Quale marketing per le organizzazioni culturali? Oltre l’approccio pluralistico Capitolo 6 1 Prof. Francesco Bifulco Università degli Studi di Napoli “Federico II” Il marketing nei business culturali A partire dagli anni Ottanta le società occidentali industrializzate hanno cominciato ad utilizzare i principi e gli strumenti del marketing tradizionale ai business dell’arte e della cultura: Segmentazione della domanda Marketing mix Le evoluzioni nell’industria culturale (allargamento degli attori-stakeholders, introduzione nuove tecnologie digitali, maggiore articolazione della domanda) hanno aumentato la complessità strutturale e cambiato il ruolo della funzione di marketing. 2 Prof. Francesco Bifulco Università degli Studi di Napoli “Federico II” Gli elementi distintivi del marketing culturale 1. Indeterminatezza dell’arena competitiva causata dall’indistinta linea di confine tra i vari tipi di arte 2. 3. Valenza sociale dell’arte Creatività orientata al sé dell’artista tendenza dell’artista a seguire le proprie inclinazioni e soddisfare i propri bisogni di espressione 4. Capacità esplorativa connaturata all’arte incontro tra metafora artistica e potere immaginativo del fruitore 5. 6. 3 Obiettivi sociali delle organizzazioni culturali Ruolo del finanziamento pubblico Prof. Francesco Bifulco Università degli Studi di Napoli “Federico II” Le evoluzioni della funzione di marketing Anni Settanta approccio di marketing tradizionale (o mktg transazionale) basato sull’analisi della singola transazione di scambio buyerseller nel mercato e focalizzato alla ricerca di nuovi clienti Anni Novanta approccio di marketing relazionale (o relationship mktg) maggiore attenzione alla relazione produttoreconsumatore e crescente interesse al mantenimento dei clienti esistenti, entrambe risultato del graduale spostamento delle economie dai prodotti-beni verso i prodotti-servizi 4 Prof. Francesco Bifulco Università degli Studi di Napoli “Federico II” Le 3 prospettive del marketing relazionale 1. Database marketing utilizza gli strumenti tecnologici per rivolgersi a clienti selezionati e fidelizzarli 2. Interaction marketing sviluppa relazioni interpersonali per creare interazione cooperativa tra venditori e clienti a reciproco beneficio 3. Network marketing Intesse relazioni interorganizzative con l’obiettivo di coordinare le attività di più parti ai fini di mutuo beneficio, scambi di risorse, ecc. 5 Prof. Francesco Bifulco Università degli Studi di Napoli “Federico II” L’approccio di marketing pluralistico Indagini comparative plurisettoriali sulle prassi di marketing hanno messo in luce un affiancamento dei due approcci, transazionale e relazionale, piuttosto che la sostituzione dell’uno all’altro. Si è affermato un approccio di marketing “pluralistico” che si avvale nel contempo di strumenti transazionali (marketing mix tradizionale) e di strumenti relazionali (database, contatti individuali, customer relationship management, ecc.) per servire segmenti diversi di clienti. 6 Prof. Francesco Bifulco Università degli Studi di Napoli “Federico II” Gli approcci di marketing culturale Nelle prassi delle organizzazioni culturali si afferma un approccio di marketing pluralistico transazionalerelazionale, di recente arricchito trasversalmente da una speciale attenzione per la prospettiva del marketing esperienziale: Mktg transazionale (brand, pubblicità su stampa e affissione, discriminazione dei prezzi) Mktg relazionale (strumenti di fidelizzazione per stabilire relazioni a lungo termine con i singoli fruitori) Mktg esperienziale (analisi degli stimoli sensoriali, delle emozioni e dei sentimenti che spiegano il comportamento attivo e interattivo svolto dal fruitore culturale) 7 Prof. Francesco Bifulco Università degli Studi di Napoli “Federico II” Il marketing culturale pluralistico 8 Prof. Francesco Bifulco Università degli Studi di Napoli “Federico II” Il superamento dei limiti del mktg culturale Esteso Campo d’azione Attori Ristretto Fruitori Fruitori + altri stakeholder Scollegati Strumenti Integrati 9 Prof. Francesco Bifulco Università degli Studi di Napoli “Federico II”