COPERTINA SMD 2003 SUPDEFFF 4-09-2003 17:33 Pagina 1 ® 3 STRUTTURE SANITARIE STUDIO MEDICO DENTISTICO Offerte Dedicate SMD2003 SMD 2003 1DEF 8-09-2003 17:08 Pagina 1 ® Offerte Dedicate STRUTTURE SANITARIE 3 STUDIO MEDICO DENTISTICO Formazione tecnica & Studi Impianti elettrici Responsabile: Giuseppe Mezzadri Autore: Gianni Pezzotta Realizzazione grafica: Studio dal Verme Tenti - Varese - Italy Stampa: Caleidograf srl - Merate - Italy SMD 2003 1DEF 5-09-2003 Premessa 12:42 Pagina 3 Con questo fascicolo della collana “Offerte Dedicate”, BTicino vuole offrire alcune tra le possibili soluzioni progettuali e installative degli impianti elettrici in uno studio medico dentistico, con il proposito che possa costituire un valido riferimento per committenti, progettisti ed installatori. La struttura del volume è costituita da pagine di relazione tecnica, riferimenti normativi e legislativi, motivazioni sulle scelte effettuate ed informazioni sulle caratteristiche dei prodotti che possono soddisfare determinate esigenze. Sono inoltre comprese diverse planimetrie, che rappresentano due soluzioni edili tipiche di studi dentistici, sulle quali sono riportati gli schemi d’installazione dei componenti elettrici, e schemi dei quadri di distribuzione previsti a progetto con indicazioni dettagliate sulle caratteristiche elettriche e funzionali delle apparecchiature e delle linee di alimentazione, e delle utenze; legende dei simboli grafici, elenco dei prodotti corrispondenti e tabelle con costi orientativi, completano le informazioni necessarie per le opportune valutazioni di ordine pratico ed economico. Vengono presentate due soluzioni di impianto elettrico: - la soluzione A, per uno studio medico inserito in un edificio residenziale comprendente due ambulatori per interventi odontoiatrici “ordinari”; - la soluzione B, relativa ad uno studio medico dentistico multi-sala, inserito in una struttura ospedaliera, ma funzionalmente indipendente, dotato anche di una sala chirurgica per interventi specialistici, alcuni dei quali potrebbero richiedere l’anestesia generale sul paziente. Per entrambe le soluzioni, sono previsti componenti elettrici e soluzioni tali da conseguire: - la sicurezza elettrica verso le persone contro i rischi di macroshock e microshock sia per il paziente sia per gli operatori sanitari, con soluzioni che, talvolta, superano la soglia minima imposta dalle norme vigenti, per aumentarne il livello. - la sicurezza verso i beni materiali presenti nei diversi ambienti, ottenuta ad esempio con l’impianto antifurto, i rilevatori d’incendio, i dispositivi SPD contro le sovratensioni di diversa natura che potrebbero danneggiare le apparecchiature elettromedicali e gli altri utilizzatori, in particolare i dispositivi elettronici. - la selettività di intervento degli interruttori automatici, in modo di ottenere l’interruzione dell’alimentazione sul circuito terminale interessato dal guasto, mantenendo la continuità di servizio sul resto dell’impianto. - la versatilità e la flessibilità dell’impianto elettrico, in modo che possa risultare conforme alle Norme ed alle Leggi vigenti anche in caso di un cambiamento futuro dell’attività medica negli ambulatori. - il comfort, sia per i pazienti che per il personale, con particolare attenzione alla comunicazione mediante un sistema videocitotelefonico, integrato con la rete di trasmissione dati, alla diffusione discreta di musica, all’illuminazione nei diversi ambienti, all’automazione per il comando di serrande elettriche. Nella “Introduzione normativa” si richiamano alcune definizioni e prescrizioni particolari contenuti nella Norma CEI 64-8/7 Sez. 710 per gli impianti elettrici nei locali ad uso medico, anche se, per un maggior approfondimento, si rimanda naturalmente alla norma stessa e al ns. fascicolo di aggiornamento normativo NH2002. 3 SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:42 Pagina 4 ® 4 SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:42 Pagina 5 Indice Introduzione normativa pag. 6 A STUDIO MEDICO DENTISTICO- SOLUZIONE A 1. Relazione tecnica 10 2. Progetto impianti elettrici • Planimetrie • Quadri elettrici 3. Soluzione A/V1 (Variante) 22 36 43 B STUDIO MEDICO DENTISTICO- SOLUZIONE B 1. Relazione tecnica 52 2. Progetto impianti elettrici • Planimetrie • Quadri elettrici soluzione B Valorizzazione economica / elenco componenti Appendice normativa 70 84 95 115 5 SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:42 Pagina 6 ® Introduzione normativa Nei locali adibiti ad uso medico, la “sicurezza elettrica” assume una importanza particolare, in quanto i rischi di natura elettrica ai quali possono essere sottoposti i pazienti, sono certamente maggiori che negli ambienti ordinari. L’interazione fisica, spesso frequente, tra paziente e operatori e parti applicate di apparecchi elettromedicali unita alla condizione di debolezza e/o passività del paziente stesso determinano alti fattori di rischio. Occorre quindi aumentare la sicurezza elettrica sia mediante l’utilizzo di apparecchi elettromedicali conformi alle norme in vigore e sottoposti a regolare manutenzione, sia con impianti elettrici altamente affidabili soprattutto quando i pazienti si trovano sottoposti a trattamenti vitali ed intensivi. Queste prescrizioni si trovano nella Norma CEI 64-8/7; Sezione 710 e riguardano gli impianti elettrici nei locali ad uso medico; questa sezione si applica ad integrazione della norma generale CEI 64-8 e di altre norme correlate. Nelle pagine seguenti si riassumono le prescrizioni particolari richieste dalla norma citata, integrate da alcune ns. osservazioni per facilitare l’orientamento alla scelta tra le diverse soluzioni proposte, iniziando dalla classificazione dei locali in tre gruppi, in funzione dell’attività medica effettivamente svolta nel locale e delle modalità d’uso delle parti applicate degli apparecchi elettromedicali. Gruppo 0 Locali ad uso medico nei quali non si utilizzano apparecchi elettromedicali con parti applicate. Gli impianti elettrici realizzati in questi locali non devono soddisfare necessariamente le prescrizioni della sez.710 della norma CEI 64-8/7 Gruppo 1 Locali ad uso medico nei quali le parti applicate sono destinate ad essere utilizzate esternamente oppure invasivamente entro qualsiasi parte del corpo, ad eccezione della zona cardiaca. Gruppo 2 Locali ad uso medico nei quali le parti applicate sono destinate ad essere utilizzate in applicazioni quali interventi intracardiaci, operazioni chirurgiche, o il paziente è sottoposto a trattamenti vitali dove la mancanza di alimentazione può comportare pericolo per la vita. (nota: nel gruppo 2 rientra comunque un qualsiasi locale nel quale si effettuino anestesie generali.) In appendice una tabella riporta degli esempi di classificazione dei locali ad uso medico coerentemente alla norma in oggetto. 6 SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:42 Pagina 7 Un’altra definizione importante è la seguente: Zona paziente Qualsiasi volume in cui un paziente con parti applicate può venire in contatto intenzionale, o non intenzionale, con altri apparecchi elettromedicali o sistemi elettromedicali o con masse estranee o con altre persone in contatto con tali elementi. La figura seguente mostra l’estensione della zona paziente precisamente definibile quando la posizione del paziente è fissa o predeterminata. In caso contrario devono essere prese in considerazione tutte le possibili posizioni del paziente, anche fino a interessare l’intero locale. Le prescrizioni normative permettono di aumentare la sicurezza del paziente ma contribuiscono anche a rendere più affidabile ed efficiente l’impianto elettrico. Nell’appendice normativa sono sintetizzate le prescrizioni fondamentali per gli impianti elettrici nei locali ad uso medico presenti nelle tipologie proposte in questo volume. Riguardano in particolare: • I sistemi di protezione contro i contatti indiretti • Il collegamento equipotenziale supplementare, richiesto per i locali di gruppo 1 e 2 • L’alimentazione dei servizi di sicurezza, compresa l’illuminazione di sicurezza richiesta in tutti i locali ad uso medico • Le verifiche dell’impianto elettrico, iniziali e periodiche Nelle relazioni tecniche che precedono i disegni di progetto sono approfonditi questi aspetti fondamentali ed evidenziate, oltre che motivate, le scelte progettuali proposte. 7 SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:42 Pagina 8 SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:42 Pagina 9 IMPIANTI ELETTRICI PER STUDIO MEDICO DENTISTICO SOLUZIONE A ® SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:42 Pagina 10 ® 1- Relazione tecnica per gli impianti elettrici Caratteristiche dello studio Gli impianti elettrici descritti nel seguito, sono relativi ad uno studio medico dentistico inserito in una struttura residenziale e comprendente due ambulatori odontoiatrici, un locale di servizio per sterilizzazione, uno studio e la zona di reception e attesa. In particolare gli ambulatori si distinguono in: • ambulatorio A, destinato ad attività odontoiatrica normale, anche per piccoli interventi che non richiedono anestesia generale. • ambulatorio B, destinato all’igiene orale. L’attività medica svolta negli ambulatori prevede quindi l’utilizzo di apparecchi elettromedicali con parti applicate al paziente in zone interne ma limitatamente alla bocca. Non esiste quindi il pericolo di microshock né pericolo di vita per il paziente in caso di mancanza di alimentazione dell’energia. Quanto sopra, confermato dal responsabile sanitario e in riferimento alla norma CEI 64-8/7; sez. 710, porta a definire entrambi gli ambulatori appartenenti al gruppo 1. I rimanenti locali non sono interessati da attività medica e quindi sono definibili ambienti ordinari. E’ obbligatorio realizzare il progetto dell’impianto elettrico in accordo con la Legge 46/90 e relativo regolamento di attuazione in quanto vi sono ambienti (i locali ad uso medico) sottoposti a normativa specifica e la potenza impegnata con l’ente distributore sicuramente superiore a 1,5 kW. Piantina studio con arredi e destinazione d’uso dei locali wc balcone attesa anti wc reception amb. B igiene orale gr.1 corridoio ingresso studio ambulatorio A, gr.1 sterilizzazione 10 SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:42 Pagina 11 Norme tecniche e Leggi Gli impianti elettrici devono essere realizzati in osservanza delle norme e leggi vigenti, comprese eventuali varianti, completamenti o integrazioni alle stesse. Le caratteristiche degli impianti stessi e dei loro componenti, devono in particolare essere conformi: • alle norme CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano); • alle prescrizioni delle Autorità Locali, in particolare di quelle dei Vigili del fuoco; • alle prescrizioni ed indicazioni del Distributore dell’energia elettrica; • alle prescrizioni ed indicazioni del Distributore del servizio telefonico; • alle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro; • alle norme e raccomandazioni dell’Ispettorato del Lavoro e dell’ISPESL. Nella tabella seguente sono elencate le principali norme e leggi di riferimento per gli impianti elettrici. Si precisa inoltre che lo Studio medico dentistico ha una superficie inferiore ai 500 m2 e quindi, del DM 18/09/02, devono essere applicate le prescrizioni del Titolo IV. Elenco delle principali norme e leggi di riferimento per gli impianti elettrici - DPR n. 547 del 27/04/55 “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro” - D.M. 16/02/1982 “Attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco: modifica del D.M. 27/9/65” - Legge n. 186 del 01/03/68 “Costruzione e realizzazione di materiali ed impianti elettrici a regola d’arte” - Legge n. 46 del 05/03/90 “Norme per la sicurezza degli impianti” - DPR n. 447 del 06/12/91 “Regolamento di attuazione della Legge n. 46 del 05/03/90” - Legge n.118 del 30/03/7, “Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere Legge n. 13 del 09/01/89, architettoniche negli edifici privati” D.M. n. 236 del 14/06/89, DPR n.503 del 24/07/96 - D.M. del 08/03/85 “Direttive sulle misure più urgenti ed essenziali di prevenzione incendi ai fini del rilascio del NOP di cui alla Legge n. 818 del 07/12/84” - D.L. del 19/09/94 n. 626 “Attuazione delle direttive CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro” - DM 18/09/2002 “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private” - Norma CEI 64-8 ed. 2003 “Impianti elettrici utilizzatori a Vn fino a 1000 V a.c. e a 1500 V d.c.” - Norma CEI 11-17 fasc.1890 “Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica” - Norma CEI 11-1 fasc.5025 “Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente alternata” - Norma CEI 17-13/1 fasc. 1433 “Apparecchiature assiemate di protezione per basse tensioni (apparecchiatu- - Norma CEI 17-13/3 fasc. 1926 “Apparecchiature assiemate di protezione di manovra per basse tensioni in- - Norma CEI 81-1 fasc.2697 “Protezione delle strutture contro i fulmini” - Norma CEI 81-4 fasc.2924 “Valutazione del rischio dovuto al fulmine” - Norma CEI 79-3 “Norme per impianti antintrusione e antieffrazione” re di serie AS e non di serie ANS)” stallate in luogo con personale non addestrato (quadri di distribuzione ASD)” 11 SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:42 Pagina 12 ® 12 Alimentazione e distribuzione energia E’ prevista un’alimentazione direttamente dall’ente erogatore in bassa tensione e sistema TT, con contatore posizionato in apposito locale nel seminterrato dell’edificio, ad una distanza di 20 m dal quadro generale, posizionato all’ingresso dell’ambulatorio. L’alimentazione ordinaria sarà di tipo trifase + neutro con tensione nominale Vn = 400/230 V, contratto da 15 kVA; l’impianto di terra locale farà capo al collettore principale di terra dell’edificio. Alimentazione di riserva e/o di sicurezza L’alimentazione di riserva potrà essere costituita da uno o più inverter di qualche centinaio di VA per alimentare i computer e salvare i dati nel caso di black-out. Si è optato per questa soluzione, in accordo con il committente, considerando che lo studio è situato in una zona con bassissime probabilità di black-out e che l’attività medica può subire brevi interruzioni senza pregiudicare l’esito dell’intervento. L’illuminazione di sicurezza è stata prevista mediante lampade con batterie incorporate. Sistemi di protezione delle linee e verifica dell’energia passante e selettività Nella verifica sulla protezione delle linee effettuata con il software Tisystem di BTicino, è stata ipotizzata una corrente di corto circuito, nel punto di consegna dell’energia, del valore di 6 kA. Gli interruttori magnetotermici previsti sono in grado di interrompere l’alimentazione in caso di correnti sia dovute a cortocircuito sia a sovraccarico. Il potere d’interruzione nominale degli interruttori è idoneo ad interrompere le correnti di corto circuito presunte nel punto di installazione degli stessi. La selettività tra l’interruttore generale dell’avanquadro, MA125 da 63 A e gli interruttori btdin45, previsti sul quadro generale SMD, è totale, ovvero fino a 4,5 kA (corrente di cto cto presunta sul QE1=3,6 kA). La selettività è garantita fino ad 1 kA tra l’interruttore generale del QAV e l’interruttore MA125 a protezione della linea che alimenta il QE2, ma il guasto per corto circuito, essendo circuito di distribuzione, è poco probabile. Selettività totale anche tra l’interruttore generale del quadro ambulatori QE2 ed i suoi derivati, che alimentano prese e riuniti degli ambulatori. SMD 2003 1DEF 8-09-2003 15:04 Pagina 13 • Relazione tecnica impianti elettrici Distribuzione generale, sistema TT. Schema di principio Sistemi di protezione dai contatti indiretti La protezione contro i contatti indiretti è realizzata secondo le prescrizioni che la Norma CEI 64-8 prevede in un sistema TT, utilizzando quindi i seguenti tipi di dispositivi, coordinati con il valore della resistenza di terra: • Interruttori differenziali di tipo “G-A” con Idn=30 mA sui circuiti terminali che alimentano le prese ed i motori delle tapparelle. • Interruttori differenziali di tipo “G-A” con Idn=300 mA sui circuiti terminali che alimentano le lampade installate a soffitto, non a portata di mano. • Interruttori differenziali di tipo “G-AC” con Idn=300 mA per i circuiti che alimentano il condizionatore ed il compressore. • Trasformatore d’isolamento ad uso medicale con controllo dell’isolamento del sistema verso terra (sistema IT-M) per i circuiti che alimentano prese e riuniti degli ambulatori A e B. Questo metodo, oltre a ridurre ulteriormente le correnti di dispersione verso terra degli utilizzatori e delle parti applicate dei riuniti, consente la continuità di servizio anche dopo il primo guasto su uno qualsiasi dei circuiti a valle del trasformatore. Questo evento verrà segnalato