mondializzazione / globalizzazione i dibattiti I) economia, sociologia, antropologia (rovesciato lo sguardo) Cultural Studies / Postcolonial Studies (es.: il Canone lett.) II) filosofia Jean-Luc Nancy, Peter Sloterdijk, Giacomo Marramao... (un precedente – 1942: Terra e mare di Carl Schmitt) 9/11 fine simbolica dell’era dello spazio-territorio Stato-immunità (dentro/fuori) interdipendenza evento globale casi • dal 2001 - Afghanistan – Enduring Freedom (poi ISAF) ca. 40 nazioni) – “guerra” globale asimmetrica • settembre 2008 – Lehman Brothers – tempo reale (live) velocità assoluta (Paul Virilio) – unico tempo globale • 2010 – contratti Fiat: Pomigliano/Serbia, Mirafiori/Canada • Kebab Milano – de-terriorializzato – globale-locale-globale fastfood Usa>Istanbul>Kreuzberg>Europa • Ryanair + dentista ungherese • Steven Demetre Georgiou > Cat Stevens > Yusuf Islam (My People - facebook+Al Jazeera - “primavera araba” 2011) luglio 1969 – Apollo 11 il mondo finito Terra–patria (Edgar Morin) - l’Esterno settembre 1969 – Arpanet compressione spazio-temporale (David Harvey, 1990) saturazione / densità Ospitalità significa il diritto di uno straniero, che arriva sul territorio altrui, di non essere trattato ostilmente... in virtù del diritto di comune possesso della superficie della terra, sulla quale, essendo sferica, gli uomini non possono disperdersi all’infinito, ma alla fine debbono rassegnarsi a coesistere... Immanuel Kant, Per la pace perpetua (1795) Tutta la terra abitabile è stata ai nostri giorni perlustrata, rilevata e divisa tra le nazioni... Non vi è roccia che non rechi una bandiera; non vi sono più vuoti sulla carta, né regioni senza dogane e senza leggi, né una tribù le cui vicende non producano un qualche dossier... Comincia l'era del mondo finito... Paul Valéry, 1928 novembre 1989 anni ’90 – dopo l’89 ultimo muro – cuius regio, eius oeconomia crisi del modello Westfalia (1648) sovranità=economia=istituzioni=cultura-identità indebolimento – “pareti sottili” dai territori ai flussi (rete) nuovi muri – Messico-Usa – Israele-Cisgiordania non sono con-fini – asimmetrici=frontiere (difensive) area Schengen – gated communities anni ’80 – postmoderno – fine delle “grandi narrazioni” (ragione-progresso/spirito/classe/umanità/sviluppo) unico senso (significato/direzione) universale – Occidente decolonizzazione vs. eurocentrismo (“tribù occidentale”) relativismo-multiculturalismo – storie plurali fine della storia (Francis Fukuyama) libero mercato+democrazia progresso > limiti, sostenibilità progetto moderno > deregulation tempo > spazio filosofia della storia > geofilosofia prima globalizzazione 1492-1945 espansione europea > sistema-mondo (I. Wallerstein) Colombo – Magellano circumnavigazione trauma geografico (plus ultra) trauma etnografico ( † velo di ignoranza > l’altro) l’Esterno (1): luoghi > ubicazioni l’Esterno (2): unilateralismo – pioggia di nomi su un mondo muto – la storia “universale” (Weltgeschichte) perdita del centro > perdita della periferia trauma cosmologico > l’astro errante 1492 Norimberga Erdapfel Martin Behaim l’ultima sfera (Peter Sloterdijk) 1937 Berlino Hotel Deutscher Hof immagine del mondo – nascita dello spazio • cartografia (e prospettiva fiorentina) • luoghi > spazio (omogeneo, isotropo) astratto-vuoto contenitore equivalente universale (denaro) • Stati nazionali – mappaÙterritorio • spazi bianchi / “terra incognita” sollecitano la scoperta/registrazione/conquista “Il tratto fondamentale del Mondo Moderno è la conquista del mondo risolto in immagine” (Martin Heidegger, 1938) Palazzo Vecchio – Sala delle carte geografiche Giorgio Vasari per Cosimo I – mappa mundi (1581) Fra Mauro 1450 la terra Peter Apian 1530 gli oceani Terra e mare globalizzazione nautica – apertura dei mari Europa continentale Ù Inghilterra Stato territoriale chiuso Ù mercato mondiale territorialità Ù mondialità (Giovanni Arrighi) Carl Schmitt – rivoluzione spaziale sradicamento > età globale (Ent-ortung = Ent-ordnung) Hegel e le grandi praterie americane / “mare interno” frontiera/onda “da frammento staccatosi dal continente, l’isola si trasformò in una parte del mare, in una nave o, meglio ancora, in un pesce” (Carl Schmitt, 1942) ... l’incessante scuotimento di tutte le condizioni sociali, l’incertezza e il movimento eterni contraddistinguono l’epoca borghese... Tutte le stabili e arrugginite condizioni di vita... si dissolvono... Tutto ciò che vi era di stabile... svanisce nell’aria... Al posto dell’antico isolamento locale e nazionale... subentra un traffico universale, una universale dipendenza delle nazioni l’una dall’altra... La borghesia trascina nella civiltà anche le nazioni più barbare. I tenui prezzi delle sue merci sono l’artiglieria pesante con cui essa abbatte tutte le muraglie cinesi... Marx-Engels, Manifesto del partito comunista (1848) modernità liquida (Zygmunt Bauman) allentamento dei legami cultura (identità) Ù territorio de-territorializzazione – disembedding (A. Giddens) Sé senza luogo luogo senza Sé comunità di diaspora nonluoghi (A. Appaduraj) comunità immaginate relazioni-narrazioni-media (Marc Augé) i grandi corridoi spettacolo-distanza Khalistan... (California-Canada-Punjab-Londra) Motel 6 – “ridurre il lavoro di ambientamento” Dubai Towers tvsdesign Gedächtniskirche Berlino luoghi della memoria “ospedalizzati” spettacolo City Life, Milano Urban Spectacle Constantin Brâncuşi Colonna senza fine (1918) domanda di orizzonte - riscoperta della lentezza The Homeless Mind (Peter Berger, 1973) flâneur – Baudelaire - “amore all’ultimo sguardo” abitare / habitus – ethos / soggiorno familiarità / costumi / memoria / appartenenza abitare il linguaggio – abitare narrazioni condivise luogo è pausa, silenzio città-strumento / mobilità Ù desiderio di luoghi radici / Heimat – nostalgia Ù “identità armate” “Il corpo non è nello spazio, lo abita” (Merleau-Ponty) “I luoghi non sono supporti esterni della nostra vita, i luoghi sono in noi” (Edward Casey) “la vecchia Parigi è sparita (più veloce d'un cuore, ahimè, cambia la forma d'una città)” (Charles Baudelaire, Il cigno) velocità / ubiquità / trasparenza – “angelopoli” derive gnostiche del digitale perdere la “carne del mondo”