cassero isolante per muri in cemento armato

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cassero isolante per muri in cemento armato
www.climablock.it
CLIMABLOCK
“La più grande invenzione dopo il mattone”
Climablock è un innovativo sistema costruttivo
per realizzare pareti in c.a. in grado di
integrare in un’unica soluzione le
capacità di resistenza meccanica
del calcestruzzo con le capacità di
isolamento termico del polistirene.
Il sistema è basato su degli elementi
che, mutuamente e velocemente
collegati tra loro realizzano una
casseratura in polistirene atta a
ricevere il getto di calcestruzzo ed a portarlo
a maturazione. Tali elementi, inoltre, restando
in opera, garantiscono un elevato isolamento
termico della parete.
Questa capacità è legata alla presenza di
polistirene sulle superfici interna ed esterna
della parete. Infatti, utilizzando questo
sistema siamo in grado di assicurare valori
di trasmittanza U anche di 0,14 [W/mqK], in
modo da allinearsi alle più severe richieste
della nuova normativa di settore, nata in
seguito all’adozione del protocollo di Kyoto
(Febbraio 2005).
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Che cos’è
L’elemento Climablock è un cassero costituito
da due pannelli in polistirene espanso (EPS)
affacciati tra loro e collegati da distanziatori
in modo tale da creare una intercapedine (un
vuoto tra le superfici). I distanziatori in plastica
riciclata sono appositamente progettati e testati
per resistere al getto di calcestruzzo e sono
posizionati ad un passo costante per impedire
l’eccessiva compressione e deformazione
dei pannelli in polistirene. I distanziatori
presentano apposite sedi per posizionare
l’armatura orizzontale sulla quale legare
quella verticale, come richiesto da progetto.
La sommità dei pannelli presenta dei pioli
(tasselli) per facilitare e guidare l’incastro tra
i vari pannelli: la particolare trama garantisce
che non ci sia fuoriuscita di malta cementizia
attraverso i giunti, durante la fase di getto.
Si ottiene in questo modo un elemento leggero,
comodo da movimentare e posizionare nelle
operazioni di montaggio in cantiere.
3
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Gli elementi Climablock sono disponibili in diverse dimensioni e forme. Hanno un’altezza standard
di 40 cm, la lunghezza è di 120 cm e spessori del lato esterno diversi (6,4 – 9,4 – 12,4 – 18,4 cm).
Sezione Climablock con setto di
calcestruzzo 16,2 cm e valore di
Trasmittanza U = 0,26 W/m2K
12
64
162
64
3
305
*
170
Valore nominale riferito allo spessore medio della parete di calcestruzzo dovuto alla presenza delle gole a coda di
rondine presenti nella superficie interna dei casseri
Sezione Climablock con setto di
calcestruzzo 16,2 cm e valore di
Trasmittanza U = 0,21 W/m2K
12
64
162
94
3
335
170
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*
Valore nominale riferito allo spessore medio della parete di calcestruzzo dovuto alla presenza delle gole a coda di
rondine presenti nella superficie interna dei casseri
4
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Sezione Climablock con setto di
calcestruzzo 16,2 cm e valore di
Trasmittanza U = 0,18 W/m2K
12
64
162
124
3
365
*
170
Valore nominale riferito allo spessore medio della parete di calcestruzzo dovuto alla presenza delle gole a
coda di rondine presenti nella superficie interna dei casseri
Sezione Climablock con setto di
calcestruzzo 16,2 cm e valore di
Trasmittanza U = 0,14 W/m2K
12
64
162
184
3
425
170
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*
Valore nominale riferito allo spessore medio della parete di calcestruzzo dovuto alla presenza delle
gole a coda di rondine presenti nella superficie interna dei casseri
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Sezione Climablock con setto di
calcestruzzo 19,2 cm e valore di
Trasmittanza U = 0,26 W/m2K
12
64
192
64
3
335
*
200
Valore nominale riferito allo spessore medio della parete di calcestruzzo dovuto alla presenza delle gole a coda
di rondine presenti nella superficie interna dei casseri
Sezione Climablock con setto di
calcestruzzo 19,2 cm e valore di
Trasmittanza U = 0,21 W/m2K
12
64
192
94
3
365
200
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*
Valore nominale riferito allo spessore medio della parete di calcestruzzo dovuto alla presenza delle gole a
coda di rondine presenti nella superficie interna dei casseri
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Sezione Climablock con setto di
calcestruzzo 19,2 cm e valore di
Trasmittanza U = 0,18 W/m2K
12
64
192
124
3
395
*
200
Valore nominale riferito allo spessore medio della parete di calcestruzzo dovuto alla presenza delle
gole a coda di rondine presenti nella superficie interna dei casseri
Sezione Climablock con setto di
calcestruzzo 19,2 cm e valore di
Trasmittanza U = 0,14 W/m2K
12
64
192
184
3
455
200
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*
Valore nominale riferito allo spessore medio della parete di calcestruzzo dovuto alla presenza
delle gole a coda di rondine presenti nella superficie interna dei casseri
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Gli elementi Climablock sono disponibili anche in versione Climablock Assemblabile. Il sistema
Climablock Assemblabile si compone esclusivamente di elementi lineari con distanziali, forniti
disgiunti, per creare setti da 14,2 e 25,0 cm (15 e 25,8 cm nominali).
