PROGETTO DEFINITIVO “RIQUALIFICAZIONE DELLE AREE COMPRESE TRA VIA CORTILI E VIA MARE” ERCOLANO (NA) Consegnato dall’Istituto Packard per i Beni Culturali alla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Pompei Ercolano e Stabia nell’ambito dell’Accordo ai sensi degli artt. 111 e 112 DLgs 22.11.2004 n. 42 ‘per la tutela e la valorizzazione del sito archeologico di Ercolano e per la riqualificazione delle aree comprese tra via Cortili e Via Mare’ del 23 gennaio 2014, fra il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il Ministro per la Coesione Territoriale, la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Pompei Ercolano e Stabia, la Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per Napoli e Provincia, in virtù del quale l’Istituto Packard per i Beni Culturali si è impegnato a realizzare a propria cura e spese una serie di attività per il sito archeologico di Ercolano e per la riqualificazione delle aree di confine tra sito archeologico e città. ELABORATO D8 RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI Marzo 2014 Revisione n. _______ del _______________ ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Istituto Packard per i Beni Culturali Via Pasquale Paoli 25, Pisa D8 – RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI – marzo 2014 Pagina 2 di 20 Progetto Definitivo “Riqualificazione delle aree comprese tra Via Cortili e Via Mare”, Ercolano (NA) RAGGRUPPAMENTO TEMPORANEO DI PROGETTISTI: Mandataria e Capogruppo di progettazione: Arch. Paola Matilde Pesaresi, Via Cadore 29, 20135 - Milano, Italia E-mail: [email protected] Tel/Fax: +39 02 43118159 Arch. Paola Matilde Pesaresi Firma: ......................................................... ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Coordinatore per la progettazione ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.: Arch. Salvatore De Rogatis, Studio Associati ArchiMedia, Corso Umberto I 341, 80058 – Torre Annunziata (NA), Italia E-mail: [email protected] Tel/Fax: +39 081 5367542 Arch. Salvatore De Rogatis Firma: ....................................................... ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Geologo consulente per la progettazione: Dott. Ugo Ugati Via Lepanto 35, 80045 Pompei (NA), Italia, E-mail: [email protected] Tel/Fax: +39 0818599053 Dott. Ugo Ugati Firma: ......................................................... ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Progettista delle opere architettoniche: Studio di Architettura e Design Barbieri & Negri, Via Grancini 8, 20145 - Milano, Italia E-mail: [email protected] Tel: +39 02 89057265 Fax: +39 02 89057585 Di Arch. Luca Barbieri e Arch. Giovanni Negri Con: Arch. M. Zandonadi, Arch. A. Capellini, Arch. A. Colombo, Arch. M. Cucco ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Progettista delle opere idrauliche: Ing. Alessandro Iossa, Via Chioppera 1, 80061- Massa Lubrense (NA), Italia E-mail: [email protected] Tel./Fax: +39 081 8780659 ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Progettista degli impianti elettrici e di illuminazione: Ing. Marco D’Esposito, via Gottola 47, 80063 – E-mail: [email protected]. Tel/Fax: +39 081 5323313 Piano di Sorrento (NA), Italia ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Progettista delle opere strutturali: Ing. Antonio Visone via San Fermo 22, 80058 – Torre Annunziata (NA), Italia, E- mail: [email protected]. Tel/Fax: +39 081 3442205 ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Con: Coordinamento Specialisti: Arch. Massimo Iovino, Studio Associato ArchiMedia Corso Umberto I 341, 80058 – Torre Annunziata (NA), Italia, E-mail: [email protected] Tel/Fax: +39 081 5367542 Archeologo consulente per la progettazione: Dott. Domenico Camardo, Sosandra - Servizi per i Beni Culturali S.r.l C.so Pr. Amedeo 201, 84012 - Cava dei Tirreni (SA) Italia, E-mail: [email protected] Tel.: +39 3356280871 Archeologo consulente per i rilievi topografici: Dott. Massimo Brizzi Via Statonia 9, 00183 - Roma, Italia, E-mail: [email protected] Tel: +39 349 3747508 Studio Legale consulente per il Piano Particellare d’Esproprio: Studio Legale Ennio Magrì e Associati Via G. Carducci 19, 80121 Napoli, Italia, E-mail: [email protected] Comune di Ercolano: DIRIGENTE PROGETTO PIU ERCOLANO Arch. Olimpio Di Martino Firma: .......................................................... R.U.P. PROGETTO Arch. Pietro D’Angelo Firma: ........................................................... D8 – RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI – marzo 2014 Pagina 3 di 20 Progetto Definitivo “Riqualificazione delle aree comprese tra Via Cortili e Via Mare”, Ercolano (NA) RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA Premessa La presente relazione fa riferimento alla realizzazione di un impianto di illuminazione di alcune aree oggetto di riqualificazione ubicate nel Comune di Ercolano (NA) ed interessanti le strade di Via Mare e Via Cortili in adiacenza all’area archelogica degli scavi. In particolare i lavori riguarderanno: Via MARE Lungo tutto il tratto di via Mare, oggetto dell’intervento di riqualificazione, è previsto il rifacimento della pubblica illuminazione mediante la installazione di corpi illuminati artistici a lanterna con lampada