2016 www.folkest.com international folk festival dal 23 giugno all’11 luglio 2016 www.folkest.com FRONTIERE La frontiera si raggiunge attraverso sentieri assolati e percorsi nel bosco, ma è luogo di scambio di narrazioni, dove mare e terra si dividono, dove le genti s’incontrano e si mescolano, spazio umano e non dettato dall’istituzione. I legni delle case e degli strumenti, i profumi delle cucine, le tinte degli affreschi nelle chiese e sulle case, una sapienza antica che trasmigra, laddove i pascoli, gli orti, le case, i violini e le armoniche sono gli stessi, al di qua e al di là del confine imposto dagli uomini. international folk festival dal 23 giugno all’11 luglio Andiamo alla scoperta di un’Europa meticcia, non da ora, ma da sempre, per sua stessa vocazione, Europa dei popoli, ma anche delle loro intersezioni, delle migrazioni millenarie. Perché, a ben vedere, nessuno di noi è veramente europeo: siamo tutti figli di migranti! La trentottesima edizione di Folkest percorrerà in lungo e in largo, per quasi un mese, tutta la regione dialogando con l’Istria, portando ovunque una scelta ponderata di esempi musicali che ci raccontano i confini di questo nostro Vecchio Continente in un susseguirsi di canti provenienti da culture che vanno dalla Magna Grecia alla Finlandia, che narrano leggende antiche e storie comuni, storie di eroi e di gente semplice che appartengono a tutti e fanno parte dell’orgoglio culturale dei popoli. Spesso sono le stesse storie, declinate in lingue diverse. Vedremo le frontiere del Mediterraneo incontrarsi sulla battigia napoletana: una riflessione sulle contaminazioni straordinarie che questa millenaria città ci ha regalato, la gioia di far musica della Nuova Compagnia di Canto Popolare, degli Almamegretta e di James Senese Napoli Centrale. Ascolteremo le ballate antiche e le canzoni moderne di Richard Thompson, gli spunti poetici di Suzanne Vega, da quella significativa Nuova Europa rappresentata dal Village di New York, le scorribande canore sull’Appennino dei Viulàn, le sonorità zingaresche di Maurizio Geri Swingtet e Roberto Durkovic e i Fantasisti del Metrò, il klezmer dell’Orchestra Bailam, le canzoni di confine di Rudi Bučar, il Mediterraneo delle grandi isole con Tama Trio e il fascino della Sardegna di Elena Ledda e Luigi Lai. Forse vedremo una nuova Europa, innamorandoci delle canzoni e delle danze di Saba Anglana e Sandro Joyeux. Buona musica a tutti! Andrea Del Favero ARTE - UNIVERSITÀ - FAMIGLIA - RICERCA GIOVANI - CULTURA - FORMAZIONE - SALUTE PUBBLICA Organizzato da: Sotto l’alto patrocinio di: Con il sostegno di: Sponsor tecnici: Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura 20ANNICRUP 273-368_Layout 1 22/03/13 09:50 Pagina 319 Udine conserva il gesso originario, la Fondazione della cancellata maggiore (carboncino e tempera naturale (ben 270x280 centimetri). nificativa scultura di Mirko, Ettore, oloratissimo grande arazzo ne del suo periodo informale. REPUBLIKA SLOVENIJA MINISTRSTVO ZA KULTURO SPILIMBERGO Comune di Spilimbergo 19 anigaP 60:90 31/30/22 1 tuoyaL_502-1 PURCINNA02 Agostino Testa, La Pace, sec. XVIII, Udine, Palazzo patriarcale, giardino 2012 Partner: 20ANNICRUP 206-272_Layout 1 22/03/13 09:19 Pagina 223 Provincia di Pordenone Un ringraziamento particolare a tutti coloro che collaborano alla realizzazione del festival. ANTEPRIME DI FOLKEST LUGLIO e he dolc la musicune di fuarte lenghe GIUGNO Dom 12 San Pietro di Ragogna (Ragogna) Castello di Ragogna La Fieste da Sedon con: Carantan, La Sedon Salvadie, I Bintars, Lino Straulino In collaborazione con La Patrie dal Friûl, Glesie Furlane, Comune di Ragogna Ven 17Palmanova Teatro Gustavo Modena Richard Ven 1 Santo Stefano di Buja (Buja) parco cittadino di S. Stefano Iona Fyfe Band Scozia Papariano (Fiumicello) via Nazionale Maurizio Geri Swingtet Italia Sab 2Flaibano piazza Monumento Maurizio Geri Swingtet Italia Aurava (San Giorgio piazza Orologio Thompson* Inghilterra In collaborazione con Folk Club Buttrio, Comune di Palmanova della Richinvelda) Carantan Friuli Fooga & Nico Italia Taipana area festeggiamenti Iona Fyfe Band Scozia PROGRAMMA 2016 GIUGNO Gio 23 Osoppo Forte di Osoppo e Alessandro Tombesi Veneto Rolling Around Italia Ven 26 Pasiano di Pordenone Parco dei Molini Lun 27 Castions di Zoppola (Zoppola) Les loups garous Italia Mar 28 Aviano All’Osteria della Calle di Mezzo Gulasch concerto con Janos Hasur Ungheria Remanzacco arena Broilo Perosa Roberto Durkovic e i Fantasisti del Metrò Italia/ Romania Mer 25 Ospedaletto (Gemona) parco Stroili Ninfa Giannuzzi Puglia Rauscedo (S. Giorgio Giardino Crovato Dom Fragment Italia cortile Pagura 24 Fiume Veneto Villa Ricchieri Capitano tutte a noi Italia Rolling Around Italia Sab cortile Scuola Elementare di via Dante Roberto della Richinvelda) 29Porcia parco Villa Correr-Dolfin Straulino & Fedele Friuli Iona Fyfe Band Scozia Lun 4Udine castello Mer Finale del concorso Suonare@Folkest2016 Comune di Tolmezzo, Nuova Pro Loco Tolmezzo, Associazione Regionale dei Circoli Sardi del Friuli Venezia Giulia 20 Passariano (Codroipo) Villa Manin Suzanne Vega* Usa Na Fuoia Cadore Smorfiácc Lombardia Flamenco Tango Neapolis Italia Domo Emigrantes Italia In collaborazione con Azienda Speciale Villa Manin Ven 22Capodistria piazza Carpaccio 21,30 Roda do Cavaco Brasile In collaborazione con AIAS Capodistria, Comunità Autogestita Presenta Claudio Moretti In collaborazione con Comune di Udine Mer 6 San Talmassons piazza Vittorio Veneto In collaborazione con Prepotto (Duino/Aurisina) area sagra Gio 30 17 Tolmezzo prà Castello Almamegretta Campania In collaborazione con Comune di Palmanova Mar 5 Artegna collina di San Martino Travesio piazza XX Settembre Dom Nuova Compagnia di Canto Popolare* Campania Lamorivostri Lazio Electric Circus Italia Iona Fyfe Band Scozia Roberto Durkovic e i Fantasisti del Metrò Italia/ Romania GLI EVENTI DI FOLKEST Dom 3 Palmanova della Nazionalità Italiana di Capodistria, Comune di Capodistria Teach tShleibhe Irlanda Daniele del Friuli Sab piazza Vittorio Emanuele II 23Capodistria piazza Carpaccio James Senese Napoli Centrale Italia Orchestra Bailam e Coro Trallallero Liguria 21,30 Aviano All’Osteria della Calle di Mezzo AIAS Capodistria, Comunità Autogestita della Nazionalità Italiana di Capodistria, Comune di Capodistria In collaborazione con Teach tShleibhe Irlanda Gio 7Cassacco parco d’Europa Capitano tutte a noi Italia Brigata Lambrusco Emilia Tutti gli spettacoli avranno inizio alle 21,15 salvo dove diversamente specificato. In caso di cattivo tempo si svolgeranno in un luogo alternativo al coperto che sarà comunicato di volta in volta. *CONCERTO A PAGAMENTO Domanins azienda I Magredi Teach tShleibhe Irlanda Capodistria palazzo Gravisi-Buttirai 21,30 Tama Trio Sicilia/Campania Luigi Lai e Elena Ledda Sardegna con 4 5 FOLKEST IN FESTA A SPILIMBERGO piazza Garibaldi Video&Danza@Folkest 2016 con: Serena Finatti e Andrea Varnier presentazione del videoclip di Le cirque des animaux di Serena Finatti, regia di Manuel Zarpellon e Giorgia Lorenzato, con Luisa Amprimo 21,20 Andrea Capezzuoli e Compagnia Italia 22,30 Mestisòn Italia/Colombia presenta Nicola Cossar piazza Duomo Kitchen Implosion Italia Saba Anglana Italia/Somalia 21,15 presenta Claudio Moretti Enoteca La Torre 23,30 Session irlandese con Teach 21,15 I Viulàn Emilia/Toscana Il Presidente di Assomusica consegna il Premio Franco Mamone a Irene Maiolin Tama Trio Sicilia/Campania consegna del Premio Folkest alla carriera a Luigi presenta Claudio Moretti VENERDÌ 8 LUGLIO 20,30 piazza Duomo tShleibhe Irlanda Enoteca La Torre 23,30 Session irlandese con Teach tShleibhe Irlanda DOMENICA 10 LUGLIO piazza Garibaldi 11,45 Gruppo di musica d’insieme della Scuola di musica Gottardo 21,10 Tomat Giuliano Gabriele Ensemble Lazio vincitore del Premio Andrea Parodi 2015 22,10 D’instrumenti, di libri e d’amenità varie con Paolo e Dario Maurensig Marusic, introduce Donatella Lazzaroni 22,45 Rudi Bučar in Istrabend Istria presenta Nicola Cossar Torre Orientale 16,00 spettacolo per bambini con Molino SABATO 9 LUGLIO Lai Rosenkranz Italia corso Roma mercato 11,00 musica tra la gente con Andrea Capezzuoli e Compagnia, Urban Beat Street Drum Italia piazza Garibaldi 18,30 Assaggi Trad – anteprima di IV FESTINVAL – Radici Celtic Pixie musica irlandese Coro Voci dal Mondo diretto da Giuseppina Casarin Al termine degustazioni con specialità della Val Tramontina Riccardo Tesi Toscana - presenta il libro Una vita a bottoni con Andrea Del Favero e Nicola Cossar 21,20 Orchestrabottoni Lazio 22,40 Cinqueinpunto Italia - vincitori del concorso Cantiere Miotto Musica 2016 presenta Nicola Cossar 20,30 6 16,00 Vieni a provare uno strumento con i docenti della Scuola di Musica Gottardo Tomat piazza Duomo Sandro Joyeux e Band Italia/ Francia Tsuumi Sound System Finlandia presenta Claudio Moretti 21,15 Enoteca La Torre 23,30 Session irlandese con Teach tShleibhe Irlanda LUNEDÌ 11 LUGLIO piazza Duomo 21,15 Billy Cobham Band* Usa 7 *CONCERTO A PAGAMENTO CAPODISTRIA / KOPER GLI ARTISTI Almamegretta Campania Giovedì / Četrtek 7 LUGLIO / JULIJ 2016 alle / ob 21.30 Estivo Palazzo / Vrt Palače Gravisi-Buttorai Sede della Comunità Italiana / Sedež Italijanske Skupnosti Via / ulica OF, 10 TAMA TRIO CON LUIGI LAI E ELENA LEDDA Italia / Italija Venerdì / Petek 23 LUGLIO JULIJ 2016 Piazza Carpaccio / Carpacciov trg Piazza Carpaccio / Carpacciov trg RODA DO CAVACO Brasile / Brazilija Comune Città Capodistria Mestna občina Koper Associazione Culturale Kulturno društvo “Folkgiornale” Andrea Capezzuoli e Compagnia Italia Gruppo fondato a Milano nel 2006, mescolano storie, leggende, canzoni, ballate, danze del nord Italia condite con suoni, melodie e ritmi provenienti da diverse regioni d’Europa e d’America: dal romanticismo della mazurka francese all’energia travolgente del reel del Québec. Lunga è l’esperienza del gruppo anche nel circuito del balfolk, con un repertorio che spazia dalle danze folk europee sia di coppia che di gruppo alla musica del Québec. Formazione Andrea Capezzuoli: melodeon, organetto, voce, podoritmia; Milo Molteni: violino, voce; Jacopo Ventura: chitarra, voce; Nicola Brighenti: caller, danza percussiva. Sabato / Sobota 22 LUGLIO JULIJ 2016 alle / ob 21.30 Questo gruppo napoletano sfugge a ogni tentativo di catalogazione, mettendo in relazione diversi elementi musicali e culturali. L’espressione EnnEnne, titolo dell’ultimo disco, è perfetto sia nell’accezione etimologica – non conoscendo precisamente il nome di quella che è la propria espressione musicale – che in quella che per traslato gli attribuisce un’origine incerta e spuria. In occasione di questo nuovo disco si è riunita la line-up originaria della band, Gennato“T” Tesone, Paolo Polcari e Raiz, ai quali si sono aggiunte una serie di collaborazioni di alto livello. Il missaggio è stato affidato alle mani del produttore Adrian Sherwood (già con loro ai tempi dell’album Sanacore). Le canzoni risentono di diverse fonti d’ispirazione, benché al centro del loro mondo musicale continui ad esserci il dub di provenienza inglese, inteso più come metodo compositivo che nella sua accezione reggae vera e propria. Billy Cobham Band Usa Solo poche volte nella storia un musicista è stato definito maestro mondiale nel suo strumento. Billy Cobham è uno di questi pochi musicisti. Per oltre trent’anni ha ricevuto ogni genere di riconoscimento internazionale come eccezionale batterista. Billy Cobham, con la sua precisione, il suo essere ambidestro e la sua grinta di batterista ha applicato la stessa energia nella sua monumentale lista di successi. Oltre che musicista, ha una storia come compositore e produttore di dischi, che hanno segnato la storia della musica contemporanea. Ha suonato in centinaia di dischi con gruppi suoi e molte delle leggende della musica. Il suo segno distintivo – il più veloce, il più potente e il più esplosivo drumming – ha trasmesso la sua energia sui palchi internazionali di concerti, orchestre sinfoni- alle / ob 21.30 JAMES SENESE NAPOLI CENTRALE Italia / Italija REPUBLIKA SLOVENIJA MINISTRSTVO ZA KULTURO AIAS Capodistria-Koper Formazione Raiz: voce; Gennaro T: batteria; Paolo Polcari: tastiere; Mario Formisano: basso; Fefo Forconi: chitarra; Salvatore Zannella: percussioni; Albino D’Amato: dub master. 