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STRUTTURE
SANITARIE
STUDIO
MEDICO
DENTISTICO
Offerte
Dedicate
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Offerte Dedicate
STRUTTURE SANITARIE
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STUDIO MEDICO DENTISTICO
Formazione tecnica & Studi Impianti elettrici
Responsabile: Giuseppe Mezzadri
Autore: Gianni Pezzotta
Realizzazione grafica:
Studio dal Verme Tenti - Varese - Italy
Stampa:
Caleidograf srl - Merate - Italy
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Premessa
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Con questo fascicolo della collana “Offerte Dedicate”, BTicino vuole offrire alcune tra le possibili soluzioni progettuali e installative degli impianti elettrici in uno
studio medico dentistico, con il proposito che possa costituire un valido riferimento per committenti, progettisti ed installatori.
La struttura del volume è costituita da pagine di relazione tecnica, riferimenti
normativi e legislativi, motivazioni sulle scelte effettuate ed informazioni sulle
caratteristiche dei prodotti che possono soddisfare determinate esigenze.
Sono inoltre comprese diverse planimetrie, che rappresentano due soluzioni edili
tipiche di studi dentistici, sulle quali sono riportati gli schemi d’installazione dei
componenti elettrici, e schemi dei quadri di distribuzione previsti a progetto con
indicazioni dettagliate sulle caratteristiche elettriche e funzionali delle apparecchiature e delle linee di alimentazione, e delle utenze; legende dei simboli grafici,
elenco dei prodotti corrispondenti e tabelle con costi orientativi, completano le informazioni necessarie per le opportune valutazioni di ordine pratico ed economico.
Vengono presentate due soluzioni di impianto elettrico:
- la soluzione A, per uno studio medico inserito in un edificio residenziale comprendente due ambulatori per interventi odontoiatrici “ordinari”;
- la soluzione B, relativa ad uno studio medico dentistico multi-sala, inserito in una
struttura ospedaliera, ma funzionalmente indipendente, dotato anche di una
sala chirurgica per interventi specialistici, alcuni dei quali potrebbero richiedere l’anestesia generale sul paziente.
Per entrambe le soluzioni, sono previsti componenti elettrici e soluzioni tali da
conseguire:
- la sicurezza elettrica verso le persone contro i rischi di macroshock e microshock
sia per il paziente sia per gli operatori sanitari, con soluzioni che, talvolta, superano la soglia minima imposta dalle norme vigenti, per aumentarne il livello.
- la sicurezza verso i beni materiali presenti nei diversi ambienti, ottenuta ad
esempio con l’impianto antifurto, i rilevatori d’incendio, i dispositivi SPD contro
le sovratensioni di diversa natura che potrebbero danneggiare le apparecchiature elettromedicali e gli altri utilizzatori, in particolare i dispositivi elettronici.
- la selettività di intervento degli interruttori automatici, in modo di ottenere l’interruzione dell’alimentazione sul circuito terminale interessato dal guasto, mantenendo la continuità di servizio sul resto dell’impianto.
- la versatilità e la flessibilità dell’impianto elettrico, in modo che possa risultare
conforme alle Norme ed alle Leggi vigenti anche in caso di un cambiamento futuro dell’attività medica negli ambulatori.
- il comfort, sia per i pazienti che per il personale, con particolare attenzione alla
comunicazione mediante un sistema videocitotelefonico, integrato con la rete
di trasmissione dati, alla diffusione discreta di musica, all’illuminazione nei diversi ambienti, all’automazione per il comando di serrande elettriche.
Nella “Introduzione normativa” si richiamano alcune definizioni e prescrizioni
particolari contenuti nella Norma CEI 64-8/7 Sez. 710 per gli impianti elettrici nei
locali ad uso medico, anche se, per un maggior approfondimento, si rimanda naturalmente alla norma stessa e al ns. fascicolo di aggiornamento normativo
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Indice
Introduzione normativa
pag.
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A STUDIO MEDICO DENTISTICO- SOLUZIONE A
1. Relazione tecnica
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2. Progetto impianti elettrici
• Planimetrie
• Quadri elettrici
3. Soluzione A/V1 (Variante)
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36
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B STUDIO MEDICO DENTISTICO- SOLUZIONE B
1. Relazione tecnica
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2. Progetto impianti elettrici
• Planimetrie
• Quadri elettrici soluzione B
Valorizzazione economica / elenco componenti
Appendice normativa
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Introduzione normativa
Nei locali adibiti ad uso medico, la “sicurezza elettrica” assume una importanza
particolare, in quanto i rischi di natura elettrica ai quali possono essere sottoposti i
pazienti, sono certamente maggiori che negli ambienti ordinari.
L’interazione fisica, spesso frequente, tra paziente e operatori e parti applicate di
apparecchi elettromedicali unita alla condizione di debolezza e/o passività del
paziente stesso determinano alti fattori di rischio.
Occorre quindi aumentare la sicurezza elettrica sia mediante l’utilizzo di apparecchi elettromedicali conformi alle norme in vigore e sottoposti a regolare manutenzione, sia con impianti elettrici altamente affidabili soprattutto quando i
pazienti si trovano sottoposti a trattamenti vitali ed intensivi. Queste prescrizioni si trovano nella Norma CEI 64-8/7; Sezione 710 e riguardano gli impianti elettrici nei locali ad uso medico; questa sezione si applica ad integrazione della norma
generale CEI 64-8 e di altre norme correlate.
Nelle pagine seguenti si riassumono le prescrizioni particolari richieste dalla norma
citata, integrate da alcune ns. osservazioni per facilitare l’orientamento alla scelta
tra le diverse soluzioni proposte, iniziando dalla classificazione dei locali in tre
gruppi, in funzione dell’attività medica effettivamente svolta nel locale e delle
modalità d’uso delle parti applicate degli apparecchi elettromedicali.
Gruppo 0
Locali ad uso medico nei quali non si utilizzano apparecchi elettromedicali con
parti applicate.
Gli impianti elettrici realizzati in questi locali non devono soddisfare necessariamente le prescrizioni della sez.710 della norma CEI 64-8/7
Gruppo 1
Locali ad uso medico nei quali le parti applicate sono destinate ad essere utilizzate esternamente oppure invasivamente entro qualsiasi parte del corpo, ad eccezione della zona cardiaca.
Gruppo 2
Locali ad uso medico nei quali le parti applicate sono destinate ad essere utilizzate in applicazioni quali interventi intracardiaci, operazioni chirurgiche, o il paziente è sottoposto a trattamenti vitali dove la mancanza di alimentazione può
comportare pericolo per la vita.
(nota: nel gruppo 2 rientra comunque un qualsiasi locale nel quale si effettuino
anestesie generali.)
In appendice una tabella riporta degli esempi di classificazione dei locali ad uso
medico coerentemente alla norma in oggetto.
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Un’altra definizione importante è la seguente:
Zona paziente
Qualsiasi volume in cui un paziente con parti applicate può venire in contatto intenzionale, o non intenzionale, con altri apparecchi elettromedicali o sistemi elettromedicali o con masse estranee o con altre persone in contatto con tali elementi.
La figura seguente mostra l’estensione della zona paziente precisamente definibile quando la posizione del paziente è fissa o predeterminata. In caso contrario
devono essere prese in considerazione tutte le possibili posizioni del paziente,
anche fino a interessare l’intero locale.
Le prescrizioni normative permettono di aumentare la sicurezza del paziente ma
contribuiscono anche a rendere più affidabile ed efficiente l’impianto elettrico.
Nell’appendice normativa sono sintetizzate le prescrizioni fondamentali per gli
impianti elettrici nei locali ad uso medico presenti nelle tipologie proposte in questo volume.
Riguardano in particolare:
• I sistemi di protezione contro i contatti indiretti
• Il collegamento equipotenziale supplementare, richiesto per i locali di gruppo 1 e 2
• L’alimentazione dei servizi di sicurezza, compresa l’illuminazione di sicurezza
richiesta in tutti i locali ad uso medico
• Le verifiche dell’impianto elettrico, iniziali e periodiche
Nelle relazioni tecniche che precedono i disegni di progetto sono approfonditi
questi aspetti fondamentali ed evidenziate, oltre che motivate, le scelte progettuali proposte.
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IMPIANTI ELETTRICI PER
STUDIO MEDICO DENTISTICO
SOLUZIONE A
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1- Relazione tecnica per gli impianti elettrici
Caratteristiche
dello studio
Gli impianti elettrici descritti nel seguito, sono relativi ad uno studio medico dentistico inserito in una struttura residenziale e comprendente due ambulatori
odontoiatrici, un locale di servizio per sterilizzazione, uno studio e la zona di reception e attesa.
In particolare gli ambulatori si distinguono in:
• ambulatorio A, destinato ad attività odontoiatrica normale, anche per piccoli
interventi che non richiedono anestesia generale.
• ambulatorio B, destinato all’igiene orale.
L’attività medica svolta negli ambulatori prevede quindi l’utilizzo di apparecchi
elettromedicali con parti applicate al paziente in zone interne ma limitatamente
alla bocca. Non esiste quindi il pericolo di microshock né pericolo di vita per il paziente in caso di mancanza di alimentazione dell’energia.
Quanto sopra, confermato dal responsabile sanitario e in riferimento alla norma
CEI 64-8/7; sez. 710, porta a definire entrambi gli ambulatori appartenenti al
gruppo 1. I rimanenti locali non sono interessati da attività medica e quindi sono
definibili ambienti ordinari.
E’ obbligatorio realizzare il progetto dell’impianto elettrico in accordo con la Legge 46/90 e relativo regolamento di attuazione in quanto vi sono ambienti (i locali
ad uso medico) sottoposti a normativa specifica e la potenza impegnata con l’ente
distributore sicuramente superiore a 1,5 kW.
Piantina studio con
arredi e
destinazione
d’uso dei locali
wc
balcone
attesa
anti wc
reception
amb. B
igiene orale
gr.1
corridoio
ingresso
studio
ambulatorio A, gr.1
sterilizzazione
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Norme tecniche e
Leggi
Gli impianti elettrici devono essere realizzati in osservanza delle norme e leggi vigenti, comprese eventuali varianti, completamenti o integrazioni alle stesse.
Le caratteristiche degli impianti stessi e dei loro componenti, devono in particolare essere conformi:
• alle norme CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano);
• alle prescrizioni delle Autorità Locali, in particolare di quelle dei Vigili del fuoco;
• alle prescrizioni ed indicazioni del Distributore dell’energia elettrica;
• alle prescrizioni ed indicazioni del Distributore del servizio telefonico;
• alle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro;
• alle norme e raccomandazioni dell’Ispettorato del Lavoro e dell’ISPESL.
Nella tabella seguente sono elencate le principali norme e leggi di riferimento per
gli impianti elettrici.
Si precisa inoltre che lo Studio medico dentistico ha una superficie inferiore ai 500
m2 e quindi, del DM 18/09/02, devono essere applicate le prescrizioni del Titolo IV.
Elenco delle principali norme e leggi di riferimento per gli impianti elettrici
- DPR n. 547 del 27/04/55
“Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro”
- D.M. 16/02/1982
“Attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco: modifica del D.M. 27/9/65”
- Legge n. 186 del 01/03/68
“Costruzione e realizzazione di materiali ed impianti elettrici a regola d’arte”
- Legge n. 46 del 05/03/90
“Norme per la sicurezza degli impianti”
- DPR n. 447 del 06/12/91
“Regolamento di attuazione della Legge n. 46 del 05/03/90”
- Legge n.118 del 30/03/7,
“Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere
Legge n. 13 del 09/01/89,
architettoniche negli edifici privati”
D.M. n. 236 del 14/06/89,
DPR n.503 del 24/07/96
- D.M. del 08/03/85
“Direttive sulle misure più urgenti ed essenziali di prevenzione incendi ai fini
del rilascio del NOP di cui alla Legge n. 818 del 07/12/84”
- D.L. del 19/09/94 n. 626
“Attuazione delle direttive CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e
della salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro”
- DM 18/09/2002
“Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private”
- Norma CEI 64-8 ed. 2003
“Impianti elettrici utilizzatori a Vn fino a 1000 V a.c. e a 1500 V d.c.”
- Norma CEI 11-17 fasc.1890
“Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica”
- Norma CEI 11-1 fasc.5025
“Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente alternata”
- Norma CEI 17-13/1 fasc. 1433
“Apparecchiature assiemate di protezione per basse tensioni (apparecchiatu-
- Norma CEI 17-13/3 fasc. 1926
“Apparecchiature assiemate di protezione di manovra per basse tensioni in-
- Norma CEI 81-1 fasc.2697
“Protezione delle strutture contro i fulmini”
- Norma CEI 81-4 fasc.2924
“Valutazione del rischio dovuto al fulmine”
- Norma CEI 79-3
“Norme per impianti antintrusione e antieffrazione”
re di serie AS e non di serie ANS)”
stallate in luogo con personale non addestrato (quadri di distribuzione ASD)”
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Alimentazione e
distribuzione energia
E’ prevista un’alimentazione direttamente dall’ente erogatore in bassa tensione
e sistema TT, con contatore posizionato in apposito locale nel seminterrato dell’edificio, ad una distanza di 20 m dal quadro generale, posizionato all’ingresso
dell’ambulatorio.
L’alimentazione ordinaria sarà di tipo trifase + neutro con tensione nominale
Vn = 400/230 V, contratto da 15 kVA; l’impianto di terra locale farà capo al collettore principale di terra dell’edificio.
Alimentazione di riserva
e/o di sicurezza
L’alimentazione di riserva potrà essere costituita da uno o più inverter di qualche
centinaio di VA per alimentare i computer e salvare i dati nel caso di black-out. Si è
optato per questa soluzione, in accordo con il committente, considerando che lo
studio è situato in una zona con bassissime probabilità di black-out e che l’attività
medica può subire brevi interruzioni senza pregiudicare l’esito dell’intervento.
L’illuminazione di sicurezza è stata prevista mediante lampade con batterie incorporate.
Sistemi di protezione
delle linee e verifica
dell’energia passante
e selettività
Nella verifica sulla protezione delle linee effettuata con il software Tisystem di
BTicino, è stata ipotizzata una corrente di corto circuito, nel punto di consegna
dell’energia, del valore di 6 kA.
Gli interruttori magnetotermici previsti sono in grado di interrompere l’alimentazione in caso di correnti sia dovute a cortocircuito sia a sovraccarico. Il potere
d’interruzione nominale degli interruttori è idoneo ad interrompere le correnti
di corto circuito presunte nel punto di installazione degli stessi.
La selettività tra l’interruttore generale dell’avanquadro, MA125 da 63 A e gli
interruttori btdin45, previsti sul quadro generale SMD, è totale, ovvero fino a
4,5 kA (corrente di cto cto presunta sul QE1=3,6 kA).
La selettività è garantita fino ad 1 kA tra l’interruttore generale del QAV e l’interruttore MA125 a protezione della linea che alimenta il QE2, ma il guasto per corto
circuito, essendo circuito di distribuzione, è poco probabile.
Selettività totale anche tra l’interruttore generale del quadro ambulatori QE2 ed
i suoi derivati, che alimentano prese e riuniti degli ambulatori.
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• Relazione tecnica impianti elettrici
Distribuzione generale, sistema TT. Schema di principio
Sistemi di protezione
dai contatti indiretti
La protezione contro i contatti indiretti è realizzata secondo le prescrizioni che la
Norma CEI 64-8 prevede in un sistema TT, utilizzando quindi i seguenti tipi di dispositivi, coordinati con il valore della resistenza di terra:
• Interruttori differenziali di tipo “G-A” con Idn=30 mA sui circuiti terminali che
alimentano le prese ed i motori delle tapparelle.
• Interruttori differenziali di tipo “G-A” con Idn=300 mA sui circuiti terminali che
alimentano le lampade installate a soffitto, non a portata di mano.
• Interruttori differenziali di tipo “G-AC” con Idn=300 mA per i circuiti che alimentano il condizionatore ed il compressore.
• Trasformatore d’isolamento ad uso medicale con controllo dell’isolamento del
sistema verso terra (sistema IT-M) per i circuiti che alimentano prese e riuniti degli ambulatori A e B. Questo metodo, oltre a ridurre ulteriormente le correnti di
dispersione verso terra degli utilizzatori e delle parti applicate dei riuniti, consente la continuità di servizio anche dopo il primo guasto su uno qualsiasi dei circuiti a valle del trasformatore. Questo evento verrà segnalato con allarme otticoacustico (quest’ultimo tacitabile) per una verifica dell’impianto non appena possibile.
• Interruttore differenziale magnetotermico come generale sull’avanquadro con
Idn= 1 A e tempo di intervento t=1 s. Questa soluzione ammessa dalla norma CEI
64-8 sui circuiti di distribuzione nei sistemi TT permette di ottenere la selettivi13
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tà differenziale completa verso i differenziali a valle. La linea che dal contatore
arriva all’avanquadro QEAV dovrà essere realizzata a doppio isolamento o sistema equivalente alla classe II ad esempio secondo commento 413.2.1.1 della
norma CEI 64-8. Lo stesso anche per la linea che alimenta il QE2 dal QE1 in quanto la protezione sulla linea è prevista con interruttore magnetotermico; la protezione mediante doppio isolamento consente di evitare scatti intempestivi che
si potrebbero avere con dispositivo differenziale.
Protezione dalle
sovratensioni
Per realizzare la protezione contro sovratensioni che potrebbero danneggiare apparecchiature sensibili, sono stati previsti degli SPD (scaricatori di sovratensione)
sull’avanquadro QEAV, sul quadro QE1 e a monte di alcune prese, in particolare
quelle destinate ad alimentare PC,. Per il coordinamento e la scelta degli SPD si
sono ipotizzate possibili sovratensioni dovute a fulminazione indiretta sulla struttura della quale fa parte lo studio medico. Il coordinamento degli SPD è stato verificato mediante il software BTicino Tispd ed i parametri di riferimento utilizzati
sono elencati nella relazione riportata in seguito.
Posa dei cavi elettrici
I cavi elettrici saranno infilati in canalizzazioni realizzate con tubi pesanti in PVC
sottotraccia, a parete ed a pavimento. I circuiti che alimentano le lampade saranno contenute nel tratto a soffitto nel canale Interlink.
Le sezioni dei cavi sono state dimensionate in base alla corrente di carico IB e
applicando opportuni coefficienti alle portate nominali Iz, in funzione della contemporaneità e utilizzazione dei carichi, del raggruppamento nello stesso tubo e
della caduta di tensione massima definita. I parametri ed i coefficienti utilizzati
sono indicati nelle tabelle degli schemi dei quadri elettrici. I cavi previsti per energia sono del tipo non propagante l’incendio (N07V-K).
CEI 20-22 II IEMMEQU
C
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B
A
A - Conduttore a corda flessibile di rame rosso ricotto
B - Isolante in PVC qualità R2.
Costruito in doppio strato fino ai 6 mm2.
C - Marcatura ad incisione.
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• Relazione tecnica impianti elettrici
Collegamento
equipotenziale
supplementare
Nei due ambulatori A e B si deve realizzare un collegamento equipotenziale supplementare; in base alla posizione del riunito è stata definita la “zona paziente”
in modo da identificare le masse e le masse estranee, comprese in quest’area, che
dovranno essere collegate al nodo equipotenziale del locale. Essendo locali abbastanza ampi, la zona paziente non comprende parti metalliche o utilizzatori fissi, se non il riunito, naturalmente. Nello schema d’installazione relativo è riportato lo schema di installazione dell’egualizzazione del potenziale con il posizionamento di nodi e sub-nodi. I conduttori PE di tutte le prese, anche quelle situate
fuori dalla “zona paziente”, dovranno essere collegati al nodo equipotenziale o
al sub-nodo relativo.
Collegamento equipotenziale supplementare
negli ambulatori.
