SULLE ALI DELLA POESIA : percorso laboratoriale di scrittura creativa

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SULLE ALI DELLA
POESIA :
percorso laboratoriale
di scrittura creativa
Classe IV B “Don L. Balbiano”
A.S.2013/2014
INS. Mainero Lorena
LA NOSTRA RISPOSTA AL SALUTO DEL
NUOVO DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Rosa Anna Landi.
Mi piace la gente gentile e intelligente,
sincera e che fa ridere.
Mi piace la gente buona
e che sa fare amicizia.
Mi piace la gente che rispetta le regole del mondo,
anche se qualche volta sbaglia.
Mi piace la gente che è felice di essere quello che è.
Mi piace la gente simpatica e generosa,
che fa tornare il sorriso a tutti.
Mi piace la gente esplicita e divertente,
che non è permalosa e accetta gli scherzi.
Mi piace la gente che non si arrende mai.
ACROSTICI POETICI
Poesia vuol dire
Ordine delle lettere
Essere giusta
Semplice,
Inventare e
Ammirare. (Andreea)
Poesia significa ballare,
O cantare
Essere felici
Sempre contenti
Insieme con i bambini
Amici. (Simona)
Poesia è...
Osserva la poesia!
Esprimi la poesia!
Sempre bella la poesia!
Ispira la poesia!
Amicizia la poesia! (Matteo M.)
Poeta è uno che lavora molto
Osserva tutti i colori
E una persona brava
Simpatica e
Ispirata dall’
Amicizia e dall’ amore. (Alessia)
Poesia è una cosa bella
Osservata dai bambini
Emozionante, è
Scritta bene,
Innovativa e piena di
Amicizia. (Niccolo’)
Poesia è una cosa molto bella
Osservata e scritta per bambini
Emozionante e
Scritta bene
Innovativa e piena di
Amicizia. (Luca)
Poeta
Osserva tante poesie
Esprime la
Sua opinione si
Ispira e inventa una poesia con
Attenzione e con amore. (Matteo D.)
Poesia è la passione di un poeta
Osservare la bella filastrocca,
E’ come una farfalla che vola in una bocca
Su un bel foglio bianco disegnerò
Incantevoli uccelli con delle rime, non lo so
Ah che bello sono soddisfatto! (Marco)
Poesia è ciò che dà
Opportunità per
Esprimersi
Sempre al meglio
Ispirandosi
A belle cose. (Monica)
Poesia è scrivere
Osservare e immaginare
Esprimere emozioni e
Sentimenti felici
Ispirato e immaginato
Al meglio dai propri sentimenti. (Rebecca)
Poesia è un
Oggetto inventato
Emozioni fantastiche, è un
Sogno bellissimo per tutti
Ignora le cose cattive
Allieta le persone. (Giulia)
Poetare, incantevole è
Osservare, sognare, cantare
E gridare, quando il gioco si fa duro
Sempre più bello è
Incoraggiare un
Amico nel momento del bisogno. (Giorgia)
Poesia è un
Oggetto reale o fantastico
Eppure rende felice tutti fa
Sorprendere ed emozionare
Infatti
Arriva nel cuore. (Irene)
Poesia significa
Osservare e pensare,
Esibire le proprie idee
Sempre illuminate dal sole e la luna.
Ispirarsi con
Aperta la mente. (Martina)
Poeta è un uomo gentile
O ci osserva con attenzione
E lui ci ama
Sì noi amiamo lui
Il papà poeta
Ama tutti. (Simone)
Poesia per me significa
Osservare una emozione, cioè
Esprimere sensazioni che escono
Sia dal cuore sia dall’
Immensa di
Amicizia. (Andrea)
Poesia è rima
O scritta
E letta da uno
Scrittore
Italiano: è pieno di
Amore e felicità. (Michele)
Poesia è
Osare esprimere
Emozioni,
Sentimenti
Inaugurare
Amicizia e amore. (Giorgio)
Poesia significa
Osservare e fare
Emozionare, far
Sognare e
Incantare e far scoprire il valore dell’
Amicizia. (Matteo A.)
PER FARE UNA POESIA
Per fare una poesia
Si prende una P
Come pizza, pazzo, pane;
poi si prende una O
come oro, orso, ombra;
poi si prende una E
come elica, economia, ecco;
poi si prende una S
come strada, striscio, sasso;
poi si prende una I
come India, Irlanda, isola;
poi si prende una A
come Andreea, amo, aria;
poi si mettono insieme
senza odio, senza noia,
senza fretta, senza rabbia,
senza malinconie,
e si fa la poesia.
(Andreea)
Si prende una P
Come pizza, pozzo, pazzo;
poi si prende una O
come ottone, octopus, onda;
poi si prende una E
come errore, era, elmo;
poi si prende una S
come santo, sasso, silos;
poi si prende una I
come immagine, istrice, imbuto;
poi si prende una A
come angeli, ago, agricoltore;
poi si mettono insieme
senza odio, senza noia,
senza fretta, senza rabbia,
senza malinconie,
e si fa la poesia.
(Simone)
Per fare una poesia
Si prende una P
Come piuma, palla ,palo;
poi si prende una O
come orma, orso, oro;
poi si prende una E
come elmo, erba, edera;
poi si prende una S
come serpente, seme, silos
poi si prende una I
come istrice, imbuto, istruzioni
poi si prende una A
come arco, ala, anguilla
poi si mettono insieme
senza odio, senza noia,
senza fretta, senza rabbia,
senza malinconie,
e si fa la poesia.
(Michele)
Per fare una poesia
Si prende una P
Come patatine, pulizie, papà;
poi si prende una O
come orsetto, orso, orzo;
poi si prende una E
come elefante, elicottero, ecco;
poi si prende una S
come stazione, stato, scogli;
poi si prende una I
come Irlanda, Irene, informazione;
poi si prende una A
come Alessia, Alessandra, Andreea;
poi si mettono insieme
senza odio, senza noia,
senza fretta, senza rabbia,
senza malinconie,
e si fa la poesia.
(Alessia)
Per fare una poesia
Si prende una P
Come panda, penna, passare;
poi si prende una O
come onda, oro, ombrello;
poi si prende una E
come Emma, elfo, Empoli;
poi si prende una S
come Sara, Sabrina, sognare;
poi si prende una I
come istrice, inverno, imbustare;
poi si prende una A
come Aurora, ambra, affettività;
poi si mettono insieme
senza odio, senza noia,
senza fretta, senza rabbia,
senza malinconie,
e si fa la poesia.
(Monica)
Per fare una poesia
Si prende una P
Come pazienza, papà, Paola;
poi si prende una O
come oro, ombra, onda;
poi si prende una E
come edera, elfo, erba;
poi si prende una S
come Sassari, solare, Sonia;
poi si prende una I
come isola, istrice, HImalaya;
poi si prende una A
come Alessandro, aereo, ambra;
poi si mettono insieme
senza odio, senza noia,
senza fretta, senza rabbia,
senza malinconie,
e si fa la poesia.
(Rebecca)
Per fare una poesia
Si prende una P
Come patatine, pizza, Pina;
poi si prende una O
come oro, orso, otto;
poi si prende una E
come elefante, elicottero, elfo;
poi si prende una S
come sole, stelle, storia;
poi si prende una I
come Irene, istrice, Igor;
poi si prende una A
come aquila, albero, altalena;
poi si mettono insieme
senza odio, senza noia,
senza fretta, senza rabbia,
senza malinconie,
e si fa la poesia.
