international folk festival dal 23 giugno all`11 luglio

annuncio pubblicitario
2016
www.folkest.com
international folk festival dal 23 giugno all’11 luglio
2016
www.folkest.com
FRONTIERE
La frontiera si raggiunge attraverso sentieri assolati e percorsi nel bosco, ma è luogo di scambio
di narrazioni, dove mare e terra si dividono, dove le genti s’incontrano e si mescolano, spazio umano e
non dettato dall’istituzione. I legni delle case e degli strumenti, i profumi delle cucine, le tinte degli affreschi nelle chiese e sulle case, una sapienza antica che trasmigra, laddove i pascoli, gli orti, le case, i
violini e le armoniche sono gli stessi, al di qua e al di là del confine imposto dagli uomini.
international folk festival dal 23 giugno all’11 luglio
Andiamo alla scoperta di un’Europa meticcia, non da ora, ma da sempre, per sua stessa vocazione, Europa dei popoli, ma anche delle loro intersezioni, delle migrazioni millenarie. Perché, a ben vedere, nessuno di noi è veramente europeo: siamo tutti figli di migranti!
La trentottesima edizione di Folkest percorrerà in lungo e in largo, per quasi un mese, tutta la regione
dialogando con l’Istria, portando ovunque una scelta ponderata di esempi musicali che ci raccontano i
confini di questo nostro Vecchio Continente in un susseguirsi di canti provenienti da culture che vanno
dalla Magna Grecia alla Finlandia, che narrano leggende antiche e storie comuni, storie di eroi e di gente semplice che appartengono a tutti e fanno parte dell’orgoglio culturale dei popoli. Spesso sono le stesse storie, declinate in lingue diverse.
Vedremo le frontiere del Mediterraneo incontrarsi sulla battigia napoletana: una riflessione sulle contaminazioni straordinarie che questa millenaria città ci ha regalato, la gioia di far musica della Nuova Compagnia di Canto Popolare, degli Almamegretta e di James Senese Napoli Centrale. Ascolteremo le ballate antiche e le canzoni moderne di Richard Thompson, gli spunti poetici di Suzanne Vega, da quella significativa Nuova Europa rappresentata dal Village di New York, le scorribande canore sull’Appennino
dei Viulàn, le sonorità zingaresche di Maurizio Geri Swingtet e Roberto Durkovic e i Fantasisti del Metrò,
il klezmer dell’Orchestra Bailam, le canzoni di confine di Rudi Bučar, il Mediterraneo delle grandi isole
con Tama Trio e il fascino della Sardegna di Elena Ledda e Luigi Lai. Forse vedremo una nuova Europa,
innamorandoci delle canzoni e delle danze di Saba Anglana e Sandro Joyeux.
Buona musica a tutti!
Andrea Del Favero
ARTE - UNIVERSITÀ - FAMIGLIA - RICERCA
GIOVANI - CULTURA - FORMAZIONE - SALUTE PUBBLICA
Organizzato da:
Sotto l’alto patrocinio di:
Con il sostegno di:
Sponsor tecnici:
Organizzazione
delle Nazioni Unite
per l’Educazione,
la Scienza e la Cultura
20ANNICRUP 273-368_Layout 1 22/03/13 09:50 Pagina 319
Udine conserva il gesso originario, la Fondazione
della cancellata maggiore (carboncino e tempera
naturale (ben 270x280 centimetri).
nificativa scultura di Mirko, Ettore,
oloratissimo grande arazzo
ne del suo periodo informale.
REPUBLIKA SLOVENIJA
MINISTRSTVO ZA KULTURO
SPILIMBERGO
Comune
di Spilimbergo
19 anigaP 60:90 31/30/22 1 tuoyaL_502-1 PURCINNA02
Agostino Testa, La Pace, sec. XVIII, Udine,
Palazzo patriarcale, giardino
2012
Partner:
20ANNICRUP 206-272_Layout 1 22/03/13 09:19 Pagina 223
Provincia di
Pordenone
Un ringraziamento particolare a tutti coloro che collaborano alla realizzazione del festival.
ANTEPRIME DI FOLKEST
LUGLIO
e
he dolc
la musicune
di
fuarte
lenghe
GIUGNO
Dom
12 San Pietro di Ragogna (Ragogna) Castello di Ragogna
La Fieste
da Sedon con:
Carantan, La Sedon Salvadie, I Bintars, Lino Straulino
In collaborazione con La Patrie dal Friûl, Glesie Furlane, Comune di Ragogna
Ven
17Palmanova Teatro Gustavo Modena
Richard
Ven 1
Santo Stefano di Buja (Buja)
parco cittadino di S. Stefano
Iona Fyfe Band Scozia
Papariano (Fiumicello) via Nazionale
Maurizio Geri Swingtet Italia
Sab 2Flaibano piazza Monumento
Maurizio Geri Swingtet Italia
Aurava (San Giorgio
piazza Orologio
Thompson* Inghilterra
In collaborazione con Folk Club Buttrio, Comune di Palmanova
della Richinvelda)
Carantan Friuli
Fooga & Nico Italia
Taipana area festeggiamenti
Iona Fyfe Band Scozia
PROGRAMMA 2016
GIUGNO
Gio
23 Osoppo Forte di Osoppo
e Alessandro Tombesi Veneto
Rolling Around Italia
Ven
26 Pasiano di Pordenone Parco dei Molini
Lun
27 Castions di Zoppola (Zoppola)
Les loups garous Italia
Mar
28 Aviano All’Osteria della Calle di Mezzo
Gulasch concerto
con Janos Hasur Ungheria
Remanzacco arena Broilo Perosa
Roberto Durkovic
e i Fantasisti del Metrò Italia/ Romania
Mer
25 Ospedaletto (Gemona) parco Stroili
Ninfa Giannuzzi Puglia
Rauscedo (S. Giorgio
Giardino Crovato
Dom
Fragment Italia
cortile Pagura
24 Fiume Veneto Villa Ricchieri
Capitano tutte a noi Italia
Rolling Around Italia
Sab
cortile Scuola Elementare di via Dante
Roberto
della Richinvelda)
29Porcia parco Villa Correr-Dolfin
Straulino & Fedele Friuli
Iona Fyfe Band Scozia
Lun 4Udine castello
Mer
Finale del concorso Suonare@Folkest2016
Comune di Tolmezzo,
Nuova Pro Loco Tolmezzo,
Associazione Regionale dei Circoli Sardi
del Friuli Venezia Giulia
20 Passariano (Codroipo) Villa Manin
Suzanne Vega* Usa
Na Fuoia Cadore
Smorfiácc Lombardia
Flamenco Tango Neapolis Italia
Domo Emigrantes Italia
In collaborazione con
Azienda Speciale Villa Manin
Ven
22Capodistria piazza Carpaccio
21,30 Roda do Cavaco Brasile
In collaborazione con
AIAS Capodistria, Comunità Autogestita
Presenta Claudio Moretti
In collaborazione con Comune di Udine
Mer 6 San
Talmassons piazza Vittorio Veneto
In collaborazione con
Prepotto (Duino/Aurisina) area sagra
Gio 30
17 Tolmezzo prà Castello
Almamegretta Campania
In collaborazione con Comune di Palmanova
Mar 5 Artegna collina di San Martino
Travesio piazza XX Settembre
Dom
Nuova Compagnia
di Canto Popolare* Campania
Lamorivostri Lazio
Electric Circus Italia
Iona Fyfe Band Scozia
Roberto Durkovic
e i Fantasisti del Metrò Italia/ Romania
GLI EVENTI DI FOLKEST
Dom 3 Palmanova
della Nazionalità Italiana di Capodistria,
Comune di Capodistria
Teach tShleibhe Irlanda
Daniele del Friuli
Sab
piazza Vittorio Emanuele II
23Capodistria piazza Carpaccio
James Senese
Napoli Centrale Italia
Orchestra Bailam
e Coro Trallallero Liguria
21,30
Aviano All’Osteria della Calle di Mezzo
AIAS Capodistria, Comunità Autogestita
della Nazionalità Italiana di Capodistria,
Comune di Capodistria
In collaborazione con
Teach tShleibhe Irlanda
Gio 7Cassacco parco d’Europa
Capitano tutte a noi Italia
Brigata Lambrusco Emilia
Tutti gli spettacoli avranno inizio alle 21,15
salvo dove diversamente specificato.
In caso di cattivo tempo si svolgeranno
in un luogo alternativo al coperto
che sarà comunicato di volta in volta.
*CONCERTO A PAGAMENTO
Domanins azienda I Magredi
Teach tShleibhe Irlanda
Capodistria palazzo Gravisi-Buttirai
21,30
Tama Trio Sicilia/Campania
Luigi Lai e Elena Ledda Sardegna
con
4
5
FOLKEST IN FESTA A SPILIMBERGO
piazza Garibaldi
Video&Danza@Folkest 2016 con:
Serena Finatti e Andrea Varnier
presentazione del videoclip di Le cirque des animaux di Serena Finatti,
regia di Manuel Zarpellon e Giorgia Lorenzato, con Luisa Amprimo
21,20
Andrea Capezzuoli e Compagnia Italia
22,30 Mestisòn Italia/Colombia
presenta Nicola Cossar
piazza Duomo
Kitchen Implosion Italia
Saba Anglana Italia/Somalia
21,15
presenta Claudio Moretti
Enoteca La Torre
23,30 Session irlandese con Teach
21,15
I Viulàn Emilia/Toscana
Il Presidente di Assomusica consegna il Premio Franco Mamone a Irene Maiolin
Tama Trio Sicilia/Campania
consegna del Premio Folkest alla carriera a Luigi
presenta Claudio Moretti
VENERDÌ 8 LUGLIO
20,30
piazza Duomo
tShleibhe Irlanda
Enoteca La Torre
23,30 Session irlandese con Teach
tShleibhe Irlanda
DOMENICA 10 LUGLIO
piazza Garibaldi
11,45 Gruppo di musica d’insieme della
Scuola di musica Gottardo
21,10
Tomat
Giuliano Gabriele Ensemble Lazio
vincitore del Premio Andrea Parodi 2015
22,10 D’instrumenti, di libri e d’amenità varie con Paolo
e Dario
Maurensig
Marusic, introduce Donatella Lazzaroni
22,45 Rudi Bučar in Istrabend Istria
presenta Nicola Cossar
Torre
Orientale
16,00 spettacolo per bambini con Molino
SABATO 9 LUGLIO
Lai
Rosenkranz Italia
corso Roma
mercato
11,00 musica tra la gente con Andrea
Capezzuoli
e Compagnia, Urban Beat Street Drum Italia
piazza Garibaldi
18,30 Assaggi Trad – anteprima di IV FESTINVAL – Radici
Celtic
Pixie musica irlandese
Coro Voci dal Mondo diretto da Giuseppina Casarin
Al termine degustazioni con specialità della Val Tramontina
Riccardo Tesi Toscana - presenta il libro Una vita a bottoni
con Andrea Del Favero e Nicola Cossar
21,20 Orchestrabottoni Lazio
22,40 Cinqueinpunto Italia - vincitori del concorso Cantiere Miotto Musica 2016
presenta Nicola Cossar
20,30
6
16,00 Vieni a provare uno strumento con i docenti della
Scuola di Musica Gottardo Tomat
piazza Duomo
Sandro Joyeux e Band Italia/ Francia
Tsuumi Sound System Finlandia
presenta Claudio Moretti
21,15
Enoteca La Torre
23,30 Session irlandese con Teach
tShleibhe Irlanda
LUNEDÌ 11 LUGLIO
piazza Duomo
21,15
Billy Cobham Band* Usa
7
*CONCERTO A PAGAMENTO
CAPODISTRIA / KOPER
GLI ARTISTI
Almamegretta Campania
Giovedì / Četrtek
7 LUGLIO / JULIJ 2016 alle / ob 21.30
Estivo Palazzo / Vrt Palače Gravisi-Buttorai
Sede della Comunità Italiana / Sedež Italijanske Skupnosti
Via / ulica OF, 10
TAMA TRIO CON LUIGI LAI E ELENA LEDDA
Italia / Italija
Venerdì / Petek
23 LUGLIO
JULIJ 2016
Piazza Carpaccio / Carpacciov trg
Piazza Carpaccio / Carpacciov trg
RODA
DO CAVACO
Brasile / Brazilija
Comune Città Capodistria
Mestna občina Koper
Associazione Culturale
Kulturno društvo
“Folkgiornale”
Andrea Capezzuoli e Compagnia Italia
Gruppo fondato a Milano nel 2006, mescolano
storie, leggende, canzoni, ballate, danze del nord
Italia condite con suoni, melodie e ritmi provenienti da diverse regioni d’Europa e d’America: dal romanticismo della mazurka francese all’energia travolgente del reel del Québec. Lunga è l’esperienza
del gruppo anche nel circuito del balfolk, con un
repertorio che spazia dalle danze folk europee sia
di coppia che di gruppo alla musica del Québec.
Formazione Andrea Capezzuoli: melodeon, organetto, voce, podoritmia; Milo Molteni: violino, voce;
Jacopo Ventura: chitarra, voce; Nicola Brighenti:
caller, danza percussiva.
Sabato / Sobota
22 LUGLIO
JULIJ 2016
alle / ob 21.30
Questo gruppo napoletano sfugge a ogni tentativo
di catalogazione, mettendo in relazione diversi elementi musicali e culturali. L’espressione EnnEnne,
titolo dell’ultimo disco, è perfetto sia nell’accezione etimologica – non conoscendo precisamente il
nome di quella che è la propria espressione musicale – che in quella che per traslato gli attribuisce
un’origine incerta e spuria. In occasione di questo
nuovo disco si è riunita la line-up originaria della
band, Gennato“T” Tesone, Paolo Polcari e Raiz, ai
quali si sono aggiunte una serie di collaborazioni di
alto livello. Il missaggio è stato affidato alle mani del
produttore Adrian Sherwood (già con loro ai tempi
dell’album Sanacore). Le canzoni risentono di diverse fonti d’ispirazione, benché al centro del loro
mondo musicale continui ad esserci il dub di provenienza inglese, inteso più come metodo compositivo che nella sua accezione reggae vera e propria.
Billy Cobham Band Usa
Solo poche volte nella storia un musicista è stato
definito maestro mondiale nel suo strumento. Billy
Cobham è uno di questi pochi musicisti. Per oltre
trent’anni ha ricevuto ogni genere di riconoscimento internazionale come eccezionale batterista.
Billy Cobham, con la sua precisione, il suo essere
ambidestro e la sua grinta di batterista ha applicato la stessa energia nella sua monumentale lista di
successi. Oltre che musicista, ha una storia come
compositore e produttore di dischi, che hanno segnato la storia della musica contemporanea. Ha
suonato in centinaia di dischi con gruppi suoi e
molte delle leggende della musica. Il suo segno distintivo – il più veloce, il più potente e il più esplosivo drumming – ha trasmesso la sua energia sui
palchi internazionali di concerti, orchestre sinfoni-
alle / ob 21.30
JAMES SENESE
NAPOLI CENTRALE
Italia / Italija
REPUBLIKA SLOVENIJA
MINISTRSTVO ZA KULTURO
AIAS Capodistria-Koper
Formazione Raiz: voce; Gennaro T: batteria; Paolo
Polcari: tastiere; Mario Formisano: basso; Fefo Forconi: chitarra; Salvatore Zannella: percussioni; Albino D’Amato: dub master.