9 contemporaneo, passando da accenni irlandesi a Guccini, da Paolo Pietrangeli a Fausto Amodei. Combat-folk, come si diceva, di forte impatto e tanta voglia di stare sulle piazze a cantare e raccontare. Si sono qualificati attraverso le selezioni del concorso Suonare@Folkest. Formazione Matteo Davoli: basso; Riccardo Pelli: voce, chitarra; Lorenzo Iori: violino, chitarra; Simone Carucci: percussioni. Domo Emigrantes Italia/Kurdistan Pizziche, tarante e tammuriate si uniscono nella loro musica con elementi etnici, sonorità jazz e arrangiamenti nuovi e originali, corredati da una serie di strumenti insoliti ed esotici (tembûr curdo, fujara, flauti e percussioni etniche, violino e tanti altri), mantenendo però inalterato il ritmo originale della tradizione. Al centro dell’attenzione la tradizione siciliana che porta al suo interno i segni dell’arte e della musica di tutte le civiltà che sono passate, nel corso dei secoli, per la nostra Kolymbetra del Mediterraneo, in particolar modo l’influenza dei Paesi Arabi, della Turchia, per poi passare alla Grecia e alla Spagna, alla ricerca di Carantan Friuli Termine che indicava i cinque centesimi delle vecchie lire in uso agli inizi del Novecento, da allora nella cultura popolare friulana questo appellativo è sempre stato il sinonimo di cosa da poco, tu valis mancul di un carantan. Da oltre un ventennio i Carantan ricercano e ripropongono il patrimonio musicale friulano dal XVI secolo fino ai giorni nostri, sconfinando nel repertorio tradizionale del Nord Italia e dell’Istria. Un’evoluzione del folk che non è semplice divagare nella mul- che, big bands, Broadway, festivals, televisione e video. Come insegnante nella sua arte ha tenuto corsi e seminari in tutto il mondo. La sua influenza stilistica ha letteralmente creato una categoria di musica, ormai parte della storia della musica dei nostri giorni e del futuro. Nello spirito della world music Billy ha messo insieme un fantastico gruppo di musicisti provenienti da Francia, Inghilterra e Brasile per creare una personalità unica che si presenta da sola attraverso i nomi di chi compone la formazione. Formazione Billy Cobham: batteria; Jean-Marie Ecay: chitarra elettrica; Christian Galvez: basso; Steve Hamilton: tastiere; Camelia Ben Naceur: tastiere. Formazione Claudio Mucin: violino; Luca Pontel: fisarmonica; Marco Quas: flauti, percussioni; Gigi Vecchione: chitarra, bodhran, percussioni; Andrea De Biasi: contrabbasso, basso elettrico. Coro Voci dal Mondo diretto da Giuseppina Casarin Italia Il coro è nato nel 2008 all’interno di un progetto sociale più esteso, dedicato al quartiere di Via Piave, che negli ultimi anni ha subito un cambiamen- una nuova centralità del Mediterraneo e della sua storia. Vincitori della selezione di Loano del concorso Suonare@Folkest, sono ora in lizza per la vittoria finale. Formazione Stefano Torre: voce, chitarra, bouzuki, mandolino, friscalettu, zampogna; Filippo Renna: voce, tamburi a cornice, percussioni; Ashti Salam Abdo: voce, percussioni, saz-tembûr; Calogero La Porta: fisarmonica; Andrea Dall’Olio: violino; Gabriele Montanari: violoncello. Brigata Lambrusco Emilia La Brigata Lambrusco è un gruppo nato a Reggio Emilia ed è composto da quattro ragazzi, uniti nel nome della comune idea di rinnovare la storia della musica nata nel periodo della Resistenza o a essa ispirata e la memoria delle tradizioni emiliane. Il loro repertorio intreccia canti della pianura e del’Appennino a elementi di combat-folk più tietnicità o nella facile contaminazione, ma una ricerca armoniosa di spazi e di suggestioni, come testimoniato dal nuovo disco, che verrà presentato a Folkest. Formazione Glauco Toniutti: violino, cornamusa, mandolino, cucchiai e voce; Andrea Barachino: chitarra classica, acustica, mandola,voce; Stefano Durat: armoniche diatoniche, percussioni; Carolina Zanelli: violoncello, armonica diatonica. Celtic Pixie Italia Il gruppo è nato dall’idea di ricreare le tipiche atmosfere da “pub” di Irlanda, Bretagna, Scozia; da qui anche il nome riferito al tipo di musica (Celtic) abbinato a un dispettoso folletto del Devon (Pixie). Nati nell’estate del 2011, hanno al’attivo diverse partecipazioni a importanti manifestazioni in regione, che li hanno fatti conoscere ad un vasto pubblico. 10 to d’identità abitativa e commerciale, con l’arrivo di molti stranieri dall’Europa dell’Est, dal Bangladesh e dalla Cina, che hanno creato qualche conflittualità tra vecchi e nuovi residenti. Il lavoro di Giuseppina Casarin ha permesso la formazione di un laboratorio musicale che vedesse i partecipanti coinvolti come primi protagonisti, con l’intento di una maggior conoscenza reciproca. A questa esperienza partecipano persone di varie nazionalità: moldava, rumena, ucraina, spagnola, francese e italiana per l’Europa; bengalese, iraniana e kirghisa, per l’Asia; nigeriana, somala e dalla Sierra Leone per l’Africa. Electric Circus Italia Gli Electric Circus nascono come un trio strumentale composto da Francesco Cretti, Paolo Urbani e Paolo Pilati: un classico trio chitarra, basso batteria che propone una propria musica con una base jazz nella quale confluiscono sonorità blues e fusion, caratterizzate da arrangiamenti elaborati, con una vena di psichedelia. Naturale evoluzione è stata la ricerca di altri compagni di viaggio: nel tempo si sono aggiunti altri musicisti come Giordano Grossi al contrabbasso, Alessandro Leonardi alla tromba e Giuliano Buratti al sax. 11 Nicola Farinello, verso la fine del 2010. I loro testi sono tutti rigorosamente in italiano e raccontano l’attuale situazione storica e sociale del nostro Paese, il disagio delle nuove generazioni, l’amore ai nostri giorni, ispirandosi all’arte come impegno, un concetto sviluppatosi nell’arco del Novecento. Le loro canzoni spaziano dalla classica ballata cantautorale acustica fino alle ballate rock con influenze provenienti dalla musica psichedelica e dal rock progressivo. Si sono qualificati attraverso le selezioni del concorso Suonare@ Folkest. Formazione Nicola Farinello: chitarra acustica e voce; Carlo Guardamagna: chitarra elettrica, piano, synth; Alessandro Ermini: basso; Andrea Garavelli: batteria; Con questa formazione hanno registrato il loro primo EP Evoluzione, registrato al MetroRec Studio di Riva del Garda (TN). Si sono qualificati attraverso le selezioni del concorso Suonare@Folkest. Formazione Francesco Cretti: chitarra; Paolo Urbani: batteria; Paolo Pilati: basso; Giuliano Buratti: sax; Filippo Tonelli: percussioni. Flamenco Tango Neapolis Campania Flamenco Tango Neapolis è il progetto artistico fondato e diretto da Salvo Russo (musicista e compositore partenopeo) che unisce il flamenco, Bombarda, voce; Gabriele Ceccarelli: piano, tastiere, whistle; Sanjay Kansa Banik: tablas, cajon, bongos, darbuka; Lorenzo Beverati: basso elettrico; Stefano Vestrini: batteria, cajon; Emanuele Andolfi: chitarra acustica. Giuliano Gabriele Ensemble Lazio Artista italo-francese, è nato a Sora (Fr) ed è cantante e organettista, sulle orme del bisnonno. Ha poi approfondito lo studio del repertorio della tradizione popolare del Centro-Sud Italia dedicandosi anche al canto popolare, alla zampogna, al tamburo a cornice e alla chitarra battente. Dopo aver fatto parte dello storico gruppo molisano Il Tratturo, ha collaborato con svariati musicisti, giungendo poi a dar vita a una propria formazione, con la quale propone brani di sua composizione insieme ad alcuni tradizionali: in questi anni ha partecipato a importanti festival e rassegne. Il primo disco Me- che ne fanno uno dei gruppi di sicuro avvenire della scena scozzese. Formazione Charles Grey: violino, voce; Callum Cronin: contrabbasso; Chris Ferrie: chitarra, bodhran; Iona Fyfe: voce, pianoforte. I Viulàn Emilia-Toscana L’instancabile e appassionata ricerca effettuata dal fondatore dei Viulàn, Lele Chiodi, anche in collaborazione con Francesco Guccini nel territorio del Frignano sulle montagne dell’appennino Tosco-Emiliano, ha ormai superato i trent’anni, ma è ben lontana dal terminare. Dentro le voci di Lele, Carlo e Lauro vive questa musica, con il vento delle loro montagne, gli odori e i colori delle loro foreste, le voci della gente che ha portato fino a noi questo patrimonio. Oltre al recupero musicale, anche quello del dialetto è al centro dell’attività dei Viulàn. Con la consapevolezza di chi ha sempre respirato le parlate delle varie località dell’Appennino Tosco Emiliano, i Viulàn attualizzano le storie, le lingue i luoghi dove sono nate nella consapevolezza del loro valore storico, sociale e culturale. A Folkest presenteranno il loro nuovo disco Cento ducati. Francesco Guccini afferma che la strada dei Viulàn è quella di cercare di dare una nuova Fragment Italia Fragment, nati da un’idea di Ariele Cartocci nei primi mesi del 2015. La loro musica è il frutto dell’incontro di sensibilità musicali diverse. Fragment presentano una sfaccettata rilettura della tradizione musicale irlandese, scozzese e bretone: un mezzo per esplorare le connessioni tra questo ricco patrimonio culturale e le sonorità trascinanti della musica dei nostri tempi. Si sono qualificati attraverso le selezioni del concorso Suonare@ Folkest. Formazione Adriano Dragotta: violino; Ariele Cartocci: bouzouki, chitarra elettrica, chitarra classica, il tango argentino e la tradizione musicale napoletana in un’originale contaminazione di stili, dove Scalinatella diventa la Musa che ispira la pasiòn flamenca, Cerasella ricrea l’atmosfera delle milonghe argentine e Lo Guarracino irrompe con tutta l’energia di una Buleria napulitana, in una vera e propria juerga flamenca. Vincitori della selezione di Coreno Ausonio del concorso Suonare@Folkest, sono ora in lizza per la vittoria finale. Formazione Salvo Russo: pianoforte, voce e percussioni; Marco Pescosolido: violoncello; Gianni Migliaccio: chitarra flamenco, voce e percussioni; Agostino Oliviero: violino, oud arabo, chitarra; Alessia Demofonti: baile flamenco e palmas. lodeonìa è del 2012, mentre il secondo, Madre The hypnotic dance’s time, vede la luce nel 2015, che si rivela un anno importante, vista anche la vittoria al Premio Andrea Parodi. Formazione Giuliano Gabriele: voce, organetto, zampogna; Lucia Cremonesi: viola, lira calabrese; Eduardo Vessella: tamburi a cornice, percussioni; Gianfranco De Lisi: basso; Giovanni Aquino: chitarra acustica ed elettrica; Riccardo Bianchi: batteria. Iona Fyfe Band Scozia Giovanissimo gruppo scozzese, si sono fatti notare per i curati arrangiamenti di canzoni tradizionali scozzesi e le nuove composizioni scritte da Bernadette Kellermann. Non mancano le influenze di grandi gruppi della scena della musica celtica, ma la Iona Fyfe Band spicca per le sonorità di pianoforte, violino, chitarra e contrabbasso, in un’originale miscela di tradizione e nuova composizione Fooga&Nico Italia Fooga&Nico è un progetto che nasce grazie all’incontro tra la band “Fooga” (fuga) e il cantautore 12 13 veste al materiale reperito, sempre nel rispetto della tradizione, ma andando dove l’istinto musicale, la conoscenza di più stili e di diverse possibilità sonore, il gusto personale potevano condurre. …Il risultato è una serie di brani ricchi di suggestione, che danno emozioni nuove a brani vecchi di secoli. Formazione Lele Chiodi, Carlo Pagliai, Lauro Bernardoni: voci; Giorgio Albiani: chitarra, arrangiamenti e direzione artistica; Silvio Trotta: mandolino, mandoloncello, chitarra battente, basso acustico. circoli, piazze e cantine, corde rotte, ance stonate, arrivi, partenze, litigi, riconciliazioni, brindisi, urla, sudore, decibel & ottani… 30 anni di vicissitudini sonore e umane. Si sono qualificati attraverso le selezioni del concorso Suonare@Folkest. Formazione Marco “MarcoNegro” Negro: chitarra elettrica, voce, programmazione basi; Lorenzo “Wenzo” Prealoni: cornamusa, flauti, voce; Massimo “Ziokartella” Losito: fisarmonica, voce; Paolo “CannibalPaul” Pretti: basso, cori. Janos Hasur Ungheria James Senese Napoli Centrale GulashConcerto è una serata gastro-musicale, che comincia con il piatto celebre ungherese: il gulash, con il suo contorno tradizionale, i nokedli (gnocchetti di farina). Janos stesso prepara il gulash e dopo la degustazione inizia il concerto di violino solo, durante il quale alterna musica e parlato, brani della musica dell’Est Europa (Ungherese, Transilvana, Rumena, Bulgara, e Klezmer) e barzellette, aneddoti, storielle. È ovvio che lo spettacolo musicale funzionerebbe benissimo anche senza il gulash, ma sarebbe un peccato perdere questa occasione unica: degustare il Piatto Tradizionale Ungherese preparato da un Autentico Violinista Magiaro! James Senese è un artista che non ha bisogno di presentazioni: la sua musica, la sua storia personale, lo fanno per lui. In quasi cinquant’anni di musica, ha attraversato trasversalmente la canzone italiana, il funk-jazz, il rock. Quest’anno esce il suo nuovo disco O’ Sanghe, un nuovo orizzonte su cui si volge lo sguardo del sassofonista partenopeo: al suo interno tutti i riferimenti artistici che hanno fatto grande la sua musica, con una rinnovata carica espressiva. Funk, blues, venatu- Kitchen Implosion Italia Kitchen Implosion nasce dall’esperienza folk-rock di In The Kitchen condivisa dagli anni Novanta all’inizio del nuovo millennio dal suo nucleo fondatore, cui si è unito il bassista dei disciolti The Stp, leggenda dell’underground punk italiano. Kitchen Implosion trova linfa vitale in 30 anni di punk-rock pogato e suonato su vinili usurati e cassette smagnetizzate, anni segnati da ampli distorti, volumi insensati, devastanti feste studentesche, primordiali toga-parties, maratone danzerecce popolari, concerti memorabili, notti infinite e deliranti in club, re jazz, e tanto mediterraneo, tanta Napoli nelle melodie, nelle storie raccontate; vita, lavoro, lotte quotidiane per la sopravvivenza, amore, fede. A settant’anni compiuti, James Senese si conferma come un artista senza tempo, con una riconoscibilità immediata, grazie anche ai musicisti con i quali collabora da anni, da Ernesto Vitolo a Gigi De Rienzo (suoi gli arrangiamenti e la produzione artistica dell’intero disco) a Fredy Malfi alla batteria. Da segnalare la presenza, dopo oltre vent’anni, di Franco Del Prete, lo storico batterista di Napoli Centrale, che ha collaborato ad alcuni dei testi del disco e sarà presente come ospite durante il tour. Formazione James Senese: sax; Ernesto Vitolo: tastiere; Gigi de Rienzo: basso; Fredy Melfy: batteria. laborato con molti artisti nazionali e internazionali. Riccardo Grosso ha portato la sua armonica sui palchi americani di New Orleans e di St. Louis. Musica rude, graffiante e ridotta ai minimi termini, sull’ispirazione dei suoni trasmessi dalle vecchie radio degli anni Trenta e dalla scrittura di alcune penne come Tom Waits, Bob Dylan e Willy DeVille: bluesy, ma non troppo. Formazione Simone Chivilò: chitarra acustica; Riccardo Grosso: armonica a bocca. Lamorivostri Italia Lamorivostri, quattro donne musiciste, quattro voci, quattro modi di essere artiste, quattro sguardi sul mondo della musica tradizionale, da quella italiana alle sonorità rom, dalla