Caro Utente, qui di seguito trovate alcune delle

 Caro Utente, qui di seguito trovate alcune delle domande che gli utenti collegati al webinar di ICAR su “Rifasamento industriale: principi base, delibere dell’AEEGSI, dimensionamento e scelta della tipologia di rifasatore” Per ulteriori richieste di informazione e domande potete usare l’indirizzo mail: [email protected] -­‐ Che differenza c'è tra fattore di potenza e cosfi. Il fattore di potenza è il rapporto tra potenza attiva e potenza apparente. Il cosfi è il coseno dell’angolo tra tensione e corrente. Queste due grandezze coincidono se nell’impianto le grandezze tensione e corrente sono sinusoidali. Se ci sono delle distorsioni, il fattore di potenza è inferiore al cosfi. -­‐ Il rifasamento è a carico dell'utente? Sì, il rifasamento è a carico dell’utente -­‐ Cosa si intende per le induttanze dei rifasatori? Quando nell’impianto circola una corrente eccessivamente distorta, e/o c’è rischio di risonanza, i rifasatori consigliati hanno a bordo delle induttanze che servono per disaccoppiare i condensatori dalla rete. Nella foto qui di seguito si vede un cassetto di rifasamento con a bordo tale induttanza. -­‐ Rifasatori lavorano male se non sono uguali? Se nella stessa maglia bt si installano due o più rifasatori, è bene che questi siano omogenei: o tutti con le reattanze, o tutti senza. Viceversa, quelli con reattanze potrebbero funzionare male, e andare in blocco o danneggiarsi. -­‐ Qualcuno può suggerire un buon strumento da acquistare per la misura di potenza attiva, reattiva e cos phi? Vedi sotto -­‐ Nella formula del dimensionamento del rifasatore va considerata la potenza attiva su ogni fascia o il totale delle potenze attive? Quella su ogni fascia. Non va fatta la somma delle potenze di tutte le fasce. -­‐ Ing. Rocco TARANTINI: Nella Slide è stato presentato uno strumento FLUKE per il rilevamento dei dati di rifasamento e di distorsione armonica, E' possibile sapere di quale strumento si tratta (sigle e marca). Grazie Quello in foto è un FLUKE 43B. E’ uno strumento monofase, nell’immagine è collegato a 3TA per mostrare la necessità di misurare sulle tre fasi. -­‐ Domando motori pompe e circolatori a bordo schede inverter Basta vedere il valore THD, per avere una prima idea della qualità dell' energia nell'impianto e procedere poi, eventualmente con le campagne di misurazione per i rifasatori? Sì, il THD ci permette di farci un’idea generale della situazione, poi per analisi di dettaglio bisogna raccogliere ulteriori informazioni. -­‐ In caso di impianto con motori alimentati a biogas, è valido proporre un rifasamento dell'impianto? Bisogna valutare il cosfi di questi motori, e più in generale il cosfi dell’impianto. -­‐ Praticamente oggi le armoniche ci sono quasi dappertutto, perciò solo con induttanze? Non sempre il rifasatore con induttanze è la migliore soluzione. Ad esempio, se l’impianto è alimentato in bt, è meglio installare un rifasatore con condensatori rinforzati e senza induttanze. Infatti, se sotto lo stesso trafo MT/bt dell’ente fornitore ci fossero più utenti, e uno o più di questi avessero un rifasatore senza induttanze, si ricadrebbe nella situazione indicata nella slide 19 (“inserzione mista”) Come dimensionare la protezione del rifasatore? Vedasi allegato nella pagina -­‐ Con più cabine dopo le misure metto quadri automatici in cabina o vicino al carico? Come considerazione generale, per ottenere il miglior efficientamento energetico dell’impianto, i rifasatori vanno messi vicino al carico. Poi bisogna fare delle considerazioni di dettaglio proprie di ciascun impianto. -­‐ Potrebbe spiegare brevemente come comportarsi in caso di fotovoltaico presente sull'impianto Bisogna analizzare i soli carichi passivi, valutandone le potenze attiva e reattiva al massimo carico: su questi dati si dimensiona il rifasatore per raggiungere