9
contemporaneo, passando da accenni irlandesi
a Guccini, da Paolo Pietrangeli a Fausto Amodei.
Combat-folk, come si diceva, di forte impatto e
tanta voglia di stare sulle piazze a cantare e raccontare. Si sono qualificati attraverso le selezioni
del concorso Suonare@Folkest.
Formazione Matteo Davoli: basso; Riccardo Pelli:
voce, chitarra; Lorenzo Iori: violino, chitarra; Simone
Carucci: percussioni.
Domo Emigrantes Italia/Kurdistan
Pizziche, tarante e tammuriate si uniscono nella
loro musica con elementi etnici, sonorità jazz e
arrangiamenti nuovi e originali, corredati da una
serie di strumenti insoliti ed esotici (tembûr curdo,
fujara, flauti e percussioni etniche, violino e tanti
altri), mantenendo però inalterato il ritmo originale della tradizione. Al centro dell’attenzione la
tradizione siciliana che porta al suo interno i segni dell’arte e della musica di tutte le civiltà che
sono passate, nel corso dei secoli, per la nostra
Kolymbetra del Mediterraneo, in particolar modo
l’influenza dei Paesi Arabi, della Turchia, per poi
passare alla Grecia e alla Spagna, alla ricerca di
Carantan Friuli
Termine che indicava i cinque centesimi delle
vecchie lire in uso agli inizi del Novecento, da
allora nella cultura popolare friulana questo appellativo è sempre stato il sinonimo di cosa da
poco, tu valis mancul di un carantan. Da oltre un
ventennio i Carantan ricercano e ripropongono il
patrimonio musicale friulano dal XVI secolo fino
ai giorni nostri, sconfinando nel repertorio tradizionale del Nord Italia e dell’Istria. Un’evoluzione
del folk che non è semplice divagare nella mul-
che, big bands, Broadway, festivals, televisione e
video. Come insegnante nella sua arte ha tenuto
corsi e seminari in tutto il mondo. La sua influenza
stilistica ha letteralmente creato una categoria di
musica, ormai parte della storia della musica dei
nostri giorni e del futuro. Nello spirito della world
music Billy ha messo insieme un fantastico gruppo di musicisti provenienti da Francia, Inghilterra
e Brasile per creare una personalità unica che si
presenta da sola attraverso i nomi di chi compone
la formazione.
Formazione Billy Cobham: batteria; Jean-Marie
Ecay: chitarra elettrica; Christian Galvez: basso; Steve Hamilton: tastiere; Camelia Ben Naceur: tastiere.
Formazione Claudio Mucin: violino; Luca Pontel:
fisarmonica; Marco Quas: flauti, percussioni; Gigi
Vecchione: chitarra, bodhran, percussioni; Andrea
De Biasi: contrabbasso, basso elettrico.
Coro Voci dal Mondo
diretto da Giuseppina Casarin Italia
Il coro è nato nel 2008 all’interno di un progetto
sociale più esteso, dedicato al quartiere di Via Piave, che negli ultimi anni ha subito un cambiamen-
una nuova centralità del Mediterraneo e della sua
storia. Vincitori della selezione di Loano del concorso Suonare@Folkest, sono ora in lizza per la
vittoria finale.
Formazione Stefano Torre: voce, chitarra, bouzuki,
mandolino, friscalettu, zampogna; Filippo Renna:
voce, tamburi a cornice, percussioni; Ashti Salam
Abdo: voce, percussioni, saz-tembûr; Calogero La
Porta: fisarmonica; Andrea Dall’Olio: violino; Gabriele Montanari: violoncello.
Brigata Lambrusco Emilia
La Brigata Lambrusco è un gruppo nato a Reggio Emilia ed è composto da quattro ragazzi, uniti
nel nome della comune idea di rinnovare la storia
della musica nata nel periodo della Resistenza o a
essa ispirata e la memoria delle tradizioni emiliane. Il loro repertorio intreccia canti della pianura
e del’Appennino a elementi di combat-folk più
tietnicità o nella facile contaminazione, ma una
ricerca armoniosa di spazi e di suggestioni, come
testimoniato dal nuovo disco, che verrà presentato a Folkest.
Formazione Glauco Toniutti: violino, cornamusa,
mandolino, cucchiai e voce; Andrea Barachino:
chitarra classica, acustica, mandola,voce; Stefano
Durat: armoniche diatoniche, percussioni; Carolina
Zanelli: violoncello, armonica diatonica.
Celtic Pixie Italia
Il gruppo è nato dall’idea di ricreare le tipiche atmosfere da “pub” di Irlanda, Bretagna, Scozia; da
qui anche il nome riferito al tipo di musica (Celtic)
abbinato a un dispettoso folletto del Devon (Pixie).
Nati nell’estate del 2011, hanno al’attivo diverse
partecipazioni a importanti manifestazioni in regione, che li hanno fatti conoscere ad un vasto
pubblico.
10
to d’identità abitativa e commerciale, con l’arrivo
di molti stranieri dall’Europa dell’Est, dal Bangladesh e dalla Cina, che hanno creato qualche conflittualità tra vecchi e nuovi residenti. Il lavoro di
Giuseppina Casarin ha permesso la formazione di
un laboratorio musicale che vedesse i partecipanti coinvolti come primi protagonisti, con l’intento
di una maggior conoscenza reciproca. A questa
esperienza partecipano persone di varie nazionalità: moldava, rumena, ucraina, spagnola, francese
e italiana per l’Europa; bengalese, iraniana e kirghisa, per l’Asia; nigeriana, somala e dalla Sierra
Leone per l’Africa.
Electric Circus Italia
Gli Electric Circus nascono come un trio strumentale composto da Francesco Cretti, Paolo Urbani e Paolo Pilati: un classico trio chitarra, basso
batteria che propone una propria musica con una
base jazz nella quale confluiscono sonorità blues
e fusion, caratterizzate da arrangiamenti elaborati,
con una vena di psichedelia. Naturale evoluzione
è stata la ricerca di altri compagni di viaggio: nel
tempo si sono aggiunti altri musicisti come Giordano Grossi al contrabbasso, Alessandro Leonardi
alla tromba e Giuliano Buratti al sax.
11
Nicola Farinello, verso la fine del 2010. I loro testi
sono tutti rigorosamente in italiano e raccontano
l’attuale situazione storica e sociale del nostro Paese, il disagio delle nuove generazioni, l’amore ai
nostri giorni, ispirandosi all’arte come impegno,
un concetto sviluppatosi nell’arco del Novecento.
Le loro canzoni spaziano dalla classica
ballata cantautorale
acustica fino alle
ballate rock con influenze provenienti
dalla musica psichedelica e dal rock
progressivo. Si sono
qualificati attraverso le selezioni del
concorso Suonare@
Folkest.
Formazione Nicola
Farinello:
chitarra
acustica e voce; Carlo Guardamagna: chitarra elettrica, piano, synth; Alessandro Ermini: basso; Andrea Garavelli: batteria;
Con questa formazione hanno registrato il loro primo EP Evoluzione, registrato al MetroRec Studio di
Riva del Garda (TN). Si sono qualificati attraverso
le selezioni del concorso Suonare@Folkest.
Formazione Francesco Cretti: chitarra; Paolo Urbani: batteria; Paolo Pilati: basso; Giuliano Buratti: sax;
Filippo Tonelli: percussioni.
Flamenco Tango Neapolis Campania
Flamenco Tango Neapolis è il progetto artistico
fondato e diretto da Salvo Russo (musicista e
compositore partenopeo) che unisce il flamenco,
Bombarda, voce; Gabriele Ceccarelli: piano, tastiere, whistle; Sanjay Kansa Banik: tablas, cajon,
bongos, darbuka; Lorenzo Beverati: basso elettrico;
Stefano Vestrini: batteria, cajon; Emanuele Andolfi:
chitarra acustica.
Giuliano Gabriele Ensemble Lazio
Artista italo-francese, è nato a Sora (Fr) ed è cantante e organettista, sulle orme del bisnonno. Ha
poi approfondito lo studio del repertorio della tradizione popolare del Centro-Sud Italia dedicandosi
anche al canto popolare, alla zampogna, al tamburo a cornice e alla chitarra battente. Dopo aver
fatto parte dello storico gruppo molisano Il Tratturo, ha collaborato con svariati musicisti, giungendo poi a dar vita a una propria formazione, con la
quale propone brani di sua composizione insieme
ad alcuni tradizionali: in questi anni ha partecipato
a importanti festival e rassegne. Il primo disco Me-
che ne fanno uno dei gruppi di sicuro avvenire
della scena scozzese.
Formazione Charles Grey: violino, voce; Callum Cronin: contrabbasso; Chris Ferrie: chitarra, bodhran;
Iona Fyfe: voce, pianoforte.
I Viulàn Emilia-Toscana
L’instancabile e appassionata ricerca effettuata
dal fondatore dei Viulàn, Lele Chiodi, anche in
collaborazione con Francesco Guccini nel territorio del Frignano sulle montagne dell’appennino
Tosco-Emiliano, ha ormai superato i trent’anni, ma
è ben lontana dal terminare. Dentro le voci di Lele, Carlo e Lauro vive questa musica, con il vento
delle loro montagne, gli odori e i colori delle loro
foreste, le voci della gente che ha portato fino a
noi questo patrimonio. Oltre al recupero musicale,
anche quello del dialetto è al centro dell’attività dei
Viulàn. Con la consapevolezza di chi ha sempre
respirato le parlate delle varie località dell’Appennino Tosco Emiliano, i Viulàn attualizzano le storie,
le lingue i luoghi dove sono nate nella consapevolezza del loro valore storico, sociale e culturale.
A Folkest presenteranno il loro nuovo disco Cento
ducati. Francesco Guccini afferma che la strada
dei Viulàn è quella di cercare di dare una nuova
Fragment Italia
Fragment, nati da un’idea di Ariele Cartocci nei
primi mesi del 2015. La loro musica è il frutto
dell’incontro di sensibilità musicali diverse. Fragment presentano una sfaccettata rilettura della
tradizione musicale irlandese, scozzese e bretone:
un mezzo per esplorare le connessioni tra questo
ricco patrimonio culturale e le sonorità trascinanti
della musica dei nostri tempi. Si sono qualificati attraverso le selezioni del concorso Suonare@
Folkest.
Formazione Adriano Dragotta: violino; Ariele Cartocci: bouzouki, chitarra elettrica, chitarra classica,
il tango argentino e la tradizione musicale napoletana in un’originale contaminazione di stili, dove
Scalinatella diventa la Musa che ispira la pasiòn
flamenca, Cerasella ricrea l’atmosfera delle milonghe argentine e Lo Guarracino irrompe con tutta
l’energia di una Buleria napulitana, in una vera e
propria juerga flamenca. Vincitori della selezione
di Coreno Ausonio del concorso Suonare@Folkest,
sono ora in lizza per la vittoria finale.
Formazione Salvo Russo: pianoforte, voce e percussioni; Marco Pescosolido: violoncello; Gianni
Migliaccio: chitarra flamenco, voce e percussioni;
Agostino Oliviero: violino, oud arabo, chitarra; Alessia Demofonti: baile flamenco e palmas.
lodeonìa è del 2012, mentre il secondo, Madre The hypnotic dance’s time, vede la luce nel 2015,
che si rivela un anno importante, vista anche la
vittoria al Premio Andrea Parodi.
Formazione Giuliano Gabriele: voce, organetto,
zampogna; Lucia Cremonesi: viola, lira calabrese;
Eduardo Vessella: tamburi a cornice, percussioni;
Gianfranco De Lisi: basso; Giovanni Aquino: chitarra
acustica ed elettrica; Riccardo Bianchi: batteria.
Iona Fyfe Band Scozia
Giovanissimo gruppo scozzese, si sono fatti notare
per i curati arrangiamenti di canzoni tradizionali
scozzesi e le nuove composizioni scritte da Bernadette Kellermann. Non mancano le influenze di
grandi gruppi della scena della musica celtica, ma
la Iona Fyfe Band spicca per le sonorità di pianoforte, violino, chitarra e contrabbasso, in un’originale miscela di tradizione e nuova composizione
Fooga&Nico Italia
Fooga&Nico è un progetto che nasce grazie all’incontro tra la band “Fooga” (fuga) e il cantautore
12
13
veste al materiale reperito, sempre nel rispetto della tradizione, ma andando dove l’istinto musicale,
la conoscenza di più stili e di diverse possibilità
sonore, il gusto personale potevano condurre. …Il
risultato è una serie di brani ricchi di suggestione,
che danno emozioni nuove a brani vecchi di secoli.
Formazione Lele Chiodi, Carlo Pagliai, Lauro Bernardoni: voci; Giorgio Albiani: chitarra, arrangiamenti e
direzione artistica; Silvio Trotta: mandolino, mandoloncello, chitarra battente, basso acustico.
circoli, piazze e cantine, corde rotte, ance stonate,
arrivi, partenze, litigi, riconciliazioni, brindisi, urla,
sudore, decibel & ottani… 30 anni di vicissitudini
sonore e umane. Si sono qualificati attraverso le
selezioni del concorso Suonare@Folkest.
Formazione Marco “MarcoNegro” Negro: chitarra elettrica, voce, programmazione basi; Lorenzo
“Wenzo” Prealoni: cornamusa, flauti, voce; Massimo “Ziokartella” Losito: fisarmonica, voce; Paolo
“CannibalPaul” Pretti: basso, cori.
Janos Hasur Ungheria
James Senese Napoli Centrale
GulashConcerto è una serata gastro-musicale,
che comincia con il piatto celebre ungherese: il
gulash, con il suo contorno tradizionale, i nokedli (gnocchetti di farina). Janos stesso prepara il
gulash e dopo la degustazione inizia il concerto di
violino solo, durante il quale alterna musica e parlato, brani della musica dell’Est Europa (Ungherese, Transilvana, Rumena, Bulgara, e Klezmer) e
barzellette, aneddoti, storielle. È ovvio che lo spettacolo musicale funzionerebbe benissimo anche
senza il gulash, ma sarebbe un peccato perdere
questa occasione unica: degustare il Piatto Tradizionale Ungherese preparato da un Autentico
Violinista Magiaro!
James Senese è un artista che non ha bisogno di
presentazioni: la sua musica, la sua storia personale, lo fanno per lui. In quasi cinquant’anni di
musica, ha attraversato trasversalmente la canzone italiana, il funk-jazz, il rock. Quest’anno esce il
suo nuovo disco O’ Sanghe, un nuovo orizzonte
su cui si volge lo sguardo del sassofonista partenopeo: al suo interno tutti i riferimenti artistici
che hanno fatto grande la sua musica, con una
rinnovata carica espressiva. Funk, blues, venatu-
Kitchen Implosion Italia
Kitchen Implosion nasce dall’esperienza folk-rock
di In The Kitchen condivisa dagli anni Novanta
all’inizio del nuovo millennio dal suo nucleo fondatore, cui si è unito il bassista dei disciolti The Stp,
leggenda dell’underground punk italiano. Kitchen
Implosion trova linfa vitale in 30 anni di punk-rock
pogato e suonato su vinili usurati e cassette smagnetizzate, anni segnati da ampli distorti, volumi insensati, devastanti feste studentesche, primordiali
toga-parties, maratone danzerecce popolari, concerti memorabili, notti infinite e deliranti in club,
re jazz, e tanto mediterraneo, tanta Napoli nelle
melodie, nelle storie raccontate; vita, lavoro, lotte
quotidiane per la sopravvivenza, amore, fede. A
settant’anni compiuti, James Senese si conferma
come un artista senza tempo, con una riconoscibilità immediata, grazie anche ai musicisti con i
quali collabora da anni, da Ernesto Vitolo a Gigi
De Rienzo (suoi gli arrangiamenti e la produzione
artistica dell’intero disco) a Fredy Malfi alla batteria. Da segnalare la presenza, dopo oltre vent’anni,
di Franco Del Prete, lo storico batterista di Napoli
Centrale, che ha collaborato ad alcuni dei testi del
disco e sarà presente come ospite durante il tour.