canzone d’autore alla poesia popolare fino alle composizioni originali. Sguardi diversi sul mondo della musica tradizionale: un nuovo progetto nel quale le donne che rivivono nella poesia popolare, dove Rosabella, Harbreshe di Sicilia, rappresenta l’immagine di una ragazzina che si vede già grande, che ama come la Cecilia, come la Baronessa di Carini, come una sposa, come chi aspetta l’amore che arriva, come chi subisce l’amore perduto. Si sono qualificate attraverso le selezioni del concorso Suonare@Folkest. Formazione Lavinia Mancusi: voce, violino, chitarra e percussioni; Monica Neri: organetto, lira calabrese, ciaramella e percussioni; Rita Tumminia: organetto, voce, percussioni; Valeria Villeggia: voce, arpa e percussioni. Maurizio Geri Swingtet Italia Ispirati stilisticamente alla tradizione zingara alsaziana, dal padre fondatore Django Reinhardt alle varie contaminazioni che fino ad oggi hanno reso vitale e moderno lo swing-manouche, mescolano i contenuti autoriali e strumentali collocando il concerto a cavallo fra tradizione zingara europea, swing d’oltreoceano e canzone d’autore italiana, strizzando l’occhio al Mediterraneo, fra il filologico e l’innovativo, fra la ricerca stilistica e la creazione. Aspetti, questi, che pongono lo swingtet per continuità, curriculum e discografia, gruppo di riferimento in Italia per il genere, unico a oggi aver partecipato al più importante festival francese dedicato a Django, Samois sur Seine. Formazione Maurizio Geri: chitarra, voce; Giacomo Tosti: fisarmonica; Luca Giovacchini: chitarra; Michele Marini: clarinetto; Nicola Vernicio: contrabbasso. Les Loups Garous Italia Les Loups Garous (I Lupi Mannari) sono il punto di contatto tra i suoni LO-FI delle vecchie registrazioni che hanno acceso la scintilla di tutta la musica moderna e il songwriting più elaborato e profondo. Simone Chivilò, chitarrista, sound designer e produttore discografico, ha prodotto album e col14 15 Mestisòn Italia/Colombia più belle delle Dolomiti, ed esegue una musica raccolta direttamente dagli ultimi suonatori tradizionali e in parte basata sulle melodie contenute in un vecchio manoscritto, rinvenuto a San Vito di Cadore, senza per questo rinunciare a nuove composizioni che risentono di un gusto più moderno. Vincitori della selezione di Spilimbergo del concorso Suonare@Folkest, sono ora in lizza per la vittoria finale. Mestisòn sono una miscela esplosiva di ritmi, canti, danze ed etnie dove i tamburi tradizionali e le percussioni minori si mescolano sapientemente a strumenti più moderni quali il basso, il sax e il clari- le proprie composizioni in un concerto molto dinamico, coinvolgente e divertente tipica delle piccole orchestre mediterranee. Dopo vari dischi, colonne sonore per spettacoli teatrali, film e una miriade di concerti in tutto il mondo, nel 2013 vede l’ambizioso progetto Galata, con Matteo Merli alla voce e di un’intera squadra di trallallero genovese. A Folkest presenteranno ora il loro nuovissimo progetto discografico. Formazione Franco Minelli: chitarre, bouzouky, baglamas, oud, voce; Edmondo Romano: sax soprano, clarinetto, flauti, cornamusa; Luciano Ventriglia: batteria, derbouka, percussioni, chitarra, voce; Luca Montagliani: fisarmonica; Roberto Piga: violino; Tommaso Rolando: contrabbasso, basso. come i lavori per il teatro, tra i quali spiccano le straordinarie collaborazioni con Roberto De Simone. Gli ultimi mesi li hanno visti impegnatissimi, prima con Tullio De Piscopo nel tour che ha celebrato i cinquant’anni di carriera del celebre per- Ninfa Giannuzzi Puglia Cantante, musicista e autrice Ninfa Giannuzzi si esibisce con l’orchestra de La Notte della Taranta dal 2000 e in questa veste ha collaborato con Stewart Copeland, Ambrogio Sparagna, Mauro Pagani, Noa, Gianna Nannini, Franco Battiato, Francesco De Gregori, Beppe Servillo, Piero Pelù, Carmen Consoli, Giovanni Sollima, Daniel Bacalov e molti altri artisti italiani e internazionali. Tre i suoi lavori discografici, nei quali canta la forza della cultura grika salentina, della quale è interprete raffinata e graffiante. Formazione Ninfa Giannuzzi: voce; Samuele Tommasi: tamburi; Gianluca Milanese: flauto; Bruno Galeone: fisarmonica; Palmiro Durante: chitarra. netto, dando anima a ritmi come cumbia, sòn corrido, mapalé, sòn palenquero, bullerengue e molti altri. Propongono brani caratteristici della costa caraibica colombiana, riarrangiati in chiave moderna e con influenze reggae e funky, usando la lingua spagnola e indigena di San Basilio de Palenque. Formazione Luis Fernando Giraldo Bedoya: direttore musicale, percussioni, voce; Beatriz Pisciotti: voce, piccole percussioni, danza; Elisa Nebbia: voce, piccole percussioni, danza; Elena Moro: voce, piccole percussioni, danza; Nicola Canever: sax; Carmine Pesce: percussioni, voce; Gigi Stragapede: percussioni, didjeridu, voce; Alessandro Fiori: basso. Na Fuoia Cadore Il duo Na Fuoia, che significa una foglia nella parlata ladina del Cadore, è nato nel 2012 dall’incontro di due musicisti con la passione per la musica tradizionale. È dedicato interamente alla montagna bellunese, alle valli strette intorno alle aree Nuova Compagnia di Canto Popolare Campania Parlare della NCCP significa evocare la storia della musica popolare più autentica del Sud d’Italia e della canzone napoletana nella sua forma più alta e colta. Un gruppo che tutto il mondo ammira e ci invidia, ambasciatore della forma musicale italiana più amata e diffusa all’estero, ininterrottamente sulla scena dalla fine degli anni Sessanta. La NCCP esegue un repertorio straordinario, che va da successi celebri come Tammuriata Nera a villanelle e tammurriate composte dalla stessa Compagnia fino ai brani più noti della tradizione napoletana eseguiti con uno stile unico e inconfondibile. Innumerevoli gli album al loro attivo, così 16 cussionista napoletano che li ha fortemente voluti con sé sul palco quali maggiori rappresentanti della cultura popolare napoletana. Nel 2016, dopo la partecipazione allo show televisivo di Massimo Ranieri, è prevista l’uscita del loro nuovo album ricco di novità e di sorprese, nuovamente con la produzione artistica di Renato Marengo, a distanza di molti anni dall’ultima collaborazione. Formazione Fausta Vetere: voce e chitarra; Gianni Lamagna: voce e chitarra; Corrado Sfogli: chitarra, mandola, bouzouki, voce; Pasquale Ziccardi: basso e voce; Michele Signore: violino, mandoloncello, voce; Carmine Bruno: percussioni; Mario Ciro Sorrentino: flauti, sax; Anastasia Cecere: flauto traverso, voce. Orchestrabottoni Lazio Dopo precedenti esperienze musicali che li hanno portati a incrociare gli strumenti con Dan Moretti e altri importanti musicisti, la linea musicale si è rinsaldata sotto la direzione di Alessandro D’Alessandro all’organetto solista e grazie alla voce calda e robusta e alla forte presenza scenica di Antonella Costanzo. Orchestra Bailam e Coro Trallallero Liguria In ligure bailamme è la confusione, il caos, la ridda di voci che si incrociano, la folla che preme e si chiama in lingue diverse, l’afrore indefinibile che è fatto di mille odori diversi. L’Orchestra Bailam nasce nel 1989 e propone un repertorio acustico proiettato verso la musica klezmer, i tempi dispari dei Balcani, la musica greco-turca, quella araba e Dalla musica tradizionale laziale e dell’Italia centrale, fino alle nuove composizioni di Riccardo Tesi, Marc Perrone, Lino Cannavacciuolo, al dixieland e al funky: grandi idee musicali, ottimo affiatamento e divertimento sicuro per un gruppo che ha ormai creato un genere in Italia. Formazione Antonella Costanzo: voce; Alessandro D’Alessandro: organetto solista; Gianfranco Onairda, Matteo Mattoni, Silvia, Elisa, Giuseppe Di Bello, Francesca Villani: organetti d’orchestra; Giacomo Nardone: organetto basso; Mario Mazzenga: basso elettrico e contrabbasso; Raffaele Di Fenza: batteria. 17 te trasportate nel folk-rock e nel rock (in buona compagnia con Jimmy Page), influenzando intere schiere di giovani musicisti. Nel suo stile si notano le diverse influenze, che spaziano da Buddy Holly e James Burton fino a Les Paul e Django Reinhardt, con la sua spiccata predilezione per l’improvvisazione che preferisce rispetto agli assolo. Dopo gli anni ruggenti con la Fairport Convention, nel corso dei quali scrisse alcune gemme tuttora nel repertorio della grande band inglese, e alcuni significativi album con la moglie Linda, ha proseguito una carriera solista di grande rispetto. Una lunga serie di incisioni che, pur non avendogli portato un grosso successo commerciale, hanno contribuito a farne una leggenda e uno dei più rispettati chitarristi al mondo. Riccardo Tesi Italia Strumentista dallo stile inconfondibile, è uno dei pionieri della riscoperta dell’organetto diatonico in Italia, strumento popolare del quale ha rivoluzionato il linguaggio e ampliato il vocabolario al di là della tradizione. La sua musica, la sua carriera artistica, le sue esperienze sui palcoscenici di tutto il mondo, in un racconto scandito dai suoi ventuno album, inframezzato dalle collaborazioni con artisti del jazz e della canzone d’autore, con il teatro e con il cinema, arricchito dalle testimonianze di coloro che lo hanno accompagnato nei momenti più importanti della carriera e corredato da una galleria fotografica che ne illustra l’evoluzione: tutto questo è diventato un libro, che Riccardo Tesi presenterà a Folkest, dialogando con il direttore artistico Andrea Del Favero. Roberto Durkovic e i Fantasisti del Metrò Italia/Romania Roberto Durkovic è nato in Italia, ma le sue origini praghesi si rivelano grazie alle sonorità mitteleu- Rolling Around Italia I Rolling Around sono un gruppo di cinque musicisti che vogliono trasmettere l’energia della musica tradizionale irlandese. Session, concerti e collaborazioni hanno formato questi musicisti che si presentano in una formazione inedita e frizzante. Valerio e Victor portano sul palco la tradizione irlandese suonando la uillean pipe, la tipica cornamusa che ben si sposa con la brillantezza del Roberto e Alessandro Tombesi Veneto È da poco uscito il primo disco da solista di Roberto Tombesi, interamente dedicato all’organetto diatonico, strumento sul quale da oltre trentacinque anni conduce un’attenta e instancabile attività di ricerca. Il lavoro è tutto incentrato sul materiale raccolto negli anni da Roberto Tombesi nelle sue ricerche etnomusicali, che vanno dalle Dolomiti al Polesine. Lo accompagna il figlio Alessandro, che si sta affermando come uno dei migliori musicisti folk della nuova generazione. Formazione Roberto Tombesi: organetto; Alessandro Tombesi: arpa tirolese e voci. suono del banjo di Stefano. Il ritmo è scandito dal bodhrán, suonato dall’instancabile Cristian. Infine la chitarra e il bouzouki, suonati da Matteo, sono il giusto accompagnamento per riscaldare gli animi e dare il via alle danze! Formazione Matteo Marcon: voce, bouzouki, chitarra; Stefano Boldrin: banjo tenore, mandolino, chitarra; Valerio Vettori: uilleann pipes, clarinet, whistles; Cristian Moretto: bodhran; Victor Zanasco: uilleann pipes, whistles. Roda do Cavaco Brasile Richard Thompson Inghilterra Richard John Thompson, classe 1949, è il chitarrista che, partito dalle intuizioni sulla chitarra acustica di Davey Graham, le ha definitivamen- ropee impresse alla sua musica. Affascinato dal talento di un gruppo di musicisti tzigani incontrati nei vagoni della metropolitana di Milano ha voluto sposare il ritmo della musica Rom con la sofisticata canzone italiana d’autore, con i colori della rumba e del flamenco e qualche spolverata di tango argentino. Mille influenze e grande tecnica strumentale sorrette da una sensibilità particolare; come dice lui stesso: con noi scoprirete un pozzo di emozioni. Formazione Roberto Durkovic: chitarra, voce; Ion Bosnea: clarinetto; Adrian Dumitru: chitarra; Massimiliano Alloisio: chitarra; Constantin Borniku: fisarmonica; Luigi Scuri: batteria. 