TEORIE E TECNICHE DEI TEST Programma Caratteristiche psicometriche dei test Vantaggi e limiti dell’uso dei test in psicologia clinica Il processo di somministrazione, scoring e restituzione Le scale CBA Questionari di personalità e MMPI-2 Le scale Wechsler e la WAIS-R Gli indicatori di disagio lavorativo Bibliografia Pedrabissi L., Santiello M., I test psicologici. Il Mulino, 1997. Sanavio E., Le Scale CBA. Raffello Cortina ed., 2002. Argentero P. I Test nelle organizzazioni , Il Mulino, 2006. (facoltativo). ESERCITAZIONI COSTRUZIONE DI UN TEST ANALISI DI PROTOCOLLI CBA 2.0 ANALISI DI PROTOCOLLI WAIS R ANALISI DI PROCOCOLLI MMPI-2 MODALITA’ DI ESAME Esame scritto: • 3 domande aperte di teoria generale • Interpretazione punteggi di un test Date esami: • 07.06.07 ore 10 • 21.06.07 ore 15 • 12.07.07 ore10 PSICOMETRIA Misurare Procedura per identificare elementi del mondo reale con elementi o costrutti di un sistema logico astratto (un modello), attraverso precise definizioni degli elementi basilari di esso. “sta piovigginando” “sta piovendo” “ è in corso un temporale” Affermazioni con una dimensione misurativa all’interno di un modello (meteorologia) Misurare Per misura si intende il prodotto dell’applicazione di regole per classificare o assegnare dei numeri a degli oggetti, in modo tale che il numero rappresenti la quantità degli attributi o il grado in cui una qualità è presente Misura oggettiva replicabile Misura standardizzata riferita a un sistema di misura La Misura in Psicologia In psicologia gli oggetti sono generalmente COSTRUTTI “un costrutto psicologico è un’idea teoretica elaborata per spiegare e organizzare alcuni aspetti delle conoscenze esistenti” ANSIA di tratto di stato La Misura in Psicologia Il modello di misura più frequentemente utilizzato è quello di una corrispondenza tra le risposte dei soggetti e la scala dei numeri naturali Il TIPO e la SCALA di misura cambiano in funzione dell’area psicologica latenza frequenza durata intensità nominale ordinale intervallare razionale Il tipo di misura può cambiare in funzione dell’area psicologica o della caratteristica psicologica che interessa: Possiamo infatti misurare: LATENZA: intervallo di tempo che intercorre fra lo stimolo ed il verificarsi di un evento FREQUENZA: numero delle volte che si presenta un determinato evento DURATA: quantità di tempo in cui un singolo comportamento viene mantenuto INTENSITA’: in molti test psicologici la frequenza del comportamento viene assunta come indicatore di intensità. Es: test di intelligenza (chi risponde più correttamente alle domande, avrà un’intelligenza maggiore). La Misura in Psicologia Nominale: permette di classificare o categorizzare i sogg. in base a una o più caratter. comuni. (es. DSM IV) Ordinale: consente di classifIcare e ordinare. Es. campionato di calcio. (Stat. non param.) Intervallare: prevedono una unità di misura e uno 0 relativo. Es. temperature (Stat. param.) Razionale: lo 0 non è arbitrario, ma indica una assenza reale delle proprietà. (Es. velocità, peso) La Misura in Psicologia I TEMPI DI REAZIONE SI DISTRIBUSCONO SU UNA SCALA: Nominale Ordinale Intervallare Razionale La Misura in Psicologia In una determinata popolazione si stabilisce di assegnare 1 alle persone sane, 2 alle persone con malattia acuta e 3 alle persone con malattia cronica. Che tipo di scala utilizziamo: Nominale Ordinale Intervallare Razionale La Misura in Psicologia Se classifico i colori in base alle mie preferenze e assegno 1 al blu, 2 al verde e 3 al rosso, i valori numerici si distribuiscono secondo una scala : Nominale Ordinale Intervallare Razionale La Misura in Psicologia I Q.I. ( Weschsler ) si distribuiscono secondo una scala : Nominale Ordinale Intervallare Razionale Storia dei test Impero cinese (2200 a. C.): prime forme di “testing” che avevano lo scopo di selezionare persone adatte ad esercitare la funzione di “mandarino” nell’impero; Ipocrate (460-470 a. C.): interesse per le differenze individuali e per la classificazione tipologica (quattro fluidi o umori); Galton (1880-1890): fu il primo a sistematizzare gli studi sulle differenze individuali analizzando sia gli aspetti fisici che quelli comportamentali (altezza, larghezza della testa, lunghezza del dito medio); XX SECOLO Si cercano di valutare in modo più specifico le abilità cognitive. Aumentano le iscrizioni scolastiche e la frequenza di scolari provenienti da livelli socio-culturali bassi; si incrementano le cattive prestazioni scolastiche. Negli Stati Uniti vennero utilizzati per gli immigrati e le reclute due tipi di test: Army Alfa: test verbale destinato a selezionare reclute per compiti medi o difficili; Army Beta: di tipo non verbale destinato agli illetterati o agli stranieri. Thurstone (1938) mise a punto un procedimento statistico, l’analisi fattoriale: batterie multiple o multifattoriali che permettono di valutare la posizione di un soggetto in rapporto a diversi tratti specifici: come la comprensione verbale, l’abilità spaziale e la memoria associativa per rendere più complesso il costrutto teorico dell’intelligenza; TEST DI PERSONALITA’ Indicano tutti quegli strumenti che si propongono di misurare aspetti della personalità, distinti dalle abilità intellettive quali la motivazione, i sentimenti, i rapporti interpersonali etc. Galton (1883) e Kraepelin (1895) misurarono la personalità attraverso il metodo delle libere associazioni: ai soggetti venivano presentate delle parole stimolo alle quali dovevano rispondere liberamente con la parola evocata dallo stimolo stesso; i tempi di risposta e di reazione servivano per tracciare un quadro di personalità dell’individuo. Woodworth (1919) mise a punto il primo vero test di personalità: il Personal Data Sheet per identificare i soggetti con disturbi nevrotici dell’esercito statunitense. Rorschach (1921) fu il primo ad utilizzare uno stimolo neutro “le macchie di inchiostro”; attraverso l’interpretazione di tali macchie i pazienti rivelavano conflitti e problemi inconsci di tipo affettivo – emotivo. Hathaway e Mckinley (1940) istituirono il Minnesota Multiphasic Personality Inventory per rilevare la tendenza all’ipocondria, alla depressione, alla paranoia, alla schizofrenia, all’introversione etc. Fonti di errore eliminate dai test Effetto alone: valuta un tratto di un individuo generalizzando il carattere positivo o negativo di un altro tratto emergente (Thorndike, 1920); Teorie implicite di personalità: a partire da alcune informazioni su tratti fisici o di personalità di un soggetto, se ne riferiscono anche altri; Caratteristiche del valutatore favoriscono l’organizzazione selettiva e l’interpretazione personale di ciò che viene rilevato; Stereotipi culturali e sociali: opinioni precostituite su una classe di individui (giudizi condivisi da grandi masse di persone) Tajfel, 1981; Equazione personale: errori di osservazione e valutazione dovuti ad una interazione significativa fra le caratteristiche personali dell’esaminatore e dell’esaminato; Fenomeni proiettivi: tendenza più o meno consapevole ad attribuire ad un’altra persona disposizioni, sentimenti e pensieri propri. La misurazione in Psicologia Storicamente si è affermata attraverso i contributi provenienti dalla Psicologia Sperimentale che ha favorito la costruzione e l’uso dei test come strumenti di misura delle differenze individuali. es. un dato empirico come il calore, viene trasformato nel costrutto “temperatura”, ovvero in una misura di calore (gradi). Le caratteristiche psicologiche non possono essere tutte osservate direttamente, per questo la misurazione si articola attraverso diverse fasi: - definizione teorica di un costrutto - scelta di indicatori comportamentali in grado di rilevare la presenza di una caratteristica o la classificazione psicologica - messa a punta di uno strumento che consenta di ottenere delle misure Classificazione degli strumenti di misura SITUAZIONE Controllata Test cognitivi Test di personalità Scale di atteggiamento Scale di qualità di vita Non controllata Osservazione libera Osservazione sistematica Intervista Intervista semi-strutturata Il test psicologico “Un test è una situazione standardizzata in cui il comportamento di una persona viene campionato, osservato e descritto, producendo una misura oggettiva e standardizzata” Anastasi, 1976 STIMOLO REAZIONE O RISPOSTA VALUTAZIONE COSTANTE DIVERSA COSTANTE Tra i soggetti Tra i soggetti Secondo gli stessi metodi domanda, richiesta di eseguire un compito Il test come strumento di misura Nell’ambito delle numerose “tecniche d’indagine” per la conoscenza interpersonale i test si caratterizzano come vero e proprio strumento di misura Questo comporta: l’individuazione