Formazione James Senese: sax; Ernesto Vitolo: tastiere; Gigi de Rienzo: basso; Fredy Melfy: batteria.
laborato con molti artisti nazionali e internazionali.
Riccardo Grosso ha portato la sua armonica sui
palchi americani di New Orleans e di St. Louis.
Musica rude, graffiante e ridotta ai minimi termini,
sull’ispirazione dei suoni trasmessi dalle vecchie
radio degli anni Trenta e dalla scrittura di alcune
penne come Tom Waits, Bob Dylan e Willy DeVille:
bluesy, ma non troppo.
Formazione Simone Chivilò: chitarra acustica; Riccardo Grosso: armonica a bocca.
Lamorivostri Italia
Lamorivostri, quattro donne musiciste, quattro voci,
quattro modi di essere artiste, quattro sguardi sul
mondo della musica tradizionale, da quella italiana
alle sonorità rom, dalla canzone d’autore alla poesia popolare fino alle
composizioni originali. Sguardi diversi
sul mondo della musica tradizionale: un
nuovo progetto nel
quale le donne che
rivivono nella poesia
popolare, dove Rosabella, Harbreshe
di Sicilia, rappresenta l’immagine di
una ragazzina che si
vede già grande, che
ama come la Cecilia,
come la Baronessa
di Carini, come una
sposa, come chi aspetta l’amore che arriva, come
chi subisce l’amore perduto. Si sono qualificate attraverso le selezioni del concorso Suonare@Folkest.
Formazione Lavinia Mancusi: voce, violino, chitarra
e percussioni; Monica Neri: organetto, lira calabrese, ciaramella e percussioni; Rita Tumminia: organetto, voce, percussioni; Valeria Villeggia: voce,
arpa e percussioni.
Maurizio Geri Swingtet Italia
Ispirati stilisticamente alla tradizione zingara alsaziana, dal padre fondatore Django Reinhardt alle
varie contaminazioni che fino ad oggi hanno reso
vitale e moderno lo swing-manouche, mescolano
i contenuti autoriali e strumentali collocando il
concerto a cavallo fra tradizione zingara europea,
swing d’oltreoceano e canzone d’autore italiana,
strizzando l’occhio al Mediterraneo, fra il filologico e l’innovativo, fra la ricerca stilistica e la creazione. Aspetti, questi, che pongono lo swingtet
per continuità, curriculum e discografia, gruppo
di riferimento in Italia per il genere, unico a oggi
aver partecipato al più importante festival francese
dedicato a Django, Samois sur Seine.
Formazione Maurizio Geri: chitarra, voce; Giacomo
Tosti: fisarmonica; Luca Giovacchini: chitarra; Michele Marini: clarinetto; Nicola Vernicio: contrabbasso.
Les Loups Garous Italia
Les Loups Garous (I Lupi Mannari) sono il punto di
contatto tra i suoni LO-FI delle vecchie registrazioni che hanno acceso la scintilla di tutta la musica
moderna e il songwriting più elaborato e profondo. Simone Chivilò, chitarrista, sound designer e
produttore discografico, ha prodotto album e col14
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Mestisòn Italia/Colombia
più belle delle Dolomiti, ed esegue una musica
raccolta direttamente dagli ultimi suonatori tradizionali e in parte basata sulle melodie contenute
in un vecchio manoscritto, rinvenuto a San Vito
di Cadore, senza per questo rinunciare a nuove
composizioni che risentono di un gusto più moderno. Vincitori della selezione di Spilimbergo del
concorso Suonare@Folkest, sono ora in lizza per
la vittoria finale.
Mestisòn sono una miscela esplosiva di ritmi, canti, danze ed etnie dove i tamburi tradizionali e le
percussioni minori si mescolano sapientemente a
strumenti più moderni quali il basso, il sax e il clari-
le proprie composizioni in un concerto molto dinamico, coinvolgente e divertente tipica delle piccole
orchestre mediterranee. Dopo vari dischi, colonne
sonore per spettacoli teatrali, film e una miriade di
concerti in tutto il mondo, nel 2013 vede l’ambizioso progetto Galata, con Matteo Merli alla voce
e di un’intera squadra di trallallero genovese. A
Folkest presenteranno ora il loro nuovissimo progetto discografico.
Formazione Franco Minelli: chitarre, bouzouky, baglamas, oud, voce; Edmondo Romano: sax soprano, clarinetto, flauti, cornamusa; Luciano Ventriglia:
batteria, derbouka, percussioni, chitarra, voce; Luca Montagliani: fisarmonica; Roberto Piga: violino;
Tommaso Rolando: contrabbasso, basso.
come i lavori per il teatro, tra i quali spiccano le
straordinarie collaborazioni con Roberto De Simone. Gli ultimi mesi li hanno visti impegnatissimi,
prima con Tullio De Piscopo nel tour che ha celebrato i cinquant’anni di carriera del celebre per-
Ninfa Giannuzzi Puglia
Cantante, musicista e autrice Ninfa Giannuzzi si
esibisce con l’orchestra de La Notte della Taranta dal 2000 e in questa veste ha collaborato con
Stewart
Copeland, Ambrogio Sparagna,
Mauro
Pagani, Noa,
Gianna Nannini, Franco
Battiato, Francesco De Gregori, Beppe
Servillo, Piero
Pelù, Carmen
Consoli, Giovanni Sollima,
Daniel Bacalov e molti altri artisti italiani e internazionali. Tre i suoi lavori discografici, nei quali canta
la forza della cultura grika salentina, della quale è
interprete raffinata e graffiante.
Formazione Ninfa Giannuzzi: voce; Samuele Tommasi: tamburi; Gianluca Milanese: flauto; Bruno Galeone: fisarmonica; Palmiro Durante: chitarra.
netto, dando anima a ritmi come cumbia, sòn corrido, mapalé, sòn palenquero, bullerengue e molti
altri. Propongono brani caratteristici della costa caraibica colombiana, riarrangiati in chiave moderna
e con influenze reggae e funky, usando la lingua
spagnola e indigena di San Basilio de Palenque.
Formazione Luis Fernando Giraldo Bedoya: direttore
musicale, percussioni, voce; Beatriz Pisciotti: voce,
piccole percussioni, danza; Elisa Nebbia: voce, piccole percussioni, danza; Elena Moro: voce, piccole
percussioni, danza; Nicola Canever: sax; Carmine
Pesce: percussioni, voce; Gigi Stragapede: percussioni, didjeridu, voce; Alessandro Fiori: basso.
Na Fuoia Cadore
Il duo Na Fuoia, che significa una foglia nella parlata ladina del Cadore, è nato nel 2012 dall’incontro di due musicisti con la passione per la musica
tradizionale. È dedicato interamente alla montagna bellunese, alle valli strette intorno alle aree
Nuova Compagnia di Canto Popolare Campania
Parlare della NCCP significa evocare la storia della musica popolare più autentica del Sud d’Italia
e della canzone napoletana nella sua forma più
alta e colta. Un gruppo che tutto il mondo ammira e ci invidia, ambasciatore della forma musicale
italiana più amata e diffusa all’estero, ininterrottamente sulla scena dalla fine degli anni Sessanta.
La NCCP esegue un repertorio straordinario, che
va da successi celebri come Tammuriata Nera
a villanelle e tammurriate composte dalla stessa
Compagnia fino ai brani più noti della tradizione
napoletana eseguiti con uno stile unico e inconfondibile. Innumerevoli gli album al loro attivo, così
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cussionista napoletano che li ha fortemente voluti
con sé sul palco quali maggiori rappresentanti
della cultura popolare napoletana. Nel 2016, dopo
la partecipazione allo show televisivo di Massimo
Ranieri, è prevista l’uscita del loro nuovo album
ricco di novità e di sorprese, nuovamente con la
produzione artistica di Renato Marengo, a distanza di molti anni dall’ultima collaborazione.
Formazione Fausta Vetere: voce e chitarra; Gianni
Lamagna: voce e chitarra; Corrado Sfogli: chitarra,
mandola, bouzouki, voce; Pasquale Ziccardi: basso e
voce; Michele Signore: violino, mandoloncello, voce;
Carmine Bruno: percussioni; Mario Ciro Sorrentino:
flauti, sax; Anastasia Cecere: flauto traverso, voce.
Orchestrabottoni Lazio
Dopo precedenti esperienze musicali che li hanno
portati a incrociare gli strumenti con Dan Moretti
e altri importanti musicisti, la linea musicale si è
rinsaldata sotto la direzione di Alessandro D’Alessandro all’organetto solista e grazie alla voce calda
e robusta e alla forte presenza scenica di Antonella Costanzo.
Orchestra Bailam e Coro Trallallero Liguria
In ligure bailamme è la confusione, il caos, la ridda
di voci che si incrociano, la folla che preme e si
chiama in lingue diverse, l’afrore indefinibile che
è fatto di mille odori diversi. L’Orchestra Bailam
nasce nel 1989 e propone un repertorio acustico
proiettato verso la musica klezmer, i tempi dispari
dei Balcani, la musica greco-turca, quella araba e
Dalla musica tradizionale laziale e dell’Italia centrale, fino alle nuove composizioni di Riccardo
Tesi, Marc Perrone, Lino Cannavacciuolo, al dixieland e al funky: grandi idee musicali, ottimo affiatamento e divertimento sicuro per un gruppo che
ha ormai creato un genere in Italia.
Formazione Antonella Costanzo: voce; Alessandro D’Alessandro: organetto solista; Gianfranco
Onairda, Matteo Mattoni, Silvia, Elisa, Giuseppe
Di Bello, Francesca Villani: organetti d’orchestra;
Giacomo Nardone: organetto basso; Mario Mazzenga: basso elettrico e contrabbasso; Raffaele Di
Fenza: batteria.
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te trasportate nel folk-rock e nel rock (in buona
compagnia con Jimmy Page), influenzando intere
schiere di giovani musicisti. Nel suo stile si notano le diverse influenze, che spaziano da Buddy
Holly e James Burton fino a Les Paul e Django
Reinhardt, con la sua spiccata predilezione per
l’improvvisazione che preferisce rispetto agli assolo. Dopo gli anni ruggenti con la Fairport Convention, nel corso dei quali scrisse alcune gemme
tuttora nel repertorio della grande band inglese, e
alcuni significativi album con la moglie Linda, ha
proseguito una carriera solista di grande rispetto.
Una lunga serie di incisioni che, pur non avendogli
portato un grosso successo commerciale, hanno
contribuito a farne una leggenda e uno dei più rispettati chitarristi al mondo.
Riccardo Tesi Italia
Strumentista dallo stile inconfondibile, è uno dei
pionieri della riscoperta dell’organetto diatonico
in Italia, strumento popolare del quale ha rivoluzionato il linguaggio e ampliato il vocabolario al di
là della tradizione. La sua musica, la sua carriera
artistica, le sue esperienze sui palcoscenici di tutto
il mondo, in un racconto scandito dai suoi ventuno
album, inframezzato dalle collaborazioni con artisti del jazz e della canzone d’autore, con il teatro
e con il cinema, arricchito dalle testimonianze di
coloro che lo hanno accompagnato nei momenti
più importanti della carriera e corredato da una
galleria fotografica che ne illustra l’evoluzione: tutto questo è diventato un libro, che Riccardo Tesi
presenterà a Folkest, dialogando con il direttore
artistico Andrea Del Favero.
Roberto Durkovic
e i Fantasisti del Metrò Italia/Romania
Roberto Durkovic è nato in Italia, ma le sue origini
praghesi si rivelano grazie alle sonorità mitteleu-
Rolling Around Italia
I Rolling Around sono un gruppo di cinque musicisti che vogliono trasmettere l’energia della
musica tradizionale irlandese. Session, concerti e
collaborazioni hanno formato questi musicisti che
si presentano in una formazione inedita e frizzante. Valerio e Victor portano sul palco la tradizione
irlandese suonando la uillean pipe, la tipica cornamusa che ben si sposa con la brillantezza del
Roberto e Alessandro Tombesi Veneto
È da poco uscito il primo disco da solista di Roberto Tombesi, interamente dedicato all’organetto
diatonico, strumento sul quale da oltre trentacinque anni conduce un’attenta e instancabile attività
di ricerca. Il lavoro è tutto incentrato sul materiale
raccolto negli anni da Roberto Tombesi nelle sue
ricerche etnomusicali, che vanno dalle Dolomiti al
Polesine. Lo accompagna il figlio Alessandro, che
si sta affermando come uno dei migliori musicisti
folk della nuova generazione.
Formazione Roberto Tombesi: organetto; Alessandro
Tombesi: arpa tirolese e voci.
suono del banjo di Stefano. Il ritmo è scandito dal
bodhrán, suonato dall’instancabile Cristian. Infine
la chitarra e il bouzouki, suonati da Matteo, sono il
giusto accompagnamento per riscaldare gli animi
e dare il via alle danze!
Formazione Matteo Marcon: voce, bouzouki, chitarra; Stefano Boldrin: banjo tenore, mandolino, chitarra; Valerio Vettori: uilleann pipes, clarinet, whistles;
Cristian Moretto: bodhran; Victor Zanasco: uilleann
pipes, whistles.
Roda do Cavaco Brasile
Richard Thompson Inghilterra
Richard John Thompson, classe 1949, è il chitarrista che, partito dalle intuizioni sulla chitarra
acustica di Davey Graham, le ha definitivamen-
ropee impresse alla sua musica. Affascinato dal
talento di un gruppo di musicisti tzigani incontrati
nei vagoni della metropolitana di Milano ha voluto
sposare il ritmo della musica Rom con la sofisticata canzone italiana d’autore, con i colori della
rumba e del flamenco e qualche spolverata di
tango argentino. Mille influenze e grande tecnica
strumentale sorrette da una sensibilità particolare;
come dice lui stesso: con noi scoprirete un pozzo
di emozioni.
Formazione Roberto Durkovic: chitarra, voce; Ion
Bosnea: clarinetto; Adrian Dumitru: chitarra; Massimiliano Alloisio: chitarra; Constantin Borniku: fisarmonica; Luigi Scuri: batteria.
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Roda do Cavaco si offre al pubblico come una
pagoda ricca di travolgenti e divertenti strumenti
ritmici, come tantã, rebolo, pandeiro, ai quali si
aggiungono le corde
del cavacobanjo e
cavaquinho. Le composizioni originali del
gruppo si fondono
con elementi che
provengono dai lavori
di Zeca Pagodinho,
Grupo Fundo de
Quintal, Paulinho da
Viola. Divertenti ritmi
e magiche atmosfere
sorrette da una straordinaria energia sono garantite. Roda do Cavaco rappresenta un ponte di creatività tra San Paolo, Rio e Parigi, per la delizia di un
pubblico di fan che sta crescendo di anno in anno.
