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Salvatore Giuliano
Musical di Dino Scuderi
con Giampiero Ingrassia e Barbara Cola
Musiche originali: Dino Scuderi
Testi: Dino Scuderi, Franco Ingrillì, Pierpaolo Palladino
Regia: Giampiero Cicciò
Direzione Musicale: Dino Scuderi
Coreografie: Aurelio Gatti
Disegno Luci: Umile Vanieri
Liriche aggiuntive: Stefano Curina
A distanza di poco più di dieci anni dal successo ottenuto in occasione della sua prima
presentazione sotto forma di concerto spettacolo al Teatro Antico di Taormina nell’estate del
2001, e a pochi mesi dal successo riscosso questa estate all’interno del cartellone tutto siciliano e
“Il Cirecuito del Mito”, ritorna in scena Salvatore Giuliano, il musical tutto italiano concepito da
un musicista siciliano, Dino Scuderi, autore delle partiture originali. La prima tappa della
tournèe che attraverserà la penisola sarà il 16 marzo al Teatro Flavio Vespasiano di Rieti, alle ore 21.00. Prodotto da Rosario Coppolino e Antonella Piccolo per Molise Spettacoli, in collaborazione
con Mediterrarea, Salvatore Giuliano è affidato alla regia di Giampiero Cicciò e a due
protagonisti di prim’ordine. A vestire i panni di Salvatore Giuliano sarà Giampiero Ingrassia,
mentre la dolce e protettiva Mariannina, sorella di “Turiddu”, avrà il volto di Barbara Cola. Nel
cast, Pierluigi Misasi (Don Calogero Vizzini), Luca Notari (Michele) e attori e cantanti
professionisti di grande talento, selezionati dopo una lunga sessione di provini
Se Francesco Rosi aveva parlato del bandito-eroe con un rigoroso film-inchiesta, e se Michael
Cimino ne aveva alterato e colorito la storia in un’altra pellicola (“Il siciliano”), Scuderi, Franco
Ingrillì e Pierpaolo Palladino (co-autori dei testi) raccontano la parabola esistenziale di un
personaggio entrato ormai nella leggenda. Salvatore Giuliano è un unicum nel suo genere perché
trasforma in spettacolo musicale una vicenda difficile, intricata e ancora al centro di inchieste
giornalistiche e studi specialistici.
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IL PERSONAGGIO
Una leggenda siciliana da raccontare in musica. Da rivivere attraverso un
originale impasto di versi, parole recitate e suggestioni sonore. Un
progetto che rievoca un pezzo importante di storia italiana, con tutto il
suo carico di ambiguità e di ferocia, fra il 1943 e i primi anni del
secondo dopoguerra. Giuliano e le sue molteplici facce: l’eroe, il
bandito, il criminale. Ma anche il simbolo di un possibile riscatto della
Sicilia negli anni dell’illusione separatista. Un personaggio audace e
affascinante, ma anche la fragile pedina di un gioco più grande di lui,
dove l’intreccio tra mafia e politica e la ragion di Stato dominano lo scacchiere. Un ambizioso
musical totalmente inedito il cui veicolo principale è la musica, attraverso la quale gli autori e la
regia hanno cercato di scavare a fondo negli animi, dando un umanità ai protagonisti e cercando
di mostrare, in realtà, una Sicilia pervasa da una voglia di cambiamento. Salvatore Giuliano è un
giovane contadino siciliano che, sorpreso a contrabbandare un sacco di frumento per sfamare la
sua famiglia, nel tentativo di scappare dal posto di blocco estrae una pistola e uccide un
carabiniere. Per sfuggire alla cattura, Giuliano si rifugia sui monti dell’entroterra siciliano e da
quel momento ha inizio la sua rapida e breve “carriera” che lo porterà da bandito a vessillo del
movimento separatista siciliano, da eroe e vedette internazionale a traditore, in occasione della
strage di Portella delle Ginestre, di quel ceto popolare che lo aveva sempre spalleggiato e difeso,
fino a vittima di un complotto tra mafia, politica e stato. Giuliano, infatti, viene prima ucciso a
tradimento dal suo stesso fidato luogotenente Gaspare Pisciotta e poi viene inscenata la sua
morte a seguito di uno scontro a fuoco con i Carabinieri.
IL CONTESTO
Com’è noto, la storia del bandito Salvatore Giuliano si svolge nell’immediato dopoguerra, fra il
1943 e il 1950, a Montelepre, piccolo paese nei dintorni di Palermo. Essa non solo coinvolse
emotivamente tutti gli strati della società siciliana (soprattutto quelli popolari, che videro in
Giuliano il simbolo della ribellione coraggiosa contro l’ingiustizia), ma incuriosì e appassionò
anche l’opinione pubblica internazionale. E siamo convinti che, per la sua naturale “teatralità”, il
personaggio Giuliano - discutibile sul piano politico e morale, ma ricco di carisma popolare - si
presti come pochi altri a coinvolgere il pubblico di oggi, così come appassionò e divise i suoi
contemporanei. La vicenda personale di Salvatore Giuliano si intreccia con eventi politici di
primo piano, destinati a segnare la storia recente della Sicilia e dell’Italia e a determinare alcuni
equilibri fondamentali della prima repubblica. Essa, infatti, è scandita dalle convulsioni e dai
rivolgimenti della società siciliana di quegli anni.
BANDITO-EROE-BANDITO
Il musical divide la parabola di Giuliano in tre fasi: la prima - da bandito a eroe - ha come
sfondo la rapida ed effimera ascesa del movimento separatista. La seconda - da eroe a traditore ha come sfondo il conflitto di classe fra agrari e contadini, e la strage di Portella delle Ginestre.
La terza - la vittima del complotto - ha come sfondo gli eventi che portarono alla
“normalizzazione” della società siciliana e alla restaurazione di un blocco di potere conservatore,
fondato sull’alleanza fra agrari, mafia e importanti “pezzi” dello Stato Italiano. Per cui, senza
che ciò fosse una scelta programmatica degli autori, il racconto della storia di Giuliano è
diventato il racconto di una pagina per certi aspetti ancora aperta della nostra storia.
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LE MUSICHE E IL LIBRETTO
Nonostante la produzione letteraria su Giuliano sia abbastanza vasta, un’opera musicale sul
bandito siciliano resta un evento artistico inedito. L’opera presenta anche aspetti di originalità
formale. Non si limita cioè a riproporre la forma classica del musical Anglosassone, ma ne
innova sia il modello, attraverso un consapevole radicamento nella tradizione del melodramma
italiano dell’800, sia il contenuto, mettendo per la prima volta sulla scena una storia
genuinamente italiana. Il testo musicale, pur proponendosi come espressione artistica colta,
accoglie ritmi e sonorità della tradizione etnica. Non solo per assecondare una tendenza del gusto
musicale che si va progressivamente affermando e che promette di essere ben più di una moda
transitoria. Ma anche perché si è ritenuto il linguaggio etnico artisticamente efficace ad
esprimere l’emotività di un personaggio che, pur avendo raggiunto notorietà internazionale,
risulterebbe incomprensibile al di fuori dal suo forte radicamento territoriale. Il testo letterario,
pur conservando come obiettivo primario l’essere facilmente intellegibile per il grande pubblico,
utilizza una lingua che si può definire siciliano colto. Tale obiettivo è ricercato più attraverso
l’uso di una sintassi siciliana, che attraverso l’uso del vocabolario dialettale.
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NOTE DI REGIA
L'opera di Dino Scuderi su Salvatore Giuliano è soprattutto una storia che parla della Sicilia. E la
mia regia avrà come intento primario quello di raccontare un momento storico fondamentale
della mia isola già allora insozzata da sinistri rapporti tra mafia e potere politico. Quella del
bandito Giuliano è una vicenda piena di misteri tuttora irrisolti. Ed è proprio la parola "mistero"
che sarà alla base del mio lavoro di "ricostruzione" registica. Misteri, segreti, omertà, sospetti:
tutto sarà immaginato, decifrato, intuito dal pubblico. Non per mancanza di coraggio da parte
mia. Ma per la mancanza di una verità vera ancora adesso inseguita dagli studiosi. L'unica
certezza su quell'infelice periodo siciliano, e su molti altri "misteri italiani" analoghi, la
sintetizzerei con un antico proverbio africano: "Quando gli elefanti combattono è sempre l'erba a
rimanere schiacciata". E della strage di Portella delle Ginestre, ancora avvolta, appunto, nel
mistero, sappiamo solo che ha alle spalle una lotta tra molti poteri, più o meno forti, che hanno
combattuto le loro battaglie incuranti e sprezzanti della vita della popolazione più indifesa.
Un'opera musicalmente bellissima quella di Scuderi. Con vette di tragicità e risvolti grotteschi
che danno alla narrazione la possibilità di un allestimento shakespeariano nel quale il dramma, il
paradossale, l'ironia caustica, si mescoleranno in una rappresentazione teatrale visivamente
spettacolare dove proiezioni di tramonti lividi e di albe luminose vivranno un'alternanza che,
infine, sarà metafora di una Sicilia piena di speranza e di incessante ricerca della verità sulle sue
radici. Con tutte le difficoltà che questa aspettativa comporta. Anche perché, come scrive Luigi
Pirandello, "Nulla è più complicato della sincerità". Ma "Ai vivi si devono dei riguardi, mentre ai
morti si deve soltanto la verità". Sembra ribattere Voltaire.
