Compromissione di cordoni radicali: ASPORTAZIONE COMPLETA

Compromissione
di cordoni
radicali:
ASPORTAZIONE
COMPLETA
Fusto inclinato,
non verticale:
ASPETTO
IMPORTANTE DA
CONSIDERARE
Fusto con cavità :
ASPETTO MOLTO
IMPORTANTE DA
CONSIDERARE
VTA: Visual Tree Assessment
Cosa si osserva?
2
DEGRADAZIONE DEL LEGNO
(presenza di carpofori fungini, di
legno cariato, distacchi della
corteccia, altri fenomeni
correlati… )
Presenza di
carpofori
fungini:
QUALI
CONCLUSIONI
POSSIAMO
TRARRE?
Carpofori
fungini
al colletto:
Possono
alterare
sensibilmente
l’apparato
radicale
Determinare
almeno il
genere del
fungo per
capire la
pericolosità
Carie e altri
fenomeni
degradativi:
INDAGARE LE
CAUSE
Distacco della
corteccia:
INDAGARE LE
CAUSE
Distacco della
corteccia:
INDAGARE LE
CAUSE
Degradazione
delle radici:
INDAGARE LE
CAUSE
Degradazione
delle radici:
MARCIUME
RADICALE
FIBROSO da
Armillaria s p .
VTA : Visual Tree Assessment
3 diversi livelli di valutazione, con un sempre
maggiore grado di approfondimento
- 1° Speditivo
- 2° Ordinario
- 3° Avanzato
AUMENTA L’ ATTENZIONE
E LA PRECISIONE
N E L L’ OSSERVARE E NEL
COGLIERE I PARTICOLARI
AUMENTA IL GRADO DI
DEFINIZIONE DELLE
PRESCRIZIONI PER LA
GESTIONE FUTURA DELLA
PIANTA
VTA : Visual Tree Assessment
1° livello, Speditivo
Si tratta di passare in rassegna
velocemente una numerosa serie di
alberi, al fine di individuare quelli che
manifestano una imminente o probabile
propensione al cedimento
Si effettua solitamente dopo eventi
meteorici eccezionali, il valutatore
procede a piedi o in auto (filari stradali).
La velocità nel procedere non consente
gli approfondimenti necessari per
definire una mitigazione del rischio
VTA : Visual Tree Assessment
2° livello, Ordinario
E’ il più praticato, consiste in una ispezione
dettagliata dell’albero e della stazione e nella
redazione di una sintesi delle informazioni
acquisite. Il valutatore opera da terra e si
può avvalere di alcuni semplici strumenti
(martello, sonda, accetta, binocolo, lente
d’ingrandimento, pala, ecc…). I limiti
maggiori derivano dal non poter valutare le
condizioni interne al fusto/branche,
all’apparato radicale e quelle della porzione
di chioma non visibile da terra.
VTA : Visual Tree Assessment
3° livello, Avanzato
È quello che permette di valutare più
compiutamente le condizioni di un albero.
Si definiscono con maggiore sicurezza le
prescrizioni per la mitigazione del rischio e
la gestione futura.
Si avvale di indagini strumentali (con
tomografo, resistografo, arboradix, ecc…)
e, se necessario, si svolge anche in quota,
mediante piattaforma aerea
RIEPILOGO VTA
Scheda per i
rilievi di
campagna
Strumenti per
valutazione
ordinaria
#
"
RIEPILOGO VTA
Indagini strumentali: TAC sonica
In quota (13,70 m)
A terra (40 cm)
RIEPILOGO VTA
Indagini strumentali: Resistograph
RIEPILOGO VTA
Indagini strumentali: Arboradix
RIEPILOGO VTA
Indagini strumentali
diagramma Arbotom
profilo Resistograph
diagramma Arboradix
La valutazione di stabilità degli alberi termina con
l ’ inserimento della pianta esaminata in una delle
CLASSI DI PROPENSIONE AL CEDIMENTO
previste dal protocollo SIA (ISA Italia)
Le classi sono:
A (nessun problema)
B (problemi limitati)
C (problemi evidenti ma di facile gestione)
C-D (problemi notevoli, per cui servono interventi
urgenti sulla pianta)
D (pianta da abbattere perché non altrimenti
gestibile)
Classi di propensione al cedimento (ISA Italia - 2009)
Classi di propensione al cedimento (ISA Italia - 2009)
Classi di propensione al cedimento (ISA Italia - 2009)
Classi di propensione al cedimento (ISA Italia - 2009)
PERICOLO E RISCHIO
La VTA ci consente di definire la
propensione al cedimento di un albero
Il PERICOLO è la possibile insorgenza di
un danno. Riferito agli alberi, un pericolo
p uò essere l’ intero albero o una sua parte
identificata come capace di provocare un
danno
Il RISCHIO è la combinazione della
possibilità del verificarsi di un evento e
della gravità delle possibili conseguenze
(Rischio = Probabilità x Conseguenze)
LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO
LE NORME DI BUONA PRATICA
La SIA (Società Italiana di Arboricoltura Onlus) ha tradotto in lingua italiana le B e s t
Management Practicies (BMP) realizzate dalla
ISA (International Society of Arboriculture) .
