conservatorio della svizzera italiana www.conservatorio.ch marzo | aprile | maggio 2005, Numero 21, Anno VI scuola universitaria di musica | musikhochschule | haute école de musique il giornale del conservatorio 1|05 Editoriale 1985-2005, 20 anni di cultura viva. Uno sguardo tra passato e futuro concorso che rappresenta il punto di incontro e di confronto per moltissimi docenti e Come cominciare questo editoriale non ricorstudenti svizzeri (ricordiamo che quasi mezzo milione di ragazzi sta frequentando dando la tragica quanto fatale morte del fondatore e direttore del CSI Armin Brenner. Personalmente ricordo il Sig. Armin con profondo senso di riconoscenza, per l’importante aiuto che ho ricevuto quando avevo 20 anni ed ero... pieno di talenti e senza soldi. Lo ricordo come una figura autoritaria, lucida e chiara, che non lasciava spazio al possibilisimo ad alle scelte grigie. Doti queste che gli hanno valso scontri e attriti da una parte, ma anche l’oggettivo merito di aver creato, modellato e forgiato il Conservatorio della Svizzera italiana. Se siamo qui, tra 1500 studenti, 200 docenti, concerti, seminari, conferenze, workshop, stagioni concertistiche... inseriti in un contesto universitario insubrico, nazionale e internazionale lo dobbiamo al suo impegno e ad una sua visione di tanti anni fa. Invito tutti a leggere a pag. 6 un ricordo di Armin Brenner da parte di sua moglie, Sig.ra Cristina, che si è sempre considerata la “mamma” del CSI e che ha vissuto accanto al marito tutte le vicissitudini, le gioie e i dolori che questa Istituzione ha riservato nei primi 20 anni di vita. 20 anni, 1985-2005! Ebbene sì. Proprio il 2005 il Conservatorio festeggia il suo 20esimo anno di vita. Mai come adesso il CSI è proiettato con vitalità e ottimismo al futuro. Sarà un intero 2005 di festeggiamenti. Per scelta non abbiamo riservato solo una cerimonia a tale anniversario. Tutti gli appuntamenti sia della Scuola di Musica sia della Sezione Professionale saranno tributati a ricordare questi primi 20 anni di vita. In gennaio siamo partiti bene, ricevendo il premio (di 60.000 Frs.) Lily Wäckerlin per Gioventù e Musica da parte della Fondazione di pubblica utilità ACCENTUS. Un premio che, non dimentichiamo, Zurigo conferisce al Ticino culturale ed educativo, e non è cosa di tutti i giorni. Tra le prossime manifestazioni di rilievo sottolineiamo la finale, che abbiamo l’onore di ospitare, del Concorso Svizzero di Musica per la Gioventù, una scuola di musica nel nostro paese). L’11 marzo apriamo inoltre ufficialmente, in comunione con la Scuola di Cure infermieristiche, una bellissima biblioteca e mediateca al piano mansardato del Centro San Carlo di Lugano dotata di ampi spazi (anche per conferenze). Celebreremo anche con un libro, una storia del CSI dalle origini fino ai giorni nostri, che abbiamo affidato alla penna autorevole di Harvey Sachs, celebre biografo di Toscanini. La Giornata del Conservatorio di quest’anno (20 marzo) sarà imperlata dal concerto di Gala musical-teatrale per la prima volta integrato nella Stagione del Nuovo Studio Foce di Lugano. Stiamo inoltre guardando al futuro con l’ormai famoso, e atteso, Riconoscimento definitivo quale Scuola Universitaria, l’affiliazione alla Scuola Universitaria Professionale (SUPSI), il mandato di prestazione da parte del Cantone, il rinnovo del parco pianoforti del CSI. Ma anche il dip. Scuola di Musica è oltremodo attivo: per il prossimo giugno ad esempio la nostra Orchestra 2 è stata invitata a Parigi e la nostra Orchestra Giovanile terrà addirittura una prestigiosa tournèe negli Stati Uniti e seguirà un workshop alla Concordia University. Miete successi anche il nostro coro di voci bianche Clairière che si disimpegna tra concerti, cd e gemellaggi vari. Guardiamo infine al futuro culturale del nostro Cantone e della Confederazione, che si interseca naturalmente con il 2005 del CSI. L’arrivo del Prof. Sandro Rusconi alla direzione della neonata Divisione della Cultura e degli Studi universitari del Cantone, è visto da tutti noi in maniera molto positiva. Siamo sicuri che il Prof. Rusconi potrà dare un apporto consistente allo sviluppo della politica culturale che il Ticino certamente merita, organizzando, promuovendo le sinergie ed ottimizzando le forze e i talenti presenti in numero sul territorio. Concludo augurando al CSI che i suoi primi venti anni siano ricordati un giorno come i più difficili e turbolenti della sua storia, e che tutti i ticinesi possano sentire propria questa Istituzione, come effettivamente lo è. Manfredo Zimmermann a Lugano musica e frequenta la Grazer Musikhochschule, dove nel 1976 consegue "cum laude" il diploma di concertista di flauto dolce. Trascorre i successivi dieci anni in Svizzera dove prosegue lo studio del flauto dolce e del flauto traverso alla Schola Cantorum Basiliensis. Inizia quindi a inse gnare in diverse scuole e presso la sezione professionale del Conservatorio di Berna. Si perfeziona con N. Harnoncourt e con B. Kuijken. Nel 1987 ottiene la cattedra alla Musikhochschule di Köln/Wuppertal, dove insegna flauto dolce e flauto traverso, musica da camera, prassi esecutiva e ornamentazione. Si dedica inoltre alla metodica e alla didattica del flauto dolce. Accanto all'insegnamento, svolge attività concertistica sia in formazioni da camera, sia con diverse orchestre, tra cui Concerto Köln, Stuttgarter Barockorchester, Akademie für Alte Musik Berlin. Il Dipartimento di Post-formazione organizza per il 5 e Dietro le quinte: Marlies Baertschi Da un anno e mezzo il mio compito all’interno del 6 marzo 2005, in collaborazione con l’ERTA Italia e Svizzera, il seminario “La didattica del flauto dolce” con Manfredo Zimmermann. Il programma prevede approfondimenti della Tecnica di base (controllo della respirazione; uso di articolazioni differenziate; tecnica delle dita), della Metodica dell'insegnamento del flauto dolce a livello elementare e avanzato (con particolare riferimento alle lezioni di gruppo e al metodo Zimmermann). Il seminario prevede inoltre una sessione pratica d'insegnamento con lezioni singole (flauto contralto) e lezioni di gruppo (flauto soprano), oltre che una masterclass per partecipanti di livello avanzato (le Fantasie di G. Ph. Telemann). Manfredo Zimmermann nasce a Buenos Aires (Argentina). Dopo la maturità intraprende gli studi di ingegneria, dapprima in Argentina e dal 1972 presso la Technischen Hochschule di Graz (Austria). Dopo due anni decide di dedicarsi definitivamente allo studio della Conservatorio è di intrattenere relazioni internazionali nell’ambito del Progetto ERASMUS che prevede lo scambio dei docenti e degli studenti con le scuole superiori di musica europee. Inoltre, mi prodigo per aiutare gli studenti ad ottenere dei fondi, tramite le borse di studio o con la partecipazione ai concorsi. Dalla mia esperienza dello studio del canto, ricordo che il lato economico era la parte più problematica e rendeva tutto molto difficile; per questo comprendo molto bene le situazioni degli studenti che già devono affrontare la lontananza da casa, la mancanza di persone di riferimento e di amicizie, la situazione abitativa a volte limitante ….. Io persevero di fronte agli immediati rifiuti di aiuto da parte delle Fondazioni e cerco di convincere loro della necessità di un sostegno: a volte ottengo dei risultati positivi. Roberto Valtancoli, membro di direzione La musica è la mia grande passione, lo scopo primario della mia vita. E’ una gioia per me lavorare al Conservatorio. Quando varco la soglia, dimentico