Giampiero Cicciò
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NOTE DEGLI AUTORI
Da bandito ad eroe che lotta per la causa separatista. Da eroe a traditore che spara sui contadini a
Portella delle Ginestre. Da traditore a vittima di un complotto di Stato. La vicenda di Salvatore
Giuliano si svolge nell’immediato dopoguerra, fra il 1943 e il 1950, a Montelepre, piccolo paese
montano nei dintorni di Palermo, intrecciandosi con eventi politici di primo piano, destinati a
segnare la storia recente della Sicilia e dell’Italia: lo sbarco delle truppe alleate (luglio 1943); la
rapida ascesa e l’altrettanta rapida eclissi del movimento separatista; il consolidamento del ruolo
della mafia; il conflitto di classe che contrappone agrari e contadini poveri (strage di Portella
delle Ginestre); la nascita delle alleanze sociali e degli equilibri politici nazionali che
caratterizzarono nostra la storia più recente del nostro Paese. La storia di Giuliano non solo
coinvolse emotivamente tutti gli strati della società siciliana del tempo, alimentando l’epos
popolare degli ultimi cantastorie, ma incuriosì e appassionò anche l’allora nascente opinione
pubblica nazionale e internazionale, attraverso la diffusione dei primi rotocalchi di massa. Fu
proprio l’intrecciarsi della sua vicenda personale con gli avvenimenti della grande politica a far
sì che intorno alle gesta di un “ragazzo testa calda” di Montelepre si agglutinassero (come nel
processo di cristallizzazione con cui Stendhal spiega l’amore) i sentimenti, le passioni, le
speranze, le delusioni, che attraversarono la società siciliana negli anni del convulso dopoguerra.
Questa congiuntura storico-emotiva, unitamente ad alcuni aspetti “teatrali” della sua personalità,
fecero di Giuliano un uomo-simbolo. Dapprima quello della ribellione coraggiosa contro
l’ingiustizia e l’eroe della causa separatista. Poi - dopo la strage di Portella delle Ginestre – il
simbolo del tradimento, quello più servile e vile, perpetrato contro il popolo innocente.
Eseguendo quella strage, infatti, egli si era reso docile strumento degli interessi del blocco di
potere conservatore, impegnato nella repressione del movimento contadino di occupazione delle
terre. Infine, con la sua tragica fine - ucciso a tradimento dal suo migliore amico mentre le forze
dell’ordine simulavano un conflitto a fuoco – diviene la vittima del primo complotto di Stato
della nascente Repubblica, il capro espiatorio (e quindi ancora una volta il simbolo sacrificale)
diì un’inevitabile normalizzazione. Se il personaggio Giuliano poté svolgere questa funzione
simbolica nell’immaginario sociale del suo popolo e nel contempo raggiungere notorietà
internazionale è perché - innegabilmente – non si trattava di un bandito normale. Un bandito sui
generis, dunque, ma pur sempre un bandito. Non tanto per il gravoso bilancio delle sue vittime, e
non solo perché la sua “causa” separatista si rivelò perdente, ma soprattutto perché Giuliano
rimase sempre e soltanto il capo di una banda. Egli cioè non ebbe mai una percezione politica e
ancor meno una visione strategica degli avvenimenti con cui la sua vicenda personale andava
intrecciandosi. Per cui fu sempre strumentalizzato politicamente e alla fine stritolato dagli eventi.
Cercando di mettere a frutto la naturale e “storicamente accertata” teatralità del personaggio, il
musical si incentra sulla figura di Giuliano, lasciando sullo sfondo le pur significative
implicazioni storico-sociologiche del contesto raccontato riguardante non solo la Sicilia, bensì
tutta l’Italia di quel periodo . È stata, cioè, una scelta programmatica degli autori quella di
utilizzare la storia per spiegare il personaggio-Giuliano, e non di utilizzare il personaggioGiuliano per spiegare la storia e la società italiana del dopoguerra, come più frequentemente (e
anche proficuamente) si è fatto. Nonostante la produzione letteraria su Giuliano sia abbastanza
vasta, un musical su Giuliano rappresenta un evento artistico inedito. L’opera presenta anche
aspetti di originalità formale. Non si limita, cioè, a riproporre il modello ormai classico del
musical americano, ma ne innova sia la forma, attraverso un consapevole radicamento nella
tradizione del melodramma italiano, sia nel contenuto, mettendo per la prima volta sulla scena,
con testi originali, una storia italiana.
Dino Scuderi, Franco Ingrillì, Pierpaolo Palladino
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NOTE DEL DIRETTORE MUSICALE
Ho cercato di orientarmi verso un soggetto che corrispondesse alla mia idea di creare uno
spettacolo in cui la storia e la cultura del nostro Paese si fondessero con le ormai tradizionali
caratteristiche di questo genere angloamericano. Ho cercato di far mia la mentalità degli autori di
musical stranieri, soprattutto dei compositori più moderni, i quali da sempre hanno attinto dalla
musica lirica e dalle arie tipiche italiane (con particolare riferimento a Puccini, Donizzetti, ecc.),
adattandola ai gusti e alle tendenze del proprio paese. Quindi, ho cercato di agire in modo
esattamente contrario. Mi sono detto: nel cimentarsi in un musical nuovo, invece di prendere a
modello in tutto e per tutto quello straniero, perché non salvarne solo le caratteristiche più
importanti per adattarle alla nostra tradizione teatrale e musicale? Salvatore Giuliano mi ha
permesso di rendere concrete queste premesse: non solo il personaggio evocava un fascino
ancora vivissimo, ma tutto il contorno e l'ambiente mi aiutavano a creare, sia nelle melodie che
nelle armonie, nelle orchestrazioni, nel linguaggio, nei personaggi e nelle ambientazioni, un
prodotto molto "italiano”. E non un surrogato dei modelli stranieri. Salvatore Giuliano non è un
musical che parla di mafia. Non vuol essere uno spettacolo politico o una cronaca di un fatto che
ancora oggi divide e fa discutere. Lo scopo dello spettacolo è che la querelle (compresi tutti i
drammatici avvenimenti che ne conseguirono, primo fra tutti il massacro di Portella delle
Ginestre) resti ancora aperta. Salvatore Giuliano è un musical il cui veicolo principale è la
musica, attraverso la quale noi autori abbiamo solo cercato di scavare a fondo negli animi, dando
un'umanità ai protagonisti e cercando di mostrare (anche se può sembrare paradossale, visto
l'argomento) una Sicilia nella quale incombeva una voglia di cambiamento. Una Sicilia in cui vi
era una coscienza civile che fu debellata col piombo a Portella delle Ginestre. Una Sicilia,
insomma, in netto contrasto con quella fastidiosa usanza, sempre più frequente in questi tempi,
di mostrare al grande pubblico solo determinati caratteri dell’Isola. Una terra troppo spesso
bollata come luogo tradizionalmente privo di valori civili, vuota e indifferente o, peggio ancora,
rassegnata ai propri mali.
Dino Scuderi (luglio 2001)
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GIAMPIERO INGRASSIA (Salvatore Giuliano)
Nato a Roma, ha seguito i corsi del ”Laboratorio Teatrale” di Gigi Proietti nel
biennio ‘83/’85, diplomandosi. In teatro ha debuttato nell’83 con lo spettacolo
L’ASSO NELLA MANICA regia di Raffaele Stame, ha recitato nell’85/’86
accanto a Proietti nel CIRANO e quindi in OH,LUCIANO! per la regia di
Alvaro Piccardi. Seguono: IL FRATE (1986) regia di Riccardo Reim, I
CINQUE SENSI (1987) diretto da Luigi Squarzina, accanto a Sergio Fantoni,
IL VIAGGIO DI L. (1987) sempre con la regia di Alvaro Piccardi e INVITO IN SCENA CON
DELITTO (1988) di Neil Simon per la regia di Massimo Cinque. Nell’89 è il protagonista de LA
PICCOLA BOTTEGA DEGLI ORRORI, primo musical di Saverio Marconi, con Edi Angelillo
e Cesare Bocci. Del ’92 è I TOPI BALLANO, regia di Mattia Sbragia, accanto a Massimo
Wertmuller e Daniele Formica.
Seguono poi: I GUARDIANI DI PORCI (1993) con Flavio
Insinna, per la regia di Claudio Corbucci e Mauro Marsili, LUV (1994) a fianco di Edi Angelillo
e Fabio Ferrari, regia di Patrick R.Gastaldi e PRIGIONIERI DI GUERRA (1994) insieme a Luca
Zingaretti che ne cura anche la regia. Sempre del ’94 è ZOT, scritto e diretto da Duccio
Camerini, accanto a Cinzia Leone, Chiara Noschese e Antonella Attili. Nella stagione ‘95/’96 è
Capitan Tempesta nel musical IL PIANETA PROIBITO con la regia di Patrick R.Gastaldi;
nell’estate ’96 debutta al Todi Festival con DIECI DECIMI di Alessandro Rossi, diretto da
Duccio Camerini.
Dal’97 al ’99 è Danny Zuko in GREASE con Lorella Cuccarini ,regia di
Saverio Marconi. Nel 2000 è stato Erode nel JESUS CHRIST SUPERSTAR di Massimo
R.Piparo con Carl Anderson; nel 2001 debutta al Festival di Taormina con il musical
SALVATORE GIULIANO di Dino Scuderi, regia di Armando Pugliese, insieme a Tosca. Dal
2001 al 2003 interpreta il musical THE FULL MONTY per la regia di Gigi Proietti,
”spogliandosi” con Rodolfo Laganà e Bob Messini. Un altro musical è NIGHTS ON
BROADWAY (2002) insieme a Gianluca Guidi, regia di Massimo R.Piparo; torna alla prosa con
lo spettacolo LENNON E JOHN (2003-2004) insieme a Giuseppe Cederna e Gabriele Foschi,
con la regia di Giancarlo Lucariello e Massimo Natale. Dal 2004 al 2006 è la volta della
commedia HARRY TI PRESENTO SALLY con Marina Massironi per la regia di Daniele
Falleri.