Tali Norme di Buona Pratica sono coerenti sotto il profilo tecnico e metodologico - con le
norme ISO e ANSI specifiche per la gestione
del rischio e con altre linee-guida e standard
di livello nazionale.
Le BMP sono adottate a livello internazionale
dai tecnici che si occupano
professionalmente della valutazione del
rischio connesso alla presenza degli alberi.
LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO
La valutazione del rischio si concretizza con
una PERIZIA SCRITTA che deve contenere:
- nome del valutatore e data dell’ ispezione
- obiettivi e scopi del lavoro
- localizzazione dell’ albero valutato
- livello d’ ispezione (speditivo, ordinario,
avanzato) e degli strumenti usati
- bersagli, frequenza di occupazione dell’ a r e a
di potenziale caduta, probabilità di colpire un
bersaglio e probabili conseguenze
- variabili stazionali che sono state
considerate (storie di cedimenti, eventi
meteorici intensi)
- documentazione della propensione al
cedimento (scheda VTA, immagini,
tomogrammi, profili Resistograph… )
- valutazione del rischio con conclusioni
(definizione del livello di rischio rilevato)
- opzioni e raccomandazioni per la mitigazione
del rischio
- informazioni sul rischio residuo
- raccomandazioni sul ricontrollo
- limiti della valutazione effettuata
LA SUDDIVISIONE DEI RUOLI
Gestore del rischio
degli alberi
(proprietario,
gestore, autorità di
controllo)
Valutatore del rischio
degli alberi
(come definito dagli
obiettivi del lavoro)
Obbligo e responsabilità
delle cure
Definisce e comunica le
norme di gestione del
rischio
Determina se è necessario
ispezionare un dato albero
Identifica i limiti geografici
dell’ispezione
Determina le attività nella
zona bersaglio
Determina il tipo di
bersaglio e il suo tasso di
occupazione
Specifica il livello
desiderato di valutazione
Stabilisce il budget
Identifica l’albero e le
condizioni stazionali da
ispezionare
Valuta e classifica la
propensione al cedimento e la
vulnerabilità del bersaglio
Stima le possibili
conseguenze del cedimento di
un albero
Registra e spiega i risultati al
cliente
Individua e raccomanda
approfondimenti di indagine
se necessari
Determina il rischio
dell’albero
Propone le opzioni ed i
trattamenti per la mitigazione
del rischio
Arboricoltore
(come definito dagli
obiettivi del lavoro)
Fornisce i servizi richiesti:
-lavori di riduzione del
rischio
- potature
- abbattimenti
- consolidamenti
- posa di parafulmini
- trattamenti fitosanitari
- trapianti
- sostituzioni e nuove
piantagioni
- identifica la necessità di
trattamenti successivi
LA SUDDIVISIONE DEI RUOLI
Gestore del rischio
degli alberi
(proprietario,
gestore, autorità di
controllo)
Valutatore del rischio
degli alberi
(come definito dagli
obiettivi del lavoro)
Decide il livello accettabile
di rischio
Stabilisce la frequenza
delle ispezioni
Determina l’obiettivo del
lavoro
Determina la priorità
all’interno di un dato lavoro
Sceglie tra opzioni diverse
di mitigazione del rischio
Stima il rischio residuo
successivo all’esecuzione dei
trattamenti
Definisce la frequenza di
ispezione
Redige il rapporto
Fornisce approfondimenti
relativi a specifici trattamenti
Arboricoltore
(come definito dagli
obiettivi del lavoro)
BIBLIOGRAFIA
Edward F. Gilman
Department of Environmental Horticulture
University of Florida
http://hort.ufl.edu/woody/planting