Facoltà di Sociologia
Università di Milano-Bicocca
PSICOLOGIA SOCIALE
Simona Sacchi
3°PERIODO – aprile-giugno 2009
BIBLIOGRAFIA
•
•
Smith e Mackie “Psicologia Sociale” Zanichelli Ed.
Dispensa a cura del docente
ESAME
Scritto domande aperte e chiuse a scelta multipla
+ orale (eventuale)
CONTATTI
RICEVIMENTO: LUNEDI’ 14.30
Dipartimento di Psicologia
Università degli Studi di Milano-Bicocca
Stanza 406 -4°piano- ed. U6
P.zza dell'Ateneo Nuovo 1 20100 Milano
[email protected]
1
LE ESERCITAZIONI
-ADott. Luca Andrighetto
12 ore
The dark side of the group: processi psicosociali, relazioni intergruppo e
violenze collettive
• Lezione frontale (4-5 ore) - analisi di alcuni processi di gruppo (sostituzione di
responsabilità, diffusione di responsabilità, de-individuazione, deumanizzazione …) che portano alla messa in atto di azioni collettive verso
outgroup target.
• Analisi di alcune evidenze empiriche ed esperimenti famosi (es., Milgram e
Zimbardo).
• Lavoro di gruppo (3-4 ore). Verranno formati dei sottogruppi; ognuno di questi
prenderà in esame alcuni episodi di cronaca attuale (ad es., Abu Grahib) o
della storia (genocidi come lo Shoah o il genocidio rwandese) e li
reinterpreterà sulla base dei processi psicosociali spiegati in precedenza. Le
ultime ore saranno quindi dedicate all'esposizione in classe di questo lavoro.
LE ESERCITAZIONI
-BDott.ssa Federica Castellini
8 ore
Una sfida per la psicologia sociale: fare ricerca e intervenire con la ricercaintervento
Perché fare una ricerca-intervento?
Le radici epistemologiche della ricerca intervento: i principi che ispirano la ricercaintervento, le principali differenze rispetto alla ricerca positivista classica
La ricerca-intervento applicata ad un caso concreto: la ricerca di Lewin sul cambiamento
delle abitudini alimentari
La ricerca intervento secondo il modello di G.Susman
Lo soggettività nella ricerca-intervento: il ruolo del ricercatore e dei soggetti, il concetto di
partecipazione e il costrutto dell’empowerment
Problemi di metodo e di verifica della ricerca-intervento
Esempi di ricerca intervento sul territorio: una riflessione sulla differenza tra modelli teoricometodologici di riferimento e la realtà in cui si interviene
NB In base al numero dei partecipanti il percorso può prevedere anche un lavoro in sottogruppi con
l’obiettivo di riflettere su una possibile realizzazione ‘a tavolino’ di un progetto di ricerca intervento sul
territorio.
2
La definizione della disciplina
“La PSICOLOGIA SOCIALE è lo studio scientifico degli
effetti dei processi sociali e cognitivi sul modo in cui gli
individui percepiscono gli altri, li influenzano e si
pongono in relazione con loro”
a.a. 2008/2009 FACOLTA’ DI SOCIOLOGIA - Psicologia Sociale – Simona Sacchi
La definizione della disciplina
Trovare una definizione alla Psicologia Sociale non è
opera facile:
• COMPLESSITA’ del tema
• disciplina di FRONTIERA che intrattiene scambi
con la sociologia, l’antropologia, le scienze politiche
ed economiche….
• DIVERSI LIVELLI di analisi possibili (cognitivo e
intrapsichico…culturale)
a.a. 2008/2009 FACOLTA’ DI SOCIOLOGIA - Psicologia Sociale – Simona Sacchi
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La definizione della disciplina
SOCIALE
individuo
“La PSICOLOGIA SOCIALE è lo studio scientifico degli effetti dei processi
sociali e cognitivi sul modo in cui gli individui percepiscono gli altri, li
influenzano e si pongono in relazione con loro”
a.a. 2008/2009 FACOLTA’ DI SOCIOLOGIA - Psicologia Sociale – Simona Sacchi
La definizione della disciplina
“La psicologia individuale verte sull’uomo singolo […]
Nella vita psichica del singolo l’altro è regolarmente
presente come modello, come oggetto, come
soccorritore, come nemico e pertanto la psicologia
individuale è al tempo stesso , fin dall’inizio, psicologia
sociale”.