18 Roda do Cavaco si offre al pubblico come una pagoda ricca di travolgenti e divertenti strumenti ritmici, come tantã, rebolo, pandeiro, ai quali si aggiungono le corde del cavacobanjo e cavaquinho. Le composizioni originali del gruppo si fondono con elementi che provengono dai lavori di Zeca Pagodinho, Grupo Fundo de Quintal, Paulinho da Viola. Divertenti ritmi e magiche atmosfere sorrette da una straordinaria energia sono garantite. Roda do Cavaco rappresenta un ponte di creatività tra San Paolo, Rio e Parigi, per la delizia di un pubblico di fan che sta crescendo di anno in anno. Formazione Fernando Cavaco: canto, cavaquinho; Matthieu Doat: banjo, voce; Erivelton Silva: pandeiro, voce; Rodrigo de Oliveira: rebolo, voce; Natallino Neto: repique de mão, voce; Boca Rum: tantam, voce. Rudi Bučar in Istrabend Istria Nei poco più di dieci anni trascorsi dalla pubblicazione del suo primo disco, Rudi Bučar ha raggiunto 19 Formazione Saba Anglana: voce; Mattia Barbieri: batteria; Federico Marchesano: contrabbasso; Fabio Barovero: fisarmonica; Matteo Salvadori: chitarra. una grande popolarità in tutta la Slovenia, vincendo numerosi premi e attirandosi l’attenzione della critica e dei media. I suoi concerti, grazie anche agli ottimi musicisti che lo accompagnano, hanno un grande impatto sul pubblico, frutto dell’energia che li pervade. Usa indifferentemente lo sloveno o l’italiano ed è un grande talento, pronto per un grosso salto internazionale. Dopo lo straordinario concerto di Capodistria dello scorso anno, ripreso interamente dalla TV, arriva quest’anno alle serate finali di Spilimbergo. Formazione Rudi Bučar: voce, chitarra acustica; Janez Dovč: fisarmonica, samples; Goran Krmac: tuba, stomp box; Gaber Radojevič: fonico, produttore. Sandro Joyeux e Band Italia/ Mali/ Burkina Faso Rivelatosi al concerto del Primo Maggio 2015 a Roma, Sandro Joyeux è partito alla conquista di nuovi pubblici, a farli ballare e cantare a squarciagola. I suoi concerti sono un concentrato di energia e allegria attraverso i ritmi del deserto e le strade polverose del West Africa, tra banlieues parigine e il reggae dei ghetti giamaicani, tra brani originali e rivisitazioni di classici e tradizionali africani. Canta in francese, inglese, arabo e in diversi dialetti africani come il Wolof, il Bambarà e il Susù. Alla maniera dei Griot ammalia il pubblico attraverso i suoi suggestivi racconti di viaggio o le storie e leggende legate alle canzoni. Saba Anglana Italia/Somalia Saba ha da poco pubblicato un disco di grande valore, interamente cantato in Amarico, l’affascinante lingua etiope e in Somalo, con solo un pezzo in inglese. Musica del Corno d’Africa, con mille diverse ispirazioni, ma con una profonda ammirazione per Mahmoud Ahmed, famoso cantante etiope che nonostante la rispettabile età di 74 anni continua a solcare i palchi con maestria ed energia, oppure Aster Aweke. Una delle cose che vorrei far conoscere in Italia – dichiara Saba – sono gli Azmari, i cantastorie. L’Italia dimentica spesso il suo legame con il Corno d’Africa, ha dimenticato la storia… In molti non sanno neanche dove sia l’Etiopia! Molti cantastorie hanno scritto canzoni sugli italiani, ovviamente provocatorie. L’Italia fa parte della storia dell’Etiopia come l’Etiopia fa parte della storia d’Italia. Un grande concerto per aiutarci a riflettere su molte cose, sull’onda della voce di Saba e degli arrangiamenti di Fabio Barovero. che verrà portato in tour in estate, insieme ai più grandi successi della cantautrice statunitense. L’artista californiana debutta nel 1985 con l’omonimo album subito ben accolto dalla critica. Nel 1987 esce Solitude Standing che raggiunge la N. 2 della UK Album Chart, e che contiene il famosissimo singolo Luka. Cambio di stile nel 1990 con Days Of Open Hand, un disco più maturo, sperimentale e profondo. Due anni dopo è la volta di 99.9F°, una miscela eclettica di folk, dance e industrial. Nel 1996 esce Nine Objects Of Desire. Songs In Red And Grey (2001) parla del suo divorzio dal marito e produttore Mitchell Froom, nel 2003 esce Retro- nati insieme, dimostrando versatilità e maestria incredibile. Vincitori della selezione di Verona del concorso Suonare@Folkest, sono ora in lizza per la vittoria finale. Formazione Fabio Brivio: musette du centre, baghèt; Vittorio Grisolia: violino flauti, baghèt; Giovanni Baronchelli: bouzouki, fisarmonica; Giacomo Molteni: violoncello; Franco Liloni: voce. Straulino & Fedele Friuli Lino Straulino e Stefano Fedele sono vecchi compagni di scorribande sonore. Cantautore, musicista, etnomusicologo il primo, intriso di blues e musica californiana il secondo, cantano e compongono in varie lingue. Voci e chitarre per un’originale miscela di soul, blues, folk americano e cantautorato friulano. spective, The Best Of Suzanne Vega e nel 2006 Beauty&Crime con il quale ha vinto un Grammy come best engineered album, non classical. Formazione Suzanne Vega: voce e chitarra; Gerry Leonard: chitarra. Formazione Alexandre Joyeux: voce, chitarra; Emanuele Brignola: basso elettrico; Antonio Ragosta: chitarre; Inoussa Dembelè (Burkina Faso): percussioni; Francesco Del Prete: batteria. Smorfiàcc Lombardia Gli Smorfiàcc prendono il loro nome dalla parola gaì che nell’antico dialetto significa suonatore. I brani proposti dagli Smorfiàcc provengono dagli archivi dei campanari della bergamasca, ma anche da alcune ricerche effettuate dagli stessi membri del gruppo, sono in prevalenza ballabili (valzer, polche, mazurche, scotis, monfrine) e comprendono anche melodie di nuova composizione che seguono lo stile tradizionale. Gli strumenti della tradizione locale (violino, baghèt, fisarmonica) vengono affiancati in alcuni brani da flauti, mandolino e bouzouki e ben tre baghèt suo20 Tama Trio con Luigi Lai e Elena Ledda Sardegna Nato dalla collaborazione tra Nando Citarella, Mauro Palmas e Pietro Cernuto, il progetto TAMA Trio è l’incontro di tre eccezionali strumentisti che hanno incrociato i rispettivi background artistici, dando vita a un originale percorso di ricerca sonora che prende le mosse dalle tradizioni musicali del Sud Italia per toccare ora la canzone d’autore, ora i suoni speziati del Mediterraneo. Un viaggio tutto giocato sugli intrecci tra le tradizioni dell’Italia meridionale con la tradizione partenopea che si stringe in un abbraccio a quella sarda e poi ancora a quella siciliana. Le magnifiche architetture sonore si fondono, così, in un magico incontro ora con la voce potente e istrionica di Citarella, ora con quella passionale e intimista di Cernuto, nell’alternarsi Formazione Lino Straulino: voce e chitarra; Stefano Fedele: voce e chitarra. Suzanne Vega Usa Tra folk-pop acustico, elegante e sensibile, giunge finalmente a Folkest una tra le cantautrici più prolifiche della storia della musica. Con un nuovo album in uscita, torna l’antistar del rock che con le sue ballate intimiste ha aperto la strada a una nuova generazione di cantautrici. Talks About Love, questo il nome del nuovo album di Suzanne Vega basato sulla vita della poetessa Carson McCullers 21 na lo straordinario fraseggio alla cornamusa di Joe McKenna, il diabolico violino di Paul Bradley, ben noto al pubblico di Folkest, noto e rispettato liutaio in Irlanda, e la dolce voce e le tastiere di Geraldine Fitzgerald. Scatenati set di danze e sognanti ballate per lasciarsi cullare dai canti dell’isola di smeraldo e dall’intreccio degli strumenti a corde con la cornamusa. Formazione Yvon Riou: chitarra, voce; Geraldine Fitzgerald: tastiere e voce; Joe McKenna: cornamusa, low whistle; Paul Bradley: violino. tra intensi canti d’amore, travolgenti tammuriate, e spaccati poetici di rara bellezza. Luigi Lai, classe 1932, è nato a San Vito, nel Sàrrabus (Sardegna sud-orientale), zona ritenuta da molti la patria naturale delle launeddas, acquisendo la tecnica esecutiva sotto la guida dei grandi maestri di Formazione Nando Citarella: tamburi a cornice e voce; Mauro Palmas: mandola e liuto cantabile; Pietro Cernuto: ciaramedda a paru, friscalettu; Luigi Lai: auneddas; Elena Ledda: voce launeddas, ora scomparsi, Efisio Melis e Antonio Lara, entrambi originari di Villaputzu. Negli anni trascorsi a Zurigo, ha studiato tastiere e sassofono, collaborando poi a lungo con artisti di spessore come Maria Carta, Angelo Branduardi, Paolo Fresu, Enrico Rava, Tullio De Piscopo, Enzo Avitabile. È considerato il grande maestro delle launeddas. Elena Ledda, originaria di Selargius, dopo gli studi al conservatorio di Cagliari si è dedicata alla musica della sua terra, diventandone in pochi anni Teach Shleibhe (Mountain House) Irlanda Attivo da alcuni anni, questo gruppo ha la sua base nella zone delle Montagne della Contea di Wicklow, nell’area dei Clan O’Beirne e McHugh, gli ultimi a vivere in quest’area secondo la tradizione gaelica. Questi musicisti da tempo calcano con successo le scene irlandesi ed europee. Alla ritmica precisa e all’inventiva di Yvon Riou si abbi- Urban Beat Street Drum Italia Formazione composta da percussionisti con una strumentazione tipica delle Drum Line americane. Nel caso della Urban Beat, rimescola un po’ le carte e crea una propria identità, inserendo nel proprio progetto musicale il movimento, la danza con la breakdance e l’animazione con i trampoli la giocolleria il fuoco e il divertimento, nello spirito degli artisti di strada. Lo spettacolo ideato e basato Tsuumi Sound System Finlandia Un vulcanico gruppo dal freddo nord: nella musica finlandese di radice tradizionale non è mai mancata una grande tensione alla ricerca dell’energia e del pathos. Con gli Tsuumi Sound System siamo di fronte ad una proposta di straordinario impatto che si è affermata nel tempo come una delle più rappresentative dell’urban folk nordico. La formula è semplice: mantenere un piede nella tradizione e innovare con composizioni raffinate, arricchite con timbriche più moderne e una sezione ritmica importante. Tre gli album all’attivo, co-prodotti con l’assistenza tecnica di Roger Tallroth, figura legendaria del folk svedese (Vasen), gli Tsuumi Sound System sono riusciti a catturare anche in studio la forza dirompente dei loro concerti. I risultati sono arrangiamenti complessi e un su brani originali di Stefano Andreutti vede la partecipazione di otto percussionisti di un B-boy (ballerino di breakdance) e di un “saltimbanco” molto particolare...tra trampoli, giocoleria e clowneria. Ritmi di origine urbana incalzanti, che coinvolgono con il movimento dei musicisti il pubblico che assiste, uno spettacolo itinerante di percussioni. suono vivace, energico, sensuale e malinconico; sorprendente per ricchezza timbrica e melodica. Formazione Tommi Asplund: violino; Aili Järvelä: violino; Hannu Kella: fisarmonica; Pekka Seppänen: sax; Andy May: tastiere; Tarmo Anttila: contrabbasso; Jani Kivelä: chitarre; Jussi Nikula: batteria. un emblema. Titolare di numerosi dischi, negli anni ha collaborato con Fabrizio De André, Lester Bowie, Don Cherry, Andreas Vollenweider, Savina Yannatou, Maria del Mar Bonet, Paolo Fresu, Noa e Andrea Parodi, Rita Marcotulli, Antonello Salis, Gavino Murgia. 22 23 4º FESTinVAL FAX FOR PEACE, FAX FOR TOLERANCE RADICI 4-8 agosto 2016 Cinque giorni non-stop dedicati a musica, danza e canto tradizionali, con un contorno incredibilmente ricco di eventi collaterali: laboratori artistici, spettacoli, incontri con l’autore, escursioni naturalistiche abbinate a racconti e canti, attività per i più piccoli, bancarelle artigianali con prodotti di qualità, e proposte gastronomiche da leccarsi i baffi! Braian Kadiu - Italia Primo Premio Sezione Scuole Secondarie di Primo Grado Il tutto nella nostra verdissima e incontaminata Val Tramontina, dove potrete visitare gli antichi borghi abbandonati, tuffarvi nelle pozze smeraldine, accarezzare asini e pecore, mangiare la ricotta e il pane biologico appena sfornato. Anche quest’anno il FESTinVAL, giunto alla 4ª edizione, sarà ospite del Folkest nelle giornate finali a Spilimbergo, e precisamente SABATO 9 LUGLIO dalle 18,30 alle 20,00 con ospiti davvero speciali: i CELTIC PIXIE, che ci faranno ballare fino allo sfinimento con le loro melodie francesi e irlandesi, e il coro multietnico VOCI DAL MONDO di Mestre, diretto da Giuseppina Casarin. Al termine degustazione di prodotti tipici della Val Tramontina! Il tema RADICI, ovvero la ricerca di quanto di più profondo c’è in noi che ci ha resi quelli che siamo, in un percorso multiculturale di incontro – dialogo – contaminazione con le radici altrui. Informazioni: 333 255 6359 Per un futuro che include. [email protected] 24 17ª EDIZIONE Nell’attesa della proclamazione dei vincitori della XVII re visioni eloquenti, dirette, sintetiche che traducono stati d’animo e suggestioni legate alla fratellanza e aledizione del concorso internazionale “Fax for peace, fax for tolerance” (la cerimonia di premiazione è pre- la pace, concetti che, in tempi come i nostri di guervista per il prossimo autunno), presso l’Istituto d’Istru- re striscianti che sembrano non avere mai fine, assuzione di Spilimbergo si sta già lavorando alla XVIII edi- mono sempre più i tratti dell’utopia o della denuncia; affidare ai colori, alle matite, ai pennarelli e alle imzione. magini, i contorni di un sogno e di una speranza che A coadiuvare gli “storici” organizzatori ci saranno due giovani che hanno scelto di aderire al progetto regio- non aspetta altro che di potersi tradurre in realtà: sono queste le idee e le sfide che stanno alla base del nale di servizio civile solidale e diventeranno così parConcorso. Saranno perciò gli studenti delle scuole di te attiva nella realizzazione della manifestazione, promuovendo le strategie di coinvolgimento dei protago- ogni ordine e grado e artisti di tutto il mondo che, a partire dal prossimo novemnisti e collaborando alle varie bre, quando avrà inizio la XVIII fasi di organizzazione. edizione del Concorso, potranIl Concorso, ideato e organizno far giungere all’Istituto di zato dall’Istituto d’Istruzione Spilimbergo una o più immagiSuperiore di Spilimbergo (Porni via fax o via posta elettronidenone) in collaborazione con ca, oppure brevi video, sempre l’Associazione Culturale “Il Cirtramite e-mail: le opere, origicolo” ed “Edit Eventi”, può nali e create per l’occasione, contare oggi su numerosi, auTorabpour Akbar - Iran dovranno essere attinenti ai tetorevoli patrocini nazionali e inPrimo Premio Sezione Artisti mi della pace, della tolleranza, ternazionali e ogni anno vede dei diritti umani e dovranno avere un carattere il più la partecipazione di molte centinaia di studenti e arpossibile propositivo riguardo a sentimenti, opinioni, tisti di tutto il mondo (le immagini pervenute nell’amidee e valori. bito dell’ultima edizione sono state circa 2000 proveAlla scadenza dei termini di invio una giuria assenienti da 55 Nazioni). gnerà i premi ai vincitori delle varie categorie di stuL’iniziativa si propone di creare per esclusivi fini educativi una sorta di forum virtuale, un punto di incon- denti e artisti e in particolare una medaglia del Presidente della Repubblica sarà assegnata alla scuola tro verso cui confluiscano da tutto il mondo immagini che avrà inviato l’insieme delle immagini valutato più che facciano discutere e riflettere i giovani sui grandi valori della pace, della convivenza civile, della solida- significativo. Per le informazioni più particolareggiate riguardanti il Concorso e le modalità di partecipaziorietà tra i popoli. Discutere di pace, diritti umani, sone si può fare