Guida per il venditore - profine CheFinestra.it

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Metodo e strategia per migliorare l’efficacia nella vendita
Guida per il venditore
La Guida per il Venditore
Uno strumento che sintetizza i metodi e le strategie per essere veramente efficaci nella vendita, gli argomenti
di vendita, le forme corrette di presentarli, come confutare obiezioni, punti di forza su cui puntare, quali i
principali benefici da evidenziare al cliente durante la presentazione.
Tutto questo naturalmente in linea ed in perfetta sintonia con la strategia commerciale aziendale.
Il disco di vendita deve essere uno strumento attivo e sempre in elaborazione, per essere completato,
aggiornato e perfezionato.
Uno strumento indispensabile anche per la formazione di nuovi venditori dell’azienda.
Cerchiamo realmente una soluzione ai nostri bisogni?
Il cliente sempre più acquista per risolvere delle situazioni, per avere soluzioni alle proprie necessità… o
per lo meno pensa che quello che compra gliele porterà.
In quasi tutti i settori il compito del negoziatore è cambiato notevolmente, dalla figura di mero venditore, a
quella di solutore. Nel marketing si parla di venditore consulente.
Un consulente commerciale scopre necessità o aree di insoddisfazione, che possono uscire attraverso un
buon esercizio di investigazione e maneggio di domande.
Fino ad una ventina di anni fa nessuno sentiva il bisogno di un telefono cellulare. Avevamo un
telefono fisso in casa ed uno in ufficio e delle schedine per le cabine se serviva… Che altro ci
serviva?
Oggi non possiamo immaginare di uscire senza il cellulare. Casalinghe, pensionati, adolescenti sono
grandi clienti della telefonia mobile. La necessità esisteva, però era latente, potenziale, non era
sviluppata. C’era molta necessità di comunicare ma le soluzioni esistenti per farlo un po’ precarie. Il
risultato finale è stato il “boom” della telefonia mobile con enormi benefici per le società che ci
stavano dietro.
In generale i clienti cercano soluzioni ai loro desideri o alle loro necessità, alcune evidenti, altre in minor
misura.
La responsabilità del venditore è di “eccitare” queste necessità per vendere il proprio prodotto o servizio.
Potenziare quelle nascoste o scoprirne altre di nuove è un lavoro chiave per un commerciale. Generando
soluzioni al compratore.
Il successo di una intervista di vendita – e in generale di qualunque relazione – dipende dalle abilità che
sviluppiamo per comunicare, come i benefici del nostro prodotto, coprono le necessità e aspettative del
cliente e gli portano soluzioni efficaci.
Potrei citare molte motivazioni di acquisto. In generale tutte le ragioni di acquisto si producono attraverso un
meccanismo di percezione individuale, il cliente nella sua percezione assegna un determinato valore e per
questo compra.
Fate un piccolo esercizio. Ricordate alcuni acquisti fatti non molto tempo fa e pensate perché li avete fatti.
Cosa avete percepito in quel momento? Avete acquistato un prodotto o servizio o una soluzione?
1 Intervista. Affinare la qualità delle domande
Stabilire le necessità del Cliente. Non bisogna dire al Cliente quali sono i suoi bisogni, occorre
chiederglieli! Solo dopo essere sicuri di aver bene compreso le sue esigenze il venditore di fiducia è nella
situazione
di
poter
proporre
soluzioni
mirate
e
concrete.
Se vogliamo definire una gradazione della qualità dell’intervista di un venditore, potremmo utilizzare la
seguente griglia:
0 – non fare domande al Cliente;
1 – fare domande chiuse o semichiuse;
2 – fare domande chiuse ed aperte;
3 – fare domande ad alto valore.
I vantaggi del fare domande al Cliente sono molteplici, ed in particolare:
• si ottengono e si forniscono informazioni;
• si dimostra il proprio interesse nei confronti del Cliente;
• si ottiene un quadro preciso delle esigenze e delle aspettative reali;
• si sviluppano rapporti interpersonali distesi e di maggiore benessere sia per il Cliente che per il
venditore (rottura ghiaccio);
• si conquista il controllo della conversazione. Nella comunicazione interpersonale, conduce chi pone
le domande. Alla stessa stregua di un intervistatore, la persona che pone le domande controlla la
direzione e la durata del colloquio. Pensiamo ad esempio alle situazioni in cui il Cliente esce fuori
tema dagli argomenti obiettivo della nostra visita dilungandosi oltre il lecito, come sia preziosa una
domanda per ricondurre la conversazione sui giusti binari;
• il Cliente si sente valorizzato come individuo e quindi protagonista attivo;
• facendo parlare il Cliente si aumenta la quantità e la qualità delle informazioni che poi si
ricorderà;
• vi è la possibilità di verificare il feedback di ascolto, comprensione ed accettazione del nostro
Cliente;
• si velocizza il processo di coinvolgimento, permettendo al Cliente di avere voce in capitolo.