con allarme otticoacustico (quest’ultimo tacitabile) per una verifica dell’impianto non appena possibile. • Interruttore differenziale magnetotermico come generale sull’avanquadro con Idn= 1 A e tempo di intervento t=1 s. Questa soluzione ammessa dalla norma CEI 64-8 sui circuiti di distribuzione nei sistemi TT permette di ottenere la selettivi13 SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:42 Pagina 14 ® tà differenziale completa verso i differenziali a valle. La linea che dal contatore arriva all’avanquadro QEAV dovrà essere realizzata a doppio isolamento o sistema equivalente alla classe II ad esempio secondo commento 413.2.1.1 della norma CEI 64-8. Lo stesso anche per la linea che alimenta il QE2 dal QE1 in quanto la protezione sulla linea è prevista con interruttore magnetotermico; la protezione mediante doppio isolamento consente di evitare scatti intempestivi che si potrebbero avere con dispositivo differenziale. Protezione dalle sovratensioni Per realizzare la protezione contro sovratensioni che potrebbero danneggiare apparecchiature sensibili, sono stati previsti degli SPD (scaricatori di sovratensione) sull’avanquadro QEAV, sul quadro QE1 e a monte di alcune prese, in particolare quelle destinate ad alimentare PC,. Per il coordinamento e la scelta degli SPD si sono ipotizzate possibili sovratensioni dovute a fulminazione indiretta sulla struttura della quale fa parte lo studio medico. Il coordinamento degli SPD è stato verificato mediante il software BTicino Tispd ed i parametri di riferimento utilizzati sono elencati nella relazione riportata in seguito. Posa dei cavi elettrici I cavi elettrici saranno infilati in canalizzazioni realizzate con tubi pesanti in PVC sottotraccia, a parete ed a pavimento. I circuiti che alimentano le lampade saranno contenute nel tratto a soffitto nel canale Interlink. Le sezioni dei cavi sono state dimensionate in base alla corrente di carico IB e applicando opportuni coefficienti alle portate nominali Iz, in funzione della contemporaneità e utilizzazione dei carichi, del raggruppamento nello stesso tubo e della caduta di tensione massima definita. I parametri ed i coefficienti utilizzati sono indicati nelle tabelle degli schemi dei quadri elettrici. I cavi previsti per energia sono del tipo non propagante l’incendio (N07V-K). CEI 20-22 II IEMMEQU C 14 B A A - Conduttore a corda flessibile di rame rosso ricotto B - Isolante in PVC qualità R2. Costruito in doppio strato fino ai 6 mm2. C - Marcatura ad incisione. SMD 2003 1DEF 8-09-2003 15:50 Pagina 15 • Relazione tecnica impianti elettrici Collegamento equipotenziale supplementare Nei due ambulatori A e B si deve realizzare un collegamento equipotenziale supplementare; in base alla posizione del riunito è stata definita la “zona paziente” in modo da identificare le masse e le masse estranee, comprese in quest’area, che dovranno essere collegate al nodo equipotenziale del locale. Essendo locali abbastanza ampi, la zona paziente non comprende parti metalliche o utilizzatori fissi, se non il riunito, naturalmente. Nello schema d’installazione relativo è riportato lo schema di installazione dell’egualizzazione del potenziale con il posizionamento di nodi e sub-nodi. I conduttori PE di tutte le prese, anche quelle situate fuori dalla “zona paziente”, dovranno essere collegati al nodo equipotenziale o al sub-nodo relativo. Collegamento equipotenziale supplementare negli ambulatori. MASSA ESTRANEA fuori dalla “zona paziente” PRESE MASSA PE/EQS PE NODO EQUIPOTENZIALE PE Illuminazione con sistema Interlink L’illuminazione dei diversi ambienti è realizzata con l’impiego del sistema Interlink office di BTicino, in particolare con canale a campana e diffusori tipo Dark Light che consentono una elevata efficienza luminosa ed una forte limitazione dell’abbagliamento. I valori di illuminamento previsti a progetto sono stati definiti sulla base di quelli indicati dalla norma UNI 10380/A1. Nella sezione planimetrie una tabella riporta i dati ed i valori utilizzati nel calcolo illuminotecnico applicando la formula indicata. 15 SMD 2003 1DEF 8-09-2003 15:04 Pagina 16 ® 16 Illuminazione di sicurezza Per l’illuminazione di sicurezza sono state impiegate le lampade di emergenza Interlink da 9 watt con autonomia di 1 ora ed in servizio “non permanente” per gli ambienti grandi, mentre nei servizi e nello studio sono state previste le lampade autonome di emergenza modulari della serie Living International, sempre con 1 ora di autonomia Questa soluzione soddisfa le prescrizioni della norma CEI 64-8/7 Sez. 710, stimando che un’ora di autonomia sia sufficiente per l’evacuazione degli ambienti, ed il Titolo IV del D.M.18/09/03. Impianti videocitofonico, telefonico e trasmissione dati Mediante l’impiego di un centralino telefonico PABX e l’adozione di componenti Terraneo dedicati, e realizzando una rete di comunicazione locale (tipo LAN - Local Area Networks), si ottiene l’integrazione dei servizi di Videocitofonia, Telefonia e Trasmissione dati. La rete di comunicazione tra i diversi Personal Computer, tra i telefoni e videocitotelefoni dello studio dentistico è resa possibile mediante il cablaggio strutturato Btnet, che comprende connettori RJ45, un quadretto a parete contenente i pannelli di permutazione ed i cavi di connessione. Con il quadro di permutazione sarà possibile definire per ciascun connettore l’appartenenza alla rete telefonica o alla rete dati e poterla modificare in seguito senza intervenire sull’impianto. Due disegni, inseriti nella sezione planimetrie, riportano lo schema di principio dell’integrazione dei tre sistemi. SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:43 Pagina 17 • Relazione tecnica impianti elettrici Antifurto Per rilevare eventuali effrazioni nello studio medico, è stato previsto il sistema filare BTicino, integrato nella serie civile scelta, ed i cui componenti sono collegati tramite il semplice doppino SCS (tipo telefonico) inguainato, twistato e non schermato. Il sistema consiste in sensori IR orientabili, contatti magnetici alle finestre, sirene esterna ed interna, centrale monozona e lettore di transponder per l’inserimento ed il disinserimento dell’impianto. Linea Tamper Linea telefonica Linea contatti Doppino telefonico inguainato 230V a.c. SCS automazione tapparelle Lo studio medico è provvisto di tapparelle motorizzate il cui comando, singolo, di zona o centralizzato è realizzato mediante il sistema SCS Automazione. E’ stato previsto il sistema “base” con comando singolo da effettuare direttamente tramite gli attuatori ed un comando generale di tutte le tapparelle all’ingresso dello studio. Il collegamento tra gli attuatori ed i comandi verrà effettuato tramite il doppino SCS che potrà essere inserito nella stessa tubazione riservata al circuito “energia” in quanto provvisto di guaina antiabrasiva ed isolamento principale per 300/500 V. SELV BUS SCS Cavo SCS 230V a.c. SERRANDE ELETTRICHE SERRANDE ELETTRICHE SERRANDE ELETTRICHE 17 SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:43 Pagina 18 ® Impianto TV Sono previste in ogni locale delle prese per l’impianto televisivo che faranno capo all’impianto centralizzato dello stabile in cui si trova lo studio medico. Occorre verificare la compatibilità del tipo di presa prevista a progetto (presa maschio secondo le recenti norme) con l’impianto stesso. Diffusione sonora E’ previsto un impianto di diffusione sonora da realizzare secondo lo schema allegato che consente la diffusione di segnali musicali provenienti o dal sintonizzatore radio modulare BTicino o da un’altra fonte disponibile nello studio, ad esempio un lettore CD. La sorgente sonora può essere attivata ed ascoltata in ogni singolo locale. Nel sistema è compreso anche un modulo con microfono incorporato per ricerca persone che permette di chiamare alla reception il medico o altro personale desiderato, escludendo automaticamente e temporaneamente la diffusione della musica. Questo modulo è installato in una scatola da tavolo con il deviatore per commutare le due sorgenti sonore. Nella sezione planimetrie è riportato lo schema n.19 relativo a questo impianto. modulo con microfono incorporato per ricerca persone sintonizzatore 18 diffusore sonoro da incasso SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:43 Pagina 19 • Relazione tecnica impianti elettrici Serie civile la serie civile prevista a progetto è la serie BTicino Living International. In alternativa possono essere impiegate le serie civili, compatibili con quanto proposto, Light e Light Tech. ® ® 19 SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:43 Pagina 20 ® Protezione contro le sovratensioni dell'impianto elettrico utilizzatore a tensione nominale non superiore a 1000 V in c.a. e 1500 V in c.c Scelta e installazione delle misure di protezione in uno studio medico dentistico soluzione A 1. SCOPO DEL DOCUMENTO Questo documento ha lo scopo di indicare quali SPD (Surge Protective Device) installare al fine di proteggere contro le sovratensioni di origine atmosferica l'impianto elettrico utilizzatore considerato. Le sovratensioni possono essere dovute a fulminazione diretta o indiretta dell'edificio e/o della linea elettrica che alimenta l'impianto. Le misure di protezione adottate contro le sovratensioni di origine atmosferica risultano in genere idonee anche contro le sovratensioni generate sulla linea da cause interne al sistema elettrico di cui la linea è parte (manovre, guasti, ecc.). 2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO Questo documento è stato elaborato con riferimento alle seguenti norme CEI: Norma CEI 81-1 Norma CEI 81-4 Norma CEI 64-8 Protezione delle strutture contro i fulmini Valutazione del rischio dovuto al fulmine Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua è stata altresì considerata la Guida CEI 81-8: Guida d'applicazione all'utilizzo di limitatori di sovratensioni sugli impianti elettrici utilizzatori di bassa tensione 3. STRUTTURA DELL'IMPIANTO 3.1 Dati generali L'impianto elettrico considerato è un sistema TT. La linea di alimentazione che alimenta il quadro generale è trifase con neutro e la tensione nominale del sistema verso terra è 230 V. Sono stati presi in considerazione gli effetti dovuti ad un fulmine che cade nei pressi dell'edificio (componente M). L'impianto elettrico considerato è ubicato all'interno di una struttura autoprotetta contro le fulminazioni dirette e non è alimentato tramite una cabina di trasformazione MT/BT interna all'edificio (ente distributore). Nel caso in esame è stato assunto un coefficiente di sicurezza b = 0,9 3.2. Struttura dell'impianto Le caratteristiche principali dell'impianto sono le seguenti. QEAV Corrente di cortocircuito: 6 kA Il QEAV alimenta il seguente quadro: QE1 Quadro generale SMD - Distanza: 20 m - Conduttura: il PE fa parte dello stesso canale - Tipo di alimentazione: trifase con neutro - Corrente di cortocircuito: 4,5 kA QE1 Quadro generale SMD Corrente di cortocircuito: 4,5 kA Il QE1 Quadro generale SMD alimenta il quadro: QE2 - distanza: 5 m - Conduttura: il PE fa parte dello stesso canale - Tipo di alimentazione: fase - neutro 20 SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:43 Pagina 21 • Relazione SPD 4. SCELTA E INSTALLAZIONE DEGLI SPD Le protezioni installate sull’impianto sono descritte per ogni quadro. QEAV Sul QEAV, alimentato da una linea trifase con neutro, sono installati SPD all'ingresso del quadro, aventi le seguenti caratteristiche: sigla Bticino: H classe: II tipo: varistore livello di protezione Up: 1200 V lunghezza dei collegamenti: 0,3 m livello di protezione effettivo Uprot: 1500 V tensione massima continuativa: 320 V corrente nominale di scarica In: 10 kA corrente massima di scarica Imax: 40 kA conforme alla norma IEC 61643-1: Sì L'SPD installato protegge i circuiti terminali / apparecchiature alimentati dal quadro se di lunghezza inferiore a quelle indicate in tabella (distanze espresse in metri): Caratteristiche del circuito Il PE non fa parte della conduttura Il PE fa parte della conduttura Tensioni di tenuta (V) 1500 2500 4000 0 0 45 30 *** *** 6000 *** *** Il simbolo "***" indica che Uprot <= bUi / 2 e quindi l'apparecchiatura è protetta qualunque sia la distanza dall'SPD (distanza di protezione). QE1 Quadro generale SMD Sul QE1 Quadro generale SMD, alimentato da una linea trifase con neutro, sono installati SPD all'ingresso del quadro, aventi le seguenti caratteristiche: Sigla Bticino: A classe: II tipo: varistore livello di protezione Up: 1000 V lunghezza dei collegamenti: 0,3 m livello di protezione effettivo Uprot: 1300 V tensione massima continuativa: 320 V corrente nominale di scarica In: 5 kA corrente massima di scarica Imax: 15 kA conforme alla norma IEC 61643-1: Sì L'SPD installato protegge i circuiti terminali / apparecchiature alimentati dal quadro se di lunghezza inferiore a quelle indicate in tabella (distanze espresse in metri): Caratteristiche del circuito Il PE non fa parte della conduttura Il PE fa parte della conduttura Tensioni di tenuta (V) 1500 2500 4000 15 10 45 30 *** *** 6000 *** *** Il simbolo "***" indica che Uprot <= bUi / 2 e quindi l'apparecchiatura è protetta qualunque sia la distanza dall'SPD (distanza di protezione). 5. CONCLUSIONI L'impianto elettrico considerato è protetto contro le sovratensioni purchè siano rispettati i limiti indicati al punto precedente. Gli SPD installati in cascata sull’impianto sono tra loro coordinati. 21 SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:43 Pagina 22 ® 2- Progetto impianti elettrici UNEL Impianto prese energia, illuminazione e arredi wc 10/16 10/16 balcone 1x36W 1x18W FL C QP1 1x36W UNEL 10/16 UNEL amb. B igiene orale gr.1 1x36W 1x36W 10/16 TD/T 10/16 10/16 10/16 10/16 UNEL 1x36W 10/16 10/16 UNEL UNEL 2x36W 2x36W UNEL 10/16 10/16 UNEL 10/16 1x36W 10/16 ingresso 10/16 UNEL corridoio reception 10/16 10/16 10/16 1x36W 2x36W 10/16 1x36W 10/16 anti wc 2x36W QP1 1x18W 2x36W 10/16 attesa 2x36W 10/16 10/16 UNEL 10/16 DS UNEL 1x58W 1x36W 1x58W UPS UNEL QE2 10/16 10/16 QE1 UNEL SCS c QP1 1x58W 1x58W studio 1x58W 10/16 QP1 UNEL 10/16 ambulatorio A, gr.1 1x58W 1x58W QP1 QP1 1x58W QP1 QP1 QEAV Avanquadro situato nel locale contatori a 20 m dal QE1 UNEL QP1 10/16 10/16 10/16 UNEL UNEL Quadro prese con SPD, protezione prese a gruppi e spazio inferiore per il contenimento del sub-nodo UPS Previsto solo nella soluzione A/V1 22 1x58W sterilizzazione 10/16 10/16 SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:43 Pagina 23 • Planimetrie Schema d’installazione per i servizi: cablaggio strutturato (btnet) per Trasmissione Dati (TD) e videocito/telefonia (VC/T), diffusione sonora (DS), antifurto (AF), automazione tapparelle (SCS), TV. M 1 TV M 1 2 2 motore tapparella AF sirena esterna IR IR AF contatti finestre M 1 M 1 2 2 IR SCS attuatore tapparella IR M 1 EDP 2 EDP IR M 1 EDP TV TV DS diffusore sonoro EDP DS amplificatore locale DS preamplificatore e sintonizzatore EDP IR TD/T 2 EDP Connettore per videocitotelefono DS microfono/deviatore (scatola da tavolo) " R 10 DS presa/rel / P.I. uscita VC/T videocitotelefono da tavolo SCS comando generale P.E. AF inseritore a trasponder AF sirena interna EDP TV AF rilevatore orientabile EDP EDP P.I. IR Distributore video* 2 VC 1¡ posto esterno dedicato M 1 AF centrale monozona QE1 QPERM DV EDP A C Alim. Diff. Son.