Roberta Ferencich Studenti diversi apprendimenti diversi Operacija delno financira Evropska unija iz Evropskega socialnega sklada ter Ministrstvo za izobraževanje, znanost in šport. Operacija se izvaja v okviru Operativnega programa razvoja človeških virov za obdobje 2007-2013, razvojne prioritete Razvoj človeških virov in vseživljenjskega učenja; prednostne usmeritve: 3.1 - Izboljšanje kakovosti in učinkovitosti sistemov izobraževanja in usposabljanja. L’operazione è finanziata parzialmente dall'Unione europea dal fondo sociale europeo e dal Ministero dell'educazione, della scienza e dello sport. L’operazione è a valere nell'ambito del Programma Operativo di sviluppo delle risorse umane per il periodo 2007-2013, priorità di sviluppo: Sviluppo delle risorse umane e life long learning, priorità d'intervento: 3.1 - Miglioramento della qualità e della efficienza dei sistemi di formazione e abilitazione. Progetto: Innalzamento delle competenze linguistiche del personale docente nelle lingue minoritarie delle scuole italiane in Slovenia e slovene in Italia / (acronimo: “Competenze didattiche”) Projekt: Dvig jezikovnih kompetenc pedagoških delavcev pri jezikih manjšin v italijanskih šolah v Sloveniji in slovenskih oz. dvojezičnih šolah v Italiji (akronim: “Didaktične kompetence”) Attività progettuale: Tutoring da parte di professori universitari provenienti dall’Italia Roberta Ferencich - Studenti diversi, apprendimenti diversi 2015 pag. 1 Studenti diversi, apprendimenti diversi 1. Riconoscere i bisogni dei discenti a. L’aspetto emozionale nell’apprendimento b. Tipologie di apprendimento c. Valori, convinzioni e comportamenti d. SPERIMENTAZIONE E LABORATORIO 2. I livelli sensoriali e stili di apprendimento a. Riconoscere studenti di preferenza visiva, auditiva e cinestesica b. Evaluazione dei livelli sensoriali c. Linguaggi sensoriali d. SPERIMENTAZIONE E LABORATORIO 3. Intelligenze di Gardner e stili di apprendimento a. SPERIMENTAZIONE E LABORATORIO 4. Felder Silverman e stili di apprendimento a. Il lavoro di gruppo e il lavoro individuale b. Studenti di preferenza induttiva e deduttiva c. Studenti di preferenza sequenziale e globale d. SPERIMENTAZIONE E LABORATORIO 5. Tecniche della memoria in aspetto ludico e stili di apprendimento a. Acrostico b. La memoria visiva (conversione grafica e associazione visiva) c. La memoria auditiva (conversione per assonanza, associazione auditiva, la storia) d. La memoria cinestesica (memorizzare con il movimento) e. Le mappe mentali e le mappe concettuali f. SPERIMENTAZIONE E LABORATORIO Roberta Ferencich - Studenti diversi, apprendimenti diversi 2015 pag. 2 1. Gli stili di apprendimento Ogni studente impara in modo diverso: questo è il motivo per il quale ogni insegnante dovrebbe curare con molta attenzione la proposta delle attività secondo i diversi stili dei componenti del gruppo. Se la lezione fosse individuale, lo stile d’insegnamento si adatterebbe su misura alla modalità di apprendimento dello studente proponendo, a volte, anche la sperimentazione di tecniche diverse a cui lo studente non è abituato per ampliare il suo spettro strategico1. 1.1 Il livello sensoriale Il nostro cervello elabora le informazioni con i cinque sistemi sensoriali sia consciamente che inconsciamente. V = il canale visivo - la vista A = il canale auditivo - l'udito C = il canale cinestesico - le sensazioni, il tatto O = il canale olfattivo - l'olfatto G = il canale gustativo - il gusto Perché questa distinzione sia così importante lo dimostra Claudia Feichtenberger2 nella sua tesi di dottorato, nella quale afferma che gli studenti con preferenza cinestesica imparano velocemente con il movimento che disturba gli studenti visuali. Gli