Il rischio nei livelli di intervista 0 e 1 è che se ci si trova davanti ad un Cliente che parla poco, non riusciamo
ad aprire il dialogo e a coinvolgere il Cliente. L’incontro diventa un monologo del venditore con alla fine il
Cliente che ringrazia e dice “ci penso”.
Il venditore finisce l’incontro incassando un “ci penso”, senza avere nemmeno raccolto informazioni
sulla situazione del Cliente.
Un miglioramento è rappresentato dal porre al Cliente domande aperte, vale a dire domande a cui il Cliente
non può rispondere solo con un sì o un no (es. “Dove è situata la vostra abitazione?”). Un’altra categoria che
assimiliamo alle domande chiuse sono le domande semiaperte (semichiuse) a cui in Cliente può rispondere
con una sola parola (es. “Entro quale giorno avete bisogno della consegna?”).
Generalmente…
ƒ se la domanda inizia con un verbo è una domanda chiusa (Ha visto..? Si è trovato…? Le sembra
caro…? Pensa di …? ecc.)
ƒ se la domanda inizia con un avverbio interrogativo: cosa, quanto, quale, come, dove, quando, cosa
intende, perché, ecc.
2 Esercizio: trasformate in domande aperte le seguenti domande chiuse.
Domanda chiusa
Domanda aperta
Ha visto il nostro nuovo catalogo?
Ha scelto il tipo di legno per le porte?
Avete problemi con le vostre attuali finestre?
Le sembra caro?
Vuole la consegna prima di Natale?
Cosa ne dice se le consegniamo tutto il 10 di
gennaio?...
Ha trovato interessante il nostro stand alla fiera?
La regola fondamentale nel porre delle domande aperte è partire da argomenti generali per poi arrivare al
particolare ed ai dettagli della situazione del Cliente (fig. 1).
Figura n. 1 Le domande al Cliente: dal generale al particolare
3 ….Possiamo anche chiedere apertamente. Chiedere apertamente al Cliente il permesso di fare alcune
domande per comprendere meglio le esigenze e le aspettative del Cliente è un ottimo metodo per creare un
clima disteso e di apertura.
A: “Prima di passare alla presentazione dei prodotti e di quello che la nostra società fa, posso porle alcune
domande per capire cosa le interessa maggiormente?”
Una volta poste le domande aperte, facciamo una pausa. Aspettiamo la risposta, dopotutto abbiamo fatto le
domande perché volevamo conoscere le relative risposte. Il silenzio è un’arma di coinvolgimento
formidabile. E’ per tutti molto difficile non rispondere.
Le domande chiuse servono per ottenere con precisione un chiarimento, un riassunto, una conferma, una
risposta precisa. Invitano a dare risposte sì o no. Riducono il dialogo al minimo. Facciamole solo se
vogliamo che vi si risponda con un “sì” o un “no”, e ricordiamoci, che abbiamo il 50% di possibilità di
ottenere un “no”.
Le domande chiuse possono essere pericolose, perché una volta che qualcuno ha detto di no, è piuttosto
complicato fargli cambiare idea, come ad esempio: “Tesoro, possiamo andare al cinema stasera?” “No!”.
Esempio:
A: “Quindi ricapitolando, lei vorrebbe avere una porta scorrevole che le permetta un grande passaggio di
luce, naturalmente isolata acusticamente per evitare i rumori della strada. Che abbia un passaggio di
almeno 2 metri sul terrazzo e che non costi più di 3.000 € ?...”
B: “Sì, esatto.”
A: “Credo proprio che la nostra azienda abbia diverse alternative vantaggiose tra cui scegliere”…
Una cattiva notizia: tutti i venditori sono capaci di porre domande aperte ma questo non basta per
differenziarci.
Per riuscire ad ottenere dal Cliente delle informazioni di qualità è necessario essere in grado di porre
domande di qualità: le domande ad alto valore.
Una domanda ad alto valore si caratterizza per essere:
• aperta;
• breve e chiara;
• strutturata in modo da richiedere una risposta meditata: devono far riflettere profondamente il
Cliente;
• pertinenti con la situazione e la posizione del Cliente: occorre avere la sensibilità di cogliere il
momento esatto per fare la domanda;
• mirata: coinvolgere il Cliente e farci ottenere informazioni utili per raggiungere gli obiettivi
dell’incontro.