Formazione Fernando Cavaco: canto, cavaquinho;
Matthieu Doat: banjo, voce; Erivelton Silva: pandeiro, voce; Rodrigo de Oliveira: rebolo, voce; Natallino
Neto: repique de mão, voce; Boca Rum: tantam,
voce.
Rudi Bučar in Istrabend Istria
Nei poco più di dieci anni trascorsi dalla pubblicazione del suo primo disco, Rudi Bučar ha raggiunto
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Formazione Saba Anglana: voce; Mattia Barbieri:
batteria; Federico Marchesano: contrabbasso;
Fabio Barovero: fisarmonica; Matteo Salvadori:
chitarra.
una grande popolarità in tutta la Slovenia, vincendo numerosi premi e attirandosi l’attenzione della
critica e dei media. I suoi concerti, grazie anche
agli ottimi musicisti che lo accompagnano, hanno
un grande impatto sul pubblico, frutto dell’energia
che li pervade. Usa indifferentemente lo sloveno
o l’italiano ed è un grande talento, pronto per un
grosso salto internazionale. Dopo lo straordinario
concerto di Capodistria dello scorso anno, ripreso
interamente dalla TV, arriva quest’anno alle serate
finali di Spilimbergo.
Formazione Rudi Bučar: voce, chitarra acustica; Janez Dovč: fisarmonica, samples; Goran Krmac: tuba, stomp box; Gaber Radojevič: fonico, produttore.
Sandro Joyeux e Band Italia/ Mali/ Burkina Faso
Rivelatosi al concerto del Primo Maggio 2015 a
Roma, Sandro Joyeux è partito alla conquista di
nuovi pubblici, a farli ballare e cantare a squarciagola. I suoi concerti sono un concentrato di
energia e allegria attraverso i ritmi del deserto e
le strade polverose del West Africa, tra banlieues
parigine e il reggae dei ghetti giamaicani, tra brani
originali e rivisitazioni di classici e tradizionali africani. Canta in francese, inglese, arabo e in diversi
dialetti africani come il Wolof, il Bambarà e il Susù.
Alla maniera dei Griot ammalia il pubblico attraverso i suoi suggestivi racconti di viaggio o le storie
e leggende legate alle canzoni.
Saba Anglana Italia/Somalia
Saba ha da poco pubblicato un disco di grande
valore, interamente cantato in Amarico, l’affascinante lingua etiope e in Somalo, con solo un pezzo in inglese. Musica del Corno d’Africa, con mille
diverse ispirazioni, ma con una profonda ammirazione per Mahmoud Ahmed, famoso cantante
etiope che nonostante la rispettabile età di 74 anni
continua a solcare i palchi con maestria ed energia, oppure Aster Aweke. Una delle cose che vorrei far conoscere in Italia – dichiara Saba – sono
gli Azmari, i cantastorie. L’Italia dimentica spesso
il suo legame con il Corno d’Africa, ha dimenticato
la storia… In molti non sanno neanche dove sia
l’Etiopia! Molti cantastorie hanno scritto canzoni
sugli italiani, ovviamente provocatorie. L’Italia fa
parte della storia dell’Etiopia come l’Etiopia fa parte della storia d’Italia. Un grande concerto per aiutarci a riflettere su molte cose, sull’onda della voce
di Saba e degli arrangiamenti di Fabio Barovero.
che verrà portato in tour in estate, insieme ai più
grandi successi della cantautrice statunitense. L’artista californiana debutta nel 1985 con l’omonimo
album subito ben accolto dalla critica. Nel 1987
esce Solitude Standing che raggiunge la N. 2 della UK Album Chart, e che contiene il famosissimo
singolo Luka. Cambio di stile nel 1990 con Days Of
Open Hand, un disco più maturo, sperimentale e
profondo. Due anni dopo è la volta di 99.9F°, una
miscela eclettica di folk, dance e industrial. Nel
1996 esce Nine Objects Of Desire. Songs In Red
And Grey (2001) parla del suo divorzio dal marito
e produttore Mitchell Froom, nel 2003 esce Retro-
nati insieme, dimostrando versatilità e maestria
incredibile. Vincitori della selezione di Verona del
concorso Suonare@Folkest, sono ora in lizza per
la vittoria finale.
Formazione Fabio Brivio: musette du centre, baghèt; Vittorio Grisolia: violino flauti, baghèt; Giovanni
Baronchelli: bouzouki, fisarmonica; Giacomo Molteni: violoncello; Franco Liloni: voce.
Straulino & Fedele Friuli
Lino Straulino e Stefano Fedele sono vecchi compagni di scorribande sonore. Cantautore, musicista, etnomusicologo il primo, intriso di blues e
musica californiana il secondo, cantano e compongono in varie lingue. Voci e chitarre per un’originale miscela di soul, blues, folk americano e
cantautorato friulano.
spective, The Best Of Suzanne Vega e nel 2006
Beauty&Crime con il quale ha vinto un Grammy
come best engineered album, non classical.
Formazione Suzanne Vega: voce e chitarra; Gerry
Leonard: chitarra.
Formazione Alexandre Joyeux: voce, chitarra; Emanuele Brignola: basso elettrico; Antonio Ragosta:
chitarre; Inoussa Dembelè (Burkina Faso): percussioni; Francesco Del Prete: batteria.
Smorfiàcc Lombardia
Gli Smorfiàcc prendono il loro nome dalla parola gaì che nell’antico dialetto significa suonatore.
I brani proposti dagli Smorfiàcc provengono dagli archivi dei campanari della bergamasca, ma
anche da alcune ricerche effettuate dagli stessi
membri del gruppo, sono in prevalenza ballabili (valzer, polche, mazurche, scotis, monfrine)
e comprendono anche melodie di nuova composizione che seguono lo stile tradizionale. Gli
strumenti della tradizione locale (violino, baghèt,
fisarmonica) vengono affiancati in alcuni brani da
flauti, mandolino e bouzouki e ben tre baghèt suo20
Tama Trio con Luigi Lai
e Elena Ledda Sardegna
Nato dalla collaborazione tra Nando Citarella, Mauro Palmas e Pietro Cernuto, il progetto TAMA Trio
è l’incontro di tre eccezionali strumentisti che hanno incrociato i rispettivi background artistici, dando vita a un originale percorso di ricerca sonora
che prende le mosse dalle tradizioni musicali del
Sud Italia per toccare ora la canzone d’autore, ora
i suoni speziati del Mediterraneo. Un viaggio tutto
giocato sugli intrecci tra le tradizioni dell’Italia meridionale con la tradizione partenopea che si stringe in un abbraccio a quella sarda e poi ancora a
quella siciliana. Le magnifiche architetture sonore
si fondono, così, in un magico incontro ora con la
voce potente e istrionica di Citarella, ora con quella passionale e intimista di Cernuto, nell’alternarsi
Formazione Lino Straulino: voce e chitarra; Stefano
Fedele: voce e chitarra.
Suzanne Vega Usa
Tra folk-pop acustico, elegante e sensibile, giunge finalmente a Folkest una tra le cantautrici più
prolifiche della storia della musica. Con un nuovo
album in uscita, torna l’antistar del rock che con le
sue ballate intimiste ha aperto la strada a una nuova generazione di cantautrici. Talks About Love,
questo il nome del nuovo album di Suzanne Vega
basato sulla vita della poetessa Carson McCullers
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na lo straordinario fraseggio alla cornamusa di Joe
McKenna, il diabolico violino di Paul Bradley, ben
noto al pubblico di Folkest, noto e rispettato liutaio
in Irlanda, e la dolce voce e le tastiere di Geraldine Fitzgerald. Scatenati set di danze e sognanti
ballate per lasciarsi cullare dai canti dell’isola di
smeraldo e dall’intreccio degli strumenti a corde
con la cornamusa.
Formazione Yvon Riou: chitarra, voce; Geraldine
Fitzgerald: tastiere e voce; Joe McKenna: cornamusa, low whistle; Paul Bradley: violino.
tra intensi canti d’amore, travolgenti tammuriate,
e spaccati poetici di rara bellezza. Luigi Lai, classe 1932, è nato a San Vito, nel Sàrrabus (Sardegna sud-orientale), zona ritenuta da molti la patria
naturale delle launeddas, acquisendo la tecnica esecutiva sotto la guida dei grandi maestri di
Formazione Nando Citarella: tamburi a cornice e voce; Mauro Palmas: mandola e liuto cantabile; Pietro
Cernuto: ciaramedda a paru, friscalettu; Luigi Lai:
auneddas; Elena Ledda: voce
launeddas, ora scomparsi, Efisio Melis e Antonio
Lara, entrambi originari di Villaputzu. Negli anni
trascorsi a Zurigo, ha studiato tastiere e sassofono, collaborando poi a lungo con artisti di spessore
come Maria Carta, Angelo Branduardi, Paolo Fresu, Enrico Rava, Tullio De Piscopo, Enzo Avitabile.
È considerato il grande maestro delle launeddas.
Elena Ledda, originaria di Selargius, dopo gli studi
al conservatorio di Cagliari si è dedicata alla musica della sua terra, diventandone in pochi anni
Teach Shleibhe (Mountain House) Irlanda
Attivo da alcuni anni, questo gruppo ha la sua
base nella zone delle Montagne della Contea di
Wicklow, nell’area dei Clan O’Beirne e McHugh,
gli ultimi a vivere in quest’area secondo la tradizione gaelica. Questi musicisti da tempo calcano
con successo le scene irlandesi ed europee. Alla
ritmica precisa e all’inventiva di Yvon Riou si abbi-
Urban Beat Street Drum Italia
Formazione composta da percussionisti con una
strumentazione tipica delle Drum Line americane. Nel caso della Urban Beat, rimescola un po’
le carte e crea una propria identità, inserendo nel
proprio progetto musicale il movimento, la danza
con la breakdance e l’animazione con i trampoli
la giocolleria il fuoco e il divertimento, nello spirito
degli artisti di strada. Lo spettacolo ideato e basato
Tsuumi Sound System Finlandia
Un vulcanico gruppo dal freddo nord: nella musica finlandese di radice tradizionale non è mai
mancata una grande tensione alla ricerca dell’energia e del pathos. Con gli Tsuumi Sound System
siamo di fronte ad una proposta di straordinario
impatto che si è affermata nel tempo come una
delle più rappresentative dell’urban folk nordico.
La formula è semplice: mantenere un piede nella
tradizione e innovare con composizioni raffinate,
arricchite con timbriche più moderne e una sezione ritmica importante. Tre gli album all’attivo,
co-prodotti con l’assistenza tecnica di Roger Tallroth, figura legendaria del folk svedese (Vasen),
gli Tsuumi Sound System sono riusciti a catturare
anche in studio la forza dirompente dei loro concerti. I risultati sono arrangiamenti complessi e un
su brani originali di Stefano Andreutti vede la partecipazione di otto percussionisti di un B-boy (ballerino di breakdance) e di un “saltimbanco” molto
particolare...tra trampoli, giocoleria e clowneria.
Ritmi di origine urbana incalzanti, che coinvolgono con il movimento dei musicisti il pubblico che
assiste, uno spettacolo itinerante di percussioni.
suono vivace, energico, sensuale e malinconico;
sorprendente per ricchezza timbrica e melodica.
Formazione Tommi Asplund: violino; Aili Järvelä:
violino; Hannu Kella: fisarmonica; Pekka Seppänen:
sax; Andy May: tastiere; Tarmo Anttila: contrabbasso; Jani Kivelä: chitarre; Jussi Nikula: batteria.
un emblema. Titolare di numerosi dischi, negli
anni ha collaborato con Fabrizio De André, Lester
Bowie, Don Cherry, Andreas Vollenweider, Savina
Yannatou, Maria del Mar Bonet, Paolo Fresu, Noa
e Andrea Parodi, Rita Marcotulli, Antonello Salis,
Gavino Murgia.
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23
4º FESTinVAL
FAX
FOR PEACE,
FAX
FOR TOLERANCE
RADICI 4-8 agosto 2016
Cinque giorni non-stop dedicati a musica, danza e
canto tradizionali, con un contorno incredibilmente
ricco di eventi collaterali: laboratori artistici, spettacoli, incontri con l’autore, escursioni naturalistiche
abbinate a racconti e canti, attività per i più piccoli,
bancarelle artigianali con prodotti di qualità, e proposte gastronomiche da leccarsi i baffi!
Braian Kadiu - Italia
Primo Premio Sezione
Scuole Secondarie di Primo Grado
Il tutto nella nostra verdissima e incontaminata Val
Tramontina, dove potrete visitare gli antichi borghi
abbandonati, tuffarvi nelle pozze smeraldine, accarezzare asini e pecore, mangiare la ricotta e il pane
biologico appena sfornato.
Anche quest’anno il FESTinVAL, giunto alla 4ª edizione, sarà ospite del Folkest nelle giornate finali a Spilimbergo, e precisamente SABATO 9 LUGLIO dalle
18,30 alle 20,00 con ospiti davvero speciali: i CELTIC
PIXIE, che ci faranno ballare fino allo sfinimento con
le loro melodie francesi e irlandesi, e il coro multietnico VOCI DAL MONDO di Mestre, diretto da Giuseppina Casarin. Al termine degustazione di prodotti tipici
della Val Tramontina!
Il tema
RADICI, ovvero la ricerca di quanto di più profondo
c’è in noi che ci ha resi quelli che siamo, in un percorso multiculturale di incontro – dialogo – contaminazione con le radici altrui.
Informazioni:
333 255 6359
Per un futuro che include.
[email protected]
24
17ª EDIZIONE
Nell’attesa della proclamazione dei vincitori della XVII re visioni eloquenti, dirette, sintetiche che traducono
stati d’animo e suggestioni legate alla fratellanza e aledizione del concorso internazionale “Fax for peace,
fax for tolerance” (la cerimonia di premiazione è pre- la pace, concetti che, in tempi come i nostri di guervista per il prossimo autunno), presso l’Istituto d’Istru- re striscianti che sembrano non avere mai fine, assuzione di Spilimbergo si sta già lavorando alla XVIII edi- mono sempre più i tratti dell’utopia o della denuncia;
affidare ai colori, alle matite, ai pennarelli e alle imzione.
magini, i contorni di un sogno e di una speranza che
A coadiuvare gli “storici” organizzatori ci saranno due
giovani che hanno scelto di aderire al progetto regio- non aspetta altro che di potersi tradurre in realtà: sono queste le idee e le sfide che stanno alla base del
nale di servizio civile solidale e diventeranno così parConcorso. Saranno perciò gli studenti delle scuole di
te attiva nella realizzazione della manifestazione, promuovendo le strategie di coinvolgimento dei protago- ogni ordine e grado e artisti di tutto il mondo che,
a partire dal prossimo novemnisti e collaborando alle varie
bre, quando avrà inizio la XVIII
fasi di organizzazione.
edizione del Concorso, potranIl Concorso, ideato e organizno far giungere all’Istituto di
zato dall’Istituto d’Istruzione
Spilimbergo una o più immagiSuperiore di Spilimbergo (Porni via fax o via posta elettronidenone) in collaborazione con
ca, oppure brevi video, sempre
l’Associazione Culturale “Il Cirtramite e-mail: le opere, origicolo” ed “Edit Eventi”, può
nali e create per l’occasione,
contare oggi su numerosi, auTorabpour Akbar - Iran
dovranno essere attinenti ai tetorevoli patrocini nazionali e inPrimo Premio Sezione Artisti
mi della pace, della tolleranza,
ternazionali e ogni anno vede
dei diritti umani e dovranno avere un carattere il più
la partecipazione di molte centinaia di studenti e arpossibile propositivo riguardo a sentimenti, opinioni,
tisti di tutto il mondo (le immagini pervenute nell’amidee e valori.
bito dell’ultima edizione sono state circa 2000 proveAlla scadenza dei termini di invio una giuria assenienti da 55 Nazioni).
gnerà i premi ai vincitori delle varie categorie di stuL’iniziativa si propone di creare per esclusivi fini educativi una sorta di forum virtuale, un punto di incon- denti e artisti e in particolare una medaglia del Presidente della Repubblica sarà assegnata alla scuola
tro verso cui confluiscano da tutto il mondo immagini
che avrà inviato l’insieme delle immagini valutato più
che facciano discutere e riflettere i giovani sui grandi
valori della pace, della convivenza civile, della solida- significativo. Per le informazioni più particolareggiate
riguardanti il Concorso e le modalità di partecipaziorietà tra i popoli. Discutere di pace, diritti umani, sone si può fare riferimento al sito www.faxforpeace.eu
lidarietà attraverso immagini che non hanno bisogno
di interpretazione, di spiegazioni, di parole; elabora25
FOLKEST E IL SOCIALE
ITACA A FOLKEST PER IL SOCIALE
CAPITANO TUTTE A NOI Italia
Fiume Veneto (Pn) 24 giugno - ore 21,15
Cassacco (Ud) 7 luglio - ore 21,15
“La musica ci ha dimostrato di essere uno stimolo formidabile per aiutare a superare e a vincere le barriere,
non solo del pregiudizio ma anche del pensare comune”. Così si presentano i Capitano tutte a noi, formazione musicale nata nel 2013 a Pordenone all’interno di un
progetto della Cooperativa sociale Itaca, e attualmente
formata da otto componenti. La vocazione principale
del gruppo è quella dell’accoglienza, la musica diventa
non solo veicolo di espressione artistica, ma anche strumento di crescita individuale, luogo di confronto in cui
sperimentare la conoscenza dell’altro, senza pregiudizi.