(Irene)
Per fare una poesia
Si prende una P
Come pomelli, prati, prateria;
poi si prende una O
come orso, ombrello, occhio;
poi si prende una E
come elfo, erba, elmo;
poi si prende una S
come sbadiglio, serpente, sonno;
poi si prende una I
come Igor, immergere, incredibili;
poi si prende una A
come amo, aquila, anguilla;
poi si mettono insieme
senza odio, senza noia,
senza fretta, senza rabbia,
senza malinconie,
e si fa la poesia.
(Matteo A.)
Per fare una poesia
Si prende una P
Come pallone, passero, prato;
poi si prende una O
come oro, orso, osso;
poi si prende una E
come eco, eletto, esito;
poi si prende una S
come sereno, sei, serpente;
poi si prende una I
come ipopotamo, isola, Igor;
poi si prende una A
come ape, aereo, arco;
poi si mettono insieme
senza odio, senza noia,
senza fretta, senza rabbia,
senza malinconie,
e si fa la poesia.
(Matteo D.)
Per fare una poesia
Si prende una P
come patatine, pallone, pizza
poi si prende una O
come orso, onore, oro
poi si prende una E
come elefante, elica, elicottero
poi si prende una S
come sole, scogli, stato
poi si prende una I
come Irlanda, Islanda, Italia
poi si prende una A
come acqua, amico, arancione
poi si mettono insieme
senza odio, senza noia, senza fretta
senza rabbia
senza malinconia
e si fa la poesia.
(Niccolò)
Per fare una poesia
Si prende una P
come pannelli, prato, pastelli
poi si prende una O
come orso, arma, orco,
poi si prende una E
come elica, epoca, elfo:
poi si prende una S
come sussuro, Simone, Simona
poi si prende una I
come imbuto, Irene, ingranaggio
poi si prende una A
poi si mettono insieme
come ape, acido, asso
senza odio, senza noia,
senza fretta, senza rabbia,
senza malinconie,
e si fa la poesia.
(Matteo M.)
Per fare una poesia
Si prende una P
Come pizza, pere, piante;
poi si prende una O
come orsetti, osso, oro;
poi si prende una E
come erba, elfo, elicottero;
poi si prende una S
come sole, stilista, Simba;
poi si prende una I
come Irene, Ines, isola;
poi si prende una A
come albero, angelo, ali;
poi si mettono insieme
senza odio, senza noia,
senza fretta, senza rabbia,
senza malinconie,
e si fa la poesia.
(Martina)
Per fare una poesia
Si prende una P
Come passione, pensieri, più;
poi si prende una O
come onda, onore, osare;
poi si prende una E
come elfo, esclamare, eleganza;
poi si prende una S
come solitudine, santa, scuola;
poi si prende una I
come iride, inizio, istrice;
poi si prende una A
come amore, amicizia, amo;
poi si mettono insieme
senza odio, senza noia,
senza fretta, senza rabbia,
senza malinconie,
e si fa la poesia.
(Giorgio)
Per fare una poesia
Si prende una P
Come pipistrello, passero, padella;
poi si prende una O
come osservare, orso, occhiali;
poi si prende una E
come elfo, enciclopedia, elefante;
poi si prende una S
come separare, sale, sentire ;
poi si prende una I
come ignorare, Igor, impiattare ;
poi si prende una A
come asino, assegnare, acino;
poi si mettono insieme
senza odio, senza noia,
senza fretta, senza rabbia
senza malinconie,
e si fa la poesia.
(Giulia)
Per fare una poesia
Si prende una P
Come pensare, poetare, passare;
poi si prende una O
come onda, osservare, oro ;
poi si prende una E
come elfo, eccezione, elica;
poi si prende una S
come sogno, stelle, solare;
poi si prende una I
come ignorare, imparare, Irene
poi si prende una A
come acqua, ampia, Andrea;
poi si mettono insieme
senza odio, senza noia
senza fretta ,senza rabbia
senza malinconie,
e si fa la poesia.
(Giorgia)
Per fare una poesia
Si prende una P
Come prato, passato, pantegana,
poi si prende una O
come ombrello, orso, oro,
poi si prende una E
come elefante, elica, elfo,
poi si prende una S
come sasso, sale, serpente,
poi si prende una I
come istrice, istituto, imparare,
poi si prende una A
come anguilla, aquila, animale;
poi si mettono insieme
senza odio, senza noia,
senza fretta, senza rabbia,
senza malinconie,
e si fa la poesia.
(Marco)
Per fare una poesia
Si prende una P
Come piuma, pala, palo
poi si prende una O
come oro, onda, orso,
poi si prende una E
come elmo, erba, edera,
poi si prende una S
come serpente, silos, salmone,
poi si prende una I
come istrice, istruzioni, intralcio;
poi si prende una A
come ala, albero, arco;
poi si mettono insieme
senza odio, senza noia,
senza fretta, senza rabbia,
senza malinconie,
e si fa la poesia.
(Luca)
Per fare una poesia
Si prende una P
Come pensiero, prato, pantera,
poi si prende una O
come ordine, oro, ombra;
poi si prende una E
come elicottero, elfo, elica,
poi si prende una S
come simbolo, sacco, serpente,
poi si prende una I
come impatto, incanto, incontro,
poi si prende una A
come anguilla, aquila, arco;
poi si mettono insieme
senza odio, senza noia,
senza fretta, senza rabbia,
senza malinconie,
e si fa la poesia.
(Andrea)
Per fare una poesia
Si prende una P
Come palloncino, pane, pallone,
poi si prende una O
come orso, onde, ola;
poi si prende una E
come elefante, elicottero, elica,
poi si prende una S
come salame, Simona, sale,
poi si prende una I
come ippopotamo, imbuto, isola,
poi si prende una A
come animali, Andrea, Alessia;
poi si mettono insieme
senza odio, senza noia,
senza fretta, senza rabbia,
senza malinconie,
e si fa la poesia.
(Simona)
ACROSTICI CON IL NOME
UN SOGNO....
UN DESIDERIO...
Sogno un cucciolo
Immacolato
Monello
Organizzato
Nel preparare guai
A casa mia
Simona vuole
Imparare a
Migliorare
Ogni
Natale per gli
Animali
Avere poteri
Nuotare nel mare
Dandomi grinta
Rivolare nel cielo arrivo all’
Erba acerba
Asso di picche pieno di cose ricche.
Andrea vuole volare
Nuotare o giocare con
Dino il suo amico invisibile
Rincorrere non fa male
E metterci, per scrivere, un po’ di sale.
Arrabbiare fa urlare.
Girando e rotolando
Io scendo giù da una collina,
Oh! Arrivo in un prato, pieno di fiori
Rido e mi diverto
Girando nel mio letto.
Io ero rotolata giù.
Ah! Che male!
Giorgia, questa sono
Io, con questo desiderio
Ossia che i miei genitori
Ritornino insieme,
Gioia sprizzerei da tutti i pori, ma è
Impossibile, lo so, da
Adesso ho un nuovo desiderio che non ti dirò!
Sono un soldato
In guerra
Mi sento
Occupato
Nell’
Esercito.
Simone vorrebbe
Insieme a Luca
Maneggiare con cura un campo
Ottenendo sempre terra buona
Nel campo.
E’ una cosa che non si può possedere.
Niccolò ha
Imparato a fare il
Calciatore grazie all’allenatore di
Calcio e
Ora
Lo
Onorano.