In una situazione di vendita, le domande sono un po' come un capitale da investire bene, per ottenere un
alto ritorno. Nell’intervista al Cliente questo ritorno è rappresentato da informazioni di grande valore, utili
per fornire al Cliente la migliore soluzione ai suoi bisogni.
Non basta saper fare domande aperte o chiuse. La bontà dello scambio di informazioni con il Cliente dipende
dalla qualità delle informazioni che il venditore riesce a raccogliere.
Il rischio delle domande non finalizzate è che il Cliente per rispondere non è obbligato a interrogarsi
veramente, a ragionare e riflettere sui suoi bisogni.
4 Le domande ad alto valore obbligano invece i Clienti a riflettere e non consentono di dare risposte d’impulso
e superficiali.
Alcuni esempi di domande al alto guadagno:
“Con quali parametri valuta la qualità (la prestazione, sicurezza) di un serramento?”
“Cosa è importante vi garantisca la porta scorrevole sul terrazzo?”
“Cosa è importante vi garantiscano i posatori?”
“Cosa chiederebbe a dei serramenti nuovi?”
“A quale aspetto prestazionale dà più importanza risparmio energetico, isolamento acustico o sicurezza?”
“Secondo Lei i serramenti devono combinarsi anche con l’arredamento interno?”
Lo scopo è quello di individuare non solo le esigenze palesi, quello che il Cliente chiede, ma anche le
esigenze latenti, quello di cui il Cliente potrebbe aver bisogno, ma non ricorda, non conosce o non vuole
manifestare.
E’ importante dunque indagare i bisogni reali dei nostri interlocutori. Spesso i Clienti sono convinti di
conoscere bene i loro bisogni, ma solo con domande mirate e precise riescono in realtà a far emergere
riflessioni più puntuali.
Il momento dell’intervista deve quindi essere un momento di riflessione per il Cliente. Il lavoro quotidiano ci
permette di avere pochi spazi di riflessione e di programmazione, perché non regalarne uno ai nostri Clienti?
Fig. 2 La piramide della conoscenza del Cliente
5 Il bisogno è un concetto molto profondo che rappresenta il divario tra lo stato attuale e quello desiderato del
Cliente (Fig. 3).
Tra lo stato attuale e quello desiderato esiste lo spazio della vendita.
Fig. 3 Il bisogno del Cliente è un divario
Un’importante precauzione nel fare le domande al Cliente è non dimenticarsi che non possiamo farne diverse
decine, altrimenti rischiamo di far innervosire il Cliente e di trasformare l’incontro in un interrogatorio
poliziesco invece che in un dialogo. Una motivazione in più per fare subito centro con delle domande ad alto
valore.
RIASSUNTO
Il decalogo dell’intervista:
• prepararsi uno schema di domande alternative;
• mantenere il controllo della situazione;
• fate una domanda alla volta;
• fate domande precise;
• far emergere nel Cliente i bisogni latenti;
• utilizzate l’ascolto attivo per rassicurare il Cliente;
• trattare sempre in profondità delle esigenze e lasciare esprimere il Cliente fino in fondo;
• far riconoscere al Cliente che la necessità esiste;
• fate domande di controllo.
6 Alcuni esempi di domande chiuse ed aperte sullo stesso argomento…
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Sta ristrutturando la sua casa? C
Quale tipo di ristrutturazione sta attuando? A
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Ha una abitazione grande? Vive in città? C
Mi può descrivere un po’ come è fatta la sua abitazione e dove si trova? A
•
•
Ha dei figli? Vive da solo o con la famiglia? C
Da quante persone è composta la famiglia, chi vive nell’abitazione? A
•
•
Ci sono vie di traffico intenso? Locali o discoteche? C
Come è intenso il traffico nella sua zona? A
Alcuni esempi di domande aperte…
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Come giudica gli infissi in PVC?
Che conoscenza ha delle finestre in PVC?
Che tipo/intensità di vento c’è nella sua zona?
Dove ha conosciuto la nostra azienda?
Come è aggressiva l’aggressione della salsedine nella zona?
Quanto spende di riscaldamento all’anno?
Quale beneficio le potrebbe portare un tempo di consegna più rapido?
Che importanza da a finestre dotate di sistema di chiusura di sicurezza, con allarme?
Quando chiude le finestre …come giudica il suo attuale isolamento acustico?… il suo livello di
comfort in casa?
Quali effetti hanno su di lei e la famiglia questi rumori?
Ogni quanto tempo effettua manutenzioni alle sue persiane?
È un lavoro che fa lei personalmente o delega ad un artigiano?
