R.2.5.1 – Relazione tecnica degli impianti elettrici

Via XXV Aprile, 18 - Rovato
COMUNE DI PALAZZOLO SULL’OGLIO
PROVINCIA DI BRESCIA
UPGRADING DEL DEPURATORE COMUNALE
DI PALAZZOLO SULL’OGLIO
PROGETTO DEFINITIVO
R.2.5.1 – Relazione tecnica degli impianti
elettrici
Rovato, novembre 2014
Il progettista
Dott. Ing. Valerio Zambarda
Il responsabile progettazione
Dott. Ing. Mauro Olivieri
R.2.5.1 - Relazione tecnica degli impianti elettrici
Upgrading del depuratore comunale di Palazzolo sull’Oglio
Progetto Definitivo
SOMMARIO
1 INTRODUZIONE .............................................................................................................................. 2 2 DESCRIZIONE DI CARATTERE GENERALE ........................................................................... 3 3 DATI DI PROGETTO....................................................................................................................... 4 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 4 DATI ELETTRICI DI PROGETTO......................................................................................... 4 DATI AMBIENTALI ................................................................................................................. 5 INDIVIDUAZIONE E CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI .......................................... 5 QUALITÀ DEI MATERIALI .................................................................................................... 6 PROTEZIONE DELLE PERSONE E DEGLI IMPIANTI ........................................................ 6 RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI .............................................................................. 6 4.1 5 NORME DI RIFERIMENTO ........................................................................................................... 6 DESCRIZIONE DELLA FORNITURA .......................................................................................... 8 5.1 SITO DI INSTALLAZIONE ..................................................................................................... 8 5.2 COMPONETNTI DELL’IMPIANTO....................................................................................... 8 5.2.1 CABINA ELETTRICA DI TRASFORMAZIONE ............................................................. 8 5.2.1.1 Fornitura e posa di: n° 1 Quadro di Media Tensione (MT) .................................... 8 5.2.1.2 Fornitura e posa di: n° 1 Trasformatore di potenza (TR1) ..................................... 9 5.2.1.3 Fornitura e posa di: n° 1 Quadro generale di distribuzione (QGBT) ................... 9 5.2.1.4 Fornitura e posa di : n° 1 UPS per servizi da cabina ............................................ 10 5.2.1.5 Fornitura e posa di: Allacciamenti e accessori di cabina ..................................... 10 5.2.2 QUADRO ELETTRICO DI COMANDO QE01 (sala quadri) ...................................... 10 5.2.3 SISTEMA DI AUTOMAZIONE E CONTROLLO .......................................................... 11 5.2.4 GRUPPO DI CONTINUITÀ UPS ................................................................................... 12 5.2.5 QUADRO DI RIFASAMENTO AUTOMATICO ............................................................ 12 5.2.6 LINEE ELETTRICHE DI DISTRIBUZIONE ENERGIA ............................................... 12 5.2.6.1 Tipi di cavi .................................................................................................................... 12 5.2.6.2 Canalizzazioni, tubazioni e passerelle portacavi .................................................... 13 5.2.7 COLONNINE LOCALI DI SEZIONAMENTO ............................................................... 14 5.2.8 IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE INTERNA.................................................................... 15 5.2.9 IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE ESTERNA ................................................................ 15 5.2.10 PRESE F.M. ................................................................................................................. 16 5.2.11 IMPIANTO DI MESSA A TERRA.............................................................................. 16 5.2.12 AGGIORNAMENTO DOCUMENTAZIONE ELETTRICA FINALE ....................... 17 6 DESCRIZIONE DELLE MISURE DI PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI .. 17 7 DESCRIZIONE DELLE MISURE DI PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI ...... 18 8 PROTEZIONE CONDUTTURE DALLE SOVRACORRENTI ................................................. 19 9 VERIFICHE, PROVE E DICHIARAZIONI DI CONFORMITA’ RIGUARDANTI L’IMPIANTISTICA
ELETTRICA ............................................................................................................................................. 21 10 ALLEGATI ALLA RELAZIONE ................................................................................................... 22 1
INTRODUZIONE
La presente relazione tecnica, sulla consistenza e tipologia delle installazioni elettriche,
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Progetto Definitivo
conformemente alle prescrizioni ed indicazioni di cui all’art.4 comma 2 del DPR 447/91, è
redatta sulla base delle indicazioni fornite dalla Guida CEI 0-2 dalle Norme del Comitato
Elettrotecnico Italiano .
La relazione riguarda tutte le installazioni elettriche che interesseranno il revamping
(potenziamento e adeguamento) dell’impianto di depurazione di AOB2 di PALAZZOLO (BS)
La documentazione di progetto, costituita oltre che dalla presente relazione da una serie di
elaborati grafici e di calcolo nel seguito allegati, conterrà tutte le specifiche tecniche e le
prescrizioni di sicurezza, previste dalle norme tecniche vigenti, relative agli interventi per la
nuova installazione degli impianti elettrostrumentali dell’insediamento in progetto.
Gli impianti elettrici e i quadri di potenza saranno strutturati e dimensionati per essere
integrati nelle opere esistenti, tenendo conto delle predisposizioni impiantistiche elettriche nei
cunicoli elettrici esistenti e delle nuove apparecchiature previste.
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DESCRIZIONE DI CARATTERE GENERALE
L’impianto di depurazione attualmente in funzione, è alimentato da una cabina elettrica di
trasformazione MT/BT completa di unità trasformatore 15/0,4KV, di potenza pari a 315KVA
per una potenza impegnata pari a 155KW.
L’opera di potenziamento e adeguamento dell’impianto prevede l’installazione di nuove
utenze delle quali alcune in sostituzione e altre ad integrazione di quelle esistenti per una
potenza elettrica installata complessiva, nuovo più esistente, pari a circa 400 KW al netto
delle riserve.
Ipotizzando un fattore di 0,90, ottenuto tramite opportuna unità di rifasamento e tramite
l’apporto di diversi azionamenti con Inverters, in grado di elevare il cosfi medio dell’impianto,
si avrà una potenza reale assorbita dalla rete pari a 400 : 0,9 = 445 kVA.
A fronte di detta potenza assorbita, si è ritenuto di installare un trasformatore di potenza pari
a 630 kVA, nell’ipotesi di sostenere ampliamenti futuri dell’impianto.
Con il potenziamento dell’impianto si prevede pertanto lo smantellamento delle attuali
apparecchiature di MT/BT di cabina elettrica di trasformazione e l’installazione all’interno
della stessa delle seguenti nuove apparecchiature MT/BT dimensionate per il nuovo
fabbisogno di potenza:
-
-
Quadro di Media Tensione (MT) secondo Normativa CEI 0-16 in vigore
Trasformatore MT/BT da 630KVA rapporto 15/0,4-0,23KV completo di unità di
rifasamento a vuoto di tipo fisso
Quadro di distribuzione generale di BT (QGBT)
UPS per i servizi di cabina
Cavi MT/BT per i collegamenti interni di cabina di trasformazione
Accessori e cartellonistica di sicurezza
All’interno della sala quadri di comando sarà invece installato il nuovo quadro elettrico,
denominato QE01, per il comando e la protezione dei motori e di tutte le utenze di impianto,
sia per quelle di nuova installazione sia per quelle esistenti
Il nuovo quadro elettrico di comando, denominato QE01, oltre che predisposto al comando
delle utenze di nuova installazione, sostituirà integralmente anche i quadri elettrici esistenti
che verranno via via smantellati secondo un programma temporale tale da garantire
comunque la continuità di funzionamento dell’attuale impianto durante le fasi dei lavori di
ampliamento .
All’interno del quadro QE01,saranno installati anche le unità Inverter previste per il comando
e la regolazione di utenze così come previsti nell’elenco utenze allegato al progetto.
Sul fronte dello stesso quadro saranno inoltre posizionati tutti gli interruttori automatici
bi/tripolari differenziali per l’alimentazione dei circuiti di distribuzione luce e prese F.M. e per
l’alimentazione dei quadri package bordo macchina.