del tipo di variabile oggetto della misura la variabile psicologica oggetto della misurazione (costrutto) va chiarita prima (teoria) e dopo la misurazione (test) l’elaborazione di regole per la quantificazione dei risultati standardizzazione delle misure Psicologia e Statistica I test producono misure e queste sono espresse in numeri. La statistica offre un metodo per interpretare e dare un senso ai numeri La psicometria E’ la disciplina che si occupa sistematicamente dei requisiti di scientificità degli strumenti di misurazione di aspetti soggettivi. Attribuisce correttamente i numeri alle categorie qualitative della psicologia e produce quantificazioni corrette delle stesse Le dimensioni STIMOLO e RISPOSTA vengono privilegiate azzerando la dimensione “persone” come repliche una dell’altra e facendo riferimento a un “individuo medio” che a certi stimoli dà le risposte corrispondenti a quelle più frequentemente prodotte da un gruppo La teoria dell’ dell’errore casuale L’operazione errore di misurazione implica necessariamente X=V+E E = Errore sistematico + Errore casuale Condizioni dei soggetti sottoposti al test Tentativi di indovinare Scarse istruzioni al test Forma non chiara per rispondere al test un La teoria dell’ dell’errore casuale ERRORE SISTEMATICO: l’errore è sistematico quando influenza nella stessa direzione e con la stessa intensità tutti i punteggi raccolti ad un test; è come aggiungere una costante ad una variabile. ERRORE CASUALE: l’errore casuale agisce in modo diverso per soggetti diversi, anche se sottoposti ad uno stesso test. La teoria dell’ dell’errore casuale X=V+E Il punteggio osservato è una variabile che assume valori secondo una distribuzione di probabilità che contiene il punteggio vero. Data una serie infinita di misurazioni, l’errore scompare ed il punteggio derivante dalla media di tutti i punteggi osservati, è il punteggio vero. ANALISI DEGLI ITEM Per item si intende ciascuna voce o domanda o prova che costituisce un test Gli item devono possedere il requisito dell’adeguatezza,devono essere coerenti con gli scopi del test di cui fanno parte Non devono essere né troppo facili ,né troppo difficili Indice di difficoltà (P) divido il numero dei soggetti che hanno risposto correttamente all’item per il numero dei soggetti al quale è stato applicato Caratteristiche di un buon test Bisogna che misuri una variabile psicologica nota VALIDITA’ che dia sempre gli stessi risultati quando viene applicato ad una stessa realtà psichica ATTENDIBILITA’ che sia utile per formulare una diagnosi che consenta di quantificare i risultati in modo corretto Caratteristiche di un buon test ATTENDIBILITA’ Reliability Stabilità nel tempo Test-retest Coerenza interna α di Cronbach Per forme parallele Caratteristiche di un buon test ATTENDIBILITA’ α di Cronbach Ottimo: maggiore .90 Non accettabile: inferiore .60 Accettabile: tra .90 e .60 Caratteristiche di un buon test VALIDITA’ Esprime la capacità di misurare effettivamente l’attributo che si vuole misurare ASPETTO MISURATIVO ASPETTO CONTENUTISTICO Validità concorrente Validità di contenuto Validità predittiva Validità di costrutto La validità validità VALIDITA’ di FACCIATA “ Quanto convincenti appaiono le prove che il soggetto deve affrontare; essa viene anche definita validità d’immagine e rappresenta il concetto che un test dobrebbe avere l’apparenza, per ogni persona, di quello che si suppone sia un test” McBurney 1994 Validità Validità di contenuto “Un test è una situazione standardizzata, in cui il comportamento di una persona viene campionato, osservato e descritto, producendo una misura oggettiva e standardizzata” Anastasi, 1976 La validità di contenuto consiste in un giudizio riguardante quanto adeguatamente un test costituisce un campione rappresentativo all’interno di un’area comportamentale, che il test è destinato a misurare. Quantificazione della validità di contenuto attraverso il grado di consenso Lawshe, 1975 Ogni giudice deve valutare se l’item è: essenziale utile, ma non essenziale non necessario (NE-N/2) VC= ________ N/2 VC= validità di contenuto NE= numero di giudici esprimenti il giudizio “essenziale” N= numero totale dei giudici Validità Validità di costrutto Gli studi per la verifica della validità di costrutto cercano di chiarire qual è la variabile psicologica che il test misura “ Per validità di costrutto si intende se il test è strettamente connesso con la struttura teorica e concettuale delle funzioni da esso misurate” ( Pedrabissi e Santinello 1997) Allo scopo vengono utilizzate una grande varietà di metodologie statistiche fra cui: METODI CORRELAZIONALI ANALISI FATTORIALE Validità convergente Si verifica la correlazione del test con altri strumenti o misure già validati per misurare lo stesso costrutto o un costrutto simile L’indice di correlazione che ci si aspetta di trovare è pari a 0.80 Validità discriminante Si verifica la correlazione del test con altri strumenti già validati per misurare costrutti opposti o per i quali teoricamente ci si aspetta che il nuovo test non correli Analisi fattoriale Procedimento matematico-statistico che, partendo dalle risposte date da un gruppo di soggetti ad una serie di item, permette di identificare alcune caratteristiche psicologiche (FATTORI) che non emergono a prima vista e che, presumibilmente, sono in grado di spiegare le risposte a tale test. È un metodo di sintesi dei dati, per mezzo del quale vengono analizzate matematicamente le correlazioni all’interno di un ampio insieme di punteggi e che permette di individuare quali item si raggruppano insieme (FATTORI). Analisi fattoriale L’analisi fattoriale può essere utilizzata nell’ambito di disegni di ricerca orientati a: cercare la conferma di un’ipotesi teorica precedentemente definita (ANALISI FATTORIALE CONFERMATIVA) a scopo esplorativo per formulare ipotesi (ANALISI FATTORIALE ESPLORATIVA) Definizioni MATRICE DEI DATI: insieme dei punteggi che un campione di soggetti ottiene su un insieme di variabili. MATRICE DI CORRELAZIONE: matrice composta dalle correlazioni di ciascuna variabile con tutte le altre. COMPONENTI E FATTORI: chiamiamo componenti i fattori che sono reali perché si possono derivare direttamente dai dati di uno studio; i fattori sono ipotetici perché vengono stimati dai dati. SATURAZIONE FATTORIALE: correlazioni delle variabili con i fattori. Analisi fattoriale Problema: dato un insieme di misure verificare se tutte misurano la stessa variabile psicologica o se ne misurano aspetti diversi, identificabili come sottogruppi di misure DIMENSIONALITA’ DEL TEST Percentuale di varianza spiegata X=V+E NUMERO DI FATTORI Forza di appartenenza al fattore (saturazione) NUMERO DI ITEMS APPARTENENTI AL FATTORE ANALISI FATTORIALE I fattori ottenuti dall’analisi fattoriale sono indipendenti fra di loro e riproducono la maggior parte della varianza dei dati. L’autovalore relativo al primo fattore rappresenta la quota maggiore di varianza, l’autovalore relativo al secondo fattore spiega la seconda quota di varianza e così via. Generalmente vengono considerati i fattori con autovalore maggiore di 1 Analisi fattoriale Problema: identificata la/le variabili psicologiche misurate cercare una rappresentazione per facilitare la lettura e l’interpretazione dei risultati INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI Definire l’angolo di rotazione che rende gli items il più possibile correlati con un fattore e il meno possibile con gli altri (Varimax) PROCEDURE DI ROTAZIONE Analisi fattoriale - Sintesi DIMENSIONALITA’ DEL TEST Percentuale di varianza spiegata (autovalori) Forza di appartenenza dell’item al fattore (saturazione) Angolo di rotazione che rende gli item il più possibile correlati ad un fattore ed il meno possibile agli altri NUMERO DI FATTORI NUMERO DI ITEM APPARTENENTI AL FATTORE PROCEDURE DI ROTAZIONE Construct Meaning Scale (CMS) (Versione sperimentale) Istruzioni: Le affermazioni sotto riportate si riferiscono a quanto lei valuta in modo negativo l’influenza della sua malattia sulla sua vita. Legga ciascuna frase e poi metta una crocetta sulla risposta che meglio descrive come si è sentito riguardo alla sua vita nelle ultime due settimane. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Sento che non mi riprenderò mai dalla mia malattia. Nonostante la mia malattia sia una cosa seria, sarò capace di ritornare alla mia vita di prima. Sento che la mia malattia ha modificato la mia vita in modo permanente, quindi non sarà mai più uguale a prima. Mi sono ripreso completamente dalla mia malattia. Sento di essere la stessa persona che ero prima della malattia. Sento che la mia malattia ha influenzato negativamente le mie relazioni con le altre persone. Sento che la mia esperienza di malattia mi ha reso una persona migliore e più forte. Sento che la mia malattia ha interferito in modo permanente con il raggiungimento dei più importanti obiettivi che mi ero posto. Results of Factor analysis Item Factor 1 Factor 2 1 .59 -.48 2 .76 .00 3 .72 -.43 4 .65 .48 5 .71 .42 6 .52 -.34 7 .46 .64 8 .66 -.19 VARIMAX Rotated Factor analysis Item Factor 1 Factor 2 1 .76 .01 2 .58 .49 3 .83 .13 4 .19 .78 5 .27 .77 6 .62 .07 7 -.06 .78 8 .63 .28 Standardizzazione dei test Una buona standardizzazione di un test deve comprendere le seguenti tappe: identificazione della popolazione campionamento calcolo degli indicatori statistici e delle caratteristiche psicometriche preparazione di tabelle di conversione dei punteggi grezzi in punteggi ponderati documentazione sulla procedura di applicazione e di scoring da inserire nel manuale Metodi di standardizzazione dei punteggi grezzi RANGHI PERCENTILI PUNTI STANDARD PUNTI T, Q.I., ecc... Ranghi percentili Si definisce rango percentile di un punteggio, la percentuale dei punteggi il cui valore è uguale o inferiore al punteggio dato ovvero la percentuale di soggetti del gruppo di riferimento normativo,che hanno ottenuto un risultato uguale o inferiore al punteggio dato. I ranghi percentili formano una scala ordinale e non consentono valutazioni sulla distanza che intercorre fra i punteggi corrispondenti Caratteristiche della curva normale ∗ La distribuzione normale è simmetrica ∗ Presenta un accumulo di valori al centro ∗ La media, la moda e la mediana si sovrappongono e coincidono con il punto in cui la campana è più alta ∗ L’area sottostante la curva è uguale a 1 Curva normale Punti standard I punti standard sono denominati punti z. Hanno media 0 e deviazione standard 1 ed esprimono la distanza di un punteggio grezzo dalla propria media in termini di unità di deviazione standard I punti z si distribuiscono su una scala ad intervalli Possono assumere valori positivi e negativi a secondo che si situano sopra o sotto la media della distribuzione da cui sono derivati Punti Z I punti z permettono di operare su una scala ad intervalli uguali. Il punteggio grezzo viene messo in rapporto con la distribuzione dei punteggi ottenuta dal campione al quale appartiene. Il punto z indica di quante deviazioni standard il punteggio grezzo si scosta dalla media del gruppo (al di sopra o al di sotto della stessa) Z = X - M/DS X = punteggio grezzo M = media della distribuzione DS = deviazione standard Punti Z Poichè i punti z possono assumere valori negativi ed essere decimali, molti costruttori di test li hanno sottoposti ad ulteriori trasformazioni lineari che facilitano le operazioni di calcolo. Si possono scegliere scale con medie e DS arbitrarie Z = (a + b) *z a e b sono due costanti, rappresentate dalla media e dalla deviazione standard della nuova scala. SCALE STANDARDIZZATE SCALA MEDIA (DS) Q.I. T Standard - Nine 100 (15) 50 (10) 5 (1.96) PROCESSO DIAGNOSTICO Legge 18/02/1989 n.56 soltanto coloro che sono iscritti all’Albo possono esercitare la professione di psicologo che comprende l’uso di strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione, riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona,al gruppo,agli organismi sociali e alla comunità…… ETICA 1. Ethical Standards of Psychologist 2. 3. 4. 5. (American Psychological Association APA) Codice deontologico (Ordine degli psicologi italiani OPI) Legge sulla privacy 675/1996 Statuto dei lavoratori Decreto legislativo 276/2003 (legge Biagi) Codice deontologico Art.5 Lo psicologo è tenuto a mantenere un livello adeguato di preperazione professionale ed ad aggiornarsi nella propria disciplina specificatamente nel settore in cui opera. Riconosce i limiti della propria competenza e usa solo strumenti teorico-pratici per i quali ha acquisito adeguata competenza e ,ove necessario, formale autorizzazione. Codice deontologico Art.21 Lo psicologo si deve preoccupare di non insegnare l’uso di strumenti conoscitivi e di intervento riservati alla professione di psicologo, a soggetti estranei alla professione stessa, anche qualora insegni a tali soggetti discipline psicologiche. E’ fatto salvo l’insegnamento agli studenti del Corso di laurea in psicologia, ai tirocinanti, e agli specializzandi in materie psicologiche. Codice deontologico Art.28 “grave deviazione deontologica effettuare interventi diagnostici, di sostegno psicologico o di psicoterapia rivolti a persone con le quali ha intrattenuto o intrattiene relazioni dignificative di natura personale, in particolare di natura affettivo-sentimentale e/o sessuale.” LA DIAGNOSI “ La diagnosi è un’azione che si propone di raccogliere informazioni miranti a descrivere una condizione patologica, in funzione dell’instaurazione di un trattamento: il cambiamento migliorativo che la diagnosi si propone di determinare è quindi CONOSCITIVO e OPERATIVO.” PROCESSO DIAGNOSTICO “Si definisce processo diagnostico l’iter che il paziente percorre, insieme al clinico, allo scopo di rilevare e circoscrivere l’ampiezza e l’entità del/dei disturbi lamentati, di attribuire loro un significato (diagnosi) e di individuare le possibili strategie cui avvalersi per ridurre, modificare o eliminare, laddove possibile, la causa che provoca la sofferenza che il paziente stesso e i suoi familiari lamentano.” (M. Lang, 1996) ORGANIZZATORI CONCETTUALI DEL PROCESSO DIAGNOSTICO CATEGORIALITA’: la concezione categoriale si basa sulla discontinuità tra normalità e patologia, sottolineando le differenze qualitative. DIMENSIONALITA’: la concezione dimensionale si basa sulla continuità tra normalità e patologia, sottolineando le differenze quantitative. SISTEMA SIGNIFICATIVO Sistema di relazioni tra le persone coinvolte nel problema presentato. Include naturalmente anche il terapeuta con la sua storia, le sue teorie, pregiudizi ed emozioni. PROCESSO DIAGNOSTICO 1. RACCOLTA DI INFORMAZIONI CLINICHE 2. FORMULAZIONE DI IPOTESI 3. DIFFERENZIAZIONE DI IPOTESI ALTERNATIVE 4. SCELTA DI TEST DIAGNOSTICI 5. INTERPRETAZIONE DEI TEST DIAGNOSTICI 6. FORMULAZIONE DELLA DIAGNOSI 7. RESTITUZIONE FORMULAZIONE DI DECISIONI TERAPEUTICHE ADEGUATEZZA DEGLI STRUMENTI Il contenuto dei quesiti è appropriato alle caratteristiche dei soggetti? Le istruzioni sono chiaramente comprensibili? Come si presenta il test per quanto riguarda l’impostazione grafica? Si tratta di un test troppo lungo e affaticante? ASPETTI ETICI PROCEDIMENTI DI SOMMINISTRAZIONE DISCUTIBILI: comportano un grave disagio per i soggetti CONTENUTI DISCUTIBILI: sono lesivi della dignità del soggetto PROSPETTIVE DI INTERVENTO DISCUTIBILI: sono potenzialmente fonte di disagio, offesa o danno ai soggetti esaminati Cognitive Behavioural Assessment CBA 2.0 Cognitive Behavioural Assessment CBA 2.0 La batteria è uno strumento flessibile, non fornisce diagnosi, ma una puntuale descrizione delle eventuali problematiche del soggetto ed il legame di queste ultime con la situazione ambientale, unita ad alcuni attributi che caratterizzano la persona in modo più globale. (Sanavio, 2002) Scheda autobiografica Scale primarie Assessment Processo di problem solving e di dicision making Lo psicologo ha un ruolo attivo, genera ipotesi ed elabora decisioni secondo una logica di falsificazione, piuttosto che di conferma. (Sanavio, 2002) STRUTTURA DEL CBA 2.0 Scale/subscale scheda 1 Area di indagine Dati generali scheda 2 STAI-X1 Ansia di stato Scheda 3 STAI-X2 Ansia di tratto Scheda 4 Storia personale e clinica Scheda 5 Scala E Introversione/estroversione Scala N Stabilità emozionale Scala P Disadattamento e antisocialità Scala L Simulazione/ingenuità sociale Scheda 6 QPF-R Disturbi psicofisiologici Scheda 7 IP-R Paure totali Subscala 1 Paure: calamità Subscala 2 Paure: rifiuto sociale STRUTTURA DEL CBA 2.0 Scheda 8 Scheda 9 Scheda 10 Scale/Subscale Subscala 3 Subscala 4 Subscala 5 Scala QD MOCQ-R Subscala 1 Subscala 2 Subscala 3 Area d’indagine Paure: animali repellenti Paure: allontanamento Paure: sangue e medici Problemi depressivi Ossessioni e compulsioni “Checking” “Checking” “Doubting/ruminanting” Accuratezza e validità CBA 2.0 (scheda 1 e 4) Scheda 1: Dati generali e anagrafici Scheda 4: Cartella autobiografica (59 domande) Principali aree tematiche: famiglia di origine, area scolastica, area affettivo-sessuale, area lavorativoeconomica, eventi significativi, alimentazione e comportamenti additivi, salute e dolore fisico, sonno, esperienze o ideazioni suicidarie, qualità del tempo libero, problemi lamentati, interventi psicologici pregressi, livello di motivazione. CBA 2.0 (scheda 1 e 4) Scheda 1: Esempi di item: 1.3 Cognome 1.4 Nome 1.5 Sesso 1.14 Indichi il titolo di studio più elevato conseguito Scheda 4: Es: 4.1 Ha trascorso tutta l’infanzia e l’adolescenza con i genitori? 