MASSA ESTRANEA
fuori dalla “zona paziente”
PRESE
MASSA
PE/EQS
PE
NODO
EQUIPOTENZIALE
PE
Illuminazione con
sistema Interlink
L’illuminazione dei diversi ambienti è realizzata con l’impiego del sistema Interlink office di BTicino, in particolare con canale a campana e diffusori tipo Dark
Light che consentono una elevata efficienza luminosa ed una forte limitazione
dell’abbagliamento. I valori di illuminamento previsti a progetto sono stati definiti sulla base di quelli indicati dalla norma UNI 10380/A1. Nella sezione planimetrie una tabella riporta i dati ed i valori utilizzati nel calcolo illuminotecnico applicando la formula indicata.
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Illuminazione di
sicurezza
Per l’illuminazione di sicurezza sono state impiegate le lampade di emergenza Interlink da 9 watt con autonomia di 1 ora ed in servizio “non permanente” per gli
ambienti grandi, mentre nei servizi e nello studio sono state previste le lampade
autonome di emergenza modulari della serie Living International, sempre con 1
ora di autonomia
Questa soluzione soddisfa le prescrizioni della norma CEI 64-8/7 Sez. 710, stimando che un’ora di autonomia sia sufficiente per l’evacuazione degli ambienti, ed il
Titolo IV del D.M.18/09/03.
Impianti
videocitofonico,
telefonico e
trasmissione dati
Mediante l’impiego di un centralino telefonico PABX e l’adozione di componenti
Terraneo dedicati, e realizzando una rete di comunicazione locale (tipo LAN - Local Area Networks), si ottiene l’integrazione dei servizi di Videocitofonia, Telefonia e Trasmissione dati. La rete di comunicazione tra i diversi Personal Computer,
tra i telefoni e videocitotelefoni dello studio dentistico è resa possibile mediante il
cablaggio strutturato Btnet, che comprende connettori RJ45, un quadretto a parete contenente i pannelli di permutazione ed i cavi di connessione. Con il quadro di permutazione sarà possibile definire per ciascun connettore l’appartenenza alla rete telefonica o alla rete dati e poterla modificare in seguito senza intervenire sull’impianto.
Due disegni, inseriti nella sezione planimetrie, riportano lo schema di principio
dell’integrazione dei tre sistemi.
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• Relazione tecnica impianti elettrici
Antifurto
Per rilevare eventuali effrazioni nello studio medico, è stato previsto il sistema filare BTicino, integrato nella serie civile scelta, ed i cui componenti sono collegati
tramite il semplice doppino SCS (tipo telefonico) inguainato, twistato e non schermato. Il sistema consiste in sensori IR orientabili, contatti magnetici alle finestre,
sirene esterna ed interna, centrale monozona e lettore di transponder per l’inserimento ed il disinserimento dell’impianto.
Linea Tamper
Linea
telefonica
Linea contatti
Doppino telefonico inguainato
230V a.c.
SCS automazione
tapparelle
Lo studio medico è provvisto di tapparelle motorizzate il cui comando, singolo, di
zona o centralizzato è realizzato mediante il sistema SCS Automazione. E’ stato
previsto il sistema “base” con comando singolo da effettuare direttamente tramite gli attuatori ed un comando generale di tutte le tapparelle all’ingresso dello
studio. Il collegamento tra gli attuatori ed i comandi verrà effettuato tramite il
doppino SCS che potrà essere inserito nella stessa tubazione riservata al circuito
“energia” in quanto provvisto di guaina antiabrasiva ed isolamento principale
per 300/500 V.
SELV
BUS SCS
Cavo SCS
230V a.c.
SERRANDE ELETTRICHE
SERRANDE ELETTRICHE
SERRANDE ELETTRICHE
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Impianto TV
Sono previste in ogni locale delle prese per l’impianto televisivo che faranno capo all’impianto centralizzato dello stabile in cui si trova lo studio medico. Occorre verificare la compatibilità del tipo di presa prevista a progetto (presa maschio
secondo le recenti norme) con l’impianto stesso.
Diffusione sonora
E’ previsto un impianto di diffusione sonora da realizzare secondo lo schema allegato che consente la diffusione di segnali musicali provenienti o dal sintonizzatore radio modulare BTicino o da un’altra fonte disponibile nello studio, ad
esempio un lettore CD. La sorgente sonora può essere attivata ed ascoltata in
ogni singolo locale. Nel sistema è compreso anche un modulo con microfono incorporato per ricerca persone che permette di chiamare alla reception il medico
o altro personale desiderato, escludendo automaticamente e temporaneamente
la diffusione della musica. Questo modulo è installato in una scatola da tavolo
con il deviatore per commutare le due sorgenti sonore. Nella sezione planimetrie è riportato lo schema n.19 relativo a questo impianto.
modulo con microfono
incorporato per
ricerca persone
sintonizzatore
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diffusore sonoro da incasso
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• Relazione tecnica impianti elettrici
Serie civile
la serie civile prevista a progetto è la serie BTicino Living International. In alternativa possono essere impiegate le serie civili, compatibili con quanto proposto,
Light e Light Tech.
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Protezione contro le sovratensioni dell'impianto elettrico utilizzatore
a tensione nominale non superiore a 1000 V in c.a. e 1500 V in c.c
Scelta e installazione delle misure di protezione
in uno studio medico dentistico soluzione A
1. SCOPO DEL DOCUMENTO
Questo documento ha lo scopo di indicare quali SPD (Surge Protective Device) installare al fine di proteggere contro le sovratensioni di origine atmosferica l'impianto elettrico utilizzatore considerato.
Le sovratensioni possono essere dovute a fulminazione diretta o indiretta dell'edificio e/o della linea elettrica che alimenta l'impianto.
Le misure di protezione adottate contro le sovratensioni di origine atmosferica risultano in genere idonee anche contro le sovratensioni generate sulla linea da cause interne al sistema elettrico di cui la linea è parte (manovre, guasti, ecc.).
2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO
Questo documento è stato elaborato con riferimento alle seguenti norme CEI:
Norma CEI 81-1
Norma CEI 81-4
Norma CEI 64-8
Protezione delle strutture contro i fulmini
Valutazione del rischio dovuto al fulmine
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V
in corrente continua
è stata altresì considerata la Guida CEI 81-8: Guida d'applicazione all'utilizzo di limitatori di sovratensioni sugli impianti elettrici
utilizzatori di bassa tensione
3. STRUTTURA DELL'IMPIANTO
3.1 Dati generali
L'impianto elettrico considerato è un sistema TT.
La linea di alimentazione che alimenta il quadro generale è trifase con neutro e la tensione nominale del sistema verso terra è 230 V.
Sono stati presi in considerazione gli effetti dovuti ad un fulmine che cade nei pressi dell'edificio (componente M).
L'impianto elettrico considerato è ubicato all'interno di una struttura autoprotetta contro le fulminazioni dirette e non è alimentato tramite una cabina di trasformazione MT/BT interna all'edificio (ente distributore).
Nel caso in esame è stato assunto un coefficiente di sicurezza b = 0,9
3.2. Struttura dell'impianto
Le caratteristiche principali dell'impianto sono le seguenti.
QEAV
Corrente di cortocircuito: 6 kA
Il QEAV alimenta il seguente quadro:
QE1 Quadro generale SMD
- Distanza: 20 m
- Conduttura: il PE fa parte dello stesso canale
- Tipo di alimentazione: trifase con neutro
- Corrente di cortocircuito: 4,5 kA
QE1 Quadro generale SMD
Corrente di cortocircuito: 4,5 kA
Il QE1 Quadro generale SMD alimenta il quadro:
QE2
- distanza: 5 m
- Conduttura: il PE fa parte dello stesso canale
- Tipo di alimentazione: fase - neutro
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• Relazione SPD
4. SCELTA E INSTALLAZIONE DEGLI SPD
Le protezioni installate sull’impianto sono descritte per ogni quadro.
QEAV
Sul QEAV, alimentato da una linea trifase con neutro, sono installati SPD all'ingresso del quadro, aventi le seguenti caratteristiche:
sigla Bticino: H
classe: II
tipo: varistore
livello di protezione Up: 1200 V
lunghezza dei collegamenti: 0,3 m
livello di protezione effettivo Uprot: 1500 V
tensione massima continuativa: 320 V
corrente nominale di scarica In: 10 kA
corrente massima di scarica Imax: 40 kA
conforme alla norma IEC 61643-1: Sì
L'SPD installato protegge i circuiti terminali / apparecchiature alimentati dal quadro se di lunghezza inferiore a quelle indicate in
tabella (distanze espresse in metri):
Caratteristiche del circuito
Il PE non fa parte della conduttura
Il PE fa parte della conduttura
Tensioni di tenuta (V)
1500
2500
4000
0
0
45
30
***
***
6000
***
***
Il simbolo "***" indica che Uprot <= bUi / 2 e quindi l'apparecchiatura è protetta qualunque sia la distanza dall'SPD (distanza di
protezione).
QE1 Quadro generale SMD
Sul QE1 Quadro generale SMD, alimentato da una linea trifase con neutro, sono installati SPD all'ingresso del quadro, aventi le
seguenti caratteristiche:
Sigla Bticino: A
classe: II
tipo: varistore
livello di protezione Up: 1000 V
lunghezza dei collegamenti: 0,3 m
livello di protezione effettivo Uprot: 1300 V
tensione massima continuativa: 320 V
corrente nominale di scarica In: 5 kA
corrente massima di scarica Imax: 15 kA
conforme alla norma IEC 61643-1: Sì
L'SPD installato protegge i circuiti terminali / apparecchiature alimentati dal quadro se di lunghezza inferiore a quelle indicate
in tabella (distanze espresse in metri):
Caratteristiche del circuito
Il PE non fa parte della conduttura
Il PE fa parte della conduttura
Tensioni di tenuta (V)
1500
2500
4000
15
10
45
30
***
***
6000
***
***
Il simbolo "***" indica che Uprot <= bUi / 2 e quindi l'apparecchiatura è protetta qualunque sia la distanza dall'SPD (distanza di
protezione).
5. CONCLUSIONI
L'impianto elettrico considerato è protetto contro le sovratensioni purchè siano rispettati i limiti indicati al punto precedente. Gli
SPD installati in cascata sull’impianto sono tra loro coordinati.
21
SMD 2003 1DEF
5-09-2003
12:43
Pagina 22
®
2- Progetto impianti elettrici
UNEL
Impianto prese energia, illuminazione e arredi
wc
10/16
10/16
balcone
1x36W
1x18W
FL
C
QP1
1x36W
UNEL
10/16
UNEL
amb. B
igiene orale
gr.1
1x36W
1x36W
10/16
TD/T
10/16
10/16
10/16
10/16
UNEL
1x36W
10/16
10/16
UNEL
UNEL
2x36W
2x36W
UNEL
10/16
10/16
UNEL
10/16
1x36W
10/16
ingresso
10/16
UNEL
corridoio
reception
10/16
10/16
10/16
1x36W
2x36W
10/16
1x36W
10/16
anti wc
2x36W
QP1
1x18W
2x36W
10/16
attesa
2x36W
10/16
10/16
UNEL
10/16
DS
UNEL
1x58W
1x36W
1x58W
UPS
UNEL
QE2
10/16
10/16
QE1
UNEL
SCS c
QP1
1x58W
1x58W
studio
1x58W
10/16
QP1
UNEL
10/16
ambulatorio A, gr.1
1x58W
1x58W
QP1
QP1
1x58W
QP1
QP1
QEAV
Avanquadro situato nel locale contatori a 20 m dal QE1
UNEL
QP1
10/16
10/16
10/16
UNEL
UNEL
Quadro prese con SPD, protezione prese a gruppi
e spazio inferiore per il contenimento del sub-nodo
UPS
Previsto solo nella soluzione A/V1
22
1x58W
sterilizzazione
10/16
10/16
SMD 2003 1DEF
5-09-2003
12:43
Pagina 23
• Planimetrie
Schema d’installazione per i servizi: cablaggio strutturato (btnet)
per Trasmissione Dati (TD) e videocito/telefonia (VC/T), diffusione
sonora (DS), antifurto (AF), automazione tapparelle (SCS), TV.
M
1
TV
M
1
2
2
motore tapparella
AF sirena esterna
IR
IR
AF contatti finestre
M
1
M
1
2
2
IR
SCS attuatore tapparella
IR
M
1
EDP
2
EDP
IR
M
1
EDP
TV
TV
DS diffusore sonoro
EDP
DS amplificatore locale
DS preamplificatore e sintonizzatore
EDP
IR
TD/T
2
EDP
Connettore per videocitotelefono
DS microfono/deviatore (scatola da tavolo)
"
R
10
DS presa/rel /
P.I.
uscita
VC/T videocitotelefono da tavolo
SCS comando
generale
P.E.
AF inseritore a trasponder
AF sirena interna
EDP
TV
AF rilevatore orientabile
EDP
EDP
P.I.
IR
Distributore video*
2
VC 1¡ posto esterno dedicato
M
1
AF centrale monozona
QE1
QPERM
DV
EDP
A
C
Alim. Diff. Son.*
IR
EDP
AF disinseritore a chiave
Alim. SCS*
PABX
EDP
Alim. AF*
A
IR
Centralino telefonico 2 linee + 2 PLT1*
2
TV
2
M
1
EDP
RJ45 per TD
M
1
EDP
P.E.
EDP
EDP
IR
EDP
EDP
RJ45 per T
VC 2¡ posto esterno dedicato
* Componenti installati nel QE1
QPERM
quadro di permutazione per trasmissione dati e telefonia
23
SMD 2003 1DEF
5-09-2003
12:43
Pagina 24
®
UNEL
Schema d’installazione impianto circuito prese ed altri utilizzatori:
condizionatore
10/16
10/16
compressore
10/16
10/16
QP1
10/16
QP1
10/16
10/16
alim. riunito
10/16
10/16
10/16
10/16
UNEL
10/16
UNEL
10/16
UNEL
10/16
10/16
UNEL
UNEL
10/16
10/16
10/16
UNEL
UNEL
UPS
10/16
UNEL
UNEL
10/16
UNEL
QP1
QP1
10/16
arrivo
linea
QE2
10/16
10/16
10/16
10/16
QE1
10/16
UNEL
UNEL
10/16
UNEL
10/16
alim. riunito
QP1
QP1
QP1
QP1
QEAV
Avanquadro situato nel locale contatori a 20 m dal QE1
UNEL
QP1
10/16
10/16
10/16
UNEL
UNEL
Quadro prese con SPD, protezione prese a gruppi
e spazio inferiore per il contenimento del sub-nodo
tubazioni incassate sottotraccia o a pavimento; tubi flex pesanti diametro 20 o 25 mmq.
cassette di derivazione da incasso
24
10/16
10/16
SMD 2003 1DEF
5-09-2003
12:43
Pagina 25
• Planimetrie
Collegamento equipotenziale supplementare
QP1
SN
QP1
1x2,5 PE
2x2,5 PE
SN
SN
1x2,5 PE
10/16
riunito
10/16
10/16
1x2,5 PE
UNEL
1x2,5 PE
SN
10/16
SN
1x2,5 PE
10/16
10/16
10/16
realizzare un sub-nodo (SN) nella cassetta
solo per i PE delle 2 prese Triplex
NEQ (nodo principale): barra interna del quadro
5x2,5 PE
QE2
QP1
SN
1x2,5 PE
SN
QP1
1x2,5 PE
riunito
SN
1x2,5 PE
1x2,5 PE
SN
QP1
SN
QP1
Nota: nel caso alcune parti metalliche (ad esempio infissi) della struttura edile o tubazioni entrassero in zona paziente
verificare la loro resistenza verso terra; se risultasse minore di 200 ohm sarebbero massa estranea e quindi
da collegare al nodo principale o ad un sub nodo con cavo di sez. 6 mmq.
QP1
UNEL
10/16
10/16
SN
10/16
UNEL
UNEL
spazio per il contenimento del sub-nodo
25
SMD 2003 1DEF
5-09-2003
12:43
Pagina 26
®
Schema d’installazione impianto di illuminazione
1x36W
1x18W
FL
2x36W
2x36W
1x36W
1x36W
1x36W
2x36W
1x36W
2x36W
1x36W
1x36W
2x36W
1x18W
2x36W
C
1x58W
1x58W
1x58W
1x58W
1x58W
1x58W
1x58W
26
1x58W
1x36W
QE1
1x58W
1x36W
SMD 2003 1DEF
8-09-2003
15:05
Pagina 27
• Planimetrie
Tabella riepilogativa del calcolo di illuminamento medio
dim locale
coefficienti
UNI
lampada e diffusore
progetto
locale
axbxh
k
R
U
M
En
G
Ra
°K
W
Φ
Diff.
Ep
nL
nC
ambulatorio A
6x4,5x2
1,2
873
0,693
1,25
500
B
1A
5400
58
3700
D.L
510
6
6
ambulatorio B
5x5,7x2
1,33
873
0,619
1,25
500
B
1A
5400
36
2350
D.L
500
12
6
sterilizzazione 2,7x2,7x2 0,68
873
0,590
1,25
300
B
1B
4000
58
5200
D.L
330
1
1
studio
4,5x3x2
0,9
753
0,562
1,25
300
B
1B
4000
58
5200
D.L
340
2
2
attesa
4x4x2
1
753
0,562
1,25
200
B
1B
4000
36
3350
D.L
190
2
2
753
0,650
1,25
200
B
1B
4000
36
3350
D.L
200
4
4
753
0,562
1,25
200
B
1B
4000
36
3350
D.L
260
4
4
reception
corridoio int.
5,5x6,5x2 1,48
9x2,5x2
0,98
Legenda
a,b = dimensioni del locale
h = altezza corpo illuminante sul piano lavoro in metri
k = indice del locale
R = fattori di riflessione (soffitto/pareti/pavimento)
U = fattore di utilizzazione
M = fattore di manutenzione
En = illuminamento medio di esercizio secondo UNI 10380/A1 in lux
G = classe di qualità per limitazione dell'abbagliamento
Ra = gruppo di resa del colore
°k = temperatura di colore in gradi Kelvin
W = potenza in watt
Φ = flusso luminoso in Lumen
Diff. = tipo di diffusore
D.L. = diffusore tipo Dark Light
Ep= illuminamento medio risultante a progetto in lux
nL= numero lampade previste a progetto
nC= numero corpi illuminanti previsti a progetto
Formula
nL =
(a•b) • En • M
Φ•U
27
SMD 2003 1DEF
5-09-2003
12:43
Pagina 28
®
distribuzione impianti TD, VC/T
M
1
TV
M
1
2
2
IR
IR
M
1
M
1
IR
2
2
IR
M
1
EDP
EDP
TV
TV
IR
EDP
EDP
2
EDP
2
M
1
EDP
IR
P.E.
P.I.
R
10
"
TV
EDP
EDP
EDP
QPERM
EDP
A
A
C
IR
TV
EDP
DV
PABX
IR
EDP
QE1
2
P.I.
IR
2
*
2
M
1
EDP
EDP
EDP
P.E.
EDP
EDP
VC 2¡ posto esterno dedicato
* arrivo linee (n.2) da gestore linee telefoniche
QPERM
quadro di permutazione per trasmissione dati e telefonia
tubazioni incassate sottotraccia o a pavimento; tubi flex pesanti diametro 20 mm2.
cassette di derivazione da incasso
28
IR
EDP
M
1
M
1
SMD 2003 1DEF
5-09-2003
12:43
Pagina 29
• Planimetrie
Schema di principio di cablaggio strutturato (btnet) per
trasmissione dati e videocitotelefonia Bticino-Terraneo.