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Progetto Definitivo
Per la gestione e il telecontrollo dell’impianto è previsto l’installazione di un sistema
d’automazione e supervisione a PLC completo di pannello operatore locale di tipo LCD touch
screen da10”. Il sistema prevede anche una postazione locale di visualizzazione costituita da
due stazioni di controllo PC (Personal Computer), interfacciate con il PLC, di cui: una
“master-client” (ingegneria e operatore), ed una “client” (operatore) corredate di monitor,
tastiera, mouse e stampante a colori
Il sistema di automazione/telecontrollo sarà infine corredato di una unità di
telecomunicazione RTU Sofrel serie 530 completa di scheda di uscita e antenna GSM in
grado di telecomunicare a distanza con l’esistente centro di controllo AOB2 sito a RovatoBS. Il sistema di automazione/supervisione locale, nonché tutta la strumentazione di
processo sarà sotteso ad un gruppo soccorritore UPS in grado di garantire la continuità di
alimentazione per un tempo di almeno 10 minuti al mancare dell’energia di rete
Una nuova rete di distribuzione elettrica in cavo sarà prevista a partire dal quadro QG di
cabina, per l’alimentazione dei quadri di servizio e del quadro QE01. Da quest’ultimo si
diramerà poi la rete di cavi di alimentazione e comando di tutte le utenze sia di nuova
installazione che di quelle esistenti.
La rete di distribuzione dei percorsi cavi all’esterno degli edifici sarà realizzata con cavidotti
interrati, utilizzando tubazioni flessibili corrugate, intervallate da opportuni pozzetti rompitratta
per l’infilaggio dei cavi. All’interno degli edifici o a bordo di vasche e manufatti, i percorsi dei
cavi saranno eseguiti utilizzando canaline portacavi in acciaio zincato a caldo e/o tubazioni
metalliche/pvc rigide e flessibili
In corrispondenza delle utenze, tranne che per quelle sottese ai rispettivi quadri package e in
particolar modo per quelle non visibili dal rispettivo quadro di comando QE01, sarà prevista
una colonnina di sezionamento locale, in grado di assolvere a tutte le operazioni di comando
locale, emergenza e sicurezza del personale nelle fasi di manutenzione.
Si prevede la realizzazione della rete di messa a terra per tutte le opere di nuova esecuzione
nonché il ripristino della rete di terra esistente compreso tutti gli intercollegamenti fra la
nuova rete e quella esistente in modo da ottenere alla fine un impianto equipotenziale.
A completamento dell’opera sarà inoltre potenziato l’impianto d’illuminazione esterna, come
rappresentato nella specifica planimetria di progetto nonché la realizzazione
dell’illuminazione interna nei locali dei fabbricati e tettoie di nuova realizzazione.
3
DATI DI PROGETTO
Il progetto ha per oggetto la fornitura e posa in opera dei materiali occorrenti per la
realizzazione degli impianti elettrici ed affini, secondo le vigenti Norme CEI, ed in conformità
alle leggi sulla prevenzione infortuni nell’ambito degli interventi per la ristrutturazione e
l’ampliamento del depuratore nell’ambito territoriale di PALAZZOLO
3.1
DATI ELETTRICI DI PROGETTO
CARATTERISTICHE DEL SISTEMA DI ALIMENTAZIONE AT ed MT
Ente erogatore e tipo di fornitura
ENEL
Punto di consegna
Cabina Elettrica Ricevimento
Tensione nominale / Tensione di isolamento
15 KV
Corrente nominale sbarre
630A
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Progetto Definitivo
Frequenza nominale e massima variazione
50 Hz
Stato del neutro
A terra tramite impedenza
Corrente di cortocircuito di riferimento
12,5 kA per guasto monofase a terra
CARATTERISTICHE DEL SISTEMA UTILIZZATORE BT
Tensione nominale
400/230 V (3 Fasi + Neutro)
Frequenza nominale
50 Hz
Corrente nominale sbarre
1000A
Corrente di c.to c.to max. - Icc
25 kA
Sistema
TN-S
Massima caduta di tensione ammissibile
4% per circuiti di potenza (15 % in
avviamento)
2% per circuiti di illuminazione
Tabella 3.1 – Dati elettrici di progetto
3.2
DATI AMBIENTALI
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Altitudine: <200 m circa sul livello del mare
Installazione: interno / esterno
Temperatura: min. -15 °C, max +40 °C
Umidità relativa: max 100 % a +25°C
Luogo di installazione: PALAZZOLO (BS)
3.3 INDIVIDUAZIONE E CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI
Analizzando le prescrizioni e le normative vigenti, con riferimento alle CEI 64-8 parte 7, 64-2
e CEI EN 60079-10 (CEI 31-30) per l’individuazione degli ambienti speciali, si possono
sviluppare le considerazioni qui di seguito esposte. Le aree interessate dagli impianti elettrici
oggetto del presente progetto, sono da considerarsi ambienti di tipo “ordinario”.
In base alle indicazioni emerse in fase d’analisi dei luoghi, si è provveduto alla valutazione
degli ambienti interessati alle opere in merito alle caratteristiche che li distinguono e li
rendono, di conseguenza, eventualmente soggetti a particolari prescrizioni previste ed
indicate dalle normative vigenti.
In prima analisi le aree interessate alle opere ove saranno realizzati gli impianti elettrici non
risultano essere ambienti a maggior rischio in caso di incendio ai sensi delle indicazioni di cui
alla sezione 751 della Norma CEI 64-8/7. Tutti i materiali impiegati nelle cabine elettriche e
nelle sale quadri saranno autoestinguenti, sia per la componentistica elettrica sia per quella
strutturale (in particolar modo serramenti e strutture realizzanti le cabine elettriche e le sale
quadri). In tali locali saranno inoltre adottati tutti gli ulteriori provvedimenti previsti dal vigente
regolamento di Prevenzione Incendi per tali tipi di ambiente.
Essendo i depuratori in genere caratterizzati dalla presenza costante di umidità ed acqua
che, oltre a velocizzare il processo di degrado dei componenti elettrici, aumenta il rischio di
folgorazione del personale si dovrà fare particolare attenzione nella scelta e nell’installazione
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R.2.5.1 - Relazione tecnica degli impianti elettrici
Upgrading del depuratore comunale di Palazzolo sull’Oglio
Progetto Definitivo
dei componenti in modo da garantire un adeguato isolamento e grado di protezione degli
impianti in relazione al luogo d’installazione
Gradi protezione impianti
I gradi di protezione degli involucri e degli impianti, conformemente alle prescrizioni delle
norme CEI 70-1, dovranno essere adeguati all'ambiente ed alla tipologia del locale dove gli
impianti saranno installati; si indicano qui di seguito in funzione degli ambienti considerati, i
gradi di protezione minimi previsti da conseguire per i singoli componenti e per gli impianti
intesi complessivamente:
•
•
•
•
•
Quadri elettrici BT di cabina (Portelle chiuse): IP 44
Quadro elettrico sala quadri (Portelle chiuse): IP 44 con doppia portella
Quadro elettrico per esterno (Portelle chiuse): IP 55 con doppia portella
Impianti elettrici: min. IP 55
Impianti elettrici esterni: min .IP 55
3.4 QUALITÀ DEI MATERIALI
Nell’esecuzione dell’impianto elettrico saranno impiegati solo materiali rispondenti alla regola
d’arte in conformità alla legge 186/68 del 1.3.1968 « Disposizioni concernenti la produzione
di materiali , apparecchiature , macchinari , installazioni e impianti elettrici ed elettronici». Tali
materiali saranno di ottima qualità, primaria e robusta costruzione, adatti con ampio margine
alla tensione ed alla corrente di esercizio normale ed alle loro prevedibili escursioni massime
e comunque idonei alle condizioni di posa e di impiego alle quali saranno destinati.
3.5 PROTEZIONE DELLE PERSONE E DEGLI IMPIANTI
La protezione contro i contatti diretti sarà realizzata impiegando componenti con grado di
isolamento adeguato alla tensione nominale del sistema ed adatto alle condizioni ambientali
e collocando le parti attive all’interno di custodie con grado di protezione minimo IPXXB
(IPXXD per le superfici superiori orizzontali), apribili con chiave o attrezzo oppure soltanto in
seguito al sezionamento dell’alimentazione.
La protezione contro i contatti indiretti verrà realizzata impiegando componenti elettrici di
Classe II o con isolamento equivalente, e/o mediante interruzione automatica
dell'alimentazione da realizzarsi mediante interruttori differenziali e interruttori automatici
coordinati con l’impianto di terra e/o di protezione. Il dispositivo differenziale, regolabile in
tempo e corrente per consentire la dovuta selettività con gli interruttori posti a valle, dovrà
mantenere una regolazione Idn =1A, t=1s.
La protezione dei circuiti contro le sovracorrenti sarà realizzata con l'impiego di dispositivi
che interrompono automaticamente l'alimentazione quando si verifica un sovraccarico o un
cortocircuito in modo da ritenersi soddisfatte le condizioni dettate dalla Norma CEI 64-8.