Nel 2006/’07 è il protagonista de QUATTRO MATRIMONI E UN FUNERALE con
Marta Zoffoli sempre con la regia di Daniele Falleri. Nel 2008 ritorna al teatro impegnato con
DESTINATARIO SCONOSCIUTO insieme a Mauro Mandolini, Sabrina Knaflitz e Lorena
Scintu per la regia di Mauro Mandolini e Gianluca Ramazzotti. Nell'estate 2008 è in tournèe con
una nuova versione musicale del SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE con la regia di
Giorgio Albertazzi, insieme ad Albertazzi, Serena Autieri ed Enrico Brignano. Nella stagione
2008/'09 e '09/2010 è in tour con MICHELINA per la regia di Alessandro Benvenuti, con Maria
Amelia Monti. Sempre nel 2010 interpreta TESTIMONI con Cesare Bocci e Giovanni
Vettorazzo, regia di Angelo Longoni.
In televisione ha preso parte a BEAUTY CENTER SHOW (1983) a fianco di Franco Franchi e
Ciccio Ingrassia, CON LICENZA DELL’AUTORE (1985) con Mario Scaccia, GRAND
HOTEL(1985/’86) per la regia di Giancarlo Nicotra, CIRANO (1986) regia di Gigi Proietti ed
Ennio Coltorti. E’ uno dei protagonisti dei serials: CLASSE DI FERRO (1989), CLASSE DI
FERRO 2 (1991) e QUELLI DELLA SPECIALE (1993) diretti da Bruno Corbucci.
Nel ’98
conduce 108 puntate del quiz TIRA E MOLLA e poi CAMPIONI DI BALLO (1999) con
Lorella Cuccarini. Seguono: il tv movie TUTTI PER UNO (1999) con Anna Valle e Franco
Castellano per la regia di Vittorio De Sisti, il film LA BANDA (2000) regia di Claudio Fragasso,
la fiction MA IL PORTIERE NON C’E’MAI? (2002) con la regia di Pipolo e Carlo Corbucci ed
il tv movie COSI’ COME LA VITA (2002) diretto da Roberta Orlandi. Conduce insieme a
Rossella Brescia 40 puntate della trasmissione MATINEE (2007) con la regia di Daniela Donato.
Per il cinema ricordiamo: LA CACCIA,IL CACCIATORE, LA PREDA (1995) di Andrea
Marzari, TI AMO MARIA (1996) con la regia di Carlo Delle Piane, STRESSATI (1997) di
Mauro Cappelloni. COME INGUAIAMMO IL CINEMA ITALIANO (2004) di Ciprì e
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Maresco, TERAPIA ROOSEVELT (2006) di Vittorio Muscia, il cortometraggio BASTIANO
(2006) diretto da Andreij Tarkovskj. TI STRAMO (2008) regia di Pino Insegno e Gianluca
Sodaro. THE MUSEUM OF WONDERS (2009) di Domiziano Cristopharo.
Trasmissioni in radio: A/G ROCK (1983) programma di hard rock e heavy metal, L’AGAPE
CRISTIANA (1991) radiodramma di Turi Vasile, C’ERA UNA VOLTA LA RIVISTA (1995)
dove ripercorre la storia della rivista italiana insieme a Bruno Corbucci e Antonio Covatta.
Pubblicità: RENAULT 5 FLASH e RENAULT PORTE APERTE (entrambe dell’86) con le
regie di William Klein e di Pupi Avati.
Negli anni 80 e 90 è stato il lead vocals dei gruppi rock: RULDI, SCARLET, FOOL MOON
PROJECT, M.A.M.A.
Ha inciso i seguenti cd: CLASSE DI FERRO (’89), LA PICCOLA BOTTEGA DEGLI ORRORI
(’89), IL PIANETA PROIBITO (’95), GREASE (’97), M.A.M.A.(’97), LENNON E JOHN
(’03), ON LINE ('08) dove duetta in una ballad con Simone Borghi.
E’ stato il protagonista del video musicale DEAD CITY dei Cheap Wine (2000).
Nel 2006 diventa uno dei soci e creatori della FONDERIA DELLE ARTI di Roma, scuola di
musica, teatro e fotografia, nonché direttore della sezione Teatro e Musical.
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BARBARA COLA (Mariannina)
Barbara Cola nasce a Bologna. Grazie al Produttore bolognese Mauro Malavasi
inizia giovanissima un percorso di collaborazione con il Clock Studio di Malavasi
ed uno accademico (canto e pianoforte Gruppo Canticum diretto da T. Bellanca
Giusti) e recitazione (frequentando la Scuola Colli diretta da Emanuele Montagna).
Dal 1989 sino al '91 collabora con alcuni gruppi dell'ambiente bolognese, anche
nelle vesti di autrice. Nel 1992, a Bologna, l’incontro professionale con Gianni
Morandi. Si trasferisce a Roma. Entra a far parte come vocalist della Band che
accompagna l’artista nel Morandi Morandi Tour (stagione ’93/’94). Durante la
fortunata tournee viene presentata come solista (interpreta Brava di B. Canfora). Il lungo Tour (300
date) tocca Italia, Germania, Francia, Lussenburgo, Canada, Stati Uniti. Nel 1994 pubblica il primo
album BARBARA COLA (Penguin/Bmg) con "IN AMORE" (P.Panella/ B.Zambrini), cantata
insieme a Gianni Morandi il quale decide di presentare il brano al Festival di Sanremo '95 in coppia
con la giovane cantante. Premio Colonna sonora 1995, assegnato ad Alberto Sordi, presente all'evento,
Barbara interpreta, in quell'occasione, pianoforte e voce uno dei brani composti dal grande attore,
"Amore amore amore". Aprile e Maggio 1995, partecipa a cinque puntate della trasmissione Papaveri e
Papere condotta da Pippo Baudo e Giancarlo Magalli ove canta in un curioso gioco di scambio di
canzoni insieme a Pooh, Mia Martini, Bocelli, Loretta Goggi, Spagna, Amedeo Minghi. Novembre
1995 é ospite speciale del DALLAMERICAMORANDI (con Gianni Morandi e Lucio Dalla) al
Medison Square Garden di New York ed al Maple Leaf Garden di Toronto. Quindi il Musical
"MASANIELLO", per la regia di Tato Russo, in scena al Teatro Bellini di Napoli, stagione '96-'97, nel
ruolo della protagonista femminile BERNARDINA. Nel 1997 La WALT DISNEY sceglie la voce di
Barbara per incidere la versione italiana del brano "NON LO AMMETTERO' MAI", per il
personaggio di MEGARA, nel lungometraggio HERCULES. Sempre nel 1997, partecipa alla
Concerto per il Convegno Eucaristico 1997 tenutosi al C.a.a.b di Bologna, insieme ad artisti come
Morandi, Lucio Dalla, Celentano, Bob Dylan e Michael Petrucciani ed esegue in mondovisione
IMAGINE di John Lennon al cospetto di Papa Giovanni Paolo II. Luis Bacalov e Pasquale Panella
scrivono per lei “Niente è come te “ (Soundtrack de L’avvocato delle donne con Mariangela Melato).
Teatro ELISEO di Roma (Stagione '98'-'99), sotto la direzione artistica e musicale di Tommaso
Vittorini, e' protagonista ed interprete, insieme al trombettista Enrico Rava, accompagnata dall'Eliseo
Big Band, del JAZZ GALA. E' Memoria nell’"ALCESTI", tragedia di Euripide per la regia di E.
Montagna (Rassegna "Musica in scena"). Stagione 2000 /2001 e 2002/2003 è LUCIA ne I PROMESSI
SPOSI, (Premio Italian Music Awards “2001) musical di Tato Russo, tratto dal romanzo di
A.Manzoni. Collabora inoltre con il cantautore Andrea Parodi (Tazenda) e, accompagnata tra gli altri
dal musicista Mauro Pagani (PFM), con lui, interpreta il brano Non potto repposare (Teatro Dal Verme
di Milano Stagione 2002). Nel 2004 Debutta nella rassegna JAZZ&IMAGE con “I Rumori del tempo
di George e Ira Gershwin accompagnata dalla chitarra Rodolfo Maltese (Banco). Nel 2005 inizia lo
Strettamente Tour dove interpreta oltre ai brani della sua discografia anche quelli dei cantautori italiani
(Endrigo, Tenco, Fossati Fabrizio e altri). Nel 2006 partecipa con Dalla, Carboni e gli Stadio ad un
Concerto per la Festa di S.Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato ed esegue con un
Quintetto d’archi, La preghiera del Poliziotto, Primo Violino, Anton Berowsky. Nel 2007 partecipa con
successo all'Evento "Porretta Soul Festival" sotto la direzione artistica di Graziano Uliani esegue Live
due brani della tradizione musicale Soul R&B, When a Man Loves a Woman di Percy Sledge e Know
on Wood original vers. di Eddy Floyd accompagnata da Austin Delon All Stars R&B Band.
All’Auditorium Teatro Manzoni di Bologna nel 2005 e nel 2008 è interprete di alcuni brani del M.stro
Ennio Morricone accompagnata dalla Banda della Polizia di Stato di Roma (Diretta dal M.stro
Maurizio Billi) e dal Coro del Teatro Comunale.Nel 2009 è in Tour con Diva's Live, con Lighea e
Lisa.Nel 2010/2011, riprende la Sua attività di autrice ed è inoltre Voce del QuartettoZ.La
Formazione,che ha già all'attivo un Vol. 1(Ultrasound Record), procede "a zig zag" fra pop e
jazz.Barbara è inoltre Special Guest della Bidibop Big Band, diretta dal Maestro Andrea Ferrario.