Niccolò
Incontra
Coach famosi che lo vogliono
Comprare e
Onorare al
Liverpool
O in tutte le squadre.
Alla sera
Lungo il giorno
Espressione e calore
Sono i fuochi
Scintillanti
Invitanti
A guardarli.
Amore felice
Libertà
E vorrei tutti felici
Senza
Scontentezza
Insieme a tanto
Amore per tutti quanti.
Molto belle
Arriva una ragazza con lo sguardo dolce,
Rispettoso e fantasioso, aveva un vestito
Tutto bianco con le sfumature rosse.
I capelli mossi biondi, in groppa a un cavallo,
Non si girava mai e
Aspettava non so cosa.
Martina vuole
Ascoltare il proprio cuore e immaginare la
Realtà in modo diverso
Togliendo la realtà e
Imparare da
Natale ad
Ascoltare il cuore.
Maestro ad
Assassinare i
Troll
Trasparenti e gli
Elfi
Orribili.
Matteo vola
All’inizio del mondo e
Trova la
Tranquillità
E si ferma ad
Osservare.
L’amicizia
Unica, bella
Così come piace
A me e a Simone.
L’agricoltore voglio fare
Un capo di agriturismo farò
Con Simone che mi sta
A cuore.
Giocando felicemente
Ignorando le cose brutte.
Urlando e cantando
Là c’è il sogno che io ho.
Io insieme ai miei cani
Avrò un mondo buono.
Giulia che vola
Insieme alla nuvola
Ursula, che porta
Lì al mio mondo dei desideri
Insieme ai poveri ad
Aiutarli e avere un mondo di cose molto belle.
Io sogno:
Regalare
Entusiasmare e
Nel mio mondo
Emozionare.
Irene desidera
Regalare ai malati
E ai poveri un sorriso
Nel mondo felice
E nell’universo contento.
Meravigliosi genitori
Amati e onorati
Ricominciamo, o ritagliamo
Corriamo, corriamo!
O scappiamo!
Marco, Marco sveglia!
Accendi la luce e
Racconta la tua storia.
Cosa?! Sono diventato famoso?
Oh sì! Sono bravo! Davvero!
Giocare
Insieme
O in gruppo a
Rugby
Già! Sono un campione
Io penso che ho
Ogni talento nel rugby.
Giorgio
Immagina di giocare
Oppure diventare campione di
Rugby
Girando
Il mondo
Oltre ogni stadio e squadra.
Meravigliosi
Incantati
Castelli e
Hotel a forma di
Elefante e pieni di
Luci
E cose da mangiare buonissime.
Mi piacciono i soldi
Insieme ai mondi
Che bisogni che
Ho io
E te e poi
L’arcobaleno a forma di
Elefante.
Mio fratello ed io
A calcio stavam giocando
Tirando e
Tirando niente da fare, io
E mio fratello stramazzammo a terra come
Orsi in letargo.
Mamma, papà, Samu e io
Andare alla Juve
Tutto vero niente di finto
Tenere in alto la nostra bandiera
E diventar capitano
O allenatore con la mia famiglia del cuore.
Restando nel letto
Emozioni diverse e molto
Belle
Emergo
Con un
Cane bianco
Abbracciandolo e guardandolo.
Rebecca
E’ felice
Ballando
E
Cantando
Con Monica
Attorno a tutti i fan!
Alì ho sognato
Nulla di brutto ma
Di là dal cancello il
Re guardò attorno a sé.
E’ bello questo giardino
E’ così fantastico!
Andreea sei una bella fata!
Andando nel cielo
Nelle nuvole saltavo e
Dietro di me c’era una nuvola e
Rapidamente sono salita sopra
E quando è venuto il vento
Emozionata la nuvola volò
Andando su e giù per il cielo.
Molto lontano, in una reggia nell’isola di
Orbiterium, a
Natale
Insieme a Rebecca
Con molti privilegi e regali
Andando a divertirci.
Monica, io
Oh quanti desideri nel cuore! E uno di questi
Non è quello di lasciarla da sola, ma anzi starle
Insieme e vicina, vicina
Con molta voglia e
Amicizia, parlo di lei…Rebecca!
Matteo nuota nell’acqua con una
mitragliatrice
Ammazza i cattivi
Tutti stecchiti
Tutti insanguinati
E arriva al traguardo dal capo
Ora Matteo può nuotare tranquillo.
Manovrare le
Automobili
Tutte
Truccate
E fantasiose
O sterzare le auto in strada.
IO SONO
Io sono
un bambino di nove anni,
io guido, io sgommo,
io faccio i compiti, io studio,
io ascolto, io ammazzo
io sono cattivo
crudele e buono.
Io sono come un aereo:
gareggio per il mondo.
Io gioco sempre alla Play. (Matteo M.)
Io sono
una bambina di nove anni,
io ballo, io mi alleno,
io gareggio, io provo,
io vinco, io perdo.
Io sono emozionata,
bella e simpatica.
Io sono come Rebecca: bella, giusta e magra.
Io mi diverto con Cory e Reby. (Monica)
Io sono
una bambina di nove anni.
Io vinco, io mi esercito,
io canto, io ballo, io sorrido, io perdo.
Io sono bella
Carina e dolce.
Io sono come una ginnasta,
atletica.
Io vinco tante gare. (Andreea)
Io sono
una bambina di nove anni.
Io ballo, io mi esercito,
io canto, io provo
io gioco, io parlo.
Io sono simpatica,
dolce e bella.
Io sono come Monica: bella, magra e intelligente.
Io mi diverto tanto con Mony e Deddy. (Rebecca)
Io sono
un bambino di nove anni.
Io calcio, io volo,
io gioco, io sgrido,
io prendo, io vedo.
Io sono simpatico,
bravo e gentile.
Io sono come un’aquila:
volo e guizzo veloce.
Io sono un campione,
perché sono piccolo, magro e veloce. (Matteo D.)
Io sono
un bambino di nove anni.
Io gioco, io corro
io salto, io mangio
io bevo, io scrivo.
Io sono bello,
alto e magro.
Io sono come un ghepardo:
forte, agile, veloce e con il ruggito forte.
Io sono molto agitato. (Michele)
Io sono
un bambino di nove anni.
Io gioco, io mi alleno,
io vinco, io festeggio,
io corro, io dormo,
io sono forte,
scatenato e veloce.
Io sono come un leone:
corro libero.
Io sono aggressivo. (Giorgio)
Io sono
un bambino di nove anni.
Io cammino, io bevo,
io taglio, io accarezzo,
io incollo, io sono dolce.
Io sono intellettuale
e non antipatico.
Io sono come un matematico
che conta i numeri, li scrive e li riconta.
Io sono affezionato, curioso e non antipatico,
per questo sono bravo! (Marco)
Io sono
una bambina di nove anni.
Io gioco, io dormo,
io mangio, io corro,
io compro, io ascolto.
Io sono bassa,
fantasiosa e chiacchierona.
Io sono come un pulcino:
corro, rido e gioco.
Io sono sempre molto felice. (Irene)
Io sono
una bambina di nove anni.
Io dormo, io canto,
io mangio, io gioco,
io perdo, io cammino,
io sogno, io scrivo.
Io sono alta,
io ballo e bevo.
Io sono come una nuvola
che vola nel cielo.