4.4 In generale come valuta l’educazione che ha ricevuto dai suoi genitori:… 4.10 Fornisca informazioni circa la sua vita sessuale:… 4.15 Indichi che tipo di lavoro svolge:... CBA 2.0 (scheda 2,3,10) Scheda 2 (STAI-X1): Traduzione e adattamento di Lazzari-Pancheri del questionario di Spielberg per misurare l’ansia di stato (condizione emozionale transitoria che può variare di intensità). Il questionario comprende 20 item. Scheda 3 (STAI-X2): Traduzione e adattamento di Lazzari- Pancheri del questionario di Spielberg per misurare l’ansia di tratto (disposizione latente ad una reazione ansiosa se sollecitata da stimoli sufficientemente stressanti). Il questionario comprende 20 item. Scheda 10: Versione ridotta dello STAI-X1 (10 item). Fornisce una valutazione dell’ansia di stato del soggetto al termine della batteria e dà una possibilità di confronto con il livello si Ansia esperito all’inizio della compilazione. CBA 2.0 (scheda 2 e 3) Scheda 2: Es: 2.1 Mi sento calmo 2.2 Mi sento sicuro 2.3 Sono teso 2.4 Ho dei rimpianti 1 1 1 1 2 2 2 2 3 3 3 3 4 4 4 4 1 1 1 2 2 2 3 3 3 4 4 4 1 2 3 4 Scheda 3: Es: 3.1 Mi sento bene 3.2 Mi stanco facilmente 3.3 Mi sento come se dovessi piangere 3.6 Sono felice CBA 2.0 (Scheda 10) Scheda 10: Es: 10.1 Mi sento calmo 10.2 Sono teso 10.3 Mi sento tranquillo 10.4 Mi senti turbato 10.5 Mi sento riposato 10.6 Mi sento ansioso 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 3 3 3 3 3 3 4 4 4 4 4 4 CBA 2.0 (scheda 5) Scheda 5: Eysenck Personality forma ridotta (EPQ/R) Questionnaire, Questionario composto da 48 item, costituito da 3 scale. Scala E: descrive un continuum bipolare che ha per estremi i poli dell’introversione e dell’estroversione. Scala N: descrive un continuo che va dal versante dell’instabilità alla stabilità emotiva. Scala P: descrive un continuum che va da un buon adattamento sociale al disadattamento e alla possibilità di caratteristiche di antisocialità. Scala L: scala di controllo, indica la tendenza a simulare e porsi in buona luce. CBA 2.0 (Scheda 5) Scheda 5: Es: 5.1 Ho frequenti sbalzi di umore? 5.2 Do molta importanza all’opinione della gente? 5.3 Sono una persona che parla volentieri? 5.7 Sono piuttosto allegro di carattere? 5.11 Mi piace incontrare nuova gente? 5.42 Mi sento spesso solo? 5.46 Ho spesso dei sensi di colpa? SI SI NO NO SI SI SI SI SI NO NO NO NO NO CBA 2.0 (scheda 6) Scheda 6: Questionario psicofisiologico QPF/R Questionario composto da 30 item, indaga disturbi e reazioni psicofisiologiche di possibile rilievo clinico. Il punteggio totale riflette le valutazioni, le convinzioni, le apprensioni che il soggetto nutre circa lo stato di malessere che, eventualmente sta attraversando; è un indice di “lamento somatico”. CBA 2.0 (Scheda 6) Scheda 6: Es: 6.1 Sento la necessità di andare frequentemente in bagno 6.2 Soffro di tic nervosi 6.3 Mi sento battere forte il cuore 6.4 Mi capita di balbettare o mi si inceppano le parole 6.5 Ho mal di testa 6.6 Mi capita di sentire ronzii o rumore alle orecchie 6.7 Soffro di dolori alla regione del cuore o del petto 1234 1234 1234 1234 1234 1234 1234 CBA 2.0 (scheda 7) Scheda 7: Inventario delle Paure IP/R Questionario composto da 58 item, è la versione ridotta dell’adattamento italiano della Fear Survey Schedule di Wolpe e Lang. Permette di ricavare 2 indici complessivi e 5 subscale che indagano specifici raggruppamenti di paure. CBA 2.0 (scheda 7) Indice IP-F: punteggio totale. Fornisce un’indicazione sintetica sull’ampiezza e preminenza dei fenomeni di paura. Indice IP-H: descrive quante volte il soggetto ha risposto “moltissima paura” agli item del questionario. Indice IP-1: indaga paure relative a calamità e gravi pericoli personali. Indice IP-1: indaga eventi sociali che comportino critiche e rifiuto. Indice IP-3: riguarda animali non pericolosi che, per tradizione o cultura, vengono considerati repellenti. Indice IP.-4: indaga l’agorafobia. Indice IP-5: si riferisce a paure in ambito sanitario. CBA 2.0 (Scheda 7) Scheda 7: Es: 7.1 Ferite aperte 7.3 Persona morta 7.4 Parlare in pubblico 7.14 Viaggiare in treno 7.19 Insetti 7.22 Ampi spazi aperti, piazze 7.43 Attacchi di cuore 0 0 0 0 0 0 0 12 12 12 12 12 12 12 3 3 3 3 3 3 3 4 4 4 4 4 4 4 CBA 2.0 (scheda 8) Scheda 8: Questionario D (QD) Questionario composto da 21 item, misura disforia e manifestazioni depressive di rilievo subclinico. È costituito ad una serie di descrizioni che fanno riferimento a diversi aspetti: cognitivi, motivazionali e fisiologici del soggetto, disposti in ordine crescente di gravità. CBA 2.0 (Scheda 8) Scheda 8: Es: 8.1 Ho difficoltà ad addormentarmi senza pastiglie 8.2 Penso più lentamente del solito 8.9 La vita merita di essere vissuta 8.12 Mi sento abbandonato dagli altri 8.23 Non curo il mio aspetto come prima 8.24 La mattina sono sempre fiacco e senza forze SI SI SI SI SI SI NO NO NO NO NO NO CBA 2.0 (scheda 9) Scheda 9: MOCQ/R Questionario composto da 21 item, fornisce un punteggio complessivo e 3 indici; indaga pensieri intrusivi e comportamenti compulsivi. MCOQ-R: punteggio totale. Subscala 1: “Checking”, riguarda comportamenti e preoccupazioni relativi a controlli ripetuti e superflui. Subscala 2: “Cleaning”, riguarda comportamenti e preoccupazioni connessi all’igiene e a improbabili contagi e contaminazioni. Subscala 3: “Doubting-Ruminanting”, riguarda dubbi ricorrenti e pensieri intrusivi sgradevoli e persistenti. CBA 2.0 (Scheda 9) Scheda 9: Es: 9.3 Se tocco un animale mi sembra di essere contaminato 9.8 Impiego una quantità eccessiva di sapone per lavarmi 9.14 Ho la tendenza a controllare le cose più di una volta 9.18 Ho un consumo eccessivo di detersivi e disinfettanti VF VF VF VF Indici di validità STAI-X1 (scheda 2): livello di ansia all’inizio della prova STAI-X1/R (scheda 10): livello di ansia alla fine della prova EPQ/RL (scheda 5): livello di desiderabilità sociale STAI-DIFF: fluttuazione del livello di ansia esperita nel corso della prova STAI-ACC: coerenza delle risposte, basate sulla compilazione della scheda 2 e della scheda 10 IR (item ripetuti): coerenza delle risposte basate sul confronto delle risposte a 6 coppie di item uguali, collocate in punti diversi della batteria. Minnesota Multiphasic Personality Inventory MMPI - 2 MMPI-2 (Minnesota Multiphasic Personality Inventory IL MMPI - 2 È UNO STRUMENTO PSICODIAGNOSTICO AD AMPIO SPETTRO COSTRUITO PER VALUTARE LE PIÙ IMPORTANTI CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELLA PERSONALITÀ E I DISTURBI EMOZIONALI. ) SVILUPPO DEL MMPI IL QUESTIONARIO FU SVILUPPATO DA HATHAWAY E MCKINLEY PRESSO L’OSPEDALE DELL’UNIVERSITA’ DEL MINNESOTA NEGLI ANNI 30’, ATTRAVERSO UN METODO INDICATO COME SVILUPPO DI SCALA EMPIRICO, O STRATEGIA IN BASE AD UN CRITERIO PER METTERE A PUNTO LE SCALE CLINICHE. MOTIVI CHE HANNO PORTATO ALLA REVISIONE DEL MMPI USO DI UNA NOSOLOGIA DIAGNOSTICA NON IN LINEA CON I CAMBIAMENTI DELLE DIAGNOSI PSICHIATRICHE OPERATE DAL DSM-IV. ITEM DATATI E CONTESTABILI. CAMPIONE NORMATIVO NON APPROPRIATO PER L’USO ODIERNO. MODIFICHE NEGLI STUDI CLINICI CON IL MMPI 2 IL PUNTEGGIO T DI 65 SI E’ DIMOSTRATO ESSERE IL LIVELLO OTTIMALE PER DIVIDERE I GRUPPI CLINICI DEL CAMPIONE NORMATIVO. UN PUNTEGGIO T PARI O > DI 65 SI CONFIGURA QUINDI COME CUT-OFF (MMPI ORIGINALE = >70). NUOVE NORME CHE SI FONDANO SU DI UN CAMPIONE NORMATIVO PIU’ RAPPRESENTATIVO. AGGIUNTA DI SCALE PER FACILITARE L’ASSESSMENT PSICOLOGICO. ELABORAZIONE DI NUOVE SCALE DI VALIDITA’ E DI NUOVE MISURE CHE FOCALIZZANMO PROBLEMI CLINICI (SCALA DI TOSSICODIPENDENZA, SCALA DISAGIO CONIUGALE). OBIETTIVI DELLA REVISIONE RIVEDERE E RENDERE PIU’ ATTUALI GLI ITEM (ESCLUSIONE ITEM OPINABILI E DATATI, INSERIMENTO DI NUOVI ITEM SU PROBLEMI CLINICI ATTUALI). MANTENERE GLI ITEM DELLE SCALE CLINICHE E DI VALIDITA’ NELLA PRIMA PARTE DEL FASCICOLO. ASSICURARE CONTINUITA’ CON LO STRUMENTO ORIGINALE. SVILUPPARE NUOVE SCALE CHE INDAGHINO AREE DI PROBLEMATICITA’ NON CONSIDERATE NEL MMPI ORIGINALE (COMPORTAMENTO SUICIDARIO, TIPO A, ABUSO DI ALCOL E STUPEFACENTI). RACCOGLIERE NUOVI CAMPIONI IN MANIERA CASUALE, ADULTI E ADOLESCENTI, RAPPRESENTATIVIDELLA POPOLAZIONE PER SVILUPPARE NORME ADEGUATE ALL’ETA’. SVILUPPARE NUOVE DISTRIBUZIONI NORMATIVE DI PUNTEGGIO DI SCALA PER ADULTI E PER ADOLESCENTI CHE PERMETTANO UNA INDIVIDUAZIONE MIGLIORE DI PROBLEMI CLINICI. CAMPIONE NORMATIVO DEL MMPI 2 2600 SOGGETTI (1462 F, 1138 M) DAI 18 ANNI IN SU, EQUILIBRATO PER CARATTERISTICHE DEMOGRAFICHE. SONO STATI REALIZZATI MOLTI STUDI PER LA VALIDAZIONE DELLE SCALE CINICHE E DELLE NUOVE SCALE DI CONTENUTO: PAZIENTI PSICHIATRICI, ALCOLISTI IN TRATTAMENTO, MILITARI, STUDENTI, COPPIE IN TRATTAMENTO. APPLICAZIONI DEL MMPI 2 FORNISCE UNA VALUTAZIONE OGGETTIVA DELLE CARATTERISTICHE DI PERSONALITA’ DEL SOGGETTO, DEI SUOI SINTOMI E DEI SUOI ATTEGGIAMENTI. FORNISCE UN GRAFICO DI FACILE LETTURA E DATI NORMATIVI E CLINICI PER L’INTERPRETAZIONE DEL PROFILO. LO SCORING PUO’ ESSERE FATTO PER MEZZO DI PROGRAMMI COMPUTERIZZATI DI FACILE UTILIZZO. STRUTTURA MMPI 2 LA VERSIONE AGGIORNATA DEL MMPI 2 RISULTA PRINCIPALMENTE COSTITUITA DA: 567 ITEM A RISPOSTA DICOTOMICA “VERO” O “FALSO” 6 INDICATORI DI VALIDITA’ 10 SCALE CLINICHE O DI BASE 15 SCALE DI CONTENUTO 12 SCALE SUPPLEMENTARI SCALE DI VALIDITA’ SCALA LIE È VOLTA AD INDIVIDUARE LA TENDENZA A DARE UNA IMMAGINE DI SE’ MIGLIORATIVA. DA CIÒ POTREBBE DERIVARE UN ABBASSAMENTO DEI VALORI RISCONTRATI ALLE SCALE CLINICHE. ALTI PUNTEGGI IN QUESTA SCALA INDICANO NEL SOGGETTO UNA GLOBALE INGENUITÀ E SCARSA FLESSIBILITÀ DI PENSIERO. SCALA F È STATA CREATA COME INDICE DI DEBOLEZZA E DI INCAPACITÀ A COMPRENDERE CORRETTAMENTE GLI ITEM DEL QUESTIONARIO. ALTI PUNTEGGI NELLA SCALA F INDICANO LA TENDENZA DEL SOGGETTO AD AMPLIFICARE I PROBLREMI E A MOSTRARE UN QUADRO ALTAMENTE NEGATIVO DI SÉ. SCALA K È STATA CREATA PER INDAGARE STILI PIÙ SOFISTICATI DI RISPOSTE DIFENSIVE CHE SFUGGONO ALLA SCALA L. ESSA PERMETTE DI OTTENERE SIA UN INDICE DI INVALIDITÀ, SIA LA PRESENZA DI UNO STILE DIFENSIVO NEI CONFRONTI DEL TEST. • UN PUNTEGGIO T DA 60 A 79 INDICA UN APPROCCIO AGLI ITEM ORIENTATO AI PROBLEMI IPOTESI INTERPRETATIVA DELL’ELEVAZIONE DEL PUNTEGGIO DELLA SCALA F: • POSSIBILE ESAGERAZIONE DEI SINTOMI • FALSE INDICAZIONE DI PROBLEMI PSICOLOGICI • SIMULAZIONE DI MALATTIA, CONFUSIONE, PROBLEMI DI LETTURA • RISPOSTE DATE A CASO (CONFRONTARE CON LA SCALA VRIN) • GRAVE PSICOPATOLOGIA SCALA CLINICHE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 Hs D Hy Pd Mf Pa Pt Sc Ma Si IPOCONDRIA DEPRESSIONE ISTERIA DEVIAZIONE PSICOPATICA MASCOLINITA’/ FEMMINILITA’ PARANOIA PSICOASTENIA SCHIZOFRENIA MANIA INTROVERSIONE SOCIALE CHE COSA MISURANO LE SCALE CLINICHE SCALA 1 - Hs: (Ipocondria) indaga eventuali tendenze ipocondriache e preoccupazioni eccessive riguardo la propria salute. SCALA 2 - D: (Depressione) definisce la presenza di forme di depressione sintomatica. SCALA 3 - Hy: ( Isteria) intende individuare la presenza di un disturbo da conversione. SCALA 4 - Pd: (deviazione psicopatica) indaga l’instabilità delle risposte emotive ed eventuali disturbi antisociali o di personalità psicopatica. SCALA 5 - Mf: (Mascolinità/femminilità) riguarda l’insieme degli interessi mascolini e femminili. SCALA 6 - Pa: (Paranoia) permette di misurare di misurare sintomi paranoici e manie di grandezza. SCALA 7 - Pt: (psicoastenia) indaga le fobie e i comportamenti ossessivi compulsivi. SCALA 8 - Sc: ( schizofrenia) mette in luce la presenza di esperienze insolite tipiche degli schizofrenici. SCALA 9 - Ma: (ipomania) evidenzia stati maniacali di moderata intensità. SCALA 10 - Si: (introversione sociale) indaga le difficoltà legate al contatto con situazioni sociali. SCALE DI CONTENUTO 1 SCALA ANX (ansia) 2 SCALA FRS (paure) 3 SCALA OBS (ossessività) 4 SCALA DEP (depressione) 5 SCALA HEA (preoccupazioni per la salute) 6 SCALA BIZ (ideazione bizzarra) 7 SCALA ANG (rabbia) 8 SCALA CYN (cinismo) 9 SCALA ASP (comportamenti antisociali) 10 SCALA TPA (tipo A) 11 SCALA LSE (bassa autostima) 12 SCALA SOD (disagio sociale) 13 SCALA FAM (problemi familiari) 14 SCALA WRK (difficoltà sul lavoro) 15 SCALA TRT ( indicatori di difficoltà) SCALE SUPPLEMENTARI 1 SCALA A (Ansia) 2 SCALA R (Depressione) 3 SCALA ES (Forza dell’ io) 4 SCALA MAC-R ( MacAndrew di alcolismo corretta) 5 SCALA O-H (Ostilità ipercontrollata) 6 SCALA Do (Leadership) 7 SCALA RE (Responsabilità sociale) 8 SCALE Mt (Disadattamento scolastico) 9 SCALA MDS (Disagio coniugale) 10 SCALA Gm Gf ( Scale di ruoli sessuali) 11 SCALA Pt e Pk (Scale del disturbo post-traumatico da stress) 12 SCALA APS (Scala di ammissione di tossicodipendenze) CASO CLINICO Federico è un uomo di 40 anni, vive in una città del nord con una compagna, attualmente è disoccupato. Si è rivolto al servizio di psicologia al fine di valutare la sua situazione in seguito a problematiche insorte sul posto di lavoro. Accetta con disponibilità la compilazione dei questionari previsti dal protocollo: MMPI 2, SCID II, QAM, CBA 2.0. Al colloquio il paziente presenta marcata flessione del tono dell’umore con ansia per tutto ciò che concerne l’attività lavorativa. Sono presenti disturbi del sonno, cefalee e aumento ponderale di circa 10 Kg in un anno. Non riferisce in passato problematiche psichiche. LINEE GUIDA INTERPRETATIVE DELLA SCALA L PUNTI T => A 65 INDICANO LA POSSIBILITÀ DI UN PROFILO NON VALIDO A CAUSA DI UNA AUTOPRESENTAZIONE TROPPO VIRTUOSA. PUNTEGGI T DI 60-64 INDICANO CHE È STATO RISPOSTO IN MODO DA DARE UNA BUONA IMPRESSIONE DI SÉ. DESCRITTORI ASSOCIATI AD UNA ELEVAZIONE DELLA SCALA L: - CONTRARIO AD AMMETTERE ANCHE I MINIMI DIFETTI - PROCLAMA VIRTÙ IRREALISTICHE - ASSERISCE DI ADERIRE A STANDARD MORALI ECCESSIVAMENTE ALTI - HA AUTOPERCEZIONI INGENUE - SI SFORZA DELIBERATAMENTE DI INGANNARE GLI ALTRI SULLE PROPRIE MOTIVAZIONI O ADATTAMENTO - HA PROBLEMI DI ADATTAMENTO LINEE GUIDA INTERPRETATIVA DELLA SCALA F UN PUNTEGGIO UGUALE O MAGGIORE A 110 INDICA UN PROFILO NON INTERPRETABILE. UN PUNTEGGIO T DA 90 A 109 INDICA CHE È PROBABILE CHE IL PROTOCOLLO NON SIA VALIDO. UN PUNTEGGIO T DA 80 A 89 INDICA UNA ELEVAZIONE PROBABILMENTE DOVUTA AD UN TENTATIVO DI SEGNALARE UN NUMERO ECCESSIVO DI PROBLEMI. LINEE GUIDA INTERPRETATIVE DELLA SCALA K PUNTEGGI T UGUALI O SUPERIORI A 65 INDICANO UNA POSSIBILE MODALITÀ DI RISPOSTA DIFENSIVA. ELEVAZIONI DI QUESTO TIPO SONO COMUNI IN SETTING IN CUI LA PERSONA È MOTIVATA A PRESENTARE UN IMMAGINE DI SÉ FAVOREVOLE (ES. SELEZIONE DEL PERSONALE). I PUNTEGGI DELLA SCALA K SONO UTILIZZATI PER CORREGGERE L’ATTEGGIAMENTO DIFENSIVO DI RISPOSTA DI VARIE SCALE DEL MMPI 2 (HS, PD, SC E MA). LINEE GUIDA INTERPRETATIVE DELLA SCALA Hs ELEVAZIONI SULLA SCALA Hs SONO DATE DA PUNTEGGIO UGUALE O MAGGIORE DI 65 PUNTI T. LA PROBABILITA’ CHE I DESCRITTORI ELENCATI QUI DI SEGUITO SIANO APPLICABILI A UNA DATA PERSONA AUMENTA CON L’AUMENTARE DELL’ELEVAZIONE DELLA SCALA. DESCRITTORI PER PUNTEGGI ELEVATI: ECCESSIVE PREOCCUPAZIONI RIGUARDANTI IL CORPO SINTOMI SOMATICI TRATTI DI EGOCENTRISMO ATTEGGIAMENTO DI SCONFITTA E VISIONE CINICA DELLA VITA RARAMENTE PRESENTA ACTING OUT RARAMENTE INTENDE IMPEGNARSI CON UNA PSICOTERAPIA RICHIEDE COSTANTE ATTENZIONE ESPRIME OSTILITA’ IN MANIERA INDIRETTA LINEE GUIDA INTERPRETATIVE DELLA SCALA D ELEVAZIONI NOTEVOLI NELLA SCALA D SONO DATE DA PUNTEGGI T UGUALI O SUPERIORI A 65. DESCRITTORI PER PUNTEGGI ELEVATI: DEPRESSO, INDELICE E DISFORICO PESSIMISTA SUL FUTURO MANCANZA DI FIDUCIA IN SE’ STESSO HA MOLTI DISTURBI SOMATICI AGITATO, TESO, IRRITABILE INCLINE ALLA PREOCCUPAZIONE RITIRATO E DISTANTE EVITA COINVOLGIMENTO INTERPERSONALE PROVA SENSAZIONE DI INUTILITA’ E VOGLIA DI AGIRE RIFERISCE SCARSA ENERGIA GENERALMENTE MOTIVATO ALLA TERAPIA LINEE GUIDA INTERPRETATIVE DELLA SCALA Hy ELEVAZIONI NOTEVOLI SULLA SCALA Hy CORRISPONDONO A PUNTEGGI T UGUALI O SUPERIORI A 65. LA PROBABILITA’ CHE I DESCRITTORI DI SEGUITO ELENCATI SI POSSANO APPLICARE A UN DATO INDIVIDUO AUMENTA CON L’AUMENTARE DELLE ELEVAZIONI DI SCALA. LE ELEVAZIONI DELLA SCALA Hy POSSONO ESSERE PIOENAMENTE COMPRESE ESAMINANDO IL CONTENUTO DEGLI ITEM IN MODO DA CAPIRE QUALI CONTRIBUISCONO ALLA ELEVAZIONE DELLA SCALA. SI UTILIZZANO IN QUAESTO CASO LE SOTTOSCALE DI HARRIS E LINGOES. ESSE SONO: NEGAZIONE DI ANSIA SOCIALE BISOGNO DI AFFETTO STANCHEZZA – MALESSERE DISAGIO SOMATICO INIBIZIONE AGGRESSIVITA’ DESCRITTORI PER PUNTEGGI ELEVATI: REAGISCE ALLO STRESS EVITANDO LE RESPONSABILITA’ MEDIANTE LO SVILUPPO DI SINTOMI FISICI LAMENTA CEFALEE, ASTENIA, TACHICARDIA I SINTOMI SPESSO APPAIONO E SCOMPAIONO IMPROVVISAMENTE MANCANZA DI INSIGHT SULLE CAUSE DEI SINTOMI NON ESPRIME OSTILITA’ E RISENTIMENTO IN MANIERA APERTA MOSTRA SCASA ANSIA, DEPRESSIONE E TENSIONE PSICOLOGICAMENTE E’ IMMATURO, PUERILE E INFANTILE SI ASPETTA ATTENZIONE E DOMANDA AFFETTO DAGLI ALTRI SOCIALMENTE LOQUACE AMICHECOLE ENTUSIASTA SUPERFICIALE ED IMMATURO NELLE RELAZIONI INTERPESONALI PUO’ ESSERE INIZIALMENTE ENTUSIASTA PER QUANTO RIGUARDA IL TRATTAMENTO E POTREBBE RISPONDERE A CONSIGLI DIRETTI E SUGGERIMENTI LINEE GUIDA INTERPRETATIVE DELLA SCALA Pd NOTEVOLI ELEVAZIONI DELLA SCALA Pd CORRISPONDONO A UN PUNTEGGIO T UGUALE O SUPERIORE A 65. LA PROBABILITA’ CHE I DESCRITTORI DI SEGUITO ELENCATI SI POSSANO APPLICARE A UN DATO INDIVIDUO AUMENTA CON L’AUMENTARE DELLE ELEVAZIONI