MT-ST DA 100W posizionate nel seguente modo: lungo la parte bassa di Via Mar, dall’ingresso Villa dei Papiri e fino all’ingresso scavi, saranno installate su colonna mediante la sottoposizione di un tronchetto con base da 20cm per alzarne la posizione; lungo il confine con il parco tematico le lanterne saranno installate su palo di altezza circa 7mt sospese ad un braccio sporgente circa 120cm sulla strada; la parte alta, invece, prevede l’istallazione di lanterne con braccio a parete sui fabbricati ad un’altezza di circa 5mt. Il sottopasso sarà illuminato con una diversa tipologia di corpo illuminante, con lampada a led, ma a plafone sotto la volta. Infine lungo via mare sarà predisosto un cunicolo tecnologico che ospiterà i cavidotti per allogiare i cavi e per predisposizioni future. PARCO TEMATICO Nella zona del parco tematico è prevista la medesima illuminazione a lanterne su colonne lungo la recinzione che separa la strada dal parco stesso, mentre saranno posizionati una serie di faretti ad incasso orientabili, del tipo calpestabili a led, per illuminare le alberature e il muro di confine tra Parco Tematico e Piazza pubblica a monte. PIAZZA PUBBLICA Nella piazza è prevista una illuminazione mediante le già citate lanterne alloggiate su palo di altezza circa 4mt ma con lampade a led. D8 – RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI – marzo 2014 Pagina 4 di 20 Progetto Definitivo “Riqualificazione delle aree comprese tra Via Cortili e Via Mare”, Ercolano (NA) In prossimità dell’area giochi sarà predisposto un pozzetto per alloggiare le tubazioni per futuri allacci. In tutta l’area Parco e Piazza è stato predisposto un cavidotto aggiuntivo per future applicazione con particolare attenzione agli impianti speciali (videosorveglianza, fibra ottica). Prima della realizzazione dei nuovi impianti è prevista la dismissione del vecchio impianto di pubblica illuminazione costituito da pali in acciaio e corpi illuminanti su palo o a mensola su parete dei fabbricati esistenti. Nella rimozione sono inclusi i cavi e le strutture di sostegno dei corpi illuminanti. I nuovi impianti e le relative apparecchiature dovranno essere forniti completamente ultimati, eseguiti secondo le buone regole dell'arte, la normativa tecnica e le prescrizioni del Disciplinare descrittivo, nonché perfettamente funzionanti. I lavori descritti e valutati con riferimento ai prezzi unitari dell'elenco, si intendono pure comprensivi di tutte quelle minuterie, accorgimenti, accessori, finiture, ritocchi, verniciature inclusi nel prezzo, anche se non esplicitamente menzionati. È evidente infatti che nessuna descrizione verbale o grafica, per quanto accurata e dettagliata, può comprendere tutti gli innumerevoli elementi accessori costituenti gli impianti, descrivere tutte le funzioni delle singole apparecchiature, precisare tutti i magisteri esecutivi delle varie categorie di opere. Inoltre eventuali modifiche che si ritenessero necessarie in fase di esecuzione degli impianti, saranno concordate, da parte della Ditta Appaltatrice, direttamente con la Direzione Lavori sentito il parere della Committenza. D8 – RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI – marzo 2014 Pagina 5 di 20 Progetto Definitivo “Riqualificazione delle aree comprese tra Via Cortili e Via Mare”, Ercolano (NA) TERMINOLOGIA ED ABBREVIAZIONI Per una più rapida lettura degli elaborati progettuali vengono adottate le seguenti denominazioni convenzionali abbreviate (in ordine alfabetico): BT - Simbolo generico di “Sistema di bassa tensione in c.a.”: 400/230V CEI - Comitato Elettrotecnico Italiano DL - Direzione dei Lavori, generale o specifica IMQ - Istituto Italiano per il Marchio di Qualità SA - Stazione Appaltante T - Simbolo generico di connessione all’impianto di protezione e/o terra UNEL - Unificazione Elettrotecnica Italiana NORMATIVA DI RIFERIMENTO Gli impianti descritti saranno realizzati nel rispetto delle seguenti leggi e normative: LEGGI, DECRETI, CIRCOLARI D.Lgs. 9/04/2008 n.81 - TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. D.M. n. 37 del 22/1/2008 - Norme per la sicurezza degli impianti Legge regionale 12/2002: “Norme per il contenimento dell’inquinamento luminoso e del consumo energetico da illuminazione esterna pubblica e privata a tutela dell’ambiente, per la tutela dell’attività svolta dagli osservatori astronomici professionali e non professionali e per la corretta valorizzazione dei centri storici” PIANO REGOLATORE ILLUMINOTECNICO COMUNALE: NORME Tutte le Norme CEI generali e specifiche in vigore al momento della progettazione riguardanti gli impianti e i singoli componenti. In particolare: Norma CEI 11-8: Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica Norma CEI 11-17: Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica - Linee in cavo D8 – RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI – marzo 2014 Pagina 6 di 20 Progetto Definitivo “Riqualificazione delle aree comprese tra Via Cortili e Via Mare”, Ercolano (NA) Norma CEI 11-18: Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica - Dimensionamento degli impianti in relazione alle tensioni Norma CEI 17-13/1/3: Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione (quadri BT). Parti 1 e 3: Prescrizioni per apparecchiature di