Io chiacchierona, fastidiosa,
biricchina e fantasiosa. (Giulia)
Io sono
un bambino di nove anni
io addestro, io coltivo,
io carico, io aro,
io guido, io aiuto
io sono divertente,
pulito e profumato.
Io sono come un allevatore
che alleva molti animali.
Io sono curioso di agricoltura. (Luca)
Io sono
un bambino di nove anni.
Io so giocare, so correre,
io so studiare, io so nuotare,
io so mangiare, io so dormire.
Io sono sincero, pulito e felice.
Io sono come una pantera nera,
perché mi piace essere furtivo
e nascondermi e sbucare all’improvviso.
Io sono sensibile. (Matteo A.)
Io sono
una bambina di nove anni.
Io suono, io mangio,
io dormo, io corro,
io sogno, io studio,
io sono libera, io sono felice,
io sono alta.
Io sono come un cavallo:
corro veloce verso la meta, salto, mi scateno.
Io sono simpatica, chiacchierona e birichina. (Martina)
Io sono
una bambina di nove anni.
Io gioco, io ho il ciuffo,
io volo, io sono bionda,
io corro, io ho bei genitori,
io sono alta, bella e bellissima.
Io sono come un maschio:
capelli corti, mi vesto come un maschio.
Io so giocare a calcio. (Alessia)
Io sono
un bambino di nove anni.
Io so giocare, io so studiare,
io so mangiare, io so nuotare,
io so dormire, io ho il cane.
Io sono bianco,
divertente e curioso.
Io sono come un ghepardo,
perché corro veloce.
Io sono anche basso. (Niccolò)
Io sono
un bambino di nove anni.
Io volo, io rido,
io parlo, io gioco,
io mangio, io corro.
Io sono bravo,
simpatico e profumato.
Io sono come un puma:
corro, sono coccolone, allegro e vivace.
Io sono intelligente,
io riesco a sentire i sentimenti del mio cane. (Andrea F.)
Io sono
una bambina di nove anni.
Io canto, io ballo,
io sogno, io volo,
io scrivo, io vedo,
io sono creativa,
sensibile e gelosa dei miei amici.
Io sono come una stella
che brilla radiosa nel cielo.
Io sono sempre contenta e felice,
perché quando sono giù di morale
ho un’amica fantastica di nome Giulia
che mi tira su il morale. (Giorgia)
SE FOSSI…
Se fossi un sentimento
sarei l’amicizia
perché è quello che mi lega ai miei amici.
Se fossi un colore
sarei l’azzurro
perché mi ricorda il mare.
Se fossi un cibo
sarei un muffin
perché è piccolo, dolce e delizioso.
Se fossi un personaggio famoso
sarei Selena Gomez
perché l’ammiro tanto.
Se fossi Giorgia
come io sono e fui
starei con Giulia e Irene tutta la vita.
***
Se fossi un animale
sarei il puma
perché il puma per me porta armonia.
Se fossi un personaggio dei cartoni
sarei uno dei Monsuno,
perché portano allegria a tutto il mondo.
Se fossi un colore
sarei il blu,
perché fa vedere cose del mondo.
Se fossi un cantante famoso
sarei Vasco Rossi,
perché dà doni a tutti.
Se io fossi Andrea
come io sono e fui,
farei tutto ciò che posso per aiutare.
***
Se fossi un personaggio famoso
sarei un calciatore,
perché mi diverto.
Se fossi un oggetto
sarei un pallone da calcio,
perché mi ricorda il cerchio.
Se fossi un cibo
sarei una pizza,
perché mi piace.
Se fossi un colore
sarei il granata,
perché è il colore del mio cuore.
Se io fossi Niccolò
come io sono e fui
direi: “Dai ragazzi!”.
Se fossi una persona adulta
sarei maschio,
perché mi piace.
Se fossi un colore
sarei azzurro,
perché mi piace il colore azzurro.
Se fossi un animale
sarei un cane,
perché ho un cane che mi piace.
Se io fossi Alessia
come io sono e fui,
farei calcio.
***
Se fossi un cibo
sarei la pesca
perché è dolce,
proprio come piace a me, matura, in estate.
Se fossi un colore
sarei l’azzurro
perché è il colore del mare e del cielo.
Se fossi un sentimento
sarei la sincerità,
perché essere sinceri è solo un bene,
ti fa fare nuove amicizie sempre più belle.
Se fossi un fenomeno atmosferico
sarei l’uragano
perché spazza via i sentimenti, le emozioni
e le cose che mi fanno essere infelice.
Se io fossi Martina
come io sono e fui,
starei a contatto con la natura
e seguirei il mio cuore.
Sarei una bambina
che sta tutto il giorno con i suoi simpatici amici.
Sarei libera come un cavallo.
Se fossi un fenomeno atmosferico
sarei la neve
perché ha una forma di cristallo.
Se fossi un cibo
sarei la torta,
perchè è troppo buona.
Se fossi un personaggio dei cartoni animati
sarei il più alto dei fratelli Dalton.
Se fossi una pianta
sarei l’edera,
perché è molto lunga.
Se io fossi Matteo
come io sono e fui
volerei.
***
Se fossi una persona adulta
sarei un agricoltore,
perché sono appassionato di agricoltura.
Se fossi un cibo
sarei un gelato,
perché è fresco e succulento.
Se fossi un animale
sarei un leone
perché è biondo come i miei capelli.
Se fossi un luogo
sarei Milano,
perché c’è la mia squadra che è il Milan.
Se io fossi Luca
come io sono e fui,
farei l’agricoltore e starei sempre sul trattore.
***
Se fossi un animale
sarei un cane,
perché i cani sanno sempre tutto,
se ci vedono tristi portano sempre allegria.
Se fossi un colore
sarei l’arancione,
perché porta allegria, felicità e sorriso.
Se fossi un cibo
sarei la banana,
perché è buona e piena di vitamine.
Se fossi un oggetto
sarei un foulard,
perché è morbido, profumato e ti tiene al calduccio.
Se io fossi Giulia
come io sono e fui,
direi che c’è un mondo buono.
***
Se fossi un animale
sarei un cane,
perché è affettuoso e coccolone come il mio.
Se fossi una persona adulta
sarei la mia mamma,
perché per me è la miglior mamma del mondo.
Se fossi un luogo
sarei la Francia,
perché ci sono molti dei miei cugini.
Se fossi un colore
sarei l’arancione,
perché mi piace come colore.
Se io fossi Irene
come io sono e fui,
direi che sono fortunata ad avere dei genitori così speciali.
***
Se fossi un personaggio dei cartoni animati
sarei Scooby-Doo,
perché è il primo cartone animato che ho visto da piccolo.
Se fossi un colore
sarei il blu,
perché da piccolo mi piaceva il cielo di notte.
Se fossi un animale
sarei il cane,
perché Scooby-Doo è un cane.
Se fossi un sentimento
sarei la simpatia,
perché mi piacciono le persone simpatiche.
Se io fossi Marco
come io sono e fui,
direi basta alle cattiverie del mondo e alle guerre.
Se fossi un personaggio famoso
sarei un rugbista,
perché mi ricorda il capitano della nazionale italiana di rugby.
Se fossi un animale
sarei il leone,
perché è il sovrano della foresta.
Se fossi un colore
sarei il rosso,
perché è il mio colore preferito.
Se fossi un luogo
sarei l’Italia,
perché è il mio paese.
Se io fossi Giorgio
come io sono e fui,
sarei un missionario.
***
Se fossi un animale
sarei un cane,
perché è molto fedele.
