Lazio sette TIVOLI regio ne 16 AVVENIRE DOMENICA 21 NOVEMBRE 2010 Centro Pastorale per la Famiglia Ufficio Liturgico Diocesano Veglia di Preghiera per la Vita nascente dal 21 al 28 novembre 2010 Sabato 27 novembre 2010 alle ore 16.00 nella Cattedrale di San Lorenzo in Tivoli la Chiesa Tiburtina vivrà la celebrazione diocesana della Veglia di Preghiera per la Vita nascente, presieduta dal nostro Vescovo Mauro La nostra Diocesi in comunione con la Chiesa universale e il Santo Padre darà inizio solenne all’Avvento celebrando la Preghiera dei Primi Vespri e sostando in preghiera di adorazione, supplica e intercessione per la vita nascente. Il mistero dell’avvento del Signore ci prepara ad accogliere il Dio della vita. Con l’incarnazione il Figlio di Dio si è unito ad ogni uomo (GS 22): nascendo da Maria vergine, egli si è fatto veramente uno di noi. Eleviamo con fiducia la lode e la supplica al Dio dei viventi perché ogni vita umana sia rispettata, protetta ed amata. Il Centro per la Pastorale Familiare coordinerà la presenza delle varie realtà associative che nella Diocesi promuovono il valore della vita affidando gli incarichi per l’animazione della celebrazione. L’Ufficio liturgico diocesano, che curerà la celebrazione, ha provveduto anche ad inserire il testo della Veglia di preghiera per la vita nascente nel Sussidio per la preghiera di adorazione per il tempo di Avvento-Natale, che si può ritirare in Curia o scaricare in formato pdf dal sito www.diocesi- Impegni pastorali del Vescovo Oggi domenica 21 novembre, alle ore 11.00, celebra la Santa Messa nella Parrocchia di Cristo Re a Marcellina in occasione della Festa patronale; alle ore 15.30, presso il Seminario Vescovile, apre il Convegno “Il laico cattolico: per la Chiesa, con la Chiesa, nella Chiesa” organizzato dalla Consulta diocesana delle Aggregazioni Laicali in occasione della Giornata diocesana del Laicato Cattolico e alle ore 17.30, celebra la Santa Messa in Cattedrale con tutti i fedeli laici della Diocesi. Da lunedì 22 a venerdì 26 novembre è presso l’Oasi Gesù Bambino di Greccio (Rieti), dove partecipa agli Esercizi Spirituali del Clero di Tivoli. Sabato 27 novembre, alle ore 16.00, in Cattedrale, presiede la celebrazione dei Primi Vespri della Prima Domenica di Avvento, seguiti dall’Adorazione Eucaristica in occasione della Veglia diocesana per la Vita nascente; alle ore 19.00, nella parrocchia del Sacro Cuore di Gesù (Guidonia), celebra la Santa Messa con i giovani della II Vicaria e si intrattiene in dialogo con loro l’équipe diocesana di Pastorale Giovanile e i Seminaristi della Diocesi. Domenica 28 novembre, alle ore 11.00, nella parrocchia di Agosta, amministra il sacramento della Cresima; alle ore 17.30, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Goretti a Villalba di Guidonia, celebra la Santa Messa in occasione dell’inaugurazione della ristrutturazione della stessa. tivoli.it. I contenuti tematici del testo della Veglia, modificato per essere una schema di adorazione eucaristica, prevedono il suo uso durante il tempo di Avvento, utilmente nella prima settimana, in stretta correlazione alla Veglia diocesana. Per la celebrazione della Veglia I presbiteri si ritroveranno alle ore 15.45 in sacrestia per rivestire sul proprio camice la stola viola che troveranno a disposizione. ● I diaconi e i seminaristi, che presteranno servizio liturgico, si ritroveranno alle ore 15.00 del 27 novembre per un incontro organizzativo. ● I religiosi non presbiteri, le religiose e i fedeli laici prenderanno posto in Basilica. ● Oggi, domenica 21 novembre Giornata Pro Orantibus “La forma di vita contemplativa […] vi colloca, come membra vive e vitali, nel cuore del corpo mistico del Signore, che è la Chiesa; e come il cuore fa circolare il sangue e tiene in vita il corpo intero, così la vostra esistenza nascosta con Cristo, intessuta di lavoro e di preghiera, contribuisce a sostenere la Chiesa, strumento di salvezza per ogni uomo che il Signore ha redento con il suo Sangue”. Omelia del Santo Padre Benedetto XVI, 24 giugno 2010 Chiesa di San Biagio in Tivoli Convegno diocesano dei «Gruppi di preghiera Padre Pio» ANNA TROIANI Domenica 14 novembre 2010 si sono riuniti in Convegno Diocesano nella Chiesa di San Biagio in Tivoli i “Gruppi di preghiera Padre