Che problemi le danno queste finestre che non chiudono bene?
Quando Le hanno fatto l’ultima manutenzione? Ha mai chiamato qualcuno?
Come giudica (o cvaluta) le sue attuali finestre dal punto di vista delle intrusioni, quanto sono
sicure?
Da che cosa è causata l’infiltrazione d’acqua?
Perché le finestre si sporcano così tanto in questa zona?
Perché le due finestre non si chiudono bene?
Quali condizioni climatiche particolari? Salsedine, vento, pioggia, fumi industriali?
Ha detto che sulle finestre si forma condensa, è solo sui profili o anche sul vetro?
L’umidità sulle finestre che problemi le causa?
Che cosa fatto fino ad oggi / in passato per porvi rimedio? /Con quali metodi, in che modo? /Con
che risultati, con che costi?
7 Vantaggi – Benefici
La responsabilità più importante dei venditori è mostrare ai possibili clienti i benefici – non sempre
economici – evidenziando “i valori” che giustificano la sua decisione di acquistare.
Non si vende
ma …
Sicurezza/estetica/funzionalità
Il serramento Sicurezza/resistenza/estetica
Estetica/funzionalità/sicurezza
In particolare non si vende
ma …
Il design del serramento Possedere qualcosa che piace veramente e che ti
soddisfa.
L’ammirazione (invidia) dei vicini
La ferramenta antiscasso La protezione che offre da possibili intrusioni di
estranei.
I profili a più camere o con schiuma espansa Il caldo in inverno
Il vetro basso emissivo Il risparmio energetico
un concreto risparmio economico
La durata nel tempo
Il PVC L’assenza di manutenzioni
La facile pulizia
La resistenza ad agenti atmosferici
La sicurezza che offre in caso di urto o impatto
Il vetro stratificato improvviso
Tranquillità per i figli e loro amici che giocano
attorno
Guarnizioni Niente spifferi o infiltrazioni d’aria
Nessuna infiltrazione di acqua anche in caso di
pioggia battente
8 Caratteristiche
Vantaggi
Benefici
Sono dati tecnico/oggettivi dei
serramenti.
Sono asettiche e una
moltitudine di caratteristiche,
non mirate ai vantaggi, espone
al rischio di percezione
negativa.
I vantaggi sono la conseguenza
delle caratteristiche, ovvero che
cosa il cliente userà delle
caratteristiche citate.
il passaggio verso la percezione
del valore.
Dove il vantaggio si trasforma
in beneficio per il cliente,
abbiamo la realizzazione della
soddisfazione … e la vendita.
Finestre realizzate con profili a 5
camere e vetro basso emissivo.
Migliore isolamento termico
Risparmio 250,00€/anno sulle
spese per il riscaldamento e
180,00€/anno sulle spese per il
condizionamento.
Inoltre evita 780 kg/anno di
emissioni di CO2 !
Dimostrarlo ! (calcoli, software
dedicato, o scatola termica x
test).
Finestre con tre guarnizioni di
tenuta
Migliore tenuta ad infiltrazioni
Niente più spifferi fastidiosi,
nessuna infiltrazione d’aria
anche con vento forte;
Anche in caso di pioggia battente
sulla finestra - nessuna
infiltrazione;
+ comfort
Dimostrarlo ! (scatola test).
Finestre con vetro acustico
speciale
Miglior isolamento acustico
Nessun rumore significa migliore
qualità di vita, comfort e privacy
= benessere
Dimostrarlo ! (scatola test).
Rinforzi in acciaio all’interno
delle camere del profilo
Finestre stabili, robuste; nessuna
deformazione e perfetto
funzionamento e inalterabilità nel
tempo.
Una protezione totale per godere
dell’intimità della famiglia.
Sicurezza totale anche in caso di
colpi accidentali o in caso di
vento forte o di uragano.
9 Caratteristiche
Vantaggi
Benefici
Sulle superfici dei profili in PVC,
a differenza dell’alluminio, non si
formerà condensa …
Il Cliente non dovrà asciugare le
superfici dei profili dedicando
tempo e lavoro.
Tantomeno pulire le pareti del
muro circostante a causa delle
muffe dovute ad umidità.
Per avere le stesse prestazioni del
PVC, con le finestre in alluminio
serve acquistare un sistema con
elevato taglio termico ed
applicare vetri più isolanti
La finestra in PVC, a parità di
prestazioni, risulta più
economica, mediamente di oltre il
20%!