La prima formazione consta di tre elementi, Tiziano
Grendene, Beniamino De Piccoli e Paolo Galofaro.
I tre moschettieri delle sette note si impegnano in un
repertorio prettamente acustico, rivedendo brani di
cantautori e musica leggera italiana, che presentano
anche all’interno di Folkest a luglio 2013 a Pordenone.
Tra il 2013 e il 2014 la formazione cresce nel numero
dei componenti, arrivano Alan Pavic, che si dedica in
un primo momento alle percussioni minori per poi passare definitivamente alla fisarmonica, Loris alla chitarra,
specialista della musica anni ’70, e Valentina Ius, che
predilige cantare in inglese. Al gruppo si aggiunge ad
ottobre 2014 Domenico Ballancin in veste di drummer,
tra tamburi, cembali e piatti. Il gruppo compie così una
virata dall’acustico all’elettrico e affronta alcuni brani
del rock tradizionale (Doors, Eric Clapton, Jimi Hendrix,
Beatles, Guns N’ Roses), senza però tradire i grandi
cantautori italiani, ma riproposti in elettrico (Fabrizio
De Andrè ed Eugenio Finardi in particolare). Nel corso
del 2014 partecipa a diversi appuntamenti tra cui tre
date di Folkest. Ad agosto alcuni componenti vanno in
spedizione a Gemona del Friuli per seguire il concerto
di Eugenio Finardi, lo incontrano e tornano a casa con
l’autografo del loro beniamino: Capitano tutte a noi
Rock on. Un nuovo incontro con Finardi ci sarà anche
nell’estate del 2015 a Spilimbergo. Nell’autunno del
2014 Loris esce dal gruppo, prontamente si aggiungono
due nuovi componenti, Felice Bellucci, voce e basso, e
Pino Dipaola, voce dall’impronta tenorile che si alterna
alle percussioni. Cogliendo uno spunto suggerito da
Folkest, il gruppo inizia a lavorare ad un progetto musi-
“La musica è accoglienza” (Capitano tutte a noi)
Udine e Maniago (2010), Pordenone e Spilimbergo
(2011), Pordenone (2012), Pordenone (2013), Aviano, Tolmezzo e Spilimbergo (2014), Talmassons, Spilimbergo e Pordenone (2015).
Spilimbergo - Musica e diritti con una riflessione
aperta sui temi del sociale, da 16 anni Cooperativa
sociale Itaca e Folkest sono impegnati fianco a fianco
in un’ottica di sensibilizzazione rivolta all’accoglienza
delle persone e al rispetto di tutte le individualità. Perché salvaguardia del diritto di cittadinanza è sinonimo
anche di potenziamento dell’autonomia della persona
e valorizzazione di tutte le abilità. Per dare maggiore forza al proprio impegno, Itaca anche quest’anno
– e per il terzo anno consecutivo – sarà presente a
Folkest con il progetto Capitano tutte a noi, gruppo
musicale nato nel 2013 a Pordenone e attualmente
formato da otto componenti.
Caratteristica del progetto Capitano tutte a noi è il
suo essere aperto costantemente all’ingresso di altri
componenti, anche solo per condividere un’esperienza musicale di ascolto dell’altro, in cui il gruppo,
oltre che musicale, diventa una famiglia, un gruppo
di amici. Un luogo e laboratorio di confronto dove gli
elementi principali sono la forza dell’essere gruppo e
la condivisione di una passione comune, la musica,
che diventa sorella, amica ed è di casa.
Sono trascorsi oramai 16 anni da quel primo incontro
tra Itaca e Folkest, e ogni estate si conclude con l’impegno di continuare a condividere un cammino ed
un progetto comune per promuovere il lavoro di rete
e di incontri. Per contrastare le derive della democrazia, per sostenere diritti e valori come la vicinanza, la
fratellanza, l’aiuto reciproco al di là di ogni confine
etnico, stigmatico, religioso, fisico, sociale, sessuale,
culturale o di qualsiasi altro genere.
Perché è solo partendo da questi principi che è possibile migliorare la qualità della vita delle persone, una
strada che Itaca e Folkest percorrono insieme dal
2001: Concordia Sagittaria (2001 e 2002), Latisana
(2003), Venzone (2004), Pordenone (2005), Maniago e Pordenone (2006), Pordenone e Portogruaro (2007), San Donà di Piave e Pordenone (2008),
San Donà di Piave e Pordenone (2009), Pordenone,
I Capitano tutte a noi sono:
Valentina Ius (voce solista)
amante della musica rock specie anni ’80.
Pino Dipaola (voce-cori-percussioni)
predilige un repertorio di cantautori e musica leggera
italiana (anche dell’area partenopea), ma contribuisce a canzoni straniere con la sua potente voce.
Felice Bellucci (voce-cori)
una voce dal tono basso che fa da tappeto sonoro alle
altre voci, ama le canzoni in inglese.
Beniamino De Piccoli (chitarra-voce)
chitarra solista, musicista versatile e fantasioso,
amante del metal/rock.
Paolo Galofaro (basso-cori)
amante della buona musica, specie rock,
folk ed elettronica.
Tiziano Grendene (chitarra-tastiere-voce)
amante della musica in toto.
Domenico Ballancin (batteria)
anima rock.
Alan Pavic (fisarmonica)
ama la musica folk e jazz, ma non solo.
www.itaca.coopsoc.it
Segui Itaca su
26
cale dedicato ai Beatles, che preveda momenti narrativi intercalati dalle canzoni dei Fab Four di Liverpool.
Contemporaneamente prosegue il repertorio di musica
italiana, anche dell’area campana, grazie a Pino che
dimostra una sensibilità artistica verso cantanti italiani
anche meno conosciuti. Caratteristica dei Capitano
tutte a noi è essere un progetto aperto costantemente
all’ingresso di altri componenti, anche solo per condividere un’esperienza musicale di ascolto dell’altro, in
cui il gruppo, oltre che musicale, diventa una famiglia.
Obiettivo del progetto “è superare i tabù – spiegano i
musicisti –, integrare nel gruppo persone senza pregiudizi e aperte al confronto, che suonino altri strumenti in
modo da arricchire il sound e il repertorio della band”.
La musica è una possibilità di riscatto rivolta ad un
futuro percorribile: c’è chi vorrebbe fare della musica il
proprio lavoro e, se capitano tutte a noi, potrebbe capitare. “Ci piace anche occuparci della rivalorizzazione di
brani, interpreti o band che non sono molto conosciuti
dai giovani di oggi, e che invece hanno lasciato un’impronta nella storia della musica”. Ma i Capitano tutte a
noi stanno anche preparando alcuni brani propri, in cui
dar voce a gioie, paure e sentimenti di ogni giorno. “Le
canzoni che stiamo scrivendo saranno un po’ la nostra
biografia – spiegano i magnifici otto – per raccontarci
e farci sentire, in fondo la musica è un bene comune
di tutti e non ha pregiudizi nei confronti di nessuno”.
27
La Fieste da Sedon
PROGRAM
Glesie di Pignan
9.30
messe pal Beât Beltram di Aquilee cu lis musichis de vecje tradizion dal Patriarcjât
Cjistiel di Ruvigne
11.15
11.45
12.15
cognossìn il Cjistiel: visite vuidade par cure dal Grup Archeologjic Reunia
aperitîf salvadi
a gustâ cu la Sedon
Tal salon dal Cjistiel
14.30
15.45
Andrea Del Favero e Glauco Toniutti
Memoreant Beltram: storiis sul Patriarcje
Jugn/giugno
ore 21.15
Udine - Castello
Italia
Italia
Presenta Claudio Moretti
Si mangje e si bêf par furlan.
Si podaran comprà discs e libris su la culture Furlane.
12
Folkest indice due Premi musicali pensati per valorizzare tutta quella musica che, al di là dall’essere
tecnicamente folk, etno, jazz o cantautorale, sappia
dare voce a una o più radici culturali di qualsiasi parte
del mondo. Entrambi i premi selezionano le migliori
nuove proposte emergenti in tutta Italia per animare i numerosi palchi del Folkest Festival. Il Premio
Alberto Cesa è stato ideato per valorizzare la nuova
creatività in stile tradizionale. Il concorso è aperto ad
artisti italiani e gruppi musicali al cui interno sia presente almeno un componente di cittadinanza italiana.
Possono partecipare gruppi o artisti che abbiano o non
abbiano all’attivo album, anche con distribuzione nazionale commerciale, e che siano o non siano titolari di
contratto discografico. È vietata l’iscrizione a gruppi o
artisti che abbiano già vinto un’edizione del concorso
e abbiano quindi partecipato a precedenti edizioni di
Folkest festival. Verranno esaminati con particolare attenzione repertori musicali appartenenti a tutti i generi
che per convenzione possano appartenere all’ambito
folk, folk-rock, etnico, etno-jazz, new acoustic, minimalista, chitarristico, canzone d’autore, cantastorie,
artista di strada (con prevalente attività musicale), un
“insieme sonoro”, che si caratterizzi con immediatezza
per il proprio legame con una o più radici culturali di
qualsiasi parte del mondo.
Lombardia
concierts dai grups musicâi
16.00
Carantan
16.45
I Bintars
17.30
Lino Straulino
18.15
La Sedon Salvadie
19.00
Si sune e si fâs fieste ducj insieme
domenica
SERATA FINALE
4 LUGLIO 2016
Veneto
Tal curtîl dal Cjistiel
domenie
SELEZIONE NAZIONALE DI GRUPPI MUSICALI
O SINGOLI ARTISTI PER LA PARTECIPAZIONE
A FOLKEST 2017
Na Fuoia
Smorfiàcc
Flamenco
Tango Neapolis
Domo Emigrantes
savôrs e sunôrs dal Friûl, ienfri musiche e ricetis dai cogos da storie dal Friûl
ANTEPRIME DI
SUONARE@FOLKEST
E PREMIO
ALBERTO CESA
Scadenza e norme generali
infoline: [email protected] - 0427 51230
Il materiale deve essere inviato tassativamente
entro e non oltre il 30 ottobre 2016
(farà fede il timbro postale) all’indirizzo:
“SUONARE@FOLKEST - PREMIO ALBERTO CESA”
c/o Associazione Culturale Folkgiornale
Viale Barbacane, 17
33097 SPILIMBERGO (PN)
Per informazioni: segreteria Folkest 042751230
[email protected]
Per scaricare l’intero bando:
www.folkest.com/suonarefolkest
Cjistiel di Ruvigne
Castello di Ragogna
Comune di Ragogna
Comun di Ruvigne
Cul sostegn de Comunitât Culinâr dal Friûl
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CREARE FOLKEST
CONCORSO PER LA REALIZZAZIONE DELL’ILLUSTRAZIONE GRAFICA
DEL FESTIVAL FOLKEST 2017
Oggetto del concorso
L’immagine di un Festival come Folkest non può prescindere da un’illustrazione grafica che con immediatezza ne individui, anno dopo anno, caratteristiche e particolarità. D’altra parte, l’elevato spessore
culturale della manifestazione e dei suoi temi extramusicali – legati al variegato mondo delle culture minoritarie, al ruolo della musica come espressione di un fenomeno sociale, all’attenzione verso il pianeta
solidarietà – merita di poter contare in ogni edizione sul supporto di un’efficace interpretazione artistica
dei propri valori. L’Associazione Culturale Folkgiornale, in qualità di organizzatrice di Folkest, ha promosso l’istituzione di un concorso per la realizzazione dell’illustrazione grafica che contraddistinguerà
l’immagine pubblicitaria dell’edizione 2017 del Festival.
Regolamento
8) Ogni concorrente potrà partecipare al concorso con una sola opera, presentata in originale,
con tecnica esecutiva libera. Dovendo poi procedere alla realizzazione del materiale grafico
del festival è necessario che l’opera stessa sia
adatta alla riproduzione sia fotografica, che a
stampa quadricromica. Sono quindi accettati
originali bidimensionali, come pure elaborati
materici o tridimensionali: in questo caso viene
richiesta una riproduzione fotografica di alta
qualità dell’elaborato. Gli elaborati non saranno restituiti. Nel caso di opere grafiche sono
preferite di proporzioni verticali o quadrate.
Dovrà necessariamente essere presentato un
elaborato in formato A4 a 300 dpi per la valutazione della giuria. Il vincitore è tenuto a fornire, entro una settimana dalla proclamazione,
un elaborato digitale in tracciati e in formato
vettoriale generico (.eps) o di risoluzione minima di 8500x12000 pixel se in formato raster.
Il mancato rispetto di queste tempistiche darà
atto all’eliminazione dal concorso e al conseguente scorrimento della graduatoria.
1)La partecipazione al concorso è libera, come pure la scelta della tecnica esecutiva.
2)L’iscrizione al concorso sottintende l’accettazione di tutti i punti del presente regolamento.
3)Le opere giunte in tempo utile per essere protocollate, saranno sottoposte al giudizio di una
giuria composta da rappresentanti del Festival,
giornalisti e grafici pubblicitari.
4)Tutte le procedure di selezione avverranno in
tempo utile per poter trasformare il bozzetto
vincitore nell’immagine-guida di Folkest 2017 e
illustrarne manifesti, locandine e copertina del
catalogo.
5)
Tutte le opere pervenute saranno esposte
nell’ambito di una mostra che sarà allestita nel
corso di Folkest 2017 a Spilimbergo, durante
Folkest in Festa.