serie (AS), non di serie (ANS) e quadri di distribuzione (ASD). Norma CEI 64-8 VI Ed.: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V c.a. e 1500 V c.c. Norme CEI 64.8 - V2 - Sez. 714: Impianti di illuminazione situati all’esterno Norme UNI 10439: Requisiti illuminotecnici per strade con traffico motorizzato Norme EN 13201-2: Illuminazione stradale Circolare del Ministero dei Lavori Pubblici n° 2357 del 16.05.1996 Guida CEI 64.12: Guida alla realizzazione degli impianti di terra Norme CEI 34.21: Apparecchi illuminanti CEI EN 62305-1 "Protezione contro i fulmini. Parte 1: Principi generali" CEI EN 62305-2 "Protezione contro i fulmini. Parte 2: Valutazione del rischio" CEI EN 62305-3 "Protezione contro i fulmini. Parte 3: Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone" CEI EN 62305-4 "Protezione contro i fulmini. Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture" CEI 81-3 "Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato dei Comuni d'Italia, in ordine alfabetico." UNI 11248: Illuminazione stradale - Selezione delle categorie illuminotecniche UNI EN 13201-2/3/4: Illuminazione stradale - Parte 3: Calcolo delle prestazioni UNI 10819: Luce e illuminazione - Impianti di illuminazione esterna - Requisiti per la limitazione della dispersione verso l'alto del flusso luminoso DATI DI PROGETTO I dimensionamenti ed i calcoli del progetto sono stati eseguiti facendo riferimento ai seguenti dati e condizioni: Destinazione ambienti: D8 – RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI – marzo 2014 Pagina 7 di 20 Progetto Definitivo “Riqualificazione delle aree comprese tra Via Cortili e Via Mare”, Ercolano (NA) AREE ESTERNE PEDONALI E CARRABILI (STRADE PUBBLICHE) Potenze complessive contemporanee max. richieste: Complesso in ampliamento e utenze esistenti: ≈6 kW Cadute di tensione max ammesse sulle linee: Regime permanente in funzionamento normale: linee principali e secondarie 3% Margini di sicurezza: portate condutture in cavo: 30% portate interruttori: 30% riserva di spazio sui quadri: 30% Tipologia condutture utilizzate: tubazioni isolanti interrate con cavi tipo FG7OR 0.6/1kV. canalizzazioni metalliche con cavi tipo FG7(O)R 0.6/1kV. Tensione di alimentazione impianti: 230/400V - 50 Hz Tensione e sistema di distribuzione impianti BT: 230/400V / TT CRITERIO DI DIMENSIONAMENTO LINEE DI ALIMENTAZIONE Per effettuare il dimensionamento delle suddette linee è stata redatta una accurata analisi dei carichi presenti e dei relativi assorbimenti di cadauna linea (calcolo presunto con destinazione di utilizzo maggiorata del 25%), in modo tale da dimensionare con accuratezza la conseguente corrente nominale dell’apparecchio di protezione (In), sia esso fusibile e/o magnetotermico. Avendo scelto opportunamente il valore dei coefficienti correttivi, si è successivamente determinata la portata minima di progetto (Izp). Stabilita la temperatura ambiente (Ta=30°C) e il numero massimo di circuiti attivi raggruppati è stata calcolata la portata minima di ciascun conduttore riferita al tipo di posa in tubazione in PVC flessibile corrugata, e/o in aria libera, relativa ai vari circuiti attivi (Iz1). D8 – RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI – marzo 2014 Pagina 8 di 20 Progetto Definitivo “Riqualificazione delle aree comprese tra Via Cortili e Via Mare”, Ercolano (NA) Utilizzando poi i valori riportati nelle tabelle UNEL 35011-72 relative a cavi in rame isolato in PVC o EPR, è stata scelta la sezione del conduttore (S) avente portata massima in regime permanente (Iz2) maggiore della portata Iz1. Infine è stata calcolata la portata effettiva (Ize) di ciascun conduttore tenendo conto degli appropriati fattori di riduzione. In base al dimensionamento effettuato precedentemente e a calcoli condotti all’uopo, ne segue la consistenza delle linee di alimentazione . Tali linee sono state oggetto di verifiche in relazione alla caduta di tensione ed al corto circuito. 1.1 VERIFICA DELLE CADUTE DI TENSIONE È stato effettuato il calcolo della caduta di tensione per ciascuna linea di alimentazione. Per tale calcolo è stata utilizzata la seguente formula: U TAB x K x IB x L ΔV% = --------------------- x100 Un ove: UTAB: è il valore letto alla tabella specifica dei conduttori in Cu, in relazione al cosφ di funzionamento K: è il fattore di tensione pari a due nei sistemi monofasi come il caso specifico considerato. IB: è la corrente del cavo considerato. L: è la lunghezza della linea espressa in chilometri. Un: è la tensione nominale dell’impianto Nel calcolo, a vantaggio della sicurezza, è stato considerato il carico concentrato nell’estremità della linea. Da un accurato esame si è verificato che la massima caduta di tensione totale che si potrà avere sulle linee considerate ed installate, a cui sommare la caduta di tensione che si verifica sulla montante di alimentazione, è inferiore al 4%, in ottemperanza alla norma CEI 64-8. D8 – RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI – marzo 2014 Pagina 9 di 20 Progetto Definitivo “Riqualificazione delle aree comprese tra Via Cortili e Via Mare”, Ercolano (NA) 1.2 VERIFICA DELLE CONDIZIONI DI PROTEZIONE CONTRO LE CORRENTI DI SOVRACCARICO In base al dimensionamento delle linee di alimentazione effettuato