1 Comunicato interno www.nuovolaboratoriolirico.it Marzo 2010 La Baronessa di Carini a Palermo Aurora Tirotta Alessandro Tirotta e Raffaele Facciolà tra gli interpreti principali Ulteriore successo degli artieri del laboratorio a stupefacente convincente Palermo prova con una di serio e professionismo vocale e scenico del soprano Aurora Tirotta, già proveniente dai successi scaligeri, nelle vesti di Donna Laura Lanza, del basso Alessandro Tirotta, Don Cesare Lanza e del baritono personaggio Raffaele di Facciolà, Grimaldi, nel indiscussi protagonisti del Melodramma in due atti musicato dal compositore Antonio Fortunato: “La Baronessa di Carini”, andato in scena presso la Sala Scarlatti del Conservatorio di Musica “Vincenzo Bellini”, domenica 17 gennaio 2010. I tre artisti che vantano un curriculum di assoluto prestigio, hanno incantato con la loro prestanza scenica e con il bagaglio di mezzi vocali adeguati ai ruoli, il numerosissimo pubblico che gremiva piedi), (molti la spettatori prestigiosa sala erano del in noto conservatorio musicale Palermitano. A dirigere lo stesso compositore, già come era usanza nel passato, ha seguito in maniera esaustiva tutta l’intrigata vicenda dipanata dal cast artistico e più volte applaudito. La partitura prevedeva la presenza manifestato del coro, capacità il quale ha interpretativa, anche se le voci non erano del tutto uniformi nei vari registri. Tuttavia ha 2 Marzo 2010 denotato versatilità nell’esecuzione. Buoni i pianisti accompagnatori, che hanno seguito i cantanti tra le impervie armonie, ora scrittura contrappuntistica, dissonanze, nella tradizione forse della ora tra create per coinvolgere lo spettatore nel tempo passato. Capaci anche gli altri artisti che completavano artistica. pubblico la Ritornando ha ai mostrato scroscianti strumento tecnica suono espressioni Nostri, consensi applausi preparazione compagnia per il con la loro dell’uso dello vocale, dinamiche belle usate, le con levigato suono ed ottima impostazione su sostegno tradizionale del bel canto, sfoggiando chiarezza nel testo cui si ispirava il melodramma. Belli ed declamato irrobustito da uno squillante eleganti fraseggio, compositore Fortunato per la bella e pastoso tradizione all’evento e conforme belcantistica. della prima, alla Presente ho potuto i della artisti prestazione del degustato scenografia, piccola ad nell’aspetto una ma sostanziale nei contenuti dei quadri a al Soddisfatto laboratorio unita Complimenti pregevole composizione. constatare, una buona organizzazione palcoscenico costumi. degli reggino, qualche e dopo manicaretto del aver del luogo, ritorno a casa con mia moglie Carmela e Daniele. M° Gaetano Tirotta 3 Marzo 2010 I Suoni nella Storia a cura di Silvia Manariti L’OBOE anche dal fatto che l'oboe dà il «La» agli L'oboe è uno strumento musicale a fiato altri strumenti dell'orchestra. Per tutto il ad ancia doppia appartenente al gruppo XVI secolo il cialamello, diretto antenato dei legni. Di forma conica, è generalmente dell'oboe, fatto di ebano o, meno frequentemente, antica; è costruito in un unico pezzo dalla di palissandro. I tasti e la meccanica sono linea in metallo generalmente alpacca argentata, fortemente conica ed una grossa campana nichelata o dorata. L'oboe è utilizzato che gli dà un suono molto aspro e potente, generalmente nella musica da camera, quasi nelle bande o nelle orchestre sinfoniche, successivo che l'oboe assume una forma anche come solista; più raramente nel jazz. simile a quella attuale a tutto vantaggio del Tra i principali compositori che hanno suono, che acquisisce una timbrica più scritto musica per lo strumento è possibile morbida assieme ad una maggior gamma ricordare A. Vivaldi, J. S. Bach, A. Marcello, dinamica. L'oboe che si riferisce al periodo G. F. Hendel, W. A. Mozart