6)Gli autori delle opere prima, seconda e terza
classificata parteciperanno come ospiti d’onore
alle serate di Folkest in Festa a Spilimbergo.
9) Il soggetto dell’opera deve essere: Folkest, il
festival dedicato alle culture del mondo. Un
viaggio attraverso le musiche delle diverse etnie, al di là di ogni confine.
7)Il concorso è riservato a tutti i maggiorenni alla data
del 23/12/2016. Sono ammessi al concorso anche
i lavori di gruppo effettuati da minorenni (all’interno
o all’esterno delle strutture scolastiche pubbliche o
private), purchè rappresentati da un maggiorenne,
quale coordinatore responsabile. Sono esclusi dalla partecipazione al concorso i soci e i collaboratori
dell’Associazione Culturale Folkgiornale.
10)L’opera NON deve contenere testi descrittivi
o slogan del festival o tantomeno il nome del
festival stesso, ma solamente rappresentare l’idea e la filosofia della manifestazione attraverso
un’immagine.
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11)Il concorrente dovrà far pervenire alla segreteria di Folkest la sua proposta per il concorso
secondo una delle seguenti modalità:
IPOTESI A
invio fisico dei materiali a Folkest Festival Concorso “Creare Folkest 2017” - viale Barbcane, 17 - 33097 SPILIMBERGO (PN) - ITALIA
- una busta chiusa contenente domanda di
ammissione redatta in carta libera comprensiva di dati anagrafici e recapiti postali e telefonici (compresa e-mail) del concorrente e fotocopia di documento d’identità comprovante la
sua maggiore età;
- l’opera in formato digitale A4 300 dpi contenuta su Cdrom o analogo supporto digitale.
IPOTESI B
Invio per via elettronica agli indirizzi info@
folkest.com e [email protected]
- l’opera in formato digitale A4 300 dpi.
12) Il termine di scadenza per l’inoltro delle opere è fissato inderogabilmente al 23 dicembre
2016.
FILMARE@FOLKEST
Premessa
Folkest - International Folk Festival indice un bando di concorso a libera e gratuita partecipazione, finalizzato alla
realizzazione di brevi filmati aventi come soggetto “Folkest2016”.
Regolamento
6)Le opere video e/o i relativi link per scaricarle
dovranno essere inviati (o segnalati) entro e non
oltre il 15 settembre 2016 al seguente indirizzo
email: [email protected]
oppure potranno essere caricati direttamente sul
gruppo Facebook di Folkest reperibile all’indirizzo:
www.facebook.com/groups/64725356829/?fref=ts
1)Il concorso è aperto a tutti. L’iscrizione è gratuita.
2)Si concorre inviando uno o più brevi video della durata massima di 2 minuti ciascuno, aventi
come tema “Folkest”: qualunque argomento attinente ai concerti, agli scopi, alle atttività varie,
all’immagine della manifestazione Folkest2016,
dal primo appuntamento del 4 dicembre 2015
al Circolo Aurora di Arezzo con la prima serata
delle selezioni di Suonare@Folkest2016 fino al
concerto di Simone Cristicchi il 30 luglio 2016 a
Trieste.
7)Le opere in concorso saranno sottoposte al giudizio di una Giuria composta da membri della
Direzione di Folkest, giornalisti e film-maker.
8)Le opere giudicate migliori saranno caricate sul
canale ufficiale di You Tube di Folkest e sul sito
ufficiale www.folkest.com
3)La scelta del soggetto (musica, ambientazione,
colore, intervista, pubblico, etc. etc.) è libera.
4)Le opere in concorso dovranno essere originali,
inedite e realizzate espressamente per l’occasione.
5)Per la realizzazione delle opere potrà essere
usato qualsiasi tipo di telecamera o videocamera, così come qualsiasi altro tipo di dispositivo
(smartphone, iPad o quant’altro).
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VIDEO&DANZA@FOLKEST2016
Video&Danza@Folkest2016: un concorso ideato per favorire la
contaminazione fra le arti, per valorizzare ciò che può nascere
dalla commistione di elaborazione del brano musicale prima, di
costruzione dell’idea coreografica poi e della restituzione di tale
connubio attraverso il mezzo del videomaking.
Il concorso ha interessato le scuole di danza operanti in Friuli Venezia Giulia. Dalle domande di ammissione iniziali, che prevedevano l’elaborazione di una coreografia originale sul brano Le Cirque
des animaux di Serena Finatti, sono stati selezionati nove gruppi
finalisti, ai quali è stato attribuito un diverso brano della cantautrice sul quale preparare un’ulteriore proposta coreografica.
La serata finale, tenutasi il 9 aprile al Teatro Candoni di Tolmezzo, ha visto i diversi gruppi finalisti presentare sul palcoscenico il proprio lavoro, con i brani eseguiti dal vivo da Serena Finatti (voce, tastiere, loop
station) e da Andrea Varnier (chitarre).
Entrambi i premi previsti (quello sulla miglior coreografia presentata in serata dai gruppi finalisti e il primo
premio per Video&Danza@Folkest2016) sono stati attribuiti a Luisa Amprimo: sulla sua proposta coreografica per Le Cirque des animaux verrà costruito il videoclip, con la regia di Manuel Zarpellon e Giorgia
Lorenzato.
Menzioni speciali sono state attribuite a Laura Della Longa (Spaziocorpo Atelier di Udine),
Andrea Gorassini (Ilydance Studio di Monfalcone) e ai ragazzi di Ballet Studio (Sacile).
Hanno partecipato a Video&Danza@Folkest2016:
Andrea Gorassini (Ilydance Monfalcone)
Ballet Studio (Sacile)
Chiara Micol e Gabriel Biondini (Ilydance Monfalcone)
Giodanza (Tolmezzo)
Gruppo Coreografico Le Stelline (Castions di Strada)
Luisa Amprimo (Udine)
Scuola di Danza Isadora (San Vito al Tagliamento)
Spaziocorpo Atelier (Udine)
Officina Danza Elever (Cormons)
La giuria di Video&Danza@Folkest2016:
Franca Grusovin, Manuel Zarpellon, Giorgia Lorenzato, Andrea Del Favero,
Lorenza Somogyi Bianchi, Marco Testoni, Giuliano Michelini.
Video&Danza@Folkest2016 è stato organizzato da Folkest
in collaborazione con il Comune di Tolmezzo e Nuova ProLoco Tolmezzo.
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CANTIERE MIOTTO
MUSICA 2016
Hanno partecipato a
Cantiere Miotto Musica 2016:
Alla chiusura del bando di ammissione a fine dicembre 2015 sono stati selezionati otto fra gruppi e
solisti che hanno iniziato un vero e proprio percorso formativo abbinato a un concorso musicale per
esibizioni live: il tutto mirato a un avvicinamento
delle eccellenze selezionate sul territorio friulano al
mondo professionale della musica. L’idea del progetto è nata per mantenere viva l’attività artistica
di un luogo, il Cinema Teatro Miotto di Spilimbergo
che è profondamente radicato nella quotidianità
degli abitanti della cittadina, che rimane ricordo
caro per gli artisti e gli spettatori che lo hanno frequentato nel tempo e che è oggetto dei tanto attesi
lavori di ristrutturazione proprio in questo periodo.
Un cantiere artistico, che vada di pari passo con il
cantiere effettivo. Dove il lavoro è sinonimo di creazione del nuovo. Ed è così che sono iniziati gli incontri formativi, il cui ultimo appuntamento è previsto proprio a luglio all’interno del programma di
Folkest 2016 con l’ultima lezione su Il diritto d’autore e i diritti connessi. Sono state approfondite
tematiche sempre più attuali quali La sicurezza sul
palcoscenico, La promozione e l’ufficio stampa (docenti: arch. Maurizio Michelazzo, Lorenza Somogyi
Bianchi) e affrontate questioni più strettamente
artistiche quali Lo spettacolo e il rapporto con il
pubblico, L’arrangiamento musicale, La costruzione
della canzone, L’uso moderno degli strumenti della
musica popolare (docenti: Alberto Grollo, Andrea
Del Favero, Valter Sivilotti, Maurizio Bettelli, Dario
Marusic) per toccare anche la parte tecnica con la
lezione dal titolo Uno stageplan e l’arte di microfonare (docente: Vittorio Vella). Parallelamente, si è
svolto il percorso delle selezioni live, finalizzate a
individuare il vincitore dell’intero concorso. Fra gli
ultimi finalisti, il premio, consistente nell’esibizione
nell’ambito di Folkest 2016 e nella produzione di
un cd da parte di Folkestdischi, è stato attribuito a
Cinqueinpunto, che sono risultati vincitori tra i primi
quattro classificati per l’ultima esibizione dal vivo
che si è tenuta a Spilimbergo (Bratiska, Cinqueinpunto, Conte Arcana & Flames e Miky Martina): si
esibiranno sabato 9 luglio 2016 sul palco di piazza
Garibaldi a Spilimbergo.
Bratiska
Cinqueinpunto
Conte Arcana & Flames
Cosmic Bloom
Damian Dininno
Duo Ceccato Busatto
Il Faro Blu
Miky Martina
La giuria di
Cantiere Miotto Musica 2016:
Valter Sivilotti, Davide De Lucia, Roberto Colussi,
Sergio Settornini, Nicola Cossar, Maurizio Bettelli,
Marino Blasutig, Luchino Laurora, Gianni Martin,
Andrea Del Favero.
Cantiere Miotto Musica 2016 è organizzato
da Associazione Culturale Folkgiornale, con il
sostegno della Fondazione Crup, il Patrocinio del
Comune di Spilimbergo e in collaborazione con
Folkest, Folkestdischi, Art Guitars srl, Enoteca La
Torre, Trattoria Tre Corone.
Incontro pubblico su
DIRITTI D’AUTORE E DIRITTI CONNESSI
con Andrea Marco Ricci - NUOVOIMAIE
Domenica 10 luglio, ore 11.30
Palazzo della Loggia, Spilimbergo
Andrea Marco Ricci è avvocato specializzato in legislazione dello spettacolo e informatica giuridica e dottore di
ricerca in Informatica Giuridica e Diritto dell’Informatica.
È considerato il più prolifico formatore e divulgatore in
materia di diritto della musica. È promotore, fondatore
e presidente di Note Legali, Associazione italiana per lo
studio e l’insegnamento del diritto della musica (www.
notelegali.it). È membro del Consiglio di Amministrazione del Nuovo imaie.
(In collaborazione con Giovani Pittori Spilimberghesi)
35
I LUOGHI
Cassacco In friulano Cjassà
Artegna In friulano Dartigne
Situata a sinistra della ampia valle del Tagliamento, tra le pendici meridionali del monte Cuarnan e
quelle occidentali del monte Faeit, Artegna si sviluppa attraverso una “figura a forma di cuore” come scrisse il Baldissera all’inizio
del ’900. Le sue
origini sono antichissime: abitata già in epoca
preistorica, conobbe significativi insediamenti celtici e romani commerciali.
Non distante dal
centro è possibile visitare il Parco delle Rose con
straordinarie fioriture in ogni stagione. Passione e
storia si fondono anche nella tradizione enogastronomica, in particolar modo norcina, che si distingue per la genuinità ed il sapore “senza tempo” dei
suoi prodotti festeggiata alla fine di novembre dalla tradizionale Festa del Maiale che si snoda lungo le vie del paese coinvolgendo tutta la comunità.
prima volta in un documento del XII secolo, deriva
dal latino avidius, avilius o avianus. Fra Ottocento e Novecento è rilevante l’attività degli scalpellini avianesi, molto richiesti anche all’estero e organizzati in cooperative sul territorio. Nella località di
Piancavallo, Aviano ha sviluppato anche il settore
turistico legato agli sport invernali.
Capodistria In sloveno Koper
Città dalla storia antichissima, porto di mare e centro mercantile di un vasto entroterra, conserva
un’architettura dall’impianto veneziano, con venature austriache. Piazza Carpaccio, luogo che ospita
i concerti di Folkest, è adornata da Casa Carpaccio,
edificio in stile gotico risalente al Quattrocento, residenza del pittore veneziano Benedetto Carpaccio,
figlio dell’illustre Vittore; entrambi hanno lasciato al-
ne nell’arco di pochi decenni come quello di Castions, di cui attualmente è irriconoscibile il mirabile assetto fortificato che lo caratterizzava, come
si rileva dalle mappe dell’epoca, sino ai primi decenni dell’Ottocento.
La posizione geografica e orografica di Cassacco
ha avuto una parte importante nella localizzazione
degli antichi insediamenti abitativi. Nelle vicinanze
passava la via consolare Julia che rappresentava
uno dei più importanti assi di raccordo fra l’Adriatico e il Danubio centrale. Il castello di Cassacco
era un fortino che completava il sistema difensivo
della pianura e in tutta la sua storia non subì assedi né distruzioni. È caratterizzato da due torri massicce unite da un corpo basso centrale; vi si giunge da una suggestiva stradina
in salita, al termine della quale si scorge la
Chiesa dell’Assunta, esterna
al perimetro del
Castello. Altro
edificio di particolare rilievo è
rappresentato dalla Villa Gallici Deciani, costruita a
cavallo dei secoli XVII-XVIII. Si tratta di un palazzo padronale, con scalone centrale a balaustre, e
di una foresteria, terminante con una piccola torre
con cappella, di una piccola barchessa e di alcuni
rustici. Dopo il terremoto del 1976 si è sviluppata
l’attività produttiva e commerciale, anche attraverso la riconversione di strutture industriali.
Domanins (S. Giorgio della Rich.da)
in friulano Domanins
Il villaggio di Domanins è documentato per la prima volta, nel 1123 quando alcune terre della “villa Dominik” sono lasciate dal duca Enrico IV di Carinzia all’abbazia di St. Paul in Lavanttal. Suggestiva
è la villa Spilimbergo-Spanio, vecchia
fortificazione
trasformata in palazzo dopo il XVII secolo. Degna di nota
è la cappella gentilizia annessa dedicata a Santa Eurosia, protettrice delle
campagne. Le attività culturali attuali della frazione
gravitano su numerose associazioni che tengono viva la comunità con attività e proposte tra le quali si
ricorda la festa del donatore e la sagra di San Michele Arcangelo.
Fiume Veneto In friulano Flum
Centro di pianura del sud della provincia, di probabile origine medievale, accanto alle tradizionali
attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale. Un tempo divisa in due parti, di cui quella settentrionale governata dall’Austria tramite il capitaneo di Pordenone
e la restante appartenente all’abbazia
benedettina di Santa Maria in Sylvis di
Sesto al Reghena,
deriva il toponimo,
documentato dal
XII secolo, dal fatto
di essere attraversata dal corso d’acqua detto Fiume.
È abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e soprattutto alle industrie, che consentono un
buon assorbimento di manodopera.
Castions di Zoppola (Zoppola)
In friulano Cjasteons
Aurava (S. Giorgio d. Rich.da)
In friulano Dograva
Frazione del comune di San Giorgio della Richinvelda, è un antico borgo friulano che conta circa trecentocinquanta abitanti. Sede
di una delle parrocchie più antiche della zona, è
un centro operoso che vanta diverse attività artigianali.
la città un ricco patrimonio artistico. In mezzo alla
piazza si trova la Colonna di Santa Giustina, innalzata in ricordo all’adesione dei capodistriani nella
vittoriosa battaglia contro i Turchi svoltasi a Lepanto nell’anno 1571. La vista sul mare è parzialmente
nascosta dalla Taverna, antico magazzino del sale
della Repubblica di Venezia, attuale centro di eventi multifunzionale. A Capodistria viva è l’attività culturale, sia da parte slovena che italiana, grazie alla Comunità Autogestita degli Italiani, che negli ultimi anni si è particolarmente distinta per l’alto profilo delle sue proposte.
