RICCARDO I D`INGHILTERRA Detto CUOR DI LEONE

Scuola Secondaria di 1° grado Paritaria S. Luigi
A.S. 2011-2012
Prof.ssa Dora Meroni
Dispensa di approfondimento al libro di testo di Storia
RICCARDO I D’INGHILTERRA
Detto CUOR DI LEONE
RICCARDO I D'INGHILTERRA, noto anche con il nome di Riccardo Cuor di Leone nacque in Inghilterra l’ 8
settembre 1157, quarto figlio del re d’Inghilterra ENRICO II e di ELEONORA D’AQUITANIA, duchessa
d’Aquitania e di molte terre di Francia.
Enrico II, re d’Inghilterra
Eleonora d’Aquitania
Era fratello minore di Guglielmo (che morì all’età di tre anni), Enrico e Matilda e fratello maggiore di Goffredo II,
Leonora, Giovanna e Giovanni.
Era il figlio preferito della madre e benché nato in Inghilterra crebbe con la madre in Francia dopo la separazione
dei suoi genitori, e sentì sempre questa nazione la sua nazione, tanto da parlare solo francese. I suoi principali
interessi erano la letteratura, lo studio, l’arte, la poesia ma dimostrò anche grandi doti militari.
TENTATIVO DI TREGUA TRA FRANCIA E INGHILTERRA
Nel gennaio 1169, Enrico II cercando un accordo di tregua con il re di Francia, Luigi VII1 propose a quest’ultimo
un matrimonio tra Riccardo (figlio del re d’Inghilterra) e Alice o Adele (figlia del re di Francia). Il re di Francia
accettò ed inviò sua figlia in Inghilterra ed Enrico II ne divenne tutore. Ma Riccardo non sposò mai la figlia del re
di Francia, nonostante le minacce anche del papato, di togliere all’Inghilterra tutte le terre di Francia portate in
dote da Alice.
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Eleonora d’Aquitania era stata sposata anche con il re di Francia Luigi VII, ma dopo molti anni di dissapori il loro
matrimonio venne giudicato nullo dal tribunale della Chiesa.
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LA RIVOLTA CONTRO IL PADRE e L’INCORONAZIONE
Nel 1170 Enrico II nominò il figlio maggiore Enrico, sovrano congiunto d’Inghilterra
(noto con il nome di Enrico il giovane) e questo suscitò la reazione di Eleonora
d’Aquitania che alleandosi con il re di Francia Luigi VII ed i figli Riccardo, Goffredo ed
Enrico, mosse un’azione di rivolta contro il marito e re Enrico II.
La rivolta partendo dalla Normandia nel 1173, arrivò a mobilitare tutti i territori
francesi controllati dal sovrano inglese, ma subì la reazione violenta ed immediata di
Enrico II che la sedò nel sangue pochi mesi dopo nel 1174.
Enrico II tolse il titolo di sovrano congiunto al figlio Enrico; perdonò i figli minori
Riccardo e Goffredo ma condannò Eleonora d’Aquitania agli arresti nel castello
inglese di Winchester, escludendola per anni dalla vita politica sia inglese che
francese.
Enrico il giovane incoronato sovrano congiunto d’Inghilterra
Nel 1183, in punto di morte Enrico (il figlio) chiese al padre Enrico II di perdonare lui e soprattutto di liberare la
madre.
Riccardo diventava così il legittimo erede alla corona d’Inghilterra, ma non era sposato e quindi non aveva
discendenti diretti. Enrico II pertanto decise di nominare suo successore il figlio minore Goffredo, sposato e con
un erede in arrivo. Goffredo però morì poco dopo e suo figlio venne designato successore, anche se neonato.
Inoltre Enrico II cedette l’Aquitania all’ultimogenito Giovanni.
Questo scatenò la reazione violenta di Riccardo che, alleato del re di Francia, muoverà guerra al padre e lo
sconfiggerà costringendolo riconoscerlo come suo successore.
