La Riabilitazione Nutrizionale nei Disturbi Alimentari Linee

La Riabilitazione Nutrizionale nei Disturbi Alimentari
Linee di indirizzo nazionali - Ministero della Salute
Dr. Giovanni Gravina
Centro Arianna per i DCA - Pisa. ASL Nord Ovest Toscana
Centro per i Disturbi Alimentari - Casa di Cura San Rossore. Pisa
Ministero della Salute
LINEE DI INDIRIZZO NAZIONALI
PER LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE
NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
Un modello multidisciplinare per gli interventi nutrizionali
Convegno Nazionale SISDCA 2017
LINEE DI INDIRIZZO NAZIONALI PER LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE
NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
Razionale
Diverse Linee Guida evidenziano la scarsità di studi randomizzati e controllati sul
trattamento nutrizionale dei disturbi dell’alimentazione.
L’obiettivo specifico è quello di focalizzare l’attenzione sui metodi e sugli
strumenti di valutazione medica e nutrizionale e sulle diverse modalità di
intervento con le relative implicazioni etiche, in un’ottica interdisciplinare, affinché
la gestione della RN sia programmata e organizzata sempre in maniera coordinata con
le terapie mediche, psichiatriche e psicologiche.
Convegno Nazionale SISDCA 2017
Di cosa parliamo
quando parliamo di riabilitazione nutrizionale
per i disturbi dell’alimentazione ?
Di cosa parliamo
quando parliamo di riabilitazione nutrizionale
per i disturbi dell’alimentazione ?
“ La RN affronta l’insieme di comportamenti, azioni e
condotte che esprimono e mantengono il disturbo
alimentare, e dei pensieri disfunzionali su cibo-peso-corpo
che sono alla base dei comportamenti stessi. “
D. Ballardini, R. Schumann 2011
La riabilitazione psiconutrizionale nei disturbi del’alimetnazione. Carocci Ed
LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
REVIEW
Nutritional rehabilitation in anorexia nervosa:
review of the literature and implications for treatment.
Enrica Marzola, Jennifer A Nasser, Sami A Hashim, Pei-an Betty Shih and Walter H Kaye
BMC Psychiatry 2013, 13:290
It is our clinical experience that the use of reason, insight, and intuition are of
limited efficacy in convincing an individual suffering from AN to eat.
There is little in the way of rigorously evidence in the literature to support
current practices of refeeding in AN being highly subjective and having limited
backing in scientific research.
This review seeks to draw attention to the need for the development of a
foundation of basic nutritional knowledge about AN so that future treatment
can be evidenced-based.
Convegno Nazionale SISDCA 2017
LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
Perché affrontare il “sintomo” alimentare ?
I DA sono patologie di variabile gravità caratterizzati da :
- marcata morbilità fisica e psicosociale
- decorso protratto e tendenza alla cronicizzazione (20 - 40%)
- elevata comorbilità psichiatrica
(disturbi dell’umore, disturbi affettivi, spettro bipolare e dipendenze)
- aumento del rischio di morte e elevato indice di mortalità,
seconda causa di morte fra adolescenti per qualunque causa.
(Agras 2001, Fairburn and Harrison 2003)
- mortality rate up to 18 times greater than in non- affected women 15–24 yrs
(Steinhausen et al., 2003)
Convegno Nazionale SISDCA 2017
LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
Perché affrontare il “sintomo” alimentare ?
Solo una parte di soggetti con DA in atto riceve un trattamento
adeguato (Newman et al. 1996) a causa di diagnosi tardive, spesso dopo molti
anni di malattia quando il disturbo ha prodotto danni invalidanti e a volte
irreversibili (Herzog et al., 1992).
La remissione completa dalla patologia è raggiunta solo nel 40-50 % dei casi
(Fairburn et al., 2009) e un ampio gruppo di pazienti necessita, durante il
trattamento, di ospedalizzazione e/o di cure riabilitative residenziali anche per
lunghi periodi.