Sezione Climablock Assemblabile con
setto di calcestruzzo 14,2 cm e valore
di Trasmittanza U = 0,26 W/m2K
12
64
142
64
3
285
*
150
Valore nominale riferito allo spessore medio della parete di calcestruzzo dovuto alla presenza delle gole a coda di
rondine presenti nella superficie interna dei casseri
Sezione Climablock Assemblabile con
setto di calcestruzzo 14,2 cm e valore
di Trasmittanza U = 0,21 W/m2K
12
64
142
94
3
315
150
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*
Valore nominale riferito allo spessore medio della parete di calcestruzzo dovuto alla presenza delle gole a coda
di rondine presenti nella superficie interna dei casseri
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Sezione Climablock Assemblabile con
setto di calcestruzzo 14,2 cm e valore
di Trasmittanza U = 0,18 W/m2K
12
64
142
124
3
345
*
150
Valore nominale riferito allo spessore medio della parete di calcestruzzo dovuto alla presenza delle gole a
coda di rondine presenti nella superficie interna dei casseri
Sezione Climablock Assemblabile con
setto di calcestruzzo 14,2 cm e valore
di Trasmittanza U = 0,14 W/m2K
12
64
142
184
3
405
150
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*
Valore nominale riferito allo spessore medio della parete di calcestruzzo dovuto alla presenza delle
gole a coda di rondine presenti nella superficie interna dei casseri
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Sezione Climablock Assemblabile con
setto di calcestruzzo 25,0 cm e valore
di Trasmittanza U = 0,26 W/m2K
12
64
64
250
3
393
*
258
Valore nominale riferito allo spessore medio della parete di calcestruzzo dovuto alla presenza delle
gole a coda di rondine presenti nella superficie interna dei casseri
Sezione Climablock Assemblabile con
setto di calcestruzzo 25,0 cm e valore
di Trasmittanza U = 0,21 W/m2K
12
64
250
94
3
423
258
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*
Valore nominale riferito allo spessore medio della parete di calcestruzzo dovuto alla
presenza delle gole a coda di rondine presenti nella superficie interna dei casseri
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Sezione Climablock Assemblabile con
setto di calcestruzzo 25,0 cm e valore
di Trasmittanza U = 0,18 W/m2K
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64
250
124
3
453
*
258
Valore nominale riferito allo spessore medio della parete di calcestruzzo dovuto alla
presenza delle gole a coda di rondine presenti nella superficie interna dei casseri
Sezione Climablock Assemblabile con
setto di calcestruzzo 25,0 cm e valore
di Trasmittanza U = 0,14 W/m2K
12
64
250
184
3
513
258
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*
Valore nominale riferito allo spessore medio della parete di calcestruzzo dovuto alla
presenza delle gole a coda di rondine presenti nella superficie interna dei casseri
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N.B. Le misure dei setti di calcestruzzo definite
“misure nominali” debbono intendersi tali in
quanto considerano la presenza delle gole
di aggancio (code di rondine). Lo spessore
dell’EPS, infatti, in corrispondenza delle gole,
varia da 5,6 cm a 6,4 cm e, di conseguenza,
quello del setto di calcestruzzo varia da 17,8 a
16,2 cm (da 20,8 a 19,2 cm per il setto da 20
cm e da 26,6 a 25,0 cm per il setto da 25,8 cm
in versione Climablock Assemblabile).
Per tanto, per “misure
nominali”, si intendono
le misure medie degli
spessori.
spessore
EPS nominale
spessore
calcestruzzo nominale
spessore
EPS nominale
Voce di capitolato muratura Climablock
DESCRIZIONE: Realizzazione di muratura in
elevazione in cemento armato, termicamente
isolata, eseguita con l’ausilio di casseri a
perdere tipo CLIMABLOCK 6,4 +...+... della
Pontarolo Engineering S.p.A. di San Vito al
Tagliamento compreso eventuale ferro di
armatura come da disegno esecutivo.
Spessore del calcestruzzo interno da ... 16,2
- 19,2 - 25,0 cm (17 - 20 - 25,8 cm nominali)
gettato con modalità previste dal produttore
dei casseri. Spessore delle paretine isolanti in
EPS interne 6,4 cm e ... 6,4 - 9,4 - 12,4 -18,4
cm per quella esterna. Densità dell’EPS pari
a 27 Kg/mc. Il cassero di, spessore totale ...
cm, consentirà di raggiungere un valore di
Trasmittanza termica U = ... W/mqK.
I casseri dispongono, a filo superficie interna,
di staffe verticali in plastica rigenerata disposte
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con un passo di 20 cm atte al fissaggio di un
pannello di rifinitura mediante viti. Compreso
pezzi speciali, tagli sfridi, noli e quant’altro
per dare il lavoro eseguito a regola d’arte,
compreso/escluso rivestimenti per finiture
interne ed esterne.
MISURAZIONE: a mq (metroquadro) di parete
eseguita misurata in opera vuoto per pieno
deducendo esclusivamente i fori superiori a 4
mq, in questo caso si conteggeranno anche le
superfici delle spallette laterali e la piattabanda
superiore, quale compensazione degli oneri
per l’esecuzione del foro.
PREZZO: €/mq (euro a metroquadro).
I nostri tecnici sono a vostra disposizione per
ulteriori chiarimenti e per approfondimenti
specifici.
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CERTIFICAZIONE ENERGETICA
I recenti provvedimenti nazionali e internazionali
hanno introdotto importanti innovazioni
nell’utilizzo dei materiali da costruzione e nella
richiesta di prestazioni che più in generale,
devono essere soddisfatte dagli edifici.
Questi precisi requisiti sono volti a garantire
la riduzione dei consumi e il benessere
dell’utente finale.
Vengono così introdotti nuovi parametri quali
la prestazione o efficienza energetica di una
moderna abitazione, che si misura in base
alla quantità annua di energia effettivamente
consumata.
Per il raggiungimento di questi obiettivi
Pontarolo Engineering ha messo a punto un
innovativo sistema costruttivo che, per le sue
caratteristiche tecniche e di installazione ma
soprattutto per il suo potere di coibentazione,
potrà soddisfare le nuove richieste da parte di
progettisti, costruttori e utenti.