* IR EDP AF disinseritore a chiave Alim. SCS* PABX EDP Alim. AF* A IR Centralino telefonico 2 linee + 2 PLT1* 2 TV 2 M 1 EDP RJ45 per TD M 1 EDP P.E. EDP EDP IR EDP EDP RJ45 per T VC 2¡ posto esterno dedicato * Componenti installati nel QE1 QPERM quadro di permutazione per trasmissione dati e telefonia 23 SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:43 Pagina 24 ® UNEL Schema d’installazione impianto circuito prese ed altri utilizzatori: condizionatore 10/16 10/16 compressore 10/16 10/16 QP1 10/16 QP1 10/16 10/16 alim. riunito 10/16 10/16 10/16 10/16 UNEL 10/16 UNEL 10/16 UNEL 10/16 10/16 UNEL UNEL 10/16 10/16 10/16 UNEL UNEL UPS 10/16 UNEL UNEL 10/16 UNEL QP1 QP1 10/16 arrivo linea QE2 10/16 10/16 10/16 10/16 QE1 10/16 UNEL UNEL 10/16 UNEL 10/16 alim. riunito QP1 QP1 QP1 QP1 QEAV Avanquadro situato nel locale contatori a 20 m dal QE1 UNEL QP1 10/16 10/16 10/16 UNEL UNEL Quadro prese con SPD, protezione prese a gruppi e spazio inferiore per il contenimento del sub-nodo tubazioni incassate sottotraccia o a pavimento; tubi flex pesanti diametro 20 o 25 mmq. cassette di derivazione da incasso 24 10/16 10/16 SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:43 Pagina 25 • Planimetrie Collegamento equipotenziale supplementare QP1 SN QP1 1x2,5 PE 2x2,5 PE SN SN 1x2,5 PE 10/16 riunito 10/16 10/16 1x2,5 PE UNEL 1x2,5 PE SN 10/16 SN 1x2,5 PE 10/16 10/16 10/16 realizzare un sub-nodo (SN) nella cassetta solo per i PE delle 2 prese Triplex NEQ (nodo principale): barra interna del quadro 5x2,5 PE QE2 QP1 SN 1x2,5 PE SN QP1 1x2,5 PE riunito SN 1x2,5 PE 1x2,5 PE SN QP1 SN QP1 Nota: nel caso alcune parti metalliche (ad esempio infissi) della struttura edile o tubazioni entrassero in zona paziente verificare la loro resistenza verso terra; se risultasse minore di 200 ohm sarebbero massa estranea e quindi da collegare al nodo principale o ad un sub nodo con cavo di sez. 6 mmq. QP1 UNEL 10/16 10/16 SN 10/16 UNEL UNEL spazio per il contenimento del sub-nodo 25 SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:43 Pagina 26 ® Schema d’installazione impianto di illuminazione 1x36W 1x18W FL 2x36W 2x36W 1x36W 1x36W 1x36W 2x36W 1x36W 2x36W 1x36W 1x36W 2x36W 1x18W 2x36W C 1x58W 1x58W 1x58W 1x58W 1x58W 1x58W 1x58W 26 1x58W 1x36W QE1 1x58W 1x36W SMD 2003 1DEF 8-09-2003 15:05 Pagina 27 • Planimetrie Tabella riepilogativa del calcolo di illuminamento medio dim locale coefficienti UNI lampada e diffusore progetto locale axbxh k R U M En G Ra °K W Φ Diff. Ep nL nC ambulatorio A 6x4,5x2 1,2 873 0,693 1,25 500 B 1A 5400 58 3700 D.L 510 6 6 ambulatorio B 5x5,7x2 1,33 873 0,619 1,25 500 B 1A 5400 36 2350 D.L 500 12 6 sterilizzazione 2,7x2,7x2 0,68 873 0,590 1,25 300 B 1B 4000 58 5200 D.L 330 1 1 studio 4,5x3x2 0,9 753 0,562 1,25 300 B 1B 4000 58 5200 D.L 340 2 2 attesa 4x4x2 1 753 0,562 1,25 200 B 1B 4000 36 3350 D.L 190 2 2 753 0,650 1,25 200 B 1B 4000 36 3350 D.L 200 4 4 753 0,562 1,25 200 B 1B 4000 36 3350 D.L 260 4 4 reception corridoio int. 5,5x6,5x2 1,48 9x2,5x2 0,98 Legenda a,b = dimensioni del locale h = altezza corpo illuminante sul piano lavoro in metri k = indice del locale R = fattori di riflessione (soffitto/pareti/pavimento) U = fattore di utilizzazione M = fattore di manutenzione En = illuminamento medio di esercizio secondo UNI 10380/A1 in lux G = classe di qualità per limitazione dell'abbagliamento Ra = gruppo di resa del colore °k = temperatura di colore in gradi Kelvin W = potenza in watt Φ = flusso luminoso in Lumen Diff. = tipo di diffusore D.L. = diffusore tipo Dark Light Ep= illuminamento medio risultante a progetto in lux nL= numero lampade previste a progetto nC= numero corpi illuminanti previsti a progetto Formula nL = (a•b) • En • M Φ•U 27 SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:43 Pagina 28 ® distribuzione impianti TD, VC/T M 1 TV M 1 2 2 IR IR M 1 M 1 IR 2 2 IR M 1 EDP EDP TV TV IR EDP EDP 2 EDP 2 M 1 EDP IR P.E. P.I. R 10 " TV EDP EDP EDP QPERM EDP A A C IR TV EDP DV PABX IR EDP QE1 2 P.I. IR 2 * 2 M 1 EDP EDP EDP P.E. EDP EDP VC 2¡ posto esterno dedicato * arrivo linee (n.2) da gestore linee telefoniche QPERM quadro di permutazione per trasmissione dati e telefonia tubazioni incassate sottotraccia o a pavimento; tubi flex pesanti diametro 20 mm2. cassette di derivazione da incasso 28 IR EDP M 1 M 1 SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:43 Pagina 29 • Planimetrie Schema di principio di cablaggio strutturato (btnet) per trasmissione dati e videocitotelefonia Bticino-Terraneo. Area di lavoro Prese telematiche utente Q PERM quadro di permutazione Prese energia utente n. 12 TD RJ45 n. 6 TP RJ45 Cablaggio orizzontale (sistema a stella) Cavi UTP cat. 5E art. C9882U/5E per dati e fonia Armadio da parete da 9 unità art. C9309, 600x470x400 mm contenente uno SWITCH Al Allo pannello switch perm. TP Linea dati (ADSL) Distributore video art. 335918 SPD: PLT1 Linea telefonica Centralino art. 335828 Per collegamenti impianto video e telefonico vedere schema seguente n. 41 29 SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:43 Pagina 30 ® Schema di collegamento n° 41 schemario S5801 Telefono + Video Pivot al quadro di permutazione Q PERM (connettori citotelefonici) 1 Blu 2 Rosso + 3 Arancio 4 Bianco-Arancio 230V a.c. 50-60Hz 7 Verde 8 Bianco-Verde 1 2 3 4 5 6 7 8 giallo verde blu bianco marrone rosso nero grigio 1.............. GND V linea tel. linea tel. SUON. ACC. VID VID 2.............. 3.............. 4.............. 5.............. + 6.............. 7.............. 8.............. 9.............. 1 2 3 4 5 6 R 7 8 9 RP M1 0 (401) + P.I. principale PRI C NO a b a b a b a b a b a b a b a b 1 2 3 4 5 6 7 8 Telefono + Video Pivot 1 Blu - Centralino 335828 2 Rosso + 3 Arancio 4 Bianco-Arancio U1 U2 a b a b 3 4 MP T R 7 Verde 8 Bianco-Verde 6 6 Linee telefoniche 1 2 3 4 5 6 7 8 giallo verde blu bianco marrone rosso nero grigio 1.............. GND V linea tel. linea tel. SUON. ACC. VID VID 2.............. 3.............. 4.............. 5.............. + 6.............. 7.............. 8.............. 9.............. 1 2 3 4 5 6 R 7 8 9 RP + 6 230V a.c. 50Hz a b IN a b IN 230V 50Hz PLT1 PLT1 OUT a b OUT a b An PS 3 4 M P T R a b a b 1 2 3 4 7 8 1 2 3 4 7 8 Dg - + 1 2 1 2 Distributore video 335918 1 2 1 2 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 Posto esterno dedicato 1 modulo telecamera art. 332510 5 6 7 8 1 2 3 4 modulo telecamera art. 332510 Posto esterno dedicato 2 1 2 N 3 modulo fonico art. 335902 S 1 4 5 5 6 7 8 8 8 N modulo fonico art. 335902 S 2 5 6 7 8 6 1 2 3 4 1 2 3 4 7 8 PL PL C S+ S- Cavo art. 336900 30 PL PL C S+ S- M1 0 (402) SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:43 Pagina 31 • Planimetrie distribuzione impianti SCS e AF M 1 TV M 1 2 2 IR IR M 1 M 1 2 2 IR IR M 1 EDP 2 EDP IR EDP EDP TV TV EDP IR EDP 2 M 1 P.E. P.I. R 10 " EDP TV EDP EDP 2 P.I. IR QE1 QPERM EDP PABX A C IR EDP A IR EDP DV M 1 2 TV 2 M 1 M 1 EDP EDP EDP EDP P.E. EDP IR EDP tubazioni incassate sottotraccia o a pavimento; tubi flex pesanti diametro 20 mm2. cassette di derivazione da incasso nota: doppini SCS e AF nella stessa tubazione; pure compresa, in quest’esempio, anche la linea F,N,PE per l’alimentazione dei motori tapparelle; naturalmente detta alimentazione possibile derivarla anche dalla scatola pi vicina che contiene una presa energia 31 SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:43 Pagina 32 ® distribuzione impianti DS e TV M 1 TV M 1 2 2 IR IR M 1 M 1 2 2 IR IR M 1 EDP 2 EDP IR EDP 2 EDP EDP TV TV M 1 EDP IR P.E. P.I. R 10 " TV QE1 QPERM derivazione TV EDP PABX A P.I. M 1 IR 2 2 M 1 EDP EDP EDP EDP P.E. EDP tubazioni incassate sottotraccia o a pavimento; tubi flex pesanti diametro 20 mmq. cassette di derivazione da incasso IR EDP 32 EDP C TV EDP A EDP IR EDP DV EDP 2 IR M 1 SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:43 Pagina 33 • Planimetrie Schema di collegamento n° 19 - Fascicolo G1700 1 sintonizzatore, 1 sorgente sonora esterna, microfono e max 11 diffusori 230V~ L N FONTE SONORA AGLI ALTRI EVENTUALI 8 DIFFUSORI CH SO L+ C RELE' art. L/N4499 art. NT4499 PREAMPLIFICATORE art.L/N4481 art. NT4481 DEVIATORE art. L/N4003 art. NT4003 C S L+ + L+ R S MAX 2 DIFFUSORI PER AMPLIFICATORE LOCALE AMPLIFICATORE LOCALE art. L/N4485 art. NT4485 L4753 A + PULSANTE art. L/N4005 art. NT4005 NO C + + C C S CH S A C S1 So A DIFFUSORE art. N4958 art. 4958 DIFFUSORE art. N4958 art. 4958 AMPLIFICATORE LOCALE art. L/N4485 art. NT4485 MODULO MICROFONICO art. L/N4489 art. NT4489 art. L/N4488 art. NT4488 SINTONIZZATORE art.L/N4492 art. NT4492 A L+ L+ PULSANTE art. L/N4005 art. NT4005 A DIFFUSORE art. N4958 art. 4958 CH SO L+ C ++ ALIMENTATORE art. E45/24DC 33 SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:44 Pagina 34 ® Lampada Interlink di sicurezza Comandi luce • Reception Inseritore antifurto Comando gen. tapparelle Sintonizzatore e preamplificatore Interlink Amplificatore locale Diffusore sonoro Prese energia Uscita a relè per DS Videocitotelefono versione da tavolo Microfono cerca persone in versione da tavolo 34 Connettore per videocitotelefono Presa TV Connettori RJ45 fonia/dati Prese e SPD SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:44 Pagina 35 • Ambulatorio Comando/attuatore SCS per motore tapparella Contatti magnetici per antifurto Presa TV Sensore presenza antifurto SCS Interlink Diffusore sonoro Pannello ripetitore controllo isolamento Amplificatore locale Connettori RJ45 fonia/dati QP1 prese, protezioni e vano sub-nodo Citotelefono versione da tavolo QP1 35 SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:44 Pagina 36 ® ® 36 5-09-2003 12:44 Pagina 37 • Quadri elettrici ® SMD 2003 1DEF 37 SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:44 Pagina 38 ® ® 38 5-09-2003 12:44 Pagina 39 • Quadri elettrici ® SMD 2003 1DEF 39 SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:45 Pagina 40 ® Quadro QE2 Quadro ambulatori art. QSO5TSN Dimensioni ingombro 700x1400x282 mm 40 5-09-2003 12:45 Pagina 41 • Quadri elettrici ® SMD 2003 1DEF 41 SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:45 Pagina 42 SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:45 Pagina 43 IMPIANTI ELETTRICI PER STUDIO MEDICO DENTISTICO SOLUZIONE A/V1 ® SMD 2003 1DEF 8-09-2003 15:07 Pagina 44 ® 1. Relazione tecnica impianti elettrici* *questa relazione differisce dalla precedente solo nei punti sotto indicati Alimentazione di riserva/sicurezza Pur non essendoci utenze vitali da alimentare tramite sorgente di sicurezza, è previsto comunque un gruppo di continuità statico da 6 kVA che, in caso di mancanza di alimentazione dalla rete, possa alimentare quei circuiti ritenuti importanti per la salute del paziente e consentire, ad esempio, di concludere l’intervento in atto. L’UPS garantisce sia la continuità dell’attività, in modo da evitare danni economici e disagi dovuti al rinvio o all’annullamento degli appuntamenti, sia la possibilità di salvare i dati informatici. L’autonomia del gruppo statico è da definire in funzione dei tempi di durata degli interventi e non è vincolata da normative particolari (la luce di sicurezza è assicurata da lampade autonome); trattandosi di attività odontoiatrica normale, supponendo lo studio dentistico situato in zona dove sono poco probabili i black-out e l’alimentazione viene in genere ristabilita in tempi brevi, e fatte le dovute considerazioni economiche, si è prevista un’autonomia di 15 minuti. L’ingombro indicativo dell’UPS è di 530x600x700 mm (lxhxp) comprese le batterie. Sistemi di protezione dai contatti indiretti La protezione contro i contatti indiretti è realizzata secondo le prescrizioni che la Norma CEI 64-8 prevede in un sistema TT, utilizzando quindi i seguenti tipi di dispositivi, coordinati con il valore della resistenza di terra: • Interruttori differenziali di tipo “G-A” con Idn=30 mA sui circuiti terminali che alimentano le prese ed i motori delle tapparelle. • Interruttori differenziali di tipo “G-A” con Idn=300 mA sui circuiti terminali che alimentano le lampade installate a soffitto, non a portata di mano. • Interruttori differenziali di tipo “G-AC” con Idn=300 mA per i circuiti che alimentano il condizionatore ed il compressore. • Interruttore differenziale megadin non con Idn=300 mA e tempo d’intervento impostato a 0,1 secondi sul circuito che alimenta l’UPS. Si è scelto un UPS collegato alla rete in modo on-line; pertanto a valle dello stesso sono stati previsti interruttori magnetotermici non differenziali. Infatti, in caso di guasto a terra su un circuito a valle dell’UPS, interverrà il differenziale a monte e il gruppo statico continuerà a funzionare in isola alimentando l’impianto che diventerà temporaneamente un sistema IT con primo guasto. E’ necessario un dispositivo di allarme (in genere incorporato nell’UPS stesso) che segnalerà l’intervento delle batterie in modo da ripristinare appena possibile il circuito in guasto. •Trasformatore d’isolamento ad uso medicale con controllo dell’isolamento del sistema verso terra (IT-M) per i circuiti che alimentano le prese ed i riuniti degli ambulatori A e B e gli utilizzatori fissi che si trovano in “zona paziente”. • Interruttore differenziale magnetotermico come generale sull’avanquadro con Idn= 1 A e tempo di intervento t=1 s. Questa soluzione ammessa dalla norma CEI 64-8 sui circuiti di distribuzione nei sistemi TT permette di ottenere una buona selettività differenziale, verso i differenziali derivati. La linea che dal contatore arriva all’avanquadro QEAV dovrà essere realizzata a doppio isolamento o sistema equivalente alla classe II ad esempio secondo commento 413.2.1.1 della norma CEI 64-8. 44 SMD 2003 1DEF 8-09-2003 15:07 Pagina 45 Distribuzione generale, sistema TT. Schema di principio 45 SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:45 Pagina 46 ® ® 46 5-09-2003 12:45 Pagina 47 • Quadri elettrici ® SMD 2003 1DEF 47 SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:45 Pagina 48 ® ® 48 SMD 2003 1DEF 5-09-2003 12:45 Pagina 49 49 SMD 2003 2 DEF 50 8-09-2003 16:24 Pagina 50 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:24 Pagina 51 IMPIANTI ELETTRICI PER STUDIO MEDICO DENTISTICO M U LT I - S A L A SOLUZIONE B ® 51 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:24 Pagina 52 ® 1- Relazione tecnica per gli impianti elettrici Caratteristiche dello studio Gli impianti elettrici descritti nel seguito, sono relativi ad uno studio medico dentistico multi-sala inserito in una struttura ospedaliera, assimilabile ad un piccolo reparto odontoiatrico; lo studio è ubicato al piano terra dell’edificio, con ingresso indipendente dalla struttura ospedaliera stessa, per consentire anche attività autonoma. Lo studio comprende tre ambulatori di cui uno chirurgico, una sala di radiologia, un locale di sterilizzazione, lo studio e la zona di reception e di attesa. In particolare gli ambulatori si distinguono in: - ambulatorio A, destinato ad attività di odontoiatria ordinaria, senza operazioni chirurgiche. - ambulatorio B, destinato all’igiene orale. - sala chirurgica, locale predisposto per operazioni chirurgiche odontoiatriche particolari che potrebbero richiedere anestesia generale. - sala radiologica funzionale alle attività odontoiatriche Quanto sopra, confermato dal responsabile sanitario e in riferimento alla norma CEI 64-8/7; sez. 710, porta a definire gli ambulatori A e B e la sala radiologica appartenenti al gruppo 1; la sala chirurgica viene definita di gruppo 2 per la possibilità, pur se remota, che si effettuino interventi che richiedano anestesia generale, per mantenere la continuità di servizio in caso di primo guasto e, infine, per diminuire le correnti di dispersione dell’impianto ma soprattutto delle parti applicate degli apparecchi elettromedicali. I rimanenti locali non sono interessati da attività medica, pertanto gli impianti elettrici presenti saranno conformi alle sole norme generali. La struttura sanitaria (di nuova costruzione) ha una superficie dedicata all’intero servizio ambulatoriale, superiore ai 500 m2; si applicano quindi le prescrizioni tecniche per la prevenzioni incendi del DM del 18/09/02, in particolare quelle descritte al Titolo II del decreto stesso. 52 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:24 Pagina 53 Piantina studio dentistico con arredi e destinazione d’uso dei locali Il progetto è caratterizzato da soluzioni che permettono di realizzare un impianto elettrico dotato di elevata flessibilità, selettività e continuità di servizio; caratteristiche queste che consentono, nell’immediato, la massima efficienza, ovvero il proseguimento delle attività in caso di un circuito guasto o di black-out dalla rete, ed in futuro, facili ed economici adeguamenti per evoluzione o modifiche dell’attività medica o delle prescrizioni normative. Per conseguire questo scopo sono previsti, ad esempio, un quadro elettrico con trasformatore d’isolamento dedicato per ciascun locale medico, un gruppo statico di continuità, selettività di intervento in funzione della corrente di corto circuito presunta, l’installazione di scatole per componenti delle serie civili a 4 o 7 posti, impiego del canale Interlink office predisposto per il contenimento di cavi e per future derivazioni a parete con materiale e componenti compatibili, anche esteticamente. 