Area di lavoro
Prese
telematiche
utente
Q PERM quadro di
permutazione
Prese energia
utente
n. 12 TD RJ45
n. 6 TP RJ45
Cablaggio orizzontale
(sistema a stella)
Cavi UTP cat. 5E
art. C9882U/5E per dati e fonia
Armadio da parete da 9 unità
art. C9309,
600x470x400 mm
contenente uno SWITCH
Al
Allo
pannello
switch
perm. TP
Linea
dati
(ADSL)
Distributore
video art. 335918
SPD:
PLT1
Linea
telefonica
Centralino
art. 335828
Per collegamenti impianto video
e telefonico vedere schema
seguente n. 41
29
SMD 2003 1DEF
5-09-2003
12:43
Pagina 30
®
Schema di collegamento n° 41 schemario S5801
Telefono + Video Pivot
al quadro di
permutazione
Q PERM
(connettori
citotelefonici)
1 Blu 2 Rosso +
3 Arancio
4 Bianco-Arancio
230V a.c.
50-60Hz
7 Verde
8 Bianco-Verde
1
2
3
4
5
6
7
8
giallo
verde
blu
bianco
marrone
rosso
nero
grigio
1..............
GND
V
linea tel.
linea tel.
SUON.
ACC.
VID
VID
2..............
3..............
4..............
5..............
+
6..............
7..............
8..............
9..............
1
2
3
4
5
6
R
7
8
9
RP
M1
0
(401)
+
P.I. principale
PRI
C
NO
a b a b a b a b a b a b a b a b
1
2
3
4
5
6
7
8
Telefono + Video Pivot
1 Blu -
Centralino
335828
2 Rosso +
3 Arancio
4 Bianco-Arancio
U1
U2
a b
a b
3 4 MP T R
7 Verde
8 Bianco-Verde
6
6
Linee
telefoniche
1
2
3
4
5
6
7
8
giallo
verde
blu
bianco
marrone
rosso
nero
grigio
1..............
GND
V
linea tel.
linea tel.
SUON.
ACC.
VID
VID
2..............
3..............
4..............
5..............
+
6..............
7..............
8..............
9..............
1
2
3
4
5
6
R
7
8
9
RP
+
6
230V a.c.
50Hz
a b
IN
a b
IN
230V 50Hz
PLT1 PLT1
OUT
a b
OUT
a b
An
PS 3 4 M P T R a b a b 1 2 3 4 7 8 1 2 3 4 7 8
Dg - +
1
2
1
2
Distributore video
335918
1
2
1
2
1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8
Posto esterno
dedicato 1
modulo
telecamera
art. 332510
5 6 7 8
1 2 3 4
modulo
telecamera
art. 332510
Posto esterno
dedicato 2
1
2
N
3
modulo
fonico
art. 335902
S
1
4
5
5 6 7 8
8
8
N
modulo
fonico
art. 335902
S
2
5 6 7 8
6
1 2 3 4
1 2 3 4
7
8
PL PL C S+ S-
Cavo art. 336900
30
PL PL C S+ S-
M1
0
(402)
SMD 2003 1DEF
5-09-2003
12:43
Pagina 31
• Planimetrie
distribuzione impianti SCS e AF
M
1
TV
M
1
2
2
IR
IR
M
1
M
1
2
2
IR
IR
M
1
EDP
2
EDP
IR
EDP
EDP
TV
TV
EDP
IR
EDP
2
M
1
P.E.
P.I.
R
10
"
EDP
TV
EDP
EDP
2
P.I.
IR
QE1
QPERM
EDP
PABX
A
C
IR
EDP
A
IR
EDP
DV
M
1
2
TV
2
M
1
M
1
EDP
EDP
EDP
EDP
P.E.
EDP
IR
EDP
tubazioni incassate sottotraccia o a pavimento; tubi flex pesanti diametro 20 mm2.
cassette di derivazione da incasso
nota: doppini SCS e AF nella stessa tubazione;
pure compresa, in quest’esempio, anche la linea F,N,PE per l’alimentazione dei motori tapparelle;
naturalmente detta alimentazione possibile derivarla anche dalla scatola pi vicina che contiene una presa energia
31
SMD 2003 1DEF
5-09-2003
12:43
Pagina 32
®
distribuzione impianti DS e TV
M
1
TV
M
1
2
2
IR
IR
M
1
M
1
2
2
IR
IR
M
1
EDP
2
EDP
IR
EDP
2
EDP
EDP
TV
TV
M
1
EDP
IR
P.E.
P.I.
R
10
"
TV
QE1
QPERM
derivazione TV
EDP
PABX
A
P.I.
M
1
IR
2
2
M
1
EDP
EDP
EDP
EDP
P.E.
EDP
tubazioni incassate sottotraccia o a pavimento; tubi flex pesanti diametro 20 mmq.
cassette di derivazione da incasso
IR
EDP
32
EDP
C
TV
EDP
A
EDP
IR
EDP
DV
EDP
2
IR
M
1
SMD 2003 1DEF
5-09-2003
12:43
Pagina 33
• Planimetrie
Schema di collegamento n° 19 - Fascicolo G1700
1 sintonizzatore,
1 sorgente sonora
esterna, microfono e
max 11 diffusori
230V~
L N
FONTE SONORA
AGLI ALTRI EVENTUALI
8 DIFFUSORI
CH
SO
L+
C
RELE'
art. L/N4499
art. NT4499
PREAMPLIFICATORE
art.L/N4481
art. NT4481
DEVIATORE
art. L/N4003
art. NT4003
C
S
L+
+
L+ R S
MAX 2 DIFFUSORI PER
AMPLIFICATORE LOCALE
AMPLIFICATORE
LOCALE
art. L/N4485
art. NT4485
L4753
A
+
PULSANTE
art. L/N4005
art. NT4005
NO C
+ +
C
C S CH
S
A
C S1 So
A
DIFFUSORE
art. N4958
art. 4958
DIFFUSORE
art. N4958
art. 4958
AMPLIFICATORE
LOCALE
art. L/N4485
art. NT4485
MODULO
MICROFONICO
art. L/N4489
art. NT4489
art. L/N4488
art. NT4488
SINTONIZZATORE
art.L/N4492
art. NT4492
A
L+
L+
PULSANTE
art. L/N4005
art. NT4005
A
DIFFUSORE
art. N4958
art. 4958
CH
SO
L+
C
++
ALIMENTATORE
art. E45/24DC
33
SMD 2003 1DEF
5-09-2003
12:44
Pagina 34
®
Lampada Interlink
di sicurezza
Comandi luce
• Reception
Inseritore
antifurto
Comando gen.
tapparelle
Sintonizzatore e
preamplificatore
Interlink
Amplificatore
locale
Diffusore
sonoro
Prese energia
Uscita a relè
per DS
Videocitotelefono
versione da tavolo
Microfono cerca persone
in versione da tavolo
34
Connettore per
videocitotelefono
Presa TV
Connettori
RJ45 fonia/dati
Prese e SPD
SMD 2003 1DEF
5-09-2003
12:44
Pagina 35
• Ambulatorio
Comando/attuatore
SCS per motore
tapparella
Contatti magnetici
per antifurto
Presa TV
Sensore presenza
antifurto SCS
Interlink
Diffusore
sonoro
Pannello
ripetitore controllo
isolamento
Amplificatore
locale
Connettori RJ45
fonia/dati
QP1 prese, protezioni
e vano sub-nodo
Citotelefono
versione da tavolo
QP1
35
SMD 2003 1DEF
5-09-2003
12:44
Pagina 36
®
®
36
5-09-2003
12:44
Pagina 37
• Quadri elettrici
®
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• Quadri elettrici
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Quadro QE2
Quadro ambulatori
art. QSO5TSN
Dimensioni ingombro
700x1400x282 mm
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• Quadri elettrici
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IMPIANTI ELETTRICI PER
STUDIO MEDICO DENTISTICO
SOLUZIONE A/V1
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1. Relazione tecnica impianti elettrici*
*questa relazione differisce dalla precedente solo nei punti sotto indicati
Alimentazione di
riserva/sicurezza
Pur non essendoci utenze vitali da alimentare tramite sorgente di sicurezza, è
previsto comunque un gruppo di continuità statico da 6 kVA che, in caso di
mancanza di alimentazione dalla rete, possa alimentare quei circuiti ritenuti
importanti per la salute del paziente e consentire, ad esempio, di concludere
l’intervento in atto. L’UPS garantisce sia la continuità dell’attività, in modo da
evitare danni economici e disagi dovuti al rinvio o all’annullamento degli
appuntamenti, sia la possibilità di salvare i dati informatici. L’autonomia del
gruppo statico è da definire in funzione dei tempi di durata degli interventi e
non è vincolata da normative particolari (la luce di sicurezza è assicurata da
lampade autonome); trattandosi di attività odontoiatrica normale, supponendo
lo studio dentistico situato in zona dove sono poco probabili i black-out e
l’alimentazione viene in genere ristabilita in tempi brevi, e fatte le dovute
considerazioni economiche, si è prevista un’autonomia di 15 minuti. L’ingombro
indicativo dell’UPS è di 530x600x700 mm (lxhxp) comprese le batterie.
Sistemi di protezione
dai contatti indiretti
La protezione contro i contatti indiretti è realizzata secondo le prescrizioni che
la Norma CEI 64-8 prevede in un sistema TT, utilizzando quindi i seguenti tipi di
dispositivi, coordinati con il valore della resistenza di terra:
• Interruttori differenziali di tipo “G-A” con Idn=30 mA sui circuiti terminali che
alimentano le prese ed i motori delle tapparelle.
• Interruttori differenziali di tipo “G-A” con Idn=300 mA sui circuiti terminali
che alimentano le lampade installate a soffitto, non a portata di mano.
• Interruttori differenziali di tipo “G-AC” con Idn=300 mA per i circuiti che
alimentano il condizionatore ed il compressore.
• Interruttore differenziale megadin non con Idn=300 mA e tempo d’intervento
impostato a 0,1 secondi sul circuito che alimenta l’UPS. Si è scelto un UPS
collegato alla rete in modo on-line; pertanto a valle dello stesso sono stati
previsti interruttori magnetotermici non differenziali. Infatti, in caso di guasto a
terra su un circuito a valle dell’UPS, interverrà il differenziale a monte e il
gruppo statico continuerà a funzionare in isola alimentando l’impianto che
diventerà temporaneamente un sistema IT con primo guasto. E’ necessario un
dispositivo di allarme (in genere incorporato nell’UPS stesso) che segnalerà
l’intervento delle batterie in modo da ripristinare appena possibile il circuito in
guasto.
•Trasformatore d’isolamento ad uso medicale con controllo dell’isolamento del
sistema verso terra (IT-M) per i circuiti che alimentano le prese ed i riuniti degli
ambulatori A e B e gli utilizzatori fissi che si trovano in “zona paziente”.
• Interruttore differenziale magnetotermico come generale sull’avanquadro con
Idn= 1 A e tempo di intervento t=1 s. Questa soluzione ammessa dalla norma
CEI 64-8 sui circuiti di distribuzione nei sistemi TT permette di ottenere una
buona selettività differenziale, verso i differenziali derivati. La linea che dal
contatore arriva all’avanquadro QEAV dovrà essere realizzata a doppio
isolamento o sistema equivalente alla classe II ad esempio secondo commento
413.2.1.1 della norma CEI 64-8.
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Distribuzione generale, sistema TT. Schema di principio
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• Quadri elettrici
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IMPIANTI ELETTRICI PER
STUDIO MEDICO DENTISTICO
M U LT I - S A L A
SOLUZIONE B
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1- Relazione tecnica per gli impianti elettrici
Caratteristiche dello
studio
Gli impianti elettrici descritti nel seguito, sono relativi ad uno studio medico
dentistico multi-sala inserito in una struttura ospedaliera, assimilabile ad un piccolo reparto odontoiatrico; lo studio è ubicato al piano terra dell’edificio, con ingresso indipendente dalla struttura ospedaliera stessa, per consentire anche attività autonoma.
Lo studio comprende tre ambulatori di cui uno chirurgico, una sala di radiologia, un locale di sterilizzazione, lo studio e la zona di reception e di attesa. In particolare gli ambulatori si distinguono in:
- ambulatorio A, destinato ad attività di odontoiatria ordinaria, senza operazioni
chirurgiche.
- ambulatorio B, destinato all’igiene orale.
- sala chirurgica, locale predisposto per operazioni chirurgiche odontoiatriche
particolari che potrebbero richiedere anestesia generale.
- sala radiologica funzionale alle attività odontoiatriche
Quanto sopra, confermato dal responsabile sanitario e in riferimento alla norma
CEI 64-8/7; sez. 710, porta a definire gli ambulatori A e B e la sala radiologica appartenenti al gruppo 1; la sala chirurgica viene definita di gruppo 2 per la possibilità, pur se remota, che si effettuino interventi che richiedano anestesia generale, per mantenere la continuità di servizio in caso di primo guasto e, infine, per
diminuire le correnti di dispersione dell’impianto ma soprattutto delle parti applicate degli apparecchi elettromedicali. I rimanenti locali non sono interessati
da attività medica, pertanto gli impianti elettrici presenti saranno conformi alle
sole norme generali.
La struttura sanitaria (di nuova costruzione) ha una superficie dedicata all’intero
servizio ambulatoriale, superiore ai 500 m2; si applicano quindi le prescrizioni tecniche per la prevenzioni incendi del DM del 18/09/02, in particolare quelle descritte al Titolo II del decreto stesso.
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Piantina studio
dentistico con arredi
e destinazione d’uso
dei locali
Il progetto è caratterizzato da soluzioni che permettono di realizzare un impianto elettrico dotato di elevata flessibilità, selettività e continuità di servizio; caratteristiche queste che consentono, nell’immediato, la massima efficienza, ovvero
il proseguimento delle attività in caso di un circuito guasto o di black-out dalla
rete, ed in futuro, facili ed economici adeguamenti per evoluzione o modifiche
dell’attività medica o delle prescrizioni normative.
Per conseguire questo scopo sono previsti, ad esempio, un quadro elettrico con
trasformatore d’isolamento dedicato per ciascun locale medico, un gruppo statico
di continuità, selettività di intervento in funzione della corrente di corto circuito
presunta, l’installazione di scatole per componenti delle serie civili a 4 o 7 posti,
impiego del canale Interlink office predisposto per il contenimento di cavi e per
future derivazioni a parete con materiale e componenti compatibili, anche esteticamente.
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Norme tecniche e
Leggi
Gli impianti elettrici sono realizzati in osservanza delle norme e leggi vigenti,
comprese eventuali varianti, completamenti o integrazioni alle stesse.
Le caratteristiche degli impianti stessi e dei loro componenti, devono in particolare essere conformi:
- alle norme CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano);
- alle prescrizioni delle Autorità Locali, in particolare di quelle dei Vigili del fuoco;
- alle prescrizioni ed indicazioni del Distributore dell’energia elettrica;
- alle prescrizioni ed indicazioni del Distributore del servizio telefonico;
- alle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro;
- alle norme e raccomandazioni dell’Ispettorato del Lavoro e dell’ISPESL.
nella tabella seguente sono elencate le principali norme e leggi di riferimento per
gli impianti elettrici.
Elenco delle principali norme e leggi di riferimento per gli impianti elettrici
- DPR n. 547 del 27/04/55
“Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro”
- D.M. 16/02/1982
“Attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco: modifica del D.M. 27/9/65”
- Legge n. 186 del 01/03/68
“Costruzione e realizzazione di materiali ed impianti elettrici a regola d’arte”
- Legge n. 46 del 05/03/90
“Norme per la sicurezza degli impianti”
- DPR n. 447 del 06/12/91
“Regolamento di attuazione della Legge n. 46 del 05/03/90”
- Legge n.118 del 30/03/7,
“Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere
Legge n. 13 del 09/01/89,
architettoniche negli edifici privati”
D.M. n. 236 del 14/06/89,
DPR n.503 del 24/07/96
- D.M. del 08/03/85
“Direttive sulle misure più urgenti ed essenziali di prevenzione incendi ai fini
del rilascio del NOP di cui alla Legge n. 818 del 07/12/84”
- D.L. del 19/09/94 n. 626
“Attuazione delle direttive CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e
- DM 18/09/2002
“Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazio-
della salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro”
ne, la costruzione e l’esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private”
- Norma CEI 64-8 V ed. 2003
“Impianti elettrici utilizzatori a Vn fino a 1000 V a.c. e a 1500 V d.c.”
- Norma CEI 11-17 fasc.1890
“Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica”
- Norma CEI 11-1 fasc.5025
“Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente alternata”
- Norma CEI 17-13/1 fasc. 1433
“Apparecchiature assiemate di protezione per basse tensioni (apparecchiature di serie AS e non di serie ANS)”
- Norma CEI 17-13/3 fasc. 1926
“Apparecchiature assiemate di protezione di manovra per basse tensioni in-
- Norma CEI 81-1 fasc.2697
“Protezione delle strutture contro i fulmini”
- Norma CEI 81-4 fasc.2924
“Valutazione del rischio dovuto al fulmine”
stallate in luogo con personale non addestrato (quadri di distribuzione ASD)”
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• Relazione tecnica impianti elettrici
Alimentazione e
distribuzione energia
L’alimentazione dell’energia elettrica è fornita dal quadro generale BT del complesso ospedaliero, in un sistema elettrico di distribuzione di tipo TN-S, che alimenta, tra gli altri, il quadro principale dello studio dentistico (QE1) distante circa
30 m.
L’alimentazione è di tipo trifase + neutro con tensione nominale
Vn = 400/230 V a.c. .
L’impianto di terra farà capo al collettore principale di terra dell’edificio.
Alimentazione di riserva
e/o di sicurezza
Tutto il reparto può essere alimentato, in caso di mancanza di rete, da alimentazione di riserva e di emergenza costituita da un gruppo elettrogeno in grado di
alimentare gran parte dei servizi ed impianti della struttura ospedaliera.
E’ previsto inoltre un gruppo di continuità statico del tipo on-line da 8 kVA per i
circuiti di sicurezza ovvero per quei circuiti ritenuti vitali per la salute del paziente
come, in questo caso, gli utilizzatori della sala chirurgica (per continuare gli interventi in atto) ; l’UPS alimenterà anche quei circuiti che richiedono la continuità
di servizio onde evitare danni economici e disagi dovuti, ad esempio, al rinvio o
all’annullamento degli appuntamenti, alla perdita di dati, ecc).
In caso di black-out, l’UPS alimenterà entro 0,5 sec. tramite proprie batterie con
autonomia di 1 h, le seguenti utenze, fino all’intervento a regime del gruppo elettrogeno, intervento che deve avvenire entro 15 secondi:
- QE2, quadro sala chirurgica (prese, lampade, riunito, lampada scialitica a soffitto, eventuali pensili attrezzati)
- prese per computer
- rilevazione incendi (se autonoma nel reparto)
- impianto di segnalazione,
- videocitotelefonia
- diffusione sonora
- circuiti ausiliari
La combinazione Gruppo elettrogeno + UPS consente l’alimentazione di sicurezza
oltre le 3 ore anche della lampada scialitica, installata nella sala chirurgica ,come
espressamente richiesto dalla sez. 710 della norma CEI 64-8/7 e oltre le 2 ore dell’illuminazione di sicurezza, della diffusione sonora, e dell’eventuale impianto
idrico antincendio della struttura come richiesto dal Titolo II del DM 18/9/02.
L’illuminazione di sicurezza è garantita in tutti i locali mediante lampade autonome, sia per gli ambienti sia come indicatrici di uscita e uscita di sicurezza, con
alimentazione autonoma di 3 ore. Si è optato sull’autonomia di 3 ore, per rendere
questo impianto svincolato dalla presenza di UPS e Gruppo elettrogeno, aumentando in questo modo il livello di affidabilità di questo servizio.
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Sistemi di protezione
delle linee e verifica
dell’energia passante
Nella verifica sulla protezione delle linee effettuata con il software Tisystem di
BTicino, è stata considerata una corrente di corto circuito, nel punto di installazione del Quadro Generale SMD (QE1), di 14,2 kA.