Nasce con questi prerequisiti Climablock per
soddisfare i bisogni connessi alla costruzione
di un moderno edificio in accordo con le nuove
norme vigenti.
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Prestazioni del sistema Climablock
Caratteristiche principali del prodotto Climablock
sono l’elevato potere termo-isolante e l’inerzia
termica, a cui è collegato il fattore risparmio.
Il risparmio con il sistema Climablock sui
consumi energetici del riscaldamento, ma
anche del raffreddamento, è drastico.
Potere termo-isolante
L’elemento standard di Climablock è formato
da due pannelli in polistirene. Un pannello
standard da 6,4 cm, rivolto verso l’interno
dell’edificio, e un pannello esterno fornito in
diversi spessori (6,4 cm, 9,4 cm, 12,4 cm e 18,4
cm). Il sistema è in grado di garantire un valore
di trasmittanza U pari fino a 0,14 W/m2K
(attitudine di una parete a trasmettere il calore).
Attualmente le nostre sperimentazioni hanno
lo scopo di quantificare il livello di risparmio
ottenuto realizzando le pareti con il sistema
Climablock rispetto ad altre soluzioni presenti
sul mercato. Di seguito si riporta il calcolo
della trasmittanza per il sistema Climablock.
I valori della trasmittanza in riferimento allo spessore esterno del blocco climablock
Parete in cemento armato spessore 16,2 cm
Composizione
cartongesso
polistirene interno
calcestruzzo
polistirene esterno
rasatura esterna
U = [W/m2K]
Spessore
[mm]
12
64
162
3
64 + 94
64 + 124
64 + 184
64
94
124
184
0,26
0,21
0,18
0,14
Parete in cemento armato spessore 19,2 cm
Composizione
cartongesso
polistirene interno
calcestruzzo
polistirene esterno
rasatura esterna
U = [W/m2K]
Spessore
[mm]
12
64
192
3
cartongesso
polistirene interno
calcestruzzo
polistirene esterno
rasatura esterna
U = [W/m2K]
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Spessore
[mm]
12
64
250
3
CLIMABLOCK
64 + 64
64 + 94
64 + 124
64 + 184
64
94
124
184
0,26
0,21
0,18
0,14
Parete in cemento armato spessore 25,0 cm
Composizione
CLIMABLOCK
64 + 64
CLIMABLOCK
64 + 64
64 + 94
64 + 124
64 + 184
64
94
124
184
0,26
0,21
0,18
0,14
Massa vol.
λm
λ
[kg/mc]
[W/mK]
[W/mk]
900
27
2400
27
2000
0,210
0,033
1,660
0,033
1,400
0,210
0,036
1,910
0,036
1,400
Massa vol.
λm
λ
[kg/mc]
[W/mK]
[W/mk]
900
27
2400
27
2000
Massa vol.
[kg/mc]
900
27
2400
27
2000
0,210
0,033
1,660
0,033
1,400
λm
[W/mK]
0,210
0,033
1,660
0,033
1,400
0,210
0,036
1,910
0,036
1,400
λ
[W/mk]
0,210
0,036
1,910
0,036
1,400
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Valori limite della trasmittanza termica U delle strutture opache verticali in W/m2K (D.Lgs. 311 del 29/12/2006)
Zona climatica
Dall’ 1 Gennaio 2010 U (w/m2K)
A
0,62
B
0,48
C
0,40
D
0,36
E
0,34
F
0,33
Da un confronto con i valori limite previsti dal
D.Lgs 311/06, Normativa vigente in materia di
Rendimento energetico degli edifici, emerge
che i valori di trasmittanza U ottenuti con
Climablock rientrano ampiamente nei valori
limite fissati dalla Normativa, anche per
quei valori che dovranno essere rispettati a
decorrere dall’1 Gennaio 2010 .
Come calcoliamo la trasmittanza
Abbiamo scelto di mostrarvi i calcoli derivanti
dalla formula più sfavorevole, ma nello stesso
tempo più veritiera, vi invitiamo a controllare
sempre che questo dato sia espresso nelle
modalità di calcolo in modo chiaro ed esaustivo,
questo vi consentirà di poter paragonare tra
loro le prestazioni di elementi diversi proposti
dal mercato.
Definizioni (come da Norma UNI 10351)
λm = conduttività indicativa di riferimento
ovvero conduttività apparente misurata o
misurabile in laboratorio su campioni di
spessore uguale o maggiore a 10 cm, alla T
media di 293 K.
λ = conduttività utile di calcolo ottenuta dalla
conduttività di riferimento maggiorata per tener
conto del contenuto percentuale di umidità
dell’invecchiamento, della manipolazione e
della installazione eseguita a regola d’arte.
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U = Trasmittanza o Coefficiente globale di
trasmissione, definisce l’attitudine di una parete
a trasmettere il calore.
Formula utilizzata per i calcoli relativi alle
tabelle di calcolo
U=
1
1
+
hi
Σ﴾
﴿
1
si
+
he
λi
hi, he = coefficienti di adduttanza
si = spessore (espresso in m)
λi = conduttività di calcolo
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Murature a confronto
In questa prima analisi risulta quanto mai
evidente uno dei principali vantaggi del
costruire con Climablock. Abbiamo dimostrato
la sua capacità di garantire un alto grado di
isolamento termico, passo fondamentale
per il raggiungimento della certificazione
energetica degli edifici.
Il valore di trasmittanza ottenuto con la
soluzione Climablock (6,4 + 9,4) rappresenta
in questa analisi lo standard di riferimento.
