locazione finanziaria di beni mobili e immobili)
MILANO
EUR
9.500.000
20,0000
SAIAT SOCIETA' ATTIVITA' INTERMEDIE
AUSILIARIE TLC S.p.A.
ROMA
EUR
1.120.000
40,0000
TELECOM ITALIA MEDIA S.p.A.
TELECOM ITALIA S.p.A.
TELECOM ITALIA MEDIA S.p.A.
TELECOM ITALIA S.p.A.
TELECOM MEDIA NEWS S.p.A.
(informazione giornalistica multimediale)
TIGLIO I S.r.l.
(gestione di immobili)
MILANO
EUR
5.255.704
45,6991
2,1027
TIGLIO II S.r.l.
(gestione di immobili)
MILANO
EUR
10.000
49,4700
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 50 – Le imprese del Gruppo Telecom Italia
313
IMPRESE COLLEGATE DESTINATE AD ESSERE CEDUTE
EMPRESA DE TELECOMUNICACIONES DE CUBA S.A.
ETEC-SA
(servizi di telecomunicazioni)
L'AVANA
(CUBA)
USD
1.749.313.080
27,0030
TELECOM ITALIA INTERNATIONAL N.V.
ALTRE PARTECIPAZIONI RILEVANTI AI SENSI DELLA DELIBERA CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE
CEFRIEL S.r.l.
(formazione)
CELL-TEL S.p.A.
(apparati impianti sistemi per telecomunicazioni)
DAHLIA TV S.p.A.
(servizi di pay per view)
MILANO
EUR
100.350
11,6000
TELECOM ITALIA S.p.A.
SCARMAGNO
(TORINO)
EUR
500.000
15,0000
OLIVETTI S.p.A.
ROMA
EUR
6.526.316
10,0800
TELECOM ITALIA MEDIA S.p.A.
FIN.PRIV. S.r.l.
(società finanziaria)
MILANO
EUR
20.000
14,2900
TELECOM ITALIA S.p.A.
IFM INFOMASTER S.p.A.
(progettazione e realizzazione di soluzioni call center)
GENOVA
EUR
161.765
12,0000
TELECOM ITALIA FINANCE S.A.
INNOVIS S.p.A.
(prodotti e servizi nel campo informatico, telematico e
nelle telecomunicazioni)
IVREA
(TORINO)
EUR
325.000
15,0000
OLIVETTI S.p.A.
DELAWARE
(STATI UNITI D'AMERICA)
USD
4.720
19,5000
TELECOM ITALIA MEDIA S.p.A.
MIX S.r.l.
(internet service provider)
MILANO
EUR
99.000
10,8500
TELECOM ITALIA S.p.A.
NEW SATELLITE RADIO S.r.l.
(produzione e realizzazione di programmi e canali
radio-televisivi)
MILANO
EUR
10.000
12,7200
TELECOM ITALIA S.p.A.
LUSSEMBURGO
USD
10.507.500
ITALBIZ.COM Inc.
(servizi internet)
PIEDMONT INTERNATIONAL S.A. (in liquidazione)
(società finanziaria)
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Nota 50 – Le imprese del Gruppo Telecom Italia
17,1300 10,3000
TELECOM ITALIA FINANCE S.A.
314
Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell’art.
81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14
maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni
1. I sottoscritti Franco Bernabè, in qualità di Amministratore Delegato, e Andrea Mangoni, in qualità di
Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Telecom Italia S.p.A., attestano,
tenuto anche conto di quanto previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24
febbraio 1998, n. 58:
• l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e
• l’effettiva applicazione
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato nel corso
dell’esercizio 2010.
2. Telecom Italia ha adottato come framework di riferimento per la definizione e la valutazione del
proprio sistema di controllo interno, con particolare riferimento ai controlli interni per la formazione
del bilancio, il modello Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring
Organizations of the Treadway Commission.
3. Si attesta, inoltre, che:
3.1. il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2010:
a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella
Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e
del Consiglio del 19 luglio 2002 (International Financial Reporting Standards – IFRS),
nonché alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in Italia anche con particolare
riferimento ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del Decreto Legislativo 28
febbraio 2005, n. 38;
b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale,
economica e finanziaria dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel
consolidamento;
3.2. la relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato
della gestione, nonché della situazione dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel
consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
24 febbraio 2011
Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia
Attestazione del Bilancio Consolidato
315
Bilancio separato di
Telecom Italia S.p.A.
Bilancio consolida del Gruppo Telecom Italia
Indice
159
Indice
Bilancio separato di Telecom Italia S.p.A.
Indice
Situazione patrimoniale-finanziaria
Conto economico separato
Conto economico complessivo
Movimenti del patrimonio netto
Rendiconto finanziario
Nota 1 – Forma, contenuto e altre informazioni di carattere generale
Nota 2 – Principi contabili
Nota 3 – Rettifiche per riclassifiche
Nota 4 – Avviamento
Nota 5 – Attività immateriali a vita utile definita
Nota 6 – Attività materiali (di proprietà e in locazione finanziaria)
Nota 7 – Altre attività non correnti
Nota 8 – Attività per imposte anticipate e fondo imposte differite
Nota 9 – Rimanenze di magazzino
Nota 10 – Crediti commerciali, vari e altre attività correnti
Nota 11 – Crediti per imposte sul reddito
Nota 12 – Titoli diversi dalle partecipazioni (attività correnti)
Nota 13 – Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti
Nota 14 – Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
Nota 15 – Patrimonio netto
Nota 16 – Passività finanziarie (correnti e non correnti)
Nota 17 – Indebitamento finanziario netto
Nota 18 – Gestione dei rischi finanziari
Nota 19 – Strumenti derivati
Nota 20 – Informazioni integrative su strumenti finanziari
Nota 21 – Fondi relativi al personale
Nota 22 – Fondi per rischi ed oneri
Nota 23 – Debiti vari e altre passività non correnti
Nota 24 – Debiti commerciali, vari e altre passività correnti
Nota 25 – Debiti per imposte sul reddito
Nota 26 – Passività potenziali, altre informazioni, impegni e garanzie
Nota 27 – Ricavi
Nota 28 – Altri proventi
Nota 29 – Acquisti di materie e servizi
Nota 30 – Costi del personale
Nota 31 – Altri costi operativi
Nota 32 – Variazione delle rimanenze
Nota 33 – Attività realizzate internamente
Nota 34 – Ammortamenti
Nota 35 – Plusvalenze/(minusvalenze) da realizzo di attività non correnti
Nota 36 – Ripristini di valore/(svalutazioni) di attività non correnti
Nota 37 – Proventi/(oneri) da partecipazioni
Nota 38 – Proventi finanziari e Oneri finanziari
Nota 39 – Imposte sul reddito
Nota 40 – Operazioni con parti correlate
Nota 41 – Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale
Nota 42 – Eventi ed operazioni significativi non ricorrenti
Nota 43 – Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali
Nota 44 – Altre informazioni
Nota 45 – Eventi successivi al 31 dicembre 2010
Nota 46 – Partecipazioni
Bilancio separato di Telecom Italia S.p.A.
Indice
321
323
325
326
327
328
330
331
345
346
348
350
354
356
357
358
360
360
361
362
362
370
375
378
382
387
393
395
396
397
398
399
407
407
408
409
410
410
410
411
411
412
412
413
417
418
433
440
441
441
445
446
321
Situazione patrimoniale-finanziaria
Attività
note
31.12.2010
Avviamento
4)
40.013.044.756
Attività immateriali a vita utile definita
5)
3.969.882.166
4.350.099.286
43.982.926.922
44.363.144.042
10.223.663.440
10.884.179.105
(euro)
di cui con
parti correlate
31.12.2009
Rettificato (*)
di cui con
parti correlate
Attività non correnti
Attività immateriali
Attività materiali
40.013.044.756
6)
Immobili, impianti e macchinari di proprietà
Beni in locazione finanziaria
1.177.262.870
1.294.820.459
11.400.926.310
12.178.999.564
Altre attività non correnti
Partecipazioni
7)
9.803.355.377
Titoli, crediti finanziari e altre attività finanziarie
7)
2.099.373.365
571.134.000
2.059.476.684
1.107.673.002
Crediti vari e altre attività non correnti
7)
512.233.581
24.167.000
524.896.339
33.084.000
Attività per imposte anticipate
8)
918.071.270
951.607.838
13.333.033.593
13.700.715.779
68.716.886.825
70.242.859.385
Totale attività non correnti
(a)
10.164.734.918
Attività correnti
Rimanenze di magazzino
9)
112.128.954
Crediti commerciali, vari e altre attività correnti
10)
5.272.457.407
Crediti per imposte sul reddito
11)
225.883
Titoli diversi dalle partecipazioni
12)
1.159.108.180
Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti
13)
602.335.484
214.074.000
732.647.732
331.315.998
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
14)
2.763.051.926
28.613.000
4.236.542.656
55.045.000
Totale Attività correnti
Totale Attività
167.276.508
404.235.000
5.930.899.858
723.694.000
212.881
1.321.175.352
(b)
9.909.307.834
12.388.754.987
(a+b)
78.626.194.659
82.631.614.372
(*) Rettificato a seguito della riclassifica tra le attività/passività non correnti di una parte, originariamente classificata tra le attività/passività correnti, dei derivati non di
copertura (per maggiori dettagli, si veda la nota "Rettifiche per riclassifiche").
Bilancio separato di Telecom Italia S.p.A.
Situazione patrimoniale-finanziaria
323
Patrimonio netto e Passività
(euro)
note
31.12.2010
di cui con
parti correlate
31.12.2009
Rettificato (*)
di cui con
parti correlate
Patrimonio netto
Capitale emesso
10.688.746.056
meno: Azioni proprie
10.673.865.180
(20.719.608)
(20.719.608)
10.668.026.449
10.653.145.572
Riserva da sovrapprezzo azioni
1.697.291.880
1.689.445.600
Riserva legale
2.134.773.036
2.134.760.775
Capitale
Altre riserve
Riserva ex art. 13 DLgs. 124/93
391.352
391.352
Riserva ex art. 74 D.P.R. 917/86
5.749.710
5.749.710
602.258.804
602.258.805
1.128.827
1.128.827
Riserva contributi in conto capitale
Riserva di rivalutazione ex lege n. 413/91
Riserva ex art.1, comma 469, legge
266/2005 - ex art. 14 legge 342/2000
Altre
Totale Altre riserve
Utili (perdite) accumulati, incluso l'utile
dell'esercizio
315.842.091
315.842.091
2.435.360.387
2.436.479.804
3.360.731.171
3.361.850.589
7.703.044.667
5.228.734.904
15)
25.563.867.202
23.067.937.440
Passività finanziarie non correnti
16)
37.153.689.168
Fondi relativi al personale
21)
967.755.737
Fondo imposte differite
8)
1.190.414
42.478.846
Fondi per rischi e oneri
22)
484.653.167
512.248.658
Totale Patrimonio netto
(a)
Passività non correnti
Debiti vari e altre passività non correnti
23)
Totale Passività non correnti
(b)
675.435.891
16.973.884.000
40.232.017.461 20.153.790.970
974.597.805
41.685.000
39.282.724.377
817.316.102
42.799.000
42.578.658.872
Passività correnti
Passività finanziarie correnti
16)
6.055.929.791
3.849.856.000
7.813.198.772
3.964.691.030
Debiti commerciali, vari e altre passività
correnti
24)
7.689.642.561
836.712.000
8.936.795.713
1.201.556.000
Debiti per imposte sul reddito
25)
34.030.727
235.023.575
Totale Passività correnti
Totale Passività
Totale Patrimonio netto e Passività
(c)
13.779.603.079
16.985.018.060
(d=b+c)
53.062.327.457
59.563.676.932
(a+d)
78.626.194.659
82.631.614.372
(*) Rettificato a seguito della riclassifica tra le attività/passività non correnti di una parte, originariamente classificata tra le attività/passività correnti, dei derivati non di
copertura (per maggiori dettagli, si veda la nota "Rettifiche per riclassifiche").
Bilancio separato di Telecom Italia S.p.A.
Situazione patrimoniale-finanziaria
324
Conto economico separato
(euro)
note
Esercizio
2010
di cui
con parti
correlate
Esercizio
2009
di cui
con parti
correlate
Ricavi
27)
18.985.351.012
552.904.000
20.473.745.146
651.453.528
Altri proventi
28)
210.178.313
31.271.000
240.396.527
29.716.000
Totale ricavi e proventi operativi
19.195.529.325
20.714.141.673
Acquisti di materie e servizi
29)
(6.650.988.954)
(1.226.021.000)
Costi del personale
30)
(3.121.229.061)
(84.906.000)
(3.120.437.392)
(103.370.000)
Altri costi operativi
31)
(665.844.440)
(443.000)
(806.582.188)
(356.000)
Variazione delle rimanenze
32)
(56.588.991)
52.476.924
Attività realizzate internamente
33)
387.742.573
414.825.689
9.088.620.451
9.508.298.893
Risultato operativo ante ammortamenti,
plusvalenze/(minusvalenze) e ripristini di
valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA)
(7.746.125.813) (1.193.675.000)
di cui: impatto delle Partite di natura non ricorrente
42)
(251.610.000)
(7.828.000)
Ammortamenti
34)
(4.107.228.394)
(4.303.410.519)
Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non
correnti
35)
(3.954.911)
(38.518.103)
Ripristini di valore/(Svalutazioni) di attività non correnti
36)
(8.544.421)
(5.353.454)
4.968.892.726
5.161.016.817
Risultato operativo (EBIT)
di cui: impatto delle Partite di natura non ricorrente
42)
(251.610.000)
Proventi/(oneri) da partecipazioni
37)
1.795.665.616
2.356.926.000
(367.546.796)
165.954.000
Proventi finanziari
38)
2.818.834.582
535.607.000
2.683.212.073
1.747.666.000
Oneri finanziari
38)
(4.973.411.374)
(2.641.124.000)
Utile prima delle imposte
4.609.981.550
(46.341.000)
(5.021.329.432) (1.671.368.000)
2.455.352.662
di cui: impatto delle Partite di natura non ricorrente
42)
(251.310.000)
(539.870.000)
Imposte sul reddito
39)
(1.097.400.973)
(1.056.772.408)
3.512.580.577
1.398.580.254
(183.556.000)
(527.605.000)
Utile dell'esercizio
di cui: impatto delle Partite di natura non ricorrente
Bilancio separato di Telecom Italia S.p.A.