Gli interruttori magnetotermici previsti sono in grado di interrompere l’alimentazione in caso di sovracorrenti sia dovute a cortocircuito sia a sovraccarico. Il potere d’interruzione nominale degli interruttori è idoneo ad interrompere le correnti di corto circuito presunte nel punto di installazione degli stessi.
La scelta della serie degli interruttori sui diversi quadri garantisce la selettività totale tra l’interruttore generale del QE1 e gli interruttori btdin100 derivati. Sulle
linee protette da interruttori megatiker MA125 la selettività è garantita fino a 1,2
kA ma la condizione è accettabile in quanto poco probabile il guasto su queste linee essendo di distribuzione e realizzate con un isolamento equivalente a quello
di classe II.
E’ inoltre assicurata la selettività totale tra l’interruttore generale dei quadri con
trasformatore d’isolamento ed i relativi derivati.
Distribuzione generale, sistema TN-S. Schema di principio
MA125
differenziale
300 mA, 0,3 s
QE1 Quadro Generale SMD
QG BT
L
Cabina di
trasformazione
MS
Icc=14,2 kA
GE
A
Utenze
essenziali
MA125
Id
Id
Id
Id
UPS*
**
6,4 kA
QE2
amb. A
QSO5TSN
3,6 kA
**
QE3
amb. B
QSO3N
5 kA
QE4
sala RX
Btdin 100,
differenziali
tipo G-A
Circuiti terminali
utilizzatori fissi
sterilizzazione
3,3 kA
Altre
utenze
QE5
sala
chirurgica
QSO7TSN
*On-line 8 kVA
1 h di autonomia
Riunito,
prese,
lampade
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Riunito,
prese,
lampade
prese
lampade
app. RX
**Linea a doppio isolamento
(tubo e cavi dedicati)
Riunito,
prese/pensili
scialitica
lampade
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• Relazione tecnica impianti elettrici
Sistemi di protezione
dai contatti indiretti
La protezione contro i contatti indiretti è realizzata secondo le prescrizioni che la
Norma CEI 64-8 prevede in un sistema TN-S, utilizzando quindi i seguenti tipi di
dispositivi:
- Interruttori differenziali di tipo “G-A” con Idn=30 mA sui circuiti terminali che
alimentano le prese.
- Interruttori differenziali di tipo “G-A” con Idn=300 mA sui circuiti terminali che
alimentano le lampade installate a soffitto.
- Interruttori differenziali di tipo “G-A” con Idn=500 mA sui circuiti che alimentano le macchine per il condizionamento ed il compressore per utilizzo medicale.
- Interruttore differenziale con tempo di intervento regolato a 0,30 secondi e sensibilità di 300 mA sul circuito che alimenta l’UPS.
Essendo il gruppo statico di continuità del tipo on-line, i circuiti a valle di esso
possono essere protetti da interruttori magnetotermici anche contro i contatti
indiretti. Infatti in caso di guasto a terra di uno dei circuiti interverrà il dispositivo differenziale a monte dell’UPS che alimenterà le utenze essenziali in isola,
ovvero in un sistema “temporaneo” IT. Il primo guasto non viene interrotto garantendo la continuità di servizio. Un eventuale ma poco probabile secondo
guasto provocherà l’intervento del magnetotermico rispettivo. E’ comunque necessario un dispositivo di allarme che segnalerà l’intervento delle batterie in modo da ripristinare appena possibile il circuito in guasto.
- Trasformatore d’isolamento ad uso medicale con controllo dell’isolamento del
sistema verso terra (sistema IT-M) per i circuiti degli ambulatori A e B e della Sala
chirurgica, con quadro distinto per ciascun locale e potenza del trasformatore
adeguata ai carichi.
Questo metodo, oltre a ridurre notevolmente le correnti di dispersione verso terra dei vari utilizzatori e delle parti applicate dei riuniti o di altri apparecchi elettromedicali, consente la continuità di servizio anche dopo il primo guasto su uno
qualsiasi dei circuiti a valle del trasformatore. Questo evento verrà segnalato con
allarme ottico-acustico per una verifica dell’impianto non appena possibile.
I quadri con trasformatore d’isolamento sono ubicati all’esterno del locale in
modo da poter effettuare la protezione contro i contatti indiretti sull’involucro
come nel modo seguente.
- Interruttore magnetotermico e conduttura separata per l’alimentazione ai quadri con trasformatore d’isolamento. Effettuando inoltre il cablaggio all’ingresso dei quadri con trasformatore secondo il commento 413.2.1.1 della norma CEI
64-8, si realizza la protezione contro i contatti indiretti mediante doppio isolamento o sistema equivalente alla classe II.
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Protezione dalle
sovratensioni
Sul quadro QE1 generale dello studio dentistico, sono previsti quattro SPD di classe II tipo A. Sul Quadro Generale di Bassa Tensione della struttura, ipotizzato a 30
metri dal QE1, andranno installati 3 SPD del tipo L (classe I) per la protezione coordinata anche da eventuale fulminazione diretta sulla linea. SPD di tipo T sono
previsti inoltre a monte di gruppi di prese destinate ad alimentare apparecchiature elettroniche. Il coordinamento degli SPD è stato verificato mediante il software BTicino Tispd ed i parametri di riferimento utilizzati sono elencati nella relazione esemplificativa riportata nelle pagine seguenti.
posa dei cavi elettrici
I cavi elettrici saranno infilati in canalizzazioni realizzate con tubi pesanti in PVC
sottotraccia, a parete ed a pavimento. I circuiti che alimentano le lampade saranno contenute nel tratto a soffitto nel canale Interlink.
Le sezioni dei cavi sono state dimensionate in base alla corrente di carico IB e applicando opportuni coefficienti alle portate nominali in funzione della contemporaneità e utilizzazione dei carichi, del raggruppamento nello stesso tubo e della caduta di tensione massima definita. I parametri ed i coefficienti utilizzati sono indicati nelle tabelle degli schemi dei quadri elettrici. I cavi previsti per energia sono del tipo non propagante l’incendio (N07V-K).
CEI 20-22 II IEMMEQU
C
collegamento
equipotenziale
supplementare
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B
A
A - Conduttore a corda flessibile di rame rosso ricotto
B - Isolante in PVC qualità R2.
Costruito in doppio strato fino ai 6 mm2.
C - Marcatura ad incisione.
Negli ambulatori e nella sala RX si deve realizzare un collegamento equipotenziale supplementare. In base alla posizione del riunito è stata definita la “zona
paziente” in modo da identificare le masse e le masse estranee, comprese in quest’area, che dovranno essere collegate al nodo equipotenziale del locale. I conduttori PE di tutte le prese, anche quelle situate fuori dalla “zona paziente”, dovranno essere collegati al nodo equipotenziale o al sub-nodo relativo.
Nella sala chirurgica è prevista una egualizzazione del potenziale che interessa
l’intero locale in quanto è possibile l’utilizzo di un letto mobile per l’osservazione post-operatoria del paziente sottoposto ad anestesia parziale o totale. Nello
schema d’installazione relativo sono indicati il posizionamento di nodi e sub-nodi
e la disposizione dei tubi e le sezioni dei cavi per realizzare questo impianto.
In quest’ultimo locale la resistenza dei conduttori collegati al nodo equipotenziale non deve essere superiore a 0,20 ohm.
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• Relazione tecnica impianti elettrici
Collegamento equipotenziale supplementare nei locali ad uso medico
di gruppo 2.
RPE/EQS ≤ 0,2Ω
EQS: S ≥ 6mm2
MASSE
in zona paziente
MASSA ESTRANEA
in “zona paziente”
PE/EQS
PRESE
EQS
PE/EQS
TRSF
EQS
NODO EQP
PRINCIPALE
PE
Illuminazione generale
con sistema Interlink
L’illuminazione dei diversi ambienti è realizzata con l’impiego del sistema Interlink office di BTicino, in particolare con canale a campana e diffusori tipo Dark
Light che consentono una elevata efficienza luminosa ed una forte limitazione
dell’abbagliamento. I valori di illuminamento previsti a progetto sono stati definiti sulla base di quelli indicati dalla norma UNI 10380/A1. Una tabella successiva
riporta i dati ed i valori utilizzati nel calcolo illuminotecnico applicando la formula indicata.
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Illuminazione di
sicurezza
Per l’illuminazione di sicurezza sono previste a progetto le lampade di emergenza
Interlink da 9 watt con autonomia di 3 ore ed in servizio “non permanente” per i
locali ad uso medico, la reception e la sterilizzazione, mentre nei servizi e nello
studio sono state previste lampade autonome di emergenza modulari della serie
Living International sempre con 3 ore di autonomia.
Le lampade autonome Interlink da 9 w forniscono un illuminamento medio di 5
lux ad 1 m dal piano di calpestio, come prescritto dal DM 18/9/2002 per gli ambulatori in strutture con S > 500 m.
Sono previste inoltre lampade indicatrici di uscita e uscita di sicurezza con alimentazione autonoma di 3 ore.
Impianti
videocitofonico,
telefonico e
trasmissione dati
Mediante l’impiego di un centralino telefonico PABX, l’adozione di componenti
Terraneo dedicati ed una rete di comunicazione locale (tipo LAN - Local Area Networks), si realizza l’integrazione dei servizi di Videocitofonia, Telefonia e Trasmissione dati. La rete di comunicazione tra i diversi Personal Computer, tra i telefoni e videocitotelefoni dello studio dentistico è resa possibile mediante il cablaggio strutturato Btnet, che comprende connettori RJ45, un quadretto a parete
contenente i pannelli di permutazione, i cavi di connessione.
Il progetto è sviluppato considerando lo studio multi-sala indipendente dalla
struttura ospedaliera, con l’ingresso di due linee da parte del gestore della telefonia/dati. La linea telefonica, protetta da sovratensioni da particolari SPD
(art.PLT1), si attesterà al Centralino PABX, predisposto per una seconda linea, e si
connetterà poi al distributore video ed al quadro di permutazione.
Sono previsti due posti esterni con videocitofono in corrispondenza di altrettanti
ingressi.
Nelle pagine seguenti due schemi mostrano lo schema di principio della rete LAN,
i prodotti necessari e le connessioni da effettuare.
Lettore cd/dvd
Scanner
Fax
Telefono
PC
cablaggio strutturato
armadio da parete
Stampante
Hard disc
removibile
Server
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• Relazione tecnica impianti elettrici
Impianto TV
Diffusione sonora
Sono previste in ogni locale delle prese per l’impianto televisivo che faranno capo all’impianto centralizzato dello stabile in cui si trova lo studio medico. Occorre
verificare la compatibilità del tipo di presa prevista a progetto (presa maschio secondo le recenti norme) con l’impianto stesso.
E’ previsto a progetto un impianto di diffusione sonora da realizzare secondo lo
schema allegato. L’impianto consente la diffusione di segnali musicali provenienti o dal sintonizzatore radio modulare BTicino o da un’altra fonte disponibile nello studio, ad esempio un lettore CD. La sorgente sonora può essere attivata ed
ascoltata in ogni singolo locale. Nel sistema è compreso anche un modulo con microfono incorporato per ricerca persone in modo da chiamare alla reception il medico o personale desiderato, escludendo automaticamente e temporaneamente
la musica. Questo modulo è installato in una scatola da tavolo con il deviatore per
commutare le due sorgenti sonore.
L’impianto è alimentato a valle dell’UPS, in modo da garantirne il funzionamento
anche in caso di black-out per inviare messaggi ed avvisi. L’eventuale utilizzo di
questo impianto ai fini della sicurezza (sistemi di allarme secondo DM 18/09/02),
deve essere valutato nel contesto del piano di emergenza.
modulo con microfono
incorporato per
ricerca persone
sintonizzatore
diffusore sonoro da incasso
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Rilevazione incendi
In osservanza al D.M. 18/9/2002 è previsto un impianto di rilevazione incendi alimentato da circuito di sicurezza per almeno 2 ore. Questo si realizza, come per gli
altri circuiti di sicurezza, con alimentazione dall’UPS fino al funzionamento a regime del gruppo elettrogeno.
Impianto di chiamata
dai locali
E’ previsto un impianto di segnalazione di chiamata dai diversi ambienti dello studio, con visualizzazione del numero del locale alla reception e avviso acustico
temporaneo e discreto. L’impianto è realizzato mediante il sistema con display numerico a due cifre BTicino. L’annullamento della chiamata si effettua mediante
pulsante posizionato nei pressi del Quadro Display ed eventualmente riportato
in una combinazione da tavolo.
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• Relazione tecnica impianti elettrici
Serie civile
La serie civile prevista a progetto è la serie BTicino Living International.
In alternativa possono essere impiegate le serie civili, compatibili con quanto proposto, Light e Light Tech.
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Protezione contro le sovratensioni dell'impianto elettrico utilizzatore
a tensione nominale non superiore a 1000 V in c.a. e 1500 V in c.c
Scelta e installazione delle misure di protezione
in uno studio medico dentistico multisalainserito in una struttura ospedaliera
Eseguita da:
Albo professionale:
Numero di iscrizione all'albo:
Partita IVA:
Codice fiscale:
Committente:
studio medico dentistico ……………………
1. SCOPO DEL DOCUMENTO
Questo documento ha lo scopo di indicare quali SPD (Surge Protective Device) installare al fine di proteggere contro le sovratensioni di origine atmosferica l'impianto elettrico utilizzatore considerato.
Le sovratensioni possono essere dovute a fulminazione diretta o indiretta dell'edificio e/o della linea
elettrica che alimenta l'impianto.
Le misure di protezione adottate contro le sovratensioni di origine atmosferica risultano in genere idonee anche contro le sovratensioni generate sulla linea da cause interne al sistema elettrico di cui la linea
è parte (manovre, guasti, ecc.).
2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO
Questo documento è stato elaborato con riferimento alle seguenti norme CEI:
Norma CEI 81-1
Norma CEI 81-4
Norma CEI 64-8
Protezione delle strutture contro i fulmini
Valutazione del rischio dovuto al fulmine
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente
alternata e a 1500 V in corrente continua
è stata altresì considerata la guida CEI 81-8: Guida d'applicazione all'utilizzo di limitatori di sovratensioni sugli impianti elettrici utilizzatori di bassa tensione
3. STRUTTURA DELL'IMPIANTO
3.1 Dati generali
L'impianto elettrico considerato è un sistema TN.
La linea di alimentazione che alimenta il quadro generale è trifase con neutro e la tensione nominale
del sistema verso terra è 230 V.
Sono stati presi in considerazione gli effetti dovuti ad un fulmine che cade nei pressi dell'edificio (componente M).
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• Relazione SPD
L'impianto elettrico considerato è ubicato all'interno di una struttura autoprotetta contro le fulminazioni dirette ed è alimentato tramite una cabina di trasformazione MT/BT interna all'edificio.
Nel caso in esame è stato assunto un coefficiente di sicurezza b = 0,9
3.2. Struttura dell'impianto
Lo schema dell'impianto elettrico utilizzatore in BT, considerato ai fini della protezione contro le sovratensioni, è descritto negli schemi dei quadri elettrici.
Le caratteristiche principali dell'impianto sono le seguenti.
Quadro Generale BT
Corrente di cortocircuito: 29 kA
Il Quadro Generale BT alimenta i seguenti quadri:
QE1 Quadro Generale SMD
- Distanza: 30 m
- Conduttura: il PE fa parte dello stesso canale
- Tipo di alimentazione: trifase con neutro
- Corrente di cortocircuito: 15 kA
QE1 Quadro Generale SMD
Il QE1 Quadro Generale SMD alimenta i seguenti quadri:
QE4 Quadro sala RX
- distanza: 15 m
- Conduttura: il PE e i conduttori attivi fanno percorsi diversi
- Tipo di alimentazione: trifase con neutro
QE2 Quadro Ambulatorio A
- distanza: 5 m
- Conduttura: il PE fa parte dello stesso canale
- Tipo di alimentazione: fase - neutro
QE3 quadro ambulatorio B
- distanza: 15 m
- Conduttura: il PE fa parte dello stesso canale
- Tipo di alimentazione: fase - neutro
QE5 Quadro sala chirurgica
- distanza: 20 m
- Conduttura: il PE fa parte dello stesso canale
- Tipo di alimentazione: fase - neutro
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4. SCELTA E INSTALLAZIONE DEGLI SPD
4.1 Criteri di protezione
Negli impianti elettrici degli edifici, gli SPD possono essere installati in pratica in tre punti:
• ad arrivo linea, nel quadro generale di distribuzione o immediatamente a valle del punto di consegna
se esiste la possibilità di installazione in un apposito involucro;
• nei quadri secondari di distribuzione, o quadri di piano;
• ai morsetti delle apparecchiature, al loro interno o nelle immediate vicinanze.
La distanza misurata lungo il circuito, entro cui un SPD riesce a proteggere un'apparecchiatura, è chiamata distanza di protezione (lp). La valutazione della distanza di protezione dipende da una molteplicità di fattori, quali:
• il livello di protezione effettivo Uprot dell'SPD;
• la tensione di tenuta ad impulso Ui dell'apparecchiatura;
• il tipo di conduttura che collega l'SPD all'apparecchiautra.
Affinché l'apparecchiatura sia protetta è necessario che la sua distanza dall' SPD non sia superiore alla
distanza di protezione.
4.2 Scelta delle protezioni
Le protezioni installate sull'impianto sono descritte per ogni quadro.
Quadro Generale BT
Sul Quadro Generale BT, alimentato da una linea trifase con neutro, sono installati SPD all'ingresso del
quadro, aventi le seguenti caratteristiche:
sigla Bticino: L
classe: I
tipo: varistore
livello di protezione Up: 1600 V
lunghezza dei collegamenti: 0,5 m
livello di protezione effettivo Uprot: 2100 V
tensione massima continuativa: 440 V
corrente impulsiva di scarica Iimp: 10 kA
conforme alla norma IEC 61643-1: Sì
L'SPD installato protegge i circuiti terminali / apparecchiature alimentati dal quadro se di lunghezza inferiore a quelle indicate in tabella (distanze espresse in metri):
Caratteristiche del circuito
Tensioni di tenuta (V)
1500 2500 4000 6000
Il PE non fa parte della conduttura
Il PE fa parte della conduttura
0
0
15
10
45
30
***
***
Il simbolo "***" indica che Uprot <= bUi / 2 e quindi l'apparecchiatura è protetta qualunque sia la distanza dall'SPD (distanza di protezione).
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• Relazione SPD
QE1 Quadro Generale SMD
Sul QE1 Quadro Generale SMD, alimentato da una linea trifase con neutro, sono installati SPD all'ingresso del quadro, aventi le seguenti caratteristiche:
Sigla Bticino: A
classe: II
tipo: varistore
livello di protezione Up: 1000 V
lunghezza dei collegamenti: 0,2 m
livello di protezione effettivo Uprot: 1200 V
tensione massima continuativa: 320 V
corrente nominale di scarica In: 5 kA
corrente massima di scarica Imax: 15 kA
conforme alla norma IEC 61643-1: Sì
L'SPD installato protegge i circuiti terminali / apparecchiature alimentati dal quadro se di lunghezza inferiore a quelle indicate in tabella (distanze espresse in metri):
Caratteristiche del circuito
Tensioni di tenuta (V)
1500 2500 4000 6000
Il PE non fa parte della conduttura
Il PE fa parte della conduttura
15
10
45
30
***
***
***
***
Il simbolo "***" indica che Uprot <= bUi / 2 e quindi l'apparecchiatura è protetta qualunque sia la distanza dall'SPD (distanza di protezione).