U
[W/m2K]
%
Parete in c.a. (sp. 16 cm) intonaco interno, cappotto esterno (sp. 6 cm)
0,56
+ 61
Parete in c.a. (sp. 16 cm) cartongesso interno, cappotto esterno (sp. 6 cm)
0,55
+ 60
Parete in POROTON (sp. 25 cm) intonaco interno, cappotto esterno (sp. 6 cm)
0,49
+ 55
Parete in POROTON (sp. 25 cm) paretina interna da 8 cm con intercapedine isolante da 6 cm, intonaco
interno, intonaco esterno
0,45
+ 51
CLIMABLOCK: Parete in c.a. (sp. 16,2 cm) isolamento interno 6,4 cm, isolamento esterno 9,4 cm,
cartongesso interno, rasatura da cappotto esterna.
0,23
-
Tipologia della parete
Inerzia Termica
Durante la stagione estiva, l’uso del
condizionatore potrebbe essere limitato grazie
ad un comportamento consapevole da parte
degli inquilini e ad accorgimenti costruttivi
adeguati studiati in fase di progettazione.
Al fine di limitare l’incremento della temperatura
estiva interna dei locali, è utile realizzare
un’appropriata schermatura delle finestre
che dovranno essere tenute, per quanto
possibile, chiuse durante il giorno. Si dovrà
invece provvedere a ventilare i locali nelle ore
notturne e limitare l’uso delle fonti energetiche
interne (illuminazione, elettrodomestici, ecc...).
Tutto questo naturalmente non è sufficiente a
garantire una climatizzazione estiva ottimale
dell’edificio senza dover sostenere una spesa
eccessiva per il funzionamento dell’impianto di
climatizzazione.
Per controllare e limitare l’innalzamento della
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temperatura interna rispetto alla temperatura
esterna, è importante e fondamentale
l’inerzia termica dell’involucro edilizio (pareti
e copertura), inerzia termica, che è l’effetto
combinato dell’accumulo termico e della
resistenza termica della struttura.
L’inerzia termica provoca: sia un effetto di
smorzamento dell’ampiezza dell’onda termica
esterna, che lo sfasamento della stessa, ossia
il ritardo tra l’impatto della sopradetta onda
termica sulla superficie esterna del muro ed
il suo apparire, con intensità smorzata, sulla
faccia interna del muro stesso. In questo
modo, la massima temperatura esterna che
si raggiunge durante le giornate estive si
percepirà all’interno del fabbricato, quando
l’ambiente sarà più fresco e quindi le condizioni
di comfort saranno migliori.
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L’inerzia termica è legata sia alla
capacità di accumulo del calore
(e cioè alla massa superficiale
della parete), che alla conduttività
termica dei materiali (usualmente
indicata con λ). Lo sfasamento
e lo smorzamento dell’onda
termica crescono all’aumentare
del calore specifico e della massa
superficiale e al decrescere della
conduttività termica della parete.
Le pareti realizzate con casseri
Climablock assicurano valori
ottimali
di
sfasamento
e
smorzamento dell’onda termica
esterna consentendo così di
ottenere una condizione di comfort all’interno
dei locali con un dispendio energetico molto
contenuto.
Per esempio con una parete Climablock 6,4 + 16,2 + 6,4 cm si ottiene già uno
smorzamento del 96% (quindi la temperatura
sulla superficie interna della parete è
praticamente costante durante tutto l’arco
della giornata ed è pari alla temperatura media
esterna) e uno sfasamento di 8 ore.
Andamento della temperatura esterna e interna (ordinata)
in funzione delle ore del giorno (ascissa) con parete
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Consumi energetici nel civile
I costi del combustibile salgono e aumentano
i costi ambientali e sociali. Nel cittadino è
cresciuta la percezione del consumo e la
volontà di risparmio energetico.
I consumi energetici nel civile rappresentano il
40% dei consumi totali di energia primaria: si
deve pensare che 1 m3 di metano produce 2
kg di CO2 (fonte ANIT). L’obiettivo è quello di
ottenere un risparmio consistente, tecnicamente
possibile senza difficoltà e senza conseguenze
negative per l’economia e lo stile di vita. In
sostanza le nuove norme introdurranno nuovi
e più severi limiti alle dispersioni di calore
delle strutture sottoforma di trasmittanza
termica massima per i singoli componenti.
Per ottenere un significativo vantaggio in
termini energetici occorre per prima cosa
ridurre le dispersioni ovvero isolare bene
l’involucro.
Le norme
Nel settembre 2005 veniva emanato il decreto
Legislativo 192/05 che attuava la direttiva
europea 2002/91/CE relativa al rendimento
energetico ed alla certificazione energetica
degli edifici. Il Decreto innovava la legislazione
nazionale in materia, introducendo nuove
modalità di calcolo della prestazione energetica.
In particolare, una novità introdotta dal Decreto
era quella di esprimere in modo integrato, la
prestazione termica dell’involucro dell’edificio
con quella della componente impiantistica
(metodo del fabbisogno di energia primaria).
A distanza di poco più un anno, è entrato in
vigore il 2 febbraio 2007 il Dlgs 311/2006, dal
titolo “Disposizioni correttive ed integrative al
Dlgs 192/05”, che ne modifica alcuni contenuti
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ed obiettivi originari.
Il Decreto 311/06 introduce modifiche riguardanti
la metodologia di calcolo per il rendimento
energetico degli edifici ed i requisiti per
l’ottenimento della certificazione energetica.
Mentre il Decreto 192/05 privilegiava il metodo
di calcolo basato sul limite del fabbisogno
di energia primaria, lasciando al progettista
il compito di dosare il giusto equilibrio
tra isolamento dell’edificio e prestazione
dell’impianto, ora invece, in aggiunta alla
verifica del fabbisogno di energia primaria,
si introduce una verifica della trasmittanza
termica per le varie componenti dell’involucro
dell’edificio.