53 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:24 Pagina 54 ® Norme tecniche e Leggi Gli impianti elettrici sono realizzati in osservanza delle norme e leggi vigenti, comprese eventuali varianti, completamenti o integrazioni alle stesse. Le caratteristiche degli impianti stessi e dei loro componenti, devono in particolare essere conformi: - alle norme CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano); - alle prescrizioni delle Autorità Locali, in particolare di quelle dei Vigili del fuoco; - alle prescrizioni ed indicazioni del Distributore dell’energia elettrica; - alle prescrizioni ed indicazioni del Distributore del servizio telefonico; - alle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro; - alle norme e raccomandazioni dell’Ispettorato del Lavoro e dell’ISPESL. nella tabella seguente sono elencate le principali norme e leggi di riferimento per gli impianti elettrici. Elenco delle principali norme e leggi di riferimento per gli impianti elettrici - DPR n. 547 del 27/04/55 “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro” - D.M. 16/02/1982 “Attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco: modifica del D.M. 27/9/65” - Legge n. 186 del 01/03/68 “Costruzione e realizzazione di materiali ed impianti elettrici a regola d’arte” - Legge n. 46 del 05/03/90 “Norme per la sicurezza degli impianti” - DPR n. 447 del 06/12/91 “Regolamento di attuazione della Legge n. 46 del 05/03/90” - Legge n.118 del 30/03/7, “Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere Legge n. 13 del 09/01/89, architettoniche negli edifici privati” D.M. n. 236 del 14/06/89, DPR n.503 del 24/07/96 - D.M. del 08/03/85 “Direttive sulle misure più urgenti ed essenziali di prevenzione incendi ai fini del rilascio del NOP di cui alla Legge n. 818 del 07/12/84” - D.L. del 19/09/94 n. 626 “Attuazione delle direttive CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e - DM 18/09/2002 “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazio- della salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro” ne, la costruzione e l’esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private” - Norma CEI 64-8 V ed. 2003 “Impianti elettrici utilizzatori a Vn fino a 1000 V a.c. e a 1500 V d.c.” - Norma CEI 11-17 fasc.1890 “Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica” - Norma CEI 11-1 fasc.5025 “Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente alternata” - Norma CEI 17-13/1 fasc. 1433 “Apparecchiature assiemate di protezione per basse tensioni (apparecchiature di serie AS e non di serie ANS)” - Norma CEI 17-13/3 fasc. 1926 “Apparecchiature assiemate di protezione di manovra per basse tensioni in- - Norma CEI 81-1 fasc.2697 “Protezione delle strutture contro i fulmini” - Norma CEI 81-4 fasc.2924 “Valutazione del rischio dovuto al fulmine” stallate in luogo con personale non addestrato (quadri di distribuzione ASD)” 54 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:24 Pagina 55 • Relazione tecnica impianti elettrici Alimentazione e distribuzione energia L’alimentazione dell’energia elettrica è fornita dal quadro generale BT del complesso ospedaliero, in un sistema elettrico di distribuzione di tipo TN-S, che alimenta, tra gli altri, il quadro principale dello studio dentistico (QE1) distante circa 30 m. L’alimentazione è di tipo trifase + neutro con tensione nominale Vn = 400/230 V a.c. . L’impianto di terra farà capo al collettore principale di terra dell’edificio. Alimentazione di riserva e/o di sicurezza Tutto il reparto può essere alimentato, in caso di mancanza di rete, da alimentazione di riserva e di emergenza costituita da un gruppo elettrogeno in grado di alimentare gran parte dei servizi ed impianti della struttura ospedaliera. E’ previsto inoltre un gruppo di continuità statico del tipo on-line da 8 kVA per i circuiti di sicurezza ovvero per quei circuiti ritenuti vitali per la salute del paziente come, in questo caso, gli utilizzatori della sala chirurgica (per continuare gli interventi in atto) ; l’UPS alimenterà anche quei circuiti che richiedono la continuità di servizio onde evitare danni economici e disagi dovuti, ad esempio, al rinvio o all’annullamento degli appuntamenti, alla perdita di dati, ecc). In caso di black-out, l’UPS alimenterà entro 0,5 sec. tramite proprie batterie con autonomia di 1 h, le seguenti utenze, fino all’intervento a regime del gruppo elettrogeno, intervento che deve avvenire entro 15 secondi: - QE2, quadro sala chirurgica (prese, lampade, riunito, lampada scialitica a soffitto, eventuali pensili attrezzati) - prese per computer - rilevazione incendi (se autonoma nel reparto) - impianto di segnalazione, - videocitotelefonia - diffusione sonora - circuiti ausiliari La combinazione Gruppo elettrogeno + UPS consente l’alimentazione di sicurezza oltre le 3 ore anche della lampada scialitica, installata nella sala chirurgica ,come espressamente richiesto dalla sez. 710 della norma CEI 64-8/7 e oltre le 2 ore dell’illuminazione di sicurezza, della diffusione sonora, e dell’eventuale impianto idrico antincendio della struttura come richiesto dal Titolo II del DM 18/9/02. L’illuminazione di sicurezza è garantita in tutti i locali mediante lampade autonome, sia per gli ambienti sia come indicatrici di uscita e uscita di sicurezza, con alimentazione autonoma di 3 ore. Si è optato sull’autonomia di 3 ore, per rendere questo impianto svincolato dalla presenza di UPS e Gruppo elettrogeno, aumentando in questo modo il livello di affidabilità di questo servizio. 55 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:24 Pagina 56 ® Sistemi di protezione delle linee e verifica dell’energia passante Nella verifica sulla protezione delle linee effettuata con il software Tisystem di BTicino, è stata considerata una corrente di corto circuito, nel punto di installazione del Quadro Generale SMD (QE1), di 14,2 kA. Gli interruttori magnetotermici previsti sono in grado di interrompere l’alimentazione in caso di sovracorrenti sia dovute a cortocircuito sia a sovraccarico. Il potere d’interruzione nominale degli interruttori è idoneo ad interrompere le correnti di corto circuito presunte nel punto di installazione degli stessi. La scelta della serie degli interruttori sui diversi quadri garantisce la selettività totale tra l’interruttore generale del QE1 e gli interruttori btdin100 derivati. Sulle linee protette da interruttori megatiker MA125 la selettività è garantita fino a 1,2 kA ma la condizione è accettabile in quanto poco probabile il guasto su queste linee essendo di distribuzione e realizzate con un isolamento equivalente a quello di classe II. E’ inoltre assicurata la selettività totale tra l’interruttore generale dei quadri con trasformatore d’isolamento ed i relativi derivati. Distribuzione generale, sistema TN-S. Schema di principio MA125 differenziale 300 mA, 0,3 s QE1 Quadro Generale SMD QG BT L Cabina di trasformazione MS Icc=14,2 kA GE A Utenze essenziali MA125 Id Id Id Id UPS* ** 6,4 kA QE2 amb. A QSO5TSN 3,6 kA ** QE3 amb. B QSO3N 5 kA QE4 sala RX Btdin 100, differenziali tipo G-A Circuiti terminali utilizzatori fissi sterilizzazione 3,3 kA Altre utenze QE5 sala chirurgica QSO7TSN *On-line 8 kVA 1 h di autonomia Riunito, prese, lampade 56 Riunito, prese, lampade prese lampade app. RX **Linea a doppio isolamento (tubo e cavi dedicati) Riunito, prese/pensili scialitica lampade SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:24 Pagina 57 • Relazione tecnica impianti elettrici Sistemi di protezione dai contatti indiretti La protezione contro i contatti indiretti è realizzata secondo le prescrizioni che la Norma CEI 64-8 prevede in un sistema TN-S, utilizzando quindi i seguenti tipi di dispositivi: - Interruttori differenziali di tipo “G-A” con Idn=30 mA sui circuiti terminali che alimentano le prese. - Interruttori differenziali di tipo “G-A” con Idn=300 mA sui circuiti terminali che alimentano le lampade installate a soffitto. - Interruttori differenziali di tipo “G-A” con Idn=500 mA sui circuiti che alimentano le macchine per il condizionamento ed il compressore per utilizzo medicale. - Interruttore differenziale con tempo di intervento regolato a 0,30 secondi e sensibilità di 300 mA sul circuito che alimenta l’UPS. Essendo il gruppo statico di continuità del tipo on-line, i circuiti a valle di esso possono essere protetti da interruttori magnetotermici anche contro i contatti indiretti. Infatti in caso di guasto a terra di uno dei circuiti interverrà il dispositivo differenziale a monte dell’UPS che alimenterà le utenze essenziali in isola, ovvero in un sistema “temporaneo” IT. Il primo guasto non viene interrotto garantendo la continuità di servizio. Un eventuale ma poco probabile secondo guasto provocherà l’intervento del magnetotermico rispettivo. E’ comunque necessario un dispositivo di allarme che segnalerà l’intervento delle batterie in modo da ripristinare appena possibile il circuito in guasto. - Trasformatore d’isolamento ad uso medicale con controllo dell’isolamento del sistema verso terra (sistema IT-M) per i circuiti degli ambulatori A e B e della Sala chirurgica, con quadro distinto per ciascun locale e potenza del trasformatore adeguata ai carichi. Questo metodo, oltre a ridurre notevolmente le correnti di dispersione verso terra dei vari utilizzatori e delle parti applicate dei riuniti o di altri apparecchi elettromedicali, consente la continuità di servizio anche dopo il primo guasto su uno qualsiasi dei circuiti a valle del trasformatore. Questo evento verrà segnalato con allarme ottico-acustico per una verifica dell’impianto non appena possibile. I quadri con trasformatore d’isolamento sono ubicati all’esterno del locale in modo da poter effettuare la protezione contro i contatti indiretti sull’involucro come nel modo seguente. - Interruttore magnetotermico e conduttura separata per l’alimentazione ai quadri con trasformatore d’isolamento. Effettuando inoltre il cablaggio all’ingresso dei quadri con trasformatore secondo il commento 413.2.1.1 della norma CEI 64-8, si realizza la protezione contro i contatti indiretti mediante doppio isolamento o sistema equivalente alla classe II. 57 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:24 Pagina 58 ® Protezione dalle sovratensioni Sul quadro QE1 generale dello studio dentistico, sono previsti quattro SPD di classe II tipo A. Sul Quadro Generale di Bassa Tensione della struttura, ipotizzato a 30 metri dal QE1, andranno installati 3 SPD del tipo L (classe I) per la protezione coordinata anche da eventuale fulminazione diretta sulla linea. SPD di tipo T sono previsti inoltre a monte di gruppi di prese destinate ad alimentare apparecchiature elettroniche. Il coordinamento degli SPD è stato verificato mediante il software BTicino Tispd ed i parametri di riferimento utilizzati sono elencati nella relazione esemplificativa riportata nelle pagine seguenti. posa dei cavi elettrici I cavi elettrici saranno infilati in canalizzazioni realizzate con tubi pesanti in PVC sottotraccia, a parete ed a pavimento. I circuiti che alimentano le lampade saranno contenute nel tratto a soffitto nel canale Interlink. Le sezioni dei cavi sono state dimensionate in base alla corrente di carico IB e applicando opportuni coefficienti alle portate nominali in funzione della contemporaneità e utilizzazione dei carichi, del raggruppamento nello stesso tubo e della caduta di tensione massima definita. I parametri ed i coefficienti utilizzati sono indicati nelle tabelle degli schemi dei quadri elettrici. I cavi previsti per energia sono del tipo non propagante l’incendio (N07V-K). CEI 20-22 II IEMMEQU C collegamento equipotenziale supplementare 58 B A A - Conduttore a corda flessibile di rame rosso ricotto B - Isolante in PVC qualità R2. Costruito in doppio strato fino ai 6 mm2. C - Marcatura ad incisione. Negli ambulatori e nella sala RX si deve realizzare un collegamento equipotenziale supplementare. In base alla posizione del riunito è stata definita la “zona paziente” in modo da identificare le masse e le masse estranee, comprese in quest’area, che dovranno essere collegate al nodo equipotenziale del locale. I conduttori PE di tutte le prese, anche quelle situate fuori dalla “zona paziente”, dovranno essere collegati al nodo equipotenziale o al sub-nodo relativo. Nella sala chirurgica è prevista una egualizzazione del potenziale che interessa l’intero locale in quanto è possibile l’utilizzo di un letto mobile per l’osservazione post-operatoria del paziente sottoposto ad anestesia parziale o totale. Nello schema d’installazione relativo sono indicati il posizionamento di nodi e sub-nodi e la disposizione dei tubi e le sezioni dei cavi per realizzare questo impianto. In quest’ultimo locale la resistenza dei conduttori collegati al nodo equipotenziale non deve essere superiore a 0,20 ohm. SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:25 Pagina 59 • Relazione tecnica impianti elettrici Collegamento equipotenziale supplementare nei locali ad uso medico di gruppo 2. RPE/EQS ≤ 0,2Ω EQS: S ≥ 6mm2 MASSE in zona paziente MASSA ESTRANEA in “zona paziente” PE/EQS PRESE EQS PE/EQS TRSF EQS NODO EQP PRINCIPALE PE Illuminazione generale con sistema Interlink L’illuminazione dei diversi ambienti è realizzata con l’impiego del sistema Interlink office di BTicino, in particolare con canale a campana e diffusori tipo Dark Light che consentono una elevata efficienza luminosa ed una forte limitazione dell’abbagliamento. I valori di illuminamento previsti a progetto sono stati definiti sulla base di quelli indicati dalla norma UNI 10380/A1. Una tabella successiva riporta i dati ed i valori utilizzati nel calcolo illuminotecnico applicando la formula indicata. 59 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:25 Pagina 60 ® Illuminazione di sicurezza Per l’illuminazione di sicurezza sono previste a progetto le lampade di emergenza Interlink da 9 watt con autonomia di 3 ore ed in servizio “non permanente” per i locali ad uso medico, la reception e la sterilizzazione, mentre nei servizi e nello studio sono state previste lampade autonome di emergenza modulari della serie Living International sempre con 3 ore di autonomia. Le lampade autonome Interlink da 9 w forniscono un illuminamento medio di 5 lux ad 1 m dal piano di calpestio, come prescritto dal DM 18/9/2002 per gli ambulatori in strutture con S > 500 m. Sono previste inoltre lampade indicatrici di uscita e uscita di sicurezza con alimentazione autonoma di 3 ore. Impianti videocitofonico, telefonico e trasmissione dati Mediante l’impiego di un centralino telefonico PABX, l’adozione di componenti Terraneo dedicati ed una rete di comunicazione locale (tipo LAN - Local Area Networks), si realizza l’integrazione dei servizi di Videocitofonia, Telefonia e Trasmissione dati. La rete di comunicazione tra i diversi Personal Computer, tra i telefoni e videocitotelefoni dello studio dentistico è resa possibile mediante il cablaggio strutturato Btnet, che comprende connettori RJ45, un quadretto a parete contenente i pannelli di permutazione, i cavi di connessione. Il progetto è sviluppato considerando lo studio multi-sala indipendente dalla struttura ospedaliera, con l’ingresso di due linee da parte del gestore della telefonia/dati. La linea telefonica, protetta da sovratensioni da particolari SPD (art.PLT1), si attesterà al Centralino PABX, predisposto per una seconda linea, e si connetterà poi al distributore video ed al quadro di permutazione. Sono previsti due posti esterni con videocitofono in corrispondenza di altrettanti ingressi. Nelle pagine seguenti due schemi mostrano lo schema di principio della rete LAN, i prodotti necessari e le connessioni da effettuare. Lettore cd/dvd Scanner Fax Telefono PC cablaggio strutturato armadio da parete Stampante Hard disc removibile Server 60 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:25 Pagina 61 • Relazione tecnica impianti elettrici Impianto TV Diffusione sonora Sono previste in ogni locale delle prese per l’impianto televisivo che faranno capo all’impianto centralizzato dello stabile in cui si trova lo studio medico. Occorre verificare la compatibilità del tipo di presa prevista a progetto (presa maschio secondo le recenti norme) con l’impianto stesso. E’ previsto a progetto un impianto di diffusione sonora da realizzare secondo lo schema allegato. L’impianto consente la diffusione di segnali musicali provenienti o dal sintonizzatore radio modulare BTicino o da un’altra fonte disponibile nello studio, ad esempio un lettore CD. La sorgente sonora può essere attivata ed ascoltata in ogni singolo locale. Nel sistema è compreso anche un modulo con microfono incorporato per ricerca persone in modo da chiamare alla reception il medico o personale desiderato, escludendo automaticamente e temporaneamente la musica. Questo modulo è installato in una scatola da tavolo con il deviatore per commutare le due sorgenti sonore. L’impianto è alimentato a valle dell’UPS, in modo da garantirne il funzionamento anche in caso di black-out per inviare messaggi ed avvisi. L’eventuale utilizzo di questo impianto ai fini della sicurezza (sistemi di allarme secondo DM 18/09/02), deve essere valutato nel contesto del piano di emergenza. modulo con microfono incorporato per ricerca persone sintonizzatore diffusore sonoro da incasso 61 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 17:32 Pagina 62 ® 62 Rilevazione incendi In osservanza al D.M. 18/9/2002 è previsto un impianto di rilevazione incendi alimentato da circuito di sicurezza per almeno 2 ore. Questo si realizza, come per gli altri circuiti di sicurezza, con alimentazione dall’UPS fino al funzionamento a regime del gruppo elettrogeno. Impianto di chiamata dai locali E’ previsto un impianto di segnalazione di chiamata dai diversi ambienti dello studio, con visualizzazione del numero del locale alla reception e avviso acustico temporaneo e discreto. L’impianto è realizzato mediante il sistema con display numerico a due cifre BTicino. L’annullamento della chiamata si effettua mediante pulsante posizionato nei pressi del Quadro Display ed eventualmente riportato in una combinazione da tavolo. SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:25 Pagina 63 • Relazione tecnica impianti elettrici Serie civile La serie civile prevista a progetto è la serie BTicino Living International. In alternativa possono essere impiegate le serie civili, compatibili con quanto proposto, Light e Light Tech. ® ® 63 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:25 Pagina 64 ® Protezione contro le sovratensioni dell'impianto elettrico utilizzatore a tensione nominale non superiore a 1000 V in c.a. e 1500 V in c.c Scelta e installazione delle misure di protezione in uno studio medico dentistico multisalainserito in una struttura ospedaliera Eseguita da: Albo professionale: Numero di iscrizione all'albo: Partita IVA: Codice fiscale: Committente: studio medico dentistico …………………… 1. SCOPO DEL DOCUMENTO Questo documento ha lo scopo di indicare quali SPD (Surge Protective Device) installare al fine di proteggere contro le sovratensioni di origine atmosferica l'impianto elettrico utilizzatore considerato. Le sovratensioni possono essere dovute a fulminazione diretta o indiretta dell'edificio e/o della linea elettrica che alimenta l'impianto. Le misure di protezione adottate contro le sovratensioni di origine atmosferica risultano in genere idonee anche contro le sovratensioni generate sulla linea da cause interne al sistema elettrico di cui la linea è parte (manovre, guasti, ecc.). 