Se fossi un colore
sarei il blu,
perché è il mio colore fortunato.
Se fossi un luogo
sarei l’Oceano Pacifico,
perché è grande.
Se fossi un personaggio famoso
sarei Giorgio Napolitano,
perché è molto famoso.
Se io fossi Michele
come io sono e fui,
giocherei e mi scatenerei tutto il giorno.
***
Se io fossi un personaggi famoso
sarei un calciatore,
perché vorrei regalare cose a quelli che non ne hanno.
Se fossi un sentimento
sarei la pace,
perché la pace unisce sempre tutti.
Se fossi una persona adulta
sarei il mio papà Stefano,
perché è un adulto responsabile
e vuole tanto bene ai suoi figli.
Se fossi un animale
sarei un gatto,
perché è agile, furbo e tranquillo.
Se io fossi Matteo
come io sono e fui,
farei il bravo.
***
Se fossi un cibo
sarei una torta alla marmellata,
perché mi ricorda la torta
che mia mamma mi fa per il compleanno.
Se fossi un colore
sarei il viola,
perché è il mio colore preferito.
Se fossi un sentimento
sarei l’amore,
perché ci fa essere felici.
Se fossi un fenomeno atmosferico
sarei il sole,
perché riscalda e c’è quando faccio il compleanno.
Se io fossi Rebecca
come io sono e fui,
starei con Monica tutto il giorno.
***
Se fossi un animale
sarei un cucciolo di cane,
perché è l’animale più preferito del mondo.
Se fossi un colore
sarei l’azzurro,
perché è il mio colore preferito.
Se fossi un dolce
sarei un tiramisù,
perché è dolce.
Se fossi un numero
sarei il tre,
perché mi piace.
Se io fossi Andreea
come io sono e fui,
giocherei a fare ginnastica artistica.
***
Se fossi un colore
sarei l’azzurro,
perché mi ricorda la tranquillità e l’amicizia.
Se fossi un libro
sarei “Quanta speranza hai nel cuore?”,
perché è un libro bello e divertente.
Se fossi un sentimento
sarei l’amicizia,
perché mi ricorda ciò che ho nel cuore.
Se fossi una persona adulta
sarei Carlotta,
perché è brava e piena di esperienza.
Se io fossi Monica
come io sono e fui,
darei qualcosa a chi qualcosa non ha.
***
Se fossi un colore
sarei il nero,
perché è il mio colore preferito.
Se fossi un animale
sarei una scimmia,
perché fa un verso che mi piace.
Se fossi una macchina
sarei molto veloce,
perché mi piace fare le gare.
Se fossi un oggetto
sarei una matita,
perché così posso prendere appunti.
Se io fossi Matteo
come io sono e fui,
sarei bravo.
SULLE NOSTRE TESTE
Se invece dei capelli sulla testa
ci spuntassero le stelle, sai che festa?
La luna conoscerei
e da lontano la Terra vedrei.
Giulia e Irene con me porterò
e a visitare la galassia andrò.
Stelle grandi e piccole ci saranno
e a ballare con noi si divertiranno. (Giorgia)
Se invece dei capelli sulla testa
ci spuntassero cammelli, sai che festa?
Si potrebbe viaggiare nel deserto
in compagnia di Umberto.
Le piramidi potrei esplorare,
senza mai camminare. (Simone)
Se invece dei capelli sulla testa
ci spuntassero cavalli, sai che festa?
Potrei spazzolarli tutto il giorno
e poi uno lo farei diventare un unicorno.
Cavalcherei in grande compagnia
tra le acque della magia;
andrei in giro con la carrozza
con i cavalli della Scozia. (Andrea)
Se invece dei capelli sulla testa
ci spuntassero farfalle, sai che festa?
Ci sarebbe un miscuglio di colori
sulle nostre teste
che formerebbero tante feste.
Tutti volare sempre potranno
senza fare nessun danno.
Un profumo intenso riempirà il paese
profumando tutte le cose stese.
Tutte le persone scenderanno in piazza
con un cane di razza.
Infine un gruppo di farfalle arriverà
e tutte le persone di buon odore contagerà. (Rebecca)
Se invece dei capelli sulla testa
ci spuntassero palloni, sai che festa?
Colpirei sempre il pallone di testa
con in mano una minestra
e la butterei dalla finestra.
Con i miei compagni che urlano
e sempre mi incoraggiano. (Niccolò)
Se invece dei capelli sulla testa
ci spuntassero occhi azzurri, sai che festa?
Potrei vedere dappertutto
e mangerei un bel frutto.
Un morso darei
e dopo dormirei.
E se usassi i cannocchiali
al posto degli occhiali
godrei di una meravigliosa vista
mentre faccio una pista. (Alessia)
Se invece dei capelli sulla testa
ci spuntasse il sole, sai che festa?
Sembrerà di essere in mezzo alla magia
anche se non c’è grande compagnia.
Staremo ben al calduccio
anche se non c’è il caminuccio.
Avremo luce tutti i giorni,
però tu non torni.
Non dormiremo quasi mai
e io non mi addormenterò, sai?
Dopo arriveranno le stelle
e ci riempiranno la pelle. (Martina)
Se invece dei capelli sulla testa
mi spuntasse una cresta, sai che festa?
Diventerò un gallo
di colore giallo.
Niente uova farò
ma cuocerle potrò.
Se mi trovasse nel pollaio
un grosso macellaio
tanti coltelli riceverò
ma niente soldi avrò. (Avaro)
Se invece dei capelli sulla testa
ci spuntassero mucche, sai che festa?
Berrei sempre latte
insieme a te
chiamerei degli aiutanti per fare il formaggio
dall’estate fino a maggio.
Alleverei bovini e ovini
con i vicini.
Aprirei un agriturismo
con entusiasmo. (Luca)
Se invece dei capelli sulla testa
ci spuntassero ombrelli, sai che festa?
Andremmo sotto la pioggia
camminando fino a Foggia.
Ma anche sotto il sole
a vedere la Mole.
L’ombrello ci proteggerà
ogni volta che pioverà,
ma l’ombrello durerà
finché non grandinerà. (Marco)
Se invece dei capelli sulla testa
ci spuntassero cagnolini, sai che festa?
Se fossero arancioni,
se avessero occhi come meloni
e mi trovassero una cuccia
con una bella buccia
sai che calduccio,
mi addormenterei
sempre alle sei! (Giulia)
Se invece dei capelli sulla testa
ci spuntassero cricetini, sai che festa?
Se fossero marroni
si mangerebbero tutti i torroni.
Momo e Coco si chiamerebbero,
proprio belli sarebbero.
Grigi e arancioni
giocherebbero con dei palloni. (Irene)
Se invece dei capelli sulla testa
ci spuntasse erba, sai che festa?
Da me non si staccherebbero le pecore,
mi sentirei la testa pesante per ore ed ore,
avrei sempre il mal di testa
con tutti quei belati in testa.
Dei cani da guardia sarei il padrone
insieme al mio amico Simone. (Giorgio)
Se invece dei capelli sulla testa
ci spuntassero cavalli, sai che festa?
Si potrebbero fare dei balli
con un bel gruppo di galli e pappagalli,
soprattutto gialli.
Si potrebbe cavalcare un cavallo,
ma senza cadere e farsi un callo.
Con una sella color oro,
ma senza sporcarla di pomodoro.
Con gli zoccoli e le briglie
grandi come conchiglie.