auditivi hanno bisogno di ripetere ad alta voce e discutere in plenaria quello che si è appena ascoltato. Più del 50% degli insegnanti intervistati sono di preferenza visiva. Per cui è logico che ogni movimento degli studenti lo disturbi. Il 20-30% degli insegnanti sono auditivi e non usano visualizzazioni alla lavagna, mentre il resto sono di preferenza cinestesici e interpretano un segno di interesse per la lezione, il prendere appunti e fare schemi degli studenti cinestesici a scapito degli studenti auditivi, che ascoltano soltanto e a loro vista sembrano disinteressati. L’appello dell’autrice è di far attenzione ai livelli sensoriali propri e degli studenti affinché la materia venga registrata da tutti. Come possiamo riconoscere le preferenze sensoriali degli studenti? Capita spesso che in corsi aziendali i partecipanti siano molto simili tra loro e abbiano lo stesso stile: di solito i fotografi sono visuali, gli architetti, i grafici e gli stilisti sono visuali e cinestesisci, i meccanici sono cinestesici, i musicisti naturalmente auditivi (e cinestesici). Le descrizioni che seguono devono essere considerate preliminari e provvisorie: devono essere filtrate con l’aspetto della cultura di provenienza e, anche se lo studente dimostra chiaramente una preferenza sensoriale, è da valutare, con dei test e delle osservazioni più specifiche, il valore degli altri livelli sensoriali. Gli studenti prevalentemente visivi sono spesso molto curati nel loro aspetto, la loro misura prossemica è più ampia rispetto alla loro norma culturale (non amano il contatto fisico), hanno un linguaggio del corpo poco accentuato, parlano velocemente, guardano volentieri la televisione e leggono molto. La metodologia più adatta consiste nell’uso di cartelloni e visualizzazioni colorate, videoregistrazioni, schemi. Gli studenti prevalentemente auditivi parlano in modo ritmico, leggono piuttosto lentamente, hanno un’ottima pronuncia. Le strategie di apprendimento più adeguate sono l’ascolto, la ripetizione orale, l’uso delle canzoni. A questo tipo di studenti potrebbe disturbare la musica di sottofondo alle attività. Gli studenti prevalentemente cinestesici si riconoscono dagli abiti comodi, amano il contatto fisico e manipolano volentieri oggetti. Di solito sono dei buongustai e molto sensibili a odori e profumi. 1 Mazzotta P., 1996, Strategie di apprendimento linguistico e autonomia dello studente, Bari, Ed. Adriatica. Fichtenberger C., 2006, Qualitätsverbesserung von Unterricht durch lerntypenorientierte Suggestopädie, Graz, Dissertation an der Karl-Franzens-Universität, Fakultät der Philosophie. 2 Roberta Ferencich - Studenti diversi, apprendimenti diversi 2015 pag. 3 Le strategie più adeguate a questo tipo di studenti sono i giochi di ruolo, la drammatizzazione, il disegno, il movimento, scrivere, disegnare. È raro che il gruppo sia omogeneo perciò il docente si preoccuperà di utilizzare le attività in modo multisensoriale. Naturalmente l'insegnante deve adoperare durante l'insegnamento tutti e cinque i sensi, per poter dare anche la possibilità al discente di recuperare quelli meno esercitati e favorire la memorizzazione. Per stabilire il tipo di apprendimento ideale del discente ci sono diverse strategie: come abbiamo visto sopra possiamo osservare gli studenti nella loro comunicazione non verbale, tener conto del linguaggio, si può osservare il movimento degli occhi, e fare un test. Ascoltare come si parla: esempi di linguaggio sensoriale A seconda della propria preferenza sensoriale, è naturale scegliere un certo tipo di parole e ci possiamo rivolgere ai nostri studenti nella stessa lingua. Per esempio: Visivo: è tutto chiaro, lo vedo, non lo posso più vedere, non vedo