Supplemento editoriale a DISMAMUSICA MAGAZINE - Organo Ufficiale Associazione Dismamusica- Anno VII n. XXIII - Direttore Resp. Gianni Cameroni Milano 20 Novembre 2005 Alcatraz Alex Britti e la sua chitarra I SUPEREVENTI: Brozman e Pistolesi Tutti gli espositori S ommario 4 EDITORIALE 6 DIETRO ALEX: UNA CHITARRA PER AMICA SOMMARIO Alberto Biraghi - Gianni Cameroni Gianni Cameroni BALOCCHI E PROFUMI. DI CHITARRE 10 Daniele Della Mattia 12 VISTO DAL BASSO Rino Cassano E LA CHITARRA? SUONA! Stefano Tavernese 18 16 UN AMERICANO ALLA CORTE DI SHG Cristiano Cameroni MAI SOLI O MALE ACCOMPAGNATI Piero Chianura 22 23 SHG E OLTRE... A cura della Redazione Speciale Catalogo SHG 27 Supplemento editoriale a Dismamusica Magazine Anno VII - numero 23 (Novembre 2005) Redazione: S&G Partners srl Via Bainsizza, 30 - 20039 Varedo - MI tel 0362 583672 - fax 0362 544356 www.sgstudio.it - Direttore Responsabile: Gianni Cameroni Progetto grafico e impaginazione: S&G Partners Stampa: Centro Arti Grafiche - Fino Mornasco (CO) Second Hand Guitars 27 E ditoriale Bentornati!!! I n effetti “bentornati”possiamo dircelo reciprocamente. Al secondo appuntamento con questa versione cartacea di uno dei più intensi momenti di aggregazione intorno alla chitarra, ancor prima di varcare la soglia dell’Alcatraz, sono certo che rivedrò volti, figure e persone che ho già incontrato. Qui, sicuramente in una delle edizioni passate. E ad Ancona, forse. E forse anche a Rimini, dove la chitarra è presente come importante protagonista del mondo musicale, con tutti (o quasi) i suoi protagonisti allineati. Varcando la porta nera e opaca dell’Alcatraz mi sembrerà di nuovo di addentrarmi in una della attrazioni misteriose di un moderno Luna Park: si sa esattamente cosa si trova al di là dell’antro misterioso. Ma ogni volta si entra con lo stesso infantile entusiasmo e la stessa altrettanto infantile curiosità. E dico “infantile” a ragion veduta. Perché chi non guarda gli strumenti musicali con lo stupore e la curiosità di un bambino, cioè in modo positivamente “infantile”, perde certamente la dimensione del gioco (to play, jouer, spielen e via discorrendo) che appartiene alla musica in tutte le culture conosciute. Poi si può far finta di esser cresciuti, si può fare il “vocione” e si può assumere l’aria anche un po’ tronfia del professorone arrivato. Ma solo fino al momento in cui, sperando forse di non essere visti, l’istinto porta le dita a sfiorare le corde di una Strato degli anni ’60, o la paletta di quella semiacustica così “verde smeraldo” da abbacinare con i suoi riflessi... È questo che mi aspetto da SHG 27. Una giornata a baloccarmi con gli strumenti e a conversare a voce altissima con persone che diventano amici. Intervallando ascolti esaltanti, carissime birre e panini un po’ sempre uguali a se stessi. Ma nella consapevolezza di costruire un bellissimo ricordo da rispolverare ogni tanto, nell’attesa del prossimo e altrettanto imperdibile SHG. Buona lettura! Gianni Cameroni Second Hand Guitars 27 N on era mai successo di lasciare qualche espositore fuori da SHG. Eppure, per la prima volta dopo 26 edizioni, la manifestazione ha raggiunto i limiti di capacità della sala. Al di là della soddisfazione degli organizzatori per il risultato conseguito (a dimostrazione della validità di una formula che mantiene la sua validità nel tempo grazie a costanti e attente messe a punto), il pienone di questa edizione apre la porta a qualche riflessione sul futuro delle manifestazioni di questo genere, le quali - se ben gestite e coordinate possono contribuire in modo determinante a dare impulso a un mercato che per troppi anni non è riuscito a offrire riscontri all’altezza delle aspettative. “Se ben gestite”, si dice qui sopra. Non si può prescindere dalla scenario in cui SHG vive oggi, completamente diverso da quello in cui la kermesse chitarristica nacque nel lontano 1992. Il mondo italiano della passione musicale non aveva mai visto così tante persone, tra loro sconosciute, ritrovarsi per scambiare strumenti – certo – ma anche esperienza e informazioni. Fu un evento dirompente, che contribuì a smuovere un mondo un po’ fermo, catalizzandone i processi evolutivi. Il che, detto in italiano comprensibile, vuol dire semplicemente che - da un lato - le aziende cominciarono a capire il valore di incontrare quei consumatori che avevano sempre tenuto a distanza, mentre - dall’altro - i consumatori impararono a cogliere il valore dell’aggregazione. Il risultato si vede: ogni settimana spuntano nuove iniziative, incontri, raduni, mercatini. È un segno di positivo fermento, che merita attenzione e impegno da parte di tutti. Ma che richiede cautela: bisogna evitare a tutti i costi che la spontaneità si muti in rivalità, bisogna continuare a incontrarsi, confrontarsi, mediare, soprattutto lavorare assieme. Il traguardo è l’uscita dal tunnel che tutti vedono possibile. Alberto Biraghi Anche la programmazione più complessa è resa semplice dal software editor/librarian per PC/MAC in bundle. I l personaggio Dietro Alex: una chitarra per amica Dal sedile della sua macchina, mentre è in viaggio in Italia, Alex Britti ci concede una simpatica intervista: è dedicata al “popolo” di SHG 27. V iaggiare è destino comune ai musicisti, chiamati a portare la propria musica tra le braccia degli appassionati in un continuo e generoso peregrinare. Lo hanno sottolineato in molti, mettendo a frutto anche la loro stessa arte, come Alberto Sordi, scalcinato capocomico di un gruppo di avanspettacolo in Polvere di Stelle insieme a una strepitosa Monica Vitti, o i Pooh, in Pronto, buongiorno è la sveglia, la loro canzone dedicata espressamente al trasferimento tra un concerto e l’altro (con il casellante dell’autostrada che li riconosce e chiede un autografo). Non è quindi una sorpresa se l’intervista ad Alex Britti avviene proprio mentre lui è in viaggio, sulla sua macchina. In quei momenti puoi solo guidare e guardarti in giro o, se il segnale del cellulare regge, puoi telefonare con il viva-voce o con il tuo fido auricolare. È mercoledì, sono alla scrivania, e lavoro proprio a questo Catalogo SHG. Squilla il mio telefonino e una voce che subito non riconosco mi dice “Ciao, sono Alex”. Poi fa una pausa, e aggiunge “Britti”. In effetti conosco molti Alex, ma il fatto è che non mi aspettavo che mi chiamasse così velocemente. Lo avevo cercato attraverso amici comuni, e speravo che potessimo sentirci, ma la sua voce che esce dal mio telefono non me la aspettavo proprio oggi pomeriggio. Mi metto comodo e gli spiego dove vorrei pubblicare la sua intervista. E mi incarica subito di salutare i chitarristi di SHG, un “popolo” di appassionati dei quali condivide pienamente le emozioni, le pulsioni e le continue sfide di ascolto e di suono, un “popolo” che conosce, Second Hand Guitars 27 perché ha già visitato SHG e ci si è trovato bene, circondato dall’affetto dei chitarristi che lo sentono, e a ragione, “uno di loro”. Britti è da subito estremamente cordiale, e gli chiedo, ora che il pericolo è passato, come si è sentito nel recente periodo di forzato riposo (per un banale incidente domestico ha rischiato di perdere un dito, ndr). “Mi sono sentito malissimo”, dice Alex. “E non tanto perché non potevo lavorare, e nemmeno per la paura: quella è durata poco, dato che mi avevano assicurato il pieno recupero delle funzionalità. Ma non poter suonare era davvero insopportabile. Per me suonare è qualcosa di superiore, di magico, di essenziale. Se decido di non suonare, sto prendendo io una decisione. Ma se decido di suonare, devo poterlo fare. E questo, in quelle condizioni, non era possibile”. Mi viene spontaneo chiedergli da quanto tempo suona. “Da sempre”, risponde immediatamente Alex Britti. “La chitarra è una parte di me, è un elemento naturale che fa parte della mia vita. Ho cominciato prestissimo, quando i miei genitori mi regalarono il mio primo strumento. Avevo sette anni, e guardavo la Eko Junior 3/4 quasi con timore. Ricordo che la usavo come tamburo, o come piano di appoggio. Poi la lasciai stare per quasi un anno”. “E cosa accadde dopo?”, lo interrompo. degli anni ‘70 partecipai alle lezioni di chitarra tenute a noi bambini da un sacerdote, don Franco. Fu una vera folgorazione. Ricordo che il primo giorno –eravamo tanti bambini e facevamo un caos indescrivibile con le nostre chitarre– ci insegnò a suonare l’accordo di LA Maggiore. Io mi resi conto che, quando appoggiavo le dita della mano sinistra sulle corde, succedeva qualcosa. Sembra una cosa banale, ma fu per me una impressionante rivelazione. Al termine della lezione il sacerdote ci congedò e tutti scapparono via per giocare. Io, caparbio, rimasi fuori dall’aula a provare e riprovare quel semplice accordo e altre prime timide posizioni. Dopo una settimana avevo già una buona padronanza di tutti gli accordi principali, che per la maggior parte avevo trovato da solo. È così che ho iniziato”. E la chitarra divenne già da allora, per il giovanissimo Alex, una inseparabile compagna. Guidando, mi racconta di come trascorreva le sue giornate al Lido di Ostia, dove la sua famiglia passava lunghi periodi in estate: “Tutti andavano al mare per stare in spiaggia. Io, all’epoca, portavo la mia chitarra, mi mettevo dietro le cabine e suonavo tantissimo, studiando e provando le cose che sentivo, costruendomi una tecnica e una capacità sempre più robusta. Naturalmente senza rinunciare alla vita da ragazzino e ai suoi divertimenti: il pallone, i bagni, la compagnia e l’allegria spumeggiante di quel periodo”. Il “bambino” Alex Il “ragazzo” Alex “Accadde quello che letteralmente mi cambiò la vita. Ho un ricordo molto vivido di quella giornata. Avevo otto anni, e nella Roma della metà Era un modo per diventare il chitarrista “talentuoso”, come dicono alcuni, che oggi incanta immense platee. Gli chiedo come fossero i suoi rapporti con i coetanei, che di solito vedono chi suona come un marziano o come una mosca bianca. “Da ragazzo ero agitatissimo e vivacissimo”, precisa Alex, “più o meno come i miei coetanei. Facevo gli stessi percorsi di studio, avevo le stesse fatiche e le stesse emozioni, portavo i capelli lunghi ed ero come tutti i giovani adolescenti di quel periodo. In più, suonavo la chitarra, e lo facevo praticamente senza un metodo preciso, senza obiettivi accade- mici e senza obiettivi professionali. Suonavo perché mi attirava tantissimo suonare, e mi confrontavo con i grandi della chitarra e, in genere, con i grandi della musica di quel periodo. Esattamente come facevano, e spero facciano anche oggi, molti ragazzi di quell’età”. “Ma come era il rapporto con lo strumento?”, insisto. Britti non si spazientisce, e cerca di spiegarmi. “Se dico che non avevo un metodo, intendo dire che non avevo un metodo accademico. Mi succedeva di rinchiudermi in casa per mesi, ad esempio, per studiare in modo infuocato un determinato artista o un determinato album. Magari per quattro mesi di fila uscivo solo per andare a scuola (il mio dovere l’ho sempre fatto in questo