Freud (1921) Psicologie delle masse e analisi dell’Io
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La definizione della disciplina
DUE ASSIOMI:
•
le persone si costruiscono una loro realtà
•
le influenze sociali sono pervasive
a.a. 2008/2009 FACOLTA’ DI SOCIOLOGIA - Psicologia Sociale – Simona Sacchi
La definizione della disciplina
“Lo scopo principale della Psicologia sociale è quello di
studiare, nel modo più sistematico possibile, i diversi
aspetti dell’interazione fra individui, fra gruppi sociali e
all’interno di essi e fra gli individui e i sistemi sociali,
piccoli o grandi, di cui fanno parte”
(Tajfel, 1979)
a.a. 2008/2009 FACOLTA’ DI SOCIOLOGIA - Psicologia Sociale – Simona Sacchi
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La definizione della disciplina
“Il terreno specifico della Psicologia sociale […] è
proprio a cavallo tra un’ottica psicologica generale,
mirante soprattutto agli invarianti di base dei processi
mentali e delle dinamiche affettive (percezione,
memoria,
pensiero,
emozione…)
e
un’ottica
sociologica, rivolta essenzialmente agli aspetti
strutturali delle situazioni sociali”
(Amerio, 1995)
a.a. 2008/2009 FACOLTA’ DI SOCIOLOGIA - Psicologia Sociale – Simona Sacchi
La definizione della disciplina
“La Psicologia sociale si occupa dello studio delle
modalità e delle motivazioni secondo cui i nostri
pensieri, sentimenti e comportamenti vengono
modellati dal più generale ambiente sociale, definito in
senso lato e di ciò che accade quando più fonti
d’influenza entrano in conflitto tra loro”
(Aronson; Wilson, 1999)
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I livelli di analisi
Diversi livelli di analisi a cui lo studio della psicologia
sociale si colloca a seconda della natura delle variabili
coinvolte nella ricerca e delle premesse del ricercatore
(vedi Doise, 1982):
• il livello intraindividuale
• il livello intragruppo
• il livello intergruppo
• il livello collettivo
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I livelli di analisi
Il livello intrapsichico:
studia le modalità con cui l’individuo analizza la realtà e
costruisce un’immagine del mondo sociale che lo
circonda (cognizione sociale).
Il livello intragruppo:
analizza le dinamiche interpersonali tra più soggetti che
fanno parte di un medesimo gruppo (es. processi di
conformismo, devianza, comunicazione e leadership).
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I livelli di analisi
Il livello intergruppo:
studia le relazioni esistenti tra gruppi sociali differenti
(contatto, conflitto, riduzione del conflitto).
Il livello collettivo:
prende in considerazione i processi sociali legati al
contesto culturale e storico in cui gli individui si trovano
ad operare (es. studi cross-culturali).
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I livelli di analisi
interpersonale
individuale
gruppale
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I livelli di analisi
Es. “questo è Abdul il mio compagno di classe”
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I livelli di analisi
Anche il COME il sociale entri nel mondo intrapsichico può
essere visto in termini differenti:
4 livelli di coinvolgimento dell’individuo nel contesto sociale
(Bronfenbrenner, 1979)
Microsistema
relazioni interpersonali dirette
famiglia, classe)
Mesosistema
scuola)
(es.