cosfi=1 ed il suo TA si mette a monte di tutti i carichi, ma a valle della derivazione del fotovoltaico. -­‐ Con che voci vengono identificati i corrispettivi in bolletta per eventuali fuori limite del cos fi? Dipende dalla società di fornitura di energia. Possono essere indicate come “energia reattiva” tout court, oppure richiamare il riferimento della delibera AEEG. Non necessariamente devono essere presenti in bolletta, potrebbero essere “nascoste” in voci cumulative come “altri oneri”. -­‐ Come si dimensiona la protezione con i relativi cavi? alcuni collegano direttamente il quadro sulle sbarre del power center, è corretto? Vedi allegato. Collegare il quadro direttamente alle sbarre del power center, senza protezione dedicata, mi sembra un po’ scorretto, se ho interpretato bene la domanda. -­‐ Nel caso di installazione di un impianto fotovoltaico su sistema già rifasato, può essere utile installare un ulteriore rifasamento con rapporto TA relativamente basso? (intendo 100/5) Non è possibile dare una risposta valevole per tutti i casi, bisogna entrare nel dettaglio di ogni impianto. -­‐
Filtri per armoniche per rifasatori esistenti, come averli correttamente dimensionati ? In genere si sconsiglia di aggiungere induttanze a rifasatori esistenti: un rifasatore detuned utilizza condensatori rinforzati. L’aggiunta di induttanze a posteriori potrebbe creare delle situazioni instabili elettricamente e termicamente. -­‐ Il rifasatore per inserire e disinserire i condensatori fa riferimento solo al cos fi giusto? Si. -­‐ Come comportarsi in presenza di impianto fotovoltaico connesso al nostro impianto industriale? Grazie Vedi sopra. -­‐
Quale è il sistema migliore per rifasare carichi molto variabili, rifasare il singolo motore? Se le utenze sono molto variabili, si ricorre a rifasatori che hanno, al posto dei contattori, inseritori elettronici a SCR. Queste apparecchiature possono fare moltissime manovre, e non temono i carichi fortemente variabili, o con cicli di lavoro molto rapidi. -­‐Con quali criteri generali mi oriento verso un solo rifasamento in cabina invece che verso quello distribuito? Dipende dalla tipologia e dalla disposizione dei carichi. Tipicamente si rifasano “localmente” i carichi più importanti. Anche in questo caso, bisogna valutare nel dettaglio le caratteristiche dell’impianto. -­‐Ci sono particolari accorgimenti per rifasare impianti di illuminazione LED? Direi di no. -­‐ Come comportarsi in presenza di impianto fotovoltaico ? Vedi sopra. -­‐ Come dimensionare la protezione del rifasatore? Vedi allegato nella pagina Voltimum -­‐ Indicazioni sulle protezioni per le centrali di rifasamento automatiche: magnetotermico differenziale ? Vedi allegato nella pagina Voltimum -­‐ Nel dimensionamento del rifasatore va considerata la pot attiva su ogni fascia o il totale delle pot attive? Vedi sopra. -­‐ La norma CEI 0-­‐16 impone dei limiti riguardo l'immissione di potenza reattiva e induttiva degli impianti di generazione...qualunque impianto Vedi allegato nella pagina Voltimum -­‐ Misurando un impianto senza scollegare il rifasatore le armoniche misurate sono più a favore della sicurezza o no Un rifasatore può amplificare le armoniche, quindi una misurazione con rifasatore inserito porta a misurare distorsioni maggiori. Però è meglio misurare con rifasatore disinserito, per avere un risultato più significativo di quella che è la reale situazione di impianto. Cataloghi, manuali e schede tecniche possono essere scaricate dal sito www.icar.com Sul nostro canale trovate anche tutorial che guidano nella fase di messa in servizio https://www.youtube.com/playlist?list=PLbUCzffZz0aGhqKiwCWvT61GDHWkNE-­‐c6&spfreload=10 Nel caso vogliate partecipare ad un corso in aula anche con parte pratica è possibile iscriversi dal seguente link http://www.icar.com/corsi-­‐rifasamento-­‐teoria-­‐pratica/