Conto economico separato
42)
325
Conto economico complessivo
Nota 15
(euro)
Utile dell'esercizio
(a)
Esercizio
2010
Esercizio
2009
3.512.580.577
1.398.580.254
(1.455.774)
(10.463.356)
Altre componenti del conto economico complessivo:
Attività finanziarie disponibili per la vendita:
Utili (perdite) da adeguamento al fair value
Effetto fiscale (*)
(b)
(778.117)
3.667.240
(2.233.891)
(6.796.116)
(1.024.258)
(405.886.572)
(29.028.000)
199.014.028
Strumenti derivati di copertura:
Utili (perdite) da adeguamento al fair value
Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato
Effetto fiscale
(c)
Totale
Utile complessivo dell'esercizio
8.264.371
56.657.323
(21.787.887)
(150.215.221)
(d=b+c)
(24.021.778)
(157.011.337)
(a+d)
3.488.558.799
1.241.568.917
(*) L’effetto fiscale negativo risente del trattamento secondo il regime di “participation exemptions” di alcuni titoli detenuti in portafoglio.
Bilancio separato di Telecom Italia S.p.A.
Conto economico complessivo
326
Movimenti del patrimonio netto
Movimenti di patrimonio netto dell'esercizio 2009
(euro)
note
Saldo al 31 dicembre 2008
Modifiche nei criteri contabili
(IFRIC 13)
Riserva da
sovrapprezzo
azioni
10.659.354.266
1.689.189.668
Riserva per
Riserva per Altre riserve e utili
adeguamento al adeguamento al
(perdite)
fair value delle
fair value degli accumulati, incluso
attività finanziarie strumenti derivati
l'utile netto
disponibili per la
di copertura
dell'esercizio
vendita
14.529.940
(468.519.997)
3)
Saldo rettificato al 31
dicembre 2008
Movimenti di patrimonio
netto dell'esercizio:
Capitale
10.659.354.266
1.689.189.668
14.529.940
(468.519.997)
11.000.440.531
22.894.994.408
(26.511.956)
(26.511.956)
10.973.928.575
22.868.482.452
(1.034.749.533)
(1.034.749.533)
1.398.580.254
1.241.568.917
1.533.804
1.533.804
(4.327.351)
(10.597.351)
16)
Dividendi deliberati
Totale utile (perdita)
complessivo dell'esercizio
(6.796.116)
(150.215.221)
Emissione di strumenti
rappresentativi di patrimonio
netto
Conversione di obbligazioni
61.306
Azioni proprie
317.238
255.932
(6.270.000)
1.381.913
1.381.913
11.336.347.662
23.067.937.440
Riserva per
Riserva per Altre riserve e utili
adeguamento al adeguamento al
(perdite)
fair value delle
fair value degli accumulati, incluso
attività finanziarie strumenti derivati
l'utile netto
disponibili per la
di copertura
dell'esercizio
vendita
Totale Patrimonio
netto
Altri movimenti
Saldo al 31 dicembre 2009
Totale Patrimonio
netto
16)
10.653.145.572
1.689.445.600
7.733.824
(618.735.218)
Movimenti di patrimonio netto dell'esercizio 2010
(euro)
note
Capitale
Riserva da
sovrapprezzo
azioni
Saldo al 31 dicembre 2009
15)
10.653.145.572
1.689.445.600
Movimenti di patrimonio
netto dell'esercizio:
15)
7.733.824
(618.735.218)
Dividendi deliberati
Totale utile (perdita)
complessivo dell'esercizio
(2.233.891)
Emissione di strumenti
rappresentativi di patrimonio
netto
(21.787.887)
14.880.876
11.336.347.662
23.067.937.440
(1.034.755.107)
(1.034.755.107)
3.512.580.577
3.488.558.799
8.986.824
23.867.700
-
Conversione di obbligazioni
-
Azioni proprie
Altri movimenti
Saldo al 31 dicembre 2010
7.846.280
15)
10.668.026.448
Bilancio separato di Telecom Italia S.p.A.
Movimenti del patrimonio netto
1.697.291.880
5.499.933
(640.523.104)
10.412.089
18.258.369
13.833.572.045
25.563.867.202
327
Rendiconto finanziario
(migliaia di euro)
note
Esercizio
2010
Esercizio
2009
3.512.581
1.398.581
4.107.228
4.303.411
647.578
571.252
11.455
(25.065)
Flusso monetario da attività operative:
Utile dell'esercizio
Rettifiche per:
Ammortamenti
Svalutazioni (ripristini di valore) di attività non correnti (incluse partecipazioni)
Variazione netta delle attività (fondo) per imposte anticipate (differite)
Minusvalenze (plusvalenze) da realizzo di attività non correnti (incluse partecipazioni)
Variazione dei fondi relativi al personale
Variazione delle rimanenze
3.658
35.047
57.475
(160.456)
55.148
(52.477)
292.319
402.420
Variazione dei debiti commerciali
(474.323)
(1.020.345)
Variazione netta dei crediti/debiti per imposte sul reddito
(230.920)
(1.139.030)
Variazione netta dei crediti/debiti vari e di altre attività/passività
(408.765)
148.960
7.573.434
4.462.298
Acquisti di attività immateriali per competenza
5) (1.230.200)
(1.880.712)
Acquisti di attività materiali per competenza
6) (1.787.836)
(1.525.529)
(3.018.036)
(3.406.241)
Variazione dei crediti commerciali e dei crediti netti per lavori su commessa
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività operative
(a)
Flusso monetario da attività di investimento:
Totale acquisti attività immateriali e materiali per competenza (*)
Variazione dei debiti per attività d'investimento
Totale acquisti attività immateriali e materiali per cassa
Acquisizione di imprese controllate e di rami d'azienda, al netto delle disponibilità
acquisite
7)
(112.548)
456.521
(3.130.584)
(2.949.720)
-
(50.054)
(199.625)
(6.266)
Variazione dei crediti finanziari e di altre attività finanziarie
183.739
(3.287.605)
Corrispettivo incassato/rimborsato
(29.322)
51.418
(3.175.792)
(6.242.227)
Acquisizione di altre partecipazioni
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di investimento
(b)
Flusso monetario da attività di finanziamento:
Variazione delle passività finanziarie correnti e altre
Accensione di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente)
Rimborsi di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente)
Corrispettivo pagato per l'acquisto di strumenti rappresentativi di patrimonio netto
Incassi per aumenti/rimborsi di capitale
Dividendi pagati (*)
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di finanziamento
259.394
2.584.824
1.878.607
4.856.521
(6.858.533)
(4.352.183)
-
(10.597)
22.727
-
(1.033.517)
(1.033.502)
2.045.063
(c)
(5.731.322)
(d=a+b+c)
(1.333.680)
265.134
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio dell'esercizio
(e)
3.469.370
3.204.236
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine dell'esercizio
(f=d+e)
2.135.690
3.469.370
Esercizio
2010
Esercizio
2009
Flusso monetario complessivo
(*) di cui operazioni con parti correlate
(migliaia di euro)
Totale acquisti attività immateriali e materiali per competenza
(262.235)
(73.212)
Dividendi pagati
(169.702)
(182.976)
Bilancio separato di Telecom Italia S.p.A.
Rendiconto finanziario
328
Informazioni aggiuntive del rendiconto finanziario
Esercizio
2010
Esercizio
2009
Imposte sul reddito (pagate)/incassate
(1.321.476)
(2.271.552)
Interessi pagati
(3.437.941)
(3.256.416)
Interessi incassati
1.461.678
999.021
Dividendi incassati
2.356.727
166.308
Esercizio
2010
Esercizio
2009
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
4.236.543
3.563.214
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista
(767.173)
(358.978)
3.469.370
3.204.236
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
2.763.052
4.236.543
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista
(627.362)
(767.173)
2.135.690
3.469.370
(migliaia di euro)
Analisi della cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette
(migliaia di euro)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio dell'esercizio:
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine dell'esercizio:
Bilancio separato di Telecom Italia S.p.A.
Rendiconto finanziario
329
Nota 1 – Forma, contenuto e altre informazioni
di carattere generale
Forma e contenuto
Telecom Italia è una società per azioni (S.p.A.) organizzata secondo l’ordinamento giuridico della
Repubblica Italiana.
La sede legale di Telecom Italia S.p.A. è in Piazza degli Affari 2, Milano, Italia.
La durata di Telecom Italia è fissata, come previsto dallo Statuto, sino al 31 dicembre 2100.
Telecom Italia S.p.A. opera in Italia nel settore delle telecomunicazioni fisse e mobili.
Il bilancio separato della Telecom Italia S.p.A. per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010 è stato redatto
nel rispetto degli International Financial Reporting Standards emessi dall’International Accounting
Standards Board e omologati dall’Unione Europea (definiti come “IFRS”), nonché delle disposizioni
legislative e regolamentari vigenti in Italia (in particolare: i provvedimenti emanati in attuazione dell’art.
9 del Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005).
Si precisa, inoltre, che nel 2010 Telecom Italia ha applicato principi contabili coerenti con quelli
dell’esercizio precedente e non ha adottato alcun IFRS in via anticipata.
Il bilancio separato è stato redatto secondo il principio generale del costo, ad eccezione delle attività
finanziarie disponibili per la vendita, delle attività finanziarie possedute per la negoziazione e degli
strumenti finanziari derivati che sono stati valutati al fair value. I valori contabili delle attività e delle
passività oggetto di copertura sono rettificati per riflettere le variazioni di fair value relative ai rischi
coperti (fair value hedge).
In ottemperanza allo IAS 1 (Presentazione del bilancio) le informazioni comparative di bilancio si
riferiscono, salvo diversa indicazione, all’esercizio precedente.
La situazione patrimoniale-finanziaria, il conto economico separato e complessivo nonché i movimenti
del patrimonio netto sono presentati in unità di euro (senza decimali) mentre il rendiconto finanziario e
le note di bilancio sono presentati, salvo diversa indicazione, in migliaia di euro.
La pubblicazione del bilancio separato di Telecom Italia S.p.A. per l’esercizio chiuso al 31 dicembre
2010 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 24 febbraio 2011.
Peraltro, all’Assemblea degli Azionisti compete l’approvazione finale del bilancio separato di Telecom
Italia S.p.A..
Schemi di bilancio
Gli schemi di bilancio adottati sono coerenti con quelli previsti dallo IAS 1; in particolare:
• la Situazione patrimoniale-finanziaria è stata predisposta classificando le attività e le passività
secondo il criterio “corrente/non corrente”;
• il Conto economico separato è stato predisposto classificando i costi operativi per natura, in
quanto tale forma di esposizione è ritenuta più idonea a rappresentare lo specifico business
della Società, risulta conforme alle modalità di reporting interno ed è in linea con il settore
industriale di riferimento;
• il Conto economico complessivo che include, oltre all’utile dell’esercizio, come da Conto
economico separato, le altre variazioni dei movimenti di Patrimonio Netto diverse dalle
transazioni con gli Azionisti;
• il Rendiconto finanziario è stato predisposto esponendo i flussi finanziari derivanti dalle attività
operative secondo il “metodo indiretto”, come consentito dallo IAS 7 (Rendiconto finanziario).
Inoltre, come richiesto dalla delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, nel contesto del conto
economico separato, i proventi e gli oneri derivanti da operazioni non ricorrenti sono stati identificati
specificatamente ed i relativi effetti sui principali livelli intermedi di risultato sono stati evidenziati
separatamente. Gli eventi e le operazioni non ricorrenti sono identificati prevalentemente in base alla
natura delle operazioni. In particolare tra gli oneri/proventi non ricorrenti vengono incluse le fattispecie
che per loro natura non si verificano continuativamente nella normale attività operativa (ad esempio:
proventi/oneri derivanti dalla acquisizione/cessione di immobili, di rami d’azienda e di partecipazioni
Bilancio separato di Telecom Italia S.p.A.
Nota 1 – Forma, contenuto e altre informazioni di carattere generale
330
incluse tra le attività non correnti; oneri/proventi derivanti da processi di riorganizzazione aziendale;
oneri/proventi derivanti da sanzioni comminate dagli Enti regolatori).
Sempre in relazione alla citata delibera Consob, nei prospetti della situazione patrimoniale-finanziaria,
del conto economico separato e del rendiconto finanziario l’ammontare delle posizioni o transazioni con
parti correlate è stato evidenziato separatamente.
Nota 2 – Principi contabili
Continuità aziendale
Il bilancio separato dell’esercizio 2010 è stato redatto nel presupposto della continuazione dell’attività
aziendale in quanto vi è la ragionevole aspettativa che Telecom Italia S.p.A. continuerà la sua attività
operativa in un futuro prevedibile (e comunque con un orizzonte temporale superiore ai 12 mesi).