(Quaderni Ministero Salute 17/22, 2013)
Convegno Nazionale SISDCA 2017
LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
Perché affrontare il “sintomo” alimentare ?
La maggior parte delle complicanze dei DA è reversibile con il
miglioramento dello stato nutrizionale e/o la remissione dei comportamenti
purging
alcune complicanze possono essere a rischio per la vita (es. alterazioni
idroelettrolitiche e aritmie cardiache, ipofosfatemia nel refeeding)
rischi maggiori per bambini ed adolescenti (per minori riserve
nutrizionali rispetto all’adulto)
alcune complicanze hanno ripercussioni tardive sulla salute (osteoporosi,
alterazioni della fertilità, alterazioni neuro encefaliche) più gravi in funzione
della durata della malattia
(ADA Position. J Am Diet Assoc. 2011; 111: 1236)
Convegno Nazionale SISDCA 2017
LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
Perché affrontare il “sintomo” alimentare ?
Il sottopeso e la restrizione dietetica calorica, cioè la ridotta assunzione di cibo per
produrre un deficit energetico e una perdita di peso corporeo, così come il binge/purge, e il
binge per sé, specie se frequenti, causano complicanze fisiche, anche gravi, marcato danno
psicosociale e contribuiscono a mantenere la psicopatologia del disturbo alimentare.
Allo stesso modo la restrizione dietetica cognitiva, cioè il tentativo persistente di
limitare l’assunzione di cibo per controllare il peso e le forme del corpo, indipendentemente
dal fatto che esso produca un deficit energetico, causa danno psicosociale e contribuisce a
mantenere la psicopatologia del disturbo alimentare.
Convegno Nazionale SISDCA 2017
LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
Cosa conoscere
e di cosa prendersi cura ?
e come ?
LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
Valutazione e monitoraggio dello Stato Nutrizionale
Strumenti di valutazione degli introiti
(Recall 24 h, Diario alimentare, Scheda di monitoraggio)
Indici antropometrici e spesa energetica
(IMC, Circonferenza braccio, Plicometria, Calorimetria, Indici biochimici)
Valutazione fisica
(Sit-up test, Squat-stand test, Test SIO-SISDCA per disabilità peso-correlate)
Studio dei compartimenti corporei
(BIA, DEXA)
Indici prognostici e di gravità clinica
Convegno Nazionale SISDCA 2017
LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
Obiettivi della Riabilitazione Nutrizionale
Affrontare e normalizzare il comportamento alimentare disfunzionale
(malnutrizione per difetto/restrizione e per eccesso/ binge)
Affrontare le condotte inappropriate di compenso
Affrontare la restrizione dietetica cognitiva
Correggere le conseguenze fisiche e psicosociali della malnutrizione
Ripristinare le normali percezioni di fame e sazietà
Correggere il peso corporeo e lo stato nutrizionale
Convegno Nazionale SISDCA 2017
LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
Un semplice esempio
Le diverse Linee Guida per il trattamento ambulatoriale dell’anoressia nervosa,
indicano come target della RN un recupero ponderale pari a 0.5 Kg/sett.
Un target di incremento ponderale di 0.5 Kg/sett. richiede in genere un apporto
giornaliero di 30-50 kcal/kg/die, in molti casi almeno il doppio dell’intake abituale delle
pazienti, e comunque, mediamente, un surplus energetico di almeno 500 kcal/die
rispetto all’intake abituale.
In tutti i casi occorre evitare il rischio che :
- si determini lo sviluppo della sindrome da rialimentazione,
- l’ansia e le reazioni emotive negative prodotte dall’incremento ponderale, per
quanto minimo esso sia, blocchino i progressi del trattamento
- le indicazioni alimentari diventino semplici prescrizioni, lette dai pazienti come
regole dietetiche rigide, finendo per contribuire a mantenere la psicopatologia
del disturbo dell’alimentazione.