4
RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI
4.1 Norme di Riferimento
Tutte le installazioni elettriche saranno effettuate nel rigoroso rispetto delle Norme e delle
Prescrizioni Legislative di riferimento di seguito elencate:
CEI 0-2 Ed. Prima 1997
Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici;
CEI 11-1 Ed. Nona 1999
Impianti Elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente alternata;
CEI 11-17 Impianti di produzione, trasporto, distribuzione di energia elettrica in cavo;
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CEI 11-25 Ed. Prima 1997 Calcolo delle correnti di cortocircuito nelle reti trifasi a corrente
alternata;
CEI 11-37 Guida per l’esecuzione degli impianti di terra 1-2-3° categoria;
CEI 11-35 Guida per l’esecuzione dlle cabine elettriche utente;
CEI 14-8 Trasformatori di potenza;
CEI 17-5 Apparecchiature BT, interruttori automatici;
CEI 17-3 Contattori destinati alla manovra di circuiti a tensione non superiore a
1000VInterruttori a corrente altenata a tensione superiore a 1000V;
CEI EN 60298 Ed. Quinta 1998 Apparecchiatura prefabbricata con involucro metallico per
tensioni da 1 a 52 kV;
CEI EN 60947-2 (CEI 17-5) Ed. Sesta 1998 Apparecchiature a bassa tensione. Parte 2:
Interruttori automatici;
CEI EN 60439-1 (CEI 17-13/1) Ed. Terza 1998 Apparecchiature assiemate di protezione e
di manovra per bassa tensione (quadri BT)
Parte 1: Apparecchiature di serie soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature non di
serie parzialmente soggette a prove di tipo (ANS);
CEI EN 60947-4-1 (CEI 17-50) Ed. Prima 1998 Apparecchiature a bassa tensione
Parte 4: Contattori ed avviatori. Sezione uno: - Contattori ed avviatori elettromeccanici;
CEI EN 60439-1/A2 (CEI 17-13/1;V2) 1998 Apparecchiature assiemate di protezione e di
manovra per bassa tensione (quadri BT)
Parte 1: Apparecchiature di serie soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature non di
serie parzialmente soggette a prove di tipo (ANS);
CEI - del CT 20 riguardanti i cavi per energia;
CEI - del CT 23 riguardanti le apparecchiatura a bassa tensione;
CEI 64-8 /1~7 Ed. Quarta 1998
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non
superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua;
CEI 64-14 Ed. Prima 1996 Guida alla verifica degli impianti elettrici utilizzatori;
D.P.R. n° 547 del 27-04-1955 Norme per le prevenzione degli infortuni sul lavoro;
Legge n° 186 del 01-03-1968
Disposizioni concernenti la produzione di materiali,
apparecchiature, macchinari, installazioni ed impianti elettrici ed elettronici;
Legge 791 del 18-10-1977 Attuazione della direttiva del Consiglio della Comunità Europea
n° 73/23/CEE
Legge n° 37/08 del Gennaio 2008 Norme per la sicurezza degli impianti;
D.P.R. n° 447 del 06-12-1991 Regolamento di attuazione della Legge 46-90, in materia di
sicurezza degli impianti;
D.Lgs. n° 626 del 19-09-1994 Attuazione delle direttive CEE riguardanti il miglioramento
della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro;
D.Lgs 22/1/08
Impianti posti al servizio degli edifici
D.Lgs. n° 242 del 19-03-1996
Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 19-09-1994
n.626.
Oltre al rispetto di leggi e norme, l’impianto elettrico può essere soggetto ad altri vincoli
Disposizioni dell’ente distributore energia elettrica (ENEL);
Norme e tabelle UNEL e UNI per quanto riguarda i materiali già unificati, gli impianti ed i loro
componenti, i criteri di progetto, le modalità, di esecuzione e di collaudo, etc.;
Ogni altra prescrizione, regolamentazione, raccomandazione ed indicazione da eventuali altri
enti (beni culturali, belle arti, enti di sorveglianza, Uffici tecnici Comunali), emanate ed
applicabili agli impianti oggetto del presente progetto.
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R.2.5.1 - Relazione tecnica degli impianti elettrici
Upgrading del depuratore comunale di Palazzolo sull’Oglio
Progetto Definitivo
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DESCRIZIONE DELLA FORNITURA
5.1 SITO DI INSTALLAZIONE
L’impianto di depurazione è costituito da alcuni manufatti in CLS armato, costituenti le
vasche di trattamento delle acque reflue e fanghi, in parte interrate e in parte fuori terra.
L’area è dotata di una viabilità interna realizzata con apposite corsie di transito
opportunamente dotate di impianto di illuminazione notturna.
L’intervento progettuale prevede la realizzazione di alcuni nuovi fabbricati per l’alloggiamento
dei nuovi gruppi funzionali.
5.2 COMPONETNTI DELL’IMPIANTO
L’impianto proposto nel presente progetto è articolato secondo quanto rappresentato negli
schemi elettrici unifilari allegati al progetto.
In particolare la fornitura riguarderà:
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Cabina di trasformazione MT/BT;
Quadro elettrico di comando QE01
Sistema di automazione e Supervisione
Rifasamento automatico
Gruppo di continuità UPS
Linee elettriche di distribuzione dell’energia elettrica;
Colonnine di sezionamento locale;
Illuminazione interna dei nuovi edifici
Impianto di illuminazione esterna
Gruppi prese F.M.;
Integrazione dell’impianto rete di terra esistente;
5.2.1
5.2.1.1
CABINA ELETTRICA DI TRASFORMAZIONE
Fornitura e posa di: n° 1 Quadro di Media Tensione (MT)
Il quadro MT (denominato sullo schema unifilare QMT) dovrà essere realizzato in lamiera
d’acciaio presso piegata, prezincata a caldo e verniciata, del tipo protetto, con le seguenti
caratteristiche:
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tensione d’esercizio: 15 KV
tensione d’isolamento: 24 kV
tensione di prova: 50 kV (per 1 min. a 50 Hz)
tensione di tenuta impulsiva: 125 kV
corrente nominale: 630 A
corrente termica: 12,5 kA (per 1 s)
corrente dinamica: 40 kA (di cresta)
grado di protezione: IP 20 interno; IP 30 esterno
accessibilità: dal fronte
tensione circuiti ausiliari: 230 Vca da UPS di cabina
tensione circuiti di protezione: 230 Vca, da UPS di cabina
Il quadro dovrà essere costituito da:
Scomparto di: arrivo linea ENEL, manovra e alimentazione trasformatore completo di
derivatori capacitivi per segnalazioni ingresso/uscita linea MT, sezionatore di linea contro
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R.2.5.1 - Relazione tecnica degli impianti elettrici
Upgrading del depuratore comunale di Palazzolo sull’Oglio
Progetto Definitivo
sbarre, sezione di terra, interruttore di alimentazione trasformazione del tipo in esafluoruro,
relè di protezione omologato CEI 0-16 .
Il relè di protezione sarà alimentato da trasformatori di corrente e tensione e conformi a
quanto riportato nella Norma; i TA utilizzati saranno inoltre conformi alle Norme CEI EN
60044-1 e CEI EN 60044-2.
La taratura delle protezioni sarà dipendente dalle caratteristiche della rete d’alimentazione
che saranno comunicati dall’ENEL
Il gruppo di misura fiscale sarà installato dall’ENEL all’interno dell’apposito locale messo a
disposizione.
5.2.1.2
Fornitura e posa di: n° 1 Trasformatore di potenza (TR1)
Il trasformatore dovrà essere del tipo ad isolamento a secco, con avvolgimenti inglobati in
resina epossidica a raffreddamento naturale in aria, avente le seguenti caratteristiche:
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potenza nominale: 630 kVA
tensione primaria: 15 kV
classe di isolamento: 24 kV
tensione secondaria: 400/230 V
regolazione M.T. : ± 2 x 2,5%
frequenza: 50Hz
collegamenti: triangolo/stella
classificazione: F1 - E2 - C2
gruppo vettoriale: Dyn 11
raffreddamento: AN
perdite: secondo UNI MEC
Il controllo della temperatura è effettuato per mezzo di n° 3 termo resistenze tipo Pt100,
abbinate ad una centralina termometrica, del tipo con elettronica a microprocessore,
corredata di visualizzatore digitale e soglie programmabili per la visualizzazione e
segnalazione dei limiti di temperatura.
Il trasformatore alimenterà il quadro di distribuzione di bassa tensione (denominato QGBT)di
cabina.
Il trasformatore dovrà essere completo di box in lamiera con sistema di aerazione per
l’alloggiamento in cabina. L'accesso alla cella del trasformatore sarà controllato da adeguato
sistema di sicurezza e dovrà essere possibile solo dopo l’apertura dell'interruttore MT di
cabina e dopo la chiusura del relativo sezionatore di terra.