Il 6 luglio 1189 Enrico II muore e il 3 settembre 1189 Riccardo venne incoronato re d’Inghilterra nell’Abbazia
di Westminster.
Rimaneva comunque senza moglie e senza di eredi, quindi la madre organizzò
un matrimonio diplomatico tra Riccardo e BERENGARIA DI NAVARRA, figlia del
re di Navarra2 .
Riccardo pertanto dispose che Alice fosse rimandata in Francia, dove era
diventato re il figlio di Luigi VII, FILIPPO II3, con il quale prese parte alla terza
crociata.
LA TERZA CROCIATA
Dopo molte vicissitudini Riccardo nel 1191 partì per la crociata nella quale erano
già attivi il re di Francia, Filippo II Augusto e l’imperatore del Sacro Romano
Impero Federico I detto Barbarossa4
Berengaria di Navarra
Filippo
II
Augusto
Federico I Barbarossa
2
La Navarra è una regione della Spagna che si trovava al confine con le terre di Eleonora
Fratello maggiore di Alice
4
Ti rimando al capitolo sulle Crociate, pag. 3
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Leopoldo V
Le prime battaglie furono tutte segnate dal
successo dei crociati, ma ben presto Riccardo
ebbe modo di accrescere i motivi di contrasto
con Filippo e con il duca d’Austria LEOPOLDO
V che, dopo la morte dell’imperatore, guidava
l’esercito tedesco. Gli scontri tra loro furono tali
da spingere il sovrano francese e il duca
tedesco a rientrare nelle loro patrie.
Riccardo solo al comando dei crociati non
riuscì a conquistare Gerusalemme, pertanto
cercò un accordo con il SALADINO, sultano
dei musulmani: Giovanna, sorella di Riccardo,
avrebbe sposato il fratello del Saladino, al fine
di sancire una pace di almeno tre anni tra i due
popoli a Gerusalemme.
L’accordo non fu sancito per il rifiuto di
Giovanna al matrimonio.
Saladino
IL RIENTRO IN INGHILTERRA e GLI ULTIMI ANNI
Riccardo nel 1192 rientrò in Inghilterra, ma durante il viaggio di ritorno, attraversando le terre del Sacro Romano
Impero, venne catturato e fatto prigioniero da Leopoldo V d’Austria. Venne richiesto per liberarlo un riscatto
altissimo, che il fratello GIOVANNI, reggente in Inghilterra al posto del fratello, non voleva pagare.
Furono la madre e la moglie a raccogliere i soldi necessari per liberalo.
Al suo rientro in patria trovò una situazione difficilissima e moltissimi furono i suoi nemici:
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


Il fratello Giovanni che non voleva restituirgli il trono
I grandi feudatari che non volevano perdere i privilegi acquisiti con
Giovanni
Il re di Francia che accusava Riccardo di ripetuto tradimento e
mancanza di parola
Il papa che non aveva accettato l’accordo con gli infedeli.
Riccardo trascorse gli ultimi anni di regno in Inghilterra, tra il 1194 e il 1199,
combattendo e cercando accordi difficili e alleanze. Questo fino alla morte che
sopraggiunse il 6 aprile 1199 a causa di una freccia che lo trafisse durante
l’assedio al castello di Charroux.
Suo successore divenne il fratello GIOVANNI detto
SENZA TERRA per la mancanza di lasciti ereditari da
parte dei genitori.
Giovanni aveva avuto modo di controllare il potere in
Inghilterra durante l’assenza del fratello ed aveva attuato
una politica di alleanza con gli aristocratici proprietari
Giovanni Senza Terra
terrieri. Gli interessi di Giovanni non riguardavano solo il
controllo dell’Inghilterra ma anche la riconquista di tutti i
possedimenti in Francia.
Per questo nel 1213 alleandosi con il nuovo imperatore OTTONE IV 5, organizzò una
flotta con la quale attraversò il Canale della Manica e giunse in terra fiamminga 6.