DI SCALA. LE ELVAZIONI DELLA SCALA Pd POSSONO ESSERE MAGGIORMENTE COMPRESE ESAMINANDO I CONTENUTI DEGLI ITEM RAGGRUPPATI NELLE SOTTOSCALEW HARRIS E LONGOES. ESSE SONO: 1. CONTRASTI FAMILIARI 2. PROBLEMI CON L’AUTORITA’ 3. RITIRO SOCIALE DESCRITTORI PER I PUNTEGGI ELEVATI: COMPORTAMENTO ANTISOCIALE RIBELLIONE VERSO FIGURE CHE RAPPRESENTANO L’AUTORITA’ RELAZIONI FAMILIARE DISAGIATE SCARSA REALIZZAIONE PERSONALE E PROBLEMI SUL LAVORO PROBLEMI CONIUGALI O ALTRI TIPI DI RELAZIONI INTERPRESONALE COMPORTAMENTO IMPULSIVO SCARSA CAPACITA’ DI GIUDIZIO, SI ASSUME MOLTI RISCHI MOSTRA DI AVERE MOLTI SENSI DI COLPA VERSO IOL COMPORTAMENTO NEGATIVO, MA PUO’ FINGERE COLPA E RIMORSO QUANDO SI TROVA IN DIFFICOLTA’ PROGNOSI NON FAVOREVOLE PER IL CAMBIAMENTO IN TERAPIA ASSENZA DI RISPOSTA EMOTIVA PROFONDA NON PRESENTA OBBIETTIVI DEFINITI DA SEGUIRE SPESSO VANITOSO EDE ESIBIZIONISTA PUO’ AGIRE IN MODO AGGRESSIVO TENDE AD USARE LE ALTRE PERSONE PER OTTENERE UN VANTAGGIO GENERALMENTE PRIVO DI ANSIA INVALIDANTE, DEPRESSIONE E SINTOMI PSICOTICI VIENE PERCEPITO COME IMMATURO, INFANTILE ED EGOCENTRICO LINEE GUIDA INTERPRETATIVE DELLA SCALA Mf L’INTERPRETAZIONE DELLE SCALA Mf DIFFERISCE PER SESSO, LIVELLO CULTURALE, STATUS SOCIOECONOMICO E LIVELLI DI ELEVAZIONE. NON E’ UNA SCALA DI SINTOMI E LE ELEVAZIONI RIFLETTONO INTERESSI, VALORI E CARATTERISTICHE DI PERSONALITA’. UOMINI CON UN LIVELLO CULTURALE DI SCUOLA SUPERIORE OTTENGONO SPESSO PUNTEGGI NELL’INTERVALLO COMPRESO FRA 60-65 PUNTI T. UOMINI CON UN GRADO DI ISTRUZIONE MINORE DELLE SCUOLE MEDIE TIPICAMENTE RAGGIUNGONO ELEVAZIONI PIU’ BASSE. SONO CONSIDERATI BASSI PUNTEGGI, PER GLI UOMINI, QUELLI INFERIORI A 40 PUNTI T. ALTI PUNTEGGI PER GLI UOMINI NELLA SCALA Mf SONO INTERPRETATI COME INDICI DI INTERESSI E COMPORTAMENTI PIU’ STEREOTIPICAMENTE FEMMINILI E NEGAZIONE DI INTERESSI STEREOTIPICAMENTE MASCOLINI. CON ELEVAZIONI PIU’ ESTREME GLI UOMINI CHE OTTENGONO UN ALTO PUNTEGGIO POSSONO AVERE CONFLITTI SULLA LORO IDENTITA’ SESSUALE, INSICUREZZA DEI RUOLI MASCHILI, POSSONO ESSERE EFFEMINATI NEL COMPORTAMENTO. COLORO I QUALI OTTENGONO ALTI PUNTEGGI PROBABILMENTE HANNO UNA VARIETA’ DI INTERESSI ARTISTICI ED ESTETICI. POSSONO ESSER VISTI COME PERSONE INTELLIGENTI CHE TENGONO IN GRANDE CONSIDERAZIONE LE QUALITA’ DI TIPO COGNITIVO. POSSONO COMPARIRE ATTEGGIAMENTI REMISSIVI. GLI UOMINI CON UN BASSO PUNTEGGIO RISPONDONO AD INTERESSI STEREOTIPICAMENTE MASCOLINI, IPERFOCALIZZANO FORZA, ABILITA’ FISICA E SONO SPESSO PERCEPITI COME “MASCHI”. POSSONO ESSERE VISTI COME INFLESSIBILI, RUDI, GROSSOLANI, O VOLGARI. PUNTEGGI PIU’ BASSI SUGGERISCONO POSSIBILI DUBBI SULLA MASCOLINITA’, LIMITATA ABILITA’ INTELLETTUALE, RISTRETTO CAMPO DI INTERESSIE CAPACITA’ DI PROBLEM SOLVING LIMITATE E NON ORIGINALI. PUNTEGGI ELEVATI NELLE DONNE SONO PIUTTOSTO INSOLITI E CORRISPONDONO A PUNTEGGI T UGUALI O SUPERIORI A 65. BASSI PUNTEGGI NELLE DONNE SONO DEFINITI QUELLI CHE NON RAGGIUNGONO I 40 PUNTI T. DONNE CON ALTO LIVELLO CULTURALE SPESSO OTTENGONO PUNTEGGI T DI 40 – 50. FINO A CHE NON CI SARA’ UNA RICERCA CHE SUPPORTI L’USO DELLA SCALA Mf CON LE DONNE, I PUNTEGGI DOVREBBERO ESSERE INTERPRETATI CON CAUTELA: LE DONNE CHE HANNO ALTI PUNTEGGI SULLA SCALA Mf DESCRIVONO INTERESSI CHE SONO TIPICAMENTE VISTI COME STEREOTIPICAMENTE MASCHILI. LINEE GUIDA INTERPRETATIVE DELLA SCALA Pa ELEVAZIONI NOTEVOLI NELLA SCALA Pa CORRISPONDONO A PUNTEGGI UGUALI O SUPERIORI A 80 PUNTI T. LE ELEVAZIONI DELLA SCALA Pa POSSONO ESSERE MAGGIORMENTE COMPRESE ESAMINANDO COME VI CONTRIBUISCONO I CONTENUTI DEGLI ITEM RAGGRUPPATI NELLE SOTTOSCALE DI HARRIS E LINGOES. ESSE SONO: IDEE PERSECUTORIE SUSCETTIBILITA’ INGENUITA’ DESCRITTORI PER ELEVAZIONI NOTEVOLI: SI POSSONO MANIFESTARE COMPORTAMENTI FRANCAMENTE PSICOTICI E DISTURBI DEL PENSIERO PROBABILI IDEE PERSECUTORIEE/O DI GRANDEZZA MANIA DI PERSECUZIONE TENDE A SENTIRSI SOSPETTOSO E RIMPROVERATO TENDE AD ESSERE ARRABBIATO, RISENTITO E NUTRE RANCORI USA LA PROIEZIONE COME DIFESA DESCRITTORI PER ELEVAZIONI MODERATE (65-80 punti T): PREDISPOSIZIONE PARANOIDE IPERSENSIBILITA’ E IPER REATTIVITA’ ALLE AZIONI DEGLI ALTRI SENTE CHE LA VITA E’ STATA INGIUSTA TENDE A RAZIONALIZZARE E BIASIMARE GLI ALTRI MOSTRA SOSPETTOSITA’ E COMPORTAMENTO GUARDINGO TENDE AD ESSERE MORALISTA, RIGIDO, OSTILER, RISENTITO E POLEMICO GENERALMENTE LA PROGNOSI PER LA TERAPIA E’ NEGATIVA HA DIFFICOLTA’ NELLO STABILIRE UNA RELAZIONE CON IL TERAPEUTA PUNTEGGI T ESTREMAMENTE BASSI (UGUALE O MINORE DI 35) QUESTI SOGGETTI POTREBBERO ESSERE COSI’ SOSPETTOSI E DIFFIDENTI CHE RISPONDONO EVASIVAMENTE AGLI ITEM DELLA SCALA Pa. NEI SETTING CLINICI QUESTI BASSI PUNTEGGI ASSOCIATI A UNA CONFIGURAZIONE DIFENSIVA DELLE SCALE DI VALIDITA’ SUGGERISCONO: DISTURBO PSICOTICO MANIA DI PERSECUZIONE RITIRO SOCIALE LINEE GUIDA INTERPRETATIVE DELLA SCALA Pt LE ELEVAZIONI SULLA SCALA Pt CORRISPONDONO A UN PUNTEGGIO T UGUALE O SUPERIORE A 65. LE PROBABILITA’ CHE I DESCRITTORI ELENCATI QUI DI SEGUITO SI APPLICANO AD UN DATO SOGGETTO AUMENTANO CON L’AUMENTARE DELLE ELEVAZIONI DELLA SCALA. DESCRITTORI PER PUNTEGGI ELEVATI: ANSIOSO, TESO, AGITATO, A DISAGIO, PREOCCUPATO E APPRENSIVO DIFFICILE DA CONOSCERE MA SI PREOCCUPA DELLA PROPRIA POPOLARITA’ E ACCETTAZIONE RIFERISCE DISTURBI FISICI E’ RESISTENTE ALLE TERAPIE RIMANE IN TERAPIA PIU’ A LUNGO DELLA MAGGIOR PARTE DEI PAZIENTI FA LENTI MA DURATURI PROGRESSI IN TERAPIA ECCESSIVAMENTE PERFEZIONISTA E COSCIENZIOSO MANCA DI FIDUCIA IN SE STESSO, HA GROSSI DUBBI SU DI SE’ HA DIFFICOLTA’ DI CONCENTRAZIONE TIMIDO, NON INTERAGISCE BENE SOCIALMENTE SPESSO LIMITATO NELL’AZIONE, MANCA INGEGNOSITA’ E PROBLEM SOLVING LINEE GUIDA INTERPRETATIVE DELLA SCALA Sc ELEVAZIONI ESTREMAMENTE ALTE SULLA SCALA Sc SI HANNO CON PUNTEGGI T UGUALI O SUPERIORI A 80. ELEVAZIONI NOTEVOLI NELLA SCALA Sc SONO DATE DA PUNTEGGI T DI 70 – 79 INCLUSO. ELEVAZIONI RAGGUARDEVOLI SI HANNO CON UN PUNTEGGIO DI 65 – 69 INCLUSO. DIVERSI DESCRITTORI SONO ASSOCIATI CON QUESTI DIVERSI LIVELLI. L’ELEVAZIONE DELLA SCALA Sc PUO’ ESSERE PIU’ CHIARAMENTE COMPRESA ESAMINANDO GLI ITEM RAGGRUPPATI NELLE SOTTOSCALE DI HARRIS E LINGOES CHE SONO: PERDITA DI CONTROLLO DELL’IO , MANCANZA DI INIBIZIONE ESPERIENZE SENSORIALI BIZZARRE DESCRITTORI PER PUNTEGGI ESTREMAMENTE ALTI NELLA SCALA Sc: COMPORTAMENTO PSICOTICO MANIFESTO CONFUSIONE, DISORGANIZZAZIONE E DISORIENTAMENTO ATTEGGIAMENTI E PENSIERI INSOLITI, IDEE FISSE, ALLUCINAZIONE SCARSA CAPACITA’ DI GIUDIZIO DESCRITTORI PER PUNTEGGI NOTEVOLI DELLA SCALA Sc (70-79): STILE DI VITA SCHIZOIDE NON SI SENTE PARTE DEL CONTESTO SOCIALE, SI SENTE ISOLATO, ESTRANIATO ED INCOMPRESO, NON ACCETTATO DALLE ALTRE PERSONE, RITIRATO, APPARTATO E POCO COMUNICATIVO EMOTIVAMENTE INACCESSIBILE EVITA DI CONFRONTARSI CON LE PERSONE E CON NUOVE SITUAZIONI TIMIDO, NON COINVOLTO INCAPACE DI ESPRIMERE SENTIMENTI, REAGISCE ALLO STRESS RIFUGIANDOSI NELLA FANTASIA E NEL SOGNO AD OCCHI APERTI HA DIFFICOLTA’ NEL SEPARARE LA FANTASIA DALLA REALTA’ HA MOLTI DUBBI SU SE STESSO SI SENTE INFERIORE, INCOMPETENTE INSODDISFATTO MOSTRA UNA CONSIDEREVOLE PREOCCUPAZIONE DI TIPO SESSUALE E CONFUSIONE NEL RUOLO SESSUALE PUO’ PRESENTARE DISTURBI FISICI CRONICI SPESSO E’ PERCEPITO COME OSTINATO, IMMATURO, TESTARDO, MALINCONICO MOSTRA UNA PROGNOSI SCADENTE PER LA TERAPIA MA PUO’ RIMANERE IN TERAPIA PIU’ A LUNGO DEGLI ALTRI PAZIENTI VIVE UNO STATO DI ANSIA GENERALIZZATA MANCA DI INFORMAZIONI BASE PER I PROBLEM SOLVING LINEE GUIDA INTERPRETATIVE DELLA SCALA Ma CI SONO 4 LIVELLI DI ELEVAZIONE NELLA SCALA Ma: PUNTEGGIO MOLTO ELEVATO (PUNTEGGIO T UGUALI O SUPERIORI 75), ELEVATO (PUNTEGGI T DI 65 – 74 INCLUSO), MODERATO (PUNTEGGI T DI 60 – 64 INCLUSO), BASSO (PUNTEGGIO T MAGGIORE DI 35). LE INTERPRETAZIONI VARIANO PER CIASCUNO DI QUESTI LIVELLI. L’ELEVAZIONE DELLA SCALA Ma PUO’ ESSERE MAGGIORMENTE COMPRESA ESAMINANDO IL CONTENUTO DEGLI ITEM COSI’ COME SONO STATI RAGGRUPPATI NELLE SOTTOSCALE DI HARRIS E LINGOES E VEDERE COME QUESTI CONTRIBUISCANO ALLE ELEVAZIONI DI SCALA. LE SOTTOSCALE DI HARRIS E LINGOES SONO: ACCELLERAZIONE PSICOMOTORIA IPERTROFIA DELL’IO AGITAZIONE PSICOMOTORIA DESCRITTORI PER PUNTEGGI MOLTO ELEVATI DELLA SCALA Ma: IPERATTIVO, PUO’ PRESENTARE LINGUAGGIO ACCELLERATO PUO’ AVERE ALLUCINAZIONI O MANIE DI GRANDEZZA PUO’ AVERE DISTURBI DELL’UMORE NON UTILIZZA L’ENERGIA IN MANIERA ADEGUATA, NON PORTA A COMPIMENTO I PROGETTI SPESSO HA UN OTTIMISMO IRREALISTICO E NON MOTIVATO HA ASPIRAZIONI DI GRANDEZZA ESAGERA LA PROPRIA IMPORTANZA E IL VALORE INCAPACE DI VEDERE I PROPRI LIMITI RESISTE ALLE INTERPRETAZIONI IN TERAPIA E’ PRESENTE ALLE SESSIONI IN TERAPIA IN MODO IRREGOLARE, PUO’ TERMINARE LA TERAPIA PREMATURAMENTE PUO’ AVERE EPIOSODI DI AGITAZIONE ED EPIDI PERIODICI DI DEPRESSIONE