In particolare, sono stati presi in considerazione i seguenti fattori che il Management ritiene, allo stato
attuale, non siano tali da generare dubbi sulla prospettiva della continuità aziendale per la Società:
• i principali rischi e incertezze a cui la Società è esposta, per i quali si fa rimando all’apposita
Sezione denominata “Principali rischi ed incertezze” inclusa nell’ambito del capitolo della
Relazione sulla Gestione “Evoluzione prevedibile della gestione per l’esercizio 2011”;
• il mix considerato ottimale tra capitale di rischio e capitale di debito nonché la politica di
remunerazione del capitale di rischio, descritti nel paragrafo “Informativa sul capitale”
nell’ambito della Nota “Patrimonio netto”;
• la politica di gestione dei rischi finanziari (rischio di mercato, rischio di credito e rischio di
liquidità), descritti nella Nota “Gestione dei rischi finanziari”.
Attività immateriali
Avviamento
Ai sensi dell’IFRS 3 (Aggregazioni aziendali), l’avviamento viene rilevato nel bilancio separato alla data di
acquisizione (realizzata anche tramite fusione o conferimento) di aziende o di rami d’azienda ed è
determinato come differenza tra il corrispettivo pagato (misurato secondo l’IFRS 3 che in genere viene
determinato sulla base del fair value alla data di acquisizione) e il fair value alla data di acquisizione
delle attività identificabili acquisite al netto delle passività identificabili assunte.
L’avviamento è classificato come attività immateriale a vita utile indefinita, mentre l’eventuale “utile
derivante da un acquisto a prezzi favorevoli (o avviamento negativo)” è iscritto nel conto economico
separato.
L’IFRS 3 prevede, tra l’altro, l’imputazione a conto economico separato dei costi accessori connessi
all’operazione di aggregazione aziendale che in precedenza concorrevano alla determinazione del
corrispettivo pagato.
L’avviamento inizialmente rilevato è successivamente ridotto solo per le riduzioni di valore cumulate
(per maggiori dettagli si veda nel seguito la sezione Riduzione di valore delle attività immateriali e
materiali – Avviamento).
In caso di cessione di una parte o dell’intera azienda/ramo d’azienda precedentemente acquisita, nella
determinazione della plusvalenza o della minusvalenza da cessione si tiene conto del corrispondente
valore dell’avviamento.
In sede di prima adozione degli IFRS, la Società ha scelto di non applicare l’IFRS 3 (Aggregazioni
aziendali) in modo retroattivo alle acquisizioni di imprese avvenute antecedentemente il 1° gennaio
2004; di conseguenza, l’avviamento generato su acquisizioni antecedenti tale data è stato mantenuto al
precedente valore determinato secondo i principi contabili italiani, previa verifica della sua
recuperabilità.
Costi di sviluppo
I costi sostenuti internamente per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi costituiscono, a seconda dei
casi, attività immateriali (principalmente costi per software) o attività materiali generate internamente e
sono iscritti all’attivo solo se tutte le seguenti condizioni sono rispettate: i) il costo attribuibile all’attività
di sviluppo è attendibilmente determinabile, ii) vi è l’intenzione, la disponibilità di risorse finanziarie e la
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Nota 2 – Principi contabili
331
capacità tecnica a rendere l’attività disponibile all’uso o alla vendita, iii) è dimostrabile che l’attività è in
grado di produrre benefici economici futuri.
I costi di sviluppo capitalizzati comprendono le sole spese sostenute che possono essere attribuite
direttamente al processo di sviluppo di nuovi prodotti e servizi.
I costi di sviluppo capitalizzati sono ammortizzati sistematicamente lungo la vita stimata del relativo
prodotto/servizio in modo da riflettere le modalità con cui ci si attende che i benefici economici futuri
derivanti dall’attività siano consumati dall’entità.
Altre attività immateriali a vita utile definita
Le altre attività immateriali a vita utile definita acquistate o prodotte internamente sono iscritte
all’attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 (Attività immateriali), quando è probabile che l’uso
dell’attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell’attività può essere determinato in
modo attendibile.
Tali attività sono rilevate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate in quote costanti lungo la
loro stimata vita utile; le aliquote di ammortamento sono riviste su base annuale e sono modificate se
l’attuale vita utile stimata differisce da quella stimata in precedenza. Gli effetti di tali variazioni sono
riconosciuti a conto economico separato su base prospettica.
Per una piccola parte delle offerte di pacchetti di beni e servizi principalmente nel business della
telefonia mobile, la Società capitalizza i costi direttamente attribuibili all’acquisizione della clientela
(rappresentati dalle provvigioni alla rete di vendita e dai sussidi all’acquisto dei terminali) quando sono
rispettate tutte le seguenti condizioni:
• i costi capitalizzati sono determinati in maniera attendibile;
• esiste un contratto che vincola il cliente per un determinato periodo;
• è probabile che l’ammontare dei costi capitalizzati venga recuperato attraverso i ricavi generati
dai servizi previsti contrattualmente, ovvero, in caso di recesso anticipato da parte del cliente,
attraverso l’incasso del corrispettivo addebitato.
I costi capitalizzati per l’acquisizione della clientela sono ammortizzati lungo la durata minima prevista
dal contratto sottostante (24 mesi).
In tutti gli altri casi i costi per l’acquisizione della clientela vengono spesati quando sono sostenuti.
Attività materiali
Immobili, impianti e macchinari di proprietà
Gli immobili, impianti e macchinari di proprietà sono iscritti al costo di acquisto o di produzione. I costi
sostenuti successivamente all’acquisto sono capitalizzati solo se determinano un incremento dei
benefici economici futuri insiti nel bene a cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono rilevati nel conto
economico separato quando sostenuti.
Il costo dei cespiti include anche i costi previsti per lo smantellamento del cespite ed il ripristino del sito
laddove sia presente un’obbligazione legale o implicita. La corrispondente passività è rilevata, nel
periodo in cui sorge l’obbligo, in un fondo iscritto tra le passività nell’ambito dei fondi per rischi e oneri,
al valore attuale; l’imputazione a conto economico separato dell’onere capitalizzato avviene lungo la vita
utile delle relative attività materiali attraverso il processo di ammortamento delle stesse.
La rideterminazione delle stime relative ai costi di smantellamento, ai tassi di attualizzazione e alle date
in cui si prevede di sostenere tali costi è effettuata annualmente, ad ogni chiusura di bilancio. Le
variazioni della citata passività devono essere rilevate ad incremento o a riduzione del costo della
relativa attività; l’importo dedotto dal costo dell’attività non deve eccedere il valore contabile della
stessa. L’eventuale eccedenza è rilevata immediatamente nel conto economico separato.
L’ammortamento è calcolato in base ad un criterio a quote costanti sulla vita utile stimata delle attività.
Le aliquote di ammortamento sono riviste su base annuale e sono modificate se l’attuale vita utile
stimata differisce da quella stimata in precedenza. Gli effetti di tali variazioni sono riconosciuti a conto
economico separato su base prospettica.
I terreni, inclusi quelli pertinenziali ai fabbricati, non vengono ammortizzati.
Beni in locazione finanziaria
Le attività possedute mediante contratti di locazione finanziaria, attraverso i quali sono sostanzialmente
trasferiti alla Società tutti i rischi e i benefici legati alla proprietà del bene, sono inizialmente iscritte al
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Nota 2 – Principi contabili
332
fair value o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, inclusa l’eventuale
somma da pagare per l’esercizio dell’opzione di acquisto. La corrispondente passività verso il locatore è
rappresentata in bilancio tra le passività finanziarie.
I canoni di leasing sono scomposti nella componente interessi (rilevata a conto economico separato) e
capitale (contabilizzata a riduzione della passività). Tale ripartizione viene determinata in modo tale da
conseguire un tasso di interesse costante sul saldo residuo della passività.
Inoltre, per le operazioni di cessione e retrolocazione di beni sulla base di contratti di locazione
finanziaria le plusvalenze realizzate vengono differite lungo la durata dei contratti.
Il criterio di ammortamento usato per i beni ammortizzabili in locazione finanziaria deve essere coerente
con quello adottato per i beni ammortizzabili di proprietà. Se invece non esiste una ragionevole certezza
circa l’acquisizione della proprietà del bene al termine del leasing, i beni in locazione finanziaria sono
ammortizzati su un periodo pari al minore fra la durata del contratto di locazione e la vita utile del bene
stesso.
Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici legati alla
proprietà dei beni sono classificate come leasing operativi. I canoni riferiti a leasing operativi sono
rilevati a conto economico separato in quote costanti negli esercizi di durata del contratto di leasing.
Riduzione di valore delle attività immateriali e materiali
Avviamento
L’avviamento è sottoposto a verifica della recuperabilità del valore (c.d. impairment test) annualmente o
più frequentemente, se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità che abbia subito
una riduzione di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 (Riduzione di valore delle attività); il valore
originario non viene comunque ripristinato qualora vengano meno le ragioni che hanno determinato la
riduzione di valore.
La verifica viene svolta, di norma, alla fine di ogni esercizio, e, pertanto, la data di riferimento per tale
verifica è costituita dalla data di chiusura del bilancio. L’avviamento acquisito ed allocato nel corso
dell’esercizio è sottoposto a verifica della recuperabilità del valore alla fine dell’esercizio in cui
l’acquisizione e l’allocazione sono avvenute.
Al fine della verifica della sua recuperabilità, l’avviamento è allocato, alla data di acquisizione, ad ogni
unità o gruppo di unità generatrici di flussi di cassa che beneficiano dell’acquisizione.
Se il valore contabile dell’unità generatrice di flussi di cassa (o del gruppo di unità) eccede il rispettivo
valore recuperabile, si rileva a conto economico separato una perdita per riduzione di valore. La perdita
per riduzione di valore è imputata dapprima a riduzione del valore contabile dell’avviamento allocato
all’unità (o al gruppo di unità) e solo successivamente alle altre attività dell’unità in proporzione al loro
valore contabile fino all’ammontare del valore recuperabile delle attività a vita utile definita. Il valore
recuperabile di un’unità generatrice di flussi di cassa (o di un gruppo di unità) cui è allocato
l’avviamento, è il maggiore fra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il valore d’uso della stessa unità.
Il valore d’uso di un’attività è costituito dal valore attuale dei flussi di cassa attesi calcolato applicando
un tasso di attualizzazione che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro
e dei rischi specifici dell’attività. I flussi di cassa futuri si riferiscono a quelli previsti su un orizzonte
temporale esplicito di tre anni, nonché a quelli estrapolati dall’ultimo anno dell’orizzonte temporale
esplicito per la stima del valore terminale. Il tasso di crescita a lungo termine utilizzato al fine della stima
del valore terminale dell’unità (o del gruppo di unità) viene assunto in misura non eccedente il tasso
medio di crescita a lungo termine del settore o del mercato nel quale l’unità (o il gruppo di unità) opera.
I flussi di cassa futuri sono stimati facendo riferimento alle condizioni correnti dell’unità generatrice di
flussi di cassa (o di un gruppo di unità) e, pertanto, non si considerano né i benefici derivanti da
ristrutturazioni future per le quali l’entità non è ancora impegnata, né gli investimenti futuri di
miglioramento o di ottimizzazione dell’unità.
Ai fini della verifica della riduzione di valore, il valore contabile di un’unità generatrice di flussi di cassa
viene determinato coerentemente con il criterio con cui è determinato il valore recuperabile dell’unità
generatrice di flussi di cassa, escludendo i c.d. surplus assets (ossia le attività finanziarie, le attività per
imposte anticipate e le attività non correnti nette destinate ad essere cedute).
Dopo aver effettuato la verifica per riduzione di valore dell’unità generatrice di flussi di cassa (o del
gruppo di unità) cui è allocato l’avviamento si effettua un secondo livello di verifica della riduzione di
valore comprendendo anche quelle attività centralizzate con funzioni ausiliarie (corporate assets) che
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Nota 2 – Principi contabili
333
non generano flussi positivi di risultato e che non possono essere allocate secondo un criterio
ragionevole e coerente alle singole unità. A questo secondo livello il valore recuperabile di tutte le unità
(o gruppi di unità) viene confrontato con il valore contabile di tutte le unità (o gruppi di unità),
comprendendo anche quelle unità alle quali non è stato allocato alcun avviamento e le attività
centralizzate.
Attività (immateriali e materiali) a vita utile definita
Ad ogni data di riferimento del bilancio (annuale e infrannuale), la Società verifica se esistono
indicazioni che le attività sia materiali che immateriali a vita utile definita possano aver subito una
riduzione di valore. A tal fine si considerano sia fonti interne che esterne di informazione. Relativamente
alle prime (fonti interne) si considera: l’obsolescenza o il deterioramento fisico dell’attività, eventuali
cambiamenti significativi nell’uso dell’attività e l’andamento economico dell’attività rispetto a quanto
previsto. Relativamente alle fonti esterne, invece, si considera: l’andamento dei prezzi di mercato delle
attività, eventuali discontinuità tecnologiche, di mercato o normative, l’andamento dei tassi di interesse
di mercato e del costo del capitale utilizzato per valutare gli investimenti ed infine se il valore contabile
delle attività nette della Società dovesse risultare superiore alla capitalizzazione di borsa.