Il centro stella di ogni trasformatore e tutta l’intelaiatura metallica della cella, dovranno
essere collegati alla rete di terra di cabina.
Il trasformatore dovrà inoltre essere completo di Uubità di rifasamento a vuoto di tipo fisso e
sezionabile.
5.2.1.3
Fornitura e posa di: n° 1 Quadro generale di distribuzione (QGBT)
Il quadro generale di distribuzione di bassa tensione dovrà essere alloggiato all’interno della
cabina elettrica, costituito da uno scomparto in lamiera zincata, spessore 20/10, verniciato
con vernice RAL 7030 o equivalente, con segregazione in forma 2, a componenti
normalizzati e provvisto con interruttori in esecuzione fissa. L’entrata e l’uscita dei cavi dovrà
esser prevista dal basso
caratteristiche elettriche principali del quadro:
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tensione d'esercizio dei circuiti principali : 400 V
tensione nominale dei circuiti principali :690 V
classe d'isolamento: 3 kV
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Progetto Definitivo
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sistema di sbarre : 3F+N+PE
frequenza nominale: 50 Hz
portata sbarre principali: 1000 A
corrente di corto circuito termica x 1 s: 25kA
tensione di tenuta a 50 Hz (potenza): 2,5 kV
tensione di tenuta a 50 Hz (ausiliari): 2,0 kV
tensione dei circuiti di comando: 220 Vca, da UPS
grado di protezione a portelle chiuse: IP 44 doppia porta
gradi di protezione a portelle aperte: IP 20
5.2.1.4
Fornitura e posa di : n° 1 UPS per servizi da cabina
Un gruppo statico di continuità, della potenza di 700 VA – monofase 220/220V, con
autonomia di 15 minuti, in grado d’alimentare tutti i circuiti di protezione, comando ed
emergenza della cabina elettrica.
5.2.1.5
Fornitura e posa di: Allacciamenti e accessori di cabina
Internamente la cabina elettrica di trasformazione MT/BT sarà completata di tutti i
collegamenti elettrici e di tutti gli accessori di sicurezza e segnalazione quali:
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linea in MT, di collegamento tra il locale di ricevimento ENEL ed il quadro QMT, lato
utente e tra questi ed il Trasformatore lato MT ;
cavi di intercollegamento di BT tra il trasformatore e il quadro QGBT
cavi di intercollegamento di BT tra il QGBT con il quadro di rifasamento, UPS di cabina;
cavi di collegamento di BT tra il quadro QGBT e i servizi luce/F.M.
tutti i cavi ausiliari per i circuiti di comando e intercollegamento tra i quadri MT/BT di
cabina
tutta la cartellonistica di segnalazione e le apparecchiaure di sicurezza secondo
Normativa.
Pulsante di sgancio di emergenza
5.2.2
QUADRO ELETTRICO DI COMANDO QE01 (sala quadri)
L’energia elettrica agli utilizzatori all’interno delle varie sezioni di trattamento avverrà tramite
l’installazione di un quadro elettrico con funzione di sezionamento, protezione e comando in
grado di garantire sicurezza, affidabilità, continuità di servizio nonché consentire rapide e
semplici operazioni di manutenzione. Il quadro sarà ubicato entro la sala quadri elettrici.
Dal nuovo quadro elettrico verranno alimentate tutte le utenze facenti parte dell’impianto, sia
quelle di nuova installazione sia quelle esistenti. A lavori ultimati gli attuali quadri di comando
esistenti, saranno dimessi.
Per la formazione e le caratteristiche funzionali del quadro si rimanda allo schema elettrico
unifilare allegato.
In linea generale il quadro elettrico di protezione e comando sarà del tipo tradizionale ad
armadio a piastra interna unica, costituito da colonne affiancate con struttura auto portante,
avente il sistema di sbarre in comune, con possibilità di ampliamenti futuri e realizzato in
conformità alla normativa vigente in materia. Frontalmente il quadro sarà dotato di doppia
portella di cui quella più esterna trasparente e l’altra in lamiera.
Sull’antina frontale in lamiera del quadro sarà previsto, per ciascuna utenza, un selettore di
predisposizione manuale-0-automatico che permetterà il funzionamento dell’utenza in
manuale con logica elettromeccanica o in automatico con logica da PLC e le lampade di
segnalazione dello stato di funzionamento.
Il quadro dovrà essere opportunamente ventilato, mediante l’installazione sulla parte
superiore di aspiratori in grado di ventilare l’interno quadro; l’aria sarà prelevata dalla parte
10
R.2.5.1 - Relazione tecnica degli impianti elettrici
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Progetto Definitivo
inferiore del quadro attraverso feritoie a griglia con filtro, disposte frontalmente o lateralmente
sul quadro stesso.
Caratteristiche elettriche principali del quadro:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
tensione d'esercizio dei circuiti principali: 400 V
tensione nominale dei circuiti principali: 690 V
classe d'isolamento: 3 kV
sistema di sbarre : 3F+N+PE
frequenza nominale: 50 Hz
portata sbarre principali: 1000 A
corrente di corto circuito termica x 1 s : 25kA
tensione di tenuta a 50 Hz (potenza): 2,5 kV
tensione di tenuta a 50 Hz (ausiliari): 2,0 kV
forma costruttiva: forma 2
grado di protezione: IP44 (doppia portella).
5.2.3
SISTEMA DI AUTOMAZIONE E CONTROLLO
Per ottimizzare il controllo del processo depurativo, e allo stesso tempo ridurre i
costi energetici e di conduzione, sarà realizzato un sistema di telecontrollo e teleallarme,
capace di integrarsi con un sistema informativo distribuito su scala geografica e già
implementato presso il Centro di Elaborazione Dati remoto di AOB2 a Rovato (BS)
Tale sistema consentirà di monitorare anche in remoto le fasi automatizzate del
Processo dell’impianto di Palazzolo in oggetto e di disporre di report di resoconto delle
grandezze analogiche e digitali coinvolte nella gestione ottimizzata.
Presso il centro AOB2 di Rovato, è esistente un sistema di automazione e telecontrollo,
progettato sulla piattaforma SOFREL serie 500, aderente agli standard adottati da AOB2 per
il telecontrollo dei sistemi idrici di adduzione, distribuzione e depurazione acque.
Il sistema di controllo realizzerà le funzioni di controllo, comando e supervisione tali da
mettere in condizione l’operatore di esercire l’intero impianto in modo semplice e continuo.
La struttura modulare del sistema sarà caratterizzata da una unità standard basata su
tecnologia a microprocessore per ottenere facilità di espansione ed un alto grado di
flessibilità.
Sarà essenzialmente suddiviso in tre sottosistemi:
•
•
•
sottosistema di controllo e acquisizione dati;
sottosistema di visualizzazione;
sottosistema di comunicazione.
Sottosistema di controllo e acquisizione dati:
Sarà costituito da un PLC di tipo modulare con rack di contenimento modulo CPU,
comunicazione e schede per l’acquisizione di segnali di ingresso/uscita.
Il PLC gestirà la logica di funzionamento in automatico dell’impianto previo selezione del
selettore a quadro in posizione automatico; esso sarà inserito in uno quadro elettrico di
automazione oppure, in uno scomparto segregato e dedicato all’interno del quadro di
comando QE 01.
Il PLC opportunamente collegato con il quadro di comando, con i quadri di fornitura package
laddove previsti a bordo macchina, con la strumentazione in campo ed in base ad una
appropriata programmazione, dovrà permettere di sovraintendere al funzionamento e alla
gestione automatica dell’impianto di depurazione in funzione sia delle logiche automatiche di
processo implementate che delle informazioni provenienti dai vari sensori (misure di portata,
livello, analizzatori, timer, segnali di guasto) oppure dall’operatore tramite i selettori
opportunamente predisposti o tramite tastiera di interfaccia.
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Progetto Definitivo
Il PLC dovrà essere interfacciato con un pannello Touch-screen con display 10”e tastiera
montato posto sul fronte del quadro di contenimento; tramite tale pannello si potranno
gestire le funzioni di anomalia del quadro, i comandi manuali e semiautomatici.
Il PLC dovrà essere possibilmente della serie Schneider serie M580
Sottosistema di visualizzazione:
Il sistema di visualizzazione sarà costituita da una postazione con funzionalità “Server-client”
(ingegneria e operatore) e da una stazione “client” (operatore).
Ogni stazione sarà completa dei propri componenti hardware e del database comune, in
grado di gestire tutte le proprie funzioni e di avere un accesso completo e diretto a tutte le
stazioni di processo presenti sulla rete di comunicazione dati.