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PIERLUIGI MISASI (Don Calogero Vizzini)
Pier Luigi Misasi, da anni presente sulle scene dei migliori teatri nazionali, è
considerato tra gli interpreti uno dei più poliedrici. Si riconosce per gli inediti
spunti di teatro, musica, danza, ma anche di arti visive. Ha sulle spalle alcune
importanti esperienze con i migliori registi teatrali, tra cui Giuseppe Patroni
Griffi, Mario Ferrero, Luca De Fusco, Patrick Rossi Gastaldi, Giovanni
Lombardo Radice, Claudio Insegno e in Cinema con Lina Wertmuller, Anna
Brasi, Leandro Castellani, Antonio Monda,Vittorio Sindoni,Clive Donnel,
Jerry London.
Teatro: “Assasinio nella Cattedrale” di T.S.Eliott, con Giulio Bosetti, Marina Bonfigli e
Massimo Ghini, regia di G.Patroni Griffi; “Cronaca” di Leopoldo Trieste con Lino Capolicchio,
regia di Mario Ferrero (protagonista); “La porta sbagliata” di Natalia Ginsburg, con Alexandra
La Capria, regia di Mario Ferrero (protagonista); “L’Appartamento” riduzione teatrale di Franca
Valeri dell’omonimo film di Billy Wylder, con Alessandra Martines, regia di Franca Valeri
(protagonista); “Il Caso Bobbit” di Alessandro Giglio, con Barbara Terrinoni e Carlo Caprioli,
regia di Anna Lezzi (protagonista); “Il Giocattolaio” di Gardner Mc Kay, con Mita Medici, regia
di Luca De Fusco (protagonista); “Camere da letto” di A.Ayckburn, con Mauro Marino, Barbara
Terrinoni e Claudio Insegno, regia di G.Lombardo Radice; “L’Habalera” A.A.V.V., con Amanda
Sandrelli, Barbara Terrinoni e Patrick Rossi Gastaldi, regia di P. Rossi Gastaldi; “Suite di
compleanno “ di Robin Hawdon, con Claudio Insegno, Annalisa Cucchiara e Barbara Terrinoni,
regia di Claudio Insegno (protagonista); “Festa per il compleanno del caro amico Harrold” con
Patrick Rossi Gastaldi e Riccardo Reim, regia di Patrick Rossi Gastaldi; “La parola ai giurati”
dall’omonimo film di Sidney Lumet, con Claudio Bigagli, Mauro Marino, regia Giusi Cataldo;
“Due scapoli e una bionda” di Neil Simon, con Claudio Insegno e Barbara Terrinoni, regia di
Giuseppe Cairelli (protagonista); “C’è un fantasma nel mio letto” di Alan Ayckburn, con
Claudio Insegno e Barbara Terrinoni, regia di Claudio Insegno; “Nozze di Sabbia” di S.
Vancauvelert, con Liliana Paganini, regia di Mario Morini (protagonista); “Una tragedia reale”
di Giuseppe Patroni Griffi, con Leopoldo Mastelloni,regia di G. Patroni Griffi (coprotagonista);
“L’Isola del Tesoro” adattamento teatrale di Giuseppe Manfridi dell’ omonimo romanzo di L.
Stevenson, con Luigi Diberti e Gaia Aprea, regia di Luca De Fusco; “Barrymore” di W. Luce,
con Alfonso Liguori, regia di Giuseppe Cairelli (protagonista); “Safari” di Atonia Brancati, con
Barbara Terrinoni, Lorenzo Gioielli, regia Anna Proclemer (Protagonista); “La Capra” di E.
Albee, con Cathrine Spaak, Claudio Bigagli,regia Enrico Maria Lamanna; “Hedwig” il musical,
regia Enrico Maria Lamanna, (protagonista).
Cinema: “Scherzo del destino in agguato come un brigante da strada” di Lina Wertemuller, con
Ugo Tognazzi e Gastone Moschin; “Angela come te” di Anna Brasi, con Barbara De Rossi e
Antonella Ponziani; “Il coraggio di parlare” di Leandro Castellani, con Riccardo Cucciolla;
“Don Bosco” di Leandro Castellani, con Ben Gazzarra, Laurent Terzieff e Patsy Kensit;
“Dicembre” di Antonio Monda, con Pamela Villoresi e Alessandro Haber; “Quell’estate felice”
di Beppe Cino, con Olivia Magnani; “I padrini” titolo provvisorio di A. Porporati, con Luigi Lo
Cascio.
Televisione: “Invito al castello” di Jean Anouhill, per il ciclo “Commedie in diretta” prodotto da
Rai 2, regia Mario Ferrero, con Marina Dolfin Alfredo Bianchini; “Quando la luna è blu” per il
ciclo “Commedie in diretta” prodotto da Rai 2, regia Mario Ferrero, protagonista insieme ad Ugo
Pagliai; “Serata in onore di italo Calvino2 prodotto da Rai 1, regia Adolfo Lippi, partecipa come
narratore al programma; “Diciotto anni Versilia 66” serie TV per Rai, protagonista insieme a
Margherita Buy e Gian Marco Tognazzi, regia A.Lippi e Enzo Tarquini; “Cronaca di un amore
materno” film TV prodottoda Rai 1, di Tonino Valeri, con barbara de Rossi; “I Promessi Sposi”
da Alessandro Manzoni, regia di Salvatore Nocita, con Burt Lanvastet, F.M. Abraham Alberto
sordi e Franco Nero prodotto da Rai1; “Michelangelo“, regia di Jerry London, con
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F.M.Abraham, Ornella Muti e Ian Holm, prodotto da Rai 1; “La Scalata” di Vittorio Sindoni,
con Barbara De Rossi e Giulio Scarpati, prodotto da Rai 2; “La Ragnatela 2” di A. Capone, con
Andrea Occhipinti, produzione Rai2; “Carlomagno” con Paolo Bonacelli e Lino Capolicchio,
prodotto da Rai1; “Lui e Lei” serie TV, regia di Elisabetta Lodoli; “La Squadra” serie TV, regia
Antonello Grimaldi, prodotto da Rai1; “Il Commissario”, regia di A. Capone, con Massimo
D’Apporto, prodotto dalla Titanus per Canale 5; “Don Matteo”, regia Enrico Oldoini, con
Terence Hill e Nino Frassica, prodotto da Lux per Rai 1, (protagonista di una puntata);
“Cefalonia”, regia Riccardo Milani, con Luca Zingaretti; “L’uomo che parlava con le aquile”
regia V. Sindoni con Terence Heel; “Il capitano” regia V. Sindoni, con A. Preziosi, (una
puntata); “Distretto di polizia” (ospite di puntata); “La terza verità” regia S. Reali con E. Decaro,
mini serie in due puntate (terzo ruolo).
Esperienze Produttive: dal 1988 al 1990 è stato consulente artistico del “Festival nternazionale
delle arti Barocche”; dal 1989 al 1991 è stato insieme ad Alessandro Giglio fondatore e direttore
artistico della E.A.O., tra i gli spettacoli prodotti in quegl’anni troviamo : l’Appartamento, La
porta sbagliata, Cronaca, il caso Bobbit; dal 1994 ad oggi ha diretto ed organizzato insieme alla
signora Barbara Terrinoni la Produzione Teatrale OSI 85 oggi Grande Profilo srl.
Regie: “Fiesta”, di Roberto Biondi, con Fabio Canino, Diego Longobardi, Antonio Matessich.
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LUCA NOTARI (MICHELE)
Cantante attore dalla vocalità versatile in grado di spaziare dal jazz al soul
al pop fino al musical, che alterna la sua attività tra teatro cinema e
televisione, non trascurando la sua prima passione la musica. Con la sua
band Luca Notari Quartet, suona nei locali della capitale. Da oltre 14 anni
vanta collaborazioni con alcuni tra i più importanti protagonisti della scena
italiana. Debutta all’età di 20 anni diretto da Gigi Proietti nello spettacolo
MELODICA.
Seguono due grandi produzioni con Massimo Ranieri dirette da Giuseppe
Patroni Griffi, HOLLYWOOD ritratto di un divo di Gianni Togni e Guido
Morra e IL GRANDE CAMPIONE di Maurizio Fabrizio e Guido Morra.
Nel 2001 è uno dei protagonisti del musical SALVATORE GIULIANO di Dino Scuderi con
Giampiero Ingrassia e Tosca per la regia di Armando Pugliese.
È Sir John of Eggs nell’opera buffa IL MOSTARDIERE DEL PAPA di Alfred Jarry,regia di
Mario Moretti.
È l’apostolo Andrea in CORPUS CHRISTI di Terence Mc Nally per la regia di Enrico Maria
Lamanna.
Romeo nella dance opera di Renato Greco ROMEO E GIULIETTA con Giuseppe Pambieri.
Viene diretto da Giancarlo Sepe in FAVOLE di OSCAR WILDE.
Nelle stagioni teatrali 2004 – 2005 è Ulisse nella dance opera ODYSSEUS di Renato Greco con
le musiche di Dino Scuderi debuttando in prima mondiale all’interno dell’Anfiteatro Flavio il
Colosseo.
Nelle stagioni teatrali 2006 – 2007 e 2007 – 2008 è PIETRO nella versione italiana del musical
JESUS CHRIST SUPERSTAR di A.L.Webber e T.Rice per la regia di Fabrizio Angelini,
prodotto dalla Compagnia della Rancia.
Nelle stagioni 2008 - 2009 - 2010 è Marante di Magonza nel musical di Tony Cucchiara PIPINO
IL BREVE prodotto dal Teatro Stabile di Catania, per la regia di Giuseppe Di Martino ripresa
poi da Giuseppe Dipasquale con Tuccio Musumeci, Pippo Pattavina e Anna Malvica.