Con la coda e la criniera
sempre bella e nera. (Michele)
Se invece dei capelli sulla testa
ci spuntassero frutti, sai che festa?
Mangeremmo tutti sanamente
e ci farebbe bene alla mente.
Senza essere grassi,
ma forti come massi.
Saremmo sempre pieni di energia
senza fare nessuna magia.
Correndo veloci come razzi
i vecchi sembrerebbero ragazzi. (Matteo D.)
Se invece dei capelli sulla testa
ci spuntassero gelati, sai che festa?
Tutti i bambini verranno come dei conigliettini
o come degli affamati pulcini.
Potrei mangiarne in quantità
e regalarli con generosità.
Se i gelati si sciogliessero all’improvviso
me li spalmerei sul viso.
Se il mio quaderno si sporcherà
la mamma lo pulirà. (Andreea)
Se invece dei capelli sulla testa
ci spuntassero sogni d’oro, sai che festa?
Si potrebbe dormire tutto l’anno
senza fare un minimo danno.
E se una persona mi venisse a svegliare
gli direi che non potrebbe mai più sbagliare.
Oh! Che bello non si fanno più sogni brutti,
perciò tu non ti butti.
Quanto è bello dormire
io non voglio sparire.
Quando dormo non penso a parlare
ma neanche a giocare. (Monica)
Se invece dei capelli sulla testa
ci spuntasse la pizza, sai che festa?
Potrei mangiare
ogni volta che vorrei volare,
greca e quattro stagioni,
non cambia niente,
ci sono sempre i tuoni.
La pizza Ercole è così forte
che sa mangiare anche le torte;
mi sono stufato delle pizze,
son meglio le salsicce. (Matteo M.)
NOMI IN RIMA
Mugnaini Marco
detesta Gabriel Garko.
Il suo cognome è Mugnaini
e va matto per i biscottini.
Questa è Monica Cirino
e con sé porta sempre un girino;
di nome fa Monica
e le piace suonar la fisarmonica.
Il suo nome è Matteo
ma lo chiamano tutti Teo;
si chiama Mastromauro
e si trasforma in un minotauro.
GRUPPO COOPERATIVO “I GRANDI MEMBRI DELLA FUOCUSTON SCHARLATAN”
Simone
a nord di None
gioca a pallone.
Bertoia
è sempre pieno di gioia
e a scuola ha tanta noia.
Delpiano
corre sempre lontano
e suona tutto il giorno molto piano.
Matteo
a calcio viene chiamato Teo
e pesa meno di un tetto
con sopra un letto.
Ferrero
riposa sotto un pero.
Rebecca
dà da mangiare alla civetta mentre becca.
GRUPPO COOPERATIVO “THE THREE POWER”
A Martina Nocetti
piacciono i micetti.
La mattina si veste
e prepara delle ceste
per le feste.
Rana Michele
guarda la tele
e si mangia il miele.
Si costruisce una tana
e la riveste di lana.
Niccolò Mirabella
ha una donna bella,
gli piace la caramella
e anche la ciambella.
GRUPPO COOPERATIVO “LE PANTERE”
Irene Toscano
vola nel cielo invano,
guida un aereoplano
trasportando un nano.
Bobarnac Andreea
ha conosciuto la dea Gea
desidera andare in Pangea
con il suo amico Fanelli Andrea.
A Giorgio Racca
non piace la lettera H,
il suo cane fa la cacca
e si prende una pacca.
GRUPPO COOPERATIVO “I LEONI”
Matteo Avaro
accende la luce del faro,
illumina le strade
mentre la gente cade.
Di notte con il treno arriva
e fischia sulla riva.
Andrea Fanelli
va sopra i cammelli e
camminando suona i campanelli.
Scavalcando la marea
incontra la Pangea.
Simona è molto coccolona
con indosso una corona
parla con Fiona
che è una cicciona.
Giulia Mugnaini
fa molti pasticcini
pulendo tutto
trova un po’ di prosciutto.
GRUPPO COOPERATIVO “I DELFINI”
Alessia Cardillo
canta come un grillo;
in giardino fa le capriole
rotolando fra le viole.
Luca Pronello
fa sempre il monello;
porta gli occhiali
e alleva i maiali.
Labagnara Giorgia
corre fino a Foggia,
poi quando torna indietro
rompe una bottiglia di vetro.
GRUPPO COOPERATIVO “LE TIGRI”
RIELABORAZIONE COLLETTIVA DELLA POESIA “TESTE FIORITE”
DI G. RODARI, SUL TEMA “GIORNO DELLA MEMORIA” 27 GENNAIO
Se invece dei capelli
sulla testa ci spuntassero arcobaleni,
sai che festa?
Nei campi di concentramento
le armi le avrebbe portate via il vento;
con tanta allegria
tutta la cattiveria andrebbe via;
senza uccidere il proprio fratello
il mondo sarebbe più bello;
e nel cuore dei soldati
tutti sarebbero amati;
a vedere i bambini sorridenti
sarebbero tutti contenti;
gli arcobaleni porterebbero la pace
in un mondo in cui la guerra tace.
IL LIMERICK
LIMERICK COLLETTIVO…
Una ballerina di Torino
al mattino sorseggiava sempre un marocchino,
perché aveva bisogno di energia
per andare alla fattoria,
quella campagnola ballerina di Torino.
LIMERICK A COPPIE…
Un buffone di None
si mangiava un bel melone
perché era il suo frutto preferito
che aveva sempre digerito,
quel mangiamelone buffone di None.
(Simone e Luca)
A una bimba di Tortoreto
non piaceva mai l’aceto,
perché ha un gusto amaro
che non piace neanche ad Avaro,
quella schizzinosa bimba di Tortoreto.
(Irene)
Un poeta di Nizza
farà poesie sulla pizza,
perché gli piace il pomodoro
e fa la caccia all’oro,
quel golosone poeta di Nizza.
(Rebecca e Giorgio)
L’insegnante di Volvera
era molto severa,
perché la classe era cattiva
e lei la puniva,
quella malvagia dell’insegnante di Volvera.
(Marco, Niccolò e Matteo D.)
Una pattinatrice di Bologna
di essere una campionessa sogna,
perché è molto brava a pattinare,
per poi non andare al mare,
quella determinata pattinatrice di Bologna.
(Andreea e Martina)
Un pescatore italiano
pescava murene grandi come un nano,
perché diceva:”Se voglio sfamare i bimbetti
non devo cacciare i coniglietti”,
quel murenifero pescatore italiano.
(Matteo A. e Matteo M.)
Una maestra della Spagna
fa una torta di fragole e pandispagna,
se la divora in un minuto
con un signore sconosciuto,
quella golosona maestra cuoca della Spagna.
(Giorgia e Andrea)
Un ragazzo del Giappone
era come un leone molto ciccione,
perché doveva andar al macello
per ripigliarsi la carne del fratello,
quel ragazzo pasticcione del Giappone.
(Monica e Michele)
Una sportiva di Calabria
canta con allegria,
perché era il suo sogno,
perché ne aveva bisogno,
quella canterina sportiva di Calabria.
(Giulia e Simona)
CONTE E NINNA-NANNE
SOLE SOLETTO
Sole soletto
che indossi un colletto,
tu dormirai
a qualcos’altro penserai,
quindi sognerai
e non ti sveglierai,
ti addormenterai
e alla tua mamma tanto bene vorrai,
ognuno ha il suo papà,
ognuno ha i sogni suoi,
dormi finchè vuoi.