Pio”. La concelebrazione eucaristica è stata presieduta dal Vescovo di Tivoli, Sua Eccellenza mons. Mauro Parmeggiani. La partecipazione è stata molto grande e se la salute di un albero si giudica dai frutti che dà si deve dire che San Pio è un albero molto ricco, figura di santo moderno e straordinario. Ciò che ha colpito è il sentimento di fede sincera e libera che ha unito tutti, anche sconosciuti tra loro, provenienti da zone diverse e a volte lontane. È stata una testimonianza di adesione autentica che ha accomunato le persone sull’esempio di San Pio. Nel saluto iniziale il Coordinatore diocesano, don Ciro Zeno, si è rivolto al Vescovo dicendogli: “L’unica cosa che sappiamo fare, che il Gruppo sa fare, è pregare. Preghiamo per la Chiesa particolare e universale e lo facciamo con gioia”. Il Vescovo ha risposto: “Ti pare poco? La preghiera è il rapporto stretto con Gesù. Mi fa piacere vedervi in tanti”. In diocesi ci sono cinquanta Gruppi con i loro Assistenti spirituali e il Papa Paolo VI in un raduno dei Gruppi di preghiera in piazza San Pietro esclamò: “È un fiume di preghiera”. Nell’omelia il Vescovo ha sottolineato che Padre Pio, che continuiamo a chiamare padre ma è santo, è un santo amato soprattutto perché ci ha lasciato la grande grazia della preghiera ed è riuscito a trascinare tante persone, come tanti fedeli oggi. Con lo sguardo alle Scritture del giorno il Vescovo ha detto che l’uomo è tentato di sostituirsi a Dio, ma il giorno della giustizia verrà e dobbiamo deciderci se stare con il Signore o no. Allora “prepariamoci al giorno del Signore, diamoci da fare e, come dice San Paolo, lavoriamo molto, il cristiano è colui che opera sempre”. Padre Pio aveva il coraggio della verità e spesso non dava l’assoluzione a chi non voleva convertirsi e cambiare vita. Passava tantissime ore al confessionale, ad ascoltare, consigliare, sostenere e ad assolvere. Ha convertito tanta gente che non credeva. Gli giungevano lettere da tutto il mondo e rispondeva a tutti. Andava avanti per la sua strada seguendo la sua vocazione, le sue situazioni interiori, la chiamata di Dio, con umiltà, silenzio e tenacia. La purezza del cuore e la semplicità sono due sue grandi caratteristiche e più noi le possediamo più possiamo conoscere il suo mondo spirituale. San Pio è un grande santo del nostro tempo che ci prende per mano e ci porta a Dio. Come disse il Vescovo il giorno della Festa di tutti i santi, il 1° novembre, i santi sono nostri amici che hanno attraversato la vita prima di noi. Seguiamo il loro esempio. Padre Pio, figlio di semplici contadini, aveva un animo delicato e forte, pregava continuamente. Dio era tutto in lui fin da ragazzo. Egli era di Dio e del mondo, infatti avvertiva i bisogni di quanti, famiglie e giovani, vivevano senza sviluppo e senza lavoro nella terra più povera del Sud d’Italia, il Gargano. Per questo ha operato instancabilmente negli ottanta anni della sua vita. Basti nominare per tutte le sue opere la Casa Sollievo della Sofferenza, città ospedaliera all’avanguardia in Europa e nel mondo. Sta a noi continuare quanto Egli ha fondato e fatto. Nel corso del Convegno preziosa è stata la testimonianza del Coordinatore dei Gruppi di preghiera della Regione Abruzzo, padre Guglielmo Alimonti di Pescara, padre cappuccino che ha conosciuto personalmente Padre Pio, il quale ha sottolineato come San Pio amasse la Chiesa come Madre, anche quando ha subito opposizioni proprio da parte di chi non doveva. La concelebrazione eucaristica è stata preceduta dal mo- mento dell’accoglienza dei Gruppi, dalla recita del Santo Rosario e dall’Adorazione Eucaristica. Tutto è stato animato dai Cori di Pescara e di San Biagio con perizia ed impegno. Tra le eredità spirituali di Padre Pio un’eredità molto significativa è la costituzione dei Gruppi di Preghiera che sorsero nel 1949, “nuclei oranti” dei figli spirituali di Padre Pio, a cui rivolse scritti di grande edificazione. Essi sono formati da gruppi di fedeli che periodicamente, almeno una volta al mese, con la presenza di un sacerdote, assistente spirituale, si riuniscono in chiesa per pregare insieme secondo la parola del Sommo Pontefice. I partecipanti ascoltano e vivono la Messa, recitano il Rosario, adorano il S.S. Sacramento, si confessano e si comunicano.