Trapassato remoto

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Trapassato remoto
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Trapassato remoto
Il trapassato remoto è una forma verbale che indica fatti che si sono svolti poco prima di un momento indicato dal
passato remoto.
Esempio: nell'enunciato
• Dopo che Luisa ebbe sceso le scale, uscì dalla palazzina,
l'azione indicata dal verbo scendere (coniugata al trapassato remoto) è anteriore a quella di uscire (passato remoto).
Se alcuni secoli fa compariva anche nella proposizione principale, oggi si usa solo nella secondaria. Nel complesso,
questa forma verbale ha un certo ruolo, seppur modesto, soprattutto nella lingua scritta di stile particolarmente
elevato (es.: testo letterario). È ancora meno diffuso nelle varietà settentrionali italiane.
Coniugazione del trapassato remoto
Il trapassato remoto si forma analogamente al trapassato prossimo, con la differenza che le forme dei verbi ausiliari
vengono coniugate al passato remoto anziché con l'imperfetto.
1a persona
singolare
io
2a persona
singolare
tu
3a persona
singolare
egli, ella
1a persona
plurale
noi
2a persona
plurale
voi
3a persona
plurale
essi, esse
(a) Verbi coniugati
con
il verbo ausiliare avere
Es.: parlare
Ebbi parlato
avesti parlato
ebbe parlato
avemmo parlato
aveste parlato
ebbero parlato
(b) Verbi coniugati
con
il verbo ausiliare
essere
Es.: andare
Fui andato/a
fosti andato/a
fu andato/a
fummo andati/e
foste andati/e
furono andati/e
Per il resto, si rimanda alla voce sui verbi irregolari italiani.
Trapassato prossimo e trapassato remoto
Come accennato, questa forma viene usata soltanto nella proposizione subordinata (frase secondaria), introdotta da
congiunzioni come dopo che, non appena, finché e simili:
•
•
•
•
•
Non appena Giovanni ebbe sentito la notizia, corse a raccontarla a tutti;
Io non dissi nulla finché gli altri non ebbero finito di parlare;
Quando i giovani ebbero mangiato la frutta, presero un bicchiere di liquore.
Dopo che fummo arrivati, entrammo.
Continuai a correre finché ebbe smesso di piovere.
Molto spesso, si può sostituire il trapassato remoto con il trapassato prossimo ottenendo risultati più o meno
accettabili. Non vale invece il discorso inverso, perché l'uso del trapassato remoto, un tempo più frequente di adesso,
è oramai limitato da tutta una serie di restrizioni:[1]
1) Il trapassato remoto è possibile solo quando nella principale si usa il passato remoto. Se al posto di questo viene
usato il passato prossimo, si dovrà scegliere il trapassato prossimo:
• Dopo che Giovanni aveva sentito la notizia, è corso a raccontarla a tutti.
• Dopo che Giovanni ebbe sentito la notizia, corse a raccontarla a tutti.
2) Si preferisce il trapassato prossimo se tra i due eventi si trova un considerevole intervallo di tempo:
Trapassato remoto
• Giovanna andò a raccontare in giro la notizia solo una settimana dopo che l'aveva sentita.
• Giovanna andò a raccontare in giro la notizia non appena l'ebbe sentita.
3) L'anteriorità temporale nella proposizione causale (rapporto causa-effetto) va indicata con il trapassato prossimo e
non con il trapassato remoto, anche se i due eventi si susseguono immediatamente:
• Giovanni corse a parlare con tutti perché aveva sentito quella notizia incredibile.
• Giovanni corse a parlare con tutti dopo che ebbe sentito quella notizia incredibile.
Neanche nella proposizione relativa è davvero appropriato utilizzare il trapassato remoto: Giovanni corse a
raccontare la notizia che aveva appena sentito. Prevale il trapassato prossimo anche negli altri tipi di subordinata
come la proposizione modale: Giovanni andò in giro a raccontar tutto esattamente come aveva fatto le altre volte. In
sintesi, l'uso del trapassato remoto è limitato in gran parte alla proposizione temporale.[2]
4) Anche in altri casi, si tende a preferire il trapassato prossimo per non complicare l'enunciato: per esempio, l'uso
del trapassato remoto in combinazione con il passivo è rarissimo ed estremamente elaborato; anche l'uso di questo
tempo nei verbi coniugati con il verbo ausiliare essere sembra ormai inusitato. In caso di concordanza tra i soggetti
tra principale e subordinata, esiste inoltre la possibilità di semplificare la proposizione temporale grazie alla
subordinazione implicita. Al posto della soluzione
• Dopo che fu uscita di casa, Maria si guardò intorno,
se ne potranno utilizzare altre, il che limita ancora una volta l'uso del trapassato remoto:
• Uscita di casa, Maria si guardò intorno
• Dopo essere uscita di casa, Maria si guardò intorno.