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LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
L’intervento nutrizionale nei vari livelli di cura
- Unità ambulatoriale specialistica
- Day H e Trattamento semiresidenziale
- Unità di riabilitazione intensiva ospedaliera/extra-ospedaliera
- Ricovero medico ordinario (internistico e psichiatrico)
Convegno Nazionale SISDCA 2017
LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
La sfida dei Disturbi Alimentari
Scarsa consapevolezza di malattia
Scarsa motivazione al trattamento
Patologia : interferenza, ostacolo vs. egosintonia
Difficile collaborazione del paziente al programma di cura
necessità di ingaggiare il paziente
necessità di condividere con il paziente le scelte terapeutiche
necessità di sostegno psicologico agli interventi nutrizionali
“.. con persone che hanno vissuto un trauma, nessun lavoro terapeutico avrà
possibilità di riuscita senza garantire al paziente una adeguata sicurezza. “
in quali modi si trasmettono al paziente accettazione e riconoscimento ?
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LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
L’assistenza ai pasti
Egosintonia : “ chi soffre di un DA vive la malattia, con tutti i disagi che
comporta, come una parte di sé, un aspetto della propria identità. “
Come far cogliere al paziente la comprensione delle sue difficoltà, resistenze e
paure, pur operando per modificarle ?
Come far cogliere che l’attacco alla patologia non è un attacco alla sua persona ?
Come motivare e sostenere l’accettazione del cambiamento ?
Convegno Nazionale SISDCA 2017
LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
La relazione terapeutica
Le modalità della terapia
consiglio, raccomandazione
prescrizione
ammonizione (rimprovero
sfida)
Le modalità della cura
ascolta, accoglie, si pone domande
racconta, fa emergere, fa riconoscere
spiega, integra, connette, associa
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LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
Relazione d’aiuto e alleanza terapeutica
Nel trattamento dei DA, in particolare, la professionalità del clinico si confronta con :
- la necessità di strutturare una relazione che favorisca l’empowerment del paziente
- la sensibilità nel gestire l’ambivalenza dei pazienti e la funzione psicologica
positiva che attribuiscono al controllo di peso, forma del corpo e alimentazione
- la capacità di instillare la speranza che il cambiamento è possibile.
Nordbo RH et al. (2008) Int J Eat Disord 41:635
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LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
Relazione d’aiuto e alleanza terapeutica
Counseling ed engagement dei pazienti
Implementare nel paziente l’autoconsapevolezza e le risorse personali (empowerment).
Il Counseling è strumento d’elezione nel percorso di cura con il paziente al fine di :
- favorire lo sviluppo delle sue potenzialità e la sua capacità di autogestirsi
- favorire la messa in atto di decisioni e strategie orientate alla soluzione di problemi
- favorire le scelte necessarie per migliorare la sua salute.
Il Counseling Nutrizionale è una modalità di costruzione e di consolidamento
della relazione d’aiuto che permetta di applicare, nel modo più efficace, contenuti
e tecniche della RN.
S Hart et al. (2011)
Convegno Nazionale SISDCA 2017
J Hum Nutr Diet, 24, 144
LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
Indicazioni per la rialimentazione
- Start 1200 - 1500 kcal/die, ogni settimana > 500 kcal/die (> 0.5 - 0.9 Kg/sett.)
(Yager et al 2005)
- Start 5 -10 Kcal/Kg (> 0.25 – 0.45 Kg/sett. o > 1 Kg/sett. per ricoverati)
(NICE 2004)
- Start 20 - 25 Kcal/Kg (600-1000 Kcal/die), ogni 3-4 gg > 300-400 kcal (> 0.5 Kg/sett)
(Mehler et al. 2010)
- Start 30 - 40 Kcal/Kg (1000-1600 Kcal/die), > 70-100 kcal/die (> 0.5 -1 Kg/sett)
(APA 2006)
Convegno Nazionale SISDCA 2017
LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
Indicazioni per la rialimentazione
Refeeding of severely malnourished patients represents two very complex
and conflicting tasks:
avoid “refeeding syndrome” caused by a too fast correction of malnutrition;
avoid “underfeeding” caused by a too cautions rate of refeeding.