SOCIEVOLE ESTROVERSO E AFFABILE PUO’ PRESENTARE ESPLOSIONI DI AGGRESSIVITA’ HA DIFFICOLTA’ NELL’INIBIRE LA MANIFESTAZIONE DEGLI IMPULSI DESCRITTORI PER PUNTEGGI ELEVATI DELLA SCALA Ma: DIVENTA FACILMENTE ANNOIATO E AGITATO HA BASSA TOLLERANZA ALLA FRUSTRAZIONE PUO’ ESSERE IMPULSIVO PUO’ AVERE EPISODI DI IRRITABILITA’, OSTILITA’ O ESPLOSIONI DI AGGRESSIVITA’ A VOLTE PUO’ ESSERE ECCESSIVAMENTE OTTIMISTA PUO’ MANIFESTARE IDEE DI GRANDEZZA AD ESSERE CAPACE DI VEDERE I PROPRI LIMITI ESTROVERSO, SOCIEVOLE E AFFIDABILE SOCIALMENTE MANIPOLATIVO GENERALMENTE CONSIDERA LA TERAPIA NON NECESSARIA E OPPONE RESISTENZA ALLE INTERPRETAZIONI IN TREAPIA VA IRREGOLARMENTE ALLE SESSIONI DI TERAPIA E PUO’ TERMINARE LA TERAPIA PREMATURAMENTE LINEE GUIDA INTERPRETATIVE DELLA SCALA Si LA SCALA VALUTA UNA DIMENSIONE DI PERSONALITA’ BIPOLARE CHE INDICA INTROVERSIONE AL PUNTEGGIO PIU’ ALTO ED ESTROVERSIONE AL PIU’ BASSO. LE SOTTOSCALE SONO: Timidezza, Evitamento sociale, Alienazione personale e sociale. Descrittori per punteggi elevati: Socialmente introverso Sensibile acio’ che gli altri pensano di lui Ipercontrollato Serio,affidabile,cauto,conformista Non disposto a manifestare i propri sentimenti Tende a preoccuparsi e a sentirsi colpevole facilmente. Weschler Adult Intelligence Scale-Revised WAIS - R INTELLIGENZA Costrutto: multidimensionale • • • • multideterminato E’: una COMPETENZA GENERALE una CAPACITA’ GLOBALE una FUNZIONE dell’intera PERSONALITA’ SENSIBILE A DIVERSI FATTORI. TEST D’INTELLIGENZA Strumenti psicometrici costituiti da domande compiti standardizzati L’intelligenza può essere misurata in 2 modi: 1. Proponendo molteplici prove (Weschler) 2. Proponendo prove uniformi , per valutare un fattore “g” che rappresenta le abilità generali del soggetto. Il fattore “g” è il 1° fattore che satura la maggior parte della varianza di ciascun subtest. VALUTANO LE ABILITA’ COGNITIVE DI UN SOGGETTO SCALE DI INTELLIGENZA BINET-SIMON (1905) Nata in Francia per rispondere ad un problema pedagogico : differenziare i bambini intellettualmente capaci da quelli che non lo erano. Alla base di tale scala c’è il principio di SVILUPPO e MATURAZIONE il principio che sostiene che l’intelligenza non può essere ridotta ad una delle sue funzioni o facoltà REVISIONE DI TERMAN-MERRIL (1937) L’ETA’ MENTALE E’ un concetto fondamentale specialmente se si lavora nell’ambito dell’età evolutiva. E’ definita dal livello di riuscita del soggetto ai test Per calcolare l’età mentale si deve presupporre che essa corrisponda all’età intellettuale L’età mentale è la chiave per la quantificazione dell’INTELLIGENZA L’età mentale si calcola sommando all’età base, i mesi guadagnati rispondendo alle prove dei livelli successivi della Terman-Merril. Il Q. I. DI STERN Stern propose un metodo per calcolare il QUOZIENTE INTELLETTIVO (Q.I.) considerando età mentale ed età cronologica Q.I. = età mentale / età reale x 100 SOGGETTO A : Età cronologica= 7 Età mentale = 6 Q.I.= 6/7 x 100= 85,7 SOGGETTO B : Età cronologica= 12 Età mentale = 10 Q.I.= 10/12 x 100= 83,3 Il Q.I. nella norma per definizione dovrebbe essere pari a : 100 IL Q.I. DI WESCHLER Propose un nuovo tipo di Q.I. che si basa sulla concezione di intelligenza e su principi metodologici diversi dai precedenti: 1. 2. 3. La scala è composta da prove che richiedono attitudini diverse che per varietà e complessità ci forniscono la stima dell’efficienza globale (Fattore “g”) del soggetto Diverse prove che si susseguono con complessità crescente Tiene in considerazione un criterio di dispersione che permette di situare un soggetto all’interno di un gruppo di soggetti della stessa età cronologica Il concetto di Q.I è stato ripreso abbandonando il concetto di età mentale e riconcepito come scala standardizzata con MEDIA = 100 DEVIAZIONE STANDARD = 15 WESCHLER-BELLEVUE FORMA I (Weschler, 1939) WESCHLER-BELLEVUE FORMA II (Weschler, 1946) WISH Weschler Intelligence Scale for Children (Weschler, 1949) WISH-R Weschler Intelligence Scale for Children- Revised (Weschler, 1974) WAIS Weschler Adult Intelligence Scale (Weschler, 1955) WAIS-R Weschler Adult Intelligence Scale-Revised (Weschler, 1997) WPPSI Weschler preschool and Primary Scale of Intelligence (Weschler, 1967) WPPSI-R Weschler preschool and Primary Scale of Intelligence-Revised (Weschler, 1989) WAIS-R WESCHLER ADULT INTELLIGENCE SCALE 6 VERBALI COMPOSTA DA 11 SUBTEST POSSONO ESSERE SOMMINISTRATI 5 DI PERFORMANCE ENTRAMBI DA SOLI QI VERBALE PER DARE QI DI PERFORMANCE QI TOTALE WAIS-R SCALA VERBALE ∗ ∗ ∗ ∗ Informazione Memoria di cifre Vocabolario Ragionamento aritmetico ∗ Comprensione ∗ Analogie SCALA DI PERFORMANCE ∗ Completamento di figure ∗ Riordinamento ed organizzazione di storie figurate ∗ Ricostruzione di oggetti o figure ∗ Associazione di simboli a numeri o simboli numerici ∗ Disegno con cubi INFORMAZIONE Il soggetto viene invitato a rispondere a 29 quesiti di carattere culturale generale Es: dove sorge il sole? Si deve iniziare dal 5 item. Se il soggetto risponde correttamente agli item 5 e 6 si deve assegnare il punteggio pieno anche agli item precedenti . Se uno dei 2 item 5 e 6 ottengono risposte sbagliate si procede somministrando gli item 1,2,3 e 4. La prova deve essere interrotta se il soggetto compie 5 errori consecutivi RISPOSTA CORRETTA = 1 punto PUNTEGGIO MAX = 29 punti COMPLETAMENTO DI FIGURE Il soggetto viene invitato ad indicare una parte mancante dalla figura presentata dall’esaminatore. Le figure proposte sono 20. Si inizia dall’item 1. Se il soggetto compie errori negli item 1 e 2 l’esaminatore deve intervenire fornendo degli aiuti.Il soggetto ha 20 secondi di tempo per rispondere ad ogni item. Dopo 5 insuccessi è prevista la sospensione della prova. RISPOSTA CORRETTA = 1 punto PUNTEGGIO MAX = 20 punti MEMORIA DI CIFRE 1, 2 .. Il soggetto deve ripetere una serie di cifre elencate all’esaminatore in modo diretto o inverso Es: 5-8-2 5,8,2 (ripetizione diretta) 5-8-2 2,8,5 (ripetizione inversa) Si procede iniziando dall’item 1 della ripetizione diretta. E’ necessario somministrare entrambe le prove per ciascun item. Se il soggetto compie errori in entrambe le prove di un item si deve sospendere la prova. Anche per la ripetizione inversa si deve seguire lo stesso criterio RISPOSTA CORRETTA = 1 - 2 punti PUNTEGGIO MAX = 14 punti alla ripetizione diretta 14 punti alla ripetizione inversa RIORDINAMENTO DI STORIE FIGURATE Il soggetto deve riordinare alcune vignette seguendo una sequenza logica per costruire una storia con senso compiuto N.B. PROVA A TEMPO! Iniziare con l’item 1. Presentare il 2 tentativo se il primo è sbagliato. E’ importante prendere il tempo impiegato per l’esecuzione di ogni item. La prova deve essere interrotta dopo 4 insuccessi consecutivi. RISPOSTA CORRETTA = 1-2 punti PUNTEGGIO MAX = 20 punti VOCABOLARIO (1) Il soggetto viene invitato ad assegnare il significato a 35 vocaboli. ES: che cosa significa inverno? Si inizia con l’item 4. Se il soggetto risponde correttamente sino all’item 8 si assegna il punteggio pieno anche agli item precedenti (1-3). Se uno qualsiasi degli item da 4 a 8 ha ottenuto punteggio o somministrare gli item da 1 a 3. La prova deve essere interrotta dopo 5 insuccessi consecutivi. RISPOSTA CORRETTA = 1-2 punti PUNTEGGIO MAX = 70 punti VOCABOLARIO (2) RISPOSTE possibili 1. SOSTITUZIONE Il vocabolo può essere sostituito da un termine simile. Es: letto giaciglio 2. DEFINIZIONE PER SINTESI E’ concesso di fornire una spiegazione del Es: letto mobile per stendersi e riposare vocabolo. 3. DESCRIZIONE Il soggetto può fornire alcuni tratti essenziali che caratterizzano il vocabolo. Es: letto ha un materasso, delle coperte…. 