l’ora, veditela tu, mettere a fuoco, non ci vedo niente di nuovo, pensa dove hai visto la figura/dove lo hai letto. Auditivo: suona bene, è musica per le mie orecchie, non lo posso più sentire, troppo forte, spiegare, sordo come una campana, per così dire, ti ricordi quando l’ho letto in classe. Cinestesico: si tocca con mano, non ce la faccio più, mi sfugge di mente, non ti seguo, controllarsi, tenere in sospeso, un lavoro troppo pesante, c’è sotto qualcosa, che tenero! Olfattivo: questo affare mi puzza proprio, c’è odore di imbroglio, con la puzza sotto il naso. Gustativo: sono rimasto amareggiato, come il sale nella zuppa, una storia piccante, prezzo salato, una persona molto dolce. Il movimento degli occhi Il movimento degli occhi ci informa in che livello sensoriale si trova lo studente. Non è cosa semplice capire se chi parla ricordi o costruisca quello che dice. Questo dipende dalla predominanza destra o sinistra del cervello cioè se chi ci sta di fronte abbia più funzionalità nella parte destra o sinistra del corpo (dal punto di vista della mano, del piede, dell’occhio, dell’orecchio). visivo visivo auditivo auditivo cinestesico Roberta Ferencich - Studenti diversi, apprendimenti diversi 2015 parla tra sé pag. 4 Il test Questo test ci aiuta a rilevare, con discreta attendibilità, la percentuale di preferenza sensoriale. Lavoro di coppia. Chiedere al compagno se istintivamente vede, sente, sente il gusto o l’odore, o tocca (sente la temperatura, la consistenza, ecc…) il concetto della parola richiesta. L’insegnante farà attenzione al movimento degli occhi e segnerà la direzione con una freccia nella casella indicata dallo studente. Succede spesso che il movimento oculare non coincida con il livello sensoriale indicato dallo studente. Ogni volta che lo studente ha detto lo vedo, si conterà un punto nella colonna visuale, poi si aggiungerà un ulteriore punto per ogni movimento degli occhi verso l’alto anche dalle 3 altre colonne. Con la somma avremo un totale che riporteremo nell’ultima riga della tabella. Si fa lo stesso per gli altri livelli . Poi possiamo passare facilmente alle percentuali dalla somma totale dei punti. Movimento oculare Albero Automobile Bambino Cane Capelli Casa Cavallo Cioccolata Computer Divano Donna Fuoco Giardino Libro Mare Marmellata Orologio Profumo Sabbia Sigaretta Soldi Televisione Treno Vento Vino totale totale frecce Somma % 3 Molti colleghi usano unire i livelli cinestesico, gustativo e olfattivo. Roberta Ferencich - Studenti diversi, apprendimenti diversi 2015 pag. 5 1.2 Il modello Felder-Silverman Il modello Felder-Silverman4 è stato elaborato per migliorare i corsi universitari di ingegneria ed ebbe subito successo negli Stati Uniti. Questo metodo suddivide gli studenti in base a 5 coppie di variabili: 1. Lo stile di apprendimento sensoriale secondo cui lo studente è attento e preciso e ama i dettagli, contrapposto a uno stile intuitivo dove gli studenti sono creativi, veloci nella memorizzazione, ma non curano i particolari. 2. Lo stile di apprendimento visivo prevede l’intervento di schemi, immagini e poster. Questo stile è contrapposto a quello verbale suddiviso a sua volta in visivo/verbale che sottolinea l’importanza della lettura e lo scritto e lo stile auditivo/verbale che presuppone la preferenza per le attività orali e l’ascolto in genere. 3. Lo stile di apprendimento attivo prevede il lavoro di gruppo e le attività di movimento, contrapposto allo stile di apprendimento riflessivo dove si preferisce lavorare individualmente e analizzare con calma la materia da apprendere. 