relazioni tra microsistemi (es. casa-
Esosistema
sistema a cui l’individuo non partecipa
direttamente ma che influisce su di lui (es. regole della
scuola)
Macrosistema
culture ed organizzazioni più ampie
credenze, norme, politiche, ideologie
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La rilevanza del gruppo
A - Prospettiva Psicologica e Psicodinamica
• Teoria freudiana
•Teoria Frustrazione-Aggressione (Dollard)
• Teorie Psicodinamiche (Personalita' Autoritaria cf Adorno)
• Modello anxiety/fear of uncertainty
…
B - Prospettiva sociologica
C - Prospettiva socio-psicologica
• approccio cogitivo
• teoria dell’identità sociale (Tajfel)
• teoria delle rappresentazioni sociali (Moscovici)
…
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La rilevanza del gruppo
D - Prospettiva evoluzionista
definizione di uomo come “animale sociale”, il modello
sociobiologico spiega la tendenza dell’individuo ad
aggregarsi sulla base dell’esistenza di un impulso innato,
determinato a livello genetico.
E – approccio integrato
Tenta di usare vari livelli di analisi. Es.:
•System justification of theory (Jost and Banaji)
•Dominance Theory (Jim Sidanius)
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I FONDAMENTI TEORICI
I fondamenti teorici
Psicologia sociale nordamericana
Comportamentismo
Sociologia
microinterazionista
Cognitivismo
ricercatore di coerenza
scienziato ingenuo
Psicologia della
Gestalt
economizzatore di risorse
cognitive
Europa
Il tattico-motivato
Lewin
Per approfondimenti: P. Amerio (2007) Fondamenti di Psicologia Sociale. Ed Il Mulino. Cap I e II
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La psicologia sociale nordamericana:
il comportamentismo
Il comportamentismo (teoria dell’apprendimento
sociale): ha dominato la psicologia americana durante la
prima metà del ‘900
Assunti di base:
1) rifiuto di prendere in considerazione fenomeni non
direttamente osservabili (“mentali” o “soggettivi”);
2)
focalizzazione dell’attenzione sui comportamenti
manifesti e sul rapporto di questi con eventi ambientali.
MODELLO S(stimolo)-R(risposta)
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La psicologia sociale nordamericana:
il comportamentismo
condizionamento classico (Pavlov, 1927)
condizionamento operante (Skinner, 1938)
Legge dell’Effetto di Thorndike (1932)
Il rafforzarsi di legami associativi tra stimolo e risposta non deriva
dalla contiguità temporale ma dagli effetti che seguono la risposta
QUINDI
Un comportamento si stabilizza e viene appreso solo se la
risposta produce un effetto sull’ambiente
Il comportamento che produce effetti positivi si rafforza
Il comportamento che produce effetti negativi viene abbandonato
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La psicologia sociale nordamericana:
il comportamentismo
Trasferendo i principi del condizionamento ai temi della
psicologia sociale, i comportamentisti sostengono che:
tutto il comportamento umano può essere spiegato
facendo riferimento ai premi e alle punizioni (rinforzi
positivi e rinforzi negativi) presenti nell’ambiente nel
quale un individuo è inserito
Non c’è alcun bisogno di ricorrere a concetti quali…
pensieri, emozioni, conoscenze, troppo vaghi e
impossibili da studiare scientificamente in quanto non
direttamente osservabili
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La psicologia sociale nordamericana:
il comportamentismo
F.H.Allport (1924)
“non esiste una psicologia dei gruppi che non sia
essenzialmente e interamente una psicologia degli
individui…la psicologia in tutte le diramazioni è
essenzialmente una scienza dell’individuo”
solo il comportamento dell’individuo è reale
la realtà sociale come evento stimolo: il “sociale” è
circoscrivibile all’influenza degli altri sui processi
individuali,
indipendenza: questa influenza si esercita su un
soggetto preesistente e indipendente
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La psicologia sociale nordamericana:
il cognitivismo
MODELLO S(stimolo)-O(organismo)-R(risposta)
L’organismo:
• è attivo
• è guidato da spinte che derivano dalla sua stessa attività
mentale
• la sua attività mentale è configurata come un sistema
gerarchico di strutture, meccanismi e processi