senso), e poi il resto del tempo lo passavo con la mia chitarra. Mi è successo ad esempio con il blues di Santana, il Santana di Sunflower, per intenderci. E non sono uscito fino a quando non ho imparato tutto di quell’album, fino a quando non ho metabolizzato ogni straordinario passaggio”. “E che altra musica ascoltavi?” Ancora una volta Britti sembra non accorgersi che l’ho nuovamente interrotto, e risponde: “Ascoltavo soprattutto Edoardo Bennato e i cantautori italiani. E studiavo il loro modo di fare musica, il rock e le linee musicali che ciascuno proponeva. E poi i Beatles, a causa di un simpaticissimo vicino di casa, anch’esso chitarrista, che li adorava e mi chiedeva di suonare i loro pezzi insieme a lui: io facevo lo stesso con lui per i miei pezzi preferiti. Avevo anche uno zio appassionatissimo di Elvis Presley, e dovevo spesso suonargli i La prima chitarra di Alex pezzi di Elvis: Britti fu una EKO “Junior” anche questo identica a questa, tratta catalogo Eko del 1967. mi è poi entra- dal (Courtesy “Museo della Chitarra to nella pelle, ‘Oliviero Pigini’ - Recanati”) credo”. Questa volta è lui che si ferma. Credo che le immagini gli tornino alla mente, e lo lascio tranquillo per qualche secondo. Poi riprendo con le domande. Second Hand Guitars 27 I l personaggio Il “musicista” Alex ti ha suonato e si è esibito con successo ce “Dopo, cosa è cambiato nel tuo rapporto con n’è anche uno che, in particolare, ha ascoltato la musica?”, gli chiedo. con attenzione Alex suonare uno strumento Britti prende un attimo e mi dice: “Si sono al- non comune: una chitarra resofonica. Il perlargati gli orizzonti grazie all’impatto con al- sonaggio in questione è Giovanni Paolo II ed tri grandi musicisti internazionali, come David il concerto al quale Alex ha partecipato si teLidley & El Rayo X, neva a Roma in occaun composto di rock, sione del Natale. reggae e fusion a cui “È stata una grandissidevo molto per la mia ma emozione, un moformazione. Poi, nel mento magico per il 1984, su Videomusic, quale mi ero preparami imbattei in un vito con grande serietà deo per il quale lettee con grande slancio”, ralmente alienai parte dice Alex Britti ancodella mia collezione ra un po’ commosso al di dischi per avere il ricordo, “e per il quaDopo l’intervista, Alex Britti e Gianni Cameroni si denaro necessario ad sono incontrati casualmente durante un altro even- le ho voluto realizzare acquistare l’album di to chitarristico: il recente EUROBASS DAY di Verona un mio piccolo granriferimento: si tratta- (lo scorso 30 ottobre). de sogno: quello di va del pezzo Cold Shot dall’album di Stevie possedere una costosa, ma speciale, chitarra Ray Vaughan Couldn’t Stand The Weather. E resofonica, e di suonarla per il Pontefice. La poi ascoltai il grandissimo Jimi Hendrix, e an- chitarra resofonica era uno dei miei sogni di cora una volta ripetei l’immersione totale nel- ragazzo, un sogno bloccato da un prezzo alla musica... Il Britti di oggi deve molto a tutte l’epoca davvero inarrivabile”. queste esperienze, che credo emergano nel Chiedo ancora a Britti dei suoi studi musicamio modo di suonare e nel mio modo di af- li, come tocco finale di questa chiacchierata. E frontare il pubblico”. mi dice, candidamente, che non è che ha stuIl pubblico è uno degli elementi che giocano diato tanto. Ha studiato lo strumento, le corin modo particolare nella formazione dell’ar- de, il suono, il modo, tutto. Ma non ha mai tista. Ma com’è il pubblico di Alex Britti? Glie- studiato granché la musica come tale. “Ho lo chiedo. sempre suonato, come si dice, a orecchio, e “Non esiste un pubblico di Alex Britti”, mi dice continuo a farlo. Leggo con una certa diffiridendo, “Ma il pubblico in generale. Che ogni coltà e riesco per lo più a seguire con facilità volta è diverso e ogni volta ti accoglie e ti ac- cose che ho già studiato e fatto mie. Il resto cetta per quello che sei. Chi mi conosce come lo suono da dentro, con la passione, la rabbia musicista forse mi dà più partecipazione, chi e la gioia di suonare che sento ogni volta che mi vede solo come personaggio mi accoglie prendo in mano lo strumento”. con più superficialità, forse, ma con identico Saluto Britti e ho come la sensazione di scenaffetto. C’è il pubblico che urla, c’è quello che dere dalla sua macchina lasciandolo viaggiati segue musicalmente, c’è quello più freddo re da solo. Ma sono al telefono, e l’ultima cosa e quello più partecipativo. Ma la cosa impor- che sento è il semplice “click” di fine contante è altrove, è nell’artista che si esibisce. Il versazione. Quest’anno purtroppo non potrà compito dell’artista è infatti quello di dare il venire a SHG: i suoi fan lo accolgono a Bari massimo di sé in ogni situazione, ed è esatta- proprio il 20 novembre per una importante mente quello che io cerco sempre di fare”. tappa del suo tour. Alla prossima, Alex! Tra i tanti personaggi di fronte ai quali BritGianni Cameroni Second Hand Guitars 27 V isto da un visitatore Balocchi e profumi. Di chitarre. IL “PROFUMO” DI SHG: IL LUOGO RICOLMO DEI “BALOCCHI” PIÙ AGOGNATI. È LA TESTIMONIANZA DI UN VISITATORE E CHITARRISTA APPASSIONATO (LO LEGGERETE) CHE, PER MESTIERE, GESTISCE UFFICI STAMPA IMPORTANTI. di Daniele Della Mattia P er un appassionato di chitarre come me, entrare a Second Hand Guitars è come per Pinocchio ritrovarsi nel paese dei balocchi. La regressione infantile è immediata, la trepidazione sale, le labbra si schiudono in un sorriso e gli occhi si sgranano per la meraviglia. Verrebbe voglia di dire “wow”, anche perché l’aria che si respira è in pratica americana. Con lo sguardo si abbraccia tutto il salone in una panoramica, poi, realizzando che è impossibile esaminare tutto contemporaneamente, si stabilisce un percorso in modo da non lasciare indietro nulla, come quando si va per funghi. Così si prende nota mentalmente dei pezzi più appetibili, riproponendosi di tornare con calma per osservarli meglio e magari provarli, sperando che ci siano ancora! Prima ho detto: per un appassionato di chitarre come me, non a caso. Nel senso che io non mi considero un chitarrista, strimpello qualcosa, ma sono un appassionato di chitarre elettriche. Le due cose non devono necessariamente coincidere, è come se un pianista fosse anche appassionato di pianoforti, non è detto che lo sia. La mia passione per le chitarre elettriche risale a trentacinque anni fa, quando vicino a casa mia aprì un negozio di strumenti musicali: batterie scintillanti, chitarre policrome, amplificatori valvolari enormi esercitavano su di me un fascino irresistibile. Mio padre per i miei quindici anni mi regalò una chitarra che conservo 10 tuttora, una Meazzi Hollywood rossa sfumata, tipo Gibson ES 335, con tanto di vibrato e stoppacorde. Ma era complicata da suonare, aveva un’azione tremenda e un manico lungo, e ben presto capii che per tirar fuori i suoni giusti dovevo cambiare strumento e i miei miti divennero altri, i soliti nomi americani. Ricordo che passavo ore davanti alle vetrine di negozi come Ricordi e Messaggerie Musicali ad ammirare queste meraviglie e talvolta, le mattine quando non andavo a scuola (nei primi anni ’70 capitava sovente), chiedevo timidamente al commesso se mi faceva provare qualche chitarra. Una volta mi fece suonare una Gibson ES 345 con un amplificatore più alto di me, feci un accordo e provai un brivido, un suono mai sentito prima, pulito, preciso, potente, un altro pianeta. Capii che quella sarebbe stata la mia chitarra, ma per un ragazzino squattrinato come me la cosa era impossibile, i prezzi irraggiungibili. Quindi continuai a spellarmi le dita sulla mia Meazzi, in attesa di tempi migliori. Di lì a qualche anno consegnai orgoglioso il mio primo stipendio a un negoziante del centro e mi por- Second Hand Guitars 27 tai a casa una Gibson, a rate, ma nuova di zecca. Ehi, possedevo una Gibson, il sogno della mia vita! Era una modesta The Paul, ma per me era tutto ciò che desideravo. Finalmente potevo sperare di imitare il suono di Carlos Santana. Fu proprio lui a indurmi a suonare la chitarra, mi piaceva il suo stile inconfondibile, la dosata miscela di sound anglosassone con le melodie latine, i primi album e le successive evoluzioni. Ascoltavo di tutto, Hendrix, Gilmour, Page, Beck, Blackmore, ma Santana seppe coinvolgermi e, con una presunzione degna di un pazzo, credetti di poterlo imitare. Cominciò quindi la ricerca del suono, di “quel” suono. La chitarra c’era, di conseguenza fu la volta degli amplificatori, Marshall, Fender, Yamaha, Mesa Boogie, gli effetti, nuovi, usati, altre chitarre, Fender e ancora Gibson. Gioie e frustrazioni, mi avvicinavo, ma mancava sem- pre quel quid e, per farla breve, alla fine mi sono arreso. Adesso ho una di quelle scatolette digitali che riproducono decine di amplificatori, effetti, microfoni: ecco, quella va bene, anche se il suono di Samba Pa Ti di Abraxas ancora non sono riuscito a riprodurlo. Intendo dire proprio “quel” suono, non uno simile. Nell’85 ho scritto anche a Santana che mi ha risposto, bontà sua, ma mi ha detto che oltre alla Gibson e al Fender Twin non c’era nient’altro, il solo effetto speciale era “his own special inner cry”. Non ci credo. Se qualcuno è in grado di aiutarmi, gliene sarò grato. Proprio a SHG, in due diverse annate, acquistai due Gibson, una splendida Les Paul Standard cherry sunburst usata e una SG Special marrone, nuova, con i pickup P90. Due chitarre fantastiche di cui sono molto soddisfatto. Ho anche una Fender Stratocaster, ma la suono poco, in ufficio quando ho tempo. Ma non ditelo a nessuno... SHG 85X275 25-10-2005 14:13 Pagina 2 Il “pezzo” dell’amico Daniele Della Mattia ci ha spinto a curiosare in un settore poco considerato, almeno in ambiente chitarristico, che però ci piace proporre come possibile percorso per una futura iniziativa. Leggendo il titolo qui a fianco, dove si parla di “balocchi”, mi è infatti balzato davanti agli occhi un giocattolo, un giocattolo vero, che da piccolo avrei volentieri voluto tenere tra le mani: una chitarra-giocattolo in legno, completa di corde e chiavi, che, in fondo, poteva anche essere suonata. Perché dunque non cercare nelle nostre case, nelle nostre cantine, nei nostri ricordi questi oggetti misteriosi e affascinanti, capaci di suscitare curiosità e interesse nei bambini, e capaci, forse, di essere preludio a una passione futura? ULTIMISSIME ! “To play” vuol dire “giocare” ML2501 ML2520 Una ricerca veloce Per ora ci siamo limitati a sbirciare in Internet, e guardate cosa abbiamo trovato: una vera miniera di oggetti di ogni epoca (la chitarra con la scritta “Cowboy”, ad esempio, è un modello Mattel del 1968) che è possibile incrementare facilmente, per generare, ad esempio, una mostra speciale. Da questa potrebbe nascere una manifestazione, ampliata magari anche ad altri strumenti musicali-giocattolo (percussioni, fiati, tastiere), per mettere in piedi un convegno che parli di pratica musicale nei primi anni di vita... E tutto partendo dai giocattoli che da sempre fanno capolino all’interno