ecc. barocco è il risultato dell'inventiva dei Molto usato in orchestra, e anche nella mantiene molto da fratelli la sua semplice, tromba. Hotteterre. con È solo Il forma più cameratura nel nuovo secolo strumento musica da camera (quartetto per oboe e viene trio d'archi di Mozart). acquisiscono grazia ed eleganza per la costruito in tre parti, le linee La nascita dell'oboe risale all'antichità. presenza di ricche modanature ottenute al Ne è nota la presenza nell'antico Egitto, tornio ma è soprattutto la sezione interna in Cina, Arabia e Grecia sotto forma di dello strumento ad evolversi, passando dal strumenti (ciaramelle possiamo dire che profilo scalettato dei primi esemplari di progenitori Hotteterre ad un profilo composito il quale dell'oboe. Dall'India ci arriva la versione più sopravvivrà inalterato per quasi due secoli semplice degli oboi primitivi nota col nome fino all'avvento degli artigiani francesi, che di ed dalla metà dell'800 apporteranno nuove emetteva quarti di tono. Presso i Greci radicali innovazioni allo strumento. L'oboe l'oboe barocco, Oton. era e pifferi) certamente Aveva un'ancia inserito nel doppia gruppo degli ancora privo di portavoce (il strumenti a fiato detti Aulòi (Tibie presso i registro superiore si ottiene stringendo romani). Anche gli Arabi avevano il loro l'ancia tra le labbra), presenta sei fori per oboe o, meglio, ne avevano più di uno. le dita di cui uno o due doppi, come il C'era il Nagassàran (piccolo e acuto) e contemporaneo flauto diritto, una chiave il piccola per il Mib ed una più grande per il Nel Soummagiè Medioevo (più in grande Europa si e grave). diffuse la Do basso. La sua estensione è di quasi due famiglia delle bombarde e dalla più piccola ottave di queste, la ciaramella, deriva l'oboe. Il innovazioni nome attuale di oboe risale al secolo XVII flauti per opera dei francesi, che chiamarono soprattutto per quanto riguarda le chiavi ad questo strumento Hautbois (ovvero «legno anello. alto») proprio in virtù del forte volume di avvalendosi dell'aiuto del maestro Gillet, suono. perfezionò L'oboe che conosciamo oggi è e mezza. Nel operate furono Nel portate '900 XIX alla il secolo meccanica anche sull'oboe, costruttore ulteriormente le dei Lorée, lo strumento. alla meccanica l'erede di una lunga tradizione di strumenti Un'importante ad ancia doppia. La sua importanza tra i dell'oboe come concepito da Lorée è stata fiati dell'orchestra barocca è testimoniata operata dall'italiano Giuseppe Prestini. modifica 4 Marzo 2010 L’OPERA POCO CONOSCIUTA VOCI LIRICHE DEL PASSATO A cura di Chiara Tirotta A cura di Raffaele Facciolà Anna PRIMA LA MUSICA E POI LE PAROLE di Antonio Salieri (Legnago, Gli interpreti della Storace (Londra, 27 ottobre 1766 – 24 1750, agosto 1817) soprano inglese Vienna, 1825), Compositore e Direttore d’Orchestra. Se lina Durante la sua attività venne prima chiamata dell'opera furono: Nancy Storace, Eleonora Stefano Stefano Mandini, Il compositore Francesco Nancy Storace, Figlia di di origine italiane che emigrò dal suo Benucci, Il poeta Celeste Coltellini, Tonina. paese nel 1740, ed Elizabeth Trusler, fu la L’opera, la si può definire un divertimento sorella di Stephen Storace. Dopo aver studiato a musicale in un atto di Antonio Salieri su Venezia con Antonio Maria Gaspare Sacchini libretto di Giovanni Battista Casti. L'opera lavorò a Vienna come cantante d'opera. A fu rappresentata per la prima volta il 7 febbraio 1786 nel giardino d'inverno (orangerie) del Castello di Schönbrunn di Vienna e venne commissionata dall'imperatore Giuseppe II. Salieri con questa composizione ulteriormente lo stile accredita inconfondibile partire dal 1808 decise di ritirarsi dalla carriera. Amica del cantante irlandese Michael Kelly e di Joseph Haydn, sposò John Abraham Fisher, violinista