4.3 Sezione di collegamento degli SPD
La sezione minima dei conduttori di collegamento degli SPD sarà:
• Classe I : 6 mm2
• Classe II : 4 mm2
• Classe III : 1,5 mm2
In ogni caso, per gli SPD di classe I la sezione dei conduttori (S) rispetterà le seguenti relazioni:
S >= Iimp / 8 per conduttori isolati in PVC
S >= Iimp / 10 per conduttori isolati in EPR
4.4 Riduzione del rischio
Gli SPD installati sull'impianto sono dimensionati con riferimento al massimo valore della corrente di
fulmine (200 kA) previsto dalle norme.
Gli SPD, inoltre, sono conformi ai requisiti richiesti dalla norma di prodotto e sono stati scelti e dimensionati a regola d'arte. Sono state altresì fornite le indicazioni per un'installazione a regola d'arte. Ne
segue che a tali dispositivi di protezione è possibile attribuire un coefficiente di riduzione del rischio K5
(SPD ad arrivo linea) o K3 (SPD installati sugli impianti interni) uguale a 0,01 (norma CEI 81-4).
4.5. Coordinamento tra SPD
Gli SPD installati in cascata sull'impianto sono tra loro coordinati.
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4.6. Protezione degli SPD contro le sovracorrenti
Gli SPD installati sull'impianto devono essere protetti contro le sovracorrenti a 50 Hz. A tal fine è sufficiente che sia presente, a monte dell'SPD, un interruttore magnetotermico BTDIN, curva C, In <= 32A con
adeguato potere di interruzione, oppure un fusibile tipo gG, avente In adeguata (vedasi allegato A).
4.7. Regole di installazione degli SPD di classe I
Nel caso di utilizzo dell'SPD in classe I racchiuderlo all'interno di un quadro elettrico metallico avente
grado di protezione >= IP2X nei confronti dell'SPD stesso. In alternativa posizionare gli SPD all'interno di
un centralino IDROBOARD con grado di protezione IP55 munito di serratura mantenuta chiusa in esercizio.
5. CONCLUSIONI
L'impianto elettrico considerato è protetto contro le sovratensioni purchè siano rispettati i limiti indicati al punto 4.2 e nell'allegato B.
Data
Timbro e firma
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• Relazione SPD
ALLEGATO A
Tabella della corrente di cortocircuito massima condizionata
magnetotermico <= 32 A – curva C
Icc [kA] max condizionata
SPD S-L-H-A
btdin 45
btdin 60
btdin 100
4,5
6
10
Fusibile tipo gG
Tipo SPD
Icc [kA] max condizionata
<= 80 (>= 32)*
<= 125 (125)*
<= 160 (160)*
H-A
L
S
100
100
100
* taratura consigliata per evitare interventi indesiderati
ALLEGATO B
E' necessario verificare che i circuiti terminali alimentati dai seguenti quadri siano di lunghezza inferiore a quelle indicate in tabella (distanze espresse in metri).
Caratteristiche del circuito
QE4 Quadro sala RX
Il PE non fa parte della conduttura
Il PE fa parte della conduttura
Tensioni di tenuta (V)
1500 2500 4000 6000
0
0
30
15
***
***
***
***
Il simbolo "***" indica che Uprot <= bUi / 2 e quindi l'apparecchiatura è protetta qualunque sia la distanza dall'SPD (distanza di protezione).
Nota: sui quadri QE2, QE3 e QE5 è installato un trasformatore d’isolamento che consente la protezione
da sovratensioni dei circuiti a valle.
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2- Progetto impianto elettrico
Impianto prese energia, illuminazione e arredi
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• Planimetrie
schema d’installazione per i servizi: cablaggio strutturato (btnet)
per Trasmissione Dati (TD), videocitotelefonia (VC/T), diffusione
sonora (DS), antifurto (AF), automazione tapparelle (SCS), TV.
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schema d’installazione impianto circuito prese ed altri utilizzatori:
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• Planimetrie
collegamento equipotenziale supplementare
scarichi dei lavabi in PVC; eventuali CDZ ad altezza > 2,5 m
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schema impianto di illuminazione
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• Planimetrie
Tabella riepilogativa del calcolo di illuminamento medio generale
dim locale
coefficienti
UNI
lampada e diffusore
progetto
locale
axbxh
k
R
U
M
En
G
Ra
°K
W
Φ
Diff.
Ep
nL
nC
ambulatorio A
6x4,5x2
1,2
873
0,693
1,25
500
B
1A
5400
58
3700
D.L
510
6
6
ambulatorio B
5x5,7x2
1,33
873
0,619
1,25
500
B
1A
5400
36
2350
D.L
500
12
6
1,4
873
0,619
1,25
500
B
1A
5400
58
3700
D.L
651
12
6
sala chirurgica 7,5x4,5x2
sala RX
3x6x2
1
873
0,538
1,25
500
B
1B
4000
58
5200
D.L
500
4
2
sterilizzazione
6x3x2
1
873
0,645
1,25
300
B
1B
4000
36
3350
D.L
300
3
3
studio
4,5x3x2
0,9
753
0,562
1,25
300
B
1B
4000
58
5200
D.L
340
2
2
attesa
4x4x2
1
753
0,562
1,25
200
B
1B
4000
36
3350
D.L
190
2
2
753
0,650
1,25
200
B
1B
4000
36
3350
D.L.
200
4
4
753
0,562
1,25
200
B
1B
4000
36
3350
D.L.
260
4
4
reception
corridoio int.
5,5x6,5x2 1,48
9x2,5x2
0,98
Legenda
a,b = dimensioni del locale
h = altezza corpo illuminante sul piano lavoro in metri
k = indice del locale
R = fattori di riflessione (soffitto/pareti/pavimento)
U = fattore di utilizzazione
M = fattore di manutenzione
En = illuminamento medio di esercizio secondo UNI 10380/A1 in lux
G = classe di qualità per limitazione dell'abbagliamento
Ra = gruppo di resa del colore
°k = temperatura di colore in gradi Kelvin
W = potenza in watt
Φ = flusso luminoso in Lumen
Diff. = tipo di diffusore
D.L. = diffusore tipo Dark Light per canale a campana
Ep= illuminamento medio risultante a progetto in lux
nL= numero lampade previste a progetto
nC= numero corpi illuminanti previsti a progetto
Formula
nL =
(a•b) • En • M
Φ•U
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distribuzione impianti TD, VC/T
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• Planimetrie
Schema di principio di cablaggio strutturato (btnet) per
trasmissione dati e videocitotelefonia Bticino-Terraneo.
Area di lavoro
Prese
telematiche
utente
Q PERM quadro di
permutazione
Prese energia
utente
n. 30 TD RJ45
n. 15 TP RJ45
Cablaggio orizzontale
(sistema a stella)
Cavi UTP cat. 5E
art. C9882U/5E per dati e fonia
Armadio da parete da 12 unità
art. C9312,
600x730x400 mm
contenente uno SWITCH
Al
Allo
pannello
switch
perm. TP
Linea
dati
(ADSL)
Distributore
video art. 335918
SPD:
PLT1
Linea
telefonica
Centralino
art. 335828
Per collegamenti impianto video
e telefonico vedere schema
seguente n. 41
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Schema di collegamento n° 41 schemario S5801
Telefono + Video Pivot
al quadro di
permutazione
Q PERM
(connettori
citotelefonici)
1 Blu 2 Rosso +
3 Arancio
4 Bianco-Arancio
230V a.c.
50-60Hz
7 Verde
8 Bianco-Verde
1
2
3
4
5
6
7
8
giallo
verde
blu
bianco
marrone
rosso
nero
grigio
1..............
GND
V
linea tel.
linea tel.
SUON.
ACC.
VID
VID
2..............
3..............
4..............
5..............
+
6..............
7..............
8..............
9..............
1
2
3
M1
4
5
6
R
7
8
9
RP
0
(401)
+
P.I. principale
PRI
C
NO
a b a b a b a b a b a b a b a b
1
2
3
4
5
6
7
8
Telefono + Video Pivot
1 Blu -
Centralino
335828
2 Rosso +
3 Arancio
4 Bianco-Arancio
U1
U2
a b
a b
3 4 MP T R
7 Verde
8 Bianco-Verde
6
6
Linee
telefoniche
1
2
3
4
5
6
7
8
giallo
verde
blu
bianco
marrone
rosso
nero
grigio
1..............
GND
V
linea tel.
linea tel.
SUON.
ACC.
VID
VID
2..............
3..............
4..............
5..............
+
6..............
7..............
8..............
9..............
1
2
3
5
6
R
8
9
RP
0
+
6
230V a.c.
50Hz
a b
IN
a b
IN
230V 50Hz
PLT1 PLT1
OUT
a b
OUT
a b
An
PS 3 4 M P T R a b a b 1 2 3 4 7 8 1 2 3 4 7 8
Dg - +
1
2
1
2
Distributore video
335918
1
2
1
2
1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8
Posto esterno
dedicato 1
modulo
telecamera
art. 332510
5 6 7 8
1 2 3 4
modulo
telecamera
art. 332510
Posto esterno
dedicato 2
1
2
N
3
modulo
fonico
art. 335902
S
1
4
5
5 6 7 8
8
8
N
modulo
fonico
art. 335902
S
2
5 6 7 8
6
1 2 3 4
1 2 3 4
7
8
PL PL C S+ S-
Cavo art. 336900
78
PL PL C S+ S-
M1
4
7
(402)
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• Planimetrie
distribuzione impianti DS, TV, S
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®
Schema di collegamento n° 19 - Fascicolo G1700
1 sintonizzatore,
1 sorgente sonora
esterna, microfono e
max 11 diffusori
230V~
L N
FONTE SONORA
AGLI ALTRI EVENTUALI
8 DIFFUSORI
CH
SO
L+
C
RELE'
art. L/N4499
art. NT4499
PREAMPLIFICATORE
art.L/N4481
art. NT4481
DEVIATORE
art. L/N4003
art. NT4003
C
S
L+
+
L+ R S
MAX 2 DIFFUSORI PER
AMPLIFICATORE LOCALE
AMPLIFICATORE
LOCALE
art. L/N4485
art. NT4485
L4753
A
+
PULSANTE
art. L/N4005
art. NT4005
NO C
+ +
C
C S CH
L+
CH
SO
L+
C
++
ALIMENTATORE
art. E45/24DC
80
S
A
C S1 So
A
DIFFUSORE
art. N4958
art. 4958
DIFFUSORE
art. N4958
art. 4958
AMPLIFICATORE
LOCALE
art. L/N4485
art. NT4485
MODULO
MICROFONICO
art. L/N4489
art. NT4489
art. L/N4488
art. NT4488
SINTONIZZATORE
art.L/N4492
art. NT4492
A
L+
PULSANTE
art. L/N4005
art. NT4005
A
DIFFUSORE
art. N4958
art. 4958
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• Planimetrie
Segnalazione numerica: schemi di collegamento
Pc = Pulsante di chiamata NO
Quadro
Display
Pa = Pulsante di annullamento chiamata NO
A
art. 392001
B
= Microcodifica tipo "A"
(verde)
= Microcodifica tipo "B"
(arancione)
Pa
2
1-5 contatto NO disponibile
per circuito ausiliario 2 A/48V
8
N. 1
230 V a.c.
Pc1
7
5
6
7
8
1
2
3
4
N. 2
n = max.12
Pc2
8
7(2)
Pcn
8
8
7(n)
8
A
A
7(n-1)
7
B
7(n)
8
8
7
7(2)
7(n-1)
Segnalazione luminosa a display
392001
331211
331212
392121
392122
81
SMD 2003 2 DEF
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®
Deviatore
per luce
• Studio
Lampada di emergenza
autonomia 1h
Diffusore
sonoro
Rilevatore
di fumo
Amplificatore
locale
Deviatore
per luce
Presa TV
Prese energia
Connettori
RJ45 fonia/dati
Pulsante chiamata
in scatola da tavolo
82
Uscita per segnalazione
e Connettore per
videocitotelefono
Videocitotelefono
versione da tavolo
Prese e SPD
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• Sala chirurgia
Pannello ripetitore
controllo
isolamento
Comandi luce
Amplificatore
locale
Citotelefono
versione da tavolo
Diffusore
sonoro
Lampada Interlink
di sicurezza
Rilevatore
di fumo
QE5 Quadro per sala
chirurgica installato
all’esterno della sala
QP2 prese, protezioni
e vano per sub-nodo
Connettori RJ45
fonia/dati
Presa CEE
per app. RX
QP2 prese, protezioni
e vano per sub-nodo
Presa TV
83
SMD 2003 2 DEF
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®
®
84
SMD 2003 2 DEF
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Pagina 85
®
• Quadri elettrici
85
SMD 2003 2 DEF
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Pagina 86
®
®
86
SMD 2003 2 DEF
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16:27
Pagina 87
®
• Quadri elettrici
87
®
88
Dimensioni ingombro
700x1400x282 mm
art. QSO5TSN
SMD 2003 2 DEF
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Pagina 88
®
SMD 2003 2 DEF
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16:27
Pagina 89
Dimensioni ingombro
700x1400x282 mm
®
art. QSO3N
• Quadri elettrici
89
SMD 2003 2 DEF
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Pagina 90
®
®
90
SMD 2003 2 DEF
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16:28
Pagina 91
®
• Quadri elettrici
91
SMD 2003 2 DEF
8-09-2003
16:28
Pagina 92
®
QE5 - Quadro sala
chirurgica
art. QSO7TSN
Dimensioni ingombro
700x1400x282 mm
92
SMD 2003 2 DEF
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Pagina 93
®
• Quadri elettrici
93
SMD 2003 2 DEF
8-09-2003
16:28
Pagina 94
®
94
SMD 2003 2 DEF
8-09-2003
16:28
Pagina 95
VA L O R I Z Z A Z I O N E
ECONOMICA
MATERIALE BTICINO
95
SMD 2003 3 DEF
9-09-2003
10:19
Pagina 96
®
Riepilogo prezzi Studio Medico Dentistico 2003.
nota: prezzi lordi in euro di materiale BTicino riferiti a listino 01/02/2003 iva esclusa
Le quotazioni si riferiscono agli elenchi materiali delle pagine seguenti.
Non sono compresi quindi tutti i costi di componenti non BTicino quali ad esempio
lampade, tubi e cavi per energia, nè manodopera.
IMPIANTO
COMPONENTI
SOLUZIONE A
SOLUZIONE B
Pos.
euro
Pos.
euro
SERIE CIVILE (prese e comandi)
QUADRETTI PRESE TIPO QP1
QUADRETTI PRESE TIPO QP2
PRESE INTERBLOCCATE
TOTALE IMPIANTO ENERGIA
A/1
A/2
818
1073
B1
B/2a
B/2b
B/2c
1214
1864
1212
256
4546
ILLUMINAZIONE
DI SICUREZZA
LAMPADE MODULARI
LAMPADE INTERLINK
TOTALE ILL. DI SICUREZZA
A/3
A/4b
259
610
869
B/3
B/4b
259
1563
1822
ANTIFURTO
SCS
VIDEOCITOTELEFONICO
CABLAGGIO
STRUTTURATO
DIFFUSIONE SONORA
TELEVISIVO
SEGNALAZIONE
CENTRALE MONOZONA
AUTOMAZIONE TAPPARELLE
INTEGRAZIONE FONIA/DATI
CONNETTORI E ACCESSORI
QUADRI DI PERMUTAZIONE
2 SORGENTI+ MICROFONO
PRESE TV
DISPLAY NUMERICO
TOTALE IMPIANTI SPECIALI
A/5
A/6
A/7
A/8a
A/8b
A/9
A/10
2082
821
3375
211
996
1284
106
B/5
A/6a
A/6b
B/7
B/8
B/9
8875
3543
527
1396
1538
211
528
7743
AVANQUADRO
QUADRO GENERALE
QUADRI DERIVATI
TOTALE QUADRI ELETTRICI
A/Q
A/Q1
A/Q2
1051
1794
3951
6796
B/Q1
4184
B/Q2-5 12447
16631
18431
30742
ENERGIA
QUADRI ELETTRICI
1891
TOTALE COMPONENTI ELETTRICI
ILLUMINAZIONE
GENERALE*
CORPI ILLUMINANTI E
CANALE INTERLINK
TOTALE INTERLINK
A/4a
13014
13014
B/4a
19997
19997
*I corpi illuminanti sono considerati separati dall’impianto elettrico in quanto compresi nella voce
“arredo” e possono quindi incidere in modo molto variabile sui costi finali.