Nello specifico il D.Lgs 311/06 stabilisce che
per tutte le categorie di edifici, nel caso di :
- edifici di nuova costruzione
- edifici esistenti di superficie utile superiore ai
1000 mq, sia nel caso di ristrutturazione integrale
degli elementi edilizi costituenti l’involucro che
di demolizione e ricostruzione in manutenzione
straordinaria;
- ampliamento volumetricamente superiore al 20
% dell’intero edificio esistente e limitatamente
al solo ampliamento;
si procede in sede progettuale, non solo alla
determinazione dell’indice di prestazione
energetica per la climatizzazione invernale
EPi
(precedentemente
indicato
come
fabbisogno annuo di energia primaria), ed
alla verifica che lo stesso risulti inferiore ai valori
limite che sono riportati nella tabella pertinente
(di cui al punto 1 dell’allegato C al Decreto); ma,
anche alla verifica che la trasmittanza termica
delle diverse strutture edilizie opache e delle
chiusure trasparenti che delimitano l’edificio
non superi i valori riportati nelle tabelle riportate
nell’allegato C del D.Lgs 311/06.
I valori limite di consumo stabiliti, impongono
già per le nuove costruzioni, a decorrere dal
18
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Gennaio 2006, un consumo inferiore al 50%
rispetto alla media delle costruzioni esistenti ed
un ulteriore riduzione dei consumi (sempre per
le nuove costruzioni) è prevista dal 2008 (-5,9 %
rispetto ai valori del 2006) e dal 2010 (-15/20%
rispetto ai valori del 2006), con un parametro di
consumo, dopo il 2010, per le nuove costruzioni
di 1/3 rispetto agli edifici esistenti.
Inoltre per quanto riguarda la verifica delle
trasmittanze termiche le novità introdotte sono
rappresentate da tabelle di valori limite, riferite a
tre date: 2006, ormai superata, con valori uguali
a quelli indicati nel D.Lgs 192/05 per la stessa
data, 2008 con valori che coincidono con quelli
precedentemente assegnati nel 2009 dal D.Lgs
192/05 e 2010 con valori di nuova introduzione,
visto che non erano previsti dal D.Lgs 192/05.
Per ciò che riguarda la Certificazione energetica,
il D.Lgs 311/06, in attesa dell’emanazione delle
Linee Guida Nazionali per la certificazione
energetica, che pare sia imminente, stabilisce
che: la certificazione sia sostituita da un
attestato di qualificazione energetica e che
quest’ultimo venga estesa con temporalità
graduale a tutti gli edifici nel caso di trasferimento
oneroso dell’immobile.
Nell’attestato di qualificazione energetica
dovranno essere riportati i fabbisogni di energia
primaria dell’edificio, verificando che questi
rispettino i valori massimi fissati dalla normativa
ed la classe di appartenenza dell’edificio, in
relazione al sistema di certificazione energetica
adottata
dalla
locale
amministrazione
comunale.
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Con i Decreti n. 192 e 311, il cambiamento è
storico ed investirà vari soggetti nel processo
di certificazione energetica degli edifici , quali
il Comune, il progettista e l’utente.
Il professionista dovrà assumersi la
responsabilità di certificare il consumo
energetico di un edificio, mentre al Comune
spetterà il compito di rilasciare la relativa targa
energetica. La certificazione energetica sarà
sicuramente oggetto di verifica da parte di un
attento e severo controllore: l’utente finale.
Quest’ultimo sarà impaziente di conoscere
i valori di consumo energetico per verificare
la veridicità di quanto dichiarato nella
certificazione.
Esperienze in Italia
Dal 2002 la provincia di Bolzano si è fatta
promotrice della prima iniziativa di certificazione
energetica a livello nazionale.
La certificazione CasaClima rappresenta uno
strumento di controllo ed assicurazione della
qualità energetica di un edificio individuando
una suddivisione in classi di consumo
energetico, in relazione al fabbisogno di
energia per il riscaldamento, calcolato sulla
base della norma UNIEN 832 e alla norma
austriaca B81110-1.
Classi di consumo
secondo CasaClima
energetico
19
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ANTISISMICA
Nel realizzare Climablock i nostri ingegneri
hanno considerato come un punto favorevole
per il sistema le nuove norme tecniche per le
costruzioni degli edifici in zona sismica.
Infatti nel mese di Marzo del 2003 è stata
firmata dal presidente del Consiglio l’Ordinanza
P.C.M. 3274 che ha introdotto una nuova
classificazione sismica dell’intero territorio
nazionale e ha profondamente modificato la
normativa e il modo di progettare le strutture
in zona sismica. Successivamente l’Ordinanza
3274 è stata modificata e corretta fino ad
arrivare all’Ordinanza P.C.M. 3431 del 3 maggio
2005. Nel 2005 sono state anche approvate
le Norme tecniche per le costruzioni (D.M. 14
settembre 2005) che sono poi state riviste e
aggiornate fino ad arrivare alle nuove Norme
tecniche per le costruzioni (D.M. 14 gennaio
2008 e relativa circolare del 02 febbraio 2009
n° 617) che da luglio 2009 sono le uniche
norme in vigore. Si fa presente, inoltre, che le
nuove NTC citano, tra i vari riferimenti tecnici
di cui ci si può avvalere nella progettazione
strutturale, anche gli Eurocodici. Questi ultimi
sono pubblicati dal CEN e possono essere
impiegati applicando le precisazioni riportate
nelle Appendici Nazionali o, in mancanza di
esse, nella forma internazionale EN.
Per quanto riguarda la classificazione sismica
del territorio nazionale, in allegato alle
nuove NTC è stata fornita una tabella con
l’elenco dei parametri, tra cui l’accelerazione
orizzontale massima del terreno, che servono
a definire la pericolosità sismica di base
sui punti di un reticolo di riferimento e per
diversi valori del periodo di ritorno. Come si
può vedere dall’analisi di tali dati o anche più
semplicemente dalla classificazione sismica
dei Comuni italiani fornita precedentemente
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in allegato all’Ordinanza 3274, ormai tutta
L’Italia, seppure con diversi livelli, è diventata
zona sismica (si veda anche il sito internet
http://esse1.mi.ingv.it/ dell’Istituto Nazionale di
Geofisica e Vulcanologia).