Il sistema sarà in grado di provvedere alla gestione di:
• allarmi ed eventi
• memoria di massa e registrazioni
• pagine videografiche
Sottosistema di comunicazione:
Localmente sarà prevista l’installazione di una unità di teletrasmissione a distanza in grado di
interfacciarsi, mediante scheda RS485, con il PLC locale e trasmettere a distanza, presso il
centro direzionale AOB2 di Rovato, tutte le informazioni e lo scambio dati in tempo reale.
L’unità sarà costiutita da una RTU Sofrel serie 530 completa di scheda di interfaccia RS48,
di scheda di uscita e antenna GSM.
5.2.4
GRUPPO DI CONTINUITÀ UPS
All’interno della sala quadri sarà installato un sistema di alimentazione di soccorso UPS di
tipo monofase 220/220V – 1,5KVA per le necessarie esigenze di alimentazione in caso di
emergenza e mancanza della rete Enel principale.
Il sistema provvederà all’alimentazione delle seguenti utenze:
• sistema di Automazione e Supervisione
• strumentazione di misura e analisi di processo
5.2.5
QUADRO DI RIFASAMENTO AUTOMATICO
L’impianto dovrà essere del tipo centralizzato, cioè con batterie di condensatori ad inserzione
automatica a gradini di potenza 60KVA derivato dalle sbarre principali del quadro QGBT
Sarà previsto allo scopo un quadro elettrico di rifasamento automatico, in esecuzione con
carpenteria metallica equipaggiato di:
•
•
•
•
interruttore - sezionatore di manovra quadripolare con relativi fusibili;
regolatore elettronico, dei tipo a microprocessore, per la regolazione e visualizzazione
digitale del fattore di potenza;
batteria di condensatori (tensione nominale 440/460 V) dotati di resistenza di scarica e
reattanze limitatrici di corrente;
contattori tripolari per l'inserzione a gradini delle batterie di condensatori.
I condensatori saranno del tipo rinforzato e adatti per installazione su circuiti con presenza di
armoniche dovute a installazioni di Inverter.
5.2.6
5.2.6.1
LINEE ELETTRICHE DI DISTRIBUZIONE ENERGIA
Tipi di cavi
12
R.2.5.1 - Relazione tecnica degli impianti elettrici
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Progetto Definitivo
Per la realizzazione dei circuiti d’energia all’interno degli edifici, in tubazioni a vista e/o
sottotraccia, saranno utilizzati i seguenti tipi di cavo:
Sezioni di impianto in media tensione:
Cavo unipolare RG7H10R 12/20 kV, isolamento in HEPR, con condutture a corda rotonda
compatta in rame stagnato, qualità G7 adatti per posa fissa, muniti di schermo, armatura di
protezione meccanica.
Conduttori secondo Normativa CEI 20-29 classe 2
L’isolante principale sarà costituito da gomma sintetica a base HEPR rispondente alle Norme
CRI 20-11;V1
Sezioni di impianto in bassa tensione:
Cavi BT unipolari o multipolare, non propagantI l’incendio, tensione di isolamento 0,6/1KV
con isolamento e guaina in PVC, per tutti i collegamenti di potenza agli utilizzatori, tipo:
FG7(O)R 0,6/1KV (interconnessioni di potenza)
FG7(O)HR 0,6/1KV (schermati per interconnessioni di potenza a motori con Inverter)
N1VC7V-K (interconnessioni con cavi schermati per segnali strumentali)
N07V-K (impianti elettrici all’interno dei locali tecnici)
Tutti i cavi elettrici dovranno essere dimensionati in modo da sopportare senza danni le
sollecitazioni termiche dovute ad eventuali corto circuiti nei tempi previsti per l’intervento
delle protezioni a monte
La caduta di tensione massima ammessa non supererà il 3%, per i circuiti di F.M. e 2% per i
circuiti di illuminazione, del valore misurato al punto di consegna dell’impianto utilizzatore.
Dovrà essere considerata una caduta di tensione max.del 15% nei circuiti di alimentazione
motori durante la fase di avviamento.
La determinazione delle sezioni dei conduttori dovrà essere fatta in funzione dei seguenti
parametri:
• portata nominale del conduttore;
• coefficiente i utilizzazione;
• c.d.t. tra il punto di consegna ed un punto qualunque dell’impianto,del 3% ;
• tenuta alle sollecitazioni termiche per eventuale sovraccarico o corto circuito;
• temperatura massima di esercizio di 70°C;
• lunghezza massima protetta.
• il coefficiente di raggruppamento di più cavi in aria K1, o interrati K2.
Per consentire il facile riconoscimento dei conduttori questi avranno il colore dell’isolante
come sotto indicato:
• celeste per il neutro;
• giallo/verde per i conduttori di protezione, collegamenti equipotenziali, ecc;
• preferibilmente grigio, marrone, nero per i conduttori di fase ed altri impieghi.
5.2.6.2
Canalizzazioni, tubazioni e passerelle portacavi
La distribuzione dell’energia elettrica dai quadri alle utenze sarà così realizzata:
• i percorsi cavi all’esterno saranno prevalentemente eseguiti mediante cavidotti interrati a
profondità sufficiente ad evitare pericoli di schiacciamenti e costituite da tubazioni in
polietilene flessibile corrugato a doppia parete secondo Normativa CEI 23-46 tipo N,
resistenza allo schiacciamento 450/750N, marchio IMQ e marcatura CE, di opportuno
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R.2.5.1 - Relazione tecnica degli impianti elettrici
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Progetto Definitivo
•
•
diametro. Lungo il percorso, in corrispondenza delle derivazione e degli angoli, saranno
previsti opportuni pozzetti rompitratta per l’infilaggio dei cavi;
per i percorsi all’interno di fabbricati o a bordo di manufatti/vasche saranno invece
eseguiti prevalentemente su passerelle portacavi. Le passerelle saranno del tipo forato in
acciaio zincato a caldo, resistenti all’urto, complete di coperchio, quest’ultimo smontabile
solamente mediante attrezzo; l’altezza minima del bordo sarà di 50mm e la larghezza
variabile da 100 a 500mm;
nei tratti di raccordo tra canaline e utenza saranno previste tubazioni in PVC. Le
tubazioni verranno impiegate unicamente come protezione meccanica e sostegno dei
cavi nei tratti rettilinei. L’ingresso del cavo all’utenza avverrà con l’impiego di tubazioni
flessibili in PVC con opportuni raccordi terminali in grado di garantire l’adeguato grado di
protezione.
Le canalizzazioni saranno comunque comprensive di elementi speciali quali:
• elementi di giunzione;
• curve piane, di discesa e di salita con varie angolazioni;
• derivazioni a T piane, di discesa e di salita;
• derivazioni a croce;
• elementi di riduzione;
• staffe di sostegno;
• bulloneria varia.
Tutte le giunzioni saranno eseguite in modo tale da evitare il pericolo di abrasione della
guaina dei cavi durante la posa . La sezione dei cavi d’energia, tenuto conto del volume
occupato dalle connessioni, non dovrà superare il 50% della sezione utile del canale stesso.
Le dimensioni interne delle tubazioni portacavi dovranno essere almeno uguali ad almeno
1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio di cavi da contenere.
Laddove uno stesso canale sarà utilizzato per cavi d’energia e cavi di segnale, sarà munito
di setti separatori, oppure in alternativa si utilizzeranno cavi di segnale isolati per la tensione
nominale dei cavi di energia.
Entro le canale, i cavi saranno collocati in ordinato allineamento evitando grovigli ed
accavallamenti.
Particolarmente nei tratti verticali i cavi saranno fissati tra loro e alle canale mediante
legature con fascette in PVC, dotate di cartellini adatti a ricevere l’indicazione del circuito di
appartenenza. Le canalizzazioni saranno fissate alle strutture (pipe rack, soffitti, pareti,
pavimenti ) a mezzo di staffe di sostegno; l’interasse di dette mensole dipenderà dal carico e
comunque la distanza massima non sarà superiore i 3m.
Nei tratti di percorso all’esterno e nei tratti interni in verticale, le canaline saranno munite di
coperchio.
Le scatole di smistamento, le cassette contenenti morsettiere o apparecchiature da utilizzare
lungo il percorso dei tubi, saranno in PVC stagne con grado di protezione non inferiore a
IP55.
Tutti i cavi dovranno essere contrassegnati alle due estremità con fascette di identificazione
riportante il corrispondente numero di riferimento dello schema elettrico e dell’elenco cavi;
analoghe fascette dovranno essere collocate sui cavi in corrispondenza dei punti di impianto
accessibili quali cassette di derivazione cassette rompitratta ecc.
