COMUNICATO STAMPA del 24/10/2007
DIGITALE TERRESTRE. CONTRATTO MEDIASET PREMIUM È
VESSATORIO, MOVIMENTO DIFESA DEL CITTADINO FA
CONDANNARE RETI TELEVISIVE ITALIANE SPA
Sono nulle, perché vessatorie, le clausole del regolamento di servizio della
carta Mediaset Premium. A deciderlo è stato il Giudice Ennio Ricci del Tribunale di
Benevento, che ha condannato RTI spa. La causa era stata instaurata nel 2005
dall'Avv. Francesco Luongo, responsabile del Dipartimento TLC del Movimento
Difesa del Cittadino (MDC), che richiedeva l'accertamento della vessatorietà di
alcune clausole del contratto di pay tv di Mediaset. La causa ha visto l'intervento
anche di Adiconsum.
Il Tribunale, con sentenza n.1358 dell'11.10.07, ha accolto parzialmente la domanda
delle associazioni respingendo le richieste di risarcimento danni, ma dichiarando
comunque la nullità per vessatorietà di 2 clausole del contratto di pay tv e
precisamente quella secondo cui “l'azienda declinava ogni responsabilità per la
mancata fruizione del servizio riconducibile a guasto e/o altri motivi di varia
natura tecnica”, nonché la condizione che vedeva il foro di Roma competente in
esclusiva sulle controversie nascenti dal contratto anche se il consumatore risiedeva in
altra città. Per il Tribunale la circostanza che RTI spa avesse modificato in corso di
causa le clausole impugnate dalle associazioni non ha nessuna rilevanza, visto che i
rapporti in essere non subivano le pretese modifiche operate dalla azienda.
Particolare soddisfazione per la decisione del Tribunale è stata espressa dal
Presidente del Movimento Difesa del Cittadino, Antonio Longo, secondo cui è
stata punita l'arroganza dimostrata da Reti Televisive Italiane che, dopo una formale
diffida di MDC, si era rifiutata di modificare bonariamente le clausole del contratto
Mediaset Premium persino in sede di conciliazione innanzi al Corecom del Lazio.
Per l’associazione MDC, sussistono ancor oggi seri dubbi di vessatorietà del
servizio Mediaset Premium relativamente alle ipotesi di responsabilità della azienda
per eventuali malfunzionamenti presenti nella carta dei servizi.
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