di scatole, ceste e bauli destinati a contenere i sogni e il tempo libero di tutti i bambini del mondo... A proposito, lo sapevate che su Internet c’è anche un museo della chitarra-giocattolo? Provate a guardare all’indirizzo www.metalriffs.com/Toys.htm ... ML2325 ML2350 ML2302 ML2370 ML2292 ML2470 ML2445 QUESTE PUBBLICAZIONI TI PERMETTERANNO DI IMPARARE A SUONARE I BRANI DEI “GRANDI” USANDO BASI MUSICALI DI ALTISSIMA QUALITÀ. NOTAZIONI STANDARD E TABLATURE PER BASSO O CHITARRA. IL CD ALLEGATO CONTIENE LA BASE COMPLETA PER OGNI CANZONE, NOTA PER NOTA, PER IMPARARE A SUONARE IL PEZZO E LA BASE MINUS ONE PER AFFINARE LA VOSTRA ABILITÀ E PROVARE L'EMOZIONE DI ESIBIRSI CON UNA BAND DAL VIVO . ML2390 ML2408 ML2160 ML2461 Second Hand Guitars 27 11 C hiave di Basso Vi proponiamo qui la simpatica testimonianza di un musicista per diletto, bassista di notevole spessore (anche se non lo riconoscerà mai a causa della sua innata modestia), appassionato di SHG. Lo abbiamo provocato chiedendogli un’impressione sulla passata edizione, e ha accettato, simpaticamente, di rispondere. Da leggere. A tutti noi capita spesso di esprimere a chi ci circonda pareri su ciò che ci gravita attorno. Talvolta diamo consigli o opinioni a volte neppure richiesti, uniformandoci a comportamenti inconsci che la televisione ci regala. Beh oggi sono contento: qualcuno (un amico) mi ha chiesto non di “dire”, ma di “scrivere” qualche pensiero su un avvenimento che è anche avventura, entusiasmo e passione. Sì, perché la mu- ----- Original Message ----> From: "Michael Manring" > To: "Mauro - SR Technology" > Sunday, July 31, 2005 > Subject: Many thanks! Dear Mauro, Thank you so much for the Jam 400 amp you lent me for my recent tour in Italy. It was great! One of the gigs was a kind of bass festival at a large 2000 seat venue near Milan. All the bass players had their huge bass rigs there and I just played through the Jam 400 -- I think it sounded the best! Thanks again, Michael Molte grazie per l’ampli JAM 400 che mi hai prestato per il mio recente tour in Italia. E’ stato grande! Uno dei momenti migliori è stato un bass festival in una sede con 2000 posti a sedere vicino a Milano. Tutti i bassisti avevano la loro attrezzatura enorme mentre io ho suonato solo con JAM 400. Io penso sia stato l’ampli che ha suonato meglio ! Grazie ancora, Michael Michael Manring (italian tour 2005) 12 Second Hand Guitars 27 sica è un universo che trasmette questo. Non sono un professionista, non ho tournée, non ho turni in sala di registrazione, non voglio competere (non potrei) con chi ha dato anni al perfezionamento di tecniche che forse non userà mai, ma conosce e insegna. Nella vita faccio altro… ma il tempo libero è un’altra cosa. Amo il basso elettrico, quel suono morbido e avvolgente che ti ----- Original Message ----batte il petto ap(la mia è > From: "Michael Manring" pena esce > dalla u n’opiTo: "Mauro - SR Technology" > Sunday, July 31, 2005 cassa dell’amplinione, ma > Subject: Many thanks! ficatore. per me è Io suono il Dear bas-Mauro, autorevoso, quelle quattro lissima), Thank you so much for the grandi cordeJam che400 amp you lent me for ho rivisto my recent tour in Italy. It was great! One ofil the gigs was a accarezzi con la primo kind of bass festival at a large 2000 seat venue near Milan. sinistra e pizzibasso che All the bass players had their huge bass rigs there and I chi con la just deconquiplayed through the Jam 400 -- I think mi it sounded the stra e che anche stò intebest! da solo mi Thanks fan- again, gralmente, no sentire Michael “orun Rickenchestra”. bakerper l’ampli ste- JAM Molte grazie reo, come400quello che ha per che mi hai prestato il mio recente in Italia. IMPATTO SHG suonato Roger Glovertour (Deep E’ stato grande! Uno dei moQuesto è il solo bagaglio Purple) nell’album Machine migliori è stato che avevo con me entrando Head. Homenti apprezzato mol-un bass festival in una sede con 2000 a visitare l’SHG di marzo a tissimo la possibilità ofposti a sedere vicino a MilaMilano, con moglie e figlio fertami dal proprietario di la no. Tutti i bassisti avevano quindicenne al seguito. Lo- farmelo toccare: sfiorare la loro attrezzatura enorme cale suggestivo l’Alcatraz, tastiera, farci un giro come mentre io ho suonato solo con JAM 400. più che adatto a ricon- ai vecchi tempi è stata emoIo Mia pensomoglie sia statoel’ampli segnarmi un mondo che zione pura. fi- che ha suonato meglionegli ! pensavo passato. Ho cosi co- glio, guardandomi Grazie ancora, minciato a respirare i miei occhi, credo abbiano notaMichael 19 anni, quando suonavo il to per un istante un “ringioMichael Manring punk con il miglior grup(italian tour 2005) continua a pag. 14 po in circolazione a Milano C hiave di Basso segue da pag. 12 vanimento” in tempo reale lungo 25 anni. Che sballo! Altro genere di incontro sono stati gli stessi visitatori. Osservandoli cercavo di origliare mentre esprimevano giudizi davanti ai “miei” strumenti: Fender Stratocaster o Gibson Les Paul Custom “nero”? È meraviglioso sentire ancora pronunciare quei nomi dai nostri ragazzi, accorgersi che ancora oggi nei video musicali i vari gruppi presentati imbracciano invariabilmente Fender o Gibson. Si tratta di oggetti che sono entrati a far parte della simbologia moderna, icone di messaggi che super-artisti-eroi ci hanno regalato, usando come tramite queste chitarre mescolate a tanto genio e a tanti watt. DUE MONDI, DUE MIEI MONDI Intanto noto che mia moglie rimane un po’ a distanza e mi chiedo perché. Riprendo la ricerca di non so cosa e mi ritrovo a fissare ipnotizzato quasi fossi davanti ad un quadro di Rembrandt, alzo gli occhi: F. Battistelli. Ragazzi che meraviglia! Il suo dépliant, insieme a quello di Jacaranda, l’ho messo in studio, per testimoniarmi che l’uomo è stato, tutto sommato, una buona invenzione. Concentrato in questi pensieri davanti ad un cinque corde fretless della serie Continuum, mi sento arrivare addosso alcune note di chitarra “sparate a paletta” dall’area live-on-stage. Mi dico: questo è il signor Eddy Van Halen in persona, corro a salutarlo… Un ragazzo capelli rock e faccia seria da pianista classico dà dimostrazione dal vivo nella fascia oraria dedicata alla chitarra nel metal a cura dal CPM: beh ragazzi, ho potuto sentire un fraseggio della migliore verve dal polso CPM/Van Halen. Complimenti a te, amico. AMICI E MAESTRI Un ultimo saluto ad amici ritrovati e vedo arrivare, con la flemma del maestro che avendo vissuto perdona tutto all’allievo, Franco Mussida. Inevitabile, e di getto, un abbraccio e una foto ricordo sul telefonino, (e chi la cancellerà mai!). Mia moglie ormai non mi riconosce più. Esco ed è ormai quasi sera… mi guardo intorno, vedo la circonvallazione di Milano, auto parcheggiate, mi sento strano, il cocktail di emozioni ha lasciato il segno: come hanno fatto a passare 25 anni in un pomeriggio? Ne sono certo: ci rivediamo a novembre. Rino Cassano 14 Second Hand Guitars 27 P arola di... E la chitarra? di Stefano Tavernese Q uante riviste di chitarra può sopportare un piccolo mercato come il nostro? Se pensiamo all’edicola come a quel supermercato del superfluo che è diventata negli ultimi dieci anni, una risposta spassionata dovrebbe essere ‘una’. E invece siamo tre ad affacciarci ogni mese dagli scaffali, senza contare i trimestrali dedicati esclusivamente al settore classico e venduti su abbonamento, e le periodiche voci sulla possibile comparsa di ulteriori testate focalizzate sul mondo della chitarra. Lasciando per un momento da parte il fattore ‘concorrenza’, che è un problema da affrontare con responsabilità e consapevolezza in modo che resti uno stimolo reale a migliorare sempre più la propria offerta, viene spontaneo riflettere su questo fermento di follia che porta alla moltiplicazione della carta stampata in un paese che – dicono – legge sempre meno. UN SETTORE IN CRESCITA Dunque, siamo tutti un po’ matti? Basta che lo siano anche i lettori, svitati abbastanza da interessarsi alla musica e ai suoi strumenti oltre che ad Albano Carrisi e ai suoi presunti problemi matrimoniali o alle interessantissime vicende dei suoi compagni d’avventura. In effetti, l’allegra brigata dei ‘fuori di testa’ a sei corde non accenna a diminuire. Anzi, se dobbiamo guardare i numeri di Accordo o anche quelli di altre comunità di taglia più snella, il gruppo sembra irrobustirsi sempre più. Quando scopri che la figlia sedicenne dei vicini di casa, che hai lasciato solo poco tempo fa ad esprimersi con urla rauche nella folla festante per l’ar- rivo della boy band di turno, ora passa buona parte del suo tempo ad esercitarsi sulla chitarra elettrica e sul muro espone orgogliosamente un poster di San Jimi da Seattle, beh… è una bella soddisfazione. Ma i dati realmente interessanti sono quelli meno appariscenti e poco pubblicizzati. Indagini recenti dicono che le chitarre vendute in Italia sono complessivamente un bel numero, più di quanto ci si potrebbe aspettare in tempi di crisi più o meno dichiarata, e la metà di queste sono chitarre classiche, strumenti con corde di nylon. no gli compra uno strumento per iniziare, quasi sempre una classica. Le ragioni sono varie, logiche o meno, e abbiamo scelto di occuparcene nel numero di Dicembre di Chitarre, andando anche a testare 9 classiche da “primo acquisto”, tanto per toccare con mano quali siano gli effetti del famigerato ‘fattore cinese’ sul nostro ipotetico ma realistico apprendista delle sei corde. Che in seguito avrà tutto il tempo di scegliere fra Segovia e Satriani (con tutto quel che c’è fra i due…), mentre noi ‘pazzi’ cerchiamo di fornirgli i mezzi per capire di cosa si tratta. Nell’attesa della prossima primavera e del ventesimo compleanno della nostra rivista. Che celebreremo come si deve. COME AI VECCHI TEMPI Non ci volevamo credere e invece è proprio così: tutto funziona ancora come ai vecchi tempi. Un ragazzo manifesta l’insana voglia di sperimentare la chitarra e – a meno che non ne trovi già una in casa – qualcu- Stefano Tavernese è il Coordinatore Editoriale della rivista Chitarre, leader in Italia e prossima al traguardo dei vent’anni di presenza sul mercato. Chitarre è dal 1986 un mensile di riferimento per il chitarrista e il bassista, con una copertura a 360 gradi di ogni genere musicale, che mette insieme il meglio dell’informazione e della didattica, in una selezione costante di interviste, articoli di approfondimento, test di strumenti e recensioni. Maggiori informazioni sul sito www.chitarre.com. 16 Second Hand Guitars 27 Bermuda Acoustic Trio Fingerpicking.net: Bazzani, Brandoni, Posenato, Pelosi, Di Reto Walter Lupi Luca Francioso Paolo Sereno . . con noi ! Giovanni Palombo Giorgio Cordini Suonano . . . Roberto Taufic Michael Manring (italian tour) Bob Brozman (italian tour) Jackie Perkins Dino Contenti Alberto Caltanella Paolo Giordano Ed Gherard (italian tour) Virginia Splendore www.sr-technology.com SIGNATURE: O spite d’onore L ’appuntamento è di quelli che si ricordano per un pezzo. Ed è fissato per oggi