Nel 2010 è Ludovico Vernagallo coprotagonista ne LA BARONESSA DI CARINI di Tony
Cucchiara per la regia di Angelo Tosto.
Sempre con la regia di Angelo Tosto è Tanu capo della tribù dei lisci nel musical
TROGLOSTORY di Tony e Gianluca Cucchiara.
Dal 2002 è uno dei volti dello spot della Nutella Ferreo sponsor ufficiale della nazionle italiana
di calcio.
Sempre per la tv è il narratore – vagabondo dello speciale per Raidue FRATE ASINO di
Pasquale Panella con musiche di Dino Scuderi.
Fa parte del cast della serie IL MARESCIALLO ROCCA 5 con Gigi Proietti e la regia di
Giorgio Capitani e Fabio Jephcott.
Maggio 2007 è ancora una volta Ulisse nel tour in Egitto della dance opera ODYSSEUS, Teatro
dell’Opera di El Cairo e di Alessandria d’Egitto.
Insegna canto nell’Accademia di Teatro e Musical diretta da Giampiero Ingrassia.
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GLI ALTRI PERSONAGGI
Andrea Finocchiaro Aprile (1880-1964). Deputato del parlamento dal 1913 al 1924 e sottosegretario del governo Nitti, durante il periodo fascista si ritirò dall'attività politica. Nel 1943 fondò
il Movimento per l’indipendenza della Sicilia (MIS), che nel luglio dello stesso anno, mentre
l’isola era occupata dalle forze anglo-americane, ne proclamò l’indipendenza. Gli eventi
successivi all’8 settembre segnarono però il rapido declino del movimento che, tentata
inutilmente l’insurrezione separatista con la formazione dell’EVIS, scomparve dopo le elezioni
del 1946.
Calogero Vizzini. Capo indiscusso della mafia siciliana, nominato sindaco di Villalba dopo lo
sbarco alleato, aderì al movimento indipendentista, ma lo abbandonò non appena si rese conto
che erano venute meno le condizioni internazionali per la sua affermazione. Fu quindi tra i
principali tessitori delle nuove alleanze su cui si sarebbero fondati gli equilibri politici del
dopoguerra siciliano.
Ugo Luca. Colonnello dell’esercito italiano, comandante della Legione Lazio, nell’agosto del
1949 fu posto a capo del Comando Forze Repressione Banditismo, appositamente istituto per
infliggere il colpo finale al banditismo siciliano.
Maria Cyliakus. Giornalista svedese venuta in Sicilia a fare uno scoop su Giuliano.
Benedetto Minasola, detto Nitto. Allevatore e commerciante di bestiame, ma soprattutto uomo
della mafia in territorio monteleprino. Svolse un ruolo di primo piano nella cattura di vari
elementi della banda di Giuliano e nella organizzazione materiale del complotto che porto
all'uccisione dello stesso Giuliano. Lo stesso Minasola morì assassinato il 20 settembre 1960.
Gaspare Pisciotta. Luogotenente e fedelissimo compagno di Giuliano. Fu lui - quasi certamente
- a uccidere Giuliano. Morì avvelenato da una tazzina di caffè nel carcere dell'Ucciardone il 9
febbraio 1954.
Michele. E’ l’unico personaggio inventato. E’ il giovane che incarna la voglia di cambiamento
dell’Isola, decide di seguire Giuliano per poi vivere la delusione con il precipitare tragico degli
eventi.
Antonio Varvaro. Stretto collaboratore di Finocchiaro Aprile e segretario del MIS, fu uno dei
principali esponenti dell’ala sinistra del movimento. Durante il processo di Viterbo fu l’avvocato
di numerosi militanti dell’EVIS (Esercito Volontario per l’Indipendenza della Sicilia). Dopo
l’eclissi del movimento indipendentista, confluì nel partito comunista italiano.
Lucio Tasca. Esponente dell’aristocrazia siciliana e dell’ala destra del movimento
indipendentista, dopo lo sbarco alleato fu nominato sindaco di Palermo. Strenuo difensore degli
interessi baronali, fu autore di un Elogio del latifondo.
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GLI INTERPRETI
Salvatore Giuliano – Giampiero Ingrassia
Mariannina – Barbara Cola
Michele – Luca Notari
Don Calogero Vizzini – Pierluigi Misasi
Nitto Minasola – Piero Di Blasio
Gaspare Pisciotta – Carmelo Gerbaro
Onorevole Andrea Finocchiaro Aprile – Andrea Spina
Maria Cyliakus – Valentina Gullace (cover Silvia Santera)
Colonnello Ugo Luca – Paolo Gatti
Trio/Contessa – Elisabetta Tulli (cover Silvia Santera)
Trio – Stefania Fratepietro
Trio – Laura Pucini
Maresciallo/Tasca – Roberto Rossetti
Lo Bianco/Popolo – Marco Stabile
Bandito – Francesco Di Nicola
Carabiniere/Bandito – Alessandro Marino
Popolo – Luca Di Nicolantonio
Popolo – Rosario Gualtieri
Voci Banditori – Angelo Morabito, Angelo Campolo
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GIAMPIERO CICCIO’
(Regia)
Si è diplomato presso la "Bottega Teatrale" di Vittorio Gassman.
Teatro: Agamennone di Eschilo (ruolo: Cabarettista berlinese/Il
Coro) regia Alvaro Piccardi; Gli attori in Buonafede di Marivaux
(ruolo: Biagio) regia Walter Pagliaro; La canzone degli F. P. di E. Morante (spettacolo di poesia)
regia Vittorio Gassman; Medico per forza di Molière (ruolo: Valerio) regia Silvio Giordani; Un
patriota per me di Osborne (ruolo: Ferdy) regia Giancarlo Cobelli; Andrea o i ricongiunti da
Hofmannsthal (ruolo: Zorzi) regia Giancarlo Cobelli; Il piccolo teatro del mondo di
Hofmannsthal (ruolo: Il Servo) regia Giancarlo Cobelli; Troilo e Cressida di Shakespeare (ruolo:
Pandaro) regia Giancarlo Cobelli; Porcile di Pasolini (ruolo: Guenter) regia Federico Tiezzi;
Edoardo II di Marlowe (ruolo: Baldok) regia Giancarlo Cobelli; Illusion comique di Corneille
(ruolo: Adrasto) regia Giancarlo Cobelli; Giulio Cesare di Shakespeare (ruolo: Bruto) regia
Ninni Bruschetta; La figlia di Jorio di D'Annunzio (ruolo: Aligi) progetto di Giorgio Albertazzi,
regia Melo Freni; Operette Morali di Leopardi (spettacolo di poesia) regia Federico Tiezzi; Re
Giovanni di Shakespeare (ruolo: Cardinale Pandolfo) regia Giancarlo Cobelli; Pausa di Luciano
Melchionna (ruolo: Lia) regia Luciano Melchionna; Sterminio di Werner Schwab (ruolo:
Errmann) regia Luciano Melchionna; La disfatta di Gianni Guardigli (ruolo: Fritz) regia Luciano
Melchionna; Antigone di Brecht (ruolo: Tiresia) regia Federico Tiezzi; Giovanna d'Arco di
Borgo Vecchio di G. Guardigli (ruolo: Giovanna) regia Gianni Guardigli; Il Petrolio!
drammaturgia di Antonio Marfella (ruolo: Domenico La Cavera) regia Francesco Saponaro.
Cinema: Senso unico (ruolo: Gianni Buontempo) con Stefania Rocca, regia Aditya Bhattacharya;
Il quaderno della spesa (ruolo: Luigi Rosada) con Gabriele Lavia, regia Tonino Cervi.
Televisione: 2009 - L’onore e il rispetto – Parte seconda (ruolo: Dott. Emilio Fidemi) con
Gabriel Garko, Angela Molina, Vincent Spano, Paul Sorvino, Ben Gazzara, regia Salvatore
Samperi; 2010 - Il peccato e la vergogna (ruolo: Mingherlino) con Gabriel Garko, Manuela
Arcuri, Stefano Santospago, regia Luigi Parisi e Alessio Inturri.
Radio: La compagnia degli uomini di Edward Bond regia Giorgio Barberio Corsetti.
Regie Teatrali: La Favola della pelle e della Rosa di Giampiero Cicciò con Luciano Melchionna
('97 Teatro Politecnico di Roma. Il testo è stato pubblicato dalla rivista di nuova drammaturgia
"Ridotto"); Il Siciliano di Molière con Emanuela Muni, Donatella Finocchiaro, David Coco,
Annibale Pavone (Circuito del Mito '98 direttore Franco Zeffirelli); I fratelli nemici da F.
Schiller con Maria Paiato (Taormina Arte '99 direttore Giorgio Albertazzi); Gl'innamorati di C.
Goldoni con Maurizio Marchetti, Maria Serrao (Taormina Arte '01 direttore Giorgio Albertazzi);
La sposa di Messina di F. Schiller con Sonia Barbadoro, Salvatore Palombi (Produzione
Compagnia Lombardi-Tiezzi); Senso di Luca De Bei con Maria Paiato (Taormina Arte '02
direttore Giorgio Albertazzi); Lo stato d'assedio di A. Camus (Taormina Arte '07 direttore
Pompeo Oliva); Salomè - Drammaturgia di Giampiero Cicciò e Marco Carroccio (Taormina
Arte '08 direttore Pompeo Oliva); Perthus di Jean-Marie Besset con Massimo De Rossi,
Annibale Pavone, Francesco Borchi, Matteo Romoli, coproduzione Fondazione Teatro Vittorio
Emanuele di Noto e Taormina Arte ’09.
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DINO SCUDERI
(Ideazione, testi, musiche originali, direzione musicale)
Pianista – Tastierista – Compositore – Arrangiatore – Direttore d’orchestra.