96
SMD 2003 3 DEF
9-09-2003
10:19
Pagina 97
• Valorizzazione economica
Incidenza impianti SMD
soluzione A
IMPIANTO ENERGIA
10
37
ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA
5
11
ANTIFURTO
SCS
4
VIDEOCITOTELEFONO
CABLAGGIO STRUTTURATO
1
DIFFUSIONE SONORA
7
18
7
PRESE TV
QUADRI ELETTRICI
Incidenza impianti SMD
soluzione B
IMPIANTO ENERGIA
ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA
53
15
6
VIDEOCITOTELEFONO
12
CABLAGGIO STRUTTURATO
DIFFUSIONE SONORA
PRESE TV
SEGNALAZIONE
21 5
6
QUADRI ELETTRICI
97
SMD 2003 3 DEF
9-09-2003
10:19
Pagina 98
®
Studio medico dentistico - Soluzione A
nota: prezzi esposti in Euro secondo listino RR N. 23 01/02/2003 IVA esclusa
Pos.A/1: impianto energia
ARTICOLO
16105
16205
503E
506L
L4001
L4001/0
L4003/0
L4113
L4140
L4180
L4180/3
L4536
L4703
L4707
L4741/230
L4803AC
L4807AC
L4911/2
L4950
L4911/2
L4911/3
TUBO012
TUBO012
QTÁ
PREZZO
7
16
32
2
5
11
4
1
15
22
4
2
32
2
20
32
2
3
8
4
8
150
100
2,93
1,34
0,25
1,91
3,82
2,81
3,52
2,98
9,07
4,16
10,43
15,49
0,77
3,66
1,82
8,08
16,42
1,81
0,63
1,81
2,43
0
0
IMPORTO
20,51
21,44
8
3,82
19,1
30,91
14,08
2,98
136,05
91,52
41,72
30,98
24,64
7,32
36,40
258,56
32,84
5,43
5,04
7,24
19,44
0
0
818,02
98
DESCRIZIONE
Multibox - scatola multifunzionale 5 moduli
Multibox - scatola derivazione 150x130x69
Scatole - da incasso a 3 posti
Scatole - da incasso a 7/6 posti in linea
Living int - interruttore 1P 16A
Living int - interruttore 16A senza tasto
Living int - deviatore 16A senza tasto
Living int - presa 2P+T 10A 250V
Living int - presa Schuko 2P+T 16A tipo P30
Living int - presa 2P+T 10/16A bipasso
Living int - presa triplex bipasso 10/16A
Living int - scaricatore di tensione 230V
Living int - supporto a 3 moduli
Living int - supporto a 7 moduli
Living int - gruppo localizzaz 230V 1,5mA
Living int - placca 3 posti acciaio scuro
Living int - placca 7 posti acciaio scuro
Living int - tasto 2 moduli per inter/dev
Living int - tasto falso polo
Living int - tasto 2 moduli per inter/dev
Living int - tasto 3 moduli per inter/dev
Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm
Tubo flessibile in PVC pesante diam 25 mm
prezzo complessivo
SMD 2003 3 DEF
9-09-2003
10:19
Pagina 99
• Componenti e prezzi
Pos.A/2: quadretto prese QP1
ARTICOLO
QTÁ
PREZZO
3
1
2
1
1
1
2
1
1
9,07
10,43
31,72
15,49
8,58
4,75
1,07
1,07
1,02
L4140
L4180/3
L4301/16
L4536
16102LTG
16135
16136F/6G
16136/0G
16102
IMPORTO
27,21
10,43
63,44
15,49
8,58
4,75
2,14
1,07
1,02
134,13
1073,04
DESCRIZIONE
Living int - presa Schuko 2P+T 16A tipo P30
Living int - presa triplex bipasso 10/16A
Living int - magnetotermico 1P+N 16A 3kA
Living int - scaricatore di tensione 230V
Multibox - set installazione 2 mod grigio
Multibox - telaio con 3 supporti living
Multibox - placca 6 living int.grigia
Multibox - placca cieca per 16136s grigia
Multibox - scatola multifunzionale 2 moduli
prezzo cad. QP1
prezzo complessivo per n.8 QP1
Pos.A/3: lampade di sicurezza modulare
ARTICOLO
L4384/1
L4704
L4804AC
504E
TUBO012
QTÁ
PREZZO
3
3
3
3
50
71,35
1,86
11,78
1,26
0
IMPORTO
214,05
5,58
35,34
3,78
0
258,75
DESCRIZIONE
Living int - lampada emergenza 1h 4 moduli
Living int - supporto a 4 moduli
Living int - placca 4 posti acciaio scuro
Scatole - da incasso a 4 posti
Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm
prezzo complessivoprezzo cad. QP1
99
SMD 2003 3 DEF
9-09-2003
10:19
Pagina 100
®
Pos.A/4a: Corpi illuminanti Interlink
ARTICOLO
QTÁ
PREZZO
120001AL
120002AL
120103/18
120106/18
121010AL
121011AL
121301
121303/36
121303/58
121307/36
121309/36
121309/58
121321GR
121302GR
120014GR
120013GR
121303GR
121205GR
121203GR
121201/25
121312GR
120010
121102NG
TUBO-18W
TUBO-36W
TUBO-58W
TUBO012
74
74
2
2
74
74
74
9
9
6
15
9
20
40
40
40
40
3
2
12
12
50
60
2
21
9
120
4,77
2,22
52,1
6,14
6,32
5,09
90,01
65,79
81,46
115,96
32,78
39,02
5,59
5,33
2,5
3,01
4,82
31,12
28,59
28,86
3,5
1,43
11,05
0
0
0
0
IMPORTO
352,98
164,28
104,2
12,28
467,68
376,66
6660,74
592,11
733,14
695,76
491,7
351,18
111,8
213,2
100
120,4
192,8
93,36
57,18
346,32
42
71,5
663
0
0
0
0
13014,27
DESCRIZIONE
Interlink - coper PVC 80mm L=2m allum (Euro/metro)
Interlink - coper PVC 60mm L=2m allum (Euro/metro)
Interlink - portalampada 18W con starter
Interlink - diffusore prismatico 80x600mm
Interlink - coper PVC 160mm 2m allum (Euro/metro)
Interlink - coper PVC 110mm 2m allum (Euro/metro)
Interlink - canale campana allum. 2m (Euro/metro)
Interlink - portalamp campana 36w starter
Interlink - portalamp campana 58W starter
Interlink - portalamp campana 2x36W starter
Interlink - ottica dark light 160x1200mm
Interlink - ottica dark light 160x1500mm
Interlink - testata canale campana grigio
Interlink - giunzione coperchio 160mm GR
Interlink - giunzione coperchio 60mm grigio
Interlink - giunzione coperchio 80mm grigio
Interlink - giunzione coperchio 110mm GR
Interlink - angolo piatto 120x120mm grigio
Interlink - raccordo a T 120x120mm grigio
Interlink - canale allum. 120x120 0,25m
Interlink - testata/giunzione canali grigio
Interlink - graffa fermacavi per canale
Interlink - 2 cavetti sospensione grigio
Tubo fluorescente 18W
Tubo fluorescente 36W
Tubo fluorescente 58W
Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm
prezzo complessivo
Pos.A/4b: Lampade di sicurezza Interlink
ARTICOLO
3420/1
150420GR
QTÁ
PREZZO
6
6
83,9
17,24
IMPORTO
503,4
103,44
606,84
100
DESCRIZIONE
Interlink - lampada emergenza 9W 1h
Interlink - centralino multifunzione grigio
prezzo complessivoprezzo cad. QP1
SMD 2003 3 DEF
9-09-2003
10:19
Pagina 101
• Componenti e prezzi
Pos.A/5: impianto antifurto
ARTICOLO
16202
3505/12
3507/6
3510
4050
4070
4072L
503E
504E
506E
E46ADCN
L4600/1
L4605
L4611
L4703
L4704
L4803AC
L4804AC
L4950
L4669
TUBO012
QTÁ
PREZZO
3
1
1
7
2
1
1
10
1
1
1
1
1
10
10
1
10
1
10
2
120
0,63
77,34
24,69
5,42
40,9
95,92
171,58
0,25
1,26
1,91
99,71
116,19
94,36
108,55
0,77
1,86
8,08
11,78
0,63
40,34
0
IMPORTO
1,89
77,34
24,69
37,94
81,8
95,92
171,58
2,5
1,26
1,91
99,71
116,19
94,36
1085,5
7,7
1,86
80,8
11,78
6,3
80,68
0
DESCRIZIONE
Multibox - scatola derivazione 113x91x49
Living - pila 12V 12Ah sirena antifurto
Living - accumulatore 6V per 4070 e 4075
Living - contatto magnetico da incasso
Living - telecomando antifurto ad IR
Living - sirena interna per antifurto
Living - sirena esterna + flash antifurto
Scatole - da incasso a 3 posti
Scatole - da incasso a 4 posti
Scatole - da incasso quadrata a 6 posti
Living int - alimentatore antifurto ed SCS
Living int - centrale antifurto 1 zona
Living int - chiave meccanica antifurto
Living int - rivelatore antifurto IR orient
Living int - supporto a 3 moduli
Living int - supporto a 4 moduli
Living int - placca 3 posti acciaio scuro
Living int - placca 4 posti acciaio scuro
Living int - tasto falso polo
Living int - doppino SCS con guaina 100m
Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm
2081,71
prezzo complessivo
IMPORTO
DESCRIZIONE
Pos.A/6: impianto SCS
ARTICOLO
16202
3510
503E
504E
E46ADCN
L4652/2
L4671/2
L4703
L4704
L4803AC
L4804AC
L4911/2
L4915/2
L4950
L4951
L4669
TUBO012
QTÁ
PREZZO
1
9
7
2
1
1
9
7
2
7
2
9
1
7
1
1
50
0,63
5,42
0,25
1,26
99,71
40,06
52,74
0,77
1,86
8,08
11,78
1,81
1,81
0,63
1,11
40,34
0
0,63
48,78
1,75
2,52
99,71
40,06
474,66
5,39
3,72
56,56
23,56
16,29
1,81
4,41
1,11
40,34
0
Multibox - scatola derivazione 113x91x49
Living - contatto magnetico da incasso
Scatole - da incasso a 3 posti
Scatole - da incasso a 4 posti
Living int - alimentatore antifurto ed SCS
SCS - comando carichi singoli/doppi 2 mod
SCS - attuatore a 2 rele' 2 moduli
Living int - supporto a 3 moduli
Living int - supporto a 4 moduli
Living int - placca 3 posti acciaio scuro
Living int - placca 4 posti acciaio scuro
Living int - tasto 2 moduli per inter/dev
Living int - tasto 2 moduli per pulsante
Living int - tasto falso polo
Living int - tasto falso polo/prefrattura
Living int - doppino SCS con guaina 100m
Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm
821,3
prezzo complessivo
101
SMD 2003 3 DEF
9-09-2003
10:19
Pagina 102
®
Pos.A/7: impianto videocitotelefonico
ARTICOLO
335103
335033
337133
335828
PLT1
335918
332510
335902
336900
336983
503E
L4703
L4803AC
331120
336803
TUBO012
QTÁ
PREZZO
2
5
2
1
2
1
2
2
1
2
2
2
2
2
2
20
277,02
83,59
25,47
408,03
38,71
436,1
456,13
114,02
176,69
15,83
0,25
0,77
8,08
17,07
14,94
0
IMPORTO
554,04
417,95
50,94
408,03
77,42
436,1
912,26
228,04
176,69
31,66
0,5
1,54
16,16
34,14
29,88
0
3375,35
DESCRIZIONE
Pivot - sezione video per telefono grigio
Pivot - telefono standard grigio
Pivot - supporto da tavolo grigio 280mm
Telefonia - centralino 2 urbane 8 derivati
Telefonia - protezione 1 linea telefonica
Distributore video
Modulo telecamera Sfera b/n orientabile
Modulo fonico per PABX art 335828
Cavo a 8 conduttori 100m
Presa 8 vie Living international
Scatole - da incasso a 3 posti
Living int - supporto a 3 moduli
Living int - placca 3 posti acciaio scuro
Sfera - scatola + telaio da 2 moduli
Cavo videocitofonico
Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm
prezzo complessivo
Pos.A/8a: connettori per cablaggio strutturato btnet
ARTICOLO
503E
L4703
L4803AC
L4267/5
TUBO012
QTÁ
PREZZO
6
6
6
18
70
0,25
0,77
8,08
8,67
0
IMPORTO
1,5
4,62
48,48
156,06
0
210,66
DESCRIZIONE
Scatole - da incasso a 3 posti
Living int - supporto a 3 moduli
Living int - placca 3 posti acciaio scuro
Living int - RJ45 non schermato cat 5E
Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm
prezzo complessivo
Pos.A/8b: quadro permutazione cablaggio strutturato btnet
ARTICOLO
QTÁ
PREZZO
C9024U/GR
C9204U/5E
C9309
C9100/1GR
C9101/1GR
C9152MC
C9104N
C9351C
2
24
1
2
2
1
1
1
141,78
3,25
279,12
14,53
23,8
117,11
121,26
40,37
IMPORTO
283,56
78
279,12
29,06
47,6
117,11
121,26
40,37
996,08
102
DESCRIZIONE
Btnet - pannello 24p RJ45 UPT cat 5E grigio
Btnet - cordone RJ45 cat 5E UTP - 0,5m
Btnet - quadro 9 u da parete 400 X 600
Btnet - pannello cieco 1 u rack grigio
Btnet - pannello passacavi 1 u rack grigio
Btnet - blocco alim magnetot cavo no dif
Btnet - ripiano scorrevole
Btnet - pannello ing cavi spazz arm pavim
prezzo complessivo
SMD 2003 3 DEF
9-09-2003
10:20
Pagina 103
• Componenti e prezzi
Pos.A/9: impianto diffusione sonora
ARTICOLO
4958
503E
506E
506L
L4003/0
L4005/0
L4113
L4481
L4485
L4488
L4492
L4499
L4703
L4704
L4707
L4803AC
L4804AC
L4807AC
L4921G
L4925G
L4950
L4953
504LIV
E45/24DC
TUBO012
QTÁ
PREZZO
8
6
8
1
1
5
1
1
5
1
1
1
6
2
1
6
2
1
1
5
3
1
1
1
50
45,29
0,25
1,91
1,91
3,52
2,86
2,98
88,86
61,78
68,47
182,35
13,18
0,77
1,86
3,66
8,08
11,78
16,42
1,33
1,33
0,63
1,27
16,61
92,17
0
IMPORTO
362,32
1,5
15,28
1,91
3,52
14,3
2,98
88,86
308,9
68,47
182,35
13,18
4,62
3,72
3,66
48,48
23,56
16,42
1,33
6,65
1,89
1,27
16,61
92,17
0
DESCRIZIONE
Living - diffusore sonoro per scatola 506
Scatole - da incasso a 3 posti
Scatole - da incasso quadrata a 6 posti
Scatole - da incasso a 7/6 posti in linea
Living int - deviatore 16A senza tasto
Living int - pulsante NO 10A senza tasto
Living int - presa 2P+T 10A 250V
Living int - preamplificatore di ingresso
Living int - amplificatore locale
Living int - ricerca persone a viva voce
Living int - sintonizzatore radio
Living int - rele' monostabile 24Vdc
Living int - supporto a 3 moduli
Living int - supporto a 4 moduli
Living int - supporto a 7 moduli
Living int - placca 3 posti acciaio scuro
Living int - placca 4 posti acciaio scuro
Living int - placca 7 posti acciaio scuro
Living int - tasto serigraf 'musica' 1 mod
Living int - tasto serigraf 'musica' 1 mod
Living int - tasto falso polo
Living int - uscita con foro diametro 9mm
Scatole - portapparecchi tavolo 4P living i.
Living - alimentatore switching 220V/24Vdc
Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm
1283,95
prezzo complessivo
IMPORTO
DESCRIZIONE
Pos.A/10: prese televisive
ARTICOLO
503E
L4202D
L4703
L4803AC
L4950
TUBO012
QTÁ
5
5
5
5
10
50
PREZZO
0,25
10,77
0,77
8,08
0,63
0
1,25
53,85
3,85
40,4
6,3
0
105,65
Scatole - da incasso a 3 posti
Living int - presa TV derivata maschio
Living int - supporto a 3 moduli
Living int - placca 3 posti acciaio scuro
Living int - tasto falso polo
Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm
prezzo complessivo
103
SMD 2003 3 DEF
9-09-2003
10:20
Pagina 104
®
Pos.A/Q: QEAV Avanquadro
ARTICOLO
QTÁ
PREZZO
83400C
83430
83430V
8535CG
8536/16DGA
F10H/4
T7004A4/63
T7042/63
39031
14332
21504
21500
2
1
1
1
2
1
1
1
8
4
1
1
10,81
71,65
64,95
15,55
21,24
336,1
105,87
240,63
1,9
0,68
14,73
4,91
IMPORTO
21,62
71,65
64,95
15,55
42,48
336,1
105,87
240,63
15,2
2,72
14,73
4,91
1050,94
collegato
104
DESCRIZIONE
Mas LD - elemento chiusura L400 P280
Mas LD - corpo modulare chiuso 400x600x280
Mas LD - porta lamiera cristallo 400x600
Mas lamiera - pannello a cerniera 400x200
Mas MD - pannello 16 DIN 400x200mm
Btdin - scaricatore sovratens 40kA 4P 230V
Mega MD125 - magnetot 4P 63A 10kA curva C
Mega M125 - mod dif later 63A elettron
Morsetto 35 mmq per barra Legrand
Fusibile 14 x 51 mm 32A Legrand
Portaf.base monobl. tripol. per fus.14x51
Portaf.base monobl. neutro per fus.14x51
prezzo complessivo quadro montato
e collegato
SMD 2003 3 DEF
9-09-2003
10:20
Pagina 105
• Componenti e prezzi
Pos.A/Q1: QE1 Quadro generale SMD
ARTICOLO
QTÁ
PREZZO
IMPORTO
83860
8780/36DGA
83860V
8781CG
F10A/4
F81NA/10
F81NA/16
F81NA/20
83800C
F81NA/6
F82A/10
F83A/10
G23/32A
G24/32A
G24/32AC
G34/63AC
T7013A/25
T7024MA
14332
21504
21500
39064
39066
39062
39070
E45/24DC*
335918*
335828*
E46ADCN*
1
4
1
1
1
3
2
2
2
4
1
1
4
3
1
1
1
1
4
1
1
9
2
18
4
1
1
1
2
201,57
28,44
172,91
31,21
206
11,96
11,96
12,56
16,56
12,56
16,23
33,66
66,63
61,33
43,98
66,05
88,1
146,89
0,68
14,73
4,91
0,57
1
0,42
4,57
0
0
0
0
201,57
113,76
172,91
31,21
206
35,88
23,92
25,12
33,12
50,24
16,23
33,66
266,52
183,99
43,98
66,05
88,1
146,89
2,72
14,73
4,91
5,13
2
7,56
18,28
0
0
0
0
1794,48
DESCRIZIONE
Mas LD - corpo modulare chiuso 850x1200x280
Mas HDR - pannello 36DIN 850x200
Mas LD - porta lamiera cristallo 850x1200
Mas lamiera - pannello a cerniera 850x400
Btdin - scaricatore sovratens 15kA 4P 230V
Btdin45 - magnetot 1P+N 10A 4,5kA
Btdin45 - magnetot 1P+N 16A 4,5kA
Btdin45 - magnetot 1P+N 20A 4,5kA
Mas LD - elemento chiusura L850 P280
Btdin45 - magnetot 1P+N 6A 4,5kA
Btdin45 - magnetot 2P 10A 4,5kA
Btdin45 - magnetot 3P 10A 4,5kA
Btdin - modulo diff A 2P 32A 30mA
Btdin - modulo diff A 2P 32A 300mA
Btdin - modulo diff AC 2P 32A 300mA
Btdin - modulo diff AC 3P 63A 300mA
Mega MA125 - magnetot 3P 25A 16kA
Mega MS125 - interruttore manovra 4P 125A
Fusibile 14 x 51 mm 32A Legrand
Portaf.base monobl. tripol. per fus.14x51
Portaf.base monobl. neutro per fus.14x51
Morsetto 10mmq Legrand
Morsetto 25mmq Legrand
Morsetto 6mmq Legrand
Morsetto 70mmq Legrand
Living - alimentatore switching 220V/24Vdc
Distributore video
Telefonia - centralino 2 urbane 8 derivati
Living int - alimentatore antifurto ed SCS
prezzo complessivo quadro montato
e collegato
*nota: già computati nelle posizioni rispettive.
Pos.A/Q2: QE2 Quadro ambulatori
ARTICOLO
QSO5TSN
QTÁ
1
PREZZO
3950,96
IMPORTO
3950,96
3950,96
DESCRIZIONE
Quadro uso medico 5kVA trsf d’isolamento
prezzo complessivo quadro montato
e collegato
105
SMD 2003 3 DEF
9-09-2003
10:20
Pagina 106
®
Soluzione A/V1
nota 1: prezzi esposti in Euro secondo listino RR N. 23 01/02/2003 IVA esclusa
nota2: la soluzione A/V1 differisce dalla precedente solo nella posizione Q1
Pos.A/V1/Q1: QE1V1 Quadro generale SMD
ARTICOLO
QTÁ
PREZZO
83800C
83860
83860V
8780/36DGA
8781CG
F10A/4
F81NA/10
F81NA/16
F81NA/20
F81NA/6
F83A/10
G23/32A
G24/32A
G24/32AC
G34/63AC
T7013A/25
T7013A/63
T7024MA
T7042/63
14332
21500
21504
39031
39068
39070
39062
39066
E45/24DC*
335918*
335828*
E46ADCN*
2
1
1
4
1
1
4
2
2
4
1
3
3
1
1
1
1
2
1
4
1
1
4
4
4
20
2
1
1
1
2
16,56
201,57
172,91
28,44
31,21
206
11,96
11,96
12,56
12,56
33,66
66,63
61,33
43,98
66,05
88,1
88,1
146,89
240,63
0,68
4,91
14,73
1,9
1,26
4,57
0,42
1
0
0
0
0
IMPORTO
33,12
201,57
172,91
113,76
31,21
206
47,84
23,92
25,12
50,24
33,66
199,89
183,99
43,98
66,05
88,1
88,1
293,78
240,63
2,72
4,91
14,73
7,6
5,04
18,28
8,4
2
0
0
0
0
2713,85
*nota: già computati nelle posizioni rispettive.