pomeriggio alle quattro meno venti, minuto più minuto meno. A quest’ora, infatti, è previsto l’arrivo all’Alcatraz di Bob Brozman, leggenda vivente della chitarra e della world music. UN MUSICISTA “IN CORSA” Foto: Ali Madjdi I tempi ristrettissimi della breve puntata milanese non impediranno a Bob Brozman di elargire al popolo di SHG uno dei suoi preziosissimi workshop. L’appuntamento, che è stato a ragione insignito del titolo di “secondo Super Evento di SHG 27”, si tiene nella saletta adiacente 18 Second Hand Guitars 27 Foto: Ali Madjdi alla sala principale. E bisogna aggiungere che, nonostante la notissima vocazione antiimperialista di Broznan e la gratuità del workshop, l’accesso alla sala è limitato per motivi di... ordine pubblico alle sole persone che hanno riservato per tempo il proprio posto. Va comunque detto che, al termine del workshop, Bob Brozman si fermerà presso lo stand Wilder per incontrare, con la sua consueta disponibilità, tutti quanti vorranno conoscerlo di persona, fargli qualche domanda o anche semplicemente stringergli (ma non troppo...) la mano. IL RE DELLA RESONATOR Brozman, che è nato a New York 51 anni fa (ma che non perde occasione per scusarsi di essere americano), è riconosciuto unamimemente come il “re” della Resonator... e non solo. La sua passione infinita per la musica di tutto il mondo lo ha infatti portato ad acquisire, negli anni, una competenza sconfinata sia a livello di tecnica esecutiva che di conoscenza del repertorio negli ambienti musicali più diversi. Dal “blues del Delta” alla tradizione hawaiana, dalla musica indiana alla cultura di Okinawa, dalle sonorità africane ai suoni dei Caraibi... davvero, l’orizzonte musicale di Brozman sembra non avere mai fine, come testimoniano anche le sue abilità tecniche, che lo portano a suonare con disinvoltura il fingerstyle, la chitarra slide e la chitarra percussiva. Tanta preparazione sembrerebbe quasi... disumana; ma Brozman, il cui elo- quentissimo soprannome è “the running man”, minimizza. E spiega candidamente che è riuscito ad accumulare un grande patrimonio musicale semplicemente perché il suo impegno costante è, da sempre, quello di apprendere. IL RISPETTO AL CENTRO DI TUTTO Non a caso, l’approccio di Bob Brozman alla musica è improntato a due grandi sentimenti: da una parte l’amore sconfinato per l’arte dei suoni, dall’altra un rispetto quasi maniacale per tutte le forme d’arte, indipendentemente dalle diversità sociali, razziali o religiose del contesto in cui sono nate. Come lo stesso Brozman ha più volte sottolineato, la sua attività è quasi di tipo antropologico, perché mette al centro dell’interesse il rispetto per l’uomo e per le sue creazioni. E questo in perfetta antitesi rispetto alle logiche di mercato e alla cultura dominante in Occidente e negli USA che, sempre secondo Brozman, è una forma di imperialismo che sta distruggendo la cultura. IN CONTROTENDENZA Contro le logiche di mercato che rischiano di soffocare tradizioni culturali millenarie, Brozman propone una filosofia di vita decisamente in controtendenza: occorre essere curiosi, leggere, amare tutte le persone, imparare quanto più possibile in relazione a ciò che più si ama. Parole che, pronunciate qui a SHG, sono proprio di casa... Alessandro De Cristoforis Musica suonata, musica scritt a STRUMENTI PER LA DIDATTICA. MODERNA. P roprio oggi, nello stesso momento in cui gli spazi dell’Alcatraz ospitano i suoni e i colori di SHG 27, si tiene a Padova il CON. DIDA.MUS, il più importante appuntamento annuale del nostro Paese dedicato alla didattica della musica moderna. Si tratta di una manifestazione particolarmente importante, che solo per volontà del caso si svolge in contemporanea a SHG 27, ma che sicuramente merita tutta la nostra attenzione. Per capire da vicino quali e quanto grandi siano i valori che la didattica della musica può trasmettere a tutti coloro che, per passione o per professione, sono venuti qui all’Alcatraz, abbiamo incontrato Giovanni Unterberger, fondatore delle Accademie Lizard e primo organizzatore del CON. DIDA.MUS. A lui, che da oltre 25 anni si muove nel campo della formazione musicale di alto livello, abbiamo chiesto che cosa significa, oggi, occuparsi di didattica musicale in questo settore. G.U.: “Innanzitutto occorre fare un po’ di ordine nei termini e nei concetti. La didattica musicale non è tutta uguale: infatti, se da un lato abbiamo il vasto patrimonio rappresentato dalla didattica tradizionale, dall’altro incontriamo il crescente settore della didattica moderna, che ha caratteristiche e obiettivi ben diversi.” C.C.: “In che senso?” G.U.: “Si tratta di un fatto piuttosto evidente, che discende dalla differenza direi strutturale che intercorre fra il repertorio classico e il repertorio moderno, e che porta a diverse esigenze nella formazione del musicista. In altre parole, la didattica di tipo tradizionale mira alla formazione del perfetto esecutore, perché l’obiettivo di chi studia uno strumento musicale nell’ambito classico è quello di eseguire nel migliore dei modi il patrimonio della musica scritta. Per quanto riguarda la musica moderna, invece, le competenze che vengono richieste ad un musicista sono ben diverse, anche se si tratta di uno specialista dello strumento...” C.C.: “Ad esempio?” G.U.: “Ad esempio, è necessario conoscere la tecnica improvvisativa. Essere capaci di lavorare con stili e tecniche diversi, a seconda delle necessità. Conoscere la letteratura, la produzione discografica. Avere piena conoscenza di quello che è possibile fare con la tecnologia. E, naturalmente, ave- re una grande padronanza del proprio strumento...” C.C.: “Sembra un percorso piuttosto complesso. Ma allora come si spiega che molti riescano ad imporsi sul panorama della musica moderna pur avendo alle spalle una formazione da autodidatti?” G.U.: “Si tratta di un paradosso soltanto apparente, che una volta chiarito suona ad ulteriore riconferma della necessità di una didattica moderna. Purtroppo nel nostro Paese regna ancora una certa confusione, e c’è chi pensa di poter affrontare anche professionalmente la musica moderna forte delle sole capacità acquisite attraverso la didattica tradizionale. Che però, come abbiamo già detto, è inadatta allo scopo, perché non è in grado di fornire le competenze necessarie per muoversi nel panorama della musica moderna. In questo senso, avere una formazione classica non costituisce necessariamente un vantaggio nei confronti di chi non ha frequentato scuole di musica; e alla fine vince il talento, che fa sì che anche un autodidatta, spinto dalla passione, dal gusto e dalla predisposizione, riesca meglio di chi ha studiato per anni.” C.C.: “Naturalmente, una persona che concentrasse in sé il talento e le competenze acquisite nel corso di un percorso didattico corretto sarebbe ulteriormente avvantaggiata...” G.U.: “Naturalmente. Ma è fondamentale capire che la didattica non si rivolge solo ai talenti, che peraltro rappresentano la minoranza assoluta delle persone che fanno musica. Chi trae il maggiore beneficio dalla presenza di un percorso didattico adeguato sono proprio le persone che, prive della guida naturale offerta da un forte talento, non saprebbero come orientarsi altrimenti.” Cristiano Cameroni Per una didattica moderna dello strumento Il nome di Giovanni Unterberger è strettamente legato a quello delle Accademie Lizard, nonché ad una interessantissima collana editoriale (di cui Unterberger è coordinatore oltre che coautore) che ripropone nei fatti i princìpi della didattica moderna di cui abbiamo discusso nel corso dell’intervista. I testi sono distribuiti in Italia da BMG e da Carisch e coprono un ampio ventaglio di ambiti musicali: dalla lettura ritmica agli stili del fingerpicking, dalla chitarra blues alla chitarra rock e metal, dalla chitarra acustica al basso elettrico... Non mancano neppure proposte che si appoggiano ai metodi moderni di trasmissione del sapere musicale: come il DVD dedicato al fingerstyle, nel quale Giovanni Unterberger fornisce una panoramica completa di questo stile e delle possibili applicazioni ai generi musicali moderni. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito internet www.lizardaccademie.net Second Hand Guitars 27 19 (Ant h r ax) - r e H )- M o nc Fra us ri e ls sid l a a (PFM) - Rand ie A ji D va s (P se r ck Patri rtist M TS d s Blues Ban e G ar iaz zo (T reve ita ge d Ki H5 n 76 Ia Alex sc o� er g e FM) - Gallien-Kru la musica c Master Music S.r.l. - Via Papa Giovanni XXIII, 23 - 20090 Rodano (MI) Telefono 02.95 I7 0B S us C ifa rel l to m gi Gi rn u b Wash eritage H C Patric n Nu che c’è in te o Be �e ncou 6B nd a Wa shburn N4 - R N bb kA at e- al ls e ri e MT S i-H 575 rn u b rt - Wash 5.32.81.02 - Fax 02.95.32.86.07 - E-mail: [email protected] - www.master-music.it P arola di... di Piero Chianura I l senso di incertezza che accompagna i nostri giorni stimola anche nuove azioni positive. Siccome, per esempio, oggi è molto diffusa la percezione che da soli non si va più da nessuna parte, in economia, in politica, fino alle piccole grandi cose della vita quotidiana, si uniscono le forze per raggiungere obiettivi comuni anche solo di pura sopravvivenza. Penso a certe grandi alleanze industriali, ad alcune recenti vicende politiche, ma anche a fenomeni di vita quotidiana come quello dei gruppi di spesa di famiglie costrette a organizzarsi per riuscire a tirare fine mese. In (quasi) tutti questi casi, la prassi è: “oggi do un pezzetto del mio per guadagnare (o risparmiare) di più domani tutti insieme”. Perché la cosa funzioni occorre però che ci si creda tutti e che il progetto abbia obiettivi realistici di breve, medio e lungo termine. INSIEME PER SHG Forse, per mettere su Second Hand Guitars, Alberto Biraghi e gli amici di Accordo sono partiti in un modo diverso e, in ogni caso, in un contesto storico molto differente da quello attuale. Però, oggi, mi piace pensare che per mantenere vivo il progetto SHG, a un certo punto della loro vita i “ragazzi” abbiano dovuto/voluto (e potuto) allearsi con forze magari prima contrapposte. Con una sola accortezza: condividere alla base la stessa passione per gli strumenti di razza, con l’intento di voler rappresentare il più possibile l’intera comunità degli amanti delle quattro e sei corde, obiettivo che l’edizione milanese mostra di saper raggiungere ogni anno. PRODUTTORI DI MUSICA, STRUMENTI E MUSICISTI Da molti anni si parla della necessità di unire le forze anche all’interno del mercato italiano della musica con l’obiettivo di rivitalizzare l’interesse del pubblico, delle istituzioni e dei media nei confronti del “fare musica”. Le iniziative di Dismamusica e Musica!, e la nascita del Coram, per esempio, sono andate tutte in questa direzione. C’è però, a mio modo di vedere, un elemento che ha impedito finora al comparto musica in Italia di essere unito su obiettivi comuni ed è la distanza tra gli interessi delle case di produzione musicale (ex case discografiche) e quelli della produzione di