IPS "F.S.Cabrini" Taranto VI Settimana Nazionale dell'Astronomia Gli studenti fanno vedere le stelle " Il processo di una scoperta scientifica è, in effetti, un continuo conflitto di meraviglie" (A. Einstein) "Le meraviglie dell'Universo" Taranto, 20- 21 Aprile 2005 Relazioni Clicca sui collegamenti per aprire le pagine… Sommario Relazioni Introduzione Prof. A. Greco Conferenza : "I pianeti e la vita" Destinazione Saturno Prof. A. Greco - Bianco D. (III B ocb) Il 1° Luglio 2004, dopo un viaggio durato sette anni, durante il quale ha percorso tre miliardi e mezzo di chilometri sfruttando una "carambola" gravitazionale tra i pianeti interni del Sistema Solare, la sonda Cassini Huygens è entrata finalmente in orbita attorno a Saturno, il "Signore degli anelli" del Sistema Solare. G.Galilei li osservò confusamente per primo e li descrisse come "orecchie", ma fu Huygens alla fine del Seicento a chiarirne la natura: "Annulo cingitur…ad eclipticam inclinato". L'estate scorsa la sonda ha cominciato a regalarci qualcosa di spettacolare: la superficie del pianeta e gli anelli visti da vicino con strumenti ad alta risoluzione. Gli enigmi del Sole Prof. A.Greco - Moschetti C. e Viccari V. (III B ocb) Il Sole è una stella qualunque, immersa in uno dei bracci laterali della Via Lattea, con il suo corteo di pianeti che trascina con sé nella lenta rotazione attorno al nucleo della galassia. L'insieme delle radiazioni visibili emesse dal sole, o "spettro solare", ha il suo massimo nel giallo, a cui l'occhio umano è più sensibile, e presenta delle lacune a determinate lunghezze d'onda, o "righe", che evidenziano l'assorbimento della luce dovuto alla presenza di determinati elementi nella nostra atmosfera o nel Sole stesso. Il recente passaggio di Venere, pianeta di dimensioni simili a quelle terrestri, davanti al Sole ci offre una stima efficace delle relative grandezze. Pur essendo la nostra stella un campione di media misura, ci appare subito colossale, con un diametro di quasi un milione e mezzo di chilometri e una massa di 330.000 Terre, e cela ancora numerosi misteri! Nidi di stelle Prof.ssa F. La Neve - Tisei M., Iurlano D., Galante D., De Iaco L.(II B eat) La galassia è un agglomerato di centinaia di miliardi di stelle, gas e polveri legati tra loro da forze di natura gravitazionale ed orbitanti intorno ad un centro comune, con periodi di rivoluzione di centinaia di milioni di anni. La maggior parte di esse appare, a causa della distanza dalla terra, come una nube debolmente luminosa e solo nelle fotografie degli ammassi più vicini è possibile distinguere le singole stelle. Le galassie furono descritte per la prima volta dall’astronomo persiano Al – Sufi, che identificò una debole macchia di luce nella costellazione di Andromeda, oggi galassia compagna della nostra Via Lattea. Nascita e destino di una stella Prof. A.Greco - Liuzzi M.T.( III A ocb) Le stelle che vediamo in cielo sembrano avere tutte una cosa in comune: sono nel pieno della loro vita. Eppure ci devono essere anche stelle che ora stanno nascendo e stelle che invece stanno morendo. Nella nostra galassia, la Via Lattea, ogni anno nasce una decina di stelle ed altrettante ne muoiono. Le nuove stelle si formano quando dense nubi di gas e polvere interstellare vengono compresse dai bracci della galassia o da perturbazioni derivanti da esplosioni di supernove vicine. Purtroppo, però, non è possibile osservare la nascita di una stella in diretta! La polvere si addensa intorno e impedisce alla luce di uscire perché i granelli sono delle stesse dimensioni della lunghezza d'onda delle radiazioni visibili e pertanto la assorbono e diffondono efficacemente, nascondendo ciò che avviene all'interno... Relazioni Conferenza : "Il Cosmo e la vita" Storia dell'Astronomia Prof.ssa M. Pulito (I C eat) Gallo V., Mancarella S., Giannotta G., Tagliente F., Marinò C. Secondo Teofrasto, fu Parmenide (510-? a.C.), seguace di Pitagora (570-597 a.C.), a ritenere per la prima