e compositore inglese molto più anziano di lei, mostrandosi violento nei suoi confronti. Celeste Coltellini (Livorno, 26 novembre 1760 – Napoli, 24 luglio 1829) soprano italiano. dell’opera cosi detta buffa, mettendo in Figlia del noto librettista ed risalto lo schema vocale tipico dell’epoca. abate Lo scorrevole fraseggio architettonico della scrittura favorisce l’azione scenica opere Le nozze in contrasto di Valentini, Benucci (Firenze, 1745 Palmira – Milano, poi a Madrid, e successivamente si trasferì a Vienna, dove, apprezzatissimo da Mozart, ebbe una grande fortuna. Infatti il suo nome è legato alla prima rappresentazione de Le nozze di Figaro in cui ricoprì i panni del protagonista nel 1786, e Così fan tutte, in cui ricoprì il ruolo di Guglielmo nel 1790. Fu poi Leporello nel Don Giovanni nel 1788. in una versione perfezionata dal compositore, (con l'aggiunta del duetto tra Zerlina e Leporello e l'aria del tenore Dalla sua pace). Nel 1795 fece ritorno in patria, per cantare nuovamente al Teatro alla Scala di Milano. Prese parte ad altre prime : Il pittore parigino di D. Cimarosa (Teatro Valle di Roma, 1781, Fra i due litiganti il terzo gode di G. Sarti (Teatro alla Scala di Milano, 1782), Gli sposi malcontenti e altre. Aveva voce morbida e sonora, nonché una importante presenza scenica. Gli di Frascatana Firenze, 1824) Famoso basso comico, tra il 1769 e il 1782 cantò a Pistoia, Venezia, Roma, Marco Scala di Milano nel 1780, in tre dei personaggi. Francesco livornese Coltellini, esordì al Teatro alla Paisiello, antiquari Rust di nel e in La Giovanni registro di mezzosoprano. In seguito cantò al S.Carlo di Napoli, dove ebbe modo di udirla l'Imperatore Giuseppe II, e che la invitò a cantare a Vienna.Intanto divenendo aveva cambiato registro, soprano;accettò l'invito dell'Imperatore e si recò a Vienna nel 1785 dal padre, restandovi un anno, debuttando nella Contadina di spirito di Domenico Cimarosa. A Vienna vi ritornò ancora nel 1787 per restarvi un più lungo periodo, fino al 1790. Ebbe modo di incrociare più volte a feste ed esecuzioni musicali Mozart, ma non si conoscono per certo collaborazioni musicali o rapporti ufficiali tra i due. Fu famosa per la sua ottima interpretazione della Nina pazza per amore di Giovanni Paisiello. Nella Nina spesso partecipava anche Annetta Coltellini, la sorella, anche lei cantante. Sposò a Napoli il banchiere svizzero Meuricoffre, titolare di una banca nella città partenopea. Morì a Napoli nel 1829. 5 Marzo 2010 JOHANN SEBASTIAN BACH : LA MUSICA SACRA A cura di Caterina Verduci I Bach furono la famiglia di musicisti più testi prevalgono le citazioni bibliche e i numerosa e celebre di tutta la storia della corali; musica. liberamente Furono più di cento i Bach - le cantate su testi composti, poetici nelle quali testi biblici organisti, compositori e maestri di cappella prevalgono attivi nell’intera Germania, ma soprattutto alternate a passi della Bibbia e a corali. in Turingia, regione d’origine della famiglia. Al culto erano destinati anche i 6 mottetti a parafrasi dei I Bach che segnarono una profonda 5-8 voci a cappella, su testo biblico, cantati impronta nella storia della musica furono come introduzione al rito in circostanze Johann particolari, nonché 371 corali a 4 voci. Tra Sebastian figli:Wilhelm e tre Friedemann, Emanuel e dei Carl Johann suoi Philipp Christian. le composizioni direttamente vocali collegate sacre al culto non sono i L’esistenza di Johann Sebastian Bach fu massimi capolavori in cui si espresse il condotta in tutta semplicità e modestia, profondo sentimento religioso di Bach, e lontano da grandi centri europei della cioè: musica, al servizio di comunità luterane e raggruppamento di 6 cantate sacre per le di piccole corti. Egli trattò tutti i generi festività musicali