PROGETTO “LA CULTURA MANAGERIALE D’IMPRESA” WORKSHOP “I GIOVANI E L’IMPRESA: VERSO LA CLASSE DIRIGENTE 2.0” Catania, 7 maggio 2013 . Titolo I GIOVANI E L’IMPRESA: VERSO LA CLASSE DIRIGENTE 2.0 Sede Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Guglielmo Marconi” Data e ora 7 maggio 2013, 14.30/17.30 Report Claudio Gentili, Vice Direttore Confindustria Politiche Territoriali Innovazione e Education, ha aperto i lavori sottolineando l'importanza dell'incontro al fine di far convergere insieme diverse realtà: insegnanti, studenti, imprenditori, manager. La scuola non deve essere una realtà che svalorizza gli allievi, ma una grande opportunità di promozione e di mobilità sociale. Sottolinea l'obiettivo dell'iniziativa nata dalla sinergia tra Fondirigenti, Confindustria e Federmanager: diffondere tra le giovani generazioni la funzione strategica della cultura manageriale d'impresa per la crescita della nuova classe dirigente italiana anche attraverso un progetto che coinvolgerà varie scuole sul territorio nazionale, una sfida lanciata come primo appuntamento a Catania. Bisogna fare spazio ai giovani e dar loro più responsabilità, valorizzando creatività e capacità. Ugo Pirrone Dirigente Scolastico Istituto tecnico e tecnologico “Guglielmo Marconi”, nel portare i saluti della Scuola ospitante, ha evidenziato l'importanza dell'interazione tra scuola - lavoro, invitando ad una continua collaborazione al fine di permettere ai giovani di avere un maggiore spazio nel mondo lavorativo. Antonello Biriaco, Vicepresidente di Confindustria Catania, ha affermato che diffondere una cultura d’impresa nelle scuole significa trasmettere valori come innovazione, sostenibilità, merito, rispetto delle regole, sostenendo che lo sviluppo delle imprese deve partire da strumenti tecnologici avanzati e basarsi su innovazione come valore e merito come virtù sociale. Valori necessari per lo sviluppo della cultura d'impresa. Gregorio Mirone, Presidente Federmanager di Catania, rivolgendosi direttamente agli studenti, evidenzia l'importanza dell'iniziativa pensata per dare ai giovani nuove competenze, consapevolezze sul ruolo dell'imprese e della stessa classe dirigente. Renato Cuselli, Presidente di Fondirigenti, ha ribadito il ruolo cruciale dei giovani, target principale dell'iniziativa, nella crescita e sviluppo del nostro paese perché è da giovani che si comincia a interiorizzare il concetto di impresa. Con questa iniziativa sono stati pensati alcuni prodotti al fine di proporre un moderno concetto di impresa e consentire alle giovani generazioni di percepirsi come attori del processo di innovazione culturale del Paese. E' solo avvicinandosi di più ai ragazzi, con i loro strumenti, i loro linguaggi e la loro velocità che si potranno colmare i numerosi gap, tra giovani e scuola, tra scuola e impresa e tra giovani e impresa. Nella seconda parte dell'incontro, vengono presentati gli strumenti dalle esperte, coinvolgendo i ragazzi in sala con domande e spunti di riflessione per far comprendere loro il concetto di impresa. Valeria Cantoni A.D. Trivioquadrivio ha esposto: Gli Impresibili, ebook consultabile e scaricabile da internet con lo scopo di migliorare il concetto di fare impresa nell'immaginario dei giovani e stimolarli ad essere "imprenditivi" in maniera concreta. Impresando, un videogioco che rappresenta in modo allegorico il viaggio di due giovani verso il successo, utilizzando la realtà di impresa come universo di riferimento. Il Business Culture Game, un business game che permette all'utente di vivere la storia di un impresa condividendo le scelte operate dall'imprenditore e dal management e prendendo alcune decisioni strategiche e operative all'interno un mercato simulato. Fulvia Guazzone partner di Sfc Sistemi Formativi Confindustria, ha illustrato con un video "latuaideadimpresa" un concorso nazionale per coinvolgere studenti, insegnanti e imprenditori, rendendoli protagonisti di una gara di idee imprenditoriali. Cristina Toniolo, Responsabile Education Assindustria Vicenza, ha raccontato la stimolante esperienza in quattro scuole di Vicenza nella applicazione del gioco Business Culture Game. Claudio Gentili, apre il panel che vede protagonisti Elita Schilaci, Federico Dosio e Antonio Perdichizzi, sottolineando che, nonostante il contesto ambientale ostile, Catania è la città con il maggior numero di star up in Italia ed ha una fortissima esperienza di collaborazione tra scuola, università ed impresa. Elita Schillaci, Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese Università di Catania, porta esempi di imprese ben riuscite a dispetto di un clima economico avverso e racconta come realizzare un'impresa di successo, valorizzando l'innovazione tecnologica e puntando sempre di più su valori etici come valori del merito e della competenza. Federico Dosio, Coordinatore nazionale dei Giovani di Federmanager, sottolinea che il futuro dei ragazzi si deve basare su valori come fiducia in un domani migliore e una visione creativa per innovare. Positività e passione da infondere ai giovani che rappresentano il futuro del nostro Paese. Antonio Perdichizzi, Presidente del Gruppo Giovani di Confindustria Catania, che nella città etnea ha finanziato due start up innovative, create da giovani. Sottolinea lavoro di squadra, competenze, idee, innovazione, che rappresentano il mix ideale per la creazione di una start up. E quindi la ricetta per superare più facilmente vincoli come il credito, le infrastrutture, la burocrazia e il deficit di legalità del territorio. Ivan Lobello, Vice Presidente Confindustria per l’Education, si rivolge ai presenti affermando che senza regole e senza onestà non si può fare vera impresa. Perseguire l’interesse generale e non la cura del singolo è l’unica via per innescare la crescita. Bisogna guardare come nemici dello sviluppo coloro che fanno clientela. I giovani sono i protagonisti del futuro, è loro il compito di diventare nuova classe dirigente che può cambiare il Paese e non condannarlo alla marginalità. Non devono credere di essere svantaggiati, perché sono loro che hanno le idee e le energie da spendere. Sono loro la fonte dello sviluppo e della crescita del nostro Paese.