These patients suffer from poor myocardial contractility and circulatory
volume should be evaluated with care.
(MG Gentile Nutrients 2012)
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LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
Clinical Practice Recommendations (Guideline APA 2006)
… It is important to implement refeeding programs in nurturing emotional
contexts (I). “
“ Weight restoration is essential in treatment, but insufficient evidence is
available for any single approach”.
“ A lenient approach is likely to be more accettable to patients than a
punitive one and less likely to impair self-esteem”.
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LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
Clinical Practice Recommendations
P Hay et al. Aus NZ J Psych 2014, 48: 911
“ Focus on improved adaptive function as a primary goal.
Restoration of a normal weight or BMI may not be a primary focus of
treatment unless desired by the individual.
Refeeding is a collaborative enterprise so as to avoid unnecessary
distress and further evasion or avoidance of therapy. “
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LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
REVIEW
Nutritional rehabilitation in anorexia nervosa:
review of the literature and implications for treatment.
Enrica Marzola, Jennifer A Nasser, Sami A Hashim, Pei-an Betty Shih and Walter H Kaye
BMC Psychiatry 2013, 13:290
In summary, we recommend that the restoration of both nutrient status and
weight starts slowly and gradually accelerate as tolerated.
There should be a continued focus on nutrient intake, as opposed to caloric
intake, coupled with psychotherapy to encourage increasing both the amount
and diversity in food selections with the eventual goal of weight and nutrition
restoration in mind.
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LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
Indicazioni per la rialimentazione
6.4.11 Clinical practice recommendations
La nutrizione parenterale totale non dovrebbe essere
utilizzata per i pazienti con anoressia nervosa salvo
condizioni di significativa disfunzione gastro intestinale .
(NICE Guidelines)
“ When life-preserving nutrition must be provided, NGF is
preferable to IVF. (I)
When NGF is necessary continuous feeding (over 24 hrs.)
may better tolerated and less likely to metabolic
abnormalities than 3 or 4 bolus a day (II).”
(APA 2006)
Convegno Nazionale SISDCA 2017
LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
Refeeding Syndrome . Pazienti a rischio:
-
Perdita di peso corporeo > 10% negli ultimi tre mesi
Sottopeso (BMI <14)
Digiuno > 7 giorni
Alterazioni elettrolitiche presenti prima della rialimentazione
Management :
10 -15 Kcal/die /Kg
B6 e B12 ad alte dosi 300 mg e 1000 ug
Complesso multivitaminico 1 cp/die
Correggi i fosfati (9-18 mmol/24h ev)
Mantieni i fosfati (0.3-0.6 mmol/kg/die os)
Correggi il magnesio (9-18 mmol/24h ev)
Mantieni il magnesio (0.3-0.6 mmol/kg/die os)
Correggi il potassio (4 mmol/kg/24h ev)
Mantieni il potassio (2 mmol/kg/24h ev)
( Mehanna HM 2008; Khan LUR 2010; Gentile MG 2010 )
Convegno Nazionale SISDCA 2017
LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
La cassetta degli attrezzi
All’operatore della RN è richiesta competenza nell’uso di strumenti utili per le
difficoltà insite nel trattamento nei disturbi dell’alimentazione :
•
•
•
•
•
•
Storia del peso
Desensibilizzazione sistematica dai cibi fobici
Costruzione condivisa del piano alimentare
Gestione dei rituali nel consumo dei pasti
Gestione delle emozioni negative e dell’ansia pre- e post-prandiale
Supplementi orali nutrizionali : quali ? quando ?