tutte le incombenze che non riguardano la musica. Vedo gli studenti, conosco le loro situazioni, i loro bisogni e mi dedico completamente a loro. È come essere in una grande famiglia, dove ci sono alti e bassi, momenti di soddisfazione e altri più difficili. Per me il momento più bello è quando uno studente ottiene una borsa di studio. È così importante che gli vengano attestati la fiducia e l’apprezzamento per il lavoro che ha svolto con tanta diligenza. È un incoraggiamento indispensabile questo! Ogni volta mi commuovo e sono fiera di loro. Marlies Baertschi, scambi Erasmus marzo | aprile | maggio 2005, Numero 21, Anno VI CSI News – Si informa il gentile pubblico che il concerto della Stagione “Novecento e presente” di domenica 13 marzo 2005, previsto al Cinema LUX di Massagno è stato annullato. Tale decisione, presa a malincuore, è dovuta a motivi di ordine tecnico. – Lo scorso 2 febbraio è stata consegnat a la borsa di studio “Alfonso Sprecher” alla giovane violinista Mariarosaria D’Aprile che si sta perfezionando con il M° Massimo Quarta al Corso di Studio II. Alla cerimonia sono intervenuti anche François Noverraz, direttore generale della BSI e l’Av v. Riccardo Sprecher, donatore della borsa di studio. La borsa di studio consiste in 12.000 Fr e viene assegn ata, come lo scorso anno, agli studenti meritevoli e con necessità economiche dei corsi avanza ti del Conservatorio della Svizzera italiana. – La Fondazione Musica e Cultura, che appogg ia il CSI, ci ha fatto sapere che sono stati raccolti Fr 10'500 in occasione della cerimonia commemorativa in ricordo di Armin Brenner. I fondi saranno destinati per borse di studio a favore dei giovani musicisti di talento. – Il corso, pionieristico, “Presenza su scena”, promosso dalla docente Eva Wymola ed inserito nel piano degli studi del CSI in forma di Seminari ormai dall’anno 2001/02, trova sempre più interesse anche da parte dei Conservatori e di altre istituzioni di formazione musicale in Italia. Dopo Masterclasses e Corsi ai Conservatori di Milano e Palermo negli anni 2003 e 2004, la nostra docente insegnerà in aprile 2005 anche al Centro Universale del Bel Canto (Vignola/Modena) . Col nuovo anno accademico 2004/2005 la Signora Wymola è diventata respons abile alla Hochschule für Musik und Theater di Monaco per tutti gli studenti di canto per quel che concerne l’ interpretazione della musica slava nelle lingue originali (russo, ceco, polacco ecc.). – L’11 marzo (ore 10.30), davanti alle autorità e alla presenza del Presidente del Consiglio di Stato Gabriele Gendotti, verrà inagurata la nuova biblioteca al piano mansardato del Centro San Carlo, sede del CSI. La nuova struttura messa a disposizione della Scuola di cure infermieristiche e del Conservatorio è dotata oltre che di 2 biblioteche, di una sala conferenze e di una moderna mediateca con 14 postazioni di pc. La biblioteca del CSI, dedicata alla memoria di Fabio Schaub, è aperta al pubblico tutti I pomeriggi feriali. Il catalogo dei volumi a disposizione è consultabile sul nostro sito internet www.conservatorio.ch – Il Dr. Hubert Eiholzer del Dip. Ricerca e Sviluppo del Conservatorio della Svizzera italiana, in rappresentanza del Ticino musicale, è stato invitato a partecipare lo scorso gennaio alla conferenza de “La Semaine du Son” al Centro Pompidou di Parigi. La Semaine du Son è un’associazione che si prefigge di approfondire la conosc enza del suono nella società che ci circonda, attraverso un approccio culturale, medico, industriale, pedagogico ed econom ico. Hubert Eiholzer ha parlato dell’espressione musicale nell’infanzia, portando come esempi i lavori e le metodologie utilizzate in questi anni dal Conservatorio della Svizzera italiana nel campo dell’Educazione Musicale Elementare. – Lo studente di fagotto Albert Nagy (classe sez. professionale di Gabor Meszaros) ha vinto nello scorso dicembre il 2° premio al concorso internazionale “Weidinger Imre” per fagotto a Pècs (Ungheria). – Dal 5 all’8 maggio il CSI ha l’onore di ospitare la finale del “Concorso musicale svizzero per la gioventù”, che si tiene ogni anno in una città svizzera diversa. Centinaia di giovani musicisti provenienti da ogni Cantone, con genitori, docenti e giurie invaderanno il Conservatorio per dar vita ad una festa musicale di grande qualità. La finale vedrà il suo momento conclusivo con il concerto dei premiati che avrà luogo all’Auditorium della RSI. MANIFESTAZIONI DEL CONSERVATORIO DELLA SVIZZERA ITALIANA marzo 1.3.2005, 20.00, Aula Magna CSI, Lugano Concerto degli studenti della Scuola Universitaria 4.3.2005, 20.00, Antico Convento, Monte Carasso Saggio SMUS, sez. Bellinzonese, classe di chitarra 5.3.2005, 16.30, Scuole Elementari Nord, Bellinzona Saggio SMUS, sez. Bellinzonese, classe di pianoforte 5.3.2005, 17.00, Mendrisio Saggio SMUS di Primavera, sezione Mendrisiotto 8.3.2005, 12.45, Accademia di Architettura, Mendrisio Concerto degli studenti della Scuola Universitaria 11.3.2005, 10.30, Centro San Carlo III piano, Lugano Cerimonia di apertura della Biblioteca “Fabio Schaub” con l'On. Gabriele Gendotti 12.3.2005 16.00, Centro Elisarion, Minusio Saggio SMUS, sez. Locarnese, classe di pianoforte e fisarmonica 19.3.2005 Auditorium, RSI Lugano-Besso “Voci in coro” con il coro di voci bianche del CSI Clairière. Dir. B.Clerici 20.3.2005 tutto il giorno a partire dalle 11.00, sede CSI GIORNATA DEL CONSERVATORIO, con centinaia di piccoli musicisti, futuri maestri, studenti e docenti, diplomati e diplomandi 20.3.2005, 20.00, Studio Foce, Lugano Concerto di Gala della Giornata del Conservatorio, musiche di Berio e Mussorgsky. Direttore Jürg Wyttenbach, solisti della classe di canto di Luisa Castellani. Coreografie di Antonella Agati 22.3.2005, 20.00, sede CSI Concerto degli studenti della Scuola Universitaria aprile 9.4.2005, 17.00, Spazio Aperto, Bellinzona Saggio SMUS, sez. Bellinzonese, classi di flauto traverso, arpa, pianoforte e flauto dolce 9.4.2005, pomeriggio, via Nassa, Lugano Concerto SMUS con l'Orchestra 2 10.4.2005, 17.30, Auditorium RSI, Lugano Besso “Novecento e Presente”, ultimo concerto della stagione con musiche di Steinauer, Janacek, Kelterborn e Jarrell. Dir. Giorgio Bernasconi, Ensemble del CSI. Solista Aki Kuroda, pianoforte. Con la Camerata Polifonica di Milano. Animazione video a cura della SUPSI. 11/16.04.2005, sede SMUS Mendrisio SMUS, porte aperte strumentali e EME, sez. Mendrisiotto 11/16.04.2005, sede SMUS Bellinzona SMUS, porte aperte strumentali, sez. Bellinzonese 11.4.2005 16.45, Asilo Nord, Bellinzona SMUS, porte aperte EME, sez. Bellinzonese 13.4.2005 20.00, Oratorio, Giubiasco Saggio SMUS, sez. Bellinzonese, classe di chitarra 14 e 15.04.2005, 20.00, Aula 201, sede CSI, Lugano Saggio SMUS, sez. Luganese, classe di chitarra 16.4.2005 10.30, Fondazione Clinica Varini, Orselina Saggio SMUS, sez. Locarnese, classe di chitarra e arpa 16.4.2005 17.00, Istituto S. Angelo, Loverciano Saggio SMUS, sez. Mendrisiotto, classe di pianoforte e archi 16.4.2005 20.30, Teatro Corallo, Novazzano Saggio SMUS, sez. Mendrisiotto 19.4.2005 da definire Concerto degli studenti della Scuola Universitaria 20.4.2005 20.00, Mendrisio Saggio SMUS di Primavera, sezione Mendrisiotto 22.4.2005 Chiesa di S.Giovanni, Mendrisio Concerto del Coro di voci bianche "Clairère", dir. B. Clerici 23.4.2005, 11.00, Aula Magna CSI, Lugano Concerto in commemorazione di C.F.Semini (in collaborazione con Musica nel Mendrisiotto) 23.4.2005 Aula Magna CSI, Lugano Concerto del Coro di voci bianche "Clairère", direzione B. Clerici