Il trapassato remoto in alcune lingue romanze
Sono diverse le lingue romanze a disporre di una seconda forma verbale del trapassato, basata sull'ausiliare
coniugato in una forma semplice del perfetto (passato remoto). Come in italiano, anche in francese, in catalano ed in
spagnolo si tratta di una forma meno usata e soprattutto in francese spesso si preferisce il trapassato prossimo: nella
lingua più letteraria, il trapassato remoto indica un avvenimento accaduto prima di un secondo evento indicato dal
perfetto semplice (vale a dire dal passato remoto). La costruzione con la subordinata anteposta è quella più comune:
•
•
•
•
Appena ebbe finito di parlare, se ne andò
En cuanto hubo acabado de hablar, se marchó (ES)
Dès qu'il eut fini de parler, il partit (FR)
Quan va haver acabat de parlar, va anar-se'n (CA)
A differenza di quanto accade in italiano o in francese, tutte le forme composte dei verbi in castigliano ed in catalano
utilizzeranno solo il verbo ausiliare haber (nell'esempio, hubo corrisponde ad ebbe):
•
•
•
•
Appena il delinquente fu uscito dalla stanza, la vittima si mise a piangere
En cuanto el delincuente hubo salido del cuarto, la víctima se echó a llorar (ES)
Dès que le malfaiteur fut sorti de la salle, la victime se mit à pleurer (FR)
Tot just el delinqüent va haver sortit de la cambra, la víctima va esclafir a plorar (CA)
A titolo di paragone, si propone nella tabella la coniugazione del verbo dormire. Al passato remoto dell'ausiliare
italiano, corrisponderanno il passé simple francese e l'indefinido spagnolo. Gli ausiliari verranno usati per formare
rispettivamente il passé antérieur,[3] ed il pretérito anterior[4] mentre la forma composta catalana è il passat
anterior.
2
Trapassato remoto
3
Italiano: trapassato remoto Francese: passé antérieur Spagnolo: pretérito anterior
Catalano: passat anterior
io ebbi dormito
j'eus dormi
yo hube dormido
jo vaig haver dormit / jo haguí dormit
tu avesti dormito
tu eus dormi
tú hubiste dormido
tu vas haver dormit / tu hagueres dormit
egli ebbe dormito
il eut dormi
él hubo dormido
ell va haver dormit / ell hagué dormit
noi avemmo dormito
nous eûmes dormi
nosotros hubimos dormido
nosaltres vam haver dormit / nos. haguérem dormit
voi aveste dormito
vous eûtes dormi
vosotros hubisteis dormido
vosaltres vau haver dormit / vos. haguéreu dormit
essi ebbero dormito
ils eurent dormi
ellos hubieron dormido
ells van haver dormit / ells hagueren dormit
Note
[1] Vedi Katerinov e Serianni, bibliografia.
[2] Si ricorda in conclusione che le forme del trapassato remoto possono sottolineare la compiutezza dell'aspetto rispetto a quelle del passato
remoto: (Nuotò, lottò contro le onde, poi nuotò ancora finché ebbe raggiunta la riva. Rosa voleva un aumento di salario e dovette insistere
parecchio finché glielo ebbero concesso). Per approfondire le tematiche aspettuali, vedi Bertinetto.
[3] espacefrancais (http:/ / www. espacefrancais. com/ conjugaison/ temps_valeurs. html)
[4] teachme (http:/ / www. 123teachme. com/ learn_spanish/ conversational_spanish_past_perfect)
Bibliografia
• Bertinetto, P. M., Tempo, Aspetto e Azione nel verbo italiano. Il sistema dell'Indicativo, Firenze, Accademia della
Crusca 1986.
• Katerinov, K., La lingua italiana per stranieri, corso superiore, Perugia, Guerra 1976.
• Serianni, L. Grammatica italiana; italiano comune e lingua letteraria, Torino, UTET, 1989.
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Fonti e autori delle voci
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Trapassato remoto Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=66950834 Autori: Asfarer, Euphydryas, Frieda, Giuseppe luci, Guidomac, LucaLuca, Mau db, Mauro Tozzi, Panairjdde,
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