Se esistono indicazioni che le attività sia materiali che immateriali a vita utile definita abbiano subito
una riduzione di valore, il valore di carico delle attività è ridotto al relativo valore recuperabile. Il valore
recuperabile di un’attività è definito come il maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, ed il
suo valore d’uso. Il valore d’uso di un’attività è costituito dal valore attuale dei flussi di cassa attesi
calcolato applicando un tasso di attualizzazione che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore
temporale del denaro e dei rischi specifici dell’attività. Quando non è possibile stimare il valore
recuperabile di una singola attività, la Società stima il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi
di cassa cui l’attività appartiene. La riduzione di valore è iscritta a conto economico separato.
Quando successivamente vengono meno i motivi che hanno determinato una riduzione di valore, il
valore contabile dell’attività o dell’unità generatrice di flussi di cassa è incrementato sino alla nuova
stima del valore recuperabile che comunque non può eccedere il valore che si sarebbe determinato se
non fosse stata rilevata alcuna riduzione di valore. Il ripristino di valore è iscritto a conto economico
separato.
Strumenti finanziari
Partecipazioni in controllate, collegate e a controllo congiunto
Le partecipazioni in imprese controllate, collegate e a controllo congiunto sono valutate al costo
rettificato per le riduzioni di valore. Quando vengono meno i motivi che hanno determinato la riduzione
di valore, il valore contabile della partecipazione è incrementato fino a concorrenza del relativo costo
originario. Tale ripristino viene iscritto a conto economico separato.
Altre partecipazioni
Le altre partecipazioni (diverse da quelle in controllate, collegate e a controllo congiunto) sono incluse
fra le attività non correnti ovvero fra quelle correnti se sono destinate a permanere nel patrimonio della
Società per un periodo, rispettivamente, superiore ovvero non superiore a 12 mesi.
Al momento dell’acquisto esse vengono classificate nelle seguenti categorie:
• tra le “attività finanziarie disponibili per la vendita”, nell’ambito delle attività non correnti, ovvero
di quelle correnti;
• tra le “attività al fair value attraverso il conto economico”, nell’ambito delle attività correnti se
possedute per la negoziazione.
Le altre partecipazioni classificate tra le “attività finanziarie disponibili per la vendita” sono valutate al
fair value; le variazioni di valore di dette partecipazioni sono iscritte in una riserva di patrimonio netto
(Riserva per adeguamento al fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita) che sarà
riversata a conto economico separato al momento della cessione ovvero in presenza di una riduzione di
valore ritenuta definitiva.
Le altre partecipazioni non quotate classificate fra le “attività finanziarie disponibili per la vendita” per le
quali il fair value non è determinabile in maniera attendibile sono valutate al costo rettificato per le
riduzioni di valore da iscrivere a conto economico separato, secondo quanto disposto dallo IAS 39.
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Nota 2 – Principi contabili
334
Le riduzioni di valore delle altre partecipazioni classificate fra le “attività finanziarie disponibili per la
vendita” non possono essere successivamente stornate.
Le variazioni di valore delle altre partecipazioni classificate fra le “attività finanziarie al fair value
attraverso il conto economico” sono iscritte direttamente a conto economico separato.
Titoli diversi dalle partecipazioni
I titoli diversi dalle partecipazioni inclusi fra le attività non correnti si riferiscono a quelli detenuti con
l’intento di mantenerli in portafoglio sino alla scadenza; sono contabilizzati sulla base della “data di
negoziazione” e, al momento della prima iscrizione in bilancio, sono valutati al costo di acquisizione,
inclusivo dei costi accessori alla transazione; successivamente, sono valutati al costo ammortizzato.
Il costo ammortizzato rappresenta il valore iniziale dello strumento finanziario, al netto dei rimborsi in
linea capitale già ottenuti, rettificato (in aumento o in diminuzione) in base all’ammortamento
(utilizzando il metodo dell’interesse effettivo) di eventuali differenze fra il valore iniziale e il valore alla
scadenza e dedotte, ove del caso, le svalutazioni per riduzioni di valore e per presunte perdite di
inesigibilità.
I titoli diversi dalle partecipazioni inclusi fra le attività correnti sono costituiti da quelli che, per scelta
degli amministratori, sono destinati a permanere nel patrimonio di Telecom Italia S.p.A. per un periodo
non superiore a 12 mesi, e vengono classificati nelle seguenti categorie:
• detenuti in portafoglio sino alla scadenza (originariamente superiore a 3 mesi ma inferiore a 12
mesi, oppure, pur avendo una scadenza originaria superiore a 12 mesi, sono stati acquistati in
un periodo superiore a 3 mesi ma inferiore a 12 mesi rispetto alla loro scadenza) e valutati al
costo ammortizzato;
• posseduti per la negoziazione e valutati al fair value attraverso il conto economico;
• disponibili per la vendita e valutati al fair value con contropartita una riserva di patrimonio netto.
Le variazioni di valore delle attività finanziarie disponibili per la vendita sono iscritte in una riserva di
patrimonio netto (Riserva per adeguamento al fair value delle attività finanziarie disponibili per la
vendita) che sarà riversata a conto economico separato al momento della cessione ovvero in presenza
di una riduzione di valore ritenuta definitiva.
Le riduzioni di valore dei titoli diversi dalle partecipazioni detenuti in portafoglio fino alla scadenza o
classificati fra le “attività finanziarie disponibili per la vendita” devono essere stornate quando vengono
meno le condizioni che le hanno determinate.
Crediti e finanziamenti
I crediti generati dall’impresa e i finanziamenti inclusi sia fra le attività non correnti che fra quelle
correnti sono inizialmente iscritti al fair value e successivamente valutati al costo ammortizzato.
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
La Cassa e le altre disponibilità liquide equivalenti sono iscritte, a seconda della loro natura, al valore
nominale ovvero al costo ammortizzato.
Le altre disponibilità liquide equivalenti rappresentano impieghi finanziari a breve termine e ad alta
liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa noti e soggetti ad un irrilevante rischio di
variazione del loro valore la cui scadenza originaria ovvero al momento dell’acquisto non è superiore a 3
mesi.
Riduzione di valore di attività finanziarie
Ad ogni data di riferimento del bilancio (annuale e infrannuale), vengono effettuate valutazioni al fine di
verificare se esista evidenza oggettiva che un’attività finanziaria o che un gruppo di attività possa aver
subito una riduzione di valore. Se esistono evidenze oggettive in tal senso, la riduzione di valore va
iscritta a conto economico separato per le attività finanziarie valutate al costo o al costo ammortizzato
mentre per le “attività finanziarie disponibili per la vendita” si fa rimando a quanto già illustrato in
precedenza.
Passività finanziarie
Le passività finanziarie includono i debiti finanziari, comprensivi dei debiti per anticipazioni su cessione
di crediti, nonché altre passività finanziarie, ivi inclusi gli strumenti finanziari derivati e le passività a
fronte delle attività iscritte nell’ambito dei contratti di locazione finanziaria.
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Nota 2 – Principi contabili
335
Ai sensi dello IAS 39, esse comprendono anche i debiti commerciali e quelli di natura varia.
Le passività finanziarie, diverse dagli strumenti finanziari derivati, sono inizialmente iscritte al fair value;
successivamente vengono valutate al costo ammortizzato e cioè al valore iniziale, al netto dei rimborsi in
linea capitale già effettuati, rettificato (in aumento o in diminuzione) in base all’ammortamento
(utilizzando il metodo dell’interesse effettivo) di eventuali differenze fra il valore iniziale e il valore alla
scadenza.
Gli strumenti finanziari composti rappresentati da obbligazioni convertibili in azioni dell’emittente sono
contabilizzati separando la componente di debito da quella dell’opzione: la componente di debito è
iscritta in bilancio fra le passività finanziarie applicando il metodo del costo ammortizzato mentre il
valore dell’opzione, calcolato quale differenza tra il valore della componente di debito e l’importo
incassato a seguito dell’emissione dello strumento finanziario, è iscritto in una specifica riserva di
patrimonio netto (Altri strumenti rappresentativi di patrimonio netto).
Le passività finanziarie coperte da strumenti finanziari derivati volti a fronteggiare il rischio di variazione
di valore della passività (derivati in fair value hedge), sono valutate al fair value, secondo le modalità
stabilite dallo IAS 39 per l’hedge accounting: gli utili e le perdite derivanti dai successivi adeguamenti al
fair value, limitatamente alla componente coperta, sono rilevati a conto economico separato e sono
controbilanciati dalla porzione efficace della perdita o dell’utile derivante dalle corrispondenti valutazioni
al fair value dello strumento di copertura.
Le passività finanziarie coperte da strumenti finanziari derivati volti a fronteggiare il rischio di variazione
dei flussi finanziari (derivati in cash flow hedge) rimangono valutate al costo ammortizzato, secondo le
modalità stabilite dallo IAS 39 per l’hedge accounting.
Strumenti finanziari derivati
Gli strumenti finanziari derivati perfezionati dalla Società sono volti a fronteggiare l’esposizione al rischio
di cambio e di tasso di interesse e ad una diversificazione dei parametri di indebitamento che ne
permetta una riduzione del costo e della volatilità entro prefissati limiti gestionali.
Coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, gli strumenti finanziari derivati di copertura sono
contabilizzati secondo le modalità stabilite per l’hedge accounting solo quando:
a) all’inizio della copertura esistono la designazione formale e la documentazione della relazione
di copertura stessa;
b) si prevede che la copertura sarà altamente efficace;
c) l’efficacia può essere attendibilmente misurata;
d) la copertura stessa è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è
designata.
Tutti gli strumenti finanziari derivati sono valutati al fair value, come stabilito dallo IAS 39.
Quando gli strumenti finanziari derivati hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge
accounting, si applicano i seguenti trattamenti contabili:
• Fair value hedge – Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura
dell’esposizione alle variazioni del fair value di un’attività o di una passività attribuibili ad un
particolare rischio, l’utile o la perdita derivante dalle successive variazioni del fair value dello
strumento di copertura è rilevato a conto economico separato. L’utile o la perdita derivante
dall’adeguamento al fair value della posta coperta, per la parte attribuibile al rischio coperto,
modifica il valore contabile di tale posta e viene rilevato a conto economico separato.
• Cash flow hedge – Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura
dell’esposizione alla variabilità dei flussi finanziari di un’attività o di una passività iscritta in
bilancio o di un’operazione prevista altamente probabile, la porzione efficace degli utili o delle
perdite derivanti dall’adeguamento al fair value dello strumento derivato è rilevata in una
specifica riserva di patrimonio netto (Riserva per adeguamento al fair value degli strumenti
derivati di copertura). L’utile o la perdita cumulato è stornato dalla riserva di patrimonio netto e
contabilizzato a conto economico separato negli stessi esercizi in cui gli effetti dell’operazione
oggetto di copertura vengono rilevati a conto economico separato. L’utile o la perdita associato a
quella parte della copertura inefficace è iscritto a conto economico separato immediatamente.
Se l’operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora
realizzati contabilizzati nella riserva di patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto
economico separato.
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Nota 2 – Principi contabili
336
Per gli strumenti derivati per i quali non è stata designata una relazione di copertura, gli utili o le perdite
derivanti dalla loro valutazione al fair value sono iscritti direttamente a conto economico separato.
Cessioni di crediti
Telecom Italia S.p.A. effettua cessioni di crediti ai sensi della legge 52/1991 sul factoring. Tali cessioni,
nella maggior parte dei casi, sono caratterizzate dal trasferimento a terzi sostanzialmente di tutti i rischi
e benefici relativi ai crediti, rispondendo in tal modo ai requisiti dello IAS 39 per lo storno degli stessi.
Appositi contratti di servicing, in virtù dei quali le istituzioni acquirenti hanno conferito mandato a
Telecom Italia S.p.A. di gestire le attività di incasso e gestione dei crediti, lasciano intatta l’attuale
relazione tra la Società e la propria clientela.
Crediti per lavori in corso su commessa
I crediti per lavori in corso su commessa, indipendentemente dalla durata della commessa, sono
valutati in base alla percentuale di completamento e classificati fra le attività correnti. Eventuali perdite
su tali contratti sono rilevate a conto economico separato nella loro interezza nel momento in cui
divengono note.
Rimanenze di magazzino
Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra il costo di acquisto e di produzione e il
presumibile valore di realizzo; il costo viene determinato con il metodo del costo medio ponderato per
singolo movimento. Sono inoltre stanziati dei fondi svalutazione per le rimanenze di magazzino
considerate obsolete o a lenta rotazione, tenuto conto del loro utilizzo futuro atteso e del loro
presumibile valore di realizzo.
Attività non correnti destinate a essere cedute/Attività operative cessate
Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) il cui valore contabile sarà recuperato principalmente
attraverso la vendita anziché con il loro utilizzo continuativo sono classificate come possedute per la
vendita e rappresentate separatamente dalle altre attività e passività della situazione patrimonialefinanziaria. I corrispondenti valori patrimoniali dell’esercizio precedente non sono riclassificati.
Un’attività operativa cessata (Discontinued Operations) rappresenta una parte dell’entità che è stata
dismessa o classificata come posseduta per la vendita, e:
• rappresenta un importante ramo di attività o area geografica di attività;
• è parte di un piano coordinato di dismissione di un importante ramo di attività o area geografica
di attività; o
• è una controllata acquisita esclusivamente allo scopo di essere rivenduta.
I risultati delle attività operative cessate – siano esse dismesse oppure classificate come possedute per
la vendita e in corso di dismissione – sono esposti separatamente nel conto economico separato, al
netto degli effetti fiscali. I corrispondenti valori relativi all’esercizio precedente, ove presenti, sono
riclassificati ed esposti separatamente nel conto economico separato, al netto degli effetti fiscali, ai fini
comparativi.
Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita, sono
dapprima rilevate in conformità allo specifico IFRS di riferimento applicabile a ciascuna attività e
passività e, successivamente, sono rilevate al minore tra il valore contabile e il relativo fair value, al
netto dei costi di vendita.
Eventuali successive perdite di valore sono rilevate direttamente a rettifica delle attività non correnti (o
gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita con contropartita a Conto economico.
Viene invece rilevato un ripristino di valore per ogni incremento successivo del fair value di un’attività al
netto dei costi di vendita, ma solo fino a concorrenza della perdita per riduzione di valore complessiva
precedentemente rilevata.
Fondi relativi al personale
Fondo per il Trattamento di Fine Rapporto (TFR)
Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR), obbligatorio ai sensi dell’art. 2120 del Codice Civile, ha natura di
retribuzione differita ed è correlato alla durata della vita lavorativa dei dipendenti e alla retribuzione
percepita nel periodo di servizio prestato.
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Nota 2 – Principi contabili
337
In applicazione dello IAS 19 (Benefici per i dipendenti), il TFR così calcolato assume la natura di “Piano a
prestazioni definite” e la relativa obbligazione da iscrivere in bilancio (Fondo TFR) è determinata
mediante un calcolo attuariale. Come consentito dallo IAS 19, Telecom Italia S.p.A. ha scelto di iscrivere
a conto economico separato tutti gli utili e le perdite attuariali via via emersi.
I costi relativi all’incremento del valore attuale dell’obbligazione per il TFR derivanti dall’approssimarsi
del momento di pagamento dei benefici sono inclusi fra i “Costi del personale”.
A partire dal 1° gennaio 2007 la legge italiana ha previsto per il lavoratore la possibilità di scegliere la
destinazione del proprio TFR maturando ai fondi di previdenza complementare oppure all’azienda di
appartenenza. Per le aziende con almeno 50 dipendenti è fatto obbligo di versare tale TFR al “Fondo di
Tesoreria” gestito dall’INPS. Conseguentemente, l’obbligazione nei confronti dell’INPS e le contribuzioni
alle forme pensionistiche complementari assumono, ai sensi dello IAS 19, la natura di “Piani a
contribuzioni definite”, mentre le quote iscritte al Fondo TFR mantengono la natura di “Piani a
prestazioni definite”.
Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale
Telecom Italia S.p.A. riconosce benefici addizionali a taluni dirigenti e quadri delle Società del Gruppo
attraverso piani di partecipazione al capitale (piani di stock option, Performance share granting e longterm incentive plan); inoltre, è stato di recente introdotto il Piano di azionariato diffuso per i dipendenti. I
summenzionati piani vengono contabilizzati secondo quanto previsto dall’IFRS 2 (Pagamenti basati su
azioni).
Secondo quanto stabilito dall’IFRS 2, tali piani rappresentano una componente della retribuzione dei
beneficiari; pertanto, per i piani che prevedono una remunerazione in strumenti di capitale, il costo è
rappresentato dal fair value di tali strumenti alla data di assegnazione, ed è rilevato tra i “Costi del
personale”, nel caso di dipendenti della Società, e tra le “Partecipazioni”, nel caso di dipendenti di
controllate, lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con
contropartita una riserva di Patrimonio Netto denominata “Altri strumenti rappresentativi di patrimonio
netto”. Le variazioni nel fair value successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla
valutazione iniziale. Alla fine di ogni esercizio va aggiornata la stima del numero di diritti che
matureranno fino alla scadenza. La variazione di stima è portata a riduzione della voce “Altri strumenti
rappresentativi di patrimonio netto” con contropartita rispettivamente “Costi del personale” o
“Partecipazioni”.
Per i piani soggetti a condizioni di maturazione di mercato, nel caso il cui le stesse non si siano avverate,
l'importo iscritto nella voce “Altri strumenti rappresentativi di patrimonio netto” va riclassificato nella
voce “Altre riserve”.
La parte dei piani che prevede la corresponsione di compensi in denaro è iscritta tra le passività in
contropartita dei “Costi del personale”, nel caso di dipendenti della Società, e tra le “Partecipazioni”, nel
caso di dipendenti di controllate; alla fine di ogni esercizio detta passività è valutata al relativo fair value.
Fondi per rischi e oneri
La Società rileva i fondi per rischi e oneri quando, in presenza di un’obbligazione attuale, legale o
implicita, nei confronti di terzi, quale risultato di un evento passato, è probabile che si renderà
necessario l’impiego di risorse per adempiere all’obbligazione e quando può essere effettuata una stima
attendibile dell’ammontare dell’obbligazione stessa.
Quando l’effetto finanziario del trascorrere del tempo è significativo e le date di pagamento delle
obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l’accantonamento è determinato attualizzando i flussi di
cassa attesi determinati tenendo conto dei rischi associati all’obbligazione; l’incremento del fondo
connesso al trascorrere del tempo è rilevato nel conto economico separato alla voce “Oneri finanziari”.
Azioni proprie
Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. In particolare, il valore nominale delle
azioni proprie è contabilizzato in riduzione del capitale sociale emesso, mentre l’eccedenza del valore di
acquisto rispetto al valore nominale è portata in riduzione delle “Altre riserve e utili (perdite) accumulati,
incluso l’utile (perdita) dell’esercizio”.
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Nota 2 – Principi contabili
338
Operazioni in valuta estera
Le operazioni in valuta estera sono registrate al tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione. Le
attività e le passività monetarie denominate in valuta estera sono convertite al tasso di cambio in essere
alla data di riferimento del bilancio. Sono rilevate a conto economico separato le differenze cambio
generate dall’estinzione di poste monetarie o dalla loro conversione a tassi differenti rispetto a quelli
della loro rilevazione iniziale nell’esercizio o a quelli di fine esercizio precedente.
Ricavi
I ricavi comprendono solo i flussi lordi di benefici economici ricevuti e ricevibili, in nome e per conto
proprio. I corrispettivi riscossi per conto terzi quali le imposte sulle vendite, le imposte su beni e servizi e
l’imposta sul valore aggiunto non sono benefici economici fruiti dalla Società e non determinano un
incremento del patrimonio netto. Per questo motivo essi sono esclusi dai ricavi.
I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che alla Società affluiranno dei benefici economici e il
loro ammontare può essere determinato in modo attendibile; essi sono rappresentati al netto di sconti,
abbuoni e resi.
• Ricavi per prestazioni di servizi
I ricavi per prestazioni di servizi sono rilevati a conto economico separato con riferimento allo
stadio di completamento del servizio e solo quando il risultato della prestazione può essere
attendibilmente stimato.
I ricavi da traffico telefonico per interconnessione e roaming sono esposti al lordo delle quote
spettanti agli altri operatori di telecomunicazioni.
I ricavi per la fornitura di informazioni ed altri contenuti sono iscritti in base all’ammontare
fatturato al cliente quando il servizio è reso direttamente dalla Società. Nel caso in cui la Società
operi esclusivamente in qualità di agente (ad esempio per le Numerazioni Non Geografiche)
viene invece iscritta tra i ricavi la sola provvigione riconosciuta dal fornitore di contenuti.
I ricavi da attivazione del servizio telefonico (nonché i relativi costi nei limiti dell’importo dei
ricavi) vengono differiti lungo la durata attesa del rapporto con la clientela (principalmente 8 anni
per la clientela retail e 3 anni per la clientela wholesale).
I ricavi derivanti dal traffico prepagato sono contabilizzati sulla base dei minuti consumati al
prezzo contrattuale per minuto. I ricavi differiti corrispondenti ai minuti di traffico non consumati
sono registrati nella Situazione patrimoniale-finanziaria alla voce “Debiti commerciali, vari e altre
passività correnti”.
• Ricavi per vendite e da offerte di pacchetti di beni e/o servizi
I ricavi per vendite (prodotti telefonici e altri) sono rilevati quando i rischi e benefici significativi
connessi alla proprietà sono trasferiti all’acquirente.
Per le offerte che comprendono la vendita dei terminali mobili e la prestazione di servizi,
Telecom Italia S.p.A. riconosce i ricavi per la vendita dei terminali mobili quando gli stessi sono
consegnati ai clienti finali, mentre i ricavi da traffico sono riconosciuti in base ai minuti di traffico
consumati; i relativi costi per l’acquisizione della clientela, comprensivi dei sussidi alla clientela
per l’acquisto dei terminali nonché delle provvigioni alla rete di vendita, sono spesati quando
vengono sostenuti. I ricavi attribuiti alla vendita dei terminali mobili sono limitati all’importo
contrattuale che non è condizionato dalla prestazione dei servizi di telecomunicazioni, vale a dire
all’importo residuale pagato dal cliente che eccede il valore dei servizi.
Nel business della telefonia mobile, una piccola parte delle offerte di pacchetti di beni e servizi è
rappresentata da contratti che vincolano il cliente per un periodo contrattuale minimo di 24 mesi
e che comportano l’addebito al cliente di un corrispettivo in caso di recesso anticipato dal
contratto. Per tali contratti, i costi per l’acquisizione della clientela sono capitalizzati fra le
“Attività immateriali a vita utile definita” se sono rispettate le condizioni per la relativa
capitalizzazione, così come descritte nel relativo principio contabile.
• Ricavi da lavori in corso su commessa
I ricavi da lavori in corso su commessa sono rilevati con riferimento allo stato di avanzamento
(metodo della percentuale di completamento).
Costi di ricerca e costi di pubblicità
I costi di ricerca e quelli di pubblicità vengono spesati direttamente a conto economico separato
nell’esercizio in cui vengono sostenuti.
Bilancio separato di Telecom Italia S.p.A.
Nota 2 – Principi contabili
339
Proventi e oneri finanziari
I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza e comprendono gli interessi maturati sulle
relative attività e passività finanziarie utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo, le variazioni di
fair value dei derivati e degli altri strumenti finanziari rilevati al fair value attraverso il conto economico,
gli utili e le perdite di cambio e su strumenti finanziari (inclusi i derivati).
Dividendi
I dividendi ricevuti sono contabilizzati a conto economico separato secondo il principio della
competenza, ossia nell’esercizio in cui sorge il relativo diritto al credito, a seguito della delibera
assembleare di distribuzione dei dividendi delle partecipate.
I dividendi distribuibili sono rappresentati come movimento di patrimonio netto nell’esercizio in cui sono
approvati dall’assemblea degli azionisti.
Imposte
Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile della società.
Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico separato, ad eccezione di quelle relative a voci
direttamente addebitate o accreditate ad una riserva di patrimonio netto; in tali casi il relativo effetto
fiscale è riconosciuto direttamente alle rispettive riserve di patrimonio netto. Nel prospetto di conto
economico complessivo, è indicato l’ammontare delle imposte sul reddito relativo a ciascuna voce
inclusa fra le “altre componenti del conto economico complessivo”.
Le imposte differite/anticipate sono rilevate secondo il metodo dello stanziamento globale della
passività (balance sheet liability method). Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che
emergono tra la base imponibile delle attività e delle passività ed i relativi valori contabili nel bilancio
separato, ad eccezione dell’avviamento non deducibile fiscalmente. Le attività per imposte anticipate
sulle perdite fiscali riportabili a nuovo sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia
disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le
passività fiscali per imposte correnti e differite sono compensate quando vi è un diritto legale di
compensazione. Le attività fiscali per imposte anticipate e le passività fiscali per imposte differite sono
determinate adottando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le
differenze temporanee si annulleranno.
Le altre imposte non correlate al reddito sono incluse tra gli “Altri costi operativi”.
Uso di stime contabili
La redazione del bilancio separato e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della
Direzione aziendale l’effettuazione di stime e di assunzioni basate anche su giudizi soggettivi,
esperienze passate ed ipotesi considerate ragionevoli e realistiche in relazione alle informazioni note al
momento della stima. Tali stime hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e
sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio nonché sull’ammontare
dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire,
anche significativamente, da tali stime a seguito di possibili mutamenti dei fattori considerati nella
determinazione di tali stime. Le stime sono riviste periodicamente.
Nel seguito, sono indicate le più significative stime contabili che comportano un elevato ricorso ad
assunzioni e giudizi soggettivi.
Area di Bilancio
Stime contabili
Avviamento
La verifica della riduzione di valore dell’avviamento è effettuata mediante il confronto tra il valore
contabile delle unità generatrici di flussi di cassa e il loro valore recuperabile; quest’ultimo è
rappresentato dal maggiore fra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il valore d’uso della
stessa unità. Tale complesso processo di valutazione implica, tra l’altro, l’utilizzo di metodi quali il
discounted cash flow con le relative assunzioni sulla stima dei flussi di cassa. Il valore
recuperabile dipende sensibilmente dal tasso di sconto utilizzato nel modello dei flussi di cassa
attualizzati così come dai flussi di cassa attesi in futuro e dal tasso di crescita utilizzato ai fini
dell’estrapolazione. Le ipotesi chiave utilizzate per determinare il valore recuperabile per le
diverse unità generatrici di flussi di cassa, inclusa una analisi di sensitività, sono
dettagliatamente esposte nella Nota “Avviamento”.
Fondo svalutazione
crediti
La recuperabilità dei crediti viene valutata tenendo conto del rischio di inesigibilità degli stessi,
della loro anzianità e delle perdite su crediti rilevate in passato per tipologie di crediti simili.