riferimento al sito www.faxforpeace.eu lidarietà attraverso immagini che non hanno bisogno di interpretazione, di spiegazioni, di parole; elabora25 FOLKEST E IL SOCIALE ITACA A FOLKEST PER IL SOCIALE CAPITANO TUTTE A NOI Italia Fiume Veneto (Pn) 24 giugno - ore 21,15 Cassacco (Ud) 7 luglio - ore 21,15 “La musica ci ha dimostrato di essere uno stimolo formidabile per aiutare a superare e a vincere le barriere, non solo del pregiudizio ma anche del pensare comune”. Così si presentano i Capitano tutte a noi, formazione musicale nata nel 2013 a Pordenone all’interno di un progetto della Cooperativa sociale Itaca, e attualmente formata da otto componenti. La vocazione principale del gruppo è quella dell’accoglienza, la musica diventa non solo veicolo di espressione artistica, ma anche strumento di crescita individuale, luogo di confronto in cui sperimentare la conoscenza dell’altro, senza pregiudizi. La prima formazione consta di tre elementi, Tiziano Grendene, Beniamino De Piccoli e Paolo Galofaro. I tre moschettieri delle sette note si impegnano in un repertorio prettamente acustico, rivedendo brani di cantautori e musica leggera italiana, che presentano anche all’interno di Folkest a luglio 2013 a Pordenone. Tra il 2013 e il 2014 la formazione cresce nel numero dei componenti, arrivano Alan Pavic, che si dedica in un primo momento alle percussioni minori per poi passare definitivamente alla fisarmonica, Loris alla chitarra, specialista della musica anni ’70, e Valentina Ius, che predilige cantare in inglese. Al gruppo si aggiunge ad ottobre 2014 Domenico Ballancin in veste di drummer, tra tamburi, cembali e piatti. Il gruppo compie così una virata dall’acustico all’elettrico e affronta alcuni brani del rock tradizionale (Doors, Eric Clapton, Jimi Hendrix, Beatles, Guns N’ Roses), senza però tradire i grandi cantautori italiani, ma riproposti in elettrico (Fabrizio De Andrè ed Eugenio Finardi in particolare). Nel corso del 2014 partecipa a diversi appuntamenti tra cui tre date di Folkest. Ad agosto alcuni componenti vanno in spedizione a Gemona del Friuli per seguire il concerto di Eugenio Finardi, lo incontrano e tornano a casa con l’autografo del loro beniamino: Capitano tutte a noi Rock on. Un nuovo incontro con Finardi ci sarà anche nell’estate del 2015 a Spilimbergo. Nell’autunno del 2014 Loris esce dal gruppo, prontamente si aggiungono due nuovi componenti, Felice Bellucci, voce e basso, e Pino Dipaola, voce dall’impronta tenorile che si alterna alle percussioni. Cogliendo uno spunto suggerito da Folkest, il gruppo inizia a lavorare ad un progetto musi- “La musica è accoglienza” (Capitano tutte a noi) Udine e Maniago (2010), Pordenone e Spilimbergo (2011), Pordenone (2012), Pordenone (2013), Aviano, Tolmezzo e Spilimbergo (2014), Talmassons, Spilimbergo e Pordenone (2015). Spilimbergo - Musica e diritti con una riflessione aperta sui temi del sociale, da 16 anni Cooperativa sociale Itaca e Folkest sono impegnati fianco a fianco in un’ottica di sensibilizzazione rivolta all’accoglienza delle persone e al rispetto di tutte le individualità. Perché salvaguardia del diritto di cittadinanza è sinonimo anche di potenziamento dell’autonomia della persona e valorizzazione di tutte le abilità. Per dare maggiore forza al proprio impegno, Itaca anche quest’anno – e per il terzo anno consecutivo – sarà presente a Folkest con il progetto Capitano tutte a noi, gruppo musicale nato nel 2013 a Pordenone e attualmente formato da otto componenti. Caratteristica del progetto Capitano tutte a noi è il suo essere aperto costantemente all’ingresso di altri componenti, anche solo per condividere un’esperienza musicale di ascolto dell’altro, in cui il gruppo, oltre che musicale, diventa una famiglia, un gruppo di amici. Un luogo e laboratorio di confronto dove gli elementi principali sono la forza dell’essere gruppo e la condivisione di una passione comune, la musica, che diventa sorella, amica ed è di casa. Sono trascorsi oramai 16 anni da quel primo incontro tra Itaca e Folkest, e ogni estate si conclude con l’impegno di continuare a condividere un cammino ed un progetto comune per promuovere il lavoro di rete e di incontri. Per contrastare le derive della democrazia, per sostenere diritti e valori come la vicinanza, la fratellanza, l’aiuto reciproco al di là di ogni confine etnico, stigmatico, religioso, fisico, sociale, sessuale, culturale o di qualsiasi altro genere. Perché è solo partendo da questi principi che è possibile migliorare la qualità della vita delle persone, una strada che Itaca e Folkest percorrono insieme dal 2001: Concordia Sagittaria (2001 e 2002), Latisana (2003), Venzone (2004), Pordenone (2005), Maniago e Pordenone (2006), Pordenone e Portogruaro (2007), San Donà di Piave e Pordenone (2008), San Donà di Piave e Pordenone (2009), Pordenone, I Capitano tutte a noi sono: Valentina Ius (voce solista) amante della musica rock specie anni ’80. Pino Dipaola (voce-cori-percussioni) predilige un repertorio di cantautori e musica leggera italiana (anche dell’area partenopea), ma contribuisce a canzoni straniere con la sua potente voce. Felice Bellucci (voce-cori) una voce dal tono basso che fa da tappeto sonoro alle altre voci, ama le canzoni in inglese. Beniamino De Piccoli (chitarra-voce) chitarra solista, musicista versatile e fantasioso, amante del metal/rock. Paolo Galofaro (basso-cori) amante della buona musica, specie rock, folk ed elettronica. Tiziano Grendene (chitarra-tastiere-voce) amante della musica in toto. Domenico Ballancin (batteria) anima rock. Alan Pavic (fisarmonica) ama la musica folk e jazz, ma non solo. www.itaca.coopsoc.it Segui Itaca su 26 cale dedicato ai Beatles, che preveda momenti narrativi intercalati dalle canzoni dei Fab Four di Liverpool. Contemporaneamente prosegue il repertorio di musica italiana, anche dell’area campana, grazie a Pino che dimostra una sensibilità artistica verso cantanti italiani anche meno conosciuti. Caratteristica dei Capitano tutte a noi è essere un progetto aperto costantemente all’ingresso di altri componenti, anche solo per condividere un’esperienza musicale di ascolto dell’altro, in cui il gruppo, oltre che musicale, diventa una famiglia. Obiettivo del progetto “è superare i tabù – spiegano i musicisti –, integrare nel gruppo persone senza pregiudizi e aperte al confronto, che suonino altri strumenti in modo da arricchire il sound e il repertorio della band”. La musica è una possibilità di riscatto rivolta ad un futuro percorribile: c’è chi vorrebbe fare della musica il proprio lavoro e, se capitano tutte a noi, potrebbe capitare. “Ci piace anche occuparci della rivalorizzazione di brani, interpreti o band che non sono molto conosciuti dai giovani di oggi, e che invece hanno lasciato un’impronta nella storia della musica”. Ma i Capitano tutte a noi stanno anche preparando alcuni brani propri, in cui dar voce a gioie, paure e sentimenti di ogni giorno. “Le canzoni che stiamo scrivendo saranno un po’ la nostra biografia – spiegano i magnifici otto – per raccontarci e farci sentire, in fondo la musica è un bene comune di tutti e non ha pregiudizi nei confronti di nessuno”. 27 La Fieste da Sedon PROGRAM Glesie di Pignan 9.30 messe pal Beât Beltram di Aquilee cu lis musichis de vecje tradizion dal Patriarcjât Cjistiel di Ruvigne 11.15 11.45 12.15 cognossìn il Cjistiel: visite vuidade par cure dal Grup Archeologjic Reunia aperitîf salvadi a gustâ cu la Sedon Tal salon dal Cjistiel 14.30 15.45 Andrea Del Favero e Glauco Toniutti Memoreant Beltram: storiis sul Patriarcje Jugn/giugno ore 21.15 Udine - Castello Italia Italia Presenta Claudio Moretti Si mangje e si bêf par furlan. Si podaran comprà discs e libris su la culture Furlane. 12 Folkest indice due Premi musicali pensati per valorizzare tutta quella musica che, al di là dall’essere tecnicamente folk, etno, jazz o cantautorale, sappia dare voce a una o più radici culturali di qualsiasi parte del mondo. Entrambi i premi selezionano le migliori nuove proposte emergenti in tutta Italia per animare i numerosi palchi del Folkest Festival. Il Premio Alberto Cesa è stato ideato per valorizzare la nuova creatività in stile tradizionale. Il concorso è aperto ad artisti italiani e gruppi musicali al cui interno sia presente almeno un componente di cittadinanza italiana. Possono partecipare gruppi o artisti che abbiano o non abbiano all’attivo album, anche con distribuzione nazionale commerciale, e che siano o non siano titolari di contratto discografico. È vietata l’iscrizione a gruppi o artisti che abbiano già vinto un’edizione del concorso e abbiano quindi partecipato a precedenti edizioni di Folkest festival. Verranno esaminati con particolare attenzione repertori musicali appartenenti a tutti i generi che per convenzione possano appartenere all’ambito folk, folk-rock, etnico, etno-jazz, new acoustic, minimalista, chitarristico, canzone d’autore, cantastorie, artista di strada (con prevalente attività musicale), un “insieme sonoro”, che si caratterizzi con immediatezza per il proprio legame con una o più radici culturali di qualsiasi parte del mondo. Lombardia concierts dai grups musicâi 16.00 Carantan 16.45 I Bintars 17.30 Lino Straulino 18.15 La Sedon Salvadie 19.00 Si sune e si fâs fieste ducj insieme domenica SERATA FINALE 4 LUGLIO 2016 Veneto Tal curtîl dal Cjistiel domenie SELEZIONE NAZIONALE DI GRUPPI MUSICALI O SINGOLI ARTISTI PER LA PARTECIPAZIONE A FOLKEST 2017 Na Fuoia Smorfiàcc Flamenco Tango Neapolis Domo Emigrantes savôrs e sunôrs dal Friûl, ienfri musiche e ricetis dai cogos da storie dal Friûl ANTEPRIME DI SUONARE@FOLKEST E PREMIO ALBERTO CESA Scadenza e norme generali infoline: [email protected] - 0427 51230 Il materiale deve essere inviato tassativamente entro e non oltre il 30 ottobre 2016 (farà fede il timbro postale) all’indirizzo: “SUONARE@FOLKEST - PREMIO ALBERTO CESA” c/o Associazione Culturale Folkgiornale Viale Barbacane, 17 33097 SPILIMBERGO (PN) Per informazioni: segreteria Folkest 042751230 [email protected] Per scaricare l’intero bando: www.folkest.com/suonarefolkest Cjistiel di Ruvigne Castello di Ragogna Comune di Ragogna Comun di Ruvigne Cul sostegn de Comunitât Culinâr dal Friûl 29 CREARE FOLKEST CONCORSO PER LA REALIZZAZIONE DELL’ILLUSTRAZIONE GRAFICA DEL FESTIVAL FOLKEST 2017 Oggetto del concorso L’immagine di un Festival come Folkest non può prescindere da un’illustrazione grafica che con immediatezza ne individui, anno dopo anno, caratteristiche e particolarità. D’altra parte, l’elevato spessore culturale della manifestazione e dei suoi temi extramusicali – legati al variegato mondo delle culture minoritarie, al ruolo della musica come espressione di un fenomeno sociale, all’attenzione verso il pianeta solidarietà – merita di poter contare in ogni edizione sul supporto di un’efficace interpretazione artistica dei propri valori. L’Associazione Culturale Folkgiornale, in qualità di organizzatrice di Folkest, ha promosso l’istituzione di un concorso per la realizzazione dell’illustrazione grafica che contraddistinguerà l’immagine pubblicitaria dell’edizione 2017 del Festival. Regolamento 8) Ogni concorrente potrà partecipare al concorso con una sola opera, presentata in originale, con tecnica esecutiva libera. Dovendo poi procedere alla realizzazione del materiale grafico del festival è necessario che l’opera stessa sia adatta alla riproduzione sia fotografica, che a stampa quadricromica. Sono quindi accettati originali bidimensionali, come pure elaborati materici o tridimensionali: in questo caso viene richiesta una riproduzione fotografica di alta qualità dell’elaborato. Gli elaborati non saranno restituiti. Nel caso di opere grafiche sono preferite di proporzioni verticali o quadrate. Dovrà necessariamente essere presentato un elaborato in formato A4 a 300 dpi per la valutazione della giuria. Il vincitore è tenuto a fornire, entro una settimana dalla proclamazione, un elaborato digitale in tracciati e in formato vettoriale generico (.eps) o di risoluzione minima di 8500x12000 pixel se in formato raster. Il mancato rispetto di queste tempistiche darà atto all’eliminazione dal concorso e al conseguente scorrimento della graduatoria. 1)La partecipazione al concorso è libera, come pure la scelta della tecnica esecutiva. 2)L’iscrizione al concorso sottintende l’accettazione di tutti i punti del presente regolamento. 3)Le opere giunte in tempo utile per essere protocollate, saranno sottoposte al giudizio di una giuria composta da rappresentanti del Festival, giornalisti e grafici pubblicitari. 4)Tutte le procedure di selezione avverranno in tempo utile per poter trasformare il bozzetto vincitore nell’immagine-guida di Folkest 2017 e illustrarne manifesti, locandine e copertina del catalogo. 5) Tutte le opere pervenute saranno esposte nell’ambito di una mostra che sarà allestita nel corso di Folkest 2017 a Spilimbergo, durante Folkest in Festa. 6)Gli autori delle opere prima, seconda e terza classificata parteciperanno come ospiti d’onore alle serate di Folkest in Festa a Spilimbergo. 9) Il soggetto dell’opera deve essere: Folkest, il festival dedicato alle culture del mondo. Un viaggio attraverso le musiche delle diverse etnie, al di là di ogni confine. 7)Il concorso è riservato a tutti i maggiorenni alla data del 23/12/2016. Sono ammessi al concorso anche i lavori di gruppo effettuati da minorenni (all’interno o all’esterno delle strutture scolastiche pubbliche o private), purchè rappresentati da un maggiorenne, quale coordinatore responsabile. Sono esclusi dalla partecipazione al concorso i soci e i collaboratori dell’Associazione Culturale Folkgiornale. 