precedentemente, risulta assicurata la protezione dal sovraccarico in quanto la portata effettiva della generica conduttura risulta sempre superiore alla corrente nominale del dispositivo di protezione, sia per i montanti che per le derivazioni. Ovvero in osservanza a quanto stabilito dalla norma CEI 64.8, si ha sempre il rispetto delle due condizioni fondamentali di seguito descritte: I B ≤ I n ≤I z If ≤ 1.45xIz Dove : IB = corrente di impiego del circuito Iz = portata in regime permanente della conduttura In = corrente nominale del dispositivo di protezione If = corrente che assicura l’effettivo funzionamento del dispositivo di protezione entro il tempo convenzionale in condizioni definite Inoltre, in conformità alla norma CEI 23-3 IV edizione, si ha che la corrente di intervento dell’interruttore automatico è pari a 1.45 volte la corrente nominale dello stesso. 1.3 VERIFICA DELLE CONDIZIONI DI PROTEZIONE CONTRO LE CORRENTI DI CORTOCIRCUITO Sono stati previsti dispositivi di protezione per interrompere le correnti di cortocircuito, prima che esse possano diventare pericolose a causa gli effetti meccanici e termici prodotti nei conduttori e nelle connessioni. Pertanto tutte le correnti di cortocircuito sono state determinate in modo puntiforme lungo gli impianti (in ogni punto significativo dell’impianto in esame), il tutto effettuato con misurazioni effettuate con la strumentazione indicata di seguito. I dispositivi di protezione hanno soddisfatto anche la condizione In≥IB. D8 – RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI – marzo 2014 Pagina 10 di 20 Progetto Definitivo “Riqualificazione delle aree comprese tra Via Cortili e Via Mare”, Ercolano (NA) Per effettuare la verifica delle condizioni di protezione dal cortocircuito sono stati individuati i valori delle correnti di cortocircuito critiche (Icc) per ciascun interruttore magnetotermico. È stato verificato il rispetto della seguente relazione: (I2 x t)≤ ≤ K2xS2 Dove I2 x t è l’integrale di joule per la durata del cortocircuito (in A2 x s). La condizione descritta in precedenza, è stata verificata per un ipotetico corto circuito generatosi in un punto qualsiasi dell’impianto a cui è riferita la protezione della conduttura oggetto della prova. Pertanto la corrente provocata da un cortocircuito deve essere interrotta in un tempo non superiore a quello che porta gli stessi conduttori alle temperature massime ammissibili. Per i cortocircuiti di durata non superiore a 5s il tempo t necessario affinché la data corrente di cortocircuito porti i conduttori dalla temperatura massima ammissibile in servizio ordinario alla temperatura limite, è stato calcolato in prima approssimazione , con la formula √t =K x S/I, dove : t = durata in secondi S = sezione in mm2 I = corrente effettiva di cortocircuito in ampere, espressa in valore efficace K = 115 per conduttori in rame 135 per conduttori in rame isolati con gomma ordinaria o gomma butilica 145 per conduttori in rame isolati con gomma etilenpropilenica e propilene reticolato In conclusione si deduce che dai calcoli effettuati, le condizioni descritte in precedenza saranno sempre rispettate. CRITERIO DI DIMENSIONAMENTO ILLUMINOTECNICO 1.4 Definizione della categoria illuminotecnica d’appartenenza Con l’entrata in vigore della legge Regionale 12/02 sulle misure in materia di risparmio energetico e di contenimento dell’inquinamento luminoso, tutti i nuovi impianti D8 – RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI – marzo 2014 Pagina 11 di 20 Progetto Definitivo “Riqualificazione delle aree comprese tra Via Cortili e Via Mare”, Ercolano (NA) d’illuminazione pubblici e privati devono rispettare precise indicazioni; queste riguardano il tipo di corpo illuminante, la sua geometria costruttiva e quella di installazione al fine di contenere alcuni parametri fotometrici entro i limiti sanciti dal decreto attuativo. In accordo con L.R. la Norma UNI 11248 fornisce le linee guida per determinare le condizioni di illuminazione in una data zona della strada, identificando una categoria illuminotecnica. In aderenza al piano illuminotecnico comunale (P.I.C.) che definisce in maniera univoca l’indice illuminotecnico della strada in oggetto, con l’ausilio della UNI-EN 13201-2 , si indica come categoria illuminotecnica di esercizio per la strada la ME3c, I parametri previsti per le suddette categorie sono Lm [cd/m²] Valori nominali secondo la classe 1.00 Ul Abbagliamento U0 debilitante (minimo) (minima) TI [%] 0.40 0.50 15 Illuminazione di contiguità SR 0.50 La L.R. stabilisce, inoltre, l’utilizzo di lampade ad alta efficienza, cioè con rapporto lm/W> 90 con un’intensità che diventa pari a 0 cd/klm a 90°; ciò diventa possibile con l’utilizzo di armature cut-off (totalmente schermate) dotate di vetro piano, le quali forniscono quasi sempre curve fotometriche in linea con quanto prescritto. STRUTTURA GENERALE DEGLI IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE DELL’ENERGIA ELETTRICA 1.5 QUADRI ELETTRICI Il quadro elettrico sarà ubicato in posizione facilmente accessibile, come illustrato nelle tavole grafiche allegate, ed ospita le apparecchiature elettriche di sezionamento, comando e protezione. Esso sarà in struttura in vetroresina colore RAL 7038. Maniglia in resina termoplastica. Tenone