coltivati nella prima metà del Passione secondo Giovanni (1724) e la settecento ad eccezione dell’opera e delle grandiosa Passione secondo Matteo (1727 forme affini. o 1729 ). In latino sono scritti il Magnificat La parte principale e maggiore della sua produzione era destinata all’esecuzione l’Oratorio di Natale di e Natale(1734), dell’ Epifania; la e la Messa in Si minore, dedicata nel 1733 ad Augusto III,re di Polonia. liturgia Nella sua opera Bach riassunse e condensò luterana:l’insieme delle sue composizioni molti principi, procedimenti e forme della vocali sacre e delle musiche per organo musica dell’età barocca nella sua fase occupa due terzi circa del suo catalogo. estrema. La tradizione musicale luterana e Tra le composizioni vocali sacre il primo lo studio della musica italiana stanno alla posto durante le celebrazioni spetta alle della da base della sua formazione; ciò lo guidò ad chiesa (Kirchenkantaten). Ne scrisse circa esplorare ed approfondire le forme trattate 300, ma ce ne sono rimaste circa 200. La dagli maggior parte fu composta a Lipsia, per le settentrionale e centrale: il preludio e la domeniche e le feste degli anni 1723-29. fuga, la toccata, le variazioni, i vari modi di Le cantate sacre di Bach erano in lingua elaborare tedesca, in cori, cantate. Chiave di volta di tutta la sua recitativi e liturgico opera sono le composizioni liturgiche e luterano erano eseguite dopo il Vangelo e il paraliturgiche, soprattutto le cantate da Credo e prima del sermone. chiesa e le musiche organistiche. Esse più cantate brani, arie. sacre alternanti Nell’ufficio o Il testo della cantata sviluppava pensieri toccano organisti i corali, altissimi della Germania sull’organo livelli di e nelle espressione teologici e poetici collegati al Vangelo del artistica, e si rilevano come il modo di giorno. La maggior parte delle cantate sono sentire più diretto, quello al quale meglio per soli, coro e orchestra, quest’ultima rispondeva la sua ispirazione. formata Bach da trattò 20-25 due tipi esecutori. di cantate: - le cantate su corali (ChoralKantat) nei cui 6 Marzo 2010 PSALLITE SAPIENTER LA PREGHIERA ATTRAVERO LA MUSICA “CANTI A MARIA E I NEGRO SPIRITUAL” Concerto di musica Sacra di solidarietà Devozione e ispirazione carichi di armonia, hanno caratterizzato il composizioni, accompagnata dalle impostate voci del coro lirico composto bellissimo concerto dedicato alla Santa da: Vergine, eseguito presso la chiesa di Giovanna Pirrotta, Carmen De Benedetto, San Sebastiano al Crocifisso dal Nuovo Francesca Laboratorio Lirico guidato da sicura Logiudice, Chiara Tirotta, Santina Tirotta, professionalità dal Maestro Alessandro Valerio Tirotta, il quale ha diretto l’ensemble Paolo lirico denotando padronanza nei gesti Raffaele indicando dinamiche Giovanni De Benedetto e accompagnati in espressive nel corso dell’esecuzione del modo assai musicale dal pianista Antonino programma che il numeroso pubblico Foti. Ave Maria a due voci di L. Perosi: accorso interpretata da Aurora e Chiara Tirotta, le ha dovute ascoltato, decretando Caterina Verduci, Canale, Pulvirenti, De Maria Manariti, Tirotta, Antonino Benedetto, Facciolà, Silvia Tina Bellantoni, Daniele Demetrio Tirotta, Marino, composizioni Mariane e i Negro Spiritual, consensi e convinti applausi. di le composizioni sulle quali note si è solidarietà, per la costruzione della dipanato il bellissimo concerto. Direttore casa Regina Consolatrice del Santo artistico e solista M° Gaetano Tirotta, il Rosario. Solista d’eccezione il soprano quale ha voluto puntualizzare lo scopo Aurora Tirotta, brillante e preparata sociale e solidale della manifestazione artista e nella presentazione dell’evento. Arte e cristallina, che ha interpretato alcune preghiera. Nella foto anche Don Marco Otto dicembre: dalla concerto vocalità pastosa Scordo, parroco della chiesa. 