10)L’opera NON deve contenere testi descrittivi o slogan del festival o tantomeno il nome del festival stesso, ma solamente rappresentare l’idea e la filosofia della manifestazione attraverso un’immagine. 30 11)Il concorrente dovrà far pervenire alla segreteria di Folkest la sua proposta per il concorso secondo una delle seguenti modalità: IPOTESI A invio fisico dei materiali a Folkest Festival Concorso “Creare Folkest 2017” - viale Barbcane, 17 - 33097 SPILIMBERGO (PN) - ITALIA - una busta chiusa contenente domanda di ammissione redatta in carta libera comprensiva di dati anagrafici e recapiti postali e telefonici (compresa e-mail) del concorrente e fotocopia di documento d’identità comprovante la sua maggiore età; - l’opera in formato digitale A4 300 dpi contenuta su Cdrom o analogo supporto digitale. IPOTESI B Invio per via elettronica agli indirizzi info@ folkest.com e [email protected] - l’opera in formato digitale A4 300 dpi. 12) Il termine di scadenza per l’inoltro delle opere è fissato inderogabilmente al 23 dicembre 2016. FILMARE@FOLKEST Premessa Folkest - International Folk Festival indice un bando di concorso a libera e gratuita partecipazione, finalizzato alla realizzazione di brevi filmati aventi come soggetto “Folkest2016”. Regolamento 6)Le opere video e/o i relativi link per scaricarle dovranno essere inviati (o segnalati) entro e non oltre il 15 settembre 2016 al seguente indirizzo email: [email protected] oppure potranno essere caricati direttamente sul gruppo Facebook di Folkest reperibile all’indirizzo: www.facebook.com/groups/64725356829/?fref=ts 1)Il concorso è aperto a tutti. L’iscrizione è gratuita. 2)Si concorre inviando uno o più brevi video della durata massima di 2 minuti ciascuno, aventi come tema “Folkest”: qualunque argomento attinente ai concerti, agli scopi, alle atttività varie, all’immagine della manifestazione Folkest2016, dal primo appuntamento del 4 dicembre 2015 al Circolo Aurora di Arezzo con la prima serata delle selezioni di Suonare@Folkest2016 fino al concerto di Simone Cristicchi il 30 luglio 2016 a Trieste. 7)Le opere in concorso saranno sottoposte al giudizio di una Giuria composta da membri della Direzione di Folkest, giornalisti e film-maker. 8)Le opere giudicate migliori saranno caricate sul canale ufficiale di You Tube di Folkest e sul sito ufficiale www.folkest.com 3)La scelta del soggetto (musica, ambientazione, colore, intervista, pubblico, etc. etc.) è libera. 4)Le opere in concorso dovranno essere originali, inedite e realizzate espressamente per l’occasione. 5)Per la realizzazione delle opere potrà essere usato qualsiasi tipo di telecamera o videocamera, così come qualsiasi altro tipo di dispositivo (smartphone, iPad o quant’altro). 31 VIDEO&DANZA@FOLKEST2016 Video&Danza@Folkest2016: un concorso ideato per favorire la contaminazione fra le arti, per valorizzare ciò che può nascere dalla commistione di elaborazione del brano musicale prima, di costruzione dell’idea coreografica poi e della restituzione di tale connubio attraverso il mezzo del videomaking. Il concorso ha interessato le scuole di danza operanti in Friuli Venezia Giulia. Dalle domande di ammissione iniziali, che prevedevano l’elaborazione di una coreografia originale sul brano Le Cirque des animaux di Serena Finatti, sono stati selezionati nove gruppi finalisti, ai quali è stato attribuito un diverso brano della cantautrice sul quale preparare un’ulteriore proposta coreografica. La serata finale, tenutasi il 9 aprile al Teatro Candoni di Tolmezzo, ha visto i diversi gruppi finalisti presentare sul palcoscenico il proprio lavoro, con i brani eseguiti dal vivo da Serena Finatti (voce, tastiere, loop station) e da Andrea Varnier (chitarre). Entrambi i premi previsti (quello sulla miglior coreografia presentata in serata dai gruppi finalisti e il primo premio per Video&Danza@Folkest2016) sono stati attribuiti a Luisa Amprimo: sulla sua proposta coreografica per Le Cirque des animaux verrà costruito il videoclip, con la regia di Manuel Zarpellon e Giorgia Lorenzato. Menzioni speciali sono state attribuite a Laura Della Longa (Spaziocorpo Atelier di Udine), Andrea Gorassini (Ilydance Studio di Monfalcone) e ai ragazzi di Ballet Studio (Sacile). Hanno partecipato a Video&Danza@Folkest2016: Andrea Gorassini (Ilydance Monfalcone) Ballet Studio (Sacile) Chiara Micol e Gabriel Biondini (Ilydance Monfalcone) Giodanza (Tolmezzo) Gruppo Coreografico Le Stelline (Castions di Strada) Luisa Amprimo (Udine) Scuola di Danza Isadora (San Vito al Tagliamento) Spaziocorpo Atelier (Udine) Officina Danza Elever (Cormons) La giuria di Video&Danza@Folkest2016: Franca Grusovin, Manuel Zarpellon, Giorgia Lorenzato, Andrea Del Favero, Lorenza Somogyi Bianchi, Marco Testoni, Giuliano Michelini. Video&Danza@Folkest2016 è stato organizzato da Folkest in collaborazione con il Comune di Tolmezzo e Nuova ProLoco Tolmezzo. 33 CANTIERE MIOTTO MUSICA 2016 Hanno partecipato a Cantiere Miotto Musica 2016: Alla chiusura del bando di ammissione a fine dicembre 2015 sono stati selezionati otto fra gruppi e solisti che hanno iniziato un vero e proprio percorso formativo abbinato a un concorso musicale per esibizioni live: il tutto mirato a un avvicinamento delle eccellenze selezionate sul territorio friulano al mondo professionale della musica. L’idea del progetto è nata per mantenere viva l’attività artistica di un luogo, il Cinema Teatro Miotto di Spilimbergo che è profondamente radicato nella quotidianità degli abitanti della cittadina, che rimane ricordo caro per gli artisti e gli spettatori che lo hanno frequentato nel tempo e che è oggetto dei tanto attesi lavori di ristrutturazione proprio in questo periodo. Un cantiere artistico, che vada di pari passo con il cantiere effettivo. Dove il lavoro è sinonimo di creazione del nuovo. Ed è così che sono iniziati gli incontri formativi, il cui ultimo appuntamento è previsto proprio a luglio all’interno del programma di Folkest 2016 con l’ultima lezione su Il diritto d’autore e i diritti connessi. Sono state approfondite tematiche sempre più attuali quali La sicurezza sul palcoscenico, La promozione e l’ufficio stampa (docenti: arch. Maurizio Michelazzo, Lorenza Somogyi Bianchi) e affrontate questioni più strettamente artistiche quali Lo spettacolo e il rapporto con il pubblico, L’arrangiamento musicale, La costruzione della canzone, L’uso moderno degli strumenti della musica popolare (docenti: Alberto Grollo, Andrea Del Favero, Valter Sivilotti, Maurizio Bettelli, Dario Marusic) per toccare anche la parte tecnica con la lezione dal titolo Uno stageplan e l’arte di microfonare (docente: Vittorio Vella). Parallelamente, si è svolto il percorso delle selezioni live, finalizzate a individuare il vincitore dell’intero concorso. Fra gli ultimi finalisti, il premio, consistente nell’esibizione nell’ambito di Folkest 2016 e nella produzione di un cd da parte di Folkestdischi, è stato attribuito a Cinqueinpunto, che sono risultati vincitori tra i primi quattro classificati per l’ultima esibizione dal vivo che si è tenuta a Spilimbergo (Bratiska, Cinqueinpunto, Conte Arcana & Flames e Miky Martina): si esibiranno sabato 9 luglio 2016 sul palco di piazza Garibaldi a Spilimbergo. Bratiska Cinqueinpunto Conte Arcana & Flames Cosmic Bloom Damian Dininno Duo Ceccato Busatto Il Faro Blu Miky Martina La giuria di Cantiere Miotto Musica 2016: Valter Sivilotti, Davide De Lucia, Roberto Colussi, Sergio Settornini, Nicola Cossar, Maurizio Bettelli, Marino Blasutig, Luchino Laurora, Gianni Martin, Andrea Del Favero. Cantiere Miotto Musica 2016 è organizzato da Associazione Culturale Folkgiornale, con il sostegno della Fondazione Crup, il Patrocinio del Comune di Spilimbergo e in collaborazione con Folkest, Folkestdischi, Art Guitars srl, Enoteca La Torre, Trattoria Tre Corone. Incontro pubblico su DIRITTI D’AUTORE E DIRITTI CONNESSI con Andrea Marco Ricci - NUOVOIMAIE Domenica 10 luglio, ore 11.30 Palazzo della Loggia, Spilimbergo Andrea Marco Ricci è avvocato specializzato in legislazione dello spettacolo e informatica giuridica e dottore di ricerca in Informatica Giuridica e Diritto dell’Informatica. È considerato il più prolifico formatore e divulgatore in materia di diritto della musica. È promotore, fondatore e presidente di Note Legali, Associazione italiana per lo studio e l’insegnamento del diritto della musica (www. notelegali.it). È membro del Consiglio di Amministrazione del Nuovo imaie. (In collaborazione con Giovani Pittori Spilimberghesi) 35 I LUOGHI Cassacco In friulano Cjassà Artegna In friulano Dartigne Situata a sinistra della ampia valle del Tagliamento, tra le pendici meridionali del monte Cuarnan e quelle occidentali del monte Faeit, Artegna si sviluppa attraverso una “figura a forma di cuore” come scrisse il Baldissera all’inizio del ’900. Le sue origini sono antichissime: abitata già in epoca preistorica, conobbe significativi insediamenti celtici e romani commerciali. Non distante dal centro è possibile visitare il Parco delle Rose con straordinarie fioriture in ogni stagione. Passione e storia si fondono anche nella tradizione enogastronomica, in particolar modo norcina, che si distingue per la genuinità ed il sapore “senza tempo” dei suoi prodotti festeggiata alla fine di novembre dalla tradizionale Festa del Maiale che si snoda lungo le vie del paese coinvolgendo tutta la comunità. prima volta in un documento del XII secolo, deriva dal latino avidius, avilius o avianus. Fra Ottocento e Novecento è rilevante l’attività degli scalpellini avianesi, molto richiesti anche all’estero e organizzati in cooperative sul territorio. Nella località di Piancavallo, Aviano ha sviluppato anche il settore turistico legato agli sport invernali. Capodistria In sloveno Koper Città dalla storia antichissima, porto di mare e centro mercantile di un vasto entroterra, conserva un’architettura dall’impianto veneziano, con venature austriache. Piazza Carpaccio, luogo che ospita i concerti di Folkest, è adornata da Casa Carpaccio, edificio in stile gotico risalente al Quattrocento, residenza del pittore veneziano Benedetto Carpaccio, figlio dell’illustre Vittore; entrambi hanno lasciato al- ne nell’arco di pochi decenni come quello di Castions, di cui attualmente è irriconoscibile il mirabile assetto fortificato che lo caratterizzava, come si rileva dalle mappe dell’epoca, sino ai primi decenni dell’Ottocento. La posizione geografica e orografica di Cassacco ha avuto una parte importante nella localizzazione degli antichi insediamenti abitativi. Nelle vicinanze passava la via consolare Julia che rappresentava uno dei più importanti assi di raccordo fra l’Adriatico e il Danubio centrale. Il castello di Cassacco era un fortino che completava il sistema difensivo della pianura e in tutta la sua storia non subì assedi né distruzioni. È caratterizzato da due torri massicce unite da un corpo basso centrale; vi si giunge da una suggestiva stradina in salita, al termine della quale si scorge la Chiesa dell’Assunta, esterna al perimetro del Castello. Altro edificio di particolare rilievo è rappresentato dalla Villa Gallici Deciani, costruita a cavallo dei secoli XVII-XVIII. Si tratta di un palazzo padronale, con scalone centrale a balaustre, e di una foresteria, terminante con una piccola torre con cappella, di una piccola barchessa e di alcuni rustici. Dopo il terremoto del 1976 si è sviluppata l’attività produttiva e commerciale, anche attraverso la riconversione di strutture industriali. Domanins (S. Giorgio della Rich.da) in friulano Domanins Il villaggio di Domanins è documentato per la prima volta, nel 1123 quando alcune terre della “villa Dominik” sono lasciate dal duca Enrico IV di Carinzia all’abbazia di St. Paul in Lavanttal. Suggestiva è la villa Spilimbergo-Spanio, vecchia fortificazione trasformata in palazzo dopo il XVII secolo. Degna di nota è la cappella gentilizia annessa dedicata a Santa Eurosia, protettrice delle campagne. Le attività culturali attuali della frazione gravitano su numerose associazioni che tengono viva la comunità con attività e proposte tra le quali si ricorda la festa del donatore e la sagra di San Michele Arcangelo. Fiume Veneto In friulano Flum Centro di pianura del sud della provincia, di probabile origine medievale, accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale. Un tempo divisa in due parti, di cui quella settentrionale governata dall’Austria tramite il capitaneo di Pordenone e la restante appartenente all’abbazia benedettina di Santa Maria in Sylvis di Sesto al Reghena, deriva il toponimo, documentato dal XII secolo, dal fatto di essere attraversata dal corso d’acqua detto Fiume. È abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e soprattutto alle industrie, che consentono un buon assorbimento di manodopera. Castions di Zoppola (Zoppola) In friulano Cjasteons Aurava (S. Giorgio d. Rich.da) In friulano Dograva Frazione del comune di San Giorgio della Richinvelda, è un antico borgo friulano che conta circa trecentocinquanta abitanti. Sede di una delle parrocchie più antiche della zona, è un centro operoso che vanta diverse attività artigianali. la città un ricco patrimonio artistico. In mezzo alla piazza si trova la Colonna di Santa Giustina, innalzata in ricordo all’adesione dei capodistriani nella vittoriosa battaglia contro i Turchi svoltasi a Lepanto nell’anno 1571. La vista sul mare è parzialmente nascosta dalla Taverna, antico magazzino del sale della Repubblica di Venezia, attuale centro di eventi multifunzionale. A Capodistria viva è l’attività culturale, sia da parte slovena che italiana, grazie alla Comunità Autogestita degli Italiani, che negli ultimi anni si è particolarmente distinta per l’alto profilo delle sue proposte. Aviano In friulano Davian Centro collinare di origine