• elabora i dati che giungono dall’esterno al fine di costruire una
rappresentazione del mondo utile per la messa in atto di azioni
a.a. 2008/2009 FACOLTA’ DI SOCIOLOGIA - Psicologia Sociale – Simona Sacchi
La psicologia sociale nordamericana:
il cognitivismo
Markus e Zajonc (1985)
O (organismo) - S (stimolo) - O (organismo) - R(risposta)
Gli stati interni dell’organismo non hanno un ruolo di
semplice mediazione fra stimoli e risposta, ma un ruolo
attivo sia di selezione degli stimoli a cui si presta attenzione
e quelli ignorati, sia di selezione delle risposte che vengono
fornite
contributo attivo dell’organismo conoscente
a.a. 2008/2009 FACOLTA’ DI SOCIOLOGIA - Psicologia Sociale – Simona Sacchi
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La psicologia sociale nordamericana:
il cognitivismo
Human Information processing
Neisser (1967)
Teoria dell’Informazione
INPUT
Ruolo dei processi
dell’informazione
ELABORAZIONE
input-output
OUTPUT
e
di
processazione
La metafora del computer che riducono a calcolo e procedura
costrutti individuali e interpersonali come scelte, decisioni,
comportamenti individuali, comportamenti economici, relazioni, …
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La psicologia sociale nordamericana:
il cognitivismo
4 concezioni di social cognizer
Il ricercatore di coerenza (anni ’50-’60)
Lo scienziato ingenuo (anni ’70)
L’economizzatore di risorse cognitive (cognitive
miser)
Il tattico-conoscitore motivato (motivated tactician)
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La psicologia sociale nordamericana:
il cognitivismo
Ricercatore di coerenza (Anni ’50 - ’60)
Lo stato di incoerenza fra credenze o sentimenti è di per
sé motivante al ripristino della coerenza tramite
cambiamento dell’atteggiamento
Modelli della coerenza cognitiva di Festinger (1957) e
Heider (1958)
a.a. 2008/2009 FACOLTA’ DI SOCIOLOGIA - Psicologia Sociale – Simona Sacchi
La psicologia sociale nordamericana:
il cognitivismo
Scienziato ingenuo (Anni ’70)
Come uno scienziato, l’individuo:
- è dotato di capacità logico-razionali
- raccoglie i dati necessari alla conoscenza di un certo
oggetto
- giunge a conclusioni logiche
Es. modello della covariazione di Kelley (1972)
l’individuo, motivato a spiegare le cause di un evento
sociale valuta con cura l’evidenza derivante da fattori
situazionali e da fattori disposizionali
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La psicologia sociale nordamericana:
il cognitivismo
Economizzatore di risorse (Taylor, 1981)
Nei processi di elaborazione delle informazioni, le
persone non tengono in considerazione tutti i fattori in
gioco, ma utilizzano “scorciatoie di pensiero” (euristiche)
Queste strategie di pensiero permettono loro di
risparmiare tempo ed energie cognitive ma portano a
distorsioni ed errori nel ragionamento e nel giudizio
sociale
Gli errori sono dovuti a proprietà del sistema cognitivo
a.a. 2008/2009 FACOLTA’ DI SOCIOLOGIA - Psicologia Sociale – Simona Sacchi
La psicologia sociale nordamericana:
il cognitivismo
Tattico motivato (Fiske e Taylor, 1991)
L’individuo possiede molte strategie cognitive a cui fa
ricorso in base a scopi e bisogni salienti in una
determinata situazione: è dunque in grado sia di pensare
ed agire rapidamente, sia di soppesare con cura le
informazioni che raccoglie nella realtà
La motivazione ha un ruolo fondamentale: tutta l’attività di
conoscenza è un processo motivato
a.a. 2008/2009 FACOLTA’ DI SOCIOLOGIA - Psicologia Sociale – Simona Sacchi
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La psicologia sociale nordamericana:
il cognitivismo
Tattico motivato (Fiske e Taylor, 1991)
Motivazioni epistemologiche = motivazioni che hanno per
oggetto la conoscenza stessa
Bisogno di cognizione (Petty e Cacioppo, 1986): bisogno
di elaborare con cura il contenuto di messaggi persuasivi
Bisogno di chiusura cognitiva (Kruglanski, 1989): bisogno
di ottenere una risposta chiara e non ambigua rispetto ad
un oggetto di conoscenza
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La psicologia della Gestalt
Si sviluppa in Germania a partire dai lavori di Wertheimer, Koheler,
Koffka e Lewin.