4. Lo stile di apprendimento sequenziale prevede attività con grado di difficoltà progressiva. (Gli studenti di questo tipo tendono allo studio e all’analisi della grammatica nello studio delle lingue straniere). A questo si contrappone lo stile di apprendimento globale quando lo studente non ha bisogno di sequenze lineari, ma preferisce avere un quadro generale della materia per poi scendere nel particolare. 5. L’apprendimento induttivo indica il processo di apprendimento che si muove dal particolare al generale, al contrario dell’apprendimento deduttivo che parte dalla visione generale della materia per analizzare poi il particolare. Sono fermamente convinto che divertimento ed intelligenza possano andare di pari passo. (Sydney Pollack) 1.3 La teoria delle intelligenze di Gardner5 Howard Gardner sostiene che ci sono diversi tipi di intelligenze che interagiscono tra loro e si sviluppano a seconda del contesto in cui si trova una persona, della sua esperienza, della cultura e della motivazione6. Gli obiettivi di apprendimento possono essere raggiunti in vario modo, a seconda delle intelligenze favorevoli dello studente. Gardner asserisce che queste intelligenze sono educabili. Questa affermazione invita gli insegnanti a calibrare i loro interventi in modo trasversale. Nei suoi studi Gardner ha individuato nove tipi di intelligenze e non esclude che ve ne siano altri: 4 5 6 Felder, R.M., Silverman L.K. 1995 Learning Styles and Teaching Styles, in Foreign Language Annals, vol. 28, pp. 21-31 Torresan, P. 2008 Intelligenze e didattica delle lingue, Bologna, EMI della Coop. SERMIS Gardner H., 1999, Intelligences Reframed: Multiple Intelligences in the 21st Century, New York, Basic Books. Roberta Ferencich - Studenti diversi, apprendimenti diversi 2015 pag. 6 L’intelligenza linguistica è la capacità di usare le parole. È l’abilità dei politici, degli avvocati, degli scrittori. Gli studenti con abilità linguistiche sono favoriti nell’apprendimento da discussioni e dibattiti. L’intelligenza logico-matematica è l’abilità alla risoluzione di problemi matematici e logici. È la qualità dei progettatori, dei matematici, degli ingegneri, dei fisici. La metodologia più adatta consiste in attività di calcolo e giochi logici (sudoku). L’intelligenza cinestesica è l’abilità manuale e fisica. È la virtù dei meccanici, degli artigiani, degli acrobati, degli sportivi, dei ballerini. Per questo tipo di studenti sono consigliate tutte le attività con movimento fisico, giochi di ruolo, manualità. L’intelligenza visivo-spaziale è la capacità di percepire le forme e i colori, lo spazio, il senso visivo ed estetico. È la dote dei fotografi, degli architetti, degli stilisti, dei pittori. L’apprendimento avviene attraverso schemi colorati, mappe mentali, videoregistrazioni. L’intelligenza musicale è la sensibilità ai suoni (e ai rumori). È l’abilità dei musicisti, dei doppiatori, dei telefonisti. L’apprendimento è favorito dall’ascolto, dalla musica, dal creare musica e canzoni. L’intelligenza intrapersonale si riferisce alla conoscenza di se stessi, dei propri bisogni, dei propri limiti. È la qualità dei filosofi e dei pensatori. La metodologia più adatta consiste nell’invito a riflessioni e racconti di esperienze personali. L’intelligenza interpersonale prevede l’abilità alla comunicazione verbale e non verbale. È la dote degli psicologi, dei medici, dei religiosi. Le strategie di apprendimento più adeguate sono i lavori di gruppo e di discussione. L’intelligenza naturalistica è la sensibilità al mondo della natura, della fauna e della flora. È la virtù degli agricoltori, dei chimici, dei veterinari. La metodologia più adatta consiste nell’osservazione dei fenomeni naturali e degli animali. L’intelligenza esistenziale si serve di un tipo di pensiero analogico-intuitivo e si riferisce ai temi esistenziali. È l’abilità dei filosofi e dei religiosi. Le strategie di apprendimento più adeguate sono la riflessione sulle metafore7 e la meditazione. In conclusione l’insegnante deve cercare di provvedere a offrire attività adeguate ad ogni tipo di intelligenza, favorendo la comunicazione interpersonale e l’empatia, la conoscenza del sé, l’unione del gruppo classe. 