antica situato nella zona centro-occidentale della provincia, risulta abitato fin da epoche preistoriche, stando ai manufatti litici rinvenuti nella zona. Il toponimo, attestato per la 36 Dista due chilometri e mezzo da Zoppola. L’antico castello dei Cusano, del quale non rimane traccia se non nel nome, fu eretto dal casato omonimo su concessione del vescovo di Concordia nella seconda metà del Duecento; passò poi ai di Prampero, ai Gubertini e infine ai Formentini; era caratterizzato da una poderosa cinta acquea (il fiume Fiume), da ponti levatoi sul passaggio dei quali si esigeva pedaggio, da una cinta muraria con borgo, da una chiesa dedicata a San Leonardo, da un mulino. Pochi abitati hanno subito sul piano paesistico una così profonda alterazio37 Flaibano In friulano Flaiban tra la fine del XII e gli inizi del XIII secolo fu unito ai beni dei signori di Prata, ai quali appartenne fino alla fine del Settecento. In età napoleonica venne istituito il Comune di Pasiano, che in pochi anni, dopo alcuni aggiustamenti, raggiunse le attuali dimensioni, comprendenti le attuali frazioni di Visinale, Cecchini, Sant’Andrea, Rivarotta e Azzanello. gonale nel centro del quale si erge un basamento in pietra d’Istria, dal quale s’innalza l’alto stendardo, da tempo immemore testimone delle vicende storiche della fortezza e simbolo della fortezza stessa. Su di essa si affacciano tutti i principali edifici, fra i quali il Duomo (1615-1636), che rappresenta il miglior esempio di architettura veneziana in Friuli; all’interno, si può notare la pala dell’”Annunciazione” (1877), opera del pittore forlivese Pompeo Randi. Il Civico Museo Storico e il Museo Storico Militare completano l’offerta turistica della città. Il comune si trova al centro del Friuli, nella zona dell’alta pianura friulana. Il principale corso d’acqua è il fiume Tagliamento, che delimita il confine ovest del territorio comunale, e presso il quale sorge il Parco del Tagliamento. Sono presenti vari resti di epoca romana, come ville e depositi. Il nome deriva da Flavianus, un romano che fondò il paese poco dopo la fondazione di Aquileia. Numerosi sono gli edifici di forte pregio artistico che conservano anche importanti esempi artistici d’importanti pittori e lapicidi friulani nell’ambito del comune. Da notare anche Villa Marangoni Masolini a San Odorico, che sorge poco distante dalle ghiaie del Tagliamento, un tempo monastero di frati benedettini che gestivano l’abbazia e il guado sul Tagliamento riscuotendo il pedaggio. Passariano (Codroipo) In friulano Pasarian Passariano, frazione di Codroipo, è nota per la presenza della splendida Villa Manin, un grandioso ed armonico complesso realizzato dalla potente famiglia Manin, fra il ’600 ed il ’700. Rappresenta una delle dimore più prestigiose del Friuli Venezia Giulia. Dimora dell’ultimo Doge di Venezia, divenne poi sede del quartier generale di Napoleone Bonaparte che vi soggiornò per circa due mesi: nel 1797 venne qui firmato il Trattato di Campoformido tra Napoleone e l’Austria. Il parco annesso alla villa, realizzato secondo il gusto francese, è ricco di rare specie botaniche e di scorci pittoreschi e suggestivi: la- Papariano (Fiumicello) In friulano Paparian letto è la Chiesetta di Ognissanti: gli affreschi visibili, venuti alla luce dopo il sisma, risalgono al XIV e XV secolo. L’Ospedale di Santo Spirito (originariamente Ospedale di Santa Maria dei Colli, vista la sua posizione) fu costruito nel XIII secolo ad uso dei viandanti e poi rimaneggiato più volte nel corso dei secoli. Nel tardo medioevo, Ospedaletto era conosciuta per la presenza dei mulini, le cui attività ruotavano attorno all’Ospedale di Santo Spirito. Oggi, dei nove mulini presenti a Borgo Molino di Ospedaletto, soltanto uno di essi, il Mulino Cocconi, è rimasto in buono stato ed è stato adibito a sede dell’Ecomuseo delle Acque Gemonesi. Osoppo In friulano Osôf Nel cuore del Gemonese, Osoppo si inserisce fra il Forte di Osoppo, il Colle di San Rocco e il Col Vergnâl. Il primo, la cui vetta rappresenta il punto più elevato del territorio comunale, arriva a circa 330 metri di altezza; spesso nei secoli fu sfruttato per la sua posizione strategica, sia come elemento del sistema difensivo militare, sia come luogo di controllo delle vie che attraversavano la piana. All’interno della zona boschiva del comune, delimitata ad est dai magredi del Tagliamento, scorrono diversi torrenti, fiumi e canali. Tra i luoghi da visitare nel bosco, vi è sicuramente al primo posto la zona delle suggestive risorgive di Bârs. Palmanova In friulano Palme Città fortezza costruita dai veneziani nel 1593, chiamata “la città stellata” per la sua pianta poligonale a stella con 9 punte, dal 1960 dichiarata monumento nazionale, Palmanova sorge al punto di incontro tra l’autostrada A23 Udine-Tarvisio e A4 Torino-Trie- Frazione del comune di Fiumicello ha visto riconosciuta la propria identità quando nel 1937 veniva benedetta la prima pietra della chiesa dedicata a Maria S.S. Regina. L’edificio, semplice e raccolto, fu realizzato per la tenacia di due parroci, con il denaro e il lavoro di tutta la comunità di Papariano, in cui, dopo la soppressione della chiesetta gentilizia della famiglia Andriani, voluta da Giuseppe II, non esistevano luoghi di culto. Fiumicello, nato come borgo agricolo della prospera colonia romana di Aquileia, deve il suo nome al vocabolo latino “flumen” ed è citato per la prima volta (Fiumisèl) in un atto del 1174. La sua storia è intimamente legata a quella di Aquileia: con essa subisce le devastanti invasioni degli Unni, dei Visigoti, degli Ostrogoti, degli Avari e dei Longobardi; con essa vede l’avvento del Cristianesimo e la costituzione della potenza patriarcale. ghetti, colline e gruppi scultorei di soggetto mitologico. Oggi Villa Manin è sede di importanti mostre d’arte, nonché di manifestazioni ed eventi di richiamo internazionale. Pasiano di Pordenone In veneto Pasian Ospedaletto (Gemona del F.) In friulano Ospedalêt ste e merita una sosta per ammirare innanzitutto le tre porte monumentali che permettono l’accesso alla città (Porta Udine, Porta Cividale, Porta Aquileia). Poi Piazza Grande, spazio perfettamente esa- Frazione della cittadina di origine medievale che sorge con il suo nucleo più antico ai piedi dei monti Glemina, Cjampon e Cuarnan. Il gioiello di Ospeda38 La cittadina di Pasiano (toponimo di origine romana, da“terreni di Pacilius”) fu costruita lungo l’asse del decumano massimo della centuriazione di Concordia. Importante centro nell’antichità e nel Medioevo in quanto sede della Pieve che abbracciava il territorio tra Piagno e Meduna, Azzanello e Visinale, Porcia In veneto Porcia Deliziosa cittadina che ha saputo conservare un nucleo storico pressoché integro, con alcuni elementi di alto interesse, oltre a un invidiabile patrimonio naturalistico legato all’acqua. Numerosi in zona gli insediamenti preistorici delle età del Bronzo e del Ferro, soprattutto Santa Rufina di Palse, dove recentemente è stato portato alla luce un villaggio paleo veneto. Il castello, documentato dall’XI seco39 d’un villeggiante”. Il termine Buja trae origine da Buca, Buga o Boga, in riferimento all’avvallamento situato nei pressi di Sottocostoia denominato Pidicuel. Oggi è un complesso di quarantanove tra borghi e frazioni che formano il territorio comunale, ma nessuna di esse ne porta il nome. Nondimeno Buja rivendica il titolo di “Città d’Arte della Medaglia”: tra i più grandi incisori di questo secolo sono presenti numerosi bujesi. stanza dalla chiesetta di S. Nicolò. Oggi Rauscedo è universalmente nota come capitale mondiale dell’innovazione in agricoltura, in virtù dei sistemi di riproduzione delle barbatelle innestate al tavolo e non sul campo, una novità che dagli anni Venti in poi diventò via via il volano della fortuna economica del paese. Remanzacco In friulano Remanzâs La cittadina di Remanzacco si trova tra Cividale del Friuli e Udine. Il comune è composto dalle frazioni di Cerneglons, Orzano, Selvis e Ziracco e da diverse borgate (Bovolars, Macilars, Magrets, Narasclet, Batifier). Il patrimonio artistico e architettonico del comune è notevole: all’interno della chiesa di San Lorenzo (1911) a Cerneglons si possono ammirare lo (il più antico di tutto il Friuli), da allora a oggi fu ininterrottamente dimora della famiglia dei Porcia e Brugnera. Accanto sorge la neogotica parrocchiale di San Giorgio col singolare campanile del 1488, nato per emulare quello di San Marco a Venezia ma forzatamente interrotto a soli 44 m. Nell’immediata periferia est, in località Rorai Piccolo, sorge la scenografica villa Correr-Dolfin (XVII secolo), situata in un ambiente di tutto riguardo. Prepotto (Duino-Aurisina) In sloveno Praprot San Michele Arcangelo, opera di Domenico Rossi; il campanile, incompiuto, è stato iniziato nel 1531 su disegno di Giovanni da Udine. A destra si colloca l’antico palazzo comunale, con portico su basse arcate e trifora verso la piazza, che ospita l’archivio comunale, e l’importante Civica Biblioteca Guarneriana. Merita una visita anche la chiesa della Madonna della Fratta, gotica, iniziata nel 1350 e completata con la facciata in pietra nel 1469. Spilimbergo In friulano Spilinberc La cittadina del pordenonese è oggi capitale della musica grazie a Folkest, ma anche della fotografia (qui infatti nacquero le esperienze del neorealismo nell’arte fotografica) e soprattutto del mosaico (la sua celebre scuola sforna ogni anno nuovi talenti). Molti sono i monumenti, sia nel capoluogo sia nelle frazioni. Il duomo, raro esempio di gotico friulano (ricchissimo di opere pittoriche e sculture di valore) e il vicino castello dei conti di Spilimbergo meritano adeguata attenzione, così come corso Roma, tra le due torri-porte superstiti delle antiche cerchie murarie. La chiesa di San Giovanni Battista, con una realistica crocifissione, la chiesa dei Santi Giuseppe e Pantaleone, la chiesa di Sant’Antonio Abate a Barbeano, la parrocchiale di Tauriano con un bel San Cristoforo sulla facciata, la parrocchiale di Baseglia affrescata dall’Amalteo e le sculture del Pilacorte nella chiesa di Gaio, fanno di Spilimbergo uno dei comuni più ricchi d’arte del Friuli. Fortemente industrializzato nel dopoguerra, fa da riferimento per una vasta area della Destra Tagliamento. San Pietro di Ragogna (Ragogna) Da un toponimo che in sloveno significa felce prende il nome Prepotto, frazione agricola del comune sparso di Duino-Aurisina, costituita da un nucleo storico di costruzioni in stile carsico poste a poche centinaia di metri dalla località di San Pelagio. Importante centro vitivinicolo suddiviso in due distinti agglomerati chiamati Prepotto Inferiore e Superiore, la località è abitata prevalentemente da una popolazione di lingua slovena; viene citata per la prima volta nel 1316 e nel 1494 viene indicata dall’urbario di Duino come frazione sottoposta a San Pelagio. In friulano Borc affreschi di Francesco Barazzutti di Gemona; nella stessa frazione sono presenti ville padronali del XVI e XVII secolo (Villa Laura e Villa Zoccolari) ed elementi di archeologia industriale, come la fornace Juri del 1911. Nella borgata Battiferro è presente il Museo Gino Tonutti che espone circa duecento macchine agricole, testimonianza dell’evoluzione tecnologica applicata all’agricoltura dall’Ottocento ai giorni nostri. Nei pressi del Tagliamento, su uno sperone di roccia, in uno dei luoghi più suggestivi e panoramici di Ragogna, si ergono i resti dell’antico Castello di San Pietro. La sua costruzione risale all’XI secolo. Solo recentemente, dopo molti anni di abbandono e la distruzione del terremoto del ’76, è stato sottoposto a un accurato intervento di ristrutturazione che è in fase di completamento. La vista migliore è dalla strada che sale al Monte: si possono vedere le mura di cinta merlata con la porta Nord, il mastio, il San Daniele del Friuli In friulano San Denêl Rauscedo (S. Giorgio della Rich.da) Il centro di San Daniele del Friuli si erge sull’altura del Colle Massimo che, a ridosso del monte di Ragogna, segna il limite occidentale dell’anfiteatro morenico lasciato dai ghiacciai del Quaternario. La città è incastonata in un dolce paesaggio che si estende attraverso gradevoli colline, fiumi e laghi. Un clima particolarmente mite e temperato in ogni stagione e il territorio particolarmente adatto alla maturazione del prosciutto hanno reso San Daniele del Friuli meta di numerosi turisti. Nella piazza principale sorge il duomo della città dedicato a In friulano Rausêt Nel comune di San Giorgio della Richinvelda, nei prati prima di Rauscedo, i congiurati attesero il Patriarca di Aquileia Bertrando e lo assasinarono; nel luogo stesso in cui egli spirò fu eretto un cippo commemorativo, visibile a poca di40 cortile interno con il pozzo e una serie di fabbricati che in origine ospitavano le cantine, le segrete, le cucine e le scuderie. Santo Stefano di Buja In friulano Buje - San Stiefin Incastonata tra diversi rilievi (Monte, Zus, Urbignacco, Ponzale, Baldo, Masanet, Pravis) e attraversata da diversi corsi d’acqua, Buja si presenta come un “piccolo eden”, come la definì Angelo Menegazzi già nel 1894 nei suoi “Ricordi e note 41 Taipana In sloveno Taipek, in friulano Taipane bientale si annoverano ricchezze storico-artistiche di antica memoria quali siti archeologici di origine romana e altomedioevale, chiesette e icone votive, simbolo della storia religiosa del luogo, ville e residenze padronali del XVIII e XIX secolo, borghi tipicamente rurali. Tra le ville di suggestiva bellezza vanno senz’altro citate la Villa Savorgnan a Flambro, tra le più antiche dimore storiche del Medio Friuli e Villa Mangilli a Flumignano. Taipana sorge a 478 m tra i