di manovra in acciaio zincato; Aste e paletti interni in acciaio con trattamento GEOMET 321. Cerniere esterne non accessibili in acciaio inox. Telaio in acciaio zincato e verniciato. Guarnizioni di tenuta realizzate in EPDM espanso., in esecuzione da esterno; di dimensioni minime 1390x580x330 - 96 moduli DIN; grado di protezione a porta chiusa non inferiore a IP55; porte cieche con serratura a chiave materiale plastico con grado D8 – RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI – marzo 2014 Pagina 12 di 20 Progetto Definitivo “Riqualificazione delle aree comprese tra Via Cortili e Via Mare”, Ercolano (NA) di protezione minimo IP65 di dimensioni 24 moduli DIN. 1.6 CONDUTTURE DORSALI Dal quadro di servizio avranno origine le linee di distribuzione per l’alimentazione dei corpi illuminanti. Le condutture saranno costituite da cavi per energia elettrica identificati dalle seguenti sigle di designazione: - cavi multipolari con guaina cavo 2 x a FG7OR 0.6/1kV per i circuiti di potenza; cavo 3 x a FG7OR 0.6/1kV per i circuiti di potenza; cavo 4 x a FG7OR 0.6/1kV per i circuiti di potenza; Il dimensionamento dei conduttori attivi è stato effettuato in modo da soddisfare soprattutto le esigenze di portata, di resistenza ai corti circuiti e i limiti ammessi per la caduta di tensione (C.E.I. 64-8). Si è tenuta in debita considerazione la possibilità di poter potenziare l’impianto (indicativamente sino al 30%) qualora ve ne fosse la necessità. I colori dei singoli conduttori saranno quelli imposti dalle norme C.E.I.: blu per il neutro, giallo-verde per il PE , altro colore (esclusi blu e giallo-verde) per le fasi. 1.7 CAVIDOTTI E POZZETTI Le condutture saranno posati all'interno di cavidotti corrugati in PVC a doppia parete interrati in polietilene ad alta densità di diametro 63mm e 110mm. Sono stati predisposti cavidotti aggiuntivi per futuri utilizzi (fibra ottica, impianto di videosorveglianza). E’ previsto l’impiego di pozzetti prefabbricati ed interrati, comprendenti un elemento a cassa, con fori di drenaggio ed un coperchio carrabile. Detti manufatti in calcestruzzo vibrato, avranno sulle pareti laterali la predisposizione per l’innesto dei tubi in plastica, costituita da zone circolari con parete a spessore ridotto. Vicino ad ogni palo, che sarà inserito in un plinto di sostegno interrato opportunamente dimensionato, verrà posato un pozzetto di ispezione/derivazione. Ad ogni cambiamento di direzione e nei tratti rettilinei ad una interdistanza di circa 40m, sarà inserito un pozzetto rompitratta opportunamente dimensionato. D8 – RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI – marzo 2014 Pagina 13 di 20 Progetto Definitivo “Riqualificazione delle aree comprese tra Via Cortili e Via Mare”, Ercolano (NA) In sede esecutiva saranno definiti nel particolare i percorsi delle tubazioni con tratti e derivazioni a squadro. I pozzetti saranno tutti dotati di chiusini in ghisa del tipo lamellare perlitica con su scritto la tipologia di impianto a cui sono dedicati. A seconda della posizione in cui verranno installati tali pozzetti, i chiusini saranno del tipo: a) classe D 400 (carico di rottura 40 tonnellate) se installati su carreggiate stradali; b) classe C250 (carico di rottura 25 tonnellate) se installati su parcheggi; c) classe B125 (carico di rottura 12,5 tonnellate) se installati su marciapiedi e/o zone pedonali. Per quanto riguarda la posa in opera delle tubazioni protettive, viene precisato quanto segue: a) per quanto concerne la sfilabilità di cavi e conduttori posati entro le tubazioni protettive, i diametri interni saranno dimensionati con adeguato margine in modo da rendere agevole la posa e l’eventuale sostituzione, in particolare il diametro interno del tubo sarà uguale almeno a 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio di conduttori contenuti; b) le curve delle tubazioni avranno un raggio di curvatura da 10 a 15 volte il diametro esterno del fascio di conduttori contenuti; c) Il taglio delle tubazioni in PVC pesante, sarà eseguito con appositi attrezzi, onde risulti perfettamente a squadra e senza sbavature. Sarà assolutamente da evitare la installazione di pozzetti di ispezione lungo le carreggiate delle strade. 1.8 APPARECCHI DI UTILIZZAZIONE In questo ambito, la nozione "apparecchi di utilizzazione" riguarda gli apparecchi illuminanti. Saranno montati corpi illuminanti su palo a parete o su colonna aventi le seguenti caratteristiche: Nella zona piazza Lanterna in pressofusione di alluminio - Fissaggio: portato - Telaio basculante per accesso vano ausiliari e vano ottico - Conforme alle più ristrettive leggi sull’inquinamento luminoso - Componenti elettrici su piastra asportabile - Sezionatore D8 – RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI – marzo 2014 Pagina 14 di 20 Progetto Definitivo “Riqualificazione delle aree comprese tra Via Cortili e Via Mare”, Ercolano (NA) automatico all’apertura. Conformità: Marchio di sicurezza ENEC. Conforme alle norme EN 60598-1; EN 60598-2-3; EN 62031; EN 55015 EMC; EN 61547 EMC; EN 61000-3-2/3; EN 62471 Materiali: Struttura in pressofusione di alluminio. Viteria in acciaio inox. Struttura - Componenti Principali: Telaio inferiore con quattro montanti curvi di cui uno predisposto per il passaggio del cavo elettrico, raccordati ad una flangia centrale con foro Ø 28 mm per il fissaggio al sostegno.