7 Torresan preferisce dar posto alle metafore nell’intelligenza naturalistica delle analogie e differenze. In Torresan P., 2008, Intelligenze e didattica delle lingue, Bologna, EMI della Coop. SERMIS. Roberta Ferencich - Studenti diversi, apprendimenti diversi 2015 pag. 7 2. La memoria Non ci può essere apprendimento senza memoria. (Anonimo) In questa sede riteniamo opportuno fare soltanto qualche cenno sulla memoria, focalizzando più che la ricerca scientifica, qualche strategia pratica da consigliare agli studenti. L’ampia letteratura su questa tematica permetterà di approfondire il tema. Che cos’è e come funziona la memoria La memoria è la funzione psichica di riprodurre nella mente l’esperienza passata (immagini, sensazioni, nozioni), di riconoscerla come tale e di localizzarla nello spazio e nel tempo8. Ogni soggetto possiede un diverso stile di apprendimento che corrisponde alle proprie caratteristiche individuali. Le strategie adottate variano in base alle caratteristiche del suo pensiero, al tipo di compito che egli deve affrontare e alle abilità alle quali ricorre per raggiungere tale obiettivo. Spesso, il ricorso a determinate strategie avviene in modo del tutto inconsapevole. Tuttavia la riflessione che conduce alla consapevolezza e al controllo dei propri processi cognitivi può essere di grande aiuto nella pianificazione delle proprie attività, nella valutazione del grado di difficoltà del compito da affrontare e nel ricorrere in modo consapevole alle proprie risorse cognitive9. Sono stati constatati tre tipi di memoria: 1. la memoria sensoriale: gli organi di senso, attraverso odore, sapore, rumore, vista di qualcosa, trasmettono un messaggio elettrochimico alle cellule cerebrali che viene associato alle informazioni della memoria a lungo termine. Questo agisce come filtro a tutte le informazioni che non risultano rilevanti e vengono scartate. Le informazioni ritenute importanti passano ad altre strutture cerebrali. 2. Le informazioni si elaborano nella memoria lavorativa (working memory). Poi, se l’informazione non viene ripetuta e resa significativa, viene cancellata o, invece, se è importante, viene organizzata nella memoria a lungo termine. 3. Le informazioni che rimangono nella memoria a lungo termine si conservano per un periodo indefinito e sono passibili di modifica. Anche le informazioni che vengono vissute molto intensamente non si dimenticano più e non hanno bisogno di ripetizioni. La memoria a lungo termine può essere inoltre ripartita a seconda del tipo di informazioni: 1. la memoria dichiarativa si riferisce alle informazioni richiamate consciamente e può essere ulteriormente divisa in: a. memoria episodica (per esempio il ricordarsi i contenuti di una lezione) b. memoria semantica (ricordarsi i nomi degli studenti) 8 9 Devoto G., Oli G.C., 1980, Dizionario della lingua italiana, Firenze, Le Monnier. Cadorna M., settembre 2006, Lo sviluppo delle mappe concettuali e l’architettura della memoria in “Bollettino Itals”, Anno IV, n. 16. Roberta Ferencich - Studenti diversi, apprendimenti diversi 2015 pag. 8 c. memoria autobiografica (riguarda l’evento autobiografico della scena: sono stato a fare lezione in quella classe) 2. la memoria procedurale riguarda le abilità inconsce come il movimento, la parola, ecc. Gli studi sulla neurobiologia della memoria dimostrano che la