La psicologia della Gestalt cerca di comprendere il funzionamento
della mente studiando come le parti si unificano nel tutto per formare
l’esperienza cosciente.
Il motto della Gestalt è che il tutto è diverso dalla somma delle parti.
E’ possibile studiare la mente attraverso il metodo introspettivo.
a.a. 2008/2009 FACOLTA’ DI SOCIOLOGIA - Psicologia Sociale – Simona Sacchi
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La psicologia della Gestalt
Questa scuola è conosciuta prevalentemente per gli
studi sulla percezione, ma si è occupata anche di:
•
•
•
psicologia sociale e dei gruppi
psicologia del pensiero
psicologia animale e comparata
La psicologia della Gestalt è ancora oggi presente in
molteplici ambiti nei metodi e nell’impostazione
fenomenologica.
a.a. 2008/2009 FACOLTA’ DI SOCIOLOGIA - Psicologia Sociale – Simona Sacchi
La psicologia sociale nordamericana:
Kurt Lewin
LA PSICOLOGIA SOCIALE DINAMICA
Per l’Autore, fin dai suoi primi scritti, i processi psichici si attuano in funzione di
una dinamica interna alla psiche stessa e non solamente in funzione di stimoli
esterni, lo stimolo esterno può attivare un processo psichico.
IL
COMPORTAMENTO
E’,
SECONDO
LEWIN,
FUNZIONE
DELL’INTERAZIONE FRA LA PERSONA E L’ AMBIENTE PSICOLOGICO
Il concetto di relazione, e in particolare quello di relazione tra soggetto e
ambiente, sta alla base della teoria del campo
Anche la persona per Lewin comprende un insieme di regioni: la regione
percettiva e la regione interna-personale , queste regioni sono separate, ma
comunicano fra loro “spazio odologico”
a.a. 2008/2009 FACOLTA’ DI SOCIOLOGIA - Psicologia Sociale – Simona Sacchi
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La psicologia sociale nordamericana:
Kurt Lewin
TEORIA DEL CAMPO
PROSPETTIVA PSICOANALITICA: (a cui applica il metodo
sperimentale) da cui riprende il concetto di persona come
struttura dinamica
PSICOLOGIA DELLA GESTALT: modalità d’influenza del
comportamento come risultante del rapporto tra situazione e
impressione
CONCEZIONE “GALILEANA” DELLA PSICOLOGIA: analisi
dinamica dei processi e non studio delle proprietà statiche
degli oggetti di studio
a.a. 2008/2009 FACOLTA’ DI SOCIOLOGIA - Psicologia Sociale – Simona Sacchi
La psicologia sociale nordamericana:
Kurt Lewin
TEORIA DI CAMPO: insieme di asserzioni generali, logiche o
empiriche sulle condizioni di mutamento
CAMPO:
AMBIENTE:
Insieme di regioni parziali,
delimitate ma comunicanti
e dipendenti
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La psicologia sociale nordamericana:
Kurt Lewin
Il comportamento (C) è in funzione della persona (P) e dell’ambiente (A).
E’ quindi in funzione dello “Spazio di Vita”, ovvero l’ambiente psichico:
C = f (P,A) = f (SpV)
AMBIENTE PSICOLOGICO: comprende oggetti, persone, attività e situazioni (le
loro rappresentazioni) con cui l’individuo è in relazione in modo più o meno
consapevole. Ha una dimensione temporale (passato, presente e futuro) e una
dimensione realtà/irrealtà (delle possibilità ed eventualità)
PERSONA: complesso sistema energetico, la cui energia psichica entra in
azione per ritrovare l’equilibrio perduto a causa di un aumento di tensione
prodotto dall’energia di un bisogno.