- Telaio superiore basculante a pianta quadrata per accedere al vano ausiliari e ottico. - Guarnizione in silicone fra i telai inferiore e superiore. Modulo LED (Philips Fortimo™ LED LLM) con dissipazione termica diretta sulla struttura in alluminio. - Schermo in vetro temprato piano trasparente (IK 08 - EN 62262) extrachiaro ad elevata trasmittanza, serigrafato. Alimentatore elettronico con funzioni di autodiagnostica. - Sezionatore di linea elettrica. Efficienza minima dei singoli LED > di 107 lm/W Flusso (variabile in base alle configurazioni) da 3.000 a 4.500 lm. Altezza di installazione da 3,5 a 5 metri. Classi illuminotecniche CE-S (Geometria stradale). Classificazione (IES) Full cut-off. Indice di resa cromatica Ra > 70. Rischio fotobiologico assente. Completa di base di appoggio in caso di montaggio su colonna ed eventuale moncone di rialzo per totali 20cm. Per il montaggio sulle colonne la lanterna sarà sostenuta da un ulteriore paletto così costituito: Palo in fusione di ghisa UNI EN 1561 e alluminio UNI EN 1706, con anima interna in acciaio FE 510 UNI EN 10219-1 zincata a caldo secondo norma UNI EN ISO 1461, il tutto corrispondente per forma misure e modanature varie al disegno che del progetto fa parte integrante. Il palo è composto come segue: 1°) da un’anima composta da un tubo (diam. cm 6,0) e una flangia (diam. cm 10,5) in acciaio alti complessivamente cm 14,5, saldati fra loro. La flangia è dotata di un foro centrale (diam. cm 5) per il passaggio del cavo all’interno e di tre fori (diam. 8,5 mm) posti a 120° fra loro per il fissaggio con tirafondi al plinto 2°) da una base in ghisa alta cm 5 a forma di piatto rovesciato, decorata da sei foglie. Il diametro di base è di cm 21,5; 3°) da una cima in alluminio alta cm 15, decorata centralmente da foglie ben incise (diam. cm 11,5). La cima è dotata di tre grani M8 in acciaio inox per il fissaggio sull’anima e di un attacco filettato 3/4” GAS per il fissaggio del corpo illuminante. L’altezza totale del palo è D8 – RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI – marzo 2014 Pagina 15 di 20 Progetto Definitivo “Riqualificazione delle aree comprese tra Via Cortili e Via Mare”, Ercolano (NA) di cm 20. Nella zona parco tematico e strada Lanterna in pressofusione di alluminio Lanterna quadrata per montaggio portato a marchio ENEC, di colore grigio scuro interamente in pressofusione di alluminio. Telaio inferiore composto da 4 montanti uniti ad una flangia centrale con foro da 28 mm per il fissaggio al sostegno. Passaggio cavo elettrico all'interno di un montante. Telaio superiore basculante per accesso al vano alimentazione e ottico. Schermo piano in vetro temperato. Ottica stradale (Tipo 1) in alluminio 99.90 anodizzata a base silicio. Componenti elettrici sostituibili singolarmente; sezionatore di linea bipolare; portalampada ceramico e bulloneria in ottone ed acciaio inox. Altezza cm 71; larghezza cm 44,5; lunghezza cm 44,5. Lampada MT-ST 100W-E40. Completa di base di appoggio in caso di montaggio su colonna ed eventuale moncone di rialzo per totali 20cm. Corpo illuminante ad incasso per illuminazione alberature e muri di confine costituito da: CORPO/CORNICE: In alluminio pressofuso (a filo pavimento). DIFFUSORE: Vetro temperato trasparente per le versioni resistente agli shock termici, agli urti. VERNICIATURA: In diverse fasi. La prima ad immersione, per cataforesi epossidica, nero, resistente alla corrosione e alle nebbie saline. La seconda con fondo per stabilizzazione ai raggi UV e per ultima finitura bugnata con vernice acrilica grafite. DOTAZIONE: Versioni complete di cornice di serraggio e di scatola per incasso in nylon f.v. EQUIPAGGIAMENTO: Guarnizione di tenuta in gomma siliconica. Piastra portaccessori elettrici asportabile per una facile manutenzione. pressacavo in nylon f.v. diam. 1/2 pollice gas. NORMATIVA: Prodotti in conformità alle vigenti norme EN60598-1 CEI 34-21, sono protetti con il grado IP67IK08 secondo le EN 60529. L'apparecchio ha superato la prova di resistenza al carico statico (EN 60598-2-13) con un peso applicato di 40KN pari a 4000Kg. Completo di alimentatore a corrente costante A= 500mA. LED 19W ES 2000lm - 4000K - CRI>80 piastra led orientabile. Classificazione rischio fotobiologico: Gruppo esente. Completo di connettore per collegamento in fila continua. D8 – RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI – marzo 2014 Pagina 16 di 20 Progetto Definitivo “Riqualificazione delle aree comprese tra Via Cortili e Via Mare”, Ercolano (NA) Apparecchio illuminante per SOTTOPASSO In alluminio estruso con dissipatore incorporato Diffusore: vetro trasparente sp. 4mm temperato resistente agli shock termici e agli urti (UNI-EN 12150-1 : 2001) Dotazione: In caso di manutenzione si apre la cornice che rimane agganciata tramite staffe. Sezionatore di serie e connettore rapido IP67 per il collegamento elettrico. Dispositivo automatico di controllo della temperatura all’interno dell’apparecchio con rispristino automatico. Protezione contro gli impulsi conforme alla EN 61547. Equipaggiamento: Valvola anticondensa per il ricircolo dell’aria. LED: Fattore di potenza: =0,9 