Bilancio separato di Telecom Italia S.p.A.
Nota 2 – Principi contabili
340
Ammortamenti
I cambiamenti nelle condizioni economiche dei mercati, nella tecnologia e nello scenario
competitivo potrebbero influenzare significativamente la vita utile delle attività materiali e
immateriali non correnti e potrebbero comportare una differenza nelle tempistiche del processo
di ammortamento, nonché sull’ammontare dei costi per ammortamento.
Accantonamenti,
passività potenziali e
fondi relativi al personale
Per quanto riguarda gli accantonamenti connessi al fondo oneri di ripristino, la stima dei costi
futuri di smantellamento del cespite e di ripristino del sito è un processo complesso che richiede
la valutazione delle passività derivanti da obblighi di smantellamento e di ripristino spesso non
compiutamente definiti da leggi, regolamenti amministrativi o clausole contrattuali, e che
generalmente si dovranno adempiere a distanza di parecchi anni.
Gli accantonamenti connessi a contenziosi giudiziari, arbitrali e fiscali sono frutto di un processo
di stima complesso che si basa anche sulla probabilità di soccombenza. Gli accantonamenti
connessi ai fondi relativi al personale, ed in particolare al Fondo Trattamento di Fine Rapporto,
sono determinati sulla base di ipotesi attuariali; le variazioni di tali ipotesi potrebbero avere
effetti significativi su tali fondi.
Ricavi
Il riconoscimento dei ricavi è influenzato da:
• stima della durata attesa del rapporto con la clientela per i ricavi da attivazione del
servizio telefonico (nonché per i relativi costi nei limiti dell’importo dei ricavi);
• stima dell’ammontare di sconti, abbuoni e resi da iscrivere a diretta rettifica dei ricavi.
Imposte sul reddito
Le imposte sul reddito (correnti e differite) sono determinate secondo una prudente
interpretazione delle normative fiscali vigenti. Questo processo comporta talvolta complesse
stime nella determinazione del reddito imponibile e delle differenze temporanee deducibili ed
imponibili tra valori contabili e fiscali. In particolare, le attività per imposte anticipate sono
riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a
fronte del quale possano essere recuperate. La valutazione della recuperabilità delle attività per
imposte anticipate, rilevate in relazione sia alle perdite fiscali utilizzabili in esercizi successivi sia
alle differenze temporanee deducibili, tiene conto della stima dei redditi imponibili futuri e si
basa su una prudente pianificazione fiscale.
Strumenti derivati e
strumenti rappresentativi
di capitale
Il fair value degli strumenti derivati e degli strumenti rappresentativi di capitale è determinato sia
sulla base di valori rilevati su mercati regolamentati o quotazioni fornite da controparti
finanziarie, sia mediante modelli di valutazione che tengono anche conto di valutazioni soggettive
quali, ad esempio, le stime dei flussi di cassa, la volatilità attesa dei prezzi, ecc.
In assenza di un Principio o di un’Interpretazione applicabile specificatamente ad una determinata
operazione, la Direzione aziendale definisce, attraverso ponderate valutazioni soggettive, le metodologie
contabili da adottare nell’ottica di fornire un bilancio che rappresenti fedelmente la situazione
patrimoniale-finanziaria, il risultato economico e i flussi finanziari della Società, che rifletta la sostanza
economica delle operazioni, sia neutrale, redatto su basi prudenziali e completo sotto tutti gli aspetti
rilevanti.
Nuovi Principi e Interpretazioni recepiti dalla UE e in vigore a partire dal 1° gennaio 2010
Come richiesto dallo IAS 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori) vengono qui di
seguito indicati e brevemente illustrati gli IFRS in vigore a partire dal 1° gennaio 2010.
Miglioramenti agli IFRS (anno di emissione IASB: 2008)
In data 23 gennaio 2009 è stato emesso il Regolamento CE n. 70-2009 che ha recepito a livello
comunitario alcune modifiche apportate agli International Financial Reporting Standard (IFRS), tra le
quali si segnala quella relativa all’IFRS 5 (Attività non correnti possedute per la vendita e attività
operative cessate). Tale modifica prevede che se un’entità intraprende un programma di vendita che
comporta la perdita del controllo di una controllata deve classificare tutte le attività e le passività di
detta controllata come possedute per la vendita, prescindendo dal fatto che, dopo la vendita, essa
conservi una partecipazione di minoranza nell’ex controllata. L’adozione del principio non ha comportato
alcun effetto sul bilancio al 31 dicembre 2010.
Modifiche allo IAS 39 (Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione - Elementi qualificabili per la
copertura)
In data 15 settembre 2009 è stato emesso il Regolamento CE n. 839-2009 che ha recepito a livello
comunitario alcune modifiche allo IAS 39 che precisano alcuni aspetti in merito all’hedge accounting:
• individuazione dei casi in cui l’inflazione può essere coperta come rischio;
• precisazione che solo la componente di valore intrinseco (e non anche il valore temporale)
dell’opzione può essere designata per la copertura di uno o alcuni rischi dell’elemento coperto
(cd. rischio unilaterale o one-sided risk).
L’applicazione del principio non ha comportato alcun effetto sul bilancio al 31 dicembre 2010.
Bilancio separato di Telecom Italia S.p.A.
Nota 2 – Principi contabili
341
IFRIC 17 (Distribuzione ai soci di attività non rappresentate da disponibilità liquide)
In data 26 novembre 2009 è stato emesso il Regolamento CE n. 1142-2009 che ha recepito a livello
comunitario l’IFRIC 17. Questa interpretazione chiarisce che la passività relativa al dividendo da pagare
deve essere rilevata quando il dividendo è adeguatamente autorizzato e che l’entità deve valutare una
passività relativa alla distribuzione di attività non rappresentate da disponibilità liquide come dividendo
per i propri Soci al fair value dell’attività da distribuire. Nel momento in cui un’entità procede al
regolamento del dividendo pagabile, deve rilevare nel conto economico separato l’eventuale differenza
tra il valore contabile delle attività distribuite e il valore contabile del dividendo pagabile. L’adozione del
principio non ha comportato alcun effetto sul bilancio al 31 dicembre 2010.
Modifiche all’IFRS 2 (Pagamenti basati su azioni: pagamenti basati su azioni di Gruppo regolati per
cassa)
In data 23 marzo 2010 è stato emesso il Regolamento CE n. 244-2010 che ha recepito a livello
comunitario le modifiche all’IFRS 2. L’emendamento chiarisce, tra l’altro, che l’entità che riceve beni o
servizi nell’ambito di piani di pagamento basati su azioni deve contabilizzare tali beni e servizi
indipendentemente da quale società del Gruppo regola la transazione, ed indipendentemente dal fatto
che il regolamento avvenga mediante cassa o in azioni. L’adozione del principio non ha comportato
alcun effetto sul bilancio al 31 dicembre 2010.
Miglioramenti agli IFRS - anno di emissione 2009
In data 23 marzo 2010 è stato emesso il Regolamento CE n. 243-2010 che ha recepito a livello
comunitario i miglioramenti, entrati in vigore a partire dal 1° gennaio 2010, ai seguenti principi:
• IFRS 2 (Pagamenti basati su azioni): le modifiche precisano che, a seguito dei cambiamenti
apportati dall’IFRS 3R alla definizione di aggregazione aziendale, sono esclusi dall’applicazione
dell’IFRS 2 il conferimento di un business all’atto della costituzione di una joint venture e
l’aggregazione di entità o attività sotto comune controllo.
• IFRS 5 (Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate): la modifica,
da applicarsi prospetticamente, precisa i requisiti informativi relativi alle attività non correnti (o
gruppi in dismissione) possedute per la vendita e alle attività operative cessate. Essa stabilisce
che l’IFRS 5 e gli altri IFRS che si riferiscono specificatamente a tali attività contengono tutti i
principi di riferimento per la disclosure di bilancio delle stesse.
• IFRS 8 (Settori operativi): la modifica all’IFRS 8 precisa che l’impresa deve riportare l’ammontare
delle attività totali per ogni settore operativo solo se tale informazione viene fornita regolarmente
al più alto livello decisionale operativo. Prima tali informazioni dovevano essere, in ogni caso,
fornite per ogni settore operativo.
• IAS 1 (Presentazione del bilancio): la modifica precisa che un’entità deve classificare una
passività come corrente quando non ha un diritto incondizionato a rinviarne il pagamento per un
lasso di tempo di almeno 12 mesi dalla data di riferimento del bilancio, ciò anche se a
discrezione della controparte il pagamento della passività può essere effettuato tramite
l’emissione di strumenti di patrimonio netto.
• IAS 7 (Rendiconto finanziario): la modifica precisa che le sole spese iscritte come attività nella
situazione patrimoniale-finanziaria vanno classificate in sede di rendiconto finanziario
nell’ambito del flusso monetario da attività di investimento.
• IAS 17 (Leasing): la modifica riguarda la classificazione dei leasing di terreni e di fabbricati.
Quando il leasing riguarda sia un terreno che un fabbricato, l’entità deve valutare separatamente
ciascun elemento ai fini della loro classificazione come leasing finanziario o leasing operativo.
Alla data di applicazione della modifica deve essere rivista la classificazione di tutti i contratti di
leasing in essere per la parte riguardante i terreni. La riclassifica da leasing “operativo” a leasing
“finanziario” deve essere contabilizzata retrospettivamente.
• IAS 36 (Riduzione di valore delle attività): le modifiche hanno per oggetto le modalità di
allocazione del goodwill alle unità generatrici di flussi di cassa (o ai gruppi di unità generatrici di
flussi di cassa) di un acquirente nel caso di un’aggregazione aziendale e ai fini dell’impairment
test. In particolare, viene precisato che ciascuna unità generatrice di flussi di cassa (o gruppi di
unità generatrici di flussi di cassa) a cui l’avviamento va allocato non deve essere maggiore di un
settore operativo dell’acquirente (come definito dall’IFRS 8) prima dell’aggregazione.
Bilancio separato di Telecom Italia S.p.A.
Nota 2 – Principi contabili
342
IAS 39 (Strumenti Finanziari: rilevazione e valutazione): le principali modifiche, da applicarsi
prospetticamente a tutti i contratti in essere, riguardano:
- la precisazione circa l’esclusione dei contratti a termine per la compravendita di una società
che farà parte di un’aggregazione aziendale dall’ambito di applicazione dello IAS 39;
- ai fini della contabilizzazione separata di un derivato incorporato rispetto al contratto
primario, è stata fatta la seguente precisazione concernente l’opzione di rimborso anticipato
incorporata in un contratto di debito sottostante: nel caso in cui il prezzo di esercizio
dell’opzione di rimborso anticipato approssimi il valore attuale degli interessi persi per la
residua durata del contratto di debito, detta opzione deve essere considerata strettamente
correlata al contratto primario e di conseguenza non va contabilizzata separatamente.
• IFRIC 9 (Rideterminazione del valore dei derivati incorporati): le modifiche, applicabili
prospetticamente, escludono dall’ambito di applicazione dell’IFRIC 9 i derivati incorporati nei
contratti acquisiti in un’aggregazione aziendale, in un’aggregazione di entità o di business sotto
comune controllo nonché in sede di costituzione di una joint venture.
• IFRIC 16 (Copertura di un investimento netto in una gestione estera): le modifiche riguardano
l’eliminazione della restrizione in capo alla gestione estera di detenere gli strumenti che
assicurano la copertura della stessa gestione estera.
L’applicazione dei “Miglioramenti agli IFRS (anno di emissione 2009)” non ha comportato alcun effetto
sul bilancio al 31 dicembre 2010.
•
Nuovi Principi e Interpretazioni recepiti dalla UE ma non ancora in vigore
Come richiesto dallo IAS 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori) vengono qui di
seguito indicati e brevemente illustrati gli IFRS in vigore a partire dal 1° gennaio 2011 o
successivamente.
Modifiche allo IAS 32 (Classificazione dei Diritti di Emissione)
In data 23 dicembre 2009 è stato emesso il Regolamento CE n. 1293-2009 che ha recepito a livello
comunitario alcune modifiche allo IAS 32 riguardanti le modalità di contabilizzazione dei diritti di
emissione (diritti, opzioni o warrants) che sono denominati in una valuta diversa dalla valuta funzionale
dell’emittente. In precedenza tali diritti erano contabilizzati come passività da strumenti finanziari
derivati. La modifica richiede che, se sono soddisfatte determinate condizioni, tali diritti siano classificati
come strumenti rappresentativi di patrimonio netto a prescindere dalla valuta nella quale il prezzo di
esercizio è denominato. Le modifiche allo IAS 32 si applicano a partire dal 1° gennaio 2011; tuttavia, è
consentita l’applicazione anticipata. Si prevede che detta modifica non comporterà alcun effetto
significativo sul bilancio separato della Società.
Modifiche allo IAS 24 (Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate)
In data 19 luglio 2010 è stato emesso il Regolamento CE n. 632/2010 che ha recepito a livello
comunitario le modifiche allo IAS 24. Tali modifiche prevedono una parziale esenzione circa la
disclosure che le entità correlate alla Pubblica Amministrazione devono produrre.
Inoltre, è stata rivista la definizione di parte correlata e sono state introdotte alcune precisazioni sul
contenuto della disclosure. Le modifiche allo IAS 24 si applicano a partire dal 1° gennaio 2011; è
consentita l’applicazione anticipata. Si prevede che dette modifiche non comporteranno alcun effetto
sul bilancio separato della Società.