2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO Questo documento è stato elaborato con riferimento alle seguenti norme CEI: Norma CEI 81-1 Norma CEI 81-4 Norma CEI 64-8 Protezione delle strutture contro i fulmini Valutazione del rischio dovuto al fulmine Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua è stata altresì considerata la guida CEI 81-8: Guida d'applicazione all'utilizzo di limitatori di sovratensioni sugli impianti elettrici utilizzatori di bassa tensione 3. STRUTTURA DELL'IMPIANTO 3.1 Dati generali L'impianto elettrico considerato è un sistema TN. La linea di alimentazione che alimenta il quadro generale è trifase con neutro e la tensione nominale del sistema verso terra è 230 V. Sono stati presi in considerazione gli effetti dovuti ad un fulmine che cade nei pressi dell'edificio (componente M). 64 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:25 Pagina 65 • Relazione SPD L'impianto elettrico considerato è ubicato all'interno di una struttura autoprotetta contro le fulminazioni dirette ed è alimentato tramite una cabina di trasformazione MT/BT interna all'edificio. Nel caso in esame è stato assunto un coefficiente di sicurezza b = 0,9 3.2. Struttura dell'impianto Lo schema dell'impianto elettrico utilizzatore in BT, considerato ai fini della protezione contro le sovratensioni, è descritto negli schemi dei quadri elettrici. Le caratteristiche principali dell'impianto sono le seguenti. Quadro Generale BT Corrente di cortocircuito: 29 kA Il Quadro Generale BT alimenta i seguenti quadri: QE1 Quadro Generale SMD - Distanza: 30 m - Conduttura: il PE fa parte dello stesso canale - Tipo di alimentazione: trifase con neutro - Corrente di cortocircuito: 15 kA QE1 Quadro Generale SMD Il QE1 Quadro Generale SMD alimenta i seguenti quadri: QE4 Quadro sala RX - distanza: 15 m - Conduttura: il PE e i conduttori attivi fanno percorsi diversi - Tipo di alimentazione: trifase con neutro QE2 Quadro Ambulatorio A - distanza: 5 m - Conduttura: il PE fa parte dello stesso canale - Tipo di alimentazione: fase - neutro QE3 quadro ambulatorio B - distanza: 15 m - Conduttura: il PE fa parte dello stesso canale - Tipo di alimentazione: fase - neutro QE5 Quadro sala chirurgica - distanza: 20 m - Conduttura: il PE fa parte dello stesso canale - Tipo di alimentazione: fase - neutro 65 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:25 Pagina 66 ® 4. SCELTA E INSTALLAZIONE DEGLI SPD 4.1 Criteri di protezione Negli impianti elettrici degli edifici, gli SPD possono essere installati in pratica in tre punti: • ad arrivo linea, nel quadro generale di distribuzione o immediatamente a valle del punto di consegna se esiste la possibilità di installazione in un apposito involucro; • nei quadri secondari di distribuzione, o quadri di piano; • ai morsetti delle apparecchiature, al loro interno o nelle immediate vicinanze. La distanza misurata lungo il circuito, entro cui un SPD riesce a proteggere un'apparecchiatura, è chiamata distanza di protezione (lp). La valutazione della distanza di protezione dipende da una molteplicità di fattori, quali: • il livello di protezione effettivo Uprot dell'SPD; • la tensione di tenuta ad impulso Ui dell'apparecchiatura; • il tipo di conduttura che collega l'SPD all'apparecchiautra. Affinché l'apparecchiatura sia protetta è necessario che la sua distanza dall' SPD non sia superiore alla distanza di protezione. 4.2 Scelta delle protezioni Le protezioni installate sull'impianto sono descritte per ogni quadro. Quadro Generale BT Sul Quadro Generale BT, alimentato da una linea trifase con neutro, sono installati SPD all'ingresso del quadro, aventi le seguenti caratteristiche: sigla Bticino: L classe: I tipo: varistore livello di protezione Up: 1600 V lunghezza dei collegamenti: 0,5 m livello di protezione effettivo Uprot: 2100 V tensione massima continuativa: 440 V corrente impulsiva di scarica Iimp: 10 kA conforme alla norma IEC 61643-1: Sì L'SPD installato protegge i circuiti terminali / apparecchiature alimentati dal quadro se di lunghezza inferiore a quelle indicate in tabella (distanze espresse in metri): Caratteristiche del circuito Tensioni di tenuta (V) 1500 2500 4000 6000 Il PE non fa parte della conduttura Il PE fa parte della conduttura 0 0 15 10 45 30 *** *** Il simbolo "***" indica che Uprot <= bUi / 2 e quindi l'apparecchiatura è protetta qualunque sia la distanza dall'SPD (distanza di protezione). 66 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:25 Pagina 67 • Relazione SPD QE1 Quadro Generale SMD Sul QE1 Quadro Generale SMD, alimentato da una linea trifase con neutro, sono installati SPD all'ingresso del quadro, aventi le seguenti caratteristiche: Sigla Bticino: A classe: II tipo: varistore livello di protezione Up: 1000 V lunghezza dei collegamenti: 0,2 m livello di protezione effettivo Uprot: 1200 V tensione massima continuativa: 320 V corrente nominale di scarica In: 5 kA corrente massima di scarica Imax: 15 kA conforme alla norma IEC 61643-1: Sì L'SPD installato protegge i circuiti terminali / apparecchiature alimentati dal quadro se di lunghezza inferiore a quelle indicate in tabella (distanze espresse in metri): Caratteristiche del circuito Tensioni di tenuta (V) 1500 2500 4000 6000 Il PE non fa parte della conduttura Il PE fa parte della conduttura 15 10 45 30 *** *** *** *** Il simbolo "***" indica che Uprot <= bUi / 2 e quindi l'apparecchiatura è protetta qualunque sia la distanza dall'SPD (distanza di protezione). 4.3 Sezione di collegamento degli SPD La sezione minima dei conduttori di collegamento degli SPD sarà: • Classe I : 6 mm2 • Classe II : 4 mm2 • Classe III : 1,5 mm2 In ogni caso, per gli SPD di classe I la sezione dei conduttori (S) rispetterà le seguenti relazioni: S >= Iimp / 8 per conduttori isolati in PVC S >= Iimp / 10 per conduttori isolati in EPR 4.4 Riduzione del rischio Gli SPD installati sull'impianto sono dimensionati con riferimento al massimo valore della corrente di fulmine (200 kA) previsto dalle norme. Gli SPD, inoltre, sono conformi ai requisiti richiesti dalla norma di prodotto e sono stati scelti e dimensionati a regola d'arte. Sono state altresì fornite le indicazioni per un'installazione a regola d'arte. Ne segue che a tali dispositivi di protezione è possibile attribuire un coefficiente di riduzione del rischio K5 (SPD ad arrivo linea) o K3 (SPD installati sugli impianti interni) uguale a 0,01 (norma CEI 81-4). 4.5. Coordinamento tra SPD Gli SPD installati in cascata sull'impianto sono tra loro coordinati. 67 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:25 Pagina 68 ® 4.6. Protezione degli SPD contro le sovracorrenti Gli SPD installati sull'impianto devono essere protetti contro le sovracorrenti a 50 Hz. A tal fine è sufficiente che sia presente, a monte dell'SPD, un interruttore magnetotermico BTDIN, curva C, In <= 32A con adeguato potere di interruzione, oppure un fusibile tipo gG, avente In adeguata (vedasi allegato A). 4.7. Regole di installazione degli SPD di classe I Nel caso di utilizzo dell'SPD in classe I racchiuderlo all'interno di un quadro elettrico metallico avente grado di protezione >= IP2X nei confronti dell'SPD stesso. In alternativa posizionare gli SPD all'interno di un centralino IDROBOARD con grado di protezione IP55 munito di serratura mantenuta chiusa in esercizio. 5. CONCLUSIONI L'impianto elettrico considerato è protetto contro le sovratensioni purchè siano rispettati i limiti indicati al punto 4.2 e nell'allegato B. Data Timbro e firma 68 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:25 Pagina 69 • Relazione SPD ALLEGATO A Tabella della corrente di cortocircuito massima condizionata magnetotermico <= 32 A – curva C Icc [kA] max condizionata SPD S-L-H-A btdin 45 btdin 60 btdin 100 4,5 6 10 Fusibile tipo gG Tipo SPD Icc [kA] max condizionata <= 80 (>= 32)* <= 125 (125)* <= 160 (160)* H-A L S 100 100 100 * taratura consigliata per evitare interventi indesiderati ALLEGATO B E' necessario verificare che i circuiti terminali alimentati dai seguenti quadri siano di lunghezza inferiore a quelle indicate in tabella (distanze espresse in metri). Caratteristiche del circuito QE4 Quadro sala RX Il PE non fa parte della conduttura Il PE fa parte della conduttura Tensioni di tenuta (V) 1500 2500 4000 6000 0 0 30 15 *** *** *** *** Il simbolo "***" indica che Uprot <= bUi / 2 e quindi l'apparecchiatura è protetta qualunque sia la distanza dall'SPD (distanza di protezione). Nota: sui quadri QE2, QE3 e QE5 è installato un trasformatore d’isolamento che consente la protezione da sovratensioni dei circuiti a valle. 69 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:25 Pagina 70 ® 2- Progetto impianto elettrico Impianto prese energia, illuminazione e arredi 70 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:25 Pagina 71 • Planimetrie schema d’installazione per i servizi: cablaggio strutturato (btnet) per Trasmissione Dati (TD), videocitotelefonia (VC/T), diffusione sonora (DS), antifurto (AF), automazione tapparelle (SCS), TV. 71 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:25 Pagina 72 ® schema d’installazione impianto circuito prese ed altri utilizzatori: 72 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:25 Pagina 73 • Planimetrie collegamento equipotenziale supplementare scarichi dei lavabi in PVC; eventuali CDZ ad altezza > 2,5 m 73 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:25 Pagina 74 ® schema impianto di illuminazione 74 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:25 Pagina 75 • Planimetrie Tabella riepilogativa del calcolo di illuminamento medio generale dim locale coefficienti UNI lampada e diffusore progetto locale axbxh k R U M En G Ra °K W Φ Diff. Ep nL nC ambulatorio A 6x4,5x2 1,2 873 0,693 1,25 500 B 1A 5400 58 3700 D.L 510 6 6 ambulatorio B 5x5,7x2 1,33 873 0,619 1,25 500 B 1A 5400 36 2350 D.L 500 12 6 1,4 873 0,619 1,25 500 B 1A 5400 58 3700 D.L 651 12 6 sala chirurgica 7,5x4,5x2 sala RX 3x6x2 1 873 0,538 1,25 500 B 1B 4000 58 5200 D.L 500 4 2 sterilizzazione 6x3x2 1 873 0,645 1,25 300 B 1B 4000 36 3350 D.L 300 3 3 studio 4,5x3x2 0,9 753 0,562 1,25 300 B 1B 4000 58 5200 D.L 340 2 2 attesa 4x4x2 1 753 0,562 1,25 200 B 1B 4000 36 3350 D.L 190 2 2 753 0,650 1,25 200 B 1B 4000 36 3350 D.L. 200 4 4 753 0,562 1,25 200 B 1B 4000 36 3350 D.L. 260 4 4 reception corridoio int. 5,5x6,5x2 1,48 9x2,5x2 0,98 Legenda a,b = dimensioni del locale h = altezza corpo illuminante sul piano lavoro in metri k = indice del locale R = fattori di riflessione (soffitto/pareti/pavimento) U = fattore di utilizzazione M = fattore di manutenzione En = illuminamento medio di esercizio secondo UNI 10380/A1 in lux G = classe di qualità per limitazione dell'abbagliamento Ra = gruppo di resa del colore °k = temperatura di colore in gradi Kelvin W = potenza in watt Φ = flusso luminoso in Lumen Diff. = tipo di diffusore D.L. = diffusore tipo Dark Light per canale a campana Ep= illuminamento medio risultante a progetto in lux nL= numero lampade previste a progetto nC= numero corpi illuminanti previsti a progetto Formula nL = (a•b) • En • M Φ•U 75 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:25 Pagina 76 ® distribuzione impianti TD, VC/T 76 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:25 Pagina 77 • Planimetrie Schema di principio di cablaggio strutturato (btnet) per trasmissione dati e videocitotelefonia Bticino-Terraneo. Area di lavoro Prese telematiche utente Q PERM quadro di permutazione Prese energia utente n. 30 TD RJ45 n. 15 TP RJ45 Cablaggio orizzontale (sistema a stella) Cavi UTP cat. 5E art. C9882U/5E per dati e fonia Armadio da parete da 12 unità art. C9312, 600x730x400 mm contenente uno SWITCH Al Allo pannello switch perm. TP Linea dati (ADSL) Distributore video art. 335918 SPD: PLT1 Linea telefonica Centralino art. 335828 Per collegamenti impianto video e telefonico vedere schema seguente n. 41 77 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:25 Pagina 78 ® Schema di collegamento n° 41 schemario S5801 Telefono + Video Pivot al quadro di permutazione Q PERM (connettori citotelefonici) 1 Blu 2 Rosso + 3 Arancio 4 Bianco-Arancio 230V a.c. 50-60Hz 7 Verde 8 Bianco-Verde 1 2 3 4 5 6 7 8 giallo verde blu bianco marrone rosso nero grigio 1.............. GND V linea tel. linea tel. SUON. ACC. VID VID 2.............. 3.............. 4.............. 5.............. + 6.............. 7.............. 8.............. 9.............. 1 2 3 M1 4 5 6 R 7 8 9 RP 0 (401) + P.I. principale PRI C NO a b a b a b a b a b a b a b a b 1 2 3 4 5 6 7 8 Telefono + Video Pivot 1 Blu - Centralino 335828 2 Rosso + 3 Arancio 4 Bianco-Arancio U1 U2 a b a b 3 4 MP T R 7 Verde 8 Bianco-Verde 6 6 Linee telefoniche 1 2 3 4 5 6 7 8 giallo verde blu bianco marrone rosso nero grigio 1.............. GND V linea tel. linea tel. SUON. ACC. VID VID 2.............. 3.............. 4.............. 5.............. + 6.............. 7.............. 8.............. 9.............. 