strumenti, nonché della didattica. Questo scollamento è espresso sia dalla sudditanza del settore strumenti nei confronti del più ricco e famoso settore discografico, sia dal conseguente comportamento che i media e le istituzioni hanno nei confronti delle questioni che riguardano i due ambiti. Problema culturale, si dice... RIVISTE DI MUSICA, STRUMENTI E MUSICISTI Anche in ambito editoriale, ritroviamo questa separazione, oggi ancor più anacronistica. Infatti, quando riusciamo a individuare in edicola la “nostra” zona, quella delle riviste musicali, si presentano ai nostri occhi tre tipologie di testata. Le riviste di tendenza e un po’ modaiole in cui la musica è solo uno tra i tanti argomenti trattati. Le riviste musicali che parlano di novità discografiche e musicisti, distinte Il catalogo di Auditorium Edizioni, casa editrice di libri ed etichetta discografica, è distribuito su tutto il territorio nazionale e comprende alcune delle più importanti monografie sui protagonisti della musica contemporanea: John Cage, Demetrio Stratos, Frank Zappa, Peter Gabriel, Laurie Anderson, Philip Glass, Tom Waits e altri ancora. Tra i pochissimi editori italiani di musica, Auditorium Edizioni è presente con proprie iniziative nelle più importanti fiere del settore e ovunque esista uno spazio per la musica di qualità. Auditorium Edizioni - corso Concordia, 6 - 20129 Milano www.auditoriumedizioni.it (email: [email protected]) www.insound.it (email: [email protected]) 22 Second Hand Guitars 27 per generi musicali (musica jazz, musica rock, heavy metal, musica italiana, musica celtica…). Infine le “nostre” riviste specializzate, distinte per categorie: chitarristi, batteristi, appassionati di computer music e home recording. Possono anche essere riviste più “orizzontali” ma sempre focalizzate soprattutto sul mercato dello strumento musicale, spesso senza una vera relazione col mondo della musica suonata e ascoltata. Manca invece una rivista capace di essere rete di collegamento tra le diverse esperienze di ascoltatori, musicisti e operatori del settore, che hanno una comune finalità: la creazione e l’ascolto di buona musica prodotta grazie a strumenti adeguati. INSOUND, EDITORIA DI SERVIZIO Sulla base di questa convinzione stavo ripensando SM (rivista che stavo dirigendo prima di dimettermi dall’editore che l’aveva appena acquisita) e ho progettato ora (insieme a quelli di Auditorium Edizioni) InSound, nuova rivista mensile che modifica la prospettiva con la quale solitamente si scrive e si legge di musica, strumenti e musicisti. Una rivista che parla di musica, di strumenti e di musicisti in una forma moderna e fortemente divulgativa. Il payoff di InSound “Musica, Strumenti, Musicisti” ha proprio questo significato: restituire integrità all’esperienza musicale, fatta di suoni, prodotti da strumenti, utilizzati da tecnici e musicisti. È questa idea di “network”, in definitiva, a suggerire un altro obiettivo a me caro e che condivido e promuovo ogni volta che posso: favorire la comunicazione anche tra diverse riviste, associazioni, organizzazioni di eventi e realtà musicali, facendo di InSound uno spazio comune di informazione, approfondimento e iniziative, verso un interesse condiviso. Il primo numero di InSound verrà presentato ufficialmente al MEI - Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza (26-27 novembre 2006). CLOE ESPONE LE NUOVE SERIE FIREFLY E STING FERRANTI, DA 125 ANNI Non sono molti i rivenditori che possono apporre, nella propria carta intestata, la scritta “SINCE 1880”. E, tra questi pochi, sono pochissimi i rivenditori di strumenti musicali. Ferranti, di Piacenza, è tra questi pochissimi, con 125 anni di esperienza alle spalle e un’offerta di nuovo, vintage e “Second Hand” commisurata al suo innegabile blasone... FERRANTI 21-22 www.ferrantimusica.it 0523 384738 ...a SHG e oltr e All’indomani della positiva esperienza di SHG Ancona, Daniele Cardoni e Luca Cesaroni, i titolari del workshop romano, hanno deciso di essere presenti anche a Milano per presentare i nuovi strumenti. “Sono chitarre -raccontano i due- nate dall’incontro fra la nostra esperienza di costruttori e le esigenze dei tanti amici musicisti, sia professionisti che dilettanti. Sono strumenti che già nel design esteriore esprimono sinergia tra le intramontabili marche storiche: Gibson e Fender. La mano ci ha disegnato in modo naturale il profilo del body e della paletta sui cartoni di draft; e quando ci siamo trovati di fronte al primo prototipo, lo strumento ci ha subito comunicato una personalità indipendente e allo stesso tempo tradizionale. Aspettavamo la prova del pubblico... ed è stata una bella soddisfazione! Queste chitarre sono piaciute proprio per il feeling familiare e per gli stimoli innovativi: quando è stato il momento di provarle, nessuno ha potuto fare a meno di accennare mille brani e poi partire per la tangente... finisce sempre in jam!” I legni utilizzati permettono sonorità calde in stile Gibson ma con componenti aperte e un po’ aggressive. La serie Firefly monta ponti con tremolo e magneti brillanti, mentre le chitarre Sting sono un po’ più calde, grazie al ponte fisso e ai pickup humbuckers. A questo proposito, è interessante segnalare la bella collaborazione nata con I-SPIRA, il produttore di Recanati che ha creato le varie serie di pickup montati sulle CLOE. Si tratta di una sinergia importante, che contribuisce a rendere le chitarre Cloe degli strumenti di altissima qualità e interamente “made in Italy”. L’intero catalogo Cloe è disponibile online, insieme a moltissime altre informazioni sulla vita del workshop di Genzano, all’indirizzo internet www.cloeguitars.it CLOE www.cloeguitars.it 8 06 93.98.509 VENDITA NOLEGGIO AUDIO & LUCI ASSISTENZA RIPARAZIONI AUDIO LIUTERIA DONATO BEGOTTI SPECIAL GUEST: LIMBIATE (MI) VIA DEI MILLE, 37 INFO:02.9969129 WWW.SUONA.NET VISITA IL NOSTRO NUOVO NEGOZIO ! NEXT EVENT: SABATO 26 NOVEMBRE ORE 15.30 CICOGNANI DEMO & BRUTUS WORKSHOP CON: DONATO BEGOTTI INGRESSO GRATUITO VIENI A VISITARE IL NOSTRO SHOP SIAMO SPECIALIZZATI IN CHITARRE & BATTERIE WWW.SUONA.NET Second Hand Guitars 27 23 A SHG e oltre... Lucky music TUTTE LE NOVITÀ DI MASOTTI DA 14 anni Molte, e molto interessanti, le a Milano novità in casa Masotti Guitar È passato da poco il 14esimo compleanno di Lucky Music, anniversario per cui è stata organizzata una festa importante (completa di lotteria e premi) culminata nei giorni 5 e 6 novembre. E a distanza di 15 giorni ecco SHG 27, il luogo dove il grande lavoro di reperimento di pezzi interessanti si esprime in una sola intensa giornata di contatti, di prove, di contrattazioni e di vendite. Anche quest’anno Lucky Music primeggia nella penombra dell’Alcatraz con tantissime proposte di Second Hand e di Vintage. “C’è davvero una vastissima scelta per tutti i gusti musicali e per tutte le tasche”, precisa Mauro De Nadai, “date un’occhiata!”. LUCKY MUSIC J2 www.luckymusic.com 02 58103239 Devices. In occasione di Second Hand Guitars viene presentata a Milano una nuova versione della X100M, la Modern 6L6, straordinaria per ottenere timbri melodiosi e caldi senza perdere trasparenza, profondità e definizione. Ottima l’accoppiata con la serie limitata di 2x12 Dragoon dedicata alle testate Masotti, di cui riprendono il look. I nuovi esemplari vantano tecnologia originale Dragoon e offrono una vasta scelta di coni Celestion. Importanti novità anche per il MXM, mixer di linea programmabile dotato di 2 loop stereo controllabili via midi. Il nuovo modello si presenta in una rinnovata veste grafica che sottolinea con decisione la presenza di nuove, importanti funzioni aggiuntive. Ottimo per ottenere il processamento in seriale/parallelo, il modello MXM prevede ora una programmazione da frontale, una nuova struttura dei buffer interni (derivati dal buffer di casa Black Box) e ben 2 controlli remoti programmabili e controllabili via MIDI (AUX1 e AUX2). Questi controlli sono utlizzabili sia come router/looper true bypass (i contatti sono realizzati tramite relè audio grade) sia per selezionare i canali di una eventuale testata, aumentando ulteriormente la sua versatilità e capacità di integrazione in sistemi complessi. I prodotti Masotti Guitar Devices vengono utilizzati da un numero crescente di importanti artisti: Giacomo Castellano, William Stravato, David Pieralisi, Carlo Fimiani, Labyrinth, Sugarfree, Michele Quaini, Salvatore Russo e molti altri. MASOTTI GUITAR DEVICES www.masottiamp.it 80 - 81 [email protected] TUTTI I COLORI DEL SUONO Sono davvero moltissime le novità che Music Gallery porta a Second Hand Guitars 27, ed è facile prevedere che saranno davvero in molti, oggi, ad avvicinarsi allo stand per provare gli strumenti e gli accessori proposti dalla dinamica azienda milanese. La serie delle novità si apre con la splendida chitarra riprodotta qui a fianco: si tratta del nuovo modello di Dobro Regal RC-51. La chitarra è realizzata in ottone per campane; un materiale che offre sonorità decisamente uniche e che anche nella finitura (è nichelato e lucidato a specchio) si impone come una scelta di forte impatto. Il manico dello strumento è in mogano, la tastiera in palissandro, e la paletta è ricoperta da uno strato madreperlato con decorazioni in stile “Art-Déco”: tutti questi dettagli, insieme al suono sorprendente, fanno di questa chitarra uno strumento capace di regalare esperienze indimenticabili. Nel campo degli accessori è sicuramente da segnalare l’arrivo del nuovo flanger HOAX firmato da Electro Harmonix. Si tratta di un effetto a pedale progettato con l’obiettivo dichiarato della facilità d’impiego e della grande versatilità d’uso. Grazie ai due filtri di cui è dotato (che MUSIC GALLERY www.musicgallery.it 24 Second Hand Guitars 27 possono essere combinati e dosati a piacere in svariate modalità), HOAX riesce a riprodurre un ‘infinita gamma di flanger. Inoltre, grazie alla presenza di due output separati (uno “effettato” e l’altro Dry), si possono utilizzare due amplificatori diversi e mixare in modo creativo i due suoni. Il catalogo Electro Harmonix propone poi il modello English Muff’n, che si ispira ai leggendari amplificatori inglesi per chitarra e ne ripropone i classici toni con estrema accuratezza. La coppia di valvole presenti sotto la caratteristica lamiera forata è di tipo 12AY7: un dettaglio che regala al suono finale un calore tutto Brit e una versatilità senza precedenti. Con English Muff’n è possibile spaziare da un suono lievemente Crunch a distorsioni Hard Rock... con tutte le sfumature intermedie. Da segnalare inoltre la disponibilità dei nuovi pickup Tesla, di norma utilizzati da produttori occidentali ed ora disponibili con un proprio marchio. Si tratta di una linea di pickup destinata a chitarra classica, chitarra elettrica e basso (a 4 o 5 corde) e caratterizzata da un suono molto definito e perfettamente bilanciato. Infine, nelle novità si segnalano gli utensili Hosco per liuteria professionale: un intero catalogo di lime, scalpelli, seghetti; materiali