106
DESCRIZIONE
Mas LD - elemento chiusura L850 P280
Mas LD - corpo modulare chiuso 850x1200x280
Mas LD - porta lamiera cristallo 850x1200
Mas HDR - pannello 36DIN 850x200
Mas lamiera - pannello a cerniera 850x400
Btdin - scaricatore sovratens 15kA 4P 230V
Btdin45 - magnetot 1P+N 10A 4,5kA
Btdin45 - magnetot 1P+N 16A 4,5kA
Btdin45 - magnetot 1P+N 20A 4,5kA
Btdin45 - magnetot 1P+N 6A 4,5kA
Btdin45 - magnetot 3P 10A 4,5kA
Btdin - modulo diff A 2P 32A 30mA
Btdin - modulo diff A 2P 32A 300mA
Btdin - modulo diff AC 2P 32A 300mA
Btdin - modulo diff AC 3P 63A 300mA
Mega MA125 - magnetot 3P 25A 16kA
Mega MA125 - magnetot 3P 63A 16kA
Mega MS125 - interruttore manovra 4P 125A
Mega M125 - mod dif later 63A elettron
Fusibile 14 x 51 mm 32A Legrand
Portaf.base monobl. neutro per fus.14x51
Portaf.base monobl. tripol. per fus.14x51
Morsetto 35 mmq per barra Legrand
Morsetto 35mmq. Legrand
Morsetto 70mmq Legrand
Morsetto 6mmq Legrand
Morsetto 25mmq Legrand
Living - alimentatore switching 220V/24Vdc
Distributore video
Telefonia - centralino 2 urbane 8 derivati
Living int - alimentatore antifurto ed SCS
prezzo complessivo quadro montato
e collegato
SMD 2003 3 DEF
9-09-2003
10:20
Pagina 107
• Componenti e prezzi
Studio medico dentistico multisala - Soluzione B
nota: prezzi esposti in Euro secondo listino RR N. 23 01/02/2003 IVA esclusa
Pos.B/1: Impianto energia
ARTICOLO
16105
16205
503E
504E
506L
L4001
L4113
L4140
L4180
L4180/3
L4536
L4703
L4704
L4707
L4741/230
L4803AC
L4804AC
L4807AC
L4950
L4951
L4001/0
L4003/0
L4911/2
L4911/3
PULS-EM1
TUBO012
TUBO012
QTÁ
PREZZO
8
28
6
33
4
2
2
25
26
3
2
6
29
4
22
6
29
4
25
9
16
4
17
3
1
228
150
2,93
1,34
0,25
1,26
1,91
3,82
2,98
9,07
4,16
10,43
15,49
0,77
1,86
3,66
1,82
8,08
11,78
16,42
0,63
1,11
2,81
3,52
1,81
2,43
0
0
0
IMPORTO
23,44
37,52
1,5
41,58
7,64
7,64
5,96
226,75
108,16
31,29
30,98
4,62
53,94
14,64
39,68
48,48
341,68
65,68
15,75
9,99
44,96
14,08
30,77
7,29
0
0
0
1214,4
DESCRIZIONE
Multibox - scatola multifunzionale 5 moduli
Multibox - scatola derivazione 150x130x69
Scatole - da incasso a 3 posti
Scatole - da incasso a 4 posti
Scatole - da incasso a 7/6 posti in linea
Living int - interruttore 1P 16A
Living int - presa 2P+T 10A 250V
Living int - presa Schuko 2P+T 16A tipo P30
Living int - presa 2P+T 10/16A bipasso
Living int - presa triplex bipasso 10/16A
Living int - scaricatore di tensione 230V
Living int - supporto a 3 moduli
Living int - supporto a 4 moduli
Living int - supporto a 7 moduli
Living int - gruppo localizzaz 230V 1,5mA
Living int - placca 3 posti acciaio scuro
Living int - placca 4 posti acciaio scuro
Living int - placca 7 posti acciaio scuro
Living int - tasto falso polo
Living int - tasto falso polo/prefrattura
Living int - interruttore 16A senza tasto
Living int - deviatore 16A senza tasto
Living int - tasto 2 moduli per inter/dev
Living int - tasto 3 moduli per inter/dev
Puls. emerg. sottovetro (NA+NC) par. IP55
Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm
Tubo flessibile in PVC pesante diam 25 mm
prezzo complessivo
107
SMD 2003 3 DEF
9-09-2003
10:20
Pagina 108
®
Pos.B/2a: quadretto prese QP1
ARTICOLO
L4140
L4180/3
L4301/16
L4536
16102LTG
16135
16136F/6G
16136F/0G
QTÁ
PREZZO
3
1
2
1
1
1
2
1
9,07
10,43
31,72
15,49
8,58
4,75
1,07
1,07
IMPORTO
27,21
10,43
63,44
15,49
8,58
4,75
2,14
1,07
133,11
1863,54
DESCRIZIONE
Living int - presa Schuko 2P+T 16A tipo P30
Living int - presa triplex bipasso 10/16A
Living int - magnetotermico 1P+N 16A 3kA
Living int - scaricatore di tensione 230V
Multibox - set installazione 2 mod grigio
Multibox - telaio con 3 supporti living
Multibox - placca 6 living int.grigia
Multibox - placca cieca per 16136s grigia
prezzo cad. QP1
prezzo complessivo per n.14 QP1
Pos.B/2b: quadretto prese QP2
ARTICOLO
L4140
L4180/3
L4301/16
L4536
16103
16103LTG
16135
16136F/6G
16133G
QTÁ
PREZZO
4
1
5
1
1
1
1
3
1
9,07
10,43
31,72
15,49
1,56
9,29
4,75
1,07
2,68
IMPORTO
36,28
10,43
158,6
15,49
1,56
9,29
4,75
3,21
2,68
DESCRIZIONE
Living int - presa Schuko 2P+T 16A tipo P30
Living int - presa triplex bipasso 10/16A
Living int - magnetotermico 1P+N 16A 3kA
Living int - scaricatore di tensione 230V
Multibox - scatola multifunzionale 3 moduli
Multibox - set installazione 3 mod grigio
Multibox - telaio con 3 supporti living
Multibox - placca 6 living int.grigia
Multibox - falso polo 1 modulo grigio
242,29
1211,45
prezzo cad. QP1
prezzo complessivo per n.5 QP2
IMPORTO
DESCRIZIONE
Pos.B/2c: Prese Tiplug
ARTICOLO
CBD216/42P
F81N/16
QTÁ
1
1
PREZZO
28,11
22,99
28,11
22,99
51,1
255,5
108
Presa interb DIN IP44 16A 2P+T 230V
Btdin60 - magnetot 1P+N 16A 6kA
prezzo cad. QP1
prezzo complessivo per n.5 prese
interbloccate
SMD 2003 3 DEF
9-09-2003
10:20
Pagina 109
• Componenti e prezzi
Pos.B/3: Lampade di sicurezza modulari
ARTICOLO
QTÁ
L4384/1
504E
L4704
L4804AC
TUBO012
3
3
3
3
50
PREZZO IMPORTO
71,35
1,26
1,86
11,78
0
214,05
3,78
5,58
35,34
0
258,75
DESCRIZIONE
Living int - lampada emergenza 1h 4 moduli
Scatole - da incasso a 4 posti
Living int - supporto a 4 moduli
Living int - placca 4 posti acciaio scuro
Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm
prezzo complessivo
Pos.B/4a: Corpi illuminanti Interlink
ARTICOLO
QTÁ PREZZO
120001AL
120002AL
120010
120103/36
120106/36
121010AL
121011AL
121201
121301
121303/18
121303/36
121303/58
121306/18
121307/36
121307/58
121309/36
121309/58
121321GR
121302GR
120014GR
120013GR
121303GR
121205GR
121203GR
121201/25
121312GR
121102NG
TUBO-18W
TUBO-36W
TUBO-58W
TUBO012
120
120
28
2
2
106
106
7
106
2
13
8
2
6
8
19
16
30
60
60
60
60
5
2
20
20
90
2
27
24
200
4,77
2,22
1,43
63,68
8,08
6,32
5,09
69,58
90,01
49,26
65,79
81,46
8,22
115,96
151,35
32,78
39,02
5,59
5,33
2,5
3,01
4,82
31,12
28,59
28,86
3,5
11,05
0
0
0
0
IMPORTO
DESCRIZIONE
572,4
266,4
40,04
127,36
16,16
669,92
539,54
487,06
9541,06
98,52
855,27
651,68
16,44
695,76
1210,8
622,82
624,32
167,7
319,8
150
180,6
289,2
155,6
57,18
577,2
70
994,5
0
0
0
0
Interlink - coper PVC 80mm L=2m allum (Euro/metro)
Interlink - coper PVC 60mm L=2m allum (Euro/metro)
Interlink - graffa fermacavi per canale
Interlink - portalampada 36W con starter
Interlink - diffusore prismato 80x1200mm
Interlink - coper PVC 160mm 2m allum (Euro/metro)
Interlink - coper PVC 110mm 2m allum (Euro/metro)
Interlink - canale allum.120x120mm 2m (Euro/metro)
Interlink - canale campana allum. 2m (Euro/metro)
Interlink - portalamp campana 18w starter
Interlink - portalamp campana 36w starter
Interlink - portalamp campana 58W starter
Interlink - diffusore prismato 160x600mm
Interlink - portalamp campana 2x36W starter
Interlink - portalamp campana 2x58W starter
Interlink - ottica dark light 160x1200mm
Interlink - ottica dark light 160x1500mm
Interlink - testata canale campana grigio
Interlink - giunzione coperchio 160mm GR
Interlink - giunzione coperchio 60mm grigio
Interlink - giunzione coperchio 80mm grigio
Interlink - giunzione coperchio 110mm GR
Interlink - angolo piatto 120x120mm grigio
Interlink - raccordo a T 120x120mm grigio
Interlink - canale allum. 120x120 0,25m
Interlink - testata/giunzione canali grigio
Interlink - 2 cavetti sospensione grigio
Tubo fluorescente 18W
Tubo fluorescente 36W
Tubo fluorescente 58W
Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm
19997
prezzo complessivo
109
SMD 2003 3 DEF
9-09-2003
10:20
Pagina 110
®
Pos.B/4b: Lampade di sicurezza Interlink
ARTICOLO
3420/3
150420GR
GA-EM1-1X18W
GA-EM2-1X18W
GA-EM4-1X18W
TUBO012
QTÁ
14
14
1
2
2
50
PREZZO IMPORTO
94,38
17,24
0
0
0
0
DESCRIZIONE
1321,32
241,36
0
0
0
0
Interlink - lampada emergenza 9W 3h
Interlink - centralino multifunzione grigio
G. A. di emergenza USCITA 1x18W
G. A. di emergenza USCITA SICUREZZA 1x18W
G. A. di emergenza indicazione USCITA SIC. 1x18W
Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm
1562,7
prezzo complessivo
Pos.B/5: impianto videocitotelefonico
ARTICOLO
335033
335103
337133
335828
PLT1
336803
335918
332510
335902
336900
336983
503E
L4703
L4803AC
331120
TUBO012
QTÁ
PREZZO
7
2
2
1
2
2
1
2
2
1
2
2
2
2
2
20
83,59
277,02
25,47
408,03
38,71
14,94
436,1
456,13
114,02
176,69
15,83
0,25
0,77
8,08
17,07
0
IMPORTO
585,13
554,04
50,94
408,03
77,42
29,88
436,1
912,26
228,04
176,69
31,66
0,5
1,54
16,16
34,14
0
3542,53
DESCRIZIONE
Pivot - telefono standard grigio
Pivot - sezione video per telefono grigio
Pivot - supporto da tavolo grigio 280mm
Telefonia - centralino 2 urbane 8 derivati
Telefonia - protezione 1 linea telefonica
Cavo videocitofonico
Distributore video
Modulo telecamera Sfera b/n orientabile
Modulo fonico per PABX art 335828
Cavo a 8 conduttori 100m
Presa 8 vie Living international
Scatole - da incasso a 3 posti
Living int - supporto a 3 moduli
Living int - placca 3 posti acciaio scuro
Sfera - scatola + telaio da 2 moduli
Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm
prezzo complessivo
Pos.B/6a: Connettori per cablaggio strutturato btnet
ARTICOLO
503E
L4703
L4803AC
L4267/5
TUBO012
QTÁ
PREZZO
15
15
15
45
70
0,25
0,77
8,08
8,67
0
IMPORTO
3,75
11,55
121,2
390,15
0
526,65
110
DESCRIZIONE
Scatole - da incasso a 3 posti
Living int - supporto a 3 moduli
Living int - placca 3 posti acciaio scuro
Living int - RJ45 non schermato cat 5E
Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm
prezzo complessivo
SMD 2003 3 DEF
9-09-2003
10:20
Pagina 111
• Componenti e prezzi
Pos.B/6b: quadro di permutazione cablaggio strutturato btnet
ARTICOLO
QTÁ
PREZZO
C9312
C9104N
C9101/1GR
C9048U/GR
C9152MC
C9204U/5E
C9351C
1
1
3
2
1
60
1
300,66
121,26
23,8
275,26
117,11
3,25
40,37
IMPORTO
300,66
121,26
71,4
550,52
117,11
195
40,37
1396,32
DESCRIZIONE
Btnet - quadro 12 u da parete 400 X 600
Btnet - ripiano scorrevole
Btnet - pannello passacavi 1 u rack grigio
Btnet - pannello 48p RJ45 UPT cat 5E grigio
Btnet - blocco alim magnetot cavo no dif
Btnet - cordone RJ45 cat 5E UTP - 0,5m
Btnet - pannello ing cavi spazz arm pavim
prezzo complessivo
Pos.B/7: impianto diffusione sonora
ARTICOLO
16205
4958
503E
506E
506L
L4003/0
L4005/0
L4481
L4485
L4488
L4492
L4703
L4704
L4707
L4803AC
L4804AC
L4807AC
L4921G
L4925G
L4950
E45/24DC
504LIV
TUBO012
QTÁ
PREZZO
2
11
7
11
1
1
7
1
7
1
1
7
1
1
7
1
1
1
7
3
1
1
70
1,34
45,29
0,25
1,91
1,91
3,52
2,86
88,86
61,78
68,47
182,35
0,77
1,86
3,66
8,08
11,78
16,42
1,33
1,33
0,63
92,17
16,61
0
IMPORTO
2,68
498,19
1,75
21,01
1,91
3,52
20,02
88,86
432,46
68,47
182,35
5,39
1,86
3,66
56,56
11,78
16,42
1,33
9,31
1,89
92,17
16,61
0
1538,20
DESCRIZIONE
Multibox - scatola derivazione 150x130x69
Living - diffusore sonoro per scatola 506
Scatole - da incasso a 3 posti
Scatole - da incasso quadrata a 6 posti
Scatole - da incasso a 7/6 posti in linea
Living int - deviatore 16A senza tasto
Living int - pulsante NO 10A senza tasto
Living int - preamplificatore di ingresso
Living int - amplificatore locale
Living int - ricerca persone a viva voce
Living int - sintonizzatore radio
Living int - supporto a 3 moduli
Living int - supporto a 4 moduli
Living int - supporto a 7 moduli
Living int - placca 3 posti acciaio scuro
Living int - placca 4 posti acciaio scuro
Living int - placca 7 posti acciaio scuro
Living int - tasto serigraf 'musica' 1 mod
Living int - tasto serigraf 'musica' 1 mod
Living int - tasto falso polo
Living - alimentatore switching 220V/24Vdc
Scatole - portapparecci tavolo 4P living i.
Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm
prezzo complessivo
111
SMD 2003 3 DEF
9-09-2003
10:20
Pagina 112
®
Pos.B/8: prese televisive
ARTICOLO
503E
L4202D
L4703
L4803AC
L4950
TUBO012
QTÁ
10
10
10
10
20
70
PREZZO
0,25
10,77
0,77
8,08
0,63
0
IMPORTO
2,5
107,7
7,7
80,8
12,6
0
211,30
DESCRIZIONE
Scatole - da incasso a 3 posti
Living int - presa TV derivata maschio
Living int - supporto a 3 moduli
Living int - placca 3 posti acciaio scuro
Living int - tasto falso polo
Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm
prezzo complessivo
Pos.B/9: impianto di chiamata
ARTICOLO
331211
392001
392121
392122
503E
L4005
L4703
L4803AC
L4950
504LIV
L4704
L4804AC
TUBO012
QTÁ
PREZZO
1
1
2
1
8
8
8
8
18
1
1
1
30
15,02
346,83
8,76
3,47
0,25
3,89
0,77
8,08
0,63
16,61
1,86
11,78
0
IMPORTO
15,02
346,83
17,52
3,47
2
31,12
6,16
64,64
11,34
16,61
1,86
11,78
0
528,35
112
DESCRIZIONE
Sfera - cornice 1 modulo Allmetall
Segnalazione numerica - quadro 12 chiamate
Segnalazione - 4 microcodifiche pulsanti
Segnalazione - microcodifica
Scatole - da incasso a 3 posti
Living int - pulsante 1P NO 10A
Living int - supporto a 3 moduli
Living int - placca 3 posti acciaio scuro
Living int - tasto falso polo
Scatole - portapparecci tavolo 4P living i.
Living int - supporto a 4 moduli
Living int - placca 4 posti acciaio scuro
Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm
prezzo complessivo
SMD 2003 3 DEF
9-09-2003
10:20
Pagina 113
• Componenti e prezzi
Pos.B/Q1: QE1 Quadro generale SMD multisala
ARTICOLO
83690
83690L
8527AG
8529/24DGA
8531/24DGA
8531C3G
F10A/4
F80C
F80SC
F80T2
F81N/16
F81N/6
F81NH/10
F81NH/16
F81NH/20
F83H/16
F84H/20
G23/32A
G24/32A
G25/32A
G25/32AC
G35/63AC
M5/1CS
M5A/1CS
T7013A/25
T7013A/40
T7013A/63
T7014A/100
T7023MA
T7042/63
14332
21504
21500
39062
39070
39066
39031
39064
E45/24DC*
335918*
335828*
QTÁ PREZZO
1
1
2
2
5
1
1
4
3
1
1
6
3
3
5
1
1
5
3
1
2
1
1
1
2
1
1
1
1
1
4
1
1
26
4
10
4
15
1
1
1
351,93
150,84
7,32
21,99
23,14
25,6
206
12,87
17,6
20,45
22,99
26,69
29,08
29,08
29,08
51,77
65,75
66,63
61,33
61,33
46,72
66,05
17
20,63
88,1
88,1
88,1
132,96
116,29
240,63
0,68
14,73
4,91
0,42
4,57
1
1,9
0,57
0
0
0
IMPORTO
351,93
150,84
14,64
43,98
115,7
25,6
206
51,48
52,8
20,45
22,99
160,14
87,24
87,24
145,4
51,77
65,75
333,15
183,99
61,33
93,44
66,05
17
20,63
176,2
88,1
88,1
132,96
116,29
240,63
2,72
14,73
4,91
10,92
18,28
10
7,6
8,55
0
0
0
4184,36
DESCRIZIONE
Mas LD - armadio IP30 chiuso 600x1800x280
Mas LD - porta lamiera piena 600x1800
Mas HDR - pannello cieco 600x50
Mas HDR - pannello 24 DIN 600x150
Mas HDR - pannello 24DIN 600x200
Mas lamiera - pannello a cerniera 600x400
Btdin - scaricatore sovratens 15kA 4P 230V
Btdin - contatto ausiliario 1NO/NC
Btdin - contatto aus.+ scattato rele'1NO/NC
Btdin - bobina apertura 110/415V
Btdin60 - magnetot 1P+N 16A 6kA
Btdin60 - magnetot 1P+N 6A 6kA
Btdin100 - magnetot 1P+N 10A 10kA
Btdin100 - magnetot 1P+N 16A 10kA
Btdin100 - magnetot 1P+N 20A 10kA
Btdin100 - magnetot 3P 16A 10kA
Btdin100 - magnetot 4P 20A 10kA
Btdin - modulo diff A 2P 32A 30mA
Btdin - modulo diff A 2P 32A 300mA
Btdin - modulo diff A 2P 32A 500mA
Btdin - modulo diff AC 2P 32A 500mA
Btdin - modulo diff AC 3P 63A 500mA
Megatiker - 1 contatto ausiliario
Megatiker - 1 contatto aux con adattatore
Mega MA125 - magnetot 3P 25A 16kA
Mega MA125 - magnetot 3P 40A 16kA
Mega MA125 - magnetot 3P 63A 16kA
Mega MA125 - magnetot 4P 100A 16kA
Mega MS125 - interruttore manovra 3P 125A
Mega M125 - mod dif later 63A elettron
Fusibile 14 x 51 mm 32A Legrand
Portaf.base monobl. tripol. per fus.14x51
Portaf.base monobl. neutro per fus.14x51
Morsetto 6mmq Legrand
Morsetto 70mmq Legrand
Morsetto 25mmq Legrand
Morsetto 35 mmq per barra Legrand
Morsetto 10mmq Legrand
Living - alimentatore switching 220V/24Vdc
Distributore video
Telefonia - centralino 2 urbane 8 derivati
prezzo complessivo quadro montato e
collegato
*nota: già computati nelle posizioni rispettive.