Aviano In friulano Davian
Centro collinare di origine antica situato nella zona
centro-occidentale della provincia, risulta abitato
fin da epoche preistoriche, stando ai manufatti litici rinvenuti nella zona. Il toponimo, attestato per la
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Dista due chilometri e mezzo da Zoppola. L’antico castello dei Cusano, del quale non rimane traccia se non nel nome, fu eretto dal casato omonimo su concessione del vescovo di Concordia nella
seconda metà del Duecento; passò poi ai di Prampero, ai Gubertini e infine ai Formentini; era caratterizzato da una
poderosa cinta acquea (il fiume Fiume), da ponti levatoi sul passaggio
dei quali si esigeva
pedaggio, da una
cinta muraria con
borgo, da una chiesa dedicata a San
Leonardo, da un mulino. Pochi abitati hanno subito sul piano paesistico una così profonda alterazio37
Flaibano In friulano Flaiban
tra la fine del XII e gli inizi del XIII secolo fu unito ai
beni dei signori di Prata, ai quali appartenne fino alla fine del Settecento. In età napoleonica venne istituito il Comune di Pasiano, che in pochi anni, dopo
alcuni aggiustamenti, raggiunse le attuali dimensioni, comprendenti le attuali frazioni di Visinale, Cecchini, Sant’Andrea, Rivarotta e Azzanello.
gonale nel centro del quale si erge un basamento
in pietra d’Istria, dal quale s’innalza l’alto stendardo, da tempo immemore testimone delle vicende
storiche della fortezza e simbolo della fortezza stessa. Su di essa si affacciano tutti i principali edifici,
fra i quali il Duomo (1615-1636), che rappresenta
il miglior esempio di architettura veneziana in Friuli;
all’interno, si può notare la pala dell’”Annunciazione” (1877), opera del pittore forlivese Pompeo Randi. Il Civico Museo Storico e il Museo Storico Militare
completano l’offerta turistica della città.
Il comune si trova al centro del Friuli, nella zona
dell’alta pianura friulana. Il principale corso d’acqua
è il fiume Tagliamento, che delimita il confine ovest
del territorio comunale, e presso il quale sorge il Parco del Tagliamento.
Sono presenti vari resti di epoca romana, come ville e depositi. Il nome deriva da Flavianus, un romano
che fondò il paese
poco dopo la fondazione di Aquileia. Numerosi sono
gli edifici di forte pregio artistico che conservano
anche importanti esempi artistici d’importanti pittori e lapicidi friulani nell’ambito del comune. Da notare anche Villa Marangoni Masolini a San Odorico,
che sorge poco distante dalle ghiaie del Tagliamento, un tempo monastero di frati benedettini che gestivano l’abbazia e il guado sul Tagliamento riscuotendo il pedaggio.
Passariano (Codroipo) In friulano Pasarian
Passariano, frazione di Codroipo, è nota per la presenza della splendida Villa Manin, un grandioso ed
armonico complesso realizzato dalla potente famiglia Manin, fra il ’600 ed il ’700. Rappresenta una
delle dimore più prestigiose del Friuli Venezia Giulia. Dimora dell’ultimo Doge di Venezia, divenne poi
sede del quartier generale di Napoleone Bonaparte
che vi soggiornò per circa due mesi: nel 1797 venne qui firmato il Trattato di Campoformido tra Napoleone e l’Austria. Il parco annesso alla villa, realizzato secondo il gusto francese, è ricco di rare specie botaniche e di scorci pittoreschi e suggestivi: la-
Papariano (Fiumicello) In friulano Paparian
letto è la Chiesetta di Ognissanti: gli affreschi visibili,
venuti alla luce dopo il sisma, risalgono al XIV e XV
secolo. L’Ospedale di Santo Spirito (originariamente Ospedale di Santa Maria dei Colli, vista la sua posizione) fu costruito nel XIII secolo ad uso dei viandanti e poi rimaneggiato più volte nel corso dei secoli. Nel tardo medioevo, Ospedaletto era conosciuta per la presenza dei mulini, le cui attività ruotavano attorno all’Ospedale di Santo Spirito. Oggi, dei
nove mulini presenti a Borgo Molino di Ospedaletto,
soltanto uno di essi, il Mulino Cocconi, è rimasto in
buono stato ed è stato adibito a sede dell’Ecomuseo
delle Acque Gemonesi.
Osoppo In friulano Osôf
Nel cuore del Gemonese, Osoppo si inserisce fra il
Forte di Osoppo, il Colle di San Rocco e il Col Vergnâl. Il primo, la cui vetta rappresenta il punto più
elevato del territorio comunale, arriva a circa 330
metri di altezza; spesso nei secoli fu sfruttato per
la sua posizione strategica, sia
come elemento
del sistema difensivo militare,
sia come luogo
di controllo delle
vie che attraversavano la piana.
All’interno della
zona boschiva del comune, delimitata ad est dai
magredi del Tagliamento, scorrono diversi torrenti,
fiumi e canali. Tra i luoghi da visitare nel bosco, vi è
sicuramente al primo posto la zona delle suggestive risorgive di Bârs.
Palmanova In friulano Palme
Città fortezza costruita dai veneziani nel 1593, chiamata “la città stellata” per la sua pianta poligonale a
stella con 9 punte, dal 1960 dichiarata monumento nazionale, Palmanova sorge al punto di incontro
tra l’autostrada A23 Udine-Tarvisio e A4 Torino-Trie-
Frazione del comune di Fiumicello ha visto riconosciuta la propria identità quando nel 1937 veniva benedetta la prima pietra della chiesa dedicata a Maria S.S. Regina. L’edificio, semplice e raccolto, fu realizzato per
la tenacia di due parroci, con il denaro e il lavoro di tutta la comunità
di Papariano, in cui, dopo la soppressione della
chiesetta gentilizia della
famiglia Andriani, voluta
da Giuseppe II, non esistevano luoghi di culto.
Fiumicello, nato come
borgo agricolo della prospera colonia romana di Aquileia, deve il suo nome
al vocabolo latino “flumen” ed è citato per la prima
volta (Fiumisèl) in un atto del 1174. La sua storia
è intimamente legata a quella di Aquileia: con essa subisce le devastanti invasioni degli Unni, dei Visigoti, degli Ostrogoti, degli Avari e dei Longobardi;
con essa vede l’avvento del Cristianesimo e la costituzione della potenza patriarcale.
ghetti, colline e gruppi scultorei di soggetto mitologico. Oggi Villa Manin è sede di importanti mostre
d’arte, nonché di manifestazioni ed eventi di richiamo internazionale.
Pasiano di Pordenone In veneto Pasian
Ospedaletto (Gemona del F.) In friulano Ospedalêt
ste e merita una sosta per ammirare innanzitutto le
tre porte monumentali che permettono l’accesso alla città (Porta Udine, Porta Cividale, Porta Aquileia). Poi Piazza Grande, spazio perfettamente esa-
Frazione della cittadina di origine medievale che
sorge con il suo nucleo più antico ai piedi dei monti
Glemina, Cjampon e Cuarnan. Il gioiello di Ospeda38
La cittadina di Pasiano (toponimo di origine romana, da“terreni di Pacilius”) fu costruita lungo l’asse del decumano
massimo della centuriazione di Concordia. Importante centro nell’antichità e nel Medioevo in
quanto sede della Pieve
che abbracciava il territorio tra Piagno e Meduna, Azzanello e Visinale,
Porcia In veneto Porcia
Deliziosa cittadina che ha saputo conservare un nucleo storico pressoché integro, con alcuni elementi di alto interesse, oltre a un invidiabile patrimonio naturalistico legato all’acqua. Numerosi in zona gli insediamenti preistorici delle età del Bronzo
e del Ferro, soprattutto Santa Rufina di Palse, dove
recentemente è stato portato alla luce un villaggio
paleo veneto. Il castello, documentato dall’XI seco39
d’un villeggiante”. Il termine Buja trae origine da
Buca, Buga o Boga, in riferimento all’avvallamento
situato nei pressi di Sottocostoia denominato Pidicuel. Oggi è un complesso di quarantanove tra borghi e frazioni che formano il territorio comunale, ma nessuna di esse ne porta il
nome. Nondimeno Buja
rivendica il titolo di “Città d’Arte della Medaglia”:
tra i più grandi incisori di questo secolo sono presenti numerosi bujesi.
stanza dalla chiesetta di S. Nicolò. Oggi Rauscedo è universalmente nota come capitale mondiale dell’innovazione in agricoltura, in virtù dei sistemi
di riproduzione delle barbatelle innestate al tavolo
e non sul campo, una novità che dagli anni Venti in
poi diventò via via il volano della fortuna economica del paese.
Remanzacco In friulano Remanzâs
La cittadina di Remanzacco si trova tra Cividale del
Friuli e Udine. Il comune è composto dalle frazioni
di Cerneglons, Orzano, Selvis e Ziracco e da diverse borgate (Bovolars, Macilars, Magrets, Narasclet,
Batifier). Il patrimonio artistico e architettonico del
comune è notevole: all’interno della chiesa di San
Lorenzo (1911) a Cerneglons si possono ammirare
lo (il più antico di tutto il Friuli), da allora a oggi fu
ininterrottamente dimora della famiglia dei Porcia e
Brugnera. Accanto sorge la neogotica parrocchiale di San Giorgio col singolare campanile del 1488,
nato per emulare quello di San Marco a Venezia ma
forzatamente interrotto a soli 44 m. Nell’immediata
periferia est, in località Rorai Piccolo, sorge la scenografica villa Correr-Dolfin (XVII secolo), situata in
un ambiente di tutto riguardo.
Prepotto (Duino-Aurisina) In sloveno Praprot
San Michele Arcangelo, opera di Domenico Rossi;
il campanile, incompiuto, è stato iniziato nel 1531
su disegno di Giovanni da Udine. A destra si colloca l’antico palazzo comunale, con portico su basse
arcate e trifora verso la piazza, che ospita l’archivio
comunale, e l’importante Civica Biblioteca Guarneriana. Merita una visita anche la chiesa della Madonna della Fratta, gotica, iniziata nel 1350 e completata con la facciata in pietra nel 1469.
Spilimbergo In friulano Spilinberc
La cittadina del pordenonese è oggi capitale della
musica grazie a Folkest, ma anche della fotografia (qui infatti nacquero le esperienze del neorealismo nell’arte fotografica) e soprattutto del mosaico (la sua celebre scuola sforna
ogni anno nuovi talenti). Molti sono i monumenti, sia nel capoluogo sia nelle frazioni. Il duomo, raro esempio di gotico friulano (ricchissimo
di opere pittoriche e sculture di
valore) e il vicino
castello dei conti di Spilimbergo meritano adeguata attenzione, così come corso Roma, tra le due torri-porte superstiti delle antiche cerchie murarie. La chiesa di San Giovanni
Battista, con una realistica crocifissione, la chiesa dei Santi Giuseppe e Pantaleone, la chiesa di
Sant’Antonio Abate a Barbeano, la parrocchiale di
Tauriano con un bel San Cristoforo sulla facciata,
la parrocchiale di Baseglia affrescata dall’Amalteo
e le sculture del Pilacorte nella chiesa di Gaio, fanno di Spilimbergo uno dei comuni più ricchi d’arte del Friuli. Fortemente industrializzato nel dopoguerra, fa da riferimento per una vasta area della
Destra Tagliamento.
San Pietro di Ragogna (Ragogna)
Da un toponimo che in sloveno significa felce prende il nome Prepotto, frazione agricola del comune
sparso di Duino-Aurisina, costituita da un nucleo
storico di costruzioni in stile carsico poste a poche centinaia
di metri dalla località
di San Pelagio. Importante centro vitivinicolo suddiviso in
due distinti agglomerati chiamati Prepotto Inferiore e Superiore, la località è abitata prevalentemente da una popolazione
di lingua slovena; viene citata per la prima volta nel
1316 e nel 1494 viene indicata dall’urbario di Duino come frazione sottoposta a San Pelagio.
In friulano Borc
affreschi di Francesco Barazzutti di Gemona; nella stessa frazione sono presenti ville padronali del
XVI e XVII secolo (Villa Laura e Villa Zoccolari) ed
elementi di archeologia industriale, come la fornace Juri del 1911. Nella borgata Battiferro è presente il Museo Gino Tonutti che espone circa duecento macchine agricole, testimonianza dell’evoluzione tecnologica applicata all’agricoltura dall’Ottocento ai giorni nostri.
Nei pressi del Tagliamento, su uno sperone di roccia, in uno dei luoghi più suggestivi e panoramici di
Ragogna, si ergono i resti dell’antico Castello di San
Pietro. La sua costruzione risale all’XI secolo. Solo
recentemente, dopo molti anni di abbandono e la
distruzione del terremoto del ’76, è stato sottoposto a un accurato intervento di ristrutturazione che
è in fase di completamento. La vista migliore è dalla strada che sale al Monte: si possono vedere le
mura di cinta merlata con la porta Nord, il mastio, il
San Daniele del Friuli In friulano San Denêl
Rauscedo (S. Giorgio della Rich.da)
Il centro di San Daniele del Friuli si erge sull’altura del Colle Massimo che, a ridosso del monte di
Ragogna, segna il limite occidentale dell’anfiteatro morenico lasciato dai ghiacciai del Quaternario.
La città è incastonata in un dolce paesaggio che
si estende attraverso gradevoli colline, fiumi e laghi. Un clima particolarmente mite e temperato in
ogni stagione e il territorio particolarmente adatto
alla maturazione del prosciutto hanno reso San Daniele del Friuli meta di numerosi turisti. Nella piazza principale sorge il duomo della città dedicato a
In friulano Rausêt
Nel comune di San Giorgio della Richinvelda, nei
prati prima di Rauscedo, i congiurati attesero il
Patriarca di Aquileia Bertrando e lo assasinarono; nel luogo stesso in cui egli
spirò fu eretto un cippo
commemorativo, visibile a poca di40
cortile interno con il pozzo e una serie di fabbricati che in origine ospitavano le cantine, le segrete, le
cucine e le scuderie.
Santo Stefano di Buja In friulano Buje - San Stiefin
Incastonata tra diversi rilievi (Monte, Zus, Urbignacco, Ponzale, Baldo, Masanet, Pravis) e attraversata da diversi corsi d’acqua, Buja si presenta come un “piccolo eden”, come la definì Angelo Menegazzi già nel 1894 nei suoi “Ricordi e note
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Taipana In sloveno Taipek, in friulano Taipane
bientale si annoverano ricchezze storico-artistiche di
antica memoria quali siti archeologici di origine romana e altomedioevale, chiesette e icone votive, simbolo della storia religiosa del luogo, ville e residenze padronali del XVIII e XIX secolo, borghi tipicamente rurali. Tra le ville di suggestiva bellezza vanno senz’altro citate la Villa Savorgnan a Flambro, tra le più antiche dimore storiche del Medio Friuli e Villa Mangilli a Flumignano.