1 2 3 5 6 R 8 9 RP 0 + 6 230V a.c. 50Hz a b IN a b IN 230V 50Hz PLT1 PLT1 OUT a b OUT a b An PS 3 4 M P T R a b a b 1 2 3 4 7 8 1 2 3 4 7 8 Dg - + 1 2 1 2 Distributore video 335918 1 2 1 2 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 Posto esterno dedicato 1 modulo telecamera art. 332510 5 6 7 8 1 2 3 4 modulo telecamera art. 332510 Posto esterno dedicato 2 1 2 N 3 modulo fonico art. 335902 S 1 4 5 5 6 7 8 8 8 N modulo fonico art. 335902 S 2 5 6 7 8 6 1 2 3 4 1 2 3 4 7 8 PL PL C S+ S- Cavo art. 336900 78 PL PL C S+ S- M1 4 7 (402) SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:25 Pagina 79 • Planimetrie distribuzione impianti DS, TV, S 79 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:25 Pagina 80 ® Schema di collegamento n° 19 - Fascicolo G1700 1 sintonizzatore, 1 sorgente sonora esterna, microfono e max 11 diffusori 230V~ L N FONTE SONORA AGLI ALTRI EVENTUALI 8 DIFFUSORI CH SO L+ C RELE' art. L/N4499 art. NT4499 PREAMPLIFICATORE art.L/N4481 art. NT4481 DEVIATORE art. L/N4003 art. NT4003 C S L+ + L+ R S MAX 2 DIFFUSORI PER AMPLIFICATORE LOCALE AMPLIFICATORE LOCALE art. L/N4485 art. NT4485 L4753 A + PULSANTE art. L/N4005 art. NT4005 NO C + + C C S CH L+ CH SO L+ C ++ ALIMENTATORE art. E45/24DC 80 S A C S1 So A DIFFUSORE art. N4958 art. 4958 DIFFUSORE art. N4958 art. 4958 AMPLIFICATORE LOCALE art. L/N4485 art. NT4485 MODULO MICROFONICO art. L/N4489 art. NT4489 art. L/N4488 art. NT4488 SINTONIZZATORE art.L/N4492 art. NT4492 A L+ PULSANTE art. L/N4005 art. NT4005 A DIFFUSORE art. N4958 art. 4958 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:25 Pagina 81 • Planimetrie Segnalazione numerica: schemi di collegamento Pc = Pulsante di chiamata NO Quadro Display Pa = Pulsante di annullamento chiamata NO A art. 392001 B = Microcodifica tipo "A" (verde) = Microcodifica tipo "B" (arancione) Pa 2 1-5 contatto NO disponibile per circuito ausiliario 2 A/48V 8 N. 1 230 V a.c. Pc1 7 5 6 7 8 1 2 3 4 N. 2 n = max.12 Pc2 8 7(2) Pcn 8 8 7(n) 8 A A 7(n-1) 7 B 7(n) 8 8 7 7(2) 7(n-1) Segnalazione luminosa a display 392001 331211 331212 392121 392122 81 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:26 Pagina 82 ® Deviatore per luce • Studio Lampada di emergenza autonomia 1h Diffusore sonoro Rilevatore di fumo Amplificatore locale Deviatore per luce Presa TV Prese energia Connettori RJ45 fonia/dati Pulsante chiamata in scatola da tavolo 82 Uscita per segnalazione e Connettore per videocitotelefono Videocitotelefono versione da tavolo Prese e SPD SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:26 Pagina 83 • Sala chirurgia Pannello ripetitore controllo isolamento Comandi luce Amplificatore locale Citotelefono versione da tavolo Diffusore sonoro Lampada Interlink di sicurezza Rilevatore di fumo QE5 Quadro per sala chirurgica installato all’esterno della sala QP2 prese, protezioni e vano per sub-nodo Connettori RJ45 fonia/dati Presa CEE per app. RX QP2 prese, protezioni e vano per sub-nodo Presa TV 83 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:26 Pagina 84 ® ® 84 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:26 Pagina 85 ® • Quadri elettrici 85 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:26 Pagina 86 ® ® 86 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:27 Pagina 87 ® • Quadri elettrici 87 ® 88 Dimensioni ingombro 700x1400x282 mm art. QSO5TSN SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:27 Pagina 88 ® SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:27 Pagina 89 Dimensioni ingombro 700x1400x282 mm ® art. QSO3N • Quadri elettrici 89 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:27 Pagina 90 ® ® 90 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:28 Pagina 91 ® • Quadri elettrici 91 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:28 Pagina 92 ® QE5 - Quadro sala chirurgica art. QSO7TSN Dimensioni ingombro 700x1400x282 mm 92 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:28 Pagina 93 ® • Quadri elettrici 93 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:28 Pagina 94 ® 94 SMD 2003 2 DEF 8-09-2003 16:28 Pagina 95 VA L O R I Z Z A Z I O N E ECONOMICA MATERIALE BTICINO 95 SMD 2003 3 DEF 9-09-2003 10:19 Pagina 96 ® Riepilogo prezzi Studio Medico Dentistico 2003. nota: prezzi lordi in euro di materiale BTicino riferiti a listino 01/02/2003 iva esclusa Le quotazioni si riferiscono agli elenchi materiali delle pagine seguenti. Non sono compresi quindi tutti i costi di componenti non BTicino quali ad esempio lampade, tubi e cavi per energia, nè manodopera. IMPIANTO COMPONENTI SOLUZIONE A SOLUZIONE B Pos. euro Pos. euro SERIE CIVILE (prese e comandi) QUADRETTI PRESE TIPO QP1 QUADRETTI PRESE TIPO QP2 PRESE INTERBLOCCATE TOTALE IMPIANTO ENERGIA A/1 A/2 818 1073 B1 B/2a B/2b B/2c 1214 1864 1212 256 4546 ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA LAMPADE MODULARI LAMPADE INTERLINK TOTALE ILL. DI SICUREZZA A/3 A/4b 259 610 869 B/3 B/4b 259 1563 1822 ANTIFURTO SCS VIDEOCITOTELEFONICO CABLAGGIO STRUTTURATO DIFFUSIONE SONORA TELEVISIVO SEGNALAZIONE CENTRALE MONOZONA AUTOMAZIONE TAPPARELLE INTEGRAZIONE FONIA/DATI CONNETTORI E ACCESSORI QUADRI DI PERMUTAZIONE 2 SORGENTI+ MICROFONO PRESE TV DISPLAY NUMERICO TOTALE IMPIANTI SPECIALI A/5 A/6 A/7 A/8a A/8b A/9 A/10 2082 821 3375 211 996 1284 106 B/5 A/6a A/6b B/7 B/8 B/9 8875 3543 527 1396 1538 211 528 7743 AVANQUADRO QUADRO GENERALE QUADRI DERIVATI TOTALE QUADRI ELETTRICI A/Q A/Q1 A/Q2 1051 1794 3951 6796 B/Q1 4184 B/Q2-5 12447 16631 18431 30742 ENERGIA QUADRI ELETTRICI 1891 TOTALE COMPONENTI ELETTRICI ILLUMINAZIONE GENERALE* CORPI ILLUMINANTI E CANALE INTERLINK TOTALE INTERLINK A/4a 13014 13014 B/4a 19997 19997 *I corpi illuminanti sono considerati separati dall’impianto elettrico in quanto compresi nella voce “arredo” e possono quindi incidere in modo molto variabile sui costi finali. 96 SMD 2003 3 DEF 9-09-2003 10:19 Pagina 97 • Valorizzazione economica Incidenza impianti SMD soluzione A IMPIANTO ENERGIA 10 37 ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA 5 11 ANTIFURTO SCS 4 VIDEOCITOTELEFONO CABLAGGIO STRUTTURATO 1 DIFFUSIONE SONORA 7 18 7 PRESE TV QUADRI ELETTRICI Incidenza impianti SMD soluzione B IMPIANTO ENERGIA ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA 53 15 6 VIDEOCITOTELEFONO 12 CABLAGGIO STRUTTURATO DIFFUSIONE SONORA PRESE TV SEGNALAZIONE 21 5 6 QUADRI ELETTRICI 97 SMD 2003 3 DEF 9-09-2003 10:19 Pagina 98 ® Studio medico dentistico - Soluzione A nota: prezzi esposti in Euro secondo listino RR N. 23 01/02/2003 IVA esclusa Pos.A/1: impianto energia ARTICOLO 16105 16205 503E 506L L4001 L4001/0 L4003/0 L4113 L4140 L4180 L4180/3 L4536 L4703 L4707 L4741/230 L4803AC L4807AC L4911/2 L4950 L4911/2 L4911/3 TUBO012 TUBO012 QTÁ PREZZO 7 16 32 2 5 11 4 1 15 22 4 2 32 2 20 32 2 3 8 4 8 150 100 2,93 1,34 0,25 1,91 3,82 2,81 3,52 2,98 9,07 4,16 10,43 15,49 0,77 3,66 1,82 8,08 16,42 1,81 0,63 1,81 2,43 0 0 IMPORTO 20,51 21,44 8 3,82 19,1 30,91 14,08 2,98 136,05 91,52 41,72 30,98 24,64 7,32 36,40 258,56 32,84 5,43 5,04 7,24 19,44 0 0 818,02 98 DESCRIZIONE Multibox - scatola multifunzionale 5 moduli Multibox - scatola derivazione 150x130x69 Scatole - da incasso a 3 posti Scatole - da incasso a 7/6 posti in linea Living int - interruttore 1P 16A Living int - interruttore 16A senza tasto Living int - deviatore 16A senza tasto Living int - presa 2P+T 10A 250V Living int - presa Schuko 2P+T 16A tipo P30 Living int - presa 2P+T 10/16A bipasso Living int - presa triplex bipasso 10/16A Living int - scaricatore di tensione 230V Living int - supporto a 3 moduli Living int - supporto a 7 moduli Living int - gruppo localizzaz 230V 1,5mA Living int - placca 3 posti acciaio scuro Living int - placca 7 posti acciaio scuro Living int - tasto 2 moduli per inter/dev Living int - tasto falso polo Living int - tasto 2 moduli per inter/dev Living int - tasto 3 moduli per inter/dev Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm Tubo flessibile in PVC pesante diam 25 mm prezzo complessivo SMD 2003 3 DEF 9-09-2003 10:19 Pagina 99 • Componenti e prezzi Pos.A/2: quadretto prese QP1 ARTICOLO QTÁ PREZZO 3 1 2 1 1 1 2 1 1 9,07 10,43 31,72 15,49 8,58 4,75 1,07 1,07 1,02 L4140 L4180/3 L4301/16 L4536 16102LTG 16135 16136F/6G 16136/0G 16102 IMPORTO 27,21 10,43 63,44 15,49 8,58 4,75 2,14 1,07 1,02 134,13 1073,04 DESCRIZIONE Living int - presa Schuko 2P+T 16A tipo P30 Living int - presa triplex bipasso 10/16A Living int - magnetotermico 1P+N 16A 3kA Living int - scaricatore di tensione 230V Multibox - set installazione 2 mod grigio Multibox - telaio con 3 supporti living Multibox - placca 6 living int.grigia Multibox - placca cieca per 16136s grigia Multibox - scatola multifunzionale 2 moduli prezzo cad. QP1 prezzo complessivo per n.8 QP1 Pos.A/3: lampade di sicurezza modulare ARTICOLO L4384/1 L4704 L4804AC 504E TUBO012 QTÁ PREZZO 3 3 3 3 50 71,35 1,86 11,78 1,26 0 IMPORTO 214,05 5,58 35,34 3,78 0 258,75 DESCRIZIONE Living int - lampada emergenza 1h 4 moduli Living int - supporto a 4 moduli Living int - placca 4 posti acciaio scuro Scatole - da incasso a 4 posti Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm prezzo complessivoprezzo cad. QP1 99 SMD 2003 3 DEF 9-09-2003 10:19 Pagina 100 ® Pos.A/4a: Corpi illuminanti Interlink ARTICOLO QTÁ PREZZO 120001AL 120002AL 120103/18 120106/18 121010AL 121011AL 121301 121303/36 121303/58 121307/36 121309/36 121309/58 121321GR 121302GR 120014GR 120013GR 121303GR 121205GR 121203GR 121201/25 121312GR 120010 121102NG TUBO-18W TUBO-36W TUBO-58W TUBO012 74 74 2 2 74 74 74 9 9 6 15 9 20 40 40 40 40 3 2 12 12 50 60 2 21 9 120 4,77 2,22 52,1 6,14 6,32 5,09 90,01 65,79 81,46 115,96 32,78 39,02 5,59 5,33 2,5 3,01 4,82 31,12 28,59 28,86 3,5 1,43 11,05 0 0 0 0 IMPORTO 352,98 164,28 104,2 12,28 467,68 376,66 6660,74 592,11 733,14 695,76 491,7 351,18 111,8 213,2 100 120,4 192,8 93,36 57,18 346,32 42 71,5 663 0 0 0 0 13014,27 DESCRIZIONE Interlink - coper PVC 80mm L=2m allum (Euro/metro) Interlink - coper PVC 60mm L=2m allum (Euro/metro) Interlink - portalampada 18W con starter Interlink - diffusore prismatico 80x600mm Interlink - coper PVC 160mm 2m allum (Euro/metro) Interlink - coper PVC 110mm 2m allum (Euro/metro) Interlink - canale campana allum. 2m (Euro/metro) Interlink - portalamp campana 36w starter Interlink - portalamp campana 58W starter Interlink - portalamp campana 2x36W starter Interlink - ottica dark light 160x1200mm Interlink - ottica dark light 160x1500mm Interlink - testata canale campana grigio Interlink - giunzione coperchio 160mm GR Interlink - giunzione coperchio 60mm grigio Interlink - giunzione coperchio 80mm grigio Interlink - giunzione coperchio 110mm GR Interlink - angolo piatto 120x120mm grigio Interlink - raccordo a T 120x120mm grigio Interlink - canale allum. 120x120 0,25m Interlink - testata/giunzione canali grigio Interlink - graffa fermacavi per canale Interlink - 2 cavetti sospensione grigio Tubo fluorescente 18W Tubo fluorescente 36W Tubo fluorescente 58W Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm prezzo complessivo Pos.A/4b: Lampade di sicurezza Interlink ARTICOLO 3420/1 150420GR QTÁ PREZZO 6 6 83,9 17,24 IMPORTO 503,4 103,44 606,84 100 DESCRIZIONE Interlink - lampada emergenza 9W 1h Interlink - centralino multifunzione grigio prezzo complessivoprezzo cad. QP1 SMD 2003 3 DEF 9-09-2003 10:19 Pagina 101 • Componenti e prezzi Pos.A/5: impianto antifurto ARTICOLO 16202 3505/12 3507/6 3510 4050 4070 4072L 503E 504E 506E E46ADCN L4600/1 L4605 L4611 L4703 L4704 L4803AC L4804AC L4950 L4669 TUBO012 QTÁ PREZZO 3 1 1 7 2 1 1 10 1 1 1 1 1 10 10 1 10 1 10 2 120 0,63 77,34 24,69 5,42 40,9 95,92 171,58 0,25 1,26 1,91 99,71 116,19 94,36 108,55 0,77 1,86 8,08 11,78 0,63 40,34 0 IMPORTO 1,89 77,34 24,69 37,94 81,8 95,92 171,58 2,5 1,26 1,91 99,71 116,19 94,36 1085,5 7,7 1,86 80,8 11,78 6,3 80,68 0 DESCRIZIONE Multibox - scatola derivazione 113x91x49 Living - pila 12V 12Ah sirena antifurto Living - accumulatore 6V per 4070 e 4075 Living - contatto magnetico da incasso Living - telecomando antifurto ad IR Living - sirena interna per antifurto Living - sirena esterna + flash antifurto Scatole - da incasso a 3 posti Scatole - da incasso a 4 posti Scatole - da incasso quadrata a 6 posti Living int - alimentatore antifurto ed SCS Living int - centrale antifurto 1 zona Living int - chiave meccanica antifurto Living int - rivelatore antifurto IR orient Living int - supporto a 3 moduli Living int - supporto a 4 moduli Living int - placca 3 posti acciaio scuro Living int - placca 4 posti acciaio scuro Living int - tasto falso polo Living int - doppino SCS con guaina 100m Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm 2081,71 prezzo complessivo IMPORTO DESCRIZIONE Pos.A/6: impianto SCS ARTICOLO 16202 3510 503E 504E E46ADCN L4652/2 L4671/2 L4703 L4704 L4803AC L4804AC L4911/2 L4915/2 L4950 L4951 L4669 TUBO012 QTÁ PREZZO 1 9 7 2 1 1 9 7 2 7 2 9 1 7 1 1 50 0,63 5,42 0,25 1,26 99,71 40,06 52,74 0,77 1,86 8,08 11,78 1,81 1,81 0,63 1,11 40,34 0 0,63 48,78 1,75 2,52 99,71 40,06 474,66 5,39 3,72 56,56 23,56 16,29 1,81 4,41 1,11 40,34 0 Multibox - scatola derivazione 113x91x49 Living - contatto magnetico da incasso Scatole - da incasso a 3 posti Scatole - da incasso a 4 posti Living int - alimentatore antifurto ed SCS SCS - comando carichi singoli/doppi 2 mod SCS - attuatore a 2 rele' 2 moduli Living int - supporto a 3 moduli Living int - supporto a 4 moduli Living int - placca 3 posti acciaio scuro Living int - placca 4 posti acciaio scuro Living int - tasto 2 moduli per inter/dev Living int - tasto 2 moduli per pulsante Living int - tasto falso polo Living int - tasto falso polo/prefrattura Living int - doppino SCS con guaina 100m Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm 821,3 prezzo complessivo 101 SMD 2003 3 DEF 9-09-2003 10:19 Pagina 102 ® Pos.A/7: impianto videocitotelefonico ARTICOLO 335103 335033 337133 335828 PLT1 335918 332510 335902 336900 336983 503E L4703 L4803AC 331120 336803 TUBO012 QTÁ PREZZO 2 5 2 1 2 1 2 2 1 2 2 2 2 2 2 20 277,02 83,59 25,47 408,03 38,71 436,1 456,13 114,02 176,69 15,83 0,25 0,77 8,08 17,07 14,94 0 IMPORTO 554,04 417,95 50,94 408,03 77,42 436,1 912,26 228,04 176,69 31,66 0,5 1,54 16,16 34,14 29,88 0 3375,35 DESCRIZIONE Pivot - sezione video per telefono grigio Pivot - telefono standard grigio Pivot - supporto da tavolo grigio 280mm Telefonia - centralino 2 urbane 8 derivati Telefonia - protezione 1 linea telefonica Distributore video Modulo telecamera Sfera b/n orientabile Modulo fonico per PABX art 335828 Cavo a 8 conduttori 100m Presa 8 vie Living international Scatole - da incasso a 3 posti Living int - supporto a 3 moduli Living int - placca 3 posti acciaio scuro Sfera - scatola + telaio da 2 moduli Cavo videocitofonico Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm prezzo complessivo Pos.A/8a: connettori per cablaggio strutturato btnet ARTICOLO 503E L4703 L4803AC L4267/5 TUBO012 QTÁ PREZZO 6 6 6 18 70 0,25 0,77 8,08 8,67 0 IMPORTO 1,5 4,62 48,48 156,06 0 210,66 DESCRIZIONE Scatole - da incasso a 3 posti Living int - supporto a 3 moduli Living int - placca 3 posti acciaio scuro Living int - RJ45 non schermato cat 5E Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm prezzo complessivo Pos.A/8b: quadro permutazione cablaggio strutturato btnet ARTICOLO QTÁ PREZZO C9024U/GR C9204U/5E C9309 C9100/1GR C9101/1GR C9152MC C9104N C9351C 2 24 1 2 2 1 1 1 141,78 3,25 279,12 14,53 23,8 117,11 121,26 40,37 IMPORTO 283,56 78 279,12 29,06 47,6 117,11 121,26 40,37 996,08 102 DESCRIZIONE Btnet - pannello 24p RJ45 UPT cat 5E grigio Btnet - cordone RJ45 cat 5E UTP - 0,5m Btnet - quadro 9 u da parete 400 X 600 Btnet - pannello cieco 1 u rack grigio Btnet - pannello passacavi 1 u rack grigio Btnet - blocco alim magnetot cavo no dif Btnet - ripiano scorrevole Btnet - pannello ing cavi spazz arm pavim prezzo complessivo SMD 2003 3 DEF 9-09-2003 10:20 Pagina 103 • Componenti e prezzi Pos.A/9: impianto diffusione sonora ARTICOLO 4958 503E 506E 506L L4003/0 L4005/0 L4113 L4481 L4485 L4488 L4492 L4499 L4703 L4704 L4707 L4803AC L4804AC L4807AC L4921G L4925G L4950 L4953 504LIV E45/24DC TUBO012 QTÁ PREZZO 8 6 8 1 1 5 1 1 5 1 1 1 6 2 1 6 2 1 1 5 3 1 1 1 50 45,29 0,25 1,91 1,91 3,52 2,86 2,98 88,86 61,78 68,47 182,35 13,18 0,77 1,86 3,66 8,08 11,78 16,42 1,33 1,33 0,63 1,27 16,61 92,17 0 IMPORTO 362,32 1,5 15,28 1,91 3,52 14,3 2,98 88,86 308,9 68,47 182,35 13,18 4,62 3,72 3,66 48,48 23,56 16,42 1,33 6,65 1,89 1,27 16,61 92,17 0 DESCRIZIONE Living - diffusore sonoro per scatola 506 Scatole - da incasso a 3 posti Scatole - da incasso quadrata a 6 posti Scatole - da incasso a 7/6 posti in linea Living int - deviatore 16A senza tasto Living int - pulsante NO 10A senza tasto Living int - presa 2P+T 10A 250V Living int - preamplificatore di ingresso Living int - amplificatore locale Living int - ricerca persone a viva voce Living int - sintonizzatore radio Living int - rele' monostabile 24Vdc Living int - supporto a 3 moduli Living int - supporto a 4 moduli Living int - supporto a 7 moduli Living int - placca 3 posti acciaio scuro Living int - placca 4 posti acciaio scuro Living int - placca 7 posti acciaio scuro Living int - tasto serigraf 'musica' 1 mod Living int - tasto serigraf 'musica' 1 mod Living int - tasto falso polo Living int - uscita con foro diametro 9mm Scatole - portapparecchi tavolo 4P living i. Living - alimentatore switching 220V/24Vdc Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm 1283,95 prezzo complessivo IMPORTO DESCRIZIONE Pos.A/10: prese televisive ARTICOLO 503E L4202D L4703 L4803AC L4950 TUBO012 QTÁ 5 5 5 5 10 50 PREZZO 0,25 10,77 0,77 8,08 0,63 0 1,25 53,85 3,85 40,4 6,3 0 105,65 Scatole - da incasso a 3 posti Living int - presa TV derivata maschio Living int - supporto a 3 moduli Living int - placca 3 posti acciaio scuro Living int - tasto falso polo Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm prezzo complessivo 103 SMD 2003 3 DEF 9-09-2003 10:20 Pagina 104 ® Pos.A/Q: QEAV Avanquadro ARTICOLO QTÁ PREZZO 83400C 83430 83430V 8535CG 8536/16DGA F10H/4 T7004A4/63 T7042/63 39031 14332 21504 21500 2 1 1 1 2 1 1 1 8 4 1 1 10,81 71,65 64,95 15,55 21,24 336,1 105,87 240,63 1,9 0,68 14,73 4,91 IMPORTO 21,62 71,65 64,95 15,55 42,48 336,1 105,87 240,63 15,2 2,72 14,73 4,91 1050,94 collegato 104 DESCRIZIONE Mas LD - elemento chiusura L400 P280 Mas LD - corpo modulare chiuso 400x600x280 Mas LD - porta lamiera cristallo 400x600 Mas lamiera - pannello a cerniera 400x200 Mas MD - pannello 16 DIN 400x200mm Btdin - scaricatore sovratens 40kA 4P 230V Mega MD125 - magnetot 4P 63A 10kA curva C Mega M125 - mod dif later 63A elettron Morsetto 35 mmq per barra Legrand Fusibile 14 x 51 mm 32A Legrand Portaf.base monobl. tripol. per fus.14x51 Portaf.base monobl. neutro per fus.14x51 prezzo complessivo quadro montato e collegato SMD 2003 3 DEF 9-09-2003 10:20 Pagina 105 • Componenti e prezzi Pos.A/Q1: QE1 Quadro generale SMD ARTICOLO QTÁ PREZZO IMPORTO 83860 8780/36DGA 83860V 8781CG F10A/4 F81NA/10 F81NA/16 F81NA/20 83800C F81NA/6 F82A/10 F83A/10 G23/32A G24/32A G24/32AC G34/63AC T7013A/25 T7024MA 14332 21504 21500 39064 39066 39062 39070 E45/24DC* 335918* 335828* E46ADCN* 