Il PVC è un materiale resistente
agli agenti atmosferici
Il PVC non ha bisogno di
manutenzioni, se non una normale
pulizia
Il legno esposto agli agenti
atmosferici, degrada
Il legno deve essere trattato
mediamente ogni due anni
Calcolando un costo di
manutenzione del legno fra
materiali e manodopera di almeno
400/500€ per un appartamento /
medio - con finestre e persiane da fare ogni due anni, nel giro di
qualche anno si recupera gran
parte della spesa fatta per
acquistare le finestre in PVC !
Dimostrarlo!
Ferramenta anti scasso, resistente
alle intrusioni
Il malintenzionato si trova di
fronte una finestra che non può
essere aperta
Il PVC è un materiale isolante
L’ Alluminio è un conduttore
Il PVC è un materiale isolante
L’Alluminio è un conduttore
La maggior sicurezza in casa
contro le intrusioni è la garanzia
più richiesta al giorno d’oggi per
se e la famiglia. Non ha prezzo!
Video dimostrativo ….. !
Esponi una finestra sottoposta a
test antiscasso, tutta distrutta
ma non aperta!
Design dei profili arrotondati
Sezione del nodo stretto
La finestra è più gradevole
esteticamente
Soddisfazione interiore del
proprio gusto…
Il Cliente potrà dire di avere le
finestre all’ultima moda - di uno
stile unico –
…fare invidia alle amiche o vicini
di casa
10 Caratteristiche
Vantaggi
Finestre realizzate con profili
profine sono resistenti e
inalterabile alle intemperie, agli
agenti atmosferici e ai raggi UV
Non ha bisogno di manutenzioni.
Si pulisce facilmente con i
normali prodotti per la pulizia di
casa
Benefici
Le finestre Kömmerling sono
inalterabili perché in classe S,
mantengono perfetto il grado di
brillantezza nel tempo.
Garanzia e certif. conformità
materiale
Garanzia di 10 anni sul profilo.
Garanzia!
Risparmio di 400 € ogni due anni:
il costo per la manutenzione
delle attuali finestre in legno
Durata illimitata
Il Cliente potrà godere delle
finestre per moltissimi anni,
sempre come nuove. Un
investimento per sempre e senza
costi per la manutenzione.
Vetro stratificato in tutte le
portefinestre
Rispetto delle norme Italiane e
maggiore sicurezza
Si limitano gli incidenti alle
persone in caso di urti anche
accidentali. I propri figli ed amici
possono giocare in libertà e
sicurezza.
Migliore la resistenza ad
intrusione da parte di
malintenzionati.
Guarnizioni PCE saldate negli
angoli
Raggiungimento di classi di
tenuta migliori
Si evitano spifferi e infiltrazioni
d’acqua anche in caso di vento
forte e pioggia battente
11 Caratteristiche
Vantaggi
Benefici
Telaio dedicato per la
ristrutturazione
Con questa soluzione viene
rivestito il vecchio telaio, senza
toglierlo
Non ci saranno muratori per casa
a scardinare finestre, a muovere
polvere e naturalmente i costi
saranno minori (20 €/ora x 10 ore
di muratore). Quantificare!
Posa eseguita con personale
proprio
Personale qualificato e
competente, capace di realizzare
un buon lavoro in tempi rapidi
Nessun problema di sporco in
casa, cura ed attenzione, pulizia
dei serramenti appena posati,
controllo della funzionalità prima
del termine della posa. Visita
successiva dopo un mese per il
controllo. Assistenza continuativa.
Consegne rapide … in quattro
settimane
Il tempo è molto ristretto rispetto
alla media dei fabbricanti.
Forniture rapide offrono ai clienti
migliori opportunità e gestione
dei propri programmi di lavoro.
Si può vendere ad un prezzo
migliore = guadagno di più.
12 Caratteristiche
Vantaggi
Benefici
Certificato di origine e di P.C.G.
Dimostrazione che RISPOSTA è
un produttore ORIGINALE
Kömmerling, che propone
prodotti a norma e le direttive di
fabbricazione, oltre al marchio CE
Il cliente è garantito che i
serramenti costruiti da
RISPOSTA sono prodotti in
Italia e sono ORIGINALI.
Prodotti importati non hanno
questa possibilità.
Certificato di garanzia dei profili
Kömmerling
Rilasciato a RISPOSTA
garantisce i profili Kömmerling
per 10 anni.
Il cliente è garantito che i
serramenti acquistati da partner di
RISPOSTA sono stati sottoposti a
continui controlli di qualità e
certificati dai più importanti
Istituti Europei.
Certificato greenline
Profili estrusi con mescola senza
piombo. Ecologici ed
ecosostenibili.