Ottone IV
5
Ottone IV, cugino di Federico I Barbarossa, era stato nominato imperatore dopo una lunga lotta per la successione con
Filippo di Svevia, fratello di Federico Barbarossa. Il papa Innocenzo III aveva appoggiato la sua elezione dopo le molte
promesse fatte da Ottone, sulla totale libertà di cui avrebbe goduto la chiesa in Germania. Promesse che alla morte del
contendente Filippo di Svevia, Ottone non mantenne.
6
Attuale Belgio
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Nel 1214 mentre le truppe inglesi risalivano la Loira, quelle imperiali attaccarono la regione delle Fiandre, ma
venne loro inflitta una dura sconfitta dall’esercito di Filippo II di Francia unito a quello di Federico II 7 nella
battaglia di Bouvines.
Dipinto raffigurante le fasi
conclusive della battaglia di
Bouvines
Dopo questa dura sconfitta Giovanni fece ritorno in Inghilterra, dove però la situazione economica era
gravemente peggiorata e il malcontento del popolo era sempre più evidente.
Fortemente critici nei confronti del re furono i baroni che organizzarono una rivolta che costrinse Giovanni a
firmare il 15 giugno 1215 un documento chiamato MAGNA CHARTA LIBERTATUM.
Magna Charta
Libertatum
La Magna Carta Libertatum era scritta in latino e venne chiamata Magna per essere distinta da un
provvedimento minore, chiamato Charta emanata proprio in quegli anni per regolamentare i diritti di caccia.
Gli storici la considerano il primo documento fondamentale per il riconoscimento universale dei diritti dei cittadini.
7
Contendente del trono imperiale in quanto figlio di Enrico VII e nipote di Barbarossa, sostenuto anche da papa Innocenzo
III (che ne era stato tutore e protettore) dopo le disattese promesse di Ottone IV.
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Tra i suoi articoli i più importanti sono quelli che stabilivano:
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Il divieto per il sovrano di imporre nuove tasse ai suoi vassalli diretti senza aver ottenuto prima il
consenso del consiglio comune del regno, formato da arcivescovi, abati, conti e i maggiori tra i baroni.
La garanzia per tutti gli uomini liberi e non schiavi, di non poter essere imprigionati senza prima aver
sostenuto un regolare processo.
La pena inflitta doveva essere equilibrata e giusta rispetto alla colpa o al reato.
La creazione di una commissione di venticinque baroni che avevano il compito di controllare che il re
rispettasse gli impegni presi con la firma del documento. Qualora non lo avesse fatto diventava diritto
degli inglesi dichiarargli guerra.
Tutti i commercianti provenienti da paesi non in guerra con l’Inghilterra, avevano il diritto di entrare ed
uscire dal regno senza pagare alcuna tassa.
Papa Innocenzo III non approvò il documento e lo annullò con una bolla pontificia 8 che ribadiva la sovranità
assoluta della Chiesa rispetto a qualsiasi altro potere terreno e temporale.
Con l’atto di annullamento del papa, Giovanni si sentì libero da qualsiasi impegno e sostenuto da alcuni nobili tra
i quali Guglielmo il Maresciallo, mosse guerra contro i baroni.
I baroni ribelli, dopo aver occupato Londra, offrirono il
trono d’Inghilterra a LUIGI, figlio di Filippo II Augusto
re di Francia.
Luigi invase l’Inghilterra con il suo esercito e venne
proclamato re nel maggio 1216.
Giovanni morì il 19 ottobre 1216 e gli successe il
figlio ENRICO III, sotto la tutela del fedele e saggio
Guglielmo il Maresciallo.
L’incoronazione di Enrico III fu possibile solo dopo la
firma del TRATTATO DI LAMBETH con cui non solo
veniva posta fine alla guerra dei baroni, ma Luigi
rinunciava definitivamente al trono d' Inghilterra.
Guglielmo il Maresciallo
Luigi di Francia
Enrico III d’Inghilterra
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Ricordi: la Bolla era la legge firmata dal papa
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