1 4 1 1 1 3 2 2 2 4 1 1 4 3 1 1 1 1 4 1 1 9 2 18 4 1 1 1 2 201,57 28,44 172,91 31,21 206 11,96 11,96 12,56 16,56 12,56 16,23 33,66 66,63 61,33 43,98 66,05 88,1 146,89 0,68 14,73 4,91 0,57 1 0,42 4,57 0 0 0 0 201,57 113,76 172,91 31,21 206 35,88 23,92 25,12 33,12 50,24 16,23 33,66 266,52 183,99 43,98 66,05 88,1 146,89 2,72 14,73 4,91 5,13 2 7,56 18,28 0 0 0 0 1794,48 DESCRIZIONE Mas LD - corpo modulare chiuso 850x1200x280 Mas HDR - pannello 36DIN 850x200 Mas LD - porta lamiera cristallo 850x1200 Mas lamiera - pannello a cerniera 850x400 Btdin - scaricatore sovratens 15kA 4P 230V Btdin45 - magnetot 1P+N 10A 4,5kA Btdin45 - magnetot 1P+N 16A 4,5kA Btdin45 - magnetot 1P+N 20A 4,5kA Mas LD - elemento chiusura L850 P280 Btdin45 - magnetot 1P+N 6A 4,5kA Btdin45 - magnetot 2P 10A 4,5kA Btdin45 - magnetot 3P 10A 4,5kA Btdin - modulo diff A 2P 32A 30mA Btdin - modulo diff A 2P 32A 300mA Btdin - modulo diff AC 2P 32A 300mA Btdin - modulo diff AC 3P 63A 300mA Mega MA125 - magnetot 3P 25A 16kA Mega MS125 - interruttore manovra 4P 125A Fusibile 14 x 51 mm 32A Legrand Portaf.base monobl. tripol. per fus.14x51 Portaf.base monobl. neutro per fus.14x51 Morsetto 10mmq Legrand Morsetto 25mmq Legrand Morsetto 6mmq Legrand Morsetto 70mmq Legrand Living - alimentatore switching 220V/24Vdc Distributore video Telefonia - centralino 2 urbane 8 derivati Living int - alimentatore antifurto ed SCS prezzo complessivo quadro montato e collegato *nota: già computati nelle posizioni rispettive. Pos.A/Q2: QE2 Quadro ambulatori ARTICOLO QSO5TSN QTÁ 1 PREZZO 3950,96 IMPORTO 3950,96 3950,96 DESCRIZIONE Quadro uso medico 5kVA trsf d’isolamento prezzo complessivo quadro montato e collegato 105 SMD 2003 3 DEF 9-09-2003 10:20 Pagina 106 ® Soluzione A/V1 nota 1: prezzi esposti in Euro secondo listino RR N. 23 01/02/2003 IVA esclusa nota2: la soluzione A/V1 differisce dalla precedente solo nella posizione Q1 Pos.A/V1/Q1: QE1V1 Quadro generale SMD ARTICOLO QTÁ PREZZO 83800C 83860 83860V 8780/36DGA 8781CG F10A/4 F81NA/10 F81NA/16 F81NA/20 F81NA/6 F83A/10 G23/32A G24/32A G24/32AC G34/63AC T7013A/25 T7013A/63 T7024MA T7042/63 14332 21500 21504 39031 39068 39070 39062 39066 E45/24DC* 335918* 335828* E46ADCN* 2 1 1 4 1 1 4 2 2 4 1 3 3 1 1 1 1 2 1 4 1 1 4 4 4 20 2 1 1 1 2 16,56 201,57 172,91 28,44 31,21 206 11,96 11,96 12,56 12,56 33,66 66,63 61,33 43,98 66,05 88,1 88,1 146,89 240,63 0,68 4,91 14,73 1,9 1,26 4,57 0,42 1 0 0 0 0 IMPORTO 33,12 201,57 172,91 113,76 31,21 206 47,84 23,92 25,12 50,24 33,66 199,89 183,99 43,98 66,05 88,1 88,1 293,78 240,63 2,72 4,91 14,73 7,6 5,04 18,28 8,4 2 0 0 0 0 2713,85 *nota: già computati nelle posizioni rispettive. 106 DESCRIZIONE Mas LD - elemento chiusura L850 P280 Mas LD - corpo modulare chiuso 850x1200x280 Mas LD - porta lamiera cristallo 850x1200 Mas HDR - pannello 36DIN 850x200 Mas lamiera - pannello a cerniera 850x400 Btdin - scaricatore sovratens 15kA 4P 230V Btdin45 - magnetot 1P+N 10A 4,5kA Btdin45 - magnetot 1P+N 16A 4,5kA Btdin45 - magnetot 1P+N 20A 4,5kA Btdin45 - magnetot 1P+N 6A 4,5kA Btdin45 - magnetot 3P 10A 4,5kA Btdin - modulo diff A 2P 32A 30mA Btdin - modulo diff A 2P 32A 300mA Btdin - modulo diff AC 2P 32A 300mA Btdin - modulo diff AC 3P 63A 300mA Mega MA125 - magnetot 3P 25A 16kA Mega MA125 - magnetot 3P 63A 16kA Mega MS125 - interruttore manovra 4P 125A Mega M125 - mod dif later 63A elettron Fusibile 14 x 51 mm 32A Legrand Portaf.base monobl. neutro per fus.14x51 Portaf.base monobl. tripol. per fus.14x51 Morsetto 35 mmq per barra Legrand Morsetto 35mmq. Legrand Morsetto 70mmq Legrand Morsetto 6mmq Legrand Morsetto 25mmq Legrand Living - alimentatore switching 220V/24Vdc Distributore video Telefonia - centralino 2 urbane 8 derivati Living int - alimentatore antifurto ed SCS prezzo complessivo quadro montato e collegato SMD 2003 3 DEF 9-09-2003 10:20 Pagina 107 • Componenti e prezzi Studio medico dentistico multisala - Soluzione B nota: prezzi esposti in Euro secondo listino RR N. 23 01/02/2003 IVA esclusa Pos.B/1: Impianto energia ARTICOLO 16105 16205 503E 504E 506L L4001 L4113 L4140 L4180 L4180/3 L4536 L4703 L4704 L4707 L4741/230 L4803AC L4804AC L4807AC L4950 L4951 L4001/0 L4003/0 L4911/2 L4911/3 PULS-EM1 TUBO012 TUBO012 QTÁ PREZZO 8 28 6 33 4 2 2 25 26 3 2 6 29 4 22 6 29 4 25 9 16 4 17 3 1 228 150 2,93 1,34 0,25 1,26 1,91 3,82 2,98 9,07 4,16 10,43 15,49 0,77 1,86 3,66 1,82 8,08 11,78 16,42 0,63 1,11 2,81 3,52 1,81 2,43 0 0 0 IMPORTO 23,44 37,52 1,5 41,58 7,64 7,64 5,96 226,75 108,16 31,29 30,98 4,62 53,94 14,64 39,68 48,48 341,68 65,68 15,75 9,99 44,96 14,08 30,77 7,29 0 0 0 1214,4 DESCRIZIONE Multibox - scatola multifunzionale 5 moduli Multibox - scatola derivazione 150x130x69 Scatole - da incasso a 3 posti Scatole - da incasso a 4 posti Scatole - da incasso a 7/6 posti in linea Living int - interruttore 1P 16A Living int - presa 2P+T 10A 250V Living int - presa Schuko 2P+T 16A tipo P30 Living int - presa 2P+T 10/16A bipasso Living int - presa triplex bipasso 10/16A Living int - scaricatore di tensione 230V Living int - supporto a 3 moduli Living int - supporto a 4 moduli Living int - supporto a 7 moduli Living int - gruppo localizzaz 230V 1,5mA Living int - placca 3 posti acciaio scuro Living int - placca 4 posti acciaio scuro Living int - placca 7 posti acciaio scuro Living int - tasto falso polo Living int - tasto falso polo/prefrattura Living int - interruttore 16A senza tasto Living int - deviatore 16A senza tasto Living int - tasto 2 moduli per inter/dev Living int - tasto 3 moduli per inter/dev Puls. emerg. sottovetro (NA+NC) par. IP55 Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm Tubo flessibile in PVC pesante diam 25 mm prezzo complessivo 107 SMD 2003 3 DEF 9-09-2003 10:20 Pagina 108 ® Pos.B/2a: quadretto prese QP1 ARTICOLO L4140 L4180/3 L4301/16 L4536 16102LTG 16135 16136F/6G 16136F/0G QTÁ PREZZO 3 1 2 1 1 1 2 1 9,07 10,43 31,72 15,49 8,58 4,75 1,07 1,07 IMPORTO 27,21 10,43 63,44 15,49 8,58 4,75 2,14 1,07 133,11 1863,54 DESCRIZIONE Living int - presa Schuko 2P+T 16A tipo P30 Living int - presa triplex bipasso 10/16A Living int - magnetotermico 1P+N 16A 3kA Living int - scaricatore di tensione 230V Multibox - set installazione 2 mod grigio Multibox - telaio con 3 supporti living Multibox - placca 6 living int.grigia Multibox - placca cieca per 16136s grigia prezzo cad. QP1 prezzo complessivo per n.14 QP1 Pos.B/2b: quadretto prese QP2 ARTICOLO L4140 L4180/3 L4301/16 L4536 16103 16103LTG 16135 16136F/6G 16133G QTÁ PREZZO 4 1 5 1 1 1 1 3 1 9,07 10,43 31,72 15,49 1,56 9,29 4,75 1,07 2,68 IMPORTO 36,28 10,43 158,6 15,49 1,56 9,29 4,75 3,21 2,68 DESCRIZIONE Living int - presa Schuko 2P+T 16A tipo P30 Living int - presa triplex bipasso 10/16A Living int - magnetotermico 1P+N 16A 3kA Living int - scaricatore di tensione 230V Multibox - scatola multifunzionale 3 moduli Multibox - set installazione 3 mod grigio Multibox - telaio con 3 supporti living Multibox - placca 6 living int.grigia Multibox - falso polo 1 modulo grigio 242,29 1211,45 prezzo cad. QP1 prezzo complessivo per n.5 QP2 IMPORTO DESCRIZIONE Pos.B/2c: Prese Tiplug ARTICOLO CBD216/42P F81N/16 QTÁ 1 1 PREZZO 28,11 22,99 28,11 22,99 51,1 255,5 108 Presa interb DIN IP44 16A 2P+T 230V Btdin60 - magnetot 1P+N 16A 6kA prezzo cad. QP1 prezzo complessivo per n.5 prese interbloccate SMD 2003 3 DEF 9-09-2003 10:20 Pagina 109 • Componenti e prezzi Pos.B/3: Lampade di sicurezza modulari ARTICOLO QTÁ L4384/1 504E L4704 L4804AC TUBO012 3 3 3 3 50 PREZZO IMPORTO 71,35 1,26 1,86 11,78 0 214,05 3,78 5,58 35,34 0 258,75 DESCRIZIONE Living int - lampada emergenza 1h 4 moduli Scatole - da incasso a 4 posti Living int - supporto a 4 moduli Living int - placca 4 posti acciaio scuro Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm prezzo complessivo Pos.B/4a: Corpi illuminanti Interlink ARTICOLO QTÁ PREZZO 120001AL 120002AL 120010 120103/36 120106/36 121010AL 121011AL 121201 121301 121303/18 121303/36 121303/58 121306/18 121307/36 121307/58 121309/36 121309/58 121321GR 121302GR 120014GR 120013GR 121303GR 121205GR 121203GR 121201/25 121312GR 121102NG TUBO-18W TUBO-36W TUBO-58W TUBO012 120 120 28 2 2 106 106 7 106 2 13 8 2 6 8 19 16 30 60 60 60 60 5 2 20 20 90 2 27 24 200 4,77 2,22 1,43 63,68 8,08 6,32 5,09 69,58 90,01 49,26 65,79 81,46 8,22 115,96 151,35 32,78 39,02 5,59 5,33 2,5 3,01 4,82 31,12 28,59 28,86 3,5 11,05 0 0 0 0 IMPORTO DESCRIZIONE 572,4 266,4 40,04 127,36 16,16 669,92 539,54 487,06 9541,06 98,52 855,27 651,68 16,44 695,76 1210,8 622,82 624,32 167,7 319,8 150 180,6 289,2 155,6 57,18 577,2 70 994,5 0 0 0 0 Interlink - coper PVC 80mm L=2m allum (Euro/metro) Interlink - coper PVC 60mm L=2m allum (Euro/metro) Interlink - graffa fermacavi per canale Interlink - portalampada 36W con starter Interlink - diffusore prismato 80x1200mm Interlink - coper PVC 160mm 2m allum (Euro/metro) Interlink - coper PVC 110mm 2m allum (Euro/metro) Interlink - canale allum.120x120mm 2m (Euro/metro) Interlink - canale campana allum. 2m (Euro/metro) Interlink - portalamp campana 18w starter Interlink - portalamp campana 36w starter Interlink - portalamp campana 58W starter Interlink - diffusore prismato 160x600mm Interlink - portalamp campana 2x36W starter Interlink - portalamp campana 2x58W starter Interlink - ottica dark light 160x1200mm Interlink - ottica dark light 160x1500mm Interlink - testata canale campana grigio Interlink - giunzione coperchio 160mm GR Interlink - giunzione coperchio 60mm grigio Interlink - giunzione coperchio 80mm grigio Interlink - giunzione coperchio 110mm GR Interlink - angolo piatto 120x120mm grigio Interlink - raccordo a T 120x120mm grigio Interlink - canale allum. 120x120 0,25m Interlink - testata/giunzione canali grigio Interlink - 2 cavetti sospensione grigio Tubo fluorescente 18W Tubo fluorescente 36W Tubo fluorescente 58W Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm 19997 prezzo complessivo 109 SMD 2003 3 DEF 9-09-2003 10:20 Pagina 110 ® Pos.B/4b: Lampade di sicurezza Interlink ARTICOLO 3420/3 150420GR GA-EM1-1X18W GA-EM2-1X18W GA-EM4-1X18W TUBO012 QTÁ 14 14 1 2 2 50 PREZZO IMPORTO 94,38 17,24 0 0 0 0 DESCRIZIONE 1321,32 241,36 0 0 0 0 Interlink - lampada emergenza 9W 3h Interlink - centralino multifunzione grigio G. A. di emergenza USCITA 1x18W G. A. di emergenza USCITA SICUREZZA 1x18W G. A. di emergenza indicazione USCITA SIC. 1x18W Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm 1562,7 prezzo complessivo Pos.B/5: impianto videocitotelefonico ARTICOLO 335033 335103 337133 335828 PLT1 336803 335918 332510 335902 336900 336983 503E L4703 L4803AC 331120 TUBO012 QTÁ PREZZO 7 2 2 1 2 2 1 2 2 1 2 2 2 2 2 20 83,59 277,02 25,47 408,03 38,71 14,94 436,1 456,13 114,02 176,69 15,83 0,25 0,77 8,08 17,07 0 IMPORTO 585,13 554,04 50,94 408,03 77,42 29,88 436,1 912,26 228,04 176,69 31,66 0,5 1,54 16,16 34,14 0 3542,53 DESCRIZIONE Pivot - telefono standard grigio Pivot - sezione video per telefono grigio Pivot - supporto da tavolo grigio 280mm Telefonia - centralino 2 urbane 8 derivati Telefonia - protezione 1 linea telefonica Cavo videocitofonico Distributore video Modulo telecamera Sfera b/n orientabile Modulo fonico per PABX art 335828 Cavo a 8 conduttori 100m Presa 8 vie Living international Scatole - da incasso a 3 posti Living int - supporto a 3 moduli Living int - placca 3 posti acciaio scuro Sfera - scatola + telaio da 2 moduli Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm prezzo complessivo Pos.B/6a: Connettori per cablaggio strutturato btnet ARTICOLO 503E L4703 L4803AC L4267/5 TUBO012 QTÁ PREZZO 15 15 15 45 70 0,25 0,77 8,08 8,67 0 IMPORTO 3,75 11,55 121,2 390,15 0 526,65 110 DESCRIZIONE Scatole - da incasso a 3 posti Living int - supporto a 3 moduli Living int - placca 3 posti acciaio scuro Living int - RJ45 non schermato cat 5E Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm prezzo complessivo SMD 2003 3 DEF 9-09-2003 10:20 Pagina 111 • Componenti e prezzi Pos.B/6b: quadro di permutazione cablaggio strutturato btnet ARTICOLO QTÁ PREZZO C9312 C9104N C9101/1GR C9048U/GR C9152MC C9204U/5E C9351C 1 1 3 2 1 60 1 300,66 121,26 23,8 275,26 117,11 3,25 40,37 IMPORTO 300,66 121,26 71,4 550,52 117,11 195 40,37 1396,32 DESCRIZIONE Btnet - quadro 12 u da parete 400 X 600 Btnet - ripiano scorrevole Btnet - pannello passacavi 1 u rack grigio Btnet - pannello 48p RJ45 UPT cat 5E grigio Btnet - blocco alim magnetot cavo no dif Btnet - cordone RJ45 cat 5E UTP - 0,5m Btnet - pannello ing cavi spazz arm pavim prezzo complessivo Pos.B/7: impianto diffusione sonora ARTICOLO 16205 4958 503E 506E 506L L4003/0 L4005/0 L4481 L4485 L4488 L4492 L4703 L4704 L4707 L4803AC L4804AC L4807AC L4921G L4925G L4950 E45/24DC 504LIV TUBO012 QTÁ PREZZO 2 11 7 11 1 1 7 1 7 1 1 7 1 1 7 1 1 1 7 3 1 1 70 1,34 45,29 0,25 1,91 1,91 3,52 2,86 88,86 61,78 68,47 182,35 0,77 1,86 3,66 8,08 11,78 16,42 1,33 1,33 0,63 92,17 16,61 0 IMPORTO 2,68 498,19 1,75 21,01 1,91 3,52 20,02 88,86 432,46 68,47 182,35 5,39 1,86 3,66 56,56 11,78 16,42 1,33 9,31 1,89 92,17 16,61 0 1538,20 DESCRIZIONE Multibox - scatola derivazione 150x130x69 Living - diffusore sonoro per scatola 506 Scatole - da incasso a 3 posti Scatole - da incasso quadrata a 6 posti Scatole - da incasso a 7/6 posti in linea Living int - deviatore 16A senza tasto Living int - pulsante NO 10A senza tasto Living int - preamplificatore di ingresso Living int - amplificatore locale Living int - ricerca persone a viva voce Living int - sintonizzatore radio Living int - supporto a 3 moduli Living int - supporto a 4 moduli Living int - supporto a 7 moduli Living int - placca 3 posti acciaio scuro Living int - placca 4 posti acciaio scuro Living int - placca 7 posti acciaio scuro Living int - tasto serigraf 'musica' 1 mod Living int - tasto serigraf 'musica' 1 mod Living int - tasto falso polo Living - alimentatore switching 220V/24Vdc Scatole - portapparecci tavolo 4P living i. Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm prezzo complessivo 111 SMD 2003 3 DEF 9-09-2003 10:20 Pagina 112 ® Pos.B/8: prese televisive ARTICOLO 503E L4202D L4703 L4803AC L4950 TUBO012 QTÁ 10 10 10 10 20 70 PREZZO 0,25 10,77 0,77 8,08 0,63 0 IMPORTO 2,5 107,7 7,7 80,8 12,6 0 211,30 DESCRIZIONE Scatole - da incasso a 3 posti Living int - presa TV derivata maschio Living int - supporto a 3 moduli Living int - placca 3 posti acciaio scuro Living int - tasto falso polo Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm prezzo complessivo Pos.B/9: impianto di chiamata ARTICOLO 331211 392001 392121 392122 503E L4005 L4703 L4803AC L4950 504LIV L4704 L4804AC TUBO012 QTÁ PREZZO 1 1 2 1 8 8 8 8 18 1 1 1 30 15,02 346,83 8,76 3,47 0,25 3,89 0,77 8,08 0,63 16,61 1,86 11,78 0 IMPORTO 15,02 346,83 17,52 3,47 2 31,12 6,16 64,64 11,34 16,61 1,86 11,78 0 528,35 112 DESCRIZIONE Sfera - cornice 1 modulo Allmetall Segnalazione numerica - quadro 12 chiamate Segnalazione - 4 microcodifiche pulsanti Segnalazione - microcodifica Scatole - da incasso a 3 posti Living int - pulsante 1P NO 10A Living int - supporto a 3 moduli Living int - placca 3 posti acciaio scuro Living int - tasto falso polo Scatole - portapparecci tavolo 4P living i. Living int - supporto a 4 moduli Living int - placca 4 posti acciaio scuro Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm prezzo complessivo SMD 2003 3 DEF 9-09-2003 10:20 Pagina 113 • Componenti e prezzi Pos.B/Q1: QE1 Quadro generale SMD multisala ARTICOLO 83690 83690L 8527AG 8529/24DGA 8531/24DGA 8531C3G F10A/4 F80C F80SC F80T2 F81N/16 F81N/6 F81NH/10 F81NH/16 F81NH/20 F83H/16 F84H/20 G23/32A G24/32A G25/32A G25/32AC G35/63AC M5/1CS M5A/1CS T7013A/25 T7013A/40 T7013A/63 T7014A/100 T7023MA T7042/63 14332 21504 21500 39062 39070 39066 39031 39064 E45/24DC* 335918* 335828* QTÁ PREZZO 1 1 2 2 5 1 1 4 3 1 1 6 3 3 5 1 1 5 3 1 2 1 1 1 2 1 1 1 1 1 4 1 1 26 4 10 4 15 1 1 1 351,93 150,84 7,32 21,99 23,14 25,6 206 12,87 17,6 20,45 22,99 26,69 29,08 29,08 29,08 51,77 65,75 66,63 61,33 61,33 46,72 66,05 17 20,63 88,1 88,1 88,1 132,96 116,29 240,63 0,68 14,73 4,91 0,42 4,57 1 1,9 0,57 0 0 0 IMPORTO 351,93 150,84 14,64 43,98 115,7 25,6 206 51,48 52,8 20,45 22,99 160,14 87,24 87,24 145,4 51,77 65,75 333,15 183,99 61,33 93,44 66,05 17 20,63 176,2 88,1 88,1 132,96 116,29 240,63 2,72 14,73 4,91 10,92 18,28 10 7,6 8,55 0 0 0 4184,36 DESCRIZIONE Mas LD - armadio IP30 chiuso 600x1800x280 Mas LD - porta lamiera piena 600x1800 Mas HDR - pannello cieco 600x50 Mas HDR - pannello 24 DIN 600x150 Mas HDR - pannello 24DIN 600x200 Mas lamiera - pannello a cerniera 600x400 Btdin - scaricatore sovratens 15kA 4P 230V Btdin - contatto ausiliario 1NO/NC Btdin - contatto aus.