Il cliente contribuisce al
miglioramento dell’ambiente
…anche lui è una persona che
guarda con attenzione al futuro proteggendo l’ambiente per un
maggiore sviluppo sostenibile.
Certificato di Conformità del
profilo
Attesta che i profili sono
conformi alla norma EN 12608,
che prevede la Classe S per il
mercato italiano.
Il cliente è tranquillo che le sue
finestre sono a norma ed anche
in caso di verifica non rischia di
doverle sostituire.
Certificato Conformità profili
Rinforzi con certificato di materia
prima non radioattiva
Garanzia di avere un prodotto
sicuro sotto questo aspetto
Non rischiare contaminazioni a
cose e persone… Evitare rischi
che coinvolgono la salute
dell’ambiente familiare…. è in
assoluto primaria necessità.
Garanzia sul prodotto finito
Assicurazione di aver fatto un
investimento sicuro nel tempo
Il Cliente ha bisogno di
assistenza, in futuro sa dove
andare e chi chiamare. Il Cliente
è tranquillo!
13 Il prezzo è un fattore determinante o solo un elemento?
Alcune volte sì è determinante, altre no. Sono stati fatti innumerevoli studi al riguardo. Anche studi relativi a
quali siano i principali punti che preoccupano le aziende per essere aggressive ed efficaci sul mercato. Il
fattore prezzo è al settimo posto, dopo qualità, differenziazione dei prodotti, innovazione di prodotti,
garanzie, competenza, assistenza.
Il Prezzo non è il primo fattore strategico per le aziende e generalmente non lo è mai nemmeno per i clienti,
soprattutto nel nostro settore, soprattutto per l’acquisto di un bene durevole. Comunque non è l’unico e
questo è bene tenerlo sempre presente. La ragione prezzo non è assolutamente l’unica che spinge le
decisioni di acquisto. Anche se non vi sembrerà così, molte delle decisioni di acquisto di prodotti e servizi,
oltre a tener in conto il prezzo, si basano su altre questioni che nulla hanno a che vedere con esso.
Mettetevi un po’ a pensare e rispondete:
Quali sono stati i vostri acquisti importanti dell’anno? E quantifica l’importanza che il prezzo ha
determinato la tua decisione.
Esistevano alternative più economiche?
Alla fine che cosa determinò la decisione?
Scoprirai che il fattore prezzo interviene non più nel 50% delle tue decisioni ed è determinante per
non più del 20%.
E’ così che si muove il mercato.
Venditori mediocri di molte organizzazioni si bloccano e si lamentano amaramente del fatto che i suoi
prodotti hanno un prezzo alto sul mercato e non arrivano a focalizzare i grandi benefici che con l’acquisto
potrebbe ottenere i consumatori.
La soluzione non è vendere per prezzo, ma vendere per utilità, quella che fa decidere il cliente.
Ma per vendere per benefici c’è bisogno di essere preparato, disporre di una buona tecnica di
vendita e abilità relazionali.
Le motivazioni degli acquirenti per comprare un bene sono molto varie, molte di più di quella
del prezzo.
14 A che prezzo comprerà il mercato il mio prodotto e come devo renderlo credibile?
Semplicemente riempiendolo di contenuto, come dire rendendolo credibile.
Il prezzo, così come tale, ha smesso di essere l’elemento più importante.
Non dobbiamo dimenticare che la domanda, cioè quello che i consumatori comprano, ha molto di
psicologico o di aspettativa.
I prezzi più bassi non sempre attraggono i consumatori, e questo si produce quando la gente non trova
ragioni che giustificano un acquisto a così basso prezzo.
La figura evidenzia una P nel centro (prezzo), e vediamo delle macchie attorno in forma sparsa.
Quando parliamo di rendere credibile un prezzo, significa semplicemente che l’acquirente dovrà incontrare
ragioni sufficienti per giustificare quella spesa.
Ognuno dei punti sono “i valori” che l’acquirente percepisce.
Il venditore deve crearne un numero sufficiente affinché la P si vada rimpicciolendo agli occhi del cliente.
Riempirlo di contenuto, significa disegnare molti punti nel riquadro; questa è la chiave.
Il prezzo è quello che si paga per qualcosa secondo la percezione dell’acquirente.
15 L'Obiezione?
…Occasione di vendita
Troppe vendite vanno perdute perché l'addetto non sa rispondere in modo adeguato alle osservazioni del
cliente. Le tecniche per superarle e volgerle a proprio favore, gli errori da evitare per non entrare in
conflitto con il cliente.