(Rielaborazione delle ninna-nanna “Stella stellina” – Gruppo cooperativo “I grandi
membri della Fuocuston-Sharlatan”)
STELLA STELLINA
Stella stellina
il giorno si avvicina
la fiamma traballa
la mucca è nella stalla,
la mucca ed il vitello
stanno nell’ostello,
i cani e i cagnolini
inseguono i gattini,
ognuno ha i suoi bambini,
ognuno ha la sua mamma
e mangiano la panna.
(Rielaborazione delle ninna-nanna “Stella stellina” – Gruppo cooperativo “The three
power”)
STELLA MARINA
Stella marina
si chiama Martina,
il mare si è calmato
e il pesce se n’è andato,
la polipa ed il polpo,
la sirena ed il tritone
hanno un bastone,
ognuno ha la sua coppia
e tutti hanno una seppia.
(Rielaborazione delle ninna-nanna “Stella stellina” – Gruppo cooperativo “Pantere”)
COMETA COMETINA
Cometa cometina
sorge alla mattina,
la fiamma traballa
e il pavone balla.
La mucca ed il pavone
si siedono sul seggiolone
il gatto ed il gattino
il topo e il topolino.
Cala la notte
gli animali si addormentano
facendo il sonno lento.
(Rielaborazione delle ninna-nanna “Stella stellina” – Gruppo cooperativo “Delfini”)
HO UNA CAGNOLINA MALATA
Ho una cagnolina malata
ma non so chi me l’ha regalata,
me l’ha data mia sorella
che si chiama Trottorella,
me l’ha data mio cognato
che si è appena laureato.
Me l’ha data mio cugino
che sa fare il formaggino.
Alla fine si è curata
ed è pronta per la parata.
(Rielaborazione della conta “Ho una spilla regalata” – Gruppo cooperativo
“Pantere”)
LA BELLA LAVANDERINA
La bella lavanderina
che lava i vestitini,
per i più piccolini
che vanno dritti negli asili.
Fai un passo indietro
e fanne un altro avanti,
cadi in giù
e rivieni in su,
guarda di là
e guarda di qua
e non fare il baccalà.
(Rielaborazione della conta “La bella lavanderina” – Gruppo cooperativo “I grandi
membri della Fuocuston Sharlatan”)
HO UNA MARMELLATA COMPRATA
Ho una marmellata comprata,
ma l’ho già regalata,
l’ho data a mia sorella
che si chiama Frittella,
l’ho data a mia cognata,
che si chiama Fortunata,
l’ho data a mio cugino,
che è ancora piccolino,
l’ho data a mio papà,
che sorride di felicità.
(Rielaborazione della conta “Ho una spilla regalata” – Gruppo cooperativo “Tigri”)
HO UNA GOMMA ROVINATA
Ho una gomma rovinata,
ma non so chi me l’ha ridata.
Forse il mio gatto
che è un po’ matto,
forse il mio nonnino
che si chiama Leopoldino.
Forse ancora mia cugina
che si chiama Formaggina.
Me l’ha data mio papà,
che si chiama Baccalà.
(Rielaborazione della conta “Ho una spilla regalata” – Gruppo cooperativo “Leoni”)
L’ALLITTERAZIONE
La girandola gira
nel giardino di Gigetto
giocando, girando,
con le giuggiole per la testa,
gioiosa giardiniera,
che si mangia un bel gelato
l’aggettivo Gongolino,
che si frigge il gattino.
(Gruppo cooperativo “Tigri”)
Rane arrosto
con il broncio
offerte sul carretto
al paese di Rarretto,
rospi, carote, calamari
nel risotto cotto,
per fare figura
nel paese di Rarretto.
(gruppo cooperativo “The three power”)
Lallo lupo
ulula alla luna
che si è illuminata.
Al chiar di luna
nel Lazio la bilancia
lancia la lana
a Lucio con i lamponi.
(gruppo cooperativo “Delfini”)
LE ONOMATOPEE
Nel silenzio signori e signore,
ci sono molti suoni,
c’è molto rumore.
C’è uno SCRASH di una finestra rotta,
c’è GLOU GLOU di un pesce,
c’è HAAAA! Di un urlo,
c’è DING DONG di un campanello,
c’è CRAC di un’ascia rotta,
c’è VROOM di una macchina,
c’è CLAP CLAP di un applauso,
c’è PLOUF di un criceto che cade in acqua,
c’è un grosso BOOM di polvere da sparo.
Nel silenzio, come vedete,
c’è molto suono, signori e signore,
c’è molto rumore.
(rielaborazione delle poesia “Nel silenzio, signori e signore”, R.Piumini a cura del
gruppo cooperativo “I grandi membri della Fuocuston Sharlatan”)
Nel silenzio, signori e signore,
ci sono molti suoni, molto rumore;
c’è SCRASH di un vetro,
c’è ARRRGGH di un leone che sbadiglia,
c’è BLAM di quando hai voglia di vomitare,
c’è ZZZZZZZZZZ di quando russi,
c’è WOW di stupore,
c’è PLOUF di quando salti nell’acqua,
c’è VROOM di quando acceleri con l’auto,
c’è OUCH di quando singhiozzi,
c’è HAAA di risate,
c’è BOOM di scoppio
c’è TOC TOC di quando bussi,
c’è DING DONG di un campanello,
c’è CRAC di quando spezzetti dei rami.
Nel silenzio, come vedete,
c’è molto suono, signori e signore,
c’è molto rumore.
(rielaborazione delle poesia “Nel silenzio, signori e signore”, R.Piumini a cura del
gruppo cooperativo “Pantere”)
Nel silenzio, signori e signore,
ci sono molti suoni, molti rumori.
C’è CRAC di un bastone che si rompe,
c’è TOC TOC di una persona che bussa,
c’è GLOU GLOU delle bolle,
c’è CLAP CLAP di un battito di mani,
c’è BLAM di una porta che sbatte,
DING DONG delle campane,
ZZZZZZZ del russare,
WOUF di un cane.
Nel silenzio, come vedete,
c’è molto suono, signori e signore,
c’è molto rumore.
(rielaborazione delle poesia “Nel silenzio, signori e signore”, R.Piumini a cura del
gruppo cooperativo “Leoni”)
PERSONIFICAZIONE
ASCOLTAMI ESTATE
Ascoltami estate,
dai vieni dentro,
mi piaci nell’aria
in mezzo alle nuvole
nel tramonto caldo.
In mezzo alla cascata
che fai brillar
vicino alla mia casa.
Adesso ascoltami estate
vieni qui dentro,
nel mio cuore.
(rielaborazione delle poesia “Ascoltami inverno”, G.Quarenghi
cooperativo “Leoni”)
a cura del gruppo
ASCOLTAMI PRIMAVERA
Ascoltami primavera,
con mille fiori colorati
giocando a nascondino
mi divertirò a trovarti,
ci sdraieremo sul prato a parlare
e andremo a prenderci un gelato.
Ascoltami primavera,
facendo capriole,
scoprendo i misteri della natura,
noi staremo sempre insieme
a divertirci a più non posso.
(rielaborazione delle poesia “Ascoltami inverno”, G.Quarenghi
cooperativo “Tigri”)
ASCOLTAMI PRIMAVERA
Ascoltami primavera,
entra pure nella mia casa,
fai germogliare i fiorellini,
con la tua allegria
mi arriva tutta la simpatia.