per binding, battipenna e segnatasti che faranno la felicità di chi, per hobby o per professione, si cimenta nella costruzione o nella riparazione di uno strumento. C 02 93.90.93.72 A SHG e oltre... SR TECHNOLOGY: UNA VITA IN MEZZO ALLE CHITARRE Qual è il panorama tipico di SHG? Il portone dell’Alcatraz aperto, una gran confusione, chitarre e ampli che vanno avanti e indietro… e SR Technology. Con le sue casse, gli ampli, i mixer, insomma tutto ciò che serve per amplificare questa giornata di note. E non è un caso, dal momento che in ogni fiera, festival o manifestazione dove la chitarra la fa da padrone, SR Technology c’è. Anche se questo sembra normale, c’è un particolare sorprendente: SR Technology non produce nessun apparecchio ufficialmente dedicato all’amplificazione della chitarra. Ma le casse di SR sono sempre richieste là dove ci sono delle corde da amplificare. Il paradosso è solo apparente, perché la parte vincente della proposta SR Technology è il suono. I fondatori di SR lavorano da sempre per ottenere il “suono vero” (SR sta per sound research), l’amplificatore migliore per suonare, definire ed esaltare il timbro degli strumenti e della voce. Mentre molte aziende si dedicavano alla realizzazione di impianti ideali per la musica riprodotta, con suoni gonfi di loudness, processori di effetti, stereofonia “pompata”, SR lavorava sulle valvole, sulla riproduzione degli armoni- ci, sulle risonanze del legno. È nato così il suono SR. Un suono caldo, molto profondo, che avvolge e permette di sentire tutte le sfumature di quello che si sta suonando. L’avvicinamento al mondo della chitarra e degli strumenti a corda è stato quindi un passaggio naturale. Grazie a qualche rivenditore dall’orecchio raffinato che ha creduto da subito nelle sue idee, SR Technology è stata sin dagli inizi presente a tutte le manifestazioni più importanti del mondo delle chitarre: SHG, Acoustic Guitar Meeting, Soave... Nonostante le esigenze sonore di mondi musicali così diversi come quello “elettrico” di SHG e quello “naturale” dell’Acoustic Meeting, gli impianti utilizzati per amplificare le due manifestazioni sono sempre stati esattamente gli stessi. Del resto, se un amplificatore sa riprodurre tutti gli armonici di una corda che vibra, riproduce con la stessa fedeltà le vibrazioni delle corde di un’elettrica, di un’acustica, di un basso, di un contrabbasso e della voce umana. Negli ultimi anni, i test sui prototipi sono stati fatti usando lo Stick™. È l’unico strumento a corda che si estende per sei ottave, come un pianoforte, e che permette di testare la resa sonora dell’impianto dal DO basso al RE della sesta ottava. Quando un impianto supera i test dello Stick™, si può essere certi che ha il giusto “suono SR”. Come l’ultimo nato, il JAM 400. È un combo compatto, leggero, con un mixer superaccessoriato e molto, molto potente. Il bassista americano Michael Manring ne ha richiesto uno per il suo ultimo tour italiano, nel luglio scorso. La sua reazione è stata entusiastica. A suo giudizio JAM 400 è oggi uno dei migliori amplificatori sul mercato! Thanks, Michael. Anche questa edizione di SHG sarà impegnativa per SR. Due palchi, tanti nomi importanti da amplificare, tanta fedeltà di suono da garantire e, naturalmente, uno stand dove poter accogliere tutti coloro che vorranno provare i suoi prodotti. Ci si vede lì. O, meglio, ci si vede... qui. SR Technology www.sr-tech.net DAVOLI: FRA RESOFONICHE E ACCESSORI È decisamente variopinto, come sempre, lo stand di Wilder Davoli. Un nutrito catalogo di accessori (che vanno dalle tracolle della collezione Get’m Get’m agli accessori per liuteria visibili nella foto in basso a destra) fa da corona alla ricchissima esposizione di chitarre, prime fra tutte le Resonator National, di cui Wilder Davoli è importatore ufficiale per l’Italia. E di cui proprio oggi qui all’Alcatraz è possibile ascoltare il suono direttamente dalle mani del più grande specialista di questo strumento: Bob Brozman, che dopo l’attesissimo workshop si intratterrà proprio presso la postazione Davoli per incontrare di persona il pubblico italiano di SHG 27. Le Resonator National non rappresentano tuttavia l’unico fiore all’occhiello della proposta Wilder Davoli, che è ricca come sempre di strumenti raffinati e di gran pregio. Come le chitarre Trussart, ciascuna delle quali rappresenta un pezzo unico di grande valore; o come gli strumenti Babicz, con il loro innovativo sistema di montaggio delle corde. Già a marzo, durante SHG 25, proprio le Babicz hanno suscitato la curiosità di tantissimi visitatori, che in mancanza un ambiente adatto all’ascolto di chitarre acustiche (ascoltare il suono acustico nel parterre di SHG è un ‘impresa decisamente titanica) hanno poi seguito dimostrazioni e appuntamenti presso molti punti di vendita. E lo stesso è praticamente avvenuto a Rimini, durante il Disma Music Show dello scorso aprile. Wilder Davoli www.wilderdavoli.it 26 Second Hand Guitars 27 F3 0521 27.27.43 071 75.73.720 A SHG e oltre... TUTTI GLI STRUMENTI JACARANDA Jacaranda continua a rappresentare un traguardo per i musicisti che chiedono il massimo da uno strumento e non si accontentano dei limiti imposti dalla produzione di serie. Dopo Saturnino e il basso Proxima JSX, realizzato appositamente per il bassista più internazionale della scena musicale italiana, la liuteria Jacaranda presenta una chitarra progettata in collaborazione con William Stravato, un chitarrista rock-fusion molto apprezzato, che ha collaborato, tra gli altri, con Brett Garsed e Richie Kotzen. I dischi come solista di William, Survivor e Cybertones, sono elogiati dai suoi fans in tutto il mondo. L’idea di base della JWS signature nasce dall’esigenza di una chitarra dall’aspetto più classico rispetto agli strumenti pensati per lo shred, ma con la stessa suonabilità, con un suono vintage, che però all’occorrenza sappia tirare fuori la sua anima aggressiva. Il corpo è una forma strato leggermente addolcita nel double cutaway per renderla più ma- neggevole, il legno del body è in ontano con un top in acero per dare un po’ di punta e presenza al suono, che per un chitarrista solista deve essere sempre “davanti” in ogni contesto; il manico è in acero in un solo blocco con la tastiera. La dotazione è completata da un pickup minihumbucker formato single coil al ponte e da due singoli noiseless al centro e al manico, silenziosi anche nella situazione più disturbata! Il ponte vibrato e le meccaniche, per finire, sono quasi impossibili da scordare! Tutte le chitarre Jacaranda, quelle signature come quelle standard, sono realizzate interamente a mano con massima cura in ogni particolare; ogni strumento parte da un concetto base su cui si può intervenire modificando ogni dettaglio, anche piccolo, parlandone e facendosi consigliare direttamente dai liutai che la costruiranno. Le opzioni tra cui scegliere non si contano; le dimensioni del manico e dei tasti, i legni, le parti meccaniche, le verniciature, fino alla scelta dei pickup che equipaggeranno lo strumento per modellare perfettamente il suono finale. Gli altri modelli proposti dalla liuteria milanese sono quelli della serie JST (da cui proviene la William Stravato), double cutaway in ontano con manico avvitato in acero 22 tasti, tastiera in acero o palissandro. I pickup sono tre single coil Kinman Avn noiseless, il ponte Wilkinson e meccaniche Gotoh autobloccanti entrambi vintage style. O, ancora, quelli della serie JTL, con forma tele ma contour body, corpo in swamp ash, stessa tipologia di manico, due pickup noiseless Kinman Avn, ponte fisso con corde passanti nel corpo e meccaniche kluson vintage. La serie JD ha come caratteristiche principali il body in JACARANDA www.jacaranda.it ALLA SCOPERTA DELLA STAMPA ESTERA SPECIALIZZATA Volatino A5 13-10-2005 17:55 mogano con top in acero, il manico in scala 628 mm con tastiera in ebano, ponte fisso, nelle versioni con due humbucker o due P90. La JL One, per finire, è una chitarra con ponte tremolo Floyd Rose, due humbucker splittabili attraverso il selettore a cinque posizioni per la massima versatilità timbrica, tastiera in ebano con 24 tasti, nata per correre! La produzione Jacaranda viene quindi completata dai bassi, che rappresentano un altro indubitabile punto di forza del laboratorio milanese, e che sono disponibili in tre modelli da cui si diramano le varie versioni: Proxima, JDF, e Mock. Anche questi, naturalmente, realizzati in maniera completamente artigianale. D1 02 83.94.686 Pagina 1 Partecipa all’evento di Second Hand Guitars 27 anche Alisound snc, che importa e distribuisce giornali specializzati nel settore della chitarra e non solo. La sua storica presenza nel campo degli strumenti musicali è legata alla diffusione di giornali di provenienza US e UK, che tracciano le nuove tendenze. Grazie ad Alisound è possibile completare la propria collezione, oltre che con i numeri recenti, anche con gli arretrati a partire dal 1997, che spesso nemmeno l’editore ha a disposizione. Per gli appassionati l’incontro con Alisound non è solo un momento per poter conoscere e toccare con mano una vasta scelta di riviste dedicate alla chitarra, ma anche l’occasione per trovare un punto di riferimento se si vogliono scoprire novità o curiosità o recuperare numeri “persi”. Ulteriori informazioni si possono trovare sul sito internet www.alisound.com, utilizzando il motore di ricerca trasversale su tutti i giornali distribuiti, che spaziano da riviste di chitarra, batteria ed elettronica a riviste per studi di registrazione. ALISOUND www.alisound.com 28 Second Hand Guitars 27 H5 031 340078 ...a SHG e oltr e PRINA, IL VINTAGE E ALTRO Strumenti Musicali Prina porta a SHG una fornitissima scelta del miglior Vintage disponibile al momento nel suo punto vendita, che corrisponde, a detta dei responsabili, a una gamma tra le più complete del mercato. Il detto “da Prina si trova” prende forma e significato partendo dal fatto che gli strumenti vintage hanno nel negozio Prina un riferimento sia per gli appassionati, sia per i professionisti alla ricerca di un pezzo particolare. “E questo è talmente vero, che da Prina il vintage lo si può prenotare”, chiarisce a questo proposito Ivano. Sia nel campo delle chitarre elettriche e acustiche che dei bassi, sono spesso ampiamente disponibili i modelli leader più ricercati dei marchi di riferimen- to (Gibson, Fender, Gretsch, Guild, Rickenbacker, Musicman, Martin, ecc.). “Ma dire che sono disponibili è un po’ riduttivo”, aggiunge sempre Ivano. “In effetti la nostra specializzazione, e l’attenzione di chi nel negozio cura questo settore, si esprime attraverso una attenta scelta degli strumenti, che tiene conto di elementi quali rarità, aspetto, bellezza e suono originale, ma che assicura sempre anche una usabilità immediata degli strumenti stessi”. Accanto a questi strumenti si è peraltro evoluta, da Prina, quella che è ancora in parte una novità per il mercato italiano, che ha saputo accogliere molto bene la disponiPRINA, Milano www.prina.it