In collaborazione con il Coro Farnesiano di Piacenza 24.4.2005, 10.00, Spazio Aperto, Bellinzona Saggio SMUS, sez. Bellinzonese, classi di violino e pianoforte 24.4.2005 10.00, Elisarium, Minusio Saggio finale SMUS, pre-professionale e professionale, classe di chitarra 24.4.2005, 18.00, Aula Magna CSI Concerto degli studenti della Scuola Universitaria, workshop d'improvvisazione della classe di C.Pontiggia 25.4.2005, 20.30, Aula Magna CSI, Lugano Concerto degli studenti della Scuola Universitaria. Recital di Gennaro Aufiero, fagotto – Il 22 e 23 aprile il CSI in collaborazione con Musica nel Mendrisiotto organizza due concerti in memoria di Carlo Florindo Semini, del quale saranno eseguiti “L’ape” (1947), “Tre poemi su Hesse, di Hermann Hesse”, (1967) per voce e pianoforte e i conosciuti “Mosaici di Piazza Armerina” (1969) per flauto, violino, corno inglese, fagotto e clavicembalo. In programma musiche anche di Luigi Quadranti e Paul Glass. Tra gli esecutori anche il pianista Bruno Canino. I concerti saranno preceduti da interventi di amici e conoscenti del compositore ticinese che ne ricorderanno l’opera e il profilo musicale. – Il pianista Francesco Piemontesi (ex studente CSI) e il violoncellista Ivaylo Dakalov (studente nella classe di Robert Cohen) hanno ricevuto la borsa di studio Migros 2005 consistente in 14.400 Fr. – Lo scorso ottobre la nostra docente di canto della sezione professionale Monica Trini ha cantato i Carmina Burana all’Auditorium Verdi di Milano nella stagione 04-05 ottenendo un grande successo di pubblico e critica. – Lo scorso mese di dicembre, la giovane Sofia Neri (classe di pianoforte di Mauro Harsch) ha consegu ito il 1° Premio al Concorso Musicale Internazionale "Francesco Forgione" di Verbania. – La “Fondazione svizzera per gli artisti interpreti e esecutori” ha sostenuto il Conservatorio della Svizzera Italiana con nove borse di studio di Fr. 2’000.- l’una, destinate a studenti della Scuola Universitaria di Musica. Hanno beneficiato delle borse di studio: Hiromi Nishida, Francesca Alleva, Roman Alvarez, Silvia Longauer ova, Ivaylo Dashkalov, Sarah Jeker, Redjan Teqja, Cecilia Morsicato e Cristiana Nicolini. – Il 20 marzo si terrà la consueta Giornata del Conservatorio (a partire dalle 11.00 per tutto il giorno). Centinaia di piccoli musicisti, futuri maestri, studenti e docenti, diplomati e diplomandi... tutti uniti in una lunga maratona musicale, per una giornata artistica unica ed entusiasmante. Ci saranno inoltre molte scuole di musica ospiti nonché esposizioni di strumenti e articoli musicali. Venite numerosi e ricordatevi che la sera alle ore 20.00 ci sarà uno splendido Concerto di Gala allo Studio Foce di Lugano. Con azione coreografica (coreografie di Antonella A g a t i ) saranno eseguiti i Folksongs di Luciano Berio e i Kinderstube di Modest Mussorgsky. L’orchestra è quella della sezione universitaria del CSI e sarà diretta per la prima volta da Jürg Wyttenbach. I solisti sono della classe di canto di Luisa Castellani. marzo - aprile - maggio 2005 29.4.2005 Chiesa di S.Stefano, Tesserete Concerto del Coro di voci bianche “Clairère”, direzione B. Clerici 30.4.2005, Collegio Papio, Locarno Concerto del Coro di voci bianche “Clairère”, direzione B. Clerici. In collaborazone con il Coro Calicantus maggio 3.5.2005, 20.00, Aula Magna CSI, Lugano Concerto degli studenti della Scuola Universitaria 05/7.05.2005, 9.00-23.00, sede CSI, Lugano Finali del Concorso Svizzero di Musica per la Gioventù 8.5.2005, 11.00, Auditorium, RSI Lugano-Besso Concerto dei Premiati del Concorso Svizzero di Musica per la Gioventù 10.5.2005, 20.00, Aula Magna CSI, Lugano Concerto degli studenti della Scuola Universitaria 11.5.2005, 20.30, Aula Magna CSI, Lugano Concerto degli studenti della Scuola Universitaria. Recital di Marlène Prodigo, violino 16.5.2005 pomeriggio, via Nassa, Lugano Concerto SMUS con l'Orchestra 2 17.5.2005, 20.00, Aula Magna CSI, Lugano Concerto degli studenti della Scuola Universitaria 21.5.2005, sede CSI, Lugano SMUS, porte aperte EME, sez. Luganese 21.5.2005 pomeriggio, Centro Commerciale, Tenero Concerto SMUS con l'Orchestra 2 22.5.2005, 18.00, Aula Magna CSI Concerto degli studenti della Scuola Universitaria, workshop d'improvvisazione della classe di C.Pontiggia 24.5.2005, 20.30, Aula Magna CSI, Lugano Conferenza “Dai suoni alla musica: i principi cognitivi della percezione musicale” per il Festival della Coscienza (in collaborazione con la Settimana del cervello e con Science et Cité). Relatori: Hubert Eiholzer e Nadir Vassena. 31.5.2005, 20.00, Aula Magna CSI, Lugano Concerto degli studenti della Scuola Universitaria marzo | aprile | maggio 2005, Numero 21, Anno VI Il Conservatorio della Svizzera italiana è stato invitato Il Festival della Coscienza 2005 Una festa delle scienze e della arti dall’USI a partecipare al “Festival sulla coscienza” organizzato congiuntamente dalla Settimana del cervello (www.settimanacervello.ch) e da Science et Cité (www.science-et-cite.ch). Il Festival si terrà in tutta la Svizzera dal 19 al 24 maggio 2005. Il tema è “Coscienza: una festa delle scienze e delle arti”. Il festival a Lugano presenterà una serie di conferenze, delle esposizioni, un concerto, teatri, cinema e delle attività di divulgazione nelle scuole. 3. implicazioni nell’educazione musicale e nella cultura musicale in genere (ci preoccupiamo di educare il nostro orecchio? secondo quali criteri? quali sono i limiti di quanto è possibile sentire?) Relatori: Hubert Eiholzer del dipartimento Ricerca&Sviluppo del Conservatorio della Svizzera italiana, e Nadir Vassena compositore. Il CSI proporrà il 24 maggio (ore 20.30) presso la sua sede una conferenza dal titolo: “Dai suoni alla musica: i principi cognitivi della percezione musicale” Quando ascoltiamo musica non sentiamo semplicemente una successione di suoni con differenti caratteristiche (altezza, durata, intensità, timbro) ma sentiamo i suoni come ritmo, melodia o armonia. Questa apparentemente triviale constatazione apre in realtà la porta ad innumerevoli osservazioni, teorie e domande sui meccanismi percettivi che governano il nostro modo di sentire la musica come tale e non come semplici stimoli. La conferenza affronterà queste tematiche da tre punti di vista: 1. i meccanismi di base dei processi cognitivi di organizzazione dei fenomeni musicali (ad es. il raggruppamento in patterns di sequenze ritmiche, melodiche e armoniche) 2. illusioni acustiche e curiosi fenomeni della percezione musicale (Sentiamo necessariamente la stessa cosa quando ascoltiamo gli stessi suoni?) Pillole del Dip. Scuola di Musica (SMUS) Sta cominciando a prendere forma una delle novità più sostanziali dalla creazione della SMUS 20 anni fa: il regolamento sul processo di sviluppo della qualità tramite qualifica per i docenti SMUS. Durante i prossimi tre anni scolastici i docenti smus saranno tenuti a seguire un processo di sviluppo, questo sarà possibile scegliendo tra i tre moduli: 1. supervisione 2. intervisione di un collega nominato 3. gruppo di discussione su tematiche pedagogiche, metodologiche Gran parte del merito di questa iniziativa va sicuramente attribuito al gruppo di coordinamento del Collegio docenti della scuola di musica, la richiesta di istituire un simile processo è infatti partita proprio da loro. – Negli ultimi mesi si sta lavorando anche sul tema esami di livello, un gruppo di lavoro del gruppo di coordinamento del collegio docenti sta infatti studiando nuove strutture per migliorare ulteriormente questo servizio in