Consegue il diploma in pianoforte presso il Conservatorio “F. Cilea” di
Reggio Calabria, diplomandosi a pieni voti. L’interesse verso sonorità e
ritmi moderni lo porta ad approfondire i propri studi anche verso espressioni
musicali differenti e moderne. Durante gli studi pianistici, si apre dunque ad
esperienze musicali diverse facendo parte di vari gruppi musicali in qualità
di pianista – tastierista o arrangiatore – autore, alcuni dei quali si porranno con successo
all’attenzione del pubblico e della critica nazionale come i “Kunsetu” e i ” Denovo”. Ha lavorato
come session-man in vari studi di registrazione. Da alcuni anni si è accostato al mondo del
teatro, talvolta ricoprendo ruoli di primo piano in qualità di direttore d’orchestra e di autore.
JESUS CHRIST SUPERSTAR (1993) di Webber – Rice. Nel Dicembre del 1993 crea la
Compagnia di “Jesus Christ Superstar”, (Rock Opera di A.L.Webber e T.Rice) della cui messa in
scena in Italia ne è l’ideatore e direttore artistico per l’allestimento. Egli inoltre firma
l’arrangiamento vocale, strumentale e la direzione d’orchestra del musical. E’ stato rappresentato
con indiscusso successo di critica e pubblico dall’Aprile del’94, vantando quasi 200 repliche in
Italia. In scena al Teatro Antico di Taormina ( Taormina Arte Luglio’94), al Teatro Greco di
Tindari (Sett.’94), al Teatro Smeraldo di Milano (Marzo’95), al Teatro Verdi di Firenze
(Maggio’95), al Teatro Sistina di Roma (Giungno’95), registrando frequenti “sold-out” al
botteghino. L’anno successivo, (stagione’95-’96) lo spettacolo compirà una lunga tournèe che lo
porterà nei maggiori teatri italiani, sempre accolto con grande calore dal pubblico.
MUSICAL IN CONCERTO ( 1995) Autori vari. Serata dedicata ai più celebri brani di famosi
musicals. Dirige orchestra e coro e arrangia le canzoni tratte dai seguenti musical: Rocky Horror
Show, Hair, The Phantom of the Opera, Jesus Christ Superstar, Tommy, Cats.
BRUTUS (1996/1997) adattamento da Giulio Cesare di W. Shakespeare. Compone le musiche
per lo spettacolo. Produzione Teatro Vittorio Emanuele di Messina. Regia di NINNI
BRUSCHETTA.
LA FIGLIA DI IORIO (1997) di G. D’Annunzio. Compone e dirige le musiche per la tragedia
di G.D’Annunzio, nella versione siciliana riadattata da A. Borgese su commissione dello stesso
autore interpretato da FIORETTA MARI. Prodotto da Taormina Arte, direttore artistico per la
prosa Giorgio Albertazzi, lo spettacolo è andato in scena al Teatro Antico di Taormina nel
Luglio’97
IL DIAVOLO CON LE ZINNE (1997) di Dario Fo. Nell’Agosto del’97, viene chiamato da
DARIO FO (Premio Nobel’97 per la letteratura), per realizzare gli arrangiamenti delle proprie
musiche per lo spettacolo interpretato da FRANCA RAME e GIORGIO ALBERTAZZI, con la
regia dello stesso Dario Fo. Tournèe in Itala stagione’97-’98.
MA NON E’ UNA COSA SERIA (1998) di L. Pirandello. Compone le musiche per lo
spettacolo. Regia WALTER MANFRE’. Con PINO MICOL e GUIA JELO.
IL SICILIANO (1998) di Moliere. Compone le musiche per lo spettacolo. Regia di
GIAMPIERO CICCIO’. Tournèe estate 1998.
GIULIO CESARE (1998-1999) di W. Shakespeare. Compone e dirige le musiche per lo spettacolo.
Produzione “ Teatro Vittorio Emanuele”. Regia di NINNI BRUSCCHETTA. Con RENATO
CARPENTIERI. Lo spettacolo debutterà a Marzo al Teatro Vittorio Emanuele di Messina, e
successivamente andrà in scena al Teatro Quirino di Roma. Tournèe italiana stagione 1999
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IL GOVERNO DELLE DONNE (1999) di Aristofane. Compone e dirige le musiche per lo
spettacolo. Commedia musicale con PAOLA QUATTRINI e STEFANO MASCIARELLI.
Regia di M. MARCHETTI. Produzione “Olmo Teatri Associati”. Tournèe nazionale.
X-Y FECONDAZIONE NATURALE (1999-2000). Compone le canzoni per lo spettacolo.
Con STEFANO MASCIARELLI. Tournèe nazionale. Lo spettacolo è stato inoltre trasmesso da
STREAM nell’Agosto 2000.
LA DODICESIMA NOTTE (2000-2001)di W. Shakespeare. Compone le musiche e le canzoni
per lo spettacolo. Con MARIO SCACCIA. Regia di LUCA SIMONELLI. Teatro Moliere –
Roma.
SALVATORE GIULIANO il musical ( 2001) di D. Scuderi. E’ autore del libretto, delle
musiche, dei testi, degli arrangiamenti e direttore d’orchestra del Musical inspirato alla vita del
celebre bandito che ha inaugurato la nuova stagione di prosa di “TaoArte 2001” (direzione
artistica Giorgio Albertazzi) in collaborazione con l’ Ente Teatro Vittorio Emanuele di
Messina. Interpretato da GIAMPERO INGRASSIA e TOSCA . Orchestra Teatro Vittorio
Emanuele di Messina. Regia di ARMANDO PUGLIESE.
EDUARDO AL KURSAAL (2001-2002-2003) di E. De Filippo. Compone e dirige le musiche
e le canzoni per lo spettacolo. Con SILVIO ORLANDO e ROCCO PAPALEO. Regia di
ARMANDO PUGLIESE. Tournèe nazionale.
DANZA MACABRA (2002) di A. Strindberg. Compone le musiche per lo spettacolo. Con
GIULIANA LOJODICE, ROBERTO HERLITZKA e TONI BERTORELLI. Regia di
ARMANDO PUGLIESE.
MEDEA (2002) di Eschilo. Consulente musicale dello spettacolo. Con FRANCESCA
BENEDETTI. Regia di SEBASTIANO LO MONACO
GOLDONI E LE SUE 16 COMMEDIE NUOVE (2002) di P. Ferrari. Compone e dirige le
musiche per lo spettacolo. Con MASSIMO VENTURIELLO. Regia di ARMANDO
PUGLIESE.
LE BORSALINE (2002) adatamento di Beppe Navello. Compone e dirige le musiche per lo
spettacolo. Regia di BEPPE NAVELLO.
LA PALLA AL PIEDE (2002) di G. Feydeau. Compone le musiche per lo spettacolo. Con
LUCA DE FILIPPO. Regia di ARMANDO PUGLIESE.
IL CASO RUE DE LOURCINE (2003) Di E. Labiche. Compone le musiche e arrangia alcuni
brani di celebri musicals. Produzione Teatro Stabile di Brescia. Traduzione e regia ANDREA
TADDEI.
IL GATTO CON GLI STIVALI (2004) Di M. Tutino. Dirige l’orchestra del Teatro Vittorio
Emanuele di Messina Produzione Teatro Vittorio Emanuele di Messina
FRATE ASINO (2004) Di Pasquale Panella Compone la colonna sonora. Produzione RAI2
EVENTI POP (2004) Compone le sigle di “ LA CODA DI PASQUALE PANELLA “del
programma tv di RAI2
ODYSSEUS-DANCE OPERA (2004) Compone le musiche originali. Compagnia “Teatro
Dance Company” di Renato Greco. Coreografie Renato Greco e Maria Teresa Dal
Medico. Presentazione mondiale all’interno dell’Anfiteatro Flavio “Il COLOSSEO”. Nel maggio
2007 tour in Egitto, presso il Teatro dell’ Opera di El Cairo e Alessandria d’Egitto.
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ELETTRA (2007) Compone le musiche per lo spettacolo. Con ISABEL RUSSINOVA. Regia
di ARMANDO PUGLIESE.
LA DODICESIMA NOTTE (2008) compone le musiche. Con MARIO SCACCIA, DEBORA
CAPRIOGLIO,MARCO MESSERI. regia BEPPE ARENA
AULULARIA di Plauto (2008) compone le musiche. Con STEFANO MASCIARELLI. regia
WALTER MANFRE’
ODYSSEUS-DANCE OPERA (2008) Compone le musiche originali. Produzione Teatro
dell’Opera del Cairo. Coreografie Renato Greco e Maria Teresa Dal Medico. Tour mondiale.
BAND MUSICALI
KUNSERTU (1985) Viene invitato a far parte del gruppo “etno” dalla cui collaborazione
nasceranno alcune delle canzoni più rappresentative del gruppo, che appariranno nel CD
“SHAMS”
DENOVO (1986) Entra a far parte del gruppo come tastierista partecipando alla realizzazione
dell’ LP “PERSUASIONE”, registrando l’anno successivo l’ LP “COSI’ FAN TUTTI”.
I DENOVO riscuotono successo a carattere nazionale contrassegnandosi nel panorama musicale
italiano per la freschezza delle loro canzoni ed il carattere immediato ed accattivante della band.
Fra i brani di maggior successo del gruppo ricordiamo: “Non c’è nessuno” (Sanremo Rock’87),
“Niente insetti su Wilma”, “Animale”, “Sant’Andrea”, “Un fuoco”.
Con i DENOVO, Dino Scuderi parteciperà al Festival di Sanremo’88, nella categoria BIG, con il
brano “Ma che idea”, ed ai più importanti programmi televisivi e radiofonici, tra i quali:
DOMENICAIN,DISCORING,FANTASTICO,FESTIVALBAR,eccSarà il primo gruppo ospite
ad inaugurare la trasmissione televisiva “D.O.C.” di Renzo Arbore.