volta che la Terra fosse sferica. Le sue motivazioni si basavano sull'idea che l'unica forma adatta a rimanere naturalmente in equilibrio fosse quella sferica. Di conseguenza cominciava ad immaginare che le stelle e gli altri corpi celesti potevano continuare a percorrere orbite circolari sotto la Terra anche dopo il loro tramonto. • Il cielo tra scienza e poesia Prof.ssa M.R. Agnoletti - Todaro D. (VA tcb) Metà tà fusicà ( ), al di là del mondo fisico, questo era per gli antichi il cielo, una dimensione perfetta e trasparente ove regnava l’assoluto, una dimensione incontaminata che si opponeva, per le sue caratteristiche, al mondo fisico che, in quanto tale, risultava imperfetto, contaminato e corruttibile, se non corrotto. Già Platone vedeva il cielo -iperuranio- come il mondo delle idee, il mondo della perfezione, e la terra, con le sue infinite forme, non era altro che l’emanazione imperfetta di quel mondo perfetto. Aristotele, dal canto suo, riprendeva la visione platonica del cosmo, pur riconoscendo alla natura una sua indipendenza e autonomia rispetto all’iper-uranio, al luogo dell’assoluto… La vita dalla polvere Prof.ssa M. Lo Savio - Giosa A., Cavallo M., Gomma C. ( III B ocb) Se osserviamo il cielo durante una notte serena, potremo osservare diverse chiazze scure nella Via Lattea, cioè nella fascia di luce diffusa generata dai miliardi di stelle della nostra galassia. Queste chiazze scure sono causate dalle nubi di polvere che oscurano le stelle. Esse sono formate da particelle molto piccole ma estremamente importanti per l’evoluzione della galassia e per la vita delle stelle. Le dimensioni di queste particelle sono varie, le più grandi paragonabili a quelle del fumo di sigaretta… La vita dove? Prof.A.Greco - De Domenico D.( IIIA ocb) La ricerca di vita extraterrestre è un tema difficile quanto affascinante e il nostro modo di immaginare e cercare forme viventi su altri pianeti è radicalmente cambiato rispetto al passato. Senza tornare troppo indietro nel tempo, limiteremo la nostra discussione agli ultimi due secoli trascorsi. Una interessante ricostruzione sul tema può partire senz'altro dal 1835, quando in Sud Africa il famoso astronomo John Herschel, figlio di William lo scopritore del pianeta Urano, costruiva il più grande telescopio dell'epoca… Le sorprese della relatività Prof. C. Petrosillo - Ferrara A. (IV A tcb) La teoria della Relatività Ristretta (o Relatività Speciale) fu inaugurata da Einstein il 30 giugno 1905 sugli « Annalen der Physik » in una fondamentale memoria intitolata « Zur Elektrodynamik bewegter Körper » (Sull'elettrodinamica dei corpi in movimento), che si manifestò subito come un impianto teorico rivoluzionario! L'eredità di Einstein Prof. C. Petrosillo - Ferrara A. (IV A tcb) I successivi studi di Einstein portarono alla più nota delle sue teorie, la maestosa Relatività generale. Il fatto che le idee di Einstein abbiano avuto una rilevante importanza nella ricerca scientifica, tuttavia, non deve far dimenticare che molte di esse hanno contribuito enormemente allo sviluppo di molte tecnologie oggi di largo consumo. Sommario Presentazioni multimediali (Consultare il CD) Cassini Huygens Vita da stelle Stelle e galassie Vita da stelle II Storia dell'Astronomia Ricerca della vita nell'Universo La vita dove? Le sorprese della relatività L'eredità di Einstein Pagine per stampa Relazioni Documenti Foto Grafica Ringraziamenti Un vivo ringraziamento va all'esperto Dr. F. Miano, nonché a tutti i docenti e agli studenti che hanno partecipato alle attività formative e alla produzione di quanto sopra elencato. Si ringrazia inoltre la Prof.ssa M. Lenti per l'organizzazione delle attività grafiche relative all'iniziativa, il Prof. V. Montuori per la realizzazione tecnica del video sulla Relatività e il Prof. C. Petrosillo per la diffusione sul WEB di quanto prodotto attraverso un sito dedicato, collegato alle pagine dell'Istituto www.cabrinitaranto.it. Il Referente Prof. A. Greco