Parleremo di un aspetto molto importante della fase di vendita, della comunicazione tra il cliente e il
venditore: le obiezioni. Troppe vendite vanno perdute perché l'addetto non sa superarle efficacemente. E’
dunque fondamentale prepararsi a capire perché il cliente obietta e come rispondergli, in modo da non
cadere in una pericolosa situazione di conflittualità.
L’obiezione può essere vera o falsa, ma dietro a ogni obiezione falsa c'è sempre un'obiezione
vera. Alcune delle obiezioni false sono causate dal comportamento dello stesso venditore. Difficilmente
il cliente dirà: "Non acquisto perché lei mi piace poco, m'ispira poca fiducia, si prende troppa confidenza, è
troppo insistente, è poco chiaro". Oppure spesso può non voler confessare di non poter pagare un prezzo per
lui elevato.
"Per capire se l’obiezione è falsa ci può essere di aiuto la conoscenza del linguaggio del corpo".
Quando una persona non dice la verità, il gesticolare che normalmente usa si riduce notevolmente.
Aumentano invece gli autocontatti mano/testa: si strofina una guancia, si aggiusta i capelli, si sfrega il mento,
si gratta un sopracciglio, si tira il lobo di un orecchio, fa pressione sulle labbra, si copre la bocca, si tocca il
naso. Non sempre questi atteggiamenti stanno a indicare una bugia, ma senza dubbio indicano uno stato di
disagio che il professionista della vendita deve analizzare in modo adeguato.
Perché il cliente obietta
Il cliente può obiettare per motivi diversi:
ƒ l'articolo proposto non corrisponde alle sue esigenze;
ƒ ha dubbi sulla piena corrispondenza dell'articolo alle sue effettive esigenze;
ƒ obiettare fa parte delle sue abitudini di acquisto;
ƒ per cercare di ottenere uno sconto;
ƒ per il desiderio di essere un po' corteggiato;
ƒ per essere rassicurato;
ƒ per avere maggiori informazioni sul prodotto.
In ogni caso, per prevenire e confutare nel migliore dei modi le obiezioni dei clienti, il venditore dovrebbe
tenere costantemente sotto controllo i propri comportamenti chiedendosi:
ƒ ho assunto atteggiamenti che hanno infastidito il cliente invogliandolo a diventare polemico?
ƒ ho sbagliato a scegliere gli articoli da proporre?
ƒ ho sbagliato il tipo di argomentazioni?
ƒ ho presentato le argomentazioni in modo poco convincente, confuso e incompleto?
16 Rispondere con tatto e diplomazia
E’ bene tenere presente che alle obiezioni bisogna rispondere sempre con tatto e diplomazia. Perché
l'obiezione è un sacrosanto diritto del cliente e il venditore non deve mai mostrarsi risentito. E, nel
rispondere, deve seguire delle importanti regole.
E’ innanzitutto pericoloso interrompere: non bisogna mai troncare la parola al cliente che solleva
l'obiezione. L'interruzione denota impazienza, scortesia, insicurezza, scarsa attitudine all'ascolto. Oltre
a indispettire il cliente, può far prendere alla trattativa degli sviluppi negativi.
Ad esempio: il cliente stava dicendo: …”Il colore scuro di questa finestra, secondo lei... (se il venditore non
l'avesse interrotto, il cliente avrebbe proseguito così: potrebbe accordarsi bene con tutto un arredamento su
toni di bianco…?). Il venditore invece lo ha interrotto dicendo: “Questo colore può anche non piacere, ma
quest'anno sarà di gran modo”. Inutile dire che a questo punto la trattativa può prendere una piega
pericolosa poiché a un dubbio del cliente, che poteva essere superato facilmente, abbiamo reagito con un
comportamento sbagliato, impedendo al cliente di manifestare una delle sue motivazioni: un colore che si
accordi bene con il suo arredamento interno.
Attenzione anche a non rispondere precipitosamente. Una risposta troppo rapida, precisa e vittoriosa
porterà il cliente a essere più convinto della fondatezza delle sue opinioni ("la mia obiezione è valida e gliela
fanno tutti, ecco perché sa rispondere così bene"). Così come una risposta che suona come una formula
standardizzata, imparata a memoria, dà molto fastidio al cliente: le parole del venditore devono essere
adattate caso per caso ad ogni singolo interlocutore e ad ogni singola obiezione.
Inoltre, nel confutare l'obiezione non bisogna mai dare l'impressione di volersi imporre (non dire mai:
"Mi deve credere", "Parola mia", "Sono certo di quanto dico"). Bisogna trattare con rispetto qualsiasi
obiezione, anche se fosse completamente sbagliata. Una tecnica molto utile è quella "dell'accordo
apparente".