Modifiche all’IFRIC 14 (Pagamenti anticipati relativi a una previsione di contribuzione minima)
In data 19 luglio 2010 è stato emesso il Regolamento CE n. 633/2010 che ha recepito a livello
comunitario le modifiche all’IFRIC 14; in particolare, le modifiche riguardano il caso in cui un’entità,
soggetta a contribuzione minima ad un fondo, faccia un versamento anticipato a fronte di quanto
dovuto. In questo caso, tale versamento può essere trattato come un’attività.
Le modifiche all’IFRIC 14 si applicano a partire dal 1° gennaio 2011; è consentita l’applicazione
anticipata. Si prevede che dette modifiche non comporteranno alcun effetto significativo sul bilancio
separato della Società.
Bilancio separato di Telecom Italia S.p.A.
Nota 2 – Principi contabili
343
IFRIC 19 (Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di patrimonio netto)
In data 23 luglio 2010 è stato emesso il Regolamento CE n. 662/2010 che ha recepito a livello
comunitario l’IFRIC 19; tale interpretazione chiarisce il trattamento contabile da applicare nel caso in cui
un’entità rinegozi i termini di una passività finanziaria con un proprio creditore e quest’ultimo accetti
azioni della società o altri strumenti rappresentativi di patrimonio netto per regolare la passività
finanziaria in tutto o in parte. In particolare, l’IFRIC 19 chiarisce quanto segue:
• gli strumenti rappresentativi di patrimonio netto emessi dall’entità a favore del creditore sono
parte del corrispettivo pagato per estinguere la passività finanziaria;
• gli strumenti rappresentativi di patrimonio netto emessi sono valutati al fair value; se il relativo
fair value non può essere determinato attendibilmente, gli strumenti rappresentativi di
patrimonio netto devono essere valutati per riflettere il fair value della passività finanziaria
estinta;
• la differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta e il valore iniziale dello
strumento rappresentativo di patrimonio netto emesso va iscritta nel conto economico separato.
L’IFRIC 19 si applica a partire dal 1° gennaio 2011; è consentita l’applicazione anticipata. Si prevede
che l’interpretazione non comporterà alcun effetto significativo sul bilancio separato della Società.
Miglioramenti agli IFRS - anno di emissione 2010
In data 18 febbraio 2011 è stato emesso il Regolamento CE n. 149-2011 che ha recepito a livello
comunitario i miglioramenti, entrati in vigore a partire dal 1° gennaio 2011, ai seguenti principi:
• IFRS 1 (Prima adozione degli International Financial Reporting Standards): le modifiche si
riferiscono alle informazioni da fornire per i seguenti casi specifici: cambiamento di principi
contabili nell’anno di prima adozione degli IFRS e utilizzo del cd. “deemed cost” dopo la data di
transizione agli IFRS, anche con riferimento alle operazioni soggette a tariffe regolamentate.
• IFRS 3 (Aggregazioni aziendali): le modifiche riguardano:
- la limitazione della possibilità di valutare le partecipazioni di minoranza al relativo fair value
o, in alternativa, in proporzione alla relativa quota nelle attività nette dell’acquisita;
- la precisazione che l’IFRS 2 va applicato alla data di acquisizione sia per le transazioni con
pagamento basato su azioni dell’acquisita sia per quelle rimpiazzate dall’acquirente;
- alcune precisazioni sul trattamento dei corrispettivi potenziali.
• IFRS 7 (Strumenti finanziari: informazioni integrative): le modifiche prevedono informazioni
qualitative in aggiunta alle informazioni quantitative richieste per aiutare gli utilizzatori a formarsi
un quadro complessivo della natura e dell’entità dei rischi connessi agli strumenti finanziari.
Inoltre, la modifica precisa le informazioni richieste circa il rischio di credito, le garanzie detenute
e semplifica le informazioni relative ai prestiti rinegoziati.
• IAS 1 (Presentazione del bilancio): la modifica consente di presentare il dettaglio delle altre
componenti del conto economico complessivo o nel prospetto dei “Movimenti del patrimonio
netto” o nelle note al bilancio.
• IAS 27 (Bilancio consolidato e separato): la modifica precisa le modalità di adozione delle
modifiche apportate allo IAS 21, allo IAS 28 e allo IAS 31 a seguito della rivisitazione dello IAS 27
nel 2008.
• IAS 34 (Bilanci intermedi): le modifiche sottolineano che l’esposizione degli eventi e delle
operazioni significative nei bilanci infrannuali aggiornano le informazioni rilevanti presentate
nell’ultimo bilancio annuale. In particolare, specificano come evidenziare le operazioni rilevanti
con riferimento agli strumenti finanziari e al loro fair value.
• IFRIC 13 (Programmi di fidelizzazione della clientela): la modifica precisa la metodologia di
determinazione del fair value per i punti premio.
Si prevede che l’applicazione dei “Miglioramenti agli IFRS (anno di emissione 2010)” non comporti alcun
effetto significativo sul bilancio separato della Società.
Bilancio separato di Telecom Italia S.p.A.
Nota 2 – Principi contabili
344
Nota 3 – Rettifiche per riclassifiche
A partire dal Bilancio 2010, nella situazione patrimoniale-finanziaria si è proceduto a riclassificare tra le
attività/passività non correnti, una parte, originariamente classificata tra le attività/passività correnti,
dei derivati non di copertura; i summenzionati strumenti derivati non di copertura conseguono
all’operazione di accentramento in capo a Telecom Italia S.p.A. di tutti i derivati del Gruppo. Detta
operazione, intervenuta nel maggio 2009, era finalizzata a ridurre l’esposizione creditizia del Gruppo
derivante dalla valorizzazione a mercato dei derivati (mark to market) e a consentirne il regolamento
all’interno di un unico “ISDA Master Agreement”. I contratti stipulati con 29 controparti bancarie sono
stati assegnati da Telecom Italia Finance S.A. e Telecom Italia Capital S.A. a Telecom Italia S.p.A. che
contemporaneamente ha provveduto ad attivare, attraverso un’attività di “mirror deal”, speculari
contratti derivati infragruppo con le stesse controllate. L’operazione non ha comportato alcuna
variazione delle condizioni contrattuali nonchè delle originarie relazioni di Hedge Accounting che sono
rimaste inalterate in capo alle stesse controllate ed al Gruppo.
La riclassifica di parte dei derivati non di copertura dalle attività/passività correnti a quelle non correnti
è stata effettuata per assicurare una migliore rappresentazione nel bilancio separato della citata
operazione in termini di continuità di informativa con quella di bilancio consolidato che riflette la
classificazione degli stessi derivati in Hedge Accounting tenendo conto della loro scadenza.
Gli effetti delle riclassifiche sui dati di bilancio al 31 dicembre 2009 sono così riassumibili:
(migliaia di euro)
Importo originario
Riclassifica
Importo rettificato
567.647
1.491.830
2.059.477
2.224.478
(1.491.830)
732.648
38.740.187
1.491.830
40.232.017
9.305.029
(1.491.830)
7.813.199
Attività:
Attività non correnti
Titoli, crediti finanziari e altre attività finanziarie
Attività correnti
Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti
Passività:
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti
Passività correnti
Passività finanziarie correnti
Bilancio separato di Telecom Italia S.p.A.
Nota 3 – Rettifiche per riclassifiche
345
Nota 4 – Avviamento
La voce, al 31 dicembre 2010, fa riferimento all’avviamento incluso nel ramo domestico di Telecom
Italia S.p.A., pari a 40.013.045 migliaia di euro. Tale ammontare rimane immutato rispetto al 31
dicembre 2009 ed include anche gran parte dell’avviamento allocato alla CGU International Wholesale
ai fini dell’impairment test nel bilancio consolidato.
L’avviamento ai sensi dello IAS 36 non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di
valore con cadenza annuale o più frequentemente, qualora si verifichino specifici eventi o circostanze
che possono far presumere una riduzione di valore. Ai fini di tale verifica l’avviamento deve essere
allocato a unità generatrici di flussi finanziari, o a gruppi di unità, nel rispetto del vincolo massimo di
aggregazione che non può superare il settore di attività identificato ai sensi dell’IFRS 8. Il criterio seguito
nell’allocazione dell’avviamento considera il livello minimo al quale l’avviamento è monitorato ai fini del
controllo di gestione interno.
L’impairment test ha riguardato il ramo aziendale domestico di Telecom Italia S.p.A., che rappresenta la
CGU a cui è allocato la maggior parte del goodwill domestico, e International Wholesale. Nel bilancio
separato di Telecom Italia S.p.A. la CGU International Wholesale, oggetto di verifica di eventuale perdita
per riduzione di valore, è composta dalla partecipazione in Telecom Italia Sparkle S.p.A. e
dall'avviamento allocato in coerenza con quanto fatto nel bilancio consolidato pari a 415.285 migliaia di
euro.
L’impairment test consiste nel confrontare il valore recuperabile della CGU cui è allocato il goodwill con il
valore contabile (carrying amount) dei suoi asset operativi. Il valore recuperabile è il maggiore fra il
valore d’uso (valore attuale dei flussi di risultato attesi) ed il fair value less cost to sell (prezzo fattibile
sul mercato).
La configurazione di valore utilizzata per determinare il valore recuperabile delle CGU Telecom Italia
S.p.A. (ramo aziendale domestico) e International Wholesale è il valore d’uso. Tale valore è stato
calcolato sulla base dei medesimi parametri utilizzati per l’impairment test del gruppo di CGU Core
Domestic e, rispettivamente, della CGU International Wholesale ai fini del bilancio consolidato.
Gli assunti di base cui il valore d’uso è risultato più sensibile sono riportati nella tabella seguente:
Ramo domestico Telecom Italia S.p.A.
International Wholesale
EBITDA margin (EBITDA/ricavi) nel periodo di piano
EBITDA margin (EBITDA/ricavi) nel periodo di piano
Crescita dell’EBITDA nel periodo di piano
Crescita dell’EBITDA nel periodo di piano
Tasso di investimento (capex/ricavi)
Tasso di investimento (capex/ricavi)
Costo del capitale
Costo del capitale
Saggio di crescita a lungo termine
Saggio di crescita a lungo termine
La stima del valore d’uso delle CGU Telecom Italia S.p.A. e International Wholesale si è fondata sui dati
di piano 2011-2013. I flussi attesi oltre il 2013 sono stati capitalizzati in perpetuo. I flussi di risultato
utilizzati ai fini della stima del valore d’uso sono i c.d. cash nopat, pari a (Ebitda – Capex) x (1-Tc).
Il saggio di crescita nominale utilizzato ai fini della stima del valore terminale è il seguente:
Ramo domestico Telecom Italia S.p.A.
International Wholesale
-0,26%
-0,5%
Tale saggio ricade nel range dei saggi di crescita applicati dagli analisti che seguono il titolo Telecom
Italia (come desumibili dai report pubblicati dopo la presentazione dei risultati del terzo trimestre 2010).
Il costo del capitale utilizzato per la stima del valore d’uso della CGU Telecom Italia S.p.A. è stato stimato
sulla base dei seguenti riferimenti:
a) è stato applicato il criterio di stima CAPM - Capital Asset Pricing Model (in quanto richiamato
nell’appendice A dello IAS 36);
b) il coefficiente Beta è stato ricavato muovendo dai coefficienti Beta degli incumbent telefonici
europei, fra cui Telecom Italia stessa, rettificati per tenere conto della struttura finanziaria
(coefficiente beta = 1,06);
Bilancio separato di Telecom Italia S.p.A.
Nota 4 – Avviamento
346
c)
sono stati considerati come termine di confronto i valori di costo medio ponderato del capitale
(WACC) relativi al segmento Domestic, riportati dagli analisti che seguono il titolo Telecom Italia
nei report pubblicati dopo la presentazione dei risultati del terzo trimestre 2010. In particolare
il tasso di capitalizzazione (WACC-g) è stato posto pari alla mediana del tasso utilizzato dagli
equity analyst nei report pubblicati dopo il terzo trimestre 2010. Tale tasso esprime un saggio
di crescita implicito nel valore terminale (g) di -0,26%. Poiché il saggio di crescita nel valore
terminale è funzione del livello di investimenti (capex) necessario a sostenere tale crescita, ai
fini della stima del flusso di risultato da capitalizzare si è considerato un livello di investimenti
(capex/ricavi) allineato alla mediana degli equity analyst
Per International Wholesale sono stati utilizzati i medesimi parametri della CGU Telecom Italia S.p.A. ma
si è considerata una struttura finanziaria “full equity”, in quanto rappresentativa della struttura
finanziaria normale del business,
Sulla base di questi elementi il costo medio ponderato del capitale ed il saggio di capitalizzazione
(WACC –g) sono stati così stimati per ciascuna CGU:
Ramo domestico
Telecom Italia S.p.A. %
International Wholesale
%
WACC post tax
7,90
9,77
WACC post tax – g
8,16
10,27
WACC pre tax
11,60
14,48
WACC pre tax – g
11,86
14,98
I valori d’uso eccedono i rispettivi valori contabili al 31.12.2010 dei seguenti ammontari:
Ramo domestico
Telecom Italia S.p.A.
International Wholesale
4.099
204
Eccedenza valore d’uso rispetto ai valori contabili (milioni di euro)
Ai fini delle analisi di sensitività per le CGU Telecom Italia S.p.A. e International Wholesale sono state
considerate quattro variabili principali: il tasso di sconto pre-tax, il saggio di crescita nel valore terminale
(g), il tasso di crescita annuo cumulato (CAGR) dell’EBITDA, e gli investimenti in proporzione ai ricavi
(capex/ricavi).