Climablock permette di realizzare edifici nel
rispetto delle attuali normative antisismiche e
per tutti i livelli di pericolosità sismica.
ISTITUTO NAZIONALE DI GEOFISICA E VULCANOLOGIA
Mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale
(riferimento: Ordinanza PCM del 28 aprile 2006 n.3519, All.1b)
espressa in termini di accelerazione massima del suolo
con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni
riferita a suoli rigidi (Vs30> 800 m/s; cat.A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005)
< 0.025 g
0.025 - 0.050
0.050 - 0.075
0.075 - 0.100
0.100 - 0.125
0.125 - 0.150
0.150 - 0.175
0.175 - 0.200
0.200 - 0.225
0.225 - 0.250
0.250 - 0.275
0.275 - 0.300
Po
Sa
U
S
A F
P
Pa
Le sigle individuano isole
per le quali è necessaria
una valutazione ad hoc
Elaborazione: aprile 2004
Pe
0
50 100 150 km
20
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Comportamento sistema Climablock
Con il sistema Climablock si realizzano strutture
a pareti portanti in calcestruzzo armato.
In presenza di solai considerabili infinitamente
rigidi nel proprio piano e opportunamente
collegati alle pareti portanti in c.a. con travi
e cordoli che assicurano anche un’azione
di cerchiaggio dell’impalcato, la struttura
assumerà un comportamento scatolare nei
confronti delle forze orizzontali che sollecitano
l’edificio. L’azione sismica verrà quindi assorbita
principalmente dalle pareti disposte nella
direzione della stessa garantendo in questo
modo un’elevata resistenza e permettendo
quindi di realizzare strutture anche in zone con
elevata sismicità.
Requisiti previsti dalla Norma
Con riferimento alle nuove NTC (D.M. 14
gennaio 2008), si riportano i paragrafi relativi
ai limiti geometrici e di armatura delle pareti in
calcestruzzo.
7.4.6.1.4 Pareti (limitazioni geometriche)
Lo spessore delle pareti deve essere non
inferiore al valore massimo tra 150 mm, (200
mm nel caso in cui nelle travi di collegamento
siano da prevedersi, ai sensi del § 7.4.4.6,
armature inclinate), e 1/20 dell’altezza libera
di interpiano.
Possono derogare da tale limite, su motivata
indicazione del progettista, le strutture a
funzionamento scatolare ad un solo piano non
destinate ad uso abitativo.
Devono essere evitate aperture distribuite
irregolarmente, a meno che la loro presenza
non venga specificamente considerata
nell’analisi, nel dimensionamento e nella
disposizione delle armature.
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In assenza di analisi più accurate si può
assumere che l’altezza delle zone critiche sia
la maggiore tra: la larghezza della parete e 1/6
della sua altezza.
7.4.6.2.4 Pareti (limitazioni di armatura)
Le armature, sia orizzontali che verticali,
devono avere diametro non superiore ad 1/10
dello spessore della parete, devono essere
disposte su entrambe le facce della parete,
ad un passo non superiore a 30 cm, devono
essere collegate con legature, in ragione di
almeno nove ogni metro quadrato.
Nella zona critica si individuano alle estremità
della parete due zone confinate aventi per
lati lo spessore della parete e una lunghezza
“confinata” lc pari al 20% della lunghezza in
pianta l della parete stessa e comunque non
inferiore a 1,5 volte lo spessore della parete. In
tale zona il rapporto geometrico ρ dell’armatura
totale verticale, riferito all’area confinata, deve
essere compreso entro i seguenti limiti:
1% ≤ ρ ≤ 4%
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Nelle zone confinate l’armatura trasversale
deve essere costituita da barre di diametro non
inferiore a 6 mm, disposti in modo da fermare
una barra verticale ogni due con un passo non
superiore a 8 volte il diametro della barra o a
10 cm. Le barre non fissate devono trovarsi a
meno di 15 cm da una barra fissata.
Le armature inclinate che attraversano
potenziali superfici di scorrimento devono
essere efficacemente ancorate al di sopra e
al di sotto della superficie di scorrimento ed
attraversare tutte le sezioni della parete poste
al di sopra di essa e distanti da essa meno
della minore tra ½ altezza ed ½ larghezza
della parete.
Nella rimanente parte della parete, in pianta
ed in altezza, vanno seguite le regole delle
condizioni non sismiche, con un’armatura
minima orizzontale e verticale pari allo 0,2%,
per controllare la fessurazione da taglio.
un periodo fondamentale, calcolato nell’ipotesi
di assenza di rotazioni alla base, non superiore
a TC, e comprende almeno due pareti con una
dimensione orizzontale non inferiore al minimo
tra 4,0m ed i 2/3 della loro altezza, che nella
situazione sismica portano insieme almeno il
20% del carico gravitazionale (vedi § 7.4.3.1).
Per poter consultare e scaricare la normativa
sismica nazionale ed essere aggiornati sulle
relative novità, vi consigliamo di consultare il
sito internet:
http://www.rete.toscana.it/sett/pta/sismica/
classificazione/index.htm
Vi invitiamo a contattare i nostri tecnici per
approfondimenti legati a casi specifici.
Le nuove NTC, inoltre, contemplano anche
la possibilità di realizzare costruzioni in
calcestruzzo a bassa percentuale di
armatura o non armato (vedi § 4.1.11) per le
quali non sono previste particolari limitazioni
di armatura.
Il calcestruzzo a bassa percentuale di armatura
è quello per il quale la percentuale di armatura
messa in opera è minore di quella minima
necessaria per il calcestruzzo armato o la
quantità media in peso di acciaio per metro
cubo di calcestruzzo è inferiore a 0,3 kN.