+ scattato rele'1NO/NC Btdin - bobina apertura 110/415V Btdin60 - magnetot 1P+N 16A 6kA Btdin60 - magnetot 1P+N 6A 6kA Btdin100 - magnetot 1P+N 10A 10kA Btdin100 - magnetot 1P+N 16A 10kA Btdin100 - magnetot 1P+N 20A 10kA Btdin100 - magnetot 3P 16A 10kA Btdin100 - magnetot 4P 20A 10kA Btdin - modulo diff A 2P 32A 30mA Btdin - modulo diff A 2P 32A 300mA Btdin - modulo diff A 2P 32A 500mA Btdin - modulo diff AC 2P 32A 500mA Btdin - modulo diff AC 3P 63A 500mA Megatiker - 1 contatto ausiliario Megatiker - 1 contatto aux con adattatore Mega MA125 - magnetot 3P 25A 16kA Mega MA125 - magnetot 3P 40A 16kA Mega MA125 - magnetot 3P 63A 16kA Mega MA125 - magnetot 4P 100A 16kA Mega MS125 - interruttore manovra 3P 125A Mega M125 - mod dif later 63A elettron Fusibile 14 x 51 mm 32A Legrand Portaf.base monobl. tripol. per fus.14x51 Portaf.base monobl. neutro per fus.14x51 Morsetto 6mmq Legrand Morsetto 70mmq Legrand Morsetto 25mmq Legrand Morsetto 35 mmq per barra Legrand Morsetto 10mmq Legrand Living - alimentatore switching 220V/24Vdc Distributore video Telefonia - centralino 2 urbane 8 derivati prezzo complessivo quadro montato e collegato *nota: già computati nelle posizioni rispettive. 113 SMD 2003 3 DEF 9-09-2003 10:20 Pagina 114 ® Pos.B/Q2: QE2 Quadro ambulatorio A ARTICOLO QTÁ PREZZO 1 3950,96 QSO5TSN IMPORTO 3950,96 3950,96 DESCRIZIONE Quadro uso medico 5kVA trsf d’isolamento prezzo complessivo quadro montato e collegato Pos.B/Q3: QE3 Quadro ambulatorio B ARTICOLO QTÁ QSO3N 1 PREZZO 3176,09 IMPORTO 3176,09 3176,09 DESCRIZIONE Quadro uso medico 3kVA trsf d’isolamento prezzo complessivo quadro montato e collegato Pos.B/Q4: QE4 Quadro Sala RX ARTICOLO 331211 392001 392121 392122 503E L4005 L4703 L4803AC L4950 504LIV L4704 L4804AC TUBO012 QTÁ PREZZO 1 1 2 1 8 8 8 8 18 1 1 1 30 15,02 346,83 8,76 3,47 0,25 3,89 0,77 8,08 0,63 16,61 1,86 11,78 0 IMPORTO 15,02 346,83 17,52 3,47 2 31,12 6,16 64,64 11,34 16,61 1,86 11,78 0 528,35 DESCRIZIONE Sfera - cornice 1 modulo Allmetall Segnalazione numerica - quadro 12 chiamate Segnalazione - 4 microcodifiche pulsanti Segnalazione - microcodifica Scatole - da incasso a 3 posti Living int - pulsante 1P NO 10A Living int - supporto a 3 moduli Living int - placca 3 posti acciaio scuro Living int - tasto falso polo Scatole - portapparecci tavolo 4P living i. Living int - supporto a 4 moduli Living int - placca 4 posti acciaio scuro Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm prezzo complessivo Pos.B/Q5: QE5 Quadro Sala chirurgica ARTICOLO QSO3TSN QTÁ 1 PREZZO 4547,03 IMPORTO 4547,03 4547,03 114 DESCRIZIONE Quadro uso medico 3kVA trsf d’isolamento prezzo complessivo quadro montato e collegato SMD 2003 3 DEF 9-09-2003 10:20 Pagina 115 APPENDICE N O R M AT I VA 115 SMD 2003 3 DEF 9-09-2003 10:20 Pagina 116 ® Definizioni e prescrizioni normative secondo Norma CEI 64-8/7 Sez. 710 relativamente ai locali ad uso medico presenti negli studi dentistici esemplificati in questo volume. Esempi di locali ad uso medico secondo sezione 710, appendice B. gr. Locale Ambulatori Definizione Locali nei quali si utilizzano apparecchi elettromedicali con parti applicate esternamente o invasivamente entro qualsiasi parte del corpo, ad eccezione della zona cardiaca. 1 2 Sale per radiologia Sale per diagnostica radiologica e/o per radioterapie. Sala di preparazione Sala nella quale si preparano i pazienti per un intervento chirurgico, alle operazioni per esmpio somministrando anestetici. Sala per ingessature chirurgiche Sala dove si applica gesso e similari, mentre il paziente è sotto anestesia. Sala di risveglio Sala nella quale il paziente sotto osservazione si risveglia dall’influenza postoperatorio dell’anestesia. Sala per chirurgia Sala nella quale vengono effettuati trattamenti chirurgici. Sala per anestesia Sala nella quale si praticano anestesie generali. nota: qualsiasi locale nel quale si eseguano operazioni chirurgiche o anestesie sono da considerarsi appartenenti al gruppo 2. 116 SMD 2003 3 DEF 9-09-2003 10:20 Pagina 117 • Appendice normativa Sintesi delle protezioni contro i contatti indiretti adottate nel presente studio e possibili alternative. SISTEMI DI PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI per componenti ad altezza ≤ 2,5 m G LOCALI R U P AD USO MEDICO DENTISTICO / ODONTOIATRICO P O Sistema IT-M V2N ≤ 250V Interruzione automatica dell’alimentazione Sistemi TN-S, IT TT: UL ≤ 25 V SELV e PELV Sistemi TN e IT secondo tab.48A dell’art.481.3.1.1 trasformatore d’isolamento da 0.5 a 10 kVA Prescrizioni supplementari e note particolari controllo permanente dell’isolamento; (R ≥ 50 kΩ) Int. automatico Int. differenziale magnetotermico Locali ordinari ADATTO Ambulatori, Sale per radiologia, sale di preparazione alle operazioni e risveglio postoperatorio. ADATTO per utilizzatori fissi e circuiti prese con IN > 32 A 0 1 Sale per chirurgia, Sale in cui si effettua anestesia generale 2 VIETATO ADATTO ADATTO tipi A, AC ≤ 50 V a.c. di qualsiasi I∆n ≤ 120Vd.c. PRESCRITTO ADATTO per i circuiti per prese utilizzatori fissi con IN ≤ 32 A differenziali ≤ 25 V a.c. di tipo A ≤ 60 V d.c. I∆n ≤ 30 mA ADATTO NON RICHIESTO AMMESSO ADATTO PRESCRITTO tipo ma non per: A I∆n ≤ 30 mA sufficiente, apparecchi e sistemi per i circuiti per elettromedicali, che alimentano: utilizzatori utilizzatori in genere fissi situati o che possono apparecchi RX entrare in zona paziente ≤ 25 V a.c. e per i circuiti prese. apparecchi con ≤ 60 V d.c. P > 5 kVA Possono essere esclusi masse i circuiti per apparecchi nella RX o con P > 5 kVA zona paziente Separazione di protezione colleagte verso gli altri circuiti. al PE Almeno due circuiti prese per ogni posto paziente non si applica la sezione 710, non richiesto il nodo equipotenziale RICHIESTO NODO EQUIPOTENZIALE per masse e masse estranee situate o che possono entrare in zona paziente PE= S fase EQS ≥ 6 mm2 ammesso un sub-nodo tra massa o massa estranea e nodo RICHIESTO NODO EQUIPOTENZIALE per masse e masse estranee situate o che possono entrare in zona paziente EQS ≥ 6 mm2 EQS e PE: R ≤ 0,2 Ω ammesso un sub-nodo tra massa o massa estranea e nodo Non intercambiabilità delle spine degli apparecchi alimentati dal sistema IT-M con quelle alimentate da altri sistemi Condutture all’interno di locali di gr.2 solo per apparecchi elettrici del locale stesso 117 SMD 2003 3 DEF 9-09-2003 10:20 Pagina 118 ® Prescrizioni ed esempi in merito all’alimentazione dei servizi di sicurezza. Tempo di commutazione delle sorgenti di sicurezza Servizi da alimentare con commutazione automatica tc ≤0,5 s lampade scialitiche (interruzione breve) apparecchi elettromedicali con necessità di tc ≤ 0,5 s Esempi di tipo di sorgente adatta Autonomia della sorgente (secondo CEI 64- 8/5 Cap. 562) 3h Batterie UPS oppure 1h se commutabile su G.E. - almeno 1 apparecchio nei locali dove sono previsti servizi essenziali ad esempio locali macchine elevatori, locali CDZ, .... Batterie ≥ 24 h - almeno 1 apparecchio nei locali di gruppo 1 e 50% di apparecchi nei locali di gruppo 2 UPS Altri servizi: ad esempio Ascensori funzionanti in caso di incendio, estrattori fumi, sistemi di chiamata, apparecchi elettromedicali con necessità di tc ≤ 0,5 s, sistemi gas medicali, sistemi rilevazione ed estinzione degli incendi G.E. Illuminazione di sicurezza di: - vie di esodo, locale Q.E. principale, tc ≤ 15 s (interruzione media) se su Quadro Elettrico ∆V > 12%, t > 3 s su una fase tc > 15 s (interruzione lunga) commutazione anche manuale 118 Servizi ritenuti necessari dal progettista: ad esempio Sterilizzatori, Impianti elettrici, Frigoriferi, cottura, carica batterie... oppure G.E. ≥1h se trattamenti ed evacuazione completabili entro un’ora ≥ 24 h SMD 2003 3 DEF 9-09-2003 10:20 Pagina 119 • Appendice normativa Protezione contro i contatti indiretti mediante sistema IT-M Il metodo di protezione contro i contatti indiretti denominato sistema IT-M alimentato da un trasformatore di isolamento, consente di ridurre fortemente, quasi ad annullare, le correnti di guasto verso terra e le correnti di dispersione verso terra e nell’involucro dovute agli apparecchi elettromedicali. L’adozione del trasformatore di isolamento consente inoltre la continuità di esercizio anche in condizioni di primo guasto a terra. La norma prescrive inoltre il controllo continuo del valore della resistenza di isolamento verso terra del circuito secondario mediante un dispositivo che, oltre a possedere caratteristiche particolari come descritto in seguito, sia in grado di inviare un segnale ottico (non disinseribile) ed acustico (tacitabile). n.b. separazione di protezione dei circuiti IT-M dagli altri Caratteristiche che deve possedere il dispositivo di controllo dell’isolamento • Impedenza interna ≥ 100 kΩ • segnalazioni ottico-acustiche se Ri ≤ 50 kΩ. Spia verde per funzionamento regolare, spia gialla di allarme; presente un dispositivo di simulazione • segnale acustico tacitabile ma segnale ottico non disinseribile; • tensione del circuito di allarme: ≤ 25 V • I di prova anche in caso di guasto ≤ 1 mA • dispositivo non disinseribile • in accordo con la norma CEI EN 61557-8 119 SMD 2003 3 DEF 9-09-2003 10:20 Pagina 120 ® Prescrizioni per il collegamento equipotenziale supplementare nei locali di gruppo 1 e 2 In ciascun locale ad uso medico di gruppo 1 e di gruppo 2 deve essere installato un NODO EQUIPOTENZIALE Al nodo devono essere collegate in modo chiaramente identificabile ed accessibile, con possibilità di scollegamento individuale, le seguenti parti situate, o che possono entrare, in “zona paziente”: • • • • • masse estranee (conduttori equipotenziali EQS) masse (conduttori di protezione PE) eventuali schermature contro le interferenze elettriche eventuale rete conduttrice nel pavimento eventuale schermo metallico del trasformatore d’isolamento I conduttori equipotenziali EQ devono avere sezione nominale ≥ 6 mm2, mentre i conduttori di protezione PE saranno dimensionati secondo la Norma CEI 64-8. Nei soli locali di gruppo 2, i conduttori EQS e PE connessi al nodo equipotenziale devono avere una resistenza non superiore a 0,20 Ω, comprendendo le resistenze di contatto dovute alle connessioni. Questa resistenza deve essere misurata con tensione a vuoto Vn = 4 ÷ 24 V a.c. /d.c. e corrente di circa 10 A. 120 SMD 2003 3 DEF 9-09-2003 10:20 Pagina 121 Nodo intermedio E’ ammesso un nodo intermedio (sub-nodo) tra masse e masse estranee ed il nodo equipotenziale. I nodi intermedi devono essere connessi al nodo equipotenziale del locale con un conduttore di sezione non inferiore a quella più elevata tra i conduttori (equipotenziali o di protezione) connessi al nodo intermedio stesso. PE PE SUBNODO PE MASSA ESTRANEA PE PE EQS ≥ 6mm2 PE SUB-NODO SUB-NODO S=max PE 2° SUB-NODO PE NODO EQUIPOTENZIALE EQS S=max PE/EQS SUB-NODO S=max PE/EQS PE S=max PE PE PE PE 121 SMD 2003 3 DEF 9-09-2003 10:20 Pagina 122 ® Conduttori PE ed EQS nei locali di gruppo 2 122 SEZIONE NOMINALE DEL CAVO in rame, flessibile RESISTENZA a 20° C in d.c. (mm2) (Ω/km) LUNGHEZZE MASSIME di RIFERIMENTO per i CONDUTTORI EQUIPOTENZIALI e di PROTEZIONE in FUNZIONE di R ≤ 0,20 Ω (escluse connessioni) (m) PE 1,5 13,3 15 PE 2,5 7,98 25 PE 4 4,95 40 EQ/PE 6 3,30 60 EQ/PE 10 1,91 104 EQ/PE 16 1,21 165 EQ/PE 25 0,780 256 SMD 2003 3 DEF 9-09-2003 10:20 Pagina 123 • Appendice normativa Verifiche dell’impianto elettrico Le verifiche iniziali e periodiche degli impianti elettrici, prescritte dalla sezione 710 sono da aggiungersi a quelle, generali, prescritte dalla Norma CEI 64-8/5, IV ediz., ed a quelle relative agli impianti di terra, in presenza di sistemi di II o III cat. (Norma CEI 11-1). VERIFICHE SULL’IMPIANTO NEI LOCALI AD USO MEDICO secondo Norma CEI 64-8/7 sez.710 VERIFICHE PARTICOLARITÁ Rispetto della sez. 710 Esami a vista esame a vista - continuità dei conduttori PE e EQ - Resistenza isolamento dell’impianto elettrico - protezione per separazione dei circuiti in sistemi SELV, PELV e con separazione elettrica Ris dei pavimenti e delle pareti - protezione mediante interruzione automatica dell’alimentazione - prove di polarità prova di tensione applicata - prove di funzionamento secondo norma CEI 11-1 (quando esistono sistemi di I e II categoria) e cap.61 Norma CEI 64/8. Verifica della continuità dei conduttori EQS nei locali di gruppo 1 misura della corrente di dispersione dell’avvolgimento secondario a vuoto e sull’involucro del trasformatore d’isolamento ad uso medicale dal costruttore accertare l’intervento dell’allarme ottico-acustico simulando che R<50 kΩ Verifiche previste dalla Norma CEI 64-8/6 (1998) Verifica degli impianti di terra Misure delle correnti di dispersione del trasformatore Prova funzionale dei dispositivi di controllo dell’isolamento di sistemi IT-M Collegamento equipotenziale supplementare Tarature dispositivi di protezione Verifica impianti di sicurezza e di riserva Resistenza d’isolamento dei circuiti Interruttori differenziali esame a vista della corretta esecuzione e misura della resistenza dei conduttori equipotenziali nei locali di gruppo 2 (Req ≤ 0,20 Ω) esame a vista sugli interruttori con dispositivi regolabili Prova a vuoto funzionale dell’alimentazione per i motori a combustione (GE) Prova a carico funzionale dell’alimentazione per i motori a combustione (GE) per 30 minuti almeno Prova funzionale dell’alimentazione tramite batterie secondo le istruzioni del costruttore misura della resistenza d’isolamento dei circuiti verso terra, secondo Norma CEI 64-8 efficienza del funzionamento elettrico a Idn senza verificare il tempo di intervento PERIODICITÁ INIZIALE INIZIALI INIZIALI ed ogni 3 ANNI INIZIALE non necessaria se già effettuata INIZIALE ed ogni 6 MESI INIZIALE ed ogni 3 ANNI 1 ANNO 1 MESE 4 MESI 6 MESI proposta di 3 anni 1 ANNO 123 SMD 2003 3 DEF 9-09-2003 10:20 Pagina 124 ® Applicazione del DM 18/09/02 “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private.” STRUTTURA NUOVA Tipologia Dimensioni Prestazioni Titolo DM da applicare > 25 posti letto Ospedale/ Casa di cura > 500 m2 ≤ 25 posti letto Titolo II ≤ 500 m2 ciclo continuo day hospital Ambulatorio Titolo IV > 500 m2 Titolo II ≤ 500 m2 Titolo IV STRUTTURA ESISTENTE Tipologia Titolo DM da applicare Interventi radicali Ristrutturazioni complete e/o cambi Titolo II destinazione d’uso della struttura interventi non radicali, si significativi solo per prevenzione incendi no Titolo III nota: l’adeguamento al decreto è obbligatorio entro il 26/12/2007 per ospedali e case di cura esistenti, ad eccezione di quelle strutture che hanno già ottenuto il CPI o sono in atto interventi di modifica già approvati dal competente Comando provinciale dei VVF. 124 SMD 2003 3 DEF 9-09-2003 10:20 Pagina 125 PRESCRIZIONI PER IMPIANTI ELETTRICI DEL DM 18/09/02 TITOLO II - TITOLO III Impianti elettrici conformi alla legge n.186 del 1/3/68 e 46/90, non essere causa primaria di incendio o di esplosione, non propagare l’incendio, richiesta la selettività dei circuiti, apparecchi di manovra ubicati in posizione protetta, con chiare indicazioni dei circuiti Quadri elettrici installati in posizione facilmente accessibile, segnalata e protetta dall’incendio (locali, vani tecnici o nicchie compartimentati). TITOLO IV Impianti elettrici conformi alla normativa vigente impianto di allarme a comando manuale otticoacustico, per strutture adibite a ricoveri ospedalieri e/o residenziali fino a 25 posti letto. Alimentazione di sicurezza con ricarica entro 12 ore, per: - illuminazione (ti<0,5 s; td > 2 h) - rilevazione e allarme antincendio (ti<0,5 s; td > 0,5 h) - estinzione incendi (ti<15 s; td > 2 h) - ascensori antincendio (ti<15 s; td > 2 h) - diffusione sonora (ti<15 s; td > 2 h) Illuminazione di sicurezza (ti<0,5 s; td > 2 h): - almeno 5 lx ad 1 m dal piano calpestio, lungo le vie di uscita, aree destinate a servizi ambulatoriali e di ricovero ospedaliero e/o residenziale comprese terapia intensiva e particolare, sale operatorie, neonatologia,……. Filtri a prova di fumo: sezionatori circuiti elettrici e segnalazione dello stato degli impianti elettrici, del condizionamento e dei gas medicali. Almeno n.1 ascensore portalettighe antincendi dove esistono aree adibite a ricovero e terapie, con doppia alimentazione elettrica di cui una di sicurezza (ti<15 s; td > 2 h) e commutazione automatica in caso d’incendio. Montanti, vano corsa e locale tecnico compartimentati REI120 n.1 ascensore portalettighe antincendi come titolo II solo se h edificio >12m Impianto di allarme incendio ottico-acustico e diffusione tramite altoparlanti. Procedure regolamentate nel piano di emergenza piano di emergenza in caso d’incendio prevedere segnaletica di sicurezza, finalizzata alla sicurezza antincendi, secondo DL 14/8/96 n.493 e DPR 24/7/96 n. 503 in materia di eliminazione delle barriere architettoniche nota: ti= tempo d’intervento td= tempo di durata 125 SMD 2003 3 DEF 9-09-2003 10:20 Pagina 126 ® Note........................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... 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9-09-2003 10:20 Pagina 127 ................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... 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