primi rilievi delle Prealpi Giulie, nel bacino del torrente Cornappo, tra il Monte Namlen e il Gran Monte. Passando dalla giurisdizione del Patriarcato di Aquileia, attraverso quella Austro-Ungarica, per giungere poi a quella della Repubblica Veneta, il capoluogo e le frazioni vicine Tolmezzo In friulano Tumieç Risale probabilmente all’età imperiale romana il primo insediamento sviluppatosi dove oggi sorge la città di Tolmezzo, ed è verso la fine del primo millennio che il nome appare assieme ad altre borgate carniche e friulane in documenti ufficiali. Tolmezzo diviene importante centro commerciale ed amministrativo nel 1356 quando il patriarca di Aquileia Nicolò di Lussemburgo, il 23 gennaio, firma il privilegio con il quale crea un’unica giurisdizione per l’intera Carnia, affidandola alla comunità di Tolmezzo. Nasce così la Provincia della Carnia, di cui Tolmezzo diviene capitale, assunsero importanza e si svilupparono come ville, poi raggruppate in epoca Napoleonica nella vicinia (l’assemblea dei capi famiglia) di Taipana. Il vasto territorio comunale, pressoché incontaminato, offre una vasta gamma di località d’interesse naturalistico e paesaggistico, collegate da una folta rete di sentieri e sterrati, costellati da salti d’acqua, da sorgenti e da grotte, meta di escursioni e studio. Nel Comune sono inoltre presenti numerosissime specie di piante rare sul territorio Italiano. Talmassons In friulano Talmassons È un centro agricolo-artigianale di consolidata tradizione, situato alla destra del torrente Cormor. Si colloca in particolare nella zona denominata Risorgive dello Stella. In quest’area, particolarmente nel Biotopo di Flambro, sono comprese vaste estensioni di zone umide sopravvissute alle bonifiche e alle conseguenti riduzioni degli habitat naturali che hanno interessato la pianura friulana durante il secolo scorso e che ora sono state riconosciute come Sito d’Importanza Comunitaria, che rappresenta il più importante e vasto complesso di vegetazione umida d’acqua dolce della Regione Friuli Venezia Giulia e uno dei pochi lacerti naturali dell’intera pianura Padano-Veneta. Accanto a questo prezioso patrimonio am- amministrata dal Gastaldo patriarcale e dai giudici di Tolmezzo. Tra il 1797 e il 1805, a seguito delle invasioni di Napoleone, la Carnia e quello che era il Regno del Veneto è passato sotto l’Impero Austro-Ungarico fino a quando lo stesso Napoleone vincerà a Austerlitz e si riprenderà gli stessi territori ceduti solo otto anni prima, portando Tolmezzo e la Carnia nel Regno Italico posto sotto controllo francese. Con la caduta di Napoleone, la Carnia passa sotto il dominio lombardo-veneto, vassallo austriaco, e ivi resta fino al termine della Terza Guerra d’Indipendenza. Dopo un plebiscito, Tolmezzo entra a pieno titolo nel Regno d’Italia. Toppo con il suo castello e la sua architettura tipica è annoverato tra i Borghi più belli d’Italia, uno dei dieci presenti in Friuli Venezia Giulia. L’antichità di Travesio è testimoniata dalla presenza della pieve di San Pietro, una delle più grandi dell’intera diocesi di Concordia: originariamente estendeva la sua giurisdizione spirituale dal Tagliamento al Meduna, dai monti alla parrocchia di San Giorgio della Richinvelda. Essa fu matrice di tutte le chiese della zona, compresa quella di Spilimbergo, che soltanto dopo molti secoli ne avrebbe raccolto l’eredità spirituale. TERRA DI NESSUNO Canti e musiche dal mondo si incontrano e insieme alla musica anche le persone si incontrano, le culture si intrecciano si confrontano e si contaminano in un unico canto a più voci. Laboratorio di canto popolare e tradizionale con Giuseppina Casarin in collaborazione con l’Associazione Lis Aganis Ecomuseo regionale delle Dolomito Friulane, l’Associazione Musicale Gottardo Tomat di Spilimbergo, la Pro Valtramontina e il Coro Voci dal Mondo. Udine In friulano Udin Capitale storica del Friuli, offre a Folkest una delle sue cornici migliori: il castello dei patriarchi, che conserva al suo interno il salone del Parlamento Friulano, probabilmente la prima testimonianza della vita democratica europea, decorato da uno dei più celebri quadri del Tiepolo. Sul colle si ergono inoltre: la chiesa di Santa Maria (VII secolo) e la Casa della Contadinanza, ricostruzione del 1931 di un edificio quattrocentesco dove si riunivano i contadini friulani. La piazza San Giacomo o piazza delle Erbe, ora piazza Giacomo Matteotti, centro di mercato ma anche della vita cittadina negli ultimi secoli, è stata oggetto di accurato restauro, sia della pavimentazione sia della bella fontana, opera di Giovanni da Udine. Di estremo interesse artistico è anche tutto il ciclo tiepolesco udinese: dal Palazzo Patriarcale alla cappella della Purità. La bella piazza Libertà, con la quattrocentesca loggia del Lionello e la cinquecentesca loggia di San Giovanni, con la torre dell’orologio di Giovanni da Udine, è considerata tra le più veneziane d’Italia dopo quella di San Marco a Venezia. La cattedrale di Santa Maria Annunziata, residenza degli ultimi patriarchi di Aquileia, è stata iniziata nel 1236, su un precedente edificio sacro e decorata con pale e affreschi di Giovan Battista Tiepolo. I laboratori di canto si terranno nel mese di giugno presso le sedi dell’Associazione musicale Gottardo Tomat di Spilimbergo. Info e prenotazioni: Associazione Lis Aganis Ecomuseo regionale delle Dolomiti Friulane Via Maestri del Lavoro, 1 33085 Maniago (Pn) Tel. 0427 764425 fax 0427 737682 cell. +39 393 9494762 [email protected] Travesio In friulano Travês L’attuale comune di Travesio è costituito da due entità un tempo separate tra loro e con storie diverse: Travesio e Toppo. La zona di Travesio è famosa per la produzione di formaggio Montasio, di ottima qualità. 42 43 INFORMAZIONI Segreteria Organizzativa Folkest Orari biglietteria Viale Barbacane, 17 33097 Spilimbergo (Pn) - Italia tel. + 39 0427 51230 / fax +39 0427 51246 email: [email protected] Teatro Cinema Miotto (Spilimbergo) tel. +39 0427 51230 / e-mail: [email protected] dal lunedi al venerdi dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 17,00; dal 25 giugno al 10 luglio anche sabato e domenica dalle ore 10,00 alle 12,00; nelle serate dei concerti a pagamento: apertura biglietteria in loco ore 19,00 Ufficio Informazioni: Il servizio informazioni di Folkest è attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 17,00; dal 25 giugno al 10 luglio anche sabato e domenica dalle ore 10,00 alle 12,00 tel. + 39 0427 51230 / fax +39 0427 51246 email: [email protected] pec: [email protected] Gestione Tecnica Merchandise e assistenza tecnica: Irene Maiolin, Arianna Masotti, Ezio Santellani, Enrico Del Favero, Riccardo Ciani. Ideazione immagine 2016: Paolo Primon Contributi fotografici: Archivio Folkest, Walter Menegaldo, Giorgio Zuppichin Consulenza grafica: Interattiva‚ Spilimbergo Stampa: Tipografia Menini, Spilimbergo Web: Federico Benvenuto Servizi tecnici e back-line: Edit Eventi srl, Green Studio Service, Lorenzon, MP Musica Dove acquistare i biglietti Concerti a pagamento FOLKEST POINT a Spilimbergo, in viale Barbacane 17 tel. +39 0427 51230 ANGOLO DELLA MUSICA a Udine, in via Aquileia 89 tel. +39 0432 505745 LA CORTE DEL LIBRO a Tolmezzo (Ud), via Ermacora, 12 tel. +39 0433 467067 PUNTO VERDE a Tolmezzo (Ud), via Matteotti 4/b tel. +39 0433 40114 HANGAR 34 a Palmanova, in Borgo Aquileia 34A tel. +39 0432 924220 Venerdì 17 giugno - Palmanova Teatro G. Modena ore 21,15 Richard Thompson Inghilterra posto unico € 20,00 + € 3,00 dir. prevendita Acquisto biglietti in serata: posto unico € 20,00 Ai prossimi concerti del FOLK CLUB BUTTRIO saranno disponibili i biglietti senza diritti di prevendita (per informazioni www.folkclubbuttrio.it) ONLINE sul sito www.folkest.com; Circuito TICKETONE Domenica 3 luglio - Palmanova (Ud) Corte della Scuola Elementare di Via Dante ore 21,15 alla CASSA, presso il luogo del concerto, la sera stessa dalle ore 19,00 Nuova Compagnia di Canto Popolare Campania Attenzione posto unico € 15,00 + € 3,00 dir. prevendita Acquisto biglietti in serata: posto unico € 15,00 Il biglietto garantisce l’ingresso al luogo del concerto, ma non il posto a sedere. L’ingresso al luogo del concerto non è soggetto a discriminazioni di sesso, razza o religione. Sono previste perquisizioni personali in caso di comportamenti sospetti. Nel luogo del concerto non sarà consentito introdurre armi, bottiglie, lattine, alcolici, ombrelli e ogni altro oggetto pericoloso. Non è ammesso l’uso e l’introduzione nel luogo del concerto di apparecchi per la registrazione audio e video, cineprese e macchine fotografiche. Lo spettatore che verrà trovato sprovvisto del biglietto o del tagliando dovrà corrispondere interamente il prezzo. In caso di annullamento della serata i biglietti saranno rimborsati entro l’ottavo giorno dalla data del concerto, presso le prevendite dove sono stati acquistati. Per informazioni tel. +39 0427 51230 Lunedì 11 luglio - Spilimbergo (Pn) Piazza Duomo ore 21,15 Billy Cobham Band Usa posto unico € 15,00 + € 3,00 dir. prevendita Acquisto biglietti in serata: posto unico € 15,00 Organigramma Direzione Artistica: Andrea Del Favero [email protected] Direzione Organizzativa: Gianni Martin [email protected] Direzione Tecnica: Maurizio Michelazzo [email protected] Direzione Amministrativa: Giancarlo Cimarosti [email protected] Amministrazione e Segreteria: Delma Zanin [email protected] Ufficio Stampa: Lorenza Somogyi Bianchi / Studio Alfa [email protected] Mercoledì 20 luglio - Passariano di Codroipo (Ud) Villa Manin ore 21,15 Suzanne Vega Usa posto unico € 12,00 + € 3,00 dir. prevendita Acquisto biglietti in serata: posto unico € 12,00 Informazioni per i disabili Le strutture utilizzate per la realizzazione degli spettacoli prevedono aree destinate ai disabili. L’interessato (e il suo eventuale accompagnatore) è pregato di far pervenire via fax (0427 51230) o via mail ([email protected]) informazioni sulla propria situazione (se in carrozzella o meno, presenza o meno dell’accompagnatore), indicando recapiti telefonici e indirizzo e-mail. Sarà nostra premura avvisare per tempo gli utenti per le modalità di ingresso a loro dedicato, unitamente a eventuali altre informazioni utili. Per informazioni: [email protected] Prenotazione biglietti Le prenotazioni saranno ritenute valide solo se verrà dimostrato l’avvenuto pagamento tramite carta di credito, circuito Paypal o, su richiesta, tramite bonifico bancario. I biglietti prenotati devono essere ritirati presso la Cassa la sera del concerto, nel luogo dello spettacolo, entro le ore 20,30, pena l’annullamento della prenotazione, senza restituzione dell’importo pagato. Nel caso di acquisti online va presentata alla cassa la ricevuta cartacea del pagamento. Per tutti i concerti a pagamento ingresso gratuito per i bambini fino a 7 anni. 44 www.folkest.com / Seguici anche su 45 FOLKEST MUSIC EXPO LA MUSICA NON È FATTA DI SOLE NOTE. NON SONO SOLO I SUONI O GLI ARTISTI CHE FANNO GRANDE UN FESTIVAL. STRUMENTI MUSICALI ELETTRONICI, ELETTRICI, ACUSTICI, ELETTROACUSTICI, ACCESSORI PERFETTI IN OGNI DETTAGLIO, REALIZZATI CON QUASI MANIACALE ABILITÀ DA ARTIGIANI PRESTIGIOSI O DA GRANDI MARCHI INTERNAZIONALI… Folkest Music Expo per il pubblico Esposti nel cuore del più grande folk festival del Mediterraneo, a pochi passi dai palchi sui quali si esibiranno i più acclamati artisti. Questo è Folkest Music Expo: i migliori strumenti e l’oggettistica musicale più particolare potranno essere testati e ammirati dai professionisti e dagli amatori della musica, collaudati e confrontati, presentati direttamente da chi espone. E l’ingresso è gratuito. Folkest Music Expo per gli espositori In pieno centro storico, a due passi dal Duomo medievale, principale attrattiva turistica della Città del mosaico, protetti da una efficace e razionale struttura e vigilati da un attento servizio d’ordine, gli stand espositivi saranno al centro dell’attenzione del pubblico del festival sabato 9 e domenica 10 luglio. Vinile da collezione Come ogni anno verrà riproposta la mostra-scambio del vinile da collezione. Il vecchio, amato vinile, che sempre più sta tornando nel cuore degli appassionati di musica. Edizioni rare, dischi da amatori, ricordi di anni passati, ma pure molte recenti produzioni che artisti di nicchia e di grande notorietà hanno ricominciato a proporre su questo supporto. Tutto questo e altro sarà disponibile sui banchetti della fiera spilimberghese. Vieni a provare uno strumento Domenica 10 luglio 2016 In collaborazione con l’Associazione musicale Gottardo Tomat Nell’ambito di Folkest in festa a Spilimbergo, Folkest, in collaborazione con l’Associazione Musicale Gottardo Tomat, presenterà la proposta culturale Vieni a provare uno strumento. Durante questa giornata, lungo il corso principale della città e in alcune contrade, insegnanti e allievi saranno a disposizione di giovani, adulti, e di tutti coloro che siano interessati, al fine di presentare e far conoscere alcuni tra i principali strumenti classici e moderni. La proposta ha lo scopo di permettere a quanti non si siano mai avvicinati a uno strumento musicale di poter toccare con mano uno strumento, di avere un contatto diretto, di capirne caratteristiche e funzionamento, e pure di provare a fare una breve lezione. Ai partecipanti non è richiesta alcuna competenza e le dimostrazioni sono gratuite. 46 20 www.folkest.c international folk festival dal 23 giugno all’1 presenta: “Hommage á SERGIO ENDRIGO” SIMONE CRISTICCHI & MITTELEUROPA ORCHESTRA Direttore Valter Sivilotti Sabato 30 LUGLIO 2 0 1 6 h. 21.30 Trieste Piazza Unità D’Italia ingresso gratuito mitteleuropa orchestra INFO: tel. + 39 0427 51230 / email: [email protected]