GRUPPO: totalità dinamica basata non sulla similarità ma sull’interdipendenza.
Per Lewin si basa su due assunti:
•gruppo come unità naturale di mediazione tra individuo e società
•Concetto di TRASPOSIZIONE
La psicologia sociale nordamericana:
Kurt Lewin
LA RICERCA- INTERVENTO (action-research)
approccio applicato ai gruppi per studiarne le dinamiche e anche per
modificare pregiudizi, stili di leadership, aspettative.
Il legame fra dinamica di gruppo e ricerca-azione si concretizza nella
fondazione dei Training-groups.
IL GRUPPO CON LEWIN DIVENTERA’ UNA TOTALITA’ DINAMICA
CARRATTERIZZATA DALL’ INTERDIPENDENZA DELLE PARTI E NON PIU’
UNA SEMPLICE SOMMA DI UNITA’
“Il gruppo è qualcosa di più o, per meglio dire, qualcosa di diverso dalla somma dei suoi
membri: ha struttura propria, fini peculiari e relazioni particolari con altri gruppi.Quel che
ne costituisce l’essenza non è la somiglianza o la dissomiglianza riscontrabile tra i suoi
membri,bensì la loro interdipendenza.Ciò significa che un cambiamento di stato di una
sua parte o frazione qualsiasi interessa lo stato di tutte le altre” (Lewin,1951)
a.a. 2008/2009 FACOLTA’ DI SOCIOLOGIA - Psicologia Sociale – Simona Sacchi
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La psicologia sociale nordamericana:
la sociologia microinterazionista
Alcuni esponenti: Goffman, Mead, Blumer, Cooley...
• Il soggetto è dotato di una mente capace di elaborazione
simbolica
• Il soggetto si muove in un mondo di significati e non di stimoli
oggettivi
“Gli esseri umani agiscono in base ai significati che le cose hanno per loro”
• Costruzione e ricostruzione della realtà
“La realtà sociale anzichè essere stabile è il risultato di continue
stipulazioni tra insiemi di soggetti agentireciprocamente coinvolti. Gli attori
sociali sono sempre coinvolti in fluidi processi […]”
• Ruolo dei frames e del rituale interattivo
“Noi siamo sempre sulla scena”
“La rappresentazione drammaturgica è rituale. Essa crea un senso di realtà
condivisa”
a.a. 2008/2009 FACOLTA’ DI SOCIOLOGIA - Psicologia Sociale – Simona Sacchi
La psicologia sociale europea
I traumi della storia
Attenzione alla Dimensione Sociale: si pone al centro il rapporto
tra il funzionamento psichico e i processi sociali che modellano
tale funzionamento e ne sono a loro volta modellati
Dimensione Ideologica: convinzione che la psicologia sociale
non possa essere neutrale e avalutativa di fronte ai fenomeni
che caratterizzano il nostro tempo (es. esperienza
dell’olocausto)
Compito della psicologia sociale è quindi comprendere come le
interazioni individuali si integrino nei loro contesti sociali.
a.a. 2008/2009 FACOLTA’ DI SOCIOLOGIA - Psicologia Sociale – Simona Sacchi
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I fondamenti teorici
Psicologia sociale europea
Teoria dell’Identità
Sociale
Tajfel
Teoria delle
Rappresentazioni
Sociali
Moscovici
SocioCostruttivismo
Es. Harrè
Per approfondimenti: P. Amerio (2007) Fondamenti di Psicologia Sociale. Ed Il Mulino. Cap I e II
a.a. 2008/2009 FACOLTA’ DI SOCIOLOGIA - Psicologia Sociale – Simona Sacchi
La psicologia sociale europea
Il “fallimento” della psicologia sociale tradizionale si coniuga con
la sua irrilevanza sociale, il suo agire in un “vuoto sociale”.