ATTIVITA’
Svolge attività di carattere didattico, in corsi di formazione professionale e laboratori teatrali, in
qualità di Docente di educazione musicale e vocale e cura la preparazione di giovani musicisti .
Dal 2001 svolge tale attività in vari laboratori teatrali e in scuole statali impegnate in corsi di
recupero contro la dispersione scolastica finalizzati a messe in scena di spettacoli musicali con
particolare riferimento al musical, preparando sia i cantanti sia gli strumentisti,. insegnando, con
lusinghieri successi, ad Alessandria, Crotone, Reggio Calabria, Viterbo, Brescia, lavorando in tal
senso con il Teatro Stabile di Calabria, con l’Ente Teatro Vittorio Emanuele di Messina, con il
Teatro Stabile di Brescia.
Dal 1995 al 1997 è stato consulente per conto dell’Assessorato Alle Politiche Giovanili di
Messina, svolgendo l’attività di direttore artistico di Manifestazioni Musicali, con particolare
riferimento alla musica dei “buskers” (musicisti di strada) per i quali viene dedicato un ampio
spazio alle programmazioni artistiche periodicamente organizzate dal Comune di Messina.
Ha svolto inoltre attività di pianista concertista eseguendo al pianoforte composizioni di autori
classici quali Beethoven, Chopin, Ravel, Bartok, Gershwin, di pianisti contemporanei come M.
Petrucciani, K. Jarret, K. Emerson, repertori di jazz e blues e brani di propria composizione.
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AURELIO GATTI
(Coreografie)
Nato ad Acireale (CT), ha intrapreso lo studio della danza classica all'età di 11 anni. Prosegue la
sua formazione a Parigi dedicandosi in particolare all'approfondimento dello studio dei mimo
corporeo (secondo Decroux); quindi, tornato in Italia, si avvicina al teatro orientale, alla
coreografia, alla Commedia dell'Arte, recitazione e T'ai Chi Chuan con i Maestri Kiro Uehara,
Hal Yamanouchi, Ferruccio Soleri, Diana Dei e Grant Muradoff.Inizia l'attività di interprete nel
'77 con Hal Yamanouchi con il quale fonda, nello stesso anno a Roma, la Compagnia MIMO
DANZA ALTERNATIVA.
In seno alla Compagnia, di cui è direttore artistico, ha operato come interprete e coreografo
presentandole produzioni nelle maggiori manifestazioni italiane ed estere: ospite al Festival della
Pantomima di Firenze, del Teather Festival di Monaco, alla rassegna Teatro di Strada di
Morcone, alla Rassegna Teatro Oggi di Verona, a Taormina Arte, al Festival del Teatro Italiano
a New York... Ha lavorato, in qualità di interprete in teatro, danza, balletto e cinema con : Lorca
Massine, Giancarlo Vantaggio, Alessandro Vigo, Antonello Riva, Mauro Bolognini, Montaldo,
Luigi Tani, Giacomo Battiato, Federico Fellini, Tato Russo, presso i maggiori teatri italiani.
Come direttore artistico ha progettato e realizzato manifestazioni di teatro e danza a Roma,
Verona, Catania, Palermo, Napoli, Campobasso, Cosenza, Venezia; con pari mansioni collabora
stabilmente con diversi festival: Bellini Danza Festival, Nuova Danza Italiana, Spoltore
Ensamble, Ferrazzano Festival, Salerno Danza, Teatro dell'Unione di Viterbo, Magna Grecia
Festival. Per la televisione è stato responsabile per l'Italia delle troupes televisive della Fuji TV e
della N.C.K. Television (Giappone), dal 1982 al 1987; per quattro anni, fino al 1986 ha
collaborato con Video Time come responsabile dei castings e coreografo in studio. Ha firmato
numerose coreografie per il teatro: per le compagnie Il Baraccone, Teatro Artigiano, La Bilancia,
Il Cerchio, Scenaperta, Stabile di Napoli, I.N.D.A. , Stabile di Trieste. Significative le sue ultime
creazioni: "Il Candelaio", "La Tempesta", "Sogno di una notte di mezza estate", "L'Opera da Tre
Soldi", "La Commedia degli Equivoci", "Masaniello", "Viva Diego", "Amleto" (regie di Tato
Russo); "Prometeo", "Giovanna D'Arco al rogo", "Edipo a Colono", "lrma la Dolce" (regie di
Antonio Calenda); "Dyskolos"(regia di Egisto Marcucci). Per la lirica ha firmato le coreografie
di "Il Turco in Italia", "Le nozze di Figaro", (regie di Antonio Calenda); "Norma" (regia di
Stefano Vizzioli), "Sadko" (regia di Egisto Marcucci). Dal 1990 è direttore artistico della sigla
MDA PRODUZIONI DANZA, compagnia stabile di produzione coreografica nata dall'incontro
con i coreografi R.E.Garrison, N. Giavotto, M.Troise, S.Fuciarelli, F.Monteverde. Per MDA
firma regia e coreografia delle produzioni: "LA BELLA E LA BESTIA", "DANTESTRASSE",
"ROSSO VENEZIA", "ORFEO", "TRE CIVETTE", "MINOTAURO", "LA FORESTA
INCANTATA", "PULCINELLA", "IONICA", "MAGNIFICAT", "ORFEO DE'PAZZI". Nel
1999 ha creato per la Compagnia numerose pieces per la realizzazione di numerose
manifestazioni di cultura: L'ORO di NAPOLI - promossa dal Ministero per I Beni e le Attività
Culturali - presentando due pieces al Real Bosco di Capodimonte e al Museo Ferroviario di
Portici per la mostra Viaggiatori Senza Bagaglio, inaugurazione della DOMUS AUREA (1999 ROMA), apertura dell'Anfiteatro Campano di Capua con la Sovrintendenza Archeologica di
Napoli e Caserta, e Teatro Garibaldi di S. M. Capua Vetere. Attualmente Direttore Artistico del
Progetto speciale Cantieri Garibaldi - S. Maria Capua Vetere, del Bellini Danza Festival Napoli, del Pozzo degli Angeli - Roma, Anfiteatro Cordeschi - Viterbo, Il Sacro Il Mito Comprensorio dei Monti Ausoni, Teatro di Pietra - presso gli Anfiteatri di: Teano, Sessa
Aurunca, Calvi Risorta. Ha lavorato, in qualità di interprete in teatro, danza, balletto e cinema
con : Lorca Massine, Giancarlo Vantaggio, Alessandro Vigo, Antonello Riva, Mauro Bolognini,
Montaldo, Luigi Tani, Giacomo Battiato, Federico Fellini, Tato Russo, presso i maggiori teatri
italiani. Come direttore artistico ha progettato e realizzato manifestazioni di teatro e danza in
molte regioni d'Italia ; con pari mansioni collabora stabilmente con diversi festival tra i quali:
Bellini Danza Festival, Salerno Danza, Teatro dell'Unione di Viterbo, Magna Grecia Festival
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ecc. Ha firmato numerose coreografie per il teatro tra le quali:: "Il Candelaio", "La Tempesta",
"Sogno di una notte di mezza estate", "L'Opera da Tre Soldi", "La Commedia degli Equivoci",
"Masaniello", "Viva Diego", (regie di Tato Russo); "Prometeo", "Giovanna D'Arco al rogo",
"Edipo a Colono", "lrma la Dolce" (regie di Antonio Calenda); "Dyskolos"(regia di Egisto
Marcucci). Per la lirica ha firmato le coreografie di "Il Turco in Italia", "Le nozze di
Figaro",(regie di Antonio Calenda); "Norma"(regia di Stefano Vizzioli). Dal 1990 è direttore
artistico della sigla MDA PRODUZIONI DANZA, compagnia stabile di produzione
coreografica firmando regia e coreografia delle produzioni: "LA BELLA E LA BESTIA",
"DANTESTRASSE", "ROSSO VENEZIA", "ORFEO", "TRE CIVETTE", "MINOTAURO",
"LA FORESTA INCANTATA", "PULCINELLA".
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FRANCO INGRILLI’
(Testi)
Franco Ingrillì è nato a Capo d’Orlando (ME) nel 1954. Nel 1983 si è laureato in Filosofia e
Storia presso l’università degli Studi di Palermo. Si è quindi specializzato in storia economica
del Mediterraneo antico, senza tuttavia trascurare gli studi di epistemologia e linguistica
intrapresi negli anni universitari. Ha pubblicato: Dell’Agatirnide antica, 1986; Le spiagge, le
fiumare i boschi… (prefazione di V. Consolo), in collaborazione con Legambiente, 1990; Dal
regno di Eolo alla contea di Ruggero. Città dei Nebrodi nell’antichità, (prefazione di S. Tusa),
1996; Articoli e saggi brevi, su argomenti di epistemologia, archeologia, storia e ambiente, su
riviste varie; I cerbiatti di Dioniso. Il rito misterico e la sapienza greca; "Mangiare e bere
Dioniso. Studi sulla religione misterica greca".
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PIERPAOLO PALLADINO
(Testi)
Pierpaolo Palladino è un drammaturgo che da anni segue le vicende e vicissitudini della nuova
drammaturgia contemporanea sia come autore che come attore e organizzatore.
Come autore i titoli che ama citare di più sono: “Tempo Zero” Premio IDI Autori Nuovi 1995
(pubblicata sulla rivista Hystrio n.3/1995, regia di Roberto Gandini). “Il Cappello del Papa”,
segnalato al Premio Tondelli ’96 e Premio IDI 1997 (con Ennio Coltorti e Massimo Wertmuller,
regia di Maurizio Panici), “Una Vita Semplice” Premio Enrico Maria Salerno per la
drammaturgia 2010 e la collaborazione con i teatri stabili di Bolzano, Roma e Calabria.