favore dei nostri utenti. Nei prossimi mesi le proposte del gruppo di coordinamento verranno sottoposte a responsabili e capigruppo, in seguito a tutti i docenti. – Dal 1 gennaio 2005 Anna Alinari Vannetti è diventata a tutti gli effetti la nuova responsabile del coordinamento SMUS, nonché segretaria della sezione mendrisiotto. Anna ha lavorato alla RSI come assistente delle Relazioni Pubbliche e poi come Product Manager TSI per la Publisuisse. Il 40% di impiego presso il nostro istituto le permette di continuare la collaborazione con il Dip. Cultura e Fiction della TSI. Siamo certi che Anna potrà inserirsi con successo nel nostro team e che potrà dare un contributo importante per la crescita e il consolidamento della Scuola di Musica. – Sempre in virtù dell’attenzione alla qualità del servizio che la scuola di musica del Conservatorio propone, è stato avviato un gruppo di lavoro nell’ambito del solfeggio. Nei prossimi mesi verranno studiate misure per riuscire a coinvolgere più allievi strumentali ai corsi teorici, per capire come riuscire a migliorare ulteriormente l’efficacia di tali corsi, per studiare un sistema di competenze per promuovere una crescita musicale ancora più integrale. – Considerata la grave situazione logistica della sezione Locarnese, cerchiamo urgentemente generosi amici della smus disposti a metterci a disposizione degli spazi nel locarnese (anche ad Ascona). Sono necessarie alcune aule per le lezioni e un ufficio, possibilmente in zona tranquilla e con posteggio. Eventualmente anche in condivisione con altre associazioni con attività mattutine. Per informazioni rivolgersi al resp. Di Locarno Marco Di Davide ([email protected], 091 751 84 40, 078 621 02 70) Luca Medici, resp. SMUS Successo del workshop di Arpa celtica Dal 28 al 30 gennaio 2005 il CSI ha ospitato Grainne Hambly, valente arpista irlandese. Oltre ad un bellissimo concerto al quale ha partecipato un folto pubblico, Grainne Hambly ha tenuto un workshop sulla musica tradizionale irlandese per arpa celtica. Una ventina di iscritti ha partecipato attivamente e con entusiasmo al seminario, sperimentando l’apprendimento di melodie, tecniche specifiche per abbellimenti e accompagnamenti rigorosamente a trasmissione orale e ad imitazione. Per tutti è stata una bellissima esperienza senz’altro da ripetersi nel futuro, invitando magari altri esponenti del vasto mondo tradizionale celtico. Lorenza Ceruti Pollini, docente di arpa Vendita, noleggi, servizio technico, accordature, riparazioni, spartiti musicali Via Cattaneo 19 LA BOTTEGA DEL CH-6900 Lugano PIANOFORTE Tel. 091-922 91 41 Fax 091-923 91 71 www.bottegapianoforte.ch [email protected] marzo | aprile | maggio 2005, Numero 21, Anno VI Siamo pronti per un liceo musicale in ticino per accedervi l’aspirante musicista debba aver compiuto 18 anni e possedere un diploma di scuola superiore. È un dato di fatto che, purtroppo, al momento molti studenti, anche musicalmente preparati, a malincuore abbandonino gli studi musicali per poter far fronte alle sempre più impegnative scuole superiori che non lasciano il tempo e l’energia per dedicarsi in modo sereno anche allo studio della musica. Non dovrebbe essere impresa impossibile cercare di aiutarli alleggerendo l’orario scolastico o meglio ancora creando una scuola a indirizzo musicale. Esistono già scuole a indirizzo musicale in diversi paesi d’Europa. Del resto nei progetti quadro della riforma dei programmi liceali era stata abbozzata l’idea di una maturità artistica rimasta per il Canton Ticino purtroppo “nel cassetto.” Licei ad orientamento musicale sono presenti nei Cantoni Zurigo e Berna e in un altro della Svizzera orientale, mentre in diversi altri Cantoni sono presenti Licei artistici. Il concerto dei ragazzi del Conservatorio può dimostrare quanto valga la pena oggi aprire questo cassetto… È un sogno pensare che l’amore della musica vissuto anche dai ragazzi come quelli che abbiamo sentito in questi giorni abbia in futuro un percorso ricco di attenzioni. Indubbiamente se lo meritano. Giovedì 13 e lunedì 24 gennaio 2005 l’orchestra giovanile della Svizzera Italiana, composta da allievi della Scuola di Musica e della sezione pre professionale del C.S.I. d’età compresa tra i 13 e i 18 anni, ha tenuto due concerti-lezione: il primo per gli allievi del Liceo cantonale di Mendrisio ed il secondo per quelli della Scuola Media di Morbio Inferiore. Queste manifestazioni hanno suscitato un grande interesse presso gli studenti di entrambe le scuole che più volte sono stati coinvolti di persona. Lo scopo di questi concerti-lezione è stato quello di promuovere un confronto attivo tra i ragazzi impegnati in attività musicali extrascolastiche ed i loro coetanei al fine di mettere a fuoco gli aspetti più comunicativi dell’esperienza musicale, poiché tali aspetti sono in ultima analisi anche i maggiori fattori motivanti sia nell’ambito del “far” musica che nell’ambito dell’ascoltarla e fruirla. Le lezioni sono risultate molto apprezzate dai ragazzi, che hanno avuto modo di esprimere le loro opinioni (vedi box apposito con qualche commento) in merito a questa esperienza, mentre il livello musicale dei giovani musicisti che si sono esibiti è stato apprezzato in modo particolare dalle direzioni delle scuole coinvolte e soprattutto dai docenti di educazione musicale che hanno accompagnato le classi. L’impegno e la dedizione di questi ultimi non può che destare ammirazione, soprattutto se si pensa ai carichi di lavoro, in certi casi ai limiti dell’eccessivo, che la loro doppia attività (musicale e scolastica) li costringe ad affrontare. E’ pur vero che la situazione in cui attualmente ci si muove è assolutamente “nuova”: recentissime sono infatti le riforme (avvenute a livello internazionale, e di conseguenza anche nazionale) che prevedono l’organizzazione degli studi musicali a livello universitario. Questa “novità” porta come conseguenza il fatto che P.Brenna, genitore SMUS alcune impressioni degli studenti che hanno partecipato all’incontro. A 50 anni dalla morte George Enescu (1881 – 1955) Quel bimbo nato a Liveni Virnav, in Romania, il 19 agosto del 1881, a detta di Pablo Casals è ‘il più fenomenale musicista dai tempi di Mozart’. Parole forti, e, per molti aspetti, giustificate. George Enescu raggiunge infatti rapidamente la notorietà internazionale quale compositore, violinista, pianista, direttore e docente, esibendo genialità in ogni disciplina. Il suo fenomenale intelletto gli permette di conoscere a memoria tutto il repertorio classico e quello romantico, nonché diverse opere del ventesimo secolo. All’età di sette anni è già iscritto al Conservatorio a Vienna, dove ancor prima del suo undicesimo compleanno si diploma con distinzione. Quando il bambino ha appena tredici anni, Massenet scrive al padre: ‘È un individuo eccezionale; la sua natura musicale è strabiliante ed unica’. E le parole di Massenet sono visionarie, quel bambino prodigio crescerà infatti trasformandosi in geniale artista la cui opera è pregna di una straordinaria ricchezza interiore. ‘A prima vista sembrerebbe di sentire Brahms, o assomiglia a Fauré, solo che non ci si capisce nulla: è molto più complesso che Brahms o Fauré. Si ha l’impressione che si tratti di un classicismo complesso, con …gli egizi e gli indiani al posto degli slavi una base modernista’. Enescu, con la propria esperienza legata alla musica popolare è infatti stato in grado di arricchire l’eredità della grande tradizione. E la componente moderna? Enescu, già sin dalla gioventù è immerso nella musica tradizionale rumena, ovvero la musica tzigana, che con il suo lunghissimo passato, trova le sue origini nella notte dei tempi indiani ed egiziani: ‘La nostra musica, curiosamente, non è influenzata dai nostri vicini slavi, ma dai canti popolari indiani ed egiziani, introdotti dai rappresentanti di queste etnie lontane, oggi classificate come tzigani, portati in Romania quali conquistatori romani. Il carattere profondamente orientale della nostra propria musica popolare deriva da queste fonti e possiede un sapore molto singolare e magnifico.’ In Enescu troviamo dunque un’ispirazione profondamente orientale. La sua straordinaria sensibilità gli ha permesso di riunire la grande tradizione della polifonia, con i riti popolari dell’eterofonia bizantina, dando forma ad una sorta di entità superiore: ‘Creò un proprio mondo musicale, assolutamente personale’ (Yehudi Menuhin). George Enescu è noto al grande pubblico proprio per la sua musica ispirata alla tradizione popolare rumena, come la terza sonata per violino “Dans le caractère populaire roumain” (1926), la “Suite per orchestra Villageoise” (1938) e soprattutto per le due “Rapsodie rumene” op. 11 (1901). Ma il suo stile elaborato va ben oltre queste opere, ed oscilla dal monumentale romanticismo wagneriano della “Prima Sinfonia” (1903), agli influssi francesi nelle “Sept chansons de Clément Marot” (1908), alle tendenze neobarocche nella seconda “Suite per orchestra” (1915), all’espressività altamente individuale delle numerose opere cameristiche, oppure all’opera “Oedipe”, e alla “Sinfonia da camera” (1954), ovvero la sua ultima opera. Martina Kren, docente CSI marzo | aprile | maggio 2005, Numero 21, Anno VI LA PAGINA DEGLI STUDENTI DEL Note e versi Nel 1925, presso l’editore Pietro Gobetti a Torino, l a g r i m o s a esce la prima raccolta poetica di Eugenio Montale (Genova 12.10.1896 – Milano 12.09.1981) dal titolo “Ossi di seppia”… Meriggiare pallido ed assorto presso un rovente muro d’orto, ascoltare tra i pruni e gli sterpi schiocchi di merli, frusci di serpi. …nel 1915, subito dopo essersi diplomato in ragioneria, Montale inizia lo studio di canto con il M° Francesco Sivori… Nelle crepe del suolo o sulla veccia spiar le file di rosse formiche ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano a sommo di minuscole biche. …questo componimento che prende il titolo dal primo verso, ed è databile, secondo una dichiarazione dell’autore, intorno al 1916… Osservare tra i frondi il palpitare lontano di scaglie di mare mentre li levano tremuli scricchi di cicale dai calvi picchi. Intervista a Claudio Pontiggia,Corso di improvvisazione jazz Quale importanza ha per noi che seguiamo una for- …è chiaro, perciò, che la ricerca minuziosa di fonemi atti a creare precise sonorità è legata al coinvolgimento personale del poeta con la musica. Ed infatti, nella strofa finale: E andando nel sole che abbaglia sentire con triste meraviglia com’è la vita ed il suo travaglio in questo seguitare una muraglia che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia. la relazione tra suoni delle parole, le rime ed il significato dei versi assume un valore fondamentale. Ad esempio la sequenza “in cima cocci aguzzi ” crea un insieme di suoni aspri, quasi ostici nel pronunciarli, ma per questo perfettamente funzionali con il probabile significato del testo. Per quanto riguarda il possibile messaggio “musicalmente” lanciato dal poeta … …dal romanzo “City” di Alessandro Baricco … “…è una cosa contro cui non c’è niente da fare, solo continuare per la propria strada, cercando di non cadere, di non fermarsi, tanto nessuno è così idiota da pensare che si possa arrivare, veramente, da qualche parte in modo diverso che vacillando, e collezionando ferite da tutte le parti,…”. Marco Di Meco Riferimenti bibliografici “Breviario di metrica italiana”, Zappacosta – Oliva, ed. Noubs “La grammatica italiana”, Serianni, ed. UTET “Poeti italiani del novecento”, ad. Oscar Mondatori “Montale. Tutte le poesie”,Montale, ed. Oscar Mondadori “Ossi di seppia”, Montale, ed. Classici moderni Mondadori “Ossi di seppia”, Montale, ed. Poesia del ‘900 Mondadori “City”, Baricco, ed. Rizzoli mazione “classica” il suo corso in questo Istituto? “Per il mio salario, sicuramente tanta!” Dice scherzando Claudio Pontiggia, originario di Lugano e conosciuto come artista polivalente in diverse nazioni e palcoscenici classici e Jazz. Sicuramente ha una grande importanza per i giovani musicisti e per tutti coloro che sono amanti della musica e bisognosi di esprimere e diffondere la gioia di essere artisti. Nelle grandi città ho potuto incontrare diversi artisti di tutte le nazionalità e culture. Ciò contribuisce ad allargare le proprie vedute ed aprirsi a nuove idee. Crede che la formazione classica sia una buona partenza? Fondamentale! Credo che tutte le attività che i ragazzi debbano affrontare negli Istituti musicali come questo siano importanti per la propria formazione, ma bisognerebbe avere il tempo per approfondire maggiormente il rapporto col proprio strumento. A lei cosa interessa di più che i giovani sviluppino? Più ascolto, innanzitutto. Quando ho tenuto i primi due corsi di ascolto, i ragazzi non vedevano l’ora di suonare! Non si può pretendere di fare Jazz senza ascoltarlo. Per finire, oltre alla formazione classica e all’ascolto, quale altro elemento influisce nel Jazz? A Parigi ho potuto apprezzare tanti progetti nello stesso tempo. Un ragazzo vietnamita, di cultura differente da quella francese, suonava Jazz, ma senza rinnegare la sua cultura. Noi in Europa, a differenza degli Stati Uniti, abbiamo una cultura classica e loro Jazz. Durante il Corso di Improvvisazione, tutto si è mischiato. Con entusiasmo ho vinto la scommessa. Tutti hanno paura al primo incontro, ma soprattutto quando ci sono coppie di strumenti , tutti sono nella stessa situazione! Grazie Maestro! Mariarosaria D’Aprile disegni: Carlo Tronnolone c o n c i t a t o a l l e g r e t t o c o n c o m o d o Il CD Arvo Pärt – Pilgrims’ Song (1984), Orient & Occident (2000), Como cierva sedienta (1998) – Swedish Radio Symphony Orchestra, Swedish Radio Choir, Tõnu Kaljuste - ECM New Series. Pärt racconta di come scrisse Pilgrims’ Song in seguito alla morte improvvisa del suo amico Grigori Kromanov, nel tentativo di vincere quella “frontiera invisibile”, quella “invalicabile lontananza” che si era posta fra di loro. “Volevo che i due mondi, Qui e Là, si fondessero nella musica – questa fu l’origine dell’opera.” Come per altri suoi precedenti lavori, Pärt ha usato un testo come base strutturale per la sua composizione Orient & Occident. L’idea musicale dell’opera consiste in una linea monofonica che attraversa risolutamente tutto il brano, talvolta in evidenza con l’orchestra che suona all’unisono, talvolta dissimulata in accordi pieni. Ogni frase presenta, come le maglie di una catena, piccoli frammenti musicali contrastanti fra loro – monodie dalle tinte orientali e densità corale – che convergendo producono un’unica corrente musicale. Presentando Como cierva sedienta, qui nella versione per coro di voci femminili e orchestra, Pärt parla del cammino dell’anima delluomo attraverso la vita, “un cammino pieno di sofferenza e di dramma, un cammino tra la consolazione e la disperazione, (…) che solo alla fine giunge alla riconciliazione”. BRUNELLI MUSICA PIANOFORTI A CODA PIANOFORTI VERTICALI Viale dei Faggi 9 CH-6900 Lugano Cassarate Tel. 091 972 87 63 Fax 091 972 88 25 www.brunellimusica.com [email protected] marzo | aprile | maggio 2005, Numero 21, Anno VI In memoria di Armin Brenner Intervista alla moglie Cristina Armin Brenner è nato a Basilea nel 1933. Ha conseguito la maturità di tipo B, il diploma di maestro di scuola elementare, quello di violino e quello di insegnante di musica per le scuole superiori. Parallelamente all'insegnamento nella Scuola Elementare ed agli studi ha portato avanti la carriera militare e sportiva (Hockey su ghiaccio, Lega Naz. A). Ha fondato e diretto la Scuola di Musica di Pratteln. È stato direttore della sezione musica e formazione musicale del Dipartimento di Pubblica Educazione e direttore della Divisione Cultura del Cantone di BasileaCampagna. Il Sig. Armin si considerava un uomo realizzato? Per tutti i progetti che è riuscito a finire, assolutamente sì. Ancora il giorno precedente all’incidente, aveva detto ad un amico di essere contento e soddisfatto della sua vita. A cosa lavorava negli ultimi mesi? Al perfezionamento del suo concetto di Educazione Musicale Elementare, al libro sulla storia della Scuola, allo sponsoring per un pianoforte da concerto Steinway per l’Aula Magna del CSI. Cosa lo amareggiava di più? L’impressione che non gli fosse mai stato perdonato di aver creato il Conservatorio della Svizzera Italiana come “straniero” e che nonostante il CSI lavorasse a dei costi assolutamente bassissimi, non si riusciva neanche a coprire queste uscite. L’impossibilità di implementare il modello EME a livello cantonale nonostante trovasse consenso e ammirazione dappertutto (come il recente premio “Lily Waeckerlin” conferma). Che speranze riponeva nel CSI? Cosa avrebbe voluto che diventasse? Che il CSI, da piccolo Conservatorio senza risorse finanziarie, diventasse Scuola Universitaria di Musica, nonché un Centro di competenza per l’Educazione Musicale Elementare. Armin Brenner, fondatore e primo direttore del CSI, è scomparso tragicamente lo scorso 2 dicembre. Lo vogliamo ricordare nell’intervista che segue fatta a sua moglie, Cristina Brenner, che per più di 40 anni ha condiviso con lui gioie e dolori, nonché la grande avventura del Conservatorio. È stato fondatore (1975) e presidente (fino al 1992) dell'Associazione Svizzera delle Scuole di Musica, di cui è stato presidente onorario. Quale Presidente dell'Unione Europea delle Scuole di Musica è stato fondatore (1977) e direttore (fino al 1985) del Campo di Musica a Samedan per la formazione dell'Orchestra Europea della Gioventù. Ha creato diverse opere sociali per tutti i musicisti professionisti e le loro famiglie nella Svizzera (Fondazione di Previdenza, assicurazioni collettive ad esempio contro la perdita di salario in caso di malattia o infortunio, indennità giornaliera e recentemente, nell'autunno '99, una cassa malati vantaggiosa). Nel 1985 ha fondato e diretto l'Accademia di Musica della Svizzera Italiana, che nel 1988 ha ottenuto il riconoscimento ufficiale di Conservatorio. Fino al 1999 è stato direttore del Conservatorio della Svizzera Italiana. Dal 1999 al 2002 è stato vicepresidente del Consiglio di Fondazione del CSI. Per festeggiare i 20 anni il CSI produrrà un libro sulla storia dell’Istituzione. Ci può dire cosa rappresentava questo testo per Armin? La nascita e la storia incredibile di un’istituzione culturale e forse anche una sorta di testamento. Se avesse dovuto fare un augurio ed un “mi raccomando” a tutti noi, cosa ci avrebbe detto? Abbiate cura della gioventù.! Solo il miglior insegnamento è abbastanza buono per i bambini, i ragazzi, gli studenti professionisti, cioè i futuri insegnanti di musica e i futuri musicisti. La qualità dell’insegnamento deve essere una priorità assoluta. Formate non solo degli eccellenti musicisti, ma pure degli eccellenti insegnanti: tanto non costa maggiormente formare un insegnante bravo invece di uno cattivo, anzi! Grazie Signora Cristina, un caro saluto da tutto il CSI. Desiderate essere informati per mail sulle manifestazioni del CSI? Mandate un mail a [email protected] saremo felici di inserirvi nella nostra mailing list! Costruzione, Riparazione e Restauro di strumenti ad arco vendita di strumenti ed archi da studio e da concerto Noleggio violini, viole, violoncelli e contrabbassi ATELIER DI LIUTERIA 6600 MURALTO Via S. Gottardo 12 TEL. 091/743 79 51 FAX 091/743 44 72 www.liuterialanini.ch, e-mail: [email protected] marzo | aprile | maggio 2005, Numero 21, Anno VI I docenti del CSI: intervista a Stefano Bragetti collochi contemporaneamente come una punta di iceberg e un faro illuminante, un fenomeno possibile non solo grazie alla politica illuminata della RSI e alla bravura del direttore, ma anche grazie alla presenza di quel terreno fertile che è la tradizione corale amatoriale, che garantisce pubblico, sensibilità ed attenzione e che in Ticino non si è mai fermata, per fortuna. Inoltre ricordo con piacere la giovane violinista barocca Fiorenza De Donatis (già studente del CSI), che è ticinese, e vive in Ticino, vincitrice due anni fa del prestigiosissimo concorso di musica antica di Bruges una speranza di grande livello. Nato a Genova nel 1962. Parallelamente al liceo classico inizia gli studi musicali (pianoforte, armonia e contrappunto, flauto dolce) privatamente e presso il Conservatorio di La Spezia. Dal 1981 al 1985 studia presso il Centro studi e ricerche sulla musica antica della Civica Scuola di Musica di Milano, dove è allievo di Nina Stern (flauto dolce), Laura Alvini (musica da camera) e Leonardo Taschera (armonia, contrappunto e analisi) conseguendo nel 1985 il Diploma in flauto dolce. Segue corsi e seminari di perfezionamento a Urbino, Milano, Venezia con Frans Brüggen, Kees Boeke, Marijke Miessen e Pedro Memelsdorff. Approfondisce lo studio della composizione con Vittorio Fellegara Milano e quello della direzione d'orchestra di fiati con Franco Cesarini a Lugano. Segnalatosi in concorsi nazionali ed internazionali di esecuzione (Genova, 1985, Stresa,1986), ha occasione di partecipare ad alcune esperienze di quartetto di flauti dolci (Merkuriokromo, The Fairy Round) che culminano con la fondazione de "La Compagnia della Luna Nuova" nel 1994 in collaborazione col fratello Daniele, la flautista giapponese Seiko Tanaka e il flautista e musicologo Nicola Sansone. Come solista e membro di ensembles e con un repertorio che spazia dal '400 al postmoderno,ha al suo attivo collaborazioni con i flautisti Roberto Festa, Antonio Politano, Petr Zejfart, Karel van Steenhoven, i cantanti Cristina Miatello e Nigel Rogers, le clavicembaliste Emanuela Marcante e Stefania Reiter e con gli ensembles The Fairy Consort (Chieti), Scarlatti camera Ensemble (Rovereto) e Music for a While (TokioMilano). Ha collaborato inoltre con l'Orchestra della Svizzera Italiana ed ha effettuato registrazioni per la Radio Svizzera Italiana e la casa discografica tedesca Centaurus . Attualmente sta lavorando, con Cristina Miatello, ad un progetto sulla cantata barocca ("Il Teatro del Mondo"). Ha insegnato presso i Conservatori di Messina e Vicenza e, dal 1990, è docente di flauto dolce al Conservatorio della Svizzera Italiana (in scuola di musica e nella sezione professionale), dove è pure incaricato dell'insegnamento di Metodica e didattica del suo strumento. E' stato spesso invitato a tenere masterclasses (Cremona, 1999-2000, Vicenza, 2002-2003), corsi di aggiornamento per insegnanti (SIEM, IRRSAE Liguria, Dipartimento Pubblica Educazione del Cantone Ticino, scuole di musica del Ticino e Grigioni) ed ha insegnato dal 1984 al 2004 ai Corsi Internazionali di Musica Antica di Urbino. Ha al suo