bilità di strumenti di liuteria americana usati dai migliori musicisti. E qui il riferimento è d’obbligo a chitarre Don Grosh o Melancon, ad amplificatori boutique (Speedster, Carr, Comet, Bruno, assemblati a mano filo a filo) e ai pedali boutique (R.Keely, Menatone, Rmc, Landgraff, Klone). E tutto questo è pienamente verificabile sia a SHG, sia in negozio: tutta l’equipe Prina è infatti a disposizione di visitatori e clienti per spiegazioni e dimostrazioni dei prodotti. MOGAR MUSIC DISTRIBUISCE IN ESCLUSIVA ERNIE BALL E MUSIC MAN Mogar Music è lieta di annunciare che a partire dal mese di novembre 2005 curerà la distribuzione esclusiva per il territorio italiano dei marchi Ernie Ball e Music Man: la gamma di prodotti commercializzati comprenderà l’intero catalogo dei due prestigiosi marchi californiani, dai rinomati bassi della gamma Sting Ray alle prestigiose chitarre Signature, firmate, tra gli altri, da John Petrucci e Steve Lukather, passando per la ricchissima line-up di corde, accessori e merchandising. A 02 89.42.90.80 Second Hand Guitars 27 29 A SHG e oltre... Nik Huber a SHG 27 Qui a Second Hand Guitars 27 è possibile incontrare di persona il liutaio tedesco Nik Huber, che ha già deliziato moltissimi musicisti con le sue originali e innovative creazioni. Nik è infatti il costruttore delle omonime e prestigiose chitarre artigianali, promosse sul territorio italiano da Paul Weber tramite il sito www. huber-italia.net e già proposte da importanti punti di vendita di riferimento sul territorio italiano, come ad esempio, a Milano, Prina Suoni e Musica. Nik Huber è a disposizione del popolo di SHG 27 per presentare alcune sue creazioni (tra le quali l’inconfondibile modello Orca, con il manico segnato dalle evoluzioni del sinuoso cetaceo in madreperla) e per rispondere a qualsiasi domanda inerente la liuteria elettrica ed il setup delle chitarre, forte anche della prospettiva data dalla decennale esperienza acquisita quale riparatore ufficiale in Germania delle prestigiose chitarre Paul Reed Smith. Lo potete trovare al tavolo D11, zona palco, dove verranno anche esposte alcune chitarre di privati, modificate con i pickup Harry Häussel. Paul Weber www.huber-italia.net D 11 PER BASSO, DA ROLAND Saranno disponibili nelle prossime settimane i nuovi amplificatori per basso proposti da Roland. I due nuovi modelli, che si chiamano D-Bass 115 e D-Bass 115X, rappresentano la punta di diamante dell’offerta Roland e sfruttano a fondo la tecnologia FFP (Feed Forward Processing). Il primo è un amplificatore autonomo, il secondo è un satellite da aggiungere ai modelli 210 e 115. ROLAND ITALY www.roland.it Arese 02 937781 SU MISURA PER IL TUO STRUMENTO A Sesto San Giovanni c’è una piccola e flessibile azienda che produce flight cases. E, fin qui, non c’è da meravigliarsi. Quello che fa piacere scoprire, per il popolo di appassionati al proprio strumento a quattro, cinque sei... o dodici corde, è che la FLIGHT CASES CRB ha una attrezzatura estremamente flessibile, con la possibilità concreta di produrre robuste custodie su misura (e con il disegno interno perfettamente combaciante con la sagoma dello strumento singolo) in pochissimi giorni e con una spesa davvero contenuta. La finitura, grazie all’impiego di materiali di alta qualità (a partire da imbottiture, angoliere, maniglie e serrature), può essere scelta su una ampia varietà di materiali e colori (come il giallo dell’illustrazione, ma anche il blu, il rosso, il nero, l’alluminio lucido, il metallo satinato e via discorrendo) e con differenti spessori (da 5 a 15 millimetri, dipendentemente dall’impiego cui si vuole destinare il case in questione). Ogni parte è accuratamente rivettata su profilati in alluminio di grande robustezza e qualità, per garantire una perfetta tenuta della custodia e per evitare la sorpresa che altri prodotti a volte hanno riservato (cedimento di collanti, fuoriuscita delle rotaie di fissaggio e così via). Naturalmente la Flight Cases CRB non veste solo chitarre, ma ogni apparecchiatura elettronica (mixer, expander, microfoni, effetti, ecc.), altri strumenti (tastiere, e altro) e può fornire soluzioni personalizzate (anche con serigrafie studiate insieme a ciascun cliente) per rivenditori e produttori. FLIGHT CASES C.R.B. www.flightcasescrb.com 30 Second Hand Guitars 27 Sesto S. Giovanni 02 24.26.110 Dal 1957, con classe RASH GUITARS: NON PIÙ SOLO UN LABORATORIO DI LIUTERIA Rash Guitars è diventato un mondo di musica, di buon gusto, di contatti. Da pochi giorni, infatti, è online una nuova versione di www.rashguitars.it: un sito raffinato dove nulla è lasciato al caso. Le nuove fotografie ad alta risoluzione cercano di fornire non solo preziose informazioni sugli strumenti Rash, ma comunicano ai visitatori i valori dell’armonia e della precisione, della fantasia e della passione: ovvero le caratteristiche principali su cui si basa l’esperienza decennale del laboratorio. Fra le sezioni che già figuravano nella versione precedente del sito, un occhio di riguardo merita di essere rivolto alla pagina “Artisti”. Qui trovano posto tutti i musicisti che finora hanno voluto essere endorser Rash Guitars; e a questo proposito non può mancare una menzione all’ingresso nella famiglia di Marco Sfogli, ormai membro della James Labrie Band. La collaborazione è nata grazie ad una chitarra Rash aerografata. Da ottobre, Marco Sfogli suona ufficialmente una Mt Monster Custom a 6 corde e una Mt Monster Custom a 7 corde. RASH GUITARS www.rashguitars.it D 12 039 99.20.048 ...a SHG e oltr e La presenza di Cris Music a SHG 27 prevede, in questa edizione, due punti di offerta ben precisi. Da una parte vengono proposti infatti esclusivamente prodotti di seconda mano (poi il pubblico deciderà, modello su modello, se si tratta di vintage o di semplice “usato”). “E questo vale sia per le chitarre, che saranno numerose”, precisa Max con una punta di orgoglio, “sia per le elettroniche e i pedalini, rigorosamente da classificare tra i prodotti che hanno già avuto almeno un proprietario”. Dall’altra, invece, è prevista una speciale promozione sulle corde Dean Markley, che vengono offerte a prezzo speciale e corredate da gadget simpatici e vivaci, come magliette, felpe e cappellini. Per sottolineare l’importanza della presenza di Cris Music a SHG 27 basta, peraltro, una sola citazione “di rango”, fiore all’occhiello dello stand e, probabilmente stella “tra le stelle” della manifestazione. Stiamo parlando di una favolosa Gibson semiacustica ES 225 con la raffinata finitura Sunburst: è un prodotto interamente originale e risale al lontano 1957. Che dite, si tratta di materiale di seconda mano o di purissimo prodotto vintage? CRIS MUSIC www.crismusic.com E2 02 39.32.39.11 DEAN: TORNANO LE ALI È con grande entusiasmo che MKM annuncia di avere ripreso la distribuzione in Italia di un marchio “storico”: Dean Guitars. Il marchio Dean, così come il nuovissimo Luna Guitars e quello del produttore di batterie DDrum, sono stati acquisiti di recente dal gruppo americano Armadillo Enterprises, che ha sostenuto forti investimenti per rinnovare la produzione e l’immagine. Così, accanto alla linea USA Custom -che rimane a catalogo per la gioia di tutti i cultori del bello- la gamma di strumenti è stata ampliata e comprende oggi chitarre acustiche, chitarre elettriche e bassi. Non mancano neppure i modelli Resonator e i prezzi sono una sorpresa… felice. Il nuovo corso Dean è sottolineato anche dalla collaborazione di endorser prestigiosi, come Dimebag Darrell, Michael Schenker, Brian Bromberg e tanti altri. Si è quindi in buona compagnia quando si provano, oltre ai modelli firmati, quelli della nuova linea denominata “Vendetta” (quattro modelli diversi che vanno da una ottima “1” con un interessantissimo rapporto qualità/prezzo alla splendida “4” neck-thru con la tavola quilted). Un discorso a parte merita il nuovo marchio Luna. La chitarra è anche donna e LUNA si rivolge ad un pubblico femminile (ma non solo...) con una linea di acustiche ed elettriche estremamente interessante e personale, finiture splendide e prezzi accessibili a tutti. Tutta la produzione LUNA risponde agli altissimi standard di qualità Dean e soddisfa l’esigenza di chi vuole una chitarra che sia anche una caratterizzazione del proprio gusto e della propria sensibilità. MKM www.mkm-music.it H4 0383 36.72.85 Second Hand Guitars 27 31 I l Super Evento 1 L’ attesissimo WORKSHOP DI ASSEMBLAGGIO E SETUP si tiene nella saletta adiacente alla sala principale. Si tratta di un corso che vuole svelare ai presenti i piccoli trucchi e i grandi segreti (o i grandi trucchi e i piccoli segreti, come volete), per assemblare e regolare una chitarra solid body con manico avvitato. Il corso è tenuto dal guru dei guru Ro- 2 berto Pistolesi, che mette a disposizione degli appassionati presenti la sua rinomatissima maestria. 3 Assieme a Roberto è quindi possibile ripercorrere il cammino che, a partire da un po’ di pezzi raccolti in giro per il 4 mondo, ha portato un fortuna5 to mortale nell’antro del Maestro per vederlo assemblare una Telecaster Thinline-style dalla voce sopraffina (e non vi diremo chi è il fortunato mortale, tanto lo si incontra qui a SHG 27). E proprio qui a Milano abbiamo oggi proprio lei (la Telecaster Thinline-style dalla voce sopraffina), rismontata per l’occasione, per dare a tutti la possibilità di vedere come si fa a trasformare una manciata di pezzi di legno e metallo in uno strumento da sogno. Il workshop è previsto per le 14.20, ma l’orario potrebbe subire variazioni. Anche perché le richieste di accedere alla sala del workshop sono state talmente numerose che avremmo dovuto avere un Alcatraz per accoglierle tutte. Il cor7 altro so ha quindi inizio certamente al termine dell’inevitabile pigia-pigia che si crea quanto un super-evento sta per diventare realtà... 