Sia il calcestruzzo a bassa percentuale di
armatura, sia quello non armato possono
essere impiegati solo per elementi secondari
o per strutture massicce o estese (come per
esempio gli edifici con struttura a pareti).
Una struttura a pareti è da considerarsi come
struttura a pareti estese debolmente armate se,
nella direzione orizzontale d’interesse, essa ha
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Armatura delle pareti Climablock
Le pareti in calcestruzzo armato realizzate
con il sistema Climablock, presenteranno
un’armatura costituita da barre orizzontali e
verticali opportunamente dimensionate.
Data la geometria e la disposizione dei
distanziatori in polipropilene, le armature
orizzontali, che verranno appoggiate su di
essi, avranno un passo di 20 cm.
Un modo pratico e consigliato per la loro
posa in opera, è quello di posizionare
sull’elemento superiore dei distanziatori,
delle gabbie d’armatura costituite da quattro
tondini del diametro voluto collegate da delle
staffe che fungono da legature di collegamento
(le nuove NTC prescrivono di collegare le
armature sulle due facce con almeno nove
legature a metro quadrato).
Le
armature verticali, invece, avranno
il diametro e il passo voluto e verranno
posizionate tra le barre orizzontali.
Quindi, sulla base delle limitazioni imposte
dal D.M. 14/01/08 e di quanto sopra scritto, le
armature nelle zone non confinate delle pareti
potranno essere realizzate in uno dei due
modi riportati nelle successive tabelle.
Le armature indicate nelle sottostanti tabelle
sono quelle minime che derivano dai vincoli di
normativa e devono essere opportunamente
integrate negli angoli, nelle teste, intorno ai fori
e nelle eventuali zone critiche.
Tale armatura costituisce solo una proposta
e deve comunque essere verificata e
confermata dal progettista delle strutture.
Se nella progettazione, invece, le pareti
vengono considerate come delle strutture in
calcestruzzo a bassa percentuale di armatura
o non armato, la normativa non impone
particolari limitazione di armatura.
Con armatura orizzontale da gabbie (4 barre legate da staffe)
Spessore parete
Armatura verticale
su ogni lato
Armatura orizzontale
su ogni lato
Staffe delle gabbie orizzontali
16,2 cm
1 ø 8/30
1 ø 8/20
1 st. ø 6/55
19,2 cm
1 ø 8/25
1 ø 8/20
1 st. ø 6/55
25,0 cm
1 ø 10/30
1 ø 8/20
1 st. ø 6/55
Con armatura orizzontale da barre sciolte
Spessore parete
Armatura verticale
su ogni lato
Armatura orizzontale
su ogni lato
N° legature/mq (ganci)
16,2 cm
1 ø 8/30
1 ø 8/20
9
19,2 cm
1 ø 8/25
1 ø 8/20
9
25,0 cm
1 ø 10/30
1 ø 8/20
9
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ACUSTICA
Il rumore era, sino a poco tempo fa, una delle
fonti di inquinamento più sottovalutate e
meno controllate, solo da pochi anni è stato
riconosciuto come grave minaccia per la salute
e per il benessere psico-fisico dell’uomo.
Questa presa di coscienza
ha portato il legislatore
ad elaborare delle leggi
che
regolamentano
i
livelli
ammissibili
di
inquinamento da rumore.
Un edificio deve essere in
grado di garantire che le
attività svolte al suo interno
soddisfino
l’esigenza
prioritaria del benessere
uditivo.
Il benessere uditivo è da
intendersi come controllo
dei suoni, dei rumori aerei
e impattivi che possono
provenire sia dall’ambiente
esterno che dagli spazi
collegati.
Lo spazio abitativo deve
essere caratterizzato da
un livello sonoro i cui valori
non superino i limiti massimi
consentiti, oltre i quali non
può esistere il benessere.
Tutte le chiusure verticali ed orizzontali che
delimitano un edificio devono garantire che le
condizioni ambientali interne rispetto a quelle
esterne soddisfino:
•• l’isolamento acustico ai rumori aerei
•• l’isolamento acustico alla propagazione
dei rumori impattivi­­­­­­
•• l’assorbimento acustico
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Questo obiettivo è alla base della progettazione
di Climablock, infatti lo si può raggiungere
attraverso una progettazione di pareti e solai
attenta all’uso dei materiali e alla loro posa in
opera.
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Normativa acustica per l’edilizia
In Italia la legislazione di riferimento è la
“legge quadro per l’inquinamento acustico”
447/1995 e il DPCM del 5 Dicembre 1997
“Determinazione dei requisiti acustici
passivi degli edifici” che introduce i valori
(indice di valutazione) da garantire e da
verificare con prove in opera seguendo le
metodiche descritte da normative armonizzate
UNI EN ISO 717 parte 1 e 2. In particolare il
DPCM del 5 dicembre classifica gli edifici in
base alla loro destinazione d’uso e definisce
i livelli prestazionali (di seguito si riporta la
tabella con i valori di riferimento).
Confrontando questi valori con quelli riferiti alle
pareti realizzate con Climablock, si desume
che i valori di abbattimento acustico ottenuti
con Climablock risultano superiori rispetto a
quelli fissati dalla Normativa.
