Carie e rischio cardiovascolare

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Denti guasti?attenti al cuore
Sembra ci sia una stretta correlazione tra i problemi ai denti e le
malattie del cuore e della circolazione.
Chi presenta una maggiore perdita di osso alveolare (l’osso della
mascella in cui affondano i denti), ha un rischio di 6,6 volte superiore
di andare incontro a infarto e ictus rispetto a chi ha una bocca sana.
Questa correlazione è più significativa nelle persone più giovani, con
meno di 60 anni.
Chi, a un’età media di 65 anni, presenta danni all’osso della mascella
importanti, in genere non si cura molto.
Danni ai denti di questo tipo sono spesso imputabili a una scarsa
cura e igiene dei denti. Probabilmente queste persone prestano poca
attenzione anche al proprio stile di vita. Si tratterebbe di persone
sedentarie, che non rinunciano al fumo, non disdegnano la cucina
grassa e calorica, dedicano poco tempo alla prevenzione e
difficilmente si sottopongono a controlli medici. Tutti fattori che
possono favorire la comparsa di malattie cardiovascolari come
infarto e ictus.
Ma il rapporto che lega i problemi dei denti con quelli al cuore
potrebbe essere anche più diretto. La bocca rappresenta una porta di
ingresso per moltissimi germi. Se ci sono infezioni in bocca, i
microrganismi che le provocano possono facilmente diffondersi a
tutto l’organismo e in particolare al cuore. I microbi della bocca
possono causare infezioni del rivestimento interno del cuore. Il
pericolo riguarda soprattutto coloro che presentano difetti alle
valvole cardiache (come il prolasso della valvola mitralica o difetti
più seri), perché i germi si localizzano proprio sulle valvole,
trasformando una banale infezione della bocca in una malattia molto
più seria, l’endocardite, che può mettere a rischio la vita del malato.
Non si può poi escludere che i microrganismi che penetrano dalla
bocca all’organismo possano innestare un processo infiammatorio
che danneggia le arterie e che favorisce la deposizione di placche
aterosclerotiche, aumentando il rischio cardiovascolare.
Un altro aspetto importante che lega direttamente la salute di cuore e
bocca è quello del dolore. Il mal di denti è uno dei dolori più forti e
intensi e da tempo si sa che tutti gli stimoli dolorosi particolarmente
forti possono provocare un restringimento dei vasi sanguigni in
generale e delle coronarie in particolare. Questo comporta una
riduzione del normale afflusso di sangue al cuore. La vasocostrizione
porta a un aumento della pressione sanguigna e può aumentare il
rischio di danni al cuore. È necessario prevenire infezioni e problemi
ai denti che possono causare dolori intensi, specie se si hanno fattori
di rischio per le malattie cardiovascolari.
Per evitare che i problemi a denti e gengive aumentino i pericoli per
cuore e arterie:

Lavare i denti almeno due volte al giorno, dopo i pasti;

Utilizzare il filo interdentale almeno una volta al giorno;

Ridurre al minimo il consumo di dolci e bevande zuccherate
che possono favorire la carie;

Non fumare, perché le sigarette possono causare danni seri
alle gengive.
Andare dal dentista almeno una volta all’anno o secondo le
indicazioni dell’esperto e sottoporsi 1-2 volte all’anno alla pulizia
professionale dei denti, cioè alla rimozione del tartaro. Se si hanno
problemi a denti e gengive non bisogna mai sottovalutarli.
Arrossamenti delle gengive che non passano in pochi giorni o che si
ripresentano, dolore ai denti, carie e ascessi devono essere sempre
segnalati al dentista perché possono essere la spia di infezioni. Se
non curati, con il tempo potrebbero favorire danni importanti alle
ossa mascellari, aumentando anche il rischio cardiovascolare.
I consigli indicati valgono per tutti, ma chi ha già avuto malattie
cardiovascolari deve prestare particolare attenzione alla salute dei
denti, segnalando al dentista i problemi a cuore e arterie di cui ha
sofferto. Un occhio di riguardo per la salute della bocca è necessario
anche se si soffre di disturbi alla valvole del cuore, seppure lievi e
non invalidanti, come il prolasso della valvola mitralica, una
situazione in cui uno dei due lembi (o entrambi) che costituiscono la
“porticina” della valvola è più lungo del normale. In questi casi, i
germi della bocca possono causare infezioni al cuore più facilmente
rispetto alla media. È importante segnalare la questione al dentista,
che prescriverà una cura di antibiotici prima di qualsiasi intervento
per neutralizzare subito eventuali microbi.
Il cuore è suddiviso:

In una parte destra in cui circola il sangue in arrivo
dall’organismo, contenente anidride carbonica e scorie;

In una parte sinistra, da cui parte per tutto il corpo il sangue
ricco di ossigeno e nutrienti.
Entrambe sono suddivise in una porzione superiore detta “atrio” e
una inferiore detta “ventricolo”. L’atrio e il ventricolo sono separati
da una valvola, costituita da due lembi di tessuto. Nella parte destra
c’è la valvola tricuspide, in quella sinistra la mitralica. Loro compito è
consentire il passaggio del sangue in una sola direzione, dall’atrio al
ventricolo e non viceversa. Ci sono poi le due valvole semilunari che
controllano il passaggio del sangue dal ventricolo alla circolazione
sanguigna. A destra, la valvola polmonare permette l’afflusso del
sangue ricco di scorie ai polmoni. A sinistra, attraverso la valvola
aortica il sangue ricco di ossigeno e nutrienti è diffuso all’organismo.
Fattori di rischio:

La vita sedentaria facilita l’eccesso di grassi nel sangue e la
pressione alta;

Le sigarette favoriscono la pressione alta e la formazione di
placche aterosclerotiche. Il monossido di carbonio del fumo porta
alla formazione di microtraumi nelle arterie dove si depositano i
grassi;

Chi ha troppi chili in più spesso ha anche la pressione alta,
elevati livelli di grassi nel sangue e tendenza al diabete;

Sono i grassi che, se presenti in eccesso nel sangue, possono
formare le placche aterosclerotiche;

La pressione alta favorisce la formazione di microtraumi nelle
arterie con la comparsa di placche aterosclerotiche;

L’eccesso di zuccheri tipico del diabete a lungo andare può
danneggiare le arterie, favorendo l’aterosclerosi;

Se si è già andati incontro a malattie come l’infarto o l’ictus si è
più predisposti a questi problemi. Bisogna prestare attenzione alla
prevenzione, seguendo i consigli e le cure prescritte dal medico.
La deposizione di grasso nelle arterie dipenderebbe, oltre che da un
eccesso di grassi (in particolare di colesterolo e trigliceridi) nel
sangue, da un processo infiammatorio. Sarebbe l’infiammazione ad
alterare la struttura delle arterie, favorendo la formazione delle
placche aterosclerotiche. Non è però ancora una certezza.
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