7 Marzo 2010 “IL CORO LIRICO E I SOLISTI D’OPERA” DAL NOSTRO INVIATO CHIARA TIROTTA DIARIO DI BORDO … OPERALABORATORIO Essere forieri della tradizione laboratorio ha ben figurato, per teatrale del bel canto per il Laboratorio l’esecuzione pregevole di cui si è fatto lirico protagonista. è usuale, visto che tutta la Christiane produzione spettacolare e culturale del Caterina sodalizio Chiara Tirotta, Santina Tirotta, Maria reggino vanta un Verduci, Silvia Poitras, considerevole numero di eventi tutti Tirotta, basati su uno studio molto approfondito Pulvirenti, Antonino Bellantoni, Raffaele e rigidamente conforme alle regole Facciolà, Demetrio Marino e Giovanni musicali. nella De Benedetto, artisti e coristi d’opera, divulgazione passa anche attraverso le diretti dal M° Alessandro Tirotta e lezioni-concerto, sapientemente supportati al pianoforte Il forte impegno che annualmente, Tirotta, dal che operano nelle scuole, il laboratorio, partecipazione rappresenta studente Tirotta e con la Direzione Artistica del all’ascolto dal vivo dei vari aspetti M° Gaetano Tirotta, hanno guidato melodrammatici e altri stili che sono attraverso conglobati in tanti secoli di storia della quintetti e soli e coro, gli studenti con musica. Riscopriamo insieme il coro verve e capacità artistica: da Gastoldi a lirico e i solisti d’opera, attraverso la Verdi, un itinerario musicale che ha figura del “Decifratore musicale”, una entusiasmato tutti presenti. Prova ne figura, per sia che le cose belle e vere sono consentire al discente una organica sempre pietre miliari per la crescita lettura, attraverso i secoli, del processo umana e sociale. Nella foto insieme alle evolutivo dell’arte vocale . Nel corso colleghe Nuccia Rizzi e Teodora Vitale. ideata educa a lo proposito, della lezione-concerto in oggetto, il Antonino del arie, Foti, Valerio grazie alla piena disponibilità di colleghi ed M° Daniele Manariti, soprano romanze, con la Aurora duetti, 8 Marzo 2010 IL LABORATORIO INTERPRETE DEL BEL CANTO A SCILLA ...(DIARIO DI BORDO) DAL NOSTRO INVIATO CARMELA DE GREGORIO affascinato sensazioni di benessere musicale. Un dall’armonia sprigionata da tutti gli insieme artistico di spessore, che tanto artieri, fa Il pubblico diretti rimase dal Maestro Gaetano onore alla nostra terra. Artisti Tirotta e accompagnati al pianoforte da preparati e consapevoli di essere capaci Antonino Foti, i quali, tutti, ebbero di estrinsecare studio e tradizione del applausi di consenso. bel canto, ancorati ai principi e alle I solisti, bene equipaggiati di bella tecnica vocale, Raffaele Carmelo Autolitano, Caterina Verduci, Angela Marcianò, Silvia Chiara norme fondamentali dell’esecuzione di Facciolà, pregio. Il salone, ristrutturato a dovere Manariti, e zeppo di spettatori, i quali hanno e decretato pieno successo degli artieri con della storica istituzione musicale. Il Tirotta interpretano vivacità di suono belcantistico, arie, laboratorio duetti musicale, e D’Amore, insiemi, Nina tratti Pazza da, per L’Elisir Amore, lirico a Futuro della promotore natalizia e Negro Scilla, di ospite cultura atteso e benvoluto. Nella foto insieme al gruppo Barbiere di Siviglia, abbinati a canti tradizione artefice Donne, il quale dell’evento è stato artistico. Spiritual, ben sostenute dalle voci del Dunque, la città di Scilla rivive un coro, momento Giovanna Pirrotta, Carmen De di esaltante momento Benedetto, Carmela De Gregorio, Tina musicale che eleva lo spirito nella Logiudice, dimensione Maria Tirotta, Daniele della bellezza della Tirotta, Domenico Santacroce, Paolo De composizione musicale per mezzo delle Benedetto, Demetrio Marino, Giovanni armonie De Benedetto, producendo laboratorio. Bravi tutti! Dicembre 2009 piacevoli vocali degli artieri del