L’interesse sia per la drammaturgia in senso stresso che per il teatro di narrazione lo portano a
scrivere vari racconti teatrali, tra cui “Il pellegrino” per Massimo Wertmuller, “La Banda” e
“Senza Swing” per Flavio Insinna , “Al Pacino” e “La signora in Blues” per Cristina Aubry, e
“Sputa la gomma! Il teatro va a scuola”, “La matematica sentimentale” e “L’amico di Fred” per
se stesso come autore e interprete.
Nel 2011 debutta “L’albergo Rosso” con Ninetto davoli e Gabriella Silvestri per la regia di
Federico Vigorito.
E’ autore delle sceneggiature “La volpe a tre zampe” il cui film è presentato al festival di Berlino
2004 e “Il pellegrino”, tasto dalla versione teatrale, vincitori entrambi del fondo di garanzia per
la cinematografia italiana come sceneggiature di interesse culturale nazionale.
E’ stato autore per la trasmissione radiofonica di Radio 3 “Teatrogiornale”.
Da anni dirige l’associazione culturale Racconti teatrali con cui ha organizzato varie
manifestazioni teatrali, tra cui il festival Racconti al Parco, nell’ambito dell’Estate Romana e
dedicato al teatro di narrazione e Autori per Roma la città e il mondo, in collaborazione col
comune di Roma e il Teatro Eliseo, che commissiona a scrittori “Altritaliani”, ossia immigrati di
prima o seconda generazione, testi da scrivere direttamente in italiano come prima lingua di
appartenenza, e legati tematicamente alla capitale ed ai suoi molteplici aspetti. Ha inoltre
organizzato e prodotto la prima edizione di FabbricAzioni il festival in fabbrica a Cittaducale in
provincia di Rieti e alcuni spettacoli di prosa come “Hard Love” di Motti Lerner con Francesco
Acquaroli e Cristina Aubry, regia di Roberto Silvestri.
Nel 2010 produce “L’amico di fred” e “Una vita semplice” entrambi scritti e diretti da Palladino.
Da molto tempo conduce laboratori teatrali che mirano all’integrazione di attori sia normodotati
che portatori di handicap rielaborando drammaturgicamente e curando la regia di spettacoli come
la Turandot, Robin Hood, Macbeth, Brancaleone e uno spettacolo basato sulle improvvisazioni
degli stessi attori “racconti improvvisati”.
Collabora in un laboratorio rivolto ai detenuti “giovani-adulti” ossia dai 18 ai 25 anni del braccio
G8 del carcere di Rebibbia.
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STAFF
Regia – Giampiero Cicciò
Direzione Musicale – Dino Scuderi
Direzione Cori - Giovanni Mirabile
Coreografie – Aurelio Gatti
Aiuto Regia e Coreografia - Eugenio Dura
Scene - Andrea Bianchi/Forlani
Costumi - Alessandra Benaduce
Light Designer - Umile Vainieri
Fonico - Emanuele Carlucci
Vocal Coach - Luca Notari
Arrangiamenti Musicali - Dino Scuderi
Direttore Di Scena – Gerardo Nigro
Assistente Fonico - Giorgio Ellena e Enrico Maria Schiavoni
Datore Luci - Daniele Davino
Assistente Scenografia - Michela Bevilacqua
Assistente alla Regia - Gabriella Casali
Scenotecnica - Giovanni Sanniola
Sartoria - Sorelle Benaduce
Amministrazione Molise Spettacoli - Silvia Di Cicco
Ufficio Stampa - Daniele De Joannon
Grafica LOGO - Crislongobardo.Com
Registrazione Basi e Mixaggi - Davide Giannini e Angelo Benedetti per Studio Kronos
Hanno suonato: Pianoforte e Tastiere Dino Scuderi - Batteria Giuseppe Condò - Basso Marco
Pupa - Chitarre Stefano Candidda
Con la Collaborazione dell’Orchestra del Teatro Di Messina
Direttore d’orchestra - Maurizio Salemi
Delegato Di Produzione - Manuela De Baggis
Una Produzione organizzata da Rosario Coppolino e Antonella Piccolo
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LE DATE
Il musical debutterà il 16 marzo al Teatro Flavio Vespasiano di Rieti. Dopo il debutto, Salvatore
Giuliano sarà dal 20 al 25 Marzo Teatro Alfieri di Torino, il 26 marzo al Teatro Comunale di Cesenatico, il 30 al Teatro Cilea di Reggio Calabria e il 31al Teatro Metropolitan di Catania.
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HANNO SCRITTO NEL 2001
Alvise Sapori - LA REPUBBLICA del 20/06/2001
“Sembra particolarmente interessante la scelta del soggetto. Salvatore Giuliano, il bandito
Giuliano, è diventato in appena cinquant anni di storia italiana (e siciliana) una figura mitica. E
poi, in quella costante ricerca di personaggi abbastanza corposi da costruirci sopra e intorno una
storia con la musica, quello che un tempo era il melodramma insomma, affrontare Giuliano come
personaggio oltre a essere una variazione da festeggiare sui continui San Francesco e Leonardo
da Vinci è la scelta coraggiosa di immettersi in una realtà con più di un connotato
spettacolare…”
Cristina Caccia – LA STAMPA del 03/07/2001
“Dalla cronaca al palcoscenico, torna a colpire Salvatore Giuliano. Un personaggio forte per una
storia isolana. Un personaggio affascinante, che ha stregato al cinema registi come Francesco
Rosi e Michael Cimino…”
Giovanni Bogani – LA NAZIONE del 04/07/2001
“Un musical su Salvatore Giuliano. Salvatore Giuliano, il bandito. O anche l eroe, l eroe
popolare. Quello che i siciliani amarono, poi odiarono. Poi piansero, negli anni confusi,
sanguinosi e incerti del dopoguerra. Una storia, quella di Salvatore giuliano, molto discussa,
molto viva nella memoria dei siciliani. Ma mai, fino ad ora, raccontata in un musical…”
Gigi Vesigna – FAMIGLIA CRISTIANA del 07/07/2001
“Questo spettacolo è una scommessa, incentrato sulla figura, ancora oggi controversa, di quello
che il popolo siciliano considerava un eroe alla Robin Hood, ma che il potere economico e
politico, quasi certamente in collusione con la mafia, mal sopportava, tanto che finì per
distruggerlo, senza tuttavia scalfirne il mito…”
Rita Sala – IL MESSAGGERO del 11/07/2001
“Molte, sulla carta, le attrattive del musical Salvatore Giuliano, che apre stasera, a Taormina, il
settore Teatro. Innanzi tutto la volontà degli autori e del regista, che dichiarano di aver insistito,
in piena coscienza, sull italianità della partitura e dell allestimento…”
Alfio Grasso – CORRIERE DEL MEZZOGIORNO del 11/07/2001
“Un musical tutto italiano per un evento artistico inedito partorito dalla vena creativa di Dino
Scuderi…”
Enzo Rosati – IL TEMPO del 11/07/2001
“Grande attesa a Taormina per la prima del musical su Salvatore Giuliano, il bandito siciliano
del dopoguerra circondato ancora da un alone di leggenda nonostante l uccisione di numerosi
rappresentanti delle forze dell ordine e la strage di Portella della Ginestra, compiuta sui
contadini inermi…”
Emilia Costantini – CORRIERE DELLA SERA del 12/07/2001
“La parabola esistenziale di Salvatore Giuliano coinvolge ancora adesso, attraverso uno
spettacolo recitato e cantato con passione sulle intense e coinvolgenti musiche di Dino
Scuderi…”
Alvise Sapori – LA REPUBBLICA del 13/07/2001
“Salvatore Giuliano Superstar, come Jesus Christ? Si, anche. Solo che qui la scelta musicale è
più rigorosa che non quella di Lloyd Webber. La bella partitura di Dino Scuderi cede assai
raramente al folclore e rievoca cautamente atmosfere della musica popolare anni Cinquanta,
privilegiando un imponente tessitura musicale che rimanda più all’opera che al musical…”
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Salvo Fallica – L’UNITA’ del 13/07/2001
“Interpretato con passione e capacità, il musical di Scuderi alla fine risulta una trasfigurazione
storica con diversi lati deboli…”
Santi Calabrò – LA GAZZETTA DEL SUD del 13/07/2001
“Ebbene, il musical italiano può funzionare. Ci vuole innanzi tutto un bravo compositore, e
Scuderi ha senz altro tutti inumeri. Non è solo questione di scrivere le note per bene; musical
significa anche senso teatrale, capacità di adeguare la propria tecnica alla situazione, ai tempi
teatrali. Scuderi convince nel contempo come drammaturgo e come musicista…”
Sergio Sciacca – LA SICILIA del 13/07/2001
“E nato il musical italiano. E stato creato un nuovo eroe. E il Salvatore Giuliano che Dino
Scuderi ha plasmato di note sul multiforme libretto cui lui stesso ha collaborato assieme a Franco
Ingrillì e a Pierpaolo Palladino: c è tutta la nostra più affettuosa tradizione…”
Salvatore Rizzo – GIORNALE DI SICILIA del 13/07/2001
“Sul piano musicale il „mix shakerato da Scuderi ha un furbissimo piano d attacco, con una
sequenza praticamente perfetta di momenti solistici e corali che alternano le ascendenze
melodrammatiche tardottocentesche alle dissonanze primonovecentesche, il jazz americano che
tanto furoreggiava negli anni Cinquanta, qui raccontati a raffiche di fiati e lupare, al lirismo alla
Lloyd Webber…”
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