Tecnologia LED di ultima generazione Ta-30+40°C vita utile 50.000h al 70% L70B20. Classificazione rischio fotobiologico: Gruppo di rischio esente secondo le EN62471. LED white-11760lm-4000K NORMATIVA: Prodotti in conformità alle vigenti norme EN605981 CEI 34-21, sono protette con il grado IP66IK08 secondo le EN 60529. Completo di staffa per fissaggio a plafone. Palo per illuminazione zona Piazza in acciaio UNI EN 10219 e ghisa UNI EN1561, zincato a caldo secondo norma UNI EN ISO 1461. Il palo è composto come segue: palo (A) in acciaio a sezione circolare zincato a caldo,composto da due tubi aventi le seguenti dimensioni: diam. cm 12,7 x 140 - diam. cm 10,2 x 300. Il palo dovrà innestarsi per cm 60 perfettamente a piombo in un plinto di fondazione (P) ed è dotato di: una boccola M10 predisposta per la messa a terra; un’asola (B - h. cm 18,6 x 4,5) idonea per il montaggio di morsettiere in classe II di isolamento con o senza fusibile (mod. Conchiglia); un’asola (C - h. cm 15 x 5) posizionata a cm 35 sotto il livello di pavimentazione per il passaggio dei cavi all’interno; sei grani M10 (E) per il fi ssaggio della cima; una guaina termoretraibile (D) con altezza minima di cm. 20, formata da materiali compositi (poliolefinico irradiato e mastice butilico) dovrà essere applicata alla base del palo per proteggerlo dalla corrosione. 1°) basamento in ghisa realizzato in un’unica fusione alto cm 112,5, caratterizzato da un elemento tronco conico con base circolare (diam. cm 27,5), provvisto di portello di ispezione di cm 11 x h 32, sormontato da tre anelli (diam. cm 14,5). Completo di cima alta cm 17,5, (diam. cm 14,5), decorata da una gola, una parte terminale tronco conica ed è dotata di un tubo (A) filettato 3/4” GAS completo di dado e rosetta in acciaio inox per il fissaggio del corpo illuminante. La cima viene inserita sull’anima (B - Ø cm 10,2). L’altezza totale è di cm 380. D8 – RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI – marzo 2014 Pagina 17 di 20 Progetto Definitivo “Riqualificazione delle aree comprese tra Via Cortili e Via Mare”, Ercolano (NA) Palo per illuminazione strada in acciaio UNI EN 10219 e ghisa UNI EN 1561, zincato a caldo secondo norma UNI EN ISO 1461, il tutto corrispondente per forma misure e modanature varie al disegno che del progetto fa parte integrante. Il palo è composto come segue: palo (A) in acciaio a sezione circolare zincato a caldo, composto da due tubi aventi le seguenti dimensioni: diam. cm 15,2 x 160 - diam. cm 12,7 x 560. Il palo dovrà innestarsi per cm 80 perfettamente a piombo in un plinto di fondazione (P) ed è dotato di: una boccola M10 predisposta per la messa a terra; un’asola (B - h. cm 18,6 x 4,5) idonea per il montaggio di morsettiere in classe II di isolamento con o senza fusibile (mod. Conchiglia); un’asola (C h. cm 15 x 5) posizionata a cm 35 sotto il livello di pavimentazione per il passaggio dei cavi all’interno; sei grani M10 (E) per il fi ssaggio della cima; una guaina termoretraibile (D) con altezza minima di cm. 20, formata da materiali compositi (poliolefinico irradiato e mastice butilico) dovrà essere applicata alla base del palo per proteggerlo dalla corrosione. 1°) basamento in ghisa realizzato in un’unica fusione alto cm 112,5, caratterizzato da un elemento tronco conico con base circolare (diam. cm 36), provvisto di portello di ispezione di cm 11 x h 32, sormontato da tre anelli (diam. cm 17); 2°) raccordo in ghisa realizzato in un’unica fusione alto cm 12,5, caratterizzato da due anelli (diam. cm 17), fi ssato al palo con tre grani M6 in acciaio inox. L’altezza totale è di cm 640. Braccio per lanterna Realizzato in ghisa UNI EN-GJL-HB175 e acciaio S235J UNI EN 10025 zincato a caldo secondo norma UNI EN ISO 1461. Protezione delle superfici. Dimensioni e peso Altezza cm 94,5; larghezza cm 143. Peso Kg 41. La cima è composta come segue: 1°) da un elemento in ghisa alto cm 37,5, a forma cilindrica liscia (diam. cm 17), decorato da tre gole. La parte alta è dotata di attacco per il fissaggio di una mensola, il fissaggio sull’anima (A) è ottenuto con sei grani M10 in acciaio inox (B); 2°) da un elemento decorativo in tubolare di acciaio zincato a caldo lungo cm 10 con sezione di cm 12 x 4, fissato con due viti M10 (C) dall’interno dell’elemento 1° in opposizione alla mensola 4°; 3°) da un elemento terminale in ghisa alto cm 6 a forma cilindrica liscia (diam. cm 17). L’elemento va fissato con una vite M8 (D) all’elemento 1°; 4°) da una mensola in acciaio zincato a caldo lunga cm 117, alta cm 86,5, composta da un tubolare con sezione rettangolare (cm 12 x 4) e un tubo inferiore (Ø 3,3 cm) con raggio di curvatura di cm 51,5. I due tubi sono saldati fra loro tramite due tondini. La mensola viene fissata con due viti M10 D8 – RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI – marzo 2014 Pagina 18 di 20 Progetto Definitivo “Riqualificazione delle aree comprese tra Via Cortili e Via Mare”, Ercolano (NA) (C) dall’interno dell’elemento 1° e con una vite M8 (G) all’anello inferiore 6°; 5°) da un elemento in ghisa alto cm 24 a forma cilindrica liscia (diam. cm 10,5), decorato da una gola e una parte inferiore tronco conica dotata di filettatura da 3/4” GAS (F) per il fissaggio del corpo illuminante. L’elemento va inserito a innesto sulla mensola 4° e fissato con una vite M8 (E) alla mensola stessa; 6°) da un anello in acciaio zincato a caldo alto cm 11 (diam. cm 15), a cui va fissato l’attacco inferiore della mensola. L’anello viene fissato all’anima (A) con due grani M8. La sporgenza dell’attacco per il corpo illuminante ad assemblaggio avvenuto è di cm. 120. 