I terminali dei cavi di potenza e controllo saranno eseguiti con capicorda in rame stagnato
del tipo a compressione preisolato.
Per le modalità d’esecuzione delle condutture saranno rispettate le prescrizioni CEI – Norme
tecniche, prescrizioni tecniche generali, o altro.
5.2.7
COLONNINE LOCALI DI SEZIONAMENTO
In corrispondenza di ogni utenza, tranne che per le utenze per cui è stato previsto un quadro
locale sia esso package o dal quale si possa intravedere l’utenza, sarà prevista:
14
R.2.5.1 - Relazione tecnica degli impianti elettrici
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Progetto Definitivo
Una colonnina di sezionamento locale costituita da una cassetta stagna cassetta stanga
IP55 da esterno in lega leggera, adatta alla posa a parete o su colonnina tubolare in acciaio
zincato, con montato: un sezionatore tripolare per motori fino a 15KW (32A) oppure un
selettore a tre posizioni per motori di potenza superiore, da azionare in caso di anomalia o
per la sicurezza del personale in caso di manutenzione della macchina relativa. I sezionatori
saranno dotati di contatto ausiliario per la segnalazione a PLC dello stato di disponibilità
dell’utenza alla marcia.
5.2.8
IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE INTERNA
I valori medi d’illuminazione considerati su un piano orizzontale posto a m 0,80 dal
pavimento, saranno a titolo orientativo i valori minimi per i tipi più comuni di ambienti:
• locali tecnologici: 200 lux;
• cabina elettrica: 300 lux;
• locali sale quadri e sala controllo: 300 lux;
Per quanto non contemplato si rimanda alle Raccomandazioni Internazionali CEI.
L’illuminazione sarà realizzata con apparecchi illuminanti costituiti da plafoniere stagne in
esecuzione IP65 complete di lampade a fluorescenza da 1/2x36/58W, cablati e rifasati,
idonei per installazione a soffitto e/o parete e completi di tutti gli accessori di montaggio.
Ciascun corpo illuminante avrà le seguenti caratteristiche: apparecchio con schermo in
metacrilato trasparente in esecuzione stagna, costituito da un corpo stampato in resina
poliestere autoestinguente e rinforzato con fibre di vetro; grado di protezione
dell'apparecchio non inferiore a IP54.
Uno dei corpi illuminanti di ciascun locale, sarà dotato di unità autonoma di emergenza con
autonomia di almeno 10minuti, in grado di mantenere parzialmente illuminato il locale in caso
di black out della rete.
I punti luce di comando saranno costituiti da interruttori e/o deviatori, in custodia stagna
sporgente IP65, interconnessi alI rispettivo/i corpi illuminanti a mezzo conduttori posati in
tubazioni a vista. L’impianto di illuminazione sarà completo dei cavi di collegamento e di tutti
gli accessori di montaggio a partire dal quadro di distribuzione per la cabina e dal quadro
QE01 per gli altri edifici
5.2.9
IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE ESTERNA
L’attuale impianto di illuminazione esterna, è compasto di 8 punti luce costituiti da pali
stradali in acciaio zincato da 6 metri f.t, completi ciascuno di armatura stradale.da 250W dei
quali però solo due sono funzionanti. Con l’ampliamento dell’impianto si dovrà pertanto
provvedere alla revisione dei pali esistenti e alla sostituzione delle armature fuori servizio
compreso la sostituzione delle linee cavi di collegamento a partire dal nuovo quadro QE01.
Con il potenziamento dell’impianto si dovrà inoltre provvedere all’integrazione dell’impianto di
illuminazione attuale con l’installazione di altri nuovi punti luce delle medesime caratteristiche
come rappresentato nella planimetria di progetto.
I nuovi punti luce avranno le seguenti caratteristiche:
• Palo stradale rastremato, in zincato a caldo, altezza fuori terra di 6 metri ciascuno
completo di braccio porta armatura, asola cavi, piastrina di messa a terra ed asola per
cassetta di derivazione.
Ciascun punto luce, sarà costituito da armatura stradale con corpo in pressofusione di
alluminio verniciato con resine epossidiche, con ottica tipo cut-off tramite riflettore in lamiera
di alluminio corredata da vetro; grado di protezione IP55. Ogni armatura sarà completa di
lampada tipo SAP o joduri metallci di potenza 250W e di dispositivo di accensione e
rifasamento. L’accensione dell’impianto di illuminazione dovrà essere possibile per via
manuale o in automatico mediante dispositivo di accensione crepuscolare
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R.2.5.1 - Relazione tecnica degli impianti elettrici
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Progetto Definitivo
L’impianto di illuminazione esterna sarà completo dei cavi di di alimentazione dei nuovi punti
luce a partire dal quadro QE01 e di tutti gli accessori di montaggio.
5.2.10
PRESE F.M.
Per consentire le attività di manutenzione e riparazione delle apparecchiature dovrà esser
previsto, in corrispondenza dei principali settori di impianto, l’installazione di gruppi prese
F.M. interbloccate con interruttore di protezione CEE17, costituite ciascuna da pannello, da
montare a muro o su colonnina; ciascun gruppo dovrà in linea generale essere composto da:
• • presa tripolare 400V - 3P+T - 16A, protezione IP55.
• • presa bipolare 220V - 2P+T - 16A, protezione IP55.
I gruppi prese F.M. saranno completi ciascuno del cavo di alimentazione a partire dal quadro
QE01 e di tutti gli accessori di montaggio.
5.2.11
IMPIANTO DI MESSA A TERRA
In base agli Artt. 312.2.1 e 413.1.3 della norma CEI 64-8 il sistema di distribuzione adottato
sarà del tipo TN-S.
In un sistema TN, come quello in oggetto, l’impianto utilizzatore deve avere un impianto di
terra unico, cui vanno collegate sia le messe a terra di protezione che quelle di
funzionamento dei circuiti e degli apparecchi utilizzatori, i limitatori di tensione dell’impianto
nonché i sistemi di protezione contro le scariche atmosferiche e contro l’accumulo di cariche
elettrostatiche.
L’impianto di terra sarà costituito da una rete generale di terra realizzata con spandenti di
terra completi di pozzetti ispezionabili onde poter effettuare le dovute verifiche, misure ed
ispezioni. L’impianto sarà esteso alle apparecchiature di nuova installazione. Sarà poi
interconnesso, mediante appositi morsetti in ottone, alla rete di terra esistente in modo da
creare un sistema perfettamente equipotenziale.
Gli spandenti di terra saranno fra loro interconnessi con corda di rame nuda posata
direttamente interrata ad una profondità di circa 60/80 cm., ed aventi sezione minima di 50
mmq. A detta rete generale di terra saranno collegate tutte le nuove apparecchiature
appresso descritte. L’impianto di terra sarà unico per la MT e BT.
L’impianto di terra sarà dimensionato in modo da rispettare la relazione Rt = 50/Is dove:
• Rt = valore massimo della resistenza in Ohm
• Is = valore massimo della corrente di guasto in Ampere
I vari circuiti elettrici saranno altresì protetti con relè differenziali coordinati con l’impianto di
terra.
Saranno collegati alla rete generale di terra i seguenti elementi:
• il centro stella dei nuovi trasformatori;
• i quadri elettrici di comando e controllo;
• tubazioni, serbatoi, supporteria, e carpenterie metalliche;
• motori elettrici;
• ferri di armature dei pilastri portanti del complesso;
• infissi metallici;
• tutte le altre grosse masse metalliche presenti anche se non espressamente elencate.
Il collegamento alla rete generale di terra dei componenti sopra descritti, sarà effettuato con
corda di rame isolata in pvc color giallo/verde, di sezione adeguata protetta contro i
danneggiamenti meccanici (ove necessario) mediante coperture metalliche. Il conduttore di
messa a terra dei motori sarà parte integrante del cavo d’alimentazione e identificabile dalla
guaina giallo-verde.