Quando ci sei tu
a cura del gruppo
mi si apre il cuore
pieno d’amore.
Puoi uscire dalla mia casa senza fretta,
stai calmina e aspetta.
Tanto io ci sono sempre
Ogni minuto, ogni secondo.
Io ti aspetto, vieni a suonare
ti accoglierò nella mia casa,
con tanta gioia
piena di gloria.
(rielaborazione delle poesia “Ascoltami inverno”, G.Quarenghi
cooperativo “Delfini”)
METAFORE
LA NUVOLA è…
…una ciotola di panna.
…una goccia di latte fresco.
…un cuscino azzurro.
…un letto soffice.
…uno zucchero filato.
…un fiore arancione.
a cura del gruppo
…un cuore.
…la chioma di un albero.
…la neve.
…un guscio di tartaruga.
(Gruppo cooperativo “The three power”)
LA FOGLIA
è…
…un paracadute.
…un pallone da rugby.
…un roseto.
…un ventaglio.
…un ombrello.
…uno scivolo.
…un albero minuscolo.
…una testa di coccodrillo.
…un piede solleticato.
…una barchetta.
…un foglio di carta.
…un serpente ingrassato.
…un coltello.
…un tagliere.
…una lancia dei soldati antichi.
…un ago.
…un’antenna televisiva.
…una bandiera.
…una caramella.
…un cuore.
(Gruppo cooperativo “Pantere”)
LA LUNA è…
…un formaggio.
…un cratere.
…un’arancia a spicchi.
…una palla bucata.
…un frisbee.
…un flauto.
…una tromba.
…una patatina.
…un pezzo di pizza.
…un volante.
…una lampada.
…una margherita.
…una biglia.
…una ciotola.
…uno scoglio.
…una banana.
…un ramo.
…un kebab.
…la coda di una volpe.
…una C di cavolo.
…un satellite.
…un tappo.
…un guscio di tartaruga.
(Gruppo cooperativo “I grandi membri della Fuocuston Sharlatan”)
SIMILITUDINI
Il nastro è fine fine,
sembra una collana di stelle
che volteggia nell’aria. (Monica)
I fiori sono come palloni infuocati. (Niccolò)
I pesci del mio acquario
assomigliano a una racchetta
da ping-pong subacquea. (Matteo M.)
Una maglia tutta colorata
sembra un arcobaleno
dopo che ha piovuto. (Rebecca)
Il cigno bianco sembra una nuvola
che galleggia. (Andrea)
Una lepre piccola e veloce
sembra un’automobile. (Matteo D.)
Un pastore tedesco
assomiglia a un nero cappello. (Alessia)
Un riccio appallottolato
assomiglia a una palla di spine. (Giorgio)
La collana d’oro appesa al collo
sembra una catena di ferro grigia,
pesante,
che ci tiene legati
per tutta la vita. (Marco)
Un cuore vicino vicino
assomiglia a un cuscino
profumato e colorato. (Giulia)
Le scarpette da ballo
piccole, dolci e carine
come mille ocarine,
rosa pallide
come rose appena sbocciate. (Giorgia)
Un pappagallo colorato
è un’esplosione di colori
come un arcobaleno. (Matteo A.)
L’albero nel bosco
assomiglia a un broccolo. (Simona)
Una maglia a cuoricini
è come una caramella alla frutta. (Irene)
Il cuore
è tutto rosso
come il sangue. (Andreea)
La palla da calcio
è simile a dei frutti
come mele e pere verdi,
come le foglie di alberi
sempre verdi. (Luca)
Un unicorno che vola
assomiglia a un aereo
che atterra. (Martina)
HAIKU
Il sole caldo
tra le montagne scure
brucia le piante. (Niccolò)
Sorge il mare
sulle nuvole bianche
per navigare. (Matteo M.)
La tempesta e
il tuono sbattono le
nuvole bianche. (Andrea)
Arancione e
rosa, bianco e rosso
il fiore mio. (Rebecca)
Il prato nasce
con gli alberi strani
così la vita. (Matteo D.)
L’aria è fredda
quando è forte l’aria
diventa vento. (Giorgio)
Il fiume nacque
dalle rocce del mare
piano e forte. (Marco)
La stella gialla
sorride, è felice
canta nel cielo. (Giulia)
Il mare salta
felice, creativo
e bellissimo. (Giorgia)
L’arcobaleno
piano pianino spunta
tra le nuvole. (Matteo A.)
Il mare verde
è lungo, è profondo
sporco e brutto. (Simona)
L’albero cresce,
diventa quercia vecchia
e poi muore. (Luca)
Le nuvole blu
tra il cielo stellato
nuvole alte. (Irene)
Il fiore ha il
profumo di rose e…
ed è più bello. (Andreea)
Corre, galoppa
il cavallo veloce
nel prato verde. (Martina)
Le margherite
che crescono nel prato
giocano tutte. (Monica)
POESIA E MUSICA
I CRISTALLI
I cristalli cadendo nell’acqua ballano,
luccicanti, brillano nell’oscurità,
dalle scalinate la principessa scende
e vedendoli rimane stupita.
Quatti quatti i gatti vanno a giocare.
I cristalli, ballando in tondo
scivolano giù dalla cascata
a ritmo di xilofoni.
Sul ghiaccio le ballerine ballano
con le scarpette luccicanti. (Martina)
LA PIOGGIA
Cade la pioggerella fine fine,
un telefono suona,
un campanello fa DLIN DLIN
una ballerina che balla
con un principe azzurro. (Luca)
I DUE BALLERINI SUI PATTINI
Due ballerini pattinano
sui pattini che adorano,
saltano su e giù
fino a quando fanno GLU GLU.
Fanno tanti giri rotondi
fino a quando si alzano tondi.
Hanno pattini d’oro
uguali tra loro,
fanno delle acrobazie
finché fanno ridere le zie. (Andreea)
LA DANZA MATTA
Un gatto e un campanellino
danzavano insieme a un violino
e un fiore
che balla a tutte ore
a più non posso
e il cane con l’osso
ballano sfrenati
e sembrano nati. (Matteo A.)
LA PENNA
La penna scrive, scrive
ma scrive grazie al polso.
Ma se non c’è il polso
come fa la penna a scrivere?
La penna piange e piange,
spettinando le frange,
mangiando l’inchiostro
che aveva comprato al chiosco. (Marco)
GATTO E TOPO
Il gatto fa passettini,
insegue un topo
va a caccia di canarini.
Il topo in una grotta nascosta
il gatto lungo una costa
piccola e bella. (Alessia)
LA NOTTE BALLANTE
Un signore in un castello
suonava dolcemente il suo pianoforte
andava su e giù nei corridoi
sbatteva le porte.
E suonava un carillon
e ballava con la sua fidanzata
ad alto volume
facendo suoni bassi e alti
sembrava un ladro.
Di notte ballava attentamente
musica classica. (Rebecca)
UN CANTANTE LIRICO
Un cantante lirico
tiene ogni strumento in bilico
con triangoli e campanelli
appaiono luci e alberi belli,
un barista e una tromba
appaiono come una bomba
e sono attrezzi in mille pezzi.
Con ombre al buio
appare tutto più scuro.
I cantanti sono come fiori che sbocciano.
Bacchette e strumentini,
suonano cavalli e bambini.
È nata la musica
fisica e importante
e l’apprezza pure l’elefante.
Con castelli e suoni
appaiono tutti di mille colori
con addosso mille fiori. (Andrea)
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