4. CLASSIFICAZIONE Il vocabolo viene definito fornendo la categoria semantica a cui appartiene. Es: letto elemento del mobilio VOCABOLARIO (3) 5. ESEMPLIFICAZIONE Il soggetto può spiegare il significato, specialmente di verbi, Con azioni, relazioni casuali. Es: riparare far sì che torni come nuovo 6. UTILIZZAZIONE DEL VOCABOLO IMMODIFICATO Il vocabolo viene utilizzato senza modificarlo formando un esempio o evocandolo in un sintagma. Es: riparare quando un oggetto è rotto lo si ripara domestico animale domestico 7. TRASFORMAZIONE GRAMMATICALE DEL VOCABOLO Es: tu puoi riparare la macchina così funziona ancora. DISEGNO CON CUBI COLORATI Il soggetto deve Costruire (con cubi colorati) 9 modelli. N.B. PROVA A TEMPO! Prevede punti supplementari per rapidità e precisione. Iniziare dall’item 1 (mostrando solo il modello costruito dall’esaminatore). Presentare il secondo tentativo se il primo viene fallito. Somministrare l’item 2 , iniziando con la dimostrazione dal 2 tentativo se il primo viene fallito. Prendere il tempo di esecuzione di ogni item. Interrompere la prova dopo 3 tentativi sbagliati. RISPOSTA CORRETTA = 1-2, 3-4 punti PUNTEGGIO MAX = 51 punti RAGIONAMENTO ARITMETICO Il soggetto viene invitato a risolvere 14 problemi presentati dall’esaminatore. N.B. PROVA A TEMPO! Si inizia con la somministrazione dell’item 3. Se il soggetto risponde correttamente all’item 3 e 4 si assegna il pieno punteggio anche a quelli precedenti. Se il soggetto fornisce risposte errate si dovrà somministrare l’item 1 ed il 2. Prevede punti supplementari per rapidità dall’item 10 al 14. La prova è sospesa se si osservano 4 insuccessi consecutivi. RISPOSTA CORRETTA = 1 punto PUNTEGGIO MAX = 19 punti RICOSTRUZIONE DI OGGETTI Il soggetto è invitato a ricostruire un manichino, un profilo, una mano ed un elefante a partire da singoli pezzi. N.B. PROVA A TEMPO! Prevede punti supplementari per rapidità Si deve iniziare la prova con l’item 1 e somministrare tutti gli item. RISPOSTA CORRETTA = 5, 9,7,8 punti PUNTEGGIO MAX = 41 punti COMPRENSIONE Il soggetto è invitato a rispondere a 16 domande che richiedono un giudizio. Es: perché si lavano i vestiti? Si deve iniziare la prova con l’item 1. Se il soggetto non è in grado di fornire la risposta si deve fornire un’ aiuto. Si interrompe dopo 4 insuccessi consecutivi. RISPOSTA CORRETTA = 1-2 punti PUNTEGGIO MAX = 32 punti ASSOCIAZIONE DI SIMBOLI A NUMERI Si chiede al soggetto di associare ad una serie di numeri una serie di simboli secondo uno schema riportato nell’apposita scheda. N.B. PROVA A TEMPO! Si deve avvertire il soggetto di completare quanti più item possibile in 90 secondi. RISPOSTA CORRETTA = 1 punto PUNTEGGIO MAX = 93 punti ANALOGIE Il soggetto deve mettere in relazione 14 copie di vocaboli. Es: in che cosa sono simili arancia e banana? Iniziare dall’item 1 . Fornire aiuto se il tentativo se il primo viene fallito. Interrompere la prova dopo 4 tentativi sbagliati. RISPOSTA CORRETTA = 1, 2 punti PUNTEGGIO MAX = 28 punti PUNTI AGGIUNTIVI PER LA RAPIDITA’ DI ESECUZIONE 1 o 2 punti al punteggio pieno per un’esecuzione esatta, se la soluzione è trovata velocemente N.B. Aggiungere questi punti serve ad accrescere la variabilità del punteggio del test e ad assumere le sue affidabilità SOMMINISTRAZIONE Soggetti dai 16 ai 74 anni CHI? DOVE? QUANDO? COME? Luogo ben illuminato, adeguatamente ventilato e privo di rumori e distrazioni Il tempo di esecuzione va dai 60 ai 90 minuti. (E’ preferibile una sola seduta) Rapporto tra esaminato ed esaminatore: - dare chiarimenti generali - incoraggiare gli sforzi fatti - rassicurarli REGOLE PER INIZIARE ED INTERROMPERE IL TEST Gli item sono stati sistemati in un ordine approssimativo di difficoltà ricavato dai dati preliminari LA SOMMINISTRAZIONE DELLA WAIS E’ INDICATA: Per valutare le capacità cognitive del paziente. Ad esempio, nel caso di un paziente con disturbo delirante ad andamento cronico, al fine di impostare un trattamento di tipo riabilitativo o psicoterapeutico “supportivo”, può essere di fondamentale importanza non solo quantificare le risorse cognitive a disposizione, ma anche evidenziarne i punti di forza e quelli di debolezza. Per misurare la capacità di affrontare le situazioni ansiogene e la tolleranza della frustrazione. Per inferire quanto un disturbo psichiatrico incida su alcune competenze di tipo cognitivo che il paziente aveva precedentemente. Per rilevare la comparsa di disturbi di pensiero, non tanto come disturbi formali, ma come fallimenti nell’elaborazione dell’informazione. Per rilevare eventuali deficit cognitivi dopo lesione cerebrale, unitamente ad una batteria neuropsicologica specifica e ad una valutazione emotiva del paziente. LA SOMMINISTRAZIONE DELLA WAIS E’ CONTROINDICATA: Quando non si è strutturata una sufficiente alleanza diagnostica con il paziente, per cui si rischia di essere dei persecutori o essere estremamente intrusivi. Quando l’ansia da esame è talmente elevata da impedire un corretto rilevamento del funzionamento del paziente. Quando il paziente sta assumendo farmaci e presenta un rallentamento psicomotorio, per cui tutte le prove a cronometro sono inattendibili. Quando il paziente è confuso o delirante o allucinato, a meno che questa non sia una situazione cronica e si vogliano valutare le potenzialità residue. Quando il paziente presenta un deficit fisico (visivo, uditivo, motorio). Quando si vogliono unicamente indagare le funzioni cognitive del paziente. Se manca una valutazione del funzionamento emotivo e affettivo dello stesso. Q.I. Q.I. Totale Q.I. Verbale Rendimento generale del soggetto del test. E’ un indicatore attendibile del rendimento complessivo del soggetto. Ha scarso significato diagnostico è maggiore del Q.I. di performance nei pazienti con patologie organica cerebrale, negli psicotici e nevrotici Q.I. di Performance i soggetti più giovani ottengono risultati migliori QUOZIENTE INTELLETTIVO (Q.I.) Nell’adulto definisce il livello d’intelligenza attraverso il confronto dell’esecuzione delle scale WAIS-R di un individuo di una certa età con il punteggio medio ottenuto dai membri del suo gruppo di età. DIFFERENZE TRA I PUNTEGGI PONDERATI Quando una scala offre punteggi relativi ad undici subtest è ovvio che sorge il problema del significato delle differenze tra punteggi. Il metodo per determinare se la differenza tra due punteggi ponderati è significativa ad un certo livello di fiducia, richiede il calcolo dell ’Esm della differenza tra i due punteggi. Una differenza significativa al livello di fiducia del 15% indica che ci sono 85 probabilità su 100 che essa rappresenti una reale differenza di abilità nei due subtest. ISTRUZIONI PER IL CALCOLO DEI PUNTI PONDERATI PER ETA’ E DEI QI Dopo aver attribuito il punteggio a ciascun item dei subtest, l’esaminatore deve seguire certe procedure per determinare i punti grezzi, i punti ponderati,i punti ponderati per età (e relativi ranghi percentili) e i QI del soggetto. Sebbene si tratti di passaggi semplici, gli errori in questa fase possono causare gravi conseguenze; per questa ragione le procedure devono essere eseguite con precisione e controllate con attenzione CONVERSIONE DEI PUNTI GREZZI IN PUNTI PONDERATI e PUNTI PONDERATI PER ETA’ Dopo aver trascritto i punti grezzi sul frontespizio della scheda di notazione, questi devono essere trasformati in punti ponderati utilizzando la tavola di conversione punti grezzi/punti ponderati che si trova sulla sinistra della tabella riassuntiva e successivamente in punteggi ponderati per età (vedi contributo alla taratura italiana). I punti ponderati si basano sul gruppo di riferimento (che è 2034 anni per il campione U.S.A. e 19-34 per il campione italiano) e si devono usare per tutti i soggetti indipendentemente dall’età e servono per determinare il QI. I punti ponderati per età servono per calcolare il Rango Percentile. CASO CLINICO Soggetto: maschio, 33anni, celibe, licenza media inferiore, lavora come calzolaio. Anamnesi: trauma cranio encefalico da incidente stradale con stato di coma. Ripresa dello stato di coscienza da circa 10 giorni con rapido recupero delle funzioni motorie. Richiesta: valutazione funzioni cognitive per costruzione progetto riabilitativo individuale. Schema riassuntivo Subtest verbali Informazione Memoria cifre Vocabolario Rag. Arit. Comprensione Analogie Punteggio verbale p. grezzo 13 10 42 11 25 17 p. p. ponder. Pond.età 7 6 7 10 13 8 51 6 6 6 9 13 8 Schema riassuntivo Subtest di performance p. grezzo Completameto fig. Riordin. Storie fig.b Disegno cubi Ricostr. oggetti Assoc. Simboli-n° Punt. di performance 20 18 40 33 35 p. p. ponder. Ponder. Per età 17 18 14 13 12 12 11 11 4 4 58 Schema riassuntivo Verbale Performance Totale somme punti pond. 51 58 109 QI 88 111 98 Per passare dalla somma dei punteggi ponderati ai punteggi di Q.I., esistono tabelle apposite, suddivise in base all’età dei soggetti. RISULTATI La funzionalità cognitiva globale risulta nella norma:alla scala di livello Wais-R il paziente ha infatti ottenuto un punteggio totale che si colloca nella media, in presenza di una significativa asimmetria tra prove verbali e prove di performance. Dal punto di vista qualitativo le conoscenze culturali residue risultano insufficienti, le capacità di ragionamento verbale analogico sono ai limiti inferiori della norma, le capacità di ragionamento logico (“comprensione”) sono buone così come il ragionamento aritmetico.Alle prove di performance le capacità logico-operative, di organizzazione sequenziale, nel maneggiare relazioni spaziali e prassico-costruttive sono buone; le prestazioni fornite al subtest “associazione s/n” sono deficitarie ed indicative di un rallentamento visuo-motorio.