In alcuni casi uno strumento per ridurre l'ansia relativa al calcolo di calorie e grammi degli
alimenti può essere l’uso di un atlante fotografico delle porzioni o l’applicazione della
"dietetica per volumi", tecnica basata sul confronto di cibi con volumi di oggetti di uso
comune (bicchiere, tazza, palla da tennis, ecc) e/o con le dimensioni della mano del soggetto
(pugno, palmo, dita).
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LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
La cassetta degli attrezzi
All’operatore della RN nei disturbi dell’alimentazione è richiesta conoscenza :
- dei meccanismi di adattamento biologico alla restrizione calorica
- dei meccanismi neuroendocrini metabolici e del sistema fame-sazietà
- dei meccanismi neuroencefalici della risposta sensoriale e del reward
- dei meccanismi fisiopatologici dell’addiction
- dei meccanismi di risposta neuroendocrina e metabolica allo stress
- dei meccanismi neuroencefalici di regolazione emotiva e dell’umore
Convegno Nazionale SISDCA 2017
LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
La cassetta degli attrezzi
All’operatore della RN nei disturbi dell’alimentazione è richiesta familiarità con
complesse strategie di intervento e padronanza di metodi terapeutici non consueti :
• Tecniche di counseling (per l’engagement e l’empowerment del paziente)
• Tecniche di educazione terapeutica
• Tecniche del colloquio motivazionale
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(Miller & Rollnick 1991, 2002)
LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
Dare struttura agli interventi
Per la RN a livello ambulatoriale o semi residenziale nei DA esistono modelli di
trattamento strutturati, validati e manualizzati :
Transdiagnostic Cognitive Behavioral Therapy
(Fairburn CG et al.
The New Mausdley Method
2009; Dalle Grave R et al. 2013)
(Treasure J et al. 2007)
RN ad approccio psicobiologico (Training di Familiarizzazione con il Cibo)
Convegno Nazionale SISDCA 2017
LINEE DI INDIRIZZO NAZIONALI PER LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE
NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
Ministero della Salute
Direzione Generale per l’Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione
Gruppo di Lavoro
Presidente : Dr. Giuseppe Ruocco
Coordinamento : Dr. ssa Denise Giacomini (Dirigente Medico)
Componenti :
Donatella Ballardini
Laura Dalla Ragione
Eugenio Del Toma
Valerio Galeffi
Giovanni Gravina
Palmiero Monteleone
Marzia Riccio
Rosa Trabace
Convegno Nazionale SISDCA 2017
Armando Cotugno
Riccardo Dalle Grave
Giorgio Galanti
Anna Maria Giannini
Patrizia Iacopini
Andrea Pezzana
Paolo Santonastaso
Massimo Vincenzi
LINEE DI INDIRIZZO NAZIONALI PER LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE
NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
Scopo del documento
Una guida pratica, un ausilio per identificare correttamente le persone che
necessitano di un trattamento nutrizionale e favorire la messa in atto di
interventi appropriati nel momento opportuno del percorso di cura per le
diverse patologie.
Gli effetti attesi di queste raccomandazioni sono quelli di ridurre le
complicanze mediche, conseguenti alla malnutrizione e di facilitare il
recupero dello stato nutrizionale e della salute fisica, che costituiscono
tappe essenziali nel processo di guarigione.
Convegno Nazionale SISDCA 2017
LINEE DI INDIRIZZO NAZIONALI PER LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE
NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
INDICE
La Riabilitazione Nutrizionale nelle Linee Guida internazionali.
Valutazione e Monitoraggio dello Stato Nutrizionale.
Riabilitazione Nutrizionale dei Pazienti con Disturbi dell’Alimentazione
nei vari livelli di assistenza.
Coordinamento, Integrazione e Formazione delle figure professionali
dell’équipe terapeutica per i Disturbi dell’Alimentazione.
Il ruolo della famiglia nella Riabilitazione Nutrizionale nei Disturbi
dell’Alimentazione.
Esercizio fisico, Attività sportiva e Riabilitazione Nutrizionale.
