Accademia Santa Giulia di Brescia – Scuola di Scenografia
Scenografie e costumi per “La Ballata della Balena Bianca”
SCENOGRAFIA
Lo spazio ricreato non vuol essere una descrizione oggettiva della nave, ma alludere
all’ambiente della vita di mare. Per questo abbiamo deciso di enfatizzare due elementi
caratteristici dei velieri: le vele e le corde. La scena è composta da una serie di vele di
diverse dimensioni e materiali che possono essere alzate o abbassate sulla scena
rendendo l’ambiente e l’azione dei personaggi più dinamici.
Questo aspetto è enfatizzato anche dalla possibilità di rendere lo spazio più concreto o
rarefatto in base a come viene illuminato. Le vele sono infatti realizzate con garze o
tessuto da strappo; essendo questi di trama fine e leggera diventano trasparenti se
illuminati in controluce o molto coprenti se colpiti da un fascio di luce frontale.
L’atmosfera evocata è quella di un veliero fatiscente che rimanda ai tanti anni in mare. Per
creare un universo di questo tipo siamo intervenuti su scenografia e attrezzeria patinando
i vari elementi per renderli sporchi, incrostati e invecchiati.
COSTUMI
Per quanto riguarda i personaggi, il loro aspetto è volutamente trasandato, poiché si tratta
di gente che ha passato la maggior parte della propria vita in mare. La linea stilistica che si
è scelta è fedele al testo originale e segue appunto il modo di vestire dei tempi in cui è
ambientata la nostra vicenda.
Per ottenere l’effetto dei vestiti usurati dal tempo e dalle intemperie del mare, si è scelto di
trattare i capi con dei colori acrilici sulle tonalità del grigio, in modo da creare una
patinatura che unifichi tutti i personaggi, ma allo stesso tempo li diversifichi in termini di
originalità e composizione.
Particolare cura si è prestata ai costumi delle tre madonne, che oltre ad essere stati
trattatati con la medesima patinatura degli altri abiti sono stati anche sagomati e
destrutturati così da ricreare un immaginario evocativo che rimandi all’aspetto delle
apparizioni.
Si discostano dalla linea complessiva le sirene, che presentano un aspetto sensuale e
provocatorio caratterizzante la figura mitologica che rappresentano: tentazione che spesso
si manifestava di fronte ai marinai per indurli a una catastrofica follia.
CORSO IN ACCADEMIA
La Scuola di Scenografia dell’Accademia Santa Giulia coordinata da Domenico Franchi ha
costruito in otto anni di attività una fitta rete di relazioni con realtà professionali e istituzioni
culturali presenti sul territorio locale, nazionale e internazionale per l’attivazione di
collaborazioni che coinvolgano gli studenti in progetti concreti accanto ai professionisti
dello spettacolo. L’esperienza acquisita grazie a questi progetti, unita alla normale
pianificazione didattica gestita da docenti professionisti nel loro ambito di competenza,
fornisce ai futuri scenografi strumenti efficaci per acquisire la corretta preparazione per
inserirsi nel mondo del lavoro.
Tra gli oltre 30 progetti realizzati ricordiamo le collaborazioni con il Museo Teatrale alla
Scala, il Museo Santa Giulia di Brescia, la Greek National Opera, la Fondazione Teatro
Grande di Brescia, il Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, l’Utrecht Early Music
Festival, La Noche en Blanco di Madrid.
Alla conferenza interverranno: Sharon Pugliese (costumi) e Lisa Amici (scenografia)