attivo articoli, conferenze ed interventi in convegni di studio su temi inerenti la didattica dell'educazione musicale e del flauto dolce e sta conducendo una ricerca sui metodi per flauto dolce del '900. E' vice-presidente dell'European Recorder Teachers'Association-sezione italiana. A suo avviso, come si presenta la vita musicale nel canton Ticino, con particolare riferimento all'ambito barocco? Trovo che la vita musicale in Ticino sia piuttosto ricca ma soprattutto assai varia. Oltre ad una solida tradizione di musica "classica" ho trovato una buona sensibilità per tutto ciò che è musica antica e barocca, almeno a livello di collocazione nella programmazione concertistica e radiofonica e di attenzione da parte del pubblico, buona presenza del repertorio novecentesco e contemporaneo ed un "underground" sperimentale (anche "pop-rock") in discreta ebollizione. Dal punto di vista "barocco" e "rinascimentale" trovo favoloso il lavoro di Fasolis col Coro della RSI e con “i Barocchisti”: rappresenta sicuramente un riferimento di livello europeo. Mi sembra che nel panorama locale si Il flauto dolce nella musica contemporanea Premetto che personalmente ho sempre considerato il flauto dolce uno strumento musicale e non uno strumento antico. La filologia mi interessa come disciplina scientifica, forse ancor di più come etica (ma nel senso letterale del termine, come "amore" per il testo musicale e per ciò che c'è o possiamo ipotizzare che ci sia dietro) ma è un mezzo e non un fine. Poi, oggettivamente, per il flauto dolce l'etichetta di strumento antico è fuorviante, ancorché parziale: il repertorio per flauto dolce è ormai per la maggior parte costituito da opere novecentesche di varia tendenza: dal neobarocco degli inglesi di primo novecento (Britten in testa), al neoclassicismo tedesco (Hindemit, Genzmer), alle tendenze della Neue Musik anni '50-'60 (Stockausen, Berio, Bussotti solo per citare una triade di personaggi agli antipodi), ai postmoderni ( Ärvo Pärt, Louis Andriessen, lo svizzero Roland Moser), a certi deliziosi anacronisti (come il debussiano viennese Hans-Ulrich Staeps). Lo sapeva che Duke Ellington nel '73 ha scritto per una specie di oratorio un bellissimo "solo" obbligato per flauto dolce contralto? Oggi si fanno esperienze con l'elettronica ( l'olandese Kees Boeke e il mio collega siciliano di Losanna Antonio Politano potrebbero suonare per un'ora collegati a qualunque sistema MIDI con un flauto contrabbasso a sezione quadrata donandoci emozioni a non finire), con l'improvvisazione minimal (il cinese di Amsterdam Laurens Tan potrebbe incantarci per ore con le sue improvvisazioni al flauto basso), ma non dimentichiamoci che la "Pantera rosa" dell'Amsterdam Loeki Stardust Quartet è qualcosa di più della parodia di una big band e c'è un quintetto jazz della S.Francisco Bay che affianca il flauto dolce contralto al sax tenore senza problemi. Tra gli strumenti didattici per i rudimenti musicali, normalmente a scuola si usa il flauto dolce. Pensa che sia ancora un approccio valido? Il flauto dolce, più di altri strumenti, ha un approccio immediato ma molto coinvolgente fisicamente: diventa subito, nel bene e nel male, un prolungamento della "persona musicale", quasi una proboscide sonora, un piccolo amplificatore di finezze musicali. A questo punto, il bivio: se usato bene, cioè, secondo me, con strategie appropriate, buone dinamiche di gruppo (visto che a scuola si lavora in classi) e con una reale conoscenza delle sue possibilità, è un mezzo di educazione musicale dal potenziale enorme e tuttora non completamente esplorato; se utilizzato male, cioè con strategie didattiche inadeguate, mancanza di prospettive motivanti e incompetenza rispetto alle risorse dello strumento, beh, meglio perderlo che trovarlo... come ogni altro strumento. Quali progetti ha nel cassetto per la sua attività concertistica e didattica? I progetti attuali sono tre: "Il Teatro del Mondo", nuovo progetto barocco che nasce ora, intorno alla cantata italiana di primo settecento, in collaborazione con la cantante Cristina Miatello e che è il risultato di un discorso iniziato come progetto didattico durante i Corsi internazionali di Urbino un po' di anni fa, e che spero di poter presentare presto anche al pubblico ticinese; poi, un po' più nel cassetto, c'è un "one man show" che sto covando da un po' di tempo e che ha per titolo "Memorie di un viaggiatore nel secolo dell'antico e del moderno": una specie di laica e dolcistica "Via crucis" di cui sto definendo le stazioni, ma che sicuramente conterrà repertorio da Perotinus ai Depeche Mode ; e, sul versante didattico, col collega Christian Bohny stiamo lavorando moltissimo per poter avere prima o poi presso il CSI un'orchestra di flauti dolci, che si possa inserire nel notevole "movimento" di queste formazioni, seguendo l'esempio di ben affermate realtà europee ed americane, alcune delle quali hanno già quasi mezzo secolo di vita. Qualche consiglio ai nostri lettori su libri e cd divulgativi sul flauto dolce. Per quel che riguarda i libri, credo che la lettura più affascinante resti "The Recorder and its Music", libro dell'inglese Edgar Hunt che ripercorre le tappe della riscoperta del flauto dolce a partire dall'inizio del novecento. Purtroppo è un libro vecchiotto e non è mai stato tradotto in italiano. In italiano c'è il piacevolissimo ed americano "Manuale del flauto dolce" di Kenneth Wallitz, una "strenna" Longanesi di una ventina d'anni fa: dice tutto quel che potrebbe interessare seriamente chi vuole avvicinarsi a questo strumento, ma lo fa in modo divertente e accattivante, condito con molti aneddoti ed esperienze vissute (l'autore è un insegnante di flauto dolce di New York); per chi è interessato ad approfondire gli aspetti relativi al flauto dolce nel novecento c'è il documentatissimo "The Recorder today" dell'irlandese Eve O'Kelly, ed. Cambridge University. Per avvicinarsi all'ascolto del repertorio del flauto dolce c'è una serie di dischi del flautista Walter van Hauve pubblicata dalla Moeck che raccoglie in tre volumi una bella antologia del repertorio, soprattutto solistico. È stata ristampata su CD la bellissima collezione completa delle incisioni di Frans Brüggen, che, prima di essere il direttore "barocco" che molti conoscono, vorrei ricordare come l'iniziatore di una vera e propria grande scuola olandese di flautisti dolci. Ricordo anche con entusiasmo le incisioni degli anni '80 dello svizzero Conrad Steinmann pubblicate dalla Claves. Tra le produzioni più recenti segnalerei i dischi del francese Sebastien Marq e del tedesco-danese Dan Laurin, pubblicati da varie case. Grazie Maestro e buon lavoro! marzo | aprile | maggio 2005, Numero 21, Anno VI Curiosità Dalla grandezza alla... miniatura con il primato degli strumenti musicali più piccoli che spetta ad un violino di 26 millimetri, a una chitarra e un mandolino di 32 millimetri e a un pianoforte con una tastiera di due ottave largo 30 millimetri: realizzati da Piero Brianza, un liutaio di Sulzano, Brescia. Possono suonare di tutto, dal jazz alla marcia di Radetzky. Sono i musicisti di un ensemble viennese che, dopo aver a lungo studiato le proprietà musicali dei vegetali, ne hanno ricavato degli strumenti perfettamente funzionanti. Così, il maestro Jorg Piringer suona un corno ricavato da un cocomero scavato e da una carota, mentre Matthias Meinharter si esibisce con un violino ricavato da un porro. Parte di un concerto per pianoforte di Beethoven sconosciuto in precedenza, è stato eseguito per la prima volta a Rotterdam. L’Adagio del 1789 era stato trovato, nella versione di un’approssimativa bozza, presso il British Museum. Il pianista Ronald Brautigam ha eseguito il brano in un concerto con la Rotterdam Chamber Orchestra tenutosi in febbraio. ‘Per quanto ne sappiano, Beethoven ha composto un intero concerto che includeva questo Adagio, e che è però andato perso’ ha affermato il direttore d’orchestra Conrad van Alphen. ‘Non abbiamo trovato indicazioni che possano dimostrare che il brano sia mai stato eseguito in precedenza.’ Il brano è stato scoperto dal musicologo olandese Cees Nieuwenhuizen, che lo ha poi rielaborato trasformandolo in un adagio di otto minuti. ‘Si tratta chiaramente di un brano della sua gioventù, ma non di uno dei primi.’ ha detto van Alphen. ‘Nel 1789 Beethoven aveva già iniziato a lavorare sul suo secondo concerto per pianoforte.’ ‘L’atmosfera di questo brano è molto vicina a quella del terzo concerto per pianoforte’. La musica classica sta aiutando a decrementare il crimine in una delle peggiori parti della metropolitana londinese. Mozart e Pavarotti, trasmessi dagli altoparlanti, hanno portato ad una netta riduzione della delinquenza e della violenza da parte delle cricche di giovani. L’uso di musica classica fa parte di un’ampia operazione di pulizia (detta Operation Cyprus) avviata dalla London Underground in collaborazione con la British Transport Police. Negli ultimi sei mesi i furti sono diminuiti del 33%, gli assalti del 7%, le aggressioni al personale del 25% e gli atti di vandalismo sui treni e nelle stazioni, del 37%. Questo progetto potrebbe così estendersi ad altre 35 stazioni lungo le linee District, Metropolitan ed East London, con un repertorio che includerà Vivaldi, Haendel, Rachmaninoff e Mussorgsky. Il Conservatorio è stato premiato a Zurigo Riconoscimenti e onori oltre San Gottardo per il Conservatorio della Svizzera italiana che ha ricevuto il premio “ Lily Waeckerlin” per la promozione della musica fra i giovani. Dotato di 60 mila franchi, il riconoscimento viene assegnato quest’anno per la prima volta dalla Fondazione Accentus. La Fondazione Accentus, presieduta dall’ex consigliere federale Flavio Cotti, è stata istituita all’inizio del 2000 da parte del Credit Suisse Private Banking con un conferimento in capitale di un milione di franchi. La Fondazione soddisfa bisogni di natura sociale, caritativa, culturale, medica ed ecologica. « Il premio “ giovani e musica” sarà assegnato anche in futuro a ritmo annuale a istituzioni che promuovono progetti che permettono ai giovani di incontrare musicisti e di partecipare al processo di creazione e di fruizione musicale ». Il CSI è stato premiato per un progetto che promuove la fruizione musicale attraverso l’improvvisazione e la composizione. Destinato alle classi di allievi fra gli 8 e i 10 anni di età, il progetto amplia i tradizionali metodi dell’insegnamento musicale. Il progetto ha pure un apprezzabile effetto moltiplicatore, con i bambini che trasmettono le loro esperienze ad altri. On the web www.pianisti.it Sito con profili e monografie di grandi pianisti, recensioni e panoramiche sulle novità del mercato discografico, articoli di approfondimento. Non manca una panoramica dei talenti emergenti del mondo pianistico. http://www.music-research.org La International Foundation for Music Research (IFMR) è stata fondata nel 1997 per fornire un sostegno alla ricerca scientifica con l’obiettivo di esplorare il rapporto tra musica e benessere fisico ed emozionale. il giornale del conservatorio Organo trimestrale d’informazione del Conservatorio della Svizzera Italiana, Via Soldino 9, CH-6900 Lugano, tel. +41 (0)91 960 30 40, Fax +41 (0)91 960 30 41, www.conservatorio.ch, [email protected] Responsabile: Roberto Valtancoli [email protected] Tiratura: 6 000 copie Stampa: Tipo-Offset Aurora S.A. Grafica: Mascha Kurtz Associazione “Amici” L’Associazione AMICI del Conservatorio vuole proporsi a tutti gli amanti della musica e della cultura come un punto di riferimento per favorire idealmente e finanziariamente la Fondazione del Conservatorio della Svizzera italiana per lo svolgimento di attività artistiche e didattiche in Canton Ticino. Riunione generale: Lo scorso 2 dicembre si è tenuta la riunione ordinaria degli AMICI. Il comitato è stato riconfermato e con grande piacere sono stati inoltre nominati, da anni attivi nel mondo culturale ticinese, la Sig.ra Lucienne Rosset Zoboli e il Sig. Alfredo Gysi, che sicuramente potranno fornire un apporto molto importante per la crescita e lo sviluppo dell’Associazione. L’assemblea ha poi definito una bozza di progetti da seguire nel corso del 2005, sottolineando l’esigenza di invitare soci e simpatizzanti a sostenere finanziariamente l’Associazione per il pieno svolgimento dei progetti che si intende conseguire nel 2005. Comitato 2005: Carlo Donadini, presidente, Felice Dafond,vice presidente Marc Andreae, Efrem Beretta, Alfredo Gysi, Lucienne Rosset-Zoboli, Roberto Valtancoli Progetti 2005: - Borse di studio - Libro di Harvey Sachs sulla storia del CSI - Sostegno per gemellaggi delle orchestre - Appoggio per il rinnovo dei pianoforti - Varie ed eventuali Diplomi 2004 Lo scorso 20 dicembre sono stati consegnati i diplomi 2004. Alla cerimonia è intervenuto anche il Consigliere di Stato Gabriele Gendotti. Di seguito i neo diplomati: Studente Materia Docente Diploma di pedagogia musicale (corso di studio I): Blättler Hugo violoncello Gabriele Cavadini Ceresa Domenico contrabbasso Andreas Cincera Conenna Andrea pianoforte Roberto Braccini D’Aprile Mariarosaria violino Anna Modesti Gisi Caterina pianoforte Alessandro D'Onofrio Guggia Thomas fisarmonica Leslaw Skorski Lanteri Flavia pianoforte Alessandro D'Onofrio Sorge Marco clarinetto Giambattista Sisini Dip. Scuola di Musica [email protected] Pensieri Non c'è dubbio che il primo requisito per un compositore è di essere morto. (Arthur Honegger) Mi piace la musica di Wagner più di ogni altra cosa. È così rumorosa che si può parlare per tutto il tempo senza farsi sentire dagli altri. È un grande vantaggio. (Oscar Wilde) La musica è l'aritmetica dei suoni come l'ottica è la geometria della luce. (Claude Debussy) Luganese: Tel/Fax 091 960 3048, [email protected] Bellinzonese e Tre Valli: Tel/Fax 091 825 1241, [email protected] Locarneses e Valli: tel/Fax 091 751 8440, [email protected] Mendrisotto: Tel/Fax 091 683 0084 [email protected] Diploma di perfezionamento (corso di studio II) Albertoni Sarah clarinetto Francois Benda Alvarez Laura pianoforte Nora Doallo Basic Marija flauto Mario Ancillotti Bianchi Giuliano chitarra Massimo Laura Crola Giovanni flauto Mario Ancillotti Perlasca Edoardo chitarra Massimo Laura Prodigo Marlène violino Carlo Chiarappa Ramirez Andrés clarinetto Francois Benda Trinajstic Tonci clarinetto Milan Rericha Vaccaro Lorenza violino Carlo Chiarappa Widmer Barbara pianoforte Nora Doallo Widmer Thomas viola da gambaVittorio Ghielmi Woollard Tony violoncello Robert Cohen Wymann Sandra pianoforte Nora Doallo Diploma di solista (corso di studio II) Satoko Tsujimoto clarinetto François Benda Scavo Giuseppe flauto Mario Ancillotti Zampar Luciano percussioni Mircea Ardeleanu Diploma di direzione (corso di studi IV) Azzarone Raffaella Dir. di Coro Luigi Marzola Butti Simone Dir. Orch. di Fiati Franco Cesarini Miniscalco Davide Dir. Orch. di Fiati Franco Cesarini Certificato di post-formazione Arciuli Silvia violino Pertusi Giorgio violino Anna Modesti Anna Modesti Il vostro conservatorio online: www.conservatorio.ch