Valore delle variabili chiave nella stima del valore d’uso
Ramo domestico
Telecom Italia S.p.A. %
International Wholesale
%
11,60
14,48
-0,26
-0,50
Tasso di sconto pre tax
Saggio di crescita di lungo termine (g)
Tasso di crescita annuo cumulato (CAGR) dell’EBITDA
Tasso di investimento (Capex/Ricavi)
1,60(*)
-5,15
da 15,1 a 15,4
da 6,0 a 7,5
(*) Questo tasso di crescita si riferisce all’EBITDA sterilizzato degli effetti di cui allo IAS 36.45 lett. a.
Variazioni delle variabili chiave necessarie per rendere il valore recuperabile pari al valore contabile
Ramo domestico
Telecom Italia S.p.A. %
International Wholesale
%
Tasso di sconto pre tax
0,92
3,58
Saggio di crescita di lungo termine (g)
-1,17
-4,64
Tasso di crescita annuo cumulato (CAGR) dell’EBITDA
-2,02
-6,03
Tasso di investimento (Capex/Ricavi)
2,63
2,27
Bilancio separato di Telecom Italia S.p.A.
Nota 4 – Avviamento
347
Nota 5 – Attività immateriali a vita utile definita
Diminuiscono, rispetto al 31 dicembre 2009, di 380.217 migliaia di euro e presentano la seguente composizione e
variazione:
31.12.2008
Investimenti
Diritti di brevetto industriale
e diritti di utilizzazione delle
opere dell'ingegno
2.120.881
840.700
Concessioni, licenze,
marchi e diritti simili
1.804.023
144.416
(migliaia di euro)
Altre attività immateriali
Attività immateriali in
corso e acconti
Totale
(migliaia di euro)
Altre 31.12.2009
variazioni
(1.338.501)
(4.071)
303.501
1.922.510
99.860
(140.054)
(1.035)
25
1.762.819
170.206
(166.283)
439.629
414.763
4.508.949
1.525.529
31.12.2009
Ammortamenti (Svalutazioni)/ Dismissioni
Ripristini
Conferi- Investimenti
mento ramo
SSC
(1.644.838)
148.339
-
(36.389)
(301.572)
516.431
(41.495)
1.954
4.350.099
Ammorta- (Svalutazioni)/ Dismissioni
menti
Ripristini
Altre 31.12.2010
variazioni
Diritti di brevetto industriale
e diritti di utilizzazione delle
opere dell'ingegno
1.922.510
Concessioni, licenze,
marchi e diritti simili
1.762.819
8.472
148.339
174.391
276.362
-
(4.500)
(621)
(444.364)
343.308
1.230.200 (1.596.586)
(4.500)
(1.743)
(261)
3.969.882
Altre attività immateriali
Attività immateriali in
corso e acconti
Totale
(7.327)
516.431
4.350.099
(7.327)
770.975 (1.290.710)
(1.122)
426.716
1.821.042
(148.342)
17.389
1.640.338
(157.534)
(2)
165.194
I dati al 31 dicembre 2010 riflettono l’operazione di conferimento del ramo informatico alla controllata SSC, operativa
dal 1° maggio 2010; in particolare, Telecom Italia ha trasferito a valori contabili il ramo d’azienda rappresentato dalla
funzione “IT Operations” che presta servizi di sviluppo software, esecuzione delle applicazioni informatiche ed esercizio
delle infrastrutture.
Gli investimenti dell’esercizio 2010, pari a 1.230.200 migliaia di euro, comprendono 154.878 migliaia di euro di
attività realizzate internamente, che si riducono di 52.124 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009 per effetto
principalmente del conferimento di attività interne alla controllata SSC.
I diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno sono rappresentati essenzialmente dal
software applicativo acquisito a titolo di proprietà ed in licenza d’uso a tempo indeterminato e vengono ammortizzati in
funzione della vita utile prevista su base triennale, ad eccezione dei brevetti ammortizzati in 5 anni. Si segnala la
riduzione di 7.327 migliaia di euro a seguito del conferimento del ramo informatico a SSC.
Le concessioni, licenze, marchi e diritti simili si riferiscono principalmente al costo residuo delle licenze per il servizio
di telefonia mobile e fisso. La licenza UMTS presenta a fine esercizio 2010 un valore residuo pari a 1.477.067 migliaia
di euro; viene ammortizzata in 18 anni sulla base della residua durata di utilizzo e la quota dell’esercizio 2010 è pari a
134.279 migliaia di euro. La licenza UMTS 2100 Mghz, lasciata libera dalla ex IPSE e acquisita nel 2009, presenta a
fine esercizio 2010 un valore residuo pari a 80.979 migliaia di euro; viene ammortizzata in 12 anni sulla base della
residua durata di utilizzo e la quota dell’esercizio 2010 è pari a 7.362 migliaia di euro. La licenza Wireless Local Loop
presenta a fine esercizio 2010 un valore residuo pari a 6.712 migliaia di euro; viene ammortizzata in 15 anni sulla
base della residua durata di utilizzo e la quota dell’esercizio 2010 è pari a 1.119 migliaia di euro. La licenza per il
servizio WiMax presenta un valore residuo pari a 11.432 migliaia di euro e viene ammortizzata in 15 anni; la quota di
ammortamento per il 2010 è pari a 921 migliaia di euro.
Le altre attività immateriali comprendono principalmente la capitalizzazione di costi di acquisizione della clientela
(Subscribers Acquisition Costs) del segmento Business e Consumer della telefonia mobile; il valore residuo a fine 2010
è pari a 131.817 migliaia di euro. L’ammortamento di questi costi capitalizzati è completato in un periodo
generalmente pari a 24 mesi, corrispondente alla durata minima dei contratti stipulati con la clientela. Nella voce sono
Bilancio separato di Telecom Italia S.p.A.
Nota 5 – Attività immateriali a vita utile definita
348
altresì presenti gli oneri (sostanzialmente fee d’ingresso e contributi a titolo di avviamento) sostenuti per
l’avvio del c.d. “progetto negozi”, con lo scopo di rinnovare il layout dei punti vendita diretti e indiretti e
aumentare il numero dei negozi in franchising e di negozi sociali tramite politiche di winback., nuove
aperture e upgrade di monobrand TIM già esistenti in location adeguate; il progetto prevede altresì il
passaggio dalle insegne “Centro TIM/Alice” e “Il Telefonino/Alice” alla sola insegna TIM. Il valore residuo
a fine 2010 è pari a 33.376 migliaia di euro e l’ammortamento di questi costi capitalizzati è completato
in un periodo di 3 anni, corrispondente alla durata minima del rapporto con i dealer.
Le attività immateriali in corso e acconti presentano un decremento di 173.123 migliaia di euro, a
seguito principalmente della messa in esercizio di immobilizzazioni in corso acquisite in anni precedenti.
Si evidenzia una svalutazione di 4.500 migliaia di euro relativa al “progetto SAP 2007”, effettuata a
seguito del non riutilizzo degli sviluppi sistemici effettuati.
Gli ammortamenti e le svalutazioni sono stati iscritti a conto economico tra i componenti del risultato
operativo.
Il valore lordo, le svalutazioni per riduzione di valore e gli ammortamenti accumulati al 31 dicembre
2010 e al 31 dicembre 2009 sono così riepilogati:
31.12.2010
(migliaia di euro)
Valore lordo
Svalutazioni
accumulate
Fondo
ammortamento
Valore netto
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle
opere dell'ingegno
10.576.928
(6.765)
(8.749.121)
1.821.042
2.611.442
(971.105)
1.640.337
Altre attività immateriali
347.718
(182.524)
165.194
Attività immateriali in corso e acconti
351.939
(8.631)
Totale
13.888.027
(15.396)
(9.902.750)
3.969.881
(migliaia di euro)
Valore lordo
Svalutazioni
accumulate
Fondo
ammortamento
Valore netto
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle
opere dell'ingegno
9.850.343
(14.302)
(7.913.531)
1.922.510
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
2.585.741
(822.922)
1.762.819
Altre attività immateriali
368.632
(220.293)
148.339
Attività immateriali in corso e acconti
520.816
(4.385)
13.325.532
(18.687)
(8.956.746)
4.350.099
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
343.308
31.12.2009
Totale
516.431
Le svalutazioni dei lavori in corso si incrementano nel 2010 per 4.500 migliaia di euro (Progetto SAP
2007), mentre sulla riduzione del fondo svalutazione della voce diritti di brevetto e di utilizzazione delle
opere dell’ingegno incide per 7.537 migliaia di euro la radiazione contabile di software connesso ex-Blu.
Tra i diritti di brevetto ed utilizzo delle opere dell’ingegno, si segnalano dismissioni lorde per abbandoni
o rifacimenti di software di rete per 450.000 migliaia di euro completamente ammortizzate ed il
conferimento di 17.703 migliaia di euro del ramo informatico alla controllata SSC.
Bilancio separato di Telecom Italia S.p.A.
Nota 5 – Attività immateriali a vita utile definita
349
Nota 6 – Attività materiali (di proprietà e in locazione
finanziaria)
Immobili, impianti e macchinari di proprietà
Diminuiscono, rispetto al 31 dicembre 2009, di 660.515 migliaia di euro e presentano la seguente composizione e
variazione:
(migliaia di euro)
31.12.2008
Investimenti Ammortamenti
(Svalutazioni)/
Ripristini
Dismissioni
Altre
variazioni
31.12.2009
121.685
Terreni
122.078
14
(479)
72
Fabbricati civili e industriali
437.074
2.804
(39.195)
(1.718)
4.333
403.298
9.971.878
1.501.370
(2.342.016)
(22.568)
390.483
9.499.147
2.096
27.617
(932)
(159.811)
341.887
(5.353)
(19.791)
(229.191)
490.545
(5.353)
(45.488)
7.982
10.884.179
Altre
variazioni
31.12.2010
121.542
Impianti e macchinari
Attrezzature industriali
e commerciali
Altri beni
Attività materiali in
corso e acconti
Totale
(migliaia di euro)
33.850
5.036
(13.365)
582.607
63.146
(143.123)
495.077
249.803
11.642.564
1.822.173
31.12.2009
(2.537.699)
Conferi- Investimenti
mento
ramo SSC
Terreni
121.685
20
Fabbricati civili e industriali
403.298
2.694
Impianti e macchinari
Attrezzature industriali
e commerciali
Altri beni
27.617
341.887
Attività materiali in
corso e acconti
Totale
9.499.147
(13.964)
490.545
10.884.179
Ammortamenti
Dismissioni
(100)
(63)
(39.493)
(2.183)
39.808
404.124
1.316.774 (2.207.301)
(8.795)
188.123
8.787.948
2.379
25.303
45.485
303.878
6.103
(10.796)
67.682
(137.074)
(138)
1.728.601 (2.394.664)
(4.044) (12.389)
335.328
(13.964)
(Svalutazioni)/
Ripristini
(4.044)
(1.173) (239.787)
35.945
580.869
10.223.664
I dati al 31 dicembre 2010 riflettono l’operazione di conferimento del ramo informatico alla controllata SSC, operativa
dal 1° maggio 2010; in particolare, Telecom Italia ha trasferito a valori contabili il ramo d’azienda rappresentato dalla
funzione “IT Operations” che presta servizi di sviluppo software, esecuzione delle applicazioni informatiche ed esercizio
delle infrastrutture.
Gli investimenti dell’esercizio 2010 comprendono 232.865 migliaia di euro di attività realizzate internamente
(incremento di 25.041 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009). Le svalutazioni si riferiscono all’adeguamento al
presumibile valore di realizzo dei materiali destinati al noleggio, di difficile impiego ed in via di sostituzione con
materiali tecnologicamente più evoluti.
A seguito del conferimento del ramo informatico alla controllata SSC si segnala la riduzione di 13.964 migliaia di euro
di beni materiali, prevalentemente server e postazioni di lavoro.
La voce "Altre Variazioni" accoglie principalmente:
• le riclassifiche da immobilizzazioni materiali in corso per i cespiti passati in esercizio nel 2010;
• la riclassifica da fabbricati in locazione finanziaria a fabbricati di proprietà di un immobile in leasing finanziario
riscattato nel 2010 per 39.218 migliaia di euro;
• la riclassifica di migliorie su beni di terzi precedemente classificate tra le immobilizzazioni in corso in locazione
finanziaria per 20.856 migliaia di euro;
• l'effetto derivante dalla rivisitazione della stima del fondo oneri di ripristino negativo per 25.874 migliaia di
euro.
L’ammortamento è calcolato con il metodo della vita utile residua in base al Piano degli ammortamenti approvato nel
2006 ed annualmente confermato/modificato nell’applicazione delle vite utili per singola categoria di classe cespite.
I terreni, inclusi quelli pertinenziali ai fabbricati, non vengono ammortizzati.
Gli effetti di tali variazioni sono riconosciuti a conto economico su base prospettica.
Bilancio separato di Telecom Italia S.p.A.
Nota 6 – Attività materiali (di proprietà e in locazione finanziaria)
350
Le aliquote d’ammortamento minime e massime utilizzate negli esercizi 2010 e 2009 (riproposizione %
delle vite utili) sono nel seguito riportate:
Fabbricati civili e industriali
3,33%
Impianti e macchinari
3% - 50%
Attrezzature industriali e commerciali
20%
Altri beni
11% - 33%
Il valore lordo, le svalutazioni per riduzione di valore e gli ammortamenti accumulati al 31 dicembre
2010 e al 31 dicembre 2009 sono co