Taipana sorge a 478 m tra i primi rilievi delle Prealpi
Giulie, nel bacino del torrente Cornappo, tra il Monte Namlen e il Gran Monte. Passando dalla giurisdizione del Patriarcato di Aquileia, attraverso quella Austro-Ungarica, per giungere poi a quella della
Repubblica Veneta, il capoluogo e le frazioni vicine
Tolmezzo In friulano Tumieç
Risale probabilmente all’età imperiale romana il primo insediamento sviluppatosi dove oggi sorge la città di Tolmezzo, ed è verso la fine del primo millennio
che il nome appare assieme ad altre borgate carniche e friulane in documenti ufficiali. Tolmezzo diviene importante centro commerciale ed amministrativo
nel 1356 quando il patriarca di Aquileia Nicolò di Lussemburgo, il 23 gennaio, firma il privilegio con il quale crea un’unica giurisdizione per l’intera Carnia, affidandola alla comunità di Tolmezzo. Nasce così la Provincia della Carnia, di cui Tolmezzo diviene capitale,
assunsero importanza e si svilupparono come ville,
poi raggruppate in epoca Napoleonica nella vicinia
(l’assemblea dei capi famiglia) di Taipana. Il vasto
territorio comunale, pressoché incontaminato, offre una vasta gamma di località d’interesse naturalistico e paesaggistico, collegate da una folta rete di
sentieri e sterrati, costellati da salti d’acqua, da sorgenti e da grotte, meta di escursioni e studio. Nel
Comune sono inoltre presenti numerosissime specie di piante rare sul territorio Italiano.
Talmassons In friulano Talmassons
È un centro agricolo-artigianale di consolidata tradizione, situato alla destra del torrente Cormor. Si colloca in particolare nella zona denominata Risorgive dello Stella. In quest’area, particolarmente nel Biotopo
di Flambro, sono comprese vaste estensioni di zone
umide sopravvissute alle bonifiche e alle conseguenti
riduzioni degli
habitat naturali che hanno
interessato la
pianura friulana durante il
secolo scorso
e che ora sono state riconosciute come Sito d’Importanza Comunitaria, che rappresenta il
più importante e vasto complesso di vegetazione umida d’acqua dolce della Regione Friuli Venezia Giulia e
uno dei pochi lacerti naturali dell’intera pianura Padano-Veneta. Accanto a questo prezioso patrimonio am-
amministrata dal Gastaldo patriarcale e dai giudici di
Tolmezzo. Tra il 1797 e il 1805, a seguito delle invasioni di Napoleone, la Carnia e quello che era il Regno del Veneto è passato sotto l’Impero Austro-Ungarico fino a quando lo stesso Napoleone vincerà a Austerlitz e si riprenderà gli stessi territori ceduti solo otto
anni prima, portando Tolmezzo e la Carnia nel Regno
Italico posto sotto controllo francese. Con la caduta di
Napoleone, la Carnia passa sotto il dominio lombardo-veneto, vassallo austriaco, e ivi resta fino al termine della Terza Guerra d’Indipendenza. Dopo un plebiscito, Tolmezzo entra a pieno titolo nel Regno d’Italia.
Toppo con il suo
castello e la sua
architettura tipica
è annoverato tra
i Borghi più belli d’Italia, uno dei
dieci presenti in
Friuli Venezia Giulia. L’antichità di Travesio è testimoniata dalla presenza della pieve di San Pietro, una delle più grandi dell’intera diocesi di Concordia: originariamente estendeva la sua giurisdizione spirituale dal
Tagliamento al Meduna, dai monti alla parrocchia di
San Giorgio della Richinvelda. Essa fu matrice di tutte le chiese della zona, compresa quella di Spilimbergo, che soltanto dopo molti secoli ne avrebbe raccolto l’eredità spirituale.
TERRA
DI NESSUNO
Canti e musiche dal mondo si incontrano e insieme alla musica anche le persone si incontrano, le culture si intrecciano si confrontano
e si contaminano in un unico canto a più voci.
Laboratorio di canto popolare e tradizionale con Giuseppina Casarin in collaborazione
con l’Associazione Lis Aganis Ecomuseo regionale delle Dolomito Friulane, l’Associazione Musicale Gottardo Tomat di Spilimbergo,
la Pro Valtramontina e il Coro Voci dal Mondo.
Udine In friulano Udin
Capitale storica del Friuli, offre a Folkest una delle sue
cornici migliori: il castello dei patriarchi, che conserva
al suo interno il salone del Parlamento Friulano, probabilmente la prima testimonianza della vita democratica europea, decorato da uno dei più celebri quadri del
Tiepolo. Sul colle si ergono inoltre: la chiesa di Santa
Maria (VII secolo) e la Casa della Contadinanza, ricostruzione del 1931 di un edificio quattrocentesco dove
si riunivano i contadini friulani. La piazza San Giacomo
o piazza delle Erbe, ora piazza Giacomo Matteotti, centro di mercato ma anche della vita cittadina negli ultimi secoli, è stata oggetto di accurato restauro, sia della pavimentazione sia della bella fontana, opera di Giovanni da Udine. Di estremo interesse artistico è anche
tutto il ciclo tiepolesco udinese: dal Palazzo Patriarcale
alla cappella della Purità. La bella piazza Libertà, con
la quattrocentesca loggia del Lionello e la cinquecentesca loggia di San Giovanni, con la torre dell’orologio
di Giovanni da Udine, è considerata tra le più veneziane d’Italia dopo quella di San Marco a Venezia. La cattedrale di Santa Maria Annunziata, residenza degli ultimi patriarchi di Aquileia, è stata iniziata nel 1236, su
un precedente edificio sacro e decorata con pale e affreschi di Giovan Battista Tiepolo.
I laboratori di canto si terranno nel mese di
giugno presso le sedi dell’Associazione musicale Gottardo Tomat di Spilimbergo.
Info e prenotazioni:
Associazione Lis Aganis
Ecomuseo regionale
delle Dolomiti Friulane
Via Maestri del Lavoro, 1
33085 Maniago (Pn)
Tel. 0427 764425
fax 0427 737682
cell. +39 393 9494762
[email protected]
Travesio In friulano Travês
L’attuale comune di Travesio è costituito da due entità un tempo separate tra loro e con storie diverse:
Travesio e Toppo. La zona di Travesio è famosa per la
produzione di formaggio Montasio, di ottima qualità.
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INFORMAZIONI
Segreteria Organizzativa Folkest
Orari biglietteria
Viale Barbacane, 17
33097 Spilimbergo (Pn) - Italia
tel. + 39 0427 51230 / fax +39 0427 51246
email: [email protected]
Teatro Cinema Miotto (Spilimbergo)
tel. +39 0427 51230 / e-mail: [email protected]
dal lunedi al venerdi dalle 10,00 alle 12,00
e dalle 15,00 alle 17,00;
dal 25 giugno al 10 luglio anche sabato
e domenica dalle ore 10,00 alle 12,00;
nelle serate dei concerti a pagamento:
apertura biglietteria in loco ore 19,00
Ufficio Informazioni:
Il servizio informazioni di Folkest è attivo
dal lunedì al venerdì dalle ore 10,00 alle 13,00
e dalle 15,00 alle 17,00;
dal 25 giugno al 10 luglio anche sabato
e domenica dalle ore 10,00 alle 12,00
tel. + 39 0427 51230 / fax +39 0427 51246
email: [email protected]
pec: [email protected]
Gestione Tecnica
Merchandise e assistenza tecnica:
Irene Maiolin, Arianna Masotti, Ezio Santellani,
Enrico Del Favero, Riccardo Ciani.
Ideazione immagine 2016: Paolo Primon
Contributi fotografici: Archivio Folkest,
Walter Menegaldo, Giorgio Zuppichin
Consulenza grafica: Interattiva‚ Spilimbergo
Stampa: Tipografia Menini, Spilimbergo
Web: Federico Benvenuto
Servizi tecnici e back-line: Edit Eventi srl,
Green Studio Service, Lorenzon, MP Musica
Dove acquistare i biglietti
Concerti a pagamento
FOLKEST POINT a Spilimbergo, in viale Barbacane 17
tel. +39 0427 51230
ANGOLO DELLA MUSICA a Udine, in via Aquileia 89
tel. +39 0432 505745
LA CORTE DEL LIBRO a Tolmezzo (Ud), via Ermacora, 12
tel. +39 0433 467067
PUNTO VERDE a Tolmezzo (Ud), via Matteotti 4/b
tel. +39 0433 40114
HANGAR 34 a Palmanova, in Borgo Aquileia 34A
tel. +39 0432 924220
Venerdì 17 giugno - Palmanova
Teatro G. Modena ore 21,15
Richard Thompson Inghilterra
posto unico € 20,00 + € 3,00 dir. prevendita
Acquisto biglietti in serata: posto unico € 20,00
Ai prossimi concerti del FOLK CLUB BUTTRIO
saranno disponibili i biglietti
senza diritti di prevendita
(per informazioni www.folkclubbuttrio.it)
ONLINE sul sito www.folkest.com;
Circuito TICKETONE
Domenica 3 luglio - Palmanova (Ud)
Corte della Scuola Elementare di Via Dante ore 21,15
alla CASSA, presso il luogo del concerto,
la sera stessa dalle ore 19,00
Nuova Compagnia
di Canto Popolare Campania
Attenzione
posto unico € 15,00 + € 3,00 dir. prevendita
Acquisto biglietti in serata: posto unico € 15,00
Il biglietto garantisce l’ingresso al luogo del concerto, ma
non il posto a sedere. L’ingresso al luogo del concerto non
è soggetto a discriminazioni di sesso, razza o religione.
Sono previste perquisizioni personali in caso di comportamenti sospetti. Nel luogo del concerto non sarà consentito introdurre armi, bottiglie, lattine, alcolici, ombrelli e ogni
altro oggetto pericoloso. Non è ammesso l’uso e l’introduzione nel luogo del concerto di apparecchi per la registrazione audio e video, cineprese e macchine fotografiche.
Lo spettatore che verrà trovato sprovvisto del biglietto o
del tagliando dovrà corrispondere interamente il prezzo.
In caso di annullamento della serata i biglietti saranno rimborsati entro l’ottavo giorno dalla data del concerto, presso
le prevendite dove sono stati acquistati.
Per informazioni tel. +39 0427 51230
Lunedì 11 luglio - Spilimbergo (Pn)
Piazza Duomo ore 21,15
Billy Cobham Band Usa
posto unico € 15,00 + € 3,00 dir. prevendita
Acquisto biglietti in serata: posto unico € 15,00
Organigramma
Direzione Artistica: Andrea Del Favero
[email protected]
Direzione Organizzativa: Gianni Martin
[email protected]
Direzione Tecnica: Maurizio Michelazzo
[email protected]
Direzione Amministrativa: Giancarlo Cimarosti
[email protected]
Amministrazione e Segreteria: Delma Zanin
[email protected]
Ufficio Stampa: Lorenza Somogyi Bianchi / Studio Alfa
[email protected]
Mercoledì 20 luglio - Passariano di Codroipo (Ud)
Villa Manin ore 21,15
Suzanne Vega Usa
posto unico € 12,00 + € 3,00 dir. prevendita
Acquisto biglietti in serata: posto unico € 12,00
Informazioni per i disabili
Le strutture utilizzate per la realizzazione degli spettacoli prevedono aree destinate ai disabili. L’interessato (e il
suo eventuale accompagnatore) è pregato di far pervenire
via fax (0427 51230) o via mail ([email protected]) informazioni sulla propria situazione (se in carrozzella o meno,
presenza o meno dell’accompagnatore), indicando recapiti telefonici e indirizzo e-mail. Sarà nostra premura avvisare per tempo gli utenti per le modalità di ingresso a loro dedicato, unitamente a eventuali altre informazioni utili.
Per informazioni: [email protected]
Prenotazione biglietti
Le prenotazioni saranno ritenute valide solo se verrà dimostrato l’avvenuto pagamento tramite carta di credito,
circuito Paypal o, su richiesta, tramite bonifico bancario.
I biglietti prenotati devono essere ritirati presso la Cassa la sera del concerto, nel luogo dello spettacolo, entro le ore 20,30, pena l’annullamento della prenotazione, senza restituzione dell’importo pagato.
Nel caso di acquisti online va presentata alla cassa la ricevuta cartacea del pagamento.
Per tutti i concerti a pagamento ingresso gratuito
per i bambini fino a 7 anni.
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www.folkest.com / Seguici anche su
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FOLKEST MUSIC EXPO
LA MUSICA NON È FATTA DI SOLE NOTE. NON SONO SOLO I SUONI O GLI ARTISTI CHE
FANNO GRANDE UN FESTIVAL. STRUMENTI MUSICALI ELETTRONICI, ELETTRICI, ACUSTICI, ELETTROACUSTICI, ACCESSORI PERFETTI IN OGNI DETTAGLIO, REALIZZATI CON QUASI
MANIACALE ABILITÀ DA ARTIGIANI PRESTIGIOSI O DA GRANDI MARCHI INTERNAZIONALI…
Folkest Music Expo per il pubblico
Esposti nel cuore del più grande folk festival del Mediterraneo, a pochi passi dai palchi sui quali si esibiranno i più acclamati artisti. Questo è Folkest Music Expo: i migliori strumenti e l’oggettistica musicale
più particolare potranno essere testati e ammirati dai professionisti e dagli amatori della musica, collaudati e confrontati, presentati direttamente da chi espone. E l’ingresso è gratuito.
Folkest Music Expo per gli espositori
In pieno centro storico, a due passi dal Duomo medievale, principale attrattiva turistica della Città del
mosaico, protetti da una efficace e razionale struttura e vigilati da un attento servizio d’ordine, gli stand
espositivi saranno al centro dell’attenzione del pubblico del festival sabato 9 e domenica 10 luglio.
Vinile da collezione
Come ogni anno verrà riproposta la mostra-scambio del vinile da collezione. Il vecchio,
amato vinile, che sempre più sta tornando nel cuore degli appassionati di musica. Edizioni rare, dischi da amatori, ricordi di anni passati, ma pure molte recenti produzioni
che artisti di nicchia e di grande notorietà hanno ricominciato a proporre su questo
supporto. Tutto questo e altro sarà disponibile sui banchetti della fiera spilimberghese.
Vieni a provare uno strumento
Domenica 10 luglio 2016
In collaborazione con l’Associazione musicale Gottardo Tomat
Nell’ambito di Folkest in festa a Spilimbergo, Folkest, in collaborazione con l’Associazione Musicale Gottardo Tomat, presenterà la proposta culturale Vieni a provare uno strumento.
Durante questa giornata, lungo il corso principale della città e in alcune contrade, insegnanti e allievi saranno a disposizione di giovani,
adulti, e di tutti coloro che siano interessati, al fine di presentare e far conoscere alcuni tra i principali strumenti classici e moderni.
La proposta ha lo scopo di permettere a quanti non si siano mai avvicinati a
uno strumento musicale di poter toccare con mano uno strumento, di avere
un contatto diretto, di capirne caratteristiche e funzionamento, e pure di
provare a fare una breve lezione.
Ai partecipanti non è richiesta alcuna competenza e le dimostrazioni sono
gratuite.
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www.folkest.c
international folk festival dal 23 giugno all’1
presenta:
“Hommage á SERGIO ENDRIGO”
SIMONE
CRISTICCHI
& MITTELEUROPA ORCHESTRA
Direttore Valter Sivilotti
Sabato
30
LUGLIO
2 0 1 6
h. 21.30
Trieste
Piazza Unità D’Italia
ingresso gratuito
mitteleuropa
orchestra
INFO: tel. + 39 0427 51230 / email: [email protected]
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