113
SMD 2003 3 DEF
9-09-2003
10:20
Pagina 114
®
Pos.B/Q2: QE2 Quadro ambulatorio A
ARTICOLO
QTÁ
PREZZO
1
3950,96
QSO5TSN
IMPORTO
3950,96
3950,96
DESCRIZIONE
Quadro uso medico 5kVA trsf d’isolamento
prezzo complessivo quadro montato
e collegato
Pos.B/Q3: QE3 Quadro ambulatorio B
ARTICOLO
QTÁ
QSO3N
1
PREZZO
3176,09
IMPORTO
3176,09
3176,09
DESCRIZIONE
Quadro uso medico 3kVA trsf d’isolamento
prezzo complessivo quadro montato
e collegato
Pos.B/Q4: QE4 Quadro Sala RX
ARTICOLO
331211
392001
392121
392122
503E
L4005
L4703
L4803AC
L4950
504LIV
L4704
L4804AC
TUBO012
QTÁ
PREZZO
1
1
2
1
8
8
8
8
18
1
1
1
30
15,02
346,83
8,76
3,47
0,25
3,89
0,77
8,08
0,63
16,61
1,86
11,78
0
IMPORTO
15,02
346,83
17,52
3,47
2
31,12
6,16
64,64
11,34
16,61
1,86
11,78
0
528,35
DESCRIZIONE
Sfera - cornice 1 modulo Allmetall
Segnalazione numerica - quadro 12 chiamate
Segnalazione - 4 microcodifiche pulsanti
Segnalazione - microcodifica
Scatole - da incasso a 3 posti
Living int - pulsante 1P NO 10A
Living int - supporto a 3 moduli
Living int - placca 3 posti acciaio scuro
Living int - tasto falso polo
Scatole - portapparecci tavolo 4P living i.
Living int - supporto a 4 moduli
Living int - placca 4 posti acciaio scuro
Tubo flessibile in PVC pesante diam 20 mm
prezzo complessivo
Pos.B/Q5: QE5 Quadro Sala chirurgica
ARTICOLO
QSO3TSN
QTÁ
1
PREZZO
4547,03
IMPORTO
4547,03
4547,03
114
DESCRIZIONE
Quadro uso medico 3kVA trsf d’isolamento
prezzo complessivo quadro montato
e collegato
SMD 2003 3 DEF
9-09-2003
10:20
Pagina 115
APPENDICE
N O R M AT I VA
115
SMD 2003 3 DEF
9-09-2003
10:20
Pagina 116
®
Definizioni e prescrizioni normative secondo Norma CEI 64-8/7
Sez. 710 relativamente ai locali ad uso medico presenti negli
studi dentistici esemplificati in questo volume.
Esempi di locali ad uso medico secondo sezione 710, appendice B.
gr.
Locale
Ambulatori
Definizione
Locali nei quali si utilizzano apparecchi elettromedicali con parti applicate
esternamente o invasivamente entro qualsiasi parte del corpo, ad eccezione
della zona cardiaca.
1
2
Sale per radiologia
Sale per diagnostica radiologica e/o per radioterapie.
Sala di preparazione
Sala nella quale si preparano i pazienti per un intervento chirurgico,
alle operazioni
per esmpio somministrando anestetici.
Sala per ingessature chirurgiche
Sala dove si applica gesso e similari, mentre il paziente è sotto anestesia.
Sala di risveglio
Sala nella quale il paziente sotto osservazione si risveglia dall’influenza
postoperatorio
dell’anestesia.
Sala per chirurgia
Sala nella quale vengono effettuati trattamenti chirurgici.
Sala per anestesia
Sala nella quale si praticano anestesie generali.
nota: qualsiasi locale nel quale si eseguano operazioni chirurgiche o anestesie sono da considerarsi appartenenti al gruppo 2.
116
SMD 2003 3 DEF
9-09-2003
10:20
Pagina 117
• Appendice normativa
Sintesi delle protezioni contro i contatti indiretti adottate nel
presente studio e possibili alternative.
SISTEMI DI PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI
per componenti ad altezza ≤ 2,5 m
G
LOCALI
R
U
P
AD USO MEDICO
DENTISTICO /
ODONTOIATRICO
P
O
Sistema IT-M V2N ≤ 250V
Interruzione automatica
dell’alimentazione
Sistemi TN-S, IT TT: UL ≤ 25 V
SELV
e
PELV
Sistemi TN e IT secondo
tab.48A dell’art.481.3.1.1
trasformatore d’isolamento
da 0.5 a 10 kVA
Prescrizioni
supplementari
e
note particolari
controllo permanente
dell’isolamento;
(R ≥ 50 kΩ)
Int. automatico Int. differenziale
magnetotermico
Locali ordinari
ADATTO
Ambulatori,
Sale per radiologia,
sale di preparazione
alle operazioni e
risveglio
postoperatorio.
ADATTO
per utilizzatori
fissi e circuiti
prese con
IN > 32 A
0
1
Sale per chirurgia,
Sale in cui si effettua
anestesia generale
2
VIETATO
ADATTO
ADATTO
tipi A, AC
≤ 50 V a.c.
di qualsiasi I∆n ≤ 120Vd.c.
PRESCRITTO
ADATTO
per i circuiti
per
prese
utilizzatori
fissi
con IN ≤ 32 A
differenziali ≤ 25 V a.c.
di tipo A
≤ 60 V d.c.
I∆n ≤ 30 mA
ADATTO
NON
RICHIESTO
AMMESSO
ADATTO
PRESCRITTO
tipo
ma non
per:
A I∆n ≤ 30 mA sufficiente, apparecchi e sistemi
per i circuiti
per
elettromedicali,
che alimentano: utilizzatori utilizzatori in genere
fissi
situati o che possono
apparecchi RX
entrare in zona paziente
≤ 25 V a.c.
e per i circuiti prese.
apparecchi con ≤ 60 V d.c.
P > 5 kVA
Possono essere esclusi
masse
i circuiti per apparecchi
nella
RX o con P > 5 kVA
zona
paziente Separazione di protezione
colleagte
verso gli altri circuiti.
al PE
Almeno due circuiti prese
per ogni posto paziente
non si applica la
sezione 710,
non richiesto il
nodo equipotenziale
RICHIESTO NODO
EQUIPOTENZIALE
per masse e masse
estranee situate o che
possono entrare
in zona paziente
PE= S fase
EQS ≥ 6 mm2
ammesso un sub-nodo
tra massa o massa
estranea e nodo
RICHIESTO NODO
EQUIPOTENZIALE
per masse e masse
estranee situate o che
possono entrare
in zona paziente
EQS ≥ 6 mm2
EQS e PE: R ≤ 0,2 Ω
ammesso un sub-nodo
tra massa o massa
estranea e nodo
Non intercambiabilità
delle spine degli
apparecchi alimentati
dal sistema IT-M
con quelle alimentate
da altri sistemi
Condutture all’interno
di locali di gr.2 solo
per apparecchi
elettrici del locale
stesso
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Prescrizioni ed esempi in merito all’alimentazione dei servizi di
sicurezza.
Tempo di
commutazione delle
sorgenti di sicurezza
Servizi da alimentare
con commutazione
automatica
tc ≤0,5 s
lampade scialitiche
(interruzione breve)
apparecchi elettromedicali con
necessità di tc ≤ 0,5 s
Esempi di tipo
di sorgente adatta
Autonomia
della sorgente
(secondo CEI 64- 8/5 Cap. 562)
3h
Batterie
UPS
oppure
1h
se commutabile su G.E.
- almeno 1 apparecchio nei locali
dove sono previsti servizi essenziali
ad esempio locali macchine
elevatori, locali CDZ, ....
Batterie
≥ 24 h
- almeno 1 apparecchio nei locali
di gruppo 1
e
50% di apparecchi nei locali
di gruppo 2
UPS
Altri servizi: ad esempio
Ascensori funzionanti in caso di
incendio, estrattori fumi,
sistemi di chiamata, apparecchi
elettromedicali con necessità di
tc ≤ 0,5 s, sistemi gas medicali,
sistemi rilevazione ed estinzione
degli incendi
G.E.
Illuminazione di sicurezza di:
- vie di esodo,
locale Q.E. principale,
tc ≤ 15 s
(interruzione media)
se su Quadro Elettrico
∆V > 12%, t > 3 s
su una fase
tc > 15 s
(interruzione lunga)
commutazione
anche manuale
118
Servizi ritenuti necessari
dal progettista: ad esempio
Sterilizzatori, Impianti elettrici,
Frigoriferi, cottura, carica batterie...
oppure
G.E.
≥1h
se trattamenti
ed evacuazione
completabili
entro un’ora
≥ 24 h
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• Appendice normativa
Protezione contro i contatti indiretti mediante sistema IT-M
Il metodo di protezione contro i contatti indiretti denominato sistema IT-M alimentato da un trasformatore di isolamento, consente di ridurre fortemente, quasi ad annullare, le correnti di guasto verso terra e le correnti di dispersione verso
terra e nell’involucro dovute agli apparecchi elettromedicali.
L’adozione del trasformatore di isolamento consente inoltre la continuità di esercizio anche in condizioni di primo guasto a terra. La norma prescrive inoltre il controllo continuo del valore della resistenza di isolamento verso terra del circuito
secondario mediante un dispositivo che, oltre a possedere caratteristiche particolari come descritto in seguito, sia in grado di inviare un segnale ottico (non disinseribile) ed acustico (tacitabile).
n.b. separazione di protezione dei circuiti IT-M dagli altri
Caratteristiche che deve possedere il dispositivo di controllo dell’isolamento
• Impedenza interna ≥ 100 kΩ
• segnalazioni ottico-acustiche se Ri ≤ 50 kΩ. Spia verde per funzionamento regolare, spia gialla di allarme; presente un dispositivo di simulazione
• segnale acustico tacitabile ma segnale ottico non disinseribile;
• tensione del circuito di allarme: ≤ 25 V
• I di prova anche in caso di guasto ≤ 1 mA
• dispositivo non disinseribile
• in accordo con la norma CEI EN 61557-8
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Prescrizioni per il collegamento equipotenziale supplementare
nei locali di gruppo 1 e 2
In ciascun locale ad uso medico di gruppo 1 e di gruppo 2 deve essere installato un
NODO EQUIPOTENZIALE
Al nodo devono essere collegate in modo chiaramente identificabile ed accessibile, con possibilità di scollegamento
individuale, le seguenti parti situate, o che possono entrare, in “zona paziente”:
•
•
•
•
•
masse estranee (conduttori equipotenziali EQS)
masse (conduttori di protezione PE)
eventuali schermature contro le interferenze elettriche
eventuale rete conduttrice nel pavimento
eventuale schermo metallico del trasformatore d’isolamento
I conduttori equipotenziali EQ devono avere sezione nominale ≥ 6 mm2, mentre i conduttori di protezione PE saranno
dimensionati secondo la Norma CEI 64-8.
Nei soli locali di gruppo 2, i conduttori EQS e PE connessi al nodo equipotenziale devono avere una resistenza non
superiore a 0,20 Ω, comprendendo le resistenze di contatto dovute alle connessioni.
Questa resistenza deve essere misurata con tensione a vuoto Vn = 4 ÷ 24 V a.c. /d.c. e corrente di circa 10 A.
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Nodo intermedio
E’ ammesso un nodo intermedio (sub-nodo) tra masse e masse estranee ed il nodo equipotenziale.
I nodi intermedi devono essere connessi al nodo equipotenziale del locale con un conduttore di sezione non inferiore a
quella più elevata tra i conduttori (equipotenziali o di protezione) connessi al nodo intermedio stesso.
PE
PE
SUBNODO
PE
MASSA ESTRANEA
PE
PE
EQS ≥ 6mm2
PE
SUB-NODO
SUB-NODO
S=max PE
2° SUB-NODO
PE
NODO
EQUIPOTENZIALE
EQS
S=max PE/EQS
SUB-NODO
S=max PE/EQS
PE
S=max PE
PE
PE
PE
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Conduttori PE ed EQS nei locali di gruppo 2
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SEZIONE NOMINALE
DEL CAVO
in rame, flessibile
RESISTENZA
a 20° C in d.c.
(mm2)
(Ω/km)
LUNGHEZZE MASSIME di RIFERIMENTO
per i CONDUTTORI EQUIPOTENZIALI
e di PROTEZIONE in FUNZIONE di R ≤ 0,20 Ω
(escluse connessioni)
(m)
PE
1,5
13,3
15
PE
2,5
7,98
25
PE
4
4,95
40
EQ/PE
6
3,30
60
EQ/PE
10
1,91
104
EQ/PE
16
1,21
165
EQ/PE
25
0,780
256
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• Appendice normativa
Verifiche dell’impianto elettrico
Le verifiche iniziali e periodiche degli impianti elettrici, prescritte dalla sezione 710 sono da aggiungersi a quelle, generali, prescritte dalla Norma CEI 64-8/5, IV ediz., ed a quelle relative agli impianti di terra, in presenza di sistemi di II o III cat.
(Norma CEI 11-1).
VERIFICHE SULL’IMPIANTO NEI LOCALI AD USO MEDICO
secondo Norma CEI 64-8/7 sez.710
VERIFICHE
PARTICOLARITÁ
Rispetto della sez. 710
Esami a vista
esame a vista - continuità dei conduttori PE e EQ - Resistenza
isolamento dell’impianto elettrico - protezione per separazione
dei circuiti in sistemi SELV, PELV e con separazione elettrica Ris dei pavimenti e delle pareti - protezione mediante
interruzione automatica dell’alimentazione - prove di polarità prova di tensione applicata - prove di funzionamento
secondo norma CEI 11-1 (quando esistono sistemi di I e II
categoria) e cap.61 Norma CEI 64/8. Verifica della continuità
dei conduttori EQS nei locali di gruppo 1
misura della corrente di dispersione dell’avvolgimento
secondario a vuoto e sull’involucro del trasformatore
d’isolamento ad uso medicale dal costruttore
accertare l’intervento dell’allarme ottico-acustico simulando
che R<50 kΩ
Verifiche previste
dalla Norma CEI
64-8/6 (1998)
Verifica degli
impianti di terra
Misure delle correnti
di dispersione
del trasformatore
Prova funzionale dei
dispositivi di controllo
dell’isolamento
di sistemi IT-M
Collegamento
equipotenziale
supplementare
Tarature dispositivi
di protezione
Verifica impianti
di sicurezza e
di riserva
Resistenza d’isolamento
dei circuiti
Interruttori differenziali
esame a vista della corretta esecuzione e misura della
resistenza dei conduttori equipotenziali nei locali di
gruppo 2 (Req ≤ 0,20 Ω)
esame a vista sugli interruttori con dispositivi regolabili
Prova a vuoto funzionale dell’alimentazione per i motori
a combustione (GE)
Prova a carico funzionale dell’alimentazione per i motori
a combustione (GE) per 30 minuti almeno
Prova funzionale dell’alimentazione tramite batterie
secondo le istruzioni del costruttore
misura della resistenza d’isolamento dei circuiti verso terra,
secondo Norma CEI 64-8
efficienza del funzionamento elettrico a Idn senza verificare
il tempo di intervento
PERIODICITÁ
INIZIALE
INIZIALI
INIZIALI
ed ogni
3 ANNI
INIZIALE
non necessaria
se già effettuata
INIZIALE
ed ogni
6 MESI
INIZIALE
ed ogni
3 ANNI
1 ANNO
1 MESE
4 MESI
6 MESI
proposta
di 3 anni
1 ANNO
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Applicazione del DM 18/09/02
“Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la
progettazione, la costruzione e l’esercizio delle strutture sanitarie
pubbliche e private.”
STRUTTURA NUOVA
Tipologia
Dimensioni
Prestazioni
Titolo DM da applicare
> 25 posti letto
Ospedale/
Casa di cura
> 500 m2
≤ 25 posti letto
Titolo II
≤ 500 m2
ciclo continuo
day hospital
Ambulatorio
Titolo IV
> 500 m2
Titolo II
≤ 500 m2
Titolo IV
STRUTTURA ESISTENTE
Tipologia
Titolo DM da applicare
Interventi radicali
Ristrutturazioni complete e/o cambi
Titolo II
destinazione d’uso della struttura
interventi non radicali,
si
significativi solo per prevenzione incendi
no
Titolo III
nota: l’adeguamento al decreto è obbligatorio entro il 26/12/2007 per ospedali e case di cura esistenti, ad eccezione di quelle
strutture che hanno già ottenuto il CPI o sono in atto interventi di modifica già approvati dal competente Comando provinciale
dei VVF.
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PRESCRIZIONI PER IMPIANTI ELETTRICI DEL DM 18/09/02
TITOLO II
-
TITOLO III
Impianti elettrici conformi alla legge n.186 del 1/3/68 e 46/90,
non essere causa primaria di incendio o di esplosione,
non propagare l’incendio,
richiesta la selettività dei circuiti,
apparecchi di manovra ubicati in posizione protetta, con chiare indicazioni dei circuiti
Quadri elettrici installati in posizione facilmente accessibile, segnalata e protetta
dall’incendio (locali, vani tecnici o nicchie compartimentati).
TITOLO IV
Impianti elettrici conformi
alla normativa vigente
impianto di allarme
a comando manuale otticoacustico, per strutture
adibite a ricoveri
ospedalieri e/o residenziali
fino a 25 posti letto.
Alimentazione di sicurezza con ricarica entro 12 ore, per:
- illuminazione (ti<0,5 s; td > 2 h)
- rilevazione e allarme antincendio (ti<0,5 s; td > 0,5 h)
- estinzione incendi (ti<15 s; td > 2 h)
- ascensori antincendio (ti<15 s; td > 2 h)
- diffusione sonora (ti<15 s; td > 2 h)
Illuminazione di sicurezza (ti<0,5 s; td > 2 h):
- almeno 5 lx ad 1 m dal piano calpestio, lungo le vie di uscita, aree destinate a
servizi ambulatoriali e di ricovero ospedaliero e/o residenziale comprese
terapia intensiva e particolare, sale operatorie, neonatologia,…….
Filtri a prova di fumo: sezionatori circuiti elettrici e segnalazione
dello stato degli impianti elettrici, del condizionamento e
dei gas medicali.
Almeno n.1 ascensore portalettighe antincendi dove esistono aree
adibite a ricovero e terapie, con doppia alimentazione elettrica
di cui una di sicurezza (ti<15 s; td > 2 h) e commutazione automatica
in caso d’incendio. Montanti, vano corsa e locale tecnico
compartimentati REI120
n.1 ascensore
portalettighe
antincendi come
titolo II solo se h
edificio >12m
Impianto di allarme incendio ottico-acustico e diffusione tramite altoparlanti.
Procedure regolamentate nel piano di emergenza
piano di emergenza
in caso d’incendio
prevedere segnaletica di sicurezza, finalizzata alla sicurezza antincendi, secondo DL 14/8/96 n.493 e DPR 24/7/96
n. 503 in materia di eliminazione delle barriere architettoniche
nota: ti= tempo d’intervento
td= tempo di durata
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Note...........................................................................................................................................................................................
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COPERTINA SMD 2003 SUPDEFFF
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Pagina 2
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BTicino s.p.a.
via Messina, 38
20154 Milano - Italy
www.bticino.it
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