6 8 1: Un accrocchio di pezzi sparsi 2: La vite e Roberto Pistolesi 3: La perizia in un foro: provate voi! 4: Ogni dettaglio prende forma 5: L’importanza della curvatura perfetta 32 Second Hand Guitars 27 6: La precisione NON è un optional 7: La corda di Sol... 8: Lo riconoscete?... si chiama Alberto... A SHG e oltre... ANDATE DA MERULA: ...E STATE FRESCHI! La presenza Merula a SHG27 è, come sempre, contraddistinta da una forte varietà di prodotti offerti. Ma non solo. Al di là dell’offerta merceologica, fatta di chitarre e bassi sempre interessanti nella loro varietà, con pezzi “vintage” che sarebbe riduttivo definire solo interessanti, e con alcune vere chicche da andare a scovare tra la selva di palette che spuntano dalla postazione Merula, anche quest’anno troviamo presso quest’area delle proposte marketing davvero interessanti. Innanzitutto il calendario Merula 2006, ancora una volta innovativo e ancora una volta gratuito e distribuito a chiunque ne faccia richiesta (fino a esaurimento delle scorte disponibili all’Alcatraz). E si tratta di un calendario che propone una grafica capace di stupire, con quadri di notevole bellezza alternati a pagine più tradizionali. Merula www.merula.com 34 Second Hand Guitars 27 Ma Merula quest’anno supera le aspettative dei suoi fan. All’Alcatraz ha infatti deciso di avviare una nuova promozione (ricordate il famoso rimborso benzina per chi andava in Piemonte a visitare il suo negozio?) che è, consentiteci di giocare con le parole, “raggelante”. Quest’anno, chi andrà a visitare il punto vendita di Merula, avrà la gradita sorpresa di poter ripartire portandosi a casa un frigorifero da auto: rosso, bombato (come i modelli degli anni ‘60), completo di maniglia per il trasporto e futuro importante compagno di viaggio per la prossima estate. Sulla porta del bellissimo oggetto campeggia, serigrafata, la margherita ricavata dalla rotazione di una chiave di violino, l’inconfondibile marchio del dealer piemontese. Informatevi presso la postazione Merula. Per avere diritto al frigorifero da viaggio, le regole sono proprio pochissime... J1 0172 495591 AmpLI TESTATE E ARCHTOPS Ancora una volta tra gli spazi importanti di SHG troviamo l’angolo raffinato di Teac Italiana: un luogo dove il distributore italiano presenta la sua gamma di prodotti per la chitarra e le sue bellissime D’Angelico Archtops, chitarre di pregio con caratteristiche di prodotti di liuteria e con finiture estremamente curate (anche nelle dorature, negli inserti di madreperla e, quel che più conta, nella sagomatura dei pregiatissimi legni). Al loro fianco le proposte di amplificazione canadesi di Yorkville, con il marchio Yorkville (appunto) e con le splendide e potenti proposte valvolari Traynor (sempre prodotte dalla canadese Yorkville). Un luogo dove vale la pena di fermarsi. TEAC ITALIANA www.teac.it F1 02 6601500 nica è l’u STENSIONE taly E I l d n re ’ I * Rola offri INQUE ANN i) a ad C d n A e i A da no I Az Z i N t A r e AR f G f o A L + 3 DEL Boss. legge goli te (2 di edali sin ficien f u p s dopo per i fruirne è o t t o su od o Per u are il pr Modul tr te il to regis sto trami t o d Pro ui l’acq strazione anzia gi i gar di Re ensione d e t n e t m s ta e l’e media ne im e i v i d tiva. opera Su tutti i Boss goli pedali sinANZIA È LA GAR ANNI. * 5 S E TESA Ate dalle a d fi Dif i! imitazion Tutti gli ESPOSITORI Abeat 91 Accordo - Zizze Via De Togni, 7 - 20123 - Milano - Fax 02 47.71.02.87 - www.accordo.it - www.zizzetope.it Advance Tech 4-5 Alisound H5 Armadillo Via Belvedere, 24 - 21020 - Galliate Lombardo - Tel 0332 94.77.94 - www.advancetubetech.com Via Asiago, 33 - 22100 - Como - Tel 031 34.00.78 - Fax 031 34.01.97 - www.alisound.com Via Dei Molini, 68 - 19038 - Sarzana - Tel 0187 62.69.93 - digilander.libero.it/armadilloclub/ Blu Music 18 Via Granita, 8/B - 60035 Jesi - Tel. 0731 200155 - www.blumusic.com Chitarre 15 Via Monte delle Gioie, 24 - 00199 - Roma - Tel 06 86.21.99.19 - www.chitarre.com Chitarremancine 82 [email protected] - www,chitarremancine.com 8 Cloe Cordova 83 CPM Cris Music Via dei Mille, 37 - 00045 - Genzano - Tel 06 93.98.509 - www.cloeguitars.it Via Salvador Allende, 5/7 - 06024 - Gubbio - Tel 075 92.20.746 - www.cordovaguitars.net Via Elio Reguzzoni, 15 - 20125 - Milano - Tel 02 64.11.461 - www.centroprofessionemusica.it E2 DISMAMUSICA Via Bovisasca, 97 - 20157 - Milano - Tel 02 37.60.757 - www.crismusic.it Corso Venezia, 49 - 20121 - Milano - Tel 02 77.50.254 - www.dismamusica.it Ferranti 21-22 Via Venturini, 79-81 - 29100 - Piacenza - Tel 0523 38.47.38 - www.ferrantimusica.it Fornasero + Mr. T 39-42 Via Reano, 4 - 10141 - Torino - Tel 011 38.51.453 - Mobile 335 84.11.001 - [email protected] Guarnieri 40 Guitarecollection.com 92 www.guitarecollection.com Guitarsland F2 Via Silvio Pellico, 9 - 73100 - Lecce - Tel 0832 24.17.69 - www.guitarsland.it Jacaranda D2 Via Corsico, 8 - 20144 - Milano - Tel 02 83.94.686 - www.jacaranda.it Jacques 19-20 361 Avenue Mireille Lauze - 13011 - Marseille (France) - Tel 0033 4 91.35.30.30 - www.jacelka.com La Basserie 69 Tel. 011.2236881 - [email protected] LA Music H1 Via Venezia, 10 - 35030 - Rubano - Tel 348 36.76.400 - www.la-music.it Lenzotti D1 Via Emilia Est, 885/A - 41100 - Modena - Tel 059 36.41.14 - www.lenzotti.com Liuteria Alverman 43 Via Matteotti, 91 - 10073 - Ciriè - Tel 011 92.10.227 Luciano Strumenti J3 Viale San Filippo Neri, 52/54 - 71018 - Vico del Gargano - Tel 0884 96.91.44 - [email protected] Lucky Music J2 Viale Cassala, 7/2 - 20143 - Milano - Tel 02 58.10.32.39 - www.luckymusic.com Masotti 80-81 Merula J1 Mezzanota 36 Via Pasubio, 6 - 21058 - Solbiate Olona - Tel 0331 37.63.80 - Fax 0331 37.63.80 - www.abeatrecords.com Second Hand Guitars 27 6 Via Cesare Battisti, 107 - 01010 - Farnese - Tel 0172 50.60.56 - www.masottiamp.it Via S. Rocco, 20 - 12060 - Roreto di Cherasco - Tel 0172 49.55.91 - www.merula.com Via Monte Giove, 19 - 12060 - Schio - Tel 0445 52.60.99 - www.mezzanota.it 12.00 - 12.10 Presentazione eventi della giornata e dell’associazione Guitars! Saletta Guitars! 12.10 - 12.50 I pickup magnetici tra storia, caratteristiche e luoghi comuni - Luca Villani (I-Spira) Saletta Guitars! 13.00 - 13.20 Demo Jacaranda Palco Demo 13.30 - 14.10 Workshop di assemblaggio e regolazione di una solid-body Fender-style. Saletta Guitars! Posti limitati! 14.20 -14.40 Vintek Alessandro Gaza Palco Demo 14.50 - 15.30 Bob Brozman e le sue National - Interprete d’eccezione Frank Varano. Saletta Guitars! Posti limitati! 15.30 - 15.50 Premiazione concorso Palco Demo 16.00 - 16.30 Cicognani + Tony De Gruttola Palco Demo 16.40 - 17.00 L.A. Music Palco Demo 17.10 - 17.30 Demo De Salvo / Proel Palco Demo 17.40 - 18.00 Demo Masotti Palco Demo 18.00 Zizzetope Live & Jam Sexion Palco Demo Via Ridondello, 43 - 27058 - Voghera - Tel 0383 36.72.85 - www.mkm-music.it H4 MKM 38 Mormina Via Lungarno, 412/A - 52028 - Terranuova Bracciolini - Tel 055 97.38.655 3 Music Factory Via Paravia, 77 (angolo via Zamagna) - 20148 - Milano - Tel 02 36.50.76.07 - www.musicgallery.it C Music Gallery Via San Carlo, 35 - 20017 - Rho - Tel 02 93.08.276 - www.musicisland.it 7 Music Island Via G.B. Piranesi, 93 - 20100 - Milano - Tel 02 70.00.68.18 - www.ilnegoziodellamusica.net 87 Negozio della Musica 41 Occhipinti Giovanni [email protected] 17 Pissarello R. www.guitarset.it 70 Pitteri Corso di P.ta Ticinese, 3 - 20123 - Milano - Tel 02 89.42.90.80 - www.prina.it A Prina Via alla Ruenia, 37/43 - 64027 - Sant’Omero - Tel 0861 81.241 - www.proelgroup.it B Proel Via Marconi, 45 - 23807 - Merate - Tel 039 99.20.048 - www.rashguitars.it 12 Rash Guitars 88 Salcuni Via Nazionale, 51 - 12071 - Bagnasco - collezionista 16 Secco Giampiero Via Santa Chiara, 11 - 61029 - Urbino - Tel 072 20.32.79.25 - www.soundfactoryshop.com 89-90 Sound Factory SR Technology Via Ceccaroni, 1 - 62019 - Recanati - Tel 071 75.73.720 - www.sr-tech.net Via Cimabue, 39 - 20035 - Lissone - Tel 02 66.03.41 - www.mixxnow.com 10 Strumenti Musicali Via Cesare Cantù, 11 - 20090 - Cinisello Balsamo - Tel 02 66.01.500 - www.teac.it F1 Teac Cascina Cantarana - 27020 - Carbonara al Ticino - Tel 0382 53.85.31 - [email protected] 110 Via Venezia Giulia, 7 - 20090 - Segrate - Mobile 335 44.23.37 - www.venturiniguitars.com 13-14 Ponte di Mezzo, 27 - CH 6854 - San pietro - Tel 0041 63.43.61.93 11 Weber Via Tartini, 5/a - 43100 - Parma - Tel 0521 27.27.43 - www.wilderdavoli.it F3 Wilder Uncle P. Venturini Alberto Second Hand Guitars 27 37 A SHG e oltre... SHG 85X275 25-10-2005 14:13 Pagina 1 DALL’EMILIA CON... CALORE Ci riferiamo al calore della musica, e della musica prodotta da una gamma di chitarre davvero impressionante. Anche quest’anno, dopo i due exploit di Milano e di Ancona (SHG 25 e SHG 26), Lenzotti arriva a SHG 27 con un assortimento di offerta davvero molto interessante. E realmente “Second Hand”. Si tratta di una gamma completa di prodotti dei marchi più prestigiosi (Fender, Gibson, Ibanez, PRS, Framus, Danelectro, per non citarne che alcuni), che comporranno, sui tavoli Lenzotti, una vera “foresta” di manici e palette, elettroniche ed effetti. Per il pubblico, poi, una promozione davvero succulenta: 3 mute di corde dorate di produzione italiana al prezzo davvero fantastico di 9,90 Euro. “È il nostro modo di dire al ‘popolo’ di SHG che siamo contenti di essere a Milano”, ci ha dichiarato Marco Lenzotti, “e che cerchiamo di essere attenti nell’individuare, su un mercato avaro, strumenti di pregio capaci di tornare ad essere il sogno avverato di tanti chitarristi!”. le novità Creative Backing Tracks series QUESTE DUE PRIME PUBBLICAZIONI RACCOLGONO UNA SERIE DI BASI MUSICALI ADATTE ALLO STUDIO APPLICATO DELL’IMPROVVISAZIONE PER TUTTI GLI STRUMENTI. PROGETTO DI GIOVANNI UNTERBERGER. IMPROVISING THE BLUES A CURA DI MIKI BIANCO ML2551 • con CD IMPROVISING THE JAZZ A CURA DI VALERIO MORELLI ML2552 • con CD Lello Panico: Full Optional Guitar ML2550 • con CD IL BLUES È MUSICA SEMPLICE, FATTA DI POCHE NOTE, PIÙ O MENO CINQUE…. Lenzotti D1 www.lenzotti.com 059 364114 ML2107 con CD EFFETTI A PEDALE PER TUTTI I GUSTI ML2510 con CD ML2435 con CD ML2131 con CD ML2424 con CD ML2179 ML2420 con CD ML2369 con CD DVD1403 vol.1 DVD DVD1458 vol.2 MO SSI OVI U Massimo Varini N I suoni della chitarra volume 3: DVD1541 vol.3 38 conoscere, registrare e amplificare le chitarre Second Hand Guitars 27 ML2508 con CD ML2184 con CD Se per la maggior parte delle chitarre di SHG vale l’equazione per cui più sono antiche e più valgono, lo stesso non si può dire per gli effetti a pedale... Sono sempre molto interessanti gli ultimi arrivi del settore, fra i quali si distinguono in questo periodo le proposte di Seymour Duncan e di Digitech. Seymour Duncan propone il nuovissimo Tweak Fuzz nato dalla collaborazione con Blues Saraceno: è un pedale “fuzz” del tutto unico che dispone di un interruttore (il “tweak”) per scegliere tra sei diverse regolazioni, ognuna con un diverso timbro di distorsione. Il timbro di base ricorda il suono ricco e cremoso dei festival pop degli anni ‘60, ma attraverso le regolazioni del “tweak” è possibile ottenere una miriade di altre sfumature. Una interessante dimostrazione delle possibilità offerte dal Tweak Fuzz è nella demo che Blues Saraceno offre sul sito www.seymourduncan.com. Da Digitech, invece, arrivano il nuovissimo JamMan Looper e la pedaliera GNX3000. Il primo è un pedale per la registrazione/riproduzione di loop capace di ben 2GB di memoria e dotato di funzioni avanzatissime che sfruttano la compatibilità fra memory card e personal computer. La seconda, invece, è una pedaliera estremamente versatile, che, oltre ad offrire una potente sezione effetti ricca di simulazioni digitali di amplificatori e cabinet, fa anche da interfaccia audio (su bus USB), MIDI e da preamplificatore microfonico (con componenti DBX). M. Casale Bauer www.casalebauer.com Cadriano di Granarolo 051-766648 GLI AMPLI DI JOHN: TESTATA LONE STAR CABINET RECTO 2X12” ORIZZONTALE CABINET RECTO 4X12” TRADITIONAL TESTATA ROAD KING CABINET RECTO 2X12” ORIZZONTALE CABINET RECTO 4X12” TRADITIONAL Arrivederci a Marzo www.secondhandguitars.com Studio Bipielle in collaborazione con Accordo.it