1.9 IMPIANTO DI TERRA La rete di distribuzione relativa all'impianto di terra sarà costituita da una corda di rame nudo da 35 mmq posata interrata lungo il tratto prospiciente l’aarea parco tematico e nella zona piazza pubblica (lungo tutte le aree dove sono installati i corpi illuminanti su palo) che connetterà equipotenzialmente i relativi pali in acciaio. Dal pozzetto a base corpo illuminante partirà, in cavo 3x1,5 il conduttore di protezione (PE) fino al corpo illuminante non in classe di isolamento II. 1.10 DISTANZE DI RISPETTO E PROTEZIONE PALI DI SOSTEGNO I pali che reggeranno i corpi illuminanti su stradadovranno essere ubicati in modo da non arrecare intralcio alla circolazione e non formare barriere architettoniche. Dove saranno presenti marciapiedi, i pali per l’illuminazione stradale verranno installati sempre su questi, e saranno sempre arretrati di almeno di 50cm dal bordo stradale, lasciando comunque uno spazio utile, al di là del palo, maggiore o uguale a 1m per il passaggio delle carrozzine sul marciapiede (Norma CEI 64-7) (vedi fig. 1). Dove il marciapiede risulta di larghezza insufficiente, il palo dovrà essere installato al limite della sede stradale. L’altezza minima sulla carreggiata dell’apparecchio di illuminazione non deve essere inferiore a 6m. La distanza di rispetto tra i centri luminosi ed i conduttori nudi delle linee elettriche aeree di bassa tensione deve essere almeno 1m; tale valore potrà essere ridotto a 0,5m se i conduttori sono in cavo aereo ed in ogni caso nei centri abitati. Per tensioni superiori a 100V la distanza di rispetto dovrà essere almeno pari a (3+ 0.015U) m in cui U è la tensione di D8 – RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI – marzo 2014 Pagina 19 di 20 Progetto Definitivo “Riqualificazione delle aree comprese tra Via Cortili e Via Mare”, Ercolano (NA) esercizio della linea espressa in Kilovolt. La distanza dovrà permanere anche con catenaria della linea, inclinata di 30° sulla verticale. VERIFICHE E PROVE PRELIMINARI. COLLAUDO APPARECCHIATURE E IMPIANTI Durante l’esecuzione dei lavori, la DL potrà effettuare alcune prove e visite in cantiere al fine di verificare che la fornitura dei materiali corrisponda alle prescrizioni contrattuali, alle marche approvate dopo la consegna dei lavori e alle modalità esecutive approvate con i disegni preliminari. a - Prove in cantiere sugli impianti eseguiti: - verifica della continuità metallica di tutte le strutture direttamente interessate agli impianti elettrici; - misure di resistenza di isolamento di tutti i circuiti in partenza dai quadri di BT; - verifica della corretta marcatura delle morsettiere, cassette, terminali dei cavi, ecc.; - verifica della corretta targhettatura delle apparecchiature interne ed esterne sui quadri elettrici, ecc.; - misura della resistenza totale di terra; - verifiche e prove ulteriori a discrezione della DL. Tutta la strumentazione richiesta per le prove deve essere fornita a cura e carico dell’Impresa, salvo deroghe concesse dalla DL su richiesta dell’Impresa stessa. Le verifiche e le prove preliminari di cui sopra saranno eseguite dalla DL in contraddittorio con l’Impresa e di esse e dei risultati ottenuti si compilerà di volta in volta regolare verbale. La DL, ove si trovi da eccepire in ordine ai risultati riscontrati, perché non conformi alle prescrizioni contrattuali, emetterà il Verbale di Ultimazione dei Lavori solo dopo aver accertato, facendone esplicita dichiarazione nel verbale stesso, che da parte dell’Impresa sono state eseguite tutte le modifiche, aggiunte, riparazioni e sostituzioni necessarie. Si intende che, nonostante l’esito favorevole delle prove preliminari e verifiche suddette, l’Impresa rimane responsabile delle deficienze che abbiano a riscontrarsi anche dopo il collaudo e fino al termine del periodo di garanzia. Il collaudo tecnico finale sarà effettuato a cura della DL; esso consisterà principalmente nella verifica delle prescrizioni impartite in seguito alle prove preliminari di D8 – RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI – marzo 2014 Pagina 20 di 20 Progetto Definitivo “Riqualificazione delle aree comprese tra Via Cortili e Via Mare”, Ercolano (NA) cui sopra e nella verifica della funzionalità nelle condizioni di esercizio di tutti gli impianti. b - verifiche finali Le verifiche da effettuare prima della consegna dei lavori sono quelle stabilite dalla norma CEI 64.8: ♠ esame a vista dell’impianto ♠ verifica del corretto del serraggio dei terminali ai quadri elettrici ♠ verifica della resistenza di terra ♠ verifica della resistenza di isolamento ♠ verifica della caduta di tensione percentuale ♠ verifica del corretto grado di protezione dei componenti ♠ verifica illuminotecnica ♠ verifica della continuità dei conduttori PE ♠ verifica della separazione dei circuiti ♠ verifica dei tempi di intervento delle protezioni differenziali magnetotermiche. Il tecnico