memoria ha un aspetto dinamico che interessa diverse aree cerebrali: l’ippocampo, le cortecce prefrontali e frontali. Il cervello è costituito da oltre 100 miliardi di neuroni le cui terminazioni, i dendriti e gli assoni, possono collegarsi tra loro rilasciando sostanze chimiche, i neurotrasmettitori. La regione di collegamento dei neuroni si chiama sinapsi, che nasce o si rinforza nell’attimo dell’apprendimento. Più si impara più le sinapsi diventano veloci e facili da usare. Il ricordo si organizza allora in 5 fasi: 1. la percezione: è la ricezione di una quantità innumerevole di stimoli e informazioni provenienti dall’interno (il dolorino al ginocchio) e dagli organi di senso a livello conscio e inconscio 2. la selezione: è la fase di scelta delle informazioni utili per quel preciso momento (ci si collega ai concetti di attenzione, concentrazione e motivazione) 3. l’organizzazione: è il momento in cui usiamo delle tecniche più o meno consapevoli per creare delle strutture organizzate di ricordo 4. il recupero: è l’informazione ricostruita in uno stato mentale interno. Apprendimento e memoria Il processo di apprendimento dipende da molti fattori tra cui le emozioni, che svolgono un ruolo molto importante. Se lo stato d’animo è positivo e se ci divertiamo la memorizzazione sarà efficiente e veloce. L’apprendimento è inoltre molto legato alla memoria ed ognuno ha il proprio stile di apprendimento più o meno consapevole. Il controllo dei propri processi cognitivi può essere molto utile ad accelerare e a migliorare la propria prestazione. Quando si desidera trasformare delle informazioni dalla memoria di lavoro a quella a lungo termine, non basta la sola ripetizione meccanica della materia ma si deve elaborarla. Così Novak10 definisce due tipi di apprendimento: l’apprendimento meccanico si rivela vantaggioso solo per studiare esattamente lo stesso argomento, mentre l’apprendimento significativo facilita anche l’apprendimento di nuove informazioni, per esempio con l’uso di mappe mentali/concettuali. 2.1 Le tecniche della memoria 11 Le tecniche della memoria, anche dette mnemotecniche, sono strategie pratiche che servono ad esercitare la facoltà di ricordare concetti, nomi, testi, ecc. Le prime strategie risalgono all’antichità, a Simonie di Cheo, che nel 500 a.C. dimostrò di ricordarsi in modo visivo la disposizione degli ospiti di un banchetto, vittime di un terribile terremoto. Anche Aristotele, nella sua opera De memoria studiò delle mnemotecniche, e in seguito ancora Cicerone e Quintiliano. Anche il greco Mnemosine si occupò di memorizzazione. Tra i Romani Cicerone creò una strategia che porta ancora il suo nome, i loci ciceroniani, con la quale era in grado di ricordarsi lunghi discorsi. Nel ventesimo secolo un giornalista russo, Šereševskij, dimostrò le sue doti straordinarie non prendendo mai appunti e trascrivendo i suoi articoli con grande precisione. La sua strategie consisteva nell’unire immagini tra loro in modo da costruire una storia o associare queste immagini ad una strada a lui conosciuta. È chiaro che ognuno userà la tecnica a lui più adatta, importante è conoscerne alcune per poi saperle adattare ai propri bisogni. 10 11 Novak J.D. 2001 L’apprendimento significativo. Le mappe concettuali per creare e usare la conoscenza, Trento, Erickson Todero S., 2007, PNL per la memoria, E-Book, http://www.pnl-ebook.info/ebook_Memoria.htm. Roberta Ferencich - Studenti diversi, apprendimenti diversi 2015 pag. 9 a) La preferenza sensoriale La prima suddivisione che possiamo fare si basa sulla preferenza a livello sensoriale di cui abbiamo parlato nei paragrafi precedenti. In genere noi ricordiamo12: 10% di quello che leggiamo 20% di quello che sentiamo 50% di quello che vediamo e sentiamo 30% di quello che vediamo 70% di quello che facciamo da soli 90% di quello che si è “vissuto” b) Tecnica visiva: la conversione grafica Questa tecnica è utile per memorizzare delle liste. Si basa sull’associare ad ogni numero un’immagine (in movimento) da cui si può poi anche derivare una storia. 0. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. un bersaglio/un occhio una candela/il pollice teso per l’ok un cigno/un serpente il seno di una mamma che allatta, le manette una barca a vela una falce/il cavallo imbizzarrito uno jojò/una lumaca una stampella/la giraffa un paio di occhiali /un’elica un fiore/una pipa Attività Applicare questa tecnica ai paesi più popolati del mondo: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 12 Cina India Stati Uniti Indonesia Brasile Russia Pakistan Murgio M.P., 1969, Comunication graphics, New York, Van Nostrand Reinhold. Roberta Ferencich - Studenti diversi, apprendimenti diversi 2015 pag. 10 8. Giappone 9. Bangladesh 10. Nigeria Per esempio: Quando vado al ristorante cinese ceno a lume di candela. Sul sahri della mia amica indiana sono dinpiti dei cigni. Lo sceriffo (negli USA) ha messo in manette il rapinatore. ecc… (Visualizzare la scena in movimento) Ho cenato a lume di candela con la mia amica indiana che aveva un sahri di seta con dei cigni. Mentre cenavamo è entrato uno sceriffo che ha arrestato un boss della malavita americano… La stessa tecnica potrebbe essere rappresentata con dei disegni o una breve drammatizzazione per cui si assocerebbe l’elemento cinestesico. c) Tecnica visiva: costruire immagini Questa tecnica è utile per ricordarsi coppie di parole: si visualizza mentalmente un’immagine della coppia delle parole da memorizzare. Può essere utile anche per l’associazione di vocaboli stranieri (più raro). Per esempio: Kantine (tedesco) = mensa (italiano): visualizzazione: operai che mangiano in cantina. Lampe (tedesco) = lampada (italiano): visualizzazione: una lampada che si accende lampeggiando. Attività Attività di memorizzazione di coppie di parole Istruzioni per il lavoro di coppia o in ruppi di 3 persone: A = intervistatore, B = intervistato, C = osservatore. 1) A legge lentamente le coppie di parole mentre B ascolta e cerca di memorizzare: C osserva il movimento degli occhi e prende appunti sullo svolgimento dell’attività. 2) A rilegge la prima parola, B cerca di ricordare la corrispondente, mentre C osserva il movimento oculare e calcola il numero delle risposte esatte. Ad un gruppo di 3 persone viene suggerita una strategia di memorizzazione. Ripetere dall’inizio i punti 1) e 2) cambiando l’ordine della prima e della seconda parola, e l’ordine di sequenza. Confrontare i risultati. Per esempio: Barca – Orologio Una barca con un orologio sopra, una barca a forma di orologio, un orologio a forma di barca. Treno – Fiore Un treno con un fiore disegnato sui vagoni, una persona in treno con un grande mazzo di fiori. Roberta Ferencich - Studenti diversi, apprendimenti diversi 2015 pag. 11 Barca Treno Cielo Naso Macchina Prato Accendino Biglietto Albero Carota Luce Fattoria Ruota Libro Cinema Deodorante Rossetto Gelosia Polmoni Acqua Orologio Fiore Cartello Letto Coccodrillo Negozio Valigia Cintura Insegnante Cane Genova Lavandino Occhiali Il colore rosso Pacco Tastiera Casa Agenda Torta Cacciavite d) Tecnica auditiva: la conversione per assonanza La conversione per assonanza cambia il numero con una parola che viene memorizzata in modo auditivo (i numeri sono in assonanza alle parole che seguono): 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. l'orso bruno l'asino e il bue la tazza di caffè il ratto e il gatto tutti mostrano le lingue sono tutti