L’impianto di terra per la cabina di trasformazione comprenderà tre sistemi di terra:
16
R.2.5.1 - Relazione tecnica degli impianti elettrici
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Progetto Definitivo
a) Terra di protezione media tensione costituita da:
• collettore perimetrale al locale, costituito da piatto di rame nudo non inferiore a 25x4 mm
direttamente fissato alle pareti con opportuni supporti; su detta barra saranno collegate le
strutture esistenti nel locale e cioè:
• quadro di media tensione;
• carcasse trasformatori;
• telai di chiusura box;
• porte d’ingresso ai locali;
• passerelle portacavi;
• pannelli di chiusura cunicoli.
b) Terra di neutro costituita da:
• barra collettrice in piatto di rame nudo avente sezione non inferiore a 25x4 mm,
lunghezza 0,50 m. fissata a parete su opportuni supporti isolati;
• corda di rame isolata avente sezione non inferiore a 2x95 mmq. per il collegamento del
neutro del trasformatore alla barra collettrice precedente;
• corda di rame isolata colore giallo/verde per il collegamento della barra collettrice al
dispersore esterno.
c) Terra di protezione bassa tensione costituita da:
• piastrina collettrice in piatto di rame nudo avente sezione non inferiore a 50x4 mm,
fissata a parete su opportuni supporti;
• al collettore saranno collegati:
• quadro generale di bassa tensione;
• quadro di rifasa mento;
• quadro UPS quadro servizi di cabina;
• impianto luce/FM.
5.2.12
AGGIORNAMENTO DOCUMENTAZIONE ELETTRICA FINALE
Al termine dei lavori dovrà essere aggiornata tutta la documentazione di progetto, in edizione
finale “as built” secondo quanto realizzato e ne dovranno essere consegnate n° 3 copie in
carta e n° 1 copia in formato elettronico alla direzione lavori. Si intende espressamente
compresa una copia su supporto magnetico del codice sorgente del PLC e del Pannello
Operatore.
6
DESCRIZIONE DELLE MISURE DI PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI
INDIRETTI
La norma CEI 64-8/4 prevede che i componenti elettrici debbano essere protetti contro il
pericolo di contatto con parti metalliche accessibili, ordinariamente non in tensione, ma che
potrebbero assumere potenziali pericolosi in seguito a guasto dell’isolamento.
La norma CEI 64-8 considera pericolose le tensioni di contatto superiori a 50 Vca per gli
ambienti ordinari, quali sono quelli dell’impianto in argomento.
Questa protezione può essere attuata in vari modi, quali:
Interruzione automatica dell’alimentazione
Quando i valori di contatto possono assumere valore superiore, occorre che un dispositivo
automatico provveda, entro tempi determinati, ad interrompere l’alimentazione del circuito
guasto.
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R.2.5.1 - Relazione tecnica degli impianti elettrici
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Progetto Definitivo
Occorre perciò che, attraverso il collegamento di terra, i contatti accidentali a massa si
traducano in una corrente di guasto verso terra di valore tale da potere essere rilevato dai
dispositivi sensibili alla corrente.
I dispositivi di protezione devono avere specifiche caratteristiche e le impedenze dei circuiti
devono essere tali in modo che l’interruzione automatica dell’alimentazione avvenga in un
tempo specificato, soddisfacendo la seguente condizione:
Zs *Ia U0
dove:
-
-
-
Zs è l’impedenza dell’anello di guasto che comprende la sorgente, il conduttore attivo
fino al punto di guasto ed il conduttore di protezione tra il punto di guasto e la
sorgente.
Ia è la corrente che provoca l’interruzione automatica del dispositivo di protezione
entro il tempo definito nella tabella sotto riportata, oppure entro un tempo
convenzionale di 5 s, qualora il circuito in esame sia del tipo “distribuzione”. Se si usa
un interruttore differenziale, Ia è la corrente differenziale nominale.
U0 è la tensione nominale in c.a., valore efficace tra fase e terra.
U0 (V)
120
230
400
> 400
(tempo di interruzione (s)
0,8
0,4
0,2
0,1
Tabella 6.1 – Tensione nominale
Nel caso specifico, vista la natura dell'impianto e la necessità di avere la più alta continuità
del servizio possibile, per la protezione dei contatti indiretti in BT si è optato per la
realizzazione di protezioni coordinate in modo tale da assicurare la tempestiva interruzione
del circuito guasto, in modo da evitare che le tensioni di contatto assumano valori superiori a
50 V per un tempo superiore a 0,4 s anche nelle linee di distribuzione.
A tale scopo si è infatti previsto che tutte le partenze siano protette tramite interruttori
automatici di tipo magneto termico, alcuni dei quali anche fortemente limitatori.
Componenti elettrici con isolamento in classe II
In genere non sono previsti ne richiesti componenti elettrici con isolamento in classe II,
tuttavia si riporta l’attenzione sul fatto che i cavi di potenza ed i cavi di comando previsti sono
con grado di isolamento di un gradino superiore a quello necessario al sistema di
alimentazione, perciò possono essere considerati con isolamento in classe II.
Separazione elettrica
La separazione elettrica è stata prevista solo per i trasformatori ausiliari di alimentazione dei
circuiti di comando.
Bassissima tensione di sicurezza
Non sono stati previsti circuiti a bassissima tensione di sicurezza.
7
DESCRIZIONE DELLE MISURE DI PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI
DIRETTI
La norma CEI 64-8/4 prevede che tutti i componenti debbano essere protetti contro il
pericolo di contatto diretto i metalliche normalmente in tensione.
Questa protezione può essere attuata in vari modi, quali:
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R.2.5.1 - Relazione tecnica degli impianti elettrici
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Progetto Definitivo
Isolamento delle parti attive
Tutti i quadri elettrici saranno con involucro avente grado di protezione minimo IP 42; gli
stessi anche a porta aperta presenteranno un grado di protezione non inferiore a IP 20.
Uso di involucri o barriere IP
Tutti i cavi nei loro percorsi fino a 2,5 metri dal piano di calpestio saranno protetti
meccanicamente in tubazioni in acciaio zincato opportunamente giuntate e/o canalette in
acciaio zincato a caldo.
Il cavo previsto si ritiene di classe 2, in quanto del tipo a doppio isolamento e con livello di
tensione maggiore di un gradino rispetto a quello necessario, ne consegue che il cavo potrà
essere posato a vista (a partire da 2,5 m in su dal piano di calpestio).
Uso di ostacoli o di distanziamenti
L’uso di ostacoli e/o di distanziamenti sarà ammesso solo per la parte Media Tensione e solo
per la cella di contenimento del trasformatore, per la rimozione della quale sono previsti
idonei interblocchi elettrici e meccanici.
Tutte le parti attive non isolate dei circuiti sia del sistema di II categoria che di quelli di I
categoria presenti all’interno della cabina, saranno protette dai contatti diretti tramite schermi
o ripari di idonea resistenza meccanica, rimovibili mediante l’impiego di un attrezzo e costruiti
in modo tale da realizzare comunque un grado di protezione non inferiore a IP XXB per le
superfici verticali e IPXXD per quelle orizzontali a portata di mano.
A tale scopo si sono infatti previste delle difese metalliche con rete anti infortunistica nel
vano di accesso al trasformatore.
Rimuovendo (solamente tramite attrezzi speciali) le difese, senza prima aver aperto i relativi
interruttori, si aprono automaticamente il relativo interruttore di bassa tensione ed il relativo
sezionatore di manovra di media tensione.
Uso di interruttori differenziali, quale protezione addizionale
Sono previsti un certo numero di interruttori differenziali, quale protezione addizionale contro
i contatti diretti, in particolare si fa presente quanto segue:
a) sul centro stella del trasformatore MT/BT è previsto l’inserimento di un relè
differenziale tarato a 5 A con sensibilità cronometrica tarata a 1 s, agente
sull’interruttore BT di macchina.
b) su tutti i quadretti di distribuzione luce e F.M. dei locali sono previsti gli inserimenti di
interruttori automatici differenziali, con soglia fissa a 30 mA ed intervento istantaneo
quali generali di gruppo, onde aumentare la selettività dell'impianto.
Altre protezioni non dovranno essere inserite.
8
PROTEZIONE CONDUTTURE DALLE SOVRACORRENTI
I conduttori saranno protetti da uno o più dispositivi che interrompono automaticamente
l'alimentazione quando si produce un sovraccarico od un corto circuito, con la sola eccezione
del caso in cui la sorgente di alimentazione non sia in grado di fornire una corrente superiore
alla loro portata (come ad esempio alcuni trasformatori per suonerie ed alcuni tipi di gruppi
elettrogeni).
Si ricorda che si intende per:
• SOVRACORRENTE ogni corrente che supera il valore nominale (per le condutture, il
valore nominale è la portata).
• SOVRACCARICO una sovracorrente che si verifica in un circuito elettricamente sano.
• CORTOCIRCUITO una sovracorrente che si verifica in seguito a un guasto di impedenza
trascurabile fra due punti fra i quali esiste tensione in condizioni ordinarie di esercizio.