Classificazione degli ambienti
abitativi
Requisiti acustici passivi degli edifici
Potere fonoisolante
apparente
Isolamento acustico
standardizzato di parete
R'w
D2m,nT,w
Categoria A: edifici adibiti a residenza ed
assimilabili
50 dB
40 dB
Categoria B: edifici adibiti ad uffici ed
assimilabili
50 dB
42 dB
Categoria C: edifici adibiti ad alberghi,
pensioni ed attività assimilabili
50 dB
40 dB
Categoria D: edifici adibiti ad ospedali,
cliniche, case di cura ed assimilabili
55 dB
45 dB
Categoria E: edifici adibiti ad attività
scolastiche a tutti i livelli ed assimilabili
50 dB
48 dB
Categoria F: edifici adibiti ad attività ricreative,
di culto ed assimilabili
50 dB
42 dB
Categoria G: edifici adibiti ad attività
commerciali ed assimilabili
50 dB
42 dB
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Classificazione degli ambienti abitativi
Spessore cls
16,2 cm
Spessore cls
19,2 cm
Blocco Climablock 6,4 + 16,2 + 6,4
+ 1,25 cm cartongesso
da ambo le parti
Requisiti acustici passivi parete Climablock
Potere fonoisolante
apparente
52,3 dB
Blocco Climablock 6,4 + 16,2 + 6,4
+ 1,25 cm cartongesso interno e
rasatura esterna 3 mm
Blocco Climablock 6,4 + 19,2 + 6,4
+ 1,25 cm cartongesso
da ambo le parti
Blocco Climablock 6,4 + 19,2 + 6,4
+ 1,25 cm cartongesso interno e
rasatura esterna 3 mm
Isolamento acustico
standardizzato di parete
45,1 dB
54,6 dB
45,3 dB
Definizione parametri acustici
Il potere fonoisolante apparente (R')
caratterizza la capacità di una partizione
realizzata in opera , divisoria tra due differenti
ambienti, di abbattere i rumori aerei. Apparente
perché tiene conto della capacità di isolare
della parete da tutti i suoni, anche quelli che
si trasmettono lateralmente, cioè attraverso
percorsi alternativi.
L’isolamento acustico standardizzato di
facciata (D2m,n,T,w) caratterizza la capacità
di una facciata di abbattere i rumori aerei
provenienti dall’esterno.
Questo valore tiene conto dei singoli indici
di potere fonoisolante dei componenti della
facciata, quali aperture serramenti e muratura.
Nel caso specifico il valore di 45 dB è stato
ottenuto, tenendo conto di una superficie di
finestre pari al 18% della superficie della parete
e per serramenti costituiti da telai in legno con
superfici vetrate 6 + 16 + 4 (vetrocamera), dalle
medie caratteristiche fonoisolanti (R'w = 39 db).
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Prestazioni del sistema Climablock
Pareti divisorie
Il sistema Climablock è in grado di garantire i
livelli prestazionali richiesti dalla Norma DPCM
del 5 dicembre 1997. In particolare nel caso
di una parete divisoria tra unità immobiliari,
laddove si preveda un rivestimento in
cartongesso dello spessore di 1,25 cm su
ambedue i lati, il sistema è in grado di garantire
un R'w (Potere fonoisolante apparente) pari
a 52,3 dB, rientrando quindi nei parametri
richiesti.
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64
162
64
12
314
Pareti esterne
Analoghe prestazioni sono garantite dalle
pareti esterne di tamponamento. In questo
secondo caso, laddove si preveda l’utilizzo di
una lastra di cartongesso interna (spessore
1,25 cm) e dal lato esterno una doppia
rasatura con rete in fibra di vetro tessile e
rivestimento acrilico antialga, il sistema è in
grado di garantire un valore D2m,nT,w (Isolamento
acustico standardizzato di facciata ottenuto
considerando una superficie media degli
infissi) pari a 45,1 dB.
Ricordiamo che il valore minimo di legge
previsto è di 40 dB per gli edifici residenziali.
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162
64
3
305
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Il sistema Climablock con spessori maggiori
della parete in C.A., può fornire un risultato di
isolamento acustico con valori di gran lunga
superiori alla richiesta della normativa.
Oltre allo spessore 16,2 cm di C.A. del sistema
Climablock utilizzato per il calcolo, ricordiamo
che sono disponibili elementi per un setto di
19,2 cm (come nell’esempio in immagine) e,
nella versione Climablock Assemblabile 14,2
e 25,0 cm.
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192
184
3
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Elemento lineare
Elemento angolare esterno
Elemento angolare interno
Elementi curvi
Spondina per solaio
Elemento a “T”
Alzatine - Variatori di altezza
Tappo di chiusura
Elemento Climablock Assemblabile
DISTANZIALE ASSEMBLABILE
PANNELLO SINGOLO
Climablock Assemblabile si compone di
2 pannelli singoli disgiunti muniti di staffe
costampate al pannello stesso. Per la
composizione di ciascun blocco è necessario
assemblare i 2 pannelli inserendo, nelle
staffe, 6,4 elementi distanziali la cui larghezza
andrà a determinare lo spessore del setto
di calcestruzzo. I pannelli singoli in EPS di
Climablock Assemblabile possono avere
spessore 6,4 - 9,4 - 12,4 - 18,4 cm.
Il sistema Climablock Assemblabile si
compone esclusivamente di elementi lineari
con distanziali per creare setti da 14,2 e 25,0
cm (15 e 25,8 cm nominali).
Con il nuovo blocco Climablock sarà possibile
trasportare maggiori quantitativi di materiale,
a vantaggio della sostenibilità ambientale, e
disporre di una più ampia gamma di setti di
calcestruzzo tra cui scegliere.
NOTE
La Pontarolo Engineering S.p.A. non si assume responsabilità per eventuali errori nel contenuto di questo documento e si riserva di apportare in qualsiasi momento e senza preavviso eventuali modifiche
Per aiutarti a progettare con Climablock e tutti i prodotti
Pontarolo affidati al nostro servizio di assistenza gratuito.
Contattaci, siamo a tua disposizione!
Team Tecnico
scarica gratis i disegni dwg su
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Fax: +39 0434 857014
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09/ 2013
GRUPPO
Sistemi ad armatura diffusa
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