miei (un bambino vuole tutti i giocattoli per lui) torta a fette sia sopra che sotto ombrello quando piove pasta con i ceci Attività Applicare questa tecnica ai fiumi più lunghi d’Italia: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Po Adige Tevere Adda Oglio Tanaro Ticino Roberta Ferencich - Studenti diversi, apprendimenti diversi 2015 pag. 12 8. Arno 9. Piave 10. Reno e) Tecnica auditiva: la conversione fonetica Questa tecnica è stata forgiata probabilmente da Stanislaus Mink von Wessenhein e fu resa famosa da Leibniz. Essa si basa sulla corrispondenza di ogni numero con un suono consonantico, che poi genera una parola di senso compiuto. Si ricordano più facilmente parole che numeri. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Suono T o D N o GN M R L o GL C o G dolci (come in Ciò o Geremia) C o G duri (come in Casa o Gatto) FoV PoB S, SC o Z Per ricordare i suoni possiamo usare questa tecnica visiva: 1 - se allunga un po' la stanghetta, l'1 diventa una T 2 - la N ha 2 gambe 3 - la M ne ha 3 4 - se si scrive da destra a sinistra il 4 assomiglia a una R 5 - la parte superiore del 5 è una L ruotata di 90 gradi 6 - qui i segni si somigliano 7 - la lettera K può essere scritta accostando due 7 ruotati opportunamente 8 – assomiglia alla f della bella calligrafia 9 - 9 e P si assomigliano nel segno 0 - Z di zero Esempio: il numero di telefono di un amico: 741518 guardo la tv f) Parole difficili: tecnica dell’associazione Per ricordarsi parole difficili possiamo dividerle in più parti ed associarle con altre parole. Più l’associazione è buffa e più facile è ricordarsela. Attività Applicare questa tecnica ai palazzi più alti: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Petronas Tower 1, Kuala Lumpur, Malesia, 452 m Petronas Tower 2, Kuala Lumpur, Malesia, 452 m Sears Tower, Chicago, Stati Uniti, 442 m Jin Mao Building, Shangai, Cina, 421 m Citic Plaza, Guangzhou, Cina, 391 m Shung Hing Square, Shenzhen, Cina, 384 m Empire State Building, New York, USA, 381 m Roberta Ferencich - Studenti diversi, apprendimenti diversi 2015 pag. 13 Per esempio: Petronas Tower 1 e 2, Kuala Lumpur Malesia, 452 m (Pietro e i nas guardano 2 volte koala e lupi). g) Tecnica delle sequenze di nomi per associazioni Questa tecnica si basa sull’inventare una storia che colleghi i nomi da ricordare. Più buffa e originale sarà la storia tanto più la memorizzazione sarà efficace. Per esempio: per ricordare i sette peccati capitali: superbia, invidia, ira, accidia, avarizia, gola, lussuria. Super-Biscardi invidia i-ragazzi iraniani e dice accidenti, loro si che non sono avari a fare gol, da noi li fa solo l’ex deputato Lu(x)ssuria. h) L’acrostico Questa tecnica si basa sulla memorizzazione delle iniziali di una lista di nomi. È molto noto l’acrostico Come quando fuori piove per memorizzare l’ordine dei semi delle carte da gioco (C-uori, qua-dri, f-iori, pi-cche). Attività Applicare questa tecnica ai paesi che producono più birra: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Stati Uniti Cina Germania Brasile Giappone Regno Unito Messico Russia i) La tecnica dei loci ciceroniani La tecnica dei loci ciceroniani si rifà alla Roma Classica ed è una strategia associativa. Per ricordare i suoi discorsi Cicerone associava ad un percorso base (i loci) i concetti da memorizzare. La tecnica delle stanze è molto simile: si basa sullo stesso principio di visualizzare un luogo, per esempio casa propria, e visualizzare concetti e parole anche in modo gerarchico. l) Memorizzazione di un testo Per memorizzare più velocemente un testo si possono usare delle mappe mentali associate a dei simboli grafici. Roberta Ferencich - Studenti diversi, apprendimenti diversi 2015 pag. 14