Protezione delle condutture contro i SOVRACCARICHI
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R.2.5.1 - Relazione tecnica degli impianti elettrici
Upgrading del depuratore comunale di Palazzolo sull’Oglio
Progetto Definitivo
Le caratteristiche di funzionamento dei dispositivi di protezione delle condutture contro i
sovraccarichi dovranno rispondere alle seguenti condizioni:
IB ≤ In ≤ Iz
If ≤ 1,45 Iz
dove:
-
IB = corrente di impiego del circuito;
In = corrente nominale del dispositivo di protezione (se il dispositivo è regolabile In è
-
Iz = portata in regime permanente delle condutture;
If= corrente che assicura l'intervento del dispositivo entro il tempo convenzionale in
la corrente di regolazione);
condizioni definite.
Il dispositivo che protegge una conduttura contro i sovraccarichi può essere posto lungo il
percorso di questa conduttura se nel tratto di conduttura tra il punto in cui si presenta una
variazione di sezione, di materiale o modo di posa, ed il punto in cui è posto il dispositivo di
protezione non vi siano né derivazioni né prese a spina.
Non è necessario prevedere dispositivi di protezione contro i sovraccarichi per:
• i circuiti la cui apertura potrebbe comportare pericoli per il funzionamento degli impianti
interessati (i circuiti di eccitazione delle macchine rotanti, di alimentazione degli
elettromagneti di sollevamento, secondari dei trasformatori di corrente, che alimentano
dispositivi di estinzione dell'incendio);
• le condutture situate a valle di variazioni di sezioni, di diverso materiale o modi di posa,
quando siano protette da dispositivi di protezione posti a monte;
• le condutture che alimentano apparecchi utilizzatori od altri circuiti che non possono dar
luogo a correnti di sovraccarico;
• gli impianti di telecomunicazione, comando, segnalazione e simili.
Tuttavia può essere conveniente prevedere dispositivi di protezione contro i sovraccarichi
per cautelarsi contro i rischi derivanti dalla corrente presunta di cortocircuito minima (Iccmin.)
di fondo linea. Tale valore di corrente può essere determinato con le formule empiriche
fornite dalla Norma CEI 64-8 :
Iccmin. =
Iccmin. =
0,8 U
1,5ρ L
S
nel caso di impianto con conduttore di neutro non distribuito
0,8
U
1,5ρ (1+m) L
S
nel caso di impianto con conduttore di neutro distribuito
Protezione delle condutture contro i CORTOCIRCUITI
Ogni dispositivo di protezione contro i cortocircuiti:
• avrà un potere di interruzione non inferiore alla corrente di cortocircuito presunta nel
punto di installazione, a meno che a monte non sia installato un altro dispositivo avente il
necessario potere di interruzione e che l'energia che entrambi lasciano passare non sia
tale da danneggiare il dispositivo posto a valle;
• sarà in grado di interrompere la corrente di cortocircuito che si presenta in un punto
qualsiasi del circuito in un tempo non superiore a quello che porti i conduttori alla
temperatura limite ammissibile, per i cortocircuiti di durata non superiore a 5s la
condizione da soddisfare è la seguente:
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Upgrading del depuratore comunale di Palazzolo sull’Oglio
Progetto Definitivo
I²t ≤ K²S²
dove:
- I²t = è l'integrale di Joule per la durata del cortocircuito, in A²s;
- K = è un coefficiente i cui valori sono fissati dalla Norma CEI 64-8 (434.3.2);
-
S = è la sezione dei conduttori, in mm².
Il dispositivo di protezione contro i corto circuiti sarà installato nel punto in cui una riduzione
di sezione o ogni altra variazione, comporti una riduzione del coefficiente K, con le seguenti
eccezioni:
• il tratto di conduttura tra il punto in cui sia posto il dispositivo di protezione ed il punto in
cui vi sia una riduzione di sezione (o un'altra variazione);
• non superi 3 m;
• sia realizzato in modo da ridurre al minimo il rischio di cortocircuito;
• non sia posto in vicinanza di materiale combustibile;
• il dispositivo posto a monte delle variazioni di sezioni o di altre variazioni sia adatto a
proteggere la conduttura posta a valle.
Sarà ammesso non prevedere dispositivi di protezione contro i cortocircuiti per:
• le condutture che collegano generatori, trasformatori, raddrizzatori, batterie di
accumulatori ai rispettivi quadri di comando e protezione, quando i dispositivi di
protezione siano posti su questi quadri; i circuiti la cui apertura potrebbe comportare
pericoli per il funzionamento degli impianti interessati (i circuiti di eccitazione delle
macchine rotanti, di alimentazione degli elettromagneti di dei trasformatori di corrente,
che alimentano dispositivi di estinzione dell'incendio);
• alcuni circuiti di misura.
a condizione che siano soddisfatte contemporaneamente le due condizioni seguenti:
• la conduttura sia realizzata in modo da ridurre al minimo il rischio di cortocircuito;
• la conduttura non sia posta in vicinanza di materiali combustibili.
Se un unico dispositivo contro i sovraccarichi risulta in accordo con le prescrizioni riguardanti
la protezione degli stessi di una determinata conduttura ed ha un potere di interruzione non
inferiore al valore della corrente di cortocircuito presunta nel suo punto di installazione, si
considera che esso assicuri anche la protezione contro le correnti di cortocircuito del tratto di
conduttura situata a valle di quel punto, cioè non è necessaria la verifica della corrente di
cortocircuito minima.
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VERIFICHE, PROVE E DICHIARAZIONI DI CONFORMITA’ RIGUARDANTI
L’IMPIANTISTICA ELETTRICA
Premessa
Alla fine dei lavori e comunque prima della messa in servizio degli impianti, saranno eseguiti,
a cura della Ditta Installatrice, tutti gli esami a vista e le verifiche strumentali, come previsto e
con riferimento alle disposizioni di legge ed alle normative tecniche.
Generalmente, salvo casi particolari, i riferimenti legislativi sono rappresentati dal DPR
547/55 art. 328, D.Lgs. 626/94 art. 32 e quello tecnico dalle Norme CEI, in particolare
secondo le prescrizioni della Norma CEI 64-8 parte 6 e 64-14 “Guida alle verifiche degli
impianti elettrici utilizzatori”.
Verifiche periodiche
Il datore di lavoro ha l’obbligo di ottemperare a quanto prescritto dall’art.328 del DPR 547/55:
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Upgrading del depuratore comunale di Palazzolo sull’Oglio
Progetto Definitivo
«...gli impianti, le macchine, gli apparecchi, le attrezzature, gli utensili, gli strumenti, compresi
gli apprestamenti di difesa, devono possedere, in relazione alla necessità della sicurezza del
lavoro, i necessari requisiti di resistenza e di idoneità ed essere mantenuti in buono stato di
conservazione e di efficienza»
e dall’art.32 lettera d del D.Lgs.626/94:
«...gli impianti e i dispositivi di sicurezza destinati alla prevenzione o all’eliminazione dei
pericoli, vengano sottoposti a regolare manutenzione e al controllo del loro funzionamento»
A tale scopo ogni 2 anni, in merito a quanto prescritto dall’art. 328 del DPR 547/55, saranno
eseguite le seguenti prove :
•
misura della resistenza di terra utilizzando il metodo della misura della resistenza
dell’anello di guasto (o della caduta di tensione);
• continuità dei conduttori di protezione e dei conduttori equipotenziali normali e
supplementari (ove richiesti);
ed inoltre:
• resistenza di isolamento dell’impianto elettrico;
• protezione mediante interruzione automatica dell’alimentazione per guasti BT:
• prove di funzionamento per i dispositivi a corrente differenziale;
• caduta di tensione;
•
Dichiarazione di conformità ai sensi della Legge 37/08
Ad opere completate, dopo le prove, i collaudi e la messa in funzione degli impianti e
comunque non oltre 30gg. dalla messa in servizio degli impianti o meglio dalla fine dei lavori,
la Ditta Installatrice presenterà regolare «Dichiarazione di conformità» in base 9 della Legge
37/08, allegata al progetto finale, con tutte le eventuali modifiche effettuate durante
l’esecuzione dei lavori.
La «Dichiarazione di conformità» dovrà risultare completa di tutti gli allegati obbligatori e tutta
quella documentazione finale “AS BUILT” (schemi come costruito, manuali di funzionamento,
garanzie etc.) che le normative vigenti richiedono a giustificazione dei lavori elettrici eseguiti.
10 ALLEGATI ALLA RELAZIONE
Elenco utenze e strumenti
Elenco cavi
Elenco segnali I/O
Dimensionamento impianto elettrico
Schema elettrico unifilare quadro QE 01
Schema elettrico unifilare cabina M.T./B.T
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