Occorre evitare ogni riduzionismo…
riduzionismo psicologico (vedi Allport), che vede il soggetto
cone una tabula rasa che agisce in un ambiente vuoto - o in cui
il sociale funge unicamente da stimolo ambientale riduzionismo sociologico, che collega immediatamente l’input
sociale (es. la situazione economica) all’output sociale (es. i
fenomeni di discriminazione nell’occupazione)
a.a. 2008/2009 FACOLTA’ DI SOCIOLOGIA - Psicologia Sociale – Simona Sacchi
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La psicologia sociale europea
E’ necessario un approccio che esamini le diverse
interazione concrete nel più ampio sfondo del contesto
culturale e sociale
Ripresa e riconcettualizzazione di temi come: rapporto tra
gruppi, del pregiudizio e degli stereotipi sociali,
dell’influenza sociale.
a.a. 2008/2009 FACOLTA’ DI SOCIOLOGIA - Psicologia Sociale – Simona Sacchi
La psicologia sociale europea:
Tajfel e la Teoria dell’Identità Sociale
(Tajfel & Turner, 1979; Tajfel, 1981)
La TIS supera la visione individualistica, che vede il gruppo
come aggregato di individui e la persona membro di gruppo
come non diversa dall’individuo singolo.
Spiega il diverso funzionamento dell’individuo singolo e
dell’individuo membro di gruppo, formula ipotesi specifiche per
il comportamento di gruppo e studia gli effetti del contesto
sociale sui comportamenti di gruppo.
a.a. 2008/2009 FACOLTA’ DI SOCIOLOGIA - Psicologia Sociale – Simona Sacchi
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La psicologia sociale europea:
Tajfel e la Teoria dell’Identità Sociale
L’identità sociale è definita come quella parte dell’identità di un
individuo che dipende dalla sua appartenenza ad un gruppo
sociale unita alle componenti emotive e valoriali di tale
appartenenza.
Il focus della teoria è motivazionale:
si assume che gli individui aspirino a raggiungere un’identità
sociale positiva, e cerchino così l’appartenenza a gruppi di
status elevato.
La TIS è una teoria intergruppi, si occupa cioè delle relazioni
tra gruppi.
a.a. 2008/2009 FACOLTA’ DI SOCIOLOGIA - Psicologia Sociale – Simona Sacchi
La psicologia sociale europea:
Moscovici e la Teoria delle Rappresentazioni Sociali
(Moscovici, 1961; 1962)
Nozione di “rappresentazioni sociali” basata sul concetto di
“rappresentazioni collettive” impiegato da Durkheim (1898)
Le rappresentazioni sociali riguardano un modo specifico di
esprimere le conoscenze in una società o nei gruppi che la
compongono
Le rappresentazioni sociali danno corpo alle idee incarnandole
in esperienze ed interazioni nel presente e collegano il sapere e
le conoscenze alla vita concreta.
Conoscenza condivisa spesso sotto forma di teoria del senso
comune
Sono dinamiche, mobili, circolanti e possono formarsi con
facilità
a.a. 2008/2009 FACOLTA’ DI SOCIOLOGIA - Psicologia Sociale – Simona Sacchi
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La psicologia sociale europea:
Moscovici e la Teoria delle Rappresentazioni Sociali
(Moscovici, 1961; 1962)
Le rappresentazioni sociali ricostruiscono, non costruiscono da
zero la realtà
Non partono da un dato bruto, ma da un fenomeno rilevante
da una struttura materiale o intellettuale
Hanno lo scopo di:
- rendere familiare ciò che è estraneo e distante dalla
esperienza dei membri di un gruppo
- permettere una continuità tra vecchio e nuovo, provocando
modificazioni di valori e sentimenti
a.a. 2008/2009 FACOLTA’ DI SOCIOLOGIA - Psicologia Sociale – Simona Sacchi
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