Più che una tecnica dovrebbe essere uno stile di vita, un sincero atteggiamento nei confronti delle opinioni
del prossimo, un effettivo desiderio di cercare di vedere e considerare le cose dal punto di vista degli altri. La
tecnica dell'accordo apparente ha il vantaggio di non urtare la sensibilità del cliente: "Sì, lei ha ragione,
ma...", "Sono d'accordo con lei, ma...", "è vero, tuttavia…". In questo modo si eviteranno pericolose
discussioni: il cliente non si sentirà contrariato e vedrà anzi apprezzato il proprio punto di vista. Ciò
stimolerà in lui un atteggiamento aperto e positivo nei confronti della risposta, mentre darà all'addetto alla
vendita secondi preziosi per riflettere prima di rispondere.
17 Le tecniche di risposta
Ecco alcuni metodi per rispondere in modo efficace alle obiezioni.
Indebolire e compensare.
Indebolire l'obiezione significa ripeterla con parole diverse per diminuirne l'importanza.
Compensare l'obiezione vuol dire replicare all'inconveniente presentato dal cliente con un vantaggio. Il
cliente dice: "Questa finestra è dura e difficile da chiudere, faccio troppo sforzo". Venditore: "Ha ragione,
ma certamente dopo alcune settimane di uso, le guarnizioni naturalmente si ammorbidiscono, ma una
chiusura compressa la apprezzerà quando si renderà conto della ermeticità che le da il prodotto, è sinonimo
di tenuta stabile….”.
Sollecitare.
A volte è lo stesso venditore a dover sollecitare l'obiezione per prendere coscienza del vero ostacolo. Addetto
alla vendita: "E’ forse il tipo di finitura legno che la fa esitare?". Il venditore è certissimo che la cliente non
esita per il colore, anzi ha notato che le piace moltissimo, ma sollecitata da questa domanda probabilmente
reagirà così: "No, il colore legno lo trovo bellissimo, ma mi sto chiedendo se mantenere il bianco all’interno
a ancora legno". A questo punto il venditore conosce l'obiezione da superare e ha inoltre appreso un'ulteriore
esigenza della cliente.
Rigettare.
Un'altra tecnica molto utile è quella di rigettare sul cliente la sua obiezione. Tale tecnica permette al
venditore di confutare senza contraddire l'interlocutore. "Perché non lo trova adatto?", "Perché dice che non
è stabile?”, "Perché lo trova caro?". Rispondere con domande fino ad arrivare al punto in cui la risposta non
risulta difficile.
Sfruttare.
L'obiezione può essere sfruttata come elemento di appoggio di un'argomentazione di vendita. Il cliente: "Le
ho chiesto delle porte balcone senza soglia, perché con questo profilo sotto non mi piacciono". Addetto alla
vendita: "Lei ha ragione, senza soglia è più bella, però è proprio la soglia o il telaio in basso a conferire
alla porta la tenuta ad aria ed acqua assolutamente necessarie dove abita Lei".
L’obiezione sul prezzo
E’ la più frequente obiezione perché è la più facile. Spesso l'addetto alla vendita, alla domanda: "Quanto
costa?" reagisce con l’atteggiamento di colui che si vede costretto a confessare una colpa.
Al contrario, il miglior modo per far fronte all’obiezione sul prezzo è una presentazione efficace del
serramento proposto in termini di vantaggi/benefici, in armonia con le esigenze del cliente. Dopo la
presentazione il venditore deve comunicare il prezzo con il tono di colui che annuncia una buona notizia.
18 Gli errori da evitare
ƒ Non mostrarsi mai risentiti anche se si avverte che il cliente sta ponendo false obiezioni. Cercare
piuttosto di capire qual è la vera obiezione che si nasconde dietro quella falsa.
ƒ
Non limitarsi ad ascoltare le parole del cliente, ma osservare anche i messaggi che invia attraverso
il linguaggio del corpo: se, nel formulare l’obiezione, si copre la bocca o si tocca il naso, quasi
sicuramente sta dicendo una bugia.
ƒ
Non interrompere il cliente mentre sta sollevando l’obiezione. Oltre a indispettire l’interlocutore
può far prendere alla trattativa di vendita degli sviluppi negativi.
ƒ
Non rispondere precipitosamente. Una risposta troppo rapida e precisa può convincere il cliente
che, se l’addetto alla vendita sa rispondere così bene, è perché l’obiezione gli viene rivolta da tutti.
ƒ
Nel confutare l’obiezione non dare mai l’impressione di voler imporre le proprie idee.
ƒ
Non scendere mai in discussione con il cliente. Il venditore non lavora per avere ragione, ma per
vendere.
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