Convegno Nazionale SISDCA 2017
Grazie per l’attenzione
LINEE DI INDIRIZZO NAZIONALI PER LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE
NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
“ Concetti - chiave ”
BINGE EATING p.68 3 modalità
Refeeding of severely malnourished patients represents
two very complex and conflicting tasks:
list-behavior=enumerated prefix-word= mark-type=decimal
avoid “refeeding syndrome” caused by a too fast correction
of malnutrition [13,14,15];
avoid “underfeeding” caused by a too cautions rate of
refeeding.
These patients suffer from poor myocardial contractility and
circulatory volume should be evaluated with care.
Convegno Nazionale SISDCA 2017
LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
Problemi di “con-divisione”
Trattamento dei disturbi dell’alimentazione
approccio integrato multidimensionale, interdisciplinare, pluriprofessionale
Numerose professioni coinvolte e diversi operatori
Complessità del coordinamento tra i vari interventi
Progetto terapeutico “in progress “
Processo condiviso tra tutti gli operatori coinvolti, nelle diverse fasi della cura.
Quali competenze ? Quale formazione ? Quale allenamento ?
A oggi nella pratica la stragrande maggioranza di pazienti con DA in prima istanza a chi si rivolge ?
Talora al medico di famiglia, più spesso a un operatore singolo : un “cosiddetto” dietologo, che spesso
non è un medico né un nutrizionista, o un dietista, talora un ginecologo, di rado uno psicologo o uno
psichiatra, quanti si rivolgono a un centro specialistico e quanti vengono inviati ? In media dopo quanto
tempo dall’esordio di malattia ? E per quanto tempo la cura che riceve è una dieta ?
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LINEE DI INDIRIZZO NAZIONALI PER LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE
NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
Figure professionali dell’équipe terapeutica e Operatori sanitari
Medico specialista in Psichiatria o in Neuropsichiatria Infantile
Medico specialista in area Internistica o Pediatrica
Medico specialista in area nutrizionale e Laureato in dietistica
Psicoterapeuta (Psicologo/Psichiatra)
Laureato in Fisioterapia, Scienze Infermieristiche, Educazione Professionale,
Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica
Medici di medicina generale (MMG) e Pediatri di libera scelta (PLS)
Assistente Sociale
Convegno Nazionale SISDCA 2017
Position of the American Dietetic
Association:
Nutrition Intervention in the
Treatment of Eating
Disorders J Am Diet Assoc. 2011;111:
1236-1241.
Aust N Z J Psychiatry
2014 48: 977
Phillipa Hay, David
Chinn, David Forbes,
Sloane Madden,
Richard Newton, Lois
Sugenor, Stephen
Touyz and Warren
Ward
Royal Australian and
New Zealand College
of Psychiatrists
clinical practice
guidelines for the
treatment
of eating disorders
Royal Australian and
New Zealand College
of Psychiatrists
clinical practice
guidelines for the
treatment
LINEE DI INDIRIZZO NAZIONALI PER LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE
NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
COORDINAMENTO e INTEGRAZIONE DELLE FIGURE PROFESSIONALI
L’équipe terapeutica multidisciplinare
Cambiamento di setting terapeutico : la presa in carico condivisa
L’intervento nutrizionale nei vari livelli di cura
- Unità ambulatoriale specialistica
- Day H e Trattamento semiresidenziale
- Unità di riabilitazione intensiva ospedaliera/extra-ospedaliera
- Ricovero medico ordinario (internistico e psichiatrico)
Convegno Nazionale SISDCA 2017
LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
I DA chiedono al clinico di cogliere nuove dimensioni nel pensare il corpo e
la malattia, di sperimentare e usare, per la comunicazione e la cura,
parole, modalità e codici della relazione non consueti.
Attraverso la cura, utilizzando
le conoscenze e gli strumenti
tecnici di cui dispone